Un talento da aspettare
• LUCa CaLamai
Una storia di famiglia. Con il pallone a rotolare in mezzo a entrambi. È bello raccontare Fiorentina-Udinese attraverso padre e figlio. Andrea Sottil, un passato da difensore viola è oggi l’apprezzato tecnico della squadra del presidente Pozzo. Un allenatore con buone idee e tanta grinta la stessa con la quale duellava contro i bomber di Serie A. Non è una figura rock, come direbbe Adriano Celentano ma un uomo di calcio. Dalla testa ai piedi. Stavolta,
al Franchi, avrà come rivale il figlio Riccardo. Un talento vero. Se babbo Andrea aveva muscoli e grinta, il figlio Riccardo è tutto dribbling e qualità. Uno era un difensore, l’altro è un micidiale attaccante esterno.
Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 10/05/2023 alle ore 13
sfida sarebbe stata un bel duello. Tutto da godere. Riccardo Sottil è un progetto importante della Fiorentina. In questa stagione è stato condizionato, anzi frenato, da un brutto infortunio alla schiena che lo ha costretto a sottoporsi addirittura a un intervento chirurgico. Mesi e mesi passati in infermeria. Oggi Riccardo è tornato in campo. Le sue armi migliori, che sono le improvvise accelerazioni con il pallone attaccato al piede, per il momento sono ancora un ricordo.
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scia di
l’etichetta
e i suoi manager lo hanno blindato perdi qualche anno possa diventare quel
Ci vorrà ancora un po’ di tempo per vederlo sprintare come nei momenti migliori. Ma anche in questa fase di rilancio è stato comunque decisivo in Conference realizzando il gol che ha scacciato l’incubo Lech Poznan. Il vero Sottil è arrivato in maglia viola sulla scia di Chiesa. Anche lui con l’etichetta di un predestinato. Il presidente Commisso e i suoi manager lo hanno blindato perché sono convinti che Riccardo nel giro di qualche anno possa diventare quel formidabile attaccante esterno di cui ha bisogno Italiano per esaltare le sue idee tattiche. Il vero Sottil garantisce con i suoi dribbling la superiorità numerica. Deve però imparare a essere più freddo in fase conclusiva. A volte, per eccesso di impeto, sceglie la soluzione sbagliata. Ma la classe c’è. Ed è quella che aveva “riconosciuto” un fenomeno assoluto come Franck Ribery. FR7 aveva messo sotto la sua ala protettrice Riccardo e un altro giocatore tutto talento come Castrovilli. Gli artisti del pallone sono una famiglia a parte. Già, a proposito di famiglie del calcio.
stampa Baroni e Gori Foto
Massimo Sestini
Foto storiche archivio Paolo Melani
Hanno collaborato Daniele Taiuti Giacomo Cialdi Ruben Lopes Pegna Luca Capanni
Fiorentina-Udinese è anche una sfida in famiglia tra il giovane riccardo sottil e il babbo andrea
L’esterno viola sta vivendo un periodo in chiaro-scuro ma sta lavorando sodo per tornare a brillareuna figura rock, come direbbe Adriano Celentano In campo la loro Chiesa. Anche lui con di
Frenato dal lungo infortunio
Deve imparare a essere più freddoRiccardo Sottil festeggiato da Dodò
i due anni viola di “babbo” sottil
il tecnico
era un difensore
e molto abile nel gioco aereo arrivò a Firenze dal torino insieme a Cois e partecipò al trionfo nella Coppa italia del 96
• tommaso borgHiNiUna famiglia nel pallone. Nel calcio non è raro imbattersi in storie nelle quali i figli seguono le orme dei padri e si ritrovano, magari, a giocare per la stessa squadra nella quale, anni prima, ha militato il babbo. La dinastia Maldini al Milan è un esempio (tanto per citare un caso). A Firenze, recentemente, abbiamo avuto i Chiesa, Enrico e Federico. Un po’ più raro è invece il caso in cui il figlio faccia parte della stessa squadra in cui si è disimpegnato il padre e lo affronti come tecnico avversario. È questa la circostanza che si verificherà domenica pomeriggio allo stadio Artemio Franchi dove saranno di scena Riccardo Sottil e Andrea Sottil, rispettivamente giocatore e allenatore di Fiorentina e Udinese. Visto l’anticipo con il quale abbiamo chiuso il nostro giornale, non ci è dato di sapere se il giovane Riccardo partirà dall’inizio, o magari subentrerà a gara in corso. Però la sfida a distanza, che era andata in scena nella partita d’andata dal 33’ della ripresa quando l’esterno viola era subentrato a Saponara, è un elemento d’interesse di questa partita, messa dal calendario in mezzo al doppio impegno europeo che, per la Fiorentina, è assai più importante. Di Andrea Sottil allenatore ne è piena la cronaca attuale: da quest’anno allena in serie A ed è stato protagonista di una grande prima parte di stagione, con la sua squadra che girava a mille e che addirittura pareva in grado di disputare un campionato di vertice. Merito delle sue buone idee calcistiche e dei colpi di alcuni dei suoi giocatori, vedi Deulofeu, che adesso è fermo ai box.
