14 giugno - Motosprint 24

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novità Husqvarna 900. Le prime foto

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14/20 GIUGNO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1725

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superbike misano Non c’è Biaggi che tenga Checa è imbattibile cross Desalle resiste a Cairoli

MOTOGP GRAN BRETAGNA Anche sul bagnato Casey vince facile e ora guida il campionato Lorenzo cade e finisce a -16 Dovi secondo, Sic ancora a terra Rossi, che crollo. Con Ducati non va

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Sommario

numero 24/2011

Leggici anche su iPad

PLa posta Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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www.motosprint.it

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Ppaddock

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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PIN PISTA

MotoGP GP Gran Bretagna. Tutto sulla sesta prova del Mondiale a Silverstone Moto2 GP Gran Bretagna 125 GP Gran Bretagna Superbike Round San Marino a Misano Supersport Mondiale a Misano Superstock Europeo 600 e Coppa FIM 1000

28 48 54 58 70 71

PFUORISTRADA

Cross GP Portogallo MX1 e MX2 ad Agueda Enduro GP Turchia a Tethiye Sportitalia Gare nazionali e campionati regionali

72 82 90

Psu strada

Prova novità Scooter Polini da competizione Attualità La produzione, le leggi, le novità Motolandia Turismo, viaggi, epoca Made in Abbigliamento e accessori

94 100 102 106

PMERCATINO

Compravendita di moto e accessori 107

Pgp guida

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

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Prubriche Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Akira Nishimura Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo

22 26 98 102 105

Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione DARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCA LAZAZZERA 051.6227.251 CRISTIAN TROMBA 051.6227.393 IGLIS BACCHI 051.6227.293 LUIGI RAIMONDI 051.6227.252 VANNI ROMAGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione Cinzia staffa 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio claudio girotti 051.6227.341 Giuseppe Rimondi Max Mattioli

c.girotti@motosprint.it

Tester Alessio Aldrovandi, Mirco Beneventi, Davide Calzolari, Marco Comellini, Giulio Fabbri, Elio Iori, Stefano Minguzzi, Bruno Salina, Mirko Severi. Consulente tecnico Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it

Collaborano

DARIO AGRATI darioagrati@pp-communication.com enduro MARIO CANDELLONE mario.c@phototrial.it trial Paolo Gozzi p.gozzi.sbk@libero.it superbike MARCO MASETTI fagnigol@yahoo.it motogp GIORGIO SERRA vignette STEFANO TAGLIONI cross GIANNI TOMBA gianni.tomba@tin.it speedway Laura Cattaneo, Akira Nishimura, Giovanni Carlo Nuzzo, Max Regazzi. Tonino Abramo, Ilio Ascione, Edoardo Bauer, Leonardo Boarini, Sandro Callegaro, Alessandro Camera, Marco Chilà, Marina Cima, Paolo Ciri, Massimo Dellepiane, Giovanni B. De Nisi, Fabio Di Giorgi, Giuliano Diligenti, Roberto Dorillo, Fabio Fazi, Francesco Fiorani, Giovanna Guiso, Fiammetta La Guidara, Gianluca Landi, Salvatore Ledda, Giorgio Lever, Oscar Malugani, Diego Mancuso, Marco Marcellino, Eugenio Mascioli, Roberto Motta, Carlo Orlandi, Mario Pittoni, Fabio Porreca, Raffaele Sala, Vito Scarpitta, Enzo Tempestini, Andrea Valenti, Secondino Veglio, Giovanni Verduci, Roberta Zoli.

Servizi fotografici

AlexPhoto, AP, Delta, DPPI, Fraternali, Front Vision, Gori, Martino, Oliver, Piredda, Porrozzi, Soldano, Taglioni, Villani.

Accertamenti Diffusione Stampa

Questo periodico è iscritto alla Federazione Italiana Editori Giornali

Centralino 051.6227.111 Segreteria 051.6227.213 Fax 051.6256.191 - 051.6255.418 motosprint@motosprint.it E-Mail Posta Motosprint Casella Postale 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Tutti gli articoli contenuti in Motosprint sono da intendersi a riproduzione riservata ai sensi dell’Art. 7 R.D. 18 maggio 1942 n.1369

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Capaci di esaltare lo spettatore di recente ho avuto modo di superare i 300 chilometri orari. Non ero appollaiato sul sellino di una supersportiva, ma tranquillamente seduto sul treno in viaggio da Milano a Roma, ed in quel momento mi sono chiesto: ma come fanno i piloti a raggiungere tali velocità in moto? Considerando che in circuito non devono soltanto preoccuparsi di andare diritto, ma ad un certo punto dovranno pure buttarsi in piega per infilare la moto in curva a velocità inimmaginabile per un comune mortale? La risposta me la sono data da solo, assistendo alla gara del Mondiale SBK a Monza, vero tempio della velocità, circuito che nulla ha a che fare con gli impianti di più recente costruzione. I piloti di moto sono una razza a parte, dotata di un coraggio fuori dal comune, di capacità rese possibili solo da una grande passione. Assistendo alla gara, corsa a una velocità media supersonica, ho visto a più riprese piloti impegnati a seguire la scia della moto davanti, cercando il momento giusto per infilarsi in staccata. Li ho visti cercare di riportare in linea una moto imbizzarrita all’uscita della curva parabolica. Li ho visti frenare oltre il limite consentito dalle leggi della fisica, finendo a volte nelle vie di fuga, ma dopo una frazione di secondo li ho visti anche rituffarsi nella bolgia infernale. Oggigiorno la passione è merce rara, il coraggio

e la determinazione ancora di più. In giro spopolano social network dove riversare le proprie tristezze in formato digitale, i telefonini-palmari-pc-navigatori-lettori multimediali capaci di isolarci sempre più dal reale, quindi Dio salvi quei pazzi grandiosi che si rannicchiano dietro una carena, capaci di esaltare uno spettatore che dalle tribune del circuito, ma anche dal divano di casa, darebbe tutto pur di trovarsi al loro posto. Stefano Venegoni

La stima la simpatia, l’affetto, che nutriamo per i piloti deriva proprio da questo. Dall’emozione e dall’ammirazione che proviamo vedendo in azione ragazzi capaci di spingere la loro moto verso limiti che solo pochi sanno raggiungere. Non è solo questione di coraggio. Quello ce l’hanno tutti, quelli che si gettano nella mischia. Anche se alle volte li senti dire che per “tenere aperto” in certi curvoni veloci ci vuole “il pelo”. Quello che fa la differenza è il talento, inteso come capacità di guida, sensibilità per interpretare la moto, velocità di reazione per fare la cosa giusta al momento giusto. E fiducia. Perché per tenere il gas spalancato a pochi centimetri dalla ruota di chi ti precede devi fidarti di lui. La velocità in sé, anche i 300 all’ora e più, quando sei racchiuso in carenatura sono la cosa che fa meno effetto...

pochi centimetri tra biaggi, haslam e melandri a monza. per il pilota professionista la “distanza di sicurezza” è infinitesimale...

I monomarca sono organizzati dalle Case... di conseguenza non resta che confidare nella Ducati. Al momento con la Monster 696 si può correre all’interno della Roadster Cup con classifica separata. La formula è quella “chiavi in mano”, comprensiva del noleggio della moto. tourist trophy in tv. qualcuno lo fa vedere? Vorrei sapere chi possiede in Italia i diritti per trasmettere in televisione il Tourist Trophy in diretta. Penso che a molti piacerebbe vedere il favoloso spettacolo offerto da questi grandi piloti che corrono su un tracciato leggendario. Fede

La diretta... proprio no. E non siamo riusciti a trovare neppure una rete che abbia in programma un servizio sulle gare all’Isola di Man. come si entra a far parte del progetto giovanissimi? Vorrei sapere di più come si entra a far parte del Progetto Giovanissimi FMI velocità. Lorenzo

Partecipando alle gare nelle categorie riservate a più giovani. E facendosi notare dagli osservatori della FMI.

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IN BREVE

elogio del pilota e del suo coraggio

perché non c’è un trofeo per le ducati monster? Ho una domanda per chi organizza le gare ed i trofei di moto naked. Ormai si fanno trofei con qualsiasi moto, dalla Honda Hornet alla Suzuki Gladius. Perché non esiste un monomarca per le Ducati Monster.? Conosco tanta gente che si iscriverebbe subito! Spero pubblichiate la mia mail, in modo da fare arrivare il messaggio a chi di dovere… Stefano Padova

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caso scassa chi ha fatto la spiata? volevo esprimere i miei pensieri e i miei dubbi sulla vicenda Scassa. Le regole ci sono e vanno rispettate, è vero che Scassa ho girato a Misano facendo lezione per la scuola di pilotaggio... Ma è anche vero che ha guidato una R1 stradale e non la R6 che sta guidando nel Mondiale. Ora mi chiedo: ma quelli della

Direzione gara che lo hanno penalizzato, pensano davvero che ne abbia tratto beneficio? Che abbia scoperto chissà quale segreto di Misano? Mi sembra che su quella pista abbia già vinto e chissà quante volte ci avrà corso in passato. Una cosa che voi non avete scritto su Motosprint è: come hanno fatto a sapere che Scassa teneva corsi di guida a Misano? Forse qualche pilota ha fatto la spiata?

contaminati dal piede fuori

Le mode vanno e vengono senza un apparente perché. Il genuino mondo dei motociclisti una volta ne era pressoché immune. Oggi non più, anche per l’arrivo massiccio degli scooteristi che hanno invaso e “contaminato” la categoria. Dopo l’obrobriosa posizione di guida simil-chopper, suggerita dagli stessi fabbricanti di scooter che, con selle e supporti piede ad hoc, invitano a distendersi sul mezzo come se si stesse in poltrona, è arrivata una nuova moda ancor più deprecabile: quella del piede a martello che sfiora l’asfalto, in curva ed anche in pieno rettilineo. Oltretutto questo “vezzo” non riguardo solo gli scooteristi, ma anche molti conducenti di moto (che non riesco a definire motociclisti). Ciò che è ancora più imbarazzante, è come tale gesto venga palesemente vissuto da chi lo fa come assolutamente “cool”; quasi un segno di sportività e controllo del mezzo, quando è invece l’esatto contrario. Persino utenti di sesso femminile e sugli “anta”, scimmiottano tale postura. Penso che a suggerire tale moda siano stati i piloti della MotoGP, ormai quasi tutti abbonati all’orrido piedino di fuori in ingresso curva. Non nascondiamocelo: il piede o i piedi in terra sono sempre e comunque semotosprint

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gno di paura o quantomeno incertezza, tanto procedendo a 30 km/h in città quanto avvicinandosi al limite in pista. È un gesto che ci dà una sicurezza psicologica in più di poter riprendere il mezzo senza cadere. Credo che il Codice della Strada (che sanziona chi toglie una mano del manubrio…) dovrebbe prevedere sanzioni e magari un bel nuovo esame pratico di guida per questi pericoli pubblici, che tra l’altro non si rendono conto di rischiare di farsi male, oltre a costituire un ostacolo per gli altri utenti della strada. Giuseppe Massaro - Roma

Non sapevo di questo esercito di emuli dei piloti della MotoGP. E nemmeno che il “morbo” del piede fuori avesse contagiato ogni sesso e ogni età. La “malattia” però non mi pare così grave da necessitare di un antidoto...

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Lunedi 30 sono riuscito a seguire la prima gara del Round americano Superbike su La7d, ma non la seconda. Il giorno dopo, ho acceso la TV sul TG3 di mezzogiorno, per sapere com’era andata. La pagina sportiva è durata quasi 5 minuti, si è parlato di calcio, di F.1 (esclusiva Rai) con commenti della gara corsa due giorni prima, di sport impossibili... ma nemmeno una parola sulla Superbike. Verso sera ho riprovato con Studiosport su Italia1: calcio, calcio, calcio... e finalmente motociclismo: MotoGP (esclusiva Mediaset), Simoncelli, il GP di Barcellona in arrivo, ma della Superbike manco una parola, come se non esistesse. Eppure

è seguitissima, l’Aprilia è campione del mondo, la Ducati è in testa nel Mondiale ed ha vinto tutte e due le gare americane. Due Case che meritano rispetto e riscontro. Molti giornalisti si riempiono la bocca con il “diritto e dovere di cronaca” e menate varie, poi non riescono ad essere “sereni” nemmeno quando parlano di sport, vincolati come sono ai campanilismi di rete. Questo silenzio è vergognoso. Gambetta Enrico Felegara (PR)

È triste dover constatare come ogni rete senta il bisogno di approfondire la più stupida notizia di calcio, mentre gli altri sport siano considerati “minori” quando va bene, e non vengano considerati affatto nella gran parte dei casi. E nello specifico, la Superbi-

ke fatica a trovare spazio nei TG di La7, figuriamoci altrove... Purtroppo quello che chiami “campanilismo di rete” vive un crescendo imbarazzante, con il risultato di vederci presentata ogni specialità come lo show degli show. Esco dal nostro sport per citare un esempio recente e ridicolo. La RAI ha trasmesso la finale femminile del Roland Garros, che ha visto impegnata (e sconfitta) Francesca Schiavone. Il telecronista ci ha ripetuto fino all’esaurimento quanto la RAI abbia fatto per noi, proponendoci un appuntamento così importante. Ma i diritti della finale maschile, senza italiani, la RAI si è ben guardata dall’acquistarli e chissà quando vedremo altro tennis. Tra tante cattive abitudini, anche quella di saltare sul carro del vincitore è in pieno fulgore.

Et voilà, quello che non ti aspetteresti mai di sentire (o meglio di leggere) te lo ritrovi sotto il naso sul n. 23 di Motosprint. La risposta di Giorgio Barbier, responsabile Pirelli al Mondiale SBK, alla domanda sul ritiro della gomma 516 lo scorso anno, è quanto di peggio potesse leggere un amante della Superbike; forse qualcuno dovrebbe far notare a Barbier che Checa ha vinto 6 delle prime 10 gare del 2011 e che nessuno nella passata stagione prima di metà campionato vantava 60 punti di vantaggio. Va bene essere “in sintonia” con Ducati ma credo che questo atteggiamento getti discredito sul campionato e anche su Checa e Ducati che non hanno bisogno di favori per vincere. Ad Assen e Donington con la gomma dura Checa ha ottenuto due terzi posti, salvo poi vincere per distacco appena montata la soft... Barbier afferma che lo scorso anno la 516 è stata ritirata perché Biaggi aveva ottenuto quattro vittorie con quella gomma, quest’anno il dominio della Ducati rispetto alle 4 cilindri è spaventoso, eppure il responsabile in campo della Pirelli afferma che il campionato è livellato! Mariolino motosprint

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io la penso così

ducati SBK favorita? equilibrismi sulle gomme

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Dubito fortemente che la domanda avrà risposta. Le spie di solito mantengono l’anonimato... e sono tanti quelli che soffrono la grande stagione del Team ParkinGo, che con una moto ferma da due anni sta facendo faville. Tuttavia il regolamento parla chiaro, non si può girare su nessuna pista inserita nel calendario, prima della gara. Con qualsiasi tipo di moto. Scassa lo ha fatto, ed ha offerto a chi voleva mettergli i bastoni tra le ruote, un’occasione d’oro per farlo.

superbike l’inaccettabile silenzio dei tg

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Perché questo personaggio misterioso non si fa sentire e ci spiega perché ha voluto togliere di mezzo Scassa? Cosa spera di ottenere? Alessandro Citernesi Arezzo

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Officina

OSSERVO che la Ducati ha sempre adottato due bilancieri distinti per il comando di apertura e chiusura della valvola. Ci sono possibili controindicazioni nell’utilizzo di un singolo bilanciere che potrebbe da un lato vincolare rigidamente la valvola per guidarla nelle due direzioni, mentre l’altro braccio potrebbe essere configurato a forcella con una estremità puntata sulla camma di apertura e l’altra estremità puntata, ovviamente, sulla camma di chiusura? D’altronde, se non ricordo male, la Mercedes adottò negli anni ‘50 in Formula 1 uno schema del genere e, a giudicare dai risultati, non andava proprio male. Fabio Avossa Napoli

LA SOLUZIONE della quale parla è stata proposta più volte in passato, ed è stata anche tra le primissime delle quali si abbia notizia. Era di questo tipo quella ideata da Arnott nel 1910. Pure la Fiat nel 1913 pensò a qualcosa

del genere. Tanto per fare qualche nome, hanno pensato di “afferrare” lo stelo con un unico bilanciere, che alternativamente agiva in un senso e nell’altro, ossia “spingendo” e poi “tirando” (in modo da determinare rispettivamente l’apertura e la chiusura della valvola stessa) tecnici come Booth, Kuchen, Honella distribuzione desmodromica dei motori ducati agiscono due bilancieri, uno che comanda l’apertura della valvola, l’altro la chiusura. in passato, altre aziende, hanno anche proposto soluzioni a un singolo bilanciere.

warth e via dicendo. La Ballot ha proposto qualcosa del genere attorno alla metà degli anni Venti, mentre l’italiano Cenna lo ha fatto una quarantina di anni dopo. La Honda a suo tempo ha ottenuto due brevetti di questi tipo. Quello che cambiava, differenziando l’una dall’altra queste

oli organi sono dei picc che si o ai ci ac di vincolare, r pe impiegano “a cuneo”, con un sistema lo stelo al o lin el od sc lo dotato della valvola, l quale ne o lin di un cana gnarsi pe im essi vanno ad

proposte, era il sistema studiato per determinare il movimento del bilanciere nei due sensi. La distribuzione desmodromica della Mercedes, che tanto successo ha avuto nel 1954 – 55, con due trionfi nel mondiale di Formula Uno, non era di questo tipo, in quanto prevedeva una punteria a piattello, posta superiormente alla valvola, sulla quale agiva la camma di apertura, e un bilanciere con i due bracci a 90°, rovesciato rispetto al posizionamento usuale, sul quale agiva la camma di chiusura. Si trattava quindi di uno schema analogo a quello utilizzato a partire dal 1986 dalla Ducati per i suoi motori bialbero a quattro valvole per cilindro, con l’unica differenza della punteria, impiegata al posto del bilanciere di apertura a dito utilizzato dalla Casa bolognese. L’idea di usare un unico bilanciere che lavora in entrambi i sensi, in modo da determinare tanto l’apertura quanto la chiusura della valvola non è proprio

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*Costo della chiamata da telefono fisso da tutta Italia pari a quello di una telefonata urbana, per il costo chiamata da cellulare consultare il piano telefonico del proprio operatore. Servizio attivo da Lunedì a Sabato dalle 08.00 alle 20.00. Il veicolo raffigurato nell’immagine è completo di accessori Yamaha in opzione

nella distribuzione desmodromica

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Officina

peregrina. L’uso di un bilanciere di richiamo e di una punteria o di un bilanciere a dito per l’apertura costituisce però una scelta migliore. Tanto per cominciare, con questa seconda soluzione (ovvero quella impiegata dala Mercedes e dalla Ducati e provata da molti altri costruttori) il braccio con estremità a forchetta del bilanciere inferiore (cioè di chiusura) agisce solo in un senso, e quindi subisce deformazioni elastiche di minore entità e sempre nello stesso verso. Inoltre, è più semplice e razionale il collegamento alla valvola. Bastano due semianelli (o due SEMICONI) e uno scodellino. Nell’altro caso sono state proposte valvole con stelo filettato o con stelo a doppio diametro, il che ovviamente non è il massimo della vita…

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anticipo d’accensione Varianti cOmplesse AL CRESCERE del regime di rotazione diminuisce il tempo a disposizione per tutte le fasi del motore e quindi anche per la combustione. L’anticipo di accensione, a variare il quale per quanto ne so provvede la centralina, dovrebbe pertanto aumentare via via che il motore gira più veloce. Mi è stato detto che non è così, ma chi afferma questo non è stato in grado di spiegarmi la ragione. Ne ho parlato con altri amici appassionati di motori, ma non mi hanno risposto in maniera soddisfacente. Potete dirmi come stanno effettivamente le cose? Franco Lentini Roma

IL SUO ragionamento in linea di massima appare logico. Se diminuisce il tempo disponibile, occorre fare iniziare la combustione con un maggiore anticipo rispetto al punto morto superiore (PMS). Le cose però sono ben più complesse di quanto non si potrebbe pensare in prima battuta, ovvero ad un esame superficiale. È vero che il tempo a disposizione delle varie fasi diminuisce al crescere del regime di rotazione, ma è anche vero che la combustione si svolge via via più rapidamente, dato che aumenta la turbolenza della miscela aria-carburante. Andiamo però con ordine. Idealmente, onde ottenere le prestazioni più elevate e il miglior funzionamento del motore l’anticipo di accensione deve essere tale da far sì che, a ogni

regime di rotazione, il picco di pressione venga raggiunto all’incirca 12°-18° dopo il PMS. C’è da tenere presente qui che esiste un altro parametro di grande importanza, oltre alla velocità di rotazione, ed è il CARICO motore, ovvero il grado di apertura della valvola a farfalla, che influenza direttamente la densità della miscela aria-carburante (ovvero della “carica”) presente all’interno del cilindro quando inizia la fase di compressione. Come ovvio, maggiore la densità, più elevata la velocità di combustione. Per questa ragione ai carichi parziali occorre un anticipo maggiore: il fronte di fiamma che parte dalla candela avanza infatti più lentamente, essendo minore la densità della carica. Ci sono poi altri parametri, “di correzione”, dei

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Officina carica quali si tiene conto per eventuali aggiustaggi dell’anticipo stesso. Si tratta fondamentalmente della pressione nell’airbox, della temperatura dell’aria e di quella del motore, che vengono rilevate da appositi sensori, opportunamente collegati alla centralina. In quest’ultima viene memorizzata una mappa tridimensionale (ma talvolta sono anche di più) che per ogni combinazione regime/carico indica l’anticipo col quale deve scoccare la scintilla all’interno dei vari cilindri. In certi casi si impiega anche un sensore di battito (knock sensor) che informa la centralina in merito a un eventuale “irruvidimento” della combustione, sintomo di detonazione incipiente. Se ciò si verifica, ad esempio perché la benzina che si impiega non ha un numero di ottano adeguato, la centralina stessa provvede a ritardare di alcuni gradi l’accensione, per riportarla al valore corretto successivamente. La turbolenza agisce fondamentalmente in due modi: da un lato deforma e realmente “trasporta” il fronte di fiamma e dall’altro lo “frastaglia” assicurando una migliore miscelazione del carburante con l’aria e aumentando grandemente la superficie di contatto tra il fronte di fiamma stesso e la carica ancora incombusta. I risultati

ustibile è la miscela comb ita rn fo ne vie che ortanza ai cilindri. è di imp fini fondamentale, ai to en am ion nz fu l de i del e delle prestazion satura, motore, la sua do ovvero il rapporto aria tra la quantità di te, an ur rb ca di a e quell espresse in peso.

sono un miglioramento della omogeneità della carica abbinato a una più intima miscelazione e, soprattutto, una maggiore velocità di avanzamento della fiamma. La combustione è quindi più rapida e più completa. La turbolenza può essere di vari tipi. Nei motori di alte prestazioni fondamentalmente si impartiscono alla carica una “microturbolenza” (squish) e una macroturbolenza a vortice orientato (tumble). Di minore importanza, tutto sommato, è lo swirl, al quale si fa ampio ricorso per vari motori che girano più piano. Lo squish si ottiene mandando il postone, al PMS, a sfiorare ampie zone della testa. I gas freschi vengono espulsi sotto forma di veri e propri “getti” che originano una serie di piccoli vortici nella parte centrale della camera, ove si concentra la carica stessa. Il tumble, macroturbolenza con asse del vortice perpendicolare a quello del cilindro, viene generato dalla geometria e/o dalla disposizione dei condotti

di aspirazione. Critica è la forma dell’ultimo tratto dei condotti stessi, subito a monte della sede della valvola. Questo tipo di turbolenza, come del resto lo swirl, non si ottiene “gratis”, ma a spese del rendimento volumetrico. Se a ciò si aggiunge il fatto che una eccessiva velocità di combustione risulta svantaggiosa sotto vari punti di vista (eccessiva “ruvidità” di funzionamento, maggiore rumorosità…), è evidente che la turbolenza deve venire accuratamente “dosata”. Nei motori di serie l’anticipo di accensione, almeno per quanto riguarda certe condizioni di funzionamento, viene stabilito con occhio attento al contenimento delle emissioni di scarico e di quelle acustiche, anche se ciò generalmente va in una certa misura a discapito delle prestazioni. La messa a punto finale, grazie alla quale si individua la mappatura da memorizzare nella centralina, viene effettuata sperimentalmente. È interessante osservare che, quando il regime di rotazione diventa davvero stratosferico e l’alesaggio è molto elevato, l’anticipo può effettivamente raggiungere valori assai considerevoli. Nei motori di Formula Uno, prima che il regolamento limitasse la massima velocità di rotazione, si era arrivati a oltre 19000 giri, con alesaggi di 97 – 98 mm, il che in

alcuni casi obbligava ad adottare anticipi anche dell’ordine di una sessantina di gradi! Non per nulla una delle priorità dei tecnici addetti alla formulazione delle benzina da competizione, in questo caso è stata proprio quella di realizzare carburanti con la massima velocità di combustione possibile!

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all’interno della camera di combustione, in presenza di una maggiore densità della miscela aria-carburante, il fronte dalla fiamma della candela avanza più velocemente.

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Paddock A cura di Lucia Voltan

euroenduro martini a segno Una vittoria nella tappa in Romania

Il più concreto di tutti è comunque stato (come un mese fa in Polonia) Maurizio Micheluz, due volte secondo della Senior E3 (e sabato secondo nell’assoluta). Secondo posto alla domenica per Maurizio Gerini nella Senior E1 dopo aver chiuso quarto sabato. Sempre nella classe Senior E1, Alessio Paoli ha invece ottenuto un terzo e quarto posto. Andrea Beconi, settimo sabato, domenica è stato costretto al ritiro. Luca Marcotulli ha chiuso settimo e quinto nella Junior E2/3. Nella Junior E1 seconda posizione sabato per Jacopo Cerutti, che però è stato costretto al ritiro domenica. Guido Conforti, dopo il terzo posto di sabato, domenica è finito secondo. Un sesto e un quinto per Tommaso Montanari. Nella femminile, Francesca Nocera è stata costretta per due volte al ritiro. Tra i Veteran, Gianni Belloni Pasqualinelli sabato è finito terzo, mentre domenica si è ritirato.

Europeo velocità a ottobre il campionato europeo di velocità, che per il quarto anno consecutivo si assegna in prova unica, si terrà ancora ad albacete, ed è stata stabilita anche la data: 8-9 ottobre. sempre tre le classi: 125, supersport 600 e superstock 1000. per le due categorie a 4 tempi è prevista anche l’assegnazione di un titolo di campione europeo under 20. per quanto riguarda l’italia (ma anche spagna, francia, germania e olanda) vi potranno prendere parte i primi cinque classificati dei campionati nazionali.

top montalbini GRAZIE a un primo e un secondo posto, Nicola Montalbini si è aggiudicato la vittoria assoluta dell’europeo Quadcross, gara che si è disputata in Germania, a Reutlinger. Sul podio di gara 2 anche Mattia Torraco (ottavo in gara 1). Andrea Cesari Junior ha chiuso in top-ten. In testa alla classifica di campionato resta il francese Romain Couprie, terzo in gara 1 e vincitore della frazione successiva. motosprint

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quasi 7 milioni

catalunya raddoppia in tv 6.757.000 telespettatori (40.80% di share) per la MotoGP Catalunya, l’evento televisivo più seguito della giornata. Rispetto al 2010, quando la stessa gara fu vista da 3.706.000, la crescita è esorbitante. E lievitano seppure di poco - anche la Moto2, che è stata seguita da 1.894.000 telespettatori (un anno fa erano 1.885.000) e la 125: 739.000 contro 586.000. A seguire Fuori Giri c’erano 2.110.000 telespettatori. young e hayes nella superbike americana Blake Young (Suzuki) e Josh Hayes (Yamaha) sono i vincitori delle due gare del campionato ama Superbike, corse sul circuito Elkhart Lake.

speedway a krsko. successo del polacco ulamek Il pilota polacco Sebastian Ulamek ha vinto la ventottesima edizione del Trofeo Internazionale di Speedway, che si è disputata nella pista di Krsko, in Slovenia. Nella finale, molto combattuta, Ulamek ha avuto la meglio sul connazionale Skornici (nella foto), e sul tedesco Facher. Hanno partecipato a questa gara anche due nostri piloti, Cavicchioli e l’italo-argentino Carrica: serata da dimenticare per entrambi, classificati dopo il decimo posto. doppietta di bobrishev nel cross olandese Il russo Evgeny Bobrishev si è aggiudicato entrambe le gare della MX1 nel quinto round del campionato olandese di cross. Nella MX2 una vittoria a testa per Joel Roelands e Jeffrey Herlings. il sidecar grass track parla tedesco L’equipaggio tedesco formato da Tomas Kunert e Markus Eibl si è aggiudicato la vittoria della semifinale 1 dell’europeo di Sidecar Grass Track, gara che si è disputata a Biefeld (Germania). enduro in lutto. è morto nello fortunato Lutto nel mondo dell’enduro per la scomparsa di Nello Fortunato, avvenuta lunedì 30 maggio. È stato investito da un camion, che non lo ha visto mentre stava facendo retromarcia. 69 anni appena compiuti, Nello ha legato il proprio nome all’enduro degli anni Settanta e Ottanta, come importatore italiano delle Rond-Sachs e come costruttore. Meccanico di grandi capacità, aveva lavorato come tecnico KTM Farioli e Honda, con cui ha seguito famosi campioni. Da Motosprint, le più sincere condoglianze alla famiglia.

IN BREVE

A COMENESTI, in Romania nella seconda prova del campionato europeo enduro, l’ex crossista Gianluca Martini (nella foto) ha ottenuto una vittoria al sabato, mentre domenica è finito decimo perdendo parecchio tempo nella prima speciale.


Paddock

trefle a renet PIERRE Alexandre Renet (Husaberg 450 4T), ha vinto la venticinquesima edizione della Trefle, disputata a Mende. Al via della classica dell’enduro francese, quest’anno c’erano oltre 500 piloti. In seconda posizione è finito Marc Germain (Yamaha 250 4T) vincitore dell’edizione 2007 rallentato quest’anno da problemi a una spalla. Terzo Emmanuel Albepart (Gas Gas) davanti a Fabien Planet (Sherco 250 4T), Julien Gauthier (TM 250 4T), Oriol Mena (Husaberg 300 2T). Ivan Cervantes (Gas Gas 250 2T) è tredicesimo. C’era anche Antoine Meo (Husqvarna 310 4T) che ha corso con il solo obiettivo di divertirsi.

matej smrz È Primo, bauer secondo

la ktm vola in germania BILANCIO più che positivo per la KTM nel campionato tedesco Superbike. Cinque vittorie, su sei manche finora disputate, per i due piloti: Matej Smrz, che è in testa alla classifica di campionato con 98 punti e Martin Bauer, secondo con 93. La Casa austriaca è prima anche nel campionato marche.

motosprint

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rally di sardegna

erika torna la più forte ERIKA Burioli (a destra) torna dal Sardegna Rally Race confermandosi la più forte pilotessa nazionale. La ragazza italo-francese ha partecipato solo alle ultime tre giornate di gara, quelle valide per il Campionato Italiano Raid TT e, oltre ad aver vinto la graduatoria femminile, si è classificata trentesima assoluta, mettendosi dietro più della metà dei partecipanti maschi. Erika, che da qualche mese lavora per Husqvarna, in questa occasione ha debuttato con la TE 250 varesina, che le è stata messa a disposizione dal Team CF Racing, con il quale disputerà il resto della stagione.


Paddock identikit

luca manca 1

Dakar 2010, sesta tappa, un botto terribile, un ematoma al cervello che ha fatto temere il peggio. E ora, al Rally di Sardegna, il ritorno in gara. Com’è stato? È stato bellissimo e molto naturale, non ero nemmeno troppo emozionato. Sono più veloce di quanto mi aspettassi: secondo assoluto nella seconda speciale della prima tappa, non è male. Finire è stato faticoso, ma ce l’ho fatta. In realtà non è stata proprio questa la mia prima gara: sei mesi dopo l’incidente in Cile facevo già qualche prova del regionale enduro.

speedway in italia SARÀ la pista dell’Olimpia di Terenzano a ospitare il round 2 di qualificazione per portare i primi 9 classificati alle semifinali mondiali di Speedway. Sabato 18 giugno, con inizio alle 21.00, ci saranno piloti di nove nazioni, che si daranno battaglia per cercare la qualificazione e continuare la strada nelle semifinali e poi al GP Challenge di Vetlanda, Svezia, il 20 agosto (con i primi tre classificati ammessi ai GP del 2012). Per l’Italia sono in gara due piloti, il campione nazionale Mattia Carpanese e Guglielmo Franchetti (sopra) che cercheranno di centrare la (difficile) qualificazione. Le prove si disputeranno nel pomeriggio alle ore 15.00, mentre lo stadio sarà aperto al pubblico alle 19.00. Prezzi: posto unico a 20 euro (18 il ridotto, gratis fino a 11 anni).

x-fighters a roma. online i biglietti ci sono ancora alcuni biglietti disponibili per assistere alla tappa italiana degli x-fighters, tour internazionale di freestyle, che sarà a roma il 24 giugno, allo stadio olimpico. i biglietti si possono acquistare on line ai siti: www.tcketone.it e www.redbullxfighters.com

«Battere Rossi vale doppio. IN questo mondo assurdo è meglio arrivare quinto davanti a Vale che fare secondo» motosprint

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Andrea Dovizioso (Corriere della Sera)

tre corsi di cross

a scuola con stefy bau L’EX CAMPIONESSA di motocross femminile Stefy Bau organizza tre corsi in Italia (per ragazzi e ragazze) sulla falsariga di quelli che tiene in America. La prima data è molto ravvicinata, il 15 giugno a Malpensa (VA) mentre gli altri due corsi sono il 22 (a Ca’ del Bue, Varese) e il 25 giugno, ancora a Malpensa. Il costo è di 200 euro. Per informazioni ci sono un sito: 211mxschool@gmail.com, e una mail: 211mxschool@gmail.com

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Cosa ricordi dell’incidente? Pochissimo. Tanta polvere, una curva a destra. Stranamente mi ricordo nel dettaglio la velocità. Andavo a 153 all’ora. Poi la sensazione del corpo che si stacca dalla moto. E il buio. Quando mi sono risvegliato dal coma, avevo una sonda piantata nella testa per monitorare la pressione del sangue nella scatola cranica. Non ho patito dolori particolarmente forti, ma avevo davvero paura di non riuscire a tornare come prima.

3

E come sta andando? Meglio di quanto avessero preventivato i medici. Dal canto mio, mi sono - e mi sto - impegnando molto. Ogni giorno alle sei e mezzo del mattino esco per tre ore in bicicletta. Tre volte alla settimana mi alleno in moto. Lavoro nell’azienda di famiglia, dunque posso gestire gli orari. La passione per la moto e le corse sono state un grandissimo stimolo a migliorare, a non mollare mai. Anche quando le cose si facevano davvero faticose.

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Progetti? A fine mese l’Erzberg Rodeo, enduro estremo, gara durissima. Poi vorrei tornare al Rally dei Faraoni, che nel 2009 ho concluso secondo, una gara che mi piace tantissimo. E se tutto andrà bene, torno alla Dakar. Ho un conto in sospeso...

nato a

sassari età

29 anni ha vinto

2 campionati italiani motorally quest’anno

È tornato in gara al rally di sardegna


contromano

e se facessimo correre paris hilton? Proposte (poco serie) per rianimare la motoGP. che non è sempre emozionante...

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

non è di certo passata inosservata paris hilton nel paddock del gp catalunya. la miliardaria americana finanzia il team nel quale corrono sergio gadea e maverik viÑales.

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A BARCELLONA è cambiato il mondo, abbiamo vissuto una giornata epocale, eppure se ne sono accorti in pochi. Male, molto male, per fortuna c’era chi non dormiva… E allora, avanti con i carri, per scoprire che la gara più noiosa degli ultimi tempi, pallosa come un documentario sulla cristallizzazione dei feldspati visto al rallentatore, abbia avuto un grande successo di audience, almeno nel nostro Paese. Se in TV la gara è stata una mattonata, dal vivo è stata anche peggio, se escludiamo i traversi fenomenali di Stoner, l’assoluta propensione alla perfezione di Lorenzo e la grinta da gregario (che vuol tornare re alla svelta) di Rossi. Eppure la gente l’ha vista, è stata davanti alla tv per ore, mah... I casi sono due: o gli italiani oramai sono stati quasi tutti risucchiati dallo schermo, oppure era una giornata davvero piovosa, con nessuna cosa interessante da vedere, nessun posto dove andare e poca voglia di far l’amore. Noi italiani siamo teledipendenti, ma da altre parti no e pare che qualche direttore di rete straniera si

sia arrabbiato perché non c’era verso di far stare la gente davanti alla TV, da Ibiza a Mikonos erano tutti in spiaggia. Persino nel nord dell’Inghilterra qualcuno ha detto: “Basta, vado al mare, anche se Cal sta facendo una bella gara”. Quindi ecco i rimedi ai quali si sta pensando per coniugare le parole spettacolo e divertimento alla MotoGP. Paris Hilton - Non so se siano più scemi i media o le persone comuni, ma l’arrivo della bionda americana ha fatto letteralmente impazzire le masse. Pare abbia dichiarato frasi molto importanti per il futuro dell’umanità, quali “Moltou belo questi motigippi” e anche “belli ragazzi mooolto verrrry latino” che verranno scolpite sul marmo e consegnate alle generazioni future. Affinché capiscano quanto siamo scemi. La cosa incredibile è che, attorno a Paris, c’erano altre 16 tonnellate (oramai l’unità di misura della bellezza è questa) di ragazze molto più belle di lei, probabilmente più intelligenti e simpatiche della plasticosa ereditiera. Nessuno le intervistava, pochi le inquadravano, forse qualcuno le sposerà. Beato lui! Da sponsor, Paris diventerà concorrente della MotoGP, schierandosi in griglia ad ogni gara, calata dal cielo in elicottero. Wow, magari non guida male! Regole - Ad ogni Gran Premio cambieranno le regole, tutte finalizzate al contenimento dei costi e all’aumento dello spettacolo. La Honda ha allo studio una MotoGP che costerà solo 10.000 euro. Per essere davvero competitivi basterà cambiare telaio, motore, sospensioni, elettronica, sovrastrutture, ruote, eccetera. Restano manopole e adesivi… Nuovi GP - Visto il successo di trasferte quali Cina, Indy, Turchia, sono in programma nuove trasferte tra Trankazakistahn, Nuova Guinea dell’Est e si parla persino di Marte e Plutone. Del resto si sa: mandare in giro per il pianeta piloti, meccanici e lavoranti vari è cosa molto economica. Si parla anche di una trasferta a Chernobyl. In questo caso gli alloggi saranno molto economici, la ristorazione pure. Peccato che i cavolini emanino una strana luce violetta, che il pollo arrosto abbia un colorito viola e odore di arancia e che la mattina al primo colpo di pettine, tutti i capelli siano finiti nel lavandino. A questo punto, una nota ditta di parrucchini e trapianti si è fatta avanti per una grossa sponsorizzazione. Rossi - Visto che resta il più popolare e amato, avrà il prolungamento del contratto fino al 2077. Lunga vita alla MotoGP!

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citore tteo Tiraferri (45), vin con in prima fila Ma 70 Evolution Open” te. er oot etra “Sc nom la cro del ve Il gruppo n delle pro ore della pole positio delle due Gare e aut CLASSIFICHE

con una scivolata mentre difendeva il comando, a cinque giri dalla fine. Varie scivolate hanno anche tolto di scena altri protagonisti, da Antonio Righetti, all’ufficiale del team Satellite Betamotor, Nicola Ribul. Simone Bartolini, Rocco Ripepi, Nicolò Rosso e Paolo Gabellini si sono sempre piazzati nell’ordine, occupando le posizioni dalla terza alla sesta in Gara 1, e dalla seconda alla quinta in Gara 2.

Fin dalla partenza le due gare del Trofeo Scooter 70 Evolution Monomarca Polin sono risultate molto combattute fino all’ultimo. In Gara 1 si è imposto Davide Ziarelli (32), in Gara 2 la vittoria è andata a Carlo Guerrieri (33). 3A PROVA POLINI ITALIAN CUP 2011 PISTA SOUTH MILANO OTTOBIANO (PV) 05-05-2011

E’ un’Italia delle gare in pista con gli scooter che si riscopre più grande, quella che esce da Ottobiano. Un Italia che ha visto i suoi migliori rappresentanti vincere il confronto con i tanti piloti protagonisti arrivati da tutta la penisola. Questo non solo con i piloti “ufficiali” del team Polini, grandi protagonisti del Trofeo Scooter 70 Evolution Open con Matteo Tiraferri e lo sfortunato Filippo Corsi.

METEO

TEMPERATURA ESTERNA

TEMPERATURA ASFALTO

19°

21°

ottenuto due primi posti alla sua maniera, con una dimostrazione di superiorità nelle prove sulla pista inondata d’acqua, vincendo con un sufficiente margine di sicurezza Gara 1, e gestendo al meglio la seconda frazione. Non è mancato il consueto duello con il compagno di squadra Filippo Corsi, l’unico in grado di

reggere il suo passo e arrivare a superarlo, ma il confronto è stato interrotto prima della fine. Corsi è sempre stato il più veloce a partire, tuttavia è mancato un pizzico di fortuna per cercare di contrastare il rivale di sempre. Prima sotto forma di una staccata sbagliata nelle fasi finali che gli ha fatto perdere il contatto con Tiraferri, poi

SCOOTER 70 EVOLUTION MONOMARCA POLINI Molto vivaci sono risultate anche le due Gare riservate alla 70 Evolution Monomarca Polini, conquistata da Davide Ziarelli, con una prima e una seconda posizione che gli permettono di risalire nella classifica di campionato. Ha vinto, soprattutto, grazie alla regolarità, che gli ha consentito di avere la meglio su un arrembante Carlo Luigi Gurrieri, autore di una determinata rimonta in Gara 1 fino al terzo posto, e di una combattuta vittoria nella seconda manche. Si è messo in evidenza anche Filippo Tognarelli, molto efficace nelle prove su pista allagata, poi poco fortunato nella fasi più importanti. Attardato nella prima partenza, ha saputo risalire fino alla seconda posizione, mentre in Gara 2 ha lottato a lungo, fino a cadere al penultimo giro, rialzarsi e chiudere comunque quinto.

Sono sempre più spettacolari ed interessanti le gare dei Trofei Scooter della Polini Italian Cup, che su una pista tecnica come ad Ottobiano, hanno animato l’intensa giornata. Tante le sfide, tutte entusiasmanti, dopo le prime due prove di Viterbo e Castelletto di Branduzzo, i partecipanti di questo tricolore 2011, hanno dovuto fare i conti sulla pista pavese con condizioni meteo incerte, che hanno imposto scelte non sempre facili in tema di assetto e di scelta di pneumatici. La terza prova della Polini Italian Cup, valida come giro di boa di campionato, è infatti iniziata nei turni di qualifica, sotto violenti acquazzoni. Fortunatamente, nel pomeriggio, il cielo ha concesso una tregua, e le gare dei cinque Trofei riservati agli scooter si sono disputate in condizioni decisamente migliori, anche se all’inizio l’asfalto è apparso particolarmente insidioso. SCOOTER 70 EVOLUTION OPEN In un clima incerto, la doppia certezza è arrivata dalla “70 Evolution Open”. Questo Trofeo ha confermato di essere una classe di livello assoluto in termini di prestazioni, e di essere l’unico raggruppamento nel quale è presente un dominatore assoluto. Matteo Tiraferri, infatti, è l’unico pilota che conduce la graduatoria provvisoria del campionato a punteggio pieno, con i 150 punti che sono il risultato di sei vittorie in altrettante manche. A Ottobiano ha

SCOOTER 94 BIG EVOLUTION OPEN I migliori specialisti nazionali in sella agli scooter “kittati” 94 cc, non hanno mancato di riservare sorprese. La “94 Big Evolution Open”, è sembrata essere un monopolio di Adriano Sisti, apparentemente in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni dell’asfalto del circuito lombardo, ma alla fine della giornata ha dovuto accontentarsi del terzo posto finale. In Gara 1 è scivolato dopo poche decine di metri del giro di schieramento, rimediando una disastrosa piega al manubrio. In queste condizioni è partito dalla pole, e ha mantenuto il comando fino al termine. Ha cercato di ripetersi anche nella prova successiva, e sembrava in grado di farlo, almeno fino al terzo giro. Dopo una scivolata e un inseguimento dalla nona posizione, ha chiuso la manche al sesto posto. La vittoria è andata a Yulien Enzo Vitali, che con un primo e un secondo posto ha totalizzato 45 punti. Un bottino che gli consente di arrivare a sole tre lunghezze da Sisti nella graduatoria provvisoria della Polini Italian Cup.

n grazie Scooter 94 Big Evolution Ope ino più alto del podio degli Yulien Vitali è salito sul grad a un secondo e primo posto.

