Motosprint #25

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TOURIST TROPHY Valentino racconta il suo TT

25 23/29 giugno 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1628

2.50

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PT CONT. 5,00 Euro - F 5,00 Euro - M 4,70 Euro

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SUPERBIKE MISANO

Ben vince gara 1 poi la Yamaha lo tradisce. Haga perde solo cinque punti. Due podi per Fabrizio

Povero SPIES

MOTOGP CROSS MX1 Rossi, Lorenzo, Stoner Cairoli torna a vincere gli extraterrestri e allunga nel mondiale

PROVA VERITĂ€ Moto Morini Scrambler 1200


SommariO 25.2009 Sportitalia I campionati regionali

]LA POSTA A tu per tu con Stefano Saragoni In officina con Massimo Clarke

]PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

]IN PISTA

MotoGP Rossi, Lorenzo, Stoner. Si ricomincia da 106 Simoncelli, si fa dura... Tourist Trophy. Con Rossi... Superbike Mondiale GP San Marino a Misano Adriatico Mondiale Supersport Mondiale Superstock

]FUORISTRADA

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Cross GP Germania MX1 e MX2 64 Enduro GP Slovacchia 72 Varie GP Italia Trial, GP Olanda MX3, Italiano Motorally, Italiano Speedway, Italiano Supermoto 76

]SU STRADA

Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Caporedattore ROBERTO RONCHI 051.6227.230

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Prova verità Moto Morini Scrambler Made in Abbigliamento e accessori

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Compravendita di moto e accessori

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]MERCATINO ]MOTOLANDIA Epoca, turismo, viaggi Vespa World Days in Austria

]GP GUIDA

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

]RUBRICHE Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo Donne e motori di Laura Cattaneo

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r.ronchi@motosprint.it

Redazione DARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici 051.6227.251 LUCA LAZAZZERA l.lazazzera@motosprint.it CRISTIAN TROMBA c.tromba@motosprint.it Grafica di copertina MORENA ALBERTINI

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Collaborano

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di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Certo, questo Lorenzo... Ha lottato alla pari con Rossi. È il futuro

IERI, dopo il GP di Barcellona, abbiamo tutti osannato il sorpasso di Rossi all’ultima curva ai danni di Lorenzo, tralasciando un fattore ben più importante. Intanto, senza nulla togliere alla manovra di Valentino, sicuramente una delle più belle della sua carriera, devo sottolineare che da qui a definirlo uno dei sorpassi che resteranno nella storia del motoclismo ci corre. Ricordiamoci degli anni in cui si sgomitava a ogni curva. E non solo i vari Schwantz, Rainey, Lawson, Doohan. Tornando al fatto più importante del GP Catalunya, secondo me è l’avere assistito alla vera consacrazione del successore di Rossi, ovvero Jorge Lorenzo. Lo spagnolo ha battagliato ad armi pari con l’italiano dalla partenza fino al traguardo, senza alcun timore reverenziale nei confronti del grande campione che partiva chiaramente favorito (ci sta che all’ultima curva vinca il pilota con più esperienza). Dopo un esordio in MotoGP molto promettente, Lorenzo l’anno scorso si era un po’ perso a causa

della troppa confidenza che aveva dato alla categoria ed alle cadute che ne sono seguite. Ma una volta prese le misure alla moto e all’ambiente ha fatto vedere di cosa è capace. Detto ciò, dobbiamo stare tranquilli perché fra due o tre anni, quando smetterà di correre Valentino, ci sarà un “dottore del futuro” e secondo me avrà tutte le sembianze di Jorge Lorenzo. Stefano Conversini

HO AVUTO la fortuna di vivere l’epopea dei piloti americani ed australiani in 500 e mi sento di dire che il sorpasso di Rossi a Lorenzo all’ultima curva, così come quello all’esterno nel giro precedente, meritano un posto nella storia. Certo che i grandi di ieri condividano il mio pensiero. Concordo invece su Lorenzo. Rossi per batterlo a Barcellona ha fatto una magia... Ennesima conferma che il ragazzo è avversario ostico. Jorge ha talento, intelligenza, e la voglia di arrivare al vertice della piramide che solo i grandissimi hanno. Non è un caso che divida con Rossi e Stoner il primato nella classifica della MotoGP. COPPIA VINCENTE TRA LORO UN MURO BELLO GROSSO AI BOX E LA RIVALITÀ CHE C’È TRA DUE GRANDI PROTAGONISTI DELLO STESSO SPORT. DOPO ROSSI, IL CAMPIONE CHE L’HA RIPORTATA AL VERTICE, LA YAMAHA SI È ASSICURATA ANCHE IL FUTURO: JORGE LORENZO.

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in Breve MI SA CHE ROMANO NON HA VISTO GIUSTO... Dopo il GP di Barcellona sono andato a rileggere la lettera di Romano Cionini-Visani, in particolare il giudizio su Lorenzo: “uno più tosto di Valentino”. Certo, certo... Paolo Cucchi L’antipatia fa brutti scherzi. Nel “Io la penso così” del n. 23 il lettore è fuori strada... Valentino è storia. È un vincente nato. Preghiamo che ne nasca un altro. Lorenzo è un presuntuoso e senza la telemetria e lo sviluppo del Dottore lui non esisterebbe in MotoGP. Angelo Pagliaro Caserta Il Signor Romano (la cui lettera è stata pubblicata sul n. 23) in cinque gare ha capito che Lorenzo è senza equivoci più forte di Rossi. In 12 anni non ha capito nulla?! Stefania Giugliano VALE È IL PIÙ GRANDE PERCHÉ SA SORPRENDERCI Perché Vale è il più grande? Perchè lui ci sorprende sempre, perché anche chi lo segue da anni e pensa di conoscerlo resta sorpreso ed esterrefatto per quello che riesce a fare in gara. Sorprende perfino se stesso. Avete visto a fine gara? Non ci credeva nemmeno lui. Continua così, campione, continua a stupirti e a farci godere. Grazie dell’adrenalina che mi dai a 43 anni... Stefania Longo


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CONFRONTI LA F.1 NON REGALA PIÙ CERTE SFIDE DA SEMPRE appassionato di sport motoristici, specie quelli in pista, sia a 2 che a 4 ruote, sono rimasto entusiasta, oltre che per la vittoria di Valentino Rossi su Jorge Lorenzo, per l’assoluta bellezza del GP Catalunya e per la “goduriosa” emozione che lo straordinario duello ci ha regalato. Un duello che mi ha fatto tornare alla mente quello epico tra Arnoux e Villeneuve nel GP Francia di F.1 del 1979, quando ero bambino... Un ricordo che mi fa chiedere perché la F.1, aldilà dei conflitti attuali tra scuderie e federazione, non è più in grado di regalarci un’emozione pura e sublime come quell’epico duello di 30 anni fa, e comunque, rispetto alle moto, offre, da tempo, gare “soporifere” e “pallose”. Paolo Borgonovo Seregno (Monza)

DUBBI AMLETICI DOMANDE IPOTETICHE VI HO già scritto altre volte (e mi avete anche pubblicato le lettere) per chiedervi se la Ducati Desmosedici è una moto così strana e diversa dalle altre che solo Stoner sa farla andare. So che il problema è già stato trattato più volte, ma non è stato ancora risolto, perché è incomprensibile che fior di piloti (esperti e con stili di guida diversi) non riescano ad ottenere prestazioni decenti con la stessa moto con cui Stoner vola. Giacomo Agostini in televisione ha narrato in proposito un aneddoto molto interessante. Lui e Mike Hailwood correvano con la stessa MV, solo che Agostini la metteva perfettamente a punto e “Mike the Bike” no, perché se ne fregava delle regolazioni, delle sospensioni, ecc. Provarono a scambiarsi le

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Caro Vale, la prossima volta che decidi di fare una gara come quella di Barcellona, avvisami prima, che preparo la bombola d’ossigeno... Paolo Morelli - Piacenza moto: Hailwood andava eguale con entrambe, Agostini no. Hailwood era un talento naturale che sapeva far andare qualunque cosa. Ecco, io resto della mia opinione. Stoner è un talento naturale che saprebbe far andare anche un pezzo di ferro. È facilmente comprensibile che un buon pilota che va forte con una moto “facile” abbia problemi con una “difficile”, però un campione che sa far volare una moto così “difficile” a maggior ragione saprebbe far andare una moto “facile”. O no? Mi rendo conto che è una domanda puramente ipotetica, ma se Stoner guidasse una Yamaha, che tempi farebbe? E se Vale avesse una Ducati? siamo sicuri che sarebbe in prima fila? A proposito, io penso che si dovrebbe lodare la Ducati non perché è italiana, ma perché compete con colossi dell’industria mondiale. Voi che ne pensate? Giuseppe Botta Napoli

TROPPI “se”. Nel campo delle ipotesi è sempre tutto possibile, e... smentibile. Tutti d’accordo, invece, sul fatto che la Ducati abbia il merito di competere con aziende che sono colossi. A dispetto delle dimensioni, a Borgo Panigale c’è un reparto corse molto ben organizzato dal quale escono moto vincenti, ispirate da quello che definiamo “genio italiano”.

E dai, lasciateci fotografare in pace SONO un ragazzo di 35 anni appassionato di corse, soprattutto in pista. Ed ho anche un’altra passione, la fotografia. Per un certo periodo sono riuscito ad abbinare le due cose, ho seguito il CIV a bordo pista cercando di portare a casa qualche scatto decente e cercando di imparare qualcosa da chi fa foto per mestiere. Ora la passione resta, cosi come la voglia di mettere in pratica quanto imparato e di applicarlo alle corse su due ruote. Ma qui nascono i problemi: senza agenzia o rivista di riferimento non si ottiene l’accredito, le agenzie non ti considerano (nemmeno ripondono alle mail) e le testate hanno i loro dipendenti (nessuno vuole rubare il posto ad altri, ci mancherebbe). Per cui, che fare? Semplice, si rimane fuori o si cerca un buco per entrare, a nostro rischio e pericolo, e non solo nostro... E pensare che in ambito nazionale siamo perlopiù noi appassionati ed amatori a dare riscontro a certi trofei, sconosciuti alla maggioranza dei motociclisti... Non capisco perché riesco ad essere accreditato senza problemi a Viadana per le semifinale scudetto di rugby e non posso andare a Prato, a bordo pista in un trofeo motard di cui nemmeno la vostra rivista riporta nulla. lettera firmata

SCHERZERAI? Il “pass” è un privilegio che lo sport motociclistico riserva a pochissimi eletti. Dopo avere verificato con cura che il candidato abbia le caratteristiche per non potersi considerare uno scroccone. Ovvero uno che la racconta per non pagare il biglietto d’ingresso e avere accesso ai posti migliori. Confesso che i precedenti non mancano, e che gli organizzatori si sono fatti sempre più sospettosi e poco propensi a concedere l’accredito. Anche a livello minore dove l’occasione di veder promosso l’evento dovrebbe valere il rischio di dare un pass che non porterà il sospirato ritorno mediatico. Abituato ad aspiranti fotografi che intendevano scattare solo al Mondiale MotoGP, apprezzo il tuo desiderio di farlo al CIV. E chissà che non riusciamo ad aiutarti ad avere il lasciapassare.


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SOSPETTOSO MA SIAMO SICURI CHE STONER... CARA Ducati non ti credo più. Non voglio passare per quello che pensa che “c’è sempre qualcosa dietro...” ma gara dopo gara il sospetto cresce, aumenta. Il sospetto è che la Ducati costruisca una sola moto buona, per Stoner. Proprio così. OK, Stoner è forte, fortissimo. Dà il gas a due mani, piega fino a strusciare le orecchie, stacca dove gli altri ducatisti non se lo sognano neppure. Ma com’è possibile che lui in sella alla Ducati sia diventato un fenomeno e fior di piloti, ex campioni del mondo, come poggiano le chiappe sulla rossa improvvisamente diventano delle mezze seghe? Come può essere? Ma chi era Stoner prima di arri-

vare alla Ducati? Un giovane promettente e nulla più. Neanche paragonabile a un Lorenzo, a un Dovizioso o a un Pedrosa. Arriva in Ducati lui e Capirex improvvisamente non va più neanche a calci. (OK, si è passati alla 800 che non si addice a Loris. Ma sarà vero?). Poi arriva Melandri e ad ogni gara sono 2 o 3 secondi al giro. Veramente qualcuno pensa che ci possano essere 2 o 3 secondi al girotra Stoner e Melandri? Stoner sempre primo, Melandri sempre ultimo. Possibile? Quest’anno arriva Hayden e non cambia niente. Anche lui sempre ultimo (o quasi). Infine (e poi chiudo), voglio far notare a tutti la vicenda Canepa. Fino all’anno scorso testava la moto di Stoner. Al Mugello con quella rossa ha macinato migliaia di chilometri, tanto è vero che la Ducati, alla luce di tali risultati ha

deciso di affidargli una delle sue creature. Arriva il GP Italia al Mugello, e come arriva Canepa? A 35 secondi da Stoner! E gli altri ducatisti? Dietro. Secondo voi sono matto o qualche sospetto è legittimo? Gigi Gravanago

NO, CARO Gigi, il sospetto non è legittimo. Puoi davvero pensare che la Ducati abbia pagato Melandri due milioni e mezzo di euro a stagione per il gusto di vederlo arrivare ultimo? E credi che oggi si diverta a fare lo stesso con Hayden? Ho persino qualche remora ad affrontare l’argomento sapendo quanto Filippo Preziosi soffra nel leggere queste cose. Lui che la Desmosedici l’ha progettata, vista nascere e crescere, la vorrebbe vincente con tutti i piloti. Altro che con uno solo. Per scelta poi.

Aggiungo che Stoner è sì esploso sulla Ducati, ma alla sua ultima stagione in 250 ha conteso il titolo a Pedrosa (finendo il campionato alle sue spalle) ed all’esordio in MotoGP alla terza gara è salito sul podio. Il ragazzo andava già fortissimo, ma solo passando alla Ducati e alle Bridgestone ha trovato quella solidità dell’avantreno che gli faceva difetto, con la conseguenza di finire spesso gambe all’aria.

ANNIVERSARIO IL RICORDO DI WALTER VILLA SONO passati sette anni dalla scomparsa di Walter Villa, 4 volte campione del mondo di motociclismo. Mancato all’improvviso il 20 giugno 2002, era nato a Castelnuovo

RE DELLE MEDIE CILINDRATE SONO PASSATI 7 ANNI DALLA SCOMPARSA DI WALTER VILLA. FU CAMPIONE IN 250 E 350, VINCENDO 4 TITOLI IRIDATI.

Rangone (MO) il 12 agosto 1943. A nome di tutti gli sportivi modenesi, ne voglio ricordare dalla scomparsa del campione, l’ineguagliabile figura sportiva ed umana. Con 4 titoli mondiali vinti nelle classi 250 e 350 in sella alla Harley Davidson e 10 titoli nazionali conquistati in diverse categorie, Villa ha rappresentato lo sport modenese da grande protagonista in ogni angolo del mondo. Sante Bortolamasi

Lorenzo più forte. Mica tanto inequivocabile... VORREI rispondere a Romano Cionini Visani,che sul n. 23 argomentava su come, inequivocabilmente, Lorenzo sia più forte di Rossi. Credo che la sua analisi sia a dir poco approssimativa, basandosi su due gare in cui effettivamente Lorenzo ha battuto Rossi, ma che sono state disputate in condizioni a dir poco singolari a causa delle condizioni metereologiche e che quindi lasciano il tempo che trovano. Non v’è dubbio che Lorenzo sia uno tostissimo, come lo è d’altronde Stoner, però arrivare a dire che è più forte di uno che ha vinto 99 GP e 8 titoli mondiali in 4 categorie diverse mi sembra troppo. Se così non fosse potremmo dire che Valentino è il più scarso di tutti perchè a Le Mans è arrivato ultimo... Purtroppo in Italia ci sono sempre state delle persone che proprio non mandano giù Valentino sia che vinca sia che perda. Vorrei dire a queste persone che non c’è niente di male se un pilota è inequivocabilmente più forte. Insomma, sono un tifoso Ducati e un tifoso di Valentino. Che male c’è? Ammiro ed apprezzo entrambi senza dover denigrare l’uno o l’altro. Ah, dimenticavo: chissà se Romano l’ha vista, la gara di Barcellona... Andrea Gaudiano


In officinA

di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it

Tanti dubbi sul magnesio

Modulo elatico Indica la rigidezza di un materiale, ovvero l’entità della sua deformazione in seguito all’azione di una forza

Perché non usarlo nei carter motore?

ESSENDO un grande appassionato di meccanica e di moto, e pensavo che il magnesio fosse adatto solo per realizzare ruote da corsa, piastre di sterzo e poche altre parti non molto sollecitate. Un mio parente, pure lui appassionato di due ruote, mi ha però detto che lo hanno usato per costruire carter motore di diverse moto da corsa e anche auto prodotte in grandissima serie, come la Volkswagen Maggiolino, famosa per la sua robustezza e per la sua durata (alla faccia dei tanto temuti problemi di corrosione!). Non so se lui si è sbagliato e se magari era di magnesio solo la scatola del cambio. Però, se quanto mi è stato detto corrisponde a verità, dovrebbe essere possibile anche usare il magnesio sulle moto di serie per realizzare il carter centrale, con sensibili vantaggi in termini di peso. Forse il magnesio si potrebbe usare anche per le scatole del cambio di moto come le Guzzi e le BMW. Vorrei sapere per quale ragione questo non viene fatto. Insomma, cosa impedisce un’ampia diffusione di questo materiale? C’entrano le questioni economiche? Franco Vergani Milano

MI SEMBRA che di questo argomento si sia già parlato sulle nostre pagine non moltissimo tempo fa. Evidentemente i quesiti da lei avanzati fanno parte delle famose FAQ, ovvero delle domande che vengono fatte con notevole frequenza. D’altro canto l’argomento è sempre interessante. E le sue osservazioni sono sicuramente logiche. Il suo parente ha ragione. Effettivamente il BASAMENTO del motore Volkswagen a cilindri contrapposti era fuso in lega di magnesio AZ 81. Veniva protetto dalla corrosione mediante passivazione, ma sicuramente un notevole contributo veniva poi dato dalla formazione di una patina oleosa (quando non addirittura di morchia) sulle sue superfici esterne. Questo motore era montato a sbalzo dietro l’asse posteriore e la ricerca della massima leggerezza era più che giustificata. Le sollecitazioni meccaniche alle quali era sottoposto il basamento erano modeste per le ridotte prestazioni del motore che, inoltre, non era una parte stressata del veicolo. Pure la Porsche ha impiegato il magnesio per i basamenti di diversi suoi motori boxer, anche di notevole potenza. Quando però le prestazioni sono diventate elevatissime e il motore è diventato una parte stressata, ha impiegato l’alluminio (vedi

Ilbasamento

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È il carter all’interno del quale è alloggiato l’albero a gomiti e al quale viene fissato il cilindro (che talvolta, però, è direttamente incorporato nella sua struttura). È in lega di alluminio e viene ottenuto per fusione. In genere è costituito da due semicarter uniti secondo un piano orizzontale o verticale. Non mancano comunque esempi di basamenti in un sol pezzo, ovvero a tunnel.

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particolarmente evolute come il thixocasting e l’ancor più recente thixomolding. Ci sono buone prospettive, dunque, perché il magnesio abbia una maggiore diffusione nei prossimi anni. Questo non vuole però dire che esso possa diventare un materiale adatto a essere impiegato per la realizzazione dei basamenti delle moto di serie di alte prestazioni, i cui motori, oltre ad avere potenze specifiche impressionanti, sono spesso parte stressata della ciclistica. Il modulo elastico, la resistenza a trazione e la resistenza a fatica sono quello che sono. Per quanto riguarda le scatole del cambio, l’idea di impiegarlo potrebbe essere valutata, ma solo se esse non sono parti stressate, (come nel caso delle BMW bicilindriche, ad esempio); rimane da chiedersi se il gioco vale la candela.

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troncoconici. Quest’asta viene spostata assialmente da un semplice meccanismo che la dispone in posizioni predeterminate, a ognuna delle quali corrisponde una marcia. In corrispondenza di ciascuna di tali posizioni infatti, la parte a diametro maggiore spinge verso l’esterno le sfere, che vanno così a bloccare un ingranaggio, entrando in appositi vani e rendendolo quindi solidale con l’albero tubolare.

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fissi (cioè solidali con esso) e da un altro albero tubolare sul quale sono montati gli INGRANAGGI FOLLI (in presa con gli altri). L’innesto delle marce si ottiene rendendo solidali a turno gli ingranaggi folli con l’albero tubolare. All’interno di quest’ultimo, che presenta una serie di fori alloggianti delle sfere, è posta un’asta scorrevole, dotata di una parte di diametro maggiore, opportunamente raccordata mediante due tratti

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I CAMBI a espansione di sfere sono stati impiegati da diverse Case motociclistiche e trovavano ancora impiego negli anni settanta. Il loro pregio principale era la grande compattezza e semplicità, analoghe a quelle dei cambi a crociera o chiavella scorrevole (rispetto ai quali però

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HO LETTO che in passato è stata prodotta una moto con un cambio a “espansione di sfere”. Vorrei sapere come era fatto e come funzionava. Si tratta di una soluzione valida e interessante? Perché non è più usata? Ha forse qualcosa a che fare con il cambio che usava la Vespa? Carlo Rota Bergamo

gli innesti erano leggermente più dolci e il costo di produzione più alto). I cambi di questo tipo sono stati utilizzati su moto con potenze non molto elevate. Il loro limite, rispetto a quelli di tipo convenzionale, è infatti costituito dalla coppia trasmissibile, che non è certo alta. È stato principalmente questo a decretare la loro scomparsa dalla scena. Hanno impiegato cambi a espansione di sfere Case come la Motom, la Laverda (l’ultimo modello ad impiegarne uno è stato il 200 bicilindrico) e la Zundapp, che è rimasta particolarmente legata ad essi, per i suoi ottimi monocilindrici a due tempi. Il cambio utilizzato dalla Vespa era a crociera scorrevole. Un tipico cambio a espansione di sfere è costituito da un albero con una serie di ingranaggi

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le quantità di energia (si ottiene per elettrolisi da sali fusi o dall’acqua di mare, nella quale è presente in quantità rilevante). Non sembra comunque tale da costituire un serio ostacolo alla diffusione di questo materiale, almeno nella maggior parte dei casi. Negli ultimi decenni sono apparse delle leghe con caratteristiche migliori, grazie alla presenza di elementi “esotici” come lo zirconio e le terre rare, e anche quelle tradizionali sono migliorate grazie a una superiore purezza. Più che le caratteristiche meccaniche sono migliorate la possibilità di impiego a temperature relativamente elevate (anche oltre 200 °C, mentre le leghe tradizionali sono in crisi già a poco più di 130 °C) e la resistenza alla corrosione. Sono state pure sviluppate tecnologie produttive

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servare che per la versione più performante (sovralimentata) dello stesso motore a sei cilindri di 3000 cm3, la Casa tedesca impiega un basamento interamente in lega di alluminio… Le leghe di magnesio consentono di realizzare componenti estremamente leggeri per via della loro ridotta densità, sono agevolmente lavorabili e possono essere riciclate senza difficoltà. I loro punti deboli sono costituiti dalle caratteristiche meccaniche modeste (basso modulo elastico, resistenza a trazione limitata); inoltre hanno una elevata reattività chimica (e quindi devono essere opportunamente protette dalla corrosione). Le lavorazioni plastiche non sono molto agevoli per via della scarsa duttilità. Il costo del magnesio è più alto di quello dell’alluminio in quanto per produrlo occorre una notevo-

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TAG Porsche 1500 turbo di Formula Uno degli anni ottanta). In campo motociclistico, diversi costruttori hanno impiegato il magnesio per il basamento dei loro motori da corsa. Alcuni lo hanno fatto solo per un breve periodo, e praticamente tutti sono passati poi alle leghe di alluminio, dalle caratteristiche meccaniche nettamente più elevate. Pare che qualcuno usi il magnesio, o lo abbia usato di recente, per i suoi motori a due tempi di 125 e di 250 cm3 da competizione (in questo caso verrebbe impiegata una sofisticata lega contenente una considerevole quantità di terre rare). La BMW auto usa il magnesio per la parte esterna dei suoi basamenti bimetallici; quella interna, costituita dal complesso delle canne dei cilindri e dalle cartelle dei supporti di banco, è in lega di alluminio. È però interessante os-

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GLI AZZURRI ALLA SEI GIORNI QUESTI i nomi dei piloti in predicato per vestire la Maglia Azzurra alla prossima Sei Giorni enduro di ottobre in Portogallo. Trofeo Mondiale: Albergoni e Oldrati (KTM 250 4T), Belometti (KTM 250 2T), Balletti (Honda 450 4T). E2: Mossini (Honda 500 4T), Botturi (KTM 500 4T). Da non escludere anche una possibile chiamata per alcuni crossisti: Salvini (Husqvarna 250 4T o 300 2T), Monni (Yamaha 250 4T), Cairoli (Yamaha 450 4T). I quattro azzurri del Trofeo Junior verranno scelti tra: Manzi (Husqvarna 125 2T), Cominotto, D’ambrosio (KTM 450 4T) o Pogna (KTM 250 2T), Gritti (Beta 500 4T).

WIGG E CONNOR PRIMI NEL TRIAL INGLESE Si è corsa a Dartmor, nella regione del Devonshire, la quinta prova del campionato britannico di trial. Vittoria di Alexz Wigg (Beta) nella categoria Solo, ma resta leader della classifica Dabill (Gas Gas), mentre nella Expert ha vinto Sam Connor (Beta), sempre più solo in vetta alla classifica provvisoria.

in Breve TADEUSZ Blazusiak (nella foto) si è confermato uno strepitoso specialista dell’enduro estremo vincendo per la terza volta consecutiva l’Erzberg Rodeo, la durissima gara che da quindici anni si corre nella regione della Stiria, in Austria. In sella ad una KTM 250 EXC due tempi il polacco, 26 anni, ha dominato, staccando di mezz’ora il secondo classificato, l’inglese Graham Jarvis. Dei 500 piloti che domenica 14 giugno hanno preso il via, solo 20 sono riusciti a completare il percorso transitando senza errori dai 20 punti di controllo. Blazusiak ha impiegato appena 1h 42’. «Quello è il limite assoluto» ha commentato compiaciuto. Questa la classifica finale: 1. Blazusiak (PL, KTM); 2. Jarvis (GB, Sherco); 3. Lettenbichler (D, BMW); 4. Ben Hemingway (GB, Gas Gas); 5. Graffunder (CDN, KTM); 6. Mead (NZ, Yamaha); 7. Dan Hemingway (GB, KTM); 8. Birch (NZ, KTM); 9. Forster (D, BMW); 10. Redmond (USA, Yamaha).

Roberts AL GP CATALUNYA SI È SAPUTO CHE LE SQUADRE SCRITTE AL MONDIALE AL MONDIALE MOTO2 SONO LA BELLEZZA DI 27. LA DORNA NON HA DIFFUSO L’ELENCO, SAPPIAMO PERÒ CHE CI SONO ANCHE SQUADRE DELLA MOTOGP E IL TEAM DI KENNY ROBERTS, CHE HA ABBANDONATO IL MONDIALE A FINE 2007.

MONDIALE SUPERSPORT

IL TEAM HOEGEE CHIUDE BOTTEGA IL TEAM Hoegee Suzuki è stato costretto a cancellare la sua iscrizione al mondiale Supersport. Il motivo, di questi tempi, non sorprende: «A dispetto dei nostri sforzi - ha spiegato il proprietario della squadra, Marc Hoegee - non siamo riusciti a trovare in tempo utile uno sponsor che ci consentisse di andare avanti in maniera responsabile. Mi dispiace molto, ma ne devo prendere atto». Il team gareggiava in Supersport dal 2005 e l’anno scorso aveva chiuso il campionato ottavo con Barry Veneman, secondo a Magny Cours.

IL PIÙ DURO È THOMAS GIANOTTI Thomas Gianotti e Stefano Caffarati, piloti del team Thommy Racing, hanno dominato la Grottasecca 400, gara di enduro estremo organizzata dal MC Il Faro a Grottasecca (CN). Dietro di loro Jacopo Cerruti. SEMIFINALE SPEEDWAY UEM VINCE LAGUTA Nella pista slovena di Lendava si è disputata la semifinale 3 under 19 dell’europeo speedway UEM, che avrà il suo epilogo nella finale di Tarnow, in Polonia, il prossimo 11 luglio. Gara vinta dal russo Laguta sul trio polacco Lambert, Dudek e Musielak. Quinta posizione per il padrone di casa, Conda, l’ultimo posto utile per la qualificazione alla finale è andato al boemo Hadek. MONDIALE SUPERMOTO GP VAL D’AOSTA ANNULLATO La YouthStream ha ufficializzato l’annullamento della prova di campionato del mondo Supermoto in programma il prossimo 12 luglio in Val d’Aosta. Significa una lunghissima sosta per questo mondiale che sta attraversando un anno molto travagliato: si tornerà infatti in pista solo il 6 settembre con la terza prova, il GP Europa, che si disputerà a Latina. ANCORA CHARLIER NELL’EUROPEO CROSS Ancora una doppietta, la terza in cinque gare, per Christophe Charlier nel campionato europeo di cross EMX2 che ha fatto tappa a Troyan, in Bulgaria. Il francese, che gareggia con il team italiano Yamaha Gariboldi Racing, nella prima manche ha preceduto l’olandese Herling (KTM) e lo sloveno Gercar (Yamaha), al quarto posto l’italiano Lombrici (Yamaha). Nella seconda manche, secondo Gercar e terzo Herling mentre Lombrici ha concluso in ottava posizione. Charlier guida il campionato con 229 punti, lo seguono Herling con 196 e Gercar con 151. Migliore degli italiani Lombrici, sesto con 112.

SARÀ UN PIACERE ANDARE IN BIANCO. KAWASAKI ER-6N Vuoi una promozione insuperabile? Il concessionario Kawasaki aggiunge al contributo rottamazione dello stato di 500 euro, un contributo di altri 500 euro. Il risultato? Design e prestazioni eccezionali a un prezzo super competitivo. La promozione è valida presso le concessionarie aderenti all’iniziativa solo per i mesi di Giugno e Luglio e non è cumulabile con altre iniziative Kawasaki. Prezzo franco concessionario. Conforme Euro 3. Disponibile anche nella versione depotenziata da 25 kw. Assistenza 24h su 24 in tutta Europa e 4 anni di garanzia aderendo al programma Warranty Plus Kawasaki. Ecoincentivi? Scegli Kawasaki, l’azienda motociclistica con la gamma più completa a beneficiare dell'incentivo statale.

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OTTO PUNTI DI SUTURA AD ALEX BELOMETTI Alex Belometti non ha preso il via nel GP Finlandia enduro per un infortunio alla mano sinistra nel prologo di venerdì sera. Ha picchiato la mano contro un paletto riportando una profonda ferita al dito anulare che ha richiesto otto punti di sutura.

RIMINI WELLNESS

KIRON, PRONTI PER LA GARA La Clinica Mobile del dottor Costa e la sua linea di prodotti di integrazione e fisioterapia, Kiron, sono stati protagonisti di Rimini Wellness, il salone della forma fisica. Nell’occasione è stato anche inaugurato il nuovo sito internet www.k-iron.com che riporta descrizioni dettagliate e approfondimenti sull’utilizzo dei prodotti della Clinica Mobile, studiati per aiutare i piloti a prepararsi alle gare, prevenire infortuni e velocizzare i recuperi. A breve ci sarà anche una sezione dedicata a fisioterapia e riabilitazione.

SWANEPOEL DOMINA NEL CROSS BRITANNICO Gareth Swanepoel (nella foto), pilota ufficiale della Kawasaki nel mondiale cross, ha vinto entrambe le manche nella gara di campionato britannico MX1 corsa domenica 14 a Hawkstone Park.

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22 ANNI NEL 2008

2° NEL MONDIALE 125 GP

QUEST’ANNO

MONDIALE 125 RITORNA AL TEAM FONTANA

Il mondiale 125 è stato avaro di risultati finora. Una sorpresa, dopo che lo scorso anno avevi sperato di vincerlo. Nemmeno io mi aspettavo un inizio così difficile. Non do tutte le colpe alla moto e al team, sicuramente ho la mia parte anch’io, ma ci siamo trovati all’inizio della stagione ancora molto indietro con la preparazione. Dopo lo scorso anno non m’aspettavo un inizio così ma nemmeno m’aspettavo di non sapere se sarei riuscito a correre.

2

Con la stessa moto e la stessa squadra però Nico Terol sta ottenendo risultati ben diversi. Indubbiamente: due secondi posti nelle ultime due gare. Lui è spagnolo, il team pure, mentre io sicuramente non mi sono trovato bene con quella squadra. È un momento difficile ma non voglio sparlare di nessuno. Adesso cambio team e a parlare saranno i risultati.

3

Forse sarebbe stato meglio passare alla 250 come avevi pensato in un primo tempo. Il problema è che alcune persone non si sono comportate bene, nonostante gli impegni presi. Avevo anche una possibilità con la Honda ma pensavo che non sarebbe stata competitiva; invece ha iniziato ad andare fortissimo. C’era un’ipotesi 250 anche col mio team ma alla fine hanno preferito fare diversamente.

4

Pensi che le cose saranno più semplici passando al team Fontana? Facile non sarà. Ma torno tra persone con cui mi sono trovato bene, che mi vogliono bene e credono in me: nella mia carriera ho ottenuto cinque vittorie ed è stato con loro. Ero scarico fino a Barcellona, non guidavo come lo scorso anno, ma quando le cose non girano cala anche la motivazione. Ora si cambia, e si ricomincia. L’importante è ritrovare il Corsi dell’anno scorso. Non so cosa farò, ma sicuramente più dei 4 punti che ho raccolto finora!

LA SCUOLA ENDURO BATTE IL RECORD Record di iscritti nella Scuola di Avviamento all’Enduro organizzata dal Settore Tecnico FMI e dal MC 100 Torri a Monticello d’Alba: 110 allievi divisi in due corsi di livello differente, seguiti dai tecnici federali Comotti, Bellani e Delpozzo, con due tracciati a disposizione dei principianti e tre per gli esperti.

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PRESENTATA L’AFRICA ECO RACE

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RENÉ Metge e Hubert Auriol a Bergamo, invitati dall’ex dakariano Ciro De Petri, hanno presentato la seconda edizione dell’Africa Race, il grande rally che ha preso il posto in Africa della Dakar. L’Africa Eco Race - un nuovo nome per sottolineare il tema dell’ecologia - si disputerà dal 27 dicembre al 10 gennaio, attraverserà Marocco, Mauritania e Senegal e si svolgerà nell’arco di 13 tappe; partenza da una città nel sud della Spagna che ancora non è stata resa nota e arrivo sul Lago Rosa, in Marocco la giornata di riposo.

MICHELUZ RIENTRA E FA DEBUTTARE LA TM 250 4T Dopo le brutte fratture a tibia e perone della gamba sinistra riportate in allenamento a gennaio, Maurizio Micheluz ha finalmente corso il suo primo GP nel mondiale enduro 2009, in Finlandia, portando al debutto la nuova TM 250 4T. La moto è completamente inedita; motore molto compatto bialbero, sei marce e non più cinque, alimentazione a carburatore Keihin 39, ma a breve si passerà all’iniezione. Nuovissimo anche il telaio in alluminio molto stretto, completamente diverso da quello delle 450 4T e 250 2T.

17 motosprint


NEXT ROUND: SUD 27-28/6 LIMATOLA , NORD 4-5/7 BUSCA

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Partono i GP80 Sud a Sarno!

L’ultima volta che ho usato la gomma più dura mi sono ritrovato che stavo volando in aria a 10 metri d’altezza mentre urlavo “shit” James Toseland (Motor Cycle News) ECCO I SELEZIONATI PER IL TRIAL DELLE NAZIONI Giulio Mauri, coordinatore del trial, e Andrea Buschi, commissario tecnico Maglia Azzurra, hanno selezionato la squadra italiana per il Trial delle Nazioni (20 settembre, Boario Terme): Matteo Grattarola, Francesco Iolitta, Fabio Lenzi, Daniele Maurino e Simone Staltari. Per la squadra femminile: Martina Balducchi, Sara Rivera, Sara Trentini e Sandra Pavlovic.

Ninja Trophy

“IL PIÙ CARINO”

SIMONCELLI AMICO DI BARBIE Marco Simoncelli è un personaggio che piace tanto anche ai non motociclisti. Ma che la sua popolarità arrivasse fino alle lettrici di Barbie... Comunque eccolo qui il nostro SuperSic sulla copertina di Barbie Magazine, protagonista di un servizio della serie “Una star per amico”. Nel quale viene definito “il campione più simpatico (e carino) che ci sia”. Complimenti al nuovo idolo delle giovanissime!

LA SCUDERIA PLATINI, ORGANIZZATRICE DEL KAWASAKI 250 JUNIOR TROPHY, STA STUDIANDO LA POSSIBILITÀ DI AFFIANCARE ALLA CATEGORIA STOCK DEL TROFEO ANCHE UNA CATEGORIA “SUPER SPORT”, CON MOTORE E CICLISTICA PREPARATI, NEL 2010. L’OBIETTIVO SAREBBE PERMETTERE AI PILOTI DI CORRERE CON LA STESSA MOTO DEL TROFEO ANCHE NELLA 125 SP, ASSIEME ALLE 125 A DUE TEMPI.

PELLEGRINO RE di SARNO

UNA BAGARRE INCREDIBILE! Tutto scontato fra Crispino e Pellegrino. Il napoletano però si nella terza prova del Trofeo Sud GP80 Malossi sul rende conto di avere un passo superiore e va Circuito Internazionale Napoli di Sarno? Forse, all'attacco ma ancora una volta scivola lasciando anzi, per nulla, anche se le classifiche finali ris- in testa, solitario Francesco Pellegrino che conpecchiano la linea di campionato. durrà una corsa in piena tranquillità fin sotto la Sulla pista in provincia di Salerno si è capito sin bandiera a scacchi. dalle prove che oggi sarebDietro si piazza Simone La pista salernitana be stata una giornata parPellegrino, che decreta così ticolarmente animata per le porta bene a Francesco la doppietta per la Ni.Ba. Ramoto a marce targate Race cing, dopo un bel duello con Pellegrino che fa Service. E così è stato. il veterano Barbato e con Particolarmente in palla Giovanni Bianculli. doppietta davanti è risultato Michele Crispino: Per somma punti, sul terzo al fratello Simone il napoletano dello Spampy gradino del podio sale ancoTeam è incontenibile su una ra una volta Giovanni Biane a Bianculli pista che ama e balza subito culli. L'esordiente lucano sta al comando nelle sezioni di cronometrate con- imparando in fretta e si sta ponendo come uno quistando la pole con una facilità disarmante. dei protagonisti della stagione. Al leader del Campionato Francesco Pellegrino Giù dal podio ma con onore ci sono Genny non resta che accodarsi, staccato di 3 decimi. A Barbato e Donato Buono, con quest'ultimo in completare la prima fila ci sono Genny Barba- netta crscita rispetto all'inizio di stagione. to e Valerio Gammino, non molto staccati dal Il prossimo appuntamento con il Trofeo GP 80 poleman. Malossi è sul Circuito Internazionale del Volturno La gara si annuncia combattuta e così è: al via a limatola, in provincia di Benevento, i prossimi c'è una esitazione di Crispino che permette a Pel- 27 e 28 giugno. legrino di portarsi in testa. La bagarre fra i due Ilio Ascione è accesa ed in coda rimangono attaccati anche Simone Pellegrino, Barbato e Gammino che si Una premiazione dal sapore “orientale” per la GP80 alternano nelle posizioni. Al quarto giro Crispino dove ha vinto Francesco Pellegrino davanti a Simone attacca e passa Francesco Pellegrino ma Pellegrino e a Bianculli. non riesce ad andar via e preferisce lasciarsi passare piuttosto che farsi studiare dall'avversario. I due vanno avanti insieme e mettono luce con il secondo trenino. Intanto deve rallentare Barbato che chiuderà ad un giro. All'ultimo giro Crispino attacca Pellegrino ma scivola al curvone, lasciando la vittoria al salernitano. Alle spalle di Francesco c'è il fratello Simone che viaggia in conserva ed il podio è completato da Gammino davanti a Crispino, che almeno salva un po' di punti, e al positivo Bianculli. Gara 2 e sono scintille ancora

Il ritorno di Reed CONQUISTANDO la sua prima vittoria assoluta nel cross AMA 450 da sette anni a questa parte, Chad Reed (nella foto) è tornato in testa al campionato. Alessi, che guidava la classifica, non ha corso per la frattura della rotula riportata in allenamento; è stato operato al ginocchio con successo il martedì precedente la gara, ma ci vorrà ancora tempo prima che possa rientrare. Così nella quarta prova della serie a Mt. Morris, in Pennsylvania, Reed ha vinto entrambe le manche; nella classifica finale ha preceduto Andrew Short, due volte secondo, Ivan Tedesco, due volte terzo, e Michael Byrne (un quarto e un quinto). In 250 doppietta di Christophe Pourcel. Nella prima manche ha preceduto Trey Canard e Ryan Dungey, nella seconda ancora Dungey e Tommy Searle; con questo risultato il francese si porta in testa alla classifica provvisoria con 177 punti, 2 più del precedente leader Dungey.

Vince Francesco Pellegrino (17), qui seguito dal fortissimo ma sfortunato Crispino (64), solo settimo finale.

Seconda posizione per Simone Pellegrino (18), tallonato da Barbato (40), quarto, e Gammino (72), sesto.

||||||||||| TROFEO GP80 SUD 5a Edizione

Circuito Internaz. Napoli - 14 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 17 18 77 40 8 72 64 82 4 90

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 17 18 77 72 8 64 4 90 40 82

Pilota Pellegrino F. Pellegrino S. Bianculli G. Barbato G. Buono D. Gammino V. Crispino M. Costabile U. Chianese A. Ciampa A.

Team NI.BA Racing Ni.BA Racing BMK Corse Nerone Nerone Ni.BA Racing Spampy Nerone R.C. Motors Nerone

25 22 16 11 15 20 18 13 14 12

18

18

motosprint

motosprint

.com

Tot 50 44 34 31 31 31 30 28 27 26

CLASSIFICA TROFEO Pilota Pellegrino Francesco Pellegrino Simone Bianculli G. Gammino V. Buono D. Crispino M. Chianese A. Ciampa A. Barbato G. Costabile U.

