INternazionali - speciale Internazionali di Tennis di Roma

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ALL’INTERNO UNO SPECIALE Scopri di più su www.corrieredellosport.it/inroma

TERNAZIONALI #INCOPERTINA

ANA IVANOVIC Torna il grande tennis nella Capitale: il racconto di tutto il bello in gioco al Foro Italico

> pag.10-11

#INEVIDENZA

Come sempre, il 2016 con i grandi campioni Non manca nessuno: da Djokovic a Nadal, la s da è aperta. Tra le donne le grandi protagoniste attese per un torneo da vivere fi o all’ultimo colpo > pag.6-7

#INCURIOSITA’ Tanti volti noti sulle tribune del Centrale Da Totti a Vieri, gli Internazionali BNL di Tennis d’Italia sono l’occasione per ammirare i grandi campioni e anche per farsi vedere > pag.5

#INSTORY Eroi e racchette che hanno fatto la storia di Roma Pietrangeli, Lendl, Wilander, Agassi, Sampras, Nadal fi o al dominio dell’imbattibile Djokovic: a farla da padrone i grandi talenti > pag.14-15

Tutto quello che c’è da sapere sul Paddle Regole, materiali ed eventi sullo sport che sta conquistando il mondo


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Primo Piano

ECCO IL VILLAGGIO DEL FORO

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Fuori dal campo. Tra stand commerciali e aree relax, dove concedersi una pausa dalle gare durante gli Internazionali BNL d’Italia 2016: qui annoiarsi è impossibile

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er non rischiare di annoiarsi tra un match e l’altro o se si ha voglia di prendersi una piccola pausa dal tennis – e nei primi giorni del torneo è tutt’altro che semplice viste le tantissime gare in programma – anche quest’anno gli organizzatori mettono a disposizione un vero e proprio villaggio su Viale delle Olimpiadi con stand commerciali, enogastronomici, aree per divertirsi. Si potrà mettere qualcosa sotto i denti e rinfrescarsi un po’ o acquistare qualche gadget oppure incontrare vip e campioni di oggi e di ieri grazie alle tante iniziative in programma. Giusto per fare qualche nome: John McEnroe sarà presente il 10 maggio, mentre il giorno prima scenderanno in campo per un’esibizione due leggende dello sport oltre che amici: Francesco Totti e Roger Federer. Ogni giorno, all’interno dello spazio dedicato a We Are Tennis all’interno del Villaggio sarà possibile incontrare e conoscere i campioni che parteciperanno agli Open BNL grazie all’iniziativa “Star Program” di Atp e Wta. E non mancherà nemmeno quest’anno lo stand del Corriere dello Sport-Stadio, che si conferma partner della manifestazione e al quale dedichiamo un capitolo a parte. Gli sponsor confermano il loro grande apporto agli Internazionali BNL d’Italia. In particolare BNL, title sponsor dal 2007, insieme alla Federazione Italiana Tennis, continuano a rendere il torneo più prestigioso ogni anno che passa e contribuiscono a far crescere tutto il movimento italiano. La banca del Gruppo BNP Paribas, che lega già il suo nome a Coppa Davis, Fed Cup, Roland Garros e altri Masters 1000 come quello di Roma, allestirà un’area tutta sua. Oltre all’utilità dei due sportelli Atm, l’area BNL è concepita come un punto di incontro hi-tech che mette a disposizione dei visitatori una connessione Wi-Fi gratuita e la ricarica per smartphone e tablet: attraverso tre grandi “videowall” a led sarà possibile vivere le emozioni del torneo tramite immagini in diretta, interviste, post e video realizzati dalla community di We Are Tennis. Insomma, annoiarsi al Foro Italiaco sarà davvero impossibile.<

GUSTO E PASSIONE NEL NOSTRO STAND L’ANGOLO GIUSTO. Torna anche nel 2016 il nostro spazio: il Corriere dello Sport Bakery House a due passi dal Centrale e dalla Ball Room. Venite a trovarci!

CORPORATE HOSPITALITY È un servizio di eccellenza studiato per aziende e privati che vogliono sviluppare attività di Business e public relation durante il torneo, generare nuove opportunità di contatto, gratifi are i propri dipendenti e clienti e vivere con loro momenti speciali. A chi vorrà usufruire del servizio Corporate Hospitality, saranno messi a disposizione i migliori posti a sedere, sulle tribune più esclusive, direttamente collegate alle Club Lounge, aree con accesso riservato, dotate di tutti i comfort: servizio light catering e soft drink per tutto il giorno, TV LCD, internet point, aria condizionata, hostess e steward dedicati, Account Manager,

Programma Ufficiale e dini di gioco giornalieri. Arte, Gusto e Design costituiscono il leitmotiv che anima le Club Lounge. L’offerta è completata da un servizio di alta ristorazione presso il Corporate Restaurant.

La storia del tennis e il gusto contemporaneo rivivono insieme nello stand del Corriere dello Sport allestito agli Internazionali BNL d’Italia dal 2 al 15 maggio. Uno stand ancora più accogliente e centrale, il primo di fronte allo stadio principale del Foro Italico, proprio accanto alla Ball Room. Corriere dello Sport Bakery House: questo il nome scelto per il 2016, che lascia intuire facilmente quale sarà lo spirito del gusto che animerà lo spazio del nostro quotidiano. Accogliente dicevamo. Sì, perché è l’unico con posti a sedere dove assaggiare insalate, bagel o le wrap (una sorta di tortillas), fare colazione (classica o americana, sono presenti entrambe le opzioni) o sorseggiare delle centrifughe o limonate, immersi in un ambiente che non può non richiamare il tennis tra prime pagine storiche del nostro giornale che celebrano le grandi imprese di questo sport e racchette d’epoca. Delle splendide hostess saranno lì a offrirvi dei gadget da conservare e uno speciale d’approfondimento sul torneo che sarà distribuito tutti i giorni al Foro Italico. Il Corriere dello Sport Bakery House sarà aperto da mattina a sera e in alcuni casi anche fino a tarda notte.


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LA BALLROOM APRE I BATTENTI Eventi. Dal 4 al 15 maggio le notti degli Internazionali saranno illuminate dai migliori dj del panorama mondiale in quella che per dieci giorni diventa la pista più glamour della Capitale

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n concomitanza con gli Internazionali BNL torna come ogni anno la Ballroom, il format d’intrattenimento che dal 4 al 15 maggio animerà le serate della Capitale grazie allo spettacolo e alle performance di più 30 artisti che faranno di Roma il centro di un universo vibrante di suoni e visioni contemporanee. Ad aprire questi undici giorni è uno tra i più conosciuti e apprezzati dj in attività: Sven Vath, nome simbolo non solo della scena techno tedesca ma anche europea ed internazionale. Il giorno successivo, invece, serata ambiziosa: Kerri Chandler farà divertire il suo pubbliMusica co con uno spettacoDa Sven Vath lo unico nel a Claptone. Ogni suo genere sera momenti da nella prima vivere e da ballare apparizione al Ballroom che promette di fare scintille. Nel weekend ci sarà da divertirsi prima insieme ai Pachanga Boys, una serata caratterizzata dai ritmi colorati ed esotici, con il format originale Batida. Sabato ritorna dopo il successo della scorsa edizione il duo romano Tiger&Woods, che da anni anima i dancefloor di mezzo mondo, mentre domenica è il turno dell’artista record del 2016, Maitre Gims, che dopo il grande successo a Sanremo ritorna in Italia per far ballare tutta la Ballroom. L’ultima settimana inizia con uno dei nomi di punta della minimal techno contemporanea, Guy Gerber, mentre martedì 10 i ritmi balearici e l’anima pop del più giovane dei fratelli Kalkbrenner, Fritz, faranno ballare tutto il pubblico. Il giorno successivo toccherà a Klingande, autore di Jubel, pezzo che la scorsa estate ha spopolato sulle radio e i dancefloor di tutta Europa. Le ultime serate vedranno salire sul palco altri artisti internazionali molto importanti come Black Coffee, che lo scorso anno ha coinvolto tutta la platea, Claptone, che venerdì animerà la notte. Sabato toccherà i tre dj del “Circolo Monday Dreamin” San Proprer, Soss A e René. L’edizione 2016 si concluderà con una maratona in consolle fino a tarda notte per celebrare insieme e ridarsi appuntamento al prossimo anno.<

