PROVE NOVITÀ Triumph Sprint GT - Yamaha BW’s 125 B-generation
25 22/28 GIUGNO 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1677
2,50 Euro (Italy only)
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf
ROSSI ROSSO? Si allontana dalla Yamaha Si avvicina alla Ducati CROSS MX1 De Dycker super in Germania CIV Doppio appuntamento al Mugello
Jorge
MOTOGP INGHILTERRA Assente Rossi impalpabile Stoner anche Pedrosa è l’ombra di se stesso Dei Fantastici 4 resta solo Lorenzo
lascia il gruppo
DOVIZIOSO SI FA LARGO S Secondo d iin gara e iin campionato i t
Sommario numero 25/2010
1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke
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1PADDOCK
Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto
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1IN PISTA
MotoGP GP Gran Bretagna. Commenti, foto, pagelle, interviste, dai nostri inviati a Silverstone Moto2 GP Gran Bretagna 125 GP Gran Bretagna Superbike Verso il Round di San Marino a Misano CIV Terza e quarta prova al Mugello
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1FUORISTRADA Cross MX1-MX2 GP Germania a Teutchenthal Enduro GP Slovacchia a Puchov Cross MX3 GP Slovacchia a Senkvice Sportitalia I campionati regionali
74 82 86 88
1SU STRADA
Prova novità Triumph Sprint GT Prova novità Yamaha BW’s 125 B-generation Attualità Le Yamaha YZ-F 2011 Motolandia Turismo, viaggi, epoca Made in Abbigliamento e accessori
90 94 98 100 104
1MERCATINO
Compravendita di moto e accessori 105
1GP GUIDA
Il calendario Gli appuntamenti in pista
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1RUBRICHE
Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo
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Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione DARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCA LAZAZZERA 051.6227.251 CRISTIAN TROMBA 051.6227.393 IGLIS BACCHI 051.6227.293 LUIGI RAIMONDI 051.6227.252 VANNI ROMAGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione CINZIA STAFFA 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio CLAUDIO GIROTTI 051.6227.341 GIUSEPPE RIMONDI MAX MATTIOLI
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Lettere
di Stefano Saragoni posta@motosprint.it
Il futuro della MotoGP senza Rossi SCRIVO questa lettera per due motivi, il primo è per fare un in bocca al lupo a Rossi per una pronta guarigione, il secondo è per rinnovare le mie lamentele contro i valentiniani a tutti i costi. Dico, ma allora è vero che la maggior parte di loro non sono appassionati di moto e che non ne capiscono niente. Essere appassionati di uno sport vuol dire viverlo, non intendo dire avere per forza una moto, ma comunque si dovrebbero seguire interviste, prove, commenti leggere riviste specializzate, non per obbligo ma solo per passione e chi la passione ce l’ha per davvero queste cose non vede l’ora di farle, chi ha la passione vera riesce ad ammettere e a capire che quando il proprio idolo non arriva primo non si tratta sempre e solo di moto che non va, ci sono anche altri piloti in grado di guidare ma forze non ve ne siete mai accorti. Scrivo queste cose perché oggi con molto dispiacere ho sentito dire da molti valentiniani questa frase: e adesso che le guardiamo a fare le corse, e altre su questo genere. Ragazzi, ma siete matti, capisco che Valentino è un mito ma le moto sono uno spettacolo anche da ferme figurarsi quando corrono, e chi se ne importa se poi non c’è Rossi, in fondo la gara del Mugello con lui non credo sarebbe stata tanto diversa, sarebbe arriSENZA ROSSI LA MOTOGP NON SARÀ LA STESSA. MA CHI AMA IL MOTOCICLISMO NON SMETTERÀ DI SEGUIRLA.
vato d’avanti o dietro a Pedrosa e lo spettacolo tale e quale, quasi nullo a parte Stoner con Melandri. Poi dico ancora... ma ci siamo impazziti? Canale 5 che non ha fatto neanche un servizio di 5 secondi sulla MotoGP solo perché non ha corso Rossi visto che anche se piccolo piccolo ma uno spazio glielo ha sempre dedicato, e Sky Sport? Servizio lungo su Rossi all’ospedale e qualche secondo dedicato al GP. Adesso voglio prendermi la responsabilità di fare un’affermazione piuttosto pesante: scommettiamo che dalla prossima gara i GP saranno molto più spettacolari? Se avrò ragione sarà solo per un motivo, perché molti giornalisti non potranno più mettere pressione addosso agli altri piloti con le loro interviste e con i loro articoli dove Rossi è un dio e gli altri... Infine vorrei rincuorare Rossi dicendogli di farsi coraggio perché sicuramente non tutti i suoi tifosi saranno cosi... E agli altri ragazzi vorrei dire di non far caso a quelle persone che oggi non sono più venute al Mugello e a quelle che scrivono orripilanti striscioni, tanto sono quelle che non sanno neanche come è fatta una moto. So già che come al solito non pubblicherete la mia lettera ma non fa niente. Gianluca - Viterbo
RISPONDO alla tua lettera prima del GP Gran Bretagna. Me lo impone la tempistica della rivista, che vuole le lettere stampate in anticipo sulla chiusura della domenica. Quindi… nessun riferimento alla gara di Silverstone, ma una considerazione più generale già fatta sul nostro sito. Senza Rossi, per quanto poco (o tanto) possa durare l’assenza di Valentino, non sarà la stessa MotoGP. Perché il motociclismo sportivo dovrà fare a meno della sua bandiera, il campione in carica e il simbolo di oltre un decennio, il pilota che ha fatto crescere il nostro sport, lo ha portato là dove non era mai arrivato, ha moltiplicato il numero degli appassionati. Piaccia o no, Rossi è il pilota più forte e completo, velocissimo e al tempo stesso capace di gestire le gare. Perdipiù è personaggio, intelligente e spiritoso. Per questo ha un successo planetario, per questo c’è chi non accenderà la TV per vedere la MotoGP senza di lui. Pazienza. Chi ama il motociclismo, continuerà a seguirlo e troverà motivi di interesse in altre vicende e altri protagonisti. Il Motomondiale c’era prima di Valentino e ci sarà anche dopo. Con un po’ meno fantasia.
CARO VALENTINO TI DEDICO UNA TARGA Vale ti aspettiamo. Il mondiale senza te non... vale! Intanto io ti ho dedicato una... Targa. Lain Roberto PASSIONE CONTROCORRENTE FORZA MOTO MORINI! Vi scrivo dopo aver letto sul n.23 la lettera di Armando C. riguardo al fallimento della Motomorini. Sono il felicissimo e fierissimo possessore di un Corsaro 1200 da 3 anni e sentire giudizi sulle prestazioni di una moto solo per sentito dire mi lascia perplesso. Qualsiasi moto di questo livello è impegnativa e come dice Armando difficile, bisogna solo imparare a conoscerla, rispettarla e amarla come una bella donna, ma sai qual è il problema? Il problema è che in Italia ciò che conta è la moda del momento. Ti sei mai fermato Armando a guardare attentamente una Granpasso: è splendida! Ha una linea e un motore che sono un’opera d’arte però sai cos’è? Non si chiama BMW 1200GS! Tutto lì! È questo che mi fa rabbia le strade sono piene di BMW ma la Granpasso che non ha niente da invidiargli non si vende! Lo stesso discorso vale per il Corsaro... Ducati dappertutto ma il Corsaro non si è venduto! È questo il problema si va dietro alle mode e si compra una moto pensando già a quando la si rivendera! Detto questo Armando discutiamo con passione perché noi motociclisti è questo che siamo... passione allo stato puro! Forza Morini!!! Aldo - Montiglio M.
IN BREVE
LO SPETTACOLO NON FINIRÀ
Lettere
CORSI PER COMMISSARIO QUELLO DEL 2010 È SALTATO SIAMO due commissari di percorso del circuito di Imola. Per problemi familiari e varie vicissitudini dell’autodromo non abbiamo rinnovato la licenza FMI come ufficiali di percorso per le moto. La mia scaduta nel 2005 quella di mio marito nel 2006. All’inizio di quest’anno era nostra intenzione riprendere l’attività ed era stato già pianificato dal nostro responsabile un corso di aggiornamento per il rinnovo della licenza. Ci siamo dunque tesserati presso il nostro motoclub ma ultimamente la sorpresa: il corso è stato rimandato nel 2011 e a noi dunque non ci danno la possibilità di esercitare in pista perché senza il corso di aggiornamento la licenza non viene rinnovata. È stata prorogata solo ai licenziati con scadenza 2009. Siamo commissari da oltre 10 anni e tutt’ora esercitiamo come commissari di percorso per le auto. Certi di un vostro interesse al caso pensando comunque di non essere i soli. Barbara Gilianita
RISPONDIAMO al messaggio dei due Commissari di Percorso. I quali hanno ricevuto un invito, da parte del Moto Club Imola, a partecipare ad un Corso di aggiornamento che si tiene normalmente
GRIDO DI DOLORE FA MALE vedere Rossi a terra dolorante, fa ancora più male sapere che l’infortunio è serio e sarà lontano dalle gare 4-5 mesi, fa male a tutti i veri motociclisti come me che vorrebbero scacciare per sempre queste ombre negative dalla nostra passione. Ma mi ha fatto ancora più male sentir dire a Graziano Rossi ex pilota e secondo me anche ex motociclista, che spera che Vale ora possa riflettere sul passaggio in F1. In tanti anni di carriera Rossi non ha mai avuto infortuni seri e ha ricevuto tanto dal motociclismo, di cui ora ne è la bandiera nel mondo, c’è a ricevuto molto meno ma chi come Capirossi ha ha sofferto molto di più e a 37 anni suonati non vuole sentir parlare di ritiro. Ci aspettiamo un Rossi più forte e affamato di vittorie di prima (io non sono un suo tifoso) sono un Ducatista super convinto e non posso che sognare come quasi tutti gli italiani l’accoppiata Ducati 46. Mi rivolgo a Dino Dainese affinché progetti una tuta con l’airbag presente an-che per gli arti infe-riori, e alla Bridgesto-ne affinché progetti ti
gomme più sicure nella temperatura di utilizzo anche a discapito delle performance assolute, a Carmelo Espeleta affinché si decida ad inserire nel regolamento delle protezioni esterne per le leve del freno anteriore ed infine a tutti gli appassionati che si sono avvicinati al nostro sport per Valentino, sosteniamolo con tutto il nostro affetto e state certi che tornerà quello di sempre, continuate a seguire la MotoGP perché fa parte di Valentino come lo è la propria moto per ogni motociclista. Doppio lampeggio a chi ha la moto dentro. Angelo Remo Castorini
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Lettere
FLAVIO AGRADI TUNISIA: GLORIA E TRAGEDIA NELL’ARTICOLO sul Rally di Tunisia del n. 19 di Motosprint ho trovato un’imprecisione. Sono appassionato di fuoristrada, in particolare dei rally, sono stato un agonista per oltre 20 anni
FLAVIO AGRADI VINSE IL TUNISIA NEL 1993. IL RALLY GLI FU FATALE NEL 1999.
e sono stato grande amico di un motociclista citato nell’articolo in questione: il compianto Flavio Agradi, morto a Tamerza, in Tunisia, il 13 Aprile 1999. L’autore del testo (Edoardo Bauer) scrive che Flavio Agradi ha primeggiato nel Rally di Tunisia del 1993 con una Gilera 600. È sbagliato. Agradi ha vinto il Rally di Tunisia 1993 alla guida di una Honda XR 600 R. Aggiungo alcuni dati legati a quell’evento storico che vide imporsi in un rally africano un pilota privato con una moto di serie: la moto era una Honda XR 600 R modello 1992 preparata dal qui scrivente. 121 moto partite e illustri partecipanti (Meoni, Arcarons, Magnaldi, De Petri, Mas, Kinigadner, A. Olivier, E. Bernard, Cavan-
AUGUSTO TAIOCCHI IL RICORDO DEL PRESIDENTE SIAMO L’ultima volta che l’abbiamo visto in pubblico è stato alla Valli Bergamasche, alla fine di maggio. Respirava a fatica, e solo grazie alla bombola di ossigeno. Era giunto quasi alla fine di una lotta durata due anni contro un tumore alle ossa, combattuto con ogni mezzo, ma senza successo: una delle pochissime gare che Augusto non è riuscito a vincere. Taiocchi era di pochissimo più giovane di me. Lo ricordo da sempre, da quando ero dirigente del Moto Club Bergamo, come un punto di riferimento dello sport in moto. Nella “vecchia” Regolarità aveva raccolto il testimone dal compianto Imerio Testori, ed era poi diventato il portabandiera italiano nell’Enduro moderno. Non per niente era conosciuto (e da tutti riconosciuto) come “il Capitano”, da sempre in sella a KTM, dopo avere ottenuto le primissime vittorie con la Moto Morini. Non era solo un pilota, avendo ricoperto anche incarichi federali, come rappresentante degli atleti, e svolto un ruolo politico, a nome dell’Italia, nella Federazione internazionale. Aveva un fisico alto e possente, che affiancava a straordinarie doti di pilota, quasi sempre vincente in sella alle cilindrate più grandi, che hanno bisogno di un vero “domatore” per essere guidate e portate alla vittoria. Ma nonostante i successi a ripetizione manteneva un carattere sempre sobrio e riservato, anche quando vestiva con orgoglio la divisa della Polizia di Stato. Era talmente forte che anche la morte ha dovuto lottare a lungo, prima di riuscire a portarcelo via. Riposa in pace, caro Augusto. Paolo Sesti - Presidente FMI motosprint
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doli, Charbonnel, Chiesa, Maletti, Winkler, Cotto, Quaglino, Landi, Venturi). Nessuna Gilera 600 ha mai vinto una gara assoluta in un rally africano. Invece la Gilera RC 750 ufficiale ha vinto proprio il Rally di Tunisia nel 1992 con Luigino Medardo e sempre nel 1992 il Rally dei Faraoni con Franco Picco. Proprio alla fine del 1992 la squadra corse Gilera ha chiuso baracca e burattini a pochi giorni dalla partenza della Dakar a cui era iscritta! Flavio Agradi ha partecipato al Rally di Tunisia del 1994 con una Gilera e fu una autentica “Caporetto”. La stessa gara fu una “Waterloo” per il motociclismo mondiale e soprattutto italiano: nei pressi dell’oasi di Ksar Ghilane perse la vita Angelo Cavandoli il 15 Aprile 1994. Incredibilmente fui presente anche all’altro evento citato nel servizio in oggetto: la vittoria di Edi Orioli alla Parigi-Dakar-Parigi del 1994 con la Cagiva Elefant 900. Anch’io collaborai con gli altri italiani (Giacomo Vismara, Giulio “Topo” Minelli, Corrado Pattono) a riparare nella notte e nella tappa marathon di Boutlimit (in Mauritania) la sesta marcia del cambio della moto di Edi Orioli. Per la cronaca mi classificai dodicesimo assoluto, anch’ io con la Cagiva Elefant 900 da privato e senza alcuna assistenza meccanica. Concludo permettendomi di ringraziare Flavio Agradi per essere esistito! Un grande bacio alla moglie Roberta ed alle figlie Brenda e Micole. Emanuele Cristanelli
RINGRAZIAMO per la precisazione e la dovizia di particolari. Purtroppo ci siamo basati sull’albo d’oro (evidentemente non corretto) pubblicato da NPO sul proprio sito. Senza fare lavorare la nostra memoria e controllare il nostro archivio.
PROTEGGERSI O MENO DANNI PRIVATI COSTI COLLETTIVI RISPONDO alla lettera apparsa sul Motosprint n.23, nella quale il sig. Motta chiede ad alta voce di avere il diritto di decidere lui come andare vestito in moto e di essere in grado stabilire cosa sia sicuro e cosa no. È evidente che il sig. Motta non ha, forse, chiaro in mente quali possano essere le conseguenze ed i costi a carico della collettività di scelte che solo apparentemente sembrano essere strettamente personali. Se il sig. Motta dovesse mai avere (ovviamente mi auguro che non gli capiti mai) un incidente le cui conseguenze sono aggravate dalla mancanza di protezioni adeguate ci dovrà essere un’ambulanza che lo vada a prendere, un pronto soccorso che lo accolga, dei medici che gli prestino le cure adeguate e delle strutture che lo accudiscano e gli consentano una riabilitazione: tutto questo a carico della collettività (e quindi anche a carico mio). Lo stesso discorso si fece quando, oramai decenni addietro, si rese obbligatorio l’uso del casco: la gente protestava dicendo di avere il diritto di decidere se correre il rischio di farsi male oppure no. Questa scelta non esiste se poi le decisioni del singolo impattano in maniera negativa sulla società. È un po’ come dire: “Il profitto (in questo caso la scelta di sentirsi liberi) è privato, mentre le perdite (in questo caso i costi associati) sono pubbliche”. Sig Motta mi dia ascolto: indossi un abbigliamento adeguato: ne guadagnerà in salute ed io mi sentirò meno colpito dalle sue scelte. Alessandro Iacono Roma
IO LA PENSO COSÌ
una volta l’anno. Nel 2010, però, il Corso è “saltato” per motivi organizzativi (la FMI ha deciso di modificare profondamente i contenuti dei Corsi e sta predisponendo il nuovo materiale), nonostante fosse stato annunciato. Verrà sicuramente riproposto il prossimo anno. Solo una sfortunata coincidenza, dunque, che proprio dopo 4 anni (in un caso, 5 nell’altro), non sia stato possibile rinnovare la Licenza. FMI – Ufficio Comunicazione Massimo Fiorentino
Officina
Maggiorare le valvole non è semplice SCRIVO per avere delle informazioni su alcune modifiche che ho intenzione di fare. Se monto delle valvole in titanio, e magari anche degli scodellini, cosa guadagno? Siccome nella testa c’è ancora spazio (anche se poco), vorrei montare delle valvole più grandi di quelle di serie. Quali interventi meccanici devo eseguire per poterlo fare? Mi hanno detto che quello che conta è il diametro della parte finale del condotto, proprio a ridosso della valvola, che dunque deve venire adeguato se si montano valvole più grandi. Come faccio a conoscerlo, una volta noto il diametro della valvola (penso che ci sia una relazione diretta)? Maurizio Rosati Roma
CON la sola installazione di valvole (ed eventualmente scodellini) aventi un peso minore rispetto a quelle originali non si guadagna nulla. Il motore può girare un poco più in alto senza sfarfallare ma, se non si migliora la respirazione in tali condizioni di funzionamento, la cosa non serve a nulla, per quanto riguarda le prestazioni. La modifica consente comunque di installare molle delle valvole con un carico minore, fermi restando l’albero a camme (e quindi la legge del moto delle valvole) e il regime di rotazione; in tal caso migliora leggermente il rendimento meccanico. Se invece si tengono le molle originali, è possibile montare alberi a camme più spinti, e quindi ottenere una potenza maggiore, grazie a leggi delle alzate più radicali e fasature più spinte (e quindi a una migliore respirazione del motore agli alti
I COSTRUTTORI NON SEMPRE ADOTTANO LE VALVOLE PIÙ GRANDI CHE GEOMETRICAMENTE È POSSIBILE INSTALLARE: ANCHE ALTRI PARAMETRI RIENTRANO NELLA RESPIRAZIONE DEL MOTORE.
regimi). Questa strada però non è che possa essere percorsa più di tanto; per ottenere risultati davvero cospicui a un certo punto occorre cambiare le molle. In diversi motori, anche se di altissime prestazioni, non vengono montate le valvole più grandi che è possibile installare sotto l’aspetto geometrico. In altre parole, non è che si sfrutti proprio tutto lo spazio disponibile. La spiegazione di ciò è molto sem-
TITANIO
LLA RIDOTTA METALLO DA CUI LEGHE, LE DENSITÀ, CELLENTI DOTATE DI EC TICHE CARATTERIS E, VENGONO MECCANICH R LA AT IMPIEG E PE PARTI NE DI REALIZZAZIO LE E LE COME LE BIEL TORI DA I MO VALVOLE DE QUE NE O COMUN COMPETIZIO PRESTAZIONI DI ALTISSIME
plice. L’obiettivo è quello di ottenere la migliore respirazione del motore (ovvero il rendimento volumetrico più elevato) a regimi sempre più alti. Un parametro importante è la velocità media dei gas, che non deve essere troppo elevata. Di conseguenza si adottano sezioni di passaggio molto cospicue. Questo non è tutto, però. Le sezioni disponibili devono poter essere utilizzate al meglio. In altre parole, deve essere molto alto anche il coefficiente di efflusso. Valvole troppo grandi talvolta determinano dei disturbi considerevoli al flusso dei gas, sia in quanto troppo vicine tra loro, sia in quanto “schermate” lateralmente dalle pareti della camera e del cilindro (pure in questo caso per eccessiva vicinanza). Occorre pertanto una scelta di compromesso, almeno in molti casi. Si rinuncia a qualcosa in termini di dimensioni delle
PER TE IL MANICO È QU ELLO DELLA SCOPA?
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AVERLE GROSSE NON SEMPRE SERVE
valvole per poter ottenere una respirazione migliore (quella che conta è la sezione “utile”, ovvero il prodotto tra la sezione geometrica e il coefficiente di efflusso). Pure dal punto di vista costruttivo ci sarebbe qualcosina da dire (tra i funghi delle valvole del materiale deve pur esserci, se no come la mettiamo con le sedi?). Dunque, OK valvole grandi, ma attenzione… Per quanto riguarda l’installazione, se l’incremento del diametro è contenuto può essere sufficiente rilavorare le sedi originali (l’intervento è comunque delicato e va affidato a un bravo specialista). In molti casi però occorre sostituire le sedi, e questo complica notevolmente le cose. La testa deve essere portata in una officina di rettifica esperta e bene attrezzata, dove gli anelli-sede verranno asportati e gli alloggiamenti verranno lavorati, maggiorandoli, e infine si provvederà alla installazione di quelli nuovi, di diametro superiore (se non si trovano pronti, occorre realizzarli partendo dal tubo o dalla barra), facendo bene attenzione alla corretta interferenza di montaggio. Dopo, come ovvio, si provvederà alla lavorazione delle sedi, ovvero delle superfici di tenuta e delle zone di raccordo, tanto dal lato del condotto quanto dal lato della camera. Tenga presente che in vari casi le valvole in TITANIO devono lavorare con sedi (e talvolta anche guide) specifiche. E che le valvole in tale materiale non vanno mai smerigliate. Per misurare il diametro interno della sede, ovvero quello della sezione ristretta del condotto, situata appena a monte della zona di appoggio della valvola, si utilizza in genere un compasso. Molto utile può essere anche il ricorso a un calco del condotto, realizzato con gomma liquida che viene poi fatta solidificare o polimerizzare. In linea di massima comunque, il diametro interno della sede nei moderni motori di alte prestazioni è dell’ordine di 0,85 – 0,90 volte il diametro del fungo.
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di Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it
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VIAGGIARE IN SALITA UNA SCELTA D’EQUILIBRIO SFOGLIO Motosprint finalmente rilassato dopo aver duramente studiato, su Autoroute, il percorso, tutto passi alpini, della classica annuale sortita tutta curve e senza donne . Quale sarebbe la moto ideale per un viaggio del genere? Potente e leggera, cavolo che domande! Così potente e con una coppia così in basso da tirarti fuori da un tornante che per sbaglio hai affrontato in sesta, così leggera da avere una maneggevolezza da far invidia a un ciclista. Adesso affrontiamo i compromessi. Monocilindrico supermotard? Ruvido, poco protettivo, po-
co adatto al carico bagagli, anche essenziali, moto adatta a giovanotti che non sentono la stanchezza. Bicilindrico a L o frontemarcia? Anche lui ruvido, un po’ di meno ma ruvido, se sbagli marcia su un tornante devi prendere a calci la leva del cambio per poterne venire fuori, i bagagli si caricano meglio ma lo trovo adatto a chi conta sempre le marce e guarda sempre la strada senza vedere il paesaggio. Bicilindrico boxer? Ruvido anche lui con tutta la elettronica che ha , coppia di rovesciamento, rigidità del cardano, almeno segnala che marcia hai dentro, per vacanzieri maturi e spensierati. Tricilindrico? Né carne né pesce. Quattro cilindri? Sono moto da un giorno di viaggio come le
supermotard, quelli che montano i motori depotenziati e con più coppia sono dei mammut con due ruote. Io costruirei un bel V6 sulla falsariga della Laverda Bol D’Or: prenderei un BMW K75 aggiungendo la seconda bancata di 3 cilindri e ridurrei un po’ la cilindrata per arrivare a 1200 max. Coppia da vendere e potenza da vendere, il progetto K non aveva coppia di rovesciamento e i cardani moderni non sono più un bastone . Renzo Giunti
VOGLIO sperare che lei abbia scritto questa mail in stato di etilismo... Le cose stanno ben diversamente da come le sembrano, o perlomeno da come le descrive. Il panorama motociclistico at-
tuale offre una varietà di tipologie mai vista in precedenza e consente quindi una possibilità di scelta assolutamente straordinaria. Per quanto riguarda l’impiego sulle strade di montagna, la scelta ottimale del tipo di moto dipende molto dal tipo di percorsi che si affrontano. Per fare un esempio, se da Milano, una volta attraversato il Po, si va al passo del Penice con la statale (percorso piuttosto veloce), percorrendo la valle del Trebbia, sono OK i quadricilindrici, ma nell’ultimo tratto vanno meglio i bicilindrici. Se invece ci si arriva da Montù Beccarla, passando poi per Zavattarello e Romagnese (percorso molto “serrato”), i monocilindrici hanno ben pochi rivali (e infatti i quadricilindrici, anche se assai più potenti, lì non ci vanno proprio, perché prendono delle paghe clamorose). Se da Bologna si va sulla Raticosa e sulla Futa (percorso medio), è ben difficile stare dietro a un buon bicilindrico. Le faccio presente che oltre all’erogazione è importante anche l’agilità, che non è legata solo alle caratteristiche della parte ciclistica, ma anche al peso della moto e che, ferma restando la cilindrata, quest’ultimo tende ad aumentare al crescere del numero dei cilindri. La Laverda sei cilindri in quanto a maneggevolezza e a doti complessive di guida rivaleggiava con i camion. Era lunga, pesante e straordinariamente impegnativa (chiedere ad Augusto Brettoni, che l’ha condotta anche in gara, un parere in proposito…). La BMW sta lavorando allo sviluppo finale di una moto a sei cilindri, poderosa, ma
destinata a un impiego granturistico e non certo sportivo, per quanto ne so. I punti di forza dei motori di questo tipo sono la grande fluidità di funzionamento e la possibilità di raggiungere potenze molto elevate. I punti deboli sono la complessità meccanica e la difficoltà di contenere l’ingombro e il peso. Sembra proprio che i tecnici della Casa tedesca abbiano fatto un lavoro eccezionale, in proposito, e del resto non c’era da dubitarne. Alla MV Agusta avevano in progetto un V6, del quale erano già stati tracciati i disegni costruttivi, pare, ma poi hanno concentrato i loro sforzi su di un ben più motociclistico motore a tre cilindri. Quando si parla di monocilindrici non si deve pensare solo ai supermotard, che sono una “razza” a parte. Un bel
mono sportivo stradale consente di togliersi grandi soddisfazioni su molti percorsi di montagna, e di divertirsi come matti. Mentre scrivo queste righe penso al KTM 690, ovviamente, nelle sue varie versioni. Non capisco come possa trovare “ruvidi” i bicilindrici. Quali ha provato? Sui percorsi abbastanza tormentati, ovvero ricchi di curve medie e lente, vanno senz’altro meglio dei quadricilindrici che, proprio al contrario di quanto afferma lei, generalmente obbligano il pilota a stare molto su di giri, se vuole una risposta adeguata quando spalanca il gas. Sono più leggeri, più elastici e hanno più “schiena”. Anche se la marcia innestata è troppo alta, dalla curva ci portano fuori sempre decisamente bene. I boxer rientrano
in una categoria a parte. I CARDANI moderni sono straordinari; i motori forniscono prestazioni molto buone unitamente a una dolcezza di funzionamento eccezionale e a un vigoroso tiro su di una ampia gamma di regimi. L’influenza della coppia di rovesciamento sulla guida si può ritenere trascurabile. Il punto debole in questo caso è l’impossibilità di ottenere condotti di aspirazione rettilinei o quasi. I tricilindrici sono motori generalmente ricchi di personalità, in grado di fornire ottime prestazioni e di assicurare quindi grandi soddisfazioni su quasi tutti i percorsi. Non sono affatto “né carne né pesce” come dice lei, ma motori che abbinano diverse buone caratteristiche dei bicilindrici ad altrettante dei quadricilindrici.
Un’ottima scelta, secondo me, da una certa cilindrata in su. Infine ci sono i motori a quattro cilindri in linea, che dominano la scena su moto di certe caratteristiche. Quelli di alta potenza specifica non sono dei prodigi in fatto di tiro ai medi regimi, pur essendo straordinariamente fluidi come funzionamento, ma del resto non si può avere tutto dalla vita. Numerose naked e sport tourer moderne con motore a quattro cilindri sono tutt’altro che dei mammut, come dice lei. Per concludere, la scelta è fondamentalmente una questione di gusti. Per compiere tanti chilometri su strade di montagna con il massimo divertimento, direi proprio che quella di una moto a sei cilindri è la scelta peggiore, però. A meno di andare a passeggio…
CARDANO
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Paddock A cura di Lucia Voltan
Europeo Trial ad Andorra MATTEO Grattarola (nella foto) si è piazzato terzo nel campionato europeo di trial che si è corso a La Rabassa (Andorra). Ad aggiudicarsi la tappa è stato lo spagnolo Alfredo Gomez, che ha preceduto l’inglese Alexz Wigg. Ottavo posto per Andrea Vaccaretti. Per quanto riguarda la classifica di campionato, Grattarola resta leader con cinque punti di margine sul secondo, Wigg. Settima nella gara “mista”, la spagnola Laia Sanz domina la classifica femminile. Spagnolo anche il vincitore della 125, Pol Tarres, con Ismael Catalin terzo davanti a un altro italiano, Giacomo Saleri. Nella “Youth” Jorge Casales, spagnolo, ha b battuto il francese Coquelin.
«Il mio complesso era l’altezza. Soffrivo parecchio, dai 12 ai 14 anni mi prendevano in giro. L’ho superato. E poi diventando famosi si diventa anche belli, no?» Loris Capirossi (http://campionisportivi.blogspot.com) motosprint
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TRIAL DELLA SUPERBA. ECCO I VINCITORI Una cinquantina di piloti ha preso parte al campionato sociale di trial della Superba, in Liguria. Ecco i vincitori: Paolo Lazzaroni (TR2), Mattia Battistini (TR3), Luca Donaggio (Jun B1), Elia Ansaloni (TR3 125), Pierluca De Lucchi (TR4), Davide De Lucchi (Jun B2), Martina Balducchi (Femminile), Marco Repetto (TR5), Gabriele Ghiglione (Jun C2), Fabio Grattarola (Jun D).
NIENTE RC CUP A MAGIONE. ELETTRICHE: NUOVE DATE QUALCHE MODIFICA È STATA APPORTATA AL CALENDARIO DELLA VELOCITÀ. È STATA ANNULLATA LA PROVA DI MAGIONE DELLA RC CUP (ERA PREVISTA PER IL 27 GIUGNO); UNA GARA INTERNAZIONALE NON TITOLATA DI SIDECAR È STATA INSERITA, ALL’INTERNO DEL SETTIMA PROVA DEL CIV (27 OTTOBRE, MUGELLO), È STATO MODIFICATO IL CALENDARIO DEL TROFEO TTXGP FMI ITALIA (MOTO ELETTRICHE) CHE VARIA IN QUESTO MODO: 29 AGOSTO, (MUGELLO); 5 SETTEMBRE, (FRANCIACORTA); 12 SETTEMBRE (VALLELUNGA); 26 SETTEMBRE (MUGELLO). EUROCROSS EMX-OPEN. IL RUSSO FA DOPPIETTA DOPPIETTA DEL RUSSO DMITRY PARSHIN IN POLONIA, NELLA QUINTA PROVA DEL CAMPIONATO EUROPEO DI CROSS EMX-OPEN.
CAMPIONE DI CROSS
IL FRIULI PIANGE VIDOTTO IL FRIULI piange il suo campione, Daniele Vidotto (sotto), che nella notte tra sabato 5 e domenica 6 giugno ha perso la vita in un incidente stradale. Friulano di Tauriano di Spilimbergo, Vidotto aveva 34 anni e da quasi venti era protagonista sulle piste di cross del Friuli e del Triveneto, con numerosi titoli vinti. Lascia la compagna Eva, in attesa di una bambina.
SPEEDWAY MONDIALE. LE QUALIFICAZIONI Contemporaneamente alla qualificazione di Terenzano, altre quattro piste hanno ospitato altrettante gare: 80 piloti in lizza con la speranza di guadagnare un posto nelle semifinali mondiali di speedway. Ecco chi ce l’ha fatta: A Fjelsted (Danimarca): 1. Kasprzak punti 13; 2. Madsen 11 d.s.; 3. Klindt 11; 4. Jonasson 10; 5. Iversen 10; 6. J. Davidsson 9; 7. Woffinden 9; 8. Nieminen 8; 9.Lindgren 7 d.s. A Miskolc (Ungheria): 1. Kolodziej punti 12 d.s.; 2. A. Dryml 12; 3. L.Dryml 11; 4. Zetterstrom 10; 5. Korneliussen 9; 6. Batchelor 9; 7. Miedzinski 9; 8. Nermark 9; 9. Ferjan 8. A Balakovo (Russia): 1. G. Laguta 15; 2. A.Laguta 13; 3. Gizatullin 12 d.s.; 4. Jedrzejak 12; 5. Walasek 12; 6. Karpov 10; 7. Povazhny 8; 8. Kudryaskov 7; 9. Karavackis 6 d.s. A Gorjcan (Croazia): 1. Harris punti 14 d.s.; 2. Zagar 14; 3. Pavlic 13; 4. Dobrucki 11; 5. Ruud 10; 6. Gapinski 10; 7. Hougaard 8; 8. Wolbert 8; 9. Lindback 8.
IN BREVE
GRATTAROLA RESTA LEADER
UNA SERATA DI RISATE (E PILOTI) IL 30 GIUGNO A RICCIONE Una serata di risate per un fine benefico: aiutare i bambini di un orfanotrofio del Kenya. Questo si propone “Bikes & Smiles for Faith Childrens Home” manifestazione che si svolgerà mercoledì 30 giugno presso il locale “Opéra” di Riccione Nord sul Lungomare (Viale D’Annunzio 150). Si esibiranno: Enrico Zambianchi, Enzo & Ramon, Claudio Meloni, Silvia Cicognani e Luca Giardullo presentati da Daniele Di Biasio. Saranno presenti anche alcuni piloti del CIV.
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OSPITI VIP
CARPASIO-PRATI PIANI
PRESENTI come ambasciatori Dainese nel quadro dell’iniziativa TT Races Safety, Jorge Lorenzo (sotto) e Angel Nieto hanno pecorso un giro a testa del tracciato all’Isola di Man. Lorenzo si è detto strabiliato: «Ho fatto alcune impennate e salutato la folla che era impressionante ed è stato bellissimo». Per Nieto, invece, si è trattato di un ritorno, visto che aveva fatto una fugace apparizione in gara al TT 1968 nella classe 50 con la Derbi, ritirandosi. Presente per festeggiare con un giro in parata i 50 anni di attività agonistica internazionale della Suzuki, Capirossi ha saggiato il Mountain Circuit su una GSX-R1000. «Incredibile - ha detto Loris - solo vedendo il circuito capisci di cosa si tratta e provo un grande rispetto per le capacità di chi ci corre»).
OLTRE 120 iscritti alla CarpasioPrati Piani, seconda tappa del campionato italiano velocità in salita. La classifica assoluta, oltre a quella della 600 Superstock, è andata a Francesco Curinga con il tempo di 1’30’’62. Ecco i vincitori: Sullo (125), Olcese (250), Manici (Naked 650), Lignite (600 open), Pedriali (Supermoto). Ozimo e Zanarini nei sidecar.
LORENZO, NIETO E CAPIREX AL TT
CURINGA PRIMO IN SALITA
CROSS EMX2
DUNGEY FA IL BIS DOPPIO successo per Ryan Dungey nel National AMA di cross. La tappa, la terza della stagione, si è disputata al circuito High Point Raceway. Dopo la doppietta di sette giorni prima, il campione supercross in carica si è ripetuto, precedendo Josh Grant in gara 1 e Andrew Short nella seconda. Giornata negativa per Chad Reed, diciottesimo al termine della tappa. L’australiano scivola in quarta posizione in campionato. In vetta c’è Dungey con 126 punti, seguito da Metcalfe con 101 e Alessi con 98. In 250, grazie a due secondi posti si aggiudica la prova Tyla Rattray, mentre i vincitori delle due gare sono stati Justin Barcia e il leader di classifica, Christophe Pourcel.
CERVELLIN COMANDA ANDREA Cervellin nuovo leader del campionato di cross EMX2. Nel quinto round, che si è corso a Holice, in Repubblica Ceca a contorno del Mondiale MX3, Cervellin ha fatto secondo e quarto. Eccellente anche la trasferta di Michel Mercandino, che ha vinto gara 2 e ha fatto terzo nella prima (vinta dal Francese Steven Lenoir).
Eurocross. Zonta secondo DUE SECONDI POSTI PER FILIPPO ZONTA, ENTRAMBE LE VOLTE ALLE SPALLE DELLO SLOVACCO RICHARD SIKYNA: SI È CONCLUSA COSÌ LA TAPPA DI PONTE A EGOLA DELL’EUROPEO CROSS CLASSE 65. NELLA 85 SI SONO IMPOSTI PRIMA L’OLANDESE BRIAN BOGERS, POI LO SPAGNOLO JORGE BELTRAN. PER QUANTO RIGUARDA GLI ITALIANI, GIUSEPPE TROPEPE È SECONDO E QUINTO, DAVIDE BONINI QUINTO E TERZO.
SUPERCROSS ALEXANDRE Rouis si è aggiudicato il primo round degli Internazionali d’Italia Supercross, ad Almenno San Bartolomeo nel bergamasco. Il francese, in sella alla Honda del team MB, ha preceduto i connazionali Julien Vanni e Cedric Mannevy. Rouis ha ottenuto il secondo posto in gara 1, mentre nella seconda frazione è riuscito a partire davanti e a fuggire verso il traguardo, favorito anche da una caduta che ha coinvolto D’Angelo, Ferrari e il vincitore di gara 1, Vanni. Il primo italiano in classifica è Angelo Pellegrini, quinto in gara 1, poi terzo nella successiva. Nella SX Junior doppia affermazione per Jimmy De Nicola.
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LA QUARTA PROVA
COPPA ITALIA A VALLELUNGA SI CORRERÀ a Vallelunga la quarta prova della Coppa Italia, sabato 26 e domenica 27 giugno. In vetta alla classifica c’è Luca Oppedisano, vincitore delle ultime due prove, seguito da Manuel Tatasciore staccato di 5 punti. In pista a Vallelunga anche i trofei Kawasaki, Honda, Metzeler e Rookie Cup 250. Altre info: www.civ.tv
Paddock IDENTIKIT
IAN HUTCHINSON 1
Hai vinto le cinque gare più importanti del Tourist Trophy 2010. Come giudichi la tua impresa, priva di precedenti? Unbelievable! (Incredibile, ndr). È il solo aggettivo che d’istinto mi venga in mente. Vorrei però anche sottolineare la professionalità del team di Clive Padgett che mi ha appoggiato e la competitività delle Honda che ho portato in gara.
ELETTRICA DA PISTA 2
DOPO la presentazione del prototipo, la CRP Racing, azienda modenese, ha messo a punto la versione definitiva della moto elettrica da competizione, 100 per cento a batterie. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Casa produttrice, il mezzo può raggiungere una velocità massima di 200 km/h, con autonomia media in gara di 40 km. Il tempo di ricarica delle batterie è di 3 ore. La eCRP 1.2 è ora pronta per correre nel TTXGP, campionato internazionale di moto elettriche. L’azienda modenese cerca un team che la schieri. Le opzioni sono due: comprarla (40.000 euro), noleggiarla per una gara (5.000 euro) o per tutte e quattro (18.000 euro). Roberto Locatelli (sopra) l’ha già provata, al circuito di Castelletto di Branduzzo. «Un’esperienza incredibile ha commentato - all’inizio non avevo capito bene quello a cui sarei andato incontro. Ma alla fine dei cinque giri avrei continuato a girare a tutta velocità. Divertente, sono rimasto veramente soddisfatto».
NANNELLI E TAROZZI
BRAVI I “NOSTRI” IN SPAGNA PARTITO dodicesimo, Gianluca Nannelli (sotto) in sella a una moto del Team Ggrillini, si è piazzato sesto nella terza prova del campionato spagnolo di velocità classe Moto2, a Jerez. Primo Carmelo Morales. Sesto posto anche per un altro italiano, Mattia Tarozzi, nella 125 (gara vinta da Miguel Oliveira). Javier Fores (BMW), si è imposto nella Extreme.
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GRASS TRACK. L’EUROPEO 125 PARLA FRANCESE IL FRANCESE JORDAN DUBERNARD HA PRECEDUTO L’OLANDESE HUMMEL NELLA TAPPA DELL’EUROPEO 125 DI GRASS TRACK A LOPPERSUN, IN OLANDA.
ENDURANCE A SUZUKA
Come hai cominciato a correre? Praticamente vengo dal nulla. Mio padre e la mia famiglia non hanno una tradizione di corse alle spalle. Io stesso ho iniziato tardi, a ben 21 anni. Il mio vero esordio nelle prove su strada è avvenuto a 24, nel 2003, al Manx Grand Prix, la gara di settembre che si corre sullo stesso circuito di Montagna del Tourist Trophy, ma aperta ai soli dilettanti. Ho vinto la classe Senior per i newcomer e poi, l’anno dopo, ho debuttato al TT vero e proprio.
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Ora ti ritrovi 8 TT vinti in carriera, tutti negli ultimi 3 anni. Ormai sei una leggenda delle road racing. Ma tu, chi consideri come veri miti nella storia del Tourist Trophy? Due piloti. Joey Dunlop, perché non è solo il più vincente in assoluto, con 26 trionfi, ma uno la cui carriera parla chiaro. E un altro grande campione scomparso, David Jefferies, per la capacità di diventare un mito dal nulla: “from zero to hero”, 9 TT vinti su 20 disputati, fino al tragico incidente in prova del 2003.
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Come definiresti il tuo stile di guida al TT e come ti sei preparato per questa corsa? Aggressivo ma allo stesso tempo pulito, molto pulito. La mia preparazione al TT comincia nell’inverno precedente. Curo molto il fitness: mi tengo in forma facendo palestra e corsa a piedi. So che la cosa non migliora affatto le mie prestazioni al TT, ma mi fa sentire a posto e mi dà un grande beneficio psicologico. Poi gareggio ovunque, pure sui tracciati corti, sicuri e tradizionali. Mi aiuta a crescere.
YOSHIMURA NELLA 300 KM
NATO A
LA COPPIA della Suzuki Yoshimura, formata da Nobuatsu Aoki e a Daisaku Sakai si è aggiudicata la vittoria della 300 km di Suzuka. Gara considerata come preparazione alla più celebre 8 Ore, in programma a luglio, gara a cui i giapponesi tengono molto. I primi team stranieri nella classifica della 300 km sono Yamaha France (con David Checa) settima, e Yamaha Austria con Igor Jerman, ottava.
ETÀ
BINGLEY (GB) 31 ANNI HA VINTO
8 TOURIST TROPHY QUEST’ANNO
CINQUE VITTORIE SU CINQUE AL TT
contromano
LÀ DOVE IL TEMPO PASSA MA LA MAGIA RESTA Vecchi rivali che si sfidano sempre, le moto di “allora”, birre e ricordi al Bikers Classic di Spa
di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it
UNA PARTE DELLA SCUDERIA YAMAHA CLASSIC GESTITA DALL’OLANDESE BROWER. LA MANIFESTAZIONE BELGA HA OFFERTO I SPUNTI INTERESSANT E IL PUBBLICO NON È MANCATO.
