MotoSprint#41

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YAMAHA YZ450F Negli USA con la più rivoluzionaria delle cross

MOTOGP E SBK Schieramenti e calendari 2010

41 13/19 ottobre 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1643

2,50 Euro (Italy only)

La sfida Tre GP che valgono titolo e futuro La minaccia Lorenzo è seria ma gli esperti puntano su Rossi

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

MOTO2 L’analisi tecnica delle nuove “250” RALLY DEI FARAONI La sfida africana parla (anche) italiano NOVITÀ 2010 Kawasaki Z1000 Honda VFR1200F il futuro è maxi


Sommario numero 41/09

1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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1PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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1IN PISTA

MotoGP Come e perché Lorenzo è arrivato a contendere il titolo a Rossi I segreti della Moto2 Il pronostico per il GP Australia Mondiali 2010 A confronto i calendari MotoGP e Superbike Velocità CIV, ultima prova al Mugello Il punto sul Trofeo Moriwaki Trofeo Mediterraneo e Yamaha Cup

20 26 30 32 36 42 44

1FUORISTRADA Cross Il ct Bartolini analizza il Nazioni Varie Rally dei Faraoni Supermoto delle Nazioni Sportitalia I campionati regionali

57 60 64 66

1SU STRADA

Novità Kawasaki Z1000 Le altre Kawasaki 2010 Honda VFR 1200F Attualità Modelli 2010: la gamma Beta RR Enduro 4T, Moto Guzzi Aquila Nera, TM MX 450 F e EN 300, Yamaha MT01 SP, Triumph Rocket III Roadster. Le immatricolazioni di settembre Prova novità Yamaha YZF 450F Motolandia Epoca, turismo, viaggi Made in Abbigliamento e accessori

1MERCATINO

Compravendita di moto e accessori

72 74 76

80 84 88 90 92

1GP GUIDA

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

1RUBRICHE

Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo

98 16 18 70 88 89

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

In MotoGP troppi piloti non all’altezza VI SCRIVO nel bel mezzo del GP Portogallo della classe regina. Mi defilo dallo schermo e mi munisco di carta e penna. Tale reazione da parte di un appassionato di corse suggerisce due motivazioni: o uno spettacolo senza precedenti (ma voi che dite, me lo sarei perso?) oppure un’esibizione di piattezza assoluta. È proprio questo lo scenario proposto dall’Estoril: sorpassi contati, distacchi abissali tra i piloti e soprattutto l’ovvia consapevolezza di almeno dieci piloti non all’altezza dei giochi. Molti piloti non sembrano cavalcare un bolide da 250 cavalli, ma un asino e pure stanco. Vermeulen, Talmacsi, Toseland, Canepa, Kallio, De Puniet, Elias. E aggiungerei pure i plurisecolari Edwards e Capirossi. Basta, non se ne può più. Sento l’esigenza di nomi nuovi, facce fresche e tanto talento, cosa che ora raramente si coglie, tolti i primi tre della classifica. Ebbene sì, soltanto lo-

ro si salvano: il resuscitato Stoner, l’imperituro Valentino, quel talento straordinario di Lorenzo. Escluderei con convinzione Pedrosa perché ormai non ha più scuse: da anni guida e pretende una moto “cucita” su di lui, ma i risultati non lo ripagano: terzi e quarti posti anonimi, intervallati da sprazzi occasionali ai quali, puntualmente, accoppia cadute e conseguenti infortuni, segno dei suoi limiti. Rimangono fuori un Dovizioso che può giustificarsi con l’età e la poca esperienza, un Melandri dotato di un mezzo fatiscente e Nicky Hayden, che soffre una moto appartenente esclusivamente alle capacità di guida di Casey. Essendo poi quella odierna una domenica in cui confluiscono sul video MotoGP e Superbike, non posso che infierire: lo spettacolo delle derivate di serie ha sopraffatto le anonime e noiose gare della MotoGP, che sempre più assomigliano alla pedante For-

mula 1. Invece i vari Haga, Spies, Rea, Biaggi, Fabrizio, Haslam, Byrne, Checa, sono ad ogni gara a lottare per la vittoria, senza esclusione di colpi. La Superbike, dai costi minori e dalla partecipazione allargata, propone molti piloti giovani e promettenti che vengono dalla gavetta (lì non basta la “valigia”, vedi Talmacsi). Un mondo più semplice e più vicino ai veri appassionati di moto. Con tutta l’ammirazione possibile per uno straordinario personaggio quale è Valentino Rossi, sarete d’accordo nel riconoscere che un solo nome non può essere la sintesi di un campionato. La Dorna deve solo sperare che Rossi tenga ancora per mano quella “signora anzianotta” che è la MotoGP: non oso immaginare la classe regina senza il Dottore... E puntualmente tornano alla mente i bei tempi, quando Vale, Biaggi, Capirossi, Gibernau, Melandri se le davano di santa ragioIL MONDIALE SUPERBIKE SI DECIDERÀ ALL’ULTIMA PROVA, IL 25 OTTOBRE A PORTIMAO. HAGA (41) DOVRÀ DIFENDERSI DALL’ULTIMO ASSALTO DI SPIES. ENTRAMBI DOVRANNO FARE I CONTI ANCHE CON BIAGGI (3) E REA.

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CONCOMITANZE. DAVVERO NON SI PUÒ FAR MEGLIO? Noto che state intensificando i servizi sulle gare su strada ed estreme. Bene, sono molto più pericolose di quelle in pista, è vero, ma mettono in evidenza la passione dei piloti e si sente l’adrenalina che scorre a fiotti. E ora una piccola polemica: anche domenica 4 ottobre una sovrapposizione tra Superbike e MotoGP. Possibile che non si riesca a fare di meglio? Andrea Finotti AUGURI A LORIS REGGIANI. FANNO CINQUANTA... Mercoledì 7 ottobre il nostro Lorito 13 compie cinquant’anni! Tramite Motosprint vorrei augurargli buon compleanno. Gerardo Bellia Milano HO VINTO CON TOTO SBK. IL PASS, UN PREMIO SUPER! Sono la fidanzata di uno dei vincitori del Toto Superbike: premio i due pass paddok per la gara di Imola. Sarò retorica, ma volevo ringraziarvi tantissimo: abbiamo passato una giornata speciale. Non consideravo molto la SBK, ma mi sono ricreduta: le gare sono state emozionanti, Michel Fabrizio è stato grande, e in più abbiamo avuto conferma che Sic è davvero simpaticissimo e disponibile; il mio fidanzato Giorgio ha potuto conoscere Troy Corser, uno dei suoi miti; abbiamo addirittura incontrato Troy Bayliss! Non potevamo aspettarci di meglio... Letizia Genova

IN BREVE

COME MI DIVERTO CON LA SBK

COSA C’ENTRA BELEN CON LE SUPERBIKE? Cosa c’entra Belen Rodriguez col Mondiale Superbike? A Imola, durante la festa di Bayliss del sabato sera ha detto due parole poi è sparita, domenica alla premiazione di gara 2 è scappata dal podio. Forse per il ruolo di madrina ci voleva un’altra... Bonazza Emanuele Russi (RA)

ne: poca elettronica, molte moto competitive e via. Quei tempi sembrano impossibili da ritrovare. Di chi la colpa? A voi la risposta... Io vado a gustarmi gara 2 della Superbike, qui sì, il divertimento è assicurato. Diego Farfanelli Perugia

COME ha ben sintetizzato Enrico Borghi nel suo commento al GP Portogallo sul numero scorso, quest’anno la MotoGP offre gare noiose ma grande incertezza sul nome del futuro campione del mondo. E questo è già qualcosa. Non è detto che si arrivi all’ultimo appuntamento della stagione con il titolo ancora in ballo, come avviene in Superbike, ma può succedere. Vedremo. Per quanto riguarda la qualità dei piloti in pista e la pluralità di possibili vincitori, le classifiche ti contraddicono. In MotoGP hanno vinto quest’anno cinque piloti (Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Stoner e Dovizioso) esattamente come in Superbike (Haga, Spies, Fabrizio, Biaggi, Rea). Due sono i piloti in corsa per il titolo MotoGP, due quelli che se lo giocano in SBK. E ora veniamo agli altri. In MotoGP ci sono fior di piloti, con qualche, immancabile eccezione. Sparare su Talmacsi è facile facile: l’ungherese è nel posto sbagliato, ma ci è finito per una serie di circostanze difficilmente ripetibili. Il prossimo anno il pilota che ha vinto di più in Superbike passerà alla MotoGP, mentre faranno il percorso contrario quelli che non sono riusciti a trovare uno dei pochi posti a disposizione. Nello specifico di domenica 4 ottobre, la Superbike ha stracciato la MotoGP in quanto a spettacolo offerto, però il pubblico italiano non l’ha premiata. È un peccato, ma i dati d’ascolto sono spietati. La MotoGP è stata vista da più di cinque milioni di spettatori, con uno share del 32 per cento. Nel giorno delle concomitanze, la Superbike, ha invece perso il confronto con 250 (gara 1) e 125 (gara 2).

I COLORI DEGLI AZZURRI MAGLIA VERDE FUORI LUOGO SONO rimasto un po’ interdetto nel vedere la Nazionale Italiana disputare, in onore della Regione Lombardia, una delle prove del Motocross delle Nazioni in maglia verde. Senza dubbio un gesto di ringraziamento nei confronti dell’Ente organizzatore di questo evento era doveroso e più che ben accetto. Però che i colori della Nazionale, tradizionalmente azzurri (o bianchi) siano stati modificati così profondamente l’ho trovato eccessivo e anche un po’ fuori luogo. Si parla di Nazionale Italiana e non di Regionale Italiana. Il tributo alla regione Lombardia poteva benissimo essere veicolato attraverso una fascia al braccio, un logo, il colore del numero di gara ecc… Insomma, c’erano mille modi per ottenere il medesimo scopo (ringraziare i “padroni di casa”), senza stravolgere i colori della squadra Italiana, e con questi l’identità della nostra Nazionale. Sarei curioso di sapere la vostra opinione in merito. Tomaso

PECUNIA non olet, dicevano i latini. Tuttavia, la penso esattamente come te. Sono o non sono i nostri “azzurri”?

CROSS NAZIONI CI SONO RICASCATO... CI SONO ricascato. Dopo quarant’anni di pane e motocross, speravo che le cose fossero un po’ cambiate, e dopo aver letto le entusiastiche presentazioni riservate all’evento, io e mio figlio abbiamo pensato di recarci a Franciacorta. Dopo l’ultimo mondiale a cui ho assistito in Italia negli anni ‘80, avevo promesso a me stesso che le gare sarei andato a veder-

]

BENTORNATO CASEY CI SI attendeva un rientro clamoroso: vittoria o sindrome da ritiro anticipato. È presto per fare pronostici, ma il fatto che Stoner sia a 7 punti da Pedrosa a tre GP dalla fine lascia sperare in un podio in campionato, nonostante lo stop e la stagione travagliata. Troppo spesso si è sottolineato il potere di Vale di far andare in tilt il sistema nervoso dei suoi avversari, ma stavolta credo si sia sbagliato, e di molto, il bersaglio. Stoner ha cominciato ad avere problemi subito dopo aver dato paga a Rossi al Mugello, quindi le congetture sanno un po’ azzardate. Stoner e i suoi problemi di stress hanno poco a vedere con la capacità del Dottore di far “ammalare” gli avversari: Casey ha fatto tutto da solo. Ma ha un merito che gli deve essere riconosciuto: se non avesse stracciato Rossi nel 2007, Valentino avrebbe lentamente percorso il viale del tramonto, invece la seconda giovinezza l’ha dovuta cercare con tutte le sue forze. Ora la Yamaha è la moto migliore, molto meglio della Honda. La Ducati è sempre stata una buona moto con dei grossi limiti, che solo Casey ha il pregio di cancellare. Se a Rossi si dà il merito di una M1 perfetta nel 2004, nel 2005 ed oggi, a Rossi va un po’ di colpa nel biennio nero di questa moto. Non può essere merito suo quando vince e colpa degli altri quando non vince. Si vince e si perde insieme. Ora il Mondiale è apertissimo, grazie a Lorenzo. Nonostante la monogomma le gare sono appassionanti a volte sì e a volte no, esattamente come prima, ma gustiamoci le ultime battute di una stagione comunque saporita di eventi. Grazie a Stoner per quello che è stato, auguri per quello che sarà. Nel frattempo, bentornato. Matteo Pistillo - Bologna


Lettere

otosprin Luciano da m

le solo all’estero. Beh, trent’anni sono passati, ma nulla è cambiato. Coda chilometrica al casello autostradale in uscita. Parcheggio a circa 3 km dal circuito. Bus navetta nemmeno l’ombra. Coda di 45 minuti per l’acquisto del biglietto. Morale: le prove del mattino ormai erano andate. Che dire poi della sistemazione riservata al pubblico? Una pietraia su cui era improbabile trovare una parvenza di sistemazione stabile in piedi o seduti, a causa della pendenza del terreno. Impossibile spostarsi lungo il percorso, nessuno ha pensato di garantire spazi o corridoi riservati al transito; per percorrere 50 metri abbiamo impiegato quasi tre quarti d’ora. I servizi igienici erano in posti improbabili. Il tutto condito da un polverone da paesaggio lunare. Altro che le verdi colline pubblicizzate. Per ultimo tengo la consueta maleducazione di noi tutti, che unita alla totale mancanza di contenitori per i rifiuti ha fatto sì che in un lampo ci trovassimo in un’immensa pattumiera. A salvare il bilancio ci hanno pensato come al solito i piloti, che su un tracciato molto spettacolare non hanno risparmiato impegno e numeri. Nonostante il risultato finale non abbia reso il giusto merito alla nostra squadra. Ernesto Acquasaliente Valli del Pasubio (VI)

cesso di pubblico superiore alle aspettative, e questo ha complicato le cose. Impianto e struttura organizzativa erano infatti in qualche modo al debutto, perché solo sei mesi fa la pista da cross di Franciacorta non esisteva. Auspichiamo che i disagi emersi trovino adeguato correttivo. Significherebbe voler dare continuità ad un impianto che ha offerto molto dal punto di vista della spettacolarità.

DICHIARAZIONI CORSER BREMBO CORREGGE TROY GENTILE Direttore, le invio una precisazione in merito alla notizia “Troy Corser: Quanti problemi ai freni”, pubblicata sul n. 39 di Motosprint. Dal breve articolo si evince che il sistema frenante Brembo utilizzato dal pilota Troy Corser, del team BMW, durante l’ultima gara del Campionato Superbike di Imola, sia stato mal funzionante e abbia danneggiato il pilota. Brembo informa che i componenti del sistema frenante di propria fornitura montati sulla moto di Corser durante gara 1 erano perfettamente funzionanti, così come riscontrato dai nostri tecnici - insieme ai tecnici BMW - tra gara 1 e gara 2 e come evidenziato anche dal perfetto funzionamento del sistema con uguali specifiche installato sulla seconda moto del team BMW, guidata da Ruben Xaus.

SPALTI GREMITI PER IL CROSS DELLE NAZIONI A FRANCIACORTA. PER IL PUBBLICO NON È MANCATO QUALCHE DISAGIO.

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Le uniche differenze nel sistema frenante dei due piloti del team BMW era la presenza sull’impianto di Corser di alcune modifiche effettuate su richiesta del pilota direttamente dal team BMW. Tali cambiamenti non erano condivisi dai tecnici Brembo, che avevano prontamente evidenziato al team BMW che avrebbero potuto indurre malfunzionamenti e creare problemi. Inoltre, a seguito delle verifiche fatte dopo la gara, è emerso che il team BMW ha impiegato in gara 2, ad insaputa dei nostri tecnici, un secondo set che è risultato con utilizzo oltre il limite di percorrenza consigliato da Brembo e non verificato nella funzionalità prima del montaggio. Gianfranco De Marchi dir. Comunicazione Brembo

SEMPRE in tema di precisazioni, mi preme sottolineare che l’affermazione cui si fa riferimento è in toto di Troy Corser (la si può trovare “virgolettata” anche nel suo sito internet).

IMOLA PIÙ ATTENZIONE PER IL PUBBLICO ERO curioso di vedere quanto fatto a Imola durante la chiusura al circuito. Arrivato con la mia Kawasaki alla Tosa (con in mano un biglietto da 80 euro) la prima bega: la moto non può entrare. Ma come? Sono entrato per dieci anni! Non resta che scegliere tra parcheggio selvaggio fuori o a pagamento lontano. Non potevano scriverlo prima? A bordo pista non è cambiato nulla: le penose seggiole verdi inchiodate nel legno restano le stesse. Per 80 euro ci devono mettere le poltrone in pelle! E non parliamo dei bagni, un schifezza. Per la modica cifra di 80 euro non dovrebbe essere tutto un po’ più in ordine? Per fortuna lo spettacolo in pista è stato eccezionale. Michele Beccari Migliarino (FE)

SPORTIVITÀ GLORIA E RISPETTO SONO un “ragazzo” all’antica e sono del parere che la sportività rientri tra i valori imprescindibili di chi fa sport a qualunque livello. Bene ha fatto Tardozzi a non dare ordini di scuderia al suo pilota. Però Fabrizio avrebbe dovuto avere la sensibilità di capire che Haga, il suo compagno di squadra con qualche anno in più e quattro mondiali non vinti, aveva bisogno di lui. Michel avrebbe potuto rimandare questa sua sana voglia di vincere ad un altro momento della sua carriera. La Ducati, la squadra, i tifosi, gliene sarebbero stati grati e il suo valore non sarebbe stato comunque sminuito, anzi, sarebbe passato alla storia come un pilota oltre che bravo anche generoso e altruista. Lo stesso discorso si può fare per Simoncelli; ha voluto dimostrare al mondo di essere un fico, superando Biaggi, dimenticando di essere un ospite di passaggio. Sarebbe stato cortese cedere i propri punti alla squadra. Se avesse scatenato un incidente, Simoncelli non sarebbe stato così tanto osannato. Credo che se Haga dovesse perdere il campionato del mondo per quei 5 punti persi a Imola, a Fabrizio toccherà un bell’esame di coscienza. Mi auguro che mai nessun team manager dia ordini di scuderia (F.1 docet) e al tempo stesso auspico che i piloti sappiano intuire al volo alcune piccole e semplici situazioni, arrivando a preferire all’effimera gloria di una gara il duraturo rispetto di tutti. Peppino Crea Roma

IO LA PENSO COSÌ

A DI ESTORIL DOPO LA GAR I PERMETTERS Ò U P R E N O T S RI E I CALCIATO M O C E R A F I A D TTO LA CURV O S O N N A V E CH : “ORA ZITTI” IL NAZIONI ha avuto un sucE FAN SEGNO t.it


Officina

di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it

FASE UTILE

RAFFREDDA DI PIÙ CON L’ADDITIVO L’esperimento di un lettore TORNO di nuovo sull’argomento “raffreddamento” in quanto la sua risposta data al signor Lorenzo Angelucci sul n. 33 ha destato in me grande interesse. In modo particolare gli additivi, le loro proprietà, gli impieghi e i risultati mi hanno sempre interessato. Aggiungendo a questo il fatto che mio malgrado ho molto tempo a disposizione in quanto cassaintegrato causa terremoto, ho voluto toccare con mano l’efficacia dei riduttori di tensione superficiale dell’acqua. Ho una breve esperienza di enduro e conosco in piccola parte i problemi di surriscaldamento che un motore può subire se

sottoposto ad impiego gravoso. Attualmente possiedo una monocilindrica 250 4 tempi ed una Kawasaki ZX-6R sulla quale, potendo contare sulle informazioni attendibili dell’indicatore digitale della temperatura acqua, ho voluto utilizzare il Purple Ice. Ho effettuato delle semplici rilevazioni nell’uso della moto: con una temperatura ambiente di 22° C ed una umidità relativa del 56% ho percorso il passo delle Capannelle. Raggiunto il valico con il mio solito ritmo (allegro ma senza esagerare), cioè senza mai passare i 10.000 giri/min, ho letto una temperatura del liquido refrigerante di 74° C. Seguendo le

modalità riportate sul manuale d’officina ho scaricato il liquido presente nell’impianto, (quello originale di colore verde) sostituendolo con la seguente composizione: 2.490 ml di acqua demineralizzata miscelata al 50% con Paraflu e 110 ml di additivo statunitense. Ho atteso circa una settimana in modo da poter riverificare le stesse condizioni ambientali: ore 19 temperatura dell’aria 22 °C ed umidità relativa del 52%. Raggiunto il valico appenninico alla solita andatura e distante da casa mia, 22 km, la temperatura liquido refrigerante rilevata dallo strumento era 70° C. Il mio scetticismo sull’additivo Purple Ice è

stato così decisamente fugato. Sia ben chiaro che i 4 gradi Celsius verificati in meno non hanno avuto alcun effetto sulle prestazioni del motore, ma quello che a me interessava era verificare l’efficacia del prodotto. La diminuzione della tensione superficiale della miscela refrigerante ha mantenuto i benefici promessi: il 4% di Purple Ice sulla capacità totale del circuito (percentuale consigliata per uso stradale) ha sensibilmente abbassato la temperatura di esercizio. Spero che queste mie piccole ed empiriche esperienze possano essere utili a chi eventualmente volesse provare miscele più “spinte” di tale prodotto ed inibitori della corrosione se non addirittura additivo ed acqua pura. Alessandro Pupi L’Aquila

QUESTA sì che è collaborazione! Grazie della interessante segnalazione, che “giro” senz’altro ai nostri lettori.

ACCIAIO

DI COSA SONO I DISCHI DEI FRENI SCRIVO a nome di un gruppo di appassionati motociclisti che hanno, tra i tanti dubbi, anche quello che riguarda il tipo di acciaio con cui sono costruiti i dischi freno. Potrebbe cortesemente fornirci dettagliate informazioni riguardanti tale argomento? In particolare siamo curiosi di sapere con quali tipi di ac-

RETTIFICA

CCANICA LAVORAZIONE ME SU CHE SI EFFETTUA DOTATE NE HI CC MA E APPOSIT E ROTANTI. DI MOLE ABRASIV

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ciaio sono costruiti e se subiscono particolari trattamenti superficiali. Andrea Colonnelli

A QUANTO mi risulta, viene generalmente impiegato un ACCIAIO inossidabile come l’AISI 420, contenente circa il 12,5% di cromo e l’1% (ciascuno) di silicio e di manganese. I

LEGA FERRO-CARBON IO NELLA QUALE QUES TO SECONDO ELEMENT OÈ PRESENTE IN MISUR A INFERIORE AL 2 %. VIE NE PRODOTTO IN UN GR AN NUMERO DI TIPI, AVEN TI CARATTERISTICHE MECCANICHE ANCH E MOLTO DIVERSE, CHE VENG ONO FORTEMENTE INFLU ENZATE DAL TRATTAMENTO TERMICO AL QUALE I PEZZI VE NGONO SOTTOPOSTI. LA RESIS TENZA A TRAZIONE PUÒ AN CHE SUPERARE I 1500 N/M 2 M . IL MODULO ELASTICO È ELEVATO MENTRE LA CONDUTTIVITÀ TERM ICA E IL COEFFICIENTE DI DILATAZIONE SONO MODESTI.

dischi vengono ricavati da lastra e quindi sono soggetti a trattamento termico in modo da portarne la durezza al valore previsto (alcuni produttori preferiscono stare attorno a 300÷330 punti Brinell, mentre altri salgono fino a circa 400). Per quanto riguarda la finitura, in genere si ricorre alla RETTIFICA. Il trattamento è critico e va effettuato con grande cura in quanto può determinare facilmente delle deformazioni, anche di notevole entità.

DA CORSA E DA STRADA QUALCHE LUME SULLE CANDELE VORREI sapere quali sono le differenze tra le candele da competizione e quelle impiegate sulle normali moto da strada. Non credo infatti che siano le stesse. Mi hanno detto che una volta i motori venivano scaldati con candele di un certo tipo e che poi si montavano quelle da gara. È vero? E in questo caso, per quale ragione? Franco Russo Palermo

I MOTORI delle moto da gran premio impiegano generalmente delle candele “racing”, appositamente sviluppate per loro (solo per qualche motore a due tempi questo non accade, o almeno non è accaduto in tempi recenti, ma si tratta di casi assai rari). Il fatto è che nell’impiego agonistico tutto è esasperato e all’interno dei motori, “spinti” al massimo in fase di progetto e durante lo sviluppo, e che in pista vengono sempre sfruttati al limite, le sollecitazioni sono elevatissime. Le candele devono sopportare intense vibrazioni, picchi di pressione imponenti e repentini, nonché fortissimi stress termici, derivanti sia dalle elevatissime temperature che vengono raggiunte durante la combustione sia dal fatto che le FASI UTILI si susseguono con una frequenza impressionante, dati i regimi di

È QUELLA DI ESPANSIONE, DURANTE LA QUALE I GAS PREMONO SUL CIELO DEL PISTONE, CHE VIENE QUINDI SPINTO CON VIGORE VERSO IL PUNTO MORTO INFERIORE. È LA FASE DEL CICLO DI FUNZIONAMENTO DURANTE LA QUALE VIENE FORNITA ENERGIA MECCANICA ALL’ALBERO A GOMITO.

rotazione in gioco. Nonostante questo, esse devono assicurare la massima “accendibilità”, ovvero garantire la rapidissima formazione di un focolaio di accensione e quindi la nascita di un fronte di fiamma, alla fine di ogni fase di compressione. Inoltre, spesso ci sono dei problemi di ingombro, che obbligano ad adottare candele con radice filettata di diametro ridotto. Quasi sempre le candele per motori da corsa sono del tipo con elettrodo interno o a scarica semisuperficiale. Ciò si spiega col fatto che in questo modo vengono meno sollecitati (tanto termicamente quanto meccanicamente) il piede dell’isolante e l’elettrodo di massa. Inoltre, spesso la cosa è resa necessaria dal fatto che il cielo del pistone viene a trovarsi a una distanza estremamente ridotta (qualche millimetro soltanto!) dalla candela, quando il pistone è al punto morto superiore. Nei motori moderni, che hanno un angolo tra le valvole molto ridotto e alesaggi in genere considerevoli, per ottenere un rapporto di compressione molto elevato

(come necessario sui motori da corsa), alla camera di combustione viene infatti impartita, per forza di cose, una forma molto schiacciata. L’impiego di elettrodi interni o il ricorso alla scarica semisuperficiale è svantaggioso ai fini della “accendibilità”, ma nonostante questo i risultati ottenuti sono eccellenti, come chiunque può constatare. Come ovvio, le candele da competizione hanno invariabilmente un grado termico molto elevato (ossia, hanno una ridotta superficie dell’isolante a contatto con i gas e smaltiscono agevolmente il calore che assorbono). Oggi l’elettrodo centrale viene realizzato in lega di nichel, iridio o platino e ha in genere un diametro molto ridotto. Quanto le hanno detto è vero. Spesso in passato si impiegavano delle candele calde (ossia, di basso grado termico) per scaldare i motori, dopo di che si montavano quelle fredde. Ciò veniva fatto per evitare il rischio (assai reale) che queste ultime si potessero imbrattare. In seguito questo problema è stato praticamente eliminato grazie allo sviluppo di nuove candele più “elastiche” per quanto riguarda il grado termico, più resistenti all’imbrattamento grazie al tipo, al materiale e al disegno degli elettrodi e all’adozione di sistemi di accensione elettronici in grado di fornire correnti con una tensione molto elevata.

SOSPENSIONI ANTERIORI SEGONI STUDIÒ L’ALTERNATIVA CARISSIMO Massimo, ho letto la tua esauriente spiegazione sul fatto che non sono state sviluppate soluzioni alternative alla forcella classica. Anche con Segoni avevamo cominciato a interessarci a una sospensione anteriore a braccio oscillante, dopo aver collaborato con Michelin alla realizzazione della gomma anteriore da 16”. Va detto che nessuno ha capito tale soluzione, che era stata ideata per ospitare una gomma anteriore molto grande, come la posteriore, il che rendeva necessario un tipo di sospensione differente da quella tradizionale. Nessuna Casa si è interessata al vero sviluppo, le varie realizzazioni sono state fatte più per fare scena che altro, e questo ha demotivato i costruttori di pneumatici (...). Noi avevamo realizzato un servo-sterzo per poter usare gomme così grandi e poi, quando è uscita la ELF, ci siamo ritirati (...). Mario Calonaci

RINGRAZIO l’amico Mario, a lungo braccio destro dell’indimenticabile Giuliano Segoni, per questa interessante lettera che dimostra come la soluzione in oggetto fosse già stata presa in seria considerazione dai creativi tecnici toscani ben prima che altri la portassero alla ribalta.

I DISCHI DEI FRENI DEVONO SOPPORTARE FORTI STRESS TERMICI MA LA LORO SUPERFICIE DEVE RESTARE PIANA. PER GARANTIRE UN BUON CONTATTO CON LE PASTIGLIE SI USANO QUELLI FLOTTANTI.

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Paddock A cura di Lucia Voltan

5 tappe, 2 italiane (Milano e Genova) CINQUE tappe per l’europeo Supercross edizione 2009. Si parte il 16 e 17 ottobre, con il doppio appuntamento di Marsiglia. Poi Bilbao, il 24 ottobre. E i due appuntamenti italiani: il 14 novembre,

all’interno del Salone EICMA di Milano e il gran finale del 28 novembre, a Genova. Le iscrizioni finora pervenute sono 55 complessive, anche se non tutti prenderanno parte all’intera stagione. Già sicura la partecipazione di James Stewart, gest-star a Genova (chi si collega al sito www.offroadproracing.it può vedere anche il video con protagonista il campione americano), che se la vedrà, tra gli altri, con il campione del mondo MX2, Marvin Musquin. Cinque i piloti italiani: Angelo Pellegrini (campione italiano in carica e, nel 2005, europeo, nella foto), Bonini, Giuliano, Dami e, nelle due tappe italiane, Chiodi. Ben rappresentata la scuola francese, capitanata da: Paulin Gautier, Leuret, Vanni, DeMartis, Soubeyras, Vongsana. La novità di quest’anno è la classe SX Rookie, che vedrà impegnati giovani piloti europei di minicross con moto 85 cm3.

A VALLELUNGA

TROFEO DEL PRESIDENTE SABATO 17 e domenica 18 ottobre, sul circuito romano “Piero Taruffi” di Vallelunga si svolgerà, per la prima volta, il Trofeo del Presidente che prende il posto del Trofeo Giacobetti. Tredici le partenze in programma per la domenica (con il via alle gare che verrà dato alle ore 9,00); sabato qualifiche (dalle ore 8,30) e la classe 600 del Trofeo Amatori. Oltre al consueto Trofeo del Centauro con le classi 125 SP, 600 Stock, 600 Open e Open, saranno al via il Trofeo italiano Amatori, la Triumph Cup, la Michelin Cup, il Trofeo Marco Papa, la Bridgestone Cup. Il costo del biglietto per sabato sarà di 10 euro, mentre la domenica costerà 15 euro (ridotto a 10 per soci FMI). motosprint

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DARCY WORD CAMPIONE DI SPEEDWAY UNDER 21 Nella pista di Gorjcan, in Croazia, il diciassettenne australiano Darcy Ward ha vinto il titolo mondiale speedway under 21, precedendo il padrone di casa (nel vero senso della parola: la pista è sua) Jurica Pavlic. È stata una gara entusiasmante e incerta sino alla fine, con uno spareggio a tre per la seconda, terza e quarta posizione, con Pavlic che ha avuto ragione del danese Huogaard e dell’inglese Woffinden.

IN BREVE

SUPERCROSS EUROPEO AL VIA

MINIBIKE CROSS AMATORI BUGLIONI GIÀ CAMPIONE Il quarantacinquenne pisano Nicola Buglioni, in sella alla debuttante Holeshot, ha conquistato con una gara d’anticipo il titolo italiano minibike cross categoria Amatori. Buglioni ha dominato la penultima prova tricolore disputata sulla pista di S. Rita, completamente rinnovata, portando a dieci i suoi successi consecutivi di manche. Alle spalle del neo campione due fratelli, Moreno e Guglielmo Lintozzi, entrambi su Bucci, che hanno accusato però pesanti distacchi.

Vi portiamo sulla cattiva strada.

TITOLO SPAGNOLO DI TRIAL A TONI BOU Ad Arnedillo, teatro della quarta prova del trial spagnolo, Toni Bou ha vinto, precedendo Jeroni Fajardo e Albert Cabestany e aggiudicandosi così il titolo nazionale. A SALOU L’ULTIMA PROVA DEL SUPERMOTO EUROPEO Ennesimo aggiornamento del calendario del campionato europeo di Supermoto. L’ultima prova si svolgerà a Salou, Spagna, il 15 novembre.

«Anche se le moto sono identiche, a volte una va meglio dell’altra. Non lo so il perché: se avessi la risposta vorrebbe dire che avrei risolto i problemi del motociclismo».

SUPERMOTARD, CORSO DI GUIDA A OTTOBIANO La Husqvarna Off Road School organizza l’ultimo corso di supermotard per la stagione 2009, lunedì 19 ottobre sulla pista di Ottobiano (PV). Per informazioni e iscrizioni: info@offroadschool.it

Valentino Rossi

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Ogni mese, MX ti por ta sui circuiti, le dune e i salti più entusiasmanti. Chi ama il motocross, il freestyle, l'enduro, e le altre specialità off-road, troverà pane per i suoi denti e fango per la sua moto. E ancora le ultime novità, approfondimenti, inchieste esclusive, immagini spettacolari e le prove dei nuovi modelli, messi sotto torchio dalla nostra redazione di superappassionati.

Dalla passione di Motosprint, nasce una nuova emozione: MX Motosprint.

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Paddock

DAL FARRA MIGLIORA

L’ULTIMA COPPA

SI CONCLUDE domenica 18 ottobre, al Misano World Circuit, la Coppa FMI 2009. La manifestazione, organizzata dal gruppo Mototemporada Romagnola, promette grandi emozioni perché, fatta eccezione per il campionato italiano femminile, che ha già incoronato Alessia Polita, in tutti i trofei abbinati alla coppa i titoli sono ancora da assegnare. Dunque, largo ai duelli nelle due classi del Kawasaki Ninja Trophy, 600 e 250 Junior, nel Trofeo KTM Super Duke, nella Roadster Cup, nel Trofeo Supertwins e nella Rookie Cup 250 4 tempi Moriwaki. Il programma comprende anche la quarta e ultima prova della Mototemporada (titolo già assegnato nella 125 Sport a Tatasciore, sopra, con la 600 Stock e la Open ancora in bilico) e la Termorace Cup. Alle 19, in circuito, le premiazioni dei campioni Mototemporada.

MIKE ALESSI TORNA IN KTM PER DUE ANNI MIKE ALESSI TORNA IN KTM, LASCIANDO COSÌ LA SUZUKI. SECONDO IL NUOVO ACCORDO, DELLA DURATA DI DUE ANNI, ALESSI CON LA NUOVA 350 DOVREBBE CORRERE IL NATIONAL AMERICANO, OVVERO IL CAMPIONATO DI CROSS ALL’APERTO, E IL SUPERCROSS AUSTRALIANO, PIÙ SEI GARE INTERNAZIONALI.

MORIWAKI MOTO2 BATTE LE 250 IN GIAPPONE LA MORIWAKI MD600 HA ESORDITO NEL CAMPIONATO GIAPPONESE, A OKAYAMA. INSERITA NELLA CATEGORIA 250, LA MOTO2 GUIDATA DA SHOGO MORIWAKI HA BATTUTO NETTAMENTE TUTTE LE DUEMMEZZO, INFLIGGENDO OLTRE SETTE SECONDI ALLA SECONDA (UNA YAMAHA). NELLA SUPERBIKE SI È IMPOSTO SAKAI (SUZUKI) SU KAMEIA (HONDA).

LE FOTO DI ROCCO STANCO DAL ROUND SBK IN GERMANIA L’AUTORE DI QUESTA FOTO, COME PURE DI ALTRE DUE PUBBLICATE SUL N. 36, A CORREDO DEL SERVIZIO SUL MONDIALE SUPERBIKE IN GERMANIA, È ROCCO STANCO.

MIGLIORANO rapidamente le condizioni di Alvaro Dal Farra: ora è ricoverato all’ospedale di Belluno, ma entro pochi giorni, rimossi i punti di sutura, verrà dimesso, potrà tornare finalmente a casa e iniziare la riabilitazione. Il 12 settembre scorso il freestyler era caduto durante la realizzazione di un video, riportando numerose fratture, le più gravi al bacino e all’omero destro, oltre a lesioni alla milza e a un polmone.

TRATTATIVE

GL EVENTS SU IMOLA GL EVENTS potrebbe entrare nella gestione dell’Autodromo di Imola. La società francese - cui fa capo anche la gestione del Motor Show di Bologna - sta trattando da qualche tempo. «L’interesse c’è, stiamo verificando se esistono le possibilità concrete» ha confermato l’amministratore delegato di Promotor (marchio del gruppo), Giada Michetti. Una decisione è attesa entro fine anno.

NEW ENTRY ANTONELLI

ROOKIES CUP CON 4 ITALIANI

SARANNO complessivamente quattro gli italiani che prenderanno parte alla Red Bull Rookies Cup della prossima stagione. Dalle selezioni che si sono disputate sul circuito di Adria sono usciti sette nomi, che andranno ad aggiungersi ai 18 che già hanno disputato la Rookies Cup quest’anno: tra loro la new entry italiana è Niccolò Antonelli. Tra i 18 confermati ci sono i “nostri” Kevin Calia, Alessio Cappella e Manuel Pardo.

TUTTO SUI RALLY IN UN SITO INTERNET Dakar ma non solo: blog, notizie, aggiornamenti, praticamente tutto quello che riguarda il mondo del rally (a due ma anche a quattro ruote) è su www.quellidelladakar. com. È MORTO IL PADRE DI GIULIO BERNARDELLE Grave lutto per Giulio Bernardelle, nostro collaboratore tecnico: il 6 ottobre scorso ha perso il papà. La redazione di Motosprint gli è vicina.

IN BREVE

PRESTO SARÀ DIMESSO

LA CLASSIFICA GIUSTA DELL’EUROPEO SUPERMOTO Non Dall’Era è al comando della classifica dell’europeo Supermoto, ma Teo Monticelli: l’errore non è nostro, così figurava nelle classifiche diffuse dalla UEM, ma ce ne scusiamo comunque con gli interessati. Ecco i primi cinque “veri”: 1. Monticelli p. 162; 2. Porfini 155; 3. Dall’Era 151; 4. Sconfietti 134; 5. Tonkev 128. A FINE MESE TORNA IL SUPERCROSS A BERCY Sarà James Stewart, vincitore della passata stagione, la guest star del Supercross di ParigiBercy, in programma dal 30 ottobre al 1 novembre. Tutte le informazioni al sito www.supercrossbercy.com/ LETELLIER FA VOLARE L’APRILIA IN GERMANIA In sella all’Aprilia gestita dal Team Giofil, Antoine Letellier si è aggiudicato la vittoria della prova conclusiva del campionato tedesco di cross country. UNO STIVALE SPECIALE PER TONY CAIROLI CAMPIONE Un regalo speciale per Tony Cairoli da parte della Spidi Sport, che per onorare il titolo mondiale appena conquistato dal pilota siciliano ha approntato per lui uno stivale. Si tratta di un modello Crossfire particolare, in materiale bianco e oro. La consegna è avvenuta al cross delle Nazioni di Franciacorta.

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Paddock IDENTIKIT

VALLI OROBICHE LORENZO SAVADORI 1

PARTIRÀ alle 10 di domenica 18 ottobre la tradizionale Cavalcata delle Valli Orobiche per moto stradali, organizzata dal Moto Club Bergamo. Il ritrovo e la partenza per i partecipanti è in Via Carducci a Bergamo (davanti alla concessionaria Honda Dall’Ara). Il percorso, di circa 200 km, toccherà alcune località montane dell’alta Val Seriana e di altre valli bergamasche, con punti di ristoro a Lovere e Schilpario. L’arrivo è previsto a Songavazzo con premi per tutti i partecipanti. Per informazioni: www.motoclub.bergamo.it, tel-fax: 035-4592744, 339-1166440.

