CROSS MX1 Tony Cairoli è già campione
35 1/ 7 settembre 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1637
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Guerra di NERVI
MOTOGP INDIANAPOLIS Terza caduta di Rossi Terza vittoria di Lorenzo In casa Yamaha la tensione è alle stelle E domenica c’è Misano SIMONCELLI Il mondiale? Ci credo!
PROVA VERITÀ Scooter Honda SH 125i e 150i DD ai raggi X
Film © 2009 Universal Studios. All Rights Reserved. Artwork © 2009 Universal Studios. All Rights Reserved.
Sommario numero 35/09
1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke
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1PADDOCK
Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto
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1IN PISTA
MotoGP Commenti, interviste, pagelle e foto dai nostri inviati al GP Indianapolis Vinci con il Team iat Yamaha Guida al GP San Marino GP Indianapolis 250 GP Indianapolis 125 Superbike Le ultime notizie sul mercato piloti TotoSBK, la scheda per la Germania
20 37 42 46 54 58 59
1FUORISTRADA
Cross GP Olanda MX1 e MX2 a Lierop Everts & Friends GP Danimarca MX3 Varie GP Grecia Enduro, penultima prova del mondiale Italiano trial indoor e Marathon GP Danimarca speedway
62 70 71 72 75 75
1SU STRADA
Prova verità Honda SH 125i e Honda SH 150i DD Motolandia Epoca, turismo, viaggi Made in Abbigliamento e accessori
1MERCATINO
Compravendita di moto e accessori
78 84 88 89
1GP GUIDA
Gare e raduni Gli appuntamenti in pista
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1RUBRICHE
Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo Donne e motori di Laura Cattaneo
16 18 76 85 86
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Lettere
di Stefano Saragoni posta@motosprint.it
IL GRANDE AMORE DI BEATRICE
Vivere e morire della propria passione SONO padre di una figlia che, come Beatrice, ama le moto e le corse. È una lettera sofferta, dolorosa, quella che vi scrivo. Perché per Beatrice, come per Chiara - così si chiama mia figlia correre è ed era il sogno. Chiara ora vuole rincorrere il suo sogno. Come faccio a dirle di no? Oggi le ho fatto leggere di Beatrice. Mi ha detto (ha 13 anni): “Ha lottato per quello che voleva, si muore in mille modi in questo mondo, il più delle volte in modo sporco, che non lascia niente. Beatrice ha lasciato la sua voglia, la sua tenacia, il suo affetto per le persone care. Il suo sogno rimarrà con noi sempre”. Servio e Chiara Bartolini Cesena QUANDO ho visto la foto sono rimasto pietrificato: quel viso sorridente era proprio di Beatrice. Sono quelle situazioni che rimotosprint
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fiuti di accettare anche se sai benissimo che, purtroppo, è la realtà, ancora più dura da accettare quando si tratta di una ragazza di 18 anni. Era il 28 giugno, eravamo al Mugello per il Ducati Desmo Challenge e nel box, che i nostri piloti dividevano con “Nuvoletta” Bertuzzi, si parlava di lei: aveva fatto un tempo eccellente nelle prove del Ninja Trophy e partiva nelle prime file della finale A, avendo messo dietro qualche decina di maschietti. Ma qualcuno si era accorto che la corona della sua ZX non era originale Kawasaki e aveva fatto reclamo. Regolamento alla mano le sono stati cancellati i tempi e sarebbe partita ultima nella finale B. Tutto regolare, una corona posteriore può farti guadagnare chissà quanti secondi... Il giorno dopo, alla partenza della gara, tanti erano al muretto
a fare il tifo per Bea e lei ha fatto una gara stratosferica: sembrava che la rabbia per quella cattiveria subìta desse qualcosa in più a lei e alla sua Ninja. In 10 giri ha superato 18 piloti ed è arrivata sul traguardo seconda per 8 millesimi! Quando è uscita dal parco chiuso è stata accolta da uno scrosciante applauso, mentre il padre Riccardo piangeva dalla commozione. Mi aveva veramente impressionato Bea e adesso penso con tristezza alla sua famiglia e a quello che sta passando. Gli siamo vicini. Luigi Vergani Motoclub Vimercate L’ESTATE scorsa, dopo una brutta caduta in pista che mi ha tenuto fermo tre mesi, ho avuto parecchio tempo per pensare e viaggiare con la mente alla ricer-
AVETE GIÀ DECISO LA DATA DEI CASCHI D’ORO 2009? Vorrei sapere se avete già programmato la serata dedicata alla premiazione dei Caschi d’Oro 2009 di Motosprint al Teatro delle Celebrazioni. Chiara
Al momento è tutto in alto mare. Come i campionati del resto... Dateci tempo. Vi faremo sapere luogo e data appena anche noi ne sapremo qualcosa... RACCOGLITORI O CONTENITORI? Ho letto sul n. 29 la lettera di Mattia Patuzzo e vorrei sapere se i raccoglitori sono fatti in modo da rilegare insieme più Motosprint come un libro o se sono dei contenitori in cui possono essere riposti. E quanti giornali può contenere ogni raccoglitore? Marco Palumbo Teano (CE)
I “raccoglitori” sono di fatto copertine, all’interno delle quali far rilegare Motosprint. Per ogni anno di uscita (50 numeri) ce ne vogliono 4. Il loro costo è di 2.60 euro cadauna + 5.16 euro per la spedizione. PERCHÉ NESSUNO PROVA LA 1198 NELLA VERSIONE “R”? Ho letto con grande interesse la comparativa tra le tre Ducati al Mugello, e ho una domanda da farvi: come mai in tutte le prove (comprese quelle di In Moto) viene sempre provata la 1198S e mai la 1098R che dovrebbe essere la moto da cui deriva la SBK ufficiale? Luca Cocchi
Perché la 1098R è considerata una moto pronto corsa, tanto che il controllo trazione funziona solo con lo scarico non omologato (fornito di serie). La 1198S è la sola supersportiva Ducati che ha il traction control funzionante con lo scarico in linea con la normativa Euro3. E poi la “R”, di cui, comunque, Motosprint ha fatto una prova verità, pubblicata sul numero 34 del 2008, costando 35.000 euro, è una moto per pochi eletti...
IN BREVE
BEATRICE BOSSINI IN PISTA, IL POSTO IN CUI SI SENTIVA PIÙ FELICE. PER CHI LE HA VOLUTO E LE VUOLE BENE È DIFFICILE NON FARSI DOMANDE SU QUESTA PASSIONE CHE L’HA TRAVOLTA FIN DA PICCOLA. CI AIUTA SAPERE CHE HA POTUTO VIVERE E GIOIRE DI QUESTO SUO GRANDE AMORE, ANCHE SE NIENTE PUÒ ALLEVIARE IL PESO DELLA SUA SCOMPARSA.
ca dei mille ricordi legati alla mia grande passione, la moto! Con due fratture al bacino e una scomposta al malleolo tibiale, mi sono chiesto: ma ne vale davvero la pena? Ed è normale che una vocina dentro ti dica: lascia stare, guarda che prima o poi ti fai male sul serio… Poi però il tempo passa, le ferite si rimarginano e tu rimani li con un vuoto incolmabile dentro. E non vedi l’ora di rimontare in sella, per fare la cosa che ti piace di più al mondo! Guidare la moto! Perché non è il solo guidare, è quello che ti da il guidare, che sia in pista o per strada, su un passo di montagna con gli amici o lungo il lago con la morosa; poco cambia, sono quelle sensazione indescrivibili che ti fanno sentire bene, vivo, appagato e in pace con te stesso e quello che ti sta attorno. In seguito a questo mio viaggio introspettivo, mi sento ancora più vicino alla famiglia di Beatrice Bossini. Penso alla grande tragedia che li ha colpiti, penso ai possibili sensi di colpa di chi l’ha aiutata a realizzare i propri sogni, e dico loro di essere sereni, anche se so che è quasi impossibile. Ricordate che Bea viveva per le moto, e se n’è andata facendo quello che più amava. Bisogna cercare di essere sereni perché lei vorrebbe così, perché lei mai sarebbe stata senza la sua grande passione, il suo grande amore, la motocicletta. Ogni volta che lo sconforto vi riempie il cuore, ricordate lo splendido sorriso che vi sapeva regalare ogni volta che si toglieva il casco e vi cercava con lo sguardo pieno di gratitudine. Andrea Cucchi Antegnate (BG) HO APPENA letto “Addio Beatrice”, sul n. 33. Sono senza parole, e una lacrima mi ha rigato il viso. Questa tragica notizia mi ha fatto rivivere alcuni momenti che le persone appassionate, ma “al di fuori” del mondo motociclistico, vivono nel vedere i propri cari
girare in pista. Persone come me, come i genitori di Beatrice, come il padre Riccardo così orgoglioso della sua bambina, come Paola, la mamma, il cui essere mamma vale più di mille parole. Ho ripensato a momenti che vissi in Croazia, a Rijeka, su quel circuito così spartano, così economico ma tanto divertente. Assieme al mio ex fidanzato ci ho trascorso diversi week-end: prove libere, gare di Endurance, ancora prove libere. Si dormiva e si mangiava con poco, staccavo la spina dal lavoro e seguivo la passione del mio pilota, mentre lui sfogava la sua voglia di velocità, concedendosi quelle giornate in pista che erano sempre troppo poche per i suoi gusti ed i suoi ritmi. Mentre lui era dentro, in pista a girare, a tirare come un ossesso, io ero lì, al muretto con una paura tremenda di non vederlo risalire dalla parte bassa e nascosta del circuito: tutti i giri puntavo l’occhio là dove sarebbe dovuto spuntare, con una sbirciatina all’intertempo, ed ogni volta che ritardava un poco a causa del traffico in pista mi sobbalzava il cuore e mi prendeva un’ansia terribile di non rivederlo. Se stavo da cani io a veder girare il mio ragazzo, non oso immaginare come si son sentiti Riccardo e Paola, genitori di un giovane angelo come Beatrice, a vederla girare in pista. Non oso immaginare come possano stare ora che il loro angelo non c’è più. Se mai questi genitori dilaniati nell’animo avranno sensi di colpa, se li scordino subito: Beatrice non poteva desiderare una mamma e un papà migliori di loro. A loro tutto il mio affetto e il sostegno che una persona “esterna” alle corse può dare. Francesca Gualtieri Moglia (MN)
MOTO NUOVA CHE OSSESSIONE
GIRANDO l’Europa mi sono accorto di un fenomeno tipicamente italiano a cui non riesco a dare una spiegazione razionale. Al di là della passione che noi italiani nutriamo per le due ruote, nel nostro Paese non girano moto vecchie, e per vecchie non intendo moto d’epoca, ma proprio e semplicemente vecchie. Le poche che si incontrano sono mal tenute, se non proprio in condizioni pietose, a differenza, invece, di quanto succede in Francia, Germania, Inghilterra o Spagna, dove trovi moto ipersportive vecchie anche di dieci anni ma come nuove e con tanto di proprietario fiero dell’oggetto in questione. Da noi, invece, per la fortuna delle Case costruttrici, dopo due anni cominciamo, me compreso, a vedere la nostra moto come un residuato bellico, un mezzo obsoleto. La stessa moto che fino ad un anno prima era in grado di avvicinare le prestazioni di una Superbike ufficiale ora la vediamo solo come fonte di ricordi e soprattutto con la necessità di guardare avanti. Cioè andare dal concessionario... Marco Novarese
I NUMERI ci dicono che quest’anno c’è un’inversione di tendenza... Si sono vendute poche moto (gli scooter sono sempre più padroni del mercato) e in giro si vedono esemplari con molti anni di vita sulle spalle, che ancora svolgono bene il loro lavoro. E chissà che anche per le moto non arrivi il giorno della riscoperta, quella nostalgia per oggetti del passato, non per forza remoto, che ha rilanciato in questi anni Vespa e Lambretta non più in produzione, facendo scattare una caccia all’usato che ne ha fatto lievitare i prezzi. Così che, alla faccia della crisi, c’è chi paga una Vespa vecchia (non d’epoca) più di una nuova...
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Lettere
ll’Orso (LE) Vito - Torre de
SBK IN TV LO SCONTRO CON I GP È NEGATIVO LE SCRIVO perché credo di essere in preda alle allucinazioni e confido nella sua esperienza per uscirne. Ho appena finito di leggere (due volte) l’intervista al direttore di rete di La7, Lillo Tombolini, e vorrei che mi aiutasse a rispondere a qualche domanda. I Flammini e Infront Motor Sports hanno parlato con questo signore prima di vendergli i diritti della Superbike per l’italia? Riporto testualmente: ”Pensiamo che ci sia un effetto trascinamento nella concomitanza tra MotoGP e SBK”. Questo signore ha strane idee... Due righe prima riportate i dati degli ascolti dai quali si evince chiaramente che la sovrapposizione degli eventi porta ad un calo degli ascolti della Superbike. E poi aggiunge: ”Trovo una proposta bizzarra cominciare il Mondiale in gennaio, perché la moto si comincia ad usare in primavera”. Mi sia permessa una precisazione: la SBK è seguita principalmente da noi che le moto le guidiamo. Giusto? E allora... Poiché chi ama guidare la propria moto nella bella stagione trova le condizioni ideali per farci un giro... Non sarà altrettanto vero che nelle domeniche d’inverno sarebbe una manna dal cielo una stupenda gara SBK? motosprint
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guarda La7, c’è stato, ma se un direttore di rete si dice soddisfatto di dati d’ascolto così bassi, quali sono le prospettive di crescita della SBK su La7? Andrea
CONDIVIDO la perplessità. In particolare sull’effetto trascinamento che ci sarebbe quando GP e SBK corrono nello stesso giorno. Ho piuttosto l’impressione, numeri alla mano, che quando sono in contemporanea, la SBK soffra lo “scontro” con la 250.
PROPOSTA POSSIBILE SUPERMOTARD CON LOOK DA GP MENTRE girovagavo per le belle strade di montagna della Liguria con la mia bellissima Suzuki Gamma 250 riflettevo... Quanto potranno ancora durare La moto, il permesso di “ inquinare“ (come se gli altri motori sparassero aria di montagna...)? Allora, visto che la moto ideale
per giocherellare tra le curve a mio modo di vedere deve essere intuitiva, leggera, scattante, (le Superbike stradali fanno bella figura al bar...), con un forte richiamo alle moto da gara, mi piacerebbe che le Case che producono le supermotard proponessero le stesse moto anche in versione racing stradale. Con ciclistica (rivista) e motore da motard potrebbero realizzare un’alternativa con look da 250 GP. Si avrebbero moto leggere, con la potenza giusta, forse neppure troppo costose ma molto appaganti. Questa mia lettera è da girare a Aprilia, KTM, Kawasaki, Honda, Yamaha, Suzuki, eccetera. Lo so che le supermotard fanno bene il loro lavoro, ma non sarebbe una brutta idea cercare di accontentare chi ha sempre amato i manubri bassi. O no? Giorgio Molteni
IL KIT per trasformare le supermotard in piccole e aggressive GP monocilindriche già esiste. Ma solo per l’uso in pista. Chissà che qualche Costruttore non apprezzi l’idea e la faccia propria, realizzando la moto che suggerisci, in versione omologata per l’uso stradale. ECCO LA TRASFORMAZIONE DI UNA SUPERMOTARD IN... GP. MA È SOLO PER LA PISTA.
LORENZO HONDA DOVEVA PRENDERLO SAPETE perché la Honda HRC avrebbe dovuto assolutamente accaparrarsi Jorge Lorenzo? Perché da quando Rossi se n’è andato ad oggi, la squadra ufficiale Honda ha ottenuto solo una vittoria in più del Team Gresini (11 contro 10). Il dato diventa ancor più allarmante se consideriamo che il Team Gresini non vince più una gara da Estoril 2006 con Toni Elias! A proposito della squadra italiana... Alex De Angelis è un ingrato. Nella sua carriera è sempre stato sopravvalutato, ha vinto solo una gara, Valencia 2006, con la 250. Persino Takahashi, grande delusione di quest’anno, ha vinto più di lui. Non può correre in un team prestigioso, anche se privato, uno che fa una gara buona e 16 no. A questo punto meglio Simoncelli e Melandri, un giovane talento e un campione già affermato, secondo nel Mondiale 2005 dietro a Rossi. Adrian Campos
VERO, la HRC, abituata con la sua squadra ufficiale a dominare, certamente con Rossi ma prima ancora per anni con Doohan e non solo, sta vivendo un lungo periodo di vacche magre. Il Team Gresini dopo i fasti di Gibernau e Melandri si è visto costretto a ridimensionare le sue ambizioni. Ma dare tutte le colpe a De Angelis mi pare ingeneroso. Quando è stato ingaggiato la squadra sapeva dei suoi risultati in 250. Inoltre al termine della prima stagione in MotoGP è stato confermato. A quanto pare non dispiaceva...
IO LA PENSO COSÌ
Io non so quali siano gli ”indi-
CAPITO catori” ai quali si riferisce il sig. LORENZO HA Tombolini per sostenere che O D N IA CHE LASC correre d’inverno non sarebbe A D O T T U EVA T V A A H A efficace. Ma non mi fiderei di chi M A Y LA POI glieli ha forniti. O A IM R P . E R DA PERDE La Infront al momento del suo ERÀ ingresso in Superbike aveva proROSSI SMETT À UNA MOTO messo un miglioramento della E GLI LASCER copertura che, per quanto riVINCENTE
Officina
di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it
IL CAMBIO DAVANTI AI CILINDRI Si hanno più problemi che vantaggi HO LETTO diverse vostre interviste a ingegneri di varie Case motociclistiche, dalle quali ho capito che le scelte progettuali dei motori sono state influenzate dalla necessità di ottenere forcelloni lunghi, contenendo l’interasse. Abbiamo così assistito al riposizionamento del cambio (montato più in alto rispetto al passato) in praticamente tutti i quattro cilindri in linea. Inoltre la Aprilia ha optato per un V4 di 65°, soluzione meno diffusa rispetto ai quella del V4 di 90° e pensata per costruire una ciclistica più compatta. A questo punto mi domando perché tutti insistano a posizionare sia il cambio che il perno forcellone dietro ai cilindri. Non sarebbe più logico spostare tutto davanti, o al limite, per le configurazione a V, tra le bancate? Capisco che tale scelta comporterebbe altre problematiche: passaggio forcellone ai lati dei carter, basamento motore complicato per le configurazioni a V, lunghezze forse eccessive dei forcelloni, che, inevitabilmente,
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diventerebbero troppo flessibili. E ancora, arretramento dei cilindri rispetto al baricentro, da compensare con forti inclinazioni degli stessi, albero motore che ruota a sbalzo dietro il perno e più lontano dalla ruota anteriore. Mi piacerebbe capire se gli svantaggi di una soluzione come questa sono maggiori rispetto ai vantaggi e se qualcuno ha già provato a percorrere questa strada che potrebbe essere l’uovo di Colombo. Damiano Menichetti Vinci (FI)
NO, non si tratta di un uovo di Colombo. I moderni motori di altissime prestazioni, in particolare se quadricilindrici, hanno i due alberi del cambio piazzati l’uno al di sopra dell’altro (o quasi). In questo modo l’ingombro longitudinale del cambio stesso risulta notevolmente ridotto (sai che novità! Nei motori Motobi a cilindro orizzontale e nei mitici Morini 175 come erano messi, i due alberi?); e poi occorre piaz-
ALBERO SECONDARIO
LI CAMBI NEGLI USUA È L’ALBERO , A” AT SC “IN CA OTO, SULLA M L DE DI USCITA QUALE È L DE À ESTREMIT NE DELLA NO G PI MONTATO IL FI NE NALE. TRASMISSIO
zare il pignone della trasmissione finale nella posizione più vantaggiosa… È proprio certo che l’allungamento del forcellone nelle moto da competizione (e nelle supersportive) non serva per spostare quanto più in avanti possibile il motore? Già, perché mettere il motore più vicino alla ruota anteriore (in modo da fare gravare più peso su quest’ultima riducendo la tendenza all’impennata) senza montare un forcellone più lungo, significa aumentare la distanza tra il pignone e il fulcro del forcellone stesso e rendere più difficoltoso l’ottenimento di una elevata rigidezza in un punto cruciale del telaio. Che peraltro non deve essere quanto più rigi-
SULLE MODERNE MOTO SUPERSPORTIVE (SOPRA LA NUOVA SUZUKI GSX-R 1000), PER REALIZZARE UN FORCELLONE LUNGO SENZA AUMENTARE L’INTERASSE, È STATO RIPOSIZIONATO IL CAMBIO, MONTATO PIÙ IN ALTO RISPETTO AL PASSATO.
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Officina LEGA do possibile in assoluto, dato che ciò penalizzerebbe il comportamento della moto. Osservi con attenzione il forcellone di una moderna moto di altissime prestazioni. Di lato ha una sezione impressionante, che denota una resistenza alla flessione verticale elevatissima. Guardandolo però dall’alto, le cose cambiano. I bracci sono stretti e non sarebbe poi così difficile realizzarli con una larghezza maggiore. Dunque, qualche ragione deve esserci. Non sarà che in una certa qual misura, e in maniera debitamente studiata, essi debbano flettere, almeno quando la sollecitazione trasversale inizia a superare un dato valore? Il moto deve essere trasmesso alla ruota posteriore e l’idea di piazzare il cambio davanti alla camera di manovella, ovverosia
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in posizione invertita, rispetto a quella usuale, sembra un po’ peregrina. Comporta inevitabilmente una riduzione del carico che va a gravare sulla ruota anteriore (cilindri e testa sono piazzati posteriormente, e anche inclinandoli in avanti non è che la situazione possa essere “recuperata” più di tanto). Per non avere una distanza assolutamente inammissibile tra il pignone e il fulcro del forcellone, quest’ultimo deve essere molto lungo. A parte i problemi derivanti dalla difficoltà di fulcrare in maniera adeguata il forcellone stesso, per forza di cose esso sarà più pesante e meno rigido, tanto a flessione verticale quanto a torsione; pure la catena sarà notevolmente più lunga, e quindi non solo notevolmente più pesante, ma anche più soggetta a
colpi di frusta. Chiunque osservi dall’alto un motore a quattro cilindri in linea potrà rendersi conto agevolmente di come il pignone venga a trovarsi in una posizione assai più vicina alla mezzeria del veicolo di quanto non sia l’estremità dell’albero a gomiti, da quello stesso lato. In altre parole, il cambio è notevolmente più stretto del motore. Come la mettiamo se esso viene piazzato davanti all’albero a gomiti? Per quanto riguarda i motori a V poi, se esso dovesse venire piazzato tra le due bancate, avremmo troppo peso in alto (l’ALBERO SECONDARIO verrebbe a trovarsi tra le due teste) e dove dovremmo collocare il pignone? Insomma, mi complimento con lei per la creatività, ma in quanto a mettere il cambio davanti al motore penso sia meglio lasciar stare…
LEGHE DI ALLUMINIO COSA INDICANO LE LORO SIGLE? HO NOTATO che le corone offerte come ricambio per molte moto moderne sono realizzate con un materiale identificato dalla sigla 7075 T6. Si tratta di una lega di alluminio, e infatti il pregio di queste corone è proprio costituito dal fatto che sono molto più leggere di quelle in acciaio. Vorrei sapere qual è il significato dei numeri e della lettera che compongono la sigla. Ci deve essere una “chiave di lettura” come per i cuscinetti e le candele, ma sinceramente non riesco a capire quale possa essere. Salvatore Greco Napoli
PER DESIGNARE le leghe di alluminio da lavorazione plasti-
TRATTAMENTO TERMICO È COSTITUITO TIPICAMENTE DA UN RISCALDAMENTO A UNA DETERMINATA TEMPERATURA, GENERALMENTE PIUTTOSTO ELEVATA, DAL MANTENIMENTO DEL PEZZO IN TALE CONDIZIONE PER UNA DURATA PRESTABILITA E DA UN RAFFREDDAMENTO EFFETTUATO CON MODALITÀ ACCURATAMENTE CONTROLLATE. SI EFFETTUA SU COMPONENTI REALIZZATI CON MATERIALI METALLICI E PUÒ DETERMINARE NOTEVOLI VARIAZIONI DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE.
ca, ossia impiegate per realizzare pezzi forgiati, ottenuti per lavorazione dal pieno, eccetera, si adottano usualmente delle sigle ben diverse da quelle impiegate per le leghe da fonderia. In queste ultime, in genere, è facile risalire alla composizione, in quanto vengono riportati i simboli chimici dei principali elementi presenti. Per le leghe da lavorazione plastica si è oramai da tempo generalizzato anche da noi l’uso delle sigle messe a punto dalla Aluminum Association americana. Le leghe in questione vengono suddivise in più serie, in base al principale elemento presente in aggiunta all’alluminio. Abbiamo così la serie 1000 (ovvero 1xxx), costituita da alluminio commerciale, con vari gradi di purezza e senza elementi di LEGA, la 2000 (allumi-
nio-rame), la 3000 (manganese), la 4000 (silicio), la 5000 (magnesio), la 6000 (magnesio e silicio), la 7000 (zinco) e la 8000 (altri alliganti). In questo sistema di designazione, il primo numero della sigla indica il principale alligante, il secondo eventuali varianti della lega base e gli ultimi due semplicemente di quale lega si tratta nell’ambito della serie, ovvero del gruppo. Nessun riferimento, quindi, né agli altri elementi presenti né alle percentuali in gioco. Senza le tabelle è impossibile conoscere, almeno con una discreta approssimazione, la composizione della lega. La 7075 è stata conosciuta da noi per decenni col nome commerciale di ergal 55 (meno impiegata era la designazione UNI P-Al Zn5,8 Mg Cu). Si tratta di una lega bonificabile ma non
TALLICO MATERIALE ME MENTE CA PI CO MICROS ITUITO ST CO , OMOGENEO DI DUE DALLA UNIONE PUÒ O PIÙ ELEMENTI. DA ITO ITU ST CO ESSERE O DI E/ I ST MI , RI CRISTALLI PU RMETALLICI. TE IN TI OS MP CO
saldabile, le cui caratteristiche meccaniche sono elevatissime (la resistenza a trazione può avvicinarsi ai 600 N/mm2). Per ottenerle, occorre però che essa venga sottoposta a TRATTAMENTO TERMICO. La sigla T6 indica appunto che il materiale è stato sottoposto a tempra di solubilizzazione, seguita da invecchiamento artificiale, ovvero a bonifica. Per avere un’idea dei risultati che questo trattamento comporta, si pensi che la resistenza a trazione viene quasi triplicata!
n°
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Paddock A cura di Lucia Voltan
In anticipo il primo titolo all’aperto PENSARE che non voleva esserci: Chad Reed (nella foto) si è aggiudicato in anticipo il suo primo titolo nel National americano. L’australiano è stato fino all’ultimo incerto se prendere parte o meno alla stagione all’aperto: a lui interessa soprattutto il titolo Supercross, che quest’anno ha dovuto cedere a James Stewart. Nella prima manche della gara a Budds Creek, Reed è partito ottavo e ha concluso secondo alle spalle di Davi Millsaps (Honda) alla sua prima vittoria della stagione. Nella seconda frazione, sotto l’acqua, Ivan Tedesco (Honda) è scattato per primo, ma al quinto giro Reed lo ha raggiunto e sorpassato aggiudicandosi la gara. «Che dire? Ho avuto i miei alti e bassi ma alla fine ce l’ho fatta» ha detto alla fine il neo campione. Nell’altra classe, la 250, grazie a un primo e a un terzo posto, il francese Christophe Pourcel (Kawasaki) ha rafforzato la sua leadership: ora ha 432 punti, contro i 419 di Ryan Dungey (Suzuki) secondo in classifica, terzo e quarto in gara.
Un aiuto a Luca Pellegrini LUCA PELLEGRINI (NELLA FOTO) È RIMASTO VITTIMA DI UN GRAVE INFORTUNIO IN ALLENAMENTO, RIPORTANDO UN FORTE TRAUMA CERVICALE, CON LESIONI DELLA QUINTA E SESTA VERTEBRA. OPERATO ALL’ OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, È ATTUALMENTE RICOVERATO NEL CENTRO SPECIALIZZATO DI RIEDUCAZIONE MOTORIA A MONTECATONE (IMOLA). PER SOSTENERE (ANCHE ECONOMICAMENTE) IL GIOVANE PILOTA, CHE HA CONCLUSO L’ITALIANO CROSS UNDER 18 IN OTTAVA POSIZIONE, È STATO APERTO UN GRUPPO DI FACEBOOK “TUTTO IL MOTOCROSS PRONTO A GAREGGIARE INSIEME A LUCA”.
TROFEI YAMAHA
PRIMI ZERBO E CASALOTTI BISOGNERÀ aspettare l’ultima prova, in programma l’11 ottobre al Mugello, per decretare i vincitori del trofeo Yamaha. Ecco i primi cinque nelle due classifiche: R1: 1. Zerbo p. 101; 2. Pasini 99; 3. Campedelli 82; 4. Antonello 64; 5. Segoni 61. R6: 1. Casalotti p. 732; 2. Avanzi 631; 3. Miele 599; 4. Cazzola 554; 5. Emili 503.
ANTONELLI E FERRARI
I MIGLIORI CON LE MINIGP MATTEO Ferrari nella categoria junior 50 e Niccolò Antonelli nella senior 70: sono loro i vincitori della quarta prova del campionato italiano MiniGP, gara che si è disputata al kartodromo di Pomposa (FE). Entrambi i titoli sono ancora in palio e sarà dunque decisiva la quinta e penultima prova, in programma per il 4 ottobre a Corridonia (MC). motosprint
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POLACCHI CAMPIONI UNDER 19 DI SPEEDWAY La pista danese di Grindsteed ha ospitato la finale di speedway UEM per team under 19, vinta dalla Polonia. È stata una gara dal risultato aperto sino alla fine con i polacchi che hanno avuto ragione per due punti sulla Svezia. Staccata di 13 punti dai vincitori, in terza posizione si è classificata la Danimarca. GLI SPAGNOLI DEL CROSS E DEL TRIAL DELLE NAZIONI Carlos Campano (MX1), José Antonio Butròn (MX2) e Jonathan Barragàn nella open sono i piloti selezionati per rappresentare la Spagna al Cross delle Nazioni in Franciacorta. Ed ecco gli spagnoli (superfavoriti!) per il Nazioni di Trial di Darfo Boario: Toni Bou, Adam Raga, Albert Cabestany, Jeroni Fajardo. GRASS TRACK. AL TEDESCO KATT LA SEMIFINALE UEM Il tedesco Stephan Katt si è aggiudicato la vittoria della semifinale numero 3 dell’europeo grass track, gara che si è disputata sul circuito di Hertingen (Germania). ITALIANO CROSS AL CIGLIONE DELLA MALPENSA La quinta tappa del campionato italiano fuoristrada motocross si svolgerà sabato 5 e domenica 6 settembre al Ciglione della Malpensa. Di scena i giovani under 21, over 21 ed elite nelle classi MX1 e MX2. I PREZZI DEL MONDIALE SUPERMOTO A LATINA Il Mondiale Supermoto torna in Italia, il 5 e 6 settembre, al circuito Sagittario di Latina. Prezzi: al sabato 10 euro, 20 euro la domenica.
IN BREVE
REED CAMPIONE DEL CROSS AMA
NIENTE FINALE PER CARPANESE E NOVELLO IN GERMANIA Il campione italiano Mattia Carpanese e Alessandro Novello hanno partecipato alla gara internazionale di speedway individuale, svoltasi a Stralsung, nel nord della Germania. La difficile formula di gara non ha certo favorito i nostri piloti, che non sono riusciti a arrivare alla finalissima a sei. La gara è stata vinta dal polacco Ulamek, davanti al tedesco Hefenbrock e dell’austriaco Hauzinger.
Paddock «A parte Valentino, in MotoGP Ben Spies potrebbe tenere testa a tutti gli altri, da Lorenzo, a Hayden e Edwards».
Kevin Schwantz (www.crash.net)
IDENTIKIT JÖRG TEUCHERT CAMPIONE TEDESCO DI SUPERBIKE AD ASSEN, NELLA TAPPA OLANDESE DEL CAMPIONATO TEDESCO DI SUPERBIKE, CON UN QUINTO ED UN TERZO POSTO, JÖRG TEUCHERT È DIVENTATO CAMPIONE CON UNA GARA DI ANTICIPO. TEUCHERT (YAMAHA) HA GIÀ 248 PUNTI, MENTRE IL SECONDO IN CLASSIFICA, STEFAN NEBEL CON LA KTM È FERMO A 175.
RICCARDO MORETTI 1
CASTIONE-BAZZANO, ULTIMA TAPPA
SIAMO I CAMPIONI DELLA SALITA CON la Castione-Bazzano si è concluso il campionato italiano della montagna. Ecco i vincitori: Oscar Pezzotti (125), Frediano Pieroni (250), Francesco Curinga (600 Superstock), Stefano Manici (Naked), Stefano Bonetti (600 open), Andrea Bollella (trofeo open 1000), Andrea Averame (supermoto), Dionigi-Armanino (sidecar). Nella foto (abmlab/Mambelli), ecco i campioni di quest’anno. Sopra, da sinistra: Michele Maselli (trofeo Open 1000), Bonetti, Manici, Curinga, Pieroni, Formenti (125). Manca Andrea Ravera, che non ha partecipato all’ultima prova ma era già campione Supermoto.
RALLY DI ROMANIA IN SELLA alla BMW 450 4T, l’endurista tedesco Andreas Lettenbichler (sopra) ha vinto il Red Bull Romaniacs Rally. Disputato nel centro della Romania, con passaggi molto impegnativi sui monti Carpazi, il Romaniacs Rally si è articolato su quattro tappe, che hanno messo dura prova la resistenza delle moto e la preparazione dei partecipanti. Secondo il neozelandese Chris Birch (KTM) e terzo il francese Cyril Despres (KTM).
CROSS EMX2, CHARLIER SEMPRE PIÙ FORTE CON UN SECONDO E UN QUARTO POSTO SULLA PISTA DI VANTAA (FINLANDIA), IL FRANCESE CHRISTOPHE CHARLIER HA RAFFORZATO LA SUA LEADERSHIP NELL’EUROPEO CROSS EMX2.
