Sport & Salute 29 settembre

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del 29 settembre 2016 in collaborazione con

alute

Il settimanale delle eccellenze

INFORMAZIONE A CURA DI SPORT NETWORK

bambini

medicina

innovazione

Come si comincia con il basket

Meno raggi più salute

Quando muovere i primi passi e qual è il giusto allenamento: la pallacanestro è roba da piccoli

Le tecniche radiologiche del Città di Brescia sono eccellenze nazionali

All'Internet Festival di Pisa un focus sulle novità hi-tech per gli atleti di tutte le discipline

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Tecnologia in campo

lo sport non conosce età

I campioni lo dimostrano: l'attività fisica aiuta a ritardare l'invecchiamento. Gli esempi top

salute

medicina

Otite, fate attenzione ai primi freddi

Un alleato contro il dolore

Come prevenire e affrontare una patologia diffusa e rischiosa

Gli strumenti più moderni a disposizione degli anestesisti

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2 sport & salute tuttosport

GIOVEDì 29 settembre 2016

innovazione

giovedì 29 settembre 2016

3 sport & salute tuttosport

in evidenza protagonisti senza tempo

le caratteristiche di un sistema affidabile e confortevole Le caratteristiche della DEXA e le indicazioni vengono illustrate dal dottor Aurelio Biasio, Responsabile dell’Unità Operativa di Diagnostica per Immagini dell’Istituto Clinico Città di Brescia. La DEXA, mezzo diagnostico rapido, affidabile e confortevole per il paziente, generalmente condotta in decubito supino, è indicata in soggetti di ogni età, da eseguirsi generalmente a intervalli di tempo non inferiori ai 18 mesi, specie in presenza di uno o più dei seguenti maggiori fattori di rischio:

dexa quando è consigliata

Precedenti fratture da fragilità, causate anche da minimo trauma, o in caso di fratture vertebrali

Età superiore a 60-65 anni

Inadeguato apporto di calcio con l’alimentazione

Storia familiare di osteoporosi

Eccessivo fumo (più di 20 sigarette al giorno)

Magrezza eccessiva

Abuso di alcol

Menopausa precoce

fondamentale per le donne «L’indicazione elettiva è nelle donne in corso di menopausa, specie se precoce. Un importante impiego della DEXA, che potrà avere significativi sviluppi nel prossimo futuro, è nella valutazione dello stato dell’osso negli interventi di protesi d’anca non cementate, per meglio valutare la stabilità meccanica del mezzo protesico».

Riscontro radiologico di osteoporosi In corso, o in previsione, di terapie croniche, quali quelle con corticosteroidi, anticoagulanti e nella chemio e radioterapia Nelle patologie a rischio osteoporosi, come nel caso di molte malattie endocrine, nel rachitismo, nell’osteomalacia da varie cause, nell’artrite reumatoide e nell’artropatia psoriasica, nelle immobilizzazioni prolungate

Per quanto riguarda la Tomografia Volumetrica Cone Beam 3D (CBCT) cosa ci può dire? «È la novità in radiodiagnostica, l’evoluzione della TAC in odontoiatria. è la metodica dedicata allo studio del massiccio facciale e, in particolare, dell’arcata dentaria superiore e inferiore». Perché la Cone Beam e non la TAC? «La tecnologia Cone Beam, rispetto ai sistemi TAC tradizionali, permette di ottenere immagini più dettagliate e precise, in tempi più rapidi, con un’ottima rappresentazione tridimensionale e, fattore importantissimo, con notevole riduzione della dose di radiazioni cui si espone il paziente». Quando e perché eseguirla? «La principale applicazione della tecnologia Cone Beam, data la possibilità di creare nitide immagini tridimensionali, è in implantologia consentendo di valutare con esattezza le caratteristiche anatomiche nella sede di interesse implantare e di conseguenza permettendo una corretta scelta dell’impianto, il suo posizionamento e la sua larghezza. Da non trascurare il suo utilizzo in otorinolaringoiatria, consentendo un accurato studio delle vie aeree, dell’orecchio e dei seni paranasali».

Dottor Biasio cos’è la Dexa e cosa studia? «È l’esame che misura la quantità di calcio presente nelle ossa, permettendo di effettuare con precisione diagnosi di osteopenia (modesta demineralizzazione ossea) o di osteoporosi (demineralizzazione più consistente, che può essere a rischio più o meno grave di diagnostica fratture). Può esseIn primo piano re eseguita a livella MOC con tecnica lo dell’avambraccio, della colonna lomDEXA e la TAC bare, del femore o volumetrica dell’intero scheCone Beam 3D: letro. Nella magquando sceglierle gior parte dei casi, i distretti esaminati sono il rachide lombare (da L2 a L4) e il collo del femore. Le informazioni più significative si hanno se i due suddetti distretti vengono esaminati contemporaneamente».

riducono la dose di radiazioni

La tecnologia Cone Beam, data la possibilità di creare nitide immagini 3D, trova l'applicazione ideale nell'implantologia

In Europa i viaggi non conoscono crisi re informazioni aggiornate in tempo reale. La personalizzazione è ad altissimo livello e la fruizione da mobile è al centro degli studi da parte degli operatori per offrire esperienze ottimali. L’Italia rappresenta l’8%, pari a 21,1 miliardi di euro, del mercato europeo, ma se ci fermiamo a confrontare il solo mercato via web, il contributo italiano scende al 6,3% (7,9 miliardi su un totale di 117,1 miliardi). Un dato spiegato dalla minor penetrazione del mercato online nel settore: in Italia è attualmente circa il 38% rispetto al 47% della media europea. Il mercato italiano sta risalendo dopo un periodo di contrazione; la

il valore del nostro turismo L’Italia rappresenta l’8%, pari a 21,1 miliardi di euro, dell'intero mercato europeo

anni. Da menzionare poi i ciclisti Chris Horner (45 anni) vincitore nel 2013 della Vuelta e ancora in attività e “la mamma volante” Maria Canins, che si ritirò a 46 anni, nonché Josefa Idem nel kayak, che diede l’addio a 48 anni e lo slittinista Armin Zoeggeler (40 anni).