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IL CLUB dei vecchi campioni passa dalla pista, quella meravigliosa di Spa Francorchamps a un’area vip ristorante sempre aperta. Anche il bar è sempre aperto e così faccio la prima scoperta: i vecchi campioni non usavano molti integratori ma si rilassavano bevendo birrette e vino, rosso o bianco non importa. Di scoperte nel week-end del Bikers Classic di Spa ne abbiamo fatte parecchie. La prima è che le piste vecchio stile sono spettacolari, divertenti e fanno capire che l’ingegner Tilke è bravissimo, ma non c’è solo lui al mondo. La seconda è che se si segue sempre “il top” come si fa oggi, la varietà e la fantasia muoiono. Tutti con le stesse gomme, sospensioni, elettronica e, in moto, persino con lo stesso motore. Invece, girando per i box della manifestazione belga, si vede di tutto: monocilindrici, bicilindrici, tre, quadri, sei… Due tempi a disco, aspirati e lamellari, quattro tempi con distribuzioni ad aste e bilancieri, monoalberi, bialberi… Moto italiane, inglesi, giapponesi, ceche, tedesche dell’ovest e dell’est,
persino una replica ungherese della Honda RC 181! Ma la parte del leone la fanno i piloti, i vecchi campioni. Gente che, nella migliore delle ipotesi, ha passato la cinquantina, ma c’è anche chi ha passato la sessantina, la settantina e… no-limits. Eppure vanno, persino forte. Quando in pista ci sono due persone che insieme fanno 23 titoli mondiali, ovvero i signori Agostini e Read, gli altri non possono essere da meno. E, cosa incredibile, anche nelle parate si sta molto attenti a non farsi passare dal vecchio rivale. Anche perché il pubblico (a Spa c’erano tribune piene come a un mondiale) sta molto attento ed è pronto all’ovazione nel caso Ago venga infilato da Phil, o viceversa, naturalmente. I vecchi leoni stanno molto attenti al pubblico, ma temono soprattutto la presa per i fondelli a tavola o davanti alla birretta. Sembrano gente normale, come noi, attenti a non subire anche nell’uscita con gli amici. Ci sono problemi di setting, di accensione, di carburazione (mettere in fila i quattro carburatori della Yamaha 250 non deve essere facilissimo), ma anche di pancia. Tute che non vanno più bene, il paraschiena che non entra. Va bene, è l’età, il segno del passaggio degli anni, le cicatrici che lascia Kronos, ma la magia è ancora nell’aria. La manopola che gira nelle mani del meccanico, il motore che si scalda, il pilota che sale in sella, prima dentro e via. A far rivivere un sogno che ha decenni e che non smette mai. Come quello di Read, che corre per mantenersi, oggi come allora. «Phil è miliardario, ma ha dimenticato in quale banca ha messo i soldi», mi dice Marco Lucchinelli, compagno di viaggio disciplinato come un soldatino. «Non credevo fosse così puntuale, non lo è mai stato» segnala Mario Lega, sempre preciso e impeccabile, con la tuta bianca come al mondiale 250 vinto nel 1977. Intanto corrono i sidecar (che fan paura), l’endurance d’epoca affronta il buio tra gli alberi delle Ardenne. Si mangia e si beve, tutti assieme, nello spazio comune chiamato paddock. Tra moto meravigliose, libri, gadget, con i piloti che hanno male alle braccia per gli autografi e le staccate. Si fanno due parole con un campionissimo e un meccanico vero, quello di una volta, con il bordo nero sulle unghie. Mettiamola così: in testa più riporti che creste, ma il week-end è divertentissimo. Meno adrenalina, più salsiccia, ma è bello così. Si replica a Imola l’1, 2 e 3 ottobre a Imola per la 200 Miglia Revival.
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La wild card Dario Lucente Pipitone (Kawasaki), ventottenne di Marsala, ha dominato la classe 600 sin dalle qualifiche conquistando pole position, vittoria in gara e giro veloce (1’47”659). Tra gli inseguitori si sono inizialmente distinti Mario Aglialoro (Yamaha) e Francesco Dorata (Honda) che hanno tentato di tenere il passo del leader della gara, ma poi la lotta per il podio è stata appannaggio di Giovanni Altomare (Yamaha) e Marco Calabrese (Honda), terminando nelle stesse posizioni delle prove di sabato con Altomare autore di una grande rimonta dal settimo al secondo posto.
Nella classe 1000 si inizia con una bandiera rossa, ma al nuovo via scatta subito in testa Alessandro Salemme (Aprilia), tallonato da Alex La Spina (Suzuki) e Andrea Di Martino (Yamaha). La Spina passa a condurre già dal secondo giro, ma taglia una variante e gli viene esposto il cartello del “ride through”. La Spina non si è fermato ed è scattata la squalifica. Vince quindi il trentenne di Modica Andrea Di Martino. Alle sue spalle si sono classificati Giuseppe Marsella (Aprilia) e Alessandro Salemme. Giù dal podio Roberto Blunda (Aprilia) e Claudio Diprima (Kawasaki).
12/13 Giugno 2010 La partenza della PRC 600
1° Dario Lucente Pipitone 2° Giovanni Altomare 3° Marco Calabrese 4° Francesco Dorata 5° Enzo Zocco
La Partenza della PRC 1000
18’07.379 18.943 19.596 24.157 39.185
1° Andrea Di Martino Classifica
SVELO il mistero grazie anche all’aiuto di due validissimi esperti: il forlivese Alberto Garavini, uno degli autori del libro citato, e Domenico Pettinari, uno dei meccanici più famosi a Milano, con grandissima esperienza su moto stradali e da corsa. Il telaio della Honda 500 con cui Hailwood corse a Rimini nel 1967 era opera di Antenore e Stelio Belletti, due telaisti di prim’ordine che collaboravano strettamente con Giuseppe Pattoni, progettista della Paton 500. Antenore Belletti aveva lavorato fino alla fine della
Belle gare a Vallelunga
PRC 1000
RECENTEMENTE ho comperato un bellissimo libro sulla “Mototemporada Romagnola” e, leggendolo, mi sono imbattuto in questa storia: il 14 maggio 1967 a Rimini Mike Hailwood corse e vinse con la Honda 500 equipaggiata di un telaio a traliccio realizzato da un tecnico italiano contro il volere della Honda. Chi era questo tecnico, visto che il libro non lo cita? Pierluigi Capotondi
seconda guerra mondiale alla Caproni saldando i tralicci tubolari delle fusoliere degli aeroplani, un lavoro che richiedeva grande esperienza e precisione. Tornata la pace, aveva insegnato il lavoro al figlio Stelio e insieme si erano messi a riparare fusoliere di aerei americani. In seguito, per conto della Aviamilano, un’azienda aeronautica sorta nel capoluogo lombardo all’inizio degli Anni ’50, avevano costruito le fusoliere del P19 Scricciolo: un “ala bassa” firmato dall’ingegner Ermenegildo Preti, affermatosi per oltre vent’anni come il miglior velivolo d’addestramento dell’Aero Club d’Italia. «Poi ci avvicinammo anche al mondo delle moto, in particolare a quello delle corse – racconta oggi Stelio Belletti – Facemmo telai per la Guazzoni, per la Puch-Frigerio e per la Linto, la bicilindrica 500 dell’ingegner Lino Tonti con cui Pagani vinse anche un GP delle Nazioni a Imola». Nel 1967 Hailwood correva in tre classi del mondiale: 250 e 350 con la Honda 6 cilindri e 500 con la nuova 4 cilindri, che in quel momento era la moto più potente del mondo, vantando oltre 90 CV, ma la ciclistica non era all’altezza. Dapprima “Mike the Bike” insistette inutilmente con la Honda, concentrata solo sul motore, poi, all’insaputa della Casa giapponese contattò in Inghilterra gli specialisti Lyster e Reynolds, ma questi gli dissero che il lavoro avrebbe richiesto almeno due mesi. A questo punto, tramite Pattoni, arrivò ai Belletti e questi gli costruirono in appena 16 giorni un telaio a doppia culla in acciaio al cromo-molibdeno. Nacque così la Honda 500 Special con cui Hailwood effettuò alcuni giri a Hockenheim durante le prove del GP di Germania, poi vinse clamorosamente a Rimini. La moto non aveva solo il telaio italiano, ma anche un doppio freno a disco anteriore Lockheed e la forcella Ceriani. Hailwood l’avrebbe guidata per tutta la stagione, ma dovette rinunciare perché la Honda gli proibì tassativamente di utilizzarla in corsa. «Ho ancora una fotografia di quella moto senza carenatura – racconta Stelio Belletti – fu un’avventura di grande soddisfazione, ma non ebbe seguito. Io allora correvo in bicicletta e cominciai a dedicarmi completamente a questo settore mettendomi a costruire biciclette speciali e anche da corsa e da record col marchio Stelbel che ottenne una buona notorietà». Stelio Belletti fu il primo a saldare telai ciclistici al TIG in Italia e negli Anni ’80 le sue bici, che colsero importanti traguardi anche con squadre di primo livello, come la nazionale polacca, oggi sono molto ricercate dai collezionisti.
Classifica
di Luigi Rivola lurivola@tin.it
LA PARTENZA DELLA CLASSE 500 NEL GP DI RIMINI DEL 1967. MIKE HAILWOOD (31) AL VIA CON LA HONDA 500 SPECIAL COL TELAIO REALIZZATO DA ANTENORE E STELIO BELLETTI. FOTO TRATTA DAL LIBRO “LA MOTOTEMPORADA ROMAGNOLA”.
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Il podi Il pod o iio od o de del d elllla e a PR PRC PRC RC 6 60 00
Fu realizzato nel 1967 da Antenore e Stelio Belletti per la 500 quattro cilindri di “Mike the Bike”
PRC 600
polvere di stelle
LA HONDA DI HAILWOOD CON UN TELAIO ITALIANO
2° Giuseppe Marsella 3° Alessandro Salemme 4° Roberto Blunda 5° Claudio Diprima
18’03.395 2.877 3.211 11.643 26.877
Corridonia I campioni in erba danno spettacolo.
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L’agonismo dei piloti Honda si accende nel torrido caldo estivo.
A Corridonia (MC) è stato il primo caldo estivo a far da padrone di casa, ma gli allievi dell’Honda Italia Racing Project ed i piloti di Junior Trophy e del Trofeo Extreme non si sono lasciati condizionare dall’alta temperatura, accendendo ancor di più la voglia di migliorarsi. Ed è proprio verso un panorama sportivo di alto livello che i ragazzi partecipanti al progetto di Honda Italia sono indirizzati, con l’obiettivo di affinare le proprie capacità di guida cercando di emulare i loro beniamini che corrono in MotoGP e SBK. Si chiama Alessandro Zaccone il vincitore della gara riservata all’ NSF100 Junior Trophy. “Zac” si sta mettendo in luce anche in altre realtà sportive nazionali e, come Axel Bassani, proviene dalla stagione di formazione HIRP 2009. I due hanno dato vita, dopo la caduta che li ha contemporaneamente tolti di scena nella gara precedente, ad un avvincente duello, che si è concluso come a Latina con una sportiva stretta di mano. Sul terzo gradino del podio è salito Livio Loi, pilota belga dalle ottime capacità di guida.
> Fabio Spiranelli (n° 18) dell' HIRP impenna in partenza.
> Vittorio Sorrentino (n° 90), 2° in classifica generale Extreme.
Nell’Extreme, i piloti partecipanti hanno dato vita ad un continuo alternarsi al comando delle classifiche dei tempi, contribuendo così ad accrescere la spettacolarità di questa categoria. Parliamo dei ragazzi del San Carlo Junior Team, Matteo Ferrari e Bryan D’Onofrio e del romano Vittorio Sorrentino, tutti formatisi nell’HIRP. I tre sono giunti rispettivamente al traguardo distanziati di qualche secondo, benché Sorrentino abbia dovuto affrontare una bagarre con un altro ex HIRP, Alessandro Costantino, duello conclusosi praticamente all’arrivo. I tre team HIRP che avevano occupato il podio durante la prima gara di Latina si sono riconfermati a Corridonia, ma in posizioni diverse. A vincere stavolta è stato il team “Jim Redman”, composto da Fabio Esposto, Gianluca Mazzola e Fabio Spiranelli, seguito dal team “Mike Hailwood” con Lorenzo Gabellini - che è stato di nuovo il vincitore della gara dopo aver conquistato anche la pole position - Thomas De Marini e Mattia Aiello, mentre terzi sono giunti Alessio Setaro, Paolo Grassia e Walter Sulis del team “Mick Doohan”. > TROFEO HIRP: Lorenzo Gabellini (n°10) dominatore della gara HIRP.
> JUNIOR TROPHY: Alessandro Zaccone (n°4) e Axel Bassani (n°13) al traguardo.
> NSF100 EXTREME: Matteo Ferrari (n° 111) si conferma in testa al Trofeo Extreme.
> Inevitabili cadute ma tutte senza conseguenze.
L’appuntamento per il prossimo evento è per l’11 luglio presso il Motodromo di Castelletto di Branduzzo (PV).
> Costantino (n° 19 ) e Sorrentino (n° 90) in lotta per il 3° posto nella Extreme.
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Classifiche
TEAM
PILOTA
Pos.
Punti TOT.
TOT Team
Jim REDMAN
Fabio ESPOSTO Gianluca MAZZOLA Fabio SPIRANELLI
4 13 2
13 3 20
15 11 40
66
Mick DOOHAN
Alessio SETARO Paolo GRASSIA Walter SULIS
7 6 10
9 10 6
19 26 19
64
Mike Lorenzo GABELLINI HAILWOOD Thomas DE MARINI Mattia AIELLO
1 14 rit
25 2 0
50 8 4
62
Joey DUNLOP
Manuel DORIA Lorenzo VILLAMAGNA Matteo CIPRIETTI
5 12 9
11 4 7
11 9 16
36
Freddie SPENCER
Fabio DI GIANNANTONIO 3 Alberto NICOLETTI 15 Leo CERNO rit
16 1 0
16 8 3
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> Podio HIRP: si è imposto il Team Redman (Esposto, Mazzola, Spiranelli).
CLASSIFICA NSF100 JUNIOR TROPHY 1. Loi Livio 2. Bastianini Enea 3. Perseghin Manuel 4. Zaccone Alessandro 5. Ricco Ruggiero Samuel 6. Piscitello Dario 6. Bassani Axel 8. Zanotti Andrea 9. Medos Mattia 10. Santoni Nicolas 10. Di Rago Nicola 12. Promutico Lorenzo 13. Magliocchetti Alex 14. Papapavlou Panagiotis 15. Saccio Salvatore Ruben 16. Bortoli Leonardo 17. Balboni Giovanni
punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti
CLASSIFICA NSF100 EXTREME 41 31 26 25 23 20 20 16 15 14 14 12 7 6 5 4 0
> Podio NSF 100 JUNIOR TROPHY: Zaccone fra Bassani e Loi.
1. Ferrari Matteo 2. Sorrentino Vittorio 3. D'Onofrio Bryan 4. Coppola Alfonso 5. Costantino Alessandro 6. Matturro Nicodemo 7. Masini Giordano 8. Mastrella Emanuele 9. Arginò Kevin 10. Fuligni Federico 11. Burlini Paolo 12. Del Vecchio Nicola Gerardo 13. Cicco Thomas 14. Mincione Fausto
punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti
> Podio NSF 100 EXTREME: Ferrari, D'Onofrio e Sorrentino.
> I piloti HIRP al primo passaggio.
> Bagarre nell'Extreme.
> Enea Bastianini in azione.
> I tecnici Honda seguono i progressi dei piloti.
> Due ''pulcini''' dell'HIRP si sfidano a duello.
> Brian D'Onofrio, 2° classificato nella Extreme.
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MotoGP Gran Bretagna di Enrico Borghi - foto Milagro
Jorge
lascia il gruppo LORENZO ALZA IL POLLICE VERSO L’ALTO E CI FA SAPERE CHE È TUTTO OK. MEGLIO DI COSÌ, PER LUI NON POTREBBE ANDARE. HA VINTO 3 GP SU 5 E GUIDA IL CAMPIONATO CON 37 PUNTI SU DOVIZIOSO E 42 SU PEDROSA.
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Assente Rossi impalpabile Stoner anche Pedrosa è l’ombra di se stesso. Dei Fantastici 4 resta solo Lorenzo. Dovizioso si fa largo: secondo in gara e in campionato
S
ILVERSTONE - Mentre Jorge Lorenzo superava il disorientamento per l’assenza del rivale con cui si era preparato a combattere – e che lo ha guardato dominare il GP Gran Bretagna dal divano di casa –, Andrea Dovizioso, Ben Spies, Nicky Hayden, Casey Stoner e Randy De Puniet si sono caricati sulle spalle la responsabilità dello spettacolo. Lo show, Jorge, lo ha annullato in un attimo, e in fondo questa è stata la sua unica colpa. Se di colpe si può parlare, naturalmente. Jorge Lorenzo ha corso e vinto nella maniera che lui ama di più, andando in fuga «perché quando scappi e fai il ritmo a tuo piacimento vuole dire che sei superiore a tutti», come ama ripetere lui. In realtà lo spagnolo non aveva bisogno di un’azione così devastante per convincere tutti del fatto che lui è il più forte del momento. Gli sarebbe bastato vincere, invece ha avuto la possibilità di dominare e ha fatto bene a sfruttarla. Del resto la prima gara di MotoGP corsa sull’autostrada di Silverstone ha dimostrato che Lorenzo, senza Rossi in pista, può davvero gestire energie e ritmo a suo piacimento. E non lo si può certo biasimare se domina anche quando si sforza di guidare in modo conservativo, come ha fatto questa
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MotoGP Gran Bretagna
Jorge Lorenzo
ERA UNO DI QUEI GIORNI CHE... «Sono diventato il riferimento della Honda e anche dell’Italia. Ed è una bella soddisfazione» Andrea Dovizioso
LORENZO HA FATTO GARA A SÉ MA DIETRO SE LE SONO DATE DI SANTA RAGIONE: DOVIZIOSO (4) DAVANTI A DE PUNIET (14), HAYDEN (69), SPIES (11), SIMONCELLI (58) E PEDROSA.
volta. Ha tirato solo all’inizio, poi ha controllato gli avversari. Perché in questo momento non c’è confronto, tra Lorenzo e gli altri. Del resto Jorge si era preparato per combattere, e battere, Valentino Rossi, quindi adesso il suo livello di preparazione è più che sufficiente per tenere a bada un gruppo di avversari che a Silverstone non è stato al suo livello. Dani Pedrosa è incappato in un weekend da dimenticare, Casey Stoner ha corso con l’incubo che la frizione lo abbandonasse e Andrea Dovizioso, come lui stesso ha spiegato, è stato «veloce ma non abbastanza per battere Lorenzo». Andrea Dovizioso ha fatto quello che poteva, e il secondo posto è una buona prestazione se la si guarda anche dal punto di vista del campionato e della lotta interna con Pedrosa. Ha ragione, nel dire «sono diventato il
riferimento della Honda e anche dell’Italia, ed è una gran bella sensazione», anche perché adesso è lui l’inseguitore di Lorenzo. Occupa cioè la posizione che ha occupato per quasi tutto il GP Inghilterra: la seconda. La chiave di lettura della sua gara l’ha data lui stesso: «La differenza l’ha fatta la maggiore velocità di Lorenzo nella prima parte della corsa, dove io non sono stato così efficace. Quanto agli altri, ad un certo punto, quando ho visto che dietro di me si era formato un gruppo agguerrito, ho pensato solo a gestire il mio ritmo e a mantenere un passo che mi permettesse di arrivare all’ultimo giro restando lontano dalla bagarre». Restare lontano dai guai è stata una mossa molto furba, e comunque il ragioniere Dovizioso sta andando avanti a suon di podi: questo è il quarto in cinque gare.
CASEY Stoner ha sofferto molto nelle prove, cercando una messa a punto che permettesse alla sua moto di far lavorare meglio le gomme, e l’ha trovata solo in parte. E in extremis. Cioè domenica pomeriggio. Però la sua gara è stata sofferta ugualmente, visto che ha dovuto correrla tutta in rimonta. La colpa è di un problema alla frizione, che lo ha tormentato in particolar modo all’inizio. «Quando ho lasciato la leva della frizione, al via, la moto ha cominciato a vibrare e pensavo che esplodesse! Il motore per un attimo ha perso potenza e pensavo che si sarebbe spento. Invece è rimasto acceso e comunque sono riuscito a partire: alla fine del rettilineo ero ultimo. Nei primi giri ho aspettato un po’, prima di forzare, poi ci ho provato. La moto a volte funzionava bene, ma in altri momenti aveva dei problemi e in due occasioni la fri-
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SILVERSTONE – Ha fatto due fatiche, Jorge Lorenzo: nello sforzarsi a spiegare che la sua è stata una gran faticaccia; e poi nel restare serio. È stata una passeggiata, avrebbe vinto anche se non avesse voluto, visto che gli riusciva tutto facile. «Be’, diciamo che è stato difficile mantenere la concentrazione. In una pista come questa era facile andare per terra, oppure fare un errore». Ha cercato anche di dire che la gomma posteriore aveva poco grip, ma con poca convinzione: «Ad un certo punto scivolava un po’, però ho considerato che anche gli altri dovevano essere messi come me e allora non ci ho pensato più». E questa è la frase più importante, visto che Jorge ha detto la verità: ai suoi avversari non ha mai pensato. «All’inizio ho risposto subito a Pedrosa, quando mi ha attaccato, perché volevo tenerlo sotto pressione; sapevo che aveva una moto velocissima, ma aveva avuto due brutte cadute nelle prove e volevo vedere se avevano lasciato il segno; in realtà non ho fatto in tempo a verificarlo, perché quando sono andato in testa ho cominciato a prendere subito un bel vantaggio. E ad un certo punto ho smesso di interessarmi a quello che succedeva dietro». La frase finale l’ha pronunciata pensando alla prossima sfida: «Oggi avevo un feeling particolare, e mi sono detto: “Questo può essere il giorno giusto per fare la gara che dico io!”. Però in questa serie di tre gare consecutive è importante attaccare ma anche evitare di fare degli errori, cioè degli “zero”. Poiché a Barcellona Pedrosa potrà contare sul gran motore della Honda, è meglio se attacco ad Assen». Ma è difficile credere che Jorge correrà la sua gara di casa, a Barcellona, per lasciare spazio a qualcuno.
«Oggi avevo un feeling particolare e mi sono detto: il giorno giusto per la gara che dico io»
LORENZO HA FESTEGGIATO LA VITTORIA CON UN OMAGGIO AI BEATLES. I “FAB FOUR” DI SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BAND MESSI IN PISTA DA JORGE SONO APPARSI PERÒ UN PO’ SCALCAGNATI...
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MotoGP Gran Bretagna
«Senza problema alla frizione, non so se avrei tenuto il ritmo di Lorenzo, ma secondo ci arrivavo di sicuro» Casey Stoner
FASI “CALDE” DELLA LOTTA CHE HA ANIMATO LA MOTOGP: A FIANCO, SPIES (ALL’INTERNO), CHE PER LA PRIMA VOLTA È SALITO SUL PODIO IN MOTOGP, DE PUNIET, SESTO AL TRAGUARDO E HAYDEN, QUARTO. SOTTO, DOVIZIOSO (4), CHE NON HA FATICATO A TENERE LORO TESTA E NELLE BATTUTE CONCLUSIVE HA ALLUNGATO IL PASSO, ANDANDO A PRENDERSI IL SECONDO POSTO IN SOLITARIO.
zione mi ha messo il motore in folle». Casey è riuscito ugualmente a prodursi in una bella rimonta, che nel finale lo ha portato ad inserirsi nel gruppetto che si è giocato il podio. L’australiano ha raggiunto infatti Dovizioso, Hayden, Spies e De Puniet. Ma aveva già dato tanto, alla fine ha dovuto accontentarsi della quinta posizione. Il rammarico c’è, però, perché Stoner aveva il ritmo per fare molto di più: «Non so se avrei tenuto il ritmo di Lorenzo, ma secondo arrivavo di sicuro» ha detto, prima di mettersi a pensare alla gara di Assen. Il più rammaricato però è stato Nicky Hayden, che ha perso il podio nell’ultimo
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Quella che non va
IN SUZUKI È NOTTE FONDA Capirossi e Bautista penultimo e ultimo in campionato SILVERSTONE – C’è una sola parola per descrivere il week-end del Team Suzuki: disastro! Be’, anche catastrofe potrebbe andare bene. Loris Capirossi è caduto a sette giri dalla fine, mentre era tredicesimo (e penultimo) subito dopo aver attaccato Barbera. Alvaro Bautista è arrivato dodicesimo (e penultimo) dopo aver superato Kallio nel finale. In prova, i due piloti sono arrivati a beccare anche 3 secondi al giro... In campionato Capirossi è penultimo (cioè sedicesimo) e Bautista ultimo (cioè diciassettesimo). La Suzuki è quindi ultima anche nella classifica dei costruttori e in quella per “team” è alle spalle di diversi team privati.
SULLO SCHIERAMENTO DI PARTENZA NON C’È NESSUNO DIETRO A CAPIROSSI. motosprint
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Insomma, la Suzuki sta vivendo il punto più basso dell’era della MotoGP, e dell’era Capirossi. La GSV-R è scivolata, di nuovo, sulla sua solita buccia di banana: il freddo. Quando la temperatura dell’asfalto, e anche quella esterna, è bassa, diventa «assolutamente inguidabile» come ha detto Bautista, e come Capirossi dice da tre anni. Inguidabile, perché la ciclistica non riesce a far lavorare le Bridgestone (e non è colpa delle gomme, naturalmente). A Silverstone siamo arrivati al punto che le gomme «restavano quasi come nuove, persino le morbide, anche dopo aver fatto 20 giri» come ha spiegato Capirossi sabato pomeriggio. Va detto, conunque, che anche quando fa caldo la gara diventa sempre un incubo perché compare il problema opposto: la moto consuma troppo le gomme. Che cosa succede, alla Suzuki? Durante l’inverno sono state fatte molte cose, sono stati provati diversi pezzi, sia per la ciclistica che per il motore, eppure oggi si scopre che «non sono stati fatti passi avanti: la moto è sempre allo stesso livello, ha gli stessi problemi di sempre. È sempre la stessa». Parole forti, ma vere. La Suzuki non ha cambiato mai in modo radicale il proprio progetto, non ha avuto il coraggio di fare scelte radicali. I telai che in inverno sono stati definiti “nuovi”
sono in realtà modificati. E il motore “evoluto” è sempre quello, sempre il solito. La GSV-R non è mai diventata veramente nuova, cioè diversa dal modello precedente (che era già un disastro). Ma intanto la concorrenza è andata avanti, tutti hanno fatto progressi. E il divario è aumentato. Alvaro Bautista, che è più preoccupato di Capirossi perché lui è giovane e aveva puntato sulla Suzuki per il suo futuro, pensa che il reparto corse sia «ormai impegnato solo nella moto del 2012, cioè la mille» ma questa non è una spiegazione che può giustificare il disastro attuale. Cioè, è possibile che Alvaro abbia ragione, ma allora bisogna cambiare il management, cioè chi fa le strategie e chi organizza il reparto corse. Ma c’è anche un problema più ampio: la Suzuki non si è affidata a partner tecnici aggressivi ed esperti – ad esempio, nel campo della gestione elettronica –, non ha allevato ingegneri da dedicare alla progettazione e allo sviluppo delle moto da corsa, non ha specialisti dei software e soprattutto non è guidata da manager che amino veramente le corse e soprattutto che abbiano la capacità di riorganizzare tutto. Quei pochi che si occupano del “racing” hanno pochi soldi e per giunta li spendono male. E adesso la Suzuki sta dando la sensazione di essersi accartocciata in un pasticcio dal quale è difficile uscire. motosprint
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MotoGP Gran Bretagna
DE PUNIET SORPRENDE SILVERSTONE – Il GP Inghilterra ha un piccolo eroe. Si chiama Randy De Puniet, e ha fatto dannare gli ufficiali sin dalle prove. A metà gara era ancora decimo, poi Dovizioso lo ha superato ma è comunque rimasto in terza posizione fino a quattro giri dal termine. A quel punto Hayden, Spies e Stoner hanno trovato la forza per spingere ancora un po’, lui invece non ci è riuscito. E alla fine è stato sesto. Quindi è stato il migliore dei piloti che corrono nei team privati, piazzandosi davanti a Marco Simoncelli che ha corso in modo aggressivo fino a metà gara. C’è chi dice che De Puniet abbia tratto vantaggio dall’aver girato dopo il Mugello, su questa pista. Ma quanto aiutano due sessioni da 20 minuti con una CBR 1000? Tra l’altro, affrontate come un normale appassionato, nell’ambito di una normale giornata di prove aperte a tutti? «Quando la gente ha capito che ero io, mentre giravo me li trovavo tutti addosso, volevano attaccarmi, superarmi, solo perché ero uno del Mondiale. Giuro, non farò mai più una esperienza simile!». Forse a qualcosa sono contate, quelle due sessioni folli da venti minuti, ma va detto che quest’anno il francese sembra essere cresciuto. Dopo aver rivisto la sua preparazione invernale, il ragazzo è diventato più solido. DE PUNIET (14) SPALLA A SPALLA CON HAYDEN: QUEST’ANNO È MOLTO CRESCIUTO.
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giro, quando ha commesso un errore e ha aperto la porta a Ben Spies. Ma nel club dei delusi, forse il più agitato a fine gara era Dani Pedrosa. È stato solo ottavo, alla fine, il che si traduce in 17 punti ceduti a Lorenzo in un sol colpo, nonché la perdita della seconda posizione in campionato. Mica male, per uno che era arrivato a Silverstone per attaccare, dopo la vittoria al Mugello. Ma Pedrosa è caduto in prova, rischiando di farsi molto male, è caduto nel warm up, e in gara «non avevo alcun grip, sulla ruota posteriore, e la sensazione che mi dava l’anteriore, in curva, era terribile: la moto allargava sempre, pensavo di cadere da un momento all’altro». Insomma, un gran brutto week-end. La MotoGP sta viaggiando verso Assen, dove sabato si correrà il GP Olanda, con un pilota in meno: Hiroshi Aoyama si è procurato una piccola frattura della dodicesima vertebra. Non c’è interessamento del midollo, ma la botta è stata grossa. E così, quasi sicuramente, ad Assen correranno in quindici.
Pedrosa è caduto due volta in prova; la moto non gli dava sicurezza
Clamoroso
BEN SPIES PRECEDE MARCO SIMONCELLI: FINIRANNO TERZO E SETTIMO.
ROSSI E YAMAHA PIÙ LONTANI
Ora la Ducati è un’alternativa vera
PRIMO PODIO PER SPIES SILVERSTONE – Appena la MotoGP è approdata su una pista nuova per tutti, Ben Spies è salito sul podio. È solo un caso? Può darsi, però analizzando la gara dell’americano non sembrerebbe. In prova ha faticato, ma in gara ha saputo attuare una buona strategia, ha guidato bene, si è battuto, e alla fine è stato lui a spuntarla nel gruppo – composto da Hayden, Stoner e De Puniet – che si è giocato il terzo gradino del podio. Dopo la gara il ragazzo ha mostrato il suo solito volto malinconico, il suo primo podio nella classe regina lo ha reso, ovviamente, orgoglioso, però non l’ha fatto vedere. «Il problema, per me, è stato quello di mantenere un ritmo alto e costante, e di restare sempre all’erta: essere pronti al duello è fondamentale in questa categoria. E io ero pronto, nel finale. Ma la cosa più difficile non è stata frenare più tardi oppure trovare una traiettoria migliore: è tenere questo ritmo infernale, che è un grosso problema. Perché quando le gomme perdono grip e cominciano a scivolare, io mi trovo benissimo. Mi piace molto, quella condizione». È sembrato onesto, Spies, quando ha detto che «non mi aspettavo un podio, per quest’anno. Il livello della MotoGP è altissimo, e non te ne rendi conto fino a quando non vieni a correre qui. Io sapevo
che, in una giornata in cui tutto va bene, posso salire sul podio: ma quante ce ne sono, di quelle giornate? Sì, questa lo è stata, e io sono soddisfatto soprattutto per il fatto che mi sono fatto trovare pronto a cogliere l’occasione». Al podio, Ben ha cominciato a pensare mentre i giri passavano. «A dieci giri dal termine ci ho pensato, poi quando sono arrivato alle spalle di Nicky mi sono detto: mi manca solo un sorpasso, devo darmi da fare». Spies ha ammesso di avere preso dei rischi, «ma anche Nicky ne ha presi, ed è normale. Quando ti giochi il podio in poche curve e devi dare tutto, prendi anche dei rischi. Mi dispiace di aver dovuto spingere fuori dal podio proprio Nicky, un americano. Ma anche se siamo dello stesso Paese, alla fine siamo piloti e dobbiamo pensare ai nostri interessi. Io ho spinto più che potevo, e lo stesso ha fatto Nicky». Ben Spies ha messo in pratica la stessa strategia che aveva annunciato lo scorso novembre a Valencia: seguendo gli altri, cerca di imparare. E di solito impara in fretta. «Ho capito che c’erano punti in cui era meglio stare calmi, ma piano piano ho capito anche dove avrei potuto attaccare. Il problema è che non ti puoi adattare in un attimo, a questa moto e a questi ritmi di gara. Credo che serva una stagione intera, per arrivare a gareggiare in un certo modo». Ma adesso arriva Assen, una pista amica: «È una delle poche che conosco, e mi piace molto». Chissà, magari può arrivare un altro podio.
SILVERSTONE – Più che avvicinarsi alla Ducati, è più corretto dire che Valentino Rossi si sta allontanando dalla Yamaha. Certo, alla fine il risultato è lo stesso: la telenovela continua. La novità, quindi, è che di fronte all’ennesimo forcing della Ducati – che si sta abituando all’idea di vedere Stoner in Honda nel 2011 – il pesarese ha deciso di prendere in seria considerazione questa opportunità. Ciò non vuole dire che accetterà, però ci penserà. In modo serio. È strano, perché la Yamaha è arrivata ad un passo dal rinnovo (per due anni) a Le Mans. Poi nelle ultime settimane il clima si è raffreddato. Perché? La Yamaha è colpevole di irriconoscenza e di mancanza di rispetto. Insomma, va bene puntare su Lorenzo per il futuro, ma dimenticarsi di quello che Valentino ha fatto quando la Yamaha era a zero – cioè una moto che nessuno voleva guidare e una squadra in cui nessuno voleva entrare – è troppo. La vede così, Valentino, considerando che Lorenzo ha ottenuto un trattamento identico al suo. E pensando che la Yamaha sta facendo di tutto per trattenere lo spagnolo in quanto vuole puntare su di lui per il futuro. È per questo che il nove volte iridato sta guardandosi intorno: del resto ora ha tempo per pensare. Tornare alla Honda non avrebbe senso. O meglio, l’avrebbe se la HRC fosse disposta ad affidare il materiale ufficiale ad un team esterno, ufficiale in tutti i sensi seppur gestito all’esterno del Team Repsol. Quindi, l’unica sfida davvero nuova sarebbe quella con la Ducati. L’idea (della Yamaha) di provare a tenere sia Lorenzo che Rossi appare irrealizzabile, e adesso la domanda è questa: chi sceglierà, la Yamaha? Prima di ricevere risposta, Valentino potrebbe muoversi autonomamente. Potrebbe andare in Ducati, per cercare di battere Jorge Lorenzo e la Yamaha. La questione non è economica, nel senso che per Valentino non è un problema di soldi, ma, appunto, di riconoscenza. Certo, i soldi c’entrano lo stesso, anche se in un altro modo. La Yamaha ha problemi di budget (è la Casa che spende di più, per i piloti) e si sta facendo largo il sospetto che la decurtazione dell’ingaggio di Valentino (che lui aveva accettato) non serva a risparmiare in assoluto ma a ricavare il denaro da usare per pagare gli altri: in particolare, per accontentare Lorenzo, che chiede un aumento... NELLA vicenda entra anche Casey Stoner, che non è ancora un pilota Honda ma potrebbe diventarlo alla fine di questa stagione (anche perché sembra gli abbiano offerto 7 milioni di dollari a stagione). Ma la Casa giapponese deve risolvere, prima, altri problemi di non poco conto. Infatti, una clausola nei contratti degli attuali piloti della HRC, Pedrosa e a Dovizioso, impone il rinnovo automatico dei contratti se termineranno nei primi 5. Ed è molto difficile che questo non accada. Quindi la Honda deve accettare l’idea di schierare un team ufficiale allargato a tre piloti, oppure deve costituirne un altro, se davvero vuole Stoner. Ed è per questo che la Honda si sta dando da fare per cercare degli sponsor. La Repsol ha deciso di restare, ma il budget non basta per ingaggiare anche Stoner. È già stata contattata la Red Bull, che per ora ha fatto sapere di non essere interessata a sponsorizzare un team. Gli basta continuare ad investire sulle sponsorizzazioni personali dei singoli piloti. motosprint
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MotoGP Gran Bretagna Le pagelle di Marco Masetti
Forze nuove Jorge Lorenzo
PRIVATO È BELLO SILVERSTONE – Ben Spies sul podio, De Puniet e Simoncelli nei primi sette e davanti all’ufficialissima Honda di Dani Pedrosa. È una nuova tendenza che merita di essere seguita: i team privati sono una ricchezza per la MotoGP. Negli anni folli della 800, quando sembrava che solo l’iper tecnologia delle Case fosse importante, ce ne si era dimenticati. Nell’era della 1000 il team di Fausto Gresini con Gibernau e Melandri lottava con Rossi e batteva senza pietà le moto ufficiali targate HRC. Sembra un passato lontano, ma si parla di cinque anni fa. L’era della 800 ha massacrato i team privati perché costi e tecnologia impedivano loro di esprimere il potenziale. E, aspetto ancor peggiore, quando tutto il budget di una squadra serve per pagare il leasing della moto, per i piloti resta poco. E così, con moto meno performanti e piloti di secondo livello è difficile vincere. Invece i team privati sono una grande ricchezza e vanno aiutati. Non con l’elemosina e gli “aiutini” finanziari, ma con un campionato meno costoso e più accessibile. Ricordiamo che Casey Stoner, prima di diventare la star della Ducati e il campione del mondo 2007, ha corso con il team LCR di Lucio Cecchinello, mentore e scopritore (assieme ad Alberto Puig) dell’australiano. Simoncelli, grande a Silverstone, ha un contratto HRC ma corre con il team Gresini. Ed è giusto che sia così, perché giocare subito in una grande squadra è rischioso per un pilota giovane, che rischia di bruciarsi se qualcosa non funziona. Ecco perché la nuova formula, aperta alle 1000, deve arrivare prima possibile. Non solo perché c’è bisogno di una griglia di partenza che non sia al minimo sindacale, ma per dare spazio ai giovani talenti e, perché no, anche ai piloti a fine carriera che hanno ancora qualche possibilità da giocarsi. Per ora la politica di riduzione dei costi è fallita: lo dice il numero scarso dei partenti e lo confermano le difficoltà economiche delle squadre private. Puntare anche sul “piccolo” e sul “satellite” sembra una buona strada per il futuro. Nuovi team che si stanno facendo le ossa in Moto2 premono per entrare ma non ne hanno i mezzi. Perderli sarebbe un peccato. Mortale. motosprint
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«Non ho mai sognato di conquistare tre vittorie in cinque gare, ma eccoci qua!» Il ruolino di marcia dello spagnolo è di quelli che portano dritti ad un numero: l’1. In Gran Bretagna Jorge non lascia la minima speranza ai rivali e si impegna in una passeggiata solitaria con destinazione trionfo e citazione beatlesiana. Lorenzo più popolare di Gesù Cristo, come ebbero a dire i “Fab Four” tanti anni fa?
Fuggitivo 10
Andrea Dovizioso
Randy De Puniet
Casey Stoner
Dani Pedrosa 5
«Ho dato un bel segnale alla Honda»
«Anche qui come al Mugello ho finito dietro il gruppo di testa»
«Appena ho lasciato la frizione la moto ha iniziato a saltellare»
«È frustrante non poter lottare per una buona posizione»
Ma il francese è stato il protagonista di una prima fase di gara esaltante. È il classico pilota che non si lamenta e cerca sempre di dare il massimo con quello che ha. Un bell’esempio per la MotoGP. Peccato che nelle trattative di mercato nessuno parli mai di lui. Alla fine le gomme gli fanno alzare bandiera bianca.
Un errore che costerebbe la bocciatura all’esame per la patente, ma dopo la gara in rimonta Casey ritrova il sorriso e con lui anche i suoi tifosi. Il ragazzo sembra aver trovato il suo proverbiale ritmo di gara. Un veloce che non si è dimenticato come si gira la manopola destra e che poteva stare con Lorenzo.
Combattivo 8
Ritrovato 7
E non solo… Anche a Pedrosa è arrivato un bel segnale da parte di Andrea da Forlì, unico capace di rendere efficace e controllabile la Honda 212. Andrea porta a casa un nitido secondo posto che lo conferma come seconda forza del mondiale e prima guida in casa HRC. Gran bella trasferta, Andrea.
Non viaggia a caso 8 IN FONDO AL GRUPPO: ESPARGARÓ, CAPIROSSI, BAUTISTA E KALLIO.
È stato un week-end durissimo per il catalano che nelle prove ha collezionato cadute e in gara si è trovato con una moto che scivolava da tutte le parti. Certo, sul dritto la RC212V va più forte di tutti, ma quando in curva la moto si ribella, è difficile star davanti. Ma nell’arte del setting Pedrosa non dovrebbe essere un mago?
Si dimena, non mena 5
Colin Edwards «Mi passavano tutti quelli che di solito battevo» Scarsa velocità di punta, setting disastroso, Colin mette sul piatto questi problemi, ma resta una prestazione decisamente deludente. Colin non gradisce il probabile trasloco nel team ufficiale in sostituzione di Rossi e l’evenienza lo ha destabilizzato. Pilota da ricostruire completamente, magari con una bella proposta di contratto.
Venale… 5
CASEY STONER (27) SPIEGA COSA VUOL DIRE STACCARE AL LIMITE, CON LA RUOTA POSTERIORE ALTA DA TERRA. HA SBAGLIATO LA PARTENZA MA HA ANCHE SAPUTO RECUPERARE FORTE, PRENDENDO UN RITMO INDIAVOLATO. PECCATO CHE I PRIMI FOSSERO GIÀ SCAPPATI.
Ben Spies
Nicky Hayden
«Non mi aspettavo di salire sul podio così in fretta»
«Il quarto posto è decisamente frustrante»
E invece l’impresa è riuscita. Questo fa capire una cosa: quando si combatte ad armi pari (soprattutto nella conoscenza dei tracciati) Ben diventa un cliente molto scomodo per tutti. Quando apre i gomiti sembra un caccia in picchiata.
Vero, perché Nicky colleziona quarti posti e al podio non arriva mai. Come una squadra che gioca bene ma non fa mai goal, come uno che porta fuori tutte le ragazze e va sempre in bianco. Coraggio, manca poco.
Arma letale 8
Non è un bomber… 7
Dietro la lavagna
Mika Kallio
Marco Melandri «Ho fatto un errore all’uscita della prima curva con le gomme fredde» Un errore che si può fare, che capita, anche a Rossi. Al Mugello Marco lo fece notare, il tempo di un GP e imita il vecchio maestro con un attacco a gomme fredde ai danni di Spies. Morale: si ruzzola e una gara potenzialmente buona si trasforma in un ritiro.
Il bel tacer non fu mai scritto. 4
«Ovviamente il nostro obiettivo non è questo…» La stagione del finlandese, tra cadute e problemi con la moto, sta prendendo una piega preoccupante. Cosa ci fa in fondo alla classifica? Urge correre ai ripari; le premesse erano molto, ma molto differenti.
Delusione cocente 4 motosprint
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AR MotoGP Gran Bretagna Le pagelle
Alvaro Bautista
Marco Simoncelli Loris Capirossi
ÂŤSembrava un turno di prova e ho girato senza riferimentiÂť
ÂŤSicuramente ho fatto un passo avanti importanteÂť
Non è stato un bello spettacolo
In effetti non si è esaltato nessuno a seguire le peripezie dello spagnolo. Di buono c’è che la spalla sta migliorando, ma il suo rapporto con la MotoGP resta ancora allo stadio embrionale. Moto che non va, spalla bloccata.
PiĂš del risultato, condizionato dalle gomme che lo mollano sul finale, Marco fa vedere di non temere il confronto con piloti piĂš esperti e titolati. Ha dimostrato a tutti di essere pronto ad uno step ulteriore e, considerando il pessimo avvio di stagione, una capacitĂ di progredire incoraggiante.
Decisamente il momento è tremendo. Gara di casa per il team, grandi aspettative, ma dalle prove è un vero disastro. Grip pari allo zero il sabato, che migliora domenica con l’aumento delle temperature, ma un ingresso un po’ lungo in curva fa ruzzolare nella ghiaia il veterano.
Pronto al salto? 7
Tieni duro! 5
Da piangere 5
Aleix Espargaró Ho fatto una gara in solitario, una gara noiosa Terza gara nei dieci per lo spagnolo‌ Non c’è da festeggiare in strada, ma almeno si applica. Parte malissimo, rimonta qualche posizione, poi pilota la sua Ducati bianco verde fino al traguardo. Senza infamia, senza lode.
