28 giugno - Motosprint 26

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SBK Aprilia e Yamaha ci credono ancora

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28 GIUGNO 4 LUGLIO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1727

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MOTOGP olanda Classe regina in caduta libera: botti, infortuni, gomme sotto accusa Prima vittoria di Spies. Simoncelli e Rossi all’esame Mugello

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Sommario

numero 26/2011

Leggici anche su iPad

PLa posta Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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www.motosprint.it

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Ppaddock

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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PIN PISTA

MotoGP GP Olanda. Tutto sulla settima prova del Mondiale ad Assen Moto2 GP Olanda 125 GP Olanda Superbike Cosa cambia dopo il round Spagna Le strategie di Aprilia, Ducati, Yamaha

20 40 46 52

PFUORISTRADA

Trial GP Andorra a St Julia Cross Mondiale MX3 GP Slovacchia Speedway Mondiale GP Gran Bretagna Rally Campionato Italiano a Demonte (CN) Sportitalia Gare nazionali e campionati regionali

62 63 63 64 72

Psu strada

Prova verità BMW G 650 GS Attualità La nuova Suzuki V-Strom 650 Motolandia Turismo, viaggi, epoca Made in Abbigliamento e accessori

PMERCATINO

Compravendita di moto e accessori

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Pgp guida

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

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Prubriche

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Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo Qui Giappone di Akira Nishimura

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Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione DARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCA LAZAZZERA 051.6227.251 CRISTIAN TROMBA 051.6227.393 IGLIS BACCHI 051.6227.293 LUIGI RAIMONDI 051.6227.252 VANNI ROMAGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione Cinzia staffa 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio claudio girotti 051.6227.341 Giuseppe Rimondi Max Mattioli

c.girotti@motosprint.it

Tester Alessio Aldrovandi, Mirco Beneventi, Davide Calzolari, Marco Comellini, Giulio Fabbri, Elio Iori, Stefano Minguzzi, Bruno Salina, Mirko Severi. Consulente tecnico Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it

Collaborano

DARIO AGRATI darioagrati@pp-communication.com enduro MARIO CANDELLONE mario.c@phototrial.it trial Paolo Gozzi p.gozzi.sbk@libero.it superbike MARCO MASETTI fagnigol@yahoo.it motogp GIORGIO SERRA vignette STEFANO TAGLIONI cross GIANNI TOMBA gianni.tomba@tin.it speedway Laura Cattaneo, Akira Nishimura, Giovanni Carlo Nuzzo, Max Regazzi. Tonino Abramo, Ilio Ascione, Edoardo Bauer, Leonardo Boarini, Sandro Callegaro, Alessandro Camera, Marco Chilà, Marina Cima, Paolo Ciri, Massimo Dellepiane, Giovanni B. De Nisi, Fabio Di Giorgi, Giuliano Diligenti, Roberto Dorillo, Fabio Fazi, Francesco Fiorani, Giovanna Guiso, Fiammetta La Guidara, Gianluca Landi, Salvatore Ledda, Giorgio Lever, Oscar Malugani, Diego Mancuso, Marco Marcellino, Eugenio Mascioli, Roberto Motta, Carlo Orlandi, Mario Pittoni, Fabio Porreca, Raffaele Sala, Vito Scarpitta, Enzo Tempestini, Andrea Valenti, Secondino Veglio, Giovanni Verduci, Roberta Zoli.

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motosprint

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Soddisfazioni a non finire, ma... con questa mia vorrei dare un consiglio (un po’ tardivo) spassionato e da appassionato a Matteo, che sul n. 18 si interrogava sull’opportunità di acquistare una supersportiva. Nei miei 18 anni di moto ho sempre posseduto sportive: Yamaha FZ 750, FZR 1000, e poi super sportive, R1 del 1998 con cui ho percorso 73.000 chilometri senza problemi, poi una R1 del 2001 con cui ne ho fatti 93.000, e ora una R1 del 2005 con all’attivo la bellezza di 111.000 chilometri senza mai aver toccato nulla. L’ho provata al banco e con stupore abbiamo letto la potenza di 153 CV alla ruota. Questo per dire che le supersportive hanno motori che sopportano chilometraggi molto alti. Il solo grande difetto che hanno, specifico nella zona tra Verona e Trento, è che basta possederne una e sarai tartassato ogni domenica dalle Forze dell’Ordine.

Noi non saremo sicuramente dei santi, ma nemmeno dei delinquenti. Invece in questa zona penso ci ritengano tali: monto specchietti after market: 370 euro di multa, ritiro libretto e revisione... monto scarico Laser omologato con db killer: 370 euro di multa, ritiro libretto e revisione... monto portatarga aftermarket di tipo fisso con inclinazione in regola, visto che la controllano con il goniometro, ma i miei 370 euro più ritiro libretto e revisione non me li toglie nessuno... Se questo non è accanimento contro un certo tipo di moto, qualcuno mi dica cos’è! Caro Matteo, se abiti lontano da queste zone una supersportiva ti darà soddisfazioni a non finire e non parlo solo delle prestazioni; se invece sei di queste parti avrai molti dolori, il portafogli vuoto e ti sentirai braccato come un delinquente. Davide

tra Verona e Trento, con le Supersportive la polizia non scherza. ma questa è una gt. e lui è il freestyler Williams. motosprint

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checa e la “soffice” in superbike vince la gomma scrivo per sottoporvi alcuni temi del Mondiale Superbike che mi piacerebbe qualche giornalista affrontasse sul giornale. Il mio commento è quello di un appassionato di motociclismo in generale, e della Superbike in particolare, che ultimamente non si diverte più tanto. Ciò che non mi fa divertire è vedere gare che vengono decise solo ed esclusivamente dal vantaggio che una gomma soffice offre a un singolo pilota e una singola moto. Potrebbe sembrare un elemento a cui non dare troppo peso, ma ciò che mi domando è se tutti si sono dimenticati cosa avvenne solo un anno fa. Ricordate la polemica sulle gomme Pirelli M651? Alcuni team sostenevano che la superiorità dell’Aprilia venisse da quella, e venne mossa tale assurda polemica che la Pirelli ritirò dalle gare tale gomma. I risultati hanno detto poi che l’Aprilia non ha vinto il campionato grazie a una gomma, ma in virtù del potenziale di pilota, squadra e moto. È passato un anno da allora, e vedo gare falsate dai vantaggi vergognosi che una singola gomma offre ad una sola moto, la Ducati. La differenza rispetto allo scorso anno è che la M651 venne ritirata per “supposizioni”, mentre oggi i fatti dimostrano che Checa e Ducati vincono esclusivamente grazie ad una gomma che li favorisce, ma nessuno muove un dito. Voi giornalisti dovreste essere i primi a sollevare il problema. Perché non lo fate? Sarebbe ora di affrontare il caso. Di questo passo il campione del

Certo che parliamo con lui, altrimenti che interviste sarebbero? Puoi scrivere direttamente a Stoner a questo indirizzo: fanmail@caseystoner.com.au . Se non lo hai già fatto, puoi scoprire notizie e curiosità su Casey entrando nel sito: www.caseystoner.com.au faranno davvero una multistrada “piccola”? Nel web gira voce di una Multistrada, diciamo meno potente. Ne sapete niente? Voi che ne direste se ci mettessero il motore 1000 da 100 CV, cerchi a raggi e magari la ruota da 19” davanti? Metteteci una buona parola! mail firmata

Delle Multistrada di minore cilindrata sono previste, ma non dovrebbero essere stravolte. Ducati presenta solitamente una moto nuova all’anno e qualche restyling. La moto nuova del 2012 sarà la sportiva. La Hyper con motore raffreddato a liquido quattro valvole di media cilindrata e la Multistrada piccola potrebbero essere i restyling, che però non dovrebbero essere radicalmente diversi dai modelli più grossi.

IN BREVE

gioie e dolori da supersportiva

c’è un modo per scrivere a casey stoner? Vorrei sapere se c’è un modo per scrivere a Casey Stoner. Voi fate le interviste direttamente a lui? Dite che sarebbe possibile dargli una lettera? Samantha 27

mondo SBK 2011 sarà la Pirelli soffice, non Carlos Checa. Mi chiedo quali sarebbero stati i suoi piazzamenti senza poter utilizzare la gomma morbida. Chiedetevelo anche voi. Nicola

La risposta più significativa l’ha data Checa vincendo a Misano gara 1 con la gomma dura e gara 2 con la media. Motosprint il caso lo aveva comunque sollevato sul n. 23, affrontando l’argomento con il responsabile Pirelli, Giorgio Barbier.

sBK in giappone perché non tornare a sugo? So che con il disastro di Fukushima non è questo il momento migliore per affrontare l’argomento, ma il mondiale Superbike non ha molte tappe “storiche” ed io vorrei che se ne aggiungesse una in Giappone, sul tracciato di Sugo. Il circuito presenta le classiche caratteristiche della pista giapponese: lunghi curvoni, un lungo rettilineo opposto al traguardo, ed una chicane finale; caratteristiche che hanno anche Motegi e Suzuka. Inoltre il Giappone è uno dei Paesi più sviluppati del mondo (il che faciliterebbe l’interessamento di diversi sponsor). Sugo è una pista storica per la Superbike, lo dimostrano le vittorie qui ottenute da alcuni grandissimi del campionato, come Fogarty, Slight, Russell, Haga, che a Sugo ha conquistato il primo successo. Quello che chiedo, è che gli organizzatori della Superbike considerino questa opzione. Lorenzo Pugliesi

il mio regno per un pass

siamo una coppia di motociclisti (marito e moglie) che è assidua lettrice del vostro settimanale. Ci troviamo a Misano per il Mondiale Superbike e come sempre sorge un quesito nell’acquisto dei biglietti: sapete dirmi cosa bisogna fare per avere il pass in cartoncino che si mette al collo? Sembra ci siano più persone con quello che con il normale biglietto d’ingresso e vorremmo capirci qualcosa di più. Non è la prima volta che vediamo una gara dal vivo (sono anni ormai), ma ci rimane il dubbio su questo passaggio. Può sembrarvi una domanda stupida, ma vi chiedo cortesemente di risponderci. Angela e Lucio

Un bel pass al collo per poter “mettere il naso” nel paddock, riuscendo magari a spingersi fin dentro un box, a un passo dalle moto protagoniste delle gare, rischiando di trovarsi faccia a faccia con il pilota preferito, il campione dei campioni... è quanto molti appassionati sognano. Entrare “dentro” il mondo che li appassiona, toccarlo con mano, anziché guardare da lontano, dal prato o dalle tribune è un desiderio che spesso è destinato a rimanere tale. Perché i pass paddock sono merce rara, ma in Superbike (contrariamente alla MotoGP) i pass hanno un prezzo, si possono comprare. Non sono esclusiva degli invitati dei team o di chi ha la conoscenza giusta: sono in vendita. A Misano costava 65 euro quello del sabato e 100 quello della domenica. 195 il pacchetto dei tre giorni compreso di pit walk. Non sarà proprio economico, ma se volete godervi una gara del Mondiale Superbike “da vicino” si può fare. Non resta che cominciare a risparmiare per il Round Imola...

Caro Lorenzo, mi dispiace dover stroncare sul nascere ogni tua speranza, ma il Mondiale SBK non tornerà a Sugo. Né ora né mai... a meno di grosse novità. Oggi Sugo è un circuito che non ha i requisiti per ottenere l’omologazione ad ospitare gare iridate.

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motosprint

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Aprilia consiglia

da, quante persone irresponsabili e pericolose guidano regolarmente? Mi permetta il sig. Milizia di dargli un suggerimento: attenda con fiducia il pomeriggio; i soggetti più pericolosi normalmente si autoeliminano già nel corso della mattinata! Francesco Viterbo

sicurezza il “patentino” una tassa in più

posso scrivergli? bayliss, gran bella persona

faccio seguito alla missiva di Valerio Milizia relativa alla sicurezza in circuito per aggiungere una mia considerazione. Frequento le piste da circa dieci anni ed in particolare dall’epoca di quella bella manifestazione denominata Motolandia ed organizzata proprio da Motosprint. Condivido le apprensioni e le problematiche evidenziate in riferimento alla pericolosa condotta tenuta da alcuni partecipanti alle prove libere, ma non condivido la soluzione suggerita, consistente nella istituzione di un apposito “patentino abilitativo”. Sono certo che un tale documento-licenza finirebbe per diventare l’ennesimo strumento per spillare altri soldi ai motociclisti e, soprattutto, non sortirebbe l’effetto auspicato. A sostegno della mia convinzione, una provocazione: nonostante l’obbligo di un esame per conseguire la patente di gui-

lo scorso fine settimana sono stata a Mirabilandia, il parco divertimenti vicino a Ravenna, e con mia enorme sorpresa ho potuto incontrare e parlare (purtroppo per pochissimo tempo) con il grande Troy Bayliss. Ho sempre apprezzato quest’uomo per il suo essere “gentleman”, per la sua serietà, per come è fatto dentro. Ebbene, se fosse possibile vorrei scrivergli una lettera, non importa se tramite la tradizionale posta o per mail, ciò che conta è che lui possa leggerla. Per questo vi chiedo, se è possibile, dove poterlo fare, a che indirizzo. Sono passati diversi anni dal suo ritiro eppure chi lo ha seguito non lo ha mai dimenticato, questo succede quando si semina bene, nell’umiltà e nel coraggio. Valeria

motogp bagnata questo sì è pericolo si parla tanto di sicurezza, si mette sotto accusa Simoncelli per un incidente di gara (perché questo è), si vorrebbero addirittura regolamentare i sorpassi, in nome della tutela e dell’integrità fisica dei piloti, e poi si corre in condizioni (meteo e di asfalto) come quelle di Silverstone? Su un acquitrino tale da trasformare una gara di moto in una di off shore? Allora, signori della “safety commission”, se c’è il business di mezzo va tutto bene, anche le clavicole rotte (Crutchlow) e le rischiosissime cadute di altri (Simoncelli e Lorenzo), mentre in altre occasioni ogni scusa è buona per scatenare una guerra santa contro chi “azzarda” un sorpasso! Un esamino di coscenza ci vorrebbe, e a volte sarebbe doveroso rinunciare agli incassi e tutelare davvero la sicurezza di chi corre, perché in quelle condizioni a me sembra sia stata davvero una pazzia dare il via alle gare. Edo Arezzo

io la penso così

Vorrei darti notizie più confortanti sul possibile ritorno della Superbike in Giappone, ma terremoto, tsunami e il disastro di Fukushima hanno congelato la trattativa appena abbozzata tra Infront e il circui–to di Suzuka. Non so quando, ma se ritorno in Giappone ci sarà, la destinazione più probabile sembra essere Suzuka.

È bene non confondere le cose. Sotto la pioggia si è sempre corso, e a Silverstone le condizioni della pista erano in linea con tante altre gare disputate sul bagnato, tanto che nessuno dei piloti in gara nelle tre categorie ha sollevato questioni sulla “praticabilità del campo”. Crutchlow si è fatto male in prova, mentre domenica in MotoGP ci sono state tre cadute, peraltro senza conseguenze per i protagonisti.

Un grande pilota e un grande appassionato, Troy Bayliss, con ancora una gran voglia di correre: per il momento è da considerarsi ritirato ma in pista gira forte come quando gareggiava, pare che con il prototipo della Ducati Extreme sia andato addirittura sotto il miglior tempo da lui mai registrato al Mugello. Lo si può trovare su internet:

ha ancora un sito all’indirizzo www.troybayliss.com e da lì è possibile contattarlo tramite Facebook (ma ovviamente è possibile collegarsi anche direttamente da www.facebook.com ). Oppure gli si può mandare una mail direttamente, presso l’agenzia italiana che cura la sua immagine. L’indirizzo è: troybayliss@ sgagency.it

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Lettere


Officina

di Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it

Rendimento teRmico

Dall’alberello alle biellette

Come sono cambiate le NSU anni ‘50 SUL NUMERO 23 di Motosprint ho notato che, citando le NSU da Gran Premio, ha parlato di alberello e coppie coniche. Io ricordavo che, almeno nei modelli stradali, veniva usato un sistema a biellette, impiegato in seguito anche sulle vetture Prinz 600, siglato U.V.C., ed ero convinto che avessero usato lo stesso sistema anche sulle le moto da corsa. Massimo Montanari

PER LE MOTO da Gran Premio utilizzate nelle gare del campionato mondiale, dotate di uno o due alberi a camme in testa, la NSU (che a suo tempo è stata la più grande Casa motociclistica del mondo) ha impiegato solo un sistema di comando della distribuzione ad alberello e coppie coniche. Nella Rennmax 250 prima versione, gli alberelli erano due (uno per l’albero a camme di aspirazione e l’altro per quello di scarico), mentre nella versione successiva ne veniva impiegato uno soltanto, con due coppie di ingranaggi conici, come avveniva nel Rennfox 125. Queste moto, dopo alcune gare “di messa a punto” nel 1952, hanno vinto i mondiali nelle loro classi (125 e 250) nei due anni successivi. In particolare, nel 1954 hanno preso parte a 24 gare in totale vincendole tutte e dando prova di una superiorità straordinaria. Il bicilindrico Rennmax ultima versione, opera dei progettisti Albert Roder e Walter Froede e del loro gruppo di specialisti, disponeva al termine dell’annata di 39 cavalli, pari a ben 156 CV/litro, mentre le migliori realizzazioni della concorrenza non arrivavamotosprint

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La NSU Rennmax 250 gp (a destra, la seconda versione) aveva la distribuzione ad alberello e coppie coniche. La sportmax, invece, derivava da un modello stradale ed aveva la distribuzione a biellette (A SINISTRA).

no a 30. Per rivedere prestazioni analoghe è stato necessario attendere l’entrata in scena delle quadricilindriche Honda, all’inizio degli anni Sessanta. È significativo osservare che proprio nel 1954 Soichiro Honda era venuto in Europa per assistere di persona ad alcune gare del mondiale e che era rimasto profondamente impressionato dalle NSU, per quanto riguarda non solo la tecnica, ma anche l’organizzazione. Del resto, anche in seguito non ha mai nascosto la sua ammirazione per la Casa tedesca. Al termine del 1954 la NSU si è ritirata dalla attività agonistica. Per i piloti privati aveva comunque realizzato un certo numero di 250 monocilindriche, denominate Sportmax, direttamente derivate dal modello stradale Max. Con una di esse H.P. Muller ha vinto il mondiale nel 1955. Il motore, che dispo-

neva di una trentina di cavalli, aveva la distribuzione monoalbero con comando affidato a due biellette. Roder lo aveva sviluppato in quanto i sistemi a catena dell’epoca non davano sufficienti garanzie in termini di durata e la mancanza di tenditori veramente efficaci comportava dei problemi di rumorosità e, talvolta, anche di affidabilità. Un comando a cascata di ingranaggi o ad alberello e coppie coniche sarebbe stato troppo costoso, per un modello senza particolari pretese in fatto di prestazioni e destinato ad essere prodotto in grandi numeri. Il sistema a biellette, denominato “Ultramax Ventilsteuerung” (o Ultramax Schubstangenantrieb), era silenzioso, robusto e non richiedeva alcuna manutenzione. La messa a punto non è stata però semplicissima, in quanto il sistema doveva essere realizzato in modo da consentire una

“compensazione” automatica della variazione della distanza tra l’albero a camme e l’ingranaggio di comando della distribuzione (posto nel basamento), determinato dalla dilatazione termica. Inoltre, erano necessarie lavorazioni particolarmente accurate. Questo stesso sistema di comando della distribuzione, apparso nel 1951 sul monocilindrico Max di 250 cm3, è stato poi impiegato anche sui modelli Superfox (di 125 cm3), sul Maxi (175) e sullo scooter Maxima. Pure il bicilindrico di 600 cm3 della vettura Prinz, che negli anni Sessanta è stata molto popolare anche da noi, lo ha adottato. Per le successive vetture a 4 cilindri di 1000 e di 1200 cm3 la NSU ha però utilizzato, per il comando dell’albero a camme in testa, un sistema a catena.

Motori a benzina Le differenze con i diesel SONO uno studente della scuola superiore e sto finendo di scrivere la mia tesina. Essendo un appassionato di auto, moto e di meccanica in generale, non potevo non parlare di motori. So bene che nella sua rubrica si parla di moto; la mia domanda esce un po’ dalla carreggiata, ma spero che possa essere comunque interessante. Vorrei sapere perché i motori diesel sono più efficienti di quelli a benzina. Purtroppo non riesco a reperire informazioni sufficienti in merito. Vorrei inserire questo argomento nella mia tesina. Confido nel suo aiuto. Nicholas Grigatti

e rendimento sono in pratica sinonimi. Noi diciamo RENDIMENTO TERMICO (o meccanico, o volumetrico), gli americani e gli inglesi thermal (o mechanical o volumetric) efficiency, ma si tratta della stessa cosa. In effetti i motori diesel hanno consumi specifici inferiori, e quindi rendimenti complessivi migliori, rispetto a quelli ad accensione per scintilla, ovvero a ciclo Otto. Se si esamina con un minimo di attenzione il ciclo di funzionamento, si può subito constatare, però, che il rendimento del ciclo Otto è superiore a quello del ciclo Diesel. Si potrebbe pensare ad una apparente contraddizione tra teoria e pratica, ma approfondendo l’analisi si vede che la superiorità del ciclo Otto è tale solo a parità di rapporto di compressione. Come tutti sappiamo, nei motori diesel si adottano rapporti sensibilmente più alti rispetto a quelli che si possono raggiungere nei motori ad accensione per scintilla. In questi ultimi, infatti, al di sopra di un certo valore insorge inevitabilmente la detonazione, che, se intensa, può essere assolutamente disastrosa per l’integrità di organi meccanici come i pistoni. Dunque, oltre un certo limite non è possibile andare. Nei diesel rapporti di compressione molto elevati sono non solo possibili, ma addirittura ne-

cessari, per portare l’aria a una temperatura tale da causare una rapida accensione del gasolio, che viene iniettato al termine della corsa di compressione. È principalmente per questa ragione, ovvero per il rapporto di compressione notevolmente più alto, che i motori a gasolio hanno un rendimento migliore (e quindi un consumo specifico minore) rispetto ai motori a benzina. Anche il fatto che i diesel funzionano sempre con aria in eccesso, ossia con miscele ariacarburante nettamente magre, è vantaggioso. Negli ultimi anni, per cercare di ridurre il gap, i costruttori automobilistici hanno realizzato numerosi motori ad accensione per scintilla ad iniezione diretta, che, quando funzionano con stratificazione della carica, possono bruciare miscele aventi una dosatura complessivamente molto magra. In questi casi la miscela è più ricca solo nella zona in prossimità della candela, il che assicura una buona accendibilità, ma nel suo complesso (ossia considerando tutta quella contenuta nel cilindro) può avere un titolo decisamente magro. Purtroppo questa situazione si può avere solo in certe zone del campo di utilizzazione del motore, ovvero solo con certe combinazioni caricoregime. C’è anche da dire che nei diesel l’erogazione di potenza viene

ia indica l’efficac me co Re to mo l de e tRasfoRmatoR ito stitu di eneRgia. È co to dal RappoR à di caloRe tRa la quantit utilizzata e nt me effettiva colta” ac “R (ovveRo me eneRgia co e on st pi l da quella meccanica) e , ile ib on sp di ata ovveRo svilupp ne tio dalla combus

controllata qualitativamente e non quantitativamente. In altre parole, il motore respira sempre liberamente; quella che varia è la dosatura della miscela, ovvero la quantità di combustibile emessa dagli iniettori ad ogni ciclo. Quando si preme di più l’acceleratore, si aumenta semplicemente la mandata di gasolio. Nei motori a ciclo Otto la situazione è diversa; l’erogazione di potenza si controlla agendo sulla respirazione (ovvero sul rendimento volumetrico), che risulta libera solo quando la valvola del gas è completamente aperta, cioè quando il pedale dell’acceleratore è schiacciato a fondo (nelle moto, quando la manopola è ruotata a fondo). Di conseguenza il vantaggio dei diesel è ancora più sensibile ai carichi parziali, quando nei motori a benzina la valvola a farfalla, aperta solo in misura limitata, penalizza la respirazione, facendo aumentare le perdite per pompaggio (e quindi peggioran-

do il rendimento meccanico). Il consumo specifico di un motore, che si esprime in g/CV h o in g/kW h, è inversamente proporzionale al suo rendimento complessivo (costituito dal prodotto del rendimento termico per quello meccanico). I motori a benzina, se si eccettuano quelli con carica stratificata, funzionano con miscele aventi una dosatura che si discosta solo in misura assai ridotta da quella stechiometrica (circa 14,7 parti di aria per una di benzina, in peso). I diesel impiegano miscele aventi una dosatura che può andare, indicativamente, da 18 a oltre 70, a seconda del carico, ovvero della posizione del pedale dell’acceleratore; quella stechiometrica è circa 14 (parti di aria per una di gasolio). Una differenza non da poco. Le faccio infine presente, se può interessarle, che la densità del gasolio (0,82-0,86 kg/dm3) è maggiore, rispetto a quella della benzina (0,72 – 0,77 kg/dm3). Questo significa che, anche se per ipotesi avessero lo stesso consumo specifico, per produrre la medesima potenza in un eguale periodo di funzionamento un motore diesel brucerebbe un minor numero di litri di carburante, rispetto ad un motore a benzina. La massa consumata sarebbe la stessa, ma il volume sarebbe differente, per via delle diverse densità.

LA RINGRAZIO per le cortesi parole. In effetti il suo quesito appare interessante per tutti gli appassionati di motori; inoltre, non si può certo dire di no ad uno studente che vuole documentarsi su argomenti tecnici! Per prima cosa le ricordo che efficienza motosprint

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Paddock

A Budds Creek. La 250 a Rattray

ufficializzata la sede del cross delle nazioni 2012 Un occasione del GP Spagna MX1-MX2 Giuseppe Luongo, presidente della YouthStream, ed eric geboers, rappresentante della GP LIMBURG, hanno sottoscritto l’accordo che ufficializza la sede per cross del nazioni 2012. come già anticipato, si correrà sulla pista olandese di lommel in settembre. la data sarà comunicata in occasione della stesura dei calendari FIM.

in spagna. cev nello stesso giorno della sbk La guerra tra i gestori di MotoGP e Superbike continua. Nello stesso week-end della Superbike in Spagna la Dorna ha programmato il terzo round del campionato nazionale a Barcellona, distante appena 250 chilometri da Aragon. Il CEV, trasmesso in diretta da TVE (la RAI iberica), l’ha fatta da padrona anche in TV, dato che la Superbike in Spagna si può vedere solo via satellite su Eurosport.

L’AUSTaLIANO con la sua Honda privata non molla. A Budds Creek Reed ha vinto la quarta prova del campionato outdoor statunitense con un terzo e un primo posto restando così in testa alla classifica con quindici punti di vantaggio su Villopoto (Kawasaki) che ha concluso con lo stesso punteggio, ma a risultati invertiti. Terzo, con due secondi posti, Dungey (Suzuki) che accusa un distacco dal primo in campionato di 28 punti. Straniero anche il protagonista della classe 250. Il sudafricano Tyla Rattray (Kawasaki) si è infatti imposto con un secondo posto e una vittoria, riuscendo a tenere a bada il compagno di team, e attualmente avversario più pericoloso, Dean Wilson che, dopo aver vinto la prima manche, ha concluso terzo nella seconda, preceduto anche da Justin Barcia (Honda). Rattray e Wilson sono staccati in classifica di campionato di soli quattro punti. Invece è già molto lontano l’altro pilota Kawasaki, Blake Baggett, staccato dal primo di 30 punti.

campionato italiano salita

curinga vince in casa LA PRIMA prova del Tricolore si è disputata a Carpasio in provincia d’Imperia con l’organizzazione del MC Squadra Corse Badalucco. 144 i partenti che hanno dovuto fare i conti con la prima gara disputata con strada bagnata. Miglior tempo assoluto (1’36”960) e vittoria nella 600 Stock per Francesco Curinga (foto). Nelle altre classi vittorie di Marco Queirolo (125), Cristian Olcese (250), Stefano Manici (Naked), Stefano Zanoli (600), Loris Pedriali (Supermotard) e della coppia Simon - Cerioni (sidecar). motosprint

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qualifiche speedway uem in austriA E polonia Nella prima semifinale del campionato individuale UEM disputata nella difficile pista di Murek in Austria a salire sul gradino più alto del podio, dopo una gara perfetta, è stato l’ungherese Magosi che per un punto ha avuto la meglio sul danese Klindt e sul tedesco Wolbert. Per la finale di Lviv in Ucraina, il 24 settembre, qualificati anche il russo Gafurov, l’ucraino Cukanon e lo svedese Kling. Netto dominio dei piloti dell’est europeo nella seconda semifinale. Nella pista polacca di Krosno i piloti di casa conquistato i primi tre posti con Zmarzlik che ha vinto a punteggio pieno su Musielak e Czaja. Passati anche il lettone Lebedev e il russo Borodulin. brannetti dà la scossa anche a silverstone Alessandro Brannetti (foto) in sella alla eCRP ha vinto a Silverstone la prima prova del TTXGP, trofeo internazionale riservato alle moto elettriche. Alle spalle (a 20”) del vincitore si è classificato Alex Battistini, all’esordio su un mezzo elettrico, anche lui in gara con una eCRP. Insieme ai due italiani è salito sul podio Hallet, seguito da Welsh e dal giapponese Kishimoto. Secondo appuntamento con il TTXGP il primo week-end di luglio in Belgio a Spa Francorchamps.

IN BREVE

ancora reed nel national usa

lotta a tre per vincere la husqvarna te 449 È grande confronto nel mondiale enduro tra Ahola, Meo e Cervantes per portarsi a casa la Husqvarna TE 449 in premio per il migliore pilota nella somma delle speciali estreme degli otto GP. Al comando di questa classifica è passato Ahola con 179 punti, seguito da Meo 175, Cervantes 160, Salminen 152, Guerrero 153, Ljunggren 138, Nambotin 128. Nessun italiano tra i primi quindici della classifica.


Paddock

mOndIALE IndIvIdUALE sPEEdwAy

EUROPEO TRIAL

in slovacchia e danimarca

buschi domina la over

BATTAGLIA nella pista boema di Divisov nel round 3 con vittoria inattesa del giovane slovacco Vakulic che ha preceduto il connazionale Janowski e l’esperto svedese Zetterstrom. Quarta posizione per Iversen seguito dal tedesco Wolbert, il polacco Pawlicki, il lettone Puodzusk, l’ucraino Loktayev e l’australiano Woodward. Riserva il quotato ucraino Karpov. A Ejsberg, in Danimarca, si è disputato il round 4 con la netta vittoria dello svedese Davidsson. Spareggio per il secondo posto con il danese Pedersen che ha battuto l’inglese Kennett. Il polacco Buckowski si è classificato quarto, ha preceduto Madsen, King, Gafurov, Schlein e Walasek. Riserva il pilota di casa Klindt che ha avuto la meglio del tedesco Sekula nello spareggio. il team pata aprilia si è assicurato contro le cadute noriyuki Haga in spagna Ha fatto danni per circa 13.000 euro scivolando due volte il venerdì ma al team pata aprilia non si sono agitati più di tanto: la squadra veneta Ha assicurato le rsv4 contro gli incidenti. «la polizza costa circa 4000 euro a gara e abbiamo ancHe una francHigia sui 6000 euro per sinistro – Ha spiegato il ds marco borciani –. la copertura ci permette comunque di limitare i riscHi a carico della squadra».

JACK Challoner (Beta) ha dominato la terza prova disputata alla vigilia del mondiale di Pobladura in Spagna. Gara fin troppo facile, dove contava molto mantenere la concentrazione e non sbagliare. Il nostro Grattarola innervosito per il livello delle zone è giunto solo quinto, recuperando nel secondo giro i troppi errori commessi prima. Buona gara per Francesco Iolitta, sesto. In zona punti anche Luca Cotone e Gianluca Tournour, decimo e tredicesimo. Matteo Poli, sedicesimo e Filippo Locca, diciannovesimo gli altri azzurri. Molto meglio gli italiani nella

Junior. Giacomo Saleri (Beta) è giunto secondo ed ora in campionato è anche secondo dietro all’inglese Jack Sheppard, vincitore. Bene anche Francesco Cabrini, che al primo giro era addirittura davanti a Sheppard, ma che poi è scivolato al quinto posto. Infine, Andrea Buschi continua a dominare la Over 40 (foto).

enduro u21 lanzi c’è UNA VITTORIA e un secondo nella tappa greca del 18 giugno per lo spagnolo Mario Roman e il francese Jeremy Joly nella EJ, dove l’infortunio del finlandese Antti Hellsten del leader della classifica iridata nella speciale prologo di venerdì sera, ha riaperto ogni possibilità nella corsa al titolo per Hellsten, Roman e Joly. In questa classe Jonathan Manzi (foto) ha concluso in quinta e ottava posizione. Manzi ha inoltre nuovamente fatto sua alla grande la Coppa del Mondo “Under 21” della 125 2T. Degli altri piloti in Maglia Azzurra Giacomo Redondi ha chiuso ottavo e nono, Rudy Moroni diciottesimo e diciannovesimo, Gianluca Martini, diciannovesimo e quattordicesimo. Un ventesimo e un ritiro, infine, per Deny Philippaerts. Edoardo D’Ambrosio non ha preso il via per l’infortunio al ginocchio sinistro.

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Paddock identikit

lonigo mondiAle AriAnnA venturi 1

SABATO 2 luglio con inizio alle ore 21.00 nella pista Santa Marina di Lonigo si svolgerà la semifinale 2 del campionato del mondo di speedway che porterà i primi cinque classificati al GP Challenge di Vetlanda in Svezia il 20 agosto. Sedici i piloti, dei quali solo Covatti è ammesso di diritto. La gara prevede venti manche secche, senza finale, quindi sarà durissima per tutti. Per il nostro Covatti l’impresa di qualificarsi sembra ardua ma il pilota italo-argentino ha le potenzialità per raggiungere questo traguardo, magari anche con l’aiuto del pubblico amico. Le prove ufficiali si disputeranno alle 15.00 con apertura dei cancelli dello stadio per la gara alle ore 19.00. Prezzi gradinata: 25 euro (22 euro ridotto); prato: 18 euro (15 euro ridotto). Ingresso gratuito per ragazzi sino a 14 anni se accompagnati.

Era la moto il tuo sogno da bambina? A 16 anni mi sono posta due obiettivi, vivere da sola e guidare le moto. Oggi ho 40 anni, li ho raggiunti entrambi, con le moto sono andata anche oltre, visto che non avrei mai pensato alle gare. Ma non avevo calcolato che sulla mia strada avrei incontrato Vincenzo Biagioli, pistoiese come me, un tecnico geniale, un autentico sportivo ma anche un padre, un fratello, un amico, un complice. È lui che mi ha messo sulla moto da corsa tirandomi fuori da un periodo personale un po’ nero.

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Una vita con la tuta… Già perché lavoro 7 giorni su 7 come fabbro, per finanziare l’attività. Stacco solo quando c’è da andare in autodromo. Piego il ferro rovente, mi arrampico sui ponteggi, è quella la mia palestra, così mi tengo anche in allenamento, non solo fisicamente. È un ambiente maschile, molto simile a quello delle corse, per resistere ci vogliono senso dell’humour e autoironia.

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Hai iniziato con le grosse cilindrate, perché sei passata alla 125? Trovo che la 600 sia la categoria perfetta. Ma dopo tanti progressi non riuscivo più a migliorare e con Biagioli ci siamo resi conto che era un problema di percorrenza. Per imparare ad entrare più forte in curva la 125 è la moto ideale e così con la Aprilia SP partecipo al Trofeo del Centauro. I ragazzini sono terribili, entrano duri ma cerco di non farmi intimidire.

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dall’1 al 3 luglio

italiano SuPermoto

coppa italia a misano

guardalà e brambilla

A UNA settimana dal doppio round del CIV, la velocità nazionale ritorna a fare tappa al Misano World Circuit con la Coppa Italia. Oltre alla 125 Sport, al via il Trofeo Femmminile “Bossini”, il Trofeo Italiano Amatori Pro-K Cup 600 e 1000, il trofeo Suzuki Gladius Cup; il trofeo Dunlop 600 e 1000, i trofei Moriwaki e PGp Metrakit, il trofeo Kawasaki Ninja Trophy e la Motoemporada Romagnola suddivisa in 125 Sport e 1000/600 Stock. Venerdì 1 luglio prove libere; sabato 2 prove ufficiali; domenica 3 ci saranno ben 12 partenze. Sarà uno degli eventi nel grande week-end di festa della “Notte Rosa”.

iN OccASiONE del quarto round degli Internazionali d’Italia a Busca sono scesi in pista anche i piloti impegnati nei “Tricolori”. Nell’Italiano Open Yuri Guardalà (Yamaha) ha vinto entrambe le gare, nell’assoluta di giornata ha preceduto Marco Animento (Honda) e Alessandro Tognaccini (KTM) che resta leader del campionato. Nella Coppa Italia FMI vittoria complessiva di Luca Brambilla (Husqvarna) con un primo e un secondo posto, con lui sul podio Mauro Cucchietti (Yamaha) e Fabio Gazzarri (Honda). Solo sesto il leader Paolo Salmaso (KTM). Nell’HM Honda vittoria del leader del trofeo Daniele Di Cicco.

Qualche brutta esperienza? Nel 2007 mi sono infortunata, mi sono dovuta operare ad un piede e sono stata ferma un anno; ad aprile mi sono strappata un’unghia lavorando ma non mi sono mai fermata più del necessario. Mi hanno aiutato la passione per le corse, il mio carattere positivo e soprattutto la voglia di tornare nell’ambiente dell’autodromo che amo per la compagnia dei piloti, le interminabili chiacchiere, i continui confronti.

nata a

pistoia età

40 anni risultati

seconda nel femminile (2006) quest’anno

gareggia nel trofeo del centauro 125


contromano

Dalla SBK a PariS Hilton PaSSanDo Per gli ANNI ‘80 autointervista ad uno snob, un po’ eccentrico, che odia i regimi, la tV, ma che ama le moto

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

Viaggiare in autostrada in moto è un calVario: appesi al manubrio, con le spalle contratte e gli occhi che ti ballano. molto meglio uscire al casello e imboccare una strada di campagna!

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DomanDe, sondaggi, televoto… Non passa giorno che non ti chiedano qualcosa, che non sollecitino la tua opinione, che non ti propongano un questionario. Insomma, non passa giorno senza che il tuo cervello venga stuzzicato da domande e che qualcuno non trovi di meglio da fare che chiedere il tuo parere su qualcosa, naturalmente inutile. Essendo eccentrico, snob e poco amante dei regimi, da anni non guardo la TV. Questo atteggiamento, però, non mi impedisce di captare, al bar o a casa di mia mamma, unici luoghi da me frequentati dove la TV è accesa quasi sempre, brandelli e spezzoni di programmi alle volte davvero folli. Lo giuro, ho visto sollecitare il televoto su questa domanda: esiste l’aldilà? Da millenni filosofi, mistici, studiosi, scienziati, si arrovellano su questo tema ed un conduttore televisivo lanciava tranquillamente il quesito al pubblico mattutino. Mah, sempre meglio sopportare queste minchiate che vivere in un’epoca caratterizzata da invasioni barbariche,

epidemie di peste nera o da bombardamenti a tappeto. Che dite? Anche nella nostra epoca ci sono barbari, pestilenze e bombardamenti? Vero, purtroppo. Ma non volevo andare così sul “pesante”, in fin dei conti volete farvi due risate. Proviamoci assieme, rispondendo a queste domande. Perché in autostrada vado piano? «Già, non ci vado mai e quelle rarissime volte che mi capita, mi ritrovo appeso al manubrio, a 120 km/h, con le spalle contratte, gli occhi che mi ballano, ansia e colite a livello di guardia. Penso di fermarmi, poi esco dal casello, infilo una stradina di campagna e, come per miracolo, vado più forte, canto nel casco, e le spalle diventano sciolte come i fianchi di una danzatrice». Paris Hilton è una strafiga? «No, assolutamente. È un bel prodotto di marketing, un brand giovane e interessante, una tipa con la faccia un po’ da zia inglese, extension al posto dei capelli, un trucco effetto Photoshop, tacchi di 15 centimetri. Ha la scorta, una corte attorno ed obiettivi che la riprendono in continuazione. Non si sa cosa faccia. Di sicuro non canta, non balla, non scrive, non dipinge. È famosa, tutto qui. A Barcellona, in griglia di partenza, c’erano altre venti ragazze. La più brutta di loro “dava il giro” a Paris, ma perché tutti (io no) guardavano lei?». Perché alla SBK di aragon non c’era pubblico ed in sette milioni hanno seguito la noiosissima gara di Barcellona della motoGP? «Già, con uno spagnolo in testa al mondiale, prezzi popolari, una pista bellissima, anche se in culo al mondo, gli spalti di Aragon erano vuoti come il mio conto in banca. Misteri, oppure la crisi dell’economia spagnola fa sì che la gente non abbia i soldi per seguire quattro gare di mondiale, una di SBK, più cross, enduro e trial? Forse c’è più gente che segue gli eventi in TV, perché non si può permettere di andarci di persona. E così vi ho spiegato perché gli italiani sono davanti alla TV!». Perché fai le cronache ed i commenti tecnici in TV, se non la ami? «Bella domanda! Diciamo che sono come un tabaccaio che non fuma, oppure come un barman astemio». Cosa resterà di questi anni ottanta? «Era il titolo di una vecchia canzone di Raf, ma può essere lo spunto per analizzare uno dei periodi più vivaci della storia del motociclismo e della moto».


polvere di stelle

L’eroe del gran premio delle nazioni del 1947 dopo quella vittoria, arcisio artesiani venne promosso, per acclamazione, in prima categoria

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

Arcisio ArtesiAni ottenne i suoi migliori risultAti Agonistici nel 1947 e nel 1949, in sellA A delle gilerA. nel 1950 pAssò AllA debuttAnte mV AgustA, che gli offrì un ingAggio di ottocentomilA lire, mA scontò Alcuni difetti di gioVentù dellA moto.