Team NI.BA Racing Ni.BA Racing BMK Corse Ni.BA Racing Nerone Spampy R.C. Motors Nerone Nerone Nerone

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25 22 18 20 16 11 12 15 13 14

ORGANIZZAZIONE-COMUNICAZIONE raceservicemalossi@fastwebnet.it

Tot 147 111 102 99 91 87 85 73 71 69


NEXT ROUND: SICILIA 20-21/6 RACALMUTO (AG), SUD 27-28/6 LIMATOLA, NORD 4-5/7 BUSCA (CN) La partenza infuocata della ScooterMatic Extreme Sud a Sarno

SAPORE della VITTORIA

il

L’OUTSIDER

CHE SCINTILLE! Fra i tre litiganti il quarto campionato. Orazio Rocco Catanese invece si acgode: nella terza prova del Trofeo Nazionale contenta saggiamente della seconda piazza che Scootermatic Malossi sul circuito Internazionale gli garantisce il successo di giornata per somma Napoli di Sarno spunta punti: il reggino centra Catanese vince a Sarno il nome di Orazio Rocco così il primo podio nel Catanese, ch e porta a dopo due gare spettacolari trofeo cominciando dal casa un insperato sucgradino più alto. e ricche di colpi di scena; cesso al termine di una Alle spalle di Catanese giornata spettacolare in gara 2 chiude l'ottimo Mendogho difende per i big della Scooter- la leadership con un secondo Antonio del Mastro: il matic. pompiere volante trova posto davanti a Paduano, il setup giusto e si esalNelle prove ci sono continui botta e risposta sui curvoni veloci di sempre vicino e pericoloso ta fra Paduano, Castello e Sarno, resistendo bene Mendogho, ma sarà quest'ultimo a trovare il alla rimonta di Castello e Paduano negli ultimi giro buono nella seconda sessione e “distrugge- giri. Mendogho è soddisfatto del secondo posto re” il record di Sarno segnando 1'01”218. Al sa- finale con una manciata di punti guadagnata lernitano e al ragusano non resta che accodarsi sugli inseguitori in classifica generale. anche se staccati di soli 3 decimi. Ma nessun ha Ha ancora speranze di difendere il titolo fatto i conti con Orazio Catanese, che conquista 2008, ma per Paduano l'imperativo è vincere la l'ultimo posto in prima fila. Gara 1 e sono subito scintille con un quintetto ||||||||||| TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME in bagarre: Parte forte Castello che si tira dietro NAZIONALE SUD 16a Edizione Circuito Internaz. Napoli - 14 giugno 2009 Paduano, Catanese, Mendogho e Sisti, a suo agio sulla pista salernitana. Più staccati ci sono CLASSIFICA ASSOLUTA Anastasi, Del Mastro ed il rientrante Melone, a Pos Pet Pilota Team Fin1 Fin2 Tot corto di fiato e preparazione. 1 33 Catanese O. Catanese 22 22 44 2 88 Mengogho M. Picca Moto 18 25 43 Davanti intanto passa Paduano ma non riesce 3 69 Paduano A. Ni.Ba. Racing 25 16 41 ad andar via con Mendogho, Castello e Catane4 31 Castello A. Castello 20 18 38 se che lo insidiano ad ogni curva. Sisti non regge 5 83 Del Mastro A. Fusco 14 20 34 il ritmo e si stacca rischiando anche di essere 6 84 Anastasi N. Picca 15 15 30 riassorbito da Anastasi. Nordera Motors 16 14 30 7 19 Sisti A. L'ultimo giro è da cardiopalmo: Paduano ap8 23 Melone A. D.P.S. 13 13 26 profitta della bagarre alle sue spalle per metteCLASSIFICA TROFEO re al sicuro il risultato e vincere gara 1, mentre Pos Pet Pilota Team Tot dietro transitano Catanese Castello e Mendo1 88 Mendogho M. Picca 140 gho racchiusi in un fazzoletto. 2 69 Paduano A. Ni.Ba.Racing 130 3 31 Castello A. Castello 112 Gara 2 ed il leader del Trofeo Scootermatic 4 33 Catanese O.R. Catanese 110 Nazionale, Massimo Mendogho, non ha voglia 5 83 Del Mastro A. Macera 102 di rischiare: parte subito in testa, portandosi a 6 84 Anastasi N. Picca 89 passeggio il trenino di avversari. Cominciano 7 19 Sisiti A. Nordera Motor's 66 subito i colpi di scena: scivolano prima Paduano 8 17 Mendogho M. Marvin Bike 31 e poi Castello lasciando il compito di inseguitore 9 41 Rodia E. Accardo 26 10 23 Melone A. D.P.S. 26 al solo Catanese. 11 [18] Milito P., Ni. Ba. Racing p.15; 12 [22] Colella F., Team Per Massimo Mendogho il compito risulta faColella p.15; 13 [24] Iurato G., Team Castello p.2; 14 [51] cile e va a vincere amministrando un secondo e Formisano L. Formisano Racing p. 2 mezzo sul reggino e rafforzando la leadership in

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prossima gara e vedere cosa succederà alle sue spalle. Comunque il salernitano si è dimostrato un gran combattente. L'appuntamento con i big del Trofeo Nazionale Scootermatic Malossi è il prossimo 27 e 28 giugno sul Circuito Internazionale del Volturno, in provincia di Benevento. Ilio Ascione Il vincitore della rocambolesca gara di Sarno è risultato Catanese (33), qui seguido da Mendogho (88), secondo, e Castello (31), quarto.

||||||||||| TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME SUD 16a Edizione Circuito Internaz. Napoli - 14 giugno 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 58 46 27 86 71 78 73 35 67 54

Pilota La Lingua R. Esposito G. Musella G. Telesca R. Iacovella M. Izzo D. Eboli G. Baldi N. Rucci F. Di Sabato D.

Team D.P.S. Red Racing Musella Racing R.C. Motors D.P.S. S.Vito Corse R.C. Motors NI.BA Racing Rucci R.C. Motors

Fin1 25 15 20 16 13 18 9 22 14 8

Fin2 22 25 20 16 18 11 14 1 8 13

Tot 47 40 40 32 31 29 23 23 22 21

11 (53) Adinolfi G. Team S. Vito Corse 18 3+15); 12 [14] Coviello R., Team R.C. Motors 17 ( 5+ 12); 13 [66] Mastroberti E. Team R.C.Motors 17 (10+ 7); 14 [95] Santarsiero D. Team R.C. Motors 15 ( 6+ 9); 15 [80] Riccio A.; Musella Racing 13 ( 12+ 1); 16 [38] Allocco A. NI.BA Racing 12 (11+1); 17 [8] Oliva G.F. Pancio Racing Team 11 (1+ 10); 18 [5] Lavigna L. P. Team C.M. Motor Sport 8 (2+ 6); 19 [64] Fabbricatore F. RC Motors 8 (7+ 1); 20 [55] Magliulo N. Team Gas 5 ( 4+ 1); 21 [43] Sciarrino I. Team C. Accardo 2(1+1).

CLASSIFICA TROFEO Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Terzo posto per il campione in carica Paduano (69), qui seguito da Del Mastro (83), quinto finale.

Pet 46 27 58 86 78 43 28 80 71 35

Pilota Esposito G. Musella G. La Lingua R. Telesca R. Izzo D. Sciarrino I. Boschetti Y. Riccio A. Iacovella M. Baldi N.

Team Red Racing Musella Racing D.P.S. R.C. Motors S.Vito Corse Accardo Picca Musella Racing D.P.S. NI.BA Racing

Tot 127 118 97 86 69 67 66 65 54 53

11[73] Eboli G. T.M. Motors p.53; 12 [53] Adinolfi G.; S. Vito Corse p.52; 13 [14] Coviello R.;R. C. Motors p.46; 14 [8] Oliva G. F.; Pancio Racing Team p.45; 15 [54] Di Sabato D.; R. C. Motors p. 43; 16 [25] Rea M. Team Accardo p. 37; 17 [67] Rucci F. Team Rucci p. 37; 18 [66] Mastroberti E.; R. C. Motors p. 35; 19 [95] Santarsiero D. ; R. C. Motors p.28; 20 [64] Fabbricatore F.; R. C. Motors p.27; 21 [38] Allocco A.;Ni. Ba. Racing p.23; 22 [55]Magliulo N.; Formisano Racing p.20; 23 [32] Pelle D.; Nordera Motor's p.17; 24 [99] Nicolini A.; Nordera Motor's p.13; 25 [57] Milito A.; S. Vito Corse p.13; 26 [5] Lavigna L. P.; C. M. Motor Sport p.12; 27 [89] Scelzo G.; Max Racing Team, p.9.

||||||||||| TROFEO SUPER SCOOTER SUD 10a Edizione

Circuito Internaz. Napoli - 14 giugno 2009

CLASSIFICA ASSOLUTA

Sul podio festeggiano Catanese, Max Mendogho e Paduano.

Pos 1 2 3 4 5

Pet 86 14 66 35 38

Pos 1 2 3 4 5

Pet 86 35 66 14 38

Pilota Telesca R. Coviello R. Mastroberti E. Baldi N. Allocco A.

Team R.C. Motors R.C. Motors R.C. Motors Ni.Ba. Racing Ni.Ba. Racing

Fin1 22 16 18 25 20

Fin2 25 22 20 1 1

CLASSIFICA TROFEO Pilota Telesca R. Baldi N. Mastroberti E. Coviello R. Allocco A.

Team R.C. Motors Ni.Ba. Racing R.C. Motors R.C. Motors Ni.Ba. Racing

Tot 91 76 59 38 21

Tot 47 38 38 26 21

..è quello di La Lingua, vincitore a Sarno davanti ad uno stratosferico Esposito; terzo posto per Musella mentre Telesca vince tra i SuperScooter nonostante un fortissimo Baldi COLPI DI SCENA! Seconda gara e seconda vittoria per Riccardo La Lingua della scuderia di Armando Di Pasquale (team D.P.S.) anche se qui a Sarno se l’è dovuta sudare di più la vittoria: in gara 1 è stato marcato da un sorprendente Niccolò Baldi, il più veloce tra i Superscooter che sul suo Gilera Runner ha tenuto il ritmo dei migliori. La Lingua in gara 2 è stato invece penalizzato di 30 secondi per partenza anticipata, tempo che gli è stato aggiunto all’arrivo ma nonostante questo è riuscito comunque a tagliare il traguardo virtualmente secondo dietro a Giuseppe Esposito, avendo rifilato più di 30 secondi in 3 giri a tutti gli altri! Sul podio di giornata sono saliti anche Giuseppe Esposito, autore di un recupero clamoroso in gara 1 e Giuseppe Musella, sempre efficace nei momenti in cui bisogna dare tutto. Quarto assoluto è arrivato il vincitore dei Superscooter, Rocco Telesca, che nella sua classifica di categoria ha preceduto Coviello e finalmente Enzo Mastroberti, già il più veloce di tutti nel Meeting & Test di Sarno a marzo, che ce l’ha fatta a concludere entrambe le gare con il suo NRG. E’ sempre La Lingua a dettare legge nelle crono ma Baldi è molto vicino, a soli 3 decimi. I due di testa fanno tempi impossibili e nel secondo turno La Lingua allunga con un 1’01”977 lasciando Baldi secondo e staccato di oltre 8 decimi. Terzo è Esposito mentre chiude la prima fila Sciarrino. Nella prima finale Baldi scatta in testa ma deve lasciare passare La Lingua che ha più spunto. Esposito parte male ed è già diciottesimo mentre Sciarrino è terzo tallonato da Mastroberti e Musella. La Lingua e Baldi sono in vantaggio sul gruppo seguito dal terzetto mentre Izzo, come sempre, cambia passo a metà gara. Al sesto giro Mastroberti passa Musella mentre il leader se la deve vedere con i doppiati, che lo intralciano facendo riavvicinare Baldi. Al settimo giro scivolano Sciarrino e Mastroberti e lasciano Musella in terza posizione seguito da Izzo e Telesca. La Lingua allunga e vince di misura su Baldi, Musella è terzo davanti a Izzo e Telesca; Esposito raggiunge il sesto posto. La lingua si muove prima dello start e viene penalizzato di 30 secondi sul tempo finale. Il cassinate passato da Esposito riprende il comando alla staccata del tornantino e i due fanno gara a sé. Cominciano i colpi di scena: Sciarrino al terzo giro perde il liquido del radiatore che lascia la ORGANIZZAZIONE-COMUNICAZIONE raceservicemalossi@fastwebnet.it

pista umida: ne fanno le spese Izzo, Baldi e Mastroberti che scivolano. La Lingua tira ma Esposito tiene e i due fanno il vuoto dietro tanto che il terzo prende al traguardo oltre 30 secondi dal vincitore. Per questo dopo la penalità vince Esposito su la Lingua, terzo è Musella di pochi decimi, quarto Iacovella e Telesca è quinto e primo dei Superscooter in quanto Bali è stato costretto al ritiro. Alvise Ulrich

Di nuovo una vittoria netta per La Lingua (58), qui seguito da Baldi (35), primo SuperScooter in gara1 e in lotta per la vittoria assoluta fino alla scivolata della seconda manche. Vittoria per Rocco Telesca (86) in SuperScooter dopo due gare ad armi pari con gli Zip.

FOTOSPORT - www.fotosport.biz

La prima curva dove a infilarsi per primo è stato Max Mendogho (88), vincitore di gara2

Nella ScooterMatic Sud vince La Lingua davanti a Esposito e Musella.

Podio SuperScooter: vince Telesca davanti a Coviello e Mastroberti.


di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

Modello per la sanità di base La Clinica Mobile funziona. I medici sanno il fatto loro

MI È SEMPRE piaciuto il parallelo fra il paddock del motomondiale e un piccolo paese. Lo so che cercano di vendere un’immagine molto diversa, fatta di grandi affari, di gente cosmopolita che fa business (e sport, ogni tanto), di bella gente che parla sei lingue. Ma non è così, per fortuna. Il paese è piccolo e, se ne volete la prova, sappiate che la gente mormora. Una sera state un po’ a parlare con una bella ragazza, salutatela con bacetto e, naturalmente, il giorno dopo sarete già sulla pubblica piazza, naturalmente nel ruolo di pubblici amanti. In un paese c’è il sindaco, insomma il capo. Che è un signore spagnolo che tiene con polso fermo la situazione sotto controllo. Uno che le sa tutte e che non vuole gente che entri nella sua proprietà. A rigor di logica la sera il sindaco dovrebbe farsi una briscola con il farmacista e il maresciallo dei carabinieri, come nella piccola Italia anni cinquanta di “Pane, amore e fantasia”, ma nel paddock non c’è il farmacista e nemmeno il maresciallo dei Carabinieri, quindi nessuno sa di preciso cosa faccia il sindaco la sera. Parlerà di affari, immagino, meglio divertirsi, dico io che non morirò ricco, ma penso di essermela goduta abbastanza. Non c’è il farmacista, ma l’ospedale si. La Clinica Mobile non è un luogo fantastico intravisto in TV dove avvengono miracoli a raffica e guarigioni ritenute impossibili. Il regno del dottor Costa è un’altra cosa, ben più profonda. Lo dico per esperienza perché ci vado spesso, qualche volta anche per guarire, visto che negli ultimi tempi la forza di gravità si accanisce contro di me, ricordandomi che nel volo non sono male, ma negli atterraggi ho ancora molto da imparare. La Clinica, secondo me, dovrebbe essere il modello per la sanità di base nel nostro Paese. Funziona così: tu stai male, incontri un medico e gli dici cosa c’è che non funziona. Può essere il dito di un cuoco che è stato affettato assieme al jamon, oppure un ossicino che si è spezzato, una colica o una forte emicrania. Bene, come i dottori di una volta, quelli della Clinica riescono a capire da che parte andare. La capacità di far la diagnosi è il vero punto di forza di un medico, eventualmente dopo si va dallo specialista. E posso testimoniare che in dieci anni non hanno mai sbagliato. Sono attrezzati, ma senza sprechi, funzionali anche senza strutture faraoniche. Coraggio, signor ministro della sanità, venga a fare un giro nel paddock a veder la clinica! DICEVAMO dei Carabinieri, che non ci sono, in compenso ci sono dei prestanti figli di Alemannia che si piazzano ai varchi dei paddock per evitare che qualche portoghese varchi i sacri cancelli senza averne i titoli. Come tutti gli uomini preposti alla sicurezza hanno muscoli robusti, ma sono pur sempre nordici. Quindi, quando incontrano il mondo latino, dominante nel villaggio GP, rimangono incantati dalla nostra propensione ai rapporti umani, dalla nostra cucina e dall’abilità dei nostri barman. Insomma, li abbiamo conquistati! Manca del tutto il conforto religioso, anche perché il mondiale è un mondo in cui la religiosità resta molto nel privato. È un mondo nel quale, esteriormente, si parla prevalentemente di soldi (è un classico quando non ci sono), di sesso (ed è un classico parlarne quando non se ne fa molto…) e, raramente di moto. Ma sottotraccia, fuori dalla luce dei riflettori, di gente appassionatissima ce n’è ancora molta. E poi c’è una cosa che non sopporto e che nessuna persona intelligente può amare: il paddock dei ricchi e quello dei poveri. Non discuto le motivazioni che hanno portato all’istituzione di questo steccato, perché le trovo oziose, e nemmeno i risultati che invece sono oggettivamente scarsi, ma l’idea. Nel mondo greco c’era l’agorà, il luogo in cui tutta la città si incontrava. Nel Rinascimento questo ruolo lo ebbe la piazza. Che era di ricchi e straccioni, di santi e prostitute, di mercanti e filosofi. Tutti assieme, appassionatamente.

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di Luigi Rivola lurivola@tin.it

Un giorno andranno in vespa sulla luna Le avventurose imprese con lo scooter 24 motosprint

QUARANT’ANNI fa l’uomo sbarcò sulla Luna. L’impresa, tanto sognata in un passato in cui era ritenuta comunque impossibile, e raccontata in anteprima dalla lungimirante fantasia di Giulio Verne, che nel suo intimo invece era convinto che il suo romanzo prima o poi sarebbe diventato storia vera, non ebbe sulla gente l’impatto che sarebbe stato lecito attendersi. Nel 1969 gli americani che posarono per primi i piedi sulla superficie lunare vinsero fondamentalmente una difficile corsa contro i colleghi russi, ma l’impresa fu vista solo come il raggiungimento di un obiettivo che le precedenti spedizioni spaziali avevano ormai abbondantemente preparato. “Impresa” è una parola che individua qualcosa di molto difficile, arduo, esclusivo, tanto è vero che andando a cercare nel dizionario un sinonimo di questo vocabolo non se ne trova nemmeno uno. Più che la discesa sulla Luna del 1969, meritò questo appellativo la trasvolata della Manica da parte di Luis Bleriot, che risale al 1909 e che quindi compie esattamente cent’anni. Quel breve volo del primo monoplano della storia, spinto da un motore costruito da un motociclista italiano, quell’Alessandro Anzani di cui abbiamo parlato molte altre volte in questa rubrica, ebbe un’eco straordinaria poiché prima di Bleriot tutti i numerosi tentativi erano andati a vuoto, anzi... a mare. Da questi fallimenti gli “scienziati” dell’epoca avevano tratto la conclusione che “il più pesante dell’aria” poteva volare sì, come era già stato tante volte dimostrato, ma solo sulla terra e non sull’acqua. Fu così che la trasvolata di un braccio di mare di appena 32 chilometri, finalmente riuscita nel 1909, diventò leggendaria. Fu così che nell’ottobre del 1952, nel momento di massimo fulgore della Vespa, qualcuno, alla ricerca del fatto a sensazione, ebbe l’idea di tornare sulla costa francese del canale della Manica e di attraversarlo guidando lo scooter... Quel qualcuno era il più grande campione d’anteguerra del motociclismo francese: Georges Monneret, accreditato di sei titoli nazionali e di 79 record mondiali, nonché padre di Pierre, che fu il primo transalpino a vincere un GP iridato della classe 500 (in sella alla Gilera 4 cilindri ufficiale) e di Philippe, vincitore di una 24 Ore di Le Mans. Georges Monneret, nato a Lille il 4 ottobre 1908, pensò di festeggiare in modo assolutamente originale il suo 44° compleanno: decise di partire da Parigi e di raggiungere Londra in sella a una Vespa, includendo nel percorso su scooter anche la traversata della Manica. L’idea gli era venuta osservando su una rivista di motociclismo la fotografia di una Vespa montata su una specie di “Moscone” appositamente adattato collegando la ruota anteriore al timone e quella motrice, tramite rulli, ad un’elica sommersa. Contattato l’ufficio tecnico della Piaggio di Pontedera, Monneret lasciò agli italiani il compito di realizzare il catamarano e il sistema di collegamento rapido ad una Vespa 125 di serie. L’opera fu terminata in poco tempo e l’8 ottobre Georges partì da Piazza della Concordia, a Parigi, e coprì in cinque ore i 300 km che lo separavano da Calais, sulla sponda francese della Manica. Qui, in tre minuti la Vespa fu collocata stabilmente sul pagliolato che univa i due galleggianti, il risultante “idroscooter” fu calato in acqua e il pilota salì in sella normalmente, mise in moto, immerse l’albero dell’elica azionando una leva ed impugnò il manubrio per governare l’originale “motoscafo” . Il mare era mosso e anche solo uscire dal porto fu piuttosto difficile. La Vespa solcava le onde in seconda marcia ed avanzava lentamente, ma avanzava. Circa a metà strada, stando al diario di Georges Monneret, l’elica urtò un oggetto e si ruppe rendendo impossibile la prosecuzione dell’impresa. Scooter e galleggianti furono caricati sul battello di scorsa e riportati a Calais. Sostituita l’elica (ma una diversa versione dell’accaduto dice che si ruppe non l’elica, ma una spina di collegamento dell’albero di trasmissione), la mattina dopo Monneret riprese il mare in sella alla Vespa e, pur ostacolato dal mare mosso, dopo cinque ore e mezza approdò a Dover. Due ore più tardi, felicissimo, faceva il suo ingresso a Londra. Si racconta che Georges Monneret nel 1969, dopo aver assistito allo sbarco dell’uomo sulla Luna, abbia detto: “Un giorno ci andranno in Vespa”.


Inghilterra 28 giugno

Gara 1 1.__________________________________ 2.__________________________________ 3.__________________________________ 4.__________________________________ 5.__________________________________

p.25 p.20 p.16 p.13 p.11

Gara 2 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 _____ Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo gara vincitore Supersport _ _ _ _ _ _ Nome ____________________________________ Cognome _________________________________ Via ______________________________________ Città _____________________________________ Codice postale ____________________________ Telefono ________________________ Età _______ E-mail ____________________________________ Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto Inghilterra” le cartoline pervenute entro venerdì 26 giugno Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Firma _____________________________________ Data _______________________

Solo schedine in originale! (no fotocopie no fax)

Gioca la schedina e vinci! Per voi 10 premi ad ogni round COME SI PARTECIPA

È sufficiente compilare la schedina che troverete qui a fianco indicando i primi cinque di ogni gara dei vari gran premi del mondiale Superbike. Si dovrà anche indicare il vincitore della gara Supersport e il tempo della gara che serviranno come discriminanti nei casi di parità.

IL PUNTEGGIO

Per ogni pronostico esatto si avranno gli stessi punti che sono in palio nel campionato, ovvero indovinando il vincitore si avranno 25 punti, col secondo 20, col terzo 16, col quarto 13 e indovinando il quinto 11. Importante: si vincerà solo indicando il pilota giusto al posto giusto. Verrà stilata una classifica per ogni gran premio sommando i punti totalizzati in gara 1 e quelli ottenuti in gara 2. Nel caso un concorrente invii più schedine per lo stesso gran premio saranno considerate tutte e quindi potrà vincere anche più premi.

UNA HONDA DI PREMIO FINALE Per ogni gran premio verranno premiati i primi dieci. A fine campionato tra tutti quelli che avranno inviato almeno una scheda verrà estratta una Honda CBR 600 RR.


MOTOGP VERSO ASSEN di Enrico Borghi - foto Milagro

Extraterrrestri Dopo sei gran premi Rossi, Lorenzo e Stoner sembrano di un altro pianeta

Rossiil veterano DEI TRE IL PIÙ “ANZIANO” È VALENTINO, CHE HA 30 ANNI (ESSENDO NATO IL 16 FEBBRAIO 1979). JORGE LORENZO È NATO INVECE IL 4 MAGGIO 1987, MENTRE STONER IL 16 OTTOBRE 1985. OTTO ANNI IN PIÙ SIGNIFICANO FORSE MENO FRESCHEZZA, MA ANCHE MAGGIORE ESPERIENZA.

C

HE gli studiosi degli astri si scatenino, adesso. Che siano loro, a dirci perché a spostare in avanti i limiti della MotoGP siano un Acquario, un Toro e una Bilancia. Noi, adesso, ci affideremo ai numeri e alle sensazioni per capire come mai Valentino Rossi (l’Acquario), Jorge Lorenzo (il Toro), e Casey Stoner (la Bilancia) sono ormai di un altro pianeta rispetto agli altri. I tre extraterrestri della MotoGP sono al comando della classifica di campionato a pari punti, a quota 106. I più vicini tra gli avversari, cioè la coppia della HRC Dovizioso e Pedrosa, hanno 37 e 39 punti di distacco: cioè, ben più di una gara. Quindi, attraverso i dati forniti dalle sei gare corse fino ad ora, e soprattutto dall’ultima a Barcellona, cerchiamo di capire cosa potremo aspettarci da qui a Valencia. Insomma, abbiamo cercato gli elementi per realizzare una sorta di guida per assistere alle prossime undici gare di una stagione che potrebbe rivelarsi come una delle più esaltanti di sempre e di sicuro la più combattuta nell’era della MotoGP. I tre extraterrestri si sono preparati per battersi tra di loro. Infatti l’avevano capito già alla fine del 2008, che Dani Pedrosa (che è anche sempre penalizzato dagli infortuni) non ha abbastanza forza per tenere testa in certi momenti a queste tre belve che fino ad ora si sono spartiti il bottino (con due vittorie a testa) non per senso di fratellanza ma a suon di sciabolate. Personaggi che, mantenendo fede alla tradizione, si detestano reciprocamente. Non c’è infatti nulla di cui stupirsi visto che Rossi, Lorenzo e Stoner vogliono tutto senza concedere nulla agli SEGUE A PAGINA 32

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TRIANGOLO IRRESISTIBILE LORENZO, ROSSI E STONER STANNO DOMINANDO: HANNO VINTO INFATTI DUE GARE CIASCUNO, TRA LE SEI DISPUTATE FINO AD ORA.

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MOTOGP VERSO ASSEN

I piloti

Rossi è più avanti Nell’ultimo giro sa ancora fare la differenza

IL COMUNE denominatore (a parte la determinazione) è la capacità di gestire una gara tutta sul limite del rischio, senza però sbagliare: sono gli unici, in questo periodo, a poterselo permettere. Sono tre attaccanti purissimi, sono nati per aggredire e sanno farlo sin dalle prime battute della gara. Non è solo questione di lucidità (questa ce l’ha anche Pedrosa) ma proprio di predisposizione naturale al corpo a corpo. E ovviamente, di bravura. Sono tutti molto forti in frenata, ma Rossi è il riferimento assoluto in questo campo. Però Lorenzo si è applicato così tanto da essere diventato un grande frenatore: infatti a Barcellona ha usato proprio questa arma nel suo duello con Valentino. Nella staccata, insomma, i due della Yamaha sono più forti di Stoner. Che è, in compenso, un curvatore straordinario (spesso più rapido degli altri due): uno capace di inventare traiettorie in ogni momento. I due della Yamaha sono un po’ più efficaci dell’australiano anche nel sorpasso: percepiscono l’attimo, sanno pungere all’improvviso. Nel controllo della moto emergono Stoe e Rossi, osss , che c e per pe ora o a sono so o più p ù avanti a a di d ner

Lorenzo. Lo spagnolo sta lavorando molto per colmare il divario, attraverso allenamenti specifici con una moto da cross su piste sterrate senza salti. Nel controllo della moto in condizioni di instabilità (come ad esempio la derapata, oppure la guida quando la gomma è molto deteriorata) Stoner e Rossi hanno anche maggiore esperienza: l’australiano ha imparato da bambino, nel dirt track; Rossi negli anni ha costruito addirittura una lunga pista sterrata (la Cava) vicino a casa sua. Lorenzo, rispetto a Stoner, ama imparare e sa cambiare il proprio modo di guidare. Non è più così istintivo come in passato, adesso studia: riflette sui dati e sui numeri. Può perdere ore per studiare la telemetria, riflettendo sui metri di una frenata o sull’apertura del gas in una determinata curva. E adesso ha un approccio più calmo al lavoro, così come alla gara. Nell’inverno scorso ha studiato punto per punto le sue caratteristiche tecniche e fisiche, e quelle degli altri. In particolare, Lorenzo ha osservato a fondo Valentino: il suo unico riferimento, la sua ossessione. Ecco perché non parla mai di Stoner, al punto da dare l’idea di ignorarlo. o spagnolo spa p g o o sa che c e Rossi oss non o è solo so o il Lo

più aggressivo, è anche il più furbo. E sa che il pesarese riesce sempre ad essere sulla breccia perché sa adattarsi e cambiare in base agli eventi e all’evoluzione della tecnologia. Stoner resta un istintivo, anche se quest’anno sembra più concreto. Guardando infatti il ruolino di marcia dei tre si nota che l’australiano è a pari punti con Rossi e Lorenzo soprattutto perché lui non ha accusato alcuno “zero” (al contrario degli altri due). Nelle prime sei gare si è assistito ad un ribaltamento dei ruoli: Rossi e Lorenzo sembrano più veloci, Stoner il più costante... Rossi e Lorenzo sono caduti una volta ciascuno, ma quando sono rimasti in piedi non sono mai scesi dal podio. Stoner invece vi è sceso, dal podio, due volte. Per gli amanti dei numeri, va rilevato che dei tre Rossi è quello che sta esibendo una regolarità inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: Valentino ha 16 punti in meno, rispetto al 2008; Lorenzo 12 in più, Stoner ben 30 in più. Ecco perché Stoner è il pilota che sembra cresciuto di più rispetto allo scorso anno. Ma solo a livello di regolarità. Come guida, la vera novità è invece Loreno zo.

M1, che equilibrio! È più facile da guidare rispetto alla Ducati

PER GUIDARE in quel modo e per andare così forte, Rossi Lorenzo e Stoner devono per forza essere assecondati da moto all’altezza. E la Yamaha e la Ducati, sono all’altezza. Eccome. Si dovrebbe aprire, a questo punto, l’eterna discussione sulla elitarietà della Desmosedici e della facilità della Yamaha (infatti con la M1 vanno forte tutti, con la Desmosedici va forte solo uno...) ma in questo caso va detto che con Stoner la Ducati va fortissimo ed è questo che conta. Va detto che dopo le due gare corse sulle piste che esaltano i motori, la Ducati sembra aver perso la sua superiorità in velocità di punta a vantaggio della Yamaha (e della Honda). Certo, è sempre al vertice, cioè con le migliori, ma fino a poco tempo fa era regolarmente più avanti delle altre e per giunta e con distacchi netti... Il motivo, oltre all’ottimo lavoro svolto dai giapponesi, è soprattutto nella scelta del reparto corse italiano: pare abbia accettato l’idea di ridurre la potenza per migliorare l’erogazione (una richiesta costante, questa, da parte dei piloti). Come ha detto Rossi proprio a Barcellona, «adesso la mia moto va molto forte», e in verità non c’era bisogno di queste parole per capire che la M1 è diventata protagonista anche nelle classifiche delle velocità di punta. Stupisce considerare che la Yamaha

sembra l’azienda che ha lavorato meno, in vista del 2009: insomma, la M1 sembra identica (se non fosse per il codone e alcuni aspetti dell’aerodinamica) alla versione precedente. Di sicuro, la M1 ha da due anni un motore completamente nuovo, e all’inizio del 2009 è arrivata una ciclistica (telaio e forcellone) praticamente identica nelle forme ma diversa nelle misure e nella distribuzione dei pesi; è il frutto del lavoro svolto da Valentino, per tutto il 2008, con le gomme Bridgestone. E in questo caso Lorenzo ha senza dubbio beneficiato di un lavoro che Rossi ha svolto anche per lui. La M1 2009 ha una gamma più ampia di regolazioni, il che ha permesso a Lorenzo di trovare qualcosa di nuovo per il suo stile di guida, e ha contemporaneamente messo in difficoltà Valentino: un po’ per lavoro (è il responsabile dello sviluppo) e un po’ per passione (lui ama sperimentare) Rossi ha impiegato le prime cinque gare per trovare un assetto (cioè un modo della M1 di stare al suolo) in grado di garantirgli la necessaria velocità di percorrenza della curva. Dovrebbe esserci riuscito a Barcellona: «questa è stata la prima volta, quest’anno, in cui ho potuto guidare come voglio» ha detto infatti lui. Rossi non vuole solo una certa “rotondità” e linearità della sua moto, in curva; la

vuole anche molto reattiva, cioè rapida nel “chiudere” la curva: perché così può sfruttare l’accelerazione in uscita. Le differenze tecniche, quindi progettuali, della Yamaha (regina della maneggevolezza) e della Ducati (che punta tutto sulla potenza del motore) sono anche i motivi per i quali Rossi e Lorenzo guidano in modo completamente diverso da Stoner. Non è solo questione di stile: la Yamaha è l’esatto opposto della Ducati e questo incide. Con la M1 bisogna essere precisi come un orologiaio, non ci si può permettere nemmeno un piccolo movimento in sella: Valentino è stato il primo a capirlo, quanto a Lorenzo va detto che la sua squadra lo ha praticamente “bloccato” in sella inserendo dei distanziali nel serbatoio e nel codone, così da non lasciargli spazio per muoversi durante i trasferimenti di carico derivanti dalla frenata e dall’accelerazione. Sulla Desmosedici (che si muove in continuazione) bisogna invece agitarsi come Stoner: lui la “butta giù” con violenza in ingresso curva e la “tira su” con aggressività ancora superiore appena passata la zona di centro curva (e lo fa in modo strepitoso); e per via dell’erogazione Ducati, completamente diversa da quella della Yamaha, Stoner ha anche un modo diverso di usare il comando del gas.

Le moto 30

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altri. L’hanno già dimostrato, tutti e tre, e le cose tra loro potranno solo peggiorare. Ad esempio, a Barcellona Stoner ha detto (in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera) che «gli europei sono degli scorretti» affermando di aver deciso di adeguarsi visto che «in giro c’è certa gente». Visto però che a Barcellona Rossi e Lorenzo sono stati correttissimi, i casi sono due: o Stoner fa come alcuni piloti spagnoli (si lamenta per principio) oppure è solo con lui che ce l’hanno... In ogni caso Stoner ha detto «non ho relazioni con nessuno che non parli inglese» ma gli italiani e gli spagnoli lo sapevano già.

Da agosto in poi, con le nuove regole, conterà ancora di più l’affidabilità dei motori Se infatti Stoner detesta Lorenzo sin dagli anni della 250, Lorenzo si comporta come se l’australiano nemmeno esistesse... Lo spagnolo non sopporta ormai più nemmeno Rossi, certo, e da parte sua il pesarese pagherebbe per non essere costretto a rivolgere la parola agli altri due. Sottolineando che a livello tecnico da agosto in poi bisognerà stare attenti anche all’affidabilità dei motori – nell’ultima parte della stagione, che inizierà con il GP Repubblica Ceca, si potranno usare solo 6 motori nelle ultime 7 gare – va detto che i tre extraterrestri non si abbattono, non hanno paura di niente, non hanno punti deboli importanti: concedono qualcosa agli altri in certi frangenti, ma poi gli altri riguadagnano qualcosa in altri punti. Ecco perché sono così vicini nelle prestazioni. Certo, quando si è all’apice del combattimento – le energie se ne sono andate e le gomme non “tengono” più, ma bisogna saper fare delle scelte decisive in una frazione di secondo – Rossi sembra ancora il più forte. Ed è di sicuro il più lungimirante. Lui infatti sta già pensando allo scontro finale: «se devo scegliere, a Valencia spero di giocarmi il titolo con Lorenzo piuttosto che con Stoner: perché là la nostra moto va malissimo...». L’ha detto ridendo, ma Valentino spesso dice le cose importanti col sorriso sulle labbra. È quando ha il casco in testa, che smette di ridere.

i test a Montmeló

Parla Nakamoto

Tutti dietro Dovizioso

Non siamo all’altezza

La RCV soffre le nuove gomme LA HONDA sembra già fuori dalla contesa. E Shuhei Nakamoto, il vicepresidente della HRC che ha di fatto il comando operativo, appare adesso molto più realista e pragmatico. Non gira attorno alle cose e ammette: «Il rendimento della nostra moto non è ancora all’altezza. Non è abbastanza, per essere davvero competitivi in gara». Insomma, la RCV non cresce? «Migliora poco, in ogni caso non abbastanza. Stiamo lavorando molto, con il test team stiamo provando molte cose, dal telaio alle sospensioni, oltre al motore, ma non abbiamo ancora trovato il modo per fare un passo avanti significativo». È un passo grande, quello che serve? «In verità ormai è impossibile fare un passo grande all’improvviso. Noi pensiamo che bisogna fare tanti piccoli passi così alla fine ne faremo uno grande. IL CAPO DIFENDE I PILOTI SHUHEI NAKAMOTO, CAPO DELLA HRC, SIN DALL’INIZIO DI STAGIONE DIFENDE I PILOTI DEL TEAM HRC E PARLA SOLO DEI PROBLEMI DELLA MOTO.

Stiamo lavorando in questo modo: cerchiamo di migliorare in ogni singolo settore della moto, anche se è piccolo, perché pensiamo che alla fine faremo un passo grande in assoluto. Non è solo il nostro modo: anche in Yamaha fanno così, anche in Suzuki o in Kawasaki. E credo che sia così anche per la Ducati». Diciassette gran premi senza nemmeno una vittoria di una Honda: è una situazione pesante. «Sì, lo è. Indiscutibilmente». Come si spiega? «Il problema, se parliamo di tecnica, deriva anche dal cambio delle gomme». Ma il passaggio dalla Michelin alla Bridgestone è avvenuto a metà del 2008, per Pedrosa. Il tempo per lavorare c’era. «Il problema è che la gomma Bridgestone è costruita in modo completamente diverso dalla Michelin. E poi, come se non bastasse, va detto che Rossi e Stoner

usavano una carcassa molto dura mentre Dani ne ha sempre usata una morbida». Ma c’è stato un inverno per lavorare. «C’è un altro problema: dal 2008 al 2009 la Bridgestone ha cambiato, di nuovo, la gomma. Quindi, per farla breve, noi abbiamo sempre dovuto rincorrere i cambiamenti della Bridgestone perché la nostra moto era stata progettata per usare le Michelin. Che sono, appunto, completamente diverse. Il problema è che non siamo ancora riusciti a capire come sfruttare al meglio il potenziale delle gomme Bridgestone». È arrivata una ciclistica nuova, segno che il reparto corse pensa che il problema risieda nel telaio. «Lavoriamo su tutto, anche se il telaio è un punto importante. Ma anche il motore ha i suoi problemi». Si possono indicare, i problemi della RCV? «La RCV fatica a portare in temperatura le gomme, poi ha un’erogazione troppo aggressiva. Dobbiamo anche risolvere problemi di stabilità in frenata, il che è legato sia al motore che al telaio. Ma una cosa è certa: non smetteremo mai di lavorare». PARLANDO del futuro, i team stanno contestando la moto unica. «In caso di condizioni meteo difficili questo sarebbe un problema. Non so che dire, bisogna pensarci ancora bene. La MSMA all’inizio aveva deciso per la moto unica, ma poi quando abbiamo cominciato a fare i conti nel dettaglio, abbiamo scoperto che il risparmio non è poi così significativo. Servirebbero comunque molti ricambi, un team taglierebbe solo un meccanico; e per contro, ci sarebbero

tante controindicazioni. Non so se è una cosa che passerà, questa». A proposito di costi, come cambierà la moto 2010 in relazione alla regola dei 6 motori per una stagione? «Noi cercheremo di mantenere lo stesso regime di giri, cioè 19.000. Ma per adesso è un obiettivo, non ci siamo ancora riusciti. Infatti forse dovremmo accettare di abbassare il regime di giri, almeno nella prima parte del 2010». La HRC sarebbe in grado di costruire più di sei moto, nel 2010? «Sì, possiamo farlo. E lo faremo, se avremo le richieste». Quante moto si possono fare in più? «Possiamo arrivare a sette, ma forse anche otto. Sappiamo che in questo periodo dobbiamo aiutare la MotoGP: servono più piloti in griglia, noi vogliamo fare la nostra parte». Come verrà gestito il problema Talmacsi, visto che gli serve una moto? «Non è un problema della HRC, ma del Team Scot. Sono loro che devono decidere che cosa fare». La HRC potrebbe dargli almeno una terza moto? «Sì, ma devono pagarla. Noi in Giappone abbiamo tanti telai e tanti motori, possiamo fare molte moto: ma vanno pagate». Parliamo di piloti per il 2010. «Per il team ufficiale?». Anche quello. «Posso parlare solo di quello, nel senso che per il resto sono problemi delle squadre satellite». Il Team ufficiale da chi sarà composto? «A me vanno bene i piloti attuali: Dani è un top rider, Dovi ha un buon potenziale che sta esprimendo piano piano».

LA NUOVA ciclistica è piaciuta, ad Andrea Dovizioso. E non solo perché è stato suo, il miglior tempo nella sessione di prove libere organizzate il lunedì seguente il GP Catalunya. Il forlivese si è detto soddisfatto perché «è migliorato molto l’ingresso in curva, un’area sulla quale abbiamo lavorato tanto». Pedrosa ha disertato le prove, per far riposare la gamba sinistra infortunata. Alle spalle di Dovizioso si sono inseriti Rossi e Lorenzo. I piloti Yamaha hanno lavorato sulla messa a punto della M1 (ciclistica e gestione elettronica) perché non c’erano “pezzi” nuovi; l’unica novità è derivata dal motore rivisto per percorrere più chilometri senza essere revisionato: è il motore che verrà usato da metà stagione in poi, quando entrerà in vigore la norma che imporrà 6 motori per 7 gare. E anche i piloti Ducati hanno lavorato per mettere a punto le novità, soprattutto quelle riguardanti l’elettronica. Invece i piloti della Suzuki hanno usato materiale già collaudato: il responsabile tecnico ha infatti deciso di spedire in Giappone i nuovi motori dopo la gara, per alcune verifiche: quello di Vermeulen infatti non ha mai funzionato bene e ha anche ceduto ad un passo dalla fine della gara di Barcellona. Capirossi ha provato un telaio leggermente modificato, ma non verrà usato in gara in tempi brevi. I TEMPI: 1. Dovizioso (1’42”23); 2. Rossi (1’42”434); 3. Lorenzo (1’42”446); 4. Kallio (1’42”637); 5. Stoner (1’42”763); 6. Capirossi (1’43”188); 7. De Puniet (1’43”247); 8. Vermeulen (1’43”299); 9. De Angelis (1’43”360); 10. Canepa (1’43”391); 11. Melandri (1’43”506); 12. Elias (1’43”708); 13. Gibernau (1’43”819); 14. Hayden (1’44”1587); 15. Talmacsi (1’45”056).

