20 luglio - Motosprint 29

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ANTEPRIMA La Ducati maxi cruiser è realtà

29 20/26 LUGLIO 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1681

2,50 Euro (Italy only)

PROVA NOVITÀ Piaggio Beverly 300ie SUPERBIKE Rossi e SBK c’è feeling MOTO2 Elias piega Iannone

MOTOGP GERMANIA Rossi torna da protagonista Stoner ritrova la grinta Pedrosa si ribella a Lorenzo

La voglia Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

MATTA


Sommario numero 29/2010

1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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1PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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1IN PISTA

MotoGP GP Germania. Commenti, foto, pagelle, interviste dai nostri inviati al Sachsenring Moto2 GP Germania 125 GP Germania Superbike Rossi sulla Yamaha R1 a Brno

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1FUORISTRADA

Cross femminile A tu per tu con Chiara Fontanesi Varie Mondiale trial a San Marino Sportitalia I campionati regionali

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1SU STRADA

Anteprima Ducati maxi cruiser Prova novità Piaggio Beverly 300ie Attualità La produzione, le leggi, le novità Motolandia Turismo, viaggi, epoca Made in Abbigliamento e accessori

1MERCATINO

Compravendita di moto e accessori

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1GP GUIDA

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

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1RUBRICHE

Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo

16 18 80 86 87

Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione DARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCA LAZAZZERA 051.6227.251 CRISTIAN TROMBA 051.6227.393 IGLIS BACCHI 051.6227.293 LUIGI RAIMONDI 051.6227.252 VANNI ROMAGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione CINZIA STAFFA 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio CLAUDIO GIROTTI 051.6227.341 GIUSEPPE RIMONDI MAX MATTIOLI

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

Doveva finire, ma quanta amarezza... L’UFFICIALIZZAZIONE del divorzio tra Stoner e la Ducati, benché largamente annunciata, mi ha investito con una violenza quasi fisica, come quelle brutte notizie che aspetti da tempo ma vorresti non arrivassero mai. Le dolci parole dei comunicati stampa suonano quasi stonate alle mie orecchie e di sicuro non stemperano la delusione, né rendono la realtà meno amara. Sì, perché questo binomio più volte mi ha fatto saltare dal divano e provare intensissime emozioni: il trionfo improvviso alla prima gara, la serie di vittorie incontrastate, i distacchi di mezzo secondo inflitti in due curve, il primo titolo mondiale, la guida istintiva di Casey, quasi animalesca, quel suo sorriso profondo, sincero e liberatorio dei momenti migliori, lasceranno un segno indelebile dentro di me. Sbucati quasi dal nulla, total-

mente inaspettati, la Ducati e Casey, come Davide contro Golia, hanno lasciato tutti a bocca aperta, messo in discussione piloti e Case che prima dominavano, si sono posizionati sul tetto del mondo. Che dire di Stoner? Pochissimi piloti del motore hanno lasciato un solco così profondo nel mio cuore; e la Ducati, con quel suo suono speciale, diverso da tutte, che bello vederla scodare, pompare, imbizzarrirsi, sbacchettare, ribellarsi al pilota quasi fosse viva, ma allo stesso tempo così maledettamente veloce. Non sono sempre state rose e fiori: la bellissima ma dolorosa lotta con Valentino a metà 2008 ha scalfito molte supposte certezze, la crisi fisico mentale del 2009 ha fatto vacillare il binomio, le prestazioni altalenanti di quest’anno hanno deluso le aspettative e spento il sorriso. Ma

le vittorie schiaccianti alternate alle cocenti sconfitte, i problemi “misteriosi”, hanno contribuito a rendere questa coppia così affascinante. Se Valentino e la Yamaha si potessero incarnare in una donna, questa sarebbe la bellissima moglie ideale che tutti invidiano, che ti porta in palmo di mano, che sa sorprenderti sempre, così che da lei ti aspetti comunque il massimo... Allo stesso modo Casey e la Ducati li immagino una donna dalla bellezza sconvolgente, dal fascino inebriante, che si concede in modo quasi violento ed improvviso solo ed esclusivamente quando ne ha voglia lei, che ti lascia col fiato sospeso e poi magari il giorno dopo la vedi sotto braccio ad un altro. Certamente più logorante ma anche più eccitante... Ecco, a me piacciono le imprese quasi impossibili, i piloti bravi

L’APOTEOSI DEL SUCCESSO FIRMATO DUCATI E STONER: LA CELEBRAZIONE DEL TITOLO MONDIALE VINTO NEL 2007 INSIEME A BEN 10 GP. L’ANNO SUCCESSIVO CASEY È STATO SECONDO E NEL 2009 QUARTO. IN TRE STAGIONI HA COLLEZIONATO 20 SUCCESSI. motosprint

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Caro Bruno, il pubblico televisivo è molto legato al personaggio: lo sci senza Tomba è esclusiva degli appassionati e lo stesso vale per la moto. I campionissimi fanno i grandi numeri, che senza di loro si ridimensionano. Facciamocene una ragione. COSA NE PENSATE DEL TITOLO BR...SÌ? Cosa ne pensate per il titolo: “BrNo? BrSì! Per Max campione del mondo!” O qualcosa del genere? Giocando sul no e sul sì? Antonio

Ottimo suggerimento. Raccolto. Direi che siamo in sintonia... SE CONOSCO I GIAPPONESI... HAGA È PERMALOSO Conosco la permalosità dei giapponesi e sono convinto che Haga non sta dando il massimo e, detto fra noi, non si può dargli torto se si pensa allo scherzo che gli ha fatto Fabrizio nella scorsa stagione. Voi cosa ne pensate della sua scarsa vena? Romano Cionini-Visani

Dici che per far dispetto alla Ducati, Haga sta trascinandosi nella sua peggior stagione? Autolesionistico all’eccesso...