CALENDARIO BALLROOM 2016 SVEN VATH 4/05 KERRY CHANDLER 5/05 PACHANGA BOYS 6/05 TIGER&WOODS 7/05 MAITRE GIMS 8/05 GUY GERBER 9/05 FRITZ KALKBRENNER 10/05 KLINGANDE E CLUB HAUS ‘80 11/05 BLACK COFFEE 12/05 CLAPTONE 13/05 SAN PROPER, RENE, SOSSA 14/05 GOA AFTER TEA: TRISTANO, GIANCARLINO 15/05


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LE “ALTRE” GRANDI STAR DEL TORNEO

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I vip. Al Foro Italico occhi puntati anche sulle tribune sempre piene di personaggi dello spettacolo e dello sport

L’attore newyorkese Ben Stiller agli Internazionali dello scorso anno

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n Gli Internazionali BNL d’Italia sono l’evento clou del mese di maggio e non solo dal punto di vista sportivo. Lo spettacolo è assicurato dai protagonisti che scenderanno sulla terra rossa della Capitale, ma l’attenzione non sarà esclusivamente tutta per loro. Come sempre al Foro Italico i riflettori saranno accesi principalmente sul campo da gioco anche se gli occhi saranno puntati allo stesso modo sulle tribune gremite, come d’abitudine, dai molti vip che contribuiranno a rendere ancora più emozionante la manifestazione. Anche quest’anno si farà

la conta dei personaggi che sfileranno sui campi degli impianti romani e, tra facce nuove e vecchie conoscenze, la presenza della mondanità di casa nostra e non solo è scontata. Nell’ultima edizione ad assistere alle magie di Djokovic, Federer, Nadal e degli altri campioni sono arrivati personaggi di ogni tipo: dalla politica, allo spettacolo, allo sport. C’è chi non manca all’appuntamento ormai da alcuni anni e chi, invece, di passaggio nella Capitale ha colto l’occasione di godersi dal vivo lo spettacolo. È il caso delle star di Hollywood Ben Stiller e Owen Wilson avvistati sul Centrale in occasione delle fasi finali del torneo 2015. I due attori impegnati proprio un anno fa nella Capitale con le riprese di Zoolander 2 non hanno voluto perdere l’evento che cattura l’attenzione di tutta la città. Come tutti gli anni sulle tribune del Centrale in molti aspetteranno Francesco Totti e Ilary Blasi, veri e propri appassionati di tennis e habitué del torneo. Il numero 10 della Roma si è anche reso protagonista insieme ai suoi compagni di squadra, all’interno dell’evento benefico Tennis with Stars, di alcuni scambi sulla terra rossa che hanno divertito il pubblico. Ex collega e amico del Capitano dei giallorossi è Bobo Vieri che puntualmente viene avvistato tra i campi e i privè della Ballroom. Ballroom che ogni anno si conferma il centro della movida romana alla quale molti vip proprio non riescono a rinunciare. Più il torneo entra nel vivo e più le tribune si riempiono di volti noti. Da un Campione del Mondo come Marcello Lippi ai registi Giovanni Veronesi e Carlo Vanzina, agli attori Max Giusti, Lorella Cuccarini e Valeria Solarino, all’inviato di Striscia la Notizia Jimmy Ghione e veramente tanti altri che non hanno perso l’occasione per assistere ad una giornata di sport in una delle cornici più belle al mondo.<

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IL MEGLIO DEL TENNIS MONDIALE

Presenti. Tutti i grandi campioni si ritrovano dal 7 al 15 maggio al Foro Italico per l’edizione numero 73 degli Internazionali d’Italia. Il 9 esibizione Totti-Federer

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oma è già in fibrillazione. Il 9 maggio, dopo l’ultima giornata di campionato, Roger Federer sfiderà Francesco Totti al Foro Italico. Una notizia che avvicina lo svizzero agli Internazionali BNL d’Italia, dove ha giocato quattro finali senza mai vincere, come Martina Navratilova. Come da tradizione l’entry-list riflette il prestigio di uno dei principali eventi sportivi italiani. Alla 73ma edizione del torneo, la sesta con la formula combined, parteciperanno al maschile i primi 41 tennisti al mondo. Ci saranno Novak Djokovic, bi-campio-

Entry list. Al via i due numeri 1 Djokovic e Serena Williams Il pubblico spera negli azzurri Fognini, Errani e Vinci ne in carica e con quattro titoli complessivi a Roma, e Rafa Nadal, sette volte re del Foro Italico. Lunga la lista dei contendenti, da Andy Murray a Stan Wawrinka, finalista nel 2008, da Kei Nishikori, finalista a Barcellona, a Tomas Berdych, e via

via fino a David Ferrer, Richard Gasquet e Jo-Wilfried Tsonga, capace di fermare Federer a Montecarlo. Torneranno anche due campioni molto amati dal pubblico di Roma, Juan-Martin Del Potro e Tommy Haas, in tabellone grazie al ranking protetto come il francese Benneteau. I tifosi si aspettano molto anche da Fabio Fognini, ammesso direttamente in tabellone, dopo il 6-0 al terzo a Dimitrov dell’anno scorso su un Pietrangeli infuocato di passione. Di gran lusso anche l’entry-list femminile: mancano infatti solo 3 delle prime 43 giocatrici del mondo. Uniche assenti Agnieszka Radwanska, che ha deciso di non iscriversi per il secondo anno consecutivo (l’ultimo suo match al Foro rimane il secondo quarto di finale in carriera nel torneo, perso nel 2014 contro Jelena Jankovic), Maria Sharapova, campionessa in carica ma fermata per la positività al meldonium e in attesa di sentenza dell’ITF, e Caroline Wozniacki. La danese, che si è cancellata anche dal Premier di Madrid, è ormai assente dal torneo di Miami per una distorsione alla caviglia subita in allenamento: al suo posto è entrata la belga Yanina Wickmayer, e la sua presenza rimane in dubbio an-

I finalisti dello corso anno: Roger Federer e il trionfatore Novak Djokovic


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DA VEDERE

Fabio Fognini

DOMINIC THIEM. L’austriaco, numero 15 del mondo, è uno dei migliori talenti della nuova generazione sulla terra rossa. Quest’anno ha già conquistato due titoli, ad Acapulco e a Buenos Aires, dove ha sconfitto in semifinale Rafa Nadal. Il suo rovescio a una mano farà entusiasmare tutti i puristi del bel gioco.

Serena Williams

che per il Roland Garros. Senza contare Flavia Pennetta, che compare ancora in classifica ma si è ritirata dal tennis alla fine della scorsa stagione. A Roma, Serena Williams andrà a caccia del quarto successo dopo i trionfi del 2002, del 2013 e del 2014. Dovrà guardarsi però soprattutto dalla tedesca Angelique Kerber, che l’ha sconfitta in finale all’Australian Open e arriva dal titolo conquistato nel ricco torneo di Stoccarda. Nell’elenco delle candidate al titolo anche la spagnola Garbine Muguruza, la romena Simona Halep, semifinalista nel 2013 (partendo dalle qualificazioni)

Roberta Vinci

e nel 2015, e Carla Suarez Navarro, finalista dodici mesi fa. Nell’attesa che vengano assegnate le wild card, sono tre le tenniste azzurre presenti di diritto nel main draw: Roberta Vinci, Sara Errani (finalista nel 2014, fermata da Serena Williams e da un infortunio alla coscia) e Camila Giorgi, ancora incerta sulla sua effettiva presenza al Foro.<

ANA IVANOVIC. La mannequin del tennis mondiale torna al Foro Italico. L’anno scorso è stata protagonista, pur perdendo contro la rivelazione Daria Gavrilova, del match più intenso della settimana romana al femminile. Quest’anno è pronta a dare battaglia e centrare la prima finale in carriera a Roma.


