MotoSprint#36

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SBK GERMANIA Haga cade. Ora comanda Spies

36 8/14 settembre 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1638

2,50 Euro (Italy only)

MOTOGP MISANO Rabbia, ironia, determinazione, Rossi torna primo della classe. De Angelis, Simoncelli e Iannone errori clamorosi nel GP di casa

TONI CAIROLI racconta la sua stagione straordinaria nella MX1

Planet Power Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PT CONT. 5,00 Euro - F 5,00 Euro

ASINI che volano

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Sommario numero 36/09

1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

4 10

1PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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1IN PISTA

MotoGP Commenti, pagelle, foto, interviste dai nostri inviati al GP San Marino e Riviera di Rimini a Misano Miss Motosprint GP San Marino 250 GP San Marino 125 Superbike Undicesimo round del mondiale al Nürburgring (Germania) Supersport Germania Velocità Coppa FIM Superstock Coppa Italia al Mugello Alpe Adria Cup a Rijeka Italiano minimoto, prima finale

28 44 52 60 64 76 76 78 80 81

1FUORISTRADA Cross A tu per tu con Tony Cairoli Varie Italiano motorally GP Spagna trial GP Europa supermoto Sportitalia I campionati regionali

82 86 88 89 90

1SU STRADA

Prova novità KTM gamma enduro e cross 2010 Motolandia Epoca, turismo, viaggi Made in Abbigliamento e accessori

94 98 102

1MERCATINO

Compravendita di moto e accessori 104

1GP GUIDA

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

114

1RUBRICHE

Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo Donne e motori di Laura Cattaneo

24 26 92 99 100

Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Caporedattore ROBERTO RONCHI 051.6227.230

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Se non vince non corre. Incredibile... SONO rimasto senza parole di fronte alle dichiarazioni di Casey Stoner e del padre. Bene, allora abbiamo un pilota che se non vince non corre. Incredibile. Un ragazzino che si alza e dice: “non mi va, non corro, è come andare a fare un lavoro che mi fa schifo”. Penso che il 90% dell’umanità faccia un lavoro che gli fa schifo, magari da anni e con una paga miserevole. E allora? Bene, ritiriamoci anche noi, schifati del lavoro, e ripresentiamoci tra qualche mese. Credo che il posto non lo ritroveremo, o meglio troveremo prima nella cassetta della posta la lettera di licenziamento per assenza ingiustificata. E qui sta il punto dolente: l’assenza di Stoner per la Ducati è giustificata o no? Se è solo nauseato dai GP può sempre smettere e pascolare greggi di pecore nella sua Australia; se ha problemi psico fisici dovrebbe smettere lo stesso di correre. In entrambi i casi dov’è la Ducati? A caccia di sostituti. Ma perché? Se è un capriccio, quello di Stoner, non gli si ordina di tornare a correre? pena la rescissione del contratto per inadempienza? Se invece sta male lo si mette a riposo ufficialmente. Purtroppo in Ducati si sono cullati sulla moto particolare, vincente solo con il pilota particolare. Sarebbe facile dire: beccatevelo adesso, il vostro

pilota particolare! Adesso che tutti i piloti sfuggono la Ducati. E allora non posso che ribadire quello che ho già scritto tempo fa: fate una Desmosedici “giapponese”, vale a dire gestibile e guidabile da tutti; in tal modo si eviterà di sottostare alle stranezze dell’asso di turno. Un ultimo consiglio: tenetevi stretti Nicky Hayden, è una bella immagine di professionalità e serietà che dà lustro al marchio; non a caso è benvoluto da tutti. E pensare che solo adesso in Honda si sono accorti di quanto sia pesante Puig. Quando lo diceva Nicky... Evviva i lavoratori che, pur facendo un lavoro schifoso e mal retribuito, ogni mattina, ogni settimana, ogni anno per tanti anni, si alzano e vanno a fare il loro dovere. Nino Carapucci

CI SONO molti punti poco chiari, in questa vicenda. Ma ci sono anche dati incontrovertibili. Stoner si è sentito male a Barcellona, due settimane dopo la vittoria al Mugello, e di nuovo in Germania. La sua debolezza era reale. Quando un pilota decide di fermarsi, di rinunciare al proprio sport per un periodo così lungo, quando è ancora in corsa per il titolo, dev’esserci qualcosa che non va. Cosa, resta un mistero. MOMENTI FELICI, DALL’ALBUN DEI RICORDI 2009 DELLA DUCATI. SI BRINDA ALLA VITTORIA DI STONER NEL GP ITALIA AL MUGELLO. DUE SETTIMANE DOPO, CASEY HA AVVERTITO I PRIMI SINTOMI DEL MALESSERE CHE LO HA POI PORTATO A FERMARSI.

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HAYDEN HA DIMOSTRATO COSA VALE L’IMPEGNO Ancora una volta Nicky Hayden ha dimostrato che con impegno e dedizione anche su una “stufa” si possono fare belle cose. Il buon Melandri guardi lui e prenda esempio. Gregorio GRAZIE TONY, GRAZIE YAMAHA E GRAZIE ANCHE A DAVID Domenica 30 agosto sono stato per cinque ore davanti alla TV. Cinque ore di trepidazione, sofferenza, paura. E alla fine, niente più sensazioni negative ma solamente una gioia immensa che fa andare a mille il cuore, questo cuore che da quasi 40 anni pulsa per il cross, lo sport che amo. Non so cosa scrivere tanta è la gioia per il nostro campione: grazie Tony, grazie Yamaha, e grazie anche a te, David. Luca Gallerani Ferrara

IN BREVE

STONER, ASSENTE GIUSTIFICATO?

ADDIO BEATRICE, RIMARRAI NEI NOSTRI CUORI Sono rimasta sconvolta dalla morte della “piccola” Beatrice. Ho un’immensa ammirazione per le donne che come me amano e praticano gli sport motoristici. Mi unisco al dolore dei suoi familiari e degli amici. Quando ho saputo ho pianto, perché non si deve per forza conoscerla una persona per piangere quando ci lascia. Ciao Bea, rimarrai per sempre nei nostri cuori. Antonella Venezia Lucca


Lettere

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PROVE LIBERE L’IMPORTANZA DELL’EQUILIBRIO

ALTRO che “Lorenzo’s end” di Matitaccia! Jorge Lorenzo, caduto tre volte, risorge e stende Valentino ad Indianapolis. Il guascone ispanico, l’antipatico, il galletto, dimostra di essere tanto talentuoso e tosto da mettere pressione perfino all’esperto pluricampione italiano, inducendolo all’errore: è un irriducibile, impara umilmente e in fretta (dichiarandolo a priori) dal suo avversario diretto, imitandolo in tutto, perfino nelle coreografie di fine gara. In più, dispone di un team con un tecnico capacissimo, Ramon Forcada, che nulla ha da invidiare a Jeremy Burgess. Dunque l’ultima parte del campionato sarà tiratissima ed appassionante in ciascuno dei circuiti restanti, con gli appassionati sempre più divisi a sostegno di uno dei due beniamini. Alla fine chi prevarrà? Il “mostro sacro” guadagnerà il nono sigillo, oppure sarà il novello “astro nascente” ad aggiudicarsi il titolo 2009? Dati alla mano, se Vale agirà con la freddezza che ha sfoderato quando si è trattato di raggranellare punti nei momenti no, i 25 punti di vantaggio che gli sono rimasti dopo Indy saranno più che sufficienti per mantenerlo in testa sino al termine. Però prepariamoci a gustare una serie di spettacolari duelli in pista e relativi scoppiettanti confronti verbali tra Rossi e Lorenzo ed a restare con il fiato sospeso sino all’ultima bandiera a scacchi. Nel frattempo, da veri appassionati del motociclismo, oltre che da tifosi dei duellanti, ricordiamo che il merito di questo spettacolare epilogo, incerto e incandescente, appartiene anche ai dirigenti ed ai tecnici Yamaha, che dal 2004 non hanno sbagliato una mossa nella scelta dei piloti di punta e negli ultimi due anni hanno prodotto e gestito delle M1 che si sono dimostrate vere e proprie armi letali. Rolando De Cesaris Ascoli Piceno

HO APPENA letto l’ articolo relativo alla scomparsa di Beatrice Bossini. Mi dispiace tantissimo per quanto è accaduto, ma anche se la dinamica dell’incidente non è chiara, mi sento di fare alcune considerazioni. Rijeka è un autodromo che, come da voi sottolineato, non offre gli stessi standard di sicurezza degli impianti nazionali, ma è altrettanto vero che quanto accaduto a Beatrice non avrebbe avuto in Italia conseguenze diverse. Mi sento pertanto di assolvere l’ impianto croato e vorrei invece porre l’attenzione su un altro aspetto a mio avviso molto più importante, ovvero la presenza in pista di piloti che corrono contro il tempo per migliorarsi in vista di competizioni e i piloti “amatori“, categoria della quale faccio parte, che per forza di cose non possono avere lo stesso ritmo dei primi e che inevitabilmente finiscono per “disturbare“ nonostante paghino comunque l’ingresso. Questo è un problema che puntualmente si verifica in tutti i circuiti nazionali. So che qualcosa è stato fatto per uniformare il livello dei piloti in pista evitando il più possibile di mescolare “lenti” e “veloci” ma con ogni probabilità si dovrà lavorare ulteriormente in questa direzione. Rimane il rammarico per una giovane vita spezzata e spero che Beatrice dall’alto possa illuminare chi di dovere e suggerire qualche soluzione affinché simili episodi non accadano più, né in Italia né altrove. lettera firmata

BELLO E BRUTTO DELLA STRADA SONO appena tornato dal mio primo giro in moto tra le Dolomiti. Fantastico. La cosa bella è che ovunque ci fermavamo per bere un caffè, mangiare, dormire, ecc... i motociclisti incontrati, italiani e stranieri, che guidassero una custom, una supersportiva (come noi) o una moto da turismo sembrava facessero tutti parte dello stesso gruppo. È veramente bello sapere che ovunque vai e con chiunque trovi puoi fare gruppo e socializzare senza problemi. la cosa che invece mi ha deluso è la presenza dei tanti cretini con la C maiuscola che trasformano la strada in pista. Anche a me piace andare forte, è da quando ho 12 anni che ho il sedere sulla moto, prima mini e infine maxi, però per andare forte ho sempre scelto la pista, dove la sicurezza è massima (anche se mi sono rotto ugualmente una spalla e una gamba, ma fa parte del gioco...). E voglio chiedere a tutti quei presunti Valentino Rossi che invece di accelerare per strada, per poi fermarsi al bar e vantarsi di avere toccato col ginocchio a terra in un tornante in valle, perché non prendono la loro moto e vanno a fare un giro in pista? Forse perché si accorgerebbero di essere dei “cancelli” e non dei Valentino Rossi, perché in pista troverebbero chi va veramente forte. La moto è bellissima e si possono fare bellissimi giri e divertirsi anche con le supersportive senza dover per forza fare gli sboroni, perché non c’è bisogno di correre, ma facendolo si rischia solamente di rovinare la nostra categoria, una delle poche sane. Chi vuole far vedere veramente di andare forte, lo faccia in pista! Simone Guardamiglio - Lodi

CIV SUPERBIKE CASO CONFORTI SCRIVONO I TEAM ALLA gara Superbike del CIV corsa domenica 23 agosto, la giuria ha penalizzato di 30 secondi Luca Conforti, per essere partito dallo schieramento nonostante il suo motore si fosse spento. A segnalare l’irregolarità è stato il DS del Team Guandalini, Pier Francesco Chili. Di seguito, pubblichiamo le posizioni delle due squadre interessate in merito all’accaduto.

FACCIAMO riferimento all’articolo scritto da Paolo Gozzi sul n. 34 relativo ai fatti accaduti durante la gara SBK del CIV disputatasi in data 23 agosto a Misano Adriatico. Il direttore sportivo del Team Guandalini, Pierfrancesco Chili, ha agito in nome e per conto del Team ed insieme ad altre squadre ha tempestivamente segnalato alla Direzione Gara che, regolamento alla mano, il pilota del Team Barni Racing, Luca Conforti, dopo aver subìto lo spegni-

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IO LA PENSO COSÌ

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LE SCELTE GIUSTE YAMAHA, GRAN BELLE MOSSE


Lettere

mento della moto sulla griglia di partenza, sarebbe dovuto ripartire dalla corsia box e non dalla griglia di partenza. Essendoci un regolamento FIM e per evitare di creare “precedenti” nelle prossime gare, il Team Guandalini ha chiesto alla Direzione Gara, tramite il proprio Direttore Sportivo, che venisse effettuata una corretta interpretazione del regolamento. La stessa richiesta - il vostro articolo non lo indica - è stata avanzata anche da altri team. Capitò anche in occasione della gara di Campionato del Mondo Superbike svoltasi nel 2003 ad Imola, quando lo stesso Pierfrancesco Chili subì personalmente l’applicazione della medesima regola. In un Campionato Italiano Velocità che mostra grande professionalità e notevoli segni di ripre-

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sa rispetto al passato, non si possono tralasciare o trascurare le regole scritte sul regolamento. Nonostante il nostro pilota Matteo Baiocco sia stato il vincitore materiale della gara, indipendentemente dalla decisione presa della Direzione Gara, dispiace per la penalizzazione inflitta al pilota del Team Barni Racing Luca Conforti, autore di una gara superlativa persa per un’inezia e protagonista insieme a Matteo Baiocco di una delle più belle gare viste negli ultimi tempi nel CIV. Ribadiamo la nostra massima stima verso il pilota bresciano Conforti, avversario corretto e leale sia in pista che fuori, ma essendoci un regolamento abbiamo chiesto alla Direzione Gara che tale regolamento venisse rispettato. Team Guandalini Racing

PRENDIAMO atto della penalità imposta al nostro pilota Luca Conforti nella gara del 23 agosto a Misano. La commissione gara ha deciso una penalità di 30 secondi due ore dopo il termine della gara.Decisione che ci esclude definitivamente dalla lotta per il titolo Superbike. Ci sentiamo in dovere di precisare che l’ingresso in pista dei nostri tecnici per accendere la moto di Conforti non è stato una nostra iniziativa, bensì un invito esplicito e chiaro da parte dei marshall. Riteniamo di non aver guadagnato alcun vantaggio da questa situazione e soprattutto di non aver messo a rischio l’incolumità degli altri piloti che hanno preso il via del “warm up lap” senza nessun disagio. La cosa che non sapremo mai è come sarebbe andata se, come

da regolamento, la moto fosse stata accesa nella corsia box e il pilota si fosse allineato nella sua posizione chiudendo la gara ugualmente al secondo posto. Come Team Manager, ma prima di tutto come sportivo, faccio i complimenti a Baiocco per la vittoria e al nostro Luca Conforti che, anche in questa occasione, ha dato il massimo rischiando tutto fino all’ultima curva e dimostrando di essere un grande protagonista del Campionato Italiano Velocità 2009. Mi piacerebbe che il motociclismo rimanesse uno sport sano, dove si esalta il valore umano delle persone e mi piacerebbe che le gare fossero decise dai piloti in pista. Un vero sportivo e soprattutto un vero pilota dovrebbero essere d’accordo. Marco Barnabò Barni Racing Team

MOTOGP LA SOLITUDINE DEL MANAGER NELLO spietato mondo del business vige una regola inossidabile che è l’incubo del manager: se sbagli sei fuori. Questa regola ha validità universale, fuorché per una persona: Carmelo Ezpeleta. È lui è il vero problema della cronica crisi della MotoGP. Riceve input (prevalentemente dalla Honda, che di fatto ha il controllo assoluto della MSMA) anziché prendere decisioni, media in continuazione nel tentativo di sanare i molteplici attriti tra le varie parti ed è costretto a comportarsi di conseguenza piuttosto che impartire le proprie linee guida. Ora leggo che sarebbe il salvatore in questo momento di

profonda crisi! Proprio lui che ha avvallato, dimostrando un’impotenza disarmante, la fallimentare classe 800: moto costosissime che, dovendo girare a regimi stellari, sono imbottite di elettronica. Conscio di questa situazione ha sposato la follia della riduzione della quantità di benzina, decisione rivelatasi ancora più infausta, dato che ha portato ad un ulteriore innalzamento dei costi. E dal GP Repubblica Ceca i motori devono durare due gare, ma la competizione tra le Case impone che non venga perso neanche un cavallo, ed un ulteriore aumento dei costi di progettazione e sviluppo è certo come il talento di Valentino Rossi. Il governatore della MotoGP è in crisi: per anni è stato irriverente nei confronti della SBK, perché in MotoGP si utilizzano i

LORENZO LA SCELTA DI YAMAHA? DI RESTARE IN O! ENDE AFFATT R P R O S I M N NO Stefania (NA)

prototipi ma ora propone dei motori derivati dalla serie. La Dorna non è in grado di garantire il minimo dei partecipanti previsti? E allora che si occupino d’altro: la FIM, che in questo momento ha un Presidente autorevole e tosto, dovrebbe avere il coraggio di togliere la gestione del Motomondiale agli spagnoli. Da subito. Poi, con l’aiuto delle varie federazioni nazionali, creare una struttura che gestisca in modo professionale il campionato. Assurdo poi sostenere che non si possa tornare ai motore 1000, a mio avviso unica ancora di salvezza: vorrei che questo profondo cambiamento venisse proposto alle Case uni-

tamente ad una forte riduzione dell’uso dell’elettronica (immagino un abbattimento dei costi del 20-25%). Vedrete quale sarà la risposta! Filippo Bianchi Perugia

LA RISPOSTA? Negativa. Le Case non vogliono né il ritorno delle “mille” né limitazioni all’elettronica. Quanto ad Ezpeleta, non è lui la causa delle difficoltà della MotoGP. Ora più che mai, il problema risiede nella confusione che regna nella MSMA: sono i Costruttori (in particolare i giapponesi) che dovrebbero essere ridimensionati. La Dorna è colpevole di aver dato loro troppo spazio.

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Officina

di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it

LAVAGGIO A CORRENTE TANGENZIALE Migliore rispetto a quello trasversale I MOTORI mi piacciono, ma sono giovane e ho cominciato a interessarmi a loro da poco. Vi scrivo, parlando di due tempi, per sapere che cosa significa “lavaggio a correnti tangenziali”. Siccome viene indicato in certe schede tecniche, devono esserci soluzioni di altro tipo a questo proposito. Potete fornirmi informazioni complete ma in termini semplici? Claudio Sala Milano

TANTO per cominciare, penso sia bene ricordarle che con il termine lavaggio si intende la sostituzione dei gas combusti da parte di quelli freschi; in altre parole, si tratta della fase durante la quale il cilindro viene “spazzato” dalla miscela ariabenzina, che completa l’espulsione dei gas di scarico. Nei motori a due tempi a ciclo Otto, ossia ad accensione per scintilla, che sono quelli impiegati in campo motociclistico, motonautico, kartistico, eccete-

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A SINISTRA, I TRAVASI DI UN MOTORE A DUE TEMPI. SONO CONDOTTI CHE “COLLEGANO” L’INTERNO DEL CILINDRO CON IL BASAMENTO, ATTRAVERSO I QUALI PASSA LA MISCELA.

ra i gas freschi (cioè la miscela aria-benzina) non vengono aspirati direttamente nel cilindro, ma nella camera di manovella, dalla quale vengono successivamente inviati al cilindro stesso per mezzo dei condotti di travaso. Questo passaggio avviene mentre la luce di scarico è aperta. Ciò significa che, mentre si svolge la fase di travaso, i gas combusti continuano ad uscire dal cilindro, sia perché già si stavano riversando con notevole velocità nel sistema di scarico, sia in quanto letteralmente

“spinti fuori” dai gas freschi, che si comportano come un vero e proprio pistone fluido. Fin qui andrebbe tutto bene, ma in effetti questo accade in teoria. Nella pratica la situazione è diversa e allo scarico fuoriesce una notevole quantità di miscela aria-benzina, miscelatasi con i gas combusti (più una parte che fuoriesce direttamente per “cortocircuitazione”), e all’interno del cilindro rimane un congruo quantitativo di questi ultimi. In altri termini, il lavaggio è ben lontano dall’essere perfetto (e risulta di gran lunga peg-

giore rispetto a quello che si ha nei motori a quattro tempi). Proprio il cattivo lavaggio costituisce il tallone d’Achille dei motori a due tempi, in quanto causa di un consumo molto elevato e di emissioni di scarico inammissibili. A questo negli ultimi anni si è cercato di porre parzialmente rimedio sostituendo i classici carburatori con dei sistemi di iniezione diretta appositamente sviluppati, in modo da evitare la fuoriuscita di carburante allo scarico. Come evidente, nei due tempi l’andamento delle correnti gassose ha una importanza fondamentale per quanto riguarda l’efficienza (ovvero la “bontà”)

CIELO DEL PISTONE CON QUESTO TERMINE SI INDICA LA SUPERFICIE SUPERIORE DEL PISTONE, CHE COSTITUISCE LA PARETE MOBILE DELLA CAMERA DI COMBUSTIONE, CHE È A CONTATTO DIRETTO CON I GAS.

del lavaggio. Per lungo tempo il sistema che ha dominato la scena è stato quello a corrente trasversale, con una luce di travaso piazzata di fronte a quella di scarico e il CIELO DEL PISTONE munito di un deflettore, che deviava la corrente di miscela fre-

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Officina

sca verso l’alto. Arrivata alla camera di combustione, la corrente veniva “riflessa” verso il basso dalle pareti della testa e si dirigeva verso la luce di scarico, completando (nelle speranze!) l’espulsione dei gas combusti. Rispetto a questo schema base vi erano delle variazioni, che spesso prevedevano due luci di scarico piazzate una vicina all’altra. L’efficienza del lavaggio lasciava molto a desiderare e inoltre la presenza del deflettore faceva aumentare il peso del pistone, “sporcava” notevolmente la forma della camera di combustione e non di rado era causa di problemi come distorsioni del pistone stesso. Già attorno al 1910 erano state ipotizzate un paio di soluzioni che prevedevano l’impiego di un pistone con cielo piano e di più

luci di travaso, che però erano rimaste soltanto sulla carta. A partire dal 1924 Adolf Schnurle, un tecnico che lavorava sui diesel a due tempi presso la Klockner-Humboldt-Deutz, ottenne il rilascio di alcuni brevetti relativi a un sistema di lavaggio a correnti tangenziali. Nel 1932 la DKW li acquistò, nella versione per motori a ciclo Otto, e già l’anno successivo mi-

PMI QUESTO ACRONIMO STA PER PUNTO MORTO INFERIORE (POSIZIONE NELLA QUALE IL PISTONE SI VIENE A TROVARE PIÙ VICINO ALL’ALBERO A GOMITI, DURANTE IL SUO MOVIMENTO RETTILINEO ALTERNATO). NEI TESTI TECNICI SPESSO STA PER PRESSIONE MEDIA INDICATA.

se in produzione la prima moto con un lavaggio di questo tipo. Il successo fu enorme. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il lavaggio “Schnurle”, assai più efficiente di quello a corrente trasversale, è stato adottato rapidamente da tutti i fabbricanti di motori a due tempi per moto e tuttora domina la scena incontrastato. Nella versione più semplice, vengono impiegati due condotti di travaso collocati simmetricamente ai due lati del cilindro e rivolti opportunamente. Le correnti gassose incontrano la parete del cilindro che si trova di fronte allo scarico e risalgono lungo di essa. Una volta raggiunta la camera di combustione ripiegano verso il basso e scendono quindi verso la luce di scarico completando (sempre in

POMPA DI LAVAGGIO DISPOSITIVO IMPIEGATO PER FORNIRE ARIA AI CILINDRI DI ALCUNI MOTORI A DUE TEMPI. IN MOLTI CASI È COSTITUITO DA UN COMPRESSORE A LOBI.

teoria) l’espulsione dei gas combusti, e quindi il lavaggio del cilindro. Il pistone ha il cielo piano o con una bombatura appena accennata. Nei motori di prestazioni più elevate da molti anni a questa parte si impiegano in genere cinque travasi (quattro laterali più grandi e uno “di correzione” praticato nella parete opposta a quella ove si trova lo scarico); il principio è sempre lo stesso. La denominazione è dovuta al fatto che le correnti entrano pressoché tangenzial-

mente alle pareti laterali del cilindro. Un lavaggio ancora migliore si può ottenere con una corrente unidirezionale, facendo entrare i gas freschi da una estremità del cilindro (ad esempio, tramite una serie di luci che vengono scoperte dal pistone quando si avvicina al PMI) e facendo uscire i gas combusti dall’altra. Questo sistema viene impiegato in altri campi ma non sui motori motociclistici, per ragioni di ingombro e di complessità; prevede infatti l’impiego di una POMPA DI LAVAGGIO esterna e di due alberi a gomiti (motori a pistoni opposti) o di valvole a fungo in testa, con relativi organi di comando. Quest’ultima soluzione viene adottata in diversi motori destinati ad impiego navale o industriale.

te dai bracci di manovella con i relativi perni, dai contrappesi e da parte delle bielle. Quando, per via del frazionamento del motore e della struttura dell’albero, esse si rivelano sufficienti, non vi è in effetti necessità di impiegare un volano esterno. Ciò accade in genere nei motori con un numero considerevole di cilindri e destinati a impiego molto sportivo, se l’albero è dotato di contrappesi e bracci di manovella di dimensioni tali da assicurare un adeguato momento d’inerzia, ovverosia se la “massa volanica” dell’albero risulta sufficiente. Per i motori automobilistici la cosa è differente, in quanto il volano serve anche da elemento conduttore della frizione e da supporto per la corona dentata del sistema di avviamento. Inol-

tre, i regimi di rotazione sono ben diversi da quelli delle moto supersportive, e anche il tipo di impiego. Un volano, nei classici quattro cilindri auto, è dunque sempre presente, mentre nei motori motociclistici si riduce in genere al solo rotore del generatore di corrente e in qualche

BRACCIO DI MANOVELLA È LA PARTE DELL’ALBERO A GOMITI CHE COLLEGA UN PERNO DI BANCO CON QUELLO DI BIELLA ADIACENTE. AI LATI DI CIASCUN PERNO DI BIELLA, QUINDI, VI SONO DUE BRACCI DI MANOVELLA, CHE LI UNISCONO AI PERNI DI BANCO.

caso è addirittura assente. Le masse volaniche non è che si identifichino esattamente con quelle in rotazione; occorre prendere in considerazione anche la loro distanza dall’asse dell’albero. Quello che conta è il momento d’inerzia, che è proporzionale al quadrato del raggio di rotazione (ovvero della distanza dall’asse). Tenga presente che quando si ha a che fare con corpi rotanti, quelle che per i corpi in movimento di traslazione sono distanze diventano angoli, la velocità lineare è “sostituita” da quella di rotazione (che ha dimensioni fisiche ben diverse, essendo eguale a una frequenza, ovvero a un tempo alla meno uno) e la massa dal momento d’inerzia. Si ragiona, inoltre, non in termini di forza ma di coppia!

ALBERO MOTORE FUNGE ANCHE DA MASSA VOLANICA? IN MERITO all’albero motore, vorrei sapere se i BRACCI DI MANOVELLA e i relativi contrappesi, che assumono quella caratteristica forma a “mannaia”, oltre a svolgere una funzione di equilibratura, servono anche come massa volanica. Sui motori moderni non mi sembra di vedere un vero e proprio volano calettato sull’albero motore. Gianluca

LE PARTI mobili del motore, escludendo gli organi della distribuzione e gli “accessori” come la pompa dell’olio, eccetera, prendendo in considerazione i soli componenti del manovellismo, hanno un movimento rettilineo alternato (pistoni, parte delle bielle) oppure un movimento di rotazione, attorno all’asse dell’albero a gomiti. Abbiamo quindi delle masse soggette a forze d’inerzia che, per ogni cilindro, raggiungono il valore massimo in corrispondenza dei punti morti, e delle masse in rotazione. Queste sono costituimotosprint

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Paddock A cura di Lucia Voltan

Salvini, Monni e Compagnone IL COMMISSARIO tecnico della nazionale di cross, Andrea Bartolini, ha diramato le convocazioni per il Nazioni MX Europeo, che si svolgerà il prossimo 20 settembre a Chernivtsi, città situata sul confine occidentale dell’Ucraina. Pronti a battagliare per riportare in Italia il titolo saranno: Alex Salvini, che correrà nella classe MX1, Manuel Monni, nella MX2 e Felice Compagnone nella Open. A loro è affidato il compito di riscattare la beffa dello scorso anno quando, per

CROSS EUROPEO 85

UNA VITTORIA PER BERNARDINI UNA vittoria e un quinto posto per Samuele Bernardini nella penultima prova del cross europeo classe 85, gara che si è disputata a Brezice, in Slovenia. Con un primo e un terzo posto, lo sloveno Tim Gajser si è aggiudicato il titolo. Bella prestazione in gara per Ivo Monticelli, quarto e secondo.

un solo punto, l’Italia con Beggi, Lupino e Bonini, fu costretta ad accontentarsi della piazza d’onore, lasciando la vittoria ai francesi. Quest’anno sembrano esserci tutte le premesse per riportare a casa il titolo vinto nel 2006 (in Romania) e 2007 (in Germania). All’appuntamento continentale è prevista la partecipazione di 23 squadre nazionali. Tra i più forti, Francia (Leonce, Charlier, Bellino) e Olanda (Van Vijfeijken, Herlings e Brakke).

CROSS EMX2, CHARLIER CE L’HA QUASI FATTA CON UN PRIMO E UN SECONDO POSTO A RANDERS, IN DANIMARCA, NEL PENULTIMO ROUND, IL FRANCESE CHRISTOPHE CHARLIER RAFFORZA LA SUA LEADERSHIP NEL CAMPIONATO EUROPEO CROSS EMX2.

Bea, sempre con noi «CIAO BEA SARAI SEMPRE CON NOI»: PILOTI, TEAM MANAGER, SPETTATORI, C’ERANO TUTTI DIETRO QUESTO STRISCIONE, ESPOSTO SABATO 29 AGOSTO AL MUGELLO, DURANTE LA COPPA ITALIA. E TUTTI SI SONO COMMOSSI NEL RICORDARE LA SFORTUNATA PILOTA MORTA IN SEGUITO A UNA CADUTA DURANTE PROVE LIBERE SUL CIRCUITO DI RIJEKA.

I NUOVI CAMPIONI EUROPEI DI SUPERMOTO Alexander Georgiev nella S1, Rosen Tonkov nella open e Tsonko Peev in S-junior: sono questi i nuovi campioni europei di Supermoto. Tutti bulgari, tutti e tre in sella alle KTM. NELLA 10 ORE A COPPIE DI FARIGLIANO VINCE UN SINGLE È giunta alla trentatreesima edizione la 10 Ore di Enduro a Coppie di Farigliano, in provincia di Cuneo. Nonostante la formula a coppie, a imporsi nella classifica assoluta è stato un concorrente che ha affrontato l’impegno in “solitaria” nella classe Marathon, Andrea Cantinotti. Il pilota della TM ha preceduto nell’assoluta la coppia Dracone-Giordano, secondi, e Pioppo-Lauro, che hanno chiuso al terzo posto. Ecco i vincitori di classe. MussoDiano (50), Sanino-Peila (125); Armanni-Boffa (250); Politanò L.-Rizza (250 4 tempi); Dracone-Giordano (450 4 tempi). RIAPRE A MANTOVA LA PISTA DI CROSS Il circuito Città di Mantova è di nuovo aperto per collaudi e allenamenti di cross. Fino al 23 settembre, l’orario è il seguente: mercoledì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Per informazioni e prenotazioni: 0376 326782 motoclub3@ motoclubmantovano.191.it

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IN BREVE

EUROCROSS I NOSTRI AL NAZIONI

I VINCITORI DELLA “SBRICICA” DI ENDURO UMBRO Si chiama “Sbricica” ed è una gara di enduro extreme in notturna, organizzata dal Moto Club Foligno. Sulle salite di Capodacqua (PG) si sono imposti: Omar Chiatti (MC Racing Terni) e Francesco Daini (MC Foligno).

Per ottenere le performance migliori occorre scegliere le tecnologie migliori. Per questo Polini dedica ai possessori di scooter 50 cc un concentrato di vera sportività, a cominciare dal nome. Parliamo di , un kit completo di variatore, rulli, molla di contrasto ed EVO-SLIDER, capace di rendere più grintoso e reattivo il temperamento del tuo scooter di serie, mantenendo al tempo stesso sicurezza e affidabilità. Per il tuo desiderio di prestazioni è davvero competitivo, anche nel prezzo.


Paddock IDENTIKIT

CHIARA FONTANESI 1

Un primo e un secondo posto, come la campionessa del mondo Laier, che ha vinto il GP Olanda solo per via del successo in gara 2: insomma, un trionfo. Sì, questo mondiale è andato molto bene. Ho concluso con un nono posto, niente male se si tiene conto di un paio di cose. Prima di tutto l’età. Io ho 15 anni, la Laier e le altre davanti a me più di 20. E poi io ho una 125, loro una 250. Ma la mia moto è messa a punto dai tecnici del Team Rinaldi, che è delle mie parti e da qualche anno mi dà un grande aiuto.

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Lierop è un terreno sabbioso, notoriamente ostico per i piloti italiani. Come ci sei riuscita? Grazie a cinque settimane in Belgio, praticamente ci ho passato gran parte delle mie vacanze estive. Cinque giorni in moto e due di allenamento fisico a settimana. Io, il mio meccanico e mio padre. Insomma, niente distrazioni e moltissimo lavoro. Comunque tutti vanno ad allenarsi in Belgio, ma a me piace molto anche la Sardegna. Ci sono bellissime piste sabbiose anche lì e, diciamolo, l’ambiente è decisamente meno tetro.

3

Da quando, due anni fa, hai vinto il Loretta Lynn, la principale gara amatoriale di cross americano, non ti sei più fermata. Sì, sta andando niente male. L’anno scorso ho vinto l’italiano femminile, adesso punto al primo posto under 18 nel campionato 125. Trofeo misto, anzi misto per modo di dire... sono l’unica femmina. Anche se a me francamente interessa poco battere maschi o femmine. Mi diverto quando c’è da combattere, se è troppo facile non c’è gusto.

4

Ragazzina con le idee chiare. Obiettivi? Per la prossima stagione ho in programma gli internazionali (misti) e poi ancora il mondiale femminile: stavolta vorrei piazzarmi ai primi tre posti. E poi chissà, un’altra capatina in America non mi dispiacerebbe.

NATA A

PARMA ETÀ

15 ANNI PRIMA GARA

A 5 ANNI

QUEST’ANNO

HA VINTO GARA 1 AL GP OLANDA CROSS motosprint

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Paddock

DI ROSSI, TESSA MOTO S A L I S S E V A «SE OSA ONER E PEDR LORENZO, ST IO GLI PARECCH R A D I D E C A P SAREI CA TUTO SONO GIÀ BAT I M . IO ID T S FA 250». l) DO EROetIN N A U Q O oto Journa R (M O L CON Randy De Puni BASTA MONDIALE PER ARO E CARLSSON IL GP DI FRANCIA SARÀ L’ULTIMA GARA DEL MONDIALE ENDURO PER SAMULI ARO E BJORNE CARLSSON, CHE HANNO DECISO DI RITIRARSI A FINE ANNO. PER QUANTO RIGUARDA ALEX BELOMETTI, IL PILOTA BERGAMASCO HA DECISO CHE NEL 2010 PRENDERÀ PARTE SOLO AGLI ASSOLUTI D’ITALIA.

SBK INGLESE

INFORTUNATO

BEGGI TORNA AGLI ASSOLUTI ASSENTE nel GP Grecia per infortunio, Cristian Beggi non prenderà parte neanche al prossimo gran premio di Francia. Il pilota reggino dovrebbe rientrare alle gare nella conclusiva prova degli Assoluti d’Italia di Città di Castello, che potrebbe essere l’ultima gara con la Yamaha 450 4T del team Racing Project.

DOPPIO CAMIER CON SQUALIFICA

ENDURO JUNIOR

DOPPIA vittoria (con squalifica) per Leon Camier (Yamaha) nella prova del campionato inglese di Superbike, che si è disputata a Cadwell Park. Nella prima ha battuto Stuart Easton (Honda) e James Ellison (Yamaha). Nella seconda ha preceduto il compagno di squadra Ellison e Easton. Dopo aver tagliato il traguardo, però Camier è stato squalificato per non essere rientrato ai box all’ultimo giro dopo la segnalazione dei commissari per via del fumo che usciva dalla sua moto.

DUE vittorie per il francese Benoit Fortunato nel mondiale enduro Junior, già vinto dallo spagnolo Oriol Mena. Un quarto e un terzo posto per Mirko Gritti. Buona prova anche per Edoardo D’Ambrosio, ottavo e settimo, mentre Michael Pogna si è ritirato sabato per una caduta nella quale ha riportato uno stiramento al braccio destro.

GRITTI SUL PODIO MONDIALE

IN DVD IL MEGLIO DEL MOTOMONDIALE È GIÀ IN EDICOLA “VALENTINO NELLA LEGGENDA” IL PRIMO DI UNA SERIE DI 16 DVD CHE RIPERCORRONO LA STORIA DEL MOMONDIALE. LI PROPONE LA GAZZETTA DELLO SPORT, OGNUNO AL PREZZO DI 10,99 EURO (OLTRE AL COSTO DEL QUOTIDIANO). CON IL SECONDO DVD “10 PERLE PER DIECI CAMPIONI” IN EDICOLA DALL’11 SETTEMBRE, CI SARÀ IN OMAGGIO IL COFANETTO PER RACCOGLIERE LA COLLEZIONE.

DUNGEY SORPASSA

GIÀ campione, Chad Reed (Suzuki) si è aggiudicato la vittoria della prima gara nella prova del National americano di cross, che si è corsa a Southwich. L’australiano è poi caduto nella successiva frazione, vinta da Matt Goerke (Yamaha). Ora l’obiettivo è puntato sulla 250, dove Ryan Dungey (Suzuki, sotto), secondo e quarto in gara, ha strappato la leadership a Christophe Pourcel (due volte intrappolato nel fango). Ora, a una prova dal termine, Dungey ha 17 punti più del francese. In gara si sono imposti il rookie della Honda Justin Barcia e Tyla Rattray (Kawasaki).

CORSO DI ENDURO I prossimi 24 e 25 ottobre si terrà un corso di enduro maschile e femminile con i campioni del motorally presso il centro enduro extreme di Palazzuolo sul Senio (Firenze). Gli istruttori sono Matteo Graziani ed Enrica Perego. Per maggiori informazioni e prenotazioni: Angelo 339-3925330 oppure info@ enduroextreme.it www.enduroextreme.it

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IL PROMOTORE del mondiale enduro Alain Blanchard vorrebbe già dal 2010 sei classi: E1 “Under 25”, E2, E3, EJunior “Under 23”, EJunior 125 2T “Under 21”, EnduroGP. La nuova “EnduroGP” sarebbe in pratica una classe regina come nella velocità, riservata a 24 piloti. A sfidarsi per questo titolo iridato sarebbero i migliori otto della E1, E2, E3. Tra le proposte di Blanchard anche la classe E1 riservata agli “Under 25” come nel cross MX2.

COMUNICATION - SIDO Service s.a.s.

IL FUTURO DEL TEAM STIGGY NON È “NEBULOSO” Il futuro del team Stiggy sarà apparso contradditorio a chi ha letto l’articolo “Marcia ridotta” sul numero scorso. La squadra passerà dalle Honda alle Yamaha, dunque la frase che ne definiva “nebuloso” il futuro è frutto di un refuso tipografico.

CERCHI

UN FUTURO DI SUCCESSO?

IN CANTIERE C’È LA ENDUROGP

Valter Moto Components s.r.l. Via dell'Immacolata 1-20048 Carate Brianza (MI) Tel: +39 0362 805407 - Fax +39 0362 805146 - info.valtermoto.com

SONO già in vendita i biglietti per la tribuna Ducati al Mondiale SBK di Imola, il 26 e il 27 settembre. Consentirà l’accesso nell’area coperta M, che si trova alla chicane fronte box. Dietro la tribuna M sarà predisposto un parcheggio riservato alle Ducati. Disponibili fino al 21 settembre, i biglietti costano 100 euro (per i tre giorni) 80 euro (sabato e domenica) e 70 euro (domenica) presso i Ducati Store e i concessionari, oppure online sul sito www.bestticket.it.