TROFEO SCOOTER 70 EVOLUTION OPEN GARA 1 1. Tiraferri; 2. Corsi; 3. Bartolini; 4. Ripepi; 5. Rosso; 6. Gabellini; 7. Ribul; 8. Calce; 9. Gollini; 10. Righetti; 11. Zaccaria. GARA 2 1. Tiraferri; 2. Bartolini; 3. Ripepi; 4. Rosso; 5. Gabellini; 6. Righetti; 7. Gollini; 8. Calce.

Scooter davvero originale per Piero Gandolfo tra gli Amatori degli Scooter 70 Evolution con tanto di manubrio tricolore per i 150 anni dell’unità d’Italia.

TECNICA: CARTER PIAGGIO BARENATI Per agevolare e migliorare il lavoro di tuning dei vari preparatori dei motori Piaggio destinati alle gare in pista, la Polini ha realizzato due carter specifici per le elaborazioni dei kit “70 Evolution” e “94 Big Evolution”. Il carter Piaggio originale viene barenato direttamente dalla factory bergamasca per alloggiare in modo specifico l’albero motore Polini completo di biella da 85 mm. La stessa lavorazione di barenatura è effettuata sul collare del cilindro per l’alloggiamento dei kit “70 Evo” o “94 Big Evo” e sulla raccordatura dei travasi e dell’aspirazione. La barenatura è effettuata su centri di lavoro a controllo numerico per la massima precisione di ogni lavorazione in modo da essere pronte e finite per un corretto montaggio. Codici: 050.0941 per il “70 Evo”; 050.0942 per il “94 Big Evo” Dalila Agrati

IN CAMPIONATO 1. Tiraferri punti 125; 2. Ripepi 81; 3. Corsi 68; 4. Bartolini 67; 5. Gabellini 61; 6. Rosso 50; 7. Righetti 49; 8. Gollini 48; 9. Calce 38; 10. Di Mauro 29; 11. Tedeschi 29; 12. Ribul 28; 13. Bettucci 19; 14.Zaccaria 15; 15. Gandolfo 14; 16. Frisoni 10; 17. Seminiero 9; 18. Mammi 6; 19. Blando 0. TROFEO SCOOTER 94 BIG EVOLUTION GARA 1 1. Sisti; 2. Vitali; 3. Del Sorbo; 4. Ciacci; 5. Longo; 6. Giannoni; 7. Di Mauro; 8. Zanetti; 9. Fabbri; 10. Marchesi; 11. Fogliani; 12. Tebaldi. GARA 2 1. Vitali; 2. Longo; 3. Ciacci; 4. Giannoni; 5. Sisti; 6. Del Sorbo; 7. Zanetti; 8. Fogliani; 9. Tebaldi; 10. Marchesi. IN CAMPIONATO 1. Sisti punti 112; 2. Vitali 109; 3. Del Sorbo 89; 4. Longo 81; 5. Giannoni 78; 6. Fabbri 49; 7. Fogliani 48; 8. Fulgoni 41; 9. Zanetti 36; 10. Ciacci 29; 11. Marchesi 26; 12. Raccagni 25; 13. Tebaidi 22; 14. Di Mauro 9. TROFEO SCOOTER 70 MONOMARCA POLINI GARA 1 1. Ziarelli; 2. Tognarelli; 3. Gurrieri; 4. Garzaro; 5. Fiorellino; 6. Imbastaro; 7. Nuti; 8. Mancuso. GARA 2 1. Gurrieri; 2. Ziarelli; 3. Garzaro; 4. Nardo; 5. Tognarelli; 6. Nuti; 7. Fontana; 8. Mancuso; 9. Fiorellino; 10. Imabastaro. IN CAMPIONATO 1. Fontana punti 99; 2. Garzaro 96; 3. Ziarelli 95; 4. Tognarelli 74; 5. Gurrieri 74; 6. Nardo 69; 7. Nuti 55; 8. Serventi 36; 9. Imbastaro 32; 10. Mancuso 29; 11. Losappio 26; 12. Fiorellino 18; 13. Pratesi 9; 14. Fregoni 7.


polvere di stelle

l’attempata miss di pistoni e maccheroni Una dKW Ure 250 degli anni trenta protagonista della manifestazione di casola Valsenio

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

PROTAGONISTA IN ROmAGNA DI “PISTONI e mAccheRONI” lA DKW URe 250 Del PIlOTA cRISTO (cRISTOfORO) AlPI. Il mOTORe è UN DUe TemPI A cIlINDRO SDOPPIATO veRTIcAle lONGITUDINAle SOvRAlImeNTATO DA UN cIlINDRO-POmPA ORIzzONTAle ANTeRIORe.

motosprint

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conquistando una doppietta che gli fa fare un importante balzo in avanti nella classifica di campionato. La classifica di giornata ha visto Luigi Piscitelli chiudere secondo con 40 punti, e Michele Lettieri e Paolo De Lucia terzi a pari merito, con un terzo e un quarto posto a testa.

CASOLA Valsenio, poco meno di tremila anime in un paese antico, molto ben tenuto, che per la sua distanza di almeno mezz’ora dalla più vicina città (Faenza o Imola) costringe chi ci vive a darsi da fare perché non sia solo un dormitorio o una comunità destinata all’estinzione. Un paese che conosco molto bene perché era il luogo di nascita di mio babbo, che lì possedeva una casa in cui passavo tutte le estati coi miei nonni materni. Se Faenza per me significava scuola e studio, quindi fatica e ribellione, Casola era il posto in cui potevo scatenarmi in libertà. A Casola imparai a guidare il motorino: quel Demm 48 che era stato regalato a mia sorella, immancabilmente promossa mentre io le mie due materie fisse a settembre non me le facevo mai mancate... Nel frattempo avevo fatto pratica con una motozappa Motom munita di rimorchietto, con la quale mi ero rovesciato più volte salvando sempre miracolosamente le ossa. Di moto, a Casola ce n’erano tante, nella stragrande maggioranza ciclomotori e moto “Turismo” di 98 e 125

cm3, col massimo a 175 cm3. Il “Turismo” naturalmente non c’entrava nulla, perché le due ruote allora servivano praticamente solo per lavorare ed essendo Casola un paese di montagna, a differenza della città non c’erano molte biciclette a motore, che non sarebbero riuscite ad arrampicarsi con del carico sulla “schiena”. Non mancavano naturalmente i motociclisti sportivi: in primis Cristo (Cristoforo) Alpi, che addirittura correva in circuito e anche fuoristrada: nel 1948 era stato pioniere del motocross in sella a una DKW 175 nella celebre gara imolese, voluta da Checco Costa, che lanciò la specialità nordica in Italia. Il gioiello di Cristo era una DKW Ure 250 degli Anni ’30, una due tempi a cilindro sdoppiato verticale longitudinale, sovralimentato da un cilindro-pompa orizzontale anteriore. Era una vera moto da GP che nel dopoguerra non poteva più correre a causa dell’abolizione del compressore, ma che Cristo conservava gelosamente, “risvegliandola” ogni tanto con un baccano infernale. Da allora sono passati quasi cinquant’anni, per me e per Casola. Ma la DKW di Cristo è ancora là, e due settimane fa è stata la principale attrazione di “Pistoni e Maccheroni”, una manifestazione voluta dai nuovi motociclisti del paese. Per me, Casola era rimasta ferma alla Italemmezeta 125 di “Roccetto”, all’officina Morini di “Pippo”, alla concessionaria Benelli, che aveva piazzato una marea di ciclomotori della Casa pesarese, a qualche Motom 50 Super Sport elaborato. Niente di più. Invece le braci covavano sotto la cenere. “Pistoni e Maccheroni”, un nome sui generis, allegro, un po’ ruspante, si organizza da qualche anno e gode di crescente successo. Non è un raduno, ma una grande festa paesana dove moto ed auto d’epoca convivono, dove il sacro (originale) se ne sta volentieri accanto al profano (taroccato), dove si mangia in compagnia di Fausto Gresini che qui ha portato la Honda di Simoncelli e che, tra un maccherone e l’altro, difende il suo pilota dalle accuse mossegli dopo il fattaccio con Pedrosa. Una curiosità finale: promotore di “Pistoni e Maccheroni” non è un motoclub, ma un gruppo di amici che lo fa per passione, per beneficenza e sotto le insegne della “Associazione Nazionale Reduci della Friuli”. Casola fu massacrata nella fase finale dell’occupazione nazista e poco distante, a Zattaglia, riposano i 241 caduti della “Friuli” che la liberarono. Non sono stati dimenticati.

Dalila Agrati CLASSIFICHE TROFEO SCOOTER 70 EVOLUTION OPEN AMATORI

Davvero numerosa la partecipazione dei piloti al Trofeo Scooter 70 Evolution Amatori nel quale si è imposto Stefano Scribano (16) vincitore di Gara 1 e secondo in Gara 2.

SCOOTER 70 EVOLUTION AMATORI Non è certo mancato l’agonismo in questo Trofeo riservato agli Amatori. I partenti, hanno dato vita a duelli serrati dove la voglia di prevalere ha costretto la direzione di gara ad assegnare una penalizzazione di 30 secondi a Lorenzo Chiari per partenza anticipata, che così ha terminato Gara 1 transitando terzo sotto la bandiera a scacchi, ma classificato quattordicesimo. Stefano Scribano, ha saputo sfruttare a proprio vantaggio la situazione, gestendo la seconda posizione in Gara 1 senza prendere rischi e andando a vincere Gara 2. Due terzi posti hanno invece portato sul secondo gradino del podio Mirko Pulcini, mentre Luca Lussana ha dovuto accontentarsi del terzo posto a fine giornata e di

25 punti in quanto escluso dall’ordine d’arrivo di Gara 2 per non aver rispettato il Regolamento del parco chiuso. Dopo il miglior tempo in qualifica e l’affermazione per distacco nella prima manche, ha provato a forzare per tornare al comando, ma una caduta a due giri dalla fine gli ha permesso di raccogliere solo le briciole. TROFEO MONOMARCA LML Record di partecipanti a Ottobiano per i piloti in sella alle Star 150 4T “kittate” Polini Motori che partecipano a questo monomarca. Con i due capoclassifica della vigilia Filippo Giorgini e Alessandro Giacometti lontani dal podio di giornata, è toccato a Pasquale Rivetti prendere l’iniziativa. Rivetti l’ha fatto fino in fondo,

GARA 1 1. Lussana; 2. Scribano; 3. Pulcini; 4. Angeli; 5. Zavoli; 6. De Santis; 7. Fogliani; 8. Del Bonifro; 9. Marras; 10. Pinti; 11. Fregoni; 12. Vicchi; 13. Stevanoni; 14. Chiari; 15. Dalpiano; 16. Agosti; 17. Gandolfo. GARA 2 1. Scribano; 2. Picciallo; 3. Carinci; 4. Pulcini; 5. De Santis; 6. Del Bonifro; 7. Fogliani; 8. Vicchi; 9. Angeli; 10. Zavoli; 11. Marras; 12. Agosti; 13. Gandolfo; 14. Dalpiano; 15. Fregoni. IN CAMPIONATO 1. Scribano punti 94; 2. De Santis 83; 3. Carinci 79; 4. Bettucci 50; 5. Pulcini 45; 6. Angeli 42; 7. Lussana 41; 8. Picciallo 40; 9. Vicchi 37; 10. Zavoli 37; 11. Zaccaria 36; 12. Ricciardi 33; 13. Boccacci 29; 14. Fogliani 26; 15. Del Bonifro 24; 16. Fregoni 20; 17. Bernardelli 18.; 18. Stevanoni 18; 19. Daldosso 16; 20. Pendenza 16; 21. Macheda 13; 22. Marras 12; 23. Pinti 9; 24. Agosti 7; 25. Chiari 6; 26. Paparo 3; 27. Dalpiano 3; 28. Gandolfo 3; 29. Mancinelli 0; 30. Nardini 0; 31. Mancuso 0; 32. Famà 0.

TROFEO MONOMARCA LML

GARA 1 1. Rivetti; 2. Piscitelli; 3. De Lucia; 4. Lettieri; 5. Lentini; 6. Giorgini; 7. Carola; 8. Nardelli; 9. Giacometti; 10. Zanga; 11. Paolini; 12. Sivo; 13. Fattore; 14. Vigliotti; 15. Valentino D.. GARA 2 1. Rivetti; 2. Piscitelli; 3. Lettieri; 4. De Lucia; 5. Lentini; 6. Carola; 7. Cimmino; 8. Nardelli; 9. Giacometti; 10. Fattore; 11. Fumarola; 12. Sivo; 13. Baratella; 14. Cantalupo; 15. Paolini; 16. Vigliotti; 17. Valentino D.; 18. Zanga; 19. Valentino T..

Doppietta per Pasquale Rivetti (9) nel Trofeo Monomarca LML che, qui in partenza, è alle spalle di Luigi Piscitelli (20) salito in seconda posizione sul podio di Ottobiano.

IN CAMPIONATO 1. Rivetti punti 106; 2. Piscitelli 89; 3. Giorgini 84; 4. Lettieri 84; 5. De Lucia 81; 6. Giacometti 74; 7. Lentini 63; 8. Carola 45; 9. Cimmino 43; 10. Zanga 24; 11. Sivo 24; 12. Nardelli 19; 13. Fattore 17; 14. Valentino T. 16; 15. Torcolacci 15; 16. Fumarola 14; 17. Fiorenza 10; 18. Baratella 10; 19. Vigliotti 9; 20. Paolini 6; 21. Cantalupo 3; 22. Gardini 2; 23. Petrenga 1; 24. Valentino D. 1; 25. Ceriale 0; 26. Casabutti 0.


MotoGP Gran Bretagna

di Enrico Borghi - foto Milagro e Getty Images

SilverStoner S

ILVERSTONE - Alle 13 e 21 (ora inglese) Jorge Lorenzo ha messo fine al suo Gran Premio e alla sua leadership del campionato, mentre Casey Stoner ha completato la sua rincorsa e si è insediato là dove merita di stare: in vetta alla classifica. Perdendo il controllo della sua Yamaha e volando prima sull’asfalto e poi fuori pista,

]

Casey vince facile e ora guida il campionato. Lorenzo a meno 18, Dovizioso secondo, Sic a terra. Rossi con la Ducati proprio non va

quattro successi in sei gran premi. sole o pioggia,casey stoner ha sempre una marcia in più.

motosprint

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MotoGP Gran Bretagna

il commento

Valentino Rossi (46) alle pRese con alVaRo bautista (19). lo spagnolo gli è aRRiVato daVanti, quinto.

Il caso

Il crollo dI Rossi

la peggior gara, da quando guida la ducati

Lorenzo ha reso ancora più facile il lavoro di Stoner, che ha trovato in Andrea Dovizioso un alleato prezioso. È stato il forlivese a far perdere il controllo a Lorenzo. È lui che ha spinto lo spagnolo a fare ciò che fino ad ora era riuscito ad evitare: spingersi oltre il limite. Era su questa saldezza di nervi che Lorenzo aveva sempre puntato: mai perdere la testa, mai commettere un errore grave. Dettami che ha rispettato per ben 25 gare, cioè dal GP Malesia 2009. Venticinque gare senza mai sbagliare, rientrando sempre almeno nelle prime quattro posizioni. Ma poiché niente dura in eterno, Jorge ha perso la sua infallibilità. E Casey Stoner è di nuovo il capoclassifica, posizione che occupò già nella notte di Doha, in marzo, dopo il primo GP. E non c’è, in questo momento, un pilota che merita il primato più di lui. Su sei gare ha conquistato quattro vittorie (tre consecutive), un terzo posto e uno “zero” senza colpe (buttato a terra da motosprint

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Rossi a Jerez). Anche se Andrea Dovizioso sostiene che «Stoner non è imbattibile», va detto che è molto più difficile a dirsi che a farsi. L’australiano domina dal febbraio scorso, cioè dai test invernali. Non solo: sta dando l’idea di non guidare al limite, perlomeno in gara. A Silverstone come a Barcellona, ha dato la netta sensazione di possedere del margine. Cosa che lui stesso conferma... «Ho avuto un problema solo nel primo giro, dietro a Dovizioso, perché non riuscivo a pulire la visiera e non vedevo nulla, nemmeno dove mettevo le ruote. Poi, quando sono andato in testa, piano piano mi sono calmato e ho impostato il mio ritmo. La mia moto sta funzionando in modo meraviglioso, in gara posso mantenere più lucidità». Lorenzo ha usato una bella metafora: «Prima io ero la lepre e lui (Stoner) un cane che correva molto forte, adesso la lepre è lui e io devo diventare un cane altrettanto

]

«Una volta in testa, piano piano mi sono calmato. La mia moto funziona in modo meraviglioso. Posso mantenere più lucidità» Casey Stoner

SILVERSTONE - «La peggiore gara da quando sono in Ducati», l’ha definita Valentino. Un sesto posto conquistato per grazia ricevuta: Lorenzo, Simoncelli e Spies gli hanno fatto tre bei regali. Ma in fondo un sesto o un nono posto non cambia molto. Ciò che allarma davvero è il distacco: un minuto e quattro secondi da Stoner. In certe fasi della gara Rossi ha subito distacchi superiori ai 3/4 secondi al giro. Valentino è in grave difficoltà. Non è mai apparso così in crisi come in questa fase della sua carriera, e a Silverstone è sembrato crollare di fronte ad una situazione che non era immaginabile. E ciò che conta, e inquieta, è che Valentino ha perso le parole. «Non so cosa dire; non so spiegare questa situazione» ha detto il nove volte iridato, sabato pomeriggio, facendo i conti con distacchi imbarazzanti: tre secondi e sette decimi da Stoner, addirittura un secondo e sette da Karel Abraham. È vero che il podio di Le Mans non era reale (ma il frutto di errori altrui) però non possono essere reali nemmeno questi distacchi. Ma non è tutto: Valentino, quando spiega i suoi problemi, indica sempre le stesse cose: «Faccio fatica ad inserire la moto in curva, ho difficoltà in percorrenza, la moto si muove troppo in accelerazione». Sono cose che ripete dall’inverno. Cosa sta succedendo? La Ducati ha già finito le idee? Il progetto Desmosedici è giunto alla fine del suo sviluppo? Valentino è in ginocchio, piegato da una moto impossibile da gestire? Se parliamo della gara di Silverstone, il problema (tra i tanti) è che Valentino non riusciva a mandare in temperatura le gomme, in particolare quella anteriore (ma questo problema ce l’ha spessissimo, anche su altre piste) con conseguente difficoltà in fase di inserimento in curva. Però Valentino ha espresso il concetto con questa sintesi: «Non sono mai riuscito ad essere efficace in curva, non potevo usare le mie traiettorie. Abbiamo provato di tutto, nel week-end: abbiamo accorciato e allungato, alzato e abbassato. Non è cambiato niente. A un certo punto non sapevamo più cosa fare».

Eppure si è assunto la responsabilità del risultato negativo: «Visto che Hayden è sempre stato più veloce di me, sia in prova che in gara, non si può negare che lui e la sua squadra abbiano fatto un lavoro migliore del mio e del mio team. Punto e basta». Se invece parliamo della situazione generale, la sua valutazione è questa: «Le colpe vanno ripartite equamente, in tre parti: io non guido questa moto come dovrei, la moto non è competitiva, la mia squadra non lavora ancora in modo efficace». Valentino è un grande professionista: tiene uniti i ranghi, “fa squadra”. «Ti sei pentito della scelta Ducati?» gli è stato chiesto dopo la gara. «No!» è stata la risposta immediata. Non una sillaba di più, non un commento ulteriore. Solo un secco “no”. E anche il suo comportamento è quello del leader: in gara dà sempre il meglio, perché vuole dare il buon esempio, però tiene gli ingegneri sotto pressione. La Ducati affitta la pista del Mugello per tre giorni al mese, adesso anche di più. Il team sviluppo gira in continuazione, e in fabbrica si pensa, si calcola, si studia, si verifica. IL pRObLEma, però, è che il sistema Burgess&Rossi – che fino ad ora ha conosciuto solo successi – funziona su basi logiche e scientifiche: prima si mette a posto la moto, le si tolgono i difetti maggiori, la si rende guidabile e sfruttabile; poi, si cerca di guidarla al limite. È quello che stanno facendo, seguendo il loro metodo e il loro programma. A ben vedere, però, il solo che ha fatto volare la Desmosedici è lontano anni luce da questa filosofia lavorativa e agonistica. Stoner sfrutta il suo enorme talento, la sua incredibile sensibilità, la capacità di gestire il comando del gas e il regime di rotazione del motore in modo impareggiabile. Insomma, si è adattato alla Ducati senza porsi troppe domande. O meglio, se le sarebbe anche poste, poi ha lasciato perdere. In questo modo ha fatto un regalo alla Ducati sul breve termine – le ha fatto vincere il titolo nel 2007 e un bel numero di GP negli anni a seguire – ma alla lunga ha fatto credere a Filippo

Preziosi e ai suoi ingegneri che il progetto era competitivo, che la moto era vincente. Oggi è chiaro che non è così. Inoltre, Valentino non riesce ad adattarsi in tempi così rapidi. Perché lui e Burgess stanno cercando di cambiare la Desmosedici, di migliorarla, di correggerla, di renderla come deve essere una moto da corsa secondo la loro idea. La situazione è paradossale: hanno ragione loro, è così che si fa. Ma con la Ducati non si può fare in questo modo. O EFEFEF Per certi versi, questa volta il ci ti adatti,- oppure non ottieni nulla. E più secondo non è stato ilInsomma, primo deiperdi perdenti. lavori, più ti incasini. la straJorge da. ÈLorenzo, così dal insomma, 2003, cioèesce dalladal sua prima GP Catalunya con la consapevolezza versione. «Sonocon la di avere fatto un grande Naturalmente, Stonerlavoro: che vince rimasto in testagongola. al campionato, ed era Honda adesso E non risparmia le . Di non questi tempi, «Ma Burgess aveva detto che la quello che volevo» battute: Lorenzo così. Un anno fa dominava – Ducati sicorre poteva mettere a posto in 8 seconedi?! dominò anche qui, certamente a Barcellonaprendendo – adesso Adesso starà deve tenere durosituazione...» in attesa di .una reazione atto della reale In Yamaha. questo periodo Valentino si è concendella sulla parte anteriore della moto, perIltrato maiorchino è scattato al comando, dopo ché vuole in ingresso un solo giromaggiore ha dovutoprecisione cedere a Stoner ea curva. Il programma poi la ricerca quel punto si è messoprevede dietro l’australiano; maggiore trazione e stabilitàha del retrotreèdirimasto buonda Barcellona: piazzato no piloti in accelerazione, operazione che due sul podio. Non è una cosa chedeve si passare attraverso differente gestione può fare, se la moto una ha dei problemi. elettronica e una diversa configurazione Eppure, nonostante in gara Jorge si sia del motore (cheun deve diventare meno aggressiconfermato raffinato combattente, vo e con unsolido arco dicome utilizzo soprattutto unamaggiore). quercia, Il reparto corse lavora, i pezzi sabato si era lasciato andare ad un vengono «Il mio cuore mi progettati,ditestati, poi consegnati a Valentimomento sconforto: dice cheper quest’anno duraaspettare. restare Vano. Ma i risultatisarà bisogna , aveva detto agli spagnoli.che Unaraspettare campione» lentino dice che «occorre momento di debolezza? O di realismo? rivino i nuovi pezzi, poi vedremo se noi Per siaalcuni è solo mo stati bravipretattica. a dare le indicazioni e gli inge. a Valencia, Ingneri ogniacaso, i conti faranno metterle in si pratica» Ma quandoEarriveranno? in novembre. vedremo cosa succederà so. Diacerto non prima tra «Non pochilo giorni, Silverstone, neldel GPMugelGran lo». Bretagna. Si sta facendo di tutto per essere forti nel Gran Premio d’Italia, di fronte ai tifosi italiani. Ma proprio Valentino ha gettato acqua sul fuoco: «Sarebbe bello, vincere al Mugello... Ma mi sembra un po’ troppo ottimistico». E intanto Valentino appena può si dedica alla 1000. Per non perdere il treno della nuova era. motosprint

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MotoGP Gran Bretagna

il commento

«come passo ero molto vicino a Stoner ma ho pensato che il secondo posto era meglio che cadere cercando di vincere»

veloce». Sì, rende l’idea. Anche perché Lorenzo è stato così bravo da sottolineare anche il punto centrale del problema: bisogna essere molto forti. E Lorenzo, complice una Yamaha che non è al livello della Honda, fino ad ora non è stato forte quanto Casey. Lorenzo, che è furbo, ha puntato su una regolarità straordinaria. Ma non basta. Tra l’altro, era nell’aria anche questa battuta d’arresto. Jorge fino ad ora ha fatto fatica a tenere i nervi saldi: gara dopo gara è apparso sempre più inquieto e di conseguenza sempre meno immune dagli errori. Ha sofferto la forza della Honda sin dai test invernali, non ha mai parlato d’altro. Poteva

]

andrea dovizioso (4) a silverstone è stato la bestia nera di lorenzo (1) e anche di simoncelli (58). entrambi sono caduti nel tentativo di tenergli testa.

Andrea Dovizioso

Rivalità tra “vicini di casa”

Dovi OK, SimOncelli KO

Andrea è soddisfatto. marco molto abbattuto SILVERSTONE - Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli. Ragazzi che sono rivali da sempre, sin da quando erano bambini nelle minimoto. Personalità che non si sono mai capite nemmeno negli anni dei giochi, figurarsi adesso che in ballo ci sono gli affari. C’erano tutti gli elementi per assistere a un bel duello per tutta la gara, invece è finita dopo dieci giri: dopo avere piegato Lorenzo, Dovizioso ha fatto lo stesso con Simoncelli. Lo ha indotto all’errore, durante i suoi ripetuti tentativi di attaccarlo. Così Andrea è rimasto in seconda posizione, mentre Marco ha perso anche la possibilità di restare terzo, visto che è caduto motosprint

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rovinosamente. Dovizioso staccava frenando “dentro” la curva, con i gomiti larghi e le gambe tese. Ha fatto di tutto, per non fare passare Jorge prima e Marco dopo. Bravo. Ha fatto il suo mestiere, ovviamente. Anzi, ha fatto un bel gioco di squadra: ha portato Lorenzo a perdere la testa del campionato, quindi ha fatto un grande favore a Stoner. E alla Honda, naturalmente. Lui e Marco hanno corso con strategie diverse, con risultati completamente differenti. Marco, come sempre, ha pensato solo ad avanzare a testa bassa per puntare alla vittoria. Il suo vero obiettivo. Dovizioso si è presen-

tato al via con un piano più “elastico”. «Avevo una strategia molto buona e l’ho portata avanti in modo perfetto. Avevo deciso di stare subito davanti, sin dal via, ecco perché sono partito in modo così aggressivo». E poi svela il suo trucco: «Ho approfittato dei cinque minuti di tempo per schierarsi sulla griglia di partenza, per fare due giri anziché uno. In quel modo ho scaldato di più la gomma, e questo è stato un fattore importante in questa gara. Infatti, avendo già la gomma in temperatura, sono riuscito ad essere veloce sin dal primo giro. Una cosa che non mi capita spesso». È stata una mossa azzeccata, quella del

forlivese: non è riuscito ad impedire a Stoner di passare, però si è aggrappato alla seconda posizione e ha obbligato Lorenzo e Simoncelli a tirare. E a prendere rischi. «Ho scelto una messa a punto che mi desse più grip sul posteriore, quindi ero efficace in staccata. Ma credo che fossero gli altri, a non essere pronti a frenare in quel modo nella prima parte della gara». Dovizioso ha corso badando a coprirsi le spalle, più che occupandosi dell’unico pilota che gli stava davanti. «Come passo ero molto vicino a quello di Stoner, ma ho pensato che era meglio un secondo posto, che cadere cercando di vincere». Con questo secondo posto Dovizioso ha consolidato la sua terza posizione in campionato. E Lorenzo è un po’ più vicino: dista solo 15 punti. MArCo Simoncelli ha altri problemi:

«Ho meno punti dell’anno scorso, quando in questa fase del campionato andavo piano e non ci capivo niente». È un’analisi spietata, ma vera. Insomma, Marco è uno dei due piloti più veloci del momento (l’altro è Stoner) eppure non avanza come dovrebbe. Dopo sei gare ha 32 punti e occupa l’undicesima posizione in classifica. Ovviamente questo non è il suo posto, tuttavia la situazione è questa: in sei gare ha collezionato ben tre “zeri”. «Vado a casa con la testa bassa e non guardo nessuno in faccia, sperando che nessuno guardi me – ha detto Marco, molto abbattuto –. Sono triste, perché sono sempre davanti, con i primi, ma alla fine non concludo». Marco era partito bene, in terza posizione, e piano piano aveva alzato il ritmo. Ha rischiato di cadere già nel corso del terzo giro, ma con la pista in quelle condizioni non è strano. Si è però ripreso subito, perché andava forte. In breve tempo si è riavvicinato a Lorenzo e a

Dovizioso. Ma due giri dopo aver visto lo spagnolo volare a terra, ha fatto lo stesso. «È stato un errore mio – ha spiegato – A me sembrava di aver frenato come al solito, in quel momento, solo che all’improvviso sono volato via. Tra l’altro avevo già avuto un’avvisaglia... La pista era bastarda, quindi stavo attento; c’erano molte pozzanghere, si incappava in continuazione nell’acquaplaning, non capivo bene dove mettere le ruote. A un certo punto le condizioni erano così critiche che bastava spostarsi di 20 centimetri, a destra o a sinistra, per finire guai. Era un attimo, trovarsi per terra. Infatti...». I risultati dicono che il momento è nettamente a favore di Dovizioso. Al di là della rivalità sportiva e dei vecchi rancori, c’è qualcosa in più: Andrea sta cercando di salvare il posto nel Team HRC, invece Simoncelli è un uomo su cui la HRC vuole puntare. Adesso, ma soprattutto nel futuro. La sfida, quindi, continua. motosprint

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MotoGP Gran Bretagna

il commento

«Ho commesso lo stesso errore che Simoncelli ha fatto in Francia. Ero più veloce di Dovizioso, dovevo aspettare ad attaccarlo» Jorge Lorenzo

continuare a limitare i danni anche sull’asfalto allagato di Silverstone, ma non ce l’ha fatta. Il suo piano consisteva nel portare a casa la seconda posizione, nel caso fosse impossibile vincere, ma questa volta è incappato in condizioni che puniscono chi esagera. E lui ha esagerato. «È stato un errore mio – ha ammesso – . Ho commesso lo stesso errore che Simoncelli ha fatto a Le Mans: ero più veloce di Dovizioso e potevo aspettare un po’ di più, prima di attaccarlo». È vero, ha avuto troppa fretta, ci ha messo troppa foga. Si è innervosito, ecco tutto. Dovizioso chiudeva tutte le porte, sollevava acqua ad altezza casco, la pista era allagata, una trappola, si viaggiava a 300 all’ora e Simoncelli era alle sue spalle minaccioso... La tensione saliva giro dopo giro, il disastro ci sta. Solo che il conto, per questo pasticcio, è salato. Stoner si è preso 25 punti, guarda caso,

gli stessi che dovette cedergli a Jerez, dove Jorge vinse e lui finì a terra. La differenza, oltre al fatto che Stoner non ha avuto colpe nella caduta, è che poi Casey ha vinto altre gare. È questo, che ha fatto la differenza. Ora Casey è in fuga, con un margine di 18 punti. Non sarà una passeggiata, andarlo a prendere. Anche perché servirebbe una reazione da parte del reparto corse di Iwata. È stata una domenica bestiale, per la Yamaha. Ha subito tre colpi duri: nell’arco di due giri ha perso entrambi i suoi piloti ufficiali (Spies è caduto nel settimo giro, Jorge nell’ottavo); Lorenzo ha perduto la testa del campionato, e se n’è andato anche il primato nella classifica delle vittorie nell’era della MotoGP: la Honda adesso vanta 64 affermazioni contro le 63 della Yamaha. In fondo anche questi sono segnali dei tempi che cambiano.

nicky hayden a silverstone ha fatto meglio di rossi tanto in prova quanto in gara. un errore nelle battute iniziali gli ha fatto perdere il contatto con i primi, ma nel finale è arrivato il giro più veloce.

Dall’ospedale al podio

La Lezione Di Edwards Terzo con una clavicola fratturata otto giorni prima

la spettacolare caduta di jorge lorenzo (foto james Wright).

SILVERSTONE - «Non sapevo bene che cosa aspettarmi, prima della gara: la clavicola mi fa male quando mangio, quando bevo, quando dormo, quando vado al cesso. E naturalmente quando sono in moto. Sabato non ero andato benissimo, ero ottavo, domenica ho visto la pioggia, ho deciso di ripartire da zero con la messa a punto. Ho cercato di fare una moto guidabile, qualcosa che mi permettesse di non soffrire troppo. Per riuscirci ho dato via libera al team, sono loro che hanno fatto le regolazioni per me, perché io ho girato poco. È stata dura, non sapevo mai dove andare, dove mettere le ruote, la moto si muoveva perché era come se galleggiasse. Ma alla fine sono arrivato sul podio. Si poteva fare di più? Non lo so, io sono contento così». Nel suo linguaggio colorito, il veterano Colin Edwards ha dato una bella lezione al

giovane Dani Pedrosa. Lezione di coraggio. Ha fatto vedere di avere un bel paio di “big balls”, come dicono gli americani. Questione di palle. Soffrendo in silenzio e guidando benissimo, Edwards ha agguantato il terzo gradino del podio con una gara da applausi. È stato il miglior pilota Yamaha, altro che storie! Lorenzo e Spies sono finiti a terra, lui ha portato la M1 2010 sul podio. Bravissimo, perché al di là del suo carattere fuori dagli schemi, Colin non era certo in forma. Era stato operato solo otto giorni prima, sabato 4 giugno. La domanda, quindi, è questa: ma se Edwards è salito sul podio in queste condizioni, Dani Pedrosa, operato il 18 maggio, cosa avrebbe potuto fare? Lo chiederemo a lui, appena si rifarà vedere in circuito. motosprint

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MotoGP Gran Bretagna Le pagelle di Marco Masetti

Clavicole rotte

L’osso Che va di moda SILVERSTONE – La clavicola non era mai stata così di moda, nemmeno al tempo del grande mercato delle reliquie, durante il Medioevo. Non è che sia un dettaglio anatomico molto sexy, infatti non esistono fanatici di questo osso che, suo malgrado, è diventato il grande protagonista del Motomondiale. Ad esempio, a Le Mans tolse di mezzo Dani Pedrosa, privando la Catalogna del piccolo idolo targato Repsol Honda e contribuendo alla sanzione di Marco Simoncelli. Un GP dopo, a causa di un attimo di disattenzione, Colin Edwards si ritrova in un ospedale spagnolo a farsi inchiodare una clavicola fratturata da una squadra di medici. L’americano, che deve aver visto un bel mix di film western e di Rambo in varie salse, tenta addirittura di correre a Montmeló, nonostante un’anestesia totale ancora da smaltire. I medici lo fermano, e fanno benissimo. L’ombra della clavicola si stende anche nella piovosa Gran Bretagna e decide di lasciare a bocca asciutta l’appassionato pubblico albionico. Cade Cal Crutchlow, pilota forse non perfetto nel dipingere traiettorie armoniose, ma di sicuro talento e combattività, come testimonia l’occhio da pazzo che, dai tempi di Carl Fogarty, è il marchio di fabbrica del pilota made in England. Il verdetto è spietato, Cal si è fratturato un osso che, incredibile ma vero, si chiama collarbone, in italiano clavicola. La maledizione continua implacabile e oramai basta vedere uno inciampare nel paddock per farsi scappare dalla bocca un urlo: “Attento alla clavicola!”. Ma la giustizia degli dei del motociclismo si ricorda che le cose non possono andare sempre male e così una clavicola diventa protagonista positiva. Si tratta di quella made in Houston di Colin Edwards che, rappezzata a dovere con chiodi e una bella placca in titanio ultraleggero, permette al coraggioso americano di salire sul podio in una giornata in cui, freschi di operazione, sarebbe stato meglio restare a casa e seguire la gara davanti alla televisione. Adesso andiamo in Olanda, speriamo che le clavicole di tutto il mondo restino tranquille e ben salde. Abbiamo già dato. motosprint

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Casey stoner I maligni dicono che in gara e in prova sia andato all’ottanta per cento delle sue possibilità. Può darsi che abbiano ragione, viste le debordanti condizioni di forma del pilota australiano e della sua stratosferica Honda, ma c’è di più. Pare proprio che a Casey sia arrivato l’ultimo componente del “pacchetto”, ovvero la capacità di stare calmo e di non agitarsi. In questo modo fa passare i momenti difficili senza commettere errori.

Toni Elias (24) non ama il bagnaTo ma ha porTaTo a casa l’oTTavo posTo, prEcEduTo da KarEl abraham (17), dEbuTTanTE (in crEsciTa) in moTogp. soTTo, loTTa pEr il nono posTo: è davanTi loris capirossi ma la spunTErà hiroshi aoyama.

Completissimo 10

Andrea Dovizioso Scatta come un leprotto dopato e mette in crisi persino il velocissimo compagno di squadra Stoner, impresa non certo facile di questi tempi. È furbissimo quando fa il secondo giro di allineamento per scaldare le gomme, tosto quando chiude la strada con ottime staccate a Lorenzo e Simoncelli, costringendoli a sbagliare.

Calcolatore 8,5

Colin Edwards Dalla barella al podio in una sola settimana. Il texano che in molti considerano una vecchia gloria praticamente in pensione, fa vedere che ha il cuore grande e fa una gara splendida su un asfalto impossibile, nonostante una clavicola operata di fresco. Ci sono tutti gli ingredienti per una standing ovation meritatissima. Oscar e non solo alla carriera!

Vecchio pirata 9

Nicky Hayden Nella speciale classifica dei ducatisti, categoria alquanto in crisi in questo periodo, l’americano è decisamente il migliore. Il guaio è che il distacco dai primi è sostanzioso e non fa certo pensare ad una prestazione al massimo livello. In ogni caso Nicky è l’unico, tra i piloti alla guida della Desmosedici, ad avere trovato una chiave di lettura della pista inglese, esercizio particolarmente difficile in questo fine settimana.

Positivo 7

Alvaro Bautista

Toni Elias

Fa la cosa giusta in una giornata difficile: mantiene la calma, trova un buon ritmo e non si fa prendere dall’emozione. Certo, l’asfalto bagnato livella molto le prestazioni tra le varie moto, ma il livello qualitativo di Alvaro è molto migliorato in questa stagione.

Non è il suo momento migliore però si impegna e combatte, senza commettere errori gravi nonostante corra sotto la pioggia, terreno che lui non ama molto. Nulla di esaltante, ma qualche segnale di ripresa per lo spagnolo del team LCR.

In crescita 7

Valentino Rossi Uno tra i peggiori week-end della favolosa carriera di Rossi. Tragicomico in prova, quando anche Abraham diventa un avversario temibile per lui, in gara si aiuta con l’esperienza e porta a casa un piazzamento dignitoso. Molto meno dignitoso il distacco che Stoner gli rifila, superiore al minuto: un gap assolutamente inaccettabile per un big del manubrio come il pesarese. Bisogna assolutamente cambiare registro.

Combattivo 6-

Hiroshi Aoyama Scopre che la Honda satellite non ha le doti anfibie della moto ufficiale e che bisogna faticare parecchio per restare in piedi. Perde il duello con Elias e alla fine è poco contento del piazzamento. Ma almeno conclude senza assaggiare l’asfalto. Magra consolazione.

Senza scosse 5,5

]

Mito in crisi 5 e ER K ILV ri S LOO o l R o vi c N FIBE o u n RBO CA

Karel Abraham Molto meglio in prova rispetto alla gara, ma non combina danni e si prende anche qualche piccola soddisfazione. La più bella nelle qualifiche, quando fa meglio di Rossi. A Praga e dintorni è diventato un idolo. Scherzi a parte, Karel ha fatto buoni passi in avanti in poche gare, dimostrando che non si tratta solo di un figlio di papà ma di un pilota vero.

Orgoglio ceco 6

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MotoGP Gran Bretagna Le pagelle

Loris Capirossi

Jorge Lorenzo

La gomma non lavorava, le curve erano un incubo, roba da mettere il piede a terra ad ogni timida piega. Questione di feeling, che non si trova nemmeno per errore. Un’altra domenica di passione per il tre volte iridato.

Fa un errore imperdonabile, visto che a suo dire era più veloce di Dovizioso e persino di Stoner. Si fa prendere dalla fretta come un ragazzino al primo appuntamento sentimentale e si ritrova a terra a imprecare. Perde la testa, anche del mondiale.

Inossidabile 5,5

Hector Barbera Ci mancavano le quattro frecce attaccate e poi eravamo a posto. Lento, lentissimo, eppure c’è chi ha fatto di peggio. Si è preso tanti spaventi e alla fine taglia il traguardo, felice di andare sotto la doccia. Calda, naturalmente.

Chicane mobile 4,5

Randy De Puniet Definisce la sua “la peggiore gara della mia vita” e siamo perfettamente in sintonia con il francese, incredibilmente ultimo al traguardo. Non è da lui, combattente nato. Feeling pari allo zero, andatura lenta, ma una giustificazione c’è: la Ducati ha davvero interpretato male questo tracciato e Randy era reduce da un infortunio alla caviglia. Non è un gran momento per il francese. In crisi.

Chi l’ha visto? 4,5

Marco Simoncelli Probabilmente non ha grosse colpe nella caduta, però resta un problema serio: Marco semina molto ma raccoglie pochissimo e la sua classifica ne risente in maniera preoccupante. Di buono c’è la velocità con la quale fa segnare tempi interessanti e in questo è davvero impressionante. Poi però succede sempre qualcosa che non va.

Sprecone 5

motosprint

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Troppa foga 4

Ben Spies Un altro che poteva portare a casa un gran bel risultato e che invece si ritrova al medical center a curarsi le ferite. Con questa caduta ritorna indietro, al punto di partenza, ovvero molto in basso nella classifica. Deluso.

Marcia indietro 5

insoddisfatti per motivi diversi: Hector BarBera (8) è arrivato in fondo ma soltanto undicesimo, e penultimo; Ben spies (11) invece aveva ottime cHances, ma è finito a terra nel corso del diciassettesimo giro.


