CROSS NAZIONI Italia generosa e sfortunata
40 6/12 ottobre 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1642
LE UNICHE SUPERSPORT CON QUALCOSA IN PIÙ.
2,50 Euro (Italy only)
250 Simoncelli prende Bautista e guadagna terreno su Aoyama
SUPERBIKE Haga perde il primato e poi se lo riprende. Alla Ducati il titolo costruttori
Teste dure
MOTOGP ESTORIL Lorenzo lunare! Il vantaggio di Rossi si è ridotto a 18 punti
SICUREZZA.
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Sommario numero 40/09
1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke
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1PADDOCK
Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto
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1IN PISTA
MotoGP Commenti, foto, interviste, pagelle dai nostri inviati al GP Portogallo all’Estoril GP Portogallo 250 GP Portogallo 125 Superbike Penultimo round del Mondiale a Magny Cours Mondiale Supersport Francia Velocità Coppa FIM Superstock
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1FUORISTRADA Cross Nazioni a Franciacorta Varie Campionato italiano speedway Sportitalia I campionati regionali
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1SU STRADA
Attualità Il nuovo casco Arai Quantum Questa la Suzuki GSX 1250 FA Prova novità Ouroboros Zaeta Kymco Agility 125 RS Motolandia Epoca, turismo, viaggi Made in Abbigliamento e accessori
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1MERCATINO Per ottenere le performance migliori occorre scegliere le tecnologie migliori. Per questo Polini dedica ai possessori di scooter 50 cc un concentrato di vera sportività, a cominciare dal nome. Parliamo di , un kit completo di variatore, rulli, molla di contrasto ed EVO-SLIDER, capace di rendere più grintoso e reattivo il temperamento del tuo scooter di serie, mantenendo al tempo stesso sicurezza e affidabilità. Per il tuo desiderio di prestazioni è davvero competitivo, anche nel prezzo.
Compravendita di moto e accessori 104
1GP GUIDA
Gare e raduni Gli appuntamenti in pista
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1RUBRICHE
Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo
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Lettere
di Stefano Saragoni posta@motosprint.it
Bravo ad accettare la sfida. E a vincerla AL BAR dello sport la polemica si accende. Simoncelli scorretto a Imola nel sorpasso a Biaggi; Simoncelli testa matta; Simoncelli irriverente; Simoncelli scomodo e se vogliamo pure fuori dagli schemi. Al bar, si sa, tutti parlano... Mi ha fatto molto piacere che Simoncelli abbia accettato questa sfida, se vogliamo d’altri tempi. Ha dimostrato di essere un pilota e un motociclista vero, che non teme il confronto con nuove sfide anche se rischia la brutta figura. Da anni non si vedeva un pilota del suo calibro accettare una sfida del genere, che presentava molti pericoli per lui e pochi vantaggi. Tutti si lamentano di non avere la moto a posto, di non avere di qua, di là, eccetera. invece SuperSic sale sulla RSV4 al Mugello e gira subito come Biaggi. Poi si va a Imola e dopo buone prove e una gara 1 sfortunata, arriva la super prestazione in gara 2 con il podio che ha mandato in visibilio il pubblico di Imola. Grande Marco, veramente; da tanto tempo aspettavamo uno come te che la manetta la tiene aperta, senza tanti fronzoli. Sinceramente, non è importante se vincerai quattro titoli mondiali o solo uno, è importante avere uno come te che fa quello che ritiene giusto senza tante storie. Bravo così, per l’atteggiamento, per aver raccolto una sfida difficile, per averla vinta e per essere come sei. Imola era con te. Qualcosa vorrà pur dire. Marco Rossi
VORREI fare i complimenti a Marco Simoncelli per la splendida prestazione con l’Aprilia RSV4 nella prova premio (per lui) di Imola del Mondiale Superbike. Secondo me non è così facile come si potrebbe pensare salire su di una Superbike da 200 CV solo un paio di volte e fare quello che ha fatto SuperSic ieri. Anche se lui è abituato a gareggiare ad alti livelli, adattarsi così in fretta alle derivate di serie è strabiliante (gomme diverse, maggior peso della moto, freni diversi), anche perché mi vengono in mente alcuni suoi illustri colleghi passati dalla MotoGP alla Superbike che non hanno avuto la stessa fortuna/bravura, come Nakano (stessa Aprilia RSV4), Tamada, Checa, Hopkins, ecc. L’unico che al debutto ha fatto meglio di SuperSic è stato proprio colui che ieri è stato “sverniciato” all’ultima staccata prima del traguardo, cioè Max Biaggi (sono suo grande tifoso da sempre). È anche vero che chi ha fatto il salto opposto, dalla SBK alla MotoGP, è andato anche peggio: Toseland, Vermeulen, Edwards, ecc. Sola eccezione, Troy Bayliss, vincitore a Valencia nel 2006 con la Ducati. Secondo me rimarrà un caso isolato, almeno fino a quando non decideranno di far arrivare Ben Spies in MotoGP. Comunque vadano le cose... Simoncelli, se puoi torna a fare un salto in Superbike. Stefano Conversini IL SORPASSO DI BIAGGI ALLA VARIANTE IN GARA 2 È IL MOMENTO PIÙ INTENSO VISSUTO DA SIMONCELLI A IMOLA. IL CAMPIONE DELLA 250 SI È SAPUTO CALARE NEI PANNI DEL PILOTA SUPERBIKE CON PASSIONE, LASCIANDO IL SEGNO.
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A mio parere Davide Tardozzi ha fatto un grosso errore. Spero per noi italiani che il titolo vada ad un Costruttore italiano con un pilota giapponese anziché ad un Costruttore giapponese con un pilota appartenente ad un moto club italiano (Ben Spies, MC Biassono). Lo so che non è sportivo fare giochi di squadra, ma fa parte dello sport. Michel era forte anche con 5 punti in meno. Andrea Portolani CON LA MIA MOTO ALLA MODA FACCIO UN SACCO DI STRADA Il fattore moda conta sempre e comunque, e non solo in Italia. Aggiungo “per fortuna” visto che, proprio l’Italia, deve gran parte del proprio PIL al fattore moda, che si tratti di abiti, auto, profumi e anche motociclette. Lo dico in risposta a quanto affermato da Sergio sul n. 39. Da 2 anni e mezzo ho una BMW GS 1200 con cui ho percorso, finora, 55.000 (!) chilometri. La uso per tutto: viaggi, lavoro, vacanze, giretti domenicali da 4/500 km, gelato alla sera... Non scenderei mai. Prima ho sempre avuto moto sportive e naked cattive. Anch’io pensavo fosse una moto da “commercialisti” (niente contro la categoria) modaioli. Una volta comprata ho capito. E ho conosciuto un bel po’ di gente che risparmia un anno in più (e cambia moto un anno dopo) proprio per questo modello. Provala. Naturalmente l’estetica è assolutamente soggettiva: non può piacere a tutti. Ecco il motivo per cui non ho scelto la Stelvio. Però se potessi permettermi un’altra moto in garage prenderei in considerazione la Guzzi 750. Stefano
IN BREVE
CON SIMONCELLI SBK PIÙ SUPER
TARDOZZI NON DOVEVA LASCIAR VINCERE FABRIZIO Sono un grandissimo estimatore della Ducati. E con questa lettera voglio dire che mi dispiace molto per quello che è successo nella gara di Imola, dove Tardozzi ha lasciato vincere Fabrizio in gara 2 sapendo che Yamaha e Spies sono forti e 5 punti potevano aiutare molto Haga. David Macerata
Lettere
COMPLIMENTI A BIAGGI MAX BRAVO E... DIPLOMATICO L’ARRIVO della piccola Ines ci ha offerto un nuovo Biaggi. Alzi la mano chi si attendeva, dopo aver visto l’irruenza in pista del bravissimo SuperSic, tutta quella calma e maturità nelle dichiarazioni post gara 2 del round di Imola. Il Corsaro è tornato veloce ed aggressivo in pista, non raccoglie le provocazioni che lo bombardano e sfoggia calma e diplomazia, nega l’esistenza del problema tecnico che gli ha fatto perdere un podio sicuro anche in gara 2 e fa addirittura i complimenti al giovane Simoncelli! Grande Max, e auguroni per la pupa! Gianluigi Biagioni MAI mi sarei aspettato due gare del genere da parte del Corsaro. Semplicemente strepitoso in gara 1, ha dimostrato a tutti cosa sia ancora in grado di fare. Da gran signore anche le dichiarazioni dopo gara 2, con tanto di complimenti a Simoncelli, e con un’analisi veritiera su un sorpasso “azzardato” di chi non ha nulla da perdere. Sorpasso frutto di una staccata sbagliata (parole di SuperSic), che poteva fare parecchi danni. Ma questo è il bello della SBK. Grazie Max, grazie Aprilia, e bravo a Simoncelli. Alessandro Tirelli Bologna
SUPERBIKE A IMOLA BELLA PISTA MA C’È DA FARE SIAMO una coppia appassionata di motociclismo, sia SBK che MotoGP, e ogni anno cogliamo l’occasione di andare a vedere le gare che si disputano in italia. Ieri siamo andati a Imola per assistere al Mondiale SBK. Non andavamo all’autodromo Enzo e Dino Ferrari dall’ottobre 2006, chiuso motosprint
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per ben tre anni per i famosi e vari interventi di ristrutturazione, costati circa 20 milioni di euro. Vorremmo spere dove sono stati spesi questi soldi, visto che abbiamo trovato l’autodromo identico a tre anni fa, una struttura in degrado, al limite della praticabilità: stesse reti di recinzione, rotte, strutture igieniche inadatte e inutilizzabili da portatori di handicap, per non parlare del costo dei biglietti, troppo alto per un’accoglienza del genere, e addirittura con delimitazioni di aree che nelle passate edizioni non esistevano. Visto che l’autodromo di Imola, è uno dei circuiti più belli al mondo, sia per storia che per tradizione, non vedo il motivo di tutti questi disservizi. Speriamo che qualcuno se ne renda conto, e intervenga al più presto! Sara e Massimiliano SONO appena rientrato dalla fantastica gara Superbike di Imola e, complici le super gare, lo spirito motociclistico di ogni angolo del circuito, il geniale pitwalk e una vera amicizia con i ragazzi dell’hospitality Aprilia, ho passato con un paio di amici un fine settimana veramente memorabile. Ma... 1. Succede che un pilota a piedi di nome Ayrton Badovini abbia corso (pagando) la gara Superstock con la riuscitissima Aprilia RSV4 vincendo a mani basse e, pur avendo quasi ridicolizzato parecchi suoi colleghi con contratto (...), non compare neanche sul sito ufficiale SBK. 2. Nonostante la classe media, cioè quella che come me suda per il biglietto, nell’ultimo anno non se la passi granché bene (si legga crisi), l’escalation dei prezzi dei biglietti non trova pace:
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CAMPO CROSS IN CERCA DI PILOTI
MI CHIAMO Ezio Cassiani, abito a Maranello e come passione da alcuni anni cerco di costruire un crossodromo a Castelvetro. Purtroppo l’entusiasmo, le motivazioni, la voglia di migliorare, a volte non bastano. Per realizzare strutture efficienti serve una montagna di soldi. E ormai nel bilancio delle amministrazioni comunali, alla voce impianti sportivi, i crossodromi sono da anni cancellati. Nel mio caso le uniche risorse vengono dalle mie tasche e da quelle del mio collega, quasi niente arriva da allenamenti e gare, considerando che apriamo da aprile a novembre. Noi continuiamo a migliorare il circuito e le strutture esterne, la conformazione del terreno lo rende impegnativo e tecnico, qui si impara dalla A alla Z, non è pericoloso, per chi è alle prime armi o fisicamente poco allenato la velocità si riduce. Tutto questo non basta ad attirare le attenzioni dei piloti, soprattutto nella nostra zona ricca d’impianti per tutti i gusti e forti di una lunga storia. Così non riusciamo a sopravvivere. Chiedo la vostra attenzione, vi chiedo se alcune prove vorrete organizzarle sul nostro circuito, adatto per testare motore, telaio, sospensioni, freni. Non posso offrirvi altro che una degna ospitalità a pranzo (il mio collega è cuoco) sul circuito sempre attrezzato. Ezio Cassiani - Castelvetro (MO)
SARÀ un piacere accettare l’invito, non solo quello a pranzo. Data la vicinanza, verremo presto a farci qualche giro di pista.
Lettere
ENTRAMBE le lettere toccano l’argomento prezzi, ed è su questo che voglio soffermarmi. A Imola il biglietto prato costava decisamente meno rispetto agli altri due round italiani della Superbike: 35 euro per le gare di domenica, contro i 55 di Misano e i 65 di Monza (dove il biglietto base consente l’accesso alle tribune, Ascari escluse). Diego ha acquistato un biglietto particolare, l’abbonamento per tre giorni più “ricco” a disposizione degli spettatori paganti, il cui prezzo era invece in linea con gli altri Imola ha fatto una scelta controcorrente, una piacevole sorpresa per gli appassionati che hanno scelto di vivere da vicino le emozioni del Mondiale SBK.
SUPERMOTO TAS E GOLDENTYRE PRECISANO PER MASSIMA chiarezza e trasparenza, in riferimento a quanto apparso su Motosprint n. 38 relativamente a quanto dichiarato dal presidente Sesti, siamo a precisare quanto segue: la mancata partecipazione alla gara di Ottobiano è dovuta al rifiuto da parte dell’avvocato Sesti alle nostre richieste via mail di avere un incontro con FMI e DBO per poter esporre idee e proposte in modo che, nella riunione di motosprint
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Ottobiano in cui sarebbero stati esposti i progetti di regolamento 2010, fossero già contemplate le valutazioni relative a queste nostre idee e proposte. Teniamo a sottolineare che già nelle nostre mail di richiesta di incontro avevamo evidenziato l’intenzione di non partecipare ad altre prove di campionato italiano se l’incontro da noi richiesto non avesse avuto luogo. Riguardo ai presunti danni economici provocati a DBO e Dunlop ci teniamo a sottolineare che da anni subiamo un monogomma dai prezzi elevatissimi e che quindi siamo stati di fatto forzati sponsor di queste società. Riteniamo piuttosto che i danni economici li abbiamo subiti noi e tutti gli altri partecipanti. Abbiamo trovato una possibilità di fornitura alternativa a 166 euro a treno con un montepremi di oltre 26.000 euro appannaggio dei piloti, e crediamo che questa possa essere una grande possibilità di rilancio per riportare i numeri di partecipazione ai livelli di alcuni anni fa. In riferimento al Nazioni Supermoto, di seguito la descrizione dei fatti come sono accaduti documentati dalle lettere allegate: la convocazione al Nazioni 2009 in Bulgaria dei due campioni italiani Gozzini e Lazzarini era praticamente certa, rimaneva da effettuare la scelta da parte del CT Pignotti per la definizione del terzo pilota che, a Latina, in occasione del Mondiale Supermoto, è caduta su Ravaglia. Durante il week-end di Latina si sono tenuti incontri informali tra FMI e i team manager del 747 TM Racing per Gozzini, HM Honda Racing per Lazzarini e Evolution per Ravaglia, per cercare di trovare una soluzione alle varie problematiche in quanto la FMI proponeva di assumersi esclusivamente i costi relativi ai biglietti aerei, vitto e alloggio dei piloti e di un meccanico per pilota, mettendo inoltre a disposizione un
budget di 5.000 euro a copertura dei costi del bilico necessario per recarsi in Bulgaria con le moto per i tre piloti e i relativi ricambi, senza null’altro pagare. I tre team evidenziavano la necessità di avere per ogni pilota un secondo meccanico e il team manager, nonché la copertura del costo dei pneumatici (1.800 euro a pilota) e del salario dei meccanici non considerato dalla FMI. La FMI sostiene che in nessun’altra disciplina (motocross e Sei Giorni di enduro) si accolla tali costi. Si precisa che in nessuna di queste discipline vige il monogomma imposto dal regolamento federale, anzi, tutti i team di prestigio godono di contratti di sponsorizzazione tecnica ed economica, pertanto i team, oltre a non pagare i pneumatici, verosimilmente, in caso di vittoria della Sei Giorni o del Nazioni cross, incassano un premio d’arrivo dalla casa di pneumatici. Nel motard tutto questo non esiste, anzi, il team dovrebbe comprare a prezzi altissimi i 5 treni di pneumatici al costo di 1.800 euro a pilota. Il 9 settembre il CT Pignotti convocava ufficialmente i tre piloti menzionati ed i relativi manager ad Ottobiano per il 12 settembre “per definire tutti i dettagli”. Questa convocazione faceva presagire che la FMI si fosse resa conto della differenza “gomme” per le varie discipline ed avesse accolto le richieste avanzate dai team. Sabato 12 settembre il Presidente riceveva i piloti e relativi manager in riunione, chiedendo se i team fossero ancora fermi sulle loro richieste economiche, ricevendo ovviamente risposta affermativa ed aggiungendo che, relativamente all’episodio accaduto (lo sciopero di tutti i team/ piloti alla gara di Ottobiano) la FMI non aveva intenzione di schierare piloti appartenenti a team che non fossero degni di rappresentare la maglia azzurra. Quindi, dopo appena pochi mi-
POLEMICA SIMONCELLI RINGRAZI BIAGGI E BRAVO Simoncelli! La Superbike aveva proprio bisogno di un personaggio come te per farla crescere in audience e spettacolo. Finalmente l’ottima Aprilia RSV4 l’hanno guidata due campioni, con risultati strabilianti se si pensa ai progressi compiuti da inizio anno. In realtà la mia lettera è ironica, perché Simoncelli deve solo ringraziare Biaggi, che ha evitato il contatto in gara 2, altrimenti finivano in tribuna entrambi. E deve anche sperare che i punti persi da Ben Spies per il suo gesto aggressivo e sconsiderato non risultino determinanti per il titolo piloti 2009. Gianluca Delmonte Pregnana Milanese
IO LA PENSO COSÌ
170 euro per i tre giorni e il pitwalk del sabato, 16 euro per due giorni di posto auto in un prato incustodito la notte e con nessun servizio sono francamente troppi. 3. Possibile che le bancarelle non ufficiali vendano articoli più o meno originali a prezzi sempre maggiori di quelle ufficiali? Spiace dover fare delle critiche ad eventi così ben riusciti, ma ho visto in queste pagine il tramite per una giusta protesta da appassionato, nonché giovane padre di famiglia. Diego Juglair Aosta
nuti, i convocati venivano liquidati in malo modo. Considerando che richieste ed argomentazioni dei team erano già state valutate da mercoledì 9 settembre ed era già ampiamente noto a DBO e FMI che tutti i team affiliati alla TAS non avrebbero partecipato alla gara di Ottobiano, sarebbe stato più opportuno comunicare via mail: “Signori non accettiamo le vostre richieste, cercheremo altri piloti che si vorranno accollare questi costi” risparmiando così ai convocati una trasferta variabile a seconda del soggetto dai 200 ai 1000 km. Team Associati Supermoto
QUESTA la precisazione dei Team Supermoto riguardante il “braccio di ferro” con la FMI. Per motivi di spazio mi sono preso la libertà di “tagliare” parte di quanto scritto in merito al
Nazioni, certo di non avere alterato il senso del discorso. Di seguito, trovate la lettera di Buymec/Goldentyre, che smentisce di avere fatto un’offerta per la fornitura dei pneumatici per il Campionato Italiano DBO e il Campionato del Mondo Supermotard Youthstream. IN RIFERIMENTO agli articoli apparsi su riviste specializzate e siti internet, riguardanti una presunta offerta fatta dalla Buymec/ Goldentyre alla associazione denominata TAS dei maggiori team di supermotard, partecipanti al Campionato Italiano e Campionato del Mondo di Supermoto, si rende necessario fare delle immediate precisazioni. Sebbene sia vero che la nostra azienda abbia intavolato e ipotizzato delle proposte agli associati dei teams di Supermoto, volte al
rilancio del supermotard, specialità dove peraltro la nostra azienda ha profuso enormi energie per poter raggiungere un ottimo livello di prodotto e ne è direttamente interessata, dobbiamo smentire categoricamente che tali proposte fossero intese valide per eventi organizzati da DBO e Youthstream, con le quali abbiamo tuttoggi un lungo, stretto, cordiale e fattivo rapporto di collaborazione da quando praticamente la Buymec/Goldentyre esiste e ai quali va solamente la nostra gratitudine e riconoscenza. Si rende inoltre necessario precisare che tale offerta era indirizzata esclusivamente ai partecipanti dei vari trofei di Supermoto organizzati all’interno o al di fuori del Campionato Italiano di Supermoto, come il Trofeo HM, che si è svolto all’interno del
Campionato Italiano organizzato da DBO ma gestito autonomamente da HM e ne eravamo i mono fornitori, o il Trofeo Suzuki o ancora per eventi come EICMA, Motor Show, Trofeo Centro Italia ed eventuali campionati o gare spot a carattere Nazionale ed Internazionale, dove si prevedeva un possibile utilizzo di pneumatici e dove ovviamente ci fosse stata la libertà di utilizzare una gomma a loro scelta. Vogliamo ribadire con forza che non è mai stata intenzione della Goldentyre prevaricare DBO, promotore del Campionato Italiano o Youthstream promotore del Campionato Mondiale, con i quali Goldentyre spera di poter collaborare eventualmente in futuro anche nel settore del supermotard. Marco Cavallini Pres. Buymec/Goldentyre
VOGLIAMO dire che l’entrata di Simoncelli su Biaggi alla variante prima del traguardo è stata aggressiva? Diciamolo. È così. Ma non andiamo oltre, definendola pericolosa, non facciamo ipotesi catastrofiche su quel che poteva succedere se... Non si dice sempre che la Superbike è bella perché ci si supera senza tanti complimenti? Che si vedono sorpassi a non finire? Bene, Simoncelli ha interpretato lo spirito della SBK e ha fatto (molte bene) la sua parte, portando sul podio una moto molto diversa dalla sua 250. Biaggi non ha calcato la mano sul sorpasso subìto, segno che lo ha accettato come regolare. D’altronde fu proprio Max, dopo un attacco deciso a Romboni, cui strappò all’ultima curva il secondo posto nel GP Germania 1994, a ricordarci che le gare non sono “musica classica”. motosprint
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Officina
di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it
MULTIAIR PER LA FASATURA VARIABILE
Ma non è detto che arrivi sulle moto VORREI sapere come funziona la nuova tecnologia, firmata Alfa Romeo, per i motori “multiAir”, visto che - come dicono verrà applicata anche ai motori da moto. Roberto Brandi
È CAPITATO spesso, nella storia del motorismo, di vedere adottate delle soluzioni tecniche che erano già state ipotizzate in passato, e in molti casi anche provate (se non addirittura impiegate di serie!), ma che poi erano state abbandonate e alle quali non si pensava più. È
COMMON RAIL
IONE SISTEMA DI INIEZ ENTO EM EL UN E NEL QUAL NE DI DISTRIBUZIO “RAIL”) E ACCUMULO (IL TORI INVIA AGLI INIET ESSO AD , TE AN UR IL CARB SIONE, ES PR O FORNITO SOTT UA, IN NT IN MANIERA CO POMPA. A SIT PO AP A DA UN GLI INIETTORI L’APERTURA DE LLATA NT VIENE CO RO VOLE. DA ELETTROVAL
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successo ad esempio con le valvole a lamelle, impiegate di serie già nel 1927 dalla austriaca Titan. Pure i sistemi di iniezione COMMON RAIL, oggi così popolari, esistevano già negli anni Trenta, per i motori diesel. Non si erano però diffusi e sono poi stati pressoché completamente abbandonati. Quando l’evoluzione tecnologica e l’avvento dell’elettronica hanno permesso la loro realizzazione in forma tale da poterne sfruttare l’enorme potenzialità e da poter procedere al loro impiego su motori prodotti in gran serie senza controindicazioni di sorta, sono riapparsi e si sono imposti con grande rapidità. Ai sistemi di comando idraulico della distribuzione si era pensato già molto tempo fa; per restare nel nostro settore, vale la pena ricordare che negli anni Trenta un interessante prototipo era stato realizzato e provato dalla NSU. Da alcuni decenni a questa parte vi sono alcuni grandi (e lenti!) motori navali che utilizzano dei sistemi idrau-
lici per azionare le valvole. In campo auto l’idea è tornata d’attualità quando i tecnici hanno iniziato a dedicare cospicue attenzioni alla possibilità di variare la FASATURA DI DISTRIBUZIONE (e se possibile anche la legge delle alzate delle valvole) durante il funzionamento del motore. Di particolare interesse è risultato il sistema studiato dalla Bosch nella prima metà degli anni Ottanta e accuratamente descritto in una relazione presentata da Geringer al 7° Congresso Motoristico Viennese. Prevedeva un albero a camme convenzionale che azionava una punteria la quale agiva su del liquido idraulico presente nel vano sotto di essa. Se tale liquido rimaneva intrappolato, si comportava praticamente come un corpo solido e spingeva un piccolo pistone che contattava direttamente l’estremità dello stelo della valvola. Nel vano di pressione, ove si trovava il liquido, vi era una luce che poteva essere aperta o chiusa nei momenti opportuni da una val-
FASATURA D DISTRIBUZIO I NE È COSTIT
UITA D DI APERTUR AGLI ANTICIPI A E DAI RITAR DI CHIUSUR DI A DELLE VA LVOLE, RISPETTO AI PUNTI MOR TI
vola a solenoide. Quando essa si apriva, il liquido fuoriusciva all’esterno e quindi la punteria continuava a scendere, sotto l’azione della camma, senza però trasmettere più il movimento alla valvola. Il sistema era molto versatile, dunque, e consentiva effettivamente di variare non solo la fasatura, ma anche l’alzata della valvola. Il sistema MultiAir funziona esattamente in base a questo principio. La messa a punto è stata molto lunga, essendo cominciata oltre una decina di anni fa (per i primi test venne impiegato un motore Lancia 2000 bialbero a sedici valvole) e pertanto si presume che esso sia già giunto a un elevato livello di sviluppo. È interessante osservare che la possibilità di agire sulla alzata della valvola rende possibile il controllo della erogazione del motore senza fare ricorso alla valvola del gas, che può così essere eliminata. La cosa è vantaggiosa in quanto consente di ridurre le perdite per pompaggio (e quindi di mi-
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gliorare il rendimento complessivo del motore) ai carichi parziali. Per quanto riguarda le possibilità di impiego in campo motociclistico, ribadisco anche in questo caso che i motori delle supersportive, che raggiungono regimi altissimi, assomigliano sotto diversi punti di vista più a quelli delle vetture di Formula Uno che a quelli delle auto di serie. Non è da escludere però che un sistema di tipo analogo al MultiAir possa trovare delle applicazioni in certi modelli di moto non particolarmente esasperati. Fino ad oggi comunque le distribuzioni a fasatura variabile, che pure hanno avuto alcune interessanti applicazioni, non hanno realmente “sfondato” nel nostro settore proprio perché nessuno ne sentiva in fin dei conti la necessità. E quin-
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di anche per quanto riguarda il MultiAir bisognerà vedere… Ritengo opportuno anche segnalare che un sistema idraulico è stato proposto, a suo tempo, non per comandare l’apertura, ma per gestire la chiusura della valvola. Si trattava di una distribuzione desmodromica, nella quale al posto del bilanciere di richiamo veniva impiegato appunto un sistema a punteria e pistone “ricevente”, collegati da un cortissimo condotto. Non risultò molto adatto a regimi di rotazione elevati e ad alte accelerazioni delle valvole, ma rimane comunque interessante, anche in quanto a proporlo, negli anni Cinquanta, non fu un personaggio qualunque, ma Martin Lorscheidt, uno dei padri del mitico sistema desmodromico delle Mercedes da competizione.
DOPPIA FRIZIONE COME FUNZIONA E A COSA SERVE HO SENTITO della presentazione di una Rolls Royce 6500 con motore turbo a 12 cilindri a V che sviluppa 540 CV, munita di cambio a 8 rapporti e di doppia frizione. Le chiedo a cosa possa servire la doppia frizione e che vantaggi potrebbero esserci nel mondo delle moto. Carlo Cocchi
LE AUTO sono state a lungo in condizione di inferiorità rispetto alle moto, per quanto riguarda il cambio. Sono state costrette ad impiegare soluzioni più complesse e macchinose per ottenere innesti silenziosi (ai motociclisti viene da ridere se pensano ai sincronizzatori), a utilizzare il vetusto sistema di comando
con leva che compie un percorso ad H ed è obbligata a passare ogni volta dalla posizione di folle. Già nei primi anni Trenta sulle moto si sono cominciati a impiegare i sistemi sequenziali (con comando a pedale) e i cambi erano dotati di un semplice, rapido ed infallibile meccanismo di comando delle forcelle di innesto a tamburo selettore o a piastra con cave sagomate. Le auto hanno dovuto aspettare decenni e decenni prima di capire che questa era la strada da seguire, almeno per i modelli più sportivi (per non parlare di quelli da corsa). Sempre rimanendo nell’ambito dei cambi con comando meccanico, da qualche tempo su certe auto di notevole livello hanno fatto la loro comparsa quelli con doppia frizione. Hanno un costo maggiore e sono più complessi di quelli con-
venzionali, ma sono anche assai interessanti e validi, sia sotto l’aspetto della dolcezza di innesto che per quanto riguarda le prestazioni del veicolo. Un tipico cambio di questo genere è dotato di due FRIZIONI A DISCHI MULTIPLI, disposte in modo da formare un unico gruppo (per limitare l’ingombro) e collocate alla estremità di due alberi coassiali. Di questi, uno agisce sulle tre marce “dispari” (prima, terza e quinta) e l’altro sulle tre “pari” (seconda, quarta e sesta). Durante la marcia, sono sempre ingranate contemporaneamente due marce, ma solo una coppia di ingranaggi trasmette il moto all’albero di uscita in quanto solo una delle due frizioni è innestata (mentre l’altra è disinnestata). Dunque una marcia è effettivamente “in presa” e l’altra è solo preselezionata. Allor-
FRIZIONE A DISCHI MULTIPLI DISPOSITIVO DI INNESTO E DISINNESTO, DI NORMA COSTITUITO DA UN ELEMENTO CONDUTTORE ESTERNO (CAMPANA) E UNO CONDOTTO INTERNO (MOZZO), COLLEGATI DA UNA SERIE DI DISCHI, IN PRESA ALTERNATIVAMENTE CON UNO O L’ALTRO DI ESSI. L’INNESTO SI OTTIENE GRAZIE A UN PIATTO CHE UNA SERIE DI MOLLE PREME CONTRO IL “PACCO” DEI DISCHI.
ché si cambia, la prima delle due frizioni “stacca”, mentre al tempo stesso l’altra “attacca”. Il tutto è gestito dalla centralina e può avvenire in tempi dell’ordine dei centesimi di secondo. Il risultato è una cambiata estremamente rapida ma al tempo stesso graduale e dolce. E non è
tutto. Il motore può essere mantenuto a un regime di rotazione più elevato di quello al quale ruoterebbe una volta innestata la nuova marcia e quindi può erogare una potenza leggermente maggiore; questo è possibile in quanto la seconda frizione (cioè quella che entra in presa) viene fatta slittare. Il cambio di marcia può avvenire, grazie al ride-by-wire, senza che il pilota debba chiudere il gas; in pratica si può avere una sorta di vero e proprio “power shifting”, gestito elettronicamente. I miglioramenti in fatto di accelerazione pare siano apprezzabili, sulle auto di serie. Il sistema è stato a suo tempo preso in considerazione anche per un eventuale impiego sulle auto di Formula Uno, ma poi non è stato adottato da alcun costruttore. Le moto sportive sono
estremamente simili alle monoposto da gran premio, per quanto riguarda il motore, il cambio e il tipo di guida al quale possono essere adibite. Personalmente non credo che una soluzione di questo genere, cioè a doppia frizione, possa in futuro venire impiegata su di esse, dati anche l’ingombro e il peso (altrimenti le MotoGP e le SBK la impiegherebbero già, non crede?). Per alcune moto di altro tipo, invece, la cosa è diversa. Come ha potuto leggere su Motosprint n. 39, pagg. 72-73, la Honda la sta provando e ben presto la impiegherà di serie su di una bella granturismo di grossa cilindrata, con tanto di trasmissione finale ad albero: la nuova VFR. E tutto lascia credere che non sia la sola Casa ad avere già preso in seria considerazione questa soluzione tecnica.
n°
al mondo13
motosprint
Paddock A cura di Lucia Voltan
LA VELOCITÀ CHE VERRÀ
REPUBBLICA CECA CAMPIONE SPEEDWAY UEM I fratelli Ales e Lukas Dryml hanno trionfato nella finale UEM a coppie disputata nella pista di Miskolc, in Ungheria. La coppia della Repubblica Ceca ha vinto con quattro punti di vantaggio sulla Russia e di dieci sulla Polonia. Seguono l’Ungheria, la Germania, la Slovenia e la Lettonia.
Coppa Italia, FMI e CIV nel 2010 LA COPPA Italia Velocità (sopra, una partenza) verrà gestita direttamente dalla Federazione Motociclistica Italiana, sarà composta da sei date, nelle quali verrà raggruppata la principale attività giovanile. La Coppa avrà ancora una sola classe, la 125 Sport Production, e verrà affiancata dal trofeo Moriwaki 250 4 tempi, Kawasaki 250 4 tempi, Honda 125 e Metrakit. Probabilmente ospiterà anche il campionato femminile. Cambierà poco invece il CIV. Stesse classi (125, SS, STK 1000 e 600, SBK). L’unica novità riguarda le categorie 4 tempi, i cui regolamenti tecnici, a
LONG GRASS TRACK
MILANESE AL TERZO POSTO ECCELLENTE prova di Alessandro Milanese nella finale GP Challenge che dava l’accesso ai gran premi di long e grass track ai primi sei classificati. Milanese si è piazzato terzo, perdendo lo spareggio per il secondo posto con il tedesco Rudolph. La gara è stata vinta dal tedesco Katt, e tutti tedeschi sono gli altri qualificati: Tebbe, Speiser, Janoschka. Quattordicesimo Massimo Mora, penalizzato da problemi tecnici.. motosprint
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partire dalla prossima stagione, verranno completamente allineati a quelli dei relativi mondiali «questo ovviamente per facilitare la vita delle non poche squadre che corrono italiano e mondiale e che non dovranno più allestire due moto diverse» spiega il coordinatore della velocità nazionale Alfredo Mastropasqua. Le prove resteranno sei: per quanto riguarda le piste, Imola potrebbe entrare nel circuito. La Coppa FMI raggrupperà tutti gli altri trofei non titolati (come la Premier Cup, Mototemporada, Motoestate).
TROFEO ITALIA CROSS SONO stati assegnati in prova unica, al Monte Coralli, i titoli del Trofeo Italia Motocross, ovvero la massima espressione del cross UISP in Italia. 400 i piloti presenti sul tracciato faentino. Doppietta nella MX1 Agonisti per Andrea Tedesco, che ha preceduto in entrambe le manche e quindi nella classifica assoluta Luca Righi e Filippo Debbi. Doppietta anche per Alessandro Magi nella categoria Esperti, che in entrambe le manche ha preceduto Andrea Casadei. Nella MX1 Amatori, doppio successo per Andrea Della Valle, seguito da Alberto Botturi e Doriano Bottoni. Nella MX2, un terzo e un primo posto sono stati sufficienti a Stefano Bonacina per imporsi nella Agonisti. Secondo Luca Derosa. Nicola Di Santo non si è fatto sfuggire la doppietta tra gli Esperti MX2. Nella Amatori MX2 si è imposto Alessandro Chiletti.
CARENA AUTOGRAFATA ALL’ASTA SU E-BAY Prosegue su e-bay l’asta degli oggetti che i campioni del motomondiale e gli addetti del settore hanno consegnato agli organizzatori di Dedikato, l’evento organizzato a Misano Adriatico in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Il ricavato verrà devoluto alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Tra gli oggetti di maggior prestigio, c’è la carena donata dagli organizzatori del CIV firmata non solo dai piloti di questo campionato ma anche da quelli della MotoGP e Superbike. Tra questi, Simoncelli (nella foto), De Angelis, Elias, Biaggi, Byrne, Lavilla, Baiocco. EZIO DUTTO CAMPIONE PIEMONTESE IN SALITA Con la gara di Bazzano, si è concluso il campionato italiano della Montagna e, con esso, il regionale Piemonte, con Ezio Dutto (nella foto) campione Naked.
IN BREVE
MONDIALE SUPERMOTO DA PESARO A OTTOBIANO Resterà in Italia, ma non più a Pesaro: la sesta prova del mondiale Supermoto è stata riassegnata a Ottobiano. Non cambia invece la data: 25 ottobre.
Paddock
CEV SPAGNOLO
MORCIANO QUARTO
UN QUARTO posto di Luigi Morciano, che ha preceduto al traguardo il suo compagno al Junior GP Racing Drem, Alessandro Tonucci: questi i migliorti risultati per i piloti italiani nella tappa del di Albacete del campionato spagnolo di velocità. Pontone è decimo, Tommaso Gabrielli dicissettesimo.
ROOKIES CUP E CIV KEVIN CALIA RIPETE L’ANNO Forte del sostegno economico della Red Bull, Kevin Calia disputerà anche nella prossima stagione la Rookies Cup, terzo anno in sella alla KTM 125. Già confermata anche la partecipazione al campionato italiano.
«Quando ho chiesto a mio figlio Nicholas chi fosse il suo pilota preferito prima mi ha risposto Biaggi; poi negli ultimi tempi dice Spies».
Michel Fabrizio (Motor Cycle News)
A portata di polso! SORPRESA QUAD UNA PARTECIPAZIONE nata quasi per caso, tre piloti selezionati e via, nella mischia tra i migliori specialisti europei di quad. La Maglia Azzurra a Jauer, paese nella ex Germania Orientale sede della Sfida per Nazioni, si è ottimamente difesa, lasciando sperare, dopo le qualifiche terminate in sesta posizione e la prima manche conclusa al quarto posto, in un risultato sorprendente. Poi qualche imbottigliamento in partenza e alcuni inconvenienti tecnici ci hanno fatto retrocedere fino al’undicesima posizione, su 15 nazioni al via. Nicola Montalbini (sopra), Emanuele Giovanelli e Alessandro Fontanazzi erano i tre piloti selezionati per la Nazionale e hanno comunque fatto un figurone, facendo acclamare l’Italia come rivelazione della gara. Il Quadcross in Italia è una specialità giovanissima e i piloti della Maglia Azzurra hanno dovuto confrontarsi con nazioni dove le gare a quattro ruote sono una realtà consolidata da oltre un decennio, come Francia (che ha vinto), Inghilterra, Olanda e Portogallo.
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Paddock IDENTIKIT
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NATO A
FERENTINO (FR) ETÀ
20 ANNI
HA VINTO
3 REGIONALI MINIMOTO QUEST’ANNO
HA VINTO A IMOLA LA GARA DELLA STK 600
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EDDY LA MARRA
Dopo quasi quattro anni nell’europeo stock 600, finalmente a Imola è arrivata la prima vittoria. Colpo di fortuna o è cambiato qualcosa? Non è arrivata per caso. Quest’anno ho cambiato moto, passando dalla Suzuki alla Honda. Una moto che va benissimo e si adatta perfettamente al mio stile di guida. È stato un crescendo di risultati: A Brno ho fatto terzo, al Nürburgring quarto. Peccato per quelle due cadute, a Donington e a Valencia, ora non posso più sperare di vincere il campionato.
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Dunque Imola, pista discussa da alcuni piloti, a te è piaciuta? Nei test di luglio non mi ero trovato benissimo nel tratto della variante mobile, mi pareva un po’ così... Invece in gara è andato tutto liscio. Alla fine ero talmente felice da non capire più niente, mi sono praticamente risvegliato sul podio, quando ho visto che a premiarmi era il mio idolo, Troy Bayliss. E lì stavo per svenire.
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Però, diciamo la verità, il livello del campionato europeo stock 600 non è altissimo quest’anno... Dipende. Noi primi sei o sette in classifica siamo abbastanza forti. Gli altri meno, diciamo che forse sono un po’ acerbi. Alcuni piloti forti sono emersi da questo campionato. Per esempio? Canepa correva con me, nella Stock 600, nel 2006 e poi è passato in MotoGP. Ecco, magari c’è andato un po’ troppo presto, magari era meglio un anno o due in Superbike..
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Ecco, tu invece come pensi di muoverti nel prossimo futuro? Posso già dire che al 90 per cento passerò alla Coppa del Mondo Stock 1000. Il mio sogno è la Superbike, ma costa tanto. Quindi mi tocca aspettare tempi migliori.
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ENDURO ZOPPAS PRIMO IN COPPA IVAN Boezi (KTM) si è aggiudicato la vittoria della Coppa Italia enduro, che si disputa in abbinamento agli assoluti. Gli altri vincitori sono: Diego Nicoletti (Beta) nella Junior, Fausto Vignola (Honda) nella categoria senior e Matteo Zoppas (Husqvarna) nella Major.
NIENTE PIÙ CIV
LACALENDOLA RESTA A PIEDI ROBERTO Lacalendola non parteciperà all’ultima gara del Campionato Italiano che si terrà l’11 ottobre al Mugello. Una mancata partecipazione, quella all’ultimo round del CIV, di cui Lacalendola è venuto a conoscenza in modo inusuale: «Sono stato avvertito da alcuni miei amici che hanno trovato in vendita su Motosprint, tra gli annunci dell’usato, la moto che utilizzavo ed altre componenti».
Trial nella bufera IL MONDO del trial è in fermento per conoscere quello che sarà il regolamento sancito dal prossimo congresso FIM a fine ottobre. Indiscrezioni danno vincente il “dynamic trial”, ovvero un trial “non stop”. Intanto i francesi non d’accordo su questa proposta, si stanno dando da fare per fondare una federazione alternativa, la FFTM (Federation Francaise de Trial Moderne) che appoggia il regolamento odierno. Sul sito www.trialmag.fr faranno un referendum il giorno 6 ottobre per sondare le opinioni. Nel nostro Paese, i trialisti sono equamente divisi tra tradizione e innovazione. motosprint
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L’ULTIMA DEL CIV
Tre titoli ancora in palio al Mugello SI CORRERÀ al Mugello, sabato 10 e domenica 11 ottobre, la sesta e ultima prova ddel campionato italiano velocità. Un appuntamento estremamente interessante, sotto diversi punti di vista. Innanzitutto perché rimangono ancora in palio tre titoli su cinque. Nella Stock 600 Luca Boscoscuro ha un discreto margine su Ferruccio Lamborghini (106 a 90). Nella Stock 1000 i contendenti sono tre: Cruciani, Petrucci e Colucci. E tre sono anche i potenziali campioni della Superbike: Brignola, Borciani e Baiocco. La 125 (con Riccardo Moretti) e la Supersport (Michele Pirro) hanno già chiuso la partita. Ma per queste due classi e per la STK 600 c’è un motivo di interesse supplementare: i primi cinque in campionato accedono di diritto alla finale dell Campionato Europeo.