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TOTO

Vinci con noi !

MOTOGP IL CASO SIMONCELLI

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Gioca la schedina: 3 splendidi premi ad ogni GP e se sei fortunato... ti portiamo a Valencia* 1° Giacca Yamaha Classic 2° Camicia Fiat Yamaha Team 3° Kit Fiat Yamaha Team Premio finale o Rossi Rossi Casco Valentino

1° 2° 3°

premio finale

schedina del GP Olanda

*Tra tutte le schedine giocate prima del GP Australia verrà estratto un week-end per due persone al GP Valencia

Vale

Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT

Jorge

____‘____ ‘‘____ Nome _________________________________________

Da spedire a: Motosprint “TotoFYT2009” Via del Lavoro 7, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) entro venerdì 26/06/2009 Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento

Cognome ______________________________________

Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo

Città __________________________________________ Cod. Postale __________ Tel. ______________________

Firma ____________________________________________________

Il più veloce dei due in gara

E-mail _________________________________________

Data _____________________________________________________

Via ___________________________________________

UANTO ci hai messo, a sbollire la rabbia per la caduta di Barcellona? «Mi è passata mercoledì. Prima ero davvero fuori di me. Poi, piano piano ho azzerato tutto. È un gran peccato, fossi stato in piedi sarei arrivato tranquillamente secondo o terzo». E adesso, con Bautista a 47 punti di distanza, che si fa? «Ho deciso che non guarderò più la classifica, tanto è inutile. Adesso bisogna in primo luogo mettere a posto bene la moto, una cosa che a Barcellona non siamo riusciti a fare. Purtroppo». Che succede alla tua Gilera? «Abbiamo fatto delle mosse sull’anteriore, durante l’inverno e poi nelle ultime gare, che non funzionano bene. In particolare, da due gare avevamo una forcella nuova con la quale non mi trovo. Soprattutto a Barcellona, non ho mai trovato il feeling che ho sempre avuto con l’anteriore: se c’era una cosa che mi dava sempre fiducia della mia moto, lo scorso anno, era l’anteriore: da un po’ di tempo non è più così». Cambierai in fetta? «Di sicuro! Già ad Assen torneremo alla vecchia forcella, con le regolazioni che conosciamo. Abbiamo già deciso». Sembra una vicenda analoga a quella dei cilindri nuovi: al Mugello li hai usati venerdì poi non li hai più voluti. «Sì, è vero. A parte che secondo me la moto, con quei cilindri, andava meno, determinavano comunque una erogazione che a me non piaceva. Però a Barcellona ne hanno portati degli altri che vanno meglio, quindi adesso con quelli siamo a posto. Invece adesso bisogna sistemare la parte anteriore della moto». Ma non si potrebbe mettere a posto la nuova forcella?

«Sì, si potrebbe, ma a Barcellona abbiamo fatto di tutto, in tre giorni, eppure non ho avuto mai la fiducia che mi serve per andare forte rischiando il meno possibile. Lo scorso anno questi problemi non li avevamo, quindi preferisco tornare al materiale vecchio». A Barcellona sei caduto perché stavi rischiando, inseguendo Bautista? «Vedevo che lui in certi punti, dove io ero in difficoltà, guidava bene; era più a posto con la moto, era più sicuro. Ma la cosa brutta è che nel punto in cui sono caduto non mi sembrava di prendere rischi: quando sono entrato in curva pensavo di aver fatto tutto bene, in frenata, ma nel momento in cui ho mollato i freni si è chiuso il davanti senza alcun avvertimento; è il problema che ha portato la caduta di sabato, e che non siamo mai riusciti a risolvere».

“Rivoglio la forcella vecchia, così non riesco a curvare. E correrò solo per vincere”

I tifosi spagnoli hanno dato prova di grande antisportività. Brucia di più la caduta oppure questo comportamento vergognoso? «La caduta, di sicuro. Se avessi vinto, tutto il resto mi avrebbe dato molto meno fastidio. Però, sì, in effetti si è creata una situazione incredibile in Spagna: la colpa è della stampa spagnola». Già, forse è stata più tifosa lei, che i tifosi veri. «La stampa spagnola mi ha trattato come un delinquente per un episodio di gara come ce ne sono sempre stati. Ha montato un caso come se avessi ucciso una persona! Non è giusto, né corretto. Tra l’altro, io in Spagna ho avuto sempre tanti tifosi invece questa volta mi sono trovato contro una folla che non vedeva l’ora che facessi un errore oppure addirittura che cadessi». Già... «Mi hanno dato particolare fastidio fischi e le ovazioni quando sono caduto sia sabato in prova che domenica in gara. Vedere gente che esulta sulle tribune quando un pilota cade, è una cosa veramente brutta per lo sport. E la colpa è dei giornalisti spagnoli, per le cose che hanno scritto dopo il Mugello: sono loro che hanno montato la gente contro di me».

più

Non mi fido

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MOTOGP IL CASO SIMONCELLI

A BARCELLONA si è parlato molto del tuo presunto contratto già firmato con la Honda per andare nel team Gresini. «Il Team Gresini è una possibilità, ma non ho firmato ancora alcun contratto. La mia scelta avverrà tra la squadra di Gresini e quella di Hervé Poncharal. E deciderò molto in fretta». Perché, in fretta? In fondo sei il pilota della 250 più ricercato, quindi puoi permetterti di riflettere con calma. «Sì, però se decido in fretta posso liberarmi di una pressione in più, che non mi aiuta nelle gare. Anche se a volte si finta di niente, questi pensieri portano sempre molta pressione. Sto pianificando il modo in cui inizierò la MotoGP ed è una cosa importante; quindi ci devo pensare bene. E di conseguenza, prima decido e prima posso riprendere a correre serenamente le gare della 250». La nuova regola che impedisce al debut-

IL FUTURO DI MARCO

YAMAHA O HONDA: DIRÒ TUTTO AD ASSEN LA SENSAZIONE è che Marco abbia già deciso. Anche se si è preso ancora qualche giorno per riflettere. Honda Gresini o Yamaha Tech3, italiani o francesi, comunque con una moto giapponese “satellite”. Secondo indiscrezioni che qualcuno ha fatto trapelare durante il GP Catalunya, Marco avrebbe già scelto Gresini e la Honda; ma fino a quando non ci sarà la firma su un contratto, tutto potrà succedere. Marco assicura che sapremo tutto in Olanda, nel fine settimana. Quindi manca pochissimo.

tante di andare subito in un team ufficiale è penalizzante per un giovane pilota? «È sicuramente una buona cosa per i team satellite, infatti l’hanno fatta per aiutare loro. Però, ad essere sinceri, per me cambia poco: intendo dire che tanto nella prima stagione di MotoGP non è che si può partire per vincere, ma solo per imparare. Quindi non penso che la scelta sia penalizzante per me. Quello che serve, ad un giovane, è una moto comunque competitiva e il giusto tempo per fare esperienza». Le trattative le hai fatte con le squadre o con le Case? «Con le squadre. E mi hanno garantito una moto satellite: il contratto, che adesso non c’è ancora, lo firmerò con la squadra e non con la Casa. Io lo vorrei, un contratto direttamente con la Casa, ma non me l’hanno proposto quindi c’è poco da fare». Che durata avrà, il contratto? «Io lo vorrei almeno di due anni: ovunque vada, vorrei restare nello stesso posto per due stagioni. E vorrei portare un mio tecnico con me. Spero di riuscirci ma nessuno me lo ha garantito. I team della MotoGP sono già dei gruppi ben strutturati, è una mossa difficile. Ma vorrei portare Aligi Deganello come mio capotecnico». HAI VISTO la gara della MotoGP, a Barcellona? «Eccome se l’ho vista. Vale è proprio un grandissimo. È il numero uno». Una gara così influisce sul morale? «Ah, su quello di Valentino di sicuro». E su quello di chi ha perso il duello? «All’inizio è terribile, perdere così: infatti puoi sorridere quanto vuoi, sul podio, ma dentro ti rode. E anche tanto. Però se succedesse a me, una cosa del genere, poi si trasformerebbe in carica positiva per dare qualcosa in più nella gara seguente. E penso che sarà così anche per Lorenzo». È cresciuto, il ragazzino spagnolo. «Moltissimo. Quello è forte davvero, fa sul serio. Si è messo a ragionare, ecco perché adesso fa paura». Va beh, torniamo sulla tua 250: il campionato non è nemmeno a metà. «Infatti non voglio certo mollare solo perché le cose stanno andando male. Avrò anche dei pensieri, e le gare non stanno andando tutte come vorrei, ma io ci tengo molto a difendere il mio titolo. Adesso voglio fare delle belle gare, poi vedremo dove si potrà arrivare. Anche perché non ho altra scelta, Bautista è lontanissimo». Enrico Borghi

il Pronostico dell’Olanda

Tuttii record MOTOGP Pole ‘08 Record (2008) Velocità max Così nel 2008

Stoner (Ducati) 1’35”520 alla media di 171,670 km/h Pedrosa (Ducati) 1’36”738 alla media di 169,509 km/h Stoner (Ducati) 297,2 km/h 1. Stoner (Ducati) in 42’12”337 2. Pedrosa (Honda) a 11”310 3. Edwards (Yamaha) a 17”125

250 Pole ‘08 Record (2007) Velocità max Così nel 2008

Bautista (Aprilia) 1’39”510 alla media di 164,787 km/h De Angelis (Aprilia) 1’40”340 alla media di 163,424 km/h Pasini (Aprilia) 248,1 km/h 1. Bautista (Aprilia) 40’54”117 2. Luthi (Aprilia) a 5”597 3. Simoncelli (Gilera) a 6”003

125 Pole ‘08 Record (2007) Velocità max Così nel 2008

Corsi (Aprilia) 1’45”533 alla media di 155,382 km/h Di Meglio (Derbi) 1’46”661 alla media di 153,739 km/h Bradl (Aprilia) 216,2 km/h 1. Talmacsi (Aprilia) in 9’04”520 2. Olive (Derbi) a 0”128 3. Corsi (Aprilia) a 0”225

Diretta suItalia 1

Rossi vuole vendicarsi Dopo la caduta del 2008

SAB SABATO pomeriggio, ad Assen, nell’unica gar gara che non si corre di domenica (qu (questione di tradizione e di religione) MotoGP pot potrà succedere di tutto. Ma Valentino 250 Ro Rossi, galvanizzato dalla strepitosa 5 12 vit vittoria a Barcellona, sembra ri 550 met leg leggermente favorito. ra st Rettilineo sini pole Lo scorso anno Valentino si mise nei Posizione in 6 stra g guai cadendo all’inizio, quest’anno Curve a sini 11 ra vvuole vincere non solo per orgoglio Curve a dest m ma anche per staccarsi un po’ dagli a avversari: si arriva infatti a all’Università della moto (l’hanno sempre chiamata così, questa pista, anche se oggi, a causa delle modifiche al tracciato, i piloti la rinnegano...) con Rossi, Lorenzo e Stoner tutti in vetta alla classifica con 106 punti. Ed è per questo equilibrio, che il pronostico appare molto difficil difficile. Di certo, Lorenzo vorrà inserirsi ll llotta tt per lla vittoria itt i e h di chance h nella ha grandi di farcela. E non dimentichiamo che lo scorso anno Stoner dominò in modo inequivocabile – «questa è stata la vittoria più facile di tutta la mia carriera», disse sul podio – quindi questa è una pista dove lui e la Ducati non temono nessuno. ,430 km) 26 giri (118 20 km) ,3 09 (1 ri 4 gi 10 km) ,2 00 22 giri (1

Assen i 4.555 metr

Vincente MotoGP ROSSI STONER LORENZO PEDROSA VERMEULEN DOVIZIOSO CAPIROSSI MELANDRI

2,75 2,75 4,50 9,00 16,00 25,00 33,00 33,00

Vincente 250 BAUTISTA SIMONCELLI AOYAMA BARBERA PASINI DI MEGLIO LUTHI DEBON

2,75 3,25 4,50 9,00 11,00 13,00 15,00 25,00

Vincente 125 SIMON IANNONE SMITH GADEA TEROL ESPARGARO MARQUEZ CORTESE

2,25 3,75 5,00 11,00 11,00 15,00 15,00 20,00

GIOVEDÌ 25 GIUGNO 00,30

prove

sintesi

VENERDÌ 26 GIUGNO 13,30 13,55 15,05 15,20

Grand Prix Moto prove MotoGP prove 125 prove 250

rubrica diretta sintesi diretta

SABATO 27 GIUGNO 11,45 gara 125 diretta 12,15 gara 250 diretta 13,30 gara MotoGP diretta 15,00 Fuorigiri rubrica * Il GP Olanda, libere del giovedì comprese, è visibile a pagamento sul digitale terrestre.

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SPECIALE TOURIST TROPHY di Mario Donnini - Foto Caldwell - Milagro

Rossi al primo TT

Bello, bellissimo da matti Il racconto di Valentino

Giacomo Agostini accompagna Valentino Rossi alla mitica gara

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OUGLAS - Ci voleva Valentino Rossi per sdoganare il Tourist Trophy. La più antica, pericolosa, contestata e proibita delle corse su strada, lunedì 8 giugno ha visto l’arrivo del pluriiridato scortato da Agostini Giacomo in veste di cardinal decano e nel villaggio globale di media e race fans è stato subito chiaro che non si trattava d’una semplice visita di cortesia con parata annessa, ma di qualcosa di più e d’assai diverso.

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DOUGLAS - Non credo che ci correrò mai, qui. Ma questo non vuol dire che non mi sia divertito, che questa esperienza non mi sia piaciuta. Anzi! C’è tutta un’altra atmosfera, intorno al circuito, rispetto ai gran premi: qui è un po’ come una fiera. Ed è bello perché qui si ritorna un po’ alle origini del motociclismo. Anche se ho fatto un giro solo, per me è stato emozionante lo stesso. Perché questa è una pista bella e anche difficile. Ci sono dei punti che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo, cioè agli anni in cui andavo a girare sulla “panoramica” ad un passo dal mare. Sì, la “nostra” Panoramica un po’ lo ricorda, il TT, ma per poco: qui ci vuole una moto con molti cavalli, invece sulla Panoramica, con la R1 fai fatica perché la strada è un po’ stretta. È stata una bella esperienza anche guidare con la gente tutta attorno, sempre molto vicina. È esaltante. Comunque questo tracciato è piuttosto divertente, e anche molto difficile: la parte nel bosco, ad esempio; e poi quella in discesa, dove ci sono punti molto veloci. E in tratto in montagna, quella è veramente impressionante: lì si va davvero molto forte. A proposito: ho visto i piloti che si fermavano e non erano nemmeno sudati, mi sono chiesto il perché. Poi, quando ho girato io, l’ho capito: nel tratto in montagna si girerà a meno 6... C’era proprio aria di montagna!

DocT Tor

HO GIRATO insieme ad Ago, e già quella è stata una bella emozione. Lui qui ha vinto le gare vere, e lo ha fatto 10 volte. Averlo davanti mi è anche servito, perché lui la strada la conosce bene… Quindi è stato anche un buon maestro. Non ho mai esagerato. Insomma, io e Ago ci siamo controllati parecchio. Però secondo me, tutto sommato abbiamo anche “camminato”: ci avremo impiegato meno di mezzora, per finire il giro. Considerando la maniera in cui abbiamo girato, abbiano tenuto un ritmo accettabile, insomma già sufficiente per assaporare certe emozioni che qui sono tante. Certo, se penso a McGuinness e agli altri mi vengono i brividi. Chi va forte davvero, qui, viaggia a 210 di media, quindi non posso che provare un grande rispetto. In questi posti ci vogliono le palle, per andare così forte. Ci sono alcuni che certi curvoni li fanno in sgommata, è davvero impressionante perché i cordoli non li vedi, i muri, sono lì ad un passo. Le superbike usano le slick, gli altri le intagliate. E vanno tutti a manetta! Ci sono dei punti in cui la visibilità manca in modo assoluto, si fa fatica a capire come fare una curva. Bisognerebbe conoscere il percorso: nel modo in cui l’ho fatto, si va alla cieca e non sai mai cosa c’è dietro la curva. Il punto del salto è bello, perché la moto prende una bella traiettoria ed in effetti resta controllabile: ho fatto un piccolo saltino anche io! In certi punti è impressionante perché la pista diventa velocissima: per andare giù in pieno, con le “mille”, bisogna sapere guidare ma secondo me bisogna essere anche coraggiosissimi… Per usare un eufemismo, diciamo che bisogna essere matti.

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DUE LEGGENDE AL SALTO GIACOMO AGOSTINI E VALENTINO ROSSI HANNO FATTO UN SOLO GIRO, AD ANDATURA PRUDENTE. MA È BASTATO. SONO STATI LORO I VERI PROTAGONISTI DELL’ULTIMA EDIZIONE DEL TT.

Valentino Rossi


SPECIALE TOURIST TROPHY

Sì, Rossi. Il simbolo del motociclismo moderno, il plenipotenziario ideale del nuovo mondo, in visita pastorale e non solo promozionale sull’Isola di Man, nel ventre caldo e un po’ maligno delle corse che furono e che quasi solo là ancora sono. Quelle che tra pali della luce, muretti e terrapieni sfornano puntuali, a oltre 200 km/ora di media, leggende viventi o piloti morenti, non necessariamente distinguendo le une dagli altri. «Ci vogliono le palle per fare una gara come questa». Frase-slogan secca, sbarazzina come sempre, quella di Valentino, che ha fatto il giro del mondo. Pronunciata col sorriso di Dio e tono briccone ma autorevole, lanciando un messaggio chiarissimo: Rossi non è un patito del TT, ma lo rispetta. Ne sancisce riconoscimento, legittimazione e diritto di domicilio nel motociclismo moderno. Come un’eccezione folle ma sacrale, anacronistica e colta. Una libera scelta discutibile ma inestirpabile. Un rito che sublima nel suo infinito ripetersi ultrasecolare la poesia e l’importanza che le radici hanno nella vita. Di una pianta, di un uomo, ma anche nella civiltà dura e pura dei biker. Questo è il messaggio politico trasversale - nuovo, potente, forse inatteso e neanche tanto cifrato -, del TT edizione 2009. L’anno, il gior-

no, in cui il Dottore, in una giornata particolare della sua vita, è diventato The DocTTor. Aiutando il Tourist Trophy non certo a guarire, ma a convivere coi suoi mali. Il resto è rumore, colore, stupore e velocità. Strappacuore, come sempre. Nella Senior, la gara più importante, la finale sul Mountain Circuit e anche storicamente la più importante di tutte, al secondo passaggio dei sei in programma è crollato il record assoluto, con la Honda di John McGuinness capace di girare a 211,709 km/h di media, percorrendo i 60,6 km in 17’12”30. È stata una bella consolazione visto che al quarto giro la catena rotta l’ha privato di un successo fino a quel momento indiscutibile. È stato Steve Plater, già signore di Macao e con un TT vinto nel 2008, a fare centro, da opportunista puro ma non certo demeritando. McGuinness, però, aveva cominciato la settimana alla grande sbaragliando il campo nella prima gara Superbike, già rimandata di due giorni per il maltempo, facendo il vuoto dietro di sé e cogliendo la sua quindicesima vittoria sull’Isola di Man. Con ciò scavalcando algebricamente (ma non idealmente) l’immenso Mike Hailwood nel computo dei successi totali. Nello stesso giorno Dave Molyneux e Dan Sayle su DMR Suzuki s’imponevano tra i sidecar e per il

TRE ITALIANI IN GARA

STEFANO BONETTI IL MIGLIORE Tre gli italiani in scena nel TT 2009: l’ormai veterano Stefano Bonetti, Alessio Corradi e il coraggioso deb Roberto Antonellini. Bonetti è stato ottimo 21° nella Superbike, lodevole 19° nella Superstock, 23° nella Supersport 2, mentre si è ritirato nella Senior. Il suo livello è comunque più che valido e meriterebbe maggior appoggio, quale pilota tricolore più veloce di sempre al TT, cronometro alla mano. Quanto al parmense Corradi (nella foto), da segnalare il 24° posto nella prima gara Supersport, poi seguita dal ritiro per un guaio alla sua Kawasaki nella seconda. Dignitoso il 53° posto del debuttante Antonellini nella Superstock, malgrado un problema all’ultimo giro.

«Ci vogliono palle per fare una gara come questa!». Parola di Valentino Rossi

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Giacomo Agostini

Malgrado il gravissimo incidente di cui era restato vittima due anni fa a Union Mills, nel TT del centenario, si è rivisto nel paddock Shaun Harris, già plurivincitore del TT e reduce da una lunghissima e delicata convalescenza. L’inverno scorso Harris aveva espresso la volontà di tornare a gareggiare all’Isola di Man, ma poi il buon senso lo ha convinto a farsi vedere solo in veste di turista.

A 64 anni suonati il grande Mick Grant, plurivincitore del TT tra gli Anni ‘70 e gli Anni ‘80 aveva espresso propositi di ritorno alle competizioni, in occasione della gara per moto elettriche, un vero must del TT 2009. Tuttavia i cavilli burocratici frapposti dall’ACU, la federazione britannica, e la difficoltà di uniformarsi ai rigorosi canoni della licenza specifica richiesta da Manx Motor Cycle Club per iscriversi al TT alla fine hanno stancato Mick, che ha preferito recarsi al TT per una semplice settimana di vacanze.

LA CRISI SI FA SENTIRE

MOTARD IN CALO Sarà la crisi economica, sarà il trend europeo, fatto sta che quest’anno i serpentoni infiniti di moto lungo tutta l’Isola sembravano ovunque degli innocui e inoffensivi serpentelli, mentre la baia di Douglas la sera non era affatto gremita come nelle edizioni passate. Un bel problema per gli organizzatori del TT, che potrebbero in futuro affrontare la situazione cercando di diminuire i costi dei traghetti e degli aerei, da sempre una vera e propria tagliola per tutti gli appassionati della storica competizione.

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Devi scordare il pericolo

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PASTOIE BUROCRATICHE

RITORNA HARRIS

Ago al TT

DOUGLAS - Lo sapevo, che Vale avrebbe avuto una impressione ottima, perché il fascino del TT è molto particolare. Naturalmente devi dimenticare la sicurezza, non devi pensare al pericolo perché il TT è una gara indubbiamente tra le più pericolose. Ma ti da anche una gioia incredibile, guidare qui. Capisco quando Vale dice che devi conoscere la strada: era successo anche a me, all’inizio: prendevo paga perché i locali conoscevano esattamente che cosa c’è dietro ogni curva. Infatti il circuito lo devi avere in testa, devi sapere quali sono i punti importanti e li devi conoscere metro per metro. Ho vinto 10 volte, ma ho cominciato solo dopo che lo avevo imparato bene.

DOPO DUE ANNI

PASSIONE SENZA FRONTIERE

CAVAZZINI CUOCO AMICO

IONI OVAZIONI E BENEDIZ NNO CATALIZZATO AGOSTINI E ROSSI HA TTI ALL’ISOLA DI L’ATTENZIONE DI TU L TOURIST TROPHY DE I RN GIO I MAN. NE GARE E A TUTTO LE AL LO SI PENSA SO LLEGATO. CO È CIÒ CHE AD ESSE O NON È DA MENO ND RE VE RE IL E CH AN DIZIONE IMPARTENDO LA BENE LL’ALTARE. DE DI PIE AI A UNA MOTO

A guidare il camion di Alessio Corradi, pilota parmense partecipante al TT, c’era quest’anno William Cavazzini, nelle edizioni passate uno dei centauri fedelissimi della corsa dell’Isola di Man. Già che c’era William si è anche improvvisato cuoco e punto di riferimento per il team, grazie anche alla sua profonda esperienza maturata nella competizione manx.

GRANT RINUNCIA

NIENTE MOTO STORICHE

PARATA MISSING

Anche per quest’anno non c’è stata la parata di moto storiche al TT. Fino a pochi anni fa la più prestigiosa al mondo per qualità di mezzi e prestigio dei piloti, purtroppo è solo un ricordo che suscita nostalgia.

SAFETY PARTNER DEL TT

DAINESE E LA SICUREZZA Per il secondo anno consecutivo Dainese è stato l’Official Safety Partner del Tourist Trophy. Rinnovata anche la sponsorizzazione al pilota inglese Guy Martin (nella foto con Rossi nella conferenza stampa) che collabora anche alla raccolta dati e allo sviluppo della versione stradale del sistema D-air street, una tuta in pelle con airbag integrato ed attivabile elettronicamente.


MOTOGP XXXX SPECIALE TOURIST TROPHY

pilota locale era la quattordicesima perla di una carriera inimitabile tra le ciabatte a tre ruote. Il giorno dopo, martedì 9 giugno, era la volta della prima sfida delle Supersport 600, con un entusiasmante confronto a distanza tra la Suzuki Tas del 39enne Bruce Anstey, e le Honda di Guy Martin - perenne e sfortunato paperino e re senza corona del TT - e Ian Hutchinson. Nel finale, Hutchinson aveva via libera su un demoralizzato Martin che nel dopocorsa commentava secco a radio TT: «Fuckin’ engine!». La Superstock 1000 era poi un’apoteosi per lo stesso Hutchinson, 29enne di Bingley e alfiere del team Padgett, malgrado gli attacchi del solito Guy Martin, popolarissimo ma mai troppo aiutato dalla sorte. Peggio ancora le cose sono andate al velocissimo Bruce Anstey che, favorito per la vittoria, finiva la benzina a Brandywell. Mercoledì 10 giugno. Segnatevi questa data, perché resterà nella storia del TT. Ma prima di scoprire perché, facciamo un passo indietro. Doloroso ma necessario. Nel maggio 2008, nel corso delle prove della North West 200 aveva trovato la morte Robert Dunlop, fratello del recordman di vittorie Joey (a sua volta perito in una gara minore in Estonia, nel 2000). Robert cade mentre è in sella a una 250, davanti a suo figlio Michael, che insieme al fratello William era regolarmente iscritto alla gara. Due giorni dopo Michael prende il via della corsa per onorare la memoria del padre appena scomparso, sfidando consigli e ansie del suo entourage. Ebbene, quella corsa poi la vince, Michael, facendo letteralmente a pezzi gli avversari. Lanciando poi una sfida ulteriore, una specie di regolamento di conti col destino, sul terreno della più suprema delle prove: il TT dell’Isola di Man. Stavolta, malgrado le apprensioni dei familiari, si è subito presentato alla grande, facendo segnare il miglior tempo in prova tra le Supersport. Un breve acquazzone nel pregara della seconda corsa Supersport ha subito chiarito le cose: dopo la rottura del motore che lo aveva tolto di mezzo nella prima, Michael Dunlop si è presentato al via coi galloni del favorito assieme al fratello William, visto che i due rampolli della dinastia dei

Dunlop di Ballymoney (Irlanda del Nord) sono specialisti sopraffini del bagnato. Ebbene, malgrado William subito messo fuori gara da problemi tecnici, il resto della competizione per Michael è stato un trionfo e per gli avversari un inseguimento inutile e annichilente. Michael, insomma, ce l’ha fatta. Ha coronato il suo sogno. Come papà Robert e zio Joey, Michael è riuscito a vincere una gara al TT dell’Isola di Man. Stordente quanto commovente rivincita contro la sorte così crudele contro la sua famiglia. Un’impresa quasi cinematografica, la sua, che ha fatto piangere mezza Isola.

Bonetti conclude tre gare SENIOR 1. Plater (Honda) in 1h45’53”15; 2. Cummins (Kawasaki) in 1h46’12”69; 3. Johnson (Honda) in 1h47’03”37; 4. Archibald (Suzuki) in 1h49’12”72; 5. Rennie (Suzuki) in 1h49’32”85; 6. Stewart (Honda) in 1h50’23”19; 7. Rutter (Suzuki) in 1h50’33”08; 8. Burrows (Suzuki) in 1h51’28”77; 9. Hillier (Kawasaki) in 1h51’29”24; 10. Mackman (Suzuki) in 1h51’59”20.

FELICI E VINCENTI JOHN MCGUINNESS (7) HA VINTO LA SUPERBIKE. NELLA SENIOR, DOPO IL PRIMATO SUL GIRO, È STATO COSTRETTO AL RITIRO CON LA VITTORIA CHE È ANDATA A STEVE PLATER (SOPRA E IN BASSO).

SUPERBIKE 1. McGuinness (Honda) in 1h46’07”16; 2. Plater (Honda) in 1h46’25”27; 3. Martin (Honda) in 1h46’59”69; 4. Hutchinson (Honda) in 1h47’39”66; 5. Johnson (Honda) in 1h47’43”08; 6. Archibald (Suzuki) in 1h49’04”24; 7. Lougher (Yamaha) in 1h49’05”63; 8. Rennie (Suzuki) in 1h50’34”63; 9. Stewart (Honda) in 1h51’05”13; 10. Burrows (Suzuki) in 1h51’45”54; 35. Bonetti (Honda) in 1h54’17”95.

Hutchinson domina Supersport e Superstock. Senior a Plater, Superbike a McGuinness

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IL RESTO non ha risparmiato sorprese. La seconda gara sidecar è stata neutralizzata e poi definitivamente cancellata per il grave incidente che ha messo fuori causa la coppia Crowe-Cox, che se la sono cavata con fratture varie. Il venerdì invece è stata la volta delle moto elettriche, le TTXGP, per la prima volta in azione sull’Isola di Man, per una competizione curiosa quanto interessante. Alla fine, malgrado la falcidia dei ritiri, Roy Barber ha vinto la gara sulla distanza di un giro, a 140 km/h di media e già questa è la testimonianza che le electric bike un senso lo hanno, visto che sono in grado di superare agevolmente i 190 orari, anche se l’affidabilità e il livello medio di preparazione dei mezzi sono ancora da verificare. Infine, le ultime corse della settimana valevoli per il TT si sono svolte sullo stradale di Castletown, nel sud dell’Isola, e hanno visto entrambe la vittoria del 45enne “Lucky” Lougher, sia nella 125 che nella 250. Peccato davvero per la Norton a motore rotativo, uno dei grandi motivi di richiamo di questa edizione, che in prova ha accusato guai di affidabilità e non si è riuscita a qualificare per la gara Senior. Corsa nella quale, nel finale si è verificato un incidente fatale che ha visto coinvolto il veterano John Crellin, amato e conosciuto come l’unico uomo al mondo in grado di scalare l’Everest e di correre al TT. Tra i due, il cimento più spietato si è rivelato quest’ultimo. Sarà stato anche sdoganato da Rossi, è da sempre e per sempre nel cuore della tribù dei biker, ma il Tourist Trophy, insomma, resta quello che è sempre stato: “the real thing”. La Cosa Vera. Nel bene e anche nel male.

SUPERSTOCK 1. Hutchinson (Honda) in 1h10’57”54; 2. Martin (Honda) in 1h11’06”31; 3. Amor (Honda) in 1h11’14”57; 4. Plater (Honda) in 1h11’39”34; 5. McGuinness (Honda) in 1h11’57”00; 6. Cummins (Kawasaki) in 1h11’57”28; 7. Johnson (Honda) in 1h12’08”05; 8. Rennie (Suzuki) in 1h12’38”17; 9. Stewart (Yamaha) in 1h13’10”37; 10. Kneen (Suzuki) in 1h13’34”62 ; 19. Bonetti (Honda); 53. Antonellini (Yamaha).

LA ISTANTANEE DALL’ISO L CANCELLO GODERSI LA GARA DA O AVERE SA CA DI INO RD GIA DEL COME TO INA SP O FIL ROCCE E VELOCE CURVA. RIFERIMENTI IN UNA IST TROPHY. CAPITA SOLO AL TOUR

SUPERSPORT RACE 1 1. Hutchinson (Honda) in 1h12’56”58; 2. Martin (Honda) in 1h13’03”39; 3. Amor (Honda) in 1h13’04”58; 4. Plater (Honda) in 1h13’10”22; 5. McGuinness (Honda) in 1h13’24”20; 6. Farquhar (Kawasaki) in 1h13’38”02; 7. Lougher (Yamaha) in 1h14’08”28; 8. Johnson (Honda) in 1h14’13”41; 9. Dunlop (Yamaha) in 1h14’20”18; 10. Cummins (Kawasaki) in 1h14’30”96; 24. Corradi (Kawasaki). SUPERSPORT RACE 2 1. Dunlop (Yamaha) in 1h14’34”80; 2. Anstey (Suzuki) in 1h15’05”81; 3. Cummins (Kawasaki) in 1h15’06”52; 4. Plater (Honda) in 1h15’11”20; 5. Hutchinson (Honda) in 1h15’50”67; 6. Lougher (Yamaha) in 1h15’58”53; 7. Farquhar (Kawasaki) in 1h17’01”68; 8. Buckley (Yamaha) in 1h17’15”27; 9. Rennie (Suzuki) in 1h17’48”06; 10. Johnson (Honda) in 1h17’49”65; 23. Bonetti (Honda). SIDECAR 1. Molyneux-Sayle (Suzuki) in 58’59”28; 2. Dongworth-Partridge (Honda) in 59’53”22; 3. Neary-Bond (Suzuki) in 1h00’18”86; 4. Reeves-Ferrance (LCR) in 1h00’21”88; 5. Harrison-Williams (Honda) in 1h01’07”95; 6. Coombes-Knapton (Ireson) in 1h02’03”44; 7. Hanks-Wells (Suzuki) in 1h02’41”59; 8. Kelly-O’Connor (Honda) in 1h03’04”97; 9. Baker-Baker Milligan (Suzuki) in 1h03’22”12; 10. Laidlow-Neave (Suzuki) in 1h04’21”38.

FIGLIO D’ARTE MICHAEL DUNLOP (11), FIGLIO DI ROBERT, HA CENTRATO UNO STORICO SUCCESSO VINCENDO LA SECONDA GARA DELLA SUPERSPORT.

250 1. Lougher (Yamaha) in 20’09”870; 2. Dunlop (Honda) in 20’27”833; 3. Davidson (Honda) in 20’49”398; 4. Neill (Honda) in 20’49”491; 5. Harvey (Honda) in 21’08”805; 6. Owen (Honda) in 21’09”374; 7. Voit (Aprilia) in 21’19”295; 8. Strowger (Honda) in 21’26”198; 9. Snow (Bracken Honda) in 21’38”144; 10. Moore (Honda) in 21’39”297. 125 1. Lougher (Jackson Special) in 21’29”625; 2. Richardson (Jackson Honda) in 21’44”544; 3. Dunlop (Honda) in 22’13”516; 4. Palmer (Mannin Honda) in 22’19”218; 5. Vincent (JVR Honda) in 22’21”026; 6. Wakefield (Honda) in 22’40”216; 7. Snow (Bracken Honda) in 22’42”991; 8. McGahan (Hales Honda) in 22’51”877; 9. Ford (Honda) in 22’51”958; 10. Neill (Drew Honda) in 22’54”523.

Leclassifiche


SPECIALE INTERNET

M

OLTI APPASSIONATI sono già venuti a trovarci. Nella Rete. Dove siamo entrati a fine maggio, in concomitanza con il GP Italia al Mugello. Non proprio una coincidenza. Il sito di Motosprint, nato e cresciuto settimanale da corsa, vuole avere le stesse caratteristiche sportive della rivista e… correre più veloce, sfruttando la moderna tecnologia per tenersi in costante contatto con i propri lettori. Siamo certi che molti di quanti ci leggono sulla carta trovandosi davanti al computer un “clic” su motosprint.it lo hanno già fatto, magari solo per vedere se davvero il sito era finalmente operativo, come annunciato a fine maggio. Ebbene sì, siamo stati di parola. Siamo arrivati un po’ “lunghi”, ma adesso ci siamo. E vogliamo recuperare il tempo perduto. Chi ama la moto, chi ha la curiosità di conoscere le ultime novità dal mondo delle competizioni e della produzione, sa di avere un punto di riferimento in più che vuole essere tempestivo e veloce nello “stare sulla notizia”. Dopo queste prime settimane, che non possiamo definire sperimentali, ma sicuramente di rodaggio, stiamo ormai per andare a pieno regime dando il via a quel filo diretto con gli appassionati che rafforzerà il legame con quanti ci seguono sulla rivista, dandoci l’opportunità di avere un continuo scambio di opinioni, ed offrendo a chi lo vorrà la possibilità di far conoscere ad altri il proprio pensiero, di lanciare argomenti di discussione, di partecipare a sondaggi. Insomma, di essere “interattivo”. Ci sarà anche il club di motosprint.it con vantaggi ed iniziative che vi faremo conoscere strada facendo. Essendo ormai a pieni giri, abbiamo pensato che dopo l’anticipazione dell’ingresso nella Rete, fosse arrivato il momento dell’annuncio ufficiale. Mercoledì 17 maggio, al Good Vibrations di Milano (nome beneaugurante) lo abbiamo dato, con un testimonial in sintonia con motosprint.it ovvero

Marco Simoncelli: giovane, tecnologico, vincente. Insieme abbiamo sentito le giuste vibrazioni, tantopiù che il campione in carica della 250 ci ha subito snocciolato una notizia da mettere “on line” legata al suo passaggio alla MotoGP nel 2010. È così che si va di corsa nella Rete. Proprio quello che volevamo. In queste pagine trovate qualche immagine della serata, per chi volesse sentirsi più partecipe nel sito può trovare il video, uno dei tanti già disponibili, ai quali se ne affiancheranno molti altri, insieme ad una fotogallery che vi permetterà di passare in rassegna gli “scatti” più belli dei nostri fotografi su tutti i campi di gara, dalla pista al fuoristrada, cui abbiamo dedicato una sezione personalizzata, curata in perfetta sintonia con il nostro mensile dedicato: MX Motosprint. Insomma, con motosprint.it intendiamo tenervi costantemente aggiornati su quanto avviene nel mondo della moto con i risultati completi delle competizioni mondiali, ma anche nazionali ed internazionali, con attenzione ai campionati stranieri più importanti dei quali troverete le classifiche complete. Del Mondiale MotoGP c’è anche un aggiornamento in tempo reale giro dopo giro durante la gara, mentre della Superbike potremo proporvi gli “highlights” delle gare. Cosa che faremo anche per il CIV. Immaginandovi tornare a casa la domenica sera ansiosi di sapere cosa è successo sui campi di gara “non collegati” vi daremo con la massima tempestività i risultati di tutte le gare con titolazione mondiale. Naturalmente non mancherà la sezione dedicata al prodotto e alle nostre prove con spazio alle ultime novità del settore, ai saloni, sia per quanto riguarda le moto che gli accessori, l’abbigliamento. I motivi per fare “un giro” su motosprint.it non mancano. Noi vi aspettiamo. Accendete i motori (di ricerca) e digitate motosprint.

Abbiamo un fratello... che va ancora più veloce

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CAMPIONE E TESTIMONIAL MARCO SIMONCELLI È STATO IL NOSTRO TESTIMONIAL DURANTE LA SERATA AL GOOD VIBRATIONS DI MILANO. SOTTO, L’IRIDATO DELLA 250 È COL NOSTRO DIRETTORE SARAGONI.

]PARLEREMO DI SPORT E PRODUZIONE. INSIEME A VOI

motos sprint

www.

.it

SIAMO FINITI NELLA RETE A SINISTRA, DOMENICO TUDINI E MASSIMO MARTELLINI, RISPETTIVAMENTE VICEPRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI SPORT NETWORK.

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SUPERBIKE SAN MARINO di Paolo Gozzi - foto Zac

PACCHETTO DI MISCHIA SPIES (19) NON HA LESINATO LA GRINTA MA È SERVITO SOLO IN GARA 1. NELLA SECONDA FRAZIONE, IN TESTA HANNO DATO SPETTACOLO FABRIZIO (84), IL VINCITORE REA (65) E HAGA (41).

]DUCATI A 702 PODI:

281 VITTORIE, ZI R E T 8 8 1 I, D N O C E S 3 3 2

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PoveroSPIIES

ISANO – Ben Spies è infuriato con la Yamaha. Dopo il doppio disastro di Monza e Kyalami (benzina finita all’ultima curva e leva del cambio rotta) aveva riunito la squadra e alzato la voce: «Adesso basta, d’ora in poi dovrete essere perfetti perché voglio vincere sempre e portare a casa il Mondiale». Con il trionfo casalingo a Salt Lake City aveva riportato la R1 in linea di galleggiamento e l’obiettivo successivo era sbancare Misano, la pista più favorevole alla nemica Ducati. Spies aveva tessuto la sua tela, sparando tempi a sensazione fin dalle prove libere del venerdì mattina, addomesticando con la solita scioltezza una pista mai vista prima. Nella gara più difficile, partita sul bagnato e conclusa sull’asciutto con il primo

cambio moto della storia della superbike, Spies era stato semplicemente perfetto. Si era difeso egregiamente sul bagnato, aveva indovinato alla perfezione il momento dello stop e sull’asciutto aveva impresso alla corsa un ritmo insostenibile per tutti vincendo gara 1. Il secondo colpo però è andato a vuoto. Un problema alla frizione (“La stessa che usiamo da cinque anni” ha riferito la squadra) lo ha mandato a picco, diciassettesimo al secondo passaggio. Sembrava finita, invece Ben ha tenuto strenuamente la pista riuscendo a risalire la china per un nono posto che è comunque meglio di niente. Poco dopo il traguardo Spies ha sfogato la sua rabbia con un gran pugno sul serbatoio. Ed è partito per Donington con l’umore nerissimo.

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Primo in gara 1, nei guai per la frizione in gara 2: minimo il recupero su Haga. Spunta la stella di Rea 47 motosprint


SUPERBIKE SAN MARINO IL COMMENTO

Inizio a divertirmi Ho vinto anche per Amor

Fabrizio a podio otto volte consecutive. Quattro volte davanti a Haga nelle ultime cinque gare

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OGNUNO ESULTA A MODO SUO REA (65), PRIMO IN VOLATA SU FABRIZIO E HAGA IN GARA 2, SI INCHINA ALLA MOTO; SPIES (19) SALUTA IL PUBBLICO DOPO IL SUCCESSO IN GARA 1; FABRIZIO SFRUTTA LA GENTILEZZA DI SCASSA E RIENTRA A SPINTA: È RIMASTO SENZA BENZINA AL TERMINE DI GARA 2.

HAGA A UN SOFFIO DAI 100 PODI: SIAMO A QUOTA 99

problemi. I podi di Kyalami e Miller non facevano molto testo perché erano frutto di gare disputate sul filo del rasoio. Diciamo che avevo chiuso gli occhi e preso rischi assurdi. Coi test di Magny Cours abbiamo trovato la strada e adesso la Honda è una moto piacevole da guidare». Le sospensioni Öhlins sono state la svolta? «Ovviamente. Siamo arrivati a Misano con l’idea di fare una comparativa con le WP ma dopo le libere ho fatto montare su entrambe le moto le sospensioni svedesi. I tecnici della squadra e Giuseppe Andreani hanno fatto un lavoro fantastico. Questa vittoria è anche per loro». Tra Stati Uniti e Misano hai fatto vacanze particolari… «Sono andato al TT per fare il meccanico al mio amico Keith Amor. È un pilota fantastico, ma molto sfortunato, e non siamo riusciti a combinare granché. Ero mortificato e anche per questo ho dato il massimo. Volevo vincere anche per lui». Hai rinnovato l’accordo con la Honda? «Mi hanno parlato ma per adesso non è una priorità. Ho appena cominciato a divertirmi e non c’è nessuna fretta. Deciderò a fine stagione».

