La STaffeTTa europea deL goL
• LuCa CaLaMaiSiamo i favoriti della Conference. E abbiamo anche i nostri due bomber al comando della classifica dei cannonieri. C’è tanto viola in questa Coppa che fa sognare Firenze. La gara di ritorno contro il Lech Poznan, oltre a doverci garantire un acceso alla semifinale che la squadra di Italiano ha già in pugno dopo la trasferta in Polonia, regala anche una divertente sfida in famiglia tra Arthur Cabral e Luca Jovic. I due attaccanti sono al comando della classifica dei marcatori di Conference con sei reti a testa. Jovic era stato micidiale nella prima parte del torneo; Cabral ha lasciato il segno nelle ultime sfide. La gara di ritorno contro il Lech regala un’altra ghiotta occasione ai due centravanti viola.
Nonostante il grande vantaggio conseguito all’andata è chiaro che la Fiorentina resterà fedele alla sua anima di squadra con vocazione offensiva. E il Lech nel suo reparto difensivo è apparso decisamente vulnerabile. E’ praticamente impossibile che Italiano proponga in partenza le sue due punte. E’ un’idea che non l’ha mai intrigato nel corso della stagione. E’ invece scontato che Cabral e Jovic daranno vita a una staffetta. Stavolta potrebbe essere l’ex Real a partire nell’undici titolare. Re Arthur e Luca guidano la classifica con sei reti. Ma, alle loro spalle la concorrenza è ricca. Ci sono, con un gol in meno, i due attaccanti del Lech (Ishak e Skoras) e pensando anche al futuro
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ci sono le due punte del Basilea (che si giocherà con il Nizza l’altra semifinale dalla parte del tabellone della Fiorentina). Parliamo di Zequiri e Amdouni. Oltre a Cuypers e Orban del Gent. La sfida è aperta. Ma anche sul fronte cannonieri abbiamo la sensazione che il viola sia il colore dominante. E Cabral e Jovic i due bomber da battere.
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avanTi a TeSTa aLTa, CoMe a poznan
il trionfo in polonia è molto confortante, ma nel calcio non va dato nulla per scontato per questo la fiorentina non dovrà fare calcoli e giocare con il consueto atteggiamento offensivo
• Mario TeneraniAltro giovedì di coppa, nella speranza che ce ne siano altri due più la finale. Nel calcio non c’è niente di scontato e dopo l’1-4 di una settimana fa in Polonia, la semifinale di Conference sembra veramente ad un passo, questione di centimetri… Ma proprio per questo stasera non facciamo scherzi, amici viola. Nessun calcolo, nessuna gestione, avanti a testa alta come a Poznan. Così alla fine del primo tempo la pratica potrebbe essere già chiusa. Forse il nostro è un eccesso di prudenza, ma poiché il pallone inventa strane sorprese, l’atteggiamento migliore della Fiorentina dovrà essere quello di non pensare al trionfo polacco. I viola dovranno far finta di essere alla prima sfida col Lech, non alla seconda. Poi se
Appunti di viaggio
La cavalcata europea sta diventando esaltante
tutto andrà come è lecito attendersi, l’avventura diventerà ancora più appetitosa. Praga sarà più vicina. E chi lo avrebbe detto ad agosto? Prima del play off col Twente, formazione tutt’altro che scarsa? Eppure i viola hanno realizzato una cavalcata stra-
ordinaria, collezionando il maggior numero di gol in Conference, trenta addirittura. Anche stavolta ci sarà un Franchi pieno di anime viola, pronte a finire la voce. Perché questa Fiorentina merita davvero tanto.
graziani: “Si può vinCere La Coppa”
L'ex allenatore viola della cavalcata uefa 1990: "non vedo squadre nettamente superiori rimaste e' giusto sognare e aspirare al successo finale Cabral? finalmente un centravanti vero a firenze"
• LORENZO MATTEUCCI
La stagione della Fiorentina sta vivendo un momento d’oro. C’è un mantra nel calcio, in cui si afferma che per ottenere risultati importanti le squadre devono presentarsi in forma in primavera…se davvero è così, la squadra di Vincenzo Italiano l’ha seguito alla lettera. Dopo il rotondo successo per 4-1 in Polonia, al Franchi va in scena il ritorno contro il Lech Poznan con vista sulla semifinale di Conference League dove sfiderà la vincente della partita tra Basilea e Nizza. Per l’occasione abbiamo contattato Ciccio Graziani, ex attaccante viola ma soprattutto allenatore (subentrato al posto di Bruno Giorgi) di quella Fiorentina che arrivò a giocarsi la finale di Coppa Uefa contro la nemica storica Juventus nel 1990.