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Data
MotoGP Gran Bretagna il tabellone
esterna 16°C asfalto 27°C
RE BE LI
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Altraguardo
Giriveloci
Velocitàmassime
1. Jorge Lorenzo
Spagna
Yamaha
2'05"991
2'05"348
2'03"308
2'04"820
2. Randy De Puniet
Francia
Honda
2'06"439
2'05"241
2'03"434
2'05"267
3. Dani Pedrosa
Spagna
Honda
2'07"586
2'04"944
2'03"586
2'07"457
2. Andrea Dovizioso
Honda
Repsol Honda Team
a 6"743
2. Casey Stoner
2'03"886
4. Andrea Dovizioso
Italia
Honda
2'06"347
2'05"594
2'03"995
2'05"682
3. Ben Spies
Yamaha
Monster Yamaha Tech 3
a 7"097
3. Andrea Dovizioso
2'04"117
5. Nicky Hayden
USA
Ducati
2'08"300
2'06"128
2'04"332
2'05"019
4. Randy De Puniet
2'04"135
6. Casey Stoner
Australia
Ducati
2'06"133
2'05"539
2'04"394
2'04"711
4. Nicky Hayden
Ducati
Ducati Marlboro Team
a 7"314
5. Dani Pedrosa
2'04"191
7. Ben Spies
USA
Yamaha
2'07"250
2'07"017
2'04"477
2'05"772
5. Casey Stoner
Ducati
Ducati Marlboro Team
a 7"494
6. Ben Spies
2'04"194
8. Marco Melandri
Italia
Honda
2'07"588
2'06"205
2'04"555
2'05"817
6. Randy De Puniet
Honda
LCR Honda MotoGP
a 9"055
7. Nicky Hayden
2'04"223
9. Marco Simoncelli
Italia
Honda
2'07"951
2'06"829
2'04"868
2'05"873
7. Marco Simoncelli
Honda
San Carlo Honda Gresini
a 14"425
8. Marco Simoncelli
2'04"521
10. Colin Edwards
USA
Yamaha
2'08"525
2'06"619
2'05"035
2'06"493
8. Dani Pedrosa
Honda
Repsol Honda Team
a 15"313
9. Colin Edwards
2'04"666
11. Hector Barbera
Spagna
Ducati
2'08"452
2'07"035
2'05"354
2'07"801
9. Colin Edwards
Yamaha
Monster Yamaha Tech 3
a 27"954
10. Aleix Espargaró
2'05"510
12. Hiroshi Aoyama
Giappone
Honda
2'09"639
2'07"832
2'05"712
2'14"475
10. Aleix Espargaró
Ducati
Pramac Racing Team
a 42"394
11. Alvaro Bautista
2'05"762
13. Aleix Espargaró
Spagna
Ducati
2'07"927
2'06"903
2'05"748
2'06"686
11. Hector Barbera
Ducati
Paginas Amarillas Aspar
a 43"365
12. Hector Barbera
2'05"798
14. Loris Capirossi
Italia
Suzuki
2'09"805
2'08"053
2'05"821
2'09"565
12. Alvaro Bautista
Suzuki
Rizla Suzuki MotoGP
a 43"408
13. Mika Kallio
2'05"839
15. Alvaro Bautista
Spagna
Suzuki
2'08"666
2'09"969
2'06"607
2'08"336
13. Mika Kallio
Ducati
Pramac Racing Team
a 43"580
14. Loris Capirossi
2'06"028
16. Mika Kallio
Finlandia
Ducati
2'10"227
2'07"930
2'06"980
2'06"815
1. Jorge Lorenzo
Yamaha
Suzuki
Marco Melandri
Honda
Hiroshi Aoyama
Honda
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alla media di 172,005 km/h
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17
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20
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2
Spagna Italia Spagna Italia USA Francia USA Australia Italia Italia
11
Campionatopiloti
NUMERO GIRI
15 20
Factory Brakes
Dischi SuperSport
1. Jorge Lorenzo 2. Andrea Dovizioso 3. Dani Pedrosa 4. Valentino Rossi 5. Nicky Hayden 6. Randy De Puniet 7. Ben Spies 8. Casey Stoner 9. Marco Melandri 10. Marco Simoncelli
323,9 322,0 321,9 321,8 320,5 320,1 319,1 318,3 317,9 317,6 317,1 316,8 316,3 315,4 315,1 314,0
San Carlo Honda Gresini
QA ap TA ril R e
Gran Bretagna 20.06.2010 Silverstone
qualifiche qualifiche qualifiche gara qualifiche qualifiche qualifiche gara qualifiche qualifiche gara qualifiche gara qualifiche gara gara
Pedrosa Dovizioso Melandri Stoner Aoyama De Puniet Barbera Hayden Capirossi Lorenzo Kallio Bautista Simoncelli Espargarò Spies Edwards
al 14. giro
Lecadute Venerdì: nessuno Sabato: Barbera, Spies, Simoncelli, Dovizioso, Pedrosa, De Puniet. Domenica: Warm up: Aoyama, Pedrosa. Gara: Melandri, Capirossi.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.
PRIMATO PRECEDENTE
Rizla Suzuki MotoGP
NON PARTITO
Jorge Lorenzo (Yamaha) in 2'03"308 alla media di 172,309 km/h Pole 2009: nuovo circuito.
25 20 8 — 13 10 16 11 — 9
115 78 73 61 52 46 36 35 32 32
Punti in classifica rispetto al 2009 dopo 5 gare
+29 +22 +16 -20 +39 +12 deb -55 -16 deb
11. Colin Edwards 26; 12. Hector Barbera 24; 13. Aleix Espargaro 22; 14. Hiroshi Aoyama 18; 15. Mika Kallio 15; 16. Loris Capirossi 13; 17. Alvaro Bautista 12.
Tempo di Ferie
176 Fiat Yamaha Team 151 Repsol Honda Team 87 Ducati Marlboro Team San Carlo Honda Gresini 64 Monster Yamaha Tech 3 62
1. 2. 3. 4.
YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI
25 16 13 7
25 20 13 6
25 16 13 —
20 25 13 6
25 20 13 4
120 97 65 23
SuperSport
1. 2. 3. 4. 5.
Campionatomarche
T-Drive
Topteam
Z04
nei tre giorni 145.247
1. Jorge Lorenzo
NON HA FINITO IL PRIMO GIRO
Poleposition
70.123
in 41'34"083
RITIRATI Loris Capirossi
SPETTATORI
Fiat Yamaha Team
118,040 km alla media di 170,380 km/h
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motosprint
MotoGP Gran Bretagna Dai box
PROVE: SI TORNA AI 4 TURNI Si comincia dal GP Aragon SILVERSTONE – Le cadute del sabato mattina, nonché la tristezza che assale il paddock di venerdì mattina, quando non c’è nulla da fare, hanno ormai abbattuto il muro: verrà reintrodotto il turno di prove del venerdì mattina. L’unica incertezza riguarda la data di applicazione della modifica regolamentare, che dovrebbe essere il GP Aragon di metà settembre. La Dorna e i costruttori sarebbero disposti a cambiare il formato del week-end già dalla prossima gara, ma non si può perché diversi organizzatori hanno già previsto eventi di vario tipo e non si può stravolgere tutto all’ultimo momento. Ma a partire dal GP Aragon, in settembre, si può dar vita al nuovo corso. I costruttori hanno già studiato il problema del contingentamento dei motori, e si sta andando verso questo schema: i due turni del venerdì e il primo del sabato saranno di 45 munuti, il secondo del sabato (che è il turno di qualificazione) dovrebbe durare un’ora. Una decisione verrà presa a breve. I piloti hanno giocato un ruolo chiave, per il ritorno ai quattro turni. Del resto, anche a Silverstone si è assistito alle cadute del sabato mattina: sono finiti a terra Barbera, Dovizioso, Simoncelli (nella foto, i tecnici al lavoro sulle sue moto), Spies (che ha di nuovo ricevuto un colpo alla caviglia sinistra infortunata a Le Mans).
motosprint
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Per la verità, da un po’ ci si chiedeva se non fosse il caso di ripristinare il primo turno delle libere del venerdì, eliminato per motivi economici (cioè per risparmiare materiali, motori, gomme, ricambi). Il problema è che senza la sessione del venerdì mattina ai piloti e ai team viene a mancare un parametro importante e si entra in pista alle dieci di mattina di sabato senza aver mai provato in condizioni simili. Il turno di prove precedente è quello del venerdì pomeriggio alle 14,00 cioè in condizioni di asfalto molto diverse. La prima tornata del sabato diventa quindi delicata ed insidiosa anche perché i piloti devono spingere subito: questo è l’unico turno da dedicare davvero alla messa a punto della moto, in quanto quello del pomeriggio serve anche come sessione di qualifica.
Pole Position
LORENZO PRIMA POLE SILVERSTONE – Jorge Lorenzo ha conquistato la sua prima pole stagionale, e mette fine ad una lunga astinenza che durava dal GP Portogallo 2009. Per lo spagnolo si tratta anche della decima pole nella classe regina. Ma la vera sorpresa delle prove di qualificazione è venuta da Randy De Puniet: il francese si è inserito in prima fila, con la seconda prestazione, e non accadeva da tempo. L’ultima “prima fila” di De Puniet risale infatti al GP Olanda 2007, quando Randy ottenne il secondo tempo con la Kawasaki ufficiale. La prima fila è stata completata da Dani Pedrosa. Il migliore degli italiani è stato Andrea Dovizioso, quarto.
NICKY HAYDEN GUARDA BENE LE CARTE MA È LA PLANIMETRIA DELLA PISTA. PER IL CONTRATTO, SIAMO GIÀ VICINI ALL'ACCORDO.
CONTRATTO
DUCATI-HAYDEN IL RINNOVO È VICINO La Ducati vuole tenere Nicky Hayden e le parti hanno già cominciato a discutere il rinnovo. L’accordo dovrebbe venire perfezionato in vista del GP USA di Laguna Seca. Anche Nicky, infatti, è intenzionato a rimanere nella squadra italiana.
MESCOLE DIFFERENZIATE
RIECCO LE GOMME ASIMMETRICHE ANCHE se la MotoGP non ha mai corso a Silverstone, prima, lo staff tecnico della Bridgestone non si è trovato impreparato. Ha infatti beneficiato dell’esperienza dei colleghi dello staff della Formula 1. A Silverstone ha portato le mescole “hard” e “medium”, ma soprattutto ha reintrodotto la gomma posteriore asimmetrica, cioè a doppia mescola. La pista di Silverstone presenta otto curve a sinistra e dieci a destra, che è il lato della gomme che subisce il carico maggiore in curva.
COLLABORAZIONE TRA LE POLIZIE... DEI CIRCUITI La Polizia del Northamptonshire, dove ha sede il circuito di Silverstone, è abituata a gestire folle oceaniche, eppure per il debutto della MotoGP ha chiesto la collaborazione dei colleghi del Leicestershire, che è l’area in cui si trova il circuito di Donington. Essendo quello di Silverstone un circuito per la F.1, lo staff organizzatore non aveva infatti alcuna esperienza di pubblico che arriva in circuito in moto. UNCINI UNICO VINCITORE ITALIANO A SILVERSTONE NELLA CLASSE REGINA Franco Uncini è il solo italiano ad aver vinto un gran premio a Silverstone, nella classe regina. Il marchigiano, che oggi è il responsabile per la sicurezza in MotoGP, vinse la gara della 500 nel 1982 con la Suzuki. Precedette Freddie Spencer e Graeme Crosby. Con questa vittoria Uncini ipotecò il titolo, che vinse poi in Svezia.
COLPA DELLE AUTO
80 ANNI DEL DUTCH TT
TUTTI i piloti hanno avuto parole di elogio per la pista di Silverstone, che ha esaltato i più coraggiosi: come ha detto Randy De Puniet, «questa è una pista per uomini veri». L’unico problema, a parte la mancanza di un cordolo, sono gli avvallamenti, notevoli e molto fastidiosi, provocati dalle auto di F.1 (che qui girano tutto l’anno) e dalle gare di camion. Questa è probabilmente la pista che presenta le “buche” maggiori, di tutto il calendario della F.1.
GIACOMO Agostini su una Yamaha 500, in una rievocazione storica, non è una novità. Infatti non sarà una primizia vederlo girare ad Assen, sabato prossimo, prima dell’inizio del programma di gara. Questo giro d’onore rientra nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni del Dutch TT. Invece sarà una novità vederlo girare su di una M1, sempre prima della gara. L’idea è della Yamaha, che gli metterà a disposizione una quinta moto (Ago infatti non guiderà una delle due di Valentino).
BELLA PISTA, MA QUANTI AVVALLAMENTI! L'APPARENZA INGANNA: LORENZO NON HA DORMITO NELLE PROVE, E TANTO MENO DURANTE LA GARA.
A SILVERSTONE DOPO 24 ANNI LA PRIMA FU NEL 1977 Il ritorno a Silverstone è avvenuto in una pista, e in un’epoca, che hanno poco a che vedere con il mondo dei gran premi di 24 anni fa. Si corse su questa pista dal 1977, quando il Mondiale lasciò l’Isola di Man, per 10 anni, poi il GP Inghilterra si trasferì a Donington, dove si è gareggiato fino al 2009.
MESSAGGIO SU UNA T-SHIRT
VALENTINO? TORNA SUBITO
VALENTINO Rossi è impegnato nella fisioterapia, che gli sta riempiendo le giornate da mattina a sera, ma i suoi tifosi inglesi hanno cercato di omaggiarlo in vari modi. Durante la tradizionale asta benefica che si è svolta giovedì, un fan ha pagato 6000 euro un casco autografato del nove volte iridato. A Silverstone è arrivato anche Flavio Fratesi, cuore e cervello del Valentino Rossi Official Fan Club Tavullia: «Ho portato una maglietta – ha detto Fratesi – perché me lo ha chiesto Vale: sulla maglietta, disegnata da Aldo Drudi, c’è un messaggio che vuole dare a tutti i suoi tifosi, per ringraziarli del calore che gli hanno riservato dopo l’incidente del Mugello». Sulla T-Shirt, gialla, c’è una caricatura di Valentino con la gamba ingessata e un messaggio molto eloquente: “torno subito“.
AGOSTINI AD ASSEN CON LA YAMAHA M1
LA MOTO DI ROSSI È RIMASTA NEL BOX MA IL MESSAGGIO DELLA MAGLIETTA È RASSICURANTE: "TORNO SUBITO!".
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MotoGP Gran Bretagna Dai box
LA MOTOGP NEL REGNO DELL'AUTO 7 squadre di F.1 in 50 miglia SILVERSTONE – Ora che è arrivata la MotoGP, Silverstone può davvero vantarsi di essere diventata la città dei motori più importante d’Inghilterra. Eppure la moto, qui, sembra entrarci poco. Mai come questa volta, infatti, il mondo della MotoGP si è sentito soltanto un ospite, approdando in uno dei circuiti della Formula 1. In Malesia, in Cina, in Turchia, questa sensazione non fu così netta. Ed è stato diverso anche rispetto ad Indianapolis, che è il tempio dell’auto, certo, ma di un mondo tanto lontano dal nostro. Invece qui, a Silverstone, la F1 è
A SILVERSTONE LA F1 È VICINA: ALEIX ESPARGARÓ SULLA FORCE INDIA. MA SOLTANTO DA FERMO...
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ovunque, si vede, si sente, si assapora. Si ascolta, anche se per un week-end lascia spazio alle moto. Del resto questo circuito è il tempio della F1 britannica, essendo localizzato nell’area in cui ruota tutto il mondo della massima categoria automobilistica. Il vero epicentro è Bristol, che si trova molto vicino. In questa città si è sviluppata infatti l’industria aeronautica inglese, il che significa studi avanzatissimi nel campo dell’aerodinamica, e c’è stato un fiorire di fabbriche impegnate nella lavorazione della fibra di carbonio, il che significa parlare di telai. Nella vicina Oxford, poi, risiedono diversi piloti, tra cui Mark Webber. Prendendo come fulcro Bristol, si scopre che nell’arco di circa 50 miglia sorgono sedi di squadre (ben 7, tra cui anche la Renault) ed engineering di altissima tecnologia. E chi è più distante, come la McLaren, è comunque a circa un’ora di auto. La pista di Silverstone, per la sua bellezza, le sue strutture, ma anche per l’ubicazione, è la più usata dai team anche per le prove private. Per continuare a migliorarsi, questa pista che si è formato congiungendo tre piste di atterraggio degli aerei da guerra della RAF, nella Seconda Guerra Mondiale, ha subito in inverno lavori di aggiornamento del costo di 6 milioni di euro.
EDWARDS HA DETTO NO
I GP CHE... SCADONO SILVERSTONE – Il circuito di Silverstone ha un contratto con la Dorna valido fino al 2014, quindi ospiterà il Gran Premio di Gran Bretagna almeno per altri quattro anni. Esattamente come Laguna Seca, il cui contratto scade, appunto, nel 2014. Facendo una panoramica sugli accordi in atto tra i vari organizzatori e la Dorna, si scopre che le piste il cui contratto scade nel 2011 sono quelle di Barcellona, Indianapolis, Misano, Le Mans, Phillip Island, Estoril, Sachsenring. Nel 2013 scadono invece i contratti con Brno e Motegi, nel 2015 quelli con Sepang e Aragon (che è però considerata pista di riserva), nel 2016 quelli con Mugello, Assen, Doha, Jerez e Valencia.
PISTA VELOCISSIMA
UN CURVONE DA 260 ALL’ORA DALL’ESTERNO tutti si erano fatti l’idea di un tracciato molto veloce, ma quando i piloti sono scesi in pista hanno visto che per le moto si tratta di un’autentica autostrada, con punti che fanno impallidire persino Barcellona o Sepang. In particolare, il curvone che immette sul rettilineo di arrivo fa venire i brividi: ad un certo punto i piloti hanno cominciato a percorrerlo in quinta piena, che significa viaggiare ad oltre 260 km/h.
LA YAMAHA PENSA A HOPKINS
DOVIZIOSO (4), QUI DIETRO A DE PUNIET (14), HA IL COMANDO FRENO POSTERIORE A MANO.
FRENO A MANO PER DOVI SILVERSTONE – Torna il freno a mano, cioè il freno posteriore che si aziona con una piccola leva posta sul lato sinistro del manubrio. L'idea è vecchia, è un sistema che usava già Mick Doohan in 500, ma inedita per la MotoGP. Lo sta utilizzando Andrea Dovizioso. «Con le quattro tempi di oggi, per l’elettronica che hanno e per la distribuzione dei pesi particolare, può diventare utile usare il freno anche per curvare». Ma dov’è l’utilità? «Nelle curve a destra, il lato del pedale, quando sei in piega a volte fai fatica ad usare il freno; ci sono piloti che tengono il piede sulla pedana e sulla leva, ma c’è anche chi sposta la punta dello stivale sulla pedana: in questo secondo caso, non si riesce ad azionare il freno a centro curva. Il freno al manubrio permette di tenere una buona posizione del piede e al contempo puoi usare il freno anche a centro curva». Com’è il feeling? «È una cosa strana, usare la leva in un momento in cui sei in una posizione strana in carena, e fai anche un certo sforzo con le braccia, ma la leva è molto morbida e lineare e poi si può azionare con un dito». Funziona veramente? «Ancora la uso poco, ma ho deciso di tenerla e di portare avanti questa sperimentazione; gara dopo gara, faremo delle modifiche, delle evoluzioni, e penso che alla lunga potrebbe diventare molto utile».
LA YAMAHA si è ritrovata a considerare John Hopkins la sola soluzione per portare quattro piloti a Barcellona. L’americano è reduce da un infortunio al bacino, è fuori dai ritmi della MotoGP da molto tempo, ma sembra l’unico pilota che possa guidare la M1 lasciata temporaneamente vacante da Valentino Rossi. Durante il week-end Colin Edwards ha declinato l’offerta, perché sta bene nel Team Tech3, e perché la sua squadra avrebbe dei problemi con gli sponsor che pagano per un team composto da Edwards e Spies. Non era percorribile la soluzione De Angelis, e anche i piloti Yamaha della Superbike hanno declinato l’offerta.
CIRCUITO NUOVO
DE PUNIET HA PROVATO PRIMA. CON UNA CBR RANDY De Puniet è stato furbo, e adesso tutti vogliono copiare la sua idea: provare la pista nuova con una moto stradale. Una cosa permessa dal regolamento, infatti prima di venire a Silverstone con una Honda CBR 1000 il francese ha chiesto e ottenuto il permesso alla IRTA e alla Dorna. De Puniet è venuto a girare in Inghilterra dopo la gara del Mugello, e si è vista subito la maggiore conoscenza del tracciato (rispetto agli altri, per i quali era del tutto nuovo) perché Randy è stato protagonista delle prove sin dall’inizio. Ora che si è scoperto il trucco, tutti i piloti si stanno organizzando per andare a provare sulla pista spagnola di Aragon, in settembre. E stanno già cercando le stradali supersportive da utilizzare.
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Moto2 Gran Bretagna di Enrico Borghi - foto Milagro
Due vite una svolta CLAUDIO CORTI (71) È CADUTO A DUE GIRI DALLA FINE, QUANDO STAVA LOTTANDO PER LA VITTORIA. HA COMUNQUE FATTO VEDERE DI ESSERE FORTE E VELOCE. JULES CLUZEL (16) NE HA APPROFITTATO E HA VINTO IL SUO PRIMO GP, MENTRE JULIAN SIMON (60) HA CHIUSO TERZO.
«O mi metto ad andare forte in moto, oppure mi sa che mi toccherà andare a lavorare» Claudio Corti motosprint
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ILVERSTONE – Nella gara in cui gli italiani ne hanno combinate di tutti i colori, chi all’inizio e chi alla fine, Claudio Corti di errori ne ha commesso uno solo, ma gli è costato il podio. Cioè quel risultato che avrebbe finalmente dato una svolta alla sua stagione che fino ad ora è stata caratterizzata da grandi prestazioni ma pochi punti. Solo uno, per la verità. Il ragazzo che viene dalla Superstock, che si diverte ad intrattenere la sua squadra con esibizioni da vero animatore, che va ad allenarsi in bici con Ben Spies, e che non ha problemi nel dire: «O mi metto ad andare forte in moto, oppure mi sa che
mi toccherà andare a lavorare», questa volta ha sfiorato il colpaccio. Ed è un peccato che non ci sia riuscito. Aveva ottenuto la pole, è andato subito in testa, è sempre rimasto nel gruppo dei primi, nel finale stava giocandosi il podio, ma a due giri dalla fine è caduto. È stato bravo e coraggioso, Claudio Corti, perché lui avrebbe anche potuto accontentarsi, eppure ha cercato di vincere o di conquistare almeno il podio. Dopo la caduta si è rialzato e ha concluso la gara, in 30° posizione. Anche Thomas Luthi ha commesso un solo errore, e anche lui ne ha pagato il prezzo. «Stavo spingendo troppo», ha det-
to spiegando il suo errore: è entrato troppo largo all’interno della chicane e ha allargato quei pochi centimetri che sono stati sufficienti per farsi infilare da Jules Cluzel, che si è riportato al comando, e non l’ha più mollato. Il francese, infatti, di errori non ne ha commessi. Non è certo abituato a giocarsi la vittoria di un Gran Premio nell’ultimo giro, Jules Cluzel, ma questa volta era in grande condizione. Di errori ne aveva commessi, sia nella Moto2 che nella 250, ma a Silverstone ha conquistato una vittoria assolutamente meritata. Non sarebbe giusto, infatti, affermare che Cluzel ha vinto per un regalo altrui. Lui è
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In una gara ricca di errori, il francese Cluzel ottiene la prima vittoria. Claudio Corti, stessa squadra e stessa moto, invece spreca la grande occasione motosprint
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Moto2 Gran Bretagna
stato bravo, e furbo. Si è fatto largo sin dal via, portandosi davanti, e ha mantenuto per tutta la gara un grande ritmo. Ha vinto perché ha sbagliato meno, perché è stato più efficace nel momento in cui i nervi saldi fanno la differenza. LA MOTO2 presenta quindi un nuovo vincitore, ma anche una lotta per la vittoria formata da un gruppo inedito. Questa volta, i piloti che erano stati protagonisti fino ad ora hanno mancato l’appuntamento. Per diversi motivi. Alcuni hanno avuto problemi di messa a punto, hanno fatto delle prove disastrose e partenze da dimenticare. Altri sono finiti a terra, come Simone Corsi. La differenza con Corti è che il romano è incolpevole: lo ha gettato a terra Stefan Bradl, che lo ha steso nel secondo giro. Anche Alex Baldolini è caduto nel finale, e anche lui non ha colpe: il romagnolo è stato abbattuto da Hernandez, nell’ultima tornata. Era tredicesimo, ed era il migliore degli italiani. Una consolazione che così è toccata ad Andrea Iannone, che ha chiuso in dodicesima posizione. Questa volta il dominatore del GP Italia ha avuto un sacco di guai. Nelle prove non è riuscito a trovare una messa a punto efficace, in gara è partito malissimo e anche se ad un certo punto ha cominciato a girare coi tempi dei primi, non è stato in grado di farsi largo. Anche Toni Elias, questa volta, ha sofferto sia in prova che in gara. Si è ritrovato in quinta fila, lo spagnolo, al via; addirittura un passo indietro rispetto a Iannone (che è partito dalla sedicesima posizione). Alla fine però Elias è stato decimo e ha mante-
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Nove piloti sono saliti sul podio in cinque gare, ma solo due sono riusciti ad andare sempre a punti: Elias e Gadea motosprint
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Pole Position UNO-DUE DEL TEAM FORWARD RACING Con il tempo di 2’09”624 (unico della Moto2 a scendere sotto i 2’10”) Claudio Corti ha ottenuto la prima pole della sua carriera, al suo quinto gran premio disputato. Al secondo posto il suo compagno nel Forward Racing Team, Jules Cluzel a 0”413 di distacco. Terzo e quarto rispettivamente Stefan Bradl e Julian Simon, separati tra loro di appena 6 millesimi di secondo.
CAMBIANO LE DUNLOP
IN GERMANIA AVREMO GOMME EVOLUZIONE
IN TESTA AL MONDIALE C’È ANCORA TONI ELIAS (24), IN AFFANNO IN INGHILTERRA, DOVE È STATO DECIMO. ALEX BALDOLINI (25) È CADUTO A UN GIRO DALLA FINE, TRAVOLTO DA HERNANDEZ: ERA TREDICESIMO. IL PRIMO ITALIANO IN CLASSIFICA È ANDREA IANNONE (29), CHE HA CONCLUSO DODICESIMO.
PROBABILMENTE la decisione era nell’aria da un po’ di tempo, ma il crono fatto segnare nella gara di campionato italiano, classe 600 supersport, da Ferruccio Lamborghini (più veloce della pole nel GP d’Italia) deve aver convinto la Dunlop ad accelerare lo sviluppo delle gomme per la Moto2. Le nuove coperture evoluzione dovrebbero arrivare in Germania, il 18 luglio al Sachsenring e dovrebbero migliorare le prestazioni della classe di mezzo. Fin dal debutto nei test queste gomme hanno spesso generato forti fenomeni di chattering oltre a non convincere i piloti. Sembravano solo lamentele, ma la Dunlop ha reagito, quindi i piloti hanno vinto.
SOLIDALI CON VALE
FONSI E NICKY NUOVI MOHICANI
SICUREZZA
LEVA PROTETTA ANTICADUTA
ANCHE in Moto2 parecchi piloti hanno avuto un pensiero di solidarietà per Rossi. Tra questi Fonsi Nieto, che si è tagliato i capelli alla mohicana, esattamente come fece Valentino alla vigilia dello sfortunato GP d’Italia. La stessa scelta l’ha fatta Nicky Hayden, ma vista la resa estetica speriamo che questa moda non dilaghi…
SULLE Moto2 del team Matteoni e su quelle di Gresini sono arrivate le protezioni alla leva del freno anteriore (sotto). Sono realizzate dalla italiana Rizoma con materiali speciali ed evitano che un contatto tra una moto e una leva, magari in rettilineo, possa innescare una caduta, come successe a Barcellona nel 2006 tra Gibernau, Melandri e Capirossi. Totalmente regolabili, studiate in galleria del vento (per evitare che la pressione dell’aria spinga sulla leva) sono disponibile per tutte le moto, anche per le stradali, al prezzo di 80 euro circa.
FESTEGGIAMENTI
TALMACSI FA 150 NOYES NE COMPIE 31 GRAN Premio numero 150 per Gabor Talmacsi che debuttò a Brno come wild card in 125 nel 2000. L’americano Kenny Noyes, pilota Moto2 con la Harris del team Banderas, ha compiuto 31 anni il venerdì.
Le pagelle Jules Cluzel
Thomas Luthi
Claudio Corti
Toni Elias
Quando riesce a restare in piedi, il francese del team Forward dimostra di essere velocissimo, praticamente imprendibile. Combattente di razza, non si risparmia e porta a casa una vittoria meritatissima piegando Luthi in un duello tosto e leale. Uno dei pochi francesi vincenti.
Zitto zitto, lo svizzero della Moriwaki avanza a grandi passi in classifica: ora è terzo. A Silverstone ha dato vita a una rimonta decisa dopo un avvio dai bassifondi della griglia, poi un perentorio attacco a Cluzel. Ma anche un errore che lo taglia fuori dal gradino più alto del podio. Ha ritrovato la grinta che aveva in 125.
È davvero lo Spies italiano e non solo perché gli somiglia e perché abita sul lago di Como. Quando trova una pista inedita anche per gli altri fa vedere il suo valore. Pole position e una gara quasi tutta al comando. Purtroppo cade sul finale a causa di un’entrata troppo decisa in curva, ma è davvero un gladiatore.
Lo spagnolo adesso ha capito cosa vuol dire partire indietro e trovarsi nel mucchio della Moto2. Rimonta un pugno di posizioni ma chiude solo al decimo posto, lontanissimo dai primi. Resta in testa al mondiale, ma da quando ha cambiato categoria non si era mai visto un Toni così incolore.
Combattente 9
Insidioso 7
Coraggioso 8
Smarrito 5
LA MOTO DI ELIAS (COSÌ COME QUELLA DEL SUO COMPAGNO IVANOV, E DEL CECO PESEK) MONTA LA PROTEZIONE PER LA LEVA DEL FRENO PRODOTTA DA RIZOMA. motosprint
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Andrea Iannone «DOPO le due cadute in prova, la spalla ha cominciato a farmi male e si è fatta sentire anche in gara. E poi non ero forte in frenata, questa volta. Il problema è che le scivolate in prova mi hanno impedito di provare delle soluzioni nuove, che volevamo usare in questa gara. Insomma, una trasferta da dimenticare».
Toni Elias Shoya Tomizawa Thomas Luthi Julian Simon Simone Corsi
Spagna Giappone Svizzera Spagna Italia
Moriwaki Suter Moriwaki Suter Motobi
13 25 9 — 8
11 10 13 7 16
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25 — — 20 16
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25 20 16 8 11
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GI otto AP b PO re 10 NE MA ot LE tob SI re A
Campionatopiloti
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1. 2. 3. 4. 5.
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
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AZ UB
1. Thomas Luthi 2’09”886 alla media di 163,583 km/h 2. Scott Redding 2’10”015 3. Ratthapark Wilairot 2’10”283 4. Jules Cluzel 2’10”322 5. Claudio Corti 2’10”342 6. Yonny Hernandez 2’10”354 7. Alex Debon 2’10”489 8. Julian Simon 2’10”492 9. Shoya Tomizawa 2’10”493 10. Toni Elias 2’10”513 11. Alex Baldolini 2’10”595 12. D. Aegerter 2’10”599 13. Xavier Simeon 2’10”624 14. Fonsi Nieto 2’10”649 15. Andrea Iannone 2’10”663 16. Mike Di Meglio 2’10”665 17. Niccolò Canepa 2’10”673 18. Karel Abraham 2’10”832 19. Kev Coghlan 2’10”849 20. Mattia Pasini 2’10”941 21. Gabor Talmacsi 2’10”952 22. Sergio Gadea 2’11”014 23. Arne Tode 2’11”069 24. Hector Faubel 2’11”197 25. Anthony West 2’11”327 26. Lukas Pesek 2’11”340 27. Kenny Noyes 2’11”349 28. Axel Pons 2’11”434 29. Vladimir Ivanov 2’11”457 30. Anthony Delhalle 2’11”458 31. Roberto Rolfo 2’11”519 32. Yuki Takahashi 2’11”521 33. Bernat Martinez 2’11”723 2’12”190 34. Vladimir Leonov 35. Valentin Debise 2’12”201 36. Robertino Pietri 2’12”391 37. Raffaele De Rosa 2’12”395 38. Joan Olive 2’12”748 39. Simone Corsi 2’17”092 40. Stefan Bradl 2’17”551
CA lug TA lio LU N 18 YA GE lu RM gli AN o 15 IA RE ag P. os CE to C 29 A IN ag DI o AN st AP o OL 5 IS SA set N tem MA RI bre 19 N AR se O AG tte ON m A b
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NUMERO GIRI
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«IL TERZO posto va bene, ma io volevo vincere. E quando è caduto Corti, ho pensato che fosse fatta. Invece ha vinto Cluzel... Ma la moto è migliorata molto, ormai abbiamo eliminato i problemi di chattering, e dobbiamo continuare così. Ci stiamo riprendendo».
PILOTI AL VIA
G CIN A R
GR gi AN ug BR no 26 ETA GN OL gi A AN ug DA no
Julian Simon
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UNA FRATTURA alla clavicola ha messo KO Yannick Guerra, pilota del team Holiday Gim. Il madrileno è stato sostituito dal belga Xavier Simeon, fino ad ora famoso per essere caduto in Francia, disarcionato dalla moto che poi andò a colpire De Angelis. Simeon ha fatto vedere però di essere anche veloce, piazzandosi terzo sotto la pioggia nelle libere del venerdì e chiudendo la gara all’ottavo posto.
«ABBIAMO avuto un week-end molto difficile, ma in gara credo di aver fatto un ottimo lavoro. Di sicuro mi sono impegnato. Alla fine pensavo di poter vincere, ma mi sono sbagliato. In ogni caso voglio trovare anche gli aspetti positivi: credo che sia io, sia la squadra, oggi abbiamo imparato qualcosa che ci servirà per il futuro».
ITA giu LI gn A o
XAVIER SIMEON AL POSTO DI GUERRA
Thomas Luthi
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SOSTITUZIONE
FR m AN ag CI gio A
UNA VOLTA erano i tabaccai a sponsorizzare le corse, adesso è arrivata sulle moto del team Forward la sigaretta elettronica Categoria. Un prodotto che serve a smettere di fumare o a mantenere la gestualità senza i pericoli del fumo. Insomma, dal tabacco all’antitabacco.
6 10 20 16 —
80 65 58 51 51
6. Gadea 47; 7. Cluzel 46; 8. Iannone 42; 9. Debon 37; 10. Talmacsi 34; 11. Takahashi 21; 12. Rolfo 21; 13. Redding 18; 14. Nieto 17; 15. Aegerter 15; 16. Wilairot 12; 17. Bradl 11; 18. Pasini 10; 19. Hernandez 10; 20. Di Meglio 9; 21. Noyes 9; 22. Baldolini 9; 23. Simeon 8; 24. De Angelis 5; 25. Faubel 4; 26. Pesek 4; 27. Tode 2; 28. Abraham 2; 29. Corti 1; 30. West 1.
Distribuito da:
M4
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C’ERANO UNA VOLTA I TABACCAI
GP-4 RX
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NUOVI SPONSOR
Giriveloci
1. Jules Cluzel Suter in 39’19”472 106,236 km alla media di 162,091 km/h 2. Thomas Luthi Moriwaki a 0”057 3. Julian Simon Suter a 0”322 4. Scott Redding Suter a 0”520 5. Alex Debon FTR a 5”271 6. Shoya Tomizawa Suter a 5”377 7. Mike Di Meglio Suter a 5”484 8. Xavier Simeon Moriwaki a 5”709 9. Dominique Aegerter Suter a 10”240 10. Toni Elias Moriwaki a 10”411 Moriwaki a 10”701 11. Fonsi Nieto 12. Andrea Iannone Speed Up a 10”741 13. Ratthapark Wilairot Bimota a 10”959 Suter a 16”062 14. Arne Tode 15. Sergio Gadea Pons Kalex a 16”161 16. Niccolò Canepa Force GP210 a 24”118 17. Anthony West MZ-RE Honda a 29”563 18. Yuki Takahashi Tech 3 a 29”952 19. Vladimir Ivanov Moriwaki a 30”218 20. Lukas Pesek Moriwaki a 31”289 21. Kenny Noyes Promoharris a 31”423 22. Kev Coghlan FTR a 31”715 23. Axel Pons Pons Kalex a 31”819 24. Roberto Rolfo Suter a 35”447 25. Bernat Martinez Bimota a 35”851 26. Valentin Debise ADV a 42”924 27. Robertino Pietri Suter a 51”566 28. Raffaele De Rosa Tech 3 a 56”529 29. Vladimir Leonov Suter a 58”361 30. Claudio Corti Suter a 1’18”671 RITIRATI BQR-Moto2 al 18. giro Yonny Hernandez I.C.P. al 18. giro Alex Baldolini FTR al 18. giro Karel Abraham Suter al 18. giro Hector Faubel Motobi al 17. giro Mattia Pasini Speed Up al 16. giro Gabor Talmacsi BQR-Moto2 al 14. giro Anthony Delhalle Motobi al 2. giro Simone Corsi Suter al 2. giro Stefan Bradl HA FINITO LA GARA IN PIT LANE Promoharris a 2’44”369 Joan Olive NON PARTITO Force GP210 Alex De Angelis
2’09”624 2’10”037 2’10”413 2’10”419 2’10”475 2’10”492 2’10”578 2’10”634 2’10”654 2’10”668 2’10”688 2’10”768 2’10”773 2’10”802 2’10”821 2’10”846 2’10”864 2’11”050 2’11”177 2’11”190 2’11”212 2’11”221 2’11”410 2’11”421 2’11”457 2’11”461 2’11”537 2’11”613 2’11”684 2’11”694 2’11”815 2’11”948 2’12”052 2’12”167 2’12”340 2’12”360 2’12”502 2’12”568 2’13”106 2’13”240 —
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nuto la leadership del campionato: dall’alto dei suoi 80 punti, controlla agevolmente Tomizawa che è a quota 65. Il giapponese ha fatto una buona partenza ma non è riuscito a trovare il ritmo per stare nel gruppo che si è giocato la vittoria. Ma con la sesta piazza finale ha limitato i danni. Il podio è stato completato da Julian Simon, che ha ripreso ad essere aggressivo e veloce, e alla fine è stato terzo. Il campione della 125, parlando della sua gara, ha detto: «Adesso spero di poter mantenere questo tipo di prestazioni con maggiore costanza», sollevando così un problema della Moto2, almeno in questa sua fase. Sembra molto difficile, con queste moto, trovare la costanza di rendimento su ogni pista. Non c’è ancora stabilità, insomma. Il motivo è legato al fatto che le moto non sono ancora tutte sviluppate a dovere, manca esperienza per poter essere sempre a punto in ogni tracciato. Quindi: cambiando le piste, cambiano i protagonisti. E in questa fase si assiste anche ad episodi che bisognerebbe evitare. Karel Abraham domenica mattina è andato dai tecnici della Geo Technology chiedendo di poter cambiare il motore: i meccanici erano certi che stesse per rompersi. Ma non gli è stato dato il permesso, così in gara è caduto (procurandosi la frattura di un polso) proprio perché ha rotto il motore. Che ha sparso olio sul quale sono caduti altri piloti, tra cui Gabor Talmacsi. Per chiudere, gli italiani. Mattia Pasini è uscito di scena a due giri dalla fine dopo essere stato tamponato, Raffaele De Rosa è stato ventottesimo, Roberto Rolfo ventiquattresimo, Niccolò Canepa sedicesimo.
«NON riesco a spiegare come mi sento, per questa mia prima vittoria. Tra l’altro è arrivata in modo inaspettato, perché non pensavo che ce l’avrei fatta proprio questa volta. Ma la moto in gara andava bene, e io mi sentivo a posto. Ho potuto approfittare dell’errore di Luthi, ma io stavo comunque attaccando: ci ho provato, perché questa volta volevo concretizzare tutti gli sforzi che ho fatto fino ad ora».
2’09”972 2’10”731 2’12”077 2’11”688 2’10”901 2’11”714 2’11”876 2’12”160 2’11”813 2’12”137 2’12”342 2’10”828 2’12”253 2’15”435 2’12”252 2’14”972 2’11”600 2’12”051 2’11”935 2’12”381 2’12”092 2’12”545 2’13”193 2’11”768 2’13”455 2’12”720 2’12”596 2’13”084 2’13”411 2’13”202 2’11”772 2’13”725 2’12”786 2’13”556 2’13”338 2’14”229 2’13”151 2’12”377 2’13”186 2’14”655 2’29”189
SP ma AG gg NA io
SIMONE CORSI È STATO TRAVOLTO DA BRADL NEL CORSO DEL SECONDO GIRO. IN CLASSIFICA HA PERSO IL TERZO POSTO.
Jules Cluzel
Italia Francia Germania Spagna Colombia Belgio Italia Germania Svizzera Spagna Giappone G. Bretagna Svizzera Rep. Ceca Italia Italia Spagna Spagna Ungheria Spagna Italia Spagna USA Thailandia Rep. Ceca Italia Italia Spagna Venezuela G. Bretagna Francia Spagna Australia Ucraina Spagna Italia Francia Giappone Francia Russia Rep.S.Marino
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FRATTURA dell’apofisi destra della seconda vertebra lombare. Finisce così, dopo una botta nelle prove del venerdì e una giornata passata in Clinica Mobile a cercare di ritrovare la posizione eretta, il Gran Premio di Alex De Angelis. Ma il periodo nero del pilota di San Marino continua: il suo team è in grave crisi economica e la Yamaha, dopo averlo contattato per sostituire Edwards nel team Tech3, ha fatto marcia indietro. Per Alex è possibile il ritorno in sella ad Assen.
Hanno detto
Claudio Corti Jules Cluzel Stefan Bradl Julian Simon Yonny Hernandez Xavier Simeon Alex Baldolini Arne Tode Thomas Luthi Fonsi Nieto Shoya Tomizawa Scott Redding Dominique Aegerter Karel Abraham Simone Corsi Andrea Iannone Alex Debon Toni Elias Gabor Talmacsi Axel Pons Mattia Pasini Sergio Gadea Kenny Noyes Ratthapark Wilairot Lukas Pesek Niccolò Canepa Roberto Rolfo Bernat Martinez Robertino Pietri Kev Coghlan Mike Di Meglio Hector Faubel Anthony West Vladimir Ivanov Joan Olive Raffaele De Rosa Anthony Delhalle Yuki Takahashi Valentin Debise Vladimir Leonov Alex De Angelis
QA ap TA ri R le
IL PERIODO NERO CONTINUA
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40.
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ALEX DE ANGELIS
Altraguardo
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Moto2 Gran Bretagna
motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com
125 Gran Bretagna di Marco Masetti
Il vincitore
TUTTO IN UN GIRO
Gara a Marquez. Espargaró, secondo, balza al comando del campionato. Bradley Smith sale sul podio
Attacco a 2 punte p S ILVERSTONE – La sfida tra i talenti della scuola spagnola esalta il competente pubblico inglese. Senza girare troppo attorno alla cronaca della gara, la battaglia tra Marc Marquez e Pol Espargaró è qualcosa che non può essere catalogata con l’aggettivo “giovanile”. Anche Messi, quando giocava tra i ragazzini era un fenomeno e il suo calcio era già ad alto livello. Marquez ed Espargaró, probabilmente si giocheranno il titolo fino alla fine del Mondiale come hanno fatto a Silverstone. Nico Terol esce sconfitto con un quarto posto e saluta anche la testa della classifica, ma sarà a combattere fino a Valencia. In patria si è risvegliato persino Bradley Smith, idolo di un pubblico che da tempo non ha una vera star nel motomondiale, quindi la 125 promette parecchie emozioni. Marquez e Espargaró guidano davvero bene, magari non hanno repertorio completissimo e tendono a risolvere le situazioni più con la grinta che con il cervello, ma la classe c’è. Girare a Silverstone, una pista piena di buche, con le rigidissime Aprilia RSA non è impresa facile. Ci vuole agilità e un grande controllo del mezzo per non finire a terra. Chi è scivolato, ma solo in classifica, è Nico Terol, ex leader del mondiale, che ha
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chiuso fuori dal podio alle spalle di Smith, ma c’è chi ha fatto ben di peggio. Dal quinto posto di Koyama i distacchi sono pesantissimi: oltre due secondi al giro. Questo significa che i primi sono stati bravissimi, ma che il livello della 125, dal punto di vista tecnico, non è il massimo. Distacchi pesanti sono comprensibili quando a prenderli sono giovani alla prima stagione, ma quando piloti più strutturati arrivano oltre il mezzo minuto vuol dire che la 125 non è poi così formativa. Inutile dire che la scuola italiana non brilla. Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, oramai lo sanno tutti che dalle nostre parti i talenti non nascono da un pezzo. Simone Grotskyj Giorgi porta a casa due punti e diventa il miglior italiano di questa stagione dopo sole due partecipazioni (ha ereditato la moto di Moretti al Mugello). Magra consolazione, poi ci sono solo i piazzamenti di Marconi e Savadori lontanissimi dalla zona punti e al traguardo con distacchi che fanno male. Che dire? Speriamo nella nuova Moto3, che dovrebbe essere annunciata ufficialmente a Barcellona tra due settimane. Speriamo riesca a portare a galla qualcosa di nuovo, possibilmente di made in Italy.
SOPRA, ULTIME BATTUTE DELLA GARA. ESPARGARÓ E MARQUEZ SI CONTENDONO LA VITTORIA, QUANDO POL COMMETTE UN ERRORE. RIESCE MIRACOLOSAMENTE A RESTARE IN SELLA, MA ADDIO SUCCESSO. A SINISTRA, UN NON-SPAGNOLO SUL PODIO, L’INGLESE BRADLEY SMITH, TERZO POSTO.
POL Espargaró è in testa al campionato, ma Marc Marquez sta diventando sempre più deciso e pericoloso nella sfida per il Mondiale. Il piccolo spagnolo è alla seconda vittoria consecutiva ed è, giustamente felicissimo: «Sono orgoglioso di quello che ho fatto, per me, la squadra e tutte le persone che sono con me. È la seconda vittoria consecutiva e questo vuol dire che stiamo lavorando benissimo. Correre su un circuito nuovo non è facile e bisogna indovinare tutte le mosse». Raccontaci l’ultimo giro. «È stato bello davvero anche se con qualche rischio… Sapevo di avere un buon ritmo e di poter essere molto veloce senza rischiare troppo. Ma anche Espargaró era messo come me, quindi ci siamo giocati tutto in un giro. E ci siamo passati qualche volta, siamo entrati in contatto ma nessuno dei due è caduto, quindi è stato tutto corretto e sono riuscito a vincere. Adesso vediamo di replicare in Olanda».
MOTORE 250 4 TEMPI MONOCILINDRICO. NEL 2012?