DA ZELIG AL PADDOCK
SI RIDE CON DELLA NOCE PER ultimo appuntamento con il sabato dell’Area Fun si comincia alle 16,30 con i piloti a disposizione del pubblico per autografi; a seguire la premiazione dei polemen. Alle 18 circa show di Marco Della Noce, interprete di uno dei personaggi più amati delle ultime edizioni di Zelig, ovvero il mitico Oriano Ferrari, capomeccanico delle rosse non sempre “lucidissimo”. Gli orari di domenica Yamaha R6 Cup Yamaha R1 Cup Classe 125 Stock 600 Supersport Stock 1000 Superbike I prezzi del week-end Venerdì Sabato Domenica intero FMI, donne, under 18. under 14
11,40 12,15 13,30 14,25 15,20 16,15 17,10 gratis gratis e 20,00 e 15,00 gratis
LA COPERTURA TELEVISIVA Moto TV (ch 237 SKY) – domenica diretta integrale dalle 13,40 per proporre tutte le cinque classi del CIV con ospiti in studio e contributi dagli inviati ai box. Raisport Più (ch 227 SKY, digitale terrestre e live streaming) - martedì sera, alle ore 22,45 circa, ampia sintesi di tutte le classi del CIV Sportitalia - giovedì dalle ore 23,30 circa speciale sulla tappa del Mugello su Sportitalia 2 (ch 226 SKY e digitale terrestre). Replica domenica alle 11,30 su Sportitalia (ch 225 SKY). Odeon Tv - giovedì sera, nel nuovo orario delle 20,30 circa, la puntata di Superbike Tv sarà dedicata al round numero 6 del CIV. Replica alla stessa ora del sabato. FMI Magazine - La puntata di Hard Trek, magazine, autoprodotto dalla FMI per le tv locali, sarà dedicata all’ultima tappa del Campionato Italiano Velocità. Civ.tv - Sul sito ufficiale, oltre a tutte le info e ai risultati in tempo reale della tappa, video news nei giorni di prove e highlights delle gare. AREA FUN Anche al Mugello sarà attiva la zona commerciale e del divertimento creata nel paddock, con gli stand delle aziende e tante attività, tra cui la palestra itinerante. PREMIAZIONE, CHE FESTA! Domenica, dalle 19, all’interno dell’autodromo del Mugello, in una sala appositamente allestita, premiazione di campioni 2009. Dopo la premiazione, buffet. FACCE DA CIV In occasione dell’ultima tappa del Mugello, il consueto Race Program ufficiale si trasformerà in un poster (nella foto sopra) con le foto di tutti i piloti e dello staff. Un ricordo a fine stagione.
contromano
IL MOTOCICLISMO È UN UNICO MONDO Da una parte i prototipi, dall’altra le derivate di serie ma tra GP e SBK non ci sono grandi differenze
di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it
ALLLA GARA SUPERBIKE DI IMOLA, MARCO SIMONCELLI HA DIMOSTRATO CHE UN PILOTA QUANDO VA FORTE LO FA CON QUALSIASI MOTO E IN QUALSIASI CATEGORIA. PER LUI È ARRIVATO IL TERZO POSTO IN GARA 2.
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UN FANTASMA si aggira per il paddock: è il vostro inviato, a Imola per seguire il mondiale Superbike. Nessun giornale, sito, radio, TV, mi ha ingaggiato per l’evento; interpreto questo come un segnale non proprio esaltante... ma, visto che per una volta non devo salire su un aereo per andare a vedere una gara... me ne vado in giro a cercare conferme alla mia idea meravigliosa. Che non è un toupet piantato sul cranio. Grazie al cielo la criniera non molla! Più o meno mi sono convinto di questo: il motociclismo è un unico mondo, nel quale ci sono piloti, meccanici, ingegneri, addetti ai lavori, ombrelline, cuochi, camionisti e nessuno di loro nasce con una targa appiccicata al sedere o al pass. Non credo che ci siano differenze tra il mondo della MotoGP e quello Superbike, perlomeno parlando di cose serie. Certo, la Superbike è un ambiente meno poliziesco rispetto alla MotoGP, decisamente più friendly (amichevole, ma a Milano dicono così che fa più figo) senza barriere e controlli in stile DDR. Ma Biaggi ha
corso in MotoGP, Fabrizio pure, Haga anche, in compagnia di Spies, se proprio vogliamo andare via di finezza. Simoncelli ha dimostrato che un pilota quando va forte lo fa con tutto. Ho visto Gresini cercare i suoi piloti per la Moto 2 nel paddock di Imola e con Fausto altre mille facce che ho visto “di là” e che vedo anche “di qua”. Poi cercano di convincermi di mille differenze: in Superbike ci sono i costruttori, in Moto GP c’è Italia 1, il pubblico è diverso e mille altre dotte argomentazioni che non mi convincono neanche per un millesimo di secondo. Certo, le due cose sono diverse, da una parte corrono i prototipi, dall’altra le derivate di serie. E allora? Ho visto correre prototipi in SBK (nomino solo Petronas, ma ce ne sarebbero altri) e ho visto la Dorna prendere un motore Honda CBR per la nuova Moto 2. Queste non sono differenze sostanziali: il mondo è sempre e solo lo stesso. Del resto la Kawasaki arranca in SBK come nei GP, la Suzuki pure, quindi non vedo differenze sostanziali. Immagino che Rea, gran manicaccio ma con un concetto di staccata al limite da rivedere, farebbe spettacolo anche se corresse con un Ciao e che lo stile di Biaggi sia una delle cose più belle da vedere in un tracciato. Evitando accuratamente tutte le hospitality con targa straniera, ho mangiato benissimo anche a Imola. A voi sembrerà una cosa da nulla, invece è importante: un team, quando invita uno sponsor a tavola non può fare brutta figura. A questo servono le hospitality. Andando sul tecnico, vedo che l’elettronica la fa da padrona anche in SBK. Certo, le derivate “si muovono” di più rispetto a una GP, ma questo è un problema strutturale, insomma che non è stato deciso a tavolino. Bene, lo so che non siete convinti, soprattutto se tifosi di un mondo o dell’altro, ma al vostro inviato non interessava questo. Mi basta aver messo una pulce nell’orecchio a qualcuno, aver solleticato qualche sinapsi, smosso qualche neurone, verso una lettura del fenomeno che così vi riassumo. Esiste un solo mondo delle corse, fatto di piloti, di moto, di emozioni e nessuno ha il diritto di affermare di esserne il solo padrone. Può organizzare bene o male un campionato, attrarre sponsor e tv, produrre ricchezza o fallire miseramente. Ma sempre e solo sarà un promoter e non il deus ex machina del motociclismo. Una cosa splendida che fa sognare la gente da più di un secolo, uno sport. Basta la parola.
polvere di stelle
PRIMA DELLE MOTO ANCHE LA BSA PRODUCEVA ARMI Fino alla fine dell’Ottocento fu la più grande fabbrica d’Europa di pistole e munizioni, poi successe che...
di Luigi Rivola lurivola@tin.it
LA BSA, SPECIALIZZATA IN ARMI DA FUOCO, NEL 1880 INIZIÒ LA PRODUZIONE DI MEZZI A DUE RUOTE, PRIMA UNO STRANO VEICOLO A DUE RUOTE AFFIANCATE, POI BICICLETTE COME QUELLA NELLA FOTO, INFINE MOTO.
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AEROPLANI e armi. Queste le attività che molte industrie svolgevano prima di avviare anche la produzione di motociclette. La settimana scorsa ci siamo occupati della belga FN, questa volta attraversiamo il canale della Manica e raccontiamo la storia ante-moto di una fabbrica di Birmingham: la BSA. Per indagare sulla sua nascita, arretriamo nel tempo fino al 1689, quando re William III, sovrano di Inghilterra, Irlanda e Scozia, soprannominato “King Billy”, preoccupato di garantirsi l’autonomia nella produzione di armi, che invece venivano normalmente fornite al suo esercito da fabbriche olandesi, perorò la causa della produzione nazionale. Uno dei più accesi sostenitori della tesi enunciata dal re fu sir Richard Newdegate, che fece sì che una commessa sperimentale di armi fosse assegnata a cinque artigiani di Birmingham. La loro opera fu giudicata soddisfacente e gli stessi ottennero quindi un contratto col Governo per la produzione di 200 moschetti al mese al prezzo di 17 scellini l’uno.
Questo contratto si consolidò nel tempo, così per i successivi 150 anni a produrre le armi da fuoco per i fanti dell’esercito britannico furono soprattutto artigiani di Birmingham, che ottenevano contratti collettivi pur operando indipendentemente l’uno dall’altro. Un importante cambiamento si verificò durante la guerra di Crimea, quando un consistente numero di questi piccoli costruttori di armi decise di riunirsi fondando la Birmingham Small Arms Trade Association (Associazione Commerciale Armi Leggere Birmingham). Da questa prima iniziativa derivò, il 7 giugno 1861, la fondazione, da parte di 14 soci, di una nuova impresa industriale: la Birmingham Small Arms. Il primo obiettivo della BSA fu attrezzarsi per essere competitiva con la fabbrica governativa di Enfield che già produceva armi in serie con moderni criteri industriali. A tale scopo fu acquistato uno stabilimento a Small Heath, nei pressi di Birmingham, che divenne operativo nel 1863. L’obiettivo fu presto raggiunto e, nello volgere di pochi anni, l’azienda si sviluppò tanto da divenire la più grande fabbrica di armi d’Europa, produttrice non solo di pistole e fucili, ma anche, per un limitato periodo, di grandi volumi di munizioni. La fortuna industriale della BSA fu però anche la causa del suo declino. Terminato il periodo turbolento fra i potentati d’Europa, la domanda di armi precipitò, specialmente per le imprese private come la BSA, e addirittura già verso il 1870 lo stabilimento di Small Heath fu costretto a un anno di chiusura e riaprì solo per commesse limitate che non potevano garantire alcun futuro alla società. Costretta a diversificare la produzione, la fabbrica nel 1880 avviò la costruzione di uno strano veicolo a due ruote affiancate, chiamato Otto Dicycle dal nome del suo inventore: E.C.F Otto. Questo rappresentò solo l’ingresso della BSA nel mondo del trasporto privato; infatti fu immediatamente seguito da una produzione regolare di biciclette e tricicli più convenzionali che ottennero un soddisfacente riscontro commerciale e garantirono la sopravvivenza all’impresa. Una rinnovata richiesta di fucili convinse però i responsabili commerciali, alla fine degli Anni ’80 a cessare la produzione veicolare e a tornare a quella originale di armi leggere, che conobbe un consistente rilancio in occasione della seconda guerra Anglo Boera.
qui giappone
FILANO VELOCI LE BICI ELETTRICHE Numerosi i vantaggi di un mezzo pratico ed economico sulle piccole distanze
di Laurent Benchana Nippon News
ECCO IL PS-CITY-X LITHIUM, PRODOTTO DALLA YAMAHA E VENDUTO AL PUBBLICO AL PREZZO DI CIRCA 840 EURO.
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NUMEROSE persone del settore moto giapponese si domandano se le biciclette elettriche non finiranno per rimpiazzare le due ruote motorizzate di 50 cm3. Gli scooter o i ciclomotori di questa cilindrata sono effettivamente un mercato in crisi, il numero delle vendite si riduce anno dopo anno e le novità si fanno sempre più rare. Da parte mia, ho dunque voluto vederci chiaro. Forse per un utilizzo cittadino la bici elettrica ha più vantaggi rispetto a un cinquantino? E se è così, quali? Per il test mi sono rivolto a una marca che deve ugualmente porsi molte domande su questo argomento, dato che è impegnata in un settore e nell’altro: Yamaha. La bicicletta scelta è il Pas City-X Lithium (che costa circa 840 euro), modello uscito nel 2008, destinato soprattutto a un pubblico maschile, cosa che è abbastanza rara: in Giappone i principali utilizzatori sono... madri di famiglia che trasportano addirittura due bambini in tenera età sul loro mezzo. Senza questo aiuto elettrico, poche tra di loro sarebbero in grado di circolare, tanto numerose
sono le salite. Tokyo non è San Francisco ma si sale ugualmente! Nell’aspetto il Pas City-X si rivela piuttosto affascinante con il suo telaio a X. Il motore e la batteria si integrano perfettamente nella struttura e sono piacevoli sia il colore azzurro che quello verde. Per quanto riguarda le finiture purtroppo si contano numerosi cali di gusto: le saldature sono brutte, i collegamenti elettrici troppo in evidenza, la potenza sembra di un’altra epoca, il portapacchi anteriore non ha nulla di pratico (tanto vale toglierlo). Fortunatamente questi piccoli inconvenienti si fanno dimenticare in fretta una volta in sella. La posizione di guida è molto naturale (se non superate 1 metro e 70) e con una pressione del dito sul blocchetto sulla sinistra del manubrio si accende il motore di 240 Watt, che si può scegliere nelle modalità “auto eco” (69 km di autonomia), “normale” (40 km) o “power” (21 km). Se non spingete sui pedali non succede niente: logico, è una bicicletta a pedalata assistita. Dei sensori di velocità e coppia trasmettono le informazioni utili a una centralina di controllo che riaggiusta in un centesimo di secondo la potenza fornita dal motore elettrico. Quando si esercita una pressione sui pedali la risposta del motore è immediata; sotto i 10 km/h questo aiuto corrisponde al doppio della forza esercitata. In pianura quasi la si dimentica perché viene erogata in maniera molto dolce, ma in partenza c’è da levarsi tanto di cappello e in salita l’effetto è ancora più sorprendente. Ci si abitua rapidamente e altrettanto rapidamente si diventa più esigenti: si desiderebbe un quarto rapporto nella ruota posteriore per andare più veloci e si vorrebbe restare sempre nella modalità “power”. Cosa che non è consigliabile perché così la batteria di 4.0 Ah si scarica rapidamente. Se la batteria è completamente scarica, i 20,1 kg del City-X si fanno sentire, dato che il motore non si può disinnestare completamente.Tuttavia non dovrete spingere il vostro mezzo come fareste con un ciclomotore se restate senza benzina. Dopo una settimana di utilizzo quotidiano il bilancio è positivo: sulle piccole distanze la bici elettrica si rivela imbattibile: ho impiegato 15 minuti in moto per un tragitto casa-lavoro, mi sono bastati 10 minuti in bicicletta perché è accettato il viaggiare sui marciapiedi. Il parcheggio non è un problema, costi di utilizzo sono quasi nulli e non bisogna indossare un particolare abbigliamento, il che aggiunge anche un senso di libertà.
MotoGP Portogallo di Enrico Borghi - foto Milagro
O IL TITOLO E, D R E P IO E «S EDE NIENT EMA C C U S N O N L UI IL PROB L E D R E P SE LO ROSSO». G IÙ P O T L È MO ENZO JORGE LOR
e l i b i c u d irri
nti u p 8 1 li o s i d rto) è a u q ( i s s o R a od d r a it r o u s il o dess a E i. a m e r a ll E n mo o n i h ic if n ig s osa c a tr s o im d o Lorenz . IONE LUNARE NZO IN VERS JORGE LORE L’ESTORIL HA DOMINATO AL RÒ LO SPAGNOLO TOSTO NOIOSA, CHE PE TÀ UT UNA GARA PI CURATO GRANDE VITALI . HA ASSI PIONATO M CA L DE NALE ALLA FASE FI
ne che offre , di una stagio e del monva si ci de e e, re la fase finala il nome del futuro campion rché abbia giorno che ap STORIL - Nel a una grande incertezza circ lezione importante. E non pere di Valengare noiose m nzo ha impartito a tutti una mplici anche le disavventu ie a questa co do, Jorge Lore rnando in corsa per il titolo ifichi non mollare mai. È graz e è divensign ra, to sa ga co la o o e di gloria, ch at at tr in os m do me di vittorie lo ha dim fa no a ag su sp ta Lo es . qu si e, a avuto. tino Ros ione e ambizion ossi abbia mai sua determinazavversario che Valentino R tato il più forte motosprint
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MotoGP Portogallo Il commento
JORGE LORENZO
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rio vero. Come ha ribadito lui stesso, «battere Valentino sarà difficile» ma lui è l’unico che non desiste. Ama raccontare che ad un certo punto ha smesso di pensare al titolo, ma non è vero. Persino dopo Brno, quando aveva 50 punti di svantaggio, era convinto di avere ancora delle chance. E ha messo subito in pratica quella tattica che lo porta a negare di avere addosso la pressione, e a sostenere che è tutta sulle spalle dell’avversario (Rossi). NON HA torto, Jorge, quando dice: «se io perdo il titolo non succede niente, se lo perde lui il problema è molto più grosso». La verità è che si è imposto di vincere ed abbattere la supremazia di Valentino, quindi anche lui si sta giocando la credibilità. E la prova che testimonia quanto lui continui
a crederci, sta nel modo in cui ha speso il mese di pausa post GP San Marino. Dopo aver preso paga a Misano, e dopo aver visto il suo svantaggio aumentare a 30 lunghezze, Jorge si è buttato sul lavoro, cercando di recuperare le sensazioni giuste. È tornato nella sua isola, Maiorca, e ha abbandonato la movida di Barcellona. Si è rimesso a girare per ore con una minicross a quattro tempi (100 cm3) dotata di gomme lisce. In queste giornate trascorse «a lavorare sul mio modo di guidare» Jorge ha mantenuto la concentrazione che è indispensabile se si vuole pensare di tenere testa a Valentino Rossi. Quindi a Estoril è venuto per vincere. E ha dominato. È andata come lo scorso anno – pole e vittoria – ma se nel 2008 Jorge vinse la sua prima gara in MotoGP e questo
Non mi aspettavo Rossi quarto ESTORIL - Jorge Lorenzo appare calmo, tranquillo. Dà l’idea di essere uno che sta pensando ad altro, non a questa vittoria. «All’inizio mi sono dato da fare perché non volevo avere problemi, sapevo che sarei dovuto andare avanti in fretta e infatti nel giro di qualche curva ho subito attaccato Pedrosa. Poi, quando ho visto che dopo il primo giro avevo già un buon vantaggio, mi sono calmato». Hai pensato che fosse già fatta? «Ho cercato di stare concentrato, anche perché come guida ero a posto: vedevo che potevo tenere un buon ritmo e potevo gestire la situazione. Non è stato facile, ovviamente, ma la moto andava molto bene: infatti anche quando la gomma ha iniziato a calare, potevo comunque gestire bene il mio ritmo». Dopo la sconfitta di Misano, hai risposto alla grande. «Ma è normale, perché io e Valentino andiamo forte dappertutto, solo che ci sono delle gare in cui lui va di più, e altre in cui sono io ad andare meglio. A volte può andarti bene o male per un niente». Nel mese di pausa ti sei allenato molto? «Mi sono un po’ riposato, a Maiorca, ma mi sono anche rimesso ad allenarmi con mio padre. È lui che mi ha insegnato ad andare in moto, abbiamo quindi lavorato un po’ sulla mia guida. E ne ho tratto un beneficio. Da quando mi sono trasferito a Barcellona mi alleno da solo, ma lui è ancora in grado di aiutarmi». Questa vittoria cosa dimostra? «Che noi siamo sempre molto forti, ma niente di più». Vista la situazione, adesso non puoi dire
OSSI R I D A R D LA SQUA IVABILE QUANDO È INARR E, INVECE N O I S S E O PR È SOTTO E SI PERDE QUAND A NQUILL A VOLT A R T È E ZION LA SITUA Lorenzo attacca quando viene battuto, si rialza dopo una sconfitta, reagisce dopo una batosta. Perché, come lui ama ricordare, «la differenza la fai quando impari a soffrire». Lui ha sofferto e ha reagito, e questa è una grande lezione per Dani Pedrosa (che è sempre forte ma mai abbastanza per mettersi nelle posizioni che contano davvero), per Casey Stoner (che in estate ha mollato proprio quando il gioco si stava facendo duro) e in fondo anche per Valentino Rossi, che ha capito da tempo quanto sia impossibile demolire psicologicamente il suo compagno di squadra. Un guerriero irriducibile, che ha rimesso in discussione non tanto la forza di Rossi, quanto la facilità con la quale sembrava avviato alla riconferma del titolo. Jorge Lorenzo fa sul serio, è un avversa-
CHI L’AVREBBE MAI DETTO?
di non essere in corsa per il titolo. «La situazione è ancora molto favorevole a Valentino. Se facesse secondo nelle prossime gare, sempre ammesso che io le vinca, lui sarebbe comunque campione». Ma può succedere di tutto. «È vero, infatti chi avrebbe detto che questa volta sarebbe andata così?!». Non te l’aspettavi? «Mi aspettavo di fare una gara così, perché è andata bene per tutto il week-end, ma non mi aspettavo che Valentino finisse quarto». Tre gare e 18 punti da recuperare. «Ripeto, non sono io che devo vincere il mondiale, ma Valentino: quindi lui ha molta più pressione di me. E comunque, in ogni caso batterlo non sarà certo facile». Difficile pensare che tu sia così tranquillo, però. «Se io perdo il titolo, quest’anno, fa lo stesso. Invece se lo perde Valentino, è molto diverso. Lui ha addosso molta più pressione di me». Si può immaginare una strategia per le prossime gare? «Per me non cambia nulla. Voglio correre cercando di vincere le gare e poi si vedrà. Di sicuro Phillip Island mi piace moltissimo, si adatta bene alla mia guida. Ma là va forte anche Valentino. E poi ci sarà Stoner». Il rientro di Stoner ti ha dato una mano. E questa volta, anche Dani è stato utile. «Questa volta hanno aiutato me, ma in un’altra occasione potrebbe accadere l’opposto: potrebbero aiutare Valentino. Io preferisco non pensare a loro come possibile aiuto oppure come un problema. Mi godo questa vittoria, poi vedremo».
l’uomo del giorno
IN PORTOGALLO LORENZO (COME ROSSI) HA GUIDATO UNA YAMAHA “VESTITA” DI UNA GRAFICA ISPIRATA ALLA PUNTO EVO, ULTIMA NATA DI CASA FIAT. LO SPAGNOLO AVEVA ANCHE IL CASCO “IN TINTA”, DEDICATO ALLA CONQUISTA DELLA LUNA.
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MotoGP Portogallo Il commento
MATO? R E F È I S ER TABILE N R O O T P S P É O H S PERC DI COSÌ IN UARE A R ’E C A COS I CONTIN E? D I L G R I D DA IMPE MESTIER O U S L I E A FAR fu sufficiente, questa affermazione ha un valore pratico superiore: lo tiene in lizza per un titolo che vuole più di ogni altra cosa. BISOGNA chiedersi se questa volta ad aiutare Lorenzo sia stato anche il gruppo del suo avversario – il team di Valentino – che sembra essere incappato di nuovo in un calo di lucidità. La squadra di Valentino, infatti, questa volta non è riuscita a mettere il pilota nelle condizioni di aggredire. E in fondo, nemmeno di difendersi. Le colpe, come i meriti nelle vittorie, appartengono a tutti, naturalmente. Ma adesso questo gruppo deve ritrovare la concentrazione e l’infallibilità viste a Misano, e perdute invece in altre occasioni. Storicamente questa squadra è inarrivabile quando è sotto pressione, invece a volte si perde quando la situazione è tranquilla. Ora, se non siamo proprio allo stato di allarme, poco ci manca. Con il ritorno di Stoner si è riformato il motosprint
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SOLO PERSO SSI NON HA . VALENTINO RO MIGLIA” CON LORENZO FA (3) SA O LA SFIDA “IN DR PE R (27) E ANCHE STONE ESTO RIVELATI PR N . BE NO SO SI RO IL PODIO LI, E CON LO 9) (6 IMPRENDIBI EN YD HA NICKY A SINISTRA, SO ED ELIAS. CON DOVIZIO ALLE PRESE
gruppo dei fantastici quattro della MotoGP – quattro piloti che guidano ad un altro livello – e tutti avevano previsto i loro quattro nomi nelle prime quattro posizioni della gara. L’errore ha riguardato l’ordine. Non il primo posto, appartenuto a Lorenzo sin dalle prove, ma il secondo e il terzo. Si pensava che Rossi avrebbe limitato i danni con la seconda piazza, e questo lo pensava anche lui. Invece è stato quarto, limitato da problemi di messa a punto della sua M1 che l’hanno resa senza grip in uscita di curva, quindi i danni sono stati più gravi del previsto. La sconfitta pesa infatti in modo rilevante sulla classifica di campionato: il vantaggio si è ridotto a 18 punti. A tre gare dalla fine. PER TORNARE a guidare secondo i suoi standard, anche Casey Stoner ha deciso di tornare nei luoghi dell’infanzia. Solo che lui, dopo aver saputo (dall’ingente staff di specialisti consultati) che ogni tipo di esa-
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MotoGP Portogallo Il commento
me non ha rilevato nulla di importante, ha deciso di andare a pescare. Due mesi in giro per laghi e fiumi, in Australia, hanno rimesso un po’ d’ordine nella testa del ragazzo. Che non ha niente, come ha ripetuto quando si è ripresentato in circuito, ma che è come se avesse avuto una malattia. Una situazione che, ora più di prima, appare inspiegabile e incredibile. Viene davvero da chiedersi, dopo averlo visto guidare bene per tutto il week-end e aver concluso la gara in seconda posizione: perché si è fermato a fine luglio? Perché ha mollato? Che cosa c’era, di così insopportabile da impedirgli di continuare a fare il suo mestiere? A ESTORIL Stoner ha guidato come tutti si aspettavano che avrebbe fatto. Non c’è niente di eroico, quindi, nella sua bella gara, perché Stoner guida così, questo è il suo livello. E in fondo Valentino Rossi, sabato pomeriggio, pensando alla gara, non ha detto nulla di nuovo prevedendo: «bisogna aspettarsi uno Stoner da podio, perché andare in moto è come andare in bici: se lo sai fare, non disimpari». Era chiaro che Stoner, una volta liberatosi dai suoi fantasmi, sarebbe tornato quello che è sempre stato: fortissimo. Si era incrinato un meccanismo, oppure è successo qualcosa che non si vuole, o non si può, dire. Ma ascoltando Casey affermare «non ho mai fatto caso, anzi ci ho riso sopra, a tutte quelle cose sbagliate che state dette su di me, sulla mia presunta cattiva relazione con la squadra», viene da pensare che questo sia il periodo ideale per ricompattare i ranghi. Ora che non c’è alcuna pressione sulle sue spalle. Ora che la squadra ha iniziato a lavorare sullo sviluppo della GP10, visto che il titolo è un affare che non riguarda più la Ducati. Certo (e qui si ritorna alla lezione impartita da Lorenzo) se Stoner avesse tenuto duro, in luglio, anziché mollare, oggi sarebbe in lizza per il titolo insieme ai due della Yamaha. Questa è una considerazione che non si può dimenticare. Ma il titolo è un affare della Yamaha, che sta dominando a tal punto la MotoGP da aver messo in bacheca, qui a Estoril, quello “Team” e - virtualmente - quello “Costruttori”, che tornerebbe in gioco solo in caso di penalizzazioni legate al contingentamento dei motori. L’unica incertezza, è su quale parte del box alla fine porterà a casa il mondiale piloti. motosprint
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GARA SOFFERTA PER DOVIZIOSO (4), SETTIMO. RITIRO PER CAPIROSSI (65) E NONO POSTO PER TOSELAND (52).
ONER T S Y E S A SE C URO, D O T U N E, E AVESSE T , ANZICHÉ MOLLAR IN LUGLIO E IN LIZZA E EBB OGGI SAR R IL TITOLO INSIEM PE MAHA A Y I T O L I AI DUE P IPPOLITO SCRIVE AI PILOTI
IL PRESIDENTE FIM INVITA AL FAIR PLAY
CASEY STONER
NON CAPITE QUEL CHE HO PASSATO Sono felice di essere tornato
ESTORIL - Appena arrivato in circuito, mercoledì in serata, Casey Stoner ha iniziato ad adattarsi con calma. Giovedì pomeriggio, quando ha tenuto una conferenza stampa, era abbastanza rilassato. Venerdì, quando è entrato in pista, è apparso soddisfatto e durante la gara ha dato l’impressione che il peggio sia ormai alle spalle. E dopo il traguardo, la frase forse più significativa è stata questa: «La gente non ha capito che cosa io abbia passato, come mi sia sentito. Sono felice di essere tornato, e per essere ancora a questo livello». Nessuno sa esattamente che cosa aveva, quindi non si sa nemmeno se il problema possa riproporsi. Ma lui giura di avere avuto nostalgia delle gare. Ed è già qualcosa. «Stare lontano dalle gare è sta-
to veramente difficile. Correre è la mia vita e non poter andare in moto non è stato facile per me. Ho la fortuna di avere avuto in questi giorni il supporto della mia famiglia, di mia moglie, ma è stato difficile». L’australiano ha parlato dell’aspetto clinico della vicenda: «Ho fatto molti esami del sangue, molti test medici» ha assicurato; ma la cosa che lascia perplessi è la frase seguente: «Hanno scoperto che ho qualche valore fuori dal normale, ma non c’è nulla che possa spiegare il mio malessere». «La prima settimana - ha spiegato Casey - l’ho passata in riposo assoluto. Con i medici abbiamo rivisto la mia dieta, rendendola più equilibrata e più ricca di sodio. Poi ho fatto dei test sotto sforzo, con
degli esami del sangue ulteriori». Poi si è scusato con la squadra e con la Ducati. «Quando ho smesso di gareggiare mi mancavano le forze e non ero al 100%: non mi sento colpevole della mia assenza dai GP, mi sento responsabile nei confronti della squadra». DOMENICA pomeriggio, dopo la gara, Stoner ha ritrovato l’affetto del suo team e si è anche commosso. «Sono tornato competitivo, è importante che lo sia stato dall’inizio alla fine della gara. Nei primi giri forse avrei potuto essere un po’ più veloce ma ho commesso un piccolo errore, la moto è anda-
ta un po’ larga sul cordolo ed ho perso il piede dalla pedana. Questo colpo ha rotto il perno che impedisce alla pedana di muoversi e da lì in poi in ogni curva a destra si muoveva facendo scivolare il piede. Mi sono serviti un po’ di giri per adattarmi». Stoner ha ammesso che Lorenzo era troppo veloce. «Ha fatto una grande gara, io però sono felice lo stesso. Lo sono per me e soprattutto per la mia squadra. La decisione di fermarmi è stata giusta. Mi sento un po’ dolorante, ma ho solo bisogno di riabituare i muscoli del collo, delle braccia, delle mani». DA SINISTRA LIVIO SUPPO, CASEY STONER E FILIPPO PREZIOSI, PROGETTISTA DELLA DESMOSEDICI. IN CASA DUCATI È TORNATO IL SORRISO.
ESTORIL - Il presidente della FIM, Vito Ippolito, alla vigilia del GP Portogallo ha deciso di divulgare una lettera con la quale ricorda ai piloti le “elementari” regole di comportamento da tenere in pista. Ippolito non fa nomi, ma sembra evidente che abbia preso spunto dai fatti di Misano che hanno visto per protagonista Andrea Iannone. Sembra anche far riferimento a certi episodi di gara che hanno avuto come protagonista Marco Simoncelli, diventato il bersaglio della Spagna motociclistica. Ma le parole di Ippolito sono dirette a tutti. «Il nostro sport ha il privilegio d’essere visto in televisione da milioni di spettatori e seguito da centinaia di “media” nel mondo. Lo stato di trance agonistica non può scusare un comportamento sleale durante la gara, come si è visto di recente. Questi comportamenti devono essere severamente puniti. Ma è peggio ancora quando la mancanza di fair play si estende oltre la competizione, con frasi volgari e ingiuriose nei confronti degli avversari. Questo è ancora più imperdonabile». Il presidente ha aggiunto: «Non dobbiamo permettere a nessuno di conquistare una vittoria, o di agire, in maniera scorretta o disonesta». Ed ha chiuso con un’ammonizione: «Se cose di questo genere si ripeteranno nel futuro, è chiaro che la FIM non esiterà a intervenire e a infliggere ai piloti colpevoli le sanzioni necessarie». La storia del nostro sport non ricorda punizioni esemplari. Perché i piloti sono talvolta troppo aggressivi, ma raramente sleali o disonesti. motosprint
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MotoGP Portogallo Le pagelle di Marco Masetti
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I MISTERI DEL BOX
ESTORIL – La domanda non se la fanno solo gli appassionati al bar tra un caffè e un frizzantino: com’è possibile che tra due moto identiche, con le stesse gomme e due piloti che più o meno vanno fortissimo allo stesso modo, ci sia un secondo al giro di differenza? Di fronte al quesito chinano il capo piloti che hanno più titoli mondiali delle dita di una mano, capotecnici che salgono sul podio da lustri, progettisti giapponesi che conoscono i segreti della metallurgia, occhialuti maghi del computer. E soprattutto lo leggi, nero su bianco, in quello spietato strumento che è la classifica. Primo Jorge Lorenzo su Yamaha M1, quarto Valentino Rossi su Yamaha M1 a secondi 23 e 428 millesimi. Da dove arrivano quei secondi di distacco? Per quale motivo ignoto il venerdì pomeriggio Lorenzo trova la sua moto perfetta, mentre Rossi accusa un ritardo che poi si porta dietro sino alla domenica pomeriggio? E poi, e qui si entra nel diabolico, perché lo stesso fenomeno, con situazioni invertite, si è verificato anche a Misano e chissà quante altre volte in stagione? Certo, squadre e piloti fanno delle scelte. Uno punta sull’agilità ed un altro, invece, preferisce una moto più stabile. Ognuno cerca di cucirsi la moto su misura lavorando sui quasi infiniti parametri che offre tra ciclistica, elettronica e meccanica. È quel che si definisce “scegliere una strada”, e comporta la possibilità di azzeccare la via migliore, oppure il rischio di infilarsi nei rovi. Da una vita cerchiamo di scoprire questi segreti e, quando ci illudiamo di aver capito tutto, veniamo clamorosamente smentiti. Ci consola il fatto che questo capita anche ai tecnici saliti per lustri sul podio, ai pluricampioni del mondo, ai progettisti… Forse questo dilemma, questa possibilità di sbagliare scelta è quello che rende così imprevedibile il nostro sport e che ci fa capire come la natura umana, inevitabilmente, sia incline all’errore.
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5 10
JorgeLorenzo
L’uomo vestito d’argento, quello che ha l’impronta del primo essere umano sulla luna, lascia ai comuni mortali la preoccupazione di guidare all’Estoril. Lui fa un’altra cosa: vola preciso, con orbite tutte sue, altissime, irraggiungibili. Week-end perfetto, mondiale riaperto. Cose di un altro mondo!
Suzuki
Ad ogni gara c’è qualcosa che si rompe e, come non bastasse, la moto non esalta, in nessuna fase. Quando Capirossi ti fa capire che è una moto valida, ma che appena si va al limite diventa mediocre, ci si rende conto che non c’è molto da fare, ma c’è da rifare… Molto!
QUELLA CHE NON VA
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CaseyStoner
ColinEdwards
I malesseri, i problemi, la fuga, i dubbi, le domande: basta risalire in sella e tutto scompare come per incanto. L’inattività non gli ha tolto smalto e determinazione, manca poco per vederlo al 100%. Magari a casa sua, a Phillip Island. Con lui la Ducati ritrova tutto il suo potenziale e Casey potrà decidere la sfida in casa Yamaha. Bentornato.
L’uomo che ha nel quinto posto la sua dimora ideale non sbaglia nemmeno in Portogallo. Fa la cosa giusta, non si monta la testa, non sbaglia. È un piazzato e questo lo sappiamo da tempo, ma per la squadra è una certezza.
8
DaniPedrosa
Di sicuro, tolta la partenza a razzo, non esalta, però la sua costanza di rendimento non si discute. Va sul podio senza problemi, sfruttando una giornata storta di Rossi. Diciamo che è messo bene, ma la lotta per la vittoria è diversa.
ToniElias La sua gara è qualcosa di epico, che inizia con un primo turno di prove raccapricciante, passa per errori e rimonte folli, per staccate all’ultimo centimetro e pieghe sensazionali. Toni è fatto così. Di sicuro non è il massimo del rendimento, ma riesce a far divertire anche nella noiosissima MotoGP.
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AndreaDovizioso
RandyDe Puniet
La sua lotta con la Honda “Pedrosa Replica” va avanti tra mille sofferenze ma l’impegno non si discute: a forza di staccare alla disperata, facendo sollevare la ruota posteriore di due spanne, riesce a dare una testata che rompe il cupolino!
La sua non è una gara, ma un’Odissea: in partenza, quando è sesto, si trova un piede incastrato nella carena. Perde tempo cercando di riallacciare lo stivale, poi un high side gli fa sbattere la caviglia infortunata nella moto. Domenica fantozziana…
NickyHayden La moto non lo asseconda e nonostante l’impegno perde tutti i duelli nei quali si trova impegnato. Eppure la sua grinta diverte ed esalta. Come sempre ci mette il 200%. Andrebbe clonato!
JamesToseland Niente di eccezionale, però fa una gara pulita e chiude nella top ten. Ha il pregio di non tirare i remi in barca: è già in Superbike, ma si impegna. Positivo.
ChrisVermeulen Le prova tutte per far bella figura, gomme soft comprese. In compenso dà vita a qualche bel duello e chiude nella top ten. Forse è la persona che si è divertita di più nel pomeriggio di Estoril.
AlexDe Angelis Di lui si parla come di un futuro disoccupato ed è una cattiveria, visto che, da quando ha iniziato la rimonta dall’ultima piazza conclusa con il KO del motore della sua moto, ha fatto vedere buone cose. Dategli fiducia, vi ripagherà.
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4
MarcoMelandri Va bene che manca poco alla fine dell’esperienza Kawasaki, va bene che c’è già una Honda che lo aspetta da Gresini, ma qui Marco (nella foto, con De Puniet) sembrava un turista. Veloce, ma turista.
QUELLO CHE NON VA
ValentinoRossi Probabilmente ha molte meno colpe di quel che dice la classifica, c’è il sospetto che Yamaha e squadra non abbiano lavorato nel verso giusto per dargli uno strumento ben accordato. Sta di fatto che adesso il mondiale si è riaperto e il “poco amato” Lorenzo è lì, sempre più vicino.
MikaKallio Sarebbe da sufficienza nonostante la caduta, ma da lui, visto il passo che aveva, ci aspettavamo una grande gara. Senza la pressione del team ufficiale, corre più rilassato e fa vedere di essere molto veloce.
NiccolòCanepa Perde sul finale la sfida con Melandri e chiude penultimo. Insomma, non è proprio il massimo.
4
GaborTalmacsi È davvero lento, almeno per la MotoGP di oggi, classe nella quale per un pugno di decimi ci si trova in fondo al gruppo. Gabor preoccupa anche perché non fa progressi.
LorisCapirossi Riesce a fare cose apparentemente difficili con grande naturalezza, ad esempio a far sembrare competitiva persino la pessima Suzuki.Che lo punisce andando in tilt elettronico. Peccato, poteva arrivare in buona posizione. motosprint
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MotoGP Portogallo Le interviste
«PER UN PELO non sono arrivato sesto, anche se non era il risultato che volevamo. Sono partito nono, nei primi giri ho passato Capirossi, Elias e Hayden e riuscivo a tenere un margine tra me ed Elias, ma in un giro ho perso tempo e lui mi ha superato. Abbiamo faticato per tutto il week-end, la messa a punto non era eccezionale. Ma il potenziale l’abbiamo, andrà meglio anche con le nuove sospensioni».
NickyHayden CONDIZIONATO DALLA TEMPERATURA
«ABBIAMO fatto dei progressi nella messa a punto durante tutto il fine settimana e infatti nel warm-up mi sentivo a posto; ma l’aumento di temperatura ci ha condizionato molto. In gara non avevo trazione, quando aprivo il gas la moto si muoveva molto ed ero in difficoltà in uscita di curva. Sono partito discretamente ma diversi piloti sono riusciti a passarmi in rettilineo e non capisco esattamente il perché».
ToniElias DAVANTI, SOLO UFFICIALI
«HO SBAGLIATO il giro di qualifica e così mi è toccato partire tredicesimo, e non sono neanche scattato benissimo. Ma ho trovato in fretta un buon ritmo ed è cominciata la mia rimonta. Ho faticato un po’ a superare Hayden e Dovizioso: Andrea l’ho preso quando mancavano solo quattro giri. Sono molto contento perché davanti abbiamo solo moto ufficiali e in più siamo entrati nella top ten della classifica».
DaniPedrosa ADESSO È LOTTA DURA
«SONO partito a razzo e ho cercato di tenere il comando, ma era davvero impossibile resistere a Lorenzo. Quando è arrivato Stoner, gli sono stato dietro, tenendo un buon ritmo. Ad un certo punto la moto ha cominciato a muoversi in frenata, sono andato largo e per poco non sono caduto. Adesso la lotta con Casey per il terzo posto nel mondiale si fa serrata, soprattutto per il prossimo GP che sarà a casa sua». motosprint
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ValentinoRossi
ABBIAMO SBAGLIATO
ESTORIL - Valentino Rossi a fine gara è deluso, ma cerca di trovare qualcosa di positivo. «Mettiamola così: almeno non mi sono buttato per terra. Quindi, ho perso solo 12 punti». Che cosa è successo? «C’è stato un problema con la gomma posteriore, ma non è colpa del pneumatico. Il problema era la messa a punto della moto: avevamo tutti le stesse gomme, e il problema l’ho avuto solo io».
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MA IL POTENZIALE C’È
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AndreaDovizioso
Che tipo di problema? «La gomma non è mai andata in temperatura per tutta la gara, non si è scaldata abbastanza, scivolava sempre molto. Non ho mai avuto grip, almeno per lottare con Pedrosa per il terzo posto». In effetti eri irriconoscibile. «Non sono mai stato veloce: sono riuscito a girare in 1’37” solo una volta, grazie a Pedrosa e prendendo pure dei rischi. Anche nelle prove ho avuto dei problemi, e per la gara pensavo di poter stare con loro. Ma loro per la gara sono riusciti a fare un altro passo in avanti, noi invece no». Sono gli stessi problemi che avevi nelle prove? «Infatti il problema è che adesso se prendi due o tre decimi venerdì, poi te li porti dietro anche in gara. Gli altri hanno azzeccato tutto, noi no. Insomma, è successo tutto l’opposto rispetto a Misano. Quindi adesso dobbiamo cambiare qualcosa, soprattutto il venerdì, perché dobbiamo arrivare a domenica con una messa a punto migliore». Avete capito, nel team, che cosa è successo? «Abbiamo sbagliato la messa a punto: la posizione della nostra moto non era giusta, quindi la gomma posteriore si è scaldata tanto e ho perso subito molto grip. Abbiamo cercato di risolvere il problema in un modo che si è rivelato sbagliato, perché l’assetto scelto era troppo influente sul grip della gomma posteriore». Dove si sarebbe potuto arrivare, senza i problemi? «Almeno sul podio. Se fossimo stati a posto, avremmo lottato almeno con Stoner e Pedrosa. Ma non avevo il mio ritmo, mi sono accontentato perché ho capito che stavo rischiando troppo. Secondo me dovremo cambiare il bilanciamento della moto per Phillip Island». Che si fa, per reagire? «Più che pensare al podio perduto, adesso bisogna concentrarsi sulla messa a punto della moto: il livello di noi quattro è così alto che se qualcosa non è a posto finisci quarto. Adesso bisogna fare i conti anche con Pedrosa e Stoner, che è subito andato forte. Sarà una bella battaglia fino alla fine».
RandyDe Puniet SFORTUNA NERA!