MotoGP Gran Bretagna

2'03"748

2'15"666

2'03"487

2'02"020

2'19"071

2'04"407

2'16"463

2'03"720

2'02"208

2'20"599

1. Casey Stoner

Honda

Repsol Honda Team

1. nicky Hayden

in 47'53"459

2'21"432

alla media di 150,229 km/h

118,040 km alla media di 147,885 km/h

3. Jorge Lorenzo

Spagna

Yamaha

2'04"756

2'18"683

2'04"099

2'02"237

2'19"499

2. Andrea Dovizioso

Honda

Repsol Honda Team

a 15"159

2. Casey Stoner

2'21"723

4. Ben Spies

USA

Yamaha

2'05"130

2'18"820

2'03"942

2'02"677

2'21"672

3. Colin Edwards

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

a 21"480

3. Colin Edwards

2'21"823

4. Marco Simoncelli

2'22"189

4. nicky Hayden

Ducati

Ducati Team

a 26"984

5. Andrea Dovizioso

2'22"723

5. Alvaro Bautista

Suzuki

Rizla Suzuki

a 35"569

2'04"372

2'03"212

2'21"700

2'05"872

2'04"151

2'24"029

7. Nicky Hayden

USA

Ducati

2'04"778

2'17"070

2'05"250

2'04"304

2'24"715

8. Colin Edwards

USA

Yamaha

2'09"310

2'24"724

2'05"589

2'04"508

2'27"224

9. Alvaro Bautista

Spagna

Suzuki

2'06"274

2'20"337

2'05"496

2'04"520

2'23"564

10. Randy De Puniet

Francia

Ducati

2'06"573

2'20"982

2'05"780

2'04"589

2'33"807

11. Hiroshi Aoyama

Giappone

Honda

2'07"459

2'21"026

2'05"570

2'04"919

2'29"370

12. Hector Barbera

Spagna

Ducati

2'06"158

2'20"639

2'05"980

2'05"164

2'27"112

13. Valentino Rossi

Italia

Ducati

2'07"075

2'19"435

2'06"436

2'05"781

2'24"497

14. Toni Elias

Spagna

Honda

2'07"616

2'19"612

2'06"727

2'05"862

2'26"723

15. Loris Capirossi

Italia

Ducati

2'08"225

2'20"607

2'07"375

2'06"256

2'27"471

16. Cal Crutchlow

G. Bretagna Yamaha

2'05"007

2'18"109

2'04"314

2'07"911

6. Valentino Rossi

Ducati

Ducati Team

a 1'04"526

7. Karel Abraham

Ducati

Cardion AB Motoracing

a 1'32"650

8. Toni Elias

Honda

LCR Honda MotoGP

a 1'51"938

9. Hiroshi Aoyama

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 1'52"350

10. Loris Capirossi

Ducati

Pramac Racing Team

a 2'03"312

11. Hector Barbera

Ducati

Mapfre Aspar Team Ducati

a 1 giro

12. Randy De Puniet

Ducati

Pramac Racing Team

a 1 giro

RiTiRATi Marco Simoncelli

Poleposition

10. Hiroshi Aoyama

2'25"287

11. Ben Spies

2'25"295

12. Toni Elias

2'26"302

13. Hector Barbera

2'27"485

14. Loris Capirossi

2'27"843

15. Randy De Puniet

2'29"065

Yamaha

Yamaha Factory Racing

al 9. giro

PRiMATo iMBATTuTo

Yamaha Factory Racing

all'8. giro

Jorge Lorenzo (Yamaha) nel 2010, in 2'03"526 alla media di 172,005 km/h

Cal Crutchlow

Yamaha

libere 1 libere 3 libere 1 libere 3 libere 3 libere 3 libere 1 libere 3 libere 3 libere 3 libere 3 qualifiche libere 3 libere 3 libere 3 libere 3

311,4 310,1 307,9 307,8 307,5 306,7 306,7 306,6 305,8 305,3 304,6 304,2 304,1 303,3 303,1 302,5

Dischi T-Drive

Monster Yamaha Tech 3

Factory Brakes

piloti al via

Casey Stoner Jorge Lorenzo Andrea Dovizioso Valentino Rossi Dani Pedrosa nicky Hayden Hiroshi Aoyama Colin Edwards Ben Spies Karel Abraham

Australia Spagna Italia Italia Spagna USA Giappone USA USA Rep. Ceca

Honda Yamaha Honda Ducati Honda Ducati Honda Yamaha Yamaha Ducati

Po ma RT gg oG io 15 ALL o FR m An ag Ci gio A 5 CA giug TA n Lu o 12 nYA GR giu An gn B o 25 RET oL giu AGn A An gn DA o

— 25 4 11 20 16 13 — — 9

16 20 13 11 25 7 9 10 — —

3

25 20 13 9 16 7 6 8 10 3

iTA lug LiA lio

1

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

3

Campionatopiloti

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

15 20

Interasse Variabile

Pompa 19RCS

numero giri

SP apr AG ile nA

Gran Bretagna 12.06.2011 silverstone

2'24"421 2'25"182

Yamaha

Lecadute

Venerdì: Capirossi. Sabato: Abraham, Crutchlow. Domenica: De Puniet, Rossi (warm-up); Spies, Lorenzo, Simoncelli (gara).

8. Valentino Rossi 9. Karel Abraham

Jorge Lorenzo

20

nei tre giorni 157.708 nel 2010 70.123 (nei tre giorni 145.247)

all'11. giro

2'22"752 2'23"025

Ben Spies

QA m TA arz R o

72.544

San Carlo Honda Gresini

non PARTiTo

Casey Stoner (Honda) in 2'02"020 alla media di 174,128 km/h Pole 2010: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 2'03"308 alla media di 172,309 km/h

spettatori

Honda

6. Jorge Lorenzo 7. Alvaro Bautista

25 13 20 16 — 9 8 3 10 6

25 20 13 11 — 8 — — 16 6

25 — 20 10 — 13 7 16 — 9

11

io

2'18"783 2'19"009

14

2'04"910 2'06"774

Stoner Dovizioso Barbera Aoyama Simoncelli Lorenzo Bautista Elias Spies Crutchlow Hayden Capirossi Rossi Abraham De Puniet Edwards

10

RE ag P. os CE to 28 CA in ag Di os An to 4 APo SA sett LiS e n MA mb 18 Rin re AR se o AG tte on m 2 o A bre Gi tto AP b Po re 16 nE Au ott ST ob RA re 23 LiA MA ott LE ob Si re A

Honda Ducati

17

Italia Rep. Ceca

GE lug RM li A o 24 niA uS lug A l

5. Andrea Dovizioso 6. Karel Abraham

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.

E

Honda Honda

Velocitàmassime

To TA L

Australia Italia

Giriveloci

6

1. Casey Stoner 2. Marco Simoncelli

Altraguardo

VA nov LE em nC b iA re

qU A e Lif as ster iCA fa na zi lto 1 oN 32 7° i °C C W AR M -U P

SA BA To

VE NE RD ì

Li BE RE

Alvia

Li BE RE

Li BE RE

VE NE RD ì

il tabellone

116 98 83 68 61 60 43 37 36 33

Punti in classifica rispetto al 2010 dopo 6 gare

+65 -42 -6 +7 -32 -1 +25 +3 -13 deb

11. Marco Simoncelli 32; 12. Hector Barbera 31; 13. Cal Crutchlow 30; 14. Toni Elias 28; 15. Alvaro Bautista 22; 16. Loris Capirossi 22; 17. Randy De Puniet 10; 18. John Hopkins 6.

Topteam 1. 2. 3. 4. 5.

Repsol Honda Team Yamaha Factory Racing Ducati Team San Carlo Honda Gresini Monster Yamaha Tech 3

Campionatomarche 171 134 128 75 67

1. 2. 3. 4.

HonDA YAMAHA DuCATi SuZuKi

25 20 9 —

20 25 16 6

25 20 11 3

25 13 16 4

25 20 11 4

25 16 13 11

145 114 76 28

+28 -31 -5 +2

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MotoGP Gran Bretagna

Pit walk

Indovina l'errore VINCI LO STIVALE della motogp

Taglia della calzatura _______________________________

Individua la foto con l’errore. Puoi vincere lo stivale del GP Gran Bretagna Tra tutte le cartoline compilate correttamente, quella estratta vincerà un paio di stivali XP3-S

Nome ____________________________________________

L’errore è

E-mail ___________________________________________________________

____________________________________________________________

________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________

ANCHE SE

SBAGLI PUOI VINCERE

Dopo l’ultimo GP, tra tutte le cartoline pervenute, ne saranno estratte 5 che vinceranno un paio di stivali XP3-S cadauna

tra i visitatori di silverstone anche il pluri iridato Mick doohan, qui con stoner. l’errore del Gp Francia era la Mancanza del piccolo sole rosso nella scritta “with you japan” sulla tuta di lorenzo.

Cognome ______________________________________ Età ______________ Via _____________________________________________________________ Città __________________________________________ Prov. _____________ CAP ________________ Tel. _________________________________________

Da spedire a: Motosprint “Indovina l’errore” - Via del Lavoro, 7 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Saranno valide per il GP Gran Bretagna le cartoline pervenute in originale entro lunedì 27/06/2011. Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309 Firma _________________________________________________________________________

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motosprint


MotoGP Gran Bretagna

Dai box

la CRT rischia il NaUFragio Troppo pochi i team iscritti La Dorna continua a sostenere che si arriverà ad una griglia di partenza di 22 moto ma la previsione appare molto azzardata. Anche perché pare ormai che il tentativo di rilancio attraverso la categoria CRT non darà i frutti sperati. La lista dei team CRT iscritti al campionato 2012 doveva essere pronta già a Barcellona, eppure continua a latitare. C’è una tale penuria di iscritti – o meglio, iscritti “reali”, squadre con l’effettiva possibilità di schierare almeno una MotoGP nel 2012 – che non è più il caso di fare delle selezioni. Tra l’altro, delle cinque squadre che hanno fatto sapere di essere interessate, solo il Team Marc VDS ha sponsor e moto, però ha fatto sapere che prenderà una decisione definitiva solo entro la fine di luglio. Insomma, non è ancora del tutto convinto... Il problema riguarda i soldi: non ci sono sponsor in grado di sostenere i costi a cui è arrivata la MotoGP. E anche una moto “CRT” supera abbondantemente il milione di euro. Quindi, chi paga? Se la Yamaha, che ha il campione in carica, non è stata capace di trovare un solo sponsor di rilievo, come può riuscirci un team CRT che a un potenziale partner non può che proporre un quattordicesimo o quindicesimo posto? La DORNA sta cercando delle idee per parare il colpo. Una di queste consiste nel cambiare alcune norme. I team satellite, ad esempio,

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potrebbero diventare tutte squadre con una sola moto per pilota: esattamente come accade per la 125 e la Moto2. Questo dimezzerebbe le spese di una squadra, tra leasing della moto, numero di meccanici e spese di trasferta. Ma significherebbe cambiare il regolamento, eliminando la regola del “Flag to flag”; questa norma, che evita l’interruzione della gara in caso arrivi la pioggia dopo il via, ovviamente può essere rispettata solo se il pilota ha la possibilità di rientrare al box per cambiare moto. Se passasse questa regola, si tornerebbe alla vecchia formula che sospendeva la gara.

al fianco Di lorenzo

Yamaha conferma ben spies La Yamaha ha deciso di non cambiare i piloti ufficiali del prossimo anno: ha fatto valere l’opzione che vantava sul contratto di Ben Spies, quindi ha confermato il texano anche per l’ingresso nell’era della 1000. Spies resta dunque il compagno di squadra di Jorge Lorenzo, che lo scorso anno aveva firmato un contratto biennale.

SUZUKI ContInUI o no? pole position

SToneR Fa paUra Più che per la quarta pole in cinque gare – conquistata col tempo di 2’02”020 –, Casey Stoner (sopra, con Simoncelli e Lorenzo) si è distinto per aver abbassato di un secondo e mezzo il tempo (2’03”526) con cui Lorenzo nel 2010 aveva fatto segnare il giro record. Per la quarta volta, quest’anno, Marco Simoncelli ha conquistato la prima fila (questa volta col secondo miglior tempo) e Lorenzo l’ha completata con il terzo tempo. Ma la notizia più eclatante è la tredicesima posizione di Valentino Rossi: non è stata colpa di incidenti o penalizzazioni, ma solo di una prestazione molto deludente. Per arrivare a tanto, bisogna tornare al GP Valencia 2007 (fu 17esimo) e al GP Qatar 2004, quando venne retrocesso in ultima fila perché alcuni suoi meccanici avevano pulito (cosa vietata) l’asfalto nella sua zona di partenza. La Pista Più Lunga DeL camPionato Il tracciato di Silverstone, 5902 metri, è il più lungo del campionato. Ha una notevole varietà di curve e non ha grosse frenate. La staccata più violenta è alla Curva Stowe: secondo i dati della Brembo i piloti arrivano a 312 km/h; lo spazio di frenata è di 238 metri, la decelerazione è di 1,3 g.

La Suzuki mantiene il riserbo sui piani futuri: nemmeno la squadra, che ha la sua sede in Inghilterra, conosce i progetti della Casa per il prossimo anno. «Non ci hanno ancora informato di nulla, non so dire che cosa faremo» ha detto un pochino preoccupato il proprietario del team, Paul Denning. La 1000 esiste, tuttavia è ancora allo stadio di prototipo, nel senso che non è ancora iniziato uno sviluppo degno di una moto che dovrebbe gareggiare il prossimo anno. Mentre la Honda potrebbe gareggiare anche domani, e forse anche la Ducati, la Suzuki è ferma. Come sempre, la Suzuki dà l’idea di avere un management con le idee confuse riguardo le competizioni. Secondo indiscrezioni, la lentezza dello sviluppo del progetto “mille” deriva dalla incertezza sui programmi e addirittura sul proseguimento stesso dell’avventura. In Giappone c’è chi ha proposto di affidare la moto nuova ad una squadra privata che avrebbe il compito di farla gareggiare autofinanziandosi, un po’ come fece la Kawasaki con il progetto Hayate, nel 2009. Altri hanno proposto di continuare con l’attuale 800, anche se questa sarebbe una scelta non degna di un costruttore così importante come la Suzuki. La Dorna, in ogni caso, spera che la Suzuki resti. Sarebbe infatti un altro duro colpo per la griglia di partenza già esigua.

caduto in prova

clavicola rotta crutchlow Ko DOpO Dani Pedrosa e Colin Edwards, anche Cal Crutchlow si è fratturato una clavicola. Nel suo caso, la sinistra. L’inglese è caduto nel secondo giro delle qualifiche, 8 minuti dopo l’inizio, e nell’incidente ha riportato anche una lieve commozione cerebrale: i tifosi britannici, nonché il promoter dell’evento, hanno perso subito l’unico inglese della MotoGP. Da segnalare lo strano destino del Team Tech3: era appena rientrato Edwards, dopo la frattura della clavicola destra, ed è finito fuori uso Crutchlow, per la frattura della clavicola sinistra.

Fino al rientro

dani pedrosa non parla più iL Team HRC pensa, e soprattutto spera, di reintegrare Dani Pedrosa nella squadra dal GP Olanda. Tuttavia nessuno è in grado di dire molto di più. Pedrosa ha rilasciato solo una breve intervista alla TVE (la televisione nazionale spagnola) e ha detto che non parlerà, se non attraverso comunicati ufficiali del team, fino al giorno in cui non sarà di nuovo in pista. Il ragazzo l’ha preso bene, l’incidente di Le Mans...

grandi lavori

silverstone cambia la zona del via Ora che l’organizzazione si è assicurata i diritti per i gran premi di Formula 1 e MotoGP per diversi anni, ha cominciato a spingere sull’acceleratore dei lavori: con un investimento di 23 milioni di sterline (circa 26 milioni di euro) ha spostato la zona di partenza e arrivo costruendo una nuova e imponente struttura per i box (la cui pit lane è separata da aiuole e tratti di erba) e la logistica. La nuova area si trova sul rettilineo opposto a quello di Hangar Straight, dove sorgeva la struttura precedente.

rinnovo 2012

simoncelli tratta con naKamoto DOpO Colin Edwards e Valentino Rossi, anche Marco Simoncelli ha deciso di non avvalersi di un manager per negoziare il suo rinnovo di contratto. Quindi venerdì sera ha cominciato la trattativa con la Honda, in un incontro a quattr’occhi con Shuhei Nakamoto, capo della HRC. Marco non vorrebbe cambiare nulla, rispetto ad ora: intende rimanere nella sua attuale squadra, avvalendosi ovviamente sempre del sostegno ufficiale.

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MotoGP Gran Bretagna

Dai box

ROSSI tORNA sullA 1000

tre giorni in pista al Mugello

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La Ducati sta lavorando senza soste allo sviluppo della Desmosedici GP12 e Valentino Rossi è coinvolto quasi a tempo pieno. Infatti scende in pista al Mugello per tre giorni di prove private che la Ducati ha organizzato sulla pista toscana, da lunedì 13 a mercoledì 15 giugno (cioè mentre leggete queste righe). Il programma prevede che Valentino si concentri sulla “mille” (è vietato usare la 800 ai piloti ufficiali) e che sulla 800 si alternino Vittoriano Guareschi (solo nella prima giornata) e Franco Battaini. La Ducati ha deciso di utilizzare anche Nicky Hayden, di conseguenza la squadra italiana raggiunge i 5 giorni (3 con Valentino, 2 con Hayden) degli 8 concessi a ogni team ufficiale per lo sviluppo delle “mille”. La

Honda ha sfruttato Stoner 2 giorni (a Jerez), Yamaha e Suzuki non si sono ancora mosse. Per questa tre giorni di lavoro al Mugello è stato messo in atto anche un programma intenso per lo sviluppo di parti per la 800 – molto urgenti, del resto – con particolare riguardo al retrotreno. Va rilevato che la Ducati ha dovuto anticipare la sua tre giorni di prove, per non incorrere nella norma che vieta ai team di provare due settimane prima dello svolgimento di un gran premio: il GP Italia al Mugello. È previsto che scendano in pista anche i team Marc VDS, con la Suter-BMW 1000 affidata al finlandese Mika Kallio (ora, estemporaneamente collaudatore), e il Team Monlau con Marc Marquez e la Suter Moto2.

sostituto Mancato

leasinG ai Privati

KousuKe aKiyoshi resTa a casa

honDa svenDe le 800 per il monDiale 2012

iL coLLauDatore Kousuke Akiyoshi avrebbe dovuto sostituire nel Team Gresini Hiroshi Aoyama, destinato alla Honda Repsol di Pedrosa, ma lo scambio non è andato in porto: Akiyoshi ha una notevole propensione alle cadute, la HRC non aveva intenzione di pagare gli eventuali danni, e così Aoyama è rimasto al suo posto.

La hrc sta valutando l’ipotesi di noleggiare ai team privati la RC212V 2011 per la prossima stagione. La prima della nuova categoria “mille”. Si tratterebbe di una moto identica a quelle ufficali di oggi. In questo caso vi sarebbe una decisa riduzione del prezzo del leasing: si potrebbe arrivare a 1.400.000 euro.

venDuta all’asta

18.500 euro per la 1098 ex rossi in inghiLterra le aste sono un evento di rilievo. Anche quelle di moto. In quelle organizzate a Silverstone si sono visti “pezzi” pregiatissimi, come un casco “a scodella” di Mike Hailwood e un orologio TAG Heuer Silverstone pure appartenuto al leggendario Mike The bike, ma ha suscitato un certo interesse anche la Ducati 1098 con cui Valentino Rossi ha provato a Silverstone tre settimane prima: la moto, fornita da un concessionario locale e regolarmente targata, è stata “battuta” a 16.500 sterline (circa 18.500 euro).

arriverà HoPkins?

Toni elias rischia il posTo toni Elias lo dice senza problemi: «Sto rischiando il posto». In effetti, a causa dei risultati deludenti, ormai si è guastato il clima in squadra. Il Team LCR sta valutando la possibilità di sostituirlo entro metà stagione, anche perché una soluzione ci sarebbe: John Hopkins, che corre nella SBK inglese con il Team Suzuki. L’americano ha nel contratto una clausola che lo rende libero nel caso riceva una offerta da un team della MotoGP. Intanto Toni ha chiesto alla HRC i dati della telemetria di Stoner.


Moto2 Gran Bretagna di Enrico Borghi

Pasini prende il comando ma poi cade. Corsi decimo, Iannone fuori dalla zona punti. Vince Bradl, Italia salvata dal podio di Pirro

S

ILVERSTONE – Abbiamo sognato con

Mattia Pasini, ci siamo consolati con Michele Pirro. Un podio non è male, in una gara complessivamente deludente per l’Italia. Come detto, ce lo ha regalato Pirro, un ragazzo che sta cercando di costruirsi una carriera sgomitando nella middle class. Il pugliese che vive a Cesena ha corso una gara convincente, in parte in rimonta e per il resto con un ritmo costante e molto rapido. Pirro, alla sua sesta gara nella Moto2 (lo scorso anno era in Supersport) sta ancora apprendendo i meccanismi ed i segreti di questa categoria: «Un mondo difficile, perché se perdi tre decimi ti ritrovi indietro di dieci posizioni». Da un po’ Pirro mostrava una buona velocità, solo che fino ad ora non era riuscito a concretizzare. Ci è riuscito in condizioni molto difficili, su una pista che non aveva mai visto. Sono ottimi segnali. Se si esclude Pirro, l’Italia è naufragata

sotto la pioggia dell’Inghilterra in una “giornatina“ di inizio giugno con 11 gradi di temperatura ed una gran voglia di restare nel box. «Faceva un freddo cane, ho battuto i denti per molto tempo, anche dopo l’arrivo», ha detto Bradley Smith, che alla fine è stato secondo, e se lo dice un inglese, vuole dire che è stata dura davvero. SImONE Corsi ha gareggiato in modo incolore. C’era, in pista, ma non si è fatto nemmeno notare. Mai un acuto, un accenno di rimonta. Niente. Alla fine è stato decimo. Nel finale si è persino fatto superare da Sofuoglu, dopo che il turco aveva gettato via la seconda posizione, cadendo nel corso del decimo. Sofuoglu è rientrato in undicesima posizione ed alla fine è stato ottavo. Andrea Iannone ha festeggiato in malomodo il suo centesimo gran premio. È rimasto addirittura escluso dalla zona punti,

avendo concluso in sedicesima posizione. Una delusione, per uno come lui. Tutto il week-end era andato male, ma dopo essere partito in ventiquattresima posizione non è riuscito ad organizzare una rimonta degna di quello che ci aveva fatto vedere ad inizio stagione. Da qualche tempo il ragazzo di Vasto è come spento. Le sue prove restano un disastro, ma la novità è che adesso sono disastrose anche le sue gare. È la moto? È il lavoro durante il week-end? Difficile capire. Di certo Andrea sulla Suter non si trova a suo agio come lo era sulla FTR del Team Speedup, con cui lo scorso anno lottò spesso per la vittoria. Andrea è quarto, in classifica, e non sarebbe nemmeno un dramma. Il problema è il distacco da Bradl: 78 punti. Alex Baldolini è stato quattordicesimo, correndo in rimonta. Raffaele De Rosa è stato ventunesimo. Ha rischiato di non finire la gara, perché è cadu-

La grande illusione ]

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Questa volta Mattia Pasini aveva trovato un eccellente feeling con la sua moto. Neppure il velocissimo Stefan Bradl era in grado di resistergli, però l’italiano È finito a terra dopo aver perso il controllo dell’avantreno.

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Moto2 Gran Bretagna

Hanno detto Giornata no per iannone (29): poco incisivo in qualifica, in Gara non è riuscito a cambiare marcia ed ha chiuso in sedicesima posizione. Giornata da ricordare, invece, per pirro (51): non ha mai esaGerato e si è GuadaGnato il podio.

Le pagelle Stefan Bradl solido ed efficiente come un prodotto della sua terra, il tedesco sembra già irraggiungibile. si faccia avanti chi pensa di contrastarlo. Ci vuole coraggio.

Granitico 9

Bradley smith tremava come una foglia, dopo la gara. era infreddolito ma anche emozionato: ha scaldato i suoi tifosi, non è poco.

Generoso 7

Michele pirro Il primo podio nella Moto2 è il punto da cui può partire: il ragazzo è bravo, ed ha le qualità per andare anche oltre il terzo posto.

Deve crederci 8

Marc Marquez sull’asciutto era in pole, ma sul bagnato ha distrutto una moto nel warm up e poi ha sbagliato subito in gara. sotto la pioggia l’aspirante campioncino è sparito.

Rimandato 5

to nel settimo giro mentre attaccava Krummenacher. Da dodicesimo si è ritrovato ventinovesimo in un colpo solo. Alex De Angelis ha corso tra mille problemi, ed è rimasto sempre nelle retrovie. Poi si è ritirato a sette giri dalla fine, quando era ventisettesimo. «Alla prima curva ho ricevuto una sportellata e sono finito fuori – ha detto Alex – . Sono rientrato ma avevo perso tantissime posizioni ed era dura recuperare, perché avevo un muro d’acqua davanti. Poi ho cominciato a rimontare ma ad un certo punto sono scivolato. Sono ripartito, ma ero troppo indietro ed ho deciso di tornare ai box». MA Il toNFo più grande è quello di Mattia Pasini, che ha gettato al vento una grande chance, una di quelle occasioni che capitano una volta in un campionato. Si sentiva bene, sul bagnato. Di colpo erano scomparsi i problemi di adattamento alla FTR. Guidava bene, era convinto, aveva trovato il ritmo. E in breve dalla sesta posizione era risalito fino a ritrovarsi davanti a tutti. Bradl non gli si era opposto con troppa foga, Pasini ad un certo punto aveva davvero la gara tra le mani. Ed è lì, che ha sbagliato. Anziché gestire la gara, visto che aveva un secondo di margine da amministrare, ha continuato a spingere ed ha finito per commettere un errore in frenata: gli è sfuggita la moto dalle mani in un istante. «Volevo allungare, prendere altro margine, mi sentivo a posto», ha detto Mattia. Peccato, davvero. Anche perché ha ragione lui: «È stato bellissimo stare davanti a tutti. Ho tirato fuori le unghie, dimostrando che sono ancora un pilota valido e che posso dare ancora molto». Nemmeno Claudio Corti ha visto la bandiera a scacchi: si è ritirato due giri prima di De Angelis, quando era ventottesimo. steFAN Bradl ha consolidato la sua posizione di leader di classifica con una vittoria

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netta e meritata. Ha corso una gara esemplare: è rimasto calmo nei primi giri, quando Scott Redding era aggressivo (alla fine sarà solo quinto) e Pasini lo ha attaccato; e quando Sofuoglu si avvicinava. Ha trovato il suo ritmo, ha superato tante insidie di una pista piena di trappole, e nonostante qualche rischio è riuscito a restare in piedi. In prima posizione dal settimo al diciottesimo giro. Ora guida la classifica con 127 punti. Il suo più immediato inseguitore, Corsi, è a quota 65. È già fatta? lui lo nega: «Mancano undici gare, inutile parlare di giochi fatti. Devo guidare bene, devo essere furbo. In questa categoria può succedere di tutto quando meno te lo aspetti». In chiusura, va sottolineata la crisi di Thomas Lüthi: è stato solo quindicesimo, questa volta, dopo lo “zero” di Barcellona. Era considerato il più pericoloso rivale di Bradl, ma in breve tempo è scomparso dalle posizioni importanti e sta retrocedendo anche in classifica. Speriamo che Simone Corsi sappia sfruttare l’opportunità di diventare davvero un rivale per Bradl. Adesso è nel posto giusto.

Pole Position Marquez e Viñales: doppio record Al sesto tentativo, Marc Marquez conquista la pole in Moto2: è il più giovane pilota di sempre, dopo Melandri e Lorenzo, ad aver conquistato la pole nella middle class. Rivediamo più o meno gli stessi nomi parlando della pole della 125, conquistata dal sedicenne Viñales, il più giovane di sempre dopo Melandri e Marquez. Centesimo GP per Andrea Iannone che però non festeggia bene: 33° in griglia.

Stefan Bradl

Bradley SMith Multato

«Forse è stata la gara più dura della mia carriera. Nel warm up abbiamo trovato le regolazioni per darmi più feeling sull’avantreno e maggiore trazione, però avevo molte perplessità. Ho deciso di non occuparmi degli altri: ho guidato solo pensando a me stesso. Se devo dire in una parola qual è stata la maggiore difficoltà, dico che è la concentrazione. Restare lucido è stato molto difficile: la pista era messa così male che era diventato pericoloso anche andare piano. Potevi perdere la concentrazione».

In PIt lane contromano!

Michele Pirro

Va beNe che in Inghilterra si guida sulla corsia sinistra, e che questo può confondere le idee, ma sabato Bradley Smith l’ha fatta davvero grossa, percorrendo un tratto della pit lane contromano! Pizzicato dalla Direzione Gara, il britannico è stato multato di 1000 euro.

raffaele de roSa è tornato

contratto a temPo determInato Dopo esser stato scaricato dal team G22, Raffaele De Rosa ha trovato una nuova sistemazione con la FTR del team SAG, prendendo il posto del colombiano Santiago Hernandez. Naturalmente il contratto vale solo per la gara inglese, poi si vedrà. I posti in Moto2 sono decisamente precari.

“evoluzioni” cicliStiche

moltI PreferIScono quelle del 2010... Dopo Alex De Angelis, un altro pilota ha deciso di tornare al 2010 per ritrovare competitività. Mattia Pasini ha scelto una ciclistica dello scorso anno per la sua FTR. Forse anche i telai sono come i vini e hanno le annate buone e quelle mediocri?

poL espargaró compie VeNt’aNNi Silverstone è una pista importante per Pol Espargaró, che qui vinse lo scorso anno. Nel 2011 lo spagnolo ha raggiunto un altro traguardo importante, il ventesimo compleanno, che ha festeggiato venerdì sera con il proprio team.

torreS preferito a talMacSi

Ha SoStItuIto julIan SImon L’iNciDeNte di Barcellona che ha visto coinvolti Julian Simon e Kenan Sofuoglu non ha lasciato conseguenze al turco, che è stato “perdonato” dalla direzione gara e non ha avuto sanzioni per l’entrata che è costata la doppia frattura di tibia e perone a Simon. Julian sta molto meglio ed ha lasciato l’ospedale dopo la lunga operazione. Ora è a casa in convalescenza. Il team Aspar ha provveduto alla sostituzione del suo pilota, che potrebbe tornare a Brno, dopo la pausa estiva. Sulla Suter del team Aspar è salito lo spagnolo, anzi il catalano, Jordi Torres, 23 anni e capofila del CEV Moto2. «Non ci potevo credere – ammette il pilota – erano indecisi tra me e Talmacsi e hanno scelto me! Adesso cercherò di meritarmi questo grande onore».

«NoN sono partito con un obiettivo vero e proprio e non cercavo il podio. Mi ci sono trovato, in quella zona, e a quel punto ho cercato di non sbagliare. Io non ho esperienza in questa categoria, per me è tutto nuovo. E non avevo mai corso su questa pista. Però, più passavano i giri e più il mio feeling aumentava, così ho preso coraggio».

Bradley Smith «soNo stato fortunato: all’inizio ho rischiato di finire fuori pista. Non vedevo niente, i piloti davanti a me sollevavano un muro di acqua e non sapevo mai dove mettevo le ruote. Poi, ad un certo punto ho iniziato ad avere un gran freddo. Diciamo che, più che altro, ho cercato di stare lontano dai guai».

Mattia Pasini «ero partito alla grande, dalla ventiduesima posizione, ed ho deciso di continuare a dare il massimo, perché ho capito che potevo arrivare in alto. Nel sesto giro ho passato Bradl, che era in testa, ed ero primo. Ho cercato di prendere un po’ di margine ma, un giro dopo, senza rendermene conto, mi sono ritrovato a terra. Mi dispiace moltissimo, soprattutto per tutto il team e per i miei tecnici, che mi sono stati sempre vicini: oggi poteva essere la nostra giornata».

motosprint

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1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.

Marc Marquez Scott Redding Stefan Bradl Jules cluzel Simone corsi Michele Pirro aleix espargarò Randy Krummenacher Mike Di Meglio alex De angelis claudio corti Yuki Takahashi Kenan Sofuoglu Thomas luthi Raffaele De Rosa axel Pons Max Neukirchner Xavier Simeon Jordi Torres esteve Rabat Yonny hernandez Mattia Pasini Pol espargarò Kev coghlan carmelo Morales Mika Kallio Kenny Noyes Bradley Smith Valentin Debise Javier fores Dominique aegerter Ratthapark Wilairot andrea iannone alex Baldolini Robertino Pietri anthony West Mashel al Naimi Nasser hasan al Malki

Spagna G. Bretagna Germania Francia Italia Italia Spagna Svizzera Francia R. S. Marino Italia Giappone Turchia Svizzera Italia Spagna Germania Belgio Spagna Spagna Colombia Italia Spagna G. Bretagna Spagna Finlandia USA G. Bretagna Francia Spagna Svizzera Thailandia Italia Italia Venezuela Australia Qatar Qatar

2’08”547 2’09”035 2’08”888 2’11”038 2’09”783 2’09”358 2’09”555 2’09”088 2’10”394 2’10”723 2’09”445 2’10”041 2’09”660 2’09”638 2’09”904 2’09”967 2’09”855 2’10”220 2’09”773 2’10”390 2’09”682 2’09”680 2’10”598 2’10”291 2’11”119 2’10”940 2’12”183 2’09”771 2’11”196 2’10”963 2’09”586 2’10”555 2’10”978 2’11”329 2’12”294 2’13”520 2’13”427 2’15”109

Altraguardo

2’08”101 2’08”598 2’08”618 2’08”923 2’08”976 2’09”021 2’09”216 2’09”415 2’09”527 2’09”646 2’09”656 2’09”679 2’09”711 2’09”725 2’09”803 2’09”994 2’10”069 2’10”077 2’10”122 2’10”220 2’10”262 2’10”312 2’10”514 2’10”551 2’10”565 2’10”744 2’10”765 2’10”804 2’10”920 2’10”968 2’11”057 2’11”085 2’11”335 2’11”399 2’11”562 2’13”483 2’13”935 2’15”869

1. Stefan Bradl Kalex in 44’10”236 106,236 km alla media di 144,307 km/h 2. Bradley Smith Tech 3 a 7”601 3. Michele Pirro Moriwaki a 12”241 4. Jules cluzel Suter a 17”271 5. Scott Redding Suter a 23”531 6. esteve Rabat FTR a 28”661 7. Yuki Takahashi Moriwaki a 32”391 8. Kenan Sofuoglu Suter a 34”662 9. Yonny hernandez FTR a 37”181 10. Simone corsi FTR a 38”981 11. Randy Krummenacher Kalex a 39”657 12. Max Neukirchner MZ-RE Honda a 51”622 13. Kev coghlan FTR a 54”810 14. alex Baldolini Suter a 56”242 Suter a 1’00”769 15. Thomas luthi 16. andrea iannone Suter a 1’06”198 17. Mike Di Meglio Tech 3 a 1’19”530 18. aleix espargarò Pons Kalex a 1’27”092 19. Javier fores Suter a 1’29”849 20. Dominique aegerter Suter a 1’30”338 21. Raffaele De Rosa FTR a 1’57”792 22. Valentin Debise FTR a 2’11”104 23. Robertino Pietri Suter a 2’29”168 24. Mashel al Naimi Moriwaki a 1 giro 25. Nasser hasan al Malki Moriwaki a 1 giro RiTiRaTi FTR al 17. giro Pol espargarò MZ-RE Honda al 15. giro anthony West FTR al 15. giro Kenny Noyes Suter al 14. giro claudio corti Motobi al 12. giro alex De angelis Tech 3 all’11. giro Xavier Simeon Moriwaki al 9. giro carmelo Morales FTR al 9. giro Ratthapark Wilairot Suter all’8. giro Marc Marquez FTR al 7. giro Mattia Pasini Suter al 7. giro Mika Kallio Suter al 4. giro Jordi Torres NON ha fiNiTO il PRiMO giRO Pons Kalex axel Pons

Poleposition

Tecnologia Monoblocco

piloti al via

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

16 9 20 — 13

25 13 — 1 —

12 6

17

Va nov le em Nc b ia re

ge lu RM gli aN o 14 ia Re ag P. os ce to c 28 a iN ag Di o aN st aP o 4 Ol iS Sa set N tem Ma Ri bre NO 18 aR se ag tte ON m a br 2 e gi otto aP b PO re N 16 e au ot ST tob Ra re 23 lia Ma ot le tob Si re a

3

25 11 16 3 20

iTa lug li lio a

11 16 — 25 10

5

25 10 11 20 6

11

ca giu Ta gn lu o N 12 Ya gR gi aN ug BR no 25 eTa gN Ol gi a aN ug Da no

PO ma RT gg Og io 15 allO fR m aN ag ci gio a

SP apr ag ile Na

o qa m Ta ar R z

Kalex fTR Moriwaki Suter Suter

1

Germania Italia Giappone Italia Spagna

3

Stefan Bradl Simone corsi Yuki Takahashi andrea iannone Julian Simon

20

1. 2. 3. 4. 5.

numero giri

38 18

Tecnologia MotoGP

Campionatopiloti

1. Stefan Bradl 2’25”096 alla media di 146,435 km/h 2. Bradley Smith 2’25”425 3. Michele Pirro 2’25”676 4. Kenan Sofuoglu 2’25”697 5. Mattia Pasini 2’25”741 6. Yuki Takahashi 2’26”238 7. Jules cluzel 2’26”415 8. esteve Rabat 2’26”426 9. Scott Redding 2’26”973 10. Xavier Simeon 2’27”050 11. Yonny hernandez 2’27”223 12. Max Neukirchner 2’27”271 13. anthony West 2’27”405 14. R. Krummenacher 2’27”501 15. alex Baldolini 2’27”574 16. Mika Kallio 2’27”799 17. Simone corsi 2’27”934 18. Raffaele De Rosa 2’28”106 19. Kev coghlan 2’28”163 20. andrea iannone 2’28”166 21. Marc Marquez 2’28”170 22. Thomas luthi 2’28”596 23. aleix espargarò 2’29”523 24. Mike Di Meglio 2’29”550 25. Javier fores 2’29”873 26. carmelo Morales 2’29”934 27. Pol espargarò 2’30”237 28. Dominique aegerter 2’30”326 29. Jordi Torres 2’30”730 30. alex De angelis 2’31”426 31. Valentin Debise 2’31”885 32. Ratthapark Wilairot 2’31”905 33. claudio corti 2’32”252 34. Robertino Pietri 2’32”688 35. Kenny Noyes 2’32”815 36. Mashel al Naimi 2’37”646 37. Nasser h. al Malki 2’38”690 PRiMaTO iMBaTTuTO Thomas luthi (Moriwaki) nel 2010, in 2’09”886 alla media di 163,583 km/h

Pinza M4

Marc Marquez (Suter) in 2’08”101 alla media di 165,862 km/h Pole 2010: claudio corti (Suter) in 2’09”624 a 163,914 km/h

Pinza GP-4 RX

Giriveloci

e

Alvia

TO Ta l

li Be Re

es qua as ter lif fa na ic lto 1 he 23 4°c °c

Moto2 Gran Bretagna

127 65 56 49 49

25 6 9 — —

6. Thomas luthi 48; 7. Bradley Smith 47; 8. Marc Marquez 45; 9. alex De angelis 42; 10. Michele Pirro 37; 11. aleix espargaro 31; 12. Randy Krummenacher 29; 13. esteve Rabat 28; 14. Jules cluzel 27; 15. Dominique aegerter 24; 16. Yonny hernandez 20; 17. Max Neukirchner 18; 18. Scott Redding 16; 19. Pol espargaro 13; 20. alex Baldolini 13; 21. Kev coghlan 11; 22. Kenan Sofuoglu 8; 23. Mika Kallio 8; 24. Mike Di Meglio 7; 25. claudio corti 5; 26. anthony West 5; 27. Ratthapark Wilairot 4; 28. Mattia Pasini 3; 29. Xavier Simeon 2; 30. Ricard cardus 2; 31. axel Pons 1.

SuperSport

T-Drive

Z04

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125 Gran Bretagna

di Marco Masetti

Jonas Folger (94) ha corso alla grande, su una pista resa insidiosa dall’asFalto bagnato e per questo molto diFFicile da interpretare. solo Johann Zarco (5) è riuscito a tenergli testa, ma alla Fine il Francese si è dovuto arrendere, accontentandosi del secondo posto.

Hanno detto Jonas Folger «non ci credo, mi ci vorranno un po’ di giorni per realizzare che ho vinto una gara del mondiale. Sono felice, ma so che il difficile viene adesso: bisogna confermare il risultato facendo bene e continuare così, visto che sono secondo nel mondiale. Naturalmente faccio i complimenti al mio team che ha fatto un grandissimo lavoro».

nico terol «Ero molto fiducioso dopo il warm up ed ho fatto una buonissima partenza. Però non mi sentivo molto sicuro perché ogni tanto, quando aprivo il gas, la ruota posteriore si muoveva un po’ troppo e mi sono anche preso qualche bello spavento. Sono sincero, potevo rischiare qualcosa in più ma ho pensato al mondiale. Per una volta sono io il terzo pilota del mio team!».

Masbou e Fagerhaug

Il valzer delle sostItuzIonI

Kaiser Folger Terol, prudente, lontano dal podio. Viñales osa troppo e cade. Folger vince la sua prima gara iridata davanti a Zarco motosprint

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S

ILVERSTONE – C’è una nuova potenza emergente tra le nazioni da corsa: la Germania. Certo, la spinta della Dorna, da anni alla ricerca di uno Schumacher a due ruote, ha fatto da traino al movimento, ma qualcosa di valido sta davvero venendo alla ribalta. Nella difficile gara inglese emerge, è il caso di dirlo visto il clima, un ragazzo che sta facendo molto bene e che approda al secondo posto della classifica iridata: Jonas Folger. Il ragazzo è appoggiato ad un team molto esperto, Ajo Motorsport, una firma che ha seguito la carriera di Kallio e di Marquez, tanto per fare due nomi. Alla promozione provvede anche uno sponsor di livello, uno di quelli che aiutano molto in carriera: Red Bull, uno dei tanti “energy drink”, l’equivalente dei tabaccai del passato in questa epoca. Il tedesco ha fatto

una gara perfetta, facendo fuori due avversari molto ambiziosi. Il primo è Johann Zarco, secondo all’arrivo e razionale nel chiudere il gas quando si è accorto che i rischi iniziavano a diventare eccessivi. Il francese porta a casa un bel podio, quello che la Race Direction gli aveva tolto domenica scorsa a Barcellona per la scorrettezza ai danni di Terol. Il leader del mondiale ha più o meno fatto la stessa scelta di Zarco, chiudendo il gas e pensando alla classifica iridata che lo vede sempre al comando con un buon vantaggio su Folger. C’era anche Viñales, carico come una balestra per la pole conquistata al sesto tentativo in carriera, ma il ragazzino del team Paris Hilton si è sdraiato tentando di vincere. Scelta giusta, visto che alla sua età, sedici anni, si può tentare l’azzardo. In una giornata franco-germanica, la Spagna

Il “panorama” dei piloti in 125 è variabile. Il team WTR ha sostituito il pilota indiano Sarath Kumar con il più esperto norvegese Sturla Fagerhaug. Si era parlato della conferma del francese Alexis Masbou, che però è passato al team Caretta Technology, con la KTM.

