Motosprint #24

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IL CASO Caduta e fischi per Simoncelli. La Spagna è contro di lui

24 16/22 giugno 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1627

2.50

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PT CONT. 5,00 Euro - F 5,00 Euro - M 4,70 Euro

Euro (Italy only)

Ragazzo IMPARA!

MOTOGP BARCELLONA Lorenzo voleva la sfida con Rossi. L’ha avuta E voleva batterlo all’ultimo giro. Non c’è riuscito Rossi è ancora il più forte nel corpo a corpo SUPERBIKE A Misano la sfida tra Haga e Spies che vale il mondiale


SommariO 24.2009 ]LA POSTA A tu per tu con Stefano Saragoni In officina con Massimo Clarke

]PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

]IN PISTA

MotoGP GP Catalunya, commenti, pagelle, foto dai nostri inviati a Montmelo Vinci con il Team Fiat Yamaha GP Catalunya 250 GP Catalunya 125 Superbike Guida al San Marino e pronostico TotoSBK, le schede per San Marino e Europa Velocità Coppa FMI e Trofeo Moriwaki

]FUORISTRADA

Cross Perché tanti incidenti in MX1? Varie GP Finlandia enduro Le ultime sulla Dakar GP Bulgaria cross MX3; Italiano Hard trial; GP Danimarca speedway

Sportitalia I campionati regionali 4 10

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]SU STRADA

Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Caporedattore ROBERTO RONCHI 051.6227.230

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Attualità I prototipi Ducati e CR&S 88 Prova novità Harley Davidson Sportser Iron 883 92 Garelli Flexi 96 Motolandia Epoca, turismo, viaggi 98 Made in Abbigliamento e accessori 100

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]MERCATINO Compravendita di moto e accessori

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Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

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]GP GUIDA

]RUBRICHE Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo

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di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Riflessioni sul Mugello Prezzo dei biglietti e altri spunti

MUGELLO 2009: bellissime gare, tanta passione, tanta acqua presa fra andata al circuito, gare e, soprattutto, rientro a Roma. Ma... devo purtroppo e far notare che il biglietto di tribuna, nonostante la crisi perdurante, è passato dai 145 euro del 2008 ai 165 di oggi, ai quali vanno aggiunti circa 10 euro di diritti di prevendita che sono più cari se si compra il biglietto on line (dove non posso scegliere il posto) rispetto all’acquisto fatto presso le rivendite ufficiali (dove non solo si paga meno, ma è anche possibile scegliersi il posto) quando la logica vorrebbe il contrario... Ciliegina sulla torta, 2,50 euro di sovrapprezzo per poter stampare il biglietto sulla stampante di casa! Inoltre quest’anno i maxischermo posizionati lungo il percorso erano più piccoli e soprattutto posizionati in maniera tale che chi ha avuto la sfortuna di sedere verso una delle estremità della tribuna (la Poggio Secco nel caso specifico) non vede quasi nulla. Fra viaggio, benzina, autostrada, un paio di panini e biglietti per due (io e mio figlio) la trasferta sfiora i 500 euro con la passione che cerca ancora

in Breve DITEMI CHI È QUELLA MERAVIGLIOSA CREATURA... Sul n. 22 nelle pagine del “Pit Walk” c’è una meravigliosa creatura che fa da ragazza ombrello per la Kawasaki. Come faccio a contattarla? Mi piacerebbe conoscerla, anche se credo sia impossibile. Antonio

(senza riuscirci troppo, in verità) di giustificare tali prezzi, ma credo che non si possa tirare troppo la corda, altrimenti prima o poi si spezzerà. Alessandro Iacono Roma

SONO stato al Mugello per il GP Italia, come di consueto, e sono tornato deluso e amareggiato. Così ho deciso di scrivervi per far sì che il mio pensiero sia ascoltato e condiviso. Spero di non essere stato troppo “cattivo” e di non aver scritto cose inesatte, preso dal nervosismo, visto che la ferita è ancora fresca... Vado al Mugello con gli amici da sette anni a questa parte. E sono amareggiato per come è gestito questo evento, che fino a pochi anni fa era considerato l’evento dell’anno. Già lo scorso anno avevo notato che l’ambiente non era più quello di un tempo e che forse si stava esagerando un po’. Gli organizzatori forse non sanno che un semplice motore di motosega “smarmittato”, da loro giudicato di una pericolosità e di un disturbo inauditi, per qualcuno può essere un buon motivo per

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SUL PRATO CON IL CAMPER SEGUIRE UN GRAN PREMIO DALLA VERANDA DEL PROPRIO CAMPER È POSSIBILE SOLO AL MUGELLO... IL CIRCUITO TOSCANO È UNO DEI PIÙ SPETTACOLARI AL MONDO. PERÒ IL PREZZO DEL BIGLIETTO PER IL GP ITALIA È BELLO SALATO.

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Temo anch’io non sia facile... Però posso darti un piccolo indizio. Non era al Mugello con la Kawasaki, ma per la Monster. COSÌ MONZA SAREBBE PERICOLOSA. E KYALAMI? Mi sento di fare un appunto a favore della prima variante di Monza: dite che è pericolosa ma come la mettiamo con la curva di Kyalami dove Regis Laconi ha rischiato la vita? Mattia Monza

Pensi davvero che un incidente in un circuito faccia diventare sicuri tutti gli altri? ALLA RICERCA DEL SITO DI BEN SPIES Potete dirmi qual è il sito ufficiale di Ben Spies? Ketty

Semplice: www.benspies.com NON CAPISCO DI COSA SI LAMENTA TARDOZZI Dopo il round americano del Mondiale Superbike mi è rimasto un dubbio: pensavo alle lamentele di Davide Tardozzi sulla velocità di punta delle Ducati. Nel momento in cui parlava aveva un pilota in seconda posizione e l’altro, infortunato, che passava in rettilineo con 2 o 3 km di velocità in meno dei più veloci. Se non basta... nulla vieta alla Ducati di aggiungere un paio di cilindri riducendo però la cilindrata... Matteo Rimini


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socializzare e divertirsi. Ma andiamo con ordine… Mi sembra doveroso fare riferimento subito al prezzo dei biglietti, che è doppio rispetto a quello degli altri appuntamenti europei. Nello specifico, qui si pagano 160 euro per stare seduti per terra e 70 euro per posteggiare un camper in un piazzale “abbandonato”, privo di servizi quale allacciamenti dell’acqua o della corrente elettrica. E qualcuno di voi ha avuto il coraggio di dire che non sono neanche tanti, considerato il posto che occupa. Ma lo sapete che in tutti i circuiti d’Europa i camper entrano gratis? Quest’anno all’ingresso ci siamo visti sequestrare oltre la metà della birra che ci eravamo portati, un semplice martello e, ciliegina sulla torta, delle trombe da stadio! Tralascio i particolari legati al numero e allo stato dei bagni e delle docce a disposizione degli spettatori (che spesso ci mettono del loro per rendere ancor più difficile e disgustosa questa esperienza...) e il fatto che a disposizione degli utenti di tutto il parcheggio della Casanova-Savelli, che ad occhio e croce conterà un centinaio di camper, esiste un unico e misero rubinetto dell’acqua adatto al lavaggio di piatti pentole ecc… Questo non è il Mugello che ho avuto la fortuna di conoscere io, questo è semplicemente un evento sul quale qualcuno specula e vuole costruire la propria fortuna sulle spalle di persone accomunate da un unico grande credo, quello della vera, pura e genuina passione per le moto. Le cose che hanno preso questa piega sono sempre durate poco, perché facendo un rapido conto, con la stessa cifra si va un week end in qualsiasi (o quasi!) altro GP in Europa, dove si trovano servizi, organizzazioni e strutture molto più avanti rispetto alle nostre. Quindi il Mugello faccia attenzione, perché

Non ci posso credere: Bautista che si lamenta di Simoncelli! È ora di finirla con ‘sta storia. Gli spagnoli sono super protetti dalla Dorna. E piangono... Edoardo

così si rischia di distruggere un patrimonio che che abbiamo contribuito a rendere così bello, affascinante e famoso. E quindi è anche un po’ nostro. Riccardo Bernabini Alfero (FC)

IL PREZZO dei biglietti è argomento sul quale ci battiamo da tempo. In verità senza grossi risultati... perché pur avendo realizzato più di un’inchiesta sull’argomento e pubblicato tabelle che evidenziano la disparità tra l’Italia e gli altri Paesi europei, ma anche tra il motociclismo ed altri eventi sportivi e non (vedi concerti), non siamo riusciti a sensibilizzare gli organizzatori, che anche quest’anno hanno praticato un piccolo ritocco verso l’alto. I biglietti di MotoGP e Superbike costano (molto) cari, inutile girarci intorno. E in tempo di crisi economica questo non invoglia certo a passare la domenica su un prato o in tribuna. Ma se nessuno ritiene che pratica prezzi più abbordabili si tradurrebbe in un aumento del pubblico... un motivo ci sarà. D’altronde l’Italia ospita due GP e tre round del Mondiale SBK. Segno che l’interesse ad averli, da parte dei circuiti, non manca... Sarei felice di ospitare, sull’ar-

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Amate le curve? Non tagliatele! PAZZI del Bracco significa pazzi d’amore per il Passo del Bracco. Per questo ci sentiamo di fare un appello a tutti i motociclisti… Non siamo certo quelli che qualcuno dipinge ma, siamo sinceri, alcuni motociclisti dimenticano che il nostro amato Passo non è a nostro uso esclusivo, né tantomeno una pista. È una “semplice” Strada Provinciale con tutto quello che ne deriva: circolazione a doppio senso di marcia. Quella riga bianca al centro della strada non è un ornamento, è la linea che divide i due sensi di marcia! E poi ci sono centri abitati, limiti di velocità, incroci con strade secondarie e, altri utenti: pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti, camperisti, camionisti… Purtroppo c’è qualche motociclista che questo non lo ha ancora capito o finge di ignorarlo… Per colpa di pochi elementi stiamo vivendo uno dei peggiori periodi che si ricordino lungo la “nostra” amata strada e, non potendo dirlo ad uno ad uno, ci proviamo con questa lettera. Se per caso non ve ne siete accorti, il Bracco ha dei residenti: avete presente la gente che vive nelle case lungo la strada? Mettiamoci per un momento nei loro panni... Quella che per noi è “musica” per loro è solo un rumore, alle volte assordante... E poi perché rischiare di far finire in tragedia quello che potrebbe essere un allegro fine settimana? Il Passo del Bracco si snoda attraverso due province italiane (Genova e La Spezia). Perciò non si può guidare all’inglese... La bellezza del Passo del Bracco, per i motociclisti, sono le sue curve. Perché allora tagliarle? Se le curve non ti piacciono, scegli un’altra strada! Per noi motociclisti Il Bracco è una delle più belle strade che l’uomo abbia tracciato, sulla quale abbiamo la fortuna di poter guidare. Vi chiediamo solo un po’ di educazione e rispetto per il prossimo. Altrimenti potete pure rimanere a casa. “Pazzi del Bracco”

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gomento, le considerazioni di chi gestisce gli impianti ed organizza gli eventi motociclistici con validità mondiale. Queste pagine sono a disposizione... Passando alle proteste di Riccardo... Ritengo che un Gran Premio sia un evento sportivo, e vada vissuto come tale. Non ho mai avuto simpatia per i motori da motosega e ho apprezzato le iniziative prese dal Mugello per far sì che chi vuole vivere serenamente una domenica di sport possa farlo, senza vedersi prevaricato da chi ha preso possesso del Mugello prima di lui e ne ha fatto sua proprietà. Iniziative efficaci, visto che non riceviamo più segnalazioni in questo senso. Ho scritto io che non ritengo caro il biglietto di ingresso camper. Aggiungo che non ho mai visto in nessun altro circuito europeo i camper parcheggiati negli spazi destinati al pubblico. E mi piacerebbe che anche il Mugello allestisse un campeggio esterno, aprendo e chiudendo le porte del circuito ogni giorno, dando la possibilità anche a chi vuole assistere alle sole prove di farlo.

SOSPETTI VISTO ROSSI CON IL MONOGOMMA? VISTO che siete l’unico giornale a trattare l’argomento in maniera più approfondita, mi chiedo perché non vi viene in mente di indagare su chi fino a ieri aveva gomme fatte apposta e chi no. Questo perché negli anni passati si è visto un pilota uscire per errore, rientrare centoventesimo ed in mezzo giro fare centoventi sorpassi e tornare in testa. Ora, chiunque si intenda un pochino di corse stenta a credere che a quei livelli qualcuno possa infliggere distacchi così mortificanti ad un altro pilota. Ora finalmente il suddetto pilota, avendo pur sempre la miglior moto ed il miglior team, stenta a vincere e accusa le gomme. Ma come? Non dava un secondo a tutti? La verità è nell’aria, ma ciò che è più importante è che con la monogomma la MotoGP è tornata guardabile. Quanto a Motosprint: avevo smesso di comprarvi in quanto troppo di parte e poco in cerca di notizie. Cavalcare la gallina dalle uova d’oro magari vi ha arricchi-

Punito perché? SEGUO il Motomondiale da quando correvano piloti del calibro di Pasolini, Agostini, Saarinen, e le gare sono sempre state combattute spalla spalla ma nessuno ha mai detto niente fino all’arrivo delle squadre spagnole (o forse devo dire della Dorna?) Va bene la sicurezza e perfino molte altre cose di dubbio gusto (vedi Moto2) ma che un pilota venga punito perché ha fatto un sorpasso con le palle non mi va. Ci sono stati episodi forse peggiori e forse più pericolosi ma non è mai successo niente. Nessuno ha mai avuto da ridire. Mi viene un dubbio: non è che l’anno scorso Simoncelli non abbia fatto vincere il mondiale a qualche pilota spagnolo? Per favore non facciamo diventare il motociclismo come la F.1, dove non si possono fare sorpassi con il “pelo” (è proibito e poi si lamentano che nessuno ci prova...). La moto è per uomini veri e i campioni sono lì per portare a casa la vittoria. Mi chiedo: e se quella manovra l’avesse fatta Rossi? Duilio

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IO LA PENSO COSÌ VALENTINO, ASCOLTAMI!

EX “UOMO MICHELIN” PER ANNI ROSSI HA INDICATO LO SVILUPPO DELLE GOMME MICHELIN. PERCHÉ I TECNICI TROVAVANO CHE NESSUNO SAPESSE GUIDARLI COME LUI.

to in senso economico ma di ha fatto perdere di vista la missione del giornalista. Mantenersi equidistanti non è da tutti, anzi forse non è per nessuno di questa terra, ma un pochino di obiettività non guasterebbe. Mica tutti tifano Rossi e hanno il prosciutto sugli occhi... Andate a vedere cosa è il C3M e chiedete a qualche uomo Michelin per chi e cosa lo adoperavano! Massimiliano Ciuffatelli

CHIUNQUE si intenda un pochino di corse... ha realizzato che non hai simpatia per Rossi. Niente di male. Il C3M è la tecnologia studiata da Michelin (utilizzata prima in Superbike e poi in MotoGP) che consente di realizzare in breve lasso di tempo pneumatici caratterizzati da più mescole posate sullo stesso battistrada. Questa tecnologia, applicata alle competizioni, permetteva alla Michelin di realizzare le gomme per la gara sulla base delle indicazioni raccolte in pista nelle prove del venerdì. Quelle gomme non erano esclusiva di Rossi. Attualmente, Michelin utilizza il C3M sulle gomme stradali Power One posteriori (in mescola A, B, C) e sulle slick 16,5 posteriori (sempre in mescola A, B, C) acquistabili da tutti gli appassionati della pista.

CARO Valentino, ti parlo come se ti avessi di fronte, come si parla ad un amico, perché tu sei amico di tutti i motociclisti. Ogni tua vittoria ci riempie di orgoglio perché rappresenti l’Italia motociclistica (e non solo) al più alto livello. Non c’è nessuno che ti eguaglia in talento e carisma, hai vinto tutto quello che si poteva vincere o quasi... Ti manca solo di vincere con colori totalmente Italiani, guidando una Ducati. Renderesti grande merito a questa moto apprezzata in tutto il mondo e lei renderebbe un grande tributo a te. La domenica il tifo si divide fra chi inneggia te e chi per passione del lavoro italiano tifa Ducati. Sì caro Valentino, se parlo con i miei amici tifosi gridano Forza Ducati, perché tifano la piccola Casa di Borgo Panigale e non tanto chi la guida la loro moto. Nel 2007 il titolo mondiale è stato vinto dalla Ducati e Stoner se lo è portato in Australia ma con te rimarrebbe in Italia e sarebbe la massima espressione della vittoria: pilota italiano su moto italiana. Valentino, regalaci il sogno che tutti aspettiamo, regalaci una Ducati con il numero 46, uniresti la penisola in lungo e in largo, e dalle tribune e dai parti si sentirebbe un solo grido: Forza Vale! Piero Specchia


In officinA

di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it

Tanti cavalli poca velocità SONO un possessore di una Kawasaki ZX-9R del 1999. Osservando i rilevamenti strumentali, ho notato che negli ultimi dieci anni le potenze delle moto sportive sono regolarmente cresciute. Le attuali 1000 hanno anche 40 cavalli in più rispetto alla mia Ninja. Nonostante ciò ho notato che le velocità massime non sono aumentate molto. Parlando di accelerazione capisco che sia difficile migliorare molto le prestazioni a causa della tendenza delle sportive moderne ad impennarsi, però notavo con curiosità che anche il tempo di uscita sui 1000 metri è rimasto intorno ai 19 secondi, con differenze irrisorie sulle velocità di uscita. Mi sembra di capire che, nonostante gli incrementi prestazionali al banco, i motori siano come “rallentati”. Colpa delle normative anti inquinamento che i costruttori devono rispettare? Potrebbe chiarirmi meglio le idee? Fabrizio Solinas

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Motori più potenti, prestazioni in stallo LA SUA LETTERA solleva degli interrogativi interessanti. In effetti, se ci si dovesse basare esclusivamente sulla potenza massima dichiarata dai costruttori, con tutta probabilità a molti appassionati potrebbe apparire lecito attendersi qualcosina in più, in termini di velocità di punta e di accelerazione. Occorre però dire che la prima è limitata volutamente e che, per quanto riguarda i tempi di accelerazione, entrano in gioco anche le caratteristiche delle gomme. Sui 1000 metri, però, come lei giustamente osserva, esse non dovrebbero avere una influenza particolarmente rile-

vante. Assai più importante appare, su tale distanza, l’importanza della resistenza all’avanzamento di natura aerodinamica. Nelle considerazioni che si possono fare, alcune spiccano subito all’occhio. Tanto per cominciare, una cosa è la potenza di punta e un’altra è l’andamento della curva di erogazione. In secondo luogo, a un aumento di X% della potenza massima non corrisponde una proporzionale diminuzione (cioè essa pure di X%, più o meno) dei tempi di accelerazione. Se per passare da 12 a 11 secondi sui 400 metri con partenza da fermo occorre un incretenza di X cavalli, mento di potenza sulla stessa moto perr scendere dii un altro secondo (ossia e per passare da 11 a 10 se-condi) occorrerà un au-ai mento assai maggiore.

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cavallo Vecchia unità di misura della potenza dei motori. secondo le norme ufficiali (SI) dovrebbe essere il chilowatt. 1 kW = 1,36 CV. UN PO’ VECCHIOTTA MA ANCORA VELOCE LA NINJA ZX-9R (SOTTO), OLTRE CHE PER LA STABILITÀ DELL’AVANTRENO, ERA FAMOSA PER LE ECCELLENTI PRESTAZIONI DEL SUO QUATTRO CILINDRI.


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LaMappatura Memorizzazione nella centralina dei parametri di accensione e/o di iniezione in rapporto alle condizioni di funzionamento del motore.

E un incremento di 10 cavalli darà risultati ben diversi, in termini di prestazioni, a seconda che la potenza di partenza sia di 100 o di 160 CV. Le moto moderne sono in grado di fornire prestazioni straordinarie, ma ogni ulteriore aumento di potenza, anche se apparentemente notevole, le migliora di poco. Proprio perché sono così elevate, per ottenere un piccolo incremento in termini di accelerazione, di cavalli in più ne servono tanti. Ciò premesso, la sua impressione in merito al fatto che i motori moderni sono in una certa misura “soffocati” a causa della necessità di rispettare norme anti inquinamento, oggi assai severe, è condivisa da molti per quanto riguarda le auto. In questo settore pare proprio che un determinato numero di cavalli di oggi non siano come lo stesso numero di cavalli degli anni ottanta, per quanto riguarda le prestazioni e il “carattere” dell’erogazione, a parità (o quasi) di cilindrata. Il fatto stesso che oggi sia sufficiente sostituire la centralina o modificarne la MAPPATURA per ottenere sensibili miglioramenti prestazionali, la dice lunga su questo punto. In campo moto non è improbabile che considerazioni di questo genere possano avere una qualche validità, sia pure in maniera assai meno accentuata. Rimane il fatto che le 1000 forniscono prestazioni impressionanti e che guidandole è ben difficile pensare a una erogazione resa in una qualche maniera “ovattata” dall’esigenza di rientrare nei limialla legti di emissione stabiliti dalla ge. Eppure, se per andare in pista si elimina il catalizzatore, si “lirbera” lo scarico e si intera viene sulla centralina, la differenza si avverte netta-mente!

Scarico a lunghezza variabile. Perché no? ORMAI molti costruttori stanno utilizzando condotti d’aspirazione a lunghezza variabile. Come mai ancora nessuno ha pensato a qualcosa di analogo per lo scarico? Ovviamente intendo condotti a lunghezza variabile diversi dalle valvole tipo ex-up. Fabio Avossa Napoli

A QUALCOSA del genere hanno pensato già diversi anni fa. E sistemi di scarico a geometria variabile vengono tuttora impiegati (o almeno lo erano fino a pochi anni fa), su alcuni motori a due tempi. Si tratta di quelli destinati a certe gare di motonautica. Il pilota, in questo caso, agisce mediante un pedale sulla lunghezza dello scarico con MARMITTA A ESPANSIONE. La cosa è possibile per via dell’andamento rettilineo dello scarico stesso (eccezion fatta per il primissimo tratto). Non ci sono infatti problemi di spazio. Sulle moto, invece, la situazione è diversa, in particolare sotto quest’ultimo aspetto. Sono stati ipotizzati, di quando in quando, degli scarichi con lunghezza variabile e ci sono state anche alcune realizzazioni artigianali, non uscite dallo stadio di prototipo. Siccome alla base di questa soluzione c’è la possibilità di variare il tempo impiegato dall’onda di pressione per arrivare dal motore al controcono e viceversa, qualcuno ha pensato bene di intervenire cambiando la velocità dell’onda stessa, senza modificare le dimensioni e/o la geometria del sistema di scarico. La cosa è possibile senza soverchie difficoltà (almeno entro certi limiti) in quanto le onde di pressione viaggiano in seno alla massa gassosa con la velocità del suono e quest’ultima è influenzata dalla temperatura. Un sistema che ha dato risultati interessanti, ma che poi non mi risulta sia stato impiegato diffusamente, era destinato alle moto da competizione e prevedeva una iniezione di acqua, debitamente nebulizzata e sotto adeguata pressione, nel sistema di scarico, al fine di abbassare la temperatura dei gas e quindi di diminuire la velocità delle onde. È interessante osservare che da anni si fa spesso ricorso a qualcosa del genere per aumentare l’allungo; dopo il regime di potenza massima si riduce l’anticipo di accensione in modo da fare creSULLE F4 SPECIALI TRA LE MV AGUSTA F4, SOLO LE VERSIONI CC E TAMBURINI MONTANO I CORNETTI D’ASPIRAZIONE A LUNGHEZZA VARIABILE.

Marmitta aespansione Viene impiegata nei motori a due tempi di altissime prestazioni, per i quali è fondamentale, in quanto assicura uno sfruttamento ottimale delle onde di pressione. È costituita da un cono divergente e da uno convergente (“controcono”) più uno “spillo” terminale.

scere la temperatura dei gas combusti e quindi di aumentare la velocità del suono al loro interno. L’effetto è come ovvio analogo a quello che si avrebbe riducendo la lunghezza del sistema di scarico e quindi il percorso (andata/ritorno) delle onde e “accordando” dunque il sistema stesso per un regime di rotazione più elevato. I motori a quattro tempi monocilindrici non sono gli unici che potrebbero giovarsi di un sistema di scarico a geometria variabile, ma sono i soli per i quali la cosa sembra fattibile nella pratica, sia per ragioni di semplicità che per motivi di ingombro; per gli altri la cosa appare assai più difficile da realizzare. Tra l’altro, occorre tenere presente che nei motori frazionati i tubi provenienti dai vari cilindri non rimangono separati ma si uniscono, al fine di sfruttare al meglio il “gioco” delle onde. Dunque, a parte la complessità e l’ingombro, occorre anche vedere se il gioco vale la candela. E in effetti, la situazione per i quattro tempi appare ben diversa da quella che si ha nel caso dei motori a due tempi, per i quali il sistema di scarico è di importanza addirittura vitale ai fini delle prestazioni. Per i 4T ha una importanza assai superiore il sistema di aspirazione. E infatti in campo automobilistico quest’ultimo è in molti casi del tipo a geometria variabile, il che consente di “riempire” la parte centrale della curva di erogazione senza rinunciare a nulla in termini di potenza massima. I risultati sono dunque in buona misura analoghi a quelli che si possono ottenere impiegando un sistema di distribuzione a fasatura variabile. Pure sulle moto sono apparsi i cornetti di aspirazione di lunghezza variabile e non è fuori luogo ipotizzare una loro maggiore diffusione nei prossimi anni. Quanto agli scarichi, che oltre a dovere abbattere le emissioni acustiche devono anche provvedere a un post trattamento dei gas di scarico al fine di abbattere le emissioni nocive (cosa che fanno utilizzando un catalizzatore), la cosa appare meno fattibile, pure nel caso dei monocilindrici, e soprattutto meno giustificata. Insomma, non sembra che ne valga la pena. Anche se all’interno dello “scatolone” che in alcune moto moderne è posto al di sotto del carter motore, qualcosa del genere potrebbe essere fatta senza soverchi problemi, dal punto di vista puramente meccanico.

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PaddocK

a cura di Lucia Voltan

in Breve CROSS EMX-2 JUNIOR I VINCITORI Un lituano (Davis Ivanovs) e un estone (Rannar Uusna) sono i vincitori della prova del cross EMX-2 junior che si è corsa a Turi (Estonia).

Trial, sfida al GP Italia IL GP ITALIA, tappa numero otto del mondiale trial, si terrà il 20 (l’europeo) e 21 giugno a Barzio (LC) in Valsassina. La classifica provvisoria del Mondiale vede al comando il campione in carica, lo spagnolo Toni Bou (sopra): con 6 successi consecutivi ha 19 punti di vantaggio sul connazionale Adam Raga (Gas Gas), vincitore della manche inaugurale. Tra i candidati al successo in Italia non si possono escludere Fujinami, Lampkin, Cabestany, e Fajardo. A Barzio, ci sarà occasione di vedere, per la prima volta quest’anno, piloti italiani al via della massima categoria: Daniele Maurino e Fabio Lenzi. Nella categoria Junior, Matteo Grattarola, terzo in

Ducati USA A DIECI ANNI DALLA SUA PRIMA VITTORIA, LARRY PEGRAM SI È RIPETUTO: IL PILOTA DELLA DUCATI HA VINTO GARA 2 DELLA SUPERBIKE AMA, CORSA A ELKHART LAKE, IN WISCONSIN. PEGRAM HA PRECEDUTO MAT MLADIN, VINCITORE DI GARA 1, DAVANTI A MICHAEL LAVERTY (SUZUKI).

GIOVANI ITALIANI NEL CROSS EUROPEO UN SECONDO POSTO PER NICOLA RECCHIA (NONO NELLA SECONDA) LUCA MORONI QUARTO E SESTO, SAMUELE BERNARDINI SESTO E QUARTO: SONO QUESTI I MIGLIORI RISULTATI OTTENUTI DAI PILOTI ITALIANI NELLA QUARTA PROVA DEL CROSS EUROPEO EMX85, CHE SI È DISPUTATA A TURI (ESTONIA). HANNO VINTO DUE OLANDESI, MICHA BOY DE WAAL E LARS VAN BERKEL.

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classifica, tenterà di assicurarsi la prima vittoria. Ambizioni di podio anche per i giovanissimi della Youth, capitanati da Luca Cotone. Al sabato si correrà una gara valida come seconda prova del campionato europeo, e qui i “nostri” potranno sicuramente far bella figura: soprattutto Grattarola, che punta alla vittoria, dopo il secondo posto in Portogallo. Il biglietto costa solo 5 euro per entrambi i giorni, con diritto di utilizzare le navette per raggiungere i gruppi di zone. Si potrà anche circolare in moto (da trial) sul percorso, acquistando un pass. Maggiori info: www.mototrial.it, www.phototrial.it.

CEV A JEREZ

MOTO2 SETTIMA IN SPAGNA PRIMA gara in Spagna per la Moto2, la nuova categoria che diventerà mondiale dal prossimo anno. A Jerez, nella seconda prova della stagione, Daniel Rivas con la Moto2 del Team Blusens BQR si è piazzato settimo. Con questa squadra, Roberto Rolfo aveva effettuato un test e potrebbe prendere il via nella prossima prova, quella del 12 luglio a Valencia. La Moto2 ha corso nella categoria Extreme (cilindrata fino a 1000), vinta da Ivan Silva. Maverick Vinales (125) e Angel Rodriguez (Supersport) gli altri vincitori di Jerez.

VALLI BERGAMASCHE

L’ENDURO FA REVIVAL

SI DISPUTERÀ sabato 12 e domenica 13 settembre a Serina (BG) l’annuale edizione della “Valli Bergamasche Revival Enduro” organizzata dal Moto Club Norelli. Sette le classi ammesse al via, con i partecipanti che dovranno avere un’età minima di 40 anni e avere partecipato (e concluso) nella propria carriera almeno una gara internazionale riconosciuta dalla FIM. Per informazioni: www.motoclub.bergamo.it infomotoclubbergamo.it, cebex@ cebex.it, tel. 035 217181.

SUPERMOTO UEM. LA SECONDA PROVA Doppietta di Alexander Georgiev (S1) nella seconda prova dell’europeo Supermoto, che si è disputata a Arad (Romania). Nella Open, una manche a Kalin Kulev, l’altra a Rosen Tonchev. Tutti i vincitori sono bulgari.

CHARLIER IN VETTA ALL’EUROPEO EMX-2 L’olandese Jeffrey Herlings e il francese Christophe Charlier sono i vincitori del quarto round del cross europeo EMX-2, che si è disputato a Holice, in Repubblica Ceca. I migliori risultati per gli italiani sono stati il quarto posto di Rudy Moroni e il settimo di Andrea Cervellin. In vetta al campionato c’è Charlier. X FIGHTERS WORLD TOUR A CITTÀ DEL MESSICO Sarà Città del Messico a ospitare la prossima prova del Red Bull X-Fighters World Tour. Per la terza gara dell’anno, il freestyle approderà il 27 giugno nel recinto da rodeo di Forth Worth. IL DIRETTORE DI GARA CLAUDIO BELLINI È PAPÀ Claudio Bellini, apprezzato direttore di gara, è diventato papà del piccolo Valerio. A Claudio, a mamma Paola e al piccolo un grande abbraccio da tutti i soci del Gentlemen’s Motor Club di Roma e da tutti noi di Motosprint. SCHREIBER, HOLMES E MAESSEN NEL QUAD UEM Il danese Stefan Schreiber nella prima manche, l’inglese Paul Holmes nella seconda e l’olandese Joe Maessen nella terza: sono i vincitori della seconda tappa dell’europeo quad che si è disputato a Varsseveld (Olanda). LONG TRACK, I QUALIFICATI PER LA FINALE CHALLENGE A Bielefeld, in Germania, Janoschka, Trofimov, Stiekema, Laukkanen, Katt e Pape hanno passato il turno per la finale challenge di pista lunga, che si disputerà a Pfarrkirchen, in Germania.

Per ottenere le performance migliori occorre scegliere le tecnologie migliori. Per questo Polini dedica ai possessori di scooter 50 cc un concentrato di vera sportività, a cominciare dal nome. Parliamo di , un kit completo di variatore, rulli, molla di contrasto ed EVO-SLIDER, capace di rendere più grintoso e reattivo il temperamento del tuo scooter di serie, mantenendo al tempo stesso sicurezza e affidabilità. Per il tuo desiderio di prestazioni è davvero competitivo, anche nel prezzo.


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STK 1000 E SBK

Il mondo CIV. RECUPERO delle corse IL 22 AGOSTO è cambiato. È CONFERMATA la data del 22 agosto, a Misano, per il recupero Una volta della prima prova del campionato i piloti italiano velocità. Il 19 aprile, maschi sempre sulla pista romagnola, si sarebbero causa maltempo erano state annullate due gare: STK 1000 vergognati Superbike. Il recupero avverrà di aver perso eil sabato, mentre il giorno da una successivo, domenica 23, si correrà regolarmente la quinta donna, prova stagionale. Al recupero di adesso STK 1000 e SBK potranno mi fanno partecipare solo i piloti che si i complimenti. erano qualificati per la gara del 19 aprile, con la stessa posizione E qualcuno griglia. Il risultato di questo chiede anche inrecupero varrà solo per la consigli... classifica piloti, non per le Paola Cazzola (La Gazzetta dello Sport)

classifiche speciali né per quelle dei team.

L’ENDURO DONA 4.500 EURO AI TERREMOTATI D’ABRUZZO 4.500 EURO È LA SOMMA CHE PASQUALE ALFONSI, PRESIDENTE DEL MOTO CLUB SIRENTE HA CONSEGNATO PER LA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO IN OCCASIONE DELLA FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO E DEL GEMELLAGGIO TRA L’ISTITUTO SCOLASTICO DI GIOIA DEI MARSI E QUELLO DI S. DEMETRIO DE VESTINI (AQ). QUESTA SOMMA RAPPRESENTA IL RICAVATO DELLA SECONDA PROVA DEGLI ASSOLUTI D’ITALIA ENDURO E DELLA COPPA ITALIA DISPUTATA A GIOIA DEI MARSI IL 9 E 10 MAGGIO. OLTRE ALLA SOMMA IN DENARO SONO STATI DONATI ANCHE ALCUNI BENI PRATICI RACCOLTI DAI PILOTI E DAI TEAM CHE HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ.

Anche Alessi KO DOPO Ryan Villopoto, il National cross americano perde un altro protagonista: Mike Alessi. Il giovane pilota Suzuki, che nella terza tappa stagionale, in Texas (sopra, la partenza) si era imposto in entrambe le manche, portando a 31 i punti di vantaggio in classifica, si è fratturato la rotula sinistra. È caduto mentre si allenava. È stato subito operato: la stagione è molto probabilmente conclusa. È stato sottoposto a intervento chirurgico anche Villopoto, che si era infortunato al ginocchio nel corso della prima manche del National a Hangtown. La sua stagione è finita. Per concludere la panoramica dei risultati, alle spalle di Alessi in campionato c’è Chad Reed, che in Texas ha fatto quinto e secondo. Nella classe 250, Ryan Dungey si è aggiudicato la terza prova e conduce per sei punti su Pourcel.

SPEEDWAY UNDER 21 PRIMA LA REPUBBLICA CECA Nella pista di Pardubice, in Repubblica Ceca, si è disputato il secondo round di qualificazione del mondiale speedway under 21 per team. A salire sul gradino più alto del podio sono stati i padroni di casa, che per un punto hanno avuto ragione della Danimarca. In terza posizione si è classificato il team Adria (Slovenia e Croazia assieme) dopo un manche di spareggio vinta ai danni della Finlandia. La finale di questo mondiale si svolgerà a Gorzow in Polonia il prossimo 5 settembre. CRAFAR, VERTEBRA FRATTURATA PER UN INCIDENTE IN ROMANIA Un brutto incidente per Simon Crafar. L’ex pilota del Motomondiale e della Superbike, che oggi ha 40 anni, è stato investito da un’auto mentre era alla guida di una moto da enduro, in Romania. Ha subito la frattura di una vertebra, è stato operato ed è attualmente ricoverato in un ospedale di Barcellona.

MONOMARCA

I MIGLIORI DELLA YAMAHA DOPO tre prove, metà stagione, Sebastiano Zerbo (sopra) è primo nella classifica della Yamaha R1 LeoVince Cup con 68 punti. Seguono: Campedelli con 54, Pasini 47, Valsecchi 39, Segoni 35. Nell’altra categoria del monomarca Yamaha, la R6 Metzeler Cup comanda Stefano Casalotti a quota 508 punti, seguito da: Carta 387, Avanzi 369, Paola Cazzola 326 e Emili con 313. Questo monomarca si disputa a contorno del CIV: prossima gara il 12 luglio, al Mugello.

16

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motosprint

motosprint


PaddocK

identiKit NATO A

SCHIO (VI) ETÀ

20 ANNI

PRIMA GARA

NEL 2003 COPPA ITALIA 125

QUEST’ANNO

IN NUOVA ZELANDA

CROSS ENDURO DI... QUARTIERE

IN TESTA AL CIV STOCK 600

NUOVO SITO PER JAMES STEWART JAMES STEWART, CHE HA DA POCO VINTO IL SUO SECONDO TITOLO AMA DI SUPERCROSS, HA RINNOVATO IL SUO SITO. ALL’INDIRIZZO HTTP://JS7.COM CI SONO ANCHE DIVERSI SIMPATICI VIDEO DEL CAMPIONE IN VERSIONE... POP SINGER.

18 motosprint

Dopo due secondi posti, a Vallelunga è arrivata la prima vittoria della stagione. Complice una scivolata di Lamborghini... Piano, è vero che lui aveva vinto le prime due gare, ma questa volta sul gradino più alto del podio ci sarei salito in ogni caso io. Sono partito dalla pole, al primo giro avevo già un secondo di vantaggio, ho fatto tutta la gara da solo.

2

A metà stagione è chiaro che il titolo ve lo giocherete in due: tu, che ora sei in testa alla classifica e Lamborghini che ha 15 punti meno di te. Ferruccio è molto forte e poi è anche simpatico e gentile. Quando ho vinto è venuto a farmi i complimenti. Comunque nel novero dei papabili metterei anche Massei, che ha solo 19 punti meno di me.

3

DIECIMILA persone hanno assistito alla vittoria di Rory Mead al Cross Enduro Red Bull City Scramble, svoltosi in Nuova Zelanda. Un intero quartiere cittadino è stato trasformato in un impegnativo tracciato di enduro, che ha spinto uomini e moto fino al limite. Mead è sempre rimasto nelle prime posizioni, e ha dominato la finale sin dall’inizio. Il favorito dal pubblico, il neozelandese Chris Birch, ha cercato in ogni modo di raggiungere Mead in testa alla classifica, ma si è dovuto accontentare del secondo posto. Sul terzo gradino del podio il rider tedesco Andreas Lettenbichler. NIENTE SUPERCROSS IN SARDEGNA IL 14 AGOSTO La prova del campionato italiano Supercross, prevista in calendario il prossimo 14 agosto a Cardedu (Sardegna) è stata annullata a causa di problemi organizzativi.

Andrea Boscoscuro 1

Tu potrai contare sui consigli di tuo zio, Luca Boscoscuro, ex pilota del mondiale e ora team manager della Gilera. Consigli sì, me ne dà, e anche preziosi. Per esempio? Di non rischiare più di tanto, perché al CIV ci sono solo 6 prove e non c’è tempo per recuperare eventuali passi falsi. Solo consigli, però. Mio zio Luca non è certo uno di quelli che fanno di tutto per avvantaggiare i parenti. E fa benissimo. Quindi me la devo cavare da solo.

4

Mettiamo che la stagione sia già finita: cosa vorresti fare del tuo futuro? Il primo passo sarebbe passare alla Stock 1000, con doppio impegno, nell’italiano e nella Coppa del Mondo. Ma anche la 600 è una categoria che mi piace molto. E il CIV in questo caso è molto formativo. La monogomma è un fatto positivo, perché riducendo l’incognita pneumatici emergono di più i talenti. Diciamo che tengo un occhio anche alla nuova classe che sarà mondiale l’anno prossimo, la Moto2.

YAMAHA R125 CUP

D’ANDREA PRENDE TUTTO POLE position e doppia vittoria con largo margine: è stato Manuel D’Andrea (nella foto) l’indiscusso dominatore della tappa del monomarca Yamaha R125 Cup che si è disputata sulla pista di Ottobiano (PV). In entrambe le frazioni di gara, alle spalle di D’Andrea si è piazzato Giacomo Fornasari, con un terzo posto di Alessio Gazzolo e uno di Manuel Grandi. In campionato, D’Andrea è leader con 150 punti, seguito da Fornasari a quota 126 e Grandi a 112. Questo monomarca, a spiccata vocazione propedeutica, prevede anche una classifica “rookie” (alla prima licenza FMI) capitanata da Alessio Gazzolo. Rebecca Bianchi è stata la prima delle tre ragazze in gara.

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NEXT ROUND: SUD 13-14/6 SARNO (SA), SICILIA 20-21/6 RACALMUTO (AG), NORD 4-5/7 BUSCA (CN) Lasciano i blocchi di partenza gli ScooterMatic Nord.

COLPO di SCENA Russo vince a Ottobiano nonostante la forma eccezionale di Tondo che in gara 2 scivola e chiude terzo finale; secondo posto finale per Paolo Gabellini

WEEKEND DA LEONI - Ancora una domenica nel segno di Santo Russo, come già a Castelletto il toscano si “accontenta” del secondo posto dietro a Tondo nella prima manche e vince ringraziando l’avversario che in gara 2 arriva solo settimo, dopo qualche caduta di troppo, ma che conquista comunque il podio, finendo terzo di giornata. La lotta per la vittoria finale sembra ormai ristretta a questi due protagonisti, anche se poi bisogna attendere le finali nazionali in cui correranno anche i piloti del Trofeo Sud, ma attualmente se rimangono in sella Russo e Tondo arrivano sempre primi e secondi. Oggi tra i due si è messo Paolo Gabellini, tornato a lottare per il podio dopo una giornata un po’ in ombra a Castelletto. Il pilota numero 8 ha cercato di tenere il passo di Russo in gara 1 senza forzare per portare a casa il risultato mentre in gara 2 ha dovuto mollare il suo avversario e concludere comunque secondo. Buona anche la prestazione di Aldo Perazzini, a un soffio dal podio ma autore di due gare tiratissime: nella prima ha commesso un errore che ha ben recuperato finendo quarto, ma forse li gli è sfumato il podio, nella seconda è arrivato di nuovo quarto senza errori ma ha dovuto confrontarsi con un concorrente molto determinato come Gianluca Grilli. PRONTI, VIA! Tondo fa il vuoto già nel primo dei due turni di cronometrate segnando un 56”7 che ritocca domenica scendendo di altri 3 decimi: 56”407 è il tempo da battere ma Russo si avvicina di soli 33 millesimi, secondo davanti a Perazzini e Gabellini. Nella prima manche Tondo parte e se ne va mentre Russo si fa passare da Gabellini; Perazzini rimane tra i primi ma al terzo giro gli si chiude lo sterzo e scivola in settima posizione e comincia il suo recupero. Russo non è quello di sempre, almeno non lo è il suo Zip che ha probelmi in frenata e per questo

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deve lasciare scappare Tondo preoccupandosi delle incursioni di Gabellini che però non ne approfitta anche perchè il suo mezzo non ne ha abbastanza. Vince Tondo in sicurezza davanti a Russo e Gabellini; Perazzini recupera al quarto posto. La seconda finale sembra la copia della prima ma Tondo fa tutto da solo, passa in testa e scivola malamente; tutto da rifare. Ne approfittano Russo e Gabellini che vanno in fuga solitari mentre il campione di latina risale posizioni ma vola e rischia troppe volte. Intanto Perazzini, Righetti e Grilli si giocano il terzo posto, che a fine gara spunta Grilli in volata. Vince Russo su Gabellini, Tondo, con il settimo posto raggiunge il podio. Con la vittoria di oggi Russo passa anche al comando nella classifica del campionato, perché Tondo con il settimo posto in gara 2 lascia 7 punti al suo avversario. Alvise Ulrich

Salgono sul podio Russo con il suo preparatore Minischetti, Gabellini e Tondo.

