27 APRILE - MOTOSPRINT 17

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CROSS MX1 Cairoli “gioca” sulla sabbia

17 27 APRILE 3 maggio 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1669

2,50 Euro (Italy only)

POVERA DUCATI I privati stracciano Haga e Fabrizio

Wil Rea

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

NOVITÀ Husky BMW cross 450

SBK ASSEN 2 gare perfette del pilota Honda 2 podi tutti inglesi. 2 punti in più tra Haslam e Biaggi

MOTOGP In pista col contagocce. E allenarsi diventa un rischio


Sommario numero 17/2010

1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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1PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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1IN PISTA

MotoGP I rischi dell’allenamento Il Mondiale verso Jerez Moto2 La nuova formula piace Superbike Mondiale SBK. Quarto round ad Assen in Olanda Supersport Mondiale in Olanda Superstock Coppa FIM 1000 e Europeo 600

28 32 34 38 50 52

1FUORISTRADA Crosss MX1 - MX2 Terza prova del mondiale a Valkenswaard, in Olanda Supercross USA Quindicesima prova a Seattle Trial Mondiale in Portogallo Speedway Mondiale in Polonia e italiano Sportitalia I campionati regionali

54 62 64 65 66

1SU STRADA

Novità Husqvarna cross 450 Prova novità Harley Davidson XR 1200 X Motolandia Turismo, viaggi, epoca Attualità La sfida Motus Made in Abbigliamento e accessori

1MERCATINO

Compravendita di moto e accessori

72 78 82 86 88 89

1GP GUIDA

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

1RUBRICHE

Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo

98 20 22 24 84 85

Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione DARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCA LAZAZZERA 051.6227.251 CRISTIAN TROMBA 051.6227.393 IGLIS BACCHI 051.6227.293 LUIGI RAIMONDI 051.6227.252 VANNI ROMAGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione CINZIA STAFFA 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio CLAUDIO GIROTTI 051.6227.341 GIUSEPPE RIMONDI MAX MATTIOLI

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Mi piace il pilota che guida su strada HO GIÀ detto in altra occasione della mia preferenza per la moto rispetto al pilota. Alla mia età (62 anni) ricordo più le moto che i piloti. Però anche loro sono oggetto della mia ammirazione, non per la loro capacità di stare a contatto con i media, ma per come sanno andare in moto. Ho viva l’espressione possente di sicurezza di Mike Hailwood in sella alla BSA alla partenza di una delle sue ultime gare (me la pubblicate?), così come non dimentico un grande Agostini in lacrime, appiedato dalla Yamaha rimasta senza benzina in una delle sue tantissime belle gare (questa però non la pubblicate. È triste...). Detto questo, ultimamente mi chiedevo cosa ci sia tra Vale e Jorge che mi fa preferire il primo nonostante la classe indubbia del secondo. La risposta l’ho avuta leggendo Motosprint n. 15 proprio a pagina 46 (roba da cabala) questa frase di Lorenzo: «Non vado in moto nella vita di tutti i giorni, non ho nemmeno il patentino ecc.). Io che in moto ci vado da una

vita e ancora (grazie a Dio) mi diverto su per le curve di Viamaggio, Bocca Trabaria e Bocca Serriola, trovo piacevole pensare che su quelle curve si è divertito anche il grande Valentino Rossi, che ama la moto. Il suo, che sa fare molto bene, non è solo mestiere, è anche passione. Mario Fiordelli

LORENZO non mi ha affidato incarico alcuno, ma metto lo stesso, di mia iniziativa, i panni del suo difensore. Il ragazzo ha passione. E l’ha ben trasmessa nell’intervista fiume pubblicata sul n. 51/52 del 2009. Passione maturata e sviluppata in così giovane età da diventare pilota ufficiale Derbi prima ancora di compiere 14 anni. Insomma, il giovane Lorenzo, all’età in cui si conquista il primo motorino, era già un professionista della moto, con licenza di correre il Mondiale. Questo ha fatto sì che non sentisse pressante il desiderio di affrontare l’esame per guidare su strada, e non avendo la patente... non usa la moto.

QUESTA È LA SOLA FOTO CHE ABBIAMO DI MIKE HAILWOOD (NUMERO 20) A DAYTONA CON LO SQUADRONE BSA NEL 1971. motosprint

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Il che non significa disprezzare l’uso della moto su strada, ma più semplicemente non poterla usare. Quando anche lui sentirà il desiderio di fare un’uscita con gli amici... si prenderà la briga di affrontare l’esame. Magari non succederà mai. Eppure qualcosa mi dice che lo farà.

CROSS MX2 PIÙ VELOCI DELLE MX1 VI PREGO di sciogliere questo mio dubbio: a me la diatriba riguardante la scelta “azzardata” di Cairoli di correre nella MX1 con la KTM 350 contro le più potenti e canoniche 450 sembra assurda, perché se guardiamo i tempi della prima gara del mondiale notiamo che Musquin, con la 250, nella prima manche ha effettuato i 20 giri in 40 minuti e 41 secondi, ovvero 4 secondi in meno di Nagl col 450 e addirittura 25 in meno di Cairoli, vincitore della seconda gara. La stessa situazione si è ripetuta a Mantova. E allora come dobbiamo interpretare questa anomalia? Tonino Pierantoni Corridonia (MC) PROBABILMENTE è una domanda stupida, ma io e gli amici del bar ignoriamo perché in entrambe le gare della MX2 del Mondiale cross a Mantova, il primo classificato (ma pure il secondo) ha completato il tracciato in un tempo complessivo inferiore di ben 15 secondi rispetto al primo classificato nella MX1. Com’è possibile? Hanno un

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IN BREVE

MESTIERE SÌ MA CON PASSIONE

VOGLIO COMPRARE I BIGLIETTI PER IL GP REPUBBLICA CECA Sto cercando di acquistare i biglietti per la gara di Brno (MotoGP). Mi sapete indicare dove li posso trovare? Abbiamo cercato su tiketone ma ci sono solamente quelli per l’Italia. Luciano

Poiché a Brno non c’è il rischio del tutto esaurito, perché il prato forma un’immensa tribuna naturale intorno alla pista, ti consigliamo di comprare i biglietti sul posto. Se preferisci farlo prima, andando al sito www.automotodrombrno.cz (oltre che in ceco, è consultabile in inglese e tedesco). MOTOSPRINT A CROTONE ARRIVA SOLO IL GIOVEDÌ Sono un vostro affezionato lettore di Crotone. Il mio problema è che nella mia città la rivista viene consegnata alle edicole il giovedì invece che il martedì. Volevo chiedervi se è possibile migliorare questa situazione. Dante

Caro Dante, da quando lavoro qui (e sono ormai trent’anni...) combattiamo una lotta impari contro i tempi di distribuzione. Oggi Motosprint il lunedì mattina è già bello stampato... ma a quanto pare ci sono edicole che fatichiamo a raggiungere. Me ne scuso, e prometto di continuare ad impegnarmi per migliorare le cose. CHE FINE HA FATTO BEN BOSTROM? Mi sapete dire dove posso trovare notizie su Benjamin Bostrom. Il suo sito è aggiornato al 2010 e nel web non ho trovato nulla di nuovo. So che Ben corre nel trofeo AMA Pro Racing Superbike. Magari potreste dedicare una sezione di Motosprint a questo campionato. Penso sia un’ottima idea, visto che sono molti gli appassionati di questa categoria. Mattia Aliprandi

Puoi trovare notizio su Bostrom nel sito www.amaproracing.com. Noi purtroppo, non abbiamo lo spazio per seguire anche la velocità in America.

RSV4 R

È ARRIVATO IL TUO TURNO.

L’hai appena messa in moto. Un ruggito. Senti il rombo del V4 65° e l’adrenalina che sale. Scegli il carattere selezionando la mappa del Ride by Wire, accarezzi la manopola del gas e poi via. Il ruggito diventa subito un urlo e ogni curva una piega perfetta, veloce, precisa. Merito del telaio in alluminio costruito attorno al motore e della ciclistica racing. Giro dopo giro, bruci l’asfalto alla ricerca della massima prestazione. Insegui i tuoi limiti su qualunque tracciato. E quando li raggiungi, sei già pronto ad alzare l’asticella. Nuova RSV4 R. Nata dall’esperienza tecnica Aprilia, forgiata da Max Biaggi in Superbike, pronta per te. Vieni a provarla in pista. Scopri dove su www.aprilia.it


Lettere

tracciato diverso? O sono le condizioni del terreno che peggiorano? Ma, in questo caso, perché in gara 2 i tempi sono calati in entrambe le categorie? Lamberto Manzoli Chieti

A MANTOVA MX1 e MX2 hanno viaggiato in pratica sullo stesso ritmo. Con Mosquin (MX2) mezzo secondo più veloce di Desalle (MX1) nel miglior giro di gara 1 e di Cairoli in gara 2. E anche i cronologici dei protagonisti delle due categorie ci offrono un confronto a distanza (mai perfettamente probante) molto equilibrato. Le cose potrebbero cambiare su piste con caratteristiche diverse, ma in sostanza le 250 beneficiano del loro essere più leggere, più “facili” da sfruttare e meno stancanti. Quanto alla scelta di Cairoli e della sua squadra, sembra proprio che la 350 meglio si adatti alla guida di Tony rispetto alla 450, che resta più “brutale”, sebbene anche le moto con cilindrata piena abbiano fatto tutte passi avanti in quanto a utilizzazione. Dunque la KTM ha visto giusto realizzando una cilindrata intermedia; il punto debole della 350 è lo spunto in partenza, dove paga la minor potenza. Ma Cairoli ha dimostrato di non soffrire molto questo handicap, sfruttando invece al meglio i vantaggi in termini di leggerezza e utilizzazione.

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ORTIVI O ESSERE SP SE DOBBIAM DOBBIAMO ED OBIETTIVI HE GLI ALTRI, C N A ... E H C E AMMETTER RI O QUASI, TUTTI GLI ALT SSI, I. NON SOLO RO SONO CADUT ano Stef IN QATAR NON

CASEY STONER AL COMANDO DEL GP QATAR. L’AUSTRALIANO È CADUTO NEL CORSO DEL SESTO DEI 22 GIRI IN PROGRAMMA.

SOPRANNOMI DA BASTONER A... TESTONER SONO un estimatore di Ducati e dei suoi piloti, e per dirla tutta sono anche sempre stato un tifoso di Casey Stoner. Beh, che dire... Rossi non si discute. D’altronde la fortuna aiuta gli audaci, e lui è anche un vero fuoriclasse, quindi alle volte vince anche quando potrebbero farlo gli altri. Mentre di Stoner, che io penso che sia un grandissimo talento (sicuramente lo è) mi chiedo: azz... che combini? Dai, da Rolling Stoner, sei diventato Bastoner, e ora... Testoner... E te la sei cercata Comunque sempre forza Casey. Un augurio a mio fratello Roby che non sta molto bene. Ray 66

PAGELLE SBK HAGA BRAVINO NON BRAVISSIMO DOPO le belle gare SBK a Valencia, facciamo due chiacchere da bar, discutendo dei voti dati ai piloti. Non vi sembra di aver enfatizzato troppo la gara di Haga? Valencia è favorevole sia alla Ducati, che al giapponese (come ha ammesso lui stesso); ma quale è stato il risultato? Una qualifica scarsa (undicesimo), come gli capita spesso; un quinto posto in prima manche e la vittoria in gara 2 con appena 25 millesimi sul privato Checa. In totale ha perso 2 punti su Haslam e non recupera nulla a Biaggi. Come bilancio di una pista così favorevole non mi sembra esaltante... La realtà è che Haga è un pilota veloce, ma se non ha mai vinto un Mondiale un motivo ci deve essere. Quindi, cambiamo i voti: Haslam 8, veloce e concreto, vince gara 1. Osso duro. Checa 7+. Dato per finito ha iniziato alla grande la stagione e continua a dimostrarsi molto più veloce dei piloti ufficiali Ducati. Dategli un motore più potente! Biaggi 7. Su una pista dove non può sfruttare le doti del motore Aprilia, corre due buone prove. Mezzo punto in meno

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Lettere

per non essere riuscito a battereCheca in gara 2. Haga 7. Dopo le prove, poteva perdersi d’animo, invece trova il guizzo vincente. Però per rinascere davvero la doppietta era d’obbligo. Fabrizio 0. Sopravvalutato, non merita il posto che ha! Chiudo con una domanda: alla luce dei risultati, l’ostracismo Ducati nei confronti di Biaggi è stata una felice idea? Federico Forliti Vetralla (VT)

CARO Federico, la domanda è giustamente provocatoria... E rispondo con una altrettanto provocatoria. Ha sbagliato la Ducati a giudicare Spies “troppo caro” o la Yamaha a prenderlo? P.S. Complimenti per le tue pagelle. Non male.

PERICOLI NAFTA IN STRADA. CHI AVVISARE? QUESTA mattina, come tutte le mattine, alle 5,00 stavo percorrendo la strada provinciale che collega Melzo a Monza e mi sono accorto di come dalla rotonda di Pessano al bivio che porta all’autostrada di Agrate Brianza, questa era completamente nebulizzata da nafta in entrambi i sensi di marcia, comprese ben tre rotatorie. Ho telefonato al 113, alla Polizia Municipale di Agrate e Monza e mi ha risposto solo il 113 dicendomi che la cosa era di competenza dei vigili. Ma se qualcuno in moto ci pianta un bel volo? Sull’asfalto sporco di nafta? Fortunatamente ero in macchina e affrontando le rotatorie con la massima cautela me la sono cavata con una leggera sbandata. Ma se fossi stato in moto? Sicuramente mi sarei “sdraiato”, con tutte le conseguenze del caso. Vorrei fare un “applauso” a chi ha fatto il disastro e se n’è infimotosprint

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schiato... E poi mi chiedo: non esiste una sorta di numero tipo 113 e 112 da contattare per questo tipo di problemi? Se non c’è sarebbe carino inventarselo, con tutti i soldi che fanno le amministrazioni con gli autovelox... Andrea Silia Basiano (MI)

NON C’È un numero dedicato e nemmeno un unico ente competente, perché come sappiamo cambiano a seconda di strade comunali, provinciali, statali, autostrade... La cosa migliore, in casi come questo è avvisare la Polizia Stradale.

MOTOGP PERCHÉ NON CI SONO GLI SCARTI? LA CADUTA di Stoner in Qatar, che fa dire, giustamente, al Dottor Rossi «Parto con un 25 a zero», che inconsciamente può far pensare a lui e a noi che il campionato sia già non chiuso, ma fortemente condizionato, mi chiedo cosa impedisca di prevedere un paio di scarti per ciascun pilota nel corso della stagione. Antonio Mazzoni Filecchio (LU)

QUELLA degli scarti nella classifica finale del campionato è una variabile introdotta e poi estromessa a più riprese in sede di revisione del criterio di assegnazione dei punteggi. Probabilmente un giorno di questi torneranno, in fondo non li vediamo dal 1991 (anno in cui vennero reintrodotti, per poi toglierli a fine campionato) Rainey battè Doohan (lo avrebbe fatto anche senza). L’ultimo a vincere il titolo con l’aiuto degli scarti fu Giacomo Agostini nel 1975, anno in cui grazie a ben 4 scarti in 10 gare conquistò l’ultimo dei suoi 15 titoli). Contando tutti i risultati l’avrebbe spuntata il suo acerrimo rivale Read...

E SE NON FOSSE TROPPO TARDI? AMO i motori da sempre. Ho cominciato a girare sui kart, ma ormai ero già una ragazzina e non avevo possibilità economiche sufficienti per continuare, quindi sono passata all trial a 22 anni cavandomela benino (non sono mai stata un fenomeno, anche se una volta me lo hanno detto sia Gigi Gaggero, sia Canobbio). Ho mollato anche il trial per motivi di lavoro (ho una lavanderia industriale in un piccolo paese vicino a Sanremo), e per diversi anni ho giocato a calcio, lasciando quasi definitivamente la moto, e intanto gli anni sono volati... Mi sono limitata a seguire le gare motociclistiche in TV, finché nel 2004 ho convinto il mio compagno a comprare una Honda CBR 600 RR. All’epoca avevo già 37 anni e stavo bene da passeggera. Mi spaventava solo l’idea di mettere in moto e partire da sola, finché non ho visto la fidanzata di un mio amico salire sulla Kawasaki di lui, da sola, e partire. Da quel momento ho cominciato ad insistere col mio compagno perché mi facesse provare la moto, fino a che una meravigliosa domenica, arrivati in una piazzola deserta, mi ha detto di partire, da sola! Finalmente. Ero cotta dalla fifa. Non avevo guidato nessun’altra moto che non fosse la mia Beta da trial, e dall’ultima volta erano passati 18 anni! Quella domenica è andata bene. E dopo due mesi mi trovavo in pista a Le Luc per la prima volta. Ora vado in giro per strada sempre in moto (clima permettendo), e appena posso vado in pista, soprattutto a Le Luc, che per me è la più vicina. La passione cresce costantementeanche se mi prendono tutti in giro quando dico che vorrei provare a fare qualcosa di più con la moto. Non voglio spiegare cosa intendo col dire qualcosa in più, ma ci credo e vorrei tentare. Vorrei che qualcuno dell’ambiente motociclistico, mi guardasse andare in moto, per giudicarmi, aiutarmi a migliorare, anche se io non ho nulla da offrire, se non la mia moto e la mia passione, che più passa il tempo e più si trasforma in ossigeno, in voglia di vivere! Non ho grosse disponibilità finanziarie ma ho un’attività che mi permette di gestire liberamente il mio tempo. E se non avessi inviato questa lettera, avrei avuto il rimorso per sempre. Saluto cordialmente tutte le persone che giudicheranno in positivo o in negativo ciò che avevo voglia e bisogno di dire. Antonella Orengo - Badalucco (IM)


Officina

di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it

MODELLO

COME SI FANNO I CARTER MOTORE Differenti procedimenti di fusione NELLE descrizioni tecniche delle moto pubblicate sulle riviste specializzate leggo spesso che i carter, o altri componenti, sono pressofusi. Cosa vuol dire? Perché la Ducati 1198 R ha i carter motore fusi in terra, mentre la 1198 S li ha pressofusi? Cos’è il sistema Vacural utilizzato su alcuni bicilindrici prodotti a Borgo Panigale? Francesco Mariani Milano

I COMPONENTI in lega di alluminio possono essere realizzati in vari modi. Lasciando stare in questa sede quelli ottenuti per forgiatura (stampaggio a caldo) e per lavorazione dal pieno, che peraltro non sono molto numerosi, anche per via del costo molto elevato, rimangono quelli ottenuti per fusione, ovvero colando il metallo liquido entro apposite “impronte” ricavate in stampi metallici o in sabbia, opportunamente compattata o agglutinata. Le tecnologie impiegate, diversamente da quanto avviene ad esempio per la ghisa, sono svariate. La scelta dell’una o dell’al-

tra è legata sia alle caratteristiche e alla geometria dei componenti che si vogliono ottenere, che ai volumi produttivi in gioco e, soprattutto, a considerazioni di ordine economico. Per piccoli numeri conviene, sotto l’aspetto dei costi, la fusione in terra (ovvero con impronta ricavata nella sabbia compattata mediante un MODELLO permanente in legno, resina o metallo), mentre per volumi di produzione più elevati è vantaggiosa la colata in conchiglia (stampo metallico, il cui costo considerevole può essere in tal caso ripartito su di un cospicuo numero di pezzi). Per numeri molto alti diventa a un certo punto conveniente la pressofusione, che comporta costi iniziali considerevoli per la realizzazione degli stampi metallici, ma che consente cadenze produttive molto elevate. Nella fusione in terra il metallo liquido viene colato per gravità. I tempi necessari per passare dalla progettazione alla produzione sono ridotti ed eventuali modifiche possono essere apportate rapidamente e con note-

vole facilità. Dunque si tratta di un procedimento particolarmente adatto per realizzare componenti destinati a motori da corsa (come quello della 1198 R) o prodotti in numeri modesti. Anche la colata in conchiglia ha luogo usualmente per gravità. Il contatto con le pareti metalliche determina una notevole rapidità di raffreddamento, la quale dà luogo alla formazione di una grana cristallina piuttosto fine, vantaggiosa per le caratteristiche meccaniche del materiale. Le porosità sono ridotte. Pure in questo caso le cavità interne si ottengono impiegando apposite “anime” (realizzate in sabbia agglutinata o, talvolta, in metallo). Più sofisticata e costosa è la colata in conchiglia a bassa pressione, che permette di ottenere pezzi con caratteristiche ancora migliori. La pressofusione si effettua immettendo il metallo fuso nello stampo sotto elevata pressione e ad alta velocità. Nel metallo liquido si formano delle bollicine che dopo la solidificazione si tramutano in porosità. Il procediI CARTER MOTORE DELLA BMW K 1200 SONO FUSI IN CONCHIGLIA A BASSA PRESSIONE, PROCEDIMENTO NON TROPPO DIFFUSO. NEL SEMICARTER SUPERIORE SONO INCORPORATE LE CANNE DEI CILINDRI.

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NTE IL COMPONE RIPRODUCE RE SE CHE DEVE ES SIONE, R FU OTTENUTO PE DEL RITIRO NTO TENENDO CO LO SUBISCE AL ET M IL E CH ALLA IN SEGUITO ONE ZI CA FI DI SOLI DDAMENTO, E AL RAFFRE REALIZZARE E SI USA PER LLA QUALE NE A NT O L’IMPR LA COLATA EFFETTUARE

mento non consente di ottenere cavità interne o sottosquadri, e quindi pone dei limiti ai progettisti per quanto riguarda la geometria dei componenti. Non è possibile sottoporre i pezzi ottenuti a trattamento termico di bonifica. Questo, unito alla elevata porosità, limita le caratteristiche meccaniche che si possono ottenere. Negli ultimi anni sono stati messi a punto dei procedimenti di pressofusione molto sofisticati, che prevedono la formazione di un vuoto piuttosto spinto all’interno dello stampo, il che consente di realizzare pezzi pressoché privi di porosità, che quindi possono essere sottoposti a trattamento termico, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Il Vacural è appunto uno di questi. Ci sono inoltre altre tecnologie che prevedono la colata con minore velocità e minore pressione, il che permette l’impiego di anime particolari e quindi la realizzazione di componenti con cavità e sottosquadri. Un cenno meritano anche alcuni altri procedimenti, come lo shell molding (formatura a guscio, ovvero con placca modello e “involucro” della cavità in sabbia e resina) e la microfusione (investment casting), variante industriale del sistema a cera persa, a suo tempo descritto da Benvenuto Cellini. Molto interessante è il procedimento lost foam, con modello a perdere in polistirene. E poi c’è lo squeeze casting, che prevede un riempimento “tranquillo” dello stampo metallico e una messa in pressione del metallo solo durante la solidificazione. L’ultimo grido è comunque costituito dalla thixoformatura, ovvero dalla colata in semisolido.


Officina CANDELA GUAI ALL’AVVIAMENTO ILLUMINATEMI SULLA CANDELA HO 17 ANNI, non guido la moto da molto tempo e conosco poco la meccanica. Posseggo una Cagiva Mito Evoluzione del 2003, acquistata usata, che mi ha sempre dato problemi d’avviamento. L’ho portata in una officina autorizzata, dove hanno sostituito la CANDELA. La moto si è avviata senza problemi per circa un mese e mezzo, poi il problema si è ripresentato. Ho provato a smontare e pulire il carburatore, ma l’intervento non ha cambiato la situazione. Eppure la candela dà la scintilla e tutto sembra in ordine. Può essere che in un motore a due tempi la candela vada sostituita molto spesso? La moto potrebbe es-

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sere carburata male o avere problemi all’accensione? Dato che la moto è sempre stata usata in città, il motore potrebbe non essere stato usato correttamente? Qual è il modo corretto di guidare un motore a due tempi così spinto, prevenendo così molti problemi? Posso risolvere il problema o conviene che io cambi moto? Giulio Massarenti Torino

SULLE moto a due tempi di una volta occorreva sostituire le candele con una notevole frequenza. In svariati casi non si superavano i 5.000 km. In seguito la situazione è migliorata sensibilmente, ma rimane il fatto che la sostituzione si rende necessaria comunque con una notevole frequenza, assai maggiore rispetto a quel-

E PROVVEDE ORGANO CH SCINTILLA LA E A FORNIR PER NECESSARIA MISCELA LA E ER ND ACCE ARIA-BENZINA

la indicata per i motori a quattro tempi. Non si deve dimenticare che nei 2T la combustione ha luogo, all’interno di ciascun cilindro, ad ogni giro dell’albero a gomiti e che le condizioni di lavoro dell’estremità della candela sono assai più gravose, in quanto oltre che con la miscela aria-benzina, essa ha a che fare con l’olio che lubrifica il motore (con un sistema a tutta perdita). L’imbrattamento era all’ordine del giorno, in passato, e anche in seguito, nonostante l’adozione di sistemi di accensione ad altissima tensione e lo sviluppo di candele sempre più resistenti a tale fenomeno, non è che sia scomparso del tutto.

Nel suo caso la situazione viene notevolmente peggiorata dal fatto che la moto viene impiegata prevalentemente in città, e magari per gran parte del tempo a regimi medio-bassi, fatto che ostacola il raggiungimento della temperatura ottimale da parte del piede dell’isolante e degli elettrodi. Il suo motore è piuttosto spinto ed è quindi dotato di una candela con un GRADO TERMICO elevato, indispensabile per evitare che l’estremità di lavoro possa raggiungere una temperatura eccessiva (ciò potrebbe portare a problemi molto seri, come lo sfondamento del cielo del pistone). I motori di elevata potenza specifica necessitano di candele “fredde”; se però si va piano, come appunto può accadere nella marcia cittadina, con il motore che viene

utilizzato spesso a basso regime, con brevi tragitti tra un avviamento e l’altro e magari frequenti soste ai semafori, è facile che le candele stesse si imbrattino, il che causa perdite di colpi e difficoltà di avviamento (alla fine quest’ultimo può diventare pressoché impossibile). Sarebbe senz’altro interessante sapere quanti chilometri la sua moto percorre mediamente in un mese. Esistono candele più resistenti all’imbrattamento di quelle standard. Costano di più, ma il loro acquisto è senz’altro giustificato (anzi, è decisamente consigliabile) in casi come il suo. Occorre però fare bene attenzione ad acquistare quelle di tipo adatto, ovvero con il grado termico prescritto dal costruttore. Solo se la moto viene

impiegata sempre a regime medio-basso, senza mai chiederle tutte le prestazioni che è in grado di erogare, è possibile montare una candela leggermente più calda di quella prescritta dalla Casa per l’utilizzazione normale, ma in tal caso è indispensabile fare bene attenzione ad andare effettivamente piano, pena guai come appunto la foratura del pistone. Fino ad alcuni anni fa alcuni costruttori consigliavano, per certi modelli della loro gamma, l’impiego di candele leggermente più calde di quelle standard per un impiego cittadino e a basse velocità, e di candele leggermente più fredde per guida sportiva o uso prolungato ad alta velocità. Se la sua moto fornisce le prestazioni che deve fornire e non emette rumorosità ano-

male, non c’è motivo di pensare che ci sia qualcosa che non va a livello meccanico, ovvero che il motore sia eccessivamente usurato o difettoso. L’insorgere di problemi come quello da lei lamentato può essere agevolato da un sistema di accensione che invia alla candela una corrente con una tensione inferiore a quella prevista dalla Casa. Nel suo caso, però, sembra più probabile che il problema, come detto, possa risiedere nel tipo di impiego. I motori spinti vanno impiegati in maniera sportiva. Le consiglio pertanto di cambiare stile di guida e di impiegare una candela più resistente all’imbrattamento (ma che sia in ogni caso adatta al suo motore!). Se le cose non migliorano, faccia dare un’occhiata al sistema di accensione e magari

anche alla regolazione della pompa di lubrificazione. Pure la carburazione deve essere a posto (non dimentichi di controllare il filtro dell’aria, che deve essere ben pulito!); si accerti non solo che il getto principale, il polverizzatore e lo spillo conico siano a posto, ma anche che livello del galleggiante in vaschetta sia quello corretto.

GRADO TERMICO INDICA LA MAGG IORE O MINORE TEND ENZA DELLA CANDELA A RISC ALDARSI, IN DETERMINAT E CO DI IMPIEGO. DIPE NDIZIONI NDE DALLA CAPACITÀ DI SM ALTIMENTO DEL CALORE E DALLA SUPERFICIE ES POSTA AI GAS

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Paddock

A Castelletto di Branduzzo il primo GP NEL week-end dell’1 e 2 maggio scatterà a Castelletto di Branduzzo il Mondiale supermoto. Una pista tagliata su misura per la specialità, grazie ad alcune curve molto tecniche che caratterizzano i 1.550 metri del tracciato con al centro la nuova Sky Section, 400 tortuosi metri con l’asfalto che ricopre salti e woops. Il campionato riparte con la formula

della classe unica e con le aspettative di tutti di dimenticare una stagione 2009 segnata più dai malumori che dagli eventi sportivi. Al via dell’ouverture lombarda ci saranno tutti i migliori, a cominciare dai campioni della S1 e S2, i francesi Thierry Van Den Bosch, tornato quest’anno all’Aprilia (Team PMR-H2O) e Adrien Chareyre in sella all’Husqvarna del Team CH Racing. Tra i favoriti l’ex iridato Bernd Hiemer (Team KTM Motoracing) con la voglia di riscattare la stagione persa a causa di una lunga convalescenza per le fratture riportate alle braccia un anno fa, e ancora l’altro francese Thomas Chareyre (Team TM 747 Motorsport) e il belga Eddy Seel (Team Suzuki Lux Performance). La nutrita pattuglia italiana è capitanata dai campioni nazionali Ivan Lazzarini (HM Honda Racing, nella foto) e Davide Gozzini (TM 747 Motorsport). Nell’occasione partirà anche il Campionato Europeo. Sabato 1 maggio l’ingresso costerà 15 euro, domenica 20 euro (ridotto FMI 15 euro, ragazzi fino a 14 anni ingresso gratuito).

Mika Kallio Re on ice IL FINLANDESE DEL TEAM PRAMAC DUCATI NON HA INIZIATO NEL MIGLIORE DEI MODI IL MONDIALE MOTOGP, RITIRATO AL TERZO GIRO IN QATAR. MA NON SI PUÒ DIRE CHE NON SI SIA ALLENATO AL MEGLIO IN VISTA DEL CAMPIONATO. KALLIO È RIUSCITO A DISPUTARE TUTTE LE PROVE DEL CAMPIONATO FINLANDESE SU GHIACCIO, RIUSCENDO A VINCERE OTTO DELLE DIECI GARE DISPUTATE E A CONQUISTARE ENTRAMBI I TITOLI IN PALIO, QUELLI DELLA 250 E 450. QUELLA DELLE GARE SU GHIACCIO È UNA VERA PASSIONE DEL FINLANDESE, CHE IN PASSATO HA VINTO ALTRI CINQUE TITOLI.

TROFEO FLAT TRACK

MARCO BELLI ALL’ESORDIO

DURANTE la prima prova dell’italiano speedway a Lonigo si è disputato anche il Trofeo di Flat Track, una novità assoluta per l’Italia. Tre le prove in programma riservate a moto con cilindrata da 250 a 1200 cm3. La prima vittoria è di Marco Belli (6), su Zaeta con Motore TM, in seconda posizione l’olandese Jensen, in terza Andreotti (47), in quarta Bottini (88), in quinta C.T. azzurro Castagna (11) in sella ad una Kawasaki, in sesta Lucarini (68). motosprint

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2 MAGGIO A MILANO

TOSELAND IN CONCERTO

LA SBK riposa, così James Toseland ne approfitterà per dar sfogo alla sua seconda passione, la musica. La prima domenica di maggio il campione inglese si esibirà con la sua band Crash. L’appuntamento è alle 19 presso UnionBike, via Tolstoi 87, a Milano.

IL MONDIALE SIDECAR PARLA FINLANDESE In occasione della 24 Ore di le Mans si è disputata anche la prima prova del mondiale sidercar. La vittoria è andata al duo finlandese Pavarinta-Hanni. Sempre al comando, hanno preceduto di 3” i campioni del mondo in carica Ben e Tom Birchall. Hanno completato il podio i tedeschi Hock e Becker. Prossimo appuntamento il 9 maggio in Germania a Scleiz, con il campionato che si disputerà su sei prove: è stata aggiunta un’altra gara, il 15 agosto in Inghilterra a Knockhill. TERZA PROVA TROFEO TRIAL D’EPOCA Sessanta i partecipanti alla gara del Moto Club della Superba del 18 aprile in Val Fontanabuona. Vincitori del Trofeo FMI Gruppo 5 sono stati Luciano Lentini (Pre 65 4T, Canzo), Franco Pesce (Pre 77, Superba), Walter Leo Paire (Gentleman, Jolly Torino), Rodolfo Arrigoni (Clubman, Valsassina), Claudio Bigoni (Mono Clubman, Monza), Rocco D’Amelio (Open Clubman, Casalborgone), Sabino Giardini (Expert, Jolly Torino), Valerio Battistini (Mono Expert, Superba), Marco Di Franco (Open Expert, Superba).

IN BREVE

SUPERMOTO CACCIA AL TITOLO

TROFEO EXTREME IN PREMIO UNA HUSQVARNA Non sarà più una BMW 450 X, la moto in premio per il vincitore del Trofeo Xtreme nella somma delle migliori speciali estreme dei vari GP del mondiale enduro, vinto due volte da Ahola (2007, 2009) e una da Salminen (2008). La titolazione 2010 del trofeo è divenuta Xtreme Husqvarna con in premio una moto della Casa varesina. Peccato che dopo due GP non si sappia ancora quale sia il modello.


Paddock

MONDIALE ENDURO

FANTERIA FRANCESE

LAVORI IN CORSA PER BMW CI VORRÀ ancora tempo prima di vedere una BMW 450 4T con telaio realizzato nella fabbrica Husqvarna di Cassinetta a Varese ma il lavoro di sviluppo continua a ritmo serrato. Wolfgang Fisher, team manager della Casa di Monaco, ha solo confermato che per l’estate potrebbero esserci delle novità . Le moto di Salminen e Tarkkala, adottano intanto il pignone della distribuzione sull’albero del cambio (nella foto) e non piÚ infulcrato nel perno del forcellone.

I TEST DEI ROOKIES WEEK END lungo sulla pista di Valencia quello dal 16 al 18 aprile per i giovani piloti che disputeranno la Red Bull MotoGP Rookies Cup (prima prova a Jerez l’1-2 maggio). Un test che si è rivelato impegnativo per le condizioni atmosferiche avverse con pioggia e freddo che hanno imperversato per tutto il periodo sul circuito spagnolo. Il miglior riscontro cronometrico è stato quello del giapponese Daijiro Hiura (1’43â€?903), seguito dall’inglese Danny Kent e dallo spagnolo Daniel Ruiz . Tra gli italiani buone prestazioni di Alejandro Pardo (nella foto, decimo, a 1â€?999) e Niccolò Antonelli, il migliore tra le matricole.

ITALIANO MINIBIKE MOTARD. TANTI DUELLI NELLA SECONDA PROVA DISPUTATA SULLA PISTA DI BUSCA ANCORA UNA SERIE DI GARE SPETTACOLARI. DOPPIETTE DI ALESSIO FINELLO (BUCCI MOTO, CATEGORIA BOY MOTARD), FRANCESCO LEVI (BUCCI MOTO, STOCK AGONISTI, NELLA FOTO COL N. 46), EMANUELE FROSI (B2, CHALLENGE MOBSTER), ALCESTE PALLOTTA (BUCCI MOTO, MB OPEN). NELLA STOCK AMATORI, LA PIĂ™ AFFOLLATA, VITTORIE DI DANIEL TIOZZO (WT MOTORS) E SIMONE VALENTINI (ROTEK).

LONIGO MONDIALE NELLA pista di Santa Marina di Lonigo si disputerĂ il 1 maggio la qualificazione mondiale a squadre che vedrĂ impegnate i team di Italia, Finlandia, Slovenia e USA. Solo la prima classificata supererĂ il turno per le qualificazioni che porteranno alla finale di Vojens in Danimarca. Visto il valore dei team avversari sarĂ una gara molto dura per i nostri ragazzi che sperano almeno in un posto sul podio. Il C.T. azzurro Armando Castagna ha deciso che la nostra squadra sarĂ composta da Franchetti, Carpanese, Gregnanin e Cavicchioli, riserve Baroni, Novello e Seren. Il via prove è alle 15.00, l’inizio gara alle 21. Prezzi: gradinata 22 euro, ridotto 20 euro, prato 16 euro, ridotto 14 euro.

MOTOGP IN TV

MONDIALE ENDURO

TRA i piloti francesi impegnati nel mondiale enduro figurano i tre giovani dell’ArmÊ de Terre Carrier, Dumontier, Basset e Bozzo. Dopo aver supportato in passato l’attività di diversi giovani enduristi francesi tra cui Guillaume, Planet, Germain, Deparrois, quest’anno la squadra della fanteria dell’esercito francese ha deciso di disputare tutto il mondiale con i suoi giovani.

Dopo il rinvio del GP Giappone il mondiale riparte da Jerez. Ecco gli orari di Italia1 VenerdĂŹ 30 aprile 00,30 sintesi prove libere Sabato 1 maggio 13,55 MotoGP prove 15,00 125 sintesi prove 15,10 Moto2 prove Domenica 2 maggio 11,00 125 gara 12,15 Moto2 gara 14,00 MotoGP gara 15,00 Fuori Giri rubrica

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DORSODURO CUP IN CINQUE PROVE IL 30 MAGGIO partirĂ da Castelletto di Branduzzo (PV) la Dorsoduro Cup, monomarca riservato alle bicilindriche Aprilia. Previste anche le classi SXV e SXV Open riservate alle 450. Le altre gare il 13 giugno a Vairano (PV), 25 giugno a Ortona (CH), il 12 settembre a Latina, il 17 ottobre a Castelletto di Branduzzo. Iscrizioni aperte sino al 14 maggio (www.aprilia.it).

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X-FIGHTER BAGNATI ALEX TONUCCI 1 LA MONUMENTALE Plaza de Toros di CittĂ del Messico, la piĂš grande al mondo, ha ospitato il 15 e 16 aprile la prima prova del Red Bull X-Fighters World Tour. I 42.000 spettatori si sono potuti godere solo in parte lo spettacolo dei funamboli dell’FMX perchĂŠ un nubifragio ha costretto gli organizzatori a sospendere la gara. La classifica è stata cosĂŹ stilata sulla base delle prove effettuate nelle fasi di qualificazione. La vittoria è andata al norvegese Andrè Villa (nella foto), sul secondo gradino del podio il detentore del titolo, lo statunitense Nate Adams, terzo l’australiano Robbie Maddison. Prossimo appuntamento a Giza, in Egitto, il 14 maggio. Il tour proseguirĂ a Mosca (26 giugno), Madrid (23 luglio), Londra (14 agosto) con gran finale a Roma (1 ottobre).

CROSS MX1 ALL’ESTERO

GUARNERI PRIMO IN OLANDA I CROSSISTI non riposano. Dopo il GP Lombardia dell’11 aprile si sono disputate le gare di due campionati nazionali. A Furstlich Drehna, Max Nagl ha vinto la prima prova del campionato tedesco con una vittoria e un terzo posto. Alle sue spalle Steve Ramon e Clement Desalle. Si parla invece italiano in Olanda con Davide Guarneri (nella foto) che ha vinto la terza prova di campionato, corsa sull’impegnativa sabbia di Gemert. Con un primo e un secondo posto ha preceduto il suo compagno nel Team LS, Tanel Leok, terzo Kevin Strijbos.

17 anni compiuti il 23 aprile, Alessandro Tonucci per il compleanno si è regalato (con qualche giorno di anticipo) la vittoria nella prova di apertura del CIV 125. La prima di un pilota del Junior GP Racing Dream.

Ci voleva. Un risultato importante per me e per la squadra. Che da tre anni non vinceva niente....

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Però l’anno scorso ci eri andato vicino... Nelle ultime tre o quattro gare sĂŹ. Vicinissimo. Al Mugello, nell’ultima gara, ho perso per 9 millesimi e al campionato europeo a Valencia ho fatto un errore io nel finale. Questa volta, invece, ho gestito bene gli ultimi giri.

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Hai già corso anche nel Mondiale 125: tre GP nel 2009 come wild card. Esperienza da ripetere. Lo scorso anno non è andata bene, ma è stata proprio la prima wild card al Mugello a farmi crescere. Stando insieme ai piloti del Mondiale ho imparato tante cose, e poi ho cercato di metterle in pratica. CosÏ sono riuscito a migliorare. A crescere.

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Che ricordi hai di Junior GP? Belli. Molto. Ho fatto tutte e tre le edizioni e posso dire che è stato utilissimo non solo per noi che oggi siamo nel team della 125 al CIV, ma anche per tutti gli altri. Quelli che erano davanti hanno continuato tutti a correre.