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IL LETTORE Pier Vittorio Cavina di San Lazzaro di Savena (BO) mi ha chiesto di raccontare la storia di Arciso Artesiani, ex pilota ufficiale della Gilera e della MV Agusta nei primissimi anni del Motomondiale, del quale mi ha mandato anche una bellissima foto in sella a una Gilera 500 Saturno Corsa. Conobbi Artesiani molti anni fa, all’epoca della mia Moto Morini Corsaro Veloce 125 (avevo 16 anni). Era abbastanza taciturno ed era evidente che non gli piaceva molto la mia personale interpretazione della ciclistica e del motore della Corsaro Veloce. Nonostante i miei sforzi di portarlo sull’argomento, non parlava di corse e tantomeno dei suoi trascorsi di pilota. Riuscii a fargli dire qualcosa solo molti anni più tardi, quando lo contattai telefonicamente facendo ricerche per scrivere un libro sulla storia delle competizioni internazionali. Artesiani, nato il 22 gennaio 1922 a Marzabotto, in provincia di Bologna, debuttò nel 1945 nel primo circuito cittadino organizzato dal rinato Moto Club Ruggeri

nel dopoguerra e fece subito un’eccellente figura, piazzandosi al secondo posto fra i piloti di terza categoria, in sella a una Guzzi 500. Il suo talento venne alla luce nel 1946, anno in cui vinse otto gare su diciassette disputate; si misurò con diverse moto: dalla CM alla Norton, alla MV Agusta, quindi, in vista della stagione 1947 passò decisamente alla seconda categoria. Guidando una delle migliori macchine del momento, la Gilera Saturno 500, Arciso Artesiani quell’anno conquistò subito il titolo nazionale e vinse clamorosamente il GP delle Nazioni, approfittando della caduta per collisione, all’ultimo giro, di due avversari ben più noti, come Lorenzetti e Balzarotti. Nel 1948 si ritrovò, quasi per acclamazione, in prima categoria, ma a parte due vittorie, a Lugano ed a Treviso, non riuscì a cogliere i risultati sperati. A fine anno, però, arrivò la grande convocazione: il commendatore Gilera gli offrì una 500 4 cilindri ufficiale e con quel bolide il bolognese si piazzò terzo nel mondiale, alle spalle di Graham e Pagani. Nonostante questo, Artesiani per il 1950 firmò un contratto per guidare la debuttante MV Agusta 500 4 cilindri. Si disse che il pilota era entrato in polemica con la Gilera, che lo aveva incolpato di non aver fatto abbastanza durante il GP del Belgio, per tenersi alle spalle Doran con la AJS. Questi lo aveva preceduto di appena due decimi di secondo: un soffio, che però era costato alla Casa italiana il titolo Marche. «Non fu quello il motivo del mio passaggio alla MV Agusta – mi raccontò Artesiani –. La Gilera era un moto vincente e non mi sarebbe convenuto lasciarla. Il Mondiale del 1949 lo perdette a Belfast quando l’ingegnere Remor obbligò, per fretta, i meccanici a rifornirmi solo parzialmente di olio, cosicché io, che ero in testa al campionato, fui costretto al ritiro per rottura del motore a tre giri dalla fine. La ragione del contratto con la MV Agusta fu puramente economica: ero rivenditore MV Agusta a Bologna e la Gilera non poteva favorirmi penalizzando un suo vecchio concessionario. Inoltre il conte Agusta mi offrì subito un ingaggio interessante: ottocentomila lire e una motocicletta. Non me la sentii di rifiutare». Con la troppo “giovane” MV Agusta 500, Artesiani Ottenne due podi: un terzo posto a Monza nel 1950 ed un altro in Spagna, nel 1951, anno che segnò la fine volontaria della sua carriera di pilota.

soprattutto, la sicurezza di guida. Sono disponibili alla vendita in coppia, anteriore e posteriore, ma è possibile acquistarli anche singolarmente.

sempre grandi sfide. ATORI propongono oter 70 Evolution AM o di avversari. Sco pp feo gru Tro rito del nut re un Le ga nto a tenere a bada inte è i, gon Fre rco Qui, Ma

Quattro gare alle spalle, altre tre da disputare, la prima il prossimo 3 luglio a Binetto, per una situazione ancora tutta da decidere anche se ben delineata. Matteo Tiraferri, primo in classifica nella Scooter 70 Evolution, è, infatti, al comando con 44 punti di vantaggio su Rocco Ripepi e 57 su Filippo Corsi. Ma il quarto, Simone Bartolini, forse uno dei più in forma del momento, pur staccato di 58 punti dalla vetta, ha dimostrato conquistando un secondo e terzo posto nell’ultima gara, di essere tutt’altro che fuori dai giochi finali. La prova di Ottobiano di tre settimane fa, ha confermato come quest’anno i valori tecnico-agonistici siano livellati. I piloti del team Polini Scooter si battono sul filo dei centesimi di secondo e anche gli altri sono ormai ai loro livelli. A Binetto si correrà su un “autodromo” dove il miglior set-up farà la differenza per sfruttare al meglio le velocità massime sul lungo rettilineo di partenza. Grande incertezza invece tra gli scooter 94 Big Evolution dove Adriano Sisti ha solo tre punti di vantaggio su Yulien Vitali e 23 su Emanuele Del Sorbo tallonato a otto lunghezze da Giuseppe Longo. La 70 Evolution Monomarca Polini vede tre piloti raggruppati in soli quattro punti; Angelo Fontana, Alessandro Garzaro e Davide Ziarelli promettono grande spettacolo, mentre Filippo Tognarelli e Carlo Gurrieri non staranno certo a fare da spettatori. Grande incertezza anche nella 70 Evolution Amatori e giochi apertissimi per il primato tra Stefano Scribano, Valentino De Santis e Matteo Carinci. Da seguire con interesse, infine la sfida del Monomarca LML con Pasquale Rivetti che cercherà di prendere il largo in classifica su Luigi Piscitelli, Filippo Giorgini, Michele Lettieri, Paolo De Lucia. A Binetto, infine, sarà grande rivincita nel Trofeo Nazionale Maxi Scooter. Nella SuperSport

si ripropone il confronto tra Ermanno Bastianini, Giovanni Gabrielli, Gianluca Rapicavoli, Diego Guerra e Marvin Mendogho, tutti racchiusi in pochi punti, mentre nella Stock il duello dovrebbe essere tra Fabio Pintus e Giordano Rosi. POLINI “EVOLUTION SHOCKS” PER PIAGGIO ZIP: AMMORTIZZATORI FORTI E SICURI IN PISTA E SU STRADA I nuovi ammortizzatori speciali anteriori e posteriori Polini “EVOLUTION SHOCKS” per scooter Piaggio Zip, sono stati progettati in collaborazione con la Paioli. Si distinguono per le avanzate soluzioni tecniche che consentono un facile setup migliorando anche le maneggevolezza dello scooter, l’inserimento in curva, le prestazioni e,

Daniele Saraceno sarà uno dei sicuri protagonisti dei Maxi Scooter in gara a Binetto nella classe Stock

CARATTERISTICHE TECNICHE - Regolazione estensione tramite pomello su 20 posizioni con variazione effettiva idraulica del 90%. - Regolazione compressione tramite sistema coassiale per separare alte e basse velocità con variazione effettiva idraulica oltre il 270%. - Regolazione interasse ammortizzatore con blocco di sicurezza e senza l’ausilio di chiavi di regolazione di 23mm (solo per il mono posteriore). - Tubo cilindro e tubo serbatoio in alluminio anodizzato duro per garantire scambio termico, bassi attriti e alta resistenza. - Serbatoio minimizzato per ridurre peso, attriti e ingombro al minimo, pur mantenendo alte performance. - Lubrificante speciale di derivazione aeronautica per garantire durata e costanza di prestazioni, sia alle basse che alle alte temperature. EVOLUTION SHOCKS anteriore e posteriore codice 050.2650 EVOLUTION SHOCKS posteriore codice 050.2651 EVOLUTION SHOCKS anteriore codice 050.2652


MotoGP Olanda

di Enrico Borghi - foto Milagro

la gara è appena cominciata. spies (11) è già al comando, lorenzo (1) e simoncelli (58) presto lo libereranno della loro presenza... l’americano potrà continuare da solo.

Diretto... al punto

UNA CATENA DA SPEZZARE

Benissimo

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Prima (e netta) vittoria di Spies. Sic, altra “frittata” (abbattuto Lorenzo). Rossi quarto (a 30”) con la GP12

Non posso dire di provare una simpatia epidermica per Jorge Lorenzo, di conseguenza mi riesce difficile apprezzarlo mentre sdottora sul come Marco Simoncelli non abbia imparato niente dalla polemica sulla sua presunta pericolosità che il campione del mondo ha scatenato quando non ce n’era motivo. E non si rende più simpatico quando aggiunge che così stando le cose non può provare rispetto per Marco fino a quando non si comporterà nel modo giusto, ovvero eviterà di finirgli tra i piedi (e le ruote). Unicamente così potrà, un giorno, fargli forse cambiare idea. Tuttavia non si può fare a meno di dare ragione a Lorenzo quando dice che una gara dura un tot di giri e che non c’è bisogno di provare a deciderla nelle prime curve. Tantopiù se le condizioni della pista sono molto ma molto insidiose, e le gomme che oggi equipaggiano le MotoGP sono dure come il legno e non vanno in temperatura a morire. Superando Lorenzo alla prima curva a sinistra del GP Olanda, Simoncelli non ha commesso un reato, non ha fatto una scorrettezza, ma qualcosa deve pure avere sbagliato, se la sua gara (e quella di Jorge, colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato) è finita come è finita. Marco è un pilota molto veloce, che sente forte il bisogno di riscattare un inizio di stagione ricco di promesse e poverissimo di risultati, ma è anche un pilota che proprio per questo non può sentirsi “tranquillo”. Perché vuole dimostrare di valere, di essere un campione, non uno che fa un giro veloce in prova e poi in gara si spegne, si perde, cade. La polemica sulla sua pericolosità e tutto quello che ne è seguito non potevano insegnargli niente, il solo risultato poteva essere quello di innervosirlo, di rendergli la vita più difficile. E così è stato. Marco ora deve riuscire a lasciarsi alle spalle quanto è successo fino ad oggi e partire per il GP Italia di domenica prossima come se la sua stagione cominciasse solo adesso. Più facile a dirsi che a farsi, certo, ma è decisivo spezzare la catena, e trovare la giusta concentrazione per affrontare una gara e le sue primissime fasi, le più insidiose. Senza scomodare guru, psicologi, stregoni, qualcosa Simoncelli può e deve sicuramente fare, perché nello sport individuale l’approccio mentale è fondamentale. In fondo, la banalità propostaci in tempi lontani dagli inglesi: “per finire primo, prima bisogna finire” è sacrosanta. Stefano Saragoni motosprint

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MotoGP Olanda

il commento

Rossi e Ducati

A

SSEN - Valentino Rossi continua a subire, e lo fa con classe, incassando bene distacchi abissali come i 30 secondi che ha rimediato ad Assen da Ben Spies, per la prima volta vincitore in MotoGP proprio nel finesettimana in cui la Yamaha festeggiava 50 anni di Mondiale. Ma fuori dalla pista Valentino torna combattivo. E fa bene. Sa di dover restare il leader di un gruppo che ha disperatamente bisogno di lui. Dopo il week-end del GP Olanda, in cui si fatica a capire se il debutto del nuovo materiale sia stato positivo o negativo, e ci si avvicina al Mugello con la paura di subire un’altra batosta, appare evidente che quest’avventura con la Ducati è un continuo alternarsi di momenti in cui la fiducia riappare, ad altri in cui serve uno spirito positivo per continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno. Impennate di ottimismo si alternano a sferzate di sfiducia. Non è facile, lavorare così. Ma Valentino Rossi e la Ducati, per ora, possono dare solo questo ai propri tifosi. Le vicende del gruppo italiano non sono mai stabili, quindi gli episodi e i problemi che vengono affrontati in circuito riflettono l’intera situazione. Questa unione si sta rivelando un’esistenza in transito: da una parte c’è un’azienda – Ducati Corse – che deve completare l’avanzamento verso il cambio di mentalità tecnica e agonistica, dall’altra c’è un campione – Valentino Rossi – che deve accettare di adattarsi ad una situazione alla quale non era abituato. Quando Valentino dice: «Stiamo fa-

«Quando sei abituato a vincere e ti ritrovi a soffrire, o lavori per tornare a vincere, o cedi. Io ho scelto la prima soluzione» motosprint

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Valentino Rossi

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NON CI CAPIAMO

Non sappiamo metterla a posto. E io non so come guidarla ASSEN - Dopo aver dovuto ingoiare un distacco importante – 30 secondi – nei confronti di Ben Spies, Valentino Rossi ha continuato a sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno: ha difeso la scelta di portare «Una moto completamente nuova, che ancora non conosciamo», poi ha eretto un muro contro quanti stanno cercando il nome di chi verrà chiamato a pagare per i risultati che continuano a non arrivare. Siamo già alla caccia al colpevole? Non proprio, ma il nervosismo cresce e la sensazione che si debba trovare una valvola di sfogo aumenta di conseguenza. Rossi non è arrivato ad Assen convinto di poter vincere, con la nuovissima Desmosedici in versione 2012 (ma con motore modificato per farlo rientrare nel

limite della cilindrata di 800 cm3) ma la convinzione che i risultati sarebbero migliorati c’era. Invece non è che sia andata meglio del solito. In prova ha subito un distacco di quasi due secondi, in gara è stato quarto con un ritardo di oltre trenta secondi dal vincitore. Qual è il problema? Sono più di uno, secondo Valentino. «Non abbiamo ancora capito bene come mettere a posto questa moto, e io non ho ancora capito bene come guidarla. Soprattutto, ci mettiamo sempre troppo tempo per trovare le soluzioni migliori in fatto di assetto. Tra l’altro, questa moto è un po’ più difficile, quando ci si deve lavorare sopra... Con questa moto si lavora in un altro modo: spesso per fare una modifica ne

devi fare tre! L’esperienza di chi la conosce è molto importante. E questo tipo di esperienza non l’abbiamo né io né la mia squadra». È un bel problema, partire per la gara con un assetto che non si conosce. «Ci mettiamo troppo tempo per trovare l’assetto giusto per la gara. Dobbiamo riuscire ad avere una moto più guidabile almeno nel secondo giorno di prove, così da poter fare una messa a punto per la gara». Qual è, il limite? «Io non guido, non scaldo le gomme, non riesco a spingere mai oltre un certo punto perché non riesco a stare sopra il range che permette di sfruttare bene le Bridgestone». Cosa si potrebbe fare? «Ad esempio, un lavoro migliore come squadra. Perché così potremmo fare delle prove migliori. Ad esempio, se qui, nella seconda giornata, fossi riuscito a raggiungere il livello a cui siamo arrivati nel giorno della gara, avrei potuto fare una gara diversa: avrei potuto giocarmi il podio. Perché mi sarei preparato meglio. Invece, come al solito, sono partito senza sapere cosa aspettarmi. E così è dura».

In modo più o meno velato, c’è chi ha cominciato a mettere in discussione le capacità e la motivazione di Jeremy Burgess. Insomma, se il problema è la mancanza di conoscenza della moto e quindi la difficoltà e la lentezza della messa a punto, portare con te un team che non conosce la moto potrebbe essere stato un errore. «No, per niente. La mia squadra lavora con me da tanti anni, io non ho il minimo dubbio sulle sue capacità. Quanto a Jeremy, averlo al proprio fianco in questo momento comporta dei “pro” e dei “contro” e a me va bene così. Dobbiamo pensare al futuro, al lavoro che stiamo facendo adesso per vedere i risultati domani. Infatti non penso proprio che faremo degli spostamenti: le persone possono rimanere al proprio posto. E poi, i problemi che abbiamo non è che non si possano risolvere in un attimo... Ci vuole tempo per conoscere la Ducati, ma nel nostro box ci sono tecnici che conoscono bene questa moto e loro possono aiutarci». A dirla tutta, stupisce che i problemi siano ancora gli stessi dopo sette mesi di lavoro su questo progetto.

«Nonostante ci sia un po’ più di grip, il mio problema maggiore è l’avantreno. Non entro bene in curva, non sono abbastanza veloce ed efficace. E se c’è freddo, come è successo qui, i nostri problemi a mandare in temperatura le gomme si amplificano. In più, avendo spesso problemi di grip, non basta che non riesca ad inserirla bene in curva; faccio anche fatica a fermare la moto nel punto giusto, quando sono in staccata». Dubbi sulla scelta di cambiare moto? «È stata una buona mossa: dovevamo farla. Ormai non c’erano più grossi margini di miglioramento nella GP11. La moto nuova è un passo avanti: ad esempio, la parte posteriore è più stabile, il cambio nuovo è un vantaggio notevole. Diciamo che adesso è crollato il mito del leggendario movimento posteriore della Ducati in accelerazione». E adesso? «Quando sei abituato a vincere e ti ritrovi a soffrire, hai due possibilità: o lavori per tornare a vincere, oppure ti lasci demoralizzare e quindi cedi. Io ho scelto la prima soluzione, e spero vivamente che facciano altrettanto anche nel mio team».

il primo gp di rossi in sella al prototipo della desmosedici del prossimo anno, (con motore 800) non è stato esaltante.

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MotoGP Olanda

il commento

«Il progetto è nuovo. In comune con la GP11 ci son solo forcella, ruote e freni»

cendo i conti con l’esperienza di chi corre i Gran Premi da 50 anni», si riferisce alla Honda e alla Yamaha, cioè ai costruttori che continuano a dettare il passo non tanto nel campo della tecnologia, quanto in quello dell’organizzazione. Perché è questo, che manca alla Ducati: un “sistema” vincente nel mondo dei GP. La storia agonistica dell’azienda italiana è ricca di successi, ma non Vittoriano Guareschi basta, perché i Gran Premi sono un pia-

neta a parte, rispetto a qualsiasi altra disciplina delle due ruote. Formano un mondo così complesso, che la iperattiva e fantasiosa Ducati non vi si muove con sicurezza nemmeno dopo nove stagioni. Le corse sono seducenti e a volte fatate, ma non c’è nulla di misterioso nella mappa che bisogna seguire per poterle vincere a lungo, cioè per più di una stagione: serve in primo luogo un’organizzazione pragmatica ed elastica, in grado

di pensare a ciò che serve per vincere, e spesso si tratta di dettagli. Il gruppo vincente è quello che diventa tale nella pratica, non nella fase di progettazione e nemmeno in quella della simulazione al computer. La differenza la fa il box, la pista. Potrà sembrare strano, ma le corse le vince chi affronta il presente con la mente rivolta al futuro. Per restare al passo coi tempi, nel mondo dei GP, devi essere ogni volta un passo avanti.

Dopo i test del Mugello la decisione di passare alla GP12 (battezzata GP11.1) ASSEN - Hanno deciso di chiamarla GP11.1 anche se in realtà è la GP12 con cilindrata ridotta a 800. Suona meglio, dà l’idea di essere un’evoluzione anche se in realtà «È un progetto completamente nuovo, al punto che questa moto in comune con l’altra ha solo la forcella, i freni e le ruote. Per il resto, non c’è niente in comune», ha spiegato Vittoriano Guareschi. La Ducati ha accettato non solo il rischio, ma anche l’investimento. Fare correre la moto nuova significa aumentare lo schieramento di

Una DeLLe novità introDotte con La GP12 è iL sistema ProGessivo DeLLa sosPensione Posteriore Uni track.

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mezzi ma anche di uomini in circuito. Insieme alla moto nuova sono arrivati infatti quattro uomini in più: un meccanico, un analista dei dati, un ingegnere elettronico, un magazziniere (per la gestione dei ricambi). Questo piccolo gruppo si è aggiunto alla squadra di Valentino Rossi a partire dal GP Olanda. Le moto con cui sta gareggiando Valentino sono le due a disposizione del test team, naturalmente con il nuovo motore. C’è chi, soprattutto tra gli stranieri, ha gettato ombre sull’onestà dell’operazione. Insomma, c’è chi sostiene che da mesi ormai Valentino al Mugello giri con la 800 e non con la “mille”. Vittoriano Guareschi ha fatto chiarezza: «Valentino ha girato mercoledì 15 giugno, in occasione dell’ultima delle tre giornate che avevamo a disposizione. Io avevo girato lunedì, provando alcuni “pezzi”, tra cui il cambio della “mille”; Hayden ha provato la “mille” martedì, poi mercoledì è arrivato Valentino: ha girato con la “mille”, seguendo il piano di lavoro di sviluppo. Nel frattempo, per tutto il giorno, Franco Battaini ha girato con la GP11.1 per farle raggiungere il chilometraggio che noi indichiamo come punto di affidabilità (1800 km). È sempre stato presente il tecnico della Dorna incaricato delle punzonature dei motori: è lui che ha verificato la cilindrata di tutte le moto. Per la 800 ha controllato i numeri di matricola, poi ha verificato la cilindrata della moto che abbiamo indicato come la GP11.1 che usiamo a partire da questa gara». Alla fine delle prove, al Mugello, è stata presa la decisione di usare questa moto a partire

dal GP Olanda. È stato Filippo Preziosi, che ha lanciato l’idea. E a Valentino non è sembrato vero. «Era giusto, accettare questo rischio – ha detto –. In fondo eravamo in una situazione critica: era impossibile modificare la GP11 durante la stagione, era più semplice cambiare moto del tutto. Poiché con la GP12 mi sono sempre divertito, sin da quando l’ho guidata a Jerez per la prima volta, e visto che il mio feeling è migliorato sempre più, ad ogni uscita, abbiamo deciso di fare questo passo». «A quel punto il camion è stato spedito a Bologna per caricare i motori “freschi”, che erano appena usciti dal banco prova – racconta Vitto Guareschi –. Poi il camion ha preso la strada di Assen». Quello che in gergo si chiama “shakedown”, cioè i primissimi giri di pista di una moto nuova, per verificare che tutto sia stato montato correttamente, non lo ha potuto fare il collaudatore come al solito, ma lo ha fatto Valentino. Nel primo turno di prove di Assen. «Adesso abbiamo due obiettivi – spiega Guareschi –. In primo luogo dobbiamo migliorare le prestazioni attuali, e poi bisogna sviluppare la ciclistica per il prossimo anno». Nel reparto corse ci sono molte altre novità, per lo sviluppo di questo progetto: la “mille”, cioè la vera GP12, non sarà esattamente uguale a quella che stiamo vedendo in pista adesso: quando assumerà la sua veste definitiva, nel 2012, sarà una moto ancora diversa. I due punti più importanti, in questa fase, sono il retrotreno e il cambio.

senza parole

]

La scelta Ducati

Carta vincente?

L’uomo del giorno

«Il telaio è cambiato nelle misure, ma non nelle rigidezze – spiega Guareschi –. Soprattutto, adesso al carter è ancorato un nuovo sistema progressivo della sospensione posteriore. Di fatto si tratta del sistema Uni Trak in uso sulla Honda RCV (ma era stato progettato dalla Kawasaki) e dalla Yamaha M1. La Desmosedici fino ad ora ha adottato il sistema Full Floater (cioè quello di derivazione Suzuki). Poiché il cinematismo è molto diverso è stato necessario cambiare l’ancoraggio della sospensione posteriore. Quindi, anche il carter». «Questa moto ha un bilanciamento diverso, c’è più peso davanti ma anche molto più grip in curva; la moto è più stabile, quindi è migliore in accelerazione. E il cambio è proprio un’altra cosa rispetto a prima. Insomma, adesso riesco a guidare meglio» dice Valentino. Ecco, il cambio. È il sistema DST – un progetto inglese, di derivazione F.1 – che «Ci regala quasi due decimi al giro», secondo Rossi. Valentino lotta da mesi per avere quel cambio che la MotoGP ha scoperto nel febbraio scorso, in Malesia, quando la Honda ha messo in pista le sue quattro moto ufficiali (le tre Repsol e quella di Simoncelli). Ma ha fatto esaltare anche Guareschi: «È incredibile: cambi sempre a gas aperto, come con il cambio tradizionale, ma il movimento è del tutto diverso: le marce entrano non solo con più rapidità, ma soprattutto senza provocare movimenti della moto: nasce da qui, il vantaggio in accelerazione, soprattutto quando la moto è piegata. La moto resta più ferma, il cambio-marcia è molto più dolce». Mentre il nuovo cambio non ha imposto modifiche sostanziali alla frizione, è stato necessario adottare una nuova centralina elettronica. Di maggiori capacità. «Per questo motore non era più possibile utilizzare l’attuale centralina – spiega Guareschi –. La “mille” ne ha una del tutto nuova, con maggiore potenza. Invece i software, per ora, sono abbastanza simili. A parte quello che gestisce il cambio, ovviamente».

La sua gioia, l’americano se l’è tenuta tutta dentro... ASSEN - Peccato che abbia sempre, costantemente, lo sguardo triste e malinconico. Peccato che sembri sempre immerso in un mondo solo suo. Sì, è un peccato, perché Ben Spies è un gran pilota e potrebbe diventare davvero un protagonista della MotoGP. Non che sia obbligatorio, ridere ogni tanto. Ma se facesse qualche sforzo... Insomma, Ben Spies è entrato in un club esclusivo – quello di chi ha vinto almeno una gara nella classe regina – e lui stesso ha rivelato che... «Quando avevo 8 anni ho cominciato a sognare di vincere una gara del campionato del mondo». Bene, ce l’ha fatta. Per giunta, dominando. E allora? Niente, sembrava non fosse successo proprio niente. «Forse tra qualche giorno realizzerò quello che ho fatto» ha detto. Basta, niente altro. Al di là del suo carattere un po’ strano, questo texano assolutamente anomalo ha compiuto un’impresa degna di nota. Ha scelto infatti il posto giusto e la giornata ideale per conquistare la prima vittoria nella MotoGP: il week-end in cui la Yamaha ha celebrato i suoi primi 50 anni di Pran Premi. E anche il pomeriggio delle disavventure di Jorge Lorenzo. Dopo un giro era rimasta una sola Yamaha su cui puntare, e chi la guidava non si è lasciato sopraffare dalla pressione né dalla responsabilità. Tra l’altro Spies ha permesso alla Yamaha di tornare alla pari con la Honda, nel numero delle vittorie (64) nell’era della MotoGP. Ci sono diversi motivi, per spiegare perché Spies ha vinto. Non aveva Lorenzo attorno (Jorge aveva il passo per vincere); Stoner non è riuscito a togliersi di dosso quella tensione, quel nervosismo, che lo ha avvolto per tutto il fine settimana; la pista di Assen è una di quelle che conosce meglio, avendovi corso anche con la Superbike. E poi, ovviamente, ha guidato benissimo. Ben è stato calmo, concentrato, preciso, costante. Insomma, «se vogliamo essere onesti, questa vittoria l’è proprio meritata» come ha detto Casey Stoner. Che Spies sia veloce, lo sapevamo. Ma dominare, beh, questo non era così scontato. Il texano, più che vincere, ha fatto ciò che ha voluto. Lo dicono i suoi tempi, il suo ritmo di gara, il modo in cui ha gestito il proprio vantaggio. Spies ha preso il comando nel primo giro e non l’ha più lasciato. Ventisei giri al comando, allungando e poi rallentando, controllando tutto e tutti. E dietro, c’era Stoner... «È stata una gara facile in certi momenti, ma difficile in altri». In classifica, Spies si trova a 75 punti da Stoner, ma lui non vuole dare importanza ai numeri. «Non ho mai pensato di essere in crisi, e allo stesso modo adesso non penso di avere risolto tutti i miei problemi. Sapevo, che l’inizio di stagione sarebbe stato duro. So bene di non essere ancora in grado di lottare per il titolo, ecco perché sono sempre stato sereno. Adesso voglio continuare ad imparare, a crescere. gara dopo gara, diventerò sempre più esperto. Per adesso, mi va bene così».

Ben Spies, «Tra qualche giorno realizzerò quel che ho fatto. Forse»

motosprint

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MotoGP Olanda

il commento

Il caso... Simoncelli Dunque la Desmosedici 800 che non è riuscita a completare il suo percorso evolutivo, perché mandata in pensione con anticipo da Valentino Rossi con l’avvallo del suo progettista, Filippo Preziosi, è un po’ il simbolo della situazione. Ad Assen la Ducati, guidata da Filippo Preziosi – che ha capito perfettamente la situazione e sta reagendo in modo enomiabile e con grande coraggio – ha cominciato a concentrarsi sul futuro, perché dal presente non si può ricavare nulla. E Valentino sta facendo prendere alla Ducati la rincorsa per effettuare un salto molto lungo, diciamo doppio: perché solo così potrà rimettersi almeno in pari con i giapponesi. Va vista così, questa stagione che sta deludendo i tifosi e le aspettative di chi pensava che i campionati del mondo si affrontano con la bacchetta magica. Andando verso il GP Italia 2011, che la Ducati ha preparato forse come nessun’altra gara nella sua storia – perché la pressione comincia a farsi forte – bisogna mettersi il cuore in pace. Questa gara la si potrà concludere anche sul podio, ma non bisogna farsi illusioni: la strada per la vittoria è ancora lunga. Bisogna sviluppare la GP12, pensando ad un progetto che si possa gestire nei tempi rapidi imposti dal week-end di gara. E bisogna dare a Preziosi, a Valentino e al gruppo che stanno formando, il tempo necessario a renderlo efficace. Guardando avanti, anziché disperarsi per ciò che non sta funzionandio adesso, si potrà vivere un 2011 più sereno ma si potrà soprattutto sognare un 2012 vincente.

EquIlIbrIo instabile

6 errori in 7 GP. lorenzo lo “striglia” ASSEN - Simoncelli ha fatto tutto in cinque curve. Ha visto Lorenzo allargare un po’, a metà del primo giro, e l’istinto gli ha dato l’ordine di provare ad infilarsi. Ma ha osato troppo, infatti all’inizio della curva ha spinto lo spagnolo verso l’esterno e quando ha “preso in mano il gas”, la gomma posteriore ancora fredda lo ha tradito. Marco è caduto e ha portato a terra con sé l’incolpevole Lorenzo. Un altro disastro, c’è poco da dire. Questa volta Marco, cadendo, ha rovinato anche la gara di Lorenzo, e considerato che lo spagnolo sta giocandosi il titolo, è facile capire perché Jorge quando si è tolto il caso ha detto che «bisognerebbe togliergli la licenza almeno per una gara, come fecero con me ai tempi della 250, così stando fermo potrebbe capire meglio quello che sta facendo». Si è trattato di un normale incidente di gara, è vero. Solo che ormai in ogni incidente di gara c’è di mezzo Simoncelli. È questo, il problema. In sette gare, Marco ha commesso sei errori, ha fatto dei danni, e adesso la classifica lo relega sul bordo della top ten. Una posizione impossibile da comprendere se si pensa alla sua velocità e al suo potenziale. Già, il potenziale. Marco non riesce ad esprimerlo. O meglio, lo esprime solo in pro-

va. In gara c’è sempre qualcosa che non va. Inutile fare finta di niente: la colpa è sua. Ma il fatto che un pilota commetta degli errori non significa dover creare un caso. Perché è questo, il problema. C’è il rischio di costruire una leggenda su questa sua difficoltà nel tenere sotto controllo tutte le fasi di una gara. Marco promette grandi risultati, grazie alle sue magnifiche prestazioni in prova, però non li mantiene quando arriva la fase più importante: la gara. Sembra che Marco non riesca ad inserire la modalità “race” nel suo cervello. Si lascia prendere la mano, permette al suo agonismo e alla sua voglia di vincere di prendere il sopravvento sui nervi. E sul ragionamento. Il problEmA di Marco è che lui non vuole salire sul podio. Vuole vincere. Vuole fare un salto lungo e diretto: dalle posizioni minori dello scorso anno, vuole arrivare direttamente a quelle di vertice. I piloti forti ragionano così, solo che esiste un percorso, bisogna imparare a gestire la partenza, le gomme fredde, i sorpassi, le rimonte, le fughe. E bisogna sapere accettare che gli avversari ci sono, anche loro in pista, e vanno rispettati. «Marco crede di essere alla PlayStation,

Sic perde il controllo della sua Honda in uscita di curva. lorenzo orenzo motosprint

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dove non si fanno danni e non ci si fa male» ha commentato Lorenzo. Marco ci riuscirà, prima o poi, a risolvere il suo problema. E a quel punto esprimerà un talento e doti agonistiche che lo faranno diventare un top rider. Solo che deve trovare l’unica cosa che ancora non ha: la calma. Il senso della misura. Poco importa se dopo la caduta Marco, recuperando la sua Honda, è partito ultimo ed è risalito fino alla nona posizione. Se si pensa che Spies ha dominato la gara – e il texano era stato meno veloce di lui, nelle prove – il rammarico è grande. Marco non ha cercato scuse ed è apparso sincero quando ha detto: «Sono stato un coglione!». Subito dopo ha spiegato perché: «Potevo aspettare, perché lo sapevo che all’inizio la gomma era fredda, soprattutto nella spalla sinistra; ma mi sono trovato in mezzo, ero lì, ho visto la possibilità di passare Lorenzo e mi sono infilato. Ho sbagliato, ho fatto un errore. Chiedo scusa a Lorenzo». Lo spagnolo, ha risposto così: «A questo punto è evidente che lui (Marco ndr) non trae beneficio dalla sua esperienza, cioè dai suoi stessi errori. Aveva detto che si era reso conto di avere sbagliato a Le Mans, ma non era vero... Lui non ha capito niente». Poi ha aggiunto: «Marco è un incosciente, nel senso che non si rende conto di quello che fa. Lo so che lui non voleva centrarmi e che non ha cercato di farmi male. Ma deve capire che non si può guidare così in certe fasi della gara». Più che lo sfogo di un pilota arrabbiato, sembra una lezione. Marco dovrebbe sforzarsi di capirne il senso.

dopo la caduta, sia simoncelli che lorenzo sono riusciti a ripartire. lo spagnolo (sopra) ha chiuso al sesto posto, marco (a destra) al nono. le moto di entrambi portavano evidenti i segni dell’incidente.

è vicinissimo e non può fare niente per evitare di cadere con lui motosprint

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MotoGP Olanda

il commento

Il bilancio del Team Honda HRC

Le azIonI salgono Stoner porta a 28 punti il vantaggio su Lorenzo. ancora un podio (il terzo) per Dovizioso ASSEN - Casey Stoner ha dimostrato di essere cresciuto, rispetto al passato. Oppure, si può dire che la Honda gli permette di stare entro un certo limite e di sbagliare meno. Da qualsiasi lato la si voglia vedere, resta il fatto che Casey non ha perso la testa quando ha visto Spies scappare, ha cercato di recuperare ma non ha commesso errori, e ad un certo punto ha capito che non era giornata, quindi ha pensato solo a portare a casa un secondo posto preziosissimo. E grazie ai guai di Lorenzo l’australiano ha esteso a 28 punti il suo vantaggio in vetta alla classifica: più di una gara di vantaggio, quindi. Il problema è che la sua gara è stata rovinata nel primo giro: quando Simoncelli è caduto colpendo Lorenzo; Stoner, che era dietro, ha dovuto pelare il gas per evitarli e in quel momento ha perso il contatto con Spies. Tutto solo, l’americano ha preso quei pochi secondi di margine che Stoner non è più riu-

scito a recuperare. La lotta per la vittoria si è consumata lì. Come ha spiegato anche il pilota della HRC: «Ho fatto tutto quello che potevo per prendere Ben, ma lui ha gestito molto bene il vantaggio conquistato all’inizio e non c’è stato niente da fare». Lorenzo pensa che Stoner abbia limitato i danni. Che gli sia andata bene, insomma. È stato piuttosto chiaro, al riguardo: «Non so se avrei vinto, in ogni caso penso che sarei stato davanti a Stoner, perché avevo un passo migliore del suo». In effetti lo spagnolo, quando ha ripreso la gara, ha mantenuto un ritmo simile a quello dell’australiano. Sarebbe stata una bella battaglia. Anche se Stoner non vuole soffermarsi su questo. «Io ero partito per giocarmi la vittoria con Spies, anche se sapevo che sarebbe stata dura perché lui aveva un passo notevole – ha spiegato Casey –. Se devo essere onesto, ho avuto troppi problemi durante le prove, men-

tre lui ha lavorato meglio di me. È lì, che ha fatto la differenza. Poi, in gara, considerato tutto quello che è successo, devo dire che mi è andata anche bene». A STONER è accaduto un problema che ha vissuto anche Valentino Rossi: «il warm up sul bagnato mi ha impedito di verificare bene alcune modifiche che avevamo fatto dopo le prove del venerdì. Così per la gara sono partito con un assetto che non avevo verificato del tutto». Non solo, pare si sia fatta sentire la botta rimediata cadendo nel primo turno del venerdì. «Ho sempre avuto un po’ di dolore alla spalla, ma da metà gara in poi ho cominciato ad avere dei problemi nelle curve a sinistra. Quindi mi sono messo a contare i punti che stavo guadagnando su Lorenzo e a quel punto mi sono messo il cuore in pace». Tutto sommato questo è stato un GP posi-

tivo per il Team HRC, che ha piazzato anche Andrea Dovizioso sul podio, in terza posizione. Il forlivese ha corso una gara molto positiva e piuttosto concreta: ha infatti recuperato ancora nei confronti di Lorenzo. Che adesso dista solo 9 punti. «Il podio è un buon risultato, anche perché è arrivato in un week-end complicato – ha spiegato Andrea –. Le condizioni della pista erano molto difficili. Quando eravamo in griglia il meteo era incerto e la pista non era completamente asciutta. Abbiamo optato per la scelta di gomme più sicura, decidendo per l’anteriore morbida. Questa decisione ha condizionato la mia gara, perché si chiudeva il davanti e non potevo spingere. Dopo 15 giri ho cominciato ad avvertire una vibrazione nella parte posteriore e a quel punto mi sono messo a guidare con molta attenzione. Al termine della gara abbiamo visto che la gomma anteriore aveva dei problemi».

lo he vo er, c ve o Ston pr di ì, nel turno

venerd ner , casey sto del mattino gonista di questa ta è stato pro re caduta, spettacola a con qualche lt so ri che si è alla. ra a una sp ammaccatu o an li ra st in gara, l’au la classifica al ha pensato to... di campiona

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MotoGP Olanda

Le pagelle di Marco Masetti

Il confronto

SpieS e SImoncellI NoN ci credereste mai, ma si somigliano. Lasciate stare il primo impatto, l’analisi delle scelte estetiche, soprattutto a livello di capelli, ma Simoncelli Marco da Coriano e Texas Terror, Ben Spies all’anagrafe, sono tremendamente simili. Sono i dettagli che li fanno diversi. Sono arrivati in pianta stabile in MotoGP da campioni del mondo (della 250 Simoncelli, della Superbike Spies). Insomma, il passato ce l’hanno, eccome. Sul presente non scherzano: sono entrambi piloti ufficiali di due grandi Case giapponesi, Honda e Yamaha, scusate se è poco. Vogliamo andare avanti con le similitudini? Bene, arriviamo a toccare il tasto della famiglia. Nel paddock è difficile trovare due piloti più legati ai genitori di Marco e Ben. Certo, con le differenze del caso, ma è difficile incontrare Sic senza vedere almeno sullo sfondo Paolo, il papà che lo segue da inizio carriera, genitore e manager. Lo stesso ruolo che ha la mamma di Spies, la signora Mary, donna energica, forte e decisa, che ha segnato la carriera del figlio. E che ha fatto impazzire i dirigenti di team e costruttori per la determinazione con la quale segue la parte contrattuale. Certo, con l’aiuto di un avvocato, ma per ingaggiare i due ragazzi d’oro bisogna entrare nelle grazie dei genitori. In pista le cose cambiano, ma alla fine non di molto. Simoncelli è aggressivo, spettacolare, capace di combattere contro tutto. Ben pure, anche se lo fa in maniera meno intensa e spettacolare. Ma ricordate, avere uno dei due che vi punta la ruota anteriore nelle chiappe per passarvi non deve essere una cosa molto gradevole. La differenza è nel fanciullo che si portano dentro. Marco me lo immaginavo un bravo ragazzo, un po’ casinista, con una tremenda tendenza a rompere qualcosa in casa o a centrare l’auto della zia con il motorino. Ben, invece, lo immaginavo silenzioso, chiuso, scontroso. Poi i bambini crescono e diventano grandi. Vincono e perdono le gare e fanno esclamare ad un giornalista spagnolo: “Alla fine dei conti solo Simoncelli, anche quando commette errori, fa spettacolo”. Vero, Spies non esalta, nemmeno quando rifila un bel distacco a Stoner. Ecco, la differenza vera. Ma in classifica contano i punti, non gli “ooooh” del pubblico. motosprint

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BenSpies

ValentinoRossi

Con la M1, la moto regina di Assen, ed una gran voglia di far bene davanti allo stato maggiore della Yamaha che festeggia il mezzo secolo di gare iridate, il texano piazza una vittoria senza discussione. In prova Ben manca la pole di un soffio, ma in gara l’obiettivo vittoria non gli sfugge. Impressiona per la pulizia di guida e la concentrazione.

In prova sembra davvero un lontano parente del popolarissimo nove volte campione del mondo, ma in gara, in sella alla “sua” Ducati, porta a casa un ottimo quarto posto. Certo, il botto di Simoncelli e Lorenzo gli regala due posizioni, ma il ritmo, alla fine dei conti, non è male. Il distacco, in compenso, è ancora eccessivo. C’è molto da lavorare e, forse, qualche rimpianto, almeno tra i tifosi non ducatisti: cosa avrebbe fatto in sella ad una giapponese?

Dominatore 9

CaseyStoner Dicevano che fosse debole dal punto di vista psicologico ed invece si comporta da perfetto leader, padrone della classifica mondiale. Senza troppi rischi, conquista la seconda piazza ed un ricco bottino di punti, nonostante le prove gli lascino le spalle doloranti e poca fiducia nelle gomme. Si libera della concorrenza interna e controlla la situazione.

Nervi d’acciaio 8

AndreaDovizioso Gira con il passo di Stoner, ma deve rallentare sul finire della gara a causa di una vibrazione. Insomma, stava andando forte. Non incanta ma è efficace. La Honda forse lo vuole parcheggiare altrove, ma dimentica che nello sviluppo della RC212V c’è molto del lavoro di Andrea, terzo nella classifica mondiale e primo italiano. Non dimentichiamolo.

Incompreso 7

Amante dell’Asia? 6,5

JorgeLorenzo È l’uomo più arrabbiato del paddock ed ha ragione: la caduta gli toglie altri punti nel duello con Stoner e l’australiano allunga di dieci punti pesantissimi. Non è molto fortunato, anche perché la vittoria era alla sua portata, vista la sua rimonta, nel corso della quale ha fatto vedere cose davvero notevoli.

Inferocito 8

NickyHayden Due errori gli rovinano una gara che non sarebbe stata niente male. Ma si tratta di errori veniali. Guida la “vecchia” GP11 e non la usa male, conquistando il suo miglior risultato di stagione sull’asciutto. Sembra un ufficiale ma ha la moto da satellite…

ColinEdwards Giornata che poteva essere migliore se non avesse avuto un problema alle braccia che hanno iniziato a “pompare”, rovinando le prestazioni del veterano americano. In ogni caso Colin migliora la sua classifica e fa vedere di essersi ripreso dall’infortunio. Come sempre pronto a far vedere ai giovani che lui non molla.

Vecchia guardia 6,5

ToniElias Distacco pesantissimo, anche se in gara mette in mostra il solito stile bellissimo; ma i tempi sul giro proprio non vengono fuori. Resterà nella storia come uno dei piloti più belli da vedere. Non è il massimo dal punto di vista agonistico.

Travestito 6,5

Narciso 5,5

Sopra, aoyama (7) ed eliaS (24): per il ciclo... non tutte le honda volano. in baSSo, hayden (69) inSeguito da edwardS (5), che non è riuScito a ripetere il miracolo di SilverStone.

MarcoSimoncelli Pole position, una manifesta superiorità in prova, una grande condizione. Potrebbe essere il grande protagonista, ma lo diventa in negativo. In gara commette un errore da principiante, dimostrando che fatica ad imparare dai propri, numerosi, sbagli. E poi abbatte un altro spagnolo “importante”, nientemeno che il campione del mondo in carica. In questo modo conferma di combinare danni appena incrocia un iberico.

Allergia spagnola? 4

HiroshiAoyama Lo mettono sulla moto di Pedrosa ed il giapponese scopre che la moto ufficiale non è sempre il massimo della vita, specie su un asfalto difficile come quello olandese. Come non bastasse, l’incidente in prova lo lascia dolorante e non in perfette condizioni. Gara sufficiente, ma sognava di più.

Deluso 6

AlvaroBautista La Suzuki, per tradizione, fatica molto a far lavorare le gomme quando la pista è fredda. La tradizione continua ed Alvaro si adegua. Un ragazzo all’antica che rispetta le vecchie abitudini. Certo che se la Suzuki facesse qualcosa…

Abbandonato 5,5

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MotoGP Olanda Le pagelle

HectorBarbera L’onestà non gli fa difetto e dichiara di non aver avuto la minima fiducia nelle gomme per tutta la gara. In pratica è andato a spasso per la pista, doppiato senza pietà. Sembrava una chicane mobile e non un rampante spagnolo in sella ad una MotoGP. Al Mugello si deve riscattare, soprattutto per la sua squadra che crede molto in lui.