Gli altri podi erano il frutto di rischi assurdi, gare sul filo del rasoio. Ora invece abbiamo trovato la strada

L’uomo del giorno

IL NUOVO autogol Yamaha ha lasciato quasi intatto il vantaggio di Noriyuki Haga (aveva 53 punti, adesso sono 48) ma la Ducati è comunque sotto assedio. Su uno dei tracciati statisticamente più favorevoli (26 vittorie nelle 34 gare precedenti) la F09 ha preso paga anche dalla Honda, tornata in auge grazie al grandissimo talento dell’emergente Jonathan Rea. Un 22enne che non ha paura di lanciarsi come un pazzo nel Curvone, in quarta a 250 km/h, né di affrontare il confronto ravvicinato con avversari ben più smaliziati di lui. Il problema più grosso della Ducati è il precario stato di forma di Noriyuki Haga. Il colpo in qualifica negli USA ha lasciato segni più dolorosi del previsto, condizionando quella gara e anche Misano. Il giapponese non ha mai amato il toboga dell’Adriatico (20 gare, neanche una vittoria) ed anche stavolta è stato poco incisivo in prova (se-

MISANO – Jonathan Rea arriva al parco chiuso con una vistosa striscia di gomma sulla tuta all’altezza della gamba sinistra. «Ehi Nori, questa è gomma tua!». Il nordirlandese concittadino di Joey Dunlop ha 22 anni e solo otto round alle spalle. Ma già guarda tutti negli occhi e non ha peli sulla lingua. Alla vigilia di Monza sentenziò: «Mi dite perché Michel Fabrizio non ha mai vinto nulla e guida la Ducati ufficiale?». Forse gli bruciava non esserci lui in quel posto, ma non è colpa della marca italiana che lo aveva scelto a fine 2007 con il progetto di farlo diventare l’erede di Bayliss. Dopo una lunga trattativa preferì restare fedele alla Honda trovandosi, contrariamente agli accordi, costretto ad un anno nel limbo Supersport. «Adoro Misano, lo scorso anno qui ero andato sul podio con la 600, stavolta è una gioia molto più grande. Nella prima uscita erano successe troppe cose negative, sentivo di aver sprecato una grandissima occasione. Ho sfogato tutta la mia rabbia nei 24 giri successivi. È andata bene». Hai l’impressione che avresti potuto vincere addirittura già qualche gara fa? «Sì, è quello che penso. Ma all’inizio della stagione la Honda aveva parecchi

Jonathan Rea

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SUPERBIKE S.MARINO IL COMMENTO

sto tempo) e soprattutto in gara 1, conclusa al quinto posto senza lampi né sul bagnato né sull’asciutto. Anche Troy Bayliss un anno fa aveva segnato il passo in questa fase del campionato, ma il titolo era arrivato comunque in anticipo. L’australiano però non aveva un avversario all’altezza di “Texas Terror”. In questo momento della stagione Haga è in difficoltà contro Spies e anche con Michel Fabrizio, che gli è stato davanti per la quarta volta negli ultimi cinque GP. Il giovane romano va a podio da otto manche consecutive e, passettino dopo passettino, è risalito a -55 punti dalla vetta. Il ragazzino non ha più paura di NitroNori: in Sud Africa aveva provato a batterlo all’ultimo giro, ma non aveva usato le maniere forti. Stavolta, quando in gara 2 le due Ducati si sono ritrovate ai ferri corti, è entrato dentro senza timore sovvertendo le gerarchie. La Ducati non gioca più con un’unica punta: se si fosse gareggiato in condizioni meteo ideali, Fabrizio sarebbe stato l’unico ad avere un ritmo all’altezza di Spies. Il texano aveva studiato bene la situazione, infatti ha scelto Michel come riferimento. E quando in gara 1 la Ducati ha esposto il cartello box, richiamando il romano per il cambio di moto, Ben è tornato subito dentro – azzeccando la strategia – mentre il ducatista è rimasto altri due giri in pista, perdendo il treno.

le Pagelle

L’OTTAVA vittoria del texano è arrivata anche grazie al mezzo harakiri di Shane Byrne che sul bagnato aveva accumulato 15 secondi di vantaggio ma ha ritardato troppo il rientro. Quando ha ripreso la pista Spies, che era già caldo, ha ricucito in fretta il divario prendendo subito il largo. Anche Jakub Smrz, scattato dalla pole, ha commesso la stessa ingenuità ritrovandosi quarto in scia a Fabrizio. L’impressione è che la maggior parte delle squadre SBK si sia fatta trovare im-

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GLI OUTSIDER NON STANNO A GUARDARE BYRNE (A SINISTRA) TORNA A CASA CON UN SECONDO E UN SESTO POSTO DOPO AVER FATTO SOGNARE IN GARA 1, SMRZ (A DESTRA) HA OTTENUTO LA POLE E DUE QUARTI POSTI: MICA MALE! PIÙ IN OMBRA BIAGGI (3), QUI DAVANTI A NIETO (10): L’APRILIA HA BISOGNO DI ESSERE ULTERIORMENTE SVILUPPATA. ANCHE XAUS (111) AVEVA FATTO SOGNARE IN GARA 1, SUL BAGNATO, MA UN ERRORE DI STRATEGIA HA MANDATO TUTTO IN FUMO.

Troppi hanno sbagliato i tempi del cambio moto in gara 1. Invece Spies è stato perfetto preparata nella gestione del cambio moto. La tattica più sbagliata è stata quella della BMW. Ruben Xaus sul bagnato ha fatto meraviglie riuscendo a portare per la prima volta la S1000R davanti a tutti. Ma il box lo ha richiamato troppo tardi e lo spagnolo si è ritrovato quattordicesimo. Anche la Honda Ten Kate ha combinato parecchi pasticci. Rea è rimasto fermo nel giro di allineamento, è tornato ai box sul codino della moto gemella di Kiyonari (come Vermeulen con Bussei taxista ad Imola nel 2006) prendendosi la penalità. Al via Rea è scattato con il semaforo rosso, per cui si è dovuto fermare di nuovo. E al cambio moto la CBR-RR (la stessa che si era fermata prima per un problema elettrico) ha avuto problemi di avviamento. È stata un’odissea ma l’irlandese ha chiuso comunque settimo con tempi strepitosi. Alla ripresa delle ostilità il ragazzino si è scatenato riuscendo, dopo un finale al cardiopalmo, a festeggiare la prima vittoria iridata. Nel grande show è mancata all’appello l’Aprilia. Max Biaggi è rimasto troppo a lungo in pista sul bagnato, nonostante il ritmo fosse molto blando (tredicesimo posto) e nella seconda sfida è arrivato un decimo poco esaltante. Nelle prime gare la RSV4 aveva impressionato ma adesso è invischiata a centro gruppo. A luglio la squadra ha in programma due test, a Brno e Imola: basteranno per trovare i sei-sette decimi che mancano?

8,5

8

5

7

7

5

4

BenSpies

JonathanRea

MichelFabrizio

NoriyukiHaga

JakubSmrz

ShaneByrne

Yamaha

BMW

Ha addomesticato Misano al primo colpo in un mix di talento e tattica. Sull’asciutto aveva un ritmo impressionante e la doppietta sembrava la logica conclusione del week end.

Nella prima uscita ha combinato parecchi pasticci ma poi si è riscattato. Il ragazzino ha grandi numeri e la determinazione per sfondare. È già uomo mercato 2010.

Nella sfida contro Rea ha dato l’impressione di aver dato tutto quello che aveva. Invece nel cambio moto di gara 1 ha ritardato troppo il rientro: peccato.

Ha subìto gli avversari per tutto il fine settimana, in prova e in gara. Si è svegliato in gara 2 ma è stato un podietto per grazia ricevuta. Per puntare al titolo serve più costanza.

Che privato! Strepitoso in Superpole, perfino lo specialista Spies si è complimentato con lui. In gara ha girato fortissimo ma non ha gestito bene il suo potenziale.

Sul bagnato ha ritrovato la vena smarrita in un inizio di stagione più difficoltoso del previsto. Peccato che ritardando troppo il cambio moto abbia buttato via la vittoria.

La R1 non è all’altezza di Ducati e Honda ma per Spies sarebbe sufficiente. La mancanza di affidabilità è la spada di Damocle che pende sulla testa del texano.

Una gara storta ci può stare ma i tedeschi ormai sono recidivi. La S1000R non cresce e una volta che capita l’occasione giusta il box non azzecca la strategia.

o cchhee vvaa l l e u o Q l l e u Q

non va Quello che 51 motosprint


SUPERBIKE SAN MARINO LE INTERVISTE

«In gara 1 con l’assetto da bagnato la gomma posteriore scivolava e ho perso diverse posizioni prima di rientrare e cambiare moto. Sono tornato in pista con una combinazione di gomme poco indovinata e negli ultimi giri non ho potuto spingere come volevo. Gara 2 è andata meglio: sono partito bene, poi Rea e Fabrizio mi hanno superato ed è stata dura tenere il loro ritmo. Ma abbiamo portato a casa dei punti importanti».

ShaneByrne

FANTASTICO SALIRE SUL PODIO

«Dopo un inizio di stagione difficile, sono cresciuto. Con il bagnato ho allungato accumulando un buon vantaggio, poi una volta cambiate le gomme ho impiegato un paio di giri per riprendere il ritmo e Spies mi ha passato. Salire sul podio è stato fantastico. In gara 2 sono partito incollato al gruppo dei primi. Ho commesso un errore che mi ha fatto perdere contatto, ma sono comunque contento della mia gara».

MaxBiaggi

NON SIAMO PIÙ COMPETITIVI

«Sia per me che per il team questa era una delle gare di casa, invece non è andata benissimo. La pioggia ha condizionato molto gara 1: potevo rientrare qualche giro prima per cambiare la moto. Dopo invece siamo stati in difficoltà, dobbiamo fare uno step in avanti perché gli altri sono cresciuti molto e non siamo più competitivi come prima. Faremo un test dopo la gara di Donington e spero che arrivino novità importanti».

ShinyaNakano

L’ESPERIENZA FA COMODO

«In gara 1 sono partito bene ma era difficile tenere un buon passo con le rain: quando la pista ha iniziato ad asciugare ho cambiato subito la moto, sfruttando l’esperienza che già ho dalla MotoGP, e non è andata male. In gara 2 sono partito male, ho tentato di recuperare ma mi sono trovato in un gruppo dove avevamo lo stesso passo ed era difficile sorpassare. Ci siamo un po’ fermati rispetto alle ultime gare».

MichelFabrizio

Secondo per un pelo

MISANO – «Ci ho provato ma, credetemi, la Honda di Rea era impressionante: ad ogni accelerazione mi dava venti metri». La Ducati non è più la moto da battere a Misano? «Per stare con Rea dovevo staccare tardissimo e cercare di aprire il gas tre ore prima di lui. Se davanti ci fosse stato Haga sarebbe stato diverso: lui ha una moto identica alla mia e lo avevo in pugno. Infatti quando ha cercato di passarmi l’ho rimesso subito dietro. Con Rea non ce l’ho fatta». Eppure ci hai provato fino alla fine. «All’ultima curva Jonathan è arrivato molto forte temendo che mi potessi infilare, così è finito fuori traiettoria. C’è mancato un pelo e cinque punti in più mi avrebbero fatto molto comodo». In gara 1 pensi di aver sprecato la vittoria? «Il box mi ha richiamato dentro per cambiare moto ma ho aspettato due giri di troppo. Ho sbagliato io».

BenSpies

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SONO PUNTI IMPORTANTI

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NoriyukiHaga

FABRIZIO E SPIES, ALTI E BASSI ANCORA UNA BELLA GARA PER MICHEL FABRIZIO: IL BACIO DELLA MOGLIE, DEBORAH, SE L’È PROPRIO MERITATO. SPIES INVECE HA LA FACCIA SCURA: HA PERSO UN’OCCASIONE PER RECUPERARE PUNTI SU HAGA.

Così lo perdiamo

MISANO – Ben Spies firma autografi a tutto spiano ma non ha l’espressione dei giorni migliori. «Non vinceremo il Mondiale se la moto continua a darmi problemi. Abbiamo avuto problemi in quattro manche (su sedici, ndr), se tutto fosse filato liscio probabilmente saremmo davanti a tutti nel Mondiale». Stavolta cos’è successo? «Ho avuto un problema con la frizione al via e nei primi giri è stato difficilissimo guidare. Poi la situazione è migliorata ma ogni tanto il problema si ripresentava». Hai pensato che potesse cedere del tutto? «Ho stretto i denti per provare a racimolare comunque punti. Ho perso tempo a superare Kagayama e Corser, quando sono arrivato su Haslam e Sykes era troppo tardi. Ci sarebbe voluto un giro in più». Gara 1 era stata un trionfo. Qual è stata la svolta? «Ho fatto la corsa su Michel Fabrizio, l’unico che poteva impensierirmi come passo tra i piloti di alta classifica. Sul bagnato il ritmo di Byrne per me era insostenibile. Quando ho visto che la Ducati chiamava Fabrizio ai box io sono entrato, sorprendendomi che lui invece abbia tirato dritto. È stato il momento perfetto». A Donington hai già gareggiato lo scorso anno con la Suzuki MotoGP. «L’obiettivo non cambia, vado là per vincere e continuare la rimonta nel Mondiale».

LorenzoLanzi

TUTTA COLPA DEL METEO

«È stato un fine settimana molto particolare. Le mutevoli condizioni meteo non ci hanno permesso di mettere a punto bene la moto. In gara 1 avevo pochissimo feeling sia con le rain sia con la seconda moto settata da asciutto. In gara 2 ho scelto una gomma posteriore che non si è rivelata quella giusta ed ho faticato moltissimo non riuscendo ad entrare in zona punti».

CarlosCheca

BISOGNAVA PROVARE DI PIÙ

«Non avevamo il set up perfetto e il retrotreno si muoveva troppo. Non ero in grado di tenere il passo di Rea e delle Ducati. È stato un week end particolare perché abbiamo cambiato sospensioni e abbiamo sostenuto un imponente lavoro di adattamento al nuovo materiale. Forse sarebbe andata meglio se il warm up fosse stato asciutto perché dovevamo provare nuovi particolari e non abbiamo potuto».

RubenXaus

CHE BELLO TORNARE IN TESTA!

«È stato emozionante tornare in testa alla gara, sul bagnato stavo battendo tutti. Purtroppo si è asciugato e sono dovuto rientrare per il cambio moto. Il nostro box era proprio alla fine della pit lane, sono arrivato troppo velocemente e la penalità che ho preso ci ha fatto sprofondare in classifica. Era la prima volta che facevamo un cambio moto, adesso abbiamo fatto esperienza e non rifaremo gli stessi errori».

AlexPolita

UN PUNTO, ED ERO AL RIENTRO

«Sono tornato a guidare una Superbike dopo un lungo stop e sapevo che avrei dovuto pagare dazio. Per noi è stato un test, probante, ma comunque una gara di rodaggio. In gara sono stato veloce anche se le situazioni esterne erano molto difficili, magari ho aspettato troppo a rientrare ai box per cambiare moto ma il quindicesimo posto, ed un punto mondiale conquistato, non è da disprezzare».

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SUPERBIKE SAN MARINO DAI BOX

I PIÙ VELOCI... AL CURVONE A MISANO la velocità massima è rilevata poco oltre il Curvone, quindi in realtà si tratta della velocità di percorrenza della curva più difficile. Ecco i valori: 1. Haslam (Honda) 249,0 km/h; 2. Nieto (Suzuki) 247,9; 3. Fabrizio (Ducati) 246,7; 4. Rea (Honda) 246,2; 5. Nakano (Aprilia) 246,2; 6. Checa (Honda) 245,1; 7. Biaggi (Aprilia) 244,0; 8. Sykes (Yamaha) 242,9; 9. Spies (Yamaha) 242,3; 10. Smrz (Ducati) 241,8; 11. Kiyonari (Honda) 241,8; 12. Lanzi (Ducati) 241,2; 13. Kagayama (Suzuki) 240,7; 14. Haga (Ducati) 240,3; 15. Xaus (BMW) 238,6; 16. Parkes (Kawasaki) 239,1; 17. Corser (BMW) 238,6; 18. Byrne (Ducati) 238,6; 19. Lavilla (Ducati) 237,5; 20. Hacking (Kawasaki) 231,4.

SUPERBIKE IN ALTA DEFINIZIONE MA SOLO SU EUROSPORT Da Misano le immagini della SBK sono prodotte in alta definizione. «È una novità assoluta nel campo delle competizioni motociclistiche» ha dichiarato l’organizzatore Infront. Le dirette in alta definizione sono visibili solo su Eurosport HD.

Aprilia vuole Ben Spies MISANO - La Yamaha rischia di perdere Ben Spies. Restare in Superbike con l’attuale squadra era la priorità del fuoriclasse texano che nei giorni scorsi ha messo sul tavolo una richiesta da 1,1 milioni di euro, il 10% in più rispetto all’ingaggio attuale. Spies era convinto che la Yamaha avrebbe accettato al volo. Invece Lawrence Koerkamp, responsabile delle attività sportive della filiale europea, ha preso tempo: la Yamaha, come un po’ tutti di questi tempi, ha accusato un sensibile calo di vendite, per cui budget e programmi sportivi 2010 sono ancora in alto mare.

Per tenere Spies e andare avanti con un progetto SBK vincente la Yamaha Europa dovrebbe fare tagli importanti, cominciando dal team Supersport che costa 2 milioni e offre un ritorno neanche paragonabile. Spies adesso è sul mercato: interessa alla Yamaha Tech3 in MotoGP ed ovviamente è il pezzo più ambito del mercato SBK: l’Aprilia, informata della situazione, si è già mossa. «Se vuole, Ben Spies con noi può firmare anche subito» ha commentato Giampiero Sacchi, direttore delle attività sportive del Gruppo Piaggio.

((((((((((((((( Superpole

HASLAM AL TOP

Gloria a Smrz

MISANO – E venne il giorno del pilota dell’Est. Jakub Smrz (nella foto), 26 anni, ha interrotto la serie di sette pole consecutive di Ben Spies «con pieno merito, perché anche se fossi stato perfetto non sarei riuscito a batterlo» ha riconosciuto l’americano, terzo tempo. Era da Silverstone 2006, con Tommy Hill sulla Yamaha, che un privato non partiva davanti. La prima fila è stata completata da Rea, secondo, e Fabrizio, primo venerdì. «Con la qualifica non riesco ancora a fare la differenza» ha commentato. Solo sesto Noriyuki Haga.

BLAKE A DONINGTON

LA SUZUKI CERCA UN TOP RIDER La Suzuki è a caccia di un top rider 2010 da affiancare a Max Neukirchner e Francesco Batta si è divertito a far circolare le voci più disparate nel paddock di Misano. «Abbiamo già parlato con Roger Burnett, il manager di James Toseland, ma anche con Nicky Hayden che in SBK potrebbe diventare una valida alternativa a Ben Spies». Intanto Fonsi Nieto, sostituto di Neukirchner, è stato messo a piedi: a Donington al suo posto ci sarà l’emergente Blake Young, 21 anni, compagno di squadra di Mat Mladin alla Suzuki USA.

Per ottenere le performance migliori occorre scegliere le tecnologie migliori. Per questo Polini dedica ai possessori di scooter 50 cc un concentrato di vera sportività, a cominciare dal nome. Parliamo di , un kit completo di variatore, rulli, molla di contrasto ed EVO-SLIDER, capace di rendere più grintoso e reattivo il temperamento del tuo scooter di serie, mantenendo al tempo stesso sicurezza e affidabilità. Per il tuo desiderio di prestazioni è davvero competitivo, anche nel prezzo.

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SUPERBIKE SAN MARINO DAI BOX

La7 per tre anni MISANO – La7 continuerà a trasmettere la SBK per altre tre stagioni. L’emittente del Gruppo Pirelli ha acquisito i diritti per la trasmissione sull’analogico e sul digitale. «L’accordo prevede che La7 compia un sostanziale miglioramento del piano produttivo e dei contenuti editoriali perché vogliamo far salire il tasso spettacolare delle trasmissioni - ha commentato Paolo Flammini della Infront -. Non posso rivelare l’entità della cifra alla base dell’accordo, ma

c’è stato un aumento rispetto al passato». Il Mondiale SBK 2010 dovrebbe essere visibile in Italia anche su Eurosport, diffuso dalla piattaforma di Sky. «Alla rete paneuropea chiediamo una copertura completamente in diretta, sul canale principale e su quello in alta definizione. Se non sarà possibile chiudere, ci avvarremo di reti a diffusione nazionale: per la Germania stiamo trattando con DFS, nel Regno Unito con ITV».

100MILA EURO A STAGIONE

CHECA E REA PASSANO A ÖHLINS

MISANO – Ten Kate ha messo da parte le sospensioni WP ed è passato alle Öhlins fornite e messe a punto dalla Andreani Group. «Abbiamo fatto un breve test sul bagnato a Magny Cours che ha soddisfatto Carlos Checa e Jonathan Rea - spiega Andreani -. Misano doveva servire da comparativa tra WP e Öhlins ma dopo il primo turno di prove entrambi hanno chiesto di montare le nostre sospensioni su entrambe le moto». Checa e Rea utilizzano la forcella FGR900 e l’ammortizzatore TTX36. La terza Honda Ten Kate, quella del giapponese Ryuichi Kiyonari, ha mantenuto le WP perché per cambiare fornitore serve l’autorizzazione della HRC. Il passaggio non è stato indolore: Ten Kate aveva le WP gratis mentre le Öhlins, assistenza di Andreani compresa, costano (per due piloti) circa 100mila euro a stagione.

ROSSI SPETTATORE PER UN GIORNO VALENTINO ROSSI NON È “SOLO” UN PILOTA OTTO VOLTE IRIDATO: È ANCHE UN APPASSIONATO DI MOTO. ANCHE LUI ERA A MISANO, A VEDERE LE GARE... DA FUORI.

il Pronostico

Tuttii record SUPERBIKE Superpole Bayliss (Ducati) 1’30”370 (2007) alla media di 160,261 km/h Qualifiche Bayliss (Ducati) 1’31”052 (2007) alla media di 159,061 km/h Record Bayliss (Ducati) 1’31”575 (2007) alla media di 158,152 km/h Sulla Noriyuki Haga (Yamaha) distanza 23 giri in 35’26”734 (2007) alla media di 156,627 km/h SUPERSPORT In prova Riba (Kawasaki) 1’34”066 (2007) alla media di 153,954 km/h Record Fujiwara (Honda) 1’33”848 (2008) alla media di 154,322 km/h Sulla Joshua Brookes (Honda) distanza 22 giri in 34’53”607 (2008) alla media di 152,188 km/h

Cosìnel 2008 1. Troy Bayliss (Ducati) 1. Ryuichi Kiyonari (Honda) SUPERSPORT 1. Joshua Brookes (Honda) SUPERBIKE

DOPO L’OPERAZIONE

HOPKINS RINUNCIA John Hopkins (sopra) è tornato sulla Honda Stiggy nelle prove del venerdì ma ha gettato subito la spugna. La frattura del bacino all’altezza dell’anca non è ancora guarita e dà fastidio soprattutto la ferita di 20 centimetri ricordo del delicato intervento chirurgico subito dopo l’incidente nelle prove libere di Assen. L’americano ci riproverà a Donington.

e manche Superbike du Supersport 1000 Superstock Rettilineo pole Posizione in ra st ni si Curve a ra st de a e rv Cu

,500 km) 25 giri (101 2 km) 79 22 giri (92, 4 km) 16 9, (5 ri 14 gi 510 metri destra 6 10

Donington 4.023 m

Cazzola sogna LA YAMAHA ITALIA HA FATTO UN BEL REGALO A PAOLA CAZZOLA. LA 32ENNE VICENTINA, VINCITRICE DELLA TERZA PROVA DEL MONOMARCA R6 A VALLELUNGA, È STATA INVITATA A MISANO E SI È INTRATTENUTA CON BEN SPIES E TOM SYKES. CHE TENTAZIONE, LA SUPERBIKE!

La rivincita di Spies

Ha il dente avvelenato e conosce già Donington IL TRACCIATO britannico è una pietra miliare nella storia Superbike perché qui, il 3 aprile 1988, si è disputata la prima gara. Le due manche andarono a Davide Tardozzi con la Bimota e a Marco Lucchinelli allora in Ducati. Dopo una lunga assenza le derivate dalla serie sono tornate nel 2007. Tracciato selettivo, da piloti veri, specie nella prima metà: da gustare il curvone Craner, una discesa mozzafiato da affrontare in quinta piena stando attenti al fianco della gomma pericolosamente freddo. Incombe il rischio pioggia che ha condizionato la passata edizione anche perché l’asfalto ha poco grip. Ben Spies è in forma smagliante e stavolta corre su un tracciato che già conosce avendoci corso lo scorso anno con la Suzuki MotoGP in sostituzione di Loris Capirossi. La Ducati ufficiale dovrà fare i conti anche con Jonathan Rea che approda sul tracciato di casa sulle ali dell’entusiasmo dopo il primo trionfo a Misano. Da tenere d’occhio anche Leon Haslam e le wild card Leon Camier e James Ellison, abituali protagonisti della serie britannica con le Yamaha ufficiali gestite dalla GSE, ex struttura satellite di riferimento. Un anno fa, sul bagnato, Ryuichi Kiyonari (a fianco) qui vinse la sua prima gara SBK. Anche stavolta potrebbero esserci sorprese.

Vincente Superpole SPIES FABRIZIO HAGA SMRZ BIAGGI CHECA REA HASLAM

1,70 5,00 7,00 11,00 15.00 15,00 20,00 25,00

Vincente Gara1 SPIES HAGA FABRIZIO CHECA BIAGGI HASLAM REA SMRZ

2,25 3,50 6,00 11,00 15,00 15,00 20,00 25,00

Vincente Gara2 SPIES HAGA FABRIZIO CHECA BIAGGI HASLAM REA SMRZ

2,50 3,00 6,00 10,00 15,00 15,00 20,00 20,00

Le garein TV SABATO 27 GIUGNO 17,00 La7-Eurosport* DOMENICA 28 GIUGNO 13,00 La7-Eurosport* 14,00 Eurosport* 16,15 La7-Eurosport* * satellite-criptato

Superpole

diretta

SBK gara 1 Supersport SBK gara 2

diretta diretta diretta

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CONSIGLI DA MONDIALE KEVIN SCHWANTZ CONTINUA A FREQUENTARE I GP; MA JAMIE HACKING NON HA MESSO A FRUTTO I SUOI CONSIGLI.

1’36”439 1’36”510 1’36”510 1’36”682 1’36”916 1’36”978 1’36”994 1’37”209 1’37”266 1’37”300 1’37”361 1’38”558

Ducati Ducati Suzuki Honda Yamaha Aprilia Honda Honda Honda Aprilia BMW Suzuki

a 11”886 a 31”670 a 33”241 a 35”772 a 41”931 a 51”507 a 59”921 a 1’04”285 a 1’04”313 a 1’19”822 a 1’22”412 a 1’31”635

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

Jakub Smrz Noriyuki Haga Yukio Kagayama Jonathan Rea Tom Sykes Shinya Nakano Matthieu Lagrive Carlos Checa Leon Haslam Max Biaggi Ruben Xaus Alessandro Polita

16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23.

Kawasaki a 1’39”830 Jamie Hacking Kawasaki a 1’42”964 Broc Parkes Suzuki a 1’43”303 Fonsi Nieto Ducati a 1 giro Lorenzo Lanzi Honda a 1 giro Vittorio Iannuzzo Yamaha a 1 giro David Checa Ducati a 1 giro Gregorio Lavilla Kawasaki a 1 giro David Salom RITIRATI Kawasaki al 21. giro Luca Scassa Kawasaki al 16. giro Matteo Baiocco NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO Honda Ryuichi Kiyonari BMW Troy Corser SQUALIFICATO Suzuki Roland Resch NON PARTITO Honda John Hopkins GIRO PIÙ VELOCE Jakub Smrz (Ducati) in 1’38”679 alla media di 154,173 km/h

Poleposition Jakub Smrz (Ducati) in 1’35”435 alla media di 159,413 km/h Pole 2008: Troy Corser (Yamaha) in 1’35”993 alla media di 158,487 km/h

Honda in 39’11”204 1. Jonathan Rea 101,424 km alla media di 155,293 km/h Ducati a 0”063 2. Michel Fabrizio Ducati a 0”457 3. Noriyuki Haga

1. Noriyuki Haga 2. Ben Spies 3. Michel Fabrizio 4. Jonathan Rea 5. Max Biaggi 6. Leon Haslam 7. Tom Sykes 8. Carlos Checa 9. Jakub Smrz 10. Ryuichi Kiyonari

Giappone USA Italia G. Bretagna Italia G. Bretagna G. Bretagna Spagna Rep. Ceca Giappone

Ducati Yamaha Ducati Honda Aprilia Honda Yamaha Honda Ducati Honda

a 3”635 a 4”460 a 4”538 a 12”679 a 12”763 a 13”237 a 14”412 a 20”073 a 20”239 a 22”351 a 24”547 a 24”696

Jakub Smrz Carlos Checa Shane Byrne Tom Sykes Leon Haslam Ben Spies Max Biaggi Yukio Kagayama Fonsi Nieto Shinya Nakano Ryuichi Kiyonari Gregorio Lavilla

16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25.

BMW a 25”615 Ruben Xaus Kawasaki a 31”887 Broc Parkes Ducati a 34”751 Lorenzo Lanzi BMW a 38”061 Troy Corser Kawasaki a 47”717 Luca Scassa Honda a 48”973 Matthieu Lagrive Kawasaki a 51”027 Jamie Hacking Suzuki a 52”526 Alessandro Polita Honda a 57”589 Vittorio Iannuzzo Suzuki a 1’36”359 Roland Resch RITIRATI Kawasaki al 20. giro David Salom Yamaha al 16. giro David Checa Kawasaki al 6. giro Matteo Baiocco NON PARTITO Honda John Hopkins GIRO PIÙ VELOCE Noriyuki Haga (Ducati) in 1’37”135 alla media di 156,623 km/h

PRIMATO PRECEDENTE Troy Corser (Yamaha) nel 2008, in 1’37”580 alla media di 155,910 km/h

PILOTI AL VIA

PILOTI AL VIA

GARA1

GARA2

NUMERO GIRI

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

25/20 —/25 13/11 11/7 5/1 10/16 6/6 4/3 7/9 —/—

20/— 1/25 25/20 11/13 5/11 —/9 10/10 7/6 4/8 16/16

25/25 16/— 20/20 13/16 11/11 —/13 6/7 10/10 2/6 4/3

7/8 25/25 16/20 11/16 10/13 6/— 3/7 20/— 8/10 13/11

2 GR 8 g AN iug BR no ET AG 26 NA RE lu P. gl CE io CA

SA g N iug M n AR o IN O

gi

1

2

20/25 25/— 7/13 9/11 11/— 16/20 13/10 —/9 10/16 1/—

21

IT 0 m AL a IA gg (M io on za 17 ) SU m DA ag FR gi IC o A 3 US 1 m A ag

18/26

o

25/25 —/20 20/16 —/3 8/8 11/11 9/6 —/10 —/2 4/7

OL 6 a AN pr DA ile

SP ap AG ril NA e

o

20/20 25/25 —/— 4/8 16/16 5/5 9/11 11/3 —/— 8/13

5

1

QA 4 m TA a R rz

1

AU ma ST rz RA o LI A

28 28 24/24

Campionatopiloti

Ducati Honda Ducati Yamaha Honda Yamaha Aprilia Suzuki Suzuki Aprilia Honda Ducati

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

16/39

11/16 25/7 16/20 9/25 3/6 4/8 8/9 5/11 13/13 —/2

2 PO 5 o RT tto OG br AL e LO

MISANO – Le squadre chiedevano l’abolizione della gomma supersoffice da qualifica e la disputa è finita con un compromesso. Da Misano in poi la Pirelli fornirà una copertura più simile a quelle da gara nella costruzione, ma sempre con mescola morbidissima, in grado di fare 4-5 giri, anziché 1. Soprattutto non sarà più necessario stravolgere la messa a punto per adattare l’assetto, e i piloti, avendo due tentativi a disposizione anziché uno, potranno gestire la strategia Superpole con più tranquillità. Non cambiano le procedure: la gomma verrà fornita solo ai venti qualificati per la Superpole, in due esemplari. Ma fino al round del Nurburgring (6 settembre) le novità non potranno portare la colorazione che identifica la soluzione supersoffice.

Yamaha in 45’02”773 1. Ben Spies 101,424 km alla media di 135,093 km/h Ducati a 7”931 2. Shane Byrne Ducati a 11”836 3. Michel Fabrizio

1’35”435 1’35”609 1’35”631 1’35”811 1’36”224 1’36”277 1’36”537 1’36”884

2

LA MENS SANA BASKET ASPETTA BIAGGI La Mens Sana Siena appena laureatasi campione d’Italia di basket ha regalato la maglia ufficiale a Max Biaggi. “Abbiamo scelto la numero quattro, come i nostri scudetti e i Mondiali vinti da Max, adesso lo aspettiamo a Siena per festeggiare il quinto titolo per noi e per lui” ha scritto il presidente Ferdinando Minucci. La maglia è stata consegnata dai tifosi di Max e della Mens Sana.

1’37”710 1. Jakub Smrz 1’37”238 2. Jonathan Rea 1’37”102 3. Ben Spies 1’37”016 4. Michel Fabrizio 1’37”898 5. Shane Byrne 1’37”451 6. Noriyuki Haga 1’37”441 7. Carlos Checa 1’37”396 8. Ryuichi Kiyonari SUPERPOLE 2 1’37”813 9. Max Biaggi 1’37”490 10. Leon Haslam 1’37”979 11. Fonsi Nieto 1’37”630 12. Shinya Nakano 1’37”209 13. Yukio Kagayama 1’37”992 14. Tom Sykes 1’37”503 15. Troy Corser 1’37”702 16. Lorenzo Lanzi SUPERPOLE 1 1’37”786 17. Gregorio Lavilla 1’37”773 18. Ruben Xaus 1’37”281 19. Broc Parkes 1’38”441 20. Jamie Hacking GLI ALTRI IN GRIGLIA 1’38”522 21. David Salom 1’38”671 22. Matthieu Lagrive 1’38”755 23. Luca Scassa 1’38”827 24. Matteo Baiocco 1’38”828 25. David Checa 1’38”856 26. John Hopkins 1’39”067 27. Vittorio Iannuzzo 1’39”308 28. Alessandro Polita 1’40”489 29. Roland Resch

Gara2

IT 7 s AL et IA te (Im m b ol re 4 a) FR ott AN ob CI re A

Più tentativi per la Superpole

SI LAVORA PER LA GSX-R 2010 SAHARA IN VISITA La Suzuki sta preparando la riscossa 2010. A Misano è arrivato Shinichi Sahara, responsabile dei motori della MotoGP. «Ho raccolto informazioni e stilato una lista di interventi per migliorare la GSX-R» ha spiegato il tecnico giapponese che in passato ha lavorato in SBK sia sul fronte americano che nel Mondiale in appoggio alla Alstare.

Gara1

6

UN SALUTINO AGLI AMICI... CHE FATICA RESTARE A CASA. BAYLISS NON CE L’HA FATTA ED ERA A MISANO: IL PUBBLICO NON LO HA DIMENTICATO.

Alvia

GE se RM tte AN mb IA re

PR OV E

DAI BOX

SU PE RP OL E

SUPERBIKE SAN MARINO

TOTALE 292 244 237 167 135 134 130 109 108 98

11. Kagayama 91; 12. Byrne 89; 13. Laconi 77; 14. Neukirchner 75; 15. Nakano 71; 16. Xaus 42; 17. Corser 36; 18. Parkes 25; 19. Lavilla 12; 20. Hacking 9; 20. Hopkins 9; 22. Morais 8; 22. Nieto 8; 24. Lagrive 6; 24. Hill 6; 26. Muggeridge 4; 27. Roberts 3; 27. Rolfo 3; 27. Scassa 3; 27. Baiocco 3; 31. Lanzi 2; 31. Tamada 2; 33. Polita 1; 33. Zemke 1.

Campionatomarche 1. DUCATI (20/20) p. 351

2. YAMAHA (25/9) p. 287

3. HONDA (9/25) p. 240

4. APRILIA (7/6) p. 142

5. SUZUKI (10/5) p. 128

6. BMW (2/—) p. 62

7. KAWASAKI (—/—) p. 41

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SUPERSPORT SAN MARINO

www.mvagusta.it

Roccoli sul terzo gradino del podio

VENTO DEL NORD CRUTCHLOW, BRITANNICO E LAVERTY, IRLANDESE, A LORO AGIO ANCHE A MISANO.

Coppia d’assi Crutchlow e Laverty OK MISANO - Pioggia a tratti nel turno unico di qualifica e la gara divisa in due parti per incidente hanno mischiato le carte, ma alla fine dei giochi la Supersport continua nel segno dei soliti noti. Cal Crutchlow ed Eugene Laverty hanno una marcia in più e anche stavolta se la sono giocata tra di loro in un Mondiale che è sempre più una sfida a due. Michele Pirro ha rovinato la prima pole con una partenza disastrosa, che ha condizionato la gara del pugliese. Il due volte campione italiano ha rimontato come una furia ma all’ottavo giro è finito sull’olio lasciato in pista dalla moto di Kenan Sofuoglu, caduto poco prima. Lì per lì la caduta è stata ininfluente ma poco dopo il secondo via, quando Pirro era di nuovo lanciato a caccia del podio, la Yamaha Lorenzini si è fermata per la rottura di un cavo dell’alternatore, probabile conseguenza

dell’urto precedente. È filato tutto liscio invece per Massimo Roccoli che, partito in prima fila, è rimasto per tutta la corsa alle calcagna dei velocissimi capofila. Nel finale, però, l’italiano si è dovuto arrendere. Sulla pista del suo unico successo iridato, due stagioni fa, il fantino riminese ha comunque ritrovato la via del podio, mettendo le ali alla Honda del team Intermot, formazione della Repubblica Ceca. Contro Laverty e Crutchlow non c’è stato nulla da fare. L’irlandese della Honda Parkalgar, che al contrario di Ten Kate non ha il supporto diretto del colosso di Tokyo, ha chiuso al comando la prima parte della corsa, con un margine talmente ridotto su Crutchlow (solo 36 millesimi), che nella seconda parte non c’è stato bisogno di seguire la classifica per somma di tempi per capire chi avrebbe vinto. Stavolta il britannico della Yamaha uffi-

PER SOMMA DI TEMPI: 1. Crutchlow (Yamaha) 22 giri pari a 92,972 km in 36’51”032 alla media di 151,377 km/h; 2. Laverty (Honda) a 0”263; 3. Roccoli (Honda) a 16”289; 4. Lascorz (Kawasaki) a 20”894; 5. Aitchison (Honda) a 21”615; 6. Fujiwara (Kawasaki) a 22”272; 7. West (Honda) a 25”099; 8. Foret (Yamaha) a 26”374; 9. Nannelli (Triumph) a 34”558; 10. Praia (Honda) a 49”578; 11. Vizziello (Honda) a 51”446; 12. Gentile (Honda) a 54”391; 13. Dell’Omo (Honda) a 1’00”324; 14. Vos (Honda) a 1’11”594; 15. Guerra (Yamaha) a 1’43”458; 16. Muresan (Triumph) a 2 giri. Giro più veloce: Crutchlow in 1’38”868 alla media di 153,878 km/h. Pole position: Pirro (Yamaha) in 1’40”498 alla media di 151,382 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Crutchlow p. 160; 2. Laverty E. 146; 3. Sofuoglu 108; 4. Lascorz 86; 5. West 75; 6. Pitt 73; 7. Foret 63; 8. Aitchison 61; 9. Pirro 48; 10. Roccoli 40; 11. Fujiwara 39; 11. McCoy 39; 13. Lagrive 38; 14. Veneman 30; 15. Harms 23; 16. Nannelli 23; 17. Praia 18; 18. Vizziello 15; 19. Pradita 8; 20. Laverty M. 5; 20. Battaini 5; 20. Vostarek 5; 23. Gentile 4; 23. Dell’Omo 4; 25. Vos 2; 26. Guerra 1; 26. Polita 1. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Honda p. 178; 2. Yamaha 160; 3. Kawasaki 97; 4. Triumph 53; 5. Suzuki 30.

Leclassifiche ciale aveva qualcosina in più e nella seconda parte è riuscito a ribaltare la situazione. Non si sono risparmiati colpi bassi ma, dopo l’arrivo, come al solito, si sono sportivamente complimentati, finché Laverty, in un eccesso d’entusiasmo, non è finito a terra, Ridendoci su. Crutchlow, che ha un’offerta di Ducati Guandalini per correre in Superbike nel 2010, ha di nuovo 16 punti di vantaggio su Laverty. Disastro per la Honda Ten Kate, che anche in Supersport sta mettendo da parte le sospensioni WP per la Öhlins. Pitt è volato via al Curvone, disintegrando la CBR 600 RR; poi è toccato a Sofuoglu, che non è riuscito a presentarsi al secondo via. Nono posto finale, per la Triumph di Nannelli. Un raggio di luce anche per Vizziello, finito dodicesimo davanti al debuttante Gentile e a Dell’Omo. p.g.

