INRoma 26 novembre

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roma 26 novembre 2015 Informazione pubblicitaria a cura della Sport Network Allegato al

film concerti spettacoli enogastronomia fiere eventi sportivi corsi itinerari fuori porta

dentro la tua città

#INcopertina

negramaro Faccia a faccia con la band protagonista al Palalottomatica > pag.8-9

#INEVIDENZA

Amenábar racconta il suo thriller, Regression Il regista spagnolo dirige per la prima volta la bellissima attrice britannica Emma Watson celebre icona della saga di Harry Potter. > pag.4-5

#INquartiere Rione Monti: tutta la magia di un quartiere simbolo Strada per strada. Un quartiere da scoprire e amare, dai suoi palazzi gioiello fino al divertimento. > pag.21-22-23

All’interno Mixed zone

Le curiosità per vivere al meglio Roma Monumenti, itinerari, luoghi segreti: cresce il mito della Capitale

Scopri di più su www.corrieredellosport.it/inroma


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Sommario

dicembre ’15 #PRIMO PIANO Amenábar, le visioni dall’orrore >pag. 4-5

#URBAN MOOD Su due ruote si respira il futuro >pag.7

#COVER STORY Rivoluzione Negramaro >pag. 8-9

#CINEMA Il viaggio di Arlo >pag. 10-11

#CINEMA Torna Pieraccioni >pag. 13

#MUSICA 7 palchi per sette concerti

#ZETEMA Gillo Dorfles, un giovane i ntellettuale di 105 anni >pag. 19

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#VIAGGI Passione mercatini >pag. 30-31

#IN FORMA Quando si parla di frattura

#IN QUARTIERE Rione Monti

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>pag. 21-22-23

#GUSTO Quando lo show è servito >pag. 24-25

#PASSIONI La danza in mostra >pag. 35

#SPORT LIFE In diretta dai circoli

#LE DRITTE DI IN 7 proposte gratuite per il tempo libero

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#CURIOSITA’ Mixed Zone

#CONSIGLI PER VOI Roma cane mundi

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#TEATRO Il Centrale, uno show a 360 gradi >pag. 17

LA VITA SECONDO IN

Il clic del mese In questo spazio che ogni mese sarà dedicato al commento di notizie e curiosità che hanno conquistato il web, vale la pena spiegare il cambiamento della rivista che stringete fra le mani. Dopo un lustro con periodicità settimanale, INRoma diventa mensile. Più approfondimenti, più itinerari, ancora tanti eventi, musica, cinema, teatro. Continuerete a trovare INRoma in edicola l’ultimo giovedì del mese ed eccezionalmente il 17 dicembre con un numero speciale dedicato al Natale. Il magazine del Corriere dello sport avrà

una corposa distribuzione gratuita in tutti i punti di flusso più importanti della Capitale come le sale cinematografiche della catena Cinema di Roma (Barberini, Lux e Odeon), circoli sportivi (come il Due Ponti Sporting Club, uno dei simboli dello sport romano, le palestre Dabliù e Aquaniene), locali, ristoranti. Soprattutto, INRoma avrà uno spazio web all’interno del Corriere dello sport all’indirizzo www.corrieredellosport.it/inroma. Ecco il clic del mese. INRoma è realizzato in collaborazione con Edipress

«Quando se scherza bisogna esse seri»


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Primo piano

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Il regista spagnolo Alejandro Amenábar sul set insieme ai protagonisti di Regression, Emma Watson ed Ethan Hawke

AmenÁbar le visioni dall’orrore

Intervista. Il regista di The Others racconta il nuovo film Regression, le sue paure, l’incontro con Emma Watson e il suo rapporto con lo sport di Stefano Cocci/Edipress

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ono passati sei anni dal suo ultimo film. Era la storia della vita, ma soprattutto della morte, della scienziata Ipazia di Alessandria, Agorà con Rachel Weisz. «Prima giravo film perché dovevo lavorare, oggi posso cercare una storia che ho voglia di raccontare». Lo racconta il regista spagnolo, ma nato a Santiago del Cile, Alejandro Amenábar, autore di film acclamati come The Others con Nicole Kidman e Mare dentro con Javier Bardem. Appassionato di horror, ha raccontato come da bambino avesse paura dei «fantasmi, i demoni, stare da solo in un posto, i luoghi bui, ricordo che non volevo andare in bagno da solo e qualcuno doveva sempre accompagnarmi. Ero molto pauroso, ma non potevo fare a meno di vedere i film horror».

Il calcio «L’unica volta che ho giocato, segnai un’autorete quindi ho smesso» In Regression (nelle sale dal prossimo 3 dicembre) ha diretto Emma Watson ed Ethan Hawke in una storia ambientata nel 1990 incentrata su una serie di abusi su minori imputati a una setta satanica, nel pieno di una marea mediatica di libri e trasmissioni televisive dedicate proprio al culto del diavolo. Spiega Amenábar: «Volevo fare un film sul diavolo. Ho iniziato a fare ricerche, ma mi sono annoiato a morte, non riusci-


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vo a capire come affrontare l’argomento. Poi, ho scoperto il tema degli abusi sessuali all’interno dei rituali satanici. A quel punto il film è cambiato in un thriller psicologico per esplorare i demoni interni e il labirinto della mente». Tra i suoi riferimenti cita Hitchcock, Friedkin (L’Esorcista) e i nostri Bava e Argento. Per lui il set è il luogo dove riesce ad esprimersi al me-

L’horror «Da piccolo temevo i fantasmi e il buio il cinema mi ha aiutato a superarle» glio: «Mi sento a mio agio nel dirigere, interagire, cercando di tirare fuori il meglio da tutti. Per alcuni registi è stressante e si arrabbiano, a me piace che gli attori si sentano a loro agio. Quando ho iniziato a lavorare, come regista volevo che la troupe mi rispettasse, dovevo mostrarmi molto sicuro. Adesso cerco di lavorare nel modo opposto. Non voglio che mi vedano come qualcuno con cui non si può parlare o che non può essere sfidato, soprattutto dagli attori, voglio che mi dimostrino che potrei essermi sbagliato». In Regression, la ricerca della verità sugli abusi legati al satanismo è affidata alla scienza e alla religione: «Io sono convinto che esistano buoni e cattivi da tutte le parti e questo a maggior ragione lo si capisce oggi, dopo i recenti accadimenti (il riferimento è agli attacchi terroristici di Parigi, ndi). Non volevo enfatizzare il ruolo della Chiesa al riguardo. Mi piace evidenziare come due istituzioni naturalmente in opposizione in realtà collaborino per risolvere questo puzzle. La cosa più importante è che tutti commettono errori, tutti i personaggi. Mi interessava l’aspetto psicologico. Tutti dobbiamo considerare gli errori nella nostra vita perché è il modo per migliorare. Il problema è quando non riusciamo a riconoscere l’errore, come in un’equazione controlli e ricontrolli e non trovi lo sbaglio. Tornando indietro ti rendi conto che era semplice, bastava sistemare le cose. La presa di coscienza dell’errore ci fa migliorare». Anche Amenábar ha imparato dai suoi errori, soprattutto preparandosi per scrivere il film: «Ho capito quanto sia fragile la mente. Abbiamo la tendenza a dare per scontato che ciò che ricordiamo sia ciò che è realmente accaduto, ma quando ci confrontiamo con chi ha vissuto come noi un determinato evento, comprendiamo che i ricordi sono diversi a seconda di come sono stati elaborati. Pensiamo alla nostra mente come a un

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Primo piano computer. Io preferisco immaginare che nel cervello ci siano tanti piccoli esserini che spostano e forgiano i ricordi a seconda dei nostri desideri. In passato mi fidavo più della mia memoria di quanto non faccia oggi». Per Regression ha diretto una superstar come emma Watson, diventata un’icona globale grazie a Hermione di Henry Potter. «Credo che sia stata attirata dal fatto che potesse cambiare completamente registro e genere. Lei è una persona estremamente alla mano. Quando giro, cerco sempre di creare per gli attori un’atmosfera il più rilassata possibile. Le ho

REGRESSION PSICO-THRILLER

dato la libertà di costruire il personaggio, cosa che lei ha fatto egregiamente». Amenábar non è altissimo, ma ha un fisico asciutto e muscoloso, si vede che è in forma. Qual è il rapporto con lo sport di un regista di successo? «Corro, vado in bicicletta, faccio degli esercizi di ginnastica, ma non so nulla di sport, faccio parte di quel 2% di spagnoli che non ne sa nulla. Certo, se mi chiedi qualcosa di Rafa Nadal, so chi è, che è un grande campione, lo ammiro, ma mi fermo là. Riguardo al calcio, l’unica volta che ho segnato è stato nella mia porta, ho fatto un’autorete, quindi ho deciso di smettere». <

IL FILM. Ambientato nel 1990 è la storia di abusi su minori legati a delle sette sataniche nell’America più profonda

Minnesota, 1990. Il Detective Bruce Kenner (Ethan Hawke) sta indagando sul caso di Angela (Emma Watson) fuggita di casa per rifugiarsi nella chiesa cittadina, che accusa il padre, John Gray (David Dencik), di un crimine terribile. Quando John, inaspettatamente e senza averne memoria, ammette la sua colpa, il famoso psicologo Dottor Raines (David Thewlis) viene chiamato per aiutarlo a rivivere i suoi ricordi, ma ciò che verrà scoperto smaschererà un orribile mistero. Ricorda Il crogiuolo, il dramma di Arthur Miller, l’ultimo film di Alejandro Amenábar. Qui, preferisce spostarsi verso il thriller pieno di tensione con risvolti satanici, ispirandosi a film degli anni Settanta come Il maratoneta, Tutti gli uomini del presidente o L’esorcista. In sala dal 3 dicembre.

EMMA WATSON

Spiega Amenábar: «Lei è molto timida e alla mano. È stata subito attratta dalla mia sceneggiatura perché le ha permesso di cambiare registro di recitazione cimentandosi in una nuova avventura».

1990 – LE NOTTI MAGICHE

ETHAN HAWKE

Per il regista «Mi ha aiutato con il suo approccio. Aveva girato degli horror di successo, ma è un genere che non ama, ma gli piaceva che Regressioni cercasse di smantellare il meccanismo della paura»

PAURA E TERRORISMO «Il vero pericolo è che la paura provochi una sorta di isteria collettiva, che impedisce do comprendere quali siano le paure reali e quelle autoindotte, soprattutto in questa attuale situazione internazionale. La cosa che mi spaventa di più è la nostra volontà di essere così crudeli e provocare così tanto dolore»

COME ERAVAMO. Un anno segnato dallo sguardo spiritato di Totò Schillaci e un suo corregionale si impone a Hollywood

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L’Oscar vinto da Giuseppe Tornatore con Nuovo Cinema Paradiso.

3La versione del sistema operativo Windows uscito

300

mila le persone scese in piazza il 13 gennaio in tutta la Lituania per chiedere l’indipendenza.