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Chi lo vincerĂ l’italiano? Non chiedetelo a me. Non mi aspettavo nè Tarozzi nè Gondo, e invece eccoli qui. Poi verrĂ fuori Morciano e anche Pontone, che è migliorato tanto e va molto piĂš forte dell’anno scorso.

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IL DIO VULCANO PROTEGGE I MALATI Dormiva silente sotto un ghiacciato da due secoli ed ha deciso di svegliarsi in un momento topico

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

AVEVA INIZIATO AD ERUTTARE IL 21 MARZO IL VULCANO ISLANDESE EYJAFJALLAJÖKUL, MA IL MONDO SE NE È ACCORTO QUANDO UNA NUBE DI CENERE ALTA OTTO CHILOMETRI HA INIZIATO AD OSCURARE IL CIELO DI MEZZA EUROPA LO SCORSO 15 APRILE.

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EYJAFJALLAJÖKUL non è il nome di una crudele divinità del Nord e nemmeno un bestemmione urlato dall’endurista bergamasco all’indirizzo di un pilota più lento che lo precede in mulattiera. Trattasi di un vulcano islandese che ha deciso di inondare di polveri mezza Europa, mandando in tilt il traffico aereo mondiale e facendo saltare il GP del Giappone. Era da un po’ che non ragionavo di vulcani islandesi, diciamo da quando, a dodici anni, lessi “Viaggio al centro della terra” di Jules Verne e, pochi anni dopo, la barocca e un po’ pesante omonima opera rock dovuta a Rick Wakeman, in precedenza tastierista degli Yes. Eppure la storia del Eyjafjallajökul è più complessa e riguarda anche altri due protagonisti: Rossi & Masetti. Valentino Rossi si era infortunato ad una spalla e questa non era la situazione ideale per correre a Motegi, sfidando l’ira funesta di Stoner, incattivito dopo aver buttato nel cesso (e tirato anche l’acqua) la vittoria di Losail. La pista giapponese è il festival della frenata violenta e quindi non

mette nella miglior condizione possibile il pilota che ha una spalla in disordine. Masetti invece sono io. Tornato da Doha con qualche problema (un polmone collassato, forato come una camera d’aria trapassata da un chiodo), mi sono ritrovato in ospedale per le cure del caso, con tanto di tubo di drenaggio piantato nel costato. In pratica quello che è successo a Capirossi in Australia anni fa, per fortuna senza aver bisogno di una caduta ai 250! Io a Motegi non ci sarei proprio andato, quindi un GP perso. In ospedale ho dato sfogo alla mia fantasia. Così ho immaginato nevicate che ricoprono le colline intorno a Mito City, ma anche un’epidemia di gastroenterite causata dagli OGM presenti nel sushi, un terremoto che faceva crepare la pista nipponica. Insomma, tante ipotesi per far saltare il GP e tanti sogni. Poi arriva la realtà che, come sempre, ridicolizza ogni fantasia. Si scatenano le viscere magmatiche del pianeta, in una specie di rutto di dimensioni planetarie che probabilmente libera tensioni capaci di muovere un continente. Il Eyjafjallajökul ha gettato nell’atmosfera miliardi di tonnellate di polveri che hanno cambiato la vita del mondo per qualche giorno, dimostrando che uno sconosciuto (ai più) vulcano islandese ha un potere incredibile sulla nostra civiltà, considerata onnipotente, ma in realtà umanamente fallace. Mentre ci si interroga su questo, due persone che abitano a meno di cento chilometri di distanza, tirano un bel sospiro di sollievo. Valentino avrà la spalla già a posto a Jerez e Marco ci sarà, senza tubi e tubetti, magari con il passo un pelo più lento, ma funzionante. Credo sempre più che gli antichi avessero ragione: contro il Fato e gli Dei noi umani possiamo ben poco. Chissà come sarebbe cambiata la storia del mondiale senza l’intervento del Dio Vulcano che così, per divertirsi o per ricordare agli uomini della propria esistenza, ha risvegliato un vecchio collaboratore che di nome fa Eyjafjallajökul, dandogli l’ordine di fare un po’ di casino, dopo due secoli di sonno pesante. E il vulcano non si è fatto pregare. Appiedando piloti e politici, uomini d’affari e turisti. Facendo saltare week-end d’amore programmati da tempo e facendone iniziare altri totalmente imprevisti. E regalando a Rossi & Masetti una settimana in più per arrivare competitivi al prossimo GP. Grazie buon vecchio Eyjafjallajökul, vulcano il cui nome non riuscirò mai a scrivere senza la funzione “copia e incolla”.


polvere di stelle

CIRCUITO DEL LARIO LA PRIMA SOTTO IL DILUVIO Nel 1921 fu il bolognese Amedeo Ruggeri a vincere fra i cinquantadue partenti

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

AMEDEO RUGGERI, IN SELLA A UNA HARLEY-DAVIDSON, TRIONFÒ ALLA PRIMA EDIZIONE DEL CIRCUITO DEL LARIO, SVOLTASI IL 29 MAGGIO DEL 1921. NELLA FOTO, RUGGERI FESTEGGIA CON SOCI DEL MOTO CLUB BOLOGNA.

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L’IDEA di Aldo Finzi di creare in Italia un circuito simile al Tourist Trophy inglese trovò terreno fertile nei soci del Moto Club Lombardo che decisero di appoggiarla e di impegnarsi per la sua realizzazione. Tra l’altro a Milano e dintorni nel primo dopoguerra stavano crescendo rapidamente numerose industrie motociclistiche: dalla Stucchi, alla Gilera, Garelli, Bianchi, Frera, Moto Guzzi, e Finzi, pur essendo un cultore di moto inglesi, aveva a cuore il successo delle marche italiane. La scelta del percorso – dopo aver scartato una prima opzione collaudata con una gita sociale e ritenuta troppo difficile, pericolosa e mal gestibile dal punto di vista organizzativo – cadde su un circuito posto all’interno dei due rami del Lago di Como, con partenza poco prima di Asso, discesa al lago, costeggiato fin quasi a Bellagio, risalita sulle insidiose curve della strada per Guello fino sul Ghisallo, poi lunga discesa verso Asso e il traguardo. Ogni giro, 36,5 km: poco più della metà del Mountain Circuit del Tourist Trophy.

Una corsa “sperimentale” riservata alle motoleggere venne effettuata già nell’ottobre del 1920 e il risultato fu convincente per gli organizzatori del Moto Club Lombardo, che in dicembre ottennero dal Reale Moto Club d’Italia di poter indire, per il 29 maggio 1921, una prova valida per il campionato italiano, denominata “Circuito del Lario”. L’organizzazione messa a punto dal Moto Club Lombardo fu puntigliosa ed efficiente: il percorso fu diviso in dieci zone affidate a un responsabile aiutato da volontari; in ogni zona era previsto un punto di soccorso con la presenza di un medico. Per controllare l’intero percorso il Moto Club dovette mobilitare oltre 400 addetti. La direzione gara fu stabilita ad Asso, anche perché in paese c’erano il telefono, una postazione telegrafica, un fotografo corrispondente locale della Gazzetta dello Sport e una piccola officina a disposizione dei piloti privati. Le classi ammesse furono: 350, 500, 750 e 1000; alle 350 furono imposti quattro giri del circuito, alle altre, cinque. Si decise che la partenza, considerata l’impossibilità di un avvio in gruppo, sarebbe avvenuta singolarmente, con un intervallo da stabilirsi fra un pilota e quello successivo; l’ordine di partenza sarebbe stato sorteggiato il giorno precedente la gara. In palio, oltre ai premi in denaro, fu posto un trofeo in argento offerto dai fratelli Finzi e destinato alla società che avesse avuto più soci fra i primi classificati delle quattro categorie. Il trofeo sarebbe stato assegnato definitivamente a chi lo avesse vinto per tre anni consecutivi. Della prima edizione del Circuito del Lario le cronache non dicono molto. Forse perché l’evento più sorprendente della gara fu il fatto che i piloti avessero accettato di correre nonostante una pioggia battente. E ancora più sorprendente fu che la gara ci fu davvero e che molti dei 52 partenti portarono a termine i cinque giri battagliando duramente con gli avversari, come Amedeo Ruggeri, il campione bolognese della Harley-Davidson, che vinse la 1000 alla media più elevata in assoluto, ma battendo per soli 11”, dopo 4h 11’ 36” di gara, Miro Maffeis, su Indian. Le altre classi videro vincitori Agide Fiaccadori con la Frera 750, Ernesto Vailati con la Sunbeam 500, e Aristide Fregnani con la portentosa Garelli 350. In gara anche i fratelli Finzi: Gino condusse con la ABC 400 la corsa delle mezzo litro prima di incappare in una caduta, mentre il fratello Aldo fu perseguitato da forature in serie e dovette ritirarsi.


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SCOOTER ELETTRICO I GRANDI CI PUNTANO Honda sarà presto sul mercato con EV-neo, Yamaha con EC-03 e tutti guardano alla Cina...

di Laurent Benchana Nippon News

È ALQUANTO INUSUALE L’IMMAGINE PROPOSTA DA HONDA PER PUBBLICIZZARE EV-NEO, IL PRIMO SCOOTER ELETTRICO DEL MARCHIO. NELL’IMMAGINE, INFATTI, È RAPPRESENTATA UNA CONSEGNA A DOMICILIO DI BIRRA.

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NON c’è alcun dubbio: è in Giappone che le due ruote elettriche sono attualmente sotto i riflettori più che altrove. Dopo la presentazione ufficiale delle KTM Freeride avvenuta durante il Tokyo Motorcycle Show, ora tocca a Honda risollevare il futuro di EV-neo, il primo scooter elettrico del marchio distribuito in serie. Il 13 aprile scorso, il produttore giapponese ha annunciato la propria intenzione di commercializzare questo mezzo, con una forma di leasing, a partire da dicembre 2010, puntando verso le imprese che offrono servizi di trasporto. Contrariamente a voci che circolano, Honda, durante l’ultimo Tokyo Motor Show, non aveva affatto insistito su questo intento: l’EV-neo sembrava pensato innanzitutto per coloro che devono utilizzarlo per lavoro e per recarsi nei centri città. Il mezzo, equivalente a un qualsiasi ciclomotore da 50 cm3, ha un’autonomia di 30 km/h, dopo di che le batterie al litio (prodotte da Toshiba) vanno ricaricate. Per questo è

sufficiente una presa di corrente e in venti minuti si ricaricano all’80%. Secondo Honda dopo tre utilizzi, EVneo sarà più economico per il suo proprietario di un modello equivalente con motore a scoppio. Non si è ancora parlato di costi, ma il prezzo del veicolo dovrebbe collocarsi in una fascia che va dai 600.000 agli 800.000 yen (ossia tra i 4.800 e i 6.400 euro). Per l’EV-neo, Honda ha in mente una versione destinata al grande pubblico ma, a parte il fatto che il tutto è ancora allo studio, le informazioni che circolano sono poche. In ogni caso di certo EV-neo Honda farà concorrenza al modello Yamaha EC-03, il cui arrivo sul mercato giapponese è previsto per quest’estate. I due produttori avranno il loro bel daffare per contenere la concorrenza dei costruttori cinesi. Con quasi 22 milioni di due ruote elettriche in circolazione nel loro paese, i cinesi possiedono già una certa esperienza in questo nuovo mercato. Tali mezzi in Cina sono venduti a prezzi compresi tra i 180 euro e i 330 euro l’uno, forse i loro motori non avranno lo stesso rigore dei prodotti “made in Japan”, ma questo sarà sufficiente a Honda e Yamaha per fare la differenza? HONDA fornisce alla stampa tre immagini che illustrano l’utilizzo dell’EV-neo. La prima è quella di un ragazzo che consegna con il veicolo i giornali, la seconda ritrae la consegna a domicilio della pizza e la terza illustra la consegna di birra. Tutte queste situazioni, infatti, ben ritraggono il Giappone di oggi. Rimango però piuttosto meravigliato dal fatto che il costruttore abbia preferito l’immagine di una consegna a domicilio di pizza piuttosto che di bentos (piatto pronto giapponese) o di sushi. Sarà, forse, per apparire più moderno? Nonostante io non viva più in Europa da diversi anni, ho l’impressione che il sushi faccia tendenza almeno quanto la pizza. O forse era un tentativo per lottare, a modo suo, contro il consumo di sushi e di tonno rosso nel mondo? Poi l’immagine del ragazzo che consegna la birra non è moderna, è… rivoluzionaria! Riunire in un’unica immagine un veicolo e una bevanda alcolica nell’epoca del politicamente corretto è veramente folle. L’impressione è quella di essere ritornati indietro di trent’anni, in un’epoca in cui le case costruttrici non tentavano di controllare la loro immagine fino nei minimi dettagli e di prevedere tutto, ma proprio tutto.



MotoGP Passioni pericolose di Enrico Borghi - Foto Milagro

Yves Demaria

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’INFORTUNIO di Valentino Rossi con la moto da cross è l’ultimo di una serie di guai nei quali vanno di solito a cacciarsi i piloti di velocità quando si dedicano al fuoristrada. Una delle loro attività preferite nel... dopo lavoro. I piloti di questa generazione sono ancora più appassionati di cross, o di fuoristrada, rispetto a quelli della generazione precedente, e molti di loro sono anche bravi. Se una volta i velocisti che salivano sulle moto da cross apparivano sgraziati e visibilmente a disagio, con l’avvento della nuova generazione le cose sono cambiate: se si osservano Dovizioso, Melandri, Simon, Pasini, Rossi, Simoncelli, De Rosa, si può davvero pensare che siano crossisti veri. Ma in realtà non lo sono, «ed è qui che iniziano i problemi» secondo quanto afferma Yves Demaria, ex iridato del cross che oggi è il preparatore di Randy de Puniet, altro appassionato di fuoristrada che si è appena rovinato il piede sinistro in allenamento (a fine stagione dovrà farsi operare di nuovo). Nulla, in confronto a Mattia Pasini, che da ragazzino incappò in una caduta bruttissima e le conseguenze, permanenti, sono visibili sul suo braccio destro. C’è chi si sente crossista dentro – come Dovizioso e Melandri, che da piccoli hanno anche gareggiato – chi nel cross ha vinto dei titoli (Julian Simon è stato pluricampione di Spagna), altri ancora (come Rossi, Simoncelli, De Rosa) sono degli assidui praticanti, con Valentino che ha (da tanti anni) una vera passione al punto da seguire le gare di cross e Supercross al di qua e al di là dell’oceano. Però, considerando che Simoncelli iniziò male il suo 2009 cadendo in allenamento ad una settimana dall’inizio del Mondiale, che Randy De Puniet zoppica ancora, che Jorge Lorenzo in febbraio si è rovinato la stagione dei test invernali cadendo in allenamento (era una cross da 100 cm3) e che Rossi si è fatto male al rientro dal vittorioso GP Qatar, torna di moda un vecchio quesito: il cross fa male ai velocisti? E stiamo parlando di episodi recenti, senza rivangare i danni che fece Capirossi col dirt track, e avventure simili. Quindi, perché si intestardiscono?

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Il cross è la sola forma di allenamento in moto per i piloti della MotoGP. Dovizioso Ma con il rischio guida bene perché è un ex.. di infortuni . Va detto che se per molti è una passione, in realtà è soprattutto un’esigenza. La MotoGP è uno sport in cui non ci si può allenare nare in modo adeguato: non si possono riprodurdurre in allenamento condizioni simili a quelle della gara. È una questione che ha sollevato nel febbraio scorso Andrea Dovizioso, in Malesia, al rientro in pista con la RCV: «non esiste una moto paragonabile a una MotoGP. Non esiste nulla che ti prepara a guidarla: è troppo diversa nelle reazioni, nella guida, addirittura nella posizione di guida». Non essendoci gare nazionali o internazionali di MotoGP, e con la drastica riduzione dei giorni di prove causata dalla crisi, quella di oggi è forse la generazione di piloti da GP che sta meno in moto di tutti i tempi. Quindi, poiché non serve girare con una stradale o una SBK, e poiché anche e volendo provarci i costi di gestione e dii materiali per andare ad allenarsi in pista a sarebbero improponibili (bisognerebbe e muovere anche un team di meccanici...) .) il cross diventa la miglior forma di allenaamento possibile. Anche perché il pilota ta spesso abita lontano dalla sede della sua ua squadra e ha bisogno di una certa autonoomia negli allenamenti. Ecco perché gli

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NON HANNO LA TECNICA PER ANDARE FORTE È per questo che si fanno male

Rossi è un grande “studioso“

Perché lo fate fate? e?

YVES Demaria è, da due anni, il preparatore di Randy De Puniet. Ma soprattutto, il francese è una ex star del cross: grande protagonista della 125 e della 250, è stato 3 volte campione del mondo della MX3 (nel 2004, 2006, 2007). Il marsigliese è quindi molto adatto a commentare la situazione alla luce dell’ennesimo infortunio di un velocista su una pista da cross. Perché le star dei GP si fanno male con il cross? «Semplice: perché loro vogliono andare forte ma non sono in grado di guidare ad un certo livello. Essendo grandi piloti, o campioni, si sentono di andare forte semplicemente per il fatto che non sono abituati ad andare piano». Già, un campione non fa uno sport solo per il gusto di farlo: cerca sempre la prestazione. «I piloti della velocità iniziano a fare il cross perché si divertono, e piano piano migliorano. Arrivano ad un certo punto in cui vanno anche forte, ma lì comincia il problema: oltrepassano il loro limite, e il cross non perdona». Non sanno quello che fanno? «Ai piloti di velocità manca la tecnica appropriata per affrontare una pista di cross alla velocità con cui la vogliono affrontare loro: ed è normale, perché sono stati abituati a fare un altro tipo di sport. Quando si comincia ad andare forte serve una preparazione particolare per gestire salti, buche, canali, discese, perché diventa pericoloso. Quando non sei padrone della tecnica necessaria, più vai forte e peggio è». Secondo te è un problema di tutti, o solo di alcuni? «Credo che valga per tutti. Anche se alcuni sono più bravi e sicuri di altri, vedo un atteggiamento simile in tutti i piloti della velocità». Perché si intestardiscono con il cross? «Per l’adrenalina. Non la trovano certo facendo palestra, nuotando, correndo a piedi. O giocando a golf. Invece il cross di adrenalina te ne da a valanghe. Il cross è il solo sport della moto che da loro un gusto simile a quello che provano in pista. Quindi col cross si allenano, ma soprattutto si divertono». Anche De Puniet ha pagato il tributo al fuoristrada, recentemente. «Certo, e sempre per lo stesso motivo che abbiamo già detto. Adesso con Randy facciamo più enduro che cross, perché è molto utile per allenare la concentrazione». Perché? «Il percorso è più lungo, stai più tempo in moto, e c’è più velocità. Inoltre è anche più vario rispetto al circuito di cross, che è chiuso». YVES DEMARIA, AL CENTRO TRA LUCIO CECCHINELLO E RANDY DE PUNIET, L’EX IRIDATO DI CROSS SEGUE LA PREPARAZIONE DEL PILOTA DEL TEAM LCR.

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MotoGP Passioni pericolose

americani cominciarono con il dirt track, mentre i nostri si sono spostati sul cross e il fuoristrada in genere: sono attività che costano poco e per le quali ci si può muovere agevolmente con il pick-up o il furgone. NON BISOGNA cadere nella facile conclusione che il cross sia pericoloso. Cioè, lo è come le altre discipline. Bisogna invece considerare che il cross è difficile, per un velocista, perché la terra non garantisce la stabilità a cui invece lui è abituato e che ricerca in continuazione durante le prove del gran premio. Ma paradossalmente, questo è uno dei motivi per cui la guida in fuoristrada è considerata un eccellente metodo di allenamento per la velocità: l’instabilità e l’imprevedibilità delle reazioni della moto sono utili per sviluppare la concentrazione e per affinare la capacità di controllo della moto. Gli americani degli anni ‘80 hanno individuato nel dirt track uno dei migliori metodi di allenamento e lo utilizzano anche Stoner e Lorenzo, Rossi e Simoncelli quando si allenano alla cava, Hayden, Spies, Edwards (che iniziò però la sua carriera nel cross e nel Supercross). De Puniet fa cross ed enduro, Capirossi si sta spostando verso il trial. Detto che in allenamento si fanno male anche i crossiti – e anche tanto! – e che anche il Supermotard fa danni, va sottolineato che la caduta nel cross è particolare – non si rotola, ma si piomba a terra in modo secco – e il velocista non ha sempre gli automatismi per difendersi. Ma in fondo c’è anche una buona notizia: se si va avanti così, i piloti di velocità passeranno più tempo su una moto da fuoristrada che su una MotoGP, quindi piano piano diventeranno espertissimi, bravissimi e assolutamente padroni anche di questo tipo di situazioni. E a quel punto diventeranno i piloti ideali.

Pasini ha già pagato un tributo alto

Melandri è un crossista “dentro”

NEL 2010 IN PISTA COL CONTAGOCCE GIORNI DI PROVE INVERNALI: 6 (4 in Malesia, 2 in Qatar) GIORNI DI PROVE DURANTE LA STAGIONE: 2 (il lunedì di Jerez e Brno) GIORNI DI PROVE DOPO IL CAMPIONATO: 2 (a Valencia, ma già in ottica 2011) TOTALE: 10 giorni , per una media di 5 ore di moto al giorno TEMPO TRASCORSO IN MOTO DURANTE IL GRAN PREMIO venerdì: 1 ora sabato: 2 ore domenica: 20 minuti (warm up) + 40 minuti (gara) TOTALE: 72 ore all’anno, considerando 18 gare motosprint

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MotoGP Verso Jerez

Si torna a cas sa

Il Mondiale approda in Europa, dove la passione è più forte. Ma la parte “latina” sta acquisendo troppo peso

L

A MOTOGP torna in Europa, quindi a casa. Come disse Kevin Schwantz, «questa è una “cosa” degli europei», affermazione che Nicky Hayden ha spiegato molto bene tempo fa dicendo che il Mondiale GP «è uno sport nato e sviluppatosi in Europa, dove continua a godere dell’interesse maggiore e dove chi non è italiano o spagnolo è considerato uno straniero nel paddock». Hanno ragione, i due americani. Infatti al di là dell’internazionalità del campionato, ci sono dati che vanno considerati: partendo dal fatto che i piloti italiani e spagnoli sono fortissimi, (lo dimostra il podio del recente GP Qatar) va detto che ormai si corrono ben 7 gran premi “latini” su 18: 4 in Spagna, uno in Portogallo, due in Italia. Non solo, dei 17 piloti al via, 5 sono spagnoli e 5

italiani. Si potrebbe liquidare la faccenda con una battuta – ormai il mondiale assomiglia ai Giochi del Mediterraneo! – ma a ben vedere il peso dell’Italia e della Spagna è assolutamente sproporzionato rispetto a quello di qualsiasi altro Paese. È normale, nel paddock, sentir dire che “in questo sport la vita è dura per chi non ha un passaporto italiano o spagnolo“, ed è difficile negarlo: questi due Paesi – considerando i piloti, le squadre, i costruttori di moto e parti speciali, i produttori di abbigliamento, i manager, i meccanici, gli sponsor, il numero dei media e la nazionalità dell’organizzatore del campionato – influenzano le scelte e l’andamento del settore. Una dimostrazione si è avuta un mese fa – a recuperare il GP Ungheria è stato un impianto spagnolo, non si è cercato di raggiungere accordi con organizzatori di altri

Paesi – e un’altra è recentissima: riguarda la vicenda dello spostamento del GP Giappone in programma domenica scorsa. Con questa decisione la Dorna ha cercato di proteggere soprattutto la gara di Jerez. Infatti se si dovesse quantificare cosa ha pesato di più nella decisione della Dorna di spostare il GP Giappone, si scoprirebbe che la paura di non riuscire a riportare il materiale in tempo a Jerez, ha pesato più di quella di non veder arrivare piloti e tecnici a Motegi.

PRIMA ancora di annunciare al mondo che a Motegi non si sarebbe corso, la Dorna aveva già cominciato ad organizzare il rientro dei materiali – cioè le casse con le moto e quelle contenenti il materiale per la logistica e la produzione televisiva – che erano arrivati con largo anticipo in Giappone, visto che erano stati spediti direttamente da Doha, dove si è corso il primo gran premio. La Dorna non ha perso tempo, quindi, di fronte all’aumentare dei problemi causati dall’eruzione del vulcano islandese, e ha preferito riorganizzare il calendario del campionato piuttosto che mettere in pericolo lo svolgimento del GP Spagna. Per la Dorna questa gara è l’evento dell’anno, e non è solo questione di cuore.

Quindi, come me e vuole vuole uo ole la la tradizione, ttrrad adiz izzio ione ne a maggio magg ma gg ggio gio i il Mondiale GP torna a casa nel vero senso della parola: cioè, torna in Spagna. Questo non è certo il Paese in cui è nato il motociclismo, né il luogo in cui si è sviluppato, e neppure quello che ha dato a questo sport il maggior numero di vittorie (è l’Italia). Ma la Spagna è il Paese in cui questo sport muove il maggior giro d’affari, con i suoi tre gran premi regolari più, quest’anno, un quarto “sostitutivo”. La Spagna ha un elevato numero di piloti, squadre, sponsor. Ha grossi interessi anche nella Moto2 e nella 125 (che ormai è un campionato iberico). Ed è, naturalmente, il Paese della Dorna.

MA IL CIRCUITO di Jerez è amato da tutti i protagonisti del Mondiale. Per la sua bellezza, la localizzazione (l’Andalusia) e per il “clima” di grande passione in cui si vive per l’intero week-end. Qui si corre da oltre venti anni e va da sé che vi si sono svolti eventi importanti nella storia di questo sport. Ad esempio, qui Mick Doohan nel 1999 mise fine alla sua carriera, a causa di un grave incidente subito in prova. Valentino Rossi è il pilota che ha vinto più volte a Jerez (8) ed è l’unico ad aver conquistato una vittoria in tutte le categorie. Se dovesse vincere anche quest’anno, ar-

riverebbe riive vere re ebb b e a 9 vittorie vviitt t orrie e quindi qui u nd di potrebbe po otr t ebbe eb bbe eguagliare i record che detiene al Mugello e a Barcellona. Invece Marco Simoncelli è il pilota più giovane ad aver vinto su questa pista: aveva 17 anni e 103 giorni quando vinse il GP della 125 nel 2004. A Jerez, Jorge Lorenzo è diventato il più giovane ad aver corso una gara del Mondiale: aveva 15 anni e 1 giorno quando disputò il GP Spagna 125 del 2002. Però Alex Criville ha ancora il record di vittorie di uno spagnolo a Jerez: ha vinto 4 volte. Su questa pista i piloti spagnoli hanno conseguito, complessivamente, 19 vittorie e 51 podi. Un anno fa Lorenzo si rivelò il più veloce, ma durante la gara finì a terra per eccesso di... passione. Il fattore campo, insomma, lo penalizzò. Vinse Rossi davanti a Pedrosa e Stoner. Ora c’è l’incognita relativa alla spalla destra di Valentino: la lesione non è importante, tuttavia sta tormentando il campione del mondo perché il dolore è persistente. Conoscendo il pesarese, si può affermare che non ci saranno problemi domenica pomeriggio, quando si schiererà al via della gara. In ogni caso, è probabile che il podio verrà occupato da tre di questi quattro piloti. I soliti quattro. e.b.

IL TRATTO DELLE CURVE “NIETO”, “PELUQUI” E “CRIVILLE” È FORSE IL PUNTO PIÙ “CALDO” DEL CIRCUITO DI JEREZ. SU QUESTE COLLINE PRENDE POSTO LA FALANGE PIÙ APPASSIONATA DELL’APPASSIONATISSIMO TIFO SPAGNOLO.

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È

Avanti tutti

Moto2 Primo bilancio

ANCORA presto per dare dei giudizi tecnici, visto che si è corsa una sola gara. È presto quindi per stabilire chi sono i candidati al titolo, per capire i reali valori in campo, per individuare le squadre migliori. Magari Jerez ci dirà qualcosa in più, in ogni caso dopo il debutto della Moto2 c’è una considerazione forse più importante da fare: effettivamente, la nuova formula rende questo campionato un mondo assolutamente democratico. Quindi, in questo Carmelo Ezpeleta ci ha preso in pieno. La vittoria di Shoya Tomizawa dimostra infatti che i valori della middle class sono molto più equilibrati rispetto a quelli della ex 250, e non è questione di “manico” ma di opportunità tecniche. Infatti il diciannovenne giapponese che ha vinto la prima gara della stagione ha colto bene il senso, affermando «sono molto orgoglioso per aver vinto una gara in cui tutti usavano lo stesso motore». E anche la soddisfazione di Mattia Pasini – «mi sono divertito moltissimo, anche perché ho rimediato ad una situazione tecnica che ci vede ancora un po’ indietro» – farà un grande piacere a Carmelo Ezpeleta, perché è in linea con lo spirito della nuova categoria voluta dal capo della Dorna. Insomma, la Moto2 ridà forza al fattore umano, quindi un team che azzecca le scelte e un pilota che guida bene possono fare la differenza. Fino allo scorso anno, un superprivato non aveva alcuna chance di tenere testa alle armate messe in pista dai team ufficiali dell’Aprilia, della Honda o della KTM. SECONDO Ezpeleta, ideatore di questa nuova formula, la nuova middle class deve essere «prototipo, economica, competitiva». È lo slogan con cui lanciò, nell’estate del 2008, l’attacco finale nell’ambito della sua crociata contro le lobby (cioè le Case) accusate di gestire il campionato a proprio piacimento. Cioè, con i propri prezzi... Ezpeleta voleva togliere il potere alle Case, e ci è riuscito. La sua creatura – lo scorso anno, ad Assen, quando la prima Moto2 sfilò per un giro di pista dimostrativo lui esclamò «ecco la Carmelita!» – è sicuramente un prototipo, sta diventando competitiva (è questione di tempo, ma lo diventerà) ed è abbastanza economica. Insomma, per essere alla prima gara della sua storia, la Moto2 è già vicina agli obiettivi e in ogni caso la correzione in corso d’opera è possibile. Certo, chi ha guidato le 250 è concorde nell’affermare che le quarto di litro avevano una grinta sconosciuta alla Moto2, infatti il monomotore Honda non ha i 150 cavalli promotosprint

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Lo spettacolo c’è, la competzione anche. Bisogna lavorarci, ma la nuova formula convince

RATICA C O M E D FORMULA ALLA 250, SI PUÒ RISPETTO CHE SENZA E AN EMERGER AM ALLE SPALLE SUPERTE


Moto2 Primo bilancio

messi. Ma intanto sta avvenendo una costante crescita del livello delle ciclistiche e delle relative messe a punto ed è già qualcosa. Quanto all’aspetto economico, con la Moto2 i prezzi sono scesi ma non è che si possa affrontare come un campionato amatoriale: per fare una figura dignitosa servono comunque un milione e mezzo di euro a pilota, e di sponsor in grado di coprire le spese ce ne sono pochini. Va detto che la Moto2 è nata in un periodo terribile a livello economico, quindi si può sperare che un giorno la ricerca degli sponsor possa diventare un po’ meno problematica. Non bisogna però pensare che questa categoria muoverà una grossa mole di denaro: il primo a non volerlo è proprio Ezpeleta. Nel momento in cui esibì il suo programma, il capo della Dorna confermò che «questa classe, come la 125, deve servire a portare i piloti in MotoGP ed è per questo che deve essere competitiva senza costare troppo; perché non deve avere, come obiettivo, lo sviluppo della tecnologia». Significa che la Dorna ha tracciato la strada: la MotoGP va fortificata, le altre due classi devono “remare” anche per lei, devono cioè servire da bacino da cui attingere quando c’è bisogno di giovani talenti. Non bisogna gridare allo scandalo. La situazione sponsor non è quella di un tempo, e poi il piano della Dorna ha una motivazione condivisibile: se un costruttore importante, cioè una fabbrica vera, vuole fare i Gran Premi deve fare la MotoGP. Ed è un messaggio forse più per l’Aprilia (ex regina della 250) che per la BMW. Quanto al successo della Moto2, è sotto gli occhi di tutti: la prima gara della stagione ha fatto registrare un record di presenze – ben 41 piloti – anche se questo ha fatto emergere diversi punti di discussione che proseguiranno sicuramente a Jerez. Ad esempio, bisognerà gestire bene i doppiati, soprattutto sulle piste più tortuose. Allo stesso modo bisogna dare tempo agli specialisti delle due tempi (i piloti della 125 e della ex 250) per abituarsi alla guida delle quattro tempi. E anche questo, in fondo, contribuisce a rendere incerta la situazione. Bisogna dire che nessuno, in Qatar, ha perso tempo a rimpiangere la 250: team e piloti si sono concentrati sul futuro senza lamentarsi troppo, e in questo hanno dato un lezione ai colleghi della MotoGP, che non riescono ancora a scrollarsi di dosso la nostalgia per bei tempi andati. Enrico Borghi motosprint

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ALEX DE ANGELIS, SAMMARINESE DEL TEAM SCOT, È UNO DEI TOP RIDER DELLA NUOVA CATEGORIA.

ALEX DE ANGELIS

LA PARTENZA È BUONA La nuova formula mi piace CHE EFFETTO ha fatto, la Moto2, per uno che è appena sceso dalla MotoGP e che ha guidato la miglior 250 (Aprilia) dell’ultima generazione? «Diciamo che la 250 spingeva di più, ma la faccenda non si risolve tutta qui. La Moto2 è una buona moto e il campionato ha tutte le caratteristiche per diventare bello: ci sono i sorpassi, le spallate, lo spettacolo, l’agonismo. Come tutte le cose nuove, necessita di aggiustamenti che faremo col tempo. Ma come debutto, secondo me è riuscito». Com’è questa categoria, in rapporto alla 250? «Se parliamo della funzione propedeutica devo dire che forse la Moto2 è più adatta alla MotoGP perché come peso, ingombri, modo di guidare, si avvicina di più alla classe regina. Certo, la potenza è molto inferiore a quella di una MotoGP, ma la Moto2 è facile da guidare e da portare ad un certo livello: poi la differenza la fanno il pilota e il team». Sei d’accordo sul fatto che questa è una categoria democratica? «Sì, perché vedere un ragazzo di 19 anni che parte decimo e vince (Tomizawa) è una cosa bella. Lo dico contro il mio interesse, perché io, provenendo dalla MotoGP, in 250 sarei tornato con una sistemazione di alto livello e questo mi avrebbe dato un vantaggio che invece non ho nella Moto2. Io l’ho vissuta, una situazione simile: in MotoGP vedevo gli ufficiali con moto diverse dalla mia, ed era frustrante. Invece nella Moto2 questa differenza non c’è».

Come pensi possano migliorare le prestazioni della Moto2? «A parte il lavoro sulla ciclistica, molto dipenderà dalla Dunlop e dalla voglia, o l’interesse, che avrà nell’investire per sviluppare le gomme. Adesso non ci sono problemi, ad esempio per la durata, ma si può fare di meglio. In inverno la Dunlop ha lavorato molto, spero che lo sviluppo continui anche durante il campionato». Pensi che i doppiaggi diventeranno un problema? «Sì, soprattutto in piste come Misano o Sachsenring: bisognerà parlare con la Dorna, che dovrà organizzarsi con il personale del circuito: le bandiere dovranno funzionare bene». Come va, adesso, dopo la gran botta subita in Qatar? «L’ematoma alla parte bassa della schiena mi ha creato dei problemi, infatti per me lo spostamento del GP Giappone è stato un gran colpo di fortuna. Primo, perché ho potuto avere più giorni di riposo; secondo, perché dopo la gara del Qatar avevamo deciso di costruire pezzi nuovi che non sarebbero stati pronti per il Giappone, e spero che lo siano per Jerez: sono pezzi che riguardano l’aerodinamica e il raffreddamento del motore». Lo “zero” di Doha ti mette nei guai? «No, in fondo è andata bene. Simon è messo come me, ha uno “zero”, così come Bradl; e in fondo Elias ha preso meno punti di quanto mi aspettassi. Insomma, alcuni dei miei rivali per la corsa al titolo non sono andati troppo lontano».


Superbike Olanda di Paolo Gozzi - foto Zac

CINQUE MAR CHE DIVERS E AI PRIMI CINQUE PO OLANDESI. SU STI DELLE DUE CORSE L PODIO DI G AR (HONDA 65), TOSELAND (Y A 1 REA AM E CAMIER (A PRILIA 2). NE AHA 52) LLA FOTO A DESTRA, RE A FESTEGGIA DAL COMPA TO GNO NEUKIR CHNER.

2 gare perfette del pilota Honda. 2 punti in più tra Haslam e Biaggi. Disastro Ducati

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il Rea

SSEN – Inverno 2007: la Ducati mette gli occhi su Jonathan Rea, stellina del campionato britannico. Al nordirlandese, allora ventenne, non sembra vero: gli offrono di entrare nella squadra di Fogarty, Toseland e Bayliss. E la possibilità di diventare il nuovo idolo d’oltremanica. L’accordo è fatto, compresi i dettagli. Ma all’ultimo sorge un problema: Jonathan pochi mesi prima si è rotto un ginocchio e deve sottoporsi a un’operazione, saltando i primi test invernali. La Ducati non ci sta, si discute, ma la soluzione non affiora e i piani cambiano. Borgo Panigale dirotta su Michel Fabrizio e il candidato, a malincuore, rinnova con la Honda. Che lo obbliga a un anno di purgatorio in Supersport. Aprile 2010: Rea, diventato grande, sbanca Assen riportando la Honda in piena corsa per il titolo nel round olandese che apre ufficialmente la crisi più nera che la Ducati abbia mai vissuto. Michel Fabrizio, l’alternativa, finisce due volte fuori dalla top ten (dodicesimo e tredicesimo). Inseguito, su-

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4 vittorie su 38 gare per il nordirlandese. Questa è la prima doppietta motosprint

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Superbike Olanda Il commento

perato e staccato da tutti i privati, compreso il sorprendente Luca Scassa, che guida una 1198R vecchia di due anni, con un motore che invece di ruggire, soffia. Jonathan Rea, accusato di rischiare troppo e di finire troppo spesso fuori traiettoria, con spreco di piazzamenti e punti, ha finalmente infilato la giornata perfetta. Pole, doppietta, giro veloce. Un pieno di punti che ha fatto di nuovo gonfiare il petto alla Honda e riportato il concittadino di Joey Dunlop sotto i riflettori. Non bastava Leon Haslam, solidissimo capoclassifica del Mondiale: Max Biaggi adesso dove fare i conti iridati con un altro brutto cliente. L’Aprilia è stretta nella morsa tra Halsam, impermeabile anche alla sfortuna (gomma anteriore afflosciata in gara 1), e il ringalluzzito Rea. E il mondiale, che dopo la fantastica doppietta del Corsaro a Portimao aveva dato l’impressione di poter scivolare dalla parte italiana, resta assolutamente in bilico. Sarà un maggio di fuoco con Monza, Kyalami e Salt Lake City in rapidissima successione: chi resta indietro potrebbe essere perduto.

Sesto e poi quarto, Biaggi ha disputato due gare non proprio all’attacco. Ma secondo lui va bene così

andare sul sicuro. Ha lasciato sfogare Troy Corser e la sempre più incisiva BMW, poi si è fatto un baffo della frustata di James Toseland. Il due volte iridato, emerso con coraggio dal gruppo (partiva in terza fila come Max), ha pizzicato il ragazzino alla chicane ma alla curva successiva Jonathan ha rimesso subito le cose in chiaro. Mancavano due giri e non c’è stata più discussione. Tre ore dopo, con la gomma soffice identica agli altri, la supremazia della Honda è stata quasi imbarazzante. Il gruppo di testa era numeroso, nervoso e agitato e quando Jonny ha deciso che era ora di cavarsi d’impaccio è calato il sipario. SOPRA, JONATHAN REA PRESSA LEON HASLAM. SOTTO, LEON CAMIER, TERZO IN GARA 1, CON SMRZ. A SINISTRA, TROY CORSER (11), CON LA SEMPRE PIÙ INCISIVA BMW, RESISTE ALLA PRESSIONE DI MAX BIAGGI (3).