«SONO senza parole! Potevo chiudere tranquillamente al sesto posto ma ho avuto una sfortuna nera. Alla prima curva lo stivale destro si è incastrato nella carena e ci ho messo due giri per chiuderlo, perdendo molte posizioni. Cercando di recuperare, ho spinto per passare Vermeulen, ma un piccolo high-side mi ha fatto sbattere la caviglia infortunata sulla carena. Visto il ritmo delle prove, ci aspettavamo molto di più».
LorisCapirossi UN PROBLEMA ELETTRICO
«NON stavo andando male, ma mi sono dovuto fermare. Mi vedevo bene, ero veloce e aggressivo, e infatti stavo progettando un buon piazzamento visto che il nostro livello in questo week-end mi avrebbe permesso di inserirmi tra la quinta e la sesta posizione. Poi ad un certo punto la moto ha cominciato a perdere potenza e non ho potuto fare altro che rientrare ai box. È stato un problema elettrico».
AlexDe Angelis CI SONO RIMASTO MALE
«SE un problema tecnico rovina una gara ci rimani male, anche se può succedere ed è stata la prima volta quest’anno. C’era stata una avvisaglia e noi abbiamo cambiato moto, però non è stato sufficiente. Sicuramente è un problema elettrico che in settimana i tecnici Honda verificheranno. Mi dispiace molto perché è un momento della stagione importante per me e volevo restare nella top ten della classifica».
ColinEdwards HO FATTO UN BUON LAVORO
«QUANDO arrivi dietro ai quattro migliori piloti del mondo, be’, allora puoi dire di aver fatto un buon lavoro. Avevo avuto problemi di stabilità sull’anteriore per tutto il week-end e si sono presentati anche in gara. Le gomme andavano alla grande, ma non ho potuto reggere il passo dei quattro davanti. Però sono riuscito a creare un buon margine sul gruppo dietro di me. E credo, quindi, di aver fatto una bella gara». motosprint
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MotoGP Portogallo
Il tabellone
esterna 25°C asfalto 40°C
Spagna
Yamaha
1’37”185
1’36”827
1’36”214
1’37”790
2. Valentino Rossi
Italia
Yamaha
1’37”606
1’37”571
1’36”474
1’37”788
3. Casey Stoner
Australia
Ducati
1’37”966
1’37”152
1’36”528
1’37”334
4. Dani Pedrosa
Spagna
Honda
1’37”544
1’37”942
1’36”702
1’37”562
5. Colin Edwards
USA
Yamaha
1’38”103
1’37”766
1’37”142
1’39”699
6. Randy De Puniet
Francia
Honda
1’38”385
1’38”459
1’37”448
1’38”325
7. Loris Capirossi
Italia
Suzuki
1’38”978
1’38”212
1’37”489
1’38”803
8. Andrea Dovizioso
Italia
Honda
1’38”244
1’38”252
1’37”541
1’39”187
9. Nicky Hayden
USA
Ducati
1’38”850
1’38”418
1’37”654
1’38”234
10. Mika Kallio
Finlandia
Ducati
1’38”661
1’38”549
1’37”813
1’38”213
11. Alex De Angelis
San Marino
Honda
1’38”629
1’38”367
1’37”822
1’38”806
12. James Toseland
G. Bretagna
Yamaha
1’38”591
1’38”941
1’37”823
1’38”842
13. Toni Elias
Spagna
Honda
1’39”567
1’38”271
1’37”911
1’38”777
14. Niccolò Canepa
Italia
Ducati
1’39”033
1’38”841
1’38”042
1’39”013
15. Chris Vermeulen
Australia
Suzuki
1’39”686
1’38”692
1’38”342
1’38”651
16. Marco Melandri
Italia
Kawasaki
1’39”757
1’39”692
1’38”538
1’39”341
17. Gabor Talmacsi
Ungheria
Honda
1’39”393
1’39”457
1’39”320
1’39”675
Giriveloci
1. Jorge LORENZO Yamaha Fiat Yamaha Team 117,096 km alla media di 154,100 km/h 2. Casey STONER 3. Dani PEDROSA 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.
Poleposition
Ducati Honda
45’35”522
Ducati Marlboro Team Repsol Honda Team
Valentino ROSSI Colin EDWARDS Toni ELIAS Andrea DOVIZIOSO Nicky HAYDEN James TOSELAND Chris VERMEULEN Randy DE PUNIET Marco MELANDRI Niccolò CANEPA Gabor TALMACSI
Yamaha Fiat Yamaha Team Yamaha Monster Yamaha Tech 3 Honda San Carlo Honda Gresini Honda Repsol Honda Team Ducati Ducati Marlboro Team Yamaha Monster Yamaha Tech 3 Suzuki Rizla Suzuki MotoGP Honda LCR Honda MotoGP Kawasaki Hayate Racing Team Ducati Pramac Racing Honda Scot Racing Team MotoGP
Loris CAPIROSSI Alex DE ANGELIS Mika KALLIO
Suzuki Honda Ducati
a 23”428 a 32”652 a 35”709 a 35”723 a 38”830 a 44”093 a 52”863 a 55”698 a 1’04”515 a 1’04”538 a 1’27”299 al 21. giro al 9. giro al 6. giro
Lecadute
1’37”348 1’37”751
6. Kallio
1’37”937
7. Elias
1’38”081
8. Dovizioso
1’38”161
9. Hayden
1’38”168 1’38”291 1’38”419
12. De Angelis
1’38”600
13. De Puniet
1’38”746
14. Vermeulen
1’38”930
15. Melandri
1’39”137
16. Canepa
1’39”186
17. Talmacsi
1’39”383
327,6 327,3 326,8 326,1 325,8 325,7 325,2 324,9 324,6 323,3 323,2 323,0 322,9 320,7 320,4 318,8 318,7
PRIMATO PRECEDENTE
NUMERO GIRI
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
Yamaha Yamaha Honda Ducati Honda Yamaha Suzuki Honda Kawasaki Honda
20 16 5 25 11 13 — 6 2 7
— 25 16 11 13 9 8 2 20 6
16 20 — 25 13 10 11 8 5 2
5
14
17
3
26
20 25 16 13 11 4 9 5 10 1
31
25 — 20 16 8 9 10 13 11 7
a AP pri PO le NE
ITA ma LIA gg io
Italia Spagna Spagna Australia Italia USA Italia Francia Italia Spagna
FR ma AN g CI gio A
Valentino ROSSI Jorge LORENZO Dani PEDROSA Casey STONER Andrea DOVIZIOSO Colin EDWARDS Loris CAPIROSSI Randy DE PUNIET Marco MELANDRI Toni ELIAS
SP ma AG gg NA io
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
GI
Campionatopiloti
CA giu TA g LU no NY 27 A OL giu AN gn DA o
17 28
Venerdì: nessuno. Sabato: nessuno. Domenica: Kallio.
Portogallo 4.10.2009 Estoril
4. Rossi 5. Edwards
10. Capirossi
PILOTI AL VIA
13
nei tre giorni 78.839 nel 2008 41.840 (nei tre giorni 72.383)
1’36”967 1’37”132
libere 1 qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche qualifiche gara qualifiche warm up qualifiche qualifiche libere 1 libere 1 qualifiche libere 1 qualifiche
Canepa Elias Lorenzo Pedrosa Edwards Rossi Capirossi Kallio Melandri Hayden Vermeulen Stoner Toseland Dovizioso De Puniet Talmacsi De Angelis
Jorge Lorenzo (Yamaha) nel 2008, in 1’37”404 alla media di 154,564 km/h
QA ap TA ril R e
45.539
2. Lorenzo 3. Stoner
11. Toseland
Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1’36”214 alla media di 156,476 km/h Pole 2008: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1’35”715 alla media di 157,291 Km/h
SPETTATORI
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.
1. Pedrosa 1’36”937 alla media di 155,309 km/h
a 6”294 a 9”889
RITIRATI Rizla Suzuki MotoGP San Carlo Honda Gresini Pramac Racing
Velocitàmassime
25 20 10 16 13 9 11 8 2 —
25 20 — 16 — 13 7 9 5 4
20 16 25 13 — 9 — 7 6 10
27
38
25 20 16 13 — 7 5 — 9 10
11 — 7 2 25 20 5 16 9 —
25 — 20 — 13 9 11 6 — 16
— 25 6 — 13 11 9 4 — 7
25 20 16 — 13 — 11 4 8 10
13 25 16 20 9 11 — 5 4 10
8
1. Jorge Lorenzo
Altraguardo
VA nov LE em NC b IA re
P -U M AR W
25
NI IO AZ IC F I AL QU
MA ott LE ob SI re A
TO BA SA
19
RE BE LI
GE lug RM li AN o 26 IA GR lug AN lio BR 16 ETA GN RE ag A P. os CE to CA 30 IN ag DI os AN to A 6 s POL IS SA ett e N MA mb RI re NO 4 PO otto RT br OG e AL 18 LO AU ott ST ob RA re LIA
RE BE LI
US lug A lio
Alvia
Ì RD NE E V
Punti in classifica rispetto al 2008 TOTALE dopo 14 gare
250 232 173 170 142 134 97 93 91 90
-37 +76 -20 -30 +13 +25 +11 +50 +43 +4
10. Chris Vermeulen 90; 12. Alex De Angelis 88; 13. James Toseland 85; 14. Nicky Hayden 81; 15. Mika Kallio 51; 16. Niccolò Canepa 38; 17. Gabor Talmacsi 14; 18. Sete Gibernau 12; 19. Yuki Takahashi 9; 20. Aleix Espargarò 8.
Topteam 1. 2. 3. 4. 5.
Fiat Yamaha Team Repsol Honda Team Ducati Marlboro Team Monster Yamaha Tech 3 Rizla Suzuki MotoGP
Campionatomarche 482 315 268 219 187
1. 2. 3. 4. 5.
YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI KAWASAKI
20 11 25 9 2
25 16 13 9 10
25 20 16 10 11
25 16 11 10 20
20 13 25 11 5
25 13 16 11 2
25 9 16 11 5
20 25 13 8 6
25 16 13 5 9
20 25 8 5 9
25 20 10 11 —
25 20 16 9 —
25 16 9 11 8
25 16 20 6 4
330 236 211 126 91
+14 -7 -30 -23 +20
motosprint
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MotoGP Portogallo Pit walk
NEL P (MOT IT WALK D O E DELL SPRINT N L GP IND IA A TAR .3 ALLA GA D 5) L’ERRO NAPOLIS I IN SCRIT R TA “C DIANAPO E ERA NE LLA F OLTS ” ERA LIS. OTO STATA TOLTA LA T.
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motosprint
MotoGP Portogallo
IDID
Dai box
solo sei giorni di test in tutto, da febbraio ad aprile. Quindi la Suzuki (così come le altre Case, ovviamente) ha solo otto giorni in totale per sviluppare insieme a Capirossi un motore nuovo, che ha ancora molti problemi. Nasce da qui, la decisione di non curarsi del problema del contingentamento, e quindi di fare sviluppo durante le gare. Alla Suzuki e a Capirossi, quindi, non importa se nelle ultime gare dovessero ritrovarsi retrocessi in fondo allo schieramento per aver usato un sesto, o un settimo, motore. La Suzuki, in questo periodo, sta cercando un modo per staccarsi dalla Mitsubishi, che fornisce la gestione elettronica. Capirossi sta spingendo perché anche la Suzuki si metta ad usare materiale Magneti Marelli e i giapponesi hanno già avuto colloqui con l’azienda italiana. La gestione elettronica della GSV-R non è adeguata ai tempi, ed è infatti il maggiore dei problemi del quattro cilindri nipponico, oltre alla scarsa affidabilità.
ULTIMA CHANCE IN MOTOGP, IL TEAM SCOT
SCARSEGGIANO I RISULTATI
ALEX De Angelis (nella foto a sinistra) ha due offerte per passare in Superbike - una proviene dal Team Suzuki, l’altra dall’Aprilia - e sta ormai abituandosi all’idea di trasferirsi nelle derivate dalla serie. Durante il week-end del GP Portogallo il sammarinese si è ritrovato di nuovo a trattare con la Pramac (che aveva un posto libero, visto che Aoyama ha scelto la Honda) ma non ha trovato una soluzione (economicamente) a lui favorevole. Il patron della squadra, Paolo Campinoti, si è poi mosso anche con Aleix Espargaró, che ha firmato il contratto sabato sera. È lo spagnolo, quindi, il compagno di squadra di Mika Kallio per il 2010. Quanto a De Angelis, l’ultima possibilità di restare nella MotoGP è il Team Scot. La Honda si è detta disposta a costruire anche una ottava moto (se Talmacsi resta), e la squadra non ha ancora perso la speranza di realizzare un team tutto sammarinese. Il problema resta il budget da reperire.
IL FUTURO di Gabor Talmacsi in MotoGP, e quindi nel Team Scot, non è più così sicuro come sembrava a metà stagione: dipende infatti dallo sponsor (la compagnia petrolifera ungherese MOL) e quindi dai risultati che l’ungherese otterrà da qui alla fine del campionato. La MOL non gradisce vedere il suo pilota sempre in ultima posizione, si è quindi riservata di cambiare destinazione ai suoi investimenti. Il Team Scot in ogni caso mantiene una RCV per Talmacsi.
DE ANGELIS VERSO LA SUPERBIKE
motosprint
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Gioca la schedina: 3 splendidi premi ad ogni GP e se sei fortunato... ti portiamo a Valencia*
Pole Position
ESTORIL – In accordo con il responsabile tecnico della squadra, Shinichi Sahara, Loris Capirossi ha deciso di utilizzare le ultime gare della stagione per occuparsi essenzialmente dello sviluppo del motore della GSV-R 2010. Per questo in Suzuki non si fa troppo caso alla regola che contingenta i motori dall’agosto scorso. Questo è anche il motivo per cui Capirossi ne ha rotti già tre dei cinque a disposizione per ogni pilota nelle ultime sette gare. Loris pensa al futuro, cioè ad un motore 2010 che possa rendere la Suzuki più competitiva. E a remare contro c’è proprio la crisi economica che sta imponendo alla MotoGP notevoli riduzioni delle spese: il problema della Suzuki, e di Capirossi, è particolarmente serio perché si tratta della moto più arretrata di tutte e quindi quella che necessita del maggior numero di giorni di test per il suo sviluppo. Ma quest’anno sono stati tagliati i tre giorni di Jerez, a fine novembre, e nel 2010, prima dell’inizio del campionato ci saranno
ESTORIL – Era ormai da luglio, cioè dal GP USA di Laguna Seca, che Jorge Lorenzo (nella foto) non conquistava la pole. Ecco perché lo spagnolo, commentando la sua nona pole nella massima categoria, ha detto: «Finalmente, dopo tante gare, abbiamo trovato il modo di sfruttare anche la gomma morbida, non solo quella dura». È ovvio il riferimento alle condizioni da “qualifica”, dove si usa la gomma più tenera. In effetti la squadra dello spagnolo aveva faticato, nelle ultime gare, a raggiungere la messa a punto ideale anche in prova. E questo, negli ultimi tempi, aveva spesso spinto Lorenzo a dire: «Non capisco perché, ma quando monto la gomma più morbida le mie prestazioni calano». La prima fila è stata completata da Valentino Rossi e da Casey Stoner. Pedrosa è stato quarto, ed era dal GP Germania che lo spagnolo non mancava la prima fila.
1° Giacca Yamaha Classic 2° Camicia Fiat Yamaha Team 3° Kit Fiat Yamaha Team Premio finale Casco Valentino o Rossi Rossi
1° 2° 3°
TALMACSI IN MOTOGP? DECIDE LO SPONSOR
premio finale
*Tra tutte le schedine giocate prima del GP Australia verrà estratto un week-end per due persone al GP Valencia schedina del GP Australia
Non bastano i giorni dei test
RITORNA LORENZO
(((((((((((((((
SUZUKI SVILUPPA IL 2010 IN GARA
Vinci con noi !
Vale
Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT
Jorge
____‘____ ‘‘____ Nome _________________________________________
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Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento
Cognome ______________________________________
Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo
Città __________________________________________ Cod. Postale __________ Tel. ______________________
Firma ____________________________________________________
Il più veloce dei due in gara
E-mail _________________________________________
Data _____________________________________________________
Via ___________________________________________
MotoGP Portogallo Dai box
SPIES, SATELLITE UFFICIALE
MENTE L A IN F È «STONER NEL CLUB O T A R T N RIE CABILI C O T IN I L DEG OGP». T O M A L L DE ILLE ALEX CRIV
Il suo contratto è con la Yamaha ESTORIL – Colin Edwards ha salvato il suo posto nella MotoGP e in Yamaha (al contrario di James Toseland, che tornerà in Superbike con la Yamaha al posto di Spies). Il prossimo anno Colin correrà la sua sesta stagione con la M1. Però non alle stesse condizioni di prima: ha infatti dovuto lasciare al nuovo arrivato, il connazionale Ben Spies, il contratto particolare che lega al reparto corse almeno uno dei due piloti del team satellite. Dunque se fino a questa stagione Edwards aveva un legame diretto con la Casa madre mentre quello di Toseland era con il Team Tech3, nel 2010 sarà Spies ad avere il contratto con la Casa e Edwards diventerà
pilota del Team Tech3. In pratica Spies avrà una moto ufficiale, quindi anche il suo caso (così come quello di Marco Simoncelli, che ha firmato il contratto con la HRC) dimostra che le Case stanno puntando molto sui giovani talenti e li stanno “parcheggiando” nei team satellite, in ottemperanza alla regola che obbliga il debuttante a correre in squadre non ufficiali almeno una stagione. In realtà l’esperienza di Edwards, e la sua sensibilità tecnica, risulteranno ancora utili a Valentino Rossi durante lo sviluppo della M1. Bisognerà quindi vedere come si inserirà Spies nel nuovo equilibrio che si sta disegnando in casa Yamaha.
IL SITO UFFICIALE DI VALENTINO ROSSI Come ha affermato proprio Rossi, ci sono voluti 14 anni, ma alla fine il suo sito internet personale è arrivato. A partire dal giovedì precedente il GP Portogallo, cioè l’1 ottobre, è stato messo on line al seguente indirizzo: www.valentinorossi.com QUESTO È UNO SPORT PER GIOVANISSIMI In MotoGP si è abbassata nettamente l’età media dei piloti, al punto che oggi è normale essere un top rider a 21 anni. Ma c’è un dato da considerare, per capire l’evoluzione di questo sport. Il giorno in cui si è corso questa gara ha segnato un anniversario curioso: esattamente 56 anni fa, infatti, Ferguson Anderson vinse con la Moto Guzzi il GP Spagna al Montjuich, diventando il più vecchio di sempre a vincere una gara della classe regina: aveva, quel giorno, 44 anni e 237 giorni. E pensare che Jorge Lorenzo è un vincente, e già da un anno, pur avendo solo 22 anni... 10 ANNI DI GRAN PREMI A ESTORIL Il Circuito di Estoril ha festeggiato quest’anno la decima edizione del gran premio di motociclismo. Questa pista ha conosciuto anche giorni gloriosi con la Formula Uno, in passato, poi da queste parti il gran premio di moto è diventato l’evento più importate della stagione. In realtà questa è stata l’edizione numero 12 del GP Portogallo, visto che nel 1987 e 1988 la gara venne organizzata in Spagna, a Jarama e a Jerez. motosprint
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MOTORI E SANZIONI ESTORIL - Solo nel week-end di Estoril la FIM ha chiarito le penalità scelte per punire chi contravviene alla norma che impone l’utilizzo di cinque motori per le ultime sette gare del campionato. La cosa più importante è la scelta di non penalizzare troppo il pilota, che in effetti è incolpevole delle eventuali rotture. Quindi, se sarà necessario usare un motore in più, il pilota verrà solo retrocesso nell’ultima fila dello schieramento. La penalità in termini di punti verrà riservata al costruttore, che se ne vedrà togliere 10 dalla classifica del campionato marche.
ROSSI, 100 GARE CON LA YAMAHA In Portogallo Valentino Rossi ha corso la sua centesima gara in sella alla Yamaha, diventando così il terzo pilota ad avere corso più gran premi con la moto di Iwata nella classe regina (che comprende anche la lunga storia della 500). Al primo posto resta Norifumi Abe (143 gare), al secondo c’è Carlos Checa (112 GP). Seguono Christian Sarron (98) ed Eddie Lawson (86).
SENZA MOTOGP
ELIAS VERSO LA MOTO2 CON SITO PONS CON LA KAWASAKI
VERMEULEN TORNA IN SUPERBIKE CHRIS Vermeulen (sopra, con Canepa), dopo avere annunciato in agosto, in un comunicato stampa personale, di volere restare in MotoGP, ha finito per decidere di tornare nella Superbike. Diventerà un pilota della Kawasaki. L’australiano avrebbe avuto la possibilità di trattare con la Pramac, ma pare che a spingerlo a tornare in Superbike sia stata da un lato la certezza che potrà disporre di una moto ufficiale, e dall’altro la convinzione che solo Stoner riesca ad andare forte con una Ducati (lo ha detto alla stampa inglese, sabato pomeriggio).
TONI Elias continua a sperare nel miracolo – un team della MotoGP, vecchio o nuovo, che possa offrirgli la possibilità di restare nella classe regina – ma si sta organizzando anche per affrontare l’eventualità (molto concreta) dell’esclusione. Sta trattando infatti con Sito Pons, che vorrebbe schierarlo nel suo team per la Moto2.
ALLA GARA DELL’ESTORIL LA DUCATI SI È PRESENTATA CON UNA MOTO PROFONDAMENTE RINNOVATA NELLA CARROZZERIA: CUPOLINO PIÙ BASSO E STRETTO, USCITA DELLO SCARICO INTEGRATA NEL CODONE.
MOTORLAND, IN SPAGNA
LA DORNA HA TROVATO LA PISTA DI RISERVA LA DORNA ha il suo circuito di riserva nel caso si verifichino delle defezioni, come è accaduto quest’anno con gli ungheresi del Balatonring (che è ancora solo sulla carta). Si tratta di un complesso nuovissimo, che si chiama Motorland e si trova nella località di Alcaniz, nella zona di Saragoza (a metà strada tra Madrid e Barcellona). È gestito da Tomé Alfonso, nipote di Carmelo Ezpeleta, che ha gestito anche il Losail Circuit di Doha. Non è stato lasciato nulla al caso, per questo impianto multifunzionale che comprende circuiti asfaltati e sterrati. Per la sua progettazione è stato chiamato l’architetto tedesco Hermann Tilke, che lavora da anni in F1 ed è stato il progettista, tra gli altri, degli impianti di Sepang, Shanghai, Istanbul.
SPONSOR HRC DAL ‘95
REPSOL RINNOVA PER UN SOLO ANNO LA REPSOL ha ufficializzato ad Estoril il rinnovo del contratto con la Honda. Si tratta di un accordo per una sola stagione: in pratica, ha l’esatta durata del contratto di Pedrosa. La sensazione è che a fine anno la Repsol voglia ritrovarsi libera di seguire Pedrosa, se lascerà la Honda. In ogni caso si tratta del nono contratto posto in essere dalla Honda e dalla Repsol, dal 1995 ad oggi. Questo rapporto di collaborazione – mirato anche allo sviluppo di benzine e lubrificanti attraverso il CTR (Centro Tecnologico Repsol) – è uno dei più duraturi nella storia di questo sport e finora ha fruttato 9 titoli mondiali e 98 gran premi vinti.
IN GARA E AI TEST
SPIES A VALENCIA CON UNA M1 DEL TEST TEAM LA YAMAHA farà uscire dal Giappone un paio delle M1 del test team per consentire a Ben Spies di correre l’ultima gara del Mondiale MotoGP, a Valencia. La decisione è mirata non tanto a permettere a Spies di conoscere i ritmi della MotoGP (il texano ha già corso tre gare) quanto a fargli imparare la pista e conoscere un po’ la moto in vista dell’inizio del lavoro per il 2010: dopo il GP Valencia infatti avranno luogo due giorni di test (martedì e mercoledì) nei quali scenderanno in pista i nuovi schieramenti e le Case avranno l’ultima possibilità stagionale di provare con i piloti veri. Poi, se ne riparlerà in febbraio. Quindi Spies, conoscendo già la pista e almeno in parte anche la M1 2009, avrà un limite in meno nei giorni in cui dovrà cominciare a lavorare come vero pilota di MotoGP.
SALTA L’ACCORDO CON PRAMAC
AOYAMA IN MOTOGP MA CON LA HONDA
HIROSHI Aoyama passerà in MotoGP, ma resterà con la Honda. Il giapponese non ha dato seguito al pre-accordo che aveva siglato con la Pramac e si è accordato con Daniel Epp, lo svizzero che ha portato nei GP lo sponsor Caffelatte di Thomas Lüthi e nel 2010 farà debuttare (con altri sponsor) una squadra in MotoGP. La Honda è stata determinante, nella decisione di Aoyama: il Team LCR era pronto a fare lo sforzo per gestire due moto, ma la HRC ha preferito sostenere l’ingresso di una squadra nuova.
PER IL GP PORTOGALLO LORENZO HA USATO UN CASCO LA CUI COLORAZIONE RICORDA QUELLI DEGLI ASTRONAUTI.
motosprint
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250 Portogallo di Enrico Borghi
Chi l’ha visto?
Simoncelli domina la gara, staccando gli avversari a suon di giri veloci. Bautista grippa e cade. Aoyama solo quarto
MarcoSimoncelli CORRERÒ SOLO PER VINCERE
E
STORIL – Marco Simoncelli ha corso contro se stesso, come aveva annunciato prima di arrivare in riva all’Atlantico. E ha vinto. Alvaro Bautista questa volta ha avuto a che fare con la sua moto e ha perso. Hiroshi Aoyama ha invece corso con obiettivi rivisti – ha controllato Ratthapark Wilairot anziché i top rider della categoria, come è abituato a fare – ma la calma mostrata in gara gli ha permesso di lasciare Estoril con una posizione di leader di classifica fortemente rafforzata.
]
motosprint
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ESTORIL - Sembrava dovesse diventare una gara sofferta, quella di Marco Simoncelli. Che al via è apparso in difficoltà. «All’inizio sono stato prudente perché avevo paura della reazione della moto con le gomme fredde. È per quello che mi hanno superato. Poi mi sono ripreso». E la gara ha preso una direzione precisa: la tua fuga. «In realtà ci ho messo un po’ a staccarli: li sentivo sempre vicini. Solo alla fine hanno ceduto. Io di certo non calavo il mio ritmo, avevo la situazione sotto controllo e non ho mai rischiato. Non ho mai avuto paura di perdere questa gara». Parola del più forte. «Quando sono arrivato qui avevo ancora in testa la guida della superbike, quindi ho dovuto usare il turno del venerdì per adattarmi di nuovo alla 250. Sabato già mi sentivo più a mio agio». Quindi è migliorata anche la messa a punto della tua Gilera. «Nel secondo giorno abbiamo fatto un bel passo avanti e poi abbiamo perfezionato il tutto nel warm up. In gara la mia moto era veramente a posto. È stata fantastica». Quindi questo titolo torna... possibile. «No, è impossibile!». Bravo, ottima tattica. «Sì, dai, è meglio così: non voglio ricaderci. Quando ho detto che stavo riconsiderando la possibilità di vincere, nella gara seguente ho sempre fatto casino. Non deve succedere». Quindi ci pensi, al titolo. «Io penso a fare le prossime gare esattamente nel modo in cui ho corso questa». Comunque le cose possono andare male anche ai tuoi avversari, qualche volta. Così come è andata male a te diverse volte, quest’anno. «In effetti qui Aoyama me lo aspettavo più forte. Del resto, mi aspettavo anche una gara diversa da Bautista. Quando mi hanno segnalato che era fuori, se devo essere sincero ho pensato: bene, almeno questo problema me lo sono tolto». Arriva la tua pista preferita. «Sì, io adoro Phillip Island». Quindi si torna ad attaccare. «Come sempre. Correrò sempre così, d’ora in poi. Cercherò solo di vincere, nessun altro piazzamento mi può aiutare. Quindi, niente altro mi può interessare».
250 Portogallo APPIEDATO AL VENERDÌ E TORNATO MIRACOLOSAMENTE IN SELLA IL SABATO, PASINI (75) HA CHIUSO LA GARA OTTAVO. LOCATELLI (15) E DE ROSA (35) SONO CADUTI. IL LEADER AOYAMA (4) SI È ACCONTENTATO DEL QUARTO POSTO.
BAUTISTA (19) SEMBRAVA ESSERE TORNATO AGGRESSIVO COME UNA VOLTA, NON SI È TIRATO INDIETRO NEPPURE CON IL COMBATTIVO BARBERÀ (40), PERÒ È STATO FERMATO DA UN GRIPPAGGIO, CAUSA DELLA SUA CADUTA.
motosprint
50
ONDIALE M E IR D I MA ENSARE P O V E D «NON NATO. IO P Questa volta è stato perfetto: non ha azzarM A C AL CIO dato troppo al via (infatti si è ritrovato in seC A F O L sta posizione) ma si è tenuto nel gruppo di QUANDO testa. Poi ha iniziato a superare e quando si ! » IO SBAGL I è portato al comando nessuno lo ha più viL L NCE O IM S sto. O C MAR Così Marco ha ormai agguantato Bautista li ha portati esattamente appaiati sulla linea del traguardo. Nemmeno il fotofinish è stato in grado di stabilire chi avesse vinto, così per una volta, per mettere riparo all’imprecisione della tecnologia è stato usato il buon senso: il secondo posto è stato assegnato a Di Meglio perché in gara è stato autore di un giro più veloce, rispetto allo spagnolo. Hiroshi Aoyama si è limitato a controllare Wilairot e Cluzel, che si sono rivelati i suoi due più pericolosi rivali. Aoyama ha corso per la quarta posizione, quindi, ed è quello che ha conquistato. Adesso si trova con 26 punti di vantaggio nei confronti di Bautista e 28 su Simoncelli. È una posizione confortante per un pilota che non fa sempre sognare ma che di solito commette pochi errori gravi. Però non può certo pensare che sia finita. IL PROBLEMA viene da Marco Simoncelli, più veloce e aggressivo di Bautista. E quindi, più pericoloso. Il campione del mondo non si è mai voltato, ha solo pensato a fare le sue traiettorie, a guidare alla sua maniera. E ha dimostrato quello che lui è: il pilota più forte della 250, il vero numero uno della fase conclusiva della storia di una categoria gloriosa. Che confermi, oppure no, il suo titolo, Simoncelli resta il più veloce e il più bravo.
(che si trova a sole due lunghezze) e ha poco più di una gara di svantaggio nei confronti di Aoyama. Lui ha detto che continuerà a correre allo stesso modo, «senza pensare al campionato, perché poi comincio a fare degli errori», e questa è la scelta migliore. Tre gare sono poche per recuperare 28 punti, ma questo è uno sport in cui tutto è possibile. E Marco, che è diventato un irriducibile, può ancora farci sognare. Agli italiani, in generale, non è andata troppo bene. Mattia Pasini è giunto ottavo, dopo aver navigato nella top ten ma sempre lontano dal gruppo di testa. Raffaele De Rosa è caduta mentre stava andando forte: era scattato bene, al via, si era dato da fare e nel quinto giro si è anche ritrovato in seconda posizione. Ma quello è stato anche il momento in cui ha commesso un errore ed è finito a terra. Anche Roberto Locatelli si è ritirato per caduta, nel nono giro, mentre si trovava in ottava posizione. Alex Baldolini alla fine ha conquistato un paio di punti, con la quattordicesima posizione; e gli è andata bene, visto che nel finale è anche incappato in una scivolata, alla quale è riuscito a porre rimedio. Invece Christopher Moretti non ce l’ha fatta a rientrare in zona punti: è stato diciannovesimo. Ma lui deve solo fare esperienza.
10
LE PAGELLE
I tre piloti che si stanno giocando il titolo della 250 hanno vissuto vicende diverse e alla fine Simoncelli è apparso il più felice, mentre Aoyama è sembrato il più sollevato. Perché il romagnolo è tornato in corsa per il titolo, mentre il giapponese ha beneficiato di un grande regalo: Bautista è infatti caduto nel quarto giro, mentre era secondo alle spalle di Simoncelli, per la rottura del motore della sua Aprilia, proprio nel giorno in cui lui, Hiroshi, era davvero in difficoltà. L’Aprilia di Bautista ha grippato (probabilmente per via di una carburazione troppo magra) e il pilota è precipitato nello sgomento al punto da affermare che «Adesso per il titolo è dura». In realtà tutto può succedere in questa 250 in cui il più forte di tutti (Simoncelli) deve rincorrere solo perché gli è mancata la costanza di rendimento; dove Bautista sta deludendo le aspettative; dove Aoyama sta sorprendendo per la sua capacità di limitare i danni. Con Bautista fuori gioco, Aoyama questa volta ha potuto tirare un grosso sospiro di sollievo perché è apparso chiaro sin dal primo giro che questa non sarebbe stata la sua giornata. «La moto si muoveva molto, mi dava un feeling totalmente diverso rispetto alle prove e al warm up, così ho pensato solo a guidare in modo conservativo: l’ultima cosa che volevo, era finire a terra», ha spiegato Aoyama, che infatti questa volta non ha guidato bene. Bautista, invece, sembrava aver ritrovato l’aggressività. Era stato il suo team manager, Aspar Martinez, a fargli ritrovare la grinta: pare che alla vigilia della gara Aspar lo abbia strigliato per bene, invitandolo a guidare con maggiore incisività e convinzione. In effetti Bautista da un paio di mesi era troppo prudente, troppo rinunciatario. Stava facendo fatica a recuperare su Aoyama, che non è sempre il più veloce ma è furbo e sa tenere i nervi saldi. E lo ha dimostrato anche questa volta. Non ha cercato di inseguire l’irresistibile Simoncelli e ha lasciato che Hector Barbera e Mike Di Meglio si giocassero le restanti posizioni del podio. E ha fatto bene, anche perché lo spagnolo e il francese hanno dato vita ad un confronto molto duro, che alla fine
7
8
6
MarcoSimoncelli
HiroshiAoyama
MikeDiMeglio
HectorBarbera
Una gara perfetta e anche esaltante. Quando ha fiducia nell’anteriore della sua Gilera, il campione guida benissimo. Ha incantato tutti con il suo stile fluido e aggressivo.
È stato intelligente e pragmatico. Ha corso bene, perché ha saputo tenere i nervi saldi in una giornata molto difficile per lui. Sembra avere in mano la situazione.
Ogni tanto il francese fa vedere belle cose. Oltre che veloce, è stato determinato: ci ha creduto fino alla fine, ed è stato ha premiato. L’ex iridato della 125 sta crescendo.
Dopo la pole, ci si aspettava di più. Non ha mai avvicinato Simoncelli e alla fine si è fatto beffare anche da Di Meglio. Gli è mancato qualcosa, questa volta.
VA QUELLO CHE
motosprint
51 51
motosprint
250 Portogallo LI BE RE
es QUA as ter LIF fa na IC lto 2 HE 36 5°C °C
Tabellone
Alvia
Altraguardo
Giriveloci
1. Hector Barbera
Spagna
1’40”777
1’40”596
2. Alvaro Bautista
Spagna
1’41”125
1’40”654
1. Marco Simoncelli Gilera in 44’04”298 108,732 km alla media di 148,029 km/h
3. Marco Simoncelli
Italia
1’41”729
1’40”684
2. Mike Di Meglio
Aprilia
4. Hiroshi Aoyama
Giappone
1’41”423
1’40”879
3. Hector Barbera
Aprilia
a 5”317
5. Alex Debon
Spagna
1’41”260
1’41”008
4. Hiroshi Aoyama
Honda
a 12”024
6. Raffaele De Rosa
Italia
1’41”619
1’41”169
5. Jules Cluzel
Aprilia
a 14”349
Honda
a 18”256
a 5”317
7. Mattia Pasini
Italia
1’41”610
1’41”182
6. Ratthapark Wilairot
8. Ratthapark Wilairot
Tailandia
1’41”087
1’41”190
7. Thomas Luthi
Aprilia
a 27”631
9. Jules Cluzel
Francia
1’41”610
1’41”205
8. Mattia Pasini
Aprilia
a 34”667
9. Alex Debon
Aprilia
a 45”410
10. Karel Abraham
Aprilia
a 45”891
11. Lukas Pesek
Aprilia
a 46”204
12. Shuhei Aoyama
Honda
a 57”641
13. Valentin Debise
Aprilia
a 1’21”309
14. Alex Baldolini
Aprilia
a 1’35”277
15. Axel Pons
Aprilia
a 1 giro
16. Balasz Nemeth
Aprilia
a 1 giro
17. Bastien Chesaux
Honda
a 1 giro
1’41”098
1’41”353
11. Hector Faubel
Spagna
1’41”575
1’41”537
12. Karel Abraham
Rep. Ceca
1’41”610
1’41”728
13. Thomas Luthi
Svizzera
1’42”020
1’41”764
14. Roberto Locatelli
Italia
1’41”758
1’41”794
15. Shuhei Aoyama
Giappone
1’43”078
1’42”194
16. Alex Baldolini
Italia
1’42”711
1’42”312
17. Shoya Tomizawa
Giappone
1’42”774
1’42”348
18. Lukas Pesek
Rep. Ceca
1’42”743
1’42”659
18. Imre Toth
Aprilia
a 1 giro
19. Valentin Debise
Francia
1’43”821
1’43”427
19. Christopher Moretti
Aprilia
a 2 giri
20. Axel Pons
Spagna
1’44”053
1’43”445
21. Balasz Nemeth
Ungheria
1’44”405
1’44”305
Vladimir Leonov
Aprilia
22. Vladimir Leonov
Russia
1’45”682
1’44”583
Shoya Tomizawa
Honda
al 13. giro
23. Bastien Chesaux
Svizzera
1’46”620
1’45”605
Roberto Locatelli
Gilera
al 10. giro all’8. giro
RITIRATI
NON QUALIFICATI (ammessi ugualmente al via)
al 25. giro
Raffaele De Rosa
Honda
Christopher Moretti
Italia
1’47”356
1’47”971
Alvaro Bautista
Aprilia
al 5. giro
Imre Toth
Ungheria
1’46”344
1’48”795
Hector Faubel
Honda
al 5. giro
20 13 25 —
PILOTI AL VIA
274 230 197 2
NUMERO GIRI
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
Honda Aprilia Gilera Aprilia Aprilia Aprilia Honda Aprilia Aprilia Honda
13 9 — 25 — 16 11 2 10 5
25 20 16 13 10 5 6 — 11 2
20 25 — 16 13 2 7 11 10 6
25 — 16 20 — 5 6 10 — 8
26
19
13 16 25 11 — — 7 20 8 10
33
30
GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA
23
GE lu RM gli AN o IA
14
31
o
10 16 20 11 25 4 7 9 13 8
17
8 13 25 5 — — 10 — — 20
CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi AN ug DA no
GI
3
SP ma AG gg NA io
a
AP pr PO ile NE
26
20 25 — 5 16 — 4 11 8 —
ITA m LI ag A gi
Giappone Spagna Italia Spagna Italia Francia Italia Spagna Svizzera Spagna
FR m AN ag CI gio A
Hiroshi AOYAMA Alvaro BAUTISTA Marco SIMONCELLI Hector BARBERA Mattia PASINI Mike DI MEGLIO Raffaele DE ROSA Alex DEBON Thomas LUTHI Hector FAUBEL
12
Campionatopiloti
QA ap TA ri R le
25 26
a DI go AN st AP o OL 6 IS SA set N tem MA RI bre NO 4 PO otto RT br OG e A 18 LLO AU ot t ST ob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A
1. APRILIA 2. HONDA 3. GILERA 4. YAMAHA
Hector Barbera (Aprilia) in 1’40”596 alla media di 149,660 km/h Pole 2008: Marco Simoncelli (Gilera) in 1’40”257 alla media di 150,166 km/h
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.. 8. 8. 10.
Bella come Honda l’ha fatta.
Campionatomarche
25 20 13 8 16 11 9 10 7 6
13 16 25 9 20 7 10 — — 6
IN
Poleposition
Hornet 600.
Alvaro Bautista (Aprilia), nel 2007 in 1’40”521 alla media di 149,771 km/h
8
Francia
20 16 25 10 — 13 5 — 7 8
VA nov LE em NC b IA re
10. Mike Di Meglio
1. Simoncelli 1’40”863 alla media di 149,263 km/h 2. Di Meglio 1’40”961 3. Barbera 1’41”169 4. De Rosa 1’41”202 5. Wilairot 1’41”386 6. Bautista 1’41”471 7. Cluzel 1’41”569 8. Aoyama H. 1’41”652 9. Locatelli 1’41”759 10. Luthi 1’41”843 11. Faubel 1’41”934 12. Pasini 1’42”139 13. Debon 1’42”175 14. Baldolini 1’42”218 15. Tomizawa 1’42”242 16. Pesek 1’42”311 17. Abraham 1’42”433 18. Aoyama S. 1’43”003 19. Debise 1’43”657 20. Pons 1’43”913 21. Leonov 1’44”905 22. Nemeth 1’45”318 23. Chesaux 1’46”085 24. Moretti 1’46”532 25. Toth 1’47”257 PRIMATO IMBATTUTO
13 16 — 25 20 11 8 9 6 7
13 — 25 16 8 20 — 7 9 —
TOTALE 218 192 190 174 128 94 90 89 89 86
L’emozione delle curve continua.
11. Roberto Locatelli 78; 12. Jules Cluzel 69; 13. Lukas Pesek 58; 14. Ratthapark Wilairot 53; 15. Karel Abraham 50; 16. Gabor Talmacsi 28; 17. Alex Baldolini 26; 18. Shoya Tomizawa 25; 19. Aleix Espargaro 22; 20. Shuhei Aoyama 14; 20. Valentin Debise 14; 22. Imre Toth 12; 23. Vladimir Leonov 8; 24. Axel Pons 3; 24. Balasz Nemeth 3; 26. Toby Markham 2; 26. Kazuki Watanabe 2; 28. Bastien Chesaux 1; 28. Stevie Bonsey 1.
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250-125 Portogallo
DAL gran premio del Portogallo esiste un nuovo team, denominato Globalgest, che ha come pilota Mattia Pasini. Questa è la nuda notizia, ma quello che è successo all’Estoril al pilota romagnolo ha davvero dell’incredibile. Al termine della prima giornata di prove, Pasini era nel box, senza moto e speran-
KTM LASCIA IL MONDIALE GP
SI CONCENTRERÀ SULLA SBK TEDESCA
AL TERMINE della stagione sparirà un marchio che ha fatto la storia recente del Motomondiale. La KTM ha infatti deciso di chiudere anche l’ultima sua attività nel mondo delle GP, cioè l’impegno in 125, e lo spagnolo Marquez, pezzo pregiato del mercato, è già pronto a passare al Team Ajo. La Casa austriaca vuole impegnarsi maggiormente nel campionato tedesco Superbike, in quello spagnolo e in quello tedesco della 125 e ha intenzione di sviluppare altri progetti con il tecnico Bartol. Così, dopo aver vinto in 125 e 250, avere tentato anche l’avventura in MotoGP, la KTM ha definitivamente abbandonato il Motomondiale. motosprint
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ze di correre. Il Team Toth non aveva pagato i debiti con Aprilia e il pilota era a piedi. Ma il manager di Mattia, Roger Marcaccini, è riuscito in un’impresa che ha i contorni dell’avventura. In poche ore ha ottenuto la risoluzione del contratto con la vecchia squadra, poi, coinvolgendo lo sponsor Polaris World (che lo scorso anno era legato al pilota italiano) ha ottenuto la cifra per pagare la moto fino al termine della stagione. Nel frattempo, il sabato, Pasini era di nuovo in sella alla sua Aprilia, con una carena grigia e anonima, ma nel mondo di chi corre! Lo staff è rimasto lo stesso, ma la gestione tecnica è passata a Mauro Noccioli, storico capotecnico Aprilia, in forza al Team Caffelatte con Luthi. Adesso nel box del team di lingua tedesca c’è anche l’angolo di Mattia che, dalle prossime gare, avrà anche un nuovo sponsor, ancora da definire. Si conclude così la tragicomica relazione tra il Team Toth e Pasini, una storia fatta di successi, delusioni e debiti. Una storia che fa capire che nel Motomondiale non tutti nuotano nell’oro.