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UN CONTORNO DAVVER0 RICCO

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Appuntamenti. Da EduCare Sport a Tennis Friends, il programma alternativo nella settimana degli Internazionali BNL di Tennis d’Italia racconta una manifestazione in pieno fermento

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o spettacolo degli Internazionali BNL non sarà soltanto una sfida a colpi di racchetta: durante la tanto attesa settimana l’interesse si sposterà anche al di fuor dei campi da tennis. Si inizia il 9 maggio, presso l’Area Ospitalità di BNL, dove si terrà l’appuntamento conclusivo di “EduCare Sport”,il programma di educazione economico-finanziaria organizzato da BNL Group BNP Paribas in partnership con il CONI per aiutare sia ex atleti che sportivi ormai a fine carriera nello sviluppo di nuovi progetti professionali e imprenditoriali dopo il ritiro. Il giorno successivo un evento attesissimo: la “We Are Tennis Fan Academy”.L’ex campione John McEnroe farà da capitano selezionando alcuni tifosi che dovranno dimostrare tutta la loro motivazione ed energia nel tifare, inviando i loro video su it.fans.wearetennis.com/academy. Lo scopo di questa iniziativa è di portare sugli spalti del grande tennis solo i veri campioni del tifo. Non si ferma neanche quest’anno il rapporto tra gli Internazionali e la solidarietà: il 12 maggio all’InEventi collaterali terno del VilFuori dal campo laggio nell’Area Ospitalità solidarietà, BNL ci sarà cultura dello sport di un incontro e sfide esilaranti organizzato da Telethon per condividere con i partner progetti e Francesco Totti durante un’esibizione di paddle, disciplina di cui è un grande appassionato. Sotto John McEnroe risultati raggiunti dalla Fondazione. Dal 13 al 15 andrà in scena la nuova edizione del torneo degli Internazionali BNL d’Italia Wheelchair, dedicato agli atleti in carrozzina, con i migliori giocatori a livello mondiale. Il 14 è previsto l’appuntamento con Tennis & Friends dove si parlerà di #WE ARE TENNIS FAN ACCADEMY “Ipertensione, Alimentazione e Sport. NuoJohn McEnroe farà da capitano selezionando alcuni tifosi che dovranno vi stili di vita e prevenzione”. A supportare dimostrare tutta la loro motivazione ed energia nel tifare questo importante evento sono stati invitati a partecipare gli “amici” affezionati tra cui l’ex numero 8 al mondo Sandrine Te#INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA WHEELCHAIR stud. Da non perdere, infine, il 9 maggio, Dedicato agli atleti in carrozzina. Come ogni anno al Foro Italico ci saranno i l’esibizione tra due campioni che stanno migliori giocatori a livello mondiale scrivendo la storia del tennis e del calcio: Roger Federer e Francesco Totti: due ami#MATCH D’ESIBIZIONE ci di vecchia data che come l’anno scorso Federer e Totti, campioni assoluti del tennis e del calcio, daranno vita ad una divertiranno il pubblico con un match che sÿ da davvero esilarante si preannuncia molto divertente.<

LO SAPEVI CHE


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IL TENNIS VA DI MODA

Fashion Victim. Agli Internazionali gli atleti si sfideranno non solo in campo ma anche a colpi di glamour

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li Internazionali BNL d’Italia sono alle porte e Roma si prepara non solo allo spettacolo tennistico ma anche alla moda e al glamour dei partecipanti che illumineranno le serate della Capitale prima e dopo il via ufficiale del torneo. Mancherà la bellezza numero uno che ha conquistato tutti attraverso sfilate e foto: Maria Sharapova. La russa, soprannominata anche Miss Roland Garros, con il suo stile sempre raffinato grazie anche alle sue invenzioni stilistiche fa sempre parlare di sé anche fuori dal campo, ma non potrà essere a Roma per una vicenda di doping che l’ha vista coinvolta qualche settimana fa.

quale Ana Ivanovic, Daniela Hantuchova, Vera Zvonareva, Maria Kilienko, Elena Dementieva, ma soprattutto Maria Sharapova, la russa più bella presente nel circuito. Ma naturalmente ci sono anche ragazze che oltre alla bellezza hanno abbinato anche classe nel gioco come Caroline Wozniacki che, con Stella McCartney, ha iniziato una collaborazione con l’Adidas per un abbigliamento sportivo griffata. Lasciando da parte i set fotografici, le tenniste anche quando scendono in campo fanno sempre parlare di sé attraverso una modo molto particolare: abitini mini “vedo non vedo”, smalto sulle unghie a richiamare i colori del completo e delle scarpe. Giorgio Armani, inoltre, ha accolto nel suo atelier an-

Stiliste. Le sorelle Williams hanno creato ben due case di moda con cui propongono vestiti creati da loro stesse La moda e il tennis sono due mondi che sono sempre stati legati e che si sono influenzati a vicenda. Basti pensare a René Lacoste, tennista francese degli anni Venti che ideò il tessuto chiamato jersey petit piqué che caratterizza ancora oggi le polo con il simbolo del coccodrillo. Il tessuto era molto più leggero e traspirante, le maniche corte e il colletto morbido avevano lo scopo di rendere i movimenti del tennista più agevoli. Tra le case sportive che sfruttano molto questo sport per sponsorizzare i prodotti c’è la Nike, abile ad approfittare dell’avvento di Andre Agassi per attuare un’autentica “invasione di campo”, con tinte fluorescenti, pantaloncini di jeans e un fornitissimo set di bandane. Ora gli uomini immagine della casa statunitense sono Rafa Nadal e Roger Federer e tra i due sono molte le differenze che sono enfatizzate a livello di comunicazione e abbigliamento. L’elvetico, elegante nei gesti tennistici quanto nei modi, veste completi che sembrano cuciti addosso, sobri, raffinati: di questo suo stile ne ha fatto anche un marchio di abiti e di accessori. Nadal gioca un tennis molto più atletico e grintoso e gioventù, di conseguenza indossa pinocchietti e magliette smanicate per metterne in risalto i bicipiti scolpiti. Il campione iberico è stato scelto anche da Giorgio Armani per la sua collezione “underwear”. In campo femminile la “vera moda” è entrata nel circuito verso la fine degli anni ’90, tramite un’ora di tenniste capitanate da Anna Kournikova. La russa non ha lasciato un bellissimo ricordo sui campi ma ha “asfaltato” la strada rendendo più agevole il percorso di parecchie sue colleghe. Dalla tennista sovietica in poi la moda e la pubblicità hanno trovato nel tennis una fonte di bellissime e vincenti fanciulle. Le passerelle quanto i magazine nella loro storia hanno messo sempre sotto i riflettori una schiera di splendide campionesse dotate di rara bellezza

Roger Federer, testimonial Nike

Ana Ivanovic è campionessa anche di bellezza

PROTAGONISTE SU INSTAGRAM

EUGENIE BOUCHARD La tennista canadese è molto attiva su Instagram dove attraverso le foto racconta la sua vita quotidiana, anche gli attimi che precedono un match ai suoi fan. Per chi ha questo social network e vuole ricevere le sue notizie può cercare @geniebouchard

SERENA WILLIAMS Numero uno non solo al mondo ma anche sui social. Serena Williams aggiorna tutti i suoi fan che la seguono su Instagram attraverso le foto che narrano i suoi momenti di vita quotidiana. Per chi ancora non è suo “seguace” può trovarla come @serenawilliams

MADISON KEYS Allieva di Chris Evert, anche la 21enne americana è molto attiva sul social. Secondo una ricerca il suo profil è tra i 10 più attivi su Instagram, dove racconta tutto ciò che succede fuori dal campo. Per seguirla sul social network @madisonkeys