Anche per questo, il rendimento dei friulani è andato progressivamente calando. Ma l’annata resta molto positiva, così come è positivo il debutto da Mister di “Babbo” Sottil, che di gavetta ne ha fatta tanta, nel massimo campionato italiano. La storia forse più difficile da ricordare, perché piuttosto in là nel tempo, è quella dell’Andrea calciatore. Trattavasi di un tipo di giocatore completamente diverso dal figlio. Al talento di Riccardo, Sottil senior rispondeva con una marcata fisicità, al
ruolo offensivo del talento gigliato, l’ex rampollo cresciuto nel Torino contrapponeva un’attitudine difensiva che lo portava a occupare il ruolo di centrale del pacchetto arretrato. Mestiere, quello del difensore che, peraltro, sapeva fare molto bene, essendo roccioso e molto abile nel gioco aereo, tanto è vero che ad appena 18 anni debutta in serie A in granata, giocando anche alcune gare europee. Poi s’infortuna gravemente al ginocchio, ma rientra bene e l’ambiziosa Fiorentina di Vittorio Cecchi Gori gli mette gli occhi addosso. Sottil approda a Firenze insieme all’altro gioiello granata Sandro Cois. Al Toro, per entrambi, vanno 4,5 miliardi di vecchie lire più il terzino Vittorio Tosto. È l’estate del 1994 e Andrea ha appena vent’anni. Nella Fiorentina resta per due stagioni, nelle quali è un po’ chiuso dalla coppia di centrali Padalino-Amoruso. Ma riesce comunque a mettere insieme 40 presenze in gare ufficiali, segnando una rete e partecipando attivamente alla conquista della Coppa Italia del 1996, nella quale gioca da titolare la finale d’andata contro l’Atalanta. Proprio la “Dea” diventerà la sua futura squadra, nell’estate dello stesso anno, quando “Babbo” Sottil saluterà Firenze in cerca di più spazio. Non sapendo ancora che la famiglia Sottil avrà una nuova storia, ancora tutta da scrivere, sempre in riva all’Arno…
dell’Udinese
arcigno
Trasferitosi all’Atalanta non sapeva che in gigliato avrebbe avuto un degno eredeAndrea
rinunciare non è pensabile
I tifosi viola
• maRio TENERaNiTra un Basilea e l'altro, pensando anche alla finale di Coppa Italia, il campionato bussa di nuovo alle porte, arriva l'Udinese di Andrea Sotti (ex viola) che sfiderà Riccardo Sottil (viola attuale), rispettivamente allenatore friulano e attaccante della Fiorentina. Gli incroci tra padre e figlio nel calcio destano sempre un po' di emozione.
Ma la vecchia legge del pallone ci ricorda sommessamente che nell'arco dei novanta minuti più recupero ognuno pensa, come è giusto che sia, agli interessi della propria squadra. La Fiorentina in campionato sta brillando meno, ad eccezione della manita rifilata alla derelitta Sampdoria. Era normale immaginarlo. Con due obiettivi come Coppa Italia e Conference, pretendere di vedere una Fiorentina "modalità Sandokan", era eccessivo.
Ma non è pensabile neppure mollare. La classifica qualcosa conta ancora, soprattutto nel caso in cui la Juventus fosse esclusa dalle competizioni europee. Allora avanti viola, un piccolo sforzo e occhio all'Udinese. Sarà una gara molto tosta, fisica, fatta di tanti duelli contro una squadra molto dotata sotto l'aspetto atletico. Servirà una Fiorentina determinata, feroce nel tentare la via del gol. E poi di nuovo Conference, con la rotta puntata su Basilea.
il campionato bussa ancora alle porte in mezzo ad altri impegni molto più alettanti ma alla Fiorentina si chiede ancora uno sforzo perché anche dalla classifica può arrivare l’europaNico Gonzalez, Dodò e Amrabat
Da tenere d’occhio la situazione della Juventus Contro l’Udinese sarà battaglia
rossitto: “Campionato palestra per le coppe”
breve l’incontro fra la stagione e i suoi responsi, sperando che questi siano accompagnati da risultati e coppe. Le strade di Firenze si circondano di arte e attesa, sostenuta non dal sapore d’impresa, ma di conquista, e da un digiuno ultraventennale di trofei. Bisogna pareggiare i conti col destino, e gli scenari nazionale e internazionale si prestano a ideale sfondo. L’Inter è più forte, ma la forza si misura nella durata, non nella sintesi di un incontro. In cui l’imponderabile è una certezza. La porta sulla gloria lato Conference espone invece avversari dalle stesse o forse inferiori virtù tecniche. Sono da rinfrescare le importanti tracce europee viola, di cui fa parte l’impresa, quella sì, di Wembley contro l’Arsenal del 99. In cui Fabio Rossitto toccò uno degli apici della sua carriera. Con uno dei “Leoni di Wembley” parliamo del presente gigliato, da doppio ex Udinese compresa.
Fabio Rossitto, la Viola quante possibilità ha di togliere un po' di polvere dalla bacheca sociale apponendovi uno o più trofei?