NIENTE PIÙ DUE TEMPI
ROSSANO BRAZZI LAVORERÀ SUL 4T SI PASSA al 4T e Rossano Brazzi, storico tecnico Aprilia che ha legato il proprio nome a quello di piloti come Reggiani, Rossi, Melandri, Poggiali e Barbera, è pronto alla Moto2. Lavorerà nel Team Speedup Aprilia di Luca Boscoscuro, con Andrea Iannone come pilota. La squadra è in cerca di una seconda guida.
DI POLE IN POLVERE
ESTORIL - In 125 e in 250 la pole position non ha portato bene. Infatti, sia Julian Simon che Hector Barbera, in gara non sono riusciti a confermare le prestazioni delle prove. Hector aveva avuto la meglio su Alvaro Bautista e Marco Simoncelli per pochi millesimi, mentre Simon aveva letteralmente stracciato i suoi avversari, rifilando ben 540 millesimi di secondo a Pol Espargaró, vincitore della gara. TEAM SCOT: BENZINA NON CONFORME Dopo il gran premio degli USA, a Indianapolis, la benzina contenuta nelle moto del Team Scot (De Rosa e Aoyama) non è stata trovata conforme ai campioni depositati. Non si tratta di benzina “truccata” ma di un carburante che magari era stato depositato in un altro periodo della stagione. Un peccato veniale, costato alla squadra 700 dollari USA di multa. KORNFEIL CONFERMATO CON LONCIN Si è risolto il rapporto tra la Loncin e il pilota francese Alexis Masbou. Al suo posto, fino alla fine della stagione, ci sarà il giovane ceco Jakub Kornfeil. SI RIVEDE SHUHEI AOYAMA A Estoril si è rivisto il fratello di Hiroshi Aoyama, Shuhei (sotto), che fino a poco tempo fa era uno dei top rider della 250 con la Honda del Team Repsol. Sempre in sella a una moto giapponese e il numero 73 sulla carena, Shuhei sta tentando di rientrare nel giro, pensando alla Moto2, con la quale ha già effettuato qualche test.
Pole Position
Sarà nel nuovo Team Globalgest
(((((((((((((
PASINI CAMBIA SQUADRA
SENZA I NOMI DEI PILOTI
MOTO2: SONO 25 I TEAM ISCRITTI
È STATA resa pubblica la lista dei team accettati alla Moto2. La formula usata nel comunicato FIM è quella di “squadre selezionate per essere invitate alla stagione 2010”. Come a dire che la politica è entrata in ballo, eccome. A oggi ci sono 25 squadre accettate (per un totale di 39 piloti sicuri e 6 riserve) e 2 di riserva (con 4 piloti); tra queste squadre con nomi famosi e altre mai sentite, dietro le quali ci sono realtà che oggi magari corrono con altri nomi. Mancano per ora i nomi dei piloti, ma questi si conosceranno solo il 2 novembre, quando, con un’altra riunione, verranno scelti anche i conduttori. Con soddisfazione, il comunicato sottolinea che nessuna squadra ha deciso di correre con una 250 la prossima stagione. Non ci voleva molto a capirlo: la Moto2 ha 600 cm3, più del doppio della cilindrata!
TUTTE LE SQUADRE Ajo 1+1 Balaton 1 Campetella 1 Cardino 1 CIP Moto 1+1 Emmi Caffelatte 1 G22 Racing 2 Hayate 2 Gresini 2 JiR 2 Kino 1+1 Mapfre 2 Matteoni 1+1 Pons 2
Pramac 2 Queroseno 2 Germany Racing 1+1 Scot 2 Speedup Aprilia 2 Sprint Technology 2 Stop and go 2 Team Roberts 2 Tech 3 2 Wiessmann Rac. 1+1 WTR 1 team di riserva MZ 2 Promoracing 2
SILENZIO STAMPA PER IANNONE La testata a Pol Espargaró e le dichiarazioni rilasciate in TV, stanno complicando la vita di Andrea Iannone. Due sponsor del team hanno preteso che non portasse il loro logo e gli è stato imposto il silenzio stampa. Di positivo c’è stato l’incontro tra Iannone ed Espargaró alla vigilia delle prove del venerdì. Facce un po’ tirate, ma il caso sembra chiuso.
SAVADORI APPIEDATO
NEL TEAM FONTANA RIMANE SOLO CORSI IL BUDGET che sembra del tutto esaurito, ma anche problemi di feeling con la squadra, hanno determinato la fine del rapporto tra Lorenzo Savadori e il Team Fontana. Dal GP Portogallo la squadra lombarda schiera solo Simone Corsi, reputato più competitivo di Savadori. Un brutto segnale, visto che il romagnolo è considerato il più promettente tra i giovani italiani. Qualche squadra si è fatta avanti per ingaggiare Savadori, ma per ora non ci sono notizie riguardanti il suo rientro.
TEMPI DI RECUPERO LUNGHI PER SEMBRA Il ceco Lukas Sembra, infortunatosi due settimane fa in una gara spettacolo, è ancora in ospedale. I danni riportati alla colonna vertebrale stanno per ora causando la paralisi delle gambe. Per Sembra ci sono speranze di recupero, ma i tempi sono lunghi. RITORNO IN 250 COMPLESSO PER SIC «Normalmente è difficile passare dalla 250 alla Superbike, ma oggi per me è più difficile fare il contrario! Ho ancora gli automatismi di guida da moto a quattro tempi». Incredibile ma vero... Simoncelli si era abituato troppo alla RSV4!
VELOCITÀ MASSIME
COM’È LENTA LA MOTO DI SIMON! È IL LEADER del mondiale e a Estoril ha dimostrato di poter girare con tempi irraggiungibili dagli altri. La moto di Simon, però, nel rettilineo non è sembrata all’altezza della situazione, ottenendo solo la diciannovesima posizione nella classifica delle velocità massime con 238,5 km/h. Come al solito velocissima l’Aprilia 250 di Hector Barbera, seguita dalla squadra di Rossano Brazzi.
250 1. Barbera 2. Luthi 3. Di Meglio 4. Bautista 5. Cluzel 6. Simoncelli 7. Debon 8. Abraham 9. Locatelli 10. Wilairot
125 (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Gilera) (Aprilia) (Aprilia) (Gilera) (Honda)
285,0 284,7 283,6 282,9 282,8 282,5 282,0 281,8 280,4 279,8
1. Cortese 2. Bradl 3. Vazquez 4. Espargaró 5. Rabat 6. Salom 7. Terol 8. Corsi 9. Gadea 10. Olive
(Derbi) (Aprilia) (Derbi) (Derbi) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Aprilia) (Derbi)
245,6 244,9 244,7 243,7 243,1 243,0 242,4 242,1 241,8 241,3
CRUTCHLOW IN SBK
GRESINI CERCA PILOTI PER LA MOTO2 CAL Crutchlow ha detto no alla Moto2 e Gresini ora deve cercare altrove. Sembrano raffreddati gli interessi per Pirro. C’è tempo fino al 2 novembre, data prescelta per pubblicare la lista dei piloti iscritti alla Moto2, per trovare due piloti.
LUTTO PER IL MOTOMONDIALE MASSIMO NAVA, COSTRUTTORE DI CASCHI E SPONSOR DI NUMEROSI TEAM MONDIALI, È SCOMPARSO DOMENICA SCORSA A CAUSA DI UN INFARTO. LASCIA MARINA E I FIGLI FABIO E MATTIA. motosprint
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125 Portogallo
GESTIRE A D E L A IT TERMINE L A CAP D E R A A TRE G HA 50,5 N O IM S O MITH PIONAT DEL CAM I VANTAGGIO SU S PUNTI D
di Marco Masetti
PolEspargaró SOGNO MONDIALE NEL 2010
E
STORIL - Fin dalla vigilia tutti aspettavano la prestazione maiuscola di uno spagnolo, Julian Simon, che poteva rientrare in patria con il titolo mondiale. In alternativa un altro iberico, Nico Terol, il suo rivale più credibile in stagione, era pronto a dar battaglia… Peccato che nessuno abbia indovinato il pronostico, perché entrambi sono rientrati alla base con un bottino magrissimo, fatto dei quattro punticini conquistati da Simon con la carena a pezzi e il morale sotto i tacchi dopo una scivolata. A Terol è andata anche peggio: una caduta e nemmeno un punto in classifica. In compenso la ricca scuola iberica ha issato un altro talento sul gradino più alto del podio, come a far vedere a tutti che il ricco serbatoio è tutt’altro che vuoto. Dopo la sfortunatissima giornata di Misano, quando la vittoria gli sfuggi per l’entrata molto (troppo?) decisa di Iannone, Pol Espargaró ha vinto la gara dopo una sfida appassionante con altri due cavallini di razza come Cortese e Smith. Dietro a Espargaró troviamo tedeschi, spagnoli, un francese, un giapponese e persino due svizzeri… L’Italia è davvero perduta, con il solo Zanetti in zona punti (13°). Normale, visto che i nostri bomber hanno steccato in una gara che, se non altro, li ha visti protagonisti. Andrea Iannone non deve vivere un momento facile: dopo le intemperanze, la sua squadra ha usato le maniere forti: silenzio stampa assoluto, due sponsor che hanno ritirato i propri marchi dalle moto e dalla tuta (ma anche dallo scooter che Andrea usa nel paddock!). Non deve essere un motosprint
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]
Occasione persa
«SONO felicissimo per questo risultato. Certo, poteva essere la terza vittoria di fila, però va molto bene anche così. Non è stato facile, visto che la temperatura si è alzata mandando in crisi le gomme. Credo di aver gestito bene la situazione e di aver giocato al meglio le mie carte. Quando ho visto Simon a terra, ho capito che era arrivata la mia grande occasione e ho iniziato il duello con Cortese e Smith. Ho cambiato traiettorie e punti di staccata per non dargli riferimenti, ma alla fine ho capito che sarei riuscito a guadagnare un piccolo vantaggio e a gestirlo fino alla fine. Vincere a Indianapolis è stato speciale, ma questo successo e la gara di Misano mi sono serviti a capire, e a far capire, che adesso sono un pilota che può lottare stabilmente per la vittoria e pensare al titolo mondiale il prossimo anno».
HANNO DETTO
Simon poteva vincere il titolo. Era primo, ma ha steccato, finendo a terra. Ed Espargaró si è preso la vittoria
JulianSimon NON DEVO PERDERE LA TESTA «SONO sincero, credo di aver avuto un eccesso di motivazioni. Adesso penso a quanto possa costare un errore, a quante cose rimetta in discussione in un attimo. L’importante è non perdere la testa e conservare il nostro vantaggio».
SimoneCorsi FARÒ DELLE BELLE GARE
ESPARGARÓ (44), AL CENTRO SUL PODIO TRA CORTESE (11) E SMITH (38), È FORTISSIMO IN BAGARRE. IL GRANDE BATTUTO È SIMON (60), IL MIGLIOR ITALIANO È ZANETTI (8).
«PECCATO davvero, ci tenevo molto a fare bene, per tanti motivi. Volevo dimostrare di essere un pilota in grado di vincere, soprattutto su una pista nella quale ero già arrivato primo. Credo di aver fatto una buona gara, peccato per la caduta. Sono convinto di poter fare ancora delle buone gare». motosprint
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motosprint
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1’45”356 1’46”536 1’46”941 1’46”813 1’47”034 1’46”527 1’46”365 1’46”546 1’46”958 1’47”326 1’46”707 1’47”206 1’46”767 1’47”208 1’47”253 1’47”835 1’47”369 1’47”520 1’48”037 1’47”517 1’47”448 1’48”958 1’48”985 1’48”511 1’49”678 1’48”554 1’50”152 1’48”411 1’50”257 1’50”081 1’50”373 1’52”000 1’50”930 1’51”689 1’53”491
Giriveloci
1. Pol Espargarò Derbi 96,186 km alla media di 140,735 km/h 2. Sandro Cortese Derbi 3. Bradley Smith Aprilia 4. Stefan Bradl Aprilia Derbi 5. Joan Olive 6. Sergio Gadea Aprilia 7. Esteve Rabat Aprilia 8. Dominique Aegerter Derbi Aprilia 9. Johann Zarco 10. Randy Krummenacher Aprilia Aprilia 11. Takaaki Nakagami 12. Julian Simon Aprilia 13. Lorenzo Zanetti Aprilia 14. Jonas Folger Aprilia Honda 15. Luis Salom 16. Scott Redding Aprilia 17. Jasper Iwema Honda Aprilia 18. Alberto Moncayo 19. Sturla Fagerhaug KTM 20. Johnny Rosell Aprilia Aprilia 21. Jacub Jantulik 22. Luca Vitali Aprilia Aprila 23. Quentin Jacquet 24. Jordi Dalmau Honda 25. Jakub Kornfeil Loncin RITIRATI Aprilia Danny Webb Aprilia Michael Ranseder Aprilia Luca Marconi KTM Marc Marquez Aprilia Simone Corsi Aprilia Nicolas Terol Derbi Efren Vazquez KTM Cameron Beaubier Loncin Tomoyoshi Koyama Aprilia Andrea Iannone
1’45”199 1’45”739 1’45”775 1’46”056 1’46”056 1’46”099 1’46”187 1’46”307 1’46”310 1’46”442 1’46”578 1’46”621 1’46”665 1’46”700 1’46”704 1’46”821 1’46”884 1’47”470 1’47”502 1’47”697 1’48”089 1’48”183 1’48”232 1’48”316 1’48”329 1’48”465 1’48”588 1’48”764 1’49”256 1’49”472 1’49”856 1’50”031 1’51”077 1’51”121 1’51”257
in 41’00”421 a 0”394 a 0”581 a 11”048 a 16”830 a 17”170 a 17”300 a 17”546 a 17”666 a 21”378 a 26”312 a 31”500 a 34”194 a 35”023 a 54”243 a 54”332 a 1’02”994 a 1’03”219 a 1’03”061 a 1’24”171 a 1’37”379 a 1’50”590 a 1’50”852 a 1 giro a 1 giro al 23.giro al 18.giro al 14.giro al 13.giro al 10.giro al 9.giro all’8.giro al 5.giro al 4.giro al 3.giro
Campionatomarche 16 25 — — —
NUMERO GIRI
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
Ragazzo tosto, che accusava alti e bassi preoccupanti. Adesso è uno di quelli da battere e corre per un team molto organizzato. È veloce e nella mischia diventa quasi imbattibile.
Con la crisi di talenti made in Italy, si potrebbe “nazionalizzare” questo tedesco, che è sempre tra i più veloci del gruppo. Pilota che dà il suo meglio quando c’è bagarre.
Peccato per il volo, ma la sua determinazione e la classe messa in mostra in avvio di gara meritano la sufficienza. La classifica non è all’altezza delle doti del pilota romano.
È bravissimo, veloce e spettacolare, ma spesso esagera: ha una preoccupante tendenza al decollo, non supportata da identico talento all’atterraggio.
NON VA58 QUELLO CHE motosprint
10 5,5 4,5 6,5 2
— 25 6 9 20
13 8 20 — 16
20 16 11 7 25
26
19
30
GE lu RM gli AN o 26 IA GR lu AN gli BR o ET 16 AG NA RE ag P. os CE to CA
14
31
io
16 25 20 13 5
CA gi TA ug LU no N 27 YA OL gi u AN g DA no
25 13 7 — 16
17
3
20 6 — 16 —
ITA m LI ag A g
MarcMarquez
Aprilia Aprilia Aprilia Derbi Aprilia
SP ma AG gg NA io
4
SimoneCorsi
Spagna G. Bretagna Spagna Spagna Spagna
26
6
SandroCortese
Julian SIMON Bradley SMITH Nicolas TEROL Pol ESPARGARÒ Sergio GADEA
12
8
Campionatopiloti
GI ap AP r PO ile NE
35 23
25 — 13 11 20
25 — 13 6 —
20 13 25 11 7
39 8
PILOTI AL VIA
298,5 168 89 17 14
11 20 13 25 1
VA nov LE em NC b IA re
1. APRILIA 2. DERBI 3. KTM 4. LONCIN 5. HONDA
Julian Simon (Aprilia) in 1’45”199 alla media di 143,111 km/h Pole 2008: Simone Corsi (Aprilia) in 1’45”367 alla media di 142,883 km/h
1. 2. 3. 4. 5.
1. Cortese 1’45”722 alla media di 142,403 km/h 2. Simon 1’45”860 3. Corsi 1’45”887 4. Marquez 1’45”933 1’45”988 5. Vazquez 6. Espargarò 1’46”004 7. Smith 1’46”029 8. Iannone 1’46”430 9. Bradl 1’46”434 10. Olive 1’46”446 11. Gadea 1’46”522 12. Zarco 1’46”632 13. Terol 1’46”638 14. Aegerter 1’46”689 15. Nakagami 1’46”744 16. Webb 1’46”802 17. Ranseder 1’46”831 18. Marconi 1’46”838 19. Krummenacher 1’46”869 20. Rabat 1’46”912 21. Zanetti 1’47”118 22. Redding 1’47”594 23. Folger 1’47”677 24. Salom 1’48”061 25. Iwema 1’48”394 26. Fagerhaug 1’48”686 27. Moncayo 1’48”699 28. Koyama 1’48”775 29. Beaubier 1’48”825 30. Rosell 1’49”454 31. Jantulik 1’49”583 32. Kornfeil 1’49”689 33. Jacquet 1’50”191 34. Vitali 1’50”765 35. Dalmau 1’50”826 PRIMATO IMBATTUTO Mattia Pasini (Aprilia) nel 2007, in 1’44”675 alla media di 143,828 km/h
a DI go AN st AP o OL 6 IS SA set N tem MA b RI re NO 4 PO otto RT br OG e A 18 LLO AU ot ST tob RA re L 25 IA MA ot LE tob SI re A
Spagna Spagna G. Bretagna Spagna Germania Spagna Germania Italia Italia G. Bretagna Spagna Spagna Spagna Giappone Svizzera Francia Spagna Svizzera Germania Austria Spagna Italia Spagna G. Bretagna Olanda USA Norvegia Giappone Italia Rep. Ceca Spagna Francia Rep.Slovacca Spagna Italia
Poleposition
PolEspargaró
VA QUELLO CHE
Julian Simon Pol Espargarò Bradley Smith Marc Marquez Stefan Bradl Nicolas Terol Sandro Cortese Simone Corsi Andrea Iannone Danny Webb Sergio Gadea Efren Vazquez Joan Olive Takaaki Nakagami Dominique Aegerter Johann Zarco Esteve Rabat Randy Krummenacher Jonas Folger Michael Ranseder Luis Salom Lorenzo Zanetti Alberto Moncayo Scott Redding Jasper Iwema Cameron Beaubier Sturla Fagerhaug Tomoyoshi Koyama Luca Marconi Jakub Kornfeil Johnny Rosell Quentin Jacquet Jacub Jantulik Jordi Dalmau Luca Vitali
FR m AN ag CI gio A
LE PAGELLE
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CORSI (24) È STATO AUTORE DI UN BUON AVVIO DI GARA. SIMONE STAVA BATTAGLIANDO CON I PRIMI DELLA CLASSE... FIN QUANDO NON È FINITO A TERRA. STESSA SORTE È TOCCATA A MARQUEZ (93), CHE DOPO LA CADUTA SI È LANCIATO A TERRA (SOTTO)!
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35.
Altraguardo
QA ap TA ri R le
PECCATO, davvero, soprattutto quando si considera che Simon ha messo un altro mattoncino nella costruzione del suo titolo mondiale, proprio nel giorno in cui ha confermato pregi e difetti tipici del suo carattere. Lo spagnolo è velocissimo, ha esperienza e tanta classe, da serie superiore. A tutto questo aggiunge il fatto di correre nel team più organizzato e agguerrito della categoria, quello di Aspar Martinez. Ma sull’altro piatto della bilancia ci sono le apparentemente inspiegabili pause che si prende il cervello. La scena di Barcellona, con Simon che esulta per la vittoria con un giro di anticipo, fa il paio con la caduta di Estoril, avvenuta dopo che dal muretto gli era stata esposta la tabella con scritto “18 KO”, la segnalazione tanto attesa che avvertiva il pilota che Terol era fuori gara. Bastava poco per controllare la gara, ma in 125 non è sempre facile fare questo, specie quando c’è una bagarre continua dal via al traguardo. E Simon ha esagerato nell’aprire il gas. La caduta ha spaccato il gruppo che si stava giocando podio e vittoria, lasciando spazio a un terzetto molto agguerrito che ha chiuso nello spazio di mezzo secondo, rifilando 11 secondi al quarto. Tre bei piloti, soprattutto Espargaró, che maturando un po’ è diventato subito un vincente, un pilota che è già il favorito nella lotta per il titolo 2010.
Alvia
IN
momento facile per il pilota di Vasto, che almeno ha avuto la forza di rispondere con i fatti. Andrea fin dalle prove ha dato tutto, con la consueta generosità. Forse anche troppo, visto che in gara si è sdraiato mentre lottava per la vittoria. Simone Corsi ha vissuto una giornata abbastanza simile: bell’avvio di gara, grintoso ed entrate fulminanti. Insomma un grande Simone, almeno fino a quando non ha deciso di aprire il gas un po’ troppo repentinamente, chiudendo la gara ruzzolando.
LI BE RE
LIANO A IT O R T S DISA ENTICARE IM D A D A NETTI GIORNAT A Z O L O S TRI: PER I NOS O A PUNTI È ANDAT
es QUA as ter LIF fa na IC lto 2 HE 36 5°C °C
125 Portogallo
25 16 20 — —
4 16 — 25 10
TOTALE 214 163,5 152,5 129,5 122
6. Iannone 109,5; 7. Cortese 96; 8. Marquez 87; 9. Bradl 85; 10. Olive 74; 11. Folger 71; 12. Aegerter 59,5; 13. Corsi 57; 14. Redding 45,5; 15. Nakagami 36; 16. Vazquez 36; 17. Webb 35,5; 18. Zarco 31,5; 19. Rabat 28; 20. Zanetti 27; 21. Krummenacher 21; 22. Salom 17; 22. Koyama 17; 24. Savadori 7; 24. Schrotter 7; 26. Ranseder 5; 27. Moretti 3; 27. Iwema 3; 27. Beaubier 3; 30. Glossop 2; 30. Fritz 2; 30. Di Carlo 2; 33. Kartheininger 1.
Superbike Francia di Paolo Gozzi - foto Zac
MPIONE DUCATI CA ATO È GIÀ ARRIV IMO IL SEDICES MARCHE MONDIALE
i r a t n e m e l p p u s Tempi
NORIYUKI HAGA (41) DAVANTI A MAX BIAGGI (3). ) SOTTO, BEN SPIES (19 INSEGUITO DA JONATHAN REA (65) E BIAGGI.
8 lo o s a g a H , 3 1 a h e N . rie ro di vitto e m u n r io g g a m r e p e n io p be cam b re te n e iv d s ie p S ti, n u p i d à rit Gran finale a Portimao. A pa Con una vittoria M e un secondo posto, Haga porta a 10 punti il vantaggio su Spies (primo e quarto). Due podi per Max Biaggi to la Ducati AGNY COURS - Ha vin rso. L’ alpe ha n no a ah ma la Yam ha assetalena di Magny Cours Mondiale o sim ice sed il ipo gnato in antic di Borgo Panigale: Marche alla corazzata , conteggiando il conto sale a ventinove . oti pil ori anche i tredici all so il verdetto più È rimasto però in sospe i Haga e Ben uk riy No tra o atteso, quell ha restituito al Spies. Il trionfo di Imola te e soprattutto Mondiale la Ducati vincen ima forma, capaun NitroNori in grandissaperto chiunque. ce di affrontare a viso lla stagione Spies Nella parte centrale de invece il miglior e, sembrava inarrestabil ermi Superbike lo sch gli su to vis Haga mai ori. E soprattutsta affrontando senza tim ori del passato. to senza ripetere gli err n ha rotto l’equino se nce Il pareggio fra ente aumentato il librio, anzi ha ulteriormun finale che per pathos, confezionando a dei protagoninic incertezza e qualità tec il ricordo del lege lar cel can di ia sti risch Bayliss di Imola gendario Edwards contro 2002. o scontro finale Stavolta arriveremo all a più intrigante cor an con una situazione agnato altri sette di allora. Haga ha guadBen Spies la posa cia las 0 punti ma il +1
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Superbike Francia Il commento
GRESSI O R P I H C PO DECIMO. E O N O N CORSER PREVISTO L E D O R È PIÙ DU ELLA BMW D O N N A IL PRIMO
NORIYUKI HAGA
Portimao? Non vedo l’ora...
sibilità di giocarsi le carte. Se sul bellissimo saliscendi di Portimao il texano dovesse fare doppietta – con Haga due volte secondo - tornerebbe a pari punti e sarebbe campione per il maggior numero di vittorie parziali. A questo punto il mancato gioco di squadra di Imola – quando la vittoria di Michel Fabrizio è costata cinque punti al compagno di squadra – pesa come un macigno. Con un +15 Haga avrebbe potuto permettersi di gestire le ultime due corse: la doppietta di Spies (ne ha già messe a segno tre) sarebbe stata ininfluente con Haga secondo e terzo. La Ducati avrebbe potuto correre sul velluto, invece sarà costretta a giocarsi tutto per tutto. Il destino del Mondiale è nelle mani di Nori e Ben: giusto così. Comunque vada sarà l’epilogo migliore per un campionato di buon livello. TRA I VIGNETI della Nievre, Ben Spies ha dominato il primo tempo, firmando la tredicesima vittoria e riprendendosi la vetta del campionato. La strepitosa Superpole non lasciava presagire nulla di buono per i ducatisti e infatti l’americano è andato subito in fuga, lasciando per strada Noriyuki Haga, che ha pagato la cattiva posimotosprint
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zione di partenza (seconda fila) e un avvio non travolgente. Mentre Spies menava la danza, il rivale è rimasto nella morsa di Jonathan Rea, poi uscito di scena per la rottura del cambio, e di un Max Biaggi sceso in pista con il coltello tra i denti. Con il nordirlandese fuori causa il romano ha dato tutto per battere Haga. Voleva i punti necessari per ipotecare il quarto posto, un risultato di grandissimo prestigio per la debuttante Aprilia RSV4. Ma ovviamente ha pesato anche la voglia di rivalsa: Max NORIYUKI HAGA, CON MAX BIAGGI (SECONDO) E JONATHAN REA SUL PODIO DI GARA 2. SOPRA, TROY CORSER (11) DAVANTI A YUKIO KAGAYAMA (71) E CARLOS CHECA (7). NELLA PAGINA ACCANTO, ANCORA HAGA, QUESTA VOLTA IN AZIONE.
avrebbe potuto essere su quella moto e fare lo sgambetto in una giornata così importante gli avrebbe dato sicuramente soddisfazione. Poco oltre metà distanza però Biaggi è andato largo, Haga si è infilato e a nulla è valso il disperato tentativo in staccata compiuto un giro dopo: la RSV4 è andata un po’ lunga in fondo al rettilineo e la Ducati ha avuto via libera per catapultarsi sulla lepre Spies. Il vantaggio sembrava incolmabile ma quando Nori è in giornata nessuna impre-
sa gli è preclusa. Averlo dietro dev’essere un incubo e anche se Ben ha le spalle larghe all’ultimo giro ha pagato l’enorme pressione allargando un po’ la traiettoria al tornantone Nürburgring. Sbavatura leggera ma sufficiente ad aprire il varco che l’inseguitore sognava. Spies però non è un pilota normale e con una magia si è ripreso la prima posizione difendendola fin sotto la bandiera a scacchi. NELL’INTERVALLO la Ducati ha affilato le armi per salvare la giornata. Quando il gioco si fa duro la squadra più vincente del paddock riesce sempre a trovare la chiave. Con qualche ritocco qua e là (forcella e bilanciamento) Haga si è ritrovato una F09 migliore della precedente e una partenza lampo lo ha catapultato al comando del plotone dopo una manciata di curve. Nel box Yamaha, constatato l’innalzamento della temperatura dell’asfalto (da 19° a 28°C), hanno deciso di sostituire la gomma posteriore D (la più dura) con la A, la soffice montata da gran parte dello schieramento, Haga incluso. Pare che Spies non fosse molto convinto ma i tecnici lo hanno spinto in quella direzione perché pensavano che adottare la stessa soluzione di Haga potesse ridurre le incogni-
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MAGNY COURS – Noriyuki Haga sorprende anche fuori dalla pista. Prende paga in gara 1, rischiando di compromettere il Mondiale e sale sul podio tutto contento. «Mi sono divertito molto, è stata una gara fantastica. Ho perso, ma siamo ancora in gioco, mi va bene così». Tre ore dopo domina, torna in testa al Mondiale ma dopo qualche parola di circostanza per il pubblico del paddock show inforca il motorino e prova a scappare via. I giornalisti devono corrergli. Ci racconti com’è andata? «Ho spinto come un matto ma sapevo che erano sempre tutti li dietro, non mollavano la presa. È stata una delle gare più difficili ma alla fine ce l’ho fatta». Perché la prima sfida non era andata altrettanto bene? «Ho sbagliato la partenza e mi sono complicato la vita perché poi ho dovuto sudare molto per sorpassare Biaggi. Una volta in seconda posizione mi sono reso conto che non rimanevano molti giri per poter raggiungere Ben. L’ho affiancato ma purtroppo la curva successiva era a suo favore e mi ha passato di nuovo».
Come avete lavorato nell’intervallo? «Abbiamo fatto delle piccole modifiche alla moto che hanno funzionato e mi hanno dato ancora più confidenza». Durante la gara pensavi alla classifica? «Neanche un momento. Pensavo solo a vincere. Sapevo che la Francia non avrebbe cambiato nulla ed è finita proprio così». Cosa serve per vincere il Mondiale? «Nei prossimi giorni andrò a Borgo Panigale per fare il punto della situazione: ci servono più cavalli, più velocità di punta e più accelerazione. Spero che si sia qualcosa in serbo. E poi serve il pilota: io darò il 200 per cento». Qual è il bilancio della giornata? «La classifica non è cambiata molto ma la vittoria è stata un bel colpo. Sono felice perché ho fatto vincere alla Ducati il Mondiale Marche in anticipo». A chi la dedichi? «Alla Ducati e al mio ingegnere di pista, Ernesto Marinelli, che mi ha dato una bella moto per gara 2 e a tutta la squadra perché questo mio primo anno in Ducati è bellissimo. Non vedo l’ora di essere a Portimao».
l’uomo del giorno
LO SAPEVO CHE FINIVA COSÌ
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Superbike Francia Il commento
te. Non sapremo mai se è stata la mossa giusta. Spies è rimasto per qualche giro aggrappato alla coda di Haga, Biaggi e Rea. Poi ha cominciato a remare arrivando all’epilogo con oltre diciotto secondi da Haga solitario al comando. Pilota e squadra hanno messo all’indice la copertura anteriore, giudicandola difettosa. La Pirelli, fornitore unico della Superbike, ha smentito qualsiasi problematica. «La gomma non presentava anomalie - ha dichiarato il responsabile Giorgio Barbier - e non abbiamo mai avuto problemi sulle anteriori. Se ci fosse stata un’anomalia sarebbe venuta fuori subito, invece nei primi giri Spies è stato veloce come in gara 1. Non è stato un problema nostro». L’imprendibile Haga ha capitalizzato al massimo le difficoltà del rivale conquistando la quarantunesima vittoria in carriera, la quarta su questo tracciato decisamente amico. La crisi Yamaha ha ridotto le insidie per Biaggi avanzato al secondo posto. Il romano comunque è stato bravissimo a mettere a cuccia lo scalpitante Jonathan Rea con un meraviglioso sorpasso nella parte più lenta del tracciato, quella dove la RSV4 avrebbe dovuto soffrire di più.
A FIANCO, LEON CAMIER (22), FRESCO CAMPIONE BRITANNICO, ALLA SUA PRIMA GARA CON L’APRILIA. DIETRO DI LUI, JAKUB SMRZ (96). SOPRA, LEON HASLAM (91) DAVANTI A SHANE BYRNE (67) E YUKIO KAGAYAMA (71) . NELLA PAGINA ACCANTO, LA SCIVOLATA DI FABRIZIO IN GARA 2.
LE PAGELLE
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LA DUCATI sperava che Michel Fabrizio potesse dare una mano e invece il ragazzo, velocissimo in qualifica, si è smarrito in entrambe le occasioni. Nella prima ha lamentato un’anomalia al pneumatico posteriore (quarto posto), poi ha completato la frittata scivolando al tornantino all’alba della seconda gara. È stato un errore gravissimo perché Fabrizio poteva finire davanti a Spies in difficoltà permettendo al compagno Haga di guadagnare altri due punti che avrebbero radicalmente cambiato la strategia dello scontro finale. Una volta la Superbike era un campionato che regalava momenti di gloria ad un
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MBINI? O C E H C , E MICHEL A AIUTAR V E V O D FABRIZIO ISULTATO IL R HAGA, MA SCONFORTANTE È STATO
buon numero di piloti e squadre. Adesso invece è in mano ai giganti e agli altri restano le briciole. È piaciuto Leon Haslam, due volte quinto sulla Honda gestita da una squadra piena di problemi (Team Stiggy) e ha visto un raggio di luce perfino la Suzuki tartassata da infortuni e incidenti. Ormai fuori dai giochi 2010, Yukio Kagayama si è ricordato di avere sotto il sedere una delle moto più veloci del lotto portando a casa un sesto e un settimo posto. Due ritiri sono il magro bottino di Leon Camier al debutto sull’Aprilia: la prima volta si è rotta la pompa della benzina, la seconda si è surriscaldato il motore. Il neocampione britannico navigava intorno alla decima posizione, neanche male considerando che era salito per la prima volta
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sulla RSV4 il venerdì. Marco Simoncelli, sul podio a Imola, invece era arrivato alla gara con 700 chilometri di test alle spalle. In pochi mesi l’Aprilia ha scalato l’olimpo, proponendosi sempre più come aspirante al titolo 2010, mentre l’altra debuttante, la BMW, è ancora persa tra le nebbie di centro classifica. Troy Corser è finito nono e decimo con una S1000RR che non progredisce come l’ambizioso marchio tedesco pretenderebbe. Viene da chiedersi se sono solo problemi di gioventù oppure anche il pilota ha qualche responsabilità: tirare fuori il cuore non basta se non si riesce a indirizzare lo sviluppo nella giusta direzione. Di Max Biaggi non ce ne sono molti in giro…
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NoriyukiHaga
BenSpies
MaxBiaggi
JonathanRea
LeonHaslam
LeonCamier
TroyCorser
MichelFabrizio
La sconfitta nel primo round avrebbe potuto mandarlo in crisi invece ha risposto da fuoriclasse mettendo la firma sulla vittoria più bella.
Ha cominciato in maniera perfetta e avrebbe potuto dare la svolta al campionato invece si è complicato la vita con una scelta di gomma che non ha pagato.
Dopo Imola un’altra giornata da ricordare. Il vecchio leone sta tornando a far paura, ma il merito più grande è aver messo l’Aprilia sulla rotta giusta.
È un ragazzo di talento e gran coraggio ma dopo aver promesso sfracelli si è dovuto inchinare ai vecchi leoni della Superbike. Ben, Nori e Max non sono ancora alla portata.
Non ha la moto né la squadra per stare coi migliori, ma spesso il pilota inglese riesce a metterci una pezza, dimostrando carattere e solidità.
Mai vista prima la pista e mai provata l’Aprilia per un debutto alquanto impegnativo. Si è dato da fare, senza commettere errori. Il vero esame sarà Portimao.
Il pilota più esperto in griglia non è mai stato un fine collaudatore. La BMW ha investito moltissimo ma non riesce ad uscire dal guscio.
Ha commesso un grave errore nel momento più importante della stagione. A Imola la Ducati gli aveva dato fiducia ma il ragazzino non ha ripagato.
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VA QUELLO CHE
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NON VA QUELLO CHE
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SPERAVO DI FARE MOLTO MEGLIO
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MichelFabrizio
«SONO molto dispiaciuto, speravo di fare meglio. In gara 1 la gomma posteriore scivolava in maniera anomala. Avevo lo stesso tipo anche nel warm-up e funzionava bene. La brutta partenza ha condizionato la seconda manche: ho cercato di recuperare in fretta per non perdere il “treno” ma ho forzato troppo la staccata alla fine del rettilineo e ho perso l’anteriore».
LeonCamier UNA MOTO DIVERSA DALLE ALTRE
«LA RSV4 è diversa dalle altre moto che ho guidato. Ho cambiato il mio stile di guida, abbiamo lavorato sull’assetto. In gara 1 sono stato rallentato da alcune cadute, quando ho preso il ritmo sono risalito fino al gruppo che lottava per il sesto posto, ma poi mi sono dovuto fermare per un guasto alla pompa della benzina. In gara 2 mi ha mollato il motore».
MatteoBaiocco QUALCHE ALTRO PASSO IN AVANTI
«È ANDATA abbastanza bene, ho preso punti in entrambe le gare. La prima manche è stata difficile perché non avevo feeling con l’anteriore in frenata. Per gara 2 abbiamo scelto un’altra gomma e andava molto meglio. Alla fine non sapevo di essere seguito da Fabrizio perché avrei chiuso maggiormente. Comunque ho fatto ancora qualche passo avanti».
YukioKagayama CON LE OHLINS ANDIAMO MEGLIO
«FINALMENTE buoni risultati, dopo un lungo digiuno, ma avrei voluto ancora di più. Con le sospensioni Ohlins la Suzuki si comporta molto meglio ma abbiamo parecchio margine. Qui, come a Imola, sono tornato a divertirmi. La squadra ha lavorato bene perché la moto in gara era migliorata molto rispetto alle prove».
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MaxBiaggi
LE MANI SUL QUARTO
MAGNY COURS – L’Aprilia ha centrato sette podi nelle ultime dieci gare. Sei volte per merito di Max Biaggi. «Abbiamo trovato un’altra pista dove la RSV4 non aveva mai girato. Ma adesso la base comincia ad essere decisamente buona: abbiamo migliorato in fretta cambio, sospensioni e freno motore. Portando a casa molto di più di quanto mi sarei aspettato». La vittoria non era molto distante… «È stata una gara difficilissima ma specie all’inizio delle due manche ci siamo espressi al top. Haga aveva un ottimo passo ma non era lontano». Perché è scappato? «Ero al limite, ho fatto un piccolo errorino e per tentare di raggiungerlo prima ho sbagliato marcia e poi sono finito un po’ lungo». E la seconda battaglia? «Un sasso ha rotto il cupolino e ho voluto controllare se fosse danneggiato pure il radiatore. Quando ho ricominciato a tirare mi sono riavvicinato. È stata una sfida magnifica, guidata al limite. Nell’intervallo avevamo fatto alcune piccole modifiche che hanno funzionato molto bene. Sono molto contento». Qual è l’obbiettivo? «Abbiamo messo le mani sul quarto posto e non voglio mollarlo. Sarebbe un risultato fantastico per l’Aprilia al primo anno con la RSV4».
BenSpies
NON CAMBIA NULLA
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Le interviste
MAGNY COURS – Ben Spies ha il volto più nero dei suoi occhialoni da sole. Cos’è successo? «Il pneumatico anteriore che non ha lavorato come aveva fatto in gara 1. Lo dimostra il fatto che avevo un passo di mezzo secondo più lento rispetto alle prove». Il cambio di gomma posteriore può avere influito? «No. Non ho avvertito cambiamenti, è stata una scelta che non ha migliorato né peggiorato la situazione». Come avevi fatto a battere Haga nella prima sfida? «Sono partito bene ma ho fatto alcuni piccoli errori che mi sono costati qualche decimo qua e là. Questo ha permesso ai miei avversari di tornare sotto mentre avrei potuto costruirmi un vantaggio rassicurante. Ho fatto un errore anche all’ultimo giro, che ha lasciato la porta aperta ad Haga, ma per fortuna sono riuscito a rimediare. Mi ha affiancato ma la traiettoria successiva era a mio favore per passarlo all’esterno. E ci sono riuscito». Cos’è cambiato? «Poco o nulla. Prima di questa gara sapevo che probabilmente sarei dovuto andare a Portimao con l’obiettivo di vincere entrambe le gare, per cui il risultato di oggi alla fine non cambia la situazione. Però sono molto deluso per quello che è successo».
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TroyCorser LA MOTO TENDE A IMPENNARE
«QUESTO campionato è molto competitivo e se perdi qualche secondo nei primi giri poi è impossibile recuperare. Ho fatto nono e il mio tempo sulla distanza sarebbe stato sufficiente per vincere la gara 2008. La moto sta crescendo ma ancora non è al livello che io e Xaus ci aspetteremmo. Il problema più importante è controllare la tendenza a impennare».
JonathanRea FINIREMO LA STAGIONE ALLA GRANDE
«IN PROVA avevamo un gran passo ma la gara non ha rispettato le aspettative. Nella prima mi sono fermato subito mentre nella seconda ho accusato affaticamento alle braccia e ho dovuto calare il ritmo. Però eravamo lì attaccati ai migliori, non ci manca molto. Prima di Portimao la squadra farà ulteriori sviluppi e sono convinto che finiremo alla grande».
ShaneByrne COMPLIMENTI ALLA MIA SQUADRA
«VOGLIO fare i complimenti al team per essere riuscito a intervenire sulla moto dopo che al termine delle prove di ieri accusavo ancora mancanza di feeling con l’anteriore. In gara 2 mi sono passato e ripassato per ben quattro volte con la Suzuki di Kagayama. Ora c’è Portimao: lì nei test invernali sono stato il più veloce e proveremo a confermarci».
LeonHaslam POTEVO SALIRE SUL PODIO...
«NELLA prima uscita non eravamo a posto con l’assetto e dopo qualche giro coi primi sono stato costretto a mollare. Nell’intervallo però abbiamo fatto le mosse giuste. Purtroppo dopo sei-sette giri l’elettronica è andata in tilt, ho dovuto resettare il sistema perdendo la possibilità di giocarmi il podio. Se tutto fosse filato liscio non mi sarebbe sfuggito».
motosprint
67
Superbike Francia Dai box
Al suo posto arriva Toseland
NAKANO SEMPRE KO
CAMIER SULL’APRILIA ANCHE A PORTIMAO CONTRATTO per due gare (Magny Cours e Portimao) e un’opzione 2010: l’Aprilia punta su Leon Camier, 23 anni, campione britannico SBK con la Yamaha. Ottenuto (non senza qualche patema…) il nulla osta dalla Yamaha GB, Camier si è presentato a Magny Cours senza aver mai guidato la RSV4. Domenica prossima tornerà sulla R1 per l’ultimo round del BSB, quindi volerà a Portimao. Camier ha preso il posto di Nakano, che non si è ancora ristabilito dai problemi al collo lamentati al Nürburgring e sarà presente in Portogallo solo come spettatore.