Vittoria di grinta ma anche di testa per Fordiani (16) che diventa sempre più forte.

||||||||||| TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME NORD 16a Edizione

||||||||||| TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME NAZIONALE NORD 16a Edizione Ottobiano PV - 7 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA

Russo (5) ha vinto su una pista su cui è sempre stato storicamente forte; lo tallona in secondo piano Gabellini (8), secondo finale.

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 5 8 1 13 36 74 2 27 30 11

Pilota Russo S. Gabellini P. Tondo L. Perazzini A. Boccardo S. Grilli G. Bortolato O. Ribul N. Lipari M. Cipriani M.

Team Minischetti Gabellini Moto Motauto Martelli Motors Boccardo Scooternos Motauto Beta Racing Boccardo LG Moto

Fin1 22 20 25 18 16 9 13 14 12 10

Fin2 25 22 14 18 15 20 13 12 11 10

Ottobiano PV - 7 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA

Tot 47 42 39 36 31 29 26 26 23 20

11 Gottardello Team Minischetti 20; 12 Righetti Scooternos 17; 13 Zucchi Motortech 16; 14 Ferraguti G. Team Feraguti 9; 15 Tosi M.T. Team 1.

Gabellini (8) ha chiuso in seconda posizione finale dopo due gare spettacolari e incerte.

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Pet 5 1 8 13 74 36 2 37 117 7

Pilota Russo S. Tondo L. Gabellini Perazzini A. Grilli G. Boccardo S. Bortolato O. Righetti A. Ringhini M. Gottardello

Team Minischetti Motauto Gabellini Moto Martelli Motors Scooternos Boccardo Motauto Scooternos Ringhini Gabellini Minischetti

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 16 12 42 6 33 66 50 22 49 100

Pilota Fordiani G. Scattolini D. Colombo S. Borgna M. Ferraguti M. Ponente E. Pelloni M. Bruzzone G. Franco M. Baldaccini L.

Team Fordiani Corse Perinelli Engines Colombo Borgna Ferraguti Borgna Ferraguti1 Borgna Gelcotrel Vecoli Racing

Fin1 25 20 18 15 14 13 1 16 11 22

Fin2 20 22 18 16 15 14 25 8 12 1

Tot 45 42 36 31 29 27 26 24 23 23

11. Chiappin, Garda Moto 22; 12. Spadoni, Gelcotrel 20; 13. La Torre, Ferraguti 19; 14. Pedretti, ISPA MVT 15; 15. Bressan, ASD Peschiera Scooter T 14; 16. Tognarelli, Maffucci 2.

CLASSIFICA TROFEO

CLASSIFICA TROFEO Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

FORDIANI lo stratega

Fordiani conquista la vittoria con velocità e intelligenza; secondo posto per il leader di Trofeo Scattolini davanti a un grandissimo Colombo

Tot 138 132 107 99 89 81 76 70 67 61

11 Lipari Team Boccardo 59; 12 Cipriani Team L.G. Moto 52; 13 Ribul Team Beta 50; 14 Tosi M.T. Team 38; 15 Ferraguti G. Team Ferraguti 22; 16 Pedretti ISPA 20; 17 Zucchi Motortech 16

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 12 100 16 6 49 91 33 42 10 71

Pilota Scattolini D. Baldaccini L. Fordiani G. Borgna M. Franco M. Bressan S. Ferraguti M. Colombro S. Desiante D. Spadoni O.

Team Perinelli Engines Vecoli Racing Fordiani Corse Borgna Gelcotrel ASD Peschiera S. Ferraguti Colombo Zambo Gelcotrel

Tot 118 98 89 87 83 77 76 70 66 63

11 Bruzzone Team Borgna 48; 12 Chiappin Team Garda Moto 47; 13 Pelloni Team Ferraguti 47; 14 Pedretti ISPA MVT 39; 15 La TorreTeam Ferraguti 37;15 Cassani 34; 16 Ponente Eugenio 27; 17 Miatello 2; 18 Tognarelli Team Maffucci 2.

TANTI PROTAGONISTI.. C’è grande equilibrio tra gli Scootermatic Nord e lo sa bene Daniele Scattolini, che è sempre stato il più forte quando gli ha retto lo scooter ma che oggi si è abilmente accontentato del secondo posto, senza rischiare troppo e ammettendo la superiorità del re delle staccate Graziano Fordiani, che a Ottobiano ha unito abilità all’astuzia per ottenere la vittoria di giornata. Insieme a loro è salito sul podio Samuele Colombo, terzo, bravo a dare tutto nei momenti che contano. Ma se questi piloti festeggiano altri hanno qualcosa da recriminare: Marco Pelloni per la caduta in gara 1 quando tutto gli girava bene: la vittoria nella seconda manche è una bella iniezione di fiducia ma brucia perché non porta al podio. Il guerriero Baldaccini, deve invece piegarsi alla sfortuna: ha sfiorato la vittoria in gara 1 ed è stato tradito dal suo Zip nel giro di ricognizione della seconda manche salutando così il podio senza poter lottare. ..TANTI COLPI DI SCENA Pelloni è fortissimo già nelle prove, ma Scattolini già nella prima metà del turno prende la testa finchè Baldaccini non fa il giro perfetto che lascia tutti al palo: la pole del sabato è sua in 58”253 davanti a Scattolini, Pelloni e Colombo. Bruzzone è in seconda fila. Il secondo turno è dominato da Scattolini che vuole ricostituire le gerarchie, ma Pelloni non ci sta e proprio sul finale si porta in testa con un 57”589 compiendo un giro perfetto, sempre con il suo caratteristico stile di guida “tutto fuori” che paga tantissimo. Baldaccini segue l’esempio e strappa il secondo posto a Scattolini, quarto è Fordiani. Fordiani parte meglio di tutti mettendosi in scia Scattolini mentre Baldaccini rimane nel gruppo. Pelloni si nasconde ma al quinto giro infila tutti gli avversari e passa a condurre a strada libera. Mentre il nuovo leader macina giri fin troppo veloci il guerriero recupera posizioni e si rimette al passo con Fordiani e Scattolini. L’ottavo giro è fatale per Pelloni che in una curva forza troppo e scivola compromettendo la gara. La strada è spianata per Fordiani, Scattolini e Baldaccini e mancano ancora 5 giri e alla bandiera a scacchi: Baldaccini attacca Scattolini e lo stacca di 2 secondi concentrandosi sullo scooter di Fordiani, che lo precede al traguardo di soli 2 decimi. ORGANIZZAZIONE-COMUNICAZIONE raceservicemalossi@fastwebnet.it

Nella seconda finale Pelloni va ancora all’attacco ma stavolta per gli avversari non c’è nulla da fare, vuole la vittoria e la ottiene. Scattolini è secondo ma smarcato da Fordiani che deve invece vedersela con Colombo, e Marco Borgna, risalito dal centro del gruppo dopo metà gara. Vince Pelloni su Scattolini mentre Fordiani in volata tiene dietro Colombo. Alvise Ulrich

Seconda posizione per uno Scattolini (12) in difesa che amministra il vantaggio in campionato.

Terzo è Colombo (42), rientrato alla grande dopo lo stop di Castelletto, qui tallonato da Baldaccini (100), protagonista del weekend ma sfortunato in gara2. Sotto: salgono sul podio Fordiani, Scattolini e Colombo.

FOTOSPORT - www.fotosport.biz

La partenza della ScooterMatic Nazionale ha dato grandissimo spettacolo


NEXT ROUND: SUD 27-28/6 LIMATOLA, NORD 4-5/7 BUSCA Scattano i GP80 a Ottobiano per la terza prova Nord 2009

Foto di gruppo per i SuperScooter Nord che proseguono la loro avventura dopo la grande rivoluzione del 2009.

Bortolato Nazionale Ferraguti eccezionale! Bortolato (2) torna alla vittoria nel Nazionale a Ottobiano.

IL RINNOVAMENTO È COMINCIATO Il pittore Bortolato torna al comando a Ottobiano nella Superscooter Nazionale approfittando del primo weekend in cui può mettere a punto con calma il suo Aprilia SR, dopo aver usato le Dopo tanti bei piazzamenti, regolazioni di Piccirilli Marco Ferraguti (33) conquista fatte nel 2008. Il Team finalmente la sua prima vittoria di categoria nel Nord! Motauto ha lavorato bene e ha ottenuto il successo anche se Nicola Ribul e il team Beta Racing sono sempre stati a un passo. Il sanremese,nonostante lamentasse una carburazione non perfetta ha infatti vinto la prima gara mentre BorRibul è secondo nel Nazionale. tolato la seconda e quindi il punteggio di Ottobiano è in assoluta parità. Ancora in leggero ritardo di prestazioni Mar-

||||||||||| TROFEO SUPERSCOOTER NAZIONALE NORD 10a Edizione Pet 2 27 11 7 61

Pos 1 2 3 4 5

Pet 27 2 11 7 61

Pilota Bortolato O. Ribul N. Cipriani M. Gottardello M. Ferraguti G.

Team Motauto Beta Racing L.G. Moto Minischetti Ferraguti

CLASSIFICA TROFEO Pilota Ribul N. Bortolato O. Cipriani M. Gottardello M. Ferraguti G.

www.

Team Beta Racing Motauto Minischetti Minischetti Ferraguti

F1 22 25 18 20 16

F2 25 22 20 18 1

co Gottardello che lo scorso anno teneva testa all’SR di Picirilli, lo stesso di Bortolato,mentre questa stagione è più complicata e ha dovuto accontentarsi del gradino basso del podio anche per colpa di qualche problema di troppo nella seconda finale. I suoi avversari non sono però così lontani visto che nella prima finale il suo ritardo è stato di circa 6 secondi da Bortolato. Il ritardo rispetto alle velocissime guide degli Zip, molto agili nelle curve strette di Ottobiano , è ancora alto, ma nel giro secco la differenza non è così elevata, meno di un secondo tra Bortolato, migliore dei Superscooter in 57”404 e Tondo, poleman della Scootermatic nazionale in 56”407. Questo tempo vale al pittore la seconda fila mentre Ribul e Gottardello sono in terza. Più indecisa la situazione nella Superscooter Nord che ha visto un vincitore diverso in ogni gara:Marco Franco a Pomposa, Bressan a Castelletto e ora il primo posto l’ha conquistato per la prima volta Marco Ferraguti che ha trovato

||||||||||| TROFEO SUPERSCOOTER NORD 10a Edizione

Castelletto di Branduzzo PV - 7 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA

Pos 1 1 3 4 5

Bortolato e Marco Ferraguti sono i due vincitori della SuperScooter rispettivamente Nazionale e Nord a Ottobiano

Castelletto di Branduzzo PV - 7 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA

Tot 47 47 38 38 17

Pos 1 2 3 4

Tot 112,8 106,8 88,8 79,2 58,8

Pos 1 2 3 4 5

Pet 33 27 71 91

Pilota Ferraguti M. Franco M. Spadoni O. Bressan S.

Team F1 Ferratuti 25 Gelcotrel 22 Gelcotrel 20 ASD Peschiera 1

F2 25 20 18 22

Tot 50 42 38 23

CLASSIFICA TROFEO Pet 49 33 91 71 26

Pilota Franco M. Ferraguti M. Bressan S. Spadoni O. Miatello G.

.com

Team Gelcotrel Ferraguti ASD Peschiera ST Gelcotrel -

Tot 133 128 120 63 2

il giusto feeling con il suo Yamaha Aerox. L e sue prestazioni in gara gli hanno permesso di raggiungere la quinta posizione assoluta a fine giornata dopo aver combattuto per entrambe le manches con un osso duro come Marco Borgna. Franco ha preceduto sul podio il pilota meccanico Marco Franco mentre il terzo gradino del podio è andato al compagno di Marco, Omar Spadoni; Bressan stavolta è fuori dal podio a causa del ritiro in gara 1. Anche nella categoria nord come nei Superscooter nazionali la differenza dipeso rispetto agli Zip si è fatta sentire qui a Ottobiano e anche nelle crono i Superscooter si sono posizionati in terza fila,con tempi di 2 secondi più lenti rispetto alla pole di Marco Pelloni. In gara però la situazione è diversa e le differenze si sentono meno anche perché la guida è molto più fluida nei ruote medie, dotati di un telaio migliore. Sulla pista di Busca, più veloce rispetto a Ottobiano i Superscooter dovrebbero avvicinarsi molto gli Zip, ci sarà anche il sorpasso? Alvise Ulrich Salgono sul podio del Nazionale Bortolato accompagnato dai preparatori del Team Motauto, seguito da Ribul e Cipriani, mentre Marco Ferraguti vince il Nord davanti a Franco e Spadoni. FOTOSPORT - www.fotosport.biz

la DURA LEGGE di OTTAVIANI

Ottaviani ritorna alla vittoria davanti al guerriero Baldaccini e a un Carlomagno sempre più tosto

Sul podio Ottaviani torna sul gradino alto, seguito da Baldaccini e Carlomagno.

||||||||||| TROFEO GP80 NORD 5a Edizione Ottobiano PV - 7 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA

Pos 1 2 3 4 5 6 7

Pet 11 32 59 35 24 49 46

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8

Pet 11 49 24 35 32 59 7 46

Pilota Ottaviani L Baldaccini L. Carlomagno L. Di Ciolo L. Volpi M. Villani F. Rossi S.

Team Gabellini Vecoli Racing Minischetti Vecoli Racing Volpi Villani Rossi Stefano

25 20 22 18 16 15 1

25 22 18 20 16 1 1

Tot 50 42 40 38 32 16 2

CLASSIFICA TROFEO Pilota Ottaviani L Villani F. Volpi M. Di Ciolo L. Baldaccini L. Carlomagno L. Lojacono R. Rossi S.

Team Ottaviani Villani Volpi Vecoli Racing Vecoli Racing Minischetti Vecoli Rossi Stefano

Tot 144 108 104 95 80 72 34 2

LA FORZA DEL CAMPIONE Luca Ottaviani ritorna a vincere, dopo la batosta d Castelletto, dove è arrivato “solamente” secondo, Il pesarese ha dato un segnale forte ai suoi avversari aggiudicandosi pole position ed entrambe le gare. Questa volta Villani, doppio vincitore a castelletto è rimasto nelle retrovie mentre è sbucato alla sua seconda gara nella GP80 un avversario davvero agguerrito: Luciano Baldaccini, che ha ottenuto il secondo posto di giornata recuperando una brutta partenza nella prima manche ma riuscendo anche a portarsi in testa in gara 2, prima di piegarsi alla dura legge di Ottaviani. Terzo è il sempre costante Loris Carlomagno, uno dei più esperti di questo trofeo che ha tenuto testa agli attacchi di Baldaccini nella prima gara e ha fatto bene i conti per guadagnarsi il podio lasciando Di Ciolo a bocca asciutta. Anche nel primo turno di crono Ottaviani è il più veloce del gruppo ma non riesce ancora a scendere sotto il minuto (in gara segnerà poi un 58”7!), complice un vento fastidioso che sfreccia a 90 km/h. Dietro di lui i più agguerriti sono Baldaccini e Di Ciolo mentre Villani fa fatica a prendere il ritmo. Nel secondo turno Ottaviani diventa imprendibile limando il tempo di sabato: 1’00”075 gli basta per confermare la pole, Baldaccini è dietro di 2 decimi, Carlomagno e Volpi sono staccati di 1”7. Si capisce subito che il pesarese ha solo un antagonista oggi ma Baldaccini parte molto male, ultimo e in ritardo di qualche secondo. La gara è tutta in salita mentre per Ottaviani diventa quasi una formalità: il suo ritmo aumenta a ogni passaggio mentre Baldaccini deve passare un avversario alla volta. Il recupero è lungo e alla fine trova un osso duro come Carlomagno che gli chiude tutte le porte. Il vantaggio di Ottaviani al traguardo scende perché il pesarese molla un po’ di gas, ma sono quasi 3 secondi su Carlomagno che ha in scia Baldaccini. Di Ciolo, quarto è a ORGANIZZAZIONE-COMUNICAZIONE raceservicemalossi@fastwebnet.it

oltre 12 secondi dal podio. Nella seconda manche il guerriero Baldaccini stacca meglio la frizione e parte come uno sparo tanto che Ottaviani se lo lascia sfilare per qualche curva. Inutile per il pesarese forzare ma prese le misure all’avversario ripassa in testa e li rimane fino alla bandiera a scacchi. I piloti fanno i loro calcoli e pochi hanno ancora la forza di attaccare: purtroppo per Villani è giornata no e abbandona la gara al settimo giro mentre il podio è già deciso dai primi giri: Ottaviani primo, Baldaccini secondo e Di Ciolo terzo, tutti staccati tra loro. A Carlomagno non serve attaccare perchè dal quarto posto è sicuro sul terzo gradino del podio. Alvise Ulrich

Sopra: Baldaccini (32) ha concluso in seconda posizione dopo due gare tutta grinta. Sotto: Ottaviani (11) è tornato alla vittoria, nonostante la resistenza di Baldaccini.


di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

Il cuore batte ma non per amore Venti chilometri percorsi pericolosamente 24 motosprint

BOCCIATE le istituzioni, passiamo al privato. E qui bisogna studiare, da zero, dalle elementari, anzi, dall’asilo. Ad esempio il concetto di precedenza, che oramai è affidato al caso, al fatalismo, al fondo schiena. Ci si immette su una statale da una stradina laterale senza guardare, magari fidando in un’immaginetta sacra autoadesiva. Si guarda a sinistra e non a destra… Lo dico senza paura di esagerare: ho fatto qualche gara, ho girato in pista, ho scalato belle mulattiere, ma l’adrenalina che mi va in circolo in quei venti chilometri di statale, non immaginavo esistesse. Intanto mi sfiora un cretino che guarda il cellulare e ride mentre la sua auto va ai 100 e passa, un camionista che ha appena scaricato i rifiuti nella discarica si immette ignorando il matto in motorino con le stampelle fissate al portapacchi. Un altro rifiuto? Gli urlo due frasi che non ammettono dubbi sull’aggressività dell’homus sapiens e lui, ruttando il secondo amaro della mattina, farfuglia qualcosa che finisce con “fanculo”. Un signore vede che la signorina ferma al chilometro venticinque ha un fondoschiena interessante (seppur con qualche punto di cellulite) e lesto compie un’inversione a U, nonostante una bella linea bianca continua. Cosa vuol dire una doppia riga bianca? Forse, nella (in) cultura contemporanea di questo paese, una doppia razione di polverina stimolante? Ma cosa mi arrabbio a fare, mi chiedo una volta giunto a destinazione. Che senso ha rispettare i segnali, guidare con la testa connessa in un mondo in cui l’uso del cervello è un optional? Mettiamola così: lo faccio per un’inguaribile forma di snobismo, di razzismo culturale, dell’incrollabile fede nel fatto che bisogna seguire l’esempio dei migliori e non di quelli che son più figli di madre dalla dubbia moralità degli altri. Chiedo scusa per il lieve turpiloquio, ma viene dal cuore, da un cuore che quando affronta quei venti chilometri che separano Ravenna da Cervia, pericolosi come tanti altri “venti chilometri” della penisola, batte più forte. E non è amore!

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“TUTTO è già stato detto; ma siccome nessuno ascolta, bisogna sempre ricominciare”. Questa frase non è mia, ma di André Gide (scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947), ma la condivido al 101%, soprattutto dopo una settimana un po’ speciale. Da un po’ salgo sullo scooterino di famiglia e vado a far riabilitazione. Una frattura ad un malleolo della caviglia che sto curando con la supervisione di Claudio Marcello, Mario, Maurizio, Elisa, insomma i miei medici e i ragazzi del centro Inacqua di Cervia. Visto che non riesco a guidare l’auto e nemmeno la moto, il piccolo scooter è l’unico mezzo alla mia portata. Ho realizzato un artigianale portastampelle e ho il solo problema di trovare uno che mi metta il mezzo sul cavalletto quando mi fermo. Ma la gente è migliore di quel che si dice e mi aiuta volentieri. Il problema sono i venti chilometri che mi separano dal centro di riabilitazione, una statale trafficata ai massimi, piena di camion, molti dei quali clamorosamente fuori portata massima. Questo non lo affermo perché madre natura mi ha dato i superpoteri, ma perché guardo i tremendi solchi che i bestioni scavano sull’asfalto. L’ho detto tempo fa e lo ripeto: vergogna! Chi lascia girare liberamente la gente su una strada del genere non ama il genere umano, punto e basta. Buche da dopoguerra, pezzi di asfalto che si staccano, guard rail di rara pericolosità, pali e paletti e non è nulla. Con il motorino cerco salvezza nella corsia di emergenza, ma tra questa e la sede stradale c’è un bel dislivello. Che mette in difficoltà uno che ha fatto qualche “centomila” chilometri in moto in tutto il mondo, in strada e fuori, figuriamoci un ragazzino alle prime armi. Noto che ci sono pattuglie con autovelox, ma questo non migliora le condizioni delle strade, al massimo i bilanci del comune. Ovviamente tutto è colpa dell’inverno e delle precipitazioni, come se la parte finale della pianura padana fosse una zona desertica! Intanto sul sito Blackpoint dell’Ania (nella foto) le segnalazioni di punti pericolosi continuano a fiorire come un prato in primavera.

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S t r a o r d i n a r i

f i n a n z i a m e n t i


di Luigi Rivola lurivola@tin.it

GRADIREI una spiegazione tecnica sulla mancanza, da parte dei motori motociclistici attuali, dell’affascinante rumore di “ritorno” dallo scarico in rilascio che udivo negli anni della mia giovinezza. Mi ricordo il rumore degli scarichi (ovviamente “aperti”) del Morini 125 Regolarità, del Norton Commando, della Laverda 750 SF 73 e di tante altre moto dell’epoca, compresi i primi 4 cilindri giapponesi (con il 4 in 1). Ho posseduto varie moto moderne adeguatamente “smarmittate”, ma il magico “risucchio” di scarico non l’ho più sentito! Perché? Lettera firmata Firenze

Quel rumore che non si sente più Addio “ritorno” di scarico. I musei più belli 26 motosprint

UN GIORNO di tanti anni fa nel mio garage fece il suo ingresso quella che ritengo sia stata la moto più bella e prestante (ovviamente in relazione alle disponibilità dell’epoca) fra quelle che ho avuto la fortuna di possedere. Era la Moto Guzzi 750 S, splendida bicilindrica da una settantina di cavalli veri, con un telaio eccellente e dei freni (due dischi anteriori e ancora il tamburo sulla ruota motrice) che nessun’altra moto poteva allora vantare. Aveva solo un difetto: i due lunghi silenziatori di serie emettevano un rombo decisamente non entusiasmante e soprattutto privo del grintosissimo “ritorno” a gas chiuso, al quale non avevo mai rinunciato fino a quel momento. Sulla Morini 125 “Corsaro Veloce” avevo modificato la “Silentium”, montando all’interno un tubo di bronzo forato e circondato di lana di vetro. Era assolutamente incivile, visto con la mentalità (e le orecchie) di oggi, ma per me era paradisiaco. Sulla Triumph Tiger 500 non c’era stato bisogno di modificare nulla: i due corti “silenziatori” ruggivano sia in apertura sia in chiusura con un tono inconfondibile. Con l’approssimarsi degli anni Settanta l’udito della gente, e particolarmente quello dei vigili urbani, diventò assai più delicato, così la mia terza moto, la Italjet-Triumph Grifon 650, mi costrinse al sacrificio di un rombo grintoso sì, ma non spaccatimpani. Il “ritornello”, comunque, non mancò nemmeno in questo caso. Poi venne la Suzuki Titan 500, una due tempi relativamente pacifica e per niente godibile allo scarico, infine la Guzzi 750 di cui parlavo all’inizio. Per recuperare il “ritornello” andai a Mandello e comprai due scarichi Stucchi a tromboncino che suonavano che era un piacere. Oggi è inutile far ricorso a tubi dritti, tromboni o altro: il “ritornello” di scarico è bloccato dai moderni sistema di gestione dell’alimentazione e del motore. Non tornerà mai più. SONO un appassionato di moto d’epoca, nonché felice possessore di una V7 850 GT del ’73. Tra giugno e luglio avrei idea di organizzare un viaggio itinerante cercando di toccare i musei di moto più belli e particolari. Ho provato ad effettuare una ricerca su internet ma non ho trovato molto. Può aiutarmi? Edoardo Tommassini Bettolle (SI)

In Italia ci sono valide collezioni private, a volte visitabili, a volte no, ma pochi musei. Il più importante è il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, che comprende anche una bella collezione di moto. Ci sono poi il Museo Ducati, presso l’azienda di Borgo Panigale, il Museo Nicolis di Villafranca di Verona (www.museonicolis.com) e il Museo Morbidelli a Pesaro (www.museomorbidelli.it). In attesa di fare una ricerca accurata sull’argomento, posso fornirle solo gli indirizzi che compaiono sul depliant dell’Emilia Romagna, che ha codificato un itinerario museale nell’ambito del programma “Emilia Romagna Terra di Motori” (www.terramotori.it), nella foto. Da Reggio Emilia a Rimini in questo percorso sono censiti il Museo dell’Auto di San Martino in Rio (anche moto), la Collezione Salsapariglia di Reggio Emilia, la Collezione Battilani di Imola, il Museo Nazionale del Motociclo di Rimini, la Collezione Bruno Nigelli, la Collezione Parmeggiani di Bologna, la Collezione Vespa Mauro Pascoli di Fornace Zarattini ( ).


MOTOGP CATALUNYA

di Enrico Borghi foto Milagro

Lorenzo ha a id f s la o t u av con Rossi. Ma non e m o c a it in f è . . . a v a n g o s tamente - Inaspetta ONTMELÓ to un po’ di tempo, ha impiegaossi, per capire ciò di Valentino R E alla fine, cioè dopo temisogno. cui aveva b rato quello che avevane del e io p p cu m re ca r , il ave nte perduto d amporaneame ha avuto difficoltà a rez ho n mondo no dopo la vittoria di Je il Mumetterlo: « lo di determinazione, ». Riavuto un caservito per recuperareagia. gello mi è no Rossi. Riecco la msarebecco Valenti a del Montmeló non orenChe quest na sfida con Jorge L alio u p be stata solo “scazzottata” con indi una zo, ma unahe a volte conta più ropria qualcosa c supremazia nella p tanto vittoria – lara apparso chiaro non “cosquadra – e i ha ripreso a guidare perché Ross

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MILLESIMI DIVISI DA 95 A ROSSI MINIMO TR ARDO. DISTACCO U SUL TRAG PACE O Z N E R E LO TATO CA S È O N TI LTATO VALEN RE IL RISU DI RIBALTA LTIMA CURVA! ’U LL A

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Che sorpasso

MOTOGP CATALUNYA IL COMMENTO

Quello è un punto tosto...

LA CORSA AL TITOLO RIPARTE DA... 106. LORENZO, ROSSI E STONER. SARANNO LORO A CONTENDERSI IL TITOLO 2009 (A MENO DI SORPRESE). I DUE PILOTI YAMAHA HANNO GLI STESSI RISULTATI. (2 PRIMI, 2 SECONDI, UN TERZO). STONER È ANDATO A PUNTI IN TUTTI I GP.

me vuole lui”, ma soprattutto quando sabato pomeriggio si è capito che il campione del mondo aveva deciso di accettare la sfida. Da un po’ di tempo, cioè da dopo Motegi, Lorenzo si divertiva a dire: «Adesso mi manca il corpo a corpo con Valentino, quindi non vedo l’ora di fare una gara insieme a lui e batterlo con un sorpasso all’ultimo giro». Se c’è una cosa che il grandissimo Lorenzo non avrebbe dovuto fare era proprio questa. Mai sfidare Valentino Rossi, e soprattutto mai prendersi gioco di lui se non si è assolutamente sicuri di ciò che si sta facendo. Infatti alla fine ha vinto Rossi. E Jorge ha dovuto piegare la testa. Lo spagnolo era sincero, quando ha alzato i toni della contesa. Pensava davvero che fosse giunto il momento per il

Lorenzo ha chiuso tutte le porte. Tutte tranne una... E così Rossi lo ha sorpreso quale si era preparato per anni: affrontare Valentino faccia a faccia. Ci credeva veramente. Ma in un solo istante, quello impiegato da Rossi per decelerare dai 200 ai 140 km/h (secondo i dati forniti dalla telemetria Yamaha) nell’ultima curva dell’ultimo giro del GP Catalunya, Jorge ha visto crollare le sue certezze. «Credevo di avercela fatta, pensavo che

non mi avrebbe passato più: invece l’ha fatto» ha raccontato. E sempre parlando di una sfida vera, fatta cioè di attese e studi, nervi saldi e lucidità, attacchi e risposte, lo spagnolo ha aggiunto che «Lui è Valentino Rossi; per un attimo me lo sono dimenticato e ho commesso un errore che non dimenticherò mai». Ammettendo infine: «Io devo imparare, da una gara come questa». Sintetizzando perfettamente la situazione. JORGE Lorenzo ha capito che Valentino è in grado di superare ovunque e in qualsiasi momento. Lo spagnolo ha quindi realizzato ciò che Casey Stoner ha compreso nel luglio scorso a Laguna Seca: Rossi ti azzanna proprio nel momento in cui pensi di averlo battuto. Lorenzo credeva di avercela fatta: ha

largo, non ci siamo neanche sfiorati. Quello è un punto tosto: questo è stato un grande sorpasso». E dopo? «Non ho nemmeno respirato: ho tenuto gli occhi aperti e ho dato gas senza nessun pensiero. Fino alla bandiera a scacchi, che era lì, vicinissima. È stato come fare gol in finale al 93esimo...». Siete in tre a pari punti. «Sì, è incredibile: Jeremy me lo aveva detto sabato: “Se vinci tu, Lorenzo fa secondo e Stoner terzo sarete tutti a 106 punti“. E ci ha preso. Dedico questa vittoria a lui, perché proprio ieri ha perso la mamma. E dopo la gara è partito subito per l’Australia». È stata la vittoria della determinazione? «È stata la vittoria della volontà e della motivazione, ma soprattutto abbiamo cambiato a livello tecnico. Dopo le prove, tra noi ci siamo detti: finalmente domani corriamo sul serio, non faremo come nelle prime gare». Cosa è cambiato? «Io ho un metodo di lavoro per arrivare in gara al 100 per cento, e fino ad ora non ci ero ancora riuscito quest’anno. Ho confermato che quando siamo uno contro uno resto sempre un bel problema. Ma se non avessi risolto i guai che ho avuto nelle prime gare, oggi sarei stato con Stoner e Lorenzo mi avrebbe dato cinque secondi... Questo è quello che conta, ed è la cosa più importante per le prossime gare». È stata una gara che riconcilia la MotoGP con gli appassionati delle gare esaltanti. «È stato bellissimo per me, per Jorge, e per tutto il nostro sport. Io sono di parte, perché sono un appassionato di moto, ma credo proprio che un evento sportivo al top faccia fatica ad essere emozionante come il nostro ultimo giro di oggi. Questo è stato è stato un grande spot per la MotoGP».

Non ho nemmeno respirato. Ho tenuto gli occhi aperti e dato gas

L’uomo del giorno

] ROSSI, LORENZO E STONER SI DIVIDONO IL PRIMATO. CON 106 PUNTI

MONTMELÓ - Hai trovato un avversario degno di te. Pane per i tuoi denti, come si suol dire... «Lorenzo è forte. Oggi mi è piaciuto molto... pure troppo! È difficile da battere perché è intelligente e aggressivo. E guida molto bene». Nell’ultimo giro poteva capitare di tutto... «Io sognavo questo sorpasso da un bel po’; e sorpassare lì, ma soprattutto nell’ultimo giro, è incredibile: non sapevo se ce l’avrei fatta, ma c’ero già riuscito in passato con Stoner e con altri, quindi ci ho provato». Più coraggio o più manico? «Allora: io sono stato coraggioso, ma non basta: ho infilato la moto a 180 all’ora in 35 cm di spazio, quindi penso che ci sia stata una buona attitudine al corpo a corpo e poi anche una certa manualità nella guida». Hai temuto di perderla, questa gara? «Sì, certo. Perché quando lui è andato davanti ho visto che andava forte. Pensavo di avere un vantaggio di almeno un decimo, invece ho scoperto che andavamo allo stesso modo». Quindi? «A quel punto mi sono detto: oggi per vincere serve un capolavoro, perché non ho neanche un decimo di vantaggio. Lui è forte in frenata, quindi sapevo che sarebbe stata difficile». Invece... «Lui mi ha sorpassato, io l’ho risuperato ma sono andato un pelo largo; allora lui mi ha sorpassato di nuovo, ma poi io sono stato molto bravo nello stargli vicino nel pezzo in discesa a sinistra, dove lui era un po’ più veloce di me. Nel warm up siamo riusciti a mettere a posto la moto per la curva 11 e il mio feeling è migliorato moltissimo. Quando sono uscito dalla 10 mi sono detto; adesso ci provo, e vediamo come va». Viene in mente Laguna 2008. «Quella è stata una vittoria più importante per il campionato, ma come emozione oggi è stato molto meglio. Da tempo non ero cosi eccitato dopo una gara: sono entrato in un punto difficile, ma soprattutto sono stato alla corda, non sono andato

Valentino Rossi

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Iprecedenti

MOTOGP CATALUNYA

inseguito Rossi, a metà gara lo ha superato, è rimasto in testa fino a quattro giri dalla fine, quando Valentino ha deciso di iniziare a fare sul serio. Lorenzo ha replicato subito, credeva davvero che sarebbe stato il suo giorno, che avrebbe battuto Rossi in modo inequivocabile. Nell’ultimo giro ha superato Valentino con una staccata strepitosa, poi ha chiuso tutte le porte. Tutte tranne una. Sembrava fatta, ormai, quando i due, sempre incollati, sono entrati nell’ultima parte della pista. Quella delle curve lunghe e veloci dove è molto difficile superare. Infatti è lì, nei punti difficili, che Valentino ama guidare: lui si esalta quando il confronto si basa sulla forza e sul coraggio, sulla determinazione e la destrezza nella guida.

In condizioni fisiche terribili a rischio di collasso, Stoner ha fatto suo il terzo posto Rossi ha infilato la sua M1 in uno spazio ridottissimo, ha sorpreso Lorenzo lasciandolo incredulo ed è andato a vincere una gara il cui distacco è idealmente molto più ampio dei 95 millesimi stampati sulle classifiche ufficiali. Rossi ha fatto a Lorenzo quello che Lorenzo voleva fare a lui. Anzi, gli ha

fatto di peggio: non lo ha solo beffato nell’ultimo giro – una delle cose che i piloti sognano e allo stesso modo temono di più – ma addirittura nell’ultima curva. «Tra l’altro in un punto dove non avrei mai pensato che potesse superarmi» ha detto Lorenzo nella conferenza stampa del dopogara. E a quel punto Casey Stoner, che gli stava di fianco, ha rialzato la testa (era distrutto per la fatica) ed è intervenuto nella discussione: «Lui (Rossi) nel 2007 l’ha fatto anche a me: mi ha superato proprio in quel punto lì». Ecco, Casey Stoner a modo suo ha contribuito a rendere memorabile questo GP Catalunya che ha portato tre piloti nella stessa posizione – la prima – nella classifica di campionato.

] IL NUOVO MOTORE DÀ FIDUCIA A CAPIROSSI.

L’australiano, che aveva già avuto diversi problemi nelle prove, nella notte tra sabato e domenica ha lottato contro una colica gastro-intestinale che domenica mattina lo ha reso uno straccio. Eppure in gara si è gettato a testa bassa all’inseguimento dei due piloti che erano partiti con la certezza di dover affrontare un regolamento di conti. È stato tale, lo sforzo che Casey ha richiesto al suo corpo per combattere i crampi allo stomaco (durati per tutta la gara) e conquistare addirittura il podio, che a fine gara ha rischiato il collasso. QUINDI se Lorenzo ha subìto una lezione da Rossi, Dovizioso l’ha subita dall’australiano. Stoner infatti, pur in condizioni terribili, è riuscito a salvare il

terzo posto. Al contrario, Dovizioso non è riuscito a conquistare il podio (è stato quarto in volata) pur trovandosi di fronte un avversario in grandissima difficoltà. Ed è un dato su cui il neo pilota della HRC deve riflettere, anche se adesso è lui il quarto uomo del campionato. Andrea deve riuscire a trovare maggiore aggressività perché Lorenzo e Stoner e Rossi (e in parte, anche Pedrosa) stanno spostando i limiti a livelli incredibili. Dani Pedrosa ha perso il quarto posto in classifica perché era troppo acciaccato per andare oltre il sesto posto in gara. Però questo non deve mettere troppo in ombra la bella prestazione di Loris Capirossi, che lo ha preceduto in quinta posizione. Il nuovo motore della Suzuki richiede molto lavoro di messa a punto

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PEDROSA STRINGE I DENTI GLI INFORTUNI RALLENTANO PEDROSA ANCORA UNA GARA SOFFERTA PER DANI PEDROSA, CHE PAGA GLI INFORTUNI. SI CONFERMA IN CRESCITA INVECE LORIS CAPIROSSI. IL NUOVO MOTORE HA DATO PIÙ CONSISTENZA ALLA SUA SUZUKI.

È UN’EMOZIONE CHE AVEVAMO PERDUTO. PERCHÉ UN GP CHE CI HA TENUTO COL FIATO SOSPESO FIN SUL TRAGUARDO NON LO SI VIVEVA DA PIÙ DI DUE ANNI. NELLA MOTOGP... TANTO DA DOVER TORNARE INDIETRO FINO AL 2006, QUANDO IN PORTOGALLO SI DOVETTE RICORRERE AL FOTOFINISH PER STABILIRE SENZA MARGINE DI DUBBIO CHE TONI ELIAS AVEVA BATTUTO VALENTINO ROSSI PER L’INEZIA DI 2 MILLESIMI. CON LE 800 ABBIAMO ASSISTITO ALLE PERENTORIE CAVALCATE SOLITARIE DELLA DUCATI DI CASEY STONER NEL 2007 E POI AL RITORNO AL VERTICE DI ROSSI NELLA PASSATA STAGIONE, MA ABBIAMO PERDUTO IL BRIVIDO DEL TESTA A TESTA, TEMEVAMO IRRIMEDIABILMENTE. NEL 2008 IL DISTACCO MINIMO TRA PRIMO E SECONDO CLASSIFICATO SI È REGISTRATO IN PORTOGALLO, MENO DI 2 SECONDI (1”817 PER L’ESATTEZZA) TRA LORENZO E PEDROSA, ED ABBIAMO INCASSATO (TRA GLI SBADIGLI) VERDETTI SCONTATI A RIPETIZIONE. HA FATTO ECCEZIONE IL GP USA A LAGUNA SECA, DOVE TRA ROSSI E STONER È STATA SFIDA VERA, CHIUSA PERÒ ANZITEMPO DALLA CADUTA DELL’AUSTRALIANO. QUEST’ANNO STA ANDANDO DECISAMENTE MEGLIO: PER TRE VOLTE IN SEI GP ABBIAMO AVUTO TRA I PRIMI DUE CLASSIFICATI DISTACCHI INTORNO AL SECONDO. E CON ROSSI E LORENZO SIAMO TORNATI A PALPITARE FINO ALLA BANDIERA A SCACCHI.

2006

IL COMMENTO

“SCONTRI” STORICI NEL 2006, NEL GP PORTOGALLO IN CUI PEDROSA ABBATTÈ HAYDEN, ROSSI LASCIÒ PER STRADA 5 PUNTI IMPORTANTI, PERDENDO IL TESTA A TESTA CON ELIAS (SOTTO). NEL 2008 A LAGINA SECA ROSSI E STONER HANNO DATO SPETTACOLO, FINO ALLA CADUTA DEL PILOTA DUCATI.

2008

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MOTOGP CATALUNYA IL COMMENTO

«perché ha delle reazioni diverse dall’altro», come ha detto Loris, ma ha un’erogazione più dolce e spinge un po’ di più. C’è quindi spazio per immaginare un Capirossi protagonista della seconda parte della stagione. LA LOTTA per la vittoria e la stoica prestazione di Stoner hanno in realtà messo in ombra tutto il resto. Dalla reazione di Kallio (nono) alle difficoltà di Melandri (solo quattordicesimo) fino al dignitoso ottavo posto di De Puniet. È Rossi, ancora una volta, l’uomo del giorno. L’arrivo di avversari sempre più forti e la crescita di giovani talenti affamati di successo sono il motivo per cui Valentino è ancora così forte. Perché le sfide sono l’alimento di cui si ciba: tolte quelle, non si diverte più. Ecco perché Rossi ha vinto questa volta e in questo modo: perché, come ha detto diverse volte, «ho bisogno di vincere per essere felice». Ma i tempi sono cambiati: gli avversari di oggi sembrano molto più forti degli avversari di ieri. E non bisogna pensare che Lorenzo si sia demoralizza-

A STONER IL PODIO, A DOVIZIOSO UNA STRETTA DI MANO ANDREA DOVIZIOSO HA RAGGIUNTO STONER SUL FINIRE DELLA GARA, MA L’AUSTRALIANO DELLA DUCATI È RIUSCITO A TENERSI STRETTO IL TERZO POSTO. E IL PODIO...