14 consecutivi

nIco terol Mago del podIo

piazza sul podio solo Faubel, lo scudiero del team Bankia di Terol, che precede Vazquez ed un altro pilota di Aspar Martinez, il giovane Martin. Nella top ten c’è spazio anche per il giovane ceco Jacub Kornfeil che corre per la squadra italiana Ongetta, mentre il locale Danny Webb porta a casa punti per la Mahindra, moto italo-indiana. Gloria per molti, anche per la wild card John McPhee, ma non per i nostri piloti,

che incassano un’altra giornata pesante per il morale e molto leggera per la classifica. Cade Simone Grotzkyj Giorgi, unico a poter pensare ad una gara di buon livello, viste le doti anfibie del pesarese, pilota grintoso e valido chitarrista blues; si ritira Mauriello e Tonucci è ventesimo e ultimo. Non parte nemmeno Morciano, infortunato in prova. Non ci resta che studiare il tedesco.

nIco Terol con la vittoria di Barcellona aveva conquistato il podio numero 14 (consecutivo) in carriera, battendo il record di Gresini e Nieto (13) ed eguagliando quello di uno dei più grandi piloti della 125 del passato, Carlo Ubbiali, che andò sul podio 14 volte di fila. Con Silverstone però si è interrotta la serie, visto che Terol ha chiuso ottavo. alla TElEmETrIa dI TonuccI cI pEnsa fIlIppo sIgnorI Nel box del Team Italia FMI è arrivato Filippo Signori, telemetrista che ha il compito di dare fiducia ad Alessandro Tonucci. Pilota e tecnico avevano già lavorato assieme nel CIV. motosprint

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2’15”636 2’15”030 2’16”196 2’16”021 2’16”543 2’18”256 2’17”477 2’17”323 2’17”665 2’17”038 2’18”726 2’18”247 2’18”979 2’19”023 2’18”672 2’19”178 2’20”298 2’19”478 2’18”986 2’18”927 2’18”998 2’19”788 2’20”689 2’20”132 2’21”654 2’20”363 2’22”129 2’19”758 2’21”456 2’23”333 2’21”680

2’14”684 2’14”720 2’15”266 2’15”284 2’15”589 2’15”713 2’15”747 2’16”073 2’16”250 2’16”274 2’16”743 2’17”038 2’17”298 2’17”468 2’17”677 2’17”751 2’17”766 2’17”784 2’18”001 2’18”076 2’18”259 2’18”674 2’18”906 2’19”421 2’19”539 2’19”619 2’19”875 2’20”308 2’20”879 2’21”235 2’22”012

1. Jonas folger Aprilia in 43’48”862 100,334 km alla media di 137,398 km/h 2. Johann Zarco Derbi a 3”885 3. hector faubel Aprilia a 14”951 4. luis Salom Aprilia a 17”164 5. efren Vazquez Derbi a 17”403 6. adrian Martin Aprilia a 19”236 7. Sandro cortese Aprilia a 21”609 8. Nicolas Terol Aprilia a 25”167 9. Jakub Kornfeil Aprilia a 32”345 10. Danny Kent Aprilia a 32”971 11. Danny Webb Mahindra a 54”704 12. Taylor Mackenzie Aprilia a 1’03”969 13. louis Rossi Aprilia a 1’35”316 14. alexis Masbou Aprilia a 1’43”383 15. John McPhee Aprilia a 1’45”973 16. Niklas ajo Aprilia a 1’46”339 17. alberto Moncayo Aprilia a 1’52”836 18. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 2’25”969 19. Joan Perello Aprilia a 2’36”732 20. alessandro Tonucci Aprilia a 1 giro RiTiRaTi Mahindra al 15. giro Marcel Schrotter Aprilia al 13. giro Sergio Gadea Aprilia al 12. giro Maverick Vinales KTM al 12. giro Peter Sebestyen Aprilia al 12. giro Giulian Pedone Aprilia all’11. giro Simone Grotzkyj Aprilia all’11. giro Jasper iwema Aprilia al 7. giro francesco Mauriello NON ha fiNiTO il PRiMO GiRO Aprilia Sturla fagerhaug NON PaRTiTi Aprilia harry Stafford Aprilia luigi Morciano

Poleposition

Campionatomarche 1. aPRilia 2. DeRBi 3. KTM 4. MahiNDRa

Maverick Vinales (Aprilia) in 2’14”684 alla media di 157,755 km/h Pole 2010: Marc Marquez (Derbi) in 2’14”667 alla media di 157,775 km/h.

numero giri

20 10 11 9 16

25 16 10 13 11

11

17

Ge lu RM gli aN o 14 ia Re ag P. os ce to c 28 a iN ag Di o aN st aP o 4 Ol iS Sa set N tem Ma Ri bre NO 18 aR se aG tte ON m a br 2 e Gi otto aP b PO re N 16 e au ot ST tob Ra re 23 lia Ma ot le tob Si re a

3

25 11 16 20 10

iTa lug li lio a

25 20 16 10 7

5

25 11 10 20 13

B

TU

11

ca giu Ta gn lu o N 12 ya GR gi aN ug BR no 25 eTa GN Ol gi a aN ug Da no

PO ma RT gg OG io 15 allO fR m aN ag ci gio a

o SP apr aG ile Na

qa m Ta ar R z

1

aprilia aprilia Derbi aprilia Derbi

3

Spagna Germania Francia Germania Spagna

20

Nicolas Terol Jonas folger Johann Zarco Sandro cortese efren Vazquez

I

ON

I AZ

CI RA

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

29 17 Campionatopiloti

NG

150 92 12 8

25 20 2 5

piloti al via

1. 2. 3. 4. 5.

1. adrian Martin 2’32”946 alla media di 138,919 km/h 2. Johann Zarco 2’33”010 3. Jonas folger 2’33”045 4. efren Vazquez 2’33”084 5. Maverick Vinales 2’33”245 6. hector faubel 2’33”444 7. Danny Kent 2’33”567 8. Simone Grotzkyj 2’33”866 9. Nicolas Terol 2’33”914 10. Sandro cortese 2’33”920 11. luis Salom 2’33”969 12. Sergio Gadea 2’34”190 13. Marcel Schrotter 2’34”200 14. Jakub Kornfeil 2’34”256 15. Taylor Mackenzie 2’35”477 16. Danny Webb 2’35”981 17. louis Rossi 2’36”617 18. Jasper iwema 2’36”664 19. alexis Masbou 2’36”960 20. Giulian Pedone 2’38”067 21. alberto Moncayo 2’38”638 22. Niklas ajo 2’38”657 23. John McPhee 2’38”863 24. Zulfahmi Khairuddin 2’38”913 25. Joan Perello 2’40”099 26. Peter Sebestyen 2’40”335 27. alessandro Tonucci 2’47”948 28. francesco Mauriello 2’50”237 PRiMaTO iMBaTTuTO Pol espargaro (Derbi) nel 2010, in 2’13”781 alla media di 158,820 km/h

e

Spagna Spagna Francia Spagna Germania Spagna Spagna Germania Spagna Spagna Spagna G. Bretagna Italia Malesia G. Bretagna Rep. Ceca Norvegia Olanda Francia Francia Finlandia Germania G. Bretagna Svizzera Ungheria G. Bretagna Italia Italia Spagna G. Bretagna Italia

TO Ta l

Maverick Vinales Nicolas Terol Johann Zarco efren Vazquez Sandro cortese luis Salom hector faubel Jonas folger alberto Moncayo Sergio Gadea adrian Martin Danny Kent Simone Grotzkyj Zulfahmi Khairuddin Danny Webb Jakub Kornfeil Sturla fagerhaug Jasper iwema louis Rossi alexis Masbou Niklas ajo Marcel Schrotter harry Stafford Giulian Pedone Peter Sebestyen Taylor Mackenzie alessandro Tonucci luigi Morciano Joan Perello John McPhee francesco Mauriello

Giriveloci

6

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31.

Altraguardo

Va nov le em Nc b ia re

Alvia

es qua as ter lif fa na ic lto 1 he 33 7°c °c

li Be Re

125 Gran Bretagna

128 93 83 81 68

8 25 20 9 11

6. Maverick Vinales 65; 7. hector faubel 48; 8. Sergio Gadea 36; 9. luis Salom 35; 10. adrian Martin 30; 11. Danny Kent 28; 12. Jakub Kornfeil 25; 13. Miguel Oliveira 22; 14. Taylor Mackenzie 15; 15. alberto Moncayo 15; 16. louis Rossi 13; 17. Simone Grotzkyj 12; 18. Zulfahmi Khairuddin 11; 19. hiroki Ono 8; 20. Danny Webb 5; 21. Niklas ajo 5; 22. alexis Masbou 5; 23. Jasper iwema 4; 24. Marcel Schrotter 3; 25. John McPhee 1; 26. Josep Rodriguez 1. Distribuito da:

AC

IR

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N ZIO

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Superbike San Marino di Paolo Gozzi - foto Zac e AlexPhoto

otto vittorie e tre doppiette per carlos checa (7) zero per max biaggi (1). il contronto tra lo spagnolo e il campione in carica finora è impietoso.

Carlito’s way Ancora due vittorie di Checa, sempre più padrone del Mondiale. Biaggi due volte secondo (con un piede KO) motosprint

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M

ISANO - Con entrambi i piedi sani Max Biaggi sarebbe riuscito a battere un Carlos Checa sempre più fenomeno? L’incidente di sabato ha costretto il campione a scendere nell’arena Ducati (26 centri nelle precedenti 38 sfide) con il piede sinistro gonfio così. Avvertire una fitta di

dolore ad ogni cambiata non dev’essere bello quando devi già preoccuparti di toglierti di dosso l’ombra dell’avversario più scomodo degli ultimi tempi. Il contrattempo ha mischiato le carte e lasciato in sospeso il verdetto di una giornata che ha indirizzato il Mondiale sempre più nella direzione di Borgo Panigale.

È stato lo stesso sfidante a risolvere il quesito, spazzando via ogni ragionevole dubbio: Checa avrebbe sbaragliato Misano anche se Max fosse stato in perfetta efficienza fisica. La Ducati corre su un binario e Checa diventa ogni volta più forte. Le vittorie sono carburante che alimenta la motivazione, la fiducia, l’idea di essere diventato imbattibile. Più vince e più Carlos diventa forte. Normale. Nel 2010, su questa stessa pista, Biaggi aveva fatto il vuoto spiccando il volo verso il quinto iride, il primo dell’Aprilia (e di Max) in Superbike. Aveva battuto proprio Checa, che allora aveva la Ducati privata e non era mai stato in partita, pur salvando l’onore

della marca più gloriosa ferita dal disastroso rendimento degli ufficiali Haga e Fabrizio. Guardandosi indietro, Max ha cercato di capire perché il presente sta andando in una certa maniera. Ha trovato la risposta puntando il dito contro la Pirelli, che a fine della scorsa stagione ritirò dalla selezione l’ormai famosa 516, la copertura soffice con la quale la RSV4 (ma solo quella di Max...) faceva la differenza. Già nel precedente round negli USA il fornitore unico era finito al centro del mirino, accusato di aver portato gomme troppo favorevoli alla bicilindrica italiana e scarsamente efficienti sulle quattro cilindri. Forse non a caso nella scelta di Misano, limitata a sole tre soluzioni,

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Superbike San Marino

l’uomo del giorno

Le pagelle

davvero un Bel colpo!

Carlos Checa Merita il massimo per quanto ha fatto vedere a Misano e nella prima metà del campionato. Ha fatto risorgere la Ducati con maestria e classe. Più vince, più dà l’impressione di non avere punti deboli.

Inarrestabile 10

Ayrton Badovini

Biaggi ha fatto qualche errore e io ne ho approfittato

Sembra un voto esagerato per un quarto posto. Ma stiamo parlando di un pilota al debutto da ufficiale, per giunta con una moto che sta mettendo in crisi piloti di ben altra esperienza.

Sorprendente 8

Max Biaggi

La classifica è impietosa e sa di abdicazione, ha preso ancora paga da Checa: sembra una valutazione esagerata. Ma provate voi a correre una gara del Mondiale con un piede (quello del cambio) rotto...

Stoico 8

Michel Fabrizio

Il terzo tempo nelle prime qualifiche prometteva benissimo, invece è tornato alla base con il braccio destro dolorante. Coraggioso, indomabile ma sempre ad un passo dal baratro.

Incompiuto 7

Tom Sykes

Strepitoso sul bagnato e molto efficace anche nella prima uscita conclusa a un soffio dal podio. Nell’altra è tornato alla normalità (caduta) ma il bilancio è positivo anche per la Kawasaki, in crescita esponenziale. Se ci fosse un top rider...

Anfibio 7

Marco Melandri Ha smarrito la fiducia nella moto e, sospettiamo, anche la voglia di risorgere d’inizio stagione. Dov’è il Melandri che aveva incantato Donington? È stato poche settimane fa, sembra passato un secolo.

Smarrito 5 motosprint

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sono stati inseriti due nuovi tipi (soffice e media) che nessuna squadra aveva mai provato prima, più la dura già sperimentata nelle precedenti uscite 2011. Delle gomme dell’anno scorso, quelle che piacevano a Biaggi, neanche l’ombra. LA COMPARAZIONE dei risultati 20102011 darebbe ragione al campione del Mondo. Checa ha vinto la prima gara con il tem-

po totale di 39’03”132; quello della seconda non è indicativo, disputata su appena 14 giri invece di ventiquattro, ma dalla media si desume che il ritmo è stato più o meno identico (155,828 km/h in gara 1, 156,138 nella corsa sprint successiva). L’anno scorso Biaggi aveva impiegato 38’59”319 in gara 1 e 38’58”149 nella successiva. Quindi, se avesse ripetuto la stessa identica prestazione, avrebbe avuto la concreta speranza di

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sopra, ayrton Badovini davanti ad haga, prima che il giapponese gli soffiasse il podio in gara 2. sotto, xaus dà un passaggio a checa, che ha lasciato la sua ducati (cui si è spento il motore) lungo la pista.

Carlos checa «Ho un bel vantaggio, non lo nascondo, ma arriveranno anche piste difficili per noi»

MISANO - A Miller aveva chiesto un passaggio a Toseland dopo il tuffo nel fango per festeggiare coi tifosi. Stavolta Carlos Checa è salito sul sellino di Ruben Xaus, poi si è messo alla guida dello scooter di un allibito fotografo. Vittorie e rientri a scrocco sono diventati una piacevole abitudine. «Dopo il primo traguardo ho visto dei tipi lungo la pista vestiti con costumi andalusi, mi sono fermato e si sono lanciati tutti sulla moto: tifosi, commissari, curiosi. Si è spenta e la Ducati neanche se la spinge una tribuna intera riparte. Ho chiesto un passaggio a Xaus ma mi sono ricordato che cade un po’ spesso... Ho rischiato più in quel mezzo giro che in tutta la gara guidando io. La seconda volta ho esagerato un po’ coi burn out e ho rotto la catena». Checa sprizza gioia da tutti i pori, talmente felice da abbracciare perfino i giornalisti che lo ascoltano. «Sapevo che a Misano, piede o non piede, Biaggi sarebbe andato fortissimo. Per questo era importante provare a batterlo. Ci sono riuscito ed è stato un bel colpo». Non hai neanche avuto bisogno di pensare al sorpasso, Max ha fatto tutto da solo. «Era al limite, ha fatto qualche errore e ne ho approfittato. Una volta in testa ho preso il mio ritmo, lui era sempre lì ma non ho mai temuto che potesse tornarmi davvero sotto». Hai usato la dura in gara 1 e dopo la gomma media. Differenze? «Siamo partiti andando sul sicuro modificando l’assetto della Ducati per gestire la soluzione d’aderenza più affidabile. Ho capito che c’era margine, la temperatura è salita ed ho scelto la media. Decisione giusta perché in effetti aveva 2-3 decimi di prestazione in più. È stata una verifica importante perché è fondamentale avere assetti che si adattano velocemente a gomme diverse». Credi che Biaggi possa recuperare nel Mondiale? «Ho un bel vantaggio non lo nascondo ma arriveranno piste difficili per noi e molto favorevoli all’Aprilia, come Brno e Silverstone. La prossima, Aragon, è casa mia: c’è un rettilineo molto lungo, che farà soffrire la bicilindrica, ma sono carico, corro davanti al mio pubblico. E voglio continuare a stupirvi». motosprint

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Superbike San Marino

Il caso

olio misterioso

a destra, la scivolata di camier. misano deludente anche per fabrizio (84) e haslam (91). sotto, melandri precede sykes e laverty.

battere Checa obbligandolo a limare almeno quattro secondi per raccogliere la sfida. Il confronto tra le due edizioni di Misano (le condizioni meteo sono state pressoché identiche) lascerebbe supporre che non è la Ducati che sta facendo la differenza, quanto l’Aprilia che non sta andando come un anno fa. Biaggi a questo punto della stagione aveva già vinto otto gare (doppiette a Portimao, Monza, Miller e Misano) e adesso è sconsolatamente a quota zero. Checa ha giocato al gatto con il topo disponendo della gara in modo molto più netto di quanto non dicano i risicati vantaggi registrati al traguardo: meno di un secondo nella prima uscita, 1”4 nella seconda. In due gare in carta carbone Max ha rimediato la seconda fila con due strepitose partenze, è andato quasi subito davanti per dettare il ritmo ma Checa è risalito con una facilità disarmante, si è messo dietro e non ha neanche avuto bisogno di inventarsi i sorpassi della vita. Perché la numero uno era al limite (poco grip, scarsa stabilità e condizioni fisiche precarie) e Max, cucinato a fuoco lento, ha finito per spalancare la porta. Carlito si è infilato all’interno, ha fatto ciao con la manina e da lì in poi si è limitato a gestire la situazione. Lo svantaggio di Max ha raggiunto i 72 punti, cioè una voragine. Basti pensare che non basterebbe neanche vincere tutte le quattordici corse che restano, perché Checa sarebbe comunque iridato arrivando sempre secondo. La stagione appare segnata anche perché a Carlos vanno tutte bene. E quando torni a casa con il pieno di punti dopo che nelle prove te ne sono successe di tutti i colori (due cadute e un motomotosprint

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Perché è caduto Melandri?

AL DECIMO giro di gara 2 Marco Melandri è scivolato sull’olio. Le immagini riprese dalla telecamera on board montata sul forcellone della R1 hanno registrato una traccia scura sull’asfalto della prima variante in una posizione che sarebbe compatibile con la dinamica della scivolata. «Abbiamo esaminato tutti i dati registrati dall’acquisizione: velocità di ingresso, angolo di piega e comportamento delle sospensioni sono in linea con quelle dei giri precedenti - ha spiegato Silvano Galbusera, direttore tecnico Yamaha -. Non c’è spiegazione tecnica per l’incidente, per cui pensiamo che la macchia d’olio sia la causa più probabile». La Race Direction ha escluso che la pista fosse sporca in precedenza, affermando che la bandiera rossa è stata esposta perché la pista si sarebbe macchiata successivamente per carburante fuoriuscito dalla R1 di Marco. Evento che però la Yamaha ha escluso. «La nostra moto non ha perso né olio né benzina» ha precisato Galbusera. I tecnici Yamaha hanno spiegato anche perché la R1 non sia ripartita nonostante l’impegno di Melandri spinto per 300 metri dai commissari: per regolamento è necessario rientrare al box entro cinque minuti dallo stop per poter ripartire. «Quando la moto cade il sistema elettronico di controllo dev’essere completamente resettato premendo un bottone dietro al cruscotto, invece Melandri - preso dalla concitazione - ha premuto solo l’interruttore on-off».

re rotto nelle libere) puoi solo pensare che sia il tuo anno magico. MISANO, la pista dei sogni da bambino, doveva segnare la riscossa di Marco Melandri e invece ne ha decretato l’uscita dai giochi iridati. La seconda scivolata, complice l’olio, è stata la mazzata finale di una giornata aperta dal terzo posto più amaro. Perché 18” di ritardo non sono normali per uno che in carriera ha guardato dritto negli occhi Valentino Rossi e contava sul potenziale Yamaha per tornare campione. Marco è sprofondato a -95 da Checa (e -23 da Biaggi) e adesso per dare un senso all’intera avventura non resta che ritrovare in fretta fiducia nell’avantreno, nella moto, nella squadra. Per un Melandri che scende c’è un Ayrton Badovini che sale. Doveva essere il ragazzo di bottega nel mega progetto BMW, invece è l’unico che sta portando a casa soddisfazioni. Da tre round bastona senza pietà gli ufficiali sempre più a picco: Troy Corser ha gettato subito la spugna dopo i colpi a ripetizione delle prove, Leon Haslam – partito due volte a razzo - si è sparato in orbita in orbita e poi ha chiuso la giornata con un modesto quinto posto che peggiora il terzo (con pole) di Troy un anno fa. La consacrazione di Badovini sarebbe stata perfetta se all’ultima curva non si fosse fatto beffare dal più smaliziato Noriyuki Haga lasciando al giapponese un podio che sarebbe stato clamoroso. Per entrambi ha pagato l’azzardo di montare la gomma supersoffice nella mini gara (14 giri invece di 24) scaturita dalla bandiera rossa esposta per le scivolate di Melandri e Camier.

Misano doveva essere l’occasione della riscossa, invece Melandri è sprofondato a meno 95 da Checa

PUNTALI ABS

. . . L A Q U A L I TA’ N O N E ’ U N D E T TA G L I O ! ! !

w w w . r a c i n g b i k e i t a l y . i t motosprint

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Superbike San Marino Le interviste

«ABBIAMO sempre avuto come punto debole le partenze e con una perfetta ho lottato per il podio. Avrei preferito finire quinto perché così non avrei avuto rimpianti, anche se arrivare a un metro è comunque una grande rivincita personale e un motivo di soddisfazione per la squadra. Fra le due partenze di gara 2 la mia squadra ha lavorato benissimo e nella seconda parte la moto era addirittura migliore».

MichelFabrizio ho guidato sopra al dolore

«HO AVUTO una sfortuna nera sia in Superpole che in gara. Nella prima uscita ho spinto troppo, sono caduto riportando la sospetta frattura dello scafoide. È stata dura ripartire ma in gara 2 la moto era a posto e ho guidato sopra al dolore. Credo che senza la disavventura mi sarei potuto giocare il podio anche partendo in quarta fila. Prima o poi arriverà la nostra giornata e allora saranno dolori per tutti».

LeonCamier misano non mi piace

«TUTTO quello che posso dire è che per me è stato un week-end semplicemente da dimenticare. Per dire la verità non ho mai avuto un buon feeling, neanche in gara 1, malgrado il risultato, che tutto sommato non è poi da buttare. Questo circuito non mi è mai piaciuto, l’unica cosa positiva è che, almeno per questa stagione, non ci torneremo più».

LeonHaslam che disdetta l’interruzione!

«LA SCIVOLATA è stato un mio errore, ho spinto eccessivamente e sono volato, procurandomi una piccola frattura al piede, ma nulla di serio. Lo stop di gara 2 è stata una disdetta, avevamo scelto la gomma dura e credo che mi sarei potuto giocare il podio. Nella pausa ho cambiato idea, montando la più soffice, ma l’assetto non era ottimale per questa scelta e ho rischiato molte volte di cadere di nuovo». motosprint

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una grande rivincita personale

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AyrtonBadovini

MaxBiaggi

MarcoMelandri

io ci spero ancora...

caduti nel tunnel

MISANO - Max Biaggi parla con entusiasmo al pubblico del paddock show ma subito dopo... non resta ad approfondire coi giornalisti. «Devo correre in Clinica Mobile per sistemare il piede, forse si è gonfiato e devo farmelo sistemare perché tra pochi giorni si torna in pista». Quanto ha influito la lesione alla cartilagine dell’astragalo del piede sinistro? «Ho gareggiato in condizioni fisiche molto peggiori, diciamo che ero al 50% delle mie possibilità. Il problema più grosso è stato azionare la leva del cambio perché ogni volta dovevo caricare la parte superiore del piede e il cervello diceva di evitare il contatto con la leva. Che invece era necessario. Non è stato facile mantenere ritmo e concentrazione». Due secondi posti a cosa servono? «Sono il massimo che potevo fare. Non tanto per il piede ma perché Checa era più a suo agio, non c’era nulla da fare. Per provare a stargli davanti ho rischiato spesso di cadere di nuovo». Si può sperare ancora? «Sì che si può ma serve una vittoria. Ci darebbe respiro ed entusiasmo. Io vado avanti a testa bassa».

MISANO - Marco Melandri scruta i monitor dell’acquisizione dati in cerca di risposte. Perché la Yamaha non ha più grip? «Abbiamo modificato assetti a ripetizione, ci abbiamo provato in ogni modo ma in entrambe le gare non avevo la minima aderenza. Non potevo spingere, è stato molto frustrante». Eppure in gara 1 eri finito a podio. «Senza gioia, perché il distacco era stato enorme. Nell’intervallo abbiamo rivoluzionato la moto ma non è cambiato nulla. Alla prima curva ho perso il posteriore senza neanche accorgermene. Forse c’era olio in pista, in ogni caso non ero veloce». Che lezione puoi trarre da questa giornata? «È difficile rispondere perché siamo caduti in un tunnel di cui non vediamo l’uscita. Ero convinto che Misano sarebbe stata nostra amica e invece sono tornato a casa con la speranza di dimenticare tutto molto in fretta». carlos Checa primo, max biaggi secondo e marco melandri terzo sul podio di gara 1.

LorenzoLanzi chiamato all’ultimo. ma in spagna...

«LA BMW Italia mi ha convocato il mercoledì prima della gara. Aspettavo da tempo l’occasione per tornare ma erano otto mesi che non andavo in pista e ho fatto quello che ho potuto. Misano è stato un semplice allenamento, ma siamo andati in crescendo e domenica in Spagna proverò a fare qualche altro passo avanti. La BMW è una gran moto e poi la squadra, che già conoscevo ai tempi della Ducati ufficiale, è formidabile».

NoriyukiHaga contento solo a metà «SONO contento solo a metà perché l’Aprilia non va ancora come vorrei. Il podio è stato il giusto premio per il team ma se vogliamo toglierci soddisfazioni migliori dovremo fare ulteriori passi avanti. Il duello con Badovini è stato acceso finché lui ha sbagliato l’ultima curva. Sapevo che poteva succedere, ho studiato bene le mosse e ho avuto ragione. Con un pizzico di fortuna».

TomSykes mi sono proprio piaciuto

«NON ho capito perché abbiano fermato la gara, non credo ce ne fosse bisogno. Stava filando tutto a meraviglia ma al nuovo via sono rimasto indietro e, tentando di superare Xaus, ho sbagliato linea, perdendo il controllo. Peccato. Comunque torniamo a casa con una pole e un quarto posto, risultati inimmaginabili appena due mesi fa. Misano ci ha portato fortuna. E mi sono proprio piaciuto...

EugeneLaverty ad aragon posso vincere «IN GARA 1 stavo andando veramente bene fino a quattro giri dalla fine, quando ho dovuto rallentare perché la gomma si è rovinata sul lato sinistro. Una cosa molto strana perché a Misano quasi tutte le curve sono a destra. Nella seconda uscita ho cambiato soluzione ma ho perso feeling con l’anteriore, finendo per cadere. Misano è stata impietosa con noi ma credo che ad Aragon torneremo a giocarci la vittoria». motosprint

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Superbike San Marino Dai box

rea salta aragon (e forse brno)

largo a SykeS

JONATHAN Rea (nella foto) salterà il round di Aragon ed è a forte rischio anche per Brno (10 luglio). Il nordirlandese era scivolato in prova procurandosi una profonda ferita (suturata con tre punti) al gomito sinistro. Durante il warm-up ha perso di nuovo il controllo della Honda CBR-RR al Curvone, atterrando duramente sull’asfalto con conseguenze serie: trauma cranico (la TAC ha esclso danni), fratture al radio del braccio destro e alla clavicola sinistra. Piove sul bagnato per la Honda Ten Kate, che per Aragon quasi sicuramente non riuscirà a trovare un sostituto di livello e correrà con il solo Ruben Xaus.

MISANO – Sul bagnato seconda Superpole in carriera per Tom Sykes, ventunesimo centro Kawasaki. «Ha guidato da fuoriclasse, si è meritato la gioia» ha riconosciuto Carlos Checa, scivolato nella prima uscita e infine secondo con la stessa Ducati ammaccata nell’incidente. Max Biaggi ha rotto il motore in SP2 ma i meccanici Aprilia hanno riparato a tempo di record il muletto danneggiato nelle libere di mezz’ora prima: il faticoso pomeriggio è finito con il settimo tempo (seconda fila). Marco Melandri è scattato in prima (quarto) accanto a Jakub Smrz. Clamorosa esclusione dalla top 16 di Noriyuki Haga.

trauma cranico e varie fratture

Scelta pirelli

gomme inedite per tutti LA PIRELLI ha introdotto a Misano due nuove coperture soffici che nessuno aveva mai provato, e non ha portato la soluzione che Checa e Biaggi avevano sperimentato nei test del mese scorso, stesso circuito. «È una copertura che stiamo sviluppando per l’Australia 2012, nei collaudi ha dato ottimi risultati ma era chiaro che non l’avremmo inserita nelle 4 soluzioni per Misano, altrimenti le squadre che hanno fatto il test (Aprilia, Ducati Althea e BMW ufficiale) avrebbero avuto un vantaggio enorme.

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corSer, quante botte!

high side al venerdì altra caduta sabato SPAVENTOSA caduta di Troy Corser nelle qualifiche del venerdì: ha perso il controllo in uscita dalla Quercia. La dinamica è stata ricostruita da Checa: «Troy ha fatto un incredibile high side, è rimasto attaccato al manubrio ed è stato catapultato sopra la moto, atterrando con violenza» . È rimasto privo di sensi poi si è ripreso e il mattino dopo ha ottenuto dai medici il permesso di rientrare. È caduto di nuovo sabato, in gara 1 ha accusato problemi fisici e non è partito in quella successiva.

Pole Position Parata di stelle a San Marino protagonisti della superbike, in rappresentanza delle sette Marche che vi prendono parte, hanno idealMente dato il via alla sesta prova del Mondiale, sfilando nel centro storico di san Marino tra la curiosità dei turisti italiani e stranieri. per le vie della parte storica della piccola repubblica, Jonathan rea (honda), Michel fabrizio (suzuki), leon caMier (aprilia), Marco Melandri (YaMaha), carlos checa (ducati), leon haslaM (bMW) e chris verMeulen (kaWasaki), hanno percorso qualche centinaio di Metri in sella alla loro Moto da coMpetizione, salutati al terMine della Manifestazione dalle autorità politiche e sportive.

IN cERcA dEL cIRcuITO PER LA TAPPA RuSSA La Russia ha fretta di ospitare la Superbike e vuole farlo a Mosca invece che a Kazan, 800 chilometri a est. Il delegato FIM Claude Danis visiterà il cantiere del tracciato alle porte della capitale: la proprietà assicura che i lavori verranno conclusi a marzo, dunque in tempo per ospitare il round Mondiale già nel 2012. Perde quota la candidatura del Canyon Circuit di Kazan che avrebbe problemi ad adeguarsi alle indicazioni di sicurezza imposte dalla UEM (Federazione europea) per ospitare il ritorno della Coppa dei due Paesi in programma il 21 agosto. Sempre questa settimana il responsabile delle omologazioni volerà a Sinferopoli per la ricognizione del Crimea GP Circuit, altro candidato. Paolo Ciabatti della Infront ha spiegato che nel 2012 ci saranno 15 round, 2 più di adesso.

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Superbike San Marino

Superbike San Marino

Dai box

Gara1

Gara2

24/14

25/24 37/44

Campionatopiloti 1. Carlos Checa 2. Max Biaggi 3. Marco Melandri 4. Eugene Laverty 5. Leon Haslam 6. Leon Camier 7. Michel Fabrizio 8. Jonathan Rea 9. Jakub Smrz 10. Sylvain Guintoli

Spagna Italia Italia Irlanda Gran Bretagna Gran Bretagna Italia Gran Bretagna Rep. Ceca Francia

ducati Aprilia Yamaha Yamaha BMW Aprilia Suzuki Honda ducati ducati

25/25 20/20 11/16 13/1 16/11 3/10 10/8 4/13 9/5 —/—

16/25 9/— 25/20 —/2 13/13 8/16 —/9 11/10 20/8 5/5

16/25 20/20 13/— 9/10 4/11 —/13 11/9 25/16 —/7 —/6

7/6 20/8 13/20 25/25 16/— 8/— 11/16 10/— 6/— 4/9

25/25 —/16 6/10 11/13 8/3 13/20 —/11 —/5 20/8 16/9

AL E

22 17

1 PO 6 o RT tto OG br e TO ALL O T

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

br e

numero Giri

2

diretta diretta diretta diretta differita diretta

FR ott AN ob CI re A

Eurosport La7 La7/Eurosport Eurosport La7 La7/Eurosport

2

Superstock Speciale SBK SBK gara 1 Supersport Supersport SBK gara 2

piloti al via

IT 5 s AL et IA te m

10,30 11,20 12,00 13,00 14,00 15,20

piloti al via

3 GR 1 lu AN gl BR io ET AG 4 NA GE se RM tte AN mb r IA e

DoMEnica 19 giugno

1 RE 0 lu P. gl CE io CA

diretta diretta

1

La7 La7

PRIMATO PRECEdENTE Cal Crutchlow (Yamaha) nel 2010, in 1’36”546 alla media di 157,580 km/h.

SP 9 g AG iu NA gn o

Prove Superpole

Tom Sykes (Kawasaki) in 1’55”197 alla media di 132,066 km/h Pole 2010: Troy Corser (BMW) in 1’35”001 alla media di 160,141 km/h.

u

10,30 14,55

BMW a 7”856 Ayrton Badovini BMW a 9”714 Leon Haslam Suzuki a 10”777 Michel Fabrizio Ducati a 10”875 Sylvain Guintoli Honda a 13”483 Ruben Xaus Kawasaki a 13”576 Joan Lascorz Kawasaki a 17”962 Chris Vermeulen BMW a 22”768 Lorenzo Lanzi Kawasaki a 24”535 Roberto Rolfo Yamaha a 51”895 Eugene Laverty Kawasaki a 1’04”134 Tom Sykes RITIRATI Ducati al 9. giro Maxime Berger Ducati al 6. giro Jakub Smrz Ducati al 4. giro Matteo Baiocco NON RIPARTITI AL SECONdO VIA Yamaha Marco Melandri Aprilia Leon Camier Ducati Alessandro Polita Kawasaki Mark Aitchison NON PARTITI BMW Troy Corser Honda Jonathan Rea GIRO PIù VELOCE Max Biaggi (Aprilia) in 1’36”344 alla media di 157,909 km/h

M gn AR o IN O

Sabato 18 giugno

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

GIRO PIù VELOCE Carlos Checa (Ducati) in 1’36”660 alla media di 157,393 km/h

N

il round di aragon in tv

Poleposition

o

IL PrESIdENTE della Federmoto Internazionale Vito Ippolito ha ribadito in un comunicato che “nessuna moto completa derivata dalla produzione può correre nelle categorie del Motomondiale, che sia o meno omologata per la SBK, SS o Superstock”. Ippolito ha scritto “moto completa” lasciando intendere che utilizzare nella MotoGP 2012 solo i motori di moto omologate sarà permesso.

Ducati 22’44”117 1. Carlos Checa 59,164 km alla media di 156,138 km/h Aprilia a 1”484 2. Max Biaggi Aprilia a 7”772 3. Noriyuki Haga

al 21. giro al 15. giro al 10. giro al 6. giro al 5. giro al 4. giro al 2. giro

gi

dalla sBk alla Motogp Moto no, Motori sì

2’02”235 2’02”440 — —

SA

TEST PEr MELANdrI dOPO LA dELuSIONE uSA Il giorno dopo il deludente round americano (decimo e sesto posto) Marco Melandri ha chiesto e ottenuto di tornare in pista, al Miller, per capire l’origine dei problemi riscontrati all’avantreno. La Yamaha lo ha accontentato, cambiando a tempo di record tutta la logistica approntata per il rientro delle moto in Italia. Pare inoltre che Melandri abbia chiesto e ottenuto di fare qualche giro anche con la R1 del compagno Eugene Laverty per confrontare le differenze di assetto. La squadra però ha smentito.

vito ippolito (fiM)

a 18”652 a 18”929 a 21”003 a 22”942 a 23”117 a 31”729 a 34”466 a 36”683 a 37”692 a 37”984 a 41”016 a 43”514

gi

VELOCITà: APrILIA E yAMAhA quASI ALLA PArI La Yamaha ha quasi annullato il divario in rettilineo rispetto all’Aprilia, che comunque resta la Superbike più veloce. Nelle qualifiche di Misano, Marco Melandri è transitato al curvone a 275,2 km/h, quindi vicinissimo alla RSV di Max Biaggi che ha toccato i 273,9 km/h. Stesso divario nella Superpole bagnata: Biaggi è stato il più veloce con 260,7, Melandri secondo a 260,1 km/h.

1’57”374 1’57”454 1’57”831 1’58”509

Kawasaki Tom Sykes Yamaha Eugene Laverty Aprilia Leon Camier Ducati Sylvain Guintoli BMW Ayrton Badovini Kawasaki Joan Lascorz Ducati Maxime Berger Honda Ruben Xaus Ducati Matteo Baiocco Ducati Alessandro Polita Kawasaki Chris Vermeulen BMW Lorenzo Lanzi RITIRATI Kawasaki Mark Aitchison Kawasaki Roberto Rolfo BMW Leon Haslam BMW Troy Corser Aprilia Noriyuki Haga Ducati Jakub Smrz Suzuki Michel Fabrizio NON PARTITO Honda Jonathan Rea

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LEON Haslam non ha ancora rinnovato con la BMW. L’incontro dei giorni scorsi a Monaco è sfumato in un nulla di fatto ed è tutt’ora vacante anche la seconda moto, dando per scontato che difficilmente Troy Corser, alla soglia dei 40 anni e in calo di rendimento, sarà confermato. I tedeschi cercano un top rider e non hanno fretta di definire la squadra 2012. Piacerebbe Stefan Bradl, il tedesco dominatore della Moto2 «ma non ci abbiamo mai parlato e ho sentito che è destinato alla MotoGP» ha glissato il responsabile sport Bernhard Gobmeier.

MAX Biaggi è caduto al Curvone durante le libere che precedono la Superpole. In quinta marcia, a 220 km/h, l’iridato è finito fuori linea, volando sulla sabbia dell’ampia via di fuga. La tuta con l’airbag, indossata per la prima volta proprio a Misano, ha evitato problemi alle spalle ma il piede sinistro, lo stesso fratturato nel 2005 con la Supermotard, ha subito un colpo fortissimo con microfrattura della cartilagine dell’astragalo, l’osso che sostiene tutto il carico del corpo. Max, vistosamente zoppicante, è tornato in sella per la Superpole andando in clinica mobile solo a qualifica acquisita.

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

3 US 0 m A ag

BMW, né haslaM né corser. per ora...

Biaggi, volo nelle liBere, piede ko

8

non hanno ancora firMato

Microfrattura alla cartilaginE DEll’aStragalo

Ducati 39’03”132 1. Carlos Checa 101,424 km alla media di 155,828 km/h Aprilia a 0”984 2. Max Biaggi Yamaha a 17”124 3. Marco Melandri

1’55”197 1’55”373 1’55”745 1’55”768 1’56”034 1’56”285 1’56”480 1’57”054

2 EU 7 m RO ar PA zo (G B) 17 OL a p AN r i dA le

JAMES Toseland ha saltato Misano e sarà fuori anche ad Aragon. L’ecografia al polso destro infortunato in aprile nei test ha segnalato la presenza di una scheggia d’osso che non è ancora saldata. L’iridato ha gareggiato in condizioni ottimali solo nell’apertura di Phillip Island e, visto che il danno si sta rivelando più grave del previsto, alla BMW Italia comincia a serpeggiare il dubbio che la stagione sia a rischio. Intanto la S1000RR è stata affidata a Lorenzo Lanzi, 30 anni, ex ducatista ufficiale finito sul podio lo scorso settembre ad Imola. «Non guidavo da mesi e la quattro cilindri tedesca è molto diversa dalla 2V cui ero abituato, è dura rientrare nella mischia senza test, così all’improvviso» ha commentato il cesenate.

1’36”383 1’35”609 1’36”581 1’36”273 1’36”377 1’36”656 1’35”931 1’36”639 SUPERPOLE 2 1’36”434 9. Ayrton Badovini 1’36”437 10. Eugene Laverty 1’36”721 11. Jonathan Rea 1’36”246 12. Joan Lascorz SUPERPOLE 1 1’36”052 13. Michel Fabrizio 1’36”529 14. Maxime Berger 1’36”664 15. Ruben Xaus 1’36”686 16. Leon Camier GLI ALTRI IN GRIGLIA 1’36”728 17. Noriyuki Haga 1’36”742 18. Matteo Baiocco 1’37”077 19. Lorenzo Lanzi 1’37”104 20. Alessandro Polita 1’37”178 21. Roberto Rolfo 1’37”220 22. Chris Vermeulen 1’37”362 23. Mark Aitchison

2

c’è lanzi al posto di toseland

1. Tom Sykes 2. Carlos Checa 3. Jakub Smrz 4. Marco Melandri 5. Leon Haslam 6. Troy Corser 7. Max Biaggi 8. Sylvain Guintoli

Gara2

AU 7 fe ST bb RA ra LI io A

il polSo non Migliora

Gara1

IT ma AL g IA gi o

Alvia

SU PE RP OL E

PR OV E

il tabellone

245 173 150 123 106 101 95 94 83 72

25/25 20/20 16/— 11/3 —/11 10/— —/10 —/— —/— 9/9

11. Ayrton Badovini 72; 12. Noriyuki Haga 70; 13. Tom Sykes 65; 14. Joan Lascorz 53; 15. Troy Corser 49; 16. Ruben Xaus 44; 17. Roberto Rolfo 19; 18. Maxime Berger 18; 19. Mark Aitchison 9; 20. Chris Vermeulen 8; 21. Joshua Waters 8; 22. Lorenzo Lanzi 6; 23. Matteo Baiocco 4; 24. Alessandro Polita 3; 25. Barry Veneman 3; 26. James Toseland 3; 27. Fabrizio Lai 1; 28. Bryan Staring 1.

Campionatomarche 1. dUCATI (25/25) p. 252 2. APRILIA (20/20) p. 212 3. YAMAHA (16/3) p. 190

motosprint

68

4. BMW (8/13) p. 138

5. HONdA (5/8) p. 111

6. SUZUKI (—/10) p. 99

7. KAWASAKI (13/7) p. 89


Supersport San Marino

Non vinceva una gara dal 2008. Ora è addirittura il leader del Mondiale

M

ISANO - Che colpo Broc Parkes: è tornato al successo dopo tre anni (Qatar 2008) ed ha conquistato la vetta del Mondiale, superando di slancio la coppia Yamaha, imbattibile nei quattro round precedenti. Stavolta Luca Scassa è rimasto a guardare per la (ingiusta) squalifica subìta per aver provato a Misano con una R1; Chaz Davies, scattato al comando, già al secondo passaggio è stato costretto a rallentare per il cedimento della frizione. Parkes, invece, è filato via come un treno, assecondato dalla ZX-6R, che ha brillato anche con lo spagnolo David Salom giunto quarto. Il vero protagonista, però, non è stato uno degli abituali protagonisti del Mondiale ma un ragazzo laziale che avrebbe i numeri per diventarlo, Ilario Dionisi. Il leader del CIV, iscritto come wild card, ha reso vita difficilissima a Parkes, lo ha inseguito ma, quando sembrava che fosse giunto il momento giusto per sferrare l’attacco, i tempi si sono improvvisamente alzati. Le gomme

avevano mollato, tanto che Ilario è arretrato in quinta posizione. La giornataccia Yamaha ha riportato sulla breccia anche la Honda Ten Kate, che sembrava affondata, dopo un inizio di stagione caratterizzato dall’infortunio del caposquadra Fabien Foret. Il francese, ex iridato, si è rimesso in sesto fisicamente e, rimontando una brutta partenza e qualche errore di guida, ha centrato un secondo posto che lo riporta a 29 punti dalla vetta, cioè in piena lotta per il titolo. Il podio è stato completato da Sam Lowes, che sta tornando al livello d’inizio stagione perduto con la testata di Assen. Dionisi è stato l’unico lampo tricolore di una sfida che ha visto Roberto Tamburini finire solo nono sul tracciato di casa. Poteva essere la giornata del riscatto per Massimo Roccoli, che qui aveva vinto nel 2006 con la Yamaha. Ma la Kawasaki Lorenzini si è ammutolita al sesto giro mentre il riminese stava navigando verso un probabile podio. p.g.