Texas Terror nel 2010 porterà alla Tech3 il suo ingegnere di pista di fiducia Tom Houseworth, che lo segue fin dal debutto nella serie AMA, e il capomeccanico Gregory Wood. James Toseland prenderà il posto di Spies nella formazione Superbike, chiudendo la deludente parentesi in MotoGP. Il pilota di Sheffield affiancherà Cal Crutchlow, promosso dalla Supersport. KAWASAKI NUOVA VERSIONE PER IL TEAM PEDERCINI 2010 Il Team Pedercini avrà le Kawasaki nuova versione per il Mondiale 2010. «Non ci saranno grosse novità rispetto alla versione di questa stagione, ma stiamo consolidando la collaborazione con la PBM (che ha le moto ufficiali, ndr) per cui dovremmo fare un notevole salto qualitativo» confida Lucio Pedercini. La formazione mantovana continuerà ad avere il supporto dell’importatore nazionale. Ancora da decidere i piloti. KIYONARI, DUE BOTTE ALLA SPALLA E LA STAGIONE FINISCE QUI Ryuichi Kiyonari si è ferito la clavicola destra in un rovinoso incidente durante la qualifica di venerdì, bissato durante gara 1. Il giapponese ha colpito di nuovo la stessa spalla che era già immobilizzata con placche metalliche dopo un incidente identico avvenuto, sempre a Magny Cours, durante i test 2008. Quasi sicuramente salterà il round finale di Portimao.
MAGNY COURS – E dieci: Ben Spies ha eguagliato il primato di Doug Polen ’91 realizzando il nuovo primato di Magny Cours, 1’37”709. Fabrizio, primo nelle qualifiche, ha fatto la Superpole con il muletto causa la perdita di potenza accusata dall’altra F09 nelle libere: terzo tempo. La prima fila è stata completata da Rea (secondo) e Biaggi (quarto). Noriyuki Haga, terzo in qualifica, è retrocesso di due posizioni «ma è meglio essere in seconda fila sulla traiettoria giusta per la prima curva che in prima dalla parte sbagliata» ha commentato. Haga e Spies avevano chiuso le qualifiche con lo stesso tempo: 1’38”726 (sopra, da sinistra: Rea, Spies, Fabrizio).
MONDIALE A IMOLA, SI REPLICA L’ANNO PROSSIMO IL 26 SETTEMBRE 2010 SI CORRERÀ A IMOLA. DOPO UNA PAUSA DI TRE ANNI, IL MONDIALE SBK È RITORNATO QUEST’ANNO SUL CIRCUITO ROMAGNOLO. KAGAYAMA RESTA SUZUKI. NEL CAMPIONATO INGLESE? YUKIO KAGAYAMA VERRÀ TAGLIATO DAL TEAM ALSTARE MA LA SUZUKI NON LO LASCERÀ A PIEDI: PROBABILMENTE VERRÀ DIROTTATO AL BRITISH SBK.
Superpole
MAGNY COURS - Il 2010 di Ben Spies sarà in MotoGP. La Yamaha e il fuoriclasse texano bruciano le tappe: l’accordo con l’asso americano prevede circa un milione di dollari a stagione, più i premi. Spies correrà nel team satellite Tech3. La Yamaha lo farà debuttare già nel GP Valencia, il prossimo 8 novembre, con una YZR M1, che arriverà direttamente dal reparto corse giapponese.
BEN FATTO SONO 10
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SPIES HA SCELTO LA MOTOGP
COME SI PARTECIPA
È sufficiente compilare la schedina che troverete qui a fianco indicando i primi cinque di ogni gara dei vari gran premi del mondiale Superbike. Si dovrà anche indicare il vincitore della gara Supersport e il tempo della gara che serviranno come discriminanti nei casi di parità.
IL PUNTEGGIO
Per ogni pronostico esatto si avranno gli stessi punti che sono in palio nel campionato, ovvero indovinando il vincitore si avranno 25 punti, col secondo 20, col terzo 16, col quarto 13 e indovinando il quinto 11. Importante: si vincerà solo indicando il pilota giusto al posto giusto. Verrà stilata una classifica per ogni gran premio sommando i punti totalizzati in gara 1 e quelli ottenuti in gara 2. Nel caso un concorrente invii più schedine per lo stesso gran premio saranno considerate tutte e quindi potrà vincere anche più premi.
UNA HONDA IL PREMIO FINALE Per ogni gran premio verranno premiati i primi dieci. A fine campionato tra tutti quelli che avranno inviato almeno una scheda verrà estratta una Honda CBR 600 RR.
I 10 vincitori di Imola 1°
Alberto Casetta - Cuneo - p. 86 Due pass paddock per una gara Superbike in Italia
2°
Alessio Senese - Monte S.Pietro - p. 70 Un set di attrezzi Home Bag Plus Beta
3°
Matteo Zanella - Cermenate - p. 70 Un casco Suomy Jet Light Brand
4°
Gianni Tiezzi - Montepulciano - p. 70 Un paio di occhiali WSBK
5° 6°
68
8°
L. Tamburini - Cesena - p. 62 Federico Scolari - Monza - p. 61 L’Official Book 2008/2009
7°
e
9°
Valentina Acerbi - Lodi - p. 61 Un DVD “SBK 2008 Troy Bayliss Story”
10° motosprint
Lucio Beraldo - Meolo - p. 65 Francesco Migliore - Bologna - p. 65 A pari merito, sarà sorteggiato un videogioco WSBK 2009 per Playstation e una polo WSBK Official Merchandising (www.sbkofficialstore.com)
Alberto Casetta - Cuneo - p. 61 Due biglietti per il Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo validi dal 10 al 15 novembre 2009
Superbike Francia
Poleposition
a 16”347 a 22”622 a 24”948 a 27”144 a 27”578 a 28”486 a 28”716 a 52”680 a 1’01”372 a 1’05”123 a 1’05”483 a 24”948
4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.
Ben Spies Leon Haslam Yukio Kagayama Shane Byrne Karl Muggeridge Carlos Checa Troy Corser Fonsi Nieto Ruben Xaus Michel Fabrizio Matteo Baiocco Broc Parkes
Yamaha Honda Suzuki Ducati Suzuki Honda BMW Ducati BMW Ducati Ducati Kawasaki
a 18”135 a 21”236 a 23”647 a 23”701 a 24”838 a 31”455 a 32”507 a 37”594 a 44”727 a 49”782 a 50”345 a 56”209
Suzuki Honda
a 1’29”284 a 1 giro
16. 17. 18. 19.
Kawasaki Yamaha Suzuki Kawasaki RITIRATI Aprilia Leon Camier Kawasaki Luca Scassa Ducati Jakub Smrz Honda Vittorio Iannuzzo Yamaha Tom Sykes NON PARTITI Honda Flavio Gentile Honda Ryuichi Kiyonari
a 58”796 a 1’00”391 a 1’20”777 a 1’24”318
al 21. giro al 14. giro al 13. giro all’11. giro al 9. giro al 6. giro al 4. giro al 4. giro al 2. giro
GIRO PIÙ VELOCE Noriyuki Haga (Ducati) in 1’38”619 alla media di 161,020 km/h
Ben Spies (Yamaha) in 1’37”709 alla media di 162,519 km/h Pole 2008: Noriyuki Haga (Yamaha) in 1’38”444 alla media di 161,306 km/h
GARA2
TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)
Ducati Yamaha Ducati Aprilia Honda Honda Honda Yamaha Ducati Ducati
25/20 —/25 13/11 5/1 11/7 10/16 4/3 6/6 —/— 7/9
20/20 25/25 —/— 16/16 4/8 5/5 11/3 9/11 10/4 —/—
25/25 16/— 20/20 11/11 13/16 —/13 10/10 6/7 7/— 2/6
7/8 25/25 16/20 10/13 11/16 6/— 20/— 3/7 5/6 8/10
2 GR 8 g AN iug BR no ET AG 26 NA RE lu P. gl CE io CA
o
20/— 1/25 25/20 5/11 11/13 —/9 7/6 10/10 2/— 4/8
SA g N iug M n AR o IN O
gi
20/25 25/— 7/13 11/— 9/11 16/20 —/9 13/10 5/8 10/16
1
25/25 —/20 20/16 8/8 —/3 11/11 —/10 9/6 7/5 —/2
21
IT 0 m AL a IA gg (M io on za 17 ) SU m DA ag FR gi IC o A 3 US 1 m A ag
2 OL 6 a AN pr DA ile
Giappone USA Italia Italia G. Bretagna G. Bretagna Spagna G. Bretagna G. Bretagna Rep. Ceca
15/20
11/16 25/7 16/20 3/6 9/25 4/8 5/11 8/9 20/10 13/13
16/— 25/25 4/16 20/— 9/1 13/20 5/— —/11 11/13 7/—
8/10 —/25 —/16 25/20 16/13 9/4 20/11 —/9 13/8 10/7
20/— 25/20 9/7 11/13 13/25 10/11 16/16 7/8 6/— 3/5
19/28
25/20 13/11 16/25 20/13 9/10 10/8 —/6 7/4 —/9 8/7
20/25 25/13 13/3 16/20 —/16 11/11 10/7 —/ 8/9 6/—
2 PO 5 o RT tto OG br AL e LO
GARA1
NUMERO GIRI
2
PILOTI AL VIA
IT 7 s AL et IA te (Im m b ol re 4 a) FR ott AN ob CI re A
PILOTI AL VIA
SP ap AG ril NA e
1. Noriyuki Haga 2. Ben Spies 3. Michel Fabrizio 4. Max Biaggi 5. Jonathan Rea 6. Leon Haslam 7. Carlos Checa 8. Tom Sykes 9. Shane Byrne 10. Jakub Smrz
al 16. giro al 15. giro al 14. giro al 13. giro al 4. giro
GIRO PIÙ VELOCE Jonathan Rea (Honda) in 1’38”662 alla media di 160,950 km/h
26 24 23/23
Campionatopiloti
David Salom David Checa Roland Resch Sheridan Morais
PRIMATO PRECEDENTE Max Neukirchner (Suzuki) nel 2007, in 1’39”844 alla media di 159,044 km/h
o
MADRID HA SONSORIZZATO LA SUA CANDIDATURA SUL CASCO DI FONSI NIETO, MA NON LE HA PORTATO FORTUNA: SARÀ RIO DE JANEIRO A OSPITARE LE OLIMPIADI DEL 2016.
Ducati in 38’00”282 1. Noriyuki Haga 101,453 km alla media di 160,169 km/h Aprilia a 1”480 2. Max Biaggi Honda a 6”024 3. Jonathan Rea
Ducati Honda Honda Suzuki Ducati BMW Ducati BMW Ducati Kawasaki Kawasaki Yamaha
RITIRATI Aprilia Leon Camier Kawasaki Sheridan Morais Ducati Fonsi Nieto Kawasaki Broc Parkes Honda Jonathan Rea Honda Vittorio Iannuzzo Honda Ryuichi Kiyonari Suzuki Karl Muggeridge Yamaha Tom Sykes
5
LACONI, TRE GIRI DOPO L’INCIDENTE A QUASI CINQUE MESI DALL’INCIDENTE DI KYALAMI (FRATTURA DELLE VERTEBRE C3 E C5) RÈGIS LACONI (SOPRA) È TORNATO A GUIDARE LA DUCATI DFX PER TRE GIRI ESIBIZIONE. IL TEAM DFX HA INTENZIONE DI FARLO PROVARE NEI TEST DI PORTIMAO, DOPO L’ULTIMO ROUND DELL’ANNO.
ECCO le velocità massime realizzate durante la Superpole alla staccata del tornante Adelaide. 1. Spies (Yamaha) 294,3 km/h; 2. Sykes (Yamaha) 292,7; 3. Biaggi (Aprilia) 290,3; 4. Kagayama (Suzuki) 286,5; 5. Nieto (Ducati) 286,5; 6. Rea (Honda) 285,7; 7. Smrz (Ducati) 285,7; 8. Checa (Honda) 285,7; 9. Fabrizio (Ducati) 284,2; 10. Camier (Aprilia) 284,2; 11. Haga (Ducati) 283,5; 12. Haslam (Honda) 283,5; 13. Corser (BMW) 282; 14. Muggeridge (Suzuki) 280,5; 15. Parkes (Kawasaki) 279, 8; 16. Baiocco (Ducati) 279,8; 17. Byrne (Ducati) 279,1; 18. Salom (Kawasaki) 276,9; 19. Kiyonari (Honda) 276,2; 20. Xaus (BMW) 276,2.
16. Roland Resch 17. Flavio Gentile
1’39”816 1’39”868 1’39”905 1’40”534
1
SPIES NE HA PIÙ DI TUTTI
SMRZ DA GUANDALINI AL TEAM ALTHEA (CHE PASSA A DUCATI) Jakub Smrz lascia la Ducati Guandalini ma resta sulla 1098R: nel 2010 correrà con il Team Althea che chiude il rapporto con Honda e si aggiunge alla lista di formazioni satellite di Borgo Panigale. Intanto il Team Guandalini sta trattando con Niccolò Canepa.
1’38”831 1’38”844 1’38”851 1’38”924 1’39”148 1’39”361 1’39”444 1’39”703
Michel Fabrizio Leon Haslam Carlos Checa Yukio Kagayama Shane Byrne Troy Corser Jakub Smrz Ruben Xaus Matteo Baiocco Luca Scassa David Salom David Checa
QA 4 m TA a R rz
OLTRE 294 KM/H
4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.
1
L’APRILIA non aveva mai girato a Magny Cours e la base dei rapporti del cambio è stata studiata in reparto corse con l’ausilio di programmi di simulazione computerizzati. Max Biaggi (sopra, la sua scivolata in prova) però il secondo giorno ha chiesto diverse modifiche alla rapportatura «perché nessun computer, al momento, può sostituire le sensazioni del pilota».
Yamaha in 37’57”110 1. Ben Spies 101,453 km alla media di 160,392 km/h Ducati a 0”181 2. Noriyuki Haga Aprilia a 5”009 3. Max Biaggi
1’37”709 1’38”191 1’38”196 1’38”235 1’38”365 1’38”625 1’38”670 1’39”114
AU ma ST rz RA o LI A
MAX CONTRO IL COMPUTER
TEST INVERNALI: DUE VOLTE A PORTIMAO, UNA A PHILLIP ISLAND La Superbike farà solo tre test invernali. La prima uscita è in programma a Portimao il 27-28 ottobre, subito dopo la conclusione del Mondiale. La seconda tappa è prevista sulla stessa pista lusitana nei giorni 22-24 gennaio. Ultimo collaudo a Phillip Island il 21-22 febbraio, sei giorni prima dell’inizio del campionato.
Gara2
6
1’38”726 1’38”792 1’38”349 1’39”465 1’38”726 1’39”149 1’39”158 1’39”317 SUPERPOLE 2 1’39”411 9. Shane Byrne 1’39”358 10. Jakub Smrz 1’39”524 11. Karl Muggeridge 1’39”379 12. Carlos Checa 1’39”497 13. Yukio Kagayama 1’39”620 14. Tom Sykes 1’39”682 15. Ruben Xaus 1’39”797 16. Leon Camier SUPERPOLE 1 1’39”927 17. Ryuichi Kiyonari 1’40”001 18. Matteo Baiocco 1’39”951 19. Broc Parkes 1’39”941 20. David Salom GLI ALTRI IN GRIGLIA 1’40”418 21. David Checa 1’40”495 22. Luca Scassa 1’40”669 23. Sheridan Morais 1’41”007 24. Roland Resch 1’41”495 25. Flavio Gentile 1’41”763 26. Vittorio Iannuzzo 1. Ben Spies 2. Jonathan Rea 3. Michel Fabrizio 4. Max Biaggi 5. Noriyuki Haga 6. Leon Haslam 7. Fonsi Nieto 8. Troy Corser
Gara1
GE se RM tte AN mb IA re
Alvia
SU PE RP OL E
PR OV E
Dai box
TOTALE 436 426 346 293 279 241 200 176 166 161
11. Kiyonari 141; 12. Kagayama 123; 13. Corser 89; 14. Nakano 86; 15. Laconi 77; 16. Neukirchner 75; 17. Xaus 66; 18. Parkes 42; 19. Lagrive 24; 20. Nieto 22; 21. Muggeridge 21; 22. Hopkins 17; 23. Simoncelli 16; 24. Lanzi 15; 25. Camier 13; 26. Lavilla 12; 27. Baiocco 11; 28. Hacking 9; 29. Ellison 8; 29. Tamada 8; 29. Morais 8; 29. Scassa 8; 33. Andrews 6; 33. Hill 6; 35. Roberts 3; 35. Rolfo 3; 37. Salom 2; 37. Iannuzzo 2; 39. Checa D. 1; 39. Polita 1; 39. Zemke 1.
Campionatomarche
1. DUCATI (20/25) p. 534 2. YAMAHA (25/13) p. 469 3. HONDA (11/16) p. 395 4. APRILIA (16/20) p. 303
motosprint
70
5. SUZUKI (9/10) p. 167
6. BMW (7/6) p. 126
7. KAWASAKI (3/1) p. 67
Supersport Francia
Crutchlow a quota 230 1. Lascorz (Kawasaki) 19 giri pari a 83,809 km in 32’21”660 alla media di 155,389 km/h; 2. Crutchlow (Yamaha) a 0”937; 3. Sofuoglu (Honda) a 5”910; 4. West (Honda) a 20”797; 5. Aitchison (Honda) a 20”992; 6. Pitt (Honda) a 21”232; 7. Fujiwara (Kawasaki) a 21”441; 8. Roccoli (Honda) a 23”539; 9. Lagrive (Honda) a 24”654; 10. Pirro (Yamaha) a 35”848; 11. Four (Honda) a 36”243; 12. Praia (Honda) a 36”803; 13. Laverty E. (Honda) a 52”022; 14. Coghlan (Yamaha) a 55”274; 15. Vos (Honda) a 55”831; 16. Enjolras (Triumph) a 56”277. Giro più veloce: Crutchlow in 1’41”407 alla media di 156,593 km/h. Pole position: Crutchlow in 1’40”980 alla media di 157,255 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Crutchlow p. 230; 2. Laverty E. 211; 3. Sofuoglu 169; 4. Lascorz 163; 5. West 117; 6. Foret 115; 7. Pitt 114; 8. Aitchison 82; 9. McCoy 82; 10. Roccoli 70; 10. Fujiwara 70; 12. Pirro 60; 13. Veneman 51; 14. Lagrive 45; 15. Praia 34; 16. Nannelli 31; 17. Harms 30; 18. Vizziello 29; 19. Dell’Omo 27; 20. Davies 13; 21. Morais 10; 22. Vostarek 9; 23. Four 8; 23. Laverty M. 8; 23. Pradita 8; 26. Westmorland 5; 26. Battaini 5; 26. Gentile 5; 26. Coghlan 5; 30. Migliorati 4; 31. Vos 3; 32. Wahr 2; 32. Kennaugh 2; 34. Gunther 1; 34. Guerra 1; 34. Polita 1. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Honda p. 272; 2. Yamaha 271; 3. Kawasaki 283; 4. Triumph 98; 5. Suzuki 30.
DOPO SEI ANNI DI DIGIUNO, LASCORZ (26) HA RIPORTATO AL SUCCESSO LA KAWASAKI. SECONDO POSTO PER IL LEADER DEL CAMPIONATO CRUTCHLOW (35).
Leclassifiche
KAWASAKI TORNA AL TOP
Centro dello spagnolo Lascorz MAGNY-COURS – L’arrembante Juan Lascorz ha riportato la Kawasaki al successo dopo sei anni di digiuno (Misano 2003), mentre Cal Crutchlow ha ipotecato il titolo mondiale messo seriamente a repentaglio dall’errore di Imola. Il talento britannico non è riuscito a giocarsi la vittoria perché tradito dall’esposizione della bandiera rossa per incidenti multipli a due giri dalla fine. Crutchlow stava puntando Lascorz e preparando l’attacco finale per cui non sapremo mai come sarebbe finita. Però la bandiera rossa ha evitato rischi che Cal cuor di Leone non si sarebbe certo risparmiato. Il box Yamaha, scottato dalla brutta esperienza di Imola, ha tirato un respiro di sollievo perché il secondo posto va più che bene. L’inseguitore Eugene Laverty, motosprint
72
risalito a -2 la domenica precedente, è scivolato a metà gara, concludendo solo quattordicesimo con la carenatura a brandelli. Adesso Crutchlow ha 20 punti di margine e gli basterà finire undicesimo a Portimao, sempre che il rivale (a secco da maggio scorso a Kyalami) riesca a vincere. Già promosso in Superbike 2010 Cal aveva stampato l’ormai abituale tempone in qualifica, ma al pronti via Lascorz, Sofuoglu e Laverty lo hanno messo in mezzo dando vita al confronto più spettacolare e intenso dell’intera stagione. Sofuoglu, reduce dal trionfo imolese, è finito fuori linea sganciandosi dal gruppo «perché Crutchlow mi ha spinto, spero che non l’abbia fatto apposta ma è stato comunque molto seccante». Sorte peggiore per Laverty, scivolato subi-
to dopo aver superato Crutchlow. In poche curve il destino del mondiale ha cambiato direzione. Il britannico avrebbe potuto chiudere la partita in anticipo superando Lascorz, ma lo stop ha rimandato il verdetto. Sofuoglu è arrivato terzo salvando il bilancio della Honda che adesso difende un solo punto di vantaggio nella classifica marche nei confronti della Yamaha. Ma per fare doppietta la marca di Iwata avrà bisogno che Crutchlow vinca l’ultima gara prendendosi i rischi del caso. Il compagno di squadra Fabien Foret non dà garanzie ed ha steccato pure sulla pista di casa, finendo a terra dopo appena cinque giri. Massimo Roccoli, anche stavolta miglior italiano, ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime uscite (ottavo), ma con una Honda privata e senza aiuti elettronici non poteva fare molto di più. Quasi sicuramente l’ex tricolore resterà con la Honda Intermot «perché pare che alle squadre importanti gli italiani stiano antipatici». Michele Pirro, che è partito male «ho inserito per sbaglio la seconda marcia invece della prima», è stato uno dei piloti volati sull’olio. Lo stop ha comunque salvato il decimo posto. p.g.
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LA DUCATI E SIMEON SONO I CAMPIONI Laurea con una prova di anticipo MAGNY-COURS – La Ducati ha sbancato per la terza volta consecutiva la Coppa del Mondo Stock 1000 under 24. Dopo Niccolò Canepa e Brendan Roberts, la marca italiana ha fatto decollare il belga Xavier Simeon che ha vent’anni ma è uno dei “veterani” della categoria, avendo disputato 38 corse. Simeon è stato impeccabile: dopo quattro vittorie di fila, gli è bastato il secondo posto dietro al redivivo Maxime Berger, pupillo della Honda Ten Kate, per aggiudicarsi la corona con una gara d’anticipo. In otto corse il neocampione non ha fatto peggio di secondo mortificando sul
nascere le velleità degli avversari. Simeon è stato impeccabile, ma gran parte del merito è della Ducati 1098R che anche stavolta si è rivelata fuori portata, grazie soprattutto alla gestione elettronica “Superbike style” che gli avversari giudicano troppo sofisticata per l’utilizzo in un campionato nato per scoprire talenti e non per esaltare la tecnica. Ma essendo montata sulla versione stradale, la centralina è perfettamente a norma. Simeon sapeva che bastava non commettere errori per festeggiare in anticipo e non è andato a cercarsi rogne. Constata-
Marino primo della 600 COPPA FIM SUPERSTOCK 1000 1. Berger (Honda) 14 giri pari a 61,754 km in 23’51”110 alla media di 155,344 km/h; 2. Simeon (Ducati) a 1”560; 3. Barrier (Yamaha) a 3”449; 4. Corti (Suzuki) a 6”677; 5. Mahr (Suzuki) a 8”591; 6. Baz (Yamaha) a 14”116; 7. Fores (Kawasaki) a 14”252; 8. Schouten (Yamaha) a 25”881; 9. Savary (Honda) a 26”794; 10. Beretta (Ducati) a 27”619; 11. Giugliano (Yamaha) a 27”709; 12. Jezek (Honda) a 28”876; 13. Burrell (Honda) a 30”320; 14. Massei (Yamaha) a 30”651; 15. Lammert (Suzuki) a 31”683; 16. Lowes (MV Agusta) a 34”768; 17. Millet (Yamaha) a 36”675; 18. Lussiana (Yamaha) a 37”140; 19. Tutusaus (KTM) a 37”265; 20. Ortega (Kawasaki) a 43”388; 21. Sandi (Aprilia) a 43”510; 22. Leblanc (Yamaha) a 46”490; 23. Johansson (Yamaha) a 46”715; 24. Millet (Honda) a 47”424; 25. Svitok (MV Agusta) a 1’02”844; 26. Andric (Yamaha) a 1’09”218; 27. Vivarelli (KTM) a 1’37”248; 28. Thiriet (Honda) a 1 giro. Giro più veloce: Berger in 1’41”650 alla media di 156,218 km/h. Pole position: Simeon in 1’41”722 alla media di 156,108 km/h. IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Simeon p. 200; 2. Corti 148; 3. Berger 127; 4. Fores 116; 5. Beretta 85; 6. Barrier 83; 7. Jezek 68; 8. Baz 51; 9. Giugliano 43; 10. Savary 39; 11. Magnoni 35; 11. Mahr 35; 13. Burrell 22; 13. Schouten 22; 15. Antonelli 21; 16. Lammert 17; 17. Baroni 15; 18. Ortega 14; 19. Sandi 12; 19. Barragan 12; 21. Saltarelli 10; 22. Lundh 9; 22. Verdini 9; 22. Jones 9; 25. Lowes 8; 26. Black 7; 26. Valsecchi 7; 28. Napoleone 6; 28. Massei 6; 30. Johansson 5; 31. Lussiana 4; 31. Biaggi 4; 33. Bridewell 3; 34. Sacchetti 2; 34. Morelli 2; 34. Pouhair 2; 37. Millet 1; 37. Rosso 1. IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Ducati p. 200; 2. Honda 161; 3. Suzuki 150; 4. Kawasaki 116; 4. Yamaha 116; 6. MV Agusta 26; 7. Aprilia 12.
to che Berger avrebbe buttato il cuore oltre l’ostacolo pur di vincere sulla pista di casa, il belga si è messo tranquillo, portando a compimento la missione senza alcun patema. L’unico contrattempo della giornata la multa di ben 3 mila dollari (2058 euro) che la direzione gara ha comminato per punire i meccanici piombati in pista per festeggiare. Sul podio avrebbe potuto esserci anche Ayrton Badovini, ma il neo-acquisto Aprilia, bravissimo a mantenere il contatto coi due di testa, è volato a due giri dalla fine. Claudio Corti era l’unico che, almeno teoricamente, avrebbe potuto rinviare la festa di Simeon. Ma la Suzuki anche in questa circostanza non è riuscita ad impensierire il missile rosso ed il quarto posto ha fatto malinconicamente calare il sipario sulla corsa al titolo. La scivolata in prova ha condizionato il fine settimana di Daniele Beretta che, con la stessa 1098R del neo campione, si è fermato al decimo posto.
Esordio Yamaha sofferto per Davide Giugliano, undicesimo. Due punticini di consolazione per l’esordiente Fabio Massei, mentre per la KTM, fuori dai punti, non è ancora arrivata l’ora della riscossa. STOCK 600 – La caduta di Danilo Petrucci nelle prime fasi di gara ha riaperto clamorosamente l’Europeo Stock 600. Sembrava una formalità per il diciottenne ternano che invece ha pagato la pressione fin dalle prove (due voli), compromettendo la trasferta con una nuova scivolata al tornantino Adelaide. È ripartito, ma la zona
punti è rimasta un miraggio. Magny-Cours ha scoperto il talento di Florian Marino, un sedicenne di Cannes che quest’anno ha già vinto una prova della KTM 125 Red Bull Cup a Brno ed è approdato da due gare nella Stock 600 con la Honda abilmente gestita dalla italiana Race Junior. All’ultima curva Marino ha infilato il connazionale Jeremy Guarnoni che, saltando sul cordolo, è volato via a due passi dall’arrivo, consegnando il secondo gradino del podio al britannico Gino Rea, nuovo capoclassifica. Il terzo posto premia la grinta di Marco Bussolotti che, a sua volta, torna in piena lotta. A Portimao sarà un vero spareggio con Rea, Petrucci, Lombois (nono complice il ride throug per partenza anticipata) e Bussolotti, tutti racchiusi in dieci punti. Stavolta niente volata vincente per l’emergente Eddi La Marra, arrivato quinto in rimonta a meno di un secondo da Marino. Apprezzabile il settimo posto del livornese Nico Morelli.
CAMPIONATO EUROPEO SUPERSTOCK 600 1. Marino (Honda) 10 giri pari a 44,110 km in 17’43”671 alla media di 149,291 km/h; 2. Rea G. (Honda) a 0”251; 3. Bussolotti (Yamaha) a 0”429; 4. Guittet (Honda) a 0”837; 5. La Marra (Honda) a 0”953; 6. Bulle (Yamaha) a 5”942; 7. Morelli (Honda) a 14”016; 8. Kerschbaumer (Yamaha) a 14”368; 9. Lonbois (Yamaha) a 14”598; 10. Pagaud (Honda) a 15”189; 11. Major (Yamaha) a 16”245; 12. Chevaux (Honda) a 19”747; 13. Chmielewski (Yamaha) a 21”026; 14. Schacht (Yamaha) a 23”232; 15. Egea (Kawasaki) a 25”377; 16. Salac (Yamaha) a 30”064; 17. Vrajitoru M. (Yamaha) a 31”920; 18. Petrucci (Yamaha) a 34”533; 19. Von Gunten (Suzuki) a 35”548; 20. Cecchini (Honda) a 1’03”155; 21. Vrajitoru B. (Yamaha) a 1’27”802. Giro più veloce: Guittet in 1’45”357 alla media di 150,722 km/h. Pole position: Bussolotti in 1’45”547 alla media di 150,451 km/h.
CON IL SECONDO POSTO ALLE SPALLE DI BERGER (21), XAVIER SIMEON (19), NELL’ALTRA PAGINA SUL PODIO, HA VINTO IL CAMPIONATO. MIGLIORE DEGLI ITALIANI, CORTI (71).
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IN CAMPIONATO: 1. Rea G. p. 138; 2. Petrucci 135; 3. Lonbois 131; 4. Bussolotti 128; 5. La Marra 104; 6. Guarnoni 94; 7. Guittet 71; 8. Kerschbaumer 70; 9. Chmielewski 39; 10. Litjens 38; 11. Morelli 34; 12. Marino 31; 13. Karlsen 30; 14. Cecchini 26; 15. Lombardi 23; 16. Gregorini 19; 17. Tamburini 17; 18. Calero 15; 19. Von Gunten 13; 20. Bulle 10; 20. Boscoscuro 10; 22. Van Leuven 8; 23. Lamborghini 7; 24. Pagaud 6; 24. Moser 6; 26. Major 5; 26. Martinez 5; 26. Burns 5; 26. Fanelli 5; 26. Ott 5; 26. Manfrinati 5; 32. Chevaux 4; 32. Krajci 4; 32. Farinelli 4; 32. Vrajitoru M. 4; 36. Schacht 2; 36. Salac 2; 36. Svitok 2; 36. Van Huisstede 2; 40. Egea 1; 40. Latr 1.
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Cross Nazioni di Enzo Tempestini
L’Italia penalizzata da due ritiri. Guarneri e Cairoli stesi dagli avversari. Vince ancora il Team USA
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RANCIACORTA - Un’attesa lunga ventitré anni che si è consumata in un pomeriggio di passione e di sfortuna. Il grande pubblico italiano è stato paziente ed ha risposto alla grande al richiamo del Motocross delle Nazioni. Era tanta l’attesa ed erano tante le possibilità di poter gioire per una prestazione “da urlo” dei nostri campioni. Senza nulla togliere a coloro che hanno partecipato alle ultime edizioni, quella che è scesa in campo a Franciacorta è stata senza dubbio la formazione migliore che l’Italia abbia potuto schierare dopo la fantastica vittoria di Indaiatuba del 1999. Cairoli campione del mondo della MX1, Philippaerts campione uscente e Guarneri in grande spolvero capace di raggiunge-
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CAIROLI (13) HA INIZIATO ALLA GRANDE CON LA VITTORIA NELLA PRIMA GARA DOPO UN AVVINCENTE DUELLO CON REED (13). POI È STATO FALCIATO AL VIA DELLA FRAZIONE DECISIVA. GRANDE PHILIPPAERTS (15), SECONDO E TERZO.
Gra azie lo stesso
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Cross Nazioni
CONFRONTO A DISTANZA TRA DUE AVVERSARI DELLA MX2. PAULIN (6) HA CORSO NELLA OPEN VINCENDO LA SECONDA GARA. GUARNERI (14) HA COLLEZIONATO UN SEDICESIMO POSTO E UN RITIRO.
ICA LA CLASSIF SIMA È LA VENTE USA EGLI VITTORIA D 1. USA (Dungey, Tedesco, Weimer) p. 22; 2. Francia (Paulin, Frossard, Musquin) 30; 3. Belgio (Ramon, Desalle, Roelants) 39; 4. Germania 55; 5. Gran Bretagna 55; 6. Italia (Cairoli, Philippaerts, Guarneri) 59; 7. Australia 73; 8. Estonia 78; 9. Sudafrica 84; 10. Svizzera 88; 11. Nuova Zelanda 89; 12. Spagna 92; 13. Portogallo 112; 14. Brasile 122; 15. Danimarca 123; 16. Irlanda 126; 17. Lettonia 130; 18. Olanda 133; 19. Svezia 143; 20. Finlandia 92 (solo 4 risultati validi); 21. Rep. Ceca 15014; 22. Russia 15016; 23. Austria 15019; 24. Slovacchia 15022; 25. Norvegia 15024; 26. Porto Rico 15032; 27. Canada 15034; 28. Slovenia 15039; 29. Croazia 15040; 30. Islanda 15046; 31. Ungheria 15049; 32. Grecia 15053; 33. Mongolia 25062; 34. Thailandia 25063; 35. Lituania 25065; 36. Cipro 25070.
re il suo migliore risultato di sempre nel mondiale MX2. Con queste credenziali la maglia azzurra dell’Italia partiva favorita e di certo lo sapevano anche gli avversari, ad iniziare dagli “Yankee” che per la diciannovesima volta si sono presentati come i detentori del prestigioso Trofeo Chamberlain, la mitica coppa “con le orecchie” che nulla ha da invidiare alla Coppa dei Campioni del calcio. Una cosa c’è stata in comune con il calcio: il grande tifo. Il Nazioni è stato ospitato in una struttura da “paese delle meraviglie” curata (maniacalmente) dalla proprietà e tirata a lucido per questo evento che rimarrà comunque nella storia. Però, come in tutte le belle favole, questa volta è mancato il lieto fine: la vittoria. La bella favola è iniziata sabato quando Cairoli e Philippaerts hanno fatto un sol boccone di tutti vincendo le rispettive qualifiche, con Guarneri che è riuscito a concludere al decimo posto. Favola che iniziaGLI USA HANNO VINTO GRAZIE ALLE PROVE DI DUNGEY (1) E TEDESCO (3). SUL PODIO FESTEGGIANO ANCHE WEIMER E IL CT ROGER DE COSTER. motosprint
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va a prendere forma domenica dopo gara 1 (MX1/MX2) quando, il neo campione del mondo della classe regina, ha deciso di prendersi una bella rivincita nei confronti dei suoi detrattori, di chi non gli perdonava la prestazione nel Nazioni nel 2007 in USA. Tony è partito in testa al gruppo da una posizione defilata (per scelta tecnica, è stato Guarneri a godere della pole position) ed ha subito messo in chiaro che non
ce n’era per nessuno. Ci ha provato Chad Reed a contrastarlo, ma l’australiano si è visto costretto a cedere il passo e ad inseguire, invano, il nostro campione fino alla bandiera a scacchi nonostante il giro veloce fatto registrare al terzo passaggio. Alle spalle dei due fuggitivi si è piazzato Ryan Dungey che, dalla quarta posizione iniziale, è riuscito a liberarsi di un ritrovato Barragan nel corso del terzo giro.
L’americano non è sembrato in grado di impensierire Reed e Cairoli, che nel frattempo avevano guadagnato terreno, come non è sembrato in grado di reggere il passo, Jake Weimer che in sella alla 250 ha concluso in ottava posizione, quasi in sordina. Nel contesto dell’economia del risultato a squadre però, la formazione USA si è ritrovata a fine manche in testa alla classifica provvisoria. Per l’Italia, la sedicesima posizione di Guarneri è risultata comunque sufficiente per piazzarsi a ridosso dei pluri titolati statunitensi, la gara centrale è parsa subito quella decisiva. GARA 2 (MX2/Open) è partita all’insegna dell’incertezza e questa volta è stato un fantastico Paulin Gautier, per la prima volta in gara con la 450, a prendere subito il largo seguito come un ombra da Ivan Tedesco, apparso ben più consistente della manche di qualifica disputata il sabato. Per i caschi rossi dell’Italia non sembrava mettersi male ed infatti Guarneri, autore di un eccellente avvio, si trovava saldamente in sesta posizione e primo della MX2, quando è stato letteralmente travol-
to dall’australiano Byrne che ha sbagliato completamente le “misure” su un salto travolgendo da dietro l’italiano che si è trascinato per una ventina di metri la moto dell’avversario rimasta agganciata alla sella della sua Yamaha, fino a che non è uscito fuori pista. Liberatosi dalla morsa della Suzuki, Davide ha provato a rimettere in carreggiata la sua moto ma i primi tentativi di riavviare il motore gli hanno fatto capire che il colpo ricevuto alla spalla sinistra non gli permetteva più di proseguire nella corsa. Da un risultato altamente negativo ad uno positivo che andava pian piano concretizzandosi. David Philippaerts, giro dopo giro, ha mostrato il suo potenziale. Partito quasi a fondo gruppo, ha rimontato una quantità di posizioni nel primo passaggio transitando all’undicesimo posto e mettendosi subito alla caccia dei primi. Spinto dall’incitamento del pubblico, che ad ogni curva e ad ogni sorpasso sosteneva David con boati da stadio, il campione MX1 del 2008 è riuscito a trovare l’aggancio con Tedesco, che pensava di concludere indisturbato la sua marcia in seconda posizione, proprio nell’ultimo giro. Dall’ag-
gancio al sorpasso poco è passato con David che ha sferrato l’attacco decisivo all’avversario a tre curve dal termine. Da segnalare l’ottimo quarto posto di Tanel Leok che ha regolato Musquin e Nagl. Per gli Stati Uniti, a pareggiare le prove negative dei avversari più quotati, è arrivata la prestazione opaca di Weimer che ha pensato bene di stendersi un paio di volte concludendo al venticinquesimo posto. Al termine della seconda gara era tutto ancora da decidere con la Francia che si era portata al comando seguita dal Belgio e dall’America. Belgio che per effetto delle posizioni conquistate dai regolari Desalle, e Ramon diventava temibile per tutti. NELLA terza gara l’Italia schierava al via la coppia dei sogni con Cairoli e Philippaerts motivati come non mai. La sesta posizione prima del via della prova conclusiva non impediva ai nostri di puntare in alto considerando lo scarto del peggior risultato, il ritiro di Guarneri. Una coppia da sogno. Ma il sogno si è infranto a metà rettilineo di partenza quando un contatto a centro dello schieramento ha catapultato Cairoli a terra, come se
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HANNO DETTO
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AntonioCairoli UN TIFO ESAGERATO «LA GIORNATA era iniziata nel migliore dei modi nella prima manche quando sono riuscito a piegare sia Reed che Dungey. Al via della terza mi sentivo molto bene ed ero sicuro che avrei ottenuto un buon risultato ed invece per poco non rimango incastrato sotto le moto impazzite. Per fortuna nella caduta non ho riportato infortuni nonostante il botto sia stato piuttosto violento. Il nostro potenziale di squadra era elevato e dobbiamo recriminare ancora una volta. Il tracciato era fantastico, il pubblico ci spingeva in modo esagerato».
DavideGuarneri HO SENTITO UN GRAN BOTTO «NELLA seconda gara sono partito deciso a dare il massimo e lo scatto dal cancello è stato buono. Ero nelle posizioni di testa ma all’atterraggio da un salto ho sentito un gran colpo alle mie spalle e non sono più riuscito a controllare la moto fino a finire fuori pista. Mi sono accorto solo quando mi sono fermato di avere attaccata alla mia sella la moto dell’altro pilota».
la sua Yamaha fosse un cavallo imbizzarrito. Antonio ha rischiato grosso rimanendo schiacciato dalla moto di Pyrhonen. Il finlandese nella carambola ha avuto la peggio riportando la frattura di tibia e perone della gamba sinistra. Per Cairoli nulla di grave ma l’Italia era definitivamente fuori dai giochi ancor prima di iniziare l’ultima battaglia. Giochi che si sono complicati notevolmente anche per la Francia che si era presentata al via della manche conclusiva in testa alla classifica provvisoria. Due curve dopo il botto iniziale è toccato a Gautier
Paulin dover riporre le armi a causa di una caduta. Partito a centro gruppo, all’ingresso della prima sessione di wave, ha centrato la moto di un pilota caduto. Per il francese un gran colpo al torace che gli ha tolto il respiro e lo ha costretto alle cure dei sanitari in ospedale. Le sue condizioni non sono apparse preoccupanti anche se lamentava forti dolori al costato ed alla schiena. Con l’Italia e la Francia fuori dalla lotta per la vittoria, le attenzioni della gara MX1/ Open si sono focalizzate sullo scontro tra il Belgio e gli Stati Uniti. Ago della bilancia
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re una giornata all’insegna del tricolore e della maglia azzurra, invece si è trasformata nella solita parata a stelle e strisce. È pensare che il team statunitense sembrava una formazione rimaneggiata, invece si è rivelata ancora una volta difficile da sconfiggere. Il prossimo anno si ritornerà nella tana del lupo e sarebbe bello strappare la vittoria agli yankee proprio sul loro territorio. Un sogno ancora più grande, un sogno che comunque i nostri, hanno il potere di rincorrere. Il lieto fine alla favola è solo rinviato.
NAZIONI MOTOGP-SBK PERCHÉ NON PROVARCI? Una proposta per FIM, Dorna e FG Infront
UN’EMOZIONE FORTISSIMA
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Clement Desalle, il suo pilota di punta, nella manche conclusiva ha pagato pegno a causa della frizione della sua Honda che lo ha abbandonato nel corso del primo giro. Una gara ad eliminazione che ha premiato i consistenti e comunque veloci statunitensi che hanno piazzato Dungey al primo posto e Tedesco al settimo posto nella gara conclusiva risultando per la ventesima volta vincitori del Trofeo Chamberlain con 22 punti, seguiti dalla Francia a 30 e dal Belgio a quota 39. L’Italia è sesta, distanziata dal podio di 20 punti e dalla vittoria di 37. Poteva esse-
IL FASCINO DELLA COMPETIZIONE A SQUADRE
DavidPhilippaerts «NONOSTANTE la sfortuna che ha colpito la squadra, non posso che essere soddisfatto della mia gara. Rimane forte il rammarico per il mancato risultato di squadra davanti ad un grande pubblico che attendeva questo evento da tanti anni e soprattutto perché non è stato frutto di nostri errori ma di situazioni che ci hanno coinvolto negativamente. Dobbiamo comunque ringraziare tutte le persone che ci hanno sostenuto per tutto il tempo. Sentivo le urla da dentro il casco ed è stata un’emozione fortissima».