TRIBUNA DUCATI A IMOLA

Altidona (AP) Tel. 0734 937166 - Benevento (BN) Tel. 0824 335849 Roncadelle (BS) Tel. 030 2584299 - Monguzzo (CO) Tel. 031 651563 Lesmo (MB) Tel. 039 6064368 - Legnano (MI) Cell. 349 7160766 Noventa Padovana (PD) Tel. 049 8936399 - Monza (MB) Tel. 039 360389 Campagnano di Roma (RM) Tel. 06 30895140 - Favria (TO) Tel. 0124 470681 Torino (TO) Tel. 011 2673046

LE LEZIONI DI TRIAL DI DIEGO BOSIS IL 19 E 20 SETTEMBRE, CORSO DI TRIAL DI PRIMO LIVELLO PRESSO LA DIEGO BOSIS TRIAL SCHOOL AL TRIAL PARK VARATA DI CASTELLINANDO (CN). INFORMAZIONI AL SITO WWW.TRIALPARKVARATA.IT

MONDIALE 2010

NOVITÀ SUL MANUBRIO DI MAX NAGL Al GP di Lierop sulla moto di Max Nagl (sopra) in lotta con Cairoli per il titolo MX1, si è visto per la prima volta, sul lato sinistro del manubrio, un deviatore che consente di passare da una mappatura standard della centralina ad una che rende il motore molto più trattabile. Non si conoscono i dettagli, sembra che la curva d’erogazione non cambi molto, ma con una costante di circa 5 CV in meno. Per il pilota una scelta utile su un tracciato massacrante come quello olandese.

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PROVE LIBERE AL MUGELLO L’11 E IL 30 SETTEMBRE Quattro ore, dalle 9 alle 13, al prezzo di 210 euro: è la proposta della Eleven per prove libere al Mugello, l’11 settembre. Si replica il 30

MONDIALE SBK

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BELLA. BELLISSIMA. E ANCHE BRAVA. PERCHÉ SA CANTARE, BALLARE E PRESENTARE. HA UNO SGUARDO IN GRADO DI IPNOTIZZARE QUALSIASI UOMO E UN SORRISO SOLARE. LA RAGAZZA ARGENTINA SARÀ LA MADRINA DEL GRAN PREMIO DI IMOLA DI SUPERBIKE. MA QUANDO È INIZIATO IL RAPPORTO TRA BELEN E LE DUE RUOTE? IN ARGENTINA. «MIO PADRE GUARDAVA LE GARE IN TELEVISIONE E IO, DOPO ESSERE TORNATA DALLA DISCOTECA, CERCAVO INVANO DI PRENDERE SONNO, INFASTIDITA DAL RONZIO DELLE MOTO». MA BELEN IN MOTO CI VA? «SÌ, INSIEME AL FIDANZATO E RIGOROSAMENTE SENZA CASCO». MA A BELEN, A IMOLA, PIACEREBBE PROVARE L’EMOZIONE DI SALIRE SU UNA SUPERBIKE BIPOSTO? «VEDREMO, PERCHÉ LE MOTO SONO DAVVERO TROPPO PERICOLOSE». DAVVERO LA TESTIMONIAL IDEALE...

CASCO D’ARGENTO DI SPEEDWAY Hanno chiuso in settima e ottava posizione Alessandro Novello e Mattia Carpanese, impegnati nella tradizionale e prestigiosa gara slovacca disputata nella pista di Zarnovica e denominata Casco d’Argento. La gara è stata vinta dallo slovacco Vaculik.

SONO stati 4.315.000, 25,94% di share, gli spettatori che hanno seguito la MotoGP a Indianapolis. Un milione e mezzo in meno rispetto al 2008. La 250 è stata vista da 1.447.000, 12,50%: lo scorso anno era stata annullata per maltempo. Per la 125, 860.000, 9,10% (meno 215.000). 1.552.000 il pubblico di Fuorigiri, con una flessione di 790.000.

Questi sono alcuni punti di forza del nostro progetto: Affiliazione ad un'azienda leader nel settore after market moto sportive

Belen testimonial... non troppo convinta

OLTRE 4 MILIONI PER LA MOTOGP

KTM IN LUTTO. È MORTO HANS TRUNKENPOLZ COLPITO DA INFARTO MENTRE DISPUTAVA LA MEZZA MARATONA DI ALTÖTTING IN BAVIERA, È MORTO A 65 ANNI HANS TRUNKENPOLZ, FIGLIO DEL FONDATORE DELLA KTM. È STATO SEPOLTO AL CIMITERO DI MATTIGHOFEN.

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POICHÉ il campionato italiano ha carattere propedeutico, le classifiche riservate ai più giovani assumono una particolare importanza. Partiamo dalla SBK (under 25) con Matteo Baiocco ormai irraggiungibile. Ed ecco i primi cinque delle altre classi a una prova dal termine. 125 (under 18): 1. Tonucci p. 79; 2. Morciano 76; 3. Pontone 53; Sabatino 49; Russo 48. STK 600 (under 23): 1. Boscoscuro 106; 2. Lamborghini 91; 3. Tamburini 72; 4. Massei 62; 5. Rossi 38. Supersport (under 21): 1. Vargas 98,5; 2. Totti 43; 3. La Marra 25; 4. Bussolotti, Conti e Velasco 20. STK 1000 (under 23): 1. Petrucci 101; 2. Colucci 91; 3. Della Ceca 61; 4. Magnoni 57; 5. Baroni 46.

INDIANAPOLIS IN TV

IN BREVE

LA MEGLIO GIOVENTÙ

PROVE LIBERE A MAGIONE E AL MUGELLO Due giorni in pista al Mugello, per prove libere, il 17 e 18 settembre: l’intera giornata costa 290 euro, (mezza a 200). C’è anche un giorno a Magione, il 21 settembre: 160 euro al giorno, mattina 100, pomeriggio 85. Prenotazioni: 335-8179947, 393-7014270.

IN BREVE

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Mugello Zerbo vince l’Hornet Cup 2009. Stirpe e Sassaro aumentano il loro vantaggio.

Classifiche

Nel cuore della Toscana, la passione scende in pista.

Il Mugello non si smentisce e regala agli appassionati tre splendide gare ricche di emozioni. Nell’RS125GP Trophy, Davide Stirpe ha un altro passo rispetto alla gara di Franciacorta. Durante il giro di ricognizione c'è il primo colpo di scena con la caduta di Faccani, vincitore a Franciacorta. Al pronti via Stirpe saluta gli avversari e conduce una gara in solitario. Dietro di lui, per la seconda posizione, è un susseguirsi di sorpassi tra Bugatti, Monti e Zenari che finiscono nell’ordine con un arrivo in volata. A seguire, dopo un duello spettacolare, Menchetti e Fossi terminano quinto e sesto. Settimo giunge Cipiciani davanti a Cunti, Comollo e Piccini. Per la gara di Misano Stirpe deve amministrare 18

punti di vantaggio su Zenari che, a sua volta, ne ha 16 su Bugatti e 20 su Faccani. Nell’Hornet Cup è Sebastiano Zerbo, autore di una pole da record, a prendere subito il comando delle operazioni per non lasciarlo fino alla fine. Molto combattuta la gara tra Bentivogli e Carnevale per il secondo gradino del podio; infatti, mentre Zerbo si aggiudica gara e giro veloce, Carnevale supera Bentivogli nel corso del penultimo giro, precedendolo sul traguardo e rinforzando la sua seconda posizione nella classifica generale. Dietro a Di Lalla, giunto quarto, arrivano in volata Galimberti, quinto, e Pacchiana. Settimo Andaloro davanti a Bellini, Covini e Morosi. Nella classifica “over & under” la spunta Papa su Rontani e Fugardi.

n RS125 GP TROPHY, Stirpe domina.

n HORNET CUP.

Impossibile frenarlo.

Zerbo vince in anticipo il trofeo con la IV vittoria consecutiva.

Per informazioni e iscrizioni contattare E&E Organization Via Marcello Garosi, 10 - 00128 Roma Tel: 06 632135 - 348 3816929 - 349 1523135 - Fax: 06 5082233 E-mail: e.eorganization@gmail.com

Si ringrazia:

Per Zerbo quattro vittorie e titolo conquistato in anticipo; rimane aperta la lotta per la seconda posizione finale. Nella CBR600RR Cup, sin dal secondo giro, prende il comando il capoclassifica Sassaro con Boccolini, Zerbo e Giugovaz subito dietro. Durante il quarto giro la gara perde Giugovaz a causa di problemi tecnici, mentre Sassaro, Zerbo e Boccolini proseguono la loro gara con sorpassi continui. Durante l’ultimo giro Zerbo prende il comando per andare a vincere la sua prima gara nella CBR Cup 2009, mentre Sassaro perde la volata con Boccolini per soli 13 millesimi. Per il quarto posto la spunta Zappa su Petrini. Lusso è sesto e precede Lagiongada, Nespoli, Magnanelli e Vargas che giungono sul traguardo in una spettacolare volata a cinque. Nella classifica “under” il primo è Lusso che precede Lagiongada e Vargas. Per la gara di Misano, Sassaro si presenta al via con 23 punti di vantaggio su Boccolini e 30 punti su Giugovaz, Petrini e Zerbo.

CLASSIFICA DI GARA 1. Stirpe Davide 2. Bugatti Simone 3. Monti Federico 4. Zenari Davide 5. Menchetti Yuri 6. Fossi Isaak 7. Cipiciani Lorenzo 8. Cunti Elia

CLASSIFICA GENERALE alla media di 149,201 km/h a 4,613 sec. a 4,654 sec. a 4,746 sec. a 28,316 sec. a 28,642 sec. a 56,370 sec. a 1’08,131 sec.

CLASSIFICA DI GARA 1. Zerbo Sebastiano 2. Carnevale Giovanni 3. Bentivogli Paolo 4. Di Lalla Emilio 5. Galimberti Sebastian 6. Pacchiana Stefano 7. Andaloro Stefano 8. Bellini Fernando

SONO APERTE LE PRE-ISCRIZIONI PER LA NUOVA STAGIONE 2010 AI TRE TROFEI MONOMARCA HONDA: RS125GP TROPHY, HORNET CUP, CBR600RR CUP.

alla media di 148,330 km/h a 3,204 sec. a 3,735 sec. a 11,114 sec. a 19,105 sec. a 19,137 sec. a 21,476 sec. a 34,798 sec.

CLASSIFICA DI GARA 1. Zerbo Sebastiano 2. Boccolini Gilles 3. Sassaro Alex 4. Zappa Andrea 5. Petrini Marco 6. Lusso Niko 7. Lagiongada Nicolò 8. Nespoli Antonio

IL PROSSIMO ED ULTIMO APPUNTAMENTO PER IL 2009 È IL 20 SETTEMBRE SUL CIRCUITO DI MISANO.

1. Stirpe Davide 2. Zenari Davide 3. Bugatti Simone 4. Faccani Marco 5. Monti Federico 6. Calia Kevin 7. Cipiciani Lorenzo 8. Brignoli Marcello

punti punti punti punti punti punti punti punti

PILOTA-TEAM 83 65 49 45 35 30 27 23

CPR Racing Pos Corse MC Quarantaquattro San Carlo Junior Team Power Racing Team CRP Racing Tur Tle Corse Kuja Racing

CLASSIFICA GENERALE

CLASSIFICA CONCESSIONARIE

1. Zerbo Sebastiano 2. Carnevale Giovanni 3. Bentivogli Paolo 4. Pacchiana Stefano 5. Galimberti Sebastian 6. Di Lalla Emilio 7. Fontana Stefano 8. Conti Angelo

1. VALDOMOTO PESCARA - Pescara 2. DINAMICA MOTO - Grandate (CO) 3. RS MOTO - Bergamo 4. DALL'ARA - Bergamo 5. VALDOMOTO PESCARA 2 - Pescara 6. TOTTENE - Bassano del Grappa (VI) 7. CASA DELLA MOTO - Sanremo (IM) 8. ARONI MOTORICAMBI - Bareggio (MI)

punti 100 punti 66 punti 56 punti 49 punti 41 punti 35 punti 24 punti 20

CLASSIFICA GENERALE alla media di 153,213 km/h a 0,452 sec. a 0,465 sec. a 4,367 sec. a 4,390 sec. a 14,911 sec. a 15,111 sec. a 15,244 sec.

1. Stirpe Davide 2. Zenari Davide 3. Bugatti Simone 4. Faccani Marco 5. Monti Federico 6. Calia Kevin 7. Cipiciani Lorenzo 8. Brignoli Marcello

1. Sassaro Alex 2. Boccolini Gilles 3. Giugovaz Diego 3. Petrini Marco 3. Zerbo Sebastiano 6. Zappa Andrea 7. Lusso Niko 8. Vargas Raffaele

punti punti punti punti punti punti punti punti

punti: 168 punti: 111 punti: 65 punti: 49 punti: 42 punti: 40 punti: 26 punti: 20

CLASSIFICA CONCESSIONARIE 76 53 46 46 46 43 40 33

1. DINAMICA MOTO - Grandate (CO) 2. TRESOLDI - Pessano C.B. (MI) 3. MEGABIKE - Roma 4. MA.WI MOTO FAENZA - Faenza (RA) 5. MOTOMARCHE DI LATINI - Senigallia (AN) 6. CENTRO MOTO - Poggibonsi (SI) 7. CASA DELLA MOTO - Sanremo (IM) 8. TAMBURRINO - Parete (NA)

punti: 119 punti: 61 punti: 57 punti: 54 punti: 53 punti: 46 punti: 40 punti: 30

n Zerbo scende in pista e sale sul podio. La sua prima vittoria stagionale in CBR600RR CUP.

n RS125 GP. Tris di campioni: Stirpe, Bugatti, Monti.

n HORNET CUP. Gli assi del Mugello: Zerbo, Carnevale, Bentivogli.

n CBR600RR CUP. Oro, argento, bronzo: Zerbo, Boccolini, Sassaro.


contromano

CHI È LA PIÙ BRUTTA DEL REAME? Difficile fare una classifica fra le moto, anche perché il gusto personale è molto vario

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

LA MOTÒ APRILIA, PROGETTATA DA PHILIPPE STARK NEGLI ANNI NOVANTA, SI AFFERMÒ NELL’ESPOSIZIONE DEL MUSEO DI ARTE MODERNA DI NEW YORK. SULLA SUA ESTETICA, COMUNQUE, I PARERI FURONO E SONO CONTRASTANTI.

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COME immaginavo, dopo l’articolo sui camion, si sono fatti sentire i camionisti. Qualcuno si è anche sentito offeso per il fatto che li avevo tirati in ballo per “l’occupazione delle strade d’Europa”. No, cari camionisti, non ce l’ho con voi, assolutamente. So che il pane ve lo guadagnate duramente, che fate una vita non certo comoda e rilassata e che senza di voi questo mondo non andrebbe avanti. Nel mio articolo facevo solo notare che i camion sono troppi sulle nostre strade e autostrade e che questo crea problemi non indifferenti. Che spaziano dalla viabilità alla distruzione dell’asfalto e che andrebbero affrontati dai governi europei perché, chi non è alla guida di un camion, qualche volta si sente davvero un moscerino in mezzo ad una divisione corazzata! E poi ce l’avevo con il mondo in genere, anzi con la sua stupidità che fa sì che la frutta o l’acqua minerale debbano arrivare da chi sa dove. Insomma, cari camionisti, voi non avete colpa per questo. Continuate a lavorare e a buttare un occhio alle moto, perché sono piccole e quasi invisibili!

Inutile estendere questo invito alla classe dirigente, visto che non mi sembra così attenta ai problemi reali, persa com’è nelle sue logiche di potere, nell’amore per la poltrona e negli agi del palazzo. Dopo questo preambolo, torno in picchiata sul tema che avevo in mente per questa settimana. Riguarda un titolo che nessun costruttore vorrebbe mai portare a casa, il premio che terrorizza ogni designer, l’appellativo che si attacca ad una moto come quegli adesivi terribili che non si staccano per nessun motivo e che ti costringono a riverniciare il pezzo sul quale si erano fusi… Insomma, qual è la moto più brutta del mondo? Ovviamente, parlando di estetica, si cade sul soggettivo, quindi una cosa che per me è splendida per un altro fa schifo. Faccio un esempio classico, la Motò Aprilia. Venne disegnata da Stark negli anni Novanta e fu un clamoroso buco nell’acqua, nonostante il grande impegno del designer e della Casa. Era bruttina, sembrava un giocattolo e tecnicamente non esaltava. Come non bastasse, nonostante l’aspetto classico, aveva un motore raffreddato a liquido che proprio non legava con il resto della moto. Venduta in pochi esemplari, sbeffeggiata davanti ai bar, demolita e rottamata senza pietà, oggi è molto ricercata e ha raggiunto quotazioni incredibili. Ne ho vista vendere una a 6.000 euro. Brutte lo erano, e nemmeno poco, tante moto prodotte all’Est dell’Europa, negli anni della Cortina di Ferro. Dimesse, stilizzate da gente che pensava a tutto fuor che all’estetica, adesso trovano un incredibile numero di sostenitori. Come a dire che spesso il tempo è galantuomo e rivaluta cose che all’epoca del loro ingresso sul mercato fecero decisamente schifo. Probabilmente è anche colpa del design di oggi, spesso fuori dalle righe ed eccessivo, che fa apprezzare cose nate solo per soddisfare una funzione, il trasporto, e non tutta una serie di idee chieste dal marketing. Di sicuro il mondo degli scooter è quello che paga di più sotto questo punto di vista. Ce ne sono a migliaia, di tutti i tipi e di tutte le fogge. Buona parte dei quali non si riesce nemmeno a guardare... Di questo se ne sono accorti in parecchi, vista la richiesta disperata di vecchie Vespa, dalla 50 Special, alla Primavera, persino alla PX. Certo che se un produttore cinese riuscisse a replicarle bene, farebbe davvero un grande affare. E di grandi affari in questo settore è da un po’ che non se ne fanno!


polvere di stelle

BMW PRIMA E DOPO IL SECONDO CONFLITTO In auge anche sportivamente fino al 1938, patì duramente le conseguenze della sconfitta

NEGLI ANNI PRECEDENTI LA SECONDA GUERRA MONDIALE, LA BMW ERA PIÙ CHE MAI ALLA RIBALTA E OTTENNE MOLTI PRIMATI. COME QUELLO ASSOLUTO DI VELOCITÀ CHE, NEL 1935, STABILÌ LA BMW 750 SOVRALIMENTATA, SOPRA.

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

LE UNICHE SUPERSPORT CON QUALCOSA IN PIÙ.

MENTRE la BMW superava non senza difficoltà il secondo momento negativo della sua storia industriale, legato alla gestione finanziaria molto allegra e un po’ truffaldina di Camillo Castiglioni, l’avventuroso speculatore che l’aveva salvata nell’immediato dopoguerra e che fu definitivamente estromesso nel 1929, si concludeva invece in modo tragico l’esistenza di uno dei due imprenditori che indirettamente l’avevano fondata. Gustav Otto, di cui abbiamo parlato nella prima parte di questa storia, era uscito di scena nel 1916 tentando una nuova avventura industriale nel mondo dell’automobile, ma la sua vita in quel periodo era stata sconvolta dal divorzio dalla moglie Ada, che nel volgere di pochi mesi si era risposata. Nell’agosto del 1925 Ada morì misteriosamente e ci fu chi sospettò di un coinvolgimento dell’ex marito, che però non fu accusato ufficialmente di nulla. Tuttavia Gustav Otto cadde in un forte stato di depressione (gli era già successo nel 1915) e nel 1926 si suicidò.

Alla soglia degli Anni ’30 la BMW raccolse i frutti positivi degli investimenti fatti su prodotti innovativi: dal successo della motocicletta R32, all’eccellente debutto del nuovo V12 aeronautico raffreddato a liquido da 750 HP, al promettente avvio della produzione automobilistica col modello Dixi. Tre settori industriali in grande ascesa in cui la BMW puntava ad un posto di preminenza anche con le vittorie sportive e coi primati mondiali. Verso la fine del 1928 le motociclette BMW potevano già vantare quasi 600 vittorie in corse disputate in tutta Europa. Nel 1930 la Dixi portò alla Casa di Monaco la sua prima affermazione in una gara automobilistica, e tante altre seguirono da quel momento, specie dopo il debutto, nel 1936, della più sportiva delle auto BMW d’anteguerra, la 328, che si impose anche in manifestazioni durissime come la Mille Miglia. Quanto ai motori d’aviazione, il V12 , prodotto in 9.200 esemplari fra il 1926 e il 1938, per le sue prestazioni e le sue doti di affidabilità fu prescelto dai principali costruttori di aeroplani tedeschi e contribuì alla nascita dell’aviazione civile in Germania e della sua compagnia di bandiera, la Lufthansa. Lo stesso V12, che in una versione costruita a partire dal 1933 fu il primo ad adottare un sistema di alimentazione ad iniezione diretta, ottenne un gran numero di primati mondiali e stabilì stupefacenti record su lunghe distanze sia su aeroplani “terrestri”, sia su idrovolanti. Uno specialissimo primato il V12 aeronautico lo ottenne il 21 giugno 1931, ma non spingendo un velivolo, bensì un treno, l’avveniristico Schienenzeppelin, (“dirigibile su rotaie”) un convoglio aerodinamico dotato di elica spingente posteriore la cui velocità massima cronometrata, 230 km/h, rimase imbattuta fino al 1954. Alla vigilia della seconda guerra mondiale la BMW era più che mai alla ribalta. Una 500 boxer sovralimentata nel 1937 strappò alla Gilera 4 cilindri con compressore il primato motociclistico assoluto di velocità percorrendo il chilometro lanciato alla media di 279,83 km/h; nel 1938 la stessa moto in versione da GP si aggiudicò il campionato europeo, allora massima competizione mondiale e avviò la sperimentazione e la produzione del suo primo motore aeronautico a propulsione jet, che fu poi montato sul caccia Messerschmitt Me 262. Con la seconda guerra mondiale si chiuse un’era anche per la BMW, che patì duramente le conseguenze della sconfitta. Il resto è storia d’oggi. (5 - fine)

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MotoGP San Marino di Enrico Borghi - foto Milagro

Con rabbia, ironia, determinazione, Rossi torna primo della classe. Vittoria netta su Lorenzo e 30 punti più di lui nella classifica iridata

M

ISANO - Dopo aver dominato su un asfalto che gli è apparso amico sin dal venerdì (per il modo in cui vi si è adattata la sua M1) e prima di lasciare spazio al misticismo parlando di «segnali» g percepiti p da lui e dalla sua squadra, Valentino Rossi ha percorso iil giro d’onore con la bandiera gialla e il numero stretta nella mano sinistra. Il tricolore, per una quarantasei ben st volta, è stato messo da parte. Perché questa è la sua terra, qui c’è la sua gente. Anche il Mugello lo ama, ma Misano (che dista dalla sua Tavullia g chilometri) è il suo vero regno. È un territorio marchiaappena 15 chilome

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L’IDEA DI ROSSI, “EL SUMER” DI INDY, È STATA L’ID REA REALIZZATA GRAFICAMENTE DA ALDO DRUDI, DESIGNER CHE HA LA CAPACITÀ DI METTERE DES “SU CASCO” IL PENSIERO DI VALENTINO. GLI OCCHI DEL “CIUCHINO” SONO QUELLI DELLA STACCATA ALLA SAN DONATO: MUGELLO 2008. STAC

L’asino che vola

A Indy, mentre cadevo mi sono detto: sei proprio un somaro.. Ho perso 25 punti ma ho trovato l’idea per il casco di Misano motosprint

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MotoGP San Marino Il commento

VALENTINO ROSSI

Umano rilassarsi dopo Brno. Ma...

DANI PEDROSA (3) HA SOFFERTO I PILOTI YAMAHA. E HA CHIUSO AL TERZO POSTO to dal giallo che questa volta, forse più che in passato, ha colorato e rifinito ogni cosa all’interno e all’esterno del circuito. Ha colorato le strade e i muri, i bar e i ristoranti, le vetrine dei negozi e i balconi delle case. E naturalmente, ha colorato la pista. Valentino Rossi ha corso come se fosse avvolto da una gigantesca coperta gialla, formata dai suoi tanti tifosi, che per un week-end lo ha protetto dalle avversità. E che lo ha fatto sentire fortissimo. Non c’era nulla che i suoi avversari potessero fare, questa volta: questa era la “sua” gara e l’ha dominata esattamente come ci si aspettava che avrebbe fatto. Poi, da vero padrone di casa, ha redarguito il popolo in giallo, sotto il podio, invitandolo ad applaudire Jorge Lorenzo che resta pur sempre un degno avversario. Un uomo da rispettare. «Lo fischiavano, e questo non mi piace – ha spiegato –. Non mi va che fischino me all’estero e non deve succedere qui. In Spagna la gente mi applaude, mi tratta bene; voglio che Jorge venga trattato bene dagli italiani». motosprint

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ROSSI ha vinto senza lasciare spazio allo spettacolo, ma questa volta il divertimento altrui era il minore dei suoi problemi. Voleva vincere, anzi dominare, convincere. Nelle prove ha messo a punto armi e strategia, e in pista ha portato una Yamaha perfetta e precisa, stabile in frenata e rigorosa in curva; con questo gioiello si è potuto permettere di non agitarsi quando all’inizio le cose non sembravano andare per il verso giusto. «Con il serbatoio pieno non avevo feeling, per questo mi hanno passato subito Elias e Jorge. Ma sapevo che avrei solo dovuto aspettare un po’. Avevo ben chiari i punti della pista in cui ero irresistibile». Infatti, subito dopo aver portato le gomme in temperatura ha iniziato ad attaccare: con tre sorpassi decisi – prima Lorenzo, poi Elias, infine Pedrosa – si è portato al comando, e a quel punto, cioè dall’ottavo giro in poi, si è reso irraggiungibile. Ha impostato e gestito il ritmo, ha controllato le sue energie e le risorse della moto. La sua è stata una vittoria schiacciante,

al punto che Lorenzo appena sceso dalla moto è andato a complimentarsi con lui. Un segno di resa, di accettazione della sua superiorità: «È stato il più grande, è il numero uno». LORENZO però adesso è preoccupato. E la sua posizione di classifica non c’entra. È il braccio sinistro, ad infondere brutti pensieri all’irriducibile guerriero di Palma di Maiorca. Che ha sofferto in gara, anche perché si sono gonfiati di nuovo i muscoli degli avambracci. Jorge teme che si tratti della sindrome compartimentale, un problema per il quale lo scorso anno si era fatto operare al braccio destro. Ora ha un mese di tempo per riflettere, ed eventualmente per intervenire: «usavo i rettilinei per riposare un po’ il braccio, ma soffrivo molto in frenata» ha spiegato Jorge, che comunque non ha voluto cercare scuse. «Nelle prove l’avevo capito, che questa volta contro di lui (Rossi ndr) non c’era niente da fare. e nel warm up ne ho avuto la conferma».

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MISANO - Pole, vittoria, giro veloce. Più di così... «È stato il week-end perfetto. E se devo essere sincero, non mi aspettavo di dominare in questo modo, su questa pista». Dall’esterno, dopo le prove, questa sembrava una vittoria annunciata. «Ma all’inizio ho avuto qualche difficoltà. Mi hanno passato in frenata, mi sono ritrovato in quarta posizione. Ma sono rimasto tranquillo. Avevo solo una paura: che Pedrosa riuscisse a scappare. Ma per il resto sapevo che piano piano avrei ritrovato il mio ritmo». Eri in stato di grazia. «Ero in ottime condizioni, ero concentrato, e in più avevo una moto perfettamente a punto». Quindi, un grande lavoro di squadra. «Sì, è stato fatto un lavoro grandissimo. Siamo stati bravi. Concentrati, precisi, determinati. Avevamo avuto un segnale, dopo la gara di Indy: sapevano che qui dovevamo reagire». Comunque hai reagito anche tu. La tua è sembrata una passeggiata. «Non è mai facile, e non lo è stato nemmeno questa volta. È vero, pensavo di vincere perché c’erano diversi punti della pista in cui sapevo di poter andare fortissimo, ma Lorenzo ha spinto per tutta la gara. Ed è stata dura anche a livello fisico». Forse la caduta di Indy ha un po’ svegliato la truppa. «Diciamo che senza quella caduta, probabilmente non saremmo arrivati qui con questo livello di determinazione e concentrazione. In fondo, è umano

rilassarsi un po’: dopo Brno avevamo 50 punti di vantaggio, Lorenzo era caduto di nuovo, abbiamo pensato che ci si potesse rilassare un po’». Che cosa è successo, nei primi quattro giri? «Con il pieno la moto non mi dava il giusto feeling. Ho aspettato che le gomme entrassero in temperatura, poi ho cominciato ad attaccare. Sono andato in testa in fretta, però poi ho commesso qualche errore e alla fine non sono riuscito a scappare davvero. Ero davanti, ma gli altri non erano poi così lontani». Comunque sei apparso intoccabile. «La moto andava benissimo, ad un certo punto ho trovato anche un grande grip ed è per questo che mi sono potuto permettere di fare la gara sul passo dell’1’34”!». Una bella risposta a Lorenzo. «Lui è stato più intelligente di me: io a Indy sapevo di non poter vincere ma ho spinto lo stesso e ho buttato via 20 punti. Lui qui sapeva che non avrebbe potuto vincere, ma ha portato a casa 20 punti». La morale qual è? «Che nelle prossime gare la cosa che conterà di più, sarà andare sul podio». Tra l’altro torna Stoner. «Lo spero proprio. Mi fa piacere se c’è un altro pilota veloce, uno capace di inserirsi nella lotta tra me e Jorge. Ovviamente vedremo se potrà cambiare gli equilibri attuali». E adesso che farai, in un mese di vacanza? «Resterò in giro dalle mie parti. Mi riposerò, mi allenerò, ma non mi piace un periodo di pausa così lungo: è diverso, rispetto alla pausa estiva. Di sicuro non perderò di vista il prossimo obiettivo: l’Estoril»

l’uomo del giorno

AVEVO IL DOVERE DI REAGIRE

GRAZIA STATO DI TATI BRAVI: SIAMO S RATI, CONCENT RMINATI ETE PRECISI, D motosprint

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MotoGP San Marino Il commento

SI ATTACCA DE ANGELIS OLGE NDI DAL VIA, ARDS. MA CADE E TRAV CO SE I CH PO W I O ED AT NZ A SS O RE PA SS LO SONO ADDO . ANCHE NON FINIRE A GIÙ HAYDEN AI FRENI PER A VOLTA BUTT I, LA SUA GARA È SALVA. SU A . E CH , DEVE CEDERE IL TEXANO ANE IN PIED E PER LUI, E CH ITO, MA RIM AN LP O CO PP E O EN VI , È TR ROSSI PERÒ IL PASSO DI

MISTERI PERCHÉ E A S O N U S L NES HE VA MA PERFETTA C O T O M A ESSERE Ò LA STESS U P O N MISA A INDY, A Lo ha capito anche Dani Pedrosa, perché dopo aver salvato il podio (con il terzo posto), e dopo aver raggiunto il box facendo l’autostop, visto che la sua Honda è rimasta a bordo pista con il motore ammutolito, ha riconosciuto non solo la forza di Rossi ma quella di entrambi i piloti del Team Yamaha, in questo momento la squadra più forte del mondo: «è normale che sia andata così, loro erano più veloci in rettilineo, in curva, dappertutto!». Invece Valentino, con ancora la tuta addosso, ha parlato di «segnali avvertiti da me e dalla mia squadra, dopo la gara di Indianapolis» poi ha spiegato: «tutti sapevamo di dover reagire, ricompattarci, lavorare in modo perfetto e determinato». Di certo questa squadra sa reagire, sa ribaltare il pronostico. Sa recuperare in fretmotosprint

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ta la strada persa. Anche perché la questione, secondo Valentino, è questa: «più che la determinazione del pilota, ormai conta soprattutto il modo in cui si riesce a mettere a punto la moto in ogni pista». Ed è qui, che è diventato nuovamente mistico: «a volte succedono cose inspiegabili, nella MotoGP. Noi parliamo tanto, ma nessuno sa perché una moto va bene una volta e male un’altra: per esempio, perché la mia andava male a Indianapolis e qui era perfetta?». In ogni caso, Misano ci dice che il campionato, a quattro gare dalla fine, resta un affare tra i piloti del Team Yamaha, ma Valentino si mantiene estremamente aggressivo e determinato. Certo, il lavoro non è finito. Mancano quattro gare, e la

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MotoGP San Marino

OVIZIOSO O D A E R D N A VAT HA RINNO RATTO T N O ANNO, C N O U R E IL SU P RC CON LA H IL 2011 R E P E N IO CON OPZ

Il commento

pausa di un mese potrebbe spezzare il ritmo a tutti. In ogni caso, al ritorno in pista si dovrebbe assistere anche al rientro di Casey Stoner, che potrebbe movimentare gli ultimi quattro GP e la lotta per il titolo. Intanto Pedrosa è riuscito a scavalcarlo nella classifica di campionato e ad inserirsi in terza posizione. Allo stesso modo Andrea Dovizioso (quarto dopo un bel duello con Loris Capirossi) è riuscito a scavalcare Colin Edwards e adesso si trova in quinta posizione assoluta. VALENTINO ha recuperato cinque dei 25 punti persi a Indianapolis e adesso il suo vantaggio su Lorenzo è di 30. Il campione del mondo ha ritrovato vittoria e sorriso, ma per il viso disteso e sereno bisognerà aspettare ancora un po’. Non si è visto, infatti, a Misano. Però il senso dell’umorismo non gli manca di certo. Prima della gara, spiegando il perché del casco fatto realizzare appositamente per questa gara, ha detto: «mentre cadevo, a Indy, mi sono detto “sei proprio un somaro!”. Quando sono tornato a casa ho chiamato Aldo (Drudi, designer dei suoi caschi, ndr) e gli ho detto: a Indy ho perso 25

punti ma almeno ho trovato un’idea per Misano!». E dopo la vittoria, sfoggiando sul podio le orecchie da asino, Valentino ha fatto un’altra rivelazione: «oggi sono stato un asino che vola!». Bene, Rossi ha abbattuto anche questa nostra certezza: che gli asini non possono volare.

TONI ELIAS (24) HA FATTO FUOCO E FIAMME NELLE PRIME BATTUTE DELLA GARA, METTENDOSI ANCHE ALLA TESTA DEL GRUPPO. POI PERÒ È STATO RISUCCHIATO INDIETRO. LA LOTTA PER IL QUARTO POSTO HA AVUTO PER PROTAGONISTI CAPIROSSI (65) E DOVIZIOSO (4), CHE HA AVUTO LA MEGLIO CON UN SORPASSO ALL’ULTIMO GIRO.

NON SI VIVE DI SOLO VALE

Quando gli interessi di Casa e pilota si scontrano MISANO - Nell’ambito di una materia complessa e spesso difficile da definire, che si chiama “riconoscenza”, Valentino Rossi include il totale supporto a chi tanto ha dato in questi anni. Cioè lui. Il campione del mondo sta biasimando il suo datore di lavoro (la Yamaha, che ha riportato al titolo mondiale nel 2004, e poi di nuovo nel 2005 e nella passata stagione) per questo motivo. Il suo nervosismo, manifestato attraverso messaggi più o meno criptati e più o meno reali, deriva da questo. Rossi voleva l’allontanamento di Jorge Lorenzo – «Perché i top team hanno un solo top rider» – ma c’è rimasto male anche per il fatto che lo spagnolo ha ottenuto tutto ciò che ha chiesto: il contratto annuale (a Valentino è sempre stato imposto il biennale), ampi tempi per decidere (a Rossi è sempre stata data una deadline molto più stretta), l’accesso ai “dati” del pesarese e soprattutto la possibilità di beneficiare del lavoro di sviluppo della M1 fatto da lui. In effetti la situazione è paradossale: i due sono acerrimi rivali nella corsa al titolo, ma uno (Rossi) deve lavorare anche per l’altro (Lorenzo). Questa è la vera anomalia. È difficile dare torto a Valentino, su questo, pensando anche a quello che ha fatto per la Yamaha. Ma bisogna guardarla anche dalla parte della Yamaha... motosprint

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In primo luogo è dura lasciare un pilota come Lorenzo alla concorrenza (in ballo c’è anche il titolo “costruttori”, oltre a quello “piloti”), tanto più che lo spagnolo era già in Yamaha e non ha beneficiato di un trattamento economico straordinario (come avrebbe invece avuto in Ducati, dove gli hanno fatto ponti d’oro pur di averlo al fianco di Stoner). La Yamaha aveva fissato un limite al suo ingaggio (poco più di 3 milioni, prendere o lasciare) e questo dimostra che non viene considerato al pari di Rossi (che guadagna quattro volte di più). Ma la Yamaha è un colosso industriale di tale portata da non potersi permettere di non pensare al futuro: Rossi resterà sempre il numero uno, e il grande capo Masao Furusawa lo ha ribadito a Laguna Seca, ma bisogna anche pensare al domani. VALENTINO tiene sempre tutti sulla corda, ogni anno fa capire che potrebbe passare alle auto. Mettendosi dalla parte della Yamaha, quindi, chi può sapere cosa farà Rossi a fine 2010, quando scadrà il suo contratto? Pensando che potrebbe passare alle auto (come del resto stava per fare a fine 2006, quando la Ferrari lo voleva in Formula 1), la Yamaha non può certo permettersi il rischio di restare con un pilota di mezza

classifica. Non lo può fare nemmeno la Ducati, che infatti di fronte alla crisi di Casey Stoner si è gettata a capofitto su Lorenzo. Nei week-end di Indianapolis e Misano, Valentino ha lanciato strali lasciando intendere che nel 2011 potrebbe addirittura prendere altre strade (correre cioè con altre moto, in particolare con la Ducati) ma è difficile che questo accada. Primo: se Rossi fosse davvero interessato alla causa Ducati, l’avrebbe già appoggiata quando (per due volte) la Casa bolognese si è fatta avanti. Secondo: andarsene adesso significherebbe darla vinta a Lorenzo. Anche perché lo spagnolo punta ancora alla Honda, e lo dimostra proprio la volontà di rinnovare con Yamaha solo per un’altra stagione. Perché nemmeno lui vuole convivere con Rossi, e il fatto che abbia accettato un contratto inferiore a quello che gli offriva la Ducati dimostra che si è come “parcheggiato” in attesa delle mosse Honda. Allo stesso modo Pedrosa resta in Honda per un’altra stagione, in attesa di capire se si libererà il posto di Lorenzo in Yamaha. Si potrebbe anche ipotizzare che la Yamaha abbia accettato un contratto annuale con Lorenzo per tenere Valentino sotto pressione, ma questo appare un ragionamento un po’ troppo contorto. Nonché assolutamente perdente per la Yamaha stessa. Semplicemente, si può pensare che questa volta la Yamaha non abbia accontentato il suo pilota di riferimento in modo incondizionato (a fine 2006 si decise di lasciare perdere Stoner, che era ad un passo dalla firma, proprio per non indispettire Valentino, contrario all’arrivo dell’australiano). Ma lo ha fatto soprattutto per cercare di garantirsi un futuro, qualsiasi cosa accada.

STRETTA DI MANO A FINE GARA TRA I DUE PILOTI DELLA YAMAHA. LA RIVALITÀ È FORTE, MA NON MANCA IL RISPETTO: ROSSI SA CHE LORENZO È AVVERSARIO OSTICO. PER QUESTO LO AVREBBE PREFERITO SU UNA MOTO DIVERSA DALLA SUA.

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MotoGP San Marino Le interviste

«ALL’INIZIO avevo un buon feeling con la moto, ma nel settimo giro ho fatto un errore alla curva 11 e ho perso il contatto con i piloti di testa. È stato questo errore a compromettere la mia gara. Poi, nel finale mi sono battuto con Capirossi, che frenava davvero forte, e sono riuscito a salvare almeno il quarto posto. Questo è stato il mio primo week-end con le sospensioni Öhlins, quindi non avevo la messa a punto perfetta».

ToniElias È SUCCESSO QUALCOSA ALLA MOTO

«ERO partito alla grande e nella prima parte della gara stavo andando forte. La squadra aveva fatto un gran lavoro nelle prove, ma in gara ad un certo punto è successo qualcosa alla mia moto. È un vero peccato, perché abbiamo dimostrato di poter tenere il passo dei primi della classe. Il sesto posto è positivo, ma da come era iniziata speravo, e pensavo, di riuscire a fare qualcosa di più».

MarcoMelandri POCHI CAVALLI PER ATTACCARE

«ALL’INIZIO mi sono ritrovato sesto. Ho fatto fatica a prendere un buon ritmo nei primi giri, ma piano piano ho cominciato a migliorare: ad un certo punto giravo più o meno come Dovizioso e Kallio. Il problema è che la mia moto non aveva potenza, sul rettilineo non avevo sufficiente velocità per attaccare. Ci ho provato lo stesso, ma dopo qualche errore ho preferito portare a casa un po’ di punti».

LorisCapirossi SEMBRAVA QUASI FATTA...