IN BREVE

CASEY E DUCATI MI SPEZZATE IL CUORE

LEGGO CON DISPIACERE CHE LA MOTOGP PERDE PUBBLICO Leggo con dispiacere che le gare della MotoGP perdono spettatori di brutto, mentre nelle altre categorie più o meno rimangono gli stessi. Non è raro sentire gli “pseudo appassionati” dire che senza Rossi hanno smesso di seguire le gare. Io le guardo sempre tutte, come le guardavo ai tempi di Pasolini e Agostini. Bruno Murer Valdobbiadene (TV)

ma dannati: chi vince, tocca poi il fondo ma ha ancora la forza di ritornare e vincere ancora. Stoner e la Ducati lo hanno fatto, Vale e la Yamaha lo fecero nel 2004, ora sanno di muffa... Con grande tristezza auguro a Casey tutto il bene possibile, sapendo perfettamente che se troverà in Honda chi lo capisce (Suppo?) e gli daranno la moto (o meglio, l’anteriore) che necessita, sarà un avversario formidabile. Allo stesso tempo mi aggrappo ancor più ai ragazzi della Ducati, persone straordinarie che hanno reso possibile l’impossibile; mi auguro possano avere il pilota che rincorrono da tempo per continuare ad alimentare il sogno. David

CALENDARIO MOTOGP TORNIAMO AI CIRCUITI STORICI CREDO ci sia da riflettere sul perché, nel calendario della MotoGP, ci siano addirittura 4 gare in Spagna e sul perché non si corra più in certi circuiti. Si, va bene, il circuito di Aragon ha sborsato fior di milioni per avere la MotoGP ma, a parer mio, al posto del terzo o quarto gran premio in Spagna ne infilerei uno d’Austria, del Belgio, del Sud Africa o del Brasile. O, se voglia-

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MAX SA PORTARE LA BALLERINA CON LA GARA di Brno, Max Biaggi pone una seria ipoteca sulla conquista del Campionato Mondiale Superbike e lo fa nel migliore dei modi: con un tocco di classe altissimo. Infatti, pur avendo a disposizione una moto “ballerina” ha fatto vedere cosa è capace di fare un pilota dotato di così elevato talento. o Le sue due gare sono e state la dimostrazione e di come si deve guidare per lottare per la conqui-sta di un titolo mondiale:: o. velocità, classe e calcolo. Caratteristiche che solo i el grandi posseggono nel loro DNA. A Brno l’Aprilia valeva la posizione di Camier ma Max, mettendoci tanto del suo, l’ha fatta volare in alto ed ora può controllare il suo diretto avversario, Leon Haslam, con più tranquillità. Certamente alla Casa di Noale va riconosciuto il merito di aver creduto in questo campione spesso bistrattato, ma non si deve dimenticare che i successi dell’Aprilia sono legati, a doppio filo, a Biaggi sin dal primo Campio-

nato del Mondo vinto nella 250 nel 1994. Spero proprio che da oggi tante illazioni, spesso gratuite, nei confronti di Max, cessino e siano giustamente riconosciute le sue immense qualità. Chi possiede un minimo di cultura motociclistica non può non innamorarsi, sportivamente parlando, della sua guida perfetta, da vero artista delle due ruote. Paolo Crecco - Frosinone

LA SFIDA ROSSI - BAYLISS NEL 2011 SI POTRÀ FARE! Ragazzi, forse non avete ancora capito bene cosa significhi il passaggio di Rossi alla Ducati: si potrà fare la sfida con Bayliss! Alessandro Guidotti Pisa

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Lettere

ANCH’IO ho amato molto Suzuka, perché vi si respira un’atmosfera unica. Sei nella patria dei colossi motociclistici, sei in una struttura dove tutto ruota intorno al mondo dei motori, dall’albergo al parco a tema, ai negozi. E quando ti affacci sulla tribuna centrale e ti compaiono davanti il rettilineo in discesa e i box ti percorre un brivido di emozione. La pista è bellissima, tecnica, e anche pericolosa. Troppo. Per le MotoGP, ma lo era già per le 500. E non c’è molto che si possa fare, per la conformazione del terreno su cui sorge, per renderla più sicura. Per questo, credo, non si sta facendo nulla. In fondo la Honda è proprietaria anche di Motegi... Venendo ai 4 GP in Spagna, sono sicuramente troppi, ma Dorna non voleva rinunciare al diciottesimo GP e non c’erano molte alternative ad Aragon, dopo la rinuncia dell’Ungheria. Non so se il circuito spagnolo per avere la gara abbia pagato “fior di quattrini”, so che ogni organizzatore deve pagare una cifra consistente per avere un GP del Mondiale, e so che assicurarselo nella grande maggioranza dei casi non è una operazione motosprint

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remunerativa, ma una forma di promozione del circuito e del Paese che lo ospita. Perché non si va più in tanti circuiti storici? Perché quei circuiti non si sono adeguati alle prestazioni delle moto e non hanno le caratteristiche di sicurezza imposte dal Motomondiale. Oppure perché non vi sono organizzatori interessati a portare là il Motomondiale. È per queste concause che non si va più in circuiti e Paesi dove si è corso in passato.

TRIBUNE SBK NON C’È SEMPRE POSTO PER TUTTI DOPO aver letto la lettera di Niko Baldini sul n. 28 mi viene in mente la gara da me vissuta all’autodromo di Monza... Anche a me è successa la stessa cosa: una tribuna era per la Yamaha, una per la BMW, una per la Ducati... Ne rimaneva solo una libera (il biglietto era caro anche per me, non solo per loro...) ma la parte migliore della tribuna era esclusiva altrui e a me non è rimasto che accomodarmi in parte alle strisce, con albero davanti... Non c’è sempre posto per tutti. Ho pagato lo stesso prezzo di chi la gara se l’è goduta con una visuale libera! Giuseppe Centurelli