è stato lo spagnolo Barragan che, partito in testa, ha tenuto bene fino a circa metà prova e cioè fino a quando la sua condizione fisica non ancora ottimale lo ha costretto a mollare e lasciare il passo a Dungey, partito alle sue spalle e che lo ha sempre tallonato. Ancora una rimonta di gran carriera per David Philippaerts che ha recuperato un avvio non buono fino alla terza piazza finale, risultato che è servito a fargli aggiudicare la palma del migliore della classe Open. Anche il Belgio deve recriminare perché
TRA LE CADUTE DECISIVE DI QUESTO NAZIONI QUELLA DI CAIROLI, IN ALTO, TRAVOLTO DA PYRHONEN (31) AL VIA DELLA TERZA GARA; DI GUARNERI (14) CENTRATO DA BYRNE NELLA SECONDA GARA; DI PAULIN, SOTTO, ANCHE LUI IN GARA TRE. NON HANNO PESATO SUL TEAM USA INVECE LE DUE CADUTE DI WEIMER, SOPRA A SINISTRA.
LO ABBIAMO perso, questo Nazioni che potevamo vincere, perché nelle gare niente è scritto prima del via, anche se in squadra hai il campione del mondo uscente e quello che ha appena preso il suo posto. Però questa sfida a squadre ci ha dimostrato una volta di più il grande fascino della sua formula, che il pubblico italiano ha colto in pieno, accorrendo a Franciacorta per vivere da vicino i brividi e le emozioni che solo i Mondiali per Nazioni sanno dare. Ci siamo chiesti perché non raccogliere la lezione del cross e portare questa sfida anche in pista, come seppe fare,
tanti anni fa e senza ufficialità della FIM, l’indimenticato Checco Costa, papà della pista di Imola e organizzatore di eventi rimasti nella storia. Un Mondiale Velocità per Nazioni si può fare. E pensarci seriamente significherebbe innalzare lo sport motociclistico al disopra di ogni possibile rivalità tra i due massimi campionati di velocità in pista. Perché la proposta che facciamo al Presidente FIM Vito Ippolito, alla Dorna e FG Infront è un Mondiale a squadre con tre piloti per Nazione, che unisca MotoGP e Superbike.
Non c’è niente da inventare: le tre partenze, come nel cross, con due piloti della squadra impegnati in ogni gara e la possibilità di scartare il risultato peggiore, sono la formula perfetta. Ogni Nazione sarebbe chiamata a schierare un pilota in MotoGP e due in Superbike. Naturalmente con la possibilità di vedere un pilota che ha corso tutto l’anno in MotoGP partecipare al Nazioni su una SBK se questo vogliono le esigenze di squadra. Un sogno. Realizzarlo, sarebbe una grande vittoria del motociclismo. Stefano Saragoni motosprint
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Cross Nazioni
3 vincitori: Cairoli, Paulin e Dungey GARA 1 (MX1 + MX2)
GARA 2 (MX2 + OPEN) 1. Paulin (Kawasaki) 17 giri in 34’57”775; 2. Philippaerts (Yamaha) a 3”095; 3. Tedesco (Honda) a 3”913; 4. T. Leok (Yamaha) a 37”402; 5. Musquin (KTM) a 40”383; 6. Nagl (KTM) a 45”341; 7. Ramon (Suzuki) a 55”500; 8. Roczen (Suzuki) a 59”850; 9. Metcalfe (Honda) a 1’03”778; 10. Rattray (Kawasaki) a 1’11”852; 11. Roelants (KTM) a 1’14”520; 12. Columb (Suzuki) a 1’26”938; 13. Simpson (KTM) a 1’33”395; 14. Tonus (KTM) a 1’34”778; 15. Campano (Yamaha) a 1’35”775; 16. Balbi Jr. (Honda) a 1’37”421; 17. Searle (KTM) a 1’39”724; 18. Kullas (KTM) a 1’46”029; 19. Karro (Suzuki) a 1’48”291; 20. Herlings (KTM) a 1’51”033; 21. Larsen (Suzuki) a 1’51”556; 22. Bradshaw (Honda) a 1’51”936; 23. Freibergs (Yamaha) a 1’54”126; 24. Goncalves (KTM) a 1’55”435; 25. Weimer (Kawasaki) a 2’08”604; 26. Jensen (Honda) a 2’09”773; 27. Barr (Suzuki) a 1 giro; 28. Irwin (KTM); 29. Basaula (Suzuki); 30. Brakke (Honda); 31. Krestinov (KTM); 32. Phillips (Honda); 33. Oliva (Yamaha); 34. Zanoni (Honda); 35. Wicht (Honda) a 2 giri; 36. Söderström (Kawasaki) a 9 giri; 37. Guarneri (Yamaha) a 16 giri; 38. Byrne (Suzuki).
Pole: primi Cairoli e Philippaerts FRANCIACORTA - Pole position conquistata dall’Italia sabato con le vittorie di Cairoli (MX1) e Philippaerts (Open). Il decimo posto di Guarneri (MX2) è stato il risultato scartato. Al secondo posto la Francia con la vittoria di Musquin (MX2) e il secondo posto di Paulin (Open), scartando il risultato di Frossard (settimo in MX2), ha limitato il distacco dall’Italia ad una lunghezza. Al terzo posto il Belgio con cinque punti incamerati da Desalle (secondo in MX1) e Roelants (terzo in MX2), scartato il terzo posto di Ramon (Open).
A seguire hanno concluso Inghilterra (6 punti), Australia (7 punti), USA (10 punti). Sono stati invece 31 i punti incamerati dal Canada, la prima squadra a non qualificarsi ed a rientrare nella finale B. Escluse anche dalla finale B la Mongolia, la Tailandia, la Lituania e Cipro che ha chiuso in ultima posizione con 70 punti. La Finale B, che si è disputata domenica mattina, è stata vinta dalla formazione Irlandese che si è aggiudicata l’ultima posizione disponibile in griglia per le tre manche del pomeriggio.
ESAGERATI GLI USA ESSENZIALE CIPRO PUNTO DI RIFERIMENTO
CASA AZZURRA ORGOGLIO DELLA FMI UNO STAFF di 12 persone (4 impegnate nella logistica, 4 nella comunicazione e 4 che hanno curato l’aspetto organizzativo). Questi i numeri del team di supporto messo in campo dalla Federazione Motociclistica Italiana. Casa Azzurra era ospitata in un bilico di 16 metri con una tenda di oltre 40 metri quadrati adibita a ristorante, più una struttura per il merchandising.
PRESENTI E ASSENTI
APPUNTAMENTI COL NAZIONI
LA CRISI NON GUARDA IN FACCIA NESSUNO
IL PROSSIMO anno, il circus del Motocross delle Nazioni varcherà l’oceano per approdare sulla pista di Thunder Valley a Denver in Colorado. Nel 2011 il mondiale a squadre sarà organizzato dalla Francia. Ad ospitarlo, sarà il circuito di Saint Jean d’Angely.
NONOSTANTE l’edizione record, con 36 Nazioni iscritte, si è fatta notare l’assenza del Giappone. A quanto sembra la crisi globale che sta attanagliando il Paese del sol levante, ha costretto a tagli drastici anche la Federmoto giapponese. Altra assenza che non è passata inosservata, data la location praticamente casalinga, quella della squadra di San Marino.
NEGLI USA NEL 2010 IN FRANCIA NEL 2011
GARA 3 (MX1 + OPEN) 1. Dungey (Suzuki) 17 giri in 34’50”404; 2. Ramon (Suzuki) a 11”568; 3. Philippaerts (Yamaha) a 19”125; 4. Barragan (KTM) a 25”082; 5. Frossard (Kawasaki) a 32”480; 6. Coppins (Yamaha) a 47”500; 7. Tedesco (Honda) a 52”548; 8. Nagl (KTM) a 54”594; 9. Reed (Suzuki) a 57”549; 10. Simpson (KTM) a 1’13”780; 11. T. Leok (Yamaha) a 1’14”516; 12. Bill (Aprilia) a 1’14”891; 13. A. Leok (TM) a 1’47”390; 14. Mackenzie (Honda) a 1’51”893; 15. Correira (Yamaha) a 1’57”184; 16. Kullas (KTM) a 2’10”594; 17. Hultman (Honda) a 1 giro; 18. Wicht (Honda); 19. Balbi Jr. (Honda); 20. Kras (KTM); 21. Hansen (Suzuki); 22. Irwin (KTM); 23. Siegl (Suzuki); 24. Garcia (Honda); 25. Basaula (Suzuki); 26. Crockard (Honda); 27. Desalle (Honda); 28. Campano (Yamaha); 29. Jensen (Honda) a 6 giri; 30. Swanepoel (Kawasaki) a 11 giri; 31. Söderström (Kawasaki); 32. Steinbergs (Honda) a 15 giri; 33. Columb (Suzuki) a 16 giri; 34. Brakke (Honda) a 17 giri; 35. Bradshaw (Honda); 36. Byrne (Suzuki); 37. Paulin (Kawasaki).
Leclassifiche
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UNA PROTESTA D’EFFETTO
CHIUDONO I CIRCUITI BELGI IN LUTTO OFF ROAD AWARDS
FESTA NEL PADDOCK. MONACO ADDIO... DOPO quattro edizioni nel Principato di Monaco la premiazione degli Off Road Awards del motocross, è stata abbinata al Nazioni. I prestigiosi riconoscimenti sono stati consegnati sabato con una cerimonia organizzata nel paddock dell’autodromo “Daniel Bonara”. Premiati i campioni del mondo 2009. L’ Award alla carriera assegnato a Ricky Johnson. Nella foto, da sinistra, Nilsson (Veteran), Laier (Femminile), Musquin (MX2), Cairoli (MX1).
LA NAZIONALE belga si è presentata con il braccio listato a lutto; è stato Joel Smets (nella foto), durante la conferenza stampa, a spiegare il perché. In Belgio per problemi legati all’ambiente è stato chiuso un altro circuito: la settimana scorsa è toccato allo storico tracciato di Neeroeteren. Con il lutto si è voluta richiamare l’attenzione delle autorità competenti.
MONDIALE MX1 E DAKAR
NUOVO TEAM GUIDATO DA GEORGE JOBÉ È UFFICIALE, George Jobè sarà alla guida del neo-nato team BO. Supportata dalla KTM, la nuova squadra sarà impegnata nella classe MX1 e schiererà Kevin Strijbos e Anthony Boissiere. Il programma prevede anche la partecipazione alla Dakar. Prima apparizione in gara per la nuova squadra in Dubai.
SOSTANZIALI le differenze tra la nazione più attesa al Motocross delle Nazioni e quella che invece ha schierato in campo le forze minori. Sono state 81 le persone impiegate dal Team USA durante i 7 giorni passati in Italia che sono arrivate e ripartite in tre gruppi distinti con tanto di familiari dei piloti al seguito. La formazione di Cipro è invece arrivata in Italia con uno staff composto da appena 9 membri.
VENTITRÉ ANNI DOPO
NEL 1986 A MAGGIORA USA PRIMA ITALIA TERZA SONO passati ventitré anni dall’ultima apparizione del Motocross delle Nazioni in Italia. Era il 21 Settembre del 1986 quando sull’impianto di maggiora il dream team americano composto da David Bailey, Ricky Johnson e Johnny O’Mara impose la sua legge dominando quella che nella storia è rimasta come l’edizione dove la squadra americana propose la migliore formazione di sempre. Alla conferenza stampa di apertura della 63^ edizione del Trofeo Chamberlain era presente Ricky Johnson insieme a Michele Rinaldi, Corrado Maddii e Massimo Contini che composero il Team Italia, classificatosi al terzo posto. Nella foto le squadre italiane di ieri e oggi.
PILOTI E GIORNALISTI PER UNA VOLTA INSIEME Le competizioni sono iniziate dal venerdì, ma questa volta si è trattato di una esibizione particolare: una gara su quattro ruote nel kartodromo situato all’interno dell’autodromo “Daniel Bonara” di Franciacorta. Si sono schierati in griglia un pilota e un giornalista per ogni nazione, ha vinto la formazione della Germania (Ken Roczen – Harald Englert ) seconda l’Italia (Antonio Cairoli, nella foto, – Enzo Tempestini) e terza l’Olanda (Jeffrey Herlings – Arno Van den Brink).
IN BREVE
1. Cairoli (Yamaha) 17 giri in 34’38”859; 2. Reed (Suzuki) a 1”582; 3. Dungey (Suzuki) a 28”687; 4. Desalle (Honda) a 44”470; 5. Musquin (KTM) a 56”468; 6. Coppins (Yamaha) a 58”590; 7. Searle (KTM) a 59”120; 8. Weimer (Kawasaki) a 1’02”003; 9. Swanepoel (Kawasaki) a 1’11”705; 10. Roczen (Suzuki) a 1’22”943; 11. Mackenzie (Honda) a 1’27”884; 12. Barragan (KTM) a 1’30”021; 13. Rattray (Kawasaki) a 1’32”680; 14. Frossard (Kawasaki) a 1’36”870; 15. Roelants (KTM) a 1’39”984; 16. Guarneri (Yamaha) a 1’43”758; 17. Metcalfe (Honda) a 1’44”846; 18. Pyrhonen (Honda) a 1’57”337; 19. Goncalves (KTM) a 1’58”498; 20. Hultman (Honda) a 2’02”279; 21. Bill (Aprilia) a 1 giro; 22. A. Leok (TM); 23. Tonus (KTM); 24. Crockard (Honda); 25. Karro (Suzuki); 26. Larsen (Suzuki); 27. Barr (Suzuki); 28. Krestinov (KTM); 29. Kras (KTM); 30. Zanoni (Honda); 31. Steinbergs (Honda); 32. Hansen (Suzuki); 33. Garcia (Honda); 34. Oliva (Yamaha) a 2 giri; 35. Phillips (Honda); 36. Siegl (Suzuki); 37. Herlings (KTM) a 11 giri; 38. Correira (Yamaha) a 12 giri; 39. Thuresson (Suzuki) a 16 giri; 40. Remes (KTM) a 17 giri.
L’ITALIA ERA PARTITA ALLA GRANDE
DELEGAZIONI A CONFRONTO
LA PISTA: UNA SCOMMESSA VINTA IN 90 GIORNI Ci sono voluti circa 90 giorni con lo spostamento di oltre 10.000 metri cubi di terra, cinquanta camion di trucioli di legno e l’impiego di una decina di mezzi pesanti per realizzare i 1.600 metri del circuito di Franciacorta. L’impianto si è sviluppa su un’area complessiva di 200.000 metri quadrati. VENT’ANNI DI CROSS IN UN BATTITO D’OCCHIO Stefan Geukens, uno dei fotografi/giornalisti più conosciuti del motocross mondiale, ha realizzato un volume di 254 pagine con gli scatti più significativi della sua carriera ventennale: lo ha intitolato “Blink of an eye” (un battito d’occhio). È in vendita sul web www.pictures4health.com, il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla fondazione belga Olivia Hendrickx Research Fund vzw” e a quella della Nuova Zelanda “Make-AWish”. COPPINS NEL 2010 CON L’APRILIA NELLA MX1 Joshua Coppins continuerà la sua avventura nel campionato del mondo. Il neozelandese, negli ultimi 3 anni con il Team Yamaha Rinaldi, il prossimo anno si presenterà al via della MX1 in sella all’Aprilia bicilindrica. Per lui un contratto di una stagione con opzione per il 2011. Affiancherà Julien Bill e Manuel Priem nel team ufficiale.
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Speedway Italiano
FRANCHETTI VICINO AL TITOLO
Carpanese staccato di 11 punti 1. Franchetti punti 25; 2. Carpanese 22; 3. Maida 20; 4. Tihanyi 18; 5. Milanese 16; 6. Manev 14; 7. Tadiello S. 12; 8. Gregnanin 11; 9. Baroni 10; 10. Novello 9; 11. Cavicchioli 8; 12. Seren 7; 13. Franchetti L. 6; 14. Marzotto 5; 15. Scagnetti 4; 16. Stevanini 3; 17. Barbetta 2.
Terzo successo in quattro gare GIAVERA DEL MONTELLO (TV) - Quarta prova e terzo successo di Gugliemo Franchetti nel campionato italiano open. Franchetti, in terra trevigiana, ha rimpinguato il suo vantaggio nei confronti del suo rivale Carpanese ad una gara dal termine. Successo pieno per il pilota del Jocker Team che ha vinto tutte le cinque le manche di qualificazione e la finale con una facilità disarmante, frutto della grande scuola della Lega inglese, nella quale Guglielmo da due anni partecipa con il club di Berwick. Carpanese, Maida e l’ungherese Tihanyi hanno cercato invano di contenere l’uragano Franchetti che ora ha la strada spianata verso il suo primo titolo tricolore. Oltre ai quattro finalisti, ottima è stata la prova di Milanese, che ha perso l’entrata in finale nel confronto diretto con Carpanese, e del bulgaro Manev, che per partecipare al campionato italiano si sobbarca un tragitto di 2.700 chilometri (abita a Targovisthe). Incidente dopo la nona manche quando, in uscita di curva, è caduto rovinosamente Stevanini che è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Castelfranco Veneto. Rimasta senza il supporto dell’ambulanza, la gara è stata sospesa per circa un’ora. Per una caduta nelle decima batteria ha finito la sua gara il bravo Novello, 5 punti in due manche, e Seren, con il primo che ha investito il secondo
che era caduto precedentemente. Entrambi per le conseguenze delle cadute, per fortuna non gravi, si sono ritirati. Nella finale i quattro piloti si sono presentati in entrati di curva tutti allineati, con Carpanese che è riuscito a prendere la testa e che poi ha perso in entrata di quella successiva a favore di Franchetti. Quest’ultimo ha mantenuto la leadership fino al traguardo, mentre Carpanese ha avuto ragione di Maida e Tihanyi. Foto Tomba
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Leclassifiche GUGLIEMO FRANCHETTI HA VINTO LA QUARTA PROVA DELL’ITALIANO, DAVANTI A CARPANESE E MAIDA. SOTTO A SINISTRA, CARPANESE PRECEDE FRANCHETTI E SCAGNETTI.
ModenaFiere 114 - 15 Ottobre 2009 Mostra Convegno Internazionale di materiali innovativi, tecnologie, prodotti e servizi per il motorismo da competizione
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COSÌ DOPO 4 PROVE: 1. Franchetti G. punti 93; 2. Carpanese 82; 3. Maida 73; 4. Milanese 64; 5. Tadiello S. 60; 6. Novello 43; 7. Baroni 42; 8. Tadiello M. 38; 9. Seren 37; 10. Cavicchioli 36; 11. Gregnanin 35; 12. Marzotto 30; 13. Scagnetti 16; 14. Stevanini 10; 15. Franchetti L. 9; 16. Bettali 4; 17. Barbetta 2.
solo professionalità alta specializzazione
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Sportitalia I campionati regionali
A FORLANI IL TITOLO OPEN B MinimotoTricolore CAVAGLIÀ - Gare bellissime e tiratissime in tutte le categorie nella terza prova del campionato italiano minimoto. La prima a scendere in pista è stata la Open A che ha visto scattare al comando Chessa, seguito a distanza da Ciotti e da un gruppetto di avversari a contendersi la terza posizione. A metà gara il primo colpo di scena: Chessa si è fermato a bordo pista con la catena caduta, a questo punto la testa della corsa è andata a Ciotti. Dietro Biagerelli, Fiammenghi e Volpini. Un altro colpo di scena nell’ultimo giro, con Ciotti che, mentre stava tagliando la linea d’arrivo dell’ultimo giro, ha visto rompersi la catena della sua moto con conseguente ritiro. Vittoria inaspettata, quindi, per Biagiarelli, leader campionato, davanti a Fiammenghi e Volpini. Bellissimo spettacolo nella Junior Esordienti nella quale la vittoria è andata ad Arbolino davanti a “Valequarantasei”; terzo, ma staccato, Foggia. Suspense anche nella Junior dove il risultato finale è stato incerto fino alla fine. Ha vinto Speziale, dopo aver avuto la meglio su Spiranelli. Finale incandescente anche nella Senior con Spedale, partito dalla pole, che ha preso margine su Domenichelli e Pisano. A metà gara un contatto del battistrada con un doppiato lo fa cadere e perdere posizioni. Nell’ultimo passaggio Domenichelli ha commesso un piccolo errore, di cui ne ha approfittato immediatamente Pisano, primo al traguardo. Terzo posto per Spedale. Primo titolo assegnato a Forlani, su Dm, nella Open B Forlani, partito in terza posizione, ha recuperato immediatamente la testa della corsa, mantenendola fin sotto la bandiera a scacchi. Ottimo secondo posto per Di Berardino che, fino a metà gara, ha provato ad impensierire il neo campione; alle sue spalle ha chiuso il podio Siena. Fabio Porreca
27 settembre Campionato Italiano minimoto, terza prova – Direttore di gara: Giovanni Pluda – Meteo: sereno
Classifiche OPEN CLASSE A: 1. Biagiarelli (Grc); 2. Volpini (Dm); 3. Fiammenghi (Dm); 4. Miozzi (Dm); 5. D’Angelo (Pha); 6. Biagetti (Zpf); 7. Innocenti (Grc); 8. Merlante (Dm); 9. Di Giacinto (Dm); 10. Amati (Grc); 11. Ciotti (Pol); 12. Varini (Dm); 13. Greco (Dm); 14. Mantovani (Dm); 15. Chessa (Dm); 16. Bugatti (Bms). CLASSE B: 1. Forlani (Dm); 2. Di Berard (Pha); 3. Siena (Grc); 4. Cintio (Dm); 5. Bruno (Bms); 6. Calisi (Dm); 7. Milanese (Dm); 8. Utzeri (Dm); 9. Tocca (Pol). ESORDIENTI: 1. Arbolino (Zpf); 2. Valequarantasei (Grc); 3. Foggia (Pol); 4. Petti (Sta); 5. Sulsenti (Grc); 6. Bastianelli (Grc); 7. Facco (Grc); 8. Pasqualotto (Grc); 9. Cretaro (Pol); 10. Vandi (Sg); 11. Ruiu (Pol); 12. Fermani (Dm); 13. Novali (Zpf); 14. Basso (Sta); 15. Zannoni (Sg); 16. Miletto (Bms); 17. Patacca (Pha). JUNIOR: 1. Speziale (Zpf); 2. Spiranelli (Pas); 3. Castellini (Pol); 4. Di Giannantonio (Zpf); 5. Sintoni (Sta); 6. Zanotti (Pas); 7. Ferrante (Zpf); 8. Santi (Pol); 9. Bolognesi (Pas); 10. Scalbi (Zpf); 11. Grassia (Zpf); 12. Casadei (Pas); 13. Tocca (Pol); 14. Morelli (Sta); 15. De Pascali (Pas); 16. Litrico (Grc). SENIOR: 1. Pisano (Zpf); 2. Domenichelli (Dm); 3. Spedale (Dm); 4. Giorgianni (Atm); 5. Mencarelli (Pol); 6. Fuschini (Grc); 7. Lozza (Pha); 8. Fedi (Pas); 9. Vietti (Zpf); 10. Nespoli (Grc); 11. Paladini (Pas); 12. Pellegrini (Dms); 13. Torrieri (Zpf); 14. Bucciarelli (Dm); 15. Zambonetti (Zpf); 16. Corsani (Dm); 17. Petrarca (Dm); 18. Mazzola (Pol).
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Lombardia Cogliate (MI) 27 settembre Campionato lombardo e piemontese, – Organizzatore: TWO – Meteo: sereno
Classifiche S1 GRUPPO A: 1. D’Addato; 2. Moretti; 3. Gianola; 4. Borella; 5. Riganti; 6. Lamonarca; 7. Errante; 8. Garancini; 9. Arena; 10. Ponsicchi; 11. Barbaro; 12. D’Anna; 13. Checci; 14. Lecreux; 15. Arpini; 16. Fusi; 17. Ronchi; 18. Gavinelli; 19. Nessi. GRUPPO B: 1. Gibillini; 2. Toumaniantz; 3. Piscia; 4. Vendruscolo; 5. Pisarra; 6. Martinotti; 7. Gallan; 8. Bombara; 9. Forlani; 10. Cosio; 11. Pagliari; 12. Beltrandi; 13. Villosio; 14. Nicolò; 15. Bellani. GRUPPO C: 1. Grasso; 2. Amedeo; 3. Manfelotto; 4. Sut Monika; 5. Quartini; 6. Montenegro; 7. Galbiati; 8. Vignati; 9. Bianchi; 10. Barbanti; 11. Langiu; 12. Girotti; 13. Mazzarino; 14. Scamarcia. S2: 1. Paolucci; 2. Cucchietti; 3. Ribolzi; 4. Ricci; 5. Verdelli; 6. Melzani; 7. Savini; 8. Occhini; 9. Ferro; 10. Borgiotti; 11. Roberto; 12. Motta; 13. Sola; 14. Cantoreggi; 15. Riva; 16. Corsini; 17. Veglia; 18. Dell’Oro; 19. D’Apolito; 20. Oberti. SM STOCK: 1. Brambilla; 2. Lapolla; 3. Dicara; 4. Leopardi; 5. Volgare; 6. Francia; 7. Castriotta; 8. Roncoroni; 9. Riccei; 10. Urbano; 11. Tani; 12. Carminati; 13. Gilles; 14. Maio.
Centro Italia Latina 20 settembre Trofeo Centro Italia – Organizzatore: M.C. Ufo – Meteo: variabile
Classifiche
NELLA TERZA FINALE DEL TRICOLORE MINIMOTO, SVOLTASI A CAVIGLIÀ, LA CLASSE JUNIOR (IN BASSO A SINISTRA LA PARTENZA) HA VISTO PREVALERE SPEZIALE SU SPIRANELLI E CASTELLI, SOPRA SUL PODIO. ARBOLINO (44) HA VINTO LA CLASSE ESORDIENTI, PISANO (20) LA SENIOR.
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Supermoto
S1: 1. Zamparini (TM); 2. Giancristofaro (Honda); 3. Salmaso (KTM); 4. Colaci (Husqvarna); 5. Liciarelli (Suzuki); 6. Gabrielli (Honda); 7. Guerra (KTM); 8. Gorini (TM); 9. Di Mezza (KTM); 10. Vittorio (Husaberg); 11. Lapini (Aprilia). S2: 1. Governatori (Aprilia); 2. Martella (KTM); 3. Catallo (Husqvarna); 4. Riccardi (Kawasaki); 5. Zufferli (KTM); 6. Calanca (Yamaha); 7. Iale (Aprilia). S3: 1. Astori (Honda); 2. Draghi (Honda); 3. Di Fuccia (Yamaha); 4. Masi (Honda); 5. Tummolo (Honda); 6. Perrone (Yamaha). S4: 1. Monticelli (Honda); 2. Di Cicco (Honda); 3. Vari (Suzuki); 4. Marini (TM); 5. Zallocco (Aprilia); 6. Colella (Aprilia); 7. Cardinale (Honda); 8. Rigoni (TM); 9. Panetta (Suzuki); 10. Russo (KTM); 11. Masi (Honda); 12. Vagnoni (Husqvarna); 13. Boiano (KTM); 14. Paoloni (Suzuki); 15. Migliorati (Honda); 16. Di Carlo (Honda); 17. Fraccaro (TM); 18. Ciaglia (Yamaha); 19. Suriano (Yamaha); 20. De Luca (TM); 21. Palumbo (Husqvarna); 22. Di Lorenzo (KTM); 23. Pasquini (Honda); 24. Iacovella (Aprilia); 25. Verna (Aprilia); 26. Fraccaro (TM); 27. Dambrosio (Honda); 28. Mencarelli (TM); 29. Lauretti (TM); 30. Russo (Suzuki); 31. Pompilio (Aprilia); 32. Salimbeni. S4 OPEN: 1. Mattarazzo (KTM); 2. Paoloni (Honda); 3. Iannacone (Honda); 4. Argenio (KTM).
S5: 1. Maccariello (Aprilia); 2. Rossi (Husqvarna); 3. Perfetto (Kawasaki); 4. Pepe (KTM); 5. Lancia (Husqvarna); 6. Leoni (Suzuki); 7. Picerno (KTM); 8. Belli (Husqvarna); 9. Pellegrino (Aprilia); 10. Sarra (KTM). S6 OVER 125: 1. Fortini (Roxon); 2. Cafarotti (Roxon). OVER 150: 1. Pallotta (WT Motors); 2. Bastianini (Roxon); 3. Marinelli (Roxon); 4. Rienzi (Dream); 5. Testa (VT); 6. Nardinocchi (Bucci); 7. Pizziconi (Dream); 8. Tummolo (RSR); 9. Marciano (Dream); 10. De Luca (Dream); 11. Persiani (Roxon). UNDER: 1. Fratarcangeli (Roxon); 2. Manini (Hot Bike). S7: 1. Promutico (Honda); 2. Squarcia (Honda); 3. Gente (KTM); 4. Butini (Honda).
Sicilia Palermo 27 settembre Campionato siciliano, sesta prova – Organizzatore: M.C. Dream Team Palermo – Direttore di gara: Dario Mangiameli – Meteo: sereno
Classifiche S1 GARA 1: 1. Pirri; 2. Puglisi; 3. Violetti. GARA 2: 1. Pirri; 2. Violetti; 3. Puglisi. S2 GARA 1: 1. Ficarotta; 2. Castello; 3. Vallone; 4. Bruno; 5. Provenzano. GARA 2: 1. Ficarotta; 2. Vallone; 3. Castello; 4. Bruno; 5. Provenzano. SM GARA 1: 1. Casamento; 2. Fichera; 3. Lo Presti; 4. Cavasino; 5. D’Angelo; 6. Giammare. GARA 2: 1. Casamento; 2. Cavasino; 3. Fichera; 4. Lo Presti; 5. D’Angelo; 6. Giammare. Tonino Abramo
Toscana Badesse (SI) 27 settembre Campionato toscana, sesta prova – Organizzatore: M.C. Siena – Direttore di gara: Marcello Accarigi – Meteo: sole
Classifiche PRESTIGE - TOP CLASS GARA 1: 1. Tognaccini (Aprilia); 2. Di Iorio (Aprilia); 3. Rispoli (Aprilia); 4. Califano (KTM); 5. Carassai (Honda); 6. Colaci (Husqvarna); 7. Gazzarri (TM); 8. Falai (Honda); 9. Catallo (Honda); 10. Masi (Honda); 11. Brigliadori (Yamaha); 12. Parlani (TM); 13. Cardinale (Honda); 14. Canapini (Beta). GARA 2: 1. Tognaccini (Aprilia); 2. Rispoli (Aprilia); 3. Carassai (Honda); 4. Di Iorio (Aprilia); 5. Colaci (Husqvarna); 6. Catallo (Honda); 7. Brigliadori (Yamaha); 8. Califano (KTM); 9. Falai (Honda); 10. Masi (Honda); 11. Cardinale (Honda); 12. Canapini (Beta); 13. Parlani (TM); 14. Gazzarri (TM). SPORT GARA 1: 1. Romano (Yamaha); 2. Carapelli (Aprilia); 3. Mulas (Husqvarna); 4. Nannetti (TM); 5. Brami (Honda); 6. Rosi (Honda); 7. Fiani (Yamaha); 8. Frizzi (Beta); 9. Semplici (Honda); 10. Mecarozzi (Beta); 11. Giorni (Honda); 12. Lapini (Aprilia); 13. Giustini (Honda). GARA 2: 1. Romano (Yamaha); 2. Cara-
pelli (Aprilia); 3. Rosi (Honda); 4. Semplici (Honda); 5. Mulas (Husqvarna); 6. Fiani (Yamaha); 7. Brami (Honda); 8. Frizzi (Beta); 9. Giorni (Honda); 10. Nannetti (TM); 11. Lapini (Aprilia); 12. Mecarozzi (Beta); 13. Giustini (Honda). 125 GARA 1: 1. Semplici (Kawasaki); 2. Sani (Yamaha); 3. Draghi (Honda); 4. Vigni (Honda); 5. Piazzi (Honda); 6. Ioni (Yamaha); 7. Zucchini (Suzuki); 8. Calosi (Husqvarna); 9. Guerrini (Husqvarna); 10. Da Frassini (Yamaha). GARA 2: 1. Sani (Yamaha); 2. Semplici (Kawasaki); 3. Draghi (Honda); 4. Vigni (Honda); 5. Zucchini (Suzuki); 6. Calosi (Husqvarna); 7. Ioni (Yamaha); 8. Da Frassini (Yamaha). Diego Mancuso
Enduro
nazzaro (KTM); 9. Travaglio (Honda); 10. Faccini (KTM); 11. Masoni (Kawasaki); 12. Giorgio (Honda); 13. Milani L. (Suzuki); 14. Milani G. (Honda); 15. Cavaliere (Honda); 16. Ceretti (KTM); 17. Saporiti (KTM). CLASSE OPEN 4T: 1. Bottazzi (Honda); 2. Zanone (Beta); 3. Raso M. (Beta); 4. Raso A. (Beta); 5. Omodei Zorini G. (Honda); 6. Pastore (KTM); 7. Bellini (Honda); 8. Bonello (KTM); 9. Tomati (KTM); 10. Oberto (KTM); 11. Fiore (Beta); 12. Calò (Yamaha); 13. Caletti (Honda); 14. Radossi (Beta). MINI CLASSE 50: 1. Cogno E. (KTM); 2. Cogno V. (KTM); 3. Oberto (Honda). CLASSE OPEN. 1. Bossi (Honda); 2. Canni Ferrari F. (Suzuki); 3. Anselmi E. (Honda); 4. Canni Ferrari T. (Honda); 5. Vescia (Kawasaki); 6. Olivari (KTM). PROMOSPORT: 1. Franzoni (Honda); 2. Sella (Suzuki); 3. Canova (Honda); 4. Annese (Husqvarna); 5. Rinaldi (TM); 6. Omodei Zorini P. (TM).
Trofeo Sud Italia
Triveneto
Castelnuovo della Daunia (FG) 20 settembre
Fener (BL) 19 settembre
Trofeo Sud Italia, quarta prova – Organizzatore: M.C. Falchi Dauni – Meteo: sereno
Campionato triveneto, sesta e ultima prova – Organizzatore: M.C. La Marca Trevigiana – Direttore di gara: Massimo Scanferla – Meteo: variabile
Classifiche ASSOLUTA: 1. Consales (KTM); 2. Lullo (KTM); 3. Della Rossa (Honda); 4. Piscitello (KTM); 5. Corrado (KTM); 6. Mocaldo (KTM); 7. Eufemia (KTM); 8. Grosso (Suzuki); 9. Leggiero (Husaberg); 10. Ielpo (KTM); 11. Congedo (Bmw); 12. Piscitello (KTM); 13. Puce (KTM); 14. Mercurio (KTM); 15. Caprarelli (Honda); 16. Pignata (KTM); 17. Remo (KTM); 18. Dell’orto (KTM); 19. Rio (KTM); 20. Rufolo (KTM); 21. Brillante (KTM); 22. Sarro (KTM); 23. Donadio (KTm); 24. Lopetuso (KTM); 25. Cimadomo (Husaberg); 26. Scassera (KTM); 27. Gaglia (KTM); 28. Brancaccio (KTM); 29. Altobelli (KTM); 30. Tronci (KTM); 31. Volpe (KTM); 32. Grosso (KTM); 33. Labella (Gas Gas); 34. Martella (KTM); 35. Baldassarre (Husqvarna); 36. Fragola (Kawasaki); 37. Ranieri (Honda); 38. Lucchese (KTM); 39. De Maio (KTM); 40. De Meo (KTM); 41. Basileo (KTM); 42. Cassino (KTM); 43. Brocca (KTM); 44. Toma (KTM); 45. De Fusco (KTM); 46. Nicodemo (KTM); 47. Renna (KTM); 48. Bruno (KTM); 49. Belgiovine (KTM).
Piemonte Serravalle Sesia (VC) 20 settembre Trofeo Skube – Organizzatore: M.C. Neotec – Meteo: sereno
Classifiche CLASSE 80. 1. Masoero (TM). CLASSE 125 2T. 1. Iacazzi (TM); 2. Albano (KTM); 3. Corbeglio (KTM); 4. Gaglione (Kawasaki); 5. Fiore (KTM); 6. Mora (TM); 7. Fogliacco (Yamaha); 8. Gavioli (Suzuki); 9. Camnpagnoli (Suzuki). CLASSE 250 2T. 1. Ceresa (KTM); 2. Traverso (KTM); 3. Ioppa (Honda); 4. Lo Piano (KTM). CLASSE 250 4T: 1. Bianchetti (Yamaha); 2. Gallo (Honda); 3. Franzini (Honda); 4. Tronconi (Honda); 5. Bossi (Honda); 6. Peracini (Suzuki); 7. Pianta (Honda); 8. San-
MATTIA CARGNEL, SOPRA, HA VINTO LA CLASSE JS1 DELL’ULTIMA PROVA DEL CAMPIONATO TRIVENETO ENDURO. A BRUNO REBULI, SOTTO, È ANDATA LA VETERAN.
Classifiche EXPERT: 1. Cominotto (KTM); 2. Cabass (Honda); 3. Cavalli (Beta); 4. Hriaz (Suzuki); 5. Zecchin (Husaberg). CADETTI 125: 1. Nappi (KTM); 2. Rebuli R. (KTM); 3. Pettinato (Suzuki); 4. Pezzetta (KTM); 5. Simeoni (KTM); 6. Dazzan (Suzuki); 7. Buiatti F. (TM); 8. Crosilla (Honda). JS1: 1. Rebellato (Honda); 2. Bortolazzo (Honda); 3. Dalle Carbonare (Kawasaki); 4. Taviano E. (Suzuki); 5. Zanotto A. (Kawasaki); 6. Furlan (KTM); 7. Fachin (TM); 8. Toppano (Suzuki); 9. Valentinuzzi (Suzuki); 10. Salvi (Honda); 11. De Biasi L. (Husqvarna); 12. Baggio (Sherco); 13. Zaccaria (KTM); 14. Grosso (Honda); 15. De Marchi (KTM); 16. Martellozzo (Kawasaki); 17. Stefanello (Yamaha); 18. Dei Rossi (KTM); 19. Michelon (Kawasaki); 20. Mezzavilla (Yamaha); 21. Mattivi (KTM); 22. Osso (Honda); 23. Zarpellon (Kawasaki); 24. Bregant Mar. (Honda); 25. Eremo (Kawasaki); 26. Segafredo (Suzuki); 27. Bortolotto (Kawasaki). JS2: 1. Cargnel (KTM); 2. Illesi (KTM); 3. Battistin (KTM); 4. Didonè (Honda); 5. Tratter (KTM); 6. Della Pietra (TM); 7. Artusi A. (KTM); 8. Lorenzin E. (Honda); 9. Bonato D. (KTM); 10. Dall’Agnol (Honda); 11. Benini (Honda); 12. Rizzi (KTM); 13. Frealdo (Yamaha); 14. Bernava (Honda); 15. Usardi (Honda); 16. Rota (KTM); 17. Favero D. (TM); 18. Brancher (KTM); 19. Dal Busco (Kawasaki). JS3: 1. Nicoletti (Beta); 2. Coppola (KTM); 3. Luvisetto (Gas Gas); 4. Pederiva (TM); 5. Brunetta (KTM); 6. Marassi (KTM); 7. Beccari (Honda); 8. Rinaldi; 9. Bridi (Gas Gas); 10. Novello S. (KTM); 11. Villanova T; 12. Patt (Beta). M1 1. Dalla Zuanna (KTM); 2. Rebellato D. (Kawasaki); 3. Corrent (Suzuki); 4. Filipuzzi (Suzuki); 5. Guadagnini D. (Yamaha); 6. Guadagnini A, 7. Siragna (Kawasaki); 8. Facci (Honda); 9. Albertin (KTM); 10. Stragliotto (Kawasaki); 11. Zanon (Yamaha); 12. Rovere (Yamaha); 13. Vogliardi (KTM); 14. Leoni (Honda); 15. Saro (Yamaha); 16. Dalla Venezia (Honda); 17. Bormolini (Honda); 18. Scarso (Yamaha); 19. Cason (Yamaha); 20.