IL MITICO DINO E poi anche Dino Meneghin, eroe del basket italiano che iniziò la sua carriera nella Serie A1 a 16 anni e la terminò a quarantaquattro. Meneghin è un altro esempio di longevità agonistica, che lo ha portato addirittura a giocare contro suo figlio in una partita ufficiale di campionato. La Russia, poi, è la patria di grandi vecchietti terribili, come Sergei Alifirenko (57 anni) nel tiro a segno, Valery Redkozubov (44 anni) nello sci, Pavel Frants (48 anni) nell’hockey. Infine, ecco il pugile che ha battuto il famoso record di “nonno” George Foreman: si chiama Bernard Hopkins, ha 51 anni ed è diventato il pugile campione del mondo più vecchio della storia della boxe, conquistando nella sua interminabile carriera, anche il titolo di campione dei medio-massimi. Hopkins non ha ancora ufficialmente annunciato il suo ritiro. Un vero esempio di longevità.

in russia Tanti “vecchietti” terribili: da Frants a Redkozubov E sul ring Hopkins non ha rivali: 51 anni

la lezione di dino terminò a 44 anni iniziò la sua carriera nella serie A1 all'età di sedici anni e la terminò a quarantaquattro: il mito della pallacanestro italiana

nel calcio le leggende non sono “di primo pelo”

travel

I viaggi non conoscono crisi e il mercato europeo del travel – secondo le stime dell’operatore Amadeus che gestisce agenzie di viaggi online - ha raggiunto 264,1 miliardi di euro nel 2015, con le stime che prevedono una ulteriore crescita fino a 282 miliardi entro il 2017. L’online continua a trainare il mercato: nel 2015 le prenotazioni online sono state oltre il 47% del totale, facendo registrare una crescita del 15% rispetto al 2014, e si prevede che entro il 2017 la quota di prenotazioni via web potrà superare quella legata al canale tradizionale. Le tecnologie digitali stanno evolvendo a eccezionale velocità, offrono esperienze uniche e permettono ai viaggiatori di individua-

o sport non fa invecchiare: nulla di più vero. E se vi serve una dimostrazione, date un'occhiata alla lista di campioni in quest'articolo: professionisti, sì, con un allenamento intenso, sicuramente. Ma soprattutto la prova che l'attività fisica è il vero deterrente contro gli anni che avanzano.

Le strumentazioni hanno un comune denominatore: migliorare la qualità degli esami e ridurre la dose di radiazioni ai pazienti

cone beam 3d immagini reali

Si tratta di una metodica rischiosa? «Utilizza una dose di radiazioni bassissima, molto minore di una normale radiografia, e infinitamente minore di quella di una TAC».

Papi, rosewall, zoeggeler, meneghin e moltissimi altri campioni del passato e del presente: l'attività fisica aiuta a rimanere giovani e in salute

DA PAPI A ZOEGGELER Un vero e proprio record di longevità è quello di Samuele Papi (43 anni), autentico evergreen della pallavolo. Il fuoriclasse marchigiano ha vinto due mondiali, tre europei, cinque World League, una Coppa del mondo, due argenti e due bronzi alle Olimpiadi con la maglia della nazionale. E di smettere non ci pensa proprio, visto che attualmente gioca a Piacenza, anche se per ben 13 stagioni è stato il simbolo di Treviso e ha recentemente superato gli 8 mila punti messi a segno in Serie A. Un’inezia, se si considera la lunghissima carriera dell’australiano Ken Rosewall, il giocatore di tennis probabilmente più longevo di sempre, capace di vincere US Open 1970, Australian Open 1971 e 1972 tra i 36 e i 37 anni. Rosewall si ritirò alla soglia dei 47 anni, dopo un ultimo torneo non-ATP (il New South Wales Hard Court Championship di Grafton), dove raggiunse la finale, perdendo contro Brett Edwards. Anche il mitico Jimmy Connors, statunitense, annunciò il suo ritiro a 44

strumentazioni innovative e maggior tutela all'Istituto Clinico Città di Brescia: il dottor blasio spiega quali sono e a cosa servono adiologia digitale a bassa dose di radiazioni, massima qualità delle immagini e maggior tutela della salute del paziente. Il dottor Aurelio Biasio, Responsabile dell’Unità Operativa di Diagnostica per Immagini dell’Istituto Clinico Città di Brescia, descrive le due nuove attrezzature di cui si è dotata la Struttura: densitometria ossea computerizzata (MOC) con tecnica DEXA (Dual Energy X-ray absorptiometry) e TAC volumetrica Cone Beam 3D (CBCT). Entrambe hanno un comune denominatore: migliorare la qualità degli esami e ridurre la dose di radiazioni ai pazienti.

per chi fa sport l'età non conta

ESEMPI La loro longevità è la prova che l'allenamento è il deterrente contro gli anni che passano

meno raggi più salute la radiologia è cambiata

sul web Il contributo italiano sul totale nazionale, considerando il web, scende al 6,3% (7,9 miliardi su un totale di 117,1 miliardi)

somma di canali online e tradizionali fa infatti registrare un +2% a valore con un sostanziale incremento di tutti i comparti: dal +4,6% dei tour operator al +3,7% del noleggio auto, dal +4% dei treni al +3% degli hotel. Unico dato in controtendenza è quello delle compagnie aeree (-2,3%), giustificata però dalla crescita esponenziale dei vettori low cost (+46%). Questi operatori infatti sono in diretta concorrenza con le compagnie aeree tradizionali con un’offerta a prezzi mediamente inferiori, che influiscono negativamente sul dato aggregato.

il punto

Lo sport come deterrente contro l’età che avanza. E la disciplina sportiva più seguita nel nostro paese, il calcio, ne è un chiaro esempio. Sono molti i campioni del nostro football che combattono l’età continuando a svolgere attività agonistica a grandi livelli. Chiamateli superman, evergreen o semplicemente sportivi modello. Francesco Totti, capitano e bandiera della Roma, ha appena raggiunto il traguardo dei 40 anni. Ma l’attaccante giallorosso non è il solo ad aver avuto una carriera così lunga. Una menzione speciale merita anche Dino Zoff, ex portiere, tra le altre, di Napoli e Juventus, che si è ritirato il 22 giugno 1983 a 41 anni, non prima di aver conquistato, nel 1982, un campionato del Mondo. O come Paolo Maldini, difensore, bandiera del Milan e della nazionale azzurra, che si è ritirato il 31 maggio 2009, quando anche lui aveva 41 anni. Ex difensore del Milan, anche Alessandro Costacurta, detto “Billy”, si è ritirato il 19 maggio 2007 a 41 anni. I portieri sono comunque gli atleti del calcio più longevi, visto che loro - forse - faticano di meno rispetto ai calciatori di movimento. Andrea Pierobon, estremo difensore di Spal e Cittadella, lontano dalle luci della ribalta, è un signore che si è ritirato dall'attività agonistica il primo luglio 2015 all'età di quasi 46 anni. Sebastiano Rossi, il gigante rossonero di 1,97 centimetri, giocò fino a 39 anni. Titolare del Milan della prima metà degli anni 1990, dal 1994 al marzo 2016 è stato il detentore del record di imbattibilità nella Serie A a girone unico. Un campione che ancora combatte con eccellenti risultati l’età in campo è anche Gigi Buffon, 38 anni, monumento vivente della Juventus e del nostro calcio, recordman di presenze con la nazionale italiana e campione del mondo con gli azzurri nel 2006. Professionalità e impegno negli allenamenti rappresentano la giusta medicina naturale per essere campioni eterni. Ancora una volta lo sport trionfa: è proprio grazie a questa attività, infatti, che si mantiene una buona forma fisica.