DIECI PUNTI PER DANIEL ALTARE AL GP FRANCIA MX3 DUE VOLTE SEDICESIMO, TOTALE 10 PUNTI: TANTO HA TOTALIZZATO DANIEL ALTARE NEL GP FRANCIA MX3. LO AVEVAMO INGIUSTAMENTE ESTROMESSO DALLA CLASSIFICA, PROVVEDIAMO ORA A... RIPRISTINARLO.
SUPERMOTO, LE ULTIME DATE DELL’EUROPEO CI SONO STATI ALCUNI CAMBIAMENTI NEL CALENDARIO DELL’EUROPEO SUPERMOTO. ECCO DATE E LOCALITÀ DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI FINO ALLA FINE DI QUESTA STAGIONE: 6 SETTEMBRE, LATINA; 20 SETTEMBRE, ANDORRA; 18 OTTOBRE GRECIA (DA CONFERMARE); 25 OTTOBRE, PESARO; 1 NOVEMBRE, SALOU (SPAGNA).
ENDURO BENEFICO
BOTTURI PRIMO A GORLE CENTOTTANTA piloti e tremila spettatori per l’annuale enduro benefico di Gorle (BG) organizzato dal sei volte campione del mondo Giovanni Sala. Centrato dunque l’obiettivo della manifestazione che ha raccolto circa 20.000 euro destinati alla missione di suor Isolina, ad Atar, in Mauritania. Vincitore assoluto è risultato Alessandro Botturi (nella foto), che ha preceduto, nell’ordine: Fabio Mossini, Roberto Rota, Edoardo D’Ambrosio, Michael Pogna, Stefano Passeri.
Una stagione cominciata male, con la delusione per il mondiale mancato, ma finito benissimo, con il titolo italiano. Ero talmente arrabbiato che ho corso con un casco nero, tanto per far capire a tutti come mi sentivo. Ero bello carico, non vedevo l’ora di partire per i GP. Poi mi è arrivata una telefonata: spiacenti, niente soldi, resti a casa. Ho provato una rabbia immensa, ma l’ho indirizzata tutta nella direzione giusta.
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A proposito di arrabbiature, cosa rispondi a chi ti dice che hai vinto solo perché non c’era più Savadori? Seeee... ho fatto dei tempi che lui se li sogna! La verità è che lo scorso anno ho fatto secondo perché avevo una Honda, mentre quest’anno è arrivata la moto buona, l’Aprilia.
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Presto lo ritroverai, Lorenzo Savadori, visto che il 6 settembre sei wild-card al GP a Misano. Spero di stargli davanti ovviamente, ma non solo a lui. Io proverò a battere chiunque, anche Iannone. Poi, l’esperienza è quella che è...
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Come ti stai preparando per il GP? Esattamente nello stesso mondo in cui ho festeggiato il titolo: facendo il mio mestiere, cioè il bagnino. Ho preso il brevetto e trovato un lavoro in un parco acquatico qui in Romagna. Bisogna pur campare.
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Per l’anno prossimo... Alt! Per scaramanzia non voglio parlarne. Dico solo che c’è la squadra per il mondiale e c’è anche la moto. Cosa manca? Sempre quello, un po’ di soldi. Ma incrociando le dita stavolta dovrebbero saltare fuori.
NATO A
LUGO (RA) ETÀ
24 ANNI ESORDIO
A 15 ANNI NEL CROSS HA VINTO
IL TITOLO ITALIANO 125
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contromano
I DESIGN DI SUCCESSO SONO SENZA ETÀ Tenere in listino modelli simboli dei loro marchi potrebbe essere un’iniziativa proficua
di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it
CI SONO MOTO, COME LA YAMAHA XT 500, SOPRA, CHE HANNO SCRITTO LA STORIA DEL MOTOCICLISMO PER DESIGN E FASCINO E CHE ANCORA OGGI SONO OGGETTI “CULT”. E ALLORA PERCHÉ NON RIPROPORLE, AGGIORNATE TECNICAMENTE?
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È CIVILISSIMA usanza, se supportata dalla formula “chi rompe paga”, far provare le moto agli amici. Anzi, lo scambio delle moto fa parte della nostra cultura da sempre. È un ottimo sistema per capire differenze e scoprire affinità. A meno di non avere amici che partono su una ruota sola e buttano una marcia dietro l’altra, fino all’arrivo del carro attrezzi. Però mi è successa una cosa strana. Una sera, un amico mi ha proposto di fare un giretto con la sua moto, un bell’oggetto ultima moda naked. Moto fantastica, con particolari di altissimo pregio, cattiva e lucente. Ho rifiutato. Era notte (e io non ho la vista di un rapace notturno), ero vestito “borghese”, senza nulla di tecnico, e la strada aveva buche che ricordavano ai più vecchi gli anni della guerra e dei bombardamenti. Lei era “troppa” per me in quel momento. Ma per quale motivo le moto moderne sono così “avanti” rispetto alle strade e alle possibilità di guida della persona normale? E non parlo solo di Superbike, ma anche di oggetti che teoricamente dovresti usare tutti i
giorni. Moto sulle quali il passeggero è meglio che… resti a casa. Ma anche motori che scaldano in maniera pazzesca e mandano getti di calore su chi guida ad ogni sosta al semaforo, soprattutto quando si va a passo d’uomo in una giornata calda. Belle, bellissime, ma decisamente poco pratiche. Direte: perché non giri in scooter? Non accetto la provocazione. Non amo gli scooter, mi piacciono le moto, ma le voglio più umane, meno estreme, ma non per questo povere o dimesse. Belle e possibili, preferibilmente. E qui salta fuori un vecchio spirito guida, mister Sammy Miller, proprietario e curatore di uno splendido museo di moto d’epoca e a suo tempo pilota di livello mondiale nel cross, nel trial, nella regolarità e nella velocità. Parlando delle moto di oggi, Sammy disse una cosa che mi è rimasta in testa: troppo sofisticate, troppo complicate, da usare solo in corsa. Troppo specializzate, dominatrici del mondo, ecco le moto di oggi. Mi vengono in mente i dinosauri: anche loro dominavano il mondo, ma hanno fatto una brutta fine! A sostegno delle mie idee, ecco una mail di Max Morri, un appassionato di moto ben dotato di materia grigia che mi scrive: «Mi occupo da più di 25 anni di marketing nella moda e nel nostro settore se un disegno è bello, lo rimane nel tempo. Questo non vale per le moto. Perché? L’orologio Rolex Submariner esiste dagli anni ’50 e si continua a vendere. Perché i produttori di moto continuano a proporre modelli nuovi, troppo tecnologici e prestazionali, e , a volte, insignificanti? Non farebbero meglio a tenere in listino anche i modelli simbolo dei loro marchi, moto che avevano raggiunto la loro piena maturità? Ecco qualche esempio: una Honda Africa Twin identica a quella venduta dal 1993 al 2001, ma con motore 1.000 al posto della Varadero che è pesante e va solo in strada. Perché la Transalp ha un forcellone e cerchi che sembrano presi da una moto cinese? Una Yamaha XT 500 con avviamento elettrico e freni a disco, una TT 600 o una Ténéré aggiornati tecnicamente non piacerebbero?». Io rispondo a Max molto semplicemente: per me queste moto sarebbero eccezionali e, ben promosse, potrebbero anche avere successo, ma i tuoi colleghi del marketing moto probabilmente la pensano in un altro modo. Sarà per quello che vedo girare tante BMW vecchio tipo e persino qualche XT 600. Moto con le quali puoi farti anche un giretto dopo cena.
Per ottenere le performance migliori occorre scegliere le tecnologie migliori. Per questo Polini dedica ai possessori di scooter 50 cc un concentrato di vera sportività, a cominciare dal nome. Parliamo di , un kit completo di variatore, rulli, molla di contrasto ed EVO-SLIDER, capace di rendere più grintoso e reattivo il temperamento del tuo scooter di serie, mantenendo al tempo stesso sicurezza e affidabilità. Per il tuo desiderio di prestazioni è davvero competitivo, anche nel prezzo.
polvere di stelle
LA MOTO ELETTRICA FU UN’IDEA DI PINGAULT Il tecnico francese la progettò alla fine dell’800 come allenatore meccanico per ciclisti
di Luigi Rivola lurivola@tin.it
QUEST’ANNO, PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA, AL MITICO TOURIST TROPHY HANNO PARTECIPATO ANCHE LE MOTO ELETTRICHE. A VINCERE IN QUESTA CATEGORIA È STATO ROY BARBER, SOPRA.
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NELL’ULTIMA edizione del Tourist Trophy si è verificato un evento che ritengo di portata storica anche se protagoniste sono state moto ultramoderne: l’inserimento, fra le altre classi e categorie, di una corsa per motociclette elettriche. Della storia del motore elettrico applicato alle moto in questa rubrica non si è mai parlato. Come mai? È possibile almeno stabilire chi per primo abbia pensato a questa soluzione tecnica? Lando Ristelli
CONCORDO in pieno con la definizione di “evento storico” per la corsa delle elettriche sul Mountain Circuit. Quanto al primato nell’installazione di un motore elettrico su un telaio ciclistico, attribuirlo a qualcuno con precisione è impossibile. Certo è, per documentazione pervenutaci, che l’esperimento fu tentato già prima della fine del 1800 quando, evidentemente convinto dai prototipi elettrici a tre e quattro ruote già realizzati, il francese Pingault decise di adottare quel motore, e le relative e
indispensabili batterie, anche su un veicolo a due ruote. Nel 1894 realizzò una bicicletta elettrica, ma il suo lavoro fu conosciuto dal grande pubblico solo tre anni più tardi, allorché, il 22 maggio 1897, un tandem elettrico Clerc e Pingault stabilì un primato mondiale di velocità percorrendo il chilometro lanciato in 57”4/5, ad oltre 60 km/h di media. In realtà il tandem Pingault era stato realizzato soprattutto come allenatore meccanico per ciclisti professionisti in pista, e già la soluzione tandem indicava la necessità di disporre, per la sistemazione delle batterie, di un telaio di dimensioni particolarmente allargate. Dopo il tentativo di Pingault, di motociclette elettriche non si parlò più per lungo tempo, anche se alcuni “testardi” insistettero con tricicli spinti da questo propulsore fino alla definitiva affermazione del motore a combustione interna a quattro tempi, avvenuta entro il primo quinquennio del 1900. L’handicap che condannò l’idea di Pingault, ossia la scarsa capacità delle batterie e il loro rilevante peso, non è stato ancora superato a cento e più anni di distanza. Il sospetto è che possa venir risolto brillantemente e in poco tempo, ma solo a patto che il petrolio salga attorno ai due euro al litro. È il caso di augurarselo? QUATTRO anni fa dedicai tre puntate di questa rubrica alle connessioni storiche fra motociclismo e aeronautica, due mondi che fin dal periodo pionieristico hanno evidenziato numerosi e ripetuti punti di contatto. Il 12 e il 13 settembre a Rioveggio (BO), nella locale pista di kart, questa stretta parentela verrà celebrata con una manifestazione inusuale i cui protagonisti saranno appunto le motociclette e gli aeroplani. L’evento, che si svolge per la prima volta, è infatti intitolato “Moto & Ali” e l’obiettivo che i promotori intendono centrare è di avvicinare gli appassionati delle due diverse discipline attraverso l’esposizione di velivoli, elicotteri e moto d’epoca da corsa, fra cui una Morini 250 GP, una Guzzi 350, una Gilera 500 4 cilindri e alcune leggendarie racer inglesi, come la Norton Manx e la AJS 7R. L’ingresso è gratuito e al pubblico sarà distribuito un opuscolo di 16 pagine che intende guidare il visitatore nell’osservazione dei pezzi esposti e nella comprensione delle motivazioni storiche della manifestazione.
Simone Bartolini (16) è il pilota di punta del team GP Motors di Emanuele Galeazzi e Denis Pentucci. Quest’anno, Bartolini è tra i grandi protagonisti del Trofeo Scooter 70 Evolution e con un po’ di fortuna potrebbe salire sul podio finale del Campionato Italiano.
Scooter prodigio o “piccoli mostri” per le corse in pista? Entrambi. In fondo, il Trofeo Scooter 70 Evolution all’interno della Polini Italian Cup, ci ha ormai abituato ad avere preparatori appassionati che dedicano tutto il loro tempo libero per sviluppare il migliore set-up dei propri scooter. Fra le officine legate a “filo diretto” con la Polini Italian Cup figura anche il team riminese GP Motors. “La GP Motors è nata nel 2007 a Marciano di Romagna. Ci occupiamo di vendita ricambi moto e scooter anche se in officina non eseguiamo solo tagliandi e riparazioni. La nostra grande passione sono sempre state le gare in pista con gli scooter; un hobby che in poco tempo è divenuto un vero e proprio lavoro che dal 2007 ci ha portato sulle piste della Polini Italian Cup. Con noi corrono due piloti: Simone Bartolini ed Alessandro Fabbri. Bartolini quest’anno è tra i protagonisti del Trofeo Scooter 70 Evolution anche se la sua attuale quarta posizione in classifica non gli rende completamente merito. Senza la battute d’arresto in Gara 2 a Franciacorta e in Gara 1 a Latina ora sarebbe tra i sicuri pretendenti al titolo. Non è però detta l’ultima parola; infatti, mancano ancora due gare alla fine del campionato” - Raccontano, Emanuele Galeazzi e Denis Pentucci, i due titolari del team GP Motors - I vostri motori sono tra i più performanti del Trofeo Scooter 70 Evolution. Come li preparate?“E’ il risultato di un lungo lavoro nato quasi per scherzo in un garage quattro anni fa. Il tempo ci ha visto crescere con l’evolversi della Polini Italian Cup; ormai abbiamo un’officina dove ogni lavorazione sui nostri motori è effettuata interamente a
mano. Come previsto dal regolamento 2009 del Trofeo Scooter 70 Evolution, inizialmente lavoriamo sul carter ed il gruppo termico. Poi, si passa al gruppo trasmissione; è molto importante trovare il giusto compromesso tra i vari kit Polini; variatore Super Speed 9 rulli, frizione Speed Clutch 2G, Speed Drive, molla di contrasto, cinghia, rulli di peso differente, ecc. Bartolini vuole un motore scattante fin dai bassi regimi, soprattutto in uscita di curva. In questa fase è molto importante sviluppare ogni particolare in base alle caratteristiche di guida del pilota. Bartolini è molto competitivo sulla pista di Pomposa. Il suo giro record lo vede scattare col motore a 14.000 giri sfruttando nel migliore dei modi la sue caratteristiche di guida con le performance del motore kittato Polini”. POLINI MOTORI E PIGNA MODA: GLI SCOOTERS E LA MOTO GP ENTRANO NELLE SCUOLE Le immagini della Polini Italian Cup entrano nelle scuole con il brand Pigna Moda che ha realizzato una completa serie di prodotti specifici: quaderni formato A4 e A5 con punto metallico a spirale, diari scolastici, quaderni a spirale bicover, raccoglitori ad anelli,
Saimon Polini, Colin Edwards, Hervé Pocharal con alcuni prodotti della linea Polini Motori Pigna Moda per le scuole.
raccoglitori a tre lembi con elastico, raccoglitori porta progetti. La linea Polini Motori Pigna Moda è dedicata alle corse in pista con gli scooter ed al mondo della MotoGP. L’impegno Polini nelle competizioni in pista è una garanzia che si ripete nel tempo. Ora anche i bambini ed i giovani appassionati delle gare in pista con gli scooter e dei piloti del Campionato
Mondiale MotoGP, potranno vedere concretizzata la propria passione in questa linea completa. Il connubio tra la Polini Motori e Pigna Moda nella sfera scolastica è in sintonia con le necessità dei ragazzi, sempre alla ricerca d’idoli da ammirare. La linea Polini Motori Pigna Moda, è disponibili nella grande distribuzione e punti vendita Pigna. (www.pigna.it).
MotoGP Indianapolis di Enrico Borghi - foto Milagro
TREMO S E O T N O EREZ, J A O T CONFR U CAD JORGE È BRNO, E N O E QUI T N G O IN T N G O IN D ANS, DON M E L A I S ROS
JORGE LORENZO PRIMO AL TRAGUARDO E IN TUTTA LA SUA ESULTANZA DOPO LA VITTORIA. SOPRA, VALENTINO A TERRA: QUANDO È CADUTO, ROSSI INSEGUIVA LO SPAGNOLO.
Terza caduta di Rossi e terza vittoria di Lorenzo. In casa Yamaha la tensione è alle stelle. De Angelis stupisce e si piazza secondo
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Guerra di nervi
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ALEX DE ANGELIS
Risultato frutto di un duro lavoro
PATO PREOCCU RICATO DALLA SUA GIÀ SCA AVANTI D A H X E L ,A SQUADRA O INCERTO UN FUTUR
I
NDIANAPOLIS - Un outsider licenziato con incredibile fretta, Alex De Angelis da San Marino, ha stupito il mondo, e soprattutto la sua ormai ex squadra, con una gara incredibilmente autoritaria, condotta e conclusa in seconda posizione. Il campione del mondo, Valentino Rossi, che solitamente rasenta la perfezione, ha commesso il terzo errore in dodici gare lasciando ugualmente attoniti perché si tratta di un evento che non era mai accaduto prima. Un ex iridato, Nicky Hayden, che non è stato ancora licenziato ma di sicuro sta rischiando il posto, ha lottato con i denti difendendo la terza piazza. L’attesissimo Dani Pedrosa, che la Ducati sta disperatamente cercando di ingaggiare proprio al posto di Hayden, ha trascorso il week-end pianificando la maniera «per battere i due della Yamaha», ma poi ha sbagliato proprio nel momento in cui ha avuto la possibilità di riuscirci. Infine, il nuovo avversario di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, cioè «quello che
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VISTI DA DAVANTI E DA DIETRO CI SONO ALEX DE ANGELIS (15) E I DUE AMERICANI, COLIN EDWARDS (5) E NICKY HAYDEN.
vuole prendere il mio posto», come aveva detto Valentino alla stampa americana alla vigilia della gara, ha corso una gara finalmente perfetta dominando con sicurezza. Non è stata una gara emozionante il secondo GP USA stagionale. Ma è stata piena di episodi che verranno ricordati e discussi a lungo, alcuni dei quali sicuramente influenti sulla classifica di campionato. Una gara che di sicuro fa bene agli organizzatori di Misano, perché la seconda prova corsa in territorio italiano si preannuncia piena di adrenalina, colma di rivincite e forse anche di vendette da consumare.
INDIANAPOLIS - Alex De Angelis si culla il sogno americano. In due giorni ha vissuto emozioni forti, in prova, con la prima fila sfuggita di un soffio, e il quarto posto sullo schieramento, miglior piazzamento da quando è in MotoGP. Poi il miglior tempo nel warm up. Infine la gioia più forte. Il secondo posto, e il podio. «Finalmente – sbuffa sollevato -. Era tanto che ci andavo vicino. Non sto nella pelle. L’inizio del campionato è stato difficilissimo, ma non ci siamo demoralizzati. E ha pagato». Da un po’ eri in crescita «Assolutamente sì. Sono in serie positiva. E non è un caso. La costanza l’ho trovata lavorando duro. Lo scorso anno non usavamo queste gomme e la squadra, prima con Melandri e poi con me, aveva fatto un lavoro insieme alla Bridgestone che abbiamo dovuto cancellare completamente, ripartendo da zero, senza una base. Non siamo ancora al massimo, però abbiamo trovato una soluzione che funziona. Specialmente su alcuni tipi di piste». Già, le piste. Hai le tue preferite. «Vado forte al Sachsenring e a Phillip Island, questo è sicuro. Ma non solo lì. Mi sento di dire che, Malesia a parte, posso giocarmela su tutte. Posso finire nei primi dieci sempre». Decimo non è il massimo, con 17 partenti. «Non è il massimo, ma non guido una moto ufficiale». Perché hai perso il posto? «Sono convinto che la squadra non abbia mai creduto in me al cento per cento. Mi hanno preso perché due anni fa ero il solo italiano sul mercato. E non mi hanno mai dato quello che hanno avuto i miei compagni di squadra».
Perché? «Bisogna chiederlo a Gresini. È vero che lo scorso anno ho fatto degli errori, sono caduto quattro volte al primo giro, perdipiù in gare dove potevo fare bene. Ma l’impegno ce l’ho messo sempre». È un caso che tu abbia ottenuto i risultati migliori da quando devi trovare una moto per il 2010? «Il motivo è tecnico. Avevamo problemi di trazione, la gomma posteriore non scaricava la potenza a terra. Una volta ridotto lo “spin” è cresciuto il rendimento. L’impegno è sempre lo stesso, però adesso vado forte sull’asciutto, sul bagnato, in prova, in gara. Non è un caso». Si può crescere ancora? «La differenza tra chi lotta per la vittoria e il secondo gruppo è tanta. Spesso superiore al secondo. Se arrivasse un aiuto da parte della Honda…». Con chi correrai nel 2010? «Sto parlando con il Team Tech3. Poi potrebbe esserci il Team Pramac o una squadra Honda». E se non dovesse esserci posto per te in MotoGP? «Dovrò analizzare Moto2 e SBK. Sicuro non farò un anno sabbatico. Impazzirei…». Domenica c’è il GP San Marino. Il tuo GP. «È una gara molto importante, perché corro a un passo da casa e tutti si aspettano da me qualcosa di più, ma a Misano non ho mai raccolto molto, e l’hanno scorso sono caduto subito. Ma chissà che non si possa invertire la rotta. Io ci proverò».
l’uomo del giorno
NON PER CASO
UN GRANDISSIMO Alex De Angelis è diventato inaspettatamente, e forse incredibilmente, l’uomo del giorno addirittura nel tempio della velocità americana – Indianapolis e la sua storia di motori e gare lunga 100 anni – un luogo mitico e quindi adatto alle imprese sorprendenti. Il sammarinese ha guidato benissimo sin dalle
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MotoGP Indianapolis NICKY HAYDEN (69) TALLONATO DA ANDREA DOVIZIOSO (4), CHE HA PROVATO FINO ALL’ULTIMO A SUPERARLO. NELLA PAGINA ACCANTO, ANCORA DOVIZIOSO (4) E LA CADUTA DI DANI PEDROSA. LO SPAGNOLO È POI RIPARTITO, CONCLUDENDO DECIMO.
L’AMERICANO DELLA DUCATI NON HA DELUSO IL SUO PUBBLICO. IL TERZO prove, e in gara ha gestito la seconda posizione con freddezza e sicurezza. Questo ragazzo molto spesso sottovalutato – basti pensare che la sua squadra non ha avuto dubbi nell’affidare la moto migliore ad Elias – è la dimostrazione che questo ambiente giudica con troppa fretta. Questa volta, a correre da protagonista assoluto in prova (e soprattutto in gara) è
stato un pilota licenziato addirittura in piena estate, e quindi virtualmente a piedi. Alex sta vivendo un trend positivo, va forte almeno da cinque gare, ed è difficile pensare che alla fine andrà come lui ha provocatoriamente annunciato: «potrei aprire un bagno a Rimini». A questo punto è più facile che si avveri il suo sogno che consiste «nel restare qui, nella MotoGP». De Angelis sta infatti trattando con Pramac Ducati e Tech3 Yamaha.
O DIMEZZAT VEVA OA VALENTIN I VANTAGGIO D 50 PUNTI O. Z SU LOREN NO ORA SI SO TI A 25 RIDOT
MA L’EVENTO più significativo della giornata è la terza caduta di Valentino, anche perché incide sensibilmente sulla classifica di campionato. Il distacco tra lui e Lorenzo si è dimezzato, le due gare di vantaggio sono diventate una sola. Quindi il campionato che sembrava chiuso nel tardo pomeriggio di Brno, adesso è un po’ meno deciso. Infatti Valentino ha restituito al suo avversario il favore che aveva ricevuto in Re-
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pubblica Ceca. Il campione inseguiva Lorenzo, che lo aveva superato da poco. Ha allargato troppo la traiettoria, in ingresso curva, e ha messo le ruote in una zona sporca: quando ha frenato ha perso l’anteriore. Aveva sbagliato la traiettoria nella curva precedente e stava cercando di riprendere le linee giuste. Il problema delle traiettorie strane lo ha assillato per tutto il week-end, perché Valentino non è mai riuscito a trovare la giusta messa a punto della sua Yamaha. Ma l’aspetto più allarmante della vicenda, è che Valentino Rossi ha commesso il terzo errore in dodici gare. È una cosa assolutamente inusuale, per lui. Valentino infatti sbaglia una volta all’anno, due errori sono già un record. Tre, mettono inquietudine. Il campione del mondo ha precisato che «questo è stato il primo errore della stagione, perché nelle altre due occasioni avevo le slick sull’asfalto bagnato». Ma va
POSTO È IL SUO MIGLIOR RISULTATO DI QUEST’ANNO sottolineato anche quello che ha poi aggiunto dopo: «quando si lotta con un avversario come Lorenzo, con la stessa moto e le stesse gomme, l’errore diventa più facile». È curioso notare che si tratta dello stesso concetto espresso dal suo avversario, Jorge Lorenzo. Il dominatore del GP USA ha affermato che «questo è un campionato dove si va sempre al limite, quindi è facile sbagliare. Oggi Pedrosa è caduto per la pressione esercitata da Valentino, che a sua volta è caduto perché gli ho messo pressione io. E altre volte è successo a me. Quando guidi per vincere, queste cose possono succedere». Rossi e Lorenzo sono i più veloci e i più aggressivi, e proprio per questo sono anche quelli che viaggiano maggiormente al limite. Stiamo assistendo ad un confronto estremo, Valentino e Jorge sono entrati in quella fase in cui si viaggia sempre sul confine del limite, con ampi e frequenti
sconfinamenti. Basta pensare che Lorenzo e Rossi hanno già sbagliato tre volte a testa. Lo spagnolo è caduto a Jerez, Donington e a Brno; il pesarese è finito a terra a Le Mans, Donington e qui ad Indianapolis. Adesso il vantaggio su Lorenzo si è ridotto a 25 punti e nel percorso che caratterizzerà la parte finale della grande sfida va segnalata una gara di casa a testa: arriverà per prima quella di Rossi, domenica a Misano, quella di Lorenzo sarà la prova finale a Valencia. ANDREA Dovizioso non è riuscito a superare Nicky Hayden, eppure ci ha provato fino alla fine. L’americano non era molto più veloce di lui, è solo partito molto meglio. Il forlivese è rimasto nel gruppo, all’inizio, e ha perso tempo per risalire. Nel finale ha avuto una reazione d’orgoglio, che però non è bastata. Così Hayden è salito di nuovo sul podio
ATENA C A I N IO PRESS CADUTO È A S O R «PED ESSIONE A R P A L R E P CHE A SU ». I, S S O R I D ITO LA MIA B U S A H VOLTA RENZO JORGE LO
a Indianapolis (lo scorso anno fu secondo), e per lui è la prima volta quest’anno, la prima con la Ducati, dopodiché il ragazzo ha riflettuto ovviamente sulla sua situazione: lui corre per salvare il posto in squadra e di fronte al tentativo di ingaggio di Lorenzo (andato a vuoto) e di Pedrosa (tuttora in corso) Nicky si è dimostrato incredibilmente dimesso: «la vita è così, e questo ormai è solo un business». motosprint
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MotoGP Indianapolis I casi
MERCATO PILOTI 2010
ROSSI E LORENZO UNO È DI TROPPO
E a fine 2010 scadranno i contratti... INDIANAPOLIS - È successo qualcosa, in casa Yamaha. Qualcosa che ha irritato Valentino Rossi. Qualcosa legato al rinnovo del contratto di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo a Indianapolis ha mandato diversi messaggi. In primo luogo, ha voluto dire che il rinnovo con la Yamaha è arrivato perché ha ottenuto ciò che voleva: la parità di trattamento rispetto a Valentino. Il problema non erano i soldi (comunque quasi 4 milioni di euro a stagione è un gran bello stipendio) ma soprattutto lo status. Era la sua posizione all’interno della Yamaha, che gli premeva. Lorenzo non accetta più un ruolo subalterno: pensa di meritarsi lo stesso trattamento di Valentino. Lo ha chiesto e lo ha ottenuto. Lo spagnolo vuole l’accesso allo sviluppo della M1, così da poter fare delle scelte più adatte alle sue esigenze. Ora le cose nuove le prova in primo luogo Valentino, poi vengono passate anche agli altri piloti. E questo è il motivo per il quale Valentino ha detto: «Purtroppo mi toccherà continuare a lavorare anche per lui», confermando ciò che accade da sempre: Lorenzo beneficia del lavoro di Rossi.
Uno dei motivi che spiega l’inasprimento dei rapporti tra i due, risiede qui. Infatti il problema non sono gli aggiornamenti (le due M1 sono uguali): per Lorenzo, ottenere la partecipazione allo sviluppo della moto significa entrare nel mondo fino a ora dominato da Rossi. Da una parte Jorge vuole che il reparto corse lavori anche per lui, e dall’altra si tratta di una conquista d’importanza psicologica. A dimostrazione del fatto che Lorenzo attacca anche sul piano dei nervi, va rilevato, infatti, che lo spagnolo ha tenuto a sottolineare che: «Mi ha voluto Furusawa, e ho avuto l’assicurazione che avrò lo stesso materiale di Valentino». Rossi si è subito innervosito affermando: «Avevamo la stessa identica moto anche a Brno, e che cosa è cambiato? Niente!» (il riferimento è alla confitta di Jorge). I due piloti del Team Yamaha sono sempre più distanti. Sempre più nemici sotto lo stesso tetto. «Lunga vita al muro!» è infatti la frase con cui Valentino ha chiuso la discussione. I dati, infatti, non si possono nascondere al compagno di squadra: Jorge potrà continuare a beneficiare del lavoro di Valentino, come ha fatto fino ad ora.
IL “MURO” ALL’INTERNO DEL BOX YAMAHA È SEMPRE PIÙ ALTO. LORENZO VUOLE PARTECIPARE ALLO SVILUPPO DELLA M1 E YAMAHA SEMBRA AVERLO ACCONTENTATO. ROSSI NON HA GRADITO E HA SCHERZOSAMENTE DICHIARATO: “SAREI CURIOSO DI PROVARE LA DUCATI”.
LA LOBBY DELLE CASE
Motori a noleggio: costosi e non competitivi INDIANAPOLIS - Tracciando definitivamente una riga sulla questione “motori derivati dalla serie” (quella che venne chiamata la proposta Moto1) la GP Commission ha dato il via libera alla proposta relativa al noleggio dei motori per i costruttori artigianali (che potrebbero quindi aumentare la presenza di moto e piloti sulla griglia di partenza della massima categoria) ma durante la riunione del
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“governo” del Mondiale GP è contemporaneamente emerso un messaggio chiaro: la MSMA non vuole ingerenze nel business dei leasing delle moto. Per l’Associazione dei Costruttori, questo è infatti un affare di rilievo, soprattutto in questi tempi di crisi. Tutto questo emerge dalla proposta della Honda, che consiste nella fornitura di motori diversi da quelli ufficiali ad una
cifra elevatissima, vicina ai 700.000 euro. Se si considera che bisogna poi costruire una intera ciclistica attorno al motore, è facile prevedere che una moto di questo tipo verrebbe a costare forse più di un leasing della moto interamente costruita dalla Casa (come accade adesso). La Honda ha fatto sapere che il problema del segreto industriale si può superare solo fornendo motori diversi da quelli
LIN JARVIS, responsabile delle attività sportive della Yamaha, ha fatto un ottimo lavoro per la sua azienda – che mantiene la migliore squadra del mondo e allo stesso tempo impedisce alla concorrenza di prendere un pilota fortissimo (Lorenzo) – ma questa scelta complicherà le cose al team, che dovrà gestire una situazione che potrà solo peggiorare. Infatti, tanto per distendere gli animi, è arrivata subito la classica frase forte di Valentino: «Penso che riuscirei a mettere a posto la Ducati, e la curiosità di provarla c’è». È una frase strana, per uno che ha rifiutato per ben due volte (nel 2003, poi nel 2006) l’offerta della Ducati. Quindi questo appare come un messaggio per la Yamaha, un modo per far capire al vertice che le gerarchie devono restare quelle attuali. E quanto a Lorenzo, questa frase appare come una presa in giro: insomma, è stato come sottolineare che Jorge non se l’è sentita di andare in Ducati e sviluppare una moto da solo (cioè senza l’aiuto di Valentino). Il pesarese ha subito sottolineato: «In Yamaha sto troppo bene» e anche questo è un messaggio per Lorenzo. Insomma, è come dire che se a fine 2010 uno dei due se ne dovrà andare – a causa di una convivenza impossibile – non sarà certo lui. Lorenzo ha ben chiaro il problema, ecco perché ha firmato un contratto di un anno. A fine 2010 se non se ne andrà Valentino (magari decidendo di lasciare le corse), Jorge potrà trattare di nuovo con la Honda, o con la Ducati.
ufficiali, e probabilmente nemmeno al livello di quelli dei team satellite, e questo è un ulteriore elemento scoraggiante per quelli che stanno valutando l’idea, come ad esempio il Team Hayate, che verrà definitivamente abbandonato dalla Kawasaki a fine stagione, sta infatti valutando la possibilità di diventare un piccolo costruttore. E in giro per il paddock di Indianapolis Kenny Roberts Senior non ha solo salutato i vecchi amici: ha anche cercato di capire se la sua KR potrà fare ritorno in MotoGP. E poi c’è la Moriwaki, che ha appena fatto una Moto2 e potrebbe allargare la sua partecipazione alla classe regina.