28gli anni di carcere di Nelson Mandela, liberato l’11 febbraio

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le reti con cui Totò Schillaci vince la classifica marcatori dei Mondiali di calcio svoltisi in Italia


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Urban Mood

su due ruote SI RESPIRA IL FUTURO

In sella per il clima. Il 29 novembre la Città Eterna ha un motivo in più per muoversi, alternativo e sostenibile

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tando ai numeri le scelte dei cittadini delle grandi città vertono sempre più verso un tipo di mobilità ecosostenibile e senza dubbio più conveniente. Anche Roma, nonostante la sua tipica conformazione con sanpietrini e buche annesse, quando spunta il sole conta sempre più appassionati pronti a tirar fuori dai garage le amate biciclette. Con le sue piste ciclabili comode e isolate dal traffico come quella che segue il fiume Tevere da nord a sud della città, o con i suoi parchi e ville pubblici, offre ottimi scenari in cui oltre a fare del bene al clima lo si fa anche alla salute. Incentivi per vivere una Roma migliore con un’attenzione particolare alla In bici contro salute del nostro piail cambiamento neta. climatico La prossima e le politiche conferenza che lo producono COP21 di Parigi che avrà inizio il 30 novembre prossimo, volta a definire un nuovo piano di riduzione delle emissioni globali di gas serra, sarà il motivo per cui il 29 novembre, più di 1600 città in tutto il mondo e oltre 40 milioni di persone, comprese Roma e i romani, scenderanno in piazza per farsi sentire affinché le decisioni prese possano davvero rappresentare una svolta decisiva verso la sostenibilità ambientale. Una problematica che quel giorno vedrà numerose città manifestare in contemporanea per un futuro respirabile e con sempre meno petrolio. La Capitale in sella alle proprie bici coglierà l’occasione per pedalare anche verso un altro problema che la riguarda: la rivalutazione dell’Appia Antica, un museo a cielo aperto che si sogna libero dal traffico e dall’inquinamento. In Bici per il clima domenica chiama a sé chiunque abbia voglia di sostenere le iniziative pronti in sella alle 14 a Largo Tacchi Venturi (Parco della Caffarella), per percorrere l’Appia Antica e confluire poi nella Marcia Globale per il Clima a Piazza Venezia. Uno spazio aperto a tutti i movimenti sociali e ai singoli cittadini che vorranno mobilitarsi contro il cambiamento climatico e le politiche economiche e sociali che l’hanno prodotto.<

Le biciclette stanno conquistando sempre più il panoroma urbano delle città italiane ed europee

Rome by bike #partenza Parco della CaffarellA

Alle 14 tutti in sella alle proprie bici, si parte alla volta dell’Appia Antica

#INCONTRO Piazza Venezia

Dopo aver attraversato l’Appia, In bici per il clima confluirà nella Marcia Globale, in contemporanea nella Capitale

#ARRIVO Via dei Fori Imperiali Un concerto di chiusura attenderà all’arrivo i manifestanti di entrambe le iniziative


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Cover Story

RIVOLUZIONE NEGRAMARO

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Intervista. Il leader della band salentina, Giuliano Sangiorgi, racconta l’evoluzione musicale del gruppo tra nuovo disco e un tour dal forte impatto scenico di Dario Morciano/Edipress

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Negramaro si riprendono la scena. E lo fanno con una nuova evoluzione, l’ennesima in carriera per la band salentina che ha convinto ancora una volta tutti. Dopo la pubblicazione del nuovo disco “La rivoluzione sta arrivando”, il gruppo che più di chiunque altro ha saputo coniugare la ricercatezza dei testi della migliore tradizione cantautorale italiaI live na al sound Tre i concerti del rock inin programma ternazionale, torna sui nella Capitale oggi, domani e il 29 palchi con un tour dal forte impatto scenico che già dalle prime uscite ha fatto registrare il tutto esaurito. E Roma avrà l’onore di ospitarli per ben tre appuntamenti, oggi, domani e il 29 novembre al Palalottomatica. Tutti pronti? La rivoluzione sta arrivando… Ciao Giuliano. Partiamo dal disco. La Rivoluzione sta arrivando. Sembra quasi una sfida… È un titolo che vuole far riflettere chi ascolta questo disco. Siamo in un’epoca in cui anche un piccolo titolo porta alla riflessione e questo per noi è più un augurio. La rivoluzione come quella che cantiamo e suoniamo nell’album, vuole essere un cambiamento in termini positivi. Poi quello di cui parliamo noi nel disco sono sicuramente dei cambiamenti personali e di gruppo che hanno portato a una nuova consapevolezza della vita e del sociale, di quello che vogliamo noi e di come lo vogliamo vivere. È una perifrastica attiva, un gerundio aperto che spero si riempia di mu-

tamenti e cambiamenti necessari e positivi per ognuno di noi. Ogni disco è qualcosa di nuovo, di diverso, un’evoluzione continua che non tradisce però mai le attese dei fan perché rimane sempre riconoscibile il marchio e il sound Negramaro. A che punto è questa rivoluzione/evoluzione? È un’evoluzione del pensiero personale, di gruppo e quello che la musica può fare è aiutare a tradurre questa evoluzione in una chiave emotiva. E quando si toccano le emozioni è facile ritrovarsi, senza tante parole, a sentire delle stesse cose ed emozioni che ti portano a riflettere. E noi crediamo che l’arte dia la possibilità ancora oggi di sognare in un mondo in cui lo scetticismo la fa da padrone e che una vita migliore possa esserci anche grazie a un disco. In alcune canzoni si sente il ritorno alle origini, al disco d’esordio Negramaro… È un album che ha dentro di sé quelle che sono le origini, quindi il passato, ma anche il presente e quello che è per noi

il futuro. “La rivoluzione sta arrivando” è un po’ una sintesi di quello che è stato il nostro cammino sinora, che guarda sì al passato ma con i piedi puntati al presente e le mani rivolte al futuro plasmando cose nuove. E questa rivoluzione sarà la base di quello che saranno i nostri pros-

simi lavori. Questo disco così prende le sonorità delle origini, la produzione artistica indipendente già avuta con una storia semplice ma in questo caso sostenuta da un fonico internazionale come Jacquire King, già produttore di Kings of Lion, Bon Jovi e Norah Jones.

GIULIANO SANGIORGI COMMENTA IN ROMA

AMBRA ANGIOLINI Teatro Eliseo «Invito tutti a godersi lo show di Ambra. Spero di riuscire a vedere il suo spettacolo, ma ora, con il tour, non riesco proprio»

KINGS OF CONVENIENCE Teatro Ambra Jovinelli «Visto che suonano a mezzogiorno forse qualcuno di noi riesce a scappare, io purtroppo dovrò curare la voce»

RIONE MONTI Angoli della città «Consiglio la piazzetta con la fontana, di notte, o passare una serata con gli amici tra le strade del quartiere»


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Cover Story

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a interposizioni musicali inedite fino ad arrivare a un mix che è quasi un 3D. I ragazzi stanno inondando i palazzetti e ci stanno regalando delle grandi emozioni. A Roma tre appuntamenti così come a Bari e Milano. Non è che i palazzetti iniziano a essere troppo stretti per i Negramaro? Avevamo voglia di suonare e se avessimo puntato di nuovo agli stadi avremmo dovuto aspettare giugno, ma non ce la facevamo più sinceramente. Ma non è finita qui e questa rivoluzione, come ti ho detto prima, è una perifrastica attiva, e quel “sta arrivando” è un campo sempre aperto. Roma è un po’ una seconda casa per voi Negramaro? Io a Roma ho comprato casa e ci vivo. È una città che amo e che rappresenta benissimo l’idea di Italia che ho in mente. Con tutti i difetti e le meraviglie che ha, è comunque una città che mi rispecchia perché ha il caos del Sud e la regolarità di una capitale europea. Per queste tre date al Palalottomatica avete pensato a qualche sorpresa? Le sorprese sono sorprese e speriamo che sia tutto una grande sorpresa (ride, ndi).

Credo di non sbagliare se dico che la forza dei Negramaro è soprattutto nel gruppo. Siamo da 15 anni insieme e devo dire che il successo è dovuto soprattutto a questa unione. Nessuno di noi da solo avrebbe avuto lo stesso riscontro e in questa maniera così eclatante. Io personalmente credo che se non avessi avuto il gruppo non so se avrei reagito alla stessa maniera al successo. Il gruppo ti permette di volare, ma anche di tenere i piedi ben saldi per terra. Come per tutti i dischi anche i vostri tour s on o s empre qualc osa di rivoluzionario e spettacolare. Siamo felicissimi perché la gente sta reagendo in una maniera incredibile. È un anno che stiamo lavorando al tour con il nostro staff che ha costruito lo spettacolo intorno ai fumetti che ha creato Ermanno. Nello show si viaggia un po’ nella parte filmica e scenografica tipo cartoon dell’inizio, si passa a momenti teatrali, e

Sul vostro stesso palco, a dicembre salirà invece un vostro grande amico, Jovanotti. Con Lorenzo ci sentiamo sempre. Glielo dirò al telefono un in bocca al lupo oppure di persona, tanto ci vedremo presto.

BOTTA E RISPOSTA

Sangiorgi in contropiede Qual è la canzone che ascolti la mattina appena ti svegli? Quello che ho registrato la sera prima. Il poster che avevi in camera da piccolo? Public Enemy in Don’t Believe the Hype. So che sei un amante dei fumetti e dei cartoon. Quale il tuo preferito? Amo soprattutto i robot: Jeeg robot d’acciaio, Transformers. Ma i primi, i nuovi non li sopporto.

imbattermi a Londra nel concerto di Roger Waters. Per la prima volta ho pianto per uno spettacolo dal vivo, mi ha devastato.

Se accendo il tuo iPod cosa ci trovo? Un casino. I brani dei Negramaro del prossimo decennio (ride, ndi) sotto la nomenclatura “Demo 2018”. E poi la musica elettronica, il folk o il country. Tanta buona musica ma senza un genere preciso.

La canzone che avresti voluto scrivere? Non per il testo, ma per la melodia My way.

Se i Negramaro fossero una nota quale sarebbe e perché? Il La, quello per cui accordarsi col mondo.

Il concerto per cui hai fatto i salti mortali per andare a vederlo? Non sono un fanatico e non faccio salti mortali, ma mi è piaciuto moltissimo

Il gruppo o il cantante “garantito” Negramaro? Clementine, ma non sono io a consigliarlo, diventerà un grande.

Da Fabio Fazio avete suonato un pezzo dentro al Chiostro del Bramante. Se potessi scegliere un museo, una galleria di Roma dove ti piacerebbe suonare? Lì mi piacerebbe suonare ancora. Ci pensiamo… E con quali quadri alle spalle ti piacerebbe suonare? Mi piacerebbe suonare con alle spalle i lavori di un altro artista salentino come Ercole Pignatelli, a cui in questi giorni ho dedicato un’overture di parole per la sua Triennale a Milano. Mi piace immaginare che mentre suoniamo lui in tempo reale possa creare qualcosa. So che a te piace cucinare. Quale piatto potrebbe essere chiamato Negramaro? Devo pensare a un piatto che rappresenti tutti e sei. Sicuramente un primo… Lele dice orecchiette ai frutti di mare, ma anche una carbonara di mare con un mix di guanciale e tonno rosso.<


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Cinema

IL VIAGGIO DI ARLO Disney-Pixar ritornano con il classico film di Natale: una storia di amicizia in una Terra primordiale, una grande avventura in un pianeta selvaggio abitato da creature incredibili

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on è Natale senza un film della Disney. I personaggi della casa di Burbank hanno segnato la fanciullezza di intere generazioni e le festività natalizie sono l’occasione per recuperare gli eroi e le eroine del passato e scoprirne sempre di nuove. Due anni fa è stato Frozen, uno dei successi più significativi della storia del cinema: Anna ed Elsa saranno le superprotagoniste di regali e pensierini sotto l’albero di Natale. Poi c’è stato Big Hero 6, “l’esperimento” nel mondo dei supereroi. Mentre è ancora “caldo” il clamoroso successo di pubblico e di critica di Inside Out, uscito a settembre, la partnership con la Pixar continua a produrre capolavori che segneranno l’infanzia dei più e continueranno a emozionare gli adulti. Natale 2015: la Disney-Pixar tor-

na al tempo dei dinosauri, lanciandosi nel grande filone delle ucronie cinematografiche: su un pianeta Terra dove non è mai caduto il meteorite che provocò l’estinzione dei dinosauri, i giganteschi animali continuano a essere i dominatori incontrastati sulla superficie del pianeta. I Pixar Animation Studios trasportano il pubblico in un viaggio epico nell’era della preistoria dove un coraggioso e curioso dinosauro di nome Arlo stringe un’insolita amicizia con un essere umano. Il Viaggio di Arlo racconta un percorso di crescita e una grande amicizia fra due creature fra le più improbabili che potessero costruire questo tipo di rapporto. Arlo è un giovane dinosauro, ha la sua famiglia. Spiega il regista Peter

Sohn: «Dal momento in cui nasce, Arlo ha timore del mondo che lo circonda. È allegro e determinato, vivace e pieno di energia quando si tratta di aiutare la sua famiglia. Ma il suo problema è la paura: una paura che lo trattiene e lo blocca». Il film catapulta Arlo in un ambiente vasto e misterioso che lo costringe ad affrontare le proprie paure. Secondo la produttrice Denise Ream, il paesaggio straordinario creato dagli artisti ha avuto un ruolo fondamentale nella storia: «La natura è più forte di qualsiasi cosa», dice, «persino di un enorme dinosauro». Suo padre Papo è sempre accanto a lui ad aiutarlo