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che quattro protagoniste che partecipano attivamente alla sfilata come la solita Maria Sharapova, ma anche la serba Ana Ivanovic e non possono mancare le due italiane Roberta Vinci e Sara Errani. I colori azzurri proprio in questa stagione hanno perso Flavia Pennetta, una delle bellezze tennistiche. Un discorso a parte va fatto per le sorelle Williams che si fanno notare sempre per il loro modo di vestire particolare durante un incontro. La prima a guardare con molta attenzione alla moda è stata la più grande, Venus, che nel 2007 ha deciso di creare una propria linea di moda: la EleVen. Molti all’inizio avevano pensato che fosse uno dei tanti capricci della campionessa statunitense ma in realtà non è così perché si è diplomata alla “Fashion Designer al The Art Institute” di Fort Lauderdale e, prima di instaurare la collaborazione con i dettaglianti della Steve & Barry’s, ha diretto la sua azienda di home designer, la V Starr Interiors. Venus qualche anno fa ha spiegato che cerca di mettere negli abiti che crea di sua fantasia. Celebre fu il completo sfoggiato agli Australian Open 2011: un top giallo con una trama incrociata su ventre e schiena con diverse aperture, abbinato a un gonnellino multicolore. «Mi sono ispirata ad “Alice nel paese delle meraviglie”», spiegò l’americana riguardo la sua eccentrica creazione. Sulla sua stessa scia, ma solamente qualche anno dopo, l’attuale numero uno al mondo del ranking durante la New York Fashion Week ha presentato la sua collezione per il canale di shopping HSN, chiamata “Serena Williams Signature Statement”: «È un bel modo per allontanarmi un attimo dal tennis: stasera le persone si sono concentrate su Serena come donna, non soltanto come tennista o atleta». Insomma non c’è molto da sorprendersi perché tennis e moda rappresentano il binomio perfetto per intraprendere un viaggio tra sogno e realtà.<

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Steffi Graf. Moglie di André Agassi. Anche lei tennista ha conosciuto il suo attuale compagno dopo essersi ritirata dal professionismo. E’ considerata una delle più belle del circuito.

Danielle Kundson. Fidanzata di Milos Raonic, la bellissima modella canadese, diventata famosa dopo il flirt con Justin Bieber, è sempre molto attiva sul proprio profilo Instagram.

Venus Williams con il completino che sfoggiò agli Australian Open 2011 da lei disegnato

Ester Satorova. Nata nel 1992, lo scorso anno ha spostato Tomas Berdych. Sempre presente alle partite di suo marito, è considerata una tra le più belle compagne del circuito tennistico.


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FORO ITALICO, STORIA MAGICA

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I campi. L’impianto, inaugurato negli anni Trenta, si caratterizza per il nuovo Centrale e le statue di marmo del Pietrangeli, capolavoro di architettura intitolato al più grande campione italiano

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na città, scrive Italo Calvino, contiene il suo passato come le linee della mano. E Roma, dove la memoria si trasforma in emozione e la storia disegna il ritratto di un’identità, tradizione e futuro si incontrano e si esaltano nella cornice unica del Foro Italico, la testimonianza più limpida e completa dell’architettura fascista. Spiccano i 18 nudi maschili dell’antico Stadio dei Marmi, inaugurato nel 1932 per il decennale della Marcia su Roma, dal 2006 intitolato a Nicola Pietrangeli. Mussolini affida il progetto all’architetto Enzo Del Debbio, che rispetta i canoni dell’architettura Centraliano razionalista Supertennis Arena del regime realizza il ha cambiato nome emonumennel 2012: qui si tale stadio, possono vedere inizialmendelle vere chicche te pensato come teatro dei saggi ginnici celebrativi del fascismo. Diventerà invece, il simbolo del tennis in Italia. Il Pietrangeli è il cuore della passione del Foro Italico, un monumento ideale da dedicare all’unico italiano nella Hall of Fame, che ha disputato gli Internazionali BNL d’Italia per ventidue edizioni di fila. È lo stadio della storia, che fa da perfetto contraltare al Centrale, il teatro delle grandi occasioni, delle finali, delle cerimonie. Ha cambiato pelle più volte fino ad assumere il volto attuale nel 2010. È un trionfo di acciaio, cemento e

cristallo, in armonia cromatica e architettonica con tutto il resto del Foro. Caratteristico il monocolore grigio di tutte le sedute, che consente di mantenere inalterata la lettura delle tribune e non disturba l’occhio di chi guarda: in questo modo le linee della struttura rimangono perfettamente visibili e lo spazio si fa portatore di uno stile condiviso. In questo modo, ancor di più nelle occasioni in cui il Centrale viene utilizzato per eventi e concerti, è il pubblico a colorare le tribune, a rendere il tono cromatico ed emozionale del momento.Dal 2012, poi, il piccolo “centralino” sotto la curva Sud dell’Olimpico ha cambiato nome in Supertennis Arena. È uno stadio più raccolto, più intimo, in cui spesso vengono collocate partite per intenditori, per appassionati desiderosi di cercare perle di valore dai nomi e dagli stili un po’ meno abituali. Anche il terzo show court, però sa trasformarsi in un’esplosione di tifo e calore degno del Pietrangeli, chiedere a Francesca Schiavone che qui ha sovvertito pronostici e anagrafe contro Garbine Muguruza due anni fa. Si respira, infine, tutta un’altra atmosfera sui ground, i sei campi laterali all’ombra dei pini di Roma. Qui, soprattutto nei primi giorni può succedere di tutto. Qui, sul campo 6, il compianto Federico Luzzi sfiancò Arazi e Sanguinetti vinse una partita oltre mezzanotte. Si sono sfiorate risse, si sono visti spettatori arrampicati sugli alberi e assembramenti per gli allenamenti dei grandi campioni. Qui l’adrenalina scorre nell’aria e sui gradoni, e finisce per trasferirsi in campo. Ma in fondo è questo il bello del Foro Italico. Traduce la storia nei colori della passione.<

Le enormi statue dello Stadio dei Marmi oggi intitolato a Pietrangeli


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EMOZIONI A ROMA

Albo d’oro. Le grandi imprese del torneo più amato dagli italiani: da Pietrangeli ai trionfi di adal e Djokovic

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la notte di Natale del 1946, una nave dalla Tunisia viaggia verso Marsiglia in fuga dalla guerra. Da quella nave scende un ragazzo di 13 anni, che arriva a Roma anche se non parla una sola parola di italiano. Lo chiamano “Er Francia”, ma diventerà il tennista azzurro più grande di sempre. Come Rod Laver a Melbourne Park, ha anche lui un campo dedicato, al Foro Italico. Ma se lo stadio centrale dell’Australian Open potrà essere un giorno buttato giù, nessuno potrà mai cambiare lo Stadio dei Marmi, circondato dalle statue di marmo. Perché lo Stadio Nicola Pietrangeli è monumento nazionale. Omaggio al campione che due volte ha trionfato al Roland Garros e altrettante agli Internazionali. Nel 1957, Pietrangeli vince l’ultima finale tutta italiana nella storia del torneo, contro Beppe Merlo. Trionferà ancora, nel 1961, avvelenando di palle corte Rod Laver che vince il primo set e poi solo altri quattro game, ma quell’edizione si gioca a Torino per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia. Gli anni Sessanta, quelli dei gesti bianchi e del primo titolo di un tennista oriundo, quel Martin Mulligan australiano di nascita e azzurro per passaporto, lascia spazio al decennio delle rockstar dal capello lungo,

Vinci ed Errani trionfarono a Roma nel 2012

dallo stile arrembante, dalla personalità trasbordante. Gli anni di Borg, il più giovane vincitore nella storia del torneo al maschile, degli “Adriano, Adriano” che risuona tra i pini di Roma mentre Panatta disegna tennis nella finale del 1976 contro Guillermo Vilas, campione inquieto che tra una partita e l’altra scrive poesie: è l’ultimo trionfo italiano agli Internazionali BNL d’Italia. Il vecchio millennio si chiude su trionfi d’oltreoceano (Clerc, Gomez, Mancini, Courier, Sampras), sulle corse e sul sudore di

Lendl e Wilander, sul tris di successi di Thomas Muster. Il nuovo si apre col gladiatore Rafa Nadal che vince due finali massacranti, su Coria e Federer, che per sei volte riesce nell’accoppiata Internazionali BNL d’Italia-Roland Garros e due volte conquista Roma senza perdere un set. Prima di sbattere sulla sua nemesi moderna, il dominatore degli ultimi due anni, Novak Djokovic. Al femminile, i trionfi azzurri si perdono nell’era del bianco e nero. Quando Lucia Valerio vince l’edizione 1931, il torneo si gio-

ca ancora al circolo Bonacossa di Milano: si sposterà al Foro allora dedicato a Mussolini, costruito su progetto dell’architetto Del Debbio, solo nel 1935. Dopo la guerra, l’affermazione di Annelies Bossi, italiana solo per matrimonio, chiude la porta su una pionieristica stagione di vittorie, che si interromperà solo nel 1985, con Raffaella Reggi che si prende l’edizione disputata a Taranto. Roma, però, fa da cornice al magico successo di Sara Errani e Roberta Vinci, la pri-

LE CAMPIONESSE

La cinquina di Evert Nell’albo d’oro del singolare femminile, spiccano i 5 titoli di Chris Evert. L’americana vinse la finale più b eve, lasciando solo un game a Navratilova nel 1975.