Tassan (Suzuki); 21. Carta (Honda); 22. Lando (Honda); 23. Cattarinussi (Yamaha). M2: 1. Poeschl (BMW); 2. Gatscher (Yamaha); 3. Bucovaz (Honda); 4. Silvestrin (Kawasaki); 5. Framarin (KTM); 6. Cogato (KTM); 7. Boscarol (KTM); 8. Chiesa (Aprilia); 9. Paolazzi (Honda); 10. Ballestrin (KTM); 11. Lenisa (KTM); 12. Mladovan (KTM); 13. Novello A. (Beta); 14. Mellina (Yamaha); 15. Zamboni (Suzuki); 16. De Paoli (KTM); 17. Santin (KTM); 18. Pegorin (KTM); 19. De Col (Honda); 20. Soravia (Beta); 21. Dal Cortivo (Yamaha); 22. Cristofoli (Yamaha); 23. Inghini (Beta); 24. Mattiazzi (Husqvarna); 25. Dellai (Husqvarna); 26. Canuto (KTM). M3: 1.Molon (KTM); 2. Zanatta (KTM); 3. Zoppas (Husqvarna); 4. Kocina (Gas Gas); 5. Beghetto (KTM); 6. Candeo (KTM); 7. Serravallo (KTM); 8. Colladon (KTM); 9. Lazzari G. (KTM); 10. Zaccheo (KTM); 11. Tomasi (KTM); 12. Bottacinin N. (KTM); 13. Rinaldi G. (Gas Gas); 14. Falcata (Beta); 15. Gatta (KTM); 16. Stabile (KTM). VETERAN: 1. Rebuli (KTM); 2. Dal Sasso (Beta); 3. Di Bernardo (KTM); 4. Morosin (Kawasaki); 5. De Negri (Honda); 6. Clarini (Honda); 7. Marassi (KTM); 8. Carlon (Yamaha); 9. Fabris (Honda); 10. Bettega (Honda); 11. Andreatta (Yamaha); 12. Alessi (KTM); 13. Minen (KTM); 14. Farina (Yamaha); 15. Piccoli (Husaberg); 16. Candotti (Honda); 17. Carraro (KTM); 18. Macorig (Honda); 19. Lucadamo (Honda); 20. Tonini (Gas Gas); 21. Sambin (Yamaha); 22. Municella (Honda); 23. Lucatelli (KTM); 24. Martellozzo (Kawasaki); 25. Carollo (KTM); 26. Tadini (KTM). ASSOLUTA: 1. Cominotto; 2. Poeschl; 3. Cabass; 4. Rebellato E.; 5. Nicoletti; 6. Coppola; 7. Cavalli; 8. Cargnel; 9. Hriaz; 10. Zecchin. Mario Pittoni motosprint
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Sportitalia
Lombardia Gussola (CR) 27 settembre Campionato lombardo senior – Organizzatore: M.C. Bergamonti – Direttore di gara: Piergiovanni Fendatari – Meteo: sereno
Classifiche ELITE: 1. Bosetti (KTM). BS: 1. Pievani (KTM); 2. Perletti (KTM); 3. Franchi (Suzuki); 4. Colombo (Yamaha); 5. Bove (KTM); 6. Paris (KTM); 7. Capelli (KTM); 8. Mambretti (KTM); 9. Colombo (KTM); 10. Fogliata (KTM). CS: 1. Bonfanti (KTM); 2. Rolli (KTM); 3. Petrogalli (KTM); 4. Morganti (Husqvarna); 5. Rota (Honda); 6. Botta (KTM); 7. Ninco (TM); 8. Locatelli (KTM); 9. Finardi (KTM); 10. Marelli (KTM); 11. Savoldelli (KTM); 12. Mandelli (Suzuki); 13. Scandella (KTM); 14. Martinelli (KTM); 15. Ferrari (Gas Gas); 16. Togni (KTM); 17. Crippa (KTM); 18. Mognetti (Honda); 19. Monzio (KTM); 20. Angella (KTM); 21. Zanella (KTM). DS: 1. Genini (Honda); 2. Alberti (Honda); 3. Urgnani (KTM); 4. Bignoli (Suzuki); 5. Pasta (Yamaha); 6. Locatelli (Suzuki); 7. Mandotti (KTM); 8. Oliva (Honda); 9. Valcarenghi (KTM); 10. Coira (KTM); 11. Marchesi (Yamaha); 12. Falgari (Yamaha); 13. Sonzogni (KTM); 14. Scorta (Yamaha); 15. Archetti (KTM); 16. Possessi (Honda); 17. Biffi (Husqvarna); 18. Gregorini (Kawasaki); 19. De Vicenti (Honda); 20. Finardi (KTM); 21. Viganò (KTM); 22. Fumasoni (Honda); 23. Abbati (Honda); 24. Conti (KTM). FS: 1. Politanò (Suzuki); 2. Cagnoni (Beta); 3. Barbieri (Kawasaki); 4. Scaburri (KTM); 5. Luna (Honda); 6. Leoni (KTM); 7. Gambarini (Aprilia); 8. Agazzi (Aprilia); 9. Brambilla (Yamaha); 10. Miccheli (BMW); 11. Valentini (Honda); 12. Vaccari (KTM); 13. Trotti (Husaberg); 14. Consonni (KTM); 15. Lomazzi (Beta); 16. Francesconi (KTM); 17. De Ponti (KTM); 18. Ferrari (KTM); 19. Aili (KTM); 20. Acquistapace (KTM). GS: 1. Colombo (Honda); 2. Casartelli (Aprilia); 3. Longoni (KTM); 4. Re (KTM); 5. Pontiggia (KTM); 6. Mazzucchelli (Beta). M1: 1. Brioschi (Honda); 2. Benzoni (Honda); 3. Sala (Honda); 4. Anesa (Honda); 5. Buratti (Honda); 6. Carini (Suzuki); 7. Mangili (Honda); 8. Serlonghi (Honda); 9. Deglialberti (KTM); 10. Salvini (KTM); 11. Bonomi (KTM); 12. Biffi (Husqvarna); 13. Pesenti (Honda); 14. Polonioli (KTM); 15. Benedetti (KTM); 16. Cazzaniga (Honda); 17. Pilla (KTM); 18. Gelmi (Honda); 19. Meraviglia (Honda); 20. De Vivo (KTM); 21. Bonfanti (Honda); 22. Crippa (Honda); 23. Papini (Husqvarna); 24. Astori (Honda); 25. Menassi (Yamaha); 26. Mazzucchelli (Honda); 27. Gandini (KTM). M2: 1. Savoldelli (Honda); 2. Marangoni (KTM); 3. Rizza (Beta); 4. Liberini (Honda); 5. Grammatica (KTM); 6. Uberti (Honda); 7. Finazzi (Honda); 8. Pedretti (Husqvarna); 9. Montagnini (KTM); 10. Salti (Gas Gas); 11. Fontana (Honda); 12. Gilardi (Suzuki); 13. Magoni (Yamaha); 14. Gottardi (Husqvarna); 15. Sidagni (Honda); 16. Pestoni (Husqvarna); 17. Galignani (Gas Gas); 18. Fraccari (KTM); 19. Papini (Honda); 20. Manfredini (KTM); 21. Agazzi (Aprilia); 22. Vestito (KTM); 23. Stella (Honda); 24. Guerini (Yamaha); 25. Cantù (KTM); 26. Fracascio (KTM). M3: 1. Mazzoleni (KTM); 2. Spreafico (Honda); 3. Scandella (KTM); 4. Cusini (Humotosprint
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NELLA SESTA PROVA DEL CAMPIONATO UMBRO ENDURO, MORENO MONTIGIANI, PORTACOLORI DEL MOTO CLUB PONTE SAN GIOVANNI, SI È AGGIUDICATO LA CLASSE 250 2T. sqvarna); 5. Bordioli (KTM). X1: 1. Franceschetti (Suzuki); 2. Valenti (KTM); 3. Mauri (Yamaha); 4. Tuani (Honda); 5. Bono (Honda); 6. Rossi (KTM); 7. Canali (Honda); 8. Laidelli (Kawasaki); 9. Caproni (Honda); 10. Bonafede (Honda); 11. Racagni (Husqvarna); 12. Buratti (Yamaha); 13. Boerio (KTM); 14. Tommaselli (KTM); 15. Capolecchia (Honda); 16. Perego (TM); 17. Troielli (KTM); 18. Dolfin (Yamaha); 19. Perfetti (Honda); 20. Ghioni (KTM); 21. Abbati (Suzuki); 22. Mazzetto (KTM); 23. Roventi (Husqvarna); 24. Amati (KTM); 25. Rampola (Yamaha); 26. Secomandi (Honda); 27. Ghidini (Honda); 28. Savoldi (Honda); 29. Cattaneo (KTM); 30. Maspero (Yamaha); 31. La Gamba (Honda); 32. Vitali (KTM); 33. Parmeggiani (Honda); 34. Marcocchi (KTM); 35. Lorenzetti (Honda); 36. Patuzzo (Yamaha). X2: 1. Chiesa (Aprilia); 2. Cesareni (Suzuki); 3. Soldatini (Husaberg); 4. Metelli (Aprilia); 5. Tognoli (Husaberg); 6. Boschini (Honda); 7. Innocenti (Husaberg); 8. Diamuri (Honda); 9. Tescaro (KTM); 10. Cairoli (Kawasaki); 11. Lazzaretti (KTM); 12. Zaccaria (Honda); 13. Bonardi (Honda); 14. Carrara (KTM); 15. Cavallini (Husqvarna); 16. Abati (KTM); 17. Gioia (KTM); 18. Parzani (KTM); 19. Pilenga (KTM); 20. Caronni (Gas Gas); 21. Mauri (KTM); 22. Catalano (KTM); 23. Maietti (Husqvarna); 24. Consoli (Husaberg). X3: 1. Moretto (KTM); 2. Ghislandi (KTM); 3. Brambati (KTM); 4. Bertoli (Aprilia); 5. Pesenti (KTM); 6. Bonacina (Husaberg); 7. D’Adda (KTM); 8. Mitelli (KTM); 9. Ceresoli (Gas Gas); 10. Sarzi (Husqvarna); 11. Stevan (Gas Gas); 12. Bertoletti (KTM); 13. Della Dea (KTM); 14. Bonioli (KTM); 15. Corli (KTM); 16. Nauta (Gas Gas); 17. Poli (KTM). VETERAN V: 1. Pegurri (KTM); 2. Zanrè (KTM); 3. Bianchi (KTM); 4. Prazzoli (KTM); 5. Chiesa (KTM); 6. Plebani (Yamaha); 7. Martinelli (KTM); 8. Ongaro (KTM); 9. Guasco (Honda); 10. Vaccarini (KTM); 11. Bruno (KTM); 12. Caruso (KTM); 13. Evasi (Yamaha); 14. Pontoglio (Honda); 15. Gambacorta (KTM); 16. Torrini (Yamaha); 17. Buzzini (KTM); 18. Conti (KTM); 19. Corradin (KTM); 20. Rinaldi (TM); 21. Palearo (KTM); 22. Esposto (Honda); 23. Ermellino (Honda); 24. Fulici (Beta); 25. Rossetti (Honda); 26. Colombo (KTM). VETERAN W: 1. Fattori (KTM); 2. Zanetti (KTM); 3. Gaiardoni (Yamaha); 4. Bertoja (Yamaha); 5. Pilenga (KTM); 6. Locatelli (KTM); 7. Pietranera (Yamaha); 8. Paris (KTM); 9. Dominella (KTM); 10. Guberti (KTM); 11. Bonsignore (KTM); 12. Grasseni (KTM); 13. Consonni (KTM); 14. Rossi (Aprilia); 15. Bozzi (KTM); 16. Facheris (KTM); 17. Cremasco (Yamaha); 18. Mauri (KTM); 19. Consonni (Yamaha); 20. Codeghi (KTM); 21. Fracchia (KTM); 22. Sanguanini (Yamaha); 23. Chiesa (Honda). OSPITI: 1. Morandi (TM); 2. Pietranera (Yamaha); 3. Manenti (KTM); 4. Paghini (KTM); 5. Bove (KTM); 6. Ghilardi (KTM); 7. Vanoli (KTM); 8. Gentili (Kawasaki); 9. Albani (TM); 10. Majuri (KTM); 11. Bonacina (KTM); 12. Bertanza (Beta).
E3: 1. Dodi; 2. Pellizzeni; 3. Gandolfo; 4. Zenobi; 5. Drusiani; 6. Guglielmetti M.; 7. Chiesa; 8. Folchini; 9. Guglielmetti D. OSPITi: 1. Mancini; 2. Tampieri; 3. Vassalli; 4. Munaron; 5. Bevilacqua; 6. Lupidii; 7. Orrea. JUNIOR: 1. Barigelli; 2. Serafini; 3. Spinelli; 4. Gualtieri; 5. Rossi; 6. Ganozzi; 7. Bartolini; 8. Cacciatori; 9. Dall’Ara; 10. Bonifazi; 11. Lucarini; 12. Agnelli.
Abruzzo Colli a Volturno (IS) 27 settembre Campionato Abruzzo - Molise, settima prova – Organizzatore: M.C. Volturno – Meteo: sereno
Umbria Gualdo Tadino (PG) 20 settembre Campionato umbro, sesta prova – Organizzatore: M.C. Gualdo Tadino – Direttore di gara: Roberto Romoli – Meteo: variabile
Classifiche CLASSE 125: 1. Polidori (KTM); 2. Montanari (KTM); 3. Boezi (KTM); 4. Arronenzi (KTM); 5. Schippa (KTM); 6. Minelli (Husky); 7. Nizzi (Honda); 8. Molinari (TM). CLASSE 250 2T: 1. Montigiani (KTM); 2. Rughi (KTM); 3. Incaini (TM); 4. Mancinelli (Husky); 5. Santoni (Gas Gas); 6. Radicchi (Husky); 7. Ciuffetti (KTM); 8. Devi (KTM). CLASSE 250 4T: 1. Vecchi (Kawasaki); 2. Carpisassi (KTM); 3. Mastropietro (KTM); 4. Pileri (KTM); 5. Incaini (KTM); 6. Regnicoli (Yamaha); 7. Pieri (KTM); 8. Ferroni (Honda); 9. Franceschini (Honda); 10. Fantozzi (Honda); 11. Ceci (TM); 12. Procaccini (Honda); 13. Cervigni (KTM); 14. Grimani (KTM); 15. Aretini (KTM). CLASSE 450 4T: 1. Chiatti (KTM); 2. Torresi (Kawasaki); 3. Patulli (Husaberg); 4. Fagiolari (KTM); 5. Dominici (Suzuki); 6. Mastropietro (KTM); 7. Bordoni (Husky); 8. Orsini Federici (Suzuki); 9. Badeschi (Husaberg); 10. Gatti (Honda); 11. Franceschini (Husaberg); 12. Coppari (Honda); 13. Volpi (Husky). CLASSE oltre 450 4T: 1. Ancillotti (TM). CLASSE PROMO: 1. Allegrucci (KTM); 2. Curzietti (KTM); 3. Biondi (KTM); 4. Giubbettini (HM); 5. Covicchio (KTM). Roberto Dorillo
Lombardia Cologno al Serio (BG) 20 settembre Campionato lombardo minienduro, settima prova – Organizzatore: M.C. Motorando Bergamo – Meteo: sereno
Classifiche CADETTI: 1. Pellegrinelli (Honda); 2. Bresolin (Honda); 3. Lazzarini (Fantic); 4. Trainini (Honda); 5. Martinelli (Fantic); 6. Facchetti (Honda); 7. Spanò (Fantic); 8. Crippa (HM); 9. Barcella (Honda); 10. Rizzini (Beta); 11. Savoldi (Beta); 12. De Battisti (HM); 13. Padovani (Beta); 14. Bertanza (Beta); 15. Chioda (Honda); 16. Pagliari (Beta); 17. Brambilla (Beta); 18.
Natali (Honda); 19. Piccaroletti (Beta); 20. Mazzetto (HM); 21. Mongelli (HM); 22. Ferrari (Honda). ASPIRANTI: 1. Aresi (KTM); 2. Manarin (HM); 3. Soreca (HM); 4. Milesi (Fantic); 5. Rocchi (HM); 6. Cominardi (KTM); 7. Spandre (HM); 8. Maspero (Beta); 9. Bonetta (KTM); 10. Corrù (HM); 11. Trussardi (HM); 12. Zanni (KTM); 13. Ceccatelli (Beta); 14. Brioschi (Sherco); 15. Ceresoli (KTM); 16. Albergoni (HM); 17. Frigé (HM); 18. Ghedini (Fantic); 19. Boccalari (HM); 20. Cabini (KTM); 21. Bernini (KTM); 22. Ottavio (HM); 23. Gitti (KTM). ESORDIENTI: 1. Peverata (KTM); 2. Piccina (KTM); 3. Cabini (KTM); 4. Trussardi (HM); 5. Martinelli (KTM); 6. Montini (KTM); 7. Bregoli (KTM); 8. Facchini (KTM); 9. Agostani (Kawasaki); 10. Marenzi (KTM). OPEN: 1. Taccolini (KTM); 2. Corli (Honda); 3. Ferrarini (Honda); 4. Rivoltella (Honda); 5. Giudici (Suzuki); 6. Consolini (KTM); 7. Merli (Honda); 8. Rovida (KTM); 9. Migliorati (KTM); 10. Apollonio (KTM); 11. Bertoletti (KTM); 12. Pasinetti (KTM); 13. De Rosa (Honda); 14. Ragazzoni (KTM); 15. Anziano (KTM); 16. Ferraro (Yamaha); 17. Zerla (KTM); 18. Pezzoni (Kawasaki); 19. Baratella (KTM); 20. Pertoni (Suzuki); 21. Incorvaia (Kawasaki). BABYSPRINT: 1. Pozzi (KTM); 2. Minelli S. (KTM); 3. Minelli T. (KTM); 4. Rumi (KTM); 5. Maffi (KTM); 6. Buratti (Beta).
Trofeo Husqvarna Faenza (RA) 20 settembre Trofeo Husqvarna – Organizzatore: M.C. Faenza – Direttore di gara: Severino Gennaro – Meteo: sereno
Classifiche E1: 1. Barigelli; 2. Serafini; 3. Scotti; 4. Borghi; 5. Spinelli; 6. Gualtieri; 7. Ganozzi; 8. Gallo; 9. Ingrassi; 10. Bartolini; 11. Giovannini; 12. Cacciatori; 13. Dall’Ara; 14. Bonifazi; 15. Marrocco; 16. Scagno; 17. De Biasi; 18. Delsant; 19. Bertani; 20. Canale; 21. Scagno; 22. Chiappa; 23. Lucarini; 24. Bombelli; 25. Orbani; 26. Angnelli. E2: 1. Mulas; 2. Giraldi; 3. Bottazzi; 4. Cardinali; 5. Mancini; 6. Rossi G.; 7. Rossi D.; 8. Picchioni; 9. Giuliobello; 10. Giacometti; 11. Pedretti; 12. Grassi; 13. Stabilito; 14. Caraffini; 15. Serafini; 16. Scarfiello; 17. Mule; 18. Ton; 19. Porcari; 20. Osellini; 21. Sbuttoni; 22. Folchini; 23. Marmi; 24. Dellai.
Classifiche CLASSE 125: 1. Luzi (Husqvarna); 2. Schiappa (Ktm); 3. Fiorile (Ktm); 4. De Luca (Ktm); 5. Melchiorre (Gas Gas); 6. Di Giovanni (Ktm); 7. De Fusco (Ktm). CLASSE 250 2T: 1. Ricci (Ktm); 2. Moscone (Yamaha); 3. Cosentino (Ktm); 4. Mammrella (Honda); 5. Di Giosaffatte (Suzuki); 6. Garzarella (Gas Gas); 7. Martinelli (Ktm); 8. Grossi (Ktm); 9. De Meo (Ktm); 10. Botolini (Ktm); 11. Pietropaolo G. (Tm). CLASSE 250 4T: 1. Granocchia (Honda); 2. Di Gregorio (Ktm); 3. Baldi (Ktm); 4. Pieri (Ktm); 5. Lauri (Honda); 6. Incollingo (Ktm); 7. Giuliani (Ktm); 8. Setta (Yamaha); 9. Marotta (Kawasaki); 10. Fragola (Ktm); 11. D’Avanzo (Yamaha). CLASSE 450: 1. Di Berardino (Gas Gas); 2. Caterini (Honda); 3. Miracoli (Honda); 4. Iezzi (Ktm); 5. Quaresima (Honda); 6. Cipolla (Yamaha); 7. Borrea (Ktm); 8. Perilli (Ktm); 9. Carannante (Honda). CLASSE OLTRE 450: 1. Guerrieri; 2. Dominici; 3. Calvani (tutti su Ktm). PROMO CLASSE E1: 1. Di Crescenzo F. (Ktm); 2. Di Pasquale (Yamaha); 3. Ciammaichella (Husqvarna); 4 . Cavallaro (Ktm); 5. Daverio (Yamaha); 6. Urbano E. (Suzuki); 7. Melchiorre (Ktm); 8. Di Vincenzo (Honda); 9. Di Crescenzo E. (Yamaha). CLASSE E2: 1. Caramanico (Ktm); 2. D’Alessio (Kawasaki); 3. Gualini (Yamaha); 4. Mascitti (Ktm); 5. Urbano G. (Ktm); 6. Lanci (Honda); 7. Pietropaolo P. (Beta). CLASSE E3: 1. Addazi (Ktm); 2. Stella (Gas Gas). Eugenio Mascioli
Sicilia Villafranca (ME) 20 settembre Campionato siciliano, sesta prova – Organizzatore: M.C. Villafranca – Direttore di gara: Daniela Bucolo – Meteo: nuvoloso
Classifiche PROMOSPORT: 1. Biondo Mario (KTM); 2. Puglisi (KTM); 3. Biondo Maurizio (KTM); 4. Terruso E. (KTM); 5. Lorefice (KTm); 6. Federico; 7. Terrruso S. (Yamaha); 8. Ammoscato (Honda); 9. Bertuccelli (Kawasaki); 10. Pellegrini (TM); 11. Cambria (TM); 12. Nicolaci (Beta); 13. Cancellieri (TM); 14. Fazzese (Husqvarna); 15. Arnao (Honda); 16. Vasta (TM); 17. Seidita (Honda); 18. Castelli (KTM); 19. Ingrassia (Yamaha); 20. Iacona (Yamaha); 21. Sapienza (Kawasaki);
22. Bellia (KTM); 23. Santagati; 24. Galletta (Husqvarna). Tonino Abramo
Sardegna Domusnovas (CA) 27 settembre
SULLA SABBIA I CAMPIONI 2009 SupermarecrossItaliano
Campionato sardo, terza prova – Organizzatore: M.C. Motorbike e MC Le Grotte – Direttore di gara: Pierpaolo Perra – Meteo: sereno
Classifiche CLASSE 125 2T: 1. Dentis Roberto (KTM); 2. Pusceddu Riccardo (Husqvarna); 3. Pusceddu Alessandro (KTM); 4. Congiu (KTm); 5. Dentis Riccardo (Husqvarna). CLASSE 250 2T: 1. Pischedda (Husqvarna); 2. Zulli (Honda); 3. Ledda (TM); 4. Atzori (KTM). CLASSE 250 4T: 1. Putzu (Yamaha); 2. Pusceddu (Kawasaki); 3. Lai Filippo (Husqvarna); 4. Bagedda (KTM); 5. Zulli (Honda); 6. Garau (KTM); 7. Lai Davide (KTM). CLASSE 450 4T: 1. Suella (Husqvarna); 2. Medda (Yamaha); 3. Marini (Kawasaki); 4. Serius (KTM); 5. Sanna Floriano (Honda); 6. Fancello (Beta); 7. Diana (KTM); 8. Sanna Cocco Maurizio (Yamaha); 9. Panetto (Beta); 10. Miccolis (Beta). CLASSE 600 4T: 1. Cozzolino (Beta); 2. Farinello (Beta); 3. Vacca (Husqvarna); 4. Collura (Beta); 5. Ghelfi (KTM). VETERAN: 1. Carta (Husqvarna); 2. Biondelli (Honda); 3. Maiorca (Husqvarna); 4. Ottaviani (KTM); 5. Farci (Husqvarna); 6. Congiu (KTM); 7. Dettori (KTM); 8. Sanna (Suzuki). Salvatore Ledda
GABICCE MARE (PU) - Felice Compagnone, su Honda, nella MX1, Gianluca Martini, su Suzuki, nella MX2 e Luca Moroni, su KTM, nel minicross sono i campioni italiani Supermarecross 2009. I tre piloti hanno conquistato il titolo in occasione della sesta e penultima prova che si è svolta sulla sabbia di Gabicce Mare, nelle Marche. Max Regazzi 27 settembre Campionato italiano supermarecross, sesta e ultima prova – Organizzatore: M.C. Andreani e Fx action – Meteo: sereno
Classifiche MX1 GARA 1: 1. Compagnone (Honda); 2. Mastronunzio (Honda); 3. Lazzarini (Honda); 4.
Gozzini (TM); 5. Nespoli (Honda); 6. Coppola (Honda); 7. Bagnarelli (Honda); 8. Greppi (Honda); 9. Messina (Yamaha); 10. Agostinelli (Honda); 11. Pedretti (Suzuki); 12. Rousseau (KTM); 13. Dondi (Aprile); 14. Daminelli (Suzuki); 15. Brufatto (Honda). GARA 2: 1. Compagnone (Honda); 2. Mastronunzio (Honda); 3. Lazzarini (Honda); 4. Coppola (Honda); 5. Bagnarelli (Honda); 6. Nespoli (Honda); 7. Greppi (Honda); 8. Dondi (Aprile); 9. Agostinelli (Honda); 10. Messina (Yamaha); 11. Rousseau (KTM); 12. Pedretti (Suzuki); 13. Daminelli (Suzuki); 14. Brufatto (Honda). MX2 GARA 1: 1. Martini (Suzuki); 2. Bertuccelli (KTM); 3. Mancuso (Honda); 4. Valente (Suzuki); 5. Meoni (KTM); 6. Muratori (Suzuki); 7. Mastronunzio (Honda); 8. Nocera (KTM); 9. Zinetti (Yamaha); 10. Bisi (KTM); 11. Lamponi (Honda); 12. Milizia (Honda); 13. Favalli (KTM); 14. Cristiano (Honda); 15. Silvestri (Honda); 16. Uras (Honda); 17. Gipponi (Honda); 18. Serafini (TM); 19. Giunta (Kawasaki); 20. Zanoli (Honda); 21. Cavallini (Honda). GARA 2: 1. Martini (Suzuki); 2. Mancuso (Honda); 3. Bertuccelli (KTM); 4. Valente
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TrialItaliano Cadetti e Juniores
PENULTIMA PROVA APRICA (SO) - In Valtellina, domenica 27 settembre, oltre i piloti del Campionato Italiano Trial, sono stati di scena anche i cadetti ed i juniores, categorie A e B. Si trattava della terza prova del loro campionato. Organizzazione a cura del motoclub Valtellina, capitanato da Gionata Della Rodolfa e Daria Scherini La quarta ed ultima prova coinciderà con quella dei “grandi”, in programma a Magreglio (CO) il 18 ottobre. Mario Candellone
27 settembre Campionato italiano juniores, terza prova – Organizzatore: G.S.V. Group – Direttore di gara: Doriano Fortini – Meteo: variabile
Classifiche CADETTI: 1. Bianchini (Sherco); 2. Codega (Sherco); 3. Disetti (Beta); 4. De Iuliis (Beta); 5. Casadei (Sherco); 6. Valeri (Beta); 7. Fornaca (Gas Gas); 8. Ebner (Gas Gas). CADETTI 125: 1. Rembado (Gas Gas); 2. Garnero (Beta); 3. Zuccali (Beta); 4. Cellati (Beta); 5. Gelai (Beta); 6. Zaccagnini (Beta); 7. Donaggio (Beta); 8. Corti (Beta); 9. Casagrande (Gas Gas); 10. Grossi (Xispa). JUNIORES A: 1. Saleri (Beta); 2. Sonzogni (Sherco); 3. Antonietti (Gas Gas); 4. Ardissone (Gas Gas); 5. Cabrini (Beta); 6. Ferrari (Beta); 7. Fioletti (Beta); 8. Cobuzzi (Beta); 9. Bosis (Gas Gas). B1: 1. Xompero (Beta); 2. Petrangeli (Beta); 3. Valenti (Be-
ta); 4. Mazzocco (Gas Gas); 5. Zampieri (Beta); 6. Lavanche (Gas Gas); 7. Severino (Gas Gas); 8. Rizzotto (Gas Gas); 9. Colombo (Gas Gas); 10. Melano (Gas Gas); 11. Scicolone (Beta); 12. Marenghi (Beta); 13. Giambone (Beta); 14. Labarbuta (Sherco). B2: 1. Fiorini (Beta); 2. Giarba (Beta); 3. Goglio (Gas Gas). C1: 1. Pignocco (Beta); 2. Bianchi (Beta); 3. Albertoni (Beta). C2: 1. Tenuti (Beta); 2. Galbani (Gas Gas); 3. Donaggio (Gas Gas); 4. Petrella (Gas Gas); 5. Piccinini (Beta); 6. Bono (Beta); 7. Corvi (Beta); 8. Bourlot (Gas Gas); 9. Mortara (Sherco); 10. Madarena (Beta); 11. Peretti (Gas Gas); 12. Pirola (Beta); 13. Colombo (Beta); 14. Tasso (Gas Gas); 15. Kasermann (Gas Gas); 16. Bisogno (Beta). D: 1. Minot (Gas Gas); 2. Bertolotti (Gas Gas); 3. Gandola (Gas Gas); 4. Bertuccelli (Gas Gas); 5. Marchetti (Gas Gas); 6. Ghidini (Beta); 7. De Pecol (Gas Gas); 8. Castagnola (Beta); 9. Zana (Gas Gas); 10. Moretto (Gas Gas); 11. Ghidini (Beta); 12. Galeazzi (Gas Gas). E: 1. Pigazzi (Beta).
motosprint
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Sportitalia
Puglia
(Suzuki); 5. Mastronunzio (Honda); 6. Zinetti (Yamaha); 7. Lamponi (Honda); 8. Muratori (Suzuki); 9. Bisi (KTM); 10. Silvestri (Honda); 11. Nocera (KTM); 12. Gipponi (Honda); 13. Cavallini (Honda); 14. Milizia (Honda); 15. Ercoletti (Honda); 16. Favalli (KTM); 17. Uras (Honda); 18. Serafini (TM); 19. Cristiano (Honda); 20. Zanoli (Honda).
Vico del Gargano (FG) 20 settembre Campionato pugliese, quinta prova – Organizzatore: M.C. Cerro Grosso – Direttore di gara: Danilo di Giorgio – Meteo: variabile
Minicross GARA 1: 1. Moroni (KTM); 2. Tropepe (KTM); 3. Caruso (KTM); 4. De Nicola (KTM); 5. Naldoni (KTM); 6. Binotti (KTM); 7. Jordao (Kawasaki). GARA 2: 1. Moroni (KTM); 2. Caruso (KTM); 3. Tropepe (KTM); 4. De Nicola (KTM); 5. Naldoni (KTM); 6. Binotti (KTM); 7. Jordao (Kawasaki).
Triveneto Cordenons (PN) 20 settembre Campionato triveneto, seconda prova – Organizzatore: M.C. Pedemontano – Direttore di gara: Marc Koral – Meteo: sereno
Classifiche MX1: UNDER 21: 1. Dal Zilio (Honda); 2. Zecchin (Suzuki); 3. Reginato R. (Honda); 4. Salvalaggio (Kawasaki); 5. Quaggiotto (Kawasaki); 6. Vanzin (Kawasaki); 7. Pedrolli (Kawasaki); 8. Sonego (Honda). OVER 21: 1. Sonego (Suzuki); 2. Kinkelin (Kawasaki); 3. Grigolato (Honda); 4. Turra (Honda); 5. Trivellato (Honda); 6. Franzoi (Honda); 7. Cescon M. (Honda); 8. Gurizzan (Kawasaki); 9. Giusto (Kawasaki); 10. Meneguzzo (Honda); 11. Cracco (Yamaha); 12. De Lazzari (Kawasaki); 13. Collavò (Suzuki); 14. Pansolin (Kawasaki); 15. Da Ross (Kawasaki); 16. Acco (Yamaha); 17. Dolcetti (Honda); 18. Savegnago (KTM).MASTER: 1. Paride Marigo (Honda); 2. Rossi D. (Kawasaki); 3. De Cecco (Honda); 4. Mattiuz (Honda); 5. Feltrin (Kawasaki); 6. Comarella (Kawasaki); 7. Cecchetto (Honda); 8. Pedrolli (Honda); 9. Barison (Kawasaki); 10. Trabucco (Honda); 11. Filippi (Honda); 12. Zanross (Kawasaki); 13. Scuderin (Suzuki); 14. Benvegnù (Honda); 15. Springolo (Yamaha); 16. Acquasaliente (Honda); 17. Celeghin A. (Kawasaki). MX2 UNDER 21: 1. Spongia (KTM); 2. Carraro (Suzuki); 3. Cescon A. (Honda); 4. Dalla Bona (Yamaha); 5. Turitto A. (Kawasaki); 6. Cotti (Yamaha); 7. Zavagno (Yamaha); 8. Villanova (Yamaha); 9. Strickner (Kawasaki); 10. Casagrande (Kawasaki); 11. Gava (KTM); 12. Volpato (KTM); 13. Ciola (Yamaha); 14. Kuppelwieser (Honda); 15. Borz D. (KTM); 16. Borz L. (Yamaha); 17. Piva (Kawasaki); 18. Da Dalt R. (Honda); 19. D’Alicandro (Kawasaki); 20. Celeghin M. (TM); 21. Baratto (Suzuki); 22. Trentini (Yamaha); 23. Cecchinato (Honda); 24. Dal Din (Kawasaki); 25. Osler (Honda); 26. Ceron (Kawasaki); 27. Gobbin (Honda); 28. Sgarzani (KTM); 29. Da Canal (Kawasaki); 30. Tomasi (Honda). OVER 21: 1. De Bortoli (Yamaha); 2. Peruch (Honda); 3. Trentini (Kawasaki); 4. Gugole (Honda); 5. Forin (Kawasaki); 6. Tomasetto (Honda); 7. Zeni (Yamaha); 8. Merenda (Kawasaki); 9. De Tomasi (Honda); 10. Castellini (Honda); 11. Marcon (Honda); 12. Rizzetto (Yamaha); 13. Muner (Honda); 14. Cossar (Kawasaki); 15. Andriollo (Yamaha); 16. Groff (Kawasaki); 17. Confortin (Suzuki); 18. Brusegan (Suzuki); 19. Mascherin (Honda); 20. motosprint
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DEBUTTANTI. 1. Rossi S. (KTM); 2. Alberio (KTM); 3. Galluccio (Kawasaki); 4. Modini (KTM); 5. Tonoli (Kawasaki); 6. Piazza (KTM); 7. Maffini (KTM); 8. Venturini (KTM); 9. Schieppati (KTM); 10. Carlomagno (Suzuki); 11. Pozzi (Kawasaki); 12. Ungaro (Kawasaki); 13. Zaccaria (Kawasaki); 14. Bertelle (KTM); 15. Ghezzi (Kawasaki); 16. Ghiradello (KTM); 17. Tita (Kawasaki).
Classifiche RENZO DE BORTOLI, IN EVIDENZA NEL TRIVENETO. Dell’Addio (Yamaha); 21. Copat (Honda). MASTER: 1. Dell’Antonio (Honda); 2. Lantschner (Kawasaki); 3. Brusadin (Honda); 4. Frasson (Suzuki); 5. Cudini (Honda); 6. Salvador (Honda); 7. Goi (Kawasaki); 8. Battistel (KTM); 9. Miazzi (Honda); 10. Pitton (Suzuki); 11. Reginato Ro. (Honda); 12. Basso S. (Yamaha); 13. Baradel (KTM); 14. Pessot (KTM); 15. Turrin (Honda); 16. Bellini (Honda); 17. Marson (Kawasaki); 18. Dall’Agnese (Honda); 19. Volpe (Suzuki); 20. Perini (Honda); 21. Cipolat (Honda); 22. Turchetto (Suzuki). Mario Pittoni
Toscana Cinigiano (GR) 13 settembre Campionato 125 2 tempi e minicross, interregionale MX1 - MX2 – Organizzatore: Cross Team S. Rita – Direttore di gara: Luca Gennari – Meteo: sole
Classifiche MX1 - MX2: 1. Governatori (Honda); 2. Bandini (Honda); 3. Massini (Honda); 4. Volpi (Yamaha); 5. Matteucci (Suzuki); 6. Bilotti (Suzuki); 7. Casucci (Kawasaki); 8. Fantoni (Suzuki); 9. Calabassi (Kawasaki); 10. Freddiani (KTM); 11. Bennati (Honda); 12. Rossi (Suzuki); 13. Sprugnoli (Honda); 14. Vannini (Honda); 15. Mazzamuto (Yamaha); 16. Bigozzi (Yamaha); 17. Giovannelli (Yamaha); 18. Bernini (KTM). 125 2T: 1. Tozzi (KTM); 2. Zazzeri (Suzuki); 3. Angeloni (Yamaha); 4. Papaveri (KTM); 5. Rossi (Yamaha); 6. Contino (Suzuki); 7. Maltry (Suzuki); 8. Carlesi (Yamaha).
Minicross DEBUTTANTI: 1. Dolce; 2. Salvatori; 3. Puccinelli; 4. Talluri; 5. Vivoli; 6. Pieri; 7. Calonaci; 8. Savitteri; (tutti su KTM). CADETTI: 1. Lapucci (KTM); 2. Marzovilla (KTM); 3. Peruzzi (KTM); 4. Iacopi (KTM); 5. Susini (Kawasaki); 6. Nozzi (KTM); 7. Giannoni (KTM); 8. Isdraele (KTM); 9. Foschini (KTM); 10. Galardi (Suzuki); 11. Magri (Kawasaki); 12. Fissi (KTM); 13. Tagliareni (KTM). JUNIOR: 1. Righi (Honda); 2. Frosali (KTM); 3. Lazzeri (Yamaha); 4. Della Bidia (KTM); 5. Gaiffi (KTM); 6. Toci (Kawasaki); 7. Del Vita (Suzuki); 8. Biagini (Suzuki); 9. Medda (KTM); 10. Reali (Suzuki); 11. Intotero (Honda); 12. Razzauti (Suzuki); 13. Grassi (Suzuki); 14. Beati (KTM); 15. Arnetoli (KTM). SENIOR: 1. Cucini (Honda); 2. Babbini (Honda); 3. Brugnoni (KTM); 4. Susini (Honda); 5. Vandelli (Honda); 6. Serafini (KTM); 7. Andreini (KTM); 8. Casale (KTM); 9. Cinquini (KTM). Diego Mancuso
MX 2: 1. Di Bari (Honda); 2. Capurso (Honda); 3. Carlucci (Honda). MX 1: 1. Sallicati (Honda); 2. Marseglia (Husqvarna); 3. Guarini (Kawasaki). PROMOBASIC: 1. Salerno (Honda); 2. Scelsi (Yamaha); 3. Pizzolorusso (Honda); 4. Peres (Suzuki); 5. Ciullo (Yamaha). PROMO 2 TEMPI: 1. Perrone (Suzuki); 2. Strafile (Suzuki); 3. Palumbo (TM); 4. Cinque (TM); 5. Cardilli (KTM); 6. Di Tullo (TM); 7. Cognetti (KTM). PROMO 4 TEMPI: 1. Cosenza (TM); 2. Mazzone (Suzuki); 3. Di Trani (Honda). UNDER 21: 1. Di Gennaro (Kawasaki); 2. Galullo (Suzuki); 3. Tozzi (Yamaha); 4. Lamanna (Honda); 5. Semeraro (Honda); 6. Giordano (Honda); 7. Mero (Yamaha); 8. Masciullo (KTM).
Minicross DEBUTTANTI: 1. Del Coco (KTM); 2. Meraglia (Kawasaki); 3. Gianfreda (KTM); 4. Vincenzo (LEM). CADETTI: 1. Petrelli (KTM); 2. Fania (KTM). JUNIOR: 1. Puce (KTM); 2. Trisolini (Honda). SENIOR: 1. Sbrocca (Kawasaki); 2. Carrisi (Honda); 3. Russo (Suzuki); 4. Di Pierro (Kawasaki); 5. Masciullo N. (KTM); 6. Caposiena (Suzuki).
Lombardia Fara Novarese (NO) 27 settembre Campionato lombardo minicross – Organizzatore: M.C. Cairatese – Meteo: sereno
Classifiche SENIOR: 1. Bonini (KTM); 2. Mainardi (Honda); 3. Moretti (Suzuki); 4. Soreca (Kawasaki); 5. Ferrarini (Honda); 6. Buccelleni (KTM); 7. Villa (KTM); 8. D’Aniello (Suzuki); 9. Toaldo (Suzuki); 10. Carosiello (Honda); 11. Alecci (Suzuki); 12. De Rocchi (Honda); 13. Peraldini (Yamaha). JUNIOR: 1. Deghi (KTM); 2. Schito (KTM); 3. Greguoldo (Kawasaki); 4. De Biasi (Honda); 5. Buratti (Honda); 6. Cella (KTM); 7. Ierace (Honda); 8. Magri (KTM); 9. Cislaghi (KTM); 10. Raso (Suzuki); 11. Canella (KTM); 12. Borghi (KTM); 13. Zugno (Kawasaki); 14. Spinaroli (Suzuki); 15. Passoni (Honda); 16. Ferloni (Honda); 17. Mingardi (Suzuki); 18. Villa (KTM); 19. Quarti (Honda); 20. Menegozzo (Yamaha); 21. Rovera (Suzuki); 22. Villani (Kawasaki); 23. Marelli (KTM); 24. Bosis (KTM); 25. D’Amico (Kawasaki); 26. Muciaccia (KTM); 27. Catalano (Kawasaki). CADETTI: 1. Hsu (Kawasaki); 2. Facchetti (KTM); 3. Lesiardo (Kawasaki); 4. Dolci (KTM); 5. Mosterts (KTM); 6. Martelli (Kawasaki); 7. Pisano (KTM); 8. Damian (Samuele); 9. Ballerini (KTM); 10. Capoferri (KTM); 11. Quarti (KTM); 12. Pavoni (Kawasaki); 13. Francinelli (Kawasaki); 14. Colombo (Kawasaki); 15. Naldi (Kawasaki); 16. Sandomenico (KTM); 17. Rossi G. (KTM); 18. Fiorani (Kawasaki); 19. Zappia (KTM); 20. Simbula (Kawasaki).
Liguria Sassello (SV) 27 settembre Campionato ligure s, ottava prova – Organizzatore: M.C. Sassello – Direttore di gara: Josh Macciò – Meteo: sereno
Classifiche MX1 JUNIOR: 1. Criscione (Honda); 2. Sartore (Honda); 3. Franze (Yamaha); 4. Smeraldo (Honda); 5. Depetrini (Honda); 6. Bosio (Honda); 7. Vassallo (Husqvarna); 8. Burchielli (Suzuki); 9. Accinelli (Honda); 10. Campello (Honda); 11. Cotellucci (Yamaha); 12. Campanella S. (TM); 13. La Valle (KTM); 14. Campanella M. (Yamaha). CADETTI: 1. De Ferrari (Yamaha); 2. Introvigne (Suzuki); 3. Caltabiano (Suzuki); 4. Faraone (Suzuki); 5. Galli (Honda); 6. Testone (Honda); 7. Oliva (Yamaha); 8. Parodi (Honda); 9. Vinotto (KTM); 10. La Provitera (Suzuki); 11. Vittani (Yamaha); 12. Castronovo (Honda); 13. Andrei (Yamaha); 14. Mori (Kawasaki); 15. Trucchi (KTM); 16. Mulè (Honda); 17. Doberti (Honda); 18. Cimiotti (Yamaha). SENIOR: 1. Caltabiano (Honda); 2. Terrile (Honda); 3. Meirana (Honda); 4. Zunino (Honda); 5. Traverso (Honda); 6. Paparella (Kawasaki); 7. Bassi (Kawasaki); 8. Savoca (Honda); 9. Campanella (Yamaha); 10. Calcopietro (Honda); 11. Perlongo (Honda); 12. Oliva (Yamaha). MX2 JUNIOR: 1. Ciarlo (Honda); 2. Ciriale (Suzuki); 3. Folchi (Honda); 4. Robotti (Suzuki); 5. Marino (Yamaha); 6. Doimi (Yamaha); 7. De Faveri (Kawasaki); 8. Pollara (Honda); 9. Managlia (Honda); 10. Rebora (KTM); 11. Parodi (Suzuki); 12. Fiorato (Honda); 13. Garelli (Yamaha); 14. Burlando (Suzuki); 15. Folco (Honda); 16. Romuali (Kawasaki); 17. Sturla (Yamaha); 18. Ferraris (Honda); 19. Gatti (Yamaha); 20. Cecere (Honda); 21. Bordone (Honda); 22. Pianura (Honda); 23. Alessi (Kawasaki); 24. Filipello (Yamaha); 25. Rollero (Kawasaki); 26. Giordano (Yamaha). SENIOR: 1. Possenti (Honda); 2. Fallabrino (Yamaha); 3. Genta (Honda); 4. Brescia (Honda); 5. Bisso (Honda); 6. Andrei (Yamaha); 7. Bassi (Kawasaki); 8. Puppo (Honda); 9. Carozzo (Honda); 10. Zunino (Honda); 11. Martini (Yamaha); 12. Lucchini (Suzuki); 13. Alfieri (Yamaha); 14. Filippi (Kawasaki); 15. Rogai (Honda); 16. Casalino (Honda); 17. Ascone (Honda); 18. Mondillo (Honda)
Minicross CLASSE 65: 1. Poggi (KTM); 2. Armellino (KTM); 3. Tamai (LEM); 4. Genta (KTM); 5. Spataro (Kawasaki); 6. Pileio (KTM); 7. Gandolfi (KTM); 8. Piccardo (KTM); 9. Ferraris (KTM); 10. Pileio (KTM). CLASSE 85: 1. Ferretti (Honda); 2. Mantero (Suzuki); 3. De Luca (Kawasaki); 4. Viglino (Suzuki); 5. Chierico (KTM); 6. Vezzetti (KTM); 7. Viglino (Suzuki). Marco Marcellino
Attualità
La produzione, le leggi, le novità
Inedita la rimozione di emergenza
LA SCORPA RIAPRE ED ESPONE A MILANO Appena due mesi dopo la notizia della chiusura della Scorpa, la Casa francese riapre in una nuova sede. Marc Teissier, fondatore del marchio ha acquistato marchio, brevetti e magazzino e rilanciato l’attività sempre in Francia ma nella nuova sede di Nimes. La Casa esporrà le sue moto da trial compresa la nuova SY 250 2 tempi al Salone di Milano.