«SONO deluso dalla mia gara, perché il quarto posto l’avremmo meritato e l’ho perso nell’ultimo giro, quando ormai sembrava fatta. Sarebbe stato un grande risultato per noi. Dovizioso era un po’ più veloce di me, così nell’ultimo giro ho cercato di chiudere tutte le porte ma non ce l’ho fatta. Peccato, sarebbe stato il mio miglior risultato della stagione». motosprint

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JorgeLorenzo

ROSSI È IL PIÙ FORTE

MISANO – «Sapevo che sarebbe stata una gara difficile, non sono rimasto sorpreso: Rossi è stato il più forte, punto e basta. Non c’è niente da dire, sulla sua vittoria». Hai limitato i danni. «Era il mio obiettivo, perché dopo il warm up mi sono convinto che questo era il miglior risultato a cui potevo aspirare. Valentino era stato troppo forte, per tutto il week-end. Si poteva lottare solo per il secondo posto. Tra l’altro non è nemmeno iniziata benissimo, visto che ho rischiato di cadere già nel primo giro». Però te la sei cavata. «Ho cercato di stare calmo, all’inizio non avevo nemmeno un buon feeling con la moto. Non volevo prendere rischi, ho riordinato le idee e poi ho cercato di prendere un buon ritmo». Hai impiegato molto tempo per passare Pedrosa. Come mai? «Sì, infatti quando ci sono riuscito Valentino aveva già preso del vantaggio. Dani andava forte, e andava molto forte la sua moto. La Honda è molto veloce in curva e in accelerazione, soprattutto ad inizio gara. Questo mi ha messo in difficoltà, ho capito che sarei stato costretto a prendere rischi, per passarlo, e non mi andava». Da un po’ la Honda va forte. «La Honda e la Ducati hanno una accelerazione maggiore, rispetto alla Yamaha. Spero che in Giappone lavorino, nelle prossime gare ci serve un po’ di potenza in più».

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ERA LA PRIMA CON LE ÖHLINS

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AndreaDovizioso

MikaKallio SENZA TIRARE IL FIATO

«HO PERSO molte posizioni nella prima curva e poi altre per evitare l’incidente alla seconda. Quando sono riuscito a risalire fino alla settima posizione il gruppo di Elias, Dovizioso e Capirossi era quattro secondi davanti a me. In alcuni punti mi avvicinavo, in altri perdevo e nel frattempo Melandri mi pressava. È stata una gara molto dura, non ho potuto tirare il fiato un solo attimo».

DANIEL PEDROSA HA FINITO LA GARA PER UN SOFFIO: LA SUA MOTO S’È FERMATA SUBITO DOPO IL TRAGUARDO E LUI È RIENTRATO AI BOX GRAZIE AD UN PASSAGGIO RICEVUTO DA ELIAS.

DanielPedrosa

È ANDATA BENE COSÌ

MISANO – Sei tornato al box sulla moto di Elias: cosa è successo? «La mia moto si è ammutolita di colpo. Anche all’inizio non andava bene ma ha retto per tutta la gara. Solo che verso il finale ha ceduto». È andata bene, quindi. «È andata benissimo! Primo, perché la moto ha ceduto dopo la bandiera a scacchi, e secondo, perché oggi contro quei due (Lorenzo e Rossi, ndr) non c’era niente da fare. Frenavano più forte di me, ed erano anche più veloci nelle curve». È andata bene anche perché hai trovato Elias che ti ha caricato sulla sua RCV. «Sì, ho messo fuori la mano con il pollice alzato, come gli autostoppisti: ma ormai credevo che i piloti fossero già passati tutti. Toni era probabilmente l’ultimo». All’inizio, come sempre, hai creato scompiglio. «Andavo abbastanza forte, è vero, ma il sogno è finito a metà gara: quando i due della Yamaha hanno alzato il ritmo e io non sono stato in grado di reagire». Pare che dalla prossima gara il quartetto si ricomponga... «Sì, torna Stoner. Che posso dire? Io cercherò di continuare così: lottare per il podio, e provare a vincere. Poi, vedremo».

NickyHayden DE ANGELIS, NON SI FA COSÌ! «PRIMA di partire avevo il timore che De Angelis potesse fare qualcosa del genere: è a casa sua, e sta lottando per il suo posto di lavoro. Quindi, quando con la coda dell’occhio ho visto cosa stava facendo, ho provato a dare gas per scappare via. Ma ha colpito la mia ruota posteriore e la mia gara è finita lì. È stata una sciocchezza: non si fa così con le gomme fredde, nella seconda curva del primo giro».

AlexDe Angelis DEVO SOLO SCUSARMI

«HO TROVATO Edwards davanti, decisamente più lento: ho frenato ma purtroppo ho perso il controllo della moto urtandolo. Poi Colin ha coinvolto anche Hayden ed io adesso non posso far altro che scusarmi con entrambi. Sono cose che nelle corse succedono, ma questa era la mia gara di casa e ho deluso me stesso e tutti quelli che si aspettavano qualcosa di buono da me».

AleixEspargarò TROPPO MALE PER RESISTERE

«NEI primi giri stavo andando molto bene, facevo parte di un gruppetto di piloti (Vermeulen, Toseland, Melandri e Kallio) in lotta per il settimo posto. Dopo una quindicina di giri l’avambraccio destro è però tornato a farmi male ed è stato impossibile mantenere quel ritmo. Riuscivo a frenare con il palmo della mano, ma non potevo aprire completamente l’acceleratore e perdevo in velocità di punta». motosprint

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MotoGP San Marino Le pagelle di Marco Masetti

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LA FORZA DEI NERVI

MISANO - Restare lucidi è una dote che hanno solo i grandi. Misano ce lo ha fatto capire benissimo, fin dalla vigilia. La Yamaha ha cercato di destabilizzare Rossi con la riconferma di Lorenzo e la sua promozione a prima guida, quindi alla pari di Rossi. Valentino invece di prendere a pugni armadietti e muri dei box, ha giocato in contropiede, pronunciando parole di grande stima nei confronti della Ducati e facendo capire che chi non lo ama non lo merita. Dopo aver monopolizzato il pre-GP, Rossi ha massacrato la concorrenza in gara e poi ha affrontato la parte psicologicamente più difficile: il trionfo. Una cosa dai contorni messianici, con un oceano di bandiere gialle, di cappellini con il 46, il sole e la luna, in un tripudio di gente che urlava il suo nome, che era venuta solo per lui. Al mondo pochi attori e rock star hanno il suo seguito. Eppure resta lucido e non perde mai il contatto con la realtà: solo i grandissimi riescono a fare questo. Anche Lorenzo sa mimetizzare la sconfitta e spende parole di burro nei confronti del rivale. Dice che Vale è il più bravo, il numero uno, e fa bene. Non si può sfidare a parole un messia che sa far volare gli asini nel giorno del trionfo. Poi c’è il giorno del tonfo. Il crollo di Iannone che perde il controllo e dice cose delle quali sicuramente si pentirà in futuro. Le testate hanno rovinato il fine carriera di un grande campione come Zidane, figuriamoci quella di un pilota di 125. E tutti noi abbiamo qualcosa che ci fa schifo, ma non c’è bisogno di dirlo in TV come ha fatto lui. Anche Alex De Angelis ha fatto la mossa sbagliata: un avvio arrembante, una frenata alla disperata, un botto che coinvolge altri piloti. Deve essere terribile rialzarsi e vedere uno vestito di rosso che ti dà dello scemo e vorrebbe tirarti un cazzotto. Peggio ancora se succede in un GP che è intitolato al tuo Paese. Bene, si gira pagina, si va in vacanza con un compito: imparare il controllo dei nervi. Ecco un’altra cosa da copiare dai grandi.

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AlexDe Angelis

ValentinoRossi

Vince la gara, si riprende il pallino del gioco, rimette in chiaro chi comanda in casa Yamaha. E fino a questo punto non ci sarebbero grosse novità, ma è anche riuscito nella storica impresa di far credere al mondo che gli asini possono volare. Di un altro pianeta.

JorgeLorenzo

Molto meno brillante del solito, ma abile a mimetizzare la situazione. In pista subisce Rossi, ma porta a casa 20 punti; in conferenza tesse le doti del rivale, smorzando toni ed eventuali polemiche.

LorisCapirossi Gara gagliarda e senza paura. Piace soprattutto quando attacca e sorpassa Dovizioso. Nel finale, però, le prestazioni sul veloce gli fanno capire che la Suzuki deve ancora lavorare parecchio.

AndreaDovizioso Non è male ma non esalta, del resto sta collaudando le sospensioni del futuro, le Öhlins. Nella lotta con Capirossi fa vedere di saper sfruttare la prestazioni, sarebbe perfetto, con un filo di grinta in più. Ma non sbaglia mai. Positivo.

Carico, forse troppo al via, parte forte e in un attimo combina il disastro trovandosi di fronte Edwards che aveva rallentato. Si attacca ai freni, perde il controllo della moto e abbatte Edwards e Hayden. Nel suo GP, dopo il grande podio di Indy, crolla.

QUELLO CHE NON VA

DaniPedrosa

Grande avvio di gara, dimostra di essere capace di sfruttare tutte le doti della Honda. A lungo andare, però, ne patisce anche i difetti e si accoda ai primi con un distacco abbastanza significativo. Si capisce che lavora per il futuro e, incredibile, sta persino diventando simpatico, vedi la scenetta dell’autostop.

AleixEspargarò Un dato su tutti: quinto miglior tempo in gara! Per essere un debuttante, ducatista per caso, è un grande risultato. Infatti gli hanno già fatto i biglietti aerei per le prossime gare. Non ha nemmeno il tempo di festeggiare: di corsa a Madrid a farsi operare per un problema al braccio.

NiccolòCanepa

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MikaKallio

Problemi in avvio per il traffico e la bagarre, poi tenta di risalire la china, lottando con Melandri. Una gara non esaltante, ma il salto sulla moto ufficiale non poteva rivoluzionare il suo rendimento. Non dimentichiamoci che è un debuttante, quindi è positivo.

MIKA KALLIO E MARCO MELANDRI FIANCO A FIANCO, IN LOTTA PER IL SETTIMO POSTO, ANDATO AL FINLANDESE DELLA DUCATI. A SINISTRA IN BASSO, ALEIX ESPARGARÒ: ERA ALLA SECONDA USCITA CON LA DUCATI DELLA PRAMAC E SI È FATTO VALERE.

Rischia di essere “tagliato” dalla squadra in favore di Espargarò e anche in questo GP non fa molto per risollevare le sue azioni. Due uscite di pista, tempi poco interessanti, una gara da dimenticare.

GaborTalmacsi Avvio grintoso, poi il buio e un distacco dal primo imbarazzante. La MotoGP si sta rivelando un osso molto duro per i denti del pilota ungherese.

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MarcoMelandri

ChrisVermeulen

NickyHayden

Come non bastassero i problemi della Kawasaki, rompe lo scarico e la sua moto non ha la potenza per permettergli l’attacco decisivo a Kallio. Ritorna a punti dopo un periodo di digiuno, ma si vede che vorrebbe già essere in sella ad una moto più competitiva.

Di buono azzecca una grande partenza, poi poca roba da segnalare. Un pilota che sta perdendo, assieme al posto in MotoGP, anche la fiducia nei propri mezzi. Un classico caso di depressione post licenziamento.

Chi l’ha visto? Non ha nessuna colpa eppure va per terra praticamente subito, centrato da moto che ruzzolano come biglie. Ha pure uno scatto di nervi verso De Angelis, che è riuscito a far perdere il fair play anche a Nicky.

JamesToseland

ColinEdwards

Fare decimo in una gara come questa non era impresa impossibile, infatti James ci è riuscito con una prestazione dimessa. Un altro week-end che scivola via, incolore.

Coinvolto nella caduta iniziale al primo giro, perde la gara in una nuvola di polvere, e senza nemmeno averne colpa: arrabbiatissimo, come minimo. Non gli si può dare torto.

RandyDe Puniet Resta coinvolto nel crash iniziale, senza colpa. Per fortuna adesso avrà tempo per guarire: la sua caviglia malconcia ne ha bisogno.

ToniElias L’avvio di gara fa pensare al podio, poi qualcosa nella sua moto non funziona a dovere e il piazzamento peggiora. Resta il pilota che piega di più, quello che attacca con grinta, ma che raccoglie poco rispetto a quello che semina. motosprint

39


MotoGP San Marino Il tabellone

esterna 28°C asfalto 37°C

Alvia

RE BE LI

Ì RD NE E V

RE BE LI

TO BA SA

NI IO AZ IC F I AL QU

P -U M AR W

1. Valentino Rossi

Italia

Yamaha

1’35”304

1’34”528

1’34”338

1’34”894

2. Dani Pedrosa

Spagna

Honda

1’36”080

1’35”001

1’34”560

1’35”222

3. Jorge Lorenzo

Spagna

Yamaha

1’35”430

1’34”732

1’34”808

1’35”639

4. Toni Elias

Spagna

Honda

1’37”057

1’35”966

1’34”907

1’36”115

5. Colin Edwards

USA

Yamaha

1’36”350

1’35”479

1’35”184

1’35”580

6. Nicky Hayden

USA

Ducati

1’36”608

1’35”382

1’35”223

1’35”608

7. Alex De Angelis

San Marino

Honda

1’36”096

1’35”584

1’35”343

1’36”608

8. Andrea Dovizioso

Italia

Honda

1’36”316

1’35”340

1’35”492

1’35”487

9. Randy De Puniet

Francia

Honda

1’37”056

1’35”289

1’35”554

1’35”913

10. Loris Capirossi

Italia

Suzuki

1’36”508

1’36”002

1’35”561

1’36”858

11. Mika Kallio

Finlandia

Ducati

1’36”419

1’36”247

1’35”601

1’36”328

12. Marco Melandri

Italia

Kawasaki

1’37”454

1’36”518

1’35”785

1’36”510

13. Chris Vermeulen

Australia

Suzuki

1’37”134

1’36”187

1’35”790

1’36”611

14. James Toseland

G. Bretagna

Yamaha

1’36”588

1’36”513

1’36”070

1’36”840

15. Aleix Espargarò

Spagna

Ducati

1’37”126

1’35”999

1’36”228

1’37”304

16. Niccolò Canepa

Italia

Ducati

1’37”306

1’36”491

1’36”264

1’36”796

17. Gabor Talmacsi

Ungheria

Honda

1’37”869

1’37”794

1’37”091

1’37”371

Altraguardo

Giriveloci

1. Valentino ROSSI Yamaha Fiat Yamaha Team 118,328 km alla media di 159,371 km/h

44’32”882

2. Jorge LORENZO 3. Dani PEDROSA

a 2”416 a 12”400

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

Poleposition

Yamaha Honda

Fiat Yamaha Team Repsol Honda Team

Honda Repsol Honda Team Andrea DOVIZIOSO Suzuki Rizla Suzuki MotoGP Loris CAPIROSSI Honda San Carlo Honda Gresini Toni ELIAS Ducati Ducati Marlboro Team Mika KALLIO Kawasaki Hayate Racing Team Marco MELANDRI Suzuki Rizla Suzuki MotoGP Chris VERMEULEN Yamaha Monster Yamaha Tech 3 James TOSELAND Ducati Pramac Racing Aleix ESPARGARÒ Honda LCR Honda MotoGP Randy DE PUNIET Ducati Pramac Racing Niccolò CANEPA Honda Scot Racing Team MotoGP Gabor TALMACSI NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO Honda San Carlo Honda Gresini Alex DE ANGELIS Yamaha Monster Yamaha Tech 3 Colin EDWARDS Ducati Ducati Marlboro Team Nicky HAYDEN

Velocitàmassime 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.

1. Rossi 1’34”746 alla media di 160,572 km/h

a 26”330 a 26”539 a 28”286 a 30”184 a 31”757 a 31”909 a 38”347 a 46”673 a 52”041 a 1’03”198 a 1’22”347

2. Lorenzo

1’34”823

3. Pedrosa

1’35”115

4. Dovizioso

1’35”435

5. Espargarò

1’35”673

6. Capirossi

1’35”680

7. Vermeulen

1’35”703

8. Kallio

1’35”742

9. Elias

1’35”779

10. Melandri

1’35”877

11. De Puniet

1’35”988

12. Toseland

1’36”026

13. Canepa

1’36”448

14. Talmacsi

1’37”019

libere 2 libere 1 libere 1 libere 1 libere 1 libere 1 libere 1 libere 1 gara libere 2 libere 2 libere 1 gara libere 1 gara gara libere 1

Pedrosa Kallio Elias De Angelis Dovizioso Capirossi De Puniet Talmacsi Lorenzo Melandri Hayden Rossi Canepa Vermeulen Espargarò Toseland Edwards

279,7 278,7 278,4 277,8 277,4 275,8 274,9 274,2 274,2 273,8 273,4 273,1 273,1 272,9 272,1 271,4 270,7

PRIMATO PRECEDENTE Valentino Rossi (Yamaha) nel 2008, in 1’34”904 alla media di 160,305 km/h

Valentino Rossi (Yamaha) in 1’34”338 alla media di 161,266 km/h Pole 2008: Casey Stoner (Ducati) in 1’33”378 alla media di 162,924 Km/h

Yamaha Yamaha Honda Ducati Honda Yamaha Suzuki Honda Honda Kawasaki

20 16 5 25 11 13 — 10 6 2

20 25 16 13 11 4 9 3 5 10

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

25 20 — 16 — 13 7 6 9 5

20 16 25 13 — 9 — 5 7 6

11 — 7 2 25 20 5 13 16 9

25 — 20 — 13 9 11 8 6 —

— 25 6 — 13 11 9 20 4 —

25 20 16 — 13 — 11 — 4 8

8

25

25 20 16 13 — 7 5 11 — 9

VA nov LE em NC b IA re

41

MA ott LE ob SI re A

19

5

17

3

14

25 20 10 16 13 9 11 4 8 2

24

GE lug RM li AN o 26 IA GR lug AN lio BR 16 ETA GN RE ag A P. os CE to CA 30 IN ag DI os AN to A 6 s POL IS SA ett e N MA mb RI re NO 4 PO otto RT br OG e AL 18 LO AU ott ST ob RA re LIA

16 20 — 25 13 10 11 1 8 5

US lug A lio

— 25 16 11 13 9 8 5 2 20

CA giu TA g LU no NY 27 A OL giu AN gn DA o

25 — 20 16 8 9 10 2 13 11

31

ITA ma LIA gg io

Italia Spagna Spagna Australia Italia USA Italia San Marino Francia Italia

FR ma AN g CI gio A

Valentino ROSSI Jorge LORENZO Dani PEDROSA Casey STONER Andrea DOVIZIOSO Colin EDWARDS Loris CAPIROSSI Alex DE ANGELIS Randy DE PUNIET Marco MELANDRI

SP ma AG gg NA io

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 8. 10.

a AP pri PO le NE

Campionatopiloti

26

San Marino 6.09.2009

NUMERO GIRI

17 28

Venerdì: De Angelis. Sabato: nessuno. Domenica: Espargarò (warm up), Edwards, De Angelis, Hayden.

GI

nei tre giorni 83.371 nel 2008 51.157 (nei tre giorni 81.097)

PILOTI AL VIA

13

55.103

Lecadute

QA ap TA ril R e

SPETTATORI

Punti in classifica rispetto al 2008 TOTALE dopo 13 gare

237 207 157 150 133 123 97 88 88 87

-25 +67 -28 -37 +15 +15 +11 +39 +48 +39

11. Chris Vermeulen 84; 12. Toni Elias 80; 13. James Toseland 78; 14. Nicky Hayden 73; 15. Mika Kallio 51; 16. Niccolò Canepa 35; 17. Sete Gibernau 12; 17. Gabor Talmacsi 12; 19. Yuki Takahashi 9; 20. Aleix Espargarò 8.

Topteam 1. 2. 3. 4. 5.

Fiat Yamaha Team Repsol Honda Team Ducati Marlboro Team Monster Yamaha Tech 3 Rizla Suzuki MotoGP

Campionatomarche 444 290 240 201 181

1. 2. 3. 4. 5.

YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI KAWASAKI

20 11 25 9 2

25 16 13 9 10

25 20 16 10 11

25 16 11 10 20

20 13 25 11 5

25 13 16 11 2

25 9 16 11 5

20 25 13 8 6

25 16 13 5 9

20 25 8 5 9

25 20 10 11 —

25 20 16 9 —

25 16 9 11 8

305 220 191 120 87

+14 -3 -37 -19 +21

motosprint

41


MotoGP San Marino

Gio rgio Fale tti

Pit walk

Antonio Cairoli e Marc o Mela ndri

o Giacom i Agostin

ABBIAMO GIOCATO CON LE BANDIERE NAZIONALI, AL GP DI BRNO. TRA LE TANTE DELLA REPUBBLICA CECA NE COMPARE UNA DECISAMENTE FUORI LUOGO, QUELLA DI CUBA, CHE COME SAPPIAMO NON HA NESSUN PILOTA IMPEGNATO NEL MONDIALE.

ebber k W Mar

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a Juliana Moreir

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motosprint


Speciale San Marino di Marco Masetti - foto Battistini

La spunta Irene Borghi. Per lei e Alyssa Polyshuk (seconda) un giorno da umbrella girl

N

ON ci siamo fatti mancare niente a questo GP di San Marino e della Riviera di Rimini, adesso c’è anche la Miss ufficiale di Motosprint. Si chiama Irene Borghi ed è uscita vincente e tra gli applausi dalla selezione finale fatta mercoledì pomeriggio all’arena Alta Marea di Cattolica, battendo le altre nove finaliste, scelte dai navigatori di Motosprint.it tra un centinaio di concorrenti. In giuria, a valutare presenza scenica, simpatia e passione per la moto, personaggi della Casa editrice, piloti (Mattia Pasini e Lorenzo Savadori) con un presidente reduce da un secondo posto a Indianapolis, Alex De Angelis. La miss si chiama Irene Borghi (nessuna parentela e nessuna somiglianza con il nostro inviato Enrico) 29 anni da Milano e una notevole presenza scenica, spalmata su quasi un metro e ottanta di altezza. Seconda piazza per Alyssa Polyshuk, 18 anni di Bologna, nonostante il cognome non abbia molto a che fare con tortellini e torri e terza piazza per Francesca Giannuzzi, 18 anni anch’essa di Bologna.

motosprint

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Miss Motosprint

NELLE FOTO, MISS E GIURIA ALL’ALTA MAREA BEACH. SOPRA, LA VINCITRICE IRENE BORGHI, 29 ANNI, MILANESE. A FIANCO, IL GIURATO PASINI. SOTTO, IRENE POSA CON LA SECONDA, ALYSSA POLYSHUK, E LA TERZA, FRANCESCA GIANNUZZI, ENTRAMBE DICIOTTENNI BOLOGNESI. SOTTO A SINISTRA, MISS MOTOSPRINT È CON IL PRESIDENTE DELLA GIURIA, ALEX DE ANGELIS.

La giuria ha espresso i giudizi in voti, ma quello che davvero avrebbe riempito mezzo numero di Motosprint erano i commenti. Vista la maggioranza romagnola, il tono non era proprio oxfordiano, ma se non altro faceva capire due cose: la grande passione per le umbrella girl e il genere femminile nel suo complesso da parte dei piloti (e non solo) e l’impegno profuso nel giudicare. Alcune leggi sulla stampa e il fatto che questo giornale viene anche letto da minorenni, impedisce la pubblicazione dei commenti, se non depurati. Eccone un esempio: «Molto carina questa, bella camminata, sguardo intrigante… biiiip… mi piacerebbe… biiip… secondo me quando… biiiip». Irene ha dalla sua una statura notevole, comprensiva di un metro abbondante di gambe e, come quasi tutte le rivali, è appassionata di moto: «Non mi perdo una gara di MotoGP, faccio un tifo d’inferno per Valentino e mi piacerebbe incontrarlo». Bene, adesso sarà felice, visto che ha avuto l’occasione, assieme ad Alyssa, di vedere da vicino tutti i piloti sulla griglia di partenza del GP. Irene è arrivata con una bella abbronzatura anche se era preoccupata: «In vacanza mi ero abbronzata bene, poi sono stata due giorni a Milano e ho iniziato a schiarirmi, per fortuna ho recuperato in poche ore». VARIO il livello di passione e competenza della moto: tra le ragazze c’era chi guida una Kawasaki 600, altre sognano il passaggio dal ruolo di passeggera a quella di pilota. In giuria abbiamo scoperto che il rumore viene vissuto in maniera diversa tra uomini e donne. Infatti, sul parquet dell’AltaMarea Beach c’erano anche due Ducati Monster (l’evento era in collaborazione con la Casa bolognese) e il conduttore ha chiesto a qualcuna di replicare il rumore di una Ducati che va in moto. Alle ragazze non vengono i rumoracci tipici del genere maschile: per loro le Ducati emettono un suono che sta tra il tordo in amore e il colombo. Misteri del genere umano, differenze che, al di la dei rumori della moto, rendono molto interessante il lavoro di giurato. Si è divertito anche il pubblico sulle tribune e pensiamo che anche quello di Misano avrà apprezzato il lavoro fatto dalla giuria presieduta da De Angelis. Benvenuta nel mondo dei GP, Irene, prima Miss Motosprint. Un saluto a tutte le altre, a quelle che non hanno vinto e che non sono andate in griglia: un concorso di miss è come una gara, vince solo uno e gli altri pensano al futuro, a prossime sfide. In bocca al lupo! motosprint

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MotoGP San Marino Dai box

Ma meno test invernali

da otto ore di lavoro al giorno) e non portano alcun guadagno. La Dorna, tra l’altro, sta ricevendo diverse richieste. Dall’India, ad esempio, che con il suo enorme bacino di utenza e un’economia in costante crescita, ritiene la MotoGP un evento interessante; ma anche da Abu Dhabi e dal Brasile. La Dorna vuole investire pure nel Sud America non solo riportandovi la gara ma sostenendo la crescita dei piloti locali: si sta seguendo la crescita di un argentino (Leandro Mercado, che ha corso la Rookies Cup in America) e grazie ad iniziative promozionali seguite da vicino dal presidente della FIM, Ippolito, si sta cercando un giovane pilota anche in Venezuela.

CONFERMATO ANCHE DOVIZIOSO

MENO GIRI NELLE PROVE

DANI Pedrosa e Andrea Dovizioso avevano da tempo raggiunto l’accordo con la Honda, a Misano è arrivata la comunicazione ufficiale. Lo spagnolo, per il quale sarà la quinta stagione con la HRC, ha voluto un accordo per un solo anno (e la stessa cosa pare voglia fare la Repsol) mentre Dovizioso ha anche una opzione per il 2011.

VALENTINO Rossi ha parlato della norma che impone 6 motori per tutto il 2010, stroncandola. «Ci vorrebbero almeno altri 3 motori – ha sentenziato – e penso che ci sia ancora margine per discutere e forse cambiare la regola. Di certo si inizierà a parlarne quando Ezpeleta, i giornalisti e gli appassionati si chiederanno perché nei turni di prova, anziché girare, molte moto resteranno ferme nei box. Il perché è semplice: dovremo risparmiare sui chilometri».

PEDROSA E HONDA ANCORA PER UN ANNO

FATTA VALERE L’OPZIONE

HAYDEN E DUCATI RESTANO INSIEME NICKY Hayden sapeva che la Ducati avrebbe atteso il “no” di Lorenzo e Pedrosa prima di far valere l’opzione che vantava su di lui (scadeva il 4 settembre): gli era stato comunicato dal vertice della squadra. Così, una settimana dopo il rinnovo del contratto di Lorenzo con la Yamaha, e mentre Pedrosa definiva il suo accordo con la Honda, la Ducati e Hayden hanno deciso di andare avanti insieme ancora per un anno. Entrambi si sono adattati: la squadra aveva altri obiettivi, Nicky sperava che Lorenzo prendesse il suo posto in Ducati e si era già organizzato per trasferirsi in Yamaha. motosprint

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ROSSI CONTESTA I 6 MOTORI PER IL 2010

LA SESTA DI ROSSI

LA POLE di Valentino Rossi (nella foto) in 1’34”338 è la sua sesta in questa stagione, e non era mai successo da quando guida una Yamaha. È anche la sua prima pole sulla pista di Misano, arrivata con una grandissima prestazione, visti i distacchi tra gli uomini della prima fila: Rossi ha inflitto oltre due decimi al secondo (Pedrosa) e quasi mezzo secondo al terzo (Lorenzo).

Pole Position

MISANO – Entro due stagioni il calendario della MotoGP potrebbe presentare 20 gare. Due in più, quindi, rispetto al calendario attuale che da team e costruttori viene considerato già lungo (la riduzione del numero dei gran premi comporterebbe infatti anche una riduzione delle spese per i costruttori). Ma la Dorna ha il problema inverso: le gare portano denaro, così l’aumento del numero dei gran premi sembra una scelta obbligata per riequilibrare le “uscite” derivanti dal sostegno ai team satellite. Per aumentare i gran premi si può ridurre ulteriormente la stagione dei test invernali, che costano quasi come un gran premio (forse anche di più, se si considera che i team consumano molto più materiale durante una tre giorni

(((((((((((((((

FRA DUE ANNI AVREMO 20 GP

A PEDROSA SALTA... IL TAPPO Quando ha visto qualche goccia spuntare sul cupolino, venerdì pomeriggio, nel turno di prove libere, Dani Pedrosa ha guardato in alto cercando in cielo la nuvola fantozziana (splendeva infatti il sole). Non vedendo nulla, ha deciso di proseguire, ma le gocce hanno iniziato a comparire anche sulla visiera. Sempre più incredulo, ha tuttavia deciso di non dare troppa importanza allo strano evento fino a quando non ha sentito un forte calore ad un braccio: l’acqua ha iniziato a fuoriuscire dal radiatore. Il tappo era stato avvitato male e dopo pochi giri è definitivamente saltato.

R IL GIRO VELOCE APPENA PARTO PE O, MA ORMAI INSIEME A KALLIO NEL 2010? LI HO TUTTI ADDOSS EREBBE PRAMAC-AOYAMA, È NORMALE. BISOGN LAMENTO C’È UN ACCORDO CAMBIARE IL REGO ME VA BENE IL TEAM Pramac ha un accordo con LLE PROVE, MA PER DE Hiroshi Aoyama. Non è un contratto I INIZIA A DARMI SE IL TEAM GRESIN vero e proprio, ma una sorta di preR IL LAVORO contratto in base al quale le parti danno UN PO’ DI SOLDI PE l’uno all’altra la priorità nella scelta per RARE CHE FACCIO PER TI il 2010. È un primo passo verso S SEMPRE DE ANGELI l’accordo definitivo. Il giapponese è inseguito da tempo dal proprietario del LENTINO ROSSI, team, Paolo Campinoti, che lo vorrebbe VA TI “SUCCHIASCIE” PARLANDO DEI PILO affiancare al confermato Mika Kallio.


MotoGP San Marino Dai box

TANTO RUMORE PER NULLA

I top rider non cambiano. Per ora MISANO – Ancora una volta è stato fatto tanto rumore per nulla, nella MotoGP che come unica novità ha presentato solo la moda del contratto annuale. Piloti e manager hanno trascorso gli ultimi due mesi a progettare grandiose strategie e sfide sempre più ardite per poi arrivare ad inizio settembre e scoprire che nulla è sostanzialmente cambiato. I team ufficiali manterranno lo stesso schieramento, con la sola Suzuki che ha sostituito Vermeulen con Bautista. Per il resto, le squadre di Honda (Pedrosa e Dovizioso), Yamaha (Rossi e Lorenzo) e Ducati (Stoner e Hayden) sono esattamente identiche a quelle attuali. I top rider hanno quindi deciso di rimandare tutto di dodici mesi, perché sperano che nel 2010 la situazione sarà migliorata e allora potranno affiorare occasioni nuove e con-

A CHE CI VISTO IL CLIM TO , MI È SEMBRA HA ACCOLTO AIORCA, CIOÈ DI ESSERE A M IA IÙ CHE IN ITAL A CASA MIA, P ZO JORGE LOREN

dizioni migliori per i contratti. È il motivo per il quale diversi piloti (tra cui Lorenzo e Pedrosa) hanno chiesto contratti annuali: così saranno allineati a Rossi e Stoner. Tra un anno avremo uno scenario inedito: su otto piloti ufficiali ben sette avranno il contratto in scadenza. E il mercato piloti verrà gestito dai soliti quattro: Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Stoner, che saranno liberi di rinegoziare nuovi accordi anche in relazione alle scelte degli avversari. La seconda considerazione riguarda la cronica mancanza di fantasia di questo ambiente. L’ultimo virtuosismo è stato quello di Rossi, il passaggio alla Yamaha nell’ormai lontano 2004; poi, nessuno ha avuto il coraggio di fare qualcosa di non convenzionale. Lorenzo, in particolare, era atteso ad un gesto di grande coraggio – lasciare la moto migliore del momento per una nuova sfida – ma quando si è trattato di mettere la firma su un contratto si è tirato indietro e ha scelto la strada più facile: restare a beneficiare del lavoro di sviluppo fatto da Rossi. La stessa cosa vale per Pedrosa, che non perde occasione per lamentarsi della Honda ma alla fine è sempre su una RCV ufficiale.

OFFERTE DALLA SPAGNA

ELIAS TRATTA PER LA MOTO2

DIVENTA sempre più difficile, per Toni Elias (nella foto), salvare il posto in MotoGP: allo spagnolo stanno giungendo solo offerte per la Moto2. Un paio di queste provengono dalla Spagna (Sito Pons vorrebbe fare un team) e dalla sua attuale squadra che potrebbe schierarlo al fianco di Crutchlow.

motosprint

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ALLA CURVA DELLA QUERCIA

LA CLASSIFICA DEGLI STACCATORI

I PILOTI hanno sottolineato la particolarità della pista di Misano, caratterizzata da alcune frenate molto brusche e probanti. La Brembo ha stilato la classifica degli “staccatori” migliori rilevando i dati alla frenata al termine del rettilineo che porta alla curva della Quercia, dove si passa da 275 km/h a 85 in 6,1 secondi percorrendo 269 metri. La classifica non ha riservato sorprese: emerge Valentino Rossi (quasi imbattibile, in frenata, ovunque) seguito da Dovizioso (un altro che fa della staccata il suo punto di forza), Lorenzo e Capirossi. Seguono Pedrosa (nella foto), Melandri, Hayden, De Puniet, Edwards, Kallio.

SPIES DOVE?

MISANO – Il rinnovo di Ben Spies con la Yamaha è cosa certa, ma la sua destinazione per la prossima stagione non è stata ancora definita. La Casa in un comunicato ha spiegato che Spies nel 2010 sarà di nuovo schierato in Superbike e poi nel 2011 passerà alla MotoGP con il team satellite Tech3, ma in realtà la decisione non è stata ancora presa. Se Spies vincerà il Mondiale SBK già quest’anno, potrebbe passare subito alla MotoGP. Il Team Tech3 dovrà lasciare libera una M1 ancora per un po’, per adeguarsi agli eventi. Hervé Poncharal, titolare della squadra, vorrebbe tenere Edwards, preferito al deludente Toseland. L’inglese però potrebbe salvarsi grazie alla decisione di Spies di restare in SBK, oppure grazie alle pressioni degli inglesi della BBC e dell’organizzazione del circuito di Silverstone, che debutterà nella MotoGP il prossimo anno.


MotoGP San Marino Dai box

SOPRA, LA FESTA PER RICORDARE LO SCOMPARSO KATO, ORGANIZZATA DAL TEAM GRESINI: C’ERANO ANCHE IL DOTTOR COSTA, MELANDRI, DOVIZIOSO, DI MEGLIO E MEDA. A FIANCO, DUE MELANDRI SULLO SCHIERAMENTO. MA PRENDERÀ IL VIA QUELLO VERO...

ENTO ADESSO MI S SSI COME SE STE LA TESI PREPARANDO ARÒ ALEIX ESPARG

PER RINFRESCARE IL BOX

SAN MARINO - RIVIERA DI RIMINI

TERRA DEI MOTORI

IL TEAM Hayate ha utilizzato, contro la calura di Misano, un nuovo sistema di condizionamento all’interno del box. Si tratta di una serie di piccolissimi ugelli che nebulizzano l’acqua in molecole microscopiche rinfrescando l’ambiente fino ad una temperatura di 12 gradi senza bagnare nulla. Questo sistema si rivelerà sicuramente utile in Malesia, in ottobre.

GIUNTO alla terza esperienza con la MotoGP, l’organizzatore del GP San Marino Riviera di Rimini si gode i costanti progressi e ha intenzione di continuare. I romagnoli fanno progetti a lunga scadenza, con relativi investimenti, e anche se il contratto con la Dorna scade nella prossima stagione hanno già iniziato le trattative per ottenere un rinnovo quinquennale.

L’EMILIA Romagna è la terra dei motori, ma la Romagna è la terra dei motociclisti. Di velocità. I migliori piloti italiani del momento sono nati e vivono in questa zona, in un raggio di 70 km. Simoncelli abita a 4,5 km da Misano (a Coriano) e Pasini (che è di Riccione) è forse ancora più vicino. Dovizioso vive a Forlì, Melandri a Ravenna, De Angelis a San Marino (che non è Italia, ma sa tanto di Romagna). Capirossi è nato a Castel San Pietro e cresciuto a Borgo Rivola, tra Imola e Ravenna. E poi c’è Valentino Rossi: marchigiano, ma vive ad un passo da Cattolica e a una decina di minuti dalla pista di Misano.

L’ARIA CONDIZIONATA SECONDO HAYATE

MISANO TRATTA IL RINNOVO PER 5 ANNI

NOLEGGI, È SCONTRO

MISANO – Anche se si sta cercando di tenere i toni bassi, Dorna e IRTA sono sempre più schierate contro la MSMA (l’associazione dei costruttori) per quanto riguarda la delicata questione del noleggio dei motori. La lobby delle Case non vuole rinunciare al business rappresentato dal noleggio della moto intera e vuole spingere i team ad acquistare in leasing le moto e non i motori. Il risultato è che le trattative si sono di fatto interrotte. Non se ne parla, quindi, per il 2010 e al limite si ridiscuterà tutto in vista della stagione 2011. Dorna e IRTA vogliono arrivare ad una cifra di 400.000 euro per il noleggio dei motori, contro i 700.000 richiesti dalla MSMA (in particolare dalla Honda). L’interruzione delle trattative è stata decisa dalle Case, le quali si sono dette troppo impegnate nella preparazione dei motori del 2010 che dovranno avere una durata di tre gare (6 motori per 18 gran premi è infatti la regola che entrerà in vigore per la prossima stagione).

IL MEGLIO DEI PILOTI ITALIANI IN 70 KM

DISEGNA IL CASCO DI DOVIZIOSO PER VALENCIA Venerdì 5 settembre ha preso il via un concorso, organizzato dalla Red Bull e dall’Istituto Europeo di Design, per la realizzazione del casco con il quale Andrea Dovizioso correrà a Valencia l’8 novembre. Il vincitore potrà anche assistere alla gara direttamente dal box. Gli aspiranti designer potranno partecipare al concorso (che si chiuderà il 16 ottobre) attraverso il sito www.redbull.it

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250 San Marino di Marco Masetti

MattiaPasini NESSUNA “BARBERATA”, PER FORTUNA «È STATA una bella battaglia, complimenti a Hector. Peccato per l’esito, perché qui volevo vincere a tutti i costi, ma siamo arrivati dietro solo per 40 millesimi. È comunque stata una bella gara. Sono partito bene e ho imposto subito il mio ritmo. Volevo andare via, ma Hector mi ha seguito e io, di fatto, l’ho tirato per tutta la gara. È stata una dura lotta e Barbera all’ultimo giro è stato bravo a chiudere tutte le porte. Ha anche provato a fare lo stesso sorpasso dell’anno scorso e per poco non mi ha fatto cadere un’altra volta. Per fortuna che ho una buona memoria e mi sono comportato di conseguenza... Hector ha fatto un po’ meno “barberate” rispetto all’anno scorso, quindi non ci sono stati problemi. Resta il fatto che abbiamo disputato una gara davvero fantastica finita con le gomme ridotte praticamente una pappa. Insomma, bella giornata».

MarcoSimoncelli ERO SENZA TRACTION CONTROL

Campo avverrso Simoncelli sbaglia sulla pista di casa. Ora ha 40 punti di distacco da Aoyama. Pasini assapora la vittoria, ma Barbera lo beffa nel finale

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52

M

ISANO - Tra i tanti luoghi comuni del nostro sport c’è quello del fattore campo, del gran premio di casa. Marco Simoncelli abita a pochi chilometri dal tracciato di Misano, eppure, se c’è una pista che il campione del mondo non digerisce è proprio quella più vicina a casa sua. Una caduta, un ruzzolone e il mondiale, l’ultimo della 250, probabilmente sfuma per sempre. Peccato davvero, perché un Simoncelli in gran spolvero e in lotta per il titolo avrebbe tenuto ancora più alta l’attenzione. In compenso gli altri protagonisti hanno fatto divertire il pubblico con una gara tirata e di alto livello, una di quelle che fanno capire, una volta di più, che la 250 è davvero una classe che tira fuori il meglio dai giovani talenti. Speriamo che la Moto2 riesca a fare altrettanto, speriamo che la nuova “classe di mezzo” sia all’altezza della 250. Finalmente nel box di Hector Barbera, Rossano Brazzi, lo stori-

co capotecnico Aprilia, l’uomo dei successi iridati di Rossi, Melandri e Poggiali, avrà la faccia contenta. Il “suo” Hector, pilota velocissimo, ma discontinuo come pochi, capace di giri veloci e di errori banali, di traiettorie pennellate e di entratacce da cartellino rosso, ha vinto una gara splendida. E usando la testa. In lotta per il primato, dall’inizio alla fine, Barbera ha avuto la lucidità di attaccare solo a fine gara, vincendo in volata per 40 millesimi di secondo su Mattia Pasini. «È stato furbo a seguirmi per tutta la gara», ha commentato il riccionese che, pur perdendo lo scontro diretto con lo spagnolo, è stato l’eroe della giornata. Non deve essere facile correre nelle sue condizioni, con una squadra che rischia sempre di essere appiedata per problemi finanziari. Il pilota è sensibile, ha bisogno di tranquillità, soprattutto all’interno del box. E non deve essere fa-

SIMONCELLI (58), PUR ESSENDO RIMASTO SENZA CONTROLLO DI TRAZIONE, HA PROVATO A VINCERE, MA È FINITO A TERRA A CAUSA DI UNA PERDITA DI ADERENZA DEL POSTERIORE. BARBERA (40) HA AVUTO LA MEGLIO SU PASINI (75) PER SOLI 40 MILLESIMI!