NELLE sei gare precedenti Rea era salito sul podio solo a Portimao (terzo) incappando in un ritiro (motore rotto) sulla stessa pista. La Honda ha ripreso il controllo con due giorni di test ad Assen, durante i quali la CBR-RR ha cambiato faccia. I tecnici Ten Kate hanno rivoluzionato la distribuzione dei pesi con il prezioso supporto dei tecnici della Ohlins-Andreani e la HRC ha dato una mano inviando in Europa i software di controllo sviluppati per la CBR-RRW che correrà la 8 Ore di Suzuka. In precedenza la squadra olandese si era affidata ai programmi della britannica PI Research lamentando parecchi problemi specie a Valencia, dove il grip è molto scarso e l’assistenza elettronica decisiva. Con la moto giusta in mano, Rea non ha fallito. Il vantaggio era tale che in gara 1 si è permesso il lusso di montare una gomma più dura di tutti gli altri protagonisti, per

OLTRE a Toseland, rinato sulla pista dove aveva già vinto due volte (2004 con Ducati e 2007 con la Honda), anche Leon Haslam ha provato a infastidire Rea. Ma sapeva già come sarebbe finita perché il ritmo che Jonny aveva tenuto durante le prove non lasciava dubbi. Cosi, una volta acquisita la seconda piazza, il talento Suzuki si è calmato accontentandosi di venti punti comunque preziosissimi. Perché in una giornata che poteva costare il primato, Cuor di Leon ha guadagnato altri due punti su Max (adesso sono venti) recuperando il mezzo passo falso determinato dalla perdita di pressione della copertura anteriore in gara 1. Quando Haslam è tornato nel box il livello era 1.1 bar, conto i normali 2.2, forse a causa dell’urto del cerchio contro un cordolo. Pur con l’anteriore che sbandava da tutte le parti Haslam ha comunque salvato l’undicesimo posto, tanto per dire di che pasta sia fatto. Max ha fallito l’occasione per dare una bella limata al vantaggio ma, secondo lui, va bene così. Chi ama il duello rusticano e le gare a vita persa avrà storto la bocca ma è molto probabile che la strategia di Biaggi sia quella giusta: il Mondiale è difficile, combattuto, teso e la consistenza di risultato si rivelerà fondamentale. È chiaro però che non si vince questo Mondiale correndo ogni domenica con il bilancino in mano.

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Le pagelle Jonathan Rea

Leon Haslam

Carlos Checa

James Toseland

Max Biaggi

Leon Camier

Noriyuki Haga

Michel Fabrizio

Festeggia la pole e la prima doppietta dominando la scena. Veloce, determinato, preciso: dategli la moto giusta, poi ci pensa lui.

Non si è arreso neanche con la gomma sgonfia. La Honda stavolta era fuori gittata ma il figlio d’arte ha spinto lo stesso quanto poteva. Mai dire mai.

È ora che la Ducati si decida a dargli il massimo supporto possibile. Il catalano è l’ultima spiaggia per salvare il Mondiale di Borgo Panigale.

Sulla pista magica dei britannici non poteva mancare all’appello il più titolato dei figli di Sua Maestà. Finalmente una gara all’altezza. Il pianista è tornato.

Partenza eccellente, buone rimonte, niente rischi. Una gara da campione consumato. Ma l’occasione era ghiotta e un filo di rammarico resta.

È un ragazzino alle prime armi nel Mondiale quindi possiamo perdonargli qualcosa. Il polso destro è pesante, la testa per adesso è leggera.

Valencia è stata un lampo nel buio. Indeciso durante le prove, mai protagonista in gara. Il motore rotto lo ha salvato da una seconda figuraccia.

Il test al Mugello avrebbe dovuto guarire il male oscuro, invece siamo ancora in fondo al pozzo. Ci chiediamo che fine abbia fatto il Michel del 2009.

Irrefrenabile 8

Concreto 8

Bentornato 8

Conservativo 6

Irriconoscibile 4

Un fantasma 3

Perfetto 9 motosprint

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Sciupone 6-

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Il commento

La crisi Ducati

OMBRE ROSSE

LORENZO LANZI DAVANTI A TOM SYKES. I DUE SONO RIMASTI COINVOLTI IN UNA COLLISIONE AL PRIMO GIRO DI GARA 2. SOTTO, HAGA E FABRIZIO, OVVERO LA DUCATI CHE DELUDE.

Servirà attaccare, come a Portimao, per far vacillare Haslam. Monza potrebbe essere l’occasione giusta per un’Aprilia che sta scoprendo con piacere che Leon Camier ci sa fare, eccome. Il campione britannico (ha solo 23 anni, come Rea) ha scalato il primo podio Mondiale al termine di una prima manche giocata sempre sul filo del limite. Nella seconda ci ha provato ancora più forte, finendo per distruggere la RSV4. È il terzo volo in quattro gare, sempre in punti velocissimi. Tra due settimane dovrà darsi una calmata perché Monza non perdona. CINQUE marche diverse ai primi cinque posti delle due corse olandesi sono il biglietto da visita più esaltante di questa Superbike. Al gran ballo si è aggiunta ormai in pianta stabile anche la BMW, che in Olanda, come due settimane prima in Spagna, è stata efficacissima nelle prime fasi di gara. Ad Assen l’australiano è rimasto davanti per quindici giri su quarantaquattro, calando poi nel finale (due volte quinto) come già era avvenuto in Spagna. La S 1000 RR vista da bordo pista è impressionante: stabile, velocissima, strepitosa in accelerazione. Viene il dubbio che, più che il calo d’aderenza, il problema venga dalla tenuta fisica del veterano (39 anni) di Wollongong. «Corser non ha questo prolema, è preparato in maniera perfetta - smentisce il ds Davide Tardozzi - il fatto è che non gestiamo la gomma in maniera ottimale, ma ci stiamo arrivando». Resta il fatto che Corser, nel finale, non sia stato granchè aggressivo in frenata… Carlos Checa anche stavolta è stato il

migliore dei ducatisti (quarto e sesto) tenendo botta nel Mondiale (-45 punti su Haslam). E non è stato l’unico cliente veloce perché anche Jakub Smrz, secondo in prova, si è battuto con orgoglio (due settimi posti) nonostante il cedimento del dispositivo elettronico di cambiata in gara 1. Ha fatto una bella impressione anche il privatissimo Luca Scassa, che con una squadra al debutto nel Mondiale (Supersonic) in gara 2 ha girato a lungo con lo stesso passo del gruppo di testa (undicesimo). Se non avesse perso tempo per la collissione al primo giro tra Guintoli, Lanzi e Sykes, sarebbe stato da top ten.

ASSEN – Troy Bayliss sta per prendere il volo Sydney-Bologna e in valigia ha messo casco e tuta. Il programma italiano del tre volte campione del mondo Superbike prevede la partecipazione alla gara ciclistica “10 Colli Bolognesi”, il 1 maggio, poi un test sulla 1198 F10 al Mugello. Ma a questo punto, con la squadra ufficiale ormai fuori dalla corsa al titolo e i due titolari messi pesantemente sotto accusa, c’è chi vorrebbe il campione al via del prossimo round di Monza. Pensate che effetto farebbe: Troy, salvaci tu! Siamo nel campo delle ipotesi. Fantasiose. La certezza è che la Ducati, la Regina Superbike, è praticamente già fuori dai giochi iridati. Noriyuki Haga e Michel Fabrizio sono ectoplasmi che si aggirano tristemente per la pista. Il romano è finito due volte fuori dalla top ten, Nori - che avrebbe dovuto riscattare il titolo 2009 regalato a Ben Spies - ha archiviato la trasferta olandese con un misero decimo posto, mentre in gara 2 ha rotto il motore. E dire che qui era sempre andato forte: un anno fa, con la stessa Ducati, aveva vinto gara 2 costringendo all’errore (caduta al secondo giro) il texano. «È una situazione inspiegabile - dice con un filo di voce il direttore tecnico e neo responsabile del team Ernesto Marinelli -. Nelle qualifiche di venerdì Haga perdeva 6 decimi nel settore della chicane veloce, lo stesso punto dove Scassa – con una Ducati di due anni fa – aveva il terzo tempo assoluto. Lo stesso Nori in Superpole non è andato oltre la quarta fila e la gara difficile è stata una conseguenza. A parte la posizione di partenza, però, anche i tempi sul giro sono stati deludenti. Non c’è una spiegazione». I dati dell’acquisizione cosa dicono? «La Ducati è andata molto forte per tutto il 2009 e lo stesso Haga ha vinto a Valencia. Perché due settimane dopo sia scomparso dalla scena non lo abbiamo capito. Michel ha lamentato una perdita di grip al posteriore, ma dovremo guardare bene i dati per capirci di più». Cosa state facendo per aiutare i piloti? «Di tutto. Fabrizio era andato male in Spagna e lo abbiamo portato due giorni al Mugello, dove aveva girato forte. Poi qui è scomparso di nuovo. La verità è che i piloti non stanno rispondendo». È un’accusa grave. Le persone più vicine ad Haga riferiscono che il giapponese non si trova bene con il nuovo ingegnere di pista Luca Ferraccioli, ma è un elemento che non regge, perché nel 2009 al fianco di Haga c’era lo stesso Marinelli, che tutt’ora sovrintende al lavoro nel box. C’è chi osserva che il vuoto lasciato da Davide Tardozzi non è stato colmato ma in realtà la squadra (piloti, meccanici e ingegneri) è rimasta più o meno la stessa, quindi - teoricamente - dovrebbe andare avanti da sola. La crisi non è tecnica, perché i privati vanno forte; soprattutto Carlos Checa che ha retto bene anche ad Assen (sesto e quarto) ed è quarto nel Mondiale a 45 punti da Haslam, quindi sempre in gioco. La Ducati non ha scelta: Marinelli nega che si possa fare ricorso a Bayliss e in ogni caso, punteggi alla mano, l’unica possibilità per sperare ancora è affidarsi al catalano. Che potrebbe restare in gestione al team Althea ma con i motori ufficiali a disposizione.

Ernesto Marinelli «È difficile dare una spiegazione... La verità è che i due piloti non stanno rispondendo»

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Superbike Olanda


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Le interviste

«ABBIAMO vissuto un altro week-end difficile, ma siamo riusciti a risolvere molti problemi e il merito va alla squadra. Lottare con i primi in entrambe le gare dopo avere rimontato dalla decima posizione dello schieramento è una bella soddisfazione. Un secondo e un terzo posto è un risultato che fa bene a me e al team, dopo avere sofferto nelle prime due gare della stagione. È solo l’inizio, abbiate fiducia».

MichelFabrizio NON AVEVO PIÙ GRIP

«NELLA prima non sono partito bene ed è stato difficile tenere il passo di quelli davanti. Abbiamo fatto qualche modifica alla moto prima di gara 2 ed è stato meglio, avevo grip e ho potuto spingere più forte. Purtroppo a metà gara, da un giro all’altro, è calata la gomma posteriore. Ho rischiato di cadere e mi sono reso conto di non poter più spingere, così sono rimasto lì, sperando che la corsa finisse il prima possibile».

LeonCamier IL BICCHIERE È MEZZO PIENO

«IL MIO primo podio nel Mondiale è stato fantastico ma la caduta di gara 2 mi ha dato una grande delusione. Nella seconda parte della corsa ero molto veloce, le gomme scivolavano ma questo vale per tutti. Ho perso molto tempo dietro a Toseland, una volta terzo ho visto che il gap da Haslam si riduceva e volevo giocarmela frenando un po’ più tardi, ma sono caduto. Complessivamente vedo il bicchiere mezzo pieno...».

NoriyukiHaga GIORNATA DIFFICILE. PECCATO

«GIORNATA difficile. Prima non sono riuscito a partire come serviva e ho dovuto spingere davvero tanto per recuperare poche posizioni. Dopo, in gara 2, già dal giro di riscaldamento sentivo delle vibrazioni strane; speravo che non fosse un problema serio e sono partito in modo regolare, ma nei primi giri le vibrazioni sono peggiorate ed ho capito che c’erano problemi gravi di motore. È un gran peccato». motosprint

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JonathanRea

CE LA GIOCHIAMO

ASSEN – Nel paddock show è spuntata perfino una cornamusa per festeggiare la doppietta di Jonathan Rea. «Sono arrivato in Olanda dieci giorni prima della gara per i test e per la festa che Ten Kate organizza ogni anno nel suo negozio. Ma la doppietta è stata la parte più bella dello show». Da fuori è sembrato perfino facile… «Troy Corser all’inizio spingeva forte ma avevo la situazione sotto controllo. Quando ho voluto, sono andato». Pensi che il sorpasso di Toseland alla chicane in gara 1 sia stato un po’ duro? «Ciascuno fa la sua gara. Veniva su forte e, appena l’ho visto affiancarsi, ho pensato che gli avrei restituito il favore all’ultima curva. Ma mi ha aperto subito la porta e ho sfruttato l’occasione. Non ci ha provato più ed è stato meglio così». E la seconda gara? «Con la copertura morbida avevo un controllo ancora maggiore. C’era un gran traffico, così ho scelto di darci dentro e girare al largo dai guai. Ho guidato la migliore Honda che abbia mai avuto. Anzi, la migliore moto della mia carriera!». Cosa c’era nelle gare precedenti che non andava? «Sulle piste con poco grip, come Valencia, non riuscivamo a scaricare la potenza a terra. Abbiamo lavorato sulle sospensioni e sull’elettronica. Adesso siamo veramente a posto e sono convinto che le soluzioni che abbiamo trovato andranno bene anche su altre piste». Hai 38 punti meno di Haslam: recuperabili? «Ovvio, mancano tantissime gare e i colpi di scena fioccano ad ogni round. Qui nessuno è tranquillo… Anche nel 2009 siamo partiti con qualche problema e abbiamo impiegato metà campionato per venirne a capo. Stavolta abbiamo fatto molto prima. Ce la giochiamo fino in fondo». Come ti prepari per Monza? «Non lo so, mancano ancora due settimane. Prima lasciatemi festeggiare coi Ten Kate: grazie boss!».

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E QUESTO È SOLO L’INIZIO...

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JamesToseland

LeonHaslam È STATA UNA GODURIA

«È STATA una giornata difficilissima e mi sembra impossibile aver aumentato il vantaggio in classifica. Pensavo di avere un problema ai freni, invece era la gomma che aveva perso pressione. È stato un duello fantastico, gomito a gomito, ci toccavamo di continuo e credo che il pubblico si sia divertito. Anch’io: sono tornato subito sul podio, ho tenuto botta nel Mondiale ed è stato un podio tutto britannico. Una goduria».

CarlosCheca DI PIÙ PROPRIO NON POTEVO «È STATO bello vedere gara 2 dal mio punto di osservazione, lì in mezzo agli scatenati. Purtroppo c’era una differenza notevole di accelerazione rispetto alle quattro cilindri e la ciclistica della mia Ducati non era al massimo. Però il bilancio è positivo, visti i due piazzamenti. Il materiale che abbiamo è ad un ottimo livello ma mancano accelerazione e velocità rispetto alle quattro cilindri. Di più non era possibile fare».

MaxBiaggi HO GUIDATO SOPRA I PROBLEMI

«SONO soddisfatto, soprattutto se ripenso alle difficoltà nelle qualifiche e poi nella superpole e al fatto che partivo dalla undicesima posizione in un circuito sul quale è difficilissimo passare. Ho faticato a tenere il ritmo ma in gara sono passato sopra i problemi ed è andata meglio. Poi però certe difficoltà si sono ripresentate, ed è su questi problemi che mi voglio concentrare nei prossimi test di Misano».

TroyCorser MANCA SOLO L’ULTIMO PASSO «LE NOVITÀ sviluppate nei test al Mugello ci sono state molto utili, la moto è andata forte. In gara 1 la gomma non è durata abbastanza, ho cambiato mappatura in corsa per salvaguardare il pneumatico ma non è servito granché. Nella seconda uscita abbiamo fatto qualche modifica e ha funzionato abbastanza, anche se la posizione non è cambiata. Sono quasi felice, manca solo l’ultimo passettino». motosprint

45


Superbike Olanda Dai Box

Tardozzi: “primo nella lista 2011” «RUBEN Xaus non si tocca e i cambi in corsa fanno ridere» continua a ripetere il ds BMW Davide Tardozzi. Ma adesso che Corser si è messo ad andare fortissimo, il catalano è in bilico. Dopo due gare di tregua Ruben ad Assen è scivolato tre volte (qualifica, warm-up e gara 1) portando a casa un modesto decimo posto. Se il trend non cambia è difficile credere che il calvario possa trascinarsi fino a Magny Cours. Intanto Tardozzi ha già messo gli occhi su Jakub Smrz, ammettendo che «il ragazzo ci piace ed è il primo della lista 2011». Portarlo via a stagione in corso non sarebbe impossibile, perché Borciani e Guandalini hanno inserito nel contratto di Kuba una sostanziosa buonuscita che la BMW è in grado di garantire. I giochi sono aperti.

NIENTE SOLDI

PITT E RESCH A PIEDI LA BMW Reitwagen ha già finito i soldi e non si è presentata ad Assen lasciando a piedi Andrew Pitt e Roland Resch. Quasi sicuramente non si tratta di una pausa ma di un abbandono definitivo. Il team austriaco fa capo ad Alfred Inzinger, uomo d’affari che guidava il team Promotor Ducati iridato ’96 con Troy Corser. L’anno dopo Inzinger sbarcò in 500 con le Yamaha affidate a Corser e Cadalora, abbandonando a metà campionato per esaurimento del budget. La storia si ripete.

motosprint

46

LA PRIMA DI REA

ASSEN – Prima pole in carriera per Jonathan Rea, che ha stabilito con la Honda Ten Kate il primato ufficioso del tracciato modificato di Assen in 1’34”944. Jakub Smrz, velocissimo nella Q1 del venerdi, ha provato a sovvertire il pronostico ma si è dovuto accontentare di precedere Corser e la BMW che avevano chiuso al comando, per la prima volta, le qualifiche (sotto, da sinistra: Smrz, Rea, Corser). Leon Haslam ha completato la prima fila. Michel Fabrizio è partito ottavo, Biaggi undicesimo e Haga quindicesimo. Il giapponese in questa stagione non si è mai qualificato oltre la terza fila.

Leon Haslam

Sylvain Guintoli

are eam Alst T l i i o a. n n O a Monz I Segui co G G A M il 9

ga Fo r z a R a

zzi!

Bevi Viru responsabilmente.

XAUS A RISCHIO SMRZ NEL MIRINO

Pole Position

DOMENICA 2 MAGGIO A NOALE

APRILIA, PORTE APERTE AL REPARTO CORSE PORTE aperte all’Aprilia. Domenica prossima, 2 maggio, scatta l’Aprilia Factory Day (via Galileo Galilei, dalle 9 alle 17), una “full immersion” nel presente e nel passato sportivo del Marchio. Oltre alla visita del reparto corse, area normalmente “off limits”, si potrà accedere anche al Centro Ricerca&Sviluppo. Sarà aperto lo Shop Aprilia, dove si possono trovare le collezioni di abbigliamento e il merchandising legati al Marchio. Per iscriversi è attivo uno specifico link sulla home page del sito www.aprilia.it, mentre per ogni richiesta o chiarimento si può scrivere all’indirizzo email: apriliafactoryday@aprilia.it.

. e l . e a l n a i o d s r n e o P M e e k i k i b b r r e e p p u u S S

... MA IN QUALIFICA IL BRITANNICO ROMPE In Spagna la Honda Ten Kate aveva accusato tre rotture meccaniche e gli olandesi avevano assicurato di aver risolto il problema. Ma nella Q1 di Assen Rea è rimasto di nuovo fermo in pista, con fuoriuscita d’olio che ha fatto sventolare bandiera rossa a 3’49” dalla fine. Si trattava di un propulsore appena rodato e pare che il problema derivi da una partita di componenti difettosi.

Lubrificanti


Superbike Olanda

Ducati BMW Aprilia Ducati Yamaha Ducati Ducati Suzuki Kawasaki Ducati Suzuki Ducati

a 1”548 a 2”738 a 2”813 a 6”296 a 12”022 a 12”146 a 19”753 a 22”204 a 22”282 a 22”780 a 23”364 a 37”097

16. 17. 18. 19. 20.

Ducati Lorenzo Lanzi Kawasaki Chris Vermeulen Kawasaki Matteo Baiocco Kawasaki Roger Lee Hayden Honda Max Neukirchner RITIRATI Honda Broc Parkes BMW Ruben Xaus

a 39”467 a 46”468 a 57”170 a 1’01”634 a 1’04”295

Poleposition

Gran Bretagna Italia Gran Bretagna Spagna Gran Bretagna Giappone Australia Francia Italia Gran Bretagna

Max Biaggi Troy Corser Carlos Checa Jakub Smrz Shane Byrne Max Neukirchner Ruben Xaus Luca Scassa Michel Fabrizio Sylvain Guintoli Chris Vermeulen Matteo Baiocco

Aprilia BMW Ducati Ducati Ducati Honda BMW Ducati Ducati Suzuki Kawasaki Kawasaki

a 4”067 a 4”176 a 4”525 a 4”682 a 7”698 a 9”903 a 11”465 a 15”489 a 23”604 a 29”085 a 35”401 a 44”330

Kawasaki a 50”830 16. Roger Lee Hayden Honda a 58”819 17. Broc Parkes RITIRATI Aprilia al 21. giro Leon Camier Yamaha al 12. giro Cal Crutchlow Ducati al 7. giro Noriyuki Haga NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO Ducati Lorenzo Lanzi Kawasaki Tom Sykes

GIRO PIÙ VELOCE Jonathan Rea (Honda) in 1’36”312 alla media di 169,773 km/h

PRIMATO PRECEDENTE Dati non confrontabili in quanto il circuito è stato modificato.

Suzuki Aprilia Honda Ducati Yamaha Ducati BMW Suzuki Ducati Yamaha

25/20 11/8 13/10 9/25 —/6 16/11 7/9 10/13 20/16 —/7

20/20 25/25 16/— 13/13 9/10 8/8 7/6 3/7 5/5 2/16

25/13 20/16 10/11 —/20 16/9 11/25 13/4 7/10 —/— 9/7

5/20 10/13 25/25 13/10 20/16 6/— 11/11 2/3 3/4 8/—

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23/31 FR ott AN ob CI re A

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2

GARA2

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

IT 6 s AL et IA te m

GARA1

NUMERO GIRI

1

PILOTI AL VIA

GR ag AN os t BR o ET AG 5 NA GE se RM tte m AN b IA re

PILOTI AL VIA

Campionatopiloti 1. Leon Haslam 2. Max Biaggi 3. Jonathan Rea 4. Carlos Checa 5. James Toseland 6. Noriyuki Haga 7. Troy Corser 8. Sylvain Guintoli 9. Michel Fabrizio 10. Cal Crutchlow

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

GIRO PIÙ VELOCE Carlos Checa (Ducati) in 1’36”413 alla media di 169,595 km/h

Jonathan Rea (Honda) in 1’34”944 alla media di 172,219 km/h Pole 2009: circuito modificato.

CATENE CORONE PIGNONI

Honda in 35’43”137 1. Jonathan Rea 99,924 km alla media di 167,850 km/h Suzuki a 1”942 2. Leon Haslam Yamaha a 3”928 3. James Toseland

al 10. giro al 9. giro

16

LA NUOVA VARIANTE DI ASSEN LA VARIANTE DIETRO AL PADDOCK È STATA RIDISEGNATA, DIVENTANDO MOLTO PIÙ VELOCE E SPETTACOLARE. PRIMA SI ENTRAVA A CIRCA 130 KM/H, ADESSO A 210; I TEMPI SUL GIRO SONO SCESI DI CIRCA DUE SECONDI E ANCHE LA LUNGHEZZA DEL TRACCIATO È CAMBIATA, PASSANDO DA 4.555 METRI AGLI ATTUALI 4.542.

1’36”906 1’36”989 1’38”378 1’38”622

Carlos Checa Troy Corser Max Biaggi Jakub Smrz Cal Crutchlow Shane Byrne Noriyuki Haga Leon Haslam Tom Sykes Michel Fabrizio Sylvain Guintoli Luca Scassa

9

L’APRILIA ha portato in Olanda il nuovo serbatoio, realizzato per spostare il peso verso il retrotreno. La modifica è stata montata su una delle RSV4 di Biaggi. Aprilia ha seguito la strada tracciata da Yamaha – la prima a sistemare il carburante sotto la sella nel 2009 – e seguita da Suzuki. «La RSV4 dall’anno scorso è alleggerita nella parte posteriore - spiega il dt Dall’Igna - per esempio spostando davanti la batteria che nel 2009 era nel codino. Adesso la maggior parte del carburante è sempre nella parte posteriore del serbatoio mentre 6 chili sono posizionati sotto la sella. Abbiamo rivisto la distribuzione, centralizzando le masse e spostando il carburante più vicino al baricentro. L’obiettivo è rendere omogeneo il comportamento della moto in gara, a prescindere dal consumo della gomma posteriore».

1’36”027 1’36”061 1’36”069 1’36”094 1’36”327 1’36”348 1’36”574 1’36”581

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

IT ma AL g IA gi

NUOVO SERBATOIO PER L’APRILIA DI MAX

REA GUADAGNA LA 8 ORE DI SUZUKA Jonathan Rea correrà la 8 Ore di Suzuka con la Honda CBR-RRW della HRC, nella formazione di punta accanto a Ryuichi Kiyonari. Il britannico farà anche la 300 km che si corre a metà giugno, già vinta nel 2008. «Una gran soddisfazione, ero convinto di essermi guadagnato la 8 Ore ma la Honda all’ultimo cambiò idea facendomi fare la riserva. Voglio dimostrare che fu un errore». Negli ultimi tre anni la HRC ha vinto solo una volta la 8 Ore, che nel 2009 è andata alla Suzuki.

Honda in 35’38”483 1. Jonathan Rea 99,924 km alla media di 168,216 km/h Yamaha a 1”106 2. James Toseland Aprilia a 1”249 3. Leon Camier

1’34”944 1’35”062 1’35”306 1’35”330 1’35”633 1’35”892 1’35”909 1’36”405

2 OL 5 a AN pr DA ile

RIDISTRIBUZIONE DEI PESI

APRILIA, YAMAHA E BMW: TEST A MISANO Mercoledi 28 e giovedi 29 aprile Aprilia, Yamaha e BMW saranno a Misano per preparare il GP San Marino del 27 giugno. Biaggi e Camier proveranno novità elettroniche, di motore e la ciclistica con il serbatoio sottosella. La marca tedesca porterà solo Troy Corser, come ai test del Mugello.

DUE SCIVOLATE PER CRUTCHLOW AL VENERDÌ Venerdi Cal Crutchlow è scivolato due volte nella Q1. «La prima volta ho perso l’anteriore per un mio errore, la seconda sono volato senza capire perché, visto che sono entrato nell’ultima chicane 6 km/h più lento del normale» ha spiegato.

Gara2

2 PO 8 m RT ar OG zo AL LO 11 SP a AG pr NA ile

DOPO la vittoria in Australia il privato Carlos Checa aveva chiesto un motore più veloce ma Ernesto Marinelli, numero uno Ducati, aveva risposto che lo spagnolo aveva già il massimo della dotazione tecnica. Dov’è la verità? Le diverse prestazioni dei 2V non derivano dai componenti, che (elettronica a parte) sono più o meno gli stessi per ufficiali e privati. Il problema è quanto si vuole spendere. I motori ufficiali hanno la linea rossa a 12.800 giri e vengono revisionati ogni 4-500 chilometri. Il Team Althea (Checa-Byrne) ha piazzato il limitatore a 12.200 (ecco perché Carlos si lamenta dello spunto minore…) ed effettua le revisioni a 800 km. Jakub Smrz (Team B & G), che ha la 1198 standard 2009 (senza ride-by-wire) non può spingere oltre 11.700 e utilizza lo stesso motore per 1200 km. E allora come fa Kuba ad essere così veloce? «Apro il gas più che posso». Semplice!

1’36”211 1’35”939 1’35”621 1’36”618 1’36”588 1’36”447 1’36”655 1’36”689 SUPERPOLE 2 1’36”685 9. Cal Crutchlow 1’37”084 10. James Toseland 1’36”904 11. Max Biaggi 1’36”872 12. Ruben Xaus 1’36”829 13. Sylvain Guintoli 1’37”100 14. Tom Sykes 1’36”644 15. Noriyuki Haga 1’36”859 16. Max Neukirchner SUPERPOLE 1 1’36”898 17. Luca Scassa 1’36”774 18. Lorenzo Lanzi 1’38”065 19. Chris Vermeulen 1’38”214 20. Broc Parkes GLI ALTRI IN GRIGLIA 1’38”471 21. Matteo Baiocco 1’38”769 22. Roger Lee Hayden 1. Jonathan Rea 2. Jakub Smrz 3. Troy Corser 4. Leon Haslam 5. Leon Camier 6. Carlos Checa 7. Shane Byrne 8. Michel Fabrizio

Gara1

2 AU 8 fe ST bb RA ra LI io A

DUCATI, QUESTIONE DI GIRI

MOTORE APRILIA MOTOGP SOLO PER TOP TEAM Chi vuole il motore Aprilia RSV4 per la MotoGP 2011? «Se ce li chiedesse un top team ci potremmo pensare - ammette Luigi Dall’Igna, dt Aprilia - altrimenti non credo che saremmo interessati, perché i risvolti d’immagine potrebbero essere negativi». La BMW ha già ricevuto tre proposte ma fornirà solo le unità standard, senza evoluzioni.

Alvia

SU PE RP OL E

PR OV E

Dai Box

TOTALE 148 128 110 103 86 85 68 55 53 49

11. Camier (Aprilia) 48; 12. Byrne (Ducati) 48; 13. Smrz (Ducati) 38; 14. Lanzi (Ducati) 26; 15. Xaus (BMW) 25; 16. Sykes (Kawasaki) 17; 17. Neukirchner (Honda) 15; 18. Scassa (Ducati) 10; 19. Pitt (BMW) 3; 20. Vermeulen (Kawasaki) 2; 21. Brookes (Honda) 2; 22. Baiocco (Kawasaki) 1.

Campionatomarche 1. SUZUKI (5/20) p. 148

motosprint

48

2. APRILIA (16/13) p. 134 3. DUCATI (13/10) p. 130

4. HONDA (25/25) p. 111

5. YAMAHA (20/16) p. 93

6. BMW (11/11) p. 69

7. KAWASAKI (4/2) p. 19


Supersport Olanda

Laverty ricuce A

SSEN – Eugene Laverty si era messo nei pasticci da solo con la caduta di Portimao e il quinto posto di Valencia. Ma quando le speranze iridate sembravano aver subito un duro colpo, è riuscito a ribaltare il pronostico di Assen infliggendo una bella batosta a Kenan Sofuoglu, che ha tradito le attese di Honda Ten Kate padrona di casa. Il turco ha ballato due giri, poi Laverty ha preso le redini della corsa stroncando la resistenza dei compagni di fuga. Juan Lascorz, reduce dal trionfo di Valencia, ha provato il sorpasso su Laverty alla prima curva con l’unico risultato di finire largo e rientrare con 2”5 di ritardo da Sofuoglu. L’ex iridato, in difficoltà d’aderenza, ha dovuto mollare la

ruota del battistrada e all’ultimo giro ha subìto anche il ritorno di Lascorz, che in questo modo si è mantenuto solo in testa al campionato, con 85 punti; non ce l’avesse fatta, nella classifica generale si sarebbe trovato a pari punti col turco, a quota 81. Per Laverty, tornato a -19 punti dalla vetta, si tratta della sesta vittoria in carriera (seconda del 2010, dopo Phillip Island) mentre la Honda arriva a 72 centri in 134 round della serie cadetta. Ten Kate ha sofferto anche il nuovo passo falso di Michele Pirro. Il pugliese ha provato a tenere il contatto con Laverty, Lascorz e Sofuoglu ma al secondo giro è finito largo alla chicane, facendosi passare anche da Fabien Foret. Poche curve dopo, il tre volte

Una vittoria per riavvicinare la vetta del campionato. Lascorz secondo campione d’Italia è scivolato, e addio sogni di gloria. È finita male anche per il team Lorenzini che, dopo tre gare sofferte, aveva affidato a Foret una Kawasaki davvero competitiva. Ma ad otto giri dalla fine, per una perdita d’olio, il francese è volato via mentre era in scia ai tre del podio. Il quarto posto è stato ereditato dalla Triumph del britannico Chaz Davies, ad oltre 23 secondi dal vincitore. In una Supersport sempre amarissima per gli italiani ci è rimasto in mano solo il nono posto di Massimo Roccoli, ancora alle prese con la scarsa vena della Honda Intermot. Paolo Gozzi

Il leader tiene duro 1. Laverty (Honda) 21 giri pari a 95,382 km in 34’45”753 alla media di 164,629 km/h; 2. Lascorz (Kawasaki) a 2”796; 3. Sofuoglu (Honda) a 2”962; 4. Davies (Triumph) a 23”040; 5. Lagrive (Triumph) a 26”338; 6. Harms (Honda) a 32”544; 7. Rea (Honda) a 36”591; 8. Fujiwara (Kawasaki) a 36”697; 9. Roccoli (Honda) a 36”879; 10. Praia (Honda) a 47”288; 11. Lundh (Honda) a 48”168; 12. Disalvo (Triumph) a 49”006; 13. Dell’Omo (Honda) a 1’28”408; 14. Chesaux (Honda) a 1’36”505; 15. Cazzola (Honda) a 1 giro; 16. Toth (Honda). Giro più veloce: Sofuoglu in 1’38”608 alla media di 165,820 km/h. Pole position: Sofuoglu in 1’37”908 alla media di 167,006 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Lascorz p. 85; 2. Sofuoglu 77; 3. Laverty 66; 4. Davies 46; 5. Harms 35; 6. Rea 33; 7. Salom 32; 8. Foret 28; 9. Roccoli 24; 10. Fujiwara 23; 11. Pirro 21; 12. Lagrive 20; 13. Praia 17; 14. Lundh 16; 15. Disalvo 16; 16. Dell’Omo 5; 17. Chesaux 4; 18. Charpentier 3; 19. Cazzola 3. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Honda p. 95; 2. Kawasaki 85; 3. Triumph 55.

SCONTRO (MOLTO) RAVVICINATO TRA IL VINCITORE LAVERTY, ALL’ESTERNO, E LASCORZ, SECONDO. PIRRO (SOPRA) È CADUTO.

Leclassifiche


Superstock Olanda

Europeo 600. Lombardi terzo COPPA FIM SUPERSTOCK 1000

BMW e Badovini binomio inarrestabile: Terza vittoria su altrettante gare

A

SSEN – È la BMW che domina la Superstock oppure Ayrton Badovini ci sta mettendo parecchio del suo? Il ventitreenne biellese ha sbancato anche Assen, mettendo a segno la terza vittoria (in tre gare!) sulla pista della Honda Ten Kate, che sperava di rimettere in gioco Maxime Berger. L’interrogativo è lecito ma la classifica fornisce chiara risposta: ci sono sette S 1000 RR sulla griglia della under 24 ma - almeno per adesso - brilla solo la numero 86. Per trovare la seconda bisogna scendere alla quinta posizione di Sylvain Barrier, arrivato sul traguardo dieci secondi dopo la promessa italiana. Forse non è neanche questione di squadra: la BMW Italia è gestita dalla struttura di Serafino Foti con Rossano Innocenti alla direzione tecnica, cioè lo stesso gruppo che ha vinto gli ultimi tre campionati con la Ducati ufficiale, ma il compagno di Badovini, cioè Daniele Beretta, è finito diciassettesimo, girando tre secondi di passo più piano. E parliamo di un pilota che nel 2009, con la Ducati, era costantemente nei primi cinque-sei. Berger aveva fatto la voce grossa nelle qualifiche, rivelatesi molto difficili per Ayrton, scivolato e in difficoltà d’assetto. In gara però le cose sono tornate a posto. Badovini ha impiegato solo un giro per sbarazzarsi del determinato Davide Giugliano, poi ha cominciato a martellare motosprint

52

Solo noi giri veloci che hanno annichilito le velleità di Berger. Il rivale è partito male e quando si è affacciato in seconda posizione Ayrton, al quinto successo in carriera, era ormai una sagoma troppo lontana per provare a riacciuffarlo. Il podio è stato completato da Giugliano che, ben assecondato dalla Suzuki O-Six, sta riprendendo quota dopo un disastroso 2009. Badovini sale a + 30 punti sul romano e 35 sui transalpini Berger e Barrier. La coppa del mondo è già in tasca? «La strada è ancora lunga e la Stock non è uno scherzo» mette le mani avanti Badovini. La prudenza è lecita, ma non è vietato sognare, la coppa 2010 e una S 1000 RR Superbike per il 2011. Secondo quarto posto di fila per Michele Magnoni (Honda Scuderia Italia), che è riuscito tenere a bada Barrier e Baz, promessa Yamaha volato senza danni nel punto più veloce della pista. Andrea Antonelli (Honda Lorini) ha regolato il terzo gruppetto di inseguitori precedendo Danilo Petrucci (Kawasaki Pedercini). Lorenzo Baroni (Ducati B&G),

DOPO UN GIRO, AYRTON BADIVINI (86) SI ERA GIÀ SBARAZZATO DI DAVIDE GIUGLIANO (34), TERZO AL TRAGUARDO DOPO ESSERE STATO SUPERATO ANCHE DAL FRANCESE MAXIME BERGER (21).

1. Badovini (BMW) 13 giri pari a 59,046 km in 21’44”147 alla media di 162,992 km/h; 2. Berger (Honda) a 2”213; 3. Giugliano (Suzuki) a 4”323; 4. Magnoni (Honda) a 6”977; 5. Barrier (BMW) a 9”812; 6. Antonelli (Honda) a 16”667; 7. Petrucci (Kawasaki) a 16”713; 8. Mahr (Suzuki) a 17”069; 9. Baroni (Ducati) a 17”198; 10. Tutusaus (KTM) a 18”927; 11. Lammert (BMW) a 27”445; 12. Lussiana (BMW) a 32”512; 13. Lacalendola (Ducati) a 34”972; 14. Leeson (Kawasaki) a 44”429; 15. Vivarelli (KTM) a 45”317; 16. Sletten (Yamaha) a 55”469; 17. Beretta (BMW) a 55”931; 18. Svitok (Honda) a 56”749; 19. Walkowiak (Honda) a 58”289; 20. Thiriet (Honda) a 1’00”097; 21. Salac (Aprilia) a 1’07”829. Giro più veloce: Berger in 1’39”227 alla media di 164,786 km/h. Pole position: Berger in 1’39”105 alla media di 164,989 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Badovini p. 75; 2. Giugliano 45; 3. Berger 40; 4. Barrier 40; 5. Antonelli 28; 6. Baz 27; 7. Magnoni 27; 8. Tutusaus 20; 9. Petrucci 19; 10. Bussolotti 18; 11. Baroni 13; 12. Mahr 12; 13. La Marra 10; 14. Jezek 9; 15. Barragan 8; 16. Savary 6; 17. Lammert 5; 18. Lussiana 4; 19. Lacalendola 3; 20. Walkowiak 3; 21. Leeson 3; 22. Vivarelli 3; 23. Salac 2.

IL CAMPIONATO MARCHE: 1. BMW p. 75; 2. Honda 53; 3. Suzuki 45; 4. Yamaha 27; 5. KTM 20; 6. Kawasaki 19; 7. Ducati 13; 8. Aprilia 9.

CAMPIONATO EUROPEO 600 SUPERSTOCK 1. Marino (Honda) 10 giri pari a 45,420 km in 17’07”536 alla media di 159,130 km; 2. Guarnoni (Yamaha) a 0”154; 3. Lombardi (Yamaha) a 7”436; 4. D’Annunzio (Yamaha) a 7”709; 5. Karlsen (Yamaha) a 7”871; 6. Lanusse (Yamaha) a 20”050; 7. Covena (Yamaha) a 20”892; 8. Major (Yamaha) a 21”176; 9. Carrillo (Yamaha) a 21”194; 10. Calero Perez (Yamaha) a 21”244; 11. Duwelz (Yamaha) a 21”563; 12. Fanelli (Honda) a 21”696; 13. Le Coquen (Yamaha) a 23”037; 14. Elliot (Honda) a 25”088; 15. Krajci (Yamaha) a 26”109; 16. Pesek (Yamaha) a 56”605. Giro più veloce: Guarnoni in 1’41”828 alla media di 160,577 km/h. Pole position: Marino in 1’41”824 alla media di 160,583 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Guarnoni p. 61; 2. Marino 50; 3. Karlsen 47; 4. Lombardi 38; 5. D’Annunzio 31; 6. Lanusse 30; 7. Fanelli 25; 8. Major 20; 9. Calero Perez 19; 10. Elliot 15; 11. Carrillo 12; 12. Le Coquen 11; 13. Carvalho 11; 14. Duwelz 11; 15. Cecchini 10; 16. Covena 9; 17. Krajci 9; 18. Vrajitoru 8; 19. Muresan 2.

Leclassifiche

uscito indenne da un pauroso volo in qualifica, ha fatto nono davanti alla KTM-Go Eleven dello spagnolo Pere Tutusaus. La scivolata di Marco Bussolotti ha coinvolto anche Eddi La Marra, che comunque avrebbe dovuto transitare in corsia box per partenza anticipata.