“Sono molto alte, vincere o perdere è spesso è una differenza sancita dalla casualità. Però se la gioca alla grande, sia nel ritorno di Conference sia in finale di Coppa Italia con l’Inter perché sta bene, il periodo difficile è alle spalle”.
In quella bolgia si sentiva solo Firenze. Il riconoscimento come “Leone di Wembley è il migliore ricevuto dal calcio. Era una squadra da coppa, nella partita secca poteva vincere con tutte. C’è il rimpianto perché venimmo eliminati dal Valencia finalista, con un gol regolare di Rui Costa. Potevamo arrivare in fondo”.
Il campionato può essere visto come una sorta di “Palestra” per il ritorno del match continentale e la finale di Coppa Italia?
“Certo, il campionato è importante per tenere alta la concentrazione. Onorarlo per raggiungere il miglior risultato possibile, perché si parla di Fiorentina”.
Le carenze in difesa dell’ultimo periodo possono essere riassunte nell’assenza di Amrabat?
“Sicuramente Amrabat è una diga, la sua presenza è fondamentale. Però credo sia fisiologico per la Fiorentina esporsi alle ripartenze degli avversari, a causa dell’interpretazione offensiva delle sue gare”.
La partita con l’Udinese è un confronto tra…?
“L’Udinese si è salvata con grande anticipo, è partita bene forse troppo, dopo tanto è il primo anno che non lotta per salvarsi. La Fiorentina ha pagato il multiplo impegno, che le ha tolto qualcosa in campionato. Sarà una partita molto aperta, perché sono due squadre che non hanno niente da difendere”.
Cosa ricorda con piacere delle esperienze di Firenze e Udine?
ze di Firenze e Udine?
Cosa rappresentò per la “Sua” Fiorentina la vittoria di Wembley sull’Arsenal?
bley sull’Arsenal?
“La storia, il passaggio di un turno contro una delle favorite, nello scenario mitico di Wembley. In un momento non felice in campionato. Minuto dopo minuto, i contorni dell’impresa erano più reali, la parata di Toldo su Kanu li certificò.
rio mitico di Wembley. In un momenerano più reali, la parata di Toldo su Kanu li certificò.
ne in nazionale del 1996, la prima quali-
“Udine è la mia vita, la prima convocazione in nazionale del 1996, la prima qualificazione storica in Coppa Uefa del 1997, i momenti bianconeri migliori. Firenze segnò la ripartenza dopo il biennio di Napoli, Trapattoni mi indicò nello scambio con Robbiati, venni catapultato in una squadra fantastica, con cui riuscii a vincere anche la Coppa Italia del 2001”.
L’ex mediano viola, cresciuto nell’Udinese: “tenere alta la concentrazione in serie a serve come allenamento per le gare che contano Per questo la Fiorentina non deve mollare niente”
“Sfida aperta contro il team di Sottil che non ha nulla da perdere”
CALENDARIO SERIE A
1ª giorNata (14 agosto 2022)
Fiorentina-Cremonese
Verona – Napoli
Juventus- Sassuolo
Lazio – Bologna
Milan – Udinese
Spezia – Empoli
Monza – Torino
Lecce – Inter
Sampdoria – Atalanta
Salernitana – Roma
4ª giorNata (31 agosto 2022)
Atalanta – Torino
Bologna – Salernitana
Empoli – Verona
Inter – Cremonese
Juventus – Spezia
Napoli – Lecce
Roma – Monza
Sampdoria – Lazio
Sassuolo – Milan
Udinese – Fiorentina
8ª giorNata (2 ottobre 2022)
Atalanta – Fiorentina
Empoli – Milan
Verona – Udinese
Inter – Roma
Juventus – Bologna
Lazio – Spezia
Lecce – Cremonese
Napoli – Torino
Sampdoria – Monza
Sassuolo – Salernitana
12ª giorNata (30 ottobre 2022)
Cremonese – Udinese
Empoli – Atalanta
Verona – Roma
Inter – Sampdoria
Lazio – Salernitana
Lecce – Juventus
Monza – Bologna
Napoli – Sassuolo
Spezia – Fiorentina
Torino – Milan
16ª giorNata (4 gennaio 2023)
Cremonese – Juventus
Fiorentina – Monza
Inter – Napoli
Lecce – Lazio
Roma – Bologna
Salernitana – Milan
Sassuolo – Sampdoria
Spezia – Atalanta
Torino – Verona
Udinese – Empoli
5ª giorNata (4 settembre 2022)
Cremonese – Sassuolo