«HO AVUTO un problema al quarto giro, la moto non andava più. Era come se il controllo di trazione entrasse in funzione quando non doveva. Ho provato a escluderlo e la mia Gilera andava meglio, solo che aveva reazioni un po’ diverse rispetto alle prove e al warm up. Per forza, non avevo più il traction control! Sinceramente stavo tirando per stare dietro a Mattia, però non ero al limite, credevo di poter continuare senza problemi. Invece, alla curva del Tramonto, ho sentito che il retrotreno stava perdendo aderenza… Mi sembrava un fatto gestibile, invece sono finito troppo largo, sul cordolo, e sono caduto. Mi dispiace perché era una giornata buona per fare dei punti pesanti e invece è andata male. Ora mancano quattro gare, vedremo cosa succederà. In ogni caso cercherò sempre di fare delle belle gare».

HectorBarbera IO E PASINI SIAMO STATI BRAVISSIMI

]

«MIGLIORIAMO di gara in gara. Oggi era difficile scappare, me ne sono accorto subito, però avevo un buon feeling con il freno anteriore in staccata, quindi sapevo che ero in grado di attaccare negli ultimi tre giri. Alla fine posso dire di essermi anche divertito. Mattia e Marco, che ha commesso un errore, andavano fortissimo. Con Pasini ci siamo superati molte volte; siamo stati entrambi bravissimi». motosprint

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250 San Marino

AUTISTA B O R GARA A A V N L U A E T N NONOSTA ALTANTE PRIO ES NON PRO PERATO HA RECU AOYAMA I AD TRE PUNT

cile trovarla quando le voci più insistenti parlano di stop a partire dal GP del Portogallo! Pasini è riuscito a lasciare i cattivi pensieri fuori dalla pista e ha corso davvero bene. Lo stile è quello dei migliori, con traiettorie strette e spigolose, alternate a momenti di grande fluidità. Senza giri di parole, Mattia ha uno stile di classe superiore. Se ne sono accorti in parecchi. Ad esempio lo ha scoperto Hiroshi Aoyama che, nonostante la pole, in gara si è trovato a difendere la sua leadership in classifica dagli assalti, in verità non troppo convinti, di Alvaro Bautista. Se il giapponese può sempre replicare al suo risultato fuori dal podio con la scarsa cavalleria della sua Honda, indubbiamente in crisi negli “stop and go” di Misano, lo spagnolo resta la grande incognita del mondiale. Alvaro ha la faccia del protagonista, una vaga somiglianza con Brad Pitt, un team fantastico e un trattamento da VIP da parte di Aprilia, grazie alle solide finanze del Team Aspar. Ultimamente, però, Bautista si è sgonfiato. In prova ha faticato, in gara ha messo assieme pochi giri esenti da errori e ha subito il compagno di team Mike Di Meglio, che ha fatto vedere di andare più forte del caposquadra e che nella volata finale ha fatto nascere il sospetto di chiudere un po’ per lasciar sfilare Bautista. Visto che stiamo parlando di un francese, mettiamocene un altro, Jules Cluzel, privato ma con un manico che meriterebbe maggiori attenzioni. Il pilota di Matteoni ha chiuso sesto, davanti a Debon, uno che ha una moto decisamente performante, a De Rosa che ancora non va oltre la regolarità, a Faubel e a Luthi, sempre più lontano parente del pilota ammirato in altre occasioni. Il resto è poca roba: i fan arrivati dal Giappone per incoraggiare Tomizawa, Baldolini che va a punti dopo essere caduto e ripartito, Locatelli che

SOPRA, AOYAMA E BAUTISTA ALL’INSEGUIMENTO DI MIKE DI MEGLIO, CHE SI È CONFERMATO UNO DEI PILOTI PIÙ VELOCI DELLA CATEGORIA. SOTTO, UNO DEI TANTI DUELLI TRA PASINI (75) E BARBERA (40). I DUE SI SONO SORPASSATI PIÙ VOLTE, CORRETTAMENTE.

LE PAGELLE

9

motosprint

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Giornata no perla Gilera LA CADUTA DI SIMONCELLI NON È STATA L’UNICO DISPIACERE PER IL TEAM GILERA. A MISANO LOCATELLI (15) STAVA FACENDO UNA BELLA GARA, ERA IN LOTTA CON DEBON (6) E CLUZEL (16) PER IL SESTO POSTO. ANCHE LUI, PERÒ, PROPRIO COME IL COMPAGNO DI SQUADRA, È FINITO A TERRA ANZITEMPO.

IL PRIMO ITALIANO ALLE SPALLE DI PASINI È DE ROSA (A SINISTRA), OTTAVO AL TRAGUARDO.

cade e completa la giornata nerissima del team Gilera. Restano i compiti delle vacanze, impegnativi per qualcuno. Il team Scot, che ha Aoyama in testa alla classifica a quota 205 punti, deve allestire una moto in grado di non perdere troppa strada quando

9

serve la cavalleria. Bautista che insegue a quota 192 punti alla ricerca di una grinta che attualmente non sembra proprio nelle sue corde. Per Simoncelli e Barbera, invece, un futuro assicurato in MotoGP e la voglia di scombinare piani e strategie andando sempre all’attacco.

6

5

HectorBarbera

MattiaPasini

HiroshiAoyama

MarcoSimoncelli

Uno dei piloti più inclini all’errore, si trasforma in un lucido computer che non sbaglia una mossa. Nel giro finale tira anche fuori un po’ della sua proverbiale cattiveria, ma senza esagerare.

Grandissima prestazione. Ha classe e grinta da vendere. Meriterebbe un top team, ma non si lamenta del suo precario contesto. È maturo anche per pensare in grande. Meritava il bottino pieno.

Capisce subito che l’impresa non è facile, ma si impegna al massimo. In avvio di gara sbaglia parecchio e questo fa capire che ha guidato sempre al limite. Qualche volta anche oltre…

È stato molto sfortunato, ma sin dall’inizio probabilmente aveva capito che non era una buona giornata. Non è bello “salutare” il mondiale a due passi da casa…

VA QUELLO CHE

motosprint

NON VA55 55 QUELLO CHE

motosprint


250 San Marino LI BE RE

es QUA as ter LIF fa na IC lto 3 HE 41 1°C °C

Tabellone

Alvia

Altraguardo

Giriveloci

1. Hiroshi Aoyama

Giappone

1’39”449

1’38”867

2. Hector Barbera

Spagna

1’39”209

1’38”875

1. Hector Barbera Aprilia in 43’23”353 109,876 km alla media di 151,940 km/h

3. Marco Simoncelli

Italia

1’39”432

1’39”038

2. Mattia Pasini

Aprilia

1’39”068

3. Alvaro Bautista

Aprilia

a 1”691

4. Hiroshi Aoyama

Honda

a 1”697

5. Mike Di Meglio

Aprilia

a 1”921

6. Jules Cluzel

Aprilia

a 9”202

7. Alex Debon

Aprilia

a 10”483

1’38”895

5. Mike Di Meglio

Francia

1’39”913

1’39”397

6. Alex Debon

Spagna

1’40”081

1’39”416

7. Hector Faubel

Spagna

1’40”236

1’39”602

8. Alvaro Bautista

Spagna

1’39”540

1’39”825

8. Raffaele De Rosa

Honda

a 11”360

9. Roberto Locatelli

Italia

1’40”179

1’39”915

9. Hector Faubel

Honda

a 18”953

10. Ratthapark Wilairot

Tailandia

1’40”341

1’39”969

10. Thomas Luthi

Aprilia

a 24”480

11. Karel Abraham

Rep. Ceca

1’40”345

1’39”995

11. Karel Abraham

Aprilia

a 24”680

12. Lukas Pesek

Rep. Ceca

1’40”859

1’40”040

12. Shoya Tomizawa

Honda

a 51”521

13. Jules Cluzel

Francia

1’40”948

1’40”066

13. Alex Baldolini

Aprilia

a 52”474

14. Thomas Luthi

Svizzera

1’40”637

1’40”128

14. Valentin Debise

Aprilia

a 1’11”675

15. Alex Baldolini

Italia

1’40”884

1’40”136

15. Balasz Nemeth

Aprilia

a 1’15”515

16. Raffaele De Rosa

Italia

1’39”949

1’40”832

16. Axel Pons

Aprilia

a 1’15”666

17. Shoya Tomizawa

Giappone

1’40”664

1’41”429

17. Vladimir Leonov

Aprilia

a 1 giro

18. Imre Toth

Aprilia

a 1 giro

19. Aitor Rodriguez

Aprilia

a 1 giro

18. Valentin Debise

Francia

1’42”543

1’41”903

19. Balasz Nemeth

Ungheria

1’41”738

1’42”092

20. Axel Pons

Spagna

1’42”650

1’42”158

21. Bastien Chesaux

Svizzera

1’44”010

1’42”957

22. Vladimir Leonov

Russia

1’43”658

23. Imre Toth

Ungheria

1’43”617

24. Toby Markham

G.Bretagna

25. Aitor Rodriguez

Spagna

RITIRATI Ratthapark Wilairot

Honda

al 22. giro

Roberto Locatelli

Gilera

al 21. giro

1’42”992

Toby Markham

Aprilia

al 16. giro

1’43”079

Marco Simoncelli

Gilera

al 13. giro

1’44”768

1’43”919

Bastien Chesaux

Honda

al 4. giro

1’45”631

1’45”357

Lukas Pesek

Aprilia

al 3. giro

Campionatomarche 25 13 — —

PILOTI AL VIA

254 217 172 2

NUMERO GIRI

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

Giappone Spagna Italia Spagna Italia Italia Spagna Spagna Svizzera Italia

Honda Aprilia Gilera Aprilia Aprilia Honda Honda Aprilia Aprilia Gilera

13 9 — 25 — 11 5 2 10 7

25 20 16 13 10 6 2 — 11 7

20 25 — 16 13 7 6 11 10 —

25 — 16 20 — 6 8 10 — 11

19

26

30

GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA

24

GE lu RM gli AN o IA

14

31

o

10 16 20 11 25 7 8 9 13 6

17

8 13 25 5 — 10 20 — — 16

CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi AN ug DA no

GI

3

SP ma AG gg NA io

a

AP pr PO ile NE

26

20 25 — 5 16 4 — 11 8 —

ITA m LI ag A gi

Hiroshi AOYAMA Alvaro BAUTISTA Marco SIMONCELLI Hector BARBERA Mattia PASINI Raffaele DE ROSA Hector FAUBEL Alex DEBON Thomas LUTHI Roberto LOCATELLI

FR m AN ag CI gio A

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

12

Campionatopiloti

QA ap TA ri R le

25 26

13 16 25 11 — 7 10 20 8 6

25 20 13 8 16 9 6 10 7 3

13 16 25 9 20 10 6 — — 11

40

a DI go AN st AP o OL 6 IS SA set N tem MA RI bre NO 4 PO otto RT br OG e A 18 LLO AU ot t ST ob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A

1. APRILIA 2. HONDA 3. GILERA 4. YAMAHA

Hiroshi Aoyama (Honda) in 1’38”867 alla media di 153,879 km/h Pole 2008: Hector Barbera (Aprilia) in 1’38”047 alla media di 155,166 km/h

IN

Poleposition

Marco Simoncelli (Gilera), nel 2008 in 1’38”993 alla media di 153,683 km/h

8

Italia

20 16 25 10 — 5 8 — 7 11

VA nov LE em NC b IA re

4. Mattia Pasini

a 0”040

1. Aoyama H. 1’39”039 alla media di 153,612 km/h 2. Bautista 1’39”118 3. Di Meglio 1’39”257 4. Barbera 1’39”281 5. Pasini 1’39”309 6. De Rosa 1’39”316 7. Locatelli 1’39”520 8. Cluzel 1’39”526 9. Simoncelli 1’39”619 10. Debon 1’39”644 11. Wilairot 1’39”657 12. Faubel 1’39”665 13. Baldolini 1’40”185 14. Luthi 1’40”193 15. Abraham 1’40”321 16. Nemeth 1’40”830 17. Pesek 1’40”955 18. Tomizawa 1’40”972 19. Pons 1’41”733 20. Debise 1’42”037 21. Rodriguez 1’43”653 22. Leonov 1’43”759 23. Chesaux 1’43”820 24. Toth 1’44”140 25. Markham 1’45”950 PRIMATO IMBATTUTO

13 16 — 25 20 8 7 9 6 —

TOTALE 205 192 165 158 120 90 86 82 80 78

11. Mike Di Meglio 74; 12. Jules Cluzel 58; 13. Lukas Pesek 53; 14. Karel Abraham 44; 15. Ratthapark Wilairot 43; 16. Gabor Talmacsi 28; 17. Shoya Tomizawa 25; 18. Alex Baldolini 24; 19. Aleix Espargaro 22; 20. Imre Toth 12; 21. Valentin Debise 11; 22. Shuhei Aoyama 10; 23. Vladimir Leonov 8; 24. Balasz Nemeth 3; 25. Axel Pons 2; 25. Toby Markham 2; 25. Kazuki Watanabe 2; 28. Bastien Chesaux 1; 28. Stevie Bonsey 1.


250-125 San Marino

LA MOTOGP si fermerà dall’11 novembre, dopo i test che seguiranno il GP di Valencia, fino ai primi di febbraio. Non ci sarà invece alcun limite ai test della Moto2. La categoria debutterà nel 2010 e quindi DORNA e IRTA (l’associazione dei team) hanno lasciato costruttori e squadre liberi di lavorare senza sosta per preparare le loro moto. Il che fa pensare che quanti (e sono tanti) hanno deciso di realizzare una ciclistica per la Moto2 investiranno in un ricco programma di test. Non senza problemi. Il motore “vero”, ovvero

3 ruoteracing VALENTINO ROSSI, AI TEMPI DELLA 125 SI DILETTAVA A GAREGGIARE CON L’APE CON I SUOI AMICI DI TAVULLIA. IL TEDESCO JONAS FOLGER (SOTTO) SEMBRA AVERE LA STESSA PASSIONE E A MISANO SI È PRESENTATO CON UN TRE RUOTE PERSONALIZZATO!

quello che la Honda fornirà per il campionato, sembra che non sarà pronto prima di metà febbraio. Fino a quel momento ci si dovrà basare sul 600 della CBR (più o meno preparato) che però non avrà le stesse prestazioni di quello definitivo. Questo non agevolerà certo il lavoro dei telaisti. In ogni caso, prepararsi alla “classe di mezzo” non sarà così economico come si voleva in un primo tempo. La concorrenza costringerà i tanti contendenti a un impegnativo lavoro di sviluppo per poter essere competitivi.

APRILIA: 5 ORDINI PER LA MOTO2

SOLO IL TELAIO COSTA 210.000 EURO

APRILIA ha confermato di avere già cinque “ordini” per la sua Moto2 (due esemplari per Martinez, due il nascituro team di Luca Boscoscuro, oggi direttore sportivo Gilera, uno Karel Abraham). A queste potrebbero aggiungersene altre (ci sono trattative con Debon e Luthi). La moto (completa, ma senza motore) costerà 210.000 euro. Il prezzo è comprensivo di assistenza ingegneristica durante lo sviluppo e in pista.

STORICA PER AOYAMA

LA POLE di Hiroshi Aoyama ha un sapore particolare: arriva a premiare la centesima partenza in un GP del pilota giapponese e segna il ritorno al miglior tempo di un pilota Honda dopo un digiuno che durava dal GP del Giappone del 2007. In quell’occasione il miglior crono in prova lo fece segnare Shuei Aoyama, fratello di Hiroshi. Per Bradley Smith arriva la terza pole di stagione, la seconda in Italia, visto che il britannico centrò la miglior qualifica anche al Mugello.

PASINI RESTERÀ IN APRILIA? Inizia a prendere forma il team che l’attuale DS della Gilera Luca Boscoscuro sta allestendo per la Moto2 della prossima stagione. Ciclistica Aprilia con motore Honda da affidare, forse, a Pasini. Per il capotecnico si parla dell’esperto Brazzi, che è un’estimatore di Pasini. 50, IL NUMERO DI POL... NEL BENE E NEL MALE Pol Espargarò, che a Indy ha vinto la gara numero cinquanta per la Derbi, a Misano ha corso il suo cinquantesimo GP. POGGIALI, CHE FISICO! Nel paddock di Misano si è anche rivisto l’ex campione del mondo Manuel Poggiali. «Alle corse proprio non ci penso più – ha commentato Manuel – ma fa sempre piacere rivedere la gente del paddock». Manuel ha sfoggiato un fisico da atleta, meno asciutto e più muscoloso.

FACCE NUOVE IN 125

Pole Position

Non è previsto nessun limite

(((((((((((((

TANTISSIMI TEST PER LA MOTO2

VELOCITÀ MASSIME

PIUTTOSTO LENTI I PRIMI DELLA CLASSE

RITORNA UN PILOTA SLOVACCO

SALE SUL PODIO DEI PIÙ GIOVANI

CON i suoi 15 anni e 3 giorni, Jacub Jantulik (sopra) è il terzo pilota più giovane ad aver corso in 125. Lo slovacco si è piazzato trentaquattresimo in prova. Prima di lui Jorge Lorenzo (15 anni appena compiuti) e Stefano Bianco. Jantulik è il secondo slovacco ad aver corso nel mondiale dopo Vladimir Castka.

MARQUEZ UOMO MERCATO

CONTESO DAL TEAM AJO E DA MARTINEZ MARC Marquez, lo spettacolare pilota della KTM, sta cercando una sistemazione per la prossima stagione. La notizia conferma un probabile sganciamento della Casa austriaca anche dal mondiale 125, ma questo lo sapremo solo dopo una riunione in programma in Austria alla vigilia del GP del Portogallo. Marquez era stato contatto da Aspar Martinez, sempre alla ricerca di un top rider spagnolo, vista la probabile promozione di Simon e Smith alla Moto2 nella prossima stagione. Per ora, e con una risposta a sorpresa, Marquez ha detto di essere molto vicino al team Ajo.

SIMONCELLI è caduto mentre era in lotta per il primo posto. Simon ha avuto la vittoria servita su un piatto d’argento. Cosa accomuna i due? Le loro moto, non molto veloci. Nella classifica delle velocità massime, infatti, Marco è solo dodicesimo (230,9 km/h), piuttosto distante dalla performante Aprilia di Cluzel (a destra), preparata da Matteoni. Julian, che è 14° (201,2 km/h), è stato più lento del suo compagno di squadra Gadea.

250 1. Cluzel 2. Di Meglio 3. Bautista 4. Barbera 5. Luthi 6. Pasini 7. Wilairot 8. Aoyama 9. Debon 10. Locatelli

125 (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Honda) (Honda) (Aprilia) (Gilera)

235,8 234,8 234,3 233,9 233,7 232,9 232,7 232,1 231,8 231,3

1. Smith 2. Bradl 3. Olive 4. Espargarò 5. Marquez 6. Corsi 7. Terol 8. Rabat 9. Vazquez 10. Gadea

(Aprilia) (Aprilia) (Derbi) (Derbi) (KTM) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Derbi) (Aprilia)

204,5 203,3 203,1 203,1 203,0 202,8 202,5 202,5 202,2 202,0

CAMBIO REGOLAMENTARE

TEAM TOTH NON PAGA APRILIA

SI ALZA il limite di età minimo per partecipare al Mondiale 125. Dal prossimo anno non sarà più 15 anni, ma 16. Una scelta condivisibile. Servirà a far sì che i giovanissimi facciano un po’ più di esperienza nei campionati nazionali, arrivando preparati nella massima categoria. Resta fissato a 27 anni compiuti il limite di età massimo per correre in 125.

TEAM Toth ancora in ritardo con i pagamenti all’Aprilia, che non ha voluto privare Mattia Pasini del “suo” gran premio. Questione rimandata a dopo il GP di San Marino. Se prima del ritorno in pista in Portogallo non sarà stato saldato il debito, la squadra avrà finito il campionato, perché le moto le verranno ritirate.

DAL 2010 PILOTI MENO BABY

PASINI RISCHIA SEMPRE DI RESTARE A PIEDI

COMPLICE l’infortunio rimediato da Alexis Masbou alla vigilia del GP di Indy, la Loncin ha fatto debuttare Jakub Kornfeil, pilota ceco che interessa al team italo-cinese per il 2010. In pista anche i ragazzi dello Junior GP team: Morciano e Tonucci, assieme a Gabriele Ferro, che corse anni fa in 250 con la Fantic, e al campione italiano in carica Riccardo Moretti (a destra). Il romagnolo, che ha esordito con un fantastico nono tempo il venerdì, cura la preparazione, si alza presto la mattina, corre a piedi e si dà la carica ascoltando il liscio! motosprint

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125 San Marino

TESTA A L E R A S U NDIDA E L P S A R UNA GA A CONCLUS O MALISSIM

JulianSimon MODO STRANO PER VINCERE «È UNA vittoria arrivata in modo molto strano, e mi dispiace per Espargarò e Iannone, ma con l’impegno che ci ho messo in tutto il fine settimana, posso dire di meritare la vittoria quanto loro. È chiaro che l’errore è stato di Andrea, in quella curva è difficile superare e lo sanno tutti. Ogni gara che passa sono più vicino al titolo mondiale, ed è per questo che sto guidando con molta attenzione. Però sarebbe bello vincere il titolo in Portogallo, che è vicino a casa… L’Estoril è un circuito che mi piace molto. Ci proverò».

AndreaIannone HA DETTO CHE SONO UN C...

Zidannone M ISANO - Quando si dice... “usare la testa”. Andrea Iannone ci ha fatto vedere che non c’è un solo modo di interpretare questo luogo comune molto usato nel motociclismo, con il quale si sintetizza la capacità di interpretare una gara nel modo più redditizio, portando a casa il miglior risultato possibile. Andrea la testa l’ha usata per dare il colpo di grazia a Pol Espargarò, avventatosi su di lui con addosso tutta la rabbia che può provare un pilota colpito e affondato quando già sta assaporando il gusto della vittoria. Il tutto nella curva che immette sul traguardo, quella in cui Iannone è andato all’attacco, forzando frenata ed ingresso. Troppo. La sua Aprilia non ha retto il peso della miscela velocità-inclinazione (e forse freno ancora pinzato), “il davanti si è chiuso” (altro “slang” molto usato ed esplicativo) e il sorpasso che valeva il successo, il primo in un GP in Italia, dove mai è

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salito sul podio, si è trasformato nella caduta che ha spazzato via anche Espargarò e regalato un’insperata vittoria a Julian Simon, sempre più vicino al titolo mondiale. Un giro prima, Iannone aveva passato Espargarò sul traguardo con il gioco delle scie, ma non si è fidato ad affidare a questa variabile le sorti della sua gara, ed è andato all’attacco nell’ultima curva utile per chiudere la partita nel modo più bello e significativo per un pilota. Con un sorpasso vincente. Della testata di Iannone al giovane Espargarò non si discuterà in eterno come si è fatto con quella che costò a Zidane l’espulsione nella finale del campionato del mondo di calcio del 2006. Però anche contro Andrea l’arbitro ha preso provvedimenti: 5.000 dollari USA di multa (circa 3.500 euro) per comportamento antisportivo. La pena pecuniaria fa riflettere più dell’ammonizione.

]

Supera Espargarò all’ultima curva e lo porta con sé fuoripista. Poi chiude il conto con una testata

«QUANDO uno vuole vincere ci prova dove può. All’ultima curva ero leggermente più veloce e ci ho provato. Purtroppo non mi è andata bene. Lui ha detto che sono un coglione. Io non gli ho fatto nulla, lui ha rotto il vetro della mia moto e allora gli ho dato una testata. Io non tocco né lui né la sua moto, perché mi fanno schifo. Gli spagnoli sono così».

PolEspargarò È FINITA NEL MODO PEGGIORE LA GARA DI IANNONE: DOPO AVER TRASCINATO A TERRA ESPARGARÒ HA RISPOSTO ALLE SUE RIMOSTRANZE CON UNA TESTATA.

NON RIPARTI NEANCHE TU... «HO FATTO una delle gare più belle della mia vita e alla fine mi sono trovato per terra con la moto distrutta. Iannone è voluto entrare dove non c’era posto e mi ha buttato giù con lui. La mia moto è volata fuori pista, sulle reti, e quando ho visto lui che cercava di ripartire mi sono detto… eh no, se non riparto io non riparti nemmeno tu. Gli ho dato un pugno sulla moto, è vero, ma lui invece di scusarsi per avermi buttato per terra mi ha dato una testata. Bel comportamento sportivo...». motosprint

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LI BE RE

es QUA as ter LIF fa na IC lto 3 HE 36 2°C °C

125 San Marino

Alvia

motosprint

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AndreaIannone

Da qualche gara pensa più alla classifica che al risultato. A Misano era da podio, non da vittoria, ma ringrazia Iannone che fa la frittata all’ultima curva. Sempre più con il mondiale in tasca.

Peccato che la sua gara sia divisa in due parti: scoppiettante avvio e finale in calo. Non sempre le cose funzionano alla perfezione, ma il pilota ha ancora lampi notevoli.

Il campione italiano della 125 veste i panni della wild card e fa ottime cose in prova, oltre a portare a casa punti iridati. Ha spessore e meriterebbe di correre il mondiale in pianta stabile.

Grande gara, agonismo e colpi di classe fino all’ultima curva, nella quale tenta un sorpasso difficile, ma non impossibile. Dopo sono solo brutte scene e dichiarazioni sconcertanti in TV. Così non va.

VA QUELLO CHE

NON VA62 QUELLO CHE motosprint

25 11 13 — —

a 0”573 a 5”474 a 9”378 a 9”665 a 11”755 a 23”044 a 26”936 a 32”851 a 34”439 a 34”733 a 35”763 a 35”853 a 39”937 a 39”942 a 40”110 a 59”051 a 59”100 a 1’00”236 a 1’01”191 a 1’02”848 a 1’11”814 a 1’11”933 a 1’12”053 a 1’14”596 a 1’28”731 a 1’29”309 a 1’29”916 a 1 giro al 23. giro al 23. giro al 17. giro al 16. giro al 14. giro al 6. giro

282,5 143 89 17 14

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

Julian SIMON Nicolas TEROL Bradley SMITH Sergio GADEA Andrea IANNONE

Spagna Spagna G. Bretagna Spagna Italia

Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia Aprilia

10 4,5 5,5 2 12,5

20 — 6 — 25

— 6 25 20 —

13 20 8 16 25

20 11 16 25 13

25 13 — 20 9

25 13 — — —

20 25 13 7 16

38

a DI go AN st AP o OL 6 IS SA set N tem MA b RI re NO 4 PO otto RT br OG e A 18 LLO AU ot ST tob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A

8

19

30

GE lu RM gli AN o 26 IA GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA

14

31

io

16 20 25 5 —

CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi u AN g DA no

25 7 13 16 9

17

Campionatopiloti

23

11 13 20 1 —

VA nov LE em NC b IA re

NUMERO GIRI

36 23 1. 2. 3. 4. 5.

1. Espargarò 1’43”613 alla media di 146,830 km/h 2. Cortese 1’43”929 3. Smith 1’43”962 4. Iannone 1’44”026 5. Terol 1’44”139 6. Simon 1’44”165 7. Bradl 1’44”280 8. Corsi 1’44”369 9. Marquez 1’44”513 10. Rabat 1’44”556 11. Ranseder 1’44”915 12. Folger 1’44”994 13. Vazquez 1’45”028 14. Olive 1’45”052 15. Moretti 1’45”061 16. Aegerter 1’45”169 17. Webb 1’45”345 18. Zarco 1’45”563 19. Zanetti 1’45”636 20. Redding 1’45”637 21. Sembera 1’45”846 22. Savadori 1’46”086 23. Krummenacher 1’46”105 24. Morciano 1’46”136 25. Tonucci 1’46”227 26. Salom 1’46”467 27. Iwema 1’46”507 28. Koyama 1’46”689 29. Marconi 1’46”710 30. Beaubier 1’46”718 31. Nakagami 1’46”787 32. Ferro 1’46”844 33. Vitali 1’47”277 1’47”304 34. Jantulik 35. Kornfeil 1’47”561 PRIMATO PRECEDENTE Gabor Talmacsi (Aprilia) nel 2008, in 1’43”839 alla media di 146,511 km/h

IN

PILOTI AL VIA

ITA m LI ag A g

RiccardoMoretti

1. APRILIA 2. DERBI 3. KTM 4. LONCIN 5. HONDA

Bradley Smith (Aprilia) in 1’43”727 alla media di 146,669 km/h Pole 2008: Gabor Talmacsi (Aprilia) in 1’43”729 alla media di 146,666 km/h

3

4

SimoneCorsi

in 40’15”301

Campionatomarche

SP ma AG gg NA io

7

JulianSimon

Poleposition

GI ap AP r PO ile NE

6

a tempo pieno sulla rassegna iridata, e due Lorenzo Zanetti. Ritardo decisamente più pesante, oltre il minuto, per “Gigio” Morciano, 15 anni, uno dei più giovani piloti al via, uscito da Junior GP, progetto di cui fa ancora parte insieme ad Alessandro Tonucci, incappato in una scivolata e risalito in sella per chiudere all’ultimo posto, staccato di un giro. Davanti a lui, ma sempre lontanissimi dai primi, Marconi, Ferro e Vitali.

Giriveloci

1. Julian Simon Aprilia 97,198 km alla media di 144,873 km/h 2. Nicolas Terol Aprilia 3. Bradley Smith Aprilia KTM 4. Marc Marquez 5. Sandro Cortese Derbi 6. Stefan Bradl Aprilia 7. Simone Corsi Aprilia 8. Joan Olive Derbi Aprilia 9. Jonas Folger 10. Danny Webb Aprilia 11. Michael Ranseder Aprilia 12. Efren Vazquez Derbi 13. Riccardo Moretti Aprilia 14. Lorenzo Zanetti Aprilia 15. Dominique Aegerter Derbi Aprilia 16. Johann Zarco 17. Randy Krummenacher Aprilia 18. Lukas Sembera Aprilia 19. Luigi Morciano Aprilia 20. Takaaki Nakagami Aprilia 21. Luis Salom Honda KTM 22. Cameron Beaubier 23. Jasper Iwema Honda Aprilia 24. Luca Marconi 25. Gabriele Ferro Aprilia Aprilia 26. Jacub Jantulik 27. Luca Vitali Aprilia 28. Jakub Kornfeil Loncin 29. Alessandro Tonucci Aprilia RITIRATI Aprilia Andrea Iannone Derbi Pol Espargarò Loncin Tomoyoshi Koyama Aprilia Esteve Rabat Aprilia Lorenzo Savadori Aprilia Scott Redding NON HA FINITO IL PRIMO GIRO Aprilia Sergio Gadea

1’43”727 1’43”743 1’43”890 1’43”987 1’44”062 1’44”171 1’44”179 1’44”349 1’44”656 1’44”929 1’45”116 1’45”157 1’45”188 1’45”213 1’45”226 1’45”316 1’45”450 1’45”544 1’45”574 1’45”619 1’45”687 1’45”776 1’45”791 1’45”795 1’45”868 1’45”932 1’45”948 1’45”971 1’45”976 1’46”330 1’46”352 1’46”536 1’46”664 1’47”283 1’47”699 1’48”014

26

anni) e Smith (18). Lui c’è sempre, davanti, e adesso può permettersi di gestire la gara a piacimento. Mentre Smith, scattato male dalla pole, non è mai stato a tiro dei primi, Simone Corsi è riuscito a fare qualche giro davanti, ma troppo pochi per farsi illusioni. È stato risucchiato troppo presto nel secondo gruppo e alla fine è stato settimo, a 23 secondi. Di media uno al giro. Tre punti ha portato a casa Riccardo Moretti, fresco campione italiano, da rivedere

1’44”130 1’44”254 1’44”425 1’44”484 1’44”791 1’44”239 1’45”120 1’44”726 1’45”022 1’44”594 1’44”701 1’45”659 1’46”343 1’45”408 1’45”470 1’45”888 1’46”005 1’45”236 1’46”643 1’46”904 1’47”062 1’46”234 1’45”734 1’45”353 1’47”026 1’46”277 1’46”199 1’47”283 1’46”403 1’46”792 1’46”489 1’48”095 1’48”878 1’48”084 1’47”304 1’47”896

FR m AN ag CI gio A

LE PAGELLE

7

SIMON (60) È STATO SEMPRE IN LOTTA CON I PRIMI. SOPRA, PRECEDE IANNONE (29). FINO A METÀ GARA C’ERA ANCHE SIMONE CORSI CON LORO, A SINISTRA, A DARE SPETTACOLO. POI HA PERSO TERRENO E HA CHIUSO SOLAMENTE SETTIMO.

G. Bretagna Spagna Italia Spagna Spagna Spagna Spagna Italia Germania Germania Spagna Spagna G. Bretagna G. Bretagna Francia Italia Austria Spagna Rep. Ceca Italia Italia Giappone Svizzera Svizzera Germania Italia Giappone USA Italia Italia Spagna Italia Olanda Rep.Slovacca Rep. Ceca Italia

12

ESPARGARÒ ha chiuso piangendo lacrime amare una gara cominciata male per problemi alla frizione al via e ripresa per i capelli con una rimonta nella quale non ha smesso di credere nemmeno per un attimo. Una bella serie di sorpassi e giri record lo ha portato a recuperare un ritardo di tre secondi abbondanti e ad avventarsi su Iannone e Simon in testa alla gara giusto in tempo per attaccarli. A tre giri dalla fine ha completato l’operazione aggancio, a due era in testa. E lì è cominciato il braccio di ferro con Iannone, durato due giri belli e intensi, ma finito nel peggiore dei modi, con l’italiano, che ha infilato una sequenza terribile: caduta, testata, dichiarazione delirante contro gli spagnoli tutti. Simon, che aveva optato per tenersi fuori dai guai, ha visto premiata la sua scelta conservativa con il quarto centro del 2009 e ha capito che questa è assolutamente la sua stagione. Non ci sono avversari capaci di ribaltare il verdetto di un campionato già virtualmente chiuso. Lo spagnolo, 22 anni ma già più di cento GP alle spalle, due stagioni in 250 e il forzato ritorno alla 125 dopo l’uscita della KTM dalla quarto di litro, ha tutto quel che serve per gestire il cospicuo vantaggio accumulato fin qui su i più giovani Terol (20

Bradley Smith Julian Simon Andrea Iannone Nicolas Terol Sergio Gadea Pol Espargarò Marc Marquez Simone Corsi Stefan Bradl Sandro Cortese Efren Vazquez Esteve Rabat Danny Webb Scott Redding Johann Zarco Luigi Morciano Michael Ranseder Joan Olive Lukas Sembera Lorenzo Zanetti Alessandro Tonucci Takaaki Nakagami Randy Krummenacher Dominique Aegerter Jonas Folger Riccardo Moretti Tomoyoshi Koyama Cameron Beaubier Gabriele Ferro Lorenzo Savadori Luis Salom Luca Marconi Jasper Iwema Jacub Jantulik Jakub Kornfeil Luca Vitali

QA ap TA ri R le

MPIONE A C I S A U Q ON HA IM S N IA L U J DI 57,5 IO G G A T N UN VA EROL T U S I T N PU

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36.

Altraguardo

25 20 16 — —

TOTALE 210 152,5 147,5 112 109,5

6. Espargarò 104,5; 7. Marquez 87; 8. Cortese 76; 9. Bradl 72; 10. Folger 69; 11. Olive 63; 12. Corsi 57; 13. Aegerter 51,5; 14. Redding 45,5; 15. Vazquez 36; 16. Webb 35,5; 17. Nakagami 31; 18. Zarco 24,5; 19. Zanetti 24; 20. Rabat 19; 21. Koyama 17; 22. Salom 16; 23. Krummenacher 15; 24. Savadori 7; 24. Schrotter 7; 26. Ranseder 5; 27. Moretti 3; 27. Iwema 3; 27. Beaubier 3; 30. Glossop 2; 30. Fritz 2; 30. Di Carlo 2; 33. Kartheininger 1.


Superbike Germania di Paolo Gozzi - Foto Zac

TO RA 2 SGAMBET ITO DA REA IN GA INVEST CONDO E S È A R HAGA O SPIES A D I T N U A 18 P

N

BEN SPIES (19) INSEGUE JONATHAN REA (65) NEL FINALE DI GARA 2.

ÜRBURGRING - Non bastava la pista sconosciuta, stavolta ci si è messa pure la pioggia del venerdì a complicare i piani di Ben Spies. Il nuovo Nürburgring non incute lo stesso timore della Nordscheife, 22 chilometri di puro terrore, ma è pur sempre un circuito bello tosto. Sbarcato in perfetta forma dalle vacanze trascorse nelle praterie di casa, Texas Terror ha capito tutto quello che doveva in appena 43 giri, poco meno di 221 chilometri. Siccome era troppo facile, hanno trovato pure il modo di fargli perdere le libere del sabato quando, finito a terra dalla parte sbagliata del tracciato, ha perso mezz’ora per rientrare ai box. Noriyuki Haga invece conosceva il piccolo Ring come le sue tasche. Un anno fa sugli stessi saliscendi aveva addomesticato Troy Bayliss, centrando la doppietta con la spalla rotta due settimane prima a Salt Lake City. La Ducati aveva organizzato un test d’emergenza al Mugello prima di partire per la Germania, giusto per verificare che le fratture a braccio destro e scapola sinistra - ricordo del tremendo incidente di fine giugno a Donington - fossero guarite. La Superpole ottenuta di forza sembrava promettere una domenica speciale. Invece il fenomeno americano ha dato una spallata, forse decisiva, alle speranze iridate della Rossa. Noriyuki e Ben si sono ritrovati faccia a faccia come non accadeva dal fantastico finale di Assen, quando il giapponese si era visto superare di slancio a due curve dalla fine di una gara che sembrava già vinta. Stavolta Haga ha tentato la fuga, sperando di poter fare la differenza e lasciare di stucco il terribile rivale. Che invece, scrollatosi

]

Per la prima volta dopo 24 round, non c’è più un pilota Ducati in vetta alla classifica del Mondiale Superbike

motosprint

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Benissim mo

Con una vittoria e un secondo posto è Spies il nuovo leader. Haga: caduta pesante. Successo di Rea in gara 2 motosprint

65


Superbike Germania Il commento

BEN SPIES

A IMOLA SARÀ DURA

La Ducati gioca in casa

LA RIVINCITA è scattata con la Ducati ancora davanti nel Mondiale per due punti. Haga è partito bene, Spies invece è rimasto intrappolato, navigando per tre giri in settima posizione. La riscossa, però, è durata poco. All’inizio del quinto giro Jonathan Rea è uscito un po’ largo dalla prima curva, andando addosso all’incolpevole Haga, che si trovava nel posto giusto al momento sbagliato. L’impatto non è stato violento ma è sufficiente per causare la scivolata. Haga è rimasto appeso al manubrio, con una gamba sotto la moto, mira-

]

GRAN BOTTO AL VIA: INTERROTTA GARA 1

ALLA SECONDA CURVA DI GARA 1, JOHN HOPKINS È ANDATO ADDOSSO A MAKOTO TAMADA, COINVOLGENDO ANCHE BROC PARKES. L’AMERICANO È STATO INVESTITO DA VITTORIO IANNUZZO CHE, NEL GROVIGLIO, HA POI SFIORATO ANCHE TAMADA. IL CAMPANO È RIMASTO IN PIEDI, TAMADA E HOPKINS INVECE SONO RIMASTI FERITI E LA CORSA È STATA SUBITO FERMATA. IL PIÙ GRAVE SEMBRAVA HOPKINS, RIMASTO DIECI MINUTI A TERRA PRIVO DI CONOSCENZA. POI SI È RIPRESO E INSIEME AL GIAPPONESE È STATO RICOVERATO ALL’OSPEDALE DI ADENAU PER UN TRAUMA CRANICO NON GRAVE. STESSA PROGNOSI PER TAMADA. IANNUZZO E PARKES SONO RIPARTITI. SOPRA, L’INCIDENTE CHE HA SEGNATO GARA 2: REA (65) INVESTE HAGA (41).