PEDROSA PRESSA LA HONDA Tenendo aperta l’ipotesi Ducati INDIANAPOLIS – Dani Pedrosa continua a criticare la Honda, non ha firmato il contratto che il colosso giapponese gli ha proposto, e dichiara che «con la Ducati ci sono delle discussioni, delle trattative. Sono interessati a me». Ci si chiede dove voglia arrivare lo spagnolo, anche perché la scelta di Lorenzo (che resterà in Yamaha), come previsto ha innescato l’effetto domino: le pedine si stanno muovendo, le squadre stanno ultimando i loro schieramenti. La sensazione è che Pedrosa stia cercando di mettere sotto pressione la Honda, così da ottenere di più. «Per quanto mi riguarda - ha detto Pedrosa - la situazione è del tutto simile a quella di Brno: non ci sono novità, non c’è niente di concreto. In ogni caso, la trattativa con la Honda è abbastanza avanzata». Quando gli si chiede di valutare i punti positivi o negativi delle trattative che ha in corso con la Ducati e la Honda, Dani cerca di minimizzare. «Non conosco i punti positivi o negativi PEDROSA STA GUIDANDO SEMPRE AL LIMITE, ANCHE IN PROVA. VENERDÌ HA OTTENUTO ANCHE IL MIGLIOR TEMPO SUL BAGNATO!
della Ducati, anche se quello che emerge dall’esterno è che solo Stoner riesce a guidarla in un certo modo. Conosco però i punti che potrebbero spingermi a non rinnovare con la Honda». E finalmente diventa concreto: «Il problema è che io vorrei sapere se quella attuale è la moto che avrei anche nel 2010: è questa la cosa più importante per me. La Yamaha ha già messo in pista la moto nuova, noi dobbiamo sapere che piani ci saranno per il prossimo anno». Ma è qui che Dani dimostra di tenere ancora parecchio, al contratto con la Honda. E lo conferma con altre parole: «È importante che quando si concluderà l’ultima gara della stagione, a Valencia, la HRC sia già in grado di mettere in pista non solo la moto del 2010 ma che questa sia già a un buon livello. Non voglio che succeda come nelle stagioni precedenti, quando ho dovuto cominciare la stagione con una moto da mettere a posto, e sulla quale sono poi stati cambiati molti pezzi durante il campionato. Partire con una base buona toglie tanti problemi».
MotoGP Indianapolis Le interviste
«NON è un gran bel periodo per me. Sto affrontando la sfida più grande della mia carriera, quella di provare a capire questa moto. Il podio non è una vittoria ma è bello esserci salito di nuovo. Ho dovuto difenderlo duramente dal ritorno di Dovizioso, è stata dura, però mi sono divertito e voglio ringraziare la squadra, per avermi aiutato. Oggi non è facile salire sul podio, perché i primi hanno un passo mostruoso».
AndreaDovizioso MOTO STRAVOLTA DOPO IL WARM UP
«ABBIAMO scelto di fare un cambiamento radicale sulla moto dopo il warm up e grazie a questa modifica la moto è molto migliorata. Ero più veloce che in prova, e anche più costante. Considerando come si erano messe le cose, il quarto posto non è poi male. Ho provato a superare Hayden un sacco di volte, prendendo un bel po’ di rischi. È un peccato non essere salito sul podio, perché non era impossibile».
JamesToseland
CHE BELLA BATTAGLIA CON MELANDRI!
«SAPEVO di essere capace di risultati come questo. Avrei bisogno di finire tra i primi sei in tutte le gare. È stata una gara divertente, passata cercando di risalire posizioni. Ho combattuto una gran battaglia con Melandri, è stata molto bella, fino a quando Marco non ha fatto un errore sul finire della gara. Se non fosse caduto credo proprio che avremmo continuato a superarci fin sul traguardo».
MarcoMelandri HO FORZATO PER STARE DAVANTI
«NON AVEVO molto grip sul posteriore, ma volevo a tutti i costi stare davanti a Toseland. Non mi piace dovermi accontentare e così mi sono attaccato ai freni, per difendere la mia posizione. Ho forzato le staccate, ci ho provato e sono finito a terra. Non posso essere dispiaciuto di avere fatto del mio meglio per stare quanto più possibile avanti». motosprint
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JorgeLorenzo
IL MONDIALE? POSSIBILE
INDIANAPOLIS - L’intero rettilineo in impennata, poi l’arrampicata della rete, su, fino in cima. Altro che Capitan America, Lorenzo è l’uomo ragno. E anche l’uomo che ha riaperto il campionato. «Ho cominciato a pensarci a sei giri dalla fine, a quell’impennata. Mi dicevo: non riuscirò a fare tutto il rettilineo su una ruota. Però voglio provarci, alla peggio vengo giù dopo cento metri. Invece ce l’ho fatta. E poi la rete. Perché l’ho fatto? Perché un’altra rete così dove la trovo?». Tu giù a Brno, Rossi a terra oggi. Cosa succede? «Se vuoi vincere devi spingerti sempre al limite. Quello che ho fatto a Donington e Brno. E sono caduto. Questa volta è toccato a Dani e Valentino. È bello correre così, mi ricorda i tempi delle sfide tra Rainey e Schwantz. A volte cadevano. Oggi la stessa cosa succede a noi, ma è troppo bello essere parte di una sfida così avvincente». Domenica si replica. A Misano. «Battere Rossi è sempre difficile, figurati farlo a casa sua. Però Misano mi piace e voglio lottare per il podio». Il Mondiale è riaperto? «Dopo Brno credevo che fosse impossibile, che fosse finita. Oggi dico che è difficile, ma non impossibile». Ti sei accorto subito, che Vale era fuori? «Non subito. Sul rettilineo passi così forte che mi hanno segnalato sei secondi di vantaggio e io ho capito + 0. Stavo bene. Se non fosse caduto non so come sarebbe finita. Ma Vale è caduto ed è stato tutto più facile».
ValentinoRossi
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È BELLO SALIRE DI NUOVO SUL PODIO
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NickyHayden
HO FATTO UN ERRORE
INDIANAPOLIS – «La caduta mi ha sorpreso, all’inizio non avevo nemmeno capito che cosa fosse successo. Sono arrivato largo alla curva a sinistra, la prima, e nella seconda curva quando sono tornato in traiettoria ero più largo, cioè all’esterno, almeno di un metro e mezzo. La pista era sporca, non c’era il grip giusto». Qualche rammarico? «Era meglio portare a casa 20 punti, anche perché oggi sarebbe stato difficile stare con Lorenzo. Sia lui che Pedrosa avevano un passo migliore di 2-3 decimi al giro. L’avevo capito subito, che sarebbe stata dura. Mi ero già quasi messo il cuore in pace». È un mea culpa? «Il rammarico in realtà è questo: non siamo riusciti a trovare la messa a punto, non abbiamo lavorato bene. Qui abbiamo fatto fatica e bisogna capire perché. Dobbiamo arrivare alla gara con le idee più chiare sulla messa a punto. Qui abbiamo fatto una mossa giusta, per la gara, ma dovevamo farla sabato: c’era qualcosa d’altro, dopo, da mettere a posto». Lorenzo adesso dice di aver ripreso a crederci. «Lorenzo ci ha sempre creduto. È una buona tattica, dire di non crederci, perché poi quando torni in lizza è tutto di guadagnato. Ma davanti ci sono ancora io, con 25 punti. Adesso diventa ancora più divertente anche per chi guarda le gare».
ColinEdwards GUIDAVO UNA MOTO DA SPEEDWAY! «A ESSERE onesti non è stato divertente come mi sarei immaginato. Pensavo a un miglior risultato, nella mia gara di casa, ma ho avuto problemi di aderenza; mi sembrava di guidare una moto da speedway. Come mettevo giù la moto cominciava a girare intorno... Considerando che avevo le stesse gomme di Lorenzo, c’era qualcosa che non andava nella messa a punto, o nella mia guida».
LorisCapirossi LA PARTENZA È STATA UN DISASTRO
«IL RISULTATO finale non è poi così male, ma la partenza è stata un disastro. Sono rimasto imbottigliato alla seconda curva e tutto sommato sono stato più fortunato di Vermeulen... Ho trovato un buon ritmo e fatto un po’ di sorpassi, ma con un altro inizio di gara avrei potuto ambire a un posto tra i primi cinque. Il nuovo telaio è migliore del vecchio, ma ancora non ne conosciamo il potenziale».
DaniPedrosa HO SPINTO MOLTO, FORSE TROPPO «QUEL che è successo è davvero desolante, ma le corse sono così. Abbiamo fatto un ottimo lavoro nelle prove e nel turno di qualifica, e sono partito per vincere la gara. Ho spinto molto, forse troppo. La gomma era ancora un po’ fredda, ma quale che sia la ragione ho fatto un errore, si è chiuso l’anteriore e sono finito a terra. Il lato positivo è che sono molto veloce e fiducioso per Misano».
NiccolòCanepa HO AVUTO PROBLEMI ALLA CENTRALINA
«HO AVUTO un problema alla centralina. Ero in buona posizione, undicesimo, e giravo in 1’42” basso, che non era male in quel momento. Peccato essermi dovuto fermare, perché per me erano punti importanti. Adesso c’è Misano e andrò là per proseguire su questa strada, che è quella che porta a finire le gare nei primi dieci. È un momento importante per me, lo so, e ce la metterò tutta per restare in MotoGP». motosprint
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MotoGP Indianapolis Le pagelle
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BRAVI MA... APPIEDATI
INDIANAPOLIS - Mettere in discussione. Lo dicono in tanti, soprattutto nel calcio, dove ci sono bomber e allenatori che “vengono messi in discussione” dopo tre tornei estivi finiti con un pareggio o una sconfitta ai rigori. Ovviamente anche il motociclismo si adegua alla regola e diventa un po’ isterico. Un errore grave seguire l’esempio del mondo del pallone, anche perché la “messa in discussione” del bomber brasiliano manda in fibrillazione i telegiornali, mentre l’atteggiamento tiepido della Ducati nei confronti del rinnovo di contratto di Hayden o il siluramento di Toni Elias passano, a dir poco, inosservati. Restando fermo il principio che ognuno a casa propria fa quello che vuole, la seconda trasferta americana della stagione ci ha fatto capire che, non solo in California, la Ducati è molto popolare. Un vero mito con legioni di fan appassionati che, non solo comprano le moto made in Italy, ma le coccolano e le elaborano. Detto senza giri di parole, un bel business per la Casa italiana, che ha anche la fortuna (o la bravura al momento dell’ingaggio) di avere un testimonial perfetto in Hayden. Non solo ha un bel sorriso ed è disponibile, ma Nicky ha una pazienza fuori dal normale, sobbarcandosi impegni promozionali a raffica, vestendo sempre in maniera impeccabile l’abbigliamento ufficiale, senza un attimo di cedimento, senza sbuffare mai. Anche Alex De Angelis è uno disponibile e sorridente. È educato, piace anche ai bambini e non dice cose banali quando è intervistato. I due, come non bastasse, non sono neanche tanto male (per usare un eufemismo) con il manubrio tra le mani. Quindi fa davvero male vederli alla ricerca di un ingaggio o incerti sul loro futuro. Nella valutazione di un pilota ci sono tanti aspetti. Ad esempio la capacità di avere buoni rapporti all’interno della squadra. Su questo capitolo Nicky sfiora la santità per l’episodio del Portogallo 2006, quando rischiò di perdere il Mondiale per un’entrata “garibaldina” del suo compagno di squadra Pedrosa. Prima di mettere in discussione qualcuno bisognerebbe pensarci bene. E magari aspettare il podio di Indianapolis.
motosprint
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10 7
JorgeLorenzo
ColinEdwards
La forza mentale e le doti in pista fanno di Jorge una dei peggiori rivali da incontrare. La vittoria di Indy forse ha radici profonde, che non iniziano con le prove del venerdì. Forse il successo è iniziato con la forma del contratto con la Yamaha, con il pressing interno fatto a Rossi. Certo, incassa un regalone da Pedrosa, ma nel week-end il ragazzo di Maiorca non ha sbagliato nulla.
Avvio pimpante, magari il finale di gara è stato un po’ in calo ma Texas Tornado continua a portare a casa punti e a migliorare la sua classifica, che lo vede al primo posto tra gli “umani”. Massimo obiettivo per chi non si chiama Valentino, Jorge, Casey o Dani…
AlexDe Angelis
Un buon sesto posto che non è certo da buttare via, vista la stagione non proprio esaltante. In più tanti applausi per la sua performance dal vivo nel prato di Indy con il suo gruppo, i Crash. È uno dei pochi che ha un mestiere assicurato anche a fine carriera.
Il giorno più bello da quando è in MotoGP: grande gara, grintosa ma senza sbavature e un passo impressionante in prova e nel warm up. Sicuramente si è sbloccato e ha voglia di far vedere il proprio grande valore, ma nel suo podio c’è anche il grande lavoro della sua squadra. Non per altro la moto più veloce in pista era la sua. E Alex ringrazia, giustamente.
8
NickyHayden
Non sta vivendo una grande stagione e il suo rapporto con la Ducati non è il massimo, ma l’americano tira fuori una grinta e una volontà che sono davvero fuori dalla norma. La fede nei propri mezzi e nella capacità di soffrire fanno di lui un esempio per molti piloti.
JamesToseland
AndreaDovizioso Prestazione al limite della sufficienza: con la sua moto Pedrosa andava fortissimo anche dopo la caduta, mentre De Angelis con una satellite ha fatto anche meglio. Alla fine poteva anche puntare al podio, ma l’attacco ad Hayden non è riuscito. Manca la grinta.
LorisCapirossi Peccato per il primo giro, nel corso del quale si è ritrovato tra pista e prato. Il pilota Suzuki non avrebbe fatto una cattiva gara. Certo, lontana dal podio, ma più che dignitosa.
RandyDe Puniet Come non bastasse la caviglia, ancora dolorante e limitata nei movimenti, arriva anche una scelta infelice in tema di gomme. Giornata deludente, insomma, ma senza gravi colpe del pilota.
AleixEspargaro Ecco che arriva un pilota che correva, e nemmeno da titolare, in 250 e sale su una Ducati. Il catalano non fa una piega e guida persino bene. Debuttare sul bagnato con la Rossa non deve essere facile, ma Aleix non si spaventa e martella niente male. Esagera solo in partenza, ma poi si calma.
MarcoMelandri Non brilla particolarmente, a parte un bel duello con Edwards. Marco fa quello che può con l’Hayate ma chiude la gara ruzzolando nella via di fuga. Almeno ci ha provato.
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ValentinoRossi
Si vedeva fin dalle prove che non era al top, però se avesse continuato a seguire Lorenzo, nella peggiore delle ipotesi, avrebbe portato a casa 20 punti. Un bel regalo al rivale che si rilancia in classifica, ma anche agli appassionati, se ci pensiamo bene.
QUELLO CHE NON VA
DanielPedrosa Sarebbe da strozzare per la caduta: era nettamente quello che ne aveva di più e avrebbe vinto senza problemi. Lo ha dimostrato dopo la scivolata, quando è ripartito, girando con i tempi di Lorenzo.
ChrisVermeulen L’australiano dichiara che vuol “restare in MotoGP e correre per vincere”, ma quello che ha fatto vedere nel fine settimana americano è davvero la parodia di questa affermazione.
ToniElias
In partenza viene centrato da Espargaro, ma in gara e in prova non fa vedere grandi sprazzi. Guida una Honda ufficiale ma se ne sono accorti in pochi.
GaborTalmacsi Gara dopo gara sta diventando una certezza. Che occupa l’ultima posizione della classifica. Di buono c’è l’avvio di gara, ma non è molto.
NiccolòCanepa Persino brillante in prova e determinato in gara, l’ex collaudatore è costretto al ritiro per un problema elettronico. Si sta riprendendo dopo un difficile avvio di stagione. Forse è tardi per salvare il posto, ma le doti ci sono. MELANDRI (33), HA PROVATO A PORTARE LA SUA HAYATE DAVANTI ALLA YAMAHA DI TOSELAND (52), FINENDO PERÒ LA GARA SULL’ASFALTO. CAPIROSSI (65), DOPO UNA BRUTTA PARTENZA, È STATO AUTORE DI UNA BELLA RIMONTA, BATTENDO ANCHE KALLIO (36).
MikaKallio In gara, complici cadute e ritiri, chiude ottavo. E questo risultato, rispetto alle prove, segna un discreto progresso. Il suo passaggio al team ufficiale lo ha caricato di molta pressione e aspettative. Non lo vediamo tranquillo e la calma è necessaria per non bruciare i piloti alla prima stagione di gare. motosprint
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MotoGP Indianapolis Il tabellone
esterna 27°C asfalto 37°C
Spagna
Honda
1’51”507
1’40”271
1’39”730
1’40”489
2. Jorge Lorenzo
Spagna
Yamaha
1’51”894
1’41”286
1’40”236
1’40”717
3. Valentino Rossi
Italia
Yamaha
1’51”814
1’41”389
1’40”609
1’40”759
4. Alex De Angelis
San Marino
Honda
1’52”264
1’41”324
1’40”620
1’40”446
5. Colin Edwards
USA
Yamaha
1’53”128
1’41”459
1’40”961
1’41”436
6. Nicky Hayden
USA
Ducati
1’51”662
1’41”883
1’41”067
1’41”352
7. Toni Elias
Spagna
Honda
1’55”788
1’42”603
1’41”283
1’41”308
8. Andrea Dovizioso
Italia
Honda
1’53”151
1’41”793
1’41”309
1’41”719
9. Marco Melandri
Italia
Kawasaki
1’53”590
1’42”460
1’41”530
1’41”525
10. James Toseland
G. Bretagna
Yamaha
1’52”888
1’43”131
1’41”620
1’42”534
11. Loris Capirossi
Italia
Suzuki
1’52”928
1’42”507
1’41”742
1’41”990
12. Randy De Puniet
Francia
Honda
1’55”674
1’42”815
1’41”773
1’42”260
13. Niccolò Canepa
Italia
Ducati
1’58”244
1’42”380
1’41”910
1’42”515
14. Chris Vermeulen
Australia
Suzuki
1’54”554
1’42”665
1’42”038
1’42”794
15. Mika Kallio
Finlandia
Ducati
1’53”967
1’42”433
1’42”250
1’42”547
16. Aleix Espargaro
Spagna
Ducati
1’56”204
1’42”775
1’42”577
1’42”581
17. Gabor Talmacsi
Ungheria
Honda
1’56”594
1’43”184
1’42”736
1’43”105
Giriveloci
1. Jorge LORENZO Yamaha Fiat Yamaha Team 118,048 km alla media di 149,976 km/h
47’13”592
2. Alex DE ANGELIS 3. Nicky HAYDEN 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.
Poleposition
Honda Ducati
San Carlo Honda Gresini Ducati Marlboro Team
a 9”435 a 12”947
Andrea DOVIZIOSO Colin EDWARDS James TOSELAND Loris CAPIROSSI Mika KALLIO Toni ELIAS Dani PEDROSA Chris VERMEULEN Randy DE PUNIET Aleix ESPARGARO Gabor TALMACSI
Honda Yamaha Yamaha Suzuki Ducati Honda Honda Suzuki Honda Ducati Honda
Repsol Honda Team Monster Yamaha Tech 3 Monster Yamaha Tech 3 Rizla Suzuki MotoGP Ducati Marlboro Team San Carlo Honda Gresini Repsol Honda Team Rizla Suzuki MotoGP LCR Honda MotoGP Pramac Racing Scot Racing Team MotoGP
a 13”478 a 26”254 a 32”408 a 34”400 a 34”856 a 45”005 a 45”377 a 45”478 a 52”294 a 1’03”552 a 1’15”086
Marco MELANDRI Niccolò CANEPA Valentino ROSSI
RITIRATI Kawasaki Hayate Racing Team Ducati Pramac Racing Yamaha Fiat Yamaha Team
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.
al 26. giro al 24. giro al 13. giro
Lecadute
NUMERO GIRI
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
Yamaha Yamaha Ducati Honda Yamaha Honda Honda Suzuki Honda Kawasaki
20 16 25 5 13 11 10 — 6 2
— 25 11 16 9 13 5 8 2 20
16 20 25 — 10 13 1 11 8 5
5
14
17
3
26
20 25 13 16 4 11 3 9 5 10
31
25 — 16 20 9 8 2 10 13 11
a AP pri PO le NE
ITA ma LIA gg io
Italia Spagna Australia Spagna USA Italia San Marino Italia Francia Italia
FR ma AN g CI gio A
Valentino ROSSI Jorge LORENZO Casey STONER Dani PEDROSA Colin EDWARDS Andrea DOVIZIOSO Alex DE ANGELIS Loris CAPIROSSI Randy DE PUNIET Marco MELANDRI
SP ma AG gg NA io
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
GI
Campionatopiloti
CA giu TA g LU no NY 27 A OL giu AN gn DA o
17 28
Venerdì: Capirossi. Sabato: Toseland, Dovizioso, Edwards, Kallio, Elias. Domenica: Canepa (warm up), Pedrosa, Rossi, Melandri.
Indianapolis 30.08.2009 USA
323,9 321,4 320,7 320,3 320,0 319,3 319,0 319,0 319,0 318,6 318,3 317,9 317,6 317,2 316,9 314,9 312,5
PRIMATO PRECEDENTE
PILOTI AL VIA
13
nei tre giorni 146.680 nel 2008 91.064 (nei tre giorni 174.052)
1’40”200 1’40”287 1’40”862 1’41”041 1’41”106 1’41”256 1’41”490 1’41”573 1’41”576 1’41”576 1’41”664 1’41”840 1’41”983 1’42”087 1’42”138 1’42”317
Pedrosa Rossi De Angelis Hayden Dovizioso Edwards Melandri Elias Toseland Capirossi Kallio Vermeulen De Puniet Canepa Espargaro Talmacsi
gara gara gara gara gara gara gara warm up gara warm up qualifiche gara gara gara gara gara warm up
De Angelis Melandri Kallio Hayden Edwards Lorenzo Elias Capirossi De Puniet Dovizioso Pedrosa Rossi Espargaro Vermeulen Toseland Canepa Talmacsi
Valentino Rossi (Yamaha) nel 2008, in 1’49”668 alla media di 138,395 km/h
QA ap TA ril R e
75.130
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.
1. Lorenzo 1’40”152 alla media di 151,545 km/h
Dani Pedrosa (Honda) in 1’39”730 alla media di 152,186 km/h Pole 2008: Valentino Rossi (Yamaha) in 1’40”776 alla media di 150,607 Km/h
SPETTATORI
Velocitàmassime
25 20 16 10 9 13 4 11 8 2
25 20 16 — 13 — 6 7 9 5
20 16 13 25 9 — 5 — 7 6
20
27
25 20 13 16 7 — 11 5 — 9
11 — 2 7 20 25 13 5 16 9
25 — — 20 9 13 8 11 6 —
— 25 — 6 11 13 20 9 4 —
8
1. Dani Pedrosa
Altraguardo
VA nov LE em NC b IA re
P -U M AR W
25
NI IO AZ IC F I AL QU
MA ott LE ob SI re A
TO BA SA
19
RE BE LI
GE lug RM li AN o 26 IA GR lug AN lio BR 16 ETA GN RE ag A P. os CE to CA 30 IN ag DI os AN to A 6 s POL IS SA ett e N MA mb RI re NO 4 PO otto RT br OG e AL 18 LO AU ott ST ob RA re LIA
RE BE LI
US lug A lio
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Punti in classifica rispetto al 2008 TOTALE dopo 12 gare
212 187 150 141 123 120 88 86 84 79
-25 +67 -37 -31 +21 +10 +39 +9 +44 +38
11. Chris Vermeulen 77; 12. Nicky Hayden 73; 13. James Toseland 72; 14. Toni Elias 70; 15. Mika Kallio 42; 16. Niccolò Canepa 32; 17. Sete Gibernau 12; 18. Gabor Talmacsi 10; 19. Yuki Takahashi 9; 20. Aleix Espargaro 3.
Topteam 1. 2. 3. 4. 5.
Fiat Yamaha Team Repsol Honda Team Ducati Marlboro Team Monster Yamaha Tech 3 Rizla Suzuki MotoGP
Campionatomarche 399 261 231 195 163
1. 2. 3. 4. 5.
YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI KAWASAKI
20 11 25 9 2
25 16 13 9 10
25 20 16 10 11
25 16 11 10 20
20 13 25 11 5
25 13 16 11 2
25 9 16 11 5
20 25 13 8 6
25 16 13 5 9
20 25 8 5 9
25 20 10 11 —
25 20 16 9 —
280 204 182 109 79
+14 -6 -30 -19 +16
motosprint
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MotoGP Indianapolis Pit walk
NEL PIT WALK DEL GP GRAN BRETAGNA NELLA FOTO SCATTATA DURANTE LE PROVE LIBERE L’OROLOGIO DUNLOP SEGNAVA LE 10,45, IN QUELLA PUBBLICATA SAREBBERO LE 18,25, MA A QUELL’ORA IN PISTA NON GIRA PIÙ NESSUNO.
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STIVALE della motogp
Individua la foto con l’errore, compila la cartolina e vinci lo stivale del GP Indianapolis Tra tutte le cartoline compilate correttamente, quella estratta vincerà un paio di stivali XP7 R
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L’errore è
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ANCHE SE
SBAGLI PUOI VINCERE
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Da spedire a: Motosprint “Indovina l’errore” - Via del Lavoro, 7 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Saranno valide per il GP Indianapolis le cartoline pervenute in originale entro lunedì 14/09/2009. Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309 Firma _________________________________________________________________________
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motosprint
MotoGP Indianapolis
IDID
Dai box
La lunga lista dei senza contratto è il passaporto, infatti se Toseland si salverà sarà essenzialmente per quello: è il solo pilota inglese e la BBC spende molti milioni di euro per i diritti televisivi. La Dorna sta cercando di favorire l’arrivo di piloti che non siano italiani e spagnoli (che insieme rappresentano oltre il 50 per cento della griglia di partenza) e i piloti di altre nazioni sono spesso sostenuti. Comunque, un segnale dell’aria che tira ci viene dallo sfogo di Toni Elias: «ho dimostrato di essere un pilota che può andare a podio, ma non ho una moto per il 2010; ci sono piloti che il podio lo sognano, eppure sono già a posto. Non capisco il perché, qualcuno dovrebbe spiegarmelo. La Honda quest’anno non mi ha mai dato alcun aiuto, il podio di Brno è frutto solo del lavoro fatto con la mia squadra. Adesso sono a piedi, ma non credo di meritarmelo. Se qualcuno ha bisogno di me io sono qui. Chiamatemi!».
DANI CON LODE
INDIANAPOLIS – Dani Pedrosa non è stato solo l’uomo della pole: è stato il solo ad abbattere il muro di 1’40” che pareva invalicabile. Lo spagnolo ha fatto segnare l’1’39”730 che fissa un nuovo limite su questa pista. Per Dani si tratta della seconda pole stagionale, dopo quella ottenuta a Le Mans. E considerando che quest’anno la pista era asciutta (nel 2008 pioveva) il tempo di Pedrosa è anche il nuovo record della pista. Sulla prima fila Pedrosa si è trovato in compagnia dei piloti del team Yamaha, con Lorenzo davanti a Valentino (che ha scavalcato De Angelis solo nel finale). Lorenzo è tornato in testa alla classifica del BMW M Award, con 144 punti; Rossi adesso è secondo (140) e Pedrosa ha ormai raggiunto Stoner: Dani è quarto ma con 170 punti, l’australiano è fermo a quota 171.
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Pole Position
INDIANAPOLIS - I piloti che corrono grazie al sostegno di uno sponsor mecenate sono sempre esistiti, non sono certo una novità di questi tempi: però adesso nella MotoGP si sta manifestando una forte crescita di questa categoria. Sicuramente è colpa della crisi, ma molti piloti della MotoGP hanno giocato male le proprie carte. In ogni caso, rispetto alle ultime stagioni la lista dei piloti appiedati è ben più lunga: per il 2010 sono temporaneamente senza moto Toseland, Vermeulen, De Angelis, Elias, Canepa, Edwards. E alcuni di loro non ce la faranno a restare nella massima categoria. La crisi si è mangiata ormai tutto e così se il pilota porta in dote uno sponsor (come accade per Talmacsi con la compagnia petrolifera ungherese Mol, oppure per Barbera con il gruppo spagnolo Pepe) è sicuramente favorito. Di questi tempi, un altro modo per salvarsi
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TANTI PILOTI CON LA VALIGIA
Vinci con noi !
Premio finale Casco Valentino o Rossi Rossi
1° 2° 3°
2 MILIONI E MEZZO DI MATTONI
INDY, IL REGNO DEL “BRICKYARD”
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premio finale
*Tra tutte le schedine giocate prima del GP Australia verrà estratto un week-end per due persone al GP Valencia schedina del GP San Marino
CAMPIONI ED EX CON ROSSI: VALE HA INCONTRATO I CAMPIONI SUPERCROSS USA RICKY CARMICHAEL (SOPRA) E JAMES STEWART (A SINISTRA) E L’IRIDATO 250 DEL ‘69, KEL CARRUTHERS.
L’ELEMENTO distintivo della pista di Indianapolis è il “brickyard”, una striscia di mattoni rossi che attraversa la pista in senso longitudinale, sul rettilineo di partenza e arrivo, in ricordo della configurazione originaria. La pista fino al 1962, era tutta pavimentata con i mattoni: ben due milioni e mezzo di pezzi.
Vale
Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT
Jorge
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Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento
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Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo
Città __________________________________________ Cod. Postale __________ Tel. ______________________
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Il più veloce dei due in gara
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MotoGP Indianapolis Dai box
OHLINS SUBITO PER DOVIZIOSO Forse già dal GP San Marino INDIANAPOLIS – Honda e Showa hanno trattato la questione Ohlins nei giorni in cui si è corso ad Indianapolis: se troveranno una soluzione, a Misano Andrea Dovizioso inizierà ad usare il materiale svedese anche in gara. Sulla carta, l’accordo tra la Honda e la Ohlins è fatto. Ed è stato anche deciso che a lavorare su questo materiale sarà l’italiano, ritenuto un pilota molto tecnico. E che, soprattutto, sta diventando sempre più un punto di riferimento per la Honda, per lo sviluppo della RCV del 2010. Si è deciso di fare usare il materiale Ohlins ad un solo pilota non solo per motivi tecnici, ma an-
che logistici: la Casa svedese non può supportare un numero maggiore di piloti, rispetto a quanto programmato ad inizio stagione, ma con il ritiro di Gibernau è ora a disposizione il materiale e i relativi tecnici per gestirlo. La HRC pare che intenda verificare anche la validità del sistema di lavoro della Ohlins, che è molto diverso da quello della Showa. Gli svedesi sono più vicini ai team e ai piloti, coinvolgono maggiormente le squadre le lavoro, e hanno una maggiore rapidità di intervento e di evoluzione grazie ad una struttura “racing” che negli anni è diventata molto efficiente.
LA PRIMA GARA FU IN MOTO
TRA LAGUNA, DAYTONA E INDY
LA IMS (International Motor Speedway) festeggia quest’anno il centenario della sua attività, iniziata nel 1909 proprio con una gara di moto. Se si esclude questo esordio, però, le moto qui c’entrano poco. Questo è il tempio della velocità americana, ma per le auto. Si corre all’interno di una struttura delimitata dall’anello asfaltato e dalle tribune immense, che, di fatto, fanno del circuito un vero e proprio stadio. Viene infatti considerato lo stadio più grande del mondo, 400.000 posti, di cui 260.000 a sedere. Nel mondo dello sport, il secondo stadio più grande è considerato quello di Tokyo, per le corse di cavalli: 223.000 spettatori di capienza. Al terzo posto si segnala l’autodromo di Shanghai, 200.000.
LONTANA anni luce dalle 61 gare iridate corse ad Assen, o dai record dell’Italia, gli Stati Uniti sono arrivati a quota quindici gran premi. I primi due (1964 e 1965) si corsero a Daytona, poi undici edizioni a Laguna Seca. E questa è la seconda volta ad Indianapolis.
IL MOTOR SPEEDWAY FESTEGGIA 100 ANNI
VIVE A 200 KM DA INDY
LA VERA GARA DI CASA PER NICKY HAYDEN ABITUATO a viaggi lunghissimi in aereo per raggiungere i circuiti dei GP, Nicky Hayden si è goduto quella che può definire la sua vera gara di casa: Owensboro, in Kentucky, dista solo 148 miglia (238 km) da Indianapolis. L’unica gara dove può arrivare in macchina, con amici e familiari. motosprint
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IL QUINDICESIMO GP IN AMERICA
IN CERCA DI CONFERMA
ESPARGARO PENSA IN GRANDE
ALEIX Espargaro (a destra) era il ritratto della felicità, quando è arrivato a Indianapolis. Il ventenne catalano (che è diventato il più giovane spagnolo ad essere approdato nella MotoGP) si è dimostrato felice soprattutto di correre. «In inverno mi sono ritrovato a piedi, non sono riuscito a trovare una 250 quindi questo non è solo un sogno. È un sogno moltiplicato per due!». Lo spagnolo è stato chiamato a sostituire Kallio, a sua volta sostituto di Stoner nel team interno della Ducati. Espargaro sa che il suo contratto è a termine, ma preferisce continuare a sognare: «chissà, se Stoner non tornasse e se io facessi qualcosa di buono con questa moto, magari potrei finire persino la stagione nella MotoGP...».
LA MOTO IRIDATA NEL ‘93
RIECCO SCHWANTZ... SULLA SUZUKI 500 A INDY Kevin Schwantz è tornato in sella alla Suzuki vincitrice del Mondiale 500 nel ’93 (sopra, sorretta da papà Jim e mamma Shirley). Il texano, che non la metteva in moto dal giorno in cui l’ha ricevuta in regalo dalla Suzuki, l’ha affidata alle cure di uno dei tecnici dei tempi d’oro per essere certo che fosse perfettamente a punto per scendere in pista.
UN PILOTA STONER? SE NI, LE CONDIZIO L E U Q A A IV R AR CI È STATO SECONDO ME QUALCUNO... PORTATO DA SSI LORIS CAPIRO
MotoGP Indianapolis Dai box
VENERDÌ 4 A CATTOLICA
UNA SERA A CENA COL FAN CLUB DI ROSSI A INDIANAPOLIS, KENNY ROBERTS È RITORNATO IN SELLA ALLA YAMAHA TZ 750 DA DIRT TRACK. A SINISTRA, TARGA RICORDO DELLA SERATA AMARCORD.