I personaggi. Un dinosauro insicuro con problemi familiari insieme a un piccolo essere umano molto spericolato e lo incoraggia ad avventurarsi fuori dal suo ambiente sicuro, per confrontarsi con i suoi timori e per farsi valere. Se il padre ha un andamento sicuro, Arlo cammina a zig zag ed è anche il più magro rispetto ai suoi fratelli. «Arlo è giovane e vulnerabile», spiega il character art director Matt Nolte. «Non ha sicurezza in se stesso e volevamo che questo tratto trapelasse anche nel suo aspetto. E’ più piccolo e magro dei suoi fratelli. Ho notato

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Diretto da Peter Sohn e con il guru Pixar John Lasseter tra i produttori esecutivi, Il viaggio di Arlo è arrivato nelle sale di tutta Italia da ieri, 25 novembre. Nel cast originale delle voci figurano Frances McDormand, Jeffrey Wright, Steve Zahn, Anna Paquin e Sam Elliott

che i denti, i piedi e le orecchie dei miei figli erano cresciute più in fretta rispetto a quelli dei loro coetanei, e così abbiamo giocato con il muso, i piedi e la coda di Arlo, per creare in lui una sensazione di disagio». La sorella Libby e il fratello Buck sono più robusti di Arlo. Svolgono con facilità il lavoro e le faccende nella fattoria, e questo fa risaltare ancora di più l’incapacità di Arlo che vorrebbe disperatamente impressionare la sua famiglia, ma ogni volta fallisce. Così, il padre affida a Arlo una missione per riscattarsi, gli chiede di catturare la bestiolina che sta divorando il cibo che la famiglia ha messo da parte per l’inverno. Finalmente anche Arlo ha l’occasione di dimostrare il suo valore. Ma alla fine, non ce la fa. Non riesce a uccidere la creatura che ha catturato e la libera, con grande delusione di suo padre. Arlo non riesce a superare il duro rimprovero del genitore, che comunque è rivolto al suo bene, si arrabbia e la reazione mette in moto una serie di eventi che lo portano a perdersi, lontano da casa. Le probabilità che riesca a sopravvivere sono scarse, fino al momento in cui un alleato inaspettato non gli tende improvvisamente la mano: la creaturina, che chiamerà Spot, gli resta vicino, mal-

grado il dinosauro nutra un forte risentimento nei suoi confronti. «Spot è l’opposto di Arlo», afferma lo story supervisor Kelsey Mann. «E’ incredibilmente coraggioso, tenace e pieno di risorse. Ha vissuto tutta la vita a contatto con la natura. Arlo sarà costretto a fare affidamento sul supporto di Spot». Continua Sohn. «E’ tenace, coraggioso e animalesco, nel vero senso della parola. E’ la storia di un “ragazzo” e del suo “cane” ma, nella nostra versione, il ragazzo è un dinosauro e il cane è un ragazzo». I due improbabili amici intraprendono un viaggio avventuroso attraverso luoghi magnifici ma spesso impervi per tornare a casa. Lungo la strada incontrano una serie di personaggi interessanti, fra cui una famiglia di T-Rex.<

le cose che dovete sapere

UN UNIVERSO ALTERNATIVO La premessa del nuovo film Disney-Pixar Il viaggio di Arlo è che i dinosauri non si sono mai estinti ma al contrario si sono evoluti: gli erbivori come i brontosauri sono diventati agricoltori mentre i carnivori come i T-Rex sono diventati allevatori e cowboy.

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Cinema

IL BEL TENEBROSO Butch, il duro T-Rex che Arlo incontra durante il suo viaggio, strizza l’occhio all’attore che lo doppia nella versione originale, Sam Elliott. Secondo il supervisore all’animazione Mike Venturini, il sorriso di Butch assomiglia a quello smagliante e inconfondibile di Elliott.

AL GALOPPO! Poiché i T-Rex che appaiono in Il Viaggio di Arlo abitano in un ranch, i filmmaker hanno voluto che avessero l’aspetto di autentici cowboy. Quando corrono, la parte inferiore del loro corpo si muove come un cavallo al galoppo, mentre la parte superiore assomiglia a un cowboy.

gli effetti speciali

IL NUOVO MONDO Le vicende del film catapultano Arlo in un ambiente vasto e misterioso che lo costringe ad affrontare le proprie paure. Il paesaggio straordinario creato dagli artisti Disney-Pixar ha avuto un ruolo fondamentale nella storia. Ispirati dai paesaggi del Nord-Ovest degli Stati Uniti, i filmmaker hanno scoperto che persino i dinosauri più imponenti possono sentirsi piccoli nell’ambiente giusto. E questo è il caso di Arlo: «Deve superare le sue paure», spiega il regista Sohn. «Suo padre sa che Arlo è in grado di fare molto di più di quel che crede ma, per scoprirlo, dovrà compiere un lungo viaggio, fisico ed emotivo». I due improbabili amici intraprendono un viaggio avventuroso attraverso luoghi magnifici ma spesso impervi, per tornare a casa. Lungo la strada incontrano una serie di personaggi interessanti, fra cui una famiglia di T-Rex. I filmaker si sono recati nel Nord-Ovest degli Stati Uniti e hanno voluto catturare la vastità dell’ambiente che avevano visitato, e per questo si sono rivolti ai professionisti della Pixar. «Abbiamo scaricato il modello di terreno digitale del Wyoming», spiega Sanjay Bakshi, supervising technical director. «La U.S. Geological Survey possiede la mappa altimetrica di tutti gli Stati Uniti, creata per lo più tramite fotografie aeree dei territori. Questi dati hanno fornito la base del nostro lavoro». Sul terreno digitale, Bakshi e la sua squadra hanno quindi aggiunto gli elementi della natura, scaricando immagini satellitari. «Secondo le nostre impostazioni informatiche, tutto ciò che era verde doveva essere vegetazione; il marrone si riferiva al terreno, e il blu all’acqua. In questo modo, Peter ha avuto la massima libertà di girare in ogni direzione, comunicando un’idea realistica della vastità di quell’ambiente».


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Cinema

TORNA PIERACCIONI

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Il Professor Cenerentolo. Si rinnova l’appuntamento in sala con l’attore toscano

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da oggi

Il sapore del successo

Nella pellicola di John Wells, Adam Jones (Bradley Cooper) è uno chef stellato che ha distrutto la sua carriera a causa dei suoi vizi. Dopo il carcere, torna per guadagnare la terza stella Michelin.

I protagonisti del film: Umberto (Leonardo Pieraccioni) e Morgana (Laura Chiatti)

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egli anni pari ci sono le grandi manifestazione calcistiche e sportive in genere. Nel 2016 avremo gli Europei di Calcio, nel 2014 ci sono stati i Mondiali in Brasile, manifestazione che tornerà in Russia nel 2018. Il prossimo agosto, si disputeranno le Olimpiadi di Rio de Janeiro e così via. Negli anni dispari, ed esattamente ogni Natale, arriva nelle sale cinematografiche italiane il film delle feste di Leonardo Pieraccioni. Una tradizione che

Cast. Il comico toscano ambienta in un carcere il suo nuovo film. Al suo fianco Laura Chiatti e gli amici Insinna e Ceccherini si perde lontana nel tempo per uno dei re del box office italiano. La lista delle pellicole natalizie dell’attore comico e regista toscano è lunghissima. Si potrebbero ricordare Una moglie bellissima, Io & Marylin, Finalmente la felicità e Un fantastico via vai. Così, il Natale 2015 non fa eccezione e arriva Il Professor Cenerentolo. Con la stessa puntualità, ogni suo lungometraggio si contraddistingue per la scelta di una meravigliosa coprotagonista femminile. Quest’anno al suo fianco c’è la splendida Laura Chiatti. La storia de Il Professor Cenerentolo rac-

conta di Umberto (Leonardo Pieraccioni) che ha tentato un maldestro colpo in banca per salvare la sua azienda, che gli ha fruttato però solo quattro anni di carcere, ma almeno sconta la pena in una bellissima isola italiana: Ventotene. Arrivato a fine pena, Umberto lavora di giorno nella biblioteca del paese e una sera conosce Morgana (Laura Chiatti), una donna affascinante, un po’ folle e un po’ bambina. Si frequentano, ma ogni gior-

no Umberto, proprio come Cenerentola, a mezzanotte, deve rientrare di corsa in carcere per evitare che il direttore (Flavio Insinna) scopra il tutto e gli revochi il permesso di lavoro in esterno. L’idea del film è nata in una serata a raccontare il cinema agli iscritti del cineforum del carcere della Dogaia di Prato. Qualche mese dopo arrivò la notizia che il suo prossimo film si sarebbe ambientato proprio in carcere.<

il concorso

Vinci con i fuoriclasse del cinema Grande iniziativa del Corriere dello sport insieme a Rai Cinema collegata al film Il Professor Cenerentolo. Dal 2 all’11 dicembre su www. corrieredellosport.it sarà online il concorso Vinci con i fuoriclasse del cinema, dove sarà possibile guardare il trailer del film e rispondere esattamente alle due domande. In palio ci sarà un week end di 3 notti/4 giorni in Sardegna per due persone in camera doppia con trattamento di camera e colazione presso: Blu Hotel Laconia Village, Cannigione di Arzachena (in

FINALMENTE LA FELICITA’ Uscito nel 2011, è il film che ha lanciato Ariadne Romero. Con Pieraccioni sullo schermo ci sono Maurizio Battista, Rocco Papaleo e in un cameo Maria De Filippi.

The visit Dopo l’avventura fantascientifica con Jaden e Will Smith e l’avventura televisiva di Wayward Pines, Shyamalan torna all’horror con The Visit, storia di due nipoti che intraprendono un viaggio per andare a trovare i loro nonni.

provincia di Olbia-Tempio), 80 coppie di biglietti cinema, validi per la visione di un film distribuito da 01 Distribution presso una sala Uci Cinemas o presso una sala The Space (a seconda delle disponibilità e della programmazione prevista, i biglietti saranno validi per l’una o per l’altra catena; i vincitori non avranno la possibilità di scegliere la catena preferita) fino alla data di scadenza riportata sugli stessi.

godeteveli nelle sale

UNA CARRIERA ALL’INSEGNA DEL NATALE

UNA MOGLIE BELLISSIMA La pellicola in cui Pieraccioni ha conosciuto la madre di sua figlia Martina, Laura Torrisi, ex concorrente del Grande Fratello, per sette anni fidanzata con il comico.

da oggi

UN FANTASTICO VIA VAI Nel film del 2013, Pieraccioni deve affrontare una convivenza forzata con quattro studenti universitari. Nel cast, Serena Autieri, Massimo Ceccherini e Panariello.



giovedì 26 novembre 2015

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7 palchi per sette concerti Live. Il meglio della musica nella Capitale: Einaudi Masini e sound norvegesi

PAOLA TURCI Teatro Quirinetta - ore 22 L’ultimo disco di Paola Turci, “Io sono”, suonato live nella sua dimensione naturale, il teatro. Qui la cantante romana classe 1964 ha la possibilità di fare musica in uno spazio che non smette mai di sorprendere e affascinare.

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Musica

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dicembre

MARCO MASINI Teatro Conciliazione ore 21.00 “Cronologia Tour” celebra i successi di Masini, da “Vaffanculo” a “Ti vorrei”, da “Bella stronza” a “T’innamorerai”, in un live che riassume i 25 anni di carriera del cantautore fiorentino, attirando fan di ogni età.

GLOBAL CLIMATE MARCH Fori Imperiali ore 17.00 Tanti artisti, uniti nella splendida cornice dei Fori Imperiali, uniti per il Grande Concerto per il Clima. Tra i nomi : Bandabardò, Kutso, Dolcenera, Piotta, Paolo Belli, Meganoidi, Modena City Ramblers e molti altri.

CONCERTO DI NATALE Auditorium della Conciliazione - ore 19.00 Lo storico evento, nato 23 anni fa come Concerto di Natale in Vaticano, per questa edizione vanta un cast d’eccezione: Anastacia (in foto), Lola Ponce, Hevia e ancora Gigi D’Alessio, Riccardo Cocciante e tanti altri ancora.

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KINGS OF CONVENIENCE Teatro Ambra Jovinelli ore 12.00 Attesissima la performance del duo norvegese Kings of Conveniente, che si esibirà a Roma con un live che inizierà a mezzogiorno. Erlend Oye e Eirik Glambek Bae intervalleranno momenti di musica ad altri di intervista.