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OK HOPKINS I DI GRANDE MOMENT PER IONE APPRENS TAMADA. E HOPKINS ANNO BENE ST MA I DUE

NÜRBURGRING - Hai detto che nel 2010 resterai in Superbike. Ma se vinci il Mondiale cambierai programma? Ben Spies è sempre molto disponibile ma stavolta, alla domanda del giorno, risponde con un gran sorriso e scappa via. Della gara invece aveva parlato volentieri, con la solita schiettezza. «Ho visto cadere Haga con la coda dell’occhio e non saprei darvi un giudizio, ho visto che Rea allargava la traiettoria poi mi sono preoccupato solamente di non finire addosso a qualcuno». Con Haga a terra la tattica di gara è cambiata? «No, volevo vincere lo stesso. Purtroppo mi sono messo nei pasticci da solo». Come? «In gara 1 la Yamaha non era perfetta. Ho chiesto di modificare l’avantreno (molle della forcella, ndr) per tentare di risolvere i problemi di chattering che avevamo lamentato in frenata. Ma sono andato nella direzione sbagliata. In alcuni punti della pista andavo meglio, in molti altri peggio. Ho spinto quando potevo ma non c’è stata possibilità, anche perché sono partito male e per recuperare ho chiesto troppo alla gomma posteriore. A cinque giri dalla fine, quando sarebbe stata ora di dare tutto, non avevo il grip necessario. La doppietta avrebbe avuto un altro sapore ma tutto sommato va bene anche così». Rea ti ha sorpreso? «Ha guidato veramente bene, non ha fatto errori. Tanto di cappello». Hai vinto su un’altra pista mai vista. Come fai? «Qui è stato veramente difficile. La pioggia del venerdi ha complicato i piani, inoltre il Nürburgring è stato più impegnativo di quello che avevo ipotizzato studiando i dati a tavolino. Sono andato a letto sabato sera con la convinzione che sarebbe stata una domenica molto, ma

molto impegnativa. Però mi sono svegliato con l’idea che non dovevo preoccuparmi troppo e dare il meglio di me stesso. E che a quel punto le cose si sarebbero aggiustate da sole». Adesso sei in testa, con 18 punti di margine. Il Mondiale è finito? «La Ducati a Imola gioca in casa, là per noi sarà veramente dura. Ci aspettano sei battaglie».

l’uomo del giorno

di dosso Jonathan Rea, si è riportato come in un baleno sul fuggitivo. Haga era imprendibile nella prima parte, la più tortuosa, ma nel veloce Ben aveva qualcosa in più. A metà distanza la Yamaha è andata davanti e sembrava solo l’inizio di una furiosa battaglia. Invece Spies non ha riaperto varchi: più Haga spingeva, più lui tirava. Finché il ducatista, a un giro e mezzo dalla fine, ha perso per un attimo l’avantreno, vedendo la sagoma della R1 farsi troppo piccola per ipotizzare un disperato attacco finale.

ALLEGRIA SUL PODIO DI GARA 2, CON BEN SPIES, SECONDO, CHE SI DIVERTE A INONDARE JONATHAN REA, VINCITORE DELLA MANCHE.

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Superbike Germania Il commento

colosamente evitato dal compagno Michel Fabrizio, che sopraggiungeva in quinta posizione davanti a Spies. La F09 non aveva un graffio ma si è spento il motore e Haga è stato costretto a lasciarla lì, in mezzo all’asfalto. Spies ha visto tutto con la coda dell’occhio. Ha realizzato in un istante che era il momento decisivo, quello ideale per attaccare. Così ha tolto di mezzo Fabrizio, Haslam, Corser e Checa, riportandosi sulla coda di Rea, che però non ha voluto recitare la parte della vittima predestinata. Al debuttante non sono tremate le gambe neanche per un istante. Ha chiuso ogni varco, non ha avuto timore nel corpo a corpo. E all’ultimo giro, quello del possibile agguato, non si è voltato neanche una volta. Con le gomme finite ha stracciato il primato della pista, annichilendo la voglia di doppietta dell’americano.

le di Tom Sykes si è arenata in ottava e nona posizione) ma le Honda avanzano in blocco. Rea è la stella emergente e un candidato al titolo 2010 ma con la CBR-RR si fanno valere anche Carlos Checa (la voglia di conferma fa miracoli…) e Leon Haslam. L’Aprilia RSV4, senza riferimenti, ha permesso a Max Biaggi di acciuffare due ottimi piazzamenti (quinto e quarto) e sarebbe stata da podio in gara 2 con una partenza più felice: il passo gara è stato simile per tanti giri a quello di Rea. Sulla pista di casa la BMW ha brillato nei primi giri con Troy Corser, poi arretrato in sesta e ottava posizione per il solito deterioramento d’aderenza.

A FIANCO, CARLOS CHECA (7), DUE VOLTE TERZO AL TRAGUARDO, DAVANTI A NORIYUKI HAGA (41) E A JONATHAN REA (65). SOTTO, LEON HASLAM (91) INSEGUITO DA BEN SPIES (19). SOTTO, A SINISTRA, MAX BIAGGI (3) PRECEDE MICHEL FABRIZIO. PER L’ITALIANO DELLA DUCATI UFFICIALE NON È STATA UNA GARA MEMORABILE: SETTIMO E POI NONO.

Fuori Haga, in gara 2 la prima bicilindrica al traguardo è stata quella di Michel Fabrizio, attardato in entrambe le occasioni (e con due moto diverse!) da problemi alla forchetta del cambio. Il complicato coefficiente di punteggio studiato per bilanciare il regolamento è schizzato a -3,7 punti a favore delle quattro cilindri e se ad Imola (round dodici) supererà -5 punti (cioè se la Ducati finirà di nuovo in difficoltà) ci sono forti possibilità che, per regolamento, la bicilindrica possa togliere tre chili (165 invece degli attuali 168) nei due round finali di Magny Cours e Portimao. Una variabile imprevista che aggiunge ulteriore pathos a questo incredibile finale di stagione.

UN QUINTO POSTO IN GARA 1 E POI UN QUARTO

NELLA FRAZIONE SUCCESSIVA PER L’APRILIA E MAX BIAGGI

CON il fattore campo a favore, la Ducati ha perso, dopo quasi due stagioni di dominio, la testa del Mondiale, mentre la Yamaha è salita in vetta per la prima volta in 21 anni. Spies sbarcherà a Imola, la pista di casa della Rossa, con 18 punti di vantaggio e un bilancio pazzesco: 12 vittorie e 15 podi in 22 corse nonostante sei stop, quattro dei quali per problemi tecnici. Se tutto fosse filato liscio, adesso sarebbe in orbita. A metà campionato Haga aveva 88 punti di margine e il titolo in tasca. Ci sarà un inverno interno per recriminare su scelte ed episodi, adesso il giapponese deve solo pensare a come raddrizzare la situazione nelle sei battaglie che restano. Ci vorrà un miracolo. LE CORSE non solo un affare di uomini, ma anche di moto. E in Germania la Ducati si è accorta che la F09 ha il fiato sempre più corto rispetto alle quattro cilindri. La Yamaha vola grazie al pilota (la R1 ufficia-

LE PAGELLE

9,5

8,5

8

8

7

7

4

1

BenSpies

JonathanRea

NoriyukiHaga

MaxBiaggi

CarlosCheca

LeonHaslam

RichardCooper

ilCalendario

È di un’altra dimensione rispetto agli altri top rider SBK. Talmente bravo che nessuno si ricorda più che stiamo parlando di un debuttante che strabilia su piste mai viste. Sembra già pronto per la MotoGP...

Un punto in meno per la manovra costata cara alla Ducati: poteva aspettare. Per il resto è stato fenomenale. La Honda dovrebbe chiedersi se non è stato uno spreco fargli fare la Supersport 2008.

Era sulla linea giusta e non ha alcuna colpa nell’incidente. Forse non era ancora al 100% fisicamente ma ha dato l’impressione di aver fatto il massimo con una Ducati non certo trascendentale.

Se la RSV4 fosse partita meglio se la sarebbe giocata con Rea e Spies. L’ex iridato è in gran forma e si è fatto bastare un solo giorno per colmare (o quasi) il gap di riferimenti dalle avversarie.

Ha preso paga da Rea ma ha retto bene il confronto cancellando prestazioni precedenti imbarazzanti. Il passaggio alle sospensioni Ohlins-Andreani ha fatto bene anche a lui.

La sua CBR-RR non va come quelle di Ten Kate ma lui cerca ogni volta di metterci una pezza guidando con il cuore. Superarlo è un incubo per tutti, Spies compreso. I tifosi britannici gongolano.

Non aveva mai assaggiato il Mondiale e la BMW lo ha lanciato nella mischia per dedizione alla causa Endurance. Il britannico è stato però molto lento ed è caduto due volte.

Dopo sei settimane di vacanza la Superbike è tornata in pista proprio in concomitanza con la MotoGP a Misano. Il calendario è sbagliato e le Case sono sempre più infuriate.

VA QUELLO CHE

motosprint

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NON VA QUELLO CHE


Superbike Germania

CI SERVE ANCORA TEMPO

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MaxBiaggi

«AVVERTO ancora le solite vibrazioni in curva, spero si possano attenuare perché ci limitano molto. Gara 2 è andata meglio, peccato per la partenza, abbiamo già capito da dove è nato il problema, ma il ritmo è stato buono. Ci servirà ancora del tempo per tirar fuori il meglio di noi, speriamo già da Imola anche se il tipo di tracciato non è favorevole alle nostre caratteristiche».

TroyCorser FACCIAMO GRANDI PROGRESSI

«SONO soddisfatto perché con le ultime evoluzioni di motore ed elettronica la BMW è diventata più facile da guidare e si sfrutta più facilmente. Abbiamo un bel sistema di partenza che ci aiuta molto all’inizio, ma ancora non siamo riusciti a risolvere il problema di brusco degrado di aderenza. Prima di partire avrei fatto la firma per finire sesto».

CarlosCheca INUTILE RISCHIARE TROPPO

«NELLA prima gara mi sono divertito, a parte l’ultima curva: avevo dietro Rea che è un ragazzo giovane e pieno d’entusiasmo, così non sai mai cosa aspettarti… Ho fatto una gran partenza al secondo via, ho cercato di restare attaccato ad Haga e Rea ma ho capito che Jonathan oggi era scatenato. Spies era alla mia portata ma andargli dietro sarebbe stato rischioso e ho realizzato che due terzi posti bastavano».

LeonHaslam SONO SUCCESSE COSE STRANE...

«SONO infuriato. Avrei potuto vincere gara 2 o arrivare secondo ma sono successe cose strane. Stavo battagliando con Rea ma è entrato duro facendomi perdere linea e tempo. Poi è arrivato Spies ed è successa la stessa cosa. Non ero inferiore, ero convinto di poterlo battere. Ma mi ha passato in maniera sporca e sono finito nella sabbia»

motosprint

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NoriyukiHaga

ATTACCO PREMATURO

NÜRBURGRING - Noriyuki Haga, 35 anni, ha già visto tre Mondiali scappargli via da sotto il naso. Causa la toccata di Jonathan Rea, si sta materializzando l’incubo della quarta beffa. Eppure Noriyuki ha accettato il verdetto senza fare drammi. «Stavamo andando forte e ci siamo sfiorati già in precedenza, nessuno voleva mollare. È stata una frenata violenta ma io sono rimasto perfettamente in traiettoria. Rea invece ha allargato venendomi addosso. Ho cercato di ripartire ma la Ducati si è spenta. Peccato perché avrei potuto portare a casa qualche punto. Nelle corse questi episodi ci stanno, me lo sarei aspettato all’ultimo giro, non a quindici dalla fine: Jonathan poteva aspettare, non c’era bisogno di prendere simili rischi. L’unico aspetto positivo è che non mi sono fatto male di nuovo». Perfino Davide Tardozzi, direttore del progetto Superbike Ducati, carattere focoso, l’ha presa con filosofia. «Peccato sia finita in questo modo, adesso abbiamo pareggiato il conto con Spies tirato giù da Fabrizio a Brno e nessuno avrà da lamentarsi. Più dell’incidente, mi ha fatto male vedere la nostra moto in grande difficoltà contro le quattro cilindri. Dicevano che la Ducati era favorita dal regolamento e invece è tutto il contrario. Se non ci permettono di fare qualcosa il prossimo anno sarà veramente dura per noi stare nei primi cinque».

JonathanRea

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Le interviste

HO SBAGLIATO MI DISPIACE

NÜRBURGRING - Jonathan Rea ha ammesso senza problemi la propria responsabilità. «Ho frenato sotto, arrivando un po’ lungo ed ero convinto che anche Noriyuki allargasse la traiettoria. Invece lui è rimasto dentro perfettamente, io sono uscito largo e ci siamo toccati. È stato un mio errore e mi dispiace molto che sia finita così perché Haga si sta giocando il Mondiale». Poco dopo la fine Carlo Fiorani, responsabile corse di Honda Europa, si è recato nell’hospitality Ducati per scusarsi con Davide Tardozzi, suo omologo in Ducati. «Rea l’ha combinata grossa ma in gare così tirate ci sta, in Superbike si toccano decine di volte in un giro. Dispiace perché l’episodio rischia di condizionare questo Mondiale davvero emozionante».

ShaneByrne POCO TEMPO PER IMPARARE

«QUESTA è una pista poco favorevole alle Ducati. Nella prima manche avevo poco grip al posteriore, così abbiamo ammorbidito la moto, ma la mossa si è rivelata poco azzeccata. Purtroppo con i due soli turni di sabato asciutti a disposizione per imparare una pista per me nuova e operare sulla messa a punto queste cose possono accadere».

LucaScassa HO CONQUISTATO PUNTI PREZIOSI

«HO DOVUTO correre con la seconda moto che non era a posto e che in gara ha evidenziato alcuni problemi di ciclistica. In gara 2 i miei tecnici hanno apportato modifiche alla mia Kawasaki e i risultati si sono visti subito, anche perché io ho corso concentrato, senza errori e sono contento di aver conquistato un po’ di punti per la mia classifica».

MichelFabrizio A IMOLA POSSO SOLO MIGLIORARE

«COSA posso dire? Il week-end non è andato come ci aspettavamo. In gara 1 ho avuto problemi di grip al posteriore. Per la seconda gara sono partito con l’altra moto, ma purtroppo il motore non era molto performante, sembrava che mancasse accelerazione in uscite di curva e mi è stato impossibile tenere il passo del gruppo davanti a me. A Imola può andare solo meglio».

VittorioIannuzzo UN DOLORE INSOPPORTABILE

«SUBITO dopo il via di gara 1, ho sentito un colpo fortissimo al braccio sinistro e un dolore lancinante. La sosta per la bandiera rossa mi ha aiutato a riprendere fiato ma niente di più. Dopo la nuova partenza mi sono dovuto ritirare per un guasto al motore. In gara 2 sono partito con l’altra moto e ho tenuto un passo veloce, ma il dolore era insopportabile».

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Superbike Germania

TheLegend OnTour.

Dai box

C’è il comunicato ufficiale

Mondiale (Noriyuki Haga, ndr). In MotoGP so che non è così, ci penserò al momento opportuno». Spies resterà anche nel caso dovesse vincere il titolo quest’anno? La dichiarazione di Lin Jarvis, numero uno di Yamaha Motor Racing, solleva qualche dubbio. «La missione principale di Ben è vincere il primo Mondiale, per lui e per Yamaha. Dopo di che, quando Ben decidesse di passare in MotoGP, noi saremo pronti per lui e, in osservanza alle nuove regole, gli troveremo un posto all’interno del team satellite Yamaha e gli daremo tutto il supporto del quale avrà bisogno per la sua prossima sfida».

ALTRI TRE ANNI CON SUZUKI

ALSTARE, OBIETTIVO TOSELAND LA SUZUKI conferma il proprio impegno ufficiale e aumenta gli sforzi per tornare al vertice nel Mondiale Superbike. Francesco Batta, numero uno dell’Alstare, ha rinnovato per tre anni con Hamamatsu, che garantirà pieno appoggio tecnico, un maggiore collegamento tra reparto corse interno e l’Alstare (che a sede a Liegi, in Belgio) oltre a un aiuto economico in linea con il passato. Arenatasi la trattativa con l’azienda italiana di cancelli automatici Came, approdata in Superbike come sponsor del campionato e di Biaggi, l’Alstare ne ha aperta un’altra con un importante produttore di birra. Adesso manca il top rider: Batta ha firmato un precontratto con Leon Haslam ma l’obiettivo vero è James Toseland. Confermato il tedesco Max Neukirchner. Resta fuori Yukio Kagayama, finora protetto dai giapponesi in virtù del successo alla 8 Ore 2007.

NÜRBURGRING – Noriyuki Haga (sopra) ha centrato la settima pole della carriera (in 136 round) girando in 1’55”489, a soli 18 millesimi dal primato di Neukirchner nel 2008. Era da un anno (Magny Cours) che il giapponese non partiva davanti. È stata anche la prima pole stagionale per la Ducati ufficiale a secco da 12 round, il più lungo digiuno in 21 edizioni del Mondiale. Peggior risultato invece per Ben Spies, che ha mancato per la prima volta la prima fila dopo aver realizzato 9 centri (e un secondo…) nei precedenti 10 round. Il texano è stato preceduto anche da Rea, Haslam e Fabrizio. Max Biaggi è partito settimo con l’Aprilia, Nakano ha mancato la Superpole. Esclusa dalla top 20 anche la BMW affidata al britannico Richard Cooper, sostituto dell’infortunato Ruben Xaus.

BAYLISS, L’ORA DEL DEBUTTO A QUATTRO RUOTE Troy Bayliss, 40 anni, domenica a Phillip Island debutterà nel campionato australiano Supercars V8 con la Ford Commodore nella LH500. È una gara di preparazione all’evento più importante dell’anno, cioè la Bathurst 1000, che Troy correrà insieme a Dean Fiore.

Autodromo dell’Umbria - Magione (PG)

La bagarre è iniziata! Quarto appuntamento con l'adrenalinico XR1200™ TROPHY. Un grande spettacolo anche fuori dai cordoli! Stunt Show, Hog Games, Demo Rides esterni, Women Academy e tanta musica.

SABATO 14.00 15.15 16.00

Prove libere Stunt Show Prove Cronometrate 1^ Sessione Hog Games

17.15

DOMENICA 09.30 10.30 11.20 12.00 12.50 14.00 14.45 15.30 16.15

Prove Cronometrate 2^ Sessione Stunt Show Gara 1 Categoria Pro Gara 1 Categoria Challenger Hog Games Gara 2 Categoria Pro Stunt Show Gara 2 Categoria Challenger Premiazione

ALL DAY SABATO e DOMENICA Rock by

Demo Rides Women Academy Expo Il programma della manifestazione può subire variazioni. Programma dettagliato su www.thelegendontour.com

In collaborazione con:

Per saperne di più

Technical Partners motosprint

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ee Fr

19 e 20 settembre 2009

FINALMENTE DUCATI

Superpole

NÜRBURGRING – Ben Spies farà il Mondiale Superbike 2010 e successivamente andrà in MotoGP: l’annuncio ufficiale è arrivato in Germania su carta intestata di Yamaha Factory Racing, spedita dall’indirizzo mail di Fiat Yamaha Team, l’operazione è stata gestita al massimo livello. «Ho ricevuto molte offerte dalla MotoGP e dalla Superbike ma avevo già deciso di restare in Yamaha - ha puntualizzato il tre volte campione AMA. - Mi hanno dato il massimo, sto bene con loro e in futuro sarà anche meglio. Sono felice di continuare in Superbike, adoro questo ambiente. Qui ti parlano tutti e posso andare a cena con il mio rivale per il

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SPIES RESTA ALLA YAMAHA

www.thelegendontour.com

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Superbike Germania

Poleposition

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

a 54”897 a 1’01”958 a 1 giro

Noriyuki Haga (Ducati) in 1’55”489 alla media di 160,130 km/h Pole 2008: Max Neukirchner (Suzuki) in 1’55”471 alla media di 160,150 km/h

al 15. giro al 12. giro al 10. giro al 7. giro al 6. giro al 3. giro al 3. giro

1. Ben Spies 2. Noriyuki Haga 3. Michel Fabrizio 4. Jonathan Rea 5. Max Biaggi 6. Leon Haslam 7. Carlos Checa 8. Tom Sykes 9. Shane Byrne 9. Jakub Smrz

USA Giappone Italia G. Bretagna Italia G. Bretagna Spagna G. Bretagna G. Bretagna Rep. Ceca

Yamaha Ducati Ducati Honda Aprilia Honda Honda Yamaha Ducati Ducati

a 8”191 a 10”907 a 17”152 a 19”473 a 19”721 a 22”981 a 24”161 a 29”367 a 30”007 a 37”281 a 47”883 a 49”549

Ducati Kawasaki Yamaha RITIRATI BMW Richard Cooper Suzuki Karl Muggeridge Suzuki Roland Resch Ducati Shane Byrne Ducati Noriyuki Haga Honda Matthieu Lagrive NON PARTITI Aprilia Shinya Nakano Honda John Hopkins Kawasaki Makoto Tamada

a 49”635 a 1’19”554 a 1’22”329 al 17. giro al 14. giro al 14. giro al 10. giro al 5. giro al 2. giro

GIRO PIÙ VELOCE Jonathan Rea (Honda) in 1’56”234 alla media di 159,103 km/h

PRIMATO PRECEDENTE Noriyuki Haga (Yamaha) nel 2008, in 1’56”892 alla media di 158,210 km/h

—/25 25/20 13/11 11/7 5/1 10/16 4/3 6/6 —/— 7/9

25/25 20/20 —/— 4/8 16/16 5/5 11/3 9/11 10/4 —/—

—/20 25/25 20/16 —/3 8/8 11/11 —/10 9/6 7/5 —/2

1/25 20/— 25/20 11/13 5/11 —/9 7/6 10/10 2/— 4/8

16/— 25/25 20/20 13/16 11/11 —/13 10/10 6/7 7/— 2/6

2 GR 8 g AN iug BR no ET AG 26 NA RE lu P. gl CE io CA

2

io

25/25 7/8 16/20 11/16 10/13 6/— 20/— 3/7 5/6 8/10

SA 1 g N iug M n AR o IN O

gg

3

1

US 1 m A a

IT 0 m AL a IA gg (M io on za 17 ) SU m DA ag FR gi IC o A

2

25/— 20/25 7/13 9/11 11/— 16/20 —/9 13/10 5/8 10/16

16/16

25/7 11/16 16/20 9/25 3/6 4/8 5/11 8/9 20/10 13/13

25/25 16/— 4/16 9/1 20/— 13/20 5/— —/11 11/13 7/—

—/25 8/10 —/16 16/13 25/20 9/4 20/11 —/9 13/8 10/7

22/22

25/20 20/— 9/7 13/25 11/13 10/11 16/16 7/8 6/— 3/5

2 PO 5 o RT tto OG br AL e LO

GARA2

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

2

GARA1

NUMERO GIRI

IT 7 s AL et IA te (Im m b ol re 4 a) FR ott AN ob CI re A

PILOTI AL VIA

6

PILOTI AL VIA

25 24 20/20

Campionatopiloti

Aprilia Honda BMW Honda Yamaha Ducati Suzuki Ducati Ducati Kawasaki Kawasaki Honda

Max Biaggi Leon Haslam Troy Corser Ryuichi Kiyonari Tom Sykes Michel Fabrizio Yukio Kagayama Jakub Smrz Fonsi Nieto Broc Parkes Luca Scassa Vittorio Iannuzzo

16. Matteo Baiocco 17. David Salom 18. David Checa

GIRO PIÙ VELOCE Noriyuki Haga (Ducati) in 1’56”539 alla media di 158,687 km/h

OL 6 a AN pr DA ile

MUGGERIDGE, COOPER, BAIOCCO, NIETO: QUANTI SOSTITUTI AL NÜRBURGRING Parecchi cambiamenti di pilota al Ring. La Suzuki ha dovuto rinunciare a Max Neukirchner, due vertebre fratturate nei test di Imola. Karl Muggeridge guiderà la K9 anche nel round imolese. Il tedesco tenterà di rientrare a Magny Cours. Ruben Xaus, frattura del femore destro a Brno, è stato sostituito dal britannico Richard Cooper, 26 anni, al debutto assoluto nel Mondiale. Matteo Baiocco, ex Kawasaki Psg-1 uscita dal campionato, ha corso con Ducati Guandalini. La DFX ha lasciato a casa Lorenzo Lanzi preferendogli Fonsi Nieto.

SP ap AG ril NA e

ECCO le velocità massime realizzate durante la Superpole nel rettilineo dietro al paddock: 1. Biaggi (Aprilia) 272 km/h; 2. Rea (Honda) 272; 3. Smrz (Ducati) 272; 4. Spies (Yamaha) 271,4; 5. Haslam (Honda) 270; 6. Muggeridge (Suzuki) 270; 7. Sykes (Yamaha) 269,3; 8. Corser (BMW) 268,7; 9. Hopkins (Honda) 268; 10. Haga (Ducati) 267,3; 11. Fabrizio (Ducati) 266,7; 12. Kiyonari (Honda) 266,7; 13. Nieto (Ducati) 266; 14. Checa (Honda) 266; 15. Lagrive (Honda) 266; 16. Parkes (Kawasaki) 266; 17. Tamada (Kawasaki) 266; 18. Iannuzzo (Honda) 265,4; 19. Byrne (Ducati) 265,4; 20. Kagayama (Suzuki) 264,7.

o

ROTTURA tra il Team Guandalini e Jakub Smrz. La squadra bolognese a Misano aveva esercitato l’opzione e annunciato la conferma del ventiseienne della Repubblica Ceca. Ma le cose sono cambiate. «Smrz ci ha fatto capire che non resta volentieri con noi, così il programma 2010 è tornato in discussione - ha chiarito il ds Pierfrancesco Chili - Lui ambisce a una moto ufficiale e pure noi ci guardiamo intorno: ci piacerebbe molto Niccolò Canepa». Smrz sta cercando di restare su una Ducati: probabile destinazione il team Borciani.

Kawasaki Kawasaki Suzuki RITIRATI Aprilia Shinya Nakano Ducati Fonsi Nieto Yamaha David Checa Honda Vittorio Iannuzzo BMW Richard Cooper Kawasaki Broc Parkes Ducati Matteo Baiocco NON PARTITI Honda John Hopkins Kawasaki Makoto Tamada

5

UN TRIO MERAVIGLIOSO

Honda in 39’01”561 1. Jonathan Rea 102,740 km alla media di 157,956 km/h Yamaha a 0”786 2. Ben Spies Honda a 4”993 3. Carlos Checa

a 7”109 a 12”825 a 13”243 a 14”223 a 14”382 a 17”206 a 26”547 a 27”388 a 30”968 a 31”069 a 31”188 a 40”165

16. Luca Scassa 17. David Salom 18. Roland Resch

1’57”515 1’57”522 1’57”523 1’59”279

1

AL TEAM GUANDALINI PIACE CANEPA

1’56”406 1’56”663 1’56”670 1’56”683 1’56”901 1’57”091 1’57”098 1’57”293

Honda Aprilia Honda Ducati BMW Yamaha Ducati Honda Suzuki Ducati Honda Suzuki

Jonathan Rea Max Biaggi Leon Haslam Michel Fabrizio Troy Corser Tom Sykes Shane Byrne Matthieu Lagrive Karl Muggeridge Jakub Smrz Ryuichi Kiyonari Yukio Kagayama

QA 4 m TA a R rz

VELOCITÀ MASSIME

GARA DI BOWLING SUL CASCO DI FABRIZIO Nel precedente round di Brno Michel Fabrizio era andato addosso a Ben Spies e al Ring ha indossato un casco autoironico (nella foto) con la scritta “Strike” e i birilli stile bowling coi numeri dei principali avversari.

4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

1

ROTTURA CON SMRZ

BIAGGI SVILUPPA UN NUOVO FORCELLONE L’Aprilia ha lavorato a pieno ritmo anche in agosto allo sviluppo della RSV4. Al Ring Max Biaggi ha provato un nuovo forcellone completamente riprogettato per aumentare stabilità e trazione. Maltempo e i pochi giri sull’asciutto hanno rallentato il lavoro, che continuerà nel prossimo round a Imola.

Gara2

Yamaha in 39’04”818 1. Ben Spies 102,740 km alla media di 157,734 km/h Ducati a 3”850 2. Noriyuki Haga Honda a 6”990 3. Carlos Checa

1’55”489 1’55”749 1’55”776 1’55”927 1’55”938 1’56”296 1’56”440 1’56”699

AU ma ST rz RA o LI A

CHI VA, CHI VIENE IL RINNOVO di Spies ha allentato la tensione sul mercato piloti. La Ducati pare indirizzata a confermare sia Haga che Fabrizio: questione di giorni. È a posto anche la Yamaha che, oltre al texano, rinnova con Tom Sykes. La Kawasaki ha cercato Shane Byrne per sostituire Makoto Tamada; confermato invece Broc Parkes. L’Aprilia smentisce le voci riguardo a un accordo milionario con Colin Edwards circolate nel paddock di Misano. Con Biaggi a posto (biennale) Noale non ha fretta: non è esclusa la conferma di Nakano. Ancora in alto mare la definizione del team satellite, che dovrebbe essere gestito dalla JiR di Gianluca Montiron, adesso impegnato in Superstock. Il Team Althea lascia la Honda per passare alla Ducati. La struttura di Genesio Bevilacqua sta già lavorando sulle quattro F08 ufficiali ex British Superbike, adesso mancano i piloti: Matthieu Lagrive è vicino alla conferma. Ten Kate punta sul brillantissimo Jonathan Rea mentre vacillano le selle di Checa e Kiyonari. Resta una CBR-RR libera, che potrebbe interessare a chi resterà fuori dalla MotoGP. C’è un posto libero anche al Team Stiggy, che avrà le Yamaha satellite, a fianco di John Hopkins resta.

1’56”394 1’56”785 1’57”506 1’56”549 1’56”489 1’58”299 1’57”722 1’57”323 SUPERPOLE 2 1’56”950 9. Tom Sykes 1’57”043 10. Shane Byrne 1’58”050 11. Fonsi Nieto 1’57”937 12. Makoto Tamada 1’57”665 13. Yukio Kagayama 1’58”049 14. Jakub Smrz 1’57”532 15. Broc Parkes 1’58”049 16. Matthieu Lagrive SUPERPOLE 1 1’57”401 17. Karl Muggeridge 1’58”109 18. Ryuichi Kiyonari 1’58”424 19. John Hopkins 1’58”137 20. Vittorio Iannuzzo GLI ALTRI IN GRIGLIA 1’58”637 21. Matteo Baiocco 1’58”643 22. Shinya Nakano 1’59”058 23. David Salom 1’59”467 24. David Checa 1’59”521 25. Luca Scassa 1’59”602 26. Richard Cooper 2’02”102 27. Roland Resch 1. Noriyuki Haga 2. Jonathan Rea 3. Leon Haslam 4. Michel Fabrizio 5. Ben Spies 6. Troy Corser 7. Max Biaggi 8. Carlos Checa

Gara1

GE se RM tte AN mb IA re

Alvia

SU PE RP OL E

PR OV E

Dai box

TOTALE 364 346 289 244 224 201 177 165 140 140

10. Kiyonari 130; 11. Kagayama 103; 12. Nakano 86; 14. Laconi 77; 15. Neukirchner 75; 16. Corser 71; 17. Xaus 50; 18. Parkes 34; 19. Lagrive 24; 20. Hopkins 17; 20. Nieto 17; 22. Camier 13; 23. Lavilla 12; 24. Lanzi 10; 25. Hacking 9; 26. Ellison 8; 26. Tamada 8; 26. Morais 8; 26. Muggeridge 8; 30. Andrews 6; 30. Hill 6; 32. Scassa 5; 33. Roberts 3; 33. Rolfo 3; 33. Baiocco 3; 36. Iannuzzo 2; 37. Polita 1; 37. Zemke 1.

Campionatomarche 1. DUCATI (20/7) p. 439

motosprint

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2. YAMAHA (25/20) p. 407 3. HONDA (16/25) p. 347 4. APRILIA (11/13) p. 231

5. SUZUKI (4/6) p. 143

6. BMW (8/10) p. 105

7. KAWASAKI (—/3) p. 56


Supersport Germania

CRUTCHLOW AVANTI TUTTA Supersport. Quinto successo NÜRBURGRING - Fausto Gresini ha fatto un grande acquisto. Cal Crutchlow, che per la Moto2 ha rifiutato la Yamaha Superbike ufficiale, va talmente forte da aver tolto ogni interesse al Mondiale Supersport. Cambiano le piste ma lui, specie da metà stagione in qua, corre su un altro pianeta. A Brno, prima della sosta estiva, stava dominando quando la Yamaha lo piantò in asso. Stavolta è filato tutto liscio e Cal ha portato a casa la quinta vittoria e una bella ipoteca sul titolo. Il coetaneo Eugene Laverty è un’altra bella manetta, ma 22 punti sono un baratro contro un avversario così forte. L’irlandese è riuscito a strappare il secondo posto al coriaceo spagnolo Juan Lascorz per un podio impreziosito da tre moto diverse: Yamaha, Honda e Kawasaki.

Si muove il mercato. Il team Stiggy avrà le Yamaha ufficiali adesso gestite direttamente da filiale europea: dovrebbero guidarle Anthony West, terminato in coda alla zona punti, e Laverty. Massimo Roccoli, primo pilota Honda, è stato di nuovo l’unico italiano a tornare a casa soddisfatto per un quarto posto ottenuto comunque davanti all’ufficiale Andrew Pitt, settimo e unico superstite di una Ten Kate in serie nera. Kenan Sofuoglu voleva sfidare Crutchlow, ma è finito presto a terra. Scivolati anche Michele Pirro e Gianluca Nannelli. Incoraggiante il decimo posto di Danilo Dall’Omo, mentre Gianluca Vizziello ha chiuso in zona punti (tredicesimo) un fine settimana da dimenticare.

SIMEON DOMINA. CORTI QUINTO Superstock. A Lonbois la 600 NÜRBURGRING - Con la imprendibile Ducati 1098R, Xavi Simeon è lanciatissimo alla conquista della Coppa del Mondo Stock. Il round tedesco non ha avuto storia: il belga, che è rimasto in testa dalla prima all’ultima curva, con il terzo centro di fila si porta a + 40 su Claudio Corti, finito quinto con la Suzuki Alstare. Se a Imola riuscirà a guadagnare altri dieci punti, Simeon sarà campione con due round d’anticipo e la Ducati farà tris dopo Niccolò Canepa e Brendan Roberts. La brutta partenza di Maxim Berger ha agevolato il compito del vincitore, insidiato per un paio di passaggi dallo spagnolo Javi Fores. Niente italiani sul podio: Davide Giugliano (Suzuki Celani) è partito troppo indietro e la sua rimonta si è fermata al quarto posto, dopo essersi sbarazzato di Corti e Daniele motosprint

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Beretta con l’altra Ducati ufficiale. La Yamaha, che una volta dominava la scena, si è consolata con il settimo posto di Andrea Antonelli e il decimo di Lorenzo Baroni. Il francesino Loris Baz, scattato dalla pole, è caduto subito finendo quattordicesimo. 600 - Trionfo belga anche nell’Europeo Stock 600 con Vincent Lonbois, 18 anni, ormai a ridosso (-8 punti) del capofila Danilo Petrucci, finito secondo. Eddi La Marra, protagonista di un grande avvio, ha guidato la corsa per alcuni passaggi, ma nel finale ha perso terreno, cedendo il terzo posto a Marco Bussolotti, sceso a 26 punti dalla vetta quando ne restano 75 da assegnare. All’arrivo sedici piloti: la Infront sta studiando la possibilità di ridurre le prove in calendario per abbassare i costi.

Roccoli quarto davanti a Pitt MONDIALE SUPERSPORT 1. Crutchlow (Yamaha) 19 giri pari a 97,603 km in 37’56”481 alla media di 154,348 km/h; 2. Laverty E. (Honda) a 10”109; 3. Lascorz (Kawasaki) a 10”250; 4. Roccoli (Honda) a 31”980; 5. Foret (Yamaha) a 34”575; 6. Aitchison (Honda) a 34”724; 7. Pitt (Honda) a 36”352; 8. McCoy (Triumph) a 36”391; 9. Harms (Honda) a 38”871; 10. Dell’Omo (Honda) a 52”944; 11. Praia (Honda) a 54”368; 12. Veneman (Honda) a 1’00”679; 13. Vizziello (Honda) a 1’09”096; 14. Wahr (Triumph) a 1’11”106; 15. West (Honda) a 1’18”979; 16. Lowes (Honda) a 1’20”167; 17. Smrz (Triumph) a 1’20”370; 18. Laverty M. (Honda) a 1’23”973; 19. Gunther (Honda) a 1’24”785; 20. Coghlan (Yamaha) a 1’25”686; 21. Vos (Honda) a 1’32”556; 22. Guerra (Yamaha) a 1’45”899. Giro più veloce: Crutchlow in 1’58”726 alla media di 155,764 km/h. Pole position: Crutchlow in 1’57”866 alla media di 156,900 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Crutchlow punti 210; 2. Laverty E. 188; 3. Lascorz 138; 4. Sofuoglu 128; 5. Foret 99; 6. West 96; 7. Pitt 94; 8. Aitchison 71; 8. McCoy 71; 10. Roccoli 62. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Yamaha 235; 2. Honda 231; 3. Kawasaki 149; 4. Triumph 85; 5. Suzuki 30.

COPPA FIM SUPERSTOCK 1000 1. Simeon (Ducati) 11 giri pari a 56,507 km in 22’13”426 alla media di 152,558 km/h; 2. Berger (Honda) a 2”763; 3. Fores (Kawasaki) a 5”649; 4. Giugliano (Suzuki) a 6”620; 5. Corti (Suzuki) a 7”065; 6. Beretta (Ducati) a 7”353; 7. Antonelli (Yamaha) a 12”097; 8. Jezek (Honda) a 12”338; 9. Savary (Honda) a 18”518; 10. Baroni (Yamaha) a 20”807; 11. Johansson (Yamaha) a 25”800; 12. Lussiana (Yamaha) a 30”831; 13. Ortega (Kawasaki) a 36”107; 14. Baz (Yamaha) a 36”272; 15. Barragan (Honda) a 37”285; 16. Pouhair (Yamaha) a 43”605; 17. Bjork (Honda) a 44”218; 18. Lundh (Honda) a 44”447; 19. Valsecchi (Yamaha) a 51”984; 20. Vivarelli (KTM) a 56”353; 21. Andric (Yamaha) a 1’03”076; 22. Massei (Yamaha) a 1 giro. Giro più veloce: Simeon in 1’59”933 alla media di 154,196 km/h. Pole position: Baz in 2’12”833 alla media di 139,221 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Simeon punti 155; 2. Corti 115; 3. Berger 102; 4. Fores 100; 5. Barrier 67; 6. Beretta 66; 7. Jezek 56; 8. Giugliano 38; 9. Baz 35; 10. Savary 30. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Ducati punti 155; 2. Honda 128; 3. Suzuki 117; 4. Kawasaki 100; 5. Yamaha 84; 6. MV Agusta 21; 7. Aprilia 12.

EUROPEO SUPERSTOCK 600 1. Lonbois (Yamaha) 9 giri pari a 46,233 km in 18’53”030 alla media di 146,897 km/h; 2. Petrucci (Yamaha) a 1”096; 3. Bussolotti (Yamaha) a 1”383; 4. La Marra (Honda) a 1”512; 5. Karlsen (Yamaha) a 1”794; 6. Rea (Honda) a 7”404; 7. Guittet (Honda) a 10”811; 8. Kerschbaumer (Yamaha) a 15”917; 9. Cecchini (Honda) a 26”846; 10. Moser (Triumph) a 26”924; 11. Chmielewski (Yamaha) a 28”690; 12. Calero (Yamaha) a 45”707; 13. Vrajitoru M. (Yamaha) a 56”780; 14. Salac (Yamaha) a 1’00”076; 15. Latr (Honda) a 1’03”140. Giro più veloce: Lonbois in 2’03”976 alla media di 149,168 km/h. Pole position: Lonbois in 2’05”924 alla media di 146,860 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Petrucci punti 122; 2. Lonbois 114; 3. Rea 98; 4. Bussolotti 96; 5. Guarnoni 83; 6. La Marra 68; 7. Kerschbaumer 59; 8. Guittet 56; 9. Litjens 38; 10. Chmielewski 35; 11. Cecchini 26; 12. Karlsen 25; 13. Lombardi 23; 14. Morelli 21; 15. Calero 15.

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NA! CHE DON MARCHETTI LETIZIA TUTTI A A G A P LA HA DATO OFEO DUCATI SBK NEL TR

BONATI (32) AL COMANDO DELLA COPPA ITALIA. NEL RIQUADRO, IL PODIO, CON BONATI, OPPEDISANO E DE NIGRO. NELLA PAGINA ACCANTO, LETIZIA MARCHETTI (55) E DAVIDE STIRPE.