ROCCOLI CONFERMATO. RESTA IN SUPERSPORT MASSIMO ROCCOLI (55) NEL 2010 GAREGGERÀ ANCORA CON IL TEAM K+L INTERMOTO CZECH SU HONDA CBR 600 NEL MONDIALE SUPERSPORT. IL PILOTA ROMAGNOLO HA FIRMATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO IN OCCASIONE DELLA PENULTIMA GARA STAGIONALE SUL CIRCUITO DI MAGNY COURS, IN FRANCIA.

SPEEDWAY

CASCO D’ORO A HOLTA LA SESSANTUNESIMA edizione del Casco d’Oro è stata vinta dal pilota norvegese-polacco Rune Holta. La gara internazionale a invito più famosa del mondo nella pista ovale, organizzata dalla Jawa nella pista di Pardubice, in Repubblica Ceca, ha registrato la partecipazione di oltre 30 piloti nelle varie manche di qualificazione, ridotti a sei in finale. Sul secondo gradino del podio è salito il polacco Walasek, terzo l’australiano Watt, che ha preceduto il connazionale Ward, neo campione del mondo under 21. Alla gara ha partecipato anche il nostro Milanese, eliminato nelle manche di qualificazione.

MotoGP Portogallo in TV oltre i 5 milioni 5.277.000 (32,82% DI SHARE) PER LA MOTOGP IN PORTOGALLO. RISPETTO ALL’ASCOLTO DEL 2008, SI SONO PERSI 1.945.000 SPETTATORI. PER LA 250, I TELESPETTATORI SONO STATI 1.572.000 (14,23%, MENO 761.000), PER LA 125 662.000 (5,11%, MENO 168.000). I TELESPETTATORI DI FUORIGIRI SONO STATI 1.953.000 (13,99%) CON UNA FLESSIONE DI 800.000. NELLA STESSA DOMENICA 4 OTTOBRE, C’ERA ANCHE LA SUPERBIKE A MAGNY COURS. GARA 1 È STATA VISTA DA 656.000 (5,9%), GARA 2 DA 481.000 (3,5%).

Miglior risultato un nono posto al Mugello. E, per finire, l’esonero. Non è stata granché la tua prima stagione al Mondiale... Direi di più, che è stata un vero schifo! Colpa mia, beninteso. Il fatto è che non mi aspettavo che fosse così dura. È vero che avevo fatto qualche wild-card, anzi a Valencia 2008 avevo raccolto tre punti, ma l’anno scorso era una cosa così, senza aspettative.

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Il campionato italiano prepara al Mondiale oppure no? Direi sì e no. Mi spiego. Il livello del nostro campionato nazionale è buono, anzi, quest’anno, visto da fuori, mi è sembrato persino più elevato. Ma il Mondiale è un’altra cosa. Il CIV è un ambiente più familiare, io poi stavo in una squadra, il team RCGM, che era davvero come una famiglia. Al mondiale si lavora in moto diverso, è tutto più professionale. Io ho preso l’impegno un po’ alla leggera.

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Per questo la squadra ha interrotto il rapporto anzitempo? No, credo davvero che sia stata una questione di soldi. Ne erano rimasti pochi, troppo pochi per due moto. Hanno scelto di proseguire solo con Simone Corsi. Li capisco, lui ha molta più esperienza, certamente farà meglio di quel che avrei fatto io. Però è un peccato, penso che avrei meritato un’altra opportunità.

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Opportunità che potresti avere se venisse accettata la tua wild-card per Valencia, ultimo GP della stagione. Sì, spero proprio che succeda. La Federazione italiana mi ha dato una grande mano, appoggiandomi a un team Aprilia per quest’ultima gara. Dovrò mettercela tutta, anche perché adesso ho capito cosa devo fare e ho una gran voglia di proseguire. Per fortuna, nonostante non sia stato un anno brillante, stanno arrivando diverse offerte per il 2010. Ho fatto una promessa a me stesso: giuro che non sprecherò mai più alcuna occasione.

NATO A

CESENA ETÀ

16 ANNI HA VINTO

TITOLO ITALIANO 125 (2008) QUEST’ANNO

MONDIALE 125 (ORA A PIEDI) motosprint

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contromano

CI SONO ANCHE LE STORIE DEI “COMPRIMARI”

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it 16

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Randy De Puniet corre dall’estate con una caviglia fratturata. Ma il suo stoicismo non fa notizia

RANDY DE PUNIET, DURANTE LA SCORSA ESTATE, SI È FRATTURATO UNA CAVIGLIA ALLENANDOSI CON UNA MOTO DA CROSS. NONOSTANTE UN INTERVENTO CHIRURGICO, RANDY NON HA VOLUTO SALTARE NEPPURE UN GRAN PREMIO.

motosprint

un anno di EMOZIONE un anno di PASSIONE

MA COSA ce ne frega della caviglia di Randy De Puniet? La domanda mi rimbalza per la testa senza risposte valide. Per chi si fosse perso qualche puntata, faccio un breve riassunto. Randy De Puniet, durante l’estate, invece di girare in Costa Azzurra alla ricerca di qualche bella turista da rimorchiare, da bravo professionista si allena. Anche con la moto da cross. Del resto ha come preparatore Ives de Maria, un ex grandissimo crossista. Randy ha capito che il “tassello” è il miglior modo per essere in forma perfetta quando sale sulle belve della MotoGP. Anche perché, mettendo assieme gare e test, i piloti hanno ben poco tempo da passare in sella alle loro moto. Ha ragione Rossi quando dice che allenarsi in pista con una moto che non sia una GP non serve a nulla perché nessuna moto ha i freni in carbonio, le prestazioni e l’elettronica delle 800. Molto meglio girare con una cross, anche perché, e questo lo aggiungo io, nello sterrato ci si può esprimere con maggior libertà. Nel senso che il pilota

non è vincolato a tutti i parametri che si ritrova in MotoGP. Insomma, può forzare, inventare, essere più creativo nella guida. Torno a Randy. Il francese, durante quell’allenamento estivo si è rotto una caviglia… Brutta storia, che conosco bene, visto che un paio di mesi prima è successo anche a me. Randy si è fatto operare (cosa che io mi sono risparmiato) e si è presentato al via delle gare successive all’infortunio. Non deve aver sofferto poco, ma non lo ha dato a vedere. È un duro, un professionista, uno che corre e basta. Eppure doveva avere un male bestia, visto che io, quando cambia il tempo, commento così il mio stato: «Mi sembra di avere un dobermann attaccato alla caviglia!». Pensandoci bene, al dolore e allo stoicismo del pilota francese è stato dato poco risalto ed è un segno di quello che sta succedendo nel mondo della “classe regina”, denominazione che alle volte uso con grande rispetto ed altre, invece, con un pizzico di ironia. Oramai c’è solo la sfida per il titolo tra Rossi e Lorenzo, il resto è poca cosa: tracce, granelli, o poco di più. Peccato davvero, perché sono belle anche le storie dei comprimari, spesso più interessanti di quelle dei big, se non altro perché inedite e non sfruttate. Rossi e la Formula 1 (un evento ipotetico e per ora virtuale) hanno avuto uno spazio immenso rispetto alla sofferenza vera e tangibile di De Puniet. Segno che alla gente piace di più il sogno, ma anche testimonianza della perdita di contatto con il mondo reale. A me sono piaciuti i tifosi di Spies a Imola: sapevano che il “loro” pilota era in partenza per la MotoGP, eppure lo sostenevano. Erano lì a fare il tifo per uno che l’anno prima hanno visto da vicino in pochi e che, in qualche mese, si è conquistato appassionati tifosi. Lo diceva Flavio Briatore, uno che adesso fanno finta di non conoscere in parecchi, che la Formula 1 è business e non sport e anche il motociclismo, o almeno la sua punta più avanzata, rischia di diventare scenario per affari più o meno buoni e puliti. Applaudire uno che corre con una caviglia inchiodata e dolorante è sport, pensare ad un complotto appena il pilota del cuore fa una brutta gara non lo è. Fare il tifo per un texano venuto a far sognare gli europei è sport, prendere in squadra uno che non passa la mediocrità, appiedando chi invece ha delle potenzialità non lo è. Guarisci bene, Randy, e resisti quando il dobermann affonda il morso nella caviglia.

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polvere di stelle

A portata di polso!

PRIMI ESPERIMENTI DELLA BSA CON I MOTORI Specializzata in armi, all’inizio del secolo scorso comincia a produrre veicoli, due e quattro ruote

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

ECCO UNA DELLE PRIME BSA A QUATTRO RUOTE, UN MODELLO ISPIRATO ALL’ITALIANA ITALA, IN GRAN VOGA PER AVER VINTO IL RAID PECHINO-PARIGI.

TERMINATA la guerra Anglo-Boera, e ridimensionatasi di conseguenza la richiesta di armi e munizioni, la BSA rilanciò in grande stile la produzione di biciclette di sicurezza e di tricicli alla quale doveva la sua salvezza industriale nel corso degli anni Ottanta. Al salone ciclistico di Crystal Palace del 1894 presentò non solo la sua gamma di veicoli a due e tre ruote, caratterizzati da soluzioni esclusive e molto avanzate, ma anche una gamma completa di componenti per l’industria ciclistica che contribuirono alla piena occupazione dello stabilimento di Small Heath, che fu quindi ampliato due anni dopo per rispondere alle richieste del mercato. Il successo della BSA nel suo rinnovato ruolo di industria ciclistica fu in buona parte dovuto al sistema consolidato fabbricando armi, un prodotto che esigeva grandissimo scrupolo nella cernita dei materiali e nel controllo costante di tutto il processo di fabbricazione. Per questo motivo anche i componenti per bicicli e tricicli costruiti a Small Heath potevano vantare un livello qualitativo superiore alla media e grazie a ciò conquistarono fama mondiale.

Fino al 1900 il progresso dell’industria ciclistica BSA fu continuo: praticamente produceva tutto in casa: dalle catene, leggere e strette, ai manubri, alle selle, ai freni, anche a contropedale. Il suo catalogo comprendeva componenti per biciclette da turismo, da corsa, per sportivi e per signore; nei primi anni del nuovo secolo mise in produzione anche un telaio elastico che incontrò un notevole successo. Questa crescita fu trainante anche per la produzione di armi leggere, che la BSA non aveva mai abbandonato, ma fortemente ridimensionato. Il momento era favorevole: non c’erano guerre in atto che coinvolgessero l’Inghilterra, ma proliferavano i club di cacciatori e di cultori del tiro a segno; ad essi la BSA offrì le sue carabine che furono subito apprezzatissime per qualità e precisione. Celebre in tutto il mondo divenne anche la carabina BSA ad aria compressa: nel solo anno 1907 ne furono vendute 10.000. Armi e biciclette. Prodotti distanti che il Ministero inglese della Guerra avvicinò optando ufficialmente per i componenti BSA per le biciclette in dotazione all’esercito. Nel 1903 la Casa inglese, molto attenta al progresso tecnico, decise di fare un ulteriore passo in avanti e mise in produzione telai ciclistici speciali concepiti per ospitare motori poco potenti e di piccole dimensioni. Addirittura ne allestì un tipo adatto al montaggio di propulsori con cilindro inclinato in avanti e un altro per cilindri verticali. Ovviamente in quegli anni sperimentò direttamente l’assemblaggio di motori sui suoi telai ed iniziò quindi a fare esperienza nel nuovo e promettente campo delle motociclette. Nel 1907 la BSA sondò per la prima volta un altro settore in forte crescita: quello automobilistico, studiando un prototipo che si ispirò largamente alla italiana Itala, vincitrice quell’anno del famoso raid Pechino-Parigi. L’anno dopo ne fu costruita una piccola serie di 150 esemplari e contemporaneamente la fabbrica inglese cambiò strategia nel suo comparto principale: dalla costruzione di soli componenti per biciclette passò all’offerta di una gamma propria completa di veicoli a due ruote e pedali, ai quali, a partire dal 1909, affiancò le prime motociclette interamente realizzate a Small Heath. Il modello con cui la BSA entrò in un settore di cui dopo la prima guerra mondiale sarebbe diventata protagonista fu un 499 cm3 monocilindrico a 4 tempi con distribuzione a valvole laterali e trasmissione a cinghia. Nulla di trascendentale dunque, ma di alta qualità e affidabile come le armi e le biciclette. Inutile dire che ebbe successo. (2 - continua)

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MotoGP Il gran finale di Enrico Borghi - foto Milagro

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La sfida sfiida

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OPO quattordici Gran Premi, esaltanti duelli, molte emozioni e moltissime chiacchiere, la MotoGP sta ottenendo quello che voleva: un finale di stagione incerto ed emozionante, in risposta alla crisi che sei mesi fa aveva gettato nello conforto l’intero paddock. A tre gare dal termine sono rimasti in due a lottare per il titolo: Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Solo loro hanno ancora la possibilità di vincere il Mondiale 2009. Gli altri sono matematicamente esclusi dal gioco. Ma Pedrosa e Stoner possono ancora mettersi in mezzo, possono avvantaggiare l’uno o l’altro, ed è accaduto all’Estoril. Quando Colin Edwards, in giugno, affermò che «in una sfida come quella di quei quattro là, non è importante vincere molte più gare degli altri, ma bisogna soprattutto evitare di arrivare quarto» centrò il problema. Il guaio del quarto posto è ben chiaro anche a Rossi. E lo era anche prima del GP Portogallo, dove il pesarese ha perso 12 punti in un solo colpo nei confronti di Lorenzo (che ha vinto) proprio per essere arrivato quarto. Valentino lo aveva detto in luglio, che «essendoci quattro piloti molto forti, cioè quattro che possono salire sul podio, è chiaro che uno a turno deve stare giù e questo è un grosso problema». All’epoca Lorenzo non sembrava così coriaceo. Lo spagnolo, insomma, non era ancora stato capace di recuperare 32 punti in sole tre gare (Indianapolis, Misano, Estoril) come invece è successo da fine agosto ad inizio ottobre. Valentino e Jorge avevano fatto a gara a ripetere «non vedo l’ora che torni Stoner, così magari mi da una mano e crea un problema agli altri» e questo è puntualmente avvenuto: questa volta ne ha beneficiato lo spagnolo e il pesarese ne ha sofferto, ma nulla vieta che possa accadere l’esatto contrario in una delle prossime gare. Jeremy Burgess, con la sua solita serenità “zen”, ha spiegato che Valentino non deve agitarsi: «Non c’è niente che faccia pensare

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Realistica, feroce, imprevedibile. Una “lotta fratricida” che non ha precedenti in MotoGP. La minaccia Lorenzo è seria motosprint

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MotoGP Il gran finale

I PRONOSTICI GIACOMO AGOSTINI «Il titolo lo vince Rossi, punto e basta! Perché è il più bravo e ha più esperienza. E poi, ha 18 punti di vantaggio da gestire».

ANGEL NIETO «Io dico Rossi, al 100 per cento! Per me vincerà lui. Però devo ammettere che in questa stagione Jorge mi ha conquistato, Ma Vale ha maggiori chance: per l’esperienza, per la situazione di classifica, e poi perché lui a Phillip Island e a Sepang va fortissimo. Attenzione a Stoner, poi, perché può essere un fattore decisivo».

LORIS CAPIROSSI

LE PISTE DECISIVE PHILLIP ISLAND 18 OTTOBRE

NE IL CAMPIO CA LAVORARE «MI TOC E VUOLE H C O L L E PER QU POSTO IO M IL E R PRENDE A». IN YAMAH ROSSI O VALENTIN

ad una situazione disastrosa: se guardiamo le prestazioni nella loro media, potremo vedere che Valentino ha vinto più gare di Jorge fino ad ora; e se lo batterà nei prossimi due gran premi, andremo a Valencia senza particolari patemi». Ma ultimamente la M1 numero 46 sembra sempre meno a posto rispetto a quella col numero 99, ed è sostanzialmente per questo che i 18 punti di vantaggio che Valentino vanta nei confronti di Jorge, non sono sufficienti per farlo dormire tranquillo. LA “MINACCIA” Lorenzo è seria. Lo spagnolo è un avversario vero. Un pericolo reale. Infatti andando verso l’Australia, dove si correrà la prima delle tre gare conclusive, e decisive, del campionato, la domanda è questa: chi la spunterà? È una domanda che si stanno ponendo anche in Yamaha, che sta dominando la stagione ma adesso avverte la paura che la situazione possa sfuggire di mano. Non se l’aspettavano, una cosa simile. Non così presto. Non già nella seconda stagione di Lorenzo. Invece è lui il peggior rivale di Rossi. Anzi, lo spagnolo per Rossi è probabilmente il peggior rivale di sempre. La sfida è ancora più realistica, perché è la più feroce possibile. Stiamo assistendo ad un fratricidio. È raro, infatti, che la lotta per

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Grandi curve da raccordare, qui si resta molto piegati andando molto forte. È la pista perfetta per chi sa guidare bene e il pilota è ancora in grado di fare la differenza. Ed è, quindi, una delle piste più amate dai piloti bravi. In ogni caso, a Phillip Island Valentino ha ottenuto grandi traguardi e quindi si sente perfettamente a proprio agio: in particolare, vanno ricordate le esaltanti vittorie del 2001 (nella 500) e del 2004 (la sua prima stagione con la Yamaha) quando Valentino ha conquistato sia la gara che il titolo nello stesso momento. Valentino conosce alla perfezione ogni centimetro di questa pista e ci sono punti in cui è quasi irresistibile. Nel 2008 dovette piegarsi a Stoner, ma si rese autore di una grande rimonta: arrivò secondo, dopo essere partito dalla quarta fila e con i postumi di una caduta avvenuta nelle prove. È una pista molto apprezzata anche da Jorge Lorenzo, che però non vi ha ancora realizzato imprese memorabili. Soprattutto, non nella classe regina: lo scorso anno è stato quarto. Poiché qui Stoner nelle ultime stagioni ha dominato, è ipotizzabile che l’australiano cerci di andare via, in fuga, così da lasciare alle sue spalle i due della Yamaha impegnati nel duello per il titolo. Qui, tra Rossi e Lorenzo, è favorito il pesarese.

SEPANG 25 OTTOBRE Curve difficili, frenate fortissime, tanta velocità. È una pista bellissima, ma non semplice da affrontare. È un altro tracciato sul quale Rossi si muove come fosse all’interno delle mura domestiche: anche in questa parte di mondo lui conserva ricordi straordinari, cioè le vittorie sia del gran premio che del titolo. Qui Valentino è molto forte: vi ha vinto gare strepitose e questa pista è stata anche, per due volte (nel 2003 e nel 2005) il teatro della conquista del titolo mondiale. Lorenzo, qui, lo corso anno incappò in una domenica disastrosa: andava piano, poi completò l’opera finendo a terra. Anche qui, sulla carta Rossi è favorito.

VALENCIA 8 NOVEMBRE Per le classi a due tempi non è male, ma per MotoGP pone diversi limiti. È una pista molto particolare e contorta, dove la Ducati in verità si adatta in modo perfetto, al contrario della Yamaha. Il tracciato offre pochi punti per i sorpassi ed è poco selettivo. Su questa pista Lorenzo è favorito, rispetto a Rossi che qui non si è mai trovato a proprio agio (lo scorso anno fu terzo, alle spalle di Stoner e Pedrosa). Qui Valentino ha vissuto anche momenti di gloria, come la vittoria del 2003, la sua ultima gara con la Honda, ma ha conosciuto soprattutto delusioni. Quindi per Rossi sarebbe meglio non doversi giocare il titolo proprio qui, in casa di Lorenzo e su una pista che non ama e che gli ha spesso portato sfortuna (come nel 2006). Certo, per Lorenzo (che comunque nel 2008 deluse, chiudendo in ottava posizione) potrebbe trattarsi di un vantaggio così come di un limite, perché il tifo può aiutare molto ma può anche creare una pressione difficile da sopportare.

«Vedo Valentino favorito. Secondo me vincerà lui, il titolo. Perché ha più esperienza di Jorge, nella lotta per certi obiettivi, ed è più abituato a gestire situazioni così delicate. In ogni caso, penso che la vicenda si chiuderà solo a Valencia, perché sono tutti e due fortissimi e non regaleranno niente all’altro».

MARCO SIMONCELLI «Io sono di parte, quindi spero che vinca Vale. In ogni caso, lui ha vinto 8 mondiali e quindi credo che sappia come si fa a vincere anche questo. Chi resta più calmo, dei due, è favorito: il problema è anche questo. Però è vero che Vale ha più pressione, e Lorenzo gioca anche su questo. Ma io penso che Vale sappia come, e quando, dare quel colpo di reni che adesso è necessario».

GIAMPIERO SACCHI «Domanda difficilissima. Con Lorenzo siamo di fronte, per la prima volta, ad un avversario di Vale diverso dagli altri: prima, quando Vale ha perso il titolo, non ci siamo mai chiesti se il nuovo campione del mondo fosse davvero più forte di lui; invece con Lorenzo, per la prima volta, abbiamo un rivale che ci fa dire: ma allora questo è forte davvero. Quindi io direi che questa lotta è apertissima, e che a questo punto può davvero succedere di tutto. Anche se nulla, in fondo, può intaccare la grandezza di Valentino».

CARLO PERNAT «Anche se il momento non è per lui favorevole, io penso che vincerà Valentino. Perché ha una capacità di reazione incredibile, e in fondo lui è sempre il più forte. Punto e basta».

ROSSANO BRAZZI «Dico che vince Vale. E non solo perché lo penso: io lo spero anche! È successo qualcosa, nelle ultime gare, nella sua squadra, perché non è possibile che uno come lui perda così tanti punti in tre gare e che prenda mezzo secondo al giro a pari gomme, come è accaduto a Estoril. Adesso lui deve spronare la squadra, tenerla concentrata, non devono lasciare nulla al caso. Vale deve impegnarsi al massimo anche in questo campo, non solo mentre guida. Deve tenere i suoi uomini sotto pressione, quello che è accaduto a Estoril non deve succedere più. L’altro (Lorenzo) è sempre a posto con la moto, ultimamente, quindi la squadra di Vale non deve permettersi di regalare più niente».

LUCA BOSCOSCURO «Per me vince Valentino, ma non lo dico perché lui ha un vantaggio di punti in classifica. È che io penso che Vale sia ancora il più forte. Il solo vantaggio che ha Jorge, è che lui in effetti ha poco da perdere, ma Valentino secondo me ha ancora una marcia in più».

il titolo arrivi a riguardare esclusivamente due piloti della stessa squadra. Bisogna fare molti passi indietro, e tornare alla coppia Doohan-Criville, compagni “contro” nel 1996. Oppure viene in mente la situazione della McLaren-Honda ai tempi di Senna e Prost. LA YAMAHA è l’azienda del momento: ha fatto la moto migliore della MotoGP, ha i due piloti più solidi, sta dominando. Basti pensare che i tre titoli in palio – costruttori, team, piloti – sono già virtualmente nelle sue mani. Il titolo “piloti” è stato conquistato a Estoril, quello “costruttori” può esserle tolto solo se dovesse venire penalizzata di 10 punti alla volta nelle prossime gare (ma è molto difficile che accada) e Valentino Rossi è matematicamente irraggiugibile da Dani Pedrosa, che è il pilota “nonYamaha” meglio piazzato. Resta solo Lorenzo, a lottare per il titolo con Valentino. Quindi resta tutto in famiglia. Ma la famiglia non vive proprio un clima sereno. I due piloti del Team Yamaha stanno dando vita ad un confronto stellare, equilibrato ed estremo come non se ne sono mai visti nell’epoca della MotoGP, e come raramente si è visto nella storia di questo sport. Perché di dualismi ce ne sono stati tanti, ma una sfida di questo genere – stessa moto, stesse gomme, stessa squadra, prestazioni praticamente uguali – è molto, ma molto, più rara. Vale e Jorge vivono sotto pressione in continuazione. Devono frequentare lo stesso gruppo (anche se il box è diviso da un muro), finiscono per ritrovarsi a mangiare nella stessa hospitality, i referenti dell’uno sono gli stessi referenti dell’altro. Anche a livello tecnico, al punto che Rossi ha ragione quando, parlando dello

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NTE LO SFIDA POSSO «ADESSO ITOLO T IL E R E VINC O. E CI PROV IENTE NON HO N RE» DA PERDE O RENZ O L E G R O J

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MotoGP Il gran finale

IDID

Vinci con noi ! Gioca lla schedina: h d 3 splendidi premi ad ogni GP e se sei fortunato... ti portiamo a Valencia*

1° Giacca Yamaha Classic; 2° Camicia Fiat Yamaha aha Team; Team 3° Kit Fiat Yamaha Team. Premio finale nal ale e Casco Ca V. Rossi Ross

1° 2°

NI MOTIVAZIO NON C’È IN PALIO 9 DIALE 200 N O M IL SOLO EMAZIA R P U S A L MA UADRA PIÙ Q S A L L E N OMENTO M L E D E T FOR

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LA YAMAHA HA GIÀ VINTO IL TITOLO COSTRUTTORI, QUELLO DEI TEAM E ANCHE QUELLO PILOTI. PERCHÉ IL MONDIALE È DIVENTATO UNA QUESTIONE A DUE TRA ROSSI E LORENZO. IN PALIO C’È LA SUPREMAZIA IN CAMPIONATO E... IN SQUADRA.

QATAR GIAPPONE SPAGNA FRANCIA ITALIA CATALUNYA OLANDA USA GERMANIA G. BRETAGNA REP. CECA INDIANAPOLIS SAN MARINO PORTOGALLO Punti Gare vinte Secondi posti Terzi posti Giri veloci Pole Giri in testa Km in gara Km in prova

ROSSI 2 2 2 16 3 1 1 2 1 5 1 ritirato 1 4 250 6 3 1 4 6 132 1570,277 5371,032

LORENZO 3 1 ritirato 1 2 2 2 3 2 ritirato ritirato 1 2 1 232 4 5 2 4 5 113 1512,890 5646,893

premio finale

*Tra tutte le schedine giocate prima del GP Australia verrà estratto un week-end per due persone al GP Valencia

schedina del GP Australia

LORENZO non pensa minimamente ciò che afferma, quando ripete, in base ad una lezione imparata a memoria, «io sono quello che deve imparare, non ho alcuna pressione e niente da perdere». In fondo anche lui ha qualcosa da perdere: lui punta a vincere subito, per scalzare Rossi alla sua posizione di sovrano assoluto di casa Yamaha, quindi se non ce la farà, avrà fallito. E dopo la vittoria in Portogallo, pur essendo riuscito a restare molto abbottonato, Lorenzo ha dovuto ammetterlo: «adesso posso vincere il titolo, e ci provo». Forse è per questo, cioè per il fatto che non c’è solo un titolo in palio, ma anche la supremazia e la permanenza dei due nella squadra più forte del momento, che stiamo assistendo a un duello così estremo. In aggiunta a un’ambizione e ad un ego smisurati, i due sono mossi anche da una motivazione fortissima: cacciare di casa l’avversario, alla fine del 2010.

COSÌ FINO A OGGI

schedina del GP Malesia

sviluppo della M1, afferma: «Mi tocca lavorare per quello che vuole prendere il mio posto!». Sviluppando la moto per sé, Valentino lo fa automaticamente anche per il suo peggior nemico.

Vale

Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT

Jorge

____‘____ ‘‘____ Nome _________________________________________

Da spedire a: Motosprint “TotoFYT2009” Via del Lavoro 7, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) entro sabato 17/10/2009 Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento

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Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo

Città __________________________________________ Cod. Postale __________ Tel. ______________________

Firma ____________________________________________________

Il più veloce dei due in gara

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Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT

Da spedire a: Motosprint “TotoFYT2009”

Vale

Jorge

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Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento

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Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo

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Il più veloce dei due in gara

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Tecnica I segreti della Moto2 di Giulio Bernardelle

r o i n u j P G o t o M

I GP 2010 E N O T A S U CHE VERRÀ E R O T O M a testimoniarlo. ERÒ HA IL P A Di questo si è parlato meno, ma ora in N U S S E N . E M E queste pagine si discorre di tecnica e tra come la 250 sia stata una classe molto R T RIA EX O G E competitiva, che ha saputo formare prati- l’altro chi scrive è un addetto ai lavori. Per T A C A potrebbero schierare anche il secondo pi- camente tutti i talenti che ora ammiriamo questo, dopo aver spiegato qualche mese TO2, NELL O M E U Q IN C in MotoGP. Dall’altra parte, invece, il nuovo fa il motivo per cui le nuove 600 a quattro lota. IÀ G RONO R O Nello stesso comunicato, la Federazione regolamento tecnico della Moto2 è stato tempi potrebbero avere prestazioni simili ARA’ Moto2, fin da subito. Dopo che C A N G IN SPA precisa che al momento nessuna squadra investito da molte critiche, soprattutto per alle due tempi da 250cm , vogliamo limitardurante il fine settimana del GP Ca-

Rinasce la “middle class”. Motori Honda da 150 CV per tutti e regolamento tecnico vincolante. Ma con tanti costruttori (artigianali) potremo vedere ciclistiche raffinate

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S

talunya, lo scorso giugno, la federazione internazionale aveva comunicato di aver selezionato una prima lista di 27 team interessati a schierarsi nella nuova classe (che andrà a sostituire la 250 a due tempi a partire dalla prossima stagione) in occasione del GP Portogallo corso a Estoril è stata pubblicata la lista definitiva dei team che saranno al via della nuova serie. Si tratta di un totale di 25 squadre che schiereranno al via 39 piloti. Ci sono poi 2 team di riserva che hanno chiesto 2 posti in griglia a testa e, tra gli iscritti, 6 team che oltre al singolo posto in griglia già ottenuto

ha dichiarato di voler schierarsi al via con moto 250 due tempi, pur essendo questa una opzione prevista per il campionato 2010.Tutto questo conferma in una sorta di forma ufficiale il successo di adesioni che ha riscosso la nuova classe, cosa che, in qualche misura, contrasta con le critiche che ha ottenuto negli ultimi mesi il nuovo regolamento tecnico della categoria che dovrà continuare a rappresentare l’ultimo scalino per l’accesso alla MotoGP. Da un lato, in questi mesi, soprattutto dopo che ne è stata sancita la fine, è stato ampiamente e giustamente sottolineato

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quel che riguarda la scelta del motore uguale per tutti e per la sua derivazione prettamente stradale. Sono state fatte molte meno considerazioni sulla crisi economica che ha investito il settore e non ha risparmiato la MotoGP, colpendo in modo particolare le categorie minori del Mondiale. A parità di condizioni, probabilmente tutti avrebbero preferito mantenere un regolamento simile a quello della 250 a due tempi; il problema, però, è che la “duemmezzo” attuale non se la poteva più permettere nessuno, e lo stato in cui versano le finanze di molte squadre è lì

ci ad offrire uno spunto per capire bene come saranno costruite queste nuove moto ora che la fase di definizione di tutto l’aspetto che riguarda il regolamento tecnico sembra essere arrivata a conclusione. Questo, probabilmente, aiuterà a capire come l’obiettivo di contenere i costi, una delle priorità nella definizione della nuova classe, si può considerare concretamente raggiunto. ESSENDO l’argomento centrale, quello sul quale si è più dibattuto, sembra corretto partire dal motore. Come si sa, i motori

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Tecnica I segreti della Moto2

25 team 39 piloti AJO MOTORSPORT BALATON RACING TEAM 250 CAMPETELLA RACING CARDION AB MOTORACING: CIP MOTO - GP250 EMMI - CAFFE LATTE G22 RACING TEAM HAYATE RACING TEAM HONDA GRESINI JIR KINO RACING MAPFRE ASPAR TEAM MATTEONI RACING PONS RACING PEPE WORLD PRAMAC RACING RACING TEAM BY QUERESENO RACING TEAM GERMANY SCOT RACING TEAM 250 SPEEDUP APRILIA SPRINT TECNOLOGY RACING: 2 STOP AND GO RACING TEAM S.L. TEAM ROBERTS TECH 3 VIESSMANN KIEFER RACING WTR SAN MARINO TEAM RISERVE MZ PROMORACING

1 (1) 1 1 1 1 (1) 1 2 2 2 2 1 (1) 2 1 (1) 2 2 2 1 (1) 2 2 2 2 2 2 1 (1) 1 2 2

saranno i 4 cilindri da 600cm3 che la Honda preparerà quale unico fornitore a partire dal motore stradale della CBR600 attualmente in produzione e che viene già ampiamente utilizzato nelle competizioni Supersport. In realtà si tratterà di una versione ampiamente modificata che, secondo quanto è stato dichiarato, dovrebbe garantire circa 150CV di potenza massima al regime di rotazione di 16.000 giri al minuto. Honda non ha dichiarato e non dichiarerà nulla di più riguardo alle prestazioni ed alle modifiche interne apportate al motore di base, che invece è assolutamente conosciuto. Il motore sarà per così dire sigillato ed ogni team si dovrà impegnare a non eseguire nulla su di esso, se non le normali operazioni di manutenzione ordinaria. Le operazioni straordinarie di manutenzione, invece, saranno gestite dall’organizzatore della serie che le delegherà alla Honda secondo un calendario che tutti saranno chiamati a rispettare. Ne più ne meno, insomma, di come opera Honda in MotoGP fin da quando sono stati introdotti i quattro tempi nel 2002. Ancora sulla stessa falsariga, nell’insieme delle componenti sigillate del motore ci sarà pure tutta l’elettronica di controllo e motosprint

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LA BLUSENS HA BENEFICIATO DEL PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI QUANDO IN GIUGNO, AD ASSEN, È STATA PORTATA IN PISTA DA ALEX CRIVILLE (7). LA MORIWAKI (SOPRA) SI ERA GIÀ VISTA. L’ULTIMA ARRIVATA È LA HARRIS (A SINISTRA).

AISTI L E T I A O LARG UÒ FAR P 2 O T O LA M FIGURA A L E R E C ILDER” U B RINAS IS S S DEL “CHA gestione, anch’essa fornita da Honda assieme alla meccanica. E questo comprenderà la “parte alta” del motore, quella molto complessa in un quattro tempi moderno del sistema di aspirazione con tutto il corpo farfallato e l’airbox. Per quanto riguarda l’impianto di scarico, ogni team potrà fare da solo, ma sarà caldamente consigliato di rispettare le lunghezze e i diametri caratteristici dei vari tratti dei condotti studiati da Honda. Del resto chi si potrebbe inventare qualcosa di meglio e, soprattutto, in che modo dato che i motori saranno messi a disposizione sostanzialmente solo per gli eventi ufficiali. Il livello di rumorosità sarà inferiore a quanto concesso in MotoGP di circa 15Decibel, leggermente sopra a quanto è attualmente permesso alle moto a due tempi. Gli scarichi, quindi, dovranno essere silenziati. Data la struttura del motore CBR 600 di serie che non ha il cambio estraibile come invece il 1000 della stessa famiglia e dato che, come si è detto, il motore dovrà rimanere sigillato, i team e soprattutto i piloti, si dovranno accontentare di un’unica scalatura dei rapporti del cambio che rimarrà invariata nei vari circuiti. Potrà variare solo il rapporto finale. Questo vincolo potrebbe

rappresentare uno dei limiti più importanti alle prestazioni assolute di queste moto, tanto che è sensato ipotizzare che la Federazione venga chiamata a studiare una soluzione diversa già durante la prossima stagione. Sempre in tema di monoforniture e sempre seguendo la stessa logica operativa messa in campo da Honda, anche l’olio e la benzina arriveranno da un’unica fonte e così sarà anche per componenti accessorie come la frizione. Del resto, una volta introdotto ed accettato il monomotore, tutti questi aspetti sono una logica conseguenza di quanto impone il costruttore per garantirsi di poter operare durante la stagione senza sorprese, avendo invece fatto suo il dovere di garantire tutti con un’assoluta uniformità sul piano delle prestazioni. Sempre in tema di vincoli regolamentari, anche il sistema di acquisizione dati sarà uguale per tutti. In questo caso non sarà Honda il fornitore, ma sarà l’organizzatore ad omologare un unico sistema acquistabile dai team. Quello che all’apparenza potrebbe sembrare una limitazione eccessiva, in pratica rende possibili i controlli con estrema facilità, in quanto tutto l’apparato hardware e software sulle moto sarà unico

e quindi molto facilmente individuabile. In tema di elettronica, ai team sarà concessa solo un po’ di doverosa libertà nella definizione del cablaggio. Anche in Moto2 ci sarà il monogomma. In questo caso l’unico fornitore di pneumatici sarà Dunlop che avrà così la possibilità di continuare l’esperienza fatta in 250. A differenza di quanto avviene oggi, però, verrà applicato un regolamento del tutto simile a quanto studiato con Bridgestone in MotoGP. Sarà cioè, l’organizzatore a distribuire un numero di gomme limitato ad ogni pilota, preoccupandosi di trattare tutti alla stessa maniera in termini di specifiche e possibilità di scelta. L’unica misura possibile per le ruote sarà: 3.75x17” all’anteriore e 6.00x17” al posteriore; misure analoghe a quanto veniva adottato una decina d’anni fa sulle 500 a due tempi. Per questo, conoscendo l’esperienza che può vantare Dunlop in materia, è facile ipotizzare che le

gomme slick avranno prestazioni decisamente superiori a quelle di derivazione stradale utilizzate in Supersport. La posteriore, inoltre, sarà ben più generosa nelle dimensioni del pneumatico adottato in 250. CON UN regolamento così vincolante su molti dettagli, cosa potranno inventare i vari team – costruttori per fare la differenza? A loro spetta lo studio e la costruzione del telaio, tutta la parte che riguarda le sospensioni, tutta l’aerodinamica, l’impianto frenante e l’impianto di raffreddamento. Potrà sembrare poco, ma state pur certi che ce ne sarà lo stesso un bel po’ per fare la differenza. Certo, ci si dovrà abituare a curare dei dettagli che, magari negli ultimi anni, erano stati un po’ tralasciati perché meno efficaci in termini di resa prestazionale. Poi dipenderà molto dalla capacità e dalla vo-

lontà dei singoli protagonisti di “fare tecnologia”. In altri termini, bisognerà aspettare per capire se si vorrà sfruttare la limitata libertà concessa dal regolamento per inventare e costruire qualcosa di esclusivo che possa risultare più performante o se si preferirà continuare ad occuparsi della sola messa punto, “acquistando” oltre al motore anche il resto del materiale da un qualche fornitore specializzato. In questo senso, il nuovo regolamento potrebbe portare ad una sorta di nuovo impulso all’estro inventivo dei vari team sul piano tecnologico. È probabilmente quest’ultimo l’aspetto che potrà risultare più innovativo in un settore in cui negli ultimi anni si era vissuto in un clima di grande standardizzazione. C’è la concreta possibilità che con la Moto2 possa nascere e trovare il suo spazio la figura dello “chassis builder”, ruolo che nel mondo del motociclismo da corsa non ha mai avuto grande spazio, mentre ha fatto la fortuna della Formula 1 almeno fino alla metà degli anni ’90 e, con minor peso, continua a farla tutt’ora. Questo ci sembra l’aspetto migliore di questa nuova formula regolamentare, mai così estesa e ricca nel definire i dettagli prima d’ora. Potrebbe essere uno spunto utile per uscire con novità importanti da una crisi pericolosa per questo sport. D’altro canto, la lettura attenta del regolamento della nuova categoria denota anche tutta la difficoltà e la fretta con cui deve essere stato definito. Tanto per fare un esempio, sembra che i motori saranno in consegna a febbraio inoltrato e che comunque saranno dati in gestione ai team solo in occasione di test ufficiali. Ci sono molti dettagli discutibili, ma si tratta di dettagli appunto e, per questo, non è detto che nel prossimo futuro, con un po’ di calma e buona volontà, non si possa aggiustare il tiro. È importante, comunque, che dopo tanto tempo sia stato dato uno scossone con l’intento di risolvere i problemi. Fino ad ora l’ambiente ha dimostrato di gradire, tra un po’ cominceremo a vedere quali saranno i risultati.