Superstock San Marino

1. Parkes (Kawasaki) 22 giri pari a 92,972 km in 37’00”851; 2. Foret (Honda) a 1”933; 3. Lowes (Honda) a 2”890; 4. Salom (Kawasaki) a 3”262; 5. Dionisi (Honda) a 4”976; 6. Davies (Yamaha) a 7”024; 7. Ellison (Honda) a 7”344; 8. Harms (Honda) a 16”093; 9. Tamburini (Yamaha) a 16”353; 10. Rea (Honda) a 16”427; 11. Marino (Honda) a 29”225; 12. Praia (Honda) a 35”517; 13. Velini (Honda) a 36”188; 14. Stamm (Honda) a 36”368; 15. Lundh (Honda) a 41”190; 16. Ivanov (Honda) a 44”311; 17. Leonov (Yamaha) a 48”359; 18. Nemeth (Honda) a 58”136; 19. Jerman (Triumph) a 58”741; 20. Toth (Honda) a 1’08”274; 21. Quarmby (Triumph) a 1’10”559; 22. Vigilucci (Yamaha) a 1’29”418; 23. Pozdneev (Yamaha) a 1 giro; 24. Cruciani (Kawasaki) a 3 giri. Giro più veloce: Foret in 1’40”054 alla media di 152,054 km/h. Pole position: Lowes in 1’39”541 alla media di 152,838 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Parkes p. 85; 2. Davies 80; 3. Scassa 70; 4. Foret 56; 5. Salom 55; 6. Harms 51; 7. Lowes 43; 8. Marino 31; 9. Ellison 28; 10. Roccoli 26; 11. Rea 22; 12. Tamburini 21; 13. Praia 17; 14. Iannuzzo 15; 15. Lundh 14; 16. Dell’Omo 13; 17. Nemeth 12; 18. Dionisi 11; 19. Ivanov 7; 20. Jezek 7; 21. Toth 6; 22. Chesaux 6; 23. Quarmby 5; 24. Giansanti 4; 25. Szkopek 4; 26. Jerman 4; 27. Velini 3; 28. Stamm 2; 29. Marconi 1; 30. Muresan 1. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Yamaha p. 110; 2. Honda 88; 3. Kawasaki 85; 4. Triumph 14.

Leclassifiche

Il ritorno di Parkes motosprint

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Zanetti terzo davanti a Barrier

Solo sesta la prima Yamaha

Sotto, ParkeS inSeguito da davieS e dioniSi, rallentati riSPettivamente da Problemi alla frizione e da un calo delle gomme.

coppa fim superstock 1000

m

isaNo - Lo vedi guidare e pensi che questo è uno che in Superbike potrebbe dire la sua. Pieghe pazzesche, gomiti ad accarezzare i cordoli, determinazione, fame agonistica: Davide Giugliano, 21 anni, sta imparando bene la lezione di Carlos Checa. Che potrebbe essere suo papà e divide con la promessa laziale il box del team Ducati Althea, specializzato nel rilancio di campioni vecchi e nuovi. Davide, proprio come Carlos, era un incompreso che finora aveva avuto tra le mani sempre le moto sbagliate e adesso che guida la Ducati sta facendo vedere di che pasta è fatto. L’anno scorso la BMW faceva la voce grossa, adesso sulla 1198R ci sono talenti. E parliamo al plurale perché Giugliano ha dominato Misano dal primo all’ultimo metro, ma Danilo Petrucci, poliziotto d’assalto, ci ha creduto fino all’ultimo, pagando alla fine “solo” tre secondi. Il destino della corazzata tedesca è nelle abili mani di Lorenzo Zanetti che, dopo il trionfo di Monza, qui ha capito presto che aria tirava e si è accontentato di una preziosa terza posizione, vincendo comunque il duello in famiglia con l’aggressivo Sylvan Barrier. Il francese, al primo giro, si è scon-

trato con Andrea Antonelli, piombato a terra, e nel dopo gara sono volate parole grosse, anche troppo. Misano ha riscoperto il valore di Niccolò Canepa, ex campione della Stock che si è bruciato le ali con il passaggio affrettato nel Motomondiale. Con la Kawasaki-Go Eleven, il ligure sta ritrovando forma e motivazione con un quinto posto «che poteva essere qualcosa di meglio se la gara non fosse stata fermata quattro giri prima del previsto». Bandiera rossa per l’incidente di Michail Salac, che si è rotto un polso. stock 600 - Nell’europeo under 22, disputato sabato sul bagnato, è spuntata la stella di Giuliano Gregorini, ventenne marchigiano della Yamaha RCGM che ha vinto da wild card battendo l’australiano Jed Metcher e il francese Romain Lanousse, al comando del campionato. Sull’asfalto infido, è andato in scena il festival delle scivolate eccellenti. Dal caos si è salvato Nicola Morrentino, altra wild card sbarcata dal CIV per centrare un promettente quarto posto: la serie nazionale della Stock 600 si sta rivelando una bella fucina di campioncini.

Gara senza sbavature per Giugliano, in testa fin dal via. Secondo Petrucci. Alla wild card Gregorini la 600

1. Giugliano (Ducati) 10 giri pari a 42,260 km in 16’36”317 alla media di 152,698 km/h; 2. petrucci (Ducati) a 3”180; 3. Zanetti (BMW) a 5”253; 4. Barrier (BMW) a 10”668; 5. canepa (Kawasaki) a 11”559; 6. magnoni (BMW) a 14”552; 7. massei (BMW) a 15”413; 8. La marra (Honda) a 16”063; 9. Bussolotti (Kawasaki) a 19”916; 10. savadori (Kawasaki) a 19”988; 11. staring (Kawasaki) a 20”758; 12. Baroni (Ducati) a 21”188; 13. morais (Kawasaki) a 21”851; 14. Verdini (Honda) a 24”372; 15. mercado (Kawasaki) a 29”333; 16. Guarnoni (Yamaha) a 33”023; 17. svitok (Ducati) a 34”736; 18. Vivarelli (Kawasaki) a 35”561; 19. reiterberger (BMW) a 35”697; 20. ten Napel (Honda) a 36”236; 21. Beaton (BMW) a 45”255; 22. Walkowiak (Honda) a 51”017; 23. pagaud (BMW) a 51”198; 24. caiani (Kawasaki) a 51”768; 25. Berclaz (Honda) a 51”854; 26. Vrajitoru (Yamaha) a 1’08”343; 27. Batista (Kawasaki) a 1’19”510. Giro più veloce: Giugliano in 1’38”825 alla media di 153,945 km/h. pole position: petrucci in 1’39”118 alla media di 153,490 km/h. iN campioNato: 1. Giugliano p. 70; 2. petrucci 53; 3. Zanetti 48; 4. Barrier 29; 5. magnoni 26; 6. canepa 24; 7. massei 20; 8. antonelli 18; 9. Bussolotti 18; 10. Baroni 17; 11. La marra 17; 18. staring 16; 13. reiterberger 10; 14. savadori 10; 15. Verdini 10; 16. ten Napel 8; 17. morais 8; 18. Lussiana 6; 19. fusco 4; 20. Guarnoni 4; 21. Beretta 2; 22. mercado 1; 23. Beaton 1. campioNato marcHe: 1. Ducati p. 70; 2. BmW 57; 3. kawasaki 31; 4. Honda 26; 5. Yamaha 4.

campioNato europeo superstock 600

1. Gregorini (Yamaha) 12 giri pari a 50,712 km in 24’53”471 alla media di 122,241 km/h; 2. metcher (Yamaha) a 4”532; 3. Lanusse (Yamaha) a 9”187; 4. morrentino (Yamaha) a 9”992; 5. Duwelz (Yamaha) a 11”601; 6. cecchini (Triumph) a 43”906; 7. Vrajitoru (Yamaha) a 59”209; 8. pascarella (Yamaha) a 1’01”555; 9. Gamarino (Kawasaki) a 1’10”339; 10. Nestorovic (Yamaha) a 1’18”294; 11. elliott (Yamaha) a 1’24”204; 12. romano (Yamaha) a 1’32”214; 13. major (Yamaha) a 1’34”199; 14. calero perez (Yamaha) a 1’37”076; 15. ponsson (Yamaha) a 1’42”051; 16. casalotti (Yamaha) a 1’45”604; 17. ravaioli (Yamaha) a 1’47”018; 18. krajci (Yamaha) a 1 giro; 19. Lentink (Honda); 20. Day (Kawasaki). Giro più veloce: morrentino in 2’01”497 alla media di 125,218 km/h. pole position: Gregorini in 1’41”693 alla media di 149,603 km/h. iN campioNato: 1. Lanusse p. 61; 2. metcher 36; 3. Gregorini 35; 4. Lombardi 33; 5. Vd mark 31; 6. Day 23; 7. Duwelz 22; 8. russo 20; 9. calero perez 19; 10. morrentino 13; 11. morbidelli 13; 12. elliott 12; 13. cocco 11; 14. major 11; 15. cecchini 10; 16. Vrajitoru 9; 17. Vitali 9; 18. pascarella 8; 19. Gamarino 7; 20. Nestorovic 6; 21. schacht 6; 22. Dittadi 5; 23. romano 4; 24. covena 4; 25. Dehaven 4; 26. ponsson 4; 27. Lentink 2; 28. egea 1; 29. krajci 1.

Leclassifiche

Inarrivabile

motosprint

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Cross MX1 GP Portogallo di Stefano Taglioni

tony Cairoli (222) ha CerCato di sorprendere desalle (25) nel finale di manChe ma non C’è riusCito. e nella prima gara si è infortunato un polliCe urtando un paletto.

Pollice verso A A Cairoli non riesce l’attacco a Desalle. Due vittorie per il belga due secondi posti per l’italiano. A zero Philippaerts

GUEDA - Poteva e doveva essere la giornata di Cairoli e invece è stata quella di Desalle. Antonio ha affrontato il circuito portoghese di terra rossa per l’ottava volta, memore delle dieci vittorie conquistate (su quattordici manche disputate) e consapevole di poter sferrare l’attacco al belga, già piazzato al centro del mirino della sua KTM. Un piccolo campanello di allarme è però suonato nella qualifica del sabato quando il siciliano ha chiesto di ritornare a calcare i passi di alcune scelte tecniche che gli avevano permesso la massima espressione del suo innato feeling in sella alla KTM “tre e mezzo”. Aggiustato il tiro sul setting delle sospensioni e piazzato sulla 350 austriaca il

manubrio vecchia piega, Cairoli in manche è parso un altro. Nella prima frazione di gara non è partito benissimo (quarto) e non è riuscito a prendere subito il ritmo di Desalle, dovendo aspettare il sesto giro per avere ragione di un Bobryshev scatenato. Una volta alle spalle di Frossard, Tony ha aspettato il momento migliore per attaccare e per portarsi alla caccia del battistrada nel finale di gara. Solita tattica alla Cairoli che però questa volta non ha pagato. Nell’attacco, sferrato all’ultimo passaggio, ha picchiato il pollice della mano destra contro un paletto in legno a bordo pista ed è stato costretto a desistere per il dolore. Nella seconda manche, con il “pollicio-

] motosprint

73


Cross MX1 GP Portogallo

ne” in bella vista dopo aver tagliato il guanto per alleviare la sofferenza, Antonio si è accodato a Desalle, scattato alle spalle del duo Goncalves-Bobryshev. Nel momento cruciale della gara, quando Desalle in due giri si è portato in testa, Cairoli ha perso il contatto riuscendo a riavvicinare l’avversario soltanto dopo altre cinque tornate. Con il distacco nell’ordine di una manciata di secondi, c’è stato il solito forcing del siciliano che ha fatto segnare il record della manche andando a mordere il parafango posteriore del belga che ha risposto per le rime e per Cairoli non c’è stato altro da fare che accontentarsi della seconda posizione anche in gara 2. È STATO proprio sul terreno adatto a Cairoli che Desalle ha costruito la sua tattica di gara, risultata infallibile. Antonio di regola attacca a fine gara, Desalle non si è fatto trovare impreparato, anzi. Nonostante la pressione di Cairoli, non si è lasciato intimorire e ha risposto a tono ai suoi attacchi, contenendo le cariche e battendolo con un deciso contrattacco. In entrambe le manche. Gara Desalle-Cairoli a parte, probabile confronto al vertice fino a fine stagione, sono stati gli uomini Honda a movimentare il GP. Evgeny Bobryshev sembra averci preso gusto a salire sul podio e il suo terzo posto (secondo podio in carriera) ne è la conferma. Il moscovita parte sempre fortissimo ma nella prima manche ha commesso un errore andando leggermente in riserva di energie e lasciando strada a Frossard e Cairoli. Nella seconda partenza è schizzato via ancora una volta come una freccia attaccandosi al compagno di squadra Goncalves fino all’arrivo del “treno” composto da Desalle e Cairoli che hanno rimescolato le carte, relegandolo al quarto posto, che gli è comunque bastato per assicurarsi la terza posizione assoluta. Alle sue spalle il portoghese Goncalves ha tentato di regalare ai suoi tanti tifosi una prestazione maiuscola. Dopo la prima manche conclusa al settimo posto, Rui è partito in testa nella seconda sperando di approfittare della bagarre iniziale per prendere un buon vantaggio ma il resto del gruppo non ha tardato a ritornare su di lui. A superarlo, comunque, solo Desalle e Cairoli: terzo di manche ma quarto nel GP. Steven Frossard, ha compromesso il podio con il settimo posto della seconda motosprint

74

I pIlotI della Honda Goncalves (999) e BoBrysHev (777) sono statI tra I protaGonIstI del Gp portoGHese. È andata male Invece a pHIlIppaerts (19), costretto due volte al rItIro per cadute. un rItIro ancHe per naGl (2) e GuarnerI (39) nella seconda mancHe.

manche che, sommato al terzo conquistato in apertura, l’ha lasciato lontano da una prestazione di prestigio. Chi del podio non ha sentito nemmeno in lontananza l’odore è stato invece David Philippaerts. Due cadute per l’italiano della Yamaha, che potevano avere conseguenze più gravi di qualche escoriazione rimediata, hanno fatto segnare un doppio zero che pesa come un macigno. Nella prima manche, in recupero, ha toccato in volo la ruota posteriore di Goncalves cadendo. Manubrio piegato e contusioni varie l’hanno costretto allo stop lungo il tracciato e poi al ritiro. Nella seconda manche, quando era quinto, ma attaccato dai migliori, ha perso l’anteriore in ingresso di una curva e ha lasciato sul suolo portoghese le velleità di riscatto espresse in Francia la settimana scorsa. Niente di rotto ma gara da dimenticare in fretta, si riparte dal settimo posto in campionato, ma ai suoi recuperi siamo abituati. Caduta in gara 2 anche per Nagl, con una forte contusione al pollice della mano destra. Il tedesco effettuerà controlli presso il medico di fiducia in Belgio durante questa settimana. Per Guarneri un’ottima prima manche, nono in rimonta ma zero in casella nella seconda a causa di un contatto con un paletto con la mano sinistra che lo ha costretto al ritiro. Monni, dopo la caduta del sabato, è partito solo per onor di firma nella prima manche ritirandosi dopo una scivolata alla prima curva.

Le pagelle Clement Desalle Una gara perfetta. Dà la sensazione di essere padrone della situazione dal primo momento, su un tracciato che poteva riservagli brutte sorprese.

Impeccabile 9

Antonio Cairoli Poco reattivo nei primi giri, recupera bene sul gruppo. Gli manca il colpo decisivo e salta l’appuntamento con la vittoria per la quarta volta consecutiva.

Non è da lui 7

Evgeny Bobryshev Il russo non è più una sorpresa. Potrebbe essere l’outsider delle prossime gare della MX1. Parte forte ma non amministra bene le forze.

Aggressivo 7

David Philippaerts Commette due errori decisivi, che compromettono la sua gara e molto probabilmente anche il campionato.

Deve ritrovarsi 5

Hanno detto Antonio Cairoli «Sono abbastanza soddisfatto della giornata anche se pensavo di poter attaccare per la conquista della tabella rossa. Abbiamo fatto delle modifiche alla moto che hanno sortito buoni effetti e in gara mi sentivo bene. Ero convinto di vincere la prima manche ma il dolore per il colpo preso sul paletto mi ha tagliato le forze proprio nel momento del sorpasso. Devo lavorare di più sui primi giri di gara. Mi “addormento” un po’ troppo e poi è sempre difficile recuperare».

Clement Desalle «Sono contento del risultato ma la vittoria non mi soddisfa completamente perché durante le due manche, ho commesso alcuni errori che hanno dato modo a Cairoli di recuperare terreno. La sua pressione negli ultimi giri mi ha permesso di riprendere la giusta concentrazione per evitare altri errori e portare a termine le due manche in testa. Per ora non penso al campionato, vado avanti gara dopo gara, e i conti li faremo solo alla fine. Può ancora succedere di tutto». motosprint

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Cross MX1 - MX2 Paddock

motosprint

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Yamaha

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Germania

KTM

20/15 20/25 20/22 16/15 14/12

5. Evgeny Bobryshev

Russia

Honda

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20/16 25/22 20/14 13/0

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11/14 15/20 13/10 15/16 18/18

177

6. Rui Goncalves 167; 7. David Philippaerts 161; 8. Xavier Boog 137; 9. Jonathan Barragan 136; 10. Kevin Strijbos 134; 11. Steve Ramon 125; 12. Ken de Dycker 117; 13. Tanel Leok 103; 14. Shaun Simpson 84; 15. Anthony Boissiere 81; 16. Davide Guarneri 77; 17. Gregory Aranda 30; 18. Carlos Campano Jimenez 27; 19. Jason Dougan 26; 20. Marc de Reuver 23; 21. Christian Craig 21; 22. Manuel Monni 19; 23. Benjamin Townley 15; 24. Marcus Schiffer 13; 25. Günter Schmidinger 12; 26. Matthias Walkner 11; 27. Loic Leonce 10; 28. Martin Barr 8; 29. Luis Correia 7; 30. Gert Krestinov 6; 31. Antonio Jorge Balbi 6; 32. Herjan Brakke 6; 33. Roberto Castro Miranda 5; 34. Hugo Basaula 3; 35. Weston Peick 3; 36. Ivo Steinbergs 3; 37. Yentel Martens 2; 38. Joao Paulino da Silva 2; 39. Santtu Tiainen 1; 40. Luis Correa 1; 41. Cedric Soubeyras 1; 42. Cedric Lieber 1.

MX2 I piloti italiani lontanissimi dai primi 1. Roczen (KTM) 21 giri in 40’23”948; 2. Herlings (KTM) a 2”308; 3. Osborne (Yamaha) a 27”082; 4. Anstie (Kawasaki) a 30”894; 5. Paulin (Yamaha) a 30”916; 6. Roelants (KTM) a 1’15”943; 7. Coldenhoff (Yamaha) a 1’44”811; 8. Charlier (Yamaha) a 1’47”950; 9. Butron Oliva (KTM) a 1 giro; 10. Kullas (Yamaha); 11. Tonus (Yamaha); 12. Lupino (Husqvarna); 13. Nicholls (KTM); 14. Triest (KTM); 15. Petrov (Yamaha); 16. Aubin (KTM); 17. Leib (Husqvarna); 18. Lenoir (Yamaha); 19. Kras (Suzuki); 20. Del Segato (KTM); 21. Svoboda (KTM); 22. Oldekamp (KTM); 23. Zecchina (Suzuki) a 2 giri; 24. Plessers (Honda); 25. Mitchell (Honda); 26. Cociu (Honda); 27. Rauchenecker (KTM) a 5 giri; 28. Booker (KTM) a 12 giri; 29. Tixier (KTM) a 14 giri; 30. Thacker (Kawasaki) a 15 giri; 31. Lieber (KTM) a 19 giri; 32. Söderberg (Kawasaki) a 20 giri; 33. Fernandes (Honda) a 21 giri.

1. Searle (Kawasaki) 20 giri in 39’09”082; 2. Herlings (KTM) a 16”263; 3. Paulin (Yamaha) a 20”500; 4. Tonus (Yamaha) a 22”398; 5. Osborne (Yamaha) a 45”623; 6. Charlier (Yamaha) a 52”971; 7. Anstie (Kawasaki) a 1’04”150; 8. Aubin (KTM) a 1’08”713; 9. Kullas (Yamaha) a 1’10”771; 10. Butron Oliva (KTM) a 1’34”843; 11. Nicholls (KTM) a 1’35”251; 12. Roelants (KTM) a 1’40”687; 13. Triest (KTM) a 1 giro; 14. Coldenhoff (Yamaha); 15. Lupino (Husqvarna); 16. Oldekamp (KTM); 17. Petrov (Yamaha); 18. Kras (Suzuki); 19. Lenoir (Yamaha); 20. Tixier (KTM); 21. Rauchenecker (KTM); 22. Söderberg (Kawasaki); 23. Lieber (KTM); 24. Del Segato (KTM); 25. Zecchina (Suzuki); 26. Cociu (Honda) a 2 giri; 27. Plessers (Honda); 28. Thacker (Kawasaki) a 5 giri; 29. Leib (Husqvarna) a 15 giri; 30. Roczen (KTM) a 18 giri; 31. Mitchell (Honda); 32. Svoboda (KTM) a 19 giri; 33. Booker (KTM) a 20 giri.

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Mondialepiloti

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Secondamanche

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Primamanche

22

INIZIANO a farsi consistenti le indiscrezioni sul mercato piloti. A tenere banco è Yamaha che per il prossimo anno è intenzionata a schierare due team distinti nelle due categorie. La MX2, totalmente appoggiata alla struttura guidata da Giacomo Gariboldi, si appresta a chiudere l’accordo con Arnaud Tonus e ha messo l’occhio su Tommy Searle (probabile partente Charlier). La MX1 sarà invece seguita dal Team Rinaldi con la conferma di Philippaerts e Frossard e l’eventuale “promozione” alla cilindrata maggiore del ventunenne Paulin, fermamente intenzionato a fare il salto nella classe regina prima del raggiungimento del limite di età (23 anni).

Francia

4. Maximilian Nagl

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I TEAm yAmAHA SARANNO DUE

213

3. Steven Frossard

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MondialE 2012

249 237

m

sI È rivista nel paddock del mondiale motocross la francese Livia Lancelot che ha lasciato il mondiale femminile per mancanza del budget necessario a coprire l’intera stagione. La campionessa iridata del 2008 parteciperà ai “Summer X Games” che si svolgeranno a Los Angels dal 28 al 31 luglio e si sta allenando con intensità sulle piste di supercross.

22/25 16/15 25/25 18/18 10/25 25/25 14/11 25/22 22/10 25/22 22/20 22/22

A

INIZIO di stagione travagliato per il neozelandese Ben Townley (foto) che ha fatto ritorno al mondiale dopo cinque stagioni disputate negli States. Durante la qualifica del sabato, Townley è rientrato inspiegabilmente al box dopo il quarto giro e si è chiuso nel motor home del team evitando di rilasciare dichiarazioni. La decisione presa da Ben di non partecipare alla gara ha lasciato tutti di stucco. Probabilmente l’ex campione del mondo MX2 non si ripresenterà in gara per il resto della stagione e si fanno sempre più insistenti le voci che vedono un avvicinamento al Team Kawasaki CLS da parte di Chris Pourcel, che ha abbandonato la squadra Yamaha Moto Concepts.

Suzuki KTM

15

LA CAmPIONESSA PENSA AgLI x-gAmES

Belgio Italia

US

BEN TOwNLEy VERSO L’ADDIO

1. Clement Desalle 2. Antonio Cairoli

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liVia lanCEloT

Mondialepiloti

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IL TEdEsCO si è presentato al via della gara di qualifica con i migliori tempi delle libere e delle pre qualifiche, ma è stato Aubin ad uscire come una furia dal cancelletto di partenza della manche, guidando il gruppo per metà giro, prima che Roczen iniziasse la solita fuga fino alla bandiera a scacchi. Quinta pole position per il tedesco, la quarta consecutiva. Alle sue spalle ha concluso Searle che ha risucchiato Aubin, costretto a cedere il passo anche a Tonus, terzo al termine e Paulin che, in rimonta dopo una partenza non brillante a centro gruppo, ha beffato il connazionale nel corso dell’ultimo passaggio. Sesto ha chiuso Herlings, autore di una scivolata mentre era al terzo posto. Hanno finito appaiati (sedicesimo e diciassettesimo) Del Segato e Lupino. Ventiseiesima posizione per Zecchina.

doPo la rinunCia alla gara

1. Desalle (Suzuki) 21 giri in 40’31”329; 2. Cairoli (KTM) a 1”614; 3. Goncalves (Honda) a 23”597; 4. Bobryshev (Honda) a 31”453; 5. Ramon (Suzuki) a 36”322; 6. De Dycker (Honda) a 47”326; 7. Frossard (Yamaha) a 54”066; 8. Barragan (Kawasaki) a 1’01”305; 9. Boog (Kawasaki) a 1’08”465; 10. T. Leok (TM) a 1’12”200; 11. Strijbos (Suzuki) a 1’14”999; 12. Simpson (Honda) a 1’19”784; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’56”630; 14. Campano Jimenez (Yamaha) a 1 giro; 15. Schiffer (Suzuki); 16. Walkner (KTM); 17. Brakke (Yamaha); 18. Schmidinger (Honda); 19. Correia (Yamaha); 20. Steinbergs (Kawasaki); 21. Delince (KTM); 22. Tiainen (Kawasaki); 23. Basaula (Kawasaki); 24. Justs (Honda) a 2 giri; 25. Marcos (Suzuki); 26. Smith (Aprilia); 27. Philippaerts (Yamaha) a 10 giri; 28. Guarneri (Kawasaki) a 11 giri; 29. Martens (KTM) a 15 giri; 30. Nagl (KTM) a 16 giri; 31. Aranda (Kawasaki) a 20 giri; 32. Galligari (Honda).

25

QUINTA POLE PER KEN ROCZEN

TERZO dei sette appuntamenti per il campionato europeo EMX2 che vede cambiare di mano la tabella rossa di leader della generale. Alexander Tonkov, (Team Moto Idea) che aveva conquistato la leadership una settimana fa in Francia, è stato costretto a dare forfait a causa di un infortunio patito il sabato durante la prima manche. Distorsione al polso sinistro senza alcuna infrazione ossea ma doppio zero in classifica che lo relega al terzo posto in campionato. Doppia vittoria invece per il francese Dylan Ferrandis (foto) che si è rifatto da un inizio stagione travagliato dopo la frattura al polso sinistro. Con i 50 punti conquistati si è portato al quinto posto nella generale mentre, alle sue spalle, hanno concluso altri due francesi, Romain Febvre e Charles Lefrancois. Per Febvre, che ha concluso la seconda manche con il piede destro fratturato, è arrivata la leadership di campionato sul connazionale Lefrancois che lo segue a 15 punti di distacco. Primo degli italiani Michael Mercandino, dodicesimo in gara 1 e ritirato in gara 2.

1. Desalle (Suzuki) 21 giri in 40’08”979; 2. Cairoli (KTM) a 0”347; 3. Frossard (Yamaha) a 21”563; 4. Bobryshev (Honda) a 27”953; 5. Boog (Kawasaki) a 33”869; 6. De Dycker (Honda) a 35”561; 7. Goncalves (Honda) a 37”354; 8. Nagl (KTM) a 39”820; 9. Guarneri (Kawasaki) a 46”508; 10. T. Leok (TM) a 1’13”168; 11. Strijbos (Suzuki) a 1’19”136; 12. Simpson (Honda) a 1’20”981; 13. Barragan (Kawasaki) a 1’21”128; 14. Schiffer (Suzuki) a 1’55”432; 15. Ramon (Suzuki) a 1 giro; 16. Correia (Yamaha); 17. Campano Jimenez (Yamaha); 18. Basaula (Kawasaki); 19. Steinbergs (Kawasaki); 20. Brakke (Yamaha); 21. Tiainen (Kawasaki); 22. Martens (KTM); 23. Justs (Honda); 24. Marcos (Suzuki) a 2 giri; 25. Smith (Aprilia); 26. Delince (KTM) a 3 giri; 27. Aranda (Kawasaki) a 7 giri; 28. Philippaerts (Yamaha) a 12 giri; 29. Walkner (KTM); 30. Leonce (Aprilia) a 16 giri; 31. Boissiere (Yamaha) a 17 giri; 32. Galligari (Honda) a 18 giri; 33. De Reuver (Yamaha) a 20 giri; 34. Monni (Honda) a 21 giri.

OL

MX2

Francesi protagonisti in EMX2

Secondamanche

10

CARATTERIZZATA dal mucchio alla seconda curva che ha coinvolto Philippaerts, Frossard e Monni. I due Yamaha sono ripartiti attardati mentre per Monni c’è stato il ritiro dettato dal dolore alla mano sinistra rimasta schiacciata sotto la sua moto in una caduta durante la pre qualifica. Forcing iniziale di Bobryshev che ha preso subito un buon margine su Desalle, Nagl, Boog e Cairoli. A metà manche Bobryshev si è disunito e dopo qualche errore ha permesso a Desalle di agganciarlo. Il russo, pressato da Desalle, è poi scivolato retrocedendo fino al settimo posto. Vittoria della qualifica per Desalle (la terza di stagione) che ha preceduto Nagl e Cairoli costretto al recupero dal quinto posto iniziale. Il recupero di Philippaerts si è arrestato al dodicesimo posto, con Guarneri quattordicesimo e Frossard che non è riuscito ad andare oltre il sedicesimo posto.

Primamanche

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DESALLE VINCE PHILIPPAERTS CADE

FEBVRE IN ROSSO

10

MX1

MX1 Clement Desalle e Antonio Cairoli in fuga

BU a LG pri AR le IA

Le prove

1. Jeffrey Herlings

Olanda

KTM

16/20 25/25 22/22 22/25 14/22 22/22

257

2. Ken Roczen

Germania

KTM

25/25 22/22 25/25 25/22 25/10

25/0

251

3. Tommy Searle

Gran Bretagna Kawasaki 22/22 20/20 16/20 18/18 18/25

0/25

224

4. Zachary Osborne

USA

Yamaha

14/18 15/13 12/18 16/16 20/20 20/16

198

5. Gautier Paulin

Francia

Yamaha

20/14 16/15

196

15/0

20/20 22/18 16/20

6. Max Anstie 167; 7. Arnaud Tonus 166; 8. Harri Kullas 142; 9. Joel Roelants 138; 10. Christophe Charlier 130; 11. Nicolas Aubin 122; 12. Jordi Tixier 71; 13. Glenn Coldenhoff 66; 14. Alessandro Lupino 62; 15. Antonio Jose Butron Oliva 52; 16. Pascal Rauchenecker 52; 17. Petar Petrov 44; 18. Nick Triest 37; 19. Jake Nicholls 36; 20. Jeremy van Horebeek 31; 21. Nikolaj Larsen 30; 22. Valentin Guillod 20; 23. Marvin Musquin 17; 24. Elliott Banks-Browne 17; 25. Travis Baker 16; 26. Matiss Karro 15; 27. Hector Assuncao de Freitas 14; 28. Ludvig Söderberg 12; 29. Mike Kras 11; 30. Lars Oldekamp 10; 31. Scott Champion 9; 32. Jean Ramos 8; 33. Steven Lenoir 6; 34. Michael Leib 4; 35. Simone Zecchina 3; 36. Thales Villardi 3; 37. Eduardo Ferreira de Lima 3; 38. Andrea Cervellin 2; 39. Ivo Monticelli 2; 40. Julien Lieber 2; 41. Roberts Justs 2; 42. Petr Smitka 1; 43. Giacomo Del Segato 1; 44. Dakota Tedder 1; 45. Tevin Tapia 1. motosprint

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Cross MX2 Gp Portogallo di Enzo Tempestini

Due seconDi posti sono bastati a herlings (a sinistra) per assestare un Duro colpo ai Due avversari più temibili, entrambi costretti a uno zero. roczen (94) è caDuto nella seconDa gara. searle (100) ha Dovuto fare i conti con la rete nella prima.

Olandese volante Herlings porta a casa GP e tabella rossa. Una vittoria e un ritiro per Roczen e Searle

motosprint

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A

GUEDA - Tutto in un giorno. Sembrava scontata e monotona la MX2 targata Ken Roczen ed invece dal GP del Portogallo riprende quota l’interesse per il titolo. È stato proprio il tedesco a fare e disfare tutto nel giro di qualche ora. Roczen si è presentato sul circuito di Agueda memore di quando, due anni fa, ci arrivò da quindicenne e perfetto sconosciuto conquistando il settimo posto assoluto. Oggi, dopo due stagioni al vertice, Ken ha pagato il conto e proprio sulla pista di Agueda. Indubbiamente il più veloce fin dalla prima gara di questa stagione, il tedesco ha preso qualche rischio di troppo.

Se la settimana scorsa in Francia era uscito indenne da una spettacolare caduta, oggi la cosa non si è ripetuta. Nella prima manche ha impiegato un po’ di tempo per prendere il ritmo dopo una partenza non esaltante, fino a conquistare la sua settima vittoria di manche della stagione. Al secondo via, partenza al fulmicotone con staccata al limite nei confronti del compagno-avversario Herlings per aggiudicarsi l’hole shot e ritmo indiavolato per prendere un buon vantaggio fin dalle prime battute. Forse il tedesco ha confidato troppo nelle sue possibilità e nel corso del terzo passaggio, sul tratto delle gobbe, è volato

in aria davanti alla sua KTM. In ospedale sono state escluse fratture e complicazioni agli organi interni, anche se il colpo preso alla testa, al torace e alla schiena costerà all’oramai ex leader della classifica qualche giorno di riposo. TABELLA rossa che è rimasta in casa KTM ma è passata nelle mani di Jeffrey Herlings. L’olandese volante, nella prima manche, si era inchinato allo strapotere di Roczen soltanto a quattro giri dal termine, ma nella seconda manche ha approfittato della caduta del tedesco per guidare il gruppo fino a metà tempo per poi, forse

intimorito da quanto successo al compagno, lasciare il passo ad uno scatenato Searle. Herlings, con il doppio secondo posto conquistato, si è portato al comando della classifica. Mezza battuta a vuoto anche per Searle che è rimasto impigliato nelle reti verdi di delimitazione del tracciato, durante le fasi centrali della prima manche quando era al quarto posto. L’inglese è ripartito dopo aver lottato contro la matassa che si era creata nella ruota posteriore della sua moto, ma è stato squalificato per aver ricevuto aiuto dall’esterno. Per la quarta volta a podio, Gautier Pau-

lin ha ingaggiato un duello personale con Zac Osborne in entrambe le manche. Nella prima, un contatto tra i due è stato fatale al francese costretto a rimontare dopo una scivolata, mentre nella seconda frazione è riuscito a distanziare il rivale che ha ceduto sul finale anche a Tonus. Paulin ha concluso il GP al secondo posto a pari punti proprio con Osborne, terzo sul podio, penalizzato dalla discriminante di gara 2, conclusa alle spalle del rivale. Sedicesimo di giornata Alessandro Lupino, che ha raccolto la sua migliore prestazione stagionale. Primo punto per Giacomo del Segato, ventesimo in gara 1. motosprint

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Cross MX3 Round Umbria

IL PRIMO mondiaLE A Castiglione del Lago SARÀ la pista di Gioiella il prossimo week-end ad ospitare il primo mondiale della stagione in Italia. In pista i piloti impegnati nella quarta prova del mondiale MX3, ad arricchire il programma anche il quarto round femminile e il terzo appuntamento del Trofeo KTM. Per i piloti, reduci dal round finlandese, sarà il monento di conferme e rivincite, soprattutto tra lo

svizzero Julien Bill (nuovo leader con la doppietta a Vantaa) e il francese Milko Potisek che si contendono il primato, e il plotone d’inseguitori con il ceco Michek, il finlandese Pyrhonen e il nostro Marco Maddii (quinto in campionato). In tema d’italiani della partita saranno anche Luca Fontanesi e Francesco Ombrosi; come wildcard sono attesi Gioele Meoni, Alessandro Pagliacci, Ivan Caparvi

e Claudio Federici. Sì, proprio lui il campione romano sta infatti pensando ad un rientro una tantum. Nel mondiale femminile Chiara Fontanesi dopo la doppietta in Finlandia punterà al vertice del campionato, ora è seconda a soli otto punti da Stefanie Laier. Attesa anche, Francesca Nocera quarta nel mondiale. Per quanto riguarda le italiane saranno in pista anche Floriana Parrini, Erica Lago e Romina Dionisi. Il week-end mondiale avrà inizio venerdì 17 pomeriggio con le verifiche tecniche, sabato sarà la lunga giornata delle prove e qualifiche con inizio alle 8,30; domenica s’inizierà alla 9,00 con prima manche femminile alle 12,30, prima manche MX3 alle 13,30, seconda manche femminile alle 15,30; seconda manche MX3 alle 16,30. L’ingresso del sabato costa 10 euro, quello per il week-end 25 euro (20 euro ridotto: tesserati FMI, ragazzi dai 12 ai 18 anni, militari). Informazioni: Moto Club Trasimeno, Gioiella, Castiglion del Lago (PG), telefono 075-956706, mail@mctrasimeno.com, www. motocrossmx1.com

Chiara fontanesi sul podio finlandese Con stefanie laier e larissa papenmeier (a destra). la sfida Continuerà in italia.


Enduro GP Turchia di Dario Agrati

Nato iN FiNlaNdia il 13 dicembre del 1974, il quattro volte campioNe del moNdo mika ahola coNtiNua a mietere successi. iN turchia ha messo a segNo uNa spleNdida doppietta Nella e3.

Uomo di ghiaccio Ahola non sbaglia niente e fa il bis in E3. Guerrero e Meo si dividono la E2, Salminen e Seistola la E1. Forfait di Oldrati

F

ETHIYE - Una giornata così sfigata l’enduro italiano non la viveva da tanti anni. Da una parte è stato come se il tempo, per Thomas Oldrati, si fosse fermato, come se i tre anni dalla vittoria del mondiale Junior fossero volati via in un soffio insieme al GP di Turchia del 2010 quando, proprio a Fethiye, l’italiano fu con Ahola e Cervantes il grande protagonista della E2. Dall’altra quello che è accaduto in Turchia è il segno evidente che i tempi cambiano, che anche nell’enduro, come in tutti gli sport, le tensioni sono molto forti, difficili da domare e che nulla si può improvvisare. In Turchia è successo che Thomas Oldrati ha abbandonato la gara per problemi legati al troppo stress; inoltre solo la sfortuna ha negato sabato a Alex Salvini un’incredibile seconda posizione nella E3. Bene, invece, è andato il giovane Jonathan Manzi che ha centrato la sua la settima vittoria nella Coppa “Under 21” riservata alle 125 2T. Il tutto in un GP ricco di colpi di scena, sorprese e duelli accesi. Questa gara, infatti, è stata caratterizzato da diversi clamorosi episodi che potrebbero avere dato una svolta al mondiale di tutte le tre classi. Partiamo dalla E2 e da Aubert. Quarto venerdì per non aver potuto visionare a motosprint

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piedi la prova in linea a causa dei postumi della frattura del tallone destro, Johnny sabato ha rimediato tre minuti di ritardo al primo CO, rimanendo fermo su una mulattiera a causa di un ramo che gli ha strappato il tubo dal rubinetto della benzina. Aubert è riuscito a rimontare fino all’ottava posizione vincendo cinque delle tredici speciali in programma, mancando, però, per soli tre secondi, la possibilità di finire sesto. Gara decisamente poco fortunata anche per Nambotin. Terzo venerdì per una caduta mentre era in lotta con Ahola per la vittoria, sabato Nambotin si è ritirato dopo le sesta speciale per problemi all’ammortizzatore quando era in seconda posizione. Ancora più sfortunato Salvini. Sabato, quando era lanciato verso una meritatissima seconda posizione, proprio all’ultima speciale Alex è caduto una prima volta e, nel tentativo di recuperare terreno, ha finito per cadere altre tre volte, concludendo dolorante la gara in quarta posizione. E1 praticamente tutta finlandese con Juha Salminen e l’ex crossista Matti Seistola a dividersi, a posizioni invertite, i primi due posti in un confronto a dir poco da cardiopalma, con un distacco sempre di soli due secondi; venerdì su un totale di dodici speciali, sabato dopo tredici prove. A fare da terzo incomodo, occupando la prima posizione nella prima parte della gara di venerdì, Rodrig Thain, mentre Remes ha risentito di una brutta caduta nella seconda prova estrema di venerdì. Sorprese anche nella classe E2 nella quale, venerdì, si sono messi in grande evidenza i piloti spagnoli. Cristobal Guerrero, infatti, ha dato alla KTM il punto della bandiera di questo GP davvero poco fortunato per la Casa austriaca, imponendosi per la prima volta nella sua carriera in questa classe davanti a Cervantes e Meo. Sabato è invece stato Meo a vincere, dopo un lungo duello con Pierre Renet, Guerrero e Cervantes, tutti racchiusi in pochi secondi. Un capolavoro: solo così si può invece definire il trionfo di Mika Ahola in questo GP di Turchia che ha lanciato il pilota del

] motosprint

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Enduro GP Turchia

in Turchia

GARA ANTICIPATA DI UN GIORNO per Le eLezioni politiche svoltesi in Turchia domenica, la gara è stata anticipata di un giorno e si è così disputata venerdì e sabato. L’anticipo ha dato la possibilità a tutti i piloti di trascorrere una domenica di relax sulle spiagge turche di Fethiye.

team Honda-Zanardo solitario in vetta alla classifica iridata della classe E3. è presto per parlare di titolo, ma occorre anche sottolineare che Ahola dall’inizio del mondiale è risultato il pilota più costante nei risultati, con una concentrazione in ogni prova tale da mettere in crisi tutti i suoi avversari. E che dire gli italiani? Albergoni nella E2 è finito lontano dai primi: Simone è ancora alla ricerca del miglior feeling di guida. Nella E3, Fabio Mossini sabato ha centrato una quinta posizione scaccia crisi dopo la sfortuna di venerdì per una botta rimediata a una caviglia. Sempre in E3, Maurizio Facchin ha chiuso due volte in nona posizione. Sabato e domenica si replica in Grecia.

per visionare il percorso

Doppietta di Manzi nella 125 2T PRIMO GIORNO

CLASSE E1: 1. Salminen (Husqvarna) in 51’46”37; 2. Seistola (Husqvarna) a 2”10; 3. Thain (Honda) a 8”84; 4. Remes (KTM) a 37”66; 5. Santolino (KTM) a 1’21”24; 6. Deparrois (Kawasaki) a 1’34”57; 7. Gauthier (TM) a 1’52”42; 8. Planet (Sherco) a 1’54”41; 9. Felicia (Yamaha) a 2’31”93. CLASSE E2: 1. Guerrero (KTM) in 51’15”01; 2. Cervantes (Gas Gas) a 8”67; 3. Meo (Husqvarna) a 18”72; 4. Aubert (KTM) a 23”71; 5. Renet (Husaberg) a 1’33”24; 6. Vogels (Husaberg) a 1’43”59; 7. Leok (TM) a 2’01”55; 8. Basset (Yamaha) a 2’23”43; 9. Albergoni (Husqvarna) a 2’45”89; 10. Goblet (Yamaha) a 2’51”99; 11. Reis (Honda) a 4’06”22; 12. Gutzeit (Yamaha) a 4’12”74; 13. Sahin (Gas Gas) a 38’32”47. CLASSE E3: 1. Ahola (Honda) in 51’43”37; 2. Ljunggren (Husaberg) a 27”93; 3. Nambotin (Gas Gas) a 36”64; 4. Tarkkala (Husaberg) a 38”85; 5. Guillaume (Husqvarna) a 56”01; 6. Mena (Husaberg) a 56”91; 7. Figueras (Gas Gas) a 1’24”62; 8. Salvini (Husqvarna) a 1’25”35; 9. Facchin (Honda) a 2’32”45; 10. Mossini (Beta) a 4’04”67; 11. Karlsson (KTM) a 4’08”17; 12. Ozdemir (KTM) a 19’57”29. CLASSE JUNIOR: 1. Roman (KTM) in 52’14”72; 2. Hellsten (KTM) a 7”45; 3. Fortunato (Yamaha) a 7”51; 4. Dumontier (Yamaha) a 17”94; 5. Joly (Honda) a 21”86; 6. Guerrero (Yamaha) a 43”30; 7. Manzi (KTM) a 51”23; 8. Bellino (Husaberg) a 51”49; 9. D’Ambrosio (Honda) a 53”43; 10. Nikander (Husqvarna) a 56”75; 11. Redondi (Husqvarna) a 57”66; 12. Blythe (Honda) a 1’42”20; 13. Benavides (Husaberg) a 1’48”48; 14. Sjoo (Honda) a 1’48”92; 15. Lindholm (Honda) a 1’49”39; 16. Queyreyre (Yamaha) a 1’52”98; 17. Carlsson (Beta) a 1’54”72; 18. Caimi (Yamaha) a 2’04”72; 19. Oliveira (Yamaha) a 2’06”77; 20. Philippaerts De. (Beta) a 2’22”46; 21. Sola (KTM) a 2’56”52; 22. Rallo (Gas Gas) a 3’29”07; 23. Torlage (Yamaha) a 3’35”12; 24. Salsench (KTM) a 3’51”72; 25. Botella (KTM) a 3’53”90. CLASSE 125 2T: 1. Manzi (KTM) in 53’05”95; 2. Oliveira (Yamaha) a 1’15”54; 3. Botella (KTM) a 3”02”67.