Calcioai guai PERSA LA SFIDA CON ROSSI, JORGE LORENZO NON HA RINUNCIATO ALLA SCENETTA FINALE CHE IMMAGINIAMO PREPARATA PER FESTEGGIARE LA VITTORIA. IL PIL,OTA DELLA YAMAHA HA PIANTATO A TERRA LA BANDIERA BLAUGRANA E CALCIATO UN PALLONE IN TRIBUNA. IL SUO OMAGGIO ALLA SQUADRA DEL BARCELLONA, VINCITRICE DELLA CHAMPIONS LEAGUE.

to. Sicuramente ci riproverà già ad Assen, perché anche lui si diverte solo se vince. Il motivo per cui Valentino Rossi lo considera, adesso, il suo peggior nemico, non risiede solo nella capacità dello spagnolo di andare forte. Lorenzo studia, riflette, cresce. Perché lui impara con la rapidità tipica dei grandissimi. Quanto a Stoner, sappiamo già tutto di lui. Ma Rossi è lì, come sempre. E adesso i tre sono in vetta alla classifica del campionato, a quota 106 punti. Così si riparte da capo, con il bello dell’incertezza. Perché in fondo, se Lorenzo ha lo spirito del guerriero e Stoner le palle per tenere il gas spalancato sempre... Rossi è ancora in grado di fare magie.

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Ascesa e crollo di un talent scout

Gli avversari di oggi sono più forti di quelli di ieri. Ma Rossi è ancora capace di fare magie

LA DORNA ha vietato a Dani Amatriain l’accesso al circuito di Montmeló. Come del resto aveva fatto a Jerez. Il mondo dei gran premi, quindi, considera persona non gradita uno che fino a qualche mese fa era considerato l’astro nascente dei manager delle due ruote. Uno che fino a un anno fa poteva entrare nell’ufficio di Carmelo Ezpeleta senza bussare, poteva parlare con chiunque dei responsabili delle squadre e delle aziende; uno che ha scoperto talenti e che ha fatto la fortuna di moltissimi piloti (come i fratelli Espargaró oppure Debon); uno al quale Jorge Lorenzo deve moltissimo. Ma Dani Amatriain ha oltrepassato il muro della legalità, quindi è anche passato dalla parte del torto. Oggi è un manager bruciato, ma soprattutto un uomo in grandissima crisi personale. È stato arrestato il lunedì precedente la gara, nella sua città, Barcellona, per ripetute minacce (anche di morte) nei confronti dei suoi ex piloti con Lorenzo in testa. Una serie di molestie psicologiche e fisiche - così hanno detto gli interessati, e così recita l’atto di accusa a causa del quale è stato arrestato (e poi rilasciato dopo circa 24 ore) - nei confronti di ragazzi che secondo Amatriain non hanno avuto la minima riconoscenza. La crisi di Amatriain, comprese le azioni più o meno lecite nei confronti dei suoi ex assistiti (ma soprattutto contro Jorge Lorenzo) è in corso da più di un anno. Il motivo per il quale Lorenzo ha cambiato management, l’estate scorsa, deriva da questo: dal fatto che Amatriain è diventato schiavo e vittima di un delirio di onnipotenza alimentato in modo esponenziale da quella “polvere” che è sempre più spesso compagna di viaggio e di lavoro di persone che ne sottovalutano gli effetti. Amatriain ha perso tutto, e adesso anche la sua salute pare in forte pericolo, per colpa di questo vizio che lo ha indotto a credere di poter fare qualsiasi cosa. E che oggi lo ha reso aggressivo oltre misura. Amatriain ha voluto sempre di più, pensando di poter gestire qualsiasi cosa. Poi, come spesso accade, un giorno è crollato e con lui si è dissolto tutto ciò che aveva costruito. Amatriain, dicono i pochi che ancora lo vedono ogni tanto, in giro per Barcellona, è ridotto male: pesa meno di 50 kg. Dani Amatriain è una persona intelligente, perspicace, simpatica. Uno che ci sapeva fare, insomma. Infatti stava avendo successo, aveva fatto molta strada da quando aveva smesso i panni del pilota (un titolo europeo di SBK è stato il suo migliore risultato) per iniziare una carriera diversa: aveva molti piloti, gestiva la pista di Almeria, era un personaggio influente nel mondo delle due ruote. Poi ha iniziato a perdere il contatto con la realtà. E adesso nessuno sa che cosa potrà succedergli. DALL’AMICIZIA ALLE MINACCE... DANI AMATRIAIN HA CONDIVISO I SUCCESSI DI LORENZO FINO ALLO SCORSO ANNO. OGGI È UN MANAGER BRUCIATO, HA PERSO TUTTO E VIVE UNA GRAVE CRISI PERSONALE.

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MOTOGP CATALUNYA LE INTERVISTE

«LA NOTTE prima della gara avrò dormito al massimo un paio d’ore. Già nel warm up ero distrutto. Ho deciso di correre per portare a casa qualche punto. La squadra ha fatto un ottimo lavoro e la mia moto andava molto bene. Dopo qualche giro ho iniziato ad accusare crampi fortissimi; non riuscivo a mantenere la concentrazione. Ho pensato di arrendermi, poi ho provato a calare un po’ il ritmo per arrivare alla fine».

AndreaDovizioso

MIGLIORIAMO DI GARA IN GARA

«HO CHIUSO solo a 9 secondi dal vincitore. È stata una bella prestazione. Ogni gara siamo sempre più vicini al vertice, il che è positivo. Il podio era il mio obiettivo, l’ho sfiorato... Non sono partito bene e ho impiegato un po’ prima di iniziare a recuperare. Poi, quando mi sono ritrovato dietro a Stoner, forse avrei dovuto attaccarlo, proprio quando lui ha iniziato a rallentare. Dopo, non è stato più possibile sorpassarlo».

DaniPedrosa

MI SERVE TEMPO, PER GUARIRE

«PER me è stata durissima. Quando è finita la gara ero esausto e avevo male dappertutto. Non mi pento di aver fatto di tutto, prendendo anche dei rischi, per riuscire a gareggiare. Volevo dare il meglio, per quanto possibile. Le cure hanno funzionato per le prove, ma 25 giri di gara erano troppi per poter pensare che il dolore alla gamba non si sarebbe fatto sentire. Serve tempo, per guarire da questo infortunio».

LorisCapirossi

MODIFICHE RADICALI. MOTO OK «È UN ottimo risultato, questo quinto posto, perché il team si è dovuto impegnare. Il mio capotecnico, Stuart, ha lavorato duramente e, per la gara, mi ha convinto a fare modifiche radicali, che hanno reso migliore la mia moto, rispetto alle prove. Ho perso molto tempo per passare Pedrosa, perché la sua Honda era molto veloce. Poi ho cercato di agganciare gli altri ma erano troppo lontani».

JorgeLorenzo

Ho ancora da imparare

MONTMELÓ - Ha mantenuto sempre un sorriso beffardo, Jorge Lorenzo. Almeno fino a quando è rimasto davanti alle telecamere e ai giornalisti. Ha cercato di mostrarsi deluso ma non abbattuto. E lo ha anche detto: «Ho perso, va bene. Lui è stato più bravo di me. Ma non c’è problema, adesso devo usare questa lezione per continuare a imparare». Sì, ma questa è stata una sconfitta pesante. Si poteva evitare? «Io volevo vincere e ci ho provato. Mi sono piaciuto, sono andato forte fino alla fine. Ed è quello che conta». Ma quell’ultimo giro... «Oggi mi vedevo vincitore ma lui è Rossi... È stato bravo, non gli serviva a niente un secondo posto: lui doveva e voleva vincere. Io ho lasciato un vuoto e lui ne ha approfittato. Spero di batterlo in un’altra occasione, in un altro duello». Rossi, nell’ultimo giro, è quasi imbattibile. «Sì, ma a me va bene lo stesso. E come una partita di poker: ognuno cerca di fare le sue mosse: c’è chi le azzecca e chi no. Ma la strada è ancora lunga, mancano moltissime gare. Certo, dopo essermi difeso in ogni modo, quando sono arrivato nella parte delle lunghe curve veloci, avendo visto che ero ancora in testa, ho davvero pensato di avercela fatta...». Vuoi dire che hai fatto delle mosse sbagliate? «A quel punto della gara avevo due possibilità: la più facile consisteva nell’accontentarmi del secondo posto, perché lui frenava molto forte, e cercare di superarlo voleva dire prendere dei rischi. Poi ce n’era un’altra, quella che mi piaceva di più: cercare di attaccarlo alla frenata in fondo al rettilineo e poi stare davanti. Ho scelto questa». Forse ti è mancata la lucidità nel momento decisivo? «Il problema è che in quel momento non vedevo cosa faceva lui e ho dovuto decidere per istinto: in questi casi, se tieni una traiettoria troppo interna, per chiudere la sua, magari diventi troppo

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AVEVO CRAMPI FORTISSIMI

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CaseyStoner

lento e uno come lui ti può superare. Allora ho scelto un’altra traiettoria per essere più veloce, ma lui ha frenato più tardi di me...». Valentino ha fatto valere più la forza o l’esperienza? «Valentino ha 30 anni, io 22: mi serve ancora del tempo per arrivare a conoscere tutto quello che sa lui. Io devo continuare a imparare». È ormai una partita a tre? «Pare di sì, il quarto è già lontano. Ma qui è difficile dare dei giudizi, il livello è altissimo e non si sa mai».

ColinEdwards LA MIA M1 S’IMPENNA TROPPO «FISICAMENTE è stata durissima, per il caldo. Non sono riuscito a guidare come avrei voluto perché non avevo un buon feeling con l’anteriore: è stato questo, in fondo, il mio problema maggiore. Quest’anno la Yamaha ha un interesse più corto e io faccio fatica a evitare che la moto s’impenni, sia in accelerazione che in partenza».

AlexDe Angelis MANCA GRIP NELLO STRETTO «NON riusciamo a risolvere i nostri problemi. Il solo fatto positivo è che, rispetto alla gara in Qatar, dove dal primo mi separavano 50 secondi, qui siamo riusciti a ridurre il gap a trenta secondi. Mi manca grip nelle curve strette, però la trazione è aumentata. Adesso devo migliorare la mia velocità di percorrenza delle curve».

RandyDePuniet DAVANTI A ME, SOLO UFFICIALI «È STATA dura per tutti. Io penso di avere fatto una bella gara. Sono partito molto bene, e poi ho trovato un buon ritmo. Poi, però, Pedrosa, Dovizioso e Capirossi mi hanno passato agevolmente in rettilineo... È un fatto che non mi sorprende, e che devo accettare. Non credo si potesse fare di più di un ottavo posto, considerando che davanti a me ci sono tutte moto ufficiali».

MarcoMelandri ALLA FINE MI SONO DIVERTITO! «DOPO appena tre giri la mia moto ha cominciato a scivolare. Stiamo parlando della moto che forse ha meno grip di tutte, quando la pista è asciutta, e in queste condizioni così difficili, per via dell’asfalto caldissimo, è andata anche peggio... Alla fine, però, mi sono persino divertito, perché la mia moto ha iniziato a scivolare così tanto che in certe curve sono arrivato a fine corsa con lo sterzo!».

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MOTOGP CATALUNYA LE PAGELLE di Marco Masetti

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Una sfida da sogno MONTMELÓ - Teoricamente sarebbe solo ingegneria applicata all’asfalto. Fortunatamente i fatti vanno un po’ diversamente, visto che ci sono anche i piloti. In TV i milioni di euro sembrano crescere sugli alberi, ma a volte le cifre sono gonfiate ad arte, perché il nostro è uno sport povero. Per lo meno, rispetto al calcio e alla F.1. Persino la bicicletta muove cifre maggiori. Per crescere non abbiamo bisogno di abili venditori di pentole e tappeti. C’è bisogno di grandi personaggi, di grandi gesti, di sfide, di sogni. Il sorpasso di Rossi all’ultima curva è qualcosa che somiglia a un goal in rovesciata da quaranta metri, a una volata al Tour de France, a un trionfo al Roland Garros. È una grande impresa sportiva che vede contrapposti due grandi sportivi. I tanti uomini nati nei primi anni Settanta portano il nome di un grande pilota venuto dalla Finlandia, Jarno Saarinen. Uno che guidava come un dio, che sfidava e batteva campioni conclamati anche con una moto privata, che aveva una bella moglie che gli faceva da meccanico. Jarno non faceva polemiche e sapeva fare sognare la gente. A Barcellona abbiamo sognato in tanti, nel corso della sfida. L’abbiamo seguita in silenzio, con il fiato sospeso e ce la ricorderemo per tutta la vita. È stata la grande sfida tra il campione dalla fama planetaria e il ragazzo che vuole portargli via il numero uno. Tra uno che sa di non avere tanti anni in pista davanti e un altro che ne ha otto di meno sulla carta di identità. I due si sono sfidati nel campo della prestazione assoluta. Nessun trucco, nessuna scorrettezza. Giustamente ha vinto chi ha osato di più, chi ha saputo inventare qualcosa di nuovo, passando in un posto dove, di norma, non si passa. Si è sfiorato il concetto di opera d’arte. Continuate così, per favore. Fateci sognare.

10 8 9 7 4

6

Continua il momento di grande involuzione dell’australiano, che adesso inizia davvero a rischiare il posto. Gara da dimenticare.

ValentinoRossi

CaseyStoner

AndreaDovizioso

NickyHayden

Peccato che su queste pagine non si possa usare un voto più alto: Valentino è talmente fuori dalla norma che potrebbe meritare una lode o tre punti in più. Un ultimo giro da paura, un sorpasso impossibile, che riesce solo a lui e la grinta che fa paura. Per fortuna c’è Jorge, unico al suo livello in una giornata storica. Monumentale.

Si presenta al via in condizioni fisiche imperfette, ben sapendo che contro le tremende Yamaha c’è poco da fare. Corre in difesa, non abbassa la guardia e difende il podio dagli attacchi di Dovizioso. Alla fine è distrutto, ma si conferma combattente nato.

Il distacco dal vincitore non è certo abissale e questo è un buonissimo segno per Andrea. Quello che non esalta è il podio sfuggito nel confronto con Stoner, non certo al top della condizione. Andrea sta crescendo ma gli manca ancora il colpo del KO.

Terza Ducati nella top ten e risultato non proprio tragico per l’ex campione del mondo, che inizia a vedere la luce anche grazie alle modifiche tecniche che gli hanno reso più digeribile la Ducati. Dai Nicky, ce la puoi fare.

LorisCapirossi

ColinEdwards

Appena può contare su una Suzuki con i cavalli giusti, riesce a diventare protagonista con una gara coraggiosa, concreta e senza troppi fronzoli. A 36 anni è uno dei più freschi e, dopo l’arrivo, dichiara di averne ancora. Lo vedremo presto su podio.

Week-end a corrente alternata con caduta (che gli toglie fiducia) ma anche con un warm up molto determinato. Magari non s’impegna al massimo, ma oramai è molto vicino ai primi. È già pronto per Assen, la gara nella quale Colin tradizionalmente punta al podio.

JorgeLorenzo

Soccombe ad un numero impossibile del mago Rossi, ma ha fatto vedere di essere determinato e intelligente. A fine gara parla di sfide e di gioia per il pubblico. Sarà anche bravo a recitare, potrebbe dire qualcuno, ma resta un ragazzo che sta facendo molto per questo sport.

DanielPedrosa Nelle condizioni in cui si trova non può certo fare i miracoli: ossa rotte, muscoli a pezzi e i tanti problemi fisici. Forse sarebbe consigliabile un periodo di riposo. La MotoGP ha bisogno del suo talento, non del suo sacrificio. Coraggioso.

Kawasaki

Va bene che la Casa giapponese si era ritirata, va bene che non voleva nemmeno usare il marchio ufficiale preferendo l’anonimo Hayate. Però un piccolo sforzo tecnico ci starebbe se non si vuole finire in fondo. E poi, in MotoGP ci vuole un addetto stampa. Non siamo nel campionato regionale. POCO GRIP FIN QUANDO LA SUA NINJA LO HA AIUTATO MELANDRI ERA NELLA TOP TEN. POI È VENUTA A MANCARE L’ADERENZA E MARCO SI È DOVUTO ARRENDERE.

quello che non va

RandyDe Puniet Bell’avvio del francese che ha buone doti di guida e un grande scatto. Poi Edwards, Capirossi e Pedrosa lo fanno retrocedere oltre il bel quarto posto iniziale. Resta il miglior privato Honda e conferma di essere in ottima sintonia con la sua squadra.

5

ChrisVermeulen AlexDe Angelis Qualche segnale di ripresa, almeno considerando l’impegno e il distacco finalmente accettabile. Scaricare la potenza a terra non è mai facile in MotoGP, ma con la Honda clienti lo è un po’ di più.

MarcoMelandri

JamesToseland

Guida la Kawasaki, la moto con il grip più labile di tutto il mondiale e riesce anche a far qualcosa di buono in avvio. Poi si mette di traverso come un pilota di speedway. Magari si diverte anche, ma il piazzamento è deficitario.

Ecco un altro che si sente mancare la terra sotto i piedi e teme di dover salutare la MotoGP. Rispetto ad altri finiti oltre la decima piazza, ha l’aggravante di guidare la miglior moto disponibile sulla piazza.

GaborTalmacsi

4

A fine 2008 un pilota della 125, poi uno della 250 per tre gare, a seguire l’inedito ruolo di disoccupato, poi la MotoGP. L’avventuroso ungherese arriva in fondo senza far danni, ultimo ma non doppiato. Missione compiuta!

MikaKallio

NiccolòCanepa

Giornata dura per il finlandese, che ha sofferto parecchio i 37 gradi di Barcellona. All’inizio rema un po’ con il pieno di benzina, poi si mette in mostra con una gara attenta. Segno positivo per l’uomo che viene dai ghiacci.

Il caldo manda in tilt il suo rapporto con le gomme, ma c’è da dire che il ragazzo di Genova ha bisogno di un deciso cambiamento di rotta: più grinta, più aggressività.

quello che non va

SeteGibernau Coraggiosamente al via, parte bene, poi si deve arrendere ad una condizione fisica precaria. Alla fine ha le mani sanguinanti ed è molto provato. Alle volte il coraggio non basta.

ToniElias Buono in prova, meno in gara. Peccato per la caduta: la sua Honda lo ha lanciato nella via di fuga. Lui dice che tutto era come nel giro precedente. Sarà vero?

YukiTakahashi Il pungolo di Talmacsi lo fa svegliare. Non male in prova in gara il suo sogno finisce presto a causa di un contatto nelle retrovia. Attento Yuki, non credo ci siano molte altre occasioni per rifarsi.

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MOTOGP CATALUNYA IL TABELLONE

esterna 38°C asfalto 52°C

1. Jorge Lorenzo

Spagna

Yamaha

1’43”340

1’41”899

1’41”974

1’42”791

2. Valentino Rossi

Italia

Yamaha

1’43”038

1’42”810

1’41”987

1’42”743

Altraguardo 1. Valentino ROSSI

Giriveloci

Yamaha

Fiat Yamaha Team

43’11”897

1. Stoner

118,175 km alla media di 164,138 km/h

Velocitàmassime

3. Casey Stoner

Australia

Ducati

1’43”636

1’43”496

1’42”426

1’43”252

2. Jorge LORENZO

Yamaha

Fiat Yamaha Team

a 0”095

2. Rossi

1’42”874

4. Andrea Dovizioso

Italia

Honda

1’43”684

1’42”573

1’42”594

1’43”166

3. Casey STONER

Ducati

Ducati Marlboro Team

a 8”884

3. Lorenzo

1’43”041

5. Toni Elias

Spagna

Honda

1’45”101

1’44”295

1’43”139

1’44”172

4. Dovizioso

1’43”276

6. Colin Edwards

USA

Yamaha

1’44”419

1’43”409

1’43”168

1’43”046

4. Andrea DOVIZIOSO

Honda

Repsol Honda Team

a 8”936

5. Capirossi

1’43”306

7. Randy De Puniet

Francia

Honda

1’43”871

1’43”316

1’43”175

1’43”945

5. Loris CAPIROSSI

Suzuki

Rizla Suzuki MotoGP

a 19”831

8. Dani Pedrosa

Spagna

Honda

1’45”043

1’43”049

1’43”207

1’43”285

6. Dani PEDROSA

Honda

Repsol Honda Team

a 22”182

6. Pedrosa

1’43”335

9. James Toseland

G. Bretagna

Yamaha

1’44”580

1’43”628

1’43”233

1’43”960

7. Colin EDWARDS

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

a 23”547

7. De Puniet

1’43”433

Finlandia

Ducati

1’45”394

1’43”969

1’43”336

1’43”956

8. Randy DE PUNIET

Honda

LCR Honda MotoGP

a 25”265

8. Edwards

1’43”771

9. Mika KALLIO

Ducati

Pramac Racing

a 31”797

9. Elias

1’43”779

10. Mika Kallio 11. Loris Capirossi

Italia

Suzuki

1’44”340

1’43”857

1’43”365

1’43”698

10. Melandri

1’43”836

12. Chris Vermeulen

Australia

Suzuki

1’44”744

1’43”682

1’43”411

1’44”238

10. Nicky HAYDEN

Ducati

Ducati Marlboro Team

a 33”593

13. Nicky Hayden

USA

Ducati

1’44”152

1’43”658

1’43”414

1’43”983

11. Chris VERMEULEN

Suzuki

Rizla Suzuki MotoGP

a 36”638

11. Kallio

1’43”883

14. Alex De Angelis

San Marino

Honda

1’45”126

1’43”726

1’43”422

1’44”203

12. Alex DE ANGELIS

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 36”874

12. Toseland

1’43”898

Monster Yamaha Tech 3

a 39”433

13. De Angelis

1’43”945

Hayate Racing Team

a 44”788

14. Hayden

1’44”047

15. Sete Gibernau

Spagna

Ducati

1’44”678

1’43”799

1’43”714

1’43”449

13. James TOSELAND

Yamaha

16. Yuki Takahashi

Giappone

Honda

1’44”484

1’43”772

1’43”777

1’43”856

14. Marco MELANDRI

Kawasaki

17. Marco Melandri

Italia

Kawasaki

1’44”649

1’43”840

1’43”792

1’43”947

15. Sete GIBERNAU

Ducati

Grupo Francisco Hernando

a 46”754

15. Gibernau

1’44”053

18. Niccolò Canepa

Italia

Ducati

1’45”454

1’43”635

1’43”991

1’44”474

16. Niccolò CANEPA

Ducati

Pramac Racing

a 55”873

16. Vermeulen

1’44”272

19. Gabor Talmacsi

Ungheria

Honda

1’47”654

1’46”844

1’45”833

1’45”374

17. Gabor TALMACSI

Honda

Scot Racing Team MotoGP

a 1’27”640

17. Canepa

1’44”534

18. Talmacsi

1’45”652

Poleposition

RITIRATI

Honda

al 10. giro

PILOTI AL VIA

NUMERO GIRI

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

36

19

to

GE lug RM li AN o 26 IA GR lug AN lio BR 16 ETA GN RE ag A P. os CE to CA 30 US ag A os

5

US lug A lio

14

CA giu TA g LU no NY 27 A OL giu AN gn DA o

3

17

31

FR ma AN g CI gio A

SP ma AG gg NA io

a AP pri PO le NE

26

ITA ma LIA gg io

19 25

Venerdì: Stoner. Sabato: Takahashi, Edwards, Pedrosa, Hayden. Domenica: Takahashi, Elias.

Campionatopiloti

46

GI

TOTALE Italia 20 20 25 — 16 25 Valentino ROSSI Yamaha 106 Spagna 16 25 — 25 20 20 Jorge LORENZO Yamaha 106 Australia 25 13 16 11 25 16 Casey STONER Ducati 106 Italia 11 11 8 13 13 13 Andrea DOVIZIOSO Honda 69 Spagna 5 16 20 16 — 10 Dani PEDROSA Honda 67 USA 13 4 9 9 10 9 Colin EDWARDS Yamaha 54 Italia 2 10 11 20 5 2 Marco MELANDRI Kawasaki 50 Italia — 9 10 8 11 11 Loris CAPIROSSI Suzuki 49 Francia 6 5 13 2 8 8 Randy DE PUNIET Honda 42 Australia 9 6 6 10 6 5 Chris VERMEULEN Suzuki 42 11. James Toseland 29; 12. Mika Kallio 26; 13. Alex De Angelis 25; 14. Toni Elias 23; 15. Nicky Hayden 19; 16. Niccolò Canepa 10; 17. Sete Gibernau 9; 18. Yuki Takahashi 8. 1. 1. 1. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 9.

Topteam 1. 2. 3. 4. 5.

212 Fiat Yamaha Team 136 Repsol Honda Team Ducati Marlboro Team 125 91 Rizla Suzuki MotoGP Monster Yamaha Tech 3 83

331,5 330,5 330,5 329,0 327,1 325,9 325,8 324,5 323,7 323,7 323,3 323,2 322,7 322,6 321,9 321,7 320,5 318,0 317,2

Dani Pedrosa (Honda) nel 2008, in 1’42”358 alla media di 166,251 km/h

Lecadute

Spagna 14.06.2009 Catalunya

gara warm up warm up gara gara gara qualifiche gara gara gara qualifiche warm up libere 2 libere 2 qualifiche warm up gara libere 1 qualifiche

Rossi Pedrosa Kallio Lorenzo Stoner Capirossi Dovizioso Edwards Hayden Melandri Elias De Puniet De Angelis Canepa Gibernau Takahashi Toseland Vermeulen Talmacsi

PRIMATO IMBATTUTO

Scot Racing Team MotoGP

13

nei tre giorni 171.805 nel 2008 113.150 (nei tre giorni 205.350)

Yuki TAKAHASHI

QA ap TA ril R e

88.502

San Carlo Honda Gresini

NON HA FINITO IL PRIMO GIRO

Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1’41”974 alla media di 166,877 km/h Pole 2008: Casey Stoner (Ducati) in 1’41”186 alla media di 168,177 Km/h

SPETTATORI

Honda

Toni ELIAS

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.

1’42”858

alla media di 165,443 km/h

8

P -U M AR W

VA nov LE em NC b IA re

NI IO AZ IC F I AL QU

25

TO BA SA

MA ott LE ob SI re A

RE BE LI

6

RE BE LI

SA sett e N MA mb r 4 o RINO e PO tto RT br OG e AL 18 LO AU ott ST ob RA re LIA

Alvia

Ì RD NE E V

Nel 2008 dopo 6 gare

-16 +12 +30 +25 -43 -4 +26 -2 +24 +11

Campionatomarche 1. 2. 3. 4. 5.

YAMAHA DUCATI HONDA SUZUKI KAWASAKI

20 25 11 9 2

25 13 16 9 10

25 16 20 10 11

25 11 16 10 20

20 25 13 11 5

25 16 13 11 2

140 106 89 60 50

= +25 -21 +6 -21

40

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MOTOGP CATALUNYA ILPIT COMMENTO WALK

,QGRYLQD O HUURUH

AL GP ITALIA AL MUGELLO È “SPARITO” IL BULLDOG DAL CASCO VISTA LA VOSTRA ABILITÀ NELLO SCOPRIRE L’ERRORE... STIAMO CERCANDO DI RENDERVI LA VITA DIFFICILE. NEL PIT WALK DEL MUGELLO SUL CASCO DISEGNATO DA ALDO DRUDI PER VALENTINO ROSSI (CON LE MANI NEI CAPELLI) È SPARITO IL BULLDOG SUL GUANTO.

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MOTOGP CATALUNYA DAI BOX

MONTMELÓ – Facendo un rapido conto di quanto materiale i reparti corse hanno spedito a Barcellona (per la gara, ma soprattutto per il test di lunedì), emerge che l’azienda che ha fatto di meno è la Yamaha. La Honda ha spedito in Europa una ciclistica completamente nuova (telaio e forcellone), la Ducati ha lavorato sia sull’assetto (costruendo un codone nuovo) che sulla gestione elettronica, la Suzuki ha portato il nuovo motore (la Kawasaki non sviluppa più la sua ZX-RR per le note vicende di inizio

A PEDROSA LA NUOVA CICLISTICA

CHI È PIÙ AVANTI FA I TEST PER PRIMO

Un po’ di agitazione venerdì mattina, nel box HRC, quando è stato deciso che Pedrosa (pur se in pessime condizioni fisiche) avrebbe provato per primo il nuovo telaio. Dovizioso si aspettava una designazione diversa: un po’ perché per questo nuovo telaio ha lavorato molto, e poi perché lui è in condizioni migliori. Ma i giapponesi hanno deciso di mantenere quanto detto in inverno: ogni pezzo nuovo sarebbe stato provato per primo dal meglio piazzato in classifica. I piloti avevano accettato, e alla vigilia del GP Catalunya il meglio piazzato era Pedrosa.

44 motosprint

stagione). Viene quindi da chiedersi il perché dell’immobilismo di Iwata. I casi sono due: o sanno di aver costruito la moto migliore di tutte e quindi non ritengono di aver bisogno di migliorarla; oppure la situazione è così seria, a livello economico, che si sta cercando di risparmiare anche sullo sviluppo. «La Yamaha è sempre conservativa – ha spiegato Daniele Romagnoli, il manager del team di Lorenzo –. Nessuno intende stravolgere il progetto, che tutto sommato sembra adesso ben equilibrato. Abbiamo ricevuto solo cose di dettaglio, niente per cui dire che abbiamo davvero delle novità: lavoreremo quindi sulla messa a punto». Sul fronte Honda, in Giappone si sta dando la precedenza alla ciclistica e a Barcellona è stato spedito un solo telaio nuovo, provato subito da Pedrosa, poi da Dovizioso ed Elias. La Suzuki punta molto sullo sviluppo del motore – Capirossi ha detto che il nuovo quattro cilindri, avendo reazioni diverse, necessita di un lavoro di messa a punto specifico – che dovrebbe garantire maggiore velocità di punta e una migliore accelerazione. La Ducati ha fatto molto. Ha modificato la posizione in sella, costruendo un nuovo codone. Ha rivisto quindi l’assetto della moto, sfruttando meglio il peso del pilota. E poi c’è un nuovo software, grazie al quale il traction control lavora in modo diverso, che garantisce un’erogazione un po’ più dolce e lineare a scapito della potenza.

Lorenzo fa paura

((((((((((((((( Pole position

Tutte le novità del lunedì

MONTMELÓ – Per Jorge Lorenzo si tratta della pole numero 7, invece Casey Stoner (terzo tempo) mantiene il suo ruolino di marcia, sempre in prima fila in questa stagione. In mezzo c’è Valentino Rossi, che sfiora la pole per 13 millesimi tornando in prima fila dai tempi del GP Giappone. Gabor Talmacsi si qualifica in ultima posizione, a 3”6 dalla pole, ma è il primo ungherese a gareggiare nella massima categoria del Mondiale, dopo Janos Drapal che si qualificò nel GP Repubblica Ceca del 1976.

UN’ALTRA VOLTA AL PALO ANCORA UNA POLE POSITION PER JORGE LORENZO. E CON QUESTA FANNO SETTE: NON MALE...

Il team Nonno Sport Racing di Roma ha scelto il variatore 12 rulli Polini Maxi Speed Control per i TMax di Fabio Pintus (62) e Marvin Mendogho (17) che partecipano al Trofeo Nazionale Maxi Scooter. La stagione 2009 del team Nonno sport Racing ha già visto Mendogho salire il secondo gradino del podio nella classe Supersport a Franciacorta.

Il team Nonno Sport Racing di Roma nasce nel 2007 con l’obiettivo di coniugare l’esperienza nella preparazione di maxi scooter con le capacità dei suoi piloti. La stagione 2009 è partita con il Moto Days di Roma dove la squadra centra con il TMax e l’Honda SH due vittorie, rispettivamente in Supersport e Dragster. La squadra romana, che ha scelto il kit Polini Maxi Speed Control per i suoi due TMax ha due piloti: Marvin Mendogho e Fabio Pintus. Quest’ultimo vincitore della classe Dragster del Trofeo Nazionale Maxi Scooter 2008 con l’Honda SH 170, Pintus a Franciacorta può ritenersi soddisfatto anche se le aspettative erano più alte in quanto la pioggia l’ha purtroppo penalizzato - ”Quest’anno ho debuttato con un TMax; un maxi scooter che prima avevo guidato solo in strada. Nella cat. Superstock possiamo sostituire solo la trasmissione e lo scarico. Il variatore Polini Maxi Speed Control Evolution ha dato al mio TMax un forza mostruosa, tanto che nella guida in pista ho dovuto rivedere il mio stile. Nelle curve lente il motore, pur chiudendo completamente il gas come nel caso del tornantino di Magione, risponde sempre prontamente anche a 1.500 giri e gli scodamenti non si fanno attendere. In uscita di curva, devo infatti spostare il mio corpo cercando di caricare di più la ruota posteriore. Ma il divertimento è davvero assicurato!” Mendogho, invece, è risultato uno dei protagonisti assoluti della prova

di Franciacorta abbinata alla Polini Italian Cup. Lasciate alle spalle le prime esperienze con gli scooter 70, Mendogho, infatti, a Franciacorta ha brillato col TMax del “Nonno” - “La mia gara di Franciacorta è stata davvero fantastica” -Mendogho, racconta “Sono finito secondo nella Supersport . La pista ha esaltato le mie qualità di guida. Sul bagnato ho dato del mio meglio dopo aver centrato la pole ed avere segnato il giro più veloce in gara. Ho purtroppo commesso due errori durante l’ultima tornata mancando la vittoria. Sono comunque soddisfatto del mio secondo posto. Ho voluto utilizzare il variatore Polini Maxi Speed Control Evolution perché partendo da fermo in griglia la frizione attacca ad oltre 3.000 giri e mi garantisce un’erogazione fluida e costante. Durante la gara chiudendo e aprendo il gas la risposta del motore è sempre pronta anche su piste tecniche come Franciacorta. Il TMax così preparato è un mezzo fantastico, molto stabile in curva, ma anche molto potente in quanto ho dovuto adeguarmi ad una guida di “forza”. Quest’anno con l’apertura

del regolamento, la cat. Supersport è diventata veramente performante con una potenza di 50 CV alla ruota” - “I risultati a Franciacorta sono stati ottimi” - raccontano Nonno Sport e Mauro Pintus, “preparatore” e “manager” della squadra - “Siamo molto soddisfatti

di questa collaborazione tecnica con la Polini. Abbiamo fatto un buon lavoro di sviluppo; testa, cilindri, alberi a cammes, corpo farfallato di 34mm, centraline, e trasmissione completa, ovviamente Polini”.


MOTOGP CATALUNYA

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DAI BOX

FIRMA IN OLANDA?

PEDROSA E HONDA CONTRATTO ANNUALE Dani Pedrosa e la Honda sono ormai ad un passo dal rinnovo del contratto. Al di là delle cifre (sconosciute), la novità riguarda la durata: pare infatti che le parti si siano trovate d’accordo nello stipulare un contratto di un solo anno. La Repsol vorrebbe chiudere la faccenda già in occasione della prossima gara, in Olanda.

ACCOGLIENZA

COLAZIONE GRATIS PER I PRIMI 10.000 Gli organizzatori hanno escogitato un buon modo per accogliere gli spettatori: colazione in omaggio per i primi 10.000 che si sono presentati ai cancelli, a partire dalle 7 della mattina di domenica.

STANZE A 2000 EURO PER GP

ARRIVA L’HOTEL MOBILE NEL PADDOCK I figli di Angel Nieto, Pablo e Gelete, hanno allestito una struttura mobile che funge da hotel nel paddock. Si chiama GP Rooms (nella foto sopra), e dispone di 6 camere lussuosamente arredate, grandi meno di 20 metri quadrati. Il costo è 2000 euro a gara, 22.000 per tutte le gare europee. Hanno aderito Criville, Bautista, Aoyama, Marquez. L’iniziativa è riservata a piloti o manager.

L’anno prossimo in MotoGP

Martinez vuole la Yamaha MONTMELÓ – Jorge “Aspar” Martinez ha annunciato che «il prossimo anno saremo la sola squadra presente in tutte e tre le categorie», dicendo quindi implicitamente che farà il grande passo nella MotoGP. «Il prossimo anno ci sarà meno tecnologia e diminuiranno i costi per i leasing delle moto. Abbiamo già il sostegno dei nostri sponsor, quindi dobbiamo sfruttare il momento favorevole». Martinez porta il suo team anche in MotoGP, va bene, ma non è certo questa la novità: è un discorso che continua a circolare da due anni! La vera notizia ri-

I MAXI SCHERMI SUL CIRCUITO SONO ITALIANI I maxi schermi per il pubblico montati nel circuito di Montmeló sono gli stessi che due settimane prima erano stati impiegati al Mugello, e sono italianissimi: strutture noleggiate dall’azienda lombarda Bresciani Cover All, sono state utilizzate per il concerto del I maggio a Roma e seguiranno la visita di papa Benedetto XVI a San Giovanni. Per montare la serie di schermi componibili una squadra di tecnici si è mobilitata dall’Italia una settimana prima del gran premio. SPETTATORI IN CALO, LA CATALUNYA NON AMA LA MOTOGP Le prevendite sono andate male, questa volta: ben 30.000 biglietti in meno rispetto allo scorso anno. La crisi si sente pure qui, e anche per la Formula Uno si è assistito ad un forte calo degli spettatori (92.000, mentre il record è di 140.000). Però la F1 resta l’evento principe da queste parti; pare infatti che la maggior parte degli spettatori per le gare di moto provenga soprattutto dall’esterno, cioè non dalla Catalunya.

guarda la moto, che è infatti il punto sul quale il manager spagnolo ancora mantiene il mistero. Aveva anticipato che sarebbe stato in grado di dire il nome a Barcellona, invece qui ha detto che «non è ancora il momento, spero si possa dire qualcosa di certo in Olanda». Quindi resta il mistero. Che poi tanto mistero non è: «Potrei firmare domani con Honda o Ducati, ma invece io vorrei una Yamaha. Quindi aspetto le decisioni di Iwata». Il problema è sempre quello: quante M1 ci saranno nel 2010? Se saranno sempre quattro, per fare spazio a Martinez bisognerà toglierne una al Team Tech3.

SOLO IN QUATTRO GARE

RIECCO LE GOMME A DOPPIA MESCOLA Come era stato annunciato, a Barcellona la Bridgestone ha finalmente portato le gomme con la doppia mescola, per la prima volta quest’anno: “hard” o extra-hard” nella parte destra e “soft” sulla sinistra. Il fatto è che la pista di Barcellona è molto particolare: presenta 8 curve a destra, la maggior parte delle quali molto lunghe e veloci, che mettono a dura prova la gomma; le curve a sinistra sono solo cinque, perlopiù lente. Ecco perché qui servono due tipi di mescola: un lato deve sopportare le alte temperature, l’altro deve garantire aderenza pur con temperature più basse. Gli altri circuiti in cui verranno portate gomme di questo tipo sono Laguna Seca, Sachsenring, Phillip Island.

Il sogno, non è più

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TOTO

MOTOGP CATALUNYA DAI BOX

A DIFFERENZA DELLE AUTO

C’è una parte di pista, a Barcellona, che viene usata dai piloti della moto ma non da quelli della Formula Uno. La parte dedicata alle due ruote cambia in due punti, in cui si affrontano due varianti: la frenata nel punto Caixa e la variante RACC.

TEAM DUCATI

LA NUOVA ELETTRONICA NON PIACE A TUTTI Il reparto corse Ducati ha spedito a Barcellona un nuovo software di gestione elettronica, definito in tre giorni di test svolti al Mugello dopo il GP d’Italia. Ma non tutti i piloti lo hanno voluto, per questa gara: Hayden, Kallio e Gibernau sì; Stoner e Canepa invece hanno preferito il vecchio.

OGNUNO PER SÉ

ROSSI E LORENZO AMICI MA NON TROPPO Chiamato a commentare il livello dei rapporti tra lui e Jorge Lorenzo, Valentino Rossi ha parlato chiaro: «I nostri rapporti sono buoni, nel senso che ci salutiamo... Fortunatamente, non lo vedo mai, c’è il muro in mezzo al box e ognuno bada agli interessi suoi». IL CAMPIONATO DEL MONDO COMPIE 60 ANNI In occasione di questo gran premio il campionato del mondo di velocità ha compiuto 60 anni. Tutto è cominciato infatti sull’Isola di Man, nel lontano 1949. Allora si corse la gara della 350 che venne vinta dall’inglese Frith su una Velocette. 15 MINUTI PER ANDARE IN CIRCUITO IN TRENO Per questa occasione le ferrovie di stato hanno potenziato il servizio verso la zona dell’autodromo: sono stati messi a disposizione 16 treni in più, per collegare la città di Barcellona con il circuito di Montmelò (il tragitto dura 15 minuti) per un totale di 20.000 posti in più.

«Noi correvamo per amore di questo sport, adesso si corre per i soldi». Kevin Schwantz

48 motosprint

«Quando entri in circuito e 100.000 persone ti incitano è meraviglioso. Ma c’è anche un prezzo da pagare, per tutto questo».

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Valentino Rossi

Sulla seconda moto di Takahashi

Una Honda per Talmacsi MONTMELÓ - Sembrava una battuta, invece è diventata una storia vera: Gabor Talmacsi (nella foto) è arrivato alla MotoGP. Dopo solo tre gare nella 250, ha rotto il contratto con il Team Aspar e ha sfruttato al volo la grande voglia di piloti che c’è nella massima categoria. È entrato nel Team Scot Honda ed ha avuto una delle due moto di Yuki Takahashi: da un lato i risultati del giapponese sono deludenti, dall’altro la squadra italiana ha bisogno di far quadrare i conti e gli sponsor che Talmacsi porta in dote fanno comodo. Il team lo ha sottolineato addirittura in un comunicato stampa che dice: «Con Talmacsi potremmo costruire un rapporto a lungo termine, basato sulle sue capacità di pilota ma anche sulla sua capacità di attrarre sponsor ungheresi, una cosa importante per l’economia della squadra. Per adesso ha portato la più importante compagnia petrolifera dell’Ungheria (la MOL)».

Ecco il punto: il potere dei soldi. Talmacsi deve ancora dimostrare il suo valore in MotoGP eppure è considerato un pilota del quale la categoria non può fare a meno semplicemente per il suo passaporto ungherese. Il suo Paese rappresenta un grosso affare per la Dorna che vi sta costruendo addirittura una nuova pista. Talmacsi nel suo Paese è molto popolare e ne approfitta: addirittura, in patria chiede denaro ai media per concedere interviste... Vuole quindi gestire autonomamente i suoi interessi in Ungheria, senza che una squadra o un costruttore di moto possa interferire. La Bridgestone, alla vigilia della gara, ha preso le distanze: «L’accordo è solo per questa gara – ha specificato un rappresentante del settore relazioni esterne –. Adesso aspettiamo la discussione tra la Dorna, il team e la Honda. Poi, vedremo cosa fare». La sensazione è che Bridgestone stia puntando ad un aiuto economico da parte della Dorna, perché l’accordo di quest’anno prevede la fornitura per 18 piloti e ora sono 19. Ma il problema più grosso è del Team Scot, e della Honda. Con una moto sola a testa, in caso di gara “flag to flag” non c’è chance di continuare. E la stessa cosa vale se un pilota cade violentemente anche solo nel warm up. «Stiamo cercando di decidere in tempi brevi» recita una nota della squadra. Ma se la HRC non accetta di costruire almeno una terza moto, è difficile trovare una soluzione alternativa.