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MotoGP Verso Phillip Island

PER SUPERSIC NON È ANCORA FINITA Simoncelli si gioca tutto in tre gare

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I RESPIRA aria di grande sfida anche nella 250, dove al titolo stanno puntando in tre. Rispetto alla MotoGP, il leader di classifica Hiroshi Aoyama può gestire un vantaggio di 26 punti su Alvaro Bautista e 28 su Marco Simoncelli. Impresa dura, quindi, quella dell’italiano e dello spagnolo, ma questa stagione dimostra che nulla è scontato. Il giapponese è in fuga perché sta sfruttando abilmente la sua dote principale: la costanza di rendimento, che gli deriva da una calma inaspettata. I due “latini” infatti si agitano molto di più, quest’anno, e non è un caso che abbiamo anche commesso maggiori errori. In più le loro moto – una ha il marchio Aprilia e l’altra Gilera, ma sono due RSA identiche – non sono state sempre impeccabili: se Marco ha avuto diversi problemi nella prima parte di stagione, la moto di Bautista ha accusato un grippaggio a Estoril. Però Simoncelli continua ad incantare con la sua guida splendida e aggressiva,

grazie alla quale ha vinto cinque gare (record stagionale, fino ad ora) ed è ancora in corsa per il titolo nonostante ben quattro “zeri”. I numeri indicano che il campione del mondo è il più veloce: a parte le cinque affermazioni (contro le 3 di Aoyama e le 2 di Bautista) Marco vanta 3 pole e 4 giri veloci (come Bautista) e ben 139 giri in testa contro i 55 del giapponese e i 42 dello spagnolo. La delusione, almeno fino ad ora, è Bautista. Quest’anno sembra aver perso aggressività, fatica a prendere l’iniziativa, ci mette molto a risalire se parte male, non è sempre lucido quando è con i primi, tende ad accontentarsi. Ora non c’è più spazio per la parsimonia e la prudenza. Mancano solo tre gare e per strappare Aoyama dalla prima posizione bisogna attaccare sempre. Non ci sono dubbi, sul fatto che Simoncelli adotterà questa tattica. Per Bautista ci sono meno certezze.

IL PRONOSTICO dell’Australia

Tuttii record MOTOGP Pole ‘08

Stoner (Ducati) 1’28”665 alla media di 180,598 km/h Hayden (Honda) 1’30”059 alla media di 177,803 km/h Stoner (Ducati) 330,1 km/h

Record (2008) Velocità max Così 1. Stoner (Ducati) in 40’56”643 nel 2008 2. Rossi (Yamaha) a 6”504 3. Hayden (Honda) a 7”205

250 Pole ‘08

Simoncelli (Gilera) 1’32”075 alla media di 173,910 km/h Bautista (Aprilia) 1’32”710 alla media di 172,719 km/h Debon (Aprilia) 275,8 km/h

Record (2007) Velocità max Così 1. Simoncelli (Gilera) in 39’02”55 nel 2008 2. Bautista (Aprilia) a 0”223 3. Kallio (KTM) a 14”450

125 Pole ‘08

Di Meglio (Derbi) 1’37”553 alla media di 164,144 km/h Bautista (Aprilia) 1’36”927 alla media di 165,204 km/h Bradl (Aprilia) 245,9 km/h

Record (2006) Velocità max Così 1. Di Meglio (Derbi) in 37’55”589 nel 2008 2. Bradl (Aprilia) a 10”255 3. Talmacsi (Aprilia) a 13”106

MotoGPalle 7,00

DOVE STONER GIOCA IN CASA

Ha vinto le ultime due edizioni LA LUNGA assenza dalle corse di Casey Stoner, che a fine luglio era volato a casa sua, in Australia, per rigenerare fisico e mente, è finita e lo si è visto all’Estoril: secondo posto. Ha scaldato i motori in attesa della “sua” gara, quella di Phillip Island. È la corsa cui l’asso in rosso tiene tanto, davanti ai suoi tifosi, agli amici, nella terra della quale sente la mancanza ogni anno di più. Mettiamoci anche che nelle ultime due edizioni non ha avuto rivali ed ecco che il pronostico ha un solo nome per quanto riguarda la vittoria del GP Australia. Ma Stoner avrà vita tutt’altro che ffacile. Perché il gran premio di Phill Island arriva in un momento Phillip ) km 96 ,0 27 giri (120 strat strategico della stagione, quando il titolo ) ,200 km MotoGP 25 giri (111 co è conteso tra i due assi della Yamaha. ) km 04 ,3 250 23 giri (102 Vale Valentino Rossi è in testa, ma il suo 125 mar margine è ridotto a soli 18 punti. E 900 metri diet di lui scalpita, fresco del dietro eo in til ra Ret sinist suc successo dell’Estoril, il suo accanito pole Posizione in 7 ra st riva rivale, il più giovane e altrettanto ni si a e Curv 5 ra ag agguerrito Jorge Lorenzo. Curve a dest Du Dunque, tra questi due sarà battaglia, ve e dura. Nella lotta per la vittoria vera te tenterà di inserirsi ancora una volta D Dani Pedrosa, che finora ha vinto un s solo GP, un po’ poco in c considerazione delle grandi a aspettative che gravano su di lui. FL Insomma, ancora una volta ci sono le premesse per un grande spettacolo (che i meno mattinieri possono gustarsi in replica anche all’orario consueto, le 14).

d 4.448 m. n la Is p li il h P

Vincente MotoGP ROSSI LORENZO STONER PEDROSA DOVIZIOSO EDWARDS ELIAS HAYDEN

2,50 3,00 4,00 7,00 50,00 50,00 75,00 75,00

Vincente 250 SIMONCELLI BAUTISTA AOYAMA BARBERA DEBON DI MEGLIO LOCATELLI DE ROSA

2,25 3,00 6,00 8,00 15,00 15,00 25,00 33,00

Vincente 125 SIMON SMITH TEROL ESPARGARO IANNONE GADEA MARQUEZ CORSI

2,25 5,00 6,00 8,00 10,00 12,00 12,00 15,00

VENERDÌ 16 OTTOBRE 00,30

prove

sintesi

SABATO 17 OTTOBRE 4,05 5,05 6,05

prove 125 prove MotoGP prove 250

diretta diretta diretta

DOMENICA 18 OTTOBRE

I TRE GRANDI PROTAGONISTI DELLA STAGIONE: BAUTISTA (19), AOYAMA (4) E SIMONCELLI (58). IL GIAPPONESE HA PIÙ DI UNA GARA DI VANTAGGIO, MA NON È UN MARGINE CHE PERMETTA DI DORMIRE TRANQUILLI. SOPRATTUTTO PERCHÉ SIMONCELLI SI AVVICINA... motosprint

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4,00 5,15 7,00 10,20 11,25 14,00 15,00

gara 125 gara 250 gara MotoGP gara 125 gara 250 gara MotoGP Fuorigiri

diretta diretta diretta replica replica replica rubrica

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Velocità Calendari e schieramenti 2010

Moto mix MOTOGP 2010 Valentino Rossi Jorge Lorenzo Team Honda Repsol Dani Pedrosa Andrea Dovizioso Team Ducati Marlboro Casey Stoner Nicky Hayden Loris Capirossi Team Suzuki Alvaro Bautista Team Yamaha Tech3 Ben Spies Colin Edwards Team Honda Gresini Marco Simoncelli Marco Melandri Randy De Puniet Team Honda LCR Gabor Talmacsi? Team Honda Scot Hiroshi Aoyama Team Honda Epp Team Ducati Martinez Hector Barbera Team Ducati Pramac Mika Kallio Aleix Espargaró Team Yamaha Fiat

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Italia Spagna Spagna Italia Australia USA Italia Spagna USA USA Italia Italia Francia Ungheria Giappone Spagna Finlandia Spagna

confermato confermato confermato confermato confermato confermato confermato dalla 250 dalla SBK confermato dalla 250 dalla Hayate confermato confermato? dalla 250 dalla 250 confermato dalla 250

Mai come ora le due principali categorie interagiscono. Impegnandosi ancora di più, si può dare inizio a una nuova era

T

OSELAND e Vermeulen per Spies. Due in cambio di uno. Sembra il calciomercato, invece è il motomercato: MotoGP e Superbike che prendono, restituiscono, scambiano i piloti. Da qualche anno, ormai, i due più importanti campionati di velocità garantiscono un certo afflusso di talento e di professionalità, scambiandosi alcuni protagonisti o cedendoli semplicemente, come accadde nel 2003 quando dalla Superbike emigrarono in un solo colpo il numero uno (Edwards) e il numero due (Bayliss). Spesso ci ha guadagnato la MotoGP, nei cambi, ma in vista del 2010 pare che sarà il campionato delle derivate dalla serie a trarre il maggiore beneficio. Per un Ben Spies che passa ai prototipi, infatti, vi sono diversi altri ottimi piloti che tornano al primo amore e che renderanno ancora più combattuta la

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EZIOSI R P I B M A SC MOTOGP IN A S S A RNANO O SPIES P T E IK B ER MA IN SUP ERMEULEN DEV TOSELAN

SUPERBIKE 2010 Ducati

Yamaha Kawasaki Honda Suzuki Aprilia BMW

Noriyuki Haga Michel Fabrizio James Toseland Cal Crutchlow Chris Vermeulen Tom Sykes Jonathan Rea Carlos Checa? Leon Haslam Max Neukirchner Max Biaggi Leon Camier? Troy Corser Ruben Xaus

Giappone Italia G. Bretagna G. Bretagna Australia USA G. Bretagna Spagna G. Bretagna Germania Italia G. Bretagna Australia Spagna

confermato confermato dalla MotoGP dalla SS dalla MotoGP dalla Yamaha confermato confermato? dalla Honda confermato confermato nuovo? confermato confermato motosprint

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Velocità Calendari e schieramenti DI PACE E MONDI U SEGNALI D E R A IN PER AVVIC NO MAI I SI SO CHE NON CI VOLEVA LA CRIS I MISCHIAT Superbike. James Toseland è un ex iridato (della Superbike) ed è quindi un buon acquisto. Chris Vermeulen, quando a fine 2005 lasciò la Superbike per la MotoGP, era un candidato al titolo e adesso che ha maggiore esperienza non potrà che essere ancora più competitivo. E poi potrebbero arrivare anche Alex De Angelis e Toni Elias. L’Aprilia è interessata al sammarinese (ma intanto ha bloccato l’inglese Leon Camier con un’opzione a suo favore che scadrà venti giorni dopo il GP Portogallo) mentre lo spagnolo potrebbe rimanere su una Honda. Il Team Ten Kate, infatti, non ha ancora rinnovato con Checa e si è appuntato i nomi degli esclusi dalla MotoGP, compreso Niccolò Canepa, anche se il genovese sta trattando per la Moto2. Insomma, si stanno cercando nella MotoGP possibili rinforzi, e tra questi il futuro compagno di squadra di Max Biaggi, che già tre anni fa si decise al grande balzo impreziosendo la griglia di partenza della Superbike. Per contro, Ben Spies, ormai ambientatosi al clima delle gare europee non può che impreziosire la MotoGP. La mossa della Yamaha sembra azzeccata: scambiando il texano con Toseland, rafforza il suo team satellite della MotoGP (anche se Spies è in “prestito”, deve cioè correre il suo anno da rookie in un team satellite in attesa di approdare nella squadra ufficiale) e riguardo quello della Superbike ingaggia comunque un due volte campione del mondo. SE SI CONSIDERANO le mosse dei costruttori impegnati in entrambi i campionati, la Yamaha è stata un po’ più attiva rispetto alla Ducati, che ha confermato in toto le sue squadre ufficiali. E per ora si può dire più o meno la stessa cosa della Honda, anche se nella Superbike Checa è ancora in forse. La Suzuki ha cambiato invece una pedina in entrambe le squadre: nella MotoGP ha abbassato l’età media del suo team con Alvaro Bautista e ha acquisito Leon Haslam nella formazione della Superbike. Infine, la Kawasaki, che lascerà in modo definitivo la serie dei prototipi, ha contemporaneamente investito nelle derivate dalla serie con l’acquisto di un sicuro top rider: Chris Vermeulen. Ma quello che conta è che entrambi i campionati si rafforzano, in vista di una stagione molto attesa: quella del 2010, infatti, sarà la motosprint

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POCHI GLI “SCONTRI” TRA MOTOGP E SBK

Calendario. C’è una sola vera concomitanza BUONE notizie per gli appassionati della velocità in pista. Nel 2010 lo “zapping” di questa stagione sembra scongiurato. MotoGP e Superbike si sono

PRENDI DUE, PAGHI UNO: LA SUPERBIKE HA CEDUTO BEN SPIES (19) E RIPORTA A CASA JAMES TOSELAND (52) E CHRIS VERMEULEN (7).

prima vera stagione frutto della crisi. Per il 2009, pur se in MotoGP si è intervenuti con tagli vari e con modifiche regolamentari decise all’ultimo minuto, i budget erano già stati decisi quando la crisi si è mostrata in tutta la sua entità. Invece i budget per il 2010 sono stati stanziati quando nelle stanze dei bottoni l’aria era pesantissima. La notizia confortante, quindi, risiede nel fatto che sia la MotoGP che la Superbike stanno reagendo, perché sono riuscite ad accrescere il livello (e, si spera, lo spettacolo). Ci voleva la crisi per avvicinare due mondi che si sono sempre mescolati col contagocce. Gli scambi sempre più frequenti di piloti (la crisi ne ha messi a piedi diversi, nella MotoGP) si possono considerare un buon passo avanti. Valentino Rossi, sfidando Troy Bayliss in un confronto che poi non è stato possibile organizzare nell’ambito della prima prova del campionato Superbike a Doha, aveva già dato un segnale. E Marco Simoncelli, che ha corso a Imola (ma aveva cercato di gareggiare anche lui, a Doha) ha fatto lo stesso. Sono gesti importanti, vanno interpretati come il tentativo di migliorare le relazioni tra due mondi che si guardano con diffidenza ma in fondo anche con curiosità. Continuare

Data

a guardarsi con sospetto, con la Superbike che spera sempre che la MotoGP vada in disgrazia, e con quest’ultima che considera la SBK il suo parente povero, non porta a nulla. Quelli della MotoGP sono stati troppo altezzosi, quelli delle derivate dalla serie troppo diffidenti. Si potrebbe invece convivere tranquillamente, infatti l’ostacolo più grande consiste nella mancanza di fantasia che sta attanagliando il mondo delle due ruote da velocità. Con maggiore elasticità si potrebbe arrivare ad una rivisitazione dei confini attuali scoprendo che si potrebbero attuare iniziative congiunte. Di nuovo, l’esempio viene dalla sfida che Rossi ha cercato di organizzare con Bayliss. Una grande idea, e non il capriccio di un ragazzino annoiato. Un’intuizione geniale, che avrebbe regalato al mondo della moto un week-end esaltante e storico. Così come sarebbe un grande evento una sfida per Nazioni sulla falsariga di quella del cross, che mescoli le MotoGP con le Superbike. La crisi ha scoraggiato tutti, ma non bisogna rinunciare a idee nuove ed a collaborare. Ben venga il mercato piloti congiunto. Ben venga l’Aprilia che ha portato Simoncelli, almeno per una volta, su una Superbike. Enrico Borghi

28 febbraio 7 marzo 14 marzo 21 marzo 28 marzo 4 aprile 11 aprile 18 aprile 25 aprile 2 maggio 9 maggio 16 maggio 23 maggio 30 maggio 6 giugno 13 giugno 20 giugno 27 giugno 4 luglio 11 luglio 18 luglio 25 luglio 1 agosto 8 agosto 15 agosto 22 agosto 29 agosto 5 settembre 12 settembre 19 settembre 26 settembre 3 ottobre 10 ottobre 17 ottobre 24 ottobre 31 ottobre 7 novembre

spartite le date disponibili con maggiore saggezza rispetto a quest’anno. Avremo concomitanze ridotte e ben studiate, in pratica ci sarà un solo scontro

MotoGP Nazione circuito

diretto reale, il 16 maggio, con i prototipi di scena in Francia, a Le Mans, e le derivate di serie in Sudafrica, a Kyalami. Dopo quattro mesi di letargo

Superbike Nazione circuito Australia Phillip Island

Formula 1 Nazione Bahrain

Portogallo Portimao

Australia Malesia

Qatar* Losail

Spagna Valencia*

Giappone Motegi Spagna Jerez

Olanda Assen

Turchia

Italia Monza Sudafrica Kyalami

Spagna

Francia Le Mans

Monaco Italia Mugello Gran Bretagna Silverstone

Stati Uniti (31)** Salt Lake City

Olanda (26)** Assen Catalunya Barcellona

San Marino Misano

Europa

Repubblica Ceca Brno

G. Bretagna

Gran Bretagna Donington

Germania Ungheria

Canada

Germania Sachsenring USA*** Laguna Seca Repubblica Ceca Brno

Belgio Indianapolis Indianapolis Germania Nürburgring San Marino Misano Adriatico Ungheria Balatonring Italia Imola*** Francia Magny-Cours Malesia Sepang Australia Phillip Island

Italia Cina Singapore Giappone Brasile

Portogallo Estoril Valencia Valencia *gara in notturna **gara al sabato ***gara solo per la MotoGP

Abu Dhabi *da confermare **gara al lunedì ***da confermare e omologare

intervallati da una miseria di test invernali, sarà la Superbike a dare il via alla stagione agonistica, con il round australiano di Phillip Island. Una bella vetrina, anche se in Europa la diretta capiterà ad orario impossibile. Il Mondiale SBK ha però un altro bel colpo in canna da sparare prima che partano anche le GP: il round portoghese di Portimao non è più in chiusura di stagione, ma il secondo appuntamento, a fine marzo. L’offerta motociclistica si infittisce l’11 aprile. Prima la Superbike a Valencia, poi in serata la partenza del Motomondiale in Qatar, in notturna. Nuova concomitanza il 25 aprile, ma le GP sono in Giappone all’alba e le Superbike in Olanda a orari consoni. Dopo lo scontro diretto del 16 maggio avremo il GP Italia al Mugello l’ultima domenica del mese, il 30 maggio, mentre la Superbike correrà il giorno dopo negli USA, L’ultimo lunedì di maggio si celebra il Memorial Day, in cui l’America ricorda i suoi caduti in tutte le guerre. La mossa spiazzerà clamorosamente Motosprint, che non potrà aspettare... Ultima concomitanza a fine giugno (dopo due settimane “libere”) ma con la MotoGP sabato 27 ad Assen e Superbike la domenica 28 a Misano. Poi niente più scontri fino al termine della stagione. Il campionato Superbike si chiuderà il 3 ottobre in Francia a Magny Cours, mentre i prototipi correranno ancora ben quattro GP prima di vedere la bandiera a scacchi il 7 novembre a Valencia. motosprint

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Velocità Campionato italiano di Paolo Gozzi

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CARPERIA - Tutto come previsto nell’epilogo del CIV: Norino Brignola (Superbike), Stefano Cruciani (Stock 1000 under 30) e Andrea Boscoscuro (Stock 600 under 25) festeggiano la conquista del tricolore, aggiungendosi a Michele Pirro (Supersport) e Riccardo Moretti (Aprilia) che avevano già archiviato la pratica nel penultimo round, disputato a Misano in agosto. Gli inseguitori non sono riusciti a sovvertire il pronostico ma anche stavolta il CIV ha offerto spettacolo, sorpassi e arrivi in volata. 125 – Riccardo Moretti, sbarcato in Toscana con il numero uno già disegnato sul casco, si è divertito a mescolare le carte parcheggiandosi sull’ottava casella della griglia di partenza. Le qualifiche avevano tradito anche il baby Luigi Morciano retrocesso in quarta fila (quattordicesimo tempo) da una scivolata. Ma allo spegnimento del semaforo i ritardatari sono tornati protagonisti: a Moretti è bastato uno scatto felino per agganciarsi al treno dei migliori, “Gigio” invece si è prodotto in una veemente rimonta coronata proprio mentre il duello di testa si faceva più incandescente. Spente le velleità del ceco Jakub Korneilf, che dopo aver provato la fuga è mancato proprio nel giro finale, Tonucci è andato all’assalto per togliersi di dosso la scomoda ombra di Moretti. Al sedicenne pesarese, talento della Junior GP, sempre più protagonista, bruciava la beffa subita a Misano, quando il più esperto neocampione aveva giocato al gatto con il topo nella tornata conclusiva. Ma anche stavolta Tonucci è finito nella rete: è uscito dall’ultima Bucine più forte che poteva ma non abbastanza per evitare di dare a Moretti la scia perfetta per catapultarsi sul traguardo con nove millesimi d’anticipo. Con l’identico vantaggio, sempre al Mugello nel round di luglio, il romagnolo aveva regolato Kornfeil. «Non ho vinto solo d’esperienza, avevo il passo per scappare ma avvertivo una vibrazione nel posteriore così mi sono messo tranquillo aspettando il finale» ha commentato Moretti. Che adesso è atteso dalla sfida più difficile, l’europeo in prova unica ad Albacete (1 novembre) per cercare di battere, a casa loro, le migliori promesse di Spagna. Nella Mancha Castilla ritroverà, oltre ad un Tonucci assetato di rivincita, anche il brillantissimo Morciano finito per la quarta volta (su sei) sul podio.

Siamo numeri1 A Moretti e Pirro, già campioni, si aggiungono Brignola, Cruciani e Boscoscuro

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Piazzamenti che cominciano a stargli stretti “perché adesso è ora di cominciare a vincere” ha promesso il pilotino laziale. L’Aprilia Junior GP ha piazzato Sabatino e Pontone in quinta e sesta posizione mentre Bonati, promosso per la vittoria under 21 nella Coppa Italia 125, non è partito dopo una caduta in prova. Davide Stirpe ha tentato di giocarsela ma la Honda non vale i razzi Aprilia e la sua coraggiosa prestazione si è sfumata in una nuvola di polvere.

STOCK 600 - Andrea Boscoscuro è arrivato all’ultimo round con un vantaggio di sicurezza (16 punti sui 25 a disposizione) sul rivale Ferruccio Lamborghini. La sfida era abbastanza scontata ma l’inseguitore ci ha creduto fino in fondo, facendo quello che doveva, ovvero vincere senza discussioni e sperare che a Boscoscuro venisse “il braccino”, finendo nelle grinfie del gruppone di assatanati che dall’inizio della stagione anima la catego-

ria new entry del CIV. Speranza vana: Boscoscuro è riuscito abilmente a tenersi lontano dai guai e il primato non ha vacillato neanche quando la gara è stata interrotta per una caduta di gruppo alla San Donato che ha coinvolto Gallina, Mazzina, Muscari e D’Alessandro e ha reso necessario un secondo via. Appena il plotone si è allungato, Lamborghini ha preso in mano le redini, lasciando Boscoscuro alle prese con otto, scomodissimi, compagni di fuga. Il veneto però non è mai andato oltre il quinto posto, ampiamente in “zona titolo”. Negli ultimi due passaggi, con un guizzo, si è sbarazzato di Lombardi e Tamburini prendendosi anche la soddisfazione del podio «perché dopo esserci salito sempre (due vittorie, due secondi e un terzo nelle gare precedenti, ndr) sarebbe stata una beffa fallire sul più bello». Il neocampione, nipote di Luca ex pilota di buona levatura e attuale team manager di Marco Simoncelli, cerca posto nella Moto2. In attesa di conoscere il futuro andrà due mesi in Australia per perfezionare l’inglese. Fabio Massei si è coraggiosamente inserito tra i due sfidanti, centrando la migliore posizione dell’anno. Tra i migliori anche Lorenzetti, sesto davanti all’ex tricolore 125 Sancioni.

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FERRUCCIO LAMBORGHINI, TITOLO MANCATO PER 7 PUNTI LA TERZA VITTORIA DELL’ANNO NON È BASTATA A FERRUCCIO LAMBORGHINI (28), CHE HA CHIUSO AL SECONDO POSTO IL CAMPIONATO SUPERSTOCK 600. SOPRA, LUIGI MORCIANO (100) CON COMPAGNI DEL TEAM JUNIOR GP, GENNARO SABATINO (18) E ARMANDO PONTONE (80). A SINISTRA, RICCARDO MORETTI, CAMPIONE IN ANTICIPO, FESTEGGIA COSÌ IL TITOLO DELLA 125. RICORDA QUALCUNO?

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Velocità Campionato italiano

SUPERSPORT – Michele Pirro aveva già chiuso in cassaforte il titolo Supersport, terzo della sua giovane carriera. L’anticipo è stato provvidenziale perché al Mugello l’indomabile Alessio Velini ha una marcia in più e trovarselo addosso con il campionato ancora aperto non sarebbe stato piacevole. Il campionato aveva girato dalla parte del pugliese proprio sul saliscendi toscano, nel round di luglio, quando Velini era stato bloccato da un problema elettrico che aveva spianato la strada a Pirro. Il duello è ripreso esattamente dove si era interrotto ma stavolta ha avuto un epilogo diverso. A tre giri dalla fine, con Velini caparbiamente al comando, Pirro ha perso l’avantreno al Correntaio («Volevo il massimo, stavolta è andata male») consegnando al rivale l’ultimo spicchio di gloria. È stato il giusto premio per un pilota ormai esperto (30 anni) tornato protagonista con moto e squadra gestite in famiglia «oltre alle Dunlop che mi hanno permesso di fare la differenza». L’uscita di Pirro ha fatto avanzare il grintosissimo Mirco Giansanti, autore di una nuova gran rimonta che ha sottolineato i progressi della Triumph preparata dalla Speed Shadow. Rivelazione di giornata il marchigiano Diego Ciavattini, 25 anni, al primo podio tricolore. Quarto posto per Ilario Dionisi che, dopo un avvio promettente, si è visto scappare di mano il podio per una manciata di millesimi. Quinto in gara e terzo in campionato Cristiano Migliorati, il veterano (41 anni) che ha trascinato la Kawasaki nelle zone nobili della classifica. Gli anni passano «ma io non mollo e nel sarò ancora in pista a sfidare i ragazzini». STOCK 1000 – Cinque vittorie e un unico passo falso, la scivolata di Monza, per confezionare una stagione quasi perfetta. Nell’ultima sfida Stock 1000 a Stefano Cruciani sarebbe bastato un banale undicesimo posto ma lui ha puntato comunque al bersaglio grosso, seminando per strada inseguitori mai in partita. Domenico Colucci si è steso al quinto giro, Daniele Petrucci ha sbagliato scelta di gomme e ha concluso solo sesto. Il titolo di Cruciani non è mai stato in discus-

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CAMPIONI SUL PODIO DEL MUGELLO. DA SINISTRA: BOSCOSCURO (STK 600), PIRRO (SUPERSPORT), MORETTI (125, CON TONUCCI, SECONDO, E MORCIANO), BRIGNOLA (SBK) E CRUCIANI (STK 1000).

Leclassifiche

Cazzola quinta con la Yamaha R6 125 GP ALESSIO VELINI (5) SI È IMPOSTO NELLA GARA DELLA SUPERSPORT, MA MICHELE PIRRO (51) AVEVA GIÀ CHIUSO IN ANTICIPO LA PARTITA. SOTTO, STEFANO CRUCIANI (3) DAVANTI A TUTTI NELLA SUPERSTOCK 1000: GLI SAREBBE BASTATO UN UNDICESIMO POSTO PER DIVENTARE CAMPIONE, MA LUI HA VOLUTO VINCERE ANCHE QUESTA GARA.

1. Moretti (Aprilia) 13 giri pari a 68,185 km in 26’38”078 alla media di153,601 km/h; 2. Tonucci (Aprilia) a 0”009; 3. Morciano (Aprilia) a 0”267; 4. Kornfeil (Aprilia) a 1”996; 5. Sabatino (Aprilia) a 12”483; 6. Pontone (Aprilia) a 12”507; 7. Tarozzi (Aprilia) a 12”611; 8. Gabrielli (Aprilia) a 31”691; 9. Calia (Honda) a 31”855; 10. Mauriello (Aprilia) a 32”938; 11. Parziani (Aprilia) a 32”945; 12. Romano (Aprilia) a 33”145; 13. Ferro (Aprilia) a 35”146; 14. Bugatti (Honda) a 35”212; 15. Ravaioli (KTM) a 40”611; 16. Russo (Aprilia) a 40”912; 17. Torlaschi (Honda) a 51”995; 18. Giorgi (Aprilia) a 52”100; 19. Menchetti (Honda) a 1’01”905; 20. Monti (Honda) a 1’02”372; 21. Mattiello (KTM) a 1’07”953; 22. Gabrielli (Aprilia) a 1’08”049; 23. Caraffini (Aprilia) a 1’08”596; 24. Cocco (Aprilia) a 1’30”757. Giro più veloce: Kornfeil in 2’01”349 alla media di 155,601 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Moretti p. 140; 2. Tonucci 76; 3. Morciano 73; 4. Kornfeil 64; 5. Pontone 47; 6. Sabatino 46; 7. Ferro 44; 8. Ravaioli 35; 9. Russo 34; 10. Schrotter 25.

alla media di 161,203 km/h; 2. Giansanti (Triumph) a 7”434; 3. Ciavattini (Honda) a 7”557; 4. Dionisi (Honda) a 7”621; 5. Migliorati (Kawasaki) a 9”938; 6. Ivanov (Yamaha) a 10”784; 7. Battaini (Yamaha) a 11”508; 8. Corradi (Kawasaki) a 11”544; 9. Brannetti (Yamaha) a 16”543; 10. Marrancone (Kawasaki) a 16”557; 11. Barone (Honda) a 16”890; 12. Brugnoni (Yamaha) a 17”071; 13. Sassaro (Honda) a 26”058; 14. Muzio (Honda) a 33”682; 15. Ruggiero (Yamaha) a 40”127; 16. Totti (Yamaha) a 55”484; 17. Vargas (Honda) a 55”521; 18. Pirazzoli (Triumph) a 56”374; 19. Berclaz (Yamaha) a 1’06”449; 20. Marzotto (Kawasaki) a 1’14”780; 21. Milanese (Yamaha) a 1’20”712; 22. Blokhin (Yamaha) a 1’23”715. Giro più veloce: Velini in 1’55”471 alla media di 163,522 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Pirro p. 100; 2. Velini 89; 3. Migliorati 62; 4. Battaini 56,5; 5. Giansanti 52,5; 6. Sanna 52; 7. Dionisi 44; 8. Brannetti 41; 9. Marrancone 39,5; 10. Corradi 39.

STOCK 1000 STOCK 600 1. Lamborghini (Yamaha) 8 giri pari a 41,960 km in 15’47”216 alla media di 159,474 km/h; 2. Massei (Yamaha) a 1”319; 3. Boscoscuro (Yamaha) a 1”577; 4. Tamburini (Yamaha) a 1”578; 5. Lombardi (Yamaha) a 4”192; 6. Lorenzetti (Yamaha) a 4”276; 7. Sancioni (Yamaha) a 5”761; 8. Gregorini (Yamaha) a 7”314; 9. Filice (Yamaha) a 7”382; 10. Menghi (Yamaha) a 7”392; 11. Marcheluzzo (Honda) a 9”971; 12. Dittadi (Yamaha) a 11”842; 13. D’Annunzio (Yamaha) a 12”207; 14. Marconi (Yamaha) a 12”313; 15. Caiani (Kawasaki) a 12”506; 16. Dittadi (Yamaha) a 12”665; 17. Cottini (Honda) a 13”489; 18. Colandrea (Yamaha) a 16”338; 19. Busiello (Kawasaki) a 17”720; 20. Rossi (Honda) a 17”868; 21. Poma (Yamaha) a 18”045; 22. Terranova (Yamaha) a 25”359; 23. Pirazzoli (Yamaha) a 25”614; 24. Morrentino (Yamaha) a 25”964; 25. Lagiongada (Yamaha) a 29”438; 26. Coletto (Honda) a 29”545; 27. Moschini (Yamaha) a 33”372; 28. Desci (Yamaha) a 38”180; 29. Mottola (Yamaha) a 38”249; 30. Marras (Yamaha) a 38”652; 31. Zappon (Honda) a 43”397; 32. Salvadori (Yamaha) a 43”402. Giro più veloce: Lamborghini in 1’57”055 alla media di 161,309 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Boscoscuro p. 122; 2. Lamborghini 115; 3. Tamburini 83; 4. Massei 82; 5. Lombardi 39; 6. Gregorini 37; 7. Menghi 37; 8. Lorenzetti 36; 9. Rossi 32; 10. Sancioni 31.

SUPERSPORT 600

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1. Velini (Yamaha) 14 giri pari a 73,430 km in 27’19”842

1. Cruciani (Ducati) 10 giri pari a 52,450 km in 19’20”584 alla media di 162,694 km/h; 2. Magnoni (Yamaha) a 1”639; 3. Della Ceca (Yamaha) a 1”774; 4. Saltarelli (Suzuki) a 4”143; 5. Alfonsi (Honda) a 6”856; 6. Petrucci (Yamaha) a 6”889; 7. Polita (Aprilia) a 11”758; 8. Baz (Yamaha) a 12”101; 9. Goi (Yamaha) a 12”625; 10. Verdini (Honda) a 15”302; 11. Conti (Honda) a 15”324; 12. Holland (KTM) a 15”664; 13. Aldrovandi (Yamaha) a 16”024; 14. Napoleone (Suzuki) a 17”142; 15. Sirch (Honda) a 18”741; 16. Ciacci (Yamaha) a 29”662; 17. Guarino (Honda) a 29”812; 18. Salvatore (Suzuki) a 30”666; 19. Bortone (Yamaha) a 30”792; 20. De Toni (Yamaha) a 31”033; 21. Marchand (Yamaha) a 31”869; 22. Zampieri (Honda) a 33”555; 23. Dell’Omo (Kawasaki) a 41”488; 24. Liberini (Suzuki) a 42”604; 25. Cantagallo (Yamaha) a 49”523; 26. Goffi (Honda) a 49”698; 27. Andric Silva (Yamaha) a 1’01”728; 28. Torrisi (Suzuki) a 1’07”125; 29. Faccietti (Kawasaki) a 1’19”534. Giro più veloce: Magnoni in 1’54”935 alla media di 164,284 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Cruciani p. 125; 2. Petrucci 91; 3. Colucci 78; 4. Magnoni 65; 5. Della Ceca 56; 6. Russo 41; 7. Sirch 34; 8. Napoleone 31; 9. Conti 30; 10. Goi 29.

SUPERBIKE 1. Conforti (Ducati) 14 giri pari a 73,430 km in 26’55”524 alla media di 163,630 km/h; 2. Baiocco (Ducati) a 0”029; 3. Scassa (Kawasaki) a 0”354; 4. Gramigni (Yamaha) a 8”638; 5. Prattichizzo (MV Agusta) a 8”731; 6. Brignola (Ducati) a 12”981; 7. Gentile (Honda) a 14”534; 8. Pellizon (Aprilia)

a 14”726; 9. Chiarello (Suzuki) a 16”467; 10. Festa (Yamaha) a 16”865; 11. Nannelli (KTM) a 43”393; 12. Addamo (Honda) a 43”396; 13. Zenatello (Ducati) a 50”276; 14. Blora (Kawasaki) a 52”322; 15. Di Giannicola (Honda) a 1’10”359; 16. Pilia (Suzuki) a 1’15”476; 17. Marchetti (Ducati) a 1’20”921; 18. Zannini (Honda) a 1’21”323; 19. Durigon (Yamaha) a 1’29”650; 20. Ippoliti (Yamaha) a 1’39”334; 21. Fagioli (Kawasaki) a 1’39”375; 22. De Nardi (Yamaha) a 1’47”544; 23. Del Vecchio (Yamaha) a 1 giro; 24. Brambilla (Honda); 25. Sergiovich (Suzuki); 26. Bardelli (Yamaha). Giro più veloce: Borciani in 1’54”220 alla media di 165,313 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Brignola p. 96; 2. Conforti 85; 3. Baiocco 85; 4. Borciani 73; 5. Gentile 60; 6. Gramigni 51; 7. Clementi 48; 8. Chiarello 43; 9. Mauri 39; 10. Addamo 32.

YAMAHA R1 LEOVINCE 1. Valsecchi 10 giri pari a 52,450 km in 19’58”581 alla media di 157,536 km/h; 2. Zerbo a 0”050; 3. Pasini a 0”260; 4. Zenatello a 7”212; 5. Romagnoli a 10”489; 6. Antonello a 10”947; 7. Fusco a 11”441; 8. Campedelli a 11”565; 9. Manici a 13”850; 10. Rubino a 14”087; 11. Brunelli a 29”178; 12. Nardini a 29”266; 13. Antonellini a 29”879; 14. Patanè a 37”772; 15. Benato a 57”939; 16. Giunta a 1’31”676; 17. Iudica a 1’32”175. Giro più veloce: Zerbo in 1’58”224 alla media di 159,714 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Zerbo p. 122; 2. Pasini 116; 3. Campedelli 91; 4. Antonello 75; 5. Valsecchi 66.

YAMAHA R6 METZELER 1. Vigilucci 10 giri pari a 52,450 km in 20’11”518 alla media di 155,854 km/h; 2. Emili a 0”023; 3. Miele a 4”843; 4. Caloroso a 4”916; 5. Cazzola a 5”153; 6. Casalotti a 6”465; 7. Spadaro a 13”678; 8. Festi a 13”761; 9. Moretti a 14”189; 10. Sanca a 15”142; 11. Alvisi a 15”254; 12. Pinna a 15”529; 13. Avanzi a 18”856; 14. Cannizzaro a 25”956; 15. Pallini R. a 25”984; 16. Tibaldo a 30”065; 17. Torrisi a 30”244; 18. Iurino a 30”288; 19. Celestini a 30”453; 20. Ermacora a 30”564; 21. Pincella a 31”025; 22. Comi a 34”282; 23. Pasina a 35”149; 24. Pallini A. a 35”557; 25. Forin a 37”053; 26. Nardin a 38”212; 27. Schirone a 44”639; 28. Castello a 51”134; 29. Giovacchini a 51”255; 30. Renzetti a 52”315; 31. Larini a 52”328; 32. Gentile a 53”276; 33. Castellano a 54”410; 34. Ruggero a 1’14”717. Giro più veloce: Emili in 1’59”044 alla media di 158,614 km/h. IN CAMPIONATO: 1. Casalotti p. 828; 2. Miele 740; 3. Vigilucci 696; 4. Avanzi 692; 5. Emili 669.

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Velocità Campionato italiano

Solo schedine in originale!

(no fotocopie no fax)

TROFEO YAMAHA CASALOTTI E ZERBO SBANCANO I PRIMI TRE AL TRAGUARDO DELLA SUPERBIKE. LUCA CONFORTI (24), VINCITORE DELLA GARA, MATTEO BAIOCCO (15), SECONDO, E LUCA SCASSA (1), TERZO.

sione, esaltando il potenziale della Ducati 1098R che la settimana precedente a Magny Cours aveva battezzato in anticipo la Coppa del Mondo di categoria con Xavier Simeon. Dietro ai due successi c’è lo stesso preparatore, il pisano Rossano Innocenti, che – con lo stesso Cruciani – adesso punta anche all’Europeo per completare un clamoroso grande slam. Fino allo scorso anno la Stock era feudo Yamaha che stavolta si è dovuta accontentare dei piazzamenti degli emergenti Michele Magnoni e Riccardo Della Ceca, quest’ultimo al primo podio Civ. Bella chiusura per Simone Saltarelli, quarto con la Suzuki davanti al redivivo Lorenzo Alfonsi, ex europeo della categoria. Alex Polita, all’ennesimo cambio di moto e team di questa tormentata stagione, ha portato l’Aprilia della TDR al settimo posto: niente male.

NANNELLI SULLA KTM

INCORAGGIANTE DEBUTTO (UNDICESIMO POSTO) DELLA KTM RC8 R SCHIERATA DAL TEAM CARACCHI CON GIANLUCA NANNELLI. «LA MOTO È STATA FINITA SOLO VENERDI, QUINDI È STATO POCO PIÙ DI UN TEST - HA SPIEGATO IL TOSCANO -. IL POTENZIALE C’È E PENSO CHE CON LO SVILUPPO NECESSARIO QUESTA MOTO POTREBBE TOGLIERSI SODDISFAZIONI. PER ADESSO POSSO DIRE SOLO CHE FRANCO FARNE (75 ANNI, EX DIRETTORE TECNICO DUCATI) HA SVOLTO UN ALTRO LAVORO MAGNIFICO: È UN MITO».