LA MOTO3 PRENDE FORMA
DA SPAGNA e Giappone arrivano voci che vedono già in azione prototipi di quella che sarà la Moto3, la nuova frontiera studiata da Dorna per le gare d’esordio nel motomondiale. Ciclistica molto vicina a quella delle 125 attuali e motore 250 quattro tempi monocilindrico. Vengono in mente motorizzazioni derivate dal cross, ma adesso c’è una novità: dal Giappone sembra stia per arrivare un motore realizzato appositamente per questo. Il costruttore è la Honda e, a questo punto, c’è da sperare che anche la futura Moto3 non segua l’esempio della Moto2, trasformandosi da subito in un campionato monomotore che, assieme all’età massima di 28 anni, toglierebbe ulteriore qualità al campionato. La data per il debutto sembra fissata alla stagione 2012, quella delle grandi rivoluzioni, con la MotoGP che schiererà anche i propulsori di 1000 centimetri cubici. Insomma, cambierà del tutto il mondiale e la vecchia divisione per cilindrate sparirà per sempre. motosprint
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di benzina aspirata dal motore. • Riducendo la misura del getto si impoverisce (smagrisce) la carburazione, diminuendo la quantità di benzina aspirata dal motore. • Un aumento della temperatura ambientale o un’innalzamento dell’altitudine sul livello mare causano una minor densità dell’aria provocando un ingrassamento della carburazione. • Un’errata regolazione della carburazione con un eccessivo smagrimento (riduzione della misura del getto) provoca surriscaldamento al motore fino ad arrivare al grippaggio. • Un’errata regolazione della carburazione con un eccessivo ingrassamento (aumento della misura del getto) riduce le prestazioni aumentando il consumo di carburante e provocando imbrattamenti alla candela. Oltre a fornire i singoli getti nelle varie misure, la Polini ha pensato per i preparatori più esigenti, anche a comode confezioni contenenti 10 getti di varie misure a partire da un prezzo di Euro 8,32 + IVA a confezione, mentre il getto singolo può essere acquistato a partire da Euro 0,84 + IVA. Sabato 26 giugno, il Moto Club Bergamo organizzerà in esclusiva serie di prove libere aperte anche a scooter e pit bike non partecipanti alla Polini Italian Cup al costo di Euro 50,00 per l’intero giorno. Dopo la terza prova di Vallelunga di due settimane fa, a Castelletto di Branduzzo (PV) quarto appuntamento stagionale per il Trofeo Nazionale Maxi Scooter, vivacizzato dal duello al vertice tra Gianluca Rapicavoli e Marvin Mendogho. Il 25 giugno a Castelletto di Banduzzo quarto appuntamento per i Trofei Tricolori Scooter e Pit Bike della Polini Italian Cup. Scooter 70 Evolution Open - Questo Trofeo presenta una gara particolarmente interessante alla luce dei risultati che hanno visto questa classe vivacizzata e dominata dai due piloti del Team Polini Scooter, Matteo Tiraferri e Filippo Corsi. Il regolamento che consente di utilizzare vari kit, ha reso ancora più spettacolari le gare. A vivacizzarle non solo la coppia Tiraferri-Corsi, ma tanti altri protagonisti: Adriano Sisti, Matteo Gabelli, Giuseppe Longo, Davide Ziarelli, Nicola Anastasi, Simone Bartolini, Daniele Picca, Paolo Gabellini e altri ancora, tutti molto veloci ed impegnati a rincorrere il podio. Scooter 94 Big Evolution Open - Non è mai mancato l’agonismo in questo Trofeo che sin dalle prime battute si è rivelato avvincente ad ogni prova. Scooter super preparati di assoluto spessore tecnico, piloti protagonisti di gare stimolanti e impegnative, in alcune delle quali le velocità massime in rettilineo hanno superato i 160 km/h. Quattro i principali protagonisti: Cristian Mammi, Mathia Beatrizzotti, Yulien Vitali, Massimo Tedeschi ai quali si è aggiunto nell’ultima prova anche Filippo Corsi. Scooter 70 Evolution Polini - Difficile dire a chi vanno i favori del pronostico in questo Trofeo, tanto le gare disputate sono risultate equilibrate ed incerte. Del resto anche la classifica di campionato parla
Alessandro Garzaro si sta mettendo in evidenza nel Trofeo Scooter 70 Evolution Polini . La sua inesperienza lo ha però visto in alcune gare perdere punti preziosi.
chiaro, visti i distacchi davvero ridotti tra i principali protagonisti che vedono nell’ordine: Alessandro Fabbri, Stefano Serventi, Paolo Nardo, Alessandro Garzaro, Mirko Giovacchini, quest’ultimo in grande rispolvero dopo aver saltato la prova di aprile a Castelletto per infortunio.
di Vallelunga, Yari Valentini, Nazzareno Giordani e Giovanni Gabrielli; nella Stock, Lucio Gatti, Yuri Boschetti, Cesare Fusto e Fabio Pintus; nella Superbike, Mario Savoca, Stefano Pietrolucci; nella Superstock, Alessandro Pischedda, Roberto Giannazza e Massimiliano Comin.
Trofei Pit Bike - Suddiviso in due differenti Trofei, questo campionato sta riscuotendo un successo di partecipanti oltre ogni previsione con tanti protagonisti. Nell’XP 4T 110 Over e 125 Street: Mattia Gollini, Alessio Corneti, Jacopo Schirò, Carmine Napodano, Roberto Bonomelli e Giovanni Ferdani. Nell’XP 4T 150 Open-XP65: Guido Fulgoni, Devis Catellani, Gollini, Marco Ferreri, Agostino Ammirata, Carmine Gianfreda e le due ragazze Sara Panizzolo e Laura Santini.
GETTI POLINI PER DELL’ORTO, MIKUNI E KEIHIN Polini Motori presenta la nuova serie di getti per carburatori Dell’Orto, Keihin, Mikuni. I getti Polini di regolazione si distinguono per l’elevata precisione costruttiva e sono caratterizzati dal controllo effettuato in modo millesimale sulla misurazione del foro di passaggio per garantire antire la più corretta modifica della ella carburazione. Il getto tto del massimo agiscee sulla carburazione principalmente per gli ultimi tre quarti dell’apertura del gas, ma fa sentire comunque le sue influenze anche se in modo meno marcato to a partire dalle medie ie aperture.
TROFEO NAZIONALE MAXI SCOOTER Davvero tanta l’attesa per il terzo appuntamento del Trofeo Nazionale Maxi Scooter che riparte dal confronto tra Gianluca Rapicavoli, campione in carica 2009 e lo sfidante Marvin Mendogho. Uno spettacolo nello spettacolo, perché dopo l’exploit di Rapicavoli nella gara d’apertura di Vallelunga vinta toccando la spettacolare velocità record in rettilineo di ben 214 Km/h, Mendogho si è subito preso una pronta rivincita nella successiva prova di Castelletto, mentre lo scorso 13 giugno a Vallelunga, la sfida tra Rapicavoli e Mendogho, ha visto ritornare alla vittoria Rapicavoli che ha nettamente distanziato tutti i suoi avversari. La gara del 25 giugno, dunque, assume un sapore tutto particolare nel confronto tra questi due piloti per il primato della classifica Supersport. Da seguire tra gli altri protagonisti della Supersport anche Ermanno Bastianini secondo nella precedente prova
Modifiche alla carburazione: • Aumentando la misura del getto sii arricchisce (ingrassa) ssa) la carburazione, incrementando la quantità
LE GARE IN TV Le immagini della Polini Italian Cup si possono vedere anche in TV. Due le principali emittenti che garantiscono una copertura in tutta Italia. In diretta dalla trasmissione Griglia di Partenza di Tele Nova ed in collegamento con oltre 30 reti in tutta Italia e sul Bouquet Sky 892. Inoltre su www.starbikers.it e per le varie TV basso Lazio, Campania, Sky 849.
Alvia
Poleposition
Campionatomarche
Derbi Aprilia Derbi Aprilia Aprilia
13 25 16 8 9
25 20 — 13 16
25 20 16 11 9
16 20 25 13 9
20 13 25 16 7
Factory Brakes
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
25
38
E
GR gi AN ug BR no 26 ETA GN OL gi A AN ug DA no
ITA giu LI gn A o
20
Spagna Spagna Spagna G. Bretagna Spagna
6
Pol Espargaró Nicolas Terol Marc Marquez Bradley Smith Esteve Rabat
23
1. 2. 3. 4. 5.
FR m AN ag CI gio A
Campionatopiloti
17
2
Se pretendi la massima stabilità di guida dal tuo scooter, il nuovissimo fa per te! Studiato per tutti gli scooter con motore Piaggio e Minarelli 50 cc, è il forcellone dal caratteristico disegno a boomerang ispirato alle Moto GP, indispensabile per assicurare un controllo più preciso dello scooter soprattutto in curva e per limitare l’usura asimmetrica del pneumatico. L’impiego di migliora inoltre il rendimento e le perfomance della trasmissione perché evita flessioni ed attriti anomali, nonché sollecitazioni dannose per l’integrità del carter motore. Pista o strada, Polini pensa alla tua sicurezza senza fare distinzioni: per questo è destinato sia alle competizioni, sia al normale uso cittadino.
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Factory Pads
Mescola Z04
NUMERO GIRI
Dischi T-Drive
17
PILOTI AL VIA
120 101 7 1
TO TA L
25 16 — —
AU ot ST tob RA re 31 LIA PO ot RT tob OG re 7 n ALLO VA ov LE em NC b IA re
1. DERBI 2. APRILIA 3. HONDA 4. LAMBRETTA
Marc Marquez (Derbi) in 2’14”667 alla media di 157,775 km/h Pole 2009: nuovo circuito.
re
172.0017 MALAGUTI
Nuovo circuito.
3
2004
172.0016 YAMAHA AEROX APRILIA SR
2’26”896
1. Pol Espargaró 2’13”781 alla media di 158,820 km/h 2. Marc Marquez 2’14”020 3. Nicolas Terol 2’14”617 4. Bradley Smith 2’14”689 5. Efren Vazquez 2’14”852 6. Tomoyoshi Koyama 2’15”738 7. Luis Salom 2’16”193 8. Sandro Cortese 2’16”198 9. R. Krummenacher 2’16”214 10. Johann Zarco 2’16”316 11. Esteve Rabat 2’16”465 12. Danny Webb 2’16”674 13. Simone Grotzkyj 2’17”035 14. Alexis Masbou 2’17”592 15. Jonas Folger 2’17”674 16. Jasper Iwema 2’17”708 17. Alberto Moncayo 2’17”774 18. Marcel Schrotter 2’17”828 19. Adrian Martin 2’17”854 20. Sturla Fagerhaug 2’17”909 21. Jakub Kornfeil 2’17”984 22. Z. Khairuddin 2’18”947 23. Lorenzo Savadori 2’18”992 24. Louis Rossi 2’19”344 25. Taylor Mackenzie 2’19”703 26. Luca Marconi 2’19”752 27. Michael v.d. Mark 2’19”869 28. Deane Brown 2’20”911 29. Danny Kent 2’21”212 30. Marco Ravaioli 2’21”657 31. James Lodge 2’21”776 PRIMATO PRECEDENTE
GI otto AP b PO re N 10 E MA ot LE tob SI re A
2004
PER MOTORI MINARELLI ORIZZONTALE
1. Marc Marquez Derbi in 38’12”837 100,334 km alla media di 157,535 km/h 2. Pol Espargaró Derbi a 2”576 3. Bradley Smith Aprilia a 13”446 4. Nicolas Terol Aprilia a 17”117 5. Tomoyoshi Koyama Aprilia a 35”641 6. Sandro Cortese Derbi a 39”184 7. Randy Krummenacher Aprilia a 39”258 8. Johann Zarco Aprilia a 39”949 9. Esteve Rabat Aprilia a 40”510 10. Danny Webb Aprilia a 50”287 11. Efren Vazquez Derbi a 1’03”503 12. Alberto Moncayo Aprilia a 1’04”065 13. Jasper Iwema Aprilia a 1’07”148 14. Simone Grotzkyj Aprilia a 1’07”591 15. Jonas Folger Aprilia a 1’07”601 16. Adrian Martin Aprilia a 1’08”045 17. Marcel Schrotter Honda a 1’12”472 18. Sturla Fagerhaug Aprilia a 1’16”933 19. Louis Rossi Aprilia a 1’38”139 20. Jakub Kornfeil Aprilia a 1’41”224 21. Lorenzo Savadori Aprilia a 1’41”416 22. Michael van den Mark Lambretta a 1’42”313 23. Luca Marconi Aprilia a 1’42”642 24. Deane Brown Honda a 1 giro RITIRATI Honda al 17. giro Taylor Mackenzie Aprilia al 12. giro Zulfahmi Khairuddin Honda al 12. giro Danny Kent Honda al 9. giro James Lodge Aprilia al 6. giro Alexis Masbou Aprilia al 5. giro Luis Salom Lambretta al 5. giro Marco Ravaioli
4
172.0014 MBK BOOSTER 172.0015 MBK BOOSTER
PER MOTORI MINARELLI ORIZZONTALE
Giriveloci
CA lug TA lio LU N 18 YA GE lu RM gli AN o 15 IA RE ag P. os CE to C 29 A IN ag DI o AN st AP o OL 5 IS SA set N tem MA RI bre NO 19 AR se AG tte ON m A b
172.0013 PIAGGIO NRG MC3
PER MOTORI MINARELLI VERTICALE
2’14”667 2’14”966 2’15”112 2’15”571 2’16”208 2’16”425 2’16”660 2’16”689 2’16”714 2’16”918 2’17”192 2’17”248 2’17”406 2’17”669 2’17”873 2’18”212 2’18”832 2’18”948 2’19”090 2’19”299 2’19”320 2’20”480 2’20”583 2’20”936 2’20”989 2’21”967 2’21”988 2’22”073 2’22”279 2’22”773 2’22”885
SP ma AG gg NA io
172.0012 PIAGGIO NRG MC3 - NTT
PER MOTORI PIAGGIO CARTER LUNGO, FRENO DISCO
Spagna 2’15”835 Marc Marquez G. Bretagna 2’16”268 Bradley Smith Spagna 2’15”851 Pol Espargaró Spagna 2’16”534 Nicolas Terol Francia 2’17”901 Johann Zarco Spagna 2’18”412 Esteve Rabat 2’18”209 Tomoyoshi Koyama Giappone G. Bretagna 2’18”049 Danny Webb Spagna 2’16”038 Efren Vazquez 2’17”561 Randy Krummenacher Svizzera Germania 2’17”433 Sandro Cortese Spagna 2’18”742 Alberto Moncayo Spagna 2’18”954 Luis Salom Olanda 2’19”696 Jasper Iwema Italia 2’19”193 Simone Grotzkyj Norvegia 2’19”463 Sturla Fagerhaug Spagna 2’19”650 Adrian Martin Francia 2’18”641 Alexis Masbou Francia 2’21”095 Louis Rossi Germania 2’20”217 Marcel Schrotter Rep. Ceca 2’20”862 Jakub Kornfeil 2’29”027 Zulfahmi Khairuddin Malesia Italia 2’21”284 Lorenzo Savadori Germania 2’19”711 Jonas Folger 2’21”429 Michael van der Mark Olanda G. Bretagna 2’23”019 Deane Brown G. Bretagna 2’22”994 Taylor Mackenzie Italia 2’22”666 Luca Marconi G. Bretagna 2’21”421 Danny Kent Italia 2’24”058 Marco Ravaioli G. Bretagna 2’22”366 James Lodge NON QUALIFICATO Irlanda 2’27”810 Andrew Reid
11
172.0011 PIAGGIO ZIP
PER MOTORI PIAGGIO CARTER LUNGO, FRENO TAMBURO
Altraguardo
QA ap TA ri R le
PER MOTORI PIAGGIO CARTER CORTO
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31.
es QUA as ter LIF fa na IC lto 1 HE 25 6°C °C
LI BE RE
125 Gran Bretagna
99 98 82 61 50
6. Efren Vazquez 49; 7. Tomoyoshi Koyama 45; 8. Randy Krummenacher 39; 9. Sandro Cortese 36; 10. Johann Zarco 33; 11. Danny Webb 24; 12. Alberto Moncayo 17; 13. Alexis Masbou 17; 14. Jasper Iwema 17; 15. Jonas Folger 10; 16. Luis Salom 7; 17. Marcel Schrotter 7; 18. Adrian Martin 4; 19. Simone Grotzkyj 3; 20. Jakub Kornfeil 2. Distribuito da:
CATENE
CORONE
PIGNONI
motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com
Velocità CIV di Paolo Gozzi
Fanno tutti il bis s Doppio successo per Massei, Lamborghini, Verdini, Conforti e Popov
motosprint
60
S
L’EX CAMPIONE DEL MONDO DELLA 125 ALEX GRAMIGNI (39) CONTENDE IL SUCCESSO A FERRUCCIO LAMBORGHINI (28) NELLA SUPERSPORT DI DOMENICA. SOPRA, FABIO MASSEI (34) PRENDE IL COMANDO DELLA STOCK 600 E SOTTO, LUCA CONFORTI DAVANTI A TUTTI IN SUPERBIKE. NEL DOPPIO APPUNTAMENTO DEL MUGELLO, SI SONO CORSI I ROUND NUMERO TRE E QUATTRO.
CARPERIA – Non è vero che dal CIV non escono nomi interessanti. Segnatevene due: Ferruccio Lamborghini e Fabio Massei. Hanno entrambi diciotto anni, la faccia sbarazzina e la voglia di scalare il mondo. Nella doppia sfida del Mugello non hanno lasciato scampo volando alla conquista del titolo. Entrambi sono cresciuti nel Trofeo JuniorGP. Ferruccio affronta la seconda metà del cammino Supersport con 26 punti di vantaggio: due centri, un terzo e un quarto posto per un debutto nella categoria più difficile che non poteva essere più fulminante. Fabio Massei ha fatto ancora meglio, vincendo tutte le quattro gare della Stock 600 under 25. Dominando sull’asciutto, sull’umido e sul bagnato. Una superiorità perfino imbarazzante, considerando che ha la stessa moto (Yamaha R6) di gran parte dello schieramento e le gomme sono uguali per tutti (Dunlop). Al Mugello, tra una sessione e una partenza, hanno trova-
to pure il tempo di aprire i libri di scuola: nei prossimi giorni avranno l’esame di maturità, impegno che entrambi hanno preso tanto sul serio da rifiutare la wild card che era stata loro concessa per il Mondiale a Misano. L’inteso week-end toscano però ha lasciato apertissime le altre categorie: il CIV offrirà un girone di ritorno pieno di scintille. 125 – C’è da stare poco allegri: i ragazzini italiani sono spariti dal radar nel Mondiale e prendono paga perfino nel campionato italiano. Il ceco Miroslav Popov, sedici anni, ha dettato legge sul bagnato volando al comando del campionato. La scommessa della Ellegi Aprilia, squadra già titolata nel 2009 con Riccardo Moretti, arriverà a Misano (3 luglio) con 12 punti di vantaggio su Armando Pontone, il solo pilota del Junior GP Racing Dream tornato a casa soddisfatto: quarto e secondo, suoi
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La rinascita di Luca Conforti
HO RISCHIATO DI DIVENTARE CIECO SCARPERIA – Tre mesi fa ha rischiato di perdere l’occhio destro e di lasciare le corse. Tre mesi dopo Luca Conforti ha sbaragliato la Superbike al Mugello, centrando una doppietta decisamente preoccupante per gli altri pretendenti al tricolore. Bresciano, 35 anni, Conforti ha già vinto l’italiano Stock nel 2004 ed è uno di quei piloti molto veloci e poco considerati. Ecco la sua incredibile storia. «Mi sono fatto male slacciando dall’auto l’elastico che teneva la mountain bike di un’amico. Il gancino di ferro ha centrato l’occhio destro, danneggiando la retina. Ho subito due interventi chirurgici e per fortuna i medici sono riusciti a salvare l’occhio e la capacità visiva». Conforti temeva di dover lasciare le corse e la Ducati Barni ha preso Alex Polita come sostituto. Ma quando “Broncos” è risorto la squadra gli ha fatto puntualmente trovare la 1198R nel box. Conforti è rientrato a Monza con un quinto posto e sul bagnato del Mugello li ha infilati tutti. «È stato il week-end più incredibile che potessi immaginare. Confesso che non ci credevo più neanch’io, adesso voglio provare a vincere il titolo». motosprint
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Velocità CIV
LUCA VERDINI (23) TALLONATO DA MARCO MUZIO (77) E IVAN GOI (12) NELLA STOCK 1000. NELLA PAGINA ACCANTO, IL PODIO DELLA 125 DI DOMENICA: POPOV (PRIMO), PONTONE (SECONDO) E MAURIELLO.
tra Popov e Pontone ci sono 12 punti 125 GP SABATO: 1. Popov (Aprilia) 12 giri pari a 62,940 km in 26’47”201 alla media di 140,980 km/h; 2. Mauriello (Aprilia) a 7”273; 3. Calia (Rumi) a 7”415; 4. Pontone (Aprilia) a 11”169; 5. Hiroki (Rumi) a 11”209; 6. Stirpe (Honda) a 11”511; 7. Fenati (Aprilia) a 26”661; 8. Antonelli (Aprilia) a 26”990; 9. Gondo (Aprilia) a 42”718; 10. Parziani (Aprilia) a 43”594; 11. Ferro (Aprilia) a 43”871; 12. Tatasciore (Aprilia) a 44”191; 13. Gabrielli T. (Aprilia) a 44”812; 14. Stizza (Aprilia) a 45”578; 15. Tonucci (Aprilia) a 51”852; 16. Gabrielli M. (Aprilia) a 58”749; 17. Fazzina (Aprilia) a 1’30”930; 18. Tucci (Honda) a 1’30”962; 19. Migno (Honda) a 1’31”616. Giro più veloce: Mauriello in 2’10”698 alla media di 144,470 km/h. DOMENICA: 1. Popov (Aprilia) 11 giri pari a 57,695 km in 25’28”039 alla media di 135,927 km/h; 2. Pontone (Aprilia) a 4”283; 3. Mauriello (Aprilia) a 6”717; 4. Bonati (Aprilia) a 6”941; 5. Tonucci (Aprilia) a 25”133; 6. Calia (Rumi) a 34”975; 7. Stizza (Aprilia) a 43”100; 8. Hiroki (Rumi) a 43”508; 9. Ferro (Aprilia) a 43”598; 10. Parziani (Aprilia) a 48”232; 11. Lumina (Aprilia) a 50”762; 12. Gabrielli T. (Aprilia) a 50”768; 13. Stirpe (Honda) a 50”907; 14. Fazzina (Aprilia) a 52”042; 15. Tatasciore (Aprilia) a 1’02”679; 16. Tucci (Honda) a 1’40”334; 17. Torlaschi (Honda) a 1’40”412; 18. Migno (Honda) a 1’55”845; 19. Gabrielli M. (Aprilia) a 1 giro. Giro più veloce: Bonati in 2’13”318 alla media di 141,631 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Popov p. 69; 2. Pontone 57; 3. Mauriello 56; 4. Tonucci 50; 5. Gabrielli T. 37; 6. Calia 27; 7. Bonati 27; 8. Gondo 23; 9. Stizza 21; 10. Tarozzi 20.
a 1’08”585; 20. Biaggi (Yamaha) a 1’09”387; 21. Leoni (Yamaha) a 1’12”765; 22. Vitali (Yamaha) a 1’13”197; 23. Cocco (Yamaha) a 1’25”471; 24. Caiani (Yamaha) a 1’40”519; 25. Zappon (Honda) a 2’40”018; 26. Torrisi (Yamaha) a 1 giro. Giro più veloce: Morrentino in 2’11”231 alla media di 143,884 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Massei p. 100; 2. Zanetti 60; 3. Lombardi 48; 4. Russo 34; 5. Fanelli 34; 6. Marcheluzzo 32; 7. Farinelli 30; 8. Gregorini 24; 9. Biaggi 23; 10. Boscoscuro 20.
STOCK 1000 SABATO: 1. Verdini (Honda) 8 giri pari a 41,960 km in 15’35”872 alla media di 161,407 km/h; 2. Goi (Aprilia) a 0”082; 3. Muzio (Honda) a 1”333; 4. Bussolotti (Honda) a 1”560; 5. Della Ceca (Yamaha) a 4”994; 6. Dell’Omo (Suzuki) a 7”781; 7. Salvatore (Yamaha) a 8”242; 8. Colucci (Ducati) a 12”109; 9. Baiocco (Kawasaki) a 15”620; 10. Conti (BMW) a 15”843; 11. Alfonsi (Honda) a 16”018; 12. Chiarello (Yamaha) a 17”195; 13. Valsecchi (Aprilia) a 17”518; 14. Bortone (Yamaha) a 20”770; 15. Fusco (Yamaha) a 29”965; 16. Berclaz (Honda) a 30”228; 17. Andriotta (Suzuki) a 31”123; 18. Andric Silva (Honda) a 40”395. Giro più veloce: Goi in 1’55”726 alla media di 163,161 km/h. DOMENICA: 1. Verdini (Honda) 10 giri pari a 52,450 km in 21’57”781 alla media di 143,286 km/h; 2. Andriotta (Suzuki) a 8”426; 3. Colucci (Ducati) a 11”850; 4. Goi (Aprilia) a 12”203; 5. Bussolotti (Honda) a 12”448; 6. Della Ceca (Yamaha) a 13”674; 7. Baiocco (Kawasaki) a 16”742; 8. Dell’Omo (Suzuki) a 19”165; 9. Muzio (Honda) a 32”282; 10. Valsecchi (Aprilia) a 36”010; 11. Bortone (Yamaha) a 49”826; 12. Berclaz (Honda) a 49”838; 13. Fusco (Yamaha) a 49”932; 14. Cantagallo (Yamaha) a 1’43”763; 15. Salvatore (Yamaha) a 1’44”239; 16. Conti (BMW) a 1 giro. Giro più veloce: Verdini in 2’09”429 alla media di 145,887 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Goi p. 78; 2. Verdini 66; 3. Bussolotti 48; 4. Dell’Omo 42; 5. Colucci 37; 6. Muzio 37; 7. Baiocco 29; 8. Badovini 25; 9. Andriotta 25; 10. Alfonsi 22.
IN CAMPIONATO: 1. Lamborghini p. 79; 2. Tamburini 53; 3. Migliorati 53; 4. Vizziello 51; 5. Dionisi 50; 6. Giansanti 32; 7. Gramigni 29; 8. Clementi 28; 9. Ciavattini 27; 10. Barone 26.
SUPERBIKE SABATO: 1. Conforti (Ducati) 12 giri pari a 62,940 km in 25’46”701 alla media di 146,495 km/h; 2. Cruciani (Ducati) a 0”885; 3. Polita (Ducati) a 1”607; 4. Petrucci (Kawasaki) a 11”482; 5. Brignola (Honda) a 18”103; 6. Baggi (Ducati) a 18”619; 7. Zenatello (Ducati) a 29”771; 8. Borciani (Ducati) a 40”095; 9. Aldrovandi (Suzuki) a 42”651; 10. Marchand (Honda) a 53”829; 11. Pedersoli (Ducati) a 1’03”578; 12. Saltarelli (Suzuki) a 1’04”909; 13. Caselli (Yamaha) a 1’05”052; 14. Rufoloni (Suzuki) a 1’06”723; 15. Lucchetti (Ducati) a 1’27”677; 16. Faccietti (Kawasaki) a 2’02”248; 17. Chiapello (Honda) a 2’13”344; 18. Diviccaro (Yamaha) a 1 giro; 19. Zannini (Honda); 20. Ciacci (Yamaha); 21. Durigon (BMW); 22. Pasqualato (Kawasaki); 23. Pasini (Yamaha); 24. Milanese (Yamaha). Giro più veloce: Conforti in 2’05”892 alla media di 149,986 km/h. DOMENICA: 1. Conforti (Ducati) 11 giri pari a 57,695 km in 23’53”712 alla media di 144,870 km/h; 2. Polita (Ducati) a 0”318; 3. Baggi (Ducati) a 3”441; 4. Brignola (Honda) a 3”459; 5. Cruciani (Ducati) a 13”678; 6. Petrucci (Kawasaki) a 15”580; 7. Zenatello (Ducati) a 18”241; 8. Borciani (Ducati) a 34”244; 9. Mauri (Ducati) a 46”282; 10. Pedersoli (Ducati) a 48”150; 11. Saltarelli (Suzuki) a 55”937; 12. Lucchetti (Ducati) a 1’06”437; 13. Gentile (Ducati) a 1’19”377; 14. Blora (Ducati) a 1’24”301; 15. Rufoloni (Suzuki) a 1’24”470; 16. Chiapello (Honda) a 1 giro; 17. Milanese (Yamaha); 18. Pasqualato (Kawasaki). Giro più veloce: Polita in 2’06”680 alla media di 149,053 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Polita p. 81; 2. Cruciani 72; 3. Conforti 61; 4. Petrucci 53; 5. Borciani 42; 6. Brignola 35; 7. Baggi 33; 8. Pedersoli 19; 9. Zenatello 18; 10. Aldrovandi 17.
R6 METZELER CUP SUPERSPORT 600
STOCK 600 SABATO: 1. Massei (Yamaha) 8 giri pari a 41,960 km in 15’58”014 alla media di 157,676 km/h; 2. Zanetti (Yamaha) a 3”427; 3. Gregorini (Yamaha) a 3”469; 4. Morelli (Yamaha) a 9”004; 5. Russo (Yamaha) a 9”153; 6. Fanelli (Honda) a 9”918; 7. Maglioni (Yamaha) a17”018; 8. Biaggi (Yamaha) a 18”972; 9. Marcheluzzo (Honda) a 19”027; 10. Marconi (Yamaha) a 19”784; 11. Vargas (Honda) a 20”601; 12. Vitali (Yamaha) a 20”805; 13. Moschini (Yamaha) a 22”034; 14. Colandrea (Yamaha) a 23”311; 15. Morrentino (Yamaha) a 24”953; 16. Romano (Yamaha) a 25”314; 17. Leoni (Yamaha) a 25”894; 18. Cocco (Yamaha) a 30”507; 19. Torrisi (Yamaha) a 32”991; 20. Sportoletti (Yamaha) a 34”581; 21. Spadaro (Yamaha) a 41”536; 22. Zappon (Honda) a 41”553; 23. Lagiongada (Honda) a 1 giro. Giro più veloce: Zanetti in 1’58”120 alla media di 159,854 km/h. DOMENICA: 1. Massei (Yamaha) 10 giri pari a 52,450 km in 22’14”496 alla media di 141,492 km/h; 2. Zanetti (Yamaha) a 0”027; 3. Lombardi (Yamaha) a 11”474; 4. Fanelli (Honda) a 22”269; 5. Morrentino (Yamaha) a 24”370; 6. Russo (Yamaha) a 24”535; 7. Farinelli (Yamaha) a 24”559; 8. Lorenzetti (Yamaha) a 28”971; 9. Monti (Yamaha) a 29”465; 10. Marcheluzzo (Honda) a 48”767; 11. Vargas (Honda) a 48”808; 12. Romano (Yamaha) a 49”211; 13. Dittadi (Yamaha) a 49”763; 14. Lagiongada (Honda) a 1’00”213; 15. Colandrea (Yamaha) a 1’00”812; 16. Moschini (Yamaha) a 1’01”064; 17. Spadaro (Yamaha) a 1’08”204; 18. Marconi (Yamaha) a 1’08”412; 19. Sportoletti (Yamaha)
SABATO: 1. Lamborghini (Yamaha) 12 giri pari a 62,940 km in 23’38”259 alla media di 159,762 km/h; 2. Dionisi (Honda) a 0”632; 3. Tamburini (Yamaha) a 0”895; 4. Vizziello (Honda) a 1”718; 5. Migliorati (Kawasaki) a 1”789; 6. Giansanti (Triumph) a 12”899; 7. Gramigni (Yamaha) a 16”540; 8. Erbacci (Yamaha) a 17”804; 9. Barone (Yamaha) a 17”909; 10. Lai (Honda) a 18”175; 11. Florian (Honda) a 22”366; 12. Ciavattini (Honda) a 36”640; 13. Lunadei (Honda) a 37”136; 14. Menghi (Yamaha) a 37”570; 15. Paoloni (Yamaha) a 37”769; 16. Bonecchi (Yamaha) a 49”446; 17. Vino (Yamaha) a 54”389; 18. Polita (Honda) a 1’04”505; 19. Martinelli (Yamaha) a 1’04”788; 20. Totti (Yamaha) a 1’17”464; 21. Vicentin (Yamaha) a 1’21”712; 22. Berclaz (Yamaha) a 1’33”113; 23. Pasetto (Honda) a 1 giro. Giro più veloce: Lamborghini in 1’56”435 alla media di 162,168 km/h. DOMENICA: 1. Lamborghini (Yamaha) 10 giri pari a 52,450 km in 22’34”539 alla media di 139,398 km/h; 2. Gramigni (Yamaha) a 2”419; 3. Clementi (Honda) a 2”933; 4. Velini (Yamaha) a 7”624; 5. Migliorati (Kawasaki) a 21”471; 6. Tamburini (Yamaha) a 22”228; 7. Giansanti (Triumph) a 34”802; 8. Barone (Yamaha) a 38”550; 9. Ciavattini (Honda) a 53”194; 10. Lai (Honda) a 53”699; 11. Bonecchi (Yamaha) a 1’02”802; 12. Vizziello (Honda) a 1’03”111; 13. Totti (Yamaha) a 1’03”215; 14. Menghi (Yamaha) a 1’08”345; 15. Dionisi (Honda) a 1’20”817; 16. Paoloni (Yamaha) a 1’23”865; 17. Lunadei (Honda) a 1’29”196; 18. Vicentin (Yamaha) a 1’29”495; 19. Vino (Yamaha) a 1’30”555; 20. Berclaz (Yamaha) a 1 giro; 21. Polita (Honda); 22. Pasetto (Honda). Giro più veloce: Lamborghini in 2’10”892 alla media di 144,256 km/h.
1. Emili 7 giri pari a 36,715 km in 14’18”086 alla media di 154,034 km/h; 2. Russo a 0”097; 3. Avanzi a 0”185; 4. Paoloni a 1”904; 5. Poma a 1”962; 6. Caloroso a 2”033; 7. Vigilucci a 4”097; 8. Mottola a 4”129; 9. Carta a 5”107; 10. Scicchitano a 5”120; 11. Pinna a 6”351; 12. Larini a 15”859; 13. Minganti a 15”968; 14. Cannizzaro a 16”391; 15. Cloroformio a 16”522; 16. Schiavoni a 16”928; 17. Calvano a 17”199; 18. Ruggero a 17”258; 19. Di Simone a 17”608; 20. Grandi a 21”965; 21. D’Andrea a 23”031; 22. Diomedi a 24”111; 23. Civillini a 24”127; 24. Celestini a 24”782; 25. Mercandelli a 27”357; 26. Manieri a 32”419; 27. Ripamonti a 40”175; 28. Daina a 44”562; 29. Garofoli a 45”245; 30. Contu a 48”346; 31. Ermacora a 1’02”697; 32. Tibaldo a 1’52”902. Giro più veloce: Russo in 1’59”767 alla media di 157,656 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Paoloni p. 463; 2. Avanzi 394; 3. Russo 368; 4. Poma 335; 5. Emili 323; 6. Carta 269; 7. Vigilucci 242; 8. Scicchitano 226; 9. Agnelli 222; 10. Caloroso 215.
R1 LEOVINCE CUP 1. Torcolacci 10 giri pari a 52,450 km in 20’04”203 alla media di 156,801 km/h; 2. Laudati U. a 9”053; 3. Prattichizzo a 9”555; 4. Manici a 22”335; 5. Laudati G. a 22”830; 6. Sanca a 23”027; 7. Rubino a 23”974; 8. Zerbo a 24”992; 9. Gomiero a 30”566; 10. Patanè a 30”777; 11. Cucci a 41”200; 12. Filippini a 51”639; 13. Ruggiero a 1’08”909; 14. Zuccarino a 1’08”996; 15. Romagnoli a 1’40”607; 16. Zaffelli a 1 giro; 17. Chiancianesi. Giro più veloce: Prattichizzo in 1’58”936 alla media di 158,758 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Prattichizzo p. 73; 2. Laudati U. 68; 3. Manici 45; 4. Laudati G. 41; 5. Zerbo 38; 6. Sanca 35; 7. Rubino 33; 8. Gomiero 22; 9. Cucci 19; 10. Benato 17.
Nel 2011 arriva la Moto2 (con la SS)
migliori piazzamenti in carriera. Alex Tonucci ha perso il primato affondando sul bagnato. Nella gara del sabato è finito quindicesimo («Temevo di cadere e sono stato troppo cauto»), poi si è parzialmente riscattato con un quinto posto che mantiene in vita le speranze: -19 punti da Popov. Nella corsa al titolo adesso c’è anche Francesco Mauriello (Matteoni Aprilia), prima secondo e poi terzo: è a soli 13 punti dal nuovo battistrada. Giovanni Bonati, campione della Coppa Italia, è caduto nella prima uscita ma si è riscattato con il quarto nella seconda. Cresce la competitività della Rumi che ha festeggiato con il terzo posto di Kevin Calia sul primo podio. STOCK 600 – Si è gareggiato in condizioni differenti (umido il sabato, bagnato la domenica) ma il risultato finale non è cambiato: Fabio Massei è una spanna sopra a tutti. La prima volta il romano ha vinto in solitario precedendo Zanetti, Gregorini e Morelli. Il secondo successo però se lo è sudato eccome, perché Lorenzo Zanetti, ex della 125 Mondiale ormai molto a suo agio anche con la 4T, ha attaccato a tutto spiano. «L’errore di Monza è stato pesante, non ho più nulla da perdere e mi giocherò il tutto per tutto ogni volta che andiamo in pista» promette. Dopo una
lunga serie di cambi di posizione, il bresciano è andato giù pesante alla Savelli firmando un gran un sorpasso che però non è stato risolutore. Massei non ha perso la calma, è uscito forte dalla Bucine e in rettilieno ha guadagnato 27 millesimi che hanno fatto la differenza tra ridere e piangere. Berardino Lombardi ha completato il podio cancellando l’amarezza del giorno prima quando aveva perso lo stesso risultato per squalifica: il cupolino della sua R6 aveva il profilo non conforme alla versione stradale. STOCK 1000 – Ivan Goi e l’Aprilia sembravano padroni della Stock 1000 invece il Mugello ha lanciato Luca Verdini, ex tricolore della 125 che – esattamente come Massei – ha fatto la differenza sia sul quasi asciutto che sul bagnato. Pesarese, 26 anni, Verdini ha messo le ali alla Honda Emmebi. Nella gara di sabato ha piegato in volata (82 millesimi) la veloce RSV4 di Goi, in quella di domenica ha preso subito il largo permettendosi di festeggiare la vittoria in parata e con largo anticipo. La pioggia ha messo in difficoltà il capolista finito solo quarto dietro al sorprendente Rocco Andriotta, con la Suzuki Suriano, e al redivivo Domenico Colucci, ducatista di grandi speranze afflitto da una interminabile serie di guai fisici. Si è fatto apprezza-
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SCARPERIA – NEL 2011 IL CIV APRIRÀ LE PORTE ALLA MOTO2. I PROTOTIPI CORRERANNO INSIEME ALLA SUPERSPORT CON CLASSIFICA SEPARATA. LA FEDERMOTO VORREBBE RECEPIRE ALLA LETTERA IL REGOLAMENTO TECNICO DELLA MOTO2 IRIDATA, CON MONOMOTORE HONDA, GOMME DUNLOP E CICLISTICA LIBERA: SONO IN CORSO TRATTATIVE PER LA FORNITURA TECNICA DI PROPULSORI E COPERTURE. LE NORME TECNICHE COMPLETE USCIRANNO ENTRO QUALCHE SETTIMANA. È PIACIUTA SIA ALLE SQUADRE CHE ALLA FMI LA FORMULA DEL DOPPIO ROUND INTRODOTTA PER LA PRIMA VOLTA AL MUGELLO E L’INTENZIONE È QUELLA DI REPLICARLA LA PROSSIMA STAGIONE. IL CALENDARIO 2011 CONTERRÀ OTTO ROUND ORGANIZZATI IN SEI WEEK END. GIÀ CONFERMATA LA COPERTURA TELEVISIVA PER LA PROSSIMA STAGIONE. AD OFFRIRE LA DIRETTA SARANNO ANCORA SPORTITALIA (SATELLITE E DIGITALE TERRESTRE) E NUVOLARI (SATELLITE). CON LE DUE EMITTENTI È GIÀ STATO SOTTOSCRITTO UN ACCORDO CHE SCADRÀ A FINE 2012. I ROUND DI VALLELUNGA E MONZA HANNO FATTO REGISTRARE UN’AUDIENCE COMPLESSIVA DI OLTRE UN MILIONE DI SPETTATORI. LA FMI STA INOLTRE CERCANDO DI ALLESTIRE UNA SQUADRA IN GRADO DI SUPPORTARE UN PAIO DI TALENTI SCOPERTI DAL CIV NEL MONDIALE 125 DEL PROSSIMO ANNO.
Leclassifiche motosprint
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motosprint
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Velocità CIV
Superbike Verso il “round” San Marino
di Paolo Gozzi
MAX BIAGGI INSEGUE LEON HASLAM. IN CAMPIONATO PERÒ È IL PILOTA ROMANO AD ESSERE IN VANTAGGIO, CON 15 PUNTI DI MARGINE SULL’INGLESE.
re anche l’altro volto nuovo, Marco Muzio, autore della pole e terzo sull’asciutto. Goi è sempre davanti ma Verdini è salito a -12 punti. Perde terreno invece Marco Bussolotti, quarto e quinto. SUPERSPORT – Ferruccio Lamborghini, nipote del fondatore della mitica marca di auto, dovrà studiare la fase di partenza. In prova aveva stabilito il nuovo primato ufficioso del Mugello ma ha sprecato la pole transitando solo quattordicesimo al primo giro. La rimonta però è stata travolgente e a metà cammino Lambo aveva già raggiunto il gruppo di testa animato da Ilario Dionisi, Roberto Tamburini, Gianluca Vizziello e Cristiano Migliorati, praticamente tutto il meglio della categoria. Il talento bolognese non ha perso tempo a studiare la situazione, ha affondato i colpi e si è aperto la strada verso il traguardo. Il giorno dopo pioveva talmente forte che la direzione gara ha tagliato due giri concedendo due tornate di warm-up con passaggio ai box per eventuali regolazioni d’emergenza. Nel diluvio è spuntato Alex Gramigni al debutto in Supersport. «Avevo lasciato le corse per fare unicamente il tester della Yamaha YEC (l’antenna tecnologica che sviluppa i kit per i clienti sportivi, ndr) ma alcuni amici mi hanno offerto una R6, mi è piaciuta ed eccomi di nuovo qua» ha raccontato l’ex iridato della 125. Il Gram è rimasto davanti il tempo che Lamborghini ha impiegato a farsi largo nella nube d’acqua. Poi, una volta andato in testa, ha dato due scrollate che hanno indotto l’inseguitore a mollare la presa. «Ma se
INCIDENTI DELLA STOCK 600. SOPRA, DINO LOMBARDI (13) SPETTATORE DEL VOLO CHE AL SABATO HA COINVOLTO TOMMASO LORENZETTI (154) E ROBERTO FARINELLI. A DESTRA, FEDERICO D’ANNUNZIO FINISCE GAMBE ALL’ARIA.
avessi avuto più motore non so come sarebbe finita» ha puntualizzato Gramigni che ancora non ha deciso se concludere il CIV oppure tornare a fare l’ex. Ivan Clementi ha completato il podio con la prima Honda la traguardo. Alessio Velini ha salvato il bilancio dopo la caduta di sabato mentre Tamburini (sesto) e Dionisi (quindicesimo) hanno perso contatto con il nuovo leader della classifica. SUPERBIKE – La classe regina ha trovato condizioni omogenee nelle due giornate correndo sempre sul bagnato pesante. Prima cauto, Luca Conforti, una volta scoperto il limite ha acceso il turbo vincendo con più autorevolezza di quanto non testimonino i risicati vantaggi. Nella prima sfida ha piegato Stefano Cruciani risalito dalla quinta fila (motore rotto nell’unico turno asciutto), poi ha riservato identico
trattamento ad Alex Polita. È stata una giornata magica per la Ducati Barni che ha monopolizzato il primo podio e fatto unodue nella sfida finale. Anche il campionato è ormai affare di famiglia: Polita è a +9 su Cruciani e + 20 su Conforti. La Ducati regna e l’Aprilia si lecca le ferite per la doppia scivolata che ha tarpato le ali a Federico Sandi autore della pole. Le Michelin sembravano la carta vincente sull’acqua ma il ragazzino lombardo è tornato a casa con un pugno di mosche. Delusione anche per Flavio Gentile scivolato mentre era al comando della prima corsa e poi finito tredicesimo con la Ducati Althea, la stessa squadra di Checa e Byrne. Applausi per Danilo Petrucci, 18 anni, pupillo Kawasaki quarto e sesto nonostante l’influenza, e per il bresciano Giovanni Baggi per la prima volta sul podio la domenica.
Yamaha R Series Cup
GIOCHI RIAPERTI
MITJA EMILI, 34 ANNI, PRIMO AL TRAGUARDO DELLA R6 CUP. È QUINTO IN CAMPIONATO.
motosprint
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SCARPERIA – Al giro di boa la Yamaha R Series riapre completamente i giochi per la vittoria finale. Il Mugello ha applaudito i successi di Mitja Emili nella R6 r della wild card Alessandro Torcolacci nella R1. Il primato non cambia padrone ma i battistrada sono andati in difficoltà: Andrea Paoloni (R6 Metzeler Cup) è finito quarto in rimonta, Maurizio Prattichizzo (R1 Leovince Cup) terzo per problemi di visibilità. Adesso gli inseguitori sono più vicini e i tre round che restano (Misano, Imola e di nuovo al Mugello) saranno battaglie. Mitja Emili, 34 anni, ha
respinto in volata l’attacco del sempre più convincente Riccardo Russo (Viscardo Motors) finito a soli 97 millesimi di secondo. Il vincitore di Vallelunga anche in questa occasione si è confermato il migliore tra i numerosi under 18 iscritti al campionato. Il podio è stato completato da Gianpietro Avanzi (Bottega della Moto) salito ad appena 69 punti (ogni round ne assegna 200) dal leader Andrea Paoloni (Imperiale Moto). Nella R1 Torcolacci ha gareggiato fuori classifica ma Prattichizzo sente il fiato sul collo di Ugo Laudati, adesso a cinque punti.