Bonati vola Si aggiudica gara e titolo (in anticipo). Doppio Zerbo nel trofeo Honda

S

CARPERIA – Con il successo al termine di un duello tiratissimo che lo ha opposto a Luca Oppedisano, Giovanni Bonati ha posto con una gara d’anticipo il suo sigillo sulla Coppa Italia 125 Sport Under 21. Diciotto anni, spezzino, Bonati ha così coronato una rincorsa iniziata a giugno, proprio al Mugello. Decisivi i due risultati nulli contemporaneamente accumulati da Daniele Aloisi, che anche in Toscana si è reso la

vita difficile a causa di una cattiva partenza, solo parzialmente rimediata con il quarto posto finale. Letizia Marchetti ha dominato prove e gara SBK nel Ducati Desmo Challenge. Affermazioni importanti in chiave campionato per Rozza (Superstock) e Valia (Protwins). La Premier Cup, con griglie affollate e confronti accesi, ha confermato la sua validità. Nessuno dei piloti che ha vinto l’ultima

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prova potrà fregiarsi del titolo: nella 600 Stock ha prevalso la wild card Piermaria ma a Scicchitano non sono bastati i 25 punti per scalzare Lorenzo Desci; nella 600 Aperta Guglielmo Tarizzo, forte del vantaggio già acquisito, ha lasciato sfogare Paoloni e nella Open Marco Pagani sapeva di aver poche chance rispetto al leader Di Giannicola. La Honda Cup ha già un campione, Nuccio Zerbo, mattatore nella Hornet. Il siciliano si è ripetuto nella CBR 600, con un ultimo giro al cardiopalma, mentre Davide Stirpe ha dominato nella RS 125 GP. Nella Termorace Cup vittorie per Daniel Sanca (600) e Matteo Guarino (1000). Diego Mancuso

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COPPA ITALIA CLASSE 125 SP: 1. Bonati 10 giri in 22’45”137 alla media di 138,315 km/h; 2. Oppedisano a 0”069; 3. De Nigro a 8”291; 4. Aloisi a 8”456; 5. Benini a 13”035; 6. Mestdagh a 13”126; 7. Priulla a 13”128; 8. Manfredi a 13”130; 9. Mantovani a 13”176; 10. Luciani a 13”234; 11. Toti a 18”330; 12. Fazzina a 18”731; 13. Tatasciore a 22”875; 14. Arena a 32”265; 15. Ferrero a 36”129; 16. Romano a 36”277; 17. Calgaro a 36”586; 18. Lo Turco a 36”736; 19. Ramaccioni a 46”467; 20. Mattioli a 46”562; 21. Gatti a 46”576; 22. Ciotti a 5”011; 23. Apollonio a 57”094; 24. La Manna a 58”531; 25. Milioli a 58”541; 26. Esposito a 1’07”251; 27. Mandara a 1’07”987; 28. Scagnetti a 1’14”207; 29. Pirilli a 1’14”271; 30. Galletti a 1’19”172; 31. Di Girolamo a 1’19”300 (tutti su Aprilia). Giro più veloce: De Nigro in 2’14”188 alla media di 140,713 km/h.

DUCATI DESMO CHALLENGE 2009 CLASSE PROTWINS: 1. Valia 10 giri in 20’39”779 alla media di 152,301 km/h; 2. Bentivogli a 13”728; 3. Franco a 17”258; 4. Pertile a 17”678; 5. Paiola a 28”778; 6. Rizzi a 54”847; 7. Castegini a 59”441; 8. Zola a 1’27”419; 9. Guidone a 1’36”281; 10. Varanese a 1’42”290; 11. Gentili a 2’04”230; 12. Pierazzi a 2’06”776; 13. Barilati a 2’06”798; 14. Tinti a 3’53”337. Giro più veloce: Valia in 2’02”129 alla media di 154,607 km/h. CLASSE SUPERBIKE: 1. Marchetti 10 giri in 20’17”697 alla media di 155,063 km/h; 2. Venturini a 5”231; 3. Sellone a 6”205; 4. Tondo a 7”232; 5. Cantalupo a 12”105; 6. Bertuzzi a 19”507; 7. Boccelli a 21”105; 8. Segoni a 21”676; 9. Nicaso a 33”718; 10. Ballabio a 33”757; 11. Maineri a 33”978; 12. Cannizzaro a 34”281; 13. Martina a 34”678; 14. Barbieri a 47”446; 15. Corno a 49”282; 16. Cavicchi a 1’04”933; 17. Savio a 1’05”540; 18. Sergiovich a 1’10”392; 19. Rizzi a 1’15”105; 20. Venturi a 1’16”182; 21. Salemme a 1’25”913; 22. Pagliccia a 1’38”835; 23. Chiodi a 1’50”188; 24. Ceroni a 1’53”442. Giro più veloce: Tondo 2’00”533 alla media di 156,654 km/h. CLASSE SUPERSTOCK: 1. Rozza 10 giri in 20’28”209 alla media di 153,736 km/h; 2. Colombo a 12”790; 3. Sala a 14”477; 4. Ennemoser a 27”543; 5. Fanni a 34”465; 6. Margutti a 34”787; 7. Avvisti a 34”983; 8. Lenoci a 35”594; 9. Gabrielli a 39”719; 10. Leoni a 48”132; 11. Ariosto a 52”374; 12. Bovolenta a 1’04”365; 13. Martini a 1’04”967; 14. Giuffrida a 1’12”656; 15. Broggio a 1’23”137; 16. Alfonsi a 1’23”326; 17. Gioachin a 1’24”304; 18. Pezzuolo a 1’34”065. Giro più veloce: Rozza in 2’01”288 media 155,679 km/h.

HONDA CUP CLASSE CBR 600 RR: 1. Zerbo 10 giri in 20’32”398 alla media di 153,213 km/h; 2. Boccolini a 0”452; 3. Sassaro a 0”465; 4. Zappa a 4”367; 5. Petrini a 4”390; 6. Lusso a 14”911; 7. Lagiongada a 15”111; 8. Nespoli a 15”244; 9. Magnanelli a 15”268; 10. Vargas a 15”583; 11. Pedrini a 3”132; 12. Maestri a 32”852; 13. Contaldo a 32”892; 14.

Tavella a 47”311; 15. Airoldi a 48”216; 16. Giugovaz a 49”91; 17. Peano a 50”904; 18. Lobina a 52”092; 19. Pierucci a 52”489; 20. Olimpo a 53”629; 21. Albertelli a 53”652; 22. Gillio a 54”581; 23. Rotolo a 1’02”808; 24. Valesi a 1’14”750; 25. Boezi a 1’14”773; 26. Lobina a 1’15”138; 27. Ritella a 1’21”588; 28. Sechi a 1’27”871; 29. De Francesco a 2’09”837; 30. Pellegrini a 1 giro. Giro più veloce: Sassaro in 2’01”834 alla media di 154,981 km/h. CLASSE HORNET: 1. Zerbo 9 giri in 19’05”671 alla media di 148,330 km/h; 2. Carnevale a 3”204; 3. Bentivogli a 3”735; 4. Di Lalla a 11”114; 5. Galimberti a 19”105; 6. Pacchiana a 19”137; 7. Andaloro a 21”476; 8. Bellini a 34”798; 9. Covini a 35”902; 10. Morosi a 36”035; 11. Biagini a 4”765; 12. Papa a 41”835; 13. Ciccone a 41”926; 14. Cherubini a 58”091; 15. Di Marco a 1’14”069; 16. Rontani a 1’50”748; 17. Fugardi a 2’16”646; 18. Gaiani a 1 giro. Giro più veloce: Zerbo in 2’06”275 alla media di 149,5630 km/h. CLASSE RS 125 GP: 1. Stirpe 10 giri in 21’05”535 alla media di 149,201 km/h; 2. Bugatti a 4”613; 3. Monti a 4”654; 4. Zenari a 4”746; 5. Menchetti a 28”316; 6. Fossi a 28”642; 7. Cipiciani a 56”370; 8. Cunti a 1’08”131; 9. Comollo a 1’11”784; 10. Piccini a 2’08”244; 11. Pirilli a 2’10”823; 12. Antonucci a 2’11”574. Giro più veloce: Stirpe in 2’04”653 alla media di 151,476 km/h.

PREMIER NATIONAL CUP CLASSE 600 APERTA: 1. Paoloni (Yamaha) 9 giri in 17’54”428 alla media di 158,166 km/h; 2. Tarizzo (Honda) a 4”900; 3. Meschini (Yamaha) a 5”007; 4. Torcolacci (Triumph) a 5”088; 5. Ramponi (Honda) a 22”432; 6. Totti (Yamaha) a 24”160; 7. Vino (Yamaha) a 24”480; 8. Lotito (Yamaha) a 26”211; 9. Bonecchi Borgaz (Yamaha) a 26”674; 10. Paoloni (Yamaha) a 28”792; 11. Milanese (Yamaha) a 28”847; 12. Falaschi (Suzuki) a 40”969; 13. Toti (Yamaha) a 47”230; 14. Volpi (Yamaha) a 47”676; 15. Tavella (Honda) a 47”682; 16. Bertoldo (Honda) a 49”481; 17. Ferraro (Yamaha) a 51”875; 18. Ansaloni (Honda) a 59”928; 19. Zanotto (Yamaha) a 1’01”426; 20. Valente (Yamaha) a 1’01”850; 21. Gambetta (Honda) a 1’01”932; 22. Castellano (Yamaha) a 1’02”348; 23. Noli (Kawasaki) a 1’09”417; 24. Vieri (Kawasaki) a 1’19”668; 25. Stabile (Honda) a 1’23”663; 26. Longhi (Kawasaki) a 1’32”176; 27. Parrillo (Kawasaki) a 1’33”909; 28. Gambatesa (Yamaha) a 1’34”755; 29. Campanini (Yamaha) a 1’34”836; 30. Bizzocchi (Honda) a 1’34”997; 31. Rasetti (Honda) a 1’57”469; 32. Franco (Kawasaki) a 2’02”067; 33. Serino (Yamaha) a 1 giro. Giro più veloce: Paoloni in 1’58”103 alla media di 159,877 km/h. CLASSE 600 STOCK: 1. Piermaria (Yamaha) 9 giri in 18’02”071 alla media di 157,048 km/h; 2. Scicchitano (Yamaha) a 1”151; 3. Vigilucci (Yamaha) a 2”643; 4. Marcheluzzo (Honda) a 2”891; 5. Desci (Yamaha) a 7”425; 6. Rosini (Yamaha) a 12”634; 7. Maglioni (Yamaha) a 26”159; 8. Martinelli (Yamaha) a 26”216; 9. Conti (Yamaha) a 29”479; 10. Comi (Yamaha) a 31”300; 11. Carinelli (Yamaha) a

31”348; 12. Festi (Yamaha) a 31”585; 13. Paita Kenny (Yamaha) a 31”693; 14. Rafanelli (Suzuki) a 31”823; 15. Lantschner (Yamaha) a 31”970; 16. Zappon (Honda) a 37”323; 17. Governali (Honda) a 37”380; 18. Cima (Yamaha) a 41”092; 19. Brambilla (Yamaha) a 52”051; 20. Simonetti (Yamaha) a 52”575; 21. Dagnino (Yamaha) a 52”702; 22. Cassani (Yamaha) a 58”918; 23. Tonini (Suzuki) a 59”199; 24. Serra (Yamaha) a 1’05”063; 25. Dalmazio (Suzuki) a 1’09”340; 26. Pancaccini (Yamaha) a 1’12”245; 27. Bovelli (Yamaha) a 1’12”829; 28. Melara (Yamaha) a 1’21”900; 29. Rivi (Triumph) a 1’22”298; 30. Cecchi (Honda) a 1’23”179; 31. Guerrini (Yamaha) a 1’23”574; 32. Redi (Yamaha) a 1’35”680; 33. Tartarini (Yamaha) a 1’35”834; 34. Garavina (Yamaha) a 1’58”337; 35. Bianchini (Yamaha) a 2’03”621; 36. Ripamonti (Yamaha) a 2 giri. Giro più veloce: Marcheluzzo in 1’58”343 alla media di 159,553 km/h.

TERMORACE CUP CLASSE 600: 1. Sanca (Yamaha) 9 giri in 18’43”476 alla media di 151,260 km/h; 2. Battistella (Yamaha) a 0”078; 3. Vargas (Honda) a 2”123; 4. Cassani (Yamaha) a 2”190; 5. Torrisi (Yamaha) a 3”503; 6. Togni (Yamaha) a 10”518; 7. Campagnola (Yamaha) a 10”587; 8. Trovò (Yamaha) a 11”161; 9. Landi (Yamaha) a 11”203; 10. Federici (Yamaha) a 12”329; 11. Tutino (Yamaha) a 14”741; 12. Benedetti (Yamaha) a 28”647; 13. Fabbri (Suzuki) a 28”663; 14. Ostuni (Suzuki) a 33”093; 15. Pietrobon D. (Kawasaki) a 33”231; 16. Moretti (Kawasaki) a 33”822; 17. Angelucci (Yamaha) a 33”891; 18. Ferri (Yamaha) a 47”137; 19. Morini (Honda) a 48”170; 20. Casale (Yamaha) a 49”224; 21. Gentile (Yamaha) a 49”344; 22. Pietrobon S. (Kawasaki) a 55”77; 23. Pizzetti (Honda) a 55”636; 24. Federico (Honda) a 1’00”394; 25. Compagnone (Yamaha) a 1’14”710; 26. Anobile (Kawasaki) a 1’21”013; 27. Lippi (Yamaha) a 1’27”251; 28. Martini (Suzuki) a 1’28”494; 29. Ritella (Honda) a 1’36”897; 30. Schirripa (Yamaha) a 1’42”440; 31. De Francesco (Honda) a 1’47”176; 32. Cavina (Yamaha) a 1’47”550; 33. Malagoli (Suzuki) a 2’08”881. Giro più veloce: Sanca in 2’02”997 alla media di 153,515 km/h. CLASSE 1000: 1. Guarino (Honda) 10 giri in 20’24”536 alla media di 154,197 km/h; 2. Poggi (Yamaha) a 0”052; 3. Mugnai (Suzuki) a 9”392; 4. Bono (Honda) a 9”741; 5. Pezzani (Honda) a 16”342; 6. Rehburg (Suzuki) a 27”434; 7. Pennesi (Suzuki) a 34”407; 8. Rossi (Yamaha) a 37”126; 9. Brocco (Honda) a 37”821; 10. Tamburini (Yamaha) a 42”344; 11. Rogosic (Suzuki) a 44”815; 12. Baldazzi (Yamaha) a 54”199; 13. Di Foggia (Kawasaki) a 56”035; 14. Peano (Honda) a 56”165; 15. Montironi (Yamaha) a 59”714; 16. Carlotti (Ducati) a 1’11”401; 17. Fontanelli (Yamaha) a 1’13”908; 18. Gesuelli (Honda) a 1’14”296; 19. Bosi (Kawasaki) a 1’17”259; 20. Laquale (Honda) a 1’21”414; 21. Gramisci (Suzuki) a 1’24”046; 22. Brocco (Suzuki) a 1’34”895; 23. Papacci (Suzuki) a 1’37”336; 24. Merlini (Honda) a 1’41”291; 25. Stefanini (Honda) a 1’47”230; 26. Barrilà (Kawasaki) a 1 giro; 27. Parente (Suzuki). Giro più veloce: Poggi in 2’01”035 alla media di 156,004 km/h.

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Velocità Coppa Italia

AlpeAdria Rijeka (Croazia) 23 agosto Alpe Adria decima prova e campionato mondiale sidecar - Direttore di gara: Jgor Eskinja - Meteo: sole e caldo

Classifiche SUPERBIKE: 1. Miksovsky (Yamaha) 12 giri in 18’15”978; 2. Di Vora (Honda) a 0”728; 3. Pecnik (Yamaha) a 9”834; 4. Ruza (Suzuki) a 20”284; 5. Schleindlhuber (Suzuki) a 1’03”623 ; 6. Gal (Beta) 94. SUPERSPORT: 1. Pintar (Yamaha) 11 giri in 16’58”811; 2. Cerny (Yamaha) a 0”157; 3. Jerman (Honda) a 6”709; 4. De Marco (Yamaha) a 16”038; 5. Marcolongo (Yamaha) a 16”327; 6. Berghammer (Honda) a 16”607; 7. Pascota (Yamaha) a 25”217; 8. Erceg (Honda) a 27”273; 9. Kreutzer (Suzuki) a 44”502; 10. Broz (Yamaha) a 57”691; 11. Giacometti (Yamaha) a 58”029; 12. Schleindlhuber (Suzuki) a 1’01”850; 13. Battistella (Yamaha) a 1’06”853; 14. Negrea (Yamaha) a 1’19”905. STOCKSPORT 1000: 1. Jerman (Honda) 11 giri in 16’36”724; 2. Pellizzon (Aprilia) a 7”952; 3. Juhasz (Suzuki) a 14”380; 4. Miksovsky (Yamaha) a 14”402; 5. Choy (Honda) a 14”880; 6. Tommasini (Honda) a 24”873; 7. Caspon (Ducati) a 27”038; 8. Simonovic (Yamaha) a 27”565; 9.

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Horvat (Yamaha) a 27”494; 10. Mocibob (Suzuki) a 47”125; 11. Odak (Yamaha) a 1’12”688; 12. Medica (Honda) a 1’33”278. SIDECAR GARA 1: 1. Reeves Tim-Reeves Tr. (LCR-Suzuki) 11 giri in 17’19”447; 2. Birchall B.-Birchall T. (LCR-Suzuki) a 5”763; 3. Paivarinta-Hanni (LCR-Suzuki) a 7”242; 4. Moser-Wechselberger (LCR-Suzuki) a 28”120; 5. Knight G.-Knight D. (LCR-Suzuki) a 29”299; 6. Roscher-Cluze (LCRSuzuki) a 29”648; 7. Spendal-Hill (LCR-Suzuki) a 47”709; 8. Chaplow-Evanson (LCR-Suzuki) a 1’09”576; 9. Percy-Swift (LCR-Suzuki) a 1’11”438; 10. Barbier-Debroisse (LCR-Suzuki) a 1’13”641; 11. Streuer-Endeveld (LCR-Suzuki) a 1’33”265; 12. Knapton-Belsey (Baker-Suzuki) a 1’42”002; 13. Rutz-Aeberli a 1 giro. GARA 2: 1. Birchall B.-Birchall T. (LCR-Suzuki) 20 giri in 31’26”822; 2. Paivarinta-Hanni (LCR-Suzuki) a 12”815; 3. Moser-Wechselberger (LCR-Suzuki) a 1’04”945; 4. Spendal-Hill (LCR-Suzuki) a 1’05”546; 5. Roscher-Cluze (LCR-Suzuki) a 1’17”029; 6. Remse-Chauhan (LCR-Yamaha) a 1 giro; 7. Ozimo-Zanarini (LCRSuzuki); 8. Barbier-Debroisse (LCR-Suzuki); 9. Knapton-Belsey (Baker-Suzuki); 10. Rutz-Aeberli (LCR-Yamaha) a 2 giri; 11. Knight G.-Knight D. (LCR-Suzuki) a 3 giri; 12. Streuer-Endeveld (LCR-Suzuki) a 4 giri; 13. Chaplow-Evanson (LCR-Suzuki) a 5 giri.

Italiano minimoto, prima finale

FORLANI SCATENATO SI È DISPUTATA sul nuovissimo impianto di Castellana Grotte (BA) la prima delle quattro finali del campionato italiano di minimoto. La Open A è stata caratterizzata dalla lotta per la vittoria tra Chessa e Ciotti. A decidere la gara in favore del primo, la scivolata di Ciotti dopo tre quarti di gara. La Esordienti è stata dominata dall’inizio alla fine da Arbolino. Spettacolo nella Junior, con un unico serpentone di piloti che ha danzato a lungo FABIO SPIRANELLI (3). NELLA PAGINA ACCANTO, LA PARTENZA DELLA OPEN E ANDREA FORLANI (21).

per le curve del circuito. Davanti c’era Castellini, soprassato all’ultimo giro da Spiranelli. Nella Senior, Spedale ha battuto Giorgianni. Bella l’ultima gara della giornata quella della Open B. Di Bernardino è partito in testa, mentre il poleman Forlani è scattato a rilento, poi ha iniziato la rimonta, è passato in testa e lì è rimasto fino alla bandiera a scacchi. Fabio Porreca ESORDIENTI: 1. Arbolino (ZPF); 2. Bastianelli (GRC); 3. Zannoni (SG); 4. Valequarantasei (Polini); 5. Facco (GRC); 6. Petti (Stamas); 7. Vandi (SG); 8. Ruiu (Polini); 9. Pasqualotto (GRC); 10. Foggia (Polini); 11. Patacca (Phantom); 12. Miletto (BMS); 13. Novali (ZPF); 14. Fermani (DM); 15. Cretaro (Polini); 16. Sulsenti (DM); 17. Zamboni (BMS).

JUNIOR: 1. Spiranelli (Pasini); 2. Castellini (Polini); 3. Sintoni (Stamas); 4. Litrico (GRC); 5. Speziale (ZPF); 6. Bulega (ZPF); 7. Tocca (Polini); 8. Casadei (Pasini); 9. Grassia (ZPF); 10. Santi (Polini); 11. Volpini (ZPF); 12. Di Giannantonio (ZPF); 13. Vargas (Polini); 14. Zanotti (Pasini); 15. Bolognese; 16. Pascali (Pasini); 17. Scalbi (ZPF); 18. Leone (Polini); 19. Cori (GRC); 20. Ferrante (ZPF). OPEN A: 1. Chessa (DM); 2. Biagiarelli (GRC); 3. Volpini (DM); 4. D’Angelo (Phantom); 5. Bugatti (DM); 6. Innocenti (GRC); 7. Amati (GRC); 8. Fiammenghi (DM); 9. Biagetti (ZPF); 10. Micochero (DM); 11. Ceccucci (DM); 12. Varini (DM); 13. Greco A. (DM); 14. Greco M. (DM); 15. Ciotti (Polini); 16. Clementi (Polini); 17. Mantovani (DM); 18. Miozzi (DM); 19. Di Giacinto (DM). OPEN B: 1. Forlani (DM); 2. Di Bernardino (Phantom); 3. Bortone (GRC); 4. Siena (GRC); 5. Cortesi (GRC); 6. Cintio (DM); 7. Bruno (BMS); 8. Milanese (DM); 9. Calisi (DM); 10. Tocca (Polini); 11. Mancin (DM); 12. Utzeri (DM). SENIOR: 1. Spedale (DM); 2. Giorgianni (ATM); 3. Pisano (ZPF); 4. Mazzola (Polini); 5. Carbonera (DM); 6. Domenichelli (DM); 7. Barani (Stamas); 8. Fuschini (GRC); 9. Lozza (Phantom); 10. Mencarelli (DM); 11. Fedi (Pasini); 12. Pellegrini (DMS); 13. Petrarca (DM); 14. Torrieri (ZPF); 15. Paladini (Pasini); 16. Bucciarelli (DM); 17. Nespoli (GRC); 18. Zambonetti (ZPF); 19. Vietti (ZPF); 20. Costantino (GRC); 21. Alercia (BMS).

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Cross Tony Cairoli di Stefano Taglioni

YAMAHA TI BACIO... E POI TI LASCIO. LA MANCATA CONFERMA DA PARTE DELLA CASA GIAPPONESE PORTERÀ CAIROLI SULLA KTM NELLA STAGIONE 2010.

E adesso il Nazioni Tony racconta la sua scalata al Mondiale MX1. Una stagione travolgente, che ancora non è finita...

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TURCHIA MI, IN IA R O ER VITT DOPO LA EVO PIÙ NASCOND NON POT VO DI DIRITTO RIENTRA NTI AL TITOLO. VERSARI ENDE V T A E I R P IE I M I A E TR MENTO D PO’ CAMBIATO IA G G E T T UN E L’A È SUBITO

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APÀ Benedetto a volte racconta di aver visto più di qualche volta Tony, mentre girava nel pistino davanti a casa, nel cortile, a sette anni, fare dei gesti strani con le braccia, come a scansare ostacoli immaginari sulla sua traiettoria. «Ma che fai?» gli chiedeva Benedetto. E Tony: «Si devono scansare, passa Antonio Cairoli, campione del mondo». Tony a sette anni viveva le sue gare immaginarie, contro avversari fantasma. Avversari come ostacoli da scansare con le braccia, fastidiosi intralci alla marcia trionfale del campione del mondo. A sette anni Tony sognava di vincere il mondiale, di vincere gare su gare, come il suo mito Jeremy McGrath, visto e rivisto al rallentatore su video ormai consumati. E a diciannove anni, nel 2005, Tony realizzava il suo sogno, per poi ripetersi nel 2007, ormai con un posto acquisito nell’olimpo del motocross mondiale. Un campione riconosciuto, affermato e apprezzato anche oltreoceano. Ma la sua impresa realizzata in questa stagione, vincere il mondiale MX1 al primo tentativo, nettamente e con una giornata d’anticipo sulla fine del campionato, è qualcosa che lo proietta oltre la storia, nella leggenda, nel mito. TONY, una stagione da incorniciare. Te l’aspettavi? «Speravo di far bene, anzi ne ero abbastanza sicuro, ma di vincere il mondiale non me l’aspettavo, anche perché la MX1 del dopo Everts è sempre stata molto combattuta,

aperta. Non c’è mai stato un netto dominatore: nel 2007 ha vinto Ramon con solo due manche vinte e un GP, nel 2008 David (Philippaerts) con tre manche vinte e un GP, con tanti protagonisti e diversi candidati al titolo. Aggiungiamo che ovviamente ero cosciente che il 450 necessita di una fase di adattamento e che, anche se su certe piste e certi terreni potevo avere già raggiunto un buon livello, c’erano alcuni terreni su cui non avevo mai corso con la cilindrata grossa. Insomma le incognite erano diverse. Tra le certezze, c’era quella di aver lavorato bene in inverno e con la preparazione fisica giusta dopo l’infortunio al ginocchio. Poi con Tanel Leok ho avuto un ottimo termine di paragone della categoria ed un compagno di squadra collaborativo, positivo e sempre pronto al lavoro. Infine c’era l’aspetto moto, su cui sono sempre stato fiducioso; con la squadra di De Carli sapevo di non dovermi preoccupare del livello tecnico della mia moto, perché conosco la passione e la professionalità del team e sono sempre stato certo che anche se per loro il 450 era praticamente una novità, tutto il necessario sarebbe stato a punto prima dell’inizio della stagione. Vincere il mondiale però… Non ci avrei scommesso!». Prima vittoria a Istanbul. Racconta. «Il quinto posto di Faenza l’ho accolto positivamente, come esordio stagionale, anche perché a vincere è stato il mio compagno di squadra Leok, e vincere, anche in una gara particolare come quella, significa sempre

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Cross Tony Cairoli ANTONIO C AIROLI

NATO A PA TT IL 23 SETT I (ME) EM L’ESORDIO BRE 1985 È E NEL 1996 A SETTE ANNI NEL M E INICROSS MENTRE N 1997 È CAMPIONE S EL 1999 CO ICILIANO, N SENIOR. N ELLO STES QUISTA IL TRICOLO RE SO ANNO NELL’ITALI DEBUTTO ANO CADE TT NEL 2001 S I CLASSIFIC I 125, DOVE NEL 2002 È A PRIMO C NEL 2004 PA AMPIONE ITALIANO JU SSA AL TE AM DE CA NIOR 125 TERZO N RLI 2005 CAMP EL MONDIALE MX2 IO 2006 SECO NE DEL MONDO MX 2 NDO NEL M ONDIALE M CAMPIONE E U R OPEO SUP X2 2007 CAMP ER IONE DEL MONDO M CROSS CAMPIO X2 2008 SESTO NE EUROPEO SUPE RCROSS N 2009 CAMP EL MONDIALE MX2 IONE DEL MONDO M X1

BASTATO È ID V A D TRA ME E RACCIO A FINE L’ABB HIARIRE C R E P P IERO GARA A L ALLA FACCIA TUTTO, A NOSTRA L E H C A V E DI CHI DIC IZIA DI FACCIATA MIC ERA UN’A

molto ed è già la dimostrazione che un team sta lavorando bene. A Faenza ho capito subito che la velocità c’era, segnando il miglior tempo nelle prequalifiche. Dopo Faenza è arrivata Sevlievo e lì, soprattutto nella seconda manche, è arrivata la conferma che i primi non erano affatto lontani, anzi… nonostante le partenze nelle retrovie. Arrivato in Turchia, già il venerdì studiando la pista, un pensierino al podio l’ho fatto. Nelle prequalifiche primo io e secondo Tanel. Ma allora non siamo messi così male, abbiamo pensato. È stato un GP perfetto. Primo in ogni sessione, nella gara di qualifica e nelle due manche, con due perfetti holeshot. Ed è arrivata la tabella rossa. Incredibile! E, ancora più incredibile, non l’ho più mollata! A quel punto non potevo più nascondermi, rientravo di diritto tra i pretendenti al titolo. E devo confessare che l’atteggiamento dei miei avversari è subito un po’ cambiato. Il rookie che va subito forte è sempre scomodo. Voglio sottolineare che ho preso la tabella rossa con tutti i migliori in gara, ben prima che diversi uscissero di scena per infortunio». È arrivata subito la “controprova”, su terreno sabbioso. «Si, Valkenswaard, e avevo già gli occhi puntati addosso. La pista era in buone condizioni, molto meglio della poltiglia fangosa degli anni scorsi. La vittoria in gara uno, in rimonta, con splendidi sorpassi, credo abbia aperto gli occhi a chiunque. Una gara esaltante, che è stata definita una delle più belle degli ultimi anni. Con il terzo posto in gara due dietro a Leok è arrivato il secondo gra-

dino del podio, dietro a Barragan, ma a pari punti, solo perché lui ha fatto meglio in gara due. E un po’ ci sono rimasto male: avrei certo meritato anch’io di vincere il GP. Così quando ad Agueda, dopo aver dominato gara uno, in gara due De Dycker è scappato (aveva fatto secondo in gara uno) e rischiava anche lui di beffarmi e vincere a pari punti, mi sono messo a testa bassa e mi sono detto: eh no, stavolta non mi fregate. Volevo vincere. E ho fatto una rimonta esaltante che ha lasciato tutti a bocca aperta. Purtroppo sulla mia strada, tra i tanti sorpassi che ho fatto in quella manche, c’era anche Philippaerts, e c’è stato quel contatto». Con l’infortunio al dito per David e tante polemiche. «Sì, tante polemiche, ma purtroppo nel dopo gara non sono riuscito a parlare direttamente con David, ci ho provato due volte… Sono sicuro che quello che è stato montato sopra quell’episodio si sarebbe potuto evitare, e comunque comprendo la situazione vissuta da David; alla fine è stato lui a farsi male e perdere punti. Ma anche per me non è stata una situazione facile da gestire, e sicuramente alla gara successiva sono arrivato non con la serenità giusta. A Bellpuig ero sicuramente il più veloce, eravamo messi molto bene anche tecnicamente. Io e Tanel primo e secondo nelle libere e nelle prequalifiche. Ho vinto la qualifica ma in gara uno ho subito sbagliato facendo cadere Mackenzie, poi in rimonta in fase di sorpasso a Coppins sono caduto e ho concluso ottavo. Tra la prima e la seconda manche ci siamo guar-

dati negli occhi, io e De Carli, ed abbiamo cercato il problema. Abbiamo parlato e ne sono uscito con le idee chiare. In gara due, rimonta e vittoria». Poi la tua gara peggiore, Mallory Park. «Sì, ma non è stato per colpa mia; la pista non mi piaceva ma ero veloce (nelle libere primo io, secondo Tanel). Al via della qualifica ero con i primi e mi hanno levato la moto da sotto, poi da dietro mi sono venuti addosso. Ho preso una gran botta, una delle più toste in questi anni, ho pensato davvero di essermi rotto di brutto. Ma sono stato fortunato, solo grandi ammaccature e nonostante tutto ho potuto correre e raccogliere un po’ di punti, senza rischiare di perdere la tabella rossa». Poi il podio in Francia, la vittoria in Germania e Lettonia e i podi in Svezia e a Lommel. «È stata una fase ottima del campionato, dove però anche Nagl è andato fortissimo, dimostrandosi poi l’avversario più pericoloso. A partire dalla Lettonia la situazione si è abbastanza delineata, e devo ammettere che in più di un’occasione ho cercato di evitare la bagarre e le manovre azzardate. Non che mi sia mai tirato indietro, ma il peso della tabella rossa ha cominciato a farsi sentire ed ho pensato a star lontano dai problemi. D’altronde nelle due precedenti stagioni si erano dimostrati molto importanti anche i piazzamenti e ho deciso che li avrei accettati anch’io, senza strafare. Diciamo che in qualche Gran Premio avete visto un Cairoli convinto, ma non famelico. D’altronde non ero io

a dover recuperare in classifica. La gara in Lettonia mi è piaciuta moltissimo. La pista di Kegums si è dimostrata una delle più belle e selettive e credo di aver dato spettacolo con due rimonte entusiasmanti. La rimonta, il dover risalire da centro gruppo o da dietro, è stata un po’ una costante in questa mia stagione, per una serie di motivi. La fase di partenza con il 450 richiede molta esperienza. Preparazione del cancelletto, gestione di gas e frizione, scelta della gomma, erogazione della moto e tanti altri particolari. E sicuramente devo migliorare, anche perché qui in MX1 a partire forte sono in tanti. Qualcuno ha pensato che avessimo un gap di potenza, ma credo sia stato smentito in diverse gare dove sono partito forte. Probabilmente qualche moto ha un’erogazione che aiuta nell’allungo sul rettilineo di partenza, ma sono molto soddisfatto di come abbiamo sviluppato la nostra moto, che mi ha permesso di guidare senza eccessivo sforzo fisico e di esprimermi al 100% nel finale di gara, dove gli altri erano con la lingua fuori...». Quarto posto a Loket ed infine il trionfo a Lierop. «A Loket non è andata male, ho perso pochi punti da Nagl. Nelle partenze ero con i primi ma alla prima curva mi hanno sempre mandato largo. A Lierop si è avverato un sogno. Il mio vantaggio di punti mi avrebbe permesso di gestire la gara, ma io volevo vincere il mondiale lì ed ero deciso a non cedere punti a Nagl. Anzi, me ne servivano cinque in più, e cinque punti ho preso. Incredibile. E con un ginocchio non a posto. Mi

dava fastidio un piccolo frammento di menisco, che non so neanche da dove sia saltato fuori. Forse in allenamento, ma non sono mai caduto. Comunque correndo a piedi il ginocchio si è infiammato e con una risonanza magnetica si è visto il problema. Fortunatamente sia il dottor Scevola che poi il dottor Claes mi hanno rassicurato dicendomi che non c’era nessun rischio di stabilità del ginocchio o che la situazione peggiorasse. Però guidare a Lierop se non si è al massimo è davvero dura. Per navigare su quelle buche di sabbia è fondamentale prendere il ritmo, avere coraggio e buttarsi oltre l’ostacolo, altrimenti non si “galleggia” e si affonda! Per le gare ho fatto infiltrazioni di antidolorifico e il ginocchio non mi ha dato problemi. Credo però che un minimo blocco psicologico ci sia stato, perché mi sono visto nei filmati e certo non guidavo al mio meglio. Però tanto è bastato per guadagnare quei cinque benedetti punti su Nagl! Mercoledì scorso il Dr. Claes, in Belgio, mi ha operato per rimuovere il frammento di menisco e ha controllato

tutto il ginocchio, dove già aveva ricostruito il crociato anteriore a fine luglio dell’anno scorso. Adesso tutto è a posto e non dovrei aver problemi a correre in Brasile, e soprattutto al Cross delle Nazioni a Franciacorta. Quest’anno dobbiamo assolutamente fare un gran Nazioni e vi assicuro che ce la metteremo tutta. Con Philippaerts e Guarneri siamo belli carichi e con l’aiuto dei tifosi possiamo puntare in alto. Sono venuti entrambi alla festa del titolo a Lommel e abbiamo urlato a tutti le nostre intenzioni. Ed eravamo ancora abbastanza sobri... Tra me e David è bastato l’abbraccio a fine gara a Lierop per chiarire tutto, alla faccia di chi diceva che la nostra era un’amicizia di facciata. Ok, se volete non chiamatela amicizia, forse l’amicizia è qualcos’altro, ma tra me e David c’è sempre stato un ottimo rapporto, un gran rispetto e considerazione reciproci. L’anno scorso ha vinto il titolo lui, quest’anno io, credo che i colori azzurri ormai meritino maggiore considerazione nel motocross». Appuntamento a Franciacorta.

TAMENTE NI U L O S S A O DOBBIAM RE UN GRAN NAZIO CORRE URO A. E VI ASSIC METTEREMO TUTT I R A CHE CE L PAERTS E GUARNE IP CON PHIL ELLI CARICHI SIAMO B IUTO DEI TIFOSI E CON L’A ARE IN ALTO O PUNT POSSIAM

motosprint

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Fuoristrada Varie

A MANCINI IL TITOLO ITALIANO Motorally. Ultima del tricolore

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AGNOLO PIEMONTE (CN) - Andrea Mancini ce l’ha fatta: ci provava da due anni, presentandosi alla vigilia dell’ultima gara in vantaggio sull’eterno rivale Matteo Graziani e perdendo il campionato sul filo di lana. Storia passata, questa volta il perugino, forte di 15 punti di vantaggio, è stato implacabile. Ha subito vinto la prima prova speciale in linea, poi ha badato soprattutto a non commettere errori. Sul traguardo di Bagnolo Piemonte, sede dell’ottava e ultima prova del Campionato 2009, Mancini è transitato secondo assoluto, ma il suo compagno di team, Mauro Uslenghi, è stato penalizzato in sede di giuria per due tagli di percorso. Il perugino volante ha così potuto festeggiare il titolo con la seconda vittoria assoluta stagionale, precedendo in gara Alex Zanotti e il rivale diretto Matteo Graziani. I tre primattori della gara piemontese sono racchiusi in meno di un secondo e mezzo, dopo oltre mezz’ora di settori cronometrati, a dimostrazione dell’agonismo messo in campo.

Matteo Graziani l’ha presa bene, sapeva che l’impresa era disperata, ma ci ha provato, brindando a fine gara con il rivale e dandogli appuntamento in Abruzzo, tra una settimana, dove si giocheranno il titolo Raid TT. Terzo assoluto in campionato Niccolò Pietribiasi, nonostante a Bagnolo non abbia preso punti per un guasto al freno posteriore che lo ha rallentato molto. Un’ottima stagione quella del vicentino, cresciuto gara dopo gara e vincitore di una delle otto prove di quest’anno. Paolo Ceci e Luca Manca hanno completato al top five assoluta. A Bagnolo sono stati assegnati anche i titoli di classe che ancora mancavano all’appello, quello della classe 600 andato a Graziani, quello della classe 125 vinto da Fabio Benetti, la Marathon andata a Maurizio Cecconi e la graduatoria per i moto club vinta dal Baracca di Lugo. In quest’occasione erano centocinquanta i chilometri del percorso, che si snodava in gran parte sulle bellissime montagne che sovrastano la cittadina piemontese. Due prove speciali in linea e un fettucciato da ripetere due volte sono state le discriminanti su cui Mancini ha costruito il proprio successo. A ridosso del podio piemontese ha concluso il sempreverde Antonio Colombo, autore di una prova maiuscola nonostante abbia passato da un po’ le cinquanta primavere. Alle sue spalle, la giovane promessa Manuel Lucchese, che ha preceduto Massimo Chiesa, Luca Manca, Fabio Benetti, Roberto Bartali e Paolo Mendotti. Edoardo Bauer

Prova maiuscola di Zanotti ASSOLUTA: 1. Mancini (Husqvarna) in 32’18”58; 2. Zanotti (Aprilia) a 0”64; 3. Graziani (KTM) a 2”42; 4. Colombo (Beta) a 14”64; 5. Lucchese (Husaberg) a 20”55; 6. Chiesa (Aprilia) a 36”36; 7. Manca (TM) a 37”23; 8. Benetti (Kawasaki) a 56”71; 9. Bartali (Suzuki) a 1’03”81; 10. Mendotti (KTM) a 1’04”13; 11. Scarella (Beta) a 1’13”21; 12. Pettinari (Husqvarna) a 1’38”12; 13. Muccini (KTM) a 1’44”62; 14. Zanetti (Honda) a 1’44”82; 15. Zanzi (Honda) a 1’47”76; 16. Doretto (BMW) a 1’53”82; 17. Pavan (Yamaha) a 2’04”74; 18. Ceci (Aprilia) a 2’07”85; 19. Sant (TM) a 2’10”49; 20. Pelloni (Aprilia) a 2’17”81; 21. Michelli (TM) a 2’24”60; 22. Barberis (KTM) a 2’25”63; 23. Pietribiasi (KTM) a 2’31”34; 24. Beretta (KTM) a 2’46”06; 25. Cuminetti (Honda) a 2’53”76; 26. Ciotti (Beta) a 3’00”74; 27. Caviglia (Honda) a 3’06”07; 28. Baratelli (KTM) a 3’13”20; 29. Pontiggia (KTM) a 3’13”58; 30. Fesani (KTM) a 3’22”97. IN CAMPIONATO: 1. Mancini punti 155; 2. Graziani 132; 3. Pietribiasi 110; 4. Ceci 95: 5. Manca 94: 6. Zanotti 88.