STOCK 600 – Ten Kate si è consolato con il secondo successo consecutivo di Florian Marino, 16 anni, gioiellino di Cannes che ha tenuto a bada il più smaliziato connazionale Jeremy Guarnoni. Nell’accesissimo confronto per il terzo posto Berardino Lombardi (Yamaha Martini) ha avuto la meglio sul compagno di squadra Federico D’Annunzio e su Frederick Karlsen. A proposito del norvegese, prima del via si è visto restituire i 20 punti di Valencia, che erano sub judice per una sospetta irregolarità al cambio. Pomeriggio di sofferenza per Davide Fanelli (Honda QDP) finito dodicesimo in una gara che, purtroppo, ha visto al via appena sedici piloti. p.g. motosprint

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Cross MX1 GP Olanda di Stefano Taglioni

Due vittorie e 18 punti di vantaggio per Cairoli. Secondo Ramon, terzo Philippaerts

Toccata e fuga

Torna il problema degli infortuni. Si fanno male in allenamento anche Barragan e Bill motosprint

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V

ALKENSWAARD - La trentunesima vittoria in carriera di Antonio Cairoli ripercorre in due manche la storia di un ragazzo siciliano che nella vita non ha mai avuto niente per niente. Niente di regalato, niente senza soffrire, niente senza stringere i denti e dare il massimo di sé stesso. Niente facile, anche quando c’è un talento cristallino rinchiuso nel DNA. Cairoli si allena come pochi, sa lavorare e soffrire come pochi. E sa vincere in un solo modo, alla sua maniera: entusiasmando. In gara 1 la sua cavalcata solitaria è sembrata una passeggiata. Primo, dal via alla bandiera a scacchi, con un passo costante ma senza mai forzare, senza sprecare le energie ed andando anche a scansare le buche più scomode. Tanto quelli dietro non arrivavano, stavano lì, dietro. Tony si aspettava prima o poi un attacco ed invece niente, dai box segnalavano tutto OK, vai tranquillo. Sì, tranquillo… sulla pista di Valkenswaard, senza dubbio una delle più impegnative al mondo, non ci si può distrarre neanche un attimo e la concentrazione deve sempre restare alta. Bravo Tony. Il Tony di gara 1 ha concesso poco allo spettacolo, ma chi mastica di motocross sa che lo spettacolo è stato la sua gara stessa. Un capolavoro di perfezione, monologo assoluto e quasi umiliante per gli inseguitori. La gara perfetta, ad ulteriore conferma della consapevolezza di un campione maturo. Gara 2 ci ha regalato l’altra faccia del campione Cairoli, anche quella ormai famosa e nel cuore di tanti appassionati. La faccia del Cairoli all’attacco, senza remore e alla ricerca affamata della vittoria. Due facce che sembrano agli antipodi ma nelle difficoltà, nella fisicità e nella complessità di uno sport come il motocross sono la stessa cosa. Sono la faccia del Cairoli che costruisce le sue vittorie con il lavoro prima della gara, quanto e forse più dei suoi avversari. A tre quarti di manche Tony aveva già accumulato una scivolata conseguenza di un affondo su Philippaerts, e un altro errore all’attacco di Ramon. Poteva scegliere di starsene buono alle spalle del belga, avrebbe comunque vinto il Gran Premio. Ma questo al tre volte campione del mondo non gli è passato mai per la testa (forse perché aveva già vinto a Valkenswaard nel 2007, in MX2, con una doppietta). Sapeva di essere il più veloce e di poter vincere, anzi stravincere. Nella fase di rimonta, oltre metà manche, ha spesso viaggiato al ritmo di due secondi al giro più rapido degli avversari. Perché dunque non

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Cross MX1 GP Olanda

hanno detto

IAGGIA P S A IO D I IP T I SUL POD N IA L A IT DUE FACCIA A L L A . IA BB SULLA SA IALISTI EC DEGLI SP vincere? Obiettivo Ramon, obiettivo raggiunto e superato, per l’ennesimo capolavoro da affidare alla storia del motocross. Terzo gran premio stagionale, secondo GP vinto, quattro manche vinte su sei. Yamaha o KTM, 450 o 350, Cairoli resta il favorito. Il podio con due italiani, Cairoli e Philippaerts, è poi un segnale importante per i sabbiaioli dei Paesi Bassi. Dove sono finiti? A tenerne alto il nome resta il buon vecchio Ramon, secondo di giornata alla sua maniera: stile, velocità ed errori zero (o quasi…). De Dycker, a tratti velocissimo, mette al solito in mostra limiti di tenuta fisica, il quotato Desalle (era terzo in classifica) va addirittura a rovinarsi la stagione con un infortunio in gara 1 alla spalla destra. Strijbos e De

LE PAGELLE

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8

TonyCairoli DURA MA DIVERTENTE «IN GARA 1 dopo i primi giri non ho più forzato e ho controllato facilmente. Il problema era restare concentrato ed ho guidato in scioltezza. Forse anche troppo, così in gara 2 ho faticato un po’ a prendere il ritmo. Poi ho sbagliato qualcosa, ma almeno abbiamo battagliato ed è stato divertente: per me perché è andata bene, ma anche per il pubblico!»

DavidPhilippaerts BISOGNA MIGLIORARE «TUTTO sommato gara positiva, con il primo podio stagionale. In gara 1 ho fatto una gran rimonta, dopo il via ero oltre la decima posizione. Forse anche per questo in gara 2 ero un po’ stanco, la pista era molto bucata, credo sia una delle più dure del mondiale. Sono soddisfatto anche se dobbiamo lavorare ancora, c’è qualcosa da migliorare».

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TonyCairoli

SteveRamon

DavidPhilippaerts

SebastienPourcel

Giusto risultato di un week-end affrontato con spietata determinazione: miglior tempo nelle prequalifiche e vittoria nella manche di qualifica, più due vittorie di manche domenica.

Al sabato trova anche la grinta, quando lotta con il compagno di squadra Desalle. La domenica è costretto a vestire i panni di caposquadra e dimostra di aver ancora poco da imparare.

I problemi del sabato avrebbero scoraggiato parecchi ma in gara come sempre David riesce a venir fuori alla grande. Nella prima in rimonta, nella seconda con una partenza impressionante.

Quattordicesimo in campionato. Stavolta bloccato psicologicamente: su questa pista infortunato l’anno scorso e giovedì in allenamento si è trovato a raccogliere a terra il compagno di squadra Barragan.

VA QUELLO CHE

PRIMO PODIO DOPO TRE GARE PER PHILIPPAERTS (19) CHE L’HA CONDIVISO CON CAIROLI E RAMON (11), L’UNICO DEGLI SPECIALISTI DELLA SABBIA A FAR BENE. GIORNATA POSITIVA ANCHE PER TANEL LEOK (40) E GUARNERI (39).

Reuver sono ancora l’ombra di loro stessi. L’estone Tanel Leok lotta come un leone ma sbaglia spesso, il tedesco Nagl si difende senza infamia e senza lode, Albertson si sta ambientando, mentre la sorpresa Bobryshev viaggia forte ma cede nel finale. Philippaerts conferma di avere la testa e le doti per lottare al vertice su qualsiasi pista e anche in condizioni difficili. Perché partire dalla dodicesima posizione del cancelletto non è affatto facile, a causa di un sabato sfortunato, ma David sa esaltarsi nelle avversità ed è fantastico in gara 1, secondo in gran rimonta, ed in gara 2 stringe i denti e riesce a concludere quarto e a salire sul suo primo podio stagionale (terzo). La trasferta con due italiani sul podio (come in Turchia, Spagna e Francia l’anno scorso), vede emergere anche un ottimo Davide Guarneri. Fresco vincitore della terza prova del campionato olandese la domenica prima a Gemmert, Davide si sta mettendo in luce in MX1 e le posizioni di vertice sono già a sua portata. In lotta ad armi pari con i migliori, in gara 1 ha concluso settimo e nell’altra (era partito in testa, poi stretto tra Philippaerts e Bobryshev) undicesimo, stanco ma ottimista. Si è comportato bene anche Manuel Monni, tredicesimo assoluto, nonostante un gran volo in gara 2. A secco di punti Matteo Bonini, ma ha concluso le due gare ed è in netta ripresa.

motosprint

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Cross MX1 - MX2 Paddock

le prove MX1 Davide Guarneri è nella Top Ten

IL CALENDARIO DEL NAZIONI

NEL 2011 FRANCIA, POI BELGIO E GERMANIA

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Germania

KTM

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4. David Philippaerts

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5. Ken De Dycker

Belgio

Yamaha

18/13 18/16 15/14

94

2/22

6. Clement Desalle 79; 7. Xavier Boog 70; 8. Tanel Leok 66; 9. Jonathan Barragan 56; 10. Davide Guarneri 56; 11. Jimmy Albertson 55; 12. Evgeny Bobryshev 53; 13. Gareth Swanepoel 51; 14. Sebastien Pourcel 50; 15. Joshua Coppins 49; 16. Manuel Monni 46; 17. Kevin Strijbos 31; 18. Marc de Reuver 27; 19. Anthony Boissiere 23; 20. Tom Söderström 14; 21. Tom Church 11; 22. Cedric Soubeyras 11; 23. Rui Goncalves 6; 24. Matthias Walkner 5; 25. Gregory Aranda 5; 26. Yentel Martens 4; 27. Julien Bill 2; 28. Filip Neugebauer 1; 29. Günter Schmidinger 1; 30. Kevin Wouts 1.

MX2 A Herlings la gara, a Roczen la tabella rossa

Secondamanche

1. Herlings (KTM) 20 giri in 40’38”808; 2. Roczen (Suzuki) a 11”538; 3. Simpson (KTM) a 31”190; 4. Frossard (Kawasaki) a 32”125; 5. Tonus (Suzuki) a 45”966; 6. Charlier (Yamaha) a 55”075; 7. Roelants (KTM) a 59”618; 8. Musquin (KTM) a 1’10”331; 9. Kullas (Yamaha) a 1’10”864; 10. Osborne (Yamaha) a 1’26”462; 11. Van Horebeek (Kawasaki) a 1’29”764; 12. Larrieu (Yamaha) a 1’42”091; 13. Verbruggen (KTM) a 1’51”960; 14. Larsen (Honda) a 1 giro; 15. Smitka (KTM); 16. Pocock (Yamaha); 17. Tonkov (Suzuki); 18. Aubin (Kawasaki); 19. Butron (Suzuki); 20. Nicholls (KTM); 21. Van Wezel (KTM); 22. Vongsana (TM); 23. Battig (Honda); 24. Maddii (Suzuki); 25. Petrov (Honda); 26. Triest (KTM); 27. Kouwenberg (Suzuki) a 2 giri; 28. Gercar (KTM); 29. Philippaerts (Suzuki) a 6 giri; 30. Klein Kromhof (Yamaha) a 7 giri; 31. Van Den Bogaert (KTM) a 9 giri; 32. Justs (Honda) a 10 giri; 33. Alletru (KTM); 34. Allingham (Yamaha); 35. Lupino (Yamaha) a 12 giri; 36. Eriksson (KTM) a 14 giri; 37. Moroni (Yamaha); 38. Dagod (KTM) a 16 giri.

1. Herlings (KTM) 19 giri in 39’11”832; 2. Roczen (Suzuki) a 12”186; 3. Frossard (Kawasaki) a 37”194; 4. Van Horebeek (Kawasaki) a 51”914; 5. Musquin (KTM) a 1’05”231; 6. Roelants (KTM) a 1’10”994; 7. Simpson (KTM) a 1’13”917; 8. Charlier (Yamaha) a 1’14”452; 9. Tonus (Suzuki) a 1’27”641; 10. Nicholls (KTM) a 1’33”609; 11. Kullas (Yamaha) a 1’42”865; 12. Verbruggen (KTM) a 1 giro; 13. Osborne (Yamaha); 14. Lupino (Yamaha); 15. Karro (Suzuki); 16. Larrieu (Yamaha); 17. Vongsana (TM); 18. Smitka (KTM); 19. Van Wezel (KTM); 20. Larsen (Honda); 21. Pocock (Yamaha); 22. Justs (Honda); 23. Petrov (Honda); 24. Maddii (Suzuki); 25. Battig (Honda); 26. Van Den Bogaert (KTM) a 2 giri; 27. Allingham (Yamaha); 28. Moroni (Yamaha); 29. Gercar (KTM) a 3 giri; 30. Dagod (KTM) a 5 giri; 31. Philippaerts (Suzuki) a 6 giri; 32. Aubin (Kawasaki) a 7 giri; 33. Tonkov (Suzuki) a 10 giri; 34. Butron (Suzuki) a 12 giri; 35. Alletru (KTM) a 13 giri; 36. Triest (KTM) a 15 giri; 37. Kouwenberg (Suzuki).

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Mondialepiloti

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Primamanche

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L’INFERMERIA DEL MONDIALE È SEMPRE PIÙ AFFOLLATA Posticipato al GP di Agueda il rientro di Paulin Gautier, portacolori Yamaha nella MX2. Con i primi tre GP persi per l’infortunio a una gamba, sarà dura per il talento francese potersi reinserire nella lotta al titolo. Due gli assenti in casa Aprilia: a Priem, che avrà bisogno ancora di tre mesi per recuperare (potrebbe essere sostituito dallo statunitense Billy Laninovich), si è aggiunto lo svizzero Bill che, anche lui sulla pista di Olmen ma martedì, in una caduta ha preso una forte botta alla schiena. Rientrerà ad Agueda. A Valkenswaard si è rivisto Aigar Leok (a sinistra nella foto con Vongsana), infortunatosi a Castiglion del Lago nella seconda prova degli Internazionali d’Italia. L’estone, ufficiale TM in MX1, è in buone condizioni ma il fisico è ancora debilitato e c‘è bisogno di tempo per tornare in forze. Il tedesco Schiffer si è sottoposto a un intervento per risolvere i problemi alla spalla destra. Ne avrà per tre mesi e il Team KTM AXO Silver Action ha ingaggiato Hugo Dagod.

TOTALE

1. Ken Roczen

Germania

Suzuki

22/22 22/20 22/22

130

2. Marvin Musquin

Francia

KTM

25/25 25/25 13/16

129

3. Jeffrey Herlings

Olanda

KTM

15/20 15/22 25/25

122

4. Steven Frossard

Francia

Kawasaki 20/18 20/11 18/20

107

5. Arnaud Tonus

Svizzera

Suzuki

18/16 10/18 16/12

90

6. Shaun Simpson 87; 7. Jeremy van Horebeek 80; 8. Zach Osborne 78; 9. Harri Kullas 61; 10. Christophe Charlier 60; 11. Jake Nicholls 59; 12. Joel Roelants 54; 13. Dennis Verbruggen 47; 14. Alessandro Lupino 31; 15. Matiss Karro 22; 16. Nikolaj Larsen 21; 17. Petr Smitka 20; 18. Nick Triest 18; 19. Mel Pocock 18; 20. Francisco Jose Butron 14; 21. Loic Larrieu 14; 22. Marcus Schiffer 11; 23. Nicolas Aubin 11; 24. Gianluca Martini 6; 25. Valentin Teillet 6; 26. Rudi Moroni 5; 27. Axel Alletru 5; 28. Khounsith Vongsana 4; 29. Aleksandr Tonkov 4; 30. Ceriel Klein Kromhof 4; 31. Edward Allingham 2; 32. Michael Van Wezel 2; 33. Glenn Coldenhoff 2; 34. Alesandro Battig 1; 35. Deny Philippaerts 1.

motosprint

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STAGIONE finita per Jonathan Barragan, che giovedì precedende la gara si è lussato l’articolazione del femore destro mentre era in allenamento sulla pista di Olmen ed è prevedibile uno stop abbastanza lungo. Davvero sfortunato il madrileno, che anche l’anno scorso ha lasciato il mondiale anzitempo per un infortunio.

KTM

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STAGIONE FINITA PER BARRAGAN

Italia

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INFORTUNIO IN ALLENAMENTO

TOTALE

1. Antonio Cairoli

25

CON una conferenza stampa venerdì è stato annunciato che sarà la pista belga di Lommel ad ospitare il Motocross delle Nazioni 2012. Una pista particolare, dal fondo sabbioso, dove, come ha tenuto a sottolineare Stefan Everts, nel 1981 il Belgio si aggiudicò il Trofeo delle Nazioni (categoria 250) battendo clamorosamente gli Stati Uniti. Da allora gli USA hanno vinto tantissimo e ora si vuole rilanciare questo guanto di sfida. Così il Cross delle Nazioni sarà nel 2011 in Francia (Saint Jean d’Angely), nel 2012 a Lommel, e nel 2013 in Germania, a Teutschenthal.

Mondialepiloti

OL

È MUSQUIN, autore del miglior tempo nelle prequalifiche, a scattare in testa. Herlings alle sue spalle è velocissimo e lo passa nel primo giro. L’entrata non sembrerebbe quella di un compagno di squadra. Il giovanissimo olandese sente il GP di casa ed è carico, Musquin ci resta un po’ male ed al passaggio davanti all’area segnalatori fa con un gesto la domanda ai meccanici dell’olandese: “ma è pazzo?”. Nel quinto giro Herlings cade e riparte tra gli ultimi. Musquin è in testa ma arriva la pressione di Roczen che a due giri dal termine affonda l’attacco e passa. A questo punto anche Musquin perde lucidità e nel finale dell’ultimo giro prova a riattaccare. Salta lungo ed atterra su un pilota doppiato. Gran volo fortunatamente senza conseguenze. Pole a Roczen su Simpson e Frossard.

È MATS NILSSON a dominare anche la seconda prova della Coppa del Mondo Veterani (over 40). Lo svedese (1) già vincitore l’anno scorso continua a punteggio pieno: doppietta stavolta come a Mantova. Ora in campionato ha già 18 punti di vantaggio. Secondo di giornata il belga Pascal Bal (alle sue spalle) davanti a tre olandesi: Berendsen (11), Hendrickx e Dijkstra. Quattro gli italiani al via. Il marchigiano Manlio Giachè, ventisettesimo nella prima manche, è riuscito a concludere quindicesimo nella seconda guadagnando sei punti. Tre punti per Meroli, diciottesimo in gara uno. A secco Arzani e Massara. Intanto gli organizzatori hanno confermato il calendario con sei prove compresa la trasferta USA a Glen Helen, dove sperano di coinvolgere storiche vecchie glorie a stelle e strisce.

1. Cairoli (KTM) 19 giri in 39’16”455; 2. Ramon (Suzuki) a 3”399; 3. T. Leok (Honda) a 5”667; 4. Philippaerts (Yamaha) a 8”087; 5. Bobryshev (Honda) a 9”800; 6. Nagl (KTM) a 10”960; 7. De Dycker (Yamaha) a 12”261; 8. Albertson (Honda) a 34”354; 9. Coppins (Aprilia) a 52”305; 10. Swanepoel (Honda) a 1’12”818; 11. Guarneri (Honda) a 1’27”169; 12. Strijbos (Suzuki) a 1’32”428; 13. Pourcel (Kawasaki) a 1’54”309; 14. Monni (Yamaha) a 1 giro; 15. Boog (Kawasaki); 16. Walkner (KTM); 17. Church (CCM); 18. Martens (KTM); 19. Goncalves (KTM); 20. Schmidinger (Suzuki); 21. De Reuver (Suzuki); 22. Michek (TM); 23. Bonini (Yamaha); 24. Jacquelin (Suzuki) a 2 giri; 25. Kempelis (Honda); 26. Steinbergs (Honda); 27. Soubeyras (KTM) a 6 giri; 28. Wouts (Kawasaki) a 7 giri; 29. Van Vijfeijken (Yamaha) a 8 giri; 30. Bellino (KTM) a 9 giri; 31. Rombaut (Kawasaki) a 13 giri; 32. Boissiere (TM) a 17 giri; 33. Söderström (Yamaha) a 18 giri.

11

MOLTISSIMA GRINTA POCA LUCIDITÀ

Seconda prova Veterans Cup

1. Cairoli (KTM) 20 giri in 40’47”473; 2. Philippaerts (Yamaha) a 14”059; 3. Ramon (Suzuki) a 15”316; 4. Nagl (KTM) a 16”411; 5. T. Leok (Honda) a 20”301; 6. De Dycker (Yamaha) a 38”548; 7. Guarneri (Honda) a 39”841; 8. Albertson (Honda) a 39”852; 9. Bobryshev (Honda) a 44”176; 10. De Reuver (Suzuki) a 1’23”255; 11. Boog (Kawasaki) a 1’27”286; 12. Swanepoel (Honda) a 1’29”865; 13. Monni (Yamaha) a 1’31”604; 14. Strijbos (Suzuki) a 1’32”515; 15. Söderström (Yamaha) a 1’34”756; 16. Pourcel (Kawasaki) a 1’39”138; 17. Goncalves (KTM) a 1’47”658; 18. Soubeyras (KTM) a 1 giro; 19. Boissiere (TM); 20. Martens (KTM); 21. Walkner (KTM); 22. Wouts (Kawasaki); 23. Bonini (Yamaha); 24. Van Vijfeijken (Yamaha); 25. Michek (TM); 26. Schmidinger (Suzuki); 27. Bellino (KTM); 28. Jacquelin (Suzuki) a 2 giri; 29. Steinbergs (Honda); 30. Rombaut (Kawasaki) a 4 giri; 31. Church (CCM) a 10 giri; 32. Kempelis (Honda); 33. Desalle (Suzuki) a 14 giri; 34. Coppins (Aprilia) a 18 giri.

IT a AL pr IA ile

MX2

SEMPRE NILSSON

Secondamanche

4

TANTO per chiarire la questione sulla competitività della KTM 350 in fase di partenza, nella manche di qualifica i primi due alla curva in fondo al rettilineo sono Cairoli e Goncalves. Il portoghese, con la stessa moto del siciliano, è al ritorno in gara, dopo l’intervento alla spalla sinistra di inizio stagione. Cairoli, che aveva anche segnato il miglior tempo nelle prequalifiche, vince senza problemi (prima pole stagionale), dietro di lui la spunta De Dycker su Leok, Desalle, Ramon e Bobryshev. Guarneri è in lotta con i primi, poi scivola ma dimostra gran grinta e conclude ottavo. Sfortunato Philippaerts, che in rimonta si stava inserendo nel gruppo dei primi, finché non è stato rallentato da un problema alla forcella: dodicesimo. Monni e Bonini, sono coinvolti in una caduta al via.

Primamanche

BU ap LG rile AR IA

CAIROLI VINCE LA PRIMA QUALIFICA

BU ap LG rile AR IA

MX1


Cross MX2 GP Olanda di Stefano Taglioni

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ALKENSWAARD - Scatenato già a Sevlievo e a Mantova, Jeffrey Herlings, l’olandesino di Geldrop, era atteso alla prima vittoria in carriera proprio all’appuntamento con la gara di casa, il Gran Premio d’Olanda. I campioni non mancano all’appuntamento con la storia ed il talentuoso Jeffrey è riuscito a vincere e a convincere, battendo il quotatissimo Ken Roczen. Il tedesco si consola con la tabella rossa, la prima in assoluto per lui. 15 anni e 225 giorni per Herlings, 15 anni e 53 giorni per Roczen. I due ragazzini sono il futuro del motocross mondiale. Rappresentanti di due nazioni negli ultimi anni poco vincenti (la Germania e l’Olanda), stanno risollevando le ambizioni di due grandi e appassionate tifoserie. Herlings, entrato quest’anno nel team ufficiale KTM, dopo aver vinto nel 2009 a Franciacorta il Ricky Carmichael award, riservato alla rivelazione del Trofeo delle Nazioni, ha ormai messo in ombra il compagno di squadra Simpson, e sulla sabbia olandese ha dimostrato di infischiarsene anche dei gradi dell’altro compagno di squadra, il titolato Musquin. È proprio il francese lo sconfitto di Valkenswaard. Solo quinto nell’assoluta di giornata, ottavo in gara 1 e quinto in gara 2 a causa di una scivolata nel finale, quando era terzo. La tabella rossa passa dalle sue mani a quelle del rivale Roczen, anche se per solo un punto (Herlings non è lontano... È a 8 punti!). Musquin ha sbagliato il sabato, nella gara di qualifica, dove non ha saputo accontentarsi della seconda posizione e a pochi metri dall’arrivo è caduto per cercare di superare Roczen, rischiando di saltare il Gran Premio per i postumi della caduta. Per fortuna la contusione al fianco destro (Musquin ha impattato anche con la schiena) gli ha permesso di correre, ma non era certo al 100%. Il campione francese, sempre impassibile e freddo, ha invece così evidenziato di soffrire i giovanissimi Herlings e Roczen, ed il campionato che lo vedeva favorito è ormai diventato una lotta a tre. Inoltre Herlings si è “sbloccato”, ha ottenuto la sua prima vittoria (curiosamente in patria, come l’anno scorso avvenne per Roczen), è un peperino per niente facile da gestire e per ora affronta ogni manche come se non avesse nulla da perdere. Matura in fretta, però va anche aggiunto che su terreni a lui meno congeniali (è pur sempre un pilota che si esprime al meglio sulla sabbia) sicuramente farà più fatica a gestire i suoi diretti avversari. Roczen è già un vincente su ogni terreno

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ed è allo stesso livello di Musquin, ma in partenza sembra destinato a inseguire le velocissime KTM ufficiali. Se così sarà, non potrà sempre salire sempre sul gradino più alto del podio.

Bambino prodigio

Herlings (15 anni) re della sabbia in gara 1 e gara 2 davanti a Roczen, nuovo baby leader del mondiale

ALLE spalle di questi tre piloti, la concorrenza non esiste: sul terribile tracciato sabbioso di Valkenswaard i migliori degli “altri” accumulavano almeno due secondi al giro… In gara 1 ci sono stati 38 partenti e solo 13 concorrenti non sono stati doppiati; in gara 2 i partenti sono scesi a 37 e solo 13 piloti non sono stati doppiati. Non c’è bisogno di aggiungere altro... Terzo sul podio è il francese Frossard, che anche fisicamente sembra già pronto al salto in MX1. Simpson (quarto) è sempre più smarrito nel suo ruolo di ex favorito. Buona la giornata dei belgi Roelants e Van Horebeek, ma in prospettiva la figura migliore viene dai giovani del team italiano Gariboldi: Charlier è ottavo assoluto (sesto in gara 1), Kullas è decimo. Per gli altri team italiani, positiva prova del rientrante Larrieu, veloce al via, e di Larsen (sedicesimo). Vongsana, in sella alla TM, ha ottenuto quattro punti, mentre tra i piloti azzurri a punti è andato solo Lupino. Alessandro, caduto in gara 1, ha fatto una bella rimonta in gara 2: è partito ultimo ed è arrivato quattordicesimo.

MUSQUIN NON ERA FISICAMENTE A POSTO A CAUSA DI UNA CADUTA IN PROVA (A SINISTRA), MA BATTERE I DUE QUINDICENNI, HERLINGS (111) E ROCZEN (94) SULLA SABBIA SAREBBE STATO DIFFICILE ANCHE SENZA L’INFORTUNIO. LUPINO (77), È STATO IL MIGLIORE DEGLI ITALIANI.

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I RS IDA A COGU RTIV DI O SP

Supercross USA Seattle foto GuyB

Dungey #1

19 MAGGIO MUGELLO

Campione con due gare d’anticipo. Torna al successo Windham, nella Lites Costa Ovest vince Tickle

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EATTLE - Sabato notte a vedere la pista a fine gara sembrava di essere all’inferno. Sabbia pesantissima per la tanta acqua caduta in settimana, solchi profondi da far sparire le moto, una delle gare più dure mai affrontare. Eppure ovunque ti giravi a guardare nel catino del Ovest Field trovavi gente felice. A cominciare da Kevin Windham, tornato alla vittoria dopo un anno, eppoi Thomas Hahn al primo podio della carriera e Broc Tickle alla prima vittoria nella Lites (nell’occasione si è corso il penultimo round di un ancora aperto campionato Costa Ovest). Ma il più contento di tutti era sicuramente Ryan Dungey, campione del Supercross con due prove d’anticipo. Il quarto posto è bastato perché Villopoto, come previsto, non c’era, bloccato dalla doppia frattura alla gamba destra per la drammatica caduta della settimana precedente.

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Per guanto riguarda la vittoria di Windham c’è ben poco da dire: scattato al comando e rimasto in testa sino alla fine. Ma non a tutti è filata così liscia. Il primo a fare i conti con la difficoltà del tracciato è stato Chad Reed, uscito fuori pista nel tentativo di superare alcuni avversari. È riuscito a ripartire, ultimo, e a risalire sino all’ottavo posto. Dungey è scattato alle spalle di Windham ma si è subito capito che il suo modo di guidare non andava d’accordo con le caratteristiche del tracciato, così ha pensato soprattutto a non sbagliare, cedendo prima a Brayton, poi a Hahn, che ha concluso il recupero al secondo posto dal nono iniziale. Se il discorso titolo è ormai chiuso, resta aperto quello per il secondo e terzo posto, con Windham e Millsaps che possono scavalcare Villopoto. Nella Lites Costa Ovest, Jake Weimer non ha potuto festeggiare: tutto rimandato a Salt Lake City. Al via sono scattati I PROTAGONISTI: WINDHAM (14), DUNGEY bene i due della Honda (5), HAHN (10) E BRAYTON (23). IN ALTO, Wharton e Canard, ma DUNGEY CON LA TARGA DI CAMPIONE. alla seconda curva si sono toccati, con Canard che è finito a terra compromettendo la corsa al titolo. Da ultimo, non è andato oltre l’undicesimo posto. Tickle ha iniziato lo slancio verso la vittoria nel terzo giro, alle sue spalle sono risaliti Will Hahn e Weiner, transitato decimo alla fine del primo giro. Il pilota della Kawasaki ha ancora da gestire 19 punti su Hahn e 14 su Canard.

Primo podio per Thomas Hahn SUPERCROSS USA A SEATTLE: 1. Windham (Honda); 2. Hahn (Suzuki); 3. Brayton (Yamaha); 4. Dungey (Suzuki); 5. Millsaps (Honda); 6. Wey (Kawasaki); 7. Byrne (Yamaha); 8. Reed (Kawasaki); 9. Short (Honda); 10. Chisholm (Yamaha); 11. Boni (Honda); 12. Lawrence (Yamaha); 13. Cunningham (Yamaha); 14. Keeney (Kawasaki); 15. Blose (Honda); 16. Adams (Suzuki); 17. Browne (Kawasaki); 18. Clark (Honda); 19. Hill (Yamaha); 20. Partridge (Kawasaki); IN CAMPIONATO: 1. Dungey 320; 2. Villopoto 266; 3. Windham 248; 4. Millsaps 231; 5. Hill 227; 6. Brayton 211; 7. Tedesco 183; 8. Wey 174; 9. Hahn 161; 10. Chisholm 147; 11. Byrne 145; 12. Short 114; 13. Canard 103; 14. Blose 101; 15. Thomas 69; 16. Boni 67; 17. Langston 66; 18. Lawrence 62; 19. Stewart 51; 20. Reed 51; 21. Keeney 38; 22. Rivas 35; 23. Browne 33; 24. Izoird 32; 25. Reardon 25; 26. Coulon 20; 27. Stroupe 18; 28. Peick 17; 29. Voss 16; 30. Morais 14; 31. Clark 10; 32. Cunningham 8; 33. Aranda 8; 34. Regal 7; 35. Bonds 6; 36. Adams 5; 37. Parks 5; 38. Partridge 5; 39. Demuth 4; 40. Hinson 3; 41. Payne 3; 42. Casillas 3; 43. Gibson 2; 44. Grant 1; 45. Oswald 1; 46. Martin 1.

LITES COSTA OVEST A SEATTLE: 1. Tickle (Yamaha); 2. Hahn (Honda); 3. Weimer (Kawasaki); 4. Wharton (Honda); 5. Morais (Suzuki); 6. Hansen (Kawasaki); 7. Seely (Honda); 8. Nicoletti (KTM); 9. Anstie (Yamaha); 10. Hewitt (Suzuki); 11. Canard (Honda); 12. Baker (Yamaha); 13. Alessi (Yamaha); 14. Kiniry (Suzuki); 15. Canada (Kawasaki); 16. Borkenhagen (KTM); 17. Gosselaar (Honda); 18. Howell (Yamaha); 19. Ruminer (Kawasaki); 20. Abrigo (Honda). IN CAMPIONATO: 1. Weimer 155; 2. Hahn 136; 3. Canard 131; 4. Tickle 125; 5. Wharton 107; 6. Seely 90; 7. Hansen 75; 8. Anstie 75; 9. Nicoletti 69; 10. Alessi 64; 11. Baker 63; 12. Morais 58; 13. Kiniry 51; 14. Hewitt 46; 15. Gosselaar 35; 16. Borkenhagen 35; 17. Balbi 33; 18. Clark R. 32; 19. Paulin 30; 20. Larsen 29; 21. Searle 27; 22. McCrummen 23; 23. Canada 18; 24. Evans 7; 25. Reidman 6; 26. Hendrix 5; 27. Horban 4; 28. Dagod 4; 29. Howell 3; 30. Clark J. 3; 31. Ruminer 2; 32. Lacey 2; 33. Mann Jr. 2; 34. Abrigo 1; 35. Potter 1.

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Trial GP PORTOGALLO

PILOTI SUL PIEDE DI GUERRA

Contestati i cambiamenti della FIM PACOS DE FERREIRA - Si è rischiato davvero che la prova portoghese saltasse quando, al venerdì, la maggior parte dei piloti ha circondato, nel paddock, il presidente della Commissione Trial della FIM, il francese Jean-Marc Crumiere, chiedendo l’abolizione delle novità introdotte quest’anno, in primis la riduzione a un minuto del tempo per zona. La promessa di prendere in considerazione la richiesta e di attivarsi già per il prossimo GP del Giappone ha calmato, momentaneamen-

te, il malumore dei piloti. Bou e Fujinami si sono spartiti le vittorie nel GP del Portogallo, disputato a Pacos de Ferreira, vicino a Porto. Toni Bou la gara del sabato l’ha conclusa a “zero”, nonostante l’obbligo di dover transitare per primo in tutte le zone. Nessuno dei rivali è riuscito ad avere la sua continuità. Cabestany e Raga sono arrivati alle sue spalle grazie a due ottimi secondi giri (1 punto), dopo che qualche errore nella prima tornata li aveva fatti retrocedere di parecchie posizioni. A metà gara al secondo posto figuravano appaiati Fujinami e Fajardo. Poi il giapponese è scivolato motosprint

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al quarto posto e Fajardo addirittura in settima posizione. Nella Junior due i piloti con zero punti: per assegnare la vittoria si è ricorso al tempo totale, con lo spagnolo Gomez più veloce dell’americano Smage. Il giorno successivo sono state “peggiorate” 5 zone per ogni classe, ma l’esiguità delle modifiche apportate non ha cambiato la musica. Ed il campione in carica si è dimostrato più umano: ha sbagliato anche lui! Un cinque per giro, curioso, sempre nella stessa zona, più un piede di “sicurezza” sono stati sufficienti a spodestare Bou dal podio. Più freddo il suo compagno di squadra Fujinami che, con 4 punti totali, è tornato alla vittoria dopo quasi due anni (USA 2008) di astinenza. Fotocopia del giorno prima le altre posizioni del podio: Cabestany secondo con 1 punto in più di Fuji, e Raga terzo, davanti al leader Bou. Nella Junior, solo l’americano Smage è riuscito in entrambi i giorni a non appoggiare alcun piede. Della spedizione azzurra, tra i big, Maurino (nono) ha scavalcato Grattarola, battendolo in entrambi i giorni nella classe regina. Cotone si è difeso con un quinto posto domenica nella Junior, mentre al sabato il migliore è stato Tournour. Ma chi ha raggiunto il podio è stato il giovane Ismael Catalin, secondo nella Youth domenica. Mario Candellone

Speedway Italiano

bou sempre leader

SOLO DODICI AL VIA

WORLD SABATO: 1. Bou (Montesa) penalità 0; 2. Cabestany (Sherco) 8; 3. Raga (Gas Gas) 10; 4. Fujinami (Montesa) 11; 5. Dabill (Gas Gas) 14; 6. Lampkin (Beta) 16; 7. Fajardo (Beta) 16; 8. Gubian (Gas Gas) 23; 9. Maurino (Gas Gas) 32; 10. Grattarola (Sherco) 40; 11. Brown (Sherco) 42; 12. Oliveras (Sherco) 59; 13. Wigg (Beta) 62. DOMENICA: 1. Fujinami (Montesa) penalità 4; 2. Cabestany (Sherco) 5; 3. Raga (Gas Gas) 8; 4. Bou (Montesa) 11; 5. Lampkin (Beta) 11; 6. Fajardo (Beta) 14; 7. Dabill (Gas Gas) 19; 8. Gubian (Gas Gas) 25; 9. Maurino (Gas Gas) 42; 10. Brown (Sherco) 46; 11. Grattarola (Sherco) 56; 12. Wigg (Beta) 57; 13. Oliveras (Sherco) 61. IN CAMPIONATO: 1. Bou punti 53; 2. Raga 47; 3. Fujinami 46; 4. Cabestany 45; 5. Fajardo 34; 6. Dabill 30; 7. Lampkin 30; 8. Gubian 23; 9. Maurino 19; 10. Grattarola 17; 11. Oliveras 15; 12. Brown 14; 13. Wigg 11.

JUNIOR SABATO: 1. Gomez (Montesa) penalità 0; 2. Smage (Sherco) 0; 3. Moret (Montesa) 2; 4. Ferret (Sherco) 5; 5. Peydro (Beta) 5; 6. Borrellas (Gas Gas) 5; 7. Laniel (Gas Gas) 5; 8. Challoner (Beta) 7; 9. Richardson (Sherco) 10; 10. Dagnicourt (Beta) 10; 11. Peters (Beta) 11; 12. Warenghien (Gas Gas) 13; 13. Tournour (Gas Gas) 13; 14. Cominoli (Beta) 14; 15. Poli (Beta) 16; 16. Gyllenhammar (Gas Gas) 18; 17. Mottin (Gas Gas) 20; 18. Fikejz (Beta) 21; 19. Cotone (Gas Gas) 22; 20. Pedersen (Sherco) 26; 21. Sanz (Honda) 30; 22. Lerda (Gas Gas) 33; 23. Wibberley (Gas Gas) 40; 24. Sousa (Beta) 57; 25. Maia (Gas Gas) 110. DOMENICA: 1. Smage (Sherco) penalità 0; 2. Laniel (Gas Gas) 6; 3. Gyllenhammar (Gas Gas) 6; 4. Dagnicourt (Beta) 7; 5. Cotone (Gas Gas) 7; 6. Challoner (Beta) 9; 7. Gomez (Montesa) 10; 8. Moret (Montesa) 10; 9. Warenghien (Gas Gas) 10; 10. Ferret (Sherco) 12; 11. Borrellas (Gas Gas) 14; 12. Cominoli (Beta) 15; 13. Peters (Beta) 16; 14. Richardson (Sherco) 17; 15. Mottin (Gas Gas) 18; 16. Poli (Beta) 19; 17. Peydro (Beta) 21; 18. Pedersen (Sherco) 25; 19. Sanz (Honda) 29; 20. Fikejz (Beta) 32; 21. Wibberley (Gas Gas) 43; 22. Lerda (Gas Gas) 53; 23. Sousa (Beta) 53. IN CAMPIONATO: 1. Smage punti 137; 2. Gomez 112; 3. Ferrer 105; 4. Moret 94; 5. Challoner 68; 6. Dagnicourt 30; 7. Laniel 26; 8. Borrellas 23; 9. Gyllenhammar 19; 10. Warenghien 17; 11. Peydro 16; 12. Richardson 16; 13. Cotone 15; 14. Mottin 10; 15. Peters 10; 16. Cominoli 7; 17. Poli 3.

YOUTH SABATO: 1. Tarres (Gas Gas) penalità 3; 2. Traviesa (Gas Gas) 3; 3. Sheppard (Beta) 4; 4. Tempier (Sherco) 6; 5. Martin (Gas Gas) 9; 6. Leirvaag (Sherco) 9; 7. Rigaud (Gas Gas) 11; 8. Saleri (Beta) 13; 9. Catalin (Gas Gas) 13; 10. Castells (Gas Gas) 15; 11. Vieira (Gas Gas) 40; 12. Nogueira (Gas Gas) 132. DOMENICA: 1. Traviesa (Gas Gas) penalità 1; 2. Catalin (Gas Gas) 6; 3. Rigaud (Gas Gas) 6; 4. Tarres (Gas Gas) 7; 5. Sheppard (Beta) 8; 6. Saleri (Beta) 13; 7. Martin (Gas Gas) 15; 8. Leirvaag (Sherco) 16; 9. Tempier (Sherco) 21; 10. Castells (Gas Gas) 25; 11. Vieira (Gas Gas) 45; 12. Nogueira (Gas Gas) 134. IN CAMPIONATO: 1. Tarres punti 53; 2. Traviesa 52; 3. Sheppard 43; 4. Catalin 31; 5. Saleri 31; 6. Tempier 31; 7. Rigaud 29; 8. Leirvaag 28; 9. Martin 26; 10. Castells 20; 11. Vieira 10; 12. Locca 9; 13. Nogueira 8; 14. Wagner 4; 15. Julita 3; 16. Ferrari 2; 17. Latorre 1.