Misano rovente
Biaggi contro Haslam. Ma non solo. Quasi tutte le squadre sono andate ad affilare le armi sulla pista romagnola
M
ISANO – Leon Haslam è stato colpito ma non ancora affondato. Max Biaggi ha catapultato l’Aprilia al comando del Mondiale Superbike dopo nove anni, ma il tenace britannico resta disperatamente appeso alla classifica. Diventato inseguitore dopo sei round disputati da leader, Haslam si è già scrollato di dosso la polvere di Salt Lake City, dimenticando il primo, pesantissimo stop della sua fantastica stagione. Tornerà alla carica senza preoccuparsi dello scarso supporto tecnico Suzuki (sarebbe meglio dire nullo…) né della profonda ferita al gomito sinistro (17 punti di sutura) spiacevole ricordo della scivolata di tre settimane fa. Alla prima stagione da ufficiale, l’inglese ha già superato le più rosee aspettative e, comunque finisca, il suo campiona-
to sarà un successo. Adesso tutta la pressione è sulle spalle di Max: ha la moto migliore e non può deludere le aspettative del Gruppo Piaggio. Per Biaggi sarà un trentanovesimo compleanno (la festa sabato, dopo la Superpole) di speranza e di tensione, perché sulla pista di prova di Noale è vietato fallire. A sei round dalla fine (dodici sfide, 300 punti in palio), quindici punti di vantaggio sono pochi. Troppo pochi. Nelle ultime dodici gare Biaggi ha mancato il podio solo in due occasioni e la sua quattro cilindri è sempre più veloce, stabile, competitiva. L’Aprilia ha un reparto corse di assoluta eccellenza che per vent’anni ha dominato la scena nelle classi intermedie del Motomondiale. Competenza, organizzazio-
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Superbike Verso il “round” San Marino
ne, tecnologia, risorse economiche: a Noale non manca nulla. L’esperienza e la classe di Biaggi hanno accelerato programma ed ambizioni. L’ex iridato ha preso in mano il prototipo venti mesi fa e adesso corre sulla rotta del Mondiale. La crescita esponenziale della RSV4 ha preso in contropiede le avversarie, che a metà campionato sono corse ai ripari provando nei test di Misano parecchie novità. Due giorni intensi per preparare la sfida più infuocata dell’anno. Siamo andati a curiosare nei box per scoprire cosa bolle nel pentolone Superbike. APRILIA – La nuova ciclistica con serbatoio sotto sella continua a non piacere a Biaggi e lo sviluppo tocca a Leon Camier che l’ha già usata a Monza, Kyalami e Salt Lake City. Max ha utilizzato le due giornate di test quasi esclusivamente per preparare la gara: assetti, distribuzione dei pesi e taratura delle sospensioni particolari per disporre del maggior grip possibile su un asfalto sempre molto critico per il consumo. Biaggi ha girato a lungo con gomme usate senza preoccuparsi del giro veloce; a lui interessa il rendimento sulla distanza. L’Aprilia qui aveva già fatto due giornate di collaudo, per cui è immaginabile che Max arriverà molto a posto. SUZUKI – Il Giappone ha chiuso i rubinetti e il Team Alstare si arrangia come può. Le evoluzioni di motore progettate dallo specialista belga Bruno Bailly e realizzate in collaborazione con l’austriaca Pankl (che fornisce anche parecchie squadre F.1) non hanno dato i frutti sperati. La maggiore potenza è andata a scapito della guidabilità e Haslam ha chiesto di tornare alla configurazione precedente, sperando che l’asso nella manica si riveli la nuova forcella Ohlins “Throug Road” che la Suzuki ha montato nei test di Misano. Si tratta dell’unità più evoluta nel catalogo
Il più veloce resta... Bayliss 1. Crutchlow (Yamaha) 1’36”2; 2. Toseland (Yamaha) 1’36”3; 3. Haslam (Suzuki) 1’36”4; 4. Corser (BMW) 1’36”4; 5. Biaggi (Aprilia) 1’36”4; 6. Guintoli (Suzuki) 1’36”5; 7. Camier (Aprilia) 1’37”1; 8. Xaus (BMW) 1’37”1; 9. Martin ( BMW) 1’38”4 Test Ducati: 1. Bayliss 1’35”6; 2. Fabrizio 1’36”0; 3. Checa 1’36”3; 4. Haga 1’36”4; 5. Lanzi 1’36”6; 6. Byrne 1’36”8; 7. Scassa 1’36”9; 8. Laconi 1’37”7.
I tempidei test motosprint
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BAYLISS, HOFMANN E MARTIN PROVANO LE NOVITÀ PIRELLI La Pirelli ha portato a Misano due coperture evoluzione 2011, affidandole unicamente ai collaudatori Alex Hofmann (Aprilia), Steve Martin ( BMW) e Troy Bayliss (Ducati). Rispetto al materiale attualmente a disposizione dei piloti, è stato valutato un progresso di 6-7 decimi al giro. I protagonisti del Mondiale le proveranno soltanto a partire dai prossimi test invernali. NIENTE TEST A MISANO LA TEN KATE PROVA IN PATRIA Oltre alla Kawasaki, nei test di Misano mancava la Honda Ten Kate che ha preferito lavorare ad Assen, a soli 50 chilometri dal reparto corse di Niewsleuven. Rea e Neukirchner hanno provato un nuovo forcellone per tentare di risolvere i problemi di chattering emersi nelle ultime uscite. MARTEDÌ 29 E MERCOLEDÌ 30 IN PISTA A IMOLA La Superbike continua a girare a tutta forza. Dopo il round Mondiale di Misano tutte le squadre ufficiali faranno tappa a Imola: i collaudi sono in programma martedi 29 e mercoledi 30 giugno. Dall’inverno scorso l’Aprilia ha già programmato tredici giornate di prove, tre saltate per maltempo. La BMW ha fatto dieci sessioni con Corser più tre uscite con il test team. TUTTI GLI AUTOGRAFI MINUTO PER MINUTO Il bello della Superbike è che i piloti sono sempre molto disponibili. Non è raro incontrarli a tu per tu nel paddock e il giovedì pomeriggio tutti firmano autografi. Ecco alcuni orari. Checa, Byrne, Lanzi, Smrz, Scassa (ore 15); Parkes, Baiocco, Hayden e Iannuzzo (15,10); Vermeulen e Sykes (15,20); Rea e Neukirchner (15,30); Haslam e Guintoli (15,40); Haga e Fabrizio (15,50); Biaggi e Camier (16,00); Toseland e Crutchlow (16,10); Corser e Xaus (16,20).
PREZZI VENERDI Circolare Prato + Tribune + Paddock Circolare Prato + Tribune + Paddock ridotto SABATO Prato Prato ridotto Tribune + Prato Tribune + Prato ridotto Paddock + Prato Paddock + Prato ridotto Differenza per paddock Differenza per Tribune DOMENICA Prato Prato ridotto Tribune + Prato Tribune + Prato ridotto Paddock + Prato Paddock + Prato ridotto Differenza per Paddock Differenza per Tribune SABATO + DOMENICA Prato Prato ridotto
30,00 27,00 43,00 39,00 55,00 50,00 65,00 58,00 22,00 12,00 55,00 50,00 80,00 72,00 100,00 90,00 45,00 25,00 70,00 63,00
VENERDì + SABATO + DOMENICA Circolare (Prato + Tribune + Paddock) + Pit-Walk 195,00 RIDOTTI - Associati FMI e FSM, Forze dell’ordine (carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, guardia forestale), minori di 16 anni nati negli anni 1994, 1995, 1996, invalidi (tra il 34% ed il 73%), possessori della tessera ACI.
dell’azienda svedese, la stessa utilizzata da Yamaha e Ducati MotoGP (anche se Stoner di recente è tornato alla versione 2009) nonché da Yamaha, Aprilia e BMW in Superbike. Per contenere i costi l’Alstare ne ha prese solo due, fornite in esclusiva a Leon, com’era già successo in merito ai freni: Haslam ha i Brembo, Guintoli è rimasto coi Nissin. Quindi le due Suzuki a questo punto hanno un avantreno completamente differente. YAMAHA – La modifica più vistosa riguarda il radiatore che ha cambiato dimensioni e profilo. Il quattro cilindri R1 scalda molto (228 cavalli scalpitano…) per cui i tecnici della Yamaha Italia hanno commissionato uno studio sul flusso d’aria ad una engineering
IN TV SABATO 10,45 La7 14,50 La7/Dahlia 16,00 Eurosport 17,55 Dahlia DOMENICA 10,35 Dahlia/Eurosport 11,10 La7/Dahlia/Eurosport 13,25 Dahlia 15,20 La7/Dahlia/Eurosport
SBK prove diretta SBK Superpole diretta SBK Superpole differita Stock 600 diretta Stock 1000 diretta SBK gara 1 diretta Supersport diretta SBK gara 2 diretta
specializzata. Ma la priorità della squadra è modificare i software del controllo di trazione per diminuire l’eccessiva usura del pneumatico che nella prima parte è stata il tallone d’Achille di Crutchlow e Toseland. La Yamaha è velocissima con gomma fresca (Cal ha firmato tre pole su sette!) ma va in crisi quando la pista si scalda e il grip decade. Nei due giorni di collaudo entrambi sono rimasti in pista molto a lungo, giudicando positivamente le modifiche. Crutchlow e Toseland hanno firmato il primo e secondo tempo allo scadere, cioè poco prima delle 17, quando l’asfalto comincia a raffreddare. Ma a quell’ora gara 2 sarà finita da un pezzo, quindi solo la corsa dirà se la Yamaha è sulla strada giusta.
GIOVEDÌ 24 SI GIOCA A PALLAVOLO Piloti, giornalisti e anche alcune pallavoliste parteciperanno alla partita del giovedì pomeriggio, alle 18, presso il bagno Romina (di Pierfrancesco Chili): volley e musica. PARATA SULLE STRADE DI SAN MARINO Superbike non solo in pista ma anche in strada per la parata di inaugurazione. Biaggi, Toseland, Haslam, Xaus, Fabrizio, Rea, Vermeulen e Checa, a partire dalle 11,30 di giovedì, sfileranno nel centro di San Marino. MARTIN LENTO, BMW CAMBIA TESTER La BMW sta per tagliare il collaudatore Steve Martin. Nei test di Misano ha girato in 1’38”4, ad oltre due secondi da Troy Corser. CAZZOLA CON CIATTI RACING Dopo la rottura con la sua squadra, Cuja Racing, alla vigilia di Monza, Paola Cazzola torna in pista. Avrà una Yamaha del Team Ciatti. Oltre a Misano, farà le tappe del Mondiale SS in Germania, Francia e Imola.
BMW – La Marca tedesca è approdata a Misano al gran completo, cioè coi due titolari, Corser e Xaus, e il test team, per un totale di ben 34 tecnici. In chiave gara è stato portato un nuovo link per la sospensione che a Corser è piaciuto molto. L’australiano ha siglato un eccellente 1’36”4 al settimo giro di una mezza simulazione di gara. Xaus, sette decimi più lento, è anche scivolato il primo giorno al Carro. Poi ha interrotto il lavoro con largo anticipo. La BMW sta lavorando anche sulla S 1000 RR per il 2011. Corser è andato in pista con una zavorra di cinque chili che durante le due giornate è stata collocata in parti diverse del veicolo per deliberare la distribuzione dei pesi definitiva. L’obbiettivo è migliorare trazione e gestione della gomma in maniera strutturale e non solo con l’ausilio dell’elettronica. DUCATI – La Rossa ha anticipato le avversarie facendo girare ufficiali e piloti satellite nei giorni del WDW e il lunedi successivo. Bayliss ha lasciato di nuovo tutti di stucco con uno strepitoso 1’35”6 inavvicinabile per chiunque, Fabrizio e Haga compresi. L’australiano però ha girato con le Pirelli 2011, accreditate di un vantaggio di 6-7 decimi rispetto al materiale di quest’anno. Anche se ottenuto in giornate e condizioni di temperatura diversi, l’ottimo 1’36”0 fa ritenere che Michel Fabrizio possa rivelarsi il pilota da battere nelle due manche di domenica e che Carlos Checa e Noriyuki Haga possano aspirare al podio. La Ducati è ormai fuori dalla corsa ma potrebbe diventare arbitro del Mondiale. Bayliss, che il mese scorso, dopo aver polverizzato il primato del Mugello pareva intenzionato a tornare, però non ci sarà: «Ho detto basta con le corse» ha affermato.
GRATIS - Minori di anni 13. DISABILI - Saranno predisposti, fino a disponibilità, dei punti abilitati a ospitare le persone diversamente abili. La persona con una percentuale di invalidità di oltre il 73% potrà accedere gratuitamente presentando il documento ufficiale che attesti l’invalidità unitamente alla carta di identità, al momento dell’ingresso in autodromo. L’accesso gratuito per l’accompagnatore sarà consentito solo se sul certificato di invalidità è previsto l’accompagnamento. motosprint
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NEXT ROUND: 26-27 GIUGNO - PIAN DELL’OCCHIO (PA)
Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA Sicilia Autodromo Valle dei Templi (AG) - 6/6/2010
Classifica Assoluta finale per somma dei punti Pos.
1 2 3 4 5 6 7 8 9
66 29 2 46 36 28 87 9 12
Pilota
Team
Mannino N. Bonomo F. Milone D. Calabrò L. Pintacoda B. Bona F.P. Scianna I. Morreale E. Trovato P.
Mannino Racing Marmitta Pino Racing Lillo Calabrò Marmitta Pino Racing TZT Racing Baiamonte Trovato
Gara1 Gara2
25 22 18 20 16 15 1 1 1
25 20 22 14 15 13 18 16 12
50 42 40 34 31 28 19 17 13
Classifica Trofeo
Alongi (85), qui tallonato da Bonfiglio (8), ha vinto la prima gara del Trofeo Sicilia. Terza posizione per Bonfiglio
Milone (2) ha chiuso terzo nell’Italia, qui davanti a Bona (28), sesto.
MANNINO e ALONGI vincitori a Racalmuto Nicola Mannino chiude il weekend di Racalmuto con una doppia vittoria nell’Italia; la prima del Trofeo Sicilia va a Alongi In alto: La partenza degli ScooterMatic siciliani a Racalmuto: tanti e combattivi! Bonomo (29) chiude al secondo posto nel Trofeo Italia dopo due gare in bagarre!
Pienone! Grande successo di pubblico e di iscritti per la terza tappa siciliana dei Trofei Malossi 2010. Sull’autodromo Valle dei Templi di Racalmuto, provincia di Agrigento, teatro di una delle battaglie che rappresentano il giro di boa per il Trofeo ScooterMatic Extreme Italia Sicilia, si consolida la prima posizione in classifica di Nicola Mannino, autore di una doppia vittoria qui e reduce da un weekend positivo solo a metà poche settimane fa a Piano dell’Occhio, dove era uscito invece rafforzatissimo un convincente Bonomo. Un altro dei protagonisti di Piano dell’Occhio era stato Mario Pintacoda, presente a Racalmuto ma solo sugli spalti a causa di un infortunio stradale che ha messo ko il suo polso. Lo attendiamo alla prossima gara! Esordio stagionale per il Trofeo ScooterMatic Extreme Sicilia che, a differenza del Trofeo Italia, si disputerà solo ed esclusivamente all’interno della regione per ridurre i costi e i tempi delle trasferte che specialmente su un’isola sono particolarmente importanti, favorendo così l’avvicinamento alle gare anche chi ha poca esperienza. Il primo alloro quindi spetta a Salvatore Alongi, autore anche della pole position tra i Sicilia.
Pronti al via! Al via di gara1 Mannino, poleman del Trofeo Italia, si è schierato in griglia consapevole di non poter fare errori perché con una classifica così corta e con un Francesco Bonomo così competitivo, non ci si poteva permettere di sbagliare. Il portacolori del Team Racing Mannino è scattato forte dalla prima casella tirandosi dietro tutto il gruppo lungo il tecnico tracciato agrigentino.
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Pos.
Pilota
Trofeo ScooterMatic Extreme Sicilia Autodromo Valle dei Templi (AG) - 6/6/2010
Secondo posto per la prima gara dell’anno per la ScooterMatic Sicilia per Stabile (69).
Nel Trofeo Italia quarto posto per Calabrò (46) a Racalmuto davanti a Pintacoda (36), quinto.
sputato in concomitanza con l’Italia e ha raccolto alla sua prima tappa una bella partecipazione. Durante questo round si sono susseguiti colpi di scena che hanno lasciato il pubblico con il fiato sospeso durante entrambe le gare. Le posizioni sono cambiate ad ogni curva ma alla fine il più coriaceo è stato Salvatore Alongi, Team Marmitta, che ha saputo cogliere l’attimo e fare suoi due primi posti che valgono punti pesanti. In gara1 una scivolata tira fuori dai giochi Passalacqua e Bonarrigo, che ne esce infortunato e non
può schierarsi in gara2. Gara1 vede la vittoria di Alongi davanti a Bonfiglio e Stabile, mentre gara2 si chiuderà con un altro successo di Salvatore Alongi, felicissimo di questa performance sul difficilissimo autodromo di Racalmuto, davanti a Stabile e Passalacqua, con Bonfiglio quarto dopo la bagarre infuocata di gara2. Il podio quindi premia Salvatore Alongi come vincitore assoluto di giornata davanti a Stabile, Bonfiglio, Passalacqua e Maggio. Riccardo Malosi
Classifica Assoluta finale per somma dei punti Pos.
La competizione alle sue spalle è stata molto dura e le posizioni del podio si sono rimescolate ad ogni curva. Bonomo, Team Marmitta, ha cercato di mettere nel mirino il pilota messinese ma, nonostante il gruppo fosse compattissimo, Mannino è riuscito a conservare la testa fin sotto alla bandiera a scacchi. Dietro di lui di una manciata di centesimi c’era proprio il suo rivale in classifica, Francesco Bonomo, e a una ventina di metri da loro Calabrò, Milone e a seguire tutti gli altri, leggermente distaccati sul finale di una gara tutta in bagarre. Al secondo start Mannino non vuole rischiare più, tira fuori il coniglio dal cappello e inizia a martellare su un ritmo ancora più elevato di quello tenuto durante gara1, conducendo dal primo all’ultimo giro e mettendo una manciata di secondi di sicurezza tra lui e il secondo, Milone. Terzo Bonomo davanti a Scianna e Morreale, autore di due belle gare penalizzate però da una rottura e conseguente ritiro in gara1 e da una gara2 con un mezzo ripristinato ma non perfetto. Un altro pilota che ha sofferto per tutto il weekend è stato Bona, di solito tra i protagonisti mentre questa volta in crisi tecnica. A questo punto in classifica di Trofeo Mannino e Bonomo sono in volata, distanti tra loro solo 9 punti, in attesa che vengano attribuiti i rimanenti 50 in palio per l’ultima gara territoriale di Piano dell’Occhio prima della prima Finale Italiana di Vallelunga, in programma a fine luglio. Mannino con questa doppia vittoria chiude al primo posto assoluto e sul podio con lui salgono Bonomo, Milone, Calabrò e Baldo Pintacoda. Il Trofeo ScooterMatic Extreme Sicilia si è di-
Team
1 66 Mannino N. Mannino 133 2 29 Bonomo F. Marmitta 124 3 28 Bona F.P. Pino Racing 100 4 2 Milone D. Pino Racing 96 5 87 Scianna I. TZT Racing 85 6 9 Morreale E. Baiamonte 70 7 36 Pintacoda B. Marmitta 67 8 57 Pintacoda M. Birilli Racing 60 9 46 Calabrò L. Lillo Calabrò 57 10 7 Morgante A. Team P.Morgante 50 11. 64 Mannone G. DEV Corse 40; 11. 12 Trovato P. Team Trovato 38; 13. 69 Seminerio F. Team Seminerio 28; 14. 5 Mancuso G. Team Mancuso 28; 15. 164 Rizzo P. Isgrò Sebastiano 21; 16. 85 Alongi S. Team Marmitta 19; 17. 6 Cusenza N. Team Cusenza 16.
1 2 3 4 5 6 7 8 9
85 69 8 13 15 34 26 88 19
A destra: il podio dell’Italia incorona Mannino davanti a Bonomo, Milone, Calabrò e Baldo Pintacoda. Podio per la Sicilia con Alongi davanti a Stabile, Bonfiglio, Passalacqua e Maggio.
Team
Marmitta DEV Corse Bonfiglio DEV Corse DEV Corse Foderà DEV Corse DEV Corse Isgrò Sebastiano
Gara1 Gara2
25 20 22 14 18 16 15 13 1
25 22 18 20 16 15 14 13 1
50 42 40 34 34 31 29 26 2
Classifica Trofeo Pos.
Secondo posto per la prima gara dell’anno per la ScooterMatic Sicilia per Stabile (69).
Pilota
Alongi S. Stabile D. Bonfiglio A. Passalacqua Maggio A. Foderà P. Angi G. De Marco A. Bonarrigo G.
1 2 3 4 5 6 7 8 9
85 69 8 13 15 34 26 88 19
Pilota
Team
Alongi S. Stabile D. Bonfiglio A. Passalacqua Maggio A. Foderà P. Angi G. DeMarco C.A. Bonarrigo G.
Marmitta DEV Corse Bonfiglio DEV Corse DEV Corse Foderà DEV Corse DEV Corse Isgrò Sebastiano
50 42 40 34 34 31 29 26 2
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE
race@raceservice.com FOTOSPORT www.fotosport.biz
NEXT ROUND: SUD 19-20/6 LATINA (LT) - SICLIA 26-27/6 PIAN DELL’OCCHIO (PA) - NORD 3-4/7, BUSCA(CN)
Gabellini (8) consolida la sua posizione in classifica generale con il secondo posto di Pomposa; dietro di lui Boccardo (36), secondo in gara1 ma ritirato in gara2, ora un po’ più lontano da Gabellini in classifica.
il CAPOLAVORO Bortolato spezza il lungo digiuno di vittorie con una perentoria doppietta a Pomposa; sul podio con lui Gabellini e Scattolini.
del PITTORE
Che gli piacessero i kartodromi lo aveva detto già sabato mattina il pittore Bortolato e l’ha confermato con due vittorie nette nel Trofeo ScooterMatic Extreme Italia Nord, dove ha partecipato come wild card dopo essersi iscritto a inizio stagione al Trofeo Nazionale Scooter Velocità. Lo Zip messo a posto dal Team Motauto questo weekend era un orologio, e ha tenuto alla grande permettendo al pittore di giocarsi la
pole soffiatagli domenica mattina dal “solito” Santo Russo, altro ospite in kartodromo. Secondo di giornata Paolo Gabellini, che ha confermato di correre una delle più belle stagioni della carriera sulle ruote piccole, recuperando una scivolata in gara 2 e mettendo un altro tassello verso la sfida di fine stagione con i piloti del Trofeo Scootermatic Italia Sud. Terzo sul podio Daniele Scattolini, passato in punta di piedi dal Trofeo Nord, ma ormai abituato alle posizioni di testa. Giornata sfortunata per Boccardo, altro evergreen in una delle sue annate migliori tradito da un problema meccanico mentre si trovava terzo e in gara 2. Una caduta in gara 1 ha allontanato Santo Russo dall’ennesima coppa: autore della pole e secondo in gara 2 è volato sul più bello nella prima finale dietro a Bortolato, concludendo prematuramente la sua gara. Nelle crono di sabato Bortolato è subito il
Gottardello (7) chiude quinto, secondo assoluto dei SuperScooter; qui tallonato da Ferraguti (33) e Marco Franco (49), sesto assoluto.
Un fortissimo Marcello Lipari (30) ha conquistato con la grinta un ottimo quarto posto.
Un’opera d’arte
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più veloce seguito da Boccardo e Scattolini ma dopo qualche passaggio Russo si porta già al secondo posto. Il pittore conferma la pole in 1’02”634 mentre Russo non riesce a graffiare mantenendo il suo tempo d’inizio turno. Bravo Sartori quarto dietro a Boccardo. Nel secondo turno di domenica Bortolato e Russo si danno botta e risposta con Gabellini, che non ha preso parte al primo turno per problemi meccanici che cerca di guadagnare la prima fila e si infila terzo davanti a Boccardo. A metà turno Russo abbassa la pole di un solo millesimo, ma dopo qualche giro tira giù il tempo di altri 4 decimi diventando imprendibile anche perché Bortolato si ferma in mezzo alla pista a due minuti dalla fine. Boccardo mantiene il terzo posto su Gabellini. Bortolato lascia tutti al palo nella partenza di gara 1 ma Russo comincia a marcare stretto il suo avversario tallonato da Boccardo e Gabellini. Parte forte anche Lipari che poche curve dopo si tocca con Sartori lasciandogli la quinta posizione. Russo rimane incollato al pittore fino al quinto giro, quando a due curve dal traguardo perde il controllo del suo Zip finendo a terra, ma dopo aver provato a rientrare in gara alza bandiera bianca poche curve dopo. Bortolato è andato via mentre Gabellini forza su Boccardo e passa in seconda posizione. Negli ultimi giri i due alzano il ritmo ma nessuno fa mosse avventate: il piemontese aspetta il momento giusto e al penultimo passaggio infila il romagnolo al tornantino, mantenendo la sua posizione fino alla bandiera a scacchi. Vince Bortolato su Boccardo, Gabellini, Sartori e Scattolini. Nella seconda gara Russo non sbaglia un colpo, ma ancora una volta Bortolato brucia tutti e va in testa. Boccardo è terzo ma non forza perché sa che le due wild card davanti non si
Circuito di Pomposa - 13/6/2010
Classifica Gara Pos.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
La partenza della prima manche del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia Nord. giocano il campionato, ma nonostante questo, dopo soli due giri viene lasciato a piedi dal suo Zip al primo tornantino dopo il traguardo. Ne approfitta Gabellini che si trova solo al terzo posto e senza pressioni, perchè Sartori, pericoloso nelle prime fasi non riesce a rimanere in pista continuando a scivolare. Il romagnolo vuole riprendere i due fuggitivi ma forza troppo e scivola facendosi sfilare da Scattolini e Lipari. La fase finale della gara è tutta in salita per Paolo, che passa Lipari ma viene preceduto da Scattolini, che taglia terzo dietro alla coppia Bortolato Russo. Alvise Ulrich
Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA Nord
4w 8 12 30 7 49 33w 36 5w 333w 97 20 91
Pilota
Team
G1
G2
Bortolato O. Gabellini P Scattolini D. Lipari M. Gottardello M. Franco M. Ferraguti M. Boccardo S. Russo S. Minischetti A. Magrone M. Sartori R. Bressan S.
Motauto Racing Gabellini Moto Perinelli Engines Team Boccardo Minischetti Fey Race Ferraguti Boccardo Minischetti Minischetti AM Crotti Motauto Racing ASD Peschiera
25 20 16 15 13 12 14 22 1 11 10 18 1
25 18 20 16 14 15 12 1 22 11 10 1 13
50 38 36 31 27 27 26 23 23 22 20 19 14
Classifica Trofeo Pos.
Sopra: Scattolini (12) chiude in terza posizione e sale sul podio dopo un weekend positivo. Sotto: Bortolato (4) è tornato alla vittoria, dimostrando un grande feeling con i kartodromi. Alle sue spalle Russo (5) ha sofferto una caduta in gara1, chiudendo però secondo in gara2. A destra: il podio incorona Bortolato come re di Pomposa davanti a Gabellini e Scattolini.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
8 36 12 20 30 49 174 71 57 91 7 26 97 45 27 51
Pilota
Team
Gabellini P Boccardo S. Scattolini D. Sartori R. Lipari M. Franco M. Parodi L. Spadoni O. Fusto C. Bressan S. Gottardello M. Andreazzoli M. Magrone M. Marconato L. Ribul N. Vitali J.
Gabellini Moto Team Boccardo Perinelli Engines Motauto Racing Team Boccardo Fey Race Borgna Scooter Fey Race Borgna Scooter ASD Peschiera ST Minischetti Ninja Scooter T AM Crotti Motauto Racing Beta Racing Cristofolini Moto
134 105 119 94 86 81 59 58 47 43 31 30 25 24 4 2
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE
race@raceservice.com FOTOSPORT www.fotosport.biz
NEXT ROUND: SUD 19-20/6 LATINA (LT) - SICLIA 26-27/6 PIAN DELL’OCCHIO (PA) - NORD 3-4/7, BUSCA(CN)
La partenza dei SuperScooter insieme agli ScooterMatic a Pomposa: se ne sono viste delle belle!
Lo scatto degli ScooterMatic Extreme Trofeo Nord!
RITORNO IL FRANCO VINCITORE alla GRANDE!
Marco Franco conquista la prima posizione a Pomposa davanti a Gottardello e Ferraguti 1
2
3
1 - Marco Franco (49) vince nella classifica assoluta SuperScooter di Pomposa! 2 - Secondo posto per Marco Gottardello (7) dopo due gare tiratissime. 3 - Vincitore di gara1 nonostante un weekend travagliato, chiude terzo Marco Ferraguti (33). A destra: il podio incorona Marco Franco primo assoluto tra i SuperScooter, davanti a Marco Gottardello e Marco Ferraguti.
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Vacanza propedeutica
All’ultima staccata
Due gare combattute sul kartodromo di Pomposa con i SuperScooter che hanno girato compatti e sempre in lotta tra loro hanno dato la vittoria sul filo di lana a Marco Franco, il pilota, preparatore e team manager all-in-one che raggiunge Gottardello al primo posto nella classifica del campionato a 117 punti. I due piemontesi si sono contesi la vittoria in entrambe le gare, con il campione 2008 davanti in gara 1, ma troppo sicuro di bissare nella seconda finale, tanto da tirare il fiato proprio mentre il cuneese gli stava portando via il gradino alto del podio. Terzo e in recupero dopo una caduta in gara 2 è Marco Ferraguti, che ha raggiunto il podio approfittando anche del mezzo bottino di Stevis Bressan, costretto al ritiro dopo una caduta nella prima finale. Sta crescendo costantemente l’esordiente Andrea Minischetti, il più giovane pilota dei trofei Malossi 2010 e quinto in classifica generale, seguito da uno dei team più titolati, che può vantare due ottimi maestri come i fratelli Russo. Gottardello, che ha ripreso finalmente il ritmo della sua stagione iridata, gira sempre più veloce tra i SuperScooter tenendo a breve distanza gli avversai che girano compatti: Ferraguti, Bressan e Franco. Anche nel secondo turno il piemontese del team Minischetti conferma di essere il più veloce, conquistando l’ottavo posto in griglia generale Scootermatic e o precedendo di 2 decimi e una fila Ferraguti, Bressan, Franco, Minischetti e Magrone. In entrambe le gare i SuperScooter sono in bagarre per tutti i 12 giri: nella prima finale dopo una scivolata di Bressan al secondo passaggio i tre ruote medie più veloci procedono compatti dietro a Scattolini, con Gottardello a tirare su Ferraguti e Franco. Il torinese respinge tutti gli attacchi ma Ferraguti è un mastino e alla fine riesce a passare in testa, mentre Franco arriva in volata dietro a Gottardello. In gara 2 Ferraguti non riesce a bissare il successo di poche ore prima a causa di una caduta che lo costringe per la prima parte dei 12 giri a seguire lo scarico di Minischetti, stabile al quarto posto mentre davanti Bressan è in palla
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e Gottardello, che secondo i suoi calcoli è già in alto sul podio, vista la posizione di Ferraguti, si rilassa fin troppo e si fa sfilare da Franco, che invece ha contato bene e sa di avere in quel momento un punto in più del torinese. Vince Franco, davanti a Gottardello, Bressan, Ferraguti e Minischetti. Alvise Ulrich Trofeo Super Scooter Italia Nord Circuito di Pomposa - 13/6/2010
Classifica Gara Pos.
1 2 3 4 5 6
49 7 33 333 97 91
Pilota
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G1
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Franco M. Gottarello M. Ferraguti M. Minischetti A. Magrone M. Bressan S.
Fey Race Minischetti Ferraguti Minischetti AM Crotti ASD Peschiera
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45 44 43 34 31 21
Classifica Trofeo Pos.
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49 7 71 33 333 91 26 97 27
Pilota
Team
Franco M. Gottarello M. Spadoni O. Ferraguti M. Minischetti A. Bressan S. Andreazzoli M. Magrone M. Ribul N.
Fey Race Minischetti Fey Race Ferraguti Minischetti ASD Peschiera Ninja Scooter T AM Crotti Beta Racing
117 117 83 81 65 65 47 31 4
Non sembra risalito sugli scooter dopo 5 anni di inattività Andrea Boccacci, tornato e subito sul gradino alto del podio nella terza prova del Trofeo ScooterMatic Nord corsa a Pomposa. Il toscano, con un secondo posto e una ancor più netta vittoria in gara 2 si mette alle spalle Mattia Miniero, partito dalla seconda fila e in crescita durante le due gare di domenica. Terzo sul podio dopo due gare durissime è Graziano Fordiani, che finalmente ha potuto avere il mezzo che cercava, e senza rotture o cedimenti meccanici è riuscito, come suo solito a portarlo in zona podio. Giornata da dimenticare, nonostante l’ottima partenza per Marco Pelloni, che dopo la pole e la vittoria in gara 1 ha dovuto abbandonare la seconda finale dopo pochi metri di strada. Chi sorride è invece Giuseppe Pedretti, che senza andare a podio rimane leader del Trofeo. 1 - Boccacci (82) rientra dopo cinque anni e fa subito sua la vittoria! 2 - Miniero (18) chiude secondo dopo due gare assolutamente durissime! Complimenti a lui ma anche a Fordiani, Tosi e Pelloni, grandi protagonisti.
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Nelle cronometrate del sabato tornano in pista i piloti del Team Borgna, ma Bruzzone sembra avere pi difficoltà rispetto allo scorso anno dove aveva stupito tutti già nella gara d’esordio. Pelloni in pochi minuti guadagna la pole in 1’03”5 ma in seconda posizione si fa subito sotto Boccacci che si porta a 3 decimi dal leader. Fordiani riesce a prendersi la terza posizione su Miniero ma dopo pochi secondi passa sul traguardo Berlini che frega entrambi finendo lui terzo in griglia, lasciando così Miniero in seconda fila. Nel secondo turno Pelloni scende per primo in pista e gira fortissimo. Nessuno delle prime file riesce a migliorare; solo Bruzzone riprende confidenza con il mezzo e si porta in settima posizione. In gara 1 Pelloni scatta al comando inseguito da Boccacci e Berlini mentre Fordiani ha perso 2 posizioni in partenza. Per il leader Pedretti la gara diventa durissima: prima deve contrastare gli attacchi di Bruzzone, e sul finale viene marcato stretto da Berlini, ma in entrambi i casi ne esce vincitore. Il tornantino prima della esse fa la selezione nelle posizioni da podio: al terzo giro scivola Berlini che chiude la strada a Miniero, mentre al giro successivo tocca a Tosi che fa passare Fordiani in terza posizione. Pelloni mantiene un margine di 6 secondi in testa mentre Fordiani dopo aver battagliato con Miniero si libera dell’avversario e va alla caccia di Boccacci. Vince Pelloni su Boccacci e Fordiani. Pelloni non riesce neanche a partire in gara 2, costretto subito al ritiro dopo che tutti gli avversari, Boccacci in testa, l’hanno sfilato. Dietro si scatenano Berlini, Tosi, Pedretti, Fordiani e Bruzzone. Pedretti passa Tosi al quarto giro subito dopo il traguardo, ma il suo avversario tiene alta la pressione e lo costringe all’errore poche curve dopo, dove scivola e saluta definitivamente il podio. Berlini si trova da solo in seconda posizione davanti a Tosi, Miniero e Fordiani ma a tre giri dalla fine scivola e lascia il via libera al terzetto dove Tosi deve fare gli straordinari per tenere il secondo posto su Miniero e Fordiani. Boccacci, là davanti ha già preso la bandiera a scacchi. Alvise Ulrich
Dopo cinque anni di stop Boccacci ritorna in pista e vince davanti a Miniero e Fordiani Trofeo ScooterMatic Extreme Nord Circuito di Pomposa - 13/6/2010
Classifica Gara Cla Pilota G1 G2 Tot Team 1 82 Boccacci A. Boccacci 22 25 47 2 18 Miniero M. Erremmeracing 18 20 38 3 16 Fordiani G. Fordiani Corse 20 18 38 4 65 Tosi M. M.T. 14 22 36 5 21 Pedretti G. MVT 15 15 30 6 10 Chiaramonte N. Perinelli E. 13 16 29 7 22 Bruzzone G. Borgna ScooterT 12 15 27 8 50 Pelloni M. Ferraguti 1 25 26 9 155 Berlini M. MT 15 10 25 10 150 Chiappin E. Garda Moto 10 14 24 11. 6 Borgna M. (Borgna Scooter) 11-13-24; 12. 7, Fogliani A. (Serra Racing) 9-12-21; 13. 8 Garlato G. (Motauto Racing)1-1-2
Classifica Trofeo Cla Pilota Tot Team 1 21 Pedretti G. MVT 124 2 50 Pelloni M. Ferraguti 111 3 18 Miniero M. Erremmeracing 109 4 65 Tosi M. M.T. 90 5 10 Chiaramonte N. Perinelli E. 90 Motauto R. 76 6 8 Garlato G. 7 150 Chiappin E. Garda Moto 74 8 16 Fordiani G. Fordiani Corse 73 9 155 Berlini M. M.T. 56 10 82 Boccacci A. Boccacci 47 11. 19 Tognarelli F. (D&D Moto) 40; 12. 222 Scarrone T. (Fey Race) 38; 13. 22 Bruzzone G. (Borgna Scooter) 27; 14. 15 Lazzoni M. (NS) 25; 15. 6 Borgna M. (Borgna Scooter) 24; 16. 7 Fogliani A. (Serra Racing) 21
Sul podio guarda tutti dall’alto un raggiante Boccacci, al suo rientro, davanti a Miniero e Fordiani.
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE
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Cross MX1 GP Germania di Stefano Taglioni
Perentoria doppia vittoria di De Dycker. Sul podio Desalle e Philippaerts. Cairoli prima soffre poi si riscatta
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EUTSCHENTHAL - Buon compleanno Ken! Il gigante belga si sveglia dal torpore di una stagione incolore proprio nel giorno del suo genetliaco: ventisei anni. Auguri Ken e bentornato! Stava per diventare l’oggetto misterioso del mondiale MX1, non tanto per i risultati (la posizione in classifica di campionato l’anno scorso non era migliore), piuttosto perché da lui ci si aspettava di più. Il suo potenziale e la sua velocità non sono mai stati in discussione, ma ultimamente era protagonista di alti e bassi inspiegabili. Solo una settimana fa, una prestazione deludente in Francia. E cominciava a serpeggiare la convinzione che il ragazzone di Leuven stesse pian piano a lasciarsi scivolare tra le mani un’altra buona occasione, quella offerta da un manubrio ufficiale, dal team e dalla Casa, Yamaha, che ha puntato su di lui dopo due stagioni da ufficiale in Suzuki. Ed ecco che Ken risponde con una doppietta entusiasmante, con due manche perfette e finalmente anche tanta tenacia. In ombra nelle qualifiche, ha aspettato la domenica del suo compleanno per stupire e dare, gli auguriamo, una svolta alla sua stagione. In gara uno è partito quinto e dopo un paio di giri di assestamento ha
sfoderato uno dei suoi affondi micidiali, superando di slancio prima Philippaerts poi Desalle e Boog e si è piazzato davanti a tutti. E col passare dei giri eccolo lì, primo, mentre alle sue spalle si accendeva la lotta per il secondo posto. E tutti a chiedersi: quando “scoppia” Ken? Niente, stavolta Ken non scoppia, anzi il margine sugli inseguitori è di tutta tranquillità. È lui stesso a stupirsi, a guardarsi dietro e convincersi che è primo, che può riassaporare la vittoria. Anche dai box di Ricci quasi non credono, mancano pochi giri e Ken tiene alla grande, batte sul 2 e 14 senza grossi problemi. Gli segnalano di respirare ma ormai è fatta, prima manche in cassaforte. In gara due parte ottavo ma la sua progressione è inarrestabile, a metà gara supera Cairoli e Desalle e scappa, cercando nei giri successivi di mettere quanto più terreno possibile tra lui e gli altri. Spera che Cairoli e Desalle in lotta si ostacolino, ed un po’ è così. Nel finale (ultimi due giri) Tony si libera e ci prova ed arriva incredibilmente a mordergli la coda. De Dycker resiste, anche se per soli due decimi, e vince. Bella doppietta (dalla passata stagione solo lui, Cairoli e Nagl ne sono stati capaci) e grande soddisfazione anche per il team di Ilario Ricci. E anche un pizzico di commozione: il team manager emiliano ha tenuto a ricordare che su questo podio è già salito nel 2005 con la vittoria di Andrew McFarlane (anzi, quella volta fece enplein con Guarneri secondo e Chiodi terzo). Andrew ‘Sharky’ McFarlane dall’alto avrà risposto al saluto… Sul secondo gradino del podio è Desalle. Terzo in gara uno, era stato anche in testa ma poi una piccola scivolata, ha perso il ritmo. E terzo in gara due, ed anche qui è stato per sette giri in testa. Sembra dover spaccare il mondo ma poi, come il diavolo, è meno brutto di come lo si dipinge. Ha i suoi punti deboli, ma è anche vero
QUEST’ANNO LA GRINTA DEL BELGA DEL TEAM RICCI ANCORA NON S’ERA VISTA. CON IL PIENO DI PUNTI FATTO IN GERMANIA È RISALITO AL QUARTO POSTO.
Un gigante ]
Tony Cairoli al via della prima manche si è agganciato con Leok ripartendo ultimo. Ha recuperato 30 posizioni
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Cross MX1 GP Germania
che la sua forma non è ancora al top, e per il prosieguo di stagione è il cliente scomodo di mister Cairoli. Terzo sul podio David Philippaerts. Finalmente due podi consecutivi: dopo il successo in Francia è carico e può rivincere ovunque, ma qui arriva con una fastidiosa influenza. Bella partenza in gara uno e secondo posto. Più dura la rimonta in gara due (partito decimo) ed è quinto. Il podio va bene. Il deluso di giornata potrebbe essere Cairoli, fuori dal podio anche se solo per un punto (quarto), ma non è così. Tony ha dato spettacolo con una rimonta incredibile in gara uno, dove al via è rimasto agganciato a Leok e sono ripartiti ultimissimi. Il suo sesto posto finale è un risultato grandioso considerando la pista, monotraiettoria anche stavolta. Giro record a metà gara. E ha dato spettacolo in gara due, dove è partito forte ma nella prima fase di gara, pur portatosi in testa non è riuscito a trovare la sua guida, ma negli ultimi giri si è trasformato in un missile. Superato Desalle, Tony segna nel penultimo giro 2’11”5
hanno detto KenDe Dycker UN PUNTO DI SVOLTA PER IL CAMPIONATO «CON il team abbiamo fatto un gran lavoro sulla moto dopo la Francia, soprattutto per quanto riguarda il motore, e sono molto soddisfatto. Il team non si è risparmiato lavorando anche la notte. Questa vittoria deve essere un punto di svolta in questa stagione, ora sono convinto che nelle prossime gare possiamo raccogliere molto. Il finale di gara due credo sia stato spettacolare per il pubblico. Io ero stanco ma sono riuscito a trovare le ultime energie per resistere a Cairoli che risaliva molto forte».
(De Dycker 2’14”7) e nell’ultimo un “impossibile” 2’09”3, record di giornata. Nell’ultimo salto, sotto la bandiera a scacchi, è praticamente addosso al belga, ma è secondo per soli due decimi. In classifica concede due punti a Desalle, ma il vantaggio è ancora quello e una gara in meno. Altro che delusione. Continua la buona stagione di Guarneri dal quale cominciamo a pretendere qualcosa… Sì perché anche sulla pista tedesca
ha mostrato un passo che poteva portarlo sul podio. Un paio di errori in gara uno (conclusa in undicesima posizione) e un avvio non buono in gara due non gli hanno permesso di raccogliere quanto alla sua portata, ma ormai è di diritto nella top-ten. Nel gruppo dei migliori è subito rientrato Nagl, nonostante il recente infortunio alla spalla, e si è confermato Xavier Boog, due volte quarto ma anche in lotta per il comando della gara: è anche lui una certezza.
DavidPhilippaerts SODDISFATTO PERCHÉ AVEVO L’INFLUENZA «NON ci voleva ma dopo la Francia, forse a causa degli sbalzi di temperatura climatici, mi sono preso un’influenza e sono arrivato in Germania debilitato. Per giunta sabato notte non sono riuscito a dormire. Così posso solo essere soddisfatto del podio. In gara in certi momenti mi sono anche divertito, con Desalle abbiamo fatto bei duelli».
AntonioCairoli A UN GIRO DALLA VITTORIA
DESALLE (25) CON DUE TERZI POSTI È RIUSCITO A RECUPERARE SOLO 3 PUNTI A CAIROLI (222) CHE HA RIMEDIATO ALLA GRANDE UN PROBLEMA NELLA PRIMA GARA. SE L’È CAVATA BENE ANCHE PHILIPPAERTS (19) DEBILITATO DA UN’INFLUENZA. CONTINUA IL BEL CAMPIONATO DI GUARNERI (39), CON LUI C’È RAMON (11).
LE PAGELLE
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KenDe Dycker
ClementDesalle
XavierBoog
MaximilianNagl
Festeggia nel modo migliore i suoi 26 anni. Da un po’ sembrava solo pensare all’America… ora deve riprendere la concentrazione per un finale di stagione a suon di risultati.
Riesce a recuperare due briciole sul leader Cairoli ma in entrambe le manche ha avuto la possibilità di andarsene e non l’ha sfruttata. C’è ancora da capire se gli manca qualcosa all’eccellenza.
Il quinto posto di giornata non gli rende merito di due gare eccellenti. Gran voglia di essere protagonista, Xavier deve affinare la gestione della manche e il podio sarà sempre più vicino.
In pochi giorni dalla sala operatoria alla pista, il vicecampione del mondo dimostra ancora una volta di saper soffrire come pochi. E riesce anche a far bene davanti ai suoi fan!