APOLOGIA DI CAMPIONE VI RACCONTO IL VERO BIAGGI DOPO il capolavoro di Brno, sento di dover dedicare qualche mio pensiero al grande Max Biaggi, un talento straordinario che, nonostante la brillante carriera, ha finora raccolto molto meno di quanto meritasse ed abbia dimostrato di valere. Vuoi per il suo carattere poco diplomatico e soprattutto poco mediatico, vuoi per la sua città di origine – forse la più bella del-

mondo, ma non terra di motori, né di relativi potentati - vuoi per la mancanza del Fattore C, che alla fine è indispensabile... Eppure è sempre lì: a 39 anni e con prole, a lottare per un Mondiale SBK mai vinto da piloti italiani, con l’entusiasmo e la grinta di un ventenne. E non mi si dica che le Superbike sono la serie B del motociclismo, chiunque se ne intende sa che le “derivate di serie” hanno sì e no una ventina di cavalli in meno delle MotoGP, girano in pista ormai con tempi superiori di appena 6-7 decimi a giro, ed i piloti hanno una cattiveria agonistica che la MotoGP si sogna. Ma torniamo a lui, al grande Max. Adesso finalmente meno inviso a tanta stampa “sportiva” e non, ed a tanti pseudo tifosi di motociclismo il cui più grande divertimento è stato per anni quello di tifargli contro, di dedicargli fischi e coretti da stadio irripetibili, anche sotto al podio. Scusate lo sfogo, ma essere stato in trincea con lui e con i (pochi) fedelissimi che hanno mandato giù tante provocazioni e bocconi amari senza mai abbandonarlo mi inorgoglisce ed i risultati di questa stagione, non possono non avere il sapore della rivincita, soprattutto nei confronti di quei potentati (vedi Dorna ed alcune Case motociclistiche, una su tutte) che credevano di averlo messo fuori dai giochi già alla fine del 2005, chiudendogli intenzionalmente tutte le porte con un corporativismo di stampo massonico-mafioso, supportato anche da molta stampa. Conosco Max da più di dieci anni e posso garantire che si tratta di uno dei piloti più alla mano che ho incontrato, che la sua quasi maniacale ricerca della perfezione tecnica in ogni dettaglio è dote che solo pochissimi fuoriclasse possiedono, altro che lamentoso! Grazie Max! Grazie campione! Giuseppe Massaro Roma

ROSSI IN DUCATI STA SCAPPANDO DA LORENZO? SCRIVO per trasmettere una mia impressione riguardante il passaggio di Rossi alla Ducati. Questa sua volontà di lasciare la Yamaha mi lascia un po’ perplesso: mi sembra più la fuga da un compagno di squadra troppo forte che il cercare l’ennesima sfida. Non ha sempre detto Rossi di aver già dimostrato quello che doveva dimostrare passando dalla Honda alla Yamaha? E che non avrebbe affrontato altre sfide simili? Non c’è in Yamaha quell’ambiente così familiare che lo aveva indotto a dire di voler chiudere lì la carriera? A Lorenzo che dichiara di voler battere Rossi con stessa moto, mi sarei aspettato che Valentino avesse detto: ok, accetto la sfida e vediamo chi è il più forte. Stesso tutto e vediamo chi ne ha di più. Invece... Non credo siano cambiate le cose alla Ducati o alla Yamaha, credo che per la prima volta il galletto che gli hanno messo nel pollaio non sia di quelli che cadono nelle sue trappole psicologiche ma uno molto forte di testa, che tiene il gas aperto senza timori reverenziali. Cosa ne pensa? Pier Paolo Mambriani

PENSO, caro Pier Paolo, che il nostro Enrico Borghi abbia sintetizzato alla perfezione la situazione alla fine del suo pezzo sul n. 26 «Quel che succede fa pensare che non sia Rossi a sbattere la porta, ma Lorenzo che riesce a spingerlo fuori...». Valentino si sente tradito, e non gli basta più battere Lorenzo. Vuole battere anche la Yamaha. La trovo una scelta coraggiosa, non di comodo. I rischi non mancano.

IO LA PENSO COSÌ

mo, si possono anche fare un secondo GP in Giappone, Germania o Francia. Di certo non tornerei ad Istambul o a Shangahi che non mi hanno trasmesso nulla, ma sarebbe divertente rivedere i piloti che gareggiano a Spa o a Salisburgo. Non chiedo di tornare sull’Isola di Man o al vecchio Nurburgring, ma in circuiti dove ci sono state epiche vicende come Welcom (Rossi/ Biaggi) e Hockenheim (RaineySchwantz) perché no? Mi chiedo anche perché la Honda non abbia tolto i muretti pericolosi da Suzuka, un tracciato storico e bello da vedere. Era uno dei miei preferiti e non capisco perché la Casa di Tokyo non abbia fatto le modifiche richieste dai piloti. Lorenzo Pugliesi


Officina

di Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it

RENDIMENTO O VOLUMETRIC

MISURE DI CORSA ED ALESAGGIO

Incidono sul tiro ai bassi e medi regimi?

IL NUOVO 6 CILINDRI IN LINEA BMW È UN MOTORE A CORSA LUNGA. LE VALVOLE HANNO UN DIAMETRO CONTENUTO ED IL DIAGRAMMA DI DISTRIBUZIONE NON È MOLTO SPINTO.

PER quale ragione, se si vuole avere più coppia ai bassi e medi regimi (e quindi una maggiore elasticità) senza modificare la cilindrata, occorre aumentare la corsa e ridurre l’alesaggio? Insomma, perché i motori a corsa lunga sono meno potenti ma hanno un funzionamento più regolare in basso? Marcello De Luca Roma

SU QUESTO argomento sovente le idee non sono chiare; anzi, non di rado sono proprio sbagliate. Ogni tanto si sente dire che i motori a corsa lunga hanno più coppia, o che per migliorare il tiro in basso occorre allungare la corsa, come riportato nella sua mail. Sono panzane. È vero che di norma i motori con un rapporto corsa/alesaggio (C/D) più alto, a parità di cilindrata, erogano la coppia massima a un regime più basso, motosprint