Deludente 5

KousukeAkiyoshi Il test rider Honda va in giro con molta calma e non fa danni. Kousuke non lascia una grande traccia nella storia di questo Motomondiale, se non per la professionalità e il giro vita un po’ abbondante, non proprio da fantino.

Pienotto 6

CalCrutchlow Gran bella prova in avvio, quando lotta con Rossi, mettendo in mostra grinta e coraggio. Poi la gomma anteriore non collabora più e l’inglese deve ripartire doppiato. Come non bastasse gli viene il timore che gli si stia staccando la placca della clavicola. Eppure arriva fino in fondo.

Indistruttibile 6,5 In alto, barbera (8) ed akIyoshI (64), entrambI fIn troppo prudentI. a destra, Cal CrutChlow (35), sempre grIntoso e CoraggIoso.

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RandyDe Puniet

KarelAbraham

Cerca la gara del riscatto, trova solo una caduta, per giunta avvenuta in avvio di gara. Il suo rapporto con la Ducati Pramac è sempre più difficile e frammentario.

Dura pochissimo la gara di quello che in prova, e per la seconda volta consecutiva, è stato il ducatista più veloce. Il ceco è un talento emergente, questa volta però va a fondo.

Smarrito ng

Affondato ng


MotoGP Olanda

1'49"036

1'36"149

1'34"718

3'53"655

1'51"590

1'36"409

1'34"727

1'49"675

1. Ben Spies

Yamaha

Yamaha Factory Racing

in 41'44"659

1. Ben Spies

118,092 km alla media di 169,736 km/h

1'35"240

alla media di 171,684 km/h

Australia

Honda

1'49"527

1'36"342

1'35"008

10'58"324

2. Casey Stoner

Honda

Repsol Honda Team

a 7"697

2. Casey Stoner

1'35"422

Spagna

Yamaha

1'49"995

1'36"745

1'35"143

1'45"622

3. Andrea Dovizioso

Honda

Repsol Honda Team

a 27"506

3. Jorge Lorenzo

1'35"641

5. Andrea Dovizioso

Italia

Honda

4. Andrea Dovizioso

1'35"673

6. Cal Crutchlow

G. Bretagna Yamaha

Ducati

Ducati Team

a 30"684

5. Marco Simoncelli

1'35"962

9. Nicky Hayden

1'38"929

1'35"742

2'12"717

5. nicky Hayden

Ducati

Ducati Team

a 43"172

1'37"386

1'35"818

6. Colin Edwards

1'36"320

6. Jorge Lorenzo

Yamaha

Yamaha Factory Racing

a 44"536

1'37"724

1'35"866

1'50"011

7. Valentino Rossi

1'36"700

7. Colin Edwards

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

a 1'08"112

1'38"282

1'36"435

8. Hiroshi Aoyama

8. Cal Crutchlow

1'36"727

Honda

Repsol Honda Team

a 1'10"753

1'37"247

1'36"564

1'41"362

9. Marco Simoncelli

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 1'24"925

9. nicky Hayden

1'36"764

1'39"197

1'36"580

1'50"321

10. Toni Elias

Honda

LCR Honda MotoGP

a 1'26"216

10. Hiroshi Aoyama

1'37"561

1'38"427

1'36"590

1'53"097

11. Alvaro Bautista

Suzuki

Rizla Suzuki

a 1'38"466

11. Toni Elias

1'38"516

1'39"032

1'36"820

1'53"998

12. Hector Barbera

Ducati

Mapfre Aspar Team Ducati

a 1 giro

12. Alvaro Bautista

1'38"567

13. Kousuke Akiyoshi

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 1 giro

13. Hector Barbera

1'39"040

14. Cal Crutchlow

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

a 2 giri

14. Kousuke Akiyoshi

1'40"512

USA

Ducati

1'51"277

10. Randy De Puniet

Francia

Ducati

1'53"562

11. Valentino Rossi

Italia

Ducati

1'49"396

12. Hiroshi Aoyama

Giappone

Honda

1'53"132

13. Hector Barbera

Spagna

Ducati

1'52"646

14. Alvaro Bautista

Spagna

Suzuki

1'53"164

15. Loris Capirossi

Italia

Ducati

1'53"348

1'40"243

1'37"130

16. Toni Elias

Spagna

Honda

1'53"323

1'38"276

1'37"651

1'50"582

17. Kousuke Akiyoshi

Giappone

Honda

1'53"353

1'40"991

1'39"006

1'54"668

Poleposition

Karel Abraham

Cardion AB Motoracing

Dischi T-Drive

non PARTiTo Loris Capirossi

Ducati

Factory Brakes

Pramac Racing Team

Lecadute

Casey Stoner Jorge Lorenzo Andrea Dovizioso Valentino Rossi nicky Hayden Dani Pedrosa Ben Spies Hiroshi Aoyama Colin Edwards Marco Simoncelli

Honda Yamaha Honda Ducati Ducati Honda Yamaha Honda Yamaha Honda

Australia Spagna Italia Italia USA Spagna USA Giappone USA Italia

— 25 4 11 16 20 — 13 — —

16 20 13 11 7 25 — 9 10 —

3

25 20 13 9 7 16 10 6 8 11

iTA lug LiA lio

1

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Po ma RT gg oG io 15 ALL o FR m An ag Ci gio A 5 CA giug TA n Lu o 12 nYA GR giu An gn B o 25 RET oL giu AGn A An gn DA o

Campionatopiloti

numero giri

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

16 26

Interasse Variabile

Pompa 19RCS

3

olanda 25.06.2011 assen

piloti al via

SP apr AG ile nA

Giovedì: nessuno. Venerdì: Dovizioso, Stoner, Aoyama, Capirossi, Elias. Sabato: Simoncelli, Lorenzo, Abraham, De Puniet.

302,1 301,2 300,7 300,2 300,1 298,7 297,9 297,2 296,2 293,5 293,2 291,7 291,3 291,0 290,9 288,8 281,3

Dani Pedrosa (Honda) nel 2010, in 1'34"525 alla media di 172,982 km/h

al 2. giro

20

nei tre giorni 131.337 nel 2010 91.150 (nei tre giorni 130.500)

Ducati

QA m TA arz R o

92.150

Pramac Racing Team

non HA FiniTo iL PRiMo GiRo

Marco Simoncelli (Honda) in 1'34"718 alla media di 172,630 km/h Pole 2010: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'34"515 alla media di 173,001 km/h

spettatori

Ducati

qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche gara gara libere n. 2 qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche gara qualifiche

PRiMATo iMBATTuTo

RiTiRATo Randy De Puniet

25 13 20 16 9 — 10 8 3 11

25 20 13 11 8 — 16 — — 10

25 — 20 10 13 — — 7 16 —

20 10 16 13 11 — 25 8 9 7

14

io

1'50"413 1'50"968

4. Valentino Rossi

14

Ducati Yamaha

1'50"154 2'21"243

Hayden Rossi Lorenzo De Puniet Bautista Stoner Spies Dovizioso Edwards Aoyama Barbera Abraham Crutchlow Simoncelli Capirossi Elias Akiyoshi

16

RE ag P. os CE to 28 CA in ag Di os An to 4 APo SA sett LiS e n MA mb 18 Rin re AR se o AG tte on m 2 o A bre Gi tto AP b Po re 16 nE Au ott ST ob RA re 23 LiA MA ott LE ob Si re A

Rep. Ceca USA

1'35"244 1'35"329

17

7. Karel Abraham 8. Colin Edwards

1'37"661 1'37"332

GE lug RM li A o 24 niA uS lug A l

1'49"640 1'50"386

Turno annullato per impraticabilità della pista

3. Casey Stoner 4. Jorge Lorenzo

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.

E

Honda Yamaha

Velocitàmassime

To TA L

Italia USA

Giriveloci

6

1. Marco Simoncelli 2. Ben Spies

Altraguardo

VA nov LE em nC b iA re

qU A e Lif as ster iCA fa na zi lto 1 oN 23 7° i °C C W AR M -U P

VE NE RD ì

Gi oV ED ì

Li BE RE

Alvia

Li BE RE

Li BE RE

Gi oV ED ì

il tabellone

136 108 99 81 71 61 61 51 46 39

Punti in classifica rispetto al 2010 dopo 7 gare

+69 -57 +8 +20 +2 -52 +2 +33 +7 =

11. Hector Barbera 35; 12. Toni Elias 34; 13. Karel Abraham 33; 14. Cal Crutchlow 32; 15. Alvaro Bautista 27; 16. Loris Capirossi 22; 17. Randy De Puniet 10; 18. John Hopkins 6; 19. Kousuke Akiyoshi 3.

Topteam 1. 2. 3. 4. 5.

Repsol Honda Team Yamaha Factory Racing Ducati Team San Carlo Honda Gresini Monster Yamaha Tech 3

Campionatomarche 199 169 152 85 78

1. 2. 3. 4.

HonDA YAMAHA DuCATi SuZuKi

25 20 9 —

20 25 16 6

25 20 11 3

25 13 16 4

25 20 11 4

25 16 13 11

20 25 13 5

165 139 89 33

+28 -31 -8 -4

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MotoGP Olanda

Dai box

I PILOTI CONTRO La BRIDGESTONE

sviluppo ducati

telaio aggiornato per i team satellite iL reparto corse Ducati ha consegnato ad Assen la prima evoluzione tecnica ai team satellite: si tratta della parte anteriore del telaio, meno rigida. È la stessa che Valentino Rossi aveva ricevuto dopo il test del lunedì a Estoril.

Gomme poche e pericolose

ASSEN - Durante la Safety Commission è riemerso il problema delle gomme «E adesso è ora di fare dei ragionamenti», come ha detto Valentino Rossi al termine delle prove di qualificazione. «Ormai è più di un anno che ne parliamo. Diciamo alla Bridgestone che ci serve una fornitura più ampia ma non cambia niente. Adesso è ora di fare qualcosa». Qual è il problema? Il solito, cioè le gomme di “marmo” che la Bridgestone ha cominciato a costruire ormai da due anni. «È una gomma incredibile, se parliamo di prestazioni, ma all’inizio bisogna stare sempre molto attenti perché si rischia di cadere in modo violento». Stoner, dopo le qualifiche, ha detto che «non si può andare in pista con la paura, per i primi cinque giri, di volare via». E se a dirlo è uno che ha una sorprendente capacità di andare forte sin dal primo giro, significa che il problema ad Assen si è ripresentato con evidenza ancora maggiore del solito.

motosprint

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Secondo Rossi, poi, il problema è da affrontare in maniera più articolata. «La Bridgestone deve iniziare a fornirci una scelta più ampia e diversificata: ci serve una gomma più morbida per le condizioni in cui è molto freddo, e una più dura per quando è molto caldo. In questo modo la fornitura di gomme potrebbe coprire un maggior numero di situazioni. Adesso ci devono ascoltare: serve un maggior numero di coperture, il prima possibile». Stoner è stato più duro: «La Bridgestone non sta facendo un buon lavoro. Abbiamo chiesto di cambiare le gomme, che devono scaldarsi prima. È questo, il problema. Devono essere calde all’inizio, e se anche alla fine della gara si deteriorassero e diventassero scivolose, non c’è problema. Tanto è sempre stato così».

rischiO PenalizzaziOne

per rossi solo tre (nuovi) motori VAlENtiNo Rossi si è mostrato sereno, di fronte alla possibilità di subire penalizzazioni per l’uso del settimo motore verso la fine del campionato (avendone già usati tre per la GP11): «Cercherò di guidare bene e di non maltrattare il motore, così da farlo durare di più. E se dovremo punzonare il settimo motore, accetterò tranquillamente di partire in fondo alla griglia. Potremmo anche decidere di usare la 800, magari in prova, per risparmiare il chilometraggio della moto nuova, ma per ora non è previsto. Vedremo andando avanti».

olio in pista

PRAMAC NEL DUBBio La Ducati vorrebbe definire i suoi programmi in tempi brevi, in relazione alle richieste dei team satellite, ma non ha ancora messo a posto tutte le caselle. E potrebbe addirittura ridurre la sua produzione di Desmosedici passando dalle attuali sei a cinque. Karel Abraham ha annunciato proprio ad Assen il rinnovo dell’accordo con la Casa bolognese, Jorge “Aspar” Martinez ha confermato che per la prossima stagione vuole gestire due piloti nella MotoGP, quindi vuole due GP12. Ma il Team Pramac è ancora fermo: sta valutando la situazione e deve mettere mano alla squadra: Capirossi è in difficoltà, De Puniet sembra spento. Anche nel caso della Ducati c’è stata una lievitazione dei costi (di circa il 30%) con l’arrivo della “mille”, quindi serve una pianificazione rigorosa. Il Team Pramac ha aperto diverse opzioni: potrebbe gestire una sola moto; e potrebbe anche non essere una Ducati.

saltano le prove domani non si paga

Pole Position

La SECONDa DI SIC ASSEN – Marco Simoncelli ha salvato la pole, che aveva virtualmente conquistato già dopo il primo turno di prove. È sempre stato il più veloce, alla fine si è garantito la sua seconda pole nella classe regina pur se Ben Spies è arrivato ad appena 9 millesimi. Il texano si è però consolato perché ha ottenuto, per la prima volta quest’anno, una prestazione migliore del suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo. La prima fila è stata completata da Casey Stoner, che si è ritrovato in prima fila per la sesta volta su sette gare. Lorenzo, quarto tempo, in seconda fila ha trovato Dovizioso e Crutchlow; e anche questo è inusuale, infatti si era allontanato dalla prima fila solo a Le Mans.

GLi oLanDesi vivono sotto la pioggia per gran parte dell’anno, ecco perché il pubblico ha fatto fatica a capire il motivo della cancellazione delle prove, giovedì pomeriggio. C’era olio mischiato ad acqua lungo gran parte del tracciato, che è stato poi ripulito (sotto). L’organizzatore ha dato prova di grande onestà: il biglietto della giornata ha avuto validità anche per il giorno seguente, e il programma della mattina è stato modificato per recuperare il tempo perduto nel primo giorno.

è ricomparso puig

pedrosa torna al mugello aD assen è ricomparso Alberto Puig, manager di Dani Pedrosa, ma in incognito. Non vestiva i marchi del Team HRC, si è visto poco e soprattutto lungo il circuito. Del suo pilota ha parlato ma senza aggiungere nulla a quanto era già noto, però ha detto che cercherà di correre al Mugello questo week end. Pedrosa stesso ha comunicato alla sua squadra che lo farà.

infortunato in prova

capirossi dà forfait Loris Capirossi ha preso la via di casa sabato pomeriggio, mentre i suoi colleghi stavano preparandosi per la gara. All’inizio delle prove di qualificazione l’imolese del team Pramac è stato protagonista di una caduta rovinosa nel corso della quale è stato colpito violentemente dalla sua stessa moto. Ha riportato una commozione cerebrale e un trauma chiuso al torace con sospette fratture composte della parte cartilaginea. In più ha ricevuto un forte colpo alla spalla già infortunata diverse volte.

3,2 milioni di euro

gibernau indagato per frode fiscale sete Gibernau è indagato dalla “Fiscalia” di Barcellona, una sorta di Guardia di Finanza catalana, per frode fiscale: il fisco reclama dall’ex pilota circa 3,2 milioni di euro per omessi pagamenti negli anni che vanno dal 2005 al 2006.

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MotoGP Olanda

Dai box

chi vuol correre in MOTOGP?

nemmeno LA YAmAHA...

Quanto fumo sui nuovi iscritti! ASSEN – La DORNA (organizzatore del campionato) e la IRTA (associazione dei team) hanno rinnovato il loro accordo per altri cinque anni. Non ci sarebbe niente da segnalare, anche perché era impensabile che ciò non accadesse. Questi due gruppi sono connessi a tal punto da essere una cosa sola, e devono affrontare il passaggio dalla 800 alla 1000. E non sarà una passeggiata. La situazione economica sta mettendo in ginocchio le squadre – in particolare quelle della Moto2 e della 125 – perché è sempre più difficile reperire sponsor. Allo stesso modo, non si vede come si possano trovare altre cinque moto da piazzare sulla griglia della MotoGP. Carmelo Ezpeleta ha detto: «Sono

sicuro che avremo cinque moto in più, nel 2012» ma le squadre che fino ad ora hanno inviato la propria iscrizione non hanno ancora alcuna certezza: i loro programmi sono solo sulla carta. A parte il Team Marc VDS, nessuno ha un contratto con un costruttore, un pilota, uno staff di tecnici e meccanici per fare il salto nella classe regina. Non è un caso se la lista composta attualmente da sei squadre – Marc VDS, Speed Master, Paddock GP Racing, By Quesero Racing, Kiefer Racing, Forward Racing – non è chiusa: la IRTA ha fatto sapere che verranno prese in esame tutte le richieste che perverranno. La situazione di oggi è tutt’altro che confortante.

caDuti in PrOva

tutti a terra i piloti HrC ANdrEA Dovizioso (nella foto) si è incrinato il quinto metatarso del piede sinistro cadendo nel primo turno di prove libere. Per il Team HRC è stata una debacle: subito è caduto Stoner, pochi minuti dopo è toccato a Dovizioso, e mentre lasciava la pista su una lettiga è volato via Aoyama! Pare che il problema sia la solita difficoltà nel mandare in temperatura le gomme.

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kArEl AbrAhAm è ArrivAto A 100 gP Anche Karel Abraham (nella foto) ha raggiunto 100 GP. Il ragazzo della Repubblica Ceca ha iniziato la sua carriera iridata al GP Spagna 125 del 2005. Dopo due stagioni passò in 250, poi in Moto2. All’inizio di quest’anno ha debuttato nella MotoGP. Karel è stato il primo pilota della Repubblica Ceca, dopo Pavol Dekanek nel 1989, ad approdare alla classe regina. Ma è anche il terzo pilota più giovane, dopo Jorge Lorenzo e Sandro Cortese, ad aver raggiunto quota 100 GP.

La Yamaha doveva essere il solo costruttore a fare scendere in pista la “mille” in occasione della giornata di prove libere prevista per il lunedì seguente il GP Italia, ma alla fine anche l’ultima “superstite” dell’iniziativa ha dato forfait. Con uno stringato comunicato stampa emesso nella serata di domenica 26 giugno, la squadra ha annunciato che la moto necessita di ulteriore sviluppo, pertanto il prototipo sarà provato da Lorenzo e Spies soltanto all’indomani del GP Repubblica Ceca del 14 agosto. La giornata di test al Mugello aveva subito un netto ridimensionamento già durante il week-end di Assen: la Honda ha deciso di non portare la RCV 1000, quindi farà qualche lavoro di messa a punto solo sulla 800. Anche la HRC porterà in Europa la RCV 1000 solo a Ferragosto, a Brno, in occasione della giornata di prove prevista all’indomani del GP Repubblica Ceca. La Ducati, addirittura, non sarà nemmeno presente. Lunedì sarà giornata di riposo, perché il team sviluppo scenderà in pista martedì, mercoledì e giovedì ma in forma privata. E in questi tre giorni non proverà la 1000, ma solo la 800 con il collaudatore Battaini.

lA SPAgNA Avrà 4 gP PEr Altri ciNquE ANNi La Dorna ha ripetuto per diverso tempo che non si possono sostenere quattro gare in Spagna, eppure a forza di rinnovare i contratti ha mantenuto la stessa presenza. E per altri cinque anni. Alla vigilia del GP Olanda è arrivato il rinnovo con il Circuit de Catalunya a Barcellona (fino al 2016), che segue gli accordi, della stessa durata, con Valencia, Jerez e Aragon. 81 ANNi di gArE Ad ASSEN SEmPrE iN cAlENdArio NEl moNdiAlE gP Ricordare eventi gloriosi, oppure la lunga storia del GP Olanda, è diventato ormai una sorta di rito che si ripete ogni anno. In ogni caso, al di là della retorica, va segnalato che da queste parti si corre da 81 anni e che questa è l’unica pista che ha ospitato sempre un Gran Premio, sin dal 1949.

sulla moto di aoyama

arriva akiyoshi paga la hrc La hRc non aveva altra scelta: dopo aver corso con una squadra ridotta a Barcellona e a Silverstone, bisognava fare fronte all’impegno con la IRTA che impone la sostituzione di un pilota dopo due gare. Così è stato necessario allargare i cordoni della borsa, per fare quanto non era riuscito a Silverstone: Hiroshi Aoyama (a sinistra) è stato trasferito sulla moto di Pedrosa, il collaudatore Kousuke Akiyoshi (a destra) è salito sulla RCV del team Gresini. E a finanziare l’operazione, compresi i possibili danni alla moto, è stata la HRC.

GP11 800

Ducati Di riserva per valentino

Ad Assen LA YAmAhA hA festeggiAto 50 Anni di pArtecipAzione AL motomondiALe, per L’occAsione hA ripreso LA gLoriosA LivreA biAnco/ rossA e hA chiAmAto miti come phiL reAd e giAcomo Agostini. mA hA portAto Anche spLendide rAgAzze. forse meno mitiche mA... AccAttivAnti!

NeL paddock di Assen sono arrivate anche le due Ducati GP11 800 che Valentino Rossi ha usato a Silverstone. Erano a disposizione, non si sa mai... In realtà si è trattato di una coincidenza. I camion con le moto si sono fermati in Olanda, provenienti dall’Inghilterra dove si era svolto il Gran Premio due settimane prima.

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Moto2 Olanda di Marco Masetti

Squalo tigre Sulla pista umida emergono il talento del vincitore, Marquez, e l’aggressività di Sofuoglu. Bradl e Corsi affondano. De Angelis e Pasini danno spettacolo motosprint

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Marquez (93) ha diMostrato di essere il degno erede di pedrosa: ha tenuto a bada un arreMbante sofuoglu (54) e sMith (38), di nuovo sul podio.

A

SSEN - Inevitabile che su un fondo difficile le carte si rimescolino e che anche la corazzata Bradl, fino ad ora ritenuta inaffondabile, si inabissi tra chicane umide e curvoni con una sola traiettoria praticabile. La notizia, che ha del clamoroso, analizzando quello che è accaduto fino ad oggi, è che la perfetta macchina da punti made in Germany si è inceppata. Ma non c’è solo questo. Se Bradl ha perso la bussola, nella difficile navigazione e su una pista che non

ama, terminando anzitempo la gara con una caduta, dalla palude olandese emerge nettamente Marc Marquez. Il ragazzino scelto dalla Repsol come successore di Pedrosa in un futuro non tanto lontano, ha vinto con grandissimo merito. La sua ricetta di gara è sempre la stessa: grande velocità, grinta, aggressività, intraprendenza. Ovviamente Marquez ha un team ed una moto che definire al top è forse riduttivo, ma la sostanza c’è. Queste sono le doti che

gli hanno permesso di battere un rivale molto meno quotato ma decisamente all’altezza della situazione; il turco Kenan Sofuoglu, che chiude secondo, regalando al suo Paese la prima presenza su un podio del motomondiale. Sofuoglu ha usato le sue ben note armi: coraggio e grinta, staccate da paura, sorpassi senza troppe remore. È aggressivo, spesso fuori dalle righe, ma non è folle. Ha vinto due mondiali in Supersport ed ha toccato da vicino il dolore. Due fratelli persi in altrettanti

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Moto2 Olanda

Hanno detto Marc marquez

ElEnA RoSEll

storia di un debutto molto difficile

Le pagelle

Corsi (3) ha Condotto la gara prima di aCCusare problemi al retrotreno. pirro (51) è sCivolato proprio nel finale. spettaColari le rimonte di de angelis (15) e pasini (75).

Marc Marquez Fa scorrere la moto tra le curve di Assen come nessun altro sa fare. La faccia è da ragazzino ma la classe e la grinta sono da veterano. Un pilota che ha davanti grandi obiettivi e che non fa finta di nasconderli.

Numero uno 9

Stefan Bradl Parte bene, dalla pole, poi incomincia una discesa senza paracadute che lo porta a ruzzolare in una via di fuga. Il leader del mondiale perde la fiducia nei propri mezzi e naufraga miseramente. Sembrava imbattibile...

Non è imbattibile 5

Alex De Angelis Parte dal fondo della griglia ed è un peccato, visto che in gara gira con i tempi dei primi. Il tutto a causa di un problema al cambio nelle qualifiche. Stagione di luci e ombre, per ora.

Velocissimo 7

Andrea Iannone

incidenti devono avergli tolto il sorriso, non la grinta. Con un giovane talentuoso ed un combattente da prima linea, per Bradley Smith il podio è un premio notevole. L’inglese è al secondo podio consecutivo e ritrova una buona linea di galleggiamento con la moto realizzata dal team Tech3. Si combatte anche giù dal podio, con West che porta al quarto posto la FTR model year 2010 marcata MZ davanti ad Alex De Angelis e Mattia Pasini, autori di fantastiche gare in rimonta, fatte di decine di sorpassi e di una splendida lotta tra due piloti che si conoscono e si sfidano da una vita. L’ha spuntata Alex, ma entrambi hanno fatto vedere che c’è qualcosa di buono anche nella nostra penisola. Poteva essere la grande giornata di Simone Corsi: partito in prima fila, il romano è andato in

calando a causa di problemi al retrotreno. È andata male a Pirro, scivolato in vista del traguardo: poteva essere un buon piazzamento per consolare il team Gresini della scivolata di Takahashi, che perde un’altra manciata di punti importanti per la sfida mondiale. Del resto in Olanda hanno lavorato in parecchi per Bradl, ad esempio Luthi, molto impacciato ed alla fine ottavo, e Iannone, solo dodicesimo dopo prove molto deludenti ed un buon avvio di gara. Andrea è alla ricerca del momento di “reset”, per ritornare ad essere il pilota più veloce e temuto della categoria, impresa impossibile per uno che da quattro gare veleggia alla media di 2 punti a GP! Gara da dimenticare per Jules Cluzel, altro pilota in crisi, che cade nel giro di allineamento e poi in avvio di corsa, men-

tre da Pol Espargaró arriva il giro più veloce. Il ragazzino che faceva sognare in 125 sta iniziando a prendere la mano con la Moto2. Adesso c’è il Mugello, pista veloce, nella quale non si può sbagliare. Un’altra occasione per mettere pressione a Bradl in vista della sua gara di casa, al Sachsenring.

Pole Position

GRandE curiosità, magari un po’ morbosa, per Elena Rosell, pilota di Valencia di 25 anni, schierata dal team Aspar al posto dell’infortunato Simon ed al fianco di Fores. La ragazza è brava, volenterosa e molto determinata. Probabilmente, però, non ha il talento e l’esperienza per correre nel mondiale, soprattutto quando il debutto avviene sulla pista bagnata di Assen. Di sicuro, per lei sarebbe stato meglio vivere una “prima volta” in Spagna, su una pista conosciuta. Di Elena resta il ricordo di due scivolate nel primo turno di prove libere, di distacchi pesanti (11 secondi al giro) e di tante interviste. Ma un uomo “veloce” come Elena avrebbe corso nel Mondiale?

IAnnonE: In cRISI MA SEguIto

la settima di bradl record di viÑales

verso la motoGP, senza sPeedmaster

PER la sesta volta in sette gare, Stefan Bradl conquista la pole in Moto2, questa volta davanti a Marc Marquez, che sulla pista olandese aveva vinto nel 2010, con la 125. In prima fila anche Simone Corsi, che conquista il suo miglior risultato in qualifica in questa classe. Male Iannone, che, a causa di problemi tecnici, chiude venticinquesimo. In 125 pole per Viñales: lo spagnolo è il più giovane di tutti i tempi ad essere partito dalla pole in due gare consecutive.

nOn è un grande momento per Andrea Iannone, che fatica a fare risultati all’altezza della sua classe. Ma l’interesse attorno a lui resta alto. Per Andrea è arrivato nel box un nuovo tecnico della Suter, che avrà il compito di aiutare la squadra a trovare la messa a punto migliore. Inoltre è quasi sicuro il debutto in MotoGP a fine stagione, che potrebbe non avvenire con la squadra attuale, gestita dal padre Regalino. In ogni caso il team SpeedMaster resterebbe in Moto2, con un pilota diverso da Andrea.

«OGGI la pioggia ha reso tutto più difficile. Sono partito bene e, anche se avevamo fatto un buon lavoro di messa a punto, la moto non era perfetta. Spostando il peso del corpo in staccata ed in accelerazione ho cercato comunque di guidare al limite e nel finale ho addirittura provato a staccare Sofuoglu. Per fortuna è andata bene. Questa volta gli allenamenti con la moto da cross si sono rivelati utili».

Andrea iannone «PuRtROPPO nelle prove libere del venerdì abbiamo avuto un problema tecnico ed abbiamo completato pochi giri. Andiamo al Mugello per fare una bella gara e cercare di recuperare un po’ dei punti che abbiamo perso negli ultimi GP. Spero solo di non avere più problemi con la visiera del casco: anche oggi non riuscivo a vedere bene e questo non mi ha aiutato mentre cercavo di rimontare».

Simone corsi «SOnO partito alla grande, ero in testa alla corsa e stava andando tutto bene. Improvvisamente ho iniziato ad accusare problemi al posteriore e ho cominciato a perdere posizioni. Alla fine ho concluso 14°, ma ho fatto davvero fatica».

Mattia Pasini «È Stata una gara da capogiro, in cui ho lottato fino all’ultima curva. È andata bene rispetto i miei pronostici iniziali: ero titubante, dopo l’errore di domenica a Silverstone. Non volevo buttare via un’altra gara».

Continua il momento difficile di Andrea, che evidentemente ha qualche problema di concentrazione: in prova si sdraia mentre si toglie un tear off, in gara si spegne a causa di una visiera che si appanna. I problemi continuano.

Momento difficile 5 motosprint

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motosprint

43


1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.

Germania 1’39”488 Stefan Bradl Spagna 1’40”834 Marc Marquez Italia 1’40”322 Simone corsi Svizzera 1’40”751 Thomas luthi Giappone 1’40”571 Yuki Takahashi Spagna 1’40”207 aleix espargarò Turchia 1’41”260 Kenan Sofuoglu G. Bretagna 1’40”054 Scott Redding Italia 1’40”228 Michele Pirro G. Bretagna 1’40”345 Bradley Smith Spagna 1’40”430 Pol espargarò Francia 1’41”300 Mike Di Meglio 1’41”695 Dominique aegerter Svizzera Belgio 1’41”482 Xavier Simeon Italia 1’40”456 claudio corti Finlandia 1’41”356 Mika Kallio 1’40”666 Randy Krummenacher Svizzera Italia 1’41”792 Mattia Pasini Spagna 1’40”692 esteve Rabat Australia 1’41”165 anthony West Colombia 1’41”070 Yonny hernandez R. S. Marino 1’40”648 alex De angelis Francia 1’41”592 Jules cluzel Spagna 1’41”595 Javier fores Italia 1’55”424 andrea iannone USA 1’42”478 Kenny Noyes 1’42”597 Ratthapark Wilairot Thailandia Italia 1’42”853 alex Baldolini 1’42”934 Santiago hernandez Colombia G. Bretagna 1’42”728 Kev coghlan Spagna 1’42”356 Ricard cardus Spagna 1’42”828 carmelo Morales 1’42”494 Michael Van Den Mark Olanda Spagna 1’41”433 axel Pons Francia 1’41”881 Valentin Debise Venezuela 1’42”202 Robertino Pietri Sud Africa 1’45”260 Steven Odendaal Qatar 1’45”065 Mashel al Naimi NON qualificaTi Ma aMMeSSi al Via Germania 1’41”247 Max Neukirchner Spagna 1’48”613 elena Rosell

Poleposition

Altraguardo

1’39”305 1’39”600 1’39”700 1’39”844 1’39”890 1’39”962 1’40”123 1’40”149 1’40”234 1’40”238 1’40”469 1’40”550 1’40”647 1’40”726 1’40”744 1’40”804 1’40”925 1’40”985 1’41”036 1’41”068 1’41”211 1’41”364 1’41”536 1’41”564 1’41”642 1’41”732 1’41”739 1’41”908 1’41”931 1’42”077 1’42”160 1’42”308 1’42”565 1’42”682 1’42”908 1’43”200 1’44”240 1’44”282

1. Marc Marquez Suter in 44’30”409 109,008 km alla media di 146,954 km/h 2. Kenan Sofuoglu Suter a 2”397 3. Bradley Smith Tech 3 a 6”418 4. anthony West MZ-RE Honda a 22”803 5. alex De angelis Motobi a 25”882 6. Mattia Pasini FTR a 26”851 7. esteve Rabat FTR a 28”125 8. Thomas luthi Suter a 28”712 9. Randy Krummenacher Kalex a 29”744 10. Max Neukirchner MZ-RE Honda a 39”767 Suter a 47”158 11. alex Baldolini 12. andrea iannone Suter a 50”846 13. Yonny hernandez FTR a 57”118 14. Simone corsi FTR a 1’00”775 Suter a 1’06”310 15. claudio corti 16. aleix espargarò Pons Kalex a 1’06”764 17. Michele Pirro Moriwaki a 1’06”823 18. Dominique aegerter Suter a 1’16”296 19. Ricard cardus Moriwaki a 1’21”524 20. carmelo Morales Moriwaki a 1’22”289 21. Kev coghlan FTR a 1’38”161 22. Michael Van Der Mark Ten Kate a 1’41”888 23. Javier fores Suter a 1’42”189 24. Scott Redding Suter a 1 giro 25. Mashel al Naimi Moriwaki a 1 giro 26. Robertino Pietri Suter a 1 giro RiTiRaTi Kalex al 19. giro Stefan Bradl Suter al 19. giro Steven Odendaal Moriwaki al 18. giro Yuki Takahashi FTR al 18. giro Pol espargarò FTR al 18. giro Kenny Noyes Tech 3 al 17. giro Xavier Simeon Suter al 12. giro Mika Kallio Pons Kalex al 7. giro axel Pons FTR al 5. giro Ratthapark Wilairot FTR al 5. giro Valentin Debise FTR al 3. giro Santiago hernandez Tech 3 al 2. giro Mike Di Meglio Suter al 2. giro Jules cluzel NON PaRTiTO Spagna elena Rosell

1’53”043 -

Tecnologia Monoblocco

piloti al via

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

16 25 9 7 20

25 20 13 — —

25 — 6 20 9

13 6

17

Va nov le em Nc b ia re

ge lu RM gli aN o 14 ia Re ag P. os ce to c 28 a iN ag Di o aN st aP o 4 Ol iS Sa set N tem Ma Ri bre NO 18 aR se ag tte ON m a br 2 e gi otto aP b PO re N 16 e au ot ST tob Ra re 23 lia Ma ot le tob Si re a

3

25 — 11 — 16

iTa lug li lio a

11 — 16 13 —

5

25 — 10 7 11

13

ca giu Ta gn lu o N 12 Ya gR gi aN ug BR no 25 eTa gN Ol gi a aN ug Da no

PO ma RT gg Og io 15 allO fR m aN ag ci gio a

SP apr ag ile Na

o qa m Ta ar R z

Kalex Suter fTR Tech 3 Moriwaki

1

Germania Spagna Italia Gran Bretagna Giappone

3

Stefan Bradl Marc Marquez Simone corsi Bradley Smith Yuki Takahashi

20

1. 2. 3. 4. 5.

numero giri

39 24

Tecnologia MotoGP

Campionatopiloti

1. Pol espargarò 1’47”615 alla media di 151,941 km/h 2. Marc Marquez 1’47”746 3. Bradley Smith 1’47”851 4. Yuki Takahashi 1’47”925 5. Stefan Bradl 1’48”024 6. alex De angelis 1’48”070 7. anthony West 1’48”108 8. Xavier Simeon 1’48”115 9. Max Neukirchner 1’48”123 10. R. Krummenacher 1’48”157 11. esteve Rabat 1’48”165 12. Kenan Sofuoglu 1’48”176 13. Michele Pirro 1’48”238 14. alex Baldolini 1’48”310 15. Mattia Pasini 1’48”523 16. Thomas luthi 1’48”660 17. Yonny hernandez 1’48”764 18. andrea iannone 1’49”315 19. carmelo Morales 1’49”622 20. Dominique aegerter 1’49”704 21. claudio corti 1’49”742 22. Simone corsi 1’50”176 23. aleix espargarò 1’50”760 24. Ricard cardus 1’50”848 25. Michael vd Mark 1’50”999 26. Kev coghlan 1’51”339 27. Steven Odendaal 1’51”458 28. Mashel al Naimi 1’51”478 29. Scott Redding 1’51”590 30. Kenny Noyes 1’51”633 31. Robertino Pietri 1’51”757 32. Javier fores 1’51”777 33. Mika Kallio 1’53”058 34. Mike Di Meglio 1’54”206 35. axel Pons 1’55”386 36. Ratthapark Wilairot 1’56”026 37. Jules cluzel 1’57”047 38. Valentin Debise 1’57”080 39. Santiago hernandez 1’57”146 PRiMaTO iMBaTTuTO andrea iannone (Speed Up) nel 2010, in 1’38”917 alla media di 165,302 km/h

Pinza M4

Stefan Bradl (Kalex) in 1’39”305 alla media di 164,656 km/h Pole 2010: andrea iannone (Speed Up) in 1’39”092 a 165,010 km/h

Pinza GP-4 RX

Giriveloci

e

Alvia

TO Ta l

li Be Re

es qua as ter lif fa na ic lto 1 he 22 7°c °c

Moto2 Olanda

127 70 67 63 56

— 25 2 16 —

6. Thomas luthi 56; 7. andrea iannone 53; 8. alex De angelis 53; 9. Julian Simon 49; 10. Michele Pirro 37; 11. esteve Rabat 37; 12. Randy Krummenacher 36; 13. aleix espargaro 31; 14. Kenan Sofuoglu 28; 15. Jules cluzel 27; 16. Dominique aegerter 24; 17. Max Neukirchner 24; 18. Yonny hernandez 23; 19. anthony West 18; 20. alex Baldolini 18; 21. Scott Redding 16; 22. Mattia Pasini 13; 23. Pol espargaro 13; 24. Kev coghlan 11; 25. Mika Kallio 8; 26. Mike Di Meglio 7; 27. claudio corti 6; 28. Ratthapark Wilairot 4; 29. Xavier Simeon 2; 30. Ricard cardus 2; 31. axel Pons 1.

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125 Olanda

di Enrico Borghi

Capatosta Senza Terol (che si è fratturato una mano in prova) Viñales è inarrestabile sotto la pioggia

A

SSEN – Aveva quasi quattro secondi di vantaggio, Maverick Viñales, quando la Direzione di Gara ha decretato la fine di una corsa che lui stava preparandosi a dominare. Il nuovo, giovanissimo, talento della scuola spagnola si era appena liberato di una compagnia numerosa e pericolosa, e noncurante delle prime gocce di pioggia stava continuando a guidare “in carena”, a testa bassa e a gas spalancato. Gadea e Cortese avevano alzato la mano, per segnalare la pioggia, un paio di giri prima, eppure Viñales aveva continuato come se niente fosse. Si è fermato quando ha visto la bandiera rossa: la gara aveva raggiunto i tre motosprint

46

quarti del percorso previsto, quindi si poteva fermare. Maverick Viñales ha vinto la prima gara corsa senza il leader di classifica. Nico Terol infatti, era già in Spagna quando la gara ha preso il via. Alle 8 in punto, Nico era già sotto i ferri nel reparto della chirurgia della mano presso la clinica Dexeus di Barcellona. Caduto in prova, si era rotto il quinto dito della mano destra, ma aveva soprattutto subito una importante lesione al tendine. Terol è comunque ancora in testa alla classifica di campionato, con 128 punti, ma adesso i suoi avversari sono più vicini. In particolare, si è ricompattato quel gruppetto

– composto da Jonas Folger, Sandro Cortese, Johan Zarco e Maverick Viñales – che gli sta dando la caccia. L’infortunio di Terol infatti rende più incerto un campionato che sembrava segnato, ma getta nuovamente delle ombre su un pilota che ha l’inclinazione a mettersi nei guai. Sembra di assistere alla proiezione di un film già visto: anche un anno fa Terol si infortunò in questo periodo, e alla fine si ritrovò a dover assistere al duello tra Marquez e Pol Espargaró. Ora i fantasmi sono tornati: Terol è ancora distante da Zarco e Viñales, ma l’ennesima disavventura in cui è incappato Terol è inquietante. Della gara, va detto che è stata fermata in una fase delicata e decisiva. Alle spalle di Maverick, che aveva preso un po’ di margine, Salom, Gadea, Cortese, Zarco si stavano riposando prima della battaglia finale. Non pensavano certo che sarebbe stata questa, la classifica finale. Erano decisi a riprendere

carena “in affitto” a darsele così come avevano cominciato subito dopo il via. Perché la 125 ha ripreso ad offrire battaglie senza alcun rispetto della fisica e con ampio disprezzo del pericolo. Come ai vecchi tempi. Questi ragazzi che sembrano bambini, per quanto sono minuti e leggeri, non cedono nulla e vogliono tutto. Maverick Viñales, classe 1995, è la dimostrazione: «ho capito che il campionato non è ancora perduto: penso di avere capito anche come posso giocarmi le mie chance». A parlare così è non un veterano, ma un sedicenne che ad Assen ha corso solo la sua settima gara iridata... Forse in queste parole c’è l’ormone alle stelle dei piloti della sua età, ma di sicuro Viñales sta facendo molto per rendere più bello questo campionato in cui lui è un debuttante che si è già permesso il lusso di vincere due gran premi. È un ragazzino che sta mostrando un immenso talento, al punto che nel paddock c’è già chi fa dei paragoni con nomi importanti: per alcuni è il nuovo Lorenzo, per altri il nuovo Marquez. Meglio lasciare perdere, lui è Viñales e basta. E la sua reputazione, se la sta costruendo da solo. PARLARE degli italiani dopo aver commentato le gesta degli spagnoli non è molto gentile, eppure non si può non fare il paragone.

IL rossi... dei poveri

NON c’è solo Valentino a portare il cognome Rossi. In 125 c’è il francese Louis Rossi, che è nato a Le Mans 21 anni fa. Faccia simpatica, soprattutto per il look “Joe Bar” che lo fa davvero sembrare uno dei personaggi della celebre “striscia” francese. Stanco di correre senza sponsor sulla carena, Louis ha scritto “A louer”, ovvero “affittasi” sulla fiancata della sua Aprilia

Come sempre il migliore dei nostri è stato Simone Grotzkyj Giorgi, dodicesimo senza essere riuscito a organizzare una rimonta, dopo essersi ritrovato tredicesimo dopo il via. Luigi Morciano ha corso più o meno allo stesso modo: alla fine ha chiuso diciassettesimo (dopo essersi ritrovato anche ventiduesimo) cioè nella stessa posizione da cui è partito. Alessandro Tonucci si è invece ritrovato nelle retrovie, dopo il via: dalla ventinovesima posizione è risalito solo fino alla ventitreesima. Francesco Mauriello ha corso quasi sempre vicino a Tonucci, per tutta la gara, ritrovandosi alla fine appena un passo indietro. Cioè in ventiquattresima posizione. E adesso arriva il Mugello. Terol ha detto: «farò fisioterapia giorno e notte, pur di correre al Mugello. Perché devo reagire». Ecco, sarebbe bello vedere una reazione degna di nota anche dai ragazzi italiani.