1° Giacca Yamaha Classic 2° Camicia Fiat Yamaha Team 3° Kit Fiat Yamaha Team Premio finale o Rossi Rossi Casco Valentino

1° 2° 3°

premio finale

*Tra tutte le schedine giocate prima del GP Australia verrà estratto un week-end per due persone al GP Valencia

schedina del GP Olanda

LA MOTOGP USA LA PISTA VECCHIA

Vinci con noi !

Vale

Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT

Jorge

____‘____ ‘‘____ Nome _________________________________________

Da spedire a: Motosprint “TotoFYT2009” Via del Lavoro 7, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) entro venerdì 26/06/2009 Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento

Cognome ______________________________________

Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo

Città __________________________________________ Cod. Postale __________ Tel. ______________________

Firma ____________________________________________________

Il più veloce dei due in gara

E-mail _________________________________________

Data _____________________________________________________

Via ___________________________________________

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250 CATALUNYA di Enrico Borghi

B

tifosi. Tanto più che dopo aver provato a recuperare qualcosa, Marco ha deciso di tornare ai box. Il campione del mondo è caduto perdendo il controllo della sua Gilera, che per tutto il week-end ha continuato a dargli poco feeling sull’anteriore. Ma l’errore, l’ha commesso lui. Ed è stato un errore

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Simoncelli sbaglia, cade e il pubblico infierisce. Bautista non ha avversari

ARCELLONA – Il tifo spagnolo ha avuto soddisfazione. Ha festeggiando il trionfo del suo idolo, Bautista, e la contemporanea caduta del nemico, Simoncelli. Il cattivo è uscito di scena dopo pochi giri, quando era minacciosamente incollato a Bautista. E il saperlo nella sabbia ha rasserenato sia l’animo del pilota che quello dei suoi

] IN CAM PIONATO SIMONCE LLI È 5° CON UN D ISTACCO DI 47 PUN TI DAL VE RTICE

MarcoSimoncelli LA MOTO NON ANDAVA

]

NELLA POLVERE E SULL’ALTARE MARCO SIMONCELLI A TERRA NELLE PRIME BATTUTE DELLA GARA. A DESTRA, ALVARO BAUTISTA FESTEGGIA LA SUA SECONDA VITTORIA STAGIONALE.

«MI DISPIACE per l’errore, ma la moto non andava anche a causa della temperatura alta. Nonostante avessimo smagrito la carburazione, non è servito a farla andare più veloce. In gara ho cercato di stare dietro a Bautista ma mi è partita davanti. In ogni caso non ho mai avuto un buon feeling con l’anteriore: non mi sento sicuro, dobbiamo lavorarci ancora molto».

AlvaroBautista

BUONO PER IL MORALE

«DOPO tre giri mi sono reso conto che potevo provare a imporre il mio ritmo, ci ho provato ed è andata bene. Questa vittoria è importante anche per il morale: siamo gli unici ad aver finito tutte le gare. Anche se Simoncelli è caduto, non possiamo fermarci: dobbiamo restare concentrati».

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I H C S FI fiaschi e

Non chiamatelitifosi PER L’INTERO WEEK-END IL PUBBLICO HA “BECCATO” MARCO SIMONCELLI E I PIÙ INVASATI NON GLI HANNO RISPARMIATO INSULTI PER IL SORPASSO SU BAUTISTA AL MUGELLO. LA CAMPAGNA ANTI-SIC PROMOSSA DAI MEDIA SPAGNOLI HA ACCESO GLI ANIMI DEI PERSONAGGI PEGGIORI, QUELLI CHE TIFANO CONTRO.

MattiaPasini COME MI DISPIACE...

«RESTAVO sempre un po’ indietro, in accelerazione, poi per andare a prendere Bautista e Barbera ho finito la gomma: ho preso una imbarcata e ho pensato che forse era meglio darsi una calmata. Però per il podio, mi dispiace molto...».

HiroshiAoyama

CHE BEL FINALE

«QUANDO poi ho visto Simoncelli per terra mi sono messo a guidare con più attenzione. Ad un certo punto il motore ha smesso di funzionare bene, ma ho cercato di non pensarci: e nel finale sono riuscito a trovare il ritmo giusto».

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250 CATALUNYA

grave, soprattutto per un campione del mondo. Il vero problema, adesso, è che Bautista ha preso il largo e sarà dura andarlo a prendere. L’ennesima débacle di Simoncelli porta infatti a 47 i punti di distacco da Bautista e questo fa pensare che se non è proprio finita, di certo le speranze della conferma del numero uno sono ridotte al lumicino. Insomma, adesso sì che sono guai per Simoncelli.

Il migliore degli italiani è stato Mattia Pasini, che ha concluso con un quarto posto

le Pagelle

Anche perché il suo avversario sembra avere ogni cosa sotto controllo. L’ha detto anche lui, spiegando che «sin dall’inizio ho capito subito di avere la situazione sotto controllo e infatti mi sono dato da fare subito per andare davanti». E appena è uscito di scena Simoncelli, non c’è stata più alcuna incertezza circa il nome del vincitore. Libero dalla pressione, Bautista ha corso benissimo: non ha sbagliato niente, ha gestito il ritmo, ha usato bene le gomme. Ha dominato. E adesso di pressione ne ha sempre meno, visto il bottino di punti che potrà gestire nei confronti di Simoncelli. Va segnalato che Alvaro Bautista non ha voluto parlare del romagnolo. E i suoi commenti sulla gara dell’italiano sono stati ridotti al minimo. Bautista dà l’idea di voler guardare solo avanti, adesso che può permetterselo. Simoncelli infatti non è più un problema – si è messo nei guai da solo, sin dall’inizio del campionato – e così lui può pensare soprattutto a se stesso. È la condizione mentale ideale, quella che di

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INSEGUIMENTI MOZZAFIATO PER UN POSTO SUL PODIO SOPRA, HIROSHI AOYAMA (4) INSIDIATO DA THOMAS LUTHI (12). IL GIAPPONESE HA CONCLUSO SECONDO, LO SVIZZERO SESTO. A FIANCO, HECTOR BARBERA (40), TERZO AL TRAGUARDO, RINCORRE MATTIA PASINI (75), QUARTO POSTO.

Dubbio amletico perSimoncelli

Honda o Yamaha? solito porta dritto dritto al titolo. Del resto, se Bautista si guarda alle spalle vede solo Hiroshi Aoyama. Che non è così distante, per ora, in classifica, ma non sembra nemmeno all’altezza dello spagnolo. Qui è stato bravo, comunque, dimostrando di essere un top rider della categoria nonché il migliore dei giapponesi (in assoluto) impegnati nel campionato del

8

mondo. Aoyama è stato veloce all’inizio e alla fine, solo a metà è sembrato un po’ in difficoltà. Ma quando, nel finale, ha capito di poter agguantare la seconda piazza, non ci ha pensato due volte nel cercare di attaccare Barbera. E ce l’ha fatta: «a metà gara ho avuto qualche problema, il motore tendeva a spegnersi quando era ai massimi giri. Poi, mi sono adattato».

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5

AlvaroBautista

HiroshiAoyama

MattiaPasini

MarcoSimoncelli

La caduta di Simoncelli gli ha tolto il solo problema che aveva. Non ha sbagliato niente, ha corso una gara praticamente perfetta. Anche perché non l’ha disturbato nessuno.

Alla fine era arrabbiato: ce l’aveva col motore della sua Honda, perché lui voleva provare a vincere. È un buon segno, significa che il ragazzo è combattivo. Oltre che veloce.

Lo sa solo lui, il perché ha perso il podio. Ma sa guidare, questo è certo. E bisogna sperare che i guai finanziari del Team Toth non lo penalizzino troppo.

Ha poche attenuanti, questa volta. Anzi, nessuna. È vero che Marco è obbligato a vincere, quindi a spingere. Ma all’inizio di una gara bisognerebbe essere più riflessivi.

o cchhee vvaa l l e u o Q l l e u Q

non va Quello che

IN FONDO, però, la gara è stata anche noiosa. Un po’ di emozioni le hanno regale Hiroshi Aoyama nel finale e Mattia Pasini nella prima parte di gara. Il vincitore del GP Italia era risalito fino alla seconda posizione, solo che è crollato nel finale. Accusando anche un problema fisico, cioè un indolenzimento della mano sinistra. Quindi ha ceduto al giapponese e a Barbera. È stato comunque il migliore degli italiani, e lo è anche nella classifica di campionato, in una giornata per la verità ben poco felice per i nostri colori. Se Pasini ha perso il podio, va segnalata poi la caduta di Roberto Locatelli che è uscito di scena a metà gara viaggiava in quinta posizione. E Raffaele De Rosa è stato nono, alla fine, dopo aver recuperato qualche posizione. Alex Baldolini è riuscito a portare a casa qualche punto, con il tredicesimo posto.

BARCELLONA – Marco Simoncelli sta cercando di salvare il numero uno della 250, ma con la mente già rivolta alla MotoGP: tutti lo vogliono, nella classe regina, quindi è dura restare insensibili a certi argomenti. Lui infatti pensa, riflette, rimugina, valuta, parla. Ma deve ancora decidere, anche se il gruppo italiano della Honda sta esercitando su di lui un forte pressing per portarlo nel Team Gresini. Marco, interrogato sull’argomento dopo il polverone sollevato da certe indiscrezioni che sono state fatte trapelare nel paddock (non da lui, nè dal suo management) ha negato di aver già raggiunto un accordo. Non solo con la Honda, ma con nessun altro. «La mia scelta è limitata ormai a Yamaha e Honda, e deciderò con calma» ha detto lui. Ma di pressioni, ne subisce da tutte e due le parti. Se preme chi lo vuole portare da Gresini, c’è anche chi lo attira in Yamaha; infatti a Barcellona sono continuati anche gli incontri con Hervé Poncharal, proprietario del Team Tech3.

Simoncelli interessa alle Case, ovviamente, però non possono schierarlo in una squadra ufficiale in forza della nuova norma (fatta per aiutare i team satellite) che impedisce al debuttante nella MotoGP di fare parte subito di un team ufficiale. Ecco perché la scelta Honda lo porterebbe da Gresini, mentre la scelta Yamaha lo farebbe entrare nel Team Tech3. Sarebbe una sorta di “parcheggio”, in ogni caso, in vista dell’ingresso in una squadra ufficiale. Ma si sta andando già troppo avanti: il punto, adesso, è stabilire che cosa deciderà Marco. La sola decisione che ha preso, fino ad ora, lo ha portato a declinare l’offerta della Ducati: «non è una moto adatta ad un debuttante, serve esperienza per guidarla e io di esperienza non ne ho. Ma ringrazio la Ducati, per il loro interessamento». E adesso non resta che aspettare l’ennesima decisione. Quella finale.

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250 CATALUNYA

ER-6N a 5.190 EURO.

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*

Alvia

Altraguardo

Giriveloci

1. Hector Barbera

Spagna

1’46”592

1’46”749

2. Alvaro Bautista

Spagna

1’46”122

1’46”899

1. Alvaro Bautista Aprilia in 41’09”018 108,721 km alla media di 158,522 km/h

3. Marco Simoncelli

Italia

1’46”486

1’46”908

2. Hiroshi Aoyama

Honda

1’47”081

3. Hector Barbera

Aprilia

a 7”282

4. Mattia Pasini

Aprilia

a 10”784

5. Alex Debon

Aprilia

a 15”740

6. Thomas Luthi

Aprilia

a 15”780

7. Ratthapark Wilairot

Honda

a 28”654

8. Karel Abraham

Aprilia

a 31”600

9. Raffaele De Rosa

Honda

a 33”760

1’47”873

a 7”185

5. Alex Debon

Spagna

1’46”929

1’47”125

6. Hiroshi Aoyama

Giappone

1’47”319

1’47”166

7. Mattia Pasini

Italia

1’46”408

1’47”225

8. Hector Faubel

Spagna

1’47”911

1’47”379

9. Mike Di Meglio

Francia

1’47”083

1’47”426

10. Ratthapark Wilairot

Tailandia

1’47”477

1’47”559

10. Hector Faubel

Honda

a 33”843

11. Alex Baldolini

Italia

1’48”150

1’47”596

11. Jules Cluzel

Aprilia

a 34”871

12. Karel Abraham

Rep. Ceca

1’47”879

1’47”725

12. Lukas Pesek

Aprilia

a 35”117

13. Raffaele De Rosa

Italia

1’48”521

1’47”747

13. Alex Baldolini

Aprilia

a 39”840

14. Jules Cluzel

Francia

1’48”132

1’47”795

14. Mike Di Meglio

Aprilia

a 42”821

15. Shoya Tomizawa

Giappone

1’47”985

1’48”032

15. Stevie Bonsey

Aprilia

a 1’16”524

16. Roberto Locatelli

Italia

1’47”554

1’48”088

16. Axel Pons

Aprilia

a 1’16”689

17. Lukas Pesek

Rep. Ceca

1’48”127

1’48”101

17. Valentin Debise

Aprilia

a 1’28”826

18. Balasz Nemeth

Aprilia

a 1’39”488

19. Bastien Chesaux

Honda

a 1’47”958

20. Vladimir Leonov

Aprilia

a 1 giro

21. Toby Markham

Honda

a 1 giro

18. Axel Pons

Spagna

1’50”479

1’50”450

19. Stevie Bonsey

USA

1’50”091

1’50”598

20. Valentin Debise

Francia

1’50”709

1’50”653

21. Balazs Nemeth

Ungheria

1’51”012

1’50”732

22. Bastien Chesaux

Svizzera

1’51”086

1’51”229

Imre Toth

Aprilia

al 22. giro

23. Imre Toth

Ungheria

1’49”803

1’51”296

Roberto Locatelli

Gilera

al 16. giro

24. Vladimir Leonov

Russia

1’51”011

1’52”133

Shoya Tomizawa

Honda

al 14. giro

25. Toby Markham

G. Bretagna

1’53”186

1’52”856

Marco Simoncelli

Gilera

al 7. giro

RITIRATI

Campionatomarche 25 20 — —

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

Spagna Giappone Spagna Italia Italia Svizzera Italia Spagna Italia Francia

Aprilia Honda Aprilia Aprilia Gilera Aprilia Honda Honda Gilera Aprilia

9 13 25 — — 10 11 5 7 20

20 25 13 10 16 11 6 2 7 8

25 20 16 13 — 10 7 6 — 5

47 8

26

19

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Campionatopiloti

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NUMERO GIRI

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PILOTI AL VIA

133 108 68 2

30

1. APRILIA 2. HONDA 3. GILERA 4. YAMAHA

Hector Barbera (Aprilia) in 1’46”749 alla media di 159,413 km/h Pole 2008: Alvaro Bautista (Aprilia) in 1’45”636 alla media di 161,092 km/h

US ag A os t

Poleposition

PRIMATO IMBATTUTO Alex De Angelis (Aprilia), nel 2007 in 1’45”925 alla media di 160,653 km/h

6

Svizzera

1. Bautista 1’46”656 alla media di 159,552 km/h 2. Aoyama H. 1’46”750 3. Pasini 1’46”835 4. Barbera 1’46”863 5. Di Meglio 1’46”984 6. Luthi 1’47”088 7. Locatelli 1’47”090 8. Debon 1’47”114 9. Wilairot 1’47”399 10. Simoncelli 1’47”721 11. Cluzel 1’47”781 12. Abraham 1’47”900 13. Pesek 1’47”964 14. Tomizawa 1’48”053 15. De Rosa 1’48”073 16. Faubel 1’48”100 17. Baldolini 1’48”268 18. Bonsey 1’49”517 19. Pons 1’49”797 20. Debise 1’50”410 21. Chesaux 1’50”562 22. Nemeth 1’50”632 23. Toth 1’50”795 24. Leonov 1’51”606 25. Markham 1’52”793

SA set N tem MA R br 4 o INO e PO tto RT br OG e A 18 LLO AU ot t ST ob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A

4. Thomas Luthi

* PREZZO VALIDO SOLO CON ROTTAMAZIONE DI UN MOTOCICLO.

TOTALE 108 96 75 64 61 52 45 41 36 33

10. Alex Debon 33; 12. Ratthapark Wilairot 31; 13. Gabor Talmacsi 28; 13. Lukas Pesek 28; 15. Mike Di Meglio 27; 16. Karel Abraham 22; 17. Shoya Tomizawa 14; 18. Imre Toth 11; 19. Shuhei Aoyama 10; 20. Alex Baldolini 9; 21. Vladimir Leonov 7; 22. Valentin Debise 3; 23. Toby Markham 2; 23. Kazuki Watanabe 2; 25. Stevie Bonsey 1.

SARÀ UN PIACERE ANDARE IN BIANCO. KAWASAKI ER-6N Vuoi una promozione insuperabile? Il concessionario Kawasaki aggiunge al contributo rottamazione dello stato di 500 euro, un contributo di altri 500 euro. Il risultato? Design e prestazioni eccezionali a un prezzo super competitivo. La promozione è valida presso le concessionarie aderenti all’iniziativa solo per i mesi di Giugno e Luglio e non è cumulabile con altre iniziative Kawasaki. Prezzo franco concessionario. Conforme Euro 3. Disponibile anche nella versione depotenziata da 25 kw. Assistenza 24h su 24 in tutta Europa e 4 anni di garanzia aderendo al programma Warranty Plus Kawasaki. Ecoincentivi? Scegli Kawasaki, l’azienda motociclistica con la gamma più completa a beneficiare dell'incentivo statale.

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250-125 CATALUNYA DAI BOX

PER ora non ci sono comunicazioni ufficiali sulle squadre iscritte alla Moto2, se non sui numeri. 27 squadre iscritte, 41 piloti pronti e altri 10 team pronti a subentrare. La Federazione Internazionale e la Dorna hanno dato tempo alle squadre per definire composizione di team, moto e piloti che verranno schierati il prossimo anno. L’obiettivo di avere un maggior numero di iscritti rispetto alla 250 è quindi già stato raggiunto, anche se resta qualche interrogativo. Ad esempio ai tecnici non è stato fornito il motore vero, cioè completo di scarico e air box, quindi è un po’ dif-

RATA NON PAGATA

MATTIA PASINI SENZA MOTO! NONOSTANTE il quarto posto seguito alla vittoria del Mugello, la stagione di Mattia Pasini (sotto) resta sofferta. A fine gara l’Aprilia ha ritirato le due RSA 250 a disposizione della squadra a causa del mancato pagamento di una rata da parte del Team Toth, che schiera il pilota romagnolo. Le moto saranno portate ad Assen e consegnate a Pasini e Toth solo a fronte del pagamento. Si spera in un aiuto da parte della Casa al team ungherese che sta vivendo una stagione molto travagliata.

ficile progettare una moto definitiva senza poter considerare queste importanti “appendici”. In compenso è tornato a girare il nome Ten Kate (il team olandese maestro nella preparazione della Honda CBR 600 nel mondiale Supersport), come gestore e preparatore dei motori. Tra l’altro, si sono fatte considerazioni tecniche sui cavalli erogati dal motore, che dovrebbero essere oltre 150, limite difficile da raggiungere senza sconvolgere totalmente il progetto del motore. A meno di non misurare la potenza all’albero e in condizioni ideali!

L’OPINIONE DI RAINEY

SIC E BAUTISTA? SOLO COCCOLE TANTI i commenti al “contatto” tra Simoncelli e Bautista al Mugello, con la stampa spagnola alla ricerca di pareri non proprio gradevoli sull’italiano. Ma c’è chi ha fatto eccezione… Dennis Noyes, giornalista americano che da tempo vive e lavora in Spagna, ha riportato il parere di Wayne Rainey, grande campione della 500. Secondo l’ex pilota quello che c’è stato alla Casanova Savelli: «Sono coccole tra fidanzati. Io e Schwantz entravamo in contatto almeno cinque o sei volte ad ogni gara e non ci lamentavamo. È capitato anche durante il giro d’onore, a Brno nel 1993, quando Kevin e Kocinski si toccarono dopo il traguardo!». BONSEY, FINALMENTE UN ALTRO AMERICANO Steve Bonsey, pilota americano ex KTM 125, ha debuttato in 250, l’ultimo suo connazionale a correre in questa classe è stato Chuck Sorensen, wild card a Valencia nel 2002.

BARBERA È COMINCIATO BENE IL GP DI HECTOR BARBERA: SUO IL MIGLIOR TEMPO NELLA GRIGLIA DELLA 250.

Spagna in pole

((((((((((((((( In evidenza

Moto2 41 piloti e tanti interrogativi

SOFFERTA pole di Hector Barbera in 250, anche se il record di Lorenzo resta molto lontano. Quindi non si è vista la prestazione assoluta, ma una bella lotta di gruppo, con la bellezza di tredici piloti nello spazio di un solo secondo. Alle spalle di Barbera il secondo tempo è di un altro spagnolo Alvaro Bautista. Le sofferenze di Marco Simoncelli (e le intemperanze del pubblico nei suoi confronti) sono cominciate in prova. È caduto: lui non si è fatto male, ma ha dovuto cambiare moto, non si è trovato benissimo nella sostituzione e non è andato oltre il terzo tempo. Quando ha toccato terra, dagli spalti sono levati fischi e gestacci. Che hanno amareggiato Simoncelli: «Questi atteggiamenti non mi piacciono». Prima della figuraccia in gara, Julian Simon aveva vissuto un sabato promettente, con la conquista della pole in 125. Ottavo tempo per Andrea Iannone.

ZARCO, OVVERO QUANDO LA CADUTA È IL MALE MINORE Dopo un terribile high-side nelle prove di sabato, il francese Johann Zarco è passato in Clinica Mobile per un controllo. Al pilota del Team WTR è andata davvero bene: solo un graffio alla schiena. In compenso, con una scena degna dell’ispettore Cluseau, quello della Pantera Rosa, Zarco in pochi secondi ha incocciato in uno sgabello con la gamba, poi, tirandosi su di scatto, ha tirato una capocciata su una lampada. Insomma, meno pericoloso correre in pista. AMARCORD. COMINCIÒ TUTTO GIUSTO SESSANTA ANNI FA Proprio in questi giorni, ma di 60 anni fa, iniziava la storia del motomondiale sulle strade dell’Isola di Man. Nella 350 vinse la Velocette del pilota inglese Freddie Frith che conquistò il successo anche nelle altre cinque gare della stagione, diventando ovviamente campione del mondo. Subito dopo la conquista del titolo, Frith abbandonò le gare. KRUMMENACHER FESTEGGIA IL QUARANTESIMO GP Quaranta partenze per Randy Krummenacher, che ha festeggiato con una prima fila conquistata in prova, la prima volta in carriera. HAOUJE, PIÙ CHE UN PROGETTO UN’INCOGNITA Il progetto della 125 cinese (in realtà un mix tra ciclistica inglese, motore italiano e soldi cinesi) è un’incognita. Dopo aver preso una pausa tecnica di riflessione, la squadra non ha nemmeno annunciato le prossime mosse: si ritira del tutto, oppure no?

250, DA SEMPRE UNA CLASSE COMBATTUTA Fino al GP di Catalunya la 250 aveva avuto cinque vincitori diversi in cinque GP: Barbera, Bautista, Simoncelli, Aoyama e Pasini. Accadde lo stesso nel 1988, quando vinsero in fila Toni Mang, Jim Filice, Sito Pons, Juan Garriga e Dominique Sarron. Ora Bautista ha fatto il bis.

Da Assen Corsi torna con Fontana UN CAMPIONATO che fino a questo punto è stato più che deludente, ha convinto Simone Corsi (nella foto) a una scelta radicale, ovvero il cambio di squadra. Dalla prossima gara il romano saluterà il Team Pons per tornare nel box di Italo Fontana, suo capotecnico lo scorso anno che ora schiera Lorenzo Savadori. Non c’è molto feeling (e tantomeno rtisultati) con l’attuale squadra e il cambio radicale servirà a rilanciare un pilota che attualmente orbita in posizioni assolutamente impensabili per uno che lo scorso anno lottava per il mondiale.

VELOCITÀ MASSIME

NESSUNO VA COME IANNONE SEPPURE di poco, Andrea Iannone (237,4 km/h) batte Stefan Bradl (237,2) nella speciale classifica dei più veloci in 125. In 250, Tomas Luthi è l’unico a volare oltre i 275 orari.

250 1. Luthi 2. Barbera 3. Di Meglio 4. Bautista 5. Simoncelli 6. Pasini 7. Cluzel 8. Abraham. 9. Pesek 10. Debon

125 (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Gilera) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Honda) (Aprilia)

275,8 274,4 274,1 274,0 273,6 273,1 272,9 272,8 272,8 271,4

1. Iannone (Aprilia) 2. Bradl (Aprilia) 3. Terol (Aprilia) 4. Corsi (Aprilia) 5. Gadea (Aprilia) 6. Redding (Aprilia) 7. Marquez (KTM) 8. Rabat (Aprilia) 9. Cortese (Derbi) 10. Krummenacher (Aprilia)

237,4 237,2 236,9 236,5 236,5 236,0 235,7 235,6 235,5 235,0

UN NUOVO SCARICO FA VOLARE KOYAMA Nel due tempi da corsa lo scarico è fondamentale per avere prestazioni di alto livello. Lo ha scoperto il giapponese Koyama, prima guida della Loncin, che dopo aver scelto un nuovo scarico realizzato dalla squadra italiana, si è ritrovato alla guida di una della 125 più perforanti sul lungo rettilineo di Barcellona.

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125 CATALUNYA di Marco Masetti - foto Milagro

LUSO C N O C A H E N O N N IA ] QUATTRO GARE. TRE DI QUESTE LE HA VINTE

AndreaIannone

Ieri a me oggi a te

MONTMELÓ - Una gara all’attacco, quella di Iannone che però non ha avuto un week-end facile. Nelle prove non andavi molto bene. «Sono contento per la vittoria perché il fine settimana per me e per la squadra non era andato benissimo, forse anche a causa della temperatura molto alta. Poi l’Aprilia ci ha aiutato molto. Con il supporto giusto, in gara ho potuto fare il mio ritmo e lottare con Simon». A cosa hai pensato quando hai visto Simon che rallentava sul traguardo, nonostante mancasse un giro alla fine? «Subito non ho capito cosa gli era successo, ho pensato ad una rottura. Poi ho capito che si era confuso. Le gare sono così: io ho avuto sfortuna al Mugello con la catena che mi è uscita, lui ne ha avuta qui».

QUESTA VOLTA LA DEA BENDATA SI È RICORDATA DI IANNONE SIMON (60) HA REGALATO LA VITTORIA A IANNONE (29). L’ITALIANO HA COSÌ PAREGGIATO IL CONTO CON LA SFORTUNA CHE LO AVEVA PRESO DI MIRA AL MUGELLO.

Distrazione FA FATALE Simon festeggia la vittoria con un giro d’anticipo! Iannone ringrazia e... gode

M

ONTMELÓ - Questa è una storia che ha radici lontane. 10 maggio 1992, Jerez de la Frontiera, gran premio di Spagna classe 250. Sul rettilineo piomba un gruppo di piloti capeggiato da Pier Francesco Chili che, appena passato il traguardo, esulta per la vittoria. Peccato, mancava ancora un giro alla fine e la vittoria andò a Loris Reggiani, che giunse davanti a Bradl, Shimi-

zu, Cadalora, Cardus e a uno sconsolato Chili. Si sa che ai giovani la storia non interessa molto ed è un peccato, perché se Julian Simon avesse ricordato questo episodio, si sarebbe risparmiato una storica figuraccia. Dopo prove condotte con il piglio del leader, Simon scatta deciso al via. Sulla sua strada c’è solo un pilota che può infastidirlo,

Andrea Iannone. Che poi è il vero rivale dello spagnolo nella lotta al titolo mondiale, assieme a Bradley Smith. Ma l’inglese, compagno di squadra di Simon, ha un problema: non sopporta la pista di Barcellona fatto evidente fin dalle prove. Il ragazzo di Oxford ha tentato di spiegarla con il suo bell’accento e il lessico forbito, ma resta il solito problema: Barcellona non gli va giù.

JulianSimon

Dagli errori s’impara «CREDEVO di essere alla fine della gara ed ero concentratissimo. Quando sono arrivato sul traguardo e non ho visto sventolare la bandiera a scacchi ci sono rimasto molto male. Peccato anche per il podio, perso al fotofinish. Di solito dagli errori si impara, spero sia così».

Ed eccoci in vista del traguardo, Simon è davanti di circa mezzo secondo e inizia la sua fiesta davanti al pubblico amico. Iannone non ci crede: lo spagnolo chiude il gas e il gruppo, capitanato proprio da Andrea, infila senza pietà quello che era il leader della gara. In parecchi hanno pensato ad una rottura meccanica, solo i più navigati e gli appassionati di storia, hanno pensato a

]

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LI BE RE

es QU A as tern LIF fa a IC lto 3 HE 51 8°C °C

125 CATALUNYA Alvia

60 motosprint

Incassa il regalo che gli fa Simon e ringrazia. La sua gara è tutta all’insegna della grinta e della voglia di vincere. Terzo centro stagionale. Bravo.

o cchhee vvaa l l e u o Q l l e u Q

1’51”196 1”52”435 1’53”794 1’52”947 1’52”688 1’51”833 1’52”187 1’52”093 1’52”510 1’51”823 1’53”593 1’51”833 1’54”251 1’52”819 1’53”963 1’52”243 1’53”193 1’53”130 1’53”220 1’52”657 1’53”224 1’53”351 1’55”147 1’53”054 1’54”069 1’55”732 1’54”340 1’55”420 1’55”518 1’54”735 1’56”323 1’55”866 1’57”762 1’58”407

1. Andrea Iannone Aprilia in 103,994 km alla media di 151,539 km/h 2. Nicolas Terol Aprilia 3. Sergio Gadea Aprilia 4. Julian Simon Aprilia 5. Marc Marquez KTM 6. Jonas Folger Aprilia 7. Stefan Bradl Aprilia 8. Bradley Smith Aprilia 9. Sandro Cortese Derbi 10. Randy Krummenacher Aprilia 11. Scott Redding Aprilia 12. Esteve Rabat Aprilia 13. Johann Zarco Aprilia 14. Joan Olive Derbi 15. Takaaki Nakagami Aprilia 16. Simone Corsi Aprilia 17. Tomoyoshi Koyama Loncin 18. Cameron Beaubier KTM 19. Alberto Moncayo Aprilia 20. Dominique Aegerter Derbi 21. Jasper Iwema Honda 22. Sturla Fagerhaug KTM 23. Johnny Rosell Aprilia 24. Luca Marconi Aprilia 25. Jordi Dalmau Honda 26. Luca Vitali Aprilia RITIRATI Aprilia Lorenzo Savadori Honda Luis Salom Aprilia Danny Webb Aprilia Lorenzo Zanetti Derbi Pol Espargaro Loncin Alexis Masbou Aprilia Lukas Sembera Derbi Efren Vazquez

1’51”448 1’51”468 1’51”787 1’51”804 1’51”824 1’51”958 1’52”209 1’52”384 1’52”432 1’52”536 1’52”548 1’52”616 1’52”782 1’52”832 1’52”935 1’52”943 1’53”120 1’53”156 1’53”265 1’53”266 1’53”301 1’53”382 1’53”553 1’53”593 1’54”141 1’54”407 1’54”618 1’54”847 1’54”858 1’55”319 1’55”555 1’56”117 1’57”423 1’58”961

25 7 11 — —

NUMERO GIRI

NicoTerol

Non è appariscente, ma tremendamente concreto, grazie anche a una moto molto performante. Quindi, bravo lui ma anche la sua squadra.

Savadori

Non vede il traguardo, ma dimostra di essere veloce. Cavallino di razza, ha bisogno di imparare, ma è già pronto per accedere alla top ten.

JulianSimon Una disattenzione da dilettanti, che non ti aspetti da uno come lui. Mazzata tremenda per il morale, ma Julian ha le spalle robuste.

non va Quello che

20 6 25 — —

— 25 — 20 6

13 8 25 16 20

30

19

to

GE lu RM gli AN o 26 IA GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA 30 US ag A os

14

31

o

16 25 — 5 20

CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi u AN g DA no

25 13 9 16 7

17

3

SP ma AG gg NA io

GI ap AP r PO ile NE

4

10 5,5 12,5 2 4,5

26

6 Lorenzo

Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia

12

7

Campionatopiloti

137,5 65 49 4 3

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

34 22 Spagna G. Bretagna Italia Spagna Spagna

al 17. giro al 14. giro al 12. giro all’11. giro al 6. giro al 6. giro al 5. giro al 2. giro

37 8

1. APRILIA 2. DERBI 3. KTM 4. LONCIN 5. HONDA

PILOTI AL VIA

Julian SIMON Bradley SMITH Andrea IANNONE Sergio GADEA Nicolas TEROL

a 2”245 a 2”330 a 2”331 a 2”356 a 2”531 a 10”795 a 10”824 a 14”984 a 15”089 a 16”427 a 16”515 a 27”455 a 27”712 a 28”411 a 33”697 a 42”581 a 48”847 a 49”532 a 49”772 a 1’02”666 a 1’15”215 a 1’21”568 a 1’37”919 a 1 giro a 2 giri

Campionatomarche

Julian Simon (Aprilia) in 1’51”448 alla media di 152,691 km/h Pole 2008: Pol Espargaro (Derbi) in 1’50”557 alla media di 153,922 km/h

1. 2. 3. 4. 5.

1. Marquez 1’51”175 alla media di 153,066 km/h 2. Terol 1’51”532 3. Folger 1’51”576 4. Iannone 1’51”641 5. Simon 1’51”648 6. Redding 1’51”660 7. Gadea 1’51”710 8. Bradl 1’51”723 9. Rabat 1’51”758 10. Espargaro 1’51”867 11. Smith 1’51”877 12. Krummenacher 1’51”950 13. Cortese 1’52”105 14. Zarco 1’52”347 15. Nakagami 1’52”392 16. Savadori 1’52”709 17. Olive 1’52”712 18. Zanetti 1’52”750 19. Beaubier 1’52”836 20. Corsi 1’52”841 21. Webb 1’52”853 22. Koyama 1’53”126 23. Aegerter 1’53”445 24. Moncayo 1’53”498 25. Fagerhaug 1’53”784 26. Iwema 1’53”941 27. Rosell 1’54”620 28. Marconi 1’55”548 29. Vitali 1’56”934 30. Salom 1’57”111 31. Sembera 1’57”369 32. Dalmau 1’57”794 33. Masbou 1’58”674 2’00”243 34. Vazquez PRIMATO IMBATTUTO Randy Krummenacher (KTM) nel 2007, in 1’50”732 alla media di 153,679 km/h

VA nov LE em NC b IA re

Poleposition

41’10”494

6

ASPETTANDO TEMPI MIGLIORI CORSI (24) TORNERÀ AL SUO VECCHIO TEAM IN CERCA DI SERENITÀ. SAVADORI (32), NONOSTANTE LA CADUTA, RESTA UNO DEI GIOVANI ITALIANI PIÙ INTERESSANTI.

Spagna Spagna Germania Svizzera Spagna Spagna G. Bretagna Italia Germania G. Bretagna G. Bretagna Spagna Francia Germania Giappone Spagna Spagna Svizzera Italia Spagna Giappone USA Italia Italia Spagna Spagna Olanda Norvegia Rep. Ceca Francia Italia Spagna Italia Spagna

Giriveloci

SA set N tem MA R br 4 o INO e PO tto RT br OG e A 18 LLO AU ot ST tob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A

GUARDANDO LA CLASSIFICA MONDIALE SMITH (SOPRA) ERA ED È IL PRIMO DEGLI INSEGUITORI DI SIMON. L’INGLESE, PERÒ, A BARCELLONA NON È RIUSCITO A TROVARE LA QUADRATURA DEL CERCHIO, PROBLEMI TECNICI? NO. BRADLEY NON HA SEMPLICEMENTE “DIGERITO” IL CIRCUITO.

Julian Simon Pol Espargaro Jonas Folger Randy Krummenacher Sergio Gadea Nicolas Terol Bradley Smith Andrea Iannone Stefan Bradl Scott Redding Danny Webb Marc Marquez Johann Zarco Sandro Cortese Tomoyoshi Koyama Joan Olive Esteve Rabat Dominique Aegerter Lorenzo Zanetti Efren Vazquez Takaaki Nakagami Cameron Beaubier Simone Corsi Lorenzo Savadori Alberto Moncayo Johnny Rosell Jasper Iwema Sturla Fagerhaug Lukas Sembera Alexis Masbou Luca Marconi Luis Salom Luca Vitali Jordi Dalmau

ITA m LI ag A gi

Iannone

Pistadifficile?

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34.

QA ap TA ri R le

8 Andrea

POI CI SONO gli italiani e qui il discorso merita attenzione, soprattutto parlando di Simone Corsi. Il romano, a fine corsa, trasloca e torna al team Fontana. In questo modo perde i premi gara, che restano al team di Sito Pons. Non c’è stato un addio molto affettuoso, visto che tra i problemi emersi in stagione c’è la gestione tecnica. Ad esempio, non si capisce il movimento dei ricambi. La moto di Corsi è stata spesso fragile: in questa gara c’è stata la rottura del cambio nelle prove libere e un grippaggio nel warm up. Il pilota non ha più fiducia nella squadra e torna al team di Italo Fontana, squadra famigliare, ma che lo scorso anno ha portato Simone a lottare per il mondiale. Lorenzo Savadori non arriva al traguardo a causa di una caduta, ma si conferma molto veloce e combattivo. Diciamolo pure, il miglior talento della nostra scuola. Male Marconi e Vitali, in fondo alla classifica, mentre Zanetti, che ogni tanto da segni di ripresa, è stato fermato da un problema tecnico.

FR m AN ag CI gio A

le Pagelle

Chili e a quel lontano giorno di Jerez. E hanno fatto bene. Per Iannone, un grande colpo di fortuna, che capita a proposito, dopo la disastrosa gara del Mugello, rovinata da una catena saltata via. Il fato si è ricordato dei vecchi debiti. Andrea si conferma pilota atipico ma vincente: tre volte vittorioso in quattro gare terminate sotto la bandiera a scacchi! E dire che il week-end del ragazzo di Vasto non era iniziato molto bene: una serie di problemi tecnici, culminata in un turno di qualifica fatto di rotture, avevano tolto serenità. Poi “mamma Aprilia” ha preso a cuore questo pilota e il suo team e la situazione è migliorata. La presenza sul campo di gara dell’ingegner Dall’Igna, numero uno tecnico del Gruppo Piaggio, ha rimesso a posto gli equilibri, anche a livello di cilindri e pistoni. Si, perché la squadra di Simon e Smith, ma anche di Gadea, terzo al traguardo, è una vera corazzata della 125. Budget da MotoGP o quasi, ottimi tecnici, grande presenza d’immagine. Ma anche la squadra di Iannone, pur non essendo così faraonica, non scherza per niente. Andrea primo, Jonas Folger (un promettente tedesco di 15 anni) sesto e il giapponese Nakagami a punti: niente male, il bilancio del team ISPA Ongetta, che giustamente merita attenzione da parte del costruttore. I ragazzi terribili della 125 non vivono una grande giornata: Espargaro, molto attivo in avvio, lascia la gara dopo poche ma determinate tornate, Marquez arriva vicino al podio, Bradl non incide più di tanto, mentre Redding è fuori dalla top ten. Non è un caso che in seconda piazza ci sia Nico Terol, pilota non certo alle prime armi, ma molto concreto. È il solito problema dei baby piloti: quando sono in palla vanno forte, ma quando entrano in crisi la situazione si fa di complessa soluzione.

Altraguardo

TOTALE 84 82,5 71,5 59 57,5

6. Marquez 49; 7. Folger 45; 7. Cortese 45; 9. Espargaro 44,5; 10. Bradl 34; 11. Redding 28,5; 12. Aegerter 26,5; 13. Vazquez 19; 13. Rabat 19; 15. Zarco 16,5; 15. Webb 16,5; 17. Olive 16; 18. Nakagami 13; 19. Zanetti 12; 20. Krummenacher 10; 21. Savadori 7; 22. Koyama 4; 22. Corsi 4; 24. Iwema 3; 25. Di Carlo 2; 26. Beaubier 1.


SUPERBIKE VERSO IL GP SAN MARINO

Spies non ha mai visto Misano. Haga non ci ha mai vinto. Come finirà?