SECONDO GIORNO

mossini (21) nella e3 sabato è giunto quinto. il seConDo gioRno meo (8) ha CentRato la e2, seistola (4) la e1. sfoRtunato salvini (9), CaDuto sabato quanDo eRa seConDo Della e3. motosprint

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CLASSE E1: 1. Seistola (Husqvarna) in 1h00’15”31; 2. Salminen (Husqvarna) a 2”59; 3. Thain (Honda) a 24”81; 4. Remes (KTM) a 35”73; 5. Santolino (KTM) a 1’18”96; 6. Deparrois (Kawasaki) a 1’49”85; 7. Gauthier (TM) a 2’00”42; 8. Planet (Sherco) a 2’55”64; 9. Felicia (Yamaha) a 3’03”81; 10. Ozgul (KTM) a 26’14”19. CLASSE E2: 1. Meo (Husqvarna) in 59’37”70; 2. Renet (Husaberg) a 4”20; 3. Guerrero (KTM) a 7”27; 4. Cervantes (Gas Gas) a 10”96; 5. Leok (TM) a 2’20”72; 6. Goblet (Yamaha) a 2’59”58; 7. Albergoni (Husqvarna) a 3’00”52; 8. Aubert (KTM) a 3’01”77; 9. Basset (Yamaha) a 3’16”68; 10. Reis (Honda) a 4’07”57; 11. Curvalle (Sherco) a 4’42”85; 12. Gutzeit (Yamaha) a 5’23”37; 13. Senkalayci (KTM) a 21’25”06; 14. Sahin (Gas Gas) a 30’07”52. CLASSE E3: 1. Ahola (Honda) in 1’00’14”56; 2. Tark-

kala (Husaberg) a 35”81; 3. Ljunggren (Husaberg) a 40”63; 4. Salvini (Husqvarna) a 1’08”07; 5. Mossini (Beta) a 1’21”91; 6. Mena (Husaberg) a 1’24”02; 7. Guillaume (Husqvarna) a 1’30”04; 8. Figueras (Gas Gas) a 2’02”50; 9. Facchin (Honda) a 3’30”99; 10. Karlsson (KTM) a 4’27”11; 11. Ozdemir (KTM) a 20’14”01; 12. Kuscu (KTM) a 24’44”13. CLASSE JUNIOR: 1. Roman (KTM) in 1h01’20”61; 2. Dumontier (Yamaha) a 11”27; 3. Joly (Honda) a 19”19; 4. Fortunato (Yamaha) a 31”06; 5. Manzi (KTM) a 50”04; 6. Bellino (Husaberg) a 58”77; 7. Philippaerts De. (Beta) a 1’20”21; 8. Sjoo (Honda) a 1’22”05; 9. Nikander (Husqvarna) a 1’30”51; 10. Benavides (Husaberg) a 1’43”55; 11. Oliveira (Yamaha) a 1’47”25; 12. Lindholm (Honda) a 1’54”13; 13. Queyreyre (Yamaha) a 2’00”71; 14. Hellsten (KTM) a 2’06”20; 15. Sola (KTM) a 2’28”98; 16. Caimi (Yamaha) a 2’36”73; 17. Redondi (Husqvarna) a 2’56”99; 18. Torlage (Yamaha) a 3’08”62; 19. Blythe (Honda) a 3’42”97; 20. Carlsson (Beta) a 4’00”54; 21. Moroni (KTM) a 4’05”52; 22. Rallo (Gas Gas) a 4’07”64; 23. Botella (KTM) a 4’10”25. CLASSE 125 2T: 1. Manzi (KTM) in 1h02’10”65; 2. Oliveira (Yamaha) a 57”21; 3. Botella (KTM) a 3”20”21.

COSì IN CAMPIONATO

Classe E1: 1. Salminen punti 189; 2. Remes 160; 3. Seistola 156; 4. Thain 129; 5. Santolino 115. Classe E2: 1. Meo punti 182; 2. Cervantes 158; 3. Renet 152; 4. Guerrero 139; 5. Aubert 124. Classe E3: 1. Ahola punti 194; 2. Nambotin 151; 3. Ljunggren 147; 4. Tarkkala 136; 5. Mena 121. Classe JUNIOR: 1. Hellsten punti 167; 2. Joly 136; 3. Manzi 120; 4. Roman 117; 5. Fortunato 112. Classe 125 2T: 1. Manzi punti 197; 2. Oliveira 177; 3. Redondi 82; 4. Scott 68; 5. Burrel 49.

Troppo stress Thomas oldraTi si è riTiraTo venerdì dopo quaTTro prove speciali concluse due volTe in nona posizione e alTre due in undicesima nella e1. sabaTo, il piloTa più rappresenTaTivo dell’enduro azzurro non è neppure parTiTo. cosa ha cosTreTTo oldraTi a un abbandono così clamoroso? a venTidue anni, oldraTi è viTTima dello sTress: ha avverTiTo i primi sinTomi al Gp d’iTalia in sicilia, ricorrendo subiTo alle cure di un medico. due seTTimane fa, aGli assoluTi d’iTalia, la sua neTTa viTToria nella 250 4T sembrava avere Già scacciaTo l’ombra del problema con il quale diversi alTri aTleTi hanno avuTo a che fare come, per esempio, la nuoTaTrice federica pelleGrini e casey sToner. «venerdì ho preso il via, ma nelle mie condizioni non era il caso di rischiare» ha deTTo Thomas, che in Turchia ha così rinunciaTo a conTinuare la Gara. la speranza è che possa presTo lasciarsi dieTro quesTo problema così frequenTe nella socieTà moderna e in fuTuro possa vincere quel TiTolo mondiale che manca all’iTalia dal 2000.

CONCORReNTI VeRI MARATONeTI iL caLdo infernale ha costretto tutti i migliori piloti del mondiale a impiegare un giorno per visionare a piedi i circa sei chilometri della speciale in linea. Per percorrerla una sola volta, infatti, ci volevano oltre due ore. A queste vanno aggiunte poco meno di due ore per una ricognizione a piedi della prova di cross e un’altra ora per l’estrema.

conTraTTi 2012

MeRCATO PILOTI GIà INFUOCATO ahoLa, Aubert, Meo, Nambotin, Salminen, Salvini, Seistola, Albergoni, Guillaume, Thain sono tra i piloti che stanno già animando il mercato piloti 2012, avendo tutti in scadenza i rispettivi contratti. Ahola parlerà a luglio del possibile rinnovo con il team Honda-Zanardo. Stesso discorso per Aubert con la KTM e per Meo e Salminen con l’Husqvarna. Nambotin avrà a breve un incontro con la Gas Gas per la sua riconferma, anche se la KTM sarebbe alla finestra a guardare. Salvini resterebbe volentieri in Husqvarna, ma interessa ad almeno due team. iTaLiani aL via in caLo Dieci complessivamente i piloti italiani al via: uno nella E1 e E2, tre nella E3, cinque nella EJ. A questi vanno aggiunti il francese Aubert e il belga Melotte che hanno però licenza italiana; Aubert con l’MC Fornaroli di Piacenza, Melotte col Lumezzane.

La SpaGna doMina iL MondiaLe JUnior Due vittorie per Mario Roman nel mondiale junior: lo spagnolo è riuscito ad imporsi per la prima volta in questa classe dopo aver vinto nel 2010 la Coppa “Under 21” 125 2T ed essersi trasferito da quest’anno in Italia per allenarsi nella scuola di Alex Belometti. Secondo venerdì, il Antti Hellsten, leader della classifica, sabato è finito quattrodicesimo per alcune cadute in speciale. Un settimo e quinto posto per Jontahan Manzi, mentre sabato Deny Philippaerts è finito settimo. D’Ambrosio sabato si è invece ritirato per una distorsione al ginocchio sinistro dopo la nona posizione di venerdì. Redondi nelle due giornate è rimasto attardato per alcune cadute. Senza La SpeciaLe proLoGo Come già avvenuto nel 2010, il GP di Turchia non ha visto disputarsi venerdì sera la speciale prologo. Inutile dire che tutti i team e i piloti hanno pienamente condiviso la decisione della giuria di annullare la prova per motivi di sicurezza in quanto questa speciale costringe solo agli straordinari gli addetti lavori. caSeLLi in Grecia SULLa KTM di KniGhT L’americano Kurt Caselli correrà questo fine settimana il GP di Grecia sulla KTM 500 4T dell’infortunato David Knight, assistito sempre dal suo stesso tecnico italiano, Luca Luzzana. La decisione è stata presa dalla KTM per continuare lo sviluppo della moto del pilota inglese. Caselli prenderà parte anche ai GP di Romania e Andorra, disputando la Sei Giorni ad agosto in Finlandia. iL Gp di TUrchia SU eUroSporT 2 Eurosport 2 trasmetterà giovedì 16 giugno uno speciale di trenta minuti sul GP di Turchia. Il servizio andrà in onda dalle 18.30 alle 19.00. BoTTUri rienTra in Grecia Dopo molti anni di presenza consecutiva a tutte le prove del mondiale, Alessandro Botturi non ha preso parte al GP di Turchia per motivi di famiglia. Rientrerà al GP di Grecia. SviLUppo deLL’iniezione deLLa KTM 250 4T Continua lo sviluppo dell’iniezione Keihin con corpo farfallato da 42 mm sulle KTM 250 4T ufficiali di Remes e Oldrati da parte del responsabile tecnico della squadra Bruno Ferrari. Introdotta quest’anno sulle moto austriache della E1, l’iniezione sarà di serie sul modello 2012 della nuova 250 EXC-F bialbero con bilancieri a dito trattati DLC (Diamont Like Carbon) che comandano le quattro valvole in titanio, come sulla 350 di Aubert.

Leclassifiche motosprint

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NEXT ROUND: 3° NORD POMPOSA (FE) 11-12/6 - 3° SUD LATINA (LT) 18-19/6 - 3° SIC RACALMUTO (AG) 25-26/6

Due manche di fuoco fanno capire che il livello del Trofeo Sicilia è stellare: vince Raspanti su Mannino e Sturniolo I piloti del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia sono pronti al via per la seconda gara siciliana sulla pista Concordia Karting di Favara.

Secondo a pari punti con Raspanti, c’è il campione in carica Mannino (1), grande vincitore di gara1.

I LEONI SICILIANI TUTTO O NIENTE! Sempre più avvincente ed appassionante il Trofeo ScooterMatic Extreme Italia che ha visto la seconda prova siciliana ingarbugliare ancora di più i pronostici rendendo praticamente indecifrabile la classifica della stagione. Rientra il campione in carica Nicola Mannino, dopo l’infortunio del mese scorso che lo ha tenuto fuori dalla prima prova, con la solita fame di vittorie. Rientra, a distanza di molti anni, Carlo Sturniolo ed è subito ad altissimi livelli. Si rivede Antonino Raspanti, nella sua forma migliore. Si rivede un ex campione italiano Mario Tornera, cui bastano pochi giri per rimettersi avanti a tutti. Ma “tutti” sono li, ammassati in pochissimi decimi di secondo, pronti a sfruttare la minima esitazione. Sulla Pista Concordia di Favara i big dell’Italia sono presentissimi alla bandiera verde della prima sessione di libere. Tredici leoni, pronti a darsi battaglia sul filo del centesimo di secondo. Spunta Mannino che mette dietro Morreale, Consoli e Raspanti. Ma il primo turno di cronometrate ufficiali dice Mario Tornera: il messinese è in forma perfetta e decisissimo a tornare avanti a tutti. Morreale è a 6 centesimi, Raspanti è ad un solo decimo, Sturniolo anche. Mannino è in seconda fila davanti a Baldo Pintacoda (altro grande rientro dopo un infortunio in allenamento), Samuele Cuciti e Alberto Consoli. Terza fila per Bonomo, Trovato, Scianna e Mario Pintacoda. Tutto in 7 decimi di secondo! Grande impegno nel secondo e decisivo turno di qualifica: Mannino scende sotto l’1’05” e si piazza davanti a tutti

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Raspanti (170) si è imposto sul gradino alto del podio sfoderando una grinta incredibile! A destra: La festa del podio con Raspanti sul gradino alto del podio davanti a Mannino, Sturniolo, Consoli e Morreale.

Sturniolo (5) sale sul terzo gradino del podio dopo aver lottato con i più veloci in questa sua gara di rientro alle competizioni dopo molti anni. con Raspanti che però è vicinissimo con Morreale e Tornera incollati in prima fila. Seconda fila per Bona (che non aveva girato nel primo turno per un problema meccanico) su Consoli, Baldo Pintacoda e Sturniolo. Terza fila aperta da Scianna su Trovato Cuciti e Bonomo, mentre chiude lo schieramento Mario Pintacoda, non perfettamente a posto. Ma siamo sempre nell’ordine di divari irrisori. LE GARE Giornata caldissima fuori e dentro la pista: al via di gara 1 Tornera parte fortissimo incalzato da Mannino, Consoli, Morreale, Bona e Raspanti che inseguono. Al termine del primo giro Mannino trova un varco e passa in testa, lasciando il gruppo in bagarre. Sarà la sua fortuna perché riuscirà a prendere un paio di secondi preziosissimi che conserverà fino alla fine. Dietro il gruppo in lotta per la seconda piazza diventa di nove elementi, con le posizioni che cambiano ad ogni giro. Consoli prova a ricucire lo strappo ma non ce la fa ed intanto Raspanti, partito male, si fa avanti. All’ottavo giro salta Sturniolo e si porta in seconda piazza, che difenderà fino alla bandiera a scacchi dagli assalti dello stesso Sturniolo. Cuciti chiude in quarta posizione davanti a Consoli, Bona, Tornera e Bonomo. Gara 2 e questa volta Mannino non si fa pregare, prendendo subito la testa della gara pressato da Tornera e Morreale. Raspanti si trova addirittura ottavo e dovrà dare il massimo per ritornare in zona podio. Consoli intanto, dalla seconda fila è addosso a Tornerà e Morreale, li

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Trofeo Scootermatic Extreme Italia Sicilia 2 a Prova - Motodromo Concordia - 5 giugno 2011

Classifica Gara

Consoli (23) si deve accontentare della quarta posizione finale, mantenendo la testa della classifica di Trofeo.

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

170 1 5 23 55 48 28 29 57 12 43 37 87

Pilota Raspanti Antonino Mannino Nicola Sturniolo Carlo Consoli Alberto Morreale Elia Cuciti Samuele Bona Francesco P. Bonomo Francesco Pintacoda Mario Trovato Piero Tornera Mario Pintacoda Baldassare Scianna Ignazio

Team 1m TZT Racing 22 Mannino Racing 25 D’Agata 20 D’Agata 16 Moto Sport La Bella 12 DBR Racing 18 MB Racing 15 Marmitta 13 Pintax No Limits 11 DBR Racing 10 MRT Mineo Racing 14 Caly Moto Racing 9 Scianna 1

2m Punti 25 47 22 47 16 36 18 34 20 32 12 30 13 28 15 28 14 25 11 21 1 15 1 10 1 2

Classifica Trofeo

Morreale (55) chiude in quinta posizione ma è stato tra i protagonisti assoluti.

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

23 170 12 55 48 57 1 29 123 28 43 87 5 15 37

Pilota Consoli Alberto Raspanti Antonino Trovato Piero Morreale Elia Cuciti Samuele Pintacoda Mario Mannino Nicola Bonomo Francesco Mottola Andrea Bona Francesco P. Tornera Mario Scianna Ignazio Sturniolo Carlo Maggio Antonio Pintacoda Baldassarre

Team D’Agata TZT Racing DBR Racing Moto Sport La Bella DBR Racing Pintax No Limits Mannino Racing Marmitta Moto 2t4t MB Racing MRT Mineo Racing Scianna D’Agata DEV Corse Caly Moto Racing

Tot 84 75 65 64 58 49 47 44 40 39 39 38 36 18 10

pressa inducendo Tornera all’errore. Il messinese è costretto al ritiro, così come Piero Trovato che in gara 2 aveva recuperato il passo giusto: una scivolata mette fuori gioco i due ex mattatori del TNSV. Mannino questa volta però non riesce a mettere spazio fra lui e gli inseguitori, il cui svantaggio è sempre stato sotto i due secondi. Intanto Raspanti risale come una furia ed a metà gara si butta all’inseguimento del Campione italiano: il distacco è di un secondo e mezzo dal battistrada e risponde ad ogni tentativo di fuga di Mannino, abbassando il record della pista ad ogni giro, con in scia Morreale e Consoli. All’ultimo giro è ad otto decimi. Sembra fatta per Mannino anche se Raspanti guida sempre in carena. A poche curve dal traguardo però il messinese ha una leggera sbavatura e si ritrova Raspanti incollato allo scarico: il campione 2009 fiuta la preda e si butta all’interno in staccata, portandosi in testa. Mannino prova a replicare ma sente pronti anche Consoli e Morreale e rinuncia all’attacco, troppo rischioso ai fini della classifica. Sul traguardo passano in volata Raspanti, Mannino, Morreale e Consoli, staccati di soli 7 decimi di secondo. Quinto posto per Sturniolo, su Bonomo, Mario Pintacoda e l’ottimo Bona, mentre più staccati finiscono Cuciti e Trovato. Palma della sfortuna per Scianna che non riesce a partire in gara 1 e compie solo 2 giri in gara 2 Per somma punti finiscono pari Mannino e Raspanti ma il gradino più alto va al pilota del TZT Racing, vincitore di gara 2: “La dedico a mio nonno, a mio padre

ed a tutti quelli che mi sono vicini – precisa un felicissimo Raspanti – Abbiamo finalmente sistemato alcune cose ed eccomi tornato ai massimi livelli. Mi sarei accontentato anche del secondo posto alle spalle di Mannino, ma ho creduto fino alla fine di poter vincere e, quando ho visto la sua sbandata, mi sono fiondato all’interno in staccata ed ho avuto ragione. Gara bellissima, la più bella cui abbia partecipato”. Mannino sorride e stringe la mano all’avversario: “E’ andata così, stavolta sono stato io a commettere un piccolo errore e Raspanti mi ha passato – ammette il messinese – comunque lui, Morreale e Consoli hanno girato velocissimi: io abbassavo il tempo e loro recuperavano. Grande Trofeo, questi sono i primi punti per me ma non mi do per vinto fino all’ultima gara”. Per somma punti sale sul terzo gradino del podio Carlo Sturniolo, al rientro con gli scooter: “Vi confesso che quando ho chiuso gara 1 in terza posizione ho pianto di felicità – dice il catanese del Team Sant’Agata – Non me lo aspettavo di essere subito così competitivo. Ho visto un notevole salto in avanti del livello dei piloti ed anche della correttezza in pista. Ci ho già preso gusto e non vedo l’ora di riscendere in pista di nuovo”. In pista abbiamo visto 13 leoni lottare per ogni metro d’asfalto. Il livello dei piloti siciliani non è mai stato così alto. I piloti dei gironi Nord e Sud del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia sono avvertiti… Ilio Ascione ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE race@raceservice.com


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Rizzo (164) ha conquistato la vittoria sull’impianto Concordia Karting, ma non si distacca in classifica da Mannone perché i due chiudono il weekend con lo stesso punteggio!

PAREGGIO FURIBONDO CHE SPETTACOLO! Finisce uno a uno la sfida che vedeva contrapposti Gianni Mannone e Pietro Rizzo i due principali antagonisti del Trofeo ScooterMatic Extreme delle Regioni Sicilia che continuano la loro fuga in testa alla classifica generale dopo la seconda prova disputata sulla Pista Concordia di Favara in provincia di Agrigento. I due hanno approfittato anche delle disavventure degli avversari più accreditati per allungare il divario con una concorrenza che si sta facendo sempre più incalzante. Gia nelle libere viene fuori il nome di Rizzo: il pilota della MRT Mineo segna ottimi tempi sin dalle prime tornate lasciando indietro Domino, Stabile e Giacalone, mentre Mannone appare inizialmente un po’ in crisi. Al primo turno di qualifica però Mannone è perfettamente a posto e si porta in pole position precedendo lo stesso Rizzo, Nizza e Stabile, mentre la seconda fila vede Cancemi, Domino, Tornabene e Giacalone staccati di pochissimo. Secondo turno e Mannone non riesce a scendere in pista, mentre Rizzo lima ancora qualche centesimo avvicinandosi alla pole. Terzo tempo per Nizza, anche lui in progressione così come Stabile. Alle loro spalle non cambia nemmeno l’ordine della seconda e terza fila.

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LE GARE Si spegne il semaforo di gara 1 ed i primi tre partono a fionda. Il più lesto è Nizza che si porta in testa inseguito da Mannone e Rizzo. Il terzetto allunga senza problemi, approfittando anche di un problema non risolto da Stabile che, nei primi giri, si ritrova con Giacalone, Domino e Cancemi incollati alla ruota. I tre di testa prendono un discreto margine e da metà gara cominciano una bagarre per il primato. Negli ultimi metri Rizzo riesce a mettere anche le ruote davanti ma Mannone continua ad attaccare e riesce a passare all’ingresso dell’ultima curva. I due arrivano sul traguardo in volata staccati di soli 28 millesimi di secondo. Terzo chiude Nizza che si accontenta del piazzamento a 5 decimi dai primi due. Stabile è quarto dopo aver tenuto a bada l’ottimo Giacalone, inseguito da Cancemi e Domino. In gara 2 Nizza prende 30 secondi di penalità per essersi mosso prima dalla griglia ma la cosa non gli porta vantaggio: infatti si trova ad inseguire Cancemi e Domino, partiti molto bene alle spalle dei soliti Mannone e Rizzo. I due battistrada allungano con decisione, lasciando in piena bagarre gli avversari, con Mannone che da la sensazione di riuscire a tenere a bada lo scatenato Rizzo. Dopo un paio di cambi di

In alto: il Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sud a Binetto

posizione Mannone però commette un errore al quinto giro che da via libera a Rizzo. Il pilota della MRT Mineo non si lascia pregare e comincia ad inanellare giri veloci con un “uno due” all’ottavo e nono giro che gelano le speranze di rimonta di Mannone. Sul terzo gradino del podio chiude Stabile che amministra su Domino e Giacalone in calo nel finale, mentre Nizza (terzo sotto la bandiera a scacchi) viene classificato in settima posizione alle spalle di Cancemi. Per la discriminante della vittoria in gara 2 sul gradino più alto del podio della seconda prova del Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sicilia sale Pietro Rizzo, al secondo successo consecutivo: “Bella gara – commenta il pilota del team MRT Mineo – non mi aspettavo certo il regalo e credo comunque che sarei riuscito a vincere lo stesso. Per ora non penso alla classifica di Trofeo, punto a vincere anche la terza prova”. Non si da pace Gianni Mannone: “Lo scooter era perfetto e potevo puntare al risultato pieno – racconta il rider di Domy

Racing – invece a metà gara ho commesso un errore e mi si è chiuso l’avantreno. Sono ripartito subito ma ormai il tempo perso era impossibile da recuperare. E’ solo colpa mia”. “Ho penato tutto il weekend con il mio scooter ed alla fine sono anche contento del terzo posto in classifica – dice il portacolori della DeV Corse – Però è avvilente vedere gli altri andar via e non poter fare nulla per contrastarli. In entrambe le gare poi mi sono dovuto anche difendere dagli attacchi di Giacalone rimontato come una furia”. Si rammarica Mirco Nizza: “lo scooter era perfetto ed ho fatto una gran prima manche. In gara 2 invece sono partito un attimo prima, poi ho frenato, ma la frittata era già fatta. Pazienza”. I piloti del “Sicilia” torneranno in pista il 25 e 26 giugno per la terza prova del Trofeo ScooterMatic delle Regioni che si disputerà all’autodromo dei Templi a Racalmuto. Ilio Ascione

A sinistra: Domino (14) si classifica quinto assoluto dopo due gare da incorniciare! Sotto: Nizza (114) concluderà terzo in gara1 e sarà quarto finale dopo le due manche.

Mannone (64) chiude secondo finale a pari punti con Rizzo, dopo due gare spettacolari.

Stabile (69) chiude il podio, ottenendo la terza posizione. Trofeo Scootermatic Extreme Sud 2 a Prova - Motodromo Concordia - 5 giugno 2011

Classifica Gara Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

164 64 69 114 14 48 59 18 93 98 19

Pilota Rizzo Pietro Mannone Gianni Stabile Davide Nizza Mirco Domino Daniele Giacalone Lorenzo Cancemi Alfredo Sinatra Marco Tornabene Antonio Palmeri Salvatore Munda Giuseppe

Team Punti MRT Mineo Racing 22 25 47 Domy Racing 25 22 47 DEV Corse 18 20 38 Gargiulo (58) ha conquistato la vittoria Vito Racing 20 14 34 in volata dopo due gare durissime. Baiamonte 14 18 32 DEV Corse 16 16 32 Baiamonte 15 15 30 Marmitta 11 13 24 Birilli Racing 13 1 14 Marmitta 12 1 13 FC Motors 12 1 13

Classifica Trofeo Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

164 64 69 59 14 114 48 93 18 88 86 98 19

Pilota Rizzo Pietro Mannone Gianni Stabile Davide Cancemi Alfredo Domino Daniele Nizza Mirco Giacalone Lorenzo Tornabene Antonio Sinatra Marco De Marco Claudio A. Calabrò Luigi Palmeri Salvatore Munda Giuseppe

Team MRT Mineo Racing Domy Racing DEV Corse Baiamonte Baiamonte Vito Racing DEV Corse Birilli Racing Marmitta DEV Corse Nico Racing Marmitta FC Motors

Tot 97 81 72 70 67 61 58 40 35 30 29 33 13

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Sportitalia I campionati regionali

coppa fmI in chiaro-scuro Velocitàal Mugello SCARPERIA - Intenso week-end motociclistico al Mugello per l’appuntamento della Coppa FMI in una giornata di maltempo. Partiamo dal campionato “di casa”, ovvero la Premier Cup, che ha registrato i successi di Cottini (600 Stock), Zorzi (600 Aperta) e Luca Pedersoli (Open); in quest’ultima gara da segnalare il grave incidente occorso ad Andrea Torello. Nel corso dell’ottavo giro è caduto, riportando lesioni alla testa. È stato intubato e trasportato in elicottero al Pronto Soccorso di Careggi. Attualmente non è più in rianimazione e le sue condizioni sono in via di miglioramento. Nella Motorex Cup, successi per Mauro Carzaniga nella 600 ed Alex Sassaro nella 1000. Piloti in pista anche per il Trofeo Motoestate che ha incrociato il suo cammino con il Marco Papa Trophy. Nella 1000 Stock, a sola firma Mootestate, successo di Riccardo Cella Ceca, imitato da Andrea Locatelli (125 Stock), Davide Eccheli (600 Stock) e Paolo Blora (Open). Nel Trofeo 250 GP si è imposto Giacomo Lucchetti, e quindi, a conclusione della lunga carellata, i successi di Daniele Ventura (600) e Roberto Blunda (1000) nella Black Cup.

5 giugno

Coppa FMI - Organizzazione: M.C. Firenze - Direttore di gara: Antonio Canu - Meteo: pioggia.

Classifiche

TROFEO MOTOESTATE 1000 STOCK: 1. Della Ceca (Ducati) 6 giri in 13’43”188; 2. Zerbo (BMW) a 8”638; 3. Dall’Aglio (Ducati) a 8”780; 4. Corradi (BMW) a 10”343; 5. Mauri (Ducati) a 14”790; 6. Filippini (BMW) a 15”745; 7. Gallina (BMW) a 18”101; 8. Pagani (BMW) a 23”116; 9. Santini (BMW) a 33”996; 10. Polo (Ducati) a 34”361; 11. Rinaldi (BMW) a 35”388; 12. Samarani (Aprilia) a 37”848; 13. Accornero (Ducati) a 46”997; 14. Foti (BMW) a 48”738; 15. Vivaldi (BMW) a 50”733; 16. Guerini (Aprilia) a 1’27”524; 17. Romagnoli (BMW) a 1’36”928; 18. Avvisti (BMW) a 1’37”003; 19. Pallini (Honda) a 2’17”764. 600 APERTA STOCK: 1. Eccheli (Yamaha) 9 giri in 18’10”464; 2. Civillini (Yamaha) a 0”980; 3. Falaschi (Suzuki) a 4”306; 4. Rinaldi (Honda) a 5”520; 5. Bonfanti (Yamaha) a 12”118; 6. Bonati (Yamaha) a 12”828; 7. Corradi (Kawasaki) a 13”707; 8. Nocivelli (Honda) a 14”025; 9. Dalmazio (Honda) a 14”751; 10. Palladino (Yamaha) a 23”776; 11. Torresi (Yamaha) a 24”390; 12. Luminari (Honda) a 31”294; 13. Falconi (Yamaha) a 33”129; 14. Perlini (Suzuki) a 33”416; 15. Bovelli (Yamaha) a 34”029; 16. Maggioni (Yamaha) a 35”283; 17. Barbieri (Kawasaki) a 36”234; 18. Valla (Yamaha) a 37”043; 19. Cabassi (Yamaha) a 42”677; 20. Vigliano (Yamaha) a 1’11”445; 21. Elia (Honda) a 1’21”393; 22. Iotti a 1’35”309; 23. Stopponi (Kawasaki) a 1’35”965; 24. Osler (Honda) a 1’55”576. CLASSE 125 SPORT: 1. Locatelli (Moriwaki) 8 giri in 17’40”305; 2. Magro (Moriwaki) a 14”952; 3. Rinaldi (Aprilia) a 15”189; 4. Calgaro (Aprilia) a 15”305; 5. Fedi (Metrakit) a 16”304; 6. Lamberti (Kawasaki) a 17”181; 7. Loi (Moriwaki) a 18”916; 8. Baldassarre motosprint

90

(Aprilia) a 29”651; 9. Masoni (Moriwaki) a 39”969; 10. Pagliani (Aprilia) a 46”695; 11. Facchetti (Aprilia) a 46”715; 12. Boscolo (Aprilia) a 46”842; 13. Scagnetti (Aprilia) a 47”293; 14. Verrengia (Aprilia) a 49”422; 15. Aliberti (Aprilia) a 1’13”396; 16. Casella (Aprilia) a 1’22”971; 17. Theffo (Aprilia) a 1’30”610; 18. Drago (Aprilia) a 1’31”306; 19. Modesti (Aprilia) a 1’35”262; 20. Tramarin (Aprilia) a 1’49”773; 21. Siri (Aprilia) a 1’51”840. OPEN B.C. 1000: 1. Blora (Ducati) 10 giri in 19’35”606; 2. Traversaro (Honda) a 9”837; 3. Rampini (BMW) a 15”191; 4. Pezzoli (Ducati) a 15”271; 5. Galante (BMW) a 16”350; 6. Patanè (BMW) a 20”963; 7. Tondo (Suzuki) a 30”391; 8. Banfi (MV Agusta) a 32”836; 9. Diprima (Kawasaki) a 37”713; 10. Laudati (Yamaha) a 38”148; 11. Armiraglio (Yamaha) a 48”165; 12. Antonioli (Yamaha) a 55”160; 13. Sassi (BMW) a 58”883; 14. Fratus (Honda) a 1’01”354; 15. Capaldo (Yamaha) a 1’01”362; 16. Soldo (Yamaha) a 1’01”764; 17. Caffi (Suzuki) a 1’16”277; 18. Faletti (Honda) a 1’36”435; 19. Maifredi (Suzuki) a 1’37”409; 20. Scalaberni (Yamaha) a 1’50”282. CONTINENTAL BLACK CUP CLASSE 1000: 1. Blunda (Aprilia) 6 giri in 15’12”266; 2. Patané (BMW) a 16”800; 3. Rossi (BMW) a 57”991; 4. Aimo (Honda) a 58”242; 5. Lo Magno (Honda) a 1’38”300; 6. Iannaccone (KTM) a 1’43”929; 7. Sciacchitano (Suzuki) a 1’48”828; 8. Marafioti (Honda) a 1’53”537; 9. Cochi (Suzuki) a 1’55”448; 10. Gesuelli (Honda) a 2’14”844; 11. Chiesa (Honda) a 2’21”744; 12. Migliazzo (Yamaha) a 2’47”493; 13. Bersani (BMW) a 2’55”990; 14. Di Martino (Honda) a 1 giro. CLASSE 600: 1. Ventura (Yamaha) 9 giri in 18’12”776; 2. Sansavini (Yamaha) a 7”030; 3. Marelli (Yamaha) a 27”447; 4. Dorata (Honda) a 45”222; 5. Farinato (Yamaha) a 47”295; 6. Frosi (Yamaha) a 50”291; 7. Vivaldi (Yamaha) a 51”181; 8. Schirò (Yamaha) a 53”918; 9. Cascone (Yamaha) a 53”918; 10. Giunta (Kawasaki) a 1’08”942; 11. Nadal

(Honda) a 1’09”250; 12. Serenari (Yamaha) a 1’16”296; 13. Soliani (Yamaha) a 1’19”073; 14. Milanesio (Honda) a 1’21”958; 15. Manara (Yamaha) a 1’31”209; 16. Marzano (Yamaha) a 1’32”153; 17. Sabella (Yamaha) a 1’38”714; 18. Banno (Yamaha) a 2’03”888; 19. Netralli (Yamaha) a 2’04”008; 20. Treccani (Yamaha) a 1 giro. CLASSE 250 GP: 1. Lucchetti (Aprilia) 6 giri in 15’44”876; 2. Ronzoni (Aprilia) a 10”142; 3. Gori (Yamaha) a 18”396; 4. Petrini (Honda) a 27”864; 5. Postmus (Yamaha) a 29”990; 6. Lugaresi (Honda) a 35”997; 7. Michelotto (Honda) a 1’06”286; 8. Becker (Yamaha) a 1’14”740; 9. Bronzoni (Aprilia) a 1’17”204; 10. Marchetti (Aprilia) a 1’23”362; 11. Orlandini (Aprilia) a 2’00”666; 12. Nicocia (Yamaha) a 2’15”351; 13. Morselli (Yamaha) a 1 giro. PREMIER CUP 600 APERTA: 1. Zorzi (Yamaha) 9 giri in 17’53”618; 2. Meschini (Honda) a 1”135; 3. Vigilucci (Yamaha) a 4”635; 4. Marconi (Yamaha) a 4”785; 5. Marcheluzzo (Triumph) a 17”775; 6. Pirazzoli (Honda) a 20”982; 7. Iannone (Yamaha) a 21”099; 8. Falaschi (Suzuki) a 21”906; 9. Palladino (Yamaha) a 21”961; 10. Ognibene (Yamaha) a 22”358; 11. Erbacci (Yamaha) a 22”566; 12. Gallo (Honda) a 28”036; 13. Rimondo (Yamaha) a 28”182; 14. Goffi (Honda) a 31”771; 15. Evangelista (Honda) a 34”579; 16. Longhi (Kawasaki) a 35”044; 17. De Marco (Yamaha) a 40”861; 18. Berclaz (Yamaha) a 41”467; 19. Altomonte (Honda) a 41”632; 20. Vieri (Kawasaki) a 44”567; 21. De Rosa (Yamaha) a 1’08”188; 22. Tartaglia (Kawasaki) a 1’08”305; 23. Dotti (Honda) a 1’16”471; 24. Spatari (Yamaha) a 1’16”471; 25. Varini (Honda) a 1’18”148; 26. Milani (Yamaha) a 1’24”426; 27. Lunghi (Yamaha) a 1’28”965; 28. Rasetti (Honda) a 1’29”045; 29. Vieri (Kawasaki) a 1’38”694. 600 STOCK: 1. Cottini (Honda) 6 giri in 14’23”333; 2. Pina (Yamaha) a 4”763; 3. Sportoletti (Yamaha) a 4”995; 4. Lotito (Yamaha) a 7”637; 5. Raimondo (Yamaha) a 21”124; 6. Morreale (Kawasaki) a 21”379; 7. Scicchitano (Yamaha) a 33”767; 8. Stirpe (Honda) a 34”028; 9. Ziglioli (Yamaha) a 36”743; 10. Pallini (Yamaha) a 47”559; 11. Cima (Yamaha) a 54”267; 12. Magnanelli (Yamaha) a 1’04”376; 13. Caloroso (Yamaha) a 1’16”049; 14. Aloisi (Yamaha) a 1’18”307; 15. Fanzoni (Yamaha) a 1’20”671; 16. Favi (Yamaha) a 1’24”704; 17. Albertelli (Honda) a 1’25”561; 18. Berto (Suzuki) a 1’41”185; 19. Clivio (Yamaha) a 2’30”038; 20. Bolognesi (Yamaha) a 2’30”208; 21. Gambatesa (Yamaha) a 2’46”817. OPEN: 1. Pedersoli (Ducati) 8 giri in 15’31”227; 2. Corradi (BMW) a 0”489; 3. Di Vora (BMW) a 0”793; 4. Ciacci (BMW) a 11”013; 5. Blora (Ducati) a 11”290; 6. Marchetti (Suzuki) a 26”576; 7. Durigon (Suzuki) a 28”352; 8. Torello (Suzuki) a 29”561; 9. Andreozzi (FTR) a 30”118; 10. Sciacca (Honda) a 31”219; 11. Mercante (BMW) a 31”467; 12. Mueller (Suzuki) a 32”303; 13. Tonini (Aprilia) a 38”685; 14. Cedrini (Kawasaki) a 40”058; 15. Grilli (Yamaha) a 40”389; 16. Marras (Ducati) a 49”958; 17. Panella (Honda) a 50”819; 18. Tutino (Honda) a 50”871; 19. Signorin (Honda) a 51”240; 20. Bindella (BMW) a 53”252; 21. Cestari (Suzuki) a 57”366; 22. Migliorini (Suzuki) a 58”022; 23. Merlin (Honda) a 1’01”469; 24. Accornero (BMW) a 1’07”272; 25. Bardelli (Yamaha) a 1’09”912; 26. Di Giannicola (Honda) a 1 giro; 27. Bonutto (BMW) a 1 giro. MOTOREX CUP CLASSE 1000: 1. Sassaro (Kawasaki) 10 giri in 19’39”868; 2. Piano (BMW) a 12”531; 3. Pilia (Kawasaki) a 12”818; 4. Antonellini

(BMW) a 19”911; 5. Poggi (Honda) a 20”132; 6. Cristini (BMW) a 21”235; 7. Marcolongo (Aprilia) a 29”318; 8. Para (BMW) a 37”211; 9. Fontanelli (Suzuki) a 40”185; 10. Sorrenti (BMW) a 40”297; 11. Carlini (Honda) a 40”489; 12. Bettini (Yamaha) a 41”041; 13. Serra (Yamaha) a 41”131; 14. Conte (Kawasaki) a 41”437; 15. Santini (BMW) a 41”656; 16. Cavallini (Yamaha) a 42”134; 17. Parrillo (Yamaha) a 45”758; 18. Gilioli (Suzuki) a 51”225; 19. Pastorino (Kawasaki) a 1’00”270; 20. Stellin (Ducati) a 1’01”537; 21. Calderoli (Kawasaki) a 1’01”850; 22. Morini (Honda) a 1’09”387; 23. Carminati (Kawasaki) a 1’12”186; 24. Polcan (Kawasaki) a 1’17”538; 25. Chiodi (Honda) a 1’17”610; 26. Zaffelli (Suzuki) a 1’28”746; 27. Ascari (Yamaha) a 1’28”924; 28. Perotti (Honda) a 1’33”210; 29. Stefanini (Honda) a 1’40”556; 30. Mugnai (Aprilia) a 1’52”774; 31. Macchi (Honda) a 1’54”013; 32. Passuello (Suzuki) a 1’54”365; 33. Ferraro (Bimota) a 2’07”936. CLASSE 600: 1. Carzaniga (Honda) 9 giri in 18’07”294; 2. Ferrari (Yamaha) a 4”725; 3. Carta (Yamaha) a 5”035; 4. Corsini (Yamaha) a 5”040; 5. Cini (Yamaha) a 12”597; 6. Cabello (Yamaha) a 12”641; 7. Massa (Yamaha) a 13”509; 8. Pietrobon (Ducati) a 13”711; 9. Diomedi (Yamaha) a 22”488; 10. Trisorio (Kawasaki) a 23”007; 11. Brambilla (Ducati) a 28”193; 12. Raimondi (Yamaha) a 29”850; 13. Chiappa (Honda) a 33”813; 14. Gaggino (Yamaha) a 36”330; 15. Ambroso (Yamaha) a 39”284; 16. Semiglia (Honda) a 39”505; 17. Bijno (Kawasaki) a 42”874; 18. Bricchi (Yamaha) a 48”069; 19. Quirico (Yamaha) a 48”885; 20. Bizzocchi (Honda) a 54”044; 21. Pietrobon (Ducati) a 55”680; 22. Craviari (Kawasaki) a 55”688; 23. Bonera (Triumph) a 56”483; 24. Ricca (Honda) a 57”620; 25. Ferrante (Honda) a 1’13”911; 26. Carra (Suzuki) a 1’21”085; 27. Baiardi (Yamaha) a 1’28”948; 28. Pennisi (Suzuki) a 1’29”744; 29. Scalvini (Kawasaki) a 1’33”171; 30. Berselli (Honda) a 2’14”574.

Classifiche

OPEN A: 1. Amati (Dm); 2. Mazzola (Polini); 3. Chessa (Dm); 4. Barani (Phantom); 5. Carbonera (Dm); 6. Petrarca (Dm); 7. Ponziani (Dm); 8. Paladini (Dm); 9. Borgognoni (Atm); 10. Costantino (Zpf). B: 1. Forlani (Dm); 2. Mantovani (Dm); 3. Cotandini (Pasini); 4. Miozzi (Dm); 5. D’Angelo (Phantom); 6. Lozza (Dm); 7. Pizzoli (Dm); 8. Bruno (Iame); 9. Sbrana (Grc); 10. Bucciarelli (Dm); 11. Gabriele (Dm); 12. Cetrullo (DM); 13. Mazzolai (Dm); 14. Coveri (Dm). JUNIOR A: 1. Foggia (Zpf); 2. Izzo (Zpf); 3. Rodigari (Zpf); 4. Vietti (Polini); 5. Spinelli (Sg); 6. Bernardi (Polini); 7. Ferrara (Zpf); 8. Bonoli (Sg); 9. Barberis (Sg); 10. Nepa (Sg); 11. Donnini (Sg); 12. Mollicone (Dm); 13. Tonassi (Zpf); 14. Cavalli (Dm). B: 1. Bastianelli (Zpf); 2. Valequarantasei (Zpf); 3. Facco (Sg); 4. Ruiu (Zpf); 5. Di Costanzo (Zpf); 6. Pasqualotto (Pasini); 7. Benfante (Zpf); 8. Biancalana (Atm); 9. Cecchi (Phantom); 10. Novali (Polini); 11. Ceccarelli (Dm); 12. Filippo (Sg); 13. Ignesti (Pasini); 14. Morelli (Sg). C: 1. Casadei (Pasini); 2. Vargas (Sg); 3. Pizzoli (Dm); 4. Occhialini (Polini). SAV: 1. Arcangeli (Grc); 2. Fusco (Sg); 3. Vocino (Zpf); 4. Patella (Polini); 5. Serinaldi (Polini); 6. Scognamiglio (Grc); 7. Cavaliere (Zpf); 8. Sparaciari (Polini); 9. Mazzullo (Polini); 10. Grasso (Sg); 11. Bartalesi (Dm).