La regina di Roma Tra gli anni ‘80 e ‘90, Roma si innamora di Gabriela Sabatini, che trionfa quattro volte (1988, 89, 91, 92): riuscirà Serena Williams a eguagliarla?

La star Conchita Resta ancora ineguagliato, però, il record di Conchita Martinez, ora capitano di Fed Cup spagnola, che ha vinto quattro edizioni di fila al oro.


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ma coppia tutta italiana a diventare numero 1 in doppio. Il titolo nel 2012, conquistato in finale su Ekaterina Makarova e Elena Vesnina, non è una sorpresa, è la meravigliosa conferma di un duo straordinario, capace di completare una settimana perfetta senza perdere nemmeno un set. Due anni dopo, Sara Errani torna a far sognare. Elimina Makarova, batte Li Na, firmando la prima vittoria contro una top-3, supera Jelena Jankovic in una magnifica semifinale, ma sul più bello l’infortunio alla coscia sinistra la tradisce contro Serena Williams. Restano le lacrime e l’orgoglio per essere comunque rimasta in campo fino all’ultimo. Per l’onore e per i tifosi. Perché senza di loro, gli Internazionali BNL d’Italia non sarebbero gli stessi.<

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I CAMPIONI

Rafa da leggenda. Nadal troneggia nell’albo d’oro con sette titoli al Foro Italico (2005, 2006, 2007, 2009, 2010, 2012, 2013). Nel 2006 ha vinto la finale con più game, 57.

Il giovane Borg... Borg è il più giovane campione del singolare maschile: trionfò nel 1974, conquistando il suo primo grande torneo quattro giorni prima di compiere 18 anni.

… e il vecchio Agassi. Solo due, invece, i vincitori over-30 nell’era Open: Rod Laver, che si impose nel 1971 a 33 anni e Amdrea Agassi, che a 32 colse il sui unico successo a Roma nel 2002.

Pete Sampras ha vinto a Roma nel 1994

Lucia Valerio, grande campionessa degli anni Trenta, quando il torneo si giocava a Milano



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In XXX Salute

IN FORMA

CON IL FISIOTERAPISTA

IL TENNIS GIOIE E DOLORI Maggio. Gli Internazionali d’Italia sono alle porte: quale parte del corpo è più a rischio praticando questo sport?

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orna il grande tennis con l’edizione 2016 degli Internazionali BNL d’Italia, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di questo sport. Chi si occupa di favorire una rapida ripresa fisica a seguito di un infortunio degli atleti è il Dr. Giovanni Di Giacomo, responsabile sanitario del torneo da oltre vent’anni. Nella sua lunga carriera, alle sue cure hanno fatto ricorso campioni come Sampras, Agassi, Muster, Rios, Moya, Safin e le sorelle Williams. Si tratta di un evento che da sempre coinvolge tanti tra medici, fisiatri, ortopedici e fisioterapisti. INRoma ha incontrato il Dr. Di Giacomo, specialista in traumatologia dello sport e chirurgia artroscopica presso il Concordia Hospital in Roma ed il Dr. Alessandro Danieli, fisioterapista e Responsabile del Poliambulatorio Specialistico Fisiodanieli in Roma, per affrontare insieme a loro le difficoltà più frequenti che interessano gli sportivi, in questo caso i tennisti, il trattamento delle patologie e il tema della prevenzione. Dott. Di Giacomo, nella sua lunga collaborazione con l’ATP quali sono le problematiche più frequenti che ha riscontrato tra i tennisti professionisti? «Le problematiche più comuni sono a carico della colonna vertebrale e della spalla. Per quanto riguarda quest’ultima articolazione, quando sollecitata o sottoposta a particolari stress funzionali, può andare incontro ad un affaticamento muscolare, si può alterare la meccanica così come il gesto atletico e si innescano pertanto una se-

rie di eventi che possono portare, se non prevenuti, a lesioni anatomiche, che, talvolta (ma non sempre) possono richiedere una riparazione chirurgica. Nei tennisti le strutture più suscettibili sono i tendini e i legamenti. L’impegno dei trainers e dei medici è quello di prevenire l’insorgenza di tali danni che possono essere la causa di allontanamenti dell’atleta dal campo da gioco per lunghi periodi».

Problemi. Nei tennisti la parte più soggetta a problemi sono legamenti e tendini della spalla

La cura. Non sempre bisogna operare. La visita specializzata è obbligatoria Quali sono le categorie più a rischio? prima del trattamento più «Per quanto riguarda le patologie tendinee, la fascia d’età è tra i 35 e i 70 anni, di che mai personalizzato solito lavoratori che utilizzano questa articolazione; la lussazione scapolo-omerale (uscita di spalla) interessa invece soggetti più giovani tra i 18 e 35 anni, spesso sportivi. La spalla è l’articolazione più complessa ed è allo stesso tempo meno stabile del nostro corpo, per questo particolarmente esposta ad una serie di patologie gravi ed invalidanti».

Quindi, chi soffre di dolore della spalla cosa può fare? «Mai sottovalutare i sintomi - spiega il dottor Danieli - ma sottoporsi ad un adeguato controllo. L’analisi precoce è il primo passo per un trattamento specifico. La visita integrata ad esami radiografici specifici, ecografia, e risonanza magnetica, Le patologie della spalla sono appannag- consente di ottenere una diagnosi precigio solo degli atleti o sono frequenti an- sa, indispensabile per un trattamento della patologia più che mai personalizzato. che nelle persone non sportive? «La patologia della spalla, in realtà, è mol- Un iter diagnostico ben condotto consento comune anche nelle persone non spor- te la corretta identificazione della “causa tive. È frequente riscontrare dolore alla del dolore” e può evitare al paziente l’inspalla nelle persone che hanno supera- tervento chirurgico semplicemente sottoto i 60 anni. Infatti, è il disturbo articolare ponendolo ad un trattamento fisioterapipiù doloroso dopo il mal di schiena. Per co, prosegue il Dottor Danieli, il quale afeseguire una diagnosi precisa non si può ferma che è fondamentale la simbiosi tra dimenticare anche le condizioni genera- ortopedico e fisioterapista, anche nel caso li del paziente quali l’alterata postura o il di trattamento fisioterapico post-operatodiabete che possono essere alla base di rio, chirurgo e fisioterapista devono comuna limitazione funzionale». piere assieme ogni passo nella cura del pa-

ziente. Nel caso in cui il paziente non necessiti di alcun gesto chirurgico (es. lieve trauma distorsivo al ginocchio, distrazione muscolare, sub - lussazione della spalla), la prima fase prevede riposo e un trattamento riabilitativo che miri a ridurre il dolore e il processo infiammatorio locale, ed è proprio qui che l’impiego di alcuni mezzi fisici come LASER e la TECAR, trovano la loro migliore espressione. La seconda e la terza fase sono mirate al recupero dell’articolarità con tecniche di chinesi attiva e passiva nel massimo rispetto del dolore e al ritorno del gesto atletico». Dott. Danieli, quali consigli a livello di prevenzione, possiamo dare agli sportivi? «L’ideale sarebbe intraprendere una buona ginnastica presportiva che risvegli il controllo neuro-muscolare e consenta di avere, durante l’attività fisica, riflessi più pronti. È importante presentarsi agli appuntamenti sportivi anche con un giusto allenamento cardio-respiratorio e non esporsi a rischi che vanno al di là delle nostre capacità. Seguendo queste piccole regole si riducono e prevengono circa l’80% delle problematiche di salute legate all’attività sportiva. L’altro 20% è per alcuni versi imprevedibile, in quanto espressione di eventi traumatici accidentali tipici per ogni attività legata allo sport, come nel tennis la lombalgia e l’epicondilite (“gomito del tennista”)».