Dino Zoff Il monumento azzurro

il consiglio del campione

Alimentazione e movimento garantisce Jury Chechi

Gigi Buffon L'uomo dei record

Jury Chechi non ha bisogno di presentazioni. È uno degli atleti che hanno reso orgogliosi di appassionati di sport, portandoli magari a seguire discipline che godono di una copertura mediatica minore rispetto ad altri. L’oro di Atlanta ’96 tra pochi giorni compirà 47 anni ma a guardarlo bene sembra aver scoperto l’elisir di lunga vita, perché appare sempre in forma nonostante le primavere passino anche per lui.

Francesco Totti Quaranta anni di talento

Un format per sensibilizzare Qualche anno fa, su Sky, ha condotto un programma dal titolo “Più forza nella vita”, raccontando le storie di tanti atleti over 50 che hanno fatto dello sport e della corretta alimentazione una vera e propria filosofia di vita. Atleti indimenticati come lui ma ormai non più agonisti: da Antonio Rossi a Fiona May, da Andrea Lucchetta ad Adriano Panatta. Come sempre accade in ogni iniziativa in cui Chechi è coinvolto, c’era un risvolto di utilità sociale. Il ginnasta toscano, infatti, aveva unito il format televisivo a una campagna nazionale itinerante per sensibilizzare sulla sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare che naturalmente subisce il nostro corpo. Al medico l’ultima parola Così il “Signore degli anelli” ha colto l’occasione e, tra i racconti delle vicende sportive di quegli atleti, ha condiviso alcuni consigli per affrontare al meglio l’invecchiamento muscolare. Consigli che, vista la sua forma eccezionale anche dopo aver smesso di gareggia-

Oggi celebriamo la Giornata mondiale del cuore spegnendo l’ultima sigaretta di Paolo Rotelli* Con questo numero del giornale si conclude la nostra collaborazione con il quotidiano Tuttosport. Con il prezioso aiuto degli specialisti del Gruppo ospedaliero San Donato (GSD), abbiamo cercato di offrire consigli utili per rimanere in salute, nonostante abitudini poco virtuose e difficili da abbandonare. Tra queste il fumo, la sedentarietà, l’alimentazione scorretta e il sovrappeso, che insieme rappresentano i più importanti fattori di rischio per il nostro sistema cardiovascolare. È necessario fare prevenzione per il cuore a 360 gradi, tenendo sotto controllo questi fattori e possibilmente eliminandoli. Tra i fattori di rischio citati, il fumo, nonostante campagne allarmiste e divieti allargati ormai alla totalità degli ambienti pubblici, continua a essere il vizio più difficile da controllare, forse perché i fumatori incalliti si rendono conto dei danni subiti solo quando si ammalano e a quel punto – troppo tardi – cercano di smettere. Eppure smettere di fumare quando ancora si è in salute porterebbe vantaggi concreti e misurabili che, se conosciuti, dovrebbero fungere da incentivo determinante. Vediamone alcuni: innanzitutto dopo un anno di astinenza da sigaretta il rischio coronarico si riduce del 50 per cento. Chi smette di fumare prima dei 50 anni dimezza il rischio di morire nei successivi 15 anni, rispetto a chi continua a fumare. Anche un fumatore di 60 anni, smettendo di fumare, può guadagnare almeno tre anni di vita, chi smette a circa 50 anni ne guadagna almeno 6 e chi smette a circa 40 anni ne guadagna almeno 9. Se poi si smettesse di fumare intorno ai 35 anni si avrebbe un’aspettativa di vita paragonabile a chi non ha mai fumato. È chiaro che il più grosso ostacolo è trovare la determinazione in noi stessi e soprattutto il metodo concreto e affidabile per decidere di spegnere quell’ultima sigaretta. Presso il Centro antifumo del Policlinico San Donato - www.grupposandonato.it - proviamo concretamente ad aiutare i fumatori a iniziare una vita più sana. Inaugurato un anno fa, il Centro Antifumo ha visitato circa 200 fumatori, di cui il 25% ha smesso effettivamente di fumare, in concreto un paziente su quattro. Si tratta di un vero successo se rapportato alla media internazionale che stima il 20% di pazienti “liberati” dal vizio. Per iniziare il percorso “liberatorio”, perché di percorso vero e proprio si tratta, è sufficiente l’impegnativa del medico di famiglia e il pagamento di un solo ticket. Quindi le tappe verso il recupero della salute prevedono l'incontro con lo psicologo, il pneumologo e varie visite specialistiche. Concluso il percorso, il nostro paziente non viene abbandonato perché per sei mesi viene seguito dai nostri psicologi con colloqui telefonici settimanali. Proprio oggi, giovedì 29 settembre, si celebra la Giornata mondiale del cuore: potrebbe essere una data simbolica per fumare la vostra ultima sigaretta. *Presidente del Gruppo ospedaliero San Donato ...

re nei palazzetti di tutto il mondo, forse sarebbe il caso di seguire. In realtà sono accorgimenti semplici. Chechi, infatti, spingeva e ancora spinge molto sulla corretta alimentazione unita a un’attività fisica leggera ma costante, intesa anche solo come camminare e stare in movimento, lasciando che il medico curante autorizzi una pratica sportiva olimpionico più “pesante”.

Il “Signore degli anelli” ha anche condotto una trasmissione tv dal titolo “Più forza nella vita”

un fuoriclasse a 360 gradi Tra pochi giorni compirà 47 anni: in carriera ha vinto tutto, spicca l'oro olimpico nel 1996

No alla pigrizia Tra i suggerimenti del campione, c’era anche quello di affrontare la vecchiaia con serenità, senza avere paura che questa arrivi, sottolineando poi che l’allungamento delle aspettative di vita abbia inevitabilmente aumentato il numero di guai dovuti all’età. Per questo, nella ricetta giusta di Chechi c’è la lotta senza esclusione di colpi alla sedentarietà: uno stile di vita che comprenda un adeguato livello di attività fisica è un toccasana sia per il fisico sia per la psiche. Lo dice il saggio Jury. E se non credete alle sue parole, andate a cercare qualche sua foto recente sul web: vi ricrederete immediatamente.


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GIOVEDì 29 settembre 2016

in evidenza

che età i ragazzi si possono avvicinare alla pallacanestro che promette di regalare forti emozioni ai piccoli e che, oltre a rafforzare carattere e spirito di gruppo, serve a fare amicizia e creare una seconda famiglia? Quali sono le principali nozioni per iniziare a palleggiare e tirare la palla? è bene avere in mente qualche utile nozione prima di spingere i nostri bambini all’attività del basket: quali sono i benefici, quando si inizia e che tipo di allenamento andranno a sostenere. Quando informarsi per entrare in squadra? In linea di massima, un principiante che si avvicini allo sport a squadre (si tratta sempre di bambini, poche le palestre in Italia organizzate per l’avviamento a queste discipline sportive in età adulta) prenderà contatto con l’allenatore della futura squadra a inizio anno scolastico così da capire in che ambiente il bambino sarà inserito. Da settembre a giugno: 9 mesi di pallonate L’allenamento delle giovani squadre - Scoiattoli, Aquilotti, Esordienti, così si chiamano i piccoli cestisti in erba - segue un po’ l’iter scolastico: si comincia a riscaldarsi, a rimettersi in moto, a fare gruppo a settembre; si continua palleggiando fino a novembre, quando inizia fra l’altro il campionato italiano (a differenza del calcio, nel basket le partite cominciano nel cuore dell’autunno, gli allenamenti iniziano ad agosto e il campionato si chiude a giugno); si arriva a tirare con più sicurezza in inverno e a primavera si è già disputato qualche mini incontro. In estate, per i più grandicelli il canestro, i passi, le regole di gioco non saranno più astrattismi lontani, disegnati sulla lavagna tattica del coach, o qualcosa da guardare in tv dal divano. Lo sport e lo spirito di squadra saranno entrati nella vita di questi piccoli atleti che per gioco, senza quasi accorgersene, apriranno le porte a uno stile di vita attivo e salutare. In cosa consiste l’allenamento? Il riscaldamento è quel periodo che occorre al corpo a rimettersi in forma, a rispondere agli stress che un allenamento specifico, una simulazione di partita o un incontro vero e proprio porta con sé. Senza riscaldamento, si rischia di farsi male. Muscoli freddi in campo non portano a canestro, ma