Il vincitore Maverick Viñales

«Sono molto soddisfatto di me stesso, e non solo perché ho vinto. Sono contento perché sono riuscito a capire il momento in cui dovevo stare calmo e quello in cui era il caso di darsi da fare per provare a scappare. Ad un certo punto mi sono accorto che pioveva, ma io non sono il direttore di corsa e così, in attesa che qualcuno decidesse, ho pensato solo a dare la maggiore quantità di gas possibile. E ha funzionato».

sopra, VIÑALES (25) inseguito da zarco (5), vazquez (7), salom (39). sotto, il vincitore (in centro) con gadea e i tecnici del team di paris hilton.

motosprint

47


Campionatomarche 175 103 17 15

25 11 5 7

piloti al via

numero giri

aprilia aprilia aprilia Derbi aprilia

20 10 9 11 25

25 16 13 10 20

8 25 9 20 —

17

17

Ge lu RM gli aN o 14 ia Re ag P. os ce to c 28 a iN ag Di o aN st aP o 4 Ol iS Sa set N tem Ma Ri bre NO 18 aR se aG tte ON m a br 2 e Gi otto aP b PO re N 16 e au ot ST tob Ra re 23 lia Ma ot le tob Si re a

3

25 11 20 16 13

iTa lug li lio a

25 20 10 16 —

5

25 11 20 10 7

15

ca giu Ta gn lu o N 12 ya GR gi aN ug BR no 25 eTa GN Ol gi a aN ug Da no

PO ma RT gg OG io 15 allO fR m aN ag ci gio a

o SP apr aG ile Na

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1

Spagna Germania Germania Francia Spagna

3

Nicolas Terol Jonas folger Sandro cortese Johann Zarco Maverick Vinales

20

1. 2. 3. 4. 5.

TU

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

35 14 Campionatopiloti

N

IO

Z BA

I AC IR

128 101 94 94 90

— 8 13 11 25

Vallelunga 16 luglio

PORTA in PISTA il tuo TMAX! TROFEI

e

1. aPRilia 2. DeRBi 3. KTM 4. MahiNDRa

Maverick Vinales (Aprilia) in 1’44”597 alla media di 156,325 km/h Pole 2010: Marc Marquez (Derbi) in 1’42”191 alla media di 160,006 km/h.

NG

6

Poleposition

1. Maverick Vinales 1’44”928 alla media di 155,832 km/h 2. Sergio Gadea 1’45”235 3. Sandro cortese 1’45”372 4. Danny Kent 1’45”471 5. Jonas folger 1’45”495 6. hector faubel 1’45”555 7. Johann Zarco 1’45”621 8. efren Vazquez 1’45”652 9. luis Salom 1’45”654 10. alexis Masbou 1’45”688 11. Simone Grotzkyj 1’45”865 12. adrian Martin 1’45”951 13. Jasper iwema 1’46”259 14. Marcel Schrotter 1’46”310 15. harry Stafford 1’46”339 16. Zulfahmi Khairuddin 1’46”359 17. alberto Moncayo 1’46”576 18. Sturla fagerhaug 1’46”663 19. luca Gruenwald 1’46”677 20. Danny Webb 1’46”695 21. Giulian Pedone 1’47”107 22. Jakub Kornfeil 1’47”123 23. luigi Morciano 1’47”167 24. louis Rossi 1’47”545 25. Josep Rodriguez 1’47”703 26. Bryan Schouten 1’48”037 27. Taylor Mackenzie 1’48”238 28. Peter Sebestyen 1’48”277 29. Joan Perello 1’48”389 30. francesco Mauriello 1’48”714 31. alessandro Tonucci 1’48”842 32. T. Van leeuwen 1’49”245 33. ernst Dubbink 1’50”350 34. Jerry Van de Bunt 1’51”332 PRiMaTO iMBaTTuTO Nicolas Terol (Aprilia) nel 2010, in 1’42”428 alla media di 159,636 km/h

FOTOSPORT www.fotosport.biz

1. Maverick Vinales Aprilia in 25’04”147 63,588 km alla media di 152,190 km/h 2. luis Salom Aprilia a 2”555 3. Sergio Gadea Aprilia a 2”655 4. Sandro cortese Aprilia a 3”670 5. Johann Zarco Derbi a 3”903 6. Danny Kent Aprilia a 4”469 7. efren Vazquez Derbi a 8”828 8. Jonas folger Aprilia a 10”416 9. Marcel Schrotter Mahindra a 10”791 10. hector faubel Aprilia a 13”238 11. alexis Masbou Aprilia a 15”255 12. Simone Grotzkyj Aprilia a 16”061 13. Danny Webb Mahindra a 25”420 14. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 26”954 15. alberto Moncayo Aprilia a 27”578 16. Jakub Kornfeil Aprilia a 27”886 17. luigi Morciano Aprilia a 29”450 18. luca Gruenwald KTM a 32”367 19. Giulian Pedone Aprilia a 33”472 20. Peter Sebestyen KTM a 39”819 21. Josep Rodriguez Aprilia a 40”069 22. Bryan Schouten Honda a 46”619 23. alessandro Tonucci Aprilia a 47”645 24. francesco Mauriello Aprilia a 47”904 25. harry Stafford Aprilia a 48”341 26. Taylor Mackenzie Aprilia a 1’03”962 27. Joan Perello Aprilia a 1’06”347 28. Thomas Van leeuwen Honda a 1’10”403 29. Jerry Van den Bunt Honda a 1’22”128 30. louis Rossi Aprilia a 1’23”063 31. Sturla fagerhaug Aprilia a 1’25”572 32. ernst Dubbink Olanda a 1’33”434 33. adrian Martin Aprilia a 3 giri RiTiRaTi Aprilia al 13. giro Jasper iwema Aprilia al 4. giro Niklas ajo NON PaRTiTO Aprilia Nicolas Terol

Spagna 1’45”729 Maverick Vinales 1’44”597 Francia 1’44”336 Johann Zarco 1’44”785 Germania 1’45”264 Sandro cortese 1’44”787 Spagna 1’46”667 hector faubel 1’44”963 Spagna 1’46”630 luis Salom 1’45”235 Spagna 1’45”138 efren Vazquez 1’45”338 Germania 1’45”310 Jonas folger 1’45”859 Spagna 1’48”847 Nicolas Terol 1’45”983 Spagna 1’46”102 Sergio Gadea 1’46”204 G. Bretagna 1’47”135 Danny Kent 1’46”568 G. Bretagna 1’47”160 Danny Webb 1’46”594 Italia 1’46”771 Simone Grotzkyj 1’46”610 Svizzera 1’47”154 Giulian Pedone 1’46”668 Germania 1’48”159 Marcel Schrotter 1’46”819 Italia 1’49”424 luigi Morciano 1’46”988 Francia 1’47”429 alexis Masbou 1’47”091 Norvegia 1’47”836 Sturla fagerhaug 1’47”438 Rep. Ceca 1’49”344 Jakub Kornfeil 1’47”563 Francia 1’48”433 louis Rossi 1’47”819 Spagna 1’48”015 alberto Moncayo 1’47”973 G. Bretagna 1’51”290 harry Stafford 1’47”977 Germania 1’47”588 luca Gruenwald 1’47”996 Spagna 1’47”684 adrian Martin 1’48”003 Finlandia 1’48”709 Niklas ajo 1’48”351 G. Bretagna 1’49”815 Taylor Mackenzie 1’48”883 Olanda 1’48”438 Bryan Schouten 1’49”002 Ungheria 1’48”878 Peter Sebestyen 1’49”118 Italia 1’49”923 alessandro Tonucci 1’49”377 Olanda 1’50”774 Jerry Van de Bunt 1’49”625 Spagna 1’50”821 Josep Rodriguez 1’49”760 Spagna 1’50”867 Joan Perello 1’49”913 1’50”380 Thomas Van leeuwen Olanda 1’50”020 Olanda 1’49”199 Jasper iwema 1’51”856 NON qualificaTi (ammessi ugualmente al via) Olanda 1’51”886 ernst Dubbink 1’52”054 1’49”307 francesco Mauriello Italia 1’57”548 1’48”340 Zulfahmi Khairuddin Malesia —

Giriveloci

Va nov le em Nc b ia re

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33.

Altraguardo

TO Ta l

Alvia

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li Be Re

125 Olanda

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6. efren Vazquez 77; 7. luis Salom 55; 8. hector faubel 54; 9. Sergio Gadea 52; 10. Danny Kent 38; 11. adrian Martin 30; 12. Jakub Kornfeil 25; 13. Miguel Oliveira 22; 14. alberto Moncayo 16; 15. Simone Grotzkyj 16; 16. Taylor Mackenzie 15; 17. Zulfahmi Khairuddin 13; 18. louis Rossi 13; 19. Marcel Schrotter 10; 20. alexis Masbou 10; 21. hiroki Ono 8; 22. Danny Webb 8; 23. Niklas ajo 5; 24. Jasper iwema 4; 25. John McPhee 1; 26. Josep Rodriguez 1. Distribuito da:

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In autostrada o sulle statalI

L’urlo del Mugello S

PERIaMo che i cordoli del Mugello dipinti con la livrea tricolore, per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia, portino fortuna ai piloti italiani. Ne hanno bisogno, tutti. Stiamo vivendo un periodo molto difficile, se si pensa al presente. Preoccupante, se si getta uno sguardo sul futuro. Sono finiti i tempi in cui alla vigilia della gara del Mugello ci si divertiva a contare il numero dei “nostri” che avrebbero potuto puntare alla vittoria, in ogni categoria; in cui si poteva addirittura sognare la tripletta. Oggi questi orizzonti appartengono solo alla Spagna mentre noi dobbiamo tenere i toni più bassi: la vittoria potrebbe arrivare nella Moto2, anche se non sarà una passeggiata. Per la MotoGP bisogna stare ancora più cauti. Valentino Rossi ad Assen ha detto: «Al Mugello vado piuttosto forte, in più su quella pista ho girato recentemente per provare la “mille, quindi speriamo bene». Già, oggi viviamo più di speranze che di certezze. Se il pesarese fosse ancora in sella alla GP11 800, non sarebbe nemmeno il caso di parlare di certe posizioni; con la GP11.1 (che è una GP12 con motore ridotto a 800), di fatto assemblata sui saliscendi del Mugello, potrebbe anche riusci-

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re a fare una grande gara. Ma è meglio non farsi troppe illusioni, anche perché se succedesse qualcosa di bello la festa sarebbe ancora più emozionante. Andrea Dovizioso in questo periodo sembra uomo da podio, più che da vittoria. Ma le piste di casa servono proprio per stupire, quindi domenica prossima bisogna riservargli una buona dose di tifo. Anche perché il forlivese, terzo in classica e per giunta non lontano da Lorenzo, è attualmente l’italiano più concreto della classe regina. Loris Capirossi, se anche fosse in grado di gareggiare dopo l’infortunio subito nelle prove del GP Olanda, non sarà certo nelle condizioni di rinverdire i fasti di un tempo, quando partiva per vincere questo gran

premio. Ma sarebbe bello vederlo in pista, questo sì. Infine, Marco Simoncelli. Fare pronostici, nel suo caso appare addirittura beffardo. In prova vola, in gara sbaglia oppure cade. Meglio fare finta di niente, anche perché di pressione il ragazzo di Coriano ne ha già abbastanza. Sosteniamolo, vogliamogli bene – anche perché in questo momento è l’azzurro più veloce – e poi vada come vada! La Moto2 azzurra aspetta il risveglio di Andrea Iannone, se riuscisse a rimettere a posto i tasselli di un puzzle che adesso appare in frantumi, impiegherebbe ben poco a mettersi tutti alle spalle. Simone Corsi sembra che non ami il I cordolI erano gIallo/rossI e sono dIventatI trIcolorI, così come la trIbuna.

gradino più alto del podio: molto spesso gli si avvicina, nelle prime fasi della gara, poi si allontana mestamente. Al Mugello deve crederci di più. Il sammarinese Alex De Angelis si potrebbe giocare una bella carta, se solo riuscisse a conquistare un posto migliore sulla griglia di partenza, deve metterci del suo, e anche la moto dovrebbe fare la sua parte. Michele Pirro, lui sì potrebbe diventare una piacevole sorpresa. Il podio lo ha già visto, a Silverstone, ma il bis al Mugello sarebbe un’altra cosa. Mattia Pasini, che nella 125 e nella 250 era uno dei candidati alla vittoria, con la quattro tempi fatica ad andare d’accordo. Ogni tanto mostra segni di ripresa, il Mugello è la pista ideale per reagire.

RiguaRdo la 125, meglio non allargarsi coi pronostici. Sarebbe bello vedere Grotzkyj Giorgi almeno sul podio, perché il ragazzo se lo meriterebbe visto l’impegno che ci mette. Quanto ai nostri giovanissimi, se vedessero la top ten si potrebbe fare festa come per una vittoria. Un po’ poco, vero? Ma adesso va così. Buon GP Italia a tutti! e.b.

il ciRcuito del Mugello è nel paese di Scarperia, vicino a Borgo San Lorenzo. Per arrivare la strada più veloce, salvo traffico, è l’autostrada A1: bisogna uscire al casello di Barberino (15 km dal circuito), tra Firenze e Bologna, e da lì seguire i cartelli per l’Autodromo Internazionale del Mugello. Da Bologna si può anche uscire a Pian del Voglio e arrivare al circuito passando per Bruscoli, Passo della Futa, Panna, Galliano e Scarperia, ma è molto tortuosa. In alternativa la strada provinciale 65 della Futa e poi di nuovo Panna, Galliano, Scarperia. Da Firenze si può anche fare la strada statale 302 “Faentina” passando per Fiesole, Polcanto, Borgo San Lorenzo e Scarperia. L’indirizzo è: autodromo internazionale del Mugello Via Senni 15 50038 Scarperia (italy) www.mugellocircuit.it

I pREzzI

c’è un bIglIetto per ognI esIgenza in pReVendita presso www.ticketone.it o presso i punti vendita Ticketone o tramite call center al numero 892.101 aBBonaMento 3 gioRni Tribuna Centrale Silver+Terrazza 440 euro Tribuna Centrale Bronze Intero 290 euro Tribuna Materassi Intero 260 euro Tribuna Poggio Secco Intero 250 euro Prato 3gg Intero160 euro (ridotto 125 euro) aBBonaMento 2 gioRni Tribuna Materassi Intero 230 euro Tribuna Poggio Secco Intero 220 euro Prato 2gg Intero135 euro (ridotto 105 euro) Ingresso camper 90 euro Terrazza Gold - Sabato+domenica 120 euro Terrazza Gold - domenica 84 euro Terrazza Gold - sabato 60 euro SaBato 2 luglio Tribuna Centrale Bronze Intero 90 euro doMenica 3 luglio Tribuna Centrale Silver+Terrazza 334 euro Tribuna Biondetti Silver+Terrazza 324 euro Tribuna Centrale Bronze Intero 220 euro Tribuna Materassi Intero 175 euro Tribuna Poggio Secco Intero 165 euro Prato Intero 90 euro (ridotto 70 euro)

sintesi

13,30 13,55 15,00 15,10

grand prix Mot o italia 1 ru brica Motogp prove italia 1 diretta 125 prove italia 1 diretta Moto2 prove italia 1 diretta dOMEnIC

10,45 12,15 14,00 15,00

A 3 LUGLIO

125 gara Moto2 gara Motogp gara Fuorigiri

italia 1 diretta italia 1 diretta italia 1 diretta italia 1 diretta

le Wild caRd del gp italia 125: 74 Kevin Calia (Italia-Aprilia); 88 Massimo Parziani (Italia-Aprilia); 95 Miroslav Popov (Repubblica Ceca-Aprilia). Moto2: 70 Mattia Tarozzi (Italia-Suter). SoStituZioni 125: 50 Sturla Fagerhaug (Norvegia-WTR-Ten10 Racing) al posto di Sarath Kumar, infortunato. Moto2: 82 Elena Rosell (Spagna-Aspar TeamSuter) al posto di Julian Simon, infortunato. RiModellate le colline Il tracciato non è cambiato ma è stato totalmente riasfaltato ed è stata realizzata una nuova tribuna sul rettilineo d’arrivo, collegata alla palazzina direzionale da un tunnel sopraelevato: 3700 posti sul rettifilo e 800 rivolti verso il tratto tra le curve del Correntaio e Bucine. Per dare una più comoda sistemazione al pubblico sono state rimodellate le colline nella zona della “esse” Casanova-Savelli. SeRViZio naVetta all’inteRno Un servizio navetta interno, gratuito, collegherà gli ingressi Palagio e Luco. Corse ogni 30’, venerdì-sabato ore 8-18.30, domenica 8-14.30. peR chi aRRiVa col tReno Domenica servizio bus navetta gratuito dalla stazione ferroviaria di Borgo S. Lorenzo in corrispondenza con l’arrivo dei treni da Faenza e da Firenze. La fermata è al bivio di Figliano, direzione ingresso Luco. Domenica bus gratuito anche dalla stazione di S.Piero a Sieve in coincidenza con l’arrivo dei treni da Firenze; fermata in piazza Garibaldi a Scarperia. ioda pReSenta la Moto3 2012 La Iodaracing presenterà giovedì al Mugello la Moto3 con motore monocilindrico Emir 250 per il Mondiale 2012. La formazione sta sviluppando anche la TR001 motorizzata TM. Il prossimo anno Iodaracing venderà le sue Moto3 con motore Emir (che verrà utilizzato dai piloti ufficiali) e TM. gli appuntaMenti coi tiFoSi tribuna ducati alla curva del Correntaio, coreografia prima del warm-up domenica, ore 13.45. Rossi Fan club al prato della curva Poggiosecco, coregrafie. motosprint

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Superbike Le strategie dopo la Spagna di Paolo Gozzi - foto Zac

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ULLA pista di casa Carlos Checa ha incrinato le certezze della Ducati, che sognava la trecentesima vittoria e una solida ipoteca sul trentesimo Mondiale Superbike. Al giro di boa del campionato il dominatore d’inizio stagione poteva spiccare il volo. Invece è atterrato pesantemente sull’asfalto, tradito dalla stessa 1198R che nelle gare precedenti sembrava viaggiare su un binario. In campionato il margine di Checa resta ampio, ma il Mondiale si è riaperto. Biaggi è risalito a -43 punti, Melandri a -66. Gli italiani erano arrivati in Spagna rispettivamente a -72 e -95 ed il progresso che hanno compiuto in un colpo solo è la dimostrazione più eloquente del concetto che Checa aveva espresso poco tempo fa: «Essere davanti a metà cammino conta il

giusto perché in Superbike fare punti è molto difficile, perderli è un attimo». Basterà un altro colpaccio come quello messo a segno sulle assolate colline di Alcañiz per portare Max e Marco definitivamente alle calcagna del fuggitivo. Ma più delle considerazioni aritmetiche contano la condizione mentale dei tre protagonisti e i dettagli tecnici. Checa, per sua stessa ammissione, stava attraversando il momento migliore di una carriera da 222 GP nel Motomondiale, sempre in squadre prestigiose, e 96 gare Superbike. Più della spalla sinistra contusa nel drammatico high side di gara uno, adesso fa male la consapevolezza di aver perso l’imbattibilità. Carlos è partito in gara due con l’unico obbiettivo di non commettere un’altra sciocchezza e non a caso è arrivato ampiamente

alle spalle di Max e Marco. Il residuo vantaggio non è così grande da permettergli di correre sempre in riserva, quindi dovrà tornare a spingere ed a rischiare. E dato che i problemi non arrivano mai da soli, Checa guarda con timore all’impegno più difficile di tutto il calendario, quello di Brno, la tana di Biaggi ed il tracciato (tra i sei che restano) meno adatto alle caratteristiche della Ducati 1198R. Qui Max ha vinto tre volte in Superbike (due con l’Aprilia, una con la Suzuki al debutto 2007), tre in 250 e tre con la 500/MotoGP. Anche Melandri, comunque, in Repubblica Ceca sarà temibilissimo: un successo con la 250, due in 125. Con queste premesse, Checa rischia di prendere altri punti preziosi da entrambi. La Ducati, probabilmente, soffrirà anche sui lunghi rettilinei di Silverstone; poi arri-

Nella morsa Il passo falso di Checa ha riacceso le speranze di Aprilia e Yamaha. Che ora credono nella rincorsa mondiale. Perché Ducati non sembra più imbattibile

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GENESIO BEVILACQUA

«Non avevamo vinto il titolo prima di Aragon e non l’abbiamo perso adesso. Carlos è in forma, ha una forza mentale incredibile e non avevamo vinto, tornerà presto là davanti. La battuta d’arrenon abbiamo perso sto in Spagna ha fatto più male a lui che a Aprilia e Yamaha si devono giocare il noi». Mondiale contro una squadra che ha debutLa prossima gara sarà Brno. Temete che tato in Superbike solo un anno fa. Una squa- Biaggi possa recuperare altri punti? «Ci può stare. Ma non dimenticate che dra che ha il titolo iridato nel mirino e che sembra avere metabolizzato il passo falso di Checa quest’anno è andato forte dappertutAragon. «È stato un colpo duro ma quando to, eccetto Monza, dove la Ducati, in rettilicorri al limite l’errore ci può stare», filoso- neo, non era all’altezza delle quattro cilindri. feggia Genesio Bevilacqua, proprietario e Sono sicuro che non partirà sentendosi batdirettore del Team Althea. «Carlos ha fatto tuto. A Brno, Carlos stupirà». Sono previsti sviluppi per la Ducati una prima metà di campionato fantastica e sulla sua pista stava compiendo una rimon- 1198R? «La 1198R è una moto alla fine del suo ta eccezionale. Impossibile criticarlo». Però ora Biaggi e Melandri sono molto ciclo di vita. Il reparto corse è impegnato più vicini... sulla moto 2012 e finiremo la stagione con il pacchetto che abbiamo. Ma non ci manca nulla per vincere il Mondiale; lo abbiamo dimostrato vincendo 8 gare su 14». È più pericoloso Biaggi o Melandri? «Max è più vicino. Melandri ha commesso qualche errore ma adesso che ha preso le misure alla Superbike me lo aspetto in crescendo. Li considero alla pari». State già pensando al 2012? «Certo, ci piacerebbe poter schierare due piloti invece di uno soltanto. Stiamo già parlando con i nostri sponsor e ci sono ampie possibilità che possa accadere». Checa è in scadenza di contratto e ufficialmente sul mercato... «La nostra speranza è di lavorare ancora con Carlos. Vorremmo affiancargli Davide Giugliano, che sta andando fortissimo nella Stock. Ero rato nno dimost già sicuro delle sue possibilità ma dall’esaha a ah m Ya rilia e me dei dati, il suo talento emerge ancora più IN Spagna Ap vello della Ducati. li sulla di essere al sposta a Brno dove, cristallino. Ha solo 21 anni ed ha tutto quel. ti ri vo si i Saranno fa Ora la SBK lo che serve per diventare un top rider della e melandr i g ag bi a, cart Superbike, in futuro».

veranno tracciati più favorevoli, come Nürburgring, dove però Carlos è caduto nel 2010, Imola, Magny Cours e Portimao. La sfida trabocca di motivi tecnici e strategici: la bicilindrica all’assalto delle quattro cilindri; la squadra più piccola (Althea) contro le corazzate Aprilia e Yamaha; la forte rivalità tra Melandri e Biaggi. Non bisogna poi dimenticarsi del fattore gomme: la Pirelli, fornitore unico della Superbike, ha portato coperture molto competitive ma la drastica riduzione dei test ha privato i tecnici del gommista italiano degli elementi utili per compiere una selezione più equilibrata possibile. Finora le evoluzioni sulle gomme 2011 hanno funzionato meglio sulla 1198R che sulle quattro cilindri. Ma non è detto che sarà così fino alla fine del campionato.

Direttore TEAM ALTHEA DUCATI

LUIGI DALL’IGNA Direttore TECNICO GRUPPO PIAGGIO

le pirelli 2011 perfette per ducati

LA SCONFITTA nella prima gara di Aragon aveva fatto salire alle stelle la tensione nel box Aprilia, a digiuno da inizio campionato. La vittoria di Biaggi sulla pista in cui Checa giocava in casa ha fatto cambiare il clima e Luigi Dall’Igna, direttore sportivo del Gruppo Piaggio, adesso inizia a credere nella rimonta mondiale.

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Superbike Le strategie dopo la Spagna

«Eravamo convinti che Max avrebbe fatto molto bene ad Aragon, perché nei test invernali era stato il più veloce. Abbiamo fatto un passo avanti ma la strada è sempre lunga». Checa ha 43 punti di svantaggio su Max: la rimonta è fattibile? «Sarà importante correre con la mente libera, pensando a fare il meglio nei sei round che restano. Al campionato cominceremo a pensare a due GP dalla fine». A Monza avete introdotto il motore evoluzione. Vedremo altre novità? «L’esperienza ci insegna che quando si entra nella fase calda del campionato è meglio andare sul sicuro piuttosto che cercare novità, rischiando di perdere la strada maestra. Sappiamo che la nostra moto è a posto, il pilota e la squadra anche. Sono questi i fattori decisivi, non il decimo di secondo aggiuntivo». Nella prima metà del Mondiale Biaggi ha commesso diversi errori e neanche ad Aragon è stato impeccabile. Perché il Max di oggi non è più il cannibale del 2010? «L’errore di partenza è stato aver sottovalutato gli avversari. Però non dimentichiamo che sul bilancio di Biaggi pesa anche parecchia sfortuna: in un paio di gare ha commesso piccoli errori che però ci sono costati tantissimi punti». Melandri è fuori gioco? «Nessuno è fuori gioco finché la matematica non emette la sua sentenza». L’Aprilia in parecchie gare ha lamentato la mancanza della gomma giusta per le caratteristiche della RSV4. Biaggi, però, ha vinto ad Aragon con gli stessi pneumatici di Misano... «È vero, però Checa ha utilizzato la soluzione C, la più dura, noi la A, la più soffice. Significa che la Ducati è partita con due step di mescola di vantaggio rispetto a noi. Anche Biaggi in prova ha montato la C ma ci ha genesio Bevilacqua, patron del team althea, insieme a Luigi Dall’Igna, che attendeva la vittoria dell’aprilia dall’inizio della stagione. In alto, andrea dosoli.

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fatto un solo giro e l’abbiamo scartata, perché con quel tipo di mescola non avevamo assolutamente grip. Carlos, invece, ci ha fatto il giro record. Se non fosse caduto, non sappiamo come sarebbe finita. La Ducati ha una coppia molto più sostanziosa delle quattro cilindri ed a parità di gomma è in netto vantaggio». Non era così anche nel 2010? «La Pirelli aveva realizzato la 625 e la 561, che andavano molto bene sull’Aprilia ma per vari motivi ha cessato la produzione. Adesso la soluzione che va per la maggiore è la 832 (nella scelta di Aragon era la soluzione B, media, ndr) ma è troppo dura per la RSV4, mentre per la Ducati è perfetta». Biaggi, però, ad Aragon ha potuto usare la soffice. «Nel finale della prima gara ha sofferto molto il decadimento prestazionale delle gomme, mentre nella seconda, con la pista più calda, è andato tutto bene. Se in Spagna avessimo trovato temperature di appena 2-3 gradi più basse non avremmo potuto montare la A e non saremmo riusciti a vincere».

Andrea Dosoli Direttore sportivo Yamaha World Superbike

Melandri potrebbe vincere spesso

MARCO Melandri, il terzo incomodo, ha quasi tre gare di svantaggio (su dodici) nei confronti del battistrada Carlos Checa. Il ravennate non si illude («Sono onesto, il titolo quest’anno è andato», ha dichiarato Melandri) ma la Yamaha non molla. E sta lavorando per la clamorosa rimonta. Andrea Dosoli, ci crede. «66 punti sono tanti ma la vittoria di Aragon ci ha galvanizzati ed andiamo avanti. L’idea è che Carlos e Max possano com-

mettere qualche passo falso e Marco cominciare a vincere a raffica». Melandri ha vinto due gare su quattordici. Come può avvicinarsi a Checa e Biaggi? «Contiamo moltissimo sulle prossime due piste, Brno e Silverstone, che Melandri conosce molto bene e sono adatte alla YZF-R1. Contiamo di capitalizzare, portare a casa dei bei risultati e rosicchiare punti ai nostri avversari. Le quattro gare successive saranno più ostiche, perché non fanno parte del calendario MotoGP e Marco non ha riferimenti. La squadra, però, li ha e tenteremo di metterlo nelle migliori condizioni tecniche». Com’è possibile che, in soli sette giorni, Melandri sia passato dal disastro di Misano alla vittoria di Aragon? «Senza la caduta di gara due avrebbe totalizzato comunque due terzi posti, mica male. Quello che non ci è andato giù è stato il distacco di 18” secondi da Checa in gara uno. A Misano abbiamo avuto problemi di motore (le regolazioni elettroniche del freno motore, ndr), che per fortuna abbiamo individuato e stiamo correggendo». Avrete novità per la volata finale? «Stiamo lavorando a piccole evoluzioni di ciclistica e di motore, che saranno già disponibili per la prossima uscita di Brno». Melandri ha iniziato il campionato con una spalla a mezzo servizio ma nelle prime gare è andato bene. Il divario è aumentato coi passi falsi di Miller e Misano. Troverete più costanza di rendimento? «Di Misano ho già detto. Negli USA, invece, non ci aspettavamo di andare così male (sesto e decimo, ndr) e pensiamo che Marco abbia pagato il fatto di non conoscere la pista. Contro avversari forti ed esperti sono dettagli che fanno la differenza». Tra Checa e Biaggi chi è il più pericoloso? «Sono molto veloci ed esperti entrambi. Dipenderà dalla selezione di gomme che la Pirelli ci proporrà nei sei round che restano. Le soluzioni 2011 finora si sono rivelate molto efficaci sulla bicilindrica e un po’ meno sulle quattro cilindri. Se il vantaggio non si riduce, Checa sarà irraggiungibile».


Velocità CIV

di Paolo Gozzi - foto Zac

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ISANO - Da dove cominciamo? Con sette categorie e cinque gare, il CIV è un pentolone che ribolle e quando lo spettacolo raddoppia, come a Misano, c’è da perdere la testa. Il giro di boa del campionato saluta la doppietta di Romano Fenati, quindicenne marchigiano sempre più dominatore tra i ragazzini della 125 che finalmente si sono messi a volare abbattendo dopo due anni il record della pista. Fenati non balla da solo in una covata di promesse che sembrano di un’altra pasta rispetto ai coetanei che prima di loro hanno brillato nella serie nazionale ma non hanno rispettato le attese nel Mondiale. La cura federale sta cominciando a dare i frutti sperati? Restando in tema di promesse, il passo falso di Danilo Petrucci (20 anni) riapre una

Stock 1000 di altissimo livello mentre in Supersport Ilario Dionisi perde l’imbattibilità mantenendo la rotta verso il titolo. Vi mancava il confronto tra gommisti? Nel CIV Superbike c’è, e piovono sorprese con la rediviva Michelin che abbatte la supremazia Pirelli grazie a Luca Conforti tornato al successo con la Ducati Althea, la fabbrica di vittorie di Carlos Checa. Gran finale con tocco d’esotico: Vladimir Leonov ha fatto suonare per la prima volta le note dell’inno russo sbancando la Stock 600 e mettendo nel mirino addirittura il titolo. Se volete sapere come continua la storia ricordate che il 23-24 luglio al Mugello ci sarà un altro doppio show. Sulle colline toscane balleranno punti pesanti e per chi resta indietro poi sarà difficile recuperare.

CLASSE 125 - Due gare in fotocopia nella minima cilindrata con Romano Fenati a fare l’andatura e Niccolò Antonelli all’inseguimento. Non ci sono stati sorpassi a bizzeffe purché il ritmo era altissimo e nessuno dei due ha commesso errori ma il record di Riccardo Moretti, che resisteva dal 2009, stavolta è stato frantumato in più occasioni. L’inseguitore ci ha provato ma Fenati non ha vacillato: in gara uno ha vinto per 419 millesimi, nella seconda per 243. Antonelli ha vanificato l’attacco nell’ultima uscita dal Tramonto, perdendo il controllo nello slancio decisivo. Gli è rimasta la soddisfazione del nuovo primato in 1’45”164. Con la doppietta Fenati è balzato al comando della classifica a spese di un Kevin Calia generoso e onesto. «Quarto e terzo era il massimo che potessi fare perché i due del

Team Italia stavolta avevano un altro passo». Calia resta comunque a meno 10 dalla vetta e si mette dietro un Miroslav Popov (scomodo ospite della Repubblica Ceca) incappato in un fine settimana nerissimo. Prima è partito male stampandosi durante la rimonta, poi ha salvato il bilancio con un quarto posto. Bilancio ben più positivo per Massimo Parziani terzo posto al sabato e poi quinto. Armando Pontone non teme confronto coi due rivali della Moto3 ma anche in questa occasione la Ioda TR001 con il mono TM 250 quattro tempi si è presa quasi cinque secondi al giro dai missili Aprilia 125 due tempi. Insieme al tricolore 125 ha gareggiato di nuovo il Trofeo Honda 125RS con successi di Michael Coletti e Matteo Ferrari, il più giovane in pista: 14 anni appena compiuti.

Spiragli di luce

STOCK 600 - La categoria degli emergenti regala ogni volta grande show e tempi sul giro sempre più veloci. Nella gara del sabato grande sfida a tre per Dino Lombardi, Vladimir Leonov e Riccardo Russo finché quest’ultimo, rivelazione della Yamaha Series, non si è steso concludendo la successiva rimonta in quattordicesima posizione. Tra i due superstiti, decisivo l’ultimo passaggio con il ventenne campano più smaliziato e più veloce nell’ultimo tratto di pista. Il podio più cosmopolita della storia del CIV ha abbracciato anche l’americano Joey Pascarella, diciannovenne lanciato dalla Yamaha Elle2 Ciatti. Nella rivincita Russo ha perso di nuovo contatto accontentandosi del terzo («Brutto week-end, non ho trovato feeling con la R6 ma per il titolo non è ancora finita») per cui

Lombardi e Leonov se la sono giocata di nuovo in volata. Stavolta il russo è stato più furbo e non ha dato scampo al campano attento a non sprecare un piazzamento comunque utilissimo per mantenere il comando del campionato. Dopo le ultime disavventure è tornato nei quartieri alti il quindicenne Francesco Cocco (quinto e sesto) mentre Luca Vitali (figlio di Maurizio,ex tricolore della 125) e Federico Dittadi si sono alternati al quarto posto, cedendo posizioni nell’altra gara. Pascarella ha chiuso con un quinto posto. STOCK 1000 - Il team Italia FMI ha fatto festa a metà con Danilo Petrucci dominatore della gara del sabato ma incauto nella successiva. «Sono partito male per un errore di cambiata ritrovandomi sesto, ho spinto per

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Fenati è al terzo successo nella 125 affamata di talenti. Andreozzi, Baiocco e Conforti, Tamburini e Dionisi, Della Ceca e Petrucci, Lombardi e Leonov gli altri vincitori del doppio appuntamento

supersport e moto2 corrono insieme. ecco: andreozzi (21), palumbo (85), cruciani (12) giansanti (32) e velini (5). a destra, fenati (5) davanti ad antonelli (23) in 125. motosprint

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Velocità CIV

Vladimir Leonov risalire la corrente ma ho perso improvvisamente l’anteriore» ha spiegato il ternano. Il giorno prima Petrucci aveva gestito oltre cinque secondi di margine sul compagno di squadra Riccardo Della Ceca: non avrebbe potuto prenderla con più calma? Forse no, perché il ventiquattrenne di Tolentino, che nel 2010 arrancava con la R1, ha cambiato decisamente marcia con Ducati Barni diventando temibilissimo per tutti, Petrucci compreso. Dalla Ceca ha centrato la prima vittoria tricolore con un vantaggio identico a quello incassato il giorno prima e non sapremo mai come sarebbe finita. Il duello in famiglia è rimandato al Mugello. Misano è il giardino di casa Ducati e la BMW si è dovuta far bastare il doppio terzo posto di un eccellente Michele Magnoni adesso in vetta al campionato a braccetto con Petrucci cui ha dato una mano il secondo posto di un Niccolò Canepa rinato da quando guida la 1198R del team Lazio, cioè da sole due gare. Marco Bussolotti aveva portato in pole la Kawasaki ma è rimasto fuori dal podio (quarto e sesto) impegnandosi in furiosi duelli con le BMW di Ivan Clementi e Fabrizio Perotti. SUPERSPORT - Roberto Tamburini fuori per la rottura del motore, Massimo Roccoli costretto a rallentare per l’assetto non ottimale: in gara uno Ilario Dionisi aveva gestito

con abilità una gara cadutagli in mano senza colpo ferire. La rivincita è stata ben più appassionante. Roccoli, triplice campione italiano sceso in pista come wild card per preparare i prossimi impegni iridati dopo il galvanizzante quarto posto di Aragon, è partito a testa bassa ma Dionisi e Tamburini non hanno mollato la presa. La corsa è stata il lungo e scontato prologo di tre giri finali al fulmicotone. Tamburini si è sbarazzato prima di Dionisi, poi al penultimo passaggio dalla Misano ha inventato un sorpasso che ha lasciato di stucco Roccoli, che una volta era il re di Misano (vittoria nel round Mondiale 2006 con la Yamaha). I tempi cambiano e il riminese Tamburini gli ha strappato lo scettro. Dionisi ha opportunamente pensato al titolo, conservando 31 punti di vantaggio su Alessio Velini, due volte quarto. Alessandro Andreozzi, ottimo interprete della FTR, ha fatto doppietta tra le Moto2 strappando il primato a Danilo Marrancone secondo e terzo con la Bimota. Le Moto2 sono ancora decisamente più lente delle Supersport ma il confronto non sta in piedi perché in Moto2 c’è il monogomma Dunlop mentre la Supersport è in regime di concorrenza e la Pirelli porta le evoluzioni già pronte per il Mondiale 2012. SUPERBIKE - Poteva scapparci una vittoria straniera anche in Superbike ma

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protagonisti della stock 1000. riccardo della ceca (sopra) ha vinto alla domenica, danilo petrucci (a fianco) si è imposto al sabato. a destra, leonov. motosprint

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Rinato in Italia MISANO - Con quei capelli neri e la pelle olivastra Vladimir Leonov non è il russo che ti aspetti. I piloti dell’Est facevano colore, adesso vincono: dovremo abituarci, perché la prima vittoria può cambiare la storia e la geografia del motociclismo che conosciamo. Nato il 26 aprile 1987 a Donesk, in Ucraina, Leonov è uscito dai confini nel 2007, partecipando all’Eurostock 600 a Brands Hatch. L’anno dopo è in 250, dove corre 22 gare senza lasciare alcuna traccia, come nelle prime gare della Moto2 della passata stagione. Si ritrova a piedi e con il morale sotto i tacchi. «Non avevo trovato né le squadre né gli sbocchi giusti, così ho perso fiducia. La svolta è stata trovare le persone giuste in Italia: mi hanno spiegato come mettere a punto una moto, come affrontare la corsa, come migliorare le traiettorie. Sono partito da zero e i risultati adesso arrivano. Perché io vado forte e l’ho sempre saputo». Vladimir avrebbe potuto vincere già a Monza ma cadde a metà gara mentre era al comando. «Commetto ancora qualche errore, però mi rendo conto di migliorare ogni volta che vado in pista. A Misano non ero veloce a sufficienza nell’ultima parte della pista e nella volata di gara uno ho pagato pegno. Ascoltando i miei tecnici ho limato quei duetre decimi che hanno cambiato la situazione. Lombardi andava veloce, io di più». Alle spalle di Leonov c’è Alexander Yakchnick, il finanziere moscovita che ha appena firmato con Flammini per portare la Superbike in Russia già nel 2012. Vladimir può diventare il personaggio ideale per il decollo del motociclismo nella terza economia del mondo. Il prossimo anno, con la stessa squadra italiana, Leonov correrà il Mondiale Supersport. «Ma per adesso penso solo a vincere il titolo Stock 600, vivo il mio sogno e per il futuro ci sarà tempo».

Pontone bis in Moto3. Coletti e Ferrari con le Honda SUPERBIKE

SABATO: 1. Baiocco (Ducati) 18 giri pari a 76,068 km in 29’35”636 alla media di 154,224 km/h; 2. Polita (Ducati) a 0”271; 3. Sandi (Ducati) a 9”051; 4. Mandatori (Aprilia) a 21”340; 5. Goi (Aprilia) a 26”988; 6. Lai (Honda) a 27”147; 7. Gentile (Ducati) a 34”209; 8. Pedersoli (Ducati) a 34”337; 9. Aldrovandi (BMW) a 41”104; 10. Conforti (Ducati) a 43”526; 11. Faccietti (Kawasaki) a 43”891; 12. Caselli (BMW) a 45”952; 13. Saltarelli (Ducati) a 46”580; 14. Ciacci (BMW) a 51”938; 15. Brignola (Suzuki) a 1’03”553; 16. Maggiori (BMW) a 1’07”802; 17. Antonello (Aprilia) a 1’08”352; 18. Zannini (Honda) a 1 giro. Giro più veloce: Aitchison (Kawasaki) in 1’37”319 alla media di 156,327 km/h. DOMENICA: 1. Conforti (Ducati) 18 giri pari a 76,068 km in 29’39”510 alla media di 153,888 km/h; 2. Baiocco (Ducati) a 3”855; 3. Polita (Ducati) a 7”001; 4. Aitchison (Kawasaki) a 10”606; 5. Saltarelli (Ducati) a 22”695; 6. Lai (Honda) a 26”617; 7. Mauri (Aprilia) a 30”116; 8. Aldrovandi (BMW) a 35”493; 9. Caselli (BMW) a 38”904; 10. Gentile (Ducati) a 49”138; 11. Faccietti (Kawasaki) a 54”046; 12. Ciacci (BMW) a 59”194; 13. Maggiori (BMW) a 1’00”640; 14. Averkin (BMW) a 1’15”930; 15. Zannini (Honda) a 1’35”406; 16. Milanese (Yamaha) a 1’38”165; 17. Di Pietrogiacomo (Suzuki) a 1’40”429. Giro più veloce: Conforti in 1’37”759 alla media di 155,624 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Baiocco p. 80; 2. Polita 68; 3. Conforti 64; 4. Sandi 47; 5. Gentile 32; 6. Mandatori 31; 7. Lai 30; 8. Aldrovandi 27; 9. Mauri 26; 10. Rolfo 25.

600 SS

SABATO: 1. Dionisi (Honda) 18 giri pari a 76,068 km in 30’15”997 alla media di 150,796 km/h; 2. Roccoli (Kawasaki) a 2”343; 3. Velini (Honda) a 15”256; 4. Cruciani (Kawasaki) a 15”622; 5. Giansanti (Kawasaki) a 16”941; 6. Palumbo (Honda) a 17”065; 7. Erbacci (Yamaha) a 18”595; 8. Gramigni (Yamaha) a 28”481; 9. Menghi (Yamaha) a 32”851; 10. Marcheluzzo (Triumph) a 41”955; 11. Bonecchi (Yamaha) a 58”812; 12. Gallo (Honda) a 1’03”639; 13. Bugatti (Honda) a 1’03”735; 14. Berclaz (Yamaha) a 1’23”280; 15. Pozdneev (Yamaha) a 1 giro; 16. Roncoroni (Yamaha). Giro più veloce: Dionisi in 1’39”692 alla media di 152,606 km/h. DOMENICA: 1. Tamburini (Yamaha) 18 giri pari a 76,068 km in 30’14”592 alla media di 150,913 km/h; 2. Roccoli (Kawasaki) a 0”176; 3. Dionisi (Honda) a 0”980; 4. Velini (Honda) a 16”431; 5. Giansanti (Kawasaki) a 16”863; 6. Palumbo (Honda) a 25”932; 7. Menghi (Yamaha) a 42”420; 8. Cruciani (Kawasaki) a 42”434; 9. Marcheluzzo (Triumph) a 42”518; 10. Bonecchi (Yamaha) a 1’02”014; 11. Bugatti (Honda) a 1’02”441; 12. Berclaz (Yamaha) a 1’25”861; 13. Roncoroni (Yamaha) a 1 giro; 14. Pozdneev (Yamaha); 15. Gallo (Honda). Giro più veloce: Dionisi in 1’40”045 alla media di 152,068 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Dionisi p. 91; 2. Velini 60; 3. Giansanti 54; 4. Tamburini 45; 5. Palumbo 43; 6. Roccoli 40; 7. Cruciani 40; 8. Erbacci 29; 9. Menghi 29; 10. Gramigni 25.