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LUDOVICO EINAUDI Auditorium Parco della Musica - ore 21.00 Melodie evocative e dal forte impatto emotivo, influenze pop, rock e folk, Einaudi torna ad incantare il pubblico con il suo nuovo lavoro “Elements”, un’indagine che va da Kandinsky alla tavola periodica degli elementi, passando per Euclide.

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA Monk - ore 21.30 Uno spettacolo atipico, quello previsto al Monk di Roma. Un concerto per sole chitarre, computer e parole. Come se il pubblico e la band si trovassero insieme in una stanza, cellulari spenti e atmosfera familiare.

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In Roma 17

Teatro

IL CENTRALE UNO SHOW A 360 GRADI Ristotheatre. Solo nel teatro di Via Celsa spettacolo e cucina diventano tutt’uno

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etrolini, Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Edoardo De Filippo, Paola Borboni, Carmelo Bene, Gigi Proietti, Paolo Conte, Renato Zero. Sono solo alcuni dei grandi artisti saliti sul palcoscenico negli anni d’oro del Teatro Centrale. I riflettori poi si sono spenti fino a riaccendersi nel 2003 con un teatro completamente rinnovato nella veste e nell’identità. E così in via Celsa, a due passi da piazza Venezia, è nato il primo vero Ristotheatre romano, luogo rinomato grazie all’originale formula del “Dinner Show”. Qui l’arte dell’intrattenimento e l’arte della cucina si fondono in un unico sistema: il ristorante può accogliere fino a 200 ospiti e dedica un’attenzione particolare ai prodotti locali e ai sapori classici della cucina italiana. Il Teatro Centrale è oggi un contenitore affascinante in cui lo spettacolo si manifesta nelle varie forme. La programmazione, che va dal lunedì alla domenica, è fatta di show in cui si ricerca il punto d’incontro tra la nostra storia musicale

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e i grandi suca cessi interom r a nazionali, re rimanena af do così feos c deli all’es# senza dello spettacolo “all’italiana”, ma senza tralasciare tutto ciò che è nuovo e vincente. Il Teatro Centrale è anche il luogo perfetto per organizzare un “evento su misura”. Che sia una cena di teatro eliseo gala o un cocktail party, una co- I “tradimenti” lazione di lavoro o un meeting, il Teatro Centrale può trasformare il di Ambra proprio momento speciale in qualcosa di davvero unico e irripetibile. DAL 1° DICEMBRE - Emma Tra gli spettacoli in programma- (Ambra Angiolini) è una zione spicca Energia, in cui pro- manager in una galleria tagonisti sono le quattro voci e il d’arte, Jerry (Francesco corpo di ballo del Teatro Centra- Scianna) è uno scrittore e le. Con la regia di Federico Patri- agente letterario. I due sono zi, direttore artistico della Extra- amanti e si rivedono due sistole Produzioni, Energia è un anni dopo la fine della virtuosismo vocale, è musica in- relazione. Con la regia di calzante, è spensieratezza, voglia Michele Placido, il testo condivisa di divertirsi e trascorre- ripercorre a ritroso la storia re una serata differente. Insomma, d’amore tra Emma e Jerry, non chiamateli eventi, sono i vo- partendo dal 1977 e arrivando al 1968. stri sogni.<

LE “PRIME” DEL mese ambra jovinelli

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dal 3 dicembre - Dopo il film, nelle sale in questi giorni, “Dobbiamo parlare” arriva anche a teatro. Sergio Rubini, Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzone sono due coppie di amici: una di queste sta attraversando l’ennesima crisi coniugale (per questione di corna) e si fionda a casa dell’altra. Quello che accade potete immaginarlo…

dal 10 dicembre - Per la prima volta a Roma arriva il più divino di tutti i musical, tratto dal grande successo cinematografico del 1992 con protagonista una scatenata Whoopi Goldberg. Nell’indimenticabile ruolo di Deloris ci sarà l’attrice madrilena Belia Martin, mentre sarà Suor Cristina (vincitrice di The Voice) a vestire i panni di Suor Maria Roberta.

Provando… dobbiamo parlare

Sister Act il musical



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In Roma 19

Zetema

GILLO DORFLES UN GIOVANE INTELLETTUALE DI 105 ANNI

VIZI CAPITALI UN ATLETA TRASFORMATO IN GUERRIERO Lo riconoscete? Questo guerriero ferito che cade a terra e che solleva il braccio per difendersi nasconde un atleta. La statua che si trova ai Musei Capitolini infatti è un puzzle ricomposto nel 1700: il torso è quello del Discobolo ed è stato scolpito in epoca romana come copia della celebre statua greca di Mirone, “reinventata” da Pierre Etienne Monnot . L’atleta in piedi pronto a scagliare il disco diventa un uomo finito in ginocchio, sconfitto in battaglia. Oggi prendere il frammento di un originale antico per lavorarci sopra sarebbe un sacrilegio. Nel 1700 non era solo possibile ma andava persino di moda e Monnot, romano d’adozione, era un artista ricercato in tutta Europa. E questa è solo una perla dei Capitolini, il più antico museo pubblico del mondo e uno scrigno pieno di gioielli straordinari, dal Marc’Aurelio a Caravaggio.

Dal 27 novembre al 30 marzo 2016 il MACRO dedica una grande retrospettiva all’artista e studioso Gillo Dorfles, classe 1910, inventore dell’idea del kitsch 1

Macro Museo d’Arte Contemporanea,Roma via nizza, 183 chiuso il lunedÌ da martedÌ DOMENICA ore 10.30 - 19.30 www.museoMACRO.ORG

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nato nel 1910, a quel tempo la sua città, Trieste, faceva ancora parte dell’Impero Austroungarico. Oggi a 105 anni questo grande vecchio della cultura italiana è ancora uno degli intellettuali più giovani che ci sia in giro. A lui, a Gillo Dorfles, il MACRO dedica una grande mostra personale che raccoglie più di cento opere e mette insieme la sua attività di artista a quella (forse più nota) di critico d’arte, studioso ed esploratore nel regno dei segni. La mostra, curata da Achille Bonito Oliva, aprirà il 27 novembre e sarà visitabile fino al 30 marzo 2016 al MACRO di via Nizza. Ospiterà oltre 100 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta: dipinti, disegni e opere grafiche,

ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. Un inedito percorso dal dopoguerra, quando fondò il Movimento per l’Arte Concreta, a oggi. Accanto alle opere, filmati, documenti, fotografie e le lettere tra Dorfles e i tanti suoi amici artisti, a comporre una sorta di biografia che da personale si fa collettiva. E una sezione chiamata “Previsioni del tempo”, intitolata allo sguardo lungimirante di Dorfles che ha sempre saputo avvistare il domani. Insomma il Dorfles che ha “inventato” l’idea di “kitsch”, ovvero del cattivo gusto come estetica del moderno, lo studioso di architettura e design che ha saputo vedere nel contemporaneo i segni del barocco. Una mostra straordinaria per un uomo che ha superato il secolo di vita mantenendo sempre uno sguardo attento e nuovo.<

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La mostra è promossa da Roma Capitale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio del MiBACT, e organizzata dal Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo. Catalogo Skira Editore

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>1< Gillo Dorfles, Autoritratto, 2005 >2<Gillo Dorfles, Senza titolo, 1952 >3< Gillo Dorfles, Milano,1966 Fotografie Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati.



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In quartiere

Monti presente e passato

da non perdere

Quartieri. Dalla Roma antica a quella contemporanea, un rione tra i più centrali e mondani della Città Eterna

MercatoMonti. L’appuntamento con la creatività è al Grand Hotel Palatino dove questo weekend e tutti quelli di dicembre, insieme ai giorni 5, 6, 7, 8, 12, 13, 19, 20, 21 e 22, dalle 10 alle 20 tutti gli appassionati di vintage e modernariato potranno perdersi nell’urban market più “in” della Capitale.

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rimo dei 22 Rioni di Roma, Monti vanta origini antichissime, risalenti addirittura all’età imperiale. Deve il suo nome al fatto che, al tempo della sua costituzione ufficiale, comprendeva i colli Esquilino, Viminale, parte del Quirinale e del Celio. Una zona molto ampia, dunque, e sia urbanisticamente che stilisticamente assai varia: posto su una zona collinare, già in epoca romana il quartiere si suddivideva in un’area alta, abitata dai signori, e una bassa, la Suburra, un groviglio intricato di vicoli che si dipanano ancora oggi in un sali e scendi che regala le affascinanti fughe prospettiche tipiche di questa parte della città. Con l’andare dei secoli, il rione divenne una zona molto poco abitata: il centro di Roma si era spostato tra Campo Marzio e l’Oltretevere e così Monti si trasformò in un’area coperta da orti e boschetti rimanendo inabitata fino a fine Ottocento. L’Unità d’Italia prima e i rifacimenti dell’epoca fascista poi, soprattutto quelli che riguardarono l’area dei Fori Imperiali, ne segnarono la rinascita. Oggi particolarmente apprezzata e sempre più frequentata è la zona tra via Nazionale e via Cavour, che con le sue vie strette, botteghe artigiane ma anche locali alla moda è un focolaio di nuove tendenze. Qui, affacciato dalle pendici del colle Quirinale sullo splendido panorama dei Fori Imperiali, del Campidoglio e del Foro Romano, sorge il complesso dei Mercati di Traiano. Questo è il nome moderno di un insieme di edifici in laterizio (mattoni), articolati su ben sei livelli. Non si tratta del corrispondente antico di un moderno centro commerciale, ma piuttosto, diremmo oggi, di un complesso polifunzionale, che ospitava soprattutto archivi e uffici di tipo amministrativo, a supporto delle attività giudiziarie che si svolgevano nel Foro. <

Machete Barber Shop. Nato dall’ammirazione dei suoi proprietari per i barber americani e del nordeuropa, in questo locale si respira la tipica atmosfera anni ‘50. Luogo perfetto per prendersi cura del proprio aspetto e per concedersi aperitivi a base di birra San Miguel in compagnia di amici.

Piazza Madonna dei Monti

Considerata il centro nevralgico nonché punto di ritrovo per giovani romani e turisti dell’intero rione, questa piazza è situata lungo Via dei Serpenti in quello che è da considerarsi praticamente un passo tra due chiese, quella dei Santi Sergio e Bacco e quella di Santa Maria dei Monti. Al centro: la caratteristica Fontana dei Catecumeni, che prende il nome dal vicino Collegio dei Catecumeni, disegnata da Giacomo della Porta, architetto allievo di Michelangelo e del Vignola.

Temakinho. Basta il nome per immaginare cosa servono in quello che è uno dei ristoranti più trendy e, per questo, frequentati del quartiere. Cucina fusion che unisce l’eleganza del sushi all’allegria e agli spumeggianti sapori del Brasile, tutto accompagnato da coloratissimi cocktail.


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In quartiere XXX

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emergenti che espongono le loro opere, concerti live e degustazioni di ottimi vini. La cicala e la formica, più che un ristorante, è un’oasi di sapore e a piacere all’interno del quartiere Monti, enn Code272 Vib uno dei più caratteristici di Roma. La Cappotti, giacconi, felpe, t-shirt, canotte, camicie, pantaloni, cucina è tipicamente romana, con jeans, beach wear e accessori, i migliori capi d’abbigliamento influenze del sud e accenni a Umbria uomo - donna sono da Code 272 in Via dei Serpenti 118. e Toscana. Il credo del locale impone Vengono selezionati i migliori brand del momento e offerti ad un l’utilizzo di prodotti genuini e di consumatore giovane che ama la comodità e lo stile allo stesso stagione, genuinità che si ritrova nella Vi tempo. Modelli sempre nuovi, ricercati e mai banali che arrivano pasta fatta in casa e nel pane sfornato a deecontagiano attraverso i social come Facebook e Instagram che ogni giorno. iC er riferiscono costantemente le ultime novità e tendenze. ch www.lacicalaelaformica.it i www.code272.it Via Leonina 17 Via dei Serpenti 118

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Imboccando Via Leonina nel quartiere Monti sembrerà di immergersi nell’aria e nel profumo tipico delle vie francesi. Da Crêpes Galettes, creperia bretone del giovane proprietario Florent, si gusta infatti tutto il bello e il meglio della cucina francese da strada. Baguette, crêpes e gallette farcite con prodotti rigorosamente originali e biologici, da provare nella comodità del take away o di una mangiata veloce sul posto. Oltre a questo, il locale offre anche una selezione di dolci, vini e sidri artigianali francesi.