Dr. Alessandro Danieli, fisio erapista – Dr. Todd Ellenbecker, Direttore di Medicina dello Sport presso l’ATP – e il Dr. Giovanni Di Giacomo, chirurgo ortopedico

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IL MAL DI SCHIENA SI CURA IN PISCINA Idrochinesiterapia. Grazie alle proprietà fisiche dell’acqua, la terapia che risolve i problemi a carico della colonna

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ei paesi industrializzati si stima che, durante la vita, una percentuale della popolazione che varia dal 70% al 90% viene interessata da un episodio di mal di schiena. La fascia di età più colpita è quella compresa tra i trenta e i cinquanta anni, le donne hanno un rischio doppio rispetto agli uomini. Non ne sono esenti gli atleti, sia amatoriali che di alto livello, così come quelle professioni che costringono a trascorrere molto del tempo seduti davanti al computer. Per tali motivi le patologie della colonna rappresentano una delle cause più frequenti di assenza dal lavoro.

Lombalgia. Il dolore acuto è causato da una lesione che si risolve in 30 giorni oppure può diventare cronico Idrochinesiterapia. Esercizi in acqua in forma attiva e passiva alla ricerca di un nuovo equilibrio posturale Quale zona della colonna è più colpita dal dolore? Il dolore vertebrale, che interessa maggiormente la zona cervicale e lombare, più frequentemente quest’ultima, è per lo più causato da posture e movimenti

scorretti, stress fisici e psicologici, eccesso di peso corporeo. Anche una non corretta esecuzione dell’esercizio fisico può essere causa scatenante di mal di schiena con conseguente interruzione forzata dalla pratica dell’attività sportiva preferita. Lombalgia cronica e fisioterapia Nella lombalgia il dolore viene definito “acuto” quando è causato da una “lesione che generalmente si risolve al massimo in 30 giorni. Al contrario, quando il dolore perdura nel tempo, oltre i 3 mesi, diventa “cronico” riducendo la funzionalità del rachide e impedendo la normale attività quotidiana. In questi casi, il medico specialista individua le cause scatenanti il dolore e prescrive una terapia, medica o fisioterapica. Quest’ultima nella maggioranza dei casi prevede cicli di terapia antalgica e Rieducazione Posturale. Tuttavia, ormai da diversi anni, si fa sempre più ricorso alla fisioterapia in acqua o Idrochinesiterapia. Cosa si intende per Idrochinesiterapia? L’Idrochinesiterapia è un trattamento riabilitativo che si avvale delle proprietà fisiche dell’acqua al fine di ottenere un rapido e corretto recupero della funzionalità della colonna. Il lavoro in acqua, sin dalle prime sedute, riducendo il carico sulle articolazioni, diventa di primaria importanza non solo nei casi di patologie legate alla colonna ma anche agli arti inferiori (problematiche di anca, ginocchio e caviglia) e superiori, in particolare la spalla. Inoltre, il rilasciamento muscolare indotto dall’elevata temperatura

dell’acqua (29°-33°) che avvolge costantemente il corpo, permette di ridurre la componente dolorosa legata all’esecuzione del movimento terapeutico. In tal modo si riescono a ridurre i tempi di recupero riuscendo a superare quei limiti che invece spesso si incontrano nel percorso fisioterapico tradizionale svolto “a secco”. La conseguenza è un più rapido ritorno allo svolgimento delle attività della propria vita quotidiana ed alla pratica dell’attività sportiva, sia essa agonistica o amatoriale. C’è differenza tra Idrochinesiterapia e nuoto? Certamente sì, durante l’Idrochinesiterapia non si nuota, il paziente in acqua esegue esercizi in forma attiva e passiva, sem-

pre assistito dal fisioterapista. Obiettivo del trattamento è la presa di coscienza del movimento alla ricerca di un nuovo equilibrio posturale. L’utilizzo di diversi ausili galleggianti offre la possibilità di eseguire esercizi con livelli di difficoltà sempre crescenti permettendo il graduale raggiungimento del completo recupero della funzionalità. Grazie alle caratteristiche uniche dell’acqua l’Idrokinesiterapia rappresenta un valido strumento anche nella fase preparatoria ad un’eventuale intervento chirurgico o nella fase di recupero post-operatoria. Oggi, grazie agli importanti risultati ottenuti sia in ambito ortopedico che neurologico, tale forma di riabilitazione motoria è divenuta, a pieno titolo, parte integrante di molti percorsi riabilitativi a supporto delle metodiche classiche. <

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InSalute

SPORT E TENDINI: CONSIGLI UTILI

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Rome American Hospital. Una diagnosi precoce aiuta il recupero dell’efficienza fisica e la scelta del trattamento

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olto spesso sport e tendini, due termini apparentemente inscindibili nella pratica, entrano in contrasto tra loro: chi non ha provato almeno una volta un dolore conseguente allo svolgimento del gesto atletico? I tendini sono strutture indispensabili al movimento che fanno sì che l’attività del muscolo si trasmetta all’apparato scheletrico in modo da garantire il movimento delle articolazioni; a volte possono andare incontro a fenomeni che ne alterano l’integrità dando luogo a quelle che vengono indicate come tendinopatie. Una tendinopatia può insorgere in seguito a varie cause come: abbigliamento e calzature non adeguate, corsa su terreni sconnessi o duri, errata esecuzione tecnica dell’esercizio, vizi posturali. Insomma in tutte le condizioni che possano sollecitare in maniera anomala la “inserzione” tendinea. Il sintomo principale è il dolore localizzato nella sede anatomica in cui si trova il tendine o dove questo si inserisce. Ogni sport ha i suoi specifici punti deboli in relazione al gesto atletico eseguito. Per l’arto superiore alle tendinopatie della cuffia dei rotatori della spalla va associata quella del capo lungo del bicipite che insieme rappresentano una gravosa fonte di dolore a questo livello; gli sport che più frequentemente possono essere interessati sono quelli correlati a gestualità “overhead” come il baseball, lancio del giavellotto ed alcune specialità del nuoto. Sempre nell’arto superiore la tendinopatia del gomito è una patologia molto comune, conosciuta come “epicondilite” o “gomito del tennista” se localizzata lateralmente al gomito o come “gomito del golfista” quando a essere interessata è la re-

gione mediale. Nell’arto inferiore le pubalgie la fanno da padrone e sono una sindrome dolorosa che insorge soprattutto in sport quali l’hockey, il calcio e il rugby. Infine, la tendinopatia rotulea è definita anche con “ginocchio del saltatore”. Le indagini che possono aiutare a fare diagnosi prevedono la radiografia tradizionale come supporto e serve a escludere la presenza di altre patologie; l’ecografia invece rappresenta l’esame di prima scelta e la Risonanza Magnetica Nucleare fornisce molte informazioni sullo stato del tendine. Qualsiasi trattamento deve avere inizio il più precocemente possibile. I trattamenti convenzionali più utilizzati sono l’assunzione di antinfiammatori non steroidei, ghiaccio, riposo, manipolazioni. Anche le terapie strumentali come Tens, Tecar e Laser Hilt possono integrare il programma riabilitativo. Oggi l’orientamento comune è quello di eseguire percorsi terapeutici di tipo biologico con l’impiego di concentrati di piastrine o di cellule staminali che possano ridurre la componente infiammatoria e stimolare il processo riparativo in sede inserzionale. Nei casi più resistenti o d’insuccesso dei trattamenti conservativi è necessario far ricorso al trattamento chirurgico oggi praticabile anche per via percutanea con radiofrequenze in grado di cicatrizzare le lesioni inserzionali responsabili del dolore. < ROME AMERICAN HOSPITAL WWW.HCIR.IT - 06 2255555 - INFO@HCIR.IT PROF. FRANCESCO FALEZ DIRETTORE U.O.C. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DELL’OSPEDALE SANTO SPIRITO IN SASSIA RESPONSABILE ORTOPEDIA E TRAUMA CENTER PRESSO IL ROME AMERICAN HOSPITAL