MOTO 2

SABATO: 1. Andreozzi (FTR) 18 giri pari a 76,068 km in 30’41”011 alla media di 148,747 km/h; 2. Fanelli (Bimota) a 3”907; 3. Marrancone (Bimota) a 7”386; 4. Tarozzi a 8”694; 5. Lamborghini a 14”578; 6. Stizza (Gapam) a 14”643; 7. Segoni a 14”925; 8. D’Annunzio (FTR) a 17”195; 9. D’Alessandro (Bimota) a 43”994; 10. Ciavattini a 1’14”464; 11. Totti (Rossi M.) a 1’20”924. Giro più veloce: Ciavattini in 1’40”080 alla media di 152,014 km/h. DOMENICA: 1. Andreozzi (FTR) 18 giri pari a 76,068 km in 30’31”517 alla media di 149,518 km/h; 2. Marrancone (Bimota) a 9”140; 3. Tarozzi a 10”402; 4. D’Annunzio (FTR) a 10”788; 5. Ciavattini a 14”191; 6. Segoni a 25”404; 7. Lamborghini a 49”653; 8. D’Alessandro (Bimota) a 1’00”115; 9. Totti (Rossi M.) a 1’00”271; 10. Stizza (Gapam) a 1’11”765. Giro più veloce: Andreozzi in 1’40”727 alla media di 151,038 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Andreozzi p. 75; 2. Marrancone 66; 3. Tarozzi 65; 4. Ciavattini 53; 5. D’Annunzio 50; 6. Fanelli 41; 7. Stizza 34; 8. D’Alessandro 22; 9. Lorenzetti 21; 10. Lamborghini 20.

Leclassifiche

STOCK 1000

SABATO: 1. Petrucci (Ducati) 15 giri pari a 63,390 km in 24’53”299 alla media di 152,819 km/h; 2. Della Ceca (Ducati) a 5”258; 3. Magnoni (BMW) a 5”893; 4. Bussolotti (Kawasaki) a 7”618; 5. Perotti (BMW) a 10”273; 6. Canepa (Ducati) a 19”111; 7. Vizziello (Yamaha) a 23”900; 8. Muzio (BMW) a 24”008; 9. Mercado (Kawasaki) a 26”580; 10. Alfonsi (BMW) a 27”398; 11. Salvatore (Suzuki) a 49”394; 12. Antonello (Kawasaki) a 49”580; 13. Rosso (KTM) a 49”678; 14. Moretti (Aprilia) a 50”631; 15. Sassaro (Kawasaki) a 52”452; 16. Rubino (Kawasaki) a 55”600; 17. Berclaz (Honda) a 57”263; 18. Diviccaro (BMW) a 57”572; 19. Andriotta (Suzuki) a 1’01”630; 20. Gabrielli T. (Aprilia) a 1’01”780; 21. Anastasia (Honda) a 1’03”928; 22. Pavanini (Aprilia) a 1’08”875; 23. Mazzina (KTM) a 1’09”363. Giro più veloce: Petrucci in 1’38”528 alla media di 154,409 km/h. DOMENICA: 1. Della Ceca (Ducati) 15 giri pari a 63,390 km in 24’47”996 alla media di 153,363 km/h; 2. Canepa (Ducati) a 5”048; 3. Magnoni (BMW) a 10”547; 4. Clementi (BMW) a 17”649; 5. Perotti (BMW) a 18”953; 6. Bussolotti (Kawasaki) a 21”074; 7. Mercado (Kawasaki) a 26”888; 8. Alfonsi (BMW) a 31”947; 9. Fusco (BMW) a 32”000; 10. Vizziello (Yamaha) a 32”931; 11. Maglioni (Kawasaki) a 47”109; 12. Antonello (Kawasaki) a 47”191; 13. Salvatore (Suzuki) a 49”570; 14. Moretti (Aprilia) a 54”805; 15. Rosso (KTM) a 55”285; 16. Zerbo (Yamaha) a 56”764; 17. Rubino (Kawasaki) a 57”574; 18. Berclaz (Honda) a 59”432; 19. Anastasia (Honda) a 1’00”265; 20. Mazzina (KTM) a 1’02”164; 21. Gabrielli M. (Aprilia) a 1’07”317; 22. Gabrielli T. (Aprilia) a 1’11”342; 23. Andriotta (Suzuki) a 1’11”414; 24. Petrucci (Ducati) a 3 giri. Giro più veloce: Della Ceca in 1’37”847 alla media di 155,484 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Petrucci p. 63; 2. Magnoni 63; 3. Della Ceca 45; 4. Zanetti 41; 5. Bussolotti 41; 6. Perotti 39; 7. Canepa 37; 8. Barrier 36; 9. Clementi 30; 10. Alfonsi 29.

STOCK 600

SABATO: 1. Lombardi (Yamaha) 13 giri pari a 54,938 km in 22’04”165 alla media di 149,360 km/h; 2. Leonov (Yamaha) a 0”166; 3. Pascarella (Yamaha) a 9”269; 4. Dittadi (Yamaha) a 10”141; 5. Cocco (Yamaha) a 16”709; 6. Morrentino (Yamaha) a 16”958; 7. Morbidelli (Yamaha) a 17”426; 8. Vitali (Yamaha) a 17”710; 9. Fornasari (Yamaha) a 22”955; 10. Gregorini (Yamaha) a 25”861; 11. Casalotti (Yamaha) a 27”560; 12. Polita (Yamaha) a 28”362; 13. Russo (Yamaha) a 28”648; 14. Toccacieli (Kawasaki) a 28”843; 15. Togni (Yamaha) a 29”138; 16. Torrisi (Yamaha)a 31”937; 17. Ravaioli (Yamaha) a 31”948; 18. Lagonigro (Yamaha) a 37”735; 19. Poma (Yamaha) a 38”234; 20. Grandi (Yamaha) a 38”660; 21. Monti (Yamaha) a 41”942; 22. Paratore (Yamaha) a 45”011; 23. Ferroni (Kawasaki) a 47”542; 24. Basic (Yamaha) a 49”794; 25. Benini (Honda) a 50”685; 26. Della Biancia (Yamaha) a 56”244; 27. Velasco (Yamaha) a 56”564; 28. Sportoletti (Yamaha) a 59”009. Giro più veloce: Lombardi in 1’40”768 alla media di 150,977 km/h. DOMENICA: 1. Leonov (Yamaha) 13 giri pari a 54,938 km in 22’01”078 alla media di 149,709 km/h; 2. Lombardi (Yamaha) a 3”814; 3. Russo (Yamaha) a 10”851; 4. Vitali (Yamaha) a 14”178; 5. Pascarella (Yamaha) a 14”375; 6. Cocco (Yamaha) a 14”558; 7. Monti (Yamaha) a 15”086; 8. Morrentino (Yamaha) a 15”506; 9. Gamarino (Kawasaki) a 17”740; 10. Dittadi (Yamaha) a 18”488; 11. Toccacieli (Kawasaki) a 21”162; 12. Ravaioli (Yamaha) a 27”652; 13. Tarantino (Kawasaki) a 28”215; 14. Casalotti (Yamaha) a 28”306; 15. Gregorini (Yamaha) a 28”444; 16. Torrisi (Yamaha) a 29”720; 17. Togni (Yamaha) a 33”847; 18. Viglieno (Yamaha) a 37”718; 19. Salvadori (Yamaha) a 39”434; 20. Lagonigro (Yamaha) a 39”502; 21. Tosetto (Kawasaki) a 39”892; 22. Ferroni (Kawasaki) a 40”312; 23. Paratore (Yamaha) a 41”738; 24. Marchionni (Yamaha) a 43”385; 25. Cassani (Yamaha) a 44”561; 26. Benini (Honda) a 49”276; 27. Basic (Yamaha) a 50”785; 28. Sportoletti (Yamaha) a 54”810; 29. Grandi (Yamaha) a 1’01”026; 30. Cavalli (Kawasaki) a 1’04”888; 31. Tibaldo (Yamaha) a 1’14”506. Giro più veloce: Leonov in 1’40”667 alla media di 151,128 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Lombardi p. 78; 2. Leonov 55; 3. Vitali 52; 4. Russo 44; 5. Morrentino 43; 6. Dittadi 35; 7. Gregorini 33; 8. Cocco 32; 9. Pascarella 27; 10. Morbidelli 27.

125 GP

SABATO: 1. Fenati (Aprilia) 17 giri pari a 71,842 km in 30’09”258 alla media di 142,949 km/h; 2. Antonelli (Aprilia) a 0”419; 3. Parziani (Aprilia) a 13”837; 4. Calia (Aprilia)a 19”788; 5. Giorgi (Aprilia) a 26”301; 6. Mantovani (Aprilia) a 33”538; 7. Carpi (Aprilia) a 48”486; 8. Pardo (Friba) a 58”288; 9. Bastianelli (Friba) a 1’22”310. Giro più veloce: Antonelli in 1’45”515 alla media di 144,185 km/h. DOMENICA: 1. Fenati (Aprilia) 17 giri pari a 71,842 km in 30’07”540 alla media di 143,085 km/h; 2. Antonelli (Aprilia) a 0”243; 3. Calia (Aprilia) a 11”269; 4. Popov (Aprilia) a 15”348; 5. Parziani (Aprilia) a 15”488; 6. Giorgi (Aprilia) a 16”192; 7. Giacomini (Aprilia) a 34”014; 8. Mantovani (Aprilia) a 34”985; 9. Carpi (Aprilia) a 40”233; 10. Gondo (Rumi) a 1’30”280; 11. Bonati (Honda) a 1’36”524. Giro più veloce: Antonelli in 1’45”164 alla media di 144,665 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Fenati p. 75; 2. Calia 65; 3. Popov 58; 4. Antonelli 53; 5. Parziani 49; 6. Giorgi 37; 7. Carpi 34; 8. Giacomini 26; 9. Pardo 25; 10. Mantovani 18.

MOTO 3

SABATO: 1. Pontone (TR 001) 17 giri pari a 71,842 km in 31’33”321 alla media di 136,602 km/h; 2. Stirpe (TR 001) a 1 giro; 3. Zanella (Moriwaki). Giro più veloce: Pontone in 1’50”072 alla media di 138,215 km/h. DOMENICA: 1. Pontone (TR 001) 17 giri pari a 71,842 km in 31’55”588 alla media di 135,014 km/h; 2. Zanella (Moriwaki) a 1 giro; 3. Stirpe (TR 001). Giro più veloce: Pontone in 1’50”977 alla media di 137,088 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Pontone p. 100; 2. Stirpe 56; 3. Zanella 52.

TROFEO HONDA

SABATO: 1. Coletti 17 giri pari a 71,842 km in 31’07”829 alla media di 138,466 km/h; 2. Ferrari a 0”266; 3. Antonelli a 25”283; 4. Caricasulo a 34”762; 5. Bonati a 38”925; 6. Gobbi a 1 giro; 7. Villani; 8. Tiveron; 9. Fabrizio a 2 giri. Giro più veloce: Coletti in 1’48”500 alla media di 140,218 km/h. DOMENICA: 1. Ferrari 17 giri pari a 71,842 km in 30’57”062 alla media di 139,269 km/h; 2. Caricasulo a 19”504; 3. Antonelli a 41”133; 4. Bassani a 1 giro; 5. Gobbi; 6. Villani; 7. Fabrizio. Giro più veloce: Ferrari in 1’48”037 alla media di 140,818 km/h.

YAMAHA R6 CUP

1. Caloroso 12 giri pari a 50,712 km in 20’42”999 alla media di 146,873 km/h; 2. Agnelli a 6”664; 3. Leuthe Biliotti a 7”317; 4. Paoloni a 7”729; 5. Carta a 9”611; 6. Eccheli a 11”482; 7. Poma a 11”602; 8. Nori a 11”792; 9. Garofoli a 19”879; 10. Mottola a 22”271; 11. Favi a 23”321; 12. Brignoli a 23”742; 13. Romano a 29”736; 14. Iurino a 30”434; 15. Vlasov a 31”939; 16. Osnato a 32”022; 17. Cloroformio a 39”366; 18. D’Andrea a 53”270; 19. Nardin a 53”925; 20. Scienza a 56”464; 21. De Gruttola a 1’34”563. Giro più veloce: Paoloni in 1’42”549 alla media di 148,354 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Agnelli p. 251; 2. Caloroso 183; 3. Paoloni 179; 4. Leuthe Biliotti 171; 5. Poma 141; 6. Carta 124; 7. Eccheli 105; 8. D’Andrea 95; 9. Favi 91; 10. Romano 89.

YAMAHA R1 CUP

1. Sanca 12 giri pari a 50,712 km in 20’41”380 alla media di 147,065 km/h; 2. Brunelli a 0”014; 3. Manici a 0”981; 4. Benato a 1”137; 5. Laudati a 1”755; 6. Brunelli a 7”333; 7. Tocca a 9”043; 8. Marchi a 30”255; 9. Bottari a 36”402; 10. Iudica a 52”139; 11. Zamboni a 1’40”889. Giro più veloce: Benato in 1’42”163 alla media di 148,915 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Sanca p. 64; 2. Brunelli 64; 3. Laudati 50; 4. Manici 39; 5. Tocca 38; 6. Campedelli 34; 7. Benato 33; 8. Brunelli 20; 9. Marchesi 19; 10. Bottari 19.

motosprint

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Velocità CIV

le speranze dell’australiano Mark Aitchison, scattato in pole, sono state vanificate da una scivolata in gara uno e da un’errata scelta di gomma nel secondo round. Con la soffice la Kawasaki Pedercini era filata via ma non è stata in piedi, con la dura non aveva prestazione (quarto posto). Quindi via libera per le Ducati abituali padrone di Misano. Nella prima sfida non si è visto nulla di nuovo: Matteo Baiocco si è cucinato a fuoco lento il compagno di squadra Alex Polita, campione in carica che non riesce più a trovare la strada per la vittoria. Terzo gradino del podio per Federico Sandi, in crisi con le gomme dopo un promettente avvio. La seconda è stata ben più palpitante e il merito è tutto di Luca Conforti che ha cancellato un sabato da incubo (scivolata e decimo in rimonta) con una prestazione coi fiocchi che ha riportato al successo la Michelin a quasi un anno di distanza dall’ultimo centro di Sandi. «Sabato avevo sbagliato assetto ma la squadra mi ha rimesso sulla buona strada, così mi è venuto tutto facile, è stata una vittoria incredibile» ha detto il trentacinquenne bresciano alla quinta vittoria nel CIV in 40 presenze. Baiocco e Polita hanno finito nello stesso ordine del giorno precedente. La Superbike resta tutta da giocare con quattro piloti (Baiocco, Polita, Conforti e Sandi) in 33 punti con 100 da assegnare.

Roberto Tamburini

Yamaha R Series Cup

caloroso fa il vuoto con la r6 DOPO due gare, Misano 1 e Monza, in cui aveva mostrato grandi tempi e tanta voglia di imporsi, qualità tuttavia non sufficienti per conquistare la vittoria, Kevin Caloroso (nella foto) al terzo tentativo ce l’ha fatta! Il pilotino di Aprilia nella seconda prova stagionale a Misano ha trionfato per la prima volta in Gara A della R6 Cup al termine di una prova iniziata in prima fila grazie alla pole del sabato e conclusa per distacco sugli avversari con un vantaggio di 7”. La prova si è decisa a metà percorso, quando Caloroso ha passato Agnelli e si è portato in prima posizione guadagnando nei giri successivi un margine tale da non essere più raggiunto. Nella R1, vittoria al fotofinish per Daniel Sanca che ha così bissato la vittoria ottenuta sul circuito romagnolo al primo round 2011, riagguantando la prima piazza in classifica generale. Il bresciano, partito dalla pole, è stato protagonista di un autentico duello con Daniel Brunelli,

mattatore a Monza e battistrada a Misano praticamente per 11 delle 12 tornate in programma. Sanca ha saputo aspettare, studiando l’avversario per quasi tutta la gara e trovando lo spunto vincente a pochi metri dal traguardo.

un SuCCeSSo a teSta peR luCa ConfoRti (24) e matteo baioCCo (15) in SupeRbike. dietRo di loRo, aitChiSon (18). a deStRa, i vinCitoRi della SupeRSpoRt: RobeRto tambuRini (1) e ilaRio dioniSi (57).

Bella tattica! MISANO - Roberto Tamburini ha vent’anni e quando ne aveva solo quattordici era considerato il nuovo Valentino Rossi. Lo buttarono troppo presto nella mischia 125, bruciandogli le ali. Ripartito dalla Yamaha R6 Series, l’anno scorso ha vinto il tricolore avvicinandosi al podio iridato in alcune partecipazioni da wild card. Il grave incidente di Silverstone nel quale restò coinvolto anche Joan Lascorz ha rischiato di farlo ripartire da zero ma “Tambu” è tornato prima del previsto. «La vittoria cancella tutte le nubi. Potevo fare doppietta ma sabato ho rotto il motore ed essere considerato vincitore morale non bastava». Con Dionisi e Roccoli hai giocato al gatto contro il topo. «Non serviva rovinare le gomme, erano lì alla portata, ho aspettato il momento giusto per attaccare. Bella tattica». Con due gare in meno sarà difficile raggiungere Dionisi... «Restano quattro gare, può succedere tutto. Al Mugello hanno rifatto l’asfalto e sono curioso di vedere come vado. Non è ancora finita». Perché nel Mondiale non stai ingranando? «Ad Aragon sono andato bene (quinto, ndr), prima ho pagato i pochi test invernali. Ho ritrovato il ritmo e sono convinto di poter stare sempre nei primi sei-sette».

NELLA hALL Of fAME ENtRA LAzzARINI Dopo Luca Cadalora e Giacomo Agostini la Hall of Fame del CIV ha accolto Eugenio Lazzarini (sopra con il presidente FMI Paolo Sesti) grande rivale del mitico Angel Nieto nelle piccole cilindrate anni ‘70-80. L’asso marchigiano ha vinto tre titoli Mondiali e quattro tricolori: due nella 50 (1976 con Ufo-Morbidelli, 1978 con Kredler), altrettanti nella 125 con Piovaticci (‘72) e Morbidelli (‘77). Eugenio Lazzarini, presentatosi in circuito in perfetta forma fisica, adesso ha 66 anni.

lesioni alla testa

grave incidente per paolo vino PAOLO Vino, 33 anni, si è ferito gravemente cadendo durante la seconda qualifica della Supersport. Il pilota di Gazzada (Varese) ha perso il controllo della sua Yamaha R6 restando privo di sensi in pista. I primi soccorsi hanno accertato un trauma cranico e un trauma al rachide cervicale con sospetta frattura ma senza deficit neurologici. Vino è stato portato in elicottero al Trauma Center di Cesena. Dalle ultime notizie sembra che non rischi la paralisi e non sia in pericolo di vita.

partito in pole nella stock 600, dino lombardi ha vinto al sabato e domenica ha finito secondo.

pole position

lombardi, bussolotti, tamburini, fenati NEL doppio round le griglie di partenza sono identiche in entrambe le gare, come avviene nel Mondiale Superbike. Ecco gli autori delle pole position di Misano e i tempi realizzati. 125: Romano Fenati (Aprilia) 1’45”556; Stock 600: Dino Lombardi (Yamaha) 1’40”709; Stock 1000: Marco Bussolotti (Kawasaki) 1’37”811; Supersport: Roberto Tamburini (Yamaha) 1’38”971; Superbike: Mark Aitchison (Kawasaki) 1’36”219.

nel 2012 il civ a BRno MISANO – Il CIV 2012 disputerà uno dei sei round (due doppi) sul tracciato di Brno, nella Repubblica Ceca. Sembra una scelta bizzarra, invece è la prima misura che la Federmoto ha preso per ridurre i costi di partecipazione dei team. Gli autodromi italiani hanno costi superiori alla media europea che impattano sul budget della FMI, organizzatore del CIV, e di riflesso sui costi di partecipazione al campionato a carico dei team. Brno, impianto di livello mondiale, garantisce condizioni molto migliori e neanche la trasferta sarà un problema perché per le squadre del nord Italia (che sono la maggioranza) la città morava è distante più o meno quanto Vallelunga. La FMI sta prendendo contatti anche con Zeltweg (Austria) e Rijeka (Croazia) che potrebbero entrare nel calendario già nel 2013. Il braccio di ferro tra la Federmoto e gli autodromi va avanti da tempo riguardo i costi di noleggio per le gare e le tariffe delle prove libere. Lo sbarco del CIV all’estero muta gli equilibri e potrebbe costringere i proprietari degli impianti ad offrire alle moto condizioni migliori.

motosprint

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Trial GP Andorra

Cross MX3 e WMX Round Slovacchia

di Mario Candellone

Bill tris

Ancora Bou nella gara più ostica. Sul podio anche Fujinami e Raga

Colpo da duri A

NDORRA - Toni Bou ha dominato il durissimo quarto appuntamento del mondiale. Secondo il compagno di squadra Takahisa Fujinami, dopo un finale “giallo”, con squalifica poi cancellata. Terzo Adam Raga. Il divario fra il numero uno e gli inseguitori si fa più netto quando gli ostacoli rasentano l’impossibile. Non tragga in inganno il punteggio finale. I quindici punti totali, di cui solo cinque nella prima tornata, possono far pensare a un trial facile. Così non è stato, nonostante la semplificazione dell’ultimo momento, operata da Diego Bosis, anche quest’anno supervisore delle zone. Si era già capito al sabato, quando si è corsa la gara dell’Europeo, che gli organizzatori avevano avuto la mano pesante. È stato scelto un nuovo tracciato, con paddock nella cittadina di Santa Julia, dove in passato si era soliti partire. Il gruppo di zone nel bosco di forte pendenza aveva messo in difficoltà tutti i piloti, così si è in parte tentato di rimediare. Dopo due zone fattibili, si è presentato un ripido lastrone con in punta un masso. Bou è passato lasciando giusto un piede in cima e mandando in visibilio la folla che con difficoltà si era inerpicata per vederlo. Nessun altro è riuscito in tale impresa. Stessa scena alla nove: un piede di sicurezza dove per tutti gli altri sono piovuti severi cinque. A questo punto la gara è rimasta aperta solo per la seconda posizione. Fujinami è risultato il più coriaceo nella lotta su questi pietroni. Alla prima tornata con 13 punti, ha occupato il secondo posto, davanti a Raga, che ha accusato 19 errori. Ancora uno show di Bou alla zona 3 nel motosprint

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secondo giro, percorsa nel medesimo modo. Questa volta anche “Fujigas” ci è riuscito e si è assicurato la seconda piazza finale. Poi un reclamo di Raga che accusava Fujinami di aver cambiato il silenziatore della sua moto, che veniva accettato e il pilota squalificato. Subito dopo un controreclamo della Montesa, con una verifica tecnica di un commissario sulla moto del giapponese ha ripristinato la classifica ottenuta sul campo. Di sicuro i rapporti fra i due si sono inevitabilmente incrinati. In quarta posizione Albert Cabestany. Matteo Grattarola, dopo un infausto primo giro (63 punti), si è rifatto con il quinto miglior risultato nella seconda tornata: 38 errori. Un po’ tardi, ma abbastanza per finire al nono posto. Non troppo bene gli altri azzurri in gara, tra cui è emerso Saleri che ha sfiorato il podio nella Youth. La prossima sarà la tappa italiana in quel di Montecrestese (VB) il 10 luglio. SucceSSo pieno per la monteSa che ha piazzato ai primi due poSti Bou (Sopra) e Fujinami (Sotto).

Sheppard in vetta alla Youth WORLD

1. Bou (Montesa) penalità 15; 2. Fujinami (Montesa) 35; 3. Raga (Gas Gas) 41; 4. Cabestany (Sherco) 45; 5. Dabill (Beta) 81; 6. Fajardo (Ossa) 84; 7. Challoner (Beta) 91; 8. Gubian (Gas Gas) 99; 9. Grattarola (Gas Gas) 101; 10. Wigg (Sherco) 103; 11. Brown (Gas Gas) 106; 12. Iolitta (Beta) 128. IN CAMPIONATO: 1. Bou punti 95; 2. Raga 80; 3. Cabestany 75; 4. Fujinami 69; 5. Fajardo 60; 6. Dabill 48; 7. Gubian 41; 8. Challoner 38; 9. Brown 37; 10. Grattarola 34; 11. Wigg 23; 12. Iolitta 19; 13. Lampkin 7; 14. Stranghöner 4.

JUNIOR

1. Ferrer (Sherco) penalità 29; 2. Gomez (Montesa) 33; 3. Tarres (Gas Gas) 39; 4. Moret (Montesa) 41; 5. Borrellas (Gas Gas) 55; 6. Dagnicourt (Beta) 61; 7. Warenghien (Ossa) 68; 8. Traviesa (Gas Gas) 72; 9. Whitaker (Beta) 74; 10. Richardson (Sherco) 76; 11. Sanz (Honda) 78; 12. Poli (Ossa) 79; 13. Pedersen (Sherco) 87; 14. Mottin (Montesa) 89; 15. Cotone (Gas Gas) 90; 16. Gyllenhammar (Montesa) 96; 17. Tournour (Gas Gas) 97; 18. Middleton (Gas Gas) 108; 19. Leirvaag (Gas Gas) 108; 20. Locca (Beta) 131; 21. Sousa (Beta) 147. IN CAMPIONATO: 1. Gomez punti 97; 2. Moret 73; 3. Tarres 68; 4. Dagnicourt 59; 5. Borrellas 56; 6. Warenghien 44; 7. Traviesa 42; 8. Richardson 39; 9. Ferrer 33; 10. Mottin 25; 11. Peydro 22; 12. Tournour 21; 13. Whitaker 21; 14. Poli 14; 15. Cotone 13; 16. Sanz 10; 17. Pedersen 8; 18. Gyllenhammar 6; 19. Spencley 3; 20. Kregeloh 1.

Terza vittoria di seguito dello svizzero. Fontanesi marca la Laier nel femminile

S

ENKVICE - Quinta tappa dei mondiali MX3 e Femminile in Slovacchia con conferme per quanto riguarda le coppie che si daranno battaglia nella corsa ai titoli. Nella MX3 una vittoria a testa tra Bill e Potisek ma alla fine è stato lo svizzero a capitalizzare di più per un errore che ha fatto “franare” nella seconda manche in ottava posizione il francese. Giornata da dimenticare per Marco Maddii, che ha totalizzato solo otto punti, peggiore prestazione nelle cinque gare. Chiara Fontanesi continua invece ad essere l’avversaria più ostica, nel femminile, per la campionessa in carica Stephanie Laier. Una vittoria e un secondo posto a testa, con il GP vinto dalla tedesca, così come successo nella precedente gara in Italia, per la discriminante del miglior risultato nella manche conclusiva. Tra le due restano, dunque, solo nove punti di differenza, mentre perde il contatto Larissa Papenmeier, in difficoltà soprattutto nella prima gara. Nelle zone alte delle classifiche anche Floriana Parrini e Francesca Nocera.

YOUTH

1. Sheppard (Beta) penalità 26; 2. Tempier (Sherco) 34; 3. Karlsson (Gas Gas) 36; 4. Saleri (Beta) 40; 5. Coquelin (Gas Gas) 59; 6. Thomas (Beta) 69; 7. Widschwendter (Sherco) 72; 8. Pochez (Gas Gas) 77; 9. Menard (Gas Gas) 78; 10. Petit (Gas Gas) 85; 11. Martin I. (Gas Gas) 91; 12. Martin J. (Gas Gas) 95; 13. Vieira (Gas Gas) 103; 14. Cabrini (Beta) 104. IN CAMPIONATO: 1. Sheppard punti 97; 2. Tempier 84; 3. Saleri 71; 4. Coquelin 67; 5. Thomas 37; 6. Martin J. 35; 7. Pochez 33; 8. Cabrini 33; 9. Karlsson 28; 10. Widschwendter 28; 11. Rigaud 26; 12. Menard 25; 13. Petit 22; 14. Cox 17; 15. Bury 14; 16. Martin I. 14; 17. Vieira 8; 18. Stay 6; 19. Gosden 2; 20. Waldi 1.

Leclassifiche

Lo svizzero JuLien BiLL ha consoLidato iL primato neLLa mX3.

Fontanesi vince la prima sfida MX3

GARA 1: 1. Potisek (Honda) 17 giri in 34’07”504; 2. Bill (Honda) a 1”028; 3. Michek (KTM) a 13”814; 4. Kohut (KTM) a 42”856; 5. Kragelj (Yamaha) a 49”477; 6. Zerava (Honda) a 55”600; 7. Staufer (KTM) a 1’01”709; 8. Pyrhonen (Honda) a 1’05”941; 9. Bartos (KTM) a 1’08”362; 10. Pashchynskyi (KTM) a 1’13”502; 11. Simko (KTM) a 1’17”715; 12. Reitbauer (KTM) a 1’22”343; 13. Kovalainen (Yamaha) a 1’31”147; 14. Michalec (Honda) a 1’36”942; 15. Gago (Honda) a 1’42”802; 16. Schogler (KTM) a 1’46”899; 17. Kumanov (Yamaha) a 1’50”167; 18. Maddii (KTM) a 1’54”380; 19. Sipek (Yamaha) a 1’57”256; 20. Rouhiainen (Yamaha) a 1’57”510. GARA 2: 1. Bill (Honda) 17 giri in 34’32”798; 2. Michek (KTM) a 5”252; 3. Kohut (KTM) a 16”544; 4. Pyrhonen (Honda) a 27”726; 5. Zerava (Honda) a 32”934; 6. Staufer (KTM) a 37”783; 7. Kragelj (Yamaha) a 40”701; 8. Potisek (Honda) a 44”596; 9. Bartos (KTM) a 53”823; 10. Pashchynskyi (KTM) a 58”710; 11. Sipek (Yamaha) a 59”895; 12. Gago (Honda) a 1’04”919; 13. Kovalainen (Yamaha) a 1’06”766; 14. Michalec (Honda) a 1’08”407; 15. Schogler (KTM) a 1’17”411; 16. Maddii (KTM) a 1’20”925; 17. Stransky (KTM) a 1’24”189; 18. Reitbauer (KTM) a 1’26”360; 19. Rouhiainen (Yamaha) a 1’27”280; 20. Kumanov (Yamaha) a 1’32”779. IN CAMPIONATO: 1. Bill p. 212; 2. Potisek 184; 3. Michek 176; 4. Pyrhonen 151; 5. Zerava 132; 6. Maddii 108; 7. Staufer 83; 8. Kragelj 74; 9. Michalec 63; 10. Kovalainen 59.

FEMMINILE

GARA 1: 1. Fontanesi (Yamaha) 11 giri in 24’43”786; 2. Laier (KTM) a 1”042; 3. Van der Wekken (Honda) a 1’24”896; 4. De Mol (TM) a 1’29”304; 5. Pettersson (KTM) a 1’33”148; 6. Borchers (Suzuki) a 2’00”420; 7. Germond (Suzuki) a 2’00”976; 8. Parrini (KTM) a 2’08”576; 9. Charroux (Yamaha) a 2’12”298; 10. Nocera (KTM) a 1 giro; 11. Papenmeier (KTM); 12. De Barquin (Honda); 13. Simonova (Yamaha); 14. Guryeva (KTM); 15. Lankova (Kawasaki). GARA 2: 1. Laier (KTM) 11 giri in 24’28”009; 2. Fontanesi (Yamaha) a 2”545; 3. Papenmeier (KTM) a 1’01”782; 4. Nocera (KTM) a 1’09”094; 5. Van der Wekken (Honda) a 1’39”253; 6. Pettersson (KTM) a 1’41”454; 7. Charroux (Yamaha) a 1’43”657; 8. Miller (KTM) a 1’50”150; 9. Borchers (Suzuki) a 1’52”256; 10. Germond (Suzuki) a 1’52”688; 11. Verkade (KTM) a 2’26”089; 12. Parrini (KTM) a 1 giro; 13. Simonova (Yamaha); 14. De Barquin (Honda); 15. Braam (Kawasaki). IN CAMPIONATO: 1. Laier p. 213; 2. Fontanesi 204; 3. Papenmeier 172; 4. Van der Wekken 141; 5. Pettersson 126; 6. De Mol 125; 7. Nocera 124; 8. Borchers 100; 9. Germond 92; 10. Verkade 77.

Leclassifiche

mondiale speedway

Magico HANCOCK

CARDIFF - Continua il sogno iridato del 41enne californiano Greg Hancock, già campione del mondo nel 1997, che è ritornato in testa al mondiale dopo aver vinto alla grande il GP di Gran Bretagna disputato nella magica atmosfera del Millenium Stadium della capitale gallese. Nelle venti manche di qualifica i piloti hanno fatto vedere di tutto e di più per arrivare nelle prime otto posizioni e accedere così alle semifinali. Miglior punteggio, 12 punti, ottenuto da Hancock che ha preceduto di un punto Bjerre e di due i giovani Holder e Sayftidinov. È quest’ultimo a vincere dopo quattro giri infuocati la semifinale 1 su Hancock mentre vengono eliminati Jonsson e il tre volte campione del

GreG hancocK

mondo Crump. Nella semifinale 2 vittoria perentoria dell’australiano Holder su Nicky Pedersen. Nella finale grande partenza di Hancock che si porta in testa, con gli altri molto vicini c’è la caduta di Sayfutdinov con esclusione del russo e ripetizione della manche. Ancora una grande partenza di Hancock che presa la testa non la lascia più.

foto Tomba

LE CLASSIFICHE GP GRAN BRETAGNA: 1. Hancock punti 20; 2. N. Pedersen 16; 3. Holder 15; 4. Sayfutdinov 13; 5. Bjerre 11; 6. Jonsson 10; 7. Zetterstrom 9; 8. Crump 8; 9. Kolodziej 7; 10. Gollob 7; 11. Harris 6; 12. Hampel 5; 13. Nicholls 5; 14. Lindgren 5; 15. Lindback 3; 16. Woffinden 2; 17. Holta 1, 18. Barker 0. IN CAMPIONATO: 1. Hancock 80; 2. Gollob 68; 3. Holder 57; 4. Hampel 53; 5. N.Pedersen 53; 6. Crump 50; 7. Sayfutdinov 48; 8. Lindgren 40; 9. Bjerre 38; 10. Jonsson 36; 11. Kolodziej 28; 12. Harris 27. motosprint

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Rally Italiano di Edoardo Bauer

Graziani (2), secondo sabato, è stato protagonista di una brutta caduta domenica che lo ha costretto in diciassettesima posizione. Mancini (1), con un terzo e un secondo posto, è ora in testa al campionato. in piemonte hanno vinto Ceci (5) e Zanotti (6).

Vittorie di Ceci e Zanotti. Graziani cade il secondo giorno, Mancini nuovo leader

Botto finale D EMONTE (CN) - Due giornate di alto spessore tecnico per la quarta e la quinta prova dell’Italiano Motorally, che dopo il Friuli è approdato in Piemonte. Demonte, paesino della Valle Stura nel cuneese, ha ospitato l’intensa due giorni che ha visto al via duecento piloti. Paolo Ceci sabato è stato il vincitore assoluto dopo i 196 chilometri da percorrere, con due prove speciali in linea ed un fettucciato. Il modenese aveva già fatto faville al Mondiale in Sardegna, meno di un mese prima, ed anche a Demonte ha mostrato uno stato di forma eccellente. Grazie ad un terzo e ad un secondo posto nelle due speciali in linea, quelle più influenti sul risultato finale, Ceci è tornato meritatamente alla vittoria precedendo di 13’’ Matteo Graziani. Un piccolo errore di percorso è costato al forlivese la vittoria, ma almeno è riuscito a precedere lo storico rivale Andrea Mancini, solo otto secondi il divario tra i due. Mauro Uslenghi è partito con velleità di vittoria, aggiudicandosi la prima speciale in linea, ma nella seconda ha sbagliato un bivio ed è scivolato al quarto posto, precedendo Andrea Cabass, l’endurista friulano in forze al Team Assomotor che quando imbrocca la speciale è un avversario ostico per tutti. Fabio Benetti, sesto, ha preceduto Andrea Bartolini, rientrato al motorally dopo un infortunio, e fortunato a trovare la “scia” dello scatenato Uslenghi. DOMENICA il piatto proposto dal Moto Club Carmagnola era strutturato più o meno come il giorno precedente, con un motosprint

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po’ meno di chilometri da percorrere, 156 in totale. Ed è stata la giornata di Alex Zanotti, approdato da qualche gara alla TM, che all’opaca prestazione del giorno prima ha fatto seguire due ottimi secondi posti nelle speciali in linea, rispettivamente dietro a Mancini e a Pietribiasi, aggiudicandosi alla fine la vittoria assoluta. Il sammarinese ha preceduto lo scatenato Mancini di 15’’, mentre terzo è stato Mauro Uslenghi che, a dispetto dei suoi 52 anni, ha ancora tantissima grinta da vendere. Niccolò Pietribiasi, quarto assoluto e vincitore della seconda prova in linea, ha finalmente ottenuto un risultato degno del suo valore, in una stagione che non lo ha visto ancora incisivo come di consueto. Dietro al pilota vicentino, hanno chiuso Filippo Ciotti e Massimo Chiesa, mentre il vincitore della prima giornata, Paolo Ceci, non è riuscito ad andare oltre la settima posizione. Chi è uscito sconfitto dalla seconda giornata è invece Matteo Graziani, caduto rovinosamente in discesa nella seconda PS, quando stava battagliando con Mancini e Ceci. Molte contusioni per il forlivese, ma soprattutto solo un diciassettesimo posto finale che gli ha fatto perdere la leadership del campionato. Al comando è così passato Andrea Mancini con sei lunghezze di vantaggio su Paolo Ceci e nove su Matteo Graziani. A tre prove dal termine saranno quasi sicuramente questi tre piloti a giocarsi il titolo assoluto 2011 e la battaglia si preannuncia infuocata.

Risultati altalenanti nei due giorni assoluta SABATO

1. Ceci (Beta) in 1h06’51”34; 2. Graziani (Aprilia) a 13”41; 3. Mancini (Husqvarna) a 21”59; 4. Uslenghi (Husqvarna) a 41”63; 5. Cabass (Honda) a 1’53”96; 6. Benetti (Yamaha) a 2’35”34; 7. Bartolini (Husqvarna) a 2’45”20; 8. Zanzi (KTM) a 3’05”57; 9. Chiesa (Husqvarna) a 3’23”79; 10. Zanotti (TM) a 3’58”50; 11. Vettovalli (Husqvarna) a 4’00”00; 12. Ciotti (Rieju) a 4’26”94; 13. Ciarpaglini (Beta) a 4’43”61; 14. Muccini (KTM) a 4’55”81; 15. Lucchese (Husaberg) a 5’03”29; 16. Martelozzo (Husaberg) a 5’16”58; 17. Pavan (Honda) a 5’46”73; 18. Falappi (KTM) a 5’49”57; 19. Rimini (KTM) a 6’03”67; 20. Cecconi (Kawasaki) a 6’12”33; 21. Zanetti (Honda) a 6’17”09; 22. Caviglia (Suzuki) a 6’19”86; 23. Candida (KTM) a 6’37”13; 24. Zanon (Yamaha) a 6’38”26; 25. Piazza (Honda) a 6’41”95; 26. Zacchetti (Rieju) a 6’49”50; 27. Canestrari (Honda) a 7’24”75; 28. Stragliotto (Kawasaki) a 7’32”38; 29. Pastori (Sherco) a 7’48”45; 30. Bazzani (KTM) a 8’06”08; 31. Pietribiasi (KTM) a 8’06”24; 32. Sciaboni (KTM) a 8’34”93; 33. Corradini (KTM) a 8’36”65; 34. Nagostinis (Honda) a 8’42”91; 35. Calesini (KTM) a 9’01”41; 36. Contarin (Honda) a 9’18”64; 37. Cosentino (KTM) a 9’29”64; 38. Pietroni (Beta) a 9’36”40; 39. Danesi (Fantic) a 9’39”52; 40. Pizzato (Yamaha) a 9’55”96; 41. Poli (KTM) a 10’40”56; 42. Carnelos (Honda) a 10’42”50; 43. Copioli (KTM) a 10’43”22; 44. Viviani (Honda) a 10’43”94; 45. Toia (KTM) a 10’49”02; 46. Doretto (BMW) a 10’51”58; 47. Molteni (Husaberg) a 10’55”88; 48. Frassini (Fantic) a 10’55”96; 49. Fedeli (Fantic) a 10’56”51; 50. Monini Bonini (Fantic) a 11’17”30.

assoluta DOMENICA

1. Zanotti (TM) in 54’43”54; 2. Mancini (Husqvarna) a 15”55; 3. Uslenghi (Husqvarna) a 30”18; 4. Pietribiasi (KTM) a 32”06; 5. Ciotti (Rieju) a 2’20”90; 6. Chiesa (Husqvarna) a 2’31”01; 7. Ceci (Beta) a 2’38”14; 8. Benetti (Yamaha) a 2’42”80; 9. Fedeli (Fantic) a 3’41”93; 10. Pavan (Honda) a 3’57”46; 11. Zanon (Yamaha) a 4’14”53; 12. Falappi (KTM) a 4’19”41; 13. Cosentino (KTM) a 4’30”50; 14. Cabass (Honda) a 4’36”78; 15. Cremonini (Beta) a 4’38”04; 16. Muccini (KTM) a 4’52”24; 17. Graziani (Aprilia) a 4’59”50; 18. Ciarpaglini (Beta) a 5’12”57; 19. Zanzi (KTM) a 5’27”62; 20. Stragliotto (Kawasaki) a 5’44”18; 21. Toia (KTM) a 5’52”52; 22. Pastori (Sherco) a 6’00”59; 23. Cecconi (Kawasaki) a 6’01”99; 24. Martelozzo (Husaberg) a 6’02”39; 25. Frassini (Fantic) a 6’07”82; 26. Piazza (Honda) a 6’29”57; 27. Carnelos (Honda) a 6’38”25; 28. Monini Bonini (Fantic) a 6’39”77; 29. Lucchese (Husaberg) a 6’57”28; 30. Massolin (TM) a 6’58”77; 31. Danesi (Fantic) a 6’59”16; 32. Viesti (Beta) a 7’01”79; 33. Pietroni (Beta) a 7’04”18; 34. Vettovalli (Husqvarna) a 7’06”76; 35. Contarin (Honda) a 7’15”68; 36. Doretto (BMW) a 7’19”95; 37. Salucci (KTM) a 7’21”85; 38. Calesini (KTM) a 7’26”77; 39. Canestrari (Honda) a 7’38”25; 40. Molteni (Husaberg) a 7’42”21; 41. Maggia (KTM) a 7’58”89; 42. Mandrelli (KTM) a 8’22”46; 43. Zacchetti (Rieju) a 8’34”86; 44. Candida (KTM) a 8’35”10; 45. Pizzato (Yamaha) a 8’40”74; 46. Tarricone (Beta) a 8’42”43; 47. Viviani (Honda) a 8’52”71; 48. Zanetti (Honda) a 8’54”65; 49. Copioli (KTM) a 9’04”85; 50. Nagostinis (Honda) a 9’09”55. IN CAMPIONATO: 1. Mancini punti 76; 2. Ceci 70; 3. Graziani 67; 4. Uslenghi 56; 5. Benetti 53; 6. Zanotti 53; 7. Ciarpaglini 41; 8. Pettinari 33; 9. Cabass 30; 10. Pietribiasi 28.

Leclassifiche motosprint

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Paduano e Morelli danno spettacolo ad ogni curva e i primi due posti sono loro; terzo gradino per un ritrovato Mendogho. Baldi infortunato, a lui i nostri migliori auguri

Doppia vittoria e gare perfette per Paduano (69) che è ritornato in grandissima forma e che ha tenuto a bada uno scatenato Morelli. Sopra a sinistra, sul podio festeggiano Paduano, Morelli, Mendogho, Sambucci e Delmastro.