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ma questo accade in quanto, essendoci meno spazio a disposizione nella testa, i funghi delle valvole hanno un diametro minore. In effetti, risultati analoghi si possono ottenere anche con rapporti C/D più bassi; basta montare delle valvole piccole, e di conseguenza impiegare anche condotti di diametro modesto. Naturalmente questo non lo fa praticamente nessuno; motori con alesaggio notevolmente superiore alla corsa vengono realizzati per avere una elevata potenza massima e quindi sono dotati di valvole grandi. I motivi per adottare rapporti C/D bassi sono proprio due, fondamentalmente: poter far girare il motore più forte e poter installare valvole più grandi. Per avere un tiro vigoroso ai medi e bassi regimi occorre non solo impiegare valvole di diametro relativamente modesto, ma anche impartire ai condotti di aspirazione

una considerevole lunghezza. E assolutamente fondamentale è la fasatura della distribuzione, che deve essere piuttosto “stretta”, ovvero tranquilla, con anticipi di apertura e ritardi di chiusura di modesta entità. Tutto questo però è deleterio ai fini della potenza massima. Di conseguenza, per quanto riguarda i moderni motori di alte prestazioni, si fa ricorso a rapporti C/D piuttosto bassi, si adottano invariabilmente valvole molto grandi e si utilizzano alberi a camme con fasature spinte e leggi delle alzate piuttosto radicali. La lunghezza dei condotti di aspirazione è modesta, al fine di ottenere un elevato RENDIMENTO VOLUMETRICO agli alti regimi. Questo porta, come detto, a una perdita di “tiro” ai medi e bassi regimi; il motore ha un funzionamento che magari è sempre fluido, ma una erogazione decisamente fiacca al di sotto di una certa velocità di rotazione (in genere piuttosto elevata). Per limitare la portata di questo problema, ovvero per migliorare l’andamento della curva di coppia, senza penalizzare le prestazioni di punta, i tecnici hanno due strade: adottare una distribuzione a fasatura variabile o impiegare un sistema di aspirazione con condotti di lunghezza variabile. In campo moto questa seconda soluzione si sta diffondendo in misura via via crescente, mentre nel settore automobilistico è molto utilizzata la prima (e in svariati casi, addirittura, vengono adottate tutte e due assieme). Tenga presente che, ad ogni dato regime, la coppia (e quindi anche la potenza) fornita da un motore è legata al prodotto di due

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soli parametri: la pressione media effettiva e la velocità di rotazione. La prima di queste due voci dipende a sua volta dal prodotto dei tre rendimenti (termico, meccanico e volumetrico). La coppia è data dal prodotto della pressione media effettiva per la cilindrata, e la potenza da quello tra la coppia e il regime di rotazione. Dunque, ferma restando la cilindrata, alesaggio e corsa non entrano in gioco. Da essi, però, dipendono le misure delle valvole che si possono installare e il regime di rotazione che si può raggiungere senza che le sollecitazioni meccaniche divengano eccessive.

3 CILINDRI, 50 CM3 MOTORE SUZUKI DA CIRCA 20 CV! UN MIO amico sostiene che in passato, quando nella classe 50 GP erano impegnate le Case ufficiali, è stato realizzato un motore a tre cilindri di 50 cm3 dalla potenza strabiliante. È vero? Chi lo aveva costruito e come andava? È vero che quelle moto da corsa erano degli autentici gioielli di meccanica? Giorgio Cocchi Bologna

QUANTO le hanno detto corrisponde a verità, anche se il motore in questione, che aveva fornito ottimi risultati al banco, non è mai sceso in gara. Doveva essere l’arma totale della Suzuki per il 1968, ma la Casa giapponese si ritirò dall’attività agonistica ai massimi livelli (GP) assieme alla Honda proprio all’inizio di tale anno (proprio come avevano fatto la Guzzi, la Gilera e la Mondial al termine

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Officina DOSATURA

della stagione 1957). Gli anni Sessanta sono stati favolosi, sotto l’aspetto tecnico. Hanno visto la graduale affermazione dei motori a due tempi nelle piccole cilindrate, contrastati da pluricilindriche a quattro tempi di una raffinatezza straordinaria. Le gare dei “cinquantini” erano diventate popolari in molte nazioni all’inizio del decennio e la FIM istituì un campionato europeo nel 1961, che ebbe un grande successo e venne vinto da Hans-Georg Anscheidt sulla Kreidler. Nella stagione successiva ebbe inizio il mondiale per moto di questa cilindrata, che vide come protagoniste, oltre alla stessa Kreidler, la Honda (con una monocilindrica bialbero a quattro valvole da 9,5 CV a 14.000 giri/min) e la Suzuki. Quest’ultima vinse il titolo con Ernst Degner; la sua monocilin-

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WORLD TITLES

NATIONAL & INTERNATIONAL TITLES

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drica raffreddata ad aria aveva l’ammissione a DISCO ROTANTE ed erogava una potenza che verso la fine dell’anno era salita a una decina di cavalli a 12.000 giri/min. La Casa giapponese vinse il mondiale anche l’anno seguente, con Hugh Anderson; la potenza della sua monocilindrica era salita a 11

DISCO ROTANTE VALVOLA DI FORMA DISCOIDALE, DI NORMA FISSATA AD UNA ESTREMITÀ DELL’ALBERO A GOMITI; GIRANDO SCOPRE O OSTRUISCE IL CONDOTTO DI ASPIRAZIONE. CONSENTE DI OTTENERE PRESTAZIONI MOLTO ELEVATE E IN PASSATO HA AVUTO UNA NOTEVOLE DIFFUSIONE SULLE MOTO DA CORSA (MA NON SOLO)

CV a 13.000 giri/min e il cambio aveva nove marce e non più otto come il modello dell’anno precedente. Per il 1964 la Honda realizzò un autentico capolavoro, che esordì verso il termine della stagione precedente; si trattava della bicilindrica RC 114, bialbero a otto valvole (alesaggio 33 mm, corsa 29 mm), che pare fornisse circa 15 CV a un regime dell’ordine di 20.000 giri/min. Il mondiale, però, andò nuovamente alla Suzuki di Anderson, che ora disponeva di 13 CV a 14.000 giri/min. L’anno dopo vinse la Honda, con Ralph Bryans (ed è stato l’unico mondiale 50 conquistato da una moto a quattro tempi). La Suzuki, però, aveva allestito una piccola bomba, con motore bicilindrico raffreddato ad acqua (il cui alesaggio di 32,5 mm era ab-

binato a una corsa di 30 mm), la RK 65, che forniva una potenza inizialmente dell’ordine di una quindicina di cavalli, che sarebbero saliti a 17,5 CV alla fine dello sviluppo. Questa moto, dotata di un cambio a 12 marce, vinse tre mondiali consecutivi con Anscheidt (nel 1968 corse come “privato”, per via del ritiro della Casa). Non contenta di questi eccezionali risultati, la Suzuki aveva realizzato un motore tricilindrico, sempre con ammissione a disco rotante, che aveva un alesaggio di 28 mm e una corsa di 26,5 mm e che erogava circa venti cavalli a 19.000 giri/min. Avrebbe dovuto esordire nel 1968, ma il programma venne cancellato per via del ritiro della Casa dai GP. Il cambio era a 14 marce, il che fa supporre che il campo di utilizzo non fosse particolarmente esteso…