GOMME BIMESCOLA
UNA PISTA CON TRE TIPI DI ASFALTO DIVERSI
DOPO IL VOLO DI LORENZO
DAINESE MIGLIORA IL SISTEMA AIR BAG
IN SEGUITO alla caduta di Lorenzo a Brno, i tecnici Dainese hanno sottoposto il sistema D-Air impiegato dallo spagnolo a un’attenta analisi dalla quale è emerso che il sistema si è correttamente attivato gonfiando il sacco il quale, tuttavia, non si è sgonfiato nei tempi previsti. L’analisi dei tecnici D-Tec ha individuato la causa: si tratta di un difetto nel sistema di sgonfiaggio che non ha funzionato a dovere. Per evitare che tale inconveniente si ripeta è stato deciso che i sistemi di sgonfiaggio saranno esaminati uno ad uno prima dell’installazione; e verranno riposizionati nei sacchi in un’area in cui sia possibile l’ispezione anche al sistema montato sulla tuta.
motosprint
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LA BRIDGESTONE ha riportato la gomma bimescola e il responsabile tecnico Tohru Ubukata spiega il perché: «la pista è composta da 3 parti, con 3 tipi di asfalto. La zona nel parco, che recupera il tracciato F.1, ha una successione di curve lente seguite da forti accelerazioni; la pista è esigente anche con la gomma anteriore, con due frenate forti. Abbiamo scelto la bimescola posteriore perché su questa pista si sfrutta più la parte sinistra che la destra».
IMPIANTO IMPONENTE
STRANEZZE DI UNA PISTA ANOMALA COLIN Edwards ha dato una spiegazione pertinente, riguardo al modo in cui i piloti della MotoGP vivono l’immenso circuito di Indianapolis: «È talmente grande, che quando sei in pista ti sembra di essere in un circuito all’aperto. Non percepisci di essere chiuso in uno stadio. Ci sono prato, erba, e tante costruzioni al suo interno. Insomma sembra una pista come le altre».
VENERDÌ 4 settembre al Malindi di Cattolica (RN) si svolgerà la cena per tutti i soci del fan club di Valentino Rossi. L’appuntamento è per le 21.30 e il prezzo per i tesserati è di soli 10 euro. È possibile iscriversi al club presso la sede di Tavullia fino al pomeriggio di venerdì. Per informazioni, chiamate lo 0721 901119.
“POSSO BATTERE I MIGLIORI”
VERMEULEN VUOLE RESTARE IN MOTOGP DOPO aver ricevuto dalla Suzuki la notizia del mancato rinnovo del contratto, Chris Vermeulen si è premurato di far circolare un suo comunicato stampa. Ecco i brani salienti: «Sono deluso per il fatto che la Suzuki abbia deciso di non rinnovarmi il contratto. Ma voglio continuare la mia carriera al top del motociclismo mondiale, quindi nella MotoGP. È stata la mia vita negli ultimi quattro anni e credo di avere ancora qualcosa da dire qui. Sono un combattente e credo che in una situazione tecnica adeguata sarei capace di lottare, e battere, i migliori di questo sport. Non ho mai avuto nessun dubbio sulla mia capacità di guida e ho sempre lavorato per sfruttare il più possibile il potenziale della moto in ogni gara che ho corso. Quest’anno ho preso punti in tutte le gare, e sto lottando per entrare nei primi sei del campionato, e la mia motivazione adesso è ancora più forte visto che sto lavorando per trovare una squadra per la prossima stagione».
MotoGP Verso Misano
Riviera in festa Il 4, 5 e 6 settembre, si corre sulla pista romagnola. Ecco una guida pratica per gustarsi l’evento
R
ICOMINCIA la festa. Il 4, 5 e 6 settembre, si corre a Misano il gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Un appuntamento che va ben oltre il valore agonistico. Torna lo spettacolo del motociclismo di vertice in pista, ma torna anche, appunto, la festa. Perché questa zona d’Italia, a straordinaria vocazione turistica, si è appropriata dell’evento, dilatandolo in una settimana di divertimento che coinvolgerà gli appassionati delle due ruote. Sono numerosissime le iniziative - in queste pagine trovate tutti i riferimenti legate all’evento. Perché questo è il cuore dell’Italia motoristica. Tanto per cominciare ci sono tanti piloti originari dei dintorni, a partire da Rossi, Simoncelli, Pasini, De Angelis, Dovizioso. E la Ducati, che è la Rossa di Bologna. Quindi è attesa una gran festa di tifosi, un esplo-
E SHOW E R T S O M VA OLTRE TO O T N E V L’E E DILATA N IE V . D N IALE IL WEEK E SETTIMANA SPEC IN UNA dere dei colori e del calore delle tifoserie. È stato bello rivedere, due anni fa, il motomondiale che tornava in una sede tanto evocativa come Misano. Anche se la pista che i piloti hanno affrontato nel 2007 era completamente diversa rispetto a quella che nel 1993 aveva ospitato l’ultima edizione prima della lunga pausa. Dalle curve, che hanno mantenuto gli stessi nomi ma cambiato radicalmente forma, è cambiato tutto. Dentro e fuori la pista, con infrastrutture molto più moderne e rispondenti alle esigenze degli addetti ai lavori di un mondo complesso e dinamico come il mondiale di nuova generazione. Di grande impatto visivo il cambiamento del senso di marcia, tradizionalmente antiora-
TACCUINO MOTOGWEEK
WILD CARD Il nuovo campione italiano classe 125 Riccardo Moretti sarà wild card a Misano. Con lui anche i due più forti dell’Aprilia Junior GP Racing Dream, Alessandro Tonucci e Luigi Morciano, e Gabriele Jerro del Team Grillini. Wild card anche il ceco Jakub Jantulik. Tutti hanno le Aprilia.
MISS MOTOSPRINT LA FINALISSIMA CI SARÀ una ragazza scelta tra le lettrici di Motosprint tra le umbrella girl schierate sulla griglia di Misano. Ha avuto grande successo la nostra iniziativa “Miss Motosprint”, con un sacco di belle ragazze che hanno mandato la propria foto. La prima selezione è avvenuta sul nostro sito, www.motosprint.it. La finalissima è fissata per mercoledì 2 settembre, alle 16, presso l’Altamarea Beach Village di Cattolica. Ci sarà la sfilata delle finaliste, al termine della quale la giuria, presieduta da Alex De Angelis, eleggerà Miss Motosprint. La fortunata ragazza che vedremo in TV. motosprint
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rio ora in senso orario. In seguito sono state apportate altre modifiche. Da gennaio dell’anno scorso c’è una nuova corsia dei box, lunga 250 metri, che corre parallelamente alla pista fino alla prima curva del Rio. Sempre del 2008 è la nuova tribuna Brutapela, tremila posti tra le curve del Rio. Anche quest’anno si è provveduto a dare più comodità al pubblico, con la copertura della tribuna C, 3.500 posti nel tratto dell’uscita dalle curve del Carro. Ora i posti coperti in tribuna sono complessivamente 8.000. Insomma è tutto pronto per garantire un GP memorabile. Vale la pena farci un salto, no?
Misspsrint o Mot 2009
ECCO, in sintesi, gli appuntamenti con MotoGweek, la settimana di eventi ufficiali che accompagnano il gran premio. Il programma completo è scaricabile al sito: www.motogweek.it
1Casa MotoGP mercoledì 2 - domenica 6 settembre ore 10.00 - 22.00 San Marino, Piazza della Libertà Nel centro storico della Repubblica di San Marino si danno appuntamento le moto più rappresentative del Motomondiale di ieri e di oggi, una mostra dedicata alla MV Agusta, incontri con i piloti.
1DediKato giovedì 3 settembre ore 21.00 Portoverde, Misano Adriatico Asta di beneficenza per ricordare il pilota giapponese scomparso nel 2003.
COME ARRIVARE PARCHEGGI E NAVETTA GRATUITA I parcheggi per auto e moto situati a oltre un chilometro dal circuito saranno collegati con shuttle gratuiti. Particolarmente importanti saranno le due grandi aree parcheggio realizzate all’uscita del Casello A14 di Riccione e al Parco “Le Navi” di Cattolica, dove il pubblico potrà arrivare con la propria auto, acquistare il biglietto per l’ingresso al circuito e raggiungere sulla navetta il circuito. C’è un bus ogni 10 minuti (per l’ubicazione dei parcheggi consultate il sito l’ubicazione al sito www.misanocircuit.com). PER CHI ARRIVA IN AUTOSTRADA Per chi ha il biglietto prato e tribune G e H si consiglia di uscire al casello autostradale di Riccione. Per chi ha il biglietto tribuna A, B, C, D, E, F, L, M si consiglia di uscire al casello di Cattolica. Entrambi i caselli verranno potenziati. PER CHI ARRIVA IN TRENO In occasione del GP verranno mantenute le fermate periodiche degli IC estivi per Milano a Cattolica, dei treni periodici da Roma e Milano. Gli ES periodici da Roma e Milano sono programmati fino all’8 dicembre. A Cattolica fermerà, oltre alle 2 coppie di IC per Milano del 2006 (551, 557, 564, 570) anche l’IC 565 da Milano. Per ulteriori informazioni sugli orari consultare il sito delle Ferrovie dello Stato (www.ferroviedellostato.it). AEREO-NAVETTA-BIGLIETTO DA 250 EURO Il pacchetto concordato con la compagnia aerea Wind Jet (si parte da 250 euro) comprende il volo in arrivo ed in partenza dall’aeroporto di Forlì, il servizio navetta da e per Misano e il biglietto d’ingresso al circuito. Per informazioni e prenotazioni: 0543 474990 booking@flyonline.it SABATO 5 APPUNTAMENTO MISANO CON IL MOTOPARTY MWW
Un piacevole raduno si terrà sabato 5 a Misano Adriatico in via della Repubblica. Tante manifestazioni e una cena romagnola per i partecipanti che potranno anche applaudire le esibizioni di Chris Pfeiffer. Per informazioni www.misanoeventi.it
1Red Bull Acqua battle giovedì 3 settembre ore 10.00 Riccione, Area Flamingo Un’emozionante sfida su moto d’acqua tra piloti e giornalisti del MotoGP.
ACROBAZIE SULL’ACQUA PER ANDREA DOVIZIOSO: CI SARÀ ANCHE QUEST’ANNO.
1Grissin Bon International Freestyle contest sabato 5 settembre ore 21.00 Riccione, Piazzale Roma In azione i freestyler della Daboot (con Dal Farra, Bianconcini, Oddera) motosprint
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MotoGP Verso Misano
TUTTI I NUMERI IMPORTANTI
Orari, prezzi e informazioni utili
PREZZI
ABBONAMENTO 3 GIORNI Prato 130,00 VENERDÌ Circolare prato+tribune 30,00 Circolare ridotto 23,00 SABATO Prato Prato ridotto Tribuna A, B, C, F, L Tribuna D Tribuna Brutapela DOMENICA Prato Prato ridotto Tribuna A, B, C Tribune F-L Tribuna D Tribuna Brutapela
50,00 40,00 90,00 80,00 80,00 90,00 70,00 185,00 165,00 135,00 135,00
ORARI VENERDÌ 12,40 prove libere 13,55 prove libere 15,10 prove libere SABATO 9,00 prove libere 9,55 prove libere 11,10 prove libere 13,00 qualifiche 13,55 qualifiche 15,10 qualifiche DOMENICA 8,40 warm-up 9,10 warm-up 9,40 warm-up 11,00 gara 12,15 gara 14,00 gara motosprint
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125 MotoGP 250 125 MotoGP 250 125 MotoGP 250 125 250 MotoGP 125 250 MotoGP
CHE POSTO ACQUISTARE? UNA MINIGUIDA Prato 1: zona rettilineo tra curva del Tramonto e curva del Carro. Prato 2: nuovo rettilineo, curva Quercia e ingresso curva del Tramonto (con maxi schermo). Tribuna A - B: tribuna coperta con seggiolini numerati con maxi schermo; uscita Curva del Carro, ingresso curva Misano.Tribuna C: coperta con seggiolini numerati con maxi schermo; curva del Carro. Tribuna D: numerata scoperta con maxi schermo; rettilineo e curva del Carro. Tribuna E-F-L: scoperta con seggiolini numerati con maxi schermo; curva del Rio. Tribuna Brutapela: numerata scoperta con maxi schermo; variante dopo box, curva del Rio ECCO CHI HA DIRITTO ALLA RIDUZIONE... Hanno diritto al biglietto ridotto: gli associati alla Federazione Motociclistica Italiana e alla Federazione Sammarinese Motociclistica (FSM). Le forze dell’ordine. I minori di 16 anni nati negli anni 1993, 1994,1995. Chi ha invalidità compresa tra il 34% e il 73%. ... E CHI INVECE ENTRA GRATIS Persone con una percentuale di invalidità oltre il 74%. I minori di anni 13 (nati dopo l’1 gennaio 1996) entrano gratuitamente nelle aree prato fino a disponibilità di capienza. Il minore dovrà essere accompagnato da un maggiorenne titolare di biglietto prato.
NIENTE TENDE E SI ENTRA SOLO A PIEDI Per accedere alle strade limitrofe all’Autodromo è indispensabile essere muniti di regolare biglietto di accesso, da esibire ai controlli. L’ingresso è consentito a partire dalle ore 5,00 e l’uscita dall’autodromo dovrà avvenire entro e non oltre le ore 18,00 della stessa giornata. All’interno dell’Autodromo è consentito solo l’accesso pedonale (senza mezzi) e non è consentito pernottare. Non si possono montare tende, gazebo e strutture di ogni tipo e comunque campeggiare ed è fatto assoluto divieto introdurre animali. AL GP SI ARRIVA ANCHE IN ELICOTTERO In occasione del GP un elicottero sarà a disposizione per trasportare gli appassionati a Misano. I collegamenti per raggiungere il circuito sono previsti con imbarco dall’uscita autostradale di Rimini Sud e dagli Aeroporti di Rimini, Forlì e Bologna oltre che da Pesaro. Su richiesta sono disponibili collegamenti con altre località. Per informazioni e prenotazioni: info@aercopter.it tel. +39 0545 900078; oppure direttamente, Ufficio Misano Servizi 0541.618567 - e.masi@ misanocircuit.com. INFORMAZIONI Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: +39 0541-618511, www.misanocircuit.com
IL PRONOSTICO
Tuttii record MOTOGP Pole ‘08 Record (2008) Velocità max Così nel 2008
Stoner (Ducati) 1’33”378 alla media di 162,924 km/h Rossi (Yamaha) 1’34”904 alla media di 160,305 km/h Guintoli (Ducati) 277,3 km/h 1. Rossi (Yamaha) in 44’41”884 2. Lorenzo (Yamaha) a 3”163 3. Elias (Ducati) a 11”705
250 Pole ‘08 Record Velocità max Così nel 2008
Barbera (Aprilia) 1’38”047 alla media di 155,166 km/h Simoncelli (Gilera) 1’38”993 alla media di 153,683 km/h Faubel (Aprilia) 233,1 km/h 1. Bautista (Aprilia) in 43’15”831 2. Takahashi (Honda) a 2”088 3. Barbera (Aprilia) a 3”752
125 Pole ‘08 Record Velocità max Così nel 2008
Talmacsi (Aprilia) 1’43”729 alla media di 146,666 km/h Talmacsi (Aprilia) 1’43”839 alla media di 146,511 km/h Corsi (Aprilia) 205,3 km/h 1. Talmacsi (Aprilia) in 40’03”679 2. Smith (Aprilia) a 5”402 3. Corsi (Aprilia) a 14”388
MotoGPalle 14,00
STATE ATTENTI A QUEI DUE
Sempre più Rossi contro Jorge «È BENE che ci sia subito Misano, che è la mia gara di casa»: parole di Valentino Rossi, appena dopo l’infausta conclusione della gara di Indianapolis. Una frase che suona come un proclama di guerra, ma che si traduce in delizia per noi spettatori. Per almeno due motivi. Prima di tutto perché Valentino detesta perdere ed è infuriato per la caduta in America, dunque a Misano arriva bello carico e assolutamente deciso a vincere. Tanto più davanti al suo pubblico. E poi ci sono le motivazioni di Lorenzo. Allo spagnolo non è parso vero di vedersi servita la vittoria, anche perché adesso tra lui e l’Arcinemico ci sono appena 25 punti. Insomma, lo ) km 28 ,3 28 giri (118 spagn spagnolo, che prima della gara americana ) ,876 km MotoGP 26 giri (109 aveva cominciato a parlare come se tutto ) km 8 250 23 giri (97,19 fosse già perso, adesso può coltivare 125 qualc qualche speranza. 600 metri Lo sc scorso anno Rossi a Misano ha eo in til ra Ret sinist le strav stravinto e lo spagnolo ha fatto secondo. po in Posizione 6 ra st Que Quest’anno tutto fa prevedere che la ni si a e Curv 10 ra lotta tra i due sarà ancora più accesa, Curve a dest pro probabilmente ancora più di quello che si è visto a Indy, il che è tutto dire... Que che appare difficile a questo Quello pu punto è immaginare che qualcuno si FL po possa inserire nella lotta tra i due de Yamaha. Stoner si è della au autoescluso, Pedrosa era partito co come un razzo a Indianapolis, ma è fi finito presto a terra. Anche lui c cercherà di far bella figura a Misano, m difficilmente riuscirà a rubare la ma s scena a quei due.
Misano tri 4.226 me
Vincente MotoGP ROSSI LORENZO PEDROSA DOVIZIOSO CAPIROSSI EDWARDS DE ANGELIS MELANDRI
2,10 3,00 5,00 25,00 50,00 50,00 66,00 75,00
Vincente 250 SIMONCELLI BAUTISTA AOYAMA BARBERA PASINI DEBON LOCATELLI DE ROSA
2,10 4,50 5,00 9,00 12,00 25,00 33,00 33,00
Vincente 125 SIMON IANNONE TEROL GADEA SMITH CORSI ESPARGARO MARQUEZ
2,25 5,00 6,00 7,00 8,00 15,00 20,00 20,00
VENERDÌ 4 SETTEMBRE 00,30
prove
sintesi
SABATO 5 SETTEMBRE 14,05 15,00 15,15
prove MotoGP prove 125 prove 250
diretta sintesi diretta
DOMENICA 6 SETTEMBRE 11,00 gara 125 diretta 12,15 gara 250 diretta 13,30 gara MotoGP diretta 15,00 Fuorigiri rubrica * Il GP San Marino, libere del venerdì comprese, è visibile a pagamento sul digitale terrestre.
motosprint
45
250 Indianapolis ILOTA P O IC N ’U LLI È L SIMONCE ERE VINTO AD AV SECUTIVI N O C P G DUE NEL 2009
I
NDIANAPOLIS - Non si può dire che gli riesca tutto facile. Al contrario, Marco Simoncelli quest’anno ogni traguardo deve sudarselo e i punti lasciati per strada nella prima parte del campionato non gli concedono alternative. Deve dare il meglio di sé da qui alla fine, senza commettere errori, per provare a confermarsi numero uno della 250. L’ultimo vincitore di una categoria che tra sei GP andrà in archivio per sempre. Ma il ragazzo ha carattere e a Indianapolis non si è perso d’animo neppure dopo un pomeriggio di un giorno da cani: un turno di qualificazione con due cadute e parecchie domande a cui trovare risposte. C’era di che farsi prendere dal panico, ma Marco si è seduto a fianco del fido Aligi Deganello, insieme hanno studiato e ristudiato la situazione a tavolino, analizzando il perché dei segni su una tuta da buttare, e sono passati alle contromosse. Quando ha preso il via della gara, Simoncelli sapeva di potersi fidare della sua Gile-
Condannato a vincere ]
motosprint
46
Simoncelli domina: ora è a meno 27 da Aoyama che è un osso duro. Per batterlo Marco dovrà attaccare. Sempre.
MarcoSimoncelli CI PROVERÒ FINO ALLA FINE INDIANAPOLIS – «È stata molto difficile, per me, soprattutto perché, cadendo tre volte nelle prove, avevo un po’ perso il feeling». Poi che cosa è successo? «La squadra mi ha tenuto calmo, Aligi e tutti i ragazzi mi hanno detto di non preoccuparmi, che avremmo trovato una buona messa a punto per la gara. Così è stato. La mia moto era perfetta». In effetti la tua è sembrata persino una vittoria facile. «Da dentro non è stato così. Hiroshi andava forte. Io spingevo, lui anche. A pochi giri dalla fine ho capito che dovevo aumentare ancora un po’ il ritmo, se volevo provare a vincere. Così ho fatto, ma non ero mica sicuro che sarebbe andata così bene»! Già, non le sai mai certe cose. «Quando cadi, poi i dubbi ti restano: rischi di perdere fiducia nella moto. Non mi è successo e questa è forse stata la cosa più importante. In gara ho capito subito che potevo guidare come volevo e così sono riuscito a essere subito preciso». Sembri tornato il pilota dello scorso anno. «Il problema è che quest’anno sono cambiate le gomme e il metodo di lavoro. Abbiamo dovuto cambiare tante cose. Piano piano, però, abbiamo ritrovato la moto che piace a me. A Brno avevo avuto la sensazione che le cose stessero migliorando, ho pensato di essere di fronte alla svolta. Ed è effettivamente così». Se sei tornato quello del 2008. Adesso devi provare ad attaccare. «Ci proverò fino alla fine, questo è sicuro. La classifica si è accorciata e ora la moto mi trasmette fiducia. Nelle prossime cinque gare dobbiamo continuare a lavorare così». Aoyama e Bautista, però, li hai sempre attorno. «Sì, sono sempre lì. Del resto sono il primo e il secondo in classifica e quindi non mi aspetto che anche nelle gare siano poi così lontani dal podio. Ma io penso a me stesso, alla mia moto, alla mia squadra. Alla fine faremo i conti». E adesso, Misano. «Non ho dei gran bei ricordi di quella pista che è a 4,5 chilometri da casa mia. Lo scorso anno Barbera ha fatto il matto, mi ha rovinato un po’ la gara. In ogni caso vado là per fare bene. Anzi, vado a Misano per vincere». motosprint
47
250 Indianapolis
ra, dalla gomma anteriore arrivavano le sensazioni che voleva. Ma restavano parecchie insidie con le quali misurarsi, prima tra tutte una pista “traditrice” per un fondo parecchio sconnesso, che i diversi tipi di asfalto mal raccordati tra loro rendono ancora più difficile da leggere. Per un attimo è sembrato che le cose potessero mettersi miracolosamente bene. Una paurosa sbandata di Mike Di Meglio, scattato a sorpresa dalla pole, gli ha regalato un secondo e mezzo di vantaggio sul gruppo. Troppo presto e troppo poco. Davanti a lui c’era ancora Cluzel, altro francese, altra sorpresa, volato via lungo la strada quando poteva portare a casa un ottimo risultato. Prima di riuscire a passarlo, Simoncelli aveva bruciato il suo vantaggio. La gara è diventata una questione a due, tra lui ed Aoyama. Con il leader del campionato deciso a non mollarlo, ma poco propenso ad attaccare. Intenzionato piuttosto a studiare la situazione il più a lungo possibile. Poco lontano dal duo di testa Bautista, terzo dopo aver sorpassato un accondiscendente Di Meglio, suo compagno di squadra. Deciso a chiudere il conto prima del tempo, per non concedere ad Aoyama la possibilità del sorpasso a sorpresa, Simoncelli ha tentato più di un allungo, senza successo. Serviva qualcosa di più. «Mi sono detto, faccio tre giri da qualifica. Voglio proprio vedere cosa succede», ha poi dichiarato Marco.
Occasionepersa OLTRE A DI MEGLIO, C’È UN ALTRO FRANCESE CHE STA ANDANDO FORTE: JULES CLUZEL (16). IL PILOTA DEL TEAM MATTEONI HA A LUNGO CONDOTTO LA GARA, HA ADDIRITTURA PROVATO A SCAPPARE VIA E SOLO UN’AZIONE DECISA DI MARCO SIMONCELLI HA IMPEDITO AL FRANCESE DI PORTARE A TERMINE IL SUO PIANO. POCO DOPO ESSERE STATO PASSATO, CLUZEL È FINITO A TERRA. UN ERRORE CHE HA ROVINATO IL SUO SOGNO E LA SUA BELLISSIMA GARA.
Il record della gara è caduto a più riprese e con quello anche la resistenza di Aoyama. Ma è stata dura averne ragione. Il giapponese si è confermato un valido pretendente al titolo. Anche lui ha dovuto saggiare l’asfalto, proprio a ridosso della gara, nel warm up, ma si è ben visto che non ne ha risentito. Nessuna indecisione, in lui, che continua a tenere strette le redini della classifica di un campionato che si sta giocando sul filo dei punti: sommando quelli degli ultimi quattro GP Bautista ne ha fatti solo tre meno di Aoyama (68 contro 71) il che fa sperare la Honda e il giapponese, al quale Simoncelli, con tre vittorie in quattro gare, ha recuperato solo 16 punti. La situazione è questa: Aoyama ha 27 punti di vantaggio su Simoncelli e 16 su Bautista, a Indy il meno brillante
LOCATELLI (15) HA CORSO UNA GRAN BELLA GARA, RIUSCENDO AD AVERE LA MEGLIO ANCHE DEL GIOVANE E GRINTOSO BARBERA (40). PASINI (75), PUR ESSENDO VELOCISSIMO, CONTINUA A CADERE TROPPO SPESSO.
dei tre. Mentre adesso in casa Gilera il morale è alto e Marco si lascia andare all’ottimismo: «Il Mondiale? Se non ci credo adesso…». Tra quanti corrono liberi da conteggi iridati, Mattia Pasini aveva la possibilità di fare molto bene ma l’ha perduta con la scivolata che l’ha tolto di gara nel quinto giro. Roberto Locatelli dopo un avvio un po’ stentato è invece uscito alla distanza, andando a cogliere il quinto posto. E Raffaele De Rosa merita il plauso per la sua gara generosa, corsa stringendo i denti. Caduto in prova, ha riportato la distorsione del rachide cervicale e la lussazione di una clavicola. Come gli esami clinici hanno escluso fratture, non ha esitato a decidere di prendere il via, concludendo undicesimo.
BAUTISTA (19) È SECONDO NEL MONDIALE DA DIVERSI GP È COSTRETTO A CORRERE IN RIMONTA PERCHÉ IN AVVIO DI GARA RISULTA POCO INCISIVO. DI MEGLIO (63) SEMBRA AVER CAPITO COME ANDARE FORTE CON LA 250.
motosprint
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LE PAGELLE
10
9
7
5
MarcoSimoncelli
HiroshiAoyama
MikeDi Meglio
AlvaroBautista
La gara è semplicemente perfetta, con un finale di quelli da ricordare: testa bassa a girare come in qualifica. Sull’orlo di una crisi di nervi il sabato, dominatore la domenica. Spessore da grande.
Non molla, mai. Sapeva che Simoncelli ne aveva di più, ma ha attaccato fin che ha potuto. E ha contenuto la rimonta di Bautista. Resta il leader del mondiale e se lo merita.
Il francese è in grande crescita e lo dimostra con la pole position e un avvio di gara che dimostra grande maturità. La Francia ha finalmente trovato un pilota sul quale puntare per il futuro.
È bravo, va forte, ma si addormenta spesso e volentieri durante le prime battute di gara. E dopo è costretto a rimontare. Il prossimo anno in Moto GP dovrà puntare la sveglia.
VA QUELLO CHE
motosprint
NON VA49 49 QUELLO CHE
motosprint
250 Indianapolis LI BE RE
es QUA as ter LIF fa na IC lto 2 HE 38 7°C °C
Tabellone
Alvia
Altraguardo
1. Mike Di Meglio
Francia
1’45”211
1’44”341
2. Hiroshi Aoyama
Giappone
1’45”712
1’44”461
3. Marco Simoncelli
Italia
1’45”001
1’44”553
4. Hector Barbera
Spagna
1’45”049
1’44”625
5. Jules Cluzel
Francia
1’46”330
1’44”860
6. Alvaro Bautista
Spagna
1’45”386
1’44”955
7. Mattia Pasini
Italia
1’45”841
1’45”158
8. Alex Debon
Spagna
1’45”921
1’45”192
1’45”373
1’45”396
10. Hector Faubel
Spagna
1’45”558
1’45”438
11. Lukas Pesek
Rep. Ceca
1’46”515
1’45”439
1’45”923
1’45”560
13. Alex Baldolini
Italia
1’47”371
1’45”778
14. Thomas Luthi
Svizzera
1’46”390
1’46”177
15. Raffaele De Rosa
Italia
1’46”412
1’46”195
16. Karel Abraham
Rep. Ceca
1’46”894
1’46”908
17. Valentin Debise
Francia
1’48”443
1’47”838
18. Axel Pons
Spagna
1’49”397
1’48”458
19. Imre Toth
Ungheria
1’49”574
1’48”650
20. Balasz Nemeth
Ungheria
1’50”459
1’49”143
21. Vladimir Leonov
Russia
1’50”018
1’49”807
22. Bastien Chesaux
Svizzera
1’50”206
1’49”888
23. Adam Roberts
USA
1’52”571
1’51”296
RITIRATI Honda Ratthapark Wilairot Aprilia Alex Debon Aprilia Jules Cluzel Aprilia Mattia Pasini NON HA FINITO IL PRIMO GIRO Honda Bastien Chesaux
NON QUALIFICATI (* Long ammesso ugualmente al via) Barrett Long *
USA
1’52”148
1’52”154
Shoya Tomizawa
Giappone
1’56”906
—
a 1”943 a 4”661 a 12”776 a 15”475 a 19”471 a 22”682 a 32”809 a 49”321 a 49”845 a 53”567 a 1’29”717 a 1’37”837 a 1’46”672 a 1’46”821 a 1 giro a 1 giro a 1 giro a 1 giro
Poleposition
al 24. giro al 19. giro all’8. giro al 6. giro
1. APRILIA 2. HONDA 3. GILERA 4. YAMAHA
16 20 25 —
PILOTI AL VIA
1’45”001
5. Debon
1’45”117
6. Barbera
1’45”126
7. Locatelli
1’45”130
8. Pasini
1’45”245
9. Wilairot
1’45”325
10. Cluzel
1’45”394
11. Pesek
1’45”480
12. Faubel
1’45”623
13. Abraham
1’46”289
14. Baldolini
1’46”349
15. De Rosa
1’46”425
16. Luthi
1’46”600
17. Debise
1’47”942
18. Leonov
1’48”359
19. Pons
1’48”385
20. Nemeth
1’49”039
21. Toth
1’49”569
22. Long
1’51”487
23. Roberts
1’51”516
PRIMATO PRECEDENTE
229 204 172 2
NUMERO GIRI
20 25 — 5 16 4 — — 8 11
25 20 16 13 10 6 2 7 11 —
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
20 25 — 16 13 7 6 — 10 11
25 — 16 20 — 6 8 11 — 10
19
26
30
GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA
21
GE lu RM gli AN o IA
14
31
o
10 16 20 11 25 7 8 6 13 9
CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi AN ug DA no
8 13 25 5 — 10 20 16 — —
17
ITA m LI ag A gi
GI
3
SP ma AG gg NA io
a
AP pr PO ile NE
26
12
13 9 — 25 — 11 5 7 10 2
FR m AN ag CI gio A
Honda Aprilia Gilera Aprilia Aprilia Honda Honda Gilera Aprilia Aprilia
QA ap TA ri R le
Campionatopiloti Giappone Spagna Italia Spagna Italia Italia Spagna Italia Svizzera Spagna
1’44”979
4. Bautista
Nuova pista. Nel 2008 la gara non fu disputata.
24 26 Hiroshi AOYAMA Alvaro BAUTISTA Marco SIMONCELLI Hector BARBERA Mattia PASINI Raffaele DE ROSA Hector FAUBEL Roberto LOCATELLI Thomas LUTHI Alex DEBON
1’44”775
3. Di Meglio
Campionatomarche
Mike Di Meglio (Aprilia) in 1’44”341 alla media di 145,461 km/h Pole 2008: Marco Simoncelli (Gilera) in 1’45”168 alla media di 144,317 km/h
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
2. Aoyama H.
13 16 25 11 — 7 10 6 8 20
25 20 13 8 16 9 6 3 7 10
13 16 25 9 20 10 6 11 — —
28
20 16 25 10 — 5 8 11 7 —
8
Italia
Honda Aprilia Aprilia Gilera Aprilia Aprilia Honda Aprilia Aprilia Honda Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia Yamaha Yamaha
Hiroshi Aoyama Alvaro Bautista Mike Di Meglio Roberto Locatelli Hector Barbera Lukas Pesek Hector Faubel Thomas Luthi Karel Abraham Raffaele De Rosa Alex Baldolini Valentin Debise Axel Pons Vladimir Leonov Balasz Nemeth Imre Toth Barrett Long Adam Roberts
VA nov LE em NC b IA re
12. Roberto Locatelli
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.
1. Simoncelli 1’44”720 alla media di 144,935 km/h
a DI go AN st AP o OL 6 IS SA set N tem MA RI bre NO 4 PO otto RT br OG e A 18 LLO AU ot t ST ob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A
Tailandia
1. Marco Simoncelli Gilera in 45’43”599 109,616 km alla media di 143,832 km/h
IN
9. Ratthapark Wilairot
Giriveloci
TOTALE 192 176 165 133 100 82 79 78 74 73
11. Mike Di Meglio 63; 12. Lukas Pesek 53; 13. Jules Cluzel 48; 14. Ratthapark Wilairot 43; 15. Karel Abraham 39; 16. Gabor Talmacsi 28; 17. Aleix Espargaro 22; 18. Shoya Tomizawa 21; 18. Alex Baldolini 21; 20. Imre Toth 12; 21. Shuhei Aoyama 10; 22. Valentin Debise 9; 23. Vladimir Leonov 8; 24. Axel Pons 2; 24. Balasz Nemeth 2; 24. Toby Markham 2; 24. Kazuki Watanabe 2; 28. Bastien Chesaux 1; 28. Stevie Bonsey 1.