DUELLO senza RESPIRO

La gara di Latina ha cambiato le sorti del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia Sud 2011.

LA “BATTAGLIA” DI LATINA Spettacolo ad altissimo livello nel Trofeo Malossi ScooterMatic Extreme Italia, girone sud, giunto al giro di boa sulla pista del Sagittario a Latina. Si aspetta il ritorno di Baldi in sella allo zip e la risposta degli avversari più accreditati al titolo e nelle qualifiche sono subito scintille. All’inizio del turno i big dell’Italia girano da soli. Subito dentro Nicolò Baldi: il dominatore della prima prova a Battipaglia impiega un solo giro per scaldare le gomme e poi infila tre giri consecutivi da far paura. Dopo 5 minuti è in pole, irraggiungibile per tutti. Gli altri sembrano quasi non provarci: Mendogho gironzola in pista, Melone appare poco concentrato, Del Mastro non è al meglio fisicamente. Nico Morelli, alla seconda gara con gli scooter, cerca di capire pista e mezzo. Entra finalmente Paduano e si vede qualcosa di interessante: il portacolori del Team Macera va in progressione e, al quinto giro, ferma i cronometri a soli 85 millesimi dal tempo di Baldi. Dietro si risvegliano, e da metà turno cominciano le scintille. Max Mendogho trova un buon setup e martella di passo, fino a portarsi in terza posizione, davanti a Nico Morelli. Ad aprire la seconda fila c’è Alessandro Melone che riesce a tener dietro l’idolo di casa Simone Sambucci, Del Mastro e Olivieri. Secondo turno ed è subito fuori Nicolò Baldi: sul suo Zip si rompe il telaietto e il battipagliese cade rovinosamente. Il campione SuperScooter è costretto ad abbandonare la gara: “peccato – ha dichiarato il portacolori di Ni.Ba. Racing – ero primo sia in questo campionato che nel Trofeo Nazio-

Sul traguardo arrivano in volata staccati di soli 114 millesimi di secondo. Dietro Max Mendogho coglie un ottimo terzo posto, davanti ad un felicissimo Sambucci e a Melone. Gara 2 e si ripete il copione. Paduano parte fortissimo tallonato da Morelli. Il salernitano non vuole rischiare e piazza subito una sequenza di giri spaventosi. Sembra fatta, con il pilota del Team Macera che arriva ad avere quasi 2 secondi di vantaggio, ma Morelli trova il ritmo giusto e comincia ad avvicinarsi di nuovo. Al penultimo giro ha un ritardo di 1 secondo ma non si da per vinto. L’ultimo passaggio è da antologia: Nico Morelli frantuma il record della pista con Paduano che si guarda dietro e risponde. Sul traguardo è ancora primo Paduano ma Morelli gli arriva a soli 3 decimi di secondo. Ancora terzo Mendogho che non sta nella pelle per il risultato mentre dietro chiude ancora quarto Sambucci dopo un bellissimo duello con Alessandro Melone, scivolato all’ottavo giro, e con il coriaceo Del Mastro. Con doppia vittoria Antonio Paduano si porta in testa al Trofeo ScooterMatic Extreme Italia: “La dedico a Nicolò Baldi – afferma il pilota del Team Macera – Se avesse corso mi sa che per me sarebbe stato ancora più difficile. Ho trovato un avversario che non mi aspettavo: Nico Morelli è stato veramente grandissimo, alla sua seconda gara non mi ha lasciato respiro fino alla bandiera a scacchi. Ora mi godo la testa del campionato ma sarà dura a Sarno e nelle due finali”. Per Morelli è il primo podio nei Trofei

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nale SuperScooter”. Da tutti l’augurio di vederlo presto di nuovo in forma. Paduano è il più convinto delle possibilità ed entra in pista deciso: un giro a scaldare le gomme e poi stampa in successione due giri veloci. Il secondo passaggio è quello che lo porta in pole, più basso di 19 millesimi rispetto allo scratch di Baldi. Ad affiancare il campione Sud 2008 del Trofeo ScooterMatic Extreme arriva Max Mendogho: il romano non nasconde di non amare questa pista ma per lui è importantissimo ritrovare le giuste motivazioni dopo una partenza di stagione da dimenticare. Terzo tempo per il livornese Nico Morelli: il pilota della C.M. Motor Sport ci prende gusto a girare con lo scooter e brucia il campione MDC Alessandro Melone per pochissimi centesimi di secondo. Alle loro spalle si sistemano Sambucci e Del Mastro, vicinissimi alla pole. Sei piloti in cerca di gloria, almeno questo dice il verdetto delle prove, ma il pronostico è quanto mai difficile. LE GARE Al via Paduano non si lascia pregare e si mette in testa al gruppo tallonato da Morelli. Il toscano è ancora più in palla e pressa il salernitano. Dietro Melone, terzo, ha il suo da fare per tenere a bada Mendogho, Sambucci e Del Mastro scatenatissimi. Mendogho trova il varco giusto all’ottavo giro, seguito da Sambucci. Davanti intanto è spettacolo puro con Paduano che non molla la testa nemmeno per un solo metro e Morelli che lo pressa ad ogni curva. I due girano velocissimi frantumando i tempi delle prove.

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Sambucci (55) chiude ottimo quarto nonostante una schiena non in perfette condizioni. Gara più difficile del previsto per Delmastro (83), comunque tra i protagonisti dell’Italia come sempre.

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Morelli (119) ha seriamente impensierito Paduano con due gare estremamente grintose, chiudendo secondo sul podio. Malossi: “Non conoscevo la pista e conosco poco anche lo scooter – afferma il livornese della M.C. Motor Sport – All’inizio credevo fosse più facile guidare questo mezzo (lui viene dalla 600 Stock del CIV – ndr) invece, con avversari simili, diventa tutto più complicato. Devo dire comunque che il mio team mi ha dato il miglior materiale possibile per figurare in questo difficile Trofeo”. Vede il bicchiere …stracolmo Max Mendogho: “A Binetto pensavo di lasciar perdere il Trofeo Italia, era andato tutto storto – dice il campione in carica del TNSV – ed invece Picca mi ha convinto a correre a Latina. Non è assolutamente la mia pista preferita, non ho mai fatto risultato, e lo scorso anno sono caduto come un principiante. Invece alla fine mi ritrovo con due terzi posti ed un podio che non immaginavo nemmeno. Ora c’è da pensare: con gli scarti e con un rush finale come quello dello scorso anno potrei ancora dire la mia”. Le sorti del Trofeo Malossi ScooterMatic Extreme Italia si scopriranno a Sarno, il 9 e 10 luglio, dove andrò in scena la quarta ed ultima prova del girone sud.

Max Mendogho (88) chiude sul terzo gradino del podio un weekend dove è ha guardato a breve distanza lo scontro tra i primi due.

Trofeo Scootermatic Extreme Italia Sud 3 a Prova - Circ. Sagittario (LT) - 19 giugno 2011

Classifica Gara Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8

69 119 88 55 83 21 32 35

Pilota Paduano Antonio Morelli Nico Mendogho Massimo Sambucci Simone Del Mastro Antonio Melone Alessandro Olivieri Costantino Baldi Nicolò

Team Macera C.M. Motor Sport D&D Moto Sambucci Moto Accardo Racing D.P.S. Olivieri Ni.Ba.Racing

1m 25 22 20 18 15 16 14 1

2m Punti 25 50 22 44 20 40 18 36 16 31 15 31 14 28 1 2

Classifica Trofeo Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8

69 21 88 83 21 32 119 55

Pilota Paduano Antonio Melone Alessandro Mendogho Massimo Del Mastro Antonio Baldi Nicolò Olivieri Costantino Morelli Nico Sambucci Simone

Team Macera D.P.S. D&D Moto Accardo Racing Ni.Ba.Racing Olivieri C.M.Motor Sport Sambucci Moto

Tot 129 115 109 107 90 86 79 65

Ilio Ascione ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE race@raceservice.com


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D’Urso vince due gare tutte grinta tenendo “a bada” due mastini di razza come Gargiulo e Formisano

Gargiulo (58) ha corso al massimo delle sue possibilità ma si è dovuto accontentare di un secondo posto finale, a causa anche di una sbavatura in gara1.

STREET FIGHTER

IN PUNTA DI FIORETTO Terza prova e terzo vincitore diverso per il Trofeo Malossi ScooterMatic Extreme delle Regioni Sud che ha avuto il suo epilogo sulla Pista del Sagittario a Latina: Antonio D’Urso piazza la sua zampata, andando a cogliere un uno-due di quelli pesanti e rilanciandosi nella corsa al titolo. Una stagione quanto mai intensa e combattuta: griglia sempre piena ed oltre metà schieramento che può dire la sua per il podio di giornata. Ed anche la gara laziale non ha smentito questa tradizione, confermando il grande momento dei giovanissimi Giuliano Gargiulo e Francesco Reale, e la carica agonistica dei più esperti Antonio D’Urso e Luciano Formisano. Gli altri? Comunque ad un soffio da questi quattro, anche loro, tutti, da 10 e lode. Le prime prove cronometrate non chiariscono quale sarà il verdetto finale. Luciano Formisano si porta avanti a tutti, ma i tempi sono ancora piuttosto alti, fino alla metà delle prove dove spuntano Gargiulo e Danilo Luciani: il napoletano trova pista libera per lanciarsi ed il laziale del team Sambucci prende riferimenti e ne sfrutta a pieno la scia. I due si portano davanti a tutti e resteranno lì fino alla bandiera a scacchi. A completare la prima fila ci sono D’Urso e Musella, mentre dietro vanno forte Coviello, Reale, Sciarrino e Riccio, in seconda fila, e Formisano, Adinolfi, Telesca e Capraro in terza, con meno di un secondo e mezzo di distacco dalla pole. Nel secondo turno il più veloce è D’Urso, davanti a Gargiulo, Luciano, Formisano Musella e Reale. La pole rimane a Gargiulo ma

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alle sue spalle si accorcia ancora di più la griglia con metà schieramento ad alitare sulle spalle dei primi. LE GARE Al via di gara 1 si scatena l’inferno. Gargiulo parte fortissimo ma D’Urso non ha intenzione di aspettare. Il portacolori della LLCP & DPS forza i tempi, trova il varco e si porta in testa. Parte forte anche Coviello che supera per primo la resistenza di Luciani e si butta all’inseguimento agganciando il duo di testa in una sola tornata. Dietro si forma un altro trenino con Formisano, Reale, Scelzo, Sciarrino e Luciani ingaggiati in una disfida dai toni epici. Il primo colpo di scena al quarto giro: Coviello prova a passare ma scivola, ripartendo nelle retrovie. D’Urso e Gargiulo vanno in fuga solitaria, mentre dietro si scambiano ripetutamente le posizioni, fino a che Formisano non si mette davanti, in terza posizione. Gargiulo non prova mai

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In alto: lo scatto della ScooterMatic Regioni Sud è stato impressionante e ha dato vita a due gare maiuscole. Alcune difficoltà per Reale (93), protagonista quest’anno di un’ottima stagione: quarto posto per il pilota del Team DPS. Sotto: a sinistra, quinto posto per un fantastico Luciani (31), veramente veloce a Latina; a destra: il veterano Formisano (4) ha corso con il coltello tra i denti e porta a casa un terzo posto che vale oro.

ad attaccare ma studia l’avversario ad ogni curva. All’ultimo giro c’è l’attacco: il napoletano entra fortissimo all’ultima staccata e si porta avanti ma è ancor più lesto D’Urso che lo infila alla prima curva ricambiando il favore. Gargiulo non ci sta e chiede troppo al suo scooter, perde aderenza e scivola nel curvone che immette sul rettilineo lungo. Cade, appena dietro anche Sciarrino nel generoso tentativo di passare Reale. Sul traguardo passa primo D’Urso, mentre Gargiulo conserva per un soffio la seconda posizione su Formisano e Reale. Dopo il traguardo c’è la scena più bella con i quattro che si abbracciano e si scambiano complimenti per il superbo spettacolo offerto al pubblico. Alle spalle del “poker d’Assi” finisce Scelzo in volata su Luciani, mentre la top ten è completata da Telesca Adinolfi, Coviello e Barbato. Gara 2 e si ripete il copione: Gargiulo parte a razzo tirandosi indietro D’Urso e Formisano. Luciani fa un po’ da tappo in quarta posizione e tiene dietro gli altri concorrenti. Al terzo giro D’Urso passa e prova ad andar via, ma sia Gargiulo che Formisano non lasciano la scia dell’avversario. Al quinto giro Formisano sembra averne di più, passa Gargiulo e punta D’Urso ad ogni curva. Cambia l’avversario ma non il leader che dimostra di saper tenere a bada i due contendenti con grande abilità. Intanto Luciani è in lotta con Reale che riesce a passare al nono giro, dopo l’ennesima scivolata di Coviello, in quarta posizione. L’ultimo giro è da paura: D’Urso chiude tutti i varchi a Formisano e Gargiulo prepara l’attacco alla sua curva preferita: l’ultima. Il rider di Macera arriva fortissimo e brucia in staccata Formisano che non può nemmeno replicare. Il sorpasso è stato preparato con tanta cura che a momenti Gargiulo riesce ad infilare anche D’Urso. I tre arrivano in volata con il laziale che vince per un’incollatura su Gargiulo e Formisano. Appena staccato c’è Francesco Reale che precede Luciani, Scelzo, Musella, Telesca, Iacovella e Sciarrino. I primi quattro ripetono la scena di gara 1 con abbracci e complimenti per lo spettacolo dato in pista. L’ordine d’arrivo sarà anche il podio per somma punti con D’Urso felicissimo dei 50 punti conquistati nella gara di casa: “Mancano ancora due gare per il Trofeo Regioni Sud e mi sono rimesso in corsa per il titolo – afferma il pilota della LLCP & DPS – Quest’anno è ancora più difficile ed indecifrabile dello scorso anno: due gare sono ancora tantissime

Duro come la roccia, D’Urso (20) ha tenuto la testa e ha cercato di chiudere i varchi il più possibile, incassando così due primi posti e quindi una vittoria molto importante!

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Trofeo Scootermatic Extreme Sud 3 a Prova - Circ. Sagittario (LT) - 19 giugno 2011

Classifica Gara Sul podio D’Urso festeggia con tutto il team LLCP – DPS, davanti a Gargiulo, Formisano, Reale e Luciani! ed in palio ci sono 100 punti, può succedere di tutto”. Sorride felice sul secondo gradino del podio Giuliano Gargiulo che supera di un punto Reale in testa alla classifica: “Giuliano è cresciuto tantissimo – dice il suo capoteam Antonio Macera – ha giocato di tattica, ha studiato gli avversari ed ha compiuto un sorpasso bellissimo all’ultimo giro. Sono felicissimo di come sta guidando”. “Mi sto divertendo tantissimo ed ho degli avversari veramente forti: questo secondo posto è oro nella corsa al titolo – ammette il giovane napoletano – L’abbraccio a fine gara? Normale dopo quello che abbiamo fatto”. Terzo posto per Formisano, il più anziano dei piloti in gara: “oggi sarei stato contento già di portar via la coppa del quinto posto – racconta il veterano – nelle prime gare ho avuto un po’ di problemi tecnici ma oggi ha funzionato tutto alla perfezione. Peccato che in gara 1 sono rimasto nel gruppo per troppi giri, avevo un bellissimo passo. In gara 2 ho perso il secondo posto quando pensavo forse di provare a vincere, ma va benissimo così. E’ stata una grande gara per tutti”. Francesco Reale è a un punto dalla leadership di Trofeo, subito alle spalle di Gargiulo: “Forse non era questa la mia corsa – dice il giovane salernitano - ma un quarto posto così combattuto ha il sapore di una vittoria. E mancano ancora due corse alla fine”. L’appuntamento con la quarta e penultima prova del Trofeo ScooterMatic Regioni Sud della Malossi è per i prossimi 9 e 10 luglio sul Circuito Internazionale Napoli, di Sarno. Ilio Ascione

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

20 58 4 93 31 89 86 77 40 43

Pilota D’Urso A. Gargiulo G. Formisano L. Reale F. Luciani D. Scelzo G. Telesca R. Adinolfi G. Barbato G. Sciarrino I.

Team LL.CP. & DPS Macera Formisano Racing D.P.S. Sambucci Moto Macera R.C.Motors A.G.R. Nerone Racing Accardo

Punti 25 22 20 18 15 16 14 13 11 8

25 22 20 18 16 15 13 9 10 11

50 44 40 36 31 31 27 22 21 19

11. 11 Milito A. (A.G.R.) 10-8-18; 12. 71 Iacovella M. (D.P.S.) 5-12-17; 13. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter) 9-7-16; 14. 27 Musella G. (Musella) 1-1415; 15. 14 Coviello R. (R.C.Motors) 12-1-13; 16. 7 Esposito M. (Lotito Moto) 7-1-8; 17. 48 Mennone R. (Sambucci Moto) 1-6-7; 18.13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 1-3-4;19. 69 Quartarone M. (LL.CP. Scooter) 1-1-2; 20. 80 Riccio A. (Musella) 1-1-2; 21. 10 Magliulo N. (Accardo) 1-1-2.

Classifica Trofeo Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

58 93 20 14 86 77 40 4 43 80

Pilota Gargiulo Giuliano Reale Francesco D’Urso Antonio Coviello Rocco Telesca Rocco Adinolfi Gennaro Barbato Gennaro Formisano Luciano Sciarrino Ivan Riccio Antonio

Team Macera Fusco Racing LL.CP. & DPS R.C. Motors R.C. Motors A.G.R. Adinolfi Nerone Racing Formisano Accardo Musella Racing

Tot 126 125 121 79 78 78 63 62 59 51

11. 89 Scelzo Gennaro (Macera) 50; 12. 27 Musella Giuseppe (Musella Racing) 49; 13. 11 Milito Alfonso (A.G.R. Adinolfi) 46; 14. 69 Quartarone Mirko (LL.CP. & DPS) 46; 15. 67 Rucci Federico (Rucci) 44; 16. 31 Luciani Danilo (Sambucci) 39; 17. 33 Capraro Mirko (LL.CP. Scooter) 35; 18. 12 Lotito Luca (Lotito Moto) 32; 19. 15 Di Michele Antonio (Di.Ma. Racing) 30; 20. 110 Schena Alessandro (Lotito Moto) 27; 21. 10 Magliulo Nunzio (Accardo Team) 18; 22. 71 Iacovella Matteo (D.P.S.) 17; 23. 13 Rossetti Federico (Sambucci Moto) 16; 24. Esposito Mattia (Lotito Moto) 13; 25. 48 Mennone Roberto (Sambucci Moto) 7.

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Simone Pellegrino vince entrambe le manche davanti ad uno splendido Barbato mentre Greco è terzo

PELLEGRINO “EL MATADOR”

DUELLO A DISTANZA “Basta errori”. Questo ha pensato domenica mattina Simone Pellegrino, campione in carica delle Stock Bike, analizzando il suo ruolino di marcia in questa stagione. A Latina, sulla Pista del Sagittario dove era in programma la terza prova dei Trofei Malossi Sud, il pilota salernitano ha messo in chiaro le ragioni che lo hanno portato al titolo tricolore lo scorso anno: velocità, pulizia di guida e concretezza. Grande preparazione e già dalle prove libere i risultati non mancano: Simone Pellegrino è l’unico a scendere sotto il muro dell’1’07”! Primo turno di qualifica e ribadisce la leadership, con un buon margine su Barbato, Greco e Mastrosimone che lo affiancano in prima fila. Seconde cronometrate e gli “altri” provano ad avvicinarsi ma Simone piazza (a metà turno) un altro tempo Il livello di Carlo Pellegrino (19) cresce ad ogni gara: comincia ad emergere il dna di famiglia? Il quarto posto ci fa dire di sì.

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“monstre” e si mette tranquillo. Dietro è battaglia: alla fine saranno 4 piloti in 3 decimi con il veterano Genny Barbato in seconda posizione davanti al compagno di squadra Buono e Antonio Greco. Mastrosimone viene “spedito” in seconda fila ma è vicinissimo agli altri. A chiudere lo schieramento ci sono Francesco Malandrino e Carlo Pellegrino. LE GARE Alla partenza di gara 1 Simone si mette in carena e fa il vuoto: il salernitano va velocissimo nel primo e secondo giro ma Barbato è in gran forma ed al terzo giro “stampa” il suo scratch in 1’06”8 riagganciando l’avversario. Intanto sono subito fuori Mastrosimone (un attacco troppo ottimistico alla staccata in fondo al rettilineo Quinto posto tutto di grinta per Buono (8) che incassa punti pesanti nonostante grossi problemi tecnici in gara1 e una caduta in gara2!

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più lungo) e Malandrino (che prova a ribattere maldestramente al sorpasso di Carlo Pellegrino). Il leader viene messo sotto pressione: Barbato lo punta ad ogni curva e Simone sembra spacciato ma il campione italiano ritrova il ritmo e ribatte colpo su colpo. Alla fine è Barbato che si arrende stremato lasciando Pellegrino libero di vincere con grandissimo vantaggio. Sul terzo gradino del podio sale Antonio Greco dopo un bel duello iniziale con Donato Buono che si arrende solo al suo cambio che fa le bizze. La quarta posizione viene ereditata da Carlo Pellegrino che sta cominciando a far segnare tempi interessanti. Gara 2 e Barbato capisce subito che oggi non è aria. Al via Simone resiste all’attacco di Greco e va in testa lasciando un gruppone a dividersi pochi metri di pista. Terzo gradino del podio per Greco (63), a suo agio nel misto stretto di Latina.

Parte molto bene dalla seconda fila Mastrosimone che si insedia al terzo posto. Buono si trova nel traffico ed è addirittura penultimo. Simone Pellegrino vola nei primi giri aspettandosi la reazione di Barbato. Ma il napoletano questa volta non ci prova nemmeno, occupato come è a tenere a bada Nikolas Mastrosimone. Quando si libera della marcatrura Pellegrino è troppo distante. Dietro rimontano Greco e Buono ma quando quest’ultimo prova ad attaccare sbaglia e finisce a terra, rompendo di nuovo il cambio. Pellegrino non abbassa il ritmo e va a vincere con ampio margine sugli avversari, ritrovando un weekend a punteggio pieno, come non gli capitava più dall’anno scorso: “Oggi non ce n’era per nessuno” – afferma il caposquadra della Pellegrino Racing mentre sale sul podio. Secondo posto anche i gara 2 ma soffertissimo per Genny Barbato: Negli ultimi giri Mastrosimone si è rifatto sotto ed il “Nerone” ha dovuto tirare fuori le unghie per tener dietro il vincitore di Binetto. Sul secondo gradino c’è Genny Barbato che si è tolto la soddisfazione del giro veloce in gara 1: “Ci ho provato per metà di gara uno, ma Simone non ha sbagliato nulla – confessa il veterano dei Trofei Malossi – a quel punto avevo finito io il fiato e mi sono accontentato del secondo posto. In gara 2 invece ho perso tempo con Mastrosimone nei primi giri e poi ad ogni giro veloce mio Simone mi rispondeva. Negli ultimi giri ha cominciato a martellare anche Mastrosimone ed ho dovuto ritrovare energie per tenere dietro il ragazzino”. Sul terzo gradino del podio, per somma punti, però sale Antonio Greco, consistente come nel finale di stagione 2010: “Non è certo la pista adatta a me che preferisco i curvoni veloci – afferma il casertano del

Un weekend molto positivo per Simone Pellegrino (18) che tiene a distanza Barbato e fa doppietta. Team Giemme – quindi questo è un gradissimo risultato, pari quasi ad una vittoria. Ora si va a Sarno, e poi abbiamo le due finali in autodromo: sono piste in cui posso fare molto bene”. Quarto posto per somma punti a Carlo Pellegrino che riesce a girare con buona costanza, mentre Buono limita i danni con un quinto e sesto posto che gli regalano il quinto gradino del podio: “Ho dovuto fare metà gara 1 scalando con la mano per un problema al leveraggio del cambio – dice il napoletano – in gara 2 ero a posto ma ho commesso una grande ingenuità e nella scivolata ho rotto di nuovo la leva del cambio”. Il prossimo, decisivo appuntamento con la Stock Bike del Trofeo Malossi è a Sarno il 9 e 10 luglio. Ilio Ascione

Il veterano partenopeo Genny Barbato (44) dimostra ancora una volta di avere grinta da vendere e saluta tutti dal secondo gradino del podio! Il podio saluta la vittoria di Simone Pellegrino davanti a Barbato, Greco, Carlo Pellegrino e Buono.

Trofeo Stock Bike 80-180 3 a Prova - Circ. Sagittario (LT) - 19 giugno 2011

Classifica Gara Pos. 1

18

Pilota

Team

Pellegrino S.

Pellegrino Racing

Punti 25

25

50

2

44

Barbato G.

Nerone Racing

22

22

44

3

63

Greco A.

Giemme

20

18

38

4

19

Pellegrino C.

Pellegrino Racing

18

16

34

5

8

Buono D.

Nerone Racing

16

14

30

6

95

Mastrosimone N.

Spampy T.Racing

1

20

21

7

30

Malandrino F.

Pellegrino

1

15

16

Classifica Trofeo Pos.

Pilota

Team

Punti

1

18

Pellegrino S.

Pellegrino Racing

137

2

44

Barbato G.

Nerone Racing

124

3

95

Mastrosimone N.

Spampy T.Racing

108

4

8

Buono D.

Nerone Racing

104

5

63

Greco A.

Giemme

73

6

30

Malandrino F.

Pellegrino

45

7

40

Chianese A.

Nerone Racing

35

8

25

Ritella N.

Ritella

34

9

82

Costabile U.

Nerone Racing

31

10

77

Bianculli G.

BMK

0

FOTOSPORT www.fotosport.biz

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE race@raceservice.com


Sportitalia I campionati regionali

belotti e mori grandi protagonisti EnduroItaliano Senior e Under 23 BELLA (PZ) - Andrea Belotti e Nicolò Mori protagonisti della seconda prova dell’italiano enduro senior e under 23, partita dalla piazza centrale del paese di Bella. Unica nota negativa del week-end è stata una brutta caduta di Alessandro Facchetti, che si è fratturato il braccio destro. Nella Senior, secondo successo stagionale nella 125 2T per Alessio Polidori, Andrea Belotti, conquistando tutte le speciali di giornata, fa sua, oltre all’assoluta, anche la 250 2T. Vittoria per Daniele Tellini nella 250 4T, mentre nella 500 4T, vittoria per Mattia Traversi. Per quanto riguarda gli under 23, grande giornata per Guido Conforti che in sella alla sua Yamaha si impone nella 125 2T Junior; trionfo nella 250 2T Junior per Alberto Serra. Ottima la prestazione di Nicolò Mori, che fa registrare il miglior tempo di giornata, conquistando an-

vincitori assoluti della tappa di bella: nicolò mori (sopra) nella under 23 e andrea belotti (sotto) tra i senior.

motosprint

72

che la Unica 4T, nella 50 codice successo di Davide Soreca, Nicolò Bruschi è primo nella 125 2T Cadetti, nella 125 4T vince Andrea Castellana e tra le Lady Anna Sappino.

12 giugno

Campionato Italiano enduro senior e under 23 - Organizzazione: MC Only Moto - Meteo: sereno.

Classifiche

125 4T UNDER 23: 1. Castellana (HM); 2. Scovolo (HM). 125 CADETTI: 1. Bruschi (HM); 2. Pellegrinelli (KTM); 3. Crippa (Yamaha); 4. Lazzarini (KTM); 5. Giammona (KTM); 6. Maimone (HM); 7. Bondavalli (KTM); 8. Croci (Gas Gas); 9. Sonzogni (Yamaha); 10. Trainini (Gas Gas); 11. Rizzini (KTM); 12. Armani (HM); 13. Lo Sasso (KTM); 14. Martinelli (Gas Gas); 15. Manfredi (Suzuki); 16. Grigis (KTM); 17. Fiore (KTM); 18. Talamo (KTM); 19. Giacchero (Fantic); 20. Di Pace (KTM); 21. Contenti (Fantic); 22. Cucuccio (KTM); 23. Grasso (KTM); 24. Dell’Oro (HM); 25. Boffelli (KTM); 26. Caciotosto (KTM); 27. Natali (KTM); 28. Marchi (KTM); 29. Marconi (KTM). 125 UNDER 23: 1. Conforti (Yamaha); 2. Mozzoni (KTM); 3. Rovelli (KTM); 4. Montanari (KTM); 5. Segnacasi (KTM); 6. Giulietti (KTM); 7. Trevaini (HM); 8. Poloni (Husqvarna); 9. Martini (KTM); 10. Savoldi (KTM); 11. Di Luca (KTM); 12. Morandi (Husqvarna); 13. Cicalò (Yamaha); 14. Gheza (KTM); 15. Algeri (Yamaha); 16. Vannucchi (KTM); 17. Nappi (KTM); 18. Grosso (KTM); 19. Laurino (KTM); 20. Zucca (KTM); 21. Valesecchi (Yamaha); 22. Girini (KTM); 23. Vighetti (KTM); 24. Mattalini (KTM). 250 2 T UNDER 23: 1. Serra (Gas Gas); 2. Pasqualetti (TM); 3. Bertolotti (Husqvarna); 4. Marmi (HM); 5. Casadei (TM); 6. Chiatti (KTM); 7. Cutuli (TM); 8. Mayr (HM); 9. Ferrari (KTM); 10. Barigelli (HM); 11. Sordo (KTM); 12. Schiappa (KTM); 13. Gualtieri (Husqvarna); 14. D’Ambrosio (KTM); 15. Corradin (KTM); 16. Sassoli (KTM); 17. Rossi (Gas Gas); 18. Cremasco (Yamaha); 19. Rovatti (Husqvarna). 4T UNDER 23: 1. Mori (TM); 2. Roggeri (Suzuki); 3. Cerutti (HM); 4. Serafini (Husqvarna); 5. Ricchiari (Husqvarna); 6. Marcotulli (Husqvarna); 7. Balboni (Beta); 8. Lucchesi (Yamaha); 9. Peila (Beta); 10. Zaffaroni (HM); 11. Armanni (Suzuki); 12. Boezi (KTM); 13. Paghini (KTM); 14. Giorgini (HM); 15. Criscione (Suzuki); 16. Ganozzi (Husqvarna); 17. Cebula (HM); 18. Golia (KL); 19. Boarolo (KTM); 20. Fendillo (Suzuki); 21. Zanenga (KTM); 22. Ziber (Husqvarna); 23. Ciarpaglini (HM); 24. D’Alessandro (Beta); 25. Giuseffi (Husqvarna). 50 CODICE: 1. Soreca (Beta); 2. Gardiol (Valenti); 3. Aresi (HM); 4. Bernardi (HM); 5. Castellana (HM); 6. Pampaloni (Beta); 7. Manarin (Fantic); 8. Giudici (HM); 9. Corrù (HM); 10. Giubettini (HM); 11. Taccolini (HM); 12. Milesi (Fantic); 13. Romaniello (Beta); 14. Al-

bano (Beta); 15. Cominardi (HM); 16. Collovigh (HM); 17. Marchese (Beta); 18. Maspero (Suzuki); 19. Carbone (HM); 20. Boccacci (Beta); 21. Guerrieri (HM); 22. De Nadai (Beta); 23. Bologna (Beta); 24. Ceccatelli (Fantic); 25. Redaelli (HM); 26. Nozza (HM). CLUB: 1. Trial David Fornaroli Under 23; 2. Treviglio; 3. Intimiano N. Nosenda Under 23; 4. Sebino Under 23; 5. Hornets Under 23; 6. Bg - Norelli Under 23; 7. Costa Volpino Under 23; 8. La Marca TV Under 23; 9. Desio; 10. Trieste Under 23. TEAM: 1. Team TRS. LADIES: 1. Sappino (HM); 2. Marrocco (Husqvarna). ELITE: 1. Mancuso (Husqvarna). 125 SENIOR: 1. Polidori (TM); 2. Rizza (Suzuki); 3. Chiappa (Husqvarna); 4. Lenzi (KTM); 5. Paoletti (Yamaha); 6. Franchi (KTM); 7. Luvisetto (Fantic); 8. Borghi (Husqvarna); 9. Galliano (TM); 10. Di Benedetto (KTM). 250 2T SENIOR: 1. Belotti (KTM); 2. Zecchin (Fantic); 3. Pagnoni (TM); 4. Dall’Era (KTM); 5. Fossati (Fantic); 6. Fiaccadori (Suzuki); 7. Consales (Husqvarna); 8. Vignola (Husqvarna); 9. Caffaratti (Fantic); 10. Colombo (Yamaha); 11. Gambarini (Husqvarana); 12. Boracchi (Yamaha); 13. Patulli (Husaberg); 14. Lorenzin (KTM); 15. Pardini (KTM); 16. Bensi (KTM); 17. Macioni (Husaberg); 18. Martoccia (TM); 19. Re (KTM); 20. Giannasi (TM). 250 4T SENIOR: 1. Tellini (HM); 2. Falgari (Yamaha); 3. Vecchi (Husqvarna); 4. Graziani (Husqvarna); 5. Incaini (TM); 6. Marchesi (Yamaha); 7. Rossi (Suzuki); 8. Lullo (Husqvarna); 9. Matteoni (KTM); 10. Valsecchi (Yamaha); 11. Sanguineti (HM); 12. Aguzzoli (KL); 13. Scali (Suzuki); 14. Tagliani (Suzuki). 450 4T SENIOR: 1. Alvisi (HM); 2. Cargnel (HM); 3. Lilli (HM); 4. Faravelli (Sherco); 5. Cantenne (Beta); 6. Cescon (HM); 7. Lucotti (Suzuki); 8. Della Pietra (KTM); 9. Lupato (KTM); 10. Casacci (Beta); 11. Orlando (KTM). OLTRE 500 4T SENIOR: 1. Traversi (HM); 2. Valentinuzzi (HM); 3. Nicoletti (Beta); 4. Gianotti (Sherco); 5. Pozzi (KTM); 6. Colombo (HM). ELITE: 1. Mancuso (Husqvarna). CLUB GIORNO 1: 1. Trial David Fornaroli; 2. Acelum - La Marca TV; 3. Sebino. TEAM: 1. Team il Cross R.T.

Marche - Umbria Comunanza (AP) 8 maggio

Campionato regionale enduro Marche ed Umbria, terza prova – Organizzatore: M.C. Comunanza – Direttore di gara: Pietro Scipioni – Meteo: sereno

Classifiche

CLASSE E1: 1. Ulissi (KTM); 2. Vecchi (Husqvarna); 3. Moscone (Honda); 4. Paganelli (KTM); 5. Di Claudio (Suzuki); 6. La Rovere (KTM); 7. Setta (Honda); 8. Cimei (KTM); 9. Cardinali (Yamaha); 10. Conti (Honda). CLASSE E2: 1. Uccellini (Honda); 2. Schiappa (KTM); 3. Luzi (Husqvarna); 4. Castellano (Beta); 5. Muccioli (Honda); 6. Scattolini (KTM); 7. Fiorile (KTM); 8. Morbidoni (Beta); 9. Sordi (KTM); 10. Lunelli (KTM); 11. Caterini (KTM); 12. Giuliani (KTM); 13. Di Giosaffatte (Suzuki); 14. Lillini (Honda); 15. Ercolani (Husqvarna); 16. Coppari (Yamaha). CLASSE E3: 1. Pagnoni (TM); 2. Casadei (TM); 3. Granocchia (KTM); 4. Bagaglia (TM); 5. Flamini (Husaberg); 6. Cardinale (KTM); 7. Pagani (KTM); 8. Geronzi (Beta); 9. D’Ambrosio (KTM); 10. Monaldi (KTM); 11. Dominici (KTM); 12. Iulianella (KTM).

CLASSE T1: 1. Federici (Honda); 2. Di Lorenzo (KTM); 3. Ciarelli (TM); 4. Rastelletti (KTM); 5. Caramanti (KTM); 6. Aringolo (KTM); 7. Scattolini (KTM); 8. Di Donato (KTM); 9. Pesaresi (Husqvarna); 10. Luccitti (KTM); 11. Liberati (KTM); 12. Ortenzi (Suzuki); 13. Di Pasquale (Yamaha); 14. Luchetti (TM); 15. Casali (Suzuki); 16. Di Prizio (Honda); 17. Perilli (KTM); 18. Palumbo (KTM). CLASSE T2: 1. Cortesi (KTM); 2. Corradetti (Honda); 3. Traini (Beta); 4. Fasciani (KTM); 5. Petrarca (KTM); 6. Bulgherini (KTM); 7. Bartoccetti (TM); 8. Fontinovo (Husaberg); 9. Gentili (Gas Gas); 10. Gaia (Beta); 11. Di Ciano (KTM); 12. Iezzi (KTM); 13. Gualini (Honda); 14. Fritellini (Beta); 15. Morganti (KTM); 16. Cavallaro (KTM); 17. Buonomo (Husaberg). CLASSE T3: 1. Resparambia L. (KTM); 2. Tisi (Husqvarna); 3. Dominici (KTM); 4. Resparambia A. (KTM); 5. Rastelli (TM); 6. Ercolani (KTM); 7. Coppari (KTM); 8. Santoni (KTM); 9. Sette (KTM); 10. Di Cintio (KTM); 11. Milani (KTM). VETERAN: 1. Bazzurri (Honda); 2. Ragni (Honda); 3. Baldini (Honda); 4. Cervigni (KTM); 5. Mammarella (Honda); 6. Onesini (KTM); 7. Addazzi (KTM); 8. Giovannini (Husqvarna). ELITE: 1. Pignotti (Honda); 2. Bazzurri (Husqvarna). UNDER: 1. Moriconi (Husqvarna); 2. Marchetti (KTM); 3. Malloni (KTM); 4. Luconi (KTM); 5. Manenti (TM); 6. Giulianelli (TM); 7. Colagrego (KTM). 50 CODICE: 1. Baldini (HM). OLDTIME: 1. Falzetti (KTM); 2. Conti (Honda); 3. Travaglini (KTM). SPORT: 1. Calisti (KTM); 2. Salvati (KTM); 3. Negroni (Husqvarna); 4. Galasso (KTM); 5. Di Vito (KTM); 6. Tramante (Yamaha); 7. Iorio (KTM); 8. Pettinari (Honda); 9. Moscone (KTM). MOTOCLUB: 1. Mc Ostra; 2. Sibillini Racing; 3. Ragni; 4. Lo Sherpa; 5. Mc Matelica. ASPIRANTI: 1. Coloccioni (Kawasaki); 2. Lombardi (Kawasaki); 3. Traini (Honda); 4. Renzi (KTM); 5. Bellicoso (KTM); 6. Galluzzi (Suzuki). BABY ANNI 2002 - 2003: 1. Federici (Kawasaki); 2. Diamanti (KTM). ESORDIENTI: 1. Brignoccolo (KTM); 2. Federici (KTM); 3. Petrolati (KTM); 4. Celani (HM).

Piemonte

Villar Perosa (TO) 15 maggio

Campionato piemontese enduro, quarta prova – Organizzatore: M.C. Boffa – Direttore di gara: Bruno Barbero – Meteo: sereno

Classifiche

ELITE: 1. Maurino (Beta); 2. Scabrosi (Suzuki). CLASSE 50: 1. Gardiol (Suzuki); 2. Bernardi (HM); 3. Carbone (HM). CADETTI-JUNIOR CLASSE E1: 1. Barel (KTM); 2. Fiore (KTM); 3. Meli (KTM); 4. Talmon (Suzuki); 5. Vacchiero (KTM); 6. Giacchero (Fantic); 7. Musso (KTM); 8. Gavinelli (Yamaha); 9. Taramazzo (KTM); 10. Gaglione (Kawasaki); 11. Gilio (TM); 12. Bellio (KTM); 13. Grimaldi (KTM); 14. Moroso (KTM); 15. Tusa (KTM); 16. Lucotti F. (KTM); 17. Dighera (KTM). CLASSE E2: 1. Peila F. (Beta); 2. Porro (Gas Gas); 3. Iacazzi (KTM); 4. Bongiovanni (Suzuki). CLASSE E3: 1. Sordo (KTM); 2. Careglio (Gas Gas); 3. Omodei Zorini G. (Husqvarna); 4.

Grangetto (TM); 5. Piombino (Gas Gas); 6. Grillo (KTM). SENIOR CLASSE E1: 1. Galliano (TM); 2. mazza (Yamaha); 3. Signetti (KTM); 4. Gilardi (Sherco); 5. Cappello (Honda); 6. Barroero (KTM); 7. Paolini (Suzuki); 8. Baù (Suzuki); 9. Vola (TM); 10. Albesiano (Yamaha); 11. Borgese (Husqvarna); 12. Gaiero (KTM); 13. Cazzola (Honda); 14. Revelli (KTM); 15. Pezzolla (KTM); 16. Piccarolo (Husqvarna); 17. Prati (KTM); 18. Travaglio (KTM). CLASSE E2: 1. Dotta (KTM); 2. Lucotti m. (Suzuki); 3. Celano (TM); 4. Giacobone (KTM); 5. Pesante (KTM); 6. Varalli (Suzuki); 7. Bignoli P. (Suzuki); 8. macario (Beta); 9. Crivelli (Honda); 10. Tosco (Gas Gas); 11. Varzani (Honda); 12. Borgarello (KTM); 13. milani (Husqvarna); 14. Delponte (KTM); 15. mecca (Suzuki); 16. Ravera (KTM); 17. Albarello (KTM). CLASSE E3: 1. Scavino (Gas Gas); 2. Caffaratti (Fantic); 3. Natta (TM); 4. Valorio (KTM); 5. Bignoli D. (KTM); 6. Rochon (Gas Gas); 7. Beltritti (KTM); 8. Trione (Beta); 9. Fenocchio (KTM). mAJOR CLASSE E1: 1. Gianni (Suzuki); 2. Bertorello (KTM); 3. Dracone (Suzuki); 4. Occelli (KTM); 5. Galantucci (Honda); 6. Carena (Yamaha); 7. Valvavi (KTM); 8. Artuso (Honda); 9. marchiondi (Yamaha); 10. Fasano (KTM); 11. Greppi (KTM); 12. Ravotto (KTM); 13. Sereno (Honda); 14. Gay (KTM); 15. Colombero (KTM); 16. Truffo (KTM); 17. Lucotti R. (Suzuki); 18. milan (Honda); 19. Gagliardi (Honda); 20. Rollè (Suzuki); 21. monti (Suzuki); 22. Papi (Yamaha). CLASSE E2: 1. Giordano (Beta); 2. Politanò L. (Suzuki); 3. Sardo (Yamaha); 4. Lusso (Beta); 5. Torlaschi (Honda); 6. Azzalin (Suzuki); 7. Racchelli (Yamaha); 8. Chiabotto (KTM); 9. Boer (Husqvarna); 10. Politanò V. (SBR); 11. Peila U. (KTM); 12. Bellio (KTM); 13. Taverna (Husaberg); 14. marsilio (Honda); 15. Fasani (KTM); 16. Cerruti (Husaberg); 17. meli (KTM); 18. Galassi (Sherco); 19. Rogliatti (Husqvarna); 20. Porta (Honda); 21. Stefanini (Gas Gas); 22. Cornero (KTM); 23. Scarfiello (Husqvarna); 24. Chiavia (KTM); 25. Oberto (KTM); 26. Tosin (Honda). CLASSE E3: 1. moretto (Husaberg); 2. Ravetta (Husaberg); 3. Crivelli (KTM); 4. Damiano (Gas Gas); 5. Gerbi (KTM); 6. merola (Gas Gas); 7. Faure (KTM); 8. mastripieri (KTM); 9. Olivari (Husqvarna); 10. Boccignone (KTM); 11. Belloni (KTM); 12. Cardella (Gas Gas); 13. Rugari (KTM); 14. Gaglione (KTM); 15. Spinoglio (KTM). LADIES: 1. Sappino (Honda). VETERANI: 1. Rivoir (Gas Gas); 2. Dario (Beta); 3. Ceccotti (Suzuki); 4. Pagliana (Gas Gas); 5. Cavarero (KTM); 6. Favaretto (Suzuki); 7. Boffa (Suzuki); 8. Luetto (Fantic); 9. Porro (Gas Gas); 10. Polliotto (KTM); 11. Beltritti (KTM); 12. merlo (KTM); 13. Adriano (KTM); 14. Capra (Suzuki); 15. Godi (KTM); 16. Natta (Beta); 17. Salvai (Honda); 18. Pattono (KTM); 19. Baldi; 20. Barbero L. (Yamaha); 21. Diano (Yamaha); 22. Barbero G. (Gas Gas); 23. Givonetti (KTM); 24. Bianchi (BMW); 25. Napoli (KTM); 26. Pregaglia (KTM); 27. Dellacasa (Suzuki); 28. Aleo (Yamaha); 29. Caffaratti G. (Honda). SPORT 2T: 1. Ravetta A. (KTM); 2. Genovesio (KTM); 3. Lerda (KTM); 4. Ribichesu (Husaberg); 5. Deider (KTM); 6. Alberto (KTM); 7. Giusiano (KTM); 8. Pipino (Suzuki); 9. Tarchini (KTM); 10. melia (KTM); 11. Clerico (KTM); 12. Giraudo (Honda); 13. Azzolin (Gas Gas); 14. Boschetto (Gas Gas); 15. Corda (KTM); 16. Tabasso (Suzuki); 17. Romanisio (Yamaha); 18. Colombo (TM); 19. Campagnoli (Suzuki); 20. mazzucco (Husqvarna); 21. Gatti (Gas Gas); 22. Devalis (KTM); 23. Cappello (KTM);

24. Comerio (Suzuki); 25. Goffi (KTM); 26. Zaccala (Gas Gas); 27. Asinaro (KTM). SPORT 4T: 1. Costabel (KTM); 2. Rossato (Suzuki); 3. miello (Aprilia); 4. Ivaldi (Suzuki); 5. Gelmini (Honda); 6. Seghesio (KTM); 7. Dalmasso (Yamaha); 8. Goffi (Yamaha); 9. Bertarione (Beta); 10. Brezzi (KTM); 11. Salvo (Honda); 12. Guglielminetti (Suzuki); 13. Pons (Honda); 14. Favaretto (Husqvarna); 15. Allasia (Husaberg); 16. mollo (Husqvarna); 17. Santina (Yamaha); 18. Pagliana (Yamaha); 19. Saluzzo (Suzuki); 20. Fiore (Beta); 21. Brunetti (KTM); 22. Bianciotto (Yamaha); 23. Pattono (Yamaha); 24. Conterno Destefanis (KTM); 25. Triglia (Honda); 26. Camoletto (Beta); 27. Bardino (Yamaha); 28. Rossi (KTM); 29. Borzini (KTM); 30. molineris (Honda); 31. Comba (KTM); 32. Clemente (Beta); 33. Reorda (Beta). SQUADRE: 1. Dogliani; 2. 100 Torri; 3. Alfieri; 4. Granozzo; 5. Acqui Terme.