VA QUELLO CHE
«NELLA prima manche è stata dura rimontare dalle retrovie ma ho fatto tanti sorpassi trovando traiettorie nuove. Nella seconda dopo i primi giri ho sofferto per un indurimento delle braccia, forse anche per la fatica di gara uno. Guidavo contratto e solo nel finale ho preso il mio passo. Ho trovato anche le linee giuste e con un giro in più ce l’avrei fatta. Comunque Ken ha fatto una gran gara, era veloce, il terreno potrebbe non sembrare il suo ma su questi canali lui sa viaggiare forte».
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Cross MX1 - MX2 Paddock
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MX1 Prima vittoria (con doppietta) per De Dycker
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3. David Philippaerts
Italia
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Germania
KTM
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6. Steve Ramon 237; 7. Xavier Boog 217; 8. Tanel Leok 182; 9. Davide Guarneri 165; 10. Evgeny Bobryshev 149; 11. Kevin Strijbos 121; 12. Anthony Boissiere 116; 13. Joshua Coppins 113; 14. Gareth Swanepoel 111; 15. Sebastien Pourcel 92; 16. Rui Goncalves 82; 17. Jimmy Albertson 73; 18. Jonathan Barragan 56; 19. Nicolas Aubin 49; 20. Manuel Monni 46; 21. Cedric Soubeyras 43; 22. Mike Alessi 40; 23. Marc de Reuver 40; 24. Matthias Walkner 28; 25. Ben Townley 25; 26. Tom Söderström 23; 27. Kyle Chisolm 20; 28. Alvaro Lozano Rico 14; 29. Grant Langston 12; 30. Filip Neugebauer 12; 31. Matteo Bonini 11; 32. Tom Church 11; 33. Julien Bill 9; 34. Shannon Terreblanche 8; 35. Dean Ferris 7; 36. Kevin Wouts 7; 37. Gregory Aranda 5; 38. Bobby Garrison 4; 39. Ryan Hughes 4; 40. Milko Potisek 4; 41. Yentel Martens 4; 42. Manuel Priem 3; 43. Günter Schmidinger 3; 44. Justin Soule 2; 45. Antonio Balbi 2; 46. Mathias Bellino 2; 47. Loic Leonce 1.
MX2 Musquin è sempre più lontano. Roczen a - 77 1. Roczen (Suzuki) 18 giri in 40’06”652; 2. Musquin (KTM) a 26”568; 3. Osborne (Yamaha) a 36”614; 4. Frossard (Kawasaki) a 47”311; 5. Tonus (Suzuki) a 1’00”947; 6. Charlier (Yamaha) a 1’06”656; 7. Van Horebeek (Kawasaki) a 1’16”155; 8. Herlings (KTM) a 1’18”283; 9. Simpson (KTM) a 1’20”736; 10. Leib (Kawasaki) a 1’21”304; 11. Paulin (Yamaha) a 1’22”025; 12. Vongsana (KTM) a 1’33”732; 13. Kullas (Yamaha) a 1’38”501; 14. Lupino (Yamaha) a 2’00”290; 15. Teillet (KTM) a 2’02”427; 16. Larsen (Honda) a 2’02”903; 17. Nicholls (KTM) a 1 giro; 18. Larrieu (Yamaha); 19. Pocock (Yamaha); 20. Butron (Suzuki); 21. Tonkov (Suzuki); 22. Klein Kromhof (Yamaha); 23. Ullrich (Honda); 24. Gercar (KTM); 25. Petrov (Honda); 26. Lynggaard (Kawasaki); 27. Kouwenberg (Suzuki); 28. Heidecke (Kawasaki) a 3 giri; 29. Triest (KTM); 30. Roelants (KTM) a 4 giri; 31. Karro (Suzuki) a 5 giri; 32. Alletru (KTM) a 7 giri; 33. Michek (TM) a 9 giri; 34. Philippaerts (Suzuki); 35. Moroni (Yamaha) a 14 giri; 36. Mitchell (Suzuki) a 15 giri.
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1. Musquin (KTM) 18 giri in 40’44”108; 2. Van Horebeek (Kawasaki) a 4”645; 3. Frossard (Kawasaki) a 12”812; 4. Osborne (Yamaha) a 31”456; 5. Roczen (Suzuki) a 35”632; 6. Tonus (Suzuki) a 41”892; 7. Paulin (Yamaha) a 43”478; 8. Roelants (KTM) a 44”200; 9. Simpson (KTM) a 1’03”398; 10. Nicholls (KTM) a 1’03”791; 11. Vongsana (KTM) a 1’18”591; 12. Charlier (Yamaha) a 1’22”488; 13. Michek (TM) a 1’26”607; 14. Kullas (Yamaha) a 1’32”090; 15. Teillet (KTM) a 1’41”988; 16. Tonkov (Suzuki) a 2’04”198; 17. Lupino (Yamaha) a 2’04”714; 18. Larrieu (Yamaha) a 2’15”526; 19. Gercar (KTM) a 1 giro; 20. Butron (Suzuki); 21. Pocock (Yamaha); 22. Ullrich (Honda); 23. Alletru (KTM); 24. Heidecke (Kawasaki); 25. Philippaerts (Suzuki); 26. Petrov (Honda); 27. Oldekamp (KTM); 28. Kouwenberg (Suzuki); 29. Karro (Suzuki) a 2 giri; 30. Moroni (Yamaha); 31. Lynggaard (Kawasaki) a 3 giri; 32. Mitchell (Suzuki); 33. Klein Kromhof (Yamaha) a 9 giri; 34. Leib (Kawasaki); 35. Triest (KTM) a 11 giri; 36. Harbich (Suzuki); 37. Larsen (Honda) a 13 giri.
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ANCORA francesi nel Campionato Europeo 125 (quattro nei primi quattro di giornata), ma almeno stavolta sul podio si è sentito l’inno italiano: il vincitore, Jason Clermont, è su Husqvarna 125. Su una pista molto difficile, Clermont ha raccolto la piazza d’onore nella prima manche, alle spalle di Jordi Tixier, e ha vinto la seconda (Tixier è scivolato alla prima curva ed ha dovuto rimontare dalle retrovie) guidando sempre in testa. Secondo Lafont (quarto nella prima manche, così come il terzo Sulivan Jaulin). Per gli italiani buona la prima manche di Bernardini, ottavo davanti a D’Angelo, e soprattutto la seconda con Dawid Ciucci quarto davanti a Bernardini (D’Angelo quattordicesimo). In classica di campionato Tixier è in testa con ampio margine. Ciucci è quinto e Bernardini sesto.
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DEAN FERRIS DALL’AUSTRALIA IN CERCA DI FORTUNA Esordio nel mondiale per Dean Ferris. Australiano di Kyogle, vent’anni, di madre svedese, è considerato uno dei talenti nascenti. Con l’appoggio di Honda Australia è a fare esperienza nella MX1 nel team di Paolo Martin, e il suo obiettivo è di trovare un ingaggio per prendere parte alla prossima stagione iridata.
CLERMONT È PRIMO CON L’HUSQVARNA
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DIVORZIO TRA JULIEN BILL E L’APPRILIA RACING L’Aprilia con un laconico comunicato alla vigilia della gara ha annunciato che si sono interrotti i rapporti con il pilota svizzero Julien Bill che quest’anno ha rimediato in tutto 9 punti nella MX1. La decisione è stata consensuale.
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INFORTUNATI. RIENTRANO PRIEM E LEONCE SI FERMANO AUBIN, MADDII E BATTIG Rientrano Priem e Leonce in MX1 ma non c’è Aubin. Il francese si è fratturato il metatarso del piede sinistro cadendo con Boog nella gara di campionato francese ad Erneé. Nella MX2 assenti Maddii che nella gara di europeo MX2 (in Rep. Ceca) si è rotto clavicola e scapola destra e Battig che nella caduta al GP Francia si è incrinato due costole.
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NELLE prequalifiche svettano i due piloti del team Honda LS, Tanel Leok e Davide Guarneri. Nella gara di qualifica parte in testa Desalle davanti a Boog, Guarneri, De Dycker, Bobryshev e Philippaerts. Cairoli parte intorno alla quindicesima posizione e nel corso del primo giro si tocca con Strijbos e scivola finendo trentesimo. DeDycker prova un affondo ma centra Boog ed ha la peggio perdendo quattro posizioni. La manche si conclude con Desalle primo (prima pole stagionale) davanti a tre rookies: Boog, Guarneri e Bobryshev. Philippaerts è quinto davanti a Nagl, già in sella dopo l’infortunio alla spalla (operata in Belgio: una placca e cinque viti) nel sabato di S. Jean d’Angely. A Cairoli riesce una rimonta notevole ma è solo tredicesimo. Bonini è ventottesimo.
DAL 2008 anno di istituzione del Campionato Mondiale femminile, solo due ragazze si erano spartite le vittorie di GP: Stefi Laier e Livia Lancelot. Stavolta a beffare l’attesa leader del campionato, la Laier, sulla pista di casa, è stata Larissa Papenmeier. Anche lei tedesca, ventenne, ha rotto l’incantesimo con una vittoria in gara uno, davanti alla Laier e alla Lancelot, e il secondo posto in gara due, dietro la nostra Chiara Fontanesi (nella foto davanti alla Papenmeier). ‘Kiara’ (così per i fan) dopo il quinto posto di gara uno ha condotto una gara senza sbavature e, anche se favorita dalla caduta della Laier nel secondo giro, ha strameritato la vittoria difendendosi dagli attacchi della Papenmeier, ed ha conquistato il secondo gradino del podio (come già in Bulgaria e in Francia). Ora è quarta in campionato.
1. De Dycker (Yamaha) 18 giri in 40’07”513; 2. Cairoli (KTM) a 0”252; 3. Desalle (Suzuki) a 13”132; 4. Boog (Kawasaki) a 27”811; 5. Philippaerts (Yamaha) a 34”169; 6. Guarneri (Honda) a 38”707; 7. Nagl (KTM) a 41”813; 8. Bobryshev (Honda) a 46”007; 9. Ramon (Suzuki) a 48”659; 10. Swanepoel (Honda) a 50”042; 11. Goncalves (KTM) a 50”753; 12. T. Leok (Honda) a 1’18”656; 13. Albertson (Honda) a 1’37”408; 14. Ferris (Honda) a 1’47”263; 15. Walkner (KTM) a 1’47”876; 16. Neugebauer (Kawasaki) a 2’04”318; 17. Söderström (Yamaha) a 2’07”313; 18. Priem (Aprilia) a 2’07”743; 19. Terreblanche (Kawasaki) a 2’15”807; 20. Soubeyras (KTM) a 1 giro; 21. G. Schmidinger (Suzuki); 22. Leonce (Suzuki); 23. Bonini (Yamaha); 24. Steinbergs (Honda); 25. Sandberg (Kawasaki); 26. A. Schmidinger (Honda); 27. Strijbos (Suzuki) a 2 giri; 28. Demeure (KTM); 29. Wouts (Kawasaki) a 4 giri; 30. Sturm (Kawasaki) a 6 giri; 31. Albrecht (Yamaha) a 8 giri; 32. Boissiere (TM) a 12 giri; 33. Coppins (Aprilia) a 13 giri; 34. De Reuver (Suzuki).
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POLE PER DESALLE STUPISCE NAGL
Femminile. Fontanesi vince ancora
1. De Dycker (Yamaha) 18 giri in 40’39”611; 2. Philippaerts (Yamaha) a 9”467; 3. Desalle (Suzuki) a 20”240; 4. Boog (Kawasaki) a 22”112; 5. Nagl (KTM) a 23”556; 6. Cairoli (KTM) a 24”725; 7. Ramon (Suzuki) a 29”662; 8. Bobryshev (Honda) a 32”723; 9. Strijbos (Suzuki) a 35”193; 10. T. Leok (Honda) a 35”686; 11. Guarneri (Honda) a 53”082; 12. Boissiere (TM) a 59”410; 13. Swanepoel (Honda) a 1’08”442; 14. Coppins (Aprilia) a 1’15”537; 15. Albertson (Honda) a 1’32”178; 16. Soubeyras (KTM) a 1’35”936; 17. Terreblanche (Kawasaki) a 1’37”478; 18. Goncalves (KTM) a 1’37”730; 19. Neugebauer (Kawasaki) a 1’43”400; 20. Leonce (Suzuki) a 1’49”757; 21. Walkner (KTM) a 2’00”649; 22. Ferris (Honda) a 3’31”023; 23. Bellino (KTM) a 1 giro; 24. Wouts (Kawasaki); 25. G. Schmidinger (Suzuki); 26. Albrecht (Yamaha); 27. Söderström (Yamaha); 28. Steinbergs (Honda); 29. Sandberg (Kawasaki); 30. A. Schmidinger (Honda); 31. Sturm (Kawasaki) a 2 giri; 32. Demeure (KTM); 33. Pourcel (Kawasaki) a 8 giri; 34. Priem (Aprilia); 35. De Reuver (Suzuki) a 10 giri; 36. Bonini (Yamaha) a 11 giri.
IT a AL pr IA ile
MX1
CHIARA INSISTE
Secondamanche
BU ap LG rile AR IA
IL SABATO di Teutschenthal scopre subito i limiti di un tracciato che, nonostante diverse modifiche, è poco selettivo. Gran tifo per Ken Roczen che nelle prequalifiche segna il quarto tempo: il più veloce è Musquin che però nella gara di qualifica a sorpresa viene leggermente rallentato dal ‘rimbalzo’ del cancello e al primo passaggio è ottavo. Davanti a tutti scatta Simpson su Herlings e Roczen. Nel secondo giro i due inseguitori passano l’inglese, ma Herlings resiste agli attacchi di Roczen. Nei dieci giri che mancano Ken ci prova più volte ma non è facile passare e provare nuove traiettorie fa solo perdere tempo. Vince Herlings davanti a Roczen, Frossard, Van Horebeek. Musquin settimo. Lupino diciannovesimo (partito oltre la trentesima posizione). Moroni 24°, Deny Philippaerts 25°.
Primamanche
4
HERLINGS FUGGE ROCZEN INSEGUE
BU ap LG rile AR IA
MX2
1. Marvin Musquin
Francia
KTM
25/25 25/25 13/16 25/25 14/25 25/25 25/25 25/22
365
2. Ken Roczen
Germania
Suzuki
22/22 22/20 22/22 22/15
20/16
5/14
16/25
288
3. Steven Frossard
Francia
Kawasaki 20/18 20/11 18/20 10/16 22/10 22/18
18/7
20/18
268
4. Jeffrey Herlings
Olanda
KTM
15/20 15/22 25/25 20/22
20/0
13/0
22/9
0/13
241
5. Zach Osborne
USA
Yamaha
13/14 16/16
9/0
18/22 20/12 18/20
233
11/8
16/20
25/0
6. Shaun Simpson 225; 7. Arnaud Tonus 214; 8. Jeremy van Horebeek 209; 9. Joel Roelants 183; 10. Jake Nicholls 158; 11. Harri Kullas 158; 12. Christophe Charlier 130; 13. Dennis Verbruggen 127; 14. Alessandro Lupino 111; 15. Gautier Paulin 100; 16. Matiss Karro 71; 17. Valentin Teillet 65; 18. Nikolaj Larsen 53; 19. Khounsith Vongsana 43; 20. Mel Pocock 36; 21. Petr Smitka 33; 22. Loic Larrieu 25; 23. Nick Triest 22; 24. Aleksandr Tonkov 20; 25. Axel Alletru 17; 26. Francisco Jose Butron 16; 27. Travis Baker 15; 28. Marcus Schiffer 11; 29. Michael Leib 11; 30. Nicolas Aubin 11; 31. Hugo Dagod 9; 32. Ceriel Klein Kromhof 9; 33. Max Anstie 9; 34. Martin Michek 8; 35. Vince Friese 8; 36. Gianluca Martini 6; 37. James Decotis 6; 38. Rudi Moroni 5; 39. Joey Rossi 4; 40. Edward Allingham 2; 41. Michael Van Wezel 2; 42. Klemen Gercar 2; 43. Augusts Justs 2; 44. Glenn Coldenhoff 2; 45. Deny Philippaerts 1; 46. Alesandro Battig 1; 47. Dakota Tedder 1.
Cross MX2 GP Germania di Stefano Taglioni
Senza pietà
Musquin continua a vincere. Lo fa anche nella tana del lupo Roczen, che si deve accontentare del successo in gara due
T
EUTSCHENTHAL - La fuga di Marvin Musquin continua inarrestabile, anche dopo aver fatto tappa nella tana del lupo, la pista di casa del suo avversario numero uno, Ken Roczen. Ostacolo superato a pieni voti, con la settima vittoria di GP (su otto disputati) e con un bottino arricchito con i sei punti guadagnati stavolta, il suo vantaggio sull’inseguitore si porta a 77 lunghezze. Un gran bel “tesoruccio” ed ora la seconda metà di stagione (da disputare sette gare sulle quindici del calendario) sembra davvero in discesa per il francese campione del mondo in carica. Ken Roczen a fine gara era felice. La vittoria in gara due, voluta come non mai, gli ha riportato il sorriso dopo l’ennesima manche sfortunata. Ken in gara uno era scattato bene al via, quinto, e nonostante una pista impossibile per i sorpassi a metà gara era terzo alle spalle di Musquin (involatosi come al solito sin dal primo giro) e Van Horebeek. Nel corso del dodicesimo giro una piccola scivolata lo retrocedeva di una posizione (Frossard terzo) e poi ancora nel finale, tolti gli occhiali ormai inservibili, cedeva anche a Osborne (quarto). Col quinto posto di manche ormai era persa ogni speranza di ripetere la
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storica vittoria dell’anno scorso (suo primo successo nel mondiale, a quindici anni), ma Ken voleva regalare al suo pubblico almeno la grande soddisfazione della seconda manche. E nella seconda manche, partito quarto, il talento tedesco in neanche un giro è andato in testa alla gara, rabbiosamente. Nei primi giri deve aver vissuto l’angoscia di vedersi Musquin spuntare alle spalle, ed ha spinto come un dissennato accumulando un vantaggio di quasi venti secondi. Così il buon Musquin, quando ha provato a colmare l’abisso, segnando il giro record a metà gara, ha deciso che per questa volta era il caso di mollare l’osso, senza prendersi inutili rischi. E di lasciar festeggiare Roczen e lo sportivo pubblico tedesco. Musquin ha superato lo scoglio più insidioso, la trasferta in terreno nemico. Insomma prosegue la marcia come un carrarmato. Roczen, che pure da questa gara ha utilizzato un motore aggiornato, con prestazioni migliori, si ritrova a combattere con la sua grinta, il suo talento e poco più. LO STRAPOTERE delle 250 austriache si legge anche nella classifica per costruttori: KTM 392 punti, Suzuki 305, anche con Herlings in giornata no (fermo in gara uno per problema elettrico) e Simpson che come al solito parte forte e fa il gambero. Yamaha, a quota 277, continua a difendersi soprattutto con Osborne, al terzo podio consecutivo. L’americano ha il suo stile, ha grinta, e gira la manetta come pochi. Quarto in gara uno, ha fatto terzo in gara due, alle spalle dei marziani. Ed è salito sul podio, terzo, anche se a parità di punteggio con Frossard, su questa pista sempre incisivo (il francese è salito sul podio tedesco nelle due passate stagioni).
Osborne anche quest’anno potrà provare a vincere, come ha fatto ad Istanbul l’anno scorso, ma dovrà approfittare della distrazione del duo Marvin-Ken. Il suo compagno di marca più autorevole, Gautier Paulin, stavolta ha un po’ deluso (nel primo giro della seconda manche era nei dieci ed è scivolato perdendo molte posizioni) ed è finito nono di giornata. Ha fatto meglio anche Charlier, settimo, dietro a Van Horebeek, quinto (sorprendentemente secondo in gara uno), e Tonus (sesto). Tornano le ombre sui colori azzurri dopo che Lupino ci aveva illusi in Spagna, il viterbese parte male ed è costretto a dure rimonte: undici punti. Zero punti per Deny Philippaerts e Moroni.
SETTIMO GRAN PREMIO CONQUISTATO E DODICESIMA VITTORIA DI MANCHE. MUSQUIN, A DESTRA, ORMAI LASCIA SOLO LE BRICIOLE AGLI AVVERSARI. IN GERMANIA ROCZEN (94) HA TENTATO DI VINCERE DAVANTI AL SUO PUBBLICO, MA C’È RIUSCITO SOLO NELLA SECONDA MANCHE, NELLA PRIMA HA DOVUTO DESISTERE PER UNA SCIVOLATA. motosprint
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Enduro
GP Slovacchia di Dario Agrati
L’ItalliaP che vince L’Italia
Dopo più di un anno, finalmente un pilota italiano trionfa in una gara mondiale: onore al giovane Thomas Oldrati, che sfrutta anche gli errori altrui
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UCHOV - È finito il digiuno: l’Italia dell’enduro ritorna finalmente in paradiso. Abbiamo aspettato quindici mesi dall’ultima vittoria di un pilota italiano in un GP del mondiale enduro (conquistata nel 2009 da Simone Albergoni nel GP di Spagna), ma questo non ha fatto che rendere più saporito il trionfo di Thomas Oldrati nella E2 di domenica dopo la terza posizione di sabato. In una gara caratterizzata dalla pioggia e dal fango, in un festival di vera e propria rivincita dei 2T sui 4T, Oldrati è stato lo strepitoso protagonista di questo GP andando a centrare la sua prima vittoria a neppure ventun anni (li compirà il prossimo 20 luglio). E l’immagine più bella è stata quella di un commosso Oldrati abbracciato ad Alex Belometti, al quale il giovane talento bergamasco si è affidato da tre anni come preparatore ed esempio da seguire. «Non riesco ancora a crederci. ! Finalmente siamo riusciti a vincere un GP!» ha urlato Oldrati a Belometti, dopo aver tagliato il traguardo. Poi il salto nelle braccia di Belometti che è riuscito a sorreggere gli ottanta chili di Oldrati solo per pochi secondi. E, ancora, i festeggiamenti del team KTM guidato dal team manager Fabio Farioli e dal responsabile tecnico Bruno Ferrari, “Ferro”, fino ai tanti elogi e alle strette di mano di praticamente tutti gli addetti delle altre squadre e da parte di Franco Gualdi, responsabile dell’enduro azzurro. Felicità assoluta quella del pilota bergamasco, e soddisfazione dei
tifosi perché adesso si riaccendono le possibilità di avere due azzurri, Albergoni e Oldrati, tra i protagonisti del mondiale. «La linea mi è subito piaciuta - ha raccontato Oldrati. - Sapevo di poter fare bene in quanto il terreno scavandosi per la pioggia ha creato dei profondi canali dove domenica ho potuto attaccare fin dalla prima prova. Ho spinto al massimo riuscendo a prendere quel margine che mi consentito di giocarmela fino alla fine. Non è stata una vittoria facile. È vero che Ahola e Cervantes hanno commesso degli errori scivolando e perdendo qualche secondo di troppo, ma bisogna sapere anche non sbagliare. È stato fantastico disputare questa gara con la pioggia e il fango a fare la differenza. La mia moto è stata perfetta; quello che perdevo nella prova di cross riuscivo sempre a guadagnarlo nella linea. Devo ringraziare il team KTM-Farioli, Alex Belometti, le Fiamme Oro...». In una gara dove il fango ha fatto la differenza ci si aspettava un acuto soprattutto da parte di Simone Albergoni nella E3. Invece per Albergoni quella slovacca è stata una gara agrodolce. Quinto sabato per due cadute nella linea e altrettante nella estrema, Albergoni si è in parte riscattato domenica riuscendo nel finale a fare sua con i denti la terza posizione. «Se cadi nelle prime speciali è difficile recuperare - è l’analisi di Albergoni - perché finisci per cadere altre volte. Domenica è andata meglio. Sinceramente però mi aspettavo di più da questa gara».
GIOIE, vittorie, colpi di scena, grandi rivincite, importanti conferme. Questo è successo nelle varie classi del GP di Slovacchia, l’ultimo prima della lunga pausa estiva che vedrà il mondiale enduro ritornare solo a fino agosto per la doppia trasferta in Grecia e Turchia. Nella E1 sabato si è imposto lo spagnolo Cristobal Guerrero, veloce e abile nello sfruttare gli errori di Remes e Meo, entrambi vittime di alcune cadute che li hanno allontanati dalla possibilità di lottare per la vittoria. Guerrero si è poi ritirato domenica per una brutta caduta. Johnny Aubert, alla sua seconda gara dopo il doppio ritiro della Valli Bergamasche (per
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NELLA FOTO GRANDE, OLDRATI IN AZIONE NELLA ESTREMA. TERZO SABATO, THOMAS DOMENICA HA VINTO CON GRANDE SICUREZZA; QUI SOPRA, FESTEGGIA IN BRACCIO A BELOMETTI (A SINISTRA).
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Enduro GP Slovacchia
IN BREVE HUSQVARNA-BMW CON SALVINI NEL 2011 Alex Salvini potrebbe lasciare il cross per passare all’enduro nel 2011 in caso di vittoria del mondiale cross MX3. Fabrizio Azzalin, team manager Husqvarna, vorrebbe però avere in squadra anche un giovane italiano di spicco e non gli dispiacerebbe neppure Ivan Cervantes. MAGLIA AZZURRA RITORNA NEL 2011 Giacomo Redondi ed Edoardo D’Ambrosio, insieme ad un altro giovane, potrebbero partecipare al mondiale 2011 in Maglia Azzurra. Nulla ancora di certo, ma Franco Gualdi, responsabile dell’enduro italiano insieme al CT Gionni Fossati, starebbero valutando questa possibilità dopo aver rafforzato quest’anno solo l’impegno del Team Italia nel Campionato Europeo.
Non cambiano i leader di campionato PRIMO GIORNO CLASSE E1: 1. Guerrero (Yamaha) in 54’54”97; 2. Aubert (KTM) a 7”60; 3. Remes (KTM) a 23”20; 4. Meo (Husqvarna) a 35”57; 5. Gauthier (Honda) a 45”13; 6. Seistola (Husqvarna) a 1’14”70; 7. Deparrois (Kawasaki) a 1’52”31; 8. Germain (Yamaha) a 1’57”44; 9. Mattila (Honda) a 2’39”75; 10. Micheluz (TM) a 2’42”06; 11. Curvalle (Sherco) a 4’05”37; 12. Bozzo (Husqvarna) a 5’16”18; 13. Horak (KTM) a 9’00”92. CLASSE E2: 1. Ahola (Honda) in 54’21”30; 2. Thain (TM) a 8”04; 3. Oldrati (KTM) a 34”45; 4. Cervantes (KTM) a 1’02”31; 5. Planet (Sherco) a 1’29”40; 6. Tarkkala (BMW) a 1’55”73; 7. Renet (KTM) a 1’58”46; 8. Ljunggren (Husaberg) a 2’03”90; 9. Salonen (Husaberg) a 2’05”26; 10. Goblet (Yamaha) a 3’17”98; 11. Balletti (Honda) a 4’34”99; 12. Vogels (Husaberg) a 4’38”28; 13. Meyer (Honda) a 4’56”24; 14. Figueras (Gas Gas) a 5’36”03; 15. Neubert (KTM) a 7’49”38; 16. Takeshi (KTM) a 8’23”86. CLASSE E3: 1. Nambotin (Gas Gas) in 53’46”00; 2. Knight (KTM) a 42”55; 3. Guillaume (Husqvarna) a 1’21”24; 4. Oblucki (Husqvarna) a 2’03”58; 5. Albergoni (KTM) a 2’07”86; 6. Mena (Husaberg) a 2’16”44; 7. Kehr (KTM) a 2’54”57; 8. Bernardez (KTM) a 3’06”04; 9. Kadlecek (TM) a 3’33”94; 10. Botturi (Husaberg) a 4’53”36; 11. Felicia (Yamaha) a 5’29”40; 12. Gritti M. (Beta) a 5’55”22; 13. Kantonen (KTM) a 6’15”57; 14. Novosad (Gas Gas) a 8’20”46; 15. Risse (Gas Gas) a 8’32”43; 16. Karlsson (KTM) a 9’43”96. CLASSE JUNIOR: 1. Joly (Honda) in 56’05”17; 2. Santolino (KTM) a 30”12; 3. Guerrero (Yamaha) a 45”00; 4. Dumontier (Husqvarna) a 1’54”25; 5. Kvarnstrom (Gas Gas) a 2’03”07; 6. Hellsten (KTM) a 2’04”57; 7. Nikander (Husqvarna) a 2’27”67; 8. Pallut (KTM) a 2’53”08; 9. Sjoo (Husaberg) a 2’53”51; 10. Basset (Husqvarna) a 3’14”60.
SECONDO GIORNO CLASSE E1: 1. Aubert (KTM) in 1h23’46”79; 2. Remes (KTM) a 53”86; 3. Meo (Husqvarna) a 1’17”73; 4. Seistola (Husqvarna) a 1’14”70; 5. Gauthier (Honda) a 4’52”93; 6. Germain (Yamaha) a 2’45”34; 7. Micheluz (TM) a 3’14”66; 8. Mattila (Honda) a 3’17”77; 9. Curvalle (Sherco) a 4’17”55; 10. Deparrois (Kawasaki) a 4’17”64; 11. Matoska (Husqvarna) a 7’27”75; 12. Horak (KTM) a 8’02”49. CLASSE E2: 1. Oldrati (KTM) in 56’22”56; 2. Ahola (Honda) a 17”80; 3. Cervantes (KTM) a 32”39; 4. Renet (KTM) a 57”58; 5. Ljunggren (Husaberg) a 2’02”91; 6. Tarkkala (BMW) a 2’30”36; 7. Salonen (Husaberg) a 2’31”35; 8. Planet (Sherco) a 3’01”88; 9. Vogels (Husa-
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berg) a 3’08”35; 10. Balletti (Honda) a 3’10”11; 11. Goblet (Yamaha) a 3’11”53; 12. Meyer (Honda) a 6’05”71; 13. Figueras (Gas Gas) a 6’41”10; 14. Neubert (KTM) a 7’33”75; 15. Takeshi (KTM) a 10’04”53. CLASSE E3: 1. Knight (KTM) in 54’14”08; 2. Guillaume (Husqvarna) a 52”11; 3. Albergoni (KTM) a 1’18”09; 4. Nambotin (Gas Gas) a 1’41”62; 5. Kehr (KTM) a 1’53”14; 6. Kadlecek (TM) a 2’29”85; 7. Mena (Husaberg) a 2’36”18; 8. Botturi (Husaberg) a 2’40”37; 9. Bernardez (KTM) a 3’20”01; 10. Gritti M. (Beta) a 3’40”08; 11. Felicia (Yamaha) a 5’33”88; 12. Karlsson (KTM) a 6’40”92; 13. Kantonen (KTM) a 6’58”98; 14. Novosad (Gas Gas) a 7’15”48; 15. Cotton (Beta) a 7’41”04; 16. Risse (Gas Gas) a 7’55”87. CLASSE JUNIOR: 1. Joly (Honda) in 57’30”25; 2. Hellsten (KTM) a 1’58”31; 3. Dumontier (Husqvarna) a 2’15”74; 4. Kvarnstrom (Gas Gas) a 2’36”07; 5. Beier (Honda) a 2’47”76; 6. Carlsson (Beta) a 3’11”97; 7. Sjoo (Husaberg) a 3’54”94; 8. Roman (KTM) a 3’57”95; 8. Engel (KTM) a 4’02”77; 10. Carrier (Husqvarna) a 4’48”10.
COSÌ IN CAMPIONATO Classe E1: 1. Meo punti 228; 2. Remes 186; 3. Aubert 178; 4. Deparrois 151; 5. Seistola 150. Classe E2: 1. Ahola punti 241; 2. Cervantes 220; 3. Oldrati 187; 4. Renet 169; 5. Ljunggren 145. Classe E3: 1. Knight punti 234; 2. Nambotin 204; 3. Albergoni 200; 4. Guillaume 176; 5. Keher 151. Classe EJ: 1. Joly punti 223; 2. Santolino 194; 3. Guerrero 163; 4. Dumontier 148; 5. Roman 129.
disturbi all’orecchio che gli creavano perdita d’equilibrio) ha invece centrato un secondo posto e una vittoria che non hanno spento completamente tutte le speranze del team KTM di vedere i propri piloti lottare fino all’ultimo per questo titolo. Certo, i 50 punti di vantaggio in classifica di Meo sono un’enormità, ma il pilota della Husqvarna in Slovacchia è purtroppo incappato in una gara da dimenicare. Meo, infatti, è caduto sia sabato sia domenica nella speciale estrema, riuscendo a collezionare solo un quarto e un terzo posto. Ancora una bella prova domenica per Remes che sabato avrebbe sicuramente potuto fare meglio senza una brutta caduta nella linea. In difficoltà sul fango, Micheluz non è riuscito ad andare oltre un decimo e settimo posto. Ancora una gara da incorniciare quella di sabato per Mika Ahola nella E2. Il pilota del team Honda-Zanardo non ha sbagliato nulla dimostrando la sua velocità su un terreno diverso da quello del GP di PoloA FIANCO, GUERRERO, PRIMO A SORPRESA SABATO NELLA E1, POI RITIRATO DOMENICA. SOPRA, DA SINISTRA: AUBERT (11) SECONDO E PRIMO NELLA E1, ALBERGONI (50), QUINTO E TERZO NELLA E3, E NAMBOTIN (2), PRIMO E QUARTO SEMPRE NELLA E3.
nia. Caduto nella speciale prologo di venerdì dove ha perso circa sette secondi, sabato Ahola è riuscito ad avere ragione di Thain malgrado abbia fatto spegnere il motore nell’ultima estrema. Domenica, una caduta nella estrema e una nella linea hanno fatto perdere ad Ahola una trentina di secondi che lo hanno messo alle spalle del nostro super Oldrati. Sfortunato Thain; domenica è stato protagonista di una brutta caduta nella prova di cross con ricovero in ospedale per le numerose contusioni. Niente da fare neppure per Cervantes che ha risentito forse più di tutti delle particolari condizioni del terreno chiudendo quarto e terzo. Lontano dai primi Balletti, rallentato da numerose cadute. Una vittoria ciscuno nella E3 per Nambotin e Knight. Sabato Nambotin è risultato davvero imbattibile infliggendo oltre quaranta secondi di distacco a Knight ed imponendosi in sette delle dodici speciali disputate. Domenica, dopo essersi alternato al comando con Knight per due giri, al terzo passaggio ha schiacciato la marmitta di scarico contro dei sassi disputando la linea e la cross praticamente a motore spento. Cambiata la marmitta nell’ultimo giro è caduto due volte nella linea. Knight domenica si è così preso una pronta rivincita infliggendo quasi un minuto a Guillaume.
RUBATO IL MULETTO DI ALBERGONI Gara tutta dimenticare per Simone Albergoni al quale sabato è stato rubato il muletto da allenamento che il suo meccanico Francesco Vardanega aveva parcheggiato nei pressi della prova in linea insieme alla KTM di Belometti e alla Honda di Pellegrinelli. SOGNO ESAUDITO Campione giapponese di enduro e tra i più noti piloti di fuoristrada del Sol Levante, Takeshi Koikeda ha sempre sognato di correre un GP del Mondiale. Ha esaudito il suo sogno sborsando oltre 5.000 euro tra spese di viaggio dal Giappone all’Europa, noleggio di una KTM Factory direttamente presso la Casa austriaca e relative spese di assistenza. JOLY COMANDA IL MONDIALE JUNIOR Mondiale Junior sempre più saldamente nelle mani del francese Jeremy Joly. Con due nette vittorie Joly si è portato solitario in vetta alla classifica di campionato favorito anche dalla battuta d’arresto dello spagnolo Lorenzo Sanolino costretto domenica al ritiro per la rottura della cruna catena dopo la seconda posizione di sabato. NAMBOTIN VICINO AL RINNOVO Alex Llobet, team manager Gas Gas, e Christophe Nambotin hanno confermato di aver ormai raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto 2011. Obiettivo della Gas Gas è di schierare Nambotin sempre nella E3 con una nuova 300 2T, evoluzione dell’attuale moto utilizzata dal pilota francese.
BRAVO ANCHE NEL “FAI DA TE”
AHOLA E L’ARTE DI ARRANGIARSI
NON AVENDO uno strumento di lavoro adeguato, Mika Ahola venerdì ha utilizzato una grattugia da formaggio (sopra) per abbassare di circa due centimetri il materiale espanso della sella in base alle sue esigenze di guida!
SI PARLA GIÀ DEL FUTURO
KTM: FORSE QUATTRO PILOTI NEL 2011 FABIO Farioli, team manager KTM, ha confermato in Slovacchia che l’obiettivo per la squadra ufficiale 2011 è la conferma degli attuali piloti. Voci molto vicine alla Casa austriaca darebbero invece un team KTM per il 2011 composto solo da quattro piloti; Aubert, che ha già rinnovato il contratto per due anni, altri due top rider e un giovane.
QUALI ITALIANI IN MESSICO?
IN ARRIVO I CROSSISTI PER LA SEI GIORNI LA RIUNIONE tra la FMI e tutte le squadre per partecipare alla prossima Sei Giorni in Messico, che ha visto il team HM-Zanardo per il momento non accettare le condizioni proposte, ha aperto clamorosi scenari per quella che potrebbe essere la squadra italiana del Trofeo Mondiale. Oltre alla sicura presenza di Salvini, sembrano infatti concreti i contatti per avere in squadra anche Cairoli e Philippaerts. Stesso discorso per la formazione del Trofeo Junior dove si punterebbe su almeno due giovani crossisti di spicco impegnati nel campionato europeo. Unica certezza è l’impegno della KTM che vuole tutti i propri piloti ufficiali correre la Sei Giorni, a cominciare da Albergoni e Oldrati.
motosprint
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Fuoristrada Varie
NEXT ROUND: SUD 19-20/6 LATINA (LT) - NORD 3-4/7, BUSCA (CN) Scattano i GP80 Nord a Pomposa!
UN BRUTTO COLPO RALLENTA SALVINI Mondiale MX3. GP Slovacchia SENKVICE - È stato un altro week-end eccitante, almeno per i pochi piloti che puntano al titolo iridato. Alla fine una vittoria a testa per Carlos Campano e Alex Salvini con lo spagnolo che si è ripreso la tabella rossa di leader. Nella prima manche Campano è stato il più lesto al via ma è stato subito superato da Matevz Irt che ha immediatamente allungato. Intanto Salvini era già alle prese con un difficile recupero per essere caduto nelle fasi iniziali, con moto danneggiata e lieve infortunio ad un ginocchio. Dopo una decina di minuti Irt è stato
CAMPANO (115) E SALVINI (23) SEMPRE PIÙ SOLI NELLA CORSA AL TITOLO.
costretto al ritiro per un problema tecnico. Così strada spianata verso la vittoria per Campano impegnato a lungo da Potisek con Salvini che conclude al decimo posto. L’italiano si è prontamente rifatto nella seconda manche, partito al comando ha conservato la posizione sino al termine. Purtroppo per lui nessuno è riuscito a contrastare Campano che ha concluso, seppur staccato di più di 8 secondi, alle sue spalle. Così il pilota spagnolo lascia la Slovacchia con la vittoria del GP, la tabella rossa e un vantaggio di sette punti su Salvini che ha concluso terzo assoluto. «Dopo la brutta caduta all’inizio della prima manche - è il racconto di Salvini non è stato facile continuare perché ho danneggiato l’anteriore della moto e il ginocchio mi faceva male. Il dolore si è fatto ancora più forte al via della seconda gara, per fortuna scaldandomi si è attenuato e sono riuscito a conservare il primo posto. Fra due settimane andremo in Spagna e non conosco la pista di La Baneza. Vedremo». Sul podio della settima prova del campionato è salito anche il francese Potisek. Per quanto riguarda gli altri italiani in gara Beggi ha concluso con un settimo e un nono posto, Tiveddu con due sedicesimi posti.
Campano avanti di sette punti GARA 1: 1. Campano Jiminez (Yamaha) 18 giri in 34’01”486; 2. Potisek (Honda) a 9”342; 3. Zerava (Honda) a 23”450; 4. Cepelak (Yamaha) a 27”942; 5. Staufer (KTM) a 36”541; 6. Wicht (Honda) a 36”823; 7. Beggi (TM) a 38”894; 8. Masarik (Honda) a 51”776; 9. Simko (KTM) a 1’01”609; 10. Salvini (Husqvarna) a 1’05”172; 11. Arco (Yamaha) a 1’07”208; 12. Smola (Suzuki) a 1’10”800; 13. Michalec (Honda) a 1’15”249; 14. Borka (Kawasaki) a 2’03”107; 15. Szolga (Honda) a 1 giro; 16. Tiveddu (TM); 17. Boellert (Honda); 18. Hauer (KTM); 19. Kraus (KTM) a 9 giri; 20. Irt (Husqvarna) a 13 giri. GARA 2: 1. Salvini (Husqvarna) 18 giri in 34’21”838; 2. Campano Jiminez (Yamaha) a 8”132; 3. Potisek (Honda) a 16”049; 4. Wicht (Honda) a 19”322; 5. Cepelak (Yamaha) a 22”913; 6. Zerava (Honda) a 36”677; 7. Staufer (KTM) a 40”224; 8. Masarik (Honda) a 58”511; 9. Beggi (TM) a 1’05”379; 10. Michalec (Honda) a 1’09”499; 11. Smola (Suzuki) a 1’16”126; 12. Arco (Yamaha) a 1’24”964; 13. Borka (Kawasaki) a 1’34”327; 14. Szolga (Honda) a 1 giro; 15. Boellert (Honda); 16. Tiveddu (TM); 17. Hauer (KTM); 18. Kraus (KTM) a 2 giri; 19. Irt (Husqvarna) a 8 giri; 20. Simko (KTM) a 13 giri. IN CAMPIONATO: 1. Campano Jiminez 318 punti; 2. Salvini 311; 3. Zerava 225; 4. Irt 218; 5. Potisek 183; 6. Arco 165; 7. Michalec 123; 8. Smola 118; 9. Wicht 111; 10. Martin 69; 11. Cepelak 63; 12. Makinen 55; 13. Pichon 50; 14. Kumanov 42; 15. Michek 40; 16. Beggi 39; 17. Correia 36; 18. Nikkila 36; 19. Staufer 30; 20. Venda 30.
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imbattibile
Pendolari velocissimi! Simone Pellegrino vince di nuovo a Pomposa, lasciando il trionfo sul traguardo in entrambe le gare al fratello Francesco, ospite senza punti nel Trofeo Nord, e conquistando in entrambe le gare il secondo posto dopo aver sfiorato anche la pole position. Il giovane salernitano allunga sull’avversario diretto e compagno di team Valerio Gammino, oggi solo quinto dopo due gare in salita, la prima conclusa quarto dietro a Villani e la seconda quinto. Proprio Villani conquista l’ultimo gradino del podio puntando solo sulla giornata di domenica, dopo un turno solo di crono e due gare combattute soprattutto negli ultimi giri. I fratelli Pellegrino sono in testa fin dalle crono, ma stavolta Simone davanti a Francesco, girando in 1’07”9 davanti a Volpi e Gammino mentre non prende parte al primo turno Villani, arrivato a Pomposa solo al sabato sera ma è stato il più costante e veloce nel warmup di domenica mattina.
Leclassifiche
Mondiale Speedway in Polonia
TRAVOLTI DALL’URAGANO GOLLOB TORUN - Nel fantastico nuovo stadio “Maria Rose Motoarena”, 15.000 posti a sedere tutti coperti situato nel sud della Polonia, il campionissimo polacco Tomasz Gollob ha vinto in maniera ineccepibile il quinto GP delle stagione. Il fuoriclasse di Bydgoszcz, ricordiamo che ha 39 anni, ha vinto a punteggio pieno ed è balzato al primo posto in classifica del campionato con tre punti di vantaggio sul
connazionale Hampel. In uno stadio esaurito in ogni ordine di posti lo speedway polacco ha stracciato tutti portando tre piloti nei primi tre gradini del podio; oltre al fantastico Gollob in seconda posizione si è classificato il funambolico Holta, in terza Hampel ed in quarta il tre volte campione del mondo Crump che si ritrova ora, a metà del cammino mondiale, con 20 punti di svantaggio da Gollob.
Le classifiche
Francesco Pellegrino (17) vince davanti al fratello Simone (18) ma non prenderà punti perché wild-card. Villani (49, qui di spalle) chiude il podio con il terzo posto e due gare mozzafiato.
A TORUN: 1. Gollob punti 24, 2. Holta 19, 3. Hampel 15, 4. Crump 15, 5. Andersen 9, 6.Pedersen 8, 7. Woffinden 7, 8.Miedzinski 6, 9. Holder 6, 10. Zetterstrom6, 11. Lindgren 6, 12. Hancock 6, 13. Protasiewicz 5, 14. Harris 5, 15. Bjerre 4, 16. Jonsson 3. IN CAMPIONATO: 1. Gollob punti 78, 2. Hampel 75, 3. Bjerre 59, 4. Crump 58, 5. Holta 48, 6. Jonsson 46, 7. Andersen 46, 8. N. Pedersen 44, 9. Holder 41, 10. Zetterstrom 37, 11. Harris 36, 12. Hancock 34, 13.Lindgren 33, 14.Sayfutdinov 27, 15.Woffinden 22.