Come arriva la squadra a questo finale di stagione?
«Ci arriva bene, la vedo in grande forma e consapevole dei propri mezzi. Dopo Verona è accaduto qualcosa di speciale e da lì abbiamo rivisto la Fiorentina che tutti noi volevamo. L’inizio di stagione è stato difficile per i tanti impegni ma quelli ci sono anche adesso, penso che ci sia voluto tempo per portare in forma i tanti giocatori e per trovare la quadra con i nuovi innesti. Ora però c’è la consapevolezza di essere una squadra in gamba e compatta. Chiunque affronta la Fiorentina adesso sa di giocare contro una squadra forte».
Dove pensa possa arrivare in Europa?
«Facciamo pure tutti gli scongiuri del caso ma è giusto sognare e non vedo perché non si possa aspirare ad arrivare in finale e magari vincere. Ad oggi non vedo squadre nel tabellone nettamente superiori».
Le serate europee che stimoli offrono?
«Tanti e tutti belli, non capisco gli allenatori che snobbano le coppe per concentrarsi sul campionato. Europa è sinonimo di visibilità, di prestigio e può portarti ad arrivare a giocatori importanti».
Se dovesse indicare un nome su tutti per questo finale di stagione?
«Non amo particolarmente questo giochino. Vero che i giocatori bravi fanno la differenza ma è il gruppo, la compattezza di esso che poi ti aiuta ad arrivare ai traguardi ed è quello che vedo nei viola. La forza sta nel gruppo, tutti remano dalla stessa parte e allora è anche più facile per il singolo emergere e far vedere le proprie qualità».
Come giudica il lavoro di Vincenzo Italiano?
«Tecnico giovane, con idee e spirito di sacrificio.
Con l’impegno europeo anche lui si è trovato a dover crescere sotto molti aspetti. C’è voluto del tempo ma credo non gli si possa rimproverare granché. Se vedo la Fiorentina oggi non posso che fargli i complimenti».
Come vede Arthur Cabral là davanti?
«Ho sempre detto che Cabral è un buon giocatore, anche quando non riusciva a rendere in partita. Sono contento per lui perché finalmente stiamo vedendo un centravanti a Firenze. Mi auguro che possa togliersi tante altre soddisfazioni».
Mentre Luka Jovic sta incontrando qualche difficoltà di troppo?
«Sono d’accordo e mi dispiace. Lo vedo come un corpo estraneo. Sembra uno con la pancia piena, che non gli interessa nemmeno più di tanto di quanto spazio gli viene dato».
IL tabellone
Sono rimaste otto squadre in lizza nel tabellone della Conference League. Giovedì scorso si sono giocate le gare d'andata e stasera si disputeranno quelle di ritorno da cui usciranno le quattro semifinaliste della manifestazione. Anche le semifinali si
giocheranno in gare d'andata e ritorno e, nel caso di passaggio del turno, la Fiorentina se la vedrà contro una fra Basilea e Nizza, che nel match d'andata hanno pareggiato per 2-2. La finale della Conference League è in programma il 7 giugno a Praga.
fiorenTina - LeCH poznan
STadio arTeMio franCHi
FIORENTINA 4-3-3
1 Terracciano 2 Dodò 4 Milenkovic 16 Ranieri 15 Terzic
ALLENATORE: ITALIANO
20.04.2023, ore 18.45 Terracciano
A Disposizione: 31 Cerofolini, 98 Igor, 22 Quarta, 3 Biraghi, 23 Venuti, 32 Duncan, 28 Mandragora, 5 Bonaventura, 8 Saponara, 11 Ikoné, 33 Sottil, 99 Kouamé, 9 Cabral.