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salute

siamo tutt'orecchi per prevenire l'otite

ANNO PER ANNO tutte le categorie A partire dai 7 anni si inizia a palleggiare con il minibasket Scoiattoli 2008-2009 (7 anni), poi con gli Aquilotti 2006- 2007 (9-10 anni) e quindi con gli Esordienti 2005 (11 anni). Passati i 12 anni si passa al basket vero e proprio con le categorie Under 13, 14, 15, 16, 17, 19

acqua, aria condizionata, sbalzi di temperatura: Sono numerose le cause che portano alla patologia. Il dottor foresti spiega le possibili terapie

basket i giganti nascono da piccoli

quando cominciare, la durata dei corsi, l'allenamento: la passione per la pallacanestro va coltivata dai 7 anni socialità è una disciplina che rafforza carattere e spirito di gruppo fin dai primi passi sul parquet

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dritto dritto in panchina, nelle migliori delle ipotesi, da ortopedici e fisioterapisti, nella peggiore. Un buon allenamento a misura di squadra e di giocatore è quindi fondamentale. Motivazione e voglia di divertirsi insieme a tutti gli altri. Abbracciare il famoso spirito di squadra e cercare di mettere da parte gli individualismi. L’allenatore preparato conosce i suoi giocatori, le loro caratte-

università vita-salute san raffaele

Filosofia del cibo e del vino un master sui nostri valori Non c’è dubbio che il settore agro- Milano, in collaborazione con Banca alimentare abbia per il nostro Paese Intesa San Paolo e consorzio vitiviniun’importanza strategica sia per i pro- colo ISWA, è il primo master dedicato dotti di largo consumo sia per quelli interamente alla cultura del cibo e del diretti a una nicchia di mercato più ri- vino. Garantisce una formazione spestretta. Per rendersene conto è suffi- cialistica a completamento della laurea, ciente fare un salto a Palo Alto, capita- composta di didattica in aula e laborale tecnologica ed economica della Si- tori pratici. Il percorso di studio si conlicon Valley. Dove fino a pochi anni fa clude con uno stage obbligatorio nelle c’erano solo fast food e qualche pizze- aziende partner, per entrare realmenria, oggi a ogni angolo di strada trovia- te nel mercato del lavoro. mo locali fusion mediterranei, enoteche È un master innovativo perché finalbiologiche e caffetterie con una scelta di mente mette al centro una formazione espresso macchiato caldo e freddo da che consente di pensare, immaginare e far invidia al Caffè Florian. Accade an- raccontare il prodotto enogastronomicora troppo spesso, però, che il piatto co insieme al suo valore culturale, alla o il prodotto che il turista gusta in Ita- storia dei territori e dei produttori. Perlia appaia un miracolo della terra, qua- ciò ci sarà spazio per imparare tecniche si un dono di natura. Nell’immagina- efficaci di comunicazione con giornario internazionale prevale listi e pubblicitari di primo questa immagine dell’Itapiano, ma non solo. lian food e Italian wine, ben made in italy Attraverso la filosofia, la storia e la geografia del paesagpiù del sapiente, complesso gio e del territorio gli stue articolato saper fare che Il programma denti conosceranno i tersta alle loro spalle. Questa prevede anche ritori e i simboli con cui si consapevolezza poi servi- laboratori pratici rebbe anche a combattere per immaginare sono diffusi il cibo e il vino. il cosiddetto Italian sounCon l’approfondimento ding, cioè la diffusione di percorsi turistici delle tecniche industriali prodotti con nomi, simbo- e raccontare dell’agroalimentare, i modi li e marchi che fanno il ver- l'enogastronomia di produzione su piccola e so alle denominazioni itagrande scala. Ci saranno laliane, ma sono realizzati alboratori pratici per immatrove. Prodotti falsificati, dietro i quali ginare percorsi turistici e culturali. Letcerto non si trovano i sapori e la quali- teratura, arte, cinema, musica consentà degli originali italiani. tiranno di acquisire nuovi strumenti La comunicazione, la promozione, il per dare parola e diffusione al prodotturismo enogastronomico e il marke- to enogastronomico, fino ai luoghi in ting sono gli strumenti a disposizione cui vengono consumati nei nostri giordei produttori per occupare il merca- ni. Se il valore culturale del cibo e del to interno ed esterno senza temere le vino è così ampio, per farlo conoscere falsificazioni del made in Italy. Con un nel mondo serve una formazione alobiettivo condiviso: fare leva su un pa- trettanto ampia e robusta. trimonio tradizionale per narrarlo, rein- Grazie al supporto della Scuola di Forventarlo e rinnovarlo. A questo scopo mazione di Banca Intesa San Paolo, servono esperti capaci di coniugare pro- Marketing e commercio estero dei professionalità e conoscenza del prodot- dotti agroalimentari e del vino costituito. Manager della comunicazione e del scono gli altri moduli formativi. Questa marketing che diffondano l’idea che il è la base culturale del percorso didattiprodotto enogastronomico è il risulta- co del Master in Filosofia del Cibo e del to di un processo radicato nella storia Vino per la formazione di manager in dei nostri territori ma capace anche di valorizzazione e promozione del patriconiugare queste radici con l’innova- monio alimentare ed enogastronomico zione e la creatività. italiano. Le iscrizioni sono aperte fino Quello dell’Università San Raffaele di al 31 ottobre (www.unisr.it).

i docenti Enzo Bianchi, Eva Cantarella, Massimo Cacciari, Philippe Daverio, Paolo Fabbri, Antonio Gnoli, Franco La Cecla, Davide Oldani, Davide Paolini, Francesca Rigotti, Andrea Tagliapietra, Anna Maria Testa, Davide Riondino, Attilio Scienza, Italo Zannier, Massimo Donà (Direttore del Master), Gianni Moriani (Coordinatore del Master) e i docenti della Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts.