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Pasta Chef

Pasta fatta in casa e ingredienti di stagione, amalgamati sapientemente dagli chef Mauro Poddesu e Leopoldo Frigerio, per una cucina che segue la tradizione gastronomica italiana, concedendosi qualche rivisitazione. Pasta Chef si trova vicino al Colosseo, ma, per chi non vuole mettere il naso fuori casa, propone un efficiente servizio di catering. Tante altre le proposte del ristorante, alcune davvero curiose: “Lo chef sono io”, per scoprire i trucchi dei cuochi, cene medievali, private e corsi di cucina. Pasta Chef Via Baccina 42

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Il segreto sono i frutti più buoni, l’ispirazione è la Sicilia. Dalla mente della giovane economista Alice Petralito e dalle mani del talentuoso pasticcere Ino Benivegna, sono nate le pasticcerie gelaterie Ciuri Ciuri: quattro nella Capitale e due a Milano. La prima, l’originale sta nel quartiere Monti, dove dalle materie prime come i pistacchi di Bronte, le mandorle di Avola e a la ricotta di pecora della Valle del Belice vengono avoi i Stipica fuori capolavori del gusto, della genuinità d o vic o delle tradizioni Ludorurali siciliane. man

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Avete voglia di qualcosa di veloce senza rinunciare al gusto e all’artigianalità italiana? Venite a provare le nostre lasagne artigianali, dalla classica Bolognese alla Carbonara, dalla quattro Formaggi alla Tirolese, potrete trovare inoltre un reparto bar con la “nostra” pasticceria. LasaGnam è pronta ad accogliervi in un ambiente moderno e confortevole dotato di oltre 100 posti a sedere, Wi-Fi e dove potrete assistere alle dirette dei principali eventi sportivi.

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Gusto

Quando lo show e’ servito Gli chef stanno diventando sempre più superstar e la cucina è un grande set

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etti uno chef e una platea e il gioco è fatto, lo show cooking può avere inizio. Importati dal mondo anglosassone, le spettacolarizzazioni in cucina con protagonisti chef o personaggi più o meno noti, oggi imperversano ovunque. Basta accendere la televisione ed ecco apparire chef che declamano ricette, dispensano consigli e svelano i segreti del piatto di turno ad un pubblico desideroso di gustare l’ambita creazione. Inizialmente apparivano solo nelle televisioni tematiche, ma oggi gli show in cucina invadono la televisione generalista e non, riscuotendo – in alcuni casi – grande successo. Anche il web è pieno di video/tutorial in cui per vendere o presentare il prodotto di un’azienda, lo chef si cimenta in esibizioni più o meno accattivanti. Addirittura, navigando su internet, appaiono siti che offrono la possibilità di allestire uno show cooking direttamente a casa propria dinanzi a un pubblico riservatissimo. Un modo diverso per organizzare una cena. C’è perfino chi organizza show cooking per intrattenere gli invitati durante il proprio matrimonio, una soluzione alternativa che, a quanto pare, attira sempre di più. Oggi non c’è fiera, evento o manifestazione in cui non venga allestita una cucina per dare vita a uno show dinanzi a giornalisti, addetti al settore, appassionati o semplici curiosi. Nel corso dell’Esposizione Universale di Milano da poco terminata, ogni giorno i cuochi di tutto il mondo si esibivano dinanzi a una platea, internazionale. Per l’occasione è stato creato un programma televisivo, prodotto dalla Rai per Expo, dal titolo “The cooking show, il mondo in un piatto” presentato dall’esperta di cucina sostenibile Lisa Casali. Uno chef italiano e uno straniero si esibivano contemporaneamente nel corso della trasmissione, mostrando la preparazione di un piatto che rappresentasse

al meglio la loro filosofia in cucina e il loro paese d’origine. A prescindere dalle molteplici sfaccettature che può assumere, l’idea di fondo delle performance culinarie è mostrare e spiegare, passo dopo passo, come le materie prime devono essere lavorate e trasformate per dare vita a un piatto più o meno complesso. Nello show cooking si pesa l’abilità dello chef che, ovviamente, oltre a sapersi destreggiare in cucina, deve saper spiegare ma anche destare interesse e curiosità, impresa spesso non facile a tutti. Uno degli esempi più recenti è l’iniziativa di Castel Romano Designer Outlet, che ha deciso di offrire ai suoi visitatori un calendario di eventi che coniugano l’esperienza di shopping alla scoperta dei segreti di grandi chef e dell’arte della cucina italiana. Il primo appuntamento è stato a metà novembre con Andrea Fusco. Il prossimo sarà martedì 8 dicembre, dalle 12.00 alle 13.00, con lo chef Davide Del Duca, classe 1982, tra i più talentuosi della sua generazione nella Capitale, direttamente dal suo Osteria Fernanda, uno dei più interessanti bistrot contemporanei a Roma. Il terzo appuntamento sarà martedì 19 gennaio con Fabio Pecelli che dirige i fornelli del Pastificio San Lorenzo, il ristorante romano nato nell’ex pastificio Cerere, oggi Fondazione. Gli appuntamenti non finiscono qui e i prossimi eventi si terranno il primo martedì di ogni mese, a partire da febbraio 2016. I posti sono limitati e per partecipare agli eventi è necessario iscriversi gratuitamente sul sito di Castel Romano Designer Outlet www.mcarthurglen. com/it/castel-romano-designer-outlet/ it/taste-of-excellence/ dove sarà possibile accreditarsi.<

DA NON PERDERE CUCINA COREANA

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2 dicembre - In occasione della

7 dicembre - È una storia gloriosa che

Degustazioni da Galbi Roma ricorrenza dell’entrata del kimjan, la pratica di produzione del kimchi, Galbi Roma organizza una settimana dedicata al kimchi, per celebrare e far conoscere il piatto tipico della Corea più amato nel mondo. Fino al 7 dicembre tutti i clienti riceveranno una degustazione di kimchi in omaggio. Esistono ad oggi circa trecento versioni di kimchi, quella più popolare è il baechu kimchi preparato con foglie di cavolo cinese fermentate in salamoia a cui si aggiungono peperoncino rosso, zenzero, colatura di alici, cipollotti freschi e aglio.

La nuova apertura del Panino Giusto ha inizio l’8 febbraio 1979. Un’altra epoca, un altro mondo, un’altra Italia. Il Panino Giusto apriva la prima sede a Corso Garibaldi a Milano. Da allora ne è passata di acqua nei Navigli e anche lungo il corso del Tevere, inseguendo un grande sogno: mettere al centro il Panino italiano e farlo conoscere al mondo intero. Così, dall’Italia, Panino Giusto è arrivato in Inghilterra, America e fino in Giappone. Oggi, dopo aver conquistato il mondo, Panino Giusto si appresta ad aprire una nuova sede romana, a Piazza Cavour 17.


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Gusto

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GLI SHOWCOOKING A CASTEL ROMANO Andrea Fusco Il primo appuntamento è stato quello di martedì 17 novembre con lo showcooking dello chef stellato Andrea Fusco del Giuda Ballerino!, famoso ristorante situato nel cuore di Roma, all’ottavo piano dell’Hotel Bernini Bristol, che propone una cucina gourmet dallo stile moderno e creativo. Andrea è uno dei più famosi chef della ristorazione romana e laziale. Ad accompagnare il suo piatto, risotto alla zucca con funghi porcini in tempura, tartare di piccione e il suo fondo e liquirizia, il vino rosso l’“Antani“ di Gianmarco Tognazzi, che ha partecipato all’evento. Martedì 8 dicembre Sempre dalle 12 alle 13, il secondo appuntamento con lo chef Davide Del Duca, classe 1982, direttamente dal suo Osteria Fernanda, uno dei più interessanti bistrot contemporanei a Roma. In occasione di questo appuntamento sarà accompagnato da Andrea Marini, sommelier e bartender professionista dell’Osteria Fernanda. Martedì 19 gennaio Il famoso e giovanissimo chef Fabio Pecelli che dirige i fornelli del Pastificio San Lorenzo. Fabio è giovane ma con tanta esperienza e i suoi menù uniscono sostanza e moda in un connubio adatto a soddisfare la clientela più variegata. Gli appuntamenti non finiscono qui e tutti gli appassionati di cucina potranno partecipare ai prossimi eventi che si terranno il primo martedì di ogni mese, a partire da febbraio 2016. I posti sono limitati.

Lo chef Andrea Fusco durante lo showcooking a Castel Romano Designer Outlet dello scorso 17 novembre. Con lui l’attore e ora anche proprietario di un’azienda vinicola Giammarco Tognazzi

Assapora lo spirito di Roma Tel. 06.9342141/42 Email: italcoral@italcoral.com www.italcoral.com


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Sport Life

IN DIRETTA DAI CIRCOLI

DUE PONTI SPORTING CLUB

Novità, iniziative, presentazioni, avvenimenti sportivi: tutto quello che anima la vita dei sodalizi più importanti di Roma, dove la competizione incontra la cultura CIRCOLO CANOTTIERI ROMA HARD CANDY FITNESS Partirà domenica 29 novembre la prima edizione del Torneo Fifty, competizione di calcio a 5 organizzata dal Canottieri Aniene che coinvolge le formazioni Over 50 dei Circoli storici della Capitale tra cui il Circolo Canottieri Roma. Una manifestazione che vedrà quest’ultimo esordire contro lo Sporting Eur domenica per poi confrontarsi con Aniene il 13 dicembre, il C.T. Eur il 20 dicembre, il Tevere Remo il 10 gennaio e il T.C. Parioli il 17 gennaio. Uno dei circoli più importanti d’Italia che oltre allo sport apre le porte anche alla cultura, con appuntamenti ormai consolidati che nel mese di dicembre vedrà protagonisti Stefano Brusadelli, già intervenuto presso il circolo due anni fa per presentare il libro I Santi Pericolosi e che lunedì 14 dicembre alle ore 18 tornerà per presentare il suo ultimo lavoro Le ali di carta. Il giorno successivo 15 dicembre alle ore 19 continua la rassegna culturale del Canottieri Roma con Maria Monsè ed Egidio Longo, chef del circolo e chef dell’anno 2014, che presenteranno il libro Ti cucino per le Feste.

Dopo che la regina del pop ha incantato i fan nei concerti di Torino appena trascorsi, il mondo del fitness si prepara ad accogliere le nuove tendenze che essa stessa lancia e con cui contagia le palestre romane. Direttamente da New York arrivano nei due centri capitolini di Hard Candy Fitness Colosseo e Hard Candy Fitness Parioli l’Om In Motion, il Beast Barre e il Kickazz Combat. Nei centri fitness di Madonna infatti, che hanno celebrato i due anni di attività con uno speciale Open Day che ha permesso ad oltre duemila persone di provare e conoscere da vicino queste nuove tecniche, aprono a lezioni esclusive della gamma di Addicted To Sweat (la metodologia per mantenersi in forma messa a punto da Madonna) fino alle ultime tendenze in arrivo come l’Om In Motion, innovativa fusion class ispirata allo yoga, il Beast Barre, mix di esercizi di danza classica alla sbarra con una speciale body bar, e il Kickazz Combat, rivoluzionario workout per l’uomo che prende spunto dalle MMA (arti marziali miste).

CIRCOLO ANTICO TIRO A VOLO

dorso. Sono solo alcuni dei successi sportivi del circolo romano situato sulla sommità dei Monti Parioli che ospiterà il 28 e 29 novembre i Mercatini al Circolo, un’occasione per immergersi nel clima natalizio al quale presenzieranno le Missionarie dell’Immacolata al quale sarò devoluto il ricavato; gli Oscar al Tiro a Volo, il 10 dicembre alle ore 20.30 con la proiezione gratuita di The Artist; la cena degli auguri di Natale, una serata dedicata ai soci per scambiarsi gli auguri, il 18 dicembre; ed ulteriori momenti di festa il 24 e il 31 dicembre.