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SUPERBIKE – Coi 14 punti perduti per la contestata penalizzazione di Misano – ritardato avvio del giro di ricognizione – Luca Conforti avrebbe reso la vita molto dura a Norino Brignola che invece ha centrato il secondo alloro Superbike correndo sul velluto. Il compito è stato reso ancora più scontato dalla rottura del filo della bobina che ha lasciato per strada Marco Borciani: il bresciano era terzo, ormai alle costole di Scassa e Conforti al comando della corsa, quando la Ducati lo ha lasciato per strada. Borciani aveva 13 punti da recuperare su Brignola, quindi sarebbe stata comunque dura: il ritiro però ha ulteriormente spianato la strada al neo campione. «Nei primi giri ho notato che Scassa e Conforti facevano troppi casini, era rischioso stare lì con loro così mi sono calmato e mi sono fatto bastare la sesta posizione» ha spiegato Brignola. Il veterano (36 anni) di Fiano Romano aveva già vinto il tricolore Superbike nel 2005 e prima ancora (1999) era stato campione Supersport con la Bimota: un palmares decisamente rilevante («A metà stagione alcuni sponsor hanno mollato, è stato un titolo sofferto che ho inseguito con tutte le mie forze»). Uscito Borciani, a complicare i piani dei fuggitivi Scassa e Conforti è arrivato Matteo Baiocco che, superata di slancio la Kawasaki del toscano, ha insidiato fino all’ultimo metro la seconda vittoria di Conforti. Che, felicissimo, ha elegantemente evitato di rinfocolare la polemica di Misano: pilota veloce e sportivo di razza. Da notare che Scassa, con la Kawasaki Pedercini, in qualifica aveva ottenuto uno strepitoso 1’52”931, ad appena sei decimi dal primato assoluto del Mugello realizzato da Noriyuki Haga due settimane prima durante i collaudi privati Ducati. Brignola, ormai al sicuro, ha fatto largo anche al tester Yamaha Alex Gramigni, quarto davanti alla MV di Maurizio Prattichizzo.

STEFANO Casalotti (sotto a sinistra) e Sebastiano Zerbo (a destra) hanno vinto il trofeo Yamaha nelle categorie R6 ed R1. Per entrambi però non è stata una passeggiata. Casalotti ha pagato la tensione, ma alla fine il sesto posto gli è stato sufficiente per aggiudicarsi il titolo nella gara vinta da Iuri Vigilucci. Zerbo ha messo in campo tutta la sua esperienza per battere Enrico Pasini piazzandosi secondo dietro Patrizio Valsecchi. Nella gara 2 R6 il successo è andato a Massimo Ceolaro. Casalotti ha commesso alcuni errori che potevano costargli caro, in particolare al terzo giro quando una violenta imbarcata ha rischiato di mandarlo gambe all’aria. Alla fine ha concluso in sesta posizione, controllando nel finale la situazione. Una mano gliela hanno data anche Iuri Vigilucci e Mitja Emili, non coinvolti nella lotta per il titolo, che da metà gara hanno allungato, togliendo punti preziosi ai rivali di Casalotti in ottica campionato. La gara si è decisa in volata, con Vigilucci che è riuscito a prevalere per soli due centesimi su Emili. Sprint anche per il terzo gradino del podio con Roberto Miele che è riuscito a prevalere su Kevin Caloroso e la sempre più convincente Paola Cazzola. Sebastiano Zerbo si è riconfermato re dei monomarca vincendo la prima edizione del trofeo R1. Il pilota siciliano, scattato dalla seconda fila, ha impiegato tre giri per agganciare il gruppo dei battistrada composto da Enrico Pasini, Patrizio Valsecchi e Lorenzo Segoni, poi scivolato. Zerbo, pur battuto alla sprint da un coriaceo Valsecchi, ha portato a casa la YZF-R1 in premio al vincitore. Al quarto posto ha così concluso Franco Zenatello mentre c’è stata un’avvincente battaglia per il quinto posto, che ha visto prevalere Romagnoli davanti ad Antonello, Fusco e Nicola Campedelli.

Portogallo 25 ottobre

Gara 1 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 Gara 2 1.__________________________________ p.25 2.__________________________________ p.20 3.__________________________________ p.16 4.__________________________________ p.13 5.__________________________________ p.11 _____ Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ Nome ____________________________________ Cognome _________________________________ Via ______________________________________ Città _____________________________________ Codice postale ____________________________ Telefono ________________________ Età _______ E-mail ____________________________________ Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto Portogallo” le cartoline pervenute entro venerdì 23 ottobre Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e gni g promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni rne momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Firma _____________________________________ Data _______________________

I 10 vincitori di Magny-Cours 1°

Lorenzo Vicario - Reggio Emilia - p. 119 Due pass paddock per una gara Superbike in Italia

Fabio Monticelli - Cerreto d’Esi - p. 119 Un set di attrezzi Home Bag Plus Beta

Susanna Margarit - Cervignano - p. 117 Un casco Suomy Jet Light Brand

F. De Pasquale - Forte dei Marmi - p. 103 Un paio di occhiali WSBK

Giorgio Pergetti - Correggio - p. 102 Un videogioco WSBK 2009 per Playstation

S. Scarpelli - Porto S. Elpidio - p. 101 Una polo WSBK Official Merchandising (www.sbkofficialstore.com)

e

Gianfranco Prati - Lughezzano - p. 99 Un DVD “SBK 2008 Troy Bayliss Story”

10°

M. Trosino - Sarzana - p. 101 F. Tombari - Cittadella - p. 99 L’Official Book 2008/2009

Enrico Amati - Molteno - p. 97 Due biglietti per il Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo validi dal 10 al 15 novembre 2009

COME SI PARTECIPA

È sufficiente compilare la schedina che troverete qui a fianco indicando i primi cinque di ogni gara dei vari gran premi del mondiale Superbike. Si dovrà anche indicare il vincitore della gara Supersport e il tempo della gara che serviranno come discriminanti nei casi di parità.

UNA HONDA IL PREMIO FINALE Per ogni gran premio verranno premiati i primi dieci. A fine campionato tra tutti quelli che avranno inviato almeno una scheda verrà estratta una Honda CBR 600 RR.


Velocità Rookie Cup 250 4T Moriwaki

LucaFabrizio «HO VINTO tutte le gare e quindi penso di essere a un passo dalla conquista del titolo. Nelle corse però non bisogna mai dare niente per scontato, quindi so che dovrò lottare fino alla fine».

IL CONCETTO BASE DELLA MORIWAKI MD 250 È SEMPLICE: LA CICLISTICA DI UNA 125 GP EQUIPAGGIATA CON UN MOTORE MONOCILINDRICO QUATTRO TEMPI HONDA CRF 250X.

AlessioLoTurco «SONO contento perché sono riuscito a salire sul podio in tutte e tre le gare, e sono ancora in lotta per il titolo. Ora mancano due prove al termine del trofeo e di certo darò il massimo per conquistare il gradino più alto del podio, magari già a Misano».

IFICA LA CLASS IO P. 75 1. FABRIZ 52 CO P. 2. LO TUR LA P. 40 3. ZANEL ELLI P. 33 N O T N A . 4 NE P. 27 O B R A C . 5

LorenzoCarbone «LA COSA positiva è che miglioro costantemente di gara in gara e spero di salire sul podio anche nelle prossime due prove».

Palestra per sognare Mancano due prove alla conclusione della prima edizione. Bilancio positivo e formula confermata

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M

ANCANO solo due gare al termine del Trofeo Rookie Cup 250 4 T. La prossima si terrà a Misano il 18 ottobre, la successiva - e ultima - a Vallelunga, l’8 novembre. Dunque, ancora due appuntamenti per stabilire a chi andrà la vittoria di questa prima edizione. Il campionato, dopo la gara di Magione, è stato ipotecato da Luca Fabrizio, che è a punteggio pieno, ma deve comunque guardarsi le spalle: il secondo, Lo Turco ha ancora i numeri per coronare il sogno. Le tre gare finora disputate, grazie anche al fatto che le moto sono tutte uguali, sono state molto combattute, sempre con un nutrito gruppo di piloti che si sono impegnati dal via fino all’ultima curva per conquistare la vittoria. Il bilancio di questa prima edizione della

Rookie Cup 250 4 T è dunque positivo: il trofeo ha offerto ai giovani partecipanti la possibilità di fare esperienza con una moto competitivo e insieme maneggevole e facile da guidare. La parità del mezzo ha contribuito in maniera fondamentale a mettere in evidenza pregi e difetti della guida di ciascun ragazzo, facendo di questo trofeo uno strumento importante per formare piloti proiettati, nel futuro, verso tutti i campionati. L’esperimento del trofeo, cui Motosprint ha dato il proprio patrocinio, si sta dunque rivelando azzeccato. La formula è convincente, tanto che gli organizzatori, in attesa di vedere come andrà a finire quest’anno, stanno già preparando le basi per la prossima stagione. Che, come leggete a parte, ribadirà la formula già ben collaudata, con qualche novità.

HANNO DETTO

La motodel Trofeo

IL BRIEFING CHE PRECEDE LE GARE DEL TROFEO. SOPRA, I GIOVANI PILOTI IN PISTA CON LE MORIWAKI.

Via alle iscrizioni 2010

C’È ANCHE LA FORMULA DEL NOLEGGIO LE ISCRIZIONI al Trofeo Rookie Cup 250 4 T della prossima stagione sono già aperte, con alcune novità importanti sotto il profilo sportivo ed economico. L’anno prossimo il trofeo sarà inserito nel calendario della Coppa Italia: in questo modo i piloti correranno nei circuiti più famosi, davanti a un pubblico numeroso. Il costo dell’iscrizione rimarrà invariato, 2000 euro (più IVA), ma chi si iscriverà entro il 15 dicembre pagherà solo 1.200 euro (più IVA). Altra novità di quest’anno è l’opportunità, offerta a un numero limitato di piloti

(otto, al momento) di affittare la moto. Con la possibilità, al termine del trofeo, di riscattarla, acquistandola a un costo fissato in anticipo, al momento del contratto di noleggio. Chi fosse interessato a saperne di più riguardo a costi e condizioni può contattare direttamente la Racing Link tramite mail: lorenzo.venturi@racinglink.it, oppure telefonicamente (335-8253603). Oltre che al Trofeo dedicato, con la MD 250 si può partecipare anche al campionato Alpe Adria nella classe SP125, cui sono ammesse anche le 250 4 tempi. motosprint

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Sportitalia I campionati regionali

MANUEL D’ANDREA

ULTIMO ATTO A BINETTO VelocitàTrofeo del Mediterraneo BINETTO (BA) - Ultimo appuntamento con il Trofeo del Mediterraneo sull’Autodromo del Levante in una giornata che ha visto impegnati anche i piloti della Promo Race Cup e gli esordienti del primo challenge Levante Rookie’s Cup. Pochi, purtroppo, i partenti nel “Mediterraneo”, nel quale a svettare è stato “Kojak” Diviccaro, che ha avuto ragione del barese Fumai, mentre la terza piazza è andata a Rubino che ha preceduto Anastasia e Cecere. Nella Rokie’s Cup classe 600 Vincenzo Lagonigro ha vinto davanti a Dalessio e Lionetti; nella Open, invece, successo per il tarantino Cervino davanti a Nitti e Deliso. Affermazione in entrambe le manche di Valerio Campione nella Promo Race 600 con Calabrese e Calabrò a seguire. Nella Open la vittoria ha sorriso a Giuseppe Oliva davanti a Spalierno e Zappalà. Angelo Leuci

4 ottobre Trofeo del Mediterraneo, terza prova – Organizzatore: M.C. Sport Puglia - Direttore di gara: Paolo Piergianni – Meteo: sereno

Trofeo Mediterraneo OPEN: 1. Diviccaro (Yamaha) 21 giri in 17’18”078 alla media di 114,848 Km/h; 2. Fumai (Yamaha) a 3”130; 3. Rubino (Triumph) a 21”014; 4. Anastasia (Yamaha) a 21”886; 5. Cecere (Yamaha) a 34”448; 6. Ritella (Honda) a 35”437; 7. Cloroformio (Yamaha) a 35”859; 8. Migliazzo (Yamaha) a 1 giro; 9. De Francesco (Honda) a 1 giro; 10. Ficarotta (Aprilia) a 4 giri. Giro più veloce: Diviccaro in 48”580 alla media di 116,862 Km/h.

DALL’ALTO, I PROTAGONISTI DI BINETTO: VALERIO CAMPIONE, ALESSANDRO CERVINO, VINCENZO LAGONIGRO E COSIMO DIVICCARO.

Levante Rookie’s Cup 600 APERTA: 1. Lagonigro (Suzuki) 18 giri in 15’05”692 alla media di 112,830 Km/h; 2. Dalessio (Yamaha) a 9”584; 3. Lionetti (Yamaha) a 22”420; 4. Micelli (Kawasaki) a 25”660; 5. Annicchiarico (Honda) a 27”876; 6. Matera (Honda) a 33”254; 7. Notarnicola (Honda) a 36”002; 8. Guarini (Honda) a 37”222; 9. Dinunzio (Suzuki) a 41”980; 10. L’Assassinato (Yamaha) a 1 giro. Giro più veloce: Lagonigro in 49”587 alla media di 114,489 Km/h. OPEN: 1. Cervino (Yamaha) 18 giri in 15’28”010 alla media di 110,116 Km/h; 2. Nitti (Kawasaki) a 0”351; 3. Deliso (Yamaha) a 1”245; 4. Montrone (Suzuki) a 10”656; 5. De Rosa (Yamaha) a 40”406. Giro più veloce: Nitti in 50”436 alla media di 112,557 Km/h.

Promo Race Cup CLASSE 600 GARA 1: 1. Campione (Yamaha) 14 giri in 12’18”072 alla media di 107,687 Km/h; 2. Calabrese (Honda) a 8”358; 3. Calabrò (Honda) a 8”601; 4. Sorbello (Yamaha) a motosprint

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9”335; 5. Vaccaro (Yamaha) a 18”400; 6. Cascone (Yamaha) a 19”685; 7. Di Stefano (Yamaha) a 31”505; 8. Biancato (Kawasaki) a 41”440; 9. Lo Savio (Honda) a 1 giro. Giro più veloce: Campione in 49”887 alla media di 113,801 Km/h. GARA 2: 1. Campione (Yamaha) 14 giri in 12’05”377 alla media di 109,571 Km/h; 2. Sorbello (Yamaha) a 14”703; 3. Cascone (Yamaha) a 15”777; 4. Calabrese (Honda) a 17”689; 5. Biancato (Kawasaki) a 27”547; 6. Vaccaro (Yamaha) a 36”847; 7. Maniaci (Honda) a 38”821; 8. Lo Savio (Honda) a 1 giro; 9. Di Stefano (Yamaha) a 1 giro. Giro più veloce: Campione in 50”697 alla media di 111,980 Km/h. CLASSE 1000 GARA 1: 1. Oliva (Yamaha) 4 giri in 3’23”391 alla media di 111,650 Km/h; 2. Spalierno (Triumph) a 0”944; 3. Zappalà (Yamaha) a 2”916; 4. Blunda (Aprilia) a 4”050; 5. Ascari (Aprilia) a 8”550; 6. Belviso (Yamaha) a 8”788; 7. Ficarotta (Aprilia) a 9”294; 8. Migliazzo (Yamaha) a 12”135; 9. Rocca (Yamaha) a 16”262; 10. Sciacchitano (Suzuki) a 17”357; 11. Di Natale (Yamaha) a 17”357; 12. Liotta (Suzuki) a 28”018; 13. Sammito (Suzuki) a 31”993; 14. Diprima (Kawasaki) a 39”932. Giro più veloce: Spalierno in 49”258 alla media di 115,254 Km/h. GARA 2: 1. Oliva (Yamaha) 14 giri in 11’38”031 alla media di 113,864 Km/h; 2. Spalierno (Triumph) a 13”336; 3. Zappalà (Yamaha) a 19”516; 4. Blunda (Aprilia) a 21”752; 5. Di Martino (Yamaha) a 26”699; 6. Diprima (Kawasaki) a 31”670; 7. Ficarotta (Aprilia) a 35”208; 8. Belviso (Yamaha) a 35”847; 9. Ascari (Aprilia) a 37”107; 10. Migliazzo (Yamaha) a 46”629; 11. Rocca (Yamaha) a 1 giro; 12. Liotta (Suzuki) a 2 giri; 13. Sammito (Suzuki) a 2 giri; 14. Sciacchitano (Suzuki) a 3 giri. Giro più veloce: Oliva in 48”942 alla media di 115,998 Km/h.

YAMAHA R125

A D’ANDREA LA COPPA ADRIA (RO) - Si è concluso all’autodromo di Adria la prima edizione del monomarca Yamaha dedicato ai giovani piloti. Ancora una volta il laziale Manuel D’Andrea ha confermato la sua supremazia vincendo gara 2 e aggiudicandosi con autorità la Coppa. Nella categoria rookie il successo è andato a Federico Agnoletto che è riuscito in extremis a superare Alessio Gazzolo. Nona assoluta Rebecca Bianchi, prima fra le ragazze.

4 ottobre Yamaha R125 Cup, ultima prova – Direttore di gara: Attilio Greco – Meteo: sereno

Classifiche GARA 1: 1. Fornasari 7 giri in 11’56”339; 2. Agnoletto a 0”488; 3. Grandi a 5”219; 4. Gazzolo a 5”356; 5. Morlacchi a 5”836; 6. Furini a 9”078; 7. Bianchi a 10”068; 8. D’Andrea a 10”143; 9. Menerini a 11”114; 10. Sottura a 14”278; 11. Savio a 15”077; 12. Villani a 15”484; 13. Elmessi a 20”872; 14. Galliani a 21”051; 15. Fackl a 31”907; 16. Vodola a 32”009; 17. Graziano a 32”150; 18. Baratto a 32”347; 19. Carrassi a 41”239; 20. Falcione a 45”988; 21. Sironi a 47”642; 22. Poles a 1’29”781. Giro più veloce: D’Andrea in 1’40”300. GARA 2: 1. D’Andrea 7 giri in 11’56”953; 2. Grandi a 0”110; 3. Fornasari a 0”720; 4. Carrassi a 3”839; 5. Morlacchi a 3”890; 6. Agnoletto a 4”440; 7. Gazzolo a 8”446; 8. Furini a 10”835; 9. Galliani a 11”206; 10. Bianchi a 11”370; 11. Sottura a 13”394; 12. Menerini a 20”929; 13. Vodola a 21”028; 14. Elmessii a 21”128; 15. Villani a 21”394; 16. Baratto a 26”710; 17. Graziano a 26”970; 18. Fackl a 27”275; 19. Solcati a 36”400; 20. Sironi a 48”160; 21. Poles a 1’21”398; 22. Falcione a 1 giro. Giro più veloce: Grandi in 1’40”804. CLASSIFICA DI CAMPIONATO D’Andrea p. 238; 2. Fornasari 194; 3. Grandi 194; 4. Agnoletto 162; 5. Gazzolo 160. ROOKIE: 1. Agnoletto 209; 2. Gazzolo 207; 3. Morlacchi 190; 4. Carrassi 176; 5. Furini 163. FEMMINILE: 1. Bianchi 226; 2. Fackl 199; 3. Solcati 186.

2-3-4 OTTOBRE Adria International Raceway MALOSSI DAY 2009


La Finale del Malossi Day è stata decisiva per la risoluzione del campionato.

CIRCO “MASSIMO”! FOTOFINISH Vi sveliamo subito il finale di questa Finale, forse non sarà giusto rivelarlo così presto ma è doveroso: dopo anni passati ad inseguire il coronamento di un sogno finalmente Max Mendogho ce l’ha fatta! “Camomillo” ha smesso di sbagliare sin da inizio stagione e dulcis in fundo ha vinto sul filo di lana la Finalissima, lasciando ai coriandoli che hanno lanciato i ragazzi del Team Picca il compito di celebrare la gloria. Tutto qui? A dire il vero lo spettacolo il romano lo ha dato in pista con una gara dove né lui né gli altri si sono tirati indietro. E che spettacolo: 7 giri da paura, a passo di record e con staccate mozzafiato, conclusi con una arrivo al fotofinish. In Veneto erano cinque i piloti matematicamente in corsa per il titolo: Mendogho, Russo, Raspanti, Paduano e Tondo, ma per la vittoria della gara era in corsa tutto lo schieramento. Quindi: pepe al pepe. Al termine delle qualifiche la pole va a Paduano che beffa di 30 millesimi Santo Russo, mentre in terza posizione c’è Max Mendogho ed in quarta Righetti. Dietro spingono Tondo, Grilli, Boccardo e Perazzini, mentre la terza fila è composta da Catanese, Castello, Gabellini e Melone. A chiudere lo schieramento ci sono Lipari, Morgante, Del Mastro, Raspanti e Tosi. Al via si portano avanti Santo Russo e Mendogho che provano la fuga. Ma non sono dello stesso parere Tondo e Gabellini che gli fiatano sul collo. Al terzo giro danno vita ad un duello spettacolare con aperture a quattro ad ogni staccata. La bagarre permette al gruppone di riavvicinarsi, aumentando i rischi per i principali

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Sfida finale per Mendogho e Russo: a spuntarla è il romano per soli diciotto millesimi dopo una sfida che resterà nella storia delle corse! contendenti. Al penultimo giro scivola Luigi Tondo spaccando il gruppo e lasciando in fuga Santo Russo e Max Mendogho: i due sono divisi da soli 2 punti e chi arriva davanti vince il titolo Nazionale. Non c’è spazio per le tattiche. Nell’ultimo passaggio i due girano velocissimi mettendo un po’ di margine con gli inseguitori. Dall’ultima curva spunta primo il toscano ma il romano gli prende la scia e lo passa proprio sulla linea del traguardo: il distacco è di soli 18 millesimi di secondo! Forse, giusto la spalla dello pneumatico. I due si abbracciano al termine della corsa congratulandosi a vicenda: “Che gara – dice Mendogho, portacolori del team Picca – non ci posso credere che ho vinto per così poco. Con Santo è stata una battaglia di una correttezza estrema in tutte le gare. E’ andata bene a me, ma sono contento di essermi sfidato con un avversario così duro e corretto. Questo titolo ha più valore per me”. E continua: “ho avuto paura solo quando sono rientrati Tondo e Gabellini. Ci aprivamo a ventaglio ad ogni staccata e alla “esse” non riuscivo a vedere il varco...”

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SEGUITE I TROFEI MALOSSI SU SKY! SABATO 17 OTTOBRE ALLE 23 ANDRÀ IN ONDA UNO SPECIALE DI UN’ORA SUI TROFEI MALOSSI 2009 SU MOTOTV, CANALE 237! “Non ho mollato fino alla fine – dice il portacolori del team Minischetti – Max è stato bravissimo, ma non penso di aver demeritato. Ho dato tutto me stesso, come al solito e se penso che lunedì avevo ancora il gesso alla mano, non posso che essere felice. Però, quei dodici centimetri finali...”. Terzo finisce Paolo Gabellini: il romagnolo è sempre presente all’appuntamento in autodromo, ma quest’anno è stato consistente anche nella prima fase in pista stretta e per lui è il terzo podio consecutivo in questa fantastica sfida finale. Quarto chiude Sergio Boccardo: il piemontese gioca d’esperienza ed è sempre lì pronto a cogliere il risultato di una lunga carriera, e la “medaglia di legno” alla fine non gli va assolutamente stretta. Paduano termina quinto mentre alle sue spalle sul traguardo piombano in volata Tondo e Melone, con quest’ultimo che beffa il laziale per soli 4 cenetesimi di secondo. A completare la top ten Del Mastro, Castello e Raspanti, risalito come una furia dalla penultima posizione. La corona finale del Trofeo Nazionale Scootermatic Extreme va a Max Mendogho, ma il “vicere” Santo Russo lancia già il guanto di sfida per il 2010 all’amico e rivale. Chi vincerà il prossimo titolo? Ilio Ascione

Massimo Mendogho (88) si è laureato campione Italiano ScooterMatic Extreme, qui tallonato da Russo (5). A sinistra: Santo Russo (5) è uscito primo dall’ultima curva ma per diciotto millesimi ha visto sfilare Max Mendogho (88), amico e rivale nella corsa al titolo italiano.

||||||||||| TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME NAZIONALE 2a Finale Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI Pos Pet Pilota Team Tot 1 88 Mendogho M. Picca 25 2 5 Russo S. Minischetti 22 Gabellini Moto 20 3 8 Gabellini P. 4 36 Boccardo S. Boccardo 18 5 69 Paduano A. Ni.Ba. Racing 16 D.P.S. 15 6 23 Melone A. 7 1 Tondo L. Motauto Rac 14 8 83 Del Mastro A. Fusco 13 9 31 Castello A. Castello 12 10 170 Raspanti A. TZT Racing 11 11 7 Morgante A. Team Peppino Morgante 10; 12 30 Lipari M. Team Boccardo 9; 13 74 Grilli G. Team Scooternos 8; 14 65 Tosi M. M.T. Team 7; 15 33 Catanese O. R.Team Catanese 6; 16 2 Bortolato O. Motauto Racing 1; 17 13 Perazzini A. Martelli Motor’s 1; 18 37 Righetti A. Team Scooternos 1; 19 61 Ferraguti G. Team Ferraguti 1.

Paolo Gabellini (8) ha chiuso al terzo posto davanti a Sergio Boccardo (36).

CLASSIFICA TROFEO

Il campione Sud uscente Paduano (69) ha chiuso al quinto posto, qui in lotta con Del Mastro (83), ottavo.

Salgono sul podio Max Mendogho che si laurea campione davanti Santo Russo e Paolo Gabellini.

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Ecco il nuovo “Re d’Italia”: Massimo Mendogho del Team Picca! Congratulazioni al campione italiano 2009!

Pos Pet Pilota Team Tot 1 88 Mendogho M. Picca 212 2 5 Russo S. Minischetti 207 3 170 Raspanti A. TZT 189 4 69 Paduano A. Ni.Ba.Racing 186 5 1 Tondo L. Motauto Racing 177 6 8 Gabellini P. Gabellini Moto 175 7 31 Castello A,. Castello 145 8 13 Perazzini A. Martelli Motor’s 144 9 83 Del Mastro A. Fusco 143 10 33 Catanese O.R. Catanese 143 11 Bonomo Team Marmitta 142; 12 Grilli Team Scooternos 133; 13 Mottola Motosport La Bella 128; 14 Boccardo Team Boccardo 125; 15 Morgante Team Peppino Morgante 122; 16 Anastasi Team Picca 121; 17 Sisti Nordera Motor’s 111; 18 Bortolato Motauto Racing 102; 19 Alongi Team Marmitta 95; 20 Ribul Beta Racing 88; 21 Pintacoda Pintax no limits 80; 22 Musarra Musarra 79; 23 Lipari Team Boccardo 78; 24 Gottardello Team Minischetti 78; 25 Righetti Team Scooternos 76; 26 Ringhini Team Ringhini Gabellini 71; 27 Cipriani L.G. Moto 70; 28 Melone Team D. P. S. 69; 29 Mendogho Marvin Bike 62; 30 Catarinicchia Vito Racing 62; 31 Tosi M.T. Team 46; 32 Picca Team Picca 45; 33 Nizza Damy e Veggio 45; 34 Pace Vito Racing 28; 35 Rizzo 27; 36 Rodia Team Accardo 26; 37 Ferraguti Team Ferraguti 23; 38 Pedretti Ispa MVT 20; 39 Colella Team Colella 15; 40 Urrata 14; 41 Formisano Formisano Racing 2.

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La partenza dei SuperScooter ad Adria.

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|||||||||||| TROFEO SUPERSCOOTER NAZIONALE 2a finale Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI Pos 1 2 3 4 5

Pet 2 7 61 27 11

Pos 1 2 3 4 5

Pet 27 2 11 7 61

Pilota Bortolato O. Gottardello M. Ferraguti G. Ribul N. Cipriani M.

Team Motauto Minischetti Ferraguti Beta Racing L.G. Moto

Tot 25 22 20 18 16

CLASSIFICA TROFEO Pilota Ribul N. Bortolato O. Cipriani M. Gottardello M. Ferraguti G.

Team Beta Racing Motauto Racing L.G.Moto Minischetti Ferraguti

Tot 187 180 148 144 69

|||||||||||| TROFEO SUPERSCOOTER NORD 5a Prova Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI Pos 1 2 3 4 5

Pet 33 71 49 97 91

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8

Pet 49 33 91 71 97 56 27 26

Pilota Ferraguti M. Spadoni O. Franco M. Magrone M. Bressan S.

Team Ferraguti Gelcotrel Gelcotrel Nordo ASD Peschiera S.

Fin1 25 18 20 22 1

Fin2 22 20 18 16 25

Tot 47 38 38 38 26

CLASSIFICA TROFEO

Vittoria per Omar Bortolato (2) sulla pista di casa nel SuperScooter Nazionale.

SUPERFINALE! I SuperScooter ad Adria riprovano il gusto della gara esclusivamente tra ruote alte: la spuntano Bortolato, Marco Ferraguti e Gottardello Vittoria di misura per Marco Gottardello (7) nella SuperScooter Malossi Day Cup, qui tallonato da Nicola Ribul (27).

SEMPRE PIÙ SU! Corrono da soli, anzi tutti insieme i Superscooter che per la finale di Adria si staccano dagli Scootermatic e si sfidano in due manche tutti contro tutti, ma con classifiche separate per categoria. Tutti invitati: i Nazionali, i Nord e due velocissimi piloti del Sud che hanno già dimostrato durante l’anno di far impallidire molti Piaggio Zip: Nicolò Baldi e Rocco Telesca. Tre i Trofei in palio: il Nazionale comandato da Ribul, il Nord, dove in testa c’è Marco Franco e la Malossi Day Cup, che si disputa su due gare. Il primo verdetto arriva dal trofeo nazionale, che si corre in una sola manche, la prima e premia Bortolato del team Motauto come più veloce di giornata ma il titolo va in mano a Nicola Ribul su Beta Ark. Dopo la seconda gara è Marco Ferraguti a salire sul gradino alto del podio della categoria Nord, ma il Trofeo 2009

Ed è podio per Marco Ferraguti, primo per il Nord davanti a Spadoni e Franco!

Per il podio del Malossi Day Cup vince Gottardello davanti a Lazzoni. Baldi non ha potuto ritirare la coppa per il terzo posto.

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lo vince Marco Franco, per un solo punto di vantaggio. Il vincitore della Malossi Day Cup è invece Marco Gottardello, che si sveglia proprio sul finale di stagione dopo aver dominato il 2008 ma che quest’anno ha avuto sempre qualche problema. Primo turno se lo aggiudica Nicolò Baldi, che azzecca subito i rapporti per la pista veloce mentre tra gli avversari c’è chi fa sul serio, come Gottardello che si piazza secondo a 4 decimi e chi deve fare i conti con un calo pericoloso di giri al suo scooter come Ribul o chi non riesce neanche a scendere in pista come Bortolato, a causa di un problema all’accensione del suo SR. Nel pomeriggio la musica cambia e a metà turno è già pole per il Pittore, ma a sorprendere tutti c’è Gianni Ferraguti, che a 5 minuti dalla fine si porta in testa, con 160 millesimi su Bortolato, Baldi e Gottardello. Gottardello parte veloce nella prima finale ma Bortolato trova la testa dopo il secondo curvone, inseguito da Gianni Ferraguti; Bressan è terzo mentre Baldi deve recuperare addirittura dall’ultimo posto, ma al secondo giro il pilota di Battipaglia è già quarto e alla fine del terzo passa al comando su Bressan. Il pilota del trofeo Nord deve abbandonare al quinto giro: il suo Runner non ne vuol sapere di andare avanti e lascia così il podio virtuale ai nazionali Bortolato e Gottardello. Alla fine vince Baldi con un vantaggio di 100 metri sua Bortolato mentre in volata finale Gottardello passa terzo su Lazzoni, Ferraguti e Ribul. Gara 2 vale solo per il Trofeo Nord e la Malossi Day Cup ma Gottardello ha ancora fiato e motore per puntare alla vittoria e comanda la corsa su Gianni Ferraguti, con Lazzoni terzo, alla sua unica gara dell’anno ma il gruppo diventa subito un serpentone di 7 piloti. Bressan cerca di prendere la testa tallonato da Telesca e Gottardello, mentre Baldi lotta nel gruppo, con un problema alla cinghia che non gli permette di uscire forte dalle curve. Il gruppo continua compatto fino all’ultimo giro quando Gottardelo riesce a passare su Bressan, ma l’arrivo è in volata dove il torinese precede Lazzoni, Bressan, Gianni Ferraguti, Ribul Baldi e Telesca, tutti racchiusi in un secondo. Alvise Ulrich FOTOSPORT - www.fotosport.biz

Pilota Franco M. Ferraguti M. Bressan S. Spadoni O. Magrone M. Alpaca A. Bruzzone D. Miatello G.

Team Gelcotrel Ferraguti ASD Peschiera S. Gelcotrel Nord Ovest Borgna Borgna Miatello

Tot 198 197 188 172 68 34 17 2

|||||||||||| TROFEO SUPERSCOOTER M.D.C. Prova unica Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI

Nei SuperScooter Nord la vittoria è andata a Marco Ferraguti (33), qui tallonato dal neocampione SuperScooter Sud Telesca.

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Pet 7 15 35 61 27 86 33 11 2 91 71 49 97

Pilota Gottardello M. Lazzoni M. Baldi N. Ferraguti G. Ribul N. Telesca R. Ferraguti M. Cipriani M. Bortolato O. Bressan S. Spadoni O. Franco M. Magrone M.

Team Minischetti Ninja Scooter T. Ni.Ba.Racing Ferraguti Beta Racing R.C. Motors Ferraguti L.G. Moto Motauto ASD Peschiera S.T. Gelcotrel Gelcotrel Nord Ovst

Tot 45 40 40 34 31 28 26 23 23 21 21 20 20

A sinistra: un momento di intensa bagarre tra Gianni Ferraguti (61), Bressan, Lazzoni, Ribul, Gottardello e Baldi! Il podio del Nazionale: vittoria di Bortolato (per lui coppa “ripiena” della piccola Emma Bortolato!), davanti a Gottardello e Gianni Ferraguti.

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L’infuocata partenza dei numerosissimi GP80 ad Adria!

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||||||||||| TROFEO GP80 ITALIA 2a Finale Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI Pos Pet Pilota Team Fin1 Fin2 Tot 1 11 Ottaviani L. Gabellini Moto 25 25 50 2 49 Villani F. Villani 20 20 40 3 17 Pellegrino F. Ni.Ba.Racing 22 14 36 4 64 Crispino M. Spampy 11 22 33 5 32 Baldaccini L. Vecoli Racing 18 15 33 6 59 Carlomagno L Minischetti 10 18 28 7 72 Gammino V. Ni.Ba.Racing 12 16 28 8 77 Bianculli G. BMK 15 13 28 9 82 Costabile U. Nerone Racing 14 12 26 10 8 Buono D. Nerone Racing 8 11 19 11 18 Pellegrino S. Ni. Ba. Racing 17; 12 24 Volpi M. Team Volpi 14; 13 35 Di Ciolo L. Vecoli Racing 11; 14 40 Barbato G. Nerone Racing 10; 15 4 Chianese A. Nerone Racing 9.

CLASSIFICA TROFEO A PUNTI Pos Pet Pilota Team Tot 1 11 Ottaviani L. Gabellini Moto 234 2 17 Pellegrino F. Ni.Ba.Racing 223 3 64 Crispino M. Spampy 186 4 18 Pellegrino S. Ni.Ba.Racing 186 5 49 Villani F. Villani 183 6 59 Carlomagno L Minischetti 176 7 72 Gammino V. Ni.Ba.Racing 170 8 77 Bianculli G. BMK 168 9 32 Baldaccini L. Vecoli Racing 157 10 24 Volpi M. Volpi 144 11 8 Buono D. Nerone Racing 124; 12 35 Di Ciolo L. Vecoli Racing 123; 13 4 Chianese A. Nerone Racing 114; 14 90 Ciampa A. Nerone Racing 105; 15 82 Costabile U. Nerone Racing 97; 16 40 Barbato G. Nerone Racing 81; 17 7 Lojacono R. Vecoli Racing 34; 18 36 Zitiello A. Evolution Bike 29; 19 46 Rossi S. CN. RS Racing Team 2

||||||||||| TROFEO GP80 MDC 2a Finale Luca Ottaviani (11) ha fatto doppietta e ha conquistato il titolo italiano GP80 2009!

Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI

OTTAVIANI è CAMPIONE Il pesarese si laurea anche campione italiano ad Adria davanti ai piloti del nord, del sud, francesi e tedeschi!

ALL IN! Che fosse la giornata di Luca Ottaviani lo si è capito già nelle prove libere prima del gran finale al Malossi Day di Adria. Il pesarese è risultato subito velocissimo con la sua Aprilia mettendo subito in chiaro che non avrebbe lasciato spazio agli avversari. E nella lista c’erano proprio tutti: dagli italiani che lui già conosceva, ai francesi, giunti numerosi come sempre ad Adria, ai tedeschi. Nelle crono Ottaviani mette un sigillo indiscutibile: nel primo turno il più vicino è ad oltre un secondo. Alle sue spalle finisce Francesco Villani molto cresciuto nel corso di queste due stagioni, ma non all’altezza del Michele Crispino (64) ha chiuso quarto nell’italiano e terzo nella MDC.

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Terzo posto per il campione Sud 2009 Francesco Pellegrino (17) che chiude secondo nella MDC.

Francesco Villani (49) chiude con due secondi posti una stagione bella ma rovinata da un po’ troppe sfortune!

Clere Hugo (10) è risultato primo tra i francesi nella GP80 Malossi Day Cup.

pilota del team Gabellini. Terzo chiude Francesco pellegrino, lo sfidante più pericoloso per Ottaviani, e la prima fila è completata dal napoletano Michele Crispino, vincitore di della prima finale di Binetto. Seconda fila ancora italiana con Simone Pellegrino, Carlomagno, Gammino e Baldaccini abbastanza veloci ma non in grado di impensierire il Leader. Primo dei francesi è Cousine, nono, davanti a Di Ciolo, Hogp e Dumont. Al via di gara 1 però non è tutto così facile: Ottaviani parte bene ma è marcato stretto da Francesco Pellegrino, con cui si gioca il titolo nazionale 2009. Il salernitano riesce anche a portarsi in testa e si alterna con il pesarese in un duello bellissimo. L’attacco decisivo è nel corso dell’ultimo giro: Ottaviani trova il varco ed allunga rifilando ben 6 decimi negli ultimi metri al coriaceo avversario. Dietro di loro finisce Francesco Villani riuscito nel’impresa di dar fastidio ai due sfidanti nei primi passaggi. Giù dal podio c’è Luciano Baldaccini che chiude in tranquillità davanti a Guillame Cousine, primo dei francesi al traguardo, Clere Hogp e Simone Pellegrino, in difficoltà con la ciclistica della sua Derbi. Gara 2 valida per la Malossi Day Cup della GP 80 ed Ottaviani ha intenzione di fare

bottino pieno, recuperando la gara storta di Binetto. Ma deve fare i conti con Crispino, intenzionato a rifarsi della sfortuna in gara 1, Villani e Carlomagno. Al primo passaggio transita infatti in 4a posizione ma si riporta prontamente in testa tirandosi in scia Michele Crispino e Francesco Villani, in formissima in questa manche. Una sequenza impressionante di giri veloci piega la resistenza dei due avversari e Ottaviani va a vincere anche gara 2 di Adria con un vantaggio di oltre 2 secondi. Stringe i denti Crispino che riesce a precedere sul traguardo Villani per soli 3 decimi di secondo, dopo aver duellato gomito a gomito nell’ultimo passaggio. Quarto è Loris Carlomagno mentre il quinto posto è appannaggio di Valerio Gammino che beffa Baldaccini proprio sul traguardo. Francesco Pellegrino, autore di una gara in rimonta è fermato da una scivolata e chiude in settima posizione davanti al francese Joux, Bianculli, Hogp e Dumont che chiudono il podio del trofeo transalpino. Griglia piena, divertimento a mille con una spesa minima, grazie alla promozione operata dalla Malossi: il Trofeo GP80 dimostra di avere ancora molto da dire e si attendono novità per la stagione 2010. Ilio Ascione

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Pos Pet Pilota Team Tot 1 11 Ottaviani L. Gabellini Moto 50 2 49 Villani F. Villani 40 3 17 Pellegrino F. Ni.Ba.Racing 36 4 32 Baldaccini L. Vecoli Racing 35 5 64 Crispino M. Spampy 29 6 10 Clere H. SLM Sport Loisirs 26 7 77 Bianculli G. BMK 25 8 59 Carlomagno L Minischetti 24 9 72 Gammino V. Ni.Ba.Racing 24 10 31 Joux J. Action Bike 22 11 346 Dumont A. Nelson Motos 22; 12 82 Costabile U. Nerone Racing 20; 13 2 Cousin G. LG Racing 18; 14 18 Pellegrino S. Ni. Ba. Racing 15; 15 71 Krzelj D. Occazz Motocross 13; 16 24 Volpi M. Team Volpi 11; 17 26 Chapelle J. SOS MOTOS 10; 18 6 Wimmenuer T. SLM Sport Loisirs 9; 19 20 Dieu C. SLM Sport Loisirs 7; 20 8 Donato B. Nerone Racing 6; 21 5 Mille D. Dydv 73 5; 22 14 Filhol B. SLM Sport Loisirs 4; 23 28 Dumullier G. Sacyre 4; 24 29 Dumullier R. Sacyre 4; 25 43 Dazin C. Fast 73 4; 26 4 Chianese A. Nerone Racing 3; 27 35 Di Ciolo L. Vecoli Racing 3; 28 40 Barbato G. Nerone Racing 3; 29 33 Chalansonnet G. Fast 73 3.