Il sogno, non è più

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60 motosprint


SUPERSTOCK SAN MARINO

Bandiera rossa Brutto incidente per Colucci MISANO - Dramma sfiorato al via della Superstock. Sul bagnato la Ducati di Domenico Colucci, qualificato in prima fila con il terzo tempo, non si è avviata regolarmente. Il pilota lucano, protagonista del CIV, è rimasto in mezzo alla pista mentre il gruppo passava ad alta velocità. Pere Tutusaus, piombato dall’ultima fila, non è riuscito a cambiare traiettoria in tempo e l’impatto, a circa 150 km/h, è stato violentissimo. Lo spagnolo è scivolato lungo la pista, rialzandosi indenne. Colucci, invece, si è fratturato il gomito sinistro. La gara è stata subito fermata per prestare soccorso, togliere i pezzi e lavare la pista sporca d’olio e benzina. Mentre i commissari esponevano la bandiera rossa, Xavi Simeon, al comando del gruppo, ha perso il controllo della Ducati finendo a terra. Incidente ininfluente, perché il belga ha potuto ripartire senza problemi al secondo via, dato nel pomeriggio, dopo il programma Superbike, su pista tornata asciutta e con distanza ridotta da quattordici a nove giri. Nel concitatissimo primo giro, Maxime Berger ha preso le redini della corsa, guadagnando subito un margine di sicurezza, abilmente amministrato fino alla fine. Simeon, rimasto intruppato, si è affacciato al secondo posto quando ormai il francese aveva già salutato la compagnia. Incoraggianti segnali di risveglio per Michele Magnoni, tornato protagonista (quinto posto), mentre un contatto con Corti, giunto ai piedi del

podio, ha impedito a Davide Giugliano di andare oltre il sesto posto, con una MV Agusta che almeno ha risolto i problemi alla frizione d’inizio stagione. Daniele Beretta, partito in quarta fila con la seconda Ducati ufficiale, è risalito in ottava posizione. 600 STOCK - L’europeo 600 Stock è diventata una sorta di campionato italiano. La wild card Ferruccio Lamborghini è scattato male dalla pole, facendosi sorprendere da Bussolotti, Petrucci, Rea, Gregorini e La Marra. Nella foga della rimonta il bolognese, autore del giro più veloce della gara è scivolato, esattamente come nel CIV di Vallelunga. Al terzo passaggio Danilo Petrucci è andato al comando e non lo ha più mollato, centrando il terzo successo stagionale che lo lancia in fuga in campionato: 17 punti di vantaggio sul britannico Gino Rea, finito solo ottavo. «Ho preso rischi pazzeschi, ma volevo vincere a tutti i costi, perché a Misano, in passato, mi era sempre andata male», ha commentato il vincitore. Marco Bussolotti, che ha cercato di risolvere il problema ai tendini degli avambracci con la fisioterapia, non è riuscito a replicare a Petrucci ma ha salvato il secondo posto dall’attacco del belga Vincent Lombois. Fuori dal podio, Eddi La Marra ha battuto in volata il francesino Jeremy Guarnoni. Dietro di loro Andrea Boscoscuro, leader del CIV, e Roberto Tamburini. p.g. DRAMMA AL VIA IN PARTENZA, LA DUCATI DI COLUCCI NON SI È AVVIATA E L’ITALIANO È STATO CENTRATO DA TUTUSAUS. COLUCCI SE L’È CAVATA CON LA FRATTURA DEL GOMITO SINISTRO. IN ALTO, DANILO PETRUCCI PRIMO NELLA STOCK 600.

Petrucci vince la Stock 600 COPPA FIM SUPERSTOCK 1000 1. Berger (Honda) 9 giri pari a 38,034 km in 15’07”296 alla media di 150,913 km/h; 2. Simeon (Ducati) a 5”596; 3. Barrier (Yamaha) a 8”647; 4. Corti (Suzuki) a 8”907; 5. Magnoni (Yamaha) a 9”066; 6. Giugliano (MV Agusta) a 12”028; 7. Fores (Kawasaki) a 12”361; 8. Beretta (Ducati) a 13”509; 9. Baz (Yamaha) a 13”609; 10. Jezek (Honda) a 16”051; 11. Barragan (Honda) a 16”344; 12. Mahr (Suzuki) a 20”867; 13. Savary (Honda) a 21”160; 14. Antonelli (Yamaha) a 23”502; 15. Napoleone (Suzuki) a 23”735; 16. Morelli (Kawasaki) a 24”152; 17. Black (Yamaha) a 24”318; 18. Lammert (Suzuki) a 26”295; 19. Vivarelli (Honda) a 28”466; 20. Johansson (Yamaha) a 30”508; 21. Millet (Honda) a 31”069; 22. Rosso (Yamaha) a 32”389; 23. Burrell (Honda) a 32”457; 24. Biaggi (Aprilia) a 36”297; 25. Lowes (MV Agusta) a 36”821; 26. Sandi (Aprilia) a 37”409; 27. Guarino (Honda) a 39”417; 28. Valsecchi (Yamaha) a 39”830; 29. Bjork (Honda) a 40”893; 30. Thiriet (Honda) a 49”386; 31. Pouhair (Yamaha) a 49”698; 32. Andric (Yamaha) a 56”229; 33. Tutusaus (KTM) a 58”331. Giro più veloce: Berger in 1’39”881 alla media di 152,317 km/h. Pole position: Simeon in 1’39”329 alla media di 153,164 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Simeon p. 80; 2. Corti 74; 3. Berger 66; 4. Fores 51; 5. Barrier 43; 6. Beretta 36; 7. Jezek 28; 8. Baz 23; 9. Magnoni 19; 10. Burrell 18; 10. Giugliano 18; 12. Antonelli 12; 12. Savary 12; 14. Ortega 11; 15. Verdini 9; 15. Jones 9; 15. Mahr 9; 18. Sandi 8; 19. Valsecchi 7; 20. Schouten 6; 21. Barragan 5; 22. Biaggi 4; 23. Bridewell 3; 23. Lammert 3; 25. Morelli 2; 25. Pouhair 2; 27. Napoleone 1; 27. Rosso 1. CAMPIONATO MARCHE: 1. Ducati p. 80; 2. Honda 76; 3. Suzuki 74; 4. Yamaha 51; 4. Kawasaki 51; 6. MV Agusta 18; 7. Aprilia 8.

CAMPIONATO EUROPEO SUPERSTOCK 600 1. Petrucci (Yamaha) 10 giri pari a 42,260 km in 17’13”058 alla media di 147,268 km/h; 2. Bussolotti (Yamaha) a 0”103; 3. Lonbois (Yamaha) a 0”381; 4. La Marra (Honda) a 3”560; 5. Guarnoni (Yamaha) a 3”933; 6. Boscoscuro (Yamaha) a 7”110; 7. Tamburini (Yamaha) a 7”494; 8. Rea (Honda) a 7”523; 9. Kerschbaumer (Yamaha) a 17”406; 10. Guittet (Honda) a 17”493; 11. Fanelli (Yamaha) a 17”559; 12. Farinelli (Yamaha) a 17”738; 13. Morelli (Honda) a 18”222; 14. Lombardi (Yamaha) a 23”446; 15. Cecchini (Honda) a 39”051; 16. Calero (Yamaha) a 40”306; 17. Manfrinati (Honda) a 46”684; 18. Chmielewski (Yamaha) a 50”527; 19. Vrajitoru M. (Yamaha) a 51”007; 20. Latr (Honda) a 1’13”245; 21. Vrajitoru B. (Yamaha) a 1 giro. Giro più veloce: Lamborghini (Yamaha) in 1’42”042 alla media di 149,092 km/h. Pole position: Lamborghini in 1’41”803 alla media di 149,442 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Petrucci p. 75; 2. Rea 58; 3. Lonbois 56; 4. Guarnoni 54; 5. Bussolotti 46; 6. Litjens 38; 7. La Marra 35; 8. Kerschbaumer 32; 9. Guittet 27; 10. Lombardi 23; 11. Chmielewski 21; 12. Cecchini 13; 13. Morelli 11; 14. Boscoscuro 10; 14. Gregorini 10; 16. Tamburini 9; 17. Van Leuven 8; 18. Von Gunten 7; 19. Calero 6; 20. Fanelli 5; 20. Ott 5; 22. Farinelli 4; 22. Manfrinati 4; 24. Van Huisstede 2.

Leclassifiche 62 motosprint


CROSS MX1 GP GERMANIA di Stefano Taglioni

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EUTSCHENTHAL - Il guastafeste poteva essere solo lui, Antonio Cairoli da Patti, provincia di Messina, Sicilia, Italia. Tre tedesche sul podio delle ragazze, un tedesco vincitore in MX2, per il trionfo totale mancava solo la vittoria in MX1. Max Nagl, fresco del successo di Ernee, ci ha provato davvero, ma ha trovato sulla sua strada il ragazzo siciliano. Tony aveva ben altro a cui pensare, che far felici i ventimila di Teutschenthal, e con l’obiettivo ormai ben inquadrato del terzo titolo mondiale, ha fatto valere ancora una volta una netta superiorità, salendo un altro gradino nell’olimpo del cross mondiale. Ora, con ventotto Gran Premi vinti, ha superato Chiodi nella classifica dei vincitori di tutti i tempi e non è soltanto il migliore degli italiani, ma è entrato nella top-ten, al fianco di Malherbe, Jobé e Friedrichs. E tra i piloti in attività c’è solo Pichon ad aver vinto più di lui, ed è a quota trentasei. LA STRATEGIA di Tony per la nona battaglia stagionale prevedeva la pole-position, considerata fondamentale. La partenza di Teutschenthal con rettilineo, staccata e curva a destra di 90 gradi, è sicuramente critica e ritrovarsi a centro gruppo dopo il via significa buttare alle ortiche ogni possibilità di podio, anche perché la pista è piuttosto veloce e non molto selettiva, soprattutto in assenza di fango. Le poche gocce di pioggia cadute a tratti hanno ammorbidito ben poco. Così Tony ha affrontato i turni del sabato con molta concentrazione. Si è capito subito che il più pericoloso era Nagl, in ottima forma e spinto dalla motivazione di correre in casa. Cairoli però è stato perfetto, segnando il miglior tempo nelle prequalifiche. E nella gara di qualifica è stato spietato, superando un fuggitivo Nagl proprio a mezzo giro dalla fine. Così il benedetto agognato primo cancelletto, quello più a destra del piazzale di partenza è finito nelle sue mani, con la tranquillità e la sicurezza che ne consegue, soprattutto quando ancora si fa sentire nei muscoli della schiena la botta di Mallory Park, proprio alla prima curva. Al via di gara uno Cairoli scatta bene, curva stretto ed è terzo, dietro a Nagl e Coppins. Poi, a seguire, Tanel Leok, Mackenzie, Coppins, Aranda, Philippaerts e Desalle. Passare Coppins non è facile e Tony, pur più veloce, ci mette ben sei giri. Intanto davanti Nagl si è preso un bel mar-

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]

SECONDO E PRIMO NELLA PRIMA GARA CAIROLI NON È RIUSCITO A SUPERARE NAGL. NELLA SECONDA È STATO IMPEGNATO DAL TEDESCO SOLO NEI PRIMI GIRI.

]CON 28 GP VINTI CAIROLI È IL MIGLIO R ITALIANO DI SEMPR E

TonyC’È Cairoli torna alla vittoria dopo tre Gran Premi. Grande lotta con Nagl. Philippaerts due volte quarto

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CROSS MX1 GP GERMANIA

Hanno Detto

AntonioCairoli SENTIVO IL PUBBLICO «Quest’anno abbiamo trovato un terreno piuttosto secco, duro, ovviamente senza considerare i punti dove hanno riportato della sabbia. Mi sentivo bene ed ero qui per vincere. In gara uno ho impiegato troppi giri per passare Coppins. Joshua era molto veloce poi ha grande esperienza e sa come chiudere, sempre correttamente voglio sottolineare. In gara due non ho avuto problemi e ho controllato Nagl. La zona di segnalazione purtroppo qui è in punto molto veloce e non riuscivo a leggere il vantaggio sulla tabella, così per intuire dove fosse Nagl seguivo le esclamazioni del pubblico. Quando si avvicinava esplodevano in un boato, così capivo che era il caso di ridare il gas…».

MaximilianNagl LO DEDICO A HUGO «In gara uno ho spinto tanto per battere Cairoli che era veloce e mi sono stancato molto, così in gara due nel finale sono calato e mi ha passato De Dycker. È ovvio che nella gara di casa avrei voluto vincere, sono in un buon periodo di forma, il podio va bene. Lo dedico ad Hugo, il fisioterapista del team. Oggi è il suo compleanno».

DavidPhilippaerts DIFFICILE FARE MEGLIO «Delle due gare sono soddisfatto ed era impossibile fare meglio partendo intorno alla decima posizione. La pista era dura per i sorpassi ma non mi sono tirato indietro. Purtroppo nelle qualifiche del sabato non ero contento con i settaggi della moto e non guidavo bene, non riuscivo a prendere confidenza con la pista. L’importante è che con il team abbiamo lavorato bene e che siamo riusciti a migliorare le regolazioni: in gara ero a posto».

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gine. La pista è scorrevole per tutti e guadagnare secondi è dura, ma una cosa è certa, quando c’è da rimontare, con Tony lo spettacolo è assicurato. Nel finale Tony è a circa sei secondi ma negli ultimi giri spinge forte, nel quindicesimo (di diciannove) segna il giro record e negli ultimi tre giri recupera tutto il gap ed è addosso a Nagl. Il tedesco ci mette l’anima e resiste, vince per mezzo secondo. Fa il salto dell’arrivo, poi quando si ferma è piegato sul manubrio, finito. Un altro giro ed era fatta… In gara due parte ancora davanti Nagl, ma stavolta alle sue spalle c’è subito Cairoli. Tony non perde tempo e dopo mezzo giro attacca, passa, ma alla staccata successiva Nagl si infila ed è ancora in testa. Senza fretta, altro giro e nello stesso punINSEGUITORI PERICOLOSI PHILIPPAERTS (19) HA FATICATO PIÙ DEL PREVISTO PER LA POSIZIONE AL CANCELLO. NAGL (5) HA DIMOSTRATO CHE STA AFFINANDO ANCHE LA CONDOTTA DI GARA. UNA BUONA GIORNATA PER DE DYCKER (9), TERZO NEL GP. AGAIR LEOK (111) CON LA TM CONCLUSO DODICESIMO E NONO.

to Tony ripassa, e stavolta non lascia spazio a risposte. Negli altri diciotto giri deve solo controllare, fa un po’ l’elastico con Nagl e poi nel finale quando si accorge che è De Dycker ad inseguire, dopo aver passato Nagl, spinge ancora un po’ per evitare problemi. Vittoria meritatissima, la terza stagionale dopo Turchia e Portogallo, e undici punti incamerati su Philippaerts, primo degli inseguitori in classifica di campionato. David, che qui a Teutschenthal aveva vinto il suo primo Gran Premio in MX1 nel 2007, fa due quarti posti che non sono certo male, e davvero sudati con due non facili rimonte. Trentasei punti, gli stessi di De Dycker e Coppins, ma sul podio è salito Ken, per il miglior risultato in gara due. David nelle due gare ha messo in mostra

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De Dycker è terzo ma con gli stessi punti, trentasei, di Coppins, e Philippaerts gran velocità ed ottima tenuta fisica anche nel finale. Deve soltanto recriminare per un sabato difficile, che si è concluso con il decimo posto nella gara di qualifica e che gli è costato due partenze a ridosso del gruppo di testa, su una pista davvero difficile per le rimonte. Ora però Nagl, con i quarantacinque

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punti guadagnati, in classifica gli si è avvicinato. Il tedesco è sempre terzo ma a soli quattro punti. De Dycker c’è, come sempre quando non ci sono problemi fisici o tecnici, e stavolta è tornato combattivo anche Coppins. Nel gran premio dello spettacolare duello Cairoli-Nagl si è assistito ad un altro duello, davvero epico, tra due nomi maiuscoli della storia del motocross, Pichon e Vuillemin, che in gara uno hanno incrociato le lame per più di qualche giro. L’ha spuntata Vuillemin, ma poi nella classifica di giornata è davanti le roi Pichon. Note infortuni: Mackenzie si è infortunato ancora al pollice destro e potrebbe saltare due GP. Krestinov in gara due è caduto in partenza e si è infortunato ad una spalla.

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AntonioCairoli

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Dategli un altro giro in gara 1 e il capolavoro è completo! Settima manche vinta e la condizione fisica sembra tornata com’era prima del GP di Gran Bretagna.

Nelle ultime gare è stato favorito da piste che non facilitavano le rimonte: lui in partenza è imbattibile, ma convince anche condotta di gara e velocità sul giro.

Le due gare della domenica, corse con grinta e concentrazione, sono da otto, ma sul voto pesa la fase di qualifica. Il sabato di David è stato solo da sufficienza.

È l’unico ufficiale Kawasaki in pista, ma fa di tutto per non farsi notare. Da lui di certo non ci si aspettava una stagione al vertice ma il suo campionato sta naufragando nelle retrovie.

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CROSS MX1-MX2 PADDOCK

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2. David Philippaerts

Italia

Yamaha

12/— 16/20 18/22 15/15 16/— 20/20 25/22 22/18 18/18

297

3. Maximilian Nagl

Germania

KTM

14/— 20/16

18/14 14/22 18/25 25/25 25/20

293

4. Joshua Coppins

N. Zelanda

Yamaha

15/— 22/22 13/13 11/16 14/18 18/13 16/18 15/14 20/16

274

5. Clement Desalle

Belgio

Honda

20/—

268

15/8

11/6

10/4

12/12 12/13 20/20 22/14 22/20 18/15 16/15

6. Ken de Dycker 264; 7. Tanel Leok 252; 8. Jonathan Barragan 215; 9. Aigar Leok 139; 10. David Vuillemin 137; 11. Gareth Swanepoel 130; 12. Billy Mackenzie 103; 13. Steve Ramon 100; 14. Manuel Priem 95; 15. Gregory Aranda 91; 16. Kevin Strijbos 82; 17. Mickael Pichon 81; 18. Tom Church 65; 19. Julien Bill 62; 20. Gert Krestinov 47; 21. Marc de Reuver 45; 22. Jason Dougan 43; 23. Carlos Campano 41; 24. James Noble 39; 25. Shannon Terreblanche 31; 26. Sebastien Pourcel 26; 27. Loic Leonce 24; 27. Bradley Anderson 24; 29. Rob van Vijfeijken 19; 30. Carl Nunn 18; 30. Fabien Izoird 18; 32. Filip Neugebauer 15; 33. Luis Correira 14; 34. Cedric Melotte 10; 35. Kornel Nemeth 9; 35. Johan Carlsson 9; 37. Kevin Wouts 8; 38. Florent Richier 7; 38. Bryan Mackenzie 7; 40. Ivo Steinbergs 6; 41. Hugo Santos 4; 42. Jordan Rose 3; 42. Hugo Basaula 3; 44. Raphael Beaudouin 1.

MX2 Guarneri difende con i denti il terzo posto

Secondamanche

1. Frossard (Kawasaki) 19 giri in 40’57”005; 2. Roczen (Suzuki) a 2”491; 3. Boog (Suzuki) a 3”912; 4. Guarneri (Yamaha) a 15”040; 5. Paulin (Kawasaki) a 15”139; 6. Musquin (KTM) a 20”955; 7. Goncalves (KTM) a 22”199; 8. Aubin (Yamaha) a 27”690; 9. Nicholls (KTM) a 29”468; 10. Monni (Yamaha) a 32”396; 11. Schiffer (KTM) a 38”131; 12. Roelants (KTM) a 39”999; 13. Verbruggen (Honda) a 40”507; 14. Van Horebeek (KTM) a 45”626; 15. Rombaut (Kawasaki) a 1’06”998; 16. Smitka (KTM) a 1’09”624; 17. Heideke (Kawasaki) a 1’17”530; 18. Sword (KTM) a 1’22”460; 19. Butron Oliva (Suzuki) a 1’23”652; 20. Soubeyras (Honda) a 1’25”913; 21. Kojima (Suzuki) a 1’26”952; 22. Larsen (Suzuki) a 1’28”144; 23. Vongsana (Honda) a 1’31”373; 24. Klein Kromhof (KTM) a 1’32”126; 25. Lupino (Yamaha) a 1 giro; 26. Pocock (Yamaha); 27. Clermont (Honda); 28. Schoofel (Kawasaki); 29. Maddii (Suzuki); 30. Deny Philippaerts (Yamaha); 31. Triest (KTM).

1. Musquin (KTM) 19 giri in 41’06”227; 2. Roczen (Suzuki) a 2”188; 3. Paulin (Kawasaki) a 20”066; 4. Goncalves (KTM) a 21”994; 5. Frossard (Kawasaki) a 30”647; 6. Boissiere (KTM) a 40”130; 7. Schiffer (KTM) a 46”484; 8. Aubin (Yamaha) a 52”148; 9. Van Horebeek (KTM) a 56”944; 10. Guarneri (Yamaha) a 1’05”750; 11. Smitka (KTM) a 1’06”800; 12. Verbruggen (Honda) a 1’12”809; 13. Monni (Yamaha) a 1’19”777; 14. Nicholls (KTM) a 1’21”910; 15. Butron Oliva (Suzuki) a 1’23”966; 16. Larsen (Suzuki) a 1’24”739; 17. Roelants (KTM) a 1’34”781; 18. Soubeyras (Honda) a 1’36”052; 19. Rombaut (Kawasaki) a 1’49”045; 20. Heideke (Kawasaki) a 1’55”725; 21. Triest (KTM) a 2’07”655; 22. Michek (TM) a 2’12”709; 23. Pocock (Yamaha) a 1 giro; 24. Clermont (Honda); 25. Klein Kromhof (KTM); 26. Justs (KTM); 27. Maddii (Suzuki); 28. Deny Philippaerts (Yamaha); 29. Erdenebileg (Suzuki) a 3 giri; 30. Teillet (KTM) a 4 giri; 31. Vongsana (Honda) a 5 giri.

Francia

Kawasaki 25/— 22/22 25/14 14/18 18/13

5/5

20/18 13/18 16/20

286

3. Davide Guarneri

Italia

Yamaha

18/— 16/16 13/15 20/13 16/20 18/14 18/11

7/20

18/11

264

4. Rui Goncalves

Portogallo

KTM

—/—

9/15

—/7

22/25 22/25 25/16 14/22

11/9

14/18

254

5. Steven Frossard

Francia

Kawasaki 8/—

—/25

—20

—10

20/7

25/16

246

20/22 16/15 22/20

13

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9

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324

2. Gautier Paulin

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Honda

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1. Marvin Musquin

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Mondialepiloti

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Primamanche

26

IL LEADER VETERAN PETER IVEN SI È ROTTO UNA GAMBA IN ALLENAMENTO Continua la lunga sequenza di infortuni che sta segnando la stagione. Stavolta è costretto a fermarsi il leader provvisorio della categoria Veteran, il belga Peter Iven, già campione 2008. Caduto in allenamento sulla pista di Ranst ha riportato la frattura della gamba sinistra e praticamente è fuori dalla corsa al titolo. Nella MX2 in Germania non si visto Leuret (JK Racing) che si era infortunato alla caviglia sinistra in allenamento prima di Ernee, aveva comunque provato a correre il GP di casa, ma ha ora deciso di fermarsi e dovrebbe rientrare a Loket.

TOTALE

1. Antonio Cairoli

BE

Iniziati i primi movimenti di mercato. Molto tiepidi per il momento e c’è molta preoccupazione per possibili tagli su budget già ridotti all’osso. In MX1 sono in scadenza di contratto molti pezzi grossi come Ramon, Philippaerts, De Dycker, Barragan, Desalle e Coppins, mentre di ritorno dall’America c’è Ben Townley che sta valutando diverse possibilità. Cairoli, che per il 2010 ha una opzione nel suo contratto con Yamaha per correre negli USA, ha dichiarato apertamente di avere un paio di offerte molto allettanti oltreoceano, ma che la sua prima scelta è di continuare in Europa e con il suo team. De Carli è al lavoro per accontentarlo.

Mondialepiloti

a RC pri HI le A

È stato annunciato con una conferenza stampa presieduta da Luongo che nel 2012 sulla pista di Teutschenthal si disputerà il Motocross delle Nazioni. L’ultima volta che si è corso il Nazioni in Germania era il 1989, a Gaildorf, e vinse, manco a dirlo, il team USA (Kiedrowski, Stanton, Ward). Così il maggior evento della specialità è pianificato per i prossimi tre anni, nel 2010 si correrà negli USA (l’AMA ancora non ha indicato il tracciato) e nel 2011 in Francia a Saint Jean d’Angely. Si fa sempre più consistente la candidatura del Motoclub Fermo alla prova d’apertura della stagione iridata 2010, l’11 aprile.

1. Cairoli (Yamaha) 19 giri in 41’07”118; 2. De Dycker (Suzuki) a 6”415; 3. Nagl (KTM) a 10”703; 4. David Philippaerts (Yamaha) a 14”935; 5. Coppins (Yamaha) a 16”036; 6. Desalle (Honda) a 16”048; 7. T. Leok (Yamaha) a 22”632; 8. Pichon (Honda) a 43”285; 9. A. Leok (TM) a 1’03”054; 10. Bill (Aprilia) a 1’07”557; 11. Leonce (Aprilia) a 1’08”705; 12. Nemeth (KTM) a 1’13”950; 13. Priem (Aprilia) a 1’19”225; 14. Vuillemin (Kawasaki) a 1’21”299; 15. Church (CCM) a 1’32”603; 16. Campano (Yamaha) a 1’34”462; 17. Swanepoel (Kawasaki) a 1’57”921; 18. Terreblanche (Kawasaki) a 2’06”017; 19. Steinbergs (Honda) a 2’08”569; 20. Van Vijfeijken (Yamaha) a 2’10”915; 21. Demeure (KTM) a 1 giro; 22. Kempelis (Honda); 23. Kurowski (Yamaha); 24. Carlsson (Suzuki) a 6 giri; 25. Aranda (Kawasaki) a 8 giri; 26. Dougan (CCM); 27. Neugebauer (Kawasaki) a 13 giri; 28. Mackenzie (Honda) a 14 giri; 29. Richier (Kawasaki) a 19 giri; 30. Sturm (Kawasaki).

12

PREOCCUPANO I BUDGET RIDOTTI ALL’OSSO

1. Nagl (KTM) 19 giri in 40’30”499; 2. Cairoli (Yamaha) a 0”584; 3. Coppins (Yamaha) a 20”172; 4. David Philippaerts (Yamaha) a 23”357; 5. Desalle (Honda) a 24”782; 6. T. Leok (Yamaha) a 27”502; 7. De Dycker (Suzuki) a 39”118; 8. Vuillemin (Kawasaki) a 41”714; 9. Pichon (Honda) a 44”450; 10. Aranda (Kawasaki) a 1’04”246; 11. Priem (Aprilia) a 1’28”491; 12. A. Leok (TM) a 1’34”224; 13. Church (CCM) a 1’42”159; 14. Richier (Kawasaki) a 1’45”920; 15. Swanepoel (Kawasaki) a 1’50”488; 16. Leonce (Aprilia) a 1’52”911; 17. Bill (Aprilia) a 1’57”020; 18. Dougan (CCM) a 2’01”120; 19. Mackenzie (Honda) a 2’09”936; 20. Krestinov (KTM) a 2’11”511; 21. Campano (Yamaha) a 2’12”518; 22. Mackenzie (Honda) a 1 giro; 23. Steinbergs (Honda); 24. Van Vijfeijken (Yamaha) 25. Demeure (KTM); 26. Sturm (Kawasaki); 27. Kempelis (Honda); 28. Kurowski (Yamaha) a 2 giri; 29. Terreblanche (Kawasaki) a 3 giri; 30. Nemeth (KTM) a 5 giri; 31. Carlsson (Suzuki) a 6 giri.

TU

Ormai non sorprende più nessuno: la terza vittoria consecutiva in qualifica di Musquin (quarta stagionale) passa quasi in sordina, perché la sua superiorità è netta e non c’è nessuno a contrastarlo. Marvin ha un altro passo e, come se non bastasse, sa partire forte e la sua manche è un monologo. Il suo compagno di squadra Goncalves prova ad inseguire nei primi giri poi cede, prima al sempre più convincente Roczen che spinto dal tifo di casa fa secondo, poi anche a Frossard, che su una pista a lui congeniale guadagna il terzo cancelletto. Con i primi c’è anche il nostro Guarneri che, partito quarto, si piega al solo Frossard e conclude quinto. Paulin settimo, Aubin decimo e Monni tredicesimo senza brillare. Lupino diciottesimo e Maddii trentatreesimo. Deny Philippaerts cade e si ferma quando era in ventinovesima posizione.

PER IL 2012 SI PRENOTA TEUTSCHENTHAL

Secondamanche

5

QUARTO SUCCESSO PER MUSQUIN

MERCATO PILOTI

CROSS DELLE NAZIONI

Primamanche

BU ap LG rile AR IA

MX2

Gran Premio (il quinto su sette) decisivo per il campionato del mondo femminile, con il passaggio di consegne dalla francese Lancelot alla tedesca Laier (nella foto). Proprio sulla pista di casa, l’ufficiale KTM Red Bull con una perentoria doppietta si è impossessata della tabella rossa, dominando le due manche dal via. Sfortunata la Lancelot che, in allenamento il mercoledì prima della Germania a Lommel, è caduta e si è lussata la spalla destra. Livia ha provato a correre ma nella prima manche mentre era in lotta per la terza posizione gli è uscita ancora la spalla e si ritirata. Difficile per lei rimontare in classifica: ora è terza, superata anche dalla Papenmeier, con 26 punti di ritardo dalla vetta e solo due gare alla fine. È molto difficile che possa correre a Uddevalla. Podio tutto tedesco, la Papenmeier seconda (seconda e terza di manche) e la Franke terza (quarta e seconda). Positiva la trasferta delle italiane. La Fontanesi è nona (undicesima e nona) e la Nocera decima (decima e undicesima). Alessandra Sbrana si è infortunata ad una mano al sabato e non ha corso.

29

Le prequalifiche mettono in luce Cairoli, miglior tempo, Tanel Leok e Pichon. Nella gara di qualifica la pista è un po’ più bucata e selettiva. Tony ha il miglior cancello ma parte sesto. Nagl come al solito è il più veloce e tenta la fuga, su Leok e De Dycker. Il belga passa subito l’estone compagno di squadra di Tony e dopo qualche giro prova deciso l’affondo su Nagl. Il tedesco risponde subito, si riporta davanti e allunga. Cairoli da metà manche è il più veloce e supera Leok e De Dycker. Nell’ultimo giro piomba su Nagl e lo supera di slancio. Per Tony è la terza pole stagionale, su Nagl, De Dycker, Leok, Desalle, Coppins e Pichon. Philippaerts solo decimo, davanti alle Aprilia di Bill e Priem, a Vuillemin, e alla TM di Aigar Leok.

MX1Nagl si avvicina a Philippaerts

LANCELOT OUT LAIER LEADER

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TERZA VITTORIA PER CAIROLI

CAMPIONATO FEMMINILE

29

MX1

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le Prove

TOTALE

6. Xavier Boog 197; 7. Nicolas Aubin 187; 8. Ken Roczen 164; 9. Manuel Monni 153; 10. Jeremy van Horebeek 147; 11. Joel Roelants 116; 12. Anthony Boissiere 115; 13. Loic Larrieu 115; 14. Marcus Schiffer 113; 15. Arnaud Tonus 108; 16. Zach Osborne 100; 17. Shaun Simpson 97; 18. Stephen Sword 87; 19. Valentin Teillet 71; 19. Jake Nicholls 71; 21. Khounsith Vongsana 60; 21. Dennis Verbruggen 60; 23. Evgeny Bobryshev 57; 24. Alessandro Lupino 56; 25. Matiss Karro 32; 26. Loic Rombaut 30; 27. Pascal Leuret 27; 28. Yohei Kojima 26; 29. Cedric Soubeyras 25; 29. Nikolai Larsen 25; 31. Petr Smitka 23; 32. Wyatt Avis 19; 33. Ceriel Klein Kromhof 14; 34. Jose A. Butron Oliva 14; 35. Marco Maddii 13; 36. Mike Kras 12; 37. Mel Pocock 11; 38. Martin Michek 9; 39. Herjan Brakke 7; 40. Deny Philippaerts 6; 41. Agnus Heideke 5; 42. Nick Triest 4; 43. Jeremy Tarroux 3; 44. Neville Bradshaw 2; 45. Jason Clermont 1; 45. Alessio Chiodi 1.

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motosprint

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] ROCZEN, 15 ANNI, È IL PIÙ GIOVANE A VINCERE UN GP

CROSS MX2 GP GERMANIA di Stefano Taglioni

Vince il tedesco Ken Roczen con due piazzamenti. Le gare a Frossard e Musquin

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EUTSCHENTHAL - C’è poco da fare, i campioni sono anche dei predestinati. Perché può esserci di mezzo solo il destino se si vince la prima gara iridata, dopo solo cinque gran premi disputati, davanti al proprio pubblico. È il sogno di ogni pilota, vincere la gara di casa… e arriva fresco fresco un ragazzino e come se niente fosse li brucia tutti. Il sogno dei sogni, lui l’ha già raggiunto, realizzato in pieno, a soli quindici anni, alla prima stagione di mondiale, a poco più di un mese dal suo esordio in MX2! Cos’altro possiamo aspettarci da Ken Roczen? Che la sua carriera di pilota di cross sarebbe stata fantastica si è capito subito, dal minicross alle ruote alte il suo nome è cresciuto ed è

e tre titoli mondiali. Ken ha confessato che stavolta ha avuto un pizzico di fortuna. Senza l’errore di Musquin in gara uno non avrebbe vinto. È anche modesto, e chi lo conosce garantisce che ha un carattere eccezionale ed è un duro. Però sul podio qualche lacrima l’abbiamo vista, all’inno nazionale tedesco, pure questo gli fa onore. Al pizzico di fortuna Ken ha aggiunto una determinazione e una voglia di vincere ben più mature della sua età, e in gara due l’attacco a Musquin, riuscito per un paio di giri, è il segnale che sta per maturare una vera e propria macchina da guerra. Musquin per ora è tranquillo, il tedesco non potrà frapporsi fra lui e il titolo, anzi la gara di Teutschenthal ha confermato che la sua superiorità difficilmente potrà essere contrastata. La vittoria di gara due non lascia dubbi. Il secondo in classifica, Paulin, continua a perdere punti, stavolta otto, e la sua guida spettacolare a volte non riesce ad essere produttiva. Perde punti (ben quindici) anche il terzo, Guarneri. Davide fa bene a metà, solo in gara uno, dove guida bene e va forte, come i primi e meglio di Paulin: dalla tredicesima posizione alla quarta. Ma in gara due è un altro, risale dalla quindicesima alla decima, nonostante una scivolata, ma non guida come sa. Dice che il problema è una botta ad una gamba gamba presa cadendo dopo il traguardo di gara uno. Davide ora deve anche guardarsi le spalle: Goncalves non entusiasma ma gli ha preso tre punti, e Frossard (primo in gara uno e quinto in gara due, con due scivolate), secondo sul podio, dodici. Sfortunato Boog, terzo in gara uno ha rotto il motore nella seconda. Discreto bottino per Monni, decimo in gara uno e tredicesimo nella due dopo una bella rimonta. Zero punti per gli altri tre italiani: Maddii, Deny Philippaerts e Lupino che ha una spalla non a posto e salterà la trasferta in Lettonia.

presto arrivato anche negli USA. E il Supercross resta il suo obiettivo. Almeno per un’altra stagione continuerà a regalarci la sua guida spettacolare e leggera. È già nella storia del cross: è il pilota più giovane ad aver vinto un GP. Quindici anni e cinquantatré giorni. Prima di lui, Dave Strijbos, a sedici anni e centosettantadue giorni e Sebastian Tortelli, a sedici anni e trecentoquarantacinque giorni. Due nomi

70 motosprint

RookieMAN

le Pagelle

TRE VINCITORI UNA VITTORIA A TESTA PER FROSSARD (183) E IL LEADER DEL CAMPIONATO MUSQUIN (25). COSÌ ALLA FINE L’HA SPUNTATA ROCZEN (94) CHE CON DUE SECONDI POSTI HA PORTATO A CASA IL GP. UN QUARTO E UN DECIMO POSTO PER GUARNERI (39).

9

7

7

5

KenRoczen

StevenFrossard

MarvinMusquin

GautierPaulin

In poche gare abbiamo conosciuto un talento. Il suo stile unisce a tutti i numeri del cross moderno una facilità di guida disarmante. Ken guida per natura.

È molto veloce a Teutschenthal e anche l’anno scorso è salito sul podio, terzo. Stavolta sembrava poter impensierire Musquin ma due errori in gara due gli sono costati cari.

Sbaglia ma cade in piedi, sale sul podio ed anzi guadagna sugli inseguitori. Sei manche sulla KTM finora, con cinque successi. Può permettersi qualche sbavatura.

Punti ne incamera abbastanza ed è quarto di giornata, ma non convince. Sta soffrendo troppo il cambio di passo di Musquin e rischia di non restare in lotta per il titolo fino alla fine.

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ENDURO GP SLOVACCHIA di Dario Agrati

Italiani a podio solo nella E1 PRIMO GIORNO CLASSE E1: 1. Ahola (Honda) in 42’50”83; 2. Meo (Husqvarna) a 25”58; 3. Albergoni (KTM) a 25”66; 4. Planet (KTM) a 45”99; 5. Gauthier (Honda) a 1’12”00; 6. Oldrati (KTM) a 4’39”44; 7. Zanol (Yamaha) a 11’42”22; 8. Remes (KTM) a 12’52”29; 9. Gerini (KTM) a 19’36”12; 10. Horak (KTM) a 46’10”47. CLASSE E2: 1. Aubert (KTM) in 41’33”14; 2. Oblucki (Husqvarna) a 10”01; 3. Ljunggren (Husaberg) a 1’06”12; 4. Salminen (BMW) a 1’34”27; 5. Kirssi (BMW) a 1’49”22; 6. Guerrero (Yamaha) a 1’51”65; 7. Thain (TM) a 2’45”71; 8. Belometti (KTM) a 4’11”67; 9. Cherubini (TM) a 5’53”49; 10. Vogels (Yamaha) a 6’46”55; 13. Dini (Beta) a 7’27”67. CLASSE E3: 1. Nambotin (Gas Gas) in 42’00”11; 2. Aro (KTM) a 1’07”11; 3. Svitko (KTM) a 2’10”29; 4. Kehr (KTM) a 2’12”52; 5. Cervantes (KTM) a 2’45”24; 6. Guillaume (Husqvarna) a 5’36”52; 7. Novosad (Gas Gas) a 6’29”93; 8. Tarkkala (BMW) a 9’47”53; 9. Cotton (Beta) a 14’15”63; 10. Kadlecek (TM) a 23’40”61. JUNIOR: 1. Joly (Honda) in 45’38”81; 2. Mena (Husaberg) a 40”12; 3. Fortunato (Yamaha) a 5’40”50; 4. Metge (Husqvarna) a 10’15”75; 5. McLaughlin (TM) a 10’49”71; 6. Guerrero (Yamaha) a 11’52”28; 7. Basset (Husqvarna) a 13’43”64; 8. Boucardey (KTM) a 15’03”68; 9. Devisy (Suzuki) a 17’07”54; 10. Vecchi. COPPA FIM GIOVANI 125: 1. Boucardey (KTM) in 1h00’42”49; 2. Dumontier (Husqvarna) a 8’59”77.

I TRE MOSCHETTIERI AHOLA (A SINISTRA) HA VINTO LA E1 SIA SABATO CHE DOMENICA. SFORTUNATO IL VELOCISSIMO ALBERGONI (A DESTRA): TERZO AL SABATO, DOMENICA HA DOVUTO CEDERE IL PODIO AL GIOVANE E CONCRETO OLDRATI (SOPRA).

Tanti duelli spettacolari e molte cadute a causa del meteo mutevole

P

UCHOV - È accaduto davvero di tutto. Per colpa di pioggia, fango, grandine, vento. Temperature rigide, all’inizio. Poi il caldo, il terreno asciutto, la polvere. Il GP Slovacchia ha offerto uno spettacolo caratterizzato da spettacolari duelli fra piloti che hanno commesso errori dando sempre il massimo. Il finlandese Mika Ahola (E1) e i due francesi, Johnny Aubert (E2) e Christophe Nambotin (E3) sono stati i dominatori di questo GP, salendo sul gradino più alto del podio delle loro classi di appartenenza sia al sabato che alla domenica. Albergoni, il “re della pioggia”, ha invece concluso la sua corsa nella E1 con un terzo e quarto posto; domenica è stato preceduto anche dal compagno di squadra Thomas Oldrati. La sua, tuttavia, non è stata una prova incolore, per-

vita

Dura la 72 motosprint

ché Simone, un vero pilota di razza, ha lottato come un leone. Sabato, si è piazzato secondo alle spalle di Meo per soli otto centesimi di secondo, giocandosi una probabile vittoria a causa di una caduta nella prima prova in linea, dove ha perso una quarantina di secondi. Domenica è partito come un razzo, rimanendo al comando per due dei tre giri. Primo, con una decina di secondi su Meo, Ahola e Oldrati, nell’ultima prova di cross ha purtroppo centrato in pieno un paletto, cadendo dalla moto. Albergoni ha poi inutilmente tentato un ultimo, disperato, tentativo di rimonta nella speciale estrema. Il risultato è stato però quello di cadere nuovamente e perdere così quei quattordici decimi che hanno dato la terza posizione a Oldrati.

«Ero partito bene - ha dichiarato Albergoni - perché volevo riscattare la deludente prova della Finlandia. Qui, invece è andata addirittura peggio. Mi spiace soprattutto per la squadra. Vedrò di rifarmi, ma adesso sarà veramente dura recuperare i punti persi in questi due GP». Dopo essere stato in ombra sabato, staccato di oltre quattro minuti dai primi tre classificati (Ahola, Meo, Albergoni), Oldrati, domenica, è invece partito col piede giusto. Ha vinto la prima speciale di cross, riuscendo a rimanere costantemente vicino ai suoi tre avversari, fino a trovarsi spianata la porta per il terzo posto. «È stata una gara durissima - ha detto Oldrati - per colpa della pioggia. Sabato, nella prova in linea, ho rischiato davvero di non uscire dal fango del salitone. Oggi (domenica, ndr) il terreno si è leggermente asciugato e sono riuscito a guidare decisamente meglio, malgrado due cadute nella linea. Sono soddisfatto, perché non sono terminato troppo distante da Ahola e Meo, anche se mi dispiace per Albergoni. Come detto, gli eroi questo GP Slovacchia sono stati Ahola, Aubert e Nambotin. Nella

SECONDO GIORNO

E1 Ahola è stato protagonista di un duello a dir poco stratosferico con Meo. Sabato, dopo una serie di infinite cadute, i due si sono giocati la vittoria proprio all’ultima speciale estrema. Meo, al secondo passaggio, aveva però già perso un minuto e mezzo, rimanendo intrappolato tra i tronchi di un ostacolo. Domenica altra sfida mozzafiato: Ahola cadeva in tutte le prime tre speciali, accusando tredici secondi di distacco da Albergoni, Meo e Oldrati. Nell’ultima prova in linea e nella speciale di cross, Ahola riusciva però a recuperare quasi tutto il distacco da Meo, beffandolo nella decisiva prova estrema.