Leclassifiche NEL SECONDO APPUNTAMENTO IRIDATO, TATSUMI FUJIMAMI, A LATO, E TONI BOU HANNO VINTO UNA GARA A TESTA.

LA VOLPE ROSSA LA SA LUNGA... Speedway mondiale. In Polonia LEZNO - In uno stadio gremito di pubblico, il campione del mondo in carica Jason Crump ha vinto il primo GP della stagione, riuscendo nella finale ad avere ragione del padrone di casa Hampel, del russo Saytfudinov e della wild card Kolodziej. Dopo la prima prova, sembrano confermati i valori in campo dello scorso anno, con la volpe rossa australiana e Sayfutdinov al top, mentre sono apparsi in difficoltà Nicky Pedersen, Gollob, Jonsson, Hancock. La gara, molto combattuta ed incerta, ha visto, dopo le venti manche di qualificazione, chiudere in prima posizione il polacco Hampel con un punto di vantaggio sul quartetto formato da Crump, Sayfutdinov,

Hampel battuto per un punto CLASSIFICA: 1. Crump punti 19; 2. Hampel 18; 3. Sayfutdinov 14; 4. Kolodziej 12; 5.Holta 10; 6. Bjerre 10; 7. Pedersen 9; 8. Lindgren 8; 9. Andersen 8; 10. Holder 8; 11. Harris 8; 12. Gollob 6; 13. Jonsson 5; 14. Hancock 4; 15. Zetterstrom 4; 16. Woffinden 1.

Leclassifiche

la sorpresa Kolodziej e Bjerre. Ammessi alle semifinali anche Holta, Harris e Pedersen. Nella semifinale uno, i polacchi Hampel e Kolodziej hanno avuto nettamente ragione di Holta ed Harris, staccando il biglietto per la finale fra il tripudio dei piloti polacchi. Nella seconda semifinale, Crump ha preceduto Sayfutdinov, mentre sono stati eliminati i danesi Pedersen e Bjerre. Nella finale, caduta di Crump toccato da Kolodziej e ripetizione con esclusione del polacco. Presa subito la testa, Crump è riuscito a tenerla sino alla fine su Hampel e di Sayfutdinov. Foto Tomba

GIAVERA (TV)- Con solamente dodici piloti presenti, si è disputata sulla pista trevigiana la seconda prova del campionato italiano open di speedway che ha visto trionfare, con sei vittorie su sei batterie, il campione tricolore in carica Guglielmo Franchetti. In seconda posizione ha chiuso il tre volte campione tricolore Carpanese, che resta ancora al vertice della classifica del campionato italiano con due punti di vantaggio su Franchetti. Staccato di 9 punti l’inossidabile Maida, alla sua venticinquesima stagione: in questa gara si è classificato in terza posizione. Ottima la prova di Novello che, a sorpresa, ha conquistato un meritatissimo quarto posto precedendo Cavicchioli, escluso dalla manche di finale per un punto, e Baroni, autore di una gara a fasi alterne. Nella manche di finale, Franchetti, partito alla corda, ha lottato con Carpanese e Maida, riuscendo ad avere la meglio sugli avversari in uscita della prima curva e tagliando il traguardo con un buon vantaggio su Carpanese, Maida e Novello.

La classifica 1. Franchetti punti 25; 2. Carpanese 22; 3. Maida 20; 4. Novello 18; 5. Cavicchioli 16; 6. Baroni 14; 7. Manev; 8. Stevanini 12; 9. Seren 11; 10. Scagnetti 10; 11. Del Torre 9; 12. Marzotto 8. IN CAMPIONATO: 1. Carpanese punti 47; 2. Franchetti 45; 3. Maida e Cavicchioli 38; 5. Novello 32; 6. Baroni 30; 7. Seren 22; 8. Scagnetti 19; 9. Marzotto 18; 10. Del Torre 17; 11. Stevanini 12; 12. Gregnanin 12; 13. Bevilacqua 7; 14. Ugolini 5; 15. Zambon 4; 16. Rizza 3.

A DESTRA, LA FINALE DI GIAVERA, SECONDA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO: FRANCHETTI PRECEDE CARPANESE E MAIDA, GIUNTI AL TRAGUARDO NELL’ORDINE. IN ALTO, TRE PROTAGONISTI DEL PRIMO GP DELLA STAGIONE, SVOLTOSI A LEZNO, IN POLONIA. DA SINISTRA, IL VINCITORE CRUMP, JONSSON, SOLO TREDICESIMO AL TERMINE, E SAYFUTDINOV, CHE HA CONCLUSO TERZO.

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Sportitalia I campionati regionali

ROTA PORTA A CASA IL CARNIERE PIENO EnduroTricolore under 23 - senior RUFINA (FI) - La seconda prova del tricolore under 23 - senior ha visto al via 227 piloti. Il miglior tempo della giornata l’ha conquistato Giacomo Redondi nella Elite. Roberto Rota, su KTM, invece, è stato il migliore fra i senior, mentre fra gli Under 23 si è nuovamente imposto Massimo Mangini.

18 aprile Campionato italiano enduro under 23senior – Organizzatore: A.M. Fiorentina – Meteo: sereno

Classifiche SENIOR CLASSE 125: 1. Rota (KTM); 2. Falgari (Yamaha); 3. Polidori (TM); 4. Vecchi (TM); 5. Zappoli (Suzuki); 6. Paoletti (Yamaha); 7. Eustacchi (KTM); 8. Chiappa (Husqvarna); 9. Bichicchi (Husqvarna); 10. Lelli (KTM); 11. Morganti (KTM); 12. Fulcini (Suzuki); 13. Paris (KTM); 14. Pagni (Husqvarna); 15. Pinna.

A RUFINA, ROBERTO ROTA (51) HA VINTO LA 125. NELLA 50 IL SUCCESSO È ANDATO A NICHOLAS TRAININI (808).

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250 2T: 1. Tellini (KTM); 2. Magherini (KTM); 3. Cantinotti (KTM); 4. Rizza (Suzuki); 5. Lenzi (Gas Gas); 6. Scavino (KL); 7. Milani (KTM); 8. Pozzi (KTM); 9. Colombo (KTM); 10. Gambarini (KTM); 11. Lavetti (KTM); 12. Fiaccadori (Suzuki); 13. Finardi (KTM); 14. Perletti (KTM); 15. Sesenna (KTM); 16. Ferratusco (KTM); 17. Scorta (KTM); 18. Gualchi (Gas Gas); 19. Bossini (KTM); 20. Laffi (KTM); 21. Re (KTM); 22. Tosco (TM). 250 4T: 1. Pievani (Suzuki); 2. Alvisi (Husqvarna); 3. Graziani (HM); 4. Rossi (Suzuki); 5. Pagnoni (TM); 6. Caffaratti (KL); 7. Incaini (TM); 8. Perdichizzi (KTM); 9. Pellegrini (Suzuki); 10. Valsecchi (Yamaha); 11. Marchesi (Yamaha); 12. Bignoli (KL); 13. Urgnani (KTM); 14. Sanguineti (HM); 15. Rota (KTM); 16. Lilli (Suzuki); 17. Falgari (Yamaha); 18. Borghi (Husqvarna); 19. Guarneri (KTM); 20. Cortellessa (HM); 21. Ludi (Husqvarna); 22. Incerti (KL); 23. Tagliani (KTM); 24. Giannasi (KL). 450 4T: 1. Facchin (Yamaha); 2. Simoncini (HM); 3. Traversi (Suzuki); 4. Scaburri (KTM); 5. Fiorini (HM); 6. Cianfarani (KTM); 7. Gianotti (KL); 8. Manieri (TM); 9. Faravelli (HM); 10. Rughi (TM); 11. Minucci (Kawasaki); 12. Bonfanti (Beta); 13. Giulietti (KTM); 14. Pasta (Yamaha); 15. Oliva (Husaberg); 16. De Ponti (KTM); 17. Sonzogni (Yamaha); 18. Bergamasco (HM); 19. Lombardi (HM); 20. Consonni (KTM). OLTRE 500 4T: 1. Zecchin (KTM); 2. Gritti (Beta); 3. Nicoletti (Beta); 4. Dall’Ava (KTM); 5. Marconato (KTM); 6. Vignola (HM); 7. Barborini (HM); 8. Porcella (Husaberg); 9. Iannelli (Yamaha). UNDER 23 125 4T: 1. Poloni (HM); 2. Andressi (HM); 3. Arcuri (Fantic); 4. Armani (HM); 5. Facchetti (HM); 6. Postuma (HM). 125 CADETTI: 1. Mozzoni (KTM); 2. Piccinini (KTM); 3. Conforti (KTM); 4. Ricchiari (KTM); 5. Pellegrinelli (Yamaha); 6. Maule (HM); 7. Barel (KTM); 8. Giammona (KTM); 9. Cutuli (TM); 10. Ferrari (KTM); 11. Bruschi (HM); 12. Martini (Husqvarna); 13. Giulietti (KTM); 14. Segnacasi (HM); 15. Gheza (KTM); 16. Fiore (KTM); 17. Talamo (KTM); 18. Ghidini (KTM); 19. Ghilardi (KTM); 20. Pini (HM); 21. Cremasco (Yamaha); 22. Montelaghi (KTM); 23. Spanò (HM); 24. Manfredi (KTM); 25. Guarneri (KTM); 26. Bondavalli (KTM); 27. Scabini (KTM); 28. Bonetto (KTM); 29. Pezzetta (Husqvarna); 30. Ognissanti (KTM); 31. Savoldi (Gas Gas); 32. Zucca (KTM); 33. Molteni (Husqvarna); 34. Mozzi (KTM); 35. Molinari (TM); 36. Boffelli (Yamaha); 37. Pusceddu (Husqvarna); 38. Coli (Husqvarna). 125 UNDER 23: 1. Roggeri (Suzuki); 2. Montanari (KTM); 3. Cerutti (KTM); 4. Rovelli (KTM); 5. Boezi (KTM); 6. Savoldi (KTM); 7. Donelli (KTM); 8. Ordine (KTM); 9. Peila (TM); 10. Corsini (HM); 11. Zaffaroni (KTM); 12. Trevaini (HM); 13. Giorgini (HM); 14. Gualtieri (Husqvarna); 15. Nappi (KTM); 16. Bove (KTM); 17. Rovero (KTM); 18. Comastri (TM); 19. De Marchi (KTM); 20. Garzoglio (KTM); 21. Spinelli (Husqvarna); 22.

Bongiovanni (Suzuki); 23. Pietranera (Yamaha); 24. Arroenzi (KTM); 25. Gamba (KTM); 26. Adami (KTM); 27. Gilardi (KL); 28. Menichetti (KTM); 29. Arizzi (KTM); 30. Cicalò (Yamaha); 31. Arigoni (KTM); 32. Rota (KTM); 33. Vighetti (KTM). 250 2T: 1. Mangini (KTM); 2. Mori (KTM); 3. Serra (Gas Gas); 4. Coppola (KTM); 5. Cargnel (KTM); 6. Mayr Alessandro (KTM); 7. Armanni (Suzuki); 8. Mayr Andrea (HM); 9. Pasqualetti (TM); 10. Domenighini (Gas Gas); 11. Pasotti (KTM); 12. Vannucchi (KTM); 13. Letey (KTM); 14. Pezzotti (Gas Gas); 15. Bongiolatti (KTM); 16. Porro (Gas Gas); 17. Manenti (KTM); 18. Verlato (KTM); 19. Stanghellini (KTM); 20. Careglio (Gas Gas); 21. Pedretti (HM); 22. Gheza (Gas Gas). CLASSE 4T: 1. Balboni (Beta); 2. Chiatti (KTM); 3. Conforti (Suzuki); 4. Marcotulli (Yamaha); 5. Serafini (Husqvarna); 6. Boffa (SBR); 7. Illesi (KTM); 8. Paghini (KTM); 9. Morandi (Husqvarna); 10. Poli (Beta); 11. Fossati (Suzuki); 12. Marmi (Husqvarna); 13. Corradin (KTM); 14. Boeri (Husqvarna); 15. Dalle Carbonare (KL); 16. Lucarini (Husqsvarna); 17. Omodei (HM); 18. Migliori (KTM); 19. Corrado (KTM); 20. Boarolo (KTM); 21. Corradin (KTM); 22. Scali (Suzuki); 23. Paolini (Suzuki); 24. Belotti (KTM); 25. Iacazzi (Suzuki); 26. Faccaro (Yamaha); 27. Ronzio (KL); 28. Internò (Aprilia); 29. Dentis (Rieju). 50 CODICE: 1. Trainini (HM); 2. Maimone (Fantic); 3. Castellana (HM); 4. Martinelli (Fantic); 5. Pampaloni (Beta); 6. Croci (Beta); 7. Di Pace (Beta); 8. Lazzarini (Beta); 9. Giacchero (Fantic); 10. Bernardi (HM); 11. Taccolini (HM); 12. Mainas (Rieju); 13. Pellizzoni (HM); 14. Corrù (HM); 15. Rocchi (HM); 16. Dell’oro (HM). ELITE: 1. Redondi (KTN); 2. Manzi (KTM); 3. Pogna (KTM). LADIES: 1. Sappino (HM); 2. Marrocco (Husqvarna); 3. Balduzzi (Yamaha).

Lombardia Pieve Albignola (PV) 28 marzo Campionato minienduro – Organizzatore: M.C. Valli Oltrepo – Direttore di gara: Armando Sponga -Meteo: sereno

Classifiche ESORDIENTI: 1. Peverata (KTM); 2. Piccina (KTM); 3. Pavoni (Kawasaki); 4. Capoferri (KTM); 5. Cabini (KTM); 6. Pozzi (KTM); 7. Manzoni (KTM); 8. Trussardi (Honda); 9. Razza (KTM); 10. Zerla (KTM); 11. Rumi (KTM); 12. Mineli (KTM); 13. Agostani (Kawasaki); 14. Marangoni (KTM); 15. Bonazzi (KTM); 16. Rottigni (KTM); 17. Cogno (KTM); 18. Facchini (KTM); 19. Incorvaia (Kawasaki); 20. Cogno (KTM). ASPIRANTI 50: 1. Castellana (HM); 2. Aresi (HM); 3. Bernardi (HM); 4. De Nadai (KTM); 5. Maspero (Beta); 6. Spandre (Honda); 7. Manarin (Fantic); 8. Zanni (KTM); 9. Bonetta (KTM); 10. Pasinetti (KTM); 11. Boccalari (HM); 12. Frigè (Honda); 13. Albergoni; 14. Maioli (KTM); 15. Bernini (KTM); 16. Bernazzani; 17. Ciccotti (Honda); 18. Contenti (Fantic). ASPIRANTE 85: 1. Giudici (Suzuki); 2. Signorelli (KTM); 3. Croci (KTM); 4. Apollonio (KTM); 5. Cominardi (Honda); 6. Merli (Honda); 7. Bertoletti (KTM); 8. Pampinella (Honda); 9. Zanni (KTM); 10. Francinelli (Kawasaki); 11. Migliorati (KTM); 12. Golutti (KTM); 13. Ragazzoni (KTM); 14. Gitti

(KTM); 15. Martinelli (KTM); 16. Bussandri (Kawasaki); 17. Anziano (KTM); 18. Pezzoni (Kawasaki); 19. Colleoni (KTM); 20. Cursio (Yamaha); 21. Cavalli (Honda); 22. Turato (KTM); 23. Marenzi (Honda); 24. Raggio (Kawasaki). BABY MONO: 1. Fava (KTM); 2. Ghidini (KTM); 3. Colombo (HM). BABY SPRINT: 1. Tuani (KTM); 2. Pedersoli (KTM); 3. Ravizzola (KTM); 4. Morettini (KTM); 5. Minelli (KTM); 6. Pelizzari (Suzuki); 7. Mazzetto (KTM); 8. Saporiti (KTM). UNICA LADY: 1. Cabini (KTM); 2. Montini (KTM). OSPITI: 1. Castellana (HM); 2. Corli (HM); 3. Consolini (Fantic); 4. Piccaroletti (Beta); 5. Trussardi (HM); 6. Baldassarri.

Liguria Villanova d’Albenga (SV) 18 aprile Skube Verdeonline, prima prova – Organizzatore: M.C. Riviera – Meteo: sereno

Classifiche 50 CODICE: 1. Vescia (Zundapp). 80 2T: 1. Vescia (TM); 2. Belloni (TM); 3. Luciani (TM). 125 2T: 1. Vescia (KTM); 2. Di Maria (KTM); 3. Bonifazio (KTM); 4. Pelle (KTM); 5. Grasso (KTM); 6. Fogliacco (Gas Gas); 7. Girini (KTM); 8. Papini (Suzuki); 9. Pera (KTM); 10. Berretta (KTM); 11. Pittalis (KTM); 12. Moreno (KTM); 13. Trucchi (KTM); 14. Negro (KTM); 15. Sapello (HM); 16. Nolasco (KTM). OLTRE 125 2T: 1. Grasso (KTM); 2. Molinari (HM); 3. Borreani (KTM); 4. Grillo (KTM); 5. Pelle (KTM); 6. Pittaluga (KTM); 7. Bestagno (KTM); 8. Berretta (KTM); 9. Basilavecchi (TM); 10. Fotia (KTM); 11. Parodi (TM); 12. Scarsi (KTM); 13. Roggero (Yamaha); 14. Contrera (HM); 15. Elena (KTM); 16. Maggia (KTM); 17. Bottello (HM); 18. Campana (HM); 19. Raimondo (KTM); 20. Mongiello (KTM); 21. Luciani (Gas Gas); 22. Lobello (KTM). 250 4T: 1. Capello (HM); 2. Bossi (Honda); 3. Valdiserra (HM); 4. Panarelli (KTM); 5. Verbicara (Yamaha); 6. Marino (Yamaha); 7. Travaglio (HM); 8. Trucchi (KTM); 9. Realini (Beta). OLTRE 250 4T: 1. Buccheri (Husaberg); 2. Raso (Beta); 3. Molinari (HM); 4. Realini (Beta); 5. Savona (HM); 6. Giancone (Honda); 7. Berro (KTM); 8. Balbo (Husaberg); 9. Carmiani (KTM); 10. Castellana (Yamaha); 11. Volpe (Husaberg); 12. Giannelli (HM); 13. Caldarone (Beta); 14. Data (Husaberg); 15. Andreis (Husaberg); 16. Frione (HM); 17. Olivari (KTM). SPORT: 1. Vairo (HM); 2. Enrico (KTM); 3. Vio (HM); 4. Fenoggio (HM); 5. Cantini (Husaberg); 6. Crocilla (Yamaha); 7. Usanna (KTM); 8. Fogliacco (KTM); 9. Roetto (KTM); 10. Bossi (Honda). EPOCA: 1. Belloni (Puch); 2. Mascioni (Maico). FEMMINILE: 1. Rossi (Honda); 2. Scola (Husqvarna). MINI CLASSE 65: 1. Lavelli (KTM); 2. Freno (KTM); 3. Cogno (KTM); 4. Oberto (Kawasaki); 5. Riga (KTM). CLASSE MONO: 1. Maioli (KTM); 2. Freno (KTM); 3. Cogno (KTM). CLASSE OPEN: 1. Rossi (Suzuki); 2. Olivari (KTM).

LUCA MALIMPENSA

Triveneto Bibione (VE) 5 aprile Triveneto endurance - Bibione Beach Race - Trofeo Città di Bibione, dodicesima edizione – Organizzatore: M.C. Bibione – Direttore di gara: Gabriele Silino – Meteo: variabile

Classifiche ASSOLUTA A COPPIE: 1. Facchin-Malimpensa; 2. Fantin D.-Vidotto; 3. Basso Alb. Micheluz; 4. Paolucci-Costa; 5. Borella-

Costa; 6. Rolli-Urgnani; 7. Mario-Giusto; 8. Sartorello-Recchia; 9. Favero D.-Crivellari; 10. Musil-Schwenner; 11. Zaccheo-Zamparo; 12. Bettin-Signorelli; 13. Sant Mau.Radioni; 14. Battistin-Beggio; 15. RassattiZoccolan; 16. Pessina-Meroli; 17. GreppiCortinovis; 18. Dal Bello F.-Dal Dello D.; 19. Polo-Paravano; 20. Viero-Paterno; 21. Dessì-Manfè; 22. Sant Mas.-Martinis; 23. Borella-Gavinelli; 24. Pignat-Maso; 25. Acco-Fattori; 26. Klagenfurt-Isak; 27. Wirnsberger-Ameisbichler; 28. AnastasiaPasian; 29. Oliana-Battaino; 30. MelandriStimamiglio; 31. Collodini-Landin; 32. Tassan-Corazzin; 33. Carnielli-Vignotto; 34. Mauro-Facchin A.; 35. SantarossaSoldan; 36. Pizzutti-Taviano; 37. SvetnicTarmann; 38. Tiziani-Gaspardo; 39. AchatzMartinijak; 40. Ciot-Celeprin; 41. SbranaDionisi; 42. Pramparog.-Pramparo S.. MARATHON: 1. Mueller; 2. Ruoso; 3. Tischart; 4. Neisser; 5. Marchesini; 6. Tronconi; 7. Rota; 8. Botta; 9. Carnelos; 10. Verdelli; 11. Moro; 12. Korak; 13. Del Pino; 14. Masotti; 15. Granziol; 16. Zoia; 17. Titton; 18. Fantin G.; 19. Seebacker; 20. Nodari; 21. Bertoli; 22. Gianesi; 23. Agazzi; 24. Infanti; 25. Maccari; 26. Danieli; 27. Rota; 28. Fantin M.; 29. Zanatta; 30. Panzarin; 31. Mei; 32. Romanini. Mario Pittoni

VelocitàChallenge Ducati

VALIA BATTE IN VOLATA BARTOLINI MAGIONE (PG) - Esordio stagionale a Magione per il trofeo dedicato ai bicilindrici desmodromici. Nella Protwins il campione in carica Alessandro Valia, collaudatore Ducati, ha battagliato a lungo con Valter Bartolini. Ha vinto Valia battendo di soli 305 millesimi l’agguerrito rivale. La Superstock ha visto il successo di Roberto Luigi Rozza davanti a Marchesi e Brambilla, mentre nella Superbike Luca Pini ha vinto in scioltezza.

17 - 18 aprile Ducati Desmo Challenge, prima prova - Meteo: sereno

Classifiche SUPERBIKE: 1. Pini 14 giri in 17’00”159; 2. Caspon a 17”750; 3. Conti a 19”129; 4. Castaldo a 19”616; 5. Rinaldi a 22”191; 6. Cantalupo a 26”976; 7. Barbieri a 28”362; 8. Boccelli a 38”226; 9. Bertuzzi a 38”671; 10. Saracco a 39”052; 11. Verderio a 43”778; 12. Nicaso a 47”596; 13. Cocchi a 47”730; 14. Marchetti a 59”374; 15. Brugnone a 59”779; 16. Can-

nizzaro a 1’11”502; 17. Vetturi a 1’11”588; 18. Corno a 1’12”248; 19. Principato a 1’12”622; 20. Grassini; 21. Doria; 22. Cavicchi; 23. Brambilla; 24. Barracco; 25. Alfonso tutti a 1 giro; 26. Cavallo a 2 giri. Giro più veloce: Pini in 1’11”927 alla media di 125,477 Km/h. SUPERSTOCK: 1. Rozza 14 giri in 17’17”671; 2. Marchesi a 6”741; 3. Brambilla a 18”817; 4. Mauri a 19”145; 5. Sala a 19”297; 6. Palleschi a 27”907; 7. Scazzola a 31”008; 8. Gabrielli a 31”493; 9. Ennemoser a 34”550; 10. Lenoci a 34”983; 11. Margutti a 49”764; 12. Lega a 50”222; 13. Avvisti a 50”911; 14. Giuffrida a 52”370; 15. Rovati a 1’01”242; 16. Martinazzi a 1’01”794; 17. Ricci a 1’02”096; 18. Gioachin a 1’09”664; 19. Leoni a 1’10”604; 20. D’Amato; 21. Iannone; 22. Russo; 23. Broggio tutti a 1 giro. Giro più veloce: Rozza in 1’12”869 alla media di 123,855 Km/h. PROTWINS: 1. Valia 14 giri in 17’19”401; 2. Bartolini a 0”305; 3. Bulai a 20”464; 4. Pini a 33”223; 5. Melchionno a 53”290; 6. Tinti a 59”154; 7. Rizzi a 1’02”874; 8. Visani a 1’06”405; 9. Zola a 1’09”783; 10. Castegini a 1’10”089; 11. Savelli a 1’17”927; 12. Pierazzi; 13. Buldrini; 14. Parenti; 15. Contigliozzi; 16. Ferraiuolo tutti a 1 giro. Giro più veloce: Valia in 1’13”325 alla media di 123,236 Km/h.

CrossPrima prova a Vercelli

Piemonte Vercelli 5 aprile Campionato piemontese MX1 e minicross, prima prova – Organizzatore: M.C. Nuova Billiemme – Direttore di gara: Federica Mottin – Meteo: sereno

Classifiche MAJOR: 1. Parodi (Honda); 2. Gazulino (Honda); 3. Traversa (Honda); 4. Gatti (Honda); 5. Ferrari (Yamaha); 6. Miletto (Yamaha); 7. Imarisio (Honda); 8. Amerio (Honda); 9. Zanola (Suzuki); 10. Cremonini (Yamaha); 11. Marchisio (KTM); 12. Di Giorgio (Kawasaki); 13. Pomella (Honda); 14. De Angelis (Honda). NAZIONALI: 1. Scabrosi (Suzuki); 2. Lorenzon (Kawasaki); 3. Roman (KTM); 4. Altare (Yamaha); 5. Tacchini (Honda); 6. Riccio (Yamaha); 7. Roasio (Yamaha); 8. Vindrola (Honda); 9. Franceschi (Kawasaki); 10. Morani (Suzuki); 11. Daziano (Honda); 12. Camaschella (Suzuki); 13. Zucca (Yamaha); 14. Antoniello (Yamaha); 15. Papa (Yamaha); 16. Barale (Honda); 17. Pampuri (Suzuki); 18. Bonicatto (Kawasaki); 19. Lodi (Honda); 20. Sclavo (Yamaha); 21. Lamperti de Vecchi (Kawasaki). TERRITORIALI: 1. Pioppo (Honda); 2. Paire (Kawasaki); 3. Amadio (Suzuki); 4. Tortora (Suzuki); 5. Ratti (Kawasaki); 6. Peira (Honda); 7. Montorro (Kawasaki); 8. Barbierato (Honda); 9. Boggio (Honda); 10. Pasta (Kawasaki); 11. Momo (Honda); 12. Cavenaghi (Honda); 13. Novarino (Suzuki); 14. Paschero (Honda); 15. Salina (Yamaha); 16. Fenoglio (Yamaha); 17. Amadio (Suzuki); 18. Fragomeli (Yamaha); 19. Viada (Yamaha); 20. Iacazzi (Yamaha); 21. Flesia (Honda); 22. Daniele (Suzuki); 23. Pologruto A. (TM); 24. Fissolo (Honda); 25. Marangotto (Honda); 26. Bordese (Honda); 27. Patritti (Honda); 28. Bongiovanni (Kawasaki); 29. Pologruto C. (TM); 30. Varzani (Suzuki); 31. Audisio (Kawasaki). MINICROSS DEBUTTANTI: 1. Ulivi (KTM); 2. Ossola (KTM); 3. Veiluva (KTM). CADETTI: 1. Armellino (KTM); 2. Bianchi (Suzuki); 3. Tamai (LEM); 4. Cantele (KTM); 5. Trinchieri (KTM); 6. Cardellini (Kawasaki). JUNIOR: 1. Tropepe (KTM); 2. Arbini (KTM); 3. Accornero (KTM); 4. Valsangiacomo (Suzuki); 5. Diotallevi (KTM); 6. Fornara (KTM). SENIOR: 1. Contessi (Honda); 2. Callegaro (KTM); 3. Traversa (Suzuki); 4. Porro (KTM); 5. Bertolotti (Honda); 6. Inversini (Honda).

Piemonte Trofarello (TO) 11 aprile Campionato piemontese motocross, seconda prova – Organizzatore: M.C. Koala – Meteo: sereno variabile

Classifiche NAZIONALI: 1. Marrazzo D. (Honda); 2. Loremzon (Kawasaki); 3. Tabone (KTM); 4. Marra (Yamaha); 5. Montanari (Suzuki); 6. Arimatea (Yamaha); 7. Grammatico (Honda); 8. Orlandi (Kawasaki); 9. Alice (Honda); 10. Roasio (Yamaha); 11. Cavallo (Yamaha); 12. Cantinotti (Suzuki); 13. Colombo (Kawasaki); 14. Barale (Honda); 15. Filippi (Yamaha); 16.

Muraca (Honda); 17. Magliano (Honda); 18. Celestino (Suzuki); 19. Raggi (KTM); 20. Rabossi (Suzuki); 21. Pampuri (Honda); 22. Bonicatto (Kawasaki); 23. Antoniello (Suzuki); 24. Padrini (Kawasaki); 25. Ferrario (Honda); 26. Quaglio (Yamaha); 27. Cimberio (Suzuki). MAJOR: 1. Osenda (Yamaha); 2. Deandreis (Honda); 3. Saibene (Yamaha); 4. Lusso (Suzuki); 5. Pelissero (Honda); 6. Rampado (Honda); 7. Gasparela (Suzuki); 8. Lusardi (Suzuki); 9. Ferrari (Suzuki); 10. Ballesio (Suzuki); 11. Di Giorgio (Kawasaki); 12. Migheli (Honda); 13. Pignataro (KTM); 14. Pelizzari (Honda); 15. Bessone (Kawasaki); 16. Taricco (Suzuki); 17. Brunello (Honda); 18. Milani (KTM); 19. Toppino (Honda); 20. Imarisio (Honda); 21. Callegari (Honda); 22. Perino (Yamaha); 23. Magliano (Suzuki); 24. Maranoli (Kawasaki); 25. Frati (KTM); 26. Enrico (Yamaha); 27. Smeraldi (Honda); 28. Antoniello (Yamaha). TERRITORIALI CLASSE A: 1. Gobbi (Yamaha); 2. Ratti (Kawasaki); 3. Badellino (Honda); 4. Martinelli (KTM); 5. Sordo (Honda); 6. Sanfilippo (KTM); 7. Paire (Kawasaki); 8. Ponetti (Honda); 9. Fresco (Kawasaki); 10. Locati (Suzuki); 11. Rizzolio (Yamaha); 12. Faccendini (Yamaha); 13. Guidotti (Yamaha); 14. Bertola (Honda); 15. Gaida (Yamaha); 16. Broggin (Honda); 17. Ballario (Honda); 18. Pozzi (Kawasaki); 19. Castelli (Yamaha); 20. Berutti (Yamaha); 21. Maio (Suzuki); 22. Quarti (Suzuki); 23. Novarino (Suzuki); 24. Consiglio (Kawasaki); 25. Campari (Honda); 26. Ballesio (Suzuki); 27. Milani (KTM); 28. Angiolini (Honda); 29. Gazzola (KTM); 30. Ragusa (Kawasaki); 31. Fenoglio (Yamaha); 32. Dematteo (KTM); 33. De Marchi (Honda); 34. Magni (Honda); 35. Marchetto (Honda); 36. Bombelli (KTM); 37. Gerbaldo (Honda); 38. Flesia (Kawasaki); 39. Raggio (Suzuki); 40. Diato (Honda). CLASSE B: 1. Lorenzi (Suzuki); 2. Rivetti E. (KTM); 3. Peirone (Honda); 4. Arnaldi (KTM); 5. Talmon (Kawasaki); 6. Fasano (Yamaha); 7. Pedroli (Suzuki); 8. Manenti (Honda); 9. Camerra (Honda); 10. Mucchi (Yamaha); 11. Zavattaro (Yamaha); 12. Campana (KTM); 13. Pizzato (KTM); 14. Bauduino (Suzuki); 15. Baima Besquet (Suzuki); 16. Pennino (Honda); 17. Audisio (Yamaha); 18. Nave (Honda); 19. Danna (Yamaha); 20. Solina (Kawasaki); 21. Dolce (Honda); 22. Gazzola (Yamaha); 23. Sosso (Suzuki); 24. Piantanida (KTM); 25. Cosenza (KTM); 26. Bandi (Kawasaki); 27. Pansarasa C. (Kawasaki); 28. Pioletti (Suzuki); 29. Piredda (Honda); 30. Viviano (Yamaha); 31. Ramonda (Kawasaki); 32. Marengo (Yamaha); 33. Marangon (Yamaha); 34. Pansarasa M. (Kawasaki); 35. Baldi (Honda); 36. Molteni (Suzuki); 37. Mancone (Honda); 38. Burato (Honda); 39. Amati (Honda); 40. Rivetti N. (KTM). CLASSE C: 1. Selva (Honda); 2. Giachino (Yamaha); 3. Grimaldi (Suzuki); 4. Alessi (Kawasaki); 5. Castello (Honda); 6. Reale (Honda); 7. Lupano (Honda); 8. Fissolo (Honda); 9. Ghia (Honda); 10. Franchino (Kawasaki); 11. Scaglione (Suzuki); 12. Argirò (Suzuki); 13. Uboldi (Kawasaki); 14. Zaratonello (KTM); 15. Magliano (Suzuki); 16. Quarona R. (Honda); 17. Travaglio (Honda); 18. Canepa (Honda); 19. Quarona D. (Yamaha); 20. Perfumo (Kawasaki); 21. Ternullo (KTM); 22. Marengo (Honda); 23. Sordo (Yamaha); 24. Masoni (Kawasaki); 25. Valcauda (Suzuki); 26. Piredda (Honda); 27. Carniato (Honda); 28. Mucchi (Honda); 29. Giachino (Kawasaki); 30. Boccone (Honda); 31. Toso (Suzuki); 32. Amati (Honda).

] motosprint

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Sportitalia

Toscana Ponte a Egola (PI) 28 marzo Campionato toscano, prima prova – Organizzatore: M.C. Pellicorse – Direttore di gara: Donatella Aramini – Meteo: sole

Classifiche UNDER 21 GARA 1: 1. Savini (Yamaha); 2. Fornino (Kawasaki); 3. Vandelli (Yamaha); 4. Lippi (Suzuki); 5. Morelli D. (Honda); 6. Morelli G. (Husqvarna); 7. Paoloni (Suzuki); 8. Cerbo (Honda); 9. Ontelli (Suzuki); 10. Paolini; 11. Pini (KTM); 12. Susuini; 13. Reggianini (Kawasaki); 14. Cencioni (Honda); 15. Brogi (KTM); 16. Anichini (KTM); 17. Guarnieri; 18. Lucci (KTM); 19. Vento (Honda); 20. Mugnai; 21. Mazzamuto (Yamaha); 22. Burberi (Honda); 23. Mannucci (Kawasaki); 24. Freddiani (KTM); 25. Papaveri (Yamaha); 26. Maltrì (Suzuki); 27. Bernini (Suzuki); 28. Dogani (Kawasaki); 29. Tacconi; 30. Ricciarini (KTM); 31. Dragoni (Kawasaki); 32. Mattolini (Yamaha). GARA 2: 1. Lippi (Suzuki); 2. Anichini (KTM); 3. Pini (KTM); 4. Brogi (KTM); 5. Cencioni (Honda); 6. Morelli (Husqvarna); 7. Paolini; 8. Ontelli (Suzuki); 9. Reggianini (Kawasaki); 10. Cerbo (Honda); 11. Paoloni (Suzuki); 12. Vandelli (Yamaha); 13. Morelli (Honda); 14. Vento (Honda); 15. Guarnieri; 16. Lucci (KTM); 17. Savini (Yamaha); 18. Mazzamuto (Yamaha); 19. Mannucci (Kawasaki); 20. Bernini (Suzuki); 21. Papaveri (Yamaha); 22. Freddiani (KTM); 23. Mattolini (Yamaha); 24. Dogani (Kawasaki); 25. Maltrì (Suzuki); 26. Mugnai; 27. Burberi (Honda); 28. Dragoni (Kawasaki); 29. Ricciarini (KTM); 30. Tacconi; 31. Cesari (Kawasaki); 32. Susini. MX1 GARA 1: 1. Mocini (Honda); 2. Lasagna (KTM); 3. Meoni (KTM); 4. Casucci (Honda); 5. Coturri; 6. Nompari (Suzuki); 7. Baldini (Suzuki); 8. Lucchesi (Kawasaki); 9. Massini (Honda); 10. Liardi (Honda); 11. Galluzzi (Yamaha); 12. Spanò (Suzuki); 13. Ravaglia; 14. Santi (Yamaha); 15. Fabbri (Honda); 16. Fontani (Suzuki); 17. Cancelli (Suzuki); 18. Ciabatti (Honda); 19. Rossi (Honda); 20. Bertagnini (Honda); 21. Lumachi (Honda); 22. Acquafresca (Honda); 23. Gigliotti (Honda); 24. Pallini (Honda); 25. Mengozzi (Kawasaki); 26. Donati (Honda); 27. Caradente; 28. Grossi (Kawasaki); 29. Funghi (Honda); 30. Casucci (Kawasaki); 31. Margheri (Honda); 32. Dragoni (Honda); 33. Colonna (Honda); 34. Barzagli (Honda); 35. Lilli (Honda); 36. Bettini (Honda); 37. Lunardi (Suzuki). GARA 2: 1. Lasagna (KTM); 2. Casucci (Honda); 3. Liardi (Honda); 4. Mocini (Honda); 5. Nompari (Suzuki); 6. Coturri; 7. Galluzzi (Yamaha); 8. Baldini (Suzuki); 9. Lucchesi (Kawasaki); 10. Meoni (KTM); 11. Massini (Honda); 12. Fontani (Suzuki); 13. Bertini; 14. Funghi (Honda); 15. Cancelli (Suzuki); 16. Fabbri (Honda); 17. Spanò (Suzuki); 18. Ravaglia; 19. Lumachi (Honda); 20. Lilli (Honda); 21. Mengozzi (Kawasaki); 22. Donati (Honda); 23. Acquafresca (Honda); 24. Bertagnini (Honda); 25. Grossi (Kawasaki); 26. Rossi (Honda); 27. Casucci (Kawasaki); 28. Caradente (Honda); 29. Pallini (Honda); 30. Ciabatti (Honda); 31. Margheri (Honda); 32. Dragoni (Honda); 33. Barzagli (Honda); 34. Colonna (Honda); 35. Bettini (Honda); 36. Zeppi (Honda); 37. Lunardi (Suzuki). GRUPPO B GARA 1: 1. Ciabattari (Kawasaki); 2. Conti (Honda); 3. Forconi (Suzuki); 4. Fravoli (Honda); 5. Piccolo (Yamaha); 6. Masi (Suzuki); 7. motosprint

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Mastropasqua; 8. Naldi (Honda); 9. Tabani (Yamaha); 10. Cinganelli (Suzuki); 11. Giachi (Suzuki); 12. Pistucchia (Honda); 13. Giovannoni (Honda); 14. Capecchi (Yamaha); 15. Margheri (Honda); 16. Barchelli (Suzuki); 17. Bartelloni (Suzuki); 18. Mugnai (Suzuki); 19. Bassi (Gilera); 20. Basili (Suzuki). GARA 2: 1. Ciabattari (Kawasaki); 2. Masi (Suzuki); 3. Mastropasqua; 4. Conti (Honda); 5. Piccolo (Yamaha); 6. Forconi (Suzuki); 7. Giachi (Suzuki); 8. Naldi (Honda); 9. Fravoli (Honda); 10. Pistucchia (Honda); 11. Capecchi (Yamaha); 12. Barchielli (Suzuki); 13. Cinganelli (Suzuki); 14. Margheri (Honda); 15. Bartelloni (Suzuki); 16. Bassi (Gilera); 17. Mugnai (Suzuki); 18. Tabani (Yamaha); 19. Basili (Suzuki). MX2 GARA 1: 1. Martini (Honda); 2. Bacci (Honda); 3. Manzoni (Honda); 4. Galluzzi (Yamaha); 5. Cucini; 6. Tozzi (Yamaha); 7. Bandini (Honda); 8. Albertoni (Kawasaki); 9. Franceschi (Honda); 10. Laurenzi (Honda); 11. Lorenzoni (KTM); 12. Bruni (Honda); 13. Cencioni (Honda); 14. Petri (Yamaha); 15. Gramigni (Yamaha); 16. Alamanni (Honda); 17. Cherubini (KTM); 18. Micozzi (Yamaha); 19. Pioli (Honda); 20. Raimondi (Honda); 21. Casaglia (Honda); 22. Deotto (Honda); 23. Pepe (Husqvarna); 24. Cialdi (Honda); 25. Bennati (Honda); 26. Bindi (Yamaha); 27. Ferrarini (Yamaha); 28. Pasquini (Kawasaki); 29. Zunuri (Yamaha); 30. Pieroni (Honda); 31. Ricci (Kawasaki); 32. Grossi (Kawasaki); 33. Poli (Suzuki); 34. Angiolini (Yamaha); 35. Guidi (Honda); 36. Caselli (Honda); 37. Bianchini (Honda); 38. Chiori (Suzuki). GARA 2: 1. Martini (Honda); 2. Bacci (Honda); 3. Albertoni (Kawasaki); 4. Cucini; 5. Bandini (Honda); 6. Galluzzi (Yamaha); 7. Lorenzoni (KTM); 8. Laurenzi (Honda); 9. Tozzi (Yamaha); 10. Franceschi (Honda); 11. Micozzi (Yamaha); 12. Cencioni (Honda); 13. Petri (Yamaha); 14. Pioli (Honda); 15. Bruni (Honda); 16. Manzoni (Honda); 17. Caselli (Honda); 18. Gramigni (Yamaha); 19. Cherubini (KTM); 20. Deotto (Honda); 21. Alamanni (Honda); 22. Casaglia (Honda); 23. Ricci (Kawasaki); 24. Bindi (Yamaha); 25. Grossi (Kawasaki); 26. Pasquini (Kawasaki); 27. Cialdi (Honda); 28. Dini (Honda); 29. Pieroni (Honda); 30. Pepe (Husqvarna); 31. Raimondi (Honda); 32. Angiolini (Yamaha); 33. Bennati (Honda); 34. Falsini (Suzuki); 35. Bianchini (Honda); 36. Chiori (Suzuki); 37. Guidi (Honda); 38. Poli (Suzuki); 39. Ferrarini (Yamaha). GRUPPO B GARA 1: 1. Pedretti (Honda); 2. Poccianti (Honda); 3. Zarrilli (Kawasaki); 4. Peri (Honda); 5. Cavuoti (Honda); 6. Bistocchi (Suzuki); 7. Vannucci (Suzuki); 8. D’Arrigo (Suzuki); 9. D’Apollo; 10. Arenella (Yamaha); 11. Bartalini (Honda); 12. Cappellini (Suzuki); 13. Zazzeri (Honda); 14. Calabassi (Kawasaki); 15. Giovannelli (Yamaha); 16. Golini (Honda); 17. Rossetti (Yamaha); 18. Semplici (Yamaha); 19. Finocchi (Suzuki); 20. Bernacchioni (Suzuki); 21. Bacci (Kawasaki); 22. Andreini (KTM); 23. Squarcialupi (Kawasaki); 24. Marchi; 25. Fantoni (Suzuki); 26. Fabbrini (Honda); 27. Vagnone (Honda); 28. Amendola (Kawasaki); 29. Cherubini (Suzuki); 30. Giovannelli (Honda); 31. Carli (Yamaha); 32. Bisaccioni; 33. Galvagno (Honda); 34. Cortigiani (Kawasaki); 35. Cinelli (Kawasaki); 36. Zito (Honda); 37. Ridolfi (Honda); 38. Casola (Yamaha). GARA 2: 1. Pedretti (Honda); 2. Zarrilli (Kawasaki); 3. Poccianti (Honda); 4. Cavuoti (Honda); 5. D’Apollo; 6. Cinelli (Kawasaki); 7. Giovannelli (Yamaha); 8. Semplici (Yamaha); 9. Rossetti (Yamaha); 10. Peri (Honda); 11. Cappellini (Suzuki); 12. Arrigo (Suzuki); 13. Arenella (Yamaha); 14. Andreini (KTM); 15.