250-125 Indianapolis
(((((((((((((
MOTO2 QUANTO MI COSTI
400.000 euro per schierarsi al via
DALL’ESPERIENZA FATTA IN 250
ARRIVA LA GP209, MOTO2 DEL TEAM SCOT C’è già la sigla e persino il periodo in cui si vedrà in pista: GP209 (sopra i disegni tecnici), la realizzazione di Emanuele Ventura per il Team Scot che correrà le ultime due gare del campionato spagnolo. La nuova Moto2 sfrutta tutte le esperienze fatte dalla squadra nella preparazione della Honda che con Aoyama sta impegnando duramente le Aprilia nel mondiale 250. Così la squadra sta lavorando ad un progetto estremamente equilibrato che consenta di trovare facilmente il setting giusto a seconda della pista e che non stressi troppo le gomme. In questo dettaglio finale, la lezione imparata con la moto di Aoyama (che è molto “gentile” con le coperture) è evidente. Il team lavora con sistemi di studio dei prototipi e simulazione molto avanzati, come nel lavoro del “tiro catena” molto importante sulle moto da corsa. motosprint
52
GP «IN MOTO MBIANO A C I S N O N CHE PIÙ NEAN DELE. LE CAN RI COI MOTO MOTO2 DELLA SSO». E T S O L À SAR ZZI BRA ROSSANO
CHE COSTANZA AOYAMA E DE ROSA! La eccellente stagione dei piloti del team Scot in 250 è confermata anche dalla regolarità dei suoi piloti: sia Hiroshi Aoyama che Raffaele De Rosa (che il prossimo anno sarà confermato per la Moto2) sono sempre andati a punti in tutte le gare. L’altro pilota che ha sempre visto il traguardo è l’ex cavallo pazzo Hector Barbera, che con gli anni si è responsabilizzato.
LA PRIMA DI DI MEGLIO «Dire che è stato un turno difficile è un eufemismo». Il commento di Marco Simoncelli riassume bene i tre quarti d’ora orribili del campione del mondo: due cadute, una per moto, e un feeling con la sua Gilera tutto da ritrovare, dopo avere comunque guadagnato un posto in prima fila (terzo), sfuggito invece a Bautista, che non è andato oltre il sesto tempo. Una caduta anche per Mike Di Meglio (in alto), che dopo la botta ha dato una bella risposta, firmando la sua prima pole in 250, davanti ad Aoyama. Era dal GP del Portogallo del 2005 che un francese (Randy de Puniet) non saliva così in alto. In 125, acuto di Julian Simon (sopra), per miseri 50 millesimi su Sandro Cortese, nome italiano, passaporto tedesco.
Pole Position
Comincia a delinearsi con precisione il budget necessario per schierarsi al via della Moto2 nel 2010. Il costo della moto (comprensiva di ricambi) avvicinerà i 400.000 euro. Una cifra non proprio economica… Certo, siamo lontani dal 1.200.000 euro (tutto compreso) dell’Aprilia RSA, ma non dalla versione meno evoluta della moto italiana, la LE. Come si arriva ai 400.000 euro? Sommando il costo del motore (80.000 euro) a quello del telaio (100.000) della componentistica (40.000) dei ricambi (100.000) e delle gomme (80.000). Il vantaggio è che per regolamento ogni pilota potrà avere a disposizione una sola moto… I motori verranno ritirati alla fine di ogni gara e riconsegnati revisionati per quella successiva. I tecnici praticamente non li toccheranno per l’intero week-end, non avendo neppure il cambio estraibile.
UN ROBERTS CANA DESE QUALIFICATO CON UNA VECCHIA YAMAHA 250 Il cognome è impegnativ o, ma Adam Roberts non è imparentato con Kenny. In compenso alla wild card è riuscita la bella impresa di classificarsi per la gar a, seppur con l’ultimo tempo e con un distacco di quasi sette secondi dal pole man Mike Di Me glio. Ma non bisogna criticare. Adam Roberts, can si è infatti presentato con adese di 24 anni, una vecchia Yamaha 250, che in rettilineo era 45 km/h più lenta delle moto buone... Non si è invece qualificato Barrett Long, in azione con un’altra Yamaha schierata dal team Lon gevità. E poi dite che nei nomi non c’è già scritto tutto!
BRUTTA SORPRESA PER LONCIN
MASBOU FRATTURATO, STOICAMENTE AL VIA
Sorpresa poco piacevole all’arrivo a Indianapolis per il team Loncin. Il francese Masbou si è presentato con il piede destro fratturato (astragalo) e ingessato, saltellando sulle stampelle. La squadra stava già per allertare un sostituto, soprattutto in vista della gara di Misano, e l’idea era di portare Kornfeld che ha fatto molto bene nella Rookies Cup e interessa alla Loncin per la prossima stagione. Masbou, però, stoicamente ha deciso di correre nonostante la frattura, facendo valere il proprio contratto.
DIETROFRONT DELLO SPONSOR
CAFFELATTE AMARO. NIENTE MOTOGP
Da tempo la squadra Caffelatte si preparava all’ingresso in MotoGP, richiedendo alla Honda una moto per Thomas Luthi e addirittura partecipando a riunioni preliminari delle squadre. Tutto sembrava pronto, ma di colpo il progetto si è fermato e alla HRC non è arrivata nessuna prenotazione. Come non bastasse, adesso si parla addirittura di difficoltà finanziarie per la stagione 2010 che dovrebbe vedere la squadra impegnata in Moto2.
BRAZZI VORREBBE RIMANERE IN MOTO2 MA POTREBBE ANDARE IN SUPERBIKE Rossano Brazzi, storico capotecnico Aprilia, oggi a fianco di Barbera, attende gli sviluppi della politica sportiva della Casa italiana. Dipendente del reparto corse, Brazzi spera di continuare con la sua squadra nella Moto2, ma c’è anche un progetto di terza moto Aprilia in SBK. Rossano vorrebbe la Moto2, magari con un pilota che stima molto, Mattia Pasini, ad esempio. QUANTI DANNI FA LA BICICLETTA A Indianapolis il francese Johann Zarco si è presentato con due “pestoni” neri sotto gli occhi. Nel team Caffelatte invece non si è visto il tecnico Tamburini. Entrambi si sono infortunati. Come? Durante un’uscita in bicicletta. VENTIDUE ANNI FA PRIMA VITTORIA APRILIA NEI GP Storica ricorrenza per Aprilia durante il week-end americano: ventidue anni fa, sulla pista di Misano, Loris Reggiani, oggi voce di Mediaset, conquistava il primo Gran Premio della sua storia.
PROMOZIONE “FIRMATA”
ANCHE SCHWANTZ SULLA MOTO2 Anche negli States non è mancata la “passerella” per la Moto2, formula che evidentemente la Dorna vuole promuovere ai massimi livelli anche oltre Oceano. In azione ben due veicoli: la Moriwaki “step 7”, ultima versione del progetto della factory nipponica e la Blusens che è stata affidata per un giro di pista a Kevin Schwantz (sopra). L’ex campione del mondo prima di salire ha fatto capire di non essere molto “sulla notizia” chiedendo ragguagli sulla Moto2!
VELOCITÀ MASSIME IN GARA
SPAGNOLI AL TOP: BARBERA IN 250, RABAT IN 125 IN GARA le velocità massime le hanno fatte segnare Hector Barbera in 250 e Esteve Rabat in 125 ma non è servito a molto per un buon risultato al traguardo: il primo ha chiuso solo sesto, il secondo è arrivato addirittura ventesimo.
250 1. Bautista 2. Barbera 3. Luthi 4. Abraham 5. Di Meglio 6. Locatelli 7. Pesek 8. Simoncelli 9. Debon 10. Pasini
125 (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Gilera) (Aprilia) (Gilera) (Aprilia) (Aprilia)
275,8 275,3 273,3 273,3 272,0 271,7 271,5 271,2 271,2 270,0
1. Rabat 2. Gadea 3. Bradl 4. Iannone 5. Smith 6. Espargaro 7. Simon 8. Olive 9. Vazquez 10. Corsi
(Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Derbi) (Aprilia) (Derbi) (Derbi) (Aprilia)
237,7 237,7 237,1 236,7 236,7 236,7 236,3 235,8 235,6 235,2
TECNICI SENZA STIPENDIO
LA SQUADRA DI PASINI MINACCIA LO SCIOPERO Come sempre, ecco il bollettino economico della squadra di Mattia Pasini. Trasferta a rischio a Misano, e sarebbe una beffa visto che Mattia abita a pochi chilometri dall’autodromo, visto che dall’Ungheria non sono arrivati i soldi. Si rischia di vedere Pasini con le moto nel box prive dei cruscotti-centralina e quindi inutilizzabili. Solidarietà al pilota e ai meccanici della squadra, che da tempo non vengono pagati regolarmente e che a Indianapolis hanno minacciato di incrociare le braccia. motosprint
53
125 Indianapolis di Marco Masetti
POL ESPARGARO (44) DAVANTI A SMITH (38), CORSI (24) E IANNONE. A SINISTRA, DOPO IL TRAGUARDO RICEVE I COMPLIMENTI DEL FRATELLO ALEIX, ORA IN MOTOGP. SOTTO A DESTRA, IL PODIO CON SMITH, ESPARGARO E CORSI
PolEspargaro HO RISCHIATO TANTO «LA PRIMA vittoria fa sentire molto bene e mi ripaga di tutti i momenti difficili, delle cadute, delle sofferenze e delle delusioni. Ho vinto, ma nessuno mi ha regalato nulla. Ho rischiato molto, soprattutto in staccata. Ho capito che oggi avevo un’arma per vincere e l’ho usata al meglio. Ho sempre frenato dopo gli altri».
BradleySmith SONO CONTENTO COSÌ «VOLEVO vincere, però ho anche pensato che non salivo sul podio da una vita, dalla gara del Mugello, quindi ho preferito non esagerare. Non è stata una gara facile, assolutamente e, se ragiono un po’, capisco che mi è andata molto bene».
SimoneCorsi
Lotta dura La spunta Pol Espargaro, alla prima vittoria. Corsi sul podio. Iannone sbaglia le gomme
motosprint
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I
NDIANAPOLIS - Il talento non lo ha mai messo in discussione nessuno, magari la costanza di rendimento e la facilità con la quale incappa negli errori sono aspetti ancora da migliorare. Ma Pol Espargaro, lo sanno tutti, quando c’è la mischia, quando c’è da staccare qualche metro oltre il limite, è uno dei più temuti dell’intera 125. E lo sarà anche della Moto2, destinazione quasi obbligata il prossimo anno per il vincitore di Indianapolis. Pista amatissima da Espargaro, visto che lo scorso anno salì sul podio con una bella seconda piazza, e che da adesso sarà di sicuro la preferita. La gara ha visto una sfida senza rispar-
CI RIPROVERÒ A MISANO
mio tra quello che di meglio c’è in 125. Su tutti Nico Terol, che si è caricato sulle spalle la responsabilità di definire il carattere della gara partendo velocissimo e tentando subito di andare in fuga. La selezione fa vittime autorevoli, tra questi due grandi nomi, Gadea e Iannone. Lo spagnolo proprio non entra nel clima della gara, mentre Andrea, che probabilmente saluta le residue speranze di vittoria nel Mondiale, paga una scelta di gomme non azzeccata. Gomme più dure, sperando di ritrovarsi in vantaggio a fine gara, ma l’aderenza diventa precaria e la gara se ne va. Come se ne vanno in fuga Terol, Simon, Smith, Espargaro, Corsi, accompagnati da
Efrem Vazquez, che però ha la gara segnata da una partenza anticipata che lo costringe a un ride through decisivo per salutare i sogni di gloria. Gli altri sono indietro, a oltre 10 secondi, e recitano solo nella lotta per il quinto posto, con Marquez e Bradl in evidenza. Insomma, lo capiscono anche i bambini che tutto si deciderà con il più classico degli arrivi in volata. In queste situazioni la 125 diventa a dir poco spietata: moto identiche per tutti i protagonisti, team di alto livello e tecnici abilissimi nello sfruttare ogni frazione di cavallo (e i motori della 125 passano di qualche unità i 50). Ai piloti non resta che uscire bene dall’ultima
]
«LA VITTORIA? A dire il vero ci avevo pensato per tutta la gara. Stavo un po’ dietro, pronto a sfruttare la situazione, ma nel dritto perdevo rispetto agli altri, quindi il terzo posto mi va bene. Non voglio dire che la mia moto andasse piano, al contrario, era davvero competitiva, ma quelle dei miei rivali lo erano molto di più. E quando ho cercato di uscire per l’attacco ero staccato da loro di qual tanto che mi impediva l’affondo. Però arrivare a Misano con un podio è un buonissimo stimolo per cercare la vittoria».
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LI BE RE
es QUA as ter LIF fa na IC lto 2 HE 31 4°C °C
125 Indianapolis
Alvia
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in 42’07”925 a 0”120 a 0”448 a 1”613 a 1”801 a 19”345 a 19”358 a 25”611 a 29”240 a 29”707 a 30”464 a 44”460 a 44”549 a 45”328 a 45”435 a 45”479 a 45”998 a 53”791 a 1’01”179 a 1’02”814 a 1’14”891 a 1’16”320 a 1’31”218 a 1’31”569 a 1’51”274 al 21. giro al 18. giro al 12. giro all’8. giro al 4. giro al 4. giro al 2. giro
1. APRILIA 2. DERBI 3. KTM 4. LONCIN 5. HONDA
20 25 10 2 —
PILOTI AL VIA
257,5 132 76 17 14
NUMERO GIRI
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
Un combattente nato, che si sa aprire varchi impossibili e che non ha paura di nulla. Insomma, un ragazzino che non si spaventa anche quando c’è da rischiare. Prima vittoria, non sarà l’ultima!
Bella gara, da protagonista, giustamente conclusa sul podio. Adesso l’importante è continuare su questa strada e cercare il primo posto. L’occasione giusta è tra pochi giorni a Misano.
Probabilmente è stato lui il più in palla del lotto, e quello con la moto migliore. Lo spagnolo però ha speso molto, forse troppo, nella parte iniziale della gara americana.
Momento difficile per Andrea che si rovina la gara con una scelta di gomme rivelatasi sbagliata. Capita anche questo, l’importante è ritrovare subito il morale.
NON VA56 QUELLO CHE motosprint
— 6 25 20 —
13 20 8 16 25
20 11 16 25 13
20
19
30
GE lu RM gli AN o 26 IA GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA
14
31
io
16 20 25 5 —
CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi u AN g DA no
25 7 13 16 9
17
3
20 — 6 — 25
ITA m LI ag A g
AndreaIannone
10 4,5 5,5 2 12,5
SP ma AG gg NA io
5
NicoTerol
Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia
26
6
SimoneCorsi
Spagna Spagna G. Bretagna Spagna Italia
12
8
Campionatopiloti
GI ap AP r PO ile NE
32 23 Julian SIMON Nicolas TEROL Bradley SMITH Sergio GADEA Andrea IANNONE
Stefan Bradl (Aprilia) nel 2008, in 1’50”460 alla media di 137,403 km/h
Campionatomarche
Julian Simon (Aprilia) in 1’49”337 alla media di 138,814 km/h Pole 2008: Pol Espargaro (Derbi) in 1’50”475 alla media di 137,384 km/h
1. 2. 3. 4. 5.
1. Smith 1’49”039 alla media di 139,194 km/h 2. Simon 1’49”148 3. Terol 1’49”191 4. Corsi 1’49”196 5. Espargaro 1’49”205 6. Vazquez 1’49”272 7. Gadea 1’49”600 8. Bradl 1’49”729 9. Marquez 1’49”796 10. Rabat 1’50”020 11. Webb 1’50”034 12. Zarco 1’50”037 13. Iannone 1’50”077 14. Olive 1’50”090 15. Aegerter 1’50”115 16. Redding 1’50”121 17. Nakagami 1’50”221 18. Cortese 1’50”617 19. Ranseder 1’50”650 20. Salom 1’50”679 21. Folger 1’50”757 22. Zanetti 1’50”852 23. Koyama 1’50”591 24. Beaubier 1’51”124 25. Krummenacher 1’51”225 26. Savadori 1’51”664 27. Sembera 1’52”128 28. Marconi 1’52”584 29. Masbou 1’52”978 30. Vitali 1’53”626 31. Young 1’57”083 32. Thornton 2’05”888 PRIMATO PRECEDENTE
25 13 — 20 9
25 13 — — —
20 25 13 7 16
24
11 13 20 1 —
8
Poleposition
PolEspargaro
VA QUELLO CHE
1. Pol Espargaro Derbi 96,968 km alla media di 138,091 km/h 2. Bradley Smith Aprilia Aprilia 3. Simone Corsi 4. Nicolas Terol Aprilia 5. Julian Simon Aprilia 6. Marc Marquez KTM 7. Stefan Bradl Aprilia 8. Joan Olive Derbi 9. Takaaki Nakagami Aprilia Derbi 10. Dominique Aegerter 11. Danny Webb Aprilia 12. Jonas Folger Aprilia Honda 13. Luis Salom 14. Tomoyoshi Koyama Loncin 15. Sergio Gadea Aprilia 16. Michael Ranseder Aprilia Aprilia 17. Lorenzo Zanetti 18. Sandro Cortese Derbi KTM 19. Cameron Beaubier 20. Esteve Rabat Aprilia 21. Efren Vazquez Derbi 22. Lukas Sembera Aprilia 23. Johann Zarco Aprilia Aprilia 24. Luca Marconi 25. Luca Vitali Aprilia RITIRATI Aprilia Andrea Iannone Aprilia Randy Krummenacher Aprilia Scott Redding Loncin Alexis Masbou Aprilia Ben Young Aprilia Lorenzo Savadori Aprilia Miles Thornton
1’49”337 1’49”387 1’49”537 1’49”577 1’49”585 1’49”628 1’49”661 1’49”703 1’49”852 1’49”853 1’49”982 1’50”140 1’50”340 1’50”494 1’50”530 1’50”547 1’50”721 1’50”728 1’50”916 1’51”006 1’51”062 1’51”470 1’51”527 1’51”539 1’51”546 1’51”569 1’52”334 1’52”373 1’52”448 1’53”835 1’54”107 1’56”451
FR m AN ag CI gio A
LE PAGELLE
10
1’49”983 1’50”018 1’49”855 1’49”577 1’49”251 1’50”018 1’50”374 1’50”288 1’50”903 1’50”667 1’50”834 1’50”199 1’51”167 1’52”010 1’50”016 1’51”345 1’51”064 1’52”131 1’50”929 1’51”467 1’51”948 1’51”664 1’51”704 1’51”575 1’51”561 1’50”271 1’53”293 1’52”821 1’53”267 1’55”350 1’54”196 1’58”024
VA nov LE em NC b IA re
SIMONE Corsi si rilancia con un podio che alla vigilia di Misano fa bene sperare. Da quando è tornato con il Team Fontana, il romano è di nuovo pilota di vertice. Adesso deve solo pensare a sfruttare il materiale a disposizione, cercando sempre il massimo. Operazione che dovrà fare anche Andrea Iannone, tagliato fuori dalla lotta per il mondiale, e un po’ demoralizzato dopo questo ritiro. Insomma, a Misano i nostri dovranno giocare per lo spettacolo. Non da urlo la prova degli altri italiani, con Savadori pimpante in prova ma costretto al ritiro, Zanetti fuori dalla zona punti in un week-end nel quale a livello tecnico ha avuto un mare di problemi e con Marconi e Vitali a farsi compagnia in fondo alla classifica.
Spagna Germania Spagna Spagna G. Bretagna Italia Spagna Spagna Spagna Spagna G. Bretagna Italia Francia Austria Germania Giappone Svizzera Italia Giappone Spagna Germania Spagna USA Italia Svizzera G. Bretagna Italia Rep. Ceca Francia USA Italia USA
a DI go AN st AP o OL 6 IS SA set N tem MA b RI re NO 4 PO otto RT br OG e A 18 LLO AU ot ST tob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A
BATTUTA A VUOTO PER ANDREA IANNONE (29) QUI DAVANTI A MARC MARQUEZ (93) E SERGIO GADEA (33). SOTTO, SIMONE CORSI (24) PRECEDE JULIAN SIMON. CON IL QUINTO POSTO, LO SPAGNOLO MANTIENE LA LEADERSHIP DI CAMPIONATO, MENTRE IL ROMANO, PER VIA DI UN PESSIMO INIZIO DI STAGIONE, È MOLTO INDIETRO.
Julian Simon Sandro Cortese Nicolas Terol Pol Espargaro Bradley Smith Simone Corsi Sergio Gadea Efren Vazquez Marc Marquez Joan Olive Danny Webb Andrea Iannone Johann Zarco Michael Ranseder Stefan Bradl Tomoyoshi Koyama Dominique Aegerter Lorenzo Savadori Takaaki Nakagami Luis Salom Jonas Folger Esteve Rabat Cameron Beaubier Lorenzo Zanetti Randy Krummenacher Scott Redding Luca Marconi Lukas Sembera Alexis Masbou Miles Thornton Luca Vitali Ben Young
QA ap TA ri R le
curva e spalancare la manopola al massimo. Ma Pol ha un’altra idea nella testa… Indy non è fatta solo di due parti veloci. C’è anche una parte centrale molto tortuosa, dove il pilota può fare la differenza, più di un cilindro ben riuscito o di una carburazione perfetta. E Espargaro punta tutto sull’istinto e sulla sua arma decisiva: la staccata. Difficile prevedere dove decide di passare, Indy è larga sedici metri che per una 125 sono un’autostrada. Alla fine ha ragione lui e riesce ad arrivare con un piccolo grande vantaggio sul traguardo. Un decimo su Smith, mezzo secondo su Corsi e ben oltre il secondo su Terol e Simon. Bravo Pol, missione compiuta alla perfezione e prima vittoria nel mondiale.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32.
Giriveloci
IN
OLI NOVE TIT ILIA PER L’APR IONE DEL MONDO GIÀ CAMP I TOR COSTRUT
Altraguardo
TOTALE 185 132,5 131,5 112 109,5
6. Espargaro 104,5; 7. Marquez 74; 8. Cortese 65; 9. Folger 62; 9. Bradl 62; 11. Olive 55; 12. Aegerter 50,5; 13. Corsi 48; 14. Redding 45,5; 15. Vazquez 32; 16. Nakagami 31; 17. Webb 29,5; 18. Zarco 24,5; 19. Zanetti 22; 20. Rabat 19; 21. Koyama 17; 22. Salom 16; 23. Krummenacher 15; 24. Savadori 7; 24. Schrotter 7; 26. Iwema 3; 26. Beaubier 3; 28. Glossop 2; 28. Fritz 2; 28. Di Carlo 2; 31. Kartheininger 1.
Superbike Verso il Nürburgring di Paolo Gozzi
Germania 6 settembre
Gara 1 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11
HAGA (41) HA IL CONTRATTO IN SCADENZA. BIAGGI (3) INVECE È A POSTO.
Marcia ridotta Un 2010 incerto per i problemi economici. Mercato piloti molto prudente. I tagli di Honda e Yamaha
motosprint
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D
OVE CORRERÀ Ben Spies nel 2010? E Noriyuki Haga resterà in Ducati? Domande che restano in sospeso. Il mercato piloti Superbike non è ancora deflagrato. In Germania scatta la volata decisiva per la conquista del titolo e solo allora le trattative entreranno nel vivo. Anche dietro le quinte tutto ruota intorno ai due grandi protagonisti della stagione. Tuttavia il problema maggiore che pesa sul futuro è quello economico: «È un brutto momento anticipa Davide Tardozzi, responsabile della Ducati - soffrono le squadre private ma anche noi ufficiali non ce la passiamo bene e taglieremo tutto il possibile» . «Ho contatti con circa duecento aziende aggiunge Fabio Scatola che lavora nel campo delle sponsorizzazioni e ha portato in
Superbike la Hannspree - molte delle quali coinvolte come sponsor tecnici: in media si prevede una riduzione degli investimenti 2010 sull’ordine del 70-80%. ». E se per la superbike sarà dura, per supersport e superstock sarà veramente difficile, sulle categorie minori pesano molto le trasferte extraeuropee ma non sembra possibile poterle cancellare per impegni contrattuali della Infront. Anche il mercato piloti, dunque, si muove tenendo ben presente il difficile momento finanziario.
YAMAHA AL BIVIO – Ben Spies ha giurato fedeltà alla Yamaha. Nei primi giorni di luglio è stato raggiunto un preaccordo ma i programmi non sono ancora definiti: Il fuoriclasse texano è tiepido circa la pos-
Gara 2 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 _____ Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo gara vincitore Supersport _ _ _ _ _ _ Nome ____________________________________ Cognome _________________________________ Via ______________________________________ Città _____________________________________ Codice postale ____________________________ Telefono ________________________ Età _______ E-mail ____________________________________ Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto Germania” le cartoline pervenute entro venerdì 4 settembre
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Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309
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Solo schedine in originale! (no fotocopie no fax)
Gioca la schedina e vinci! Per voi 10 premi ad ogni round COME SI PARTECIPA
È sufficiente compilare la schedina che troverete qui a fianco indicando i primi cinque di ogni gara dei vari gran premi del mondiale Superbike. Si dovrà anche indicare il vincitore della gara Supersport e il tempo della gara che serviranno come discriminanti nei casi di parità.
IL PUNTEGGIO
Per ogni pronostico esatto si avranno gli stessi punti che sono in palio nel campionato, ovvero indovinando il vincitore si avranno 25 punti, col secondo 20, col terzo 16, col quarto 13 e indovinando il quinto 11. Importante: si vincerà solo indicando il pilota giusto al posto giusto. Verrà stilata una classifica per ogni gran premio sommando i punti totalizzati in gara 1 e quelli ottenuti in gara 2. Nel caso un concorrente invii più schedine per lo stesso gran premio saranno considerate tutte e quindi potrà vincere anche più premi.
UNA HONDA DI PREMIO FINALE Per ogni gran premio verranno premiati i primi dieci. A fine campionato tra tutti quelli che avranno inviato almeno una scheda verrà estratta una Honda CBR 600 RR.
Superbike Verso il Nürburgring
IL PRONOSTICO della Germania sibilità di approdare alla top class con una formazione satellite e l’intenzione sarebbe quella di correre per un’altra stagione in Superbike, a prescindere dal titolo. Lui è pronto a firmare, la Yamaha no. Ma potrebbe essere questione di giorni, se non di ore. La filiale europea, da cui dipende la gestione del progetto SBK, è riuscita a chiudere il budget 2010 con il sostanzioso contributo della Monster. La bevanda energetica diventerà co-sponsor del team ufficiale, affiancando la Sterilgarda che, soddisfatta dal ritorno mediatico garantito da Spies, ha già garantito un considerevole aumento dell’investimento. L’operazione Monster è di largo respiro e coinvolge anche il team Stiggy che (come anticipato
DESIDERI TI PIACE SPIES, A ALLA DUC ERICANO MA L’AM NGIBILE IU G G A R È QUASI IR da Motosprint a fine luglio) lascia la Honda e avrà le YZF-R1 ufficiali per John Hopkins e Leon Haslam, già confermati. Resterebbe da definire il compagno di Spies. Tom Sykes non ha convinto e la Yamaha vorrebbe sostituirlo con Cal Crutchlow, leader Supersport che ha un’opzione (a favore del pilota) sulla R1 ufficiale in caso di vittoria mondiale. L’astro nascente però piace anche ad Aprilia e Ducati, inoltre guarda con interesse alla Moto2 «perché il mio obbiettivo è correre prima possibile in MotoGP, approdare al Motomondiale mi avvicinerebbe all’obbiettivo» Sempre nell’ambito del progetto Monster, Stiggy gestirà anche le Yamaha ufficiali SS: una sarà per l’australiano Anthony West, la seconda è da assegnare. HAGA IN SCADENZA – La Ducati ha entrambi i piloti in scadenza di contratto e la scelta 2010 balla sul filo del risultato della sfida in corso. Se Haga vince il titolo, è quasi scontato che resti. Altrimenti non è detto e la Ducati da mesi sonda alternative. La prima, ovviamente, è Ben Spies ma per varie ragioni è quasi irraggiungibile. Ingaggiare Spies, inoltre, significherebbe togliere alla Yamaha molte motivazioni per la permanenza in Superbike e il promoter Infront (che quest’anno ha pagato parte dell’ingaggio di Ben) si metterebbe di traverso. motosprint
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HONDA SU TOSELAND – L’ex iridato sta disperatamente cercando di salvare il posto in MotoGP con il provvidenziale appoggio della BBC, la tv di stato britannica, ma sta parlando anche con diverse squadre Superbike. Il primo approccio è stato con la Suzuki Alstare ma il Pianista sembra più indirizzato verso la Ten Kate, con la quale ha conquistato il titolo 2007. La formazione olandese, che taglierà la terza moto, punta forte sulla conferma del velocissimo Jonathan Rea. Più nebuloso il futuro per il team Stiggy che, nonostante l’appoggio di Honda Europa, deve ancora chiudere il budget: John Hopkins, impaziente, intanto si è messo sul mercato. APRILIA – Max Biaggi ha due anni di contratto, invece vacilla il posto di Shinya Nakano. Piace Cal Crutchlow ma le alternative abbondano, specie dal fronte GP dove sono disponibili ottimi piloti come Elias, Debon e Vermeulen. A Noale, più che sulla seconda guida, sono impegnati a definire la “politica” da attuare con le formazioni satellite: la RSV4 ha riscosso parecchio interesse ma l’azienda non ha ancora fissato costo e termini tecnici della fornitura. L’Aprilia sta pensando anche di realizzare una RSV4 “kit” per i principali campionati nazionali: CIV, BSB (Gran Bretagna), IDM (Germania) e Usa. SUZUKI – Con Max Neukirchner ancora ai box per infortunio, la stagione dell’Alstare è andata in fumo e da mesi si pensa solo al futuro. Il reparto corse interno intensificherà gli sforzi per risolvere i problemi della K9 e Francesco Batta cerca un top rider per tornare nelle posizioni che contano. Neukirchner, 26 anni, è molto veloce ma – tra sfortuna e colpi di testa – non si è dimostrato finora troppo affidabile. Vermeulen sarebbe una buona scelta, resta da vedere se gli andrà bene un ingaggio da tempo di crisi, di gran lunga inferiore a quello che ha percepito alla Suzuki MotoGP. Batta vuole liberarsi di Yukio Kagayama che, tra mille incidenti, anche in questa stagione sta portando a casa poco. LE ALTRE – La BMW (a meno di sorprese) è a posto con Ruben Xaus e Troy Corser già sotto contratto 2010. La Kawasaki-PBM pare indirizzata a confermare Broc Parkes ma si cerca un’alternativa (se possibile britannica, come la squadra) per rimpiazzare lo spento Makoto Tamada. Come nel caso Suzuki però bisognerà vedere se i giapponesi sono d’accordo…
Tuttii record SUPERBIKE Superpole (2008) Qualifiche (2008) Record (2008) Sulla distanza (2007) In prova (2008) Record (2008) Sulla distanza (2008)
Neukirchner (Suzuki) 1’55”471 alla media di 160,154 km/h Bayliss (Ducati) 1’56”598 alla media di 158,606 km/h Haga (Yamaha) 1’56”892 alla media di 158,208 km/h Noriyuki Haga (Yamaha) 20 giri in 39’19”427 alla media di 156,760 km/h SUPERSPORT Parkes (Yamaha) 2’00”015 alla media di 154,091 km/h Parkes (Yamaha) 2’00”452 alla media di 153,532 km/h Andrew Pitt (Honda) 19 giri in 38’26”584 alla media di 152,334 km/h
Cosìnel 2008 1. Noriyuki Haga (Yamaha) 1. Noriyuki Haga (Yamaha) SUPERSPORT 1. Andrew Pitt (Honda) SUPERBIKE
e manche Superbike du rt Superspo 1000 Superstock Rettilineo pole Posizione in ra st ni si a e Curv ra Curve a dest
,740 km) 20 giri (102 3 km) 60 7, (9 19 giri 7 km) 11 giri (56,50 636 metri sinistra 11 6
g Nurburgrin 5.137 m
HAGA VUOLE RIPETERSI
Lo scorso anno ha dominato LA SUPERBIKE corre al Nürburgring per la quarta volta. I precedenti pendono dalla parte di Noriyuki Haga, che ha dominato lo scorso anno con la Yamaha a sole due settimane dalla frattura alla clavicola destra subita a Salt Lake City. A quattro round dalla fine (8 manche, 200 punti) il giapponese difende 7 punti di vantaggio su Ben Spies e 53 sul compagno di squadra Michel Fabrizio. La Ducati qui ha già vinto nel ’98 con Pierfrancesco Chili specialista del bagnato e l’anno dopo con Troy Corser e Carl Fogarty. Un anno fa Bayliss fece secondo e quarto, lamentando problemi di aderenza che sulla F09 sono stati risolti. Haga ha trascorso le vacanze nella sua casa di Nagoya, allenandosi a fondo e si presenterà quasi al top della condizione, verificata nei giorni scorsi in un breve provino al Mugello, cui ha preso parte anche Michel Fabrizio vittima di uno strappo muscolare durante l’impegno MotoGP a Brno. Ben Spies (nella foto) non ha mai visto il Ring ma, come le altre volte, imparare la pista non sarà un problema. Grande attesa per l’Aprilia e Max Biaggi reduci dal trionfo di Brno ma senza alcun riferimento sul Ring. La Suzuki dovrà fare a meno anche stavolta di Max Neukirchner, che ha dovuto sottoporsi ad un intervento alle vertebre fratturare nei test di Imola. Il tedesco, che sarà comunque presente in circuito per salutare i tifosi, verrà sostituito da Karl Muggeridge. Il Nurburgring si trova 180 chilometri a nord di Francoforte e in questa zona della Germania il rischio pioggia è altissimo. I precedenti dieci round sono stati tutti asciutti quindi il bagnato potrebbe essere una variabile in più nella corsa al titolo.