B

EN Spies, l’inseguitore, non ha mai visto Misano ma ha già le idee chiarissime. «Ho studiato il tracciato al computer, sono convinto che si adatterà bene alla R1 e potremo continuare la nostra rimonta». Noriyuki Haga, l’inseguito, invece ci ha corso diciotto volte. E proprio per questo non è affatto tranquillo: «Misano non mi piace, è piccolo e pieno di curve ad alta velocità che necessitano di frenate aggressive Non è tra i miei circuiti favoriti e ogni volta per me è molto difficile. Il motivo? Se lo sapessi…». La seconda tappa iridata in Italia arriva nel momento topico. Spies è alla riscossa e con la doppietta di Miller ha cancellato in un colpo solo un terzo del ritardo, portandosi a -53 punti dal battistrada. Misano in passato è stato spesso favorevole alla Ducati (26 vittorie in 34 gare) ma per Haga la Riviera è sempre stata un letto di spine. In 9 round (18 gare) il giapponese non è mai partito in pole e nelle ultime cinque partecipazioni ha acciuffato la prima fila solo in un’occasione. Noriyuki qui non ha mai vinto e ha finito solo tre volte sul podio (due terzi e un secondo posto). Nel bilancio ci sono anche 5 cadute in gara, l’ultima nel 2007, la discussa collisione con Max Biaggi al Curvone. C’è di più: molto spesso, su questo tracciato, Haga ha preso paga dal compagno di squadra. Nelle ultime due occasioni, per esempio, la Yamaha è partita in pole con Troy Corser, l’australiano che la scorsa stagione ha fatto secondo in scia al vincitore di gara 1 Max Neukirchner con la Suzuki, mentre Haga affondava in decima posizione afflitto da problemi di grip. A Misano Noriyuki ha perso anche da Andrew Pitt, che nel 2006 conquistò quest’unica affermazione SBK. Guardando al passato più remoto si capisce bene che il “problema” di Haga non è di moto, ma piuttosto il mancato affiatamento con la pista. Nel 2004, il giapponese aveva la Ducati gestita dal team britannico Renegade: finì solo undicesimo nella Superpole dominata da Steve Martin, con la bicilindrica privata gestita dalla DFX. In gara finì due volte quarto, abbondantemente staccato da

62 motosprint

Règis Laconi, allora ufficiale, e da Pierfrancesco Chili, che dette scacco a tutti montando la gomma giusta sulla pista bagnata in partenza e asciutta dopo pochi passaggi. Haga ha mancato il podio anche nel 2002, quando aveva l’Aprilia RSV ufficiale vittoriosa due anni prima con Troy Corser: fece quarto e terzo nelle gare dominate da Troy Bayliss. I precedenti sono inquietanti per una Ducati che però in questa stagione ha mostrato un potenziale straordinario su tutti i circuiti. Anche sulla pista di casa di Ben Spies la F09 è andata come un missile permettendo a Michel Fabrizio di tenere il passo per oltre metà di gara 2. Se Haga non fosse caduto in prova, prendendo il via con fortissimi dolori alla schiena, il bilancio sarebbe stato probabilmente diverso… Lo scorso anno a Misano la Ducati ha dominato gara 2, piazzando i privati Xaus e Biaggi davanti a Troy Bayliss. In quella occasione la F08 si rivelò troppo aggressiva per le gomme, mettendo l’australiano nei pasticci sia con la gomma dura, utilizzata nella prima uscita, sia con la soffice. L’erede F09 però ha un’elettronica diversa (acceleratore ride by wire e software MotoGP) che offre una gestione molto migliore dell’aderenza. Tanto che quest’anno, su altri tracciati critici per le gomme come Losail e Valencia, i tempi sulla distanza di Haga sono stati drammaticamente inferiori a quelli di Bayliss. Haga ha smaltito i dolori di Salt Lake City

trascorrendo qualche giorno nel ranch californiano di Kenny Roberts. Ben Spies invece si è tenuto in forma partecipando alla “24 Hours of Adrenalin”, una massacrante maratona di mountain bike che si è svolta nell’area di Laguna Seca. Il texano si è iscritto alla categoria “solo 24” percorrendo, in 23 ore 48 minuti e 36 secondi, 12 giri di un faticoso circuito allestito sulle colline nell’area di Monterey della lunghezza di 16 chilometri, con variazioni altimetriche di circa 600 metri per ogni passaggio. Spies si è classificato al decimo posto su 24 coraggiosi concorrenti. MISANO però non vivrà solo sul fantastico testa a testa tra Spies e Haga. Negli ultimi dodici anni soltanto Pierfrancesco Chili è stato profeta in patria, regalandoci la gioia del successo italiano nel ’97 e nel 2004. Max Biaggi ci è andato vicino sia con la Suzuki (2007), che - un anno fa - con la Ducati privata: ora torna all’assalto con l’Aprilia RSV4, che però gira a Misano per la prima volta. Noale qui fece doppietta nel 2000 con Troy Corser ma da allora sono cambiati completamente sia il circuito che la moto. La squadra partirà dunque da zero, provando anche a ovviare i problemi di vibrazione che nelle gare precedenti hanno pregiudicato la percorrenza e il risultato finale. «Stiamo procedendo tra alti e bassi, com’è naturale per un progetto nuovo, ma sono sicuro che prima della fine potremmo lasciare il segno». Dopo il podio del Qatar, Misano è l’occasione giusta per provare a vincere. Tutto da decifrare il potenziale di Michel Fabrizio che in America è tornato a -66 punti dal caposquadra. In due degli ultimi tre round (Monza e Miller) è andato più forte di Haga ma Misano anche per lui è sempre stato tabù. «In realtà la pista mi piace molto, però lì ne ho passate di tutti i colori - racconta il ventiquattrenne romano. - Una volta ho rotto la catena, un’altra sono rimasto coinvolto in una caduta di gruppo, un’altra ancora mi si è incendiata la moto. Un anno fa stavo andando benino ma mi sono scontrato con Biaggi. Incrociamo le dita…».

NOVE ANNI DI HAGA A MISANO anno moto CARISSIMO NEMICO.... ARMI AFFILATE IN PISTA E STRETTE DI MANO SUL PODIO TRA NORIYUKI HAGA (41) E BEN SPIES (19). IL GIAPPONESE DELLA DUCATI È PRIMO IN CLASSIFICA CON 265 PUNTI, L’AMERICANO DELLA YAMAHA SEGUE A QUOTA 212.

infuoc cata

Sfida

2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998

superpole gara 1 14° 10° a 19”132 Yamaha pole: Corser (Yamaha) 1. Neukirchner (Suzuki) caduto Yamaha 3° pole: Corser (Yamaha) 1. 5° a 15”376 Yamaha 5° pole: Toseland (Honda) 1. Bayliss (Ducati) 6° a 16”841 Yamaha 21° pole: Corser (Suzuki) 1. Laconi (Ducati) 11° 4° a 9”728 Ducati pole: Martin (Ducati) 1. Laconi (Ducati) Assente. Correva in MotoGP con l’Aprilia 4° a 19”000 Aprilia 4° pole: Bayliss (Ducati) 1. Bayliss (Ducati) Assente. Correva in 500 con la Yamaha 7° a 14”559 Yamaha 2° pole: Corser (Aprilia) 1. Corser (Aprilia) 4° 8° a 30”606 Yamaha pole: Fogarty (Ducati) 1. Fogarty (Ducati) caduto Yamaha 6° pole: Corser (Ducati) 1.

gara 2 4° a 5”466 1. Xaus (Ducati) 2° a 2”537 1. Bayliss (Ducati) 3° a 6”559 1. Pitt (Yamaha) 6° a 18”600 1. Laconi (Ducati) 4° a 38”088 1. Chili (Ducati) 3° a 8”447 1. Bayliss (Ducati) caduto 1. caduto 1. caduto 1.

63 motosprint


SUPERBIKE VERSO IL GP SAN MARINO

iprezzi Venerdì 19 Circolare 30,00 Circolare ridotto 27,00 Sabato 20 Prato 43,00 Prato ridotto 39,00 Tribune+prato 55,00 Tribune+prato ridotto 50,00 Paddock+prato 65,00 Paddock+prato ridotto 58,00 Domenica 21 Prato 55,00 Prato ridotto 50,00 Tribune+prato 80,00 Tribune+prato ridotto 72,00 Paddock+prato 100,00 Paddock+prato ridotto 90,00 Abbonamento 2 giorni Prato 70,00 Prato ridotto 63,00 Abbonamento 3 giorni Posto unico con pit walk 195,00 Ingresso gratuito per i minori di 13 anni

ilprogramma Giovedì 18 14,30 autografi Venerdì 19 prove libere 12,45 Superbike prove libere 14,00 STK 1000 prove libere 15,00 Supersport qualifiche 16,15 Superbike prove libere 17,30 STK 600 Sabato 20 prove libere 9,00 STK 1000 prove libere 9,45 Supersport qualifiche 10,45 Superbike prove libere 11,45 STK 600 qualifiche 13,00 Supersport prove libere 14,00 Superbike 15,00 Superbike superpole qualifiche 16,10 STK 1000 qualifiche 16,55 STK 600 Domenica 21 warm up 9,00 STK 1000 warm up 9,20 Superbike warm up 9,50 Supersport gara 10,40 STK 1000 12,00 Superbike gara 1 gara 13,25 Supersport gara 14,30 STK 600 15,30 Superbike gara 2

PADDOCK APERTO DALLE 14,30 Anche quest’anno, paddock aperto al giovedì, uno degli appuntamenti più graditi dai tifosi. Si parte alle 14,30 con tutti i piloti a disposizione per autografi. INGRESSI CONSIGLIATI Biglietto paddock+prato: via D. Kato Biglietto Tribune+prato: via del Carro/Ca Raffaelli Biglietto prato: via Larga (zona artigianale) CHI HA DIRITTO ALLA RIDUZIONE Hanno diritto alla riduzione: soci FMI, Forze dell’ordine, minori di anni 16, invalidi. E ancora: soci Mediaworld, Saturn, Centro Turistico studentesco, ACI, Cral (previa esibizione della tessera). Spettatori My Special Car, Moto Days, Bike Expo Verona (devono esibire il biglietto).

SPORT PER COMINCIARE

BEACH TENNIS E CANOA LE SFIDE DEL GIOVEDÌ BEACH Tennis e poi una gara di canoa: sarà un pomeriggio sportivo quello del giovedì che precede il gran premio a Misano. Alle 18, i piloti si sfideranno in un torneo di beach tennis, a seguire la gara di canoa a squadre tra “piloti”, “professionisti del beach tennis”, “Infront e sponsor”, “giornalisti”. Il tutto avverrà al bagno Romina, numero 8 e 9 di Misano Adriatico.

il Pronostico

Tuttii record SUPERBIKE Superpole Corser (Yamaha) 1’35”993 (2008) alla media di 158,487 km/h Qualifiche Corser (Yamaha) 1’36”412 (2008) alla media di 157,798 km/h Record Corser (Yamaha) 1’37”580 (2008) alla media di 155,909 km/h Sulla Ruben Xaus (Ducati) distanza 24 giri in 39’27”918 (2008) alla media di 154,918 km/h SUPERSPORT In prova Parkes (Yamaha) 1’39”398 (2008) alla media di 153,057 km/h Record Parkes (Yamaha) 1’40”187 (2008) alla media di 151,852 km/h Sulla Andrew Pitt (Honda) distanza 22 giri in 37’08”387 (2008) alla media di 150,198 km/h

Cosìnel 2008 1. Max Neukirchner (Suzuki) 1. Ruben Xaus (Ducati) SUPERSPORT 1. Andrew Pitt (Yamaha) SUPERBIKE

L’ULTIMA VITTORIA DI FALAPPA NEL PRE GARA DI LA7 Tutte le gare in diretta sia su La7 sia su Eurosport. Il menù di La7 propone anche il test di Mauro Sanchini sull’Aprilia e un amarcord: il trionfo di Giancarlo Falappa a Misano nel 1994. La sua ultima vittoria prima dell’incidente.

e manche Superbike du rt po Supers 1000 Superstock

ECCO I CONSIGLI UTILI PER RAGGIUNGERE IL CIRCUITO PERCORSO CONSIGLIATO PER CHI DEVE RAGGIUNGERE I SETTORI PRATO 1-2: SI PUÒ ENTRARE IN CIRCUITO SOLO DA VIA LARGA, ZONA ARTIGIANALE DI MISANO. PER CHI VIENE DA NORD: USCITA 14 CASELLO DI RICCIONE, POI SEGUIRE INDICAZIONI SS 16 ADRIATICA (DIREZIONE PESARO), PROSEGUIRE PER MORCIANO (VIA PUGLIA, VIA TAVOLETO). PER CHI VIENE DA SUD: USCITA A14 CASELLO DI CATTOLICA, SEGUIRE INDICAZIONI SS16 ADRIATICA (DIREZIONE RIMINI), PROSEGUIRE PER VIA DELLA GROTTA - MISANO, SINO A ENTRARE SULLA VIA TAVOLETO. PERCORSO CONSIGLIATO PER CHI DEVE RAGGIUNGERE I SETTORI TRIBUNE A-B-C/PADDOCK: SI PUÒ ENTRARE IN CIRCUITO SOLO DA VIA DEL CARRO-MISANO. SIA DA NORD CHE DA SUD: PERCORRERE LA SS16 FINO A VIA DEL CARRO-MISANO.

Misano 4.226 m

Rettilineo pole Posizione in stra Curve a sini ra Curve a dest

,500 km) 25 giri (101 2 km) 79 2, (9 ri gi 22 4 km) 16 9, 14 giri (5 510 metri destra 6 10

Dove regna la Ducati A Misano la Rossa ha vinto 26 gare su 34

MISANO apre il girone di ritorno di un Mondiale più aperto di quanto non sembri. Noriyuki Haga ha un consistente vantaggio ma, dopo la doppietta di Miller, Ben Spies è più lanciato che mai. Il texano della Yamaha non conosce il World Circuit, il giapponese invece vi ha disputato diciotto gare ma non ha mai vinto, salendo sul podio soltanto in tre occasioni. La Ducati però qui è regina con ventisei vittorie in trentaquattro corse. Il recordman di successi, manco a dirlo, è Troy Bayliss (sette centri) ma tra i piloti in attività hanno primeggiato solo Ruben Xaus (nella foto) – lo scorso anno con la 1098RS privata – e Troy Corser doppio vincitore nel 2000 con l’Aprilia bicilindrica. Nell’albo d’oro figura anche Max Neukirchner, vittorioso lo scorso anno con la Suzuki: il tedesco è ancora convalescente per il botto di Monza e sarà in Riviera solo da spettatore. Misano segnerà il vero debutto di John Hopkins sulla Honda Stiggy dopo il rodaggio di Valencia (undicesimo e dodicesimo) e la successiva frattura dell’anca nelle prove di Assen. Sulla Kawasaki ufficiale Makoto Tamada sarà sostituito anche in questa occasione dallo statunitense Jamie Hacking, che ha impressionato sulla pista di casa. Il round di San Marino si corre dal 1991 e il tracciato ha cambiato configurazione (e senso di marcia) nel 2007. Il Curvone, che si affronta in quinta marca sui 250 km/h, è uno dei più difficili e spettacolari dell’intero campionato. Più della potenza, qui conta il perfetto equilibrio della ciclistica per ottenere la massima trazione salvaguardando l’aderenza, specie se farà caldo come nelle ultime edizioni.

Vincente Superpole SPIES FABRIZIO HAGA BIAGGI CHECA HASLAM KIYONARI REA

1,50 5,00 7,00 9,00 20.00 25,00 25,00 25,00

Vincente Gara1 SPIES HAGA FABRIZIO BIAGGI HASLAM CHECA KIYONARI REA

2,50 2,75 4,50 11,00 16,00 25,00 33,00 33,00

Vincente Gara2 HAGA SPIES FABRIZIO BIAGGI HASLAM CHECA KIYONARI REA

2,75 2,75 4,00 10,00 20,00 25,00 33,00 33,00

L arein TV Le gare SABATO 20 GIUGNO 14,55 La7-Eurosport* DOMENICA 21 GIUGNO 10,30 Nuvolari* 11,30 La7-Eurosport* 14,30 Moto TV* 15,15 La7-Eurosport* * satellite-criptato

Superpole

diretta

STK 1000 SBK gara 1 STK 600 SBK gara 2

diretta diretta diretta diretta

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motosprint

motosprint


San Marino 21 giugno

Gara 1 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 Gara 2 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 _____ Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo gara vincitore Supersport _ _ _ _ _ _ Nome ____________________________________ Cognome _________________________________ Via ______________________________________ Città _____________________________________ Codice postale ____________________________ Telefono ________________________ Età _______ E-mail ____________________________________ Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto San Marino” le cartoline pervenute entro venerdì 19 giugno Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Firma _____________________________________ Data _______________________

Solo schedine in originale!

I PREMI

(no fotocopie no fax)

28 giugno

Gioca la schedina e vinci!

Gara 1 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20

Per voi 10 premi ad ogni round

3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11

COME SI PARTECIPA

Gara 2 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 _____

È sufficiente compilare la schedina che troverete qui a fianco indicando i primi cinque di ogni gara dei vari gran premi del mondiale Superbike. Si dovrà anche indicare il vincitore della gara Supersport e il tempo della gara che serviranno come discriminanti nei casi di parità.

IL PUNTEGGIO

Per ogni pronostico esatto si avranno gli stessi punti che sono in palio nel campionato, ovvero indovinando il vincitore si avranno 25 punti, col secondo 20, col terzo 16, col quarto 13 e indovinando il quinto 11. Importante: si vincerà solo indicando il pilota giusto al posto giusto. Verrà stilata una classifica per ogni gran premio sommando i punti totalizzati in gara 1 e quelli ottenuti in gara 2. Nel caso un concorrente invii più schedine per lo stesso gran premio saranno considerate tutte e quindi potrà vincere anche più premi.

Due pass paddock per una gara Superbike in Italia

UNA HONDA DI PREMIO FINALE

Un set di attrezzi Home Bag Plus Beta

Un casco Suomy Jet Light Brand

Un paio di occhiali WSBK

Un videogioco WSBK 2009 per Playstation

Una polo WSBK Official Merchandising (www.sbkofficialstore.com)

Per ogni gran premio verranno premiati i primi dieci. A fine campionato tra tutti quelli che avranno inviato almeno una scheda verrà estratta una Honda CBR 600 RR.

Inghilterra

Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo gara vincitore Supersport _ _ _ _ _ _

7° 9° 10°

e

L’Official Book 2008/2009

Un DVD “SBK 2008 Troy Bayliss Story” Due biglietti per il Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo validi dal 10 al 15 novembre 2009

Nome ____________________________________ Cognome _________________________________ Via ______________________________________ Città _____________________________________ Codice postale ____________________________ Telefono ________________________ Età _______ E-mail ____________________________________ Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto Inghilterra” le cartoline pervenute entro venerdì 26 giugno Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Firma _____________________________________ Data _______________________


VELOCITÀ COPPA FMI

Debutto rovente per la coppa sul circuito bresciano di Franciacorta

C

ASTREZZATO - La Coppa FMI debutta sul tracciato di Franciacorta, a Castrezzato, in una giornata caldis-

sima. Nella Termo Race Cup 600 successo del poleman Raffaele Vargas dopo frequenti sorpassi con Bruno Pagnoni, giunto secondo a soli 3 decimi, mentre il terzo posto è tutto per Emanuele Battistella che precede in volata Davide Benedetti. Nella Race Cup 1000 è un continuo susseguirsi di sorpassi tra Luca Bono e Alessandro Filippini, con successo del primo.

Vittoria firmata da Franco Zenatello nella classe Roadster che porta così sul gradino più alto la bolognese Morini. Penalizzato di 30” il pilota di casa Luca Pedersoli per partenza anticipata, ma il bresciano chiude comunque nono. Decisa da una volata partita a tre giri dalla fine la corsa al secondo posto, con Stefano Cordari che ha la meglio su Lorenzo Segoni. Bandiera rossa al primo giro per la brutta caduta di Angelo Conti disarcionato dalla sua Benelli e accompagnato all’ospedale di Chiari: per lui clavicola rotta e forti contusioni.

C’è la firma di Michele De Luca sul successo nel monomarca Kawasaki 600 finale A nella quale De Luca precede al traguardo di 6” Olmo Spigarol. Demis Pietrobon invece si aggiudica la finale B davanti a Lo Bartolo. Senza dubbio interessante è la gara della 250 GP Kawasaki. Si decide tutto negli ultimi 300 metri. Filippo Benini, al comando, va dritto alla curva del Cavatappi, così regala il successo a Benito Tarantino, ma è lo stesso Benini a chiudere sul gradino d’onore. Peccato che Federico Massa sia

esame

Prova d’

PROTAGONISTI SUL CIRCUITO DI FRANCIACORTA SIMONE BULAI (10) VINCITORE DELLA GARA SUPERTWINS. BENITO TARANTINO (34) IN LOTTA CON FILIPPO BENINI (51) NELLA KAWASAKI 250 GP.

68 motosprint

]


VELOCITÀ COPPA FMI

Bulai in volata su Scicchitano TROFEO SUPERTWINS 1. Bulai (Ducati) 20 giri pari a 50,38 km in 25’27”559 alla media di 118,731 km/h; 2. Scicchitano a 0”562; 3. Bentivogli (Bimota) a 7”415; 4. Carassitti (Bimota) a 11”966; 5. Ceccaroni (Ducati) a 19”901; 6. Paiola a 27”466; 7. Cicchinelli (Megabyke) a 46”069; 8. Rizzi (NCR) a 1’00”304; 9. Martini (NCR) a 1’01”062; 10. Bassetto (Bimota) a 1’12”679; 11. Bergamasco a 1’16”744; 12. Giangiacomo (Megabyke) a 1 giro; 13. Zaco (Ducati); 14. Ciardelli; 15. Dottorini (Bimota). Giro più veloce: Bentivogli in 1’15”283 alla media di 120,457 km/h.

TROFEO ROADSTER 1. Zenatello (Morini) 16 giri pari a 40,304 km in 19’56”432 alla media di 121,273 km/h; 2. Cordara (KTM) a 5”880; 3. Segoni (Benelli) a 7”545; 4. Pacchiana a 27”141; 5. Bentivogli (Bimota) a 30”931; 6. Ruggiero (Aprilia) a 33”358; 7. Antonioli a 51”160; 8. Pasotti (Aprilia) a 56”556; 9. Pedersoli (Buell) a 58”189; 10. Rapuzzi a 1’05”926; 11. Manenti (Ducati) a 1 giro; 12. Pozzi (Buell); 13. Butelli (MV Agusta); 14. Fugardi (Honda); 15. Triglia (Ducati). Giro più veloce: Zenatello in 1’14”128 alla media di 122,334 km/h.

TROFEO KAWASAKI 600 1. De Luca 18 giri pari a 45,342 km in 22’09”853 alla media di 122,744 km/h; 2. Spigarol a 6”093; 3. Morreale a 14”397; 4. Antonello a 21”226; 5. Renaudo a 22”988; 6. Mariotti a 25”641; 7. Tondini a 30”452; 8. Ferroni a 35”401; 9. Di Giannicola a 36”082; 10. Valazza a 36”765; 11. Borla a 42”002; 12. Masetti a 42”071; 13. Barbieri a 52”400; 14. Bossini a 1’00”093; 15. Frisanco a 1’12”340; 16. Trisorio a 1 giro. Giro più veloce: De Luca in 1’13”374 alla media di 123,591 km/h.

TROFEO KAWASAKI 250 GP 1. Tarantino 16 giri pari a 40,304 km in 22’24”491 alla media di 107,918 km/h; 2. Benini a 1”912; 3. Toccaceli a 9”554; 4. De Simone a 11”742; 5. Fusco a 27”850; 6. De Pretto a 28”090; 7. Favi a 30”598; 8. Tommassini a 35”454; 9. Montaldo a 57”797; 10. Cali a 58”794; 11. Fugardi a 1’17”999; 12. Vanzo a 1’19”955; 13. Doria a 1’21”316; 14. Rovelli a 1 giro; 15. Guglielmetto; 16. Blumetti; 17. Ferrari; 18. Farci. Giro più veloce: Benini in 1’22”900 alla media di 109,390 km/h.

TROFEO ROADSTER FRANCO ZENATELLO, SU MORINI, HA VINTO ALLA GRANDE NEL TROFEO ROADSTER.

scivolato nel quinto giro poiché i tre stavano infiammando i numerosi spettatori presenti con i loro sorpassi mozzafiato. Nel Monomarca KTM al primo giro cade Sauro Valentini, Marco Selvetti vince, e con merito, davanti a Cristian Maggiorana dopo che i due non si sono risparmiati per tutti i 12 giri. Un grande recupero porta alla vittoria Simone Bulai nella Supertwins anche se Scicchitano è giunto al traguardo con un ritardo di 5 decimi, mentre un problema di olio rallenta la corsa di Paolo Bentivogli che chiude terzo. Non c’è storia nella Bridgestone Cup classe 600: vince con oltre 13 “ Alessandro Traversaro davanti a Roberto Pallini; per Rossano Bene arriva un terzo posto. Nella classe maggiore della Bridgestone Cup, la 1000, vittoria di Gabriele Perri sul giovane Alex Pasqualato, mentre c’è anche Oliva sul podio al terzo posto. Oscar Malugani

MONOMARCA KTM 1. Selvetti 12 giri pari a 30,228 km in 15’28”207 alla media di 117,238 km/h; 2. Maggiorana a 7”348; 3. Zazzaro a 14”161; 4. Brunetti a 16”398; 5. Mangano a 16”807; 6. Bertolini a 18”466; 7. Raho a 18”783; 8. Trimarco a 23”273; 9. Di Filippo a 32”821; 10. Di Mezza a 41”661; 11. Foti a 42”691; 12. Pozzi a 52”158; 13. Bandinelli a 57”766; 14. Valentini a 59”977; 15. Algisi a 1’01”040; 16. Mammoli a 1’09”846; 17. Bernetti a 1’15”777; 18. Vizzini; 19. Balestri; 20. Bernardetti ; 21. Vanni; 22. Cordioli; 23. Marchesi; 24. Bavutti; 25. Pecorilli a 2 giri; 26. Righi. Giro più veloce: Selvetti in 1’16”707 alla media di 118,221 km/h.

BRIDGESTONE CUP STOCK 600 1. Traversaro (Kawasaki) 18 giri pari a 45,342 km in 23’10”621 alla media di 117,380 km/h; 2. Pallini R. (Yamaha) a 13”643; 3. Bene (Triumph) a 18”880; 4. Pallini A. (Yamaha) a 19”809; 5. Altomonte a 22”795; 6. Fada a 23”625; 7. Bonfadelli a 32”960; 8. Mazza (Yamaha) a 42”730; 9. Resta (Honda) a 52”980; 10. Frusconi a 53”491; 11. Mazzeri (Kawasaki) a 1’07”916; 12. Teran a 1’18”430; 13. Richeldi (Yamaha) a 1 giro; 14. Bovolenta; 15. Renzi (Honda); 16. Vodola (Yamaha); 17. Colafranceschi (Kawasaki); 18. Venturi (Suzuki); 19. Stopponi (Kawasaki) a 2 giri. Giro più veloce: Traversaro in 1’16”516 alla media di 118,516 km/h.

Moriwaki Rookie Cup

Fabrizio in volata su Zanella CASTREZZATO - Ci mette davvero l’astuzia tra sè e gli avversari Luca Fabrizio che, a Franciacorta, vince la categoria Moriwaki 250. È stata una gara bella, palpitante e ricca di colpi di scena che hanno carpito l’attenzione degli spettatori, numerosi nonostante la giornata calda e afosa. Luca Fabrizio, fratello minore del più popolare Michael che corre con la Ducati nel mondiale SBK, confeziona una bella gara vissuta sui sorpassi di una categoria che non ha affatto bisogno di alcuna modifica per essere piacevole e competitiva allo stesso tempo. Nel primo dei 16 giri previsti, scatta al via Alessio Lo Turco che brucia in partenza Roberto Mercandelli, autore del giro veloce nelle prove di qualifica. Sembra che il pilota di Velletri Lo Turco non abbia avversari, anche se alle sue spalle si accende subito una bagarre con Andrea Za-

nella, Luca Fabrizio e lo stesso Mercandelli. Per tutta la gara Fabrizio se ne sta tra la seconda e la terza posizione, poi, a due tornate dalla bandiera a scacchi, il pilota azzecca una staccata portandosi al comando, e questa mossa sarà l’inizio della fine per i suoi avversari. Infatti il pilota numero 92 non lascerà nessuna possibilità di essere scalzato dal gradino più alto, anche se in extremis Andrea Zanella, con una staccata all’ultimo centimetro, tenta di riprendersi la gara, ma a nulla è servito. Così i 3 decimi di secondo che separano i due piloti fanno capire quanto realmente sia stata combattuta la gara con le Moriwaki Honda 250. Anche Lo Turco termina vicino al vincitore, a 9 decimi, mentre Mercandelli tira con anticipo i remi in barca visto che dove controllare Lorenzo Carbone, giunto quinto al traguardo.

BRIDGESTONE CUP SUPERSTOCK 1000 1. Perri 20 giri pari a 50,38 km in 25’44”070 alla media di 117,461 km/h; 2. Pasqualato a 4”692; 3. Oliva (Suzuki) a 19”160; 4. Rosola (MV Agusta) a 35”167; 5. Billi (Kawasaki) a 1’03”377; 6. Roberti a 1’15”722; 7. Armogida (Honda) a 1 giro; 8. Scotti (Honda); 9. Di Giacomo; 10. Pozzi; 11. Bruscella (Yamaha); 12. Pasotti; 13. Agliata; 14. Colozzi (Kawasaki); 15. Brandoni (Yamaha). Giro più veloce: Tortora in 1’16”088 alla media di 119,183 km/h.

Luca Fabrizio a punteggio pieno IN GARA

TERMORACE CUP 600 1. Vargas (Honda) 18 giri pari a 45,342 km in 22’47”150 alla media di 119,395; 2. Pagnoni a 0”303; 3. Battistella (Yamaha) a 14”494; 4. Benedetti (Yamaha) a 15”854; 5. Sanca (Yamaha) a 17”231; 6. Pietrobon D. (Kawasaki) a 18”776; 7. Togni (Yamaha) a 31”825; 8. Cassani (Yamaha) a 32”454; 9. Pietrobon S. (Kawasaki) a 33”200; 10. Ostumi (Yamaha) a 41”566; 11. Trovò (Yamaha) a 46”022; 12. Moretti (Kawasaki) a 1’00”640; 13. Ferri (Yamaha) a 1’10”015; 14. Landi (Yamaha) a 1’16”010; 15. Federico (Honda) a 1’24”169; 16. Bignotti a 1 giro; 17. Morini (Honda); 18. Compagnone (Yamaha); 19. Schirripa (Yamaha); 20. Cavina (Yamaha). Giro più veloce: Pagnoni in 1’15”268 alla media di 120,481 km/h.

TERMORACE CUP 1000 1. Bono (Honda) 20 giri pari a 50,38 km in 25’10”604 alla media di 120,063 km/h; 2. Filippini (Suzuki) a 14”015; 3. Guarino (Honda) a 14”320; 4. Poggi (Yamaha) a 36”323; 5. Perri a 42”045; 6. Pellegrini (Ducati) a 52”600; 7. Barbieri (Yamaha) a 56”486; 8. Pennesi (Suzuki) a 58”014; 9. Ursic a 58”279; 10. Rehburg (Suzuki) a 1’00”632; 11. Frastus a 1’02”945; 12. Tamburini a 1’13”793; 13. Ferrara (Suzuki) a 1’15”504; 14. Di Foggia (Kawasaki) a 1’18”227; 15. Brocco (Honda) a 1’18”569; 16. Alfano (Yamaha) a 1’19”996; 17. Andolfatto (Suzuki) a 1’19”268; 18. Rossi (Yamaha) a 1 giro; 19. Fontanelli (Yamaha); 20. Rogosic (Suzuki); 21. Baldazzi (Yamaha); 22. Gramisci (Suzuki); 23. Pezzucchi (Kawasaki); 24. Papacci (Suzuki); 25. Andriulo (Suzuki) a 2 giri. Giro più veloce: Bono in 1’14”886 alla media di 121,096 km/h.

Leclassifiche

Folegottosta meglio FRANCESCO FOLEGOTTO SI È RISVEGLIATO DAL COMA E MUOVE TUTTI GLI ARTI. AL MOMENTO IN CUI MOTOSPRINT VA IN STAMPA, SONO QUESTE LE ULTIME, CONFORTANTI NOTIZIE SULLO STATO DI SALUTE DEL PILOTA CHE SI ERA GRAVEMENTE INFORTUNATO NELLA TAPPA DEL CIV DI VALLELUNGA, IL 7 GIUGNO SCORSO. A DUE GIRI DALLA FINE DELLA SBK, IL TRENTATREENNE FOLEGOTTO AVEVA PERSO IL CONTROLLO DELLA SUA YAMAHA ED ERA STATO INVESTITO DA GIANNI FAGIOLI. PRIVO DI CONOSCENZA, FOLEGOTTO ERA STATO INTUBATO IN PISTA E SUCCESSIVAMENTE TRASFERITO ALL’OSPEDALE ROMANO SANTA MARIA.

1. Fabrizio Luca 16 giri pari a 40,304 km in 21’15”569 alla media di 113,749 km/h; 2. Zanella a 0”308; 3. Lo Turco a 0”984; 4. Mercandelli a 21”335; 5. Carbone a 57”463; 6. Antonelli a 1’03”085; 7. Liberati a 1’20”036; 8. Somma a 1’20”379; 9. Falanesca a 1’21”916; 10. Giordani a 1’22”106; 11. Liberati a 1 giro; 12. Angeletti. Giro più veloce: Alessio Lo Turco in 1’19”067 alla media di 114,693.

IN CAMPIONATO 1. Fabrizio Luca punti 50; 2. Zanella 40; 3. Lo Turco 32; 4. Mercandelli 26; 5. Antonelli 20; 6. Falanesca 15; 7. Liberati 15; 8. Angeletti 13; 9. Somma 12; 10. Carbone 11; 11. Del Piano 11; 12. Liberati 10; 13. Bottani 7; 14. Giordani 6.

Leclassifiche

COSÌ FESTEGGIANO SUL PODIO IL VINCITORE LUCA FABRIZIO CON TANTO DI TARGA INSIEME A ZANELLA, SECONDO, E LO TURCO.

Alpe Adria inUngheria PANNONIARING - La quarta prova del campionato Alpe Adria si è svolta sul circuito ungherese Pannoniaring. La gara, che ha visto al via 223 piloti e presenti oltre 2.500 spettatori paganti, era valida anche come seconda prova del campionato triveneto di velocità.

Classifiche 125 GP: 1. Pesek (Derbi) 9 giri in 21’39”242; 2. Visak (Rumi) a 23”889; 3. Gnani (Gnani) a 26”271; 4. Grunwald (Honda) a 27”489; 5. Kreuziger (Fgr) a 33”361; 6. Prasek (Aprilia) a 36”325; 7. Zarek (KTM) a 38”761; 8. Jantulik (Aprilia) a 59”276; 9. Marcone (Honda) a 1’30”596; 10. Koller (Honda) a 1’37”373; 11. Karel (Honda) a 1’40”449; 12. Touskova (Honda) a 1’41”963; 13. Podlipny (Honda) a 2’10”519; 14. Fattinger (Honda) a 2’11”491; 15. Brandstetter (Honda) a 2’11”578; 16. Maturiello (Honda) a 2’25”501; 17. Lichtenberger (Honda) a 2 giri. Giro più veloce: Pesek in 2’21”522 alla media di 118,204 km/h. 125 SPORT: 1. Nervo 10 giri in 22’38”255; 2. Radman a 5”245; 3. Trevisan a 21”369; 4. Raski a 26”912; 5. Pahor a 27”003; 6. Schillaci a 29”746; 7. Rizzo a 33”704; 8. Lamich a 50”865; 9. Progenia a 51”00; 10. Sirianni a 1’05”339; 11. Tosetto a 1’06”602; 12. Potzl a 1’06”654; 13. Skovaja a 1’08”240; 14. Misak a 1’08”304; 15. Mayer a 1’13”766; 16. Milotic a 1’31”417; 17. Coppa a 1’34”867; tutti su Aprilia. Giro più veloce: Nervo in 2’14”288 alla media di 125,632 km/h. SUPERBIKE: 1. Drazdak (Yamaha) 12 giri in 23’50”217; 2. Resch (Suzuki) a 0”259; 3. Schleindlhuber (Suzuki) a 0”926; 4. Sikora (Honda) a 1”135; 5. Koch (Suzuki) a 12”405; 6. Cernak (Suzuki) a 22”042; 7. Vetrak (Honda) a 22”374; 8. Eppinger (Honda) a 28”581; 9. Brabec (Yamaha) a 49”479; 10. Richter (Suzuki) a 55”773; 11. Dornak (Suzuki) a 1’38”883; 12. Svec (Mv Agusta) a 1 giro; 13. Portschi (Suzuki); 14. Di Vora (Honda). Giro più veloce: Resch in 1’55”844 alla media di 143,173 km/h. SUPERSTOCK 600: 1. Linortner (Yamaha) 13 giri in 25’51”594 ; 2. Bittman (Triumph) a 0”979; 3. Schrammel (Yamaha) a 5’211; 4. Juranitsch (Yamaha) a 6”388; 5. Sendlhofer (Yamaha) a 7”276; 6. Holubec (Yamaha) a 7”377; 7. Kalab (Yamaha) a 8”655; 8. Zemsauer (Yamaha) a 18”507; 9. Cerny (Yamaha) a 21”273; 10. Krajci (Yamaha) a 21”370; 11. Chrobak (Yamaha) a 25”881; 12. Salac (Yamaha) a 33”441; 13. Hofer (Kawasaki) a 33”901; 14. Auer (Kawasaki) a 39”491; 15. Bukowski (Yamaha) a 56”555; 16. Nervo (Suzuki) a 57”871; 17. Perkusic (Yamaha) a 58”472; 18. Andrea (Yamaha) a 1’00”928; 19. Vicentin (Yamaha) a 1’01”050; 20. Chalupa (Suzuki) a 1’01”342; 21. Beznoska (Kawasaki) a 1’01”875; 22. Visak (Honda) a 1’03”157; 23. Piotto (Kawasaki) a 1’20”472; 24. Arnautovic (Yamaha) a 1’20”870; 25. Eiselt (Yamaha) a 1’21”124; 26. Bukovsky (Yamaha) a 1’21”232; 27. Marinica (Kawasaki) a 1’33”561; 28. Decko (Yamaha) a 1’34”615; 29. Varga (Suzuki) a 1’44”600; 30. Battistella (Yamaha) a 1 giro; 31. Katalenc (Kawasaki) a 1 giro. Giro più veloce: Jaranitsch in 1’57”386 alla media di 142,970 km/h. STOKSPORT 1000: 1. Sendlhofer (Kawasaki); 2. Meklau (Yamaha) a 3”561; 3. Pellizon (Aprilia) a 21”584; 4. Choy (Honda) a 39”935; 5. Sembrera (Yamaha) a 39”935; 6. Jerman (Honda) a 40”325; 7. Kispataki (Suzuki) a 52”604; 8. Veit (Yamaha) a 1’12”363; 9. Ouda (Honda) a 1’13”228; 10. Miksovsky (Yamaha) a 1’19”418; 11. Rous (Yamaha) a 1’27”876; 12. Juhasz (Suzuki) a 1’42”002; 13. Noss (Yamaha) a 1’42”265; 14. Tommasini (Honda) a 1’44”812; 15. Bodon (Suzuki) a 2’04”811; 16. Medica (Honda) a 1 giro; 17. Vugrinec (Kawasaki); 18. Kada (Aprilia). Giro più veloce: Sendlhofer in 2’10”893 alla media di 128,394 km/h.

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CROSS MX1

INFORTUNATO... VINCENTE MAXIMILIAN NAGL, TEDESCO, PILOTA UFFICIALE RED BULL KTM, È CADUTO PIÙ VOLTE, FRATTURANDOSI UNA MANO. È QUASI GUARITO, HA VINTO L’ULTIMO GP, IN FRANCIA, ED È L’AVVERSARIO PIÙ TEMIBILE PER CAIROLI E PHILIPPAERTS.

di Giancarlo Giannobile e Stefano Taglioni

Tanti i protagonisti del mondiale infortunati. Fatalità o le 450 sono diventate difficili da gestire?

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A BANDIERA del cross spagnolo, Jonathan Barragan, è l’ultimo degli infortunati illustri della MX1. Caduto mentre si allenava su una pista nei pressi di Madrid il 3 giugno, alla vigilia del GP di Francia, si è rotto alcune costole e spappolato la milza, che gli è stata asportata d’urgenza. Così, appena superata la metà del campionato, l’elenco degli infortunati della MX1 è più lungo di quello dei piloti ufficiali presenti nell’entry list del mondiale. Nell’ultimo gran premio erano al via in ventotto, nonostante sia arrivato (o tornato, come nel caso di Mickael Pichon) anche qualche sostituto per i piloti infortunati. Tanti gli infortuni, in gara e in allenamento, anche di non poco conto, che hanno colpito soprattutto i piloti che dispongono delle moto più performanti, con team che si sono visti addirittura azzerare il proprio organico. Per meglio capire l’entità del problema, basta fare una visita virtuale nell’infermeria della MX1. Sebastian Pourcel (Kawasaki ufficiale) operato alla spalla sinistra lesionata in occasione della gara di Valkenswaard; Steve Ramon (Suzuki ufficiale del Team Teka) lesione a una vertebra cervicale, per fortuna senza interessamento del midollo, in una caduta nella prima manche del GP Benelux; Kevin Strijbos (Honda ufficiale Team Martin) frattura dello scafoide della mano destra in una gara del campionato belga a Beervelde nel week-end di sosta prima del GP Portogallo; qualche giorno dopo il team Martin ha perso per un lungo periodo anche Marc De Reuver che cadendo durante un allenamento sul circuito di Eersel in Belgio ha riportato una serie di lesioni alle vertebre lombari (fortunatamente anche per lui senza interessamento del midollo) e la frattura dell’anca; Cedric Melotte (Honda Team CAS) fermo per problemi alla schiena dopo un infortunio al GP

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di Turchia; di Jonathan Barragan (KTM ufficiale gestita dal team Silver Action) abbiamo già parlato. Questi sono i piloti che hanno accusato gli infortuni più seri e che diserteranno le piste ancora per periodi più o meno importanti. Ma la lista degli infortunati si allunga se consideriamo altri protagonisti del mondiale che hanno corso o corrono in non perfette condizioni fisiche. Ken De Dycker (Suzuki Team Teka) caduto nel GP Portogallo, trauma toracico con versamento di liquido nei polmoni; Maximilian Nagl (KTM Team Red Bull) deve far ricorso ancora agli antidolorifici per una serie di fratture ad una mano; anche il leader del campionato Antonio Cairoli (Yamaha Team De Carli) negli ultimi due gran premi ha corso menomato per ammaccature varie riportate in una caduta al via della gara di qualifica al GP Gran Bretagna. Parlando di Cairoli non si può non citare David Philippaerts e il suo indice fratturato in Spagna, anche se in questo caso la potenza delle 450 c’entra poco... Potenza delle moto della MX1 che invece potrebbe essere messa sul tavolo degli imputati per i tanti infortuni. Sin dal loro esordio nel 2003 si era capito che il salto di cilindrata da 250 a 450 era eccessivo per equilibrare la potenza dei motori 4 tempi con quella dei 2 tempi. Da almeno tre anni si parla di una riduzione della cilindrata. Alla fine del 2007 Youtstream, la società che organizza il mondiale, e la commissione cross della Federazione Motociclistica Internazionale avevano annunciato l’intenzione di introdurre il limite di 350 cm3 già dal 2010. Decisione ratificata il 1 dicembre 2007 a Montecarlo da parte del Bureau Esecutivo. Poi non se ne fece nulla, soprattutto per l’avversione della MSMA (l’associazione delle industrie impegnate nel mondiale), perché è difficile ipotizzare un impegno delle Case costruttrici, soprattutto di quel-

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BOT TTI da orbi

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CROSS MX1

Il manager Stefan Everts le giapponesi, differenziato per i mercati statunitense ed europeo. A questo punto l’argomento potrebbe tornare d’attualità, anche perché nel Supercross e nel Campionato AMA i piloti statunitensi non se la stanno cavando meglio in fatto d’infortuni. La questione è se le 450 hanno potenze inadeguate per il cross, considerando anche le caratteristiche delle piste che si hanno a disposizione, e se non sia il caso di ripensare alla cilindrata.

La gara di qualifica al sabato piace a tutti. Ma aumenta il rischio per i piloti Altro argomento da considerare sono le nuove regole di qualificazione. Da quest’anno si disputa una vera e propria gara al sabato che ha sostituito la tradizionale formula delle qualifiche sul miglior tempo sul giro. Formula che garantiva un impegno minore da parte del pilota che al sabato poteva concentrarsi sulla messa a punto del mezzo e sulla migliore interpretazione delle traiettorie, impegnandosi al limite quel tanto che bastava per fare il tempo. Nonostante ci sia il numero chiuso a 40 partenti, con tutti che trovano posto dietro il cancello nelle due manche decisive per il punteggio, si è deciso per la gara di qualificazione, soprattutto per rendere ancor più interessante per il pubblico il sabato. In pratica in ogni week-end di GP si corrono tre manche con tutti i maggiori rischi che ne conseguono. Difficile trovare un pilota che ammetta di non essere in grado di domare una MX1. I più bravi (vedi le risposte di Cairoli e Philippaerts a una domanda sull’argomento nell’intervista “parallela” sul numero 21) puntano l’indice sul fatto che sta crescendo il livello dei piloti e, di conseguenza, si è portati a rischiare di più. Non resta che sentire come la pensano chi le regole le fa, come il presidente della commissione cross della FIM, l’austriaco Wolfgang Srb e chi le 450 4T le conosce molto bene: Stefan Everts, dieci volte campione del mondo, attualmente team manager KTM.