Save the date Scadenza iscrizione: 31 ottobre 2016 Costo: Euro 5 mila da versarsi in due rate. Grazie alla partnership con Banca Intesa gli studenti possono usufruire di un prestito d’onore Stage all’interno delle aziende partner incluso nel corso di studi Per info: Università Vita-Salute San Raffaele Segreteria Didattica Facoltà di Filosofia: 02/91751 547 – oppure: segreteria.master@ unisr.it

ristiche fisiche e le loro potenzialità nel breve e forse anche nel lungo periodo. Serve innanzitutto gradualità. Riscaldarsi e non strafare, iniziare gradualmente e, di settimana in settimana, potenziare gli esercizi. Per ottenere buoni risultati occorre allenarsi con costanza. Non saltare sessioni e riprendere da dove si era interrotto. I risultati a poco a poco arriveranno.

i fondamentali Per ottenere buoni risultati occorre allenarsi con costanza e seguire sempre le disposizioni impartite dal coach

esercitazioni DI BASE: ecco lo standard Quali esercizi e per quanto tempo? Come si allena una squadra di basket dilettantistica per poter partecipare al suo campionato di categoria? In totale occorrono 2/3 sessioni di allenamento a settimana, ciascuna da circa 120 minuti. Vediamo un esempio di piano di allenamento stilato dal coach: 15' Attivazione 20' Esercizi Fondamentali 20' Tiro 20' Attacco/Difesa 5' Pausa 30' Partita 10' Defaticamento

ria condizionata, sbalzi di temperatura in aereo, bagni in acque sporche o ricche di plancton: se le vacanze vi hanno lasciato come ricordo, oltre alla tintarella, una fastidiosa otite, ecco cosa si può fare. Media o esterna, l’otite può colpire grandi e piccoli. Diverse le causa: cambi di stagione e primi freddi favoriscono la comparsa della forma cosiddetta media, mentre bagni in mare o rimedi in piscina e una puli- Possono occorrere zia troppo aggressiva medicazioni rappresentano fatto- locali con gocce ri di rischio per quella esterna. Si manifesta auricolari inizialmente con un o una cura dolore intenso all’o- antibiotica recchio. Se trascurata può portare a una riduzione dell’udito. Il disturbo di origine infiammatoria è molto diffuso non solo in inverno, ma anche in estate e nei cambi di stagione. Più frequente in estate è la forma esterna, spesso favorita dal contatto con l’acqua, come quando si fa il bagno in piscina o in mare, e da un’eccessiva pulizia del condotto uditivo, mentre tipica del periodo freddo è quella media, legata spesso a sindromi parainfluenzali. Ma quali sono le terapie per ciascuna? Cosa si può fare per lenire il dolore? E cosa, invece, per risolvere l’infiammazione che sta alla base? Lo abbiamo chiesto al dottor Antonio Foresti, Responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria del Policlinico San Pietro. Dottor Foresti, cominciamo dall’otite esterna. «Nel periodo caldo dell’anno, le orecchie sono sottoposte a maggiore probabilità di ingresso d’acqua, per il maggior numero di docce, bagni in mare e in piscina, e la cute del condotto uditivo esterno (CUE), il canalino che va dal padiglione fino alla membrana del timpano, rimane a lungo umida, macerandosi e creando così condizioni più favorevoli per l’aggressione da parte di batteri e, quindi, infezioni. L’ingresso del CUE è difeso da piccoli peli e, poco più internamente, dal cerume. Alcune persone, però, ne producono scarsa quantità e si ritrovano quindi la cute più facilmente esposta agli agenti irritanti, mentre molte altre persone hanno un’abitudine igienica delle orecchie troppo scrupolosa. La cute del condotto, che può quindi diventare sede di microabrasioni da eccessiva toilette, diventa facilmente irritabile e produce inizialmente un senso di fastidio o prurito. Questo rappresenta il primo segno dell’infiammazione».

quanti rischi dal mare alla piscina I bagni in mare o in piscina aumentano le probabilità di ingresso dell'acqua nel condotto uditivo esterno, creando condizioni favorevoli per l'aggressione di batteri e per lo sviluppo di infezioni

gocce auricolari medicate, solitamente associazioni antibiotico-steroidee, eventualmente lavaggi sterili medicati. Spesso è necessario effettuare anche un trattamento antibiotico, che dovrà essere sufficientemente protratto, insieme ad antidolorifici adeguati. Contemporaneamente al trattamento farmacologico è da evitare ogni contatto dell’orecchio malato con acqua, di qualunque tipo, anche quella per lavarsi ». Passiamo all’otite media. Perché viene? Quali sono le cause? «L'otite media è la più nota, quella che viene spesso ai bambini piccoli, ed è associata alle malattie da raffreddamento, come raffreddore, influenza e così via. Con i primi freddi, con il cambio di stagione, le mucose nasali e faringee si raffreddano e danno più facilmente origine a infezioni prevalentemente da virus. Soprattutto nei bambini, queste malattie portano all'infiammazione dell'orecchio medio, anatomicamente in diretta comunicazione con il rinofaringe».

Otite media

attenzione a leggere i sintomi

Cause: cambi di stagione e primi freddi, sindromi parainfluenzali rimedi: terapia antibiotica e antinfiammatoria, lavaggi nasali salini, fumenti

L'otite si manifesta con un dolore intenso all'orecchio. I suoi sintomi vanno letti con rapidità e non va trascurata perché può portare a una riduzione dell'udito

Quali sono i sintomi? «Si manifesta con dolore acuto a un orecchio, a volte febbre, e riduzione uditiva dal lato interessato. Mentre l’adulto in genere ne parla prontamente al medico, che provvede con gli accertamenti e le cure necessarie per la guarigione, per il bambino piccolo è importante l'attenzione dei genitori in modo che possano riferire prima possibile al pediatra il sospetto di sordità persistente».

Otite esterna Cause: bagni in mare o in piscina e pulizia troppo aggressiva del condotto uditivo

Qual è la terapia corretta in questi casi? «La terapia è inizialmente antibiotica (specie se è presente febbre) e antinfiammatoriaì. Sono importanti i lavaggi nasali salini e i disinfettanti topici nasali, in particolare nei piccoli che non riescono ancora a pulirsi il naso con efficacia. Ottimi i fumenti con acqua e bicarbonato di sodio o sostanze emollienti che, se eseguiti con pazienza anche più volte al giorno, decongestionano le mucose nasali e dell'orecchio».

rimedi: medicazioni locali con gocce auricolari, evitare ogni contatto dell’orecchio malato con acqua