CLASSE E1: 1. Ahola (Honda) in 28’28”57; 2. Meo (Husqvarna) a 3”09; 3. Oldrati (KTM) a 21”15; 4. Albergoni (KTM) a 21”29; 5. Gauthier (Honda) a 2’14”09; 6. Remes (KTM) a 2’38”58; 7. Zanol (Yamaha) a 2’59”31; 8. Curvalle (Sherco) a 4’00”49; 9. Gerini (KTM) a 4’35”52; 10. Horak (KTM) a 6’27”27. CLASSE E2: 1. Aubert (KTM) in 28’16”35; 2. Oblucki (Husqvarna) a 22”48; 3. Salminen (BMW) a 1’04”86; 4. Ljunggren (Husaberg) a 1’06”75; 5. Thain (TM) a 1’54”24; 6. Guerrero (Yamaha) a 1’59”42; 7. Kirssi (BMW) a 2’01”93; 8. Hartmann (Husaberg) a 2’15”47; 9. Salonen (Husaberg) a 2’23”44; 10. Dini (Beta) a 2’42”88; 12. Cherubini (TM) a 3’11”96; 13. Belometti (KTM) a 3’30”31. CLASSE E3: 1. Nambotin (Gas Gas) in 28’38”88; 2. Aro (KTM) a 39”75; 3. Guillaume (Husqvarna) a 46”20; 4. Kehr (KTM) a 46”97; 5. Cervantes (KTM) a 1’18”31; 6. Botturi (KTM) a 2’30”04; 7. Novosad (Gas Gas) a 2’49”43; 8. Tarkkala (BMW) a 3’41”89; 9. Kadlecek (TM) a 5’07”98; 10. Cotton (Beta) a 10’04”60. JUNIOR: 1. Mena (Husaberg) in 29’44”84; 2. Gritti (Beta) a 1’13”86; 3. Joly (Honda) a 1’22”53; 4. Fortunato (Yamaha) a 1’46”47; 5. Guerrero (Yamaha) a 2’00”89; 6. D’Ambrosio (KTM) a 2’17”59; 7. Cominotto (KTM) a 2’24”02; 8. Manzi (Husqvarna) a 2’32”91; 9. Dumontier (Husqvarna) a 2’32”99; 10. Boucardey (KTM). COPPA FIM GIOVANI 125: 1. Manzi (Husqvarna) in 32’17”75; 2. Dumontier (Husqvarna) a 0”08; 3. Boucardey (KTM) a 9”23; 4. Sola (Gas Gas) a 6’04”54; 5. Gustafsson (KTM) a 9’10”88.

IN CAMPIONATO

I PROTAGONISTI di un altro emozionante confronto, nella E2, sono stati Oblucki e Aubert, che alla fine ha fatto l’en plein. Sabato, però, Oblucki lo ha aiutato, cadendo due volte nella prova speciale. Tra gli azzurri va segnalata la gara di Belometti, che ha corso stringendo i denti per il dolore causato dagli otto punti di sutura all’anulare della mano sinistra, infortunata in Finlandia. Sfortunato Dini: sabato la fuoriuscita della catena gli ha fatto perdere tre minuti, men-

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CLASSE E1: 1. Ahola punti 247; 2. Meo 208; 3. Albergoni 203; 4. Oldrati 173; 5. Remes 153. CLASSE E2: 1. Aubert punti 250; 2. Oblucki 188; 3. Salminen 181; 4. Ljunggren 177; 5. Thain 142. CLASSE E3: 1. Cervantes punti 227; 2. Nambotin 210; 3. Aro 202; 4. Guillaume 196; 5. Keher 156. CLASSE EJ: 1. Mena punti 244; 2. Joly 194; 3. Fortunato 165; 4. Gritti 134; 5. Guerrero 126. CLASSE EJ 125 2T: 1. Manzi punti 212; 2. Dumontier 204; 3. Pares 110; 4. Carracedo 91; 5. Adam 82.

Leclassifiche 73 motosprint


ENDURO GP SLOVACCHIA

tre domenica è caduto tra i sassi dell’estrema. La sfida tra i giganti della E3 ha visto il giovane francese Nambotin regalare alla Gas Gas la prima doppia vittoria in questa classe. Nambotin ha pareggiato i conti con la sfortuna, che nel GP di Finlandia gli aveva impedito di salire sul il gradino più alto del podio. Da sottolineare che i primi quattro classificati di questa classe erano tutti in sella a moto 300 due tempi. Cervantes, sul fango, ha fatto miracoli ma non è riuscito ad andare oltre due quinti posti. Due zeri per Mossini, davvero sfortunato. Botturi, sabato è stato fermato dal fango durante la prova in linea; domenica è giunto sesto.

ORA È UFFICIALE

TRA BMW E KNIGHT È DIVORZIO La BMW e David Knight (a destra) prenderanno strade diverse. Il fatto è stato ufficializzato venerdì 19 giugno, prima della gara. Una decisione è stata presa di comune accordo per concludere serenamente la collaborazione prima della scadenza prevista dal contratto. Come avevamo annunciato sullo scorso numero di Motosprint, la BMW e Knight erano già da mesi ai ferri corti. Il fatto che Knight abbia deciso di non presentarsi al via della gara in Slovacchia, conferma la volontà delle due parti di porre fine a un rapporto ormai logoro. Certo è che Knight non è mai riuscito a entrare in sintonia con l’ormai sua ex squadra. Alcuni comportamenti poco professionali e una certa insofferenza nei confronti degli altri piloti, hanno infatti rischiato di compromettere l’armonia che si è creata nel team BMW per merito dei risultati di Salminen. Knight, ora libero, dovrebbe correre prima una prova del GNCC in USA con una Kawasaki 450 quattro tempi e successivamente gli ultimi due gran premi del mondiale, in Grecia e in Francia. SÌ DEFINITIVO AL MESSICO La FIM ha confermato che tra un mese si correrà il GP del Messico. La decisione è stata presa al termine di una riunione che si è tenuta sabato a Ginevra. Presente all’incontro anche il presidente della FMI Paolo Sesti, che ha portato il parere contrario della maggior parte dei team italiani a partecipare alla gara messicana per il problema sanitario della febbre suina. NUOVA CLASSE IN ARRIVO: ENDURO GP Ispirandosi a quanto avvenuto nella MotoGP, nel futuro del mondiale enduro potrebbe esserci una nuova classe, chiamata Enduro Grand Prix. L’obiettivo è quello di assistere al confronto tra migliori otto piloti della E1, E2, E3 (24 piloti in tutto). Inoltre si vorrebbe portare a 25 anni l’età dei partecipanti alla classe E1.

DOMINATORI DI CLASSE AUBERT (SOPRA) NELLA E2 E NAMBOTIN (A DESTRA) NELLA E3, NONOSTANTE ALCUNI ERRORI CAUSATI DAL FONDO INSIDIOSO, HANNO LASCIATO LE BRICIOLE AI LORO AVVERSARI.

74 motosprint

GIÀ CANCELLATA LA SVEZIA DAL MONDIALE 2010 DALLA BOZZA DEL CALENDARIO DEL MONDIALE 2010 È GIÀ SALTATO IL GP SVEZIA, CHE AVREBBE DOVUTO DISPUTARSI A METÀ MARZO A OSTARSUND. I MOTIVI SAREBBERO DOVUTI A PROBLEMI ECONOMICI DELL’ORGANIZZATORI.

COPPA FIM UNDER 21

MANZI SEMPRE LEADER NEL MONDIALE Ritiratosi sabato per problemi tecnici, il giovane Jonathan Manzi si è riscattato domenica, vincendo la Coppa FIM riservata agli Under 21 della E Junior, in sella a moto 125 due tempi. Manzi è così riuscito a mantenere la prima posizione nella classifica di campionato davanti al francese Dumontier. Nel mondiale Junior Under 23, sabato tutti gli italiani si sono ritirati. Domenica, invece, Mirko Gritti ha chiuso al secondo posto, mentre Edoardo D’Ambrosio è finito sesto. Settimo Vanni Cominotto. Dominatori di questa classe, con una vittoria ciascuno, il francese Jeremy Joly e lo spagnolo Otriol Mena, sempre più solo in vetta alla classifica iridata.


FUORISTRADA VARIE

Anderson sulla sabbia Cross MX3.GP Olanda MARKELO - Brad Anderson ha vinto il Gp olandese. Al leader del campionato Julien Vanni è andata la piazza d’onore davanti a Antti Pyrhonen. La gara si è svolta con temperature rigide e tempo variabile. Il terreno sabbioso era particolarmente insidioso e si è rivelato piuttosto selettivo. In gara, Pyrhonen è scattato in testa, ma Anderson l’ha sorpassato già al primo giro ed ha mantenuto la testa fino alla fine. Vanni è riuscito a sorpassare prima Martin e poi Pyrhonen, chiudendo in seconda posizione. La terza piazza è invece andata a Renet. Alex Salvini, che aveva ottenuto la pole nelle qualifiche, è caduto, insieme a Matevz, durante il terzo giro. I due piloti si sono rialzai e hanno proseguito la corsa. Salvini ha concluso dodicesimo. Nel trattempo ha iniziato a piovere abbondantemente, ma quando è partita la seconda gara le condizioni del tempo sono migliorate. Brad Anderson ha vinto anche gara 2, ma questa vittoria non è stata così facile come la prima. Pyrhonen è stato molto veloce dopo aver cambiato l’assetto della sua Honda ed è riuscito a chiudere secondo, terzo Vanni. Il pilota di casa Patrick Roos ha conquistato il quarto posto, Salvini il settimo. Il vincitore Brad Anderson così ha commentato la sua gara: «È stata una buona decisione quella di venire a correre in Olanda. Avevo corso la prova d’apertura a Hawkston Park, avrei voluto vincere la gara di casa ma non ci sono riuscito. Qui mi sono riscattato. La gara è stata molto difficile e questo mi riempie di soddisfazione». Il leader del campionato Vanni al traguardo ha dichiarato: «Niente è stato facile oggi per me. Era solo la seconda volta che gareggiavo sulla sabbia ed è stato faticoso. Comunque sono contento perché il mio distacco da Salvini è aumentato». Nella classifica di campionato, infatti, Vanni è sempre leader, solo che ora ha 42 punti di vantaggio su Salvini, il quale precede Renet di 8 punti.

Il titolo a Ivan Supermoto POMPOSA - Con una prova d’anticipo Ivan Lazzarini si è aggiudicato il tricolore S1. Stesso copione nell’S2 dove si è laureato Davide Gozzini. Lazzarini ha vinto anche la gara fra i migliori delle due classi.

Le classifiche CLASSE S1 GARA 1: 1. Van den Bosch (TM) 15 giri in 18’34”092; 2. Balducci (Suzuki) a 2”715; 3. Lazzarini (Honda) a 14”450; 4. Verderosa (Honda) a 27”056; 5. Pignotti (Kawasaki) a 29”137; 6. Beltrami (Aprilia) a 29”999; 7. Borella (KTM) a 41”647; 8. Bartolini (Husqvarna) a 41”648; 9. Candelori (Honda) a 46”015; 10. Giraudo (Honda) a 46”368. GARA 2: 1. Van den Bosch (TM) 15 giri in 18’32”810; 2. Bartolini (Husqvarna) in 1’13”009; 41”648; 3. Lazzarini (Honda); 4. Ravaglia (Aprilia); 5. Verderosa (Honda); 6. Seel (Suzuki); 7. Borella (KTM); 8. Pignotti (Kawasaki); 9. Guardalà (Yamaha); 10. Beltrami (Aprilia). IN CAMPIONATO: 1. Van den Bosch p. 50; 2. Lazzarini 40; 3. Bartolini 35.

CLASSE S2 I MIGLIORI DI MARKELO L’INGLESE BRAD ANDERSON (62) HA VINTO AMBEDUE LE GARE DEL GP OLANDA. PER IL FRANCESE JULIEN VANNI (65) SONO ARRIVATI UN SECONDO E UN TERZO POSTO.

Vanni allunga in campionato GARA 1: 1. Anderson (Honda); 2. Vanni (Honda); 3. Renet (Suzuki); 4. Martin (Husqvarna); 5. Pyrhonen (Honda); 6. Roos (KTM); 7. Jensen (Honda); 8. Söderström (Kawasaki); 9. Basaula (Suzuki); 10. Martens (KTM); 11. Zerava (Honda); 12. Salvini (Husqvarna); 13. Kavalainen (KTM); 14. Quintanilla (Honda); 15. Gijsel (Kawasaki). GARA 2: 1. Anderson (Honda); 2. Pyrhonen (Honda); 3. Vanni (Honda); 4. Roos (KTM); 5. Söderström (Kawasaki); 6. Renet (Suzuki); 7. Salvini (Husqvarna); 8. Irt (Honda); 9. Martens (KTM); 10. Astaykin (KTM); 11. Martin (Husqvarna); 12. Basaula (Suzuki); 13. Jensen (Honda); 14. Lozano (Yamaha); 15. Quintanilla (Honda). IN CAMPIONATO: 1. Vanni p. 292; 2. Salvini 250; 3. Renet 242; 4. Pyrhonen 214; 5. Martin 198; 6. Irt 172; 7. Zerava 159; 8. Lozano 132; 9. Roos 126; 10. Basaula 121.

Leclassifiche

GARA 1: 1. Gaspardone (Honda) 15 giri in 18’34”776; 2. Gozzini (TM) a 0”016; 3. Chareyre (Husqvarna) a 0”572; 4. Dall’Era (KTM) a 19”554; 5. Tognaccini (Aprilia) a 27”293; 6. Peroni (Husqvarna) a 27”622; 7. Sconfietti (Honda) a 44”357; 8. Mariani (TM) a 47”595; 9. Hlad (Aprilia) a 54”855; 10. Verdelli (Husaberg). GARA 2: 1. Gozzini (TM) 15 giri in 18’33”098; 2. Gaspardone (Honda) a 8”969; 3. Chareyre (Husqvarna) a 15”602; 4. Mariani (TM) a 18”882; 5. Hlad (Aprilia) a 19”685; 6. Tognaccini (Aprilia) a 19”912; 7. Dall’Era (KTM) a 20”532; 8. De Angelis (TM) a 28”651; 9. Peroni (Husqvarna) a29”643; 10. Sconfietti (Honda) a 30”173. IN CAMPIONATO: 1. Gozzini p. 247; 2. Mariani 187; 3. Gaspardone 175.

Ceci e Graziani in Basilicata

PAOLO CECI

MATTEO GRAZIANI

Primi nell’italiano Motorally BELLA (PZ) - Dopo le due prove inaugurali in Toscana, il campionato italiano Motorally ha puntato al sud. Il terzo e quarto appuntamento sono infatti stati ospitati in Basilicata, a Bella, già teatro della prova inaugurale lo scorso anno. Forti dell’esperienza passata, i soci del Bella Motors Club hanno fatto di tutto per non deludere gli oltre cento piloti intervenuti, proponendo due gare di elevato spessore tecnico, percorsi magnifici di oltre duecento chilometri giornalieri e prove speciali dalla lunghezza record per una gara tricolore. Prova dura, quindi, soprattutto alla domenica per il terreno molto viscido, conseguente alla pioggia caduta nelle prime ore della giornata, che ha cAusato il ritiro del quaranta per cento dei concorrenti. Al sabato una seconda prova speciale di ben cinquanta chilometri, navigata e tecnica, è stata il teatro del capolavoro di Paolo Ceci, vincitore assoluto della giornata. Il modenese dell’Aprilia, dopo le prime gare sottotono, sembra essersi “sbloccato” ed ha navigato alla perfezione, mettendo tra sé e gli avversari il gap sufficiente a vincere l’assoluta. Alle sue spalle, staccato di 38 secondi, Andrea Mancini che, nonostante una caduta, ha corso con la consueta grinta ottenendo per la terza volta consecutiva la piazza d’onore. Terzo assoluto avrebbe concluso Niccolò Pietribiasi, penaliz-

zato poi di 15 minuti in sede di giuria per essere arrivato al controllo road-book volante con la strumentazione non funzionante e non averla ripristinata prima dell’arrivo. L’ultimo gradino del podio è così andato a Luca Manca, davanti al campione in carica Matteo Graziani, presentatosi a Bella in extremis e con il piede fratturato al mondiale in Sardegna ancora dolorante. Alla domenica le condizioni difficili e il terreno viscido hanno fatto scatenare Matteo Graziani, andato a “nozze” sul tecnico così come l’arrabbiatissimo Niccolò Pietribiasi. Nelle prove in linea i due si sono alternati ai primi due posti e dopo quasi settanta chilometri cronometrati erano staccati di soli 14 centesimi: solo il fettucciato conclusivo, vinto dallo “special guest” Helder Rodriguez davanti a Graziani, ha potuto sancire la vittoria del forlivese con 3 secondi di vantaggio su Pietribiasi. Ultimo gradino del podio per il sempre efficace Luca Manca, nonostante il terreno a lui poco congeniale. Il sassarese ha preceduto proprio il portoghese Rodriguez e Andrea Mancini. Proprio il perugino dell’Husqvarna è il nuovo leader in campionato: con 73 punti precede di due lunghezze Matteo Graziani mentre terzo è Manca a quota 56. Edoardo Bauer

Bene Manca nelle due prove SABATO ASSOLUTA: 1. Ceci (Husqvarna) in 1’35”23; 2. Mancini (Husqvarna) a 38”36; 3. Manca (TM) a 1’09”30; 4. Graziani (KTM) a 1’39”83; 5. Zanotti (Aprilia) a 2’14”12; 6. Rodriguez (KTM) a 2’57”12; 7. Zanetti (Honda) a 2’58”17; 8. Muccini (KTM) a 4’23”37; 9. Falappi (KTM) a 5’02”79; 10. Ciotti (Beta) a 5’20”54; 11. Lucchese (Husaberg) a 5’25”12; 12. Uslenghi (Husqvarna) a 5’37”95; 13. Pettinari (Husqvarna) a 5’38”82; 14. Martellozzo (Kawasaki) a 5’41”02; 15. Zanzi (Honda) a 6’02”88; 16. Benetti (Kawasaki) a 6’04”12; 17. Mendotti (KTM) a 6’10”65; 18. Doretto (BMW) a 6’47”04; 19. Pietroni (Beta) a 7’37”34; 20. Rizza (Beta) a 7’54”33.

DOMENICA ASSOLUTA: 1. Graziani (KTM) in 1’29”27; 2. Pietribiasi (KTM) a 3”38; 3. Manca (TM) a 1’30”02; 4. Rodriguez (KTM) a 2’28”07; 5. Mancini (Husqvarna) a 2’33”24; 6. Benetti (Kawasaki) a 2’56”03; 7. Ceci (Husqvarna) a 3’10”80; 8. Zanetti (Honda) a 3’45”95; 9. Zanotti (Aprilia) a 3’47”87; 10. Uslenghi (Husqvarna) a 5’44”87; 11. Lucchese (Husaberg) a 5’46”97; 12. Zanzi (Honda) a 6’13”50; 13. Mendotti (KTM) a 6’24”46; 14. Monini Bonini (Beta) a 6’37”89; 15. Pettinari (Husqvarna) a 6’59”67;16. Muccini (KTM) a 7’41”09; 17. Ciotti (Beta) a 8’52”71; 18. Doretto (BMW) a 9’14”06; 19. Colombo (BMW) a 10’12”53; 20. Pietroni (Beta) a 10’15”07.

Leclassifiche

CLASSE S4 GARA 1: 1. Lupacchini (Honda) 10 giri in 13’02”831; 2. Animento (Kawasaki) a 8”547; 3. Cucchietti (Yamaha) a 8”858; 4. Carassai (Honda) a 17”848; 5. Brambilla (Honda) a 20”074. GARA 2: 1. Lupacchini (Honda) 10 giri in 13’01”162; 2. Cucchietti (Yamaha) a 6”547; 3. Caravita (Honda) a 10”245; 4. Moschini (Kawasaki) a 12”185; 5. Animento (Kawasaki) a 12”185. IN CAMPIONATO: 1. Animento p. 215; 2. Lupacchini 197; 3. Cucchietti 187.

CLASSE S5 GARA 1: 1. Martella (KTM) 10 giri in 13’03”122; 2. Piccinato (Aprilia) a 17”812; 3. Pelliccioni (Suzuki) a 29”272; 4. Gazzarri (Yamaha) a 29”853; 5. Biella (Honda) a 35”632. GARA 2: 1. Martella (KTM) 10 giri in 12’59”404; 2. Piccinato (Aprilia) a 13”945; 3. Pelliccioni (Suzuki) a 26”411; 4. Biella (Honda) a 35”323; 5. Massandrini (Suzuki) a 37”552. IN CAMPIONATO: 1. Martella p. 227; 2. Piccinato 219; 3. Gazzarri 169.

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Trial. Allo spagnolo il GP Italia BARZIO (LC) - Adam Raga rilancia il campionato vincendo il GP d’Italia, mentre il campione in carica Toni Bou finisce terzo. Era dal lontano 2006 che Bou non scendeva sotto il secondo posto: negli ultimi tre anni si è sempre assicurato vittorie o piazze d’onore. Dopo un abbattimento di una freccia, che forse non era sistemata benissimo, alla zona 8, e una timida protesta, Bou è andato nel pallone e ha fallito le due zone successive. Tre cinque consecutivi sono un vantaggio che non si può concedere ad avversari come Adam Raga o Takahisa Fujinami. Su zone molto tecniche, intelligentemente tracciate dal moto club Monza, una possibile rimonta è parsa subito estremamente difficile. Al giro di boa, Fujinami si è portato al comando: 21 penalità + 4 minuti per il tempo. Raga, alle sue spalle, aveva fatto meglio sulle zone (19), ma con 8 punti per il ritardo, ha dovuto inseguire. Terzo Dougie Lampkin, quarto Cabestany (Sherco) e solo quinto Toni Bou, con 32 errori in zona e 6 di tempo. Nella seconda tornata la battaglia fra Raga e Fujinami si è decisa nel finale: un “2” ed un “3” del giapponese, con lo spagnolo che ha sfoggiato due eleganti zeri, hanno lanciato Raga verso il suo secondo successo della stagione. Dal canto suo, Bou, con un giro a 10, secondo solo a quello di Raga a 7, ha recuperato fino al terzo posto finale. In campionato Bou ha ancora un vantaggio di 14 punti e sono solo tre le gare al termine. Finalmente al via nella massima classe, tre piloti italiani, tra i quali Daniele Maurino è stato il più coriaceo, tirando fuori quella grinta necessaria per fare di lui il nostro miglior rappresentante a livello mondiale. Ha concluso al nono posto. Un grande Matteo Grattarola ha invece raggiunto il successo pieno nella Junior, davanti all’inglese leader del campionato, Wigg. A punti anche Staltari (12) e Vaccaretti (13). Nella Youth tra i primi quindici, anche Cotone (8), Poli (11), Comignoli (12) e Tounour(14). Mario Candellone

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A BARZIO LA QUINTA PROVA MONDIALE ADAM RAGA, SOPRA, HA DOMINATO LA PROVA ITALIANA, DAVANTI AL GIAPPONESE FUJINAMI. A MATTEO GRATTAROLA, A SINISTRA, È ANDATA LA GARA JUNIOR.

Bou sempre leader MONDIALE

Europeoa Gubian NELLA SECONDA PROVA DEL CAMPIONATO EUROPEO, DISPUTATA AL SABATO 20 GIUGNO, DUE AZZURRI SONO SALITI SUL PODIO. NELLA MASSIMA CATEGORIA, VINTA DAL FRANCESE GUBIAN, GRATTAROLA GLI È ARRIVATO ALLE SPALLE. TERZO L’INGLESE DEL TEAM ITALIANO TOP TRIAL TEAM, ALEXZ WIGG. NEI PRIMI QUINDICI ANCHE MAZZOCHIN, DECIMO, E STALTARI, QUINDICESIMO. NELLA JUNIOR, IN CUI LO SPAGNOLO PERE BORRELLAS HA BATTUTO L’INGLESE JONATHAN RICHARDSON, LUCA COTONE HA COMPLETATO IL PODIO. CATALIN È GIUNTO NONO, COMIGNOLI TREDICESIMO E POLI QUINDICESIMO. DOMENICA PROSSIMA SI CORRERÀ NEL PRINCIPATO D’ANDORRA LA SESTA PROVA.

1. Raga (Gas Gas) p. 34; 2. Fujinami (Montesa) 40; 3. Bou (Montesa) 48; 4. Lampkin (Beta) 50; 5. Cabestany (Sherco) 51; 6. Fajardo (Beta) 55; 7. Dabill (Gas Gas) 72; 8. Freixa (Gas Gas) 76; 9. Maurino (Gas Gas) 101; 10. Brown (Sherco) 104; 11. Gubian (Gas Gas) 108; 12. Oliveras (Gas Gas) 112; 13. Lenzi (Montesa) 131; 14. Himmanen (Beta) 133; 15. Iolitta (Scorpa) 146. IN CAMPIONATO: 1. Bou p. 152; 2. Raga 138; 3. Fujinami 100; 4. Cabestany 97; 5. Lampkin 93.

JUNIOR 1. Grattarola (Sherco) p. 9; 2. Wigg (Beta) 11; 3. Gomez (Montesa) 24; 4. Challoner (Beta) 24; 5. Moret (Gas Gas) 32; 6. Schafer (Gas Gas) 35; 7. Laniel (Gas Gas) 36; 8. Gyllenhammar (Gas Gas) 37; 9. Morton (Beta) 38; 10. Dagnicourt (Beta) 40; 12. Staltari (Gas Gas) 43; 13. Vaccaretti (Montesa) 51. IN CAMPIONATO: 1. Wigg p. 154; 2. Gomez 127; 3. Grattarola 125; 4. Challoner 107; 5. Ferrer 70.

YOUTH 1. Traviesa (Gas Gas) p. 6; 2. Warenghien (Sherco) 6; 3. Richardson (Sherco) 9; 4. Borrellas (Gas Gas) 12; 5. Pedersen (Sherco) 16; 6. Mottin (Gas Gas) 17; 7. Morphett (Beta) 18; 8. Cotone (Beta) 18; 9. Walker (Gas Gas) 19; 10. Stetter (Gas Gas) 21; 11. Poli (Beta) 25; 12. Cominoli (Beta) 30; 14. Tournour (Gas Gas) 33; 17. Catalin (Gas Gas) 37; 21. Rembado (Gas Gas) 58; 22. Corti (Beta) 62; 28. De Iuliis (Beta) 91. IN CAMPIONATO: 1. Richardson p. 147; 2. Traviesa 107; 2. Mottin 107; 4. Warenghien 105; 5. Borrellas 92.

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Maida è di un altro pianeta

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Speedway italiano open TERENZANO - Dopo una gara perfetta, il cinque volte campione italiano Andrea Maida ha vinto sulla pista friulana dell’Olimpia la seconda prova del campionato italiano Open. Venti le manche di qualificazione nelle quali sono emersi i valori dei migliori, con l’incertissima lotta per arrivare nei primi quattro posti e accedere alla finale. I più veloci sono risultati Maida, con punteggio pieno, seguito da Carpanese, Milanese e Franchetti, mentre, pur gareggiando al massimo, non sono riusciti a centrare la finalissima Mattia Tadiello, che ha vinto la speciale classifica under 21, Zambon e Simone Tadiello. Grande tensione nella manche di finale

con Franchetti che è entrato in curva per primo, precedendo Maida, Milanese e Carpanese, che non ha avuto una felice partenza. In uscita di curva, Maida, con un sorpasso perfetto, ha preso la testa, inseguito da Franchetti, con Milanese e Carpanese leggermente staccati. Al terzo giro Franchetti è stato costretto al ritiro per rottura della catena primaria e così Maida ha vinto trionfalmente questa prova, mentre Milanese, pur affaticato dalla gara di Long Track del pomeriggio di sabato a Marianske Lazne e dal successivo viaggio, si è classificato in seconda posizione, davanti al campione italiano Carpanese. Foto Tomba

A TERENZANO A LATO, DA SINISTRA, MILANESE, MATTIA TADIELLO E MAIDA. SOTTO, IL PODIO CON IL VINCITORE MAIDA, MILANESE, SECONDO, E CARPANESE.

A TERENZANO: 1. Maida 25; 2. Milanese 22; 3. Carpanese 20; 4. Franchetti 18; 5. Tadiello M. 16; 6. Tadiello S. 14; 7. Zambon 12; 8. Novello 11; 9. Manev 10; 10. Baroni 9; 11. Marzotto 8; 12. Cavicchioli 7; 13. Seren 6; 14. Scagnetti 3; 15. Stevanini. IN CAMPIONATO: 1. Franchetti 43; 2. Carpanese 42; 3. Milanese 38; 4. Maida 32; 5. Zambon 32; 6. Tadiello S. 28; 7. Novello 27; 8. Baroni 21; 9. Manev 20; 10. Seren 17; 11. Tadiello M. 16; 12. Marzotto 16; 13. Cavicchioli 6; 14. Scagnetti 5; 15. Stevanini 4.

Leclassifiche motosprint

Vince Riss Long Track

Franchetti guida il campionato

80

SFORTUNATO MILANESE SOLO NONO ALESSANDRO MILANESE, ALLE PRESE CON GUAI TECNICI E INCAPPATO IN UNA FORATURA AL GP DELLA REPUBBLICA CECA.

MARIANSKE LAZNE - La Repubblica Ceca ha ospitato per la prima volta un GP di Long e Grass track che ha visto vincitore a punteggio pieno il sette volte campione del mondo Gerd Riss. Dopo le cinque manche di qualificazione alla finalissima sono arrivati, oltre a Riss, l’olandese Fabriek, il tedesco Kroger, l’inglese Phillips, l’olandese Pijper ed il tedesco Tebbe, che si sono poi classificati nell’ordine. Buonissima la prestazione di Alessandro Milanese che, dopo un inizio molto brillante, poteva aspirare ad arrivare alla finale ma è incappato in due ritiri per una foratura della gomma posteriore e per problemi di accensione.

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la classifica 1. Riss punti 30; 2. Fabriek 22; 3. Kroger 19; 4. Phillips 17; 5. Pijper 19; 6. Tebbe 17; 7. Appleton 14; 8. Kylmakorpi 14; 9. Milanese 12; 10. De Jong 12; 11. Tresarrieu St. 11; 12. Hall 9; 13. Diener 9; 14. Tresarrieu Ma. 6; 15. Ondrasik 5; 16. Schneiderwind 5; 17. Wollf 3; 18. Cooper 1.

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SportitaliA

I Campionati Regionali

Paoli a mani basse EnduroItaliano Major SAN SEVERINO MARCHE (MC) - Il campionato italiano enduro major ha fatto tappa nelle Marche per la disputa della seconda stagionale. È stato il caldo il protagonista assoluto oltre che il primo avversario dei piloti in gara. Numerosi i colpi di scena che hanno vivacizzato la tappa, come l’incidente che ha tolto di scena l’umbro Andrea Prataiola per la frattura di due dita di un piede che l’ha costretto alle cure dei medici e al ritiro. Così come si sono ritirati Marco Feltracco, a causa di un inconveniente tecnico, e Roberto Cesareni, anch’egli alle prese con guai tecnici. Per quanto riguarda i risultati, tutto secondo pronostico, con il toscano Alessio Paoli che si è permesso il lusso di vincere cinque delle sei speciali, aggiudicandosi a mani basse il successo nell’Elite Major, oltre che l’assoluta di giornata, precedendo agevolmente Pierluigi Surini e Giuseppe Gallino. Da segnalare il debutto nell’enduro di Attilio Pignotti. L’ex vice campione del mondo supermoto è salito sul gradino più basso del podio nell’Elite Over. Unico neo della giornata il deprecabile furto avvenuto ai danni del pilota bresciano Carlo Valenti, che al momento di prendere il via non ha trovato la sua moto nel parco chiuso. Francesco Fiorani

14 giugno Campionato Italiano major, seconda prova – Organizzatore: M.C. Settempedano – Direttore di gara: Roberto Romoli - Meteo: sole e caldo

Classifiche ELITE: 1. Paoli (HM); 2. Gallino (Gas Gas); 3. Pignotti (HM); 4. Bosetti (KTM). EXPERT CLASSE 1: 1. Hriaz (Suzuki); 2. Corrent (Suzuki); 3. Siragusa (KTM); 4. Franceschetti (Suzuki); 5. Mastropietro (KTm); 6. Bertorello (KTM); 7. Sanino (KL); 8. Tuani (HM); 9. Mauri (Yamaha); 10. Bono (HM); 11. Siragna (KL); 12. Canali (HM); 13. Maffeis (Yamaha); 14. Ragni (HM); 15. Consolini (HM); 16. Zaccaria (HM); 17. Leonarduzzi (Suzuki); 18. Dolfin (Yamaha); 19. Zanotti (HM). CLASSE 2: 1. Occhiolini (Aprilia); 2. Bottazzi (Husqvarna); 3. Tortoli (BMW); 4. Capicchioni (KTM); 5. Chiesa (Aprilia); 6. Bezzoli (Suzuki); 7. Tronconi (HM); 8. Cecchetti (HM); 9. Mastropietro (KTM); 10. Boschini (HM); 11. Mammarella (HM); 12. Venzi (Husaberg); 13. Cambria (TM); 14. Ferrarini (HM); 15. Bonardi (HM); 16. Minetti (HM). CLASSE 3: 1. Moretto (KTM); 2. Gandolfo (Husqvarna); 3. Pelizzeni (Husqvarna); 4. Giustelli (Gas Gas); 5. Mastrantonio (KTM); 6. Kocina (Gas Gas); 7. Maimone (Honda); 8. Bertoli (Aprilia); 9. Contessi (KTM); 10. Volpato (Gas Gas); 11. Mitelli (KTM); 12. Segat (KTM); 13. Rovatti (TM); 14. Ceresoli (Gas Gas); 15. Santioni (Gas Gas); 16. Stevan (Gas Gas); 17. Belloni (KTM); 18. Martinelli (KTM). MASTER CLASSE 1: 1. Cabass (HM); 2. Zanchi (HM); 3. Scala (HM); 4. Brioschi (HM); 5.

82 motosprint

Sala (HM); 6. Zigliani (KTM); 7. Zanon (Yamaha); 8. Antoci (KL); 9. Di Gregorio (KTM); 10. Fondelli (KTM); 11. Mangili (HM); 12. Muccini (KTM); 13. Cornacchiari (KTM); 14. Serlonghi (HM); 15. Rinaldi (HM); 16. Raggio (Suzuki); 17. Scattolini (KTM); 18. Pesenti (HM); 19. Bonomi (KTM); 20. Verbicara (Yamaha); 21. Biffi (Husqvarna); 22. Caterini (Suzuki); 23. Becchetti (KL); 24. De Vivo (KTM); 25. Setta (Yamaha). CLASSE 2: 1. Surini (Aprilia); 2. Giordano (TM); 3. Guastini (Beta); 4. Pregnolato (Husqvarna); 5. Petruzzi (HM); 6. Sibelli (KTM); 7. Giannettoni (BMW); 8. Ravagli (Beta); 9. Chiavelli (HM); 10. Benda (KTM); 11. Granocchia (HM); 12. Sanguineti (HM); 13. Occhialini (HM); 14. Bonaccorsi (HM); 15. Pedretti (Husqvarna); 16. Politi (Beta); 17. Silvestrin (KL); 18. Zorzitto (Suzuki); 19. Corbelli (KTM); 20. Montagnini (KTM); 21. Di Berardino (Gas Gas); 22. Pestoni (Husqvarna). CLASSE 3: 1. Mazzoleni (KTM); 2. Spreafico (HM); 3. Zoppas (Husqvarna); 4. Pagani (KTM); 5. Elmi (KTM); 6. Mescia (HM); 7. Burdizzo (TM); 8. Rossi (KTM); 9. Monaldi (KTM); 10. Cesari (Aprilia); 11. Beghetto (KTM); 12. Cusini (Husqvarna); 13. Bindi (KTM); 14. Scattolini (KTM); 15. Casella (Beta); 16. Guareschi (Husaberg). SUPER VETERAN: 1. Brissoni (Aprilia); 2. Fattori (KTM); 3. Marini (KTM); 4. Accongiagioco (HM); 5. Orrea (HM); 6. Segale (HM); 7. Bertoja (Yamaha); 8. Orselli (KTM); 9. Benetti (Husaberg); 10. Grasseni (KTM); 11. Copertini (Husaberg); 12. Moretti (Yamaha); 13. Antonuccio (TM); 14. Guidi (Yamaha); 15. Cremasco (Yamaha). VETERAN: 1. Signorelli (Yamaha); 2. Pegurri (KTM); 3. Moscone (Yamaha); 4. Bernardi (Yamaha); 5. Cecconi (HM); 6. Bisciotti (KL); 7. Dominici (Suzuki); 8. Viviani (Hu-

NELLA SECONDA TRICOLORE A SAN SEVERINO MARCHE, FABIO OCCHIOLINI (516) HA DOMINATO LA EXPERT 2, ALESSIO PAOLI (3) L’ELITE MAJOR. sqvarna); 9. Gasperini (KTM); 10. Zanré (KTM); 11. Chiesa (KTM); 12. Plebani (Yamaha); 13. Lucadamo (HM); 14. Ongaro (KTM); 15. Brandi (Suzuki); 16. Nieli (KL); 17. Ronconi (KL); 17. Bignardi (HM); 18. Bignardi (HM); 19. Onesini (HM); 20. Lauri (HM); 21. Ricci (KTM); 22. Cervigni (HM); 23. Proto (KTM).

Liguria Pieve di Teco (IM) 7 giugno Campionato ligure enduro – Organizzatore: M.C. Sanremo – Meteo: sereno

Classifiche ELITE: 1. Boeri (Beta); 2. Grasso (KTM); 3. Gandolfo (Husqvarna); 4. Rovelli (Gas Gas); 5. Viscafé (Suzuki). 50 CODICE: 1. Grasso (Beta); 2. Croese (HM). CLASSE 125 2T: 1. Marmi (Husqvarna); 2. Martini (KTM); 3. Garzoglio (KTM); 4. Pavone (Yamaha); 5. Casaretto (Gas Gas); 6. Compalati (KTM); 7. Bonetto (TM); 8. Ferratusco (KTM); 9. Minazzo (KTM); 10. Ferrando (KTM); 11. Pancini (KTM); 12. Gandolfo (Husqvarna); 13. Signoris (KTM); 14. Mezzacasa (KTM); 15. Messaggi (KTM); 16. Condomo (KTM); 17. Dellai (KTM); 18. Albertone (TM); 19. Balbo (KTM); 20. Girini (KTM); 21. Berretta (KTM); 22. Lonardo (KTM); 23. Maia (KTM); 24. Bonifazio (Husqvarna); 25. Boretti (TM); 26. Bero (KTM); 27. Trucchi (KTM). CLASSE 250 2T: 1. Sibelli (KTM); 2. Rossi (Yamaha); 3. Sanguinetti (Honda); 4. Maia (Suzuki); 5. Genesi (Husqvarna); 6. Di Maria (KTM); 7. Traverso (KTM); 8. Molinari (Honda); 9. Foschini (Husqvarna); 10. Forte (KTM); 11. Maggiolli (Gas Gas); 12. Di Michele (KTM); 13. Volpato (Gas Gas); 14. Tirloni (KTM); 15. Fotia (Suzuki); 16. Pario (KTM); 17. Giancone (Honda); 18. Bestagno (KTM); 19. Gramegna (KTM); 20. Santucci (Gas Gas); 21. Furlanetto (Honda); 22. Avena (Honda); 23. Lonardo (KTM); 24. Bottello (Honda); 25. Campana (KTM). CLASSE 250 4T: 1. Piccardo (Yamaha); 2. Cappella (Honda); 3. Scali (Suzuki); 4. Orbani (Husqvarna); 5. Sanguineti (Honda); 6. Ludi (Yamaha); 7. Panarelli (KTM); 8. Gandolfo (Husqvarna); 9. Raggiunti (Honda); 10. Campanella (Suzuki); 11. Marino (Yamaha); 12. Verbicara (Yamaha); 13. Gatti (Yamaha); 14. Monteverde (Honda); 15. Perotti (TM); 16. Parolini (Yamaha); 17. Raggio (Honda); 18. Cuneo (Honda); 19. Di Camillo (Honda); 20. Vanni (Honda); 21. Vio (Honda); 22. Gazzano (Honda); 23. Trivella (Husqvarna); 24. Realini (Beta). CLASSE 450 4T: 1. Simonetti (Beta); 2. Raso (Beta); 3. Sciamanda (Honda); 4. Zunino (Beta); 5. Balbo (Husaberg); 6. Peraccini (KTM); 7. Lagorio (Honda); 8. Chiono (KTM); 9. Centanaro (Beta); 10. Stilo (Honda); 11. Baldini (Honda); 12. Coppellini (KTM); 13. Tassano (Honda); 14. Parodi (Beta); 15. Vacca (Husaberg); 16. Amoretti (Honda); 17.

Diena (Beta); 18. Savona (Honda); 19. Mondino (Honda); 20. Bernò (KTM); 21. Carparella (Honda); 22. Cairone (Beta); 23. Turco (Beta). CLASSE 500 4T: 1. Oliva (Husaberg); 2. Mescia (Honda); 3. Porcella (Husaberg); 4. Allegri (Husaberg); 5. Pilò (Beta); 6. Biancheri (KTM); 7. Rovere (Honda); 8. Realini (Beta); 9. Traversaro (TM); 10. Colombini (KTM); 11. Volpe (Husaberg); 12. Caldarone (Beta); 13. Cugge (KTM). VETERANI UNICA: 1. Buccheri (Husaberg); 2. Berardi (KTM); 3. Muraglia (Honda); 4. Gasperini (KTM); 5. Grasso (Suzuki); 6. Pelle (KTM); 7. Righetto (KTM); 8. Roggero (Yamaha); 9. Martini (KTM); 10. Flore (KTM); 11. Elena (KTM); 12. Protto (KTM); 13. Stancari (Gas Gas); 14. Celso (KTM); 15. Biancheri (KTM); 16. Negro (Suzuki). 80 TROFEO LIGURE: 1. Ferretti (Zundap); 2. Martini (TM); 3. Vescia (TM); 4. Ignesti (TM); 5. Rachelli (HM); 6. Montoli (HM); 7. Saettone (Kawasaki); 8. Orengo (TM); 9. Bigio (TM); 10. Cottali (KTM). PROMOSPORT: 1. Canobbio (Honda); 2. Pignatelli (KTM); 3. Albarelli (Aprilia); 4. Righetto (Husqvarna); 5. Bottani (KTM); 6. Segre Fantoli (KTM); 7. Di Marco (KTM); 8. Acquista (Kawasaki). FUORI REGIONE: 1. Vignola (Honda); 2. Occelli (Yamaha); 3. Pario (KTM); 4. Dall’Osto (KTM); 5. Valli (KTM); 6. Frione (Honda). ELITE INTERREGIONALE: 1. Gerini (KTM); 2. Gallino (Gas Gas). Marco Marcellino

Piemonte Gottasecca (CN) 7 giugno Hard Race – Organizzatore: M.C. il Faro – Direttore di gara: Livio Perin – Meteo: sereno

Classifiche ASSOLUTA: 1. Giannotti (Kawasaki); 2. Caffarati (Kawasaki); 3. Cerruti; 4. Bassi (TM); 5. Bignoli (Suzuki); 6. Vettovalli (Husqvarna); 7. Bongilatti (Yamaha); 8. Mattiauda (KTM); 9. Gilardi (TM); 10. Rossini (Honda); 11. Bongiovanni (Suzuki); 12. Mattiauda (Honda); 13. Garavelli (Yamaha); 14. Cusini (Husqvarna); 15. Ferrero (KTM); 16. Barroero (KTM); 17. Canepa (Honda); 18. Crivellari (Gas Gas); 19. Giacobone (KTM); 20. Bordoli (Yamaha); 21. Consonni (Yamaha); 22. Politanò (Husqvarna); 23. Amerio (KTM); 24. Meraviglia (Honda); 25. Dondé (Kawasaki); 26. Orelli (Honda); 27. Roventi (Husqvarna); 28. Carioli (Kawasaki); 29. Truffo (KTM); 30. Pezzola (Gas Gas); 31. Lingua (Honda); 32. Marchiaro (Gas Gas); 33. Baldi (KTM); 34. Vanoli (KTM); 35. Caffaratti (Kawasaki); 36. Grigione (Beta); 37. Turrini (KTM); 38. Caronni (Gas Gas); 39. Pregaglia (KTM); 40. Dessì (Aprilia); 41. Lagorio (KTM); 42. Calligaro (KTM); 43. Caronni (Gas Gas).