Vannucci (Suzuki); 16. Finocchi (Suzuki); 17. Golini (Honda); 18. Bacci (Kawasaki); 19. Zazzeri (Honda); 20. Bartalini (Honda); 21. Bruchi (Suzuki); 22. Casola (Yamaha); 23. Fantoni (Suzuki); 24. Calabassi (Kawasaki); 25. Cherubini (Suzuki); 26. Bernacchioni (Suzuki); 27. Fabbrini (Honda); 28. Vagnone (Honda); 29. Giovannelli (Honda); 30. Bistocchi (Suzuki); 31. Carli (Yamaha); 32. Cortigiani (Kawasaki); 33. Bisaccioni; 34. Ridolfi (Honda); 35. Zito (Honda); 36. Galvagno (Honda). GRUPPO C GARA 1: 1. Grassi (Suzuki); 2. Rossi (Suzuki); 3. Sbrana (Honda); 4. Caldini (Honda); 5. Goti (Suzuki); 6. Bindi (Yamaha); 7. Ugolini (Yamaha); 8. Fioretti (Kawasaki); 9. Calenzo (Suzuki); 10. Marchese (Honda); 11. Fanti (Yamaha); 12. Barelli (Yamaha). GARA 2: 1. Grassi (Suzuki); 2. Sbrana (Honda); 3. Rossi (Suzuki); 4. Marchese (Honda); 5. Caldini (Honda); 6. Bindi (Yamaha); 7. Del Mira (Honda); 8. Goti (Suzuki); 9. Fioretti (Kawasaki); 10. Calenzo (Suzuki); 11. Pieri; 12. Fanti (Yamaha); 13. Barelli (Yamaha).

Toscana Ponte a Egola (PI) 18 aprile Selettiva campionato italiano minicross zona B, seconda prova – Organizzatore: M.C. Pellicorse – Direttore di gara: Lami Fabio – Meteo: sole

Classifiche JUNIOR GARA 1: 1. Isdraele (KTM); 2. Lentini (KTM); 3. Marini (KTM); 4. Ricciutelli (KTM); 5. Secchi (KTM); 6. Carboni (KTM); 7. Gaiffi (Honda); 8. Zoccola (KTM); 9. Bertozzi (Honda); 10. Beati (KTM); 11. Agosti (KTM); 12. Gaudino (KTM); 13. Righi (Honda); 14. Pierantozzi (Honda); 15. Gubbiotti (KTM); 16. Galdi (KTM); 17. Petrillo (KTM); 18. Santandrea (Suzuki); 19. Righini (Suzuki); 20. Sanna (Suzuki); 21. Di Biase (Honda); 22. Munari (Suzuki); 23. Fania (Suzuki); 24. Tortori (KTM); 25. Fadda (KTM); 26. Belli (KTM); 27. Andronico (KTM); 28. Cassiani (KTM); 29. Massa (KTM); 30. Spagna (Yamaha); 31. Marchettoni (KTM); 32. Fantechi (KTM); 33. Liviani (KTM). GARA 2: 1. Righi (Honda); 2. Righi (Honda); 3. Isdraele (KTM); 4. Marini (KTM); 5. Ricciutelli (KTM); 6. Carboni (KTM); 7. Gaiffi (Honda); 8. Secchi (KTM); 9. Galdi (KTM); 10. Pierantozzi (Honda); 11. Agosti (KTM); 12. Sanna (Suzuki); 13. Gaudino (KTM); 14. Zoccola (KTM); 15. Petrillo (KTM); 16. Gubbiotti (KTM); 17. Righini (Suzuki); 18. Fadda (KTM); 19. Bertozzi (Honda); 20. Beati (KTM); 21. Di Biase (Honda); 22. Santandrea (Suzuki); 23. Munari (Suzuki); 24. Cassiani (KTM); 25. Fania (Suzuki); 26. Belli (KTM); 27. Tortori (KTM); 28. Massa (KTM); 29. Foschini (Kawasaki); 30. Marchettoni (KTM); 31. Fantechi (KTM); 32. Liviani (KTM). CADETTI GARA 1: 1. Lapucci; 2. Lauretti; 3. Oteri (Kawasaki); 4. Riottini; 5. Zanotti; 6. Menchelli; 7. Peruzzi; 8. Gigli; 9. Paolucci; 10. Susini (Kawasaki); 11. Magnani; 12. Nozzi; 13. Dolce; 14. Tagliareni; 15. Puccinelli; 16. Dell’Orletta; 17. Cattani; 18. Fiorini; 19. Galardi (Kawasaki); 20. Mocci; 21. Pieri; 22. De Persis; 23. Vivoli; 24. Fantauzzi; 25. Bragazzi (tutti gli altri su KTM). GARA 2: 1. Lapucci; 2. Lauretti; 3. Oteri (Kawasaki); 4. Magnani; 5. Susini (Kawasaki); 6. Nozzi; 7. Zanotti; 8. Paolucci; 9. Peruzzi; 10. Menchelli; 11. Cattani; 12. Puccinelli; 13. Gigli; 14. Dolce; 15. Dell’Orletta; 16. Taglia-

NICOLÒ SALVATORI

reni; 17. Riottini; 18. Mocci; 19. Galardi; 20. Fiorini; 21. Vivoli; 22. Pieri; 23. Bragazzi; 24. Fantauzzi (tutti gli altri su KTM). DEBUTTANTI GARA 1: 1. Salvatori; 2. Faso (Kawasaki); 3. Secchi; 4. Nicoli; 5. Algati; 6. Ricci; 7. Del Coco; 8. Crepaldi; 9. Palanca; 10. Baldini; 11. Folli; 12. Sciamanna; 13. Cangialosi; 14. De Angelis (Kawasaki); 15. Blanchi; 16. Silvani (Kawasaki); 17. Angeli; 18. Calonaci; 19. Daliana; 20. Puccinelli; 21. Piras; 22. Tenti; 23. Gubbiotto; 24. Maiolani (LEM); 25. Zanichelli; 26. Balladini; 27. Garofani; 28. Guarini (tutti gli altri su KTM). GARA 2: 1. Salvatori; 2. Algati; 3. Nicoli; 4. Crepaldi; 5. Secchi; 6. Scuteri (Polini); 7. Faso (Kawasaki); 8. Del Coco; 9. Ricci; 10. Palanca; 11. Calonaci; 12. Sciamanna; 13. Cangialosi; 14. De Angelis (Kawasaki); 15. Silvani (Kawasaki); 16. Blanchi; 17. Folli; 18. Maiolani (LEM); 19. Piras; 20. Angeli; 21. Guarini; 22. Balladini; 23. Zanichelli (Kawasaki); 24. Gubbiotto; 25. Garofani; 26. Tenti (tutti gli altri su KTM). SENIOR GARA 1: 1. Papa; 2. Frosali; 3. Furbetta; 4. Bersanelli (Yamaha); 5. Lazzeri; 6. Cantergiani; 7. Lucaroni; 8. Longo; 9. Di Nunzio (Honda); 10. Di Nardo; 11. Balducci (Honda); 12. De Nicola ; 13. Memoli; 14. Rocchi; 15. Di Pietro; 16. Picciau (Honda); 17. Borredon; 18. Fiorini; 19. Della Bidia; 20. Dominici; 21. Di Pietro (Suzuki); 22. Sanchini (tutti gli altri su KTM). GARA 2: 1. Lucaroni; 2. Papa; 3. Furbetta; 4. Frosali; 5. Bersanelli (Yamaha); 6. Cantergiani; 7. De Nicola; 8. Sanchini; 9. Placido; 10. Lazzeri; 11. Di Nunzio (Honda); 12. Memoli; 13. Di Pietro; 14. Rocchi; 15. Di Nardo; 16. Picciau (Honda); 17. Borredon; 18. Longo; 19. Della Bidia; 20. Balducci (Honda); 21. Fiorini; 22. Di Pietro (Suzuki); 23. Dominici (tutti gli altri KTM).

Emilia Romagna Castellarano (RE) 18 aprile Campionato motocross Emilia Romagna, seconda prova – Organizzatore: M.C. Castellarano – Direttore di gara: Onorio Carletti – Meteo: sereno

Classifiche CLASSE 125 GARA 1: 1. Marchelli (KTM); 2. Bergonzani (Suzuki); 3. De Pietri (Suzuki); 4. Tondin (TM); 5. Andrini (Suzuki); 6. Ferrini (Suzuki); 7. Mantovani (Yamaha); 8. Tamagnini (KTM); 9. Credi (Suzuki); 10. Naldoni (Suzuki); 11. Ansaloni (Yamaha); 12. Marengoni (Kawasaki); 13. Comastri (Honda); 14. Gozzoli (TM); 15. Scaramagli (Suzuki); 16. Balestri (KTM). GARA 2: 1. De Pietri (Suzuki); 2. Marchelli (KTM); 3. Mantovani (Yamaha); 4. Bergonzani (Suzuki); 5. Andrini (Suzuki); 6. Tamagnini (KTM); 7. Tondin (TM); 8. Bisi (KTM); 9. Ferrini (Suzuki); 10. Comastri (Honda); 11. Naldoni (Suzuki); 12. Credi (Suzuki); 13. Ansaloni (Yamaha); 14. Bonci (Suzuki); 15. Gozzoli (TM). MX1 GARA 1: 1. Tincani (TM); 2. Benedini (Yamaha); 3. Righi (Honda); 4. Debbi (Suzuki); 5.

Beltrami (Yamaha); 6. Fossi (Honda); 7. Ghidini (Kawasaki); 8. Marzocchi (Honda); 9. Bertugli (Yamaha); 10. Bazzani (Yamaha); 11. Avanzolini (Aprilia); 12. Cattabiani (Suzuki); 13. Valentini (Honda); 14. Orsi (Kawasaki); 15. Dalla Valle (Suzuki); 16. Fiaccadori (Suzuki); 17. Casadei (Suzuki); 18. Tomiozzo (Honda); 19. Gualtieri (Suzuki); 20. Bortolotti (KTM); 21. Barisio (Suzuki); 22. Rivi (Honda); 23. Buscaroli (Honda); 24. Bandieri (Honda); 25. Sangiorgi (Honda). GARA 2: 1. Benedini (Yamaha); 2. Righi (Honda); 3. Debbi (Suzuki); 4. Tincani (TM); 5. Beltrami (Yamaha); 6. Fossi (Honda); 7. Bertugli (Yamaha); 8. Avanzolini (Aprilia); 9. Valentini (Honda); 10. Marzocchi (Honda); 11. Bazzani (Yamaha); 12. Cattabiani (Suzuki); 13. Fiaccadori (Suzuki); 14. Casadei (Suzuki); 15. Dalla Valle (Suzuki); 16. Orsi (Kawasaki); 17. Bortolotti (KTM); 18. Tomiozzo (Honda); 19. Barisio (Suzuki); 20. Gualtieri (Suzuki); 21. Buscaroli (Honda); 22. Rivi (Honda); 23. Pilato (Honda); 24. Bandieri (Honda); 25. Sangiorgi (Honda). MX2 GARA 1: 1. Terraneo (Honda); 2. Violi (Yamaha); 3. Debbi (Husqvarna); 4. Roncaglia (Yamaha); 5. Furlotti (Suzuki); 6. Roncaglia (Yamaha); 7. Dalla Libera (Suzuki); 8. Montanari (Honda); 9. Faccioli (Suzuki); 10. Valente (Yamaha); 11. Coppellotti (Yamaha); 12. Sozzi (Yamaha); 13. Aldini (Honda); 14. Ferrari (Honda); 15. Chiletti (Honda); 16. Petruzziello (Honda); 17. Parini (Kawasaki); 18. Iacomini (Honda); 19. Casa (Yamaha); 20. Sarti (Suzuki); 21. Ferrari (Honda); 22. Franceschini (Honda); 23. Guatteri (Kawasaki); 24. Morellini (Honda); 25. Zambon (Honda); 26. Morara (Honda); 27. Manupiello (KTM); 28. Bombardi (KTM); 29. Naldoni (Honda); 30. Mecagni (Suzuki); 31. Gatti (Suzuki); 32. Salati (Honda); 33. Adani (Yamaha); 34. Ferrari (Honda); 35. Tagliatini (Honda). GARA 2: 1. Valente (Yamaha); 2. Violi (Yamaha); 3. Terraneo (Yamaha); 4. Furlotti (Suzuki); 5. Roncaglia (Yamaha); 6. Debbi (Husqvarna); 7. Faccioli (Suzuki); 8. Parini (Kawasaki); 9. Roncaglia (Yamaha); 10. Coppellotti (Yamaha); 11. Aldini (Honda); 12. Petruzziello (Honda); 13. Dalla Libera (Suzuki); 14. Sozzi (Yamaha); 15. Chiletti (Honda); 16. Casa (Yamaha); 17. Ferrari (Honda); 18. Franceschini (Honda); 19. Montanari (Honda); 20. Ferrari (Honda); 21. Iacomini (Honda); 22. Guatteri (Kawasaki); 23. Naldoni (Honda); 24. Sarti (Suzuki); 25. Zambon (Honda); 26. Salati (Honda); 27. Morellini (Honda); 28. Merli (Suzuki); 29. Furlotti (Honda); 30. Bergonzani (Suzuki); 31. Ferrari (Honda); 32. Adani (Yamaha); 33. Mecagni (Suzuki); 34. Morara (Honda); 35. Bombardi (KTM); 36. Gatti (Suzuki); 37. Tagliatini (Honda). GRUPPO B GARA 1: 1. Rossi (Suzuki); 2. Tadolini (Suzuki); 3. Ciampi (Honda); 4. Cavina (Honda); 5. Jotti (Suzuki); 6. Mercadanti (Honda); 7. Baraldi (Honda); 8. Favalli (Husqvarna); 9. Marchetti (TM); 10. Mattana (Yamaha); 11. Placci (Suzuki); 12. Gilli (Suzuki); 13. Spattini (Kawasaki); 14. Tassinari (Kawasaki); 15. Regalli (Yamaha); 16. Pavirani (Kawasaki); 17. Campani (Honda); 18. Silingardi (Honda); 19. Zanti (Honda). GARA 2: 1. Cavina (Honda); 2. Baraldi (Honda); 3. Rossi (Suzuki); 4. Mercadanti (Honda); 5. Ciampi (Honda); 6. Jotti (Suzuki); 7. Gilli (Suzuki); 8. Favalli (Husqvarna); 9. Tassinari (Kawasaki); 10. Mattana (Yamaha); 11. Placci (Suzuki); 12. Marchetti (TM); 13. Pavirani (Kawasaki); 14. Spattini (Kawasaki); 15. Campani (Honda); 16. Silingardi (Honda); 17. Regalli (Yamaha); 18. Zanti (Honda). MX4 GARA 1: 1. Mazzotti (Suzuki); 2. Baschieri (Yamaha); 3. Tondini (Suzuki); 4. Focaccia

(Kawasaki); 5. Buonpensiere (Suzuki); 6. Nanni (Suzuki); 7. Nosari (Suzuki); 8. Serri (Yamaha); 9. Beaupain; 10. Ruozzi (Honda); 11. Stefanini (Yamaha); 12. Affanni (Honda). GARA 2: 1. Baschieri (Yamaha); 2. Mazzotti (Suzuki); 3. Nosari (Suzuki); 4. Tondini (Suzuki); 5. Nanni (Suzuki); 6. Focaccia (Kawasaki); 7. Affanni (Honda); 8. Ruozzi (Honda); 9. Serri (Yamaha); 10. Beaupain; 11. Buonpensiere (Suzuki); 12. Stefanini (Yamaha). OPEN GARA 1: 1. Ravaglia M. (Suzuki); 2. Ravaglia G. (Suzuki); 3. Castellari (Yamaha); 4. Merzari (Honda); 5. Ballati (Yamaha); 6. Gardini (Honda); 7. Pini (Suzuki); 8. Casali (Kawasaki); 9. Gatti (Suzuki). GARA 2: 1. Ravaglia M. (Suzuki); 2. Ravaglia G. (Suzuki); 3. Ballati (Yamaha); 4. Castellari (Yamaha); 5. Merzari (Honda); 6. Gardini (Honda); 7. Pini (Suzuki); 8. Casali (Kawasaki); 9. Gatti (Suzuki). OVER 50 GARA 1: 1. Placci (Honda); 2. Degli Esposti (Suzuki); 3. Curti (Yamaha); 4. Magli (Yamaha); 5. Dovizioso (Honda); 6. Papetti (Honda); 7. Patacini (Honda); 8. Sforacchi (Suzuki). GARA 2: 1. Degli Esposti (Suzuki); 2. Magli (Yamaha); 3. Curti (Yamaha); 4. Dovizioso (Honda); 5. Placci (Honda); 6. Patacini (Honda); 7. Papetti (Honda); 8. Sforacchi (Suzuki). Max Regazzi

Lombardia Ceriano Laghetto (MB) 5 aprile Campionato lombardo motocross – Organizzatore: M.C. Bernareggio – Direttore di gara: Fabio Rotini – Meteo: sole

Classifiche MX1 GARA 1: 1. Ferrari (Kawasaki); 2. Gambarotti (Kawasaki); 3. Molinaro (Kawasaki); 4. Togninalli (Honda); 5. Disetti (Honda); 6. Zanetti (KTM); 7. Tagliaferri (Kawasaki); 8. Andressi (Kawasaki); 9. Campostori (Honda); 10. Premi (Kawasaki); 11. Rizzardi (Honda); 12. Pirovano (Honda); 13. Vanini (Honda); 14. Grava (Yamaha); 15. Fappani (Suzuki); 16. Ottelli (Honda); 17. Pedretti (Suzuki); 18. Rossoni (KTM); 19. Sirtoli (Suzuki); 20. Ferrari (Husaberg); 21. Cavicchioli (Honda); 22. Zani (Honda); 23. Generali (Honda); 24. Pievani (Honda); 25. Marchetti (Honda); 26. Quarti (KTM); 27. Coffetti (Suzuki); 28. Mazza (Honda); 29. Gennara (Honda); 30. Bugatti (Honda); 31. Carminati (Honda); 32. Maradini (Honda); 33. Bartolomei (Honda); 34. Marchioro (Suzuki); 35. Schillaci (Honda); 36. Re (Suzuki); 37. Agosti (Suzuki); 38. Bellini (Kawasaki); 39. Ongari (Yamaha). GARA 2: 1. Ferrari (Kawasaki); 2. Disetti (Honda); 3. Pirovano (Honda); 4. Premi (Kawasaki); 5. Vanini (Honda); 6. Pievani (Honda); 7. Togninalli (Honda); 8. Ferrari (Husqvarna); 9. Zanetti (KTM); 10. Gambarotti (Kawasaki); 11. Ottelli (Honda); 12. Grava (Yamaha); 13. Tagliaferri (Kawasaki); 14. Coffetti (Suzuki); 15. Rossoni (KTM); 16. Rizzardi (Honda); 17. Pedretti (Suzuki); 18. Gennara (Honda); 19. Bellini (Kawasaki); 20. Ongari (Yamaha); 21. Generali (Honda); 22. Campostori (Honda); 23. Zani (Honda); 24. Quarti (KTM); 25. Cavicchioli (Honda); 26. Molinaro (Kawasaki); 27. Marchetti (Honda); 28. Marchioro (Suzuki); 29. Bugatti (Honda); 30. Sirtoli (Suzuki); 31. Re (Suzuki); 32. Carminati (Honda); 33. Maradini (Honda); 34. Rivoltini (Suzuki); 35. Schillaci (Honda).

MX2 GARA 1: 1. Terraneo (Honda); 2. Lazzaroni (KTM); 3. Gallo (Honda); 4. Bonacina (Kawasaki); 5. Gruarin (Honda); 6. Ciceri (Suzuki); 7. Biffi (Suzuki); 8. Corsini (Honda); 9. Mainardi (Honda); 10. Moretti (Suzuki); 11. Dedola (Honda); 12. Porchia (Honda); 13. Ascorti (Honda); 14. Pozzi (Kawasaki); 15. Bolis (Suzuki); 16. Mauri (Honda); 17. Mayr (KTM); 18. Fumasoni (Honda); 19. Milesi (Suzuki); 20. Asperti (Honda); 21. Andretto (Honda); 22. Bercini (Honda); 23. Pelascini (Suzuki); 24. Mayr (Honda); 25. Masola (Honda); 26. Giardina (Suzuki); 27. Terraneo (Honda); 28. Santaga (Honda); 29. Micheli (Yamaha); 30. Di Lorenzo (Honda); 31. Pagani (Suzuki); 32. Gallo (KTM); 33. Esposito (Kawasaki); 34. Bonfadini (Yamaha); 35. Gozzoli (Suzuki); 36. Fiorenti (KTM); 37. Giudici (Kawasaki). GARA 2: 1. Terraneo (Honda); 2. Bonacina (Kawasaki); 3. Porchia (Honda); 4. Gruarin (Honda); 5. Biffi (Suzuki); 6. Moretti (Suzuki); 7. Mainardi (Honda); 8. Corsini (Honda); 9. Ascorti (Honda); 10. Mauri (Honda); 11. Pozzi (Kawasaki); 12. Milesi (Suzuki); 13. Ciceri (Suzuki); 14. Fumasoni (Honda); 15. Asperti (Honda); 16. Dedola (Honda); 17. Bolis (Suzuki); 18. Mayr Andrea (Honda); 19. Mayr Alessandro (KTM); 20. Lazzaroni (KTM); 21. Piccolo (Suzuki); 22. Bercini (Honda); 23. Pelascini (Suzuki); 24. Masola (Honda); 25. Andretto (Honda); 26. Di Lorenzo (Honda); 27. Bonfadini (Yamaha); 28. Santagà (Honda); 29. Terraneo (Honda); 30. Gallo (KTM); 31. Esposito (Kawasaki); 32. Pagani (Suzuki); 33. Gozzoli (Suzuki); 34. Castelnuovo (Yamaha); 35. Giardina (Suzuki); 36. Fiorenti (KTM); 37. Gallo (Honda); 38. Giudici (Kawasaki).

Triveneto Cordenons (PN) 5 aprile Campionato triveneto Top Rider, seconda prova – Organizzatore: M.C. Pedemontano – Direttore di gara: Mark Coral – Meteo: sereno

INTERREGIONALE MX1: 1. Mattiuz (Pedemontano - Honda); 2. Turitto R. (Kawasaki); 3. Snaidero (TM); 4. De Lazzari (Kawasaki); 5. Belluzzo (KTM); 6. Clementi (Yamaha); 7. Zangrando (Honda); 8. Piva (Suzuki). MX2: 1. Gugole (Motocross - Honda); 2. Arnoldo (Yamaha); 3. Santagiuliana (Suzuki); 4. Spinacè (Kawasaki); 5. Biliato (KTM); 6. Gecchele (Suzuki); 7. Berto (Suzuki); 8. Slaviero (Kawasaki); 9. Cotti (Yamaha); 10. Quas K. (TM); 11. Muner (Honda); 12. Cossar (Kawasaki); 13. Rizzetto (Yamaha); 14. Curti (Yamaha); 15. Zavagno (Yamaha); 16. Franzoi (Yamaha); 17. Maggia (Honda); 18. Celeghin M. (TM); 19. Cudini (Honda); 20. Dordolo (Honda); 21. Ceron (Kawasaki); 22. Brusadin (Honda); 23. Zamboni (KTM); 24. Goi (KTM); 25. De Pin M. (Honda); 26. Rizzieri (TM); 27. Da Dalt R. (Honda); 28. Dal Zilio (Honda); 29. Da Ros (Suzuki). MINICROSS SENIOR: 1.Cervellin (Martin Racing Honda); 2. Gemin (Suzuki); 3. Gironi (Honda); 4. Simeon (Suzuki); 5. Desiderà (Suzuki); 6. Casarotto (KTM); 7. Bubola (Yamaha); 8. Festi (KTM); 9. Venturini (KTM); 10. Gottardi (KTM); 11. Breda (KTM); 12. Clementi (Suzuki); 13. Pegoraro (KTM); 14. Ferrari (Honda); 15. Lucchesi (Suzuki); 16. Mozzo (KTM); 17. Salmistraro (Honda); 18. Garlatti (Honda). JUNIOR: 1. Pasqualini (Bisso Galeto KTM); 2. Forato (KTM); 3. Salomoni (Suzuki); 4. Dal Pian (KTM); 5. Soave (KTM); 6. Graziola (Honda); 7. Berlese (KTM); 8. Vitaliani (KTM); 9. Stella (Kawasaki); 10. Mantovan (Honda); 11. Biliato (KTM); 12. Bottazzin (KTM); 13. Roma (KTM); 14. Volpe (KTM); 15. Quas R. (Kawasaki); 16. Verona (Suzuki); 17. Antoniazzi (KTM); 18. Borz (Yamaha); 19. Scremin (Suzuki); 20. Minisini (KTM); 21. Girolimetto (Suzuki); 22. Tirapelle (KTM); 23. Temel (Suzuki); 24. Babuin (KTM); 25. Angiari (KTM); 26. Petrin (Honda); 27. Sigolotto (KTM); 28. Corradin (KTM). Mario Pittoni

Classifiche MX1: 1. Dottori (Tre Pini - Kawasaki); 2. Turchet (Honda); 3. Pedri (Honda); 4. Sonego (Suzuki); 5. Pegoraro (Suzuki); 6. Tessari (Suzuki); 7. Asnicar (KTM); 8. Panzani A. (Suzuki); 9. Salvalaggio (Kawasaki); 10. Turitto A. (Honda); 11. Dal Zilio (Honda); 12. Reginato R. (Honda); 13. Libera R. (Suzuki); 14. Pansolin (Kawasaki); 15. Pasqua (Yamaha); 16. Turra (Honda); 17. Franzoi (Yamaha); 18. Kinkelin (Kawasaki); 19. Liva (Honda); 20. Slavec (Honda); 21. Martinello (Yamaha); 22. Gurizzan (Honda); 23. Ghezzi (Yamaha); 24. Dal Bò (Honda); 25. Givani (TM); 26. Slaviero (Suzuki); 27. Brun (Suzuki); 28. Della Vecchia (Kawasaki); 29. Cerato (Yamaha); 30. Sonego (Suzuki). MX2: 1. Storti (Brogliano - KTM); 2. De Bortoli R. (Yamaha); 3. Borz (Yamaha); 4. Cogo (Suzuki); 5. Bruttomesso (Honda); 6. Zecchin (Suzuki); 7. De Bortoli D. (Honda); 8. Staschitz (Yamaha); 9. Vitaliani (KTM); 10. Ciola (Honda); 11. Cescon A. (Honda); 12. Vendramini (Honda); 13. Tedesco (Honda); 14. De Masi (Honda); 15. Cescon M. (Honda); 16. Ceola (KTM); 17. Carraro (Suzuki); 18. Paganini (Suzuki); 19. Villanova (Yamaha); 20. Tomizioli (Kawasaki); 21. De Carli (Honda); 22. Casagrande (Suzuki); 23. Panzani M. (Suzuki); 24. De Biasi D. (Honda); 25. Dalla Bona (KTM); 26. Cogo (Kawasaki); 27. Reichegger (Yamaha); 28. Gava (KTM); 29. Gobbin (Honda); 30. Pierfederici (Yamaha).

A CORDENONS, HANNO DOMINATO ANDREA STORTI (11) NELLA MX1 E MATTEO DOTTORI, SOTTO, NELLA MX2.

motosprint

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Sportitalia

SupermotoA Salmaso la S1

Friuli V. Giulia Versa (GO) 11 aprile

Lazio

Campionato motocross Friuli Venezia Giulia, prima prova – Organizzatore: M.C. Romans – Direttore di gara: Angelo Agostini – Meteo: sereno

Cianfrocca (FR) 11 aprile Campionato laziale supermoto, seconda prova – Organizzatore: M.C. Cianfrocca (FR) – Direttore di gara: Fabio Pirolli – Meteo: buone

Classifiche MX1: 1. Slavec (Honda); 2. Vidotto (Yamaha); 3. Reginato Ro. (Honda); 4. Liva (Honda); 5. Panzani A. (Suzuki); 6. Givani (TM); 7. Polo M. (Yamaha); 8. Giusto (Kawasaki); 9. Cecchetto (Suzuki); 10. Argiolas (Honda); 11. Belluzzo (KTM); 12. Mattiuz (Honda); 13. Durì (Honda); 14. Cebula (Honda); 15. Raffaglio Y. (Honda); 16. Villini N. (Honda); 17. De Lazzari (Kawasaki); 18. Quaino (Suzuki); 19. Fattori (Honda); 20. Bortolotto (Honda); 21. Bettin T. (Honda); 22. Reginato Re. (Honda); 23. Benvegnù (Honda); 24. Carrer (Kawasaki); 25. De Cecco (Honda); 26. Dolcetti (Honda); 27. Dal Bò (Honda); 28. Dal Bello D. (KTM); 29. Raffaglio E. (Honda). MX2: 1. Usaj (Suzuki); 2. Pierfederici (Yamaha); 3. Cescon A. (Honda); 4. Miconi (Honda); 5. Cotti (Yamaha); 6. Pilot (KTM); 7. Zavagno (Yamaha); 8. Panzani M. (Suzuki); 9. Merenda (Yamaha); 10. Chiarotto (KTM); 11. Cicciarella (Honda); 12. Zamaro E. (Honda); 13. Fanna (Kawasaki); 14. Villanova (Yamaha); 15. Corazza (Yamaha); 16. Rizzetto (Yamaha); 17. Brusadin (Honda); 18. Quas (TM); 19. Gava (KTM); 20. Da Dalt R. (Honda); 21. Cossar (Kawasaki); 22. Paulitti (Honda); 23. Pivetta D. (Honda); 24. Cudini (Honda); 25. Gri (Yamaha); 26. Diserò (Suzuki); 27. Salvador R. (Honda); 28. Gabbino (Yamaha); 29. Celeghin M. T. 30. Sabbadini (Kawasaki); 31. Rossi M. (Honda); 32. Vignotto (Yamaha); 33. Cecchnato (Honda); 34. Cecchetto A. (Honda); 35. Perosa (Honda); 36. De Pin M. (Honda); 37. Goi (KTM); 38. Salvador M. (Kawasaki); 39. Deboni (TM); 40. Dordolo (Yamaha). HOBBY MX1: 1. Masutti (Honda); 2. Turitto R. (Kawasaki); 3. Snaidero (TM); 4. Possamai (Honda); 5. Fieghl (Kawasaki); 6. Zamarian (KTM); 7. Soldan (Yamaha); 8. D’andrea (Suzuki); 9. Celeprin (Honda); 10. Miscolini (Suzuki); 11. Bassetto S. (Honda); 12. Rivignassi (Honda); 13. Ferrari (Honda); 14. Gabatel; 15. Sandrin (Honda); 16. Peruzzo (KTM); 17. Marin (Honda); 18. Mirarchi (Honda); 19. Fuser (Honda); 20. Springolo (Yamaha); 21. Osso (TM); 22. Vardabasso (Honda); 23. Scuderin (Suzuki); 24. Coseano G. (Honda); 25. Giuntini (TM); 26. Da Ros C. (Yamaha); 27. Marchesi (TM); 28. Battel (Suzuki); 29. Francesco (Yamaha); 30. Danieli (Suzuki); 31. Peruzzo (KTM); 32. Clarini (Honda); 33. Zanardo (Honda). MX2: 1. Scodellaro (Kawasaki); 2. Polo A. (Yamaha); 3. Mauri A. (Honda); 4. Mauri M. (Honda); 5. Dordolo (Honda); 6. Mascherin (Honda); 7. Talon (Kawasaki); 8. Faitini (KTM); 9. Barbieri (Yamaha); 10. Gaspardo (Honda); 11. Gerussi (Honda); 12. Schiavon (Kawasaki); 13. Macrì (Honda); 14. Meggiolaro (Honda); 15. Campaniello (Yamaha); 16. De Pin S. (Honda); 17. Marson R. (Honda); 18. Tassan (Suzuki); 19. Infanti (Honda); 20. Bodner N. (KTM); 21. Battistella (Honda); 22. Padovano (Suzuki); 23. Gubiani (Husqvarna). MX2 GR. B: 1. Morettin M. (Yamaha); 2. Basso S. (Yamaha); 3. Buiatti F. (TM); 4. Michelin (Honda); 5. Volpe (Suzuki); 6. Novello S. (TM); 7. Bertoia (Honda); 8. Orazi (Yamaha); 9. Luchin (Honda); 10. Sisti (Honda); motosprint

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Classifiche ERIK SLAVEC 11. Bettin J. (Kawasaki); 12. Ius (Suzuki); 13. Morelli (Honda); 14. Aita I. (Kawasaki); 15. Cattai (Honda); 16. Buiatti R. (TM); 17. Foschia (Suzuki); 18. Quagliaro (Honda); 19. Rizzi (Suzuki); 20. Perini A. (Honda); 21. Cuttin (Suzuki); 22. Fogato (KTM); 23. Martinuzzi (Honda); 24. Molinaro (Yamaha); 25. Cargnelutti A. (Honda); 26. Marchesi (TM); 27. Chiuvè (Honda); 28. Zanon (Kawasaki); 29. Cargnelutti M. (Kawasaki); 30. Coseano D. (Honda); 31. Salice (Honda). Mario Pittoni

S1: 1. Salmaso (KTM); 2. Zamparini (KTM); 3. Catallo (TM); 4. Iale (Aprilia); 5. Liciarelli (Suzuki); 6. Zallocco (Aprilia); 7. Nunziata (Honda); 8. Vari (Honda); 9. Del Giusto (TM). S3: 1. Rienzi (Honda); 2. Pizziconi (Honda); 3. Di Fuccla (Yamaha); 4. Altobelli (Yamaha); 5. Tummolo (Honda). S4: 1. Fraccaro (TM); 2. Salimbeni (Honda); 3. Marini (TM); 4. Fulgini (Suzuki); 5. Pasquini (Honda); 6. Maura (Honda); 7. Perrone (Honda); 8. Maccariello (Aprilia); 9. De Negri (Honda); 10. Sanetti (TM); 11. Fraccaro (TM); 12. Russo (TM); 13. Tomel (TM); 14. Vagnoni (Husqvarna); 15. Marani (Aprilia); 16. Sena (Honda); 17. Migliorati (Honda); 18. Bacaloni (KTM); 19. Mancini (KTM); 20. Rigoni

(TM); 21. Ventricini (Aprilia); 22. Pacchiarotti (Honda); 23. Mancini (Honda); 24. Bricca (Husqvarna); 25. Santoro (Honda); 26. Avola (KTM); 27. Mattei (Honda); 28. Argenio (KTM); 29. Panetta (Honda); 30. Mencarelli (TM). S5: 1. Bastianini (Suzuki); 2. Tortellis (Honda); 3. Mincuzzi (Honda); 4. Liurni (TM); 5. Di Mattia (Aprilia); 6. Pasqualoni (KTM); 7. Lancia (Husqvarna); 8. Scafoni (Suzuki); 9. Buico (TM); 10. Sabatini (Honda); 11. Malmone (Honda); 12. Odargi (Honda); 13. Fuscà (Husqvarna); 14. Salvia (Aprilia); 15. Calabresi (Suzuki); 16. Navarra (KTM); 17. Nataloni (Aprilia); 18. Marigliano (Husqvarna); 19. Capaldi (KTM); 20. De Rosa (Husqvarna); 21. Maccariello (Honda); 22. Annibaldi (Aprilia); 23. Troyli (KTM); 24. Sarra (KTM); 25. Iacobelli (KTM). S6 STOCK: 1. Bastianini (B2); 2. Marinelli (Roxon); 3. Fabrizi (Polini); 4. Mailla (Dream); 5. Antinori (Roxon); 6. De Luca (Dream); 7. Martini (Dream); 8. Bisciarri (Dream); 9. Palumbo (Dream); 10. Marinelli (Roxon). S6 OPEN: 1. Cerlo (Roxon); 2. Nicolamme (RGR). S7 MINIMOTARD: 1. Squarcia (Honda); 2. Gizzi (KTM). Giuliano Diligenti

TrialApertura in Umbria per il Trofeo Centro Sud

Umbria Semonte di Gubbio (PG) 18 aprile Trofeo Centro-Sud, prima prova – Organizzatore: M.C. Gas e Frizione di Gubbio – Direttore di gara: Danilo Irti – Meteo: sereno

Classifiche TR2: 1. Di Bacco (Beta); 2. Gasco (Beta); 3. Trobbiani (Beta); 4. Gasco (Beta); 5. De Julis (Beta); 6. Rossi (Gas Gas). TR3: 1. Giannini (Gas Gas); 2. Turrioni (Beta); 3. Aluffi (Sherco); 4. Notari (Gas Gas); 5. Rossi (Beta); 6. Fioroni (Beta); 7. Venanzanceli (Gas Gas). TR3 125: 1. Zaccagnini (Beta); 2. Trincucci (Gas Gas); 3. Coda (Sherco). TR3 OVER 30: 1. Fugazza (Gas Gas); 2. Anastasi (Montesa); 3. Fazi (Gas Gas); 4. Faggiolini (Scorpa); 5. Trippi (Beta); 6. Proietti (Beta); 7. Dolci (Gas Gas); 8. Lippera (Gas Gas); 9. Di Pietro (Montesa); 10. Giordano (Beta); 11. Anastasi (Montesa); 12. Ciampolillo (Gas Gas); 13. Giovanni (Scorpa). TR4 FEMMINILE: 1. Pavlovic (Gas Gas). TR4 OVER 40: 1. Toccacieli (Scorpa); 2. Aluffi (Scorpa); 3. Giordano (Beta); 4. Carrai (Beta); 5. Mercatelli (Gas Gas). TR4: 1. Capucci (Gas Gas); 2. Tortorella (Gas Gas); 3. Bovi (Gas Gas); 4. Tomasini (Beta); 5. Marcheggiani (Gas Gas); 6. Botti (Beta); 7. D’Angelo (Montesa); 8. Venanzangeli (Montesa); 9. Capesciotti (Beta); 10. Gorgolini (Beta); 11. Anastasi (Gas Gas); 12. Fortunato (Montesa); 13. Laghi (Beta); 14. Gennaroni (Beta); 15. Orfei (Beta); 16. Castiello (Beta); 17. Cirfi (Gas Gas); 18. Parlanti (Gas Gas); 19. Casale (Beta). TR5: 1. Franceschini (Gas Gas); 2. Fi-

schi (Sherco); 3. Camilletti (Beta); 4. Menichetti (Gas Gas); 5. Manfredelli (Gas Gas); 6. Franchino (Montesa); 7. Vagnarelli (Beta); 8. Pompei (Gas Gas); 9. Pasquarelli (Gas Gas); 10. Fippetti (Beta); 11. Di Bartolomeo (Beta); 12. Branco (Beta); 13. Mainone (Gas Gas); 14. Moscetti (Gas Gas). TR5 OVER 40: 1. Donati (Gas Gas); 2. Barberini (Beta); 3. Vagnini (Montesa); 4. Polverini (Montesa); 5. Regnani (Montesa); 6. Marian (Gas Gas); 7. Cimaroli (Sherco). T.S.: 1. Pierucci (Gas Gas) JUNIORES CLASSE A: 1. Petrangeli (Beta). CLASSE B: 1. Palmerini (Beta). CLASSE C2: 1. Bisogno (Beta); 2. Meozzi (Sherco); 3. Rotili (Beta); 4. Marchetti (Gas Gas). EPOCA: 1. Cuccuru (Honda). Francesco Fiorani

Veneto Tremalzo (TN) 28 marzo Campionato veneto trial , prima prova - Organizzazione: M.C. MAC - Meteo: variabile

Classifiche CLASSE TR2: 1. Bauce (Beta); 2. Concina (Beta). CLASSE TR3: 1. Xompero (Beta); 2. Ferrari (Beta); 3. Petronio; 4. Depaul (Gas Gas); 5. Casagrande (Gas Gas); 6. Caverzani (Beta). CLASSE TR3 OVER 30: 1. Parisi (Gas Gas); 2. Zampiero (Montesa); 3. Tabarelli (Sherco); 4. Canal (Beta); 5. Hauser (Gas Gas); 6. Tabarelli (Beta); 7. Pichler (Gas Gas); 8. Chistè (Beta). CLASSE TR4: 1. Scalzotto (Beta); 2. Foltran (Montesa); 3. Berger (Sherco); 4. Zam-

barda (Gas Gas); 5. Zampieri (Gas Gas); 6. Vignola (Gas Gas); 7. Zoppi; 8. Mazzocco (Gas Gas); 9. De Nardi (Gas Gas); 10. Maurberger (Gas Gas); 11. Guardini; 12. Cietto (Beta); 13. Martini (Beta); 14. Faller (Gas Gas); 15. Durante (Gas Gas); 16. Trentini (Gas Gas). CLASSE TR4 OVER 40: 1. Verdari (Scorpa); 2. Bonetti (Gas Gas); 3. Squaranti (Gas Gas); 4. Pasquali (Beta); 5. Forer (Gas Gas); 6. Zanetti (Montesa); 7. Tonon (Beta); 8. Alberti (Sherco); 9. Feltrinelli (Gas Gas); 10. Boschi (Sherco). CLASSE TR5: 1. Piol (Gas Gas); 2. Valentini (Scorpa); 3. Pallaoro (Beta); 4. Marcon (Gas Gas); 5. Stuerz (Gas Gas); 6. Faes (Sherco); 7. Casagrande (Gas Gas); 8. Cigalotti (Xispa); 9. Toniolo; 10. Pigozzi; 11. Ebner (Gas Gas); 12. Zamboni (Beta); 13. Conotter (Gas Gas); 14. De Guidi; 15. Schmid (Montesa). CLASSE TR5 OVER 40: 1. Favalessa (Gas Gas); 2. Bolzan (Sherco); 3. Trentini (Beta); 4. De Bona (Gas Gas); 5. Poli (Sherco); 6. Fontanot (Beta); 7. Righetto (Gas Gas); 8. Bressan (Beta); 9. Casagrande (Scorpa); 10. Dal Corso (Beta); 11. Bortoli (Beta); 12. De Toni (Sherco); 13. Nadalini (Beta); 14. Zampieri (Gas Gas); 15. Dellantonio (Montesa); 16. Caldini (Beta); 17. Tomba (Honda); 18. Carotta (Xispa); 19. Danieli (Beta); 20. Rebez (Beta); 21. Ciresa; 22. Corradi (Beta); 23. Vignola (Beta); 24. Dal Corso (Montesa). CLASSE TR6: 1. Beghini; 2. Andreoli (Beta); 3. Tavan. SPORT: 1. Zanetti (Gas Gas); 2. Lazzarin (Sherco). JUNIOR CLASSE C1: 1. Minot (Beta). CLASSE C2: 1. Barrale (Beta); 2. Dal Dosso (Beta); 3. Galliano (Beta); 4. Verones (Beta). CLASSE D: 1. Scapin (Gas Gas); 2. De Pecol (Beta); 3. Verones (Beta); 4. Berger (Beta).