In cosa consiste la cura, sia per il dolore sia per l’infiammazione? «La terapia si basa su medicazioni locali con

i consigli degli esperti del gsd

Problemi di rinite? Ecco come affrontarli «Per rinite si intende una patologia acuta, che può diventare cronica, della mucosa nasale, che coinvolge tutta l’area rinofaringea. È molto comune e, come è noto a tutti, vi sono forme irritative, provocate ad esempio da sostanze che si possono può inalare, forme virali come un tradizionale raffreddore, o forme allergiche - più subdole - che talvolta vengono sotto diagnosticate e che ormai hanno assunto un’inciden- come immunizzare za piuttosto elevata nella po- Il professor Pigatto polazione». A fare chiarez- del Galeazzi di Milano: za su una patologia estrema- «La vaccino-terapia mente diffusa è il professor Paolo Pigatto, specialista in prima della primavera Dermatologia e allergologia è lo strumento all’IRCCS Istituto Ortopedi- più efficace» co Galeazzi. «Le cause principali - continua - si dividono in due grandi categorie: la prima, quella cronica, interessa solitamente l’ambiente domestico e quindi polveri (in particolar modo, gli acari o i peli degli animali), oppure quella stagionale classica che si manifesta nei periodi primaverili, dovute principalmente a graminacee e betulacee, prati verdi o alberi da fioritura precoce e nel pe-

riodo di fine estate (da metà agosto) per il quale l’ambrosia è diventata un’importante causa scatenante di allergie, che possono evolvere anche in asma. Nel nostro Dipartimento trattiamo patologie che interessano, maggiormente, le vie aeree superiori. Le vie inferiori e l’asma vengono trattate, per lo più, da uno specialista pneumologo. Le terapie sono sintomatiche, più frequenti e più comuni, e sono perfettamente funzionanti nelle forme stagionali: si utilizzano principalmente gli antistaminici, da assumere per via sistemica, per via orale o inalatoria (spray nasale) o corticosteroidi per via inalatoria (spray) o in associazione con l’antistaminico. La terapia viene scelta in base alla situazione e alla sintomatologia del paziente. Questo tipo di trattamento si può assumere solo in presenza dei sintomi per cui non ha senso utilizzarla in maniera preventiva». «Da questo punto di vista - conclude il professor Pigatto - un’efficace forma di prevenzione è rappresentata dalla vaccino-terapia meglio definita come immunoterapia specifica che consiste nell’iniezione, o assunzione per via orale, di piccole dosi dell’al-

il problema può iniziare in casa

lergene, somministrato prima della stagione e qualche volta anche contemporaneamente, e che ha una durata di 3-5 anni. La via di somministrazione via sublinguale ha, ormai, raggiunto livelli di efficacia paragonabili alla via iniettiva, che si esegue una volta ogni 15 giorni».

Sono due le cause principali. La cronica interessa l'ambiente domestico, quindi le polveri; la stagionale è dovuta a graminacee e betulacee, prati o alberi da fioritura

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6 sport & salute tuttosport

Giovedì 29 settembre 2016

in evidenza

fare sport nell'era digitale un'esperienza rivoluzionaria Dal 6 al 9 ottobre pisa ospita l'internet festival dedicato alle tecnologie che cambiano il mondo grande spazio anche alle soluzioni studiate per ciclismo, pallavolo, scherma, tennis e calcio ome eravamo senza Internet, come siamo oggi grazie alla rete, come saremo nel prossimo futuro. Questo viaggio nel tempo tiene unita l’edizione 2016 di Internet Festival, che per la sesta volta tornerà, dal 6 al 9 ottobre, a Pisa. “Tessuti digitali” è il tema, scelto come metafora del mondo virtuale e delle regole che lo circondano. La nuova edizione del festival esplorerà le forme di futuro seguendo le trame di un tessuto digitale sempre più pervasivo. Oggetti che diventano nodi, segnali che si trasformano in legami e che ridefiniscono l’economia, la tecnologia, l’arte, i media, l’educazione, persino l’identità personale: saranno loro il filo conduttore del festival.

anniversario da celebrare Il 2016 è l'anno della prima connessione italiana a Internet, avvenuta proprio a Pisa grazie ai ricercatori del Cnuce Cnr. Durante il festival si parlerà di come questa invenzione ha cambiato il mondo

Pionieri Il 2016 è l'anno della celebrazione dei 30 anni dalla prima connessione italiana a Internet, avvenuta proprio a Pisa grazie ai ricercatori del Cnuce Cnr. L'anniversario è stato celebrato lo scorso 29 aprile con l'Internet Day in tutta Italia e verrà ripreso durante il festival nell'evento “30 anni da 30 e lode: come Internet ci ha cambiato la vita e come ce la cambierà ancora”, al termine del quale verrà proiettato il documentario di Alice Tomassini e Riccardo Luna “Login. Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet”.

Ritorno al futuro L’edizione 2016 sarà una specie di ritorno al futuro, dove gli anni ’80 saranno il ponte verso il domani, il 2048, passando per l’oggi. Un viaggio itinerante scandito da oltre 200 eventi City track run in vari luoghi della Venerdì 7 alle 20 città. Quattro gior- è in programma ni di dibattiti, in- una gara di fondo: contri, workshop e laboratori che un'app monitorerà si aprono proprio le performance con un evento che dei partecipanti ha come protagonista la timeline in base sedici. Un “come eravamo” per raccontare il contesto politico, sociale, economico e tecnologico che ha permesso il decollo – appunto trenta anni fa - della rivoluzione digitale così come la conosciamo oggi, con sottofondo musicale e televisivo ad hoc.

Una corsa multimediale Tra i vari temi affrontati durante l’appuntamento di Pisa si parlerà di sport e delle conseguenze che l’avvento di prodotti innovativi ha significato per il settore, in particolare nel ciclismo, pallavolo, scherma, tennis e calcio. Saranno presenti aziende che producono tecnologia wearable o legate al settore del data science, oltre a ricercatori, giornalisti e sportivi. Ma il momento più divertente sarà senza dubbio la corsa notturna “City Track Run”, in programma venerdì 7 con parten-

parametri fisiologici sempre sotto controllo

l'inizio della storia oscurato da chernobyl

Si chiama WWS ed è un sistema indossabile completamente integrato per il monitoraggio continuo di parametri fisiologici in condizioni di movimento, prodotto dalla Smartex. È una comune maglietta la cui base è composta da materiali anallergici e antibatterici al fine di garantire un uso prolungato in totale sicurezza e igienicità. La maglia è sensorizzata per permettere all’utente il monitoraggio continuo di ECG, respiro e attività grazie all’integrazione di sensori tessili e accelerometri al fine di controllare lo stato di salute, il livello di preparazione atletica, la qualità del sonno. Il sistema indossabile WWS

Quest’anno l’Italia ha celebrato i 30 anni di collegamento a Internet, un anniversario che ha ricordato come il nostro paese sia stato pioniere in Europa. Era il 30 aprile del 1986 e il primo segnale partì dal Centro universitario per il calcolo elettronico del Cnr di Pisa (Cnuce) e arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania. La notizia fu oscurata dal disastro di Chernobyl avvenuto pochi giorni prima, ma fu l’inizio di una storia nuova e molto prima che Internet diventasse dominio di tutti.

za alle ore 20. Ogni team, composto da dieci atleti, dovrà certificare il passaggio su tutti i waypont segnalati. Vincerà chi lo farà nel minor tempo mentre un’app monitorerà in tempo reale la posizione dei partecipanti e proietterà le linee di corsa delle squadre su un maxischermo.