Un bronzo e tanti personali per l’Antico Circolo Tiro a Volo all’XI Gran Premio Italia svoltosi a Massarosa il 13 e 14 novembre scorso. I 100 farfalla hanno visto i record di Greco, Rosa e Rossi, mentre nei 200 farfalla ancora Martina Rosa con 2’11.36, Federica Greco con 2’12.36 e Martina Rossi con 2’12.39. Ed è sempre quest’ultima che conquista il bronzo nei 200

CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO Lunga è la tradizione del Circolo Canottieri Lazio come è lungo il tempo che è passato dalla Grande Guerra che si è portata via con sé ben 30 degli atleti della Società Podistica Lazio impegnati nel conflitto. Mercoledì 4 novembre scorso il circolo romano ha voluto rendergli omaggio ricordando i caduti biancocelesti con la presentazione del volume, realizzato da LazioWiki, intitolato Dal Tevere al Piave. 1915 – 1918 – Gli atleti della Lazio nella Grande Guerra. A cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia, LazioWiki ha ricostruito con precisione storica le vicende esistenziali, sportive e belliche degli atleti, un libro che si avvale di una documentazione e di un apparato iconicofotografico in gran parte inediti e di eccezionale rilevanza testimoniale, e a cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riconosciuto il suo alto valore storico concedendogli il logo ufficiale della Commemorazione del Centenario.

circolo canottieri lazio

Federico Del Bonis, vincitore del BFD Challenger

Il successo ottenuto con la prima edizione del BFD Challenger, torneo ATP nato dalla collaborazione tra il Due Ponti Sporting Club e BFD Energy che ha visto trionfare Federico Delbonis contro il serbo Filip Krajinovic col punteggio di 1-6 6-3 6-4, è la dimostrazione della scalata verso il tennis d’elite iniziata nel 2010, che il club romano ha intrapreso. Con la conquista del titolo Italiano under 16 a Livorno, proseguita con altre tre promozioni consecutive (Serie C, Serie B, Serie A2), oggi dopo un anno di permanenza in A2, il club approda definitivamente in Serie A1. Una promozione ottenuta grazie all’importante progetto messo in piedi dai fratelli Tornaboni, insieme al fondamentale contributo del Direttore Tecnico Alessio Palladino, che ha messo insieme una squadra competitiva partendo dalle risorse interne del Due Ponti. Il debutto del club nel Campionato Italiano di Serie A1 ha visto, alla vigilia del primo incontro casalingo contro il T.C Schio dell’11 ottobre, schierare Potito Starace, e concludere il girone, domenica 15 novembre, con la supremazia del T.C. Prato da subito in vetta alla classifica. Il prossimo 29 novembre vedremo il club impegnato nel match di ritorno dei play out contro la S. Canottieri.


Mixed zone I classici di roma con un occhio alla modernità e ai social network DAL BUCO DELLA SERRATURA Arrivare in piazza dei Cavalieri di Malta è già una conferma di quanto Roma possa essere splendida, ma l’ingresso della sede del Priorato di Malta riserva una scoperta ancor più sorprendente. Avvicinando l’occhio alla serratura del portone, si scorge un’insolita e spettacolare inquadratura della cupola di San Pietro, incorniciata da un tunnel di vegetazione del vialetto del giardino interno.

RELAX NEL VERDE Con i suoi 184 ettari di estensione Villa Pamphilj è una delle più importanti e ampie ville storiche di Roma. Residenza di campagna della famiglia Pamphilj sotto il pontificato di Innocenzo X, oggi questa grande area immersa nel verde è luogo di concerti, spettacoli, mostre ed eventi ultidisciplinari in cui unire relax e cultura. Forse non sapete che al suo interno c’è una chiesa che celebra regolarmente messa, un laghetto naturale, il Grande Colombario di Villa Doria Pamphilj, risalente fine I sec. a.C., Roma e la Casa dei Teatri situata nello storico Villino Corsini, si propone come un progetto dedicato allo spettacolo dal vivo in una prospettiva multidisciplinare coniugando percorsi di studio e formazione con quelli del “fare” e “vedere” spettacolo.

LE VIE DELLO SHOPPING Piazza di Spagna è il punto perfetto per iniziare lo shopping tour a Roma. Trovandosi a pochi metri da via Condotti e via del Corso, è il luogo di culto per eccellenza dello shopping e delle grandi firme. Tutta la zona della piazza è infatti costellata di atelier e boutique di lusso, nella quale, qualora non si fosse intenzionati a comprare, si può comunque godere di una piacevole passeggiata tra gli splendidi negozi di suggestiva bellezza soprattutto nel periodo natalizio. Il 5 dicembre, tra l’altro, riaprirà Palazzo Fendi dopo una lunga ristrutturazione, pensato per essere una destinazione imprescindibile dello shopping internazionale, luogo di espressione massima dei valori e del savoir-faire della maison romana.

LA BOCCA DELLA VERITA’ Il film Vacanze Romane, con gli indimenticabili Audrey Hepburn e Gregory Peck, ha consacrato la Bocca della Verità ad una indiscussa fama. Era il 1953 e da allora è entrato nell’immaginario turistico. La sua fama è legata alla credenza che la bocca potesse mordere la mano di chi non avesse affermato il vero. La fila di turisti che ancora oggi vi si reca certifica come sia forte la tradizione legata all’antico tombino dal volto umano.


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ESPRIMERE UN DESIDERIO Per i turisti come anche per i romani è impossibile resistere alla tentazione di lanciare una monetina nella famosa Fontana di Trevi, uno dei simboli della Capitale, progettata dall’architetto Nicolò Salvi, di estrema bellezza architettonica che soprattutto ora, dopo la sua restaurazione, ha riaperto i battenti pronta e bella più di prima a esaudire desideri.

LA CODA ALLA VACCINARA DOVE L’HANNO INVENTATA Davanti a un piatto di bucatini all’amatriciana, cacio e pepe o meglio ancora davanti a un’ipercalorica carbonara vale la pena fare un’eccezione alla dieta. Non si può visitare la Capitale senza assaggiare almeno uno dei piatti tipici della cucina romana in quei quartieri popolari dove è rimasta viva la tradizione. Trastevere e Testaccio, i più centrali, ma anche la Garbatella, San Lorenzo e Ostiense pullulano di trattorie e osterie storiche. Ma se volete confrontarvi con la Storia, nel ristorante Checchino dal 1887 potete incontrare i discendenti di chi inventò la ricetta della coda alla vaccinara. Lei si chiamava Ferminia e la sua leggenda iniziò proprio nel 1887 e dura ancora oggi.

SAN LORENZO Porta i segni dell’antico passato della Città, dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e dell’epoca del boom industriale. Alternativo e dedicato al divertimento San Lorenzo è il quartiere dei giovani e della movida. Chi vive qui probabilmente preferisce i murales a Caravaggio e i negozietti vintage alle boutique del centro, ma resta comunque un punto di ritrovo dove bere qualcosa in compagnia e aspettare la sera gustando un aperitivo o una cena a prezzi modici. Da non perdere: bere una cioccolata calda da S.A.I.D. antica fabbrica di cioccolato ristrutturata e diventata luogo trendy e alla moda.

CAMPO DE FIORI CHE NON TI ASPETTI Il caos della piazza che più di tutte sta conquistando il primato di luogo della movida romana non può farci dimenticare dei piccoli angoli nascosti che sembrano usciti da un sonetto del Belli, uno di quei posti che Trilussa ha senz’altro amato. Come l’Arco degli Acetari, proprio su Via del Pellegrino, un angolo strappato da un borghetto medioevale, dove rilassarsi all’ombra di un albero. Cosa c’è? Niente, è proprio questa la sua forza. Del resto, non sono i romani che hanno inventato l’otium?

ASPETTARE L’AUTOBUS A PORTA MAGGIORE Nel delirio del traffico, rilassarsi, o almeno provarci, ammirando le meraviglie di Roma antica. Dalla Prenestina allo scalo San Lorenzo, da San Giovanni e dalla Casilina confluiscono autobus, macchine, trenini e tutta l’umanità possibile nella Capitale d’Italia. Porta Maggiore domina tutto con la sua maestosità, nonché come snodo della circolazione di tutta Roma est.

IL CANNONE DEL COLLE Se mentre si ammira lo splendido panorama romano dal Belvedere dell’ottavo colle, il Gianicolo, si sente un forte sparo di cannone, non c‘è da allarmarsi, è il momento di riposizionare l’orologio. Dal 1847, infatti, per volere di papa Pio IX, un cannone spara a salve a mezzogiorno in punto, e dal 1904, posizionato sul colle proprio sotto la statua di Garibaldi, il suo eco arriva fino all’Esquilino. Il cannone del Gianicolo ha anche un suo profilo Twitter, @cannonegiani, e tutti i giorni a mezzogiorno fa… bum!


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Speciale Copertina Viaggi XXXEstate

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passione Mercatini Natale. Piazze vestite a festa per celebrare la ricorrenza più attesa dell’anno tra luci e decorazioni

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i dice che fu Dresda ad ospitare il primo mercatino di Natale della storia, in un tempo in cui il periodo dell’Avvento rappresentava il momento perfetto per organizzare grandi fiere per scambi commerciali e, con l’occasione, celebrare la nascita di Gesù. Ancora oggi sono moltissime le piazze italiane che in questi giorni si accendono e si riempiono di banOrnavasso carelle per La Fabbrica introdurci dei Giocattoli alla festiviè una vera catena tà più gioiosa dell’anno di montaggio a misura di bambino seguendo il filo della tradizione. Partiamo dalla regione dei mercatini per eccellenza, il Trentino Alto-Adige, dove, anche quest’anno, da domani al 6 gennaio 2016, il Natale sarà il protagonista indiscusso ogni giorno. Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico, tutte offriranno le proprie piazze ai Mercatini Originali Alto Adige/Südtirol che, per l’occasione, le riempiranno di stand enogastronomici e non solo. Consolidato ormai è il concetto di Green Event, che caratterizza queste manifestazioni prestando particolare at-

tenzione all’ambiente con l’utilizzo di prodotti locali e l’eliminazione di posate e piatti in plastica, senza rinunciare all’originalità e quell’aspetto tradizionale che li contraddistingue. Qui l’ecosostenibilità va a braccetto con la qualità delle proposte, vere chicche gastronomiche: a Brunico lo stand “Großmutters Küche” (la cucina della nonna) propone i famosi “Strauben” (filaccetti fritti con marmellata di mirtilli rossi), mentre lo stand “Schafstandl” prepara salsicce fatte in casa con crauti. Le famose patate della Val Pusteria cotte al forno si gustano presso lo stand “Ofenkartoffel” di Helmut Fuchs. E ancora la zuppa d’orzo, “Gerstesuppe”, con “Tirtlan” (frittelle ripiene) è la specialità della “Heidis Almhütte” (la baita di Heidi). La minestra servita in un cestino di pane si trova allo stand “Maggie”. È l’angolo delle streghe, la “Hexenküche”, invece, da scovare a Bolzano, dove viene offerto il piatto fisso del giorno “Lagreinetti”, la pasta a base di Lagrein. A Merano sono lo speck e il pane a farla da padrone. L’arte della panificazione si esprime nell’accogliente casetta di Mein Beck dove si possono seguire le diverse fasi di preparazione del pane, fino alla più gradita, quella dell’assaggio. C’è poi Rovereto con il suo Mercatino tradizionale partito il 21 novembre e che proseguirà fino al 6 gennaio 2016, parte integrante


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all’estero

Vienna. Una tradizione lunga quasi 700 anni quella del Wiener Christkindlmark. Gli aromi di frutta candita, zucchero filato e altre prelibatezze che si diffondono intorno alle piccole bancarelle in legno sprigionano tutto il loro potere magico.

delle iniziative del Natale dei Popoli all’insegna dell’accoglienza e della solidarietà: ad attendervi non solo la Corte del Cibo e la Casa dell’artigianato, ma anche il Mercatino della solidarietà dedicato alle associazioni di volontariato e ai loro progetti. Dal 21 novembre al 6 gennaio 2016, invece, Ornavasso ospita la Grotta di Babbo Natale che da quest’anno raddoppia con Il Parco di Natale e i suoi Mercatini al coperto. E che dire della Casa di Babbo Natale? Dal 6 novembre al 6 gennaio 2016 a Montecatini Terme e dal 13 novembre al 27 dicembre a Lunghezza (Roma), si presenta come un percorso ricco di emozioni e allestimenti che permettono di entrare con la mente e con il cuore nella magia del Natale.<

Zurigo. È il più grande mercatino di Natale al chiuso d’Europa quello presso la stazione di Hauptbahnhof che, per l’occasione, si tiraforma nel regno del cibo e delle decorazioni: oltre 160 casette dedicate alla vendita di numerosi prodotti, dalle spezie ai bijoux.