Umbria-Lazio-marche Giove (TR) 15 maggio

Campionato interregionale enduro Umbria, Lazio, Marche – Organizzatore: M.C. Racing Terni – Meteo: mattino sereno, pomeriggio pioggia

Classifiche

CLASSE 125 UNDER: 1. moriconi (KTM); 2. manenti (KTM); 3. Sampaoli (KTM); 4. Fabiani (KTM). CLASSE E1: 1. montanari (KTM); 2. Giulietti (KTM); 3. Boezi (KTM); 4. Arronezi (KTM); 5. Incaini (TM); 6. Tigli (KTM); 7. Palocci (KTM); 8. Paganelli (KTM); 9. Forini (Husky); 10. Lo Sasso (KTM); 11. Conti (Honda); 12. Cardinali (Suzuki); 13. Ceci (TM); 14. Fantozzi (Suzuki); 15. meloni (KTM); 16. Tognon (Kawasaki); 17. mammuccari (Honda); 18. Paoliani (KTM); 19. meschini (KTM); 20. Sbardella (KTM); 21. Cardinali (Yamaha); 22. Scrocca (KTM); 23. De Stefano (KTM); 24. Pizziconi (KTM); 25. marchi (KTM); 26. Caciotosto (KTM). CLASSE E2: 1. Uccellini (Honda); 2. Pasqualetti (TM); 3. Castagnoli (Husky); 4. Patulli (Husky); 5. Antonella (Kawasaki); 6. mastropietro (Beta); 7. morbidoni (Beta); 8. mancinelli (Husky); 9. Cantene (Beta); 10. Rughi (Honda); 11. D’Ippolito (Honda); 12. Conzales (Husky); 13. Scattolini (KTM); 14. Coppari (Yamaha); 15. Grimani (Husky); 16. Incaini (KTM); 17. Oliverii (KTM); 18. Voti (Husaberg); 19. maggi (Beta); 20. marini (Suzuki); 21. Abbate (KTM); 22. Acqualagna (KTM); 23. Pieri (KTM); 24. Adiutori (Beta); 25. Gioia (KTM); 26. macioni (Husky); 27. marinozzi (KTM); 28. Paccoia (Beta); 29. Di Giovanni (Husky); 30. Pomponi (Honda); 31. Nardi (Beta); 32. Rossi (Husky); 33. montellanico (Suzuki); 34. martini (KTM). CLASSE E3: 1. Bagaglia (TM); 2. mastropietro (KTM); 3. Ricci (TM); 4. marcellini (KTM); 5. mastrantonio (Beta); 6. Ali (KTM); 7. Pagnoni (TM); 8. Flamini (Husaberg); 9. Casadei (TM); 10. meloni (KTM); 11. Cimaomo (Beta); 12. Cavaliere (KTM); 13. Bordoni (Husky); 14. Luongo (Beta); 15. Scattolini (Honda). CLASSE T1: 1. Orsi (KTM); 2. Aringolo (KTM); 3. Rosoni (Kawasaki); 4. Stacchiotti (Suzuki); 5. Bizzarri (Husky); 6. Federici (Honda); 7. Schippa (KTM); 8. Tamburini (Husky); 9. Casali (Suzuki); 10. Caramanti (KTM); 11. Rastelletti (KTM); 12. Pesaresi (Honda); 13. Tofani (Honda); 14. Ortenzi (Suzuki); 15. Catanossi (KTM); 16. Luchetti (TM); 17. Cresta (KTM); 18. Nunzi (Honda); 19. Di mattia (Honda).

CLASSE T2: 1. Corradetti (Honda); 2. Fontinovo (Husaberg); 3. Cortesi (KTM); 4. morganti (KTM); 5. Orsini Federici (Husky); 6. Bedeschi (KTM); 7. Traini (Beta); 8. meloni (KTM); 9. Frittellini (Honda); 10. Remoli (KTM); 11. Buonomo (Husky); 12. Salvatori (Yamaha); 13. Bartoccetti (TM). CLASSE T3: 1. Pileri (TM); 2. Rastelli (TM); 3. Tesei (Husky); 4. Ercolani (KTM); 5. milani (Gas Gas); 6. Resparambia A. (KTM); 7. Resparambia C. (KTM); 8. Proietti (TM); 9. Latini (Fantic); 10. Coppari (KTM). CLASSE VETERAN: 1. Bufacchi (Husky); 2. Ragni (Honda); 3. Baldini (Honda); 4. Lauri (Honda); 5. Cervigni (KTM); 6. Onesini (KTM); 7. Diligenti (KTM); 8. Biagini (Husaberg); 9. Chiavini (KTM); 10. Lardinelli (Fantic).

CLASSE SPORT: 1. Talocci (Beta); 2. Proietti (Husaberg); 3. Ariano R. (KTM); 4. Ottavi (TM); 5. melchiorri (KTM); 6. Rosatini (Gas Gas); 7. Petitti (KTM); 8. Idini (TM); 9. Travaglini (KTM); 10. montagnini (KTM); 11. Andrenelli (Honda); 12. Dell’Orca G. (KTM); 13. Dell’ Orca G. (KTM); 14. Di Domenico (KTM); 15. marchetti (KTM); 16. Ciancarelli (Beta); 17. meloni (Yamaha); 18. Arbuatti (Gas Gas); 19. Bianchini (Yamaha); 20. Ariano G. (KTM); 21. Ronconi (KTM); 22. mummolo (Husaberg); 23. Franceschini (Beta); 24. Gallieri (KTM); 25. Vecchi (KTM); 26. Bellacanzone (Honda); 27. Burla marcello (KTM); 28. Burla mauro (Husky). mINIENDURO: 1. Brignoccolo (KTM); 2. Federici (KTM); 3. Diamanti (KTM); 4. Coloccioni (KTM); 5. Traini (Honda); 6. Lombardi (KTM); 7. Renzi (KTM).

Crossgare dal nord al centro

Liguria

marche-Umbria

Campionato ligure motocross, seconda prova – Organizzatore: M.C. Sassello – Direttore di gara: Federica Mottin – Meteo: prima piovoso poi coperto

Campionato regionale cross Marche, Umbria – Organizzatore: M.C. Monterosato di Fermo – Direttore di gara: Emanuele Grechi – Meteo: pioggia

Sassello (SV) 15 maggio

Classifiche

mx1: 1. Caltabiano (Suzuki); 2. Smeraldo (Honda); 3. Fallabrino (Yamaha); 4. Burlando (Suzuki); 5. Garzoglio (Honda); 6. meirana (Honda); 7. Caringella (Yamaha); 8. Giacomini (Honda); 9. Pianura (Honda); 10. Oliveri (Yamaha); 11. Bisso (Suzuki); 12. Stilo (Honda); 13. Bassi (Honda); 14. Burchielli (Suzuki); 15. Freccero (Yamaha); 16. Terrile (Honda); 17. Pastorello (Honda); 18. Accinelli (Honda); 19. Gilardo (Honda); 20. Savoca (Honda). mx2: 1. Pollara (Honda); 2. marino (Honda); 3. Contessi (Yamaha); 4. Oddone (Suzuki); 5. Andolfi (Honda); 6. Di mario Santo (Honda); 7. Folchi (Honda); 8. Barbagallo (Suzuki); 9. Faggio (Honda); 10. Deluca (Honda); 11. Folco (Honda); 12. De Ferrari (Honda); 13. Piccardo (KTM); 14. Introvigne (Suzuki); 15. Genta (KTM); 16. Parodi Daniele (Suzuki); 17. Bazzurro (Honda); 18. Rossi (Suzuki); 19. Parodi Davide (Suzuki); 20. Rollero (Suzuki); 21. Ferretti (Yamaha); 22. Isetta (KTM); 23. Oliva (Suzuki); 24. magnani (Suzuki); 25. Caltabiano (KTM); 26. Soreca (Yamaha); 27. Lagomarsino (Suzuki); 28. Brescia (Honda); 29. Faraone (Yamaha); 30. Testone (Suzuki); 31. Carlini (Kawasaki); 32. managlia (KTM); 33. Dellai (KTM); 34. mori (Honda); 35. Bellanova (KTM); 36. Vinotto (KTM); 37. Fusco (Kawasaki); 38. Viglino (KTM); 39. Congia (Honda); 40. montaldo (Kawasaki); 41. Bordone (Honda); 42. Vittani (KTM); 43. Viglino (Suzuki); 44. Raiteri (KTM); 45. Trucchi (KTM); 46. medini (Suzuki); 47. Cimiotti (Yamaha); 48. Andreoli (Honda). SPORT: 1. Buschiazzo (Honda); 2. Boggia (Suzuki); 3. Signoriello (Honda); 4. Grecchi (Yamaha); 5. Tairo (Suzuki); 6. Oddone (Honda); 7. Raviola (Honda); 8. Garagli (Honda); 9. Ruta (Honda). mINI 85: 1. Armellino (KTM); 2. Serventi (TM); 3. Tamai (Kawasaki); 4. Vezzetti (KTM); 5. Chierico (KTM); 6. Palma (KTM); 7. Pileio (KTM); 8. Giambruno (Honda). mINI 65: 1. Spataro; 2. Gandolfi; 3. Barbagallo; 4. morabito; 5. Campodonico (tutti su KTM).

Fermo (AP) 15 maggio

Classifiche

TOP RIDER mx1: 1. Vestri; 2. D’Attilio; 3. Carizia; 4. meoni; 5. Pedica; 6. Ferazzani; 7. Leonesi; 8. mosca; 9. Gerboni; 10. magi; 11. Frittelloni; 12. Soccoloni; 13. Balducci; 14. Cecchini; 15. Santori; 16. Testella; 17. Gioacchini; 18. Di Ruscio. mx2: 1. Della mora; 2. marincioni; 3. Dolce; 4. Amadio; 5. Neri; 6. Pascucci; 7. Francano; 8. matteucci; 9. Zaccaro; 10. Piunti; 11. Iommi; 12. Pettinari; 13. Lamponi; 14. Del Federico; 15. Peruzzini; 16. Fattori; 17. Bazzucchi; 18. Ceroni; 19. Pierantozzi; 20. Aliberti; 21. Fiorgentili. AmATORI mx1: 1. Giaché; 2. Bazzucchi; 3. Vagni; 4. minelli; 5. mosconi; 6. Scelza; 7. Iacopini; 8. Chiusaroli; 9. Giorgi; 10. Soverchia; 11. mariani; 12. muzi; 13. Angeletti; 14. Sposetti; 15. Amabili; 16. Principi Fi.; 17. Lusa; 18. Principi Fr.; 19. Ascani; 20. Ruggiero; 21. Giovannelli; 22. Filippini; 23. Rinaldoni; 24. Gorgoroni; 25. Bergini; 26. Neri; 27. Turrini; 28. Zannoni; 29. Nizzi; 30. Turchetti; 31. Rabuffo; 32. Bittarelli; 33. Del mastro. mx2: 1. Spagna; 2. Felici; 3. Turrini; 4. Celesti; 5. Bertuccioli; 6. Orielli; 7. massei; 8. Cerquetella; 9. Vittori; 10. Petruccioli; 11. Beccacece; 12. Faleri; 13. Ascenzi; 14. Bistocchi; 15. martorelli; 16. Amadio; 17. Calise; 18. Sotgia; 19. Serena; 20. Fausti; 21. D’Angelo; 22. Soverchia; 23. Luciani; 24. Cofani; 25. Spurio; 26. mandolesi; 27. Sassaroli; 28. Germano; 29. Ruffini; 30. Pantalesi; 31. Reali; 32. Trevisan; 33. Scocco; 34. Principi m.; 35. Giacomini; 36. Innocenzi; 37. Dionisi; 38. Fontinovo; 39. Stortini; 40. Ciarrocchi; 41. Bertuccioli; 42. Aliberti. OVER 40: 1. Astolfi; 2. De Biagi; 3. Pelosi; 4. Paterni; 5. Lorenzini; 6. Pinciaroli; 7. Lisi; 8. Gontella; 9. Zaino; 10. massaro; 11. Inegito; 12. Vescovi; 13. manoni; 14. Cardoni. SPORT: 1. Arduini; 2. Cifani; 3. Betti; 4. Gambrioli; 5. Gasparelli; 6. Dini; 7. Gasparri; 8. Castellucci; 9. Barucca; 10. Inegito; 11. mini; 12. Galeazzi; 13. Silenzi; 14. Vitali; 15. Gambrioli. motosprint

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Sportitalia

de rosa e recchia si ripetono CrossTrofeo Italia CASTELLARANO (RE) - Gare combattute e spettacolari che si sono concluse con i trionfi dei giovanissimi Luca Derosa nella classe MX1 e Nicola Recchia nella MX2. Un violento nubifragio a fine giornata ha fermato la corsa delle 15 ragazze in lizza per il tricolore. E così, con una sola finale disputata, ancora una volta, si è imposta la diciassettenne parmense Chiara Fontanesi.

5 giugno

Trofeo Italia motocross e campionato italiano femminile, terza prova - Organizzazione: MC Castellarano - Direttore di gara: Gianfranco Tonelli - Meteo: pioggia.

Classifiche

MX1 GRUPPO A GARA 1: 1. De Rosa (Honda); 2. Lorenzon (Kawasaki); 3. Malimpensa (Yamaha); 4. Pedica (Kawasaki); 5. Debbi (Husqvarna); 6. Musso (KTM); 7. Debbi (Suzuki); 8. Rizzardi (Honda); 9. Gambarotti (Kawasaki); 10. D’Attilio (Yamaha); 11. Ghidini (Kawasaki); 12. Laurenzi (Honda); 13. Tavelli (KTM); 14. Tomasi (Honda); 15. Trentini (KTM); 16. Fontanesi (Yamaha); 17. Capurso (KTM); 18. Silvestri (Honda); 19. Tincani (TM); 20. Miani (Yamaha); 21. Di Luccia (Honda); 22. Barbieri (Suzuki); 23. Roasio (Yamaha); 24. Fossi (Husqvarna); 25. Bacci (Honda); 26. Fusconi (Suzuki); 27. Ghirelli (Suzuki); 28. Prearsi (KTM); 29. Pinotti (Honda); 30. Tagliantini (Honda); 31. Bazzani (Yamaha); 32. Orsi (Kawasaki); 33. Ferroni (Suzuki); 34. Zambon (Suzuki); 35. Tomiozzo (Yamaha); 36. Ciampi (Honda); 37. Bertolotti (Honda); 38. Clò (Honda); 39. Cavallini (Honda). GARA 2: 1. De Rosa (Honda); 2. Malimpensa (Yamaha); 3. Debbi (Husqvarna); 4. Lorenzon (Kawasaki); 5. Musso (KTM); 6. Tavelli (KTM); 7. Rizzardi (Honda); 8. Laurenzi (Honda); 9. Fontanesi (Yamaha); 10. Trentini (KTM); 11. Ghidini (Kawasaki); 12. Miani (Yamaha); 13. Di Luccia (Honda); 14. Debbi (Suzuki); 15. Barbieri (Suzuki); 16. Pedica (Kawasaki); 17. Roasio (Yamaha); 18. Capurso (KTM); 19. Silvestri (Honda); 20. Prearsi (KTM); 21. Tomasi (Honda); 22. Bazzani (Yamaha); 23. Fossi (Husqvarna); 24. Pinotti (Honda); 25. Fusconi (Suzuki); 26. D’Attilio (Yamaha); 27. Ghirelli (Suzuki); 28. Tagliantini (Honda); 29. Zambon (Suzuki); 30. Bertolotti (Honda); 31. Orsi (Kawasaki); 32. Ciampi (Honda); 33. Ferrini (Suzuki); 34. Tomiozzo (Yamaha); 35. Clò (Honda); 36. Comastri (Kawasaki); 37. Tincani (TM). GRUPPO B GARA 1: 1. Comastri (Honda); 2. Fritelloni (Honda); 3. Sallicati (Honda); 4. Scelza (Kawasaki); 5. Bortolotti (KTM); 6. Curti (Honda); 7. Sensini (KTM); 8. Dal Cin (Honda); 9. Gallo (KTM); 10. Bandieri (TM); 11. Bondanini (KTM). GARA 2: 1. Scelza (Kawasaki); 2. Comastri (Honda); 3. Fritelloni (Honda); 4. Sensini (KTM); 5. Bortolotti (KTM); 6. Curti (Honda); 7. Sallicati (Honda); 8. Gallo (KTM); 9. Bondanini (KTM). motosprint

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MX2 GRUPPO A GARA 1: 1. Recchia (KTM); 2. Amadio (Honda); 3. Della Mora (TM); 4. Gipponi (Honda); 5. Faccioli (Suzuki); 6. Capellano (Suzuki); 7. Moroni (KTM); 8. Ciarlo (Suzuki); 9. Neri (Honda); 10. Matteucci (Honda); 11. Marincioni (Suzuki); 12. Facchetti (Honda); 13. Sozzi (Suzuki); 14. Ciocci (Honda); 15. Mantovani (KTM); 16. Chiletti (Honda); 17. Ruzzi (Suzuki); 18. Dalla Libera (Yamaha); 19. Pettinari (Kawasaki); 20. Pascucci (Honda); 21. Furlotti (Suzuki); 22. Bianchetti (Yamaha); 23. Cristalli (Kawasaki); 24. Casa (Kawasaki); 25. Micozzi (Yamaha); 26. Pioli (Honda); 27. Gizzi (Suzuki); 28. Franceschini (Honda); 29. Coturri (KTM); 30. Bersanelli (Yamaha); 31. Di Bari (Honda); 32. Biliato (KTM); 33. Decarli (Honda); 34. Spagna (Yamaha); 35. Iannarone (KTM); 36. Adani (Yamaha); 37. Franzoi (Yamaha); 38. Mecagni (Suzuki). GARA 2: 1. Recchia (KTM); 2. Della Mora (TM); 3. Amadio (Honda); 4. Moroni (KTM); 5. Furlotti (Suzuki); 6. Marincioni (Suzuki); 7. Faccioli (Suzuki); 8. Ciarlo (Suzuki); 9. Ciocci (Honda); 10. Matteucci (Honda); 11. Casa (Kawasaki); 12. Dalla Libera (Yamaha); 13. Cristalli (Kawasaki); 14. Cappellano (Suzuki); 15. Ruzzi (Suzuki); 16. Bianchetti (Yamaha); 17. De Carli (Honda); 18. Chiletti (Honda); 19. Pettinari (Kawasaki); 20. Coturri (KTM); 21. Franceschini (Honda); 22. Micozzi (Yamaha); 23. Gizzi (Suzuki); 24. Di Bari (Honda); 25. Gipponi (Honda); 26. Pascucci (Honda); 27. Bersanelli (Yamaha); 28. Franzoi (Yamaha); 29. Spagna (Yamaha); 30. Mecagni (Suzuki); 31. Manuppiello (KTM); 32. Biliato (KTM); 33. Adani (Yamaha); 34. Pioli (Honda); 35. Mantovani (KTM); 36. Sozzi (Suzuki); 37. Facchetti (Honda); 38. Iannarone (KTM). GRUPPO B GARA 1: 1. Furlotti (Suzuki); 2. Lini (Yamaha); 3. Maurizi (Honda); 4. Lamponi (Honda); 5. Bertagna (Suzuki); 6. Ballario (Honda); 7. Pepe (Suzuki); 8. Del Federico (KTM); 9. Cannella (Suzuki); 10. Corsini (Honda); 11. Ferrari (Honda); 12. Celesti (Honda); 13. Uberti (KTM); 14. Credi (Suzuki); 15. Da Ros (Suzuki); 16. Regalli (Yamaha); 17. Gabrielli (TM); 18. Aliberti (Yamaha); 19. Zenato (KTM); 20. Gnoni (Honda); 21. Malpassi (KTM); 22. Brusadin (Honda); 23. Morelli (Suzuki); 24. Rondanini (KTM); 25. Padrini (Kawasaki); 26. Porcaro (Suzuki); 27. Mometti (Suzuki); 28. Vanti (KTM); 29. Marchetti (Suzuki); 30. Guatteri (Kawasaki); 31. Falli (Suzuki); 32. Orlandi (Suzuki); 33. Valentini (KTM); 34. Sciusco (Honda); 35. Gallitelli (Yamaha); 36. Decarli (Honda); 37. Gozzoli (TM); 38. Saiani (Hon-

da); 39. Paiano (Suzuki); 40. Campani (Suzuki). GARA 2: 1. Lini (Yamaha); 2. Furlotti (Suzuki); 3. Maurizi (Honda); 4. Lamponi (Honda); 5. Cannella (Suzuki); 6. Pepe (Suzuki); 7. Ferrari (Honda); 8. Uberti (KTM); 9. Bertagna (Suzuki); 10. Corsini (Honda); 11. Orlandi (Suzuki); 12. Del Federico (KTM); 13. Credi (Suzuki); 14. Guatteri (Kawasaki); 15. Da Ros (Suzuki); 16. Valentini (KTM); 17. Mometti (Suzuki); 18. Malpassi (KTM); 19. Padrini (Kawasaki); 20. Brusadin (Honda); 21. Vanti (KTM); 22. Marchetti (Suzuki); 23. Falli (Suzuki); 24. Morelli (Suzuki); 25. Porcaro (Suzuki); 26. Regalli (Yamaha); 27. Zenato (KTM); 28. Gnoni (Honda); 29. Ballario (Honda); 30. Rondanini (KTM); 31. Gallitelli (Yamaha); 32. Sciusco (Honda); 33. Campani (Suzuki); 34. Paiano (Suzuki); 35. Decarli (Honda); 36. Saiani (Honda); 37. Gozzoli (TM); 38. Gabrielli (TM). FEMMINILE: 1. Fontanesi (Yamaha); 2. Parrini (KTM); 3. Decarli (Honda); 4. Rivetti (KTM); 5. Giudici (Kawasaki); 6. Sbrana (Honda); 7. Lago (Suzuki); 8. Giorda (Suzuki); 9. Padrini (Kawasaki); 10. Zanti (Honda); 11. Dell’Angelo (Kawasaki); 12. Farolfi (KTM); 13. Colombo (Honda); 14. Terranova (KTM); 15. Innocenzi (Honda).

Abruzzo-Lazio e Molise Colonnella (TE) 8 maggio

Campionato Abruzzo - Lazio - Molise, seconda prova – Organizzatore: M.C. I Guerrieri – Meteo: sereno.

Classifiche

125 2T GARA 1: 1. Sbrocca; 2. Lucaroni; 3. Papa; 4. Calisti; 5. Carboni; 6. Milani; 7. Ezio-

protagonisti in azione a castellarano. nicola recchia (19), chiara fontanesi (8) e luca derosa (338).

Corsetti; 11. Iacovacci. MX1 OVER 21 GARA 1: 1. Di Cicco; 2. Wyss; 3. Barrini. GARA 2: 1. Di Cicco; 2. Wyss; 3. Barrini. OVER 38 GARA 1: 1. Baseotto; 2. Di Pietrantonio; 3. Annibaldi; 4. Astolfi; 5. Francucci; 6. Proietti; 7. Pinchera; 8. Mannelli; 9. Girotti L. ; 10. Bevilacqua; 11. Ayroldi. GARA 2: 1. Baseotto; 2. Annibaldi; 3. Astolfi; 4. Di Pietrantonio; 5. Proietti; 6. Francucci; 7. Mannelli; 8. Girotti L. ; 9. Pinchera; 10. Bevilacqua; 11. Ayroldi; 12. Palombini. CADETTI GARA 1: 1. Dell’Orletta; 2. Crepaldi; 3. Cenerelli; 4. Gigli; 5. Sciamanna; 6. Tomassini; 7. Fantauzzi; 8. Cangialosi; 9. Gubiotto. GARA 2: 1. Dell’Orletta; 2. Crepaldi; 3. Cenerelli; 4. Gigli; 5. Sciamanna; 6. Tomassini; 7. Cangialosi; 8. Fantauzzi; 9. Gubiotto. DEBUTTANTI GARA 1: 1. Facca; 2. Angeli; 3. Palanca; 4. Paris; 5. Pettinella; 6. Cosimi; 7. Spadolini; 8. Onori; 9. Busetto; 10. Ciuffa; 11. Gioia. GARA 2: 1. Facca; 2. Angeli; 3. Palanca; 4. Ciuffa; 5. Pettinella; 6. Cosimi; 7. Paris; 8. Gioia; 9. Onori; 10. Busetto. JUNIOR GARA 1: 1. Ricciutelli; 2. Riottini; 3. Pierantozzi; 4. Paolucci; 5. Giovagnoli; 6. Algati T. ; 7. Turoli; 8. Algati M. ; 9. Fortuna;

10. Anselmi; 11. Bonanni; 12. Ferrante D. ; 13. Baldini; 14. Bozza; 15. Marchettoni. GARA 2: 1. Ricciutelli; 2. Riottini; 3. Pierantozzi; 4. Paolucci; 5. Algati T. ; 6. Giovagnoli; 7. Algati M. ; 8. Baldini; 9. Fortuna; 10. Anselmi; 11. Marchettoni; 12. Bonanni; 13. Turoli. SENIOR GARA 1: 1. Furbetta; 2. Savioli; 3. Di Biase; 4. Belli Manuel; 5. Scarola; 6. Binotti; 7. Gubiotti; 8. Vinozzi; 9. Di Fonzo; 10. Ologu. GARA 2: 1. Savioli; 2. Furbetta; 3. Di Biase; 4. Gubiotti; 5. Belli Manuel; 6. Scarola; 7. Binotti; 8. Ologu; 9. Di Fonzo; 10. Vinozzi. SPORT GARA 1: 1. Verbeni; 2. Capoccetti; 3. Maggiorani; 4. Caruso; 5. Lata; 6. Morbidelli; 7. Risa; 8. Galardi C. ; 9. Gibbini; 10. Greci; 11. Fioretti; 12. Urbani. GARA 2: 1. Verbeni; 2. Capoccetti; 3. Urbani; 4. Caruso; 5. Lata; 6. Risa; 7. Galardi C. ; 8. Morbidelli; 9. Greci; 10. Gibbini; 11. Fioretti.

Piemonte

Fara Novarese (NO) 8 maggio

Campionato piemontese MX1 - minicross - trofeo 2t, seconda prova – Organizzatore: M.C. Tiger Fara – Meteo: sereno

Classifiche

MINICROSS DEBUTTANTI: 1. Ossola (KTM); 2. Barcella (KTM); 3. Nardi (KTM); 4. Desantis (KTM); 5. Cerutti (KTM); 6. Cappello (KTM); 7. Grechi (Kawasaki); 8. Ciceri (KTM); 9. Palladino (KTM); 10. Sarasso (KTM); 11. Brancati (Kawasaki); 12. Silva (KTM); 13. Paparella (KTM). CADETTI: 1. Ulivi (KTM); 2. Cantele (KTM); 3. Veiluva (KTM). JUNIOR: 1. Callegaro G. (KTM); 2. Secco (KTM); 3. Bianchi (Suzuki); 4. Berruto (KTM); 5. Fornara (Kawasaki); 6. Chiola (Suzuki); 7. Cogno (KTM); 8. Grande (KTM). SENIOR: 1. Vergnano (KTM); 2. Diotallevi (KTM); 3. Frisoni (Suzuki); 4. Valsangiacomo (Suzuki); 5. Porro (KTM); 6. Firpo (KTM); 7. Brandone (Kawasaki). MX1 NAZIONALI: 1. Lombrici (Suzuki); 2. Montanari (KTM); 3. Daziano (Honda); 4. Alice (KTM); 5. Schneider (Honda); 6. Lorenzon (Kawasaki); 7. Lodi (Honda); 8. Lauro N. (Honda); 9. Arimatea (Yamaha); 10. Ciriale (Honda); 11. Gazzola (Yamaha); 12. Scabrosi (Suzuki); 13. Paire (Kawasaki); 14. Riccio (Yamaha); 15. Lauro L. (Honda); 16. Zucca (Yamaha); 17. Pioppo (Honda); 18. Antoniello (Yamaha); 19. Ratti (Kawasaki); 20. Fumagalli (Suzuki); 21. Carati (Honda); 22. Montorro (Honda); 23. Marangotto (Honda); 24. Buffa (Suzuki); 25. Cavenaghi (Honda); 26. Giachino (Yamaha); 27. Fissolo (Honda); 28. Aime (Honda); 29. Baima Be-

squet (Suzuki); 30. Bertacco (Suzuki). OVER 40: 1. Lusso (Suzuki); 2. Vagadore (Honda); 3. Parodi (Honda); 4. Traversa (KTM); 5. Gatti (Honda); 6. Pampuri (Suzuki); 7. Rampado (KTM); 8. Migheli (Honda); 9. Callegari (Honda); 10. Ala (Honda); 11. Ferrari (Honda); 12. Marchisio (KTM); 13. Bessone (Kawasaki); 14. Di Giorgio (Suzuki); 15. Imarisio (Honda); 16. Adamini (Suzuki); 17. Miletto (Yamaha); 18. Astesano (Honda); 19. Perino (KTM); 20. Magnino (Honda); 21. Tommasin (Suzuki); 22. Masante (Yamaha); 23. Cardone O. (Honda); 24. Fragomeli (Honda); 25. Antoniello (Honda); 26. Deandreis (Honda); 27. Grechi (Honda). UNDER 21: 1. Fragomeli (Honda); 2. Daniele (Suzuki); 3. Ferrazzano (Honda); 4. Diato (Honda); 5. Iacazzi (Suzuki); 6. Bordese (Honda); 7. Rosso (Suzuki); 8. Mattioda (Suzuki); 9. Franze (Yamaha). UNDER 17: 1. Gobbi (Yamaha); 2. Lagaren (Suzuki); 3. Contessi (Yamaha); 4. Arbini (Suzuki); 5. Zocchi (Yamaha); 6. Chioda (Kawasaki); 7. Gazzola (KTM); 8. Scaglione (Suzuki); 9. Isoardi (Husqvarna); 10. Tabone (KTM). TROFEO 2T: 1. Arbini (Suzuki); 2. Callegaro A. (KTM); 3. Giusti (Yamaha); 4. Sanfilippo (KTM); 5. Peira (Honda); 6. Ballesio (Suzuki); 7. Gazzola (KTM); 8. Colangeli (Yamaha); 9. Giordano (Yamaha); 10. Lasagna (KTM); 11. Sordo (Yamaha); 12. Audisio (Yamaha); 13. Traversa (KTM); 14. Cimberio E. (Suzuki); 15. Inversini E. (Husqvarna); 16. Inversini L. (Husqvarna); 17. Bongiovanni (Kawasaki); 18. Gramegna (Honda).s

ni; 8. Di Pietro Alberto; 9. Torelli; 10. Clazzer; 11. Graziaplena; 12. Di Marziantonio; 13. Giuli; 14. Mancinelli; 15. Rocchi; 16. Galardi S. ; 17. Balducci; 18. Fortuna S. ; 19. Fortuna L. ; 20. Di Pietro Andrea; 21. Carradori; 22. Ferrante M; 23. Belli Mirco; 24. Zaino Marciano; 25. Carrese; 26. Garvi; 27. Villadei. GARA 2: 1. Lucaroni; 2. Milani; 3. Carboni; 4. Papa; 5. Calisti; 6. Di Pietro Alberto; 7. Torelli; 8. Graziaplena; 9. Di Marziantonio; 10. Ezioni; 11. Mancinelli; 12. BelliMirco; 13. Rocchi; 14. Carradori; 15. Di Pietro Andrea; 16. Giuli; 17. Ferrante M. ; 18. Zaino Marciano; 19. Galardi S. ; 20. Carrese; 21. Garvi; 22. Clazzer; 23. Balducci; 24. Villadei. MX2 OVER 21 GARA 1: 1. Francano; 2. Di Domenicantonio; 3. Falcinelli; 4. Fiorentino; 5. Pomente; 6. Speranza L. ; 7. Ventura; 8. Sensi; 9. Amodei; 10. Angelini; 11. Del Rossi. GARA 2: 1. Sensi; 2. Di Pauli; 3. Di Domenicantonio; 4. Francano; 5. Pomente; 6. Fiorentino; 7. Falcinelli; 8. Speranza L. ; 9. Ventura; 10. Amodei; 11. Del Rossi. OVER 38 GARA 1: 1. Dal Bò; 2. Bucci; 3. Damiani. GARA 2: 1. Dal Bò; 2. Bucci; 3. Speranza D. UNDER 21 GARA 1: 1. De Santis; 2. Nardin; 3. Buccella; 4. Girotti D. ; 5. D’Arpino; 6. Carcereri; 7. Corsetti; 8. Iacovacci; 9. Diodato; 10. Buzzicotti; 11. Meale. GARA 2: 1. De Santis; 2. Nardin; 3. Meale; 4. Girotti D. ; 5. Buccella; 6. Carcereri; 7. D’Arpino; 8. Diodato; 9. Buzzicotti; 10. motosprint

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Prova verità BMW G 650 GS

di Stefano Minguzzi - foto Digital Photo Studio

Super G DATI DICHIARATI

ro c.m. Prezzo 6950 eu V (35 kW) Potenza 48 C a 6500 giri/’ m (60 Nm) Coppia 6,12 kggiri/’ a 5000 di marcia 192 kg Peso in ordine anco, con sella Colori rosso, bio nera/grigia nera/rossa

La monocilindrica bavarese cambia direzione con questa serie G: più economica ed estremamente versatile

G

650 GS è la nuova sigla che identifica la monocilindrica BMW on-off. Per anni gli utenti sono stati legati alla lettera F (F 650 GS), associata ai modelli con i propulsori Rotax; ora, cessato il rapporto con il costruttore austriaco, la BMW si affida alla cinese Loncin per motorizzare i suoi nuovi monocilindrici. È un progetto in cui la Casa bavarese crede molto, che segue una via diversa da quella percorsa con la serie G 650 X (Challenge, Country e Moto), moto interessanti dal punto di vista della guida ma costose. Questa nuova GS è figlia di un tempo in cui gli utenti fanno più fatica a far quadrare i bilanci. Moto interessante ma dalle finiture meno curate rispetto a quelle cui ci avevano abituati i modelli precedenti. Sicuramente ha il vantaggio di un ottimo rapporto qualità/prezzo. È una moto che può accontentare una vasta gamma di motociclisti ma che non regala grosse emozioni: sincera e intuitiva, adattissima a chi ama girare gustando la strada e il panorama circostante. La prima cosa che si apprezza non appena si sale in sella è la posizione di guida, ma a patto di restare entro i 175 centimetri, misura oltre la quale si fatica ad inserire le ginocchia negli incavi del serbatoio. motosprint

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Prova verità BMW G 650 GS

A voler trovare dei difetti, il manubrio è un po’ troppo largo, e se questo è ottimo per il controllo del mezzo, d’altro canto alla lunga può risultare affaticante, soprattutto se non si è abituati. Altra piccola pecca è la leva del freno anteriore non regolabile. Buona invece la protezione offerta dal cupolino: a qualsiasi velocità l’aria non dà il minimo fastidio. Sin dai primi metri la moto risulta agile e reattiva nonostante il peso non proprio contenuto, e nel traffico cittadino ogni piccolo movimento del corpo si trasforma in un fulmineo cambio di direzione. Eppure portando la moto su strade con tornanti e curvoni veloci, la prima cosa che si apprezza è l’ottima stabilità offerta dall’anteriore. Nonostante non si tratti di una supersportiva è possibile spingersi fino a pieghe interessanti, in misura minore sul lato destro perché come si accenna a calcare la mano, il cavalletto sfrega sull’asfalto. La forcella nella prima parte dell’escursione è morbida e questo garantisce un buon assorbimento delle piccole asperità, a vantaggio del comfort. Quando si passa a una guida più aggressiva, la forcella affonda di più e progressivamente la taratura si indurisce, così che l’assetto non si scompone. L’ammortizzatore a differenza della forcella ha una taratura sportiva. Questo fa sì che in accelerazione – e comunque si tratta della “tranquilla” accelerazione di un monocilindrico 650 – la moto non si sieda per cui è facile tenere la linea desiderata. A differenza della forcella, però, la sospensione posteriore non riesce ad eliminare le asperità del terreno che qui si sentono, anche se non creano un grosso fastidio.

identikit PMotore

Monocilindrico 4T, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 100 x 83 mm. Cilindrata 651,9 cm3. Compressione 11,5:1. Distribuzione DOHC, 4 valvole. Sistema integrato di alimentazione a iniezione elettronica e gestione digitale del motore BMS-C II, accensione a doppia candela. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.

Ptrasmissione

Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a 5 marce.

Pciclistica

Telaio monoculla sdoppiata in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella convenzionale con steli 41 mm Ø, corsa 170 mm; posteriore progressiva, un ammortizzatore regolabile nel freno in estensione e nel precarico, corsa ruota 165 mm. Freni: anteriore 1 disco 300 mm Ø con pinza flottante a 2 pistoncini; posteriore 1 disco 240 mm Ø, pinza flottante a 1 pistoncino. Pneumatici: anteriore 110/80 R19; posteriore 140/80 R17.

Pdimensioni

Interasse 1477 mm; lunghezza 2165 mm; larghezza 920 mm; altezza 1390 mm; sella 750/780/820 mm. Cannotto di sterzo 28,1°. Avancorsa 113 mm. Serbatoio 14 litri.

Cupolino, gruppo ottico e parafango anteriore hanno un’aria “molto BMW”, così come il cruscotto a due elementi.

LA TECNICA

Un progetto senza tempo

Derivata dalla F 650 ma attualissima Sicuramente la maggiore novità di questa moto è il motore. Abbandonata la collaborazione con lo storico partner Rotax, la BMW si è rivolta alla cinese Loncin per la fabbricazione dei propulsori. Il progetto è comunque BMW e l’assemblaggio delle moto avviene a Berlino. Il nuovo motore è raffreddato ad aria e ha una distribuzione bialbero che comanda quattro valvole tramite punterie a bicchiere; le valvole d’aspirazione hanno un diametro di 36 mm mentre quelle di scarico sono di 31 mm. È inoltre dotato di doppia candela di accensione. Per ridurre le vibrazioni caratteristiche dei monocilindrici, la BMW ha dotato il suo motore di un contralbero di equilibratura.

Al banco abbiamo rilevato una potenza di 46,7 CV a 6800 giri al minuto ed una coppia massima di quasi 54 Nm a 5500 giri al minuto. Per i neopatentati è prevista una versione di potenza ridotta a 34 CV (25 kW), allestita in post montaggio. Bene il consumo: oltre 20 km con un litro di benzina, in un uso normale. Il serbatoio è stato posizionato sotto la sella in modo da migliorare la centralizzazione delle masse a vantaggio della guidabilità. L’alimentazione a iniezione impiega un corpo farfallato di 43 mm di diametro. Il cambio è a cinque rapporti. Per quel che riguarda il telaio, è una classica struttura monoculla sdoppiata in tubi quadri di acciaio. La forcella tradi-

zionale ha steli di 41 mm Ø e non ha nessun tipo di regolazione mentre l’ammortizzatore è regolabile nel freno in estensione e nel precarico per mezzo di un comando remoto, e garantisce alla sospensione un’escursione di 165 mm. La BMW G 650 GS monta all’anteriore un disco freno di 300 mm Ø con una pinza Brembo a due pistoncini mentre al posteriore c’è un disco di 240 mm Ø con pinza a un pistoncino. Come optional, a 400 euro è offerto l’ABS disinseribile tramite un pulsante posto sul manubrio sinistro. L’attivazione o la disattivazione può avvenire solo a moto ferma. Sui cerchi in lega sono montati pneumatici stradali, all’anteriore nella misura di 110/80 R19 e al posteriore in quella di 140/80 R17; rispetto alla versione del 2007, che aveva una base tecnica molto simile, è più largo. La strumentazione è minimalista: un grosso tachimetro analogico e un display che visualizza i giri motore ma risulta quasi illeggibile durante la guida. Abbiamo poi due trip per i chilometri percorsi parziali, uno totale e l’orologio. La G 650 GS è derivata dalla F 650 del 2007 ma ora il motore viene prodotto dalla loncin, su progetto BMW. Rinnovata pure la linea.