Conta il pilota Condizione e concentrazione

TUTTI GIÙ PER TERRA CADERE AL VIA DELLA MANCHE DI QUALIFICAZIONE, COME È CAPITATO A CAIROLI IN INGHILTERRA, SOPRA, PUÒ ESSERE UN GUAIO DOPPIO: TI FAI MALE E ALLA DOMENICA TI SCHIERI AL CANCELLO IN UNA BRUTTA POSIZIONE. NON SEMPRE LE CADUTE IN GARA SONO LE PEGGIORI, DE REUVER, A DESTRA A FAENZA, SI È INFORTUNATO SERIAMENTE IN ALLENAMENTO.

Il politico Wolfgang Srb

L’idea è il 350 Ma aperti ad altre soluzioni

PRESIDENTE della commissione cross della FIM. È della schiera dei dirigenti sempre in “giacca-e-cravatta” ma il suo impegno lo vive sul campo. Sempre presente sulle piste del mondiale, ha dimostrato negli ultimi di condividere le scelte della Youthstream, la società che organizza il mondiale. Un’armonia che ha accelerato decisioni che in altri settori si trascinano anche per anni. Di contro si trova sempre più spesso a fronteggiare di prima persona il malumore di team e Case costruttrici. Come quando due anni fa propose di ridurre la cilindrata a 350. È possibile che i tanti incidenti siano imputabili alle caratteristiche delle 450? «Ci sono aspetti molto diversi da prendere in considerazione nel valutare l’alto numero di infortuni di questo periodo. Noi

stiamo facendo molta attenzione al problema che è complesso e coinvolge comunque un’alta parte di casualità. Va detto che molti infortuni sono avvenuti fuori dalle piste del mondiale, e spesso in allenamento. Questo potrebbe suggerire che può esserci un problema di piste non all’altezza o trattate non nel modo migliore. Resta comunque anche la nostra valutazione che le moto (le 450) sono diventate molto veloci e difficili da gestire nei quaranta minuti». La commissione cross sta valutando dei cambiamenti per quanto riguarda le cilindrate? «La nostra proposta di portare la cilindrata della MX1 a 350 cm3 resta aperta negli incontri con i costruttori e con i team, come siamo aperti ad altre soluzioni.

Probabilmente già il prossimo anno ci sarà una Casa costruttrice che correrà in MX1 col 350 cm3 (con molta probabilità si riferisce alla KTM, n.d.r.)». Come valutate la novità dell’introduzione della manche di qualifica? «Siamo a metà stagione ed abbiamo sempre riscontrato che le gare di qualifica del sabato sono un gran successo per il pubblico. È la via giusta per assegnare la posizione di partenza in modo spettacolare. La componente di rischio è quella che fa parte delle corse ed è impossibile azzerarla».

MISTER motocross, record di GP vinti (102), unico a riuscire a vincere tre GP in tre cilindrate diverse nella stessa giornata (GP Francia 2003), dieci titoli mondiali di cui gli ultimi quattro in fila con la 450 4T. Dal 2007 è Race Director KTM è ha portato la stessa meticolosità e professionalità, che lo hanno da sempre contraddistinto, anche nei team ufficiali della Casa austriaca. Un personaggio del genere non è un interlocutore che i giovani piloti “digeriscono” facilmente. Per le sue regole ferree ma anche, dicono, perché è frustrante vedere il proprio team manager andare più forte quando ci si allena... Oggi parlare di MX1 significa soprattutto parlare di lui, che “assolve” la cilindrata. «Tutti cercano una spiegazione ai molti infortuni di questo periodo ma non credo si possano imputare a un motivo specifico. Molti dicono che sia colpa della cilindrata, 450, ma io non la penso così. Bisogna sempre ricordare che il nostro sport è pericoloso e la condizione fisica e la concentrazione dei piloti alla guida devono essere al massimo. I piloti devono guidare senza superare i propri limiti altrimenti rischiano di più. Inoltre, nonostante tutte le moto che usano i piloti del mondiale siano al top della manutenzione e qualità, c’è sempre, come per tutti i mezzi meccanici, il rischio di una rottura o un problema che può causare una caduta» Dall’introduzione delle 450 4T ad oggi, in cosa sono cambiate? «Le 450 sono migliorate in tutto negli ultimi anni, non solo nella potenza ed erogazione ma anche maneggevolezza, frenata e guidabilità. Oggi è anche molto importante che il pilota sappia settare il mezzo alle sue caratteristiche di guida». C’è un’alternativa migliore all’attuale cilindrata della MX1? «Probabilmente il 350 potrebbe essere il

mezzo migliore per caratteristiche di guida. Ovviamente il problema è in mano alle Case ma credo che, soprattutto con la situazione attuale di crisi, sia difficile per i costruttori impostare lo sviluppo di una nuova cilindrata per la produzione per un mercato comunque limitato». Come valuti l’introduzione della manche di qualifica? «La gara del sabato per le qualifiche mi piace, credo sia positiva per il pubblico e per il pilota che può prepararsi per la gara del giorno dopo. Il problema c’è quando, come è successo a Cairoli in Inghilterra, un pilota forte cade in qualifica ed è costretto a partire in una posizione troppo svantaggiata, a causa della disposizione del cancelletto di partenza. La soluzione sarebbe di predisporre la linea di partenza in modo più neutrale rispetto alla traiettoria migliore della prima curva, cioè che non ci siano vantaggi significativi nella posizione del pilota al via, così che un pilota più forte non abbia svantaggi in partenza se ha avuto problemi in qualifica».

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ENDURO GP FINLANDIA di Dario Agrati

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Profondo Doppia conferma per Ahola (E1), Aubert (E2) e Cervantes nella E3. Oldrati meglio di Albergoni

RIIHIMAKI - La Finlandia, dopo quattro anni d’attesa, è ritornata ad avere una prova del mondiale enduro, segnando il giro di boa di un campionato nel quale tutti i protagonisti, per puntare al titolo iridato, hanno giocato a carte scoperte. Nel GP finlandese si è visto di tutto: sole, polvere, pioggia, fango, vento, freddo; situazioni condite da un percorso di “enduro vero” sopra le sette ore di gara a giornata, con un totale di 19 speciali; la cross lunga 11 km e la linea di 8 km ripetute tre volte, l’estrema di 2 km per quattro volte. Si è assistito a grandi imprese; da quella di Mika Ahola, straordinario vincitore della E1 dopo due duelli stratosferici con Antoine Meo, alla conferma di Johnny Aubert nella E2, al suo ottavo centro consecutivo con distacchi abissali sugli avversari. Aubert e Ahola sono inoltre risultati i dominatori della classifica assoluta con una vittoria ciascuno. Rinascita nella E2 di Salminen, che ha dato alla BMW il suo migliore risultato dall’ingresso nel mondiale enduro, avvenuto nel 2007, conquistando due volte il secondo gradino del podio. La moto tedesca sta crescendo, è un dato di fatto.

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Bella la prova di coraggio e di tenacia che ha dimostrato Cervantes nella E3: in sella alla sua KTM 500 4T, Ivan ha ribadito di non temere la validità tecnica delle 300 2T di Aro, Nambotin e Guillaume su un percorso che non lo ha certo favorito. E poi le sorprese. Belle. Come la quinta e quarta posizione di Oldrati nella E1 e di Mossini nella E3; sotto le aspettative, invece, la prova di Albergoni, due volte quinto nella E1 senza mai riuscire ad esprimersi come sa fare. L’Italia dell’enduro, dunque, ha fatto festa, portando alla ribalta due “matricole”: Oldrati e Mossini, il cui futuro è ancora tutto da dimostrare. «Dopo la bella prova di sabato - ha raccontato Oldrati -, oggi avrei potuto salire sul podio se non avessi perso almeno cinque secondi sui sassi dell’ultima speciale estrema. Devo dire che più il terreno si è scavato più mi sono trovato meglio. Resto comunque coi piedi per terra perché ad inizio anno ho detto che il mio obiettivo è finire tra i primi cinque della E1». Il giovane pilota bergamasco del team KTM-Farioli ha confermato la sua crescita professionale vincendo anche una delle diciannove speciali disputate, mentre nelle altre è rimasto tra i primi cinque migliori tempi. Unica speciale non a segno, la seconda cross di sabato chiusa col dodicesimo tempo per una caduta. Gara da incorniciare anche per Mossini. Sabato da quinto è passato quarto. Due cadute nella prova in linea lo hanno però fatto scivolare in sesta posizione. Ha recuperato e, credendoci fino all’ultimo, è riuscito a chiudere quinto davanti a Tarkkala. Il quarto posto di domenica ha premiato il lavoro fatto in allenamento con Ahola; peccato che, nella seconda prova estrema, abbia perso una trentina di secondi altrimenti la terza posizione sarebbe stata sua. E Albergoni? Non ha deluso ma neppure brillato. «È stata una gara da dimenticare. Non sono riuscito a guidare come so fare; sabato sono caduto quattro volte. Domenica addirittura sei. Ho perso punti importanti in campionato. Non mollo, ma d’ora in avanti non sono più ammessi errori». Questo, l’amaro sfogo di Albergoni all’arrivo.

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I MAGNIFICI TRE JOHNNY AUBERT, SOPRA, NELLA E2 NON HA LASCIATO SCAMPO AGLI AVVERSARI, VINCENDO 13 SPECIALI. DOPPIO SUCCESSO IN FINLANDIA ANCHE PER IVAN CERVANTES (25) IN E3 E PER MIKA AHOLA, SOPRA A DESTRA, CON UNA MICRO TELECAMERA MONTATA SUL CASCO, DOMINATORE DELLA E1.

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bis di Mena nella Junior PRIMO GIORNO CLASSE E1: 1. Ahola (Honda) in 1h05’01”64; 2. Meo (Husqvarna) a 0”83; 3. Remes (KTM) a 43”59; 4. Albergoni (KTM) a 1’25”71; 5. Oldrati (KTM) a 2’11”35; 6. Planet (KTM) a 2’39”72; 7. Mattila (Suzuki) a 2’41”49; 8. Gauthier (Honda) a 2’55”19; 9. Galindo (KTM) a 4’08”78; 10. Zanol (Yamaha) a 4’43”74; 11. Micheluz (TM) a 4’52”18. CLASSE E2: 1. Aubert (KTM) in 1h04’59”09; 2. Salminen (BMW) a 1’26”36; 3. Oblucki (Husqvarna) a 2’22”24; 4. Seistola (Husqvarna) a 3’03”77; 5. Kirssi (BMW) a 3’10”25; 6. Ljunggren (Husaberg) a 3’12”80; 7. Thain (TM) a 3’34”85; 8. Dini (Beta) a 3’36”43; 9. Vogels (Yamaha) a 3’51”26; 10. Deparrois (Gas Gas) 3’57”62; 12. Cherubini (TM) a 4’12”13. CLASSE E3: 1. Cervantes (KTM) in 1h05’52”47; 2. Aro (KTM) a 0”44; 3. Guillaume (Husqvarna) a 4”81; 4. Nambotin (Gas Gas) a 25”36; 5. Mossini (Honda) a 1’37”22; 6. Tarkkala (BMW) a 1’44”04; 7. Kehr (KTM) a 2’39”74; 8. Carlsson (Husaberg) a 4’12”78; 9. Clarke (TM) a 9’47”05; 10. Lehtonon (KTM) a 15’09”57. JUNIOR: 1. Mena (Husaberg) in 1h07’45”43; 2. Fortunato (Yamaha) a 2”54; 3. Gritti (Beta) a 58”34; 4. Seljord (Honda) a 1’14”19; 5. Sjoo (Husaberg) a 2’06”77; 6. Cominotto (KTM) a 2’33”98; 7. Hellsten (KTM) a 2’40”37; 8. Metge (Husqvarna) a 2’58”32; 9. McLaughlin (TM) a 3’05”40; 10. Guerrero (Yamaha) a 3’08”27; 11. Manzi (Husqvarna) a 3’09”82; 14. D’Ambrosio (KTM) a 3’49”43.

SECONDO GIORNO CLASSE E1: 1. Ahola (Honda) in 1h04’47”82; 2. Meo (Husqvarna) a 40”21; 3. Remes (KTM) a 1’20”46; 4. Oldrati (KTM) a 1’26”56; 5. Albergoni (KTM) a 1’56”76; 6. Planet (KTM) a 2’56”42; 7. Mattila (Suzuki) a 3’36”56; 8. Gauthier (Honda) a 4’14”20; 9. Zanol (Yamaha) a 4’45”59; 10. Pulkkinen (Honda) a 4’46”58; 14. Micheluz (TM) a 7’57”13. CLASSE E2: 1. Aubert (KTM) in 1h05’01”59; 2. Salminen (BMW) a 1’19”99; 3. Oblucki (Husqvarna) a 1’40”91; 4. Salonen (Husaberg) a 1’52”25; 5. Ljunggren (Husaberg) a 2’09”31; 6. Kirssi (BMW) a 2’48”59; 7. Thain (TM) a 4’04”11; 8. Hartmann (Husaberg) a 4’13”46; 9. Dini (Beta) a 4’38”99; 10. Deparrois (Gas Gas) a 4’46”33. CLASSE E3: 1. Cervantes (KTM) in 1h05’44”30; 2. Nambotin (Gas Gas) a 9”10; 3. Aro (KTM) a 48”18; 4. Mossini (Honda) a 2’10”25; 5. Kehr (KTM) a 2’23”80; 6. Tarkkala (BMW) a 2’24”64; 7. Guillaume (Husqvarna) a 3’06”68; 8. Clarke (TM) a 10’58”47; 9. Lehtonon (KTM) a 15’39”78. JUNIOR: 1. Mena (Husaberg) in 1h08’02”96; 2. Joly (Honda) a 17”73; 3. Gritti (Beta) a 32”91; 4. Fortunato (Yamaha) a 38”74; 5. Guerrero (Yamaha) a 1’08”17; 6. Sjoo (Husaberg) a 1’47”47; 7. Seljord (Honda) a 2’42”47; 8. Metge (Husqvarna) a 2’53”03; 9. Manzi (Husqvarna) a 2’53”67; 10. Santolino (KTM) a 3’34”98; 11. D’Ambrosio (KTM) a 3’54”93.

IN CAMPIONATO CLASSE E1: 1. Ahola punti 197; 2. Albergoni 165; 3. Meo 164; 4. Oldrati 138; 5. Remes 125. CLASSE E2: 1. Aubert punti 200; 2. Oblucki 144; 3. Salminen 143; 4. Ljunggren 139; 5. Thain 112. CLASSE E3: 1. Cervantes punti 195; 2. Guillaume 161; 3. Nambotin 160; 4. Aro 158; 5. Mossini 122. JUNIOR: 1. Mena punti 197; 2. Joly 149; 3. Fortunato 127; 4. Gritti 112; 5. Guerrero 95. COPPA FIM 125 2T: 1. Manzi punti 187; 2. Dumontier 160; 3. Pares 110; 4. Carracedo 91; 5. Guillaume 52.

Leclassifiche

I MIGLIORI ITALIANI IN FINLANDIA BUONE LE PRESTAZIONI DI FABIO MOSSINI (21) NELLA E3 E DI THOMAS OLDRATI (22) IN E1.

Degli altri italiani, Dini, sabato, avrebbe potuto chiudere quinto ma si è capotato sugli alberi della prova estrema perdendo parecchio, mentre domenica, dopo una caduta nella prima linea, è riuscito a recuperare chiudendo nono. Micheluz, al suo primo GP del 2009, ha saputo conquistato i suoi primi punti iridati. Tornando alla E1, da ricordare che è vissuta sul lungo duello tra Ahola e Meo, proponendo come terzo incomodo il giovane finlandese Remes. Sabato Ahola ha risolto la sfida con Meo all’ultima speciale, precedendolo di poco meno di un secondo. Domenica, dopo essersi alternati al comando per quasi tutta la gara, Ahola ha messo sotto pressione Meo fino a quando il pilota OLDRATI SEMPRE TERZO NEL TROFEO BMW EXTREME MIKA AHOLA (176 PUNTI) HA ALLUNGATO SU JOHNNY AUBERT (149) NELLA SPECIALE CLASSIFICA DEL TROFEO BMW EXTREME, CHE ASSEGNERÀ AL VINCITORE UNA BMW G 450X. L’AZZURRO THOMAS OLDRATI CON 134 PUNTI HA INVECE CONFERMATO LA SUA TERZA POSIZIONE. MANZI ORA GUIDA IL MONDIALE JUNIOR 125 2T Due vittorie per Jonathan Manzi, sotto, in sella a moto 125 2T, nella Coppa FIM “Under 21” della Junior. Grazie ai 50 punti conquistati, il pilota della Husqvarna in Maglia Azzurra ha compiuto il sorpasso in classifica sul francese Dumontier. Nel mondiale junior “Under 23”, Mirko Gritti ha chiuso due volte terzo. Vanni Cominotto, sabato sesto, domenica si è ritirato per la catena incastrata tra pignone e carter motore. Edoardo D’Ambrosio non è andato oltre un tredicesimo e undicesimo.

Foto versione Yoshimura

ENDURO FINLANDIA

della Husqvarna non è caduto rovinosamente nell’ultima prova di cross, lasciandogli così via libera. E2 sempre più all’insegna di Aubert che non ha lasciato scampo ai suoi avversari, vincendo ben tredici speciali. Nota positiva per la BMW due volte seconda con Salminen, mentre Oblucki, chiudendo due volte terzo, ha guadagnato la seconda posizione in campionato. Combattuta ed incerta la E3 nella quale Nambotin avrebbe probabilmente vinto le due giornate se non fosse caduto sia sabato sia domenica. Stesso discorso per Guillaume; domenica ha portato a termine la gara malgrado una caduta che gli ha causato anche un leggero stato confusionale.

BMW, ANCORA NOVITÀ

NUOVO TELAIO MAGGIORE TRAZIONE La BMW, per la doppia trasferta dei GP di Finlandia e Slovacchia, ha realizzato un nuovo telaio per i suoi piloti ufficiali. L’inedita struttura è caratterizzata da tubi laterali differenti e anche da un diverso triangolo in lega leggera per il fissaggio dell’ammotizzatore al forcellone. Le novità hanno modificato le geometrie della moto e ora il retrotreno è alcuni centimetri più alto. Queste modifiche hanno anche cambiato la distribuzione dei pesi. Le soluzioni sono state studiate soprattutto per ottenere maggiore trazione.

KNIGHT AI FERRI CORTI CON IL TEAM BMW SEMBRA ORMAI CERTO CHE DAVID KNIGHT LASCERÀ LA BMW. QUESTA IPOTESI È STATA CONFERMATA DALL’ENNESIMO, STRANO RITIRO DI SABATO, DOVUTO, SECONDO KNIGHT, ALLO SCARSO FEELING DI GUIDA CON LA MOTO. DA QUI LA DECISIONE DI NON PRENDERE IL VIA DOMENICA. INOLTRE, I RISULTATI OTTENUTI DA KNIGHT NON SONO ALL’ALTEZZA DI QUELLI CHE STA AVENDO DI SALMINEN.

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FUORISTRADA VARIE di Giancarlo Giannobile

ASO ci ripensa KTM ancora no Dakar: un passo indietro

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David Castera direttore sportivo Dakar

EL concludere l’articolo pubblicato sullo scorso numero avevamo detto che con gli organizzatori della Dakar (l’Amaury Sport Organisation) se ne sono viste di tutti i colori, un ripensamento non è escluso anche perché la reazione della KTM è tutt’altro che soft. Così è stato. A sei giorni dalla presentazione del nuovo regolamento che limita la partecipazione solo a moto di 450 cm3 (dal 2011 per tutti, dal 2010 per i professionisti) e a quattro giorni dall’annuncio del ritiro dal Rally della KTM, i responsabili di ASO hanno fatto un primo passo indietro, anzi, una vera e propria piroetta per tornare sui propri passi, almeno per cercare di riallacciare il dialogo con KTM. Lo fanno con nonchalance attraverso un comunicato e un’intervista di David Castera,

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il direttore sportivo della corsa. Non mancano spunti interessanti. Iniziamo dal perché della decisione di ridurre la cilindrata. “Da diversi anni, un numero crescente di piloti ha vinto prove speciali o ha concluso nelle prime dieci posizioni della classifica generale usando moto fino a 450 cm3. - si legge nel comunicato -. Allo stesso tempo, le moto di cilindrata minore sono state sempre più presenti, tanto che hanno rappresentato il 40% degli iscritti alla Dakar 2009. Finanziariamente più accessibile e più affidabile delle moto delle generazioni precedenti e ora più adatta alle esigenze dei rally off-road, la 450 cm3 ha ancora un deficit in termini di prestazioni, che impedisce di raggiungere ambizioni più elevate. Questa differenza sarà totalmente cancellata per la Dakar 2011, per la

NEL 2010 POTRANNO GAREGGIARE ANCHE I PILOTI PROFESSIONISTI CON MOTO DI OLTRE 450 CM3 Con l’intervista a David Castera si entra ancor più nello specifico per quanto riguarda novità e ripensamenti. Perché introdurre la regola che limita la cilindrata a 450 cm3? «Vogliamo una competizione in cui i protagonisti siano più numerosi, e che tutti i piloti siano impegnati con mezzi simili nelle loro mani. Per raggiungere questo obiettivo, altri costruttori devono essere in grado di venire alla Dakar con reali ambizioni. Sappiamo che la soluzione è quella di limitare i motori a 450 cm3. Siamo anche consapevoli del fatto che alcuni piloti hanno motori molto dimensionati! Tutti i piloti, professionisti o amatori, possono naturalmente partecipare all’edizione del 2010 - ma con un “restrictor” alla presa d’aria del motore». I piloti quando avranno a disposizione questo dispositivo? «Stiamo lavorando con un centro

specializzato in ingegneria motoristica, che sarà responsabile dello sviluppo del “restrictor” che sarà installato sui motori di oltre 450 cm3. Poi l’UTAC - che è un laboratorio tecnico di analisi indipendente, nonché un esperto dell’Unione Europea di regolamenti ed equipaggiamenti dei veicoli a motore - convaliderà i risultati della nostra ricerca. A seguito di tale convalida, l’ASO fornirà questi “restrictors” entro il mese di settembre, nel periodo in cui i concorrenti cominciano a preparare i loro mezzi. Il sistema è molto semplice e veloce da installare, occorrono circa dieci minuti per montarlo su una moto in fase di preparazione. Una volta montato, sarà visibile a colpo d’occhio, consentendo ai commissari di verificare che il conducente non lo ha rimosso». Come funziona questo limitatore? «Il “restrictor” è un anello d’alluminio che deve essere collocato tra il carburatore e il

quale saranno accettate solo moto con i motori sotto i 450 cm3“. In attesa del 2011 è stata presa una misura di transizione. “Consapevoli dell’importante numero di concorrenti che hanno già moto di oltre 450 cm3, si è deciso di ammetterli per questa edizione, con l’obbligo di montare un “restrictor” che riduca la potenza del motore. Questo “restrictor”, concepito per limitare le prestazioni al livello delle 450 cm3, sarà fornito dall’organizzazione del rally”. Il repentino ripensamento è che questa regola vale anche per i piloti professionisti. Alla luce del passo indietro di ASO bisognerà vedere quali sviluppi avrà la decisione di KTM. Se il ritiro interesserà solo i piloti ufficiali o anche il folto gruppo dei piloti assistiti. La partecipazione, o meno, di una sessantina di piloti, tra cui i migliori specialisti del settore, può fare la differenza per qualsiasi competizione. Ripensamenti della Casa austriaca al momento non ce ne sono, anzi. Si parla con sempre maggior insistenza di un incontro a Parigi nei prossimi giorni tra i dirigenti KTM, i responsabili della Respol, la Casa pretolifera spagnola che investe di più in fatto di sponsorizzazioni, e Aubert Auriol che dallo scorso anno sta cercando di riportare in Africa un rally con lo spirito primordiale della Dakar. filtro dell’aria. In termini concreti, il flusso d’aria sarà ridotto, con risultati in termini di prestazioni equivalenti a quelli di moto con motori di 450 cm3. In termini di potenza reale, nelle 660 cm3 si avrà ancora un lieve vantaggio in modo da compensare la differenza di peso, che potrebbe altrimenti penalizzarle». Non c’è il rischio che il dispositivo alteri l’equilibrio del motore? «Non ci sarà alcun effetto. Al contrario, riducendo al minimo il carico sul motore, è quasi come se il conducente sarebbe obbligato a guidare in economia. Il rischio di surriscaldamento sarà ridotto. L’affidabilità del motore sarà intatta». STATO MAGGIORE INDECISO IL DIRETTORE DELLA DAKAR ETIENNE LAVIGNE, A SINISTRA, E IL DIRETTORE SPORTIVO DAVIDE CASTERA.


FABIO LENZI

FUORISTRADA VARIE

Salvini si avvicina al francese Vanni Cross MX3. GP Bulgaria TROYAN - Il sesto appuntamento del mondiale MX3, svoltosi sotto il cielo della Bulgaria, ha premiato il pilota francese Julien Vanni, su Honda del team italiano MB. Sul secondo gradino del podio è salito Alex Salvini, su Husqvarna, seguito dallo sloveno Matevz Irt. In gara 1, Vanni è stato imprendibile ed ha tagliato per primo il traguardo seguito dal compagno di scuderia Irt. Salvini, autore del giro più veloce, si è piazzato terzo. Anche nella seconda gara Vanni ed Irt sono partiti in testa, ma questa volta Salvini li ha passati già nei primi giri della corsa. Vanni si è tenuto alle sue spalle, ha provato a passare Alex quando questi ha commesso un errore, ma Salvini ha tenuto duro ed ha vinto. Irt in questa manche è caduto due volte ed ha terminato al sesto posto.

Da segnalare la bella gara del russo Sergey Astaykin del team JM Racing, terzo al traguardo. Dopo la premiazione, così il francese Vanni ha commentato il GP bulgaro: «È stata una gara molto selettiva. Il terreno era umido ed io non ho voluto rischiare troppo. Sono soddisfatto del risultato e della preparazione della mia moto. La squadra ha fatto un ottimo lavoro, ha portato anche Irt sul podio». Così, invece, commenta le sue gare Alex Salvini: «Ieri non sono partito bene, sono caduto, ho recuperato ed ho terminato al terzo posto. Il secondo start è andato meglio. Volevo il primo posto e sono riuscito ad ottenerlo». Ora la situazione del campionato vede in testa Vanni, seconda piazza per Salvini che precede Renet di 20 punti. 23 PUNTI FRA VANNI E SALVINI JULIEN VANNI (65) CON UN PRIMO E UN SECONDO POSTO HA CONQUISTATO IL GP DI BULGARIA DAVANTI AD ALEX SALVINI, IN BASSO.

Alex domina gara 2 GARA 1: 1. Vanni (Honda) 20 giri in 34’37”373; 2. Irt (Honda) a 2”168; 3. Salvini (Husqvarna) a 7”573; 4. Renet (Suzuki) a 8”394; 5. Lozano (Yamaha) a 8”883; 6. Martin (Husqvarna) a 29”288; 7. Quintanilla (Honda) a 32”492; 8. Astaykin (KTM) a 35”682; 9. Basaula (Suzuki) a 45”022; 10. Zerava (Honda) a 50”339; 11. Pyrhonen (Honda) a 1’16”192; 12. Jensen (Honda) a 1’16”760; 13. Lokotar (Kawasaki) a 1’34”155; 14. Martens (KTM) a 1’38”278; 15. Ruf (Suzuki) a 1 giro. GARA 2: 1. Salvini (Husqvarna) 19 giri in 33’53”638; 2. Vanni (Honda) a 3”495; 3. Astaykin (KTM) a 21”954; 4. Lozano (Yamaha) a 24”826; 5. Zerava (Honda) a 27”519; 6. Irt (Honda) a 29”759; 7. Quintanilla (Honda) a 16”653; 8. Basaula (Suzuki) a 47”313; 9. Martin (Husqvarna) a 1’17”988; 10. Pyrhonen (Honda) a 1’32”594; 11. Martens (KTM) a 1 giro; 12. Lokotar (Kawasaki); 13. Rouhiainen (Yamaha); 14. Ruf (Suzuki); 15. Jensen (Honda). IN CAMPIONATO: 1. Vanni punti 250; 2. Salvini 227; 3. Renet 207; 4. Pyrhonen 176; 5. Martin 170; 6. Irt 159; 7. Zerava 149; 8. Lozano 125; 9. Hansen 120; 10. Basaula 100.

Leclassifiche

LOTTA SERRATA FRA L’AUSTRALIANO CRUMP (2) E IL RUSSO SAYFUTDINOV.

Crump a segno Speedway

COPENHAGEN - Vincendo il suo secondo GP della stagione, disputato nel Parken Park della capitale danese, Jason Crump ha portato a 14 punti il suo vantaggio nei confronti del diciannovenne russo Sayfutdinov. Nella prima manche Nicky Pedersen, sbandando, ha investito Sayfutdinov e causato la caduta di entrambi. L’arbitro svedese Gardell ha squalificato Nicky che in seguito ha faticato moltissimo per entrare nelle semifinali. Dopo le venti manche di qualificazione Sayfutdinov era in prima posizione con 14 punti di vantaggio su Crump, la wild card Iversen, Gollob, Hancock, Nicky Pedersen, Ulamek e Bjerre. Nella prima semifinale è stato escluso alla partenza Sayfutdinov per aver toccato il nastro a semaforo verde acceso. Vittoria facile di Gollob su Inversen, eliminato Ulamek. Nella seconda, mentre era in lotta con Crump per la prima posizione, Nicky Pedersen è stato costretto al ritiro per foratura della ruota posteriore dando così l’accesso alla finale, oltre che a Crump, ad Hancock, mentre Bjerre è stato eliminato. Nella finale Crump ha vinto alla grande. L’americano Hancock ha avuto la meglio su Gollob, quarto Iversen. Foto Tomba

Lenzi ringrazia Maurino Italiano Hard Trial LAZZATE - Fabio Lenzi, del Future Trial Team, in sella alla Montesa, si è aggiudicato la seconda dell’Hard Trial. Vittoria di misura, un solo punticino, per il pluricampione italiano, nei confronti di Daniele Maurino. Un’occasione sciupata per Maurino che, a causa di un’ingenuità compiuta prima della gara, è stato penalizzato con 5 punti supplementari. Il gesto che è costato la penalizzazione è stato la rimozione di un “invito”, termine di gergo trialistico, ovvero “sasso che serve ad agevolare la salita ad un altro masso limitrofo di dimensioni superiori”. Il regolamento vieta di

modificare le zone tracciate dagli organizzatori. Daniele ha saputo della penalizzazione prima di partire, non si è perso d’animo e ha affrontato le 12 zone, ottenendo il miglior parziale alla fine della prima tornata: solo 13 errori. Lenzi gli era immediatamente alle spalle con 15, ma con i punti della penalizzazione Maurino è salito a 18. Sempre come punti “sul campo” terzo Bosis, con 16 e quarto Vaccaretti. Malissimo l’attuale leader del campionato italiano, Matteo Grattarola, che per aver saltato la prima gara dell’Hard Trial, è partito primo. Per lui 22 punti e sesta posizione provvisoria.

Nonostante il caldo afoso, Maurino e Lenzi si sono superati nel secondo giro, facendo scendere rispettivamente a 4 ed a 6 i loro punteggi. Sarebbe stata una bella vittoria con 17 penalità totali per Maurino, ma per quel 5 d’ufficio, è finito a 22, dietro i 21 di Lenzi. Bosis ha perso 3 posizioni. Nella HTR2, successo a sorpresa di Stefano Garnero davanti a Giacomo Saleri e Alessandro Nucifora, salito sul podio grazie agli zeri, nei confronti di Samuele Zuccali. Mario Candellone

Le classifiche HTR1: 1. Lenzi (Montesa) penalità 21; 2. Maurino (Gas Gas) 22; 3. Vaccaretti (Montesa) 31; 4. Orizio (Xispa) 31; 5. Grattarola (Sherco) 39; 6. Bosis (Montesa) 41; 7. Iolitta (Scorpa) 55; 8. Mazzocchin (Beta) 60; 9. Staltari (Gas Gas) 79; 10. Cominoli (Beta) 81. HTR2: 1. Garnero (Beta) penalità 11; 2. Saleri (Beta) 18; 3. Nucifora (Gas Gas) 19; 4. Zuccali (Beta) 19; 5. Catalin (Gas Gas) 23; 6. Sonzogni (Sherco) 24; 7. Rochon (Gas Gas) 29; 8. Tosini (Beta) 34; 9. Corti (Beta) 35; 10. Rembado (Gas Gas) 37.

GP Danimarca le classifiche CLASSIFICA DI GARA: 1. Crump punti 22; 2. Hancock 14; 3. Gollob 13; 4. Iversen 11; 5. Sayfutdinov 14; 6. N. Pedersen 10; 7. Ulamek 8; 8. Bjerre 8; 9. Walasek 7; 10. Jonsson 7; 11. Andersen 6; 12. Adams 6; 13. Nicholls 5; 14. Harris 5; 15. Holta 5; 16. Lindgren 3. COSÌ IL MONDIALE DOPO 4 GP: 1. Crump punti 74; 2. Sayfutdinov 60; 3. Jonsson 46; 4. Hancock 45; 5. N. Pedersen 44; 6. Gollob 44; 7. Lindgren 33; 8. Bjerre 31; 9. Adams 28; 10. Holta 27; 11. Ulamek 27; 12. Wakasek 24; 13. Andersen 23; 14. Harris 21; 15. Nicholls 11.

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SportitaliA

I Campionati Regionali

Baby Facchetti MinienduroTricolore COSTA VOLPINO (BG) - Nella seconda prova del tricolore minienduro conferme sul gradino più alto del podio per Lorenzo Macoritto nella classe “Esordienti” e Davide Soreca nella “Aspiranti”, mentre tra i “Baby” si è imposto Gianluca Facchetti. Al via si sono presentati ben 103 piloti dei quali 12 provenienti dalla Sicilia. Tra gli Aspiranti, Soreca ha sbaragliato la concorrenza precedendo Federico Aresi e Andrea Schito. Sfortunato Giacomo Cominardi, ritiratosi al primo passaggio per problemi tecnici. Battaglia ad inseguimento tra gli Esordienti, con Macoritto a far da lepre inseguito da Croci fino al traguardo. Nella Open colpo di scena iniziale con Marchesi rallentato da un intoppo. Ne ha approfittato Michele Marchelli che, chiudendo primo davanti a Jordi Gardiol, è passato al comando della classifica di campionato. d.a.

7 giugno Campionato Italiano minienduro, seconda prova – Organizzatore: M.C. Costa Volpino – Meteo: sereno

Classifiche ASPIRANTI: 1. Soreca (HM); 2. Aresi (KTM); 3. Schito (Fantic); 4. Manarin (HM); 5. Pampaloni (Beta); 6. Maspero (Beta); 7. Rocchi (HM); 8. Bologna (KTM); 9. Carbone (KTM); 10. Frigè (HM); 11. Trussardi (HM); 12. Marengoni (Derby); 13. De Nadai (KTM); 14. Zanni (KTM); 15. Corrù (HM); 16. Bonetta (KTM); 17. Ceccatelli (Beta); 18. Brioschi (Sherco); 19. Marchese (KTM); 20. Brescianini (KTM); 21. Ori (Beta); 22. Boccalari (HM); 23. Lombardi (LEM); 24. Bisio (Beta); 25. Gitti (KTM); 26. Signorelli (Fantic); 27. Bernini (KTM). BABY SPRINT: 1. Facchetti (KTM); 2. Lugana (KTM); 3. Pozzi (KTM); 4. Razza (KTM); 5. Rumi (KTM); 6. Minelli (KTM); 7. Modica (KTM); 8. Freno (KTM); 9. Riolo (HM); 10. Pintossi (KTM); 11. Gardiol (KTM); 12. Brignoccolo (LEM); 13. Cogno (KTM); 14. Cataldo Alessandro (HM); 15. Cataldo Arturo (KTM). ESORDIENTI: 1. Macoritto (KTM); 2. Croci (KTM); 3. Peverata (KTM); 4. Manzoni (KTM); 5. Piccina (KTM); 6. Favari (KTM); 7. Marchese (Beta); 8. Martinelli (KTM); 9. Cabini (KTM); 10. Terranova (KTM); 11. Bonaccorsi (KTM); 12. Tagliamento (KTM); 13. Milan (KTM); 14. Bregoli (KTM); 15. Montini (KTM); 16. Facchini (KTM); 17. Bianchi (CH);

LORENZO MACORITTO, PRIMO FRA GLI ESORDIENTI.

18. Trussardi (HM); 19. Vitale (KL); 20. Agostani (KL); 21. Cogno (KTM). OPEN: 1. Marchelli (KTM); 2. Gardiol (KTM); 3. Facchetti (KTM); 4. Battaino (KTM); 5. Bossi (HM); 6. Giudici (Suzuki); 7. Castellana (HM); 8. Rivoltella (HM); 9. Bernardi (KTM); 10. Taccolini (KTM); 11. Spandre (HM); 12. Merli (HM); 13. Giubettini (TM); 14. Marchesi (KTM); 15. Bertoletti (KTM); 16. Costa (KTM); 17. Pasinetti (KTM); 18. Rovida (KTM); 19. N’Doua (KTM); 20. Albano (KTm); 21. Cattane (HM); 22. Rizzoli (Yamaha); 23. Lavelli (KTM); 24. Pezzoni (Kawasaki); 25. Sartori (HM); 26. Golutti (KTM); 27. Bertolini (HM); 28. Spanu (KTM); 29. Favaretto (Kawasaki); 30. Bussandri (HM); 31. Zerla (KTM); 32. Redaelli Andrea (KTM); 33. Redaelli (KTM); 34. Covolan (KL); 35. Rancati (HM); 36. Ficetti (KL).

Trofeo KTM Colle di Tora (RI) 1 giugno Trofeo KTM enduro – Organizzatore: BI & TI – Meteo: sereno

Classifiche CLASSE E1: 1. Montanari; 2. Palocci. CLASSE E2: 1. Ulissi; 2. Mastropietro; 3. Eufemia; 4. Ielpo; 5. Moccaldo; 6. Pittà; 7. Pieri; 8. Brillante; 9. Luconi; 10. Dell’Orto; 11. Crispoldi; 12. Coglianese; 13. Pizziconi. CLASSE E3: 1. Consales; 2. Lullo; 3. Mastropietro; 4. D’Abbraccio; 5. Di Guida; 6. Cimei; 7. Rufolo; 8. Tomassoni; 9. Crielesi; 10. Mangano; 11. Gauzzi; 12. Conti. CLASSE E4: 1. Mastrantonio; 2. Piscitello; 3. Ricci; 4. Pagani; 5. Mancini; 6. Barchielli; 7. Mercurio; 8. Palozzo; 9. Pascale: 10. Dominici; 11. Marini; 12. Paesano. HUSABERG: 1. Patulli; 2. Leggiero; 3. Franceschini; 4. Cimaomo.

(KTM); 25. Bonamigo (Honda); 26. Driussi (KTM); 27. Trevisani (Honda); 28. Gelassi (Yamaha); 29. Cecchin (Beta); 30. Bizzotto (KTM); 31. Bertagnin (KTM); 32. Lunder (Husqvarna); 33. Pasian (KTM); 34. Sferza (KTM); 35. Tonini (Gas Gas); 36. Pavanello (KTM); 37. Valent (KTM); 38. Faidutti (TM); 39. Santi (KTM); 40. Artusi S. (KTM). Mario Pittoni

NEL CAMPIONATO ENDURO DEL TRIVENETO FEDERICO OLIANA (81) E NICOLAS SEGNACASI (35) SONO STATI FRA I PROTAGONISTI DELLA GARA DI MANZANO (UD).