POTENZA E ALTITUDINE IN QUOTA, PERDITE DI CV INEVITABILI DOPO diversi anni, nei quali avevo ridotto ai minimi termini l’attività motociclistica, ho ripreso a fare qualche gita nel fine settimana. Mi sono subito accorto che le moto di oggi sono puttosto diverse rispetto a quelle che ero abituato a guidare. Ciò che mi ha colpito è che quando si affrontano i valichi alpini, o comunque si sale molto di quota, il motore perde potenza in misura minore rispetto a quanto accadeva una volta e continua a funzionare con estrema regolarità. Vorrei sapere come è stato possibile ottenere questo miglioramento. Franco Cella Torino

MANO a mano che aumenta l’altitudine, l’aria diventa meno densa: ogni unità di volume contiene un numero minore di molecole, rispetto a quante ne “ospita” al livello del mare. La densità cambia anche con la temperatura: nell’aria più fresca le molecole sono meno distanziate tra loro e uno stesso volume ne contiene un numero maggiore. Quando si va in montagna, dunque, da un lato vi è una (notevole) diminuzione della densità dell’aria dovuta alla quota e dall’altro vi è un (lieve) aumento della densità stessa, determinato dal fatto che la temperatura diminuisce. Questo aumento non è comunque in grado di compensare la diminuzione dovuta all’aumento di altitudine e di conseguenza l’aria diventa comunque meno densa. Ciò com-

E TITOLO, DETTA ANCH IN PESO O RT O PP È IL RA TE IL CARBURAN TRA L’ARIA E LA CE IS M LA O CHE FORMAN E FORNITA IL COMBUSTIB AL MOTORE

porta, come ovvio, una diminuzione di potenza, che indicativamente è dell’ordine del 10% ogni 1.000 metri. Fino a non molti anni fa i motori erano tutti alimentati per mezzo di carburatori, dispositivi semplici ed efficaci, ma non in grado di compensare davvero gli effetti delle variazioni di densità dell’aria. In fin dei conti il motore, in identiche condizioni di funzionamento (regime e apertura della manopola del gas), aspira lo stesso volume di aria, anche se essa ha una differente densità… Non per nulla negli anni Cinquanta e Sessanta non di ra-

do i costruttori prescrivevano di impiegare un getto leggermente più piccolo durante il periodo estivo, in modo da mantenere la corretta DOSATURA della miscela aria-carburante, nonostante il fatto che l’aria stessa fosse più calda e quindi meno densa. Con l’alimentazione a carburatore, mano a mano che si sale di quota, la miscela tende ad arricchirsi e questo contribuisce ulteriormente a peggiorare le prestazioni. I sistemi di iniezione moderni, invece, in genere sono in grado di compensare accuratamente la minore densità dell’aria (almeno entro certi limiti) e di mantenere la giusta dosatura anche in quota. Dunque, la perdita di potenza è minore; si tratta infatti solo di quella determinata dalla variazione di densità dell’aria.

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Paddock Velocità, cross, enduro, trial

Blazusiak ritirato per infortunio

IL NEOZELANDESE Chris Birch (nella foto), 29 anni, ha vinto il Red Bull Romaniacs, la gara di enduro estremo più popolare dopo l’Erzberg Rodeo. Birch, pilota KTM, era arrivato all’ultima delle quattro giornate di gara con un vantaggio di 23 minuti, ma ha continuato a spingere conquistandone altri 6. «Considerando i miei problemi tecnici dei giorni scorsi pensavo che non sarei nemmeno riuscito a finire la gara – ha esultato Birch all’arrivo –, figuriamoci vincerla. Sono davvero contento». Dietro di lui l’ex trialista britannico Graham Jarvis (Sherco), e poi il tedesco Andreas Lettenbichler (BMW G 450 X), il britannico Paul Bolton (KTM) e il sudafricano Jade Gutzeit (KTM). Costretto al ritiro Tadeusz Blazusiak, per il forte colpo subito alla spalla già infortunata, in una scivolata: «Verso la fine della speciale il dolore era insopportabile per riuscire ad arrivare fino in fondo e mi sono dovuto fermare» ha detto, sconsolato.

CROSS DELLE NAZIONI

PRESELEZIONE DEL TEAM BELGA JOEL SMETS, quattro volte iridato di cross 500 e commissario tecnico della Federazione Motociclistica Belga, ha convocato sette piloti per il primo raduno in vista della selezione dei tre componenti del team che parteciperà al Cross delle Nazioni, in programma negli Stati Uniti il 26 settembre. Nella rosa ci sono: Clement Desalle, Steve Ramon, Ken De Dycker, Kevin Strijbos, Jeremy Van Horebeek, Dennis Verbruggen e Joel Roelants. Quest’anno per Smets c’è, dunque, solo l’imbarazzo della scelta. Per ora, ha tenuto a sottolineare il CT, l’unica certezza per la terna finale è quella di Clement Desalle. motosprint

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Hayden in Moto2 I COLORI SONO IL ROSSO/BIANCO/BLU DELLA BANDIERA USA MA ANCHE DELLA HONDA, LA MANO È QUELLA DI ALDO DRUDI: CON QUESTA MORIWAKI MD600 ROGER LEE HAYDEN, FRATELLO DI NICKY, PRENDERÀ PARTE COME WILD CARD ALLA GARA DELLA MOTO2 CHE SI CORRERÀ IL 29 AGOSTO A INDIANAPOLIS, SCHIERATO DALLA HONDA AMERICA. MANAGER DELL’OPERAZIONE È KEVIN SCHWANTZ, EX IRIDATO DELLA 500 GP NEL 1993. LA HONDA AMERICA VUOLE REALIZZARE ANCHE MAGLIETTE E CAPPELLINI DISEGNATI DA DRUDI PER VENDERLI AL PUBBLICO E DEVOLVERE IL RICAVATO ALL’ASSOCIAZIONE BENEFICA RIDE FOR KIDS.