La piccola GS stupisce anche nella guida sportiva, perché nonostante questa non sia la sua inclinazione, motore telaio e sospensioni la rendono divertente e poco impegnativa. Tornanti e curvoni vengono affrontati in modo disinvolto, regalando divertimento a basso coefficiente di rischio. Come si diceva più sopra, la G 650 è molto intuitiva e le perdite di aderenza avvengono in maniera estremamente progressiva per cui c’è tutto il tempo per capire quando non è il caso di insistere. Dove qualche limite salta fuori, piuttosto, è nell’impianto frenante molto pigro; per giunta l’ABS è troppo invasivo e quando è inserito risulta difficile fermare la GS nel punto desiderato, difetto che comunque viene alla luce solo nel momento in cui si utilizza la moto in modo più sportivo. Anmotosprint

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la pagella

Prova verità BMW G 650 GS

i rilevamenti Velocità max167,1 km/h

Linea8

Accelerazione da fermo

Molto particolare, in pure stile BMW. Ricalca le versioni di maggior cilindrata: può piacere o meno ma è sicuramente personale.

Finiture7

Tra curve e conTrocurve se la cava bene ma È una moTo che risulTa ancora più piacevole gusTandosi il panorama.

Di buon livello ma al di sotto degli elevatissimi standard cui ci ha abituato la BMW. Contenere il prezzo costringe a sacrificare qualcosa.

Componentistica8

Anche in questo caso un buon livello generale, senza esasperazioni ma con una eccellente qualità dell’insieme.

Motore8,5

Non eccelle in potenza ma nemmeno glie lo si chiede. Piace perché è molto sfruttabile. Dolce ed elastico, fa dimenticare il cambio.

Trasmissione8

Gli innesti sono precisi e avvengono senza incertezze, peccato per l’elevata corsa della leva. Bene la frizione.

Sospensioni8,5

Ben tarate anche se l’ammortizzatore è un pelo duro. Volendo, consentono una guida se non sportiva, quanto meno brillante.

Freni6,5

Poco sopra la sufficienza: sono il tallone d’Achille di questa moto. Poca potenza e scarso feeling. L’ABS è troppo invasivo.

Strumentazione7 dando a spasso, cioè usando la G 650 nel modo per cui è stata progettata, non si ha nessun problema. Disinserendo l’aiuto elettronico le cose migliorano ma il problema comunque rimane, meno accentuato. Per ottenere buone decelerazioni bisogna agire con decisione ma senza arrivare al bloccaggio delle ruote, cosa che avviene con una certa rapidità. Facendo il classico giro domenicale, a un’andatura non sportiva, la GS offre grandi soddisfazioni. Solo a certi regimi si sente la sella vibrare ma non è cosa molto fastidiosa e comunque basta cambiare marcia o variare i giri del motore per sopire tutto. Il motore è una delle sorprese della G 650, la sua elasticità è incredibile ed è ottimo il tiro ai medi regimi, che porta motosprint

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senza strappi fino ai 7000 giri, soglia di intervento del limitatore. Anche in basso il monocilindrico 650 non è male, intorno ai 4000 giri la moto ha un’erogazione fantastica e nessuna incertezza. Ci si può spingere anche al di sotto ma con le marce più lunghe è bene non scendere oltre i 3000. Le prestazioni sono discrete: oltre 167 km/h la velocità massima e 13”81 in accelerazione sui 400 metri, cioè qualcosa in più della Yamaha 660 Ténéré e qualcosa in meno della KTM 690 SMC. Il cambio ha innesti morbidi e precisi ma la corsa è abbastanza lunga. Buona è anche la frizione, impeccabile pure in condizioni di traffico cittadino. Una moto del genere invita anche a una prova sullo sterrato, naturalmente molto leggero. Il limite maggiore viene dalla ti-

pologia di gomme: nate essenzialmente per uso stradale, sulla terra offrono uno scarso grip che si traduce in derapate mozzafiato. Anche in queste condizioni la GS è divertente e il peso non si sente affatto, qui il largo manubrio è proprio l’ideale perché consente un controllo del mezzo da moto da cross. L’essenziale è disabilitare l’ABS. Il motore pastoso e dolce fa sì che si possa gestire la guida in modo tranquillo perché le reazioni sono molto morbide, le perdite di aderenza del posteriore si controllano con facilità. Buona la risposta delle sospensioni, soprattutto la forcella: quanto detto per l’asfalto vale anche sullo sterrato, dove però la rigidità dell’ammortizzatore risulta più fastidiosa nella guida, soprattutto quando si incontrano buche.

Ha una linea datata e un po’ seriosa. C’è il minimo indispensabile. Il contagiri è pressoché illeggibile.

Comfort8,5

BMW è una garanzia, non ci si stanca mai. Comoda anche se l’ammortizzatore è un pelo rigido. Bisogna abituarsi al manubrio largo.

Guida8,5

Divertente e sincera, molto stabile e reattiva nei cambi di direzione. È un piacere guidarla.

Prezzo9

Veramente concorrenziale, soprattutto in rapporto al mezzo. Decisamente interessante, soprattutto di questi tempi.

Freni A disco piuttosto trAdizionAli per lA G 650 Gs: 300 mm Ø e pinzA A due pistoncini dAvAnti, 240 mm Ø e pinzA A un pistoncino dietro. l’AmmortizzAtore posteriore, reGolAbile in precArico e compressione, è sollecitAto dAi clAssici leverAGGi. sulle pedAne coperture in GommA AsportAbili.

distanza in metri

tempo in secondi

0-400 13”81 0-1000 27”31 variazione velocità in km/h

0-100

0-160

velocità uscita in km/h

148,9 165,9

tempo in secondi

5”21 19”75

distanza in metri

88,3 656,0

Ripresa da 60 km/h Misurata nel rapporto più lungo

distanza in metri

0-400 0-1000

variazione velocità in km/h

tempo in secondi

velocità uscita in km/h

13”90 27”95

139,7 163,1

tempo in secondi

60-100

6”11 60-160 23”74

distanza in metri

137,1 812,5

Scarto al tachimetro Velocità indicata Velocità effettiva

50 km/h 100 km/h 150 km/h

46,3 km/h 93,5 km/h 140,9 km/h

Frenata senza ABS (metri) con ABS (metri) da 60 km/h 13,3 da 100 km/h 36,8

13,6 39,5

Peso effettivo 199,2 kg Asse anteriore 89,6 kg Asse posteriore 109,6 kg Con il pieno di carburante

il banco Potenza massima effettiva alla ruota

34,3 kW (46,7 CV) a 6800 giri/’ Coppia massima effettiva alla ruota

53,7 Nm (5,48 kgm) a 5500 giri/’ motosprint

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Attualità

Silhouette inedita, modifiche al motore La Suzuki ha deciso di anticipare i tempi e svelare già ora la chiacchierata stradale di media cilindrata che presenterà a fine mese. È la nuova V-Strom 650, come si vociferava, con una faccia inedita. Più filante, soprattutto nella parte centrale, in cui i voluminosi convogliatori sono stati sostituiti da elementi più piccoli e meno appariscenti, ma è completamente nuova tutta la carrozzeria: cupolino più protettivo regolabile su tre posizioni, diversi la sella, il codino e il serbatoio che risulta sottile ma contiene 20 litri di carburante, lo La Suzuki V-Strom 650 verrà presentata a fine mese. ha un aspetto decisamente più filante ma tecnicamente non è stata stravolta.

scarico che prima faceva una brutta piega ora sale dritto e aggressivo, sono spariti i paramani e – manco a dirlo – è completamente cambiato il cruscotto. La V-Strom 650 ora è più moderna e più filante, sotto però non è stata stravolta anche perché erano proprio le doti di guida il suo punto di forza: moto facile ma capace di dare soddisfazioni, divertente senza essere troppo impegnativa. E allora a ben guardare sotto spuntano lo stesso telaio a doppio trave in alluminio e lo stesso forcellone sca-

tolato con sospensione progressiva, così come non sono cambiati forcella, ruote in lega di 19” anteriore e 17” posteriore, e i freni. Novità invece nel motore, che resta il noto bicilindrico a V di 650 cm3 ma ha il radiatore dell’olio posizionato diversamente, iniettori a 10 fori, una diversa rapportatura del cambio con le prime 5 marce ravvicinate e la sesta da riposo, accensione con due candele per cilindro e modifiche nel sistema della gestione elettronica, che impiega una centralina ECU a 32 bit.

da luglio superenalotto gioca con Ducati Dal 4 luglio nelle ricevitorie Sisal si potrà giocare al nuovo “SuperEnalotto Gioca Facile! Ducati”. Disponibili schede nei tagli da 4, 5 e 6 euro, corrispondenti ad altrettante combinazioni casuali abbinate a un numero SuperStar. Vi sono collegati due concorsi: uno da luglio a settembre, il vincitore passerà il week end del GP Valencia col team Ducati; il secondo da ottobre a dicembre, in palio sei Ducati Diavel e Monster 696. L’iniziativa è stata presentata (nella foto, da sinistra) da Emilio Petrone, AD Sisal, Nicky Hayden e Lucio Attinà, brand development manager Ducati. Giacomo Agostini al giovedì del motociclista Sarà Giacomo Agostini la stella del quarto ed ultimo Giovedì del Motociclista, la serie di incontri organizzati da Yamaha Motor Italia al Red Point Café Milano di Rozzano (MI), via Valleambrosia 51: il 15 volte iridato sarà l’attrazione dell’aperitivo e racconterà storie e aneddoti di una carriera record, che lo ha visto vincere 15 titoli iridati e 123 gare da pilota, più 18 titoli tricolori e 10 Tourist Trophy, e 6 da team manager, rispondendo alle domande dei tifosi.

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IN BREVE

la Suzuki V-Strom tutta nuova

Petrarca service division manager di Yamaha italia Marco Petrarca è entrato a far parte della struttura Yamaha Motor Italia, in qualità di Service Division Manager. In precedenza Petrarca, 43 anni, ha lavorato prima presso Citroen Italia e più di recente presso Magneti Marelli. Le sue mansioni riguarderanno l’area tecnica e quella ricambi.

Salone di Verona ancora più moto il motor Bike expo 2012 si presenta Le date della prossima edizione del Motor Bike Expo, il salone di Verona, sono note già da tempo: si terrà dal 20 al 22 gennaio 2012, sempre presso la Fiera. L’organizzazione però ha approfittato della Jesolo Bike Week per richiamare l’attenzione sulla manifestazione e dare qualche piccola anticipazione sul futuro. Il passato è più che lusinghiero, tirate le somme: è stata l’edizione col maggior numero di presenze, 120.000, che significa +20% rispetto all’anno prima, hanno partecipato 741 marchi, distribuiti su una superficie espositiva di 73.000 m2, e il portale del sito dedicato alla manifestazione (www.motorbikeexpo.it) ha ricevuto 242.000 visite per un totale di 622.000 pagine visualizzate. Per l’edizione 2012 l’organizzazione ha espresso l’intenzione di orientarsi maggiormente verso

un pubblico motociclistico, e verso una gestione più snella e semplificata per gli espositori; si sta inoltre lavorando a nuovi accordi con le istituzioni (FMI, Assobike, FIC) per riservare benefit agil operatori del settore. Durante tutto l’anno il Motor Bike Expo viene promosso nei principali eventi motociclistici.

strada della futa

caccia al motociclista ControLLi a tappeto sui motociclisti che percorrono la Strada Statale 65 della Futa, una delle più amate dagli appassionati del bolognese e dell’Alta Toscana. Fino a settembre verrà impegnata una task force di 15 operatori tra Carabinieri, Polizia Stradale, Motorizzazione Civile, Polizia Provinciale e Vigili dei Comuni di Pianoro, Loiano, Monghidoro e Monzuno. Particolare attenzione a chi circola senza targa, con targa inclinata e non si ferma all’alt. Pesante il primo bilancio: 398 interventi e 92 contravvenzioni nei primi tre giorni di controlli a Pianoro, 227 interventi e 69 sanzioni nei primi due giorni a Loiano.

mauro tononi

la Voce di Vale in disco. finta

teSt eV-neo La Honda ha avviato un programma sperimentale per il suo scooter elettrico EV-neo. Ne sono stati forniti 18 in uso per un anno al City Council di Barcellona, per effettuare ricerche e attività di monitoraggio. In Giappone la vendita dell’EV-neo è già iniziata: prezzo base 454,6 yen, equivalenti a circa 4000 euro. È spinto da un motore elettrico da 2,8 kW e alimentato da una batteria agli ioni di litio. Velocità massima 34 km/h, autonomia 34 km. Il caricabatteria effettua una ricarica completa in tre ore e mezza e può venire alloggiato sotto la sella. Disponibile anche un caricabatteria rapido, che richiede soli 30 minuti.

Mauro Tononi, l’imitatore bresciano divenuto popolare per le imitazioni della voce di Valentino Rossi, nel 2010 aveva inciso il suo primo disco, scritto con il cantautore Alessandro Ducoli: “46 volte Uno”. Ora ne ha registrato un secondo, “Pianeta Rosso”, scritto con Valerio Gaffurini e Alessandro Ducoli: 12 canzoni in cui alterna la sua voce a quella di Rossi. Durante le registrazioni Tononi è stato ospite di Chiambretti Night, in cui ha duettato con lo stesso Vale (vero) in uno sketch memorabile. Il disco è acquistabile tramite il sito di Tononi: www.maurotononi.com

motosprint

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Motolandia donne e motori

Manifestazioni, viaggi e turismo

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misuriamo il benessere A PROPOSITO del Pil (orrendo indicatore del Prodotto Interno Lordo), Robert Kennedy diceva che “misura tutto, tranne ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Anche altri detrattori sostengono che il Pil sia una misurazione appena sufficiente a valutare il livello economico di una nazione, ma non minimamente in grado di capire quella nazione “come sta”. E così qualcuno si è inventato il Bil, che sarebbe il Benessere Interno Lordo. Il Bil, oltre ad avere un nome più simpatico di Pil, è un nuovo indicatore che tiene conto di altri parametri, che vanno dalla salute ai temi ambientali, dalla condizione dell’abitazione alla vita comunitaria o alla sensazione di sicurezza personale. Siccome noialtri non ci facciamo mancare niente, da una recente ricerca emerge che l’Italia quanto a felicità interna non è messa benissimo: in una classifica di 34 Paesi, l’Italia si piazza al ben poco onorevole ventiquattresimo posto. Entro i dieci, certo, ma a partire dal fondo. Il lavoro è poco; le donne faticano a conciliare la maternità con l’occupazione (non vi tedierò con casi personali) e vedono una carriera faticosamente conquistata, immediatamente stroncata alla nascita del primo figlio; manca la partecipazione civile altresì detta solidarietà (solo il 34% dichiara di aver aiutato un estraneo nell’ultimo mese) così come la fiducia nelle istituzioni è piuttosto scarsa; la scuola è in declino e le polveri sottili aumentano. Insomma, secondo Bil, siamo un popolo di infelici. Fortuna che viviamo tanto, che almeno la speranza non ci manca. Dunque, considerato che un popolo felice è un popolo che genera felicità, c’è da rimboccarsi le maniche e iniziare ad essere almeno un po’ più allegri. Una popolazione felice è una popolazione che spende soldi, che investe, che si ama e che fa bambini. È una popolazione che ride, che va in vacanza e che lavora meglio. Ho letto di alcune aziende italiane che investono molto delle loro risorse nella ricerca della felicità dei propri dipendenti, semplicemente tramite il soddisfacimento di bisogni come la flessibilità negli orari, l’asilo aziendale, spazi di lavoro più belli e accoglienti. Il risultato è che i dipendenti lavorano meglio e producono di più e difficilmente se ne vanno da un’altra parte. Perché allora non far diventare questo metodo un modello per tutti? E questo è solo un esempio. E visto che le idee vengono dal basso, ve ne faccio un altro: da qualche estate, la mia famiglia è quasi costretta a rinunciare alle vacanze perché sono pochissime le strutture che accolgono i cani. Così come molte non vogliono bambini. O biciclette, moto, clienti omosessuali o capelloni. La felicità di una nazione è data da queste cose, non solo da giganteschi parametri economici. E però la felicità muove anche un sacco di soldi. E se fino ad ora gli unici a godere sono stati i produttori di antidepressivi, sarebbe bello che d’ora in poi cominciassimo tutti a far valere il nostro Bil. A cominciare da ora: al mio 3, facciamo tutti un sorriso al nostro vicino. E almeno l’indicatore della solidarietà avrà un’impennata. Laura Cattaneo

Radunifino al 3 luglio

gran fondo tutta curve Al via la 20.000 Pieghe PARTIRà il 14 giugno da Casteggio (PV) per arrivare al Sestriere dopo aver attraversato Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e aver sconfinato anche in Francia. Tre tappe, anche 12 ore in moto, seguendo le indicazioni del road book che i partecipanti (quest’anno saranno 140 le moto al via) riceveranno il 13 luglio, giorno del breafing. Una lunga maratona du-

rante la quale sarà necessario mettere in campo, anzi in strada, tutte le capacità di navigazione e resistenza. Un lungo viaggio che diventa un raid stradale organizzato sotto l’egida della FMI e valido per il campionato Gran Fonfo. La manifestazione quest’anno è gemellata con la rievocazione storica della salita automobilistica Cesana-Sestriere. Info: www.adventuriders.com

a spa-francorchamps dall’1 al 3 luglio

Bikers’ classics. galà dei ricordi IL CIRCUITO Belga aprirà il prossimo week-end alla manifestazione storico rievocativa tra le più blasonate del panorama internazionale. Presenti piloti che hanno fatto la storia delle competizioni e che sfileranno in sella alle moto con cui hanno corso; ci saranno importanti esposizioni come quella delle Yamaha da competizione; una serie di turni in pista e la 4 Ore Classic. www.bikersclassics.be

giovedì 30/6 - domenica 3 luglio

Alpentour tra Italia e Svizzera con base a Crodo (VB) M.C. Dragone, tel. 0721-829458, 334-9935674, www.motoclubdragone.it Raduno internazionale “Vespitalia 150” a Torino info tel. 011-4546998, www.vespitalia150.it, email info@vespitalia150.it

venerdì 1 - sabato 2 luglio

Festa Biker “20º Treffen” a Cafasse (TO) M.C. Dirty Bikers 1989, tel. 338-8218399, fax 1786005099, www.dirtybikers.it

venerdì 1 - domenica 3 luglio

In Moto sulle Alpi per moto d’epoca ASI Veteran Car Club Torino, tel. e fax 011-538990, www.veterancarclubtorino.org

domenica 3 luglio

Raduno nazionale “Divertinmoto” a Fiano (TO) M.C. Gomma Liscia, tel. 338-4387264, 347-2336833, www.gommaliscia.it Motor Scambio, mostra mercato d’epoca a Fossano (CN) M.C. Drivers Cuneo, tel. 3287322466, 328-8770019, www.mcdriverscuneo.com, email info@mcdriverscuneo.com Concentrazione e mostra scambio “Le Giapponesi e le altre” a Viverone (BI) per moto d’epoca e classiche anni ‘60-’70-’80. M.C. Alpimoto Club, tel. 347-2205128, 3663510657, www.alpimotoclub.com

scegliendo tra i prodotti veri di 30 aziende in licenza. Buoni sia il realismo che la fisica dei mezzi. Con una potente modalità multiplayer online. Per PS3 e X360 a 40 euro.

d’Isonzo (GO) Memorial Paolo Zavan. Info: tel. 333-6374638, 333-3604568.

PVeneto

sabato 2 - domenica 3 luglio

Gita Dolomitica da Padova a Sauris (UD) M.C. Due Ruote Classiche, tel. e fax 049600894, www.2ruoteclassiche.it

domenica 3 luglio

Raduno d’epoca “Vecchi Cialtroni” a Ponte di Piave (TV) M.C. Cialtroni del Nord Est, tel. 393-4836968, 346-3072867, www.motoclubcialtroni.com 14º Auto Moto Giro d’Epoca a Villa del Conte (PD) M.C. Villa del Conte, tel. 3491816724, www.motoclubvilladelconte.it 11º Raduno storico nazionale Claudio Cervato a Panarella (RO) M.C. Panarella, tel. 335-8074858, www.motoclubpanarella.it 2º raduno Vespa “ll Montello e la Grande Guerra” a Montebelluna (TV) V.C. Montebelluna, tel. 333-1627785, 347-7331201, www.vespaclubmontebelluna.it

PEmilia Romagna

domenica 3 luglio

1º Incontro Città di Sant’Elpidio a Mare (AP) per tutti i tipi di moto. Vespa Club Sant’Elpidio, tel. 320-7634638, www.vespaclubsem.com, email info@vespaclubsem.com 5º Raduno nazionale a Bolognola (MC) M.C. Franco Uncini, tel. 071-7574930, 3473060089, www.motoclubfrancouncini.it, email motoclubfrancouncini@libero.it 4º raduno moto storiche ASI ad Osimo (AN) Autoclub Luigi Fagioli, tel. 071-7241107, 339-2054822, www.luigifagioli.com

sabato 2 - domenica 3 luglio

14ª Motopasseggiata “Alla scoperta del Forte Malatesta” a Colli del Tronto (AP) M.C. Truentum, tel. 335-7269939, 3479102136, 348-9554326, www.motoclubtruentum.it, email truentum@tiscalinet.it

PUmbria

domenica 3 luglio

venerdì 1 - domenica 3 luglio

Raduno nazionale “Vespa che Passione” a Città di Castello (PG) V.C. Città di Castello, tel. 339-5646356, 075-8556147. 10º Raduno regionale Lambretta al Lago Trasimeno Lambretta Club Umbria, www. lambrettaclubumbria.it, fax 075-5149922.

sabato 2 - domenica 3 luglio

sabato 2 luglio

sabato 2 luglio

domenica 3 luglio

sabato 2 - domenica 3 luglio

PLiguria

3º Harley & Flowers a Ventimiglia (IM) Info tel. 331-8471889, 349-0649077, www.harleyflowers.it, email agoracafe@libero.it Incontro nazionale a Carcare (SV) M.C. G.M. Carcare, tel. 338-5341273, 347-4966401, fax 019-515930, email ermanno.botta@yahoo.it 11º raduno Vespa Città di Chiavari (GE) V.C. Chiavari, tel. 0185-305557, 393-4407424, email chiavari@vespaclubditalia.it

PLombardia

venerdì 1 - domenica 3 luglio

35º Raduno “Stelvio International” a Sondalo (SO) M.C. Stelvio International, www. raduno-stelviointernational.com

sabato 2 luglio

Multimedia QUINTO capitolo della nota serie firmata THQ e Halifax, “MX vs ATV Alive” continua la sfida incallita tra moto da cross e quad. In sella a Honda, Yamaha, Suzuki, KTM e Kawasaki (125, 250 e 450), è possibile simulare 50 piloti reali americani sui tracciati delle gare National, oppure su circuiti short track o su ampi spazi free ride disseminati di ogni ostacolo. Minuziosa la personalizzazione delle attrezzature, dalla tenuta di gara, al casco, agli stivali,

PPiemonte

Motogiro “Visita il Castello di Padernello” a Borgo San Giacomo (BS) M.C. Pandino, tel. 0371-34605, 347-2612913, www.motoclubpandino.it, info@motoclubpandino.it

domenica 3 luglio

Raduno storico Gr. 1 a Bonate Sopra (BG) M.C. Isola Bergamasca, tel. 035-992958, fax 035-4942975, motoclubisolabg@gmail.com 2º Motoraid storico della Valtenesi a Calvagese della Riviera (BS) Gruppo 2. M.C. Prevalle, tel. e fax 030-6801275, www.motoclubprevalle.it, info@motoclubprevalle.it Raduno nazionale Vespa “Giro della Franciacorta” a Chiari (BS) V.C. Chiari, tel. 3356775166, 331-5393234, 328-3354663, www. vespaclubchiari.com 2º Raduno Tre Valli Tour a Voghera (PV) Associazione “Due Ruote in Piazzetta”, tel. e fax 0383-41250, www.cavallinimoto.it

PFriuli Venezia Giulia sabato 2 luglio

3º Party Eaglestreffen a Monte Prat di Forgaria (UD) M.C. Eagles Team, tel. 3282956377, 328-3613788, www.eaglesteam.it

domenica 3 luglio

18º raduno auto e moto d’epoca a San Pier

venerdì 1 - sabato 2 luglio

4º Raduno Parco Santa Giulia a Monchio (MO) M.C. Monchio, tel. 333-2435119, 3471226297. 1º Moto Chianina a Soliera (MO) M.C. Motor Aces, tel. 389-8333666, www.motoraces.it Raduno “Winter Bikers d’Istè” a Faenza (RA) presso campo cross monte Coralli, per tutti i tipi di moto. Tel. 335-7266347. 7ª Mulatrial Alta Val Dragone e Dolo a Piandelagotti (MO) M.C. Crostolo, tel. 0522323155, fax 0522-323155, www.crostolo.it

domenica 3 luglio

28ª Rievocazione storica della BolognaSan Luca, per moto d’epoca ASI. CAMEBO, tel. 335-6169493, fax 051-6012741, www.camebo.com, email info@camebo.com 2º Moto Rigadèna a Vecchiazzano di Forlì, moto ritrovo goliardico. Tel. 335-5761614, 335-8257027, www.motorigadena.altervista.org, email motorigadena@gmail.com Raduno nazionale Vespa Città di Rimini V.C. Rimini, tel. 329-4591427, 347-4945149, www.vespaclubrimini.com 1º Raduno Città di Canossa (RE) A.S. Pietranera, tel. 347-7860757, 340-0889066.

PToscana

sabato 2 - domenica 3 luglio

Rievocazione storica cronoscalata Fornaci di Barga - Barga (LU) per moto ASI. Balestrero VMCC, tel. e fax 0583-490790, www. balestrero.org, segreteria@balestrero.org

PLazio

2º Party Etrusco a Sutri (VT) loc. Fontevivola. M.C. Etruschi Bikers, tel. 331-2072323, 338-2353901, www.etruschibikers.it 3º Incontro a Monteromano (VT) aperto a tutti i tipi di moto. Bikers Monteromano, (VT), tel. 347-5277616, 329-1433968.

sabato 2 - domenica 3 luglio

3º Incontro Squinquernato a Magliano Sabina (RI) M.C. CC MotorDay sez. Nord Lazio, tel. 320-6283083, 347-9367902, www.squinquernati.it

domenica 3 luglio

Raduno d’epoca Memorial Enzo Magnante a Veroli (FR) M.C. Veroli, tel. 340-7739042, 339-8220204, email veroli@motoclubfmi.it Raduno a Pico (FR) M.C. Ruote Libere, tel. 338-9950220, tommasopezzella@libero.it 14º raduno Vespa “Palazzi e Ville” ad Aprilia (LT) V.C. Aprilia, tel. 331-3627726, 3386728269, www.vespaclubaprilia.it 7º Memorial Cristian Berardi a Tarano (RI) M.C. Due Ruote in Amicizia, tel. 3922029376, 335-6623078, sirobobo63@alice.it

PAbruzzo

venerdì 1 - sabato 2 luglio

domenica 3 luglio

1ª Silvi’s Bikers Fest a Silvi Marina (TE) Bikers Number One, tel. 085-9354745, 3939685818, www.mcbikersnumberone.com

PMarche

7º Incontro “Tommy Day” a Pescara M.C. Pescara, tel. 320-2297116, fax 085-4152455, www.motoclubpescaraumbertoetommaso. it, email motoclub.pescara@virgilio.it Raduno d’epoca e moderne a Faiete (TE) M.C. Faietese, tel. 335-6908961, 0861668389, email mc_faietese@live.it

Raduno “Gli Smarmittati” a Rosignano Marittimo (LI) aperto a tutti i tipi di moto. Tel. 338-3945668, 339-3605124, 0586-767153. 4º raduno Vespa Città di Barga (LU) V.C. Barga, tel. 340-7012835, www.vespaclubarga.it, email vespaclubarga@yahoo.it

sabato 2 luglio

5º Incontro “Scottadito” in notturna a Lido di Fermo (AP) M.C. Aquile dei Sibillini, tel. 338-5923318, 338-9134470, 333-2508605, www.aquiledeisibillini.it 6º Incontro V-Riders a Trebbiantico (PU) V Riders, tel. 348-4589799, 333-6699291, www.vriders.net, email info@vriders.net

domenica 3 luglio

PCampania

venerdì 1 - domenica 3 luglio

Raduno nazionale d’Eccellenza “Motogirando nella Verde Irpinia” a Torella dei Lombardi e Castel Baronia (AV) M.C. Wolves Bikers, tel. 338-4125601, 334-6416589, 347-5860269, www.wolvesbikers.it, email

sabato 2 luglio

5º Motoparty a Foglianise (BN) Info tel. 3489014032, www.jhomer.it, email jhomer@virgilio.it

domenica 3 luglio

1º raduno regionale Vespa Città di Ariano Irpino (AV) V.C. Ariano Irpino, tel. 3333750162, arianoirpino@vespaclubditalia.it

PPuglia

sabato 2 luglio

7ª Festa Bikers dello Jonio a San Giorgio Jonico (TA) per tutte le moto. M.C. Old Fox, tel. 329-5824516, 328-6812347, 3495058930, www.motocluboldfox.com Raduno d’epoca dello Jonio a Manduria (TA) M.C. Messapico, tel. 328-3653783, 3200239532, beppe021946@libero.it

sabato 2 - domenica 3 luglio

2º Raduno nazionale “4º LASE Angels” a Molfetta (BA) M.C. Molfetta, tel. 3402362520, 349-5933545, oscardj74@libero.it 2º Raduno ad Alberobello (BA) Memorial G. De Santis. Trulli’s Bikers, tel. 338-9152037, 328-1965382, trullisbikers@hotmail.it

domenica 3 luglio

1º raduno Vespa Città di Taranto V.C. Taranto, tel. 340-7793442, 333-1227907, www. vespaclubtaranto.it

PCalabria

sabato 2 - domenica 3 luglio

3º Raduno nazionale “I Monelli” a Crotone M.C. I Monelli, tel. e fax 0962-28223, www.motoclubimonelli. it, email verdeideasud@virgilio.it Festa bikers Città di Rossano (CS) M.C. Rossano tel. 338-9590618, www. motoclubrossano.it, info@motoclubrossano.it

domenica 3 luglio

4º raduno Vespa Città di Lamezia Terme (CZ) V.C. Lamezia Terme, tel. 330-560794, 3498164496, www.vespaclublamezia.it

PSicilia

venerdì 1 - domenica 3 luglio

Raduno nazionale d’Eccellenza La Nave Punica - Città di Marsala (TP) M.C. Renzo Pasolini, tel. e fax 0923-956884, email angileri_giuseppe@libero.it

sabato 2 - domenica 3 luglio

2ª Mostra scambio ricambi d’epoca e 5º raduno moto d’epoca ad Aci S. Antonio (CT) Club Nuvolari, www.clubnuvolariauto.com

domenica 3 luglio

Raduno a Palermo Vespa Club Panormus, tel. 091-6118794, www.vespaclubpanormus.it

PSardegna

venerdì 1 - domenica 3 luglio

5º Raduno Kompares a Platamona (SS) Kompares Sassari, tel. 338-9014116, 3478549964, 347-7990495.

sabato 2 - domenica 3 luglio

1º Raduno “Valle di Accoro” a Samugheo (OR) M.C. Is Amigoso, tel. 3401740438, email michele.mrs@tiscali.it

domenica 3 luglio

Raduno Memorial M. Mallau a San Teodoro (OT) M.C. S. Teodoro, tel. 0784-851008, 3336139115, www.motoclubsanteodoro.com motosprint

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via col vento

SCOPERTE STRAORDINARIE QUASI STUPIDE Ormai i sondaggi si sprecano. In strada, per telefono, nella rete. È l’attendibilità che latita

di Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

Un sondaggio fatto in rete ha scoperto che più della metà degli italiani preferisce andare in vacanza in aUto. ma era proprio il caso di scomodare gli Utenti per Una cosa così scontata?

motosprint

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EVVIVA l’era sfacciata dei sondaggi d’opinione. L’era in cui tutti cercano di raccontare qualsiasi fandonia gli faccia comodo appellandosi al sistema di chiedere in giro come la pensa la gente. Indagini fatte per lo più su campioni ristrettissimi, la cui rappresentatività, rispetto all’universo vero e intero della fetta di umanità di cui si pretenderebbe di dire, è simile a quella dei miei peli del pube rispetto a tutto me stesso. O a quello di tre bulloni della mia moto rispetto alla sua totale sostanza. Sarebbe un po’ come descrivere un nuovo modello di sportiva basandosi sull’esperienza della sola lampadina dello stop più una decalcomania a caso. Sarebbe come fare la cronaca di una gara monomarca ricorrendo alle osservazioni estemporanee d’un daltonico, concentrato esclusivamente sul colore degli stivali dei piloti. Sarebbe come scoprire la propria forfora nel lavandino e dedurne che il mondo è ormai agli sgoccioli. Sarebbe come se… va beh, basta, abbiamo capito. Insomma, chiunque abbia un minimo, anche vago, di

dimestichezza con la ricerca scientifica sa bene che non funziona così. Gli autori di queste indagini effimere, infatti, non forniscono quasi mai i valori assoluti di riferimento, né le procedure adottate, né tantomeno le metodologie di formazione del supposto campione su cui si basano. Campione che, per quanto ne sappiamo, potrebbe anche essere stato raccattato tra pochi sfigati in rete o ignavi beccati a caso per telefono da qualche rompiballe di call center. Eppure - e vengo al punto - c’è un portale specializzato che a cadenza fissa si sente in dovere d’ammorbarmi con spam-mail contenenti le sue scoperte del piffero. L’ultima di queste scoperte in ordine di tempo è che gli italiani, per andare in vacanza quest’estate (su un misterioso campione di 10.000 utenti), avrebbero espresso gradimento per l’auto nel 53% dei casi, per la moto nel 29% e per il camper nel restante 18%. Ciò rivelerebbe – sempre secondo il portale in questione - che i nostri connazionali, dovendo scegliere, preferiscono indubbiamente le quattro ruote, magari cariche di parenti, amici, pacchi e pacchetti. Ma che scoop straordinario! Una verità insospettabile davanti alla quale mi sento ammutolito come una cernia. Gli italiani che preferiscono l’auto per andare in vacanza! Suvvia, incredibile, roba degna di un finanziamento pubblico per il necessario approfondimento da parte di un’equipe del CNR. Ora, tornando seri, vorrei dire che, a prescindere dal fatto che a me già pare miracoloso - e poco credibile – che un terzo degli italiani ambisca quest’estate a partire in motocicletta, se davvero quasi un quinto (18%) della popolazione (stiamo parlando di un universo di circa 12 milioni di persone) scendesse in strada coi camper, sarebbe consigliabile per tutti gli altri restare rifugiati in garage almeno fino al prossimo autunno, come i cristiani nelle catacombe quando cercavano di non finire martiri al Colosseo. In ogni caso, cari i miei sondaggisti d’opinione, prima di sparare a mitraglia le vostre fesserie in giro, spacciandole per scelte “fatte dagli italiani” - non so bene con quale mira nascosta, ma qualche sospetto ce l’ho - potreste almeno prendervi la briga di controllare la reale consistenza numerica dei veicoli presenti e circolanti sul suolo patrio, facendola poi interagire, a mò di calmiere, con le vostre strampalate e sospettissime percentuali?

www.radiomontecarlo.net


Made in

qui giappone

Abbigliamento e accessori

conseguire la patente a costi esorbitanti per avere quella per la moto, bisogna superare un difficile esame pratico e sborsare 1500 euro

di Akira Nishimura

Chi è già in possesso della patente auto e del diploma di una sCuola guida autorizzata dalla publiC safety Commission, può fare a meno di effettuare l’esame pratiCo per Conseguire la patente moto. ma i Costi lievitano fino a 4000 euro!

motosprint

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IN GIAPPONE per conseguire la patente per i motocicli è necessario superare sia la prova scritta sia quella pratica al Drivers’ License Center della prefettura in cui si vive. La spesa da affrontare è di 4600 yen (40 euro). Se l’esame non viene superato, per ripeterlo bisogna effettuare un altro pagamento. La prova scritta dura 50 minuti: bisogna rispondere (sì o no) a 100 domande. Perché la prova sia superata bisogna rispondere correttamente al 90% delle domande. Per i motorini il numero di domande scende a 50 ed il tempo a disposizione passa a 30 minuti. Se si è già in possesso di una patente per normali veicoli a motore (in pratica per le auto!) si è esonerati dalla prova scritta, perché il possessore di patente per normali veicoli a motore ha già superato questo esame. In poche parole, tutto ciò che rimane da fare è superare l’esame di pratica, e questo è un po’ più complicato. Il motivo è che bisogna muoversi in maniera esasperata allo scopo di garantire la sicurezza quando si avvia la moto, quando si aziona

l’indicatore di direzione, quando si svolta a sinistra o a destra, quando si supera il semaforo… o quando si fa qualsiasi altra cosa. La gestualità che viene richiesta in quell’occasione è ben lontana dalla realtà e per questa ragione superare l’esame al Drivers’ License Center per molti è veramente difficile. Se però, avete un diploma di una scuola guida autorizzata dalla Public Safety Commission, non dovete sottoporvi a questo esame pratico che tanto somiglia ad un rituale. In altre parole se avete già la patente per le quattro ruote ed il diploma di una scuola guida autorizzata, vi verrà rilasciata la patente per la moto semplicemente presentando il diploma e pagando la tassa relativa. Se non avete la patente per le quattro ruote, ma avete ottenuto il diploma di queste scuole, sarete esentati dalla prova pratica, ma dovrete sottoporvi alla prova scritta. Ecco perché sono molti coloro che volendo prendere la patente si iscrivono ai corsi delle scuole di guida. Quindi diplomarsi a una scuola guida è la strada più breve per prendere la patente, ma le tasse d’iscrizione non sono certo a buon mercato. Se non avete ancora alcun tipo di patente e vi iscrivete al corso per la patente di moto dovete seguire 26 ore di lezioni in classe ed effettuare 19 ore di lezioni pratiche con le moto. Anche se il costo delle tasse d’iscrizione varia molto da scuola a scuola il prezzo medio si aggira più o meno intorno ai 180.000 yen (1500 euro). Se avete già una patente per le quattro ruote, la lezione in classe si riduce ad una sola ora, mentre le lezioni pratiche sono le stesse di coloro che non hanno la patente. In questo caso la tassa d’iscrizione è molto più economica, all’incirca 90.000 yen (750 euro). Tanto per chiarire, la tassa d’iscrizione media per la patente dell’auto è di 400.000 yen (3300 euro) quindi dovete mettere in conto almeno 500.000 yen (4000 euro) per prendere sia la patente per l’auto sia quella per la moto. Talvolta succede che dopo aver pagato un prezzo così elevato alle scuole guida ed aver ottenuto la patente non si abbia più il denaro necessario per potersi permettere auto o moto. Abbassare le salate tasse d’iscrizione potrebbe essere una soluzione per ridare vitalità al mercato motociclistico, attualmente in contrazione. Un altro problema è il tasso di natalità è in calo: con meno giovani e più anziani, le scuole guida sono in crisi, e stanno disperatamente lottando per sopravvivere.

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Mondiale - Gran Premio di Andorra ad Andorra Grandvalira Circuit, tel. + 376 803 400, www.milaevents.com, email aca.direccio@ andorra.ad - www.supermotos1.com Trofeo Centro Sud Italia a Sarno (SA) M.C. Ufo Frascati, tel. 06-9421731, fax 069421731, www.trofeocentrosuditalia.com, email mauriziolucarini@tiscali.it Italiano - Campionato Minibike Motard a Bruino (TO) FX Action, tel. 0584-267095, cell. 338-7830809, fax 0584-267095, www. fxaction.it, email info@fxaction.it Trofeo Husqvarna e Dunlop a Ottobiano (PV) M.C. PMT Racing, tel./fax 0577-849242, email pmtracing@motoclubfmi.it - Pista South Milano, tel. 0384-496099, fax 0384496933, www.southmilanokarting.com Campionato sardo Supermoto e Quad Road a Monserrato (CA) M.C. Gli Incredibili, tel. e fax 070-401564, email lobosracing@tiscali.it Campionato siciliano a Triscina (TP) Circuito Triscina, tel. 0924-534489, 339-8134333, fax 0924-84550, www.circuitotriscina.com

Italiano - Campionato outdoor (CITO) e juniores (CITOJ) a Santo Stefano Aveto (GE) M.C. Della Superba, tel. 340-7378194, fax 010-784088, www.motoclubdellasuperba.it Campionato umbro marchigiano a Sarsina (FC) M.C. Valsavio, tel. 328-7329972, email motoclubvalsavio@libero.it Campionato regionale Basilicata a Lagonegro (PZ) Trial Team Lagonegro, tel. 3388318107, www.trialteamlagonegro.it Alltrial a Valtorta (BG) M.C. Bergamo, tel. 035-4592744, www.motoclub.bergamo.it. Sezione AVB, tel. 035-576198.

3 luglio

PCross 2 luglio

Trofeo M. Game a Tito (PZ) M.C. Roger de Coster, tel. 339-2807973, fax 0971-1830522, email mc.rogerdecoste@tiscali.it

3 luglio

Mondiale - Gran Premio di Svezia MX1/ MX2 e campionato europeo 125 a Uddevalla BMK Uddevalla, tel./fax +46 522 661 090, www.uddevallagp.com, email info@bmkuddevalla.se - www.motocrossmx1.com Mondiale - Campionato sidecarcross a Genk (Belgio) FMB, tel. +32-2-7365397, fax +32-2-7320128, www.fmb-bmb.be Italiano - Finale campionato Minicross e Campionato Over 40 a Castiglione del Lago (PG) M.C. Trasimeno G. Capecchi, tel. 0759655651 sede, 075-956706 pista, fax 0759653202, www.mctrasimeno.com Trofeo nazionale d’epoca Gruppo 5 e Gruppo 4 a Galaello Gazzane di Preseglie (BS) M.C. Gardone Riviera, tel. 0365-20607, fax 0365-21790, email markicross@libero.it Campionato ligure e gara APT a Sassello (SV) M.C. Sassello, tel. 019-724477, fax 019724477, email mcsassello@libero.it Campionato veneto cross e minicross a Pincara (RO) M.C. Pozzato Tito, tel. 3474305890, 0425-947613, fax 0425-453776, email motoclub.arquapol@libero.it Campionato marchigiano e umbro e gara APT a Esanatoglia (MC) M.C. Esanatoglia, tel. 0737-889330, 333-4482999, fax 0737889330, www.motoclubesanatoglia.it

PQuad 3 luglio

Trofeo FMI Racing Sprint Centro a Ceri (RM) M.C. Orbassano Racing, tel. 335-7215160, www.orbassanoracing.it - www.fmiquad.it

3 luglio

PEnduro 2 luglio

Campionato friulano enduro country a Racchiuso di Attimis (UD) M.C. Manzano, tel. 347-5905473, fax 0432-757885, www. mcmanzano.com, email manzano@motoclubfmi.it

3 luglio

Italiano - Campionato Major a Bardi (PR) M.C. Bobbio, tel. e fax 0523-936905, email mcbobbio@libero.it - www.axiver.com Trofeo nazionale Gruppo 5 Regolarità d’epoca e Trofeo Testori a Boldesico di Grumello del Monte (BG) M.C. Bergamo, tel. 035-4592744, fax 035-0662050, www. motoclub.bergamo.it Campionato lombardo Minienduro a Gavardo - località Soprazocco (BS) M.C. Giallo 23 Young, tel. 030-6593396, 335-7097760, fax 030-8921537, www.giallo23.it, email info@giallo23.it Gara sperimentale a Moano di Pieve di Teco (IM) M.C. Riviera, tel. 335-6099451, www.mcriviera.it, email info@mcriviera.it 1º Cross Country Trofeo Macchiarelle Città di Bonefro (IS) M.C. Molisenduro, tel. 3313680885, fax 0874-461243, email nennettr@ yahoo.it - www.fmimolise.it Gara interprovinciale enduro sprint a Trinità (RE) M.C. Gallo Nero, tel. 0522-814134, fax 0522-717540, email dallari.eugenio@ libero.it

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3 luglio

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PSpeedway 2 luglio

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PScooter 3 luglio

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3 luglio

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