Simone si gioca la pole con Francesco anche nel secondo turno e i due girano sugli stessi tempi, mentre Gammino precede Volpi di quasi un secondo. Villani è in ritardo di 1”8 ma il suo tempo comincia a scendere Pellegrino senior stacca il nuovo giro veloce: 1’07”835 e rientra ai box, mentre. Villani intanto è riuscito a migliorare e si è guadagnato l’ultimo posto in prima fila, a 9 decimi dalla pole. I primi giri della prima finale rispecchiano la griglia di partenza: Francesco fa il vuoto e si guadagna tre secondi di vantaggio su Simone. Il Salernitano può permettersi di alternare giri record a vere e proprie passeggiate gestendo il suo margine sulla coppia d’inseguitori composta da Simone Pellegrino e Gammino che si giocano la stagione sempre a stretto contatto. Dietro si forma un’altra coppia con Villani davanti a Volpi. Dopo metà gara Malandrino viene doppiato da tutto il gruppo e questo episodio fa riavvicinare i piloti tra loro, tranne Francesco Pellegrino che rimane leader lontano dai suoi avversari. Alla coppia di inseguitori si aggiunge Villani e il bolognese sul rettilineo del traguardo beffa Gammino e percorre tutto l’ultimo giro terzo, cercando anche di attaccare Simone. Vince Francesco, autore anche del giro veloce davanti a Simone, Villani e Gammino. Volpi è quinto davanti a Malandrino. La seconda finale sembra la riedizione della prima con la wild card Francesco in fuga, Simone e Gammino a giocarsi il campionato davanti alla coppia Villani Volpi. Gammino sembra tenere il passo di Simone, ma il suo GPR comincia a perdere colpi e deve mollare un po’ il gas. Villani intuisce l’occasione e in pochi passaggi si avvicina pronto a colpire al tornantino del quinto giro. Un passaggio più tardi tocca anche a Volpi che con un uno-due si beve un Gammino in crisi e si porta solitario al quarto posto. Il bolognese, ora terzo, raggiunge anche Simone Pellegrino, ma il salernitano resiste. Il doppiaggio di Malandrino al penultimo giro sembra poter dare una mano a Villani ma alla fine, qualche secondo dietro a Francesco Pellegrino taglia il traguardo Simone, su Villani, Volpi e Gammino, che finisce anche quinto in classifica di giornata. Alvise Ulrich A destra: Francesco Pellegrino vince (qui tiene in braccio il figlio Giuseppe) davanti a Simone Pellegrino e Francesco Villani!
Francesco Pellegrino fa doppietta di nuovo, ancora da wild card; dietro di lui Simone Pellegrino e Francesco Villani Trofeo GP80 Nord Circuito di Pomposa - 13/6/2010
Classifica Gara Cl 1 1 3 4 5 6
Pilota 17w Pellegrino Francesco 18 Pellegrino Simone 49 Villani Francesco 24 Volpi Massimiliano 72 Gammino Valerio 30 Malandrino Francesco
Team Ni.Ba Racing Pellegrino R. Villani Volpi Pellegrino R. Pellegrino R.
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.com
25 22 20 18 16 15
Tot 50 44 40 34 34 30
Classifica Trofeo Cl 1 2 3 4 5 6
Pilota 18 Pellegrino Simone 72 Gammino Valerio 24 Volpi Massimiliano 49 Villani Francesco 30 Malandrino Francesco 17w Pellegrino Francesco
Team Pellegrino Rac. Pellegrino Rac. Volpi Villani Pellegrino Rac. Ni.Ba Racing
Tot 150 126 116 103 32
FOTOSPORT www.fotosport.biz
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE
race@raceservice.com motosprint
25 22 20 16 18 15
Sportitalia I campionati regionali
DOLCE E BIONDI RADDOPPIANO CrossTrofeo Italia e italiano 125 SUL TRACCIATO del Monterosato (dove ancora si lavora per ultimare i lavori di adeguamento per ospitare l’ultima prova del campionato mondiale 2010), si è disputata la terza prova del Trofeo Italia di Motocross e del campionato italiano 125. Sono stati i piloti di casa a dettare legge sia nella MX1 sia nella MX2; un pilota marchigiano, il giovanissimo Matteo Guglielmi, si è imposto anche nel campionato italiano 125. Nella MX1, nulla da fare per gli avversari contro Luca Biondi, che ha dimostrato ancora una volta in questa stagione di attraversare un momento di forma strepitosa, tanto da aggiudicarsi ben quattro successi sulle sei gare disputate. Il pilota del team Sandroni ha dominato, infatti, sia gara 1 che la successiva, piegando senza problemi Riccardo Quaglio, (che nella manche finale è incappato in una brutta caduta). In gara 2 il portacolori del moto club Valconca ha preso il comando nel corso del quarto passaggio, superando Marco Marzetti, che ha fatto da lepre nei primi minuti di gara. Nella MX2, Nicola Dolce ha centrato il successo sia nella prima sia nella seconda manche. Nella gara di campionato Italiano 125, il più veloce in pista è stato Dawid Ciucci. Il pilota umbro ha stracciato gli avversari sia in gara 1 che nella successiva, ma ha compromesso il successo assoluto per una squalifica afflittagli dai commissari per un contatto con un avversario nella prima manche. Si è consolato, almeno in parte, con il successo in gara 2. Strada spianata quindi per Matteo Guglielmi, che, pur aiutato dalla squalifica di Ciucci, ha largamente meritato la vittoria, dimostrandosi molto veloce e determinato. Dopo il successo in gara 1, ha chiuso la successiva sul gradino più basso del podio. Francesco Fiorani
Fermo 13 giugno Trofeo Italia MX 1-2 e Campionato Italiano 125, terza prova – Organizzatore: M.C. Monterosato – Direttore di gara: Emanuele Grechi – Meteo: caldo
Classifiche MX1 GARA 1: 1. Biondi (Kawasaki); 2. Quaglio (Yamaha); 3. Derosa (Honda); 4. Marzetti (Honda); 5. Fontanesi (Yamaha); 6. Pedica (Suzuki); 7. Musso (Suzuki); 8. Ombrosi (KTM); 9. Giachè (Honda); 10. Carizia (Honda); 11. Marzocchi (Honda); 12. Tinari (TM); 13. Meoni (KTM); 14. Tincani (TM); 15. Testella (Honda); 16. Palpacelli (Yamaha); 17. Ferrini (Suzuki); 18. Fritelloni (Honda); 19. Comastri (Honda); 20. Del Nevo (Honda); 21. Sallicati (Honda); 22. Santori (Yamaha); 23. Prearsi (KTM); 24. Balducci (Honda); 25. Navarra (Suzuki); 26. Stortini (Suzuki); 27. D’Angelo (Suzuki); 28. Marcozzi (Honda); 29. Monterotti (TM); 30. Mosconi (Honda); 31. Palombini (Suzuki). GARA 2: 1. Biondi (Kawasaki); 2. Fontanesi (Yamaha); 3. Ombrosi (KTM); 4. Marzetti (Honda); 5. Tinari (TM); 6. Giaché (Honda); 7. Carizia (Honda); 8. Marzocchi (Honda); 9. Palpacelli (Yamaha); 10. Tincani (TM); 11. Comastri (Honda); 12. Fritelloni (Honda); 13. Vagni (Honda); 14. Testella (Honda); 15. Sallicati (Honda); 16. Ferrini (Suzuki); 17. motosprint
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Del Nevo (Honda); 18. Prearsi (KTM); 19. DeRosa (Honda); 20. Santori (Yamaha); 21. Mosconi (Honda); 22. Balducci (Honda); 23. Navarra (Suzuki); 24. Stortini (Suzuki); 25. D’Angelo (Yamaha); 26. Amabili (Honda); 27. Marcozzi (Honda); 28. Musso (Suzuki); 29. Meoni (KTM); 30. Palombini (Suzuki). MX2 GARA 1: 1. Dolce (Kawasaki); 2. Della Mora (Honda); 3. Albertoni (Kawasaki); 4. Marincioni (Suzuki); 5. Ciarlo (Suzuki); 6. Amadio (Honda); 7. Montanari (Honda); 8. Faccioli (Suzuki); 9. Furlotti (Suzuki); 10. Tramaglino (Yamaha); 11. Piunti (Honda);
12. Casa (Yamaha); 13. Gizzi (Suzuki); 14. Cristiano (Honda); 15. Decarli (Honda); 16. Cristalli (Kawasaki); 17. De Marco (Yamaha); 18. Capurso (Honda); 19. Micozzi (Yamaha); 20. Franceschini (Honda); 21. Milizia (Honda); 22. Cescon (Honda); 23. Di Bari (Honda); 24. Pettinari (Kawasaki); 25. Lamponi (Honda); 26. Silvestri (Honda); 27. Vittorini (KTM); 28. Fontanesi (Yamaha); 29. Zambon (Honda); 30. Iacopini (Honda); 31. Meale (Suzuki); 32. Risdonne (Yamaha); 33. Peruzzini (Yamaha); 34. Bucci (Suzuki); 35. Aliberti (Honda); 36. Ferazzani (Kawasaki). GARA 2: 1. Dolce (Kawasaki); 2. Albertoni (Kawasaki); 3. Della Mora (Honda); 4. Marincioni (Suzuki); 5. Ciarlo (Suzuki); 6. Amadio (Honda); 7. Faccioli (Suzuki); 8. Montanari (Honda); 9. Furlotti (Suzuki); 10. Casa (Yamaha); 11. Capurso (Honda); 12. Silvestri (Honda); 13. Cristalli (Kawasaki); 14. Decarli (Honda); 15. Piunti (Honda); 16. De Marco (Yamaha); 17. Matteucci (Honda); 18. Lamponi (Honda); 19. Milizia (Honda); 20. Cristiano (Honda); 21. Franceschini (Honda); 22. Del Federico (Honda); 23. Micozzi (Yamaha); 24. Cescon (Honda); 25. Peruzzini (Yamaha); 26. Meale (Suzuki); 27. Di Bari (Honda); 28. Vittorini (KTM); 29. Biliato (KTM); 30. Fontanesi (Yamaha); 31. Iacopini (Honda); 32. Bucci (Suzuki); 33. Aliberti (Honda); 34. Risdonne (Yamaha). CLASSE 125 GARA 1: 1. Guglielmi (KTM); 2. Muratori (Suzuki); 3. Peverieri (TM); 4. Moroni (KTM); 5. Ruzzi (KTM); 6. Sbrocca (KTM); 7. Marchelli (KTM); 8. Bandini (Yamaha); 9. Anichini (KTM); 10. Mocellin (Honda); 11. Coturri (Yamaha); 12. Toccaceli (Suzuki); 13. De Santis (Honda); 14. Bergonzani (Suzuki); 15. Andrini (Suzuki); 16. Fiorgentili (Suzuki); 17. Lucci (KTM); 18. Marasca (KTM); 19. Gazzola (KTM); 20. Soverchia (TM); 21. Susini (TM); 22. Da Ros (Suzuki); 23. Zoccai (Honda); 24. Zamboni (KTM); 25. Naldoni (Suzuki); 26. Zinetti (KTM); 27. Casaglia (Suzuki); 28. Tesconi (KTM); 29. Gozzoli (TM); 30. Di Marziantonio (Honda); 31. Mantovani (Yamaha). GARA 2: 1. Ciucci (KTM); 2. Peverieri (TM); 3. Guglielmi (KTM); 4. Muratori (Suzuki); 5. Bandini (Yamaha); 6. Marchelli (KTM); 7. Anichini (KTM); 8. Moroni (KTM); 9. Mocellin (Honda); 10. Mantovani (Yamaha); 11. Coturri (Yamaha); 12. Sbrocca (KTM); 13. Ruzzi (KTM); 14. De Santis (Honda); 15. Toccaceli (Suzuki); 16. Andrini (Suzuki); 17. Fiorgentili (Suzuki); 18. Soverchia (TM); 19. Susini (TM); 20. Lucci (KTM); 21. Di Marziantonio (Honda); 22. Zoccai (Honda); 23. Da Ros (Suzuki); 24. Zamboni (KTM); 25. Naldoni (Suzuki); 26. Bergonzani (Suzuki); 27. Casaglia (Suzuki); 28. De Pietri (Suzuki); 29. Gozzoli (TM); 30. Zinetti (KTM).
VINCITORI IN AZIONE A FERMO. DOPPIETTA DI LUCA BIONDI (SOTTO) NEL TROFEO ITALIA CATEGORIA MX1. DUE VITTORIE PER NICOLA DOLCE (A DESTRA) NELL’ALTRA CLASSE, LA MX2.
Umbria Gioiella (PG) 23 maggio 1. Trofeo Memorial Alberto Morresi, campionato umbro minicross e Trofeo Vinicio Rosadi 125 – Organizzatore M.C. Trasimeno – Direttore di gara: Giandomenico – Meteo: sereno
Classifiche Trofeo Veteran Alberto Morresi MX1 MX2 GARA 1: 1. Di Domenicantonio (KTM); 2. Lorenzini (Honda); 3. Caselli (Honda); 4. Pelosi (Yamaha); 5. Feliciani (KTM); 6. Cappellini (Suzuki); 7. Paterni (Yamaha); 8. Campanai (Suzuki); 9. Casola (Yamaha); 10. Fiorucci (Suzuki); 11. Ciuffetti (KTM); 12. Fravoli (Honda); 13. Frustalupi (Kawasaki); 14. Papa (TM); 15. Borelli (Honda); 16. Cardoni (Honda); 17. Manoni (TM); 18. Impeciati (Yamaha). GARA 2: 1. Caselli (Honda); 2. Feliciani (KTM); 3. Pelosi (Yamaha); 4. Cappellini (Suzuki); 5. Paterni (Yamaha); 6. Casola (Yamaha); 7. Fravoli (Honda); 8. Fiorucci (Suzuki); 9. Campanai (Suzuki); 10. Ciuffetti (KTM); 11. Frustalupi (Kawasaki); 12. Papa (TM); 13. Borelli (Kawasaki); 14. Cardoni (KTM); 15. Manoni (TM); 16. Lorenzini (Honda); 17. Impeciati (TM); 18. Di Domenicantonio (KTM). Trofeo Vinicio Rosadi 125 GARA 1: 1. Manzoni (Husqvarna); 2. Tozzi (KTM); 3. Savini (Yamaha); 4. Alamanni (Honda); 5. Lippi (Suzuki); 6. Lucchesi (Kawasaki); 7. Fondelli (Husqvarna); 8. Lucci P. (KTM); 9. Polidori (Yamaha); 10. Pini (KTM); 11. Zazzeri (Suzuki); 12. Casaglia (Suzuki); 13. Susini (TM); 14. Ceroni (TM); 15. Occhini (KTM); 16. Papaveri (Yamaha); 17. Maltry (Suzuki); 18. Arnetoli (Yamaha); 19. Vandelli (Yamaha); 20. Mazzoni (KTM); 21. Benedetti (Husqvarna); 22. Serafini (KTM); 23. Ricciarini (KTM); 24. Mattolini (Yamaha); 25. Rossetti (Yamaha); 26. Di Pompeo (KTM); 27. Cinquini (KTM); 28. Montini A. (Honda); 29. Vannucci (KTM); 30. Andreini (Suzuki); 31. Lucci D. (KTM); 32. Proietti (TM). GARA 2: 1. Manzoni (Husqvarna); 2. Tozzi (KTM); 3. Pini (KTM); 4. Savini (Yamaha); 5. Alamanni (Honda); 6. Polidori (Yamaha); 7. Fondelli (Husqvarna); 8. Lippi (Suzuki); 9. Lucci P. (KTM); 10. Ceroni (TM); 11. Vandelli (Yamaha); 12. Lucchesi (Kawasaki); 13. Zazzari (Suzuki); 14. Papaveri (Yamaha); 15. Maltry (Yamaha); 16. Rossetti (Yamaha); 17. Andreini (Suzuki); 18. Casaglia (Suzuki); 19. Mazzoni (KTM); 20. Arnetoli (Yamaha); 21. Mattolini (Yamaha); 22. Benedetti (Husqvarna); 23. Proietti (KTM); 24. Serafini
(KTM); 25. Occhini (KTM); 26. Di Pompeo (KTM); 27. Montini A. (Honda); 28. Montini M. (Honda); 29. Cinquini (KTM); 30. Vannucci (KTM); 31. Ricciarini (KTM); 32. Susini (T M). MINICROSS DEBUTTANTI GARA 1: 1. Salvatori (KTM); 2. Talluri (KTM); 3. Calonaci (KTM); 4. Filomena (KTM); 5. Angeli (KTM); 6. Rossi (KTM); 7. Mancini (KTM); 8. Bassi (KTM); 9. Tenti (KTM); 10. Daliana (KTM); 11. Giusti (Kawasaki); 12. Falcioni (Kawasaki); 13. Garofani (KTM). GARA 2: 1. Salvatori (KTM); 2. Talluri (KTM); 3. Calonaci (KTM); 4. Rossi (KTM); 5. Filomena (KTM); 6. Tenti (KTM); 7. Angeli (KTM); 8. Daliana (KTM); 9. Giusti (Kawasaki); 10. Falcioni (Kawasaki); 11. Bassi (KTM); 12. Garofani (KTM); 13. Mancini (KTM). CADETTI GARA 1: 1. Tagliareni (KTM); 2. Menchelli (KTM); 3. Dolce (KTM); 4. Nozzi (KTM); 5. Galardi (Kawasaki); 6. Fiorini (KTM); 7. Peruzzi (KTM); 8. Pieri (KTM); 9. Gigli (KTM); 10. Fantalizzi (KTM); 11. Fissi (KTM); 12. Savitteri (KTM). GARA 2: 1. Tagliareni (KTM); 2. Peruzzi (KTM); 3. Menchelli (KTM); 4. Nozzi (KTM); 5. Dolce (KTM); 6. Gigli (KTM); 7. Galardi (Kawasaki); 8. Pieri (KTM); 9. Fiorini (KTM); 10. Fantalizzi (KTM); 11. Fissi (KTM); 12. Savitteri (KTM). SENIOR GARA 1: 1. Furbetta (KTM); 2. Lucaroni (KTM); 3. Righi (Honda); 4. Lazzeri (KTM); 5. Bersanelli (Yamaha); 6. Gaiffi (Honda); 7. Beati (KTM); 8. Rocchi (KTM); 9. Gubbiotti (KTM); 10. Della Bidia (KTM); 11. Fiorini (KTM); 12. Dominici (KTM); 13. Delvita (Suzuki); 14. Zaffini (Yamaha); 15. Reali (Suzuki); 16. Tortori (KTM); 17. Tanganelli (KTM); 18. Razzauti (Suzuki); 19. Binaglia (KTM); 20. Foschini (Kawasaki); 21. Mazzoni (KTM); 22. Liviani (KTM); 23. Spagna (Yamaha); 24. Bennati (KTM). GARA 2: 1. Righi (Honda); 2. Lucaroni (KTM); 3. Furbetta (Honda); 4. Bersanelli (Yamaha); 5. Rocchi (KTM); 6. Beati (KTM); 7. Lazzari (KTM); 8. Gubbiotti (KTM); 9. Della Bidia (KTM); 10. Fiorini (KTM); 11. Dominici (KTM); 12. Delvita (Suzuki); 13. Marzovilla (KTM); 14. Zaffini (Yamaha); 15. Razzauti (Suzuki); 16. Tortori (KTM); 17. Spagna (Yamaha); 18. Mazzoni (KTM); 19. Reali (Suzuki); 20. Foschini (Kawasaki); 21. Binaglia (KTM); 22. Liviani (KTM); 23. Tanganelli (KTM); 24. Gaiffi (Honda); 25. Bennati (KTM).
Sardegna Riola Sardo (OR) 23 maggio Campionato sardo motocross, quinta prova – Organizzatore: M.C. Motorschool – Direttore di gara: Carlo Fadda – Meteo: sereno
Classifiche MX1 GARA 1: 1. Mulas (Yamaha); 2. Puddu (Honda); 3. Argiolas (Honda); 4. Piemonte (Yamaha); 5. Vargiu (Yamaha); 6. Depau (KTM); 7. Dassu (Yamaha); 8. Miscali (Honda); 9. Garau (Kawasaki); 10. Farci (Kawasaki). GARA 2: 1. Mulas (Yamaha); 2. Argiolas (Honda); 3. Puddu (Honda); 4. Vargiu (Yamaha); 5. Dassu (Yamaha); 6. Depau (KTM); 7. Garau (Kawasaki); 8. Farci (Kawasaki).
MX2 GARA 1: 1. Angius (Yamaha); 2. Spano (KTM); 3. Muggianu (Honda); 4. Cadeddu (KTM); 5. Azara (KTM); 6. Porcu (KTM); 7. Figoni (Honda); 8. Soddu (Kawasaki); 9. Sotgiu (Honda); 10. Muzzin (TM); 11. Solinas (Honda); 12. Muglia (Honda); 13. Giorda (Kawasaki); 14. Pinna A. (Yamaha); 15. Loru (Yamaha); 16. Pische (Honda); 17. Pisanu (Yamaha); 18. Corona (KTM); 19. Pinna M. (Suzuki); 20. Perria (KTM); 21. Loi (Yamaha); 22. Firinu (Honda); 23. Sottile (Yamaha); 24. Melia (Honda); 25. Cubadda (Honda); 26. Floris (Yamaha). GARA 2: 1. Angius (Yamaha); 2. Spano (KTM); 3. Azara (KTM); 4. Cadeddu (KTM); 5. Muggianu (Honda); 6. Soddu (Kawasaki); 7. Porcu (KTM); 8. Muzzin (TM); 9. Sotgiu (Honda); 10. Muglia (Honda); 11. Solinas (Honda); 12. Giorda (Kawasaki); 13. Loru (Yamaha); 14. Pische (Honda); 15. Perria (KTM); 16. Figoni (Honda); 17. Pinna (Suzuki); 18. Loi (Yamaha); 19. Pisanu (Yamaha); 20. Fiori (KTM); 21. Pinna A. (Yamaha); 22. Firinu (Honda); 23. Sottile (Yamaha); 24. Melia (Honda); 25. Cubadda (Honda); 26. Floris (Yamaha). DEBUTTANTI - CADETTI GARA 1: 1. Mocci (KTM); 2. Pinna (KTM); 3. Farci (KTM); 4. Argiolas (Kawasaki); 5. Piras (KTM); 6. Serra (Kawasaki); 7. Diana (KTM); 8. Pedoni (KTM); 9. Lecis (KTM). GARA 2: 1. Mocci (KTM); 2. Pinna (KTM); 3. Piras (KTM); 4. Farci (KTM); 5. Diana (KTM); 6. Lecis (KTM); 7. Pedoni (KTM). JUNIOR - SENIOR GARA 1: 1. Picciau (Honda); 2. Marino (Kawasaki); 3. Fadda (KTM); 4. Garau (Kawasaki); 5. Locci (KTM); 6. Ballisai (Honda); 7. Massa (Kawasaki). GARA 2: 1. Picciau (Honda); 2. Fadda (KTM); 3. Massa (Kawasaki); 4. Marino (Kawasaki); 5. Garau (Kawasaki); 6. Locci (KTM); 7. Ballisai (Honda).
Friuli V.G. Pasiano di Pordenone (PN) 23 maggio Campionato cross Friuli Venezia Giulia, quarta prova – Organizzatore: M.C. Pedemontano – Direttore di gara: Mark Coral – Meteo: sereno
Classifiche MX1: 1. Stefano Sonego (Raptor Racing - Honda); 2. Vidotto (Yamaha); 3. Liva (Honda); 4. Givani (TM); 5. Argiolas (Honda); 6. Mattiuz (Honda); 7. Polo M. (Yamaha); 8. Dal Bò (Honda); 9. Raffaglio J. (Honda); 10. Gurizzan M. (Honda); 11. Cebula (Honda); 12. Carrer (Kawasaki); 13. Ciot (Yamaha); 14. Marchesin (Honda); 15. Quaino (Suzuki); 16. De Lazzari (Kawasaki); 17. Sonego F. (Honda); 18. Belluzzo (KTM); 19. De Cecco (Honda); 20. Melchiori (Kawasaki); 21. Dolcetti (Honda); 22. Villini (Honda). MX 2: 1. Andrea Cescon (Albatros - Honda); 2. Pierfederici (Yamaha); 3. Cotti (Yamaha); 4. Villanova (Yamaha); 5. Spinacè (Kawasaki); 6. Cecchetto A. (Honda); 7. Gava (KTM); 8. Miconi (Honda); 9. Collodel (Honda); 10. Fanna (Kawasaki); 11. Zamaro (Honda); 12. Quas (TM); 13. Chiarotto (KTM); 14. Brusadin (Honda); 15. Zavagno (Yamaha); 16. Pilot (KTM); 17. Cossar (Kawasaki); 18. Carnielli (Kawasaki); 19. Dario (Honda); 20. Rizzetto (Yamaha); 21. Pivetta D. (Honda); 22. Cudini (Honda); 23. Da Dalt R. (Honda); 24. Pitton (Suzuki); 25. Paulitti (Honda); 26. Bortolin (Yamaha); 27. Borghese (Kawa-
ANDREA CESCON (SOPRA) VINCITORE DELLA MX2 FRIULANA. SOTTO, NICOLA CORRADIN, PRIMO NELLA HOBBY MX2.
(Honda); 16. Orazi (Yamaha); 17. Aita I. (Kawasaki); 18. Cattai S. (Honda); 19. Foschia (Suzuki); 20. Cattai S. (Honda); 21. Martinuzzi (Honda); 22. Cargnelutti A. (Honda); 23. Garbin (Yamaha); 24. Reichert (Yamaha); 25. Sincich (Suzuki); 26. Sattolo (Honda); 27. Perini W. (Honda); 28. Setten (KTM); 29. Simatz (Suzuki); 30. Perini A. (Honda). HOBBY MX2 gr. C: 1. De Nardo (TM); 2. Furlan (TM); 3. Molinaro (Yamaha); 4. Cuttin (Suzuki); 5. Tavian (Honda); 6. Cargnelutti M. (Kawasaki); 7. Chiuvè (Honda).
Lazio S. Giorgio Ripi (FR) 23 maggio Campionato laziale di motocross – Organizzatore: Lazio Racin (LT) – Direttore di gara: Sonia Tuzi – Meteo: buone
Classifiche
saki); 28. Dordolo S. (Yamaha); 29. Perosa (Honda); 30. Salvador (Honda). HOBBY MX1: 1. Christian Mittone (Manzano - Honda); 2. Francesco (Yamaha); 3. Vitagliano (Kawasaki); 4. Snaidero (TM); 5. Manfrin (Kawasaki); 6. Ferrari (Honda); 7. Fieghl (Kawasaki); 8. Manfrin L. (Kawasaki); 9. Zamarian (KTM); 10. Masutti (Honda); 11. Battel (Suzuki); 12. Paravano (Honda); 13. Mottes (Suzuki); 14. Bisinella (Yamaha); 15. Springolo (Yamaha); 16. Michelin (KTM); 17. Scuderin (Suzuki); 18. Miscolini (Suzuki); 19. Rivignassi (Honda); 20. Bassetto (Honda); 21. Gabatel (Honda); 22. Danieli (Suzuki); 23. Buffon (Honda); 24. Vardabasso (Honda); 25. Fuser (Honda); 26. Peruzzo (KTM); 27. Santin (Honda); 28. Da Ros C. (Yamaha); 29. Marin (Honda); 30. Mirarchi (Honda); 31. Marchesi (TM). HOBBY MX2: 1. Nicola Corradin (Bibione - Yamaha); 2. Marson (Honda); 3. Scodellaro (Kawasaki); 4. Rossi N. (Suzuki); 5. Favret (Honda); 6. Barbieri (Yamaha); 7. Mauri A. (Honda); 8. Talon (Kawasaki); 9. Mauri M. (Honda); 10. Battistella (Honda); 11. Gaspardo (Honda); 12. De Cecco (Honda); 13. Aita S. (Suzuki); 14. Nicoloso (Honda); 15. Macrì (Honda); 16. Mascherin (Honda); 17. Tassan (Suzuki); 18. Gerussi (Honda); 19. Padovano (Suzuki); 20. Marzotto (Yamaha); 21. Morettin M. (Yamaha); 22. Belluzzo (Suzuki); 23. Infanti (Honda); 24. Campaniello (Yamaha); 25. Polo (Yamaha); 26. Corazzin (KTM); 27. Confortin (KTM); 28. Sperandio (Kawasaki); 29. Carpi (Yamaha); 30. Segato (Honda). HOBBY MX2 gr. B: 1. De Pin S.; 2. Schiavon Giac. (Kawasaki); 3. Basso S. (Yamaha); 4. Fossaluzza (KTM); 5. Scomparin (Kawasaki); 6. Basso C. (Yamaha); 7. Dall’Agnese (Honda); 8. De Boni (Honda); 9. Da Dalt A. (Honda); 10. Volpe (Suzuki); 11. Sisti (Honda); 12. Bertoia (Honda); 13. Brondani (Suzuki); 14. Tondato (Yamaha); 15. Sturni
SPORT: 1. Trasolini (Honda); 2. Gneo (Honda); 3. Evangelisti (Honda); 4. De Filippis (TM); 5. Ciccotti (KTM); 6. Del Prete G. (TM); 7. Parisella (TM); 8. Giusti (KTM); 9. Gibbini (Kawasaki); 10. Del Prete B. (TM). UNDER 17 2T: 1. De Santis (Honda); 2. Nardin (KTM); 3. Tuccillo (Suzuki); 4. Torelli (KTM); 5. Calisti (KTM); 6. Galardi (Honda); 7. Carradori (Honda); 8. Zecchin (Suzuki). UNDER 17 2T: 1. Mele (Suzuki); 2. Ariano (Yamaha); 3. Girotti (Kawasaki); 4. Corsetti (KTM); 5. Polito (Kawasaki); 6. Tognon (Honda); 7. Rocchi (Honda). UNDER 21 OPEN: 1. Arnò (Yamaha); 2. Ezioni (Suzuki); 3. Cannella (Suzuki); 4. Tondo (Suzuki); 5. D’Arpino (Honda); 6. Panetta (KTM); 7. Santucci (Honda); 8. Cesarini (Honda); 9. Gentili (KTM); 10. Gabrielli (Suzuki); 11. Mattarelli (KTM); 12. Meffe (Kawasaki). MX1 VETERAN: 1. Navarra (Suzuki); 2. Befera (Honda); 3. Francucci (Honda); 4. Annibaldi (KTM); 5. Cesarini (Suzuki); 6. Girotti (Kawasaki); 7. Barrini (Honda); 8. Di Trocchio (Yamaha); 9. Palombini (Suzuki); 10. Miele (Suzuki). OVER 21: 1. Baseotto (Honda); 2. Torchia (Honda); 3. Angelone (Kawasaki); 4. Cannavaciulo (Yamaha); 5. Castellano (Kawasaki); 6. Morreale (Honda). TOP DRIVERS: 1. Mocini (Honda); 2. Solazzo (KTM); 3. Prelli (Suzuki). MX2 OVER 21: 1. Berardi (Honda); 2. Langella (KTM); 3. Cioccolini (TM); 4. Marcoccia (Honda); 5. Balzi (Yamaha); 6. Angeloni (Yamaha); 7. Imperoli (Suzuki); 8. Tuzi (Suzuki); 9. Marchiori (Kawasaki); 10. Angelini (Honda); 11. Fronzi (KTM); 12. Arena (KTM); 13. Cardinale (Honda); 14. Gagliarducci (Honda). TOP DRIVERS: 1. Sensi (KTM); 2. Pomente (Honda); 3. Siroti (KTM). VETERAN: 1. Fiorentino (Honda); 2. Serra (Honda); 3. Marcian (Honda); 4. Zarrilli (Kawasaki); 5. Arenella (Yamaha); 6. De Santis (Honda). MINICROSS A2 DEBUTTANTI: 1. Secchi (KTM). CADETTI: 1. Ascenzi (KTM); 2. Bozza (KTM). JUNIOR: 1. Secchi (KTM); 2. Carboni (KTM); 3. Fortuna (Kawasaki); 4. Turoli (Suzuki); 5. Iosca (Honda). JUNIOR SPORT: 1. Del Prete (TM). SENIOR: 1. Ramon (Suzuki); 2. Di Pietro (Suzuki); 3. Garvi (KTM); 4. Cerone (KTM). motosprint
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Prova novità Triumph Sprint GT
di Andrea Toumaniantz - foto Graeme Brown, Tim Keeton
DISPOSIZIONE CLASSICA E STILE TRADIZIONALE PER IL CRUSCOTTO DELLA SPRINT GT: TRE QUADRANTI CIRCOLARI, CONTAGIRI AL CENTRO. RISPETTO ALLA SPRINT ST IL FRONTALE È LEGGERMENTE PIÙ FILANTE, LA PROTEZIONE È BUONA ANCHE IN VELOCITÀ.
Viaggio di piacere
Deriva dalla Sprint ST ma è più comoda e più potente. Granturismo, ma conserva una certa grinta
G
LASGOW (SCOZIA) - Fino ad oggi la proposta da granturismo Triumph era una moto dotata di valige e carenatura protettiva, ma dal carattere piuttosto sportivo e con un assetto non particolarmente votato al comfort; anche il passeggero non trovava una sistemazione ideale per le lunghe percorrenze a causa della sella molto rialzata. Era una scelta un po’ fuori dagli standard di mercato, per cui il marchio britannico ha deciso di creare un nuovo modello, più vicino alle specifiche esigenze dei viaggiatori a due ruote e in grado di misurarsi ad armi pari con la concorrenza. È nata così la Sprint GT, che in alcuni Paesi europei si affianca alla ST, mentre in Italia ne prende il posto (sarà comunque possibile acquistare la ST facendo richiesta direttamente a Triumph Italia). Una moto dal prezzo molto interessante, 13.050 euro, nel quale sono compresi ABS e borse. Questa versione GT è strettamente imparentata con la precedente ST, ma è stata oggetto di modifiche significative: in primis lo scarico, era sotto la sella ed è tornato in posizione tradizionale, un classico 3 in 1 a sezione triangolare che sbuca sotto la borsa sul lato destro. Questa scelta elimina l’elemento distintivo del vecchio modello, ma guadagnare spazio nella zona intorno al telaietto posteriore ha permesso di abbassare la sella del passeggero, allontanare una fonte di calore e ricavare anche un piccolo vano sottosella. Lateralmente spicca il nuo-
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vo disegno della sella, che ora è meno incavata e meno inclinata in avanti, pur risultando meno alta da terra. La vista anteriore resta pressoché la stessa, ma il cupolino ha forme leggermente più filanti e il gruppo ottico ha un disegno più sottile, e un sistema interno a riflessione capace di garantire un fascio di luce più ampio, specialmente in curva, con la moto piegata. Per i piloti di maggior statura, la parte trasparente del cupolino può essere sostituita con una più bombata e quindi più protettiva. Ben studiati la chiusura e il fissaggio delle borse laterali da 31 litri, attuabili con la stessa chiave di contatto. Il singolare sistema di fissaggio permette alle borse di basculare lateralmente di alcuni gradi, a detta dei tecnici questo serve ad avvertirle meno durante la guida. Il top case da 55 litri, disponibile su richiesta, comprende una presa interna a 12 V, la cui connessione alla batteria è compresa nel sistema di aggancio sul portapacchi. NATA nel 1993, la Sprint è arrivata a questa quarta versione diventando a tutti gli effetti una ottima granturismo, al costo di sacrificare parte del piglio sportivo che aveva in passato. In sella si assume una postura naturale, le pedane permettono di avere le gambe poco piegate ma non sono troppo lontane dalla sella, i semimanubri sono ad un’altezza ottimale, curvati verso il pilota. Questo porta ad avere una posizione comoda, il busto è inclinato in avanti ma non c’è affaticamento dei polsi. L’altezza della sella è ottimale per un pilota di media statura e anche i più alti trovano sufficienti spazi per le gambe. Un appunto al registro della leva del freno anteriore, regolabile su 4 posizioni
RATI DATI DICHIA .
c.m .050 euro Prezzo 13 kW) 30 CV (96 Potenza a1 9.200 giri/’ 8 Nm) ,0 kgm (1’0 i/ Coppia 11 ir g 0 a 6.25 .m. 268 kg Peso in o.d ento, blu Colori arg
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Prova novità Triumph Sprint GT
LA TECNICA
ALLUNGATA PER VIAGGIARE
Nuovo forcellone, cresce l’interasse
IMPONENTE ED ELEGANTE LA LINEA DELLA SPRINT GT, CHE DI SERIE HA L’ABS E BORSE LATERALI IN CUI PUÒ ENTRARE UN CASCO INTEGRALE. LO SCARICO NELLA ST ERA SOTTO LA SELLA, QUI È STATO SPOSTATO IN POSIZIONE TRADIZIONALE.
ma ancora non sufficienti ad avvicinarla quanto basta per poterla afferrare comodamente. La moto del nostro test montava le manopole riscaldate, che hanno diametro maggiorato e questo ovviamente contribuisce alla eccessiva distanza della leva. Se nelle manovre da fermo i 268 kg della Sprint GT si avvertono bene, in movimento tutto diventa più semplice. Nessuna difficoltà nella marcia alle basse andature cittadine, la risposta del propulsore è pulita, i comandi del gas e al manubrio richiedono uno sforzo minimo e la moto non tende a “chiudere” nemmeno nelle svolte strette; solo, è bene ricordare la presenza delle due voluminose borse, prima di passare troppo vicini agli ostacoli. All’aumentare dell’andatura si comincia ad apprezzare la buona protezione aerodinamica: fino a cira 150 km/h gambe e busto sono perfettamente riparati, restano scoperte solo le spalle e la parte superiore del casco. Se la velocità sale ancora basta abbassarsi leggermente per godere di una protezione totale. NONOSTANTE la stazza della GT, l’avantreno ha una notevole precisione e garantisce immediata confidenza. La forcella fornisce ottimo sostegno in frenata e un buon feed back dell’asfalto, di conseguenza la GT è veloce in ingresso e molto precisa a centro curva, anche in presenza di avvallamenti. Un po’ meno efficace l’ammortizzatore, che forse a causa dell’aumento del braccio di leva del forcellone monobraccio allungato, risulmotosprint
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ta piuttosto cedevole, innescando eccessivi movimenti del posteriore, soprattutto nei curvoni veloci. Si può comunque intervenire regolando il precarico e aumentando il freno idraulico in estensione, cosa che ha migliorato la situazione. Nel misto stretto torna ad emergere il carattere sportivo della GT che si dimostra divertente, tra le migliori della categoria. Il suo tre cilindri dall’inconfondibile rombo è un propulsore estremamente efficace su strada, grazie all’erogazione corposa tra i 4.000 e i 7.000 giri. Richiede cambiate più frequenti rispetto ad un 4 cilindri, ma ad ogni apertura del gas lo si trova sempre lì, lesto a salire di giri. La maggiore potenza e coppia, guadagnate con la nuova mappatura, non sono evidenti, perché l’incremento è ben distribuito su tutto l’arco di utilizzo. Il cambio è leggermente ruvido, ma ha rapporti ben spaziati, quello della sesta piuttosto lungo, mentre la frizione lavora in maniera impeccabile. La Sprint GT si fa onore in frenata, situazione in cui l’ABS è utile e non troppo invasivo. I dischi anteriori sono facilmente modulabili e più potenti di quelli della ST. Il posteriore richiede uno sforzo minimo sulla leva, ma è ben modulabile e non c’è rischio di bloccaggi inaspettati. Ottimo per la guida in due. Il passeggero trova un’eccellente sistemazione in sella e deve solo abituarsi ad una protezione aerodinamica non completa. L’eventuale top case prevede anche un cuscino per dare appoggio a chi sta dietro.
IL TELAIO perimetrale in alluminio della Triumph granturismo è lo stesso della ST, ma il forcellone monobraccio - pure in alluminio - è più lungo di ben 75 mm, di conseguenza è maggiore l’interasse, a vantaggio della stabilità. La scomparsa dello scarico sottosella ha permesso di modificare anche il telaietto posteriore, rinforzato per sostenere le nuove borse; maniglie passeggero e portapacchi ora sono di serie. Il reparto sospensioni registra una diversa taratura idraulica della forcella con steli di 43 mm Ø, regolabile solo nel precarico, mentre l’ammortizzatore posteriore può essere regolato nel precarico e nel freno in estensione. Anche se il disegno delle ruote in lega non cambia, quella posteriore è stata alleggerita di 1 kg. Su quella anteriore sono montati due dischi freno flottanti di 320 mm Ø, controllati da pinze Nissin a 4 pistoncini, mentre al posteriore c’è un disco di 255
mm Ø con pinza a 2 pistoncini. L’impianto frenanate è dotato di sistema ABS di serie. La Sprint GT è spinta da un tre cilindri in linea di 1.050 cm3, con distribuzione a 4 valvole per cilindro comandate da doppio albero a camme. È stato rivisto nella mappatura della centralina e ha guadagnato 5 CV, per una potenza di 130 CV a 9.200 giri. È salita anche la coppia, di 5 Nm, peraltro raggiunti a 6.300 giri, 1.000 giri più in basso della versione precedente. Per contenere i consumi e incrementare il comfort in velocità, inoltre, la sesta marcia è stata allungata del 7%.
AROLE IN POCHE P CI PIACE di guida Posizione ne Erogazio Frenata CE NON CI PIA riore te n a Leva freno posteriore e n io s n e p Sos di scarico Terminale
IDENTIKIT 1MOTORE Tre cilindri frontemarcia, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 1.049,9 cm3. Alesaggio e corsa 79 x 71,4 mm. Rapporto di compressione 12:1. Distribuzione doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica Multipoint, corpi farfallati 46 mm Ø. Accensione digitale induttiva. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.
1TRASMISSIONE Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio. Cambio a sei marce.
1CICLISTICA Telaio a doppio trave perimetrale in alluminio. Sospensioni: anteriore forcella Showa a cartuccia regolabile nel precarico con steli di 43 mm Ø, corsa 127 mm; posteriore forcellone monobraccio con un ammortizzatore regolabile nel precarico e nel freno in estensione, corsa ruota 152 mm. Freni con ABS: anteriore due dischi flottanti di 320 mm Ø, pinze a quattro pistoncini contrapposti; posteriore un disco di 255 mm Ø, pinza a due pistoncini. Pneumatici: anteriore 120/70 ZR17; posteriore 180/55 ZR17.
1DIMENSIONI Interasse 1.565 mm, lunghezza 2.260 mm, larghezza 760 mm, altezza 1.210 mm, altezza sella 815 mm, luce a terra 150 mm. Inclinazione cannotto di sterzo 23,5°, avancorsa 84 mm. Capacità serbatoio carburante 9,2 litri.
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Prova novità Yamaha BW’s 125 B-generation di Dario Ballardini
M
ILANO - Ci sono altre città di fianco alla “Milano da bere”, quella dell’aperitivo in via Montenapoleone; ci sono altre tribù con i loro riti, l’abbigliamento, perfino il modo di salutare, a Milano e in tutto il mondo. Il BW’s B-generation nasce per quella dei ragazzacci metropolitani. Gente fuori dagli schemi, con un senso del gruppo fortissimo e nessuna voglia di banalità. Ci si ritroveranno, loro, nelle livree fuori di testa che sono la caratteristica più evidente del nuovo 125 Yamaha: teschi, stelle, codici a barre, se non vi piace essere notati è meglio girare pagina. Diversamente ci sono dieci opzioni, cinque schemi da applicare sul fondo bianco oppure nero della versione base, con la possibilità di cambiarli a piacimento perché sono tutti adesivi. Ne viene fornito un kit a scelta al momento dell’acquisto, senza sovrapprezzo: la cifra resta quella, 3.090 euro f.c.; e gli altri set si possono comprare after market. ACCESSO vietato a chi ha la cravatta, a chi è molto adulto, a chi è troppo serio. B-generation sta per “board generation”, la generazione della tavola da skate; è l’erede quasi maggiorenne - 125 cm3 - di uno scooter che fece furore tra i giovanissimi, vendendo 2 milioni di pezzi tra Yamaha BW’s e MBK Booster, la doppia identità dello stesso oggetto commercializzato da due marchi diversi. Con i modelli di allora non ha molto in comune ma la matrice è la stessa, trasgressiva e guizzante, aspetto aggressivo e doppio faro; tubi del telaio a vista e ruote cicciotte, un po’ perché assorbono meglio i colpi e un po’ perché BW’s sta per “big wheels”. Sul B-generation non ci si trova perfettamente composti e in assetto come sullo scooter di papà perché è corto e le ginocchia stanno alte e un po’ in fuori, ma è proprio lo stile BW’s: casual, informale, comunque
Nasce per una generazione fuori dagli schemi: leggero, guizzante, alternativo
Bad boys
È SOLO UNA DELLE 10 LIVREE DISPONIBILI PER IL BW’S B-GENERATION: CAMBIARE DECORAZIONI È FACILE, SONO ADESIVE. SOTTO, IL CRUSCOTTO E IL VANO PER UN CASCO INTEGRALE. COSTA 3.090 EURO F.C.
adattissimo a un mezzo che fa dell’agilità la sua arma migliore perché la sella inclinata spinge il peso del conduttore verso il centro del veicolo. È guizzante il 125 Yamaha, è nato per il traffico e si vede, al semaforo gira tra una macchina e l’altra che è uno spettacolo. Siccome la sella è larga i piedi arrivano a terra di misura ma è leggero e non mette mai in difficoltà, in compenso il piano d’appoggio è fantastico: ampio e spazioso, consistente al punto giusto, e se il viaggio si fa lungo ci si può spingere indietro per distendere le ginocchia. PIACEVOLE da guidare per la sua leggerezza, facilissimo per il suo equilibrio, intuitivo per le sue dimensioni contenute, il BW’s cede qualche punto sulle sospensioni a misura di ragazzino: morbide nella prima fase, si mangiano subito la prima parte della corsa e resta quella più dura, assorbono le irregolarità ma sulle buche sono secche; rendono il BW’s reattivo tra le curve e per nulla incline al dondolio, però poco adatto a chi pensa ad un mezzo... istituzionale. Piuttosto, roba per gente che si vuole divertire senza troppe fisime, che non fa troppo caso a qualche finitura sbrigativa o al gancio appendiborsa senza molla, o ancora al fissaggio macchinoso delle frecce, all’abbondanza di viti e cavi a vista. Comunque la pedana è piatta per caricare una borsa, c’è il doppio cavalletto e sotto la sella ad apertura centralizzata ci sta anche un casco integrale. Il freno anteriore a disco soddisfa per potenza e progressività, meno il posteriore a tamburo che va tirato con forza e fa quel che
può, ma c’è tutto quel che serve per le prestazioni di un 125. Prestazioni peraltro in linea con la concorrenza. Il motore è diverso da quello costruito in Italia che equipaggia X-max ed Xcity 125: viene realizzato negli stabilimenti Yamaha di Taiwan ed è sempre monocilindrico monoalbero a quattro valvole, ma sono leggermente diverse le misure di alesaggio e corsa, il raffreddamento è ad aria invece che a liquido e il carter trasmissione più corto, per le ruote di 12”. Perfetto per uno scooter che punta anche sulla semplicità, e con prestazioni all’altezza della situazione sia in accelerazione, sia in velocità, superiore ai 90 km/h. Perché va bene fuori dalla massa, ma... più indietro mai.