Vincente Superpole SPIES FABRIZIO HAGA BIAGGI CORSER REA CHECA HASLAM
1,65 5,50 5,50 11,00 11,00 15,00 20,00 33,00
Vincente Gara1 SPIES HAGA FABRIZIO BIAGGI CORSER CHECA REA HASLAM
2,00 2,75 7,00 10,00 15,00 20,00 20,00 25,00
Vincente Gara2 SPIES HAGA FABRIZIO BIAGGI CORSER CHECA REA HASLAM
2,25 2,50 7,00 11,00 15,00 20,00 20,00 25,00
L e garein TV Le SABATO 5 SETTEMBRE 10,45 La7 Prove 15,00 La7-Eurosport Superpole DOMENICA 6 SETTEMBRE 10,30 Nuvolari-Eurosport* STK 1000 11,45 La7-Eurosport* SBK gara 1 13,15 Eurosport* Supersport 14,30 MotoTV* STK 600 15,25 La7-Eurosport* SBK gara 2 * satellite-criptato
diretta diretta diretta diretta diretta diretta diretta
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Cross MX1 GP Olanda di Stefano Taglioni
I
IDE TERZO IR DOPO QUELLI O È ARRIVAT QUISTATI IN MX2 CON L 2007 E N E 5 0 0 NEL 2
motosprint
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Nell’anno del debutto nella serie, arriva per Cairoli il titolo mondiale, con un GP di anticipo
Sul tetto del mondo
MMENSO Cairoli. Non esistono altri termini per definire il ragazzo di Patti che ha riportato il motocross azzurro in cima al mondo, davanti a tutti, sul gradino più alto del podio. Terzo titolo mondiale in cinque anni, 2005, 2007 e 2009, e stavolta in MX1, la categoria più importante, al primo tentativo, all’esordio. Anche nel 2005 l’appuntamento con la storia era a Lierop, la terribile pista di sabbia scura. Ed anche nel 2005 dolore e gioia: caduta in qualifica al sabato, con lesione al polso sinistro, gare sofferte la domenica, con fasciatura e antidolorifici, e fantastica conquista del mondiale MX2 davanti all’australiano MacFarlane. Così la storia si è ripetuta, e Tony è arrivato a Lierop con un problema al ginocchio sinistro, lo stesso dell’infortunio che l’anno scorso ha fermato la sua rincorsa al titolo. Un piccolo frammento di menisco, rilevato da una risonanza magnetica, che ha iniziato a dar fastidio improvvisamente, lunedì scorso, in seguito ad un normale allenamento e ad una corsa a piedi. “Velocità fango e gloria” è tatuato sulle spalle di Cairoli. Per arrivare alla gloria si passa per il fango, la sofferenza, la fatica. Pochi conoscono le difficoltà come le conosce Tony e davvero pochi hanno il suo coraggio di reagire, di resistere, di emergere. Cairoli è uno dei pochi piloti che ha capito che nel motocross il talento non basta, ci vuole sacrificio, preparazione, allenamento. E lui non si tira mai indietro. Magari non chiedetegli di alzarsi presto al mattino, ma una volta in sella non lo ferma più nessuno. E per questo ogni titolo vinto finora da Cairoli è strameritato. E ora è campione del mondo MX1. Da semplice rookie, Tony ha stupito sbaragliando gli scettici e i detrattori. Non è da MX1, dicevano, soffrirà la potenza del 450, faticherà a star dietro ai migliori. Ma Tony ha portato con sé in MX1 il suo fantastico stile di guida, che è tecnica pura, fantasia e leggerezza. Pochi come lui “sentono” la moto e la lasciano scorrere senza forzare, senza violentarla, tanto da aver dimostrato in ogni occasione di poter attaccare soprattutto dopo metà gara, quando gli altri sono appesi al ma-
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Cross MX1 GP Olanda DE DYKER (9) IN OLANDA HA MESSO A SEGNO UNA DOPPIETTA. BENE ANCHE PHILIPPAERTS (19), CON UN SECONDO E UN OTTAVO, E COPPINS (6) CON UN SECONDO E UN QUARTO.
URRO MONDIALE AZZ ORSO SC VINCITORE LO AERTS ANNO, PHILIPP ESTIMONE T IL Y N O T A E CED
AntonioCairoli
IL RISULTATO NON ARRIVA MAI PER CASO
A LATO, TONY CAIROLI FESTEGGIA IL TITOLO MONDIALE CON TUTTO IL TEAM DE CARLI. SOPRA L’ABBRACCIO CON DAVID PHILIPPAERTS.
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IL BELGA DE DYCKER VINCE E LE DUE GARE CON DISTACCHI ABISSALI nubrio, con la lingua di fuori, smontati da una guida fisica, di forza. Tony ha esaltato con il 450 la capacità di gestire la moto e la gara nell’arco dei quarantacinque minuti. E in questo grande importanza ha avuto il suo team, la squadra di Claudio De Carli, che è riuscito con intelligenza a fornire al campione siciliano il mezzo più adatto alle sue caratteristiche. Una moto dalla grande guidabilità, sul quale non si è cercata la potenza fine a sé stessa, ma l’erogazione perfetta per Tony. Cairoli ha iniziato la stagione con i piedi per terra, forte di un eccellente fase invernale di preparazione e setting della moto, ma ci ha messo
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LE PAGELLE
«CI TENEVO a vincere a Lierop. Siamo qui diversi mesi all’anno e la mia ragazza vive non lontano. E poi ho tanti tifosi locali, ma devo dire che davvero molti sono venuti dall’Italia e dalla mia Sicilia. La stagione è stata fantastica e vincere al primo anno di MX1 è qualcosa di grandioso, una soddisfazione indescrivibile, pari a quella del primo titolo nel 2005. Con il team abbiamo fatto un lavoro eccezionale, i risultati non vengono mai per caso. Abbiamo dimostrato che le nostre scelte erano giuste, c’è chi mi voleva in MX1 già dall’anno scorso, ma noi non avevamo fretta. Con De Carli è da almeno tre anni che studiamo la MX1. Attentamente, gara dopo gara, controllando i tempi e guardando le moto, i settaggi, insomma ragionando su ogni particolare. E ogni particolare è stato messo a punto l’inverno scorso. La MX1 era una novità anche per il Team, ma il lavoro dà i suoi frutti. L’allenamento insieme a Tanel Leok è stato importantissimo. Lui è un riferimento impagabile, è uno dei piloti più veloci al mondo sul 450, ed ha un tipo di guida che mette la moto a durissima prova. Se una moto resiste a Tanel è immortale. Provate a vedere quanti stop per motivi tecnici ha avuto Tanel l’anno scorso. E quest’anno zero! Ogni piccolo componente da migliorare è stato migliorato. Quindi la soddisfazione è doppia, a me piace lavorare per sviluppare una moto e renderla vincente, con la passione di un gruppo fantastico, è il massimo. Abbiamo resistito alle difficoltà, allo stress. Sentirsi mandare a casa da Yamaha quando le si sta portando un titolo, più quello costruttori, non è facile, ma abbiamo digerito anche questa e ora guardiamo avanti. Il futuro per me è KTM, e quello che più conta, con la “mia” squadra, e sarà per noi una sfida nuova. Ma adesso bisogna prima pensare al Nazioni, mi aspetto una gran gara e l’abbraccio di David Philippaerts mi ha fatto molto piacere: la squadra deve arrivare al Nazioni unita! In Brasile invece sarà solo una vacanza… Spero di poter correre in buona forma anche perché molto probabilmente mi dovrò sottoporre, forse martedì stesso, ad un intervento chirurgico per rimuovere il piccolo frammento di menisco al ginocchio. Il dottor Claes dice che avrò bisogno di soli cinque giorni di stop. Adesso, dopo la gara, il ginocchio mi fa male, non riesco neanche a camminare, ma devo resistere ancora un bel po’: stasera megafesta a Lommel!»
poco per capire che la vittoria era alla sua portata. Poi ci ha preso gusto. Nove le manche vinte e nove i podi conquistati che gli hanno permesso di aggiudicarsi il titolo con una gara di anticipo. «Voglio vincere il mondiale a Lierop, prima del Brasile» aveva detto, e ha mantenuto, anche se con il margine minimo. Incredibile, 50 punti sul secondo, proprio quanto basta (grazie alla discriminante dei GP vinti), per avere la meglio su Nagl. Sulla promessa di Tony era però arrivato come un macigno il male al ginocchio, e tutto è sembrato improvvisamente compromesso. Grazie al dottor Scevola della
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Clinica Mobile e al dottor Claes (il medico belga che lo ha operato al ginocchio l’anno scorso), con infiltrazioni di antidolorifici Tony è riuscito a correre. Non è stato certo il miglior Tony, si è capito subito che non era a posto e non guidava come sa lui, ma tanto è bastato a venirne a capo. Lierop è una pista che non perdona, Tony ha sofferto, ha stretto i denti e ce l’ha fatta. Aveva un solo obiettivo: finire le gare davanti a Nagl. Come al solito si è complicato la vita con due pessime partenze, sempre oltre la ventesima posizione, ma come sempre le sue rimonte sono state fantastiche. Così, in gara uno, a metà tempo, è arrivato alle spalle di Nagl, che era terzo, ne ha fatto un sol boccone e si era messo in testa di riacciuffare anche il secondo, un Philippaerts in forma smagliante. Ovviamente De Dycker era al comando con un vantaggio abissale. Ma Tony ha commesso un errore rischiando la caduta ed è stato superato da Coppins e Leok, finendo quinto. Fortuna che Nagl era al crollo, è sceso fino all’ottavo posto. In gara due stesso copione, con De Dycker imprendibile, Coppins e Desalle all’inseguimento, Nagl partito secondo (poi quarto) e Tony che gli arriva dietro a metà gara, lo supera e concludono quarto e quinto, quanto basta per fregiarsi dell’alloro iridato. Philippaerts, ottavo, va ad abbracciarlo, a suggellare il passaggio di consegne tra i due campioni italiani. David l’anno scorso, Tony quest’anno, dal 2005 quattro titoli mondiali italiani. Il cross mondiale non è mai stato così azzurro e ora si può cominciare a sognare Franciacorta…
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AntonioCairoli
KenDe Dycker
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Nei suoi progetti c’era il titolo a Lierop e riesce nel compito con grinta e determinazione eccezionali, anche contro la sfortuna. Un campione così può solo farsi amare.
Estromesso dalla squadra belga del Nazioni, il gigante Ken risponde con una doppietta esaltante. Seconda vittoria stagionale, sempre davanti al pubblico belga.
Ottima la prima manche dove si rivede un gran David. Nella seconda commette due errori. Resiste in terza posizione in classifica anche se Desalle e De Dycker pressano.
Suzuki 2010: De Dycker è fuori, mentre per Ramon si prospetta la riconferma. Ma le quotazioni del suo ingaggio sono in ribasso per i risultati del suo “quasi ex” compagno di squadra.
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Cross MX1- MX2 Paddock
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2. Maximilian Nagl
Germania
KTM
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3. David Philippaerts
Italia
Yamaha
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4. Clement Desalle
Belgio
Honda
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5. Ken De Dycker
Belgio
Suzuki
22/— 25/13 16/18 18/12 22/22 —/15 15/10 20/— 14/22 14/20 22/18 25/20 13/13 25/25
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6. Joshua Coppins 449; 7. Tanel Leok 382; 8. Gareth Swanepoel 238; 9. Jonathan Barragan 229; 10. Manuel Priem 195; 11. Aigar Leok 188; 12. Steve Ramon 178; 13. David Vuillemin 150; 14. Gregory Aranda 143; 15. Tom Church 117; 16. Billy Mackenzie 107; 17. Carlos Campano 102; 18. Julien Bill 98; 19. Kevin Strijbos 94; 20. Jason Dougan 85; 21. Mickael Pichon 81; 22. Shannon Terreblanche 75; 23. Gert Krestinov 68; 24. Loic Leonce 61; 25. Marc de Reuver 55; 26. Rob van Vijfeijken 53; 27. James Noble 39; 28. Bryan Mackenzie 37; 29. Filip Neugebauer 28; 30. Sebastien Pourcel 26; 31. Bradley Anderson 24; 32. Cedric Melotte 22; 33. Timotei Potisek 22; 34. Tom Söderström 20; 35. Ivo Steinbergs 19; 36. Nunn 18; 37. Izoird 18; 38. Carlsson 17; 39. Correira 14; 40. Martens 13; 41. Freibergs 12; 42. Van Nooten 10; 43. Nemeth 9; 44. Salaets 8; 45. Wouts 8; 46. Bonini 8; 47. Richier 7; 48. Kadlecek 5; 49. Santos 4; 50. Livs 4; 51. Lindstrom 3; 52. Reynders 3; 53. Rose 3; 54. Thain 3; 55. Basaula 3; 56. Norlen 2; 57. Kempelis 2; 58. Beaudouin 1.
MX2 Per Musquin un primo e un secondo
Secondamanche
1. Goncalves (KTM) 17 giri in 40’22”468; 2. Musquin (KTM) a 29”397; 3. Roelants (KTM) a 55”449; 4. Roczen (Suzuki) a 1’05”364; 5. Kras (KTM) a 1’15”289; 6. Verbruggen (Honda) a 1’29”854; 7. Guarneri (Yamaha) a 1’40”779; 8. Klein Kromhof (KTM) a 1’44”178; 9. Larrieu (Yamaha) a 1’46”209; 10. Larsen (Suzuki) a 1’49”606; 11. Triest (KTM) a 1’52”568; 12. Monni (Yamaha) a 1’57”490; 13. Karro (Suzuki) a 2’03”257; 14. Teillet (KTM) a 2’04”489; 15. Tonus (KTM) a 2’06”471; 16. Butron Oliva (Suzuki) a 1 giro; 17. Boog (Suzuki); 18. Smitka (KTM); 19. Osborne (Yamaha); 20. Pocock (Yamaha); 21. Coldenhoff (Suzuki); 22. Frossard (Kawasaki); 23. Rombaut (Kawasaki); 24. Sword (KTM); 25. Kojima (Suzuki) a 2 giri; 26. Nicholls (KTM); 27. Maddii (Suzuki); 28. Clermont (Honda); 29. Vandueren (KTM) a 4 giri; 30. Simpson (KTM) a 6 giri; 31. Soubeyras (Honda) a 7 giri; 32. Deny Philippaerts (Yamaha) a 9 giri; 33. Paulin (Kawasaki) a 10 giri; 34. Leijtens (KTM) a 11 giri.
1. Musquin (KTM) 17 giri in 41’32”470; 2. Roczen (Suzuki) a 27”364; 3. Goncalves (KTM) a 44”963; 4. Van Horebeek (KTM) a 49”788; 5. Roelants (KTM) a 1’00”876; 6. Simpson (KTM) a 1’03”945; 7. Boog (Suzuki) a 1’42”665; 8. Kras (KTM) a 1’49”892; 9. Verbruggen (Honda) a 1’55”531; 10. Aubin (Yamaha) a 1’59”254; 11. Teillet (KTM) a 2’06”390; 12. Monni (Yamaha) a 2’14”558; 13. Klein Kromhof (KTM) a 2’17”454; 14. Paulin (Kawasaki) a 2’22”123; 15. Bobryshev (Yamaha) a 1 giro; 16. Larsen (Suzuki); 17. Tonus (KTM); 18. Karro (Suzuki); 19. Nicholls (KTM); 20. Triest (KTM); 21. Guarneri (Yamaha); 22. Frossard (Kawasaki); 23. Smitka (KTM); 24. Coldenhoff (Suzuki); 25. Kojima (Suzuki); 26. Justs (KTM); 27. Pocock (Yamaha) a 2 giri; 28. Maddii (Suzuki); 29. Osborne (Yamaha) a 6 giri; 30. Deny Philippaerts (Yamaha) a 7 giri; 31. Clermont (Honda) a 9 giri; 32. Larrieu (Yamaha) a 10 giri; 33. Vandueren (KTM) a 11 giri; 34. Rombaut (Kawasaki).
Kawasaki 25/— 22/22 25/14 14/18 18/13
4. Davide Guarneri
Italia
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5. Ken Roczen
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14/18 22/25 22/25 22/13 20/20 25/20
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Francia
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3. Gautier Paulin
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2. Rui Goncalves
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1. Marvin Musquin
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6. Steven Frossard 294; 7. Joel Roelants 284; 8. Manuel Monni 263; 9. Nicolas Aubin 256; 10. Xavier Boog 253; 11. Jeremy van Horebeek 227; 12. Marcus Schiffer 172; 13. Dennis Verbruggen 170; 14. Arnaud Tonus 165; 15. Loic Larrieu 163; 16. Valentin Teillet 150; 17. Anthony Boissiere 147; 18. Jake Nicholls 132; 19. Shaun Simpson 112; 20. Evgeny Bobryshev 108; 21. Stephen Sword 105; 22. Matiss Karro 103; 23. Zach Osborne 102; 24. Khounsith Vongsana 60; 25. Alessandro Lupino 56; 26. Nikolai Larsen 56; 27. Mike Kras 41; 28. Cedric Soubeyras 41; 29. Ceriel Klein Kromhof 40; 30. Loic Rombaut 38; 31. Yohei Kojima 37; 32. Nick Triest 36; 33. Jose Antonio Butron Oliva 36; 34. Smitka 36; 35. Pocock 33; 36. Jorgensen 27; 37. Leuret 27; 38. Avis 19; 39. Michek 14; 40. Maddii 13; 41. Brakke 7; 42. Kohut 7; 43. Deny Philippaerts 6; 44. Heideke 5; 45. Tonkov 4; 46. Tarroux 3; 47. Justs 2; 48. Bradshaw 2; 49. Clermont 1; 50. Chiodi 1. motosprint
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HUSQVARNA FORSE SOLO IN MX2 PER SALVINI POSSIBILITÀ IN ENDURO Buio fitto per il resto in casa Honda, alla ricerca di un budget. Si aspetta… Intanto quest’anno ha già perso Musquin e Desalle. Si attendono notizie anche da Husqvarna: il progetto MX2 potrebbe essere affidato al team di Jacky Martens, mentre vacillano le possibilità di continuare in MX1 o in MX3 e Salvini potrebbe seguire la nuova 450, prototipo in via di definizione, figlio anche di BMW, nell’enduro.
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PHILIPPAERTS IN MX1 E PAULIN IN MX2 CON IL TEAM MONSTER YAMAHA Progetti definiti anche nel team ufficiale Monster Yamaha di Michele Rinaldi, con Philippaerts in MX1 e Gautier Paulin in MX2. Il team partner, sempre con i colori Monster, di Ilario Ricci, terrà Larrieu in MX2 e vorrebbe affiancargli Lupino (richiesto anche da KTM Silver Action), mentre in MX1 si aspettano risposte da Mackenzie e Tanel Leok. Il pilota
APRILIA CERCA UN TOP RIDER PER GUARNIERI ACCORDO CON HONDA LS L’Aprilia si sta muovendo per un top rider ed ha già fatto provare il bicilindrico a Coppins e Tanel Leok, e sono attesi per un test anche De Dycker e Ramon. Quest’ultimo alla fine dovrebbe rimanere in Suzuki, se accetterà un contratto più modesto. Suzuki in MX1 ha già Desalle, e in MX2 Roczen e lo svizzero Tonus. In giallo anche De Reuver ma con il team Beursfoon. Nell’ex team di Desalle (Honda LS) si dà per accordo fatto con Guarneri in MX1.
TOTALE
1. Antonio Cairoli
a RC pri HI le A
Nonostante i dubbi e le incertezze provocati dalla crisi, cominciano a delinearsi gli schieramenti per 2010. Sistemata già da tempo la situazione in KTM, a Lierop è stato presentato il team ufficiale Kawasaki, probabilmente l’unico nella prossima stagione a poter vantare un supporto concreto dal Giappone. Confermato Sebastien Pourcel, in MX1 vanno ad affiancarlo Jonathan Barragan e il giovane francese Xavier Boog. La Kawasaki in MX2 sarà in mano al team CLS con Frossard e Van Horebeek. Ancora Kawasaki con il team francese BUD con Aubin in MX2 e Aranda in MX1.
Mondialepiloti
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IN MX1 CON KASAWAKI BARRAGAN E BOOG
estone è osservato speciale di TM che vorrebbe affiancarlo al cugino Aigar e gli è stata fatta provare la moto. In ballo anche Boissiere.
1. De Dycker (Suzuki) 17 giri in 42’25”366; 2. Coppins (Yamaha) a 10”466; 3. Desalle (Honda) a 14”649; 4. Cairoli (Yamaha) a 34”631; 5. Nagl (KTM) a 38”477; 6. T. Leok (Yamaha) a 51”271; 7. Barragan (KTM) a 1’01”217; 8. Philippaerts (Yamaha) a 1’07”894; 9. A. Leok (TM) a 1’19”044; 10. Ramon (Suzuki) a 1’32”057; 11. De Reuver (Honda) a 1’49”273; 12. Swanepoel (Kawasaki) a 1’59”524; 13. Van Vijfeijken (Yamaha) a 2’09”017; 14. Potisek (Honda) a 2’23”108; 15. Church (CCM) a 2’45”627; 16. Priem (Aprilia) a 1 giro; 17. Bonini (KTM); 18. Krestinov (KTM); 19. Terreblanche (Kawasaki); 20. Salaets (Honda); 21. Steinbergs (Honda); 22. Aranda (Kawasaki) a 2 giri; 23. Dougan (CCM); 24. Michek (TM) a 4 giri; 25. Bozic (KTM); 26. Mackenzie (Honda) a 8 giri; 27. Campano (Yamaha) a 10 giri; 28. Reynders (Suzuki) a 11 giri; 29. Söderström (Kawasaki) a 14 giri; 30. Rowson (CCM) a 15 giri; 31. Martens (KTM) a 16 giri.
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LE PREQUALIFICHE annunciano quale sarà lo scontro sul sabbione di Lierop: Musquin –Goncalves. Si difendono bene Boog e Van Horebeek, il primo degli italiani è Guarneri, undicesimo, Monni quattordicesimo. Nella gara di qualifica il duo KTM parte subito forte con il francese in testa. I due restano a stretto contatto per tutta la gara e solo nel finale Goncalves supera Musquin e si aggiudica la terza pole stagionale. Alle loro spalle risale Roczen fino alla terza posizione, poi una caduta lo fa concludere quinto. Così terzo è Roelants e quarto Van Horebeek. Buon sesto Simpson al rientro dall’infortunio (con la KTM con link), Monni fa nono e Guarneri sedicesimo in rimonta. Trentacinquesimo Maddii e trentaseiesimo Deny Philippaerts.
OLTRE A SEBASTIEN POURCEL
1. De Dycker (Suzuki) 17 giri in 41’21”920; 2. Philippaerts (Yamaha) a 5”058; 3. T. Leok (Yamaha) a 5”641; 4. Coppins (Yamaha) a 12”075; 5. Cairoli (Yamaha) a 29”008; 6. Desalle (Honda) a 36”742; 7. Ramon (Suzuki) a 51”600; 8. Nagl (KTM) a 58”664; 9. Priem (Aprilia) a 1’01”269; 10. Swanepoel (Kawasaki) a 1’28”918; 11. Söderström (Kawasaki) a 1’56”576; 12. A. Leok (TM) a 1’58”824; 13. Van Vijfeijken (Yamaha) a 1’59”476; 14. Krestinov (KTM) a 2’00”563; 15. Church (CCM) a 2’19”552; 16. Potisek (Honda) a 1 giro; 17. Mackenzie (Honda); 18. Martens (KTM); 19. Campano (Yamaha); 20. Terreblanche (Kawasaki); 21. Aranda (Kawasaki); 22. Reynders (Suzuki); 23. Steinbergs (Honda) a 2 giri; 24. Rowson (CCM); 25. Harbich (Suzuki); 26. Michek (TM) a 3 giri; 27. Bozic (KTM) a 4 giri; 28. Dougan (CCM) a 6 giri; 29. Barragan (KTM) a 8 giri; 30. Salaets (Honda); 31. De Reuver (Honda) a 10 giri; 32. Bill (Aprilia) a 14 giri; 33. Bonini (KTM) a 15 giri; 34. Vuillemin (Kawasaki).
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PER GONCALVES TERZA POLE
Secondamanche
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MX2
IL CAMPIONATO del mondo femminile si è concluso senza sorprese con la vittoria di Stephanie Laier (KTM Red Bull), seconda l’anno scorso dietro alla Lancelot. Titolo già assegnato dopo la prima manche, nella quale la giovane tedesca si è classificata seconda alle spalle di Chiara Fontanesi (nella foto con il numero 88). Sorprendente, sul difficilissimo tracciato di Lommel, la quindicenne di Parma: per lei prima vittoria di manche e primo podio iridato (pari punti con la Laier, ma seconda solo per la discriminante del risultato nella seconda manche). Per alcuni giri Chiara è stata in testa sfruttando un errore della Laier, poi è stata lei a rischiare di cadere perdendo la prima posizione. Ottima anche la prova di Francesca Nocera, settima e sesta. Alessandra Sbrana trentacinquesima e trentatreesima. In settimana si è infortunata la tedesca Maria Franke (frattura alla gamba sinistra) che era ancora matematicamente in lotta per il titolo ed è invece è finita quarta in classifica finale di campionato, con Papenmeier seconda, Kane terza. Per le italiane nono posto per la Fontanesi con 140 punti e quattordicesimo per la Nocera con 105.
Primamanche
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LA SABBIA di Lierop è un mondo a parte e i marziani si riconoscono subito: De Dycker nella prima sessione cronometrata affibbia quasi sei secondi a tutti, che indicano a chiare lettere il favorito di GP. Nella gara di qualifica scatta bene Nagl, ma subito si infilano De Dycker e Desalle davanti a lui. Il terzetto i conclude la qualifica nell’ordine. Per De Dycker quarta pole. Quarto è Ramon, quinto il rientrante De Reuver, sesto Philippaerts (partito oltre la decima posizione). Tony è costretto alla prudenza dal fastidio al ginocchio, parte male, dopo metà gruppo, e soffre in rimonta. Conclude dodicesimo davanti all’Aprilia di Priem. Matteo Bonini, partito con i primi, fa ventitreesimo. Barragan, al rientro dal lungo infortunio, si ferma dopo una caduta senza conseguenze.
LAIER IRIDATA
IT m AL a IA rz o
DE DYCKER SEMBRA UN MARZIANO
MX1 De Dycker sbaraglia gli avversari
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MX1
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490 468
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22/22 20/16 25/14 15/15 25/12 18/22
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Cross MX2 GP Olanda
’ULTIMA L E IL S A R IN B ENTERÀ S E R P I S IO MARVIN VANTAGG I D I T N U CON 22 P ALVES C N O G U S
di Stefano Taglioni
Con un primo e un secondo posto il francese ha il titolo ormai a portata di mano
Musquin contrrolla motosprint
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KTM ufficiale già campione del mondo l’anno scorso con Rattray. Stessa moto nelle mani di Goncalves. Per il portoghese, da tempo un gran bel pilota sulla sabbia, questa era l’ultima occasione per tentare l’assalto al leader del campionato. Ci ha provato sin dal sabato, infilando Musquin nell’ultimo giro della qualifica per fargli capire senza alcuna remora le sue buone intenzioni. E in gara uno, cosa avrà mai pensato Rui quando, nel pieno del bosco, a metà del primo giro, si è trovato dietro un salto proprio Musquin fermo, contromano, tutto indaffarato a scalciare sulla messa in moto per poter ripartire? Povero Rui, avrà
sorriso: questa è la mia giornata! E il suo massimo l’ha fatto, andando a vincere alla grande, ma non avrebbe certo potuto immaginare che quel maledetto di un francese nel frattempo fosse risalito dalla ventesima alla seconda posizione. Cavolo, tutta quella fatica per niente, o quasi… Solo tre punti! Ma Rui non si è depresso, ci ha provato ancora in gara due: partenza perfetta e tre giri davanti a tutti. Davanti, finché non è arrivato Musquin, e poi, nel finale, anche Roczen. Marvin se n’è fregato dei conteggi di classifica e ha voluto vincere, ha superato Goncalves e se n’è andato, a raccogliere la undicesima vittoria di man-
IN GARA 2 MUSQUIN (25) HA RECUPERATO DALLA VENTESIMA ALLA SECONDA POSIZIONE, DIETRO A GONCALVES (5). MONNI (13) HA OTTENUTO DUE DODICESIMI POSTI, CALO FISICO PER GUARNERI (39).
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LE PAGELLE
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IEROP - Con ventidue punti di vantaggio e due sole manche al termine, Marvin Musquin aspettare sereno l’ultimo appuntamento del mondiale. Il titolo non può sfuggirgli, è difficile pensare che possa fare un disastro, quando anche nel sabbione di Lierop ha dimostrato di essere il più forte, il migliore. Pensare che l’anno scorso nei due GP cui ha preso parte nei Paesi Bassi aveva totalizzato zero punti. Ma Marvin in questa stagione è completamente un altro. Merito della trasformazione, è lui a sostenerlo, del suo trainer Kervella, e soprattutto della moto che a metà stagione non si è fatto sfuggire, la
che stagionale e la quinta vittoria di Gran Premio. L’ennesima meritata vittoria, verso un titolo che non può sfuggirgli, anche perché il terzo incomodo, quello risvegliatosi a Loket e matematicamente rientrato in lotta, è definitivamente affondato nel sabbione di Lierop. Gautier Paulin ha incontrato infatti la bastonata più sonora della stagione proprio nel momento sbagliato, raccogliendo solo sette punti. Eppure a vederlo in sella ci ha messo l’anima, ed è lo stesso Musquin candidamente in conferenza stampa a giustificarlo: la sua moto su questo terreno non è all’altezza della mia. Lierop ha confermato che, con Goncalves che il prossimo anno salirà in MX1, il futuro è sì di Musquin, ma anche di Ken Roczen. Il tedesco, che non ha grande esperienza su fondo morbido, è salito sul podio (terzo) come se niente fosse, lottando ad armi pari con i migliori. In rimonta in gara uno ha raggiunto il quarto posto, in gara due è partito meglio e nel finale ha superato Goncalves chiudendo secondo. Insomma ha fatto meglio degli specialisti sabbiaioli, come Roelants (belga, terzo e quinto), Kras (olandese, quinto e ottavo), Verbruggen (belga, nono e sesto), Klein Kromhof (olandese), e Van Horebeek (belga). Nella classifica di giornata davvero poca gloria per gli azzurri. Manuel Monni ha puntato a difendere l’ottavo posto in classifica ed ha segnato due dodicesimi posti senza infamia e senza lode (peccato per la scivolata al penultimo giro della prima manche che gli è costata ben due posizioni). Da Davide Guarneri ci si aspettava qualcosa di meglio dopo il buon settimo posto di gara uno. Invece Davide in gara due dopo una rimonta fino al tredicesimo posto non ha gestito le forze e nel finale è crollato fino alla ventunesima posizione. Solo gare di esperienza, niente punti per Marco Maddii e Deny Philippaerts.
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MarvinMusquin
RuiGoncalves
KenRoczen
DavideGuarneri
Fa un errore in gara uno, ma la sua rimonta è perentoria. Con il vantaggio accumulato il Brasile è quasi una formalità. Senza lo stop forzato di Uddevalla sarebbe già in festa.
Fa il possibile e anche qualcosa di più. Scivolatina in gara due, ma riparte subito. Non ha il talento di Musquin, ma è un gran lavoratore e in MX1 potrebbe dire la sua.
Il ragazzino ha stoffa da vendere e lo sapevamo, dopo Lierop ha dimostrato di saper masticare bene anche la sabbia e per la prossima stagione è tra i favoriti alla vittoria finale.
Buona la prima manche, disastrosa la seconda. Da valutare un calo fisico che lo ha portato fuori dalla zona punti. Non sarà già con la testa in MX1?
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Cross Varie
di Christophe Desmet
STEFAN EVERTS (72 È OVVIO) E STEVE RAMON (11) IN LOTTA IN UNA DELLE TANTE GARE DELLA GIORNATA. A DESTRA DALL’ALTO HARRY EVERTS (ANCHE LUI COL 72), ERIC GEBOERS, GRAHAM NOYCE, JOEL SMETS CON UNA SUZUKI ANNI ‘80. CLEMENT DESALLE CHE VOLA CON UNA HONDA CR 500 2T.
CADE SALVINI TITOLO A RENET Cross MX3. GP Danimarca
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Everts&Friends A
LMENO 10000 appassionati sono accorsi alla quarta edizione di Everts&Friends a Genk, un appuntamento molto sentito in Belgio, un’occasione di incontro e di festa per i tanti fan del motocross che hanno avuto la possibilità di vedere da vicino tanti campioni in attività ed ex, raccogliere autografi, poster e gadget. Il tutto con finalità ammirevoli, difatti il ricavato dalla vendita dei biglietti, e di un’asta delle maglie dei piloti, viene devoluto a fondazioni benefiche per la cura di bambini malati di cancro. E alcuni di questi bambini erano a bordo pista a vivere una giornata speciale di gioco e spensieratezza. Stefan Everts ha riunito tanti suoi amici presentando un lotto partenti di altissimo livello: Joel Smets, Ken De Dycker, Steve Ramon, Tanel Leok, Manuel Priem, Jeremy Van Horebeek, Joel Roelants e la rivelazione di questa stagione Clement Desalle, per l’occasione su una strepitosa
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Campioni di ieri e di oggi hanno dato spettacolo per beneficenza Honda CR500 2-tempi! E tra la le vecchie glorie ecco Harry Everts, ovviamente, ma anche Graham Noyce, Eric Geboers, risalito sulla sua Suzuki 250 anni 80. Un susseguirsi di gare divertenti, come quella con pit stop obbligato a cambiare la ruota posteriore (operazione che il pilota deve fare da solo), vinta da Everts, o come la gara con le donne in linea di partenza con 3/4 di pista di vantaggio sugli uomini, quanto è poi bastato alla fine per la vittoria della Franke su Ramon. Il risultato sportivo contava, comunque, il giusto ma per la cronaca ricordiamo che la prova femminile l’ha vinta Stephanie Laier, quella dei veterani ha visto primeggiare Jo Martens, la classe 85 è andata al
giovane Jack Kelly dopo avere lottato a lungo proprio con Everts mentre la classifica finale della MX1 e MX2 ha visto il successo del padrone di casa Stefan Everts che alla fine era soddisfattissimo. «È stato per me un grande giorno - ha dichiarato - e spero che lo sia stato per tutti! Anche se è stato duro per me gareggiare per un giorno intero, l’ho fatto con piacere e mi sono divertito. Mi sembra che ancora posso dire la mia, ma tranquilli, non ho intenzione di tornare a correre! Voglio ringraziare tutti i piloti che hanno partecipato a questo evento e i tanti spettatori intervenuti: è bello vedere tante persone per un evento benefico, e spero di ritrovare tutti il prossimo anno».