Fiorentina – Juventus
Verona – Sampdoria
Lazio – Napoli
Milan – Inter
Monza – Atalanta
Salernitana – Empoli
Spezia – Bologna
Torino – Lecce
Udinese – Roma
9ª giorNata (9 ottobre 2022)
Bologna – Sampdoria
Cremonese – Napoli
Fiorentina – Lazio
Milan – Juventus
Monza – Spezia
Roma – Lecce
Salernitana – Verona
Sassuolo – Inter
Torino – Empoli
Udinese – Atalanta
13ª giorNata (6 novembre 2022)
Atalanta – Napoli
Bologna – Torino
Empoli – Sassuolo
Juventus – Inter
Milan – Spezia
Monza – Verona
Roma – Lazio
Salernitana – Cremonese
Sampdoria – Fiorentina
Udinese – Lecce
17ª giorNata (8 gennaio 2023)
Bologna – Atalanta
Fiorentina – Sassuolo
Verona – Cremonese
Juventus – Udinese
Lazio – Empoli
Milan – Roma
Monza – Inter
Salernitana – Torino
Sampdoria – Napoli
Spezia – Lecce
2ª giorNata (21 agosto 2022)
Atalanta -Milan
Bologna – Verona
Empoli – Fiorentina Inter – Spezia
Napoli – Monza
Roma – Cremonese
Sampdoria – Juventus
Sassuolo – Lecce
Torino – Lazio
6ª giorNata (11 settembre 2022)
Atalanta – Cremonese
Bologna – Fiorentina
Empoli – Roma
Inter – Torino
Juventus – Salernitana
Lazio – Verona
Lecce – Monza
Napoli – Spezia
Sampdoria – Milan
Sassuolo – Udinese
10ª giorNata (16 ottobre 2022)
Atalanta – Sassuolo
Empoli – Monza
Verona – Milan
Inter – Salernitana
Lazio – Udinese
Lecce – Fiorentina
Napoli – Bologna
Sampdoria – Roma
Spezia – Cremonese
Torino – Juventus
14ª giorNata (9 novembre 2022)
Cremonese – Milan
Fiorentina– Salernitana
Verona – Juventus
Inter – Bologna
Lazio – Monza
Lecce – Atalanta
Napoli – Empoli
Sassuolo – Roma
Spezia – Udinese
Torino – Sampdoria
18ª giorNata (15 gennaio 2023)
Atalanta – Salernitana
Cremonese – Monza
Empoli – Sampdoria
Inter – Verona
Lecce – Milan
Napoli – Juventus
Roma – Fiorentina
Sassuolo – Lazio
Torino – Spezia
Udinese – Bologna
7ª giorNata (18 settembre 2022)
Bologna – Empoli
Cremonese – Lazio
Fiorentina – Verona
Milan – Napoli
Monza – Juventus
Roma – Atalanta
Salernitana – Lecce
Spezia – Sampdoria
Torino – Sassuolo
Udinese – Inter
11ª giorNata (23 ottobre 2022)
Atalanta – Lazio
Bologna – Lecce
Cremonese – Sampdoria
Fiorentina – Inter
Juventus – Empoli
Milan – Monza
Roma – Napoli
Salernitana – Spezia
Sassuolo – Verona
Udinese – Torino
15ª giorNata (13 novembre 2022)
Atalanta – Inter
Bologna – Sassuolo
Empoli – Cremonese
Verona – Spezia
Juventus – Lazio
Milan – Fiorentina
Monza – Salernitana
Napoli – Udinese
Roma – Torino
Sampdoria – Lecce
19ª giorNata (22 gennaio 2023)
Bologna – Cremonese
Fiorentina – Torino
Verona – Lecce
Inter – Empoli
Juventus – Atalanta
Lazio – Milan
Monza – Sassuolo
Salernitana – Napoli
Sampdoria – Udinese
Spezia – Roma
STAGIONE SPORTIVA 2022/2023
GIRONE DI RITORNO
23ª giorNata (19 febbraio 2023)
Atalanta – Lecce
Fiorentina – Empoli
Inter – Udinese
Monza – Milan
Roma – Verona
Salernitana – Lazio
Sampdoria – Bologna
Sassuolo – Napoli
Spezia – Juventus
Torino – Cremonese
27ª giorNata (19 marzo 2023)
Atalanta – Empoli
Fiorentina – Lecce
Inter – Juventus
Lazio – Roma
Monza – Cremonese
Salernitana – Bologna
Sampdoria – Verona
Sassuolo – Spezia
Torino – Napoli
Udinese – Milan
31ª giorNata (23 aprile 2023)
Atalanta – Roma
Empoli – Inter
Verona – Bologna
Juventus – Napoli
Lazio – Torino
Milan – Lecce
Monza – Fiorentina
Salernitana – Sassuolo
Sampdoria – Spezia
Udinese – Cremonese
35ª giorNata (14 maggio 2023)
Bologna – Roma
Fiorentina – Udinese
Verona – Torino
Inter – Sassuolo
Juventus – Cremonese
Lazio – Lecce
Monza – Napoli
Salernitana – Atalanta
Sampdoria – Empoli
Spezia – Milan
20ª giorNata (29 gennaio 2023)
Atalanta – Sampdoria
Bologna – Spezia
Cremonese – Inter
Empoli – Torino
Juventus – Monza
Lazio – Fiorentina
Lecce – Salernitana
Milan – Sassuolo
Napoli – Roma
Udinese – Verona
24ª giorNata (26 febbraio 2023)
Bologna – Inter
Cremonese – Roma