A TEBB LA SEMIFINALE 2 DEL GRASS TRACK UEM Jorg Tebb ha vinto nella pista olandese di Aduard la semifinale 2 del campionato individuale UEM di grass track. Il pilota tedesco ha preceduto i padroni di casa Stiekema e De Jong. Dopo una manche di finale elettrizzante si sono qualificati per la finale di La Reole, in Francia, il prossimo 7 agosto, anche Wolff, Godden, Smolinski e come riserva Rozenberg. IL TEAM SUZUKI MOTOGP VA SULL’IPHONE Tecnologia iPhone per Rizla, sponsor della Suzuki MotoGP, che ha creato una sua applicazione. La Rizla App è scaricabile gratuitamente da iTunes (ricerca: Rizla) e permette di avere sull’iPhone tutte le informazioni relative all’attività del team MotoGP, il calendario delle gare e le note biografiche dei piloti; c’è una seconda sezione, musicale, con aggiornamenti sugli artisti, i concerti e i dettagli su brani e video disponibili. HONDA PRO RACING SUI SOCIAL FORUM Honda Pro Racing si è allargata anche ai social forum: è possibile seguire le ultime novità su www.twitter.com/ hondaproracing , diventare fan del sito www.facebook.com/ hondaproracing e accedere al canale dedicato su youtube: www.youtube.com/ hondaracingeurope .

IN BREVE

RED BULL ROMANIACS VINCE BIRCH

BETTI: SPONSOR ECOLOGICO, MOTO A EMISSIONI ZERO Essere in testa al campionato e-Power per moto elettriche dopo due gare ha permesso a Thomas Betti di trovare uno sponsor... di settore: a partire dalla gara di sabato 24 luglio, a Laguna Seca, nel week-end della MotoGP, Energy Resources appoggerà il pilota italiano che corre con una moto sviluppata dalla sua squadra, la Betti Racing. «L’accordo raggiunto con la Betti Racing ci permette di divulgare la nostra filosofia aziendale – ha considerato l’amministratore delegato Enrico Cappanera –, basata sull’impiego di fonti rinnovabili legato al concetto di mobilità sostenibile: è il massimo».

CON CHRIS WALKER

PRIMA VITTORIA A DELLA NORTON

BOOG CAMPIONE Xavier Boog (nella foto), ventiduenne di Colmar, ha conquistato il titolo francese MX1 nella penultima prova del campionato, a Iffendic, ma la certezza matematica l’aveva raggiunta già prima delle prove: l’unico pilota ancora in grado di insidiare la sua leadership era Anthony Boissière, ma l’infortunio patito in Svezia gli ha impedito di scendere in pista a Iffendic, e Boog si è ritrovato automaticamente campione; senza colpo ferire ma con un bottino complessivo di 10 manche vinte e podi in tutte le gare, a parte la prima. Boog, che fino all’anno scorso aveva corso nel campionato tedesco, ha vinto la terza manche; le prime due a Nicolas Aubin.

PRIMA vittoria per la Norton appena rinata, anche se si tratta di una gara molto particolare, in cui la classifica viene stilata in base al tempo fatto registrare sul giro secco. È successo nella Thundersprint a Northwich, in Gran Bretagna: Chris Walker, ex pilota del mondiale Superbike e attuale direttore vendite della Norton, ha portato al successo una delle nuovissime Commando 961SE fermando il cronometro in 21”87 su un tracciato di appena 402 metri. Erano al via anche Steve Parrish, ex pilota del motomondiale 500 GP, e Danny Webb, pilota della 125.

«Le tre cose più belle di casa? La famiglia, la cucina della mamma e la pista da kart che abbiamo allestito» Chaz Davies (Road Racer X)

GRASS TRACK, KYLMAKORPI VINCE E ALLUNGA IL TERZO GRAN PREMIO DELLA SPECIALITÀ LONG E GRASS TRACK, DISPUTATO MARTEDÌ 13 LUGLIO IN NOTTURNA NELLA PISTA DEL “DIAMANTE” DI MARMANDE, NEL SUD DELLA FRANCIA, HA VISTO SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO JOONAS KYLMAKORPI. IL FINLANDESE DOPO TRE PROVE GUIDA LA CLASSIFICA GENERALE CON 14 PUNTI DI VANTAGGIO SULL’OLANDESE PIJPER, 21 SUL TEDESCO SPEISER E BEN 28 SULL’OTTO VOLTE CAMPIONE DEL MONDO GERD RISS.

ALBACETE 24 OTTOBRE

COPPA NSF100 SCONTRO FINALE CI SARÀ una finale internazionale per le Honda NSF100 Cup, organizzata in collaborazione con la UEM, l’Unione Europea Motociclismo: lo ha annunciato la Honda Europa. La gara si correrà il 24 ottobre ad Albacete, in Spagna, e parteciperanno i migliori dei vari campionati del Continente. Sono numerose le serie disputate a livello nazionale con le NSF100, aperte a piloti dai 10 ai 13 anni: Belgio, Germania, Finlandia, Svezia ed Italia. Fuori dell’Europa le NSF100 gareggiano anche in Australia, Giappone, USA e Sud Africa. Le moto per la gara di Albacete verranno fornite dalla Honda Italia. motosprint

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Paddock IDENTIKIT AFFATICAMENTO

SIMPSON FA IL CHECK UP

TROFEO ENDURO KTM

129 PARTENTI A PIEDILUCO

C’ERA anche Giovanni Sala, come supervisore KTM, alla quarta prova del Trofeo Enduro KTM, l’11 luglio a Piediluco (TR), con ben 129 piloti al via. La classe E1 è stata dominata da Donelli, la E2 è stata vinta da Perletti. Nella E3 si è imposto la wild card Granocchia che ha approfittato dell’assenza di Giannotti, dominatore delle gare precedenti. Nella E4, infine, ennesima vittoria di Caprioli (nella foto). Prossima gara del Trofeo Enduro KTM il 5 settembre a Bagnaria (PV).