I festeggiamenti del podio!

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La partenza finale dei MaxiScooter 500 Malossi ad Adria.

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|||||||||||| TROFEO MAXISCOOTER 500 5a prova Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA GARA Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 63 57 12 73 7 28 36 95 53 76

Pilota Russo M. Fusto C. Russo S. Felici P. Luperini C. Delmastro M. Boccardo S. Marrocco M. Ferrara F. Turbino A.

Team Minischetti Full Bike Team Minischetti Moto Mix Nuovo Team srl DPM Moto Boccardo Fabio Moto Club Full Bike Team Full Bike Team

25 20 16 13 11 10 9 8 7 6

CLASSIFICA TROFEO Pos Pet Pilota Team 1 63 Russo M. Minischetti 115 2 57 Fusto C. Full Bike Team 99 3 28 Delmastro M. DPM Moto 61 4 12 Russo S. Minischetti 52 5 7 Luperini C. Nuovo Team srl 39 6 95 Marrocco M. Fabio Moto Club 38 7 73 Felici P. Moto Mix 36 8 53 Ferrara F. Full Bike Team 27 9 36 Boccardo S. Boccardo 22 10 34 Ceccarelli M. Sertori Moto 22 11 Boschetti M. Team Boschetti 22; 12 Turbino A. Full Bike Team 17; 13 Mendogho M. N. S. Racing 13; 14 Galeno L. Full Bike Team 9; 15 Jentile S. Full Bike Team 9; 16 Gatti L. X MOTOR Di Carlo 9; 17 Giordani N. X MOTOR Di Carlo 7; 18 Maggi C. Fabio Moto Club 7; 19 Pintus F. N. S. Racing 4; 20 Acquaro G. Full Bike Team 4; 21 Boschetti Y. Team Boschetti.

RUSSO CAMPIONE! Ad Adria è grande sfida tra Fusto e Russo: a spuntarla è il giovane toscano che conquista il titolo

SEMPRE AL LIMITE Si chiude con un finale mozzafiato il Trofeo Maxi Scooter 500 Malossi sull’International Raceway di Adria. Nel corso della finalissima giungono sulla pista veneta due piloti ancora in lizza per la vittoria: lo sfidante, e leader del Trofeo Marco Russo, ed il campione uscente Cesare Fusto, entrambi decisi a centrare l’obiettivo. E che la pista sarà calda si capisce sin dalle prime prove cronometrate con i due sfidanti, accompagnati da Santo Russo, che girano subito velocissimi, polverizzando il record del 2008. Il secondo turno non cambia la sostanza, e i tre continuano a girare sui tempi del primo turno, facendo presagire che il passo gara sarà infuocato. Al termine delle cronometrate in pole chiude Marco Russo con il fratello Santo

Terza posizione per Santo Russo (12) che ad Adria ha pagato la minor agilità del T-Max vecchio modello.

ad un’inezia. Fusto è a 3 decimi e saranno loro gli unici piloti a sfondare il muro dell’1 e 35. Appena più su, a completare la prima fila c’è Marco Delmastro, sempre più a suo agio con il T-Max, mentre in seconda fila spunta a sorpresa Paride Felici che precede Luperini, il rientrante Boccardo (con l’unico Nexus in gara) e “Ombra” Marrocco. Si spengono i semafori di Adria ed è subito gran bagarre: Marco Russo si porta avanti con Santo Russo e Cesare Fusto che provano a prendergli la ruota. I due inseguitori sono dei gran combattenti e non si risparmiano staccate al limite. Questo però favorisce la fuga di Marco Russo che riesce a prendere qualche decimo di vantaggio. Dietro gira for-

Cesare Fusto (57) ha chiuso in seconda posizione dopo una bella bagarre.

Marco Russo (63) si è laureato campione con la vittoria della gara conclusiva di Adria! Congratulazioni!

te anche Felici che tiene nel mirino i duellanti, scendendo anch’egli sotto la soglia dell’1 e 35. Luperini e Delmastro devono fare i conti con Sergio Boccardo: il torinese vuole salutare il suo Gilera Nexus con un risultato eclatante e non si risparmia mettendo in difficoltà gli Yamaha che lo precedono e tenendo baldamente dietro Marrocco. Al penultimo giro esce fortissimo dall’ultima curva Cesare Fusto ed affianca Santo Russo sul rettilineo portandosi al secondo posto. Nell’ultimo passaggio ottiene il record di Adria, provando generosamente a ricucire lo strappo con Marco Russo. Ma il toscano è attento a non commettere errori e si aggiudica la corsa ed il titolo Maxi Scooter 2009: “Sono contento del risultato – afferma il pilota del Team Minischetti

– era l’obiettivo della stagione e lo abbiamo centrato. Mezzo perfetto e corsa fantastica. Insieme a Fusto, e a mio fratello Santo, credo che abbiamo dato un grandissimo spettacolo”. La volata finale con il record di 1’34”131 non permette a Fusto di agganciare l’ex allievo, ma il “Kaiser” abdica con grandissimo onore, dimostrando di aver ancora intatta la voglia di vincere. Santo nell’ultimo passaggio segna il suo giro più veloce ma vede inesorabilmente allontanarsi il ligure e deve accontentarsi del terzo gradino del podio. La scia e le traiettorie permettono anche a Paride Felici di essere grande protagonista chiudendo la corsa a pochi decimi dal podio ed anche lui sotto il muro dell’1 e 35. Quinto finisce Cristian Luperini autore

Sul podio sotto la luce dei riflettori salgono Marco Russo, neo campione MaxiScooter 500 Malossi, davanti al campione uscente Cesare Fusto e a Santo Russo.

di un’ottima performance che riesce a precedere Marco Delmastro, attardato da problemi ai freni anteriori, e Sergio Boccardo, cui va il merito di aver animato questa sfida nella sfida con staccate pazzesche ed una guida molto al limite ed altamente spettacolare, che riesce a beffare Marcello Marrocco di soli 88 millesimi di secondo. Va in archivio la quarta stagione del Trofeo Maxi Scooter 500 Malossi, nel segno dell’alternanza fra giovani arrembanti e vecchi leoni: nell’albo d’oro il giovanissimo Marco Russo succede a Sgana Ugolini, all’altro under Francesco Albera e a Cesare Fusto. Il 2010? Secondo l’albo sarà l’anno di un senior! Ilio Ascione Il rientrante Felici (73) ha concluso una bellissima gara con un meritato quarto posto.

Un bel quinto posto per Cristian Luperini (7) dopo una stagione in crescendo.

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SEGUITE I TROFEI MALOSSI SU SKY! SABATO 17 OTTOBRE ALLE 23 ANDRÀ IN ONDA UNO SPECIALE DI UN’ORA SUI TROFEI MALOSSI 2009 SU MOTOTV, CANALE 237!

La partenza della Finale conclusiva della Malossi Day Cup.

senza GRILLI per la TESTA Grilli si aggiudica la prima vittoria durante la combattutissima finale della Malossi Day Cup di Adria Un bel momento di Bagarre tra il vincitore della MDC Gianluca Grilli (74) e Paduano (69) terzo classificato.

Secondo posto per Righetti (37) che consolida insieme a Grilli (nell’altra immagine) il grande successo del Team ScooterNos.

Grilli e Righetti festeggiano i primi due posti insieme a Marconi, preparatore del team, davanti a Paduano.

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SUCCESSO MERITATO La prima vittoria, la più bella, la più importante, quella che non ti aspetti dopo due anni passati in giro per le piste ad inseguirla. Ed arriva, nella gara più importante, quella dei campioni. E’ stata la giornata di Gianluca Grilli sull’International Raceway di Adria: l’umbro è andato a cogliere l’alloro della Malossi Day Cup, completando sul gradino più alto del podio una stagione vissuta da grande protagonista. Eppure non era cominciata proprio benissimo l’avventura finale. Nelle prove, con due turni combattutissimi, viene fuori Antonio Paduano che beffa Grilli e si “ruba” la pole position con un tempo straordinario. L’eugubino deve accontentarsi di partire in seconda posizione con il compito difficile di vincere ed aspettare il risultato di La Lingua e Gabellini, alle sue spalle, per la corsa al titolo internazionale. A completare la prima fila ci sono Perazzini e Righetti, mentre in seconda scalpitano Catanese, Castello, La Lingua e Gabellini ed in terza ci sono Melone, Del Mastro, Morgante ed il francese Jacques Pagliai. Tutti velocissimi, tutti potenziali vincitori. Al via parte come un ossesso Riccardo La lingua che si infila subito davanti, ma fa poca strada, perché scivola al tornantino (primo errore di una stagione all’esordio vissuta da protagonista) e riparte ultimo. Anche Grilli scivola ma riesce a ripartire subito perdendo “solo” 6 secondi. Il suo terzo passaggio è da paura: grazie alla bagarre in testa, dove si alternano Paduano, Gabellini, Castello, Catanese, Perazzini e Righetti, e ad un giro record, il portacolori di Scooternos si riaggancia al trenino, andandosi a giocare la vittoria. Dietro, leggermente più staccati, se le danno Raspanti, Morgante, Del Mastro, Berlini, Baldaccini, il francese Pagliai, Andreazzoli ed il tedesco Mouller, rendendo incandescente la gara anche per le posizioni di rincalzo. Nell’ultimo giro Catanese prende un’imbarcata e spezza il gruppo di testa e sul traguardo piombano aperti a ventaglio i migliori del lotto. La volata finale, in stile ciclistico, vede la vittoria di Gianluca Grilli che con grande freddezza brucia di 187 millesimi il compagno di squadra Righetti ed il portacolori della Ni.Ba. Racing Antonio Paduano. Per l’eugubino è stata una gioia incontenibile: “Bella, non c’è che dire: e non me lo aspettavo dopo la scivolata nel secondo giro... sono riuscito a perdere poco e poi ho pensato solo a girare forte. Alla fine mi è bastato poco per rientrare nel gruppo, solo tre giri, e poi ho attaccato. Ed ecco la mia prima vittoria”.

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Alle sue spalle chiude Antonio Righetti, a completare il successo di Scooternos, che precede l’ottimo Antonio Paduano, anche lui in lizza per il titolo MDC. Il salernitano ci ha provato, andando anche in testa, ma è già un successo essere finiti sul podio in una gara dove tutti potevano vincere. Giù dal podio, ma a un’inezia, chiude Andrea Castello che precede Gabellini, Melone, Perazzini e Catanese. Questa la classifica della gara di Adria, ma la pagella mostra un 10 e lode per tutti, soprattutto per la correttezza e la bravura dimostrata fino all’ultimo metro di gara fra tutti i contendenti. Il circus Malossi da ora appuntamento al 2010 con ulteriore carico di novità per rendere sempre più spettacolari e combattuti i trofei portati in pista dalla Race Service. Ilio Ascione

||||||||||| MALOSSI DAY CUP Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA GARA Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 74 37 69 31 8 23 13 133 170 7

Pilota Grilli G. Righetti A. Paduano Castelleo A. Gabellini P. Melone A. Perazzini A. Catanese O.R. Raspanti A. Morgante A.

Team Scooternos Scooternos Ni.Ba.Racing Castello Gabellini Moto D.P.S. Martelli Motor’s Catanese TZT Racing Peppino Morgante

Tot 25 22 20 18 16 15 14 13 12 11

11 83Del Mastro A. Team Macera 10; 12 155 Berlini M. M.T. Team 9; 13 100 Baldaccini L. Vecoli Racing 8; 14 34 Pagliai Jacques T.S.R. (France) 7; 15 126 Andreazzoli M. Ninja Scooter Team 6; 16 25 Moeller Thortsen S.I.P. 5; 17 58 La Lingua R. Team D. P. S. 4; 18 65 Tosi M. M.T. Team 3.

CLASSIFICA TROFEO Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 74 8 31 69 133 58 23 13 37 70

Pilota Grilli G. Gabellini P. Castello A. Paduano Catanese O.R. La Lingua R. Melone A. Perazzini A. Righetti A. Monaco C.

Team Scooternos Gabellini Moto Castello Ni.Ba.Racing Catanese D.P.S. D.P.S. Martelli Motor’s Scooternos Monaco

Tot 43 36 33 30 29 29 27 27 22 22

11 170 Raspanti A. Racing 21; 12 28 Bona F. Pino Racing 14; 13 7 Morgante A. Team Peppino 11; 14 88 Mendogho M. Team Picca 11; 15 83 Del Mastro A. Team Macera 10; 16 155 Berlini M. M.T. Team 9; 17 100 Baldaccini L. Vecoli Racing 8; 18 84 Anastasi N. Team Picca 8; 19 34 Pagliai J. T.S.R. (France) 7; 20 18 Miniero M. Erreemmeracing 7; 21 26 Andreazzoli M. Ninja Scooter Team 6; 22 97 Magrone M. Nord Ovest 6; 23 25 Moeller Thortsen S.I.P. 5; 24 65 Tosi M. M.T. Team 1.

PELLONI espugna ADRIA VITTORIA E CONFERMA Doppia stoccata di Marco Pelloni che vince con forza entrambe le gare su una pista veloce e difficile come quella di Adria. Lo avevamo visto già a Ottobiano: in grado di fare il bello e il cattivo tempo aveva già vinto una gara contro Fordiani, Baldaccini e Scattolini, ma aveva anche buttato alle ortiche l’altra finale, forzando troppo la sua guida che sembra sempre al limite. Ad Adria ha avuto ragione lui, spettacolare ed efficace ha respinto gli attacchi di tutti e per due volte ha tagliato il traguardo in volata. Sul podio con lui anche Giuseppe Pedretti, oggi incontenibile e Gianluca Bruzzone, forte come l’avevamo visto alla sua prima apparizione a Castelletto. Il più felice di tutti è però Daniele Scattolini, che ha dovuto solo controllare il suo avversario più diretto per il titolo 2009, Luciano Baldaccini. Il pilota del team Perinelli Engines bastano infatti un quinto e un settimo posto per perdere solo 4 punti dal guerriero e guadagnare il Trofeo Scootermatic Nord alla sua stagione di esordio. Le prove della mattina vedono il leader Scattolini più veloce di tutti davanti a Bruzzone e Ponente. Non prende parte al turno Baldaccini e Pelloni ha problemi al suo Zip numero 50 ma quest’ultimo si rifà ampiamente nelle crono del pomeriggio conquistando la pole in 1’37”5, mentre Scattolini è scavalcato da Bruzzone e Pedretti chiude la prima fila. Male il turno di Baldaccini che parte dal decimo posto in griglia. Pelloni parte subito forte in gara 1 e già al primo tornantino è fianco a fianco con Bruzzone, mentre Scattolini ha perso diverse posizioni e Baldaccini ha recuperato fino al sesto posto. Ottima la reazione di Tognarelli che partito settimo guadagna il terzo posto e al terzo giro passa Bruzzone mentre Pelloni, ancora in testa ha un misterioso calo di potenza che fa pensare al peggio e viene riassorbito dal gruppo. Il buio del pilota del Team Ferraguti dura però pochi metri perchè il suo Zip torna a girare forte e può riprendere la testa già sul traguardo del quarto giro. A Baldaccini ancora nel gruppo servirebbe la mano di Fordiani & co, che sono alla caccia di Scattolini ma lo sperato regalo non arriva e dietro a Pelloni che vince con buon vantaggio arriva Pedretti in volata con 8 centesimi su Tognarelli e Bruzzone Baldaccini è seguito proprio da Scattolini. Ottimo lo spunto di Bruzzone mentre Pelloni partito lento si prende la seconda posizione in poche curve. Fordiani, dopo aver passato Scattolini, completa il terzetto di testa dove proprio FOTOSPORT - www.fotosport.biz

il toscano guadagna ogni volta che Bruzzone e Pelloni si danno fastidio. Bruzzone continua a marcare e passare Pelloni mentre per Scattolini è crisi; il leader del trofeo finisce infatti ottavo dietro anche a Baldaccini. Fordiani passa al quinto giro ma i due non mollano facilitando invece l’arrivo dei 4 inseguitori. Alla fine sono in 6 a giocarsi la vittoria: Pedretti, quarto è autore del giro veloce ma su tutti Pelloni fa la migliore uscita al tornantino e si riporta al comando. Il suo allungo gli consente di vincere con tranquillità su Pedretti e Bruzzone. Alvise Ulrich

Nell’ultimo appuntamento per lo ScooterMatic Nord edizione 2009 Pelloni si aggiudica una grande vittoria ||||||||||| TROFEO SCOOTERMATIC NORD 5a prova Adria International Raceway - 4 ottobre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI

Pelloni (50) è rientrato e ha trionfato nella ScooterMatic Nord. Alle sue spalle Pedretti (21).

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 50 21 22 100 16 12 66 31 9 6

Pilota Pelloni M. Pedretti G. Bruzzone G. Baldaccini L. Fordiani G. Scattolini D. Ponente E. Costanza L. La Torre M. Borgna M.

Team Ferraguti Ispa MVT Borgna Vecoli Racing Fordiani Corse Perinelli engines Borgna Borgna Ferraguti Borgna

Fin1 25 22 20 18 15 16 14 13 12 11

Fin2 25 22 20 16 18 14 15 13 12 11

Tot 50 44 40 34 33 30 29 26 24 22

11 Tognarelli F. Team Barreca Racing 1; 12 Ferraguti M. Team Ferraguti; 13 Bressan S. ASD Peschiera Scooter Team

CLASSIFICA TROFEO

Un momento di bagarre tra Bruzzone (22) che precede il vincitore Pelloni (50).

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 12 100 16 6 22 21 49 91 50 42

Pilota Scattolini D. Baldaccini L. Fordiani G. Borgna M. Bruzzone G. Pedretti G. Franco M. Bressan S. Pelloni M. Colombo S.

Team Perinelli engines Vecoli Racing Fordiani Corse Borgna Borgna Ispa MVT Gelcotrel ASD Peschiera S.T. Ferraguti Colombo

Tot 180 158 142 126 121 109 108 98 97 92

11 66 Ponente E. Team Borgna 88; 12 33 Ferraguti M. Team Ferraguti 87; 13 71 Spadoni O. Team Gelcotrel 81; 14 31 Costanza L. Team Borgna 76; 15 10 Desiante D. Team Zambo 66; 16 9 La Torre M. Team Ferraguti 61; 17 150 Chiappin E. Team Garda Moto 54; 18 18 Miniero M. Erreemmeracing 40; 19 98 Cassani M. 34; 2 99 Beatrizzotti M. Vecoli Racing 17; 21 56 Alpaca A. Team Borgna 14; 22 76 Siccardi S. Team Borgna 14; 23 133 Vignola M. Team Borgna 9; 24 27 Bruzzone D. Team Borgna 6; 25 97 Magrone M. Nord Ovest 5; 26 19 Tognarelli F. Team Maffucci Racing 3; 27 26 Miatello G. Team Miatello 2.

||||||||||| TROFEO DELLE REGIONI CLASSIFICA ASSOLUTA A PUNTI I volti sorridenti sul podio sono quelli del vincitore Pelloni, Pedretti e Bruzzone.

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 50 21 22 100 16 12 155 66 31 26

Pilota Pelloni M. Pedretti G. Bruzzone G. Baldaccini L. Fordiani G. Scattolini D. Berlini M. Ponente E. Costanza L. Andreazzoli M.

Team Ferraguti Ispa MVT Borgna Vecoli Racing Fordiani Corse Perinelli engines M.T. Borgna Borgna Ninja Scooter

Fin1 25 22 20 18 15 16 10 14 13 12

Fin2 25 22 20 15 16 13 18 14 13 12

Tot 50 44 40 33 31 29 28 28 26 24

11 9 La Torre M. Team Ferraguti 22; 12 6 Borgna M. Team Borgna 19; 13 33 Ferraguti M. Team Ferraguti 2; 14 91 Bressan S. ASD Peschiera Scooter Team 2; 15 19 Tognarelli F. Team Barreca Racing 1.

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Cross Nazioni di Giancarlo Giannobile Il paddock gremito del Malossi Day!

Delusione per il risultato, non per l’impegno della squadra italiana. La gara vista dal CT Andrea Bartolini

L

un ANNO di PASSIONE

Un’immagine della Finale Italia-Francia tra Yamaha R-125 Cup e Trofeo Malossi GP180France.

Il Teatro dei Trofei Malossi 2009 con all’interno una raccolta fotografica categoria per categoria e con i video della stagione.

Il backstage della sala interviste! Sotto: venerdì sera: GranGalà nel Palaeventi dell’autodromo di Adria.

...raccontato attraverso le foto, i racconti e i video di chi la passione l’ha vissuta per tutto il 2009! GRAZIE! Il Malossi Day 2009 si è concluso, dopo un tour de force molto importante per tutto lo staff Race Service. Per mesi abbiamo portato in pista il circus itinerante dei Trofei Malossi ed è giunto ora il momento di salutare questa stagione 2009 che ha appena incoronato i suoi vincitori. Prima di chiudere questo speciale dedicato all’evento Malossi più importante dell’anno, ci tengo a ribadire alcuni dei pensieri a riguardo di questa stagione appena conclusa. . Un plauso speciale va ai piloti, ai meccanici, allo staff dei team, ai supporter, agli amici e ai parenti che hanno seguito i loro cari impegnati in pista e nel paddock per tante domeniche l’anno. Gli scooter e le moto preparati a puntino, curati fin nei minimi dettagli dal primo all’ultimo sono stati il fiore all’occhiello di questo Trofeo, al punto da averci indotti più volte a chiedere ai fotografi di saltare la pausa pranzo per dedicare un momento a foto di gruppo! Ai piloti dei Trofei GP80 e GP180 France che ci hanno seguito fino a Busca e fino ad Adria per dare vita a due spettacolari finali dal sapore mondiale ITALIA – FRANCIA. Complimenti per la sportività a tutti! Un ringraziamento a tutti gli appassionati che ci hanno seguito assiduamente fino al “bagno di folla” che ci ha aspettati tutti in occasione di questo Malossi Day (in copertina e in questa pagina potete trovare uno scatto della domenica del paddock, pieno fino alle tribune, pieno fin oltre il cancello di ingresso dell’autodromo!), a tutti coloro che hanno contribuito a portare la propria passione fino in pista a seguire i propri beniamini dal vivo. A tutti coloro che vivono e respirano i Trofei

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’INCITAMENTO di 30.000 persone, una pit-line in apnea in attesa dello schiocco dei cancelli che si liberano, l’urlo di quaranta motori tirati al limite. Dopo qualche secondo il fragore della partenza si trasforma in incredulità: Cairoli è fermo, piegato, come un pugile che cerca di ritrovare la lucidità al centro del ring dopo un diretto che lo investito. Non in pieno volto, ma un colpo basso. Di quelli che fanno male e ti impediscono di continuare. Nel pugilato Cairoli avrebbe vinto per squalifica dell’avversario. Il cross è un’altra cosa. Nella polvere sono svanite le speranze di una storica vittoria della squadra italiana al Nazioni. Una vittoria ancora possibile al via dell’ultima gara nonostante anche

Guarneri, nella seconda manche, fosse stato vittima di un colpo basso, con l’australiano Byrne che gli è letteralmente caduto addosso nell’atterraggio da un salto. Questa volta l’Italia era davvero forte. La sfiga è stata imbattibile. Non c’è altro da dire. Lo spettacolo comunque è stato superbo, alla folla di 30.000 e passa appassionati è bastata la vittoria di Cairoli nella prima gara e il piazzamento di Philipparts nella seconda per sigillare il ricordo della sessantatreesima edizione del Motocross delle Nazioni. Tony è partito alla grande da una posizione impossibile, tutto all’esterno, ha tenuto testa giro dopo giro ad un Reed in piena forma e, particolare non da poco, con il titolo National in tasca.

L’australiano ci deve essere rimasto abbastanza male nel vedere Cairoli nell’ultimo giro che non si preoccupava di chiudergli le traiettorie migliori, ma se n’è semplicemente andato. David ha invece perso terreno al via della seconda gara, ha rischiato anche di cadere per un contatto a centro gruppo. Poi ha dato spettacolo. Ha raggiunto Tedesco nell’ultimo giro e lo ha sverniciato a tre curve dal traguardo, quando l’americano pensava di aver blindato la seconda posizione. Che spettacolo! Coinvolgente, emozionante anche per chi come Andrea Bartolini di Nazioni ne ha vinto due come pilota. «Le prime due gare mi hanno fatto rivivere le emozioni di quando correvo - sottolinea il CT della squadra azzurra con un filo di voce a due giorni dalla gara (mi è andata via per le troppe bestemmie, ci scherza

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Malossi ricordiamo di fare sempre tappa sul sito TROFEI.MALOSSI.COM dal quale potete attingere ai numeri arretrati delle nostre uscite su MotoSprint, alle foto e ai video della stagione che si è appena conclusa (per i video potete fare riferimento direttamente al canale ufficiale dei Trofei MalossispaYT ). Vi ricordiamo inoltre di seguirci con due speciali da un’ora ciascuno su MotoTV, canale 237 di Sky, a partire da sabato 17 ottobre alle ore 23, e a seguire il palinsesto che potrete trovare nel box qui accanto. Per tutto il resto, i Trofei Malossi riapriranno in edizione 2010 in occasione del Meeting&Test il 7 marzo, sempre e comunque sullo splendido Adria International Raceway di Adria! Riccardo Malossi

|||||||| PALINSESTO MOTOTV – CANALE 237 SKY SPECIALE 1 Sab 17 ottobre Dom 18 ottobre Lun 19 ottobre Mar 20 ottobre Mer 21 ottobre Gio 22 ottobre Ven 23 ottobre Sab 24 ottobre

ore 23:00 ore 11:00 - 17:00 - 05:00 14:00 - 02.00 16:00 - 04:00 15:00 - 03:00 20:00 08:00 - 00:00 12:00

SPECIALE 2 Sab 24 ottobre Dom 25 ottobre Lun 26 ottobre Mar 27 ottobre Mer 28 ottobre Gio 29 ottobre Ven 30 ottobre Sab 31 ottobre

23:00 11:00 14:00 16:00 15:00 20:00 08:00 12:00

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17:00 - 05:00 02:00 04:00 03:00

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IMPEGNO TOTALE PER PHILIPPAERTS, CHE SULLA PISTA DI FRANCIACORTA NON SI MAI RISPARMIATO.

Ci rifaremo!

motosprint

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Cross Nazioni

VOCI DAL NAZIONI essere così dopo un camsu) - da anni non provavo «Certo non dei nostri. Guarneri era già pionato lungo». sensazioni simili». atterrato dal salto, Byrne ha sbagliato le Quale l’analisi da CT delle Parlando i cambiamenti, misure ad è andato lungo atterrando sulprime due gare? i due sembrano essere tor- la Yamaha di Davide con le due moto che si sono agganciate. Nell’incidente di Cainati anche buoni amici. «Nella prima Cairoli e Reed hanno impostato subito «Sono convinto che non roli la colpa è stata di Pyrhonen, mentre PHILIPPAERTS un ritmo fortissimo. Hanno sia solo un comportamento tutto il gruppo stava curvando lui è andacontinuato così senza com- MI HA STUPITO di facciata. Li ho visti parla- to dritto e ha preso sul fianco la moto di mettere grossi errori. Cor- PER COME SI È re molto e anche aiutarsi. Antonio». rere così su una pista del Nell’ultima gara PhilippaPensi che si sarebbe potuto ancora COMPORTATO. genere e incitati da un puberts tornava in pista dopo vincere, nella terza gara? blico del genere è da cam- È STATO SEMPRE una breve pausa mentre «Era possibile, alla luce di come è anpioni puri. Antonio poi non DISPONIBILE Cairoli aveva avuto modo di data l’ultima gara. Francia e Belgio, che era nella migliore condizioriposarsi di più, David così erano meglio piazzate degli USA, hanno CON TUTTI. ne, subito dopo il mondiale gli ha chiesto di sistemargli avuto problemi e hanno perso molti punsi è operato, il ginocchio sila sua zona nel cancelletto ti. Gli americani hanno sfruttato al meglio nistro era ancora gonfio e non si è potuto di partenza per consentirgli di rilassarsi la strategia di sbagliare il meno possibile. allenare». un po’ di più e Antonio lo ha fatto». Non erano i più veloci ma si sono costanPhilippaerts non ha vinto ma la sua Tranquillità che non è riuscito a tro- temente migliorati». prova è stata altrettanto entusiasman- vare Guarneri. Quale è stata la strategia dell’Italia? te. «Davide era molto teso sin dal venerdì. «Con i piloti che avevamo c’era ben poco di fare strategia. Soprat«È vero, un gran recupero, entusmia- Sentiva la responsabilità di tutto con Cairoli e Philipsmante considerando la pista molto tec- correre in casa, nel vero CAIROLI nica e con caratteristiche indoor. Ha sor- senso della parola. Nella E PHILIPPAERTS paerts che puntano sempre a vincere e sanno come preso riuscendo ad abbassare il tempo prima manche è partito mafarlo. Ci siamo concentrati sul giro tutte le volte che ce n’era biso- le e non è riuscito mai ad SONO AMICI. sulle partenze. Il favorito gno. Ma quello che mi ha stupito di più è essere veloce. Nella secon- SI SONO AIUTATI. era sempre Guarneri, che stato il suo comportamento da gara la situazione è cam- NON È SOLO UN si schierava con la moto gara. biata, ha trovato la giusta al di fuori della ga immaginavo concentrazione, è partito tra ATTEGGIAMENTO meno potente. Nell’ultima Non mi immagin Philip- i primi e sembrava proprio in DI FACCIATA. gara la scelta è stata data di vedere un Phi a Cairoli perché era il più paerts così. Già dal grado di stare tra i primi dieriposato. Antonio ha comolto ci. Sarebbe bastato». venerdì era mo munque scelto di partire disponibile con ttutti Invece è stato eliminato all’esterno, che era la poper una foto o un au- da Byrne. Responsabilità sizione meno favorevole. facile nei due incidenti decisivi? tografo. Non è fa

Già sabato aveva dimostrato che da lì partiva forte: è entrato al cancello venticinquesimo ed GUARNERI ha vinto». ERA TESO La pista ha SIN DAL VENERDÌ. f a v o r i t o l a squadra statuSENTIVA LA RESPONSABILITÀ nitense? «Credo proDI CORRERE prio di no. La pista è stata diA CASA. segnata dai responsabili della Youthstream che per salti e whoops hanno utilizzato gli stessi schemi del mondiale. Il tracciato mi ha meravigliato in positivo, sabato era in gran parte monotraiettoria, domenica invece quasi tutte le curve offrivano più possibilità di scelta e si poteva recuperare. Certo, la squadra italiana non è stata avvantaggiata dal fattore campo. La pista è stata realizzata per l’occasione e nessuno ha avuto l’opportunità di girarci a lungo». Pronti per la rivincita? «Il prossimo anno sarà veramente dura, si corre negli Stati Uniti e sarà davvero difficile batterli in casa loro. Potete star certi che ci proveremo e io ci sarò ancora, proprio a Franciacorta il presidente della FMI Sesti mi ha proposto di rimanere CT delle nazionali di cross per altri due anni. Non ho potuto dire di no».

IVAN TEDESCO (TEAM USA)

RICKY JOHNSON (TEAM USA 1983)

Il lavoro di squadra ci ha portato ancora una volta alla vittoria. Il team è stato fantastico e siamo riusciti nell’impresa di conquistare per la ventesima volta il trofeo Chamberlain. Per quanto mi riguarda non posso che essere felice. È la terza volta che partecipo a questa competizione ed è la terza vittoria. Mi dispiace che la squadra italiana sia stata sfortunata. Potevamo giocarcela fino all’ultimo con loro e sarebbe stato uno spettacolo per tutto il pubblico. Quando, alla fine della seconda manche, mi ha raggiunto Philippaerts mi sembrava di essere in uno stadio. Ho dovuto calare il ritmo di gara a causa di un problema agli avambracci, quando Philippaerts mi è “entrato” potevo anche tentare di chiuderlo duramente ma ho preferito evitare per non commettere errori che ci potevano costare la vittoria. È stato difficile interpretare il tracciato italiano con le condizioni che venivano cambiate dopo ogni manche. In america questo non succede.

Sono molto felice di essere qui 23 anni dopo Maggiora, che pensavo fosse l’evento più grande al quale avessi mai partecipato. Invece mi rendo conto che in questi anni lo sport è cresciuto davvero tanto. Giuseppe Luongo ha fatto davvero molto, anch’io sono stato parte del suo progetto di sviluppo del cross, una volta mi fece addirittura vestire da Batman! Queste sono cose che all’epoca vedevo come strane, invece mi rendo conto di quanto bene abbiano fatto a questo sport. Bisogna coinvolgere il pubblico, interessarlo all’evento, e Luongo ha saputo fare proprio questo. So che non tutti sono d’accordo con lui, anzi alcuni definiscono il mio amico Luongo un “figlio di ...”, ma vi dico che questo essere “figlio di...” è una qualità necessaria per sviluppare il motocross.

CHAD REED (TEAM AUSTRALIA) È stato orribile, difficile essere positivi per come la giornata si è conclusa. Ci tengo comunque a ringraziare tutti i ragazzi del mio team. Quest’anno hanno lavorato tanto, siamo arrivati secondi nel Supercross e vinto il titolo all’aperto. Non era nel contratto di venir qui ma lo hanno fatto lo stesso, per questo ho un gran rispetto di tutti loro. Nella prima gara c’è stato un grande spettacolo. Io e Cairoli abbiamo guidato bene e abbiamo fatto solo piccoli errori. Non era facile passarlo così mi sono concentrato sulla seconda gara per puntare alla vittoria. Ma siamo caduti entrambi, per fortuna non ci siamo feriti. Dopo una stagione così è bello essere ancora in piedi.

ROGER DE COSTER (CT TEAM USA)

IL DISASTRO FINALE: SUBITO DOPO IL VIA LA COLLISIONE TRA PHYRONEN, A TERRA, E CAIROLI. A SINISTRA, IL CT DELLA SQUADRA ITALIANA, ANDREA BARTOLINI.

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Una gara difficile ma ce l’aspettavamo. Mai come questa volta il risultato era in dubbio. La sfortuna che ha colpito le formazioni dell’Italia e della Francia ha giocato nettamente a nostro favore. È stato incredibile lo scenario del pubblico che ci si è prospettato davanti questa mattina. Il tracciato è stato preparato ottimamente e si è rivelato estremamente selettivo. Il prossimo anno il Motocross delle Nazioni tornerà negli Stati Uniti ed anche se conosco l’operato del promoter che ospiterà l’evento, sarà difficilmente ripetibile quanto abbiamo potuto ammirare durante questo week-end in italia.

GIUSEPPE LUONGO (PRESIDENTE YOUTHSTREAM) Maggiora fu la mia prima gara come organizzatore quindi ha un valore speciale per me. Franciacorta viene 23 anni dopo, una carriera caratterizzata da molti successi ma anche insuccessi e difficoltà. Come dice Ricky c’è qualcuno che non pensa molto bene di me ..., incluso qualche organo della stampa. Un giorno renderò molta gente felice, sarà quando andrò in pensione, ma fino a che quel giorno non verrà farò il mio meglio. Malgrado l’economia difficile abbiamo un problema per il 2010: si sono già iscritti 40 piloti sia in MX1 che in MX2 ed abbiamo una lista di attesa! Ho detto che quando i tempi sono difficili bisogna investire e noi lo stiamo facendo e continuiamo a crescere.

PAOLO SESTI (PRESIDENTE FMI) Avevamo tutte le carte in regola per vincere. Purtroppo siamo stati sfortunati, è già da qualche anno che la cattiva sorte perseguita i nostri azzurri, abbiamo comunque dimostrato di avere una grande squadra. Dal punto di vista organizzativo sono molto soddisfatto. Grazie alla sinergia tra FMI, FIM, Youthstream, Dbo e Regione Lombardia abbiamo assistito ad un evento di qualità. Tanti tifosi e la bella giornata di sport hanno fatto il resto.

WOLFGANG SRB (COMMISSIONE CROSS FIM) È stato il più bel Motocross delle Nazioni di sempre. Abbiamo raggiunto un nuovo orizzonte per questo sport, questi possono essere considerati i Giochi Olimpici del Motocross.

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Rally Faraoni di Edoardo Bauer

PER CYRIL DESPRES È LA PRIMA VITTORIA AL RALLY EGIZIANO. IL FRANCESE NON CORREVA PIÙ QUESTA GARA DAL 2004, ANNO IN CUI MORÌ IL SUO CONNAZIONALE RICHARD SAINCT.

PIRAMIDI IL PODIO. E L L E D I AI PIED ICO PER N U O D N NCA (6) A SFO M O N IA ES, L’ITAL ZYGONSKI R P S E D N CO CCO PR E IL POLA

Cyril Despres detta legge. Italiani protagonisti: Luca Manca è secondo, Paolo Ceci quarto e primo della 450

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il gioiello del Nilo

AIRO – Cyril Despres ci teneva particolarmente a vincere e ci è riuscito da grande professionista qual è, non perdendo mai calma e concentrazione neppure nei momenti difficili. Mancava dal 2004 l’asso francese, dalla quarta tappa di quella tragica edizione in cui perse la vita Richard Sainct e il suo ritorno è coinciso con una vittoria che ancora mancava dal suo palmares. Neppure i quattordici minuti di ritardo accusati nella prima tappa, vinta dal cileno Lopez al debutto sull’Aprilia bicilindrica, lo hanno impensierito e già il giorno dopo Despres è stato in grado di annullare lo svantaggio. Ha infilato tre vittorie di tappa consecutive, aggiungendone una quarta nella penultima frazione; solo nella giornata conclusiva ha avuto qualche problema di alimentazione alla moto, che non hanno però arrestato la sua cavalcata trionfale verso l’arrivo alle Piramidi di Giza. Sette giorni infuocati attraverso il deserto occidentale egiziano, un volo di oasi in oasi lungo tremila chilometri, un’avventura che si ripete senza interruzioni da dodici anni, puntuale a inizio ottobre. Il Pharaons Rally, nuova edizione, anche in quest’anno di crisi non ha perso il proprio smalto, ha avuto settantatré moto al via, record per le prove extraeuropee del Mondiale e si è definitivamente consacrato come l’evento più seguito e atteso per gli appassionati. Uscito Lopez dalla lotta per la vittoria per un inconveniente elettrico nella terza tappa, il suo posto è stato prontamente preso da Luca Manca. Il “gigante” sardo, al suo terzo rally africano, ha ormai ac-

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Rally Faraoni

HANNO DETTO

E RALLY L IA D N O M SPRES E D IL R Y C MPIONE A C O V O È IL NU ’ANTICIPO D A R A G CON UNA

CyrilDespres NAVIGAZIONE COMPLESSA «VINCERE in Egitto ha un sapore speciale. L’ultima volta che sono venuto al Pharaons era il 2004, quando è morto Richard Sainct. Allora ero un giovane pilota che stava cercando di apprendere da campioni come Sainct e Meoni. La gara mi è piaciuta veramente molto, per la varietà di situazioni e per la navigazione a volte complessa in totale fuoripista. Molto bella anche la partenza in linea della quarta tappa, sono cose un po’ diverse che aiutano a promuovere il nostro mondo».