MiniGPe Yamaha R125 Cup Latina 29 maggio Campionato italiano MiniGP e Yamaha R125 Cup - Direttore di gara: Federica Tiburzi - Meteo: variabile.

Classifiche

JUNIOR 50 GARA 1: 1. Bulega (Rmu); 2. Arbolino (Rmu); 3. Perseghin (Grc); 4. Romeo (Mr); 5. Grassia (Honda); 6. Ciulla (Metrakit); 7. Speziale (Sg); 8. Ruiu (Grc); 9. Sabatucci (Seven); 10. Ferrante (Zpf); 11. Orsini (Zpf); 12. Nicoletti (Honda); 13. Litrico (Grc); 14. Sulsenti (Grc); 15. Morgante (Grc); 16. Arduini (Honda). GARA 2: 1. Bulega (Rmu); 2. Romeo (Mr); 3. Ciulla (Metrakit); 4. Ferrante (Zpf); 5. Ruiu (Grc); 6. Nicoletti (Honda); 7. Setaro (Honda); 8. Perseghin (Grc); 9. Sabatucci (Seven); 10. Spiranelli (Honda); 11. Orsini (Zpf); 12. Litrico (Grc); 13. Sulsenti (Grc); 14. Morgante (Grc); 15. Arduini (Honda). SENIOR 70 GARA 1: 1. Manzi (Metrakit); 2. Bastianini (Rmu); 3. Di Giannantonio (Honda); 4.

Gabellini (Honda); 5. Montella (Seven); 6. Scalbi (Zpf); 7. Castellini (Rmu); 8. Zaccone (Honda); 9. Zimbone (Grc); 10. Adragna (Metrakit); 11. Ciprietti (Bzm); 12. Gravina (Zpf); 13. Zanotti (Honda); 14. Caruso (Honda); 15. De Pascali (Honda); 16. Villamagna (Grc). GARA 2: 1. Manzi (Metrakit); 2. Zaccone (Honda); 3. Di Giannantonio (Honda); 4. Bastianini (Rmu); 5. Gabellini (Honda); 6. Montella (Seven); 7. Castellini (Rmu); 8. Scalbi (Zpf); 9. Zimbone (Grc); 10. Ciprietti (Bzm); 11. Zanotti (Honda); 12. Caruso (Honda); 13. Campioni (Grc); 14. Adragna (Metrakit); 15. Fabbri (Zpf); 16. Bortolozzo (Honda); 17. De Pascali (Honda). YAMAHA R125 CUP GARA 1: 1. Mencarelli; 2. Mastrella; 3. Gironi; 4. Di Lonardo; 5. Matturro; 6. Elmessi; 7. Menozzi; 8. Mangani; 9. Santacroce; 10. Sansanelli; 11. Falchetti; 12. De Pera; 13. Leonov; 14. Tirocchi; 15. Bove. GARA 2: 1. Mencarelli; 2. Gironi; 3. Pellegrini; 4. Mastrella; 5. Matturro; 6. Tirocchi; 7. Elmessi; 8. Di Lonardo; 9. Menozzi; 10. Mangani; 11. Santacroce; 12. Sansanelli; 13. Leonov; 14. De Pera; 15. Bove.

Enduroregionale

Calabria

Motta San Giovanni (RC) 8 maggio

Campionato enduro Calabria, seconda prova – Organizzatore: M.C. Reggio Calabria

Classifiche

ASSOLUTA: 1. Mercurio (KTM); 2. Surace (KTM); 3. Callipo (KTM); 4. Tomasello Andrea (KTM); 5. Tomasello Angelo (KTM); 6. Angotti (Suzuki); 7. Martino (Honda); 8. Cuiuli (KTM); 9. Grandinetti (Honda); 10. Volpe (Honda); 11. Lucina (KTM); 12. Maida (Yamaha); 13. Buscemi (Husqvarna); 14. Torcasio (KTM); 15. Orlando (KTM); 16. Marcello (KTM); 17. Mastroianni (KTM); 18. Tassone (KTM); 19. Pizzino; 20. Candreva (Honda); 21. Scarpelli (KTM); 22. Perri (Honda); 23. Vero (KTM); 24. Amato (KTM); 25. Villardi (KTM); 26. Stocchetti (Honda); 27. Bottoni (Honda); 28. Guzzo (Honda); 29. Lata (Beta); 30. Mandalà (Yamaha); 31. De Bella (TM); 32. De Luca (Honda). MINIENDURO: 1. Scarpelli (KTM). SPORT: 1. Mercuri A. (KTM); 2. Mercuri P. (KTM); 3. Gaetano (Honda); 4. Crudo (KTM); 5. Mirarchi (KTM); 6. Talarico (Honda); 7. Brindisi (Suzuki).

MinimotoItaliano Forlì 5 giugno

Campionato italiano Minimoto, quarta prova - Direttore di gara: Fabio Sgarzi Meteo: sereno.

12

67

WORLD TITLES

NATIONAL & INTERNATIONAL TITLES

andrea forlani, vincitore nelle minimoto open b. motosprint

91


Sportitalia

Emilia-Romagna Febbio di Villaminozzo (RE) 8 maggio

Campionato regionale emiliano romagnolo enduro, prima prova – Organizzatore: M.C. Crostolo - Metteo: variabile.

Classifiche

ASSOLUTA: 1. Donelli (KTM); 2. Bernardi (Husqvarna); 3. Fiaccadori (Suzuki); 4. Lilli (Honda); 5. Alvisi (HM); 6. Rossi (Suzuki); 7. Bondavalli Jorden (KTM); 8. Montelaghi (KTM); 9. Lelli (KTM); 10. Lenzi (KTM); 11. Matteoni (KTM); 12. Bondavalli Joe (KTM); 13. Traversi (Husaberg); 14. Alberti (Honda); 15. Bacci (KTM); 16. Ferrari (KTM); 17. Lucchesi (Yamaha); 18. Zanetti (Honda); 19. Armani (HM); 20. Franchi (KTM); 21. Cravedi (Honda); 22. Sesenna (TM); 23. Aguzzoli (Kawasaki); 24. Comastri (Honda); 25. Boracchi (Yamaha); 26. Draghi (KTM); 27. Maestrami (KTM); 28. Framarin (KTM); 29. Agostini (Honda); 30. Pregnolato (Husqvarna); 31. Visconti (Suzuki); 32. Elmi (Honda); 33. Vannucchi (KTM); 34. Becchetti (Honda); 35. Bercella (Honda); 36. Pedrini (Honda); 37. Stefanini (Usaberg); 38. Barborini (Honda); 39. Alfieri (Suzuki); 40. Mauri (Yamaha); 42. Fulcini (Honda); 43. Elmi (Honda); 44. Zanrè; 45. Cailotto (KTM); 46. Favari (KTM); 47. Cesari (Husaberg); 48. Zaccaria (Beta); 49. Bertani (KTM); 50. Fanticini (KTM); 51. Barbieri (Beta); 52. Prandini (KTM); 53. Losi (Suzuki); 54. Carta (Honda); 55. Zanzi (KTM); 56. Hilber (Honda); 57. Medici (KTM); 58. mazzocchi (Suzuki); 59. Bosi (Yamaha); 60. Manfredi (Suzuki); 61. Mucci (Kawasaki); 62. Algeri (Yamaha); 63. Guidotti (Yamaha); 64. Tedaldi (Gas Gas); 65. Evangelisti (KTM); 66. Maestrello (KTM); 67. Garavelli (Yamaha); 68. Mantovani (Husqvarna); 69. Zorzi (KTM); 70. Conciatori (KTM); 71. Canovi (Beta); 72. Gandolfi (KTM); 73. Savazzi (KTM); 74. Ruffini (HM); 75. Razzini (KTM); 76. Fiocchi (KTM); 77. Civa (KTM); 78. Dallarda (Yamaha); 79. Pagliani (KTM); 80. Calanchi (Beta); 81. Covati (KTM); 82. Novello (Gas Gas); 83. Milani (HM); 84. Giubblesi (Parma); 85. Cremonini (Beta); 86. Franchi (KTM); 87. Aldrovandi (KTM); 88. Gironi (KTM); 89. Menin (KTM); 90. Gilardi (KTM); 91. Lapina (KTM); 92. Valicelli (KTM); 93. Bergonzi (Yamaha); 94. Veneziani (KTM); 95. Dal (Honda); 96. Frattini (Beta); 97. Gioacchini (KTM); 98. Aimi (KTM); 99. Bosio (Gas Gas); 100. Lazzarin (KTM); 101. Ruffini (KTM); 102. Righetti (KTM); 103. Debbia (Yamaha); 104. Lerna (KTM); 105. Malaguti (Yamaha); 106. Gandolfi (Gas Gas); 107. De Marchi (Beta); 108. Castagna (KTM); 109. Orfei (KTM); 110. Basini (KTM); 111. Sorboni (KTM); 112. Lambri (KTM); 113. Cacciavellani (KTM); 114. Mozzi (KTM); 115. Occhio (KTM); 116. Paratici (Kawasaki); 117. Petazzini (KTM); 118. Vellani (KTM); 119. Atticciati (KTM); 120. Baistrocchi (KTM); 121. Veratti (Yamaha); 122. Nasetti (KTM); 123. Sereni (KTM); 124. Aspetti (KTM); 125. Dattaro (KTM); 126. Sambin (Yamaha); 127. Ferri (KTM); 128. Minarello (Gas Gas); 129. Molinari motosprint

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(KTM); 130. Noro (KTM); 131. Menozzi (Husqvarna); 132. Luppi (Beta); 133. Ferretti (Beta); 134. Felici (TM); 135. Casolari (KTM); 136. Bercella (HM); 137. Pederzoli (Yamaha); 138. Lombardo (Husqvarna); 139. Ralli (Honda); 140. Municella (Honda); 141. Guglielmi (KTM); 142. Grimaldi (Husqvarna); 143. Girotti (KTM); 144. Furlotti (KTM); 145. Ghigliotto (KTM); 146. Matarozzi (KTM); 147. Gaioli (Suzuki); 148. Rotondo (Husqvarna); 149. Ghirri (KTM); 150. Fontana (HM); 151. Mainardi (Beta); 152. Bignardi (Yamaha); 153. Sorboni (KTM); 154. Tanzi (KTM); 155. Grassi (Yamaha); 156. Pescetta (KTM); 157. Tinti (Beta); 158. Camurri (KTM); 159. Malaguti (KTM); 160. Tadini (KTM); 161. Molinari (Usaberg); 162. Coppini (Yamaha).

Liguria

Isolabona (MI) 8 maggio

Campionato ligure enduro, quarta prova – Organizzatore: M.C. Bordighera – Direttore di gara: Gianni Culazzo – Meteo: sereno

Classifiche

125 2T: 1. Martini; 2. Di Maria; 3. Raggio (Husqvarna); 4. Dellai; 5. Vescia; 6. Postuma; 7. Grasso; 8. Ziino; 9. Bonifazio; 10. Rossi; 11. Ascione (Husqvarna); 12. Gramegna; 13. Dellai; 14. Mezzacasa; 15. Girini; 16. Berretta (tutti gli altri su KTM). ASSOLUTI: 1. Gallino (KTM); 2. Dall’Ava (KTM); 3. Marmi (HM); 4. Maule (KTM); 5. Gandolfo (Husqvarna); 6. Casaretto (Husqvarna); 7. Volpato (Gas Gas). 250 2T: 1. Rossi (Yamaha); 2. Compalati 3. Marconi; 4. Ferratusco; 5. Molinari (HM); 6. Rasia; 7. Ludi (Gas Gas); 8. Lagorio; 9. Briatore; 10. Poirè (Fantic); 11. Maggioli; 12. Borreani; 13. Santucci (Fantic); 14. Bestagno; 15. Data; 16. Parodi (TM); 17. Favali; 18. Ferrando (tutti gli altri su KTM). 250 4T: 1. Sanguineti (HM); 2. Scali (Suzuki); 3. Maia (Suzuki); 4. Segre Fantoli (HM); 5. Rossi (Suzuki); 6. Russi (Husqvarna); 7. Perotti (HM); 8. Orbani (HM); 9. Perotti (HM); 10. Panarelli (KTM); 11. Tassano (HM); 12. De Nuzzo (Husqvarna); 13. Cuneo (HM); 14. Messaggi (KTM); 15. Lo Nardo (HM); 16. Vanni (Honda); 17. Verbicara (Yamaha); 18. Contrera (HM); 19. Avena (HM); 20. Sità (KTM); 21. Forte (KTM); 22. Gazzano (HM). ELITE: 1. Mangini (Beta). 450 4T: 1. Simonetti (Beta); 2. Sanguineti (HM); 3. Criscione (Suzuki); 4. Oliva (Suzuki); 5. Mescia (HM); 6. Peracini (KTM); 7. Gandolfo (Husqvarna); 8. Raso (Beta); 9. Barberis (KTM); 10. Bruzzo (Husqvarna); 11. Foschini (Husqvarna); 12. Spallarossa (HM); 13. Chioino (KTM); 14. Bandini (KTM); 15. Castellana (Yamaha); 16. Iannelli (Yamaha); 17. Gazzari (Beta); 18. Balestracci (Husqvarna); 19. Traversaro (TM); 20. Giancone (HM); 21. Mondino (HM); 22. Amoretti (Honda); 23. Cantini (Husaberg); 24. Moresco (Husaberg). 500 4T: 1. Porcella (Husaberg); 2. Presutti (KTM); 3. Lagorio (Husqvarna); 4. Biancheri (KTM); 5. Berro (KTM); 6. Volpe (Husaberg). VETERANI: 1. Grasso (KTM); 2. Buccheri (Suzuki); 3. Pavone (TM); 4. Pelle (KTM); 5. Adofaci (KTM); 6. D’Elia (KTM); 7. Canepa (KTM); 8. Proto (KTM); 9. Biancheri (KTM); 10. Mezzacasa (KTM).

amatori scatenati in umbria Velocitàa Magione MAGIONE - Il ventenne ternano Andrea Conti è stato il più veloce tra gli oltre 300 piloti presenti all’Autodromo dell’Umbria. Conti ha dominato nella Michelin 1000, girando in 1’11”, mentre nella 600 si è imposto il toscano Matteo Antoni. Nell’altro monogomma, targato Bridgestone, vittorie per il diciottenne Lorenzo Garofoli (600) e per il “senatore” Federico Clementini (1000), quasi imbattibile sul circuito di casa. Griglie piene e gare sempre combattute tra gli Amatori con successi, nella 600, di Falconi (Base) e Bongi (Avanzata) e, nella 1000, di Andriulli (Base) e Papi (Avanzata). Schieramento al completo anche nel Trofeo Interforze con Diego Pilia sul gradino più alto del podio. Diego Mancuso

29 maggio

Trofeo Italiano Amatori – Michelin Power Cup – Bridgestone Champions Challenge – Trofeo Interforze (per tutti, 2.a prova) - Organizzazione: MC Autodromo dell’Umbria – Direttore di gara: Raffaele Trapanese – Condizioni meteo: sole.

Classifiche

MICHELIN POWER CUP 600: 1. Antoni (Yamaha) 15 giri in 18’50”699; 2. Troiani (Yamaha) a 3”143; 3. Zappa (Honda) a 3”143; 4. Altomonte (Honda) a 8”371; 5. Pusceddu (Yamaha) a 8”547; 6. Cipiciani (Yamaha) a 12”966; 7. Abati (Honda) a 14”131; 8. Da Silva (Honda) a 20”630; 9. Sartori (Kawasaki) a 25”364; 10. Dagnino (Yamaha) a 26”208; 11. Camilletti (Yamaha) a 27”073; 12. Luzzi (Yamaha) a 39”691; 13. Mazza (Yamaha) a 39”770; 14. Tartarini (Yamaha) a 47”847; 15. Di Simone (Yamaha) a 49”958; 16. Scalcione (Yamaha) a 59”423; 17. Magro (Suzuki) a 1’04”016; 18. Gallo (Suzuki) a 1’04”016; 19. Scampoli a 1’05”528; 20. Casamatta (Yamaha) a 1’07”267; 21. Mailli (Suzuki) a 1’07”411; 22. Cenciotti (Yamaha) a 1 giro; 23. Colombo (Yamaha) a 1 giro. CUP 1000: 1. Conti (Honda) 15 giri in 18’07”207; 2. Mereu (Yamaha) a 23”068; 3. Pavanini (Aprilia) a 23”377; 4. Franchi (Ducati) a 25”206; 5. Fontanelli (Yamaha) a 37”695; 6. Pasqualato (Kawasaki) a 39”904; 7. Rossi (Honda) a 40”336; 8. Tutino (Honda) a 41”261; 9. Mugnai (Aprilia) a 42”591; 10. Conti (Suzuki) a 43”441; 11. Armetti (Honda) a 47”998; 12. Fornasiero (Kawasaki) a 54”770; 13. Cocchi (Ducati) a 58”934; 14. Catani (Honda) a 1’01”240; 15. Arghittu (Ducati) a 1’01”267; 16. Fasanella (Aprilia) a 1’15”380; 17. Ciarrocchi (Suzuki) a 1’18”102; 18. Liverani (Ducati); 19. Vincenzi (Suzuki); 20. Gilberti (Suzuki); 21. Saviozzi (Suzuki); 22. Verrascina (Suzuki); 23. Villani (Suzuki); 24. Zani (Ducati); 25. Cassani (Ducati); 26. Lattavo (Yamaha); 27. Tosoni (Suzuki) tutti a 1 giro. AMATORI 600 BASE: 1. Falconi (Yamaha) 15 giri in 19’06”607; 2. Bottani (Yamaha) a 5”561; 3.

Adani (Yamaha) a 10”874; 4. Buttafarro (Honda) a 16”841; 5. Manieri (Kawasaki) a 21”273; 6. Carollo (Suzuki) a 21”654; 7. Amici (Yamaha) a 31”895; 8. Vernetti (Kawasaki) a 34”526; 9. Serafini (Yamaha) a 45”394; 10. Giubilei (Honda) a 46”203; 11. Federzoni (Yamaha) a 50”499; 12. Romi (Ducati) a 52”645; 13. Zani (Yamaha) a 57”343; 14. Chiappetto (Yamaha) a 57”412; 15. Rubessi (Yamaha) a 1’05”681; 16. Spinosa (Yamaha) a 1’07”965; 17. Tondinelli (Honda) a 1’08”131; 18. Yakhnich (Yamaha) a 1’09”504; 19. Modugno (Honda) a 1’09”925; 20. Bianchi (Kawasaki) a 1’13”935; 21. Lombardo (Yamaha) a 1’19”722; 22. Salati (Triumph) a 1’19”752; 23. Modugno (Honda) a 1 giro; 24. Falgiano (Yamaha) a 1 giro; 25. Stori (Ducati) a 2 giri. 1000 BASE: 1. Andriuli (Yamaha) 15 giri in 19’15”625; 2. Garattini (Yamaha) a 14”931; 3. Mennito (Yamaha) a 19”596; 4. Del Greco (Yamaha) a 20”594; 5. Zucconi (BMW) a 26”771; 6. Ramponi (Aprilia) a 33”506; 7. Ronchetti (Yamaha) a 34”607; 8. Falco (Suzuki) a 35”813; 9. Ronca (Kawasaki) a 37”127; 10. Levada (Ducati) a 39”153; 11. Caserta (Honda) a 52”068; 12. Campoli (Yamaha) a 54”569; 13. Aloi (Ducati) a 1’05”894; 14. Cecconi (Suzuki) a 1’08”252; 15. Brambilla (Ducati) a 1’13”749; 16. Loggetto (Suzuki) a 1’17”945; 17. Senestro (Suzuki) a 1’23”023; 18. Bellingeri (Aprilia) a 1’26”669; 19. Zanirato (Kawasaki) a 1’34”281; 20. Schiavone (Aprilia) a 1’40”749; 21. Caporale (Aprilia) a 2’09”963; 22. Pizzaleo (Kawasaki) a 1 giro. AMATORI 600 BASE AVANZATO: 1. Bongi (Kawasaki) 15 giri in 18’57”717; 2. Gilardi (Yamaha) a 7”798; 3. Saporito (Yamaha) a 20”147; 4. Martini (Yamaha) a 22”919; 5. Ticini (Yamaha) a 23”275; 6. Orsini (Yamaha) a 29”413; 7. Sorgato (Yamaha) a 29”983; 8. Villani (Honda) a 30”414; 9. Baraccani (Honda) a 31”241; 10. Cesari (Yamaha) a 32”210; 11. Mancini (Yamaha) a 35”405; 12. Lumini (Yamaha) a 36”586; 13. Campanile (Honda) a 39”223; 14. Corvo (Honda) a 40”918; 15. Russo (Yamaha) a 41”671; 16. Albini (Yamaha) a 44”386; 17. Castellani (Yamaha) a 48”289; 18. Brancher (Yamaha) a 48”940; 19. Nardi (Yamaha) a 51”521; 20. Zucconi (Honda) a 53”261; 21. Rudelli (Yamaha) a 56”069; 22. Pellegrini (Yamaha) a 57”196;

23. Impagliazzo (Honda) a 58”142; 24. Curatolo (Yamaha) a 59”854; 25. Lybimova (Yamaha) a 1’11”275; 26. Di Ghionno (Yamaha) a 1’15”636. AMATORI 1000 BASE AVANZATO: 1. Papi (Yamaha) 15 giri in 18’53”516; 2. Storai (Honda) a 2”162; 3. Lunardini (Ducati) a 6”621; 4. Giuliani (Kawasaki) a 6”917; 5. Segata (Suzuki) a 10”555; 6. Pignotti (BMW) a 14”594; 7. Illuminato (Suzuki) a 16”597; 8. Fiorini (Honda) a 24”021; 9. Lezandosky (Yamaha); 10. Sepiacci (MV Agusta) a 29”239; 11. Orlando (Honda) a 29”659; 12. Gramisci (Suzuki) a 30”969; 13. D’Andrea (BMW) a 37”774; 14. Dignami (Yamaha) a 38”802; 15. Menossi (Suzuki) a 40”245; 16. Caggiano (Suzuki) a 44”387; 17. Focardi (Honda) a 44”820; 18. Olivari (Honda); 19. Martinelli (Ducati) a 59”793; 20. Caproli (Kawasaki) a 1’00”001; 21. Chiodi (Honda) a 1’00”237; 22. Iannello (Yamaha) a 1’07”480; 23. Russo (Kawasaki) a 1’08”138; 24. Natali (Honda) a 1 giro; 25. Baldazzi (Yamaha) a 1 giro; 26. Felici (Aprilia) a 1 giro. AMATORI (FINALINA): 1. Turina (Honda) 15 giri in 19’40”495; 2. Fragapane (Honda) a 3”799; 3. Marini (Honda) a 7”864; 4. Cedra (Suzuki) a 16”567; 5. Stopponi (Kawasaki) a 29”172; 6. Carubini (Yamaha) a 32”537; 7. Ligabue (Yamaha) a 41”962; 8. Vaccari (Yamaha) a 43”765; 9. Antoniazzi (Kawasaki) a 46”000; 10. Verzeni (Yamaha) a 46”636; 11. Di Loreto (Suzuki) a 47”901; 12. Franceschini (Yamaha) a 49”068; 13. Gallone (Honda) a 1 giro; 14. Pierobon (Kawasaki) a 1 giro. BRIDGESTONE STK 600: 1. Garofoli (Yamaha) 15 giri in 18’51”757; 2. Contaldo (Honda) a 4”031; 3. Toffanin a 6”372; 4. Ferro a 9”937; 5. Micochero a 22”073; 6. Cassani a 26”119; 7. Celli a 34”174; 8. Bressan a 39”636; 9. Vincenzi (Kawasaki) a 44”464; 10. Desiderioscioli a 48”574; 11. Tavaroli a 51”645; 12. Giovannini (Honda) a 51”665; 13. Abbrucia-

ti a 52”162; 14. Boccalari (Kawasaki) a 56”896; 15. Lagonigro (Suzuki) a 1’07”133; 16. Cecchi a 1’07”644; 17. Mancin a 1’08”605; 18. Sparvoli a 1’16”789; 19. Dal Canto a 1 giro (tutti gli altri su Yamaha). 1000 STK OPEN: 1. Clementini (Yamaha) 15 giri in 18’22”632; 2. Tomassoni (BMW) a 4”909; 3. Brutti (Honda) a 10”054; 4. Poggi (Honda) a 13”304; 5. Conti (Yamaha) a 15”711; 6. Pastorino (Kawasaki) a 34”191; 7. Tortora (Yamaha) a 37”483; 8. Zanotto (Ducati) a 42”532; 9. Mantoni (Honda) a 43”707; 10. Oliva (Suzuki) a 44”402; 11. Albanese (Aprilia) a 49”437; 12. Baglioni (Yamaha) a 55”199; 13. Barone (Suzuki) a 57”103; 14. Mulattieri (Suzuki) a 58”240; 15. Rosadi (Yamaha) a 58”509; 16. Richeldi (Yamaha) a 1’02”890; 17. Bruscella (Aprilia) a 1’04”010; 18. Lombardi (Suzuki) a 1’12”384; 19. Sirveni (Yamaha); 20. Pitorri (Suzuki); 21. Danti (Suzuki); 22. Rubini (Suzuki) tutti a 1 giro; 23. Cilli (Yamaha) a 2 giri. TROFEO INTERFORZE 600-1000: 1. Pilia (Honda) 15 giri in 18’37”591; 2. Traini (Yamaha) a 6”804; 3. Castaldo (Honda) a 20”934; 4. Marsella (Aprilia) a 22”130; 5. Guglielmini (Yamaha) a 29”281; 6. Pepe (Kawasaki) a 30”675; 7. Felicioni (Yamaha) a 30”760; 8. Rinaldi (Yamaha) a 31”268; 9. Romano (Honda) a 33”279; 10. Malaspina (Yamaha) a 34”891; 11. Franquillo (Honda) a 50”660; 12. Gaspari (Honda) a 51”402; 13. Sereni (Yamaha) a 53”684; 14. Settembrini (Kawasaki) a 54”979; 15. D’Angeli (Kawasaki) a 55”116; 16. Guercini (Yamaha) a 55”209; 17. Caprani (Honda) a 1’03”287; 18. Renzi (Honda) a 1’07”318; 19. Salvati (Kawasaki) a 1’11”487; 20. Angelucci (Honda) a 1’14”444; 21. Lamberti (Suzuki); 22. Sereni (Yamaha); 23. Benvenuti (Yamaha); 24. Filippi (Kawasaki); 25. Corona (Yamaha); 26. De Simone (Yamaha); 27. Baldini (Yamaha); 28. Squarcialupi (Honda); 29. Maidano (Kawasaki) tutti a 1 giro; 30. Picicco (Yamaha) a 2 giri; 31. Gavin (Ducati) a 2 giri.

sopra, lorenzo garofoli, vincitore della bridgestone stock 600, sul podio con contaldo (secondo). claudio papi (199) ha vinto tra gli amatori 1000 base avanzato, mentre mirco falconi (in alto) ha battuto tutti nella 600 base.

motosprint

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Prova racing Scooter Polini

di Alessandro Frabetti

motori da 5o CV con un tiro sorprendente per i due tMax del team La greca, preparati con i pezzi polini. possono arrivare a 200 km/h su un rettilineo sufficientemente lungo. A sinistra e sotto la versione 2011, a destra quella del 2007.

SuperPol... Nati per il diporto, trasformati in tigri. In sella agli scooter Polini da gara

C

ASTELLETTO DI BRANDUZZO (PV) – Si dice “scooter” e si pensa al cinquantino per andare a scuola o al “ruote alte” che scivola nel traffico per raggiungere l’ufficio. Difficilmente si legano questi mezzi a un’idea di sportività che vada oltre lo scarico aperto o qualche curva sulle colline. Eppure... Eppure alcuni strizzano l’occhio all’uso più disinibito; come il Piaggio Zip e lo Yamaha TMax, l’uno tra i 50 cm3 e l’altro tra i maxi-scooter. Già in versione standard permettono di togliersi qualche sfizio, senza rinunciare alle caratteristiche di praticità e comfort che solo gli scooter possiedono. Ma ci si può spingere ben oltre, c’è chi addirittura ci corre. E chi lavora per portarli all’estremo, come la Polini che allestisce preparazioni di tutti i livelli per chi con gli scooter scende in pista. Soprattutto con “quei” due scooter. Provare quelli con la nuova generazione di kit dell’azienda bergamasca, impegnati nei trofei organizzati dalla stessa Polini, l’Italian Cup ed il Trofeo Maxi Scooter, è un’esperienza da ricordare. I due campionati ovviamente sono molto motosprint

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diversi: il primo riguarda i 2 tempi ed è diviso in quattro categorie: Amatori (70 cm3, ideale per cominciare, elaborazioni limitate e kit anche di altri costruttori concorrenti di Polini); Trofeo (70 cm3, si usano i kit Polini meno recenti per limitare i costi); 70 Open (70 cm3, il costruttore del kit di elaborazione è libero, carburatore fino a 19 mm Ø sui Piaggio e fino a 28 sui Minarelli per uniformare le prestazioni); infine 94 Open (94 cm3, carburatore libero così come il costruttore dei kit). Per tutte le categorie, monogomma Sava con tre mescole da asciutto (media, soffice, supersoffice) ed una da bagnato. Il secondo trofeo riguarda i più grossi 4 tempi: a seconda del grado di elaborazione, si divide in tre categorie (Superstock, Supersport e Superbike) aperte a tutti gli scooter ed a tutti i preparatori di kit. Ulteriori informazioni sui siti www. polini.com e www.trofeomaxiscooter.it . Gli scooter del nostro test sono cinque: uno Yamaha Jog 70, due Piaggio Zip (70 e 94 cm3), due Yamaha TMax; i due 70 appartengono alla categoria Open mentre i due maxiscooter alla Supersport.

Il test parte con lo Yamaha Jog, scooter dalla posizione di guida compatta, caratterizzato dal manubrio sensibilmente alto rispetto alla sella e, caratteristica unica tra gli scooter provati, da un bel paio di staffe da moto fissate al telaio, dietro alla pedana classica; i piedi in questo modo hanno un buon appoggio e non è necessario muoverli durante la guida. Quando si comincia a spingere, sembra di avere una bicicletta con 23 cavalli: lo scooter è veloce nello scendere in piega, i cambi di direzione rapidi e poco faticosi. Il limite maggiore della ciclistica è la stabilità nelle curve con l’asfalto sconnesso: sembra che l’anteriore fatichi ad assorbire le irregolarità ma, dato che la forcella dello scooter del test era quasi standard, è un problema che si può ritenere facilmente risolvibile. Viceversa, la frenata colpisce sia per efficacia che per costanza di rendimento: la risposta è proporzionale alla pressione applicata sulla leva del freno anteriore, così come è buona la stabilità dello scooter, a conferma dell’efficacia del telaietto di irrigidimento montato tra il retroscudo e la sella. Il motore ha un bel caratterino ma rimane comunque guidabile e sfruttabile: in uscita di curva la spinta è molto buona, da 8000 giri fino ai 13.400 di regime massimo (cioè il range di giri utilizzato in pista), ma non spaventa e pure le impennate di potenza sono contenute e gestibili.

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Prova racing Scooter Polini

Il PIaggIo ZIP 70 offre una posizione di guida più raccolta ed appena più caricata sull’anteriore per via del manubrio sensibilmente più basso. L’assenza delle pedane poggiapiedi obbliga ad usare la tradizionale pedana dello scooter e questo richiede qualche giro di adattamento per capire in che posizione mettere gli stivali senza che scivolino. La stabilità nelle curve sconnesse qua è migliore: sicuramente l’ammortizzatore anteriore Paioli lavora meglio della forcella del Jog, lo sterzo rimane leggero come su tutti gli Zip ma è una caratteristica a cui ci si abitua in fretta e non spaventa, perché non tende mai a chiudere. La maneggevolezza invece è paragonabile a quella dello scooter giapponese, quindi veramente buona. I freni hanno un rendimento leggermente inferiore in quanto l’anteriore necessita di forti pressioni per ottenere una buona forza frenante. Al contrario, il motore dello Zip mantiene un buon equilibrio tra prestazioni e guidabilità ed ha un tiro leggermente migliore su tutto l’arco di utilizzo rispetto al Minarelli montato sullo Yamaha; il regime massimo è identico. a questo punto manca solo lo Zip 94 per concludere la prova dei 2 tempi. A livello di ciclistica dà sensazioni analoghe alla versione di minor cilindrata, però il motore tiene viva l’attenzione su quei 24 cm3 in più “semplicemente” alzando violentemente la ruota anteriore ad ogni uscita di curva! L’erogazione è più piena dappertutto, da circa 8000 giri in prima apertura di gas fuori dalle curve più lente fino ai 13.400 del regime massimo; la guida è più impegnativa perché dove con il fratello più piccolo si può spalancare senza troppi complimenti, qua invece il gas va dosato bene se si vuole uscire in fretta dalla curva senza perdere troppo tempo in monoruota tanto coreografici quanto inutili. L’efficacia di guida e soprattutto il cronometro premiano probabilmente il 70, ma guidare questo 94 è veramente gustosissimo, molto divertente. I due TMax, entrambi del team La Greca di Milano, hanno lo stesso livello di preparazione, visto che corrono nella stessa categoria, ma uno è realizzato a partire dalla versione 2007 e dunque ha il telaio in tubi d’acciaio, ed è stato usato come muletto durante la stagione 2010; il secondo (versione 2011) è quello per le gare di questa stagione. Il 2007 stupisce per il grande equilibrio raggiunto tra prestazioni e sfruttabilità; la maneggevolezza è buona anche se richiede motosprint

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fanno poco testo perché il mezzo era solo a metà dello sviluppo. I freni svolgono un lavoro analogo a quelli dell’altro TMax mentre il motore, benché prendesse giri molto velocemente, sembrava fare “poca strada”, probabilmente per un settaggio della trasmissione ancora da modificare.

LA TECNICA

La ricetta deLLe bombe da pista

Lo Yamaha Jog ha un rinforzo per irrigidire iL teLaio e monta un motore minareLLi. iL regoLamento deLLa 70 open permette di usare un carburatore fino a 28 mm Ø per equiparare Le prestazioni dei piaggio zip, Limitati aL 19 mm Ø.

un sensibile impegno fisico mentre la stabilità è fantastica. Si entra dentro le curve con decisione perché è naturale fidarsi dell’anteriore, grazie al feeling quasi motociclistico che esso regala. In questo modo è veramente facile sentire la pancia della carrozzeria a contatto con l’asfalto e addirittura questo diventa un limite in alcuni punti della pista dove qualche grado di inclinazione in più avrebbe fatto comodo. La frenata all’anteriore è potente e la pressione richiesta è accettabile, grazie alla pompa radiale Brembo; il posteriore è quasi esagerato perché a volte ci si trova a bloccare la ruota posteriore. Le sospensioni lavorano molto bene perché supportano la guida estrema della pista riuscendo lo stesso ad assorbire le numerose sconnessioni che caratterizzano l’asfalto di Castelletto. Il motore spinge forte, i 50 CV si sentono tutti: il variatore lo tiene costantemente a 8500-8700 giri e la velocità sale con costanza, senza sbalzi. Alla staccata più veloce il tachimetro segnava 165/170 all’ora ma il motore sarebbe salito ancora parecchio, su un rettilino più lungo. Eccellente anche il

tiro in basso: l’erogazione è decisamente piena e anzi conviene usare il gas con giudizio nell’uscita dai tornantini perché non è impossibile sentire a volte perdite di aderenza della ruota posteriore, nonostante il buon lavoro delle Pirelli Diablo Scooter. Passando al TMax versione 2011, si nota un comportamento globalmente peggiore, ma è doveroso precisare che lo scooter si trovava ancora in pieno sviluppo, con pochissimi chilometri alle spalle. La guida è meno equilibrata perché la taratura delle sospensioni è più rigida ed inoltre l’assetto è più piatto rispetto all’altro scooter, cioè c’è poco spostamento dei pesi sia in frenata, sia in accelerazione; di conseguenza è peggiore la capacità di filtraggio di buche e irregolarità dell’asfalto, e soprattutto è minore il feeling trasmesso al pilota che quindi, non avendo una sensazione chiara dell’aderenza, si può fidare molto meno. Inoltre è maggiore lo sforzo necessario per inserire lo scooter in curva ed effettuare i rapidi cambi di direzione, come se il posteriore fosse più “seduto”. Ma come si diceva più sopra, sono cose che

Parlando dei tre scooter più piccoli, sarebbe più veloce dire cosa non è stato modificato visto che i motori sono stati rivisti in ogni dettaglio. Tutti e tre montano le ultime evoluzioni dei gruppi termici più estremi, frutto dell’esperienza maturata nei trofei degli ultimi anni: sul Jog e lo Zip più piccolo c’è il 70 Evolution (versioni specifiche per Minarelli-Yamaha e per Piaggio), mentre l’altro Zip ha il 94 Big Evolution che va per forza accompagnato all’albero motore specifico. Scarico, accensione, trasmissione completa, filtri, lamelle e numerosi altri componenti completano la preparazione: non c’è che l’imbarazzo della scelta, chi usa lo scooter in pista troverà sicuramente quel che gli serve, e molte di queste parti speciali (ad esempio la trasmissione) si montano anche sugli scooter stradali in quanto possono migliorarne il comportamento anche nell’uso quotidiano. Il 70 sviluppa 23 CV a circa 13.000 giri su 73 kg, mentre il 94, a parità di peso, mette a

disposizione 6 CV in più. È stata modificata anche la ciclistica: gli ammortizzatori standard sono stati sostituiti da altre unità regolabili sviluppate insieme alla Paioli, mentre la collaborazione con la Braking ha portato allo sviluppo di un disco a margherita. Infine i TMax: la categoria Supersport obbliga a mantenere la cilindrata originale mentre è libera la lavorazione di cammes, valvole e rapporti, e lì infatti il team La Greca ha lavorato, arrivando a 50 CV a 8000 giri all’albero, sufficienti a raggiungere i 200 km/h sulle piste più veloci; il peso dei TMax è di 187 kg pronto gara, cioè con la benzina necessaria per una manche del trofeo. Per garantire un regime termico ottimale è stato montato un doppio radiatore. La parte elettronica è stata seguita da Beppe Russo, famoso preparatore delle moto di Fabrizio Pirovano nei primi anni del

mondiale Superbike, mentre Andreani cura il reparto sospensioni. Dal catalogo Polini, il team ha attinto per quanto riguarda lo scarico, un impianto completo in acciaio inox del peso di 3,350 kg che dovrebbe garantire una buona progressione, un miglioramento in allungo e anche nello spunto. È Polini anche la trasmissione completa, in cui spicca il variatore a 12 rulli Maxi Speed Control, nella nuovissima versione Evolution 3: è caratterizzato da una sacca al cui interno è contenuto del grasso che assicura una costante e duratura lubrificazione garantita anche in condizioni di uso estremo, com’è appunto quello agonistico. Altri componenti sono il filtro aria ed i dischi freno Braking, accoppiati alle pinze originali, con tubi in treccia e una coppia di pompe radiali con pistoncino regolabile a 16 o 18 mm.

EstEticamEntE i duE Zip sono quasi uguali ma quEllo pEr la opEn 70 (sotto E a dEstra) è molto più facilE. con la vErsionE opEn 94 (in alto), maggior cilindrata E carburatorE libEro, bisogna dosarE bEnE il gas.

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qui giappone

anche l’olio da cucina “piace” al super cub nell’asia sud-orientale è abitudine usarlo al posto dell’olio per motori. e pare anche senza danni...

di Akira Nishimura

è nato nel 1958 il super cub e ancora ne vengono prodotti circa 5 milioni di esemplari ogni anno. in asia lo scooter honda è diffusissimo. una curiosità a tal proposito: in vietnam tutti gli scooter vengono indicati con la parola “honda”.

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in qualsiasi parte del Giappone voi siate, è impossibile che passi una giornata senza che ne abbiate visto almeno uno. Di cosa? Di Super Cub, lo scooter Honda 50, un mezzo così popolare che perfino le persone più anziane riescono agevolmente a immaginarlo quando ne sentono pronunciare il nome. Postini nelle grandi città, fattorini per consegne a domicilio, agricoltori che si recano al lavoro nelle periferie: in Giappone vedrete sempre qualcuno in sella a un Super Cub. Il Super Cub è nato nel 1958. Solo in quell’anno ne furono venduti 90.000 esemplari. Da allora il Super Cub ha ottenuto un successo incredibile, ha raggiunto il traguardo di 60.000.000 di esemplari venduti nel mondo nell’aprile 2008. Va da sé che questa sia il mezzo a due ruote più venduto della storia. Nel dicembre 2010 il numero totale di unità vendute ha raggiunto quota 72.000.000! In più di cinquant’anni dalla nascita dello scooter, la maggior parte delle specifiche tecniche del motore sono rimaste invariate: raffreddato ad aria, 4 tempi,

monocilindrico e trasmissione a tre velocità, anche se il sistema di valvole è stato trasformato da OHV (valvole in testa) a OHC (camme in testa) nel 1967, e nel 2007 è stata montata l’iniezione. Honda non ha prodotto il Super Cub solo in Giappone, ma anche negli Stati Uniti nel 1959 e poi ha sondato il mercato nell’Asia sud-orientale. In entrambi questi mercati il successo è stato enorme. In particolare in Vietnam, dove tutti i modelli simili dei produttori concorrenti vengono comunque chiamati “Honda”: si tratta della traduzione di scooter. Di conseguenza in Vietnam potreste sentire conversazioni di questo tipo: “il mio Honda è prodotto dalla Kawasaki”, oppure “di che marca è il tuo Honda?”. I concorrenti del Super Cub sono Yamaha Mate e Suzuki Birdie, ma la superiorità del Super Cub in fatto di prestazioni di ogni tipo e affidabilità è schiacciante. Yamaha Mate era un modello a 2 tempi, ora non più in produzione. Il Suzuki Birdie aveva sia il modello a 2 tempi sia quello a 4 tempi: solo il 4 tempi è sfuggito per poco al pensionamento. La durata e le prestazioni del motore del Super Cub sono sempre testate sulle strade dell’Asia sud-orientale. In quei Paesi esiste una consolidata abitudine a usare olio da cucina al posto del corretto olio per motori. Gli ingegneri di Honda Motor Co. hanno informalmente ammesso che potrebbe essere giusto e che il Super Cub può spostarsi senza problemi, nonostante ciò non sia stato frutto di esperimenti. Per quanto riguarda poi la vita del motore, perfino gli ingegneri della Honda non sanno dire per quanti chilometri possa durare. Il dato sul consumo di carburante è perfino più sorprendente. Da catalogo, la capacità del serbatoio è di 4 litri ed il consumo dichiarato è 110 km/l. Potreste pensare che questo dato sia lontano dalla realtà. L’altro giorno un giornalista ha effettuato una prova per verificare l’attendibilità del dato dichiarato: ha guidato nel traffico, aperto e chiuso il gas violentemente come succede nell’uso quotidiano ed ha poi calcolato l’effettivo consumo di carburante. Il risultato ottenuto è stato 72 km/l. Ciò significa che potete percorrere circa 300 km senza fare rifornimento. Di questo scooter, davvero “Super”, ogni anno ne vengono prodotte da 4 a 5 milioni di unità.