TEST A BARBER

BLAKE YOUNG FRATTURATO BLAKE Young, pilota del team Makita-Suzuki nella Superbike americana, si è fratturato una vertebra cadendo durante un test a Barber, Alabama. Il 22enne del Wisconsin si era rialzato apparentemente senza problemi e solo nei giorni successivi, vedendo che il dolore alla schiena persisteva, si è sottoposto a controlli che hanno evidenziato la frattura della vertebra L-1. Young, quest’anno vincitore di due manche a Road Atlanta, non necessita di chirurgia, ma gli è stato applicato un bendaggio. Da definire i tempi di guarigione. motosprint

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IL PILOTA ufficiale del Team KTM MX2, Shaun Simpson, è rientrato alla base logistica in Belgio per sottoporsi ad una serie di test clinici, soprattutto del sangue, e cercare di identificare le cause dell’eccessivo affaticamento che lo ha limitato nelle ultime prove del mondiale. Il ventiduenne scozzese ha già effettuato degli esami che hanno evidenziato segni di carenza di alcuni elementi importanti che possono essere alla base dei suoi problemi. La speranza è di riuscire a trovare cause e cura in tempo per la gara dell’1 agosto a Lommel, in Belgio, che segnerà la ripartenza del campionato dopo la sosta di tre settimane.

CROSS BELGA

GUARNERI FATICA TERZA prova di campionato belga MX1 rovente a TorgerenBerg, sia per il meteo, sia per lo schieramento, con al via molti dei migliori del mondiale. Clement Desalle (nella foto) ha vinto due manche, Steve Ramon una e grazie ad un secondo e un terzo posto ha rafforzato la sua posizione di leader. In seconda posizione in campionato resta Davide Guarneri che ha però perso terreno da Ramon (è a -24 punti). Il pilota italiano del team belga Honda LS ha concluso la terza prova con due quarti ed un sesto posto.

JOHN HOPKINS 1

Una serie spaventosa di infortuni e 22 interventi chirurgici, ma il polso fratturato più volte è un guaio grosso. E ti sei dovuto fermare. Il problema era dovuto a due ossa che si sovrapponevano: il radio spingeva sul polso e toccava un altro osso. Mi sono fatto visitare da un mucchio di dottori e ho sentito specialisti di ogni tipo: mi hanno detto che questo non solo avrebbe posto fine alla mia carriera di pilota, mi sarebbe anche costato la perdita dell’osso del polso.

2

Anche un luminare come il dottor Ting si è rifiutato di effettuare un altro intervento chirurgico. Abbiamo trovato uno specialista a San Diego che aveva già applicato la mia stessa procedura ad un altro paziente, ottenendo un recupero del 90%. Mi ha accorciato leggermente il radio ed ha fatto qualcosa anche su tendini e legamenti. Sono molto fiducioso di avere un buon recupero.

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Il rischio di essere costretto a smettere con le gare è stato molto forte. E non è ancora scongiurato. Non mi sento finito, per questo ho cercato così a lungo e così insistentemente qualcuno che mi operasse. Non ero pronto per lasciare le corse, il ritiro è un’ipotesi che non avevo nemmeno preso in considerazione. Sembra che l’intervento sia riuscito, è stata una ricostruzione completa, e il dottore mi ha detto che questa non sarà la fine della mia carriera di pilota. Conto di recuperare e tornare ad avere un polso che funziona bene.

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Se non andasse così? Saprò accettarlo. Ci rimarrei male di sicuro, ma sarà quel che sarà. Per me conta di più il rapporto con mia moglie. Vogliamo avere bambini in futuro, e voglio essere in grado di giocare con loro, e portarli a fare motocross. Non voglio mettere a rischio la qualità della vita con la mia famiglia.

NATO A

RAMONA (CAL.) ETÀ

27 ANNI HA CORSO

500, MOTOGP, SUPERBIKE QUEST’ANNO

SUPERBIKE AMA COL TEAM MONSTER SUZUKI


contromano

MOTOGP CONTRO SBK. CHI CI PERDE SIAMO NOI Il travaso di piloti tra i due campionati farebbe bene al nostro sport. Ma non piace al “potere”

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

PRIMA A MISANO (NELLA FOTO), POI A BRNO. ROSSI HA TESTATO LE SUE POTENZIALITÀ IN SELLA ALLA YAMAHA R1 SUPERBIKE. UNA SCELTA CHE FA GALOPPARE LA FANTASIA...

motosprint

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“CHI ha pensato di far provare Rossi a Brno è qualcuno che sa guadagnarsi lo stipendio. Il fenomeno si allena (e si diverte, ancora e molto, altro che vecchio), c’è ritorno mediatico, si testano le SBK, le gomme, si fa il punto sullo stato della pista (buche, rattoppi...). Dov’è il problema? Ringraziamo il cielo che c’è ancora qualcuno che usa la testa”. È un lettore-amico che mi scrive questo. Si chiama Davide e dice una cosa santa e giusta e dimostra che siamo in tanti a far parte di un partito trasversale che si è definitivamente rotto i gioielli di famiglia della divisione in due del mondo. Da una parte le moto di serie, dall’altra i prototipi, Superbike contro MotoGP, Infront contro Dorna. Il sospetto, per me quasi una certezza, è che il perdente della sfida siamo noi. Noi chi? Spettatori, appassionati di moto e piloti e persino le aziende. E adesso provo a spiegarvi il perché, a costo di farmi qualche nemico. Inizierò tirando fuori un nome che sembra finito in una lista nera, come un dirigente del partito caduto in disgrazia durante una “purga” staliniana. C’è gente che lo ha