SportitaliA

La Nocera fra le donne

PROTAGONISTI DEL TROFEO ITALIA SUL CROSSODROMO DI GIOIELLA ANDREA TEDESCO (8) HA VINTO LA CLASSE 125, ALESSANDRO PAGLICCI (919) HA DOMINATO GARA DUE DELLA MX1.

CrossTrofeo Italia GIOIELLA (PG) – Giro di boa per il Trofeo Italia e la Coppa Italia femminile di cross sul tracciato umbro “Vinicio Rosadi”. Con oltre 210 piloti presenti (compresi gli orange drivers), il “Trofeo” si conferma una vetrina molto ambita dai piloti nazionali. La giornata agonistica è vissuta tutta sullo scontro fra Pagliacci e Vestri nella classe MX1, visto che nelle altre categorie tre autentici schiacciasassi, il venticinquenne milanese Matteo Aperio, Andrea Tedesco, 22 anni vicentino, e la sedicenne rodigina Francesca Nocera hanno monopolizzato rispettivamente la MX2, la 125 e la Coppa Femminile. Nella nella prima frazione della MX1, dopo una partenza non brillante, Alessandro Pagliacci si è esibito in una furiosa rimonta che solo la bandiera a scacchi ha interrotto quando si trovava in seconda posizione alle spalle di Martino Vestri. Stesso copione, ma con finale diverso in gara due. La rimonta del ventiduenne umbro ha avuto il suo epilogo a cinque giri dal termine, con il bel sorpasso ai danni di Vestri che gli ha permesso di aggiudicarsi manche e assoluta. In ottica di campionato tutto rimandato alla prossima gara, con Vestri che mantiene cinque punti di vantaggio su Pagliacci. Nel Trofeo KTM vittoria assoluta dello spettacolare Ivo Lasagna nelle due manche della classe MX1. In MX2 successo di Antonio Gizzi. Roberto Dorillo

14 giugno Trofeo Italia Motocross, Coppa Italia, Femminile, Trofeo KTM, terza prova – Organizzatore: M.C. Trasimeno – Direttore di gara: Paolo Burini – Meteo: sole

Classifiche MX1 GARA UNO: 1. Vestri (KTM); 2. Pagliacci (Honda); 3. Betrugli (Yamaha); 4. Maggiore (Honda); 5. Mocini (Honda); 6. Marzetti (Honda); 7. Andressi (Kawasaki); 8. Benedini (Yamaha); 9. Disetti (Kawasaki); 10. Tincani (Honda); 11. Saletti (Honda); 12. Tinari (Honda); 13. Salucci (Honda); 14. Pedica (Honda); 15. Massini (Honda); 16. Fossi (Honda); 17. Ferrari (Honda); 18. Castellucci (TM); 19. Marasca (Suzuki); 20. Soccolini (Yamaha); 21. Fontani (Kawasaki); 22. Gambarotti (Kawasaki); 23. Bagnarelli (Honda); 24. Comastri (Honda); 25. Lumachi (Honda); 26. Lasagna (Honda); 27. Pezzanesi (Honda); 28. Dipietrogiacomo (Yamaha); 29. Cristalli (Kawasaki); 30. Incerti (KTM); 31. Lorenzini (Honda); 32. Fiorgentili (Suzuki); 33. Colonna (Honda); 34. Arnetoli (Honda); 35. Segnana (Honda); 36. Maffetti (Suzuki). GARA DUE: 1. Pagliacci (Honda); 2. Vestri (KTM); 3. Maggiore (Honda); 4. Tinari (Honda); 5. Marzetti (Honda); 6. Bertugli (Yamaha); 7. Saletti (Honda); 8. Benedini (Yamaha); 9. Andressi (Kawasaki); 10. Mocini (Honda); 11. Disetti (Kawasaki); 12. Massini (Honda); 13. Tincani (Honda); 14. Salucci (Honda); 15. Pedica (Honda); 16. Fossi (Honda); 17. Castellucci (TM); 18. Ferrari (Honda); 19. Cristalli (Kawasaki); 20. Gambarotti (Kawasaki); 21. Fontani (Kawasaki); 22. Marasca (Suzuki); 23. Pezza-

nesi (Honda); 24. Comastri (Honda); 25. Lasagna (Honda); 26. Bagnarelli (Honda); 27. Dipietrogiacomo (Yamaha); 28. Lumachi (Honda); 29. Lorenzini (Honda); 30. Arnetoli (Honda); 31. Fiorgentili (Suzuki); 32. Segnana (Honda); 33. Soccolini (Yamaha); 34. Maffetti (Yamaha); 35. Incerti (KTM); 36. Colonna (Honda); 37. Tiveddu (Honda). MX2 GARA UNO: 1. Aperio (Honda); 2. Redondi (Suzuki); 3. Sciarrino (Kawasaki); 4. Fiorgentili (Yamaha); 5. Lattanzi (Yamaha); 6. Marincioni (Suzuki); 7. Mencaroni (Kawasaki); 8. Dolce (KTM); 9. Calevi (Yamaha); 10. Ciarlo (Honda); 11. Faccioli (Suzuki); 12. Muratori (Suzuki); 13. Marchetti (Honda); 14. Coppellotti (Yamaha); 15. Ercoletti (Honda); 16. Casa (Kawasaki); 17. Tomasi (KTM); 18. Franceschini (Honda); 19. Robuschi (KTM); 20. Santi (Suzuki); 21. Pascucci (Honda); 22. Leonesi (Honda); 23. Laurenzi (Suzuki); 24. Ferazzani (Kawasaki); 25. Guglielmi (Honda); 26. Cavallini (Honda); 27. Derosa (Kawasaki); 28. Zaccaro (Yamaha); 29. Zanelli (Yamaha); 30. Micozzi (Yamaha); 31. Lolli (Suzuki); 32. Fioretti (Yamaha); 33. Bertuzzi (Honda); 34. Meale (Yamaha); 35. Pepe (Kawasaki); 36. Terraneo (KTM); 37. Decarli (Honda). GARA DUE: 1. Aperio (Honda); 2. Fiorgentili (Yamaha); 3. Terraneo (KTM); 4. Dolce (KTM); 5. Guglielmi (Yamaha); 6. Marincioni (Suzuki); 7. Mencaroni (Kawasaki); 8. Lattanzi (Yamaha); 9. Calevi (Yamaha); 10. Tomasi (KTM); 11. Redondi (Suzuki); 12. Faccioli (Suzuki); 13. Franceschini (Honda); 14. Muratori (Suzuki); 15. Casa (Kawasaki); 16. Zanetti (KTM); 17. Zanelli (Yamaha); 18. Coppellotti (Yamaha); 19. Decarli (Honda); 20. Santi (Suzuki); 21. Ferazzani (Kawasa-

ki); 22. Leonesi (Honda); 23. Fioretti (Yamaha); 24. Laurenzi (Suzuki); 25. Micozzi (Yamaha); 26. Lolli (Suzuki); 27. Pascucci (Honda); 28. Scorpioni (Kawasaki); 29. Robuschi (KTM); 30. Ciarlo (Honda); 31. Meale (Yamaha); 32. Cavallini (Honda); 33. Bertuzzi (Honda); 34. Ercoletti (Honda); 35. Marchetti (Honda). 125 GARA UNO: 1. Tedesco (Honda); 2. Peverieri (Yamaha); 3. Tozzi (KTM); 4. Ruzzi (Kawasaki); 5. Anichini (KTM); 6. Morelli (Suzuki); 7. Serri (Honda); 8. Gipponi (Suzuki); 9. Rigoni (Kawasaki); 10. Schiavo (Honda); 11. De Santis (Honda); 12. Bergonzani (Suzuki); 13. Zazzeri (Suzuki); 14. Andrini (Suzuki); 15. Nardin (KTM); 16. Turini (KTM); 17. Premi (Kawasaki); 18. Fontanesi (Yamaha); 19. Zimbile (Suzuki); 20. Mocellin (Honda); 21. Zambon (Yamaha); 22. Malpassi (KTM); 23. Bisi (KTM); 24. Comastri (Honda); 25. Di Marziantonio (Honda); 26. Credi (Suzuki); 27. Zoia (Kawasaki); 28. Basenghi (KTM); 29. Bisaccioni (KTM); 30. Borri (KTM); 31. Continanza (Yamaha); 32. Mometti (Honda); 33. Verbeni (Honda); 34. Masciullo (KTM); 35. Miscio (KTM); 36. Gabrielli (TM); 37. Gozzoli (TM). GARA DUE: 1.Tedesco (Honda); 2. Peverieri (Yamaha); 3. Tozzi (KTM); 4. Ruzzi (Kawasaki); 5. Gipponi (Suzuki); 6. Schiavo (Honda); 7. Morelli (Suzuki); 8. Nardin (KTM); 9. Serri (Honda); 10. Anichini (KTM); 11. Rigoni (Kawasaki); 12. Turini (KTM); 13. Andrini (Suzuki); 14. Bergonzani (Suzuki); 15. Zazzeri (Suzuki); 16. De Santis (Honda); 17. Mocellin (Honda); 18. Fontanesi (Yamaha); 19. Zambon (Yamaha); 20. Bisi (KTM); 21. Malpassi (KTM); 22. Di Marziantonio (Honda); 23. Basenghi (KTM); 24. Zoia (Kawasaki); 25. Bisaccioni (KTM); 26. Comastri (Honda); 27. Credi (Suzuki); 28. Continanza (Yamaha); 29. Mometti (Honda); 30. Verbeni (Honda); 31. Masciullo (KTM); 32. Gozzoli (TM); 33. Premi (Kawasaki); 34. Miscio (KTM); 35. Zimbile (Suzuki). FEMMINILE GARA UNO: 1. Nocera (KTM); 2. Rivetti (KTM); 3. Parrini (Suzuki); 4. Decarli (Honda); 5. Giorda (Suzuki); 6. Zanti (Honda); 7. Lago (Suzuki); 8. Dionisi (Yamaha). GARA DUE: 1. Nocera (KTM); 2. Parrini (Suzuki); 3. Rivetti (KTM); 4. Decarli (Honda); 5. Giorda (Suzuki); 6. Dionisi (Yamaha); 7. Lago (Suzuki); 8. Zanti (Honda).

Trofeo KTM MX1 GARA UNO: 1. Lasagna; 2. Milani; 3. Caprioli; 4. Ombrosi; 5. Zanoli; 6. Lavalle; 7. Iannarone; 8. Croce; 9. Solazzo; 10. Annibaldi; 11. Micchi; 12. Pugliese; 13. Piatti. GARA DUE: 1. Lasagna; 2. Milani; 3. Ombrosi; 4. Caprioli; 5. Solazzo; 6. Iannarone; 7. Lavalle; 8. Annibaldi; 9. Micchi; 10. Croce; 11. Pugliese. MX2 GARA UNO: 1. Gizzi; 2. Di Pauli; 3. Bertuccelli; 4. Manuppiello; 5. Spano; 6. De

Marco; 7. Di Domenicantonio; 8. Siroti; 9. Cherubini; 10. Piatesi; 11. Mandarà; 12. Ciuffetelli; 13. Uberti; 14. Morgera; 15. Clementini; 16. Meoni; 17. Bellavista; 18. Bergini; 19. Freddiani, 20. Corsetti; 21. Marinelli; 22. Buso. GARA DUE: 1. Bertuccelli; 2. Gizzi; 3. Di Pauli; 4. Spano; 5. De Marco; 6. Di Domenicantonio; 7. Meoni; 8. Manuppiello; 9. Siroti; 10. Ciuffetelli; 11. Piatesi; 12. Mandarà; 13. Mongera; 14. Cherubini; 15. Uberti; 16. Clementini; 17. Bellavista; 18. Marinelli; 19. Freddiani; 20. Corsetti.

Piemonte-Liguria Paroldo (CN) 14 giugno

Minicross

Classifiche

DEBUTTANTI: 1. Polito (Suzuki); 2. Berruto (KTM); 3. Tamai (LEM); 4. Cantele (KTM); 5. Pileio E. (KTM); 6. Spataro (Kawasaki); 7. Gandolfi (KTM); 8. Tommasi (KTM); 9. Ferraris (KTM); 10. Veiluva (KTM); 11. Vanni (KTM). CADETTI: 1. Callegaro (Polini); 2. Bianchi (Suzuki); 3. Vergnano (KTM); 4. Armellino (KTM); 5. Secco (KTM); 6. La Scala (KTM); 7. Pileio S. (KTM); 8. Taricco (Kawasaki); 9. Genta (KTM). JUNIOR: 1. Tropepe (KTM); 2. Romaniello (KTM); 3. Borghi (Suzuki); 4. Marocco (Yamaha); 5. Callegaro A. (KTM); 6. Grillo (KTM); 7. Mantero (Suzuki); 8. Diotallevi (KTM); 9. Chierico (KTM); 10. Giordano (KTM); 11. Vezzetti (KTM); 12. Frisoni (Suzuki); 13. Porro (KTM); 14. Traversa (Suzuki); 15. Rossi (Suzuki); 16. Viglino (Suzuki). SENIOR: 1. Cavallo (KTM); 2. Tesconi (Honda); 3. Manenti (Honda); 4. Quaglio (Suzuki); 5. Ferretti (Honda); 6. Cosenza (Suzuki).

TOP RIDER MX1: 1. Bracesco (Honda); 2. Malimpensa (Honda); 3. Pedri (Honda); 4. Slavec (Honda); 5. Sonego (Suzuki); 6. Venturini (TM); 7. Dal Zilio (Honda); 8. Vidotto (Yamaha); 9. Libera R. (Honda); 10. Cescon (Honda); 11. Libera F. (Honda); 12. Panzani (Suzuki); 13. Pedretti (Suzuki); 14. Pegoraro (Honda); 15. Asnicar (Yamaha); 16. Pasqua (Yamaha); 17. Grigolato (Honda); 18. Politri (Honda); 19. Favero (Suzuki); 20. Quaggiotto (Kawasaki); 21. Givani (TM); 22. Franzoi (Honda); 23. Kinkelin (Kawasaki); 24. Melchiori (Kawasaki); 25. Cebula (Honda); 26. Mansoldo (Honda); 27. Cracco (Yamaha); 28. Asnicar (Honda); 29. Dal Cin (Honda); 30. Sirtoli (Suzuki); 31. Redaelli (Suzuki); 32. Della Vecchia (Kawasaki); 33. Dal Bo (Honda); 34. Salmistraro (Kawasaki); 35. Parpagiola (Honda); 36. Greppi (Honda); 37. Antoniazzi (Kawasaki); 38. Liva (Kawasaki); 39. Reginato (Honda); 40. Marzocchi (Honda). MX2: 1. Dal Vecchio (Yamaha); 2. De Bortoli (Honda); 3. Turchet (Suzuki); 4. Dottori (Kawasaki); 5. Storti (Honda); 6. Cogo (Honda); 7. Aldini (Honda); 8. Fiamin (Yamaha); 9. Cescon (Honda); 10. Cogo (Kawasaki); 11. Turitto (Kawasaki); 12. Panzani (Suzuki); 13. Ceola (Yamaha); 14. Tomizioli (Kawasaki); 15. Staschitz (Suzuki); 16. Villanova (Yamaha); 17. Usaj (Yamaha); 18. Azzolin (Kawasaki); 19. Bruttomesso

Triveneto Mantova 14 giugno Campionato Triveneto, cross e minicross, quinta prova – Organizzatore: M.C. Mantovano – Direttore di gara: Claudio Zilio – Meteo: sereno

(KTM); 20. Arnoldo (Yamaha); 21. Ferrari (Kawasaki); 22. Strickner (Kawasaki); 23. Dalla Bona (Yamaha); 24. Dal Zilio (Yamaha); 25. De Zulian (Honda); 26. Medea (Honda); 27. Miori (Honda); 28. Piovani (TM); 29. Pierfederici (Yamaha); 30. De Tomasi (Honda); 31. Marchetti (Honda); 32. Cotti (Yamaha); 33. dellantonio (Honda); 34. Santagiuliana (Suzuki); 35. Vicentini (Honda); 36. Pretto (Yamaha); 37. Gechele (Suzuki); 38. Gugole (Honda); 39. Lantschner (Kawasaki); 40. Dottori (Kawasaki).

Minicross SENIOR: 1. Cervellin (Honda); 2. Paganini (Honda); 3. Vendramini (Honda); 4. Odorizzi (KTM); 5. Girardi (KTM); 6. Biliato (KTM); 7. Rizzardi (KTM); 8. Ruzzenente (Kawasaki); 9. Quas (Kawasaki); 10. Zamboni (KTM); 11. Gava (KTM); 12. Lucchetta (KTM); 13. Zenato (KTM); 14. Culpo (Yamaha); 15. Dal Molin (Suzuki); 16. Vitaliani (KTM); 17. Zoccai (Honda); 18. Ceola (Honda); 19. Gri (Yamaha). JUNIOR: 1. Gemin (Suzuki); 2. Gironi (Yamaha); 3. Bubola (Yamaha); 4. Salomoni (Suzuki); 5. Stoppa (KTM); 6. Simeon (Suzuki); 7. Miotto (KTM); 8. Festi (KTM); 9. Bertuzzi (KTM); 10. Desiderà (Kawasaki); 11. Graziola (Honda); 12. Corradin (KTM); 13. Carlon (KTM); 14. Dal Pian (Suzuki); 15. Garlatti (Honda); 16. Pessot (KTM); 17. Stella (Kawasaki); 18. Dal Zotto (KTM); 19. Zani (KTM); 20. Pegoraro (KTM); 21. Luc-

chesi (Suzuki); 22. Biliato (KTM); 23. Gabrielli (KTM); 24. Mozzo (KTM); 25. Scremin (Suzuki); 26. Pasqualini (KTM); 27. Clementi (Suzuki); 28. Salmistraro (Honda); 29. Breda (KTM); 30. Grezzani (Kawasaki); 31. Banali (KTM); 32. Bertoldi (KTM); 33. Mantovan (Honda); 34. Andreis (Honda); 35. Zamberlan (KTM). CADETTI: 1. Grigoletto (KTM); 2. Soave (KTM); 3. Zonta (KTM); 4. Forato (KTM); 5. Berto (Kawasaki); 6. Vitaliani (KTM); 7. Grezzani (Kawasaki); 8. Sigolotto (KTM); 9. Munari (KTM); 10. Panigas (Suzuki); 11. Antoniazzi (KTM); 12. Righini (KTM); 13. Agosti (KTM); 14. Minisini (KTM); 15. Guarise (Suzuki); 16. Sighel (KTM); 17. Monteleone (KTM); 18. Zanuto (KTM); 19. Cattani (KTM); 20. Pavan (KTM); 21. Ceccato (LEM); 22. Ermini (KTM); 23. Marsura (KTM); 24. Quas (Kawasaki); 25. Franchina (Kawasaki); 26. Ceola (KTM); 27. Sanchini (KTM). DEBUTTANTI: 1. Zanotti (KTM); 2. Bisogni (KTM); 3. Vertua (KTM); 4. Zancarini (Metrakit); 5. Guarise (Suzuki); 6. Temel (Kawasaki); 7. Paganini (KTM); 8. Lucchesi (Kawasaki); 9. Corradini (Kawasaki); 10. Girolimetto (Kawasaki); 11. Breda (KTM); 12. Antoniazzi (LEM); 13. Calgaro (Kawasaki); 14. Benedetti (Kawasaki); 15. Pellizzaro (Suzuki); 16. Ricci (KTM); 17. Cuccinello (KTM); 18. Pasqualini (KTM); 19. Fedozzi (Kawasaki); 20. Faccioli (KTM); 21. Banali (KTM); 22. Facin (Suzuki); 23. Canetti (Kawasaki); 24. Busca (KTM); 25. Bogoni (Kawasaki).

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Campionato Piemonte, Liguria, minicross, quarta prova – Organizzatore: M.C. Cairo Montenotte – Direttore di gara: Diego Lancerotto – Meteo: sereno

Classifiche MAJOR MX1: 1. Vagadore (Kawasaki); 2. Gatti (Honda); 3. Traversa (Honda); 4. Bessone (Kawasaki); 5. Ferrari (Yamaha); 6. Amerio (Honda); 7. Di Giorgio (Kawasaki); 8. Parodi (Honda); 9. Danna (Honda); 10. Miletto (Yamaha); 11. Marchisio (KTM); 12. Astesano (Honda); 13. Bruno (Yamaha); 14. Taricco (Honda); 15. Brunello (Honda); 16. Cardone R. (Honda); 17. Masante (Yamaha); 18. Cardone O. (Honda); 19. Pomella (Honda); 20. Valeri (Suzuki); 21. Costa Laia (Honda). MX2: 1. Veglia (Honda); 2. Manna (Honda); 3. Saibene (Yamaha); 4. Lusardi (Yamaha); 5. Milani (KTM); 6. Rampado (Honda); 7. Gasparella (Honda); 8. Callegari (Honda); 9. Bassani (Yamaha); 10. Pignataro (KTM); 11. Pelizzari (Kawasaki); 12. Sergiotti (Yamaha); 13. Frati (KTM); 14. Contessi (Yamaha); 15. Vignolo (Yamaha); 16. Mora (Yamaha); 17. Tornaco (Suzuki); 18. Smeraldi (Honda); 19. Bisconti (Suzuki); 20. Enrico (Honda); 21. Dalporto (Yamaha). UNDER 18: 1. Cimberio (Suzuki); 2. Pezzuto (Suzuki); 3. Montanari (Suzuki); 4. Marrazzo D. (Honda); 5. Barbagallo (Honda); 6. Marino (Yamaha); 7. Winkler (KTM); 8. Musso (Suzuki); 9. Bianchetti (Yamaha); 10. De Faveri (Kawasaki); 11. Grammatico (Suzuki); 12. Tabone (Suzuki); 13. Rabossi (Suzuki); 14. Marrazzo C. (Honda); 15. Robotti (Suzuki); 16. Berutti (Yamaha); 17. Ballesio (Suzuki); 18. Ratti (KTM); 19. Faraone (Suzuki); 20. Macaluso (Kawasaki); 21. Maio (Suzuki); 22. Gobbi (Yamaha); 23. Oliveri (Honda); 24. Piredda (Honda); 25. Danna (Yamaha); 26. Cravero (Suzuki); 27. Buchicchio (Honda); 28. Grimaldi (KTM); 29. Gazzola (Kawasaki); 30. Mori (Kawasaki); 31. Piredda (Honda); 32. Introvigne (Suzuki); 33. Scaglione (Suzuki).

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SportitaliA

Veneto Bovolone (VR) 7 giugno Campionato triveneto cross e minicross - Organizzatore: M.C. Bovolone – Direttore di gara: Sandro Beltrami – Meteo: sereno

Classifiche

www.motosprint.it

MX1: 1. Dal Zilio (Honda); 2. Kinkelin (Kawasaki); 3. Rossignoli (Honda); 4. Grigolato (Honda); 5. Trivellato (Honda); 6. Rossi (Kawasaki); 7. Zanderigo (Suzuki); 8. Barison (Kawasaki); 9. Mansoldo (Honda); 10. Reginato (Honda); 11. Nardon (Suzuki); 12. Dal Fior (Yamaha); 13. Durì (Honda); 14. Grigolato (Honda); 15. Salmistraro (Kawasaki); 16. Padoan (Honda); 17. Saretta (Kawasaki); 18. Comin (Honda); 19. Volpato (Kawasaki); 20. Feltrin (Kawasaki); 21. Sonego (Honda); 22. Berti (Honda); 23. Parth (Suzuki); 24. Biasi (Honda); 25. Collavo (Honda); 26. Perkmann (Honda); 27. Falda (Honda); 28. Giorato (Kawasaki); 29. Zambon (Yamaha); 30. Buzzati (Yamaha).

Dove i motori non si spengono mai. Valtorta (BG) 7 giugno Campionato lombardo – Organizzatore: M.C. Bergamo – Direttore di gara: Giacomo Bosis – Meteo: sereno

Classifiche

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(KTM); 18. Zanuto (KTM); 19. Ceola (KTM); 20. Ceccato (LEM); 21. Crestan (Suzuki); 22. Celona (KTM); 23. Franchina (Kawasaki); 24. Botteon (KTM); 25. Bottazin (KTM). DEBUTTANTI: 1. Bisogni (KTM); 2. Guarise (Suzuki); 3. Vertua (KTM); 4. Zancarini (Metrakit); 5. Paganini (KTM); 6. Temel (Kawasaki); 7. Angiari (Kawasaki); 8. Busca (KTM); 9. Facin (Suzuki); 10. Antoniazzi (LEM); 11. Calgaro (Kawasaki); 12. Corradini (Kawasaki); 13. Benedetti (Kawasaki); 14. Fedozzi (Kawasaki); 15. Girolimetto (Kawasaki); 16. Bogoni (Kawasaki); 17. Crestan (Kawasaki); 18. Pellizzaro (Suzuki); 19. Cuccinello (KTM); 20. Lucchesi (Kawasaki); 21. Collino (KTM); 22. Frezza (KTM); 23. Canetti (Kawasaki); 24. Faccioli (KTM).

Minicross CADETTI: 1. Grigoletto (KTM); 2. Zonta (KTM); 3. Soave (KTM); 4. Forato (KTM); 5. Berto (Kawasaki); 6. Guarise (Suzuki); 7. Grezzani (Kawasaki); 8. Sigolotto (KTM); 9. Vitaliani (KTM); 10. Panigas (Suzuki); 11. Verona (KTM); 12. Sigoni (KTM); 13. Sighel (KTM); 14. Antoniazzi (KTM); 15. Minisini (KTM); 16. Bergamo (Kawasaki); 17. Ermini

Calabria Rizziconi (RC) 7 giugno Campionato calabrese minicross – Organizzatore: M.C. Tirreno – Meteo: sereno

Classifiche MX1 OVER 21: 1. Marafioti; 2. Saccà; 3. Di Franco; 4. Lucina. OVER 35: 1. Benedetto; 2. Calogero. MX2 UNDER 21: 1. Carbone; 2. Manuardi; 3. Boriano; 4. Lipari. OVER 21: 1. Tramontana; 2. Santoro; 3. Mungo; 4. Calogero; 5. Aloisi; 6. Mannino; 7. Cirino; 8. Pititto; 9. Costanzo; 10. Badolato. OVER 35: 1. Collia; 2. Callea; 3. Macri; 4. Di Franco; 5. Lucina. BASIC: 1. Lacquaniti; 2. Rachele; 3. Foti; 4. Gullì; 5. Raia; 6. Guerrera.

Minicross DEBUTTANTI A1: 1. Marsico. A2: 1. Scuteri; 2. Sestito. CADETTO: 1. Montagna; 2. Chiefari; 3. Zampini; 4. Lo Giudice. JUNIOR: 1. Barbaro; 2. Sicari; 3. Callipari. SENIOR: 1. Zagarella; 2. Buongiorno; 3. Campisi; 4. Urzia; 5. Battaglia. Giovanni Verduci

TrialIn Lombardia a Cattaneo la Super

Lombardia

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MX2: 1. Cogo (Honda); 2. De Bortoli (Honda); 3. Marigo (Suzuki); 4. Fiamin (Yamaha); 5. Marchini (Suzuki); 6. Canestraro (Kawasaki); 7. Azzolin (Kawasaki); 8. Santagiuliana (Suzuki); 9. Cogo (Kawasaki); 10. Dalla Bona (Yamaha); 11. Marangon (Honda); 12. Forin (Kawasaki); 13. Strickner (Kawasaki); 14. Spinacé (Yamaha); 15. Faccioli (KTM); 16. Gugole (Honda); 17. Medea (Honda); 18. Ferrari (Kawasaki); 19. Lantschner (Kawasaki); 20. Lunardi (Honda); 21. Turazza (Suzuki); 22. Tomasetto (Suzuki); 23. De Tomasi (Honda); 24. Barbisan (Honda); 25. Gechele (Suzuki); 26. Augusti (KTM); 27. Casolin (Yamaha); 28. Ciola (Yamaha); 29. Gaburro (Honda); 30. Mascarello (Honda).

SUPER: 1. Cattaneo (Scorpa); 2. Poli (Beta); 3. Sassella (Beta); 4. Pizzini (Sherco); 5. Spreafico (Beta); 6. Cellati (Beta); 7. Pizzini (Scorpa); 8. Pulcini (Sherco); 9. Pialorsi; 10. Colombo (Beta); 11. Gianoni (Beta). CADETTI CLASSE 125: 1. Zuccali (Beta); 2. Ferraris (Gas Gas); 3. Corti (Beta); 4. Grossi (Xispa); 5. Giorgini (Sherco); 6. Maiano (Gas Gas); 7. Tavaglione (Beta). CLASSE OLTRE 125: 1. Codega (Sherco); 2. Disetti (Beta); 3. Merelli (Beta); 4. Casari (Beta). MASTER: 1. Baschenis (Gas Gas); 2. Mazzola (Beta); 3. De Angelis (Scorpa); 4. Nobili (Beta); 5. Merelli G. (Beta); 6. Marelli R. (Gas Gas). JUNIORES CLASSE B1: 1. Mazzocco (Gas Gas); 2. Marenghi (Beta); 3. Giarba (Beta). CLASSE C2: 1. Petrella (Gas Gas); 2. Corvi (Beta); 3. Copetti (Gas Gas); 4. Galbani (Beta). CLASSE E: 1. Pigazzi (Beta); 2. Franco (Beta); 3. Orlandi (Beta); 4. Bernasconi (Beta). CLASSE D: 1. Gandola (Gas Gas); 2. Ghidini A. (Beta); 3. Ghidini M. (Beta). AMATORI CLASSE A: 1. Aldeghi (Montesa); 2. Ratti (Beta); 3. Salvagni (Sherco); 4. Addis (Sherco); 5. Zilioli (Sherco); 6. Rusconi (Scorpa); 7. Agliati (Scorpa); 8. Leoni (Scorpa); 9. Del Dosso (Sherco); 10. Ceciliani (Beta); 11. Boschi (Montesa); 12. Viganò (Scorpa); 13. Conti (Scorpa); 14. Pontiggia (Montesa). CLASSE B: 1. Rossi (Gas Gas); 2. Ceru-

ti (Beta); 3. Noris (Beta); 4. Milesi (Montesa); 5. Giovanzana (Montesa); 6. Burinato (Beta); 7. Mantovani (Montesa); 8. Panzeri (Scorpa); 9. Giudici (Scorpa); 10. Fabbri (Scorpa). CLASSE C: 1. Valsecchi (Sherco); 2. Pedrinazzi R. (Sherco); 3. Panizzoli (Sherco); 4. Pedrinazzi M. (Montesa); 5. Valsecchi (Scorpa); 6. Barni (Scorpa); 7. Tarca (Beta). PROMO BASIC: 1. Ruffoni (Scorpa); 2. Cavaglieri (Montesa); 3. Barrotta (Beta). VETERANI: 1. Trebeschi (Beta); 2. Malvestiti (Sherco); 3. Molteni (Beta). EPOCA: 1. Arrigoni (Fantic); 2. Gatti (Fantic); 3. Sangiorgio (Fantic).

Toscana-Emilia Madiele di Massa (MS) 14 giugno Campionato toscano ed emiliano romagnolo– Organizzatore: M.C. Massa Sgassa – Direttore di gara: Andrea Valenti – Meteo: sole

Classifiche SUPER: 1. Bosi (Beta); 2. Trobbiani (Beta); 3. Giovacchini (Beta); 4. Tonlorenzi (Beta); 5. Tarabella (Gas Gas); 6. Gagliardi (Sherco); 7. Degli Innocenti (Beta); 8. Palmerini (Beta). CADETTI CLASSE A: 1. Gibellini (Gas Gas); 2. Casadei (Sherco); 3. Livi (Beta); 4. Leoni (Gas Gas). CLASSE B: 1. Vignaroli (Beta); 2. Minorini (Gas Gas); 3. Trincucci (Beta); 4. Da Prato (Beta). MASTER CLASSE A: 1. Del Mastro (Beta); 2. Trippi (Beta); 3. Verniani (Gas Gas); 4. Pardini (Beta); 5. Saloni (Sherco); 6. Milano (Beta). CLASSE B: 1. Gibellini (Gas Gas); 2. Tonacci (Beta); 3. Tonnini (Sherco); 4. Carrai (Beta); 5. Palmerini (Beta); 6. Riddi

(Beta); 7. Laghi (Gas Gas); 8. Fontana (Beta); 9. Severi (Beta); 10. Rossi (Scorpa); 11. Cateni (Beta). CLASSE C: 1. Mallegni (Sherco); 2. Sandrolini (Beta); 3. Tirinnanzi (Sherco); 4. Guermandi (Beta); 5. Ferrari (Sherco); 6. Bulgarelli (Beta); 7. Rossetti (Gas Gas); 8. Leonelli (Beta); 9. Bertozzi (Gas Gas); 10. Martellini (Montesa); 11. Incerti (Beta). JUNIORES: 1. Valenti (Beta); 2. Fiorini (Beta); 3. Leonelli (Gas Gas). PROMOSPORT BASIC: 1. Giacomelli (Honda). Andrea Valenti

Piemonte Coazze (TO) 7 giugno Campionato piemontese, sesta prova – Organizzatore: M.C. Giaveno – – Meteo: bella giornata estiva

Classifiche SUPER: 1. Catalin (Gas Gas); 2. Nucifora (Gas Gas); 3. Rochon (Gas Gas); 4. Natta (Gas Gas); 5. Gaudino (Gas Gas); 6. Scalene (Montesa); 7. Antonietta (Gas Gas). CADETTI: 1. Garnero (Beta); 2. Russo (Gas Gas); 3. Coppi (Beta); 4. Girardi (Gas Gas); 5. Cottellero (Gas Gas); 6. Demartini (Beta); 7. Rovej (Montesa); 8. Beltramo (Sherco); 9. Regaldo (Gas Gas). MASTER: 1. Priotti (Montesa); 2. Portigliatti (Gas Gas); 3. Rolle (Beta); 4. Beroggio (Gas Gas); 5. Marchisio (Sherco); 6. Fornara (Beta); 7. Gaudino (Gas Gas); 8. Cavie (Beta); 9. Piu (Montesa); 10. Zaia (Gas Gas); 11. Calcedoneo (Beta); 12. Comba (Beta); 13. Regis (Gas Gas); 14. Passarella (Gas Gas); 15. Perassolo (Sherco). AMATORI CLASSE A: 1. Prina (Gas Gas); 2. Sacco (Beta); 3. Mezzano (Sherco); 4. Pignocco

(Beta); 5. Pianasso (Beta); 6. Melli (Gas Gas); 7. Arato (Gas Gas); 8. Piletta (Beta); 9. Grigato (Montesa); 10. Crestani (Montesa); 11. Bosio (Montesa); 12. Luppi (Beta); 13. Bouissa (Sherco); 14. Meytre (Gas Gas); 15. Sivera (Gas Gas); 16. Allasia (Sherco); 17. Bocca (Beta); 18. Buzzi (Sherco); 19. Rosso (Montesa); 20. Girardelli (Sherco); 21. Calcagno (Gas Gas); 22. Lacitignola (Gas Gas); 23. Comba (Beta); 24. Aimaro (Montesa); 25. Covolo (Beta); 26. Alpe (Gas Gas); 27. Amè (Gas Gas); 28. Gianinatti (Beta); 29. Borghezio (Gas Gas); 30. Ramella (Beta); 31. Geda (Beta); 32. Calcagno (Gas Gas); 34. Ballario (Montesa); 35. Casu (Sherco) 74. CLASSE B: 1. Livera (Beta); 2. Cotone (Beta); 3. Girello (Gas Gas); 4. Carvelli (Beta); 5. Rocco (Gas Gas); 6. Adami (Beta); 7. Balocco (Montesa); 8. Bosio (Montesa); 9. Salente (Sherco); 10. Bongiorni (Gas Gas); 11. Leria (Sherco); 12. Cena (Beta); 13. Piazza (Beta); 14. Miletto (Montesa); 15. Veglio (Sherco); 16. Rolando (Montesa). CLASSE C: 1. Titli (Sherco); 2. Agostini (Beta); 3. Milano (Beta); 4. Maggi (Beta); 5. Moschini (Beta); 6. Ardissone (Gas Gas); 7. Lattanzio (Montesa); 8. Poi (Gas Gas); 9. Fanchini (Montesa); 10. Sofia (Gas Gas); 11. Contadin (Sherco). FEMMINILE: 1. Fornara (Gas Gas); 2. Mollar (Montesa). VETERANI: 1. Malaspina (Montesa); 2. landra (Gas Gas); 3. Bosco (Montesa); 4. Monteferrario (Montesa); 5. Cottellero (Beta); 6. Allione (Honda); 7. Monouso (Montesa); 8. Actis (Beta); 9. Bossio (Montesa); 10. Regaldo (Gas Gas); 11. Giordan (Beta). BASIC: 1. Terzi (Sherco); 2. Belletto (Sherco); 3. Tosco (Gas Gas); 4. Arrigucci (Beta); 5. Bertana (Gas Gas); 6. Lussiana (Sherco); 7. Terlizzi (Sherco); 8. Bolla (Beta); 9. Bordese (Gas Gas); 10. Marini (Beta); 11. Sada (Montesa); 12. Jourdan (Sherco);13. Bertana (Gas Gas); 14. Tessa (Fantic); 15. Virano (Beta). Secondino Veglio

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AttualitÀ

di Laurent Benchana Nippon News

La produzione, le leggi, le novità

in Breve

Forza dieci

YAMAHA YZF-R125 CON LA LIVREA DI ROSSI La Yamaha YZF-R125, una delle piccole più apprezzate per le caratteristiche tecniche, generose dimensioni e linea grintosa, dal mese di luglio sarà ancora più appetibile. Arriverà infatti una nuova versione caratterizzata dalla livrea del team ufficiale Yamaha della MotoGP. Della moto di Valentino Rossi ripropone l’ispirazione grafica, la colorazione e l’inconfondibile numero 46. La sostanza resta la stessa con motore 4 tempi 4 valvole e telaio Deltabox. In vendita a 4.390 euro franco concessionario.

La nuova gamma Husqvarna SETTE modelli da enduro e tre da cross formano la squadra offroad Husqvarna 2010. Sull’intera produzione interventi per ridurre il peso, aumentare l’affidabilità, accrescere le prestazioni di motori e ciclistica. Non manca una new entry di sicuro effetto: la Te 250 (nella foto), con lo stesso motore “piccolo” con cui è stato equipaggiato quest’anno il modello da cross

ma dotato d’iniezione elettronica, insomma la stessa moto usata da Antoine Meo nel mondiale enduro. Per quanto riguarda gli interventi, in generale sono stati rinforzati i punti più sollecitati dei telai e adottati mozzi e perni ruota più robusti. Su tutte le Te e Tc è stata adottata una nuova forcella Kayaba con steli di 48 mm, un forcellone più corto di 15

mm, il disco posteriore, la pompa dell’acqua con portata maggiorata. Sulle WR e CR 125, con motore 2 tempi, sono nuovi gli impianti di scarico e l’ammortizzatore Sachs. Inoltre i modelli da enduro hanno il faro anteriore più potente, faro posteriore a led integrato col parafango e portatarga racing.

Millepercento molto speciale L’AZIENDA brianzola Millepercento presenta una nuova proposta su base Moto Guzzi. Si tratta della BB1 equipaggiata con il poderoso bicilindrico a V di 90° Big Bore di 1420 cm3 con la classica distribuzione ad aste e bilancieri e 2 valvole per cilindro. In ordine di marcia è dichiarato un peso di 223 kg, con le misure di 2.260 mm di lunghezza, 880 mm di larghezza, 800 mm di altezza sella. La versione nera è proposta a 24.190 euro. Per il rosso competizione e il bronzo di Verano (nella foto), occorrono 800 euro in più.