Empoli – Napoli
Verona – Fiorentina
Juventus – Torino
Lazio – Sampdoria
Lecce – Sassuolo
Milan – Atalanta
Salernitana – Monza
Udinese – Spezia
28ª giorNata (2 aprile 2023)
Bologna – Udinese
Cremonese – Atalanta
Empoli – Lecce
Inter – Fiorentina
Juventus – Verona
Monza – Lazio
Napoli – Milan
Roma – Sampdoria
Sassuolo – Torino
Spezia – Salernitana
32ª giorNata (30 aprile 2023)
Bologna – Juventus
Cremonese – Verona
Fiorentina – Sampdoria
Inter – Lazio
Lecce – Udinese
Napoli – Salernitana
Roma – Milan
Sassuolo – Empoli
Spezia – Monza
Torino – Atalanta
36ª giorNata (21 maggio 2023)
Atalanta – Verona
Cremonese – Bologna
Empoli – Juventus
Lecce – Spezia
Milan – Sampdoria
Napoli – Inter
Roma – Salernitana
Sassuolo – Monza
Torino – Fiorentina
Udinese – Lazio
21ª giorNata (5 febbraio 2023)
Cremonese – Lecce Fiorentina – Bologna Verona – Lazio Inter – Milan
Monza – Sampdoria Roma – Empoli
Salernitana – Juventus
Sassuolo – Atalanta Spezia – Napoli Torino – Udinese
25ª giorNata (5 marzo 2023)
Atalanta – Udinese
Fiorentina – Milan
Inter – Lecce
Monza – Empoli
Napoli – Lazio
Roma – Juventus
Sampdoria – Salernitana
Sassuolo – Cremonese
Spezia – Verona Torino – Bologna
29ª giorNata (8 aprile 2023)
Atalanta – Bologna
Fiorentina – Spezia
Verona – Sassuolo
Lazio – Juventus
Lecce – Napoli
Milan – Empoli
Salernitana – Inter
Sampdoria – Cremonese Torino – Roma
Udinese – Monza
33ª giorNata (3 maggio 2023)
Atalanta – Spezia
Empoli – Bologna
Verona – Inter
Juventus – Lecce
Lazio – Sassuolo
Milan – Cremonese
Monza – Roma
Salernitana – Fiorentina
Sampdoria – Torino
Udinese – Napoli
37ª giorNata (28 maggio 2023)
Bologna – Napoli
Fiorentina – Roma
Verona – Empoli
Inter – Atalanta
Juventus – Milan
Lazio – Cremonese
Monza – Lecce
Salernitana – Udinese
Sampdoria – Sassuolo
Spezia – Torino
22ª giorNata (12 febbraio 2023)
Bologna – Monza
Empoli – Spezia
Verona – Salernitana
Juventus – Fiorentina
Lazio – Atalanta
Lecce – Roma
Milan – Torino
Napoli – Cremonese
Sampdoria – Inter
Udinese – Sassuolo
26ª giorNata (12 marzo 2023)
Bologna – Lazio
Cremonese – Fiorentina
Empoli – Udinese
Verona – Monza
Juventus – Sampdoria
Lecce – Torino
Milan – Salernitana
Napoli – Atalanta
Roma – Sassuolo
Spezia – Inter
30ª giorNata (16 aprile 2023)
Bologna – Milan
Cremonese – Empoli
Fiorentina – Atalanta Inter – Monza
Lecce – Sampdoria
Napoli – Verona
Roma – Udinese
Sassuolo – Juventus
Spezia – Lazio
Torino – Salernitana
34ª giorNata (7 maggio 2023)
Atalanta – Juventus
Cremonese – Spezia
Empoli – Salernitana
Lecce – Verona
Milan – Lazio
Napoli – Fiorentina
Roma – Inter
Sassuolo – Bologna
Torino – Monza
Udinese – Sampdoria
38ª giorNata (4 giugno 2023)
Atalanta – Monza
Cremonese – Salernitana
Empoli – Lazio
Lecce – Bologna
Milan – Verona
Napoli – Sampdoria
Roma – Spezia
Sassuolo – Fiorentina
Torino – Inter
Udinese – Juventus
staDio artemio FraNCHi, 14.05.2023, ore 15
FIORENTINA 4-3-3
A Disposizione: 31 Cerofolini, 51 Vannucchi, 23 Venuti, 28 Quarta, 98 Igor, 3 Biraghi, 32 Duncan, 34 Amrabat, 5 Bonaventura, 42 Bianco, 11 Ikoné, 77 Brekalo, 22 Gonzalez, 8 Saponara, 9 Cabral.
3-5-1-1
A Disposizione: 20 Padelli, 99 Piana, 14 Abankwah, 3 Masina, 8 Zeegelaar, 15 Buta, 5 Arslan, 80 Pafundi, 26 Thauvin, 30
D’agostino: “La coppia dell’equilibrio”
• giaComo CiaLDi
Vincere in campionato, per prepararsi al meglio per gli appuntamenti di Coppa. Dovrebbe essere questa la filosofia della squadra di Italiano, che si appresta a vivere un finale di stagione elettrizzante. Tra la gara d'andata e quella di ritorno di Conference League arriva quest'oggi al Franchi l'Udinese di Sottil, e per l'occasione il Brivido Sportivo ha intervistato un grande doppio ex di Fiorentina e friulani, Gaetano D'Agostino.
D'Agostino, che Fiorentina è quella vista nell'ultimo periodo?