Triveneto Manzano (UD) 7 giugno Campionato Triveneto, seconda prova – Organizzatore: M.C. Manzano – Direttore di gara: Nelido Del Guerno – Meteo: nuvoloso

Classifiche EXPERT: 1. Feltracco (Husqvarna); 2. Hriaz (Suzuki); 3. Cabass (Honda); 4. Cavalli (Beta); 5. Murenc (Honda). CADETTI 50: 1. Oliana (Fantic); 2. Pellizzoni (Beta); 3. Buiatti R. (Ch); 4. Manfrini (HM); 5. Hausberger (Beta); 6. Novello M. (Fantic). CADETTI 125: 1. Segnacasi (Husqvarna); 2. Nappi (KTM); 3. Dazzan (Suzuki); 4. Rebuli R. (KTM); 5. Pezzetta (Husqvarna); 6. Cicalò (Yamaha); 7. Buiatti F. (Gas Gas); 8. Pettinato (Suzuki); 9. Vendrametto A. (KTM); 10. Simeoni (KTM); 11. Giacomini (Honda); 12. Moletta (Honda); 13. Klanjscek (Honda); 14. Folledore (Husqvarna); 15. Crosilla F. (Honda); 16. Zanconato (KTM); 17. Tondolo (KTM); 18. Dalla Bona (KTM). JS1: 1. Rebellato (Husqvarna); 2. Taviano E. (Suzuki); 3. Bortolazzo (KTM); 4. Salvi (Honda); 5. Fachin (TM); 6. Baggio (Sherco); 7. Di Sopra (Suzuki); 8. Zanotto A. (Husqvarna); 9. Valentinuzzi (Suzuki); 10. Arfiero (Honda); 11. Toppano (Suzuki); 12. Tilotti (Honda); 13. Dionisio (Yamaha); 14. Martellozzo (Kawasaki); 15. Furlan (KTM); 16. De Biasi (Husqvarna); 17. De Marchi (KTM); 18. Michelon (Kawasaki); 19. Adami (KTM); 20. Prisco (KTM); 21. Zaccaria (KTM); 22. Schiavon Giac (Kawasaki); 23. Stefanello (Yamaha); 24. Borgo (TM); 25. Novello S. (TM); 26. Masola (KTM); 27. Bertagnin (KTM); 28. Dal Farra (Kawasaki); 29. Bortuzzo (Yamaha); 30. Zarpellon (Kawasaki); 31. Copetti (Husqvarna); 32. Pramparo C. (Husqvarna); 33. Capitanio (KTM); 34. De Monte R. (KTM); 35. Pavan Ma. (Yamaha); 36. Capuzzo (KTM); 37. Rossi E. (Honda); 38. Quaroni (KTM). JS2: 1. Cargnel (Ktm); 2. Favero D. (Honda); 3. Illesi (Sherco); 4. Morettin (Honda); 5. Battistin (Honda); 6. Luison (Beta); 7. Danelon (Yamaha); 8. Della Pietra (TM); 9. Martinis (TM); 10. Cesca (KTM); 11. Sant D. (Suzuki); 12. Tratter (KTM); 13. Artusi A. (KTM); 14. Didonè (Honda); 15. Temporin (KTM); 16. Trevisanello (KTM); 17. De Fabris (KTM); 18. Bonato D. (KTM); 19. Maioli (KTM); 20. Giorgini (KTM); 21. Mannucci (KTM); 22. Lorenzin E. (Honda); 23. Marconi (Honda); 24. Panzarin (Yamaha); 25. De Bacco (Honda); 26. Bettin A. (Suzuki); 27. Usardi (Honda); 28. Frealdo (Yamaha); 29. Vecchiutti (Husqvarna); 30. Nimis (KTM); 31. Rizzi (KTM); 32. Mandalari (KTM); 33. Agosto (Honda); 34. Siega (KTM); 35. Casasola (Suzuki); 36. Petrucco (Honda). JS3: 1.Coppola (Ktm); 2. Marconato

(KTM); 3. Luvisetto (Gas Gas); 4. Pederiva (TM); 5. Ussai (KTM); 6. Marassi L. (KTM); 7. Beccari (Honda); 8. Rinaldi (TM); 9. Scarella (Beta); 10. Brumat (KTM); 11. Cernigoj (KTM); 12. Rizzato (KTM). M1: 1. Corrent (Suzuki); 2. Dalla Zuanna (KTM); 3. Filipuzzi (Suzuki); 4. Zanon (Yamaha); 5. Gatscher (Yamaha); 6. Rebellato D. (Kawasaki); 7. Fantin (Honda); 8. Piatto (KTM); 9. Siragna (Kawasaki); 10. Pastorutti (KTM); 11. Stragliotto (Kawasaki); 12. Bregant Mau. (Honda); 13. Polito (KTM); 14. Pagano (Kawasaki); 15. Tassan (Suzuki); 16. Grion D. (Honda); 17. De Anna (Honda); 18. Forest (KTM); 19. Iride (Honda); 20. Dapit (Husqvarna); 21. Virginio (Suzuki); 22. Magagnoli (KTM); 23. Gasparotto (KTM); 24. Cason (Yamaha); 25. Crosilla A. (Honda); 26. Stefanon (KTM); 27. Perla (KTM); 28. Danesin (TM); 29. Cattarinussi (Yamaha); 30. Facci (Honda). M2: 1. Poeschl (Bmw); 2. Righetti (Suzuki); 3. De Biasi D. (Honda); 4. Zanatta (Yamaha); 5. Bucovaz (Honda); 6. Dal Bello F. (KTM); 7. Chiavelli (Honda); 8. Cecchetto (Suzuki); 9. Silvestrin (Kawasaki); 10. Giust (Honda); 11. Boscarol (Honda); 12. Paolazzi (Honda); 13. Toniut (KTM); 14. Zamparutti (Yamaha); 15. Cogato (KTM); 16. Mladovan (Yamaha); 17. Bastianon (Honda); 18. Mellina (Yamaha); 19. Zorzenone (TM); 20. De Col (Honda); 21. Lovo (Beta); 22. Novello A. (Beta); 23. Dal Cortivo (Yamaha); 24. Reziere (Honda); 25. Zerbetto (KTM); 26. Paglianti S. (KTM); 27. Moro (KTM); 28. Artusi V. (KTM); 29. Lenisa (KTM); 30. Cristofoli (Gas Gas); 31. Ortis (Yamaha); 32. Petri (Yamaha); 33. Venzi (Husaberg); 34. Zanibellato (Husqvarna); 35. Dellai (Husqvarna); 36. Dal Pont (Husqvarna); 37. Pastore (Beta); 38. Paschetto (Yamaha); 39. Antonello (KTM). M3: 1. Zoppas (Husqvarna); 2. Schrock (Gas Gas); 3. Molon (KTM); 4. Brollo (Gas Gas); 5. Kocina (Gas Gas); 6. Masat (KTM); 7. Beghetto (KTM); 8. Zoccolan (KTM); 9. Zorzettig (KTM); 10. Radovcich (KTM); 11. De Monte A. (TM); 12. Colladon (KTM); 13. Purinan (KTM); 14. Zaccheo (KTM); 15. Segat (KTM); 16. Lazzari (KTM); 17. Rinaldi G. (Gas Gas); 18. Zanelli (KTM); 19. Pivetta M. (KTM); 20. Inghini (Gas Gas); 21. Marinello (KTM); 22. Pasquotto (Gas Gas); 23. Canuti (KTM); 24. Guerra (KTM); 25. Leoni G. (Gas Gas); 26. Dario (Gas Gas). VETERAN: 1. Zanardo (Husqvarna); 2. Bernardi (Kawasaki); 3. Rebuli B. (KTM); 4. Di Bernardo (KTM); 5. Dal Sasso (Beta); 6. Clarini (Honda); 7. Martellozzo G. (Kawasaki); 8. Marassi R. (KTM); 9. Dal Pos (KTM); 10. Zanotto L. (KTM); 11. Brunello (KTM); 12. Macorig (KTM); 13. Cuzzit (Gas Gas); 14. Gramola (KTM); 15. Cipriani (KTM); 16. Fabris (Honda); 17. Carlon (Yamaha); 18. Cellie (Aprilia); 19. Farina (Yamaha); 20. Novello S. (KTM); 21. Alessi (KTM); 22. Bonato R. (KTM); 23. Scapin (KTM); 24. Gennaro

Trofeo Sud Italia Forenza (PT) 7 giugno Trofeo Sud Italia enduro, terza prova, Campionato Puglia, Basilicata, Campania, quarta prova – Organizzatore: M.C. Castel del Monte – Direttore di gara: Onelio Salsano – Meteo: sereno

Classifiche CLASSE E1: 1. Corrado (KTM); 2. Grosso (Suzuki); 3. Eufemia (KTM); 4. Brillante (KTM); 5. Pedone (KTM). CLASSE E2: 1. Consales (KTM); 2. Lullo (KTM); 3. Della Rossa (Honda); 4. D’Abbraccio (KTm); 5. Pennacchio (Husaberg); 6. Di Guida (KTM); 7. Pella (Husaberg); 8. Tronci (KTM); 9. Toma (KTM). CLASSE E3: 1. Piscitello (KTM); 2. Leggiero (Husaberg); 3. Mercurio (KTM); 4. Brancaccio (KTM); 5. Caso (KTM); 6. Gambini (KTM).

CLASSE T1: 1. Mocaldo; 2. Pignata; 3. Ielpo; 4. Sarro; 5. Martella; 6. Napoliello; 7. Natale; 8. Scalera; 9. Belgiovine (tutti su KTM). CLASSE T2: 1. D’Aniello (TM); 2. Rufolo (KTM); 3. Cimadomo (Husaberg); 4. Marruso (KTM); 5. Iorio (KTM); 6. Altobelli (KTM); 7. Baldassarre (Husqvarna); 8. Gaglia (KTM); 9. Ranieri (Honda). CLASSE T3: 1. Lopetuso (KTM); 2. Volpe (KTM); 3. Cassino (KTM); 4. Ambrosano (KTM); 5. Labella (Gas Gas); 6. De Maio (KTM); 7. Lucchese (Beta); 8. Nicodemo (KTM).

Marche - Umbria Abruzzo Attigio (AN) 7 giugno Campionato Marche, Umbria, Abruzzo – Organizzatore: Moto Club Artiglio - Direttore di gara: Pietro Scipioni – Meteo: sereno

Classifiche CLASSE 125 2T: 1. Polidori (KTM); 2. Manieri (Kawasaki); 3. Barigelli (Husqvarna); 4. Montanari (KTM); 5. Mozzoni (TM); 6. Pignani (KTM); 7. Eustacchi (KTM); 8. Schippa (KTM); 9. Bonifazi (Husqvarna); 10. Traini (KTM); 11. Minelli (Husqvarna); 12. Conti

(Husqvarna); 13. Nizzi (Honda); 14. Maccari (KTM); 15. Colonnelli (KTM); 16. Casali (Suzuki); 17. Bagiacchi (Husqvarna); 18. Milani (Honda); 19. Pierantozzi (KTM); 20. Placidi (Husqvarna); 21. Altarocca (Honda); 22. Benigni (KTM); 23. Conti (Honda); 24. Malloni (KTM); 25. Bizzarri (KTM). CLASSE 250 2T: 1. Pagnoni (TM); 2. Cantenne (Honda); 3. Capicchioni (KTM); 4. Montigiani (KTM); 5. Pecci (Honda); 6. Saraceni (Honda); 7. Pavoni (TM); 8. Bindi (KTM); 9. Morosi (Honda); 10. Sordi (KTM); 11. Mancinelli (Husqvarna); 12. Santioni (Gas Gas); 13. Ciuffetti (KTM); 14. Stacchiotti (Suzuki); 15. Radicchi (Husqvarna); 16. Sarti (KTM); 17. Di Piero (TM); 18. Sagramola (Honda); 19. Bedeschi (TM); 20. Caramanti (KTM); 21. Ortenzi (Honda). CLASSE 250 4T: 1. Uccellini (Honda); 2. Capriotti (Honda); 3. Vecchi (Kawasaki); 4. Ulissi (KTM); 5. Fagiolari (KTM); 6. Ferroni (Honda); 7. Balloni (Honda); 8. Quagliarini (Honda); 9. Morbidoni (KTM); 10. Recnicoli (Yamaha); 11. Cardinali (Yamaha); 12. Rinaldi (Honda); 13. Scattolini (KTM); 14. Pilideri (KTM); 15. Cresta (KTM); 16. Ragni (Honda); 17. Federici (Honda). CLASSE 450 4T: 1. Patulli (Husaberg); 2. Ronca (Honda); 3. Antonella (Yamaha); 4. Bagaglia (TM); 5. Flamini (Kawasaki); 6. Torresi (Kawasaki); 7. Grassi (KTM); 8. Coppari (Yamaha); 9. Lillini (Honda); 10. Corradetti (Honda); 11. Mascioli (Suzuki); 12. Falsetti (Honda); 13. Angeletti (Honda); 14. Scattolini (KTM); 15. Massaro (KTM); 16.

Goffredi (Kawasaki); 17. Gaia (Beta); 18. Coppari (Honda); 19. Acqualagna (Honda); 20. Orsini (Suzuki). CLASSE 500 4T: 1. Cantoni (Husqvarna); 2. Zenobi (Husqvarna); 3. Corradetti (Aprilia); 4. Monaldi (KTM); 5. Forini (KTM); 6. Lisi (Honda); 7. Pagani (KTM); 8. Ercolani (KTM); 9. Scattolini (KTM); 10. Ancillotti (TM); 11. Mercuri (Aprilia). ELITE: 1. Bazzurri (Husqvarna); 2. Cherubini (TM). VETERAN: 1. Baldini (Honda); 2. Dominici (Suzuki); 3. Carpisassi (Husqvarna); 4. Di Geronimo (TM); 5. Onesini (Honda); 6. Vitangeli (Honda). CLASSE E1: 1. Pesaresi (KTM); 2. Allegrucci (KTM); 3. Tofani (Honda); 4. Curzietti (KTM); 5. Chiaruzzi (KTM). CLASSE E2: 1. Marcaccio (Beta); 2. Travaglini (KTM); 3. Resparambia (KTM); 4. Mori (Honda); 5. Spinozzi (KTM); 6. Re (Honda); 7. Biondi (KTM). CLASSE E3: 1. Novelli (Beta); 2. Mozzoni (KTM); 3. Paoloni (Beta). PROMOZIONALI: 1. Marcaccio (Beta); 2. Travaglini (KTM); 3. Pesaresi (KTM); 4. Novelli (Beta); 5. Mozzoni (KTM); 6. Allegrucci (KTM); 7. Resparambia (KTM); 8. Tofani (Honda); 9. Curzietti (KTM); 10. Paoloni (Beta); 11. Mori (Honda); 12. Chiaruzzi (KTM); 13. Spinozzi (KTM); 14. Re (Honda); 15. Biondi (KTM). 50 CODICE: 1. Lametti (HM); 2. Sampaoli (Beta); 3. Scelza (Honda). Francesco Fiorani

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SportitaliA

Cavallo di razza CrossIn Piemonte NEL CAMPIONATO piemontese minicross ancora una bella affermazione per Matteo Cavallo, vincitore della gara Senior davanti a Sanfilippo. Nelle altri classi successi di Contessi (Junior), Bianchi (Cadetti) e Polito fra i debuttanti. Fra gli under 18 successo di Montanari, mentre la Major MX1 e andata a Vagadore e la MX2 a Saibene. La quarta prova del campionato friulano si è disputata in terra slovena, a Vertojba, poco lontano dal confine italiano. La partecipazione dei piloti è stata inferiore al solito a causa della pioggia. Vittorie dei piloti sloveni Eric Slavec (MX1) e Deni Usaj (MX2), che del resto avevano vinto anche la precedente prova in Italia (ricordiamo che entrambi da diversi anni gareggiano per una società italiana, il Mauriteam di Gorizia). Nelle categorie promozionali hanno vinto Eric Raffaglio (Hobby MX1) e Maicol Iannucci (Hobby MX2).

Piemonte Fara Novarese (NO) 31 maggio Campionato piemontese major, under 18, minicross – Organizzatore: M.C. Tiger Fara – Direttore di gara: Marco Berterelli – Meteo: sereno

Classifiche MAJOR CLASSE MX1: 1. Vagadore (Kawasaki); 2. Traversa (Honda); 3. Gatti (Honda); 4. Ferrari (Yamaha); 5. Parodi (Honda); 6. Danna (Honda); 7. Bessone (Kawasaki); 8. Di Giorgio (Kawasaki); 9. Marchisio (KTM); 10. Miletto (Yamaha); 11. Colombo (Honda); 12. Adamini (Suzuki); 13. Astesano (Honda); 14. Cardone R. (Honda); 15. Brunello (Honda); 16. Rizzolo (Honda); 17. Timossi (Suzuki); 18. Bruno (Yamaha); 19. Masante (Yamaha); 20. Pomella (Honda); 21. Cardone O. (Honda); 22. Rossotto (Honda); 23. Valeri (Suzuki); 24. Costa Laia (Honda). CLASSE MX2: 1. Saibene (Yamaha); 2. Veglia (Honda); 3. Manna (Honda); 4. Deandreis (Honda); 5. Lusardi (Yamaha); 6. Rampado (Honda); 7. Contessi (Yamaha); 8. Gasparella (Honda); 9. Pignataro (KTM); 10. Bassani (Yamaha); 11. Portoghese (Yamaha); 12. Callegari (Honda); 13. Milani (KTM); 14. Pelizzari (Kawasaki); 15. Tornaco (Suzuki); 16. Vignolo (Yamaha); 17. Frati (KTM); 18. Quaranta (Honda); 19. Dalporto (Yamaha); 20. Maranoli (Kawasaki); 21. Mora (Yamaha); 22. Smeraldi (Honda); 23. Bisconti (Suzuki); 24. Enrico (Honda). UNDER 18: 1. Montanari (Suzuki); 2. Musso (Suzuki); 3. Marrazzo D. (Honda); 4. Barbagallo (Suzuki); 5. Marino (Yamaha); 6. Winkler (KTM); 7. Marrazzo C. (Honda); 8. Tabone (Suzuki); 9. Grammatico (Suzuki); 10. Alice (Kawasaki); 11. Bianchetti (Yamaha); 12. Rabossi (Suzuki); 13. De Faveri (Kawasaki); 14. Macaluso (Kawasaki); 15. Berutti (Yamaha); 16. Ballesio (Suzuki); 17. Danna (Yamaha); 18. Cravero (Suzuki); 19. Oderda (Yamaha); 20. Maio (Suzuki); 21. Mucchi (Yamaha); 22. Costantin (Suzuki);

23. Buchicchio (Honda); 24. Fanelli (Suzuki); 25. Scaglione (Suzuki); 26. Piredda D. (Honda); 27. Piredda E. (Honda).

Minicross SENIOR. 1. Cavallo (KTM); 2. Sanfilippo (Kawasaki); 3. Tesconi (Honda); 4. Quaglio (Suzuki); 5. Giusti (Honda); 6. Ferretti (Honda); 7. Cosenza (Suzuki); 8. Timossi (KTM). JUNIOR. 1. Contessi (Honda); 2. Romaniello (KTM); 3. Marocco (Yamaha); 4. Borghi (Suzuki); 5. Accornero (KTM); 6. Ninghetto (Suzuki); 7. Callegaro (KTM); 8. Tropepe (KTM); 9. Grillo (KTM); 10. Mantero (Suzuki); 11. Diotallevi (KTM); 12. Giordano (KTM); 13. Chierico (KTM); 14. Frisoni (Suzuki); 15. Vezzetti (KTM); 16. Porro (KTM); 17. Perri (KTM); 18. Traversa (Suzuki). CADETTI. 1. Bianchi (Suzuki); 2. La Scala (KTM); 3. Armellino (KTM); 4. Secco (KTM); 5. Pileio S. (KTM); 6. Vergnano (KTM). DEBUTTANTI. 1. Polito (Suzuki); 2. Cantele (LEM); 3. Tamai (LEM); 4. Berruto (KTM); 5. Gandolfi (KTM); 6. Ossola (KTM); 7. Spataro (Kawasaki); 8. Veiluva (KTM); 9. Perri (KTM); 10. Pileio E. (KTM); 11. Tommasi (KTM).

Triveneto Sernaglia della Battaglia (TV) 2 giugno Campionato Triveneto cross e minicross, settima prova – Organizzatore: M.C. Conegliano – Direttore di gara: Dario Luigi – Meteo: sereno

Classifiche MX1: 1. Favero (Suzuki); 2. Pensolin (Kawasaki); 3. Melchiori (Kawasaki); 4. Dal Bo (Honda); 5. Dal Bello Franco (KTM); 6. Dal Bello Dario (KTM); 7. Comarella (Kawasaki); 8. Marchesin (Honda); 9. Sonda (Kawasaki); 10. Bazzo (Honda); 11. De Pin (Honda); 12. Reziere (Honda); 13. Dolcetti (Honda); 14. Baron (Kawasaki); 15. Zanussi

(Suzuki); 16. Trentin (Yamaha); 17. Lenisa (KTM); 18. Villanova (Suzuki); 19. Garbuio (Suzuki); 20. Sossai (Kawasaki); 21. Da Ross (Kawasaki); 22. Fabris (Honda); 23. Baratto (Kawasaki); 24. Maio (Honda); 25. Spaziano (Suzuki); 26. Polegato (Suzuki); 27. Rebuli (Kawasaki); 28. Paron (Honda). MX2: 1. De Bortoli (Honda); 2. Turrin (Honda); 3. Cescon (Honda); 4. Rigoni (Kawasaki); 5. Lunardi (Honda); 6. Da Canal (Kawasaki); 7. Cecchetto (Kawasaki); 8. Beggio (Suzuki); 9. Garbuio (Suzuki); 10. Gatto (Suzuki); 11. Solimeno (Honda); 12. D’Alicandro (Kawasaki); 13. Dal Magro (Kawasaki); 14. Da Ros (Suzuki); 15. Diserò (Suzuki); 16. Gobbo (Yamaha); 17. Baratto (Suzuki); 18. Salvador (Honda); 19. Slaviero (Kawasaki); 20. Alessi (Honda); 21. Vigolo (Yamaha); 22. Piva (Kawasaki); 23. Pessot (KTM); 24. Marson (Kawasaki); 25. Tinelli (Kawasaki); 26. Canestraro (Kawasaki); 27. Perli (Kawasaki); 28. Puppato (Suzuki); 29. Gobbin (Honda); 30. Ferrari (Kawasaki).

Friuli V. Giulia Vertojba (Slovenia) 7 giugno Campionato Friuli Venezia Giulia, quarta prova – Organizzatore: M.C. Ronchi – Direttore di gara: Kristian Fijavz– Meteo: variabile

Classifiche MX1: 1. Slavec (Honda); 2. Jelovsek (Honda); 3. Cescon M. (Honda); 4. Miconi (Honda); 5. Liva (Kawasaki); 6. Givani (TM); 7. Premrl (Yamaha); 8. Mattiuz (Honda); 9. Cebula (Honda); 10. Crivellari (Honda); 11. Caric (KTM); 12. Esposito (Honda); 13. Villini N. (Honda); 14. Durì (Honda); 15. Argiolas (Honda); 16. Dal Bò (Honda); 17. Dolcetti (Honda); 18. Bazzo (Honda); 19. Gallo (Yamaha); 20. Benvegnù (Honda); 21. Sojer (Honda). MX2: 1. Usaj (Yamaha); 2. Bele (Yamaha); 3. Cescon A. (Honda); 4. Marini M. (Honda); 5. Virant (Honda); 6. Zver (Kawasaki); 7. Turitto A. (Kawasaki); 8. Pierfederici (Yamaha); 9. Doplihar (Suzuki); 10. Armin (Yamaha); 11. Filej (Honda); 12. Zavagno (Yamaha); 13. Villanova (Yamaha); 14. Cicciarella (Honda); 15. Villini A. (Yamaha); 16. Zamaro E. (Honda); 17. Gobbo (Yamaha); 18. Rizzetto (Yamaha); 19. Petric (Kawasaki); 20. Cossar (Kawasaki); 21. Radioni (Honda); 22. Goi (KTM); 23. Cudini (Honda); 24. Bortolin (Yamaha); 25. Zan (Kawasaki); 26. Cotti (Yamaha); 27. Sirca (Suzuki); 28. Corazza (Yamaha); 29. Mavric (Suzuki); 30. Kumar (Honda); 31. Coseano D. (Honda); 32. Damjan (Honda); 33. Tomsic (Honda); 34. Celeghin (TM); 35. Urban (Suzuki); 36. Blazic (Yamaha). HOBBY MX1: 1. Raffaglio (Honda); 2. De Pin S. (Honda); 3. Umech (Yamaha); 4. Zossi (Honda); 5. Fieghl (Kawasaki); 6. Zamarian (Suzuki); 7. Rivignassi (Honda); 8. Tassan (Yamaha); 9. Mardero (Honda); 10. Coseano G. (Honda). HOBBY MX2: 1.Iannucci (Kawasaki); 2. Da Dalt R. (Honda); 3. Schiavon Giac. (Kawasaki); 4. Savi (KTM); 5. Pitton (Suzuki); 6. De Pin M. (Honda); 7. Celeprin (Yamaha); 8. Basso S. (Yamaha); 9. Aita (Suzuki); 10. Baradel (KTM); 11. Scodellaro (Kawasaki); 12. Gaspardo (Honda); 13. Battistella (Honda); 14. Cenedese (Honda); 15. Macrì (Honda); 16. Sisti (Honda); 17. Dall’agnese (Honda); 18. Gubiani (Honda); 19. Basso C. (Yamaha); 20. Colle (Yamaha); 21. Volpe (Suzuki); 22.

Boatto (Yamaha); 23. Beltrame (Honda); 24. Padovano (Suzuki); 25. Spanghero (Kawasaki); 26. Tomasovich (TM); 27. De Boni (TM); 28. Sabadin (Honda); 29. Tondato (Yamaha); 30. Michelin (Honda); 31. Polo A. (Honda); 32. Coletto (Suzuki); 33. Peruzzo (Honda); 34. Perini (Honda); 35. Bodner (KTM); 36. Minisini (Suzuki); 37. Ban (TM).

Minicross SENIOR: 1. Cervellin (Honda); 2. Odorizzi (KTM); 3. Vitaliani (KTM); 4. Gava (KTM); 5. Biliato (KTM); 6. Girardi (KTM); 7. Scomparin (Suzuki); 8. Zamboni (KTM); 9. Lucchetta (KTM); 10. Gri (Yamaha); 11. Zanette (Honda); 12. Culpo (Yamaha); 13. Zenato (KTM); 14. Brunzin (KTM); 15. Quas (Kawasaki); 16. Battaino (KTM). JUNIOR: 1. Gemin (Suzuki); 2. Salomoni (Suzuki); 3. Pasqualini (KTM); 4. Graziola (Honda); 5. Pessot (KTM); 6. Desiderà (Kawasaki); 7. Gironi (Yamaha); 8. Bubola (Yamaha); 9. Simeon (Suzuki); 10. Stoppa (KTM); 11. Bertuzzi (KTM); 12. Carlon (KTM); 13. Festi (KTM); 14. Garlatti (Honda); 15. Mantovan (Honda); 16. Dal Pian (Suzuki); 17. Scremin (Suzuki); 18. Breda (KTM); 19. Stella (Kawasaki); 20. Dal Zotto (KTM); 21. Biliato (KTM); 22. Roma (KTM); 23. Pegoraro (KTM); 24. Corradin (KTM); 25. Zamberlan (KTM); 26. Lucchesi (Suzuki); 27. Zani (KTM); 28. Banali (KTM); 29. Casarotto (KTM); 30. Mozzo (KTM). CADETTI: 1. Grigoletto (KTM); 2. Soave (KTM); 3. Zonta (KTM); 4. Guarise (Suzuki); 5. Berto (Kawasaki); 6. Forato (KTM); 7. Vitaliani (KTM); 8. Panigas (Suzuki); 9. Grezzani (Kawasaki); 10. Sigoni (KTM); 11. Volpe (KTM); 12. Zanchetta (KTM); 13. Bottazin (KTM); 14. Minisini (KTM); 15. Sigolotto (KTM); 16. Bergamo (Kawasaki); 17. Ermini (KTM); 18. Merazzi (KTM); 19. Zanuto (KTM); 20. Botteon (KTM); 21. Crestan (Suzuki); 22. Ceola (KTM); 23. Marsura (KTM); 24. Quas (Kawasaki); 25. Ceccato (LEM); 26. Franchina (Kawasaki); 27. Antoniazzi (KTM); 28. Palu (Kawasaki); 29. Celona (KTM); 30. Lanfrit (KTM). DEBUTTANTI: 1. Temel (Kawasaki); 2. Busca (KTM); 3. Bisogni (KTM); 4. Guarise (Suzuki); 5. Zancarini (Metrakit); 6. Breda (KTM); 7. Vertua (KTM); 8. Facin (Suzuki); 9. Corradini (Kawasaki); 10. Pellizzaro (Suzuki); 11. Antoniazzi (LEM); 12. Crestan (Kawasaki); 13. Calgaro (Kawasaki); 14. Cuccinello (KTM); 15. Paganini (KTM); 16. Girolimetto (Kawasaki); 17. Fedozzi (Kawasaki); 18. Trevisol (Kawasaki); 19. Pasqualini (KTM); 20. Banali (KTM); 21. Lucchesi (Kawasaki); 22. Piazza (Kawasaki); 23. Lenarduzzi (KTM); 24. Collino (KTM); 25. Canetti (Kawasaki); 26. Celona (KTM); 27. Benedetti (Kawasaki). Mario Pittoni

Emilia-Romagna San Marino 7 giugno Campionato Emilia Romagna, sesta prova – Organizzatore: M.C. San Marino – Direttore di gara: Onorio Carletti – Meteo: sereno

Classifiche MX1 GARA 1: 1. Bertugli (Yamaha); 2. Righi (Honda); 3. Miani (Yamaha); 4. Tincani (Honda); 5. Fossi (Honda); 6. Marzocchi (Honda); 7. Cattabiani (Suzuki); 8. Salicioni (Yamaha); 9. Ghidini (Kawasaki); 10. Maz-

TrialQuarta prova del Trofeo Master Beta

Trofeo Beta

Trentino

Montecreto (MO) 31 maggio

Castelnuovo (TN) 7 giugno

Master Beta, quarta prova – Organizzatore: M.C. Cairatese – Direttore di gara: Monica Giovanni – Meteo: sole

Campionato triveneto trial, quinta prova – Organizzatore: M.C. Lagorai – Meteo: sereno

Classifiche

Classifiche

EXPERT: 1. Cotone; 2. Pradelli; 3. Julita; 4. Cellati; 5. Tosini; 6. Locca; 7. Petronio; 8. Colombo. SUPER: 1. Diemmi; 2. Logi; 3. Mazzola; 4. Disetti; 5. Martini; 6. Rossini. ELITE: 1. Sacco; 2. Marranci; 3. Sartoretti; 4. Fobelli; 5. Zanelli; 6. Comensoli; 7. Adami. MAJOR: 1. Palmerini; 2. Pardini; 3. Tonlorenzi; 4. Rolandi; 5. Rossi; 6. Minetti; 7. Reverberi; 8. Maselli; 9. Pellini. AMATORI: 1. Maggi; 2. Sandrolini; 3. Priante; 4. Blardone; 5. Agostini; 6. Castellotti; 7. Bulgarelli; 8. Incerti; 9. Leonelli. VETERANI: 1. Ciancia; 2. Tomba; 3. Fontanot.

zucchelli (Honda); 11. Bontadini (Honda); 12. Errica (Yamaha); 13. Ceci (Yamaha); 14. Merli (Kawasaki); 15. Severini (Honda); 16. Papetti (Honda); 17. Pini (Yamaha); 18. Antonelli (Honda); 19. Bronzetti (Honda). GARA 2: 1. Bertugli (Yamaha); 2. Righi (Honda); 3. Tincani (Honda); 4. Miani (Yamaha); 5. Marzocchi (Honda); 6. Fossi (Honda); 7. Ghidini (Kawasaki); 8. Salicioni (Yamaha); 9. Errica (Yamaha); 10. Cattabiani (Suzuki); 11. Bontadini (Honda); 12. Severini (Honda); 13. Papetti (Honda); 14. Ceci (Yamaha); 15. Merli (Kawasaki); 16. Antonelli (Honda); 17. Pini (Yamaha); 18. Mazzucchelli (Honda); 19. Bronzetti (Honda). MX2 GARA 1: 1. Debbi (Honda); 2. Morara (Honda); 3. Aldini (Honda); 4. Neri (Yamaha); 5. Parini (Kawasaki); 6. Muratori (Suzuki); 7. Faccioli (Suzuki); 8. Casa (Kawasaki); 9. Coppellotti (Yamaha); 10. Roncaglia (Suzuki); 11. Lolli (Suzuki); 12. Roncaglia (Suzuki); 13. Mecagni (Suzuki); 14. Bergonzani (Suzuki); 15. Pelliccioni (Honda); 16. Salati (Honda); 17. Chiletti (Yamaha); 18. Gatti (Suzuki); 19. Parrini (Suzuki); 20. Mercadanti (Honda); 21. Fontana (Suzuki); 22. Beleffi (Kawasaki); 23. Sarti (Suzuki); 24. Ferrini (Suzuki); 25. Andruccioli (Suzuki); 26. Bubbolini (Kawasaki); 27. Andrini (Suzuki); 28. Zambon (Yamaha); 29. Malpassi (KTM); 30. Pavirani (Kawasaki); 31. Riccardi (Yamaha); 32. Sicuranza (Suzuki); 33. Fraceschini (Honda); 34. Francisconi (Honda); 35. Bertuzzi (Honda). GARA 2: 1. Neri (Yamaha); 2. Debbi (Honda); 3. Morara (Honda); 4. Coppellotti (Yamaha); 5. Faccioli (Suzuki); 6. Muratori (Suzuki); 7. Casa (Kawasaki); 8. Aldini (Honda); 9. Mecagni (Suzuki); 10. Franceschini (Honda); 11. Roncaglia (Suzuki); 12. Parini (Kawasaki); 13. Beleffi (Kawasaki); 14. Pelliccioni (Honda); 15. Lolli (Suzuki); 16. Tamagnini (Honda); 17. Bergonzani (Suzuki); 18. Chiletti (Yamaha); 19. Sarti

EXPERT: 1. Bauce (Beta); 2. Craighero (Beta); 3. Zampiero (Montesa); 4. Pichler (Gas Gas); 5. Bauce (Gas Gas); 6. Parisi (Gas Gas); 7. Andreoli (Montesa); 8. Ferrari (Beta); 9. Gelai (Beta); 10. Zozzoli (Beta); 11.Concina (Sherco); 12. Ebner (Gas Gas); 13. Casarotto (Beta); 14. Piazza (Beta). SUPER: 1. Foltran (Montesa); 2. Carlini (Beta); 3. Tabarelli (Beta); 4. Verdari (Scorpa); 5. Tabarelli R. (Sherco); 6. Hauser (Gas Gas); 7. Scalzotto (Beta); 8. Bonetti (Sherco); 9. De Nardi (Gas Gas). MASTER CLASSE A: 1. Berger (Gas Gas); 2. Chistè (Beta); 3. Cordelli (Scorpa); 4. Orlandi (Gas Gas); 5. Martini (Beta); 6. Zanetti (Montesa); 7. Battisti (Gas Gas); 8. Pasquali (Beta). CLASSE B: 1. Forer (Gas Gas); 2. Casagrande (Scorpa); 3. Pallaoro (Beta); 4. Piol

(Suzuki); 20. Dalla Libera (Honda); 21. Salati (Honda); 22. Andrini (Suzuki); 23. Fontana (Suzuki); 24. Mercandanti (Honda); 25. Zambon (Yamaha); 26. Gatti (Suzuki); 27. Ferrini (Suzuki); 28. Andruccioli (Suzuki); 29. Malpassi (KTM); 30. Bubbolini (Kawasaki); 31. Parrini (Suzuki); 32. Silvani (Suzuki); 33. Pavirani (Kawasaki); 34. Bertuzzi (Honda); 35. Roncaglia (Suzuki); 36. Valestri (Honda).

Minicross DEBUTTANTI GARA 1: 1. Zanotti (KTM); 2. Gorini (Polini); 3. Antonelli (KTM); 4. Magnani (Polini); 5. Peruzzi (KTM); 6. Tagliareni (KTM); 7. Monteleone (KTM); 8. Ricci (KTM); 9. Manucci (KTM); 10. Monica (KTM); 11. Vivoli (KTM); 12. Vinera (KTM); 13. Fossi (KTM); 14. Maiolani (LEM); 15. Valli (Kawasaki). GARA 2: 1. Zanotti (KTM); 2. Gorini (Polini); 3. Magnani (Polini); 4. Tagliareni (KTM); 5. Antonelli (KTM); 6. Peruzzi (KTM); 7. Nicoli; 8. Monteleone (KTM); 9. Ricci (KTM); 10. Vivoli (KTM); 11. Manucci (KTM); 12. Monica (KTM); 13. Fossi (KTM); 14. Vinera (KTM); 15. Maiolani (LEM); 16. Valli (Kawasaki). JUNIOR GARA 1: 1. Righi (Honda); 2. Marini (KTM); 3. Cantergiani (KTM); 4. Bersanelli (Yamaha); 5. Longo (KTM); 6. Murtas (Kawasaki); 7. Desiderà (Kawasaki); 8. Francucci (Suzuki); 9. Santandrea (Suzuki); 10. Conti (Honda). GARA 2: 1. Righi (Honda); 2. Marini (KTM); 3. Cantergiani (KTM); 4. Bersanelli (Yamaha); 5. Francucci (Suzuki); 6. Longo (KTM); 7. Murtas (Kawasaki); 8. Desiderà (Kawasaki); 9. Santandrea (Suzuki); 10. Conti (Honda). SENIOR GARA 1: 1. Babibbi (Honda); 2. Vandelli (Honda); 3. Tamagnini (KTM); 4. Bonci (KTM); 5. Sozzi (Honda); 6. Mantovani (KTM); 7. De Pietri (Suzuki); 8. Parakar

(Gas Gas); 5. Zandonà (Montesa); 6. Trinca (Sherco); 7. Maurberger (Gas Gas); 8. Alberti (Sherco); 9. Faller (Gas Gas); 10. Casagrande (Gas Gas); 11. Carotta (Xispa); 12. Corradi (Beta). CLASSE C: 1. Righetto (Gas Gas); 2. Favalessa (Gas Gas); 3. Marangon (Beta); 4. De Bona (Gas Gas); 5. Dal Corso (Beta); 6. De Toni (Sherco); 7. Marcon (Scorpa); 8. Munari (Sherco); 9. Moscon (Gas Gas); 10. Dal Corso T. (Montesa); 11. Tomba (Montesa). CADETTI CLASSE A: 1. Xompero (Beta); 2. Casagrande (Gas Gas); 3. Zampieri (Gas Gas); 4. Zambarda (Gas Gas); 5. Ferraro (Gas Gas); 6. Mattivi (Gas Gas); 7. Vignola (Gas Gas); 8. Detomas (Sherco). CLASSE B: 1. Zotta (Gas Gas); 2. Trentini (Gas Gas); 3. Simonetto (Montesa); 4. Valentini (Scorpa); 5. Sturz (Gas Gas); 6. Cigalotti (Xispa); 7. Costa (Beta); 8. Cietto (Beta); 9. Castagna (Montesa); 10. Ebner (Gas Gas); 11. Maurberger (Beta); 12. MIlan (Beta). JUNIORES CLASSE A: 1. Tenuti (Beta); 2. Zampieri (Beta); 3. Barrale (Beta); 4. Marcon (Gas Gas); 5. Dal Dosso (Beta); 6. Minot (Beta); 7. Galliano (Beta); 8. Bordin (Sherco). CLASSE B: 1. Scapin (Gas Gas); 2. De Pecol (Beta); 3. Verones (Beta).

(Honda); 9. Toccaceli (Suzuki); 10. Naldoni (KTM); 11. Bertuccioli (Suzuki); 12. Toaldo (Suzuki); 13. Regalli (Honda); 14. Casale (KTM). GARA 2: 1. Babibbi (Honda); 2. Vandelli (Honda); 3. Sozzi (Honda); 4. Mantovani (KTM); 5. Bonci (KTM); 6. De Pietri (Suzuki); 7. Tamagnini (KTM); 8. Toccaceli (Suzuki); 9. Parakar (Honda); 10. Bertuccioli (Suzuki); 11. Naldoni (KTM); 12. Toaldo (Suzuki); 13. Regalli (Honda); 14. Casale (KTM). Max Regazzi

Toscana Ponte a Egola (PI) 7 giugno Trofeo Alberto Morresi Tosco-Umbro, prima prova – Organizzatore: M.C. Pellicorse – Direttore di gara: Fabio Lami – Meteo: variabile

Classifiche MX1: 1. Beconcini (Honda); 2. Mocini (Honda); 3. Nompari (Kawasaki); 4. Galluzzi (Yamaha); 5. Massini (Honda); 6. Lucchesi (Kawasaki); 7. Pagliacci (Honda); 8. Beddini (Honda); 9. Acquafresca (Honda); 10. Salucci (Honda); 11. Ronca (Yamaha); 12. Scordo (Honda); 13. Barzagli (Honda); 14. Mengozzi (Kawasaki); 15. Piccolo (Honda); 16. Margheri (Honda); 17. Casucci (Kawasaki); 18. Giovannoni (Honda); 19. Maffetti (Suzuki); 20. Pistucchia (Honda); 21. Paolanti (Honda); 22. Soccolini (Yamaha); 23. Bruchi (Suzuki); 24. Rossi (Yamaha). MX2: 1. Bandini (Honda); 2. Lattanzi (Yamaha); 3. Volpi (Yamaha); 4. Morelli (Suzuki); 5. Zanelli (Yamaha); 6. Lippi (Suzuki); 7. Mencaroni (Kawasaki); 8. Matteucci (Suzuki); 9. Fioretti (Yamaha); 10. Pioli (Honda); 11. Lilli (Kawasaki); 12. Rossi (Yamaha); 13. Faleri (Yamaha); 14. Meoni (KTM); 15. Bilotti (Suzuki); 16. Pepe (Kawasaki); 17. Susini (Yamaha); 18. Fiorucci (Honda); 19. Galluz-

zi (Yamaha); 20. Peri (Honda); 21. Rossi (Suzuki); 22. Laurenzi (Suzuki); 23. Fiorucci (Kawasaki); 24. Spagna (Honda); 25. Ferrarini (Yamaha); 26. Morelli (Kawasaki); 27. Lucci (Suzuki).

Puglia -Basilicata Montalbano Ionico (MT) 2 giugno Trofeo Sud, campionato Pugliese, campionato Basilicata, quarta prova – Organizzatore: M.C. Montalbano Ionico – Direttore di gara: Danilo Di Giorgio – Meteo: variabile

Classifiche MX1: 1. Sallicati (Suzuki); 2. Lucaselli (Suzuki); 3. Marseglia (Husqvarna); 4. Savoca (Kawasaki); 5. Lapenna (Suzuki); 6. Cosenza (Suzuki); 7. Guarini (Kawasaki); 8. Di Franco (Honda); 9. Losapio (Yamaha); 10. Ligorio (Kawasaki); 11. Albanese (Yamaha); 12. Convertino (Suzuki). MX2 OVER 21: 1. Di Bari (Honda); 2. Capurso (KTM); 3. Gnoni (Honda); 4. Cosenza (KTM); 5. Prete (Honda); 6. Aloisi (Suzuki); 7. Giannotta (Yamaha); 8. Gallitelli (Yamaha); 9. Perrone (Suzuki); 10. De Vitis (Kawasaki); 11. Mazzone (Suzuki); 12. Faiulo (Honda); 13. Santoro (Yamaha); 14. Carlucci (Honda); 15. Diana (Kawasaki); 16. Rizzo (Suzuki); 17. Cardilli (KTM); 18. Sallicati (Honda). UNDER 21: 1. Bertuccelli (KTM); 2. Carbone (Honda); 3. Buongiorno (Honda); 4. Di Gennaro (Kawasaki); 5. Lamanna (Honda); 6. Giordano (Honda); 7. Bianco (Yamaha); 8. Masciullo (KTM); 9. Semeraro (Honda); 10. Mero (Yamaha). BASIC: 1. Caprioli (Honda); 2. Ciullo (Yamaha); 3. De Chirico (Honda); 4. Salerno (Honda); 5. Bruno (Suzuki); 6. Mimerba (Suzuki); 7. Serafino (KTM); 8. Lippolis (Suzuki); 9. D’Acoia (Suzuki); 10. Giangregorio (Kawasaki); 11. Liuzzi (Suzuki).

Minicross SENIOR-JUNIOR: 1. Placido (KTM); 2. Buongiorno (Honda); 3. Carrisi (Honda); 4. Di Nardo (KTM); 5. Grieco (Honda); 6. Puce (KTM); 7. Putrino (KTM); 8. Di Pierro (Kawasaki); 9. Trisolini (Honda); 10. Masciullo (KTM); 11. Centonze (KTM). CADETTI - DEBUTTANTI: 1. Petrelli (KTM); 2. Negro (KTM); 3. Caprisio (Kawasaki); 4. Montagna (Polini); 5. Del Coco (KTM); 6. Gianffreda (KTM); 7. Bianchi (KTM); 8. Tavolaro (Kawasaki); 9. Meraglia (Kawasaki).

GIOVANNI BERTUCCELLI

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motosprint

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AttualitÀ

La produzione, le leggi, le e novità

Ducati Mega Monster 2011

in Breve

Ecco la Duu La bicilindrica della CR&S

Anticipazione della rivista inglese MCN

LA RIVISTA inglese Motor Cycle News, ews, o la nel numero del 3 giugno, ha pubblicato ucati foto (rubata) della maquette di una Ducati ando che a Borgo Panigale stanno realizzando quale competitor della Yamaha V-Max e della Harley Davidson V-Rod. Questa Mega Monster (il nome le è stato be codato dai giornalisti inglesi) non dovrebbe rata in munque comparire molto presto: l’entrata sta soproduzione, a quanto ci risulta, è prevista lamente per il 2011.