LucaManca OTTIMO TEST PER LA DAKAR «SONO contentissimo del risultato, ho fatto solo tre rally in Africa e devo imparare ancora molto. Essere stato vicino a un pilota come Despres è stato molto istruttivo. È stato un ottimo test per la Dakar, a gennaio ci andrò anch’io e spero di fare bene».

PaoloCeci OBIETTIVO RAGGIUNTO «ANCHE se potevo lottare per il podio, sono contentissimo ugualmente. Ho vinto la 450 che era l’obiettivo principale che io e il team ci eravamo posti. Poi è uscita anche l’ottima prestazione assoluta. È stato bello lottare fianco a fianco con le KTM 690. Certo, sono ben più veloci della mia Aprilia 450, ma fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile riuscire a fare risultati assoluti con una quattro e mezzo. E di margine per crescere ce n’è ancora molto». motosprint

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PILLOLE DAL DESERTO quisito un passo di gara eccellente. Nelle sette tappe non è mai andato oltre il quarto posto e si è permesso il lusso di vincere l’ultima tappa del Pharaons. Sei minuti e quaranta secondi il suo distacco finale da Despres, un ottimo biglietto da visita in vista della prossima Dakar che vedrà al via anche Luca.Più incerta la lotta per il terzo gradino del podio. Alla vigilia dell’ultima tappa il polacco Przygonski e il nostro Paolo Ceci erano divisi da un minuto soltanto. Paolo partiva due minuti dopo l’avversario , se lo avesse raggiunto lo avrebbe superato in classifica generale. Ha tentato anche qualche taglio all’uscita dall’Oasi di Baharija, ma si è trovato su un terreno terribile che gli ha fatto capire di aver perso tutte le chance. Il modenese ha concluso così quarto assoluto, a mezz’ora da

Despres, ma soprattutto ha vinto la classe 450 subentrando al suo compagno di team Zanotti che quest’anno si è dovuto ritirare per un incidente nella quarta tappa. Ceci ha regolato i sui avversari di classe, Helder Rodriguez e Olivier Pain, terminati rispettivamente quinto e sesto assoluti. Al settimo posto troviamo Fabrizio Mugnaioli, “amatore” sempre veloce che ha concluso addirittura davanti a Lopez. Il funambolico cileno, ingaggiato dall’ Aprilia proprio a ridosso del Pharaons, ha stupito per il ritmo di gara con cui ha condotto per tremila chilometri una moto sulla quale non era mai salito. Ha vinto due tappe e senza un banale inconveniente elettrico nella terza tappa, dove ha perso due ore e mezzo, sarebbe stato certamente un avversario ostico per i primi. MANCA (6) SI È RIVELATO, A SORPRESA, L’AVVERSARIO PIÙ OSTICO DI DESPRES. PER IL TERZO POSTO CONFRONTO SINO ALL’ULTIMA SPECIALE TRA PRZYGONSKI (2) E CECI (103).

LA PRIMA VOLTA DELLA AXI

DALLA CINA IN EGITTO

Gli italiani i più numerosi ASSOLUTA: 1. Despres (KTM) in 25’45”59; 2. Manca (KTM) a 6”40; 3. Przygonski (KTM) a 21”11; 4. Ceci (Aprilia) a 30”16; 5. Rodrigues (Yamaha) a 54”52; 6. Pain (Yamaha) a 1’16”48; 7. Mugnaioli (KTM) a 2’13”19; 8. Lopez (Aprilia) a 2’46”45; 9. Czachor (KTM) a 3’18”25; 10. Hintenaus (KTM) a 3’58”30; 11. Boano (Beta) a 4’23”42; 12. Di Galante (Honda) a 6’27”42; 13. Bellini (KTM) a 6’38”49; 14. Pettinari (KTM) a 7’38”53; 15. Carmignani (Aprilia) a 8’09”15; 16. De Filippo (Aprilia) a 8’37”03; 17. Berrini (Alfer) a 9’45”47; 18. Cherpin (KTM) a 10’05”12; 19. Gutierrez-Carinanos (KTM) a 10’16”28; 20. Fesani (KTM) a 10’27”06; 21. Stancari (Beta) a 10’54”50; 22. Giannetti (KTM) a 11’04”46; 23. Cicuto (KTM) a 11’39”34; 24. Dabrowski (KTM) a 12’03”36; 25. Picco (Yamaha) a 13’40”54; 26. Liparoti (KTM) a 13’44”30; 27. Laine (KTM) a 13’50”34; 28. Lano (KTM) a 13’50”46; 29. Busi (Yamaha) a 13’51”35; 30. Cagnin (Yamaha) a 13’52”43; 31. Sukenobu (KTM) a 14’02”02; 32. Napoli (Beta) a 15’13”51; 33. Baravalle (Beta) a 15’40”46; 34. Caminiti (Beta) a 15’44”43; 35. Oliva (Honda) a 16’21”00; 36. Lancelevee (Yamaha) a 16’44”33; 37. Chaput (Yamaha) a 19’57”17; 38. Tanaka (HPN) a 21’00”31; 39. Madonna (Yamaha) a 21’32”04; 40. Massari (KTM) a 23’37”18; 41. Bugli (Beta) a 23’58”43; 42. Mangano (Axy) a 24’41”14; 43. Gazzano (HM) a 31’24”29; 44. Romagnoli (KTM) a 32’41”58; 45. Brambilla (KTM) a 32’43”02; 46. Corroy (Yamaha) a 39’55”24; 47. Murata (Honda) a 40’21”14; 48. Turchi (KTM) a 44’30”08; 49. Augelli (Beta) a 44’37”16; 50. Morimoto (Yamaha) a 68’49”38; 51. Atzert (Yamaha) a 73’35”28; 52. Modena (KTM) a 74’03”22; 53. Castelnuovo (Axy) a 92’15”24; 54. Michot (Honda) a 96’18”48.

Laclassifica

UNA NOVITÀ PER L’EGITTO

IL GRAN PRIX DI ABU MINGAR

LA QUARTA tappa del Pharaons ha proposto una speciale atipica, inedita per il rally egiziano: una partenza in linea (sopra) di tutte le moto e un giro di 28 chilometri da percorrere due volte, prima di ripartire per la tappa vera e propria. Molto scenografica la partenza di settanta moto, lanciate all’alba nella piana di Abu Mingar, con i piloti in carena. Il gran premio è stato vinto da Despres.

MASSIMILIANO Mangano ed Emile Castelnuovo, hanno gareggiato con le moto Axi “made in China”. Castelnuovo, in gara con la 400, si è ritirato per troppe cadute e conseguenti rotture, l’esperto Mangano, con la 250, ha invece tagliato il traguardo in quarantaduesima posizione.

IN GARA CON LA TT 600

MOTO RETRÒ SFIDA MODERNA ALESSANDRO Madonna ha portato in gara una vecchia Yamaha TT 600, con il serbatoio dei primi Ténéré, una delle regine delle Dakar dei tempi d’oro. È arrivato al traguardo trentanovesimo.

NELLA QUINTA TAPPA

FATALE UN INCIDENTE CAMELIA LIPAROTI BATTE TUTTI AL VIA 73 MOTO STRADALE E 13 QUAD IL RALLY è stato purtroppo funestato dalla morte di un assistente del team auto egiziano El Sirgany/Besancon. Dopo aver lavorato tutta la notte sulla macchina a Baharija, il team ha cercato di raggiungere Sitra, sede di partenza della sesta tappa. Probabilmente per un colpo di sonno l’auto è uscita di strada cappottando più volte e neppure il prontissimo intervento dei medici del rally è riuscito a salvare il tecnico.

BICILINDRICA COMPETITIVA

ERANO settantatré le moto al via del 12° Pharaons, una ventina in meno degli ultimi due anni: la crisi economica ha coinvolto, come tutti, anche il Faraoni che è comunque stata la gara, assieme al Sardegna Rally Race, con i numeri più consistenti della stagione mondiale. Tredici i quad al via, un record per il rally di JVD International, con la vittoria a sorpresa della giornalista italo francese Camelia Liparoti (sotto). Al traguardo delle Piramidi di Giza sono arrivati in 54.

APRILIA FORMATO DAKAR

CON le limitazioni di cilindrata che si stanno introducendo nei rally – per ora solo alla Dakar – Aprilia sembra sempre più intenzionata ad impegnarsi nei rally. Il team Giofil era in gara con cinque piloti, Lopez, Ceci, Zanotti, Carmignani e De Filippo. Non ha concluso solo Zanotti fermato da un incidente, con le bicilindriche di Noale che hanno dimostrato un ottimo potenziale. Il prossimo, importante passo, potrebbe essere la Dakar in Argentina e Cile. motosprint

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Varie

SUPERMOTO NAZIONI IN MINOR

PAOLO GASPARDONE HA VINTO LA PRIMA MANCHE E SI È PIAZZATO TERZO NELLA SECONDA.

Assenze illustri. Italia senza fortuna

I

L SUPERMOTO delle Nazioni 2009, che si è svolto sul bellissimo tracciato di Pleven, in Bulgaria, verrà ricordato per due motivi: la sfortuna della squadra italiana e i contrasti tra le federazioni, gli organizzatori e i team, che hanno causato l’assenteismo di molti protagonisti del mondiale. Il Supermoto delle Nazioni 2009, quindi, è stato un evento pesantemente penalizzato da vicissitudini che nulla hanno a che vedere con lo sport. L’SM of Nations si articola su tre manche, permettendo a tutti i piloti delle tre categorie (S1, S2 e Open) di effettuare degli scontri diretti. Nella prima manche (S1 + S2), l’Italia è stata protagonista per merito di Paolo Gaspardone, schierato secondo dal commissario tecnico Attilio Pignotti. In partenza Gaspardone perde una posizione ma rimane incollato ai primi due. Dopo poche tornate l’italiano inizia a prendere sicurezza e al nono giro sferra un attacco vincente al tedesco Becher. La seconda posizione è un buon risultato ma Gaspardone tenta il colpo grosso: a pochi giri dal termine prende il comando della gara, vincendo per distacco. Il secondo italiano al traguardo è Fa-

Nella manche 3 italiani KO S1 + S2 MANCHE 1: 1. Gaspardone (Honda) in 18’27”870; 2. Karanyotov (KTM) a 2”524; 3. Becher (Kawasaki) a 6”307; 4. Vorlicek (Suzuki) a 9”626; 5. Nastran (Husqvarna) a 11”684; 6. Toronen (Husqvarna) a 13”520; 7. Rothbauer (Honda) a 23”696; 8. Joannidis (Husaberg) a 25”776; 9. Bolsec (Honda) a 26”370; 10. Bartolini (Husqvarna) a 28”529.

S2 + OPEN MANCHE 2: 1. Georgiev (KTM) in 18’36”584; 2. Nastran (Husqvarna) a 3”915; 3. Gaspardone (Honda) a 6”483; 4. Toronen (Husqvarna) a 12”613; 5. Mariani (TM) a 16”961; 6. Eifrem (Aprilia) a 19”301; 7. Janousek (Honda) a 23”664; 8. Tonchev (KTM) a 33”429; 9. Deitenbach (Suzuki) a 38”608; 10. Retuerta de Diego (Aprilia) a 40”010.

S1 + OPEN MANCHE 3: 1. Retuerta de Diego (Aprilia) in 18’50”556; 2. Nilsson (Aprilia) a 3”700; 3. Becher (TM) a 5”118; 4. Bolsec (KTM) a 8”477; 5. Vorlicek (KTM) a 13”076; 6. Habat (WRM) a 18”611; 7. Deitenbach (KTM) a 21”102; 8. Garcia (TM) a 21”928; 9. Kingelin (Husqvarna) a 26”169; 10. Karanyotov (Aprilia) a 26”778. CLASSIFICA FINALE: 1. Germania punti 30; 2. Bulgaria 32; 3. Finlandia 42; 4. Italia 47; 5. Repubblica Ceca 49.

Leclassifiche

Speedway Campionato Italiano

FRANCHETTI TRICOLORE LONIGO - Dopo 27 anni, il titolo tricolore di speedway è stato nuovamente vinto da un pilota che abita a Lonigo, la capitale italiana della specialità. Nel 1982, fu Francesco Biginato a vincere il suo terzo tricolore; quest’anno ha invece trionfato Guglielmo Franchetti che, dopo una gara difficile e sofferta, è riuscito ad avere la meglio per 4 punti su Carpanese. La gara per Franchetti è stata tutta in salita: gli sarebbe bastato il quinto posto per vincere il titolo risultato ottenuto nella sua ultima manche. Franchetti è entrato anche in finale perché il nuovo campione under 21, Mattia Tadiello, nella sua ultima batteria ha toccato il nastro di partenza ed motosprint

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è stato squalificato. La vittoria finale dell’ultima prova è andata al campione uscente Mattia Carpanese, che ha preceduto Maida, Gregnanin e Franchetti. Buone le prove di Simone Tadiello, Milanese e dei giovani Cavicchioli, Baroni, Novello e Seren.

Le classifiche GARA: 1. Carpanese punti 25; 2. Maida 22; 3. Gregnanin 20; 4. Franchetti 18; 5. Tadiello M. 16; 6. Milanese 14; 7. Tadiello S. 12; 8. Cavicchioli 11; 9. Baroni 10; 10. Franchetti L. 9; 11. Novello 8; 12. Seren 7; 13. Marzotto 6. IN CAMPIONATO: 1. Franchetti punti 111; 2. Carpanese 107; 3. Maida 95; 4. Milanese 80; 5. Tadiello S. 72; 6. Novello 57; 7. Tadiello M. 54; 8. Baroni 54; 9. Gregnanin 48; 10. Cavicchioli 48; 11. Seren 46; 12. Marzotto 38; 13. Zambon 32; 14. Franchetti L. 22; 15. Scagnetti 15.

www.motosprint.it brizio Bartolini, decimo, rimasto miracolosamente in piedi dopo la caduta del bulgaro Georgiev, avvenuta a poche decine di centimetri dalla ruota anteriore della moto di Bartolini. Grazie a un primo e un decimo posto l’Italia è virtualmente prima e le ottime prestazioni dei nostri nella seconda manche non fanno altro che rafforzare la provvisoria leadership. Al secondo via (S2 + Open), infatti, è ancora Gaspardone protagonista, terzo alle spalle di Georgiev e Joannidis, subito fuori dalla scena a causa di una caduta. Gaspardone, come nella prima manche, tenta il colpaccio, però all’ultimo giro esagera, servendo allo sloveno Nastran il secondo posto su un piatto d’argento. Ottima la prestazione dell’altro italiano, Lorenzo Mariani, autore di una bellissima rimonta terminata con un quinto posto. Prima del via della terza manche la squadra da battere è quella italiana: la vittoria non è matematicamente nelle mani dei nostri, ma il gradino più alto del podio sembra un obiettivo quasi raggiunto. Purtroppo nelle corse a volte la bravura non basta; serve anche la fortuna, che questa volta non ha baciato gli italiani. Al terzo via (S2 + Open) Mariani prende subito la testa della corsa, mentre Bartolini, autore di una buona partenza dalle retrovie, staziona in ottava posizione. Tutto sembra andare per il meglio ma durante il secondo giro il sogno si trasforma in un incubo: Mariani prima cade, poi viene investito e messo definitivamente fuori gioco. Nulla è perduto, però, perché grazie alla prestazione di Bartolini il primo posto dell’Italia è ancora al sicuro... fino a quando la moto di Fabrizio non decide di alzare bandiera bianca prima della bandiera a scacchi. Questo lo sfortunato epilogo dell’SM of Nations 2009, dominato dall’Italia ma vinto dalla Germania.

Dove i motori non si spengono mai.

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Sportitalia I campionati regionali

FATTORI SVETTA FRA I SUPERVETERAN EnduroTricolore Major COLLIANO CITRA (SA) - L’ultima prova del tricolore Major si è disputata nel salernitano. Fabrizio Hriaz, vincitore della Expert 1, si era già assicurato il titolo nella prova precedente. La Expert 2 è andata a Occhiolini, ma il titolo lo ha vinto Alessandro Bottazzi. Mauro Moretto ha conquistato la corona della Expert 3. Fra i Master (i piloti nati dal ‘75 al ‘69), la gara M1 è andata a Zanchi, vincitore anche dell’assoluta, mentre il titolo lo ha vinto Andrea Cabass. Nella M2 Ivano Giordano ha dominato la gara, mentre Pierluigi Surini, secondo nonostante abbia corso con una mano fratturata, ha conquistato il titolo. Nella M3 Carmelo Mazzoleni ha fatto l’en-plein facendo suoi gara e titolo. La Elite Major ha visto laurearsi Giuseppe Gallino, assente in terra campana. Fra i Veteran Angelo Si-

FABIO OCCHIOLINI (516) HA VINTO LA EXPERT 2 DEL TRICOLORE MAJOR, FABRIZIO HRIAZ (401) LA EXPERT 1. A PAOLO LUGANA (302) È ANDATO IL TITOLO BABY SPRINT DEL TRICOLORE MINIENDURO. motosprint

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gnorelli ha conquistato gara e titolo. La Superveteran ha visto la sfida fra Remo Fattori e Gualtiero Brissoni, con quest’ultimo alla fine secondo per un soffio. A Fattori è così andato anche il titolo.

4 ottobre Campionato Italiano Major – Organizzatore: M.C. Oliveto Citra – Meteo: sereno

Classifiche ELITE: 1. Bosetti (KTM). EXPERT CLASSE 1: 1. Hriaz (Suzuki); 2. Siragusa (KTM); 3. Mastropietro (KTM); 4. Bertorello (KTM); 5. Tuani (HM); 6. Franceschetti (Suzuki); 7. Sanino (KL); 8. Mauri (Yamaha); 9. Baldacchini (HM); 10. Canali (HM); 11. Rio (KTM); 12. Dolfin (Yamaha); 13. Valenti (KTM). CLASSE 2: 1. Occhiolini (Aprilia); 2. Bottazzi (Husqvarna); 3. Cesareni (Suzuki); 4. Chiesa (Aprilia); 5. Tortoli (BMW); 6. Bezzoli (Suzuki); 7. Guglielmetti (HM); 8. Mastropietro (KTM); 9. Boschini (HM); 10. Mammarella (HM). CLASSE 3: 1. Moretto (KTM); 2. Kocina (Gas Gas); 3. Santioni (Gas Gas); 4. Volpato

(Gas Gas); 5. Stevan (Gas Gas); 6. Donadio (KTM); 7. Martinelli (KTM). MASTER CLASSE 1: 1. Zanchi (HM); 2. Cabass (HM); 3. Scala (HM); 4. Zanon (Yamaha); 5. Zigliani (KTM); 6. Becchetti (KL); 7. Fondelli (KTM); 8. Eufemia (KTM); 9. Rinaldi (HM); 10. De Polo (KL); 11. Alvaro (KTM); 12. Setta (Yamaha); 13. Meraviglia (HM). CLASSE 2: 1. Giordano (TM); 2. Surini (Aprilia); 3. Guastini (Beta); 4. Ravagli (Beta); 5. Sibelli (KTM); 6. Giannettoni (BMW); 7. Benda (KTm); 8. Zanatta (KTM); 9. Montagnini (KTM); 10. Grammatica (KTM); 11. Caterini (HM); 12. Agazzi (Aprilia). CLASSE 3: 1. Mazzoleni (KTM); 2. Spreafico (HM); 3. Zoppas (Husqvarna); 4. Burdizzo (TM); 5. Carughi (KTM). SUPER VETERAN: 1. Fattori (KTM); 2. Brissoni (Aprilia); 3. Segale (HM); 4. Marini (KTM); 5. Orrea (HM); 6. Moretti (Yamaha); 7. Cremasco (Yamaha). VETERAN: 1. Signorelli (Yamaha); 2. Moscone (Yamaha); 3. Bisciotti (KL); 4. Cecconi (HM); 5. Pegurri (KTM); 6. Dominici (Suzuki); 7. Lauri (HM); 8. Ricci (KTM); 9. Gambini (Husaberg); 10. Addazi (KTM).

Cross LUIGI DE BIASI (110), IN COPPIA CON LUCA LOSS, HA VINTO LA CLASSE A DEL TROFEO ENDURANCE VENETO, MATTEO LUISON (207) LA MARATHON.

Veneto

Iglesias (CA) 4 ottobre

Ospedaletto (TN) 4 ottobre

Campionato italiano minienduro – Organizzatore: M.C. Iglesias - Meteo: sereno

Trofeo Veneto Endurance, quarta prova – Organizzatore: M.C. Civezzano – Direttore di gara: Paolo Zordan – Meteo: sereno

ASPIRANTI: 1. Soreca (HM); 2. Aresi (KTM); 3. Pampaloni (Beta); 4. Manarin (HM); 5. Corrù (HM); 6. Carbone (KTM); 7. Maspero (Beta); 8. Trussardi (HM); 9. Zanni (KTM); 10. De Nadai (KTM); 11. Signorelli (Fantic); 12. Brescianini (KTM); 13. Cabini (KTM); 14. Bisio (Beta); 15. Gitti (KTM). OPEN: 1. Bernardi (KTM); 2. Macoritto (KTM); 3. Picciau (HM); 4. Favaretto (KL); 5. Rovida (KTM); 6. Monni (KL); 7. Golutti (KTM); 8. Rosa (KL); 9. Uda (KTM); 10. Pitzeri (Honda); 11. Sartori (HM); 12. Spanu (KTM); 13. Perrotti (KL); 14. Garau (KL); 15. Bozzato (KL); 16. Autelitano (KTM); 17. Bussandri (HM); 18. Orrù (KTM); 19. Congiu (KTM); 20. Grispu (KL); 21. Delussu (KTM); 22. Fronteddu (HM); 23. Pinna (KL); 24. Cannas (KTM); 25. Diana (KTM); 26. Lai (KTM). ESORDIENTI: 1. Peverata (KTM); 2. Manzoni (KTM); 3. Piccina (KTM); 4. Cabini (KTM); 5. Tagliamento (KTM); 6. Montini (KTM); 7. Fenu (Grizzly); 8. Facchini (KTM). BABY SPRINT: 1. Facchetti (KTM); 2. Lugana (KTM); 3. Pozzi (KTM); 4. Razza (KTM); 5. Gardiol (KTM); 6. Rumi (KTM); 7. Bisio (CH Racing).

Pietramurata (TN) 27 settembre Campionato trentino, quinta prova – Organizzatore: M.C. Arco – Meteo: sole

Classifiche

Tricolore Mini

Classifiche

Trentino Alto Adige

Classifiche CLASSE A: 1. De Biasi - Loss (Husqvarna-KTM); 2. Lenisa-Mladovan (KTM-Yamaha); 3. Mattivi-Paolazzi (KTM-Honda); 4. Battaino-Oliana (KTM); 5. Pau-Moletta (KTM-Honda); 6. Gasperi-Alimonte (KTM); 7. Manfrini-Marighetti (Honda); 8. Spagnolli-Osso (KTM); 9. Colladon-Caravita (KTMHusqvarna). CLASSE B: 1. Righetti - De Rocchi (Husaberg-Yamaha); 2. Salmistraro-Dottori (Kawasaki); 3. Illesi-Baggio (KTM); 4. ArnoldoRovere (Yamaha); 5. Bortolotti M.-Bortolotti D. (Honda-Kawasaki); 6. Novello-Zanussi (Beta-Suzuki); 8. Andreolli P.-Andreolli A. (KTM); 9. Polidori-Sartori F. (Honda); 10. Dellai-Vicentini (Husqvarna-Yamaha); 11. Tomasi D.-Tomasi A. (KTM); 12. DorigattiMarangoni (Husaberg-KTM); 13. GruberGiovannini S. (Yamaha-Husqvarna); 15. Zarpellon-Segafredo (Kawasaki-Suzuki). CLASSE C: 1. Favero - Pederiva (HondaTM); 2. Beggio-Morosin (Suzuki-Kawasaki); 3. Cesca-Oliana (KTM); 4. Moletta-Franzoi (Honda-Yamaha); 5. Dall’Agnol-Puttin (Honda); 6. Favretto-Michelon (Kawasaki); 7. Merz M.-Giovannini M. (Yamaha); 8. PivatoFarino (Yamaha-KTM); 9. Andreatta P.- Andreatta J. (Yamaha); 10. Giovannini C.-Franceschini (KTM-Honda); 11. Eccheli-Galli (KTM-Yamaha); 12. Margoni M.-Margoni N. (Husqvarna-KTM); 13. Giovannini A.-Bortolotti (Husqvarna-Honda). . MARATHON: 1. Luison (Beta); 2. Schrock (Gas Gas); 3. Cogato (KTM); 4. Foggiato (KTM); 5. Zanardo (Honda); 6. Consolini (KTM); 7. Sartori G. (KTM); 8. Adami (KTM); 9. Zerbetto (KTM); 10. Masola (KTM); 11. Gatta (KTM); 12. Bergomi (Honda); 13. Dal Pos (Fantic); 14. Capitanio (KTM); 15. Casagrande (KTM); 16. Pintarelli (Honda); 17. Bridi (Puch); 18. Sartori L. (KTM); 19. Mora (Husqvarna); 20. Dal Maso (Yamaha); 21. Zambon (Honda). Mario Pittoni

MX1: 1. Kinkelin (Kawasaki); 2. Ghidinelli (Honda); 3. Bertolini (Honda); 4. Nardon (Suzuki); 5. Franzoi (Honda); 6. Broseghini (Yamaha); 7. Pasqua (Yamaha); 8. Brusinelli (Yamaha); 9. Andreolli (Yamaha); 10. Perkmann (Honda); 11. Della Vecchia (Kawasaki); 12. Pedrolli (Honda); 13. Dorfmann (Yamaha); 14. Bacher (Yamaha); 15. Vigori (Honda); 16. Francesconi (KTM); 17. Frapporti (Yamaha); 18. Parth (Suzuki); 19. Cavagna (Yamaha); 20. Rosales (Suzuki); 21. Battistel (KTM); 22. Plattner (Suzuki); 23. Sabatini (Honda); 24. Bazzani (Honda); 25. Rungger (Kawasaki); 26. Polidori (Honda); 27. Bortolotti (Kawasaki); 28. Tononi (Honda); 29. Belleri (TM); 30. Miori (Honda). MX2: 1. Borz (Yamaha); 2. Tomasi (Honda); 3. Staschitz (Suzuki); 4. Decarli (Honda); 5. Zeni (Yamaha); 6. Lantschner (Kawasaki); 7. Dezulian (Honda); 8. Demattè (Honda); 9. Roilo (Honda); 10. Delladio (Yamaha); 11. Bagozzi (Honda); 12. Giuliani (Yamaha); 13. Vicentini (Honda); 14. Rossi (Yamaha); 15. Dellantonio (Honda); 16. Gasser (Honda); 17. Tavonatti (KTM); 18. Turrin (Honda); 19. Borz D. (KTM); 20. Bacher (Suzuki); 21. Castellini (Honda); 22. Valeri (Honda); 23. Groff (Kawasaki); 24. Turella (Honda); 25. Planchesteiner (Yamaha); 26. Franzoi (Yamaha); 27. Curti (Yamaha); 28. Ghezzi (Honda); 29. Libera (Yamaha); 30. Corraini (Honda).

Minicross DEBUTTANTI: 1. Busca (KTM); 2. Vertua (KTM); 3. Corradini (Kawasaki); 4. Brusinelli (Polini); 5. Innocenti (KTM); 6. Banali (KTM); 7. Ferrari (Kawasaki); 8. Dal Bosco (KTM). CADETTI: 1. Sighel (KTM); 2. Faccenda (KTM); 3. Borz (Polini); 4. Ceola (KTM); 5. Clementi (KTM). JUNIOR: 1. Bertuzzi (KTM); 2. Gottardi (KTM); 3. Graziola (Honda); 4. Venturini (Honda); 5. Andreis (Honda); 6. Clementi (Suzuki); 7. Gabrielli (KTM); 8. Franceschi (Suzuki); 9. Peer (KTM); 10. Pintarelli (Suzuki); 11. Bertoldi (KTM); 12. Banali (KTM); 13. Franzinelli (Suzuki); 14. Pedrolli (KTM); 15. Zanni (KTM); 16. Falser (Honda); 17. Polato (KTM); 18. Moresco (KTM); 19. Girardi (Suzuki).

LUCA BORZ

Emilia Romagna Castelvetro (MO) 27 settembre Campionato emiliano-romagnolo – Organizzatore: M.C. La Quercia – Meteo: sereno

Classifiche MX1 GARA 1: 1. Bertugli (Yamaha); 2. Tincani (Honda); 3. Beltrami (Yamaha); 4. Miani (Yamaha); 5. Cattabiani (Suzuki); 6. Mazzucchelli (Honda); 7. Bontadini (Honda); 8. Errica (Yamaha); 9. Comastri (Honda); 10. Bazzani (Suzuki); 11. Merli (Kawasaki); 12. Orsi (Kawasaki); 13. Donelli (Honda); 14. Belloi (Honda); 15. Ceci (Yamaha); 16. Rivi (Yamaha). GARA 2: 1. Bertugli (Yamaha); 2. Tincani (Honda); 3. Beltrami (Yamaha); 4. Miani (Yamaha); 5. Cattabiani (Suzuki); 6. Bazzani (Suzuki); 7. Orsi (Kawasaki); 8. Errica (Yamaha); 9. Merli (Kawasaki); 10. Comastri (Honda); 11. Donelli (Honda); 12. Ceci (Yamaha); 13. Bontadini (Honda); 14. Rivi (Yamaha). MX2 GARA 1: Ravaglia (Yamaha); 2. Morara (Honda); 3. Aldini (Honda); 4. Coppellotti (Yamaha); 5. Casa (Kawasaki); 6. Roncaglia (Suzuki); 7. Salati (Honda); 8. Lolli (Suzuki); 9. Gatti (Suzuki); 10. Valestri (Honda); 11. Tassinari (Kawasaki); 12. Andrini (Suzuki); 13. Mussi (Honda); 14. Ferrini (Suzuki); 15. Parakar (Honda); 16. Bergonzani (Suzuki); 17. Furlotti (Honda); 18. Ciampi (Honda); 19. Comastri (Honda); 20. Colombini (Kawasaki); 21. Dalla Libera (Honda); 22. Rossi (Yamaha). GARA 2: 1. Morara (Honda); 2. Ravaglia (Yamaha); 3. Coppellotti (Yamaha); 4. Dalla Libera (Honda); 5. Aldini (Honda); 6. Casa (Kawasaki); 7. Roncaglia (Suzuki); 8. Furlotti (Honda); 9. Salati (Honda); 10. Valestri (Honda); 11. Parakar (Honda); 12. Mussi (Honda); 13. Gatti (Suzuki); 14. Lolli (Suzuki); 15. Ferrini (Suzuki); 16. Bergonzani (Suzuki); 17. Colombini (Kawasaki); 18. Ciampi (Honda); 19. Comastri (Honda); 20. Tassinari (Kawasaki); 21. Rossi (Yamaha); 22. Andrini (Suzuki). MX4 125 GARA 1: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Ruozzi (Honda); 3. Baraccani (Suzuki); 4. Nanni (Suzuki). GARA 2: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Baraccani (Suzuki); 3. Ruozzi (Honda); 4. Nanni (Suzuki). OPEN GARA 1: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Coruzzi (Suzuki); 3. Buonpensiere (Suzuki); 4. Zardi (Yamaha). GARA 2: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Coruzzi (Suzuki); 3. Buonpensiere (Suzuki); 4. Zardi (Yamaha). OVER GARA 1: 1. Degli Esposti (Suzuki); 2. Dovizioso (Kawasaki); 3. Magli (Yamaha); 4. Olivieri (TM); 5. Sforacchi (Suzuki). GARA 2: 1. Degli Esposti (Suzuki); 2. Dovizioso (Kawasaki); 3. Magli (Yamaha); 4. Olivieri (TM); 5. Sforacchi (Suzuki).

Minicross CADETTI GARA 1: 1. Ragadini (KTM); 2. Sanchini (KTM); 3. Righini (KTM); 4. Berto (Kawasaki); 5. Munari (KTM); 6. Antonelli (KTM); 7. Cattani (KTM); 8. Agosti (KTM); 9. Pavan

(Kawasaki); 10. Monteleone (KTM). GARA 2: 1. Ragadini (KTM); 2. Sanchini (KTM); 3. Berto (Kawasaki); 4. Righini (KTM); 5. Munari (KTM); 6. Agosti (KTM); 7. Antonelli (KTM); 8. Cattani (KTM); 9. Pavan (Kawasaki); 10. Monteleone (KTM). DEBUTTANTI GARA 1: 1. Zanotti (KTM); 2. Magnani (Polini); 3. Nicoli; 4. Ricci (KTM); 5. Maselli (KTM); 6. Monteleone (KTM); 7. Bragazzi (KTM); 8. Vinera (KTM); 9. Balladini (KTM). GARA 2: 1. Zanotti (KTM); 2. Magnani (Polini); 3. Nicoli; 4. Maselli (KTM); 5. Ricci (KTM); 6. Monteleone (KTM); 7. Bragazzi (KTM); 8. Vinera (KTM); 9. Zanichelli (Kawasaki). JUNIOR GARA 1: 1. Bersanelli (Yamaha); 2. Marini (KTM); 3. Cantergiani (KTM); 4. Francucci (Suzuki); 5. Longo (KTM); 6. Gruppioni (KTM); 7. Murtas (Kawasaki); 8. Cassiani (KTM); 9. Zucchini (KTM); 10. Conti (Honda). GARA 2: 1. Bersanelli (Yamaha); 2. Marini (KTM); 3. Cantergiani (KTM); 4. Longo (KTM); 5. Francucci (Suzuki); 6. Gruppioni (KTM); 7. Murtas (Kawasaki); 8. Zucchini (KTM); 9. Conti (Honda). SENIOR GARA 1: 1. Marchelli (KTM); 2. De Pietri (Suzuki); 3. Mantovani (KTM); 4. Sozzi (Honda); 5. Tamagnini (KTM); 6. Furlotti (KTM). GARA 2: 1. Marchelli (KTM); 2. De Pietri (Suzuki); 3. Mantovani (KTM); 4. Tamagnini (KTM); 5. Sozzi (Honda); 6. Furlotti (KTM). Max Regazzi

NELLA QUINTA PROVA DEL CAMPIONATO TOSCANO, FEDERICO TOZZI, SOPRA, HA DOMINATO ENTRAMBE LE GARE DELLA 125 2T, MARIO BACCI, SOTTO, NON HA AVUTO PROBLEMI A FARE SUA LA MX1.

Toscana Ponte a Egola (PI) 27 settembre Campionato toscano cross e minicross, quinta prova – Organizzatore: M.C. Pellicorse – Direttore di gara: Donatella Aramini – Meteo: sole

Classifiche MX1 GARA 1: 1. Bacci (Honda); 2. Galluzzi (Yamaha); 3. Lucchesi (Honda); 4. Spanò (Suzuki); 5. Grossi (Kawasaki); 6. Acquafresca (Honda); 7. Mengozzi (Kawasaki); 8. Cencioni (Honda); 9. Bencini (Honda); 10. Scordo (Honda); 11. Lucchesi (Kawasaki); 12. Margheri (Honda); 13. Masi (Suzuki); 14. Bettini (Honda); 15. Carandente (Honda); 16. Attili (Kawasaki); 17. Capecchi (Yamaha); 18. Giovannoni (Honda); 19. Carnevali (Honda); 20. Bassi (Gilera). GARA 2: 1. Bacci (Honda); 2. Galluzzi (Yamaha); 3. Lucchesi (Honda); 4. Cencioni (Honda); 5. Grossi (Kawasaki); 6. Cancelli (Suzuki); 7. Bencini (Honda); 8. Scordo (Honda); 9. Acquafresca (Honda); 10. Spanò (Suzuki); 11. Lucchesi (Kawasaki); 12. Mengozzi (Kawasaki); 13. Margheri (Honda); 14. Carandente (Honda); 15. Attili (Kawasaki); 16. Masi (Suzuki); 17. Bettini (Honda); 18. Capecchi (Yamaha); 19. Giovannoni (Honda); 20. Bassi (Gilera). MX2 GARA 1: 1. Galluzzi (Yamaha); 2. Bandini (Honda); 3. Lippi (Suzuki); 4. Cencioni (Honda); 5. Lucci (Suzuki); 6. Casaglia (Kawasaki); 7. Pepe (Kawasaki); 8. Lilli (Kawasaki); 9. Belloni (KTM); 10. Cappellini (Suzuki); 11. Morelli (Kawasaki); 12. Grassi (Yamaha); 13. Poli (Suzuki); 14. Naldi (Suzuki); 15. Rossi (Suzuki); 16. Bacci (Kawasaki); 17. Fogliaro (Honda); 18. Piccolo (Kawasaki); 19. Guidi (Honda); 20. Tabani (Suzuki); 21.

Carli (Yamaha); 22. Galvagno (Honda); 23. Cinelli (Kawasaki). GARA 2: 1. Bandini (Honda); 2. Galluzzi (Yamaha); 3. Lippi (Suzuki); 4. Volpi (Yamaha); 5. Cencioni (Honda); 6. Pepe (Kawasaki); 7. Lucci (Suzuki); 8. Morelli (Kawasaki); 9. Cappellini (Suzuki); 10. Lilli (Kawasaki); 11. Belloni (KTM); 12. Casaglia (Kawasaki); 13. Poli (Suzuki); 14. Naldi (Suzuki); 15. Rossi (Suzuki); 16. Grassi (Yamaha); 17. Fogliaro (Honda); 18. Cinelli (Kawasaki); 19. Toci (Kawasaki); 20. Tabani (Suzuki); 21. Carli (Yamaha); 22. Sbrana (Honda); 23. Guidi (Honda); 24. Galvagno (Honda); 25. Bruchi (Suzuki). 125 2T GARA 1: 1. Tozzi (KTM); 2. Anichini (KTM); 3. Morelli (Suzuki); 4. Babbini (KTM); 5. Zazzeri (Suzuki); 6. Franceschi (Yamaha); 7. Angeloni (Yamaha); 8. Zuluri (Yamaha); 9. Rossi (Yamaha); 10. Pieroni (Yamaha); 11. Giachi (Honda); 12. Paperini (KTM); 13. Rossetti (Yamaha); 14. Maltry (Suzuki); 15. Contino (Suzuki); 16. Continanza (Yamaha). GARA 2: 1. Tozzi (KTM); 2. Babbini (KTM); 3. Morelli (Suzuki); 4. Anichini (KTM); 5. Zazzeri (Suzuki); 6. Angeloni (Yamaha); 7. Zuluri (Yamaha); 8. Papaveri (KTM); 9. Franceschi (Yamaha); 10. Rossi (Yamaha); 11. Giachi (Honda); 12. Pieroni (Yamaha); 13. Rossetti (Yamaha); 14. Contino (Suzuki); 15. Continanza (Yamaha); 16. Maltry (Suzuki). BASIC GARA 1: 1. Cinelli (Kawasaki); 2. Bettini (Suzuki); 3. Bartalucci (Honda). GARA 2: 1. Cinelli (Kawasaki); 2. Bettini (Suzuki); 3. Bartalucci (Honda).