«È una Fiorentina che gioca molto bene, che crede nei suoi mezzi e ha ritrovato delle certezze importanti. Tutta un'altra cosa rispetto alla prima parte di stagione».
Cosa è mancato da settembre a gennaio, secondo lei?
«Per mesi è mancata principalmente una cosa: il gol. Se non si concretizza diventa difficile fare punti, e la Fiorentina prima faticava molto. Attenzione, però, questo non significa che giocasse male o non creasse occasioni. Anzi, la squadra di Italiano è sempre stata tra le prime del campionato per tiri, cross e occasioni create.
Mancava chi la buttasse dentro con regolarità. Una volta ritrovata la vena realizzativa di Cabral, tutto è andato a posto. Quando il centravanti segna diventa più facile per tutti, perché crescono l'autostima e la fiducia. Adesso la Viola produce molto e segna».
A chi attribuisce più meriti per questa "rinascita" viola?
«I meriti sono un po' di tutti, così come sono di tutti quando le cose vanno meno bene. Certamente Italiano ha avuto la sua parte, perché non si è snaturato ma è riuscito ad apportare degli accorgimenti importanti. Dopodiché tutto il gruppo ha grandi meriti, prima di tutto perché non si è disunito nelle avversità. Sono cresciuti alcuni singoli e, attraverso la loro crescita, ne hanno beneficiato tutti gli altri».
Al di là del già citato Cabral, chi pensa sia cresciuto di più?
«A livello di condizione sono cresciuti tantissimo Amrabat e Dodo, che oggi sono giocatori difficilmente sostituibili. A livello di consapevolezza, invece, Mandragora: dopo un inizio un po' in ombra si è preso la maglia da titolare e sta ripagando il mister con ottime prestazioni, unendo equilibrio, tecnica e grinta. In generale, quindi, ritengo che il centrocampo
abbia un ruolo fondamentale, oggi, nelle fortune della Fiorentina: la coppia Amrabat-Mandragora assicura tutto ciò di cui la squadra necessita, ovvero palleggio, geometrie, tempi, equilibrio, fisicità... A loro si aggiunge Bonaventura, un calciatore dall'indiscutibile intelligenza di gioco che, grazie alla sua classe, regala alla squadra imprevedibilità. Quello viola è un ottimo centrocampo, niente da dire. Senza dimenticare i vari Castrovilli, Barák, Duncan... Italiano ha ampia scelta là in mezzo».
L'Udinese invece, avversaria dei viola quest'oggi, che squadra è? E che gara sarà?
«I bianconeri hanno stupito un po' tutti a inizio campionato con una partenza fortissima e credo oggi siano una buona squadra. Hanno il pregio di avere forza fisica e corsa, per cui possono essere avversari tosti per chiunque. È evidente che la squadra di Sottil non abbia più niente da chiedere al campionato, ma credo ci terrà a far bene a Firenze. Inoltre la Fiorentina potrebbe essere un po' distratta dalle Coppe, per cui potrebbe venir fuori una gara imprevedibile».
In conclusione, che idea si è fatto sulla gestione Commisso dopo quattro anni dal suo arrivo?
E cosa crede manchi a questa Fiorentina per fare il definitivo salto di qualità?
«Il giudizio sul presidente Commisso e sulla sua gestione non può che essere positivo. Dopo annate difficili, anche per il naturale bisogno di tempo per apprendere come muoversi nel calcio italiano, credo stia facendo molto bene. Quest'anno rischia di portare una o due coppe a Firenze: credo basti questo per esaltarne l'operato. Inoltre, mi è piaciuta molto la fiducia che ha sempre dato al mister: anche nei momenti di difficoltà, ha sempre difeso allenatore e dirigenza. Così fa un grande presidente! Sul futuro, invece, direi che mancano almeno due pedine: un grande centravanti da affiancare a Cabral e un forte centrale di difesa. Con due innesti del genere, la Fiorentina potrebbe stare tra le grandi».
L’ex centrocampista di Udinese e Fiorentina:
“amrabat-mandragora imprescindibili a metà campo perché garantiscono palleggio, geometrie e fisicità bonaventura, invece, è l’uomo che dà il tocco di fantasia”
“Sarà una gara imprevedibile Il risultato dipenderà dalle motivazioni”Gaetano D'Agostino in maglia viola
giacomini: “italiano ha il carattere dei grandi”
uest'oggi al Franchi la Fiorentina affronterà, avendo presumibilmente la testa alla Conference League, l'Udinese di Sottil. Una gara che in termini di classifica ha poco da dire tanto per i viola quanto per i friulani ma che nessuna delle due compagini vorrà perdere. Per analizzare il momento delle due squadre e trovare una chiave di lettura alla gara, abbiamo intervistato in esclusiva Massimo Giacomini, udinese di nascita nonché storico ex giocatore e allenatore dei
Giacomini, che Udinese è quella che arriverà quest'oggi al Franchi?
«È un'Udinese che dal campionato ha ormai poco da chiedere. Dopo una buosima partenza, i ragazzi di Sottil si sono assestati. Oggi è una buona squadra che però soffre l'assenza per infortunio di alcuni giocatori, penso a Deulofeu
È un'avversaria che può impensierire la Fiorentina, secondo lei?