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Speciale

SUPERPADDLE A ROMA LA RETE ITALIANA PER GLI AMANTI DEL PADDLE Uno dei soci fondatori, Matteo Melandri: «Non offr amo solo campi, ma tanti altri servizi per creare un network di appassionati siano essi professinonisti o semplici amatori»

Matteo Melandri, uno dei soci fondatori di SuperPaddle di Roma

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l paddle in Italia cresce a una velocità spaventosa. Solamente negli ultimi due anni a Roma siamo passati da una quarantina di campi a oltre duecento. Secondo un sondaggio spagnolo si stima che nel nostro Paese, entro il 2018, avremo a disposizione 1.400-1.500 campi in cui giocare a paddle». A parlare è un raggiante Matteo Melandri. A lui e al suo amico Andrea Fiorletta si deve la nascita della SuperPaddle, società fondata nel 2014 allo scopo di installare campi da gioco. Ma era solo l’inizio. Perché in breve tempo entrambi capiscono che questa nuova disciplina sportiva ha un potenziale inesploso che proprio la loro azienda può aiutare a sprigionare. Così si mettono a tavolino e insieme delineano numerosi altri servizi che la SuperPaddle può oggi erogare ai suoi clienti. «Il nostro obiettivo non è soltanto quello di costruire un campo, ma creare intorno al circolo una rete di persone che vogliono giocare a paddle, siano essi agonisti o amatori».

Perché, come sottolinea Melandri, se decolla il movimento del paddle in Italia, a guadagnarci sono tutti e in primo luogo i praticanti. Così si riescono meglio a capire gli sforzi del direttivo tesi da una parte a garantire la massima professionalità e competenza dei lavori targati SuperPaddle, dall’altra ad allargare la conoscenza di questo sport su tutto il territorio nazionale. L’organizzazione del torneo World Padel Tour, il prossimo lancio dell’App “Play Superpaddle” pensata per circoli e giocatori, la creazione di Proshop dedicati alla Vibor-A, l’azienda spagnola numero uno al mondo per la produzione di racchette, sono solamente alcuni tasselli di un puzzle molto più grande. Puzzle che comprende anche l’affiancamento, per i circoli affiliati, di maestri federali di paddle e, per la prima volta, esperti del settore per aiutare a promuovere le proprie attività durante la fase di start up. Oggi il costo per un campo da paddle

oscilla fra i 16.000 e i 25.000 euro. «La manutenzione – spiega Matteo Melandri – è quasi nulla e un campo ha vita decennale». Le sue dimensioni sono ridotte, misurando 20x10 metri. «Grazie a queste caratteristiche si consente la riqualificazione di vecchi campi da calcetto o da tennis ormai in disuso». Poiché la SuperPaddle è concessionaria esclusiva per il World Padel Tour, il principale circuito internazionale dedicato a questo sport, l’obiettivo dei due soci fondatori è quello di organizzare e promuovere eventi su tutto il territorio nazionale. Eventi che coinvolgeranno i grandi campioni. Per questo sono in corso trattative allo scopo di organizzare un evento il prima possibile. L’augurio di Melandri e Fiorletta è che si tratti soltanto di un primo passo teso a lanciare il paddle in Italia e a creare un movimento importante intorno ad esso.<

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PRIMI VERDETTI IN CAMPIONATO

COMPETIZIONE. Fra pochi giorni esiti e risultati in Serie A e Serie B aspettando la nuova formula in partenza dal 2017

Per capire meglio quanto stia crescendo in Italia il movimento intorno al paddle, conviene dare una rapida sbirciatina al mondo del professionismo. L’edizione 2016 dei campionati di Serie A e B sarà ricordata per il numero sorprendente di squadre iscritte. E questo fenomeno ha riguardato principalmente il campionato minore. Infatti, per la prima volta, 9 Regioni si sono iscritte al torneo schierando sulla carta ben 55 squadre. La rappresentanza del Sud è stata affidata alla sola Campania, ma anche in questa parte d’Italia il paddle sta crescendo molto. Un exploit che la Federtennis si auspicava e che ha spinto gli organi della Federazione ad aggiornare il regolamento per l’edizione 2017. L’anno prossimo giocheranno più squadre nella massima divisione. Per questo sarà suddivisa in Serie A1, composta da otto squadre, e Serie A2 (con sedici team). Il campionato 2016 deciderà chi potrà accedere direttamente all’ A1, chi sperare nel ripescaggio e chi si giocherà gli ultimi posti disponibili. Così le prime due squadre della Serie A saranno promosse alla Serie A1 del 2017, mentre i terzi e quarti classificati faranno un play out per guadagnarsi il posto in A2. Le perdenti avranno ancora la possibilità di ambire all’A2 sfidando in spareggio le migliori squadre della serie B. Pochi giorni e si saprà dunque chi accederà ai playoff e si giocherà la possibilità di salire sul gradino più alto del podio. Teste di serie sono la corazzata Aniene (Vincenzo Santopadre e Nellina Venuti sono solamente due dei giocatori italiani più temuti), Le Molette Drop Shot della temuta coppia Sara Celata-Sandrine Testud, il Due Ponti di Potito Starace, la “mina vagante” del Seven One Sport e il Gardanella di Milano. Ricordiamo che, come per la Serie B, la formula degli incontri è di tre doppi maschili e di un doppio femminile.


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Speciale

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È UNA STORIA DI SPORT E PASSIONE

Le origini. Negli anni ’60 il magnate messicano Corcuera regolamenta il paddle che poi si diffonde negli altri Paesi

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hi lo avrebbe mai detto? Il paddle, al pari di tanti altri sport come il calcio, ha origini lontane nel tempo. Nonostante l’Italia lo abbia scoperto relativamente tardi, in realtà questa disciplina affonda le proprie radici nel XIX secolo quando l’americano Frank Beal, partendo dal piatto solido della racchetta, diede vita al cosiddetto “paddle racquet”. Ma è solamente sul finire degli Anni ’60 che, per iniziativa del magnate Enrique Corcuera, sarà regolamentato. Volendo costruire un terreno da tennis nella sua sfarzosa residenza in Messico, si accorse che lo spazio a disposizione era inferiore a quello necessario ed era per di più limitato in alcuni lati da strutture in muratura. Senza esitare decise allora di ideare un’area da gioco nuova, limitata nelle dimensioni rispetto a un campo da tennis, completamente circondata da un’opportuna combinazione di pareti in cemento e reti metalliche per impedire alla pallina di uscire dal campo. Questa struttura particolare aveva l’indubbio vantaggio di creare un’area in cui la palla era sempre in movimento. Corcuera definì allora le regole del nuovo gioco e lo chiamò “paddle tennis”. Cinque anni dopo, nel 1974, Corcuera ricevette la visita dell’amico di famiglia Alfonso de Hohenlohe. L’idea del nuovo “paddle tennis” gli piacque talmente tanto che decise di clonarla e importarla in Spagna, costruendo i primi campi di paddle presso il Marbella Club. L’anno successivo, nel 1975, il miliardario Julio Menditequi, contagiato dalla passione per il nuovo gioco da Alfonso de Hohenlohe, importò a sua volta il paddle in Argentina, Paese che sarebbe ben presto diventato uno dei più importanti nella scena internazionale della disciplina, con 5 milioni di giocatori e 50.000 campi. Fu però soltanto nel corso degli Ottanta che il paddle si affermò come vero e proprio sport, si diffuse rapidamente anche in altri Paesi e divenne popolare. Dieci anni più tardi raggiunse gli Stati Uniti e l’Italia. Nel 1993 al The Houstonian, un hotel di Houston, fu realizzato il primo campo di paddle nella storia del Paese a stelle e strisce. Sempre nello stesso anno, in Texas, furono costruiti altri due terreni di gioco in concomitanza con la fondazione della Federazione Nazionale (United States Padel Association, USPA). Sempre nei primi anni Novanta l’onda lunga del paddle raggiunse anche l’Italia, dove si iniziarono a costruire i primi campi. <