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Attualità a cura di Dario Ballardini

Fotografata nei collaudi a Monaco Il progetto della Husqvarna 900 stradale è molto più avanti dei semplici disegni fatti trapelare fino ad ora: come potete vedere da queste immagini scattate a Monaco, all’uscita dello stabilimento BMW, il prototipo gira già in strada. È in una versione ancora molto provvisoria, come è normale per una moto che deve essere ancora sviluppata parecchio, ma ci sono tutti gli elementi per dire che ne sta venendo fuori un prodotto molto interessante, anche più bello di quanto mostrato dai primi schizzi che pure erano piuttosto fedeli. Spiccano il telaio a traliccio di tubi che per quanto si intravede appare abbastanza simile a quello della F 800 GS, e il forcellone di disegno inedito, cui è collegato in maniera diretta – cioè senza leveraggi – l’ammortizzatore. Inedito, e molto aggressivo, è pure il disegno dello scarico 2 in 1 che esce sulla sinistra. L’impressione generale è di una moto dalle dimensioni piuttosto contenute per essere una 900 cm3, non tanto un’endurona quanto piuttosto una grossa motard, con caratteristiche di agilità capaci di renderla divertente sulle strade di montagna. Quello, del resto, è l’obiettivo di progetto, in base al quale gli ingegneri hanno sviluppato il motore BMW 800 bicilindrico parallelo: la cilindrata è stata portata a 900 cm3 e si sta lavorando anche su diversi altri aspetti per ottenere una coppia vigorosa e un’erogazione generosa. L’intenzione è ottenere una moto di carattere, divertente, sportiva, secondo l’anima del marchio Husqvarna; l’impressione è che siamo sulla strada giusta. motosprint

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Marchetti ha dato il via alla stagione 2011 della pista di tolmezzo.

pista per divertirsi a tolmezzo

Piccola e sicura. Il giudizio di Marchetti Dopo un anno di rodaggio, in cui sono stati fatti soprattutto corsi di avviamento alle prove in pista, l’autodromo di Tolmezzo (UD) ha inaugurato la stagione 2011 con una giornata di prove libere a cui ha partecipato come ospite d’onore Dario

Marchetti. La pista, nata per volere dell’amministrazione locale, sorge alle pendici delle Alpi Carniche, è lunga 940 metri ed ha un rettilineo di 130 metri. «Il circuito è di modeste dimensioni, ma è tecnico e divertente – è stato il giudizio di

Marchetti –: un impianto ottimo per scuole di pilotaggio e guida sicura, adatto anche ad allenamenti e prove libere, in particolar modo per moto di media cilindrata, ma che può dar soddisfazione a chiunque voglia divertirsi in sicurezza».

Fino a 8000 euro per comprare una yamaha Finanziamenti fino a 8000 euro a TAN zero. È la promozione lanciata dalla Yamaha Motor Italia per l’acquisto di un modello della gamma moto 2011. L’offerta sarà attiva fino al prossimo 31 luglio e prevede pagamento dilazionato fino a due anni con TAN e TAEG zero.

IN BREVE

Husqvarna 900 il prototipo gira

ecco il prototipo delLa Husqvarna 900, con sonde e apparecchiature per i rilevamenti. ricalca i primi disegni diffusi dalla casa. Curioso il parafango anteriore “a due livelli”, che ancora non s’era visto.

Arriva una nuova “media” Suzuki. Misteriosa Una nuova Suzuki di media cilindrata è in arrivo. Come notizia è un po’ vaga ma l’importatore italiano non si è lasciato sfuggire più di questo, e della silhouette che compare sulla homepage del suo sito www.suzuki.it. Noi ci aspettiamo una enduro stradale, sul genere V-Strom, ma potremmo anche essere fuoristrada... In ogni caso il mistero cadrà presto: a fine mese la Suzuki presenterà la moto alla stampa.

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Motolandia donne e motori

Manifestazioni, viaggi e turismo

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Bike sharing ad aprite sul serio vENNE eletto in un modo a dir poco straordinario: per la prima volta un appena diciottenne era diventato sindaco della piccolissima cittadina di Aprite sul Serio con quasi il 70% delle preferenze. Già dall’inizio della campagna elettorale le sue promesse avevano messo in moto la gioventù di Aprite, che aveva risposto con entusiasmo mai visto; durante gli ultimi giorni prima del voto, poi, tutto il popolo elettorale si era stretto come in un grande abbraccio attorno ad un’unica, grande promessa del candidato sindaco, e su quello aveva decretato la vittoria del giovane Aron Guitteri. La promessa era nata una sera al bar, quando Aron aveva rivelato agli amici di avere scoperto, ad Amsterdam, il bike-sharing durante la gita scolastica dell’ultimo anno di liceo e di volerlo importare anche ad Aprite, per dare modo ai suoi concittadini di usufruire di un servizio utile, pratico, comodo, eccetera eccetera, esattamente come aveva visto fare in Olanda. Nella capitale olandese era da tempo in uso questa bellissima pratica della condivisione delle biciclette tramite la semplice iscrizione ad una associazione e all’utilizzo di una tessera a scalare. Ogni iscritto aveva diritto di prendere una bicicletta presso uno dei mille punti prelievo sparsi in tutta città, utilizzarla per il tempo necessario e poi riporla in un’altra stazione al termine delle commissioni, delle lezioni in università o di chissà quale altro impegno. Ma Aron Guitteri non era cresciuto tra le biciclette, bensì tra le moto. Per questo fu per lui più che naturale inventarsi il superbike-sharing, e da qui ebbe inizio la grande rivoluzione cultural-elettorale di Aprite sul Serio. Aron era convinto che sarebbe bastato sostituire le biciclette con delle Ducati Monster per avere successo, e, infatti, così accadde, almeno all’inizio. Durante le votazioni, frotte di giovani si decisero a votarlo grazie al pensiero di poter usare “a babbo” delle moto del Comune. E così Aron fu eletto con una specie di plebiscito. Non appena si insediò presso il Palazzo Comunale – che più che un insediamento a molti sembrò quasi un’occupazione – la prima e forse anche l’unica cosa di cui si occupò fu propria quella del superbike-sharing, e in effetti la portò a termine con una certa determinazione, tanto che molti analisti ancora oggi si domandano per quale motivo non abbia avuto successo. Che sia stato perché molti prendevano in affitto le moto del Comune per attraversare il centro pedonale su una ruota sola? O perché altri le usavano per rapinare le vecchiette della vicina Chiudete di Sotto? Oppure perché altri ancora le prendevano e mai le restituivano? Di fatto, quell’unico anno in cui Aron Guitteri coprì il ruolo di primo cittadino, fu il più divertente che Aprite ebbe la fortuna di vedere, anche se Aron fu costretto ad andarsene dopo le elezioni anticipate. E sebbene il suo mandato sia ricordato per quest’unica azione, il suo nome ancora risuona nel ricordo degli apritesi come quello dell’uomo che mise in moto la città, anche se, probabilmente, aveva sbagliato qualcosa nel cambio di marcia. Laura Cattaneo

val di fassa e yamaha

Radunifino al 19 giugno PPiemonte venerdì 17 - sabato 18 giugno

Dolomiti Ride a Canazei dal 24 al 26 giugno in Val di Fassa, si svolgerà il Dolomiti Ride, una tre giorni dedicata alle due ruote promossa da Yamaha Motor Italia. Il cuore della manifestazione sarà il paese di Canazei dove verrà allestito il punto di ritrovo di tutti i partecipanti, il Yamaha Village. All’interno, saranno esposti gli ultimi modelli delle moto e degli scooter della Casa di Iwata che potranno essere provati da coloro che lo desiderano. Sabato 25 si svolgerà, con partenza alle 9,30 da Canazei, il motogiro, un tour di 150 km per 150 moto, che toccherà i passi Sella, Gardena e Giau. Sabato, poi, con inizio alle 21, presso il Fassa Park di Canazei, il momento clou, con il Yamaha party, a cui parteciperanno Marco Melandri, Luca Scassa e il comico Sergio Sgrilli. Il costo della serata sarà di 25 euro e comprenderà anche la cena. Domenica 26 giugno è in programma la lotteria, con splendi-

di premi in palio, come un Yamaha X-Max 125, un soggiorno montano e tanti oggetti utili per i motociclisti. Info. 0462-609666, e-mail infobooking@fassa.com

biker fest a quota 25 è in programma dal 16 al 19 giugno a Osoppo (UD), presso il parco del Rivellino, la venticinquesima Biker Fest, con ingresso gratuito. Molte le iniziative, fra cui convegni, spettacoli, stand e tanta musica, con gruppi che si esibiranno dal vivo. Da non scordare, il tradizionale concorso con le creazioni dei più grandi customizer. In palio tre viaggi aerei alla Bike Week Daytona 2012. Sabato 18 e domenica 19 si terranno un raduno di auto americane e uno di moto storiche. Tutte le informazioni sul sito: www.bikerfest.it

valle paznaun

vacanze in austria

Multimedia prova costume in arrivo. Chi si sentisse frustrato dalla cosa, può sempre provare con “Zumba Fitness”, un videogame Halifax per Wii e PS3 che promette di tenersi in forma ballando. Con un facile programma interattivo di training, alternando movimenti lenti e veloci, si potranno infatti abbattere le calorie in eccesso, acquistando insieme scioltezza e migliore umore. Trenta

in friuli

tracce musicali appositamente coreografate, nove stili di ballo, una speciale cintura inclusa nella confezione per la rilevazione dei corretti movimenti del bacino.

fino 3 ottobre ecco una buona occasione per passare qualche giorno di vacanza in Austria provando gli ultimi modelli di BMW, Ducati, KTM e Triumph. Il pacchetto “Hight Bike Paznaun Special” prevede la possibilità per gli ospiti degli alberghi di Ischgl, Galtür, Kappl e See di affittare una moto. Il costo per una giornata varia da 50 a 80 euro, compresa l’assicurazione e un road book con 10 diversi itinerari dolomitici, dai 200 ai 300 km. è possibile anche noleggiare l’equipaggiamento tecnico. Previsto un deposito cauzionale di 500 euro. Per info tel. 0043-509900701 e-mail: incoming@paznaun-ischgl.com

Festa Biker Aliena ad Agliè (TO) M.C. Alieno, tel. e fax 0124-33572, 348-8564853, www.motoclubalieno.it, email info@motoclubalieno.it Blue Thunder Support Party a Cameri (NO) Hurricanes MC Italy, tel. 3490780081, www.hurricanesmcitaly.it, email info@hurricanesmcitaly.it

sabato 18 giugno

Vesparaduno nazionale serale “1º raduno interclub provincia Granda” Vespa Club il Pungiglione, tel. 335-6050128, www.ilpungiglionevespaclub.it - Vespa Club Verzuolo, tel. 338-9122085, www.vespaclubverzuolo.com

sabato 18 - domenica 19 giugno

Raduno nazionale “Camino è Vespa” a Camino (AL) Vespa Club Camino è Vespa, tel. 338-8642905, fax 0142-469330, email camino@vespaclubditalia.it

domenica 19 giugno

Motoconcentrazione moto d’epoca e non, a Vigliano Biellese (BI) M.C. Avilianum, tel. 328-7542307, fax 015-513170, www. avilianum.it, email info@avilianum.it In Moto sulla via Francigena Canavesana - Sulle Orme di Sigerico ad Ivrea (TO), manifestazione ASI ad invito per moto d’epoca anteguerra. Club Ruote Storiche in Canavese, tel. 0125641803, 366-4156385, www.ruotestorichecanavese.it Moto Incontro C.R.I. Comitato di Mondovì (CN) ingresso libero aperto a tutti. Moto Guzzi Club Aquile delle Langhe, www.aquiledellelanghe. it, email francesco@ aquiledellelanghe.it Motoraduno BMW “I Biemwuisti per i bambini” a Valenza Po (AL) BMW Motorrad Club Alessandria, tel. 335294005, www.biemwu. org, email biemwuisti. bambini@libero.it

PValle d’Aosta sabato 18 - domenica 19 giugno

Desmo Grigliata a Pontey (AO) motoraduno aperto a tutti i tipi di moto. Desmo Club Valle d’Aosta, tel. 345-1685741, www.desmovda.com, email info@desmovda.com

domenica 19 giugno

Day Decibel, motoritrovo a Oulx (AO) 3 Merli Sotto Shock, tel. 393-7961322, www.3merlisottoshock.it

PLiguria domenica 19 giugno

Motoincontro a Varazze (SV) M.C. I Lupi Varazze, tel. 328-2143683, www.motoclubilupi.it, email info@motoclubilupi.it

PLombardia venerdì 17 - sabato 18 giugno

Edizione Audax 1000 km in Vespa a Mantova Vespa Club Mantova, tel. 3293709725, 335-6964478, 338-5076931, fax

0376-223800, www.vespaclubmantova.it, email info@vespaclubmantova.it Rock’n’Motor Meeting a Lodi Vecchio aperto a tutti i tipi di moto. Info tel. 3394963225, 335-8330694, 3356687747, 366-1981430, www. rocknmotor.com

venerdì 17 domenica 19 giugno

domenica 19 giugno

3º motogiro “Terra Acqua e Cielo - Andar per panorami” a Campagnola di Gemona (UD) M.C. Moto Mas, tel. 335-5802871, 0432-800442, fax 0432-800442, www. motomas.it, email nicola.silva@tin.it

Motor Beer Fest a Mozzanica (BG), motoraduno aperto a tutti i tipi di moto. Moto Mozzanica The New Pikes, tel. 3392652856, www.motomozzanica. com, email info@motomozzanica.com

PVeneto giovedì 16 venerdì 17 giugno

1º Dolomiti Bikers Run ad Affi (VR) Info tel. 3402469740, email bikers@federmoto.it

sabato 18 domenica 19 giugno

Motoraduno nazionale d’Eccellenza “l’Oltrepò Pavese e i suoi Castelli” a Rivanazzano Terme (PV) M.C. Rivanazzano, tel. 3338743460, www.motoclubrivanazzano.it, email info@motoclubrivanazzono. it

domenica 19 giugno

Motogiro “Brianza in Moto” - quinta prova Trofeo mototour a Meda (MB) M.C. Meda, tel. 388-9488837, 331-2698482, fax 036271265 - 031747250, www.motoclubmeda.it, email info@motoclubmeda.it Motoraid storico Gruppo 2, Trofeo Regionale, a Germignaga (VA) M.C. Nino Manzoni, tel. 345-4062894, 3405955412, fax 0332-570803, email m.c.germignaga@virgilio.it Motoraduno storico Gruppo 1 a Desio (MI) M.C. Desio, tel. 0362-624280, 0362-630295, 3388340223, 346-0724762, www. motoclubdesio.it, email info@motoclubdesio.it Raduno a Vizzolo Predabissi (MI) e 7º raduno Guzzi d’epoca M.C. Vizzolo, tel. 02-98127095, www. motoclubvizzolo.it, email info@motoclubvizzolo.it Festa della Moto di Pozzo d’Adda (MI) motoraduno a scopo benefico aperto a tutti i tipi di moto. Mapelli Sergio, tel. 02-90968399. Raduno nazionale Vespa “Val della Lura” a Bregnano (CO) Vespa Club Bregnano, tel. 338-1414202 031-771206, email maopaga@libero.it Raduno regionale Vespa “Il Cremasco” a Bagnolo Cremasco Vespa Club Bagnolo Cremasco, tel. 329-3211717, email bagnolocremasco@vespaclubditalia.it

PTrentino Alto Adige sabato 18 - domenica 19 giugno

Raid interregionale Vespa a Ronchi di Ala (TN) Vespa Club Ala 1/2 Veloci, telelefono 380-3159943, 349-2169632, sito www. mezziveloci.com, email ala@vespaclubditalia.it

PFriuli Venezia Giulia giovedì 16 - domenica 19 giugno

25ª Biker Fest a Osoppo (UD) evento di aggregazione internazionale d’Eccellenza. Info tel. 0432-948777, fax 0432-948606, www.bikerfest.com, email info@bikerfest. com

sabato 18 domenica 19 giugno

Motonotturna Pompone dal Monte Grappa a Milano M.C. Pompone, tel. 348-4904483, 335-7576093, www.pompone.eu

domenica 19 giugno

Raduno “Lama Moto” a Lama Polesine (RO) M.C. Grandi Corse, tel. 3483651997, fax 0426-900262, www.teamgrandicorse.com, email marco@4-esse. it - www.sagradilama.it

domenica 19 giugno

7º Motoincontro New Rebel a Maccacari di Gazzo (VR) aperto a tutti i tipi di moto. M.C. New Rebel, tel. 338-3855326, 3383505327, email mot.sempre@libero.it Pane, Moto e Allegria a Marano Vicentino (VI) M.C. Poleo, tel. 0445-527925, 328-8039444, email alberto.casasola@ poste.it 5º Moto in Riviera del Brenta a Gambarare di Mira (VE) M.C. Spinea, tel. 041990878, 338-6271106, fax 041-5411447, www.motoclubspinea-ve.com, email mcspinea@alice.it Motogiro Porky’s a Crocetta del Montello (TV) M.C. Porky’s, tel. 347-0467068, fax 0423-638900, www.porkysmotoclub. it, email porkysmc@gmail.com 1º Memorial M. Battistella a Casale sul Sile (TV) M.C. Amatori Auto Moto, tel. e fax 0422-702506, 348-6903461, email clubamatoriautomoto@motoclubfmi.it 3º Motoincontro regionale moto e auto storiche a Porto Tolle (RO) M.C. Le Tre Isole, tel. 346-6081700, fax 0426-380022, www.motoclubletreisole.it, email mcletreisole@gmail.com

PEmilia Romagna venerdì 17 - domenica 19 giugno

7º Raduno nazionale V-Strommers a Bologna Info www.v-strommers.it

sabato 18 giugno

Motoincontro a Conselice (RA) presso parco Acquajoss. M.C. Conselice, tel. e fax 0545-89303, email neriromano@virgilio.it, neri.romano@email.it Raduno interregionale Vespa “Coast to Coast... in Vespa dall’alba al tramonto” Vespa Club Faenza, tel. 342-0006060, www.vespaclubfaenza.it, email faenza@ vespaclubditalia.it

] motosprint

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Rally del Gusto: La “Via della Sfoglia” lungo l’Appennino Emiliano-Romagnolo Info tel. 3934690651, www.rallydelgusto.it, email amemipiace@ral lydelgusto.it Memorial Tarquinio Provini a Solarolo (RA) rievocazione storica per moto d’epoca. Per informazioni tel. 0546-52525, 3403936905, 0546-51086, email motodepocasolarolo@libero.it Salso Motor Meeting a Salsomaggiore Terme (PR) per auto e moto antiche e moderne. Info tel. 0524-575312, www.confesercentiparma.it Black Ball a Sant’Alberto (RA) presso La Valletta. Black Devils Coast Crew Motorcycle Club, tel. 349-2828766. Smutureda Rumagnola a Sant’Agata sul Santerno e Marina di Ravenna Ducati DOC Club “Ente Tutela Pomponi Romagnoli”, tel. 347-5779918, www.etpr.net, email info@etpr.net

domenica 19 giugno

Motoparty a Gambettola (FC) M.C. Città di Gambettola, tel. 0547-59248, email cittadigambettola@motoclubfmi.it Mostra scambio a Rimini presso il Museo Nazionale del Motociclo, tel. 0541-731096, 347-1844267, fax 0541-633287, www.museomotociclo.it, email info@museomotociclo.it Incontro esposizione Moto Guzzi Orgoglio Italiano a San Pietro in Casale (BO) Guzzi Club I Amig dla Sfitladoura, tel. 051817357, 348-9116311, web xoomer.alice. it/sfitladoura, email sfitladoura@virgilio.it Raduno auto e moto d’epoca “Sessantiamo” a Crevalcore (BO) per info tel. 3409649638.

PToscana venerdì 17 domenica 19 giugno

Motoraduno nazionale del Casentino a Poppi (AR) A.M. Alto Casentino, tel. 340-3278042, 334-3364723, 3383538331, www. amaltocasentino. com, email info@ amaltocasentino.com Raduno Maxienduro a Sant’Egle di Sorano (GR) Info tel. 349-7852532, 0553987142, www.radunomaxienduro.it,

sabato 18 giugno

Motoincontro culturale omaggio a Don L. Milani a Vicchio-Barbiana (FI) M.C. Giotto, tel. 055-8448319, fax 055-8448319, email mcgiotto@libero.it

domenica 19 giugno

Motocavalcata delle Fornaci a Impruneta (FI) M.C. Due Due Due, tel. 055-283593, 349-7044644, 335-7085672, 333-2561810, fax 055-283593, email motomorelli@yahoo.com Raduno “Vieni in Vespa a Vicchio” organizzato da Amici moto d’epoca Vicchio e CMEF. Per info tel. 347-8005040 Sandro, email fastidio45@libero.it motosprint

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Motoraduno del G.M. Quelli del Cavallino a Grosseto per info tel. 393-1813318, 339-3509422, www.quellidelcavallino.it, email info@quellidelcavallino.it

PMarche venerdì 17 - domenica 19 giugno

Tourist Rally nazionale “Collemartour - Sulle orme di Asdrubale” a Saltara Marotta e dintorni (PU) M.C. Dragone, tel. 0721-829458, 334-9935674, fax 0721829458, www.motoclubdragone.it, email info@motoclubdragone.it Bikers Party a Urbania (PU) parco Ducale. Route 73 Biker Group, tel. 0722-319873 Augusto, 347-1123784 Peppe, www.route73.it

sabato 18 - domenica 19 giugno

Mostra scambio auto moto bici accessori e ricambi d’epoca a Girola di Fermo (FM) Centro Fiere. La Manovella del Fermano, tel. 339-4522982, 366-5996369, fax 0734930616, www.lamanovella.org, email info@lamanovella.org Raduno nazionale di moto 500 a 2 Tempi a Esanatoglia (MC) aperto a tutti i possessori di moto cross/enduro 500. www.hondacr500.forumfree.it

domenica 19 giugno

Motopasseggiata “Trampoli in Moto” a Schieti di Urbino (PU) M.C. Girovagando, tel. 347-7199244, www.motoclubgirovagando.it, email info@motoclubgirovagando.it Motoincontro a Pitino di San Severino Marche (MC) M.C. Il Cassero, tel. 3338359777, email ilcassero@ motoclubfmi.it Motoincontro a Venarotta (AP) M.C. Venarotta, tel. 327-1864047, 339-5087594, fax 0736-362647, 0736364010, email peppino41@alice.it, venarotta@motoclubfmi.it Motoraduno interregionale a Poggio San Vicino (MC) M.C. Speedy Gonzales, tel. 338-3177104, 347-5391828, fax 0733-619109, email mc.speedygonzales@libero. it Rievocazione storica settimana motoristica Città di Senigallia (AN), manifestazione per moto d’epoca ASI. Club Motori d’Epoca Senigallia, tel. 071-7923240, 071-7927060, email motoridepoca@alice.it

PUmbria sabato 18 giugno

Motoraduno La Felciniana a Ponte Felcino (PG) per moto, scooter e moto d’epoca. Pro Loco “La Felciniana” e M.C. Centro Italia Aldo Paggi, tel. 333-3142326, 3357844734, 347-9498424.

sabato 18 - domenica 19 giugno

Concorso di eleganza Città di Assisi, Manifestazione per moto d’epoca ASI ASA (Automotoclub Storico Assisano), tel. 0758043880, 338-8636571, fax 075-8048168, www.asaclubassisi.com, email info@asaclubassisi.com

domenica 19 giugno

Raduno regionale Vespa a Marsciano (PG) Vespa Club Marsciano, tel. 392-4601284, 348-3314374, www.vespaclubmarsciano. it, email info@vespaclubmarsciano.it

PLazio domenica 19 giugno

Motoincontro a Capena (RM) M.C. Capena Vespa Sport, tel. 06-9033038, email sara.e.ale@hotmail.it 4º Motoraduno a Porrino di Monte San Giovanni Campano (FR) M.C. Barbaroscia, tel. 320-3119881, fax 0775-281121, www.barbaroscia.it, email barbaroscia@ yahoo.it Rievocazione storica regolarità “Motogiro della Val Comino” motoraid Gruppo 2 M.C. Pontino, tel. e fax 0773-867729, www. motoclubpontino.it, email info@motoclubpontino.it, motoclubpontino@libero.it Motoraduno A.C.P.S. (Associazione Cacciatori e Pescatori Sabini) ... a ruota libera a Poggio Mirteto (RI) per informazioni tel. 338-3971701, 348-3697784, email a.c.p.s@alice.it

PAbruzzo sabato 18 - domenica 19 giugno

Motoraduno nazionale d’Eccellenza “Motomagnalonga” a Francavilla al Mare (CH) M.C. Ferentum, tel. 085-4914014, 347-7120433, 347-7658116, fax 0854914014, www.motoclubfrancavilla.it, email info@motoclubfrancavilla.it

PCampania sabato 18 - domenica 19 giugno

Mostra scambio auto moto trattori d’epoca modellismo e abbigliamento “Passion Motors” a Morcone (BN) Centro Fiere Morcone, tel. 08241816500, www.centrofieremorcone.net

domenica 19 giugno

Motoraduno nazionale d’epoca Città di Venticano (AV) M.C. Venticano 2004, tel. 3397719650, 0825-965757, fax 0825965757, email venticano2004@motoclubfmi.it Motoincontro a Casagiove (CE) M.C. I Centauri di Casagiove, tel. 339-4757931, 0823-468104, email centauricittadicasagiove@motoclubfmi.it Raduno nazionale Vespa Città di Castellabate (SA) Vespa Club Castellabate, tel. 366-2810806, 0974-960205, email antonio@antonionicoletti.191.it

PPuglia sabato 18 - domenica 19 giugno

Motoraduno Città di Spinazzola (BT) M.C. Spinazzola, tel. 348-5843566, fax 0883-683565, email raffaella.scelzi@ gmail.com

domenica 19 giugno

Raduno regionale Vespa Città di Acquaviva delle Fonti (BA) Vespa Club Acquaviva delle Fonti, telefono 329-2122025, email vespaclubacquavivadellefonti@ gmail.com, acquavivadellefonti@vespaclubditalia.it Raduno nazionale Vespa Città di Cerignola (FG) Vespa Club Cerignola, tel.

328-1850171, www.cerignolainvespa.it, email cerignola@vespaclubditalia.it

PBasilicata sabato 18 - domenica 19 giugno

Motoraduno nazionale d’Eccellenza “Terra dell’Aglianico DOC del Vulture” a Rionero in Vulture (PZ) M.C. Giacinto Cerviere, tel. 0972-722365, 328-9189486, fax 0972-725829, www.motoclubgiacintocerviere.com, email info@motoclubgiacintocerviere.com

PCalabria sabato 18 - domenica 19 giugno

Raduno nazionale Città di Reggio Calabria M.C. I Re_gitani, tel. 339-5917767, 392-9860131, 328-4827575, www.motoclubiregitani.it, email regitani@alice.it Moto Tourist “Stop and Go” a Praia a Mare (CS) M.C. Praia a Mare, tel. 3475258144, 339-6746044, fax 0985-766861, www.motoclubpraiaamare.it, email motoclubpraiaamare@alice.it Festa Bikers della Polenta a Dipignano (CS) M.C. Storico Re Alarico, tel. 3387631688, www.motoclubrealarico.it, email rosito.leonardo@tiscali.it

fra scafandro e mutande non c’è via di mezzo In estate, con il gran caldo, è difficile trovare l’abbigliamento tecnico realmente adeguato Per chi affronta lunghi viaggi in moto, l’abbigliamento è semPre un Problema. con il bagaglio ridotto ai minimi termini, scegliere i caPi tecnici giusti Per ogni situazione climatica è imPresa ardua. sPesso, soPrattutto, d’estate, verrebbe voglia di Partire in costume...

domenica 19 giugno

MotoParty solidale a Catanzaro aperto a tutti i tipi di moto. Per info tel. 3201485661, email comitato.bambinello. gesu@gmail.com

PSicilia sabato 18 - domenica 19 giugno

Motoraduno d’epoca Nando Pennisi ad Acireale (CT) manifestazione per moto d’epoca ASI. Club La Manovella Acireale, telefono e fax 095-601030, www.lamanovellaacireale.it, email info@lamanovellaacireale.it

domenica 19 giugno

M o t o i n c o n t ro Città di Comiso (RG) Kasmene Day M.C. Kasmene GRS, tel. 3409850450, www. kasmenegrs.it, email info@kasmenegrs.it Motoraduno delle Madonie a Petralia Sottana (PA) M.C. Delle Madonie, tel. 349-4213696, fax 0921-6410004, email motoclubdellemadonie@tiscali.it

PSardegna sabato 18 - martedì 21 giugno

Motovacanza nazionale d’Eccellenza “Sardegna mare e ambiente” a Quartu S. Elena (CA) M.C. Isola Sarda, tel. 0708941827, 333-4877247, 392-1617136, 070837219, fax 070-837219, www.motoclubisolasarda.eu, email motoclubisolasarda@ gmail.com

domenica 19 giugno

Raduno interregionale “Vespa raduno in Trexenta” a Suelli (CA) Vespa Club Trexenta, tel. 348-7624523, 070-988077. Prova Coppa Italia Gimkana Vespa Vespa Club Sassari, telefono 349-6808650, 3396715550, email sassari@vespaclubditalia. it

di Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

sabato 18 domenica 19 giugno

via col vento

Motolandia

SIAMO alle solite, come l’anno scorso, e quello prima, e quello indietro ancora. Passa il tempo, la gente si riempie la bocca di parole abusatissime come nuove tecnologie, sviluppo, ricerca, ma per come la vedo io siamo sempre allo stesso punto di partenza di quando per passare le montagne in moto mi dovevo mettere la calzamaglia di lana come un vaccaro del far west, o per guidare al sole del Tropico non c’era altro di meglio che una sahariana di cotone stile Hemingway in Verdi Colline d’Africa. Sarà, ma qui deve esserci sotto qualcosa di omertoso, d’inconfessabile, in palese conflitto d’interessi, sullo stesso genere delle frescacce che si raccontano per nuclearizzare piuttosto che sviluppare energie sostenibili, o per bruciare nel vento la spazzatura in eccesso invece di sforzarci tutti una buona volta a produrne di meno. Qualcosa le cui file non riesco più a sbrogliare senza dover decidere tra almeno una di queste due alternative, per altro non escludentisi a vicenda: sono imbecille io o è imbecille il mondo. Forse sono vere entrambe.

Con l’arrivo dell’estate, che amplifica il problema, vorrei infatti parlarvi dei drammi dei viaggi multiclimatici-multistagionali che, non so a voi, a me mandano in paranoia. Perché ogni volta che penso a cosa cavolo tirami dietro per andare, poniamo, dalla piana di Agrigento al Grossglockner, non mi viene in mente nulla di “tecnologicamente avanzato” che sia allo stesso tempo anche funzionale ai miei bisogni e soprattutto alle mie insofferenze. Una volta, è vero, partivo abbigliato in un curioso incrocio tra Buffalo Bill, un trialista gentleman delle highland scozzesi ed un meccanico della Fiat Mirafiori in catena di montaggio, ma ero felice e non soffrivo mai. Oggi, grazie a scafandri dichiarati quattro stagioni, che già solo a guardarli appesi nell’armadio sudi, o altrimenti giacchette squinzie, rigorosamente made in chissà dove, che non si capisce perché costino cifre da usura quando poi sono protettive come una flautolenza intestinale, mi si sono confuse le idee. Così finisce spesso che mi ritrovo insaccato, spiazzato, impreparato e fuori ambiente. Mi viene da pensare, purtroppo male, che chi realizza abbigliamento tecnico abbia più l’urgenza di vendere prodotti in larga scala, realizzati spendendo il meno possibile e promuovendoli sfruttando l’effetto gadget, che non di sforzarsi a trovare la vera quadratura del cerchio. Checché ne dicano i produttori, i loro addetti stampa e i tanti lacché prezzolati di ogni ordine a rango che devono sempre dire minchiate a comando, la quattro stagioni, al momento, è solo un ottimo tipo di pizza. Diffidate da chi vuole propinarvi il contrario, azienda, persona, rivista, bottegaio o depliant. E per dirlo a tutta voce senza rischiare di scontentare sponsor, inserzionisti, esperti, mammesantissime, fans club e cialtroni vari, devo approfittare di questo mio angolino ventoso, politicamente protetto dalla convenzione di Ginevra, più isolato del Bhutan e del Liechtenstein messi insieme e più inoffensivo della Croce Rossa, dove al più rischio di passare per mentecatto. Cosa che, visto come sono mediamente messi i cosiddetti “normali”, non mi turba affatto. Dunque, fatemelo dire a gran voce: basta soluzioni da astronauta per andare a spasso a 40 gradi, inventate qualcosa di serio, o la prossima volta, giuro, partirò in sella anch’io in mutande, come gli scooteristi d’agosto a Capri (e non solo). motosprint

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Campionato veneto MX2 e interregionale MX1 a Montagnana (PD) M.C. Del Montagnanese, tel. 0429-83212 Coppa Italia d’Epoca AICS, seconda prova a Cremona Moto Club Cremona ASD, tel. 335-6708545, info@mccremona.com

Mondiale - GP Spagna MX1/MX2 e europeo MX2 a La Baneza Moto Club Bañezano - Mila Events, tel. +34 936 39 29 61, www.milaevents.com Mondiale - GP Italia MX3 e Femminile, e Trofeo KTM a Castiglion del Lago (PG) M.C. Trasimeno G. Capecchi, tel. 0759655651, www.mctrasimeno.com Europeo - Campionato EMX 85 a Chernivtsi (Ucraina) Association Technosport, tel. +380-442416612, www.fmu.org.ua Campionato piemontese MX2 e interregionale MX1 a Casale Monferrato (AL) M.C. Italo Palli, tel. 348-8580776 Campionato ligure a Trofarello (TO) M.C. Sciarborasca, tel. 347-0177069, 3397247489, www.mcsciarborasca.it Campionato regionale Trentino Alto Adige a Storo (TN) M.C. Storo, tel. 0465686682, www.motoclubstoro.it Memorial G. Barzaghi interregionale a Bosisio Parini (LC) M.C. Parini, tel. 031865424, www.motoclubparini.it

Mondiale - Gran Premio di Grecia a Meteora M.C. of Kalambaka, tel. + 30 243 207 69 32, fax + 30 243 207 79 78, www.molek. gr, info@molek.gr - www.enduro-abc.com

19 giugno

Italiano - Campionato Minienduro ad Arsiè (BL) M.C. Pistoni Roventi, tel. 3288311635, www.pistoniroventi.it, Trofeo KTM nazionale a Pecorara (PC) M.C. Nova Milanese - Enduro Team Desio, tel. 338-9777567, fax 0362 360528, info@ enduroteamdesio.it,www.ktmsportitalia.it Tasselli d’epoca a Radicondoli (SI), Italiano regolarità Gr 5 e Trofeo Imerio Testori M.C. La Balzana tel. e fax 0577-46729, www.motoclublabalzana.com Campionato ligure a Nava (IM) M.C. Imperia, tel. 347-2744767, 335-5630117, 335-6089107, www.motoclubimperia.it Campionato umbro-marchigiano a Borgo Pace (PU) M.C. Montefeltro, tel. 3338524060, massimo.marcaccini@gsrspa.it Campionato laziale a Colleferro (RM) M.C. Colleferro T. Piccirilli, tel. 3472714349, www.motoclubcolleferro.it Campionato sardo a Fluminimaggiore (CI) M.C. Fluminimaggiore, tel. 3381184548, www.mcfluminimaggiore.it Campionato gara Sprint a Morfasso (PC) M.C. Trial Fornaroli, tel. e fax 0523322323, info@motoclubtrialfornaroli.191.it

PAGNA) cross (GP S gno 9 giu domenica 1 Sportitalia ra X2 ga 1

motosprint

114

12,00 M ra 1 13,00 MX1 ga 2 ra ga X2 M 0 ,0 15 ra 2 ga X1 M 16,00

Sportitalia Sportitalia Sportitalia

18 giugno

Europeo - Terza prova a Pobladura (Spagna) MC Vallisoletano, tel. +34/ 675 288 928, motoclub-vallisoletano@hotmail.com Mondiale - Gran Premio di Spagna a Pobladura Moto Club Vallisoletano, tel. +34/ 675 288 928 email motoclub-vallisoletano@hotmail.com - www.trialonline.org Campionato piemontese e valdostano a Collaretto Castelnuovo (TO) M.C. Valle Sacra, 0124519212, www.motoclubvallesacra.it, motoclubvallesacra@libero.it Campionato ligure a San Martino di Paravanico (GE) M.C. Della Superba, tel. 3407378194, www.motoclubdellasuperba.it Campionato lombardo a Songavazzo (BG) M.C. Bergamo sez. AVB, 035-576198 www. motoclub.bergamo.it, pmarco74@yahoo.it Campionato triveneto a Giazza (VR) M.C. Lessinia, tel. 347-3001695, fax 1786055376, email andreoli.fed@tiscali.it Campionato emiliano-romagnolo a Berceto (PR) M.C. Taro Trial, tel. 338-8350001, fax 0521-493200, www.motoclubtaro.it

PSpeedway 17 giugno

Mondiale - Qualificazioni campionato individuale, round di qualificazione 3 a Esbjerg-Korskro (Danimarca) Esbjerg Motor Sport, tel. + 45 40 4561236261, www.esbjergmotorsport.dk

18 giugno

Mondiale - Qualificazioni camp. individuale, round 5 a Terenzano (UD) M.C. Olimpia, tel. 335-1016210, www.motoclubolimpia.it Mondiale - Qualificazioni camp. individuale, round 4 a Divisov (Rep. Ceca) AK Divisov v ACR, tel. +420 776 611042, www. speedwaydivisov.cz Mondiale - Grass Track Youth Gold Trophy classe 125 a St Macaire (Francia), MSC Macarien, email mscm@sfr.fr Europeo - Campionato individuale, semifinale 1 a Mureck (Austria) Peter Kirchsteiger, email kirchsteiger1992@aon.at Europeo - Campionato Junior, semifinale 2 a Tarnow (Polonia) UNIA Tarnow ZSSA tel. +48 14 6330201, zssa@unia.tarnow.pl

PMinimoto 19 giugno

Italiano - Quinta prova di campionato a Corridonia (MC) Kartodromo Cogis Kart, tel. 0733-432455, www.cogiskart.it

PScooter diretta diretta diretta diretta

19 giugno

Trofei Malossi Sud a Latina Race Service, tel. 335-6281121, trofei.malossi.com - tel. 0773-258183, www.pistego-kart.it

Mugello 5 giugno 2011

Ufficio abbonamenti telefono 051-6227308, fax 051-6227314 abbonamenti@contieditore.it Motosprint: Registrazione n. 4472 del 6.9.76 presso il Tribunale di Bologna Responsabile trattamento dati (D.Lgs 196/2003): Stefano Saragoni Arretrati (disponibili dal 2004 in poi) euro 4,00 telefono 051-6227.282 - 051-6227.308 Abbonamenti Italia: annuale euro 93,00 semestrale euro 48,00 Estero: Europa euro 180,00 Africa/Asia/Americhe euro 260,00 Oceania euro 280,00 Modalità di pagamento: a) vaglia postale b) assegno bancario c) c/c postale 24966400, intestato a: Conti Editore S.p.A. - via del Lavoro 7 40068 - San Lazzaro di Savena (BO) Stampa: Poligrafici il Borgo - via del Litografo, 6 40138 - Bologna telefono 051-603.4001 Diffusione esclusiva per l’edicola in Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A via Cazzaniga 2 - 20132 Milano telefono 02-25821, fax 02-25825302 Distributore esclusivo per l’estero: Johnsons International News Italia S.p.A, via Valparaiso 4 - 20144 Milano, telefono 02-43982263, fax 02-43916430 Concessionaria esclusiva per la pubblicità Italia ed estero: SPORT NETWORK s.r.l. www.sportnetwork.it Sede legale: Piazza Indipendenza 11/b - 00185 Roma Uffici Milano: via Messina 38 20154 - Milano telefono 02-349.621 - fax 02-349.6450 Uffici Bologna: via del Lavoro 7 40068 - San Lazzaro di Savena telefono 051-6227259, fax 051-6227309 Banche dati di uso redazionale

In conformità alle disposizioni contenute nell’allegato A.1 del D.lgs 196/2003, nell’art. 2, comma 2, del “Codice Deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica ai sensi dell’art. 139 del D.Lgs 196/2003, del 30/06/2003”, la Conti Editore s.p.a. rende noto che presso la sede esistono banche dati di uso redazionale. Ai fini dell’esercizio dei diritti di cui all’art.7, s.s. del D.Lgs. 196/2003, le persone interessate potranno rivolgersi a: Conti Editore S.p.A. - via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Telefono 051-6227101, fax 051-6227314

Ventura e Blunda al Mugello, talento ed esperienza. Dopo l’occasione sfumata a Vallelunga, Daniele Ventura bissa la Pole Position ma stavolta riesce a vincere la gara della Black Cup 600 registrando un tempo sul giro di 2’00”257. Vittoria non facile contro un coriaceo Cesare Sansavini che, presa la testa al via, ingaggia con Ventura una lotta serratissima sul passo del 2 netto, che trova epilogo solo a due giri dal termine con il pilota di Cremona che riesce a passare e a raggiungere per primo la bandiera a scacchi. Dietro di loro l’ottimo Stefano Marelli, velocissimo per tutto il week end. Classiifica di campionato sempre più corta con Sansavini che torna in testa e Ventura che recupera terreno salendo al quarto posto. Vittoria per il catanese Francesco Farinato nella classifica Expert 600, il catanese precede sul traguardo il leader della classifica expert Emanuele Frosi ed Alessandro Vivaldi. Per la speciale classifica Rookie dedicata ai neolicenziati ed agli amatori ancora un primo posto per Jacopo Schirò che, nonostante il fuori pista che l’ha visto protagonista nelle prime fasi della gara, si impone su un ottimo Davide Milanesio e su Paolo Manara.

Gara bagnata per i piloti della 1000 che sono costretti ad entrare in pista durante un acquazzone. Molti piloti decidono di non rischiare e di non prendere il via, ma non mancano Salvo Patanè ed Andrea Di Martino ancora in lotta per il campionato. Al via Di Martino prende la testa, ma Patanè non molla ed al terzo giro passa all’uscita del Correntaio. Di Martino perde il posteriore rovinando a terra senza conseguenze. Da dietro si assiste alla rimonta dell’altro siciliano Roberto Blunda, che a due giri dal termine riesce a passare in testa e a portare a termine una vittoria in solitario, grazie anche alla guida prudente di Patanè che con questo secondo posto mette in cassaforte il trofeo. Il terzo posto all’arrivo è per Massimiliano Rossi, autore di un ottima prova sull’acqua che gli permette di sorpassare il bravissimo Eugenio Aimo Boot a pochi metri dal traguardo. Per Rossi anche la vittora della classifica Expert davanti a Lorenzo Lo Magno e Roberto Iannaccone, mentre Aimo può consolarsi della beffa sul finale con la vittoria della classifica Rookie davanti a Palmiro Marafioti e Armando Bersani. Prossimo appuntamento per la Black Cup il 27-28 Agosto al Mugello.

classifiche assolute

doppio Mondiale in Spagna

CONTI EDITORE s.p.a.

Classe

1000 1 Roberto Blunda 15’12.266 2 Salvatore Patanè 16.800 3 Massimiliano Rossi 57.991 4 Eugenio Aimo Boot 58.242 5 Lorenzo Lo Magno 1’38.300 Classe

600

1 Daniele Ventura 18’12.776 2 Cesare Sansavini 7.030 3 Stefano Marelli 27.447 4 Francesco Dorata 45.222 5 Francesco Farinato 47.295

www.blackcup.it facebook.com/contimoto www.conti-moto.it

Segnalazione gare e motoraduni Per posta:

Motosprint - GP Guida, Casella Postale, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

Per fax:

051-6256191 - 051-6255418

Per e-mail:

gpguida@motosprint.it con almeno due settimane di anticipo rispetto alla data dell’evento

www.motosprint.it

Il Podio della 600

In collaborazione con:

Roberto Blunda

Con il supporto tecnico di:

Massimiliano Rossi

Daniele Ventura

Cesare Sansavini


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