ANDERS - In Danimarca Pierre Alexander Renet ha conquistato il titolo mondiale MX3. Il pilota francese del team Suzuki Bodo Schmidt lo ha fatto ottenendo un quarto e un primo posto nelle gare in programma. Il secondo e il terzo gradino del podio sono stati occupati rispettivamente da Pyrhonen e Vanni. A Randers, ci si aspettava una lotta accesa con Alex Salvini, che poteva aspirare al titolo, essendosi presentato in Danimarca distaccato di 26 punti al leader Renet. Alex nella prima gara è giunto quarto e i giochi erano ancora aperti, ma nella seconda gara è incappato in una caduta che ha infranto per sempre la sua possibilità di conquistare il titolo 2009. Le gare sono state difficili anche perché prima di ognuna è piovuto abbondantemente. Nella prima gara holeshot per Pyrhonen. poi Vanni è riuscito a sorpassarlo, mantenendo il successo fino al traguardo. Terzo Renet e quarto Alex che aveva tentato parecchie volte di sorpassare il francese. Nella seconda gara Vanni è stato il più veloce al via, seguito dal portoghese Basaula. Quando Vanni ha accusato problemi ai freni, Renet ha ottenuto la testa della corsa e l’ha mantenuta fino alla fine, seguito dal pilota di casa Hansen. Così ha commentato Renet il week-end danese: «Tutto è stato fantastico. Sabato ho conquistato la pole, oggi una gara e il titolo mondiale. Ora resta l’ultimo GP in Francia e lì potrò correre senza alcuna pressione. Una meraviglia!».
A Vanni gara 1 A Renet gara 2 GARA 1 1. Vanni (Honda) 17 giri in 35’13”700; 2. Pyrhonen (Honda) a 6”850; 3. Renet (Suzuki) a 10”882; 4. Salvini (Husqvarna) a 13”706; 5. Hansen (Suzuki) a 23”335; 6. Basaula (Suzuki) a 47”876; 7. Martin (Husqvarna) a 1’00”601; 8. Hvam (Yamaha) a 1’12”615; 9. Jensen (Honda) a 1’15”233; 10. Sorensen (KTM) a 2’03”444; 11. Gijsel (Kawasaki) a 2’19”107; 12. Wozniak (Yamaha) a 1 giro; 13. Ruf (Suzuki); 14. Kongshoj (Yamaha); 15. Stapleton (Honda); 16. Mindegaard (Suzuki); 17. Randrup (KTM); 18. Altare (Husqvarna) a 3 giri; 19. Munk (Yamaha) a 4 giri; 20. Jensen (Suzuki) a 10 giri; 21. Irt (Honda) a 11 giri.
GARA 2 1. Renet (Suzuki) 17 giri in 35’25”968; 2. Hansen (Suzuki) a 3”011; 3. Martin (Husqvarna) a 18”363; 4. Pyrhonen (Honda) a 26”553; 5. Vanni (Honda) a 33”473; 6. Hugo Basaula (Suzuki) a 39”483; 7. Jensen (Honda) a 40”980; 8. Jensen (Suzuki) a 1’07”093; 9. Irt (Honda) a 1’12”558; 10. Wozniak (Yamaha) a 1’33”741; 11. Hvam (Yamaha) a 1’36”717; 12. Sorensen (KTM) a 1’39”348; 13. Gijsel (Kawasaki) a 1’52”674; 14. Stapleton (Honda) a 2’11”535; 15. Kongshoj (Yamaha) a 1 giro; 16. Mindegaard (Suzuki); 17. Randrup (KTM); 18. Salvini (Husqvarna) a 2 giri; 19. Altare (Husqvarna); 20. Munk (Yamaha) a 6 giri; 21. Ruf (Suzuki) a 17 giri.
IN CAMPIONATO 1. Pierre Renet p. 540; 2. Alex Salvini 487; 3. Antti Pyrhonen 460; 4. Julien Vanni 439; 5. Christophe Martin 404; 6. Matevz Irt 375; 7. Alvaro Lozano 308; 8. Nicolai Hansen 284; 9. Hugo Basaula 275; 10. Kasper Jensen 251; 11. Martin Zerava 159; 12. Sergey Astaykin 145; 13. Patrick Roos 144; 14. Roy Gijsel 137; 15. Joaquim Rodrigues 93; 16. Gregory Wicht 91; 17. Bradley Anderson 90; 18. Saso Kragelj 84; 19. Yentel Martens 73; 20. Pablo Quintanilla 72; 21. Tom Söderström 69; 22. Philip Ruf 68; 23. Frederic Sandouly 49; 24. Michal Kadlecek 48; 25. Jan Zaremba 44; 26. Nenad Sipek 42; 27. Sven Breugelmans 39; 28. Hugo Santos 36; 29. Jordan Rose 35; 30. Riki Rouhiainen 30.
Leclassifiche IL FRANCESE PIERRE RENET È IL NUOVO CAMPIONE MONDIALE MX3. IL TITOLO È ARRIVATO CON UN GP D’ANTICIPO.
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Enduro GP Grecia di Dario Agrati
Cervantes scatenato in E3 PRIMO GIORNO JOHNNY AUBERT (1) IN GRECIA IL PRIMO GIORNO HA VINTO GARA E TITOLO E2 MA LA CADUTA NELL’ULTIMA SPECIALE CON SUBLUSSAZIONE DELL’INDICE SINISTRO LO HA OBBLIGATO AL RITIRO DOMENICA. JUHA SALMINEN, SOTTO, HA PORTATO LA BMW ALLA PRIMA VITTORIA. ANTOINE MEO (18) HA OTTENUTO DUE SUCCESSI IN E1.
Vado al massimo
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ERRES - L’incredibile serie di vittorie consecutive iniziate fin dal primo GP in Portogallo, si è completata in Grecia con una corsa da leggenda che gli ha assicurato la conquista del titolo iridato con tre gare d’anticipo sulla fine del mondiale. Johnny Aubert ha coronato al GP di Grecia il raddoppio mondiale nella E2 dopo la vittoria dello scorso anno con la Yamaha del team Ufo: nel 2009 il francese è stato il pilota che ha saputo esprimere al meglio il suo potenziale. Il fatto concreto ed evidente è che la gara greca è stata lo specchio più fedele del mondiale della E2: Aubert contro Salminen, Guerrero, Ljunggren, Oblucki ed il redivivo Knight, con Johnny dotato di una moto complessivamente migliore. Potevano sperare di tenere sempre aperta la corsa al titolo, Salminen, Oblucki e Ljunggren, i tre rivali di Aubert non ancora condannati dalla matematica del punteggio in classifica. Ma il GP di Serres, corso con un caldo a dir poco asfissiante (40 gradi all’ombra), è stato molto tosto. E, alla distanza, la verità dei fatti esce e premia sempre il migliore. Aubert ha così fatto il bis con la KTM passando però in sole ventiquattr’ore dalla gioia della vittoria del suo secondo
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mondiale, alla delusione del ritiro di domenica, dopo aver disputato una sola speciale, per la sublussazione dell’indice della mano sinistra riportata cadendo nell’ultima prova di cross di sabato. Aubert non potrà così più eguagliare l’en-plein di vittorie di Knight dei mondiali 2005 e 2006, anche se aver vinto consecutivamente tredici giornate resterà per quest’anno il migliore risultato in assoluto di vittorie delle varie classi.
Con un GP d’anticipo Aubert si aggiudica il mondiale E2. Quarto successo consecutivo di Meo in E1 e due centri di Cervantes in E3
La KTM, grazie a Aubert, si è riportata a casa il titolo che non vinceva dal 2006. Dal prossimo GP, in Francia, potremmo goderci le impennate d’orgoglio degli avversari; Salminen, Guerrero, Ljunggren, Belometti e Knight, primi fra tutti. Aubert permettendo, perché il francese non ha assolutamente intenzione di abbassare la guardia malgrado l’infortunio alla mano. Nella E2, migliore degli italiani con un piazzamento tutto da incorniciare, è stato Oscar Balletti. Dopo l’ottava posizione di sabato per una caduta nella prova estrema nella quale ha perso oltre un minuto mentre lottava per il quinto posto, Balletti domenica è stato protagonista di un incredibile duello con Knight per la terza posizione. Balletti è infatti riuscito a tenere testa a Knight per tutto il secondo giro perdendo la possibilità di salire sul podio solo per una caduta nella terza estrema e, malgrado nel finale sia riuscito a recuperare una decina di secondi, alla fine ha dovuto accontentarsi di un quarto posto.
CLASSE E1: 1. Meo (Husqvarna) in 54’41”58; 2. Ahola (Honda) a 1’06”51; 3. Gauthier (Honda) a 1’55”43; 4. Remes (KTM) a 2’43”33; 5. Albergoni (KTM) a 3’01”09; 6. Oldrati (KTM) a 3’21”26; 7. Bourgeois (Husqvarna) a 4’19”02; 8. Micheluz (TM) a 4’20”64; 9. Zanol (Yamaha) a 4’40”93; 10. Siafarikas (Honda) a 7’22”59; 11. Gerini (KTM) a 7’59”68. CLASSE E2: 1. Aubert (KTM) in 55’42”11; 2. Salminen (BMW) a 27”08; 3. Guerrero (Yamaha) a 37”24; 4. Knight (Kawasaki) a 1’06”47; 5. Belometti (KTM) a 1’49”03; 6. Salonen (Husaberg) a 2’07”44; 7. Ljunggren (Husaberg) a 2’25”39; 8. Balletti (Honda) a 2’30”44; 9. Dini (Beta) a 2’41”49; 10. Deparrois (Gas Gas) a 2’46”68. CLASSE E3: 1. Cervantes (KTM) in 50’37”33; 2. Nambotin (Gas Gas) a 2”88; 3. Guillaume (Husqvarna) a 47”72; 4. Tarkkala (BMW) a 2’00”75; 5. Kehr (KTM) a 2’08”17; 6. Mena (Husaberg) a 2’13”83; 7. Botturi (KTM) a 2’28”44; 8. Carlsson (Husaberg) a 3’41”07; 9. Figueres (Gas Gas) a 3’55”74; 10. Cotton (Beta) a 4’35”59; 11. Mossini (Honda) a 4’54”69. CLASSE JUNIOR: 1. Fortunato (Yamaha) in 58’05”28; 2. Guerrero (Yamaha) a 1”01; 3. Santolino (KTM) a 2”47; 4. Gritti (Beta) a 20”97; 5. Sjoo (Husaberg) a 32”65; 6. Bozzo (Beta) a 1’06”66; 7. Dumontier (Husqvarna) a 1’13”45; 8. D’Ambrosio (KTM) a 2’18”42; 9. McLaughlin (TM) a 2’26”76; 10. Sola (Gas Gas) a 3’35”55; 16. Manzi (Husqvarna) a 28’31”68.
SECONDO GIORNO
Fuori Aubert, domenica è arrivata anche la prima storica vittoria della BMW con Salminen che non ha lasciato scampo a nessuno dei suoi avversari. Quinto sabato, Belometti, domenica ha perso una sicura quarta posizione finendo solo sesto per una brutta caduta nella seconda prova in linea. Sfortunato anche Dini; sabato è stato rallentato da problemi elettrici dovuti al torrente della prova in linea da attraversare diverse volte, mentre domenica ha perso oltre un minuto per una caduta in speciale. Nella E1 nuovo colpo grosso della Husqvarna e di Antoine Meo al quarto successo consecutivo dopo le due vittorie del GP del Messico. Meo, in Grecia, ha respirato un’altra aria. Non soltanto per il caldo bestiale, ma perché dopo aver appena rinnovato l’accordo con l’Husqvarna, in questa gara ha dimostrato di avere davvero una marcia in più in ogni speciale. Infatti ha fatto registrare il miglior tempo in ben diciotto prove sulle ventidue disputate. Rallentato subito da una caduta nella prova estrema di sabato, Ahola ha cercato di recuperare la trentina di secondi persi, ma a metà gara ha capito che sareb-
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CLASSE E1: 1. Meo (Husqvarna) in 50’22”86; 2. Ahola (Honda) a 40”56; 3. Gauthier (Honda) a 1’20”02; 4. Remes (KTM) a 1’21”97; 5. Albergoni (KTM) a 1’28”49; 6. Oldrati (KTM) a 1’53”80; 7. Curvalle (Sherco) a 3’58”26; 8. Gerini (KTM) a 4’03”62; 9. Bourgeois (Husqvarna) a 5’06”18; 10. Siafarikas (Honda) a 6’39”48. CLASSE E2: 1. Salminen (BMW) in 51’13”10; 2. Guerrero (Yamaha) a 18”81; 3. Knight (Kawasaki) a 19”18; 4. Balletti (Honda) a 51”01; 5. Salonen (Husaberg) a 1’14”52; 6. Belometti (KTM) a 1’20”08; 7. Dini (Beta) a 1’30”82; 8. Letellier (Aprilia) a 1’41”55; 9. Deparrois (Gas Gas) a 1’48”20; 10. Ljunggren (Husaberg) a 1’48”43. CLASSE E3: 1. Cervantes (KTM) in 55’31”34; 2. Guillaume (Husqvarna) a 23”76; 3. Aro (KTM) a 42”63; 4. Nambotin (Gas Gas) a 45”75; 5. Mossini (Honda) a 1’24”36; 6. Mena (Husaberg) a 1’26”48; 7. Tarkkala (BMW) a 2’13”57; 8. Botturi (KTM) a 2’35”17; 9. Carlsson (Husaberg) a 3’04”53; 10. Kehr (KTM) a 4’13”15. CLASSE JUNIOR: 1. Santolino (KTM) in 52’46”29; 2. Fortunato (Yamaha) a 12”08; 3. Gritti (Beta) a 47”28; 4. Guerrero (Yamaha) a 54”51; 5. Bozzo (Husqvarna) a 1’19”46; 6. Dumontier (Husqvarna) a 1’21”02; 7. D’Ambrosio (KTM) a 1’52”95; 8. Sjoo (Husaberg) a 1’55”41; 9. Manzi (Husqvarna) a 2’08”84; 10. Manleon (Gas Gas) a 3’25”11.
COSÌ IN CAMPIONATO CLASSE E1: 1. Ahola punti 335; 2. Meo 308; 3. Albergoni 271; 4. Oldrati 237; 5. Remes 219. CLASSE E2: 1. Aubert punti 325; 2. Salminen 272 ; 3. Ljunggren 233; 4. Oblucki 219; 5. Guerrero 213; 6. Belometti 185. CLASSE E3: 1. Cervantes punti 324; 2. Nambotin 292; 3. Guillaume 283; 4. Aro 258; 5. Keher 197; 6. Mossini 181. CLASSE JUNIOR: 1. Mena punti 294; 2. Joly 216; 3. Fortunato 212; 4. Guerrero 208; 5. Gritti 190. CLASSE JUNIOR 125 2T: 1. Dumontier punti 254; 2. Manzi 252; 3. Pares 150; 4. Carracedo 111; 5. Sola 82.
Leclassifiche motosprint
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Enduro GP Grecia
be stato meglio non rischiare: tra due settimane nell’ultimo GP in Francia dovrà solo gestire tutti i suoi 27 punti di vantaggio su Meo. Nulla fare invece per Albergoni e Oldrati. Caduti subito sulle grosse gomme della prova estrema, i due piloti della KTM non sono mai riusciti ad entrare nel vivo della lotta per il podio, rimediando rispettivamente due quinti e sesti posti. Sfortunato anche Micheluz; sabato ottavo, domenica si è ritirato per un problema elettrico. Sempre a punti il giovane Gerini, bravissimo domenica a chiudere ottavo. Tensioni e batticuore anche nella E3, con due nette vittorie di Cervantes, che alla fine è riuscito ad avere ragione di Guillaume e Nambotin, mettendo così anche una seria ipoteca sulla conquista del titolo. A rendere incandescente questa classe è stato anche Fabio Mossini. Il “Mos”, sabato, per quasi due giri è stato in seconda posizione prima di scivolare al quinto posto per una caduta nella prova estrema e nella linea. Domenica, purtroppo, alcune cadute gli hanno fatto perdere contatto coi primi finendo undicesimo. Al suo rientro al mondiale dopo aver saltato i GP di Finlandia e Messico, Botturi ha lottato come al solito come un leone; ha raccolto un più che positivo ottavo e settimo posto.
Fuoristrada Varie
BALLETTI E MOSSINI
RESTANO COL TEAM HONDA-ZANARDO Franco Mayr, proprietario del team HM-Honda-Zanardo, ha confermato d’aver raggiunto un accordo per schierare Oscar Balletti e Fabio Mossini nel mondiale 2010. Resta da definire la posizione di Mika Ahola, anche se pare che tra due settimane in Francia la squadra possa annunciare il rinnovo dell’accordo anche per lui. STAGIONE FINITA PER JOLY Secondo nella classifica del mondiale della EJ, Jeremy Joly dovrà restare assente dalle gare per tre mesi a causa dell’infortunio a spalla e clavicola sinistre riportate la domenica del GP del Messico. La gravità delle fratture farà sì che Joly rientri alle gare solo nel 2010 per partecipare al mondiale Junior, sempre con una Honda 250 4T curata dalla struttura piacentina del Jolly Racing. APRILIA RACING E TEAM GIOFIL L’impegno nel mondiale enduro dell’Aprilia con il francese Antoine Letellier è seguito ora dal team Giofil di Filippo Assirelli già impegnato nei motorally e in alcuni raid africani. In Grecia era presente anche l’ingegner Davide Marchesi a conferma della volontà della Casa veneta di continuare anche nel 2010 nell’enduro. AHOLA UN MESE IN GRECIA Per preparare al meglio, Mika Ahola ha passato il mese d’agosto in Grecia ad allenarsi con la sua Honda 250 4T. Essendo appassionato di pesca in apnea con tanto di brevetto di sub, Ahola ha però unito l’utile al dilettevole dedicandosi quotidianamente anche al suo hobby preferito. MEO E HUSQVARNA ANCORA INSIEME Antoine Meo ha raggiunto un accordo biennale con Rainer Thoma, presidente Husqvarna, ed il team manager Fabrizio Azzalin. Meo nel 2010 correrà ancora nella E1, mentre nel 2011 sarebbe previsto il suo passaggio alla E2.
OSCAR BALLETTI È STATO AUTORE DI UNA BUONA PROVA IN E2 CON UN OTTAVO E UN QUARTO POSTO.
KNIGHT IL DEBUTTANTE Debutto più che positivo per David Knight con la Kawasaki 450 4T della squadra inglese Paul Bird Superbike Racing. Knight dopo il divorzio di metà giugno dal team ufficiale BMW, ha disputato la sua prima gara nella E2 con una 450 4T in quanto ha esordito nella 250 2T nel mondiale 2001 e 2002 con le Yamaha WR del team Ufo per passare successivamente alla E3 con la KTM 500 4T.
E’ NATA EMMA AUBERT Johnny Aubert è recentemente diventato papà di una bambina a cui è stato dato il nome di Emma. Le migliori congratulazioni a Johnny e Geraldine Aubert da parte di tutta la redazione di Motosprint. CERVANTES NEL SUPER TEST Con una media superiore ai 21 punti, Ivan Cervantes è il migliore pilota nella classifica sponsorizzata dalla KTM per il super test del venerdì sera. Dietro Cervantes figurano: Ljunggren con 18 punti, Ahola e Salminen con 16 punti, Aubert 15,25, Nambotin 15 punti. Settimo e primo degli italiani, Oldrati con 14 punti. BMW SMENTISCE L’ARRIVO DI MELOTTE Wolfgang Fisher, team manager BMW, ha smentito le voci che darebbero l’arrivo di Cedric Melotte nel team BMW per il mondiale 2010 della E3. Fisher ha invece confermato l’obiettivo di avere in squadra almeno due giovani per puntare al mondiale della EJ, oltre a Salminen e Kirssi nella E2 e Tarkkala nella E3. MENA DEBUTTA IN E3 CON HUSABERG Oriol Mena, neo campione del mondo della EJ, sarà per due anni ufficiale Husaberg. Dopo aver vinto anticipatamente il titolo iridato in Messico, il giovane spagnolo in Grecia è stato fatto subito debuttare dalla Husaberg nella E3. Nel 2010 dovrebbe però correre nella E2.
Mondiale Junior 125 2T
DUMONTIER IN TESTA PENALIZZATO sabato per problemi elettrici dovuti all’acqua del torrente da attraversare nella terza speciale in linea, il giovane Jonathan Manzi ha perso per soli due punti la prima posizione nella classifica della Coppa FIM riservata agli “Under 21” della E Junior in sella a moto 125 2T. Manzi con un quarto e secondo posto è stato superato dal francese Dumontier che ha vinto le due giornate, anche se potrà ancora giocarsi il titolo iridato tra due settimane nell’ultimo GP in Francia.
SPEEDWAY
LENZI FA IL TRIS Italiano trial Marathon BORMIO - Terzo titolo di campione del Trofeo Marathon per Fabio Lenzi grazie ad una vittoria e due secondi posti ottenuti nella quarta ed ultima prova la Tre Giorni della Valtellina. Vincitore della classifica assoluta, con due vittorie di giornata è risultato Daniele Maurino che ha saputo recuperare lo svantaggio del primo giorno dovuto ad un ritardo sul tempo finale. Diversa la musica fra i Super ed ancora di più per gli Entry o gli Over45. Il titolo della Super se l’è portato a casa Marco Andreoli, vincitore di due giorni anche in questa occasione, mentre nella Entry si è imposto in gara e campionato Federico Rembado. La categoria Over45 non prevede un campionato, la vittoria odierna è stata appannaggio di Gianpietro Gelai.
Italiano trial indoor a Grattarola NEMBRO - Matteo Grattarola replica subito e cancella la debacle di quattro giorni prima, vincendo alla grande la prova dell’italiano indoor di Nembro. Grande prestazione del sempreverde Diego Bosis che si è insediato al secondo posto, rubando preziosi punti al leader del campionato Fabio Lenzi. Questa di Nembro era la prova prevista a Como il 1 agosto, poi saltata per motivi tecnici. Per nulla scoraggiato il Moto Club Lazzate ha trovato in un battibaleno un’altra piazza disponibile ed ha trovato un grande
Nel campionato c’è sempre Lenzi
Leclassifiche 74
La classifica TOP: 1. Maurino (Gas Gas) 31; 2. Lenzi (Montesa) 32; 3. Bosis (Montesa) 46; 4. Van Rheenen (Gas Gas) 66; 5. Vaccaretti (Montesa) 71; 6. Cominoli (Beta) 95; 7. Sassella (Beta) 103; 8. Saleri (Beta) 127; 9. Piazza (Beta) 181; 10. Gschaider (Beta) 266. SUPER: 1. Andreoli (Montesa) 64; 2. Zuccali (Beta) 69; 3. Stetter (Gas Gas) 72; 4. Corti (Beta) 93; 5. Gilardini (Montesa) 99 ENTRY: 1. Rembado (Gas Gas) 6; 2. Melli (Gas Gas) 45; 3. Panzeri (Scorpa) 55; 4. Calcedoneo (Beta) 72; 5. Re (Montesa) 74 OVER 45: 1. Gelai (Beta) 46; 2. Trebeschi (Beta) 54; 3. Girello (Gas Gas) 55; 4. Pasquali (Beta) 64; 5. Marangon (Beta) 93.
IL RISCATTO
1. Grattarola (Sherco); 2. Bosis (Montesa); 3. Lenzi (Montesa); 4. Iolitta (Scorpa); 5. Maurino (Gas Gas); 6. Cominoli (Beta); 7. Cotone (Beta); 8. Staltari (Gas Gas); 9. Vaccaretti (Montesa); 10. Orizio (Xispa). IN CAMPIONATO: 1. Lenzi p. 34; 2. Grattarola 26; 3. Vaccaretti 21; 4. Bosis 19; 5. Orizio 16.
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Questa gara è ormai quella con il maggior numero di partecipanti: 70 licenziati e circa 200 amatori, iscritti nella “Mountain Trial”, la categoria senza classifica che non obbliga il transito nelle zone controllate. Mario Candellone
pubblico. Per Grattarola un successo senza sbavature, in testa già nella prima fase, ha poi vinto con la metà dei punti di Bosis. Un Bosis che per entrare in finale ha dovuto “far fuori” Maurino in un parallelo di spareggio. Nelle qualificazioni del pomeriggio avevano tentato l’avventura anche Saleri, Poli e Sonzogni, battuti da Cotone, Iolitta, Staltari e Cominoli che si sono aggiudicati i quattro posti ancora disponibili. L’ultima prova del campionato si terrà a Varazze il 21 novembre.
GP DANIMARCA PER JONSSON VOJENS - Andreas Jonsson, lo spettacolare e discontinuo pilota svedese ha vinto il GP di Danimarca, ottava prova del circuito mondiale, precedendo dopo quattro giri di lotta, il norvegese-polacco Holta ed il padrone di casa Bjerre. La manche di finale è stata ripetuta per una collisione avvenuta fra Bjerre ed il russo Sayfutdinov con squalifica di quest’ultimo per aver toccato e fatto cadere il rivale. Per la prima volta in questo mondiale il capo classifica, Jason Crump, non è riuscito ad entrare in semifinale ma nonostante questo mezzo passo falso ha rafforzato di un punto la sua leadership portando il vantaggio su Gollob a 36 punti con ancora 3 gran premi da disputare.
La classifica A VOJENS: 1. Jonsson 20; 2. Holta 15; 3. Bjerre 15; 4. Sayfutdinov 14; 5. Lindgren 12; 6. N.Pedersen 11; 7. Hancock 10; 8. Ulamek 8; 9. Crump 8; 10. Adams 7; 11. Gollob 7; 12. Walasek 7; 13. Andersen 4; 14. Nicholls 3; 15. Harris 1; 16. Iversen 1. IN CAMPIONATO: 1. Crump 134; 2. Gollob 98; 3. Hancock 97; 4. Sayfutdinov 96; 5. Jonsson 87; 6. Bjerre 78; 7. Lindgren 76; 8. Pedersen 70; 9. Andersen 65; 10. Holta 58.
EUROPEO GRASS TRACK
KATT È CAMPIONE NONO MILANESE BERGAUPTEN - Il tedesco Stephan Katt ha vinto il campionato europeo di grass track disputato a Berguapten in Germani. Alla finale prendevano parte anche Milanese e Mora che hanno disputato una gara un po’ sottotono. Milanese non ha saputo trovare il feeling giusto con la pista e non riusciva a partire bene. Mora probabilmente era ancora a corto di preparazione. Nella gara di contorno del sabato Castagna e Milanese hanno prevalso nella prova a coppie.
La classifica FINALE: 1. Katt; 2. Tresarrieu; 3. Phillips; 4. Kröger; 5. Hall; 6. Pjiper; 7. De Jong; 8. Fabriek; 9. Milanese; 10. Diener; 11. Hülshorst; 12. Hansen; 13. Tebbe; 14. Hurry; 15. Mora; 16. Appleton.
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qui giappone
LE KAWASAKI VANNO IN TRASFERTA La produzione di moto di media e grossa cilindrata gradualmente sarà portata in Tailandia
di Laurent Benchana Nippon News
LO SCORSO 24 AGOSTO IL QUOTIDIANO YOMIURI SHIMBUN HA PER PRIMO ANNUNCIATO CHE KAWASAKI SARÀ LA PRIMA GRANDE AZIENDA GIAPPONESE A TRASFERIRE LA PRODUZIONE DI MOTO IN UN PAESE IN VIA DI SVILUPPO.
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L’AVVENIMENTO della settimana è sicuramente l’informazione relativa al trasferimento della produzione delle Kawasaki dal Giappone alla Tailandia. Questo scoop si deve al quotidiano Yomiuri Shimbun, di lunedì 24 agosto, notizia che non ha tardato ad essere rilanciata dalle agenzie di stampa, da Bloomberg a Reuters. In sostanza, l’articolo del giornale annuncia che Kawasaki Heavy Industries Ltd prevede di trasferire gradualmente la produzione delle moto di media e grossa cilindrata dal Giappone alla Thailandia, a partire dall’anno fiscale 2010. «KHI diventerà la prima grande azienda nazionale a trasferire la produzione di moto di grossa cilindrata, commercializzate prevalentemente nei paesi industrializzati, in un paese in via di sviluppo, dove i costi della manodopera tendono ad essere molto meno elevati». Nel 1999, Kawasaki si era già fatta notare decentralizzando la produzione della KMX 125 dal Giappone alle Filippine. La qualità generale, in effetti,
non ne aveva risentito, mentre il prezzo di vendita si era nettamente abbassato e ciò aveva decisamente contribuito a dare nuova vita alla carriera del mezzo. Undici anni dopo, lo scenario è praticamente lo stesso, eccetto per il fatto che le moto in questione sono quelle di oltre 650 cm3 che non nasceranno più nello stabilimento di Akashi, nella prefettura di Hyogo, ma in una fabbrica tailandese. L’annuncio ha di che, se non proprio spaventare, rendere diffidenti i motociclisti più esigenti, abituati da decenni all’etichetta “Made in Japan”. Le ragioni di Kawasaki sono, tuttavia, comprensibili. L’azienda ha registrato, per l’anno fiscale 2008, un fatturato di 336,4 miliardi di yen per il reparto “prodotti di consumo (moto, ATV…) e moto”, pari a un calo del 22% rispetto all’anno precedente. Un anno catastrofico a causa dell’aumento dello yen rispetto al dollaro e all’euro, della diminuzione dei consumi interni e delle esportazioni, e questo non solo per KHI ma per tutte le imprese giapponesi. In quello stesso periodo, lo stabilimento di Akashi ha prodotto 150.000 unità – lo stabilimento thailandese 100.000 – ma si prevede di ridurre la produzione in Giappone a 100.000 per l’anno in corso in risposta alla diminuzione globale della domanda. In queste condizioni perché continuare a produrre a un costo elevato delle moto che interessano sempre meno i consumatori locali (si vedano le cifre catastrofiche di vendita di moto in Giappone), destinate principalmente a paesi dove il consumo è ugualmente in calo? Decentralizzando, Kawasaki tenta di raddrizzare la situazione: ridurre i costi e avvantaggiarsi rispetto ai propri concorrenti che, immaginiamo, sognano tutti di fare la stessa cosa in questi momenti difficili. Anche Honda prospetta la possibilità di spostare la produzione delle medie cilindrate in Thailandia. Dal punto di vista del consumatore finale, voi e io, due domande si fanno immediatamente strada: la diminuzione del costo di produzione si ripercuoterà sul prezzo di vendita? La qualità di fabbricazione alla quale ci hanno abituati i giapponesi si manterrà allo stesso livello? Se la risposta è “sì” a entrambe le domande, allora possiamo immaginare che qualche anno ci sarà sufficiente ad abituarci all’idea. In caso contrario si potrebbe allora temere che si sia seguita una giusta strategia…
Prova verità Honda SH 125i/150i DD di Dario Stefano Ballardini Saragoni - foto Battistini
DATI DICHIARATI
È il più amato dagli italiani e ce n’è motivo. Nuova linea e freno a disco anche dietro
Prezzo 125: 3.245 Euro f.c. 150: 3.395 Euro f.c. Potenza 125: 13,7 CV a 9.500 giri/’ 150: 15,8 CV a 8.500 giri/’ Coppia 125: 1,17 kgm a 7.250 giri/’ 150: 1,43 kgm a 7.000 giri/’ Peso in o.d.m. 136 kg Colori argento, bianco, giallo acido, rosso granata, bluette, nero
C
’È ANCORA qualche amico che, dovendo acquistare uno scooter, chiede se l’SH può essere una buona scelta. Certo che lo è! Otto anni in cima alle classifiche di vendita e oltre 100mila esemplari venduti significheranno pure qualcosa! È anche cambiato, adesso, l’Honda a ruote alte: siamo alla terza generazione, se ci limitiamo al modello coniugato nelle due cilindrate più diffuse, 125 e 150, senza sconfinare negli antichi SH 50 o nel più grosso 300. È cambiato ma è rimasto tutto uguale nello spirito, e nella sostanza non è stato stravolto perché la formula è vincente così com’è e rivoluzionarla sarebbe stato rischioso e inutile. La Honda ha comunque agito con coraggio perché è intervenuta profondamente sulla parte estetica. Il nuovo SH fa tendenza, ha una carrozzeria inedita che riporta in auge linee più tondeggianti e più moderne, propone una raffica di colori che seguono le mode (bianco, nero, argento) o addirittura le precedono (giallo acido, rosso granata metallizzato, un bluette molto particolare), ma “sotto” resta sempre lui, facile e rassicurante come prima. Anzi, più di prima perché è arrivato il disco anche al posteriore, in luogo del tamburo, e la frenata è migliorata. Nessun miracolo perché gli spazi d’arresto erano ottimi già prima, però quelli da 100 km/h si sono accorciati di un’ottantina di centimetri, e soprattutto è aumentata ancora la pastosità della risposta, cioè è diventato molto più sfruttabile in condizioni normali - non quelle esasperate della prova al limite, in cui si può arrivare a sollevare la ruota posteriore -: in definitiva, è aumentata la sicurezza. Ed è diventato più facile spingere la frenata fin dentro la curva, perché la risposta alle leve è molto progressiva e sorprese non ne riserva mai. Il sistema ad intervento combisegue a pag 82
Disco d’’oro
125 E 150 È LO STESSO SCOOTER, CAMBIA L’ALESAGGIO MA IL RESTO È IDENTICO. DA SINISTRA, IL CRUSCOTTO DAL DISEGNO PIACEVOLE, IL GRANDE PORTAPACCHI, LO SCARICO, IL DISCO FRENO ANTERIORE PIÙ GROSSO, DI 240 MM Ø, CON LA PINZA A TRE PISTONCINI, E IL MOTORE, CHE RISPETTO ALLA VERSIONE PRECEDENTE È RIMASTO INVARIATO.