Evento unico Internet Festival si conferma, così, come il più importante evento nazionale sulla Rete e l’innovazione. Un’occasione unica per sperimentare connessioni e tracciare rotte in grado di disegnare nuove geografie e delineare spazi sempre più complessi da governare. Un lungo viaggio che da Pisa continua a esplorare il mondo delle tecnologie più innovative, delle nuove forme di comunicazione, della digitalizzazione e dei suoi effetti nei più svariati ambiti (dal food alla musica, dalla cultura ai conflitti internazionali, dal marketing alle imprese, dai big data alla Pubblica Amministrazione, fino al teatro e allo sport), senza dimenticare il tema dell’innovazione sociale, le giovani generazioni e l’ecosistema delle startup.

Spalle più sicure con la preparazione atletica

sintomi La lesione si manifesta con un dolore intenso che diminuisce rapidamente nel tempo

Le cause «Questa lesione, di solito - prosegue Taverna - avviene per una caduta sia in senso anteriore sia posteriore in cui, ad esempio, lo sportivo cerca di parare il colpo con in braccio iperesteso o flesso. È, quindi, molto comune negli sport dove è frequente la possibilità di caduta sia in avanti sia indietro con un’inerzia e un’energia cinetica molto forti (ciclismo, motociclismo, rugby, calcio). La lussazione acromion claveare è solo traumatica. Si manifesta con dolore, che può essere intenso nei primi momenti, e che va

a diminuire molto rapidamente nel tempo. Quello che più impressiona il paziente è la notevole deformità sottocutanea».

se questo viene effettuato tempestivamente, entro un mese dalla lussazione».

Quando intervenire I casi «Diverso è il discorso per le lussazioni di quar«Questo tipo di lussazione – chiarisce il dottor to e quinto grado – continua il responsabile Taverna - si classifica in cinque gradi: comin- dell’U.O. di Chirurgia della Spalla all’IRCCS cia a essere evidente a partire dal terzo, in cui Istituto Ortopedico Galeazzi - in cui la clavisi nota un distacco netto tra acromion e clavi- cola è estremamente distante dall’acromion cola. Per quanto riguarda la lussazione acro- anteriore e posteriore e può dare sintomi in mion claveare di primo e sequanto va a ledere le fibre dei condo grado, poco evidenti, il muscoli deltoide e trapezio. I trattamento è solo conservati- l'esperto muscoli si deformano per via vo, ossia con antinfiammato- Il dottor Taverna della lussazione. In questo ri, borsa del ghiaccio ed even- dell'IRCCS Istituto caso, l’intervento non ha solo tualmente fisioterapia riabi- Ortopedico Galeazzi: una indicazione estetica ma litativa. Il trattamento di una anche funzionale. Il recupero lussazione di terzo grado è «Esistono cinque livelli funzionale dopo qualche settimana è pressoché complemolto controverso in quan- di gravità, i due più alti to la deformità è evidente. Da richiedono l'intervento» to se non vi sono altre lesioni un punto di vista funzionale, associate. Esistono vari tipi di non ci sono grandi differenze tra il paziente intervento che si distinguono, soprattutto, in che viene trattato conservativamente e quel- base al tipo di lussazione (acuta o cronica). lo trattato chirurgicamente. È più frequente Se acuta, i capi articolari si possono ridurre che l’intervento chirurgico, in questo caso, con varie tecniche, anche artroscopiche, in venga maggiormente richiesto dal paziente cui si inseriscono placche in metallo con tipiù che altro per un problema estetico con ranti molto resistenti che riducono la lussauna buona percentuale di riuscita, ma solo zione. Se cronica, come nella ricostruzione

l dolore si può misurare? Indicatori e scale permettono una valutazione oggettiva e aiutano il medico a comprenderne il grado e il livello. Questo, però, è variabile nello stesso individuo ed è influenzato da situazioni e condizioni ambientali differenti. Con il termine anestesia, dal greco anaisthesìa che significa “mancanza della facoltà di sentire”, si indica generalmente l’abolizione o la diminuzione della percezione cosciente del dolore in un soggetto. È proprio a questo proposito che, nell’ambito della medicina e della chirurgia, si colloca la figura chiave dell’anestesista, a cui viene affidato l’importante compito di togliere sensibilità cosciente al paziente, per impedire di provare dolore durante una procedura chirurgica. «Questo è un compito con una finalità meravigliosa - spiega il dottor Paolo Grossi, responsabile dell’U.O. di Anestesia Loco-Regionale e Terapia del Dolore all’IRCCS Policlinico San Donato - Infatti, da Ippocrate in avanti, il primo compito del medico è sempre stato quello di eliminare il dolore nel paziente e, per ottenere questo, non basta solamente applicare determinate tecniche o somministrare specifici farmaci antidolore, ma seguirne il percorso, dalle cause allo sviluppo alle soluzioni, perché il dolore è ancora oggi un’entità da studiare e in parte ancora con aspetti sconosciuti». Dottor Grossi, oggi quali strumenti ha a disposizione un anestesista per misurare il grado di dolore di un paziente? «Attualmente, noi disponiamo di indicatori e scale che permettono una valutazione indiretta dal paziente. Ci aiutano a comprendere il grado o il livello di dolore, ma il primo problema è dato dal fatto che esso può essere variabile nello stesso individuo, in situazioni o condizioni ambientali differenti. Addirittura ci sono momenti in cui - non essendoci ancora una vera causa - è il paziente stesso a indurre e presentare sintomi come se fosse in atto un forte dolore. Basti pensare alla puntura di una vena per un prelievo di sangue: molti soggetti, sapendo di dover essere punti di lì a poco, avvertono già una forte emozione che precede la sensazione di dolore, determinando reazioni, come lo svenimento, dettate da uno stato di sofferenza che non sappiamo deputare a un centro cerebrale specifico, ma di cui vediamo le conseguenze da questi casi fino alla vera comparsa del dolore da intervento chirurgico. È qui, che interviene, per nostra buona sorte, quello strumento magico e meraviglioso che è l’anestesia, di cui non bisogna aver paura perché rappresenta la difesa contro la generazione del dolore». il ruolo del medico

«Non bisogna temere: il nostro compito ha una finalità meravigliosa, perseguita dai tempi di Ippocrate»

Si possono identificare diversi tipi di anestesia? «Certamente. Se ne possono distinguere differenti categorie in base al momento in cui vengono applicate e per le tecniche specifiche: la preventive analgesia (anestesia preventiva, ndr) che ha il compito di inibire determinati percorsi del dolore prima dell’intervento chirurgico e che viene praticata attraverso il blocco dei recettori e dei meccanismi di trasmissione del dolore, tramite la somministrazione di farmaci per via generale o per via locale; la classica anestesia loco-regionale che, dalla fine dell’800, ha assistito a una crescita esponenziale e che offre la possibilità all’anestesista di impedire la percezione del dolore attraverso un blocco farmacologico. Ciò permette di inibire la trasmissione al cervello di tutte quelle sensazioni che provengono dall’area che verrà sottoposta alla chirurgia e al dolore».