«L'Udinese ha due volti: uno, che fatica, contro le squadre che si chiudono; un altro, nel quale si vedono cose molto buone, contro le squadre che giocano. È un po' lunatica, in un certo senso. La Fiorentina evidentemente rientra in questa seconda tipologia di squadre, per cui mi aspetto un'Udinese positiva».
Vista da fuori, come è cambiata la Fiorentina in questa ultima parte di stagione?
«Italiano ha sempre avuto a disposizione un gruppo molto interessante, fatto di giovani e di talenti, mancava però la quadra: a un certo punto della stagione quest'ultima è stata trovata e tutto ha cominciato a girare come ci si aspettava che girasse. La rosa della Viola è di buonissima qualità, per cui era legittimo attendersi una ripresa. Inoltre, c'è da considerare il cammino nelle coppe: è normale che quando vai a giocare il giovedì tu possa pagare dazio in campionato... Succede un po' a tutte».
Qual è stata la svolta in casa viola a suo avviso? Secondo molti il centrocampo, di cui fa parte Mandragora, un giocatore che lei conosce bene...
«Sono d'accordo, il centrocampo si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle. Il ritorno in forma di Amrabat è stato decisivo, così come la "riscoperta" di Mandragora: Rolando sta facendo benissimo e con il marocchino forma una coppia completa. Rispetto ai tempi in cui era Udine, vedo un giocatore molto più maturo, più responsabile nello svolgere i suoi compiti in campo. Oggi riesce ad abbinare fisicità, geometrie e qualche gol... Credo abbia trovato la squadra e la piazza giuste per lui.
Per cui sono sicuro: è stato tra i giocatori, insieme al già citato Amrabat, Dodo e Cabral, della svolta della Fiorentina».
Da allenatore, che giudizio si è fatto di Vincenzo Italiano?
«È un tecnico molto, molto interessante. È vivace, non soltanto a bordo campo ma anche e soprattutto come idee. Predilige il gioco sempre e comunque e la sua carriera dice che è in grande ascesa. Ha ancora ampi margini di miglioramento, per cui può diventare un grande allenatore, completo e per questo molto ambito».
Alla luce di quanto detto fin qui, che gara pensa vedremo al Franchi? E quali potrebbero essere le insidie per la Fiorentina?
«La partita credo sarà molto divertente perché sia l'Udinese che la Fiorentina giocheranno a viso aperto. Chiaramente la squadra di casa avrà la supremazia, ma i ragazzi di Sottil potranno certamente dire la loro. Sarà una bella sfida!».
L’ex storico allenatore dell’Udinese sul tecnico viola: “È vivace, ha idee innovative e predilige sempre il gioco ed ha ancora ampi margini di miglioramento Presto sarà un allenatore completo e molto ambito”
“I bianconeri sono lunatici, ma prediligono avversari che giocano a viso aperto”
• Giacomo cialdi
Dalle settebellezze al bis di Castrovilli
Nel 1958/59 il successo viola sull’Udinese con maggior numero di gol e scarto: 7-0
L’ultima vittoria al Franchi risale all’ottobre 2020 e il protagonista assoluto fu il numero 10 gigliato
• RUBEN loPES PEGNa
Nelle 46 partite giocate in casa in serie
A con l'Udinese la Fiorentina ha ottenuto 30 vittorie e 10 pareggi, subendo 6 sconfitte, l'ultima il 27 aprile dell'anno scorso quando perse 4-0 nel recupero del match della prima giornata del girone di ritorno. Per i bianconeri friulani, guidati dal fiorentino Gabriele Cioffi, segnarono Pablo Mari e Deulofeu nel primo tempo e Walace e Udogie nei minuti di recupero.
UNA PARTITA A PISTOIA Fu giocata il 1° ottobre 1989, per I lavori di ristrutturazione del Comunale in vista dei mondiali di Italia '90. I viola di Giorgi persero 2-1. Dopo il gol di Balbo e il pareggio di Buso nel primo tempo, fu decisiva un'autorete di Battistini a metà della ripresa.
L'ULTIMA VITTORIA DELLA FIORENTINA Risale al 25 ottobre 2020. La squadra di Iachini al Franchi, davanti a mille spettatori, si impose per 3-2. Segnarono Castrovilli all'11', Milenkovic al 21', Okaka al 43', ancora Castrovilli (doppietta per lui oltre a un assist) al 51' e ancora Okaka all'86'.