Novità Husqvarna 450 cross di Giancarlo Giannobile

Ecco la nuova Husky BMW Pronta la nuova Husqvarna 450 cross. È il primo progetto congiunto dei tecnici varesini e quelli BMW

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ON È PIÙ un segreto da nascondere. La nuova Husqvarna 450 da cross è ormai pronta al debutto in gara, prima delle ultime rifiniture per la produzione in serie. Questa è la prima moto completamente nuova del nuovo corso, da quando Husqvarna è entrata a far parte del Gruppo BMW. A collaudarla, da giugno dell’anno scorso, sono stati in particolare Alex Salvini e Andrea Bartolini sotto la guida dell’ing. Pierluigi Zampieri, responsabile del reparto corse Husqvarna. BMW è il motore, derivato da quello utilizzato nel mondiale enduro, mentre il telaio è frutto del lavoro dei tecnici italiani.

Resta la soluzione, tanto discussa, del pignone in asse col perno del forcellone, ma ci sono delle novità sostanziali che distinguono la versione da cross realizzata dall’industria varesina. Il perno del forcellone non è passante all’interno del blocco motore ma ci sono due pernetti separati di tenuta, inoltre la sospensione posteriore ha i leveraggi, con i relativi ancoraggi sulla parte superiore del forcellone. L’elemento oscillante è realizzato per fusione di alluminio. Il telaio è in tubi d’acciaio, dalla struttura alquanto originale con anteriormente due tubi che si sdoppiano appena sopra il radiatore. Altri due tubi partono dal

cannotto di sterzo e arrivano posteriormente, opportunamente rinforzati, sino al motore. Inusuale l’ansa che circonda lo scarico sul lato destro per consentire l’appoggio dello stivale. Il motore conserva le caratteristiche base dell’enduro con distribuzione bialbero, quattro valvole. L’iniezione elettronica è Keihin e siccome l’ingombro è minore di quello del carburatore, nella zona lasciata libera c’è uno dei due serbatoi che equipaggiano la moto (contiene 2 litri di carburante); l’altro, più grande, è posizionato posteriormente sotto la sella (capacità di circa 6 litri). L’equipaggiamento della moto fotografata in un test sul circuito de La Malpensa è praticamente lo stesso che sarà utilizzato per la produzione di serie: ammortizzatore e forcella Kayaba, pinze freno e pompe Brembo, dischi Braking, il posteriore di 240 mm Ø, l’anteriore di 260 mm Ø (il disco nella foto è una versione race maggiorata di 270 mm Ø), impianto di scarico Akrapovic in titanio.

IL MOTORE È BMW, DERIVA DALLA VERSIONE ENDURO. ANCHE QUI PIGNONE E PERNO DEL FORCELLONE SONO COASSIALI, MA LA SOSPENSIONE È PROGRESSIVA. motosprint

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NEXT ROUND: SICLIA 24-25/4 RACALMUTO (AG) - NORD 8-9/5, CASTELLETTO BRANDUZZO (PV)

Partenza sotto il diluvio! Antonio Paduano (69) conquista il successo a Battipaglia sotto un diluvio torrenziale, qui impegnato durante le prove del sabato sull’asciutto

Paduano apre le acque A Battipaglia si abbatte la seconda parte del diluvio universale ma Paduano “apre le acque” verso la sua prima vittoria davanti a Sambucci e La Lingua

Terza posizione per Riccardo La Lingua (58) alla sua prima esperienza con i “big” della ScooterMatic Italia Sud. Melone (21) è incappato in qualche errore di troppo e si è dovuto accontentare del quinto posto finale.

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ScooterMatic bagnata Imprevedibile, bellissima, palpitante fin sotto la bandiera a scacchi. Vecchie glorie e giovani rampanti, insieme con i big della categoria: uniti, in un mix esplosivo che regala una gara, anzi “la gara” più bella degli ultimi anni della ventennale storia della ScooterMatic. Battipaglia inaugura la stagione Sud 2010 dei Trofei Malossi ed è tutto nuovo: il velocissimo tracciato cilentano è stato completamente rifatto e si presenta ai piloti in una configurazione molto guidata, anche se più lunga della precedente. Risultato: pista nuova per tutti e nessun riferimento. Nelle prove libere si mette in evidenza Antonio Paduano: il salernitano si sente a suo agio sul nuovo circuito e scende con costanza sotto il muro dell’1’08”. Gli altri vanno più cauti, almeno all’inizio, ed il campione nazionale Max Mendogho non riesce a girare come vorrebbe. Alle spalle di Paduano c’è il compagno di squadra Nicolò Baldi, con il Runner, poi seguono gli altri, tutti molto vicini. Per le prove ufficiali il tempo cambia ed il sole tiepido del sabato lascia spazio ad una coltre di nuvole che non lasciano presagire nulla di buono. Antonio Paduano è concentrato ma deve fare i conti con il pompiere volante Antonio Del Mastro. Il portacolori del Team Fusco attacca e non lascia respiro al campione 2008 che deve metterci l’anima per strappare la pole proprio all’ultimo giro. Secondo è Del Mastro che precede il romano Mendogho ed il tarantino Costantino Olivieri. Ma alle loro spalle ci sono Monaco, Sambucci, La Lingua e Melone, raccolti in un fazzoletto. Non scende in pista Nicolò Baldi, recordman del vecchio tracciato: “Ho avuto una brutta sensazione unita a ricordi – afferma il battipagliese – ed ho preferito non correre”. Poco prima del secondo turno di qualifica comincia a piovere forte e nessuno scende in pista.

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Si schierano però tutti alla partenza, mentre su Battipaglia c’è una tempesta d’acqua. Il direttore decide per due giri di ricognizione ed è un bene per Paduano: infatti il suo scooter si imbratta alla bandiera verde ma riuscirà a pulire la candela e schierarsi normalmente. Al via parte benissimo Del Mastro che si porta alla corda girando davanti a Paduano e Melone. Scivolano alle loro spalle La Lingua e Sambucci che ripartono in ultima posizione. Del Mastro sembra a suo agio sulla pista bagnata ma sbaglia (seguito da Melone) e lascia via libera a Paduano. Per il portacolori della Ni.Ba. Racing ci sono ancora altri pensieri e portano il nome di Claudio Monaco: il pugliese si trova suo agio sul fondo bagnato e rinviene sul salernitano. Al terzo giro passa in testa ma scivola al terzo tornante rilanciando in testa Paduano. Ma Monaco non ci sta e al sesto passaggio segna il giro più veloce e mettendo di nuovo nel mirino Paduano. Ma scivola di nuovo ed a quel punto preferisce accontentarsi della seconda piazza. Per Paduano è una marcia trionfale fin sotto la bandiera a scacchi. Bagarre per la terza posizione. Dopo la scivolata alla prima curva risalgono fortissimo Sambucci e La Lingua. I due laziali danno vita ad un grande spettacolo rimontando sul gruppo. A metà gara sono in lotta per la terza piazza, con Sambucci bravissimo a chiudere tutti i varchi al giovane cassinate. Fra i due è alta scuola di equilibrismo ma La Lingua ha voglia di podio ed attacca al settimo giro e si porta al terzo posto. Sambucci non mollerà fino alla fine ma dovrà accontentarsi del quarto posto. Staccato, finisce quinto Max Mendogho che non nasconde l’intollerabilità all’acqua e che riesce a fatica ad aver ragione dell’ottimo Costantino Olivieri. Gara 2 e parte benissimo La Lingua che va a cercare la corda della prima curva. Olivieri scivola e parte ultimo mentre il gruppone è in fuga. Paduano si muove malissimo e transita se-

sto mentre davanti La Lingua e Sambucci provano ad allungare. Il ritmo è da paura: il più giovane dei laziali resiste al veterano mentre dietro si formano due gruppetti con Paduano (risalito forte) e Monaco, e con Del Mastro, Melone e Mendogho che non si risparmiano. A metà gara Sambucci attacca e va in fuga con La lingua che scivola nel tentativo di restare a ruota. Intanto anche alle spalle dei primi si mescolano le carte: vengono fuori Paduano e Melone che agganciano La Lingua. Sarà il cassinate a farne le spese con i due più esperti che tagliano il traguardo alle spalle dello stratosferico Sambucci, alla sua prima vittoria nei trofei Malossi. Per somma punti la prima prova del Trofeo ScooterMatic Sud Italia va a Paduano, davanti a Sambucci e La Lingua. Il salernitano è al settimo cielo: “non sono mai riuscito a fare risultato sulla pista di casa – dice felicissimo – il nuovo tracciato mi si addice ed eccomi sul primo gradino del podio. Gara 1 abbastanza tranquilla, mentre in gara 2 non ho voluto rischiare: era più importante segnare punti pesanti”. Sambucci non sta nella pelle: “E’ la mia prima vittoria di manche nel Trofeo e sono felicissimo del secondo posto finale. I complimenti a La Lingua: il ragazzino va veramente forte”. All’esordio fra i Big e Riccardo La Lingua è subito a podio: “Peccato per la scivolata in gara 1 – dice quasi deluso, ma i suoi occhi ridono – però poteva andare anche peggio. Quindi sono contento del podio finale anche se mi brucia essere stato battuto da Melone in gara 2: sai il compagno di squadra è il primo avversario”. L’appuntamento con il Trofeo ScooterMatic Italia Sud Malossi è a Binetto nell’ultimo weekend di maggio. Ilio Ascione

A destra: sopra, Monaco (59) ha chiuso con un brillante quarto posto finale; sotto, Sambucci (55), rientrato nel Nazionale settimana scorsa, è stato il vincitore di gara 2 e secondo assoluto di Battipaglia

Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA Sud

6a Edizione - Circuito del Sele Battipaglia SA - 18/4/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti Pos.

1

Sul podio Paduano, Sambucci e La Lingua

Pilota

Team

Gara 1 Gara 2

69 Paduano A.

Ni.Ba Racing

2

55 Sambucci S.

Sambucci Moto

18 25

43

3

58 La Lingua R.

DPS

20 18

38

4

59 Monaco C.

Monaco Racing

22 14

36

5

21 Melone A.

DPS

14 20

34

6

1

16 16

32

7

83 Del Mastro A. Fusco Racing

13 15

28

8

32 Olivieri C.

Monaco Racing

15 13

28

9

35 Baldi N.

Ni.Ba Racing

1

2

Mendogho M. D&D

25 22

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE

race@raceservice.com FOTOSPORT www.fotosport.biz

1

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NEXT ROUND: 29-30 MAGGIO, BINETTO (BA)

A Battipaglia diluvia ma per Mastroberti non è un problema: doppia vittoria e pole sull’asciutto. Dietro di lui il campione Esposito e l’esordiente D’Urso

1

1

MASTROBERTI cammina sulle ACQUE

2

PELLEGRINO batte PELLEGRINO

2

A tutto gas!

Non siamo profeti ...ma l’avevamo detto: “Il ragazzo è da tener d’occhio!”. Già dallo scorso anno, da quando correva con un vecchio SuperScooter. Quindi, per noi non è stata una sorpresa vederlo in pole position, in sella al suo Zip con tuta nuova e tanta voglia di vincere. La prima prova del Trofeo Malossi Scootermatic Sud 2010 ha avuto un solo dominatore in questo ragazzo lucano, con il sole e con la pioggia, davanti a tutti o ad inseguire: Enzo Mastroberti. Sull’autodromo del Sele il ragazzo attacca sin dal primo turno di qualifiche segnando un tempo straordinario che gli permetterebbe di partire in prima fila fra i big. Dietro ci sono i più esperti della classe: Musella, concentrato e costante anche in questa stagione, Sciarrino, spettacolare ed aggressivo. E poi Telesca, rimasto fedele ai SuperScooter, categoria in cui è campione Sud in carica con il suo Piaggio Energy, anche lui lucano, anche lui veloce e consistente senza contare la presenza scomoda del campione ScooterMatic Sud Esposito. Alle spalle della prima fila una griglia piena fa sperare bene per uno spettacolo a livello dei Trofei Malossi. La seconda sessione di qualifica è umida, ma ancora buona per trovare regolazioni in ottica gara. Cambia la prima fila ma Mastroberti è sempre avanti a tutti inseguito da Telesca, dal toscano Tognarelli, e dal suo caposquadra Rocco Coviello. Ma si gira due secondi più alti del primo turno, quindi lo schieramento rimane invariato. Comincia a piovere forte su Battipaglia ma Mastroberti non sembra accorgersene. Il portacolori della R.C. Motors attacca e va via, nonostante le insidie di Sciarrino e Musella. Sciarrino sbaglia al secondo giro ed è costretto ad inseguire, mentre si porta avanti Luciano Formisano partito benissimo dalla quarta fila: il torrese è in perfetta forma con le sue 48 primavere e guida come un ragazzino. Mastroberti si mette al sicuro da sorprese piazzando subito il giro veloce e staccandosi dalla bagarre. Tiene bene Musella in seconda posizione e risale anche Giuseppe Esposito, campione Sud 2009. E’ una gara di nervi e sensibilità sul fondo insidioso di Battipaglia: le scivolate non si contano e a farne le spese c’è Coviello, risalito fino al quinto posto. Mastroberti vince con un buon margine davanti a Formisano ed Esposito. Musella si accon-

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tenta del quarto posto su Tognarelli, D’urso, Urbano e Reale, partiti dalle retrovie. Musella non riesce a partire in gara 2. Lo fa benissimo ancora Mastroberti nonostante l’attacco di Coviello. D’urso si porta in seconda posizione inseguito da Tognarelli, Esposito e Sciarrino. Al terzo giro Mastroberti fa l’unico errore di un weekend perfetto ma riparte quinto. Antonio D’urso guida al meglio, attaccato da Esposito e Mastroberti in furiosa rimonta. Il lucano ripassa al comando al nono giro, mentre dietro D’urso resiste agli attacchi di Esposito. Ottima quarta piazza per Tognarelli che precede Coviello, Riccio, Formisano e Urbano. Con la doppia vittoria Mastroberti sale sul gradino più alto del podio: “C’è ancora da lavorare sullo scooter – afferma il portacolori R.C. Motors – ma mi sono trovato abbastanza a mio agio. Peccato per la scivolata, ma su questo fondo era veramente difficile”. Esposito, regolare in tutto il weekend, è secondo a 10 punti dal leader: “Gara da incubo – risponde finalmente rilassato – Mi è andata bene e questi punti sono importantissimi. Era stupido cercare di prendere Mastroberti, aveva un altro passo, ed i campionati si vincono anche con la testa”. Sul terzo gradino del podio sale D’urso: l’esordiente ha sbagliato pochissimo ed è riuscito ad andare anche in testa, proponendosi come uno dei contendenti al titolo di questa combattuta stagione. Ride anche Formisano, quarto in classifica finale: “Qualche difficoltà iniziale ma poi ho trovato i miei ritmi – afferma il veterano – credo che sarà una bellissima stagione”. Gli fa eco Tognarelli: “Mi son reso conto che vanno tutti molto forte – dice il lucchese – un po’ di sfortuna e qualche mio errore hanno penalizzato la gara ma alla prossima ci sarò anch’io sul podio. Lo spero: qui ci sono grandi avversari”. I protagonisti del Trofeo ScooterMatic Sud si rincontreranno a Binetto per la seconda prova di questo spettacolare campionato. Ilio Ascione 1 - Enzo Mastroberti (66) passa dall’NRG allo Zip e conquista la sua prima vittoria assoluta! 2 - Il campione Sud in carica Esposito (46) lotta sul bagnato e chiude due volte secondo. 3 - D’Urso (20) in azione sotto la pioggia. 4 - Salgono sul podio Mastroberti con Coviello, il suo preparatore, seguito da Esposito e l’esordiente D’Urso. In alto: la partenza degli ScooterMatic Sud a Battipaglia sotto l’acqua.

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Che pieghe sull’acqua!

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Trofeo Scootermatic Sud

6a Edizione - Circuito del Sele Battipaglia (SA) - 18/4/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti Cla 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

66 46 20 51 19 14 82 11 27 77

Pilota Mastroberti E. Esposito G. D’Urso A. Formisano L. Tognarelli F. Coviello R. Urbano M. Milito A. Musella G. Adinolfi G.

Team RC Motors Red Racing DPS Moto Formisano Rac. D&D Moto RC Motors Urbano Rac. Fusco Rac. Musella Rac. AGR

G1 25 20 15 22 16 11 14 10 18 12

G2 25 20 22 14 18 16 13 11 3 9

Tot 50 40 37 36 34 27 27 21 21 21

11° 93 Reale Francesco Saverio -Fusco Racing – 21; 12° 80 Riccio Antonio - Musella Racing – 18; 13° 89 Scelzo Gennaro - Max Racing Team – 18; 14° 48 Mennone Roberto - Nennillo Team – 14; 15° 71 Iacovella Matteo - D p s Moto – 13; 16° 24 Siciliani Luigi Antonio - LL. GP. Scooter team – 13; 17° 86 Telesca Rocco - R. C. Motors – 11; 18° 43 Sciarrino Ivan - Team Accardo – 10; 19° 54 Di Sabato Donato - R. C. Motors – 7; 20° 7 Frongillo Luca - Frongillo Racing – 2.

Spettacolo a go-go nel trofeo GP80 Malossi Sud con un buon numero di new entry ed alcuni veterani decisamente ringalluzziti. Rinuncia al titolo Sud in partenza Francesco Pellegrino, qui come wild card e iscritto al Trofeo Nord, con gli avversari di quest’anno che sono molto più ostici che nella passata stagione. Ed il campione se ne accorge subito, già dalle prove libere, dove la numerosa schiera dei GP meridionali gli sta incollata addosso. Qualifiche asciutte per le moto del Trofeo Malossi ed il primo turno Francesco Pellegrino fa quello che vuole. Alle sue spalle ci sono Chianese, Gammino e Costabile con distacchi contenuti. Nel secondo turno cambia tutto: Pellegrino non si migliora mentre viene fuori Antonio Chianese con un tempo stratosferico. Il napoletano rifila ben 4 decimi al campione che salva il secondo posto per soli 3 millesimi dagli attacchi del potentino Bianculli, mentre a completare la prima fila c’è Simone Pellegrino. In seconda fila apre Gammino davanti a Costabile, Mastrosimone e Sansanelli, questi ultimi all’esordio nella GP80. Il poleman è commosso: “Dedico questa pole a Genny Barbato, colpito dalla perdita del papà.” Chianese ci rivela che Barbato: “Mi ha chiesto di correre con la sua moto e portargli una coppa”. Gara 1 viene dichiarata “bagnata” ed al via Francesco Pellegrino si porta in testa seguito da Bianculli e Chianese. Pista difficile e viene fuori Costabile che si porta alle spalle di Chianese. I due napoletani passano in testa ed allungano ma Costabile vuole troppo e scivola. Chianese è perfetto in testa, mentre alle sue spalle Francesco Pellegrino ha il suo da fare a tenere a bada Gammino e Simone Pellegrino. Bianculli non regge il ritmo e naviga in sesta posizione. Negli ultimi due giri Simone si sveglia e fulmina prima Gammino e poi il fratello Fancesco che lascerà anche la terza posizione a favore di Gammino. Antonio Chianese va a vincere controllando Simone Pellegrino, autore del giro più veloce.

La vittoria va a Simone Pellegrino, davanti ad un ottimo Chianese in sella alla moto di Barbato, assente per un lutto famigliare; terzo sale sul podio Gammino Gara 2 ancora con pioggia forte. Parte bene Bianculli ma non sarà in grado di reggere il ritmo. Passa a condurre Francesco Pellegrino ma lo pressano Simone, Gammino e Chianese. Il campione sbaglia al quarto giro lasciando via libera al fratello, tallonato da Chianese e Gammino. La lotta in testa è spettacolare ma anche Chianese fa un errore e ripartirà quinto. Il napoletano rimonta poi su Costabile e Francesco Pellegrino andando a cogliere un meritato terzo posto in gara 2. La vittoria va invece a Simone Pellegrino che si dimostra il miglior interprete della pioggia: preciso, costante ed autore del giro più veloce, va a cogliere anche la vittoria di giornata nella prima prova del Trofeo Malossi GP80 Sud. “Ho impiegato un po’ a capire la moto in gara 1 e mi sono svegliato tardi – afferma Pellegrino Junior – In gara 2 non ho avuto problemi come dimostra il mio record: bravi Gammino e Chianese. Francesco? Dov’era?” “Peccato per l’errore in gara 2 – dice Chianese, visibilmente commosso – oggi si poteva puntare ad un grande risultato. La moto di Genny è straordinaria e questa coppa la dedico a lui ed a suo padre. Gli chiedo scusa se non sono riuscito a vincere”. “Il mio obiettivo rimane il Trofeo GP80 Nord – dichiara il salernitano – qui ho corso come ospite ma sono felice del risultato”. Quarto in classifica c’è Francesco Pellegrino che precede Costabile, Mastrosimone, Bianculli, Greco e Sansanelli. I GP80 del Trofeo Sud Malossi torneranno in pista a maggio sull’autodromo del levante a Binetto. Ilio Ascione 1 - Simone Pellegrino (18) ha conquistato una bella vittoria sotto l’acqua a Battipaglia. 2 - Chianese (40) ha portato in gara la moto dell’assente Barbato, colpito da un lutto in famiglia, e ha chiuso al secondo posto davanti a Gammino (72). 3 - Sul gradino alto del podio c’è Simone Pellegrino, qui accompagnato dal fratello Francesco “in borghese” davanti a Chianese e Gammino. In alto: la pioggia ha rovinato la giornata di domenica ma le due partenze hanno dato il via a due gare tiratissime e spettacolari.

Trofeo GP80 Sud

6a Edizione - Circuito del Sele Battipaglia (SA) - 18/4/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti Cla 1 2 3 4 5 6 7 8 9

18 40 72 17 82 95 77 63 21

Pilota Pellegrino S. Chianese A. Gammino V. Pellegrino F. Costabile U. Mastrosimone N. Bianculli G. Greco A. Sansanelli N.

Team Pellegrino Racing Nerone Racing Pellegrino Racing Ni.Ba Racing Nerone Racing BMK Corse BMK Corse Greco Racing BMK Corse

G1 22 25 20 18 16 13 15 12 14

G2 25 20 22 18 16 15 13 14 12

Tot 47 45 42 36 32 28 28 26 26

Classifica Trofeo Cla 1 2 3 4 5 6 7

40 17 82 95 77 63 21

Pilota Chianese A. Pellegrino S. Costabile U. Mastrosimone N. Bianculli G. Greco A. Sansanelli N.

Team Nerone Racing Pellegrino Racing Nerone Racing BMK Corse BMK Corse Greco Racing BMK Corse

Tot 50 44 40 34 33 31 30

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ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE

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ORGOMANERO- In casa Harley hanno pensato a noi, ai motociclisti europei. Pensarono alle nostre strade, al nostro stile, ai nostri gusti e al nostro modo di interpretare la moto, nel progettare la XR1200 qualche anno fa, e ci hanno pensato ancor di più con la nuova XR1200X: differente nella livrea nero opaco, nei dischi freno e nelle sospensioni, forcella e ammortizzatori Showa che ora sono regolabili. È un’Harley diversa dal solito, che mette insieme le caratteristiche tradizionali del marchio americano con l’attenzione all’eleganza, alla maneggevolezza e all’agilità delle moto europee. Il risultato è particolare: la XR1200X bada alla sostanza, non ha soluzioni estreme e tecnica sofisticata ma “ferro-acciaio-alluminio”, e accostamenti cromatici nello stile inconfondibile che ha fatto la fortuna del marchio di Milwaukee. Per rendere più grintosa la XR la filiale italiana ne ha messo in commercio anche

una versione Kit, che differisce dalla standard per l’adozione di un impianto di scarico Termignoni con silenziatori in carbonio, più leggero e performante, di una modifica all’impianto frenante nel quale vengono sostituiti i tubi con altri in treccia, i raccordi, le pastiglie e i dischi, e ancora ci sono nuove pedane poggiapiedi in alluminio fisse di stile “racing”, e un codino che rende la moto monoposto, abbinato ad un guscio sottomotore con funzioni aereodinamiche. Il tutto con un sovrapprezzo di 2.400 euro esclusa la manodopera, da aggiungersi ai 12.700 euro della moto standard. L’impostazione di guida è comoda, la sella alta solo 795 mm da terra agevola tutti e le manovre da fermo sono abbastanza semplici, tenendo conto che la moto non è un fuscello. I comandi sono i classici “Harley style”, quindi di notevoli dimensioni, manopole lisce e leve grandi, l’acceleratore è dotato anche di una sorta di “cruise control” mec-

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Prova novità Harley-Davidson XR1200X/Kit PAROLE E H C O P IN

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ORIGINALE ANCHE NEI DETTAGLI: LA TRASMISSIONE FINALE È A CINGHIA DENTATA, IL FANALE ANTERIORE È PICCOLO E INCASSATO NELLA FORCELLA E IL CRUSCOTTO RIPRENDE IL DISEGNO DI QUELLO DELLA MOTO DA FLAT TRACK.

LA TECNICA canico, in pratica una rotellina che lo blocca all’apertura desiderata; probabilmente comodo sulle immense “freeway” americane ma decisamente pericoloso qui da noi. Il rumore della XR1200X è abbastanza soffocato ma piacevole, la tonalità della versione Kit invece è maschia e appagante. Il motore è montato elasticamente sul telaio tanto che se si apre e chiude il gas con il piede appoggiato sulla leva del cambio si ha la netta sensazione del movimento del motore stesso. La moto si guida bene, il peso notevole in movimento non disturba e anzi è facile da portare; l’agilità di guida modesta viene compensata da una notevole precisione dell’avantreno, che dà sicurezza. Guidare “rotondo” è gradevole e ci si può spingere a livelli di piega fino ad ora sconosciuti al mondo Harley. Il comfort è buono, le vibrazioni contenute e l’esposizione all’aria accettabile anche se il sistema tradizionale della sospensione posteriore è piuttosto reattivo e tende a scomporre la moto in caso di imperfezioni del manto stradale, come tombini o avvallamenti. La forcella invece ha un comportamento ineccepibile in qualsiasi situazione, così come i freni: soddisfacenti già nella versione standard, raggiungono l’eccellenza con l’impianto della Kit, più potente e sensibile; più sportivo in pratica. IL MOTORE ha un arco di erogazione molto ampio e quindi se si passeggia si può utilizzare il cambio veramente poco, godendosi la guida tranquilla; se invece si vuole spingere le prestazioni ci sono, non sono esage-

rate, ma sufficienti per lanciare la notevole mole a velocità interessanti in spazi relativamente brevi, infatti la moto è in grado di raggiungere agevolmente i 200 km/h. Nella guida “brillante” la XR1200X si distingue dalle Harley classiche rispetto alle quali è decisamente in vantaggio, ma per caratteristiche e filosofia non è da mettere a paragone con le altre naked. È una cosa diversa, a sé stante, con la XR1200X bisogna guidare bene ed avere un po’ di mestiere perché la mole e la poca agilità non permettono di porre rimedio ad eventuali errori di valutazione, nonostante l’appoggio dei pneumatici sia sicuro in ogni situazione. La versione Kit oltre ad avere un rumore più appagante grazie allo scarico Termignoni che dona un maggior brio al propulsore, frena meglio ed è più incline alla guida brillante; le pedane fisse però non offrono un buon appoggio tanto che ci si trova meglio con quelle standard. La moto monta di serie anche l’impianto antifurto Smart Security con sirena ed immobilizzatore. Poca l’autonomia, difficilmente verificabile perché manca nel cruscotto l’indicatore di livello carburante, c’è solo quello della riserva; comunque non si percorrono più di 200 chilometri con il pieno, e a patto di tenere un’andatura da granturismo perché altrimenti sono decisamente meno. Ma non sono le lunghe distanze l’obiettivo di questa moto, quanto piuttosto le scampagnate domenicali in percorsi tortuosi, dover poter godere appieno le caratteristiche della Harley che guarda all’Europa.

I SEGRETI DELLA BESTIA NERA

Sospensioni, freni, colorazione LA XR1200X ha un motore della più classica tradizione Harley, un possente bicilindrico a V di 45° raffreddato ad aria, e ad olio nelle testate, completamente verniciato a polvere in nero opaco. Il radiatore dell’olio è posto sotto il cannotto, verticalmente. La distribuzione è a due valvole per cilindro, azionate dal classico sistema aste e bilancieri. In questa configurazione il propulsore è in grado di sviluppare 90 CV a 7.000 giri con una coppia di 10,2 kgm a 3.700 giri. L’alimentazione è ad iniezione elettronica, con corpi farfallati di 50 mm Ø, e comprende anche un sistema attivo di controllo elettronico dell’aspirazione dell’aria. La frizione è multidisco in bagno d’olio con comando tradizionale a cavo. Il propulsore è ancorato al telaio tramite giunti elastici onde evitare al massimo la trasmissione di vibrazioni. Lo scarico è un 2-1-2 colorato anch’esso di nero opaco nella versione standard, quella Kit invece monta un Termignoni con terminali in fibra di carbonio.

Lo schema del telaio è a doppia culla in tubi d’acciaio, con un interasse “importante”, 1.515 mm, e un cannotto decisamente più inclinato del solito, 29,3°. Le nuove sospensioni sono Showa: la forcella è ora completamente regolabile sia nel precarico molla che nella regolazione dell’idraulica; il forcellone è in alluminio pressofuso, pure gli ammortizzatori sono regolabili nel freno in compressione ed in estensione. La trasmissione finale è a cinghia dentata: silenziosa, non necessita di manutenzione ed è di notevole impatto estetico. Le ruote sono di 17” dietro e 18” davanti, con pneumatici Dunlop D209 Qualifer; l’impianto frenante è tutto Nissin: dischi di 292 mm Ø davanti e 260 mm Ø dietro sulla versione normale, mentre sulla versione Kit i dischi sono Braking, della stessa misura, e vengono montati tubi dei freni in treccia. Il serbatoio tiene solo 13,3 litri e il peso a secco raggiunge la ragguardevole cifra di 250 chili.

IDENTIKIT 1MOTORE Bicilindrico a V di 45° longitudinale, 4 tempi, raffreddato ad aria e olio. Cilindrata 1.201,7 cm3. Alesaggio e corsa 88,9 x 96,8 mm. Compressione 10:1. Distribuzione ad aste e bilancieri, 2 valvole per cilindro. Accensione elettronica, iniezione elettronica sequenziale con corpi farfallati 50 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.

1TRASMISSIONE

Primaria a catena, finale a cinghia dentata. Frizione multidisco in bagno d’olio a comando meccanico. Cambio a 5 marce.

1CICLISTICA

Telaio a doppia culla in tubi. Sospensioni: anteriore forcella a steli rovesciati 43 mm Ø pluriregolabile, corsa 125 mm; posteriore forcellone oscillante e due ammortizzatori pluriregolabili, corsa ruota 89 mm. Freni: anteriore due dischi 292 mm Ø, pinze a quattro pistoncini; posteriore disco 260 mm Ø, pinza a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 150/70 ZR18”; posteriore 180/55 ZR17”.

1DIMENSIONI

Interasse 1.515 mm, lunghezza 2.225 mm, altezza sella 795 mm, luce a terra 150 mm. Inclinazione cannotto di sterzo 29,3°. Avancorsa 130 mm. Serbatoio 13,3 litri.

LA XR1200X (A SINISTRA) DIFFERISCE DALLA XR1200 GIÀ IN PRODUZIONE PER LA LIVREA NERA, I DISCHI FRENO E LE SOSPENSIONI REGOLABILI. PER CHI VUOLE DI PIÙ C’È ANCHE LA VERSIONE KIT (A DESTRA): PUNTALE IN VETRORESINA, SCARICHI TERMIGNONI CON SILENZIATORI IN FIBRA DI CARBONIO, CODINO MONOPOSTO E DISCHI FRENO A MARGHERITA.

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Motolandia

NEWS

Manifestazioni, viaggi e turismo

Informazione pubblicitaria

APERTE LE ISCRIZIONI AL 20.000 PIEGHE

La manifestazione dal 17 al 19 giugno SI SONO già aperte le iscrizioni alla seconda edizione di “20.000 pieghe” in programma dal 17 al 19 giugno. La manifestazione partirà da San Marino per arrivare ad Alassio con un chilometraggio di 1.200 km sui tre giorni. Il miglior pilota della competizione si guadagnerà il titolo di “magnifico piegatore”, ma premi e riconoscimenti sono previsti anche per i vincitore di classe o di squadra. Infatti, da quest’anno gruppi di amici potranno anche formare un’unica squadra, realizzando una sotto-classifica personalizzata. “20.000 Pieghe” è stata inserita, dalla FIM, fra le gare vale-

VARANO CHIAMA È TUTTO pronto al circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari (Parma), per ospitare dal 14 al 16 maggio Asimotoshow, la manifestazione internazionale riservata alle moto storiche, organizzata dall’ASI Automotoclub Storico Italiano. La partecipazione è aperta a qualsiasi moto costruita entro il 1989, con certificato ASI o, in mancanza di esso, a discrezione di una commissione esaminatrice. Asimotoshow quest’anno celebra la storia della classe 250 del motomondiale, ripercorrendone tutta ll’evoluzione tecnica. Domenica 16 maggio a Varano alle ore 13 è prevista una parata di 250 moto storiche che sfileranno in pista, ccondotte da tanti campioni del passato. Fra i tanti che arriveranno a Varano anche Gia Giacomo Agostini, Carlo Ubbiali, Dieter Braun, Mario Lega, Carlos Lavado, Sammy Miller, Luca Cadalora, Loris Reggiani, Roberto Gallina, Pierfrancesco Chili. Sono previste anche un’esposizione di modelli di MotoBi nel sessantesimo della fondazione e una mostra Italjet, a cinquant’anni dalla fondazione. L’ingresso all’autodromo è gratuito. I cancelli saranno aperti venerdì dalle ore 14 alle 19, sabato e domenica dalle 9 alle 19.

voli per il tricolore Gran Fondo. Tutti i partecipanti riceveranno un road book con note di verifiche durante i vari c.o. disposti lungo il tracciato. Alla fine di ogni giornata ci sarà anche un test proprio sui posti visitati e sulle caratteristiche delle strade percorse. Il costo di partecipazione è di 389 euro (4 pernottamenti e tutti i pasti, assistenza tecnica e medica al seguito, distribuzione di bevande e integratori, bonus sconto di 250 euro per altri viaggi avventura). Le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento di 140 partecipanti. Per info: www.adventurideres.com IL RADUNO DI OSTIGLIA NON SI FARÀ IL CO. RE. LOMBARDIA DELLA FMI COMUNICA CHE IL MOTORADUNO DI OSTIGLIA, IN PROGRAMMA PER IL GIORNO 9 MAGGIO NEL PAESE MANTOVANO, È STATO ANNULLATO.

IN FRIULI

LA DAMA BIANCA E IL VINO È IN PROGRAMMA dal 30 aprile al primo maggio il Motogiro del Friuli, denominato “La Dama Bianca e il vino della Pace”. Si tratta di un’occasione per attraversare la terra friulana ammirandone le bellezze paesaggistiche e i siti archeologici. Abbinato alla manifestazione è stato pensato anche il concorso “Preavvisa e vinci”. Per partecipare inviare un SMS al numero 338-9348778 oppure scrivere a: coordinatore@motoclubfriuli.it

DA CORREGGIO

A MEDJUGORJE IN MOTO IL MOTO & MOTO di S. Prospero, affiliato al Moto club Correggio di Reggio Emilia, organizza il moto pellegrinaggio a Medjugorje dal 31 maggio al 4 giugno. La partenza è prevista alle ore 4 del mattino del 31/05/2010 con ritrovo presso Onorio Moto in via Matteotti n°5 Correggio. Per informazioni e dettagli e-mail “ nobless@alice.it “, cellulare 328 2712335.