Immatricolazioni: a maggio moto in calo SONO SEMPRE in difficoltà le moto che nei primi cinque mesi hanno venduto il 22,2% in meno rispetto al 2008; non c’è un settore particolare in difficoltà le sportive (-36%) e le enduro (-30) hanno il peggior bilancio ma il trial perde il 27, le turistiche il 22, custom e supermotard il 20 e la perdita minore l’hanno le naked con -11%. Il mercato non affonda solo perché gli scooter stanno registrando un buon interesse e sono cresciute le immatricolazioni dell’1,9%.

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Immatricolazioni Honda 35.430 Piaggio 32.566 Yamaha 24.914 Kymco 18.552 Aprilia 10.053 Suzuki 8.882 Kawasaki 7.529 BMW 6.746 Sym 5.058 Ducati 5.008 altre 26.544 Totale 181.282

I modelli più venduti Honda SH 150 Honda SH 300 Honda SH 125 Yamaha TMax 500 Piaggio Beverly 300 Tourer Kymco Agility 125 R16 Vespa GTS 300 Super Yamaha X-Max 250 Kymco Agility 150 R16 Piaggio Liberty 125 Il più venduto di maggio Honda SH 300

7.799 1. 7.344 2. 6.713 3. 6.025 4. 5.356 5. 4.794 6. 4.615 7. 3.985 8. 3.616 9. 2.750 10. 2.528

Ciclomotori Piaggio Aprilia Kymco Yamaha Malaguti Sym Peugeot Aixam Garelli Foshan altre Totale

9.238 5.427 3.912 3.288 2.769 1.233 1.207 920 861 811 6.843 36.509

VANTAGGI dei telefonini, e della prontezza di Manuel Benni, il lettore che ha fulminato questo prototipo decisamente particolare guidato da un collaudatore sull’autostrada Milano-Genova. La targa in prova personalizzata (CRS1) dà già un’idea di cosa si tratta: viene dalla CR&S, il marchio che produce la monocilindrica Vun, “uno” in dialetto milanese. Questa di cilindri ne ha due e si chiamerà Duu, due. Monta nella foto lo si vede bene - il motore S&S 117 pollici cubi, un bicilindrico di 1.920 cm3 opera del più grosso produttore di trasformazioni Harley, che costruisce motori a sua volta. Questo ha i cilindri a V di 56° (gli Harley sono a 45°) e la distribuzione ad aste e bilancieri con tre alberi a cam-

me, uno comune per l’aspirazione e due separati per lo scarico, comandati da cinghia dentata; l’albero motore è in pezzo unico e le bielle lavorano affiancate, contrariamente all’Harley che ha bielle con la testa concentrica e l’albero composito. Alesaggio e corsa 105,5 x 117 mm, si parla di 100 CV a 5.500 giri con una coppia mostruosa, 150 Nm. Nulla di inedito: è un motore poco conosciuto in Italia ma l’azienda del Wisconsin lo vende normalmente. La ciclistica invece è costruita nel reparto esperienze CR&S di Settimo Milanese ed è molto particolare: non tanto per il forcellone monobraccio e la sospensione posteriore cantilever, né per la componentistica Sachs, sia l’ammortizzatore che

l’inedita forcella, quanto per la struttura del telaio: un grosso tubone superiore, parrebbe in acciaio, nel quale dev’essere contenuto il carburante, visto che un serbatoio vero e proprio non c’è. Alla CR&S non si sbilanciano ma l’obiettivo è produrre una grossa naked aggressiva e particolarissima, truce nell’aspetto ma molto gestibile nella sostanza, una streetfighter di alta gamma che dovrebbe costare attorno ai 20.000 euro. All’EICMA, il Salone di Milano, dovrebbe venire esposto un manichino “concept”, la moto definitiva è attesa per il 2010; ma l’impressione è che lo sviluppo sia già piuttosto avanzato. Dario Ballardini

La scuola della Kawasaki DALLA COLLABORAZIONE tra Kawasaki e Solopista, società impegnata nell’organizzazione di corsi di guida in pista, è nata Kawasaki Riding School. L’obbiettivo è di formare motociclisti che vogliano avvicinarsi alle due ruote con metodo e consapevolezza. Si tratta di un progetto aperto a tutti, indipendentemente dalla moto posseduta. La sede della scuola è presso la pista di Castelletto di Branduzzo, ma sono previsti corsi in tutta Italia. Info: www.kawasakiridingschool. com, www.kawasaki.it, www.solopista.com

CREPACCIOLI PER COGGI IN GOODYEAR Dal 1 giugno, Alessandro Coggi, nella foto, amministratore delegato Italia/ Grecia ha cambiato ruolo divenendo direttore Emea per i pneumatici agricoli nella sede europea in Lussemburgo; il ruolo di amministratore delegato verrà ricoperto, dal 1 settembre, da Luca Crepaccioli, attualmente direttore finanziario di Goodyear Germania, ROB LINDLEY MANAGER HARLEY DAVIDSON EUROPA Il nuovo Managing director di Harley Davidson Europe è Rob Lindley che entrerà in carica estate inoltrata. Lindley, che in precedenza era direttore vendite, marketing e after sales di Mc Laren Automotive, avrà il compito di sviluppare e dirigere in tutta Europa, Middle East e Africa le attività di vendite, marketing e distribuzione di HarleyDavidson e Buell. HUPPER VA IN CARREFOUR CON LO SCOOTER TWENTY9 Il nuovo scooter 50 della Hupper, il Twenty9 è il modello che sarà venduto nei supermercati Carrefour. Il Twenty9 è un cinquantino, omologato anche per il trasporto di un passeggero, il motore è un Euro 2, il peso è 96 kg, il prezzo di listino è di 1.200 euro franco Centro Servizi.

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un anno di EMOZIONE un anno di PASSIONE

di Laurent Benchana Nippon News

CON 296.000 due ruote a motore vendute nel 2008, ossia il 35,4 % in meno rispetto al 2007, la categoria dei 50 cm3 ha conosciuto uno degli anni peggiori dalla sua nascita. Dire che questa categoria va male è, purtroppo, una triste banalità ormai nota a tutti: nel 2004 in Giappone si vendevano 500.000 moto di questo segmento e questo dato può dare un’idea delle dimensioni del disastro che si è abbattuto sul Paese. I giovani giapponesi si disinteressano delle moto piccole e degli scooter, ma per quale motivo? Alcuni di loro non trovano modelli di loro gradimento (le novità, infatti, sono rarissime), il serio problema del parcheggio li fa desistere dal comperare moto, forse poi quelle di questo particolare segmento non sono più molto di moda e così i ragazzi preferiscono spendere i loro soldi in altri settori, come, per esempio, quello della moda, dei cellulari o dei videogiochi… Queste ragioni, e certamente molte altre, fanno sì che i 50 cm3 non interessino praticamente più nessuno. La crisi fa discutere. La rivista Motorcyclist le ha dedicato un corposo dossier, pubblicato in diversi numeri, con un titolo molto provocatorio: “50 cm3... Ne abbiamo ancora bisogno?” Il mensile passa in rassegna i problemi legati a questa categoria e dà la parola a diversi specialisti. Per tutti la conclusione è la stessa : il Giappone ha bisogno di semplificazioni, di riforme, di rimaneggiamento di nuove categorie. Se questo venisse recepito dalle autorità competenti (ovvero il governo), il mercato giapponese delle moto potrebbe guadagnarci. Perché? Come? Ecco le chiavi di lettura che vi permetteranno di comprendere meglio il problema.

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La crisi profonda dei cinquantini Lo scorso anno se è venduto il 35% in meno 90 motosprint

SE ATTUALMENTE le “gensuki” (così si chiamano le meno di 50 cm ), nella foto la Honda Monkey con motore 4 tempi da 50 raffreddato ad aria, soffrono della crisi, è innanzitutto perché guidarle è molto complicato. Sì, avete letto bene. Queste «biciclette a motore » sono più difficili da guidare di una moto perché il conducente deve rispettare una legislazione particolare, che perfino la Polizia fa fatica a spiegare. Un solo esempio per tutti: nei grandi incroci stradali, una 50 cm3 non può svoltare a destra direttamente (si guida a sinistra in Giappone). Bisogna prima attraversare l’incrocio, fare una manovra in due tempi per posizionarsi perpendicolarmente, poi attendere che il semaforo passi al verde per attraversare. Come in bicicletta. Questa regola è nata una quindicina di anni fa a causa dei tanti incidenti che si verificavano agli incroci. Anche motociclisti esperti o automobilisti che guidano una 50 cm3 talvolta commettono errori. Alcuni giornalisti di Motorcyclist spiegano che loro stessi hanno avuto a che fare con la Polizia proprio a causa di questo tipo di infrazione. IL PROBLEMA nasce innanzitutto da un cattivo coordinamento tra le due maggiori autorità competenti che sono la Polizia e il Ministero dei Trasporti. Tra i veicoli a due ruote, la Polizia riconosce le categorie al di sotto dei 50 cm3 e al di sopra dei 50 cm3, mentre il Ministero dei Trasporti, dal canto suo, riconosce le moto con meno di 125 cm3 e quelle con oltre 125 cm3. È a causa di questa complicata questione burocratica che i ciclomotori vengono considerati come biciclette dalla Polizia e quindi possono essere rimossi con la stessa facilità con cui si rimuovono le due ruote senza motore, con appositi veicoli per la rimozione, in caso di parcheggio irregolare. Il numero di biciclette abbandonate a Tokyo è enorme. Questo perché queste biciclette provenienti dal mercato cinese sono per la maggior parte poco costose, ma, di conseguenza, anche di cattiva qualità. Così il numero di veicoli da rimuovere è davvero elevato. Il numero di moto con cilindrata superiore ai 50 cm3 che si trovano nel deposito municipale è molto meno importante. Per fortuna.

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PROVA NOVITÀ HARLEY DAVIDSON IRON 883 di Stefano Minguzzi

le In pocheparo

E CI PIAC o à di scaric a velocit s Rombo s a b a à i it il im b g a Manovorppia ai medi re C PIACE NON CI allungo Scarsoe basse Pedan alte velocità lle Agilità a

Dischigemelli L’IMPIANTO FRENANTE DELLA IRON 883 È COMPOSTO DA DUE DISCHI. SIA QUELLO ANTERIORE (SOPRA) CHE QUELLO POSTERIORE (SOTTO) HANNO UN DIAMETRO DI 292 MILLIMETRI. DIVERSE, INVECE, LE PINZE FRENO: QUELLA MONTATA ALL’AVANTRENO (SOPRA) È A DOPPIO PISTONCINO, MENTRE QUELLA UTILIZZATA AL RETROTRENO (SOTTO) È A SINGOLO PISTONCINO. LA FRENATA NON GARANTISCE TANTO MORDENTE MA HA BUONE DOTI DI MODULABILITÀ.

d’acciiaio

Cuore 92 motosprint

Molto fascino, un sound unico e tanta coppia ai medi regimi

P

ESCHIERA BORROMEO (MI) - Harley Davidson è sinonimo di anticonformismo. Harley Davidson è uno stile di vita. Harley Davidson è un marchio che profuma di leggenda, un marchio a cui hanno legato il proprio nome attori, piloti, tantissimi motociclisti e personaggi senza dubbio originali, come il leggendario Evel Knievel, il capostipite dei “saltatori”. Nel pianeta Harley, una delle famiglie più amate è senza dubbio quella delle Sportster, che ora si è ampliata, accogliendo l’inedita e tenebrosa Iron 883. Non passa inosservata, perché è un perfetto mix di soluzioni estetiche apprezzate e collaudate, come il parafango posteriore “tagliato”, e di particolari moderni, come le luci di posizione e di arresto integrati negli indicatori di direzione. È quindi il look, aggressivo, la caratteristica distintiva di questa Harley Davidson, che, come spesso avviene per i modelli made in Milwaukee, ha un forte legame tecnico con il passato, pur essendo condita con un pizzico di tecnologia. QUESTA Sportster, proprio come le sue sorelle, ha una posizione di guida caratterizzata da una seduta bassa, da pedane avanzate e da un manubrio alto ma stretto. La sella è molto comoda ma chi vorrà trasportare un passeggero dovrà richiedere il sellino optional. Le manopole dal diametro contenuto garantiscono sempre un’ottima presa e non causano indolenzimenti agli avambracci. I comandi sono ben posizionati ma bisogna abituarsi al metodo di azionamento degli indicatori di direzione: ogni freccia è collegata a un apposito pulsante; due bottoni in tutto montati su blocchetti diversi. Difetti? Sì, un paio: la leva che serve per bloccare il comando del gas, non molto utile nel nostro Paese, è posta nella parte inferiore del freno anteriore, per cui è facile urtarla con il pollice della mano destra. Inoltre, le pedane, pur essendo molto comode, risultano davvero ingombranti, soprattutto quando bisogna effettuare manovre di parcheggio. Appena viene messa in moto la Iron 883 dimostra di avere un rombo da vera Harley Davidson, molto corposo, anche quando il motore “sborbotta” ai bassi regimi. D’altronde è proprio la timbrica di scarico una delle caratteristiche che hanno reso famose le bicilindriche americane e questa Sportster non fa eccezione. Una dote del motore che impressiona favorevolmente è l’erogazione, fluida a qualsiasi regime, probabilmente per merito dell’iniezione elettronica, che ha consentito

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PROVA NOVITÀ HARLEY DAVIDSON IRON 883 Datidichiarati

. di ottenere una curva di coppia li00 euro c.m Prezzo 8.5 neare. La risposta del propulsore kW) 2,9 CV (39 al gas è pronta e la trasmissione Potenza55.900 giri/’ a finale a cinghia dentata ha il pregio m) di eliminare la tendenza a “strapkgm (70 N oppia 7,1 5 C ’ i/ ir g 0 pare” quando si agisce con decia 3.7 sione sul comando dell’acceleraco 251 kg Peso a sec tore. , argento Il cambio è un po’ rumoroso anColori nero che se va detto che gli innesti sono abbastanza precisi, nonostante la leva abbia una corsa davvero notevole. La frizione attacca in maniera progressiva ma a caldo il rendimento peggiora. Le doti di allungo del propulsore di questa 883 non sono eccezionali, quindi, soprattutto nel misto, bisogna guidare sfruttando la coppia ai medi regimi. Solo così facendo non bisogna fare i conti con le fastidiose vibrazioni avvertibili sia sulle pedane che sul manubrio. NONOSTANTE un peso non contenuto, la maneggevolezza è buona e il baricentro basso consente di trovare un buon feeling con il veicolo sin dai primissimi metri. Nei cambi di direzione a bassa velocità la Iron 883 è reattiva. È proprio in questa fase che la V2 americana ci ha stupiti: ci saremmo aspettati di dover fare i conti con una moto pesante e difficile da condurre. La realtà è l’esatto contrario, perché l’ultima nata della famiglia Sportster è agile e ha un comportamento sincero. Durante la fase d’inserimento in curva l’avantreno è stabile, non ha la tendenza a “cadere” verso il punto di corda. In piega l’unico limite alla fantasia è causato dallo sfregamento delle pedane sull’asfalto, che comunque salvaguardano l’integrità della marmitta... Nel veloce la Iron 883 è stabile, fin troppo. Quando arriva il momento di effettuare cambi di direzione ad alte velocità bisogna usare i muscoli. Ovviamente questa Harley Davidson non è stata pensata per essere usata “al limite”, anche se in questa condizione non se la cava male, considerando la tipologia del veicolo. L’ammortizzatore posteriore è molto rigido, mentre la forcella è piuttosto morbida. Quando si affrontano strade sconnesse, quindi, bisogna prestare molta attenzione, perché la Iron 883 tende ad avere variazioni di assetto soprattutto sull’avantreno. I freni non hanno molto mordente ma evitano l’improvviso bloccaggio delle ruote quando bisogna effettuare frenate di emergenza.

LO STRETTO NECESSARIO LA STRUMENTAZIONE (A DESTRA), CHE HA UN ASPETTO MINIMALISTA, COMPRENDE L’OROLOGIO, IL TACHIMETRO. E ANCHE LA SPIA DELLA RISERVA. SOTTO, LA NUOVA INIEZIONE ELETTRONICA SEQUENZIALE CHIAMATA ESPFI.

LA IRON è equipaggiata con un bicilindrico a V di 45° di 883 cm3, collegato al telaio tramite supporti elastici e dotato di punterie idrauliche, le quali, spinte dalle quattro camme, si caricano d’olio attraverso un’apposita canalizzazione. Olio che, successivamente, passa nei coperchi dei bilancieri, attraverso l’asta di spinta. La scelta di utilizzare punterie idrauliche, nasce dal fatto che i tecnici americani avevano l’esigenza di recuperare i giochi causati dalla dilatazione termica del gruppo cilindri-teste. La lubrificazione è del tipo a carter secco. Il serbatoio dell’olio, al quale si accede togliendo un tappo dotato di asta per il controllo del livello, è montato sul lato destro della moto, a

fianco della sella. Tramite una pompa, l’olio, dopo essere passato all’interno del filtro, viene smistato in due circuiti. Uno serve a lubrificare i pistoni e i cilindri, l’altro le punterie e i coperchi valvole. La Iron 883 è dotata di un sistema di iniezione elettronica sequenziale ESPFI, (Electronic Sequential Port Fuel Injection), che ha permesso ai tecnici di rendere l’erogazione della moto fluida in tutte le situazioni, sia nell’uso in città che in quello extra urbano. Su questo modello si è curata molto l’estetica; ogni piccolo particolare è stato studiato per conferire alla moto un look aggressivo, enfatizzato dalle numerose cromature.

>MOTORE Bicilindrico a V di 45°, quattro tempi, raffreddato ad aria. Cilindrata 883 cm3. Alesaggio e corsa 76,2 x 96,8 mm. Rapporto di compressione 9:1. Distribuzione ad aste e bilancieri, due valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica ESPFI (Electronic Sequential Port Fuel Injection). Lubrificazione forzata a carter secco.

>TRASMISSIONE

La tecnica

Con l’iniezione erogazione OK

identiKit

LA CICLISTICA è molto semplice. Il telaio è del tipo a doppia culla in acciaio. L’inclinazione del canotto di sterzo di 29,6° conferisce alla Iron 883 un comportamento neutro in tutte le fasi di marcia, sia in curva che in rettilineo. Tutte le Harley Davidson hanno un baricentro estremamente basso e concentrato nella parte centrale della moto e la Iron 883 non fa eccezione. Questa caratteristica, che limita molto la capacità di piega, rende la moto da facile da gestire nelle curve strette e durante le manovre, nonostante un notevole peso dichiarato a secco (251 chili). I cerchi sono in alluminio: all’anteriore c’è un elemento di 19” a 13 razze, mentre al posteriore ce n’è uno di 16”, sempre a 13 razze.

Primaria ad ingranaggi, finale a cinghia dentata. Frizione a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque marce.

>CICLISTICA Telaio a doppio a doppia culla in tubi d’acciaio, forcellone in tubi rettangolari in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella tradizionale non regolabile con steli di 39 mm Ø, corsa ruota 92 mm; posteriore due ammortizzatori regolabili nel precarico molla, corsa ruota 41 mm. Freni: anteriore un disco di 292 mm Ø con pinza a due pistoncini; posteriore un disco di 292 mm Ø con pinza a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 100/90 - 19 (57H), posteriore 150/80B16 (71H).

>DIMENSIONI La pinza freno montate all’avantreno è a doppio pistoncino mentre quella posteriore è a singolo pistoncino. Sia il disco anteriore che quello posteriore hanno un diametro di 292 millimetri.

Interasse 1.510 mm, lunghezza 2.255 mm, altezza sella 735 mm. Inclinazione del cannotto di sterzo 29,6°. Avancorsa 117 mm. Capacità del serbatoio carburante 16 litri.

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PROVA NOVITÀ GARELLI FLEXÌ di Dario Ballardini - foto Battistini SOPRATTUTTO SEMPLICE LINEA UN PO’ RÉTRO PER IL FLEXÌ. DISCRETO IL VANO, BRUTTINO IL CRUSCOTTO.

storie

Poche Costa poco, beve meno. È spartano ma efficace

F

ORSE il Garelli Flexì non ha il graffio che fa girare, però ha un paio di pregi che portano a considerare la faccenda con occhio tutto diverso: costa poco, beve pochissimo e non rompe le scatole. Cioè non è ingombrante, non strappa, è leggero e in definitiva richiede un impegno nella guida prossimo allo zero. Sono le principali aspettative di chi acquista uno scooterino 50 a quattro tempi, assieme a una linea pulita e che non sia un pugno in un occhio, meglio se un po’ elegante. Il Flexì risponde a tutto questo, costa 1.390 euro f.i. con tre anni di garanzia e fa 35 chilometri con un litro di benzina: può bastare? È un buon inizio per fare amicizia con un mezzo da diporto che reca un marchio glorioso. Discreto nella livrea fumo di Londra, accattivante in quelle bicolore beige/bianco e bianco/prugna dal richiamo rétro, è un giocattolino con cui muoversi nel traffico è agevole. Senza troppa fretta perché l’accelera-

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zione di un 50 a quattro tempi è quella che è, ma con dolcezza perché l’erogazione è morbida e priva di strappi, estremamente lineare; decisamente buono, in compenso, l’allungo, con il contorno di un suono di scarico particolarissimo, dal timbro basso e grintoso. L’abitabilità è di misura, nel senso che c’è lo spazio giusto per sistemare un conducente di un metro e ottanta senza che nulla risulti rannicchiato, per cui normalmente si sta comodi, ma le ginocchia sono vicine allo scudo e qualche contatto è inevitabile nei sobbalzi. Le sospensioni d’altro canto sono quelle di un cinquantino economico e miracoli sulle buche non ne fanno, né la forcella, né l’unico ammortizzatore, così come sono

adeguati a peso e prestazioni i freni: il tamburo posteriore è un po’ pigro, meglio il disco anteriore che non brilla per modulabilità ma è efficace. Cinquantino costruito all’insegna della praticità, il Flexì ha ruote non tanto grandi, di 12”, per rendere la guida più leggera, un vano sottosella discreto e il tappo del serbatoio esterno, dietro la sella, che non è dunque necessario sollevare per fare rifornimento. Sono da cinquantino economico anche le finiture, non mancano però alcuni dettagli di pregio come il doppio cavalletto, rarissimo in questa categoria, e la leva dell’avviamento a pedale, oltre a quello elettrico. Dovesse mai scaricarsi la batteria, significa la salvezza...


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Raduno a Gressan

SONO le due del mattino in quel di casa. Dormono gli abitanti delle stanze, dormono i coniglietti dentro il bosco, dormono i fiorellini nei vasi, chiusi dentro i loro petali. Improvvisamente, il silenzio silenzioso viene interrotto da un singolo abbaiare. È il cane di casa che dorme sul pianerottolo a metà delle stanze, così da poter sentire i respiri di tutti e di tutti vegliare sul sonno. Un singolo abbaiare forte forte rompe per un attimo il silenzio, una voce gli risponde con un zitto! e tutto ritorna come prima: chi russava torna a russare forse ancora più forte, chi sognava torna a sognare, chi si rigirava torna a rigirarsi. Fine delle storia. Alla mattina, mentre gli abitanti delle stanze e il cane che vegliava sul loro sonno fanno colazione, qualcuno della casa si accorge che nella notte deve essere successo qualcosa, come ad esempio una strana migrazione delle borse della mamma verso il giardino, straordinaria concomitanza con l’apparire su una porta finestra di un piccolo foro. Fatto uno più uno – anzi a dire il vero fatto uno meno uno – gli abitanti della casa si rendono conto che i responsabili della migrazione delle borse e quelli del foro sulla porta finestra sono probabilmente gli stessi, e che quel singolo abbaiare nella notte altro non è stato che una sorta di antifurto canino che ha messo in fuga i ladri mentre erano sulla via per le stanze. Insieme ai ladri hanno preso la stessa via di fuga anche un paio di cellulari e nient’altro e in fondo poteva andare molto peggio, si però che diavolo di spavento! Il cane - che tanto quanto nella notte si è reso conto che qualcosa non andava ora che è giorno si rende conto che va tutto bene, anzi è diventato una specie di eroe della casa - si gode in giardino dei biscotti di premio, la mamma conta i contanti che mai tiene nel portafogli e zero erano prima e zero sono restati, e il maresciallo dei carabinieri sopraggiunti ritrova i cellulari nel giardino, persi per strada forse nella fuga, ma più probabilmente di volontà abbandonati perché tanto valgono meno della carta su cui è stato stampato il loro scontrino. Quello che resta in tutti gli abitanti della casa è un senso osceno di mani che frugano in cose che non gli appartengono, paura che – chissà perché – la stessa cosa possa accadere di nuovo, magari stanotte, e frustrazione per non aver sentito nulla nonostante nulla si senta, abitualmente, nella notte. Tutte le chiavi sono restate al loro posto e così pure le macchine e le bici e le moto e anche il sonno delle creature più piccole che non hanno avuto alcun sentore di nulla. Ma è nel cuore della mamma di casa che è restata una grande paura, la stessa che da qualche notte le impedisce di dormire. Anche se c’è il cane, anche se qualche finestra in più viene ora chiusa, anche se nel raccontare la cosa usa un modo impersonale, come fosse accaduto a qualcun altro. E invece è accaduto a me, e non mi piace davvero sentirmi così insicura a casa mia. Laura Cattaneo

PROGRAMMA denso di raduni il 20 e 21 giugno. Fra le concentrazioni internazionali da segnalare quella di Les Iles di Gressan, in Val da Aosta. La manifestazione si aprirà ufficialmente il 18 giugno presso il salone del Palazzo Regionale con una conferenza sulla sicurezza stradale “Motociclisti in libertà”. Nei giorni seguenti, percorsi culturali ed eno-gastronomici, esibizioni, corsi di guida sicura e tantissima musica dal vivo. Sabato a mezzanotte spaghettata per tutti offerta dal moto club delle Alpi (info@motoclubdellealpi.it).

]Valle d’Aosta

DOMENICA 21 GIUGNO

DA VENERDÌ 19 A DOMENICA 21/6 a

Raduno internazionale delle Alpi. 7 prova TTN a Les Iles di Gressan (AO). M.C. Della Alpi Aosta, via Di Clos 28, Sain Vincent (AO), tel. e fax 0166-537890, 3472787063, www.motoclubdellealpi.it, email info@motoclubdellealpi.it

]Piemonte

VENERDÌ 19, SABATO 20 GIUGNO Festa biker ad Agliè (TO). M.C. Alieno, vicolo Buffino 1, Agliè (TO), tel. e fax 012433572, sito Internet www.motoclubalieno. it, e-mail info@motoclubalieno.it

SABATO 20, DOMENICA 21 GIUGNO Raduno Galli Cisalpini a Villarbasse (TO). Moto Guzzi Club Galli Cisalpini, Birreria La Rosa dei Venti, piazza De Ambrogio 2, Quarti di Pontestura (AL), 0142-466922, 338-2489230, www.gallicisalpini.it

DOMENICA 21 GIUGNO Rievocazione storica Città di Voghera (PV). M.C. Elite, strada Acqui 51, Cantalupo (AL), tel. 0131-269139, 328-0081562, fax 0131-341260, mail m.c.elite@jumpy.it Motoincontro Gruppo 1 a Biella (BL). M.C. Paolo Perazzone - F.Cavallini 1972, via Rosazza 26, Biella (BI), tel. 015-2532009, 349-1005481, www.motoclubperazzone.it, e-mail cavallinimario@libero.it

]Liguria

SABATO 20, DOMENICA 21 GIUGNO Trofeo Gruppo 5 cross moto d’epoca a Sassello (SV). M.C. Sassello, località Giardinetti, 1, Sassello (SV), tel. 019-724477, fax 019-720079, mcsassello@libero.it

DOMENICA 21 GIUGNO Raduno moto d’epoca a Chiavari (GE). M.C. Tigullio, viale Kasmann 10, Chiavari (GE), 335-6470986, fax 0185-384588, www. tigulliomotor.com, tigulliomotor@libero.it Incontro a Bordighera (IM). M.C. Gentlemen, via degli Inglesi 77, Bordighera (IM), tel. 0184-260554, 339-3554105, fax 0184268549, www.motoclubbordighera.it, gentlemenmotoclub@libero.it

]Lombardia

DOMENICA 21 GIUGNO Concentrazione Nazionale Centrale Aperta Enel a La Spezia (SP) . M.C. Magenta, via Fornaroli 24, Magenta (MI), tel. 02-97291567, 02-97950249, 346-2412888, fax 02-70109180, www.motoclubmagenta. com, e-mail info@motoclubmagenta

La festa della Moto a Pozzo d’Adda (MI) Manifestazione a scopo benefico.Moto Team 21, c/o Sergio Mapelli, via G. Carducci 19, Pozzo d’Adda, tel. 02-90968399, mail cdmapell@tiscalinet.it

]Veneto

VENERDÌ 19, SABATO 20 GIUGNO Motoraduno Bull Riders a San Martino di Lupari (PD). M.C. Bull Riders , Via Garibaldi 2, S.Martino Di Lupari (PD), tel. 3384241281-049-5952208, fax 049-5952337, e-mail bullriders@motoclubfmi.it

DOMENICA 21 GIUGNO Raduno ad Alessandria a favore del Piccolo Cottolengo Don Orione. BMW Motorrad Club Alessandria, tel. 335-294005, sito Internet www.biemwu.org Raduno internazionale a Treviso. Treviso Scooter Club, via De Tuoni Lovadina, Spresiano (TV), tel. 348-8560035, fax 0422887088, www.trevisoscooterclub.it, info@ trevisoscooterclub.it

]Friuli Venezia Giulia DOMENICA 21 GIUGNO

Motoincontro a Laipacco (UD). M.C. Pistoni Urlanti, via Ronchis 22/C, S. Maria La Longa (UD), tel. 0432-995194, e-mail pistoniurlanti@motoclubfmi.it

]Emilia Romagna

SABATO 20, DOMENICA 21 GIUGNO Raduno Harley Davidson a Varano de Melegari (PR). Autodromo Riccardo Paletti, Varano de’ Melegari (PR), tel. 0525-551211, www.varano.it, autodromo@varano.it

SABATO 20, DOMENICA 21 GIUGNO Mototour nazionale Marathon Night a Piacenza. M.C. Celeste Cavaciuti, via Emilia Pavese 147/G, Piacenza (PC), tel. 0523484641, 338-9293287, fax 0523-499542, email mcp-cavaciuti@libero.it

DOMENICA 21 GIUGNO Motincontro d’epoca a Poggio Renatico (FE). M.C. Reno, via Piazza del Popolo 21, Poggio Renatico (FE), tel. 334-1495241, 328-1718747, fax 051-815332, e-mail mkcreno@motoclubfmi.it Motoinsieme dell’aceto balsamico a Soliera (MO). M.C. Oca Bigia, via Serrasina 515, Soliera (MO), tel. 334-8675996 Daniele, 347-6499003 Andrea, 329-9412272 Raduno “I Amig dla Sfitladoura” a San Pietro in Casale (BO). I Amig dla Sfitladoura, San Pietro in Casale (BO), e-mail guzziclub.sfit@libero.it

Mostra scambio al museo del Motociclo di Rimini. Museo Nazionale del Motociclo, via Casalecchio 58/N, Rimini, tel. 0541731096, 347-1844267, fax 0541-633287, sito Internet www.museomotociclo.it, email info@museomotociclo.it

]Toscana

SABATO 20, DOMENICA 21 GIUGNO Motoraduno nazionale del Casentino a Poppi (AR). A.M. Alto Casentino, via Cesare Battisti 13, Poppi (AR), tel. 0575-529263, 347-7341266, www.altocasentino.net, email info@amaltocasentino.net

DOMENICA 21 GIUGNO Rievocazione storica Alta Valle del Tevere ad Anghiari (AR). M.C. Il Ferraccio Baldaccio, via A. Gramsci 3/a, Anghiari (AR), tel. 0575-789555, 0575-789729, 3384489459, fax 0575-788731, e-mail ilferracciobaldaccio@motoclubfmi.it Raduno Tre laghi della Garfagnana a Gramolazzo (LU) 11a prova TTT. M.C. The Lake’s Bikers, tel. 335-8458857, fax 0583605772

gliano Stazione (RI), tel. e fax 0765-576373, e-mail guzzistisabini@motoclubfmi.it Moraduno interregionale a Frosinone (FR). M.C. Veronica , via Armando Fabi 174, Frosinone (FR), tel. 0775-291359, 328-1445124, fax 0775-291359, e-mail pacchione@libero.it

]Abruzzo-Molise “Moraduno del Vecchio Osso” a Pennadomo (CH) presso il villaggio turistico Il Paradiso. M.C. Old Bone Nomds, , tel. 347-9042074, 347-2131135, 335-8018299 Motoraid del Molise a Jelsi (CB). M.C. Bikers Jelsi, largo Chiesa Madre 2, Jelsi (CB), tel. e fax 0874-710370, 338-8390929, www.bikersjelsi.it, info@bikersjelsi.it

]Puglia

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]Campania

Mostra scambio a Girola di Fermo (FM). La manovella del fermano, tel. 3394522982, fax 0734-930616, e-mail ino@lamanovella.org

Motoraduno Nazionale San Cipriano d’Aversa . M.C. I Falchi Rossi, via Roma, S. Cipriano di Aversa (CE), tel. 081-8924825, e-mail ifalchirossi@motoclubfmi.it

DOMENICA 21 GIUGNO Incontro a Matelica (MC). M.C. Number One, via a Giovani 23H, Matelica (MC), tel. e fax 0737-86545, e-mail numberone@ motoclubfmi.it

]Umbria

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]Lazio

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SABATO 20 GIUGNO

]Basilicata

DOMENICA 21 GIUGNO Raduno Nazionale di Senise (PZ). M.C. Vincenzo Elefante, Via Santa Maria delle Grazie, Senise (PZ), tel. e fax 0973-585584, 340-2203365, mail tuttopiaggio@tiscali.it

]Calabria

DOMENICA 21 GIUGNO Motoincontro a Vibo Valenzia (VV). M.C. Spiriti Liberi, Via Terravecchia inferiore, Vibo Valentia, tel. 329-6874391, fax 096343188, www.motoclubspiritiliberi.it, mail spiritiliberi@motoclubfmi.it

]Sardegna

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LA PRIMA volta che l’India mi si rivelò nella sua inaudita carica umana, spiazzandomi non poco, fu all’uscita dell’aeroporto di Mumbai, allora ancora Bombay. In programma avevo un bel giro dello Sri Lanka, almeno fin dove me l’avessero consentito le Tigri Tamil, in conflitto con l’esercito cingalese, nel nord dell’Isola. La sosta rappresentava quindi solo uno scalo tecnico sulla via di Hikkaduwa; là mi attendeva una scalcagnata XL250 con le gomme lisce e la catena a mo’ di festone natalizio. Ma questa è un’altra storia. Arrivato a Mumbai, poco lontano dalle piste di atterraggio, fui colpito da una strana processione di individui, tutti accucciati lungo un canaletto di acque reflue, in apparenza intenti in qualche misteriosa attività dello spirito. In realtà, non ci misi molto a capire, i presunti santoni erano gente qualunque che stava semplicemente defecando all’aria aperta, senza remore o problemi, dinanzi al via vai del colorito traffico locale. Durante i successivi viaggi in India, fui sempre molto sorpreso quando chi mi invitava in casa ci tenesse a mostrarmi, quale primo ambiente domestico degno di attenzione, la stanza del cesso. Come dire: sta tranquillo, amico motociclista occidentale, io ce l’ho. Seguivano, nell’hit parade dell’ospitalità, il televisore (o lo stereo), il tè e l’altarino del dio Ganesh. Non mi sorprende quindi la notizia che lo stato settentrionale del Haryana abbia avviato una campagna pro servizi igienici, dal momento che il 70% degli indiani ancora non ne dispone, preferendo fare i propri bisogni all’aperto. Ora, io non credo che il water sia elemento impuro da evitare di avere sotto il proprio tetto, come fanno le caste indù - ci mancherebbe altro - però vi confesso che quando vado in moto sono preso dall’irresistibile tendenza a... fare l’indiano! È più forte di me: la due ruote mi scatenano istinti ancestrali che non prevedono la lettiera dei gatti in cattività o il doppio fondo rimovibile degli uccellini in gabbia. La conferma m’è venuta durante l’ultima girata in gruppo, nel momento in cui un incolpevole baretto di paese è stato preso d’assalto dalla masnada di incontinenti in tuta dei miei occasionali compari di viaggio, che hanno occupato militarmente il retrobottega, attendendo in massa il proprio turno per evacuare. Beh, piuttosto che ficcarmi nell’angusta e maleodorante latrina di un autogrill, o peggio di un locale pubblico, io preferisco sempre attendere l’attimo in cui il creato mi si riveli in tutta la sua provvidenza, offrendomi un angolo di natura in cui poter infine contribuire liberamente al meraviglioso ciclo dell’azoto. Certo non sempre va alla grande come quando si viaggia tra le dune del Sahara o nelle spopolate foreste di conifere del nord Eu Europa. O come quella volta che a Yellowstone, coi pantaloni cala osservavo intanto i bisonti selvatici brucare di lontano nella lati, pr prateria. Ma nemmeno è necessario ambire a tanto. Se la moto è fatta per andare - e non per ciondolare nei soliti p posti - basta solo saper scegliere l’istradamento giusto. Purché d discosto dalla pazza folla e possibilmente in favore di vento. Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

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Appuntamenti fino al 21 giugno

Rally a Bella Terza prova dell’italiano

]Velocità 21 GIUGNO MONDIALE - San Marino Superbike, Supersport e Coppa FIM Supersport a Misano Adriatico (RN) Misano World Ciruit, via del Carro 27, Misano Adriatico (RN), tel. 0541-618511; numero verde 800-214728, fax 0541-615463, www. misanocircuit.com, e-mail infomisano@ misanocircuit.com Trofei HIRP, NSF100 Junior e NSF100 Extreme a Latina (Pista Sagittario) Yuppee Riders, Via Mario Fiori, 96, Roma (RM), tel. 347-4613166, 347-9333750, fax 06-233243417, e-mail info@yuppeeriders.net Trofeo del Mediterraneo a Racalmuto (AG) M.C. Autodromo dei Templi, C.da Mezzarati, Racalmuto (AG), tel. e fax 0922-1949462, sito Internet www.autodromovalledeitempli.com, e-mail info@ motoclubautodromovalledeitempli.com Harley-Davidson XR1000 Trophy a Varano de’ Melegari (PR) (due giorni) FX action, C.P. 168, Marina di Pietrasanta (LU), tel. e fax 0584-99370, 338-7830809, 0546-622218, sito Internet www.fxaction. it, e-mail fxaction@tiscali.it

Camppionato Friuli Venezia Giulia a San Stino di Livenza (VE) M.C. Speedy (VE), via Vivaldi 19, S. Stino di Livenza (VE), tel. 0421-460383, fax 0421-310599, www.motoepoca.it, e-mail ginoflash46@libero.it Campionato marchigiano a Esanatoglia (MC) M.C. Esanatoglia, loc. Monte Porro, Esanatoglia (MC), tel. e fax 0737-889330, 333-4482999, esanatoglia@motoclubfmi. it Campionato umbro e toscano a Trogna di Città di Castello (PG) M.C. E. Baglioni, viale Zampini, Città di Castello (PG), tel. e fax 075-8511395, sito Internet www.mcbaglioni.it, e-mail info@mcbaglioni.it

]Rally 19 GIUGNO ITALIANO - Campionato Italiano Motorally a Bella (PZ) (fino al 21 giugno) M.C. Bella Motors Club, Via Barricate 21, Bella (PZ), tel. 0976-3852 (anche fax), e-mail bellamotorsclub@motoclubfmi.it

MONDIALE - GP Olanda MX3 e campionato europeo MX2 a Markelo (NL) (due giorni) Stichtin Motocross Markelo, , tel. 00331-547-363430, e-mail infi@motocrossmarkelo.nl

20 GIUGNO MONDIALE - Campionato Junior a Miskolc (Croazia) Miskolc Speedway SE, Gyertyan Str. 30, Miskolc Hungary, tel. +36-309-451515, fax +36-46-533351, email rso@rso.hu

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]Speedway

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]Trial MONDIALE - GP Italia a Barzio (LC). Campionato, femminile, Coppa Junior e campionato UEM. (due giorni) M.C. Monza O.Clemencigh, via Ardigò 11, Monza (MI), tel. 039-325103, 349-8767551, fax 0392022227, sito Internet www.motoclubmonza.it, e-mail info@motoclubmonza.it

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MONDIALE - GP Germania MX1 e MX2 e campionato femminile a Teutschenthal DMSB, Hahnstrasse 70, Frankfurt/Main Germany, tel. +49-69-6330070, fax +4969-63300750, sito Internet www.dmsb. de, e-mail dmsb@dmsb.de ITALIANO - Campionato italiano minicross a San Miniato (PI) M.C. Pellicorse, Casella Postale 48, Ponte a Egola (PI), tel. e fax 0571-450512, 338-2786312, www. mcpellicorse.it, info@mcpellicorse.it Campionato piemontese a Fara Novarese (NO) M.C. Tiger Fara, via C. Battisti 18, Fara Novarese, tel. 0321-829673, fax 0321-884920, e-mail mc.tigerfara@libero.it Campionato lombardo a Mantova M.C. Mantovano T. Nuvolari, via Learco Guerra 15, Mantova (MN), tel. 0376-329287, fax 0376-368645, sito Internet www.motocrossmantova.it, e-mail motoclub3@motoclubmantovano.191.it Campionato Trentino Alto Adige a Roncone (TN) M.C. Roncone, via Tre Novembre 26A, Roncone (TN), tel. 0465-901507, fax 0461-901881, roncone@motoclubfmi. it Campionato veneto a Foresto (PD) M.C. Vigo Speed, via Delle Palme 22, Vigodarzere (PD), tel. 049-769577, fax 0499216712, e-mail vigospeed@libero.it

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]Enduro 21 GIUGNO MONDIALE - GP Slovacchia e campionato Junior a Puchov (Slovacchia) Enduro Club Puchov, , tel. 00421-42-4650411, www.ecpu.sk, e-mail vaba@mac.com ITALIANO - Campionato minienduro a Ponte Nossa (BG) M.C. M.G., , tel. 035701483, 349-4061893, fax 035-706556, e-mail info@motoclubmg.it Campionato piemontese ad Acqui Terme (AL) M.C. Acqui Terme, via Caratti 5, Acqui Terme (AL), tel. 0144-356634, fax 0144-324860, e-mail mc_acqui@yahoo.it Campionato ligure a Casanova (GE) M.C. Alta Val Trebbia, via Casanova 1, Rovegno (GE), tel. 348-8537889, fax 010-94430,

]Supermoto 21 GIUGNO ITALIANO - Campionato a Pomposa (FE) DBO, Via Valgioie 60, Torino, tel. 0117727522, fax 011-7724857, www.italianosupermoto.it, press@dborganization.it

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