Chi sbadiglia è perduto
Non lasciamo nulla d’intentato che siano le coppe o il campionato e sarebbe arrivata l’ora di riaprire quella serratura arrugginita della bacheca
• lUca caPaNNi
Che sia la coppa del nonno o la coppa alla vaniglia, che sia la coppa da mettere nel panino o che sia una coppa di spumante, che sia la coppa dei reggisen… Beh insomma, non divaghiamo, il punto è che le coppe ci piacciono tutte. È questo il concetto che vogliamo trasmettere senza se e senza ma. Se ne facciano una ragione, coloro che mantengono imperterriti la puzza sotto al naso, che non si concedono a facili entusiasmi al di sotto della Champions o dello scudetto. Non ci interessa il gloglottare di chi si atteggia a sprezzare le “coppe del nonno”, appunto, come la Coppa Italia e la Conference League. Chi lo fa, rinuncia a vivere esperienze tambureggianti di emozioni come quelle viola nella stagione in corso, e omette quanto queste esperienze siano preziose e propedeutiche alla crescita di una squadra. Chi ci spiega, poi, che gli introiti sono infinitamente più alti in caso di Champions League…
L'ULTIMO PAREGGIO Risale alla stagione 2004/05, quando sulla panchina viola sedeva l'ex portiere dell'Udinese
Dino Zoff. Il match si concluse con il risultato di 2-2 dopo che la Fiorentina era stata in vantaggio per 2-0 con i gol di Bojinov e Ariatti. Ma quell'Udinese, guidata da Spalletti era forte e a fine campionato arrivò quarta e raggiunse anche la semifinale di Coppa Italia, mentre i viola si salvarono solo all'ultima giornata.
L'ESORDIO DI MONTELLA IN CAMPIONATO Sabato 25 agosto 2012 l'aeroplanino debuttò in serie A sulla panchina viola al Franchi contro l'Udinese. La Fiorentina vinse in rimonta per 2-1 grazie a una doppietta di Jovetic.
LA PARTITA DELL'11 FEBBRAIO
2007 AL FRANCHI A PORTE CHIUSE
Nove giorni prima era stato ucciso a Catania l'ispettore Raciti durante il derby con il Palermo. Il Governo, dopo aver sospeso tutte le gare in programma in quel weekend , decise l'introduzione dei tornelli negli stadi. Occorse un po' di tempo a tutte le società per
organizzarsi. E così la gara tra Fiorentina e Udinese come altre di serie A, ma non tutte, si giocò senza la presenza di pubblico sugli spalti. La squadra di Cesare Prandelli si impose per 2-0 grazie alle reti realizzate nel primo tempo da Reginaldo e Pazzini.
LA VITTORIA CON IL MAGGIOR NUMERO DI GOL E IL MAGGIOR SCARTO La Fiorentina l'ha ottenuta nel campionato 1958/59 quando battè l'Udinese per 7-0 con reti di Petris, Lojacono e Montuori e doppiette di Hamrin e Gratton.
LA FIORENTINA HA SEGNATO IN 2 OCCASIONI 5 GOL ALL'UDINESE A FIRENZE La squadra viola vinse entrambe le partite per 5-2. Nel 1961/62 con Hidegkuti in panchina, nel giorno dell'esordio di Zoff in serie A, segnarono una doppietta ciascuno Hamrin e Milani e un gol Jonsson. Nell'altro successo per 5-2 ottenuto nel 2010/11, con Mihajlovic in panchina, realizzarono una doppietta ciascuno D'Agostino e Cerci e una rete Vargas.
scopre l’acqua in Arno, dice un’ovvietà che non scalfisce il nostro concetto. Perché una Coppa è sempre una Coppa, ed alzarla al cielo significa, oltre che gioire e festeggiare, anche rimanere nell’albo d’oro ergo nella storia del calcio. Significa avere una carica psicologica extra per gestire con spirito rafforzato tutte le situazioni impegnative: significa che il Viola Park è ancora più bello, significa che lo stadio si riempie di più, che le rovesciate riescono meglio, che gli automatismi sono più fluidi e così via. Perché il fattore psicologico nel calcio, si sa, può fare la differenza. Riguardatevi Mourinho l’anno scorso, se era annoiato per aver vinto la Conference. «È l’unico trofeo che mi manca», aveva dichiarato in corso d’opera. E proprio uno che aveva già vinto tutto (o quasi) come lui, non ha esitato un istante a festeggiare sul pullman scoperto in giro per la città, immerso in un bagno di folla in visibilio. Vincere una Coppa è questo, è sempre un trionfo e un’estasi, se lo ricordi chi sbadiglia con senso… insensato di superiorità. Riguardatevi
Batistuta e Rui Costa nel 1996, guardate se sbadigliavano con la Coppa Italia fra le mani! Stiamo parlando di due fuoriclasse assoluti destinati a vincere molto di più in carriera. Ma lì erano già al settimo cielo, e Rui Costa c’era anche nella conquista della Coppa Italia del 2001 (insieme ad Enrico Chiesa fra gli altri). Dopo quel trionfo, la serratura della bacheca viola si è arrugginita: niente nell’era Della Valle, perché vincere non è mai facile. Neanche arrivare in finale è mai facile, e chi la perde torna nell’oblio. Ecco perché non c’è da lasciare nulla di intentato, compresa questa gara con l’Udinese apparentemente vacua di stimoli. Lo stimolo in realtà c’è, ed è quell’ottavo posto che potrebbe contenere un nuovo biglietto per l’Europa qualora la Juve venisse stangata con l’estromissione dalle competizioni Uefa. Non lasciamo nulla di intentato, dicevamo, perché abbiamo una gran voglia di spruzzare, prima possibile, un po’ di Svitol su quella serratura!