LECH POZNAN 4-2-3-1
ALLENATORE: VAN DEN BROM
A Disposizione: 77 Holec, 1 Rudko , 50 Ba Loua, 7 Sousa, 44 Czerwinski, 90 Sobiech, 3 Douglas, 14 Tsitaishvili, 24 Joao Amaral.
oBieTTivo 20 MiLioni... aLTro CHe CoppeTTa
L’analisi
• TOMMASO BORGHINIObiettivo quota 20 milioni, o giù di lì. Tanti ne mise in tasca la Roma nella passata stagione, dopo aver alzato al cielo la Conference League. Un sogno per i tifosi (quello di vincere la Coppa) e un sogno della società (quello di vincerla, mettendosi anche in tasca il massimo dei bonus possibili). Ma quanto ha incassato finora la Fiorentina dalla partecipazione alla più recente delle competizioni europee? Per adesso poco più di 9 milioni, escludendo gli incassi da stadio.
Un bel gruzzoletto frutto del bonus di partecipazione (circa 3 milioni) e di quello per l’accesso ai quarti (1 milione) più i gettoni conquistati vincendo e pareggiando le partite e passando sia il turno preliminare che lo spareggio.
Somma che, però, potrebbe addirittura raddoppiare se la squadra di Vincenzo Italiano arrivasse fino in fondo, avendo la meglio sull’altra eventuale finalista. Infatti la possibile doppia semifinale (alla luce del successo per 4-1 sul Lech Poznan, maturato in
Polonia una settimana fa) varrebbe 2 milioni di euro in più (escluso l’incasso da stadio).
L’approdo alla finalissima, invece, mette in palio 3 milioni (più ulteriori 2 in caso di vittoria del trofeo).
di euro in più (escluso ni
Totale oltre 16 milioni complessivi a cui andrebbero aggiunti tutti gli incassi dal botteghino e quelli derivanti dal ranking e dal market pool. Insomma, altro che coppetta, la Conference, se percorsa fino in fondo, garantisce buoni introiti, che andrebbero reinvestiti per rendere la Fiorentina sempre più forte.
vincendo la Conference League, i viola potrebbero incamerare gli stessi introiti ottenuti dalla roma nella scorsa stagione per adesso sono già arrivati oltre 9 milioni
L’accesso alle semifinali vale altri 2 milioni Botteghino escluso
complessivi a cuii tifosi viola al franchi
TuTTi i QuarTi europei deLLa SToria vioLa
fiorentina impegnata
per la nona volta
nei quarti di
finale di una delle quattro più importanti coppe continentali i precedenti sono positivi: 7 volte su 8 è stata semifinale L'ultima volta accadde nel 2015 contro la dinamo kiev
Èla nona volta che la Fiorentina disputa i quarti di finale di una delle quattro più importanti coppe europee, ovvero Coppa dei Campioni o Champions League, Coppa delle Coppe, Coppa delle Fiere che poi si sarebbe chiamata Coppa Uefa ed attualmente è denominata Europa League e Conference League. Il bilancio è estremamente positivo per la squadra viola. Infatti nelle sue otto partecipazioni ai quarti di finale, prima di questa, sette volte si è qualificata per le semifinali. Solo nel 1969/70, in Coppa dei Campioni con Pesaola in panchina, viene eliminata. Perde all'andata a Glasgow con il Celtic per 3-0 e non è sufficiente la vittoria a Firenze nel ritorno per 1-0 con un gol di Chiarugi per andare in semifinale.