] motosprint

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Sportitalia

DEBUTTANTI GARA 1: 1. Salvatori (KTM); 2. Dolce (KTM); 3. Puccinelli (KTM); 4. Talluri (KTM); 5. Pieri (KTM); 6. Calonaci (KTM); 7. Savitteri (KTM); 8. Bassi (LEM). GARA 2: 1. Dolce (KTM); 2. Puccinelli (KTM); 3. Talluri (KTM); 4. Pieri (KTM); 5. Calonaci (KTM); 6. Savitteri (KTM); 7. Bassi (LEM). CADETTI GARA 1: 1. Isdraele (KTM); 2. Lapucci (KTM); 3. Marzovilla (KTM); 4. Susini (Kawasaki); 5. Tagliareni (KTM); 6. Nozzi (KTM); 7. Galardi (Suzuki); 8. Foschini (KTM); 9. Magri (Kawasaki); 10. Menchelli (KTM); 11. Fissi (KTM). GARA 2: 1. Lapucci (KTM); 2. Marzovilla (KTM); 3. Tagliareni (KTM); 4. Peruzzi (KTM); 5. Susini (Kawasaki); 6. Menchelli (KTM); 7. Isdraele (KTM); 8. Nozzi (KTM); 9. Foschini (KTM); 10. Galardi (Suzuki); 11. Magri (Kawasaki). SENIOR - JUNIOR GARA 1: 1. Cucini (Honda); 2. Bernardini (KTM); 3. Brugnoni (Honda); 4. Righi (Honda); 5. Susini (Honda); 6. Frosali (KTM); 7. Andreini (KTM); 8. Lazzeri (Yamaha); 9. Della Bidia (KTM); 10. Gaiffi (KTM); 11. Beati (KTM); 12. Medda (KTM); 13. Cinquini (KTM); 14. Di Pietro (Suzuki); 15. Serafini (KTM); 16. Del Vita (Suzuki); 17. Toci (Kawasaki); 18. Razzauti (Suzuki); 19. Arnetoli (KTM); 20. Reali (Suzuki); 21. Intotero (Honda). GARA 2: 1. Bernardini (KTM); 2. Cucini (Honda); 3. Brugnoni (Honda); 4. Frosali (KTM); 5. Righi (Honda); 6. Andreini (KTM); 7. Lazzeri (Yamaha); 8. Gaiffi (KTM); 9. Cinquini (KTM); 10. Della Bidia (KTM); 11. Beati (KTM); 12. Medda (KTM); 13. Di Pietro (Suzuki); 14. Toci (Kawasaki); 15. Serafini (KTM); 16. Razzauti (Suzuki); 17. Intotero (Honda); 18. Del Vita (Suzuki); 19. Arnetoli (KTM).

Emilia Romagna Savignano sul Panaro (MO) 4 ottobre Campionato emiliano-romagnolo Organizzatore: Associazione Motociclistica Modenese – Meteo: sereno

Classifiche MX1 GARA 1: 1. Bertugli (Yamaha); 2. Righi (Honda); 3. Tincani (Honda); 4. Miani (Yamaha); 5. Bontadini (Honda); 6. Orsi (Kawasaki); 7. Cattabiani (Suzuki); 8. Errica (Yamaha); 9. Merli (Kawasaki); 10. Rivi (Yamaha); 11. Bandieri (Honda). GARA 2: 1. Bertugli (Yamaha); 2. Tincani (Honda); 3. Miani (Yamaha); 4. Bontadini (Honda); 5. Righi (Honda); 6. Errica (Yamaha); 7. Cattabiani (Suzuki); 8. Orsi (Kawasaki); 9. Merli (Kawasaki); 10. Rivi (Yamaha); 11. Donelli (Honda). MX2 GARA 1: 1. Valente (Yamaha); 2. Coppellotti (Yamaha); 3. Aldini (Honda); 4. Dalla Libera (Honda); 5. Morara (Honda); 6. Parini (Kawasaki); 7. Faccioli (Suzuki); 8. Cavallini (Honda); 9. Franceschini (Honda); 10. Roncaglia M. (Suzuki); 11. Roncaglia M. (Suzuki); 12. Violi (Yamaha); 13. Chiletti (Yamaha); 14. Casa (Kawasaki); 15. Guatteri (Kawasaki); 16. Salati (Honda); 17. Andrini (Suzuki); 18. Mussi (Honda); 19. Baraldi (Honda); 20. Parakar (Honda); 21. Bergonzani (Suzuki); 22. motosprint

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Sarti (Suzuki); 23. Bartoli (Kawasaki); 24. Pilato (Honda); 25. Valestri (Honda). GARA 2: 1. Valente (Yamaha); 2. Aldini (Honda); 3. Coppellotti (Yamaha); 4. Dalla Libera (Honda); 5. Faccioli (Suzuki); 6. Casa (Kawasaki); 7. Roncaglia M. (Suzuki); 8. Parini (Kawasaki); 9. Roncaglia M. (Suzuki); 10. Cavallini (Honda); 11. Franceschini (Honda); 12. Chiletti (Yamaha); 13. Violi (Yamaha); 14. Morara (Honda); 15. Sarti (Suzuki); 16. Guatteri (Kawasaki); 17. Parakar (Honda); 18. Bergonzani (Suzuki); 19. Baraldi (Honda); 20. Andrini (Suzuki); 21. Mussi (Honda); 22. Valestri (Honda); 23. Salati (Honda); 24. Bartoli (Kawasaki); 25. Pilato (Honda). MX4 GARA 1: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Ghiretti (Yamaha); 3. Ruozzi (Honda); 4. Baraccani (Suzuki); 5. Nanni (Suzuki). GARA 2: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Ghiretti (Yamaha); 3. Nanni (Suzuki); 4. Ruozzi (Honda). OPEN GARA 1: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Coruzzi (Suzuki); 3. Buonpensiere (Suzuki); 4. Zardi (Yamaha). GARA 2: 1. Ravaglia (Suzuki); 2. Buonpensiere (Suzuki); 3. Zardi (Yamaha); 4. Coruzzi (Suzuki). OVER GARA 1: 1. Gandolfi (Yamaha); 2. Degli Esposti (Suzuki); 3. Magli (Yamaha); 4. Olivieri (TM). GARA 2: 1. Gandolfi (Yamaha); 2. Degli Esposti (Suzuki); 3. Magli (Yamaha). m.r.

Sicilia Francavilla di Sicilia (ME) 27 settembre Campionato siciliano, sesta prova – Organizzatore: M.C. Roccavaldina – Direttore di gara: Salvo Catalano – Meteo: nuvoloso

Classifiche MX1 UNDER/OVER GARA 1: 1. Savoca (Kawasaki); 2. Presti; 3. Curcuruto (Kawasaki); 4. Cusumano (Honda); 5. Corpina (Suzuki). GARA 2: 1. Savoca (Kawasaki); 2. Presti; 3. Cusumano (Honda); 4. Curcuruto (Kawasaki); 5. Corpina (Suzuki). MASTER GARA 1: 1. Crea (Honda); 2. Carfì; 3. Bonaccorso; 4. Di Nisi (Yamaha); 5. Cardile. GARA 2: 1. Crea (Honda); 2. Carfì (Yamaha); 3. Di Nisi (Yamaha); 4. Bonaccorso (Honda); 5. Cardile (Honda). MX2 MASTER GARA 1: 1. Bombaci (Yamaha); 2. Parisi (Kawasaki); 3. Nieli (Kawasaki); 4. Cicciarella (KTM); 5. Cusumano (Yamaha); 6. Serafia (Honda); 7. Carrubba (Yamaha); 8. Curcuruto (Honda); 9. Alaimo (Honda). GARA 2: 1. Bombaci (Yamaha); 2. Nieli (Kawasaki); 3. Cusumano (Yamaha); 4. Parisi (Kawasaki); 5. Cicciarella (KTM); 6. Serafia (Honda); 7. Carrubba (Yamaha); 8. Curcuruto (Honda). UNDER 21 GARA 1: 1. Settineri (Yamaha); 2. Greco (Honda); 3. Mandarà (KTM). GARA 2: 1. Settineri (Yamaha); 2. Mandarà (KTM); 3. Greco (Honda). OVER 21 GARA 1: 1. Greco (Honda); 2. Buda (Kawasaki); 3. Currenti (Suzuki).

GARA 2: 1. Greco (Honda); 2. Buda (Kawasaki); 3. Currenti (Suzuki). UNDER 18 GARA 1: 1. Cappellano (Kawasaki); 2. Occhipinti (Kawasaki); 3. Sacconi (Yamaha); 4. Runcio (Yamaha); 5. Bottino (Kawasaki); 6. Palazzolo (Suzuki). GARA 2: 1. Cappelano (Kawasaki); 2. Occhipinti (Kawasaki); 3. Palazzolo (Suzuki); 4. Runcio (Yamaha); 5. Sacconi (Yamaha); 6. Bottino (Kawasaki).

Minicross DEBUTTANTI GARA 1: 1. Oteri (Kawasaki); 2. Santapaola (Kawasaki). GARA 2: 1. Oteri (Kawasaki); 2. Santapaola (Kawasaki). CADETTI GARA 1: 1. Mineo; 2. Reale; 3. Di Pasquale; 4. Scribano (tutti su KTM). GARA 2: 1. Mineo; 2. Di Pasquale; 3. Scribano; 4. Reale (tutti su KTM). SENIOR GARA 1: 1. Tomasello (Kawasaki); 2. Scribano (KTM); 3. Catalano (KTM); 4. D’Angelo (Honda); 5. Valenti (KTM); 6. Greco (Kawasaki); 7. Anastasi (Kawasaki); 8. Mariotti (Honda); 9. Castelli (Kawasaki). GARA 2: 1. Catalano (KTM); 2. D’Angelo (Honda); 3. Tomasello (Kawasaki); 4. Greco (Kawasaki); 5. Valenti (KTM); 6. Anastasi (KTM); 7. Mariotti (Honda); 8. Castelli (Kawasaki). JUNIOR GARA 1: 1. Di Nardo (KTM); 2. Imperiale (Honda); 3. Scala (KTM); 4. Giummo (Kawasaki); 5. Lo Porto (KTM); 6. Giordano (Kawasaki). GARA 2: 1. Di Nardo (KTM); 2. Scala (KTM); 3. Imperiale (Honda); 4. Giummo (Kawasaki); 5. Giordano (Kawasaki); 6. Lo Porto (KTM). Tonino Abramo

Supermoto

Sardegna Girasole (NU) 4 ottobre Campionato sardo – Organizzatore: Moto Club Nuoro – Direttore di gara: Angelo Leo – Meteo: sole e caldo

Classifiche PRESTIGE GARA 1: 1. Casula (KTM); 2. Costa (Honda); 3. Nioi (Honda); 4. Perra (KTM). GARA 2: 1. Casula (KTM); 2. Perra (KTM). SPORT GARA 1: 1. Fois (Honda); 2. Tanda (Honda); 3. Depalmas (Honda); 4. Tanca (Honda); 5. Barria (Honda); 6. Schirra (Honda). GARA 2: 1. Barria (KTM); 2. Tanca (Honda); 3. Schirra (Honda); 4. Fois (Honda); 5. Mollica (Kawasaki). QUAD GARA 1: 1. Delrio (Suzuki); 2. Mulas (Suzuki); 3. Pira (Suzuki). GARA 2: 1. Mulas (Suzuki); 2. Delrio (Suzuki); 3. Pira (Suzuki). Salvatore Ledda

MICHELE BOSI

Trial

Piemonte Fermignano (PU) 4 ottobre Campionato italiano Centro Sud Italia – Organizzatore: M.C. Fermignese di Fermignano (PU) – Direttore di gara: Giuliano Vernarecci – Meteo: caldo

Classifiche SUPER: 1. Bosi (Beta); 2. Gasco F. (Beta); 3. Gasco G. (Beta); 4. Trobbiani (Beta); 5. Rossi (Gas Gas); 6. Anastasi (Montesa); 7. Turrioni (Sherco). CADETTI: 1. Ronca (Beta); 2. Logi (Beta); 3. Notari (Gas Gas); 4. Trincucci (Gas Gas); 5. Leoni (Gas Gas); 6. Giannini (Gas Gas). MASTER CLASSE A: 1. Fugazza (Gas Gas); 2. Fazi (Gas Gas); 3. Menichelli (Beta); 4. Faggiolini (Scorpa); 5. Fioroni (Beta); 6. Dolci (Gas Gas); 7. Trippi (Beta); 8. Ciampolillo (Gas Gas); 9. Dini (Gas Gas). CLASSE B: 1. Carrai (Beta); 2. Toccacieli (Scorpa); 3. Proietti (Beta); 4. Serafini (Montesa); 5. Anastasi (Gas Gas); 6. Marinelli (Beta); 7. Botti (Beta); 8. Biondi (Scorpa); 9. Pavoni (Gas Gas); 10. Fioroni (Montesa); 11. Giordano (Beta); 12. Merli (Gas Gas); 13. Gorgolini (Gas Gas); 14. Ferrini (Gas Gas); 15. Spampinato (Gas Gas); 16. Capesciotti (Beta); 17. Cateni (Beta). CLASSE C: 1. Colalelli (Beta); 2. Donati (Gas Gas); 3. Franceschini (Gas Gas); 4. Pelati (Gas Gas); 5. Menichetti (Gas Gas); 6. Parlanti (Gas Gas); 7. Dini (Montesa); 8. Casale (Beta); 9. Polverini (Montesa); 10. Moscetti (Gas Gas); 11. Barberini (Scorpa); 12. Filippetti (Beta); 13. Sponticcia (Gas Gas); 14. Vagnini (Montesa); 15. Menichetti (Gas Gas); 16. Lepri (Gas Gas). JUNIORES CLASSE A: 1. Petti (Beta); 2. Coda (Scherco). CLASSE B1: 1. Valenti (Beta); 2. Pietrangeli (Beta). CLASSE C2: 1. Bisogno (Beta); 2. Piaspia (Gas Gas). Francesco Fiorani

(Montesa) 25; 7. Mezzano (Sherco) 27; 8. Regaldo (Gas Gas) 38. MASTER: 1. Rolle (Beta) 4; 2. Beroggio (Gas Gas) 8; 3. Quartagno (Gas Gas) 10; 4. Fornara (Beta) 11; 5. Marchisio (Sherco) 12; 6. Piu (Montesa) 14; 7. Gaudino (Gas Gas) 14; 8. Calcedoneo (Beta) 15; 9. Priotti (Montesa) 21; 10. Girardi (Gas Gas) 30; 11. Perassolo (Sherco) 34; 12. Elta (Sherco) 35; 13. Destro (Montesa) 37; 14. Comba (Beta) 74. AMATORI CLASSE A: 1. Prina (Gas Gas) 3; 2. Arato (Gas Gas) 4; 3. Sacco (Beta) 9; 4. Luppi (Beta) 14; 5. Piletta (Beta) 15; 6. Crestani (Montesa) 22; 7. Comba (Beta) 27; 8. Maina (Beta) 30; 9. Borghezio (Gas Gas) 31; 10. Sivera (Gas Gas) 31; 11. Rosso (Beta) 33; 12. Bocca (Beta) 34; 13. Prata (Sherco) 35; 14. Covolo (Beta) 35; 15. Calcagno (Montesa) 43; 16. Blardone (Beta) 44; 17. Giardelli (Sherco) 47; 18. Previale (Montesa) 51; 19. Geda (Beta) 67. CLASSE B: 1. Livera (Beta) 9; 2. Adami (Beta) 9; 3. Rocco (Gas Gas) 20; 4. Balocco (Montesa) 20; 5. Raviglione (Montesa) 23; 6. Cotone (Beta) 23; 7. Girello (Gas Gas) 24; 8. Natta (Montesa) 35; 9. Carvelli (Beta) 37; 10. Tomà (Beta) 37; 11. Piazza (Beta) 39; 12. Leria (Sherco) 48; 13. Veglio (Sherco) 57. CLASSE C: 1. Maggi (Beta) 1; 2. Titli (Sherco) 5; 3. Milano (Beta) 9; 4. Moschini (Beta) 10; 5. Agostini (Beta) 14; 6. Fanchini (Montesa) 14; 7. Poi (Gas Gas) 18; 8. Palamara (Gas Gas) 21; 9. Fusarelli (Gas Gas) 40;

10. Carisio (Gas Gas) 49. FEMMINILE: 1. Peretti (Gas Gas) 14; 2. Fornara (Beta) 24 ; 3. Mollar (Montesa) 39. VETERANI: 1. Monteferrario (Montesa) 3; 2. Bounous (Montesa) 6; 3. Megetto (Montesa) 7; 4. Cottellero (Beta) 8; 5. Bosco (Montesa) 10; 6. Bosio (Montesa) 21; 7. Scotto (Gas Gas) 25; 8. Banfo (Beta) 27; 9. Regaldo (Gas Gas) 28; 10. Jordan (Beta) 29. BASIC: 1. Tosco (Gas Gas) 0; 2. Arrigucci (Beta) 6; 3. Debernardini (Gas Gas) 8; 4. Belletto (Sherco) 10; 5. Andreotti 12; 6. Mazzia (Beta) 12; 7. Carta (Beta) 20; 8. Ferraris (Gas Gas) 24; 9. Goretti (Sherco) 26; 10. Gallarotti 29. JUNIORES CLASSE A. 1. Ardissone (Gas Gas) 24. CLASSE B: 1. Leonardi (Gas Gas) 6; 2. Melano (Gas Gas) 7; 3. Bouchard (Gas Gas) 10; 4. Lavanche (Gas Gas) 11; 5. Severino (Gas Gas) 12; 6. Rizzotto (Gas Gas) 13; 7. Giambone (Beta) 16; 8. Ceschetti (Beta) 16; 9. Pignocco (Beta) 26; 10. Labarbuta (Sherco) 51. CLASSE C: 1. Bono (Beta) 13; 2. Madarena (Beta) 13; 3. Piccinini (Beta) 14; 4. Bourlot (Gas Gas) 19; 5. Mortara (Sherco) 25; 6. Albertoni (Beta) 31; 7. Kasermann (Gas Gas) 33; 8. Tasso (Gas Gas) 35; 9. Cardano (Gas Gas) 39. CLASSE D: 1. Bertuccelli (Gas Gas) 13; 2. Bertolotti (Gas Gas) 14; 3. Zana (Gas Gas) 25; 4. Aprile (Gas Gas) 33. Secondino Veglio

GIANNI TABANELLI

Minicross

Triveneto Pozza di Fassa (TN) 4 ottobre Campionato triveneto, ottava e ultima prova – Organizzatore: Motoclub rode a motor – Meteo: sereno

Classifiche EXPERT: 1. Bauce (Beta); 2. Craighero (Beta); 3. Parisi (Gas Gas); 4. Pichler (Gas Gas); 5. De Paul (Gas Gas); 6. Gelai (Beta); 7. Ferrari (Beta); 8. Zampiero (Montesa); 9. Ebner (Gas Gas); 10. Concina (Gas Gas). SUPER: 1. Tabarelli (Beta); 2. Carlini (Beta); 3. Tabarelli R. (Sherco); 4. Verdari (Scorpa); 5. Foltran (Montesa); 6. Scalzotto (Beta); 7. Hauser (Gas Gas); 8. De Nardi (Gas Gas). CADETTI CLASSE A: 1. Casagrande (Gas Gas); 2. Marcon (Gas Gas); 3. Zampieri (Gas Gas); 4. Zambarda (Gas Gas); 5. Vignola (Gas Gas); 6. Detomas (Sherco); 7. Cietto (Beta); 8. Rasom (Beta); 9. Florian (Sherco); 10. Soppelsa (Montesa). CLASSE B: 1. Trentini (Gas Gas); 2. Zotta

(Gas Gas); 3. Valentini (Scorpa); 4. Bortolini (Gas Gas); 5. Simonetto (Montesa); 6. Sturz (Gas Gas); 7. Ebner (Gas Gas); 8. Milan (Beta); 9. Brunenr (Beta); 10. Bonatti (Beta). MASTER CLASSE A: 1. Orlandi (Beta); 2. Pescol (Beta); 3. Battisti (Gas Gas); 4. Zanetti (Montesa); 5. Martini (Beta). CLASSE B: 1. Piol (Gas Gas); 2. Maurberger (Gas Gas); 3. Forer (Gas Gas); 4. Casagrande (Scorpa); 5. Bortoli (Scorpa); 6. Trinca (Sherco); 7. Alberti (Sherco); 8. Pallaoro (Beta); 9. Faller (Gas Gas); 10. Casagrande L. (Gas Gas); 11. Carotta (Xispa); 12. Zuliani (Beta); 13. Ipavez (Sherco); 14. Innerbichler (Sherco). CLASSE C: 1. Bolzan (Sherco); 2. De Toni (Sherco); 3. Favalessa (Gas Gas); 4. Marangon (Beta); 5. Fontanot (Beta); 6. Poli (Sherco); 7. Munari (Sherco); 8. Caldini (Sherco); 9. Marcon (Scorpa); 10. Moscon (Gas Gas); 11. Rossato (Gas Gas); 12. Rebez (Beta). JUNIORES CLASSE A: 1. Zampieri (Beta); 2. Tenuti (Beta); 3. Dal Dosso (Beta); 4. Minot (Beta); 5. Barrale (Beta); 6. Bordin (Gas Gas); 7. Veronse (Beta). CLASSE B: 1. De Pecol (Beta); 2. Scapin (Gas Gas); 3. Verones (Beta). CLASSE C: 1. Galliano (Beta). BASIC: 1. Zambarda (Montesa); 2. Marcolini (Beta); 3. Oss Papot (Beta); 4. Andreoli (Beta); 5. Zanetti (Gas Gas); 6. Sicher (Gas Gas).

Piemonte Balmuccia (VC) 4 ottobre Campionato piemontese, nona prova – Organizzatore: M.C. Valsesia – Direttore di gara: Enrico Terzi – Meteo: sereno

Classifiche SUPER: 1. Natta (Beta) 6; 2. Catalin (Gas Gas) 10; 3. Nucifora (Gas Gas) 11; 4. Rochon (Gas Gas) 12; 5. Rolle (Beta) 16; 6. Locca (Beta) 16; 7. Antonietti (Gas Gas) 42; 8. Gaudino (Gas Gas) 53. CADETTI: 1. Garnero (Beta) 3; 2. Coppi (Beta) 9; Sigot (Gas Gas) 21; 4. Girardi (Gas Gas) 22; 5. Cottellero (Gas Gas) 24; 6. Rovey motosprint

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qui giappone

I GIAPPONESI LA MOTO SE LA PORTANO IN SALOTTO Le case realizzate appositamente per i motociclisti si stanno rivelando un vero successo tra Lione e Parigi mi sorpassavano le Vespa e le Lambretta italiane: io procedevo a 50 km/h mentre loro andavano a 100!». Questa affermazione fa parte di un discorso pronunciato lo scorso anno da Seiji Ozama, direttore d’orchestra, eletto in Francia membro dell’Accademia delle Belle Arti. NATA nel 1978, la Yamaha SR400 non è ancora pronta per scomparire: al Tokyo Motor Show il costruttore giapponese presenterà una nuova versione dotata di iniezione elettronica! Altre evoluzioni di questo modello sono dei nuovi carter laterali e un contachilometri modificato. Nonostante queste piccole concessioni alla modernità, una delle più vecchie moto ancora in attività – è forse anche la più semplice dal punto di vista meccanico – continua così la sua bella carriera.

di Laurent Benchana Nippon News

LA PUBBLICITÀ DELLA RIDER’S HOUSE JOUIR SAYAMA CHE REALIZZATO NELLA PREFETTURA DI SAITAMA UN PALAZZO DI NOVE PIANI CON UN ASCENSORE CHE CONSENTE DI PORTARSI LA MOTO DIRETTAMENTE NEL PROPRIO APPARTAMENTO.

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DUE anni fa avevo realizzato un reportage sul “NE Appartment“, un caseggiato di otto appartamenti per motociclisti costruito nel quartiere di Suginami Ku, nella parte ovest Tokyo. La società immobiliare Early Age pare abbia capito che questo tipo di alloggi aveva successo: infatti ha fatto costruire 17 “Bikers Mansion“, di cui 15 nella capitale giapponese. Questa società non è la sola ad interessarsi di questa nicchia. Il gruppo immobiliare giapponese Onze Confiance ha creato la “rider’s house Jouir Sayama“ nella prefettura di Saitama. Volete sapere quale è l’originalità di questo immobile di 9 piani? Un ascensore permette di far salire la propria moto in un lussuoso garage situato nel proprio appartamento! Il garage è separato dal resto della casa da una vetrata di fianco al soggiorno… Che classe!

«LA PRIMA volta che sono venuto in Francia mi ci sono voluti 62 giorni di nave. Avevo portato con me anche uno scooter di una Casa giapponese, era il Rabbit. Sulla strada

U3-X: dietro questo nome un po’ barbaro si nasconde un rivoluzionario veicolo Honda che potrebbe fare concorrenza alle attuali due ruote. Questo mezzo motorizzato, costituito da una ruota onnidirezionale, permette di spostarsi in tutte le direzioni: è sufficiente inclinare il corpo nella direzione giusta per dirigerlo e anche per variare la velocità. L’U3-X si basa sulle ricerche di robotica realizzate dal 1986 sull’ormai celebre robot Asimo nel centro di ricerche Honda di Saitama. Diversamente dal famoso ciclo a giroscopio Segway, le U3-X è pensato piuttosto per un utilizzo all’interno di edifici. Comunque, si può anche benissimo immaginare che le nostre moto tra qualche anno possano riprenderne la tecnologia. HONDA ha già ampiamente diffuso un comunicato stampa che illustra i veicoli presenti al Tokyo Motor Show 2009: nel suo stand, per la parte moto, vi saranno 6 « World premiére», anteprime assolute mondiali. CB1100, CB1100 Customize Concept, DN-01 Touring concept, veicoli elettrici EVE-neo (scooter), EV-Cub (ciclomotore) e la VFR1200F in questi giorni presentata anche in Europa. Ma ci ha veramente detto tutto il maggiore costruttore mondiale? La rivista Motorcyclist, nel suo ultimo numero, annuncia come scoop che una CB250SZ riapparirà sulla scena giapponese tra il 2010 e il 2011 per fare concorrenza alla Kawasaki Ninja 250R… Aspettiamo e vediamo!


Novità Kawasaki Z1000 di Dario Ballardini

E . STUPOR , MARRONE .. E R O L O C NTO. RANCIO BIANCA/A NATA, NERA/ARGE A PITO L L E S N O C ISTOSA V E U Q N COMU

LA Z1000 2010 HA UN INEDITO TELAIO A DOPPIO MONTANTE COSTITUITO DA SOLI CINQUE ELEMENTI. IL MOTORE HA FUNZIONE PORTANTE. COLPISCE L’OCCHIO ANCHE IL COLORATISSIMO CRUSCOTTO DIGITALE.

Mazinga Z Aggressiva come un supereroe giapponese. E tutta nuova! Ha 90 cm3 in più e ora il telaio è a doppio trave

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I

L SALONE di Milano è di là da venire ma la Kawasaki è già qui, e con qualcosa che fra i padiglioni della Fiera difficilmente passerà inosservato. Perché la nuova Z 1000 è una di quelle novità che fanno saltare sulla sedia. La parola “discrezione” non fa parte del suo vocabolario: livree disponibili bianco/arancio, marrone metallizzato con sella pitonata, oppure nera/argento; in ogni caso vistosissima, aggressiva come un Gormito, e tutta nuova. È l’erede della naked che in due versioni - 750 e 1000 - ha spopo-

lato, ma di quelle conserva ben poco. Nemmeno le misure di alesaggio e corsa, tanto meno il telaio o la carrozzeria. Ma soprattutto è completamente nuovo il motore. Resta un quattro cilindri in linea con distribuzione a 16 valvole, ha l’alesaggio leggermente inferiore alla vecchia 1000 ma la corsa è più lunga di 6 mm, siamo passati da 77,2 x 50,9 mm a 77 x 56: la cilindrata è salita di 90 cm3 tondi, siamo a 1043 cm3, e la potenza tocca i 138 CV a 9600 giri, con un tiro animale: 11,2 kgm a 7800 giri.

IDENTIKIT 1MOTORE Quattro cilindri frontemarcia, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 1.043,1 cm3. Alesaggio e corsa 77 x 56 mm. Compressione 11,8:1. Distribuzione doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica digitale correlata all’accensione elettronica, corpi farfallati Keihin 38 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.

1TRASMISSIONE

Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando manuale. Cambio a sei marce.

Ci sono anche corpi farfallati più grossi, 38 mm Ø contro 36, con le valvole secondarie ovali per contenere la larghezza in zona gambe e “avvicinare” il terreno nelle soste. Curiosamente l’albero motore e quelli della trasmissione sono in linea, non a triangolo come si fa nelle sportive per ridurre gli ingombri e avere un forcellone più lungo, ma qui le problematiche sono diverse. E per non sforare in altezza nonostante la corsa maggiore, l’albero motore è stato tenuto più basso del primario della trasmissione. È stato aggiunto il contralbero di equilibratura ma per scelta le vibrazioni non vengono smorzate completamente: qualcosa deve restare perché una moto del genere è soprattutto carattere, feeling. Anche la ciclistica è nata all’ombra di queste considerazioni: è stata fatta molta attenzione all’agilità, la sella è più bassa di quella della vecchia 1000 e la rigidità torsionale è maggiore del 30%, la posizione di guida è

più caricata sull’anteriore. La struttura portante è diventata a longheroni superiori. È costituita da cinque elementi in alluminio pressofuso (cannotto, i due travi e due elementi trasversali di collegamento) più il motore che ha funzione portante ed ora ha quattro punti di attacco invece di tre. Inedita anche la sospensione posteriore, con leveraggi e ammortizzatore al di sopra del forcellone, cosa che allontana l’elemento elastico dal calore dello scarico. È regolabile in tutte le funzioni naturalmente, e con l’aggiunta del controllo del freno in compressione lo è diventata pure la forcella, che sfoggia robusti steli di 41 mm Ø. Infine gli inediti e vistosi cerchi a cinque razze, e i freni: nuove le pinze anteriori, attacco radiale e quattro pistoncini; i dischi a margherita invece hanno un volto noto, sia i due anteriori di 300 mm Ø, sia il posteriore, di 250 mm Ø. Ma dalla Z1000 precedente non è stato “prelevato” molto più di quelli.

1CICLISTICA

Telaio a doppio trave superiore in alluminio pressofuso con motore portante. Sospensioni: anteriore forcella a steli rovesciati 41 mm Ø pluri regolabile, corsa ruota 120 mm; posteriore forcellone a due bracci in alluminio con leveraggi progressivi e un ammortizzatore pluri regolabile, corsa ruota 135 mm. Freni: anteriore due dischi semi-flottanti 300 mm Ø, pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini; posteriore un disco 250 mm Ø, pinza a due pistoncini. Pneumatici: anteriore 120/70 ZR 17” M/C (58W); posteriore 190/50 ZR 17” M/C (73W).

1DIMENSIONI

Interasse 1.440 mm, lunghezza 2.095 mm, larghezza 805 mm, altezza 1.085 mm, altezza sella 815 mm. Inclinazione cannotto 24,5°, avancorsa 103 mm. Peso 218 kg. Serbatoio 15,5 litri.

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Novità Le altre Kawasaki 2010

KLX 125

AVANTI PIANO DUE TRANQUILLE 125 E TANTI PICCOLI INTERVENTI DI AFFINAMENTO. NON È L’ANNO DELLE RIVOLUZIONI

DUE NUOVE 125 REALIZZATE SULLA STESSA BASE: LA D-TRACKER STRADALE E QUESTA, PIÙ VICINA AL FUORISTRADA LEGGERO. RUOTE DI 19” E 16”, PNEUMATICI LEGGERMENTE TASSELLATI E SOSPENSIONI CON MAGGIORE ESCURSIONE.

VERSYS SOLO INTERVENTI DI CARATTERE ESTETICO PER LA VERSATILE BICILINDRICA DI 650 CM3: NUOVI IL DISEGNO DEI FARI SOVRAPPOSTI E DELLA CARROZZERIA, I CONVOGLIATORI DEL RADIATORE, IL PARAFANGO ANTERIORE E IL SILENZIATORE.

D-TRACKER 125 IMPOSTAZIONE VAGAMENTE MOTARD E LO STESSO MOTORE DELLA KLX, UN MONOCILINDRICO A 4 TEMPI DA 11 CAVALLI. QUI LE RUOTE SONO ENTRAMBE DI 14” CON GOMME STRADALI. FRENI A MARGHERITA DI 240 E 190 MM Ø, COME LA KLX.

NINJA ZX-10R IL CUPOLINO DIVERSO E PIÙ AFFILATO È LA MODIFICA PIÙ VISTOSA; ALL’INTERNO DELLA CARENA CI SONO ANCHE DIVERSI PASSAGGI ARIA. IL TELAIO È STATO IRRIGIDITO IN ALCUNI PUNTI. SONO NUOVI IL SELETTORE DEL CAMBIO ED IL TERMINALE DI SCARICO.

1400GTR PIÙ TECNOLOGICA LA SUPERTOURER DI AKASHI: ORA È DOTATA DEL CONTROLLO DI TRAZIONE, E LA VERSIONE CON ABS HA ANCHE UN SISTEMA CHE INTERVIENE SULLA RIPARTIZIONE DELLA FRENATA TRA LE DUE RUOTE.

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Novità Honda VFR1200F di Riccardo Piergentili

Monta un 4 cilindri a V di 76° che eroga 172,5 CV e 13,1 kgm. Distribuzione Unicam, acceleratore elettronico

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Che Honda! F

INALMENTE la nuova sport touring Honda ha un nome: si chiama VFR1200F e monta un inedito quattro cilindri a V di 76°. I motivi che rendono la nuova V4 di Tokio molto importante non riguardano però solo il motore. Per comprendere il valore di questa moto per Honda, basta leggere la sigla. Le

VFR, infatti, anche più delle supersportive CBR, sono sempre state le ammiraglie tecnologiche della Honda. Non è un caso che il sistema V-Tech sia stato utilizzato sulla vecchia VFR, l’unico prodotto della gamma Honda a montare un motore V4, la configurazione più amata dalla Casa di Tokio, soprattutto per le corse, dove le

prestazioni prendono il sopravvento sulle strategie di riduzione dei costi di produzione. La nuova VFR1200F, concettualmente e tecnicamente, sarà radicalmente diversa dal vecchio modello di 782 cm3. Il considerevole aumento di cilindrata indica che questa Honda è stata progettata è sviluppata per raggiungere obiettivi ambiziosi: innanzitutto i tecnici giapponesi hanno voluto realizzare un prodotto in grado di accontentare anche gli attuali possessori della CBR1100XX Blackbird (non per caso l’ingegnere Kishi, che si occupò di questa

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Novità Honda VFR1200F

moto, è stato inserito nello staff che ha lavorato alla VFR) e, fatto ancora più importante, si è cercato di realizzare una moto guidabile anche nel misto stretto, incrementando la coppia ai bassi e medi regimi: a 8.750 giri si hanno a disposizione 13,1 kgm (il 90% di questo valore è già disponibile a soli 4.000 giri). Niente male neppure il picco di potenza, pari a 172,5 CV a 10.000 giri. TRATTANDOSI di una moto adatta anche ai lunghi viaggi, le forme della nuova VFR sono state pensate per essere funzionali, cioè per ridurre i fruscii aerodinamici e incrementare lo smaltimento del calore proveniente dal motore. Per questi motivi è stata costruita una carenatura definita a strati (Honda l’ha addirittura brevettata) che, stando a quanto dichiarato dal costruttore, dovrebbe garantire un buon comfort di guida sia

alle basse che alle alte velocità. Sul motore della VFR Honda ha fatto debuttare numerose soluzioni tecniche inedite e altre prese addirittura in prestito dalle moto da cross! Gli obiettivi più importanti fissati in fase di progettazione e sviluppo erano tre: ridurre le vibrazioni, ottenere un’erogazione fluida e corposa ai medi regimi e un sound caratteristico ed emozionante. Per questi motivi, per la VFR è stato sviluppato un comando gas a controllo elettronico (denominato Throttle By Wire) e una trasmissione a cardano con quattro parastrappi e perno del forcellone disassato rispetto all’albero di trasmissione, scelte che dovrebbero ridurre i trasferimenti di carico in frenata e in accelerazione e addolcire le tipiche risposte brusche del cardano. La frizione antisaltellamento è di serie e deriva da quella della CBR 1000 RR. Inoltre, il posizionamento degli organi all’interno del basamento ha con-

sentito di fare a meno del contralbero di bilanciamento e di realizzare un forcellone (all’interno del quale c’è l’albero della trasmissione cardanica) lungo contenendo l’interasse entro i valori stabiliti dagli ingegneri. Interessanti novità riguardano anche la distribuzione, di tipo Unicam (un albero a camme che comanda quattro valvole per cilindro), proprio come sulle CRF da cross, e l’impianto di scarico, studiato appositamente per esaltare il rombo cupo e prepotente, tipico dei propulsori V4. LA VFR1200F ha un telaio a doppio trave in alluminio (struttura a diamante). La sospensione posteriore progressiva è l’ormai nota Unit Pro-Link, già usata sulle RCV da MotoGP e sulle CBR: l’ammortizzatore non è direttamente fissato al telaio, al quale è collegato solo tramite i leveraggi della sospensione. Sull’ammortizzatore è possibile variare il freno idraulico in

estensione, mentre sulla forcella si può intervenire sul precarico molla. L’impianto frenante è caratterizzato da due grosse pinze freno anteriori radiali Nissin a sei pistoncini, abbinate a dischi freno flottanti di 320 millimetri di diametro. L’ABS e il CBS (frenata combinata) saranno disponibili di serie. Per la VFR, Honda dichiara 267 kg in ordine di marcia, un buon risultato, considerando la mole del veicolo. In Italia saranno importati tre colori: rosso, bianco, grigio. Honda ha già realizzato una serie di accessori pensati per il turismo: borse laterali (35 litri di capienza), bauletto posteriore (31 litri di capienza), parabrezza supplementare regolabile su tre posizioni, manopole riscaldabili e kit di navigazione satellitare. La VFR1200F avrà una sorella gemella che arriverà in Italia a primavera inoltrata e sarà dotata di cambio automatico-sequenziale a doppia frizione.

TRATI S A A R BE U T CARENA VETTATA E DOVREB I È BRE INAMIC D O R E A II FRUSC DAL V4 RIDURRE RE PROVENIENTE E CALO

IL CRUSCOTTO (SOPRA) È TUTTO NUOVO, PERÒ LA DISPOSIZIONE E LA GRAFICA DEI DISPLAY LCD SONO DI CHIARO STAMPO HONDA. A DESTRA, LA TRASMISSIONE FINALE A CARDANO, ALL’INTERNO DELLA QUALE CI SONO QUATTRO PARASTRAPPI, E LE DUE USCITE DEL SILENZIATORE DI SCARICO, STUDIATO PER ESALTARE IL SOUND DEL V4. motosprint

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Attualità

La produzione, le leggi, le novità

MOTORE NUOVO PER LE BETA 2010 RR Enduro 4T 400, 450 e 520 VALVOLE MOLTO STRETTE E CIRCUITO DI LUBRIFICAZIONE SDOPPIATO PER IL MOTORE DELLE BETA ENDURO 2010, CHE HANNO DIMENSIONI MOLTO COMPATTE.