Leclassifiche

ANDREA MANCINI (2) SI È LAUREATO CAMPIONE ITALIANO NELL’ULTIMA PROVA DEL CAMPIONATO, PRECEDENDO NELLA CLASSIFICA GENERALE MATTEO GRAZIANI (1). IN PIEMONTE, ALEX ZANOTTI (5) È STATO AUTORE DI UNA BELLA GARA CHE LO HA VISTO SECONDO ASSOLUTO. motosprint

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Fuoristrada Varie

BOU A UN PUNTO DAL TERZO IRIDE Trial. GP Spagna

T

ONA - Penultima prova in Spagna, a Tona, poco a nord di Barcellona, e nuova vittoria per il leader del campionato Bou. Alla gara l’ha fatta da padrone la polvere, a tal punto da offuscare la vista dei piloti in zona, tanta ne veniva sollevata ad ogni passaggio. Con Adam Raga a corto di allenamento, per l’operazione al ginocchio subìta quasi 2 mesi fa, si ventilava l’ipotesi di un titolo assegnato in anticipo per Bou. Invece Adam è riuscito, stringendo i denti, a finire al quarto posto, dopo che alla fine del primo giro si è anche trovato terzo. L’unico a tenergli la testa è stato Fujinami. Infatti, insieme a Bou, sono stati gli unici piloti a stare sotto i 30 punti totali.

Fajardo, in terza posizione, grazie ad una formidabile rimonta nel secondo giro, ha segnato 42 penalità, una in meno di Raga. Poi il vuoto. Lampkin si è presentato con una mano ancora gonfia per il polso rotto (dovrebbe farsi operare a campionato finito), ma l’eccessiva durezza di questa gara non gli ha consentito di andare oltre l’undicesimo posto. Primo “salto” fra i top rider per il neo-vincitore della Junior, Alexz Wigg: per lui un incoraggiante nono posto. Nella Junior, Grattarola ha sfiorato la vittoria, andata a Gomez per soli 2 punti di differenza. Bene anche Staltari, terzo al primo giro e settimo in finale. Nella Youth, vinta da Borrellas, in zona punti: Cotone (6°), Poli (8°), Cominoli (9°), Catalin (14°) e Tournour (15°). Domenica prossima, in Francia,, la prova finale, in cui a Bou basterà arrivare 15° per incamerare il titolo. Mario Candellone

Grattarola ok nella Junior WORLD 1. Bou (Montesa) p. 21; 2. Fujinami (Montesa) 29; 3. Fajardo (Beta) 42; 4. Raga (Gas Gas) 43; 5. Cabestany (Sherco) 59; 6. Freixa (Gas Gas) 72; 7. Dabill (Gas Gas) 81; 8. Oliveras (Gas Gas) 89; 9. Gubian (Gas Gas) 97; 10. Wigg (Beta) 101; 11. Lampkin (Beta) 105; 12. Brown (Sherco) 105; 13. Himmanen (Beta) 139. IN CAMPIONATO: 1. Bou p. 187; 2. Raga 168; 3. Fujinami 130; 4. Fajardo 121; 5. Cabestany 117; 6. Lampkin 109; 7. Dabill 95; 8. Freixa 86; 9. Gubian 66; 10. Brown 60.

JUNIOR ANCORA UN SUCCESSO PER TONI BOU, SOPRA, NEL MONDIALE. SECONDA PIAZZA PER IL SUO COMPAGNO DI TEAM, TAKAHISA FUJINAMI, SOTTO.

1. Gomez (Montesa) p. 12; 2. Grattarola (Sherco) 14; 3. Moret (Gas Gas) 16; 4. Danby (Gas Gas) 24; 5. Ferrer (Sherco) 24; 7. Staltari (Gas Gas) 30. IN CAMPIONATO: 1. Wigg 163; 2. Gomez 154; 3. Grattarola 146; 4. Challoner 115; 5. Ferrer 90.

YOUTH 1. Borrellas (Gas Gas) p. 6; 2. Sheppard (Beta) 10; 3. Warenghien (Sherco) 13; 4. Mottin (Gas Gas) 15; 5. Traviesa (Gas Gas) 16; 6. Cotone (Beta) 17; 8. Poli (Beta) 27; 9. Cominoli (Beta) 28; 14. Catalin (Gas Gas) 50; 15. Tournour (Gas Gas) 52. IN CAMPIONATO: 1. Richardson p. 162; 2. Warenghien 132; 3. Traviesa 123; 3. Mottin 123; 5. Borrellas 114.

Leclassifiche motosprint

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TRIAL EUROPEO

GRATTAROLA SOLO QUARTO TONA - Il francese Loris Gubian e l’inglese Jonathan Richardson sono campioni d’Europa nelle rispettive classi, ovvero Europa e Junior. Gubian, nella gara vinta dallo spagnolo Alfredo Gomez, è riuscito a battere per un “2” Grattarola, nello spareggio per il terzo posto, e solo per questa ragione ha bruciato nella lotta al titolo Gomez. Se fosse finito quarto, campione sarebbe stato lo spagnolo. Doppiamente beffato invece Grattarola, fuori dal podio della gara e fuori dal podio finale, perché superato dall’inglese Alexz Wigg nella classifica di campionato. Wigg si è piazzato al secondo posto in quest’ultima gara. Nella Junior a contendere il titolo all’inglese c’era Luca Cotone (nella foto sopra), che doveva recuperare ben 15 punti. Richardson è partito molto male, ma poi è riuscito a finire sesto. Per Cotone un onorevolissimo secondo posto dietro l’idolo di casa Pere Borrellas. In campionato, si sono mantenute le posizioni della vigilia, Cotone secondo e Borellas terzo. Questi i piazzamenti degli altri italiani in gara: Staltari 9° nella “Europa”, Cominoli 9°, Poli 13°, Catalin15° e Tournour 20° nella “Junior”. m.c.

IMPRENDIBILI GLI CHAREYRE Supermoto. GP Europa

L

ATINA - Sono state i fratelli Chareyre, Thomas nella S1 e Adrien nella S2, i protagonisti della terza prova del mondiale supermoto, ospitata sulla pista “Il Sagittario” di Latina. Le classi S1 e S2 hanno corso insieme, ma con classifiche separate. PRIMA GARA. Alla partenza, Thomas Chareyre, al rientro in gara dopo l’infortunio subìto alla spalla destra nelle prove della gara di Mallory Park, si scatena e fa sua la holeshot. Il francese prende il largo senza problemi. Secondo è Hermunen, insidiato da Gozzini. Il finnico tiene il passo e amministra bene la seconda piazza per buona parte della gara, scende poi in terza posizione quando rompe la leva del cambio ed è sorpassato dal leader del campionato Thierry Van Den Bosch. Davide Gozzini è il primo della S2, seguito da Adrien Chareyre e dall’italiano Lorenzo Mariani.

SECONDA GARA. La pioggia inizia a cadere proprio mentre i piloti si stanno schierando al via. Lo specialista della pioggia, il finnico Hermunen, prende il comando, ma è subito sorpassato da Thomas Chareyre. Gozzini sta dietro Hermunen, ma per lui la giornata è negativa e presto cede posizioni. Vince Thomas Chareyre, seguito da Van den Bosch e Hermunen. La classifica S2 vede così primo Adrien Chareyre, seguito dall’italiano Giuseppe Di Iori e Gérald Delepine. Solo settimo Gozzini. In campionato, invece, Van Den Bosch è il leader della S1, seguito da Hermunen e Lazzarini. La S2 è dominata da Adrien Chareyre che precede di 22 punti Gozzini e di 39 Delepine. In concomitanza si è corsa anche la terza prova del campionato europeo nella quale Teo Monticelli ha vinto la classe Open, consolidando così la sua leadership su Massimo Porfiri.

A Gozzini gara uno CLASSE S1 GARA 1: 1. T. Chareyre (Husqvarna) 16 giri in 19’52”452; 2. Van Den Bosch (TM) a 5”746; 3. Hermunen (Husqvarna) a 11”207; 4. Lazzarini (Honda) a 28”114; 5. Ravaglia (Aprilia) a 31”354; 6. Seel (Suzuki) a 36”724; 7. Beltrami (Aprilia) a 44”913; 8. Matsumoto (Husqvarna) a 59”069; 9. Serafini (TM) a 1’03”606; 10. Bussei (Honda) a 1 giro; 11. Kaneko (Aprilia) a 2 giri. GARA 2: 1. T. Chareyre (Husqvarna) 16 giri in 18’24”484; 2. Van Den Bosch (TM) a 6”055; 3. Hermunen (Husqvarna) a 7”589; 4. Seel (Suzuki) a 7”836; 5. Lazzarini (Honda) a 24”420; 6. Beltrami (Aprilia) a 45”818; 7. Kaneko (Aprilia) a 49”551; 8. Matsumoto (Husqvarna) a 54”015; 9. Ravaglia (Aprilia) a 54”893; 10. Serafini (TM) a 1 giro; 11. Bussei (Honda). IN CAMPIONATO: 1. Van Den Bosch punti 138; 2. Hermunen 123; 3. Lazzarini 105; 4. Seel 96; 5. T. Chareyre 92; 6. Bussei 61; 7. Beltrami 58; 8. Ravaglia 57; 9. Serafini 57; 10. Hodgson 45; 11. Giraudo 41; 12. Winstanley 39; 13. Venske 38; 14. Dondi 35; 15. Addy 28; 16. Matsumoto 26; 17. Testu 25; 18. Kaneko 24; 19. Verderosa 20; 20. Sammartin 20; 21. Rodriguez 11.

CLASSE S2 GARA 1: 1. Gozzini (TM) 16 giri in 19’57”761; 2. A. Chareyre (Husqvarna) a 7”180; 3. Mariani (TM) a 26”455; 4. Delepine (Husqvarna) a 27”374; 5. Bartolini (Husqvarna) a 28”670; 6. Borella (KTM) a 35”773; 7. Gaspardone (Honda) a 38”605; 8. Tognaccini (Aprilia) a 40”913; 9. Di Iorio (Aprilia) a 43”933; 10. Iddon (KTM) a 51”083; 11. Hlad (Aprilia) a 53”626; 12. Deridder (KTM) a 1’00”252; 13. De Angelis (TM) a 1’16”666; 14. Lauria (Aprilia) a 2 giri. GARA 2: 1. A. Chareyre (Husqvarna) 16 giri in 18’39”790; 2. Di Iorio (Aprilia) a 1”497; 3. Delepine (Husqvarna) a 4”141; 4. Mariani (TM) a 5”723; 5. Gaspardone (Honda) a 5”795; 6. Iddon (KTM) a 14”239; 7. Gozzini (TM) a 15”618; 8. Bartolini (Husqvarna) a 29”128; 9. Tognaccini (Aprilia) a 29”988; 10. De Angelis (TM) a 30”862; 11. Borella (KTM) a 48”344; 12. Hlad (Aprilia) a 1 giro; 13. Lauria (Aprilia); 14. Deridder (KTM) a 13 giri. IN CAMPIONATO: 1. A. Chareyre punti 147; 2. Gozzini 125; 3. Delepine 108; 4. Gaspardone 91; 5. Borella 88; 6. Mariani 83; 7. Iddon 77; 8. Deridder 65; 9. Bartolini 58; 10. Minutilli 55; 11. Hlad 55; 12. Tognaccini 48; 13. Blakeman 42; 14. Di Iorio 34; 15. Occhini 31; 16. Georgiev 24; 17. De Angelis 19; 18. Governatori 18; 19. Costa 15; 20. Lauria 15; 21. Bougelet 9.

Leclassifiche

La classifica EUROPEO: 1. Gomez (Montesa) p. 16; 2. Wigg (Beta) 22; 3. Gubian (Gas Gas) 27; 4. Grattarola (Sherco) 27; 5. Moret (Gas Gas) 30; 6. Ferrer (Sherco) 33; 7. Challoner (Beta) 40; 8. Danby (Gas Gas) 46; 9. Staltari (Gas Gas) 48; 10. Himmanen (Beta) 50. JUNIOR: 1. Borrellas (Gas Gas) 8; 2. Cotone (Beta) 9; 3. Mottin (Gas Gas) 12; 4. Norphett (Beta) 15; 5. Walker (Sherco) 18; 6. Richardson (Sherco) 21; 7. Sheppard (Beta) 25; 8. Mendez (Sherco) 25; 9. Cominoli (Beta) 29; 10. Traviesa (Gas Gas) 32; 13. Poli (Beta) 41; 15. Catalin (Gas Gas) 54; 20. Tournour (Gas Gas) 83. IN CAMPIONATO EUROPA: 1. Gubian p.87; 2. Gomez 85; 3. Wigg 73; 4. Grattarola 73; 5. Moret 54. JUNIOR: 1. Richardson 84; 2. Cotone 76; 3.Borrellas 72; 4. Walker 61; 5. Ciurana 42.

CON UN PRIMO E UN SECONDO POSTO A LATINA, ADRIEN CHAREYRE (1) HA DOMINATO LA S2 AI DANNI DI GOZZINI (69), PRIMO E SETTIMO. QUINTO E SETTIMO POSTO PER BARTOLINI (76) IN S2 E DUE QUINTI PER LAZZARINI (30) IN S1. motosprint

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Sportitalia I campionati regionali

PELLEGRINI E CUCINI IRRAGGIUNGIBILI SupercrossIn Toscana RAPOLANO TERME (SI) - Angelo Pellegrini, sulla Suzuki del Team Moto World, nella classe SX e Lorenzo Cucini, anche lui su Suzuki ma del Team Banzai Valenti, nella classe SXJ sono i vincitori degli Internazionali d’Italia Supercross 2009. Gli ultimi due round del campionato, organizzato dal promoter Off Road Pro Racing, si sono disputati in provincia di Siena, con la collaborazione dell’A.S. Rapolano ed il patrocinio del Comune termale. Nella prima serata le vittorie sono andate proprio ai due campioni che hanno così legittimato la loro costante supremazia; l’epilogo dello spettacolare challenge ha invece visto prevalere il francese Cedric Mannevy (Suzuki Toshiba) nella classe superiore e Tommaso De Pietri (Suzuki Magic Five Blu Bike) nella junior. Diego Mancuso Campionati Internazionali d’Italia Supercross 2009, 5a e 6a prova – Organizzazione: Off Road Pro Racing e A.S. Rapolano Motocross – Direttore di gara: Marino Citelli - Meteo: sereno

Classifiche CLASSE SXJ: 1. Cucini (Suzuki); 2. De Pietri /Suzuki); 3. Croci (KTM); 4. De Nicolai (KTM); 5. Toccaceli (Suzuki); 6. Brugnoni (KTM); 7. Tropepe (KTM); 8. Bersanelli (Yamaha); 9. Stoppa (KTM); 10. Ramon (KTM); 11. Vandelli (Honda); 12. Bertuzzi (KTM); 13.Croci (Kawasaki), 14. Greguoldo (kawasaki); 15. Schito (KTM); 16. Di Nardo (KTM). CLASSE SX: 1. Pellegrini (Suzuki); 2. Mannevy (Suzuki); 3. Dami ((Honda); 4. Stevanini (Suzuki); 5. Valente (Suzuki); 6. Mercandino (Honda); 7. Huc (Suzuji); 8. Chiodi (Suzuki); 9. Bacci (Honda); 10. Bonnesset (Suzuki); 11. Nardin (KTM); 12. Testella (Honda); 13. Andreini (Suzuki), 14. Fioravante (Suzuki); 15. Giuliano (Honda); 16. Carnevale (Kawasaki). CHALLENGE: 1. Mannevy (Suzuki); 2. Pellegrinii (Suzuki); 3. Chiodi (Suzuki); 4. Dami ((Honda); 5. Stevanini (Suzuki); 6. Bacci (Honda); 7. Mercandino (Honda), 8. Valente (Suzuki); 9. Giuliano (Honda) ; 10. Carnevale (Kawasaki).; 11. Testella (Honda); 12. Nardin (KTM); 13. Andreini (Suzuki); 14. Panetta (KTM), 15. Bonnesset (Suzuki); 16. Fioravante (Suzuki); 15.

Liguria Cassano Spinola (AL) 30 agosto Campionato ligure, sesta prova - Organizzazione: Commissione Regionale Motocross FMI Liguria - Direttore di gara: Marco Bazzano - Meteo: variabile

Classifiche JUNIOR MX1: 1. Criscione (Honda); 2. Franze (Yamaha); 3. Sartore (Honda); 4. Campanelmotosprint

90

la S. (Honda); 5. La Valle (KTM); 6. Smeraldo (Honda); 7. Campanella M. (Yamaha); 8. Vassallo (Husqvarna); 9. Roveda (Honda); 10. Venitti (Honda); 11. Burchielli (Suzuki); 12. Caringella (Yamaha); 13. Cotellucci (Yamaha); 14. Accinelli (Honda); 15. Bosio (Honda). MX2: 1. Ciriale (Suzuki); 2. Doimi (Yamaha); 3. Folchi (Honda); 4. Managlia (Honda); 5. Marino (Yamaha); 6. Robotti (Suzuki); 7. Rebora (KTM); 8. Fiorato (Honda); 9. Folco (Honda); 10. Garelli (Yamaha); 11. Moretti (KTM); 12. Faggio (Honda); 13. Pollara (Honda); 14. Parodi (Suzuki); 15. Vignati (Honda); 16. Romuali (Kawasaki); 17. Sturla (Yamaha); 18. Filipello (Yamaha); 19. Traverso (Honda); 20. Iorno (Suzuki); 21. Odino (Honda); 22. Garre (Suzuki). CADETTI: 1. Introvigne (Suzuki); 2. Faraone (Suzuki); 3. Gobbi (Yamaha); 4. De Ferrari (Yamaha); 5. Magnani (Yamaha); 6. Parodi (Honda); 7. Bergaglio (Honda); 8. Caltabiano (Suzuki); 9. Oliva (Yamaha); 10. Potortì (Kawasaki); 11. Oda (Kawasaki); 12. Pastore (KTM); 13. Testone (Honda); 14. Galli (Honda); 15. Sangiovanni (Honda); 16. Isetta (KTM); 17. Delrè (Honda); 18. Bailo (Suzuki); 19. Vignati (Honda); 20. Andrei (Yamaha); 21. Castronovo (Honda); 22. Lazzari (Suzuki); 23. Mulè (Honda); 24. Bossi (Suzuki); 25. Licata (Suzuki). SENIOR MX1: 1. Caltabiano (Honda); 2. Terrile (Honda); 3. Traverso (KTM); 4. Zunino (Honda); 5. Calascibetta (Kawasaki); 6. Delfino (Honda); 7. Calcopietro (Honda); 8. Podestà (KTM); 9. Ruggero (Yamaha); 10. Iorno (Honda); 11. Perlongo (Honda); 12. Bussadori (Honda); 13. Paparella (Kawasaki). MX2: 1. Fallabrino (Yamaha); 2. Andrei (Yamaha); 3. Possenti (Honda); 4. Brescia (Honda); 5. Bisso N. (Honda); 6. Della Casa (Yamaha); 7. Filippi (Kawasaki); 8. Zunino (Honda); 9. Bisso S. (Yamaha); 10. Lucchini (Suzuki); 11. Martini (Yamaha); 12. Puppo (Honda); 13. Alfieri (Yamaha); 14. Ceccarelli (Yamaha); 15. Marino (Yamaha); 16. Mondillo (Honda).

Minicross CLASSE 65: 1. Poggi (KTM); 2. Ragadini (KTM); 3. Tamai (LEM); 4. Gentoso (KTM).

Supermoto

Toscana Massa 29 agosto Campionato toscano - Organizzazione: M.C. Massa Sgassa - Condizioni meteo: ottime - Notturna

Classifiche 125: 1. Cortesi (Yamaha); 2. Sani (Yamaha); 3. Semplici (Kawasaki); 4. Draghi (Honda); 5. Masi (Honda); 6. Vigni (Honda); 7. Zucchini (Suzuki); 8. Ioni (Yamaha); 9. Calosi (Husqvarna); 10. Terzuoli (Yamaha); 11. Da Frassini (Yamaha). PIT BIKE: 1. Meattini (Mobster); 2. Tognaccini (WT Motors); 3. Califano (WT Motors); 4. Casini (WT Motors); 5. Bonuccelli (Dream Bike); 6. Bianchi (Mobster); 7. Vaccaro (Mobster); 8. Giorgi F. (Mobster); 9. Giorgi B. (Mobster); 10. Cortigiani (Mobster). d.m.

CLASSE 85: 1. Ferretti (Honda); 2. Mantero (Suzuki); 3. Deluca (Kawasaki); 4. Chierico (KTM); 5. Vezzetti (KTM). INTERREGIONALI: 1. Castelli (Kawasaki); 2. Curti (Honda); 3. Savio (KTM). Marco Marcellino

Trentino A. Adige S. Anna d’Alfaedo (VR) 30 agosto Campionato Trentino Alto Adige, sesta prova - Organizzazione: MC volano - Meteo: sole

Classifiche MX1: 1. Kinkelin (Kawasaki); 2. Ghidinelli (Honda); 3. Nardon (Suzuki); 4. Franzoi (Honda); 5. Andreolli (Honda); 6. Broseghini (Yamaha); 7. Della vecchia (Kawasaki); 8. Brusinelli (Yamaha); 9. Cornali (Yamaha); 10. Belleri (Tm); 11. Dorfmann (Yamaha); 12. Giacomuzzi (Suzuki); 13. Perkmann (Honda); 14. Festi (Yamaha); 15. Pedrolli (Honda); 16. Girardi (Honda); 17. Cavagna (Yamaha); 18. Bazzani (Honda); 19. Targa (Yamaha); 20. Bacher (Yamaha); 21. Battistel (KTM); 22. Frapporti (Yamaha); 23. Rederlechner (Yamaha); 24. Samta (Yamaha); 25. Da Ros (Yamaha); 26. Polidori (Honda); 27. Parth (Suzuki); 28. Vigori (Honda); 29. Azzolini (Honda); 30. Caccagni (Honda). MX2 1. Borz (Yamaha); 2. Planchesteiner (Yamaha); 3. Delaldio (Yamaha); 4. Staschitz (Suzuki); 5. Lantschner (Kawasaki); 6. Roilo (Honda); 7. Arnoldo (Yamaha); 8. Bagozzi (Honda); 9. Dezulian (Honda); 10. Decarli (Honda); 11. Ciola (Yamaha); 12. Demattè (Honda); 13. Zeni (Yamaha); 14. Valeri (Honda); 15. Ghezzi (Honda); 16. Gasser (Honda); 17. Rossi (Yamaha); 18. Tavonatti (KTM); 19. Turella (Honda); 20. Vicentini (Honda); 21. Kuppelwieser (Honda); 22. Borz D. (Yamaha); 23. Borz V. (Yamaha); 24. Lantschner S. (Yamaha); 25. Schiefer (Suzuki); 26. Stenghel (Honda); 27. Groff (Kawasaki); 28. Castellini (Honda); 29. Tropea (Suzuki); 30. Debiasi (Husqvarna).

Veneto Recoaro Terme (VI) 30 agosto Campionato triveneto a squadre e Top Mini- Organizzazione: MC Recoaro - Direttore di gara: Raffaele Sandrin - Meteo: variabile

Classifiche TOP MINI Gara 1: 1. Vitaliani (KTM); 2. Biliato (KTM); 3. Salomoni (Suzuki); 4. Bubola (Yamaha); 5. Odorizzi (KTM); 6. Pasqualini (KTM); 7. Gironi (Yamaha); 8. Simeon (Suzuki); 9. Desiderà (Kawasaki); 10. Festi (KTM); 11. Bergamin (KTM); 12. Breda (KTM); 13. Biliato (KTM); 14. Carlon (KTM); 15. Pegoraro (KTM); 16. Culpo (Yamaha); 17. Stella (Kawasaki); 18. Zoccai (Honda); 19. Venturini (Honda); 20. Zamberlan (KTM); 21. Casarotto (KTM); 22. Zenato (KTM); 23. Scomparin (Suzuki); 24. Girardi (KTM). GARA 2: 1. Vitaliani (KTM); 2. Odorizzi (KTM); 3. Biliato (KTM); 4. Girardi (KTM); 5. Salomoni (Suzuki); 6. Gironi (Yamaha); 7. Scomparin (Suzuki); 8. Zenato (KTM); 9. Bubola (Yamaha); 10. Desiderà (Kawasaki); 11. Simeon (Suzuki); 12. Pasqualini (KTM); 13. Casarotto (KTM); 14. Venturini (Honda); 15. Stella (Kwasaki); 16. Biliato (KTM); 17. Festi (KTM); 18. Zamberlan (KTM); 19. Breda (KTM); 20. Carlon (KTM); 21. Pegoraro (KTM); 22. Culpo (Yamaha); 23. Bergamin (KTM).

Toscana Ponte alla Chiassa (AR) 30 agosto Campionato toscano minicross, terza prova e Campionato Toscano MX 125 2T, terza prova - Organizzazione: M.C. Bulldog Stella Azzurra - Direttore di gara: Andrea Valenti - Meteo: sole

Minicross CADETTI: 1. Lapucci (KTM); 2. Isdraele (KTM); 3. Marzovilla (KTM); 4. Menchelli (KTM); 5. Peruzzi (KTM); 6. Tagliareni (KTM); 7. Cattani (KTM); 8. Susini (Kawasaki); 9. Nozzi (KTM); 10. Giannoni (KTM); 11. Galardi (Suzuki); 12. Iacopi (KTM); 13. Magri (Kawasaki); 14. Foschini (KTM). DEBUTTANTI: 1. Zanotti (KTM); 2. Dolce

(KTM); 3. Salvatori (KTM); 4. Puccinelli (KTM); 5. Talluri (KTM); 6. Calonaci (KTM); 7. Savitteri (KTM); 8. Vivoli (KTM); 9. Pieri (KTM). JUNIOR: 1. Righi (Honda); 2. Frosali (KTM); 3. Lazzeri (Yamaha); 4. Gaiffi (KTM); 5. Della Bidia (KTM); 6. Medda (KTM); 7. Beati (KTM); 8. Di Pietro (Suzuki); 9. Toci (Kawasaki); 10. Reali (Suzuki); 11. Del Vita (Suzuki); 12. Intotero (Honda); 13. Arnetoli (KTM); 14. Razzauti (Suzuki); 15. Grassi (Suzuki); 16. Cameli (KTM). SENIOR: 1. Cucini (Honda); 2. Brugnoni (KTM); 3. Torelli (KTM); 4. Vandelli (Honda); 5. Manili (KTM); 6. Susini (Honda); 7. Calisti (KTM); 8. Falzone (KTM); 9. Andreini (KTM); 10. Serafini (KTM); 11. Cinquini (KTM). 125 2T: 1. Bandini (Honda); 2. Tozzi (KTM); 3. Zazzeri (Suzuki); 4. Savini (KTM); 5. Angeloni (Yamaha); 6. Papaveri (KTM); 7. Rossi (Yamaha); 8. Contino (Suzuki); 9. Maltry (Suzuki). INTERREGIONALE MX1: 1. Massini (Honda); 2. Galluzzi (Yamaha); 3. Ricci (Suzuki); 4. Fabbri (Honda); 5. Lucchesi (Kawasaki); 6. Ronca (Yamaha); 7. Lumachi (Honda); 8. Mengozzi (Kawasaki); 9. Margheri M. (Honda); 10. Bettini (Honda); 11. Mastropasqua (TM); 12. Iacovelli (Yamaha); 13. Margheri F. (Honda); 14. Rossi (Yamaha); 15. Arnetoli (Honda); 16. Dragoni (Honda). MX2: 1. Galluzzi (Yamaha); 2. Laurenzi (Suzuki); 3. Volpi (Yamaha); 4. Micozzi (Yamaha); 5. Mazzamuto (Yamaha); 6. Lucci (Suzuki); 7. Cappellini (Suzuki); 8. Donatini (Yamaha); 9. Poli (Suzuki); 10. Vannini (Honda); 11. Muratori (Suzuki); 12. Fornino (Kawasaki); 13. Fioretti (Yamaha); 14. Squarcialupi (Kawasaki); 15. Zazzeri (Honda); 16. Faleri (Yamaha); 17. Dragoni (Kawasaki).

Trentino Roncone (TN) 23 agosto Campionato trentino di minicross Terza prova - Organizzatore: M.C. Roncone – Meteo: sole

Classifiche JUNIOR: 1. Graziola (Honda); 2. Bertuzzi (Ktm); 3. Gottardi (KTM); 4. Festi (KTM); 5. Peer (KTM); 6. Gabrielli (KTM); 7. Venturini (Honda); 8. Andreis (Honda); 9. Pintarelli (Suzuki); 10. Zanni (KTM); 11. Banali (KTM); 12. Clementi (Suzuki); 13. Polato (KTM). SENIOR: 1. Odorizzi (KTM); 2. Rizzardi (KTM); 3. Innerhofer (Suzuki); 4. Inama (KTM); 5. Sartori (Kawasaki); 6. Scolari (Suzuki).

Enduro

Liguria Suvero (SP) 30 agosto Campionato ligure, ottava prova - Organizzatore: MC Val di Vara Off Road Direttore di gara: Marco Ventarelli - Meteo: sereno

Classifiche ASSOLUTA: 1. Dall’Ava (Sherco); 2. Boeri (Beta); 3. Rovelli (Gas Gas); 4. Gandolfo (Husqvarna); 5. Segre Fantoli (Gas Gas); 6. Dogliotti (KTM). CLASSE 50 CODICE: 1. Postuma (HM); 2. Grasso (Zundapp). CLASSE 125 2T: 1. Minazzo (KTM); 2. Marmi (Husqvarna); 3. Casaretto (Honda); 4. Bonetto (KTM); 5. Martini (KTM); 6. Desirello (KTM); 7. Garzoglio (KTM); 8. Rossi (Suzuki); 9. Pavone (Yamaha); 10. Compalati (KTM); 11. Borreani (KTM); 12. Ferratusco (KTM); 13. Messaggi (KTM); 14. Motto (KTM); 15. Mezzacasa (KTM); 16. Dellai (KTM); 17. Ferrando (KTM); 18. Girini (KTM); 19. Bellanova (KTM); 20. Boretti (TM); 21. Beretta (KTM); 22. Nascio (KTM); 23. Bassi (KTM); 24. Pelle (KTM); 25. Maia (KTM); 26. Trucchi (KTM). CLASSE 250 2T: 1. Sibelli (KTM); 2. Sanguineti (Honda); 3. Maia (Suzuki); 4. Rossi (Yamaha); 5. Di Maria (KTM); 6. Molinari (Honda); 7. Toso (Honda); 8. Volpato (Gas Gas); 9. Pario (KTM); 10. Tirloni (KTM); 11. Forte (KTM); 12. Bestagno (KTM); 13. Di Michele (KTM); 14. Saettone (KTM); 15. Castagnola (KTM); 16. Lengueglia (KTM); 17. Foschini (Husqvarna); 18. Favali (KTM); 19. Lombardo (KTM); 20. Colombini (KTM); 21. Vigne (KTM). CLASSE 250 4T: 1. Gandolfo Mas. (Husqvarna); 2. Sanguineti (Honda); 3. Cappello (Honda); 4. Campanella (Suzuki); 5. Orbani (Husqvarna); 6. Raggio (Suzuki); 7. Panarelli (KTM); 8. Scali (Suzuki); 9. Cuneo (Honda); 10. Ludi (Yamaha); 11. Perotti (TM); 12. Di Mario (Kawasaki); 13. Perotti (TM); 14. Verbicara (Yamaha); 15. Casali (Yamaha); 16. Gandolfo Mar. (Husqvarna); 17. Gatti (KTM); 18. Simoncini (KTM); 19. Penna (Husqvarna); 20. Vio (Kawasaki); 21. Benassi (Yamaha); 22. Sita (KTM); 23. Rossi (Yamaha). CLASSE 450 4T: 1. Raso (Beta); 2. Simonetti (Beta); 3. Sciamanda (Honda); 4. Oliva (Husaberg); 5. Balbo (Husaberg); 6. Barberis (KTM); 7. Zunino (Beta); 8. Peraccini (KTM); 9. Tairo (Husqvarna); 10. Tassano (Honda); 11. Bandini (Honda); 12. Stilo

SpeedwayOttava prova

Triveneto Lonigo (VI) 27 agosto Campionato triveneto speedway, ottava prova - Pista: Santa Marina Direttore di gara: Giorgio Zaramella Arbitro: Andrea Piva - Meteo: buono

LORENZO CUCINI, VINCITORE IN TOSCANA.

Classifiche CLASSIFICA DI GARA: 1. Carpanese

punti 16; 2. Gregnanin 16; 3. Maida 12; 4. Cavicchioli 7; 5. Tadiello M. 6; 6. Novello 6; 7. Tadiello S. 6; 8. Seren 3; 9. Pizzolato 1. CLASSIFICA DI CAMPIONATO DOPO 8 PROVE: 1. Maida punti 88; 2. Gregnnain 77; 3. Tadiello M. 49; 4. Carpanese 48; 5. Novello 34; 6. Zambon 32; 7. Seren 31; 8. Tadiello S. 30; 9. Cavicchioli 29; 10. Milanese 21; 11. Marzotto 18; 12. Castagna 17; 13. Bettali 13; 14. Mazzali 8; 15. Stevanini 6; 16. Baroni 6; 17. Pizzolato 1.

(Honda); 13. Giancone (Honda); 14. Armanino (KTM); 15. Copellini (KTM). CLASSE 500 4T: 1. Mescia (Honda); 2. Porcella (Husaberg); 3. Cecchi (KTM); 4. Allegri (Husaberg); 5. Pilò (Beta); 6. Biancheri (KTM); 7. Traversaro (TM); 8. Cugge (KTM). VETERANI: 1. Buccheri (Husaberg); 2. Berardi (KTM); 3. Gasperini (KTM); 4. Prato; 5. Pelle (KTM); 6. Martini (KTM); 7. Righetto (KTM); 8. D’Elia (KTM); 9. Moretti (Yamaha); 10. Mezzacasa (KTM); 11. Proto (KTM); 12. Biancheri (KTM). TROFEO LIGURIA: 1. Vescia (TM); 2. Ferretti (Zundapp); 3. Martini (TM); 4. Montoli (HM); 5. Racchelli (Honda); 6. Piazzi (TM); 7. Biggio (TM); 8. Cottali (KTM). FUORI REGIONE: 1. Barel (Gas Gas); 2. Caviglia (Honda); 3. Pario (KTM). Marco Marcellino

Abruzzo Nocciano (PE) 30 agosto Campionato Abruzzo-Molise-Marche di enduro, quinta prova - Organizzazione: M.C. Lupi del Cigno - Direttore di gara: Stefano Baldi - Meteo: coperto

Classifiche CLASSE 50: 1. Sampaoli (Beta); 2. Matricardi (HM); 3. Lametti (HM). CLASSE 125: 1. Mozzoni (TM); 2. Manieri (Kawasaki); 3. Barigelli (Husqvarna); 4. Eustacchi (KTM); 5. Pittà (KTM); 6. Schiappa (KTM); 7. Luzi (Honda); 8. D’Ambrosio (Gas Gas); 9. Tortoreto (KTM); 10. Fiorile (KTM); 11. Crescentini (Husqvarna); 12. Milani (HM); 13. Colonnelli (KTM); 14. Di Giovanni (KTM); 15. Cavallaro (KTM); 16. D’Amico (KTM); 17. Salvati (KTM). CLASSE 250 2T: 1. Pagnoni (TM); 2. Cantenne (Honda); 3. Cosentino (KTM); 4. Capicchioni (KTM); 5. Sordi (KTM); 6. Lunelli (KTM); 7. Mammarella (Honda); 8. Saraceni (Honda); 9. Garzarella (Gas Gas); 10. Bindi (KTM); 11. Di Giosaffatte (Suzuki); 12. Caramanti (KTM); 13. Stacchiotti (Suzuki). CLASSE 250 4T: 1. Uccellini (Honda); 2. Ulissi (KTM); 3. Capriotti (HM); 4. Di Gregorio (KTM); 5. Morbidoni (KTM); 6. Balloni (HM); 7. Stolfi (Suzuki); 8. Di Claudio (Suzuki); 9. Cardinale (Honda); 10. Traini (Honda); 11. Setta (Yamaha); 12. Federici (HM); 13. Lauri (Honda); 14. Incollingo (KTM). CLASSE 450: 1. Bagaglia (TM); 2. Granocchia (Honda); 3. Angeletti (HM); 4. Corradetti D. (HM); 5. Pavoni (TM); 6. Lillini (Honda); 7. Caterini (Honda); 8. Iezzi (Honda); 9. Coppari (Honda); 10. Quaresima (Honda). CLASSE OLTRE 450: 1. Mercuri (Aprilia); 2. Monaldi (KTM); 3. Guerrieri (KTM); 4. Corradetti M. (Aprilia); 5. Dominici (KTM); 6. Marinelli (Honda); 7. Di Domizio (KTM); 8. Ciamponi (Husaberg).

Promozionali CLASSE E1: 1. Tofani (HM); 2. Di Pasquale (Yamaha); 3. Pignotti; 4. De Lutiis (Yamaha); 5. Melchiorre (KTM); 6. D’Averio (Yamaha). CLASSE E2: 1. Travaglini (KTM); 2. Resparambia (KTM); 3. Mori (HM); 4. Lanci (Honda). CLASSE E3: 1. Addazi (KTM); 2. Paolini (Beta). Eugenio Mascioli

Trial

Piemonte Chambave (AO) 23 agosto Campionato Piemonte e Valle d’Aosta - Organizzatore: M.C. Pollein cross - Direttore di gara: Emmanuelle Poli - Meteo: sereno

Classifiche SUPER: 1. Rolle (Beta) 28; 2. Catalin (Gas Gas) 39; 3. Creux (Gas Gas) 70; 4. Natta (Beta) 72; 5. Polo (Montesa) 84; 6. Gal (Beta) 94. CADETTI: 1. Garnero (Beta) 16; 2. Girardi (Gas Gas) 66; 3. Mezzano (Sherco) 69; 4.Rovej (Montesa) 70. MASTER: 1. Portigliatti (Gas Gas) 26; 2. Marchisio (Sherco) 41, 3. Beroggio (Gas Gas) 44; 4. Priotti (Montesa) 47; 5. Fornara (Beta) 51; 6. Gaudino (Gas Gas) 57; 7. Rolle (Beta) 57; 8. Colliard (Gas Gas) 60; 9. Piu (Montesa) 69. AMATORI CLASSE A: 1. Sacco (Beta) 10; 2. Prina (Gas Gas) 12; 3. Pianasso (Beta) 19, 4. Sezian (Montesa) 24; 5. Luppi (Beta ) 26; 6. Arato (Gas Gas) 28; 7. Melli (Gas Gas) 29; 8. Pignocco (Beta) 30; 9. Bouissa (Sherco) 31; 10. Kasermann (Gas Gas) 32; 11. Crestano (Montesa) 36; 12. Grigato (Montesa) 38; 13. Buzzi (Sherco) 42; 14. Fegatelli (Sherco) 44; 15. Amè (Gas Gas) 46; 16. Comba (Beta) 51; 17. Gaiardelli (Sherco) 54; 18. Sivera (Gas Gas) 54; 19. Calcagno (Gas Gas) 54; 20. Orbaniello (Beta) 57; 21. Willermin (Gas Gas) 59; 22. Alpe (Gas Gas) 61; 23. Cerana (Sherco) 63; 24. Calcagno (Gas Gas) 64; 25. Guazzetti (Sherco) 81; 26. Covolon (Beta) 82. CLASSE B: 1. Bosc (Beta) 26; 2. Girello (Gas Gas) 26; 3. Livera (Beta) 28; 4. Adami (Beta) 28; 5. Rocco (Gas Gas) 33, 6. Balocco (Montesa) 36; 7. Carvelli (Beta) 41; 8. Salente (Sherco) 50; 9. Piazza (Beta) 53, 10. Rolando (Montesa) 73; 11. Veglio (Sherco) 75. CLASSE C: 1. Maggi (Beta) 2; 2. Titli (Sherco) 4; 3. Moschini (Beta) 6; 4. Fanchini (Montesa) 7; 5. Milano (Beta) 7; 6. Agostini (Beta) 12; 7. Olivero (Beta) 17; 8. Lattanzio (Montesa) 17; 9. Poli (Gas Gas) 18; 10. Anadia (Montesa) 25. VETERANI: 1. Malaspina (Montesa) 2; 2. Megetto (Montesa) 6; 3. Cotellero (Beta) 9; 4. Peretti (Gas Gas) 9; 5. Actis (Beta) 10; 6. Scotto (Gas Gas) 10, 7. Garino (Beta) 20; 8. Giordan (Beta) 29 FEMMINILE: 1. Fornara (Beta) 24; 2. Mollar (Montesa) 34. JUNIOR CLASSE B1: 1. Lavanche (Gas Gas) 27; 2. Melano (Gas Gas) 30; 3. Rizzotto (Gas Gas) 31; 4. Severino (Gas Gas) 47; 5. Labarbuta (Sherco) 67. 6. Pignocco (Beta) 69; 7. Guglielmina (Beta) 82. CLASSE B2: 1. Goglio (Gas Gas) 53. CLASSE C2. 1. Madarena (Beta) 28; 2. Piccinini (Beta) 38; 3. Bono (Beta) 48; 4. Peretti (Gas Gas) 54. CLASSE D: 1. Zana (Gas Gas) 23; 2. Bertuccelli (Gas Gas) 31. Secondino Veglio

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qui giappone

L’ASSALTO DELLE CASE EUROPEE Poche novità dai produttori locali, tante dall’estero. Come acquistare una moto usata perdendo spinta. Questo malgrado l’organizzatore faccia numerosi sforzi di promozione per aumentare l’interesse per l’avvenimento. Ultima iniziativa in calendario: lo scorso 22 agosto sul circuito di Isezaki una gara dimostrativa ha messo a confronto i piloti dell’Autorace con piloti su moto da endurance o supermotard. Gli appassionati di moto e di Autorace hanno apprezzato.

di Laurent Benchana Nippon News

UNA GARA DI AUTORACE È PIUTTOSTO SEMPLICE: SONO OTTO PILOTI CHE SI AFFRONTANO SU UNA PISTA OVALE DI 500 METRI. LA GARA È BREVE, 5/6 GIRI MASSIMO, E LE MOTO POSSONO RAGGIUNGERE I 150 KM/H IN RETTILINEO.