Nel 1956/57 la Fiorentina di Bernardini gioca la gara d'andata dei quarti di finale di Coppa dei Campioni al Comunale con il Grasshoppers. Vince 3-1 con un gol di Segato e una doppietta di Taccola e nel ritorno a Zurigo pareggia 2-2 con le reti di Julinho e Montuori. Si qualifica così per le semifinali. Nel 1960/61 c'è ancora una squadra svizzera sul cammino dei viola nei quarti di finale, questa volta in Coppa delle Coppe. La Fiorentina di Hidegkuti vince all'andata 3-0 a Lucerna con una tripletta di Hamrin e 6-2 nel ritorno al Comunale con una tripletta del brasiliano Antoninho, una doppietta di Hamrin e un gol di Milan. Si qualifica così per le semifinali. Nel 1961/62, sempre in Coppa delle Coppe e sempre con Hidegkuti in panchina, la Fiorentina
affronta nei quarti di finale la Dinamo Zilina. Perde all'andata 3-2 in Cecoslovacchia dove Dell'Angelo realizza una doppietta. Il suo secondo gol a cinque minuti dalla fine sul 3-1 per i cechi rende la sconfitta meno amara. La Fiorentina vince poi 2-0 nel ritorno al Comunale con le reti di Ferretti e Hamrin e si qualifica così per le semifinali. Nel 1989/90 la Fiorentina di Giorgi affronta nei quarti di finale di Coppa Uefa i francesi dell'Auxerre. Vince 1-0, con un gol di Volpecina, all'andata al Curi di Perugia, lo stadio dove in quella stagione disputa le gare di coppa per i lavori di ristrutturazione del Comunale in vista dei mondiali di Italia '90. E vince con lo stesso punteggio, con un gol di Nappi, nel ritorno ad Auxerre. Si qualifica così per le semifinali.
Nel 1996/97 la Fiorentina di Ranieri nei quarti di finale di Coppa delle Coppe vince all'andata al Da Luz di Lisbona 2-0 con il Benfica con i gol di Baiano e Batistuta. Nonostante la sconfitta per 1-0 nel ritorno al Franchi si qualifica per le semifinali. Nel 2007/08 la Fiorentina di Prandelli affronta nei quarti di finale di Coppa Uefa gli olandesi del Psv Eindhoven. Pareggia 1-1 all'andata al Franchi con un gol di Mutu ma vince 2-0 nel ritorno a Eindhoven con doppietta del "fenomeno" rumeno. Si qualifica così per le semifinali. L'ultima volta in cui la Fiorentina gioca i quarti di finale di una coppa europea è nel 2014/15. La squadra di Montella in Europa League pareggia 1-1 all'andata a Kiev con la Dinamo con un gol al 92' di Babacar e vince 2-0 nel ritorno al Franchi con le reti di Gomez nel primo tempo e Vargas al 94'. Si qualifica così per le semifinali.
poker di Sfide aL poznan
La fiorentina gioca contro il Lech per la quarta volta oltre al successo nell’andata dei quarti in Conference, nel 2015 i viola affrontarono i polacchi in europa League perdendo al franchi e vincendo il match in polonia
• RUBEN LOPES PEGNA
La Fiorentina affronta per la quarta volta il Lech. Lo ha battuto due volte a Poznan, la scorsa settimana per 4-1 e il 5 novembre 2015, con Paulo Sousa in panchina, per 2-0 con doppietta di Ilicic nella fase a gironi di Europa League. Ha perso, invece, al Franchi 2-1 in quella edizione di Europa League due settimane prima, il 22 ottobre. A Firenze, sul 2-0, segnò Pepito Rossi al 90'. La squadra viola si classificò seconda nel girone dietro il Basilea e si qualificò comunque per i sedicesimi di finale. Quella con il Lech al Franchi è stata l'unica sconfitta della Fiorentina con formazioni polacche nelle sette partite giocate fino a oggi. La squadra viola, infatti, ha poi ottenuto 5 vittorie e un pareggio. La prima sfida con un club della Polonia risale al 16 settembre 1970. La Fiorentina di Pesaola pareggiò 1-1 a Katovice con il Ruch Chorzov nella gara d'andata dei trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere, l'attuale
Europa League. Il centravanti Vitali segnò quel giorno il suo primo gol in maglia viola. Nel ritorno al Comunale i gigliati vinsero 2-0 con le reti di Chiarugi e Mariani e si qualificarono per i sedicesimi. La Fiorentina ha, poi, affrontato una formazione polacca, il Widzew Lodz, l'11 agosto
1999, con Trapattoni in panchina. Nella gara d'andata dei playoff per accedere alla fase a gironi di Champions League, vinse al Franchi 3-1 con gol di Adani, Cois e Rui Costa. Si impose 2-0, poi, nel ritorno a Lodz con gol di Enrico Chiesa e Cois e si qualificò per la fase a gironi.