BASTEREBBE la ciclistica interamente riprogettata per parlare di moto nuova, ma la Beta è andata oltre e per la serie delle sue RR Enduro 4T ha costruito in proprio anche il motore. Tre le cilindrate: 400, 450 e 520 cm3, tutte sulla stessa base. Il propulsore fiorentino si distingue per il ridotto angolo tra le valvole che ha consentito la realizzazione di una camera di scoppio molto compatta, per la

distribuzione a quattro valvole con bilanceri a dito e il doppio circuito di lubrificazione, uno per la parte termica e l’imbiellaggio e l’altro per cambio e frizione, separati, per evitare le contaminazioni e consentire l’uso di due oli diversi. La ciclistica è stata realizzata con dimensioni più compatte, ed il telaio è in tubi di acciaio al cromo-molibdeno, mentre il forcellone è in fusione di alluminio, del 30% più rigido di quello precedente; aumentata anche la progressività della sospensione posteriore così da ottenere maggior trazione. All’anteriore una forcella Marzocchi Shiver profondamente rivista nel sistema dei pompanti. Innovativo anche il telaietto posteriore in materiale plastico, più leggero.

IDENTIKIT

PROTOTIPO C1-E

MOTO GUZZI AQUILA NERA LE AQUILE sono tre, perché la denominazione Aquila Nera identifica un allestimento esteso a California 1000, Nevada 750 e Bellagio 940. Per tutte una livrea dark in cui abbonda il nero opaco, col marchio dell’aquila in oro che spicca al centro del serbatoio. Nevada e Bellagio non hanno altre differenze rispetto ai modelli “base” e mantengono gli stessi prezzi, rispettivamente 7.860 e 10.760 euro f.c. La California invece è stata semplificata eliminando protezioni motore, parabrezza, fari supplementari, paragambe e valige e costa 13.570 euro, cioè 3.000 in meno della versione standard.

MOTOR SHOW “RIDOTTO” MA CON TANTO SPETTACOLO

Monocilindrico, 4T, raffreddato a liquido. Cilindrata 406,9/ 449,4/497,9 cm3. Alesaggio e corsa 95 x 57,4/95 x 63,4/100 x 63,4 mm. Distribuzione DOHC 4 valvole. Alimentazione: carburatore Keihin FCR-MX 39. Accensione elettronica. Lubrificazione sdoppiata a carter umido. Avviamento elettrico e a kick starter.

IL MOTOR SHOW di Bologna si farà, a dispetto delle voci che parlavano di cancellazione, ma sarà un’edizione ridotta a soli cinque giorni, dal 4 all’8 dicembre. Non ci saranno le Case costruttrici (automobilistiche, le moto mancavano già da tempo), spinte a rinunciare dalla crisi economica del settore. Ci saranno invece spettacoli e gare: tutte confermate le competizioni a due ruote, dal superbikers, al supermotard, al freestyle. Infine il prezzo del biglietto dovrebbe scendere a 12 euro.

1TRASMISSIONE 1CICLISTICA

Telaio monoculla sdoppiata. Sospensioni pluri regolabili: forcella UD con steli 45 mm Ø, ammortizzatore con levereggi progressivi. Freni a disco 260/240 mm Ø. Pneumatici: anteriore 90/90 x 21”; posteriore 140/80 x 18”.

1DIMENSIONI

Interasse 1.475 mm, lunghezza 2.180 mm, altezza sella 940 mm. Serbatoio 8 litri. Peso 114/114/114,5 kg.

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LA BMW sta sviluppando il C1-E, evoluzione dello scooter col tetto uscito di produzione qualche anno fa. È realizzato per studiare soluzioni da applicare ai mezzi di serie. Monta il motore elettrico del Vectrix e non sarà venduto.

DAL 4 ALL’8 DICEMBRE A BOLOGNA

1MOTORE

Primaria ingranaggi, finale catena. Frizione multidisco in bagno d’olio. 6 marce.

BMW STUDIA L’ELETTRICO

VENDITE SETTEMBRE L’EFFETTO degli incentivi pesa sul mercato di moto e scooter, le prime ne hanno goduto in forma limitata e segnano un calo del 20,9%, i secondi, al contrario, crescono dell’8,5% e permettono di limitare la perdita complessiva dei primi nove mesi a -1,6%. Le moto vendute sono state 96.244, gli scooter 252.043. Per questo Corrado Capelli, presidente di Ancma, ha sottolineato l’esigenza degli incentivi anche nel 2010. Male i cinquantini che hanno venduto solo 82.568 unità con un calo del 21,6% rispetto al 2008.

I modelli più venduti 1. Honda SH 300 13.982 2. Honda SH 150 13.834 3. Piaggio Beverly 300 Tourer 12.603 4. Honda SH 125 12.542 5. Kymco Agility 125 R16 10.869 6. Piaggio Liberty 125 RST 10.710 7. Yamaha TMax 500 10.353 8. Vespa GTS 300 Super 8.959 9. Kymco Agility 150 R16 8.092 10. Yamaha X-Max 250 7.239 Il più venduto di settembre Kymco Agility 125 R16 1.368

CIRCOLARE DELLA MOTORIZZAZIONE

MOTO D’EPOCA: SONO OK LE GOMME ATTUALI UNA CIRCOLARE della Motorizzazione Civile, a firma del direttore generale Maurizio Vitelli, porta buone notizie per i possessori di moto d’epoca. Sarà, infatti, possibile aggiornare la carta di circolazione per annotare le misure dei pneumatici in millimetri (al posto di quelle in pollici) senza la presentazione di uno specifico nulla osta del costruttore. Due le condizioni da rispettare: il veicolo, individuato per tipo ed omologazione, deve essere incluso negli elenchi (forniti dalla Federazione Motociclistica Italiana in collaborazione con alcuni costruttori) e i pneumatici richiesti in alternativa devono essere della identica misura di quelli riportati nei citati elenchi, in corrispondenza dello specifico tipo di veicolo. motosprint

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Attualità

La produzione, le leggi, le novità

La 250Fi a novembre. Rivista la gamma PER LA VERA novità della TM bisognerà aspettare ancora un po’, l’attesa 250Fi è in ritardo come una bella donna e verrà presentata ufficialmente solo in novembre, al Salone di Milano; a gennaio sarà in vendita sia nella versione MX, da cross, sia in quella EN, da enduro. Nel frattempo comunque sono già pronte le altre moto della gamma 2010: motori a due e a quattro tempi da 125 a 660 cm3 a seconda delle “applicazioni”, versioni da cross, enduro e motard. Per tutte sono state adottate nuove grafiche, differenti pedane poggiapiedi, per i modelli da cross e da enduro dischi freno Braking a margherita e sui modelli MX a quattro tempi anche un nuovo scarico HGS.

A MODENA IL 14 E 15

MOTORSPORT EXPOTECH

Apre il 14 ottobre presso la Fiera di Modena la seconda edizione di MotorsportExpotech, salone dedicato alla tecnologia dei motori di altissime prestazioni. L’ingresso è gratuito, gli orari di ingresso per entrambe le giornate di apertura sono dalle 9 alle 18. L’IMPEGNO BMW NELLA LOTTA CONTRO L’AIDS Anche quest’anno BMW Italia ha appoggiato l’amfAR per raccogliere fondi per la lotta all’Aids; nel corso della serata benefica tenutasi lo scorso 28 settembre a Milano è stato possibile raccogliere oltre un milione di euro per l’amfAR. SCUOLA DI RESTAURO DUCATI: SONO APERTE LE ISCRIZIONI Da mercoledì 30 settembre, è possibile scaricare dal sito www.ducati.it il bando di iscrizione alla Scuola di Restauro Moto d’Epoca Italiane. Inviando la propria candidatura si può accedere alla selezione dei 25 partecipanti che comporranno la classe. Le iscrizioni sono aperte fino al 18 gennaio 2010, il corso si articola in sette lezioni che si tengono al sabato dalle 9.00 alle 13.00 per tre mesi.

DUE DEI MODELLI PIÙ RAPPRESENTATIVI DELLA GAMMA TM RACING 2010: IN ALTO, LA EN 300 A 2 TEMPI DA ENDURO, E SOPRA, LA MX 450F A 4 TEMPI DA CROSS. PER TUTTE NUOVE GRAFICHE, PEDANE E DISCHI FRENO. motosprint

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IN BREVE

IL PARADISO TM SI FA ATTENDERE

CONTRO LA FIBROSI CISTICA UN SMS DAL 19 OTTOBRE Partirà il 19 ottobre la campagna di raccolta fondi per la lotta alla fibrosi cistica, per contribuire si può inviare un sms da 1 euro oppure effettuare una chiamata dal numero fisso per 2 euro al numero 48588.

CORSI DELLA FMI PER LA SICUREZZA STRADALE Da lunedì è partito un Progetto di Educazione Stradale, concordato dalla Federazione Motociclistica Italiana con il Ministero dei Trasporti, articolato su10 province italiane. In ognuna delle giornate vengono allestiti corsi pratici di guida, coinvolgendo ragazzi e ragazze in età prossima all’acquisizione del “Patentino”, indispensabile per la guida di un ciclomotore.

YAMAHA MT-01 SP VERSIONE “ESTREMA”

LIVREA BIANCO/ROSSA INEDITA, MANUBRIO DI MAGGIOR DIAMETRO E VISTOSE SOSPENSIONI ÖHLINS: DI SICURO LA MT-01 SP NON RISCHIA DI PASSARE INOSSERVATA.

Una variante più sportiva in serie limitata PER CHI ama esagerare la Yamaha ha allestito una versione speciale della sua MT-01, la bicilindrica a V di 1.640 cm3 dal tiro mostruoso che nel 2004 sorprese tutti per le sue particolarissime caratteristiche. La MT-01 SP è prodotta in serie limitata ed ha

sospensioni Öhlins sviluppate appositamente per questo modello, all’anteriore una forcella a steli rovesciati di 43 mm Ø e dietro un ammortizzatore col serbatoio separato. Ci sono anche una nuova piastra forcella superiore ricavata dal pieno, un

manubrio di maggior sezione, pneumatici Pirelli Diablo Rosso di serie e un’inedita livrea bianco/rossa, con aggiunta di cromature e particolari color oro. È già arrivata dai concessionari e costa 16.990 euro f.c., compresi 3 anni di garanzia YES.

TRIUMPH

UN TIRO DA TORO PER LA ROCKET POSIZIONE di guida meno custom, sella più alta e diversi particolari neri per la Triumph Rocket III Roadster 2010, che arriverà a dicembre e costerà 16.600 euro chiavi in mano. Ma è anche stata “pompata”: il suo mostruoso tre cilindri di 2094 cm3 è arrivato a 148 CV e 224 Nm (cioè 22,8 kgm): è il 15% di coppia in più. E non che se ne sentisse il bisogno! motosprint

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Prova novità Yamaha YZ450F di Bruno Salina

Ha cilindro inclinato all’indietro e testa ruotata. Il nuovo motore convince. Ma il punto di forza è la ciclistica

B

HIARATI C I D I T A D ro f.c.

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Le gira la ttesta

UDDS CREEK - In Yamaha hanno del coraggio, soprattutto nel settore del cross. Lo hanno dimostrato anche in passato, puntando prima sulla soluzione del monoammortizzatore e poi, nel 1998, realizzando la YZ400F quattro tempi in un periodo nel quale era ancora il due tempi a farla da padrone. Dopo l’aumento delle prestazioni dei motori e delle riduzioni del peso dei veicoli, stupire sembrava impossibile. Yamaha, invece, c’è riuscita ancora una volta, stravolgendo il classico schema tecnico usato fino a oggi nel cross. La YZ450F 2010 ha tagliato nettamente i ponti con il passato e non lo ha fatto perché voleva fare parlare di sé, ma perché i tecnici giapponesi hanno realmente trovato una soluzione efficace oltre che innovativa. La nuova YZ450F, insomma, è una di quelle rare moto che danno il via a un salto generazionale. Motore a quattro valvole, iniezione elettronica e telaio perimetrale in alluminio. Il top della tecnologia attualmente disponibile ma nulla di innovativo. Cos’è, quindi, che rende questa Yamaha unica? Per la prima volta su un mezzo di grande serie da fuoristrada si è letteralmente girata la testata: l’aspirazione, infatti, si trova nella zona fino a oggi occupata dall’uscita di scarico, il posto del serbatoio è stato preso dalla cassa filtro e il collettore non passa più ai lati del propulsore perché si trova di fronte all’ammortizzatore. Se non è una rivoluzione questa...

DATO CHE IL CORPO FARFALLATO SI TROVA DIETRO IL RADIATORE, L’AIRBOX (IN ALTO) È STATO POSIZIONATO TRA IL SERBATOIO E IL CANNOTTO DI STERZO. SOPRA, LA PARTICOLARE FORMA DEL COLLETTORE DI SCARICO. SOTTO, I DISCHI FRENO A MARGHERITA.

LA NUOVA YZ450F è stranissima anche esteticamente, perché su una moto da cross il motore, il telaio e i vari componenti tecnici, tutti riposizionati, hanno una funzione di design oltre che tecnica. In qualsiasi condi-

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Prova novità Yamaha YZ450F

LA TECNICA zione per avviare il motore occorrono almeno due tentativi: bisogna avere un po’ di pazienza, poi però, il monocilindrico Yamaha non delude le aspettative. Sono sufficienti poche curve per capire che il rombo è inconfondibile, soprattutto per chi è in sella. Il sound l’aspirazione, infatti, prende il sopravvento su quello di scarico! All’inizio convincono l’erogazione, fluida, e la risposta al gas, pronta ma per nulla brusca, caratteristica che consente di avere sempre tanta trazione a disposizione senza aprire troppo il gas. Poi, quando servono i cavalli per ottenere un’accelerazione degna di questo nome, basta spalancare il gas, e nei casi limite usare anche la frizione come si faceva con le 250 due tempi, e il gioco è fatto. Quello che davvero stupisce è che questo propulsore asseconda sempre le esigenze del pilota, senza mai un rifiuto, un’incertezza, mettendo in mostra un’elasticità fuori dal comune: con la terza marcia inserita è addirittura possibile affrontare le curve strette come le lunghe salite che portano ai salti doppi! Volendo per forza trovare un difetto si può affermare che in commercio esistono dei 450 che hanno un allungo migliore rispetto a quello offerto dal monocilindrico Yamaha... ma oggi, c’è forse un pilota “umano” in grado di sfruttare al massimo una 450? IL MOTORE ci ha convinto ma è la ciclistica il vero punto di forza di questa YZF. La moto è agilissima e si inserisce in curva con una facilità conosciuta solo da moto di cilindrata inferiore. Inoltre, la complicata operazione di salto in scrub, che normalmente è un lavoro per piloti professionisti, risulta fattibile anche per un comune mortale. La YZ450F sorprende anche per al sua stabilità; all’aumentare della velocità, infatti, continua a trasmettere sicurezza. Merito della distribuzione dei pesi, delle geometrie e delle sospensioni, che solo i piloti più esperti e veloci potranno trovare un po’ morbide. I freni sono potenti e modulabili, esenti da difetti. Purtroppo non si può fare lo stesso discorso per la frizione, che non dimostrato di avere una scarsa resistenza alla fatica; addirittura, dopo diversi giri effettuati a buon ritmo, è necessario intervenire sul registro al manubrio per recuperare il gioco della leva. Un piccolo difettuccio insieme a tanti pregi. La YZ450F, infatti, è una moto eccellente, in grado di fare la differenza nei tratti lenti come in quelli veloci, una moto che sa stupire, sia le sue caratteristiche tecniche che per quelle dinamiche. motosprint

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5 VALVOLE ADDIO NE BASTANO 4 E l’alimentazione è a iniezione CHI MANDEREBBE in pensione una moto che tra il 2008 e il 2009 ha vinto tantissimo, sia in Europa che in America? Lo ha fatto Yamaha, che evidentemente ha ritenuto di avere costruito un mezzo rivoluzionario ma anche efficacissimo. La nuova 450 di Iwata ha davvero poco in comune con il precedente modello. La novità tecnica più evidente riguarda il motore, che ora ha una testata a quattro valvole e un cilindro inclinato all’indietro di 8,2°. Il basamento, l’albero motore e i pistoni sono stati riprogettati in maniera tale da ridurre ingombri, peso e attriti e ottimizzare la centralizzazione delle masse. L’alimentazione è a iniezione elettronica e il corpo farfallato di 44 millimetri di diametro, essendo posizionato nella parte anteriore della moto, proprio come sulle supersportive stradali, riceve grosse quantità d’aria da una scatola filtro di generose dimensioni, posizionata sopra il motore. Per questo motivo il serbatoio del carburante (che contiene 6 litri di benzina) è stato spostato, arretrato e abbassato e termina parzialmente sotto la sella. L’impianto di scarico, dotato di polmone di compensazione, ha forme molto sinuose, una scelta obbligata dovuta al fatto che era ne-

E IN POCHE PAROL CI PIACE a Maneggevolezz Stabilità otore Elasticità del m

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cessario ottenere collettori di una determinata lunghezza avendo pochissimo spazio a disposizione. Come optional è possibile acquistare un palmare, tramite il quale si possono variare diversi parametri motore per ottimizzare l’erogazione. IL TELAIO perimetrale in alluminio è realizzato mediante idroformatura, sistema utilizzato anche per costruire e modellare il forcellone. L’ammortizzatore Kayaba è stato montato in posizione meno inclinata rispetto al precedente modello, operazione possibile grazie allo spazio che si è liberato per il riposizionamento della scatola filtro. Va anche aggiunto che l’ammortizzatore ha un pistone di 50 millimetri di diametro e il serbatoio del gas non è montato parallelo ma perpendicolare al corpo dell’ammortizzatore stesso. La forcella arriva dalla Kayaba e internamente ha nuovi elementi di tenuta. L’off set delle piastre di sterzo è passato da 25 a 22 millimetri.

IDENTIKIT 1MOTORE Monocilindrico, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 449,7 cm3. Alesaggio e corsa 97 x 60,8 mm. Rapporto di compressione 12,5:1. Distribuzione a doppio albero a camme in testa, quattro valvole. Alimentazione a iniezione elettronica con un corpo farfallato di 44 mm Ø. Lubrificazione forzata a secco. Avviamento a pedivella.

1TRASMISSIONE

Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque rapporti. DA SINISTRA: IL CILINDRO È INCLINATO ALL’INDIETRO DI 8,2° E IL TELAIO PERIMETRALE IN ALLUMINIO È TUTTO NUOVO, PROPRIO COME LA TESTA.

1CICLISTICA

Telaio perimetrale in alluminio. Sospensioni Kayaba: anteriore forcella pluriregolabile a steli rovesciati di 48 mm Ø, corsa ruota 310 mm, posteriore progressiva con un ammortizzatore Kayaba pluriregolabile, corsa ruota 312 mm. Freni: anteriore un disco flottante di 250 mm Ø e pinza flottante a due pistoncini; posteriore un disco 245 mm Ø e pinza flottante a singolo pistoncino. Pneumatici: anteriore 80/100-21 51M; posteriore 110/90-19 62M.

1DIMENSIONI

Interasse 1.487 mm, lunghezza 2.191 mm, larghezza 825 mm, altezza 1.311 mm, altezza sella 999 mm. Capacità del serbatoio carburante 6 litri.

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Motolandia

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TRISTE, ARRENDERSI AI “CATTIVI” «CIAO sorella, mi chiedi come sto? Sto che sono assolutamente amareggiato dall’ultimo episodio motociclistico della mia vita. Dico ultimo perché dopo questo, attacco il casco al chiodo, basta. Ieri sera mi hanno rubato anche l’MV. Non aveva ancora compiuto due settimane. Sotto l’ufficio, davanti alla mia finestra. Controllata più o meno a vista ogni 5 minuti, in attesa di riportarla nel mio box a dormire. Mi sono detto due o tre cose, anzi quattro: la prima è che, ovvio ormai, qualcuno mi sta facendo la posta, e che questo qualcuno potrebbe essere un membro della tratta di splendide creature a due ruote, per avviarle ad un destino da schiave, sottomesse al piacere di squallidi esseri senza Dio o, al contrario, potrebbe essere proprio un essere superiore tipo il Dio della conservazione umana che mi sta mandando dei segnali, abbastanza espliciti peraltro. La seconda è l’amara evidenza di vivere in un mondo senza morale, rispetto, dignità, buonsenso, decenza, in un enorme bidone di spazzatura indifferenziata di principi, valori e diritti buttati via dalla gente. Buttati perché semplicemente non frega niente a nessuno. Talmente assuefatti dalla putrescenza da non sentirla, anzi quasi godendo nel rotolarsi nel degrado, come quando non ti lavi da due giorni e un po’ ti piace. La terza è che mi vedo costretto ad abdicare, rinunciando ad una delle mie più grandi passioni, perché il costo emotivo è troppo alto, per non parlare di quello economico. Basta, ci rinuncio. Ho un amore per le moto, perché sono oggetti con un’anima che mi somiglia e mi pare mi completi. Però va bene che l’amore è anche sofferenza, ma qui il conto non torna. L’ultima è che per fortuna sto bene, e sono felice lo stesso. Forse perché sentirmi distante e diverso dallo schifo che noto è una bella consapevolezza. È come sapere istintivamente girarmi a guardare dalla parte giusta». Quando ho ricevuto questo messaggio, per fortuna che ero già seduta. Perché con questa sono tre le motociclette rubate nel giro di un anno. Record pazzesco, a ben pensarci, lambito solo da quello delle biciclette rubate a me nel mio primo anno milanese. Ma quelle erano bici, e queste sono moto. Ma quella ero io, e questo è mio fratello. Prima la Daytona nera, andata così in una notte milanese, sotto gli occhi di una città troppo distratta per accorgersi di quello che le sta accadendo. Poi un’altra Triumph, questa volta in un’edizione speciale, forse per essere all’altezza di chi l’aveva preceduta. Anche lei presa in pieno giorno, nessuno ha visto niente, nessuno ha sentito niente. Mai avrei pensato che mio fratello ne scegliesse un’altra, che coraggio, mi sono detta. Perché, come dice lui, non si tratta di pagare un prezzo altissimo soltanto dal punto di vista economico. È il cuore, quello che può non essere in grado di soffrire ancora, come quando ti muore il cane e ti dici mai più. Conoscendolo, non posso nemmeno immaginarlo senza una moto sotto il sedere, quindi chissà. Porca miseria, in che mondo siamo se riuscire a tenersi una moto diventa un atto di sfida alla pochezza umana? Laura Cattaneo

A PADOVA IN FIERA

Auto e moto d’epoca SI SVOLGERÀ alla fiera di Padova dal 23 al 25 ottobre per “ Auto e Moto d’Epoca”. La rassegna è articolata in tre aree espositive: Case con relativi club e scuderie, commercianti e restauratori, ricambistica e modellismo. Dalle ultime edizioni è presente anche il segmento Collezionismo & Vintage. Questi i numeri dell’evento: 11 padiglioni, 90.000mq espositivi ed oltre 2000 veicoli in esposizione, di cui 1.200 in vendita.

A completare la rassegna un ricco programma di eventi collaterali: raduni, convegni, mostre tematiche sul mondo dei veicoli d’epoca. Clou, i lotti di Coys. La maison inglese, celebre per essere la casa d’aste con la più lunga tradizione in Europa come specialisti nella vendita all’incanto di veicoli d’epoca, presenterà una collezione di modelli da sogno. Segreteria organizzativa Intermeeting tel. 0497386856.

WHERE EAGLES FLY A MILANO PER EICMA È Milano la meta finale della prima edizione di “Where Eagles Fly”, un grande raid motociclistico dedicato agli appassionati Guzzisti che, riuniti in sei carovane in partenza da altrettante città europee (Napoli, Madrid, Londra, Copenaghen, Vienna e Amsterdam), convergeranno verso il capoluogo lombardo per ritrovarsi il 10 novembre all’apertura dell’EICMA. Il 9 novembre gli italiani si muoveranno da Napoli, seguendo un itinerario di 850 km da coprire in due tappe: Napoli Firenze (530 km) e, con partenza al mattino di martedì 10 novembre, la tappa finale (320 km) che porterà i motociclisti a Milano. Per i guzzisti italiani sarà possibile partire anche da Genova, Firenze e Trento. Per info: www.motoguzzi.it.

Multimedia IL GRANDE campione scozzese Colin McRae, scomparso nel 2007, continua a prestare il proprio nome ad uno dei giochi di rally più popolari degli ultimi anni. Con “Dirt2”, di Codemasters, si esplorano tuttavia anche nuovi sport estremi (trail blazer, gate crasher, domination, land rush) e nuove ambientazioni (Cina, Marocco, Croazia, Australia, Malesia, Giappone) in una miscela di simulazione e arcade adatta a tutti gli appassionati di guida in fuoristrada.

Con ben 100 tracciati di gara e decine di vetture da corsa in licenza, tutte upgradabili. La qualità grafica è sensazionale, il sistema dei danni accurato ed il divertimento garantito. Distribuito da Leader per tutte le piattaforme, a partire da 30 uro. euro.

Radunifino al 18 ottobre 1Piemonte

1Friuli Venezia Giulia

DOMENICA 18 OTTOBRE

DOMENICA 18 OTTOBRE

Motoincontro al Santuario Belmonte a Valperga (TO). M.C. Alto Canavese, via Martiri della Libertà 85, Valperga Canavese (TO), tel. 337-302277, fax 0124-84211, e-mail altocanavese@motoclubfmi.it

Mororaduno a Zoppola (PN). M.C. Richinvelda, via Udine, San Giorgio Richinvelda (PN), tel. 0434-85280, 918168, fax 0432918928, e-mail richinvelda@infinito.it

1Liguria DOMENICA 18 OTTOBRE Motogiro della Strega a Taggia (IM). M.C. Valle Argentina, via Ardizzoni 6, Taggia (IM), tel. e fax 0184-475582- 347-8648012, sito www.mcva.it, e-mail info@mcva.it

1Lombardia DOMENICA 18 OTTOBRE Motoraduno territoriale dell’amicizia a Gerenzano (VA). M.C. Amatori 2 Ruote, piazza De Gasperi, Gerenzano (VA), tel. 335-6166140, sito www.amatori2ruote.it, e-mail amatori2ruote@supereva.it

1Veneto DOMENICA 18 OTTOBRE Motogiro a San Giorgio La Salute (VE). M.C. Neroargento, Via Braida Prima, 36, Stretti di Eraclea (VE), tel. 339-3106034, sito Internet www.neroargento.org, e-mail postmaster@neroargento.org Motocastagnata a Ospedaletto di Istrana (TV). M.C. Arditi del Piave Turismo, via Erizzo 46, Crocetta del Montello (TV), tel. 0423-86628, fax 0423-86369, www.arditidelpiave.it, mail arditidelpiave@virgilio.it Motocavalcata in fuoristrada all’Altopiano di Asiago (VI). M.C. Spinea, via Bennati 15/7, Spinea (VE), tel. 041-990878, fax 0415411447, sito Internet www.motoclubspinea-ve.com, e-mail mcspinea@tin.it Motoparty Fiera d’Autunno a Torreglia (PD). M.C. Due Ruote Classiche, c/o Polisportiva Altichiero, via Quercini 10, Padova (PD), tel. 049-600894,, fax 049-8642630, e-mail 2ruoteclassiche@alice.it

1Marche SABATO 17 OTTOBRE Mostra scambio auto e moto d’epoca alla fiera di Pesaro (PS). Fiere di Pesaro, via delle Esposizioni 33, Pesaro, tel. 072140681, fax 0721-25300, sito Internet www. fierapesaro.com, mail fierapesaro@fierapesaro.com

SABATO 17, DOMENICA 18 OTTOBRE Motoraduno Internazionale del Tartufo a Sant’Angelo in Vado (PU). M.C. T. Benelli di S. Angelo, via Pratello S. Maria, S. Angelo In Vado, tel. 0722-818403, 338-5436434, fax 0722-819070, e-mail t.benelli-s.angeloinvado@motoclubfmi.it Trofeo Gr. 5 di regolarità per moto d’epoca a San Severino Marche (MC). M.C. Settempedano, via San Pacifico, San Severino Marche (MC), tel. e fax 0733-645637, 0733-638318, e-mail settempedano@ motoclubfmi.it

1Calabria DOMENICA 18 OTTOBRE Motoraduno interregionale a Torre Melissa (KR). M.C. I Monelli, Via Cristoforo Colombo 6, Crotone (KR), tel. 338-6661116, fax 0962-28223, sito Internet www.verdeideasud.it, e-mail verdeideasud@virgilio.it

1Sicilia DOMENICA 18 OTTOBRE Motoraduno regionale ad Acate (RG). M.C. Acate Racing, S.S. 115 km 285+800, Acate (RG), tel. 0932-990866, 338-3559733, 3397036650, sito www.motoclubacateracing. it, e-mail info@motoclubacateracing.it

1Emilia Romagna

1Sardegna

DOMENICA 18 OTTOBRE

DL 16 A DOMENICA 18 OTTOBRE

Trofeo Gr. 5 motocross per moto d’epoca a Faenza (RA). M.C. Faenza, via Gatti 21, Faenza (RA), tel. 0546-662450, fax 0546688224, sito Internet www.motoclubfaenza.it, e-mail motoclubfaenza@libero.it

Sardegna Legend Rally. Motocavalcata a San Teodoro (SS). Bike Village, via G.D’Annunzio, San Teodoro (NU), tel. 029901161, fax 02-99480802, sito Internet www.bikevillage.it

RADUNO PER BENEFICENZA

A SERMIDE RACCOLTI 5.000 EURO Appuntamento all’insegna della solidarietà a Sermide (MN) al “Motoseptember for Children”, svoltasi il 6 settembre. Al raduno, al quale hanno partecipato oltre mille motociclisti, sono stati raccolti 5.000 euro che sono già stati donati: 4.000 all’Associazione Immunodeficienze Primitive e 1.000 alla scuola dell’infanzia di Sermide.

LO STRESS DEGLI... AVVISI «VIAGGIARE... sì, viaggiare... evitando le buche più dure… rallentando per poi accelerare… gentilmente senza strappi al motore». Così cantava Lucio Battisti in un celebre hit di fine anni ‘70. A tre decadi da allora, quei versi - purché letti con molta ironia - restano più validi che mai. Oggi viaggiare in sella ad una moto media, sulle nostre strade medie, pur senza pretendere i picchi stratosferici di certi missili in carbonio da 180 cavalli (eh, caro Lucio, mica le moto tutte cromate da 10 HP delle tue canzoni!), può rivelarsi un’esperienza decisamente frustrante. Faccio alcuni esempi tratti da recenti uscite. Al termine di una variante ad alta velocità ecco un divieto che m’impone di rallentare ai 40, sebbene la curva si potrebbe percorrere al doppio anche a bordo di un passeggino per bebè. 40 km orari fa più o meno quanto un elefante in corsa (per la cronaca vanno più veloci i cavalli e più lenti i calabroni, su questo sono documentatissimo). Solo che dietro non ho un elefante, creatura assai più intelligente, ma il proprietario di un suv di tre tonnellate che non pare intenzionato a mollare. Altrove s’annunciano cantieri; mi si intima di ridurre l’andatura a 50. Siccome, però, non si vedono lavori in giro e la carreggiata è tutta sgombra, mi fanno il pelo, nell’ordine, tre vetture, un corriere, una smart ed il camioncino furgonato delle mozzarelle. Mi son pure perso l’uscita che dovevo imboccare, nascosta dietro una barricata di tir in fila. In un posto di mare, leggo: “Attenzione - serie di innesti a raso”. Il termine è tecnico, d’accordo, ma considerato l’andazzo sarà per caso l’annuncio di una nuova moda per la prossima estate? Chessò, begli innesti di raso cuciti sulle mutande da bagno? E perché non di velluto o di taffettà? Altri equivoci sull’Autosole: un’insegna luminosa annuncia “uomo in strada”. Cosa sarà meglio fare, preparare un salvagente o avvertire la capitaneria di porto? Mentre vado sulla provinciale xy mi delizia il seguente avviso: “Dal km 37,300 al km 39,600 lavori in corso”. Alleluia. Ora non so voi, ma io in testa non ho un processore quad-core con un giga di ram e dentro l’intero stradario della Repubblica Italiana. Mi dite come cavolo faccio a calcolare l’intoppo senza fare di mestiere l’indovino? Non era meglio annunciare “lavori fra tot Km” e poi sul posto la lunghezza dei medesimi? Nulla, comunque, al confronto della chicca che annuncia, sullo stesso paletto, due località sia in una direzione che in quella opposta. Poco oltre m’imbatto anche in un cespuglio di cartelli per i quali occorrerebbe chiamare l’interprete egittologo munito di stele di Rosetta. Impilati uno sull’altro, come uno spiedino di pollo e peperoni, s’ammirano in tutta la loro eleganza grafica, dall’alto in basso, i seguenti segnali: limite d’altezza 2,5 metri, divieto dei 50 all’ora, fine del divieto dei 50 all’ora, divieto dei 30 all’ora, fine del divieto dei 30 all’ora, pericolo strettoia, lavori in corso. Un rebus che non sfigurerebbe sulla Settimana Enigmistica. Credete che scherzi? Per nulla. Viaggiare… sì viaggiare… Però, magari poterlo fare senza tutto ‘sto stress! Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

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MATTEO GRATTAROLA SI PRESENTA AL VIA DELL’ULTIMA PROVA TRICOLORE CON 12 PUNTI DI VANTAGGIO SU MAURINO.

1Trial 17 OTTOBRE ITALIANO - Campionato outdoor, junior e cadetti a Magreglio (CO) (due giorni) M.C. Canzo, via Lunate 22, Canzo (CO), tel. 0362-994198, 031/450471, fax 0362996568, e-mail cdv.eugeniog@tin.it

1Speedway 15 OTTOBRE Campionato triveneto (in notturna) a Lonigo (VI) M.C. Lonigo, via S.Marina 25, Lonigo (VI), tel. 0444-831894 , fax 0444835144, sito Internet www.motoclublonigo.com, e-mail info@motoclublonigo.com

17 OTTOBRE MONDIALE - GP Polonia a Bydgoszcz (Polonia) PZM, ul. Kazimierzowska 66, 02518 Varsavia Poland, tel. +48-22-8499361, fax +48-22-8487777, sito Internet www. pzm.pl, e-mail office@pzm.pl

18 OTTOBRE ITALIANO - Campionato a squadre a Terenzano (UD) M.C. Olimpia, via Leopardi 2, Terenzano (UD), tel. 360-917649, fax 0432506343, e-mail mcolimpia@hotmail.com

1Supermoto 18 OTTOBRE MONDIALE - GP Grecia a Salonicco ELPA, National Motorcycle’s Sporting Committee - 395, Messogion avenue, 153 43 Agia Paraskevi - Athens Greece, tel. +30-2106068885, fax +30-210-6068982, sito Internet www.elpa.gr, e-mail moto@elpa.gr Trofeo Husqvarna SM Cup a Ottobiano (PV) PMT Racing, Località Matrichesino, Montalcino (SI), tel. 0577-849242 anche fax, e-mail info@promotortoscana.it

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Emozionantissima e ricca di colpi di scena fin dalla partenza la lotta per il titolo tricolore del Trofeo Pit Bike XP 4T 110 “Over” tra i due contendenti, Devis Catellani (21) e Alessio Corneti (19).

Devis Catellani (Over), Mattia Gollini (Under), Giovanni Ferdani (XP 4 125 Street) sono i neo tricolori dei Trofei Polini Pit Bike. Chi si aspettava dall’ultima prova della Polini Italian Cup del 4 ottobre a Pomposa (FE), una scrematura dei pretendenti ai tre tricolori dei Trofei Pit Bike in palio, è rimasto deluso perché questo campionato ha nuovamente proposto una gara ricca di duelli fino all’ultima curva. Brivido totale nel Trofeo XP 4T 110 Over; Devis Catellani, già protagonista di un colpo di scena nella gara di Viterbo che lo aveva privato della vittoria finale per un’irregolarità tecnica si è presentato a quest’ultimo appuntamento con un vantaggio ridotto a 16 punti sull’inseguitore Alessio Corneti. In Gara 1 è arrivata per lui un’altra doccia fredda: partito dalla pole position, Catellani è incappato in due cadute che lo hanno costretto a faticare non poco per chiudere nono. Corneti, interprete di una gara magistrale che lo ha visto tagliare traguardo in prima posizione è così passato a comandare anche la classifica p rovvisoria con due punti su Catellani. Tutto si è così deciso in Gara 2. Questa volta Catellani non ha sbagliato nulla e, presa la testa del gruppo fin dalle prime battute, ha misurato gli attacchi di Corneti relegandolo in seconda posizione e conquistando il titolo tricolore. Belli anche i confronti tra Emanuele Frosi, Jacopo Schirò, Carmine Napodano e Cristian Rossi. Frosi e Schirò hanno duellato gomito a gomito nelle due frazioni. Partita facile, anche se non del tutto scontata, per Giovanni Ferdani, che è riuscito a conquistare il titolo della XP 125 4 Street a fine Gara 1 dopo una rincorsa affannosa resasi necessaria per rimediare alcuni errori nei primi giri superando all’ultimo un ottimo Agostino Ammirata.

Il suo rivale Roberto Bonomelli, l’unico che matematicamente poteva impensierirlo nella corsa al successo, è stato formidabile; scattando dalla pole ha dominato le due Gare. l’intera gara 1 lasciando dietro di sé il vuoto. Nel Trofeo XP 4T Under gara solitaria per Mattia Gollini, autore della pole e capace di dimostrare il suo strapotere con due fughe solitarie che gli hanno consegnato ulteriori 50 punti da aggiungere al suo bottino stagionale. Dietro di lui due secondi posti per Nico Spallanzani che ha avuto la meglio in Gara 1 su Simone Mazzola ed in Gara 2 su Riccardo Lodigiani. CLASSIFICHE XP 110 0VER GARA 1 1. Corneti; 2. Schirò; 3. Frosi; 4. Napodano; 5. Rossi; 6. Rossetti; 7. Giuranna; 8. Moreschi; 9. Catellani; 10. Munerato M.; 11. Camorcia; 12. Cuttitta; 13. Martini. GARA 2 1. Catellani; 2. Corneti; 3. Frosi; 4. Napodano; 5. Rossi; 6. Moreschi; 7. Munerato M.; 8. Giuranna; 9. Rossetti; 10. Cuttitta; 11. Camorcia; 12. Martini. IN CAMPIONATO 1. Catellani punti 182; 2. Corneti 179; 3. Rossi 125; 4. Napodano 120; 5. Schirò, Frosi 101; 7. Giuranna 81; 8. Munerato M. 79; 9. Moreschi 70; 10. Caloni 61; 11. Munerato S. 60; 12. Rossetti 55; 13. D’Andrea 36; 14. Cuttitta 19; 15. Camorcia 10; 16. Martini 7; 17. Spatari 3. XP 4T 110 UNDER GARA 1

1. Gollini; 2. Spallanzani; 3. Mazzola; 4. Castellini; 5. Lodigiani; 6. Ruiu. GARA 2 1. Gollini; 2. Spallanzani; 3. Lodigiani; 4. Castellini; 5. Ruiu; 6. Mazzola. IN CAMPIONATO 1. Gollini punti 222; 2. Spallanzani 159; 3. Lodigiani 144; 4. Mazzola 106; 5. Tagliavini 77; 6. Lamagni 56; 7. Santi 44; 8. Ruiu 41; 9. Vargas 32; 9. Castellini 26. XP 4T 125 STREET GARA 1 1. Bonomelli; 2. Ferdani; 3. Ammirata; 4. Gianfreda; 5. Giambrone; 6. Linfozzi. GARA 2 1. Bonomelli; 2. Ferdani; 3. Ammirata; 4. Giambrone; 5. Gianfreda; 6. Linfozzi. IN CAMPIONATO 1. Ferdani punti 225; 2. Bonomelli 197; 3. Gianfreda 137; 4. Ammirata 117; 5. Linfozzi 97; 6. Giambrone 94; 7. Grechi 31.

Devis Catellani è riuscito d’un soffio ad avere la meglio su Alessio Corneti nel Trofeo XP 4T 110 Over portandosi a casa l’XP 4T 110 riservata al vincitore.

Mattia Gollini (4) neo tricolore del Trofeo XP 4T Under. Nico Spallanzani (53), secondo, Riccardo Lodigiani, terzo.

Giovanni Ferdani vincitore del Trofeo XP 4T 125 Street con gli altri due protagonisti, Roberto Bonomelli (5), Carmine Gianfreda (69).


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