DUE CILINDRATE PER UNO SCOOTER SOLO
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un anno di EMOZIONE un anno di PASSIONE
PER CHI AMA LE DUE RUOTE, ABBONAMENTI IMPERDIBILI A PREZZI SPECIALI PER UN ANNO MOZZAFIATO!
Prova verità Honda SH 125i/150i DD
LA TECNICA
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Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario o promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel.051 6227111 Fax 051 6227309
Firma
mando meccanico): la leva destra comanda due pistoncini, la sinistra comanda il terzo e la pinza posteriore. I due dischi sono della stessa misura, 240 mm Ø per il posteriore e per l’anteriore, quest’ultimo comunque più grande di quello della precedente versione dell’SH (220 mm Ø). Il telaio è quasi immutato, però la struttura monoculla sdoppiata in tubi adesso ha i supporti della pedana saldati invece che imbullonati e questo dovrebbe garantire un filo di rigidità in più, per chi riesce ad accorgersene. Modificata anche la taratura delle sospensioni, forcella con steli di 33 mm Ø e dietro due ammortizzatori a controllare il movimento del motore oscillante, incernierato su una bielletta. Per migliorare il comportamento sui fondi irregolari sono anche stati ingranditi i passaggi dell’olio in estensione. Nessuna novità infine per il motore, il collaudatissimo monocilindrico due valvole ad iniezione che accompagna tutti gli scooter Honda di 125 e 150 cm3, identico per entrambi con l’unica differenza nella misura dell’alesaggio. Nessuna novità, ma davvero non ce ne sarebbe stato alcun bisogno.
tra parentesi i dati del 150
1MOTORE Monocilindrico orizzontale, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 124,6 (152,7) cm3. Alesaggio e corsa 52,4 x 57,8 (58 x 57,8) mm. Compressione 11:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa, due valvole. Alimentazione a iniezione elettronica PGM-FI correlata all’accensione elettronica, corpo farfallato 26 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter umido, pompa trocoidale. Avviamento elettrico.
1TRASMISSIONE
Primaria a cinghia trapezoidale con variatore continuo, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga automatica.
1CICLISTICA
Telaio monoculla sdoppiata in tubi. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica steli 39 mm Ø, corsa 89 mm, posteriore gruppo motore/trasmissione oscillante e due ammortizzatori idraulici, corsa ruota 83 mm. Freni a intervento combinato: anteriore un disco 240 mm Ø con pinza a 3 pistoncini; posteriore disco 240 mm Ø, pinza a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 100/80-16”; posteriore 120/80-16”.
1DIMENSIONI
Interasse 1.335 mm, lunghezza 2.025 mm, larghezza 700 mm, altezza 1.230 mm, sella 785 mm. Inclinazione cannotto 27°. Serbatoio 7,5 litri.
IN POCHE PAROLE
Città E-mail
VISA
NON SI interviene con l’ascia su un mezzo che fa furore già così com’è, e la Honda se n’è ben guardata. La linea è tutta nuova, è vero, è cambiata parecchio nella parte frontale, eppure anche nella nuova silhouette l’identità dell’SH spicca chiarissima, nella griglia del radiatore posto dietro lo scudo e ancor di più nella parte posteriore. La nuova carrozzeria però ha permesso di guadagnare un paio di centimetri nella zona delle ginocchia garantendo nel contempo uno spazio più ampio per i piedi sulla pedana, mentre il nuovo disegno della sella rende più facile arrivare a terra: è sagomata diversamente, è più bassa di un centimetro e più stretta nella parte anteriore. Lo spazio sotto però non è diminuito, non troppo ampio ma sufficiente per un casco demi jet. Adesso c’è anche un accenno di cupolino che dà all’Honda a ruote alte un’aria leggermente più briosa ma volendo può essere sostituito da un parabrezza vero e proprio, alto; e dietro l’unghia del plexiglass c’è un cruscotto tutto nuovo, dal disegno molto piacevole ma con una grafica del tachimetro non troppo chiara. Scendendo nel tecnico, la novità più grossa è il freno a disco anche dietro, e questo ha comportato il rifacimento della fusione in alluminio del braccio ausiliario della sospensione, con lo stesse misure ma con l’attacco della pinza, e l’adozione di una pinza anteriore a tre pistoncini per mantenere il sistema ad intervento combinato (prima dietro c’era il tamburo, a co-
IDENTIKIT
Data
CI PIACE Motore generoso Frenata Guida facile NON CI PIACE Vano sottosella piccolo Strumentazione poco chiara Qualche fondo corsa motosprint
81
Lapagella
Prova verità Honda SH 125i/150i DD
Linea
I nostririlevamenti SH 125i DD
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SH 150i DD
8
Piacevole e discreta. Non fa girare al suo passaggio ma non stanca mai. E su un mezzo da usare tutti i giorni è molto meglio così.
nato qui è proprio un bell’andare, anche se si ha l’abitudine di usare il freno per gestire la velocità tenendo il gas aperto, nelle curve lente. In fondo questo della frenata è l’unico grosso cambiamento dell’SH: per il resto il nuovo modello conferma quelli che già erano i suoi punti forti, in particolare l’estrema naturalezza della guida. Non è un fatto scontato nemmeno sugli scooter. Invece l’SH ha tutto al posto giusto, ha il baricentro basso e la sella ad un’altezza che permette a chiunque di arrivare a terra e soprattutto è assolutamente neutro: non cade dentro le curve lente e non si alleggerisce in quelle veloci, non fa un bel niente di niente. Semplicemente si lascia portare con docilità, rassicurante e solido anche se pesa solo 133 chili. L’avantreno è più caricato di quanto si potrebbe pensare, come avviene per parecchi in questa categoria, e non è che la cosa dia fastidio. L’SH si maneggia bene ed è agile senza sconfinare nelle risposte nervose, passa bene dappertutto ma mantiene un’ottima stabilità sul veloce - relativamente “veloce”, vista la cilindrata -. È divertente anche se viene voglia di spiegazzare un po’, nei limiti di uno scooter; anche qui sincero, facile,
perché tutto è a misura di persona normale. Anche le sospensioni: morbide, comode. Sui fondi ondulati si muovono, affondano in frenata e quando si inserisce il mezzo in traiettoria, ma non innescano ondeggiamenti e sono confortevoli, sul pavé si viaggia sul velluto; non riescono a filtrare totalmente solo le buche profonde, ma... si può capire. NATURALMENTE su un mezzo del genere la praticità ha la precedenza, anche se è solo questione di particolari. Cose come gli specchietti ampi e correttamente distanziati dal conducente, il cruscotto che non ha nulla più degli altri ma è gradevole alla vista e di facile lettura, ci sono pedane estraibili per il passeggero, un portapacchi grande e la sella ad apertura centralizzata; sotto, lo spazio è risicato, ma con 100 euro in più all’acquisto si può avere l’SH con bauletto e parabrezza, eliminando così l’altra pecca dell’Honda a ruote alte: la mancanza di protezione per il busto. Poi, andando a spulciare, si potrebbe chiedere anche una stampella laterale, ma su un mezzo così leggero non è fondamentale. Insomma, anche in questa versione più recente l’SH è una certezza. Il dubbio che si può avere è sulla differenza tra i modelli 125 e 150 cm3, sulla convenienza dell’uno sull’altro che non è racchiusa solo nei 150 euro di differenza del prezzo d’acquisto: significa anche la necessità della patente A per il più
100 EURO E BAULETTO ZZA PARABRE NAL TIO SONO OP SPESA MA LA LA PENA E L A V E N TA. E È MODES
grosso, mentre per il 125 bastano 16 anni e la patente B, ma in cambio il 150 ha accesso ad autostrade e tangenziali; percorrerle col 125, multe a parte, significherebbe non essere coperti dall’assicurazione. Ma tutte queste cose già si sanno e le valutazioni hanno carattere personale. Per il resto, l’unica differenza è nelle prestazioni. Perché anche in questa versione nuovissima presentata ad inizio anno i due SH sono identici in tutto e per tutto, a parte la cilindrata. La differenza sta in poco meno di una lattina di birra, circa 28 cm3, ma si sente. Numeri alla mano e non soltanto. La velocità cambia di poco più di 4 km/h, da 104,4 a 108,7, e non è molto; già l’accelerazione si sente di più, c’è oltre un secondo sui 400 metri, che diventa quasi due e mezzo sul chilometro, così come c’è un secondino nella prova di ripresa sui 400 metri, e due sul chilometro. In sintesi: entrambi i motori vanno molto bene, girano come degli orologi e hanno un’erogazione esemplare e senza strappi; il 150 ha una leggera vibrazione sulla parte sinistra della pedana, però è più pieno ai medi regimi e “gira” leggermente di meno, cosa che lo rende estremamente godibile. Con una differenza, rispetto al 125, superiore a quanto si sarebbe portati ad attribuire a soli 28 cm3. Naturalmente, sempre con consumi molto modesti: 31,3 km/litro per il 125, 29,4 km/litro per il 150. Per farsi volere bene è fondamentale.
Finiture
8
8
Sì, qualche “ricciolo” in più non sarebbe spiacevole ma inciderebbe sul prezzo, e il livello generale è già più che soddisfacente.
Componentistica
8,5
8,5
Nulla che faccia gridare al miracolo ma tutto ad un livello molto buono. Perfetto per l’impiego a cui l’SH è destinato.
Motore
9
9
Siamo sulla luna. Non tanto per la potenza, che pure è eccellente, ma per il tiro vigoroso e l’erogazione molto pulita. Eccezionale in entrambe le cilindrate.
Trasmissione
9
9
8,5
8,5
Sono morbide, comode. Nella guida sportiva affondano ma... va bene così. Peccato per qualche contraccolpo nelle buche più profonde.
Freni
8
8
Spazi d’arresto buoni ma non da record. Però la frenata è facile da sfruttare, pronta, pastosa e graduabile.
Strumentazione
8
8
Bella e con tutte le informazioni di prammatica. La grafica confusa però non ne rende immediata la lettura.
Comfort
9
9
È uno scooter su cui si possono passare ore senza stancarsi. Soprattutto se si usa il parabrezza, optional ma proposto dalla Casa a un prezzo stracciato.
Guida
9
9
Lo scooter che hai sempre guidato: è tutto facile, ma c’è anche modo di togliersi qualche sfizio. L’equilibrio è la sua forza.
Prezzo
8
8
Non sono regalati rispetto a quanto offre la concorrenza. Ma valgono tutto il loro prezzo e forse anche qualcosa in più.
SH 150i DD
108,7 km/h
Accelerazione da fermo distanza in metri
tempo in secondi
velocità uscita in km/h
tempo in secondi
velocità uscita in km/h
0-400 21”48 92,3 20”31 98,4 0-1000 43”57 101,3 41”20 106,5 variazione velocità in km/h
tempo in secondi
distanza in metri
tempo in secondi
distanza in metri
0-50 4”75 38,8 4”20 33,3 0-100 39”78 892,8 23”08 475,8 Ripresa da 50 km/h Misurata nel rapporto più lungo distanza in metri
tempo in secondi
velocità uscita in km/h
tempo in secondi
velocità uscita in km/h
0-400 18”22 94,4 17”33 100,1 0-1000 40”07 102,9 38”08 107,2 variazione velocità in km/h
Bella la vita, con un motore così! Però anche la trasmissione ci mette del suo: variatore tempestivo, frizione dolce nell’innesto.
Sospensioni
SH 125i DD
Velocità max 104,4 km/h
tempo in secondi
distanza in metri
tempo in secondi
distanza in metri
50-100 28”60 677,7 16”77 384,1 50-150 Scarto al tachimetro velocitàvelocità effettiva km/h 50 90 100 Frenata da 60 km/h da 100 km/h
48,1 km/h 86,0 km/h 95,0 km/h metri
13,5 40,4
Peso effettivo con 3 litri di carburante 133,0 kg asse anteriore 53,0 kg asse posteriore 80,0 kg
velocità effettiva
47,8 km/h 86,3 km/h 94,7 km/h metri
14,4 39,5 133,2 kg 53,0 kg 80,2 kg
Ilbanco Potenza massima effettiva alla ruota
10,5 CV 12,3 CV (7,76 kW) (9,06 kW) a 8.950 giri/’ a 8.250 giri/’ Coppia massima effettiva alla ruota
0,94 kgm 1,17 kgm (9,27 Nm) (11,5 Nm) a 7.350 giri/’ a 7.100 giri/’ motosprint
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Motolandia Manifestazioni, viaggi e turismo
FRA MUSEI E FORUM
Dall’11 al 13 settembre all’autodromo LA FAMA acquisita in 32 anni fanno di “Imola Mostra Scambio” il mercato all’apice della scala nazionale ed europea per qualità di proposte e numero di presenze. Sarà di scena da venerdì 11 a domenica dom 13 settembre. I dati in possesso sess del C.R.A.M.E., con l’inossidabile Bru Bruno Brusa nel ruolo di stratega dell dell’organizzazione, incutono fiducia. Ad oggi sono oltre 1.900 gli espositori pre prenotati da tutta Europa, compresa qu quella dell’Est, ed anche dagli USA. L’o L’obbligo di opzionare anticipatamente gl gli spazi è stato introdotto per evitare le file all’ingresso dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ma i ritardatari potr tranno rimediare nella mattinata di vvenerdì, compatibilmente alle aree e espositive rimaste. Per facilitare ll’accesso dei visitatori, verrà inaugurrato un ingresso pedonale alla Variante Alta, supportato da ampi parcheggi. Lo stand dell’Automotoclub Storico Italiano ospiterà la presentazione della mostra fot fotografica “Rievocazione dei Campionati Mondiali ed Europei di Motocross 1948 – 1965” prevista nel maggio 2010, in coincidenza con il 62° anniversario del primo GP Internazionale di Motocross della FMI. Fu Imola ad accoglierlo, il 23 maggio 1948, prima città italiana a credere in questa disciplina. Teatro della gara e di altri prestigiosi appunta-
menti susseguitisi per circa un ventennio, il Parco delle Acque Minerali, insieme ad un tratto del Santerno ed uno di strada asfaltata poi incluso nell’autodromo, ora gestito dalla Formula Imola S.p.A. Informazioni: tel. 0542-690704, fax 0542-698315, mob. 335-6113207, sito www.mostrascambioimola. it, e mail crame@crame.it. Orari per il pubblico: venerdì 13 - 18; sabato e domenica 7 - 18. Biglietto d’ingresso: 8 euro a persona. ,
Dal 6 all’11 settembre si svolgerà, nei musei dell’auto e della moto dell’Emilia Romagna, la cosiddetta Motor Valley, 11° World Forum for Motor Museums. Sono invitati delegati di musei, collezionisti e studiosi che possono scegliere l’intero pacchetto di iniziative oppure quello di una sola giornata. Molti relatori di fama e una serie di visite a musei e collezioni fanno del forum un evento unico. Per info. http://worldforum2009. motorvalley.it
MEZZI MILITARI IN VAL BADIA SI SVOLGERÀ dall’11 al 13 settembre il Raduno Internazionale di Mezzi Militari Storici nello scenario dolomitico dell’Alta Badia Tra i luoghi storici della Grande Guerra che verranno visitati il Passo Valparola con il museo di Guerra, il monte Lagazuoi e le aree delle Cinque Torri, del Falzarego e del Valparola. Nei mesi estivi è infatti possibile percorrere camminamenti, gallerie e cenge nella massima sicurezza. La tre giorni, alla quale sono attesi alcune centinaia di mezzi militari da diverse nazioni europee, prevede anche incontri con la cultura ladina e serate a tema. Per informazioni Consorzio Turistico Alta Badia www.altabadia.org – Tel. 0471/836176-847037 – e-mail:info@altabadia.org
Radunifino al 7 settembre 1Piemonte
1Friuli Venezia Giulia
DOMENICA 6 SETTEMBRE
SABATO 5 SETTEMBRE
Motogiro del Piemonte e delle Langhe. Partenza da Alba (CN). M.C. Alba, via Gazzano 6, Alba (CN), tel. 0173-363377, 3382463861, fax 0173-440630, e-mail alba@ motoclubfmi.it Motoincontro Gr.1 per moto da competizione a Forno Canavese (TO). Centauro Club F.C., via Roma 7, Forno Canavese (TO), tel. 0124-7193, 0124-7128, fax 0124700956, sito Internet www.centauroclubforno.org, e-mail bertino.a@libero.it
Motoincontro a Villanova dello Judio (UD). M.C. Pino Medeot, Casella Postale 36, Gorizia (GO), tel. 0481-808845, fax 0481-80028, sito Internet www.motoclubpinomedeot.it, e-mail info@motoclubpinomedeot.it
1Liguria
1Emilia Romagna
DOMENICA 6 SETTEMBRE
SABATO 5 SETTEMBRE Primo Motoparty MWW a Misano Adriatico (RN). Misano Eventi, Via Gramsci, 1, Misano Adriatico (RN), sito www.misanoeventi.it, e-mail infomisanoeventi.it
1Lombardia
SABATO 5, DOMENICA 6 SETTEMBRE
DOMENICA 6 SETTEMBRE Motogiro Territoriale a Rho (MI). M.C. Rho, piazza visconti 16, Rho (MI), tel. 0293182497, sito Internet www.motoclubrho. com, e-mail info@motoclubrho.com Motoseptemberfest a Sermide (MN). Gruppo Motociclisti Sermide, via Indipendenza 63, Sermide (MN), tel. 0386-62240, 328-2541377, fax 0386-961308, sito Internet www.gruppomotociclistisermide.it, email info@gruppomotociclistisermide.it
1Veneto SABATO 5 SETTEMBRE Motoprosecco a Miane (TV). M.C. Omobono Tenni, viale III Armata 3, Treviso, tel. 338-4272300, fax 0422-572774, sito Internet www.motoclubtenni.it, e-mail info@ motoclubtenni.it
DAL 5 A LUNEDÌ 7 SETTEMBRE Mototour Internazionale FMI Italian Rally a Crocetta del Montello (TV). M.C. Arditi del Piave Turismo, via Erizzo 46, Crocetta del Montello (TV), tel. 042386628, fax 0423-86369, sito Internet www.arditidelpiave.it, e-mail arditidelpiave@virgilio.it
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Motoincontro a Turriaco (GO). M.C. S.S. 14, Via Nazionale 58, Fiumicello (UD), tel. 0431-970376
Motoraduno d’epoca a Varazze (SV). M.C. I Lupi - Varazze, via Vecchia Cantalupo 41, Varazze (SV), sito Internet www.motoclubilupi.it, e-mail info@motoclubilupi.it
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Rievocazione storica del circuito di Cervarese Santa Croce a Santa Maria di Veggiano (PD). M.C. 2 Ruote Classiche, c/o Polisportiva Altichiero ogni mercoledì alle ore 21, tel. 049-600894 anche fax, e-mail 2ruoteclassiche@alice.it Motoconcentrazione storica a Mansuè (TV). M.C. Predegai, Via Furlan 14, Mansuè (TV), tel. tel. 0422-741583, fax 0422801549 Motoincontro a Trebaseleghe (PD). M.C. Trebaseleghe, via San Dono 5, Trebaseleghe (PD), tel. anche fax 049-9385362, e-mail trebaseleghe@motoclubfmi.it Montegrappa Tour a Castelcucco (TV). M.C. Fora Giri, via Monte Grappa 8, Castelcucco (TV), tel. 338-7351881, fax 04239946011, e-mail foragiri@motoclubfmi.it “Incontriamoci al revival” ad Agordo (VE). M.C. Spinea, via Bennati 15/7, Spinea (VE), tel. 041-990878, fax 041-5411447, sito Internet www.motoclubspinea-ve.com, email mcspinea@tin.it
Mostra scambio di di auto e moto d’epoca e cose del passato a Gambettola (FC). Comitato Mostrascambio Gambettola, via Don Minzoni 3/a, Gambettola (FC), tel. 0547-53912, fax 0547-58618, sito Internet www.gambettola.it/mostrascambio, email info@gambettola.it Raduno Internazionale Moto Guzzi a Campogalliano (MO). Club Moto Guzzi Campo dei Galli, via Albone 14, Campogalliano (MO), tel. 347-343993, 335-1345609, sito Internet www.clubcampodeigalli.it, email info@motoclubcampodeigalli.it
DOMENICA 6 SETTEMBRE Raduno Nazionale del Fungo Porcino a Berceto (PR). M.C. Ligabue, via Garibaldi 29, Gualtieri (RE), tel. e fax 0522-687113, 0521-774397, 333-2706503, 338-4961867, sito Internet www.motoclub-ligabue.it, email aligabue@motoclubfmi.it Motoincontro d’epoca a Cento (FE). M.C. Cento % Centauri, via Statale 90, Corporeno Cento (FE), tel. 349-7396296, fax 051901238, sito Internet www.motoclubcento. it, e-mail centauri@motoclubcento.it Mostra scambio a San Giovanni in Persiceto (BO). M.C. Unione Polisportiva Persicetana, via Muzzinello 17, S. Giovanni in Persiceto (BO), tel. 051-823637 dalle 16 alle 18, fax 051-6875935, sito Internet www.polisportivapersicetana.it, e-mail upp@imolanet.com
1Toscana SABATO 5 SETTEMBRE Motoincontro del Cuoio e delle Pelli a Santa Croce sull’Arno (PI). M.C. Castelfranco, via S.Andrea 109, CastS.Croce sull’Arno (PI), tel. 333-3826242, e-mail castelfranco@motoclubfmi.it
DOMENICA 6 SETTEMBRE Motoincontro “Quasi tutti in piega” Parco Alpi Apuane (LU). M.C. I Ragazzi della Linea, via Prov. Serravezza 612, Querceta Seravezza (LU), tel. 0584-743943, 3473106525, 347-5965113, 340-3049196, sito Internet www.iragazzidellalinea.it, e-mail infotiscali@iragazzidellalinea.it Raduno “Facciamo due passi in moto”. Ritrovo a Sansepolcro (AR). M.C. CC Motor Day, Sezione Arezzo, tel. 338-7284325, sito Internet http://sezarezzoccday.altervista.org, e-mail sezarezzo@alice.it
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IL BALLO IN MASCHERA PROPRIO vero, la vita è un gran teatro ed il motociclismo ne fa certamente parte. Lungo le nostre strade e nei nostri consueti luoghi di ritrovo s’agita infatti tutto un mondo di figuranti a due ruote variamente assortito. Un palcoscenico da commedia dell’arte in stravagante equilibrio tra il serio ed il faceto. Continuiamo quindi la specialissima rassegna di personaggi cominciata l’altra settimana, descrivendo le maschere motociclistiche più interessanti, e divertenti, incontrate durante le ferie estive. Dopo “Bandolino”, lo smanettone sciocco, e “Schioppa”, il forzato della tuta a rischio di deflagrazione termica - di cui abbiamo parlato la scorsa settimana - ecco farsi avanti, con un mezzo inchino da marionetta inceppata, “Ciondolòn”, lo smemorato della provinciale. Colui che in strada dorme mentre va, o forse va mentre dorme. Ma anche, probabilmente, colui che riesce a separare l’anima dal corpo, lasciando a quest’ultimo l’onere di governare la moto mentre l’altra ha licenza di distrarsi altrove e chissà dove. Fatto è che Ciondolòn, come Arlecchino, ha due padroni cui dar retta, così spesso capita che non sa chi accontentare prima. Nel conflitto d’interessi che ne consegue guida totalmente a cavolo, bloccandovi la strada o tagliandovela senza nemmeno accorgersene. Si sveglia di soprassalto, come uno zombie rianimato, solo quando sopraggiunge “Smarmittiello”, il motociclista ultrà, il cui casino – che sia a uno, a due o a più scarichi – non è proporzionale alla potenza e velocità della moto che gagliardamente cavalca, come si potrebbe supporre, ma soltanto al livello di decibel dell’ultima festa di Piedigrotta. A conti fatti, gli si può dar paga perfino in Vespa. “Peppe Gas”, lo jedi delle jap, invece di manico ne ha davvero. Però lo usa dal lato oscuro della forza, come Dart Fener in Guerre Stellari. Il suo casco di fibra con visiera a specchio e respiratore bionico è l’incubo di qualsiasi tranquillo gitante della domenica, perché Peppe castiga su strada, con cattiveria, solo nel punto più rischioso possibile. Diverso il discorso per “Mangiatrippa”, riconoscibile dal costume di cambusiere della filibusta taglia XXXXXL, lavato l’ultima volta nel 1572 nel Mar della Tortuga; qui il problema è calcolare il tempo che avanza per andare in moto, tolti i dodici pasti quotidiani a base di strutto e lardo di Colonnata. Inconciliabile dunque la presenza in scena, nello stesso spettacolo, di “Giròndola”, viaggiatore attrezzato di ultravalige cosmiche che non si ferma mai, nemmeno ai passaggi a livello. E quanto a femmine? Presto detto: “Sfigatina” è il personaggio topico di tante uscite motociclistiche, divisa tra l’essere compagna di Bandolino - frullata al vento sulla cima del suo sellino da fachiri - oppure quella di Schioppa, costretta d’estate nelle sue tute scafandro come la moglie di un talibano dentro il burqa. In ogni caso, vittima consenziente del suo ingrato destino. Se anche voi avete notato in giro altre maschere di questo tipo, vi prego segnalarmele, così il prossimo Carnevale potremmo organizzare una bella sceneggiata in piazza. Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it
via col vento
MOSTRA SCAMBIO A IMOLA
MOTOR VALLEY
motosprint
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donne e motori
Motolandia
motosprint
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TROPPI PER DARE LA FELICITÀ CENTOQUARANTASETTE milioni di euro virgola ottocento mila. Lo rilesse almeno altrettante volte prima di riuscire a memorizzare il numero nel suo intero: centoquarantasette milioni di euro virgola ottocento mila, 147.800.000 di euro, ecco. Prese dalla tasca la schedina e rilesse la sequenza dei numeri vincenti, circa centoquarantasette milioni di volte, prima di convincersi di avere in mano quella vincente. Poi vomitò, non una ma circa centoquarantasette milioni di volte. Vabbeh, vorrei vedere voi a ritrovarvi per le mani tutti quei soldi e capire in un botto che sono cambiate le cose, e i parenti, e di certo anche gli amici. Niente, mai più, come prima. Si alzò e cominciò a camminare su e giù per la stanza, quella stessa stanza che stava alla mega casa che avrebbe potuto comprarsi ora tanto quanto due euro stanno a centoquarantasette milioni e ottocento mila. A proposito, si domandò, quanto fa? Ma nemmeno iniziò il conto, e riprese a camminare. Domandandosi se fosse il caso di fare qualche telefonata. Alla mamma, ai fratelli, alla fidanzata. Si era immaginato quella scena centinaia di volte, ridendo con gli amici, una birra in mano e via che anche stasera la si passa a dir scemate. Alla fine, aveva ideato la situazione perfetta: una villa fuori mano, un invito per parenti stretti e amici veri, la notizia: ho vinto! E poi un urlo collettivo in mezzo al parco della villa, che tanto chi ci sente? Ma ora, ora che era tutto vero, insomma, si disse, come diavolo si fa ad affittare una mega villa? Si telefona e si dice ehi, sono quello che ha vinto tutti quei soldi al superenalotto, posso prendere in affitto la vostra villa per una sera? Maffigurati, con che faccia. Così, rimuginando e pensando, camminò talmente tante volte avanti e indietro per la stanza - centoquarantasette milioni almeno verrebbe da dire – che alla fine gli venne male alle caviglie. Quei soldi erano troppi, si disse. Troppi per chiunque, figuriamoci per uno come lui abituato ad avere massimo dieci euro in tasca e a non preoccuparsene affatto. Sono troppi, pensò, che diavolo me ne faccio: compro una casa più grande per me, una per i genitori, una per i fratelli; me ne compro pure una al mare e un’altra in montagna, anzi a Londra; mi ci faccio un mega viaggio, tipo attraversare l’America coast to coast; mi compro un negozio di dischi in vinile e quello è il mio lavoro; cazzeggio per un paio d’anni; mi compro la moto che non ho mai avuto; mi compro un furgone Volkswagen; mi faccio il computer nuovo; un piumino da sci; imparo a sciare. Fatto questo, si domandò ancora una volta: che me ne faccio degli altri cento milioni di euro? Passò una notte d’inferno chiuso in casa, anzi più d’una. Poi una mattina, prestissimo, si alzò e decise di cominciare dalla cosa più importante: entrò in una concessionaria Ducati e si comprò la moto. Poi sparì per sempre. E mai andò a ritirare quella vincita troppo immensa per lui e per chiunque, più leggero nel conto di qualche migliaio di euro della moto, ma con una vita centoquarantasette milioni di volte più semplice. Laura Cattaneo
Motoincontro turistico gastronomico, per ogni tipo di moto, a Subbiano (AR). M.C. Condor Subbiano, via Veneto 41 , Subbiano (AR), tel. e fax 0575-420307, 339-8494702, e-mail condorsubbiano@motoclubfmi.it Raduno “Tuttoguzzi” a Empoli (FI). M.C. Guzzi Zingoni, via Livornese 180, Empoli (FI), tel. e fax 0571-80314, sito Internet www.motosport.it (pagina Guzzi Club), email zingoni@motosport.it
1Marche DOMENICA 6 SETTEMBRE Motoincontro a Matelica (MC). M.C. Number One, via a Giovani 23H, Matelica (MC), tel. e fax 0737-86545, e-mail numberone@ motoclubfmi.it
1Umbria SABATO 5 SETTEMBRE Motoincontro della Valnerina ad Arrone (TR). M.C. Arrone Nicola Marcucci, S.S. Valnerina 132, Montefranco (TR), tel. 0744389787, 328-2023334, fax 0744-387280
1Lazio DOMENICA 6 SETTEMBRE
Sport Puglia, c/o Autodromo del Levante, S.P. 17 Km. 3,900, Binetto (BA), tel. 0809921148, fax 080-9920925, sito Internet www.autodromodellevane.it, e-mail info@ autodromodelllevante.it
DOMENICA 6 SETTEMBRE Motoraduno Fire Wing a Gioia del Colle (BA). M.C. Ala D’Oro, via di Vittorio 57, Gioia del Colle (BA), tel. 338-9607348, sito Internet www.aladorogioia.com, e-mail centroautoric@cheapnet.it
1Basilicata Raduno Nazionale “Confini fra terra e mare” a Maratea (PZ). M.C. Gli Angeli, Piazza Europa, Maratea (PZ), tel. 0973876303, sito Internet www.mcgliangeli. com, e-mail gliangeli@motoclubfmi.it
1Calabria DOMENICA 6 SETTEMBRE
1Campania
1Sardegna
ore 10 - 22
DOMENICA 6 SETTEMBRE Motoraduno “Diablo c’è” a Noto (SR). Noto in moto, tel. 329-2723118, 3200593809, sito Internet www.notoinmoto.it, e-mail info@notoinmoto.it
settembre Red Bull 3 Area Flamingo Ar Aqua Battle Ric Riccione
DOMENICA 6 SETTEMBRE
Motocavalcata “I Vesuviani” da S. Giuseppe Vesuviano (NA). M.C. “I Vesuviani”, Via Aielli, 119, San Giuseppe Vesuviano (NA), sito Internet www.motoclubivesuviani.com
Raduno a Gesturi (CA). M.C. Gesturi, via Umberto 9 c/o Simbula, Gesturi (CA), tel. 346-5832326, fax 070-9369416, e-mail gesturi@motoclubfmi.it
1Puglia
DOMENICA 6 SETTEMBRE
Meeting in pista gr. 3, gr. 4. gr. 5 all’autodromo del Levante di Binetto (BA). M.C.
Casa 2 - 6settembre Pi della Libertà MotoGP Piazza San Marino Sa
Raduno Nazionale a Gambarie d’Aspromonte (RC). M.C. Reggio Bikers, via Ravagnese 13, Reggio Calabria (RC), tel. 3931893786, sito Internet www.reggiobikers. it, e-mail reggiobikers@tiscali.it
1Sicilia
DOMENICA 6 SETTEMBRE
04.09.09 - 06.09.09
DOMENICA 6 SETTEMBRE
Motoraduno d’epoca a Ferentino (FR). M.C. Ferentino, piazza Matteotti 10, Ferentino (FR), tel. e fax 0775-246103, 3332139689, sito Internet www.motoclubferentino.it, e-mail massimodatti@libero.it Motoraduno “7 Contrade” a Orte (VT). M.C. Orte, sito Internet www.motocluorte. it, e-mail info@motocluborte.it
DOMENICA 6 SETTEMBRE
la settimana di eventi ufficiali del
ore 10
Raduno itinerante per moto d’epoca Assemini-Nuxis (CA). M.C. Speed Assemini, piazza S. Lucia, Assemini (CA), tel. 070-94025, e-mail speedassemini@motoclubfmi.it
3 settembre
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IN TV 6 SETTEMBRE 25 OTOGP, 250,1 S. MARINO M ALLE 10,45 ITALIA UNO D BK GERMANIA S ALLE 15,30 LA7 ALLE 12 E Campionato Alpe Adria a Hungaroring (Ungheria) Hungaroring Sport Plc, h-2146 Mogyorod, Budapest, tel. 0036-28-444444, fax 0036-28-441860, www.hungaroring. hu/en, e-mail office@hungaroring.hu Trofeo del Mediterrano e Levante Rookie’s Cup all’Autodromo del Levante a Binetto (BA) Autodromo del Levante, S.P. Grumo Sannicandro km 3,900, Binetto (BA), tel. 080-9921148 , fax 080-9910925, sito Internet www.autodromodellevante. net, e-mail info@autodromodellevante.it Trofeo Conti MiniGP a Fermo (AP) Accademia Motociclistica Italia, via Copernico, Ascoli Piceno (AP), tel. 0736-45913 anche fax, e-mail accademiamotociclisticaitali@ motoclubfmi.it Polini Italian Cup a Viterbo Polini Italian Cup, , tel. 0362-999301 dalle 9 alle 12.30, sito Internet www.polini.com, e-mail info@ pp-communication.com
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