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in forma

con il fisioterapista

quando si parla di frattura Traumi e cure. Un problema che non riguarda solo gli sportivi professionisti, ma anche le persone comuni

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pesso, quando si affronta il tema di un infortunio si fa riferimento a sportivi di professione. Ci sono però degli eventi traumatici che possono accadere anche nella vita di tutti i giorni: è il caso della frattura alla spalla. Solitamente è un tipo di trauma legato a una caduta accidentale, può essere frequente nei motociclisti o in chi va in bici, ma anche nei bambini e nelle persone anziane a seguito di una caduta dalle scale o di un urto violento. Per capire cosa fare, la parola passa ai nostri due esperti: il Dottor Giovanni Di Giacomo, specialista in chirurgia ortopedica, in particolare in chirurgia della spalla e del ginocchio, presso il Concordia Hospital di Roma, e il Dottor Alessandro Danieli, fisioterapista, responsabile dello Studio Associato Danieli & Co. in Roma. ••Professor Di Giacomo, si parla di frattura della spalla, ma in realtà quali sono le ossa coinvolte? «Le ossa che più di frequente possono fratturarsi sono l’omero, la clavicola e più di rado la scapola». ••Come è possibile capire che si tratta di una frattura? «Consigliamo di non sottovalutare mai una caduta, apparentemente banale, in particolare se seguita da dolore e difficoltà al movimento. È necessario recarsi al pronto soccorso dove verrà eseguito un esame radiografico, spesso sufficiente a fare la diagnosi corretta». ••A questo punto, cosa fare? «Se la frattura è scomposta, sarà l’ortopedico a decidere in base a vari parametri – come il grado di scomposizione, l’età del paziente, etc. – se l’indicazione è chirurgica».

••Qualora fosse necessario un intervento, come avviene l’operazione e come ci si comporta dopo? «Gli interventi a carico dell’omero e della clavicola sono eseguiti in anestesia plessica con sedazione del paziente. L’intervento dura circa un’ora e consiste nel riallineare i frammenti ossei e quindi renderli stabili con placca e viti. Il tutore, dopo l’intervento, è indossato per pochi giorni, così da

Gli esperti. La parola al dottor Danieli fisioterapista e al dottor Di Giacomo chirurgo-ortopedico

Dottor Giovanni Di Giacomo, chirurgo-ortopedico e il Dottor Alessandro Danieli, fisioterapista. In basso il Dott. Danieli.

Zona interessata. Le ossa che più di frequente possono fratturarsi sono omero, clavicola e più di rado la scapola evitare la formazione di aderenze e il calo del tono muscolare. Sarà ovviamente l’ortopedico operatore a dettare i tempi di riposo e della fisioterapia». ••Come giudica il recupero da questo trauma? «I risultati a breve e lungo termine in genere sono molto buoni, ma attenzione: un dolore persistente dopo l’intervento chirurgico, il permanere di una difficoltà al movimento possono essere il segnale che qualcosa non va nel senso giusto, sarà pertanto necessario eseguire nuovi accertamenti per capirne la causa». ••Se la frattura è composta, invece dott. Danieli? «Se la frattura è composta, la soluzione è un tutore per circa tre settimane, dovrà seguire poi un trattamento riabilitativo mirato al recupero articolare e del tono muscolare. Per ridurre il dolore, ci avvaliamo, oltre alle mani mediante una massoterapia decontratturante, di apparecchiature elettromedicali quali: tecarterapia e laserterapia”. Anche a seguito di un intervento e quindi ad una frattura scomposta, è molto importante il ruolo del fisioterapista per un valido recupero post-operatorio: con esercizi specifici il paziente può tornare ad una piena autonomia delle attività di vita quotidiana».< www.fisioterapiadanieli.it www.laspalla.it


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La danza in mostra

PROGRAMMA Venerdì 11 dicembre dalle 10 Conferenza di apertura Incontro con Elisabetta Musical For Dancing Gala Stelle di Domani Gala scuole Internazionali Concorso Roma for Dancing baby Competizione danze sportive Spellbound junior

Fiera di Roma. La Capitale dedica il secondo weekend di dicembre al mondo del ballo

U

na passione, uno sport, un hobby, un sogno e, soprattutto, un’arte: tutto questo e molto altro è la danza, la disciplina per eccellenza che utilizza il movimento del corpo per esprimersi e stupire, per comunicare. Dall’antica Grecia ad oggi, dal balletto alla breakdance, da sempre viaggia insieme a due inseparabili compagni di viaggio, la musica e il teatro, per raggiungere livelli espressivi degni di ogni altro codice comunicativo. Per raccontarla e celebrarla, nella Capitale, arriva Roma for dancing: dall’11 al 13 dicembre una tre giorni completamente dedicata a questa arte. Ad ospitarla ben tre padiglioni della Fiera di Roma, una location adatta ad offrire uno spazio espositivo polifunzionale organizzato per l’occasione in aree tematiche specifiche dedicate a tutti, dagli addetti ai lavori

ai semplici curiosi che desiderano approfondire la conoscenza di questa disciplina godendo di un’atmosfera allegra e frizzante. Non solo corsi, esibizioni, sfide e premiazioni: Roma for dancing è anche una vera e propria fiera con stand dedicati a tutti coloro che, a vario titolo, operano nel settore come scuole, teatri, produttori di abbigliamento tecnico e accessori. Claudia Tocchi, il direttore artistico di questo evento, ci racconta che l’obbiettivo principale è quello di offrire una panoramica più completa possibile

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Passioni

Sabato 12 dicembre dalle 10

delladanza in un momento in cui il pubblico si dimostra, anche grazie agli input forniti dalla televisione, sempre più esperto e attento all’aspetto artistico di questa disciplina e in un contesto come quello romano dove la sfida più grande è proprio riuscire a riunire tante piccole iniziative indipendenti.<

Concorso RFD Urban Dance hip hop Concorso RFD danza classica, contemporanea, moderna Concorso ballo ANMB Conferenza AGIS Incontro Anna Razzi Lezione tip tap Lezione Musical Vera Stasi figure sonore Domenica 13 dicembre dalle 10 Showcase scuole Concorso danza UISP Contest break dance Competizione salsa Esibizioni Two In One Lyrical D.C. Callas Serate a tema Venerdì 11 dicembre dalle 21 • Salsa e musica Latino Americana • Tango nella Milonga Sabato 12 dicembre dalle 21 • Mucca Assassina • Doctor Vintage Domenica 13 dicembre dalle 21 • Gran Ballo


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Le dritte di IN

7 proposte gratuite per il tempo libero

Appuntamenti. Ecco qualche spunto per approfittare degli eventi free nella Capitale in attesa delle feste

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Impressionisti. Tête-à-tête Torna domani l’appuntamento con le serate dell’arte: dalle 19 alle 21, sarà possibile visitare la mostra usufruendo dell’ingresso gratuito. In collaborazione con il Musèe d’Orsay di Parigi, il Complesso del Vittoriano ospiteranno alcune opere dei più importanti

esponenti dell’Impressionismo: da Manet a Cézanne, una rassegna di oltre sessanta capolavori che delinea il ritratto di una società come quella parigina della seconda metà dell’Ottocento attraversata da grandi mutamenti culturali.

2

Laboratorio Day Io gioco con l’arte Sempre in occasione della mostra “Impressionisti. Tête-à-tête”, quella del 29 novembre sarà un’intera giornata all’insegna dell’arte. Un’iniziativa speciale pensata proprio per le famiglie, “A tu per tu con gli impressionisti” è un laboratorio riservato ai bambini dai 5 ai 10 anni organizzato in due turni, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, per consentire al maggior numero di persone di poter partecipare. Per i genitori ingresso gratuito per la visita guidata alla mostra.

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Pasticceri in strada Questa domenica 29 novembre, dalle 9 alle 20, Via dei Castani si trasformerà in un vero e proprio laboratorio all’aperto: pasticcerie romane e italiane prepareranno dolci

espressi davanti agli occhi dei visitatori e degli abitanti del quartiere. Qui l’odore delle ciambelle fritte e dei dolci appena sfornati tipici della tradizione vi catapulteranno nello spirito natalizio. E per gli appassionati della buona tavola saranno presenti anche aziende agricole per esporre le loro specialità.

li unici e opere creative realizzate secondo le regole di un sapere antichissimo.

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Horti di Natale Il 6, 7 e 8 dicembre presso il vivaio Horti di Veio aprirà le porte un originalissimo Christmas

per gli appassionati del cibo non mancheranno show cooking e degustazioni di vino e birre artigianali accompagnati da sfiziosi assaggi.

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Sapori e Sapere Per la prima volta in viale Eritrea, domenica 29 novembre ad attendervi uno speciale appuntamento con i prodotti tipici della tradizione italiana, un’esposizione enogastronomica che conduce, in uno dei contesti commerciali più frequentanti di Roma, sapori inimitabili e prodotti coltivati, lavorati e conservati con maestria in molte regioni italiane. Saranno presenti, inoltre, prodotti di artigianato, artico-

Country Market dove poter scegliere il proprio abete di Natale e tutte le decorazioni più belle. Ma non solo verde: immersi in un’atmosfera magica si potranno scegliere i regali perfetti tra bijoux, abbigliamento, accessori e articoli per la casa. E

poster musicali, complementi d’arredo di design e riciclo, dischi e vinili, librerie anche alla presenza degli stessi produttori. Alle ore 12 poi sarà possibile partecipare al brunch sul palco del vecchio teatro, tutto accompagnato da buona musica soul, funk e indie.

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Vintage Market I locali del Quirinetta Caffè Concerto ospiteranno il 13 dicembre uno tra i più famosi vintage market di Roma. Dalle 11 alle 21 sarà possibile perdersi tra i tanti espositori di abbigliamento e accessori vintage, jewellery,

Tempi moderni Fino al 20 dicembre la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni ospiterà questa rassegna cinematografica che presenta alcuni capolavori del grande schermo prodotti nei primi quattro decenni del Novecento, incentrati su aspetti della modernità e precursori di generi che hanno attraversato un secolo di cinema, come la fantascienza o il thriller ai quali si affiancano opere recenti dedicate agli stessi argomenti e riflessioni, con alcuni veri e propri rifacimenti.


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è Natale all’outlet

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Consigli per voi

Roma cane mundi L’esposizione canina Alla nuova Fiera di Roma la Capitale ospita un evento interamente dedicato al migliore amico dell’uomo: una tre giorni con sfilate e mostre speciali

CASTEL ROMANO. Tanti appuntamenti per grandi ma soprattutto per i piccoli

Il Natale arriva presto a Castel Romano Designer Outlet. Dopo l’antipasto di sabato 14 novembre con la parata itinerante per il Centro che coinvolgerà adulti e bambini e terminerà con l’evento di accensione del grande albero con una performance musicale che richiamerà la famosa Fiaba dello Schiaccianoci. Chi desidera fare acquisti ancor più vantaggiosi non può perdersi il “Black Friday”, domani 27 novembre, l’attività promozionale che permetterà di fare i regali di natale con un ulteriore 30% di sconto sui prezzi outlet nei moltissimi negozi aderenti all’iniziativa. Da sabato 5 a martedì 8 dicembre chi almeno una volta nella vita ha desiderato entrare nei bellissimi paesaggi delle sfere di vetro che si acquistano nei mercatini potranno entrare proprio in un grande Magic Globe dove si potrà entrare e fare una foto da condividere. Infine il 12 e 13 dicembre ci sarà uno speciale appuntamento per i bambini che potranno assistere allo spettacolo delle marionette. Sempre per i più piccoli, da sabato 5 dicembre e per ogni weekend di tutto il mese ci saranno tantissime attività dedicate ai più piccoli: con marionette, spettacoli e racconti di fiabe. Sarà inoltre predisposta una speciale buca delle lettere dove i bambini potranno spedire le loro letterine indirizzate a Babbo Natale. Al termine della campagna ne verrà estratta una e il piccolo autore riceverà uno speciale voucher da 500 euro da spendere nei negozi di giocattoli e vedere così finalmente realizzati i propri desideri.<