SAN LAZZARO - Pochi in Europa lo sanno ma un “signor Arai” esiste davvero: l’azienda è a conduzione familiare, nel senso che il management fa tutto Arai di cognome, e Akihito è figlio di Michiyo, il grande capo, e nipote del fondatore. È venuto a presentarci personalmente - assieme all’importatore italiano e al distributore europeo - il nuovo Quantum, l’ultimo integrale del marchio giapponese, e a ribadire
IL BITE BRUX DISTRIBUITO NEL MONDO DA SUOMY Il bite della Brux®, un accessorio per non digrignare i denti molto utilizzato anche durante le gare in moto verrà distribuito dalla Suomy presso i suoi rivenditori in tutto il mondo. IL NUOVO ARAI QUANTUM È DISPONIBILE IN NUMEROSE COLORAZIONI: QUELLA A FIANCO È LA “FLAG SERIES ITALY” FIRMATA DA ALDO DRUDI, AKIHITO ARAI INVECE STA RIMIRANDO UN “LEON GREY”.
la filosofia che guida l’azienda e può venire riassunta con “prima la sicurezza e poi i soldi”. L’obiettivo principale, cioè, è produrre caschi di un livello elevatissimo, lasciando al secondo posto il problema dei costi. Senza accontentarsi mai: «Il miglior casco non esiste perché è quello che svilupperemo domani!». È all’ombra di questi concetti che è nato il nuovo Quantum, integrale pensato per l’uso granmotosprint
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turistico/sportivo e sotto molti aspetti vicinissimo al supersportivo RX7 GP: come quello ha la calotta interna in polistirolo di 5 densità diverse -, nonostante sia in pezzo unico - per una risposta adeguata alle differenti sollecitazioni. Anche il “guscio” esterno riprende alcuni dei concetti dell’RX7 GP, ma naturalmente è tutto nuovo: 3 strati, due in fibra e quello intermedio di un’altra fibra particolare brevettata da
Arai, con l’obiettivo della massima rigidità, perché la scelta è di lasciare l’assorbimento alla calotta interna, il polistirolo. Il new Quantum ha una visiera più ampia di 5 mm rispetto all’RX7, e un sistema che permette di togliere istantaneamente le imbottiture guanciali a casco indossato, per facilitarne la rimozione in caso di incidente. Ha una maggiore ventilazione ed è ancor meno rumoroso, cosa ottenuta con lo spoiler posteriore che impedisce ad aria e vortici di “girare” dentro l’apertura inferiore, e con interni dalla differente sagomatura. Sono nuovi pure gli interni, removibili e lavabili, ed è differente il bilanciamento, così che la sensazione è di una maggior leggerezza nonostante la differenza reale sia inferiore a 30 grammi. Il prezzo è ancora da definire ma sarà di poco superiore a quello del Viper già in listino, diverso a seconda della livrea. Dario Ballardini
TRIUMPH: PAOLO FABIANO NUOVO MARKETING MANAGER Dal mese di settembre Paolo Fabiano ha assunto l’incarico di marketing manager presso la Triumph Motorcycles Italia per il mercato italiano. SICURMOTO, UN NUOVO SITO PER LA SICUREZZA È nato SicurMOTO.it, il sito web dedicato alla sicurezza dei motociclisti. Creato da Claudio Cangialosi, www.sicurmoto.it si avvarrà della collaborazione di volontari ed esperti del settore e sarà costantemente aggiornato e arricchito di informazioni. Darà spazio a proposte e iniziative a favore della sicurezza e alle segnalazioni degli utenti sulle strade a rischio. È prevista anche un’area forum. Per informazioni: Claudio Cangialosi 349-2613174. ANCHE A INTERMOT CI SARÀ L’AREA VERDE Come avverrà al Salone di Milano il prossimo novembre, anche a Intermot, che si terrà a Colonia dal 6 al 10 ottobre 2010 è prevista un padiglione dedicato ai mezzi elettrici.
IN BREVE
AKIHITO ARAI MOSTRA IL QUANTUM
UN MILIONE DI BMW EQUIPAGGIATE CON ABS L’ultimo giorno di agosto è stata prodotta la milionesima moto BMW equipaggiata con ABS. Si è trattato di una K 1300 R, presente all’evento con il direttore dello stabilimento Hermann Bohrer, il noto attore e scrittore tedesco Hannes Jaenicke.
IN FIERA A MODENA SI PARLA DI TECNICA Tanti convegni il 14 e 15 ottobre LA NUOVA edizione di MotorsportExpotech si annuncia di straordinario interesse per tutti gli appassionati di tecnica. Si tratta di una manifestazione destinata agli addetti ai lavori, ma comunque aperta al pubblico, che avrà luogo il 14 e il 15 ottobre presso ModenaFiere. Questo salone delle tecnologie e dei componenti per motori di altissime prestazioni vedrà una cospicua partecipazione straniera (basta citare le famose bielle Pankl per rendersi conto del li-
vello dell’evento), oltre naturalmente a poter contare sulla presenza delle più importanti aziende italiane. Nomi come Ducati e Ferrari su tutti, ma non solo. Ci saranno anche fonderie, ditte specializzate nel campo dei riporti superficiali, dei trattamenti e delle lavorazioni di precisione. Insomma, la visita si trasforma in un vero e proprio tuffo nel mondo della tecnologia avanzata. In vetrina, quanto di meglio oggi proposto dai massimi specialisti del settore.
Contemporaneamente si svolgeranno dei convegni, con lavori presentati da istituti di ricerca, università e industrie. Di particolare interesse per i nostri lettori è quello sui lubrificanti e sui carburanti per motori di elevate prestazioni e da competizione, interamente curato dai tecnici dell’ENI, ossia la più importante azienda italiana impegnata in questo campo, produttrice degli oli e delle benzine Agip. Ogni intervento sarà seguito da una breve sessione riservata alle domande del pubblico
SOTTO IL VESTITO C’È UNA BANDIT Ora adatta all’uso sport touring
e alle risposte da parte del relatore. Dunque, si tratta di un’occasione da non perdere, per tutti coloro che sono interessati a questo argomento, riguardo al quale non è facile ottenere informazioni approfondite e tempestive. Questo convegno si terrà il 14 pomeriggio, con inizio alle ore 14,30. Nella mattinata dello stesso giorno, nell’ambito di un altro convegno, vanno segnalati, tra l’altro, due interventi a cura dei tecnici della Ducati e dell’Aprilia Corse relativi alla progettazione e allo sviluppo rispettivamente dei telai e del V4 per superbike. L’ingresso è gratuito (basta compilare un modulo distribuito presso le stesse biglietterie). L’uscita dell’autostrada è Modena Nord, dopo di che è sufficiente seguire le frecce indicanti la fiera.
IN OCCASIONE del recente Bol d’Or, tenutosi in Francia il 12 e 13 settembre, Suzuki ha presentato una delle sue novità per il 2010: la GSX1250FA. Stiamo parlando di un’interpretazione turistica delle note Bandit 1250 (naked) e Bandit 1250 S (semicarenata), che è facilmente riconoscibile dalle sue sorelle meno “vestite” per via della carenatura integrale, del faro anteriore, che si ispira a quello delle supersportive GSX-R, e di un plexiglass del cupolino più protettivo, adatto ai lunghi viaggi. La GSX1250FA monta un moderno quattro cilindri in linea di 1250 cm3 raffreddato a liquido, la ciclistica è stata presa in prestito dalle Bandit 1250/S e l’impianto frenante con ABS sarà di serie. La nuova GSX1250FA sarà disponile in tre colorazioni metallizzate: grigio, nero e blu. Arriverà nella primavera del 2010 e costerà circa 10.500 euro. motosprint
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Prova novità Ouroboros Zaeta di Alessio Aldrovandi
Derapare per credere È un prototipo da short track. Divertente ma anche impegnativo
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IAVERA DEL MONTELLO (TV) Pronunciando la parola Ouroboros la prima cosa a cui si pensa è uno scioglilingua. In realtà Ouroboros è una società che produce una moto senza dubbio originale, strettamente derivata dai veicoli da short track. Ouroboros è anche la nuova sfida di Paolo Chiaia e Massimo Rizzo, già conosciuti nel mondo delle due ruote perché importatori delle esclusive Confederate. La protagonista del nostro test si chiama Zaeta, un nome inconfondibile per una moto unica nel suo genere: un prototipo che Marco Belli porterà in gara, ma che in una versione un po’ diversa verrà anche messa in produzione per essere usata su strada. Sarà esposta al Salone di Milano, ma potrebbe avere un motore diverso: sono in corso trattative con diverse aziende ma sarà comunque italiano, anziché Yamaha. Prima di parlare della Zaeta è però doveroso spendere qualche parola sullo short track, “mondo” dal quale questa moto arriva. Lo short track è una disciplina molto famosa e diffusa in America, esiste un campionato europeo e i più importanti campionati nazionali sono in Inghilterra e in Germania, i Paesi europei maggiormente appassionati di questo sport. La lunghezza delle gare, che si svolgono in circuiti ovali sterrati percorsi in senso
antiorario, varia da 400 metri a 1 miglio (1.609 metri). Disciplina anomala lo short track e senza dubbio difficile: il grande Kenny Roberts dopo un paio di corse si rifiutò di gareggiare nel dirt track (la variante che si corre su piste più lunghe) con una moto superpotente spinta da un quattro cilindri Yamaha 750 due tempi da GP, dichiarando di essere pagato poco per guidare un mezzo così impegnativo! Erano meno pericolosi gli usuali bicilindrici a quattro tempi... LA ZAETA, monocilindrica, se non si esagera, non è difficile da guidare, perché è agilissima e trasmette tanto feeling sin dai primissimi metri. Ciò che risulta veramente difficile da apprendere è la tecnica di guida dello short track, perché in quella situazione l’abbiamo provata. E gestire tanti cavalli su un terreno sterrato non è mai facile. Una moto da short track va guidata controsterzando continuamente, in ingresso, a centro curva e in uscita. È anche per questo motivo che la Zaeta ha una posizione di guida particolare: è molto corta ma il manubrio è molto largo e vicino al piano di seduta. Le pedane sono posizionate abbastanza in basso e in pista quella sinistra viene sfruttata pochissimo, visto che si gira in senso antiorario: il piede interno alla curva viene utilizzato per trovare l’equi-
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DATI DICHIA RATI
DALL’ALTO: IL SERBATOIO È IN ALLUMINIO, IL CODINO, A DIFFERENZA DELLA SELLA, È CORTISSIMO E IL SILENZIATORE DI SCARICO RICORDA MOLTO QUELLI DELLE MOTO DA CORSA.
CI SONO DUE PEDANE MA QUELLA SINISTRA SI USA POCHISSIMO... motosprint
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Prezzo da 12.000 a 1 5.000 euro Potenza 6 8 CV (50,1 kW) Coppia 6,1 kgm (60 N m) Peso in o.d .m. 101 kg Colore gia llo
Prova novità Ouroboros Zaeta
LA TECNICA librio, sfiorando sempre il terreno. La maggior parte del peso del corpo, quindi, si scarica sulla pedana destra. La Zaeta, a differenza delle tradizionali moto da short track, ha il freno anteriore, caratteristica che risulta non poco utile per chi è alle prime armi. Ovviamente in staccata non è per nulla semplice gestire la moto, perché il fondo sterrato garantisce poca aderenza. Non bisogna frenare con troppa decisione perché si rischia di innescare il bloccaggio della ruota anteriore. La buona modulabilità dell’impianto, comunque, aiuta a trovare un buon feeling. Migliorabile, invece, l’efficienza del freno posteriore, al quale mancano mordente e modulabilità. IL MOTORE della Zaeta è stato preso in prestito della YZ 450 F da cross ed è stato potenziato con un kit fornito da Rinaldi. Il livello prestazionale di questo monocilindric è notevole. In accelerazione la Zaeta è
IN POCHE PAROLE CI PIACE Originalità del progetto Divertente Leggera e maneggevole NON CI PIACE Prezzo elevato Finiture perfezionabili Scarsa versatilità molto efficace e consente di effettuare spettacolari derapate anche senza aprire troppo il gas. Non c’è molto freno motore perché innescherebbe sbandate difficilmente controllabili e l’erogazione abbastanza fluida consente anche ai meno esperti di parzializzare il gas in curva. Nonostante la notevole coppia, il cambio sopporta bene lo stress; gli innesti, infatti sono morbidi e precisi. Le sospensioni sono tarate per garantire una buona aderenza in fase di accelerazione, consentendo così a chiunque di utilizzare dignitosamente la moto. A detta di Marco Belli, pilota di ottimo livello e collaudatore della Zaeta, la forcella ha una taratura che soddisferà anche i più esperti e smaliziati, mentre l’ammortizzatore, avendo un setting troppo morbido, non consente di innescare rapidamente la derapata, manovra che risulta più macchinosa. motosprint
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MOTORE YAMAHA 450 CON KIT RINALDI
LA ZAETA È SINONIMO DI ESSENZIALITÀ. LA VERSIONE TESTATA È UN PROTOTIPO MA LA MOTO STRADALE NON SARÀ MOLTO DIVERSA, ECCEZION FATTA PER IL MOTORE, CHE ARRIVERÀ DA UNA CASA ITALIANA.
Telaio e forcellone artigianali SEMPLICE ed essenziale. La Ouroboros Zaeta è una moto senza troppi fronzoli, caratterizzata da un telaio in tubi d’acciaio al cromo molibdeno simile a quello di una moto da cross. Il forcellone, anch’esso realizzato con tubi d’acciaio, è collegato senza l’ausilio di leveraggi all’ammortizzatore (sistema cantilever), che arriva dalla Penske ed è pluriregolabile (precarico molla, freno idraulico in compressione e in estensione). La forcella telescopica, invece, è una Showa con steli di 43 millimetri di diametro. Proprio come sull’ammortizzatore, si possono variare i freni idraulici in compressione ed estensione e il precarico molla. La Zaeta monta cerchi a raggi di 19 pollici di diametro ma la vera particolarità va ricercata nei pneumatici, caratterizzati da un disegno appositamente studiato per rendere più efficace la moto nelle curve a sinistra. L’impianto frenante è molto simile a quello che siamo abituati a vedere sulle più comuni moto da fuoristrada: all’anteriore c’è un disco flottante a margherita di 300 millimetri di diametro accoppiato a una pinza flottante Brembo a due IL PROTOTIPO DEL TEST ERA EQUIPAGGIATO CON UN MONOCILINDRICO YAMAHA DOTATO DEL KIT RINALDI. LA SOSPENSIONE POSTERIORE NON È PROGRESSIVA. A DIFFERENZA DELLE MOTO DA SHORT TRACK UTILIZZATE IN GARA, LA ZAETA HA IL FRENO ANTERIORE. ENTRAMBI I DISCHI FRENO SONO A MARGHERITA.
pistoncini paralleli; al posteriore c’è un disco di 240 millimetri accoppiato a una pinza Brembo a singolo pistoncino. LA ZAETA monta il noto e collaudato monocilindrico Yamaha a cinque valvole che equipaggia la YZ 450 F. Per aumentare potenza e coppia si è deciso di incrementare la cilindrata fino a 480 cm3 utilizzando un kit realizzato da Rinaldi. Le prestazioni dichiarate di questo monocilindrico sono di tutto rispetto: 68 CV alla ruota e una coppia di ben 60 Nm, traguardi raggiunti grazie anche a un particolare impianto di scarico completamente in titanio. Il motore della Zaeta è sprovvisto del motorino di avviamento e ha un cambio a cinque marce. Le sovrastrutture della moto sono davvero poche e spartane. Davanti al manubrio è stata montata una tabella portanumero da cross e la sella, le tabelle portanumero laterali e il codino/ parafango minimalisti, costituiscono la sola carrozzeria della moto. Bellissimo il serbatoio, realizzato in alluminio satinato. Contenuto il peso dichiarato in ordine di marcia, che è di soli 101 kg.
IDENTIKIT 1MOTORE Monocilindrico, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 480 cm3. Alesaggio e corsa non dichiarati. Rapporto di compressione 12,5:1. Distribuzione DOHC, cinque valvole. Alimentazione: carburatore Keihin di 41 mm Ø. Accensione CDI. Lubrificazione forzata a carter semi secco. Avviamento a pedivella.
1TRASMISSIONE Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque rapporti.
1CICLISTICA Telaio tubolare in tubi d’acciaio, forcellone in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella regolabile Showa con steli di 43 mm Ø, corsa ruota non dichiarata; posteriore cantilever con un ammortizzatore regolabile Penske, corsa ruota non dichiarata. Freni: anteriore un disco di 300 mm Ø con pinza Brembo a due pistoncini; posteriore un disco di 240 mm Ø con pinza Brembo a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 2.75 - 19”, posteriore 3.00 - 19”.
1DIMENSIONI Interasse 1.340 mm, lunghezza non dichiarata, altezza sella 800 mm. Capacità del serbatoio carburante 6 litri.
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Prova novità Kymco Agility 125 RS
IN TUTTO . O IC M O N ECO 9 EURO F.I I 9 .7 1 A T S R CO HILOMET C 2 3 I D E FA PIÙ ENZINA B I D O R IT CON UN L
di Dario Ballardini - foto Battistini
Costa meno di un 50 ma va molto più forte. Agile, carino, essenziale. Sorprende il rapporto qualità/prezzo
Low cost U N OTTIMISTA vede il bicchiere mezzo pieno, un pessimista lo vede mezzo vuoto, secondo un ingegnere in entrambi i casi è troppo grande. Anche secondo la Kymco, che disegnando il suo Agility 125 RS ha scelto la via dell’essenziale. Nulla di inutile, nessuno spreco, ogni elemento è pensato per assolvere esattamente alla sua funzione e nulla di più, come nei mobili dell’Ikea che pure sono belli e costano poco. L’Agility proprio da questo trae la forza di un sorprendente successo di vendite: perché costa meno di molti cinquantini ma va molto più forte: 1.799 euro f.i., la metà di molti scooter della sua stessa categoria, per un mezzo che è anche accattivante, soprattutto in questa versione RS. 200 euro in più rispetto al modello “base” che va ad affiancare, la contropartita è uno scooter che stuzzica i brividi sportivi, livrea vivace e qualche dettaglio diverso: frecce sul manubrio e retrovisori più aggressivi, sella a due piani, portapacchi sagomato e un nuovo cruscotto dall’aspetto un po’ “plasticoso” ma accatti-
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vante ed aggressivo. Non serve tanto per cambiare vita. Soprattutto quando sotto c’è una base che essenzialmente va bene e garantisce un ottimo rapporto qualità/prezzo. La parte migliore è il telaio: semplicissimo, monoculla sdoppiata in tubi, ma corto e agilissimo. L’Agility tiene fede al suo nome, se ci sono cambi di direzione e zig zag è una fucilata, se c’è da fare un po’ di slalom per raggiungere la testa della coda al semaforo pochi gli stanno alla pari: corto, agile, stretto e non troppo alto da terra. E anche molto leggero. Nel traffico è uno spettacolo, ed è anche estremamente intuitivo da condurre tra le curve; poco preciso in traiettoria - così corto! - ma facilissimo perché accetta senza fare una piega qualunque correzione e richiede pure uno sforzo minimo, ancora minore della versione R16, quella a ruote alte: questo le ha medie, di 14”, ne guadagnano sia la maneggevolezza, sia le dimensioni del vano sottosella che all’interno si scalda parecchio durante la marcia, ma può contenere un casco jet a
visiera lunga. Il rovescio della medaglia emerge sull’asfalto rovinato o - peggio - sul pavé: le sospensioni sono di livello economico e la risposta è molta secca sia davanti che dietro, in caso di buche ne perdono sia il comfort, sia la guida. Si può fare di più. Caratteristiche agli estremi opposti per i freni: modulabile ma poco efficace il tamburo posteriore, mentre il disco anteriore è eccellente, modulabile e potente al punto che lo si può usare con due sole dita. Spazi d’arresto ottimi, se il fondo non è rovinato, ed è anche dotato di un blocco sulla leva che permette di inserire il freno di parcheggio. LE FINITURE generali sono essenziali ma tutto è fatto con oculatezza, la parte posteriore dello scudo sostituisce il controscudo, che non c’è, e il gancio appendiborsa è privo di molla, ma ci sono retrovisori dall’eccellente visibilità e due cavalletti, quello laterale col ritorno a molla; le luci non si accendono automaticamente ma i comandi
IDENTIKIT OLE IN POCHE PAR CI PIACE lezza n Ma eggevo erosa n e g Erogazione basso o lt o m Prezzo E NON CI PIAC re u d i n o Sospensi riore Freno poste a a Il vano sc ld
MOTORE GENEROSO, DISCO A MARGHERITA, DISCRETO VANO SOTTOSELLA: ESSENZIALE, MA CON TUTTO CIÒ CHE SERVE.
sono robusti ed efficienti, le misure generali sono contenute per cui si passa dappertutto e si parcheggia in spazi minimi, ma l’abitabilità è adeguata ed i contatti delle ginocchia rarissimi. Quanto al motore, è il cuore giusto per uno scooter generosissimo: estremamente semplice, distribuzione monoalbero, due valvole e raffreddamento ad aria forzata. Niente brividi, 92 km/h effettivi - comunque 7 km/h più del dichiarato-, ma ha una gran bella “schiena” che lo rende efficacissimo in mezzo alle curve o nel traffico: basta spalancare il gas ed esce con una bella spinta e un’erogazione piena. In più non vibra in modo particolare e non consuma un accidente: si coprono più di 32 chilometri con un litro di benzina. Anche sotto questo aspetto, è più economico della maggioranza dei cinquantini.
1MOTORE Monocilindrico orizzontale, 4T, raffreddato ad aria forzata. Cilindrata 124,6 cm3. Alesaggio e corsa 52,4 x 57,8 mm. Compressione 9,6:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa comandata da cinghia, 2 valvole, alimentazione un carburatore LDF7-III diffusore 22 mm Ø, accensione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido con pompa trocoidale. Avviamento elettrico e a kick starter.
1TRASMISSIONE
Primaria a cinghia trapezoidale con variatore, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga automatica.
1CICLISTICA
Telaio monoculla sdoppiata in tubi di acciaio. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli 31 mm Ø, corsa n.d.; posteriore gruppo motore/trasmissione oscillante con un ammortizzatore idraulico regolabile nel precarico, corsa ruota 82 mm. Freni: anteriore un disco a margherita 200 mm Ø con pinza a due pistoncini; posteriore un tamburo 130 mm Ø. Pneumatici: anteriore 120/70-12”; posteriore 130/70-12”.
1DIMENSIONI
Interasse 1.325 mm, lunghezza 1.940 mm, larghezza 685 mm, altezza 1.140 mm. Peso 105 kg. Serbatoio n.d. motosprint
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QUANTI DISTRATTI DAL TELEFONO MENTRE guidava in autostrada, cosa che gli capitava piuttosto spesso con il lavoro che faceva, aveva imparato a scrivere gli sms. Mentre andava, certo. E non è che fossero particolarmente corti, tipo sto arrivando, butta la pasta, sono in ritardo, chiamami. No no, erano sms anche piuttosto articolati, con un senso compiuto, persino con qualche virgola e qualche punto e virgola. Era diventato così abile che ormai se ne faceva un vanto al sabato con gli amici, e li sfidava con messaggi lunghissimi, in cui inseriva anche qualche faccina o cavolata del genere. Commentava eventi di cronaca o delle serate in compagnia, faceva le pagelle delle partite, ideava, scriveva e inviava aforismi di cui molti, a onor del vero, piuttosto interessanti. Del fatto che compisse quotidianamente atti criminali componendo messaggi mentre era alla guida non si curava. Non si curava nemmeno del fatto che abitualmente telefonasse, per ore, stando appoggiato al finestrino con il braccio in fondo a cui terminava una mano che teneva stretto il cellulare. Viaggiava tantissimo, su e giù per l’Italia, e la macchina era davvero come il suo ufficio, e che cosa si fa in ufficio se non telefonare? Si naviga su internet. E questo era quanto riusciva a fare talvolta, magari se c’era un po’ di coda. Da quel suo telefono di ultimissima generazione, che tenerlo in mano era davvero un piacere, riusciva persino ad ottenere qualche informazione dal web. Che so: c’era traffico proprio lì dove stava transitando lui? Si connetteva, controllava e scopriva che a pochi chilometri c’era stato un incidente, per colpa di uno che telefonava guidando. Che imbecille, pensava. E proseguiva scrivendo a tutti gli amici una geniale frasetta sulla bellezza dell’essere sempre collegati con il resto del mondo. Quando si fermava da tutto quel guidare e scrivere e telefonare, certe volte capitava che avesse sete. E beh, certo, a furia di parlare le ore, viene sete, che diamine. E la birretta con il panino non se la faceva mancare mai. E se era estate anche due. Comunque si è capito senza tanti giri di parole: quando risaliva in macchina dopo pranzo non è che fosse stonato o ubriaco, ma tutta la sua testa era piacevolmente avvolta da un sottile velo di schiumetta amarognola dal sapore di birra. Solo una sensazione, che diavolo vuoi che sia, un delitto? Lievemente inebriato, in autostrada, alla guida con il cellulare in mano e il cervello impegnato in una conversazione: per molti gli atti criminosi sono soltanto uccidere qualcuno, non certo guidare con la testa altrove. Del resto lui si sentiva un gran pilota, soprattutto quando riusciva a compiere un abile slalom tra le altre auto, ma senza dar troppo nell’occhio. Intervistato per una di quelle indagini sul comportamento in auto degli Italiani, alla domanda sulla propria capacità di guida si era dato un bell’otto pieno, andando ad infilarsi in quel 63% che si valutano tra il sette e l’otto. Poi, per mandare un messaggio a qualcuno sulla notizia dell’intervista, si era malamente infilato anche sotto un guard-rail a lato della strada. Mandando a monte anche l’intero sondaggio. Laura Cattaneo
OPERE D’ARTE DUCATI
In vendita stampe d’autore “AMNESTY PLEASE” È LA STAMPA IN TIRATURA LIMITATA A 75, DELL’ARTISTA “MK”, IN VENDITA ON LINE SUL SITO WWW. DUCATIART.COM
DUCATI, in collaborazione con Cultwork, lancia una collezione di stampe d’arte per tutti agli amanti della moto e dell’interior design. Le opere sono interpretazioni libere ispirate al mondo motociclistico e sono suddivise in tre collezioni: Bike Art, Racing Art e Ducati Icons&Vintage Art. Oltre ai soggetti artistici originali, la collezione comprende anche delle immagini inedite dell’archivio storico di Ducati. Su www.ducatiart.com , è possibile acquistare direttamente l’opera d’arte desiderata scegliendo tra
quattro diversi materiali di riproduzione: tela d’artista, carta d’artista, Cultplex e Cultbond. È inoltre possibile scegliere le dimensioni preferite per un perfetto adattamento all’ambiente di destinazione. Le stampe sono realizzate in edizioni numerate, limitate oppure uniche. Tutte le opere, i cui soggetti sono creazioni originali ed unici, sono accompagnate da un certificato filigranato di autenticità, con un sigillo olografico apposto sull’opera, a garanzia dell’originalità e del valore collezionistico.
1Piemonte
1Marche
DOMENICA 11 OTTOBRE
SABATO 10, DOMENICA 11 OTTOBRE
Raduno territoriale a Collegno (TO). M.C. Leumann Collegno, corso Francia 326, Collegno (TO), tel. 011-4159543, fax 0114059511, e-mail nunzio.pollara@tin.it Mototour ad Alessandria (AL). M.C. Madonnina dei Centauri, corso Roma 85 (oppure C.P. 325), Alessandria (AL), tel. e fax 0131-40664, sito Internet www.mcmadonnina.it, e-mail info@mcmadonnina.it Mostra scambio ad Acqui Terme (AL). M.C. Acqui Terme Via Caratti 5 - Acqui terme Tel. 349-2111276, 3384759548, 3385803870
Motoraduno nazionale Città di Osimo (AN). M.C. Andrea Marchetti, Piazza Giovanni XXIII° 37, Osimo (AN), tel. 071-7133552, 335-6522675 , fax 071-7238035, sito Internet http://mcmarchetti.interfree.it, e-mail a-marchetti@hotmail.it
1Lazio DOMENICA 11 OTTOBRE Motoraduno interregionale a Guidonia (RM). M.C. Guidonia 1937, Via Andrea Palladio, 5, Villa Adriana (Roma), tel. 0774-533659, e-mail guidonia1937@motoclubfmi.it
1Lombardia
1Campania
SABATO 10, DOMENICA 11 OTTOBRE
DOMENICA 11 OTTOBRE
Motoraduno Nazionale della Casseula a Inveruno (MI). M.C. Inverunese, via Nino Bixio 1, Inveruno (MI), tel. 334-8841163, fax 02-97288171, e-mail inverunese@motoclubfmi.it
DOMENICA 11 OTTOBRE Cavalcata trial della Valle Brembana da Foppolo (BS) Partenza ore 10. M.C. Bergamo, via Carnovali 84, Bergamo (BG), tel. e fax 035-4592744, sito Internet www.motoclub.bergamo.it, e-mail info@motoclub. bergamo.it
1Veneto SABATO 10, DOMENICA 11 OTTOBRE Mostra scambio di auto e moto d’epoca alla fiera di Vicenza (VI). Fiera di Vicenza, via dell’Oreficeria 16, Vicenza (VI), tel. 0444969111, fax 0444-563954, e-mail vicenzafiera@vicenzafiera.it Motomarroni a Pederobba (TV). M.C. Aquile Bianche, via Levada 2, Levada-Onigo di Pederobba (TV), tel. 338-763910, 333-5390109, sito Internet www.aquilebianche.it, e-mail aquilebianche@motoclubfmi.it
1Friuli Venezia Giulia
Multimedia SI PUÒ, con un semplice telefonino, esprimere personalità e creatività? L’azienda taiwanese HTC Corporation è convinta di sì. A partire da questo ottobre propone un nuovissimo modello di smartphone, Tattoo, che si adatta alle esigenze di qualsiasi utente quasi come una seconda pelle. È infatti possibile, in base al proprio stile o umore, personalizzare ogni aspetto di Tattoo - dalle cover, alle applicazioni,
Radunifino all’11 ottobre
Motoraduno a Ischia (NA). Ischia Bikers, Via Eddomade 34, Casamicciola Terme (NA), tel. 081/996843 anche fax, e-mail ischiabikers@ gmail.com
1Puglia DOMENICA 11 OTTOBRE Mostra scambio ad Acquaviva delle Fonti (BA). M.C. I Mascheroni , Estram. Pozzo Zuccaro 48, Acquaviva delle Fonti (BA), tel. 080-762105, fax 080-3053476, e-mail info@ agenziafullservice.it
1Calabria DOMENICA 11 OTTOBRE Motoraduno interregionale ad Amendolara (CS). I Lupi di straface, Via Lagaria , Amendolara (CS), tel. 340-3049868, fax 3292596284, e-mail ilupidistraface@motoclubfmi.it
1Sardegna DOMENICA 11 OTTOBRE Raduno a Elmas (CA). M.C. Kart Elmas, via dell’Arma Azzurra 32, Elmas (CA), tel. 070243490, 333-6684087, fax 070-216135, email r.flaviani@tiscali.it
DOMENICA 11 OTTOBRE
ai contenuti - grazie al sistema operativo Android e ad un’interfaccia molto intuitiva. Di dimensioni contenutissime, ideali per chi va in moto, Tattoo integra i più innovativi servizi di Google e Facebook ed un comparto tecnico al top. Costo: sui 200 euro.
Motoincontro Cordenons (PN). M.C. Centauro Cordenons, via Sclavons 15/3, Cordenons (PN), tel. 0434-932674, fax 0434-27673, e-mail centaurocordenons@motoclubfmi.it
1Emilia Romagna DOMENICA 11 OTTOBRE Motoconcentrazione a Sant’Agata Bolognese (BO). Gruppo Motociclistico Barta Inside, Bar Antares, Bologna (BO), tel. 051-966156
1Toscana SABATO 10, DOMENICA 11 OTTOBRE Motoconcentrazionale Nazionale, Bonus TTN, al Mugello (FI). M.C. Le Poiane dell’Appennino, viale Matteotti 25, Scarperia (FI), tel. 055-8494374, e-mail lepoianedellappennino@motoclubfmi.it
DOMENICA 11 OTTOBRE Motoincontro dei Marroni a Vicchio del Mugello (FI). M.C. Giotto, Via Macelli 18, Vicchio (FI), tel. 055-8495604; 348-0468529, fax 0558497544, e-mail mcgiotto@libero.it
IL 10 E 11 OTTOBRE ULTIMO BONUS TTN AL MUGELLO In concomitanza con l’ultima prova del CIV, al Mugello si svolgerà un raduno nazionale, organizzato dal moto club Le Poiane dell’Appennino, valido come decimo e ultimo Bonus TTN. Il 10 ottobre alle ore 10 è in programma un giro turistico sulle colline del Mugello e, a seguire, sara possibile effettuare un giro in pista. Nel pomeriggio e in serata musica e spettacoli vari. Per info 3396523733, 349-6485775.
AVVENTURA NEL DESERTO AFRICA nord-occidentale, da qualche parte nella vastità del Sahara. Riprendo da qui il racconto iniziato la settimana scorsa. Michel, un francese, mi precede sul tòle ondulè. Io lo seguo come posso in sella alla mia moto. Siamo diretti a un posto misterioso che conosce solo lui, chiamato Jannat. Non ha saputo - o voluto - indicarmelo sulle mappe. Michel è sicuramente della legione straniera. Ci metterei la mano sul fuoco. Dice: decoratore edile di Bligny in vacanza. Ma va. Dice anche che da ragazzo correva il motocross. Forse l’unica verità, vedendolo come guida furiosamente sulla sabbia. Da demonio o appunto da legionario, sostantivi probabilmente intercambiabili. Tolto questo non so altro: dove va, da dove viene, dove è stato. Insomma, tutte quelle cose normali che ci si comunica tra motociclisti in viaggio. È bravissimo nel dribblare le domande senza dare l’impressione di non voler rispondere. Per fortuna ogni tanto ha la creanza di fermarsi ad aspettarmi. Lo vedo spesso scomparire dietro una duna, galleggiando tra grandi sconquassi di sabbia, come navigasse in groppa a un cammello col turbo. Io m’affanno, sudo, perdo sali e liquidi a zampillo, rischio di cadere millecinquecento volte al secondo. Lui mi guarda e fa: “…ti sei fermato a raccogliere rose del deserto, mon amì?” Non lo sfanculo solo per risparmiare fiato. Tipo strano questo Michel. Anzi, “strano” non è la parola esatta; c’è un qualcosa di inafferrabile nel personaggio, ma anche di magnetico, non so come definirlo, sarei tentato di dire “inquietante”. L’ho incontrato per caso on the road, a sud della balise, e m’ha convinto a seguirlo verso questo suo posto segreto che mi sta già facendo girare le balle. Il paradiso delle enduro, l’ha definito. Ma, scherzando, ha anche aggiunto che per arrivarci bisogna attraversare l’inferno. La pista, in effetti, peggiora di metro in metro. Prima una specie di autostrada sahariana sfiancaossa, poi un solco corrugato, infine una cosa molle e infida dove già solo restare dritti è un miracolo. Lo vedi? – mi dico prendendomi idealmente a schiaffi, mentre correggo di reni un’imbarcata assassina - è una trappola, vuole condurmi al suo fortino perso tra le sabbie, per arruolarmi sotto ricatto alla causa mercenaria: naja o pena di morte. O forse no, forse è davvero il diavolo in persona, ed io stupido che ci sono cascato. Finirò i miei giorni qui, tapino, le ossa a seccare al sole, dopo l’ultimo sorso della borraccia e l’ultima stilla di benza nel serbatoio. Ed ecco, ora Michel in bilico sul crinale di una duna fa un gesto ambiguo, per sparire subito oltre con uno sbuffo di sabbia. Ci siamo, è il mio destino. Arranco disperato fin lì, poi getto uno sguardo e allibisco. Di là c’è la transahariana asfaltata e, di fianco, il palmeto della maggiore oasi del Sud. Macchè Jannat e legionario, macchè demonio. Michel è un povero sfigato che non voleva ritornare solo e non aveva coraggio di dirlo. Però, dov’è finito? All’oasi nessuno ne sa niente, per strada nessuno l’ha visto. Io lo sto ancora aspettando, mi deve restituire il cavalletto fotografico che gli avevo imprestato. Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it
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Domenica la sfida a squadre a Pleven 1Velocità 11 OTTOBRE Campionato inglese superbike a Oulton Park (Gran Bretagna) ACU tel. +44-1788566400, fax +44-1788-573585, sito Internet www.acu.org.uk, e-mail admin@acu. org.uk
1Cross 11 OTTOBRE ITALIANO - Campionato quad cross (ultima prova) a Marina di Carrara M.C. Three Eyes, via Castelfidardo 7, Fano (PU), tel. 0721-861948, fax 0721-869420, sito Internet www.quadmotard.it Trofeo delle Regioni “Marinoni” di minicross a Faenza (RA) M.C. Faenza, via Gatti 21, Faenza (RA), tel. 0546-662450, fax 0546-688224, sito Internet www.motoclubfaenza.it, e-mail motoclubfaenza@ libero.itc Campionato piemontese a Salmour (CN) M.C. Fossano, Viale Ambrogio 18, Fossano (CN), tel. 338-1403875, fax 0172-695200, e-mail bert.ba@libero.it, fossano@motoclubfmi.it Campionato ligure a Sassello (SV) M.C. Sassello, località Giardinetti, 1, Sassello (SV), tel. 019-724477, fax 019-720079, email mcsassello@libero.it Campionato trentino a Tenno (TN) M.C. Tenno, via Dante Alighieri, Tenno (TN), tel. 0464-521221, fax 0464-553945, sito Internet www.motoclubtenno.it, e-mail motoclubtenno@libero.it Campionato triveneto a Codroipo (UD) M.C. Pedemontano, C.P. 75, Aviano (PN), tel. e fax 0434-959400, 338-6260089, sito Internet www.mcpedemontano.it, e-mail info@mcpedemontano.it Campionato toscano a Miravalle di Montevarchi (AR) M.C. Brilli Peri, Casella Postale 98 Circ. M, Montevarchi (AR), tel. 055-9707222 martedì dopo le 21.00, fax 055-9707348, sito Internet www.mcbrilliperi.it, e-mail info@mcbrilliperi.it Campionato sardo a Oristano M.C. Motor School Oristano, Via Cagliari 93, Oristano (OR), tel. 0783-310040, fax 0783-310447, e-mail marcomoto@marcomoto.it
Campionato lombardo a Misinto (MI) M.C. Misinto A. Bergamonti, via Marconi c/o Scuola Elementare, Misinto (MI), tel. 0296460150, 02-96721208 anche fax, sito Internet http://web.tiscali.it/moto_club_misinto/, e-mail mc.misinto@tiscali.it Campionato Hard Race triveneto ad Arsiè (BL) M.C. Pistoni Roventi, via I Maggio 10, Arsiè (BL), tel. 0439-59052, 328-8311635, 348-8708557, fax 0439-310290, e-mail pistoniroventi@tiscali.it Campionato emiliano-romagnolo e trentino a Bardi (PR) M.C. Bobbio, Contrada di Borgoratto 6, Bobbio (PC), tel. e fax 0523936905, e-mail mcbobbio@libero.it Campionato marchiagiano e umbro a Spoleto (PG) M.C. Spoleto, via Cerquiglia 31, Spoleto (PG), tel. 0743-222175, 3356932772, fax 0743-202049, sito Internet www.motoclubspoleto.it, e-mail motoclub@motoclubspoleto.it
12 OTTOBRE MONDIALE - Sei giorni Enduro a Figueira da Foz (Portogallo) (fino al 17 ottobre) FNM, Calçada Marques de Abrantes n° 40 2° Dt, 1200-718 Lisboa, tel. +351-213936030, fax +351-21-3971457, sito internet www.fnm.pt, e-mail fnm-geral@ netcabo.pt
Trofeo Skube Verdeonline a Lavagna (GE) M.C. Tigullio Motor Club, viale Kasmann 10, Chiavari (GE), tel. 335-6470986, fax 0185-384588, sito Internet www.tigulliomotor.com, e-mail tigulliomotor@libero.it Husqvarna Enduro Cup, ultima prova, a Siena M.C. Vernio, Via Della Stazione 4, Mercatale Di Vernio (PO), tel. 0574-938239, fax 0574-938239) Campionato piemontese a Scopa (VC) M.C. Valsesia, via d’Adda 2, Varallo Sesia (VC), tel. fax 0163-71344, 348-3009104, sito Internet, e-mail valsesia@federmoto.it motosprint
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11 OTTOBRE Trofeo Master Beta, ultima prova, a Ponte alla Chiassa (AR) M.C. Bulldog Stella Azzurra, Ponte alla Chiassa 284, Arezzo, tel. 329-9020661; 335-5697448, fax 0575-362034, sito Internet www.motoclubbulldog.com, e-mail andrea.valenti11@tin.it
1Speedway 15 OTTOBRE Campionato triveneto (in notturna) a Lonigo (VI) M.C. Lonigo, via S.Marina 25, Lonigo, tel. 0444-831894 , fax 0444-835144, sito Internet www.motoclublonigo.com, e-mail info@motoclublonigo.com
1Supermoto 10 OTTOBRE ITALIANO - Campionato minibike supermoto a Castelletto di Branduzzo (PV) FX action, C.P. 168, Marina di Pietrasanta (LU), 0584-99370, 338-7830809, 0546-622218, www.fxaction.it, fxaction@ tiscali.it
11 OTTOBRE MONDIALE - Supermoto delle Nazioni a Pleven (Bulgaria) Bulgarian Motorcycle Federation tel. +359 29818989, sito Internet wwww.bfm.bg, e-mail office@ bfm.bg
IN TV 11 OTTOBRE SUPERMOTO NI DELLE NAZIO 2 EUROSPORT ORE 15,00 1Scooter
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11 OTTOBRE
1Enduro 11 OTTOBRE
1Trial
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SIMONE ALBERGONI
1Rally 11 OTTOBRE MONDIALE - Rally dei Faraoni - Campionato FIM Croos-country rally in Egitto ( dal 3 ottobre) Automobile and Touring Club of Egypt, , tel. 202 2574 33 55, 31 15 , fax 202 2574 34 18, sito Internet www. atce-egypt.org, e-mail autoclubegyptceo@ link.net
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1Minimoto 11 OTTOBRE ITALIANO - Campionato minimoto, quarta finale, a Pomposa (FE) M.C. Pomposa, Circuito di Pomposa, SS Romea km 29, S. Giuseppe di Comacchio (FE), tel. 0533-380366, fax 0533-380093, sito Internet www.circuitodipomposa. com, e-mail marco@circuitodipomposa. com
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