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lussazione acromion claveare

del legamento crociato del ginocchio, si possono utilizzare tendini che vengono prelevati dal paziente stesso, o dal cadavere o con legamenti sintetici. Questi interventi, comunque, presentano una percentuale di recidiva alta. Già con una radiografia standard in anteroposteriore si può fare diagnosi, mentre per una stadiazione ancora più accurata si può ricorrere alla radiografia con proiezione Zanca View, che permette una visione completa delle clavicole».

La prevenzione «Per quanto riguarda la prevenzione in generale - conclude il dottor Taverna - sarebbe ottimale mantenere un buon tono muscolare che protegga la parte articolare e scheletrica del trauma. Per alcuni sport specifici, è ideale imparare a cadere correttamente e quindi disporre di una buona preparazione atletica. È importante valutare bene se è una lesione isolata. Spesso, se il paziente rimane sintomatico, è perché ci possono essere lesioni associate come, ad esempio, una rottura della cuffia dei rotatori o un’instabilità del bicipite. In questi casi, l’indicazione chirurgica non sarebbe più solo estetica ma soprattutto funzionale».

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i consigli degli esperti del gsd

Come funziona esattamente questo tipo di anestesia? «Per effettuare questo blocco si inserisce con un ago, o con un piccolo catetere, un farmaco anestetico locale in vicinanza di una radice sensitiva o motoria nervosa; oppure viene raggiunto un obiettivo all’interno della colonna vertebrale, ovvero la zona midollare dove le radici nervose sono ancora contenute in una sacca detta sacco du-

Da 30 anni l'Italia è connessa a Internet

«La lussazione acromion claveare (AC) - spiega il dottor Ettore Taverna, responsabile dell’U.O. di Chirurgia della Spalla all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi - è la perdita dei normali rapporti articolari che si hanno tra la clavicola e l’acromion e che si collocano, da un punto di vista anatomico, al di sopra della gleno-omerale ovvero l’articolazione della spalla. Le lussazioni AC sono estremamente evidenti al paziente perché, trovandosi appena sotto la cute, la clavicola quando è lussata delinea una deformità molto netta».

Giovedì 29 settembre 2016

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potenti microcompresse

interventi chirurgici

Le ultime scoperte puntano sui farmaci

L'anestesia inibisce la trasmissione al cervello di tutte quelle sensazioni provenienti dall’area che viene sottoposta a un intervento chirurgico

L’ANESTESISTA UN ALLEATO CONTRO IL DOLORE Il dottor paolo grossi del policlinico san donato: «nelle nostre mani abbiamo uno strumento magico» rale. Se il farmaco viene inserito all’interno di questo sacco, si parla di anestesia subdurale o spinale, se altrimenti viene deposto intorno a questa struttura, quindi nello spazio peridurale, si parla di anestesia peridurale o epidurale. Per ottenere la massima precisione possibile per la localizzazione dei nervi, attualmente, ci avvaliamo dell’ausilio di uno strumento di imaging, l’ecografo, che ci consente di osservare e di controllare il tragitto e l’attraversamento dei tessuti con l’ago fino al raggiungimento dell’area di nostro interesse. Questo sistema ci permette, inoltre, di effettuare un doppio controllo, utilizzando nello stesso tempo un elettrostimolatore collegato all’ago. Così facendo, è possibile avere un riscontro del raggiungimento dell’obiettivo, semplicemente erogando una piccola carica elettrica in vicinanza del nervo prescelto, per ottenere dei movimenti involontari dei muscoli innervati, a riprova dell’esattezza di posizione, per poi essere certi di iniettare il farmaco nel punto esatto». Perché è importante il ruolo dell’anestesista? «Il compito dell’anestesista non è confinato alla sala operatoria ma è molto trasversale in un ospedale. La sua attività può già intercorrere a partire dall’arrivo di un paziente critico in pronto soccorso. Qui si possono già applicare i principi descritti in precedenza, in particolare per controllare maggiormente il dolore nella preparazione del paziente, nella fase più conosciuta e relativa alla gestione del paziente durante l’intervento chirurgico ma anche nel periodo di controllo dopo l’intervento. Mentre è noto che, in sede di operazione, le metodiche di cui disponiamo sono validissime. Spesso, queste diventano più scadenti nel ri-

sultato nel post operatorio: il paziente riferisce dolore nei giorni successivi, quando si muove, quando si siede e, in generale, quando compie le azioni più semplici. Quindi, lo scopo dell’anestesista perioperatorio (cioè che segue il paziente dall’ospedalizzazione alla dimissione) è proprio quello di intervenire sul dolore sin dagli esordi, ma anche di controllarne la percezione negli attimi che seguono l’intervento. Tutto ciò fa parte di un progetto chiamato ERAS, acronimo di Enhanced Recovery After Surgery (Accelerato recupero dopo l’intervento, ndr), diffuso attualmente in moltissime realtà ospedaliere dove l’assenza di dolore, la nutrizione e la mobilizzazione anticipata del paziente, permettono una guarigione migliore».

Il campo dell’anestesia è in continua evoluzione. Non tanto per le tipologie di farmaci che vengono utilizzati ma per la loro somministrazioni e le tempistiche. Le novità passano attraverso sistemi che producono costantemente uno stato di analgesia, per via endovenosa, peridurale o perinervosa. Questi coinvolgono il paziente che può autosomministrarsi i farmaci con appositi sistemi, sempre sotto il controllo e la supervisione del medico di riferimento o del personale infermieristico. In questo modo, c’è una soluzione rapidissima del dolore perché, alla sua comparsa, la risposta farmacologica è immediata. Questo impedisce una cascata degli eventi, innescati dall’aumento del dolore, al quale non viene data risposta immediata.

L’innovazione più recente La novità assoluta di quest’anno – come sottolineato dal dottor Paolo Grossi, Responsabile dell’U.O. di Anestesia Loco-Regionale e Terapia del Dolore IRCCS Policlinico San Donato - è rappresentata da un sistema di autosomministrazione per bocca di un farmaco molto potente, il Sufentanil in microcompresse, che ha la capacità in pochissimi secondi di arrivare alla soluzione del dolore. L’erogatore, totalmente automatizzato, viene attivato dal papercezioni ziente ma concede Sono allo studio la compressa solo soluzioni mirate nei tempi impostati e registra tutte le ria quantificare chieste e le sommile sensazioni nistrazioni. Questo provate sistema, utilizzabile in moltissime chidal paziente rurgie, rappresenterà una chiave di volta eccezionale per il post operatorio. Rimangono, poi, i sistemi di infusione endovenosa o perinervosa a lunga durata. In questo caso, è una somministrazione di farmaci antidolore con una pompa a rilascio programmato, quindi relativamente semplice, da applicare per via venosa o epidurale, per consentire un buon controllo di base del dolore. Nel futuro Oltre all’aspetto tecnico (quello dei farmaci e dei sistemi), sono allo studio strumenti che permetteranno un miglioramento della conoscenza della quantità di dolore percepito che, comunque, rimane una entità molto personale e differente da uomo a donna e in ogni individuo, sia come capacità percettiva sia come capacità di tolleranza. Questo rimane un grande campo ancora tutto da esplorare.



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