Multimedia I PRIMI di giugno si svolgerà, come tutti gli anni, il Tourist Trophy all’Isola di Man. Per “scaldare le gomme” nulla di meglio allora che procurarsi “TT Superbikes Legends”, videogame sviluppato dalla Jester Interactive per la gloriosa PS2, che permette di provare sulle strade del mitico Mountain la Paton 500 due tempi da 185 cavalli del team C.M.M. Non solo, ci sono naturalmente da guidare anche moltissime altre moto classiche e moderne

di tutte le categorie. Purtroppo la grafica non è da ultima generazione e la fisica, decisamente pignola, non perdona gli errori. Prezzo: 25 euro.

Nordik Evolution R: i ventilatori con reversibilità

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ventilatori da soffitto reversibili Nordik Evolution R hanno un design innovativo, che si adatta a ogni locale, sono disponibili in 10 modelli e in 4 colori (bianco, nero, argento, radica) e le pale sono fornite in quattro dimensioni (cm 90 - 120 – 140 – 160). Grazie alla funzione reversibilità è possibile invertire la direzione del flusso d’aria dal pavimento al soffitto: si viene quindi a creare un flusso non più diretto, ma avvolgente e più ampio. Inoltre si migliora la destratificazione

del calore in inverno, riducendo la differenza di temperatura tra il pavimento, dove è più bassa, e il soffitto, dove invece è più alta. Sono indicati anche per un funzionamento notturno, grazie ad un particolare studio nel profilo delle pale in lamiera di acciaio verniciato, che li rende molto silenziosi ed efficaci. Il ventilatore a soffitto può rinfrescare

persone disposte in una circonferenza corrispondente a circa 2,5 volte il diametro circoscritto delle pale. L’altezza da terra minima del ventilatore è di 2,3 metri. Gli apparecchi sono costruiti in conformità alle norme CEI EN 60335-2-23. Prezzo di listino a partire da: Euro 128,90. PER INFORMAZIONI: NUMERO VERDE 800.555.777

Nuo va c olorazi one People S 125- 200i

Disponibile presso i concessionari Kymco la nuova variante di colore per il people s. Dall’introduzione sul mercato avvenuta nel 2005 di strada ne è stata fatta molta e nelle trafficate città italiane il People S è ormai uno dei cavalli di battaglia preferiti dai commuter urbani. La famiglia People S si è evoluta negli anni riuscendo a coprire tutti i segmenti della mobilità urbana; dagli agili 50 cc (disponibili nelle versioni 2 e 4 tempi)

rinnova ed evidenzia le preziose linee di People S che insieme agli ecoincentivi statali rende People S ancora più appetibile. La gamma People S è disponibile nelle tinte argento Metal, antracite Blumone e nero Maggiore oltre naturalmente al nuovo bianco Ice.

passando attraverso le classicissime versioni 125 e 200 sino ad arrivare al potente People S 300 ottimo anche per spostamenti a lungo raggio. Ora è disponibile una nuova colorazione, sempre più richiesta, per le versioni 125 e 200i: il Bianco Ice che

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Kron os: ritorno al futuro

LML Star 4 tempi: 60 km con 1 litro!

zione e nei dettagli e conquista così nuovi parametri di sicurezza, affidabilità e comfort che permettono di affrontare il traffico cittadino in modo più disinvolto e fluido. È diponibile in tre diverse linee, Classic, Prestige e Vintage, al fine di soddisfare tutte le esigenze della sofisticata clientela.

Per 30 anni l’ala Kronos è volata ai piedi di grandi campioni: ha accompagnato i gol di Batistuta, i trionfi delle Scarpette Rosse dell’Olimpia Milano, il talento della Scarpa d’oro Hristo Stoichkov. Ha calpestato il parquet NBA con i Chicago Bulls e tutti i campi di Serie A. Ieri come oggi, Kronos ha cucito insieme esperienza, tecnica creatività: design innovativi e materiali ad alte prestazioni. Così nascono le scarpe da calcio pensate per i professionisti, ma anche per chi vince sui campi di provincia. E ancora, la collezione Vintage per camminare nel futuro con elementi retrò e la Moonlight che illumina lo stile con un mood mai così contemporaneo.

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iflettori accesi su Star, lo scooter che rivoluziona il mondo delle due ruote coniugando innovazione e tradizione. Star 4 Tempi, coi motori di 125 cc e 150 cc, è infatti la felice sintesi tra un’estetica classica, che si impone da 30 anni con straordinaria modernità e le tecnologie più avanzate ed eco-compatibili di oggi. Il nuovo 4 Tempi, che affianca comunque la Star 2 Tempi, si posiziona tra i veicoli più ecologici al mondo grazie alle basse emissioni inquinanti e ai ridotti consumi: percorre fino a 60 km con un litro di benzina. Ma con il nuovo scooter LML introduce anche altre importanti novità stilistiche e tecniche nel mercato motociclistico. La nuova Star 4 tempi, infatti, si rinnova nel telaio, nella motorizza-

INFORMAZIONI:

WWW.KYMCO.IT

MAGGIORI INFORMAZIONI:

WWW.LMLITALIA.COM

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A cura di Sport Network

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INFO: WWW.KRONOS-ITALIA.COM


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QUANTO CI COSTA UNA SERATA? AL RITMO di una musica, si susseguono le immagini - rubate da una telecamera nascosta in un locale notturno - di ragazzi e ragazze che ballano, ridono, bevono. Intanto, una voce fuori campo ci dice: «Due anni fa il Brasile ha dato il via ad una politica di tolleranza zero nei confronti di chi guida ubriaco. Nonostante questo, solo l’anno scorso 35.000 persone sono morte in incidenti». A questo punto, se la prigione e le multe non sono in grado di catturare l’attenzione della gente, che cosa lo è? Guardate cosa accade se al normale scontrino per un cocktail aggiungiamo il costo reale del guidare ubriachi: ambulanza = 535 $ terapia intensiva (al giorno) = 980 $ staff medico = 14.675 $ radiografie (l’una) = 820 $ amputazione: 3.460 $ sedia a rotelle = 1.350 $ Totale = 22.000 $ Ora si susseguono le immagini, sempre rubate dalla telecamera nascosta, dei clienti del bar che ricevono uno scontrino di questo genere: «Fratello, hai detto 22.000?» urla al cassiere un ragazzo, sovrastando la musica. Una ragazza spalanca gli occhi portandosi la mano davanti alla bocca, uno resta immobile per lo shock, uno fa il classico italianissimo gesto con le dita chiuse che chiedono: ma cos’è?, un altro ancora va a lamentarsi con le cassiere piuttosto contrariato. La voce riprende a raccontare: «Per una sera, abbiamo voluto ricordare ai nostri clienti che guidare da ubriachi potrebbe essere molto costoso. All’inizio, la gente non l’ha presa molto bene, poi hanno tutti capito il messaggio». Tenendo lo scontrino in mano, un ragazzo esclama “Porca miseria!”, mentre un altro va a complimentarsi con le ragazze alla cassa per l’idea. Un altro decide di non bere, una ragazza, una volta capita l’idea, sorride sollevata, ma poi non ordina niente. La voce fuori campo conclude: «Una cosa che a noi non è costata nulla, ha davvero fatto riflettere i nostri clienti. Se bevi, non guidare». Ora vediamo fuori del locale, che si chiama Bar Aurora, un sacco di ragazzi che preferiscono prendere il taxi per andare a casa, alla fine di una serata che potrebbe costare loro molto ma molto più di un semplice cocktail. Questo film è la dimostrazione che non servono campagne gigantesche e dispendiose per far ragionare le persone, ma basta davvero una buona idea. Naturalmente, nemmeno la più geniale delle pensate può far cambiare le pessime abitudini delle persone per sempre, però è come un piccolo semino che cresce dentro e fa diventare grandi i comportamenti. Non si beve prima di guidare, non si telefona mentre si è al volante, non si corre come deficienti, non ci si droga, non si mandano sms intanto che si guida. Ogni giorno abbiamo bisogno di un corso di educazione stradale, come i bambini, chissà che prima o poi impariamo qualcosa. Il film si può vedere su youtube, e a mio parere è davvero ben fatto: http://www.youtube.com/watch?v=jIfV2OYpyJo Laura Cattaneo

Radunifino al 2 maggio 1Piemonte VENERDÌ 30/4 - DOMENICA 2 MAGGIO Raduno internazionale Città di Costigliole (AT) M.C. Costigliole d’Asti, tel. e fax 0141966562, 347-7083917, gg@giordanogabriele11.191.it - info anche su nicolamoto.it 11º Memory of Dezzu a Mornese (AL), Scrivia Bikers Vallescrivia, tel. 347-2292798, 347-8495442, www.scriviabikersvallescrivia.it, ìinfo@scriviabikersvallescrivia.it

DOMENICA 2 MAGGIO 5º mototurismo con grigliata al Bonneville Cafe’ di Oulx, giro turistico della Val di Susa. www.3merlisottoshock.it tel. 393-7961322, 0122-831419, 011-9989596.

1Liguria SABATO 1 MAGGIO Raduno “Passeggiando ed assaporando” Ospedaletti (IM) M.C. Valle Argentina, tel. e fax 0184-475582, 0184-541867, www.mcva. it, info@mcva.it

DOMENICA 2 MAGGIO Mulatrial di Loa a Loano (SV) Loano Trial Team, tel. 019-674903, fax 019-676714, mauro@mobiliandmobili.it 3º raduno nazionale Vespa “del Mare” a Nervi (GE) VC Nervi, tel. 340-7129124, 0103726458, nerviinvespa@libero.it

1Lombardia SABATO 1 MAGGIO 4º motogiro territoriale “Panorami dell’Oltrepò” a Rivanazzano (PV) M.C. Rivanazzano, tel. 333-8743460, 335-6234484, www.motoclubrivanazzano.it, info@motoclubrivanazzono.it 16º Tasarigorda a Magenta (MI) Trofeo Lombardia motoraid storico Gruppo 2 M.C. Magenta, tel. 02-97291567, 02-97950249, www.motoclubmagenta.com, info@motoclubmagenta.com

DOMENICA 2 MAGGIO 11º raduno territoriale a Colico (LC) M.C. Colico, tel. 338-8001540, 333-9904318, www.motoclubcolico.it, info@motoclubcolico.it Criterium Motociclistico a Castellucchio (MN) - 10º memorial Guido Leoni Associazione Mantovana Tazio Nuvolari, tel. e fax 0376-648205, www.amams.org, infoamams@amams.org 14º raduno di Primavera a Trenzano (BS) M.C. Amici di Trenzano, tel. 030-9977147, mcamiciditrenzano@libero.it 8º Motoparty a Missaglia (LC) fraz. Missagliola presso Birraus, per tutti i tipi di moto, con musica, gastronomia, lotteria ecc. Volantino su www.nicolamoto.it

1Trentino Alto Adige DOMENICA 2 MAGGIO Raduno regionale Vespa “Fruh Schoppen” a Magrè (BZ) Vespa Club Margreid, tel. 3396011953, mail@baldopatrick.it

1Veneto SABATO 1 MAGGIO Raduno 1º Maggio In Moto ad Asolo (TV) Piazza Brugnoli. M.C. Fora Giri, tel. 3387351881, fax 0423-946011, foragiri@alice.it Scalata ai Bernuffi a Montecchio Maggiore (VI), regionale M.C. Montecchio Brendola, tel. 0444-405431, 338-9834566, montecchiobrendola@motoclubfmi.it Incontro Crespinese a Crespino (RO) M.C. Fetonte Crespino, tel. e fax 0425-780241,

335-8026337, calabrese.v@alice.it, motofetonte@libero.it Motogiro regionale Berico Euganeo a Noventa Vicentina (VI) M.C. La Pattuglia, tel. 0444-764532, 348-5176653, fax 0444764991, www.pattuglia.com

DOMENICA 2 MAGGIO Raduno regionale “Cialtroni In Giro” a Ormelle (TV) M.C. Cialtroni del Nord Est, tel. 0422-851039, fax 805546, http://cialtroni. sitiover.com Raduno d’epoca a S. Zeno di Arzignano (VI) M.C. Il Grifo, tel. 0444-440567, 3356641935, fax 0444-440565, www.mcilgrifo. it, info@mcilgrifo.it 4º raduno d’epoca e moderne a Due Carrare (PD) M.C. Touring International, tel. e fax 049-9555784, 347-4016346, touringinternational@motoclubfmi.it

1Friuli Venezia Giulia SABATO 1 - DOMENICA 2 MAGGIO Raduno nazionale 5º Motogiro del Friuli - La Dama Bianca e il Vino della Pace a Clauiano (Trivignano Udinese) M.C. Friuli, tel. 347-8652515, 340-3471876, 0432999229, www.motoclubfriuli.it, info@motoclubfriuli.it

1Emilia Romagna SABATO 1 MAGGIO 11ª mostra scambio auto e moto d’epoca a Borgo Rivola (RA) e raduno “Colline di Cristallo”. Comitato Mostra Scambio tel. 333-3160070, 338-3953105, 348-6044863, elisa.elly@alice.it 7ª edizione di “Motocarnaza” a Russi (RA) con motogiro nell’appennino tosco-romagnolo. Tel. 0544-583096 bikemotor@libero. it, 338-3241525, www.skisun.it

SABATO 1, DOMENICA 2 MAGGIO “I pas dla tera de mutor” a Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC) motogiro-party, gimkana moto, vespe e scooter, e raduno nazionale Gold Wing d’epoca. M.C. A. Sgarzani Canonici, tel. e fax 0543-403154, 3337104122, www.fmiforlicesena.it, motoclubsgarzani@libero.it.

DOMENICA 2 MAGGIO Mostra mercato auto e moto d’epoca presso la Fiera di Faenza (RA) Exposition Service, tel. 0545-27548, 348-9030832, www. expositionservice.it, expositionservice@.it

1Toscana SABATO 1 MAGGIO 9º raduno nazionale “VespArezzo 2010” VC Arezzo, tel. 335-5647268, 366-3739316, 333-4367279, fax 0575-378400, www.vespaclubarezzo.it, vca@vespaclubarezzo.it 7º Motor Party a Piombino (LI) parco Baratti, con musica, gastronomia e giochi. M.C. Germi Tuscany, tel. 340-5940565, www.germituscany.it Manifestazione ASI “Le moto dei Pionieri” a Poggibonsi (SI) per moto costruite fino al 1930. CMEF, tel. 055-450491, 335-5743870, www.clubmotoepocafiorentino.it

SABATO 1 - DOMENICA 2 MAGGIO 2º raduno delle Motocicliste d’Assalto a Pianosinatico (PT) presso il campeggio Neve e Sole. www.motociclistedassalto.it

DOMENICA 2 MAGGIO 6º raduno del Coccodrillo per moto e scooter immatricolati fino al 1979 in loc.Pozzale-Empoli (FI) M.C. Guzzi Zingoni, tel. e fax 0571-80314, www.motosport.it (pagina Guzzi Club), zingoni@motosport.it

Festa di Primavera a Pian di Rocca di Castiglione della Pescaia M.C. Grosseto Hannibal, tel. 348-8112764, 338-3949498, 335-6752512.

1Marche SABATO 1 MAGGIO Raduno “I Motofritti” ad Ascoli Piceno, M.C. Piceno Enzo Ameli, tel. 392-5601187, www.motoclubpiceno.it, info@motoclubpiceno.it Incontro territoraile a Osimo (AN) M.C. Andrea Marchetti, tel. 071-7232512, fax 0717238035, andreamarchetti@motoclubfmi. it, a-marchetti@hotmail.it Esposizione di moto e gara di lentezza a Civitanova Marche (MC) . M.C. Civitanova, tel. 330-261606, 338-7807521, www.motoclubcivitanova.it

DOMENICA 2 MAGGIO Motoincontro a S. Giacomo della Marca (AP) M.C. Vecchie Glorie, tel. 339-6833976, fax 0735-701697, vecchieglorie-pagliaredt@ motoclubfmi.it

1Umbria SABATO 1 MAGGIO 10ª Motocavalcata delle Sorgenti a Nocera Umbra (PG) M.C. Nocera Umbra, tel. 3395053090, 338-8150928, www.mcnoceraumbra.it, info@mcnoceraumbra.it Raduno al Bar la Cima di Bocca Serriola Città di Castello (PG) Strada Statale Apecchiese. Ritrovo ore 10, porchetta gratis per tutti fino alle ore 13. No iscrizioni.

DOMENICA 2 MAGGIO 9º raduno Città di Spello (PG) M.C. Fuorigiri 2001, tel. 347-4863429, 347-1849238, fuorigiri2001@libero.it Motopasseggiata a Pozzuolo Umbro (PG) M.C. Gasse’n Curva, tel. 075-953167, 3293932193, 075-95256, fax 075-9652843, gassencurva@motoclubfmi.it

1Lazio VENERDÌ 30/4 - DOMENICA 2 MAGGIO Maxi raduno Interclubs Maxi Scooter Club a Latina. www.maxiscooterclub.it

SABATO 1 MAGGIO Motolasagna - memorial Andrea Dati - raduno regionale a Montebuono (RI) M.C. Andrea Dati, tel. 338-5630173, 329-6504406, www.motolasagna.it, info@motolasagna.it

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1Abruzzo SABATO 1 MAGGIO 4º raduno nazionale Vespa Città di Sulmona “Giulio Conti” (AQ) VC Sulmona, tel. e fax 0864-53353, 348-3707841, www.vespaclubsulmona.net

VC Torre del Greco, tel. 340-7721125, 0818471050 www.vespaclubtorredelgreco.it, di.luca@aliceposta.it Raduno territoriale a Piano di Sorrento (NA) M.C. Penisola Sorrentina, tel. 0818088062, mcpenisolasorrentina@libero.it

1Puglia DOMENICA 2 MAGGIO 5º raduno interregionale a Carpino (FG) M.C. Biker’s Carpino, tel. 348-8102899, fax 0884-997379, motoclubcarpino@tiscali.it Raduno d’epoca Gruppo 1 a Melpignano (LE) M.C. Melpinio, tel. e fax 0833-506508, melpinio@motoclubfmi.it

1Basilicata SABATO 1 MAGGIO 5º raduno regionale a Potenza loc. Pantano. M.C. Gente di Strada, tel. 349-3955135, 338-4126655, fax 0971-473451, www.gentedistrada.it, info@gentedistrada.it

SABATO 1 - DOMENICA 2 MAGGIO Vintage di cross al Tito di Potenza con mercatino dell’usato. M.C. Città di Brienza, tel. 339-2807973, sito www.brienzamotoclub.it

1Calabria SABATO 1 MAGGIO 13º raduno Città di Montalto Uffugo (CS) presso l’autodromo M.C. I Briganti, tel. 328-8621287, www.ibriganti.info, angelo. brigante@libero.it

SABATO 1, DOMENICA 2 MAGGIO Raduno Aquile del Sud a Bova Marina (RC) M.C. Aquile del Sud, tel. 339-3008540, 3392076706, 347-8819907, aquiledelsud@hotmail.it,http://aquiledelsud.blogspot.com

DOMENICA 2 MAGGIO 1º raduno Città Magna Grecia a Sibari (CS) M.C. Furious Bulls, tel. e fax 0981-72086, edilgarone@libero.it 2º raduno interregionale Vespa “Riviera dei Cedri” a Scalea (CS) VC Scalea, tel. 338-5858600, 0985-90657, www.vespaclubscalea.it, vespaclubscalea@libero.it

1Sicilia SABATO 1 MAGGIO Mototour regionale “Eremo Croce Santa” a Rosolini (SR) M.C. Rosolini, tel. e fax 0931-502693, www.motoclubrosolini.it, info@motoclubrosolini.it Mototour regionale ad Agrigento M.C. Agrigento, tel. 0922-604634, fax 0922602811, piaggioricambi@virgilio.it

DOMENICA 2 MAGGIO 3º Raduno regionale Città di Milazzo (ME) Trofeo Sicilia. M.C. Del Tirreno, tel. 3331635128, www.motoclubdeltirreno.com, motoclubdeltirreno@hotmail.com

1Sardegna SABATO 1 MAGGIO

1Campania

Motoraduno regionale a Oliena (NU) M.C. Oliena, tel. 349-3720813, fax 0784-285129, www.motocluboliena.it

SABATO 1 - DOMENICA 2 MAGGIO

SABATO 1, DOMENICA 2 MAGGIO

Raduno nazionale “birra moto e rock” a Salerno M.C. Bikers Salerno City, tel. e fax 089-302262, 348-7803223, www.bikersalernocity.it, info@bikerssalernocity.it Revival, raduno e tour Gruppo 1 epoca nazionale a Cava dei Tirreni e dintorni M.C. R&S Revival & Sport, tel. 089-349021, fax 089-349183, revi-serv@libero.it 4º raduno nazionale “Vesuvio in Vespa”

3º Beach Riders a Capriccioli di Arzachena (OT) M.C. Porto Cervo, tel. 392-0426021, 349-1257569, sito www.motoclubportocervo.it

DOMENICA 2 MAGGIO 2º raduno Vespa e moto d’epoca a Solarussa M.C. Bad Bikers Giorgio & Bruno, tel. e fax 0783-374027, sito www.badbikers.it, vale.cherchi@tiscali.it

RIDATECI LA STRADA DEL SALE! HO DA POCO finito di leggere un libercolo, stimolante come una purga, sul sistema di dazi e pedaggi nell’Italia antica, dalla caduta dell’Impero all’Unità nazionale. Direte voi: ma benedetto gi-cì-enne, possibile che non hai proprio niente di meglio da fare? Perfettamente ragione. Il fatto è che sono un lettore eclettico e piuttosto compulsivo, con momenti di morbosità che non ammettono deroga, coincidenti con gli atti più necessari della vita quotidiana. Detto volgarmente, se non ho qualcosa da leggere non riesco nemmeno ad... andare di corpo, oltre che a prender sonno o fare colazione se sono solo. Così finisce che divoro qualsiasi testo mi capiti sotto mano al momento, senza pretese intellettuali né distinguo, da Playboy ai Fratelli Karamazov o dal magazine del Grande Fratello al Talmud. Non trascurando all’occorrenza nemmeno il libretto di uso e manutenzione della moto di turno. Torniamo al tema dei pedaggi, che è quello di cui voglio parlarvi. Secondo il libro di cui sopra, nel ‘400, per andare da Cuneo a Torino, tanto per fare un esempio, ci si doveva fermare a pagare pegno a Villafalletto, Savigliano, Monasterolo, Ruffia, Cavallerleone, Murello e Polonghera. Sette rotture di maroni almeno, per settanta chilometri scarsi. Il sistema tributario del Medioevo prevedeva del resto il pagamento di diritti locali sul transito di tutti i ponti, fiumi, valli, valichi, vie ciottolate, mura civiche e piazze di mercati. Oggi, che per fortuna non siamo più nel Medioevo, la rottura di maroni continua però imperterrita, anche se esiste un’invenzione miracolosa post leonardesca: il telepass. Peccato solo che per i motociclisti la storia sia sempre ferma all’anno mille ed il grazioso oggettino il più delle volte resti un inutilizzabile orpello. Non amiamo molto le autostrade, è vero, e le autostrade, a loro volta, ci amano ancora meno, però, santissimo cielo, qualcuno può dirmi perché, anche senza trattasi dell’antica “Strada del sale” cuneense, mi sono dovuto fermare a pagare tra Susa e la tangenziale di Torino – 40 km in tutto - 3,60 euro alla barriera di Avigliana e, dopo manco cinque minuti, un altro casellante m’ha costretto a ritogliere i guanti, riaprire la giacca, riestrarre il portafogli e sborsare altri 1,10 in conto moccoli? Aggiungo che, venendo dal Frejus, avevo già frenato, tolto e rimesso i guanti, aperto e richiuso la giacca e distribuito pochi spiccioli ciascuno ai vari caselli alpini di Chignin, St. Michel de Maurienne e Modane, manco fossero le stazioni di una via crucis fatta di seccature a raffica. Senza contare che, pur affidandomi il meno possibile alle scocciantissime autostrade, in un giretto europeo di qualche giorno ho collezionato ben 33 scontrini di pedaggio, pari ad altrettante soste con gabelle a singhiozzo, alcune con distanze talmente irrisorie da mettere in crisi pure la pazienza di Giobbe (La Turbie 1,20 euro, Mandelieu 0,80, Antibes 1,70, St Jean Luz 0,90, Irun 1,55). Soste dove, immancabilmente, una volta il colletto ti resta aperto, un’altra il guanto non si rinfila bene, una hai un camion sbuffante nel sedere, una piove, una non trovi il tagliando… Gestori, per piacere, aridateci la Strada del sale! Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

via col vento

donne e motori

Motolandia

motosprint

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Attualità a cura di Dario Ballardini

Tre ruote, 25 km/litro, propulsione ibrida TRE RUOTE e la possibilità di inclinarsi come il Piaggio MP3, motorizzazione ibrida e trazione integrale, due posti, l’abitacolo all’interno di una cella di sicurezza e la carrozzeria completamente in tessuto. Lo avevate già visto come prototipo su Motosprint n. 33/2006, sorpreso in un test negli impianti della Motoroasi di Susa, ora è pronto per gareggiare. E anche per essere costruito in serie, come richiesto dal regolamento dell’XPrize Progressive Automotive, la competizione organizzata dalla Fondazione XPrize riservata a veicoli sicuri, omologabili, ecologici, in grado di essere prodotti in 10.000 pezzi l’anno e di percorrere più di 44 chilometri con un litro di benzina: la gara è appena cominciata, presso il Michigan International Speedway, si articola su varie prove e si protrarrà fino a luglio; in palio un premio di 10 milioni di dollari. Il progetto si chiama K-Way Motus ed è nato nel 2006 presso il Laboratorio di Meccatronica del Politecnico di Torino per iniziativa di Stefano Carabelli, all’epoca direttore e chief engineer del Laboratorio; ora Carabelli e il suo progetto si sono spostati su Actua srl e TTW srl, aziende ospitate all’interno dell’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico, è arrivato l’appoggio di Marco Boglione attraverso il marchio K-Way e con esso la carrozzeria in tessuto; lo stile e la silhouette sono opera di Giugiaro Design. C’è grande interesse su questo veicolo pensato per la mobilità urbana, lungo meno di una Smart e largo quanto uno scooterone, spinto da un motore termico di 850 cm3 che agisce sulla ruota motosprint

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PORTALE AUTONOMO AUTO E MOTO SU VIRGILIO.IT Auto e moto non sono più un semplice canale tematico all’interno di Virgilio, il portale di Telecom Italia, ma un canale autonomo all’indirizzo http://automoto.virgilio.it . Direttore del nuovo canale è Nestore Morosini, storica firma del motorismo, che cura anche un suo blog autografo all’indirizzo http:// nestoremorosini.myblog.it .

IL MOTUS È PER DUE PERSONE, HA L’ABITACOLO IN TUBI E IL VOLANTE MA SI INCLINA COME UNA MOTO, FINO A 45°; LA “CARROZZERIA” È IN TESSUTO, REALIZZATA DALLA K-WAY.

posteriore e due motori elettrici sulle anteriori: è capace di percorrere 100 chilometri con poco più di due litri di carburante o di muoversi per 25 chilometri con la sola propulsione elettrica, la velocità di punta è limitata per via elettronica a 150 km/h. A titolo di augurio, vale la pena ricordare che in passato tra i vincitori dell’XPrize ci sono stati il trasvolatore atlantico Charles Lindbergh con il suo Spirit of St. Louis (1927) e il progettista aerospaziale Burt Rutan (2004), cui si deve lo ShipSpaceOne con cui è stato effettuato il primo volo suborbitale per passeggeri.

DAINESE SAFETY PARTNER DEL TOURIST TROPHY Anche nel 2010 Dainese sarà “Official Safety Partner” del Tourist Trophy. L’azienda ha annunciato che porterà sull’Isola di Man Jorge Lorenzo e l’ex pluri iridato Angel Nieto, ospiti d’onore: effettueranno un giro di pista in moto prima delle gare dell’11 giugno. Guy Martin, pilota Dainese del TT, collabora attivamente con gli ingegneri D-tec sviluppando sistemi di sicurezza innovativi come il progetto D-air.

MORINI RIPESCATA? POTREBBE essere la Nuova Garelli a lanciare il piano di salvataggio della Moto Morini, che ad ottobre era stata ammessa al concordato preventivo: è stata presentata un’offerta non vincolante di 2 milioni e 900.000 euro per marchio, attrezzature e magazzino (ci sono alcune centinaia di moto invendute), mentre non sono inclusi gli immobili. Al momento sono in corso le trattative e le verifiche dei conti, da definire anche dove verrebbe trasferita l’azienda (forse Crespellano, in provincia di Bologna) e il destino della sessantina di dipendenti, attualmente tutti in cassa integrazione visto che le linee di produzione sono ferme: il piano considera l’assorbimento di sole 20 persone, ma le trattative sono in corso e ci saranno incontri anche con i sindacalisti della FIOM.

IN BREVE

MOTUS SFIDA DA 10 MILIONI DI DOLLARI

FOTOCONCORSO SUL SITO DELLA MULTISTRADA 1200 Un concorso fotografico dedicato alla Ducati Multistrada 1200 per vincere un viaggio, un set di abbigliamento tecnico o un corso di guida. È sul sito www. multistrada.ducati.com e possono partecipare tutti, basta caricare quattro foto legate al concetto di quotidianità, libertà, avventura e adrenalina, le quattro anime della Multistrada 1200; le votazioni vengono fatte dagli stessi visitatori del sito.

IL DOWNTOWN FRENA SICURO

Ora è disponibile in versione ABS ARRIVA l’ABS per il Downtown 300, lo scooter di fascia alta prodotto da Kymco. Uguale all’eccellente versione “base” ma dotato di sistema antibloccaggio a doppio canale, cioè sia all’anteriore che al posteriore. Dischi e pinze non cambiano, 260 mm Ø davanti e 240 mm Ø dietro, doppio pistoncino per entrambi; però per la sicurezza è un bel passo avanti. Il freno anteriore mantiene eccellenti prestazioni e anzi guadagna in termini di modulabilità, pastoso e potente; anche quando l’ABS entra in funzione permette di conservare una discreta decelerazione e lo scooter mantiene un assetto impeccabile, ragionevole anche la sensazione di pompaggio alla leva;

dietro invece l’ABS si inserisce molto presto e questo fa perdere qualcosa nello spazio di arresto. Invariato - stando ai dati dichiarati - il peso di 179 kg, nonostante la presenza della centralina nel frontale. Immutate pure le doti di guida che rendono il Downtown intuitivo, un po’ lungo ma molto maneggevole, e forte di un motore estremamente brillante. Già disponibile dai concessionari, il Downtown ABS costa 4.599 euro f.c. contro 4.299 euro f.c. della versione base. DISCO A MARGHERITA E PINZA A DUE PISTONCINI COME SUL DOWNTOWN “BASE” MA QUI C’È L’ABS ED È PURE MOLTO EFFICACE.

OSSA AD AGOSTO PROSEGUE nel migliore dei modi lo sviluppo della Ossa TR 280i, la rivoluzionaria moto da trial che segna il rientro del glorioso marchio spagnolo: Marc Colomer, l’ex iridato che sta effettuando i collaudi (nella foto), in particolare si è detto contentissimo della inconsueta distribuzione dei pesi che determina caratteristiche di guida diverse dal solito: «Nel guidarla la sensazione è di totale leggerezza» ha spiegato. Sta dando ottimi risultati anche l’innovativo sistema ad iniezione del motore a due tempi. Dunque verrà rispettato il termine del mese di agosto per l’inizio della produzione: una prima tranche di 1.250 pezzi, seguiti da altri 3.000 nel 2011.

BER RACING NON DISTRIBUIRÀ PIÙ I CASCHI SHARK A causa di profonde divergenze tra le parti, l’accordo in base al quale BER Racing distribuiva in Italia i caschi Shark non è stato rinnovato. Shark garantirà un servizio diretto di assistenza e garanzia per i propri clienti, così come per i caschi ancora presenti sulla rete di vendita.

ANGELO GIALLO ADAC

PREMIATO L’ABS BOSCH

BOSCH ha ricevuto il premio Gelber Engel (in tedesco Angelo Giallo) dell’ADAC, l’Associazione Generale Automobilistica Tedesca, per l’ABS 9, ultima generazione del suo dispositivo antibloccaggio che riduce del 50% peso e volume rispetto a quella precedente. Per quanto l’ABS riduca fortemente il pericolo di incidenti, in Europa solo una moto su dieci lo monta.

CORPO FORESTALE

AL MUGELLO COL TELELASER CORPO Forestale dello Stato in pista al Mugello, ma con i Telelaser, ad una giornata di prove libere. Il Nucleo Operativo Speciale di Arezzo ha fatto un test delle apparecchiature in preparazione della stagione in cui i motociclisti affollano le strade collinari. “Nel solo 2009 infatti - sottolinea il comunicato del CFS - sono stati centinaia gli interventi dei forestali su alcuni dei passi tristemente noti alla cronaca per numero di incidenti e morti”. Il Corpo Forestale di Arezzo è stato protagonista della lettera in cui, su Motosprint n. 16, il lettore Edoardo Tommassini lamentava l’agguato con multe alle targhe “replicate” nella motocavalcata Neri Off Road dell’11 aprile. motosprint

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Il 2 maggio. C’è anche il Trofeo Yamaha 1Velocità 2 MAGGIO Mondiale - Gran Premio di Spagna MotoGP, Moto2 e 125 a Jerez de la Frontera Circuito de Jerez, tel. +34-956-151100, fax +34-956-151105, www.circuitodejerez.com - www.motogp.com Italiano - CIV classi 125 GP, Stock 600, Stock 1000, 600 Supersport, Superbike, Trofei Yamaha R-Series, seconda prova a Monza Autodromo di Monza, tel. 03924821, fax 039-320324, www.monzanet.it, autodromo@monzanet.it - www.civ.tv

1Cross 1 MAGGIO Supercross USA presso il Rice-Eccles di Salt Lake City (Utah) AMA, tel. +1-6148561900, www.amadirectlink.com Italiano - Campionato Minibike a Ospedaletto (PI) - Expò Motori FX Action, tel. 0584267095, cell. 338-7830809, www.fxaction.it Campionato piemontese MX2 (Nazionali/ Territoriali/Major) a Casale Monferrato (AL) campo Belvedere M.C. Italo Palli, tel. 348-8580776, 335-6611171, fax 0142454148, www.motoclubpalli.it Campionato lombardo MX2 (fuoristrada, over 21, elite, under 21) a Cardano al Campo (VA) M.C. MV Gallarate, tel. e fax 0331730573, 393-9410188, 340-8816857, www. motoclubmvgallarate.it Campionato triveneto Top Rider a Paese (TV) M.C. Paese, tel. 0422-959034, fax 0422470411, email dalzilioinerti@tin.it Prova sperimentale di hard-race cross/ enduro/durata al crossodromo Tito (PZ) M.C. Città di Brienza, tel. 338-8503829, 3392807973, www.brienzamotoclub.it, email lopardo@autoelite.it

2 MAGGIO Mondiale - Gran Premio d’Argentina MX3 a La Rioja Conf. Argentina de Motociclismo Deportivo, tel. +54-114-6575646, www.camod.com.ar - www.motocrossmx1.com Mondiale - Campionato sidecarcross a Plomion (Francia) Fédération Française de Motocyclisme, tel. +33-1-49237700, fax +33-1-47000837, www.ffmoto.org Europeo - Campionato EMX65 e EMX85 a Lidzbark Warminski (Polonia) PZM, tel. +48-22-8499361, www.pzm.pl Europeo - Campionato Open a Chernivtsi (Ucraina) FMU, tel. +380-44-2416612, www. fmu.org.ua, email fmu.office@gmail.com Trofeo Italia MX1 - MX2 classe 125 a San Severino Marche (MC) M.C. Settempedano, tel. 0733-645637, 0733-638318, fax 0733645637, www.motoclubsettempedano.it Trofeo nazionale Gruppo 5 e Gruppo 4 amatoriale a Cingoli (MC) M.C. A. Fagioli, tel. 0733-602542, 328-2818211, fax 0733602493, www.motoclubcingoli.it Campionato lombardo MX1 e gara interregionale MX2 a Verolanuova (VA) M.C. Verolese, tel. e fax 030-9361802, 030-9360661, www.mcverolese.it, mcverolese@mcverolese.it motosprint

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Campionato veneto a Mantova M.C. Mantovano T. Nuvolari, tel. 0376-327953, 0376326782, fax 0376-368645, www.motocrossmantova.it, email gpcross@virgilio.it Campionato friulano, più gara hobby a Cordenons (PN) M.C. Fanna, tel. 0427-77038, 348-3392669, 335-8027713, email fanna@ motoclubfmi.it, motoclub.fanna@email.it Campionato campano a Castel di Sasso (CE) M.C. Cerbone, tel. 0823-878310, 3929708484, fax 081-7570035, www.ultracross. it, email info@fashionbike.net Campionato pugliese a Castelnuovo della Daunia (FG) M.C. Falchi Dauni, tel. 0881559146, 340-2992539, fax 0881-559146, www.motoclubcastelnuovo.com Campionato sardo MX2-MX1 e Trofeo Quad Cross a Padru (OT) M.C. Padru, tel. e fax 0789-45972, email canu-antonio@yahoo.it Gara ATP Sport interregionale al crossodromo Pantano di Fiano Romano M.C. Pantano Quad, tel./fax 0765-455549, email pantanoquad@motoclubfmi.it - www.pantano-offroad.com

1Supermotard 2 MAGGIO Mondiale - GP Italia a Castelletto di Branduzzo (PV), anche campionato europeo Motodromo Castelletto, tel. 0383-855008, fax 0383-859889, www.motodromo.it Campionato toscano a Isola d’Arbia (SI) M.C. La Balzana Città del Palio, tel. e fax 0577-46729, www.motoclublabalzana.com

1Enduro 1 MAGGIO Europeo - Campionato a Boussac (Francia) Moto Club Boussaquin, tel. +33/ 0555658861, email info@mcboussaquin.com Campionato triveneto a Civezzano (TN) M.C. Civezzano, tel. e fax 0461-858641, 3493648370, email mccivezzano@libero.it

2 MAGGIO Trofeo Sud a Campobasso (campionati regionali (Abruzzo/Molise/Campania/Basilicata) M.C. Molisenduro, tel. 0874-461243, 333-4442460, 331-5775088, 346-6550755. Campionato ligure, seconda prova a Isolabona (IM) M.C. Gentlemen Bordighera, tel. 328-6399641 e 348-4110052, fax 0184268549, www.motoclubbordighera.it Campionato lombardo minienduro e motoelettriche a Lumezzane (zona industriale) M.C. Lumezzane, tel. e fax 030-872557, 3289353438, motoclublumezzane@libero.it Campionato emiliano-romagnolo Hard Race, gara interregionale a Bobbio (PC) M.C. Bobbio, tel. e fax 0523-936905, email mcbobbio@libero.it Campionato toscano, seconda prova a Firenzuola (FI) M.C. Pegaso, tel. 3388801957, 333-2780043, fax 055-0944249, www.motoclubpegaso.it Adria Enduro Fest - manifestazione combinata Hobby Sport e APT ad Adria (RO) M.C. Hatria Racing, tel. 329-2254585, fax 0426-6531181, www.mchatriaracing.it

1Rally 30 APRILE - 2 MAGGIO Rally Sandalion, challenge europeo UISP in Sardegna Tel. 331-6005172, 392-2004579, www.eurorally.org, email motorally@live.it

1 - 2 MAGGIO Cavalcata del Sole a San Teodoro (NU) Bike Village, tel. 02-9901161, fax 02-99480802, www.bikevillage.it

1 - 7 MAGGIO Mondiale - Rally di Tunisia NPO, tel. +33 442840841, fax +33 442629796, www.npo.fr

2 MAGGIO Italiano - Rally d’Abruzzo - terza prova a Gioia dei Marsi (AQ) M.C. Sirente, tel. 329 1213879, fax 0863-888186, www.motoclubsirente.com - www.motorallyraidtt.it

1Trial 2 MAGGIO Campionato piemontese-valdostano ad Arnad (AO) M.C. Polisportiva Pollein, tel. 0165-53567, 347-9227140, fax 0165-258218, email emi.eric@amicideltrial.it Campionato lombardo e juniores a San Giovanni Teglio (SO) M.C. Valtellina, tel. e fax 0342-512982, www.valtellinatrial.it Campionato triveneto a Fosse (VR) M.C. Lessinia, tel. 347-3001695, fax 1786055376, email andreoli.fed@tiscali.it

1Speedway 1 MAGGIO Mondiale - Coppa FIM - round di qualificazione 1 a Lonigo (VI) M.C. Lonigo, tel. 0444831894, fax 0444-835144, www.motoclublonigo.com, email info@motoclublonigo.com Europeo - Campionato individuale, round di qualificazione 1 a Mureck (Austria) OeAMTC/OSK, tel. +43 1 33 22 669, fax +43 1 33 22 669, www.osk.or.at, osk@oeamtc.at

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