I

l cane è il migliore amico dell’uomo. È fedele, leale e qualche volta funziona da antidepressivo. È entrato nella vita dell’uomo molto tempo fa, e si suppone che l’origine del rapporto tra le due specie sia collocabile addirittura tra 19.000 e 36.000 anni fa. Oggi la popolazione canina ha conosciuto un’impennata considerevole, sino a raggiungere una cifra di circa 530 milioni di esemplari, suddivisi in più di 400 razze. Per tutti i curiosi, gli appassionati e gli amanti, l’appuntamento con gli amici a quattrozampe è fissato dal 27 al 29 novembre, presso la Nuova Fiera di Roma, per l’esposizione universale canina. Tre giorni i in cui ammirare cani appartenenti alle razze più diverse e particolari, premiati per la loro bellezza o per le loro capacità. In realtà l’Expò Internazionale Canina di Roma è giunta alla 73a edizione. Ma il 2015 sarà una sorta di nuovo inizio in

quanto unico evento cinofilo internazionale del 2015 nel Lazio nato dalla collaborazione dei più importanti Gruppi Cinofili della Regione (Viterbo-Rieti-Frosinone-Latina ed il Kennel Club Colosseo di Roma) con la regia dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. 25 esperti giudici FCI provenienti da ogni parte del mondo giudicheranno oltre 4.000 cani in rappresentanza di 160 razze che sfileranno nei Ring d’Esposizione contendendosi i numerosi trofei in palio. Nella tre giorni si svolgeranno campionati sociali, nume-

rosissime mostre speciali di razza e il sabato pomeriggio ben 13 raduni delle più importanti razze. Domenica pomeriggio il Caput Mundi Winner 2015 ed il Best in Show chiuderanno la manifestazione.< Nuova Fiera Di Roma – Ingresso Est – Pad 1 Ingresso Gratuito Apertura al Pubblico Venerdì 27/11/2015 ore 15.00 alle ore 19.00 Sabato 28/11/2015 dalle ore 10.30 alle ore 19.00 Domenica 29/11/2015 dalle ore 10.30 alle ore 19.00

Programma Venerdì pomeriggio: apertura della manifestazione e Mostra Internazionale Roma 1 Sabato mattina: Mostra Internazionale Roma 2 Sabato pomeriggio: raduni di Razza Domenica mattina: Mostra Internazionale Roma 3 Domenica pomeriggio: Best In Show e Winner Caput Mundi

Il Decamerino di Proietti

In mostra le foto della TASS

In libreria. L’attore romano pubblica le sue “novelle dietro le quinte” pensieri di un grande del teatro

Arte. In esposizione le fotografie uniche dell’agenzia stampa sovietica negli anni di guerra 1944-1945

Arriva in libreria oggi, il Decamerino di Gigi Proietti. Atore icona della comicità e del teatro italiano ormai dai lontani anni Settanta, Proietti racconta in questo libro di mondi perduti e di altri vicinissimi a noi. Come la grande tenda da circo, dove un giorno non si sentirono più i ruggiti dei leoni ma rumori di teatro: quel circo si era trasformato in un teatro tenda. Per lo spettacolo servivano un paio di pantaloni neri, una camicia bianca e una cassa che nel tempo si è riempita di personaggi e di storie e sonetti e novellacce, alcuni approdati sulla scena,

altri rimasti nascosti nel camerino. Come le chiama lo stesso Proietti, sono novellacce dietro le quinte, rubate tra una battuta di scena e l’altra, battibecchi fra le sarte e i giovani attori, ma anche squarci di cronaca come la decisione di quel sindaco che voleva cancellare S.P.Q.R. e sostituirlo con RoMe&You. E tra un racconto e l’altro fanno capolino molti sonetti e poesie, annotati di corsa dietro una scaletta, poco prima di cambiare l’abito e riaggiustare il trucco. Il risultato è un racconto nel racconto di pensieri arruffati, atti unici, odori, abitudini che segnano il ritorno di un grande affabulatore capace di far sorridere e commuovere con le sue cronache ad alto tasso di romanità. <

Continua alla Casa della Memoria e della Storia fino all’8 gennaio la mostra fotografica “La cronaca fotografica della Tass. 1945 - La liberazione dell’Europa dal nazifascismo”. Per ricordare la “Grande Guerra Patriottica”, com’era chiamata la guerra contro gli invasori nazisti in Unione Sovietica, l’agenzia di stampa russa TASS apre le porte dei suoi archivi storici e presenta i lavori dei suoi corrispondenti fotografici, che testimoniano il contributo del popolo sovietico alla liberazione dell’Europa dal nazifascismo. La TASS, fondata nel 1904, è stata testimone di tutti i principali

avvenimenti storici del ventesimo secolo, tra i quali la Seconda Guerra Mondiale alla quale molti giornalisti partirono per il fronte oppure diventando corrispondenti dalle zone di combattimento, garantendo così un continuo flusso di informazioni per tutti i 1418 giorni e tutte le 1418 notti di guerra, dalle retrovie e dalla prima linea. In questo contesto, gli scatti dal fronte dei fotografi della TASS sono stati spesso più importanti ed eloquenti della stessa informazione, documentando tra l’altro la liberazione effettuata dai soldati dell’Armata Rossa di Austria, Bulgaria, Ungheria, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia e dei paesi dell’ex-Jugoslavia. <


Cantieri Marconi nuovo indirizzo del gusto Nel cuore dello storico quartiere Ostiense, sulle sponde del Tevere, un luogo unico all’insegna del buon cibo

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all’opera di recupero di un ex cantiere nautico, nasce Cantieri Marconi Waterfront, una struttura ristorativa polifunzionale, situata sulle sponde dell’ansa del fiume Tevere, nel cuore dello storico quartiere Ostiense. Un’area di circa un ettaro, con ampie terrazze, sale polivalenti e un grande parcheggio privato, elementi che rendono Cantieri Marconi Waterfront luogo ideale anche per eventi e meeting, con una vista magnetica e affascinante sul verde. Un luogo dove rifugiarsi per un rilassante pranzo della domenica, un aperitivo o una cena non convenzionale con musica dal vivo e Dj set. Il menu propone piatti dal respiro internazionale, senza perdere di vista i classici della tradizione italiana. Una gastronomia che ingloba viaggi e stimoli internazionali e che li vuole trasportare in un unico menu. Piatti inglesi, arabi, americani, spa-

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Consigli per voi

speciale consigli per te

gnoli e sudamericani come: ceviche, fish & chips, burritos vegetariani e kebab fatti in casa, pollo alla jamaicana, hamburger artigianali con pane del Panificio Albanesi, hummus e babaganoush, vicini ai piatti icona della nostra tradizione come i pici acqua e farina del Pastificio Secondi con sugo di coda alla vaccinara, gnocchi fatti in casa alla genovese, tortelli del cantiere e calde zuppe. E poi ancora involtini di pesce spada alla messinese, galletto alle erbe Waterfront, caponata di verdure e tagliate di manzo dal mondo del Gruppo Galli. Una proposta in continuo mutamento, attenta alla stagionalità e alle tendenze gastronomiche internazionali. < CANTIERI MARCONI WATERFRONT Lungotevere Dante 273 Tel 065941038 www.cantierimarconi.com www.facebook.com/Cantieri-Marconi-Waterfront

Tradizione e tacchino all’Hard Rock

i comici sono protagonisti

Ringraziamento. La festa americana più importante con un menu tipico e tanta buona musica

Stasera si celebra il Thanksgiving Day 2015 all’Hard Rock Cafe. Cori Gospel, spirituals, musica del folklore statunitense e il tradizionale tacchino accompagnano il Giorno del Ringraziamento, che cade ogni anno nell’ultimo giovedì di novembre, la festa civile e religiosa per eccellenza per tutti i nordamericani, nata per “ringraziare” del raccolto a conclusione dell’anno solare. Come ogni anno, all’Hard Rock Cafe si festeggia con un menu dedicato a base di tacchino e quest’anno al tempio rock di via Veneto, sbarcano le voci magiche dei 7Hills Gospel Choir un coro composto da 20 elementi, che si esibisce in tre intensi momenti con canti e balli dalle 20 alle 23.30. Chi partecipa alla serata può aiutare Hard Rock Cafe a sostenere “Imagine There’s No Hunger”, la campagna internazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi contro la fame nel mondo. A novembre e dicembre con una donazione minima di 2 euro tutti i clienti dell’Hard Rock Cafe potranno avere un colorato braccialetto limited edition, il cui ricavato sarà devoluto totalmente alla raccolta fondi della campagna. Inoltre, anche una parte del ricavato del merchandise a edizione limitata di Hard Rock Imagine andrà a vantaggio di WhyHunger e della lotta contro la fame e la povertà dell’infanzia. <

Comedy Central Cocktail Club. Continuano gli appuntamenti della rassegna romana

Continua il successo del Comedy Central Cocktail Club giunto alla quinta edizione e al secondo anno di collaborazione con Comedy Central - il canale e brand dedicato al comedy della piattaforma Sky. Un successo decretato dalla presenza dei migliori stand up comedian italiani, un locale vista Colosseo, ottimi drink e un sogno, quello di creare il primo comedy club in Italia, punto di riferimento per la comicità satirica live. Il tutto sotto la direzione artistica dello stand up comedian Saverio Raimondo, reduce dal successo di CCN su Comedy Central, insieme ai due “storici” comici resident: Edoardo Ferrario, youtuber conosciuto per la serie giovane e cliccatissima “Esami” e Francesco De Carlo, stand up comedian noto ormai in molte città europee. Nell’accattivante cornice dell’Oppio Caffè, ogni mercoledì e giovedì sera il Comedy Central Cocktail Club apre una finestra su un genere molto poco italiano ma che oggi prende sempre più piede in Italia, proponendo un’alternativa al panorama della comicità italiana. I Comedy Club infatti, veri e propri night club all’insegna della comicità, sono molto diffusi in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti e Canada, ma anche in città come Berlino e Parigi. I prossimi appuntamenti sono stasera con Edoardo Ferrario Live Show e mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre con Saverio Raimondo Live Show.<

Massimo Priviero a Roma

L’angolo di Alex De Vito

Live. Uno show che celebra i suoi 25 anni di carriera il 16 dicembre sul palco del Teatro Ambra alla Garbatella

Musica.. Il cantante cerca nuovi talenti grazie all’iniziativa dell’associazione I Colori dell’Anima

Massimo Priviero torna dal vivo dopo tanti anni di assenza dai palcoscenici della Capitale. Per celebrare i 25 anni di carriera e l’uscita del nuovo album - un live con tre inediti, ricco di un’energia incontenibile e contagiosa - torna in scena per un concerto che nulla ha da invidiare alle cavalcate in musica di Springsteen, il simbolo unico del rock a stelle e strisce. L’evento è previsto il prossimo 16 dicembre al Teatro Ambra alla Garbatella in Piazza Giovanni da Triora. Quello di Priviero è un rock di impronta a stelle e strisce ma immerso anche

nelle radici italiane; i suoi concerti sono un’avventura del cuore, del corpo e dello spirito. Lo segue da sempre una tribù che balla al ritmo del vero rock. Reduce da una parte del suo lungo trionfale tour al nord Italia, torna dopo molti anni a Roma, con la sua carovana di energia, poesia, sogni e stranezze al sapore del rock’n roll. Tra i suoi successi, “Nessuna resa mai”, prodotta dal grande Little Steven, leggendario chitarrista e compagno di strada di Springsteen. Lo scorso 9 ottobre è uscito il suo doppio CD+DVD, Massimo, live di un artista che proprio sul palco trova la sua dimensione più completa, tra rock d’autore e forza poetica.<

Da qualche anno ad Alex De Vito non basta più comporre e cantare, ma si sta dedicando anche a trovare nuovi talenti: «Sto producendo degli artisti che fanno brani pop e dance. Tra questi c’è chi ha provato l’avventura di Sanremo (Gianfranco Cozzolino non qualificato ma entrato nei primi 60, ndi). Stiamo cercando di reclutare nuovi talenti nell’ambito della mia associazione I Colori dell’Anima, che ogni anno organizza uno spettacolo che si chiama I Colori dell’Anima e in un’operazione che intende lanciare dei nuovi talenti. Il più bravo, il vincitore,

vince un progetto musicale con relativo video prodotto da me».< info

icoloridellanima23@gmail.com


II

speciale XXX


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