IDENTIKIT 1MOTORE Monocilindrico orizzontale, quattro tempi, raffreddamento ad aria forzata da una ventola. Cilindrata 124,9 cm3. Alesaggio e corsa 52,4 x 57,9 mm. Rapporto di compressione 10:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa comandata da cinghia, quattro valvole. Alimentazione a iniezione elettronica correlata all’accensione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.
1TRASMISSIONE
Primaria a cinghia trapezoidale con variatore continuo automatico a pulegge, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga automatica.
1CICLISTICA
Telaio monoculla sdoppiata in tubi di acciaio. Sospensioni: anteriore forcella telescopica, corsa 78 mm; posteriore gruppo motore/trasmissione oscillante e due ammortizzatori regolabili nel precarico molla, corsa ruota 71 mm. Freni: anteriore un disco di 220 mm Ø, pinza a un pistoncino; posteriore tamburo di 150 mm Ø, comando meccanico. Pneumatici: anteriore 120/7012”; posteriore 130/70-12”.
1DIMENSIONI
Interasse 1.290 mm, lunghezza 1.910 mm, larghezza 720 mm, altezza 1.110 mm, altezza sella 780 mm, luce a terra 130 mm. Peso in ordine di marcia 121 kg. Serbatoio carburante 6 litri.
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qui giappone
A SOLI
2,90 EURO IN PIÙ
TSUYU NON ROVINA LA FESTA DELL’APRILIA Nella stagione degli acquazzoni, niente moto ma tante manifestazioni per divertirsi
di Laurent Benchana Nippon News
ECCO IL MANIFESTO CHE PUBBLICIZZA LA “FESTA DELL’APRILIA”. SI È SVOLTA A FINE MAGGIO A ODAIBA, ISOLA ARTIFICIALE NELLA BAIA DI TOKYO. PROVE SU STRADA, CONSIGLI DI GUIDA . E... CUCINA ITALIANA
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trionfo dell’Inter Il
UN PO’ più tardi rispetto al normale, il Giappone si appresta ad entrare nella stagione delle piogge (chiamata “tsuyu”), un periodo di temporali che può durare un mese o anche di più, un mese e mezzo. Dato che in qualche settimana le temperature hanno subito forti aumenti, e che al momento in cui queste righe vengono scritte il termometro segna già 28°, i mesi di giugno (con una media di dodici giorni di pioggia) e luglio non sono certo quelli più propizi per andarsene in giro in moto a causa delle condizioni meteo avverse: piogge improvvise, violente e un’umidità già opprimente fanno sì che si sia praticamente sempre inzuppati, dentro e fuori la tuta da pioggia. Continuare ad andare in moto indossando un paio di jeans non è certo la migliore delle soluzioni: oltre a essere bagnati dalla pioggia i pantaloni ci metteranno giorni ad asciugarsi! I motociclisti più saggi – per non dire anche più freddolosi – evitano le lunghe percorrenze e si concentrano sullo shopping, sull’acquisto
in Champions League rivissuto con le foto più belle
di una nuova moto e si recano a una delle svariate manifestazioni in programma durante questo periodo. La “Festa dall’ Aprilia“ ne è sicuramente un bell’esempio. Il 29 e il 30 maggio scorsi, a Odaiba, una grande isola artificiale che si trova nella baia di Tokyo, quasi 1.000 visitatori hanno potuto scoprire la gamma di Piaggio e Aprilia, provare alcuni modelli su strada, ricevere consigli di guida da piloti professionisti, regalarsi un po’ di cucina italiana e vedere Shinya Nakano fare dei giri alla guida di una Aprilia RSV4 R. Secondo gli organizzatori la manifestazione è stata un successo e dovrebbe, quindi, essere riproposta anche l’anno prossimo. Da notare che le attività di Aprilia nell’Arcipelago sono ormai integrate a quelle del Piaggio Group Japan, e anche il sito internet di Aprilia Japan non esiste più.
del
e il racconto dei grandi protagonisti. Moratti, Mourinho
SE NE È PARLATO parecchio anche in Europa e nel resto del mondo: la politica del Giappone in queste ultime settimane è stata piuttosto movimentata dopo le dimissioni del Primo Ministro Yukio Hatoyama, avvenute il 13 giugno, e l’elezione di Naoto Kan che lo ha sostituito. Nella lettera di felicitazioni indirizzata al nuovo Primo Ministro, la JAMA si dice impaziente di ritrovare un “governo efficace che permetta il costituirsi di un solido clima di fiducia sia all’interno che all’esterno del Paese”. La Japan Automobile Manufacturer Association – che raggruppa anche i costruttori di moto del Paese – si augura che la nuova amministrazione si impegni a dar vita a un proficuo rapporto fra il settore pubblico e quello privato, con misure audaci, per ritornare ad avere una crescita economica e dare una risposta ai numerosi quesiti che il Giappone di oggi si pone. VHAdeMO creata dai grandi nomi dell’industria giapponese (Toyota, Nissan, Mitsubishi, Fuji Heavy, Tokyo Electric Power: in totale oltre 150 membri) va nella stessa direzione. Questa nuova associazione – il cui nome significa “Charge for Moving” - spera di far sentire tutto il suo peso per far accettare al mondo intero dei connettori di ricarica rapida universali. L’obiettivo è anche quello di incitare altri costruttori di veicoli, fornitori di energia e fabbricanti di connettori, a unirsi a loro per supportare la causa dei veicoli elettrici e ibridi “plug in” (ricaricabili con una batteria agli ioni di litio).
Bernabeu
Milito
. e Un’appendice esclusiva con le immagini
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e i dati dei nerazzurri d’Europa
è in edicola con
Attualità a cura di Dario Ballardini
Ecco le YZ 450 F e YZ 250 F 2011 LO SCORSO anno la Yamaha aveva rivoluzionato la YZ 450 F proponendo una moto estremamente innovativa, inedita nel telaio ma soprattutto nel motore: la testata girata di 180° ha permesso di realizzare una ciclistica con un differente bilanciamento ed una maggiore centralizzazione delle masse. L’altra novità è stata l’adozione dell’iniezione, che proprio grazie al minore ingombro ha consentito di realizzare la nuova architettura, con il cilindro leggermente inclinato all’indietro. Alla luce di un passo avanti di tale portata non è stato ritenuto necessario stravolgere la moto per il prossimo anno, visto che già così è estremamente competitiva: la YZ 450 F 2011 è sostanzialmente invariata, sarà disponibile dal mese di agosto e costerà 8.990 euro. Discorso analogo per la YZ 250 F, che contrariamente a
quanto si vociferava ha mantenuto l’alimentazione a carburatore. Questa arriverà a luglio, prezzo 8.390 euro.
Per entrambe sono disponibili due colorazioni: il classico blu, ma in una tonalità più scura, oppure il bianco.
IN BREVE
LE YAMAHA CROSS NON CAMBIANO
LE GSX-R E I BURGMAN ORA COSTANO MENO Nuove promozioni per la Suzuki: dal 1° giugno la GSX-R 600 viene offerta a 9.190 euro f.c., la GSX-R 750 a 10.490 euro; il prezzo resta lo stesso anche per la 600 in versione depotenziata, consegnata con la centralina di depotenziamento in omaggio, in aggiunta a quella standard. In offerta anche gli scooter Burgman 125 e 200: presso tutti i concessionari aderenti all’iniziativa costano rispettivamente 3.440 e 3.790 euro.
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MP3 in Cina, Vespa in India e Vietnam
SKF NEL SETTORE PARAOLI MOTO DI ALTE PRESTAZIONI La SKF fornirà 140.000 tenute paraolio e parapolvere per forcelle di moto alla ZF Sachs Italia. L’accordo segna l’ingresso della SKF nel segmento delle soluzioni di tenuta per moto di alte prestazioni. Gli elementi verranno prodotti nello stabilimento di Villanova. PROVE LIBERE IN PISTA PER I CASCHI ARAI Si chiama RX-7 GP Riding Experience, è l’iniziativa promozionale della BER Racing, importatore dei caschi giapponesi: fino al 25 settembre tra gli acquirenti di un casco RX-7 GP verranno sorteggiati 35 pass validi per 5 turni di prove libere. Queste le date: 9-11 luglio Monza; 4-6 settembre Mugello; 4-5 ottobre Imola. DUE COLORAZIONI PER LE YAMAHA CROSS 2011: BLU O BIANCO SIA PER LA YZ 450 F (SOPRA), SIA PER LA YZ 250 F (SOTTO).
MORINI PER TRE CI SONO almeno tre soggetti interessati a rilevare la Moto Morini, che a breve verrà messa all’asta a seguito del fallimento. Questo nonostante la Nuova Garelli abbia annunciato di non voler proseguire la trattativa con le organizzazioni sindacali in vista di una possibile acquisizione dell’azienda: la decisione è stata presa dopo la sospensione dell’incontro con l’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Bologna, Graziano Prantoni, programmato per il 14 giugno. Una sospensione ben motivata, come spiega il comunicato firmato da Cristina Pattarozzi e Nicola Patelli della FIOM-CGIL: “L’incontro è stato sospeso in quanto si sono palesati due nuovi players che hanno manifestato il loro interesse e nei confronti dei quali riteniamo necessario comprendere quali proposte industriali e occupazionali vogliono avanzare per correttezza e per garantire equità ai soggetti coinvolti”. Ci sono cioè altri due soggetti interessati all’acquisizione, che si aggiungono alla Nuova Garelli la quale potrebbe partecipare all’asta anche senza accordo con i sindacati. I dipendenti in cassa integrazione hanno buoni motivi per essere ottimisti.
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PIAGGIO PUNTA A ORIENTE
IL PRIMO VEICOLO AD ESSERE COMMERCIALIZZATO IN CINA CON IL MARCHIO PIAGGIO SARÀ IL TRE RUOTE MP3 250.
PIAGGIO sbarca in Cina: per la prima volta nel Paese dei Draghi verrà commercializzato un prodotto con il suo marchio. Si tratta del tre ruote MP3 250, che verrà distribuito attraverso i concessionari della joint venture Piaggio Zongshen Foshan, società che produce in Cina oltre 210.000 veicoli l’anno. La presentazione è avvenuta nel Padiglione Italia dell’Expo Shanghai 2010, dove il presidente e amministratore delegato della Piaggio, Roberto Colaninno, ha illustrato prospettive e strategie di sviluppo del Gruppo in Asia. Già ora è stata raggiunta la leadership del mercato indiano nel settore dei veicoli commerciali leggeri a 3 e 4 ruote, da giugno dello scorso anno è stata avviata una produzione di Vespa in Vietnam dove sono state conquistate importanti
quote di mercato, e verrà costruito in India uno stabilimento per la produzione di un modello di Vespa realizzato specificamente per il Paese, come avete letto nel numero precedente di Motosprint. «Stiamo definendo ulteriori investimenti sul mercato cinese dei veicoli commerciali a tre e quattro ruote, l’introduzione di nuovi modelli - accanto alla Vespa - per l’espansione sul mercato vietnamita delle due ruote e lo sviluppo di nuovi modelli nel segmento dei ‘Cub’ automatici - ha dichiarato Colaninno -. Questa strategia di sviluppo supportata dal nuovo modello organizzativo del Gruppo a livello mondiale - ci consentirà nei prossimi anni di rafforzare la presenza produttiva e commerciale in Asia, generando un incremento del fatturato con percentuali a due cifre».
IL KYMCO AGILITY SALE A 200 CRESCE di cilindrata il Kymco Agility R16, uno degli scooter di maggior successo degli ultimi tempi nelle versioni 125 e 150: è arrivato il modello 200, che gradatamente sostituirà il 150. L’aumento di cubatura è stato ottenuto portando l’alesaggio da 57,4 a 60 mm ed è inedito il sistema di alimentazione, ad iniezione, sono aumentate le prestazioni ma strutturalmente l’Agility non è cambiato: ruote di 16”, leggero e maneggevole. Consumi ridotti e un prezzo a prova di bomba: 1.990 euro f.i. È arrivato anche un modello spinto dal nuovo motore 50 a 2 tempi dalle prestazioni più brillanti: si chiama Agility R16 50 2T e costa 1.499 euro f.i.
GIÀ DAI CONCESSIONARI
LE NUOVE LIVREE DELLE MANA NUOVE scelte cromatiche per l’Aprilia Mana, l’Aprilia 850 dotata di trasmissione con quattro diverse modalità di funzionamento: tre per l’automatico ed una per il cambio sequenziale, comandabile sia dal manubrio che con il classico pedale. Ora sono in nero motore, forcellone e cerchi, mentre i fianchi del serbatoio, la cornice del fanale e la maniglia posteriore sono in tinta, bianco, nero o rosso. Sono già dai concessionari. Questi i prezzi f.c.: Mana 9.090 euro, Mana ABS 9.690 euro, Mana GT 9.990 euro.
ASSICURAZIONE
GENERTEL PER LE DUCATI VANTAGGI esclusivi per i clienti Ducati che scelgono di assicurarsi con una polizza Genertel. In base a un accordo tra le due aziende, ai normali sconti dell’assicurazione telefonica vengono aggiunti il 15% di sconto sull’RC Moto, il 7% di sconto sulla garanzia infortuni al conducente e il 25% di sconto sulla garanzia protezione imprevisti. Si può sospendere e riattivare gratuitamente la polizza, non viene considerato deprezzamento se la moto nuova viene rubata entro 12 mesi dall’acquisto. Assistenza dedicata ai clienti Ducati al numero verde 800-050775. motosprint
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Motolandia Manifestazioni, viaggi e turismo
DALLA STRADA
UN MONDO ROSSO DUCATI A Misano in 60.000 MISANO ADRIATICO (RN) - Pubblico delle grandi occasione al circuito romagnolo per la World Ducato Week che si è tenuta dal 10 al 13 giugno. Sono stati oltre 60.000 gli appassionati, italiani ma non solo perché sono giunti ducatisti da ben 28 diverse nazioni, che si sono dati appuntamento per celebrare il grande “Pianeta rosso Ducati”. Molte le attività che hanno coinvolto i partecipanti. Come corsi di guida e di meccanica tenuti da piloti e ingegneri, evoluzioni aeree dell’elicottero Mangusta, stuntmen show, sfilate di moto storiche ed esibizioni di dragster. La massima affluenza è stata registrata sabato quando si è svolta anche la gara di accelerazione che ha visto sfidarsi, sulle Streetfighter, i piloti ufficiali Ducati Stoner, Hayden, Haga, Fabrizio, Checa, Byrne, Battaini e Bayliss. A vincere la sfida è stato Noriyuki Haga che ha battuto sul filo di lana Niky Hayden, seguito da Troy Bayliss e Casey Stoner.
RECORD CON 1.305 MOTO IN PISTA PER il ventesimo motoraduno dei Longobardi, valido per il trofeo FMI, il 12 e 13 giugno, il Moto Club Monza aveva lanciato una sfida: mettere più di mille moto in pista, stabilendo un record da Guinness dei primati. L’impresa è riuscita: ben 1.305 moto hanno sfilato sul circuito e la Federazione Italiana Cronometristi ha potuto annunciare ufficialmente il nuovo primato.
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IMMAGINI DA MISANO: DEL POPOLO “ROSSO”, DELLA FESTA DI LUCI E SUONI E DEI PILOTI UFFICIALI CHE SI SONO SFIDATI IN UNA GARA DI ACCELERAZIONE.
Dopo la gara, l’intrattenimento condotto da Valerio Staffelli e per finire, con tutti i piloti e i manager (Gabriele Del Torchio, Claudio Domenicali e Filippo Preziosi) sul palco, un coinvolgente spettacolo di luci e suoni.
A MONZA
NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO VO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUO NUOVO NUOVO VO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NU NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO NUOVO VO NUOVO NU NUOVO U OV OVO NUOVO OVO N U OV NU OVO NU NUOVO N U OV OVO VO NUOVO N U OVO NU NU NUOVO N U OV OVO VO NU NUOVO U OV OVO NU OVO NUOVO N NUOV U OV OVO O NUOVO NUOV NU OVO OV O NU NUOVO N OVO N OVO OV NUOVO U OV OVO VO NU NUOVO N OVO NUOVO OVO OV NU NUO NUOVO NUOVO VO NU NUOVO U OV VO NUOVO NUO OVO N OV NUOVO U OVO N NUOVO UO OVO N OV NUOVO U OV VO NU NUOV NUOVO OV VO NU NUOVO U OV O O NUOVO N OVO NU NU NUOVO U OV OVO NU N NUOVO OVO NU OV NUOVO U OVO NUOVO VO NUOVO NU NUOVO U OV VO NUOVO NU U OVO NU NUOVO U OV VO NUOVO N UO OVO N NUOVO UOV VO NU NUOVO U OV OVO NU NUOVO N U OVO NUOVO N U OVO NU NUOVO N NUOVO U OVO NU NUOVO U OVO NUOVO NU NUO NUOVO NUOVO NUOV VO NU NUOVO NUOV OV VO NUOVO N UO OVO NUO NUOVO NU U OV OVO NU OVO 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Multimedia IN PIENO periodo di mondiali di calcio, presentare “Backbreakers” potrebbe sembrare eretico. Ma anche quanti stravedono solo per il pallone sferico farebbero bene a lasciare una chance a questo coraggioso videogioco di 505Games e Halifax, dedicato al Football americano e appena uscito nei negozi. Un valido arcade con placcaggi, mischie, mète, quarterback, fumble
e quant’altro attiene allo spettacolare mondo del pallone ovale. Bella grafica, ottimo editor, articolata modalità carriera, multiplayer online, ma niente licenze ufficiali. Per PS3 ed X360, a 60 euro.
ALL’EDICOLA
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IL MONDIALE DELLE VUVUZELA ORMAI il nostro tempo è scandito in quattro anni, un po’ come quello del rock in quattro tempi. Il primo anno è detto “della sbornia”, ed è naturalmente quello che segue il mondiale passato, ovviamente sto parlando di calcio. Chi ha vinto ne parla e ne straparla, rivedendo e rimostrando ogni singola azione che ha portato alla vittoria; chi ha perso, idem. Comunque sia, quello che conta è non far capire che il mondiale è – finalmente – giunto al suo termine naturale, nel bene o nel male. Il secondo anno è detto “dell’attesa” e come tutte le cose che stanno nel mezzo è una specie di niente. Ancora troppo presto per organizzarsi e decisamente troppo tardi per recriminare, il secondo anno sta lì per far da ponte da tra il primo e il terzo, che finalmente arriva. Il terzo è quello “di preparazione” e per circa 365 giorni scandisce il conto alla rovescia fino al grande evento e regala agli interessati un’enorme vigilia di natale, mentre fornisce ai disinteressati dosi massicce e quotidiane di notizie senza senso. L’apoteosi finalmente la si raggiunge al quarto anno ovvero quello “dell’evento”, e quindi, se la matematica non è un’opinione, quest’anno. Quest’anno è quello in cui si stanno svolgendo – ancora? ancora! – i mondiali di calcio. Gli inascoltabili cori di po-po-po-po-po-po-poooooh non si sono ancora dispersi nell’etere, ed ecco che altri e nuovi devastanti cori sono affacciati dalle curve. La cosa pù devastante dei mondiali di calcio è che quando ci sono non c’è nient’altro. Non c’è notizia che valga la pena di essere ascoltata, tragedia che si ritenga debba essere raccontata, storia che debba essere vissuta. Ci sono i mondiali di calcio e tutto il mondo – certo, altrimenti che mondiali sarebbero? – Deve necessariamente fermarsi a guardarli, amarli, commentarli, odiarli come se non ci fosse altro al mondo da guardare, amare, commentare oppure odiare. E così quest’anno, come la maggioranza della popolazione si ritrova costretta a vivere, anche io mi ritrovo bene o male costretta dagli eventi a subire l’ondata di calcio e a non sapere di cos’altro parlare in queste mie poche righe. Potrei parlare di Valentino Rossi e della sua gamba scassata e delle ripercussioni sugli umori della Spagna, ma tanto so che pochi mi ascolterebbero e già tanto è stato detto. Potrei raccontare delle partenze in moto e di come si può e si deve organizzare un bagaglio senza farsi mancare nulla, ma tanto so che nulla si muove finché la festa non è finita. Potrei addirittura parlare della crisi, che è sempre di un certo interesse, ma so che la reazione sarebbe almeno quando ci sono i mondiali non pensiamo a niente. Ecco, non pensiamo a niente che ci sono i mondiali. E scriviamo l’ennesimo pezzo sulle trombette da stadio – le ormai mitiche vuvuzela - che stanno spaccando i timpani al mondo intero e che rischiano di creare più incidenti diplomatici di Carlà senza reggiseno. Questi mondiali, andranno come andranno, saranno quelli delle trombette. Che ci impediranno di sentire cosa accade qui intorno, almeno fino alla fine dei mondiali. E perrepeppeppè a tutti. Laura Cattaneo
Radunifino al 27 giugno
Motoraduno a Laipacco (UD) M.C. Pistoni Urlanti, tel. 0432-995194, email pistoniurlanti@libero.it
time del disastro ferroviario di Viareggio (LU) Motogruppo Tartarughe Lente e Perla Tirreno, tel. 328-1244077, 333-4373436, http://tartarughelente.forumfree.it Rievocazione storica del Giro della Toscana a Livorno, Trofei Motoraid, Gr. 2 e Vesparaid M.C. Livorno, tel. 0586-889379 336-709246, www.motoclublivorno.com Raduno nazionale Vespa “Ves-Pazzi” a Montemurlo (PO) V.C. Montemurlo, 3459323581, www.vespaclubmontemurlo.it Raduno interregionale “In Vespa sulle Apuane” a Gorfigliano (LU) V.C. Gorfigliano, tel. 347-6475146, www.vespaclubgorfigliano.blogspot.com 1º raduno Vespa e moto d’epoca alla scoperta delel Colline Pisane a Castelfranco di Sotto (PI) V.C. Il Ponte Mediceo e Circolo ARCI, tel. 347-6015259, 348-7044320, email vespaclubilpontemediceo@alice.it
1Veneto
1Marche
VENERDÌ 25 - DOMENICA 27 GIUGNO
DOMENICA 27 GIUGNO
1Valle d’Aosta
3541555, 360-358644, www.motoclubedolo.it, email motoclubedolo@alice.it
VENERDÌ 25 - DOMENICA 27 GIUGNO
1Friuli Venezia Giulia
Motoraduno Internazionale “delle Alpi” ad Aosta M.C. Delle Alpi Aosta, tel. 3313717195, www.motoclubdellealpi.it
DOMENICA 27 GIUGNO 1ª Motocavalcata Del Mont Avic a Champdepraz (AO) A.S.D. Starcross MX Verres, tel. 339-1951207, 338-9124244, 3388469298, www.starcrossverres.it
1Piemonte SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO 1º raduno nazionale Vespa Città di Venaria Reale (TO) V.C. Venaria Reale, tel. 338-4444473, 339-1035678, www.vespaclubvenariareale.it Raduno “I Biemwuisti per i bambini” Valenza Po (AL) manifestazione a scopo benefico. BMW Motorrad Club Alessandria, tel. 335-294005, www.biemwu.org, www.bmwmcalessandria.it,
DOMENICA 27 GIUGNO Motoincontro a Cavagnolo (TO) M.C. Zanza Team, tel. 328-8677000, 0161-843530, fax 0161-836098, www.zanzateam.it, email motoclub@zanzateam.it 1º Motoincontro Memorial Gianni Lessona a Borgosesia (VC) M.C. Aquila Borgosesiana, tel. 348-7817369, 347-6959301, email aquilaborgosesiana@gmail.com Motoincontro Gruppo 1 a Biella M.C. Paolo Perazzone - Cavallini tel. 015-2532009, 349-1005481, cavallinimario@libero.it 12ª Sagra Astigiana Vecchi Motori ad Asti CAMEA tel. 0141-530923, email camea@ cameaasti.it, www.asifed.it
1Liguria DOMENICA 27 GIUGNO Mulatrial della Patata ad Alto (CN) M.C. Albenga, tel. 0182-992406, 0182-555213, email motoclub_albenga@libero.it Motoincontro a Imperia M.C. Imperia, tel. 0184-510427, www.motoclubimperia.it, email info@motoclubimperia.it Raduno sociale d’epoca a Uscio (GE) M.C. Rapallo Olivari 0185-264422, www.motoclubrapallo.it, motoclub.rapallo@libero.it 3º Raduno Moto Guzzi a Rocchetta di Vara (SP) Club Moto Guzzi La Spezia, 3474101425, www.clubmotoguzzilaspezia.it
1Lombardia DOMENICA 27 GIUGNO Raduno d’epoca Gruppo 1 “Trofeo Nassetti” a San Pellegrino (BG) M.C. Brembana, tel. 0345-43588, fax 0345-42563, email motoclubbrembana@libero.it 1º Motogiro del Garda a Manerba del Garda (BS) M.C. Tartarughe Volanti, tel. 334-8609397, 393-9518432, 392-8545537, www.motoclubtartarughevolanti.it, Motoraduno Storico Gruppo 1 a Garbagnate Monastero (MI) M.C. Brianza Moto Storiche, tel. 031-850266, fax 031-870011, brianzamotostoriche@motoclubfmi.it Raduno regionale Vespa “Giro del Cremasco” a Bagnolo Cremasco V.C. Bagnolo Cremasco, tel. 329-3211717, 333-3356542, email vespaclubbagnolo@libero.it Motocavalcata dell’Adamello a Edolo (BS) Valle Camonica. M.C. Edolo, tel. 331-
SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO “A Plain cul Cinquantin” a Plaino di Pagnacco (UD), ritrovo per cinquantini sportivi, cross e granturismo degli anni ‘60/70. Clan Piccoli Bastardi, 340-7558757, www. piccolibastardi.it, crispool@alice.it Motoincontro “Della Madonna” a Cordovado (PN) M.C. Cordovado, tel. 334 9675453, motoclubcordovado@libero.it
DOMENICA 27 GIUGNO
Raduno nazionale Vespa e scooter d’epoca a Lonigo (VI) V.C. Lonigo, tel. 3400020117, 349-3531245, www.vespaclublonigo.it, email info@vespaclublonigo.it Gita Dolomiti in Val Gares da Padova in Val Gares M.C. Due Ruote Classiche, tel. e fax 049-600894, www.2ruoteclassiche.it, email 2ruoteclassiche@alice.it
DOMENICA 27 GIUGNO Motoincontro a Bigolino di Valdobbiadene (TV) M.C. Valdobbiadene, tel. 3381748860, www.mcvaldobbiadene.it, email webmaster@mcvaldobbiadene.it Motoincontro Lambretta a Casale Sul Sile (TV) M.C. Amatori Auto Moto, tel. 0422-702506, email clubamatoriautomoto@motoclubfmi.it 5º raduno nazionale “Il Delta in Vespa” a Taglio di Po (RO) V.C. Delta di Po, tel. 3936929567, www.vespaclubdeltadelpo.it, email deltadelpo@vespaclubditalia.it
1Emilia Romagna SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO 17º Mototour notturno nazionale “Marathon Night 2010” a Piacenza M.C. Celeste Cavaciuti, tel. 338-9293287, 392-7791478, www.motoclubpiacenza.it Big Twin Bikers Festival a Sarmato (PC) presso piscina Comunale. M.C. Big Twin Italy, tel. 338-8888673, www.bigtwinitaly. it, email bigtwinitaly@motoclubfmi.it 2º “Vespico“ raduno Vespa FMI a Mirandola (MO) M.C. Spidy tel. 0535-25000, fax 0535-26532, www.motoclubspidy.itt 3º Motoraduno Fiamme Gialle di Ferrara M.C. Yellow Fire Onlus, tel. 366-6818041, rosagiolu@libero.it, www.yellowfire.it
DOMENICA 27 GIUGNO
Motoincontro a Candia (AN) M.C. Ancona, tel. 071-8046388, fax 071-2804318, email ancona@motoclubfmi.it
1Umbria SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO
SABATO 26 GIUGNO Belvedere Motor Party a Polignano a Mare (BA) M.C. Garage 66 Conversano, tel. 333-4258477, www.rocknroad.it
DOMENICA 27 GIUGNO Motoraduno delle Cento Masserie a Crispiano (TA) M.C. Crispius Centaurus, tel. 339-7953863, www.motoclubcrispiano.it, mancinivito1961@libero.it Festa Biker a Lucera (FG) M.C. Svevia Bikers, tel. 389-0937354, lellopix@libero.it Raduno d’epoca Gruppo 1 a Sannicola (LE) M.C. Alex, tel. 346-3157991, email annamaria.petruzzi@gmail.com
10º raduno nazionale Vespa Città di Umbertide (PG) V.C. Fratta, tel. 339-1807307, 075-9417650.
Motoraduno nazionale Città di Brienza (PZ) M.C. Città di Brienza, tel. 3388503829, 339-2807973, www.brienzamotoclub.it, email lopardo@autoelite.it
1Lazio
1Calabria
DOMENICA 27 GIUGNO
SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO
6º motoraduno ad Anitrella (FR). Liri Moto Club, tel. 349-1283404, 339-7911768, email lirimotoclub@motoclubfmi.it Raduno d’epoca a Tivoli (RM) M.C. Tivoli, tel. 0774-314903, manciniracing@libero.it Raduno regionale a Vetralla (VT) M.C. I Diavoli della Tuscia, tel. 333-5600314, fax 0761-461367, www.idiavolidellatuscia.it, email diavoli@idiavolidellatuscia.it Raduno nazionale Vespa “Castelli e Ville residenziali” ad Aprilia (LT) V.C. Aprilia, tel. 06-92704524, www.vespaclubaprilia.it, email info@vespaclubaprilia.it
1Abruzzo DOMENICA 27 GIUGNO Motopasseggiata nazionale per moto d’epoca Gruppo 1 e moderne a Faiete (TE) M.C. Faietese, tel. e fax 0861-668389, email faietese@motoclubfmi.it
Motoraduno a Colli al Volturno (IS) trofeo turistico Regionale. M.C. Volturno, tel. 348-8403878, vincedisand@tiscalinet.it 2º raduno nazionale Vespa Città di Larino (CB) V.C. Larino, 347-7667253, www.vespaclublarino.it, vespaclublarino@libero.it
Motoincontro territoriale in ricordo dei bikers Pulce e Scarburato e di tutte le vit-
1Puglia
DOMENICA 27 GIUGNO
1Toscana
DOMENICA 27 GIUGNO
Motoraduno territoriale a Venticano (AV) M.C. Venticano 2004, tel. 339-7719650, email venticano2004@motoclubfmi.it Motoraduno territoriale a Casagiove (CE) M.C. I Centauri tel. 339-4757931, centauricittadicasagiove@motoclubfmi.it Raduno nazionale Vespa Città di Napoli V.C. Napoli, tel. 333-3846029, 0818694742, www.vespaclubnapoli.it
1Basilicata
1Molise
Motoraduno nazionale “del Casentino” a Poppi (AR) A.M. Alto Casentino, tel. 3403278042, 347-8865690, www.amaltocasentino.com, info@amaltocasentino.com
DOMENICA 27 GIUGNO
Mototour ad Assisi - Santa Maria dei Angeli (PG) M.C. Città di Assisi, tel. 0758001997, 335-5910441, geo@krenet.it
Motoinsieme dell’aceto balsamico tradizionale a Soliera (MO) M.C. Oca Bigia, tel. 334-8675996, 347-6499003
VENERDÌ 25 - DOMENICA 27 GIUGNO
del Monte Albino (SA) M.C. I Solidali, tel. 333-7911312, 337-976425, www.isolidali.it
DOMENICA 27 GIUGNO
1Campania SABATO 26 GIUGNO Motoraduno interregionale Sant’Egidio
SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO
Motoraduno nazionale “Città di Mormanno” (CS) M.C. Bikers Mormanno, tel. 329-8051856, www.motoclubbikersmormanno.com
DOMENICA 27 GIUGNO Raduno regionale Vespa Città di Dasà (VV) V.C. Dasà, tel. 331-6285169 0963-353134, email vespaclub.dasa@tiscali.it
1Sicilia SABATO 26 - DOMENICA 27 GIUGNO Raduno nazionale Vespa “Mare Monti” a Siracusa e provincia V.C. Siracusa, tel. e fax 0931-767823, 339-7269682, www.vespaclubsiracusa.it
DOMENICA 27 GIUGNO Raduno regionale a Palermo, M.C. Le Aquile Palermo, tel. 392-9208212, 3298156837, www.leaquilepalermo.it Motoincontro regionale a Marsala (TP) M.C. R. Pasolini, tel. e fax 0923-956884, email angilerigiuseppe@libero.it
1Sardegna DOMENICA 27 GIUGNO Motoraduno Città di Mamoiada (NU) M.C. W La Forcella, tel. 328-3667856, email motoclubmamoiada@libero.it Motoraduno a Telti (OT) M.C. Pinducciu, tel. 0789-43186, fernandik@interfree.it Motoraduno storico Gruppo 1 a Riola Sardo (OR) M.C. Kart Riola, tel. 339-3288251, fax 0783-093355, www.motoclubriola.it
LA DEMENZA STA NEL MEZZO GRANDI inchieste inutili, la mia specialità. Per gli amanti di questo simpatico genere giornalistico (praticato attualmente soltanto da me, con altrettanta inutilità) ricorderò per dovere d’archivio le due precedenti edizioni. La prima, risalente allo scorso Natale (MS n°50/09), dal titolo inutilissimo di: “qual è la parte più ridicola e meno costosa della moto, la cui rottura inaspettata v’ha causato un fermo per strada?”. Laddove emerse il caso record, pari a zero euro, d’un morsetto svitato della batteria. La seconda, coeva dell’ultimo periodo carnevalesco (MS n°9), quindi di pari serietà, dedicata al seguente quesito, assolutamente inutile: “quante cazzate si possono fare, facendo benzina?”. Con la vittoria netta, in punti percentuali, dei casi di super versata sui maroni. Continuando sulla via di questo libero impegno demenziale, affronterò stavolta un altro tema di grandissima inutilità, ovvero: “perché gli stupidi guidano sempre in corsia di sorpasso, anche quando hanno tutto libero a destra?”. Okkey, non pretendo di riuscire a dare in queste poche righe spiegazione del bizzarro comportamento, osservabile in autostrada e su ogni strada a più corsie tra gli esemplari sub-scatolati della specie umana italiota. Anche perché la domanda è per sua natura senza risposta, assimilabile ad altri grandi misteri della nostra condizione, tipo “chi siamo?”, “da dove veniamo?”, soprattutto, “dove andiamo?”. E mi rendo perfettamente conto che è più facile spiegare fenomeni come il suicidio collettivo dei lemmings o la scomparsa della materia stellare dentro i buchi neri dell’universo. Però, trattandosi di una rottura di scatole diffusissima, oltre che contraria al Codice della strada, è lecito tentare alcune ipotesi. Eccole: 1) gli stupidi restano sempre in corsia di sorpasso perché affetti da un danno permanente alla rètina che non consente loro la corretta visualizzazione della parte destra della carreggiata; 2) gli stupidi sono in realtà dei saggi che applicano alla lettera il noto motto latino “in medio stat virtus” (la virtù sta nel mezzo), cosìcchè dalla linea di mezzeria, oppure dalla corsia centrale, laddove esiste, non li schioda nemmeno Giove Fulgur, figuriamoci la legge; 3) gli stupidi sono tutti stranieri provenienti da Inghilterra, Sudafrica, India, Australia o Giappone, dove si guida normalmente a sinistra e si sorpassa a destra; 4) gli stupidi credono che la corsia di destra sia consacrata allo spirito errante del grande camion di fuoco e non vogliono rischiare di offendere i numi della strada; 5) gli stupidi lamentano un dolore cronico alle scapole, per cui evitano la fatica di più d’un cambio di corsia a viaggio che li farebbe soffrire troppo; 6) gli stupidi montano sui loro veicoli il pilota automatico di un vecchio Tupolev sovietico; 7) gli stupidi sono tutti iscritti al partito delle strade della libertà, dove i concetti di destra e sinistra non vanno più di moda; 8) gli stupidi credono che la corsia di destra morda; 9) gli stupidi, di conseguenza, temono di beccarsi la rabbia. Io non ho più ipotesi. Se ne avete qualcuna voi, vi prego suggerirmela. Grazie.. Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it
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Responsabile trattamento dati (D.Lgs 196/2003): Stefano Saragoni Arretrati (disponibili dal 2004 in poi) euro 4,00 telefono 051-6227.282 - 051-6227.308 Abbonamenti Italia: annuale euro 93,00 semestrale euro 48,00 Estero: Europa euro 180,00 Africa/Asia/Americhe euro 260,00 Oceania euro 280,00
Mondiali di MotoGP, SBK, Cross e Trial 26 GIUGNO Mondiale - GP d’Olanda MotoGP, Moto2 e 125 ad Assen TT Circuit Assen, tel. +31592-380380, www.tt-assen.com
27 GIUGNO Mondiale - Superbike, Supersport, Superstock 600 e 1000 round San Marino a Misano Misano World Circuit, tel. 0541-618511, 0541-615463, www.misanocircuit.com Coppa FMI a Magione: Trofeo femminile; Trofeo Marco Papa 600 Stock, 600 aperta e 1000 open; RC Cup; 250 GP; Trofeo Bridgestone; Dunlop Cup AMUB Magione, tel. 075-840303, www.autodromomagione.it Coppa Italia 125 SP; Kawasaki 250-600 Ninja; Honda RS 125 GP-Hornet CupCBR 600 Cup; K-Cup Metzeler 600-1000; Rookie Cup 250 - Moriwaki a Vallelunga Gentlemen’s M.C., tel. 06-4958492, fax 064466600, www.gmc-roma.it - www.civ.tv Trofeo del Mediterraneo Promo Race Cup 600 e 1000/Rookies Cup, italiano Mini GP a Binetto (BA) M.C. Sport Puglia, tel. 0809921148, www.autodromodellevante.it Ducati Desmo Challenge - Autodromo di Imola, tel. 0542-65511, fax 0542-30420, www.ducatidesmochallenge.com Gara nazionale in salita Poggio - Valfredda (FR) M.C. Franco Mancini 2000, tel. e fax 0776-811169, www.velocitainsalita.it
1Cross 26 GIUGNO Internazionali d’Italia Supercross a Carpi (MO) M.C. Sport Uisp Carpi, tel. e fax 059653093, sportuispcarpi@motoclubfmi.it
27 GIUGNO Mondiale - GP di Lettonia MX1/MX2 e Veteran a Kegums, tel. +371 65035877, www. mx1latvia.lv - www.motocrossmx1.com Italiano Minicross a Paroldo (CN) M.C. Cairo Montenotte, tel. e fax 019-502098, email motoclubcairo@libero.it Campionato lombardo MX2 e MX1 a Cardano al Campo M.C. MV Gallarate, tel. 0331730573, www.motoclubmvgallarate.it Campionato friulano minicross e Trofeo squadre a Udine M.C. El Cai, tel. 0432542613, email roprevi@tin.it Campionato veneto cross e minicross a Pincara (RO) M.C. Arquà Polesine, tel. 347-4305890,motoclub.arquapol@libero.it Campionato toscano a Rosignano (LI) M.C. Rosignano, tel. 0586-744220, fax 0586-745877, mcrosignano@hotmail.it Campionato umbro-marchigiano a San Severino Marche (MC) M.C. Settempedano, tel./fax 0733-645637, 0733-638318 Coppa Italia AICS MX1 - MX2, seconda prova ad Asti Cross Club Asti, tel. 0141476104, www.motocrossasti.com Campionato piemontese moto d’epoca e quad a Trofarello (TO) M.C. Koala, tel. e fax 011-6498866, www.motocrosskoala.it Campionato provinciale MX1-MX2 (NO) M.C. Bellinzago, tel. 340-5021532, fax motosprint
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0321-961469, mcbellinzago@gmail.com Campionato regionale UISP a Faenza (RA) ASD MX Motorsport - crossodromo www.motoclubfaenza.it
1Supermotard 27 GIUGNO Husqvarna Cup a Viterbo Circuito Viterbo, tel./fax 0761-352691, 340-1168649,www. husqvarna-motorcycles.com Campionato triveneto ed emiliano-romagnolo a Pomposa (FE) M.C. Pomposa, tel. 0533-380366, www.circuitodipomposa.com. Campionato toscano più Hobby Sport a Buonconvento (SI) M.C. Siena, tel. 057742341, www.motoclubsiena.it Campionato campano a Salandra (MT) Tel. 339-6566113, 0835-543502 - M.C. Motorsannio, www.motorsannio.net
1Enduro 26 GIUGNO Campionato friulano hard-race a Manzano (UD) M.C. Manzano, tel. 0432-754831, 0432-755058, manzano@motoclubfmi.it
26-27 GIUGNO Europeo - Seconda prova a Kielce (Polonia) Kieleckie Motorowe, tel. +48 509 925 919, www.europeanendurochampionship.com
27 GIUGNO Trofeo Sud; regionali Puglia, Basilicata, Calabria a Forenza (PZ) M.C. Castel del Monte, tel. 0883-564641, www.capursomoto.it Trofeo KTM a Pian del Voglio (BO) M.C. Collina Motori, tel. 051/751993-6167456, fax 051/6185175, www.collinamotori.it Campionato piemontese a San Giacomo di Roburent (CN) M.C. Off Road 2000, tel. 380-5404220, www.offroad2000.it Campionato ligure a Casanova di Rovegno (GE) M.C. Alta Val Trebbia, tel. 3497644989, www.mcaltavaltrebbia.com Campionato lombardo U. 23 e senior a Gardone Val Trompia (BS) M.C. Gardone Val Trompia, tel. 030-8913399, www.mcgardonevt.it Campionato toscano a Montepulciano (SI) M.C. Montepulciano, tel./fax 0578-716757, 333-6426046, mcmontepulciano@libero.it Campionato laziale e “Trofeo Lorenzo Michelazzi” a Orvinio (RI) M.C. Milani, tel. e fax 06-61661351, www.ktmmilani.it Campionato IEC - Italian Endurocross Championship a Piacenza LMO, tel. 3356080633, www.lmorganization.it Italian Cross Country Championship a Fara Novarese (NO) www.xcc-racing.com, marco.perego@baboons.de
1Rally 27 GIUGNO Italiano - Motorally Giostra della Quintana a Foligno (PG) M.C. Foligno, tel. 335227593, www.motoclubfoligno.it Trofeo Baja centro nord al Ciocco(LU) Ciocco Centro Motori, tel. 0583-719412, www.cioccocentromotori.it
1Trial 26 - 27 GIUGNO Mondiale - GP Gran Bretagna a Fort William L+M Events, tel. +44 16 705 2075, www.ukworldtrial.com Due Giorni Supertrial a Castello dell’Acqua (SO) M.C. Valtellina, tel. 0342-512982, www.valtellinatrial.it
Modalità di pagamento: a) vaglia postale b) assegno bancario c) c/c postale 24966400, intestato a: Conti Editore S.p.A. - via del Lavoro 7 40068 - San Lazzaro di Savena (BO) Stampa: Poligrafici il Borgo - via del Litografo, 6 40138 - Bologna telefono 051-603.4001
27 GIUGNO Campionato marchigiano a Fermignano (PU) M.C. Fermignanese, tel. 329-2406915 email motoclubfermignanese@alice.it
1Speedway 26 GIUGNO Mondiale Individuale U. 21, semifinale 2 a Landshut (Germania) AC Landshut, tel. +49 87195 349 74, www.acl-neu.landshut.org Mondiale Individuale U. 21, semifinale 1 a Krsko (Slovenia) AMD Krsko, tel. +386 7 492 53 02, www.speedwaykrsko.si Europeo - Campionato individuale, round di qualificazione 3 a Lviv (Ucraina) FMU, tel. +380-44-2416612, www.fmu.org.ua
1Scooter 27 GIUGNO Polini Cup, quarta prova a Castelletto di Branduzzo (PV) M.C. Bergamo, tel. 0354592744, www.motoclub.bergamo.it Trofei Malossi Sicilia: ScoterMatic Extreme e SuperScooter all’Autodromo di Torretta (PA) Race Service, tel. 051-727098, 335-6281121, www.raceservice.com
1Quad 27 GIUGNO
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Italiano - Campionato a Castellarano (RE) M.C. Three Eyes, tel. 0721-854653, fax 0721-857413, www.quadcross.it
ANDA MOTOGP OL GIOVEDÌ 24 0,50 Prove
VENERDÌ 25
ix Moto 13,30 Grand Pr ove pr P oG ot 13,55 M e 15,00 125 prov e ov pr o2 ot 15,15 M
In televisione
1Velocità
SABATO 26
10,45 125 gara ra 12,15 Moto2 ga ra ga P oG ot M 0 ,3 13 ri 15,00 Fuori Gi
Italia 1 Italia 1 Italia 1 Italia 1 Italia 1 Italia 1 Italia 1 Italia 1 Italia 1
differita rubrica diretta sintesi diretta diretta diretta diretta rubrica
NIA /MX2 LETTO 1 X M S S O R C 7 DOMENICA 2 ra 1 Sportitalia 0 MX2-MX1 ga ia 11,0 tital X1 gara 2 Spor 14,00 MX2-M
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