DONAZIONE SYM PRO TERREMOTATI ABRUZZO La Sanyang Italia, la filiale italiana dell’Azienda di Taiwan specializzata nella produzione di moto, ATV e scooter a marchio SYM, ha mantenuto la promessa fatta in occasione della presentazione della gamma 2009. Sono stati devoluti 30.000 euro alla Croce Rossa Italiana da destinare ai terremotati dell’Abruzzo. SUPERVALUTAZIONE USATO DALLA MOTO MORINI Fino al 31 ottobre chi lascerà la vecchia moto presso una concessionaria Moto Morini per acquistare un modello nuovo riceverà una supervalutazione dell’usato. 1.000 euro per i modelli Corsaro Avio, Corsaro Veloce e 1200 Sport, 1.500 euro per il Corsaro e si arriva a 1.800 euro per il modello 9½. Maggiori informazioni su www.motomorini.com

Modificare la legge per agire sulla crisi Idee per salvare il mercato dei cinquantini

PROSEGUIAMO il discorso sulle moto da 50 cm3 già iniziato sul numero scorso di Motosprint. La rivista specializzata Motorcyclist si pone la domanda dell’utilità dei cinquantini – e non è la sola a interrogarsi sull’argomento – poiché i numeri relativi alle vendite, in caduta libera, dimostrano che questa categoria soffre di numerosi problemi. Kenta Matsunami, deputato giapponese e appassionato motociclista, così commenta : «Conoscete il tipo di persone che desiderano superare l’esame per la patente dei 50 cm3? Non si tratta di persone che hanno esperienza con le grosse moto, ma piuttosto si tratta di persone che guidano una due ruote a motore per la prima volta. Quando si supera l’esame per la guida delle automobili, si acquisisce anche il diritto di guidare una moto da 50 cm3, anche se il codice della strada che si deve rispettare con questo veicolo é molto complicato». Di conseguenza, il codice dovrebbe essere rivisto e semplificato secondo il deputato. COSÌ continua Matsunami. «Quando è nata la legislazione, le moto da 50 cm3 erano assimilate a veicoli che assomigliavano a biciclette dotate di motore. Quindi mezzi poco veloci. Se vogliamo trovare oggi un equivalente dei ciclomotori dell’epoca, dobbiamo pensare alle bici elettriche». La legislazione quindi non è più per nulla adatta a regolamentare le 50 cm3 che oggi sono molto più veloci di quanto non fossero all’epoca. Infatti, se il pilota rispettasse il limite dei 35 km/h facilmente si potrebbe ritrovare superato da una bicicletta! Si potrebbe, per contro, dare il permesso di guidare 125 cm3 a tutti gli automobilisti, a condizione che prima seguano un corso di formazione. «Se la legislazione venisse modificata, allora i costruttori di moto avrebbero una possibilità, l’opportunità di agire sulla crisi. Spetta quindi agli uomini politici, e in particolare al Governo, dare alle industrie la possibilità di lavorare liberamente». TATSUHIRO Oyama (quadro superiore del settore moto alla Honda) è della stessa opinione. Per lui, le 50 cm3, al giorno d’oggi, non costituiscono il mezzo di trasporto più pratico nel quotidiano dei giapponesi. Ruolo, questo, che è stato preso dalle biciclette elettriche. Nel 1982 il numero delle 50 cm3 nuove venduti era di 2,78 milioni di unità, contro 296.000 nel 2008. «Ciò che era una moto 50 cm3 all’epoca corrisponde ai 100 e 150 cm3 di oggi. Honda produce in Cina 27 milioni di due ruote, di cui la maggior parte sono dei 100 o 150, derivati da una architettura tipo Super Cub (nella foto). Questa stessa situazione si ritrova identica in Thailandia, in Vietnam, in Indonesia e perfino nei paesi sudamericani» spiega Oyama. E prosegue dicendo che «i cinquantini sono diventati una specie in via di estinzione». PIUTTOSTO che tentare di salvare ciò che è diventato un mezzo obsoleto, non più in rapporto con la realtà del XXI secolo, si potrebbe discutere una nuova legislazione che potrebbe riguardare anche le altre categorie 250 e 400 cm3. Perché il Giappone non può allinearsi alle legislazioni in materia vigenti negli altri Paesi? Se, per esempio, la patente per moto da 400 cm3 fosse modificata in p patente da 600 cm3, i costruttori giapponesi non dovrebbero più cosstruire moto solamente per il loro Paese. In tempo di crisi questa soluzione non sarebbe certo trascurabile perché permetterebbe di ridurre considerevolmente i costi… È stato necessario attendere quarant’anni prima che la legge permettesse ai motociclisti di andare in due (sulla stessa moto) in autostrada. Speriamo che se un cambiamento ci sarà, avvenga un po’ più rapidamente.

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PROVA VERITÀ MOTO MORINI SCRAMBLER di Marco Comellini - foto Battistini

Aspetto old style, anima da sportiva. Fascinosa, ma anche impegnativa

S

ribelle e

Spirito 90 motosprint

CRAMBLER. Come dimenticarle. Negli anni ‘60, in Europa, alle moto turistiche venivano tolti i vestiti stradali, sostituiti da abiti in puro stile country. Quella era la moda, che non è passata, perché ancora oggi le scrambler hanno tanto fascino. Moto Morini, partendo da una base di nome 1200 Sport e utilizzando lo stesso design di allora, ha realizzato quella che prestazionalmente è senza ombra di dubbio la regina delle Scrambler: pneumatici tassellati stradali una bella ruotona anteriore da 19” di diametro e un manubrio alto. Il gioco è fatto. A dire il vero, fatto è una parola grossa, perché a Casalecchio di Reno si sono dimenticati di smussare il caratterino battagliero del motore, un vero e proprio toro scatenato. Il bicilindrico bolognese è nato bene e ha sempre voglia di stupire, perché spinge fortissimo a qualsiasi regime. Di sicuro è troppo esuberante per una scrambler, dalla quale ci si aspetterebbero prestazioni più a misura d’uomo. Per dirla tutta basterebbe un solo cilindro a esaurire tutte le richieste del pilota, che invece deve fare i conti con entrambi... Parlando di numeri, il nostro banco prova ha rilevato una potenza di 106,5 cavalli alla ruota e una coppia di ben 10 kgm. Tanto per fare un paragone, per la più potente delle concorrenti di questa Morini, la Triumph Scrambler, il costruttore inglese dichiara 59 cavalli di potenza e 7 kgm di coppia, all’albero. Per quanto sale veloce di giri, il bicilindrico della Scrambler di Casalecchio di Reno è più adatto agli utenti che amano aggredire

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PROVA VERITÀ MOTO MORINI SCRAMBLER Datidichiarati c.

90 euro f. Prezzo 12.2 6 kW) a 117 CVir(8 z n te o P ’ i/ curve e tornanti, piuttosto che a a 8.500 g coloro che vogliono fare tranquil2 Nm) ,4 kgm (10 le gite su asfalto o su sentieri Coppia 106.700 giri/’ a sterrati battuti. Ogni volta che si 198 kg e di marcia ruota l’acceleratore, il motore eso in ordin P -bianca della Scrambler mette in moossa/nero -r o c n ia b stra delle impressionanti doti di Colori accelerazione e, nelle prime due marce, la ruota anteriore spicca ill volo sensen za troppi complimenti. Per cui, per non ritrovarsi appesi al manubrio, è necessario imparare in fretta a dosare il gas. LA POSIZIONE in sella è assai diversa rispetto a quelle dalle sorelle più sportive. Il manubrio, inedito, consente di guidare col busto più eretto, a tutto vantaggio del comfort. La sella è abbastanza comoda ma l’imbottitura minimalista la rende poco adatta ai lunghi viaggi, situazione nella quale il passeggero non si troverà a suo agio grazie a causa della mancanza di validi appoggi, fondamentali per contrastare la corposa coppia del bicilindrico in accelerazione. Come su tutte le altre Moto Morini della nuova generazione, anche sulla Scrambler le pedane entrano in contatto con i polpacci durante le soste con permanenza in sella, obbligando

identiKit >MOTORE Bicilindrico a V di 87°, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 1.187 cm3. Alesaggio e corsa 107 x 66 mm. Rapporto di compressione 12,5:1. Distribuzione a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica Magneti Marelli. Lubrificazione forzata a carter umido.

]

La tecnica

Parente stretta della Granpasso IL TELAIO della Moto Morini Scrambler è una struttura a traliccio i tubi d’acciaio altoresistenziale a diametro differenziato. Deriva da quello della Granpasso, ma nonostante l’equipaggiamento preveda, come per l’endurona made in Casalecchio di Reno, una ruota da 19” all’anteriore e una 17” posteriore, le due moto sono piuttosto diverse. La Scrambler ha un’inclinazione del cannotto di sterzo di 26,5 gradi, come sulla Granpasso; l’avancorsa scende però da 135 millimetri a 120 millimetri, e la forcella che non è regolabile, ha una corsa ridotta a 155 millimetri. Al retrotreno il forcellone in alluminio realizza-

to per idroformatura, è identico a quello della 1200 Sport; la corsa della ruota posteriore è però stata aumentata a 190 millimetri. L’ammortizzatore è montato sul lato destro della moto ed è regolabile nel precarico molla, nel freno idraulico in compressione e in quello in estensione. Il motore è l’ormai conosciuto bialbero corsa corta con angolo tra i cilindri di 87°. Sulla Scrambler, come sui modelli 9½, 1200 Sport e Granpasso, i tecnici bolognesi hanno optato per la versione depotenziata. Il raffreddamento a liquido è supportato da una ventola di raffreddamento che aiuta a dissipare il

cospicuo calore sviluppato dal bicilindrico durante le soste o durante la circolazione nel lento traffico cittadino. Il cambio a sei marce ha la leva del comando regolabile in due posizioni: una garantisce una minore corsa, rendendo però il comando più duro da azionare, l’altra assicura una maggiore corsa e innesti più morbidi. Di serie non c’è la frizione antisaltellamento che rimane comunque disponibile tra gli optional. La strumentazione, con contagiri analogico affiancato da un display digitale, è chiara e abbastanza ricca. Unica pecca, la mancanza dell’indicatore del livello carburante, al posto del quale c’è una più classica e meno utile spia della riserva. Va infine detto che, a seconda dell’utilizzo che si vorrà fare della moto, la Morini offre la possibilità di ordinare la Scrambler con i pneumatici stradali, i Michelin Anakee o quelli moderatamente tassellati, i Metzeler Karoo.

>TRASMISSIONE Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a sei rapporti.

>CICLISTICA

DETTAGLI IRRINUNCIABILI UNA VERA SCRAMBLER SI RICONOSCE ANCHE DAI LUNGHI SILENZIATORI LATERALI (SOPRA A SINISTRA). IL FARO POSTERIORE (SOPRA) È IN PARTE NASCOSTO DAL PORTA OGGETTI. IL CRUSCOTTO (A SINISTRA) È IDENTICO A QUELLO DELLE MOTO MORINI PIÙ SPORTIVE.

Telaio a traliccio in tubi d’acciaio, forcellone in alluminio. Sospensioni: anteriore forcella Marzocchi a steli rovesciati di 50 mm Ø, corsa ruota 155 mm; posteriore un ammortizzatori pluriregolabile, corsa ruota 190 mm. Freni: anteriore due dischi di 298 mm Ø con pinze Brembo a due pistoncini; posteriore un disco di 250 mm Ø con pinza a due pistoncini. Pneumatici tubeless: anteriore 110/80 R19; posteriore 150/70 R17.

>DIMENSIONI Interasse 1.500 mm, lunghezza 2.180 mm, larghezza 865 mm, altezza sella 840 mm. Capacità del serbatoio carburante 16 litri (riserva 4,5 litri).

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PROVA VERITÀ MOTO MORINI SCRAMBLER

Lapagella

I nostririlevamenti Velocità max226,6 km/h

Linea8

Accelerazione da fermo

Senza alcuna rivoluzione delle forme, la Moto Morini è riuscita a ottenere un design dal “sapore” scrambler.

chi guida a tenere innaturalmente i piedi molto avanzati o troppo arretrati. Innestando la prima in partenza, il cambio risulta un po’ rumoroso e la moto produce un lieve ma comunque fastidioso scatto in avanti. A bassissima velocità, inoltre, le operazioni di passaggio dalla prima alla seconda e la ricerca del folle sono un filo macchinose a causa di innesti duri e poco precisi. Questi problemi diminuiscono dopo aver inserito la terza e spariscono quando, al di fuori dei centri urbani, si inizia a guidare in modo sportivo, facendo sfogare il grosso V2 della Scrambler. Nelle strade tutte curve, quindi, il rendimento del cambio è perfetto, perché si lascia usare ottimamente anche senza l’utilizzo della frizione. Da segnalare che la leva al manubrio, regolabile nella distanza dal comando, richiede uno sforzo superiore alla media per essere azionata; nonostante questo la frizione è facilmente modulabile. Sulle tortuose strade collinari la Scrambler sa regalare emozioni e permette di tenere ritmi di guida sportiveggianti. La forcella, però, ha molta escursione ed è priva di regolazioni; la taratura consente di destreggiarsi bene su qualsiasi tipo di fondo, però è meglio evitare di effettuare staccate al limite, anche se la notevole potenza dell’impianto frenante permetterebbe di ri-

Accelera come una sportiva, vola a 226,6 km/h e divora i tornanti... Altro che scrambler! tardare molto il punto di frenata. Per godersi la Scrambler è bene guidare nel modo più fluido possibile. Così facendo la moto risulta facile da inserire in curva, raggiungendo il punto di corda con sorprendente facilità, operazione agevolata dall’ampio manubrio, soprattutto alle velocità medio-basse. L’ammortizzatore è completamente regolabile ed è anche piuttosto sensibile alle regolazioni. Viaggiando da soli è bene lasciarlo abbastanza libero di lavorare, perché

la taratura di base è già sufficientemente rigida. Per contro, “ospitando” qualcuno durante un viaggio, è bene chiudere un po’ i registri dei freni idraulici in compressione e in estensione per evitare che la Scrambler diventi eccessivamente “dondolona”. NEI TRASFERIMENTI autostradali l’assenza di un vero cupolino si fa sentire e viaggiare a lungo a velocità codice è faticoso, anche perché le vibrazioni sulle pedane si fanno sentire. Sul dritto, quindi, è meglio rinunciare a sfruttare la cavalleria del propulsore, capace di spingere la moto fino ai 226,6 km/h effettivi. Rientrando in città si possono nuovamente apprezzare le doti delle sospensioni: sia la forcella che l’ammortizzatore, infatti, digeriscono bene le asperità dell’asfalto dei centri urbani, anche usando la moto in coppia. Emergono, invece, i limiti della trasmissione finale troppo lunga, che costringe a usare spesso la prima, e della capacità di sterzata, che negli spazi angusti e durante le manovre rappresenta un grosso limite. Gli specchi retrovisori hanno un look gradevole ma sono un po’ piccoli: nelle strade extraurbane non si hanno problemi nell’individuare chi sopraggiunge da dietro, mentre in città offrono una visuale un po’ limitata.

distanza in metri

0-400 11”75 0-1000 22”18

Finiture8 Globalmente il livello delle finiture è buono, anche se alcuni piccoli particolari sono perfettibili. Merita comunque un buon voto.

Componentistica9

Il perfetto funzionamento di tutti i componenti denotano una notevole qualità. Davvero troppi gli optional a pagamento.

Motore7

È un vero portento, anche se non è adatto a equipaggiare una scrambler. Per l’uso turistico dovrebbe essere rivisto profondamente.

Trasmissione8 La frizione è molto modulabile, il comando è un po’ duro da azionare. Purtroppo il sistema antisaltellamento è optional.

Sospensioni9

La forcella ha una taratura adatta sia all’uso su asfalto che a quello su sterrato. L’ammortizzatore è molto sensibile alle regolazioni.

Freni9

Quello anteriore è potente, modulabile e non aggressivo nella prima parte della frenata. Molto buono anche il feeling con quello posteriore.

Strumentazione9

Già vista su altre Moto Morini: ha un design moderno e offre moltissime informazioni. Manca, purtroppo, l’indicatore del livello carburante.

Comfort8

Comoda, anche se la sella non è adatta alle lunghe percorrenze. Pensata per le strade tutte curve e per il turismo a medio raggio.

Guida8 Se non fosse per l’esuberanza del motore, si potrebbe affermare che è una moto adatta a tutti facile e intuitiva da guidare.

tempo in secondi

IMPIANTO FRENANTE MADE IN ITALY L’AMMORTIZZATORE (SOPRA) È MONTATO LATERALMENTE, DAVANTI ALLA TABELLA PORTA NUMERO. DI GENEROSE DIMENSIONI I DISCHI FRENO (SOTTO), ACCOPPIATI A PINZE BREMBO A DUE PISTONCINI.

variazione velocità in km/h

tempo in secondi

0-100 0-160

3”86 7”82

velocità uscita in km/h

190,9 216,9 distanza in metri

57,3 205,5

Ripresa da 60 km/h Misurata nel rapporto più lungo distanza in metri

tempo in secondi

0-400 11”98 0-1000 22”73 variazione velocità in km/h

tempo in secondi

60-100 60-160

4”00 9”96

velocità uscita in km/h

174,6 217,3 distanza in metri

89,3 306,0

Scarto al tachimetro Velocità indicata

Velocità effettiva

50 km/h 100 km/h 150 km/h

47,0 km/h 93,0 km/h 139,3 km/h

Frenata da 60 km/h da 100 km/h

metri

13,1 38,5

Peso effettivo 223,2 kg Asse anteriore 105,6 kg Asse posteriore 117,6 kg Con il pieno di carburante

Ilbanco Potenza massima effettiva alla ruota

78,4 kW (106,5 CV) a 8.500 giri/’

Prezzo7 Costruita quasi interamente in Italia e quindi

Coppia massima

non eccessivamente economica. Il prezzo dovrebbe però includere molti degli optional

98,6 Nm (10 kgm) a 5.900 giri/’

effettiva alla ruota

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MotolandiA

Manifestazioni, viaggi e turismo

Vespa Word In 5.000 al raduno in Austria

È STATA la cittadina austriaca di Zell Am See ad ospitare la terza edizione di “Vespa Word Day”, svoltasi dall’11 al 14 giugno. Dopo la Sicilia lo scorso anno e la Repubblica di San Marino nel 2007, i fans del mitico scooter si sono ritrovati sulle Alpi. Ed è stato un grande successo visto che sono state oltre 3.000 le Vespa ufficialmente iscritte e 5.000 gli appassionati che hanno invaso per quattro giorni Zell Am See, che si trova vicino Salisburgo. Oltre 270 i Vespa club coinvolti e 23 i paesi di provenienza, europei e anche oltreoceano. Infatti alcuni appassionati sono giunti dal Canada e dagli Stati Uniti. Il veterano del raduno è stato un signore di

82 anni, arrivato in Austria con la sua Vespa. Sono stati molte le escursioni in programma, come, per esempio gite panoramiche e intrattenimenti folkloristici. L’evento clou, come sempre, è stata la parata del sabato per le strade cittadine e intorno al lago di Zell Am See. Il ricavato della lotteria, il cui primo premio era una Vespa S 125 decorata dall’artista austriaca Bader Bogner, è stato devoluto a sostegno di un progetto per bambini con problemi psichici. Sui siti wwwvwd09.com e www.vespaworldclub. com è possibile consultare la cronaca particolareggiata e le curiosità dell’evento. SU E GIÙ PER LE ALPI SONO ARRIVATI IN VESPA DA OGNI PARTE D’EUROPA GLI APPASSIONATI CHE HANNO PARTECIPATO AI QUATTRO GIORNI DI ZELL AM SEE, SULLE ALPI AUSTRIACHE.

METTI IN MOTO IL BENESSERE NELL’AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE PREVISTA A CASTROCARO TERME, IN PROVINCIA DI FORLÌ, L’1 E 2 AGOSTO, SI SVOLGERÀ UN’ASTA DI BENEFICENZA CON ABBIGLIAMENTO E CASCHI AUTOGRAFATI DAI PILOTI MOTOGP. ALL’ASTA ANDRANNO ANCHE ALCUNI PASS PER IL GP DI MISANO. SONO PREVISTE SFILATE DI AUTO E MOTO STORICHE, F.1 E F.3000, ESIBIZIONI E SPETTACOLI DI FREESTYLE E LA PARTECIPAZIONE DEL DOTT. CLAUDIO COSTA E DELLA CLINICA MOBILE, SARÀ ANCHE PRESENTATO IL SUO NUOVO LIBRO INTITOLATO “GRAN PRIX COLLAGE”.

IN FRIULI E NON SOLO

MOTOVACANZA DI TRE GIORNI

Per il prossimo week-end il moto club Dragone propone una motovacanza sulle Alpi friulane, austriache e slovene, con base a Tarvisio. Il programma prevede la partenza giovedì 25 giugno da Calcinelli o da Fano per raggiungere, via Bologna, Padova e Mestre, Redipuglia dove si visiterà il sacrario della Prima Guerra Mondiale. Proseguimento poi per Gorizia e Nova Gorica per arrivare a Tarvisio dove è previsto il pernottamento. Venerdì 26 si andrà alla volta dell’Austria, toccando Hermagor, Oberdrauburg, Lienz, Grossglockner con lunghe soste per ammirare i panorami. Nel pomeriggio rientro a Tarvisio passando per il Passo di Pramallo. Sabato si visiteranno i laghi di Fusine, Kranisca Gora, la sorgente del fiume Isonzo e ritorno a tarvisio. Da dove domenica si tornerà verso le Marche, non prima di essersi fermati a San Daniele del Friuli per un assaggio del famoso prosciutto. Per info www. motoclubdragone.it

Motocicliste a Magione IL PIÙ grande raduno italiano dedicato al motociclismo femminile è oramai alle porte. Quest’anno, infatti, “Meeting motocicliste” si svolgerà in Umbria, all’autodromo di Magione (PG) il 18 e 19 luglio. Si tratta di un week-end dedicato alla sicurezza sulla strada, ma anche al divertimento su due ruote. In particolare il raduno sarà di utilità per le neofite che potranno seguire parecchi corsi di guida sicura e provare in pista sotto lo sguardo attento di un istruttore. Per le più esperte, invece, oltre alla possibilità di turni in pista con piloti di alto livello, quest’anno viene proposto anche un corso di agonismo intitolato “Diventa pilota con noi”. Sarà un’occasione per incontrare manager,

meccanici, tecnici d’esperienza e avvicinarsi al mondo dello motociclismo agonistico. Per chi, invece, ama scrivere e vorrebbe lavorare nel mondo della comunicazione, un giornalista e un formatore terranno un corso finalizzato. Questo corso sarà poi indispensabile per partecipare al concorso “Diventa tester”, legato al raduno. Infine per chi desidera solamente rilassarsi sulle colline umbre saranno organizzati percorsi ad hoc, in attesa della mega festa del sabato sera in autodromo, a cui potranno partecipare anche gli accompagnatori. Maggiori informazioni sul sito: www.motocicliste.net

Radunimostre ]Piemonte

]Friuli V. Giulia

SABATO 27, DOMENICA 28 GIUGNO

DOMENICA 28 GIUGNO

Motoraduno Nazionale Terra di Re Arduino a Cuorgnè (TO). M.C. Alto Canavese, via Martiri della Libertà 85, Valperga Canavese (TO), tel. 337-302277, fax 0124-84211, e-mail altocanavese@ motoclubfmi.it

Motoraduno d’epoca a Plaino (UD). A.M. Friulana, piazza Roma 5, Tarcento (UD), tel. 0432-678941, 0432-785216, 328-3883233 Maurizio Chittaro , fax 0432-672306, sito Internet www.associazionemotociclisticafriulana.com, e-mail posta@associazionemotociclisticafriulana.com

DOMENICA 28 GIUGNO Motocavalcata Nazionale Vaporaita a Rifreddo di Saluzzo (CN). M.C. Tapage Rifreddo, Piazza Vittoria 22, Rifreddo di Saluzzo (CN), tel. 0175-260420, e-mail tapagerifreddo@motoclubfmi.it

]Liguria SABATO 27 GIUGNO Motoraviolata a Casoni di Suvero (SP). Motociclisti D.O.C., tel. 346-8707536; 348-0846226; 340-5661638

DOMENICA 28 GIUGNO Mulatrial ad Alto (CN). M.C. Albenga, Via Aurelia 266, Ceriale (SV), tel. e fax 0182-992406, 0182-555213, sito Internet http://digilandr.libero.it/Newtrial/, e-mail motoclub_albenga@libero.it Incontro a Varazze (SV). M.C. I Lupi Varazze, via Vecchia Cantalupo 41, Varazze (SV), sito Internet www.motoclubilupi.it, e-mail info@motoclubilupi.it Incontro d’epoca a Rapallo (GE). M.C. Rapallo Olivari, via Ai Campi di Tiro 2, Rapallo (GE), tel. e fax 0185-264422, sito Internet www.motoclubrapallo.it, e-mail motoclub.rapallo@libero.it Raduno “Memorial Maggioni” a Bordighera (IM). M.C. Bordighera tel.3471405240 - sito Internet www.motoclubbordighera.it

]Lombardia DAL 25 A DOMENICA 28 GIUGNO Annual European H.O.G. Rally a Jurmala (Lettonia). Harley-Davidson Eventi, Arese (MI), tel. 199-199883

SABATO 27, DOMENICA 28 GIUGNO Motoraduno Nazionale Sulla Via dello Spluga” a Teggiate di Madesimo (SO). M.C. Meda, via Milano 3/b, Meda (MI), tel. 388-9488837, 331-2698482, fax 0362-71265, sito Internet www.motoclubmeda.it, e-mail info@motoclubmeda.it

]Veneto DOMENICA 28 GIUGNO Motoincontro a Badia Polesine (RO). M.C. G. Leoni Badia Polesine, via S. Teobaldo. 115, Badia Polesine (RO), tel. 0425-591089, e-mail toni01@libero.it Motoincontro di Lambretta a Casale sul Sile (TV). M.C. Amatori Auto Moto, via Vittorio Veneto 53, Casale sul Sile (TV), tel. e fax 0422-702506, e-mail clubamatoriautomoto@motoclubfmi.it Incontro Amici della Montagna a Canale d’Agordo (BL). M.C. Due Ruote Classiche, c/o Polisportiva Altichiero, via Quercini 10, Padova (PD), tel. 049600894,, fax 049-8642630, e-mail 2ruoteclassiche@alice.it

Esempi di deficienza

collettiva

]Emilia Romagna SABATO 27 GIUGNO Motoraduno nazionale “Mirandola in Vespa” a Mirandola (MO). M.C. Spidy Mirandola, via Montanari 53, Mirandola (MO), tel. 0535-25000, 338-3054307, fax 0535-26532 , e-mail motoclubspidy@tiscalinet.it

SABATO 27, DOMENICA 28 GIUGNO Motoincontro a Monchio di Palagano (MO). M.C. Monchio, tel. 333-2435119 Marco

DOMENICA 28 GIUGNO Motoparty “E Zeir de Bosc” a Gambettola (FO). M.C. Città di Gambettola tel. 346-2342475 Motocontrazione “Trecento all’ora” a Vigarano Mainarda (FE). M.C. La Diamantina, via G. Di vittorio 35, Vigarano Mainarda (FE), tel. 0532-436097, fax 0532-731926, sito Internet www.ladiamantina.it, e-mail info@ladiamantina.it Lambretta Day e mostra scambio a Savigno (BO). M.C. Bartolini Savigno tel. 051-6708294

]Toscana SABATO 27, DOMENICA 28 GIUGNO Trofeo nazionale regolarita Grupppo 2 per moto e scooter d’epoca ad Arezzo (AR). A.M. Aretina, piazza Andromeda 30, Arezzo (AR), tel. 347-6198480, fax 0575-1822802, sito Internet www. amaretina.com, e-mail amaretina@ amaretina.com

DOMENICA 28 GIUGNO Versilia Bike Show a Querceta. M.C. I Ragazzi della Linea, via Prov. Seravezza 612, Querceta Seravezza (LU), tel. 0584-743943, 347-3106525, 3475965113, 340-3049196, sito Internet www.iragazzidellalinea.it, e-mail infotiscali@iragazzidellalinea.it Motoincontro in terra etrusca a Lago di Chiusi (SI). M.C. Beccati Questo, via Garibaldi 26, Chiusi (SI), tel. 3382878673, fax 0578-227771, sito Internet www.motoclubbeccatiquesto.it, e-mail info@motoclubbeccatiquesto.it

]Marche DAL 25 A SABATO 27 GIUGNO Motor Bike fest a Mogliano (MC). M.C. 46 Mogliano, Viale XX Settembre 162, Mogliano (MC), tel. 0733-557690, fax 0733-556867, e-mail 46mogliano@motoclubfmi.it

SABATO 27, DOMENICA 28 GIUGNO Motoraduno nazionale città di Ancona a Candia (AN). M.C. Ancona, piazza

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SI DICE che la madre degli stupidi sia sempre incinta. Io non m’intendo di ostetricia, ma credo che la cosa sia assodata: la meschina partorisce microcefali a rotta di collo. L’occupazione prevalente degli umani, infatti, non esclusa la nostra gloriosa razza di motociclisti, sembra essere di godere nello spaccare i marroni al prossimo. Sulla strada, tale encomiabile attività si realizza per lo più nel “sorpasso dimostrativo”. Che non serve a una ceppa, ma segnala una terapia mancata in reparto psichiatrico. Una pratica, cioè, la cui utilità è pari ad una colica renale, ma per chi la compie deve evidentemente rivestire grande valore simbolico, tale da meritare l’azzardo di finire al creatore senza biglietto di ritorno. Poiché gli stupidi, soprattutto in moto, superano solo laddove più possono dare fastidio agli altri. Rischiando. L’elenco delle epiche gesta di questo tipo, osservate in giro negli anni, è lungo quasi quanto Ie stagioni in sella di Vale e Ago messi insieme. Per brevità mi limiterò agli ultimi casi di una domenica di giugno. Ho da coprire circa 900 km di trasferta non autostradale, dunque vado via sciolto di regolarità. In un tratto mi ritrovo davanti tre con almeno il doppio dei miei cavalli. Li saluto, andando, con perfetto garbo da gentleman. Pochi secondi dopo mi sono tutti nello specchietto, agguerritissimi. Il terzetto ha il tempo e la potenza necessari per restituirmi il sorpasso in rettilineo, se vuole, dove non si vede anima viva. Troppo facile. Il primo attende la prima curva cieca per gettarsi dentro con una staccata inutile fatta solo per tagliarmi la strada. Cerco allora di agevolare il secondo, spostandomi sulla destra, purché vada fuori dalle balle il prima possibile. Macchè. Resta lì fin quando decide di farmi il pelo a sorpresa, misurando due centimetri scarsi dal manubrio. Mi volto a guardare il terzo, come a chiedergli se anche lui ha in serbo qualche numero da circo o posso andare tranquillo per la mia strada. Sceglie di stare dietro. Vabbè. Ovviamente m’infila nel margine esterno mentre sorpasso un camion… All’ingresso di una rotonda scavalco un po’ di traffico, in mezzo c’è un motociclista con una special che sembra indeciso sulla rotta. L’illuminazione gli viene appena mi vede. S’accoda, apre e passa in seconda piena con suono di frullino impazzito, l’albero motore che gira ad un regime sufficiente per farlo sganciare dalla gravità terrestre. Prende tre o quattro rischi da vero scemo e per poco non si spiana su un’auto che giunge contromano. Cento metri più avanti, gira a destra al benzinaio… Su un tratto guidato c’è un gruppetto di ciondoloni in parata. Approfitto di uno slargo per mollarli al loro passo. Sia mai! Manco fossero uno sciame di api assassine, molestate dal fumo, m’inseguono immediatamente rinunciando al ritmo della loro passeggiata. Ho anche l’impressione che qualcuno in curva esprima boiate, ma boia se molla. Un paio approfittano quando tolgo gas all’ingresso di un centro abitato. Poi si fermano tutti ad un bar. Potrei continuare, però è meglio se mi fermo qui. Ma si può essere più deficienti di così? Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

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motosprint

motosprint


MotolandiA

È tempo

di vacanza È VACANZA quando non sai più che ora è, e nemmeno che giorno e neppure che anno anche quando ti metti a fare i conti con gli amici di quanto tempo è passato da quella volta che. È vacanza quando alle nove del mattino ti consulti su cosa mangiare a pranzo e già che ci sei ti metti a pensare a cosa ti piacerebbe per cena e tutti insieme si scopre che quest’anno gira una gran voglia di spaghetti con le vongole, molto più dell’anno scorso quando invece si andavano a cercare sempre e solo i gamberoni grigliati. È vacanza quando la prima metà dei giorni ti dimentichi cosa fai e la seconda ti dimentichi chi sei. È vacanza quando la crema solare viene consumata più del caffelatte e i soli numeri che si vogliono tenere sott’occhio sono quelli del fattore di protezione dalle scottature. È vacanza quando persino il primo cruciverba della settimana enigmistica – quello che è fin troppo facile per mettersi lì a farlo – diventa un ostacolo per l’unico neurone rimasto in servizio in tutto il cervello. E quando persino le parole crociate facilitate sono più dure di un sudoku, allora lì è davvero l’apoteosi delle ferie. E quando poi i giornali vengono comprati ma poco letti e comunque non capiti o subito dimenticati, quando il tempo è così dilatato che ce n’è abbastanza per leggere un libro in una settimana, quando la televisione diventa un oggetto poco più che superfluo se non per il fatto che da lì si vedono il MotoGP ma soprattutto le previsioni del tempo, beh amici, quando è così allora è proprio vacanza. E le giornate scorrono liquide come l’acqua dolce che sciacqua i piedi dal sale, dal sole e dalla sabbia della spiaggia, senza un inizio e una fine, ma solo in un lento ma velocissimo – sempre troppo – susseguirsi di eventi piccoli e inutili e anche un po’ sciocchi come una partita di bocce o una scottatura sulla schiena o una bimba, la mia, che scopre il piacere assoluto e meraviglioso di correre sulla sabbia bagnata sentendo le goccine di mare che si alzano e vanno a sciacquettare la schiena o che impara un nuovo gusto tutto verde di gelato da mescolare con quello rosa ma solo perché quelli sono i suoi colori preferiti. È vacanza quando tutto quello che c’è a casa, vicina o lontana che sia, si allontana ora dopo ora dalla vista come se fosse su una zattera da naufraghi, di quelle fatte con i tronchi di legno malamente intrecciati con corde di fortuna, perso in un mare gigantesco che riduce tutto e tutti alle dimensioni di un niente. È vacanza quando vedendo la zattera allontanarsi con sopra orari, impegni, facce e ansie, si alza la manina verso l’orizzonte per mandare un saluto svogliato e si torna a prendere il sole questa volta girati a pancia sotto. E’ vacanza quando il sabato è uguale alla domenica, che è uguale al lunedì, che è uguale al martedì, che è uguale al mercoledì, che è diverso dal giovedì perché c’è il mercato del pesce. È vacanza quando nel mezzo di un acquisto suona il telefono e qualcuno risponde e dice che è Motosprint che chiama perché sono in ritardo per il pezzo, e la risposta è Motosprint chi? Senza nemmeno un briciolo di senso di colpa. Laura Cattaneo

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Candia 1, ANCONA (AN), tel. 071-8046388, 330-820046, 368-953836, fax 071-2804318, e-mail ancona@motoclubfmi.it

]Calabria

]Umbria

Motoraduno Nazionale città di Mormanno (CS). M.C. Bikers Mormanno, Via S. Maria delle Grazie 25, Mormanno (CS), tel. 0981-80506, fax 0981-80506

SABATO 27 GIUGNO Raduno Nazionale ”Sulle vie francescane” ad Assisi (PG). M.C. Città di Assisi, fr. S.Maria Angeli C.P. 23, Assisi (PG), tel. 075-8001997, 335-5910441, fax 0758788005, e-mail mccittadiassisi@libero.it

SABATO 27, DOMENICA 28 GIUGNO

]Campania DAL 25 A DOMENICA 28 GIUGNO

]Lazio

Rally di Palinuro a Palinuro (SA). Filos Sport, tel. 331-6005172, sito Internet www.motorally. org, e-mail gianluca.belleri@telecomitalia.it

DOMENICA 28 GIUGNO

DOMENICA 28 GIUGNO

Motovespaincontro d’epoca a Civitavecchia (Roma). Associaziione Motociclistica Civitavecchiese, tel. 340-4852278, 3687463809, sito Internet www.assomotovespaclub.it, e-mail amcvespa74@virgilio.it Motoraduno ad Anitrella (FR). M.C. Anitrella, tel. 335-277947, 349-1283404, 3397911768, e-mail paolocecco@libero.it

]Abruzzo - Molise DOMENICA 28 GIUGNO Motoraduno degli Appennini a Canosa Sannita (CH). M.C. Motofollie, via Dietro le Vigne 7, Canosa Sannita (CH), tel. 3333460942, e-mail motofollie@motoclubfmi. it Motoraduno Colli a Volturno (IS). M.C. Volturno, via Porta S. Giovanni 1, Colli al Volturno (IS), tel. 338-1607110, 3334802033, 340-5513598

]Puglia DOMENICA 28 GIUGNO Motoraduno interregionale La montagna del Sole a San Giovanni Rotondo (FG). M.C. Gargaros, Via Massa, San Giovanni Rotondo (FG), tel. 338-6363641, fax 0882453698, e-mail gargaros@motoclubfmi.it

OGNI GIORNO, APPENA CONNETTI.

Motoraduno d’epoca ad Eboli (SA). M.C. Tirseni, c/o Ideamoto, Eboli (SA), tel. 0828364878 anche fax, e-mail tirseni@motoclubfmi.it

]Sicilia DA VENERDÌ 26 A DOMENICA 28 GIUGNO Raduno internazionale città di Mascali (CT). M.C. Jonico Mascali, via Siculo Orientale 236, Mascali (CT), tel. 095966346, fax 0957784257, sito Internet www.turrisimoto.com, e-mail motoclub@ turrisimoto.com

]Sardegna DOMENICA 28 GIUGNO Raduno del Sinis a Cabras (OR). M.C. I Centauri del Sinis, via Diaz angolo via Genova (oppure C.P. Aperta 1), Cabras (OR), tel. 347-9341313, 0783-391114, sito Internet www.motoclubcabras.it, e-mail motoclubcabras@tiscali.it Mostra scambio d’epoca a Solarussa (OR). M.C. Bad Bikers, via Martini 9, Solarussa (OR), tel. e fax 0783-374027, sito Internet www.badbikers.it, e-mail vale. cherchi@tiscali.it

Multimedia NELL’ERA dei videogiochi ad alta risoluzione, la PlayStation2 sembrava un formato destinato all’oblio. Invece a smentire, questo mese, ecco l’uscita di un iperclassico delle corse futuribili, espressamente compilato per la più classica delle console Sony. “Wipeout Pulse” è una sfida a bordo d i astronavi gravitazionali, munite delle armi più devastanti, dove ci si ingarella a ritmi frenetici su spettacolari tracciati (sedici, per l’esattezza), con diavolerie, loop e curve assassine. Sette le modalità

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28 GIUGNO MONDIALE - GP Lettonia. Campionato MX1, MX2 e Veteran a Kegums LaMSF, 1

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Augsiela Street, Riga , LV Latvia, tel. +3717-845851, +371-7-845850, fax +371-7845843, sito Internet www.lamsf.lv, e-mail moto@lamsf.apollo.lv EUROPEO - Campionato europeo MX85 e MX2 Junior a Valkenswaard (NL) KNMV, P.O. Box 650, Zijpendaalsweg 1, AR Arnhem Netherlands, tel. +31-26-3528510, fax +31-26-3528522, sito www.knmv.nl, e-mail info@knmv.nl, sport@knmv.nl ITALIANO - Campionato italiano a Pietramurata (TN) M.C. Arco, Casella Postale 20, Arco (TN), tel. e fax 0464-507317, 336522101, sito Internet www.motoclubarco. net, e-mail info@motoclubarco.net Campionato piemontese ad Armeno (NO) U.S. Armeniese, Via due Riviere 59, Armeno (NO), tel. 0322-900715 anche fax, 3391473259 Gara interregionale di cross a Ceriano Laghetto (MI) M.C. Brianza, Via Kennedy, Triuggio (MI), tel. 0362-970276, oppure c/o Palasport, via Kennedy, Triuggio (MI) tel.0362-970276. Campionato Triveneto minicross a Cordenons (PN) M.C. Centauro Cordenons, tel. 0434-932674, fax 0434-27673, e-mail centaurocordenons@motoclubfmi.it

]Enduro 27 GIUGNO Hard Race a Manzano (UD) M.C. Manzano, Via Macchiavelli 9, Manzano (UD), tel. 043275431, fax 0432-755058, e-mail manzano@ motoclubfmi.it

28 GIUGNO ITALIANO - Campionato Italiano Under 23 e Senior a Casazza (BG) M.C. Bergamo, via Carnovali 84, Bergamo, telefono e fax 0354592744, sito Internet www.motoclub.bergamo.it, e-mail info@motoclub.bergamo.it

]Rally 28 GIUGNO ITALIANO - Campionato italiano Baja moto e quad a Cocconato (AT) M.C. Cocconato, piazza Cavour, 18, Cocconato d’Asti (AT), tel. 011-9191516, e-mail cocconato@motoclubfmi.it

]Trial 27 GIUGNO ITALIANO - Trofeo Marathon a Castello dell’Acqua (SO) (due giorni) G.S.V. Group, via Piavanini 17, Albosaggia (SO), tel. 0342516928, fax 0342-512982, sito Internet www. gsval.it, e-mail g.s.v.group@motoclubfmi.it

28 GIUGNO MONDIALE - GP Andorra a La Rabassa FMA, Poliesportiu D’andorra Del M.I.Govern - Casal De L’esport - Baixada Del Moli 31, Andorra La Vella Principat D’andorra , tel. +376-890 370, fax +376-890 356, sito Internet www.fma.ad, e-mail fma@andorra.ad

Trofeo Centro Sud a Lagonegro (PZ) Trial Team Lagonegro, tel. 338-8318107, sito Internet www.trialteamlagonegro.it, e-mail info@trialteamlagonegro.it

]Speedway 25 GIUGNO Campionato triveneto a Lonigo (VI) M.C. Lonigo, via S.Marina 25, Lonigo (VI), tel. 0444-831894 , fax 0444-835144, sito Internet www.motoclublonigo.com, e-mail info@ motoclublonigo.com

27 GIUGNO MONDIALE - Campionato individuale. Qualificazioni (5. round) a Gorican (Croazia) SK Unia, Dravska 18, Gorican, Croazia, tel. +385 40 655 525, fax + 385 40 655 535, email pavlic-asfalt-beton@ck.htnet.hr MONDIALE - GP Gran Bretagna a Cardiff ACU, ACU House - Wood Street, Rugby, Warwickshire GB, tel. +44-1788-566400, fax +44-1788-573585, sito Internet www.acu. org.uk, e-mail admin@acu.org.uk MONDIALE - Campionato Junior a Kumia (Svezia) SVEMO, Södra Promenaden 7 - P.O. Box 2314, Norrköping Sweden, tel. 0046-11-231080, fax 0046-11-231081, sito Internet www.svemo.se, e-mail kansli@ svemo.se

]Supermoto 28 GIUGNO Trofeo Centro, Italia Supermoto a Viterbo M.C. Ufo Frascati, tel. 339-2268142, fax 069421731, 06-94018366, sito Internet www. trofeolazio.com, e-mail cowboy.lucarini. lucarini@gmail.com Campinato interregionale Lombardia e Piemonte a Lissone (MI) DBO, Via Valgioie 60, Torino, tel. 011-7727522, fax 0117724857, sito Internet www.italianosupermoto.it, e-mail press@dborganization.it

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CONTI EDITORE s.p.a. Ufficio abbonamenti telefono 051-6227308, fax 051-6227314 abbonamenti@contieditore.it Motosprint: Registrazione n. 4472 del 6.9.76 presso il Tribunale di Bologna Responsabile trattamento dati (D.Lgs 196/2003): Stefano Saragoni Arretrati (disponibili dal 2003 in poi) euro 4,00 telefono 051-6227.282 - 051-6227.308 Abbonamenti Italia: annuale euro 93,00 semestrale euro 48,00 Estero: Europa euro 180,00 Africa/Asia/Americhe euro 260,00 Oceania euro 280,00 Modalità di pagamento: a) vaglia postale b) assegno bancario c) c/c postale 24966400, intestato a: Conti Editore S.p.A. - via del Lavoro 7 40068 - San Lazzaro di Savena (BO) Stampa: Poligrafici il Borgo - via del Litografo, 6 40138 - Bologna telefono 051-603.4001 Diffusione esclusiva per l’edicola in Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A via Cazzaniga 2 - 20132 Milano telefono 02-25821, fax 02-25825302 Distributore esclusivo per l’estero: Johnsons International News Italia S.p.A, via Valparaiso 4 - 20144 Milano, telefono 02-43982263, fax 02-43916430

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]Segnalazione gare Per posta: Motosprint - GP Guida, Casella Postale, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

Per fax: 051-6256191 - 051-6255418

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