LE REGOLE DEL GIOCO IN CAMPO. Si gioca solitamente in doppio e si possono utilizzare anche le sponde Il sistema di punti è uguale al tennis

Molti definiscono il paddle una via di mezzo fra il tennis e lo squash. Una definizione che non è fuorviante perché, di base, del primo ha ripreso il punteggio mentre del secondo la possibilità di giocare di sponda. Ma vediamo meglio quali sono le regole d’oro da tenere sempre a mente. Generalmente si gioca due contro due, ma non mancano campi studiati appositamente per il singolare. Le pareti sono parte integrante del campo e si può giocare “di sponda”. Come quasi

ogni gioco di racchetta, il campo è diviso da una rete. Ma, a differenza del tennis, i quattro lati del terreno sono delimitati da pareti. Se la palla, dopo aver toccato a terra, rimbalza sulla parete avversaria, essa resta ancora giocabile fino a quando a quando non ricade. Il giocatore al servizio deve trovarsi in posizione diagonalmente opposta all’area di battuta del suo avversario. Se nel tennis si batte dall’alto, nel paddle il servizio avviene dal basso dopo un primo rimbalzo della palla sul terreno. Da notare che la pallina durante la battuta deve essere lasciata cadere dolcemente a terra e, una volta che ha rimbalzato a terra, non deve superare la cintola del giocatore. La sfera di gioco non può toccare direttamente né le pareti avversarie, né la maglia metallica e non può rimbalzare due volte sul pavimento. La palla può essere colpita al volo o dopo il rimbalzo a terra o sulla parete. Entrambi i giocatori di

una squadra non possono colpire simultaneamente la palla e non possono toccarla più di una volta nella risposta. Se la palla colpisce il corpo dell’avversario si commette fallo. Il sistema di assegnazione dei set, dei game e dei punti è identico a quello del tennis.<



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Speciale

LE DRITTE DI SARA CELATA Intervista. I consigli della campionessa nella scelta, non facile, della racchetta

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PADDLE: ECCO L’APP DA NON PERDERE TECNOLOGIA. Con Play SuperPaddle è possibile trovare i campi più vicini e interagire con gli altri giocatori

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x tennista professionista e attualmente numero uno di paddle in Italia, Sara Celata si è affidata alle racchette della Vibor-A per continuare la sua avventura, iniziata un po’ per caso un po’ per gioco. Un percorso impegnativo e di sacrificio che in poco tempo l’ha premiata: quarto posto al Mondiale 2014 di Palma di Maiorca, terza classificata all’Europeo 2015 in Olanda e ora miglior giocatrice d’Italia, scalzando l’amica e compagna di squadra Sandrine Testud. Insieme all’atleta francese formano oggi una coppia inseparabile e assai temuta. Entrambe giocano la Serie A per il circolo Le Molette, uno dei più quotati per il titolo 2016. Sara Celata, dalla terra rossa al manto “erboso” di questa nuova disciplina sportiva. Due sport simili ma per molti versi differenti. Rispetto al tennis l’impatto con il gioco è meno duro, è uno sport più semplice da praticare. Quattro amici, che anche si avvicinano per la prima volta, sono in grado di organizzare un match divertendosi. Poi certo, se vuoi salire di livello le cose si complicano, ma non necessariamente. Da sempre Vibor-A è la tua marca di riferimento per quanto riguarda le racchette. Eppure esistono tantissimi altri brand e modelli. Come ho provato le Vibor-A, sono subito entrata in perfetta sintonia. In particolare il modello con cui gioco è la Yarara, una racchetta che spinge moltissimo e che allo stesso tempo facilita il gioco di tocco. Non è esageratamente rigida né troppo morbida e per questo mi aiuta di più nella spinta della pallina rispetto al controllo. Queste sono le qualità che più si adattano al mio gioco. Perché consiglieresti una Vibor-A? Intanto perché è davvero un’ottima marca di racchette, da

sempre specializzata nel paddle. Poi perché hai una vasta gamma di scelta, passando da una racchetta più semplice che perdona l’errore a una più “complicata”. Infine, da non sottovalutare, a differenza di altre marche le Vibor-A sono più longeve, resistenti e si spaccano di meno. Le Vibor-A sono adatte anche a un principiante? Secondo me sono prodotti più adatti a chi ha già iniziato a giocare a paddle. Direi almeno un livello intermedio. Non sono racchette elementari perché presuppongono potenza e controllo. Quali sono i valori da tenere in considerazione nel momento in cui si sta per comprare una nuova racchetta da paddle? Sicuramente il prezzo gioca la sua parte perché varia da 80 euro fino a circa 600. Quindi una spesa non indifferente. Poi bisogna valutare il peso che può arrivare anche a 400 grammi. Altri due valori da tener presenti sono la maneggevolezza e la distribuzione del peso della racchetta. Ovviamente più pesa e più dà potenza. E quanto incide nell’economia di scelta l’estetica? L’influenza per un amatore è tanta, per un professionista è quasi nulla. È infatti in grado di capire subito se con quella racchetta si trova bene oppure no. Ed è la cosa più importante. Quale consiglio potresti allora dare? Non lasciatevi soggiogare dall’estetica ma provatele fino a quando non troverete quella giusta per voi, quella che meglio asseconda il vostro gioco. Se nel tennis la differenza la fanno le corde, qui la fa il materiale di cui è composta e che è distribuito al suo interno. Perciò vanno anche bene colore e forma del piatto, ma prestate sempre attenzione al materiale.<

«Play SuperPaddle è il fiore all’occhiello dei servizi offerti dalla nostra azienda ai circoli affiliati e agli utenti. Questo perché il mondo è sempre più digital e social». A parlare è Matteo Melandri, insieme ad Andrea Fiorletta, fondatore della SuperPaddle. Tra circa un mese – giusto il tempo di testare il corretto funzionamento dell’app ed evitare spiacevoli inconvenienti – i giocatori di paddle, neofiti e appassionati, potranno conoscersi, interagire e organizzare match sfruttando le potenzialità di questa rivoluzionaria piattaforma digitale. Dall’altra parte della “barricata”, invece, i circoli potranno usufruire di una serie di servizi per affittare i campi, organizzare tornei ed eventi mirati, raggiungendo il più alto numero possibile di giocatori. L’importanza dell’investimento della SuperPaddle nel mondo delle app trova conferma in una recente indagine della “We are social”. Nel suo report annuale ha evidenziato come gli italiani trascorrano 6.7 ore al giorno su internet (tra mobile e desktop) e 2.5 ore siano dedicate all’utilizzo di canali social contro una media mondiale di 2.4 ore (2 ore in Francia e 1.9 in Spagna). «Lo scopo ultimo della Play SuperPaddle è quello di divenire una sorta di Facebook del Paddle dove gli utenti-giocatori possano interagire fra loro, postare commenti e organizzare divertenti sfide», sottolinea Melandri. Per lo sviluppo della piattaforma i due soci si sono affidati alla Match Point, la società di sviluppo software punto di riferimento per il paddle in Spagna e con oltre 10 anni d’esperienza alle spalle. Ma quali sono i punti di forza di questa app? Per i giocatori il download è gratuito e possono sfruttare il servizio di geolocalizzazione per individuare i campi da paddle più vicini. Una volta registrato, potrà creare il proprio profilo utente e indicare il proprio livello di gioco. Livello che verrà poi controllato in remoto ed eventualmente confermato. Entrato a far parte della community, potrà invitare altre persone a giocare e prenotare direttamente con l’app il campo. Anche per i circoli (chi lavora in franchising ha download e registrazione gratuiti) sono numerosi i vantaggi, a iniziare dalla possibilità di creare una propria pagina per promuovere attività, tornei e clinic all’interno delle proprie strutture. Rivoluzionario è invece il servizio di gestione delle ore di affitto dei campi. Il circolo può decidere gli orari in cui affittare i campi, riservando agli aficionados le solite ore e promuovendo invece fasce orarie con meno giocatori. Inoltre grazie all’app si possono caricare e gestire i tabelloni dei tornei in tempo reale e inviare notifiche a tutti gli utenti.<



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