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SEGNI DEL TEMPO. Se si guardano con attenzione i modelli che usciranno in Giappone nel mese di settembre c’è di che essere stupiti. Si contano due scooter Suzuki (125 Address e 50 Let’s 4 Basket), le moto da cross Yamaha YZ 250F e Suzuki RM-Z 250/450 e questo è tutto... per quanto riguarda i giapponesi. Perché dalla parte degli europei gli importatori si scatenano: Triumph Bonneville, Montesa Cota 4RT, BMW R 1200 GS, BMW F 800 R, Vespa 50 S e LX 50, Gilera Nexus 500ie, Husqvarna WR 125/250 e TC 250. D’accordo, sono sempre di più i veicoli nipponici di quelli stranieri che si incrociano per strada, e questo dovrebbe durare ancora per un buon periodo, ma questo non crea ostacoli: il motociclista giapponese ha oggi più scelta di quanta ne abbia mai avuta. L’AUTORACE, le corse di moto su un anello asfaltato che permettono ai giapponesi di scommettere, stanno

ESPORTATORI. Avevo già avuto l’occasione di parlare di quei grossi rivenditori di moto usate che vendono anche all’estero. Ne ho snidato uno nuovo che potrebbe interessare a qualcuno anche in Europa: Moto IK. Questa compagnia giapponese avrebbe acquistato 132.498 moto nel 2007 e ne ha regolarmente circa 9.000. La particolarità di questa compagnia è che ha una rete di magazzini che acquistano questi mezzi, i “Bike-oh”, e che sono circa un centinaio sparsi in tutto il Paese. Per l’acquirente straniero, cioè voi, il sistema è a priori semplice: contattate la compagnia attraverso il loro sito internet in inglese (www.moto-ik.com) questa vi invierà una lista di moto d’occasione in vendita, con prezzo e chilometraggio, effettuate l’ordine, effettuate il pagamento, poi la moto viene preparata e spedita. Questo interesserà forse meno i privati rispetto ai proprietari di una concessionaria perché, a priori, l’acquisto di una moto all’estero, il suo rimpatrio, le formalità amministrative, ecc. fanno sì che il processo diventi a un incubo se non si ha l’esperienza necessaria. Tuttavia Moto IK sembra aperto a tutte le proposte... Nell’ottobre 2006, Moto IK e una buona ventina di moto giapponesi si sono trasferiti in Nuova Zelanda ad Auckland per organizzarvi un avvenimento unendo vendita di moto e danze tradizionali. Una forma inconsueta di fare il commercio! VIVA L’AUTUNNO. L’estate è arrivata alla sua conclusione... finalmente! Eh sì, è quello che pensa uno che vive in Giappone, perché l’estate non è sinonimo di vacanze, ma di gran caldo e umidità difficilmente sopportabili. Anche la moto non è una scappatoia per rinfrescarsi, perché il calore del motore si aggiunge a quello dell’ambiente a meno di non andare lontano in montagna e/o veloce. Non sempre facile, allora viva l’autunno.


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TUTTI I PREZZI 2 tempi 125 EXC: 6.990 Euro f.c. 200 EXC: 7.200 Euro f.c. 250 EXC: 8.150 Euro f.c. 300 EXC-E: 7.610 Euro f.c. 4 tempi 250 EXC-F: 8.650 Euro f.c. 400 EXC-F: 8.750 Euro f.c. 450 EXC-R: 8.850 Euro f.c. 530 EXC-R: 9.050 Euro f.c. motosprint

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ANCHE GRAZIE AI NUOVI IMPIANTI DI SCARICO, LE DUE TEMPI DA ENDURO DELLA CASA DI MATTIGHOFEN SONO DIVENTATE PIÙ FACILI DA GUIDARE. INOLTRE, ESSENDO PIÙ LEGGERE DELLE CUGINE A 4T, SI PRESTANO ANCHE ALL’USO NEI TRATTI STRETTI E IMPEGNATIVI.

Facile la 300 2T con l’avviamento elettrico, efficace la 125 2T. Potenti e molto guidabili le 450 e 530 4T

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ITTÀ DI CASTELLO (PG) - In Europa una moto da enduro su due è una KTM. Nel 2009 la Casa austriaca ha preso in mano il 44% del mercato, che va inoltre sommato alla quota della Husaberg (6%), azienda di proprietà della KTM. Se le monocilindriche di Mattighofen dominano il mercato delle vendite, un motivo dovrà pur esserci... Uno è senz’altro che le enduro austriache non derivano dai modelli da cross ma hanno una progettazione e uno sviluppo a loro dedicati, fatto che consente di realizzare prodotti specifici per l’utilizzo in enduro, disciplina nella quale, non per caso, la Casa austriaca ha vinto numerosi titoli mondiali. Vista tutta insieme, la gamma KTM enduro 2010 fa veramente impressione: tante moto di diverse cilindrate, in grado di accontentare le esigenze di numerosissimi utenti. Oltre alle efficaci quattro tempi, i tecnici austriaci hanno continuato a sviluppare, con ottimi risultati, anche le due tempi. Sono quattro i modelli denominati EXC alimentati a miscela: la 125, la 200, la 250 e la 300 con l’avviamento elettrico. La piccola 125 ha un propulsore veramente a punto. Perfettamente carburato ai bassi regimi, ha un allungo eccezionale. Con questa ottavo di litro bisogna cercare di incrementare il più possibile la velocità di percorrenza delle curve, evitando di rallentare troppo nel punto di corda. Così facendo, aiutati dal nuovo off set delle piastre di sterzo e dalla “forza” del motore, la moto scatta rapidamente da una curva all’altra. La 200, maneggevole come la 125, ha un maggiore tiro in basso, caratteristica che semplifica le manovre nei tratti molto

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Prova novità KTM enduro

LA TECNICA stretti e impegnativi. La 250 e la 300 si somigliano molto. Ciclisticamente il loro comportamento è addirittura identico; sono divertentissime da guidare nei fettucciati e facili da gestire nelle mulattiere. Il motore della 250 è un filo più aggressivo rispetto a quello della 300 ed è quindi più difficile da usare nei tratti viscidi. In sella alla 300 si sogna l’Erzberg. Ai bassi regimi il propulsore è semplicemente fantastico. Poi, se esagerando succede di cadere, nessun problema: basta spingere il “bottoncino” dell’avviamento elettrico e si è subito pronti ad affrontare un altro ostacolo. Il nuovo impianto di scarico ha ulteriormente migliorato l’erogazione, ora ancora più fluida. L’unico neo della 250 e della 300 è la presenza di notevoli vibrazioni, problema già riscontrato nei modelli precedenti, che alla lunga penalizza il comfort. PIUTTOSTO differenti le caratteristiche dinamiche delle quattro tempi. La 250 si distingue, come al solito, per l’elevata “forza” del propulsore, talmente superiore alla concorrenza da sembrare un modello da cross, però più silenzioso. La 250 quattro tempi non è maneggevolissima ma ha un motore dotato di una risposta al gas pronta ma non brusca, dote che garantisce sempre tanta trazione. La nuova taratura delle sospensioni ha reso la moto più efficace nella fase d’ingresso in curva, dove l’ammortizzatore contribuisce a mantenere il retrotreno nell’assetto ideale. La 450, molto simile alla 530, ha subito sostanziali modifiche al comparto ciclistico che hanno migliorato molto il comportamento su tutti i tipi di fondi. L’inedito telaio, che ha il cannotto di sterzo saldato 10 millimetri più in basso, ha reso incredibilmente efficace la moto durante la conduzione della curva. Il motore ha fatto un ulteriore passo avanti e ora ha un’erogazione ancora più fluida. La 530, a causa della maggiore massa volanica del suo potente monocilindrico, è meno maneggevole nei rapidi cambi di direzione, però risulta molto efficace quando bisogna saltare ostacoli tipo sassi o tronchi con un colpo di gas. Le finiture e la qualità delle sovrastrutture delle KTM sono ormai da anni molto buone e i model year 2010 non fanno eccezione. Va infine detto che le frizioni, tutte a comando idraulico, hanno un rendimento eccellente anche se stressate molto e i cambi, più robusti, hanno innesti precisi. L’unico appunto va fatto ai freni, potenti e modulabili ma troppo rumorosi. motosprint

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SCARICHI NUOVI PER LE 2T

Rendono l’erogazione più fluida NESSUNA rivoluzione sulle nuove enduro KTM, ma tante novità, che hanno migliorato tutti i modelli. Sulle due tempi 125 e 200 è stato cambiato l’off set delle piastre di sterzo, passato da 20 a 22 millimetri, e l’angolo di sterzo, ridotto di mezzo grado. Invariate, invece, le ciclistiche della 250 e della 300. Sul propulsore della 125 è stato montato un cambio rinforzato. Nuovi i cilindri della 250 e della 300, più adatti agli utilizzi estremi perché meno delicati. L’avviamento elettrico è di serie sulla 300, opzionale sulla 250. Su tutti i due tempi, inoltre, sono stati introdotti nuovi impianti di scarico per rendere l’erogazione meno aggressiva. Su tutta la gamma quattro tempi sono stati usati pistoni con un nuovo trattamento superficiale, che aumenta la scorrevolezza e la durata. Nuove anche le valvole della 250, della 400 e della 530, così come il cambio, rinforzato. Sui telai delle 400, 450 e 530 è stato spostato l’attacco del canotto di sterzo, saldato 10

millimetri più in basso. Questa modifica ha costretto i tecnici austriaci a rivedere completamente le tarature delle sospensioni. Parlando di freni, va detto che sono state cambiate le pastiglie, caratterizzate da un materiale d’attrito denominato Tayo B153, grazie al quale sono stati aumentati il mordente e la durata del componente. Diversi anche l’air box, i cerchi, forniti dalla Excel e più leggeri di circa 100 grammi, e la catena, una DID 520 VT2 X-ring che dovrebbe garantire una maggiore durata e un minor attrito con corona e pignone. Su tutti i modelli il tappo del radiatore ora garantisce una perfetta tenuta fino a 1,8 BAR di pressione all’interno dell’impianto di raffreddamento (il vecchio tappo arrivava a 1,4 BAR). Ricchissimo il catalogo Power Parts, che permette di personalizzare la propria “K” a piacimento. Disponibili anche le versioni Six Days, che, oltre ad avere grafiche dedicate, sono equipaggiate con diversi componenti del catalogo racing.

LA NUOVA 150 DUE TEMPI DA CROSS (A SINISTRA) HA FATTO EVIDENTI PASSI AVANTI A LIVELLO DI GUIDABILITÀ. ALLUNGO E TRAZIONE NON SONO AL LIVELLO DELLA 250 SX-F, CHE RESTA ANCORA UNA SCELTA OBBLIGATA PER IL PILOTA ESPERTO.

IDENTIKIT EXC-E 300 Tra parentesi i dati del 450 a 4 tempi

1MOTORE Monocilindrico, 2T (4T), raffreddato a liquido. Cilindrata 293,2 (449,3) cm3. Alesaggio e corsa 72 x 72 (95 x 63,4) mm. Rapporto di compressione n.d. (11,9:1). Alimentazione: carburatore Keihin PWK 36S AG (Keihin FCR-MX 39). Accensione elettronica Kokusan. Lubrificazione a miscela (forzata, con olio nel carter messo in pressione da tre pompe). Avviamento elettrico e a pedale.

1TRASMISSIONE

Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multi disco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a 5 marce (6 marce).

LE 125, 250 E 300 DUE TEMPI E LE 250, 450 (SOPRA) E 530 QUATTRO TEMPI, SONO DISPONIBILI ANCHE IN VERSIONE “SIX DAYS”. SOTTO, LA 300 EXC-E STANDARD.

1CICLISTICA

Telaio monoculla sdoppiata in tubi d’acciaio. Sospensioni: anteriore forcella WP pluri regolabile a steli rovesciati di 48 mm Ø, corsa ruota 300 mm; posteriore PDS con un ammortizzatore WP pluri regolabile, corsa ruota 335 mm. Freni: anteriore un disco di 260 mm Ø, pinza flottante a 2 pistoncini paralleli; posteriore un disco 220 mm Ø, pinza flottante a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 90/90-21”; posteriore 140/80-18”.

1DIMENSIONI

Interasse 1.475 mm, altezza sella 985 mm. Capacità del serbatoio carburante 9,5 litri. Peso dichiarato in ordine di marcia 103,1 (113,9) kg.

KTM 150 SX CONTRO KTM 250 SX-F LA NOVITÀ più interessante di KTM nel settore cross è senza dubbio la 450 quattro tempi, della quale, però, abbiamo già abbondantemente parlato sul numero 30 di Motosprint. Quindi, dato che la Casa di Mattighofen, nel cross come nell’enduro, continua a produrre e sviluppare con risultati eccellenti i due tempi, abbiamo ritenuto interessante effettuare un confronto tra la 250 quattro tempi e la rinnovata 150 due tempi. Quest’ultima deriva dalla 125: la differenza principale è la cilindrata, incrementata fino a 143,6 cm3. Motore potente, peso piuma, sospensioni a punto e quindi divertimento assicurato. Non solo. L’aumento di cilindrata rende la 150 SX meno impegnativa in salita, dove questa piccola monocilindrica perdona gli errori in fase di cambio marcia, garantendo anche una maggiore trazione rispetto alla 125. La 150 SX è molto leggera, agile nei cambi di direzione e facile da gestire durante i salti. Il motore della 250 quattro tempi, però, ha molto più allungo rispetto a quello della 150 due tempi, che essendo più leggero, garantisce ovvi vantaggi a livello di maneggevolezza. Nell’uso al limite la quattro tempi perdona di più gli errori e, avendo più coppia, in accelerazione bisogna aprire il gas in maniera più progressiva. Al contrario, con la due tempi è necessario spalancare l’acceleratore prima possibile, effettuando velocemente tutti i movimenti. Decidere quale prendere non è facile, ma per i piloti giovani che arrivano dal minicross, la 150 due tempi può essere una valida alternativa alla 250 quattro tempi, una scelta obbligata per i piloti più veloci ed esperti, in grado di sfruttare la sua trazione in partenza e il suo eccezionale allungo. motosprint

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Motolandia Manifestazioni, viaggi e turismo

Radunifino al 13 settembre 1Piemonte DOMENICA 13 SETTEMBRE

Dall’11 al 13 settembre DALL’ 11 al 13 settembre 2009 si svolgerà a Fiuggi, cittadina termale in provincia di Frosinone, l’ottavo Raduno Nazionale FazerItalia, organizzato dal FazerItalia Club. Il club, nato nel 2005, è l’associazione punto di riferimento per tutti i possessori ed estimatori delle “nude” di casa Yamaha e vanta nella propria community quasi 1.000 tesserati. Il comune di Fiuggi patrocinerà l’evento e i partecipanti saranno ospitati presso l’Hotel San Marco, che offrirà agli ospiti un interessante offerta per le cure nella nuova SPA presente nella struttura. Il raduno prevederà

NUOVO MUSEO HONDA CLASSIC

SABATO 19 Settembre, presso la sede del Classic Honda Club (via Regione Fornaci 8, Sciolze TO, sito http://tinyurl.com/sedeclassichondaclub) sarà inaugurato lo spazio espositivo dedicato alle Honda Classiche. Sarà esposta la collezione Honda, che vanta attualmente oltre 120 esemplari, in perfetto stato di funzionamento e originali nei minimi particolari. La collezione comprende i modelli principali di denominazione “CB”. Il fuoristrada è rappresentato con circa quaranta esemplari che spaziano dal trial all’enduro, alle “trail” e al cross. Non mancano fra i modelli Honda le serie di VF, CBX, CBR, CX, con la famosa Turbo 500. Sono inoltre esposti motori, telai e componenti particolari. Uno spazio dedicato al restauro, una piccola area esterna di prova e una zona di documentazione e accoglienza completano la struttura. motosprint

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RADUNO NAZIONALE MAJESTY. In contemporanea in Liguria, nella magnifica cornice delle Cinque Terre, si terrà un altro raduno Yamaha, precisamente il primo Raduno Nazionale Majesty, organizzato da Majestyclub Italia. La manifestazione, che si avvale della consulenza tecnica dall’agenzia Tom 42, prevede un percorso itinerante che toccherà i più bei punti della costa ligure di levante: da La Spezia a Levanto, da Vernazza a Sestri Levante. Per informazioni: Tom 42 telefono 3358259532, www.majestyclub.it

LA BIKER FEST 2009 IN DVD È disponibile il DVD della Biker Fest di quest’anno. Si tratta un DVD professionale da 45 minuti che raccoglie le più belle immagini dell’evento che richiama ogni anno in Friuli migliaia di persone da tutta Europa. Il DVD è in vendita a 12,90 euro. Per ordinarlo scrivere a: info@bikerslife.com, oppure tel. 0432-948570 o sito http://shop.bikerslife.com

MISSIONE BALCANI I PADOVANI Michele Orlando, avvocato, e Marco De Nicolò, imprenditore, entrambi del Marco Polo Team, hanno portato a termine, su due BMW F650GS fornite da BMW Motorrad Italia, e con la partnership tecnica di Metzeler e Gruppo Motorsport BMW, un raid attraverso i Balcani Occidentali, per portare aiuti ai villaggi in Kosovo aiutati dalla ONLUS italiana Ai.Bi. “Amici dei Bambini” e incontrare i militari italiani impegni in missione di pace. Il percorso, di 4.000 km, ha toccato non solo le località martoriate dalla guerra nei Balcani, a dieci anni dalla fine delle ostilità, ma è andato anche a scoprire le bellezze poco conosciute di queste zone. Particolarmente difficili, ma caratterizzate da scenari splendidi, le strade in Albania anche con piste sterrate in alta montagna. Per una visione “on board” è possibile connettersi a You Tube su http://www.youtube.com/watch?v=ZCzm_Uzh3qc. Il team ha anche raggiunto il Centro di Accoglienza Familiare “Pan di Zucchero“ a Pristina, dove sono stati portati 1.040 euro raccolti nel corso di alcune precedenti serate di beneficenza.

1Liguria DALL’11 A DOMENICA 13 SETTEMBRE Raduno nazionale Majestyclub Italia da La Spezia (SP). Tom 42, tel. 335-8259532, sito Internet www.majestyclub.it

DOMENICA 13 SETTEMBRE Benedizione dei caschi al Santuario N.S. Madonna della Guardia (GE). M.C. Touring Genova ‘91, via Compagnoni 35, Genova (GE), tel. e fax 010-541094, 347-8374451, sito Internet www.touringgenova91.it, email info@touringgenova91.it

1Lombardia RIDE’N ROLL IN SARDEGNA Dal 10 al 12 settembre si svolgerà il raid “Ride’n Roll Sardinia”. Il ritrovo è previsto ad Alghero il 10 settembre. Nel pomeriggio partenza per Stintino, Capo Falcone, Capo Caccia e ritorno ad Alghero. Venerdì partenza per un tour di 50 Km verso Boso e ritorno. Il costo del pacchetto completo, con hotel e viaggio da e per Civitavecchia-Porto Torres è di 385 euro. Per info: Gallura Custom Cycles tel/fax 0784851008 cell. 333-6139115, www. galluracustom.com - info@ galluracustom.com RADUNO DI VIGILI Il comando di Polizia di Mortara organizza per domenica 13 settembre un raduno riservato agli appartenenti ai corpi di Polizia locale con motocicli di servizio o privati. La manifestazione, che si svolgerà anche in caso di maltempo, prevede il ritrovo entro le ore 9,30 a Mortara (PV), corso Garibaldi 44. Per info telefonare all’agente Stefano Lasagna 3405529644. RINVIATO Il moto club Buscherini comunica che il raduno previsto nei giorni 19 e 20 settembre a Grottammare, in provincia di Ascoli, è stato rinviato per motivi tecnici e organizzativi.

IN BREVE

IN PIEMONTE A SCIOLZE

un percorso itinerante che durerà l’intero week-end della seconda settimana di settembre e che toccherà diversi punti nevralgici della zona della Ciociaria. Come il lago di Canterno, la riserva naturale di Posta Fibreno, l’altopiano di Arcinazzo, il parco dei Monti Simbruini, l’abbazia di Subiaco e quella di Cassino, Fumone, Aquino, siti archeologici della zona e borghi mediovali. Sono invitati a partecipare al raduno non solo i fazeristi, ma tutto gli amanti della Casa dei tre diapason e quindi tutti i club ufficiali Yamaha. Per ulteriori informazioni e iscrizioni consultare il sito www.fazeritalia.it

Motoraduno territoriale a Crescentino (VC). M.C. Zanza Team, via Michelangelo 36, Crescentino (VC), tel. 0161-843530328-8677000, fax 0161-836098, sito Internet www.zanzateam.it, e-mail motoclub@ zanzateam.it Motoincontro Gr. 1 a Pogno (NO). M.C. Super Contra, via del Forno 1 c/o Bar Centro Sociale, Borgomanero (NO), tel. 3355495648, fax 0322-97109, sito Internet www.supercontra.it, e-mail supercontra@ motoclubfmi.it

DAL 12 A DOMENICA 13 SETTEMBRE Motogiro della Lombardia con partenza da Magenta (MI). M.C. Magenta, via Fornaroli 24, Magenta (MI), tel. 02-97291567, 0297950249, 346-2412888, fax 02-70109180, sito Internet www.motoclubmagenta.com, e-mail info@motoclubmagenta

DOMENICA 13 SETTEMBRE Motoraduno delle Polizie locali loimbarde “I Castelli della Lomellina” a Mortara (PV). Polizia urbana di Mortara, tel. 0384-99728, Agente Stefano Lasagna 340-5529644, sito Internet www.comune. mortara.pv.it, e-mail polizialocale@comune.mortara.pv.it “Valli Revival” . Gara di regolarità per moto d’epoca Gr. 5 a Serina (BG). M.C. Bergamo, via Carnovali 84, Bergamo (BG), tel. e fax 035-4592744, sito Internet www. motoclub.bergamo.it, e-mail info@motoclub.bergamo.it Motoringraziamento al Santuario di S. Liberale da Treviso Bresciano (BS). Organizzazione Motoringraziamento, Treviso Bresciano (BS), tel. 339-2128401, sito Internet http://xoomer.alice.it/motoringraziamento, e-mail motoringraziamento@ yahoo.it

1Friuli V. Giulia DOMENICA 13 SETTEMBRE Sfilata di moto d’epoca ad Aiello del Friuli (UD). P.L. Aiello del Friuli, tel. 0431-99094, Luca 339-1307845

1Veneto DOMENICA 13 SETTEMBRE Trofeo Gr.5 motocross per moto d’epoca a Fara Vicentino (VI). M.C. Fara Vicentino, piazza Arnaldi 1, Fara Vicentino (VI), tel. 338-2575456, fax 0445-897226, e-mail lg_gasparini@virgilio.it Motoincontro a Novoledo di Villaverla (VI).

M.C. Igna Novoledo, Via Palladio, Villaverla (VI), tel. 0444-585454, 347-1978441via Palladio, Villaverla (VI) (0444-585454) “Porto Santa Margherita in moto” motoincontro a Porto Santa Margherita (VE). M.C. Caorle, piazzale Olimpia 23, Caorle (VE), tel. e fax 0421-83442, 0421-210813, fax, e-mail info@automotoshopcaorle.com

1Emilia Romagna DALL’11 A DOMENICA 13 SETTEMBRE Mostra scambio di Imola (BO). CRAME (Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca), c/o Benito Battilani,i, via Poiano 1/b, Imola (BO), tel. 0542-640961, 347-2980268, 0542-698315, www.crame.it, email crame@crame. itwww.mostrascam-bioimola.it

DAL 12 A DOMENICA CA 13 SETTEMBRE Motoraduno Nazionale nale Festa del Tortellino a Castelfranco Emilia (MO). M.C. UISP Castelfranco Emilia, via Circondaria Sud 6, Castelfranco Emilia (MO), tel. 059-926143, 347-7140914, fax 059-549875, e-mail dante.sergio.g@alice.itfedermoto tur

1Toscana DAL 12 A DOMENICA 13 SETTEMBRE Motoraduno Nazionale Motofiasco a Quarrata (PT). M.C. Quarrata, viale Montalbano 11, Quarrata (PT), tel. 3384253806, motoclubquarrata@virgilio.it Motoincontro regionale “Nel dubbio gas” a Casteani di Ribolla (GR). M.C. Nel Dubbio Gas, via Prato 11/13, Ribolla (GR), tel. e fax 0564-578164, 339-4453432, sito Internet www.neldubbiogas.it, e-mail info@ neldubbiogas.it

DOMENICA 13 SETTEMBRE Raduno d’Epoca Casentino a Soci (AR). A.M. Alto Casentino, via Cesare Battisti 13, Poppi (AR), tel. 0575-529263, 347-7341266 sito Internet www.altocasentino.net, email info@amaltocasentino.net “Motoraduno Manette del Valdarno” a San Giovanni Valdarno (AR). M.C. Manette Valdarno, www.lemanettedelvaldarno. it, e-mail info@lemanettedelvaldarno.it Motogita in Val di Cornia da Empoli (FI) Visita al parco Arcominerario e alle Miniere del Temperino. M.C. Guzzi Empoli, via Ponzano 314, Empoli (FI), tel. e fax 0571-920378, www.motoclubguzziempoli. it, e-mail motoclubguzziempoli@tiscali.it

1Marche DOMENICA 13 SETTEMBRE Motoincontro interregionale d’epoca a Morrovalle (MC). M.C. Morrovalle, via Campomaggio, c/o New Car, Morrovalle (MC), tel. 329-4503163, fax 0733-567035, sito Internet www.motoclubmorrovalle. com, e-mail bruno@newcar-mc.it “Motoraduno della Costa Maritata” a Gualdo di Macerata (MC). M.C. Aquile dei Sibillini, via Angelo Biondi 94, Amandola (AP), tel. 335-5903918, fax 0736-847020, sito Internet www.aquiledeisibillini.it, email info@aquiledeisibillini.it

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BENEFICENZA CON IL MEGAFONO RINGRAZIO il volenteroso amico che, riferendosi ad un mio recente Via col Vento (MS n. 33), s’è preso il disturbo di mettersi alla tastiera del computer e scrivere una e-mail in cui tirarmi le orecchie per la presunta poca umanità che avrei dimostrato nel trattare il tema dei viaggi in moto effettuati a scopo di beneficenza. Nell’articolo in questione, cedendo alla mia irrefrenabile natura provocatoria (e qui la tirata d’orecchi ci può star tutta), denunciavo infatti la recente moda di chi organizza raid e trans svolate motociclistiche col fine dichiarato, anzi piuttosto strombazzato, di perseguire il bene altrui. In realtà, secondo il sottos scritto, un bieco espediente da Mago Forest per farsi i casi propri t travestendoli da qualcos’altro. Non so se l’amico che mi ha scritto si sia sentito coinvolto in prima persona, smascherato col coniglio ancora in mano ed il cilindro a doppio fondo sfondato nel vecchio trucco da prestigiat tore, ma io lo ringrazio lo stesso perché ciò mi consente di tornare sull’argomento. Eppoi mi dà anche l’occasione di raccontarvi un episodio accaduto tanto tempo fa nella Serrania del Darién. Così imparate a tirarmi le orecchie. E non sbuffate, là in fondo, che v’ho sentito! Dunque, dicevo, ciò che irrita non è ovviamente la beneficenza in sé, ma il bisogno di farlo sapere in giro col megafono. Roba che puzza di bruciato lontano un miglio. Specie quando dietro ci vedi far capolino aziende, marchi, associazioni o agenzie che hanno così modo di mettersi bene in mostra per fini - scommettiamo? - tutt’altro che nobili. Se davvero si vuole aiutare il prossimo, lo si fa senza tanti riflettori puntati. La mia storia nella Serrania del Darién parte proprio di qui. Il Darién è la regione a sud-est di Panama che separa il Nord dal Sud America. Un posto per metà acquitrinoso dove da più di mezzo secolo tentano senza successo di progettare una strada di collegamento con la Panamericana. Credo abbiano desistito. Ai tempi della storia ci vivevano anche alcuni indios Kuna. Un giorno che mi trovavo in moto a Panama City, mi misi in testa di andare a fotografarli nel cuore della giungla. Non fu facile. Furono quattro giorni di goffi tentativi, supportato dalla pazienza di contadini e barcaioli locali che mi aiutarono a traghettare fiumi, trovare benzina, non ficcarmi nei guai e soprattutto assorbire nelle loro tasche i miei pochi averi monetari. Altri modi per spendere in zona, del resto, non c’erano. Quando infine incontrai un vero villaggio Kuna la delusione fu totale. Altro che donne splendidamente vestite di molas, i famosi corpetti ricamati, o abili pescatori e cacciatori. Davanti, solo un branco di individui pidocchiosi dall’occhio spento e i denti cariati. Quella notte, mentre riposavo in amaca, qualcuno venne pure a chiedermi se per caso avevo da dargli un cachet per il mal di testa. Perplesso, ma solidale, gli regalai subito l’intero tubetto di aspirine della mia piccola farmacia al seguito. Ecco, ora che mi sono fatto pubblicità anch’io, qualcuno per caso vuole pagarmi un sontuoso viaggio in moto per poter prestare altra beneficenza? Chessò, elargendo supposte per la stipsi... Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

via col vento

A FIUGGI RADUNO FAZER

motosprint

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donne e motori

Motolandia

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ECCOCI SULL’ULTIMA SPIAGGIA IN CASA ne abbiamo discusso e pure animatamente come nostro solito: da una parte c’era chi sosteneva che acquistare di persona personalmente un mezzo anfibio sia di una qualche privata – e non certamente pubblica – utilità. Dall’altra c’era invece chi riteneva che si trattasse di un acquisto assurdo anche per chi, sfortuna sua, si ritrovi ad abitare nei pressi di una palude, come ad esempio l’orco Shrek. Una discussione del genere potrà certamente apparire capziosa in assenza di un fatto scatenante, ma il fatto scatenante della medesima è avvenuto qualche tempo fa, ed eccolo. Un signore di Milano, dopo aver attraversato alcuni tratti di mare intorno alla Sardegna a bordo della sua camionetta natante, forse stufo di tanto sguazzare ha pensato bene di parcheggiare in riva alla spiaggia. E si badi bene: non una spiaggia qualunque, ma una delle più amate e protette d’Italia, dove hanno il permesso di arrivare giusto i gabbiani e i cormorani. In casa, prima di arrivare a discutere del perché di un simile gesto, come d’abitudine si è partiti da Adamo ed Eva, come si suol dire. Ovvero: ma com’è che uno si compra un’automobile tipo Range Rover, perché di questo si tratta, capace di andare anche in acqua? Qual è il senso di un tale acquisto quando si è un signore di Milano, come è stato definito l’autore del fattaccio in tutte le cronache? Ed ecco la prima grande spaccatura in famiglia. Come dicevo, da un lato c’era chi riteneva che un mezzo del genere potrebbe essere utile per attraversare che so, dei fiumi (forse il naviglio pavese?) o in vista del futuro innalzamento dei mari e conseguente inondazione delle terre, dall’altro chi sosteneva l’opposto. Subito trovandoci spiaggiati come balenotteri al primo accenno di scontro, in casa si è deciso di passare ad un più divertente e costruttivo terreno di discussione, ovvero: e se anche fosse utile comprarsi un mezzo anfibio, ma com’è che sto signore di Milano ha pensato di andare a parcheggiare sulla spiaggia venendo dal mare, e tra parentesi su una spiaggia notoriamente inarrivabile? Dall’ipotesi del «forse pensava che un’automobile non è un motoscafo e quindi non ascrivibile alla categoria dei mezzi cui è fatto divieto arrivare in spiaggia» fino alla più futurista del gesto dimostrativo, nessuno dei partecipanti alla discussione è riuscito a proporre nulla di credibile e a dare così senso ad un gesto forse semplicemente imbecille. Personalmente avrei capito, ma non di certo accettato, l’ipotesi del gesto eclatante, volto a dimostrare, per fare un esempio, l’invadenza della tecnologia sulla natura. Ma anche una spiegazione del genere non è stata sufficiente a calmare i fronti casalinghi pronti a puntare il dito sull’origine meneghina del proprietario dell’anfibio. Alla fine della fiera, l’unica sintesi che è stata capace di riassumere le varie tesi e quindi di riportare la casa alla pace domenicale è questa: ovvero che non importa da dove venga, ma purtroppo una certa parte della nostra umanità è ormai arrivata all’ultima spiaggia. Laura Cattaneo

Memorial Simone e Romina a Villa Ceccolini di Pesaro (PS). M.C. Morbidelli, Via Lago Maggiore 100, Villa Ceccolini Pesaro (PU), tel. e fax 0721-282402, 333-6256738, e-mail motoclubmorbidell@hotmail.it Week-end ai Castelli Romani. Partenza da Calcinelli (PS). M.C. Dragone, viale Oriani 68, Calcinelli di Saltara (PU), tel. 0721-820070, 335-295144, 0721-894442, fax 0721-829753, www.motoclubdragone. it, e-mail info@motoclubdragone.it

1Lazio DALL11 AL 13 SETTEMBRE

Raduno Nazionale FazerItalia, Raduno Nazionale Fazer Italia a Fiuggi (FR) Tom 42, FazerItalia Club sito Internet www.fazeritalia.it

13 SETTEMBRE Raduno interregionale a Boville Ernica (FR). M.C. Boville Ernica, Piazza San’Angelo 24, Boville Ernica (FR), tel. 0775-379266, e-mail bovilleernica@motoclufmi.it

1Calabria DAL 12 A DOMENICA 13 SETTEMBRE Motoraduno Nazionale Città di Acri (CS). M.C. Sal. Pignataro Acri, Via Baffi, Acri (CS), tel. 0984-950637 anche fax, www. motoclubacri.it, moto.club.acri@alice.it

1Sicilia DOMENICA 13 SETTEMBRE Motoraduno “Diablo c’è” a Noto (SR). Noto in moto, tel. 329-2723118, 3200593809, sito Internet wwww.notoinmoto.it, e-mail info@notoinmoto.it

1Sardegna DAL 12 A DOMENICA 13 SETTEMBRE Motoraduno internazionale della Vernaccia a Riola Sardo (OR). M.C. Kart Riola, via Roma 1, Riola Sardo (OR), tel. 3393288251, fax 0783-093355, www.motoclubriola.it, e-mail motokart@tiscali.it

A RIOVEGGIO

RUOTE & ALI IN PISTA SARANNO dodici pezzi di tutto rispetto le rappresentanti del mondo delle moto alla manifestazione “Ruote & Ali”, in programma il 12 e 13 settembre alla pista di kart di Rioveggio (BO). Esattamente si tratta di AJS 7R, Aermacchi Ala d’Oro, Benelli 500 Quattro cilindri, Gilera Quattro cilindri, Gilera Saturno Piuma, Gilera Saturno Sanremo, Mondial 125, Morini 250 Gp, Morini 175 Settebello, Moto Guzzi Dondolino, Moto Guzzi 350 Bialbero, Norton Manx (nella foto, alcune delle moto che saranno esposte). “Ruote & Ali”, che si svolge nell’ambito di una gara di kart e prevede l’esposizione di auto da corsa, aerei, elicotteri, oltre alle moto, vuole sottolineare i legami esistenti tra questi mezzi. Non a caso ci sarà la Gilera 500 Quattro cilindri con la quale corse Umberto Masetti, unico iridato delle 500 a vincere anche un titolo di kart: il primo campionato italiano della 100 assegnato nel 1961. Il sito è www. pistarioveggio.com, per info: 339 4207045.

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MONDIALE - GP Francia e campionato europeo MX2 a Villars sous Ecot (Francia) FFM, 74, Av. Parmentier, 75011 Paris France, sito Internet www.ffmoto.org, email ffm@ffmoto.com MONDIALE - Campionato sidecarcross ed europeo quad a Rudersberg (Germania) DMSB, Hahnstrasse 70, Frankfurt/Main Germany, www.dmsb.de, dmsb@dmsb.de MONDIALE - GP Brasile MX1 e MX2 a Canelinha Confederaçao Brasileira de Motociclismo, Rua Paulo Afonso 165 - Santo Antonio, Belo Horizonte (MG) Brazil, sito Internet www.cbm.esp.br, e-mail cbm@ cbm.esp.br EUROPEO - Campionato europeo MX65, MX85, MX2 Junior a Sevlievo (Bulgaria) BMF, 22 Pozitano Str., Sofia Bulgaria, sito Internet www.bfm.bg, office@bmf.bg motosprint

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MONDIALE - GP Francia, campionato Junior e Coppa Youth a St. Flour FFM, 74, Av. Parmentier, 75011 Paris France, sito Internet www.ffmoto.org, e-mail ffm@ffmoto.com ITALIANO - Campionato Major a Bussi sul Tirino (PE) (due giorni) M.C. Lo Sherpa, via Madonnina 31, Bussi sul Tirino (PE), tel. 085-980183, 349-1367262, fax 0859808783, sito Internet www.apediesel.it, e-mail losherpa@arc.it

13 SETTEMBRE ITALIANO - Campionato minienduro a Pontedera (PI) M.C. Valdera, viale Magnani 18, Casciana Terme (PI), tel. 0587646668, fax 0587-644081, sito Internet www.motoclubvaldera.it, e-mail valerio. pietroni@tiscalinet.it

1Trial 13 SETTEMBRE MONDIALE - GP Francia, femminile e Coppa FIM Junior a Isola 2000 (Francia) FFM, 74, Av. Parmentier, Paris France, www.ffmoto.org, ffm@ffmoto.com Trofeo Centro Sud a Gualdo Tadino (PG) M.C. Gualdo Tadino, via Casimiri 11, Gualdo Tadino (PG), tel. 0742-74475, fax 0759108186, www.mcgualdotadino.it, e-mail stefano.pasquarelli@email.it Campionato piemontese e valdostano a Villar Perosa (TO) M.C. Gustavo Boffa, Località Segheria, Villar Perosa (TO), tel. e fax 0121-399952, 338-3755331, www.mcboffa.it, e-mail mcboffa@tiscalinet.it Campionato ligure a Santo Stefano d’Aveto (GE) M.C. Della Superba, via Campomorone, 34, Genova (GE), 349-2894771, fax 010-784088, www.dellasuperba@motoclubfmi.it, info@motoclubdellasuperba.it Campionato lombardo a Talamona (SO) Valcom, via alla Provinciale 8, Talamona (SO), tel. 0342-670373 Campionato triveneto a Egna (BZ) M.C. Neumarkt Egna, via Portici 41, Egna (BZ), tel. 0471-884620, 380-4113158, fax 0471820652, sito Internet www.mc-neumarktegna.it, info@mc-neumarkt-egna.it

1Speedway 10 SETTEMBRE Campionato triveneto a Lonigo (Vi) M.C. Lonigo, via S. Marina 25, Lonigo (VI), 0444831894 , fax 0444-835144, www.motoclublonigo.com, info@motoclublonigo.com

13 SETTEMBRE MONDIALE - GP di Slovenia a Krsko AMD Krsko, Krsko Slovenia, www.speedwaykrsko.com, e-mail amd.krsko@car.si MONDIALE - Campionato Long Track e Vechta (Germania) DMSB, Hahnstrasse 70, Frankfurt/Main Germany, www.dmsb. de, e-mail dmsb@dmsb.de

1Supermoto 13 SETTEMBRE Campionato italiano a Ottobiano (PV) DBO via Valgioie 60 - Torino, tel. 011-7727522, fax 011-7724857, www.dborganization.org

1Scooter 12 SETTEMBRE Trofeo Malossi a Binetto (BA) Race Service, via Piretti 16/B, Calderara di Reno (BO), tel. 051-727098, 335-6281121, www. raceservice.com, race@raceservice.com

1Minimoto

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