ruffianato per anni e che adesso fa quasi finta di non conoscerlo. Il suo nome? Giampiero Sacchi, ex responsabile dell’attività sportiva Aprilia, prima, e Gruppo Piaggio, poi. Non sto a ripercorrere la sua carriera fatta anche di Derbi, di Poggiali, di Lorenzo e cito solo un episodio dello scorso anno. Mondiale Superbike a Imola, l’Aprilia schiera, a fianco di quella di Max Biaggi, un’altra RSV destinata a Marco Simoncelli che stava correndo il mondiale 250 con la Gilera. Penso che tutti ricordino come andò a finire: un podio per Marco e una gara divertentissima. Facile l’aggancio a quello che abbiamo visto poco tempo fa: Rossi a Brno con R1 SBK che gira, ovviamente con tempi di vertice, visto che Valentino, quando c’è da esprimersi in pista è minimo da podio. Magari alla Sei Giorni non farebbe sognare, ma quando c’è dell’asfalto, son problemi seri, per gli altri! E a questo punto penso a quante splendide occasioni si sono perse, soprattutto da parte delle aziende, cioè delle Case costruttrici. Penso a Stoner che tenta di dare una mano ad Haga per vincere il mondiale SBK, a Loris Capirossi che finalmente può pensare ad una pole, anzi ad una superpole! Capirossi sarebbe uno di quelli che avrebbe maggiori vantaggi da una immersione nella SBK: stare davanti, lottare per la vittoria è la somma droga del pilota e mi pare che con la Suzuki MotoGP questa evenienza per Loris sia lontanissima. Sento già un coro di lamenti da parte di chi gestisce lo sport, sia a livello “istituzionale” che all’interno delle aziende. “Non ci sono i budget”, ecco la grande scusa. Ma si può tagliare qualcosa, magari usando un’hospitality di seconda mano (cosa che fece la Ducati nei primi anni della MotoGP) per lasciare spazio ad iniziative di questo tipo. Si potrebbe inserire nei contratti dei piloti ufficiali, la possibilità, se non l’obbligo, di correre anche nell’altro campionato. La Honda, quando era anche psicologicamente una grande potenza, mandava Edwards e Rossi a correre la Otto Ore di Suzuka. E i ragazzi obbedivano e vincevano. Perché i piloti hanno corso ovunque: nel motomondiale e nell’endurance, in Superbike e nelle gare internazionali. Questa è la storia del nostro sport, il nostro patrimonio e non credete ai tabù, di comodo, che raccontano in giro. Quando dicono che una cosa non si può fare, non è perché questa risulta impossibile, ma è solo una forma di difesa del ruolo e degli interessi di chi gestisce le gare. Gente che ha paura delle novità, perché teme di perdere il ruolo di comando. La crisi è soprattutto di idee, ricordate.

Suzuki GSX-R è una razza speciale da racing. Nelle cilindrate 600 e 750, è un’autentica belva che scatena su strada le prestazioni che l’hanno resa leggendaria in pista. Asfalto e cordoli sono le sue prede. E con questi prezzi, l’occasione di liberare il tuo istinto sportivo è ancora più vicina. Operazione valida presso tutti i concessionari ufficiali Suzuki che aderiscono all’iniziativa. *Grazie al contributo Suzuki. Disponibile anche in versione depotenziata con centralina in omaggio.

www.suzuki.it


polvere di stelle

LA MOTO PRIVATA PIÙ VELOCE DEL MONDO La bravura di Findlay ed il genio di Fontana e Belletti sono alla base di una storica impresa datata 1971

LA JADA 500 MONTAVA UN BICILINDRICO SUZUKI, CHE EROGAVA CIRCA 73 CV. ERA UNA MOTO ARTIGIANALE CHE, CONDOTTA DA JACK FINDLAY, RIUSCÌ ADDIRITTURA A VINCERE IL GP DELL’ULSTER DEL 1971.

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

VORREI avere notizie della Jada, la moto con cui corse Jack Findlay nel 1972. Vincenzo Damonte

motosprint

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TANTO per cominciare, Jada non era un nome femminile caro a Findlay, ma l’unione dei nomi Jack (Findlay) e Daniele Fontana, i due padri di questa “special” da corsa con cui il pilota australiano ottenne piazzamenti prestigiosi anche nel Motomondiale. Daniele Fontana, come è noto, era il re dei freni da corsa. Ciò che è la Brembo oggi, a suo tempo lo fu Fontana, con la differenza che, rispetto alla grande industria che domina il mercato mondiale dei freni, stiamo parlando di un artigiano che produceva un numero limitato di pezzi più per passione, che per sete di guadagno, e sempre per passione si prestò a dare una mano all’amico e collaboratore Findlay per costruire una moto da corsa competitiva per la classe 500. E qui emerge una terza figura, quello Stelio Belletti, di cui abbiamo parlato quattro settimane come autore del telaio

della Special Honda 500 GP di Hailwood del 1967. Di Stelio Belletti fu anche la realizzazione dl telaio Jada, un doppia culla al cromo-molibdeno pesante solo 6 kg, più 3,5 chili di forcellone in tubo quadro. Il telaio della Jada, disegnato congiuntamente da Findlay e Fontana, era all’avanguardia, perché, a differenza dei criteri costruttivi dell’epoca, la struttura a doppia culla in tubi tondi di diverse sezioni non aveva i tubi superiori che partendo dal cannotto si allungavano orizzontalmente fin sotto la sella, ma scendevano obliquamente e parallelamente fino a congiungersi alla culla inferiore all’altezza del fulcro del forcellone: una conformazione resa celebre poco dopo dalle prime Yamaha-Bimota da corsa. Il motore, un Suzuki 500 bicilindrico a due tempi derivato dal Titan di serie, era stato elaborato profondamente ed erogava 73 CV. Il peso della moto, con forcella Ceriani di 35 mm, freni Fontana di 210 e 180 mm e sovrastrutture in vetroresina (nel codone era contenuto il serbatoio dell’olio da 1,5 litri) era di 122 kg. Guidata dal “privato più veloce del mondo”, la Jada vinse la classe 500 nel GP dell’Ulster del 1971, grazie anche all’assenza di Agostini che aveva già intascato il titolo. HO sempre sentito parlare delle moto Rumi, in particolare del 125 bicilindrico a due tempi che negli Anni ’50 faceva impazzire tutti i giovani per le sue incredibili prestazioni. Qualcuno mi ha detto che prima di costruire moto, la Rumi produceva siluri. È davvero così? Renato Biscegli

IN REALTÀ la Rumi prima della seconda guerra mondiale era nota per la costruzione di macchine per il settore tessile e come fonderia particolarmente esperta e attrezzata. Durante la guerra, come tutte le altre industrie meccaniche di un certo peso, anche la Rumi si dedicò alla produzione militare, specializzandosi nelle fusioni in bronzo per la Marina e nella costruzione di componenti per sommergibili: dai periscopi alle eliche, ai siluri. Ammetto di non aver approfondito molto questa attività pre-motociclistica della Rumi (che nel marchio recava anche un’ancora), però mi impegno a farlo al più presto. Aggiungo che il fondatore della Rumi-moto, Donnino Rumi, era anche un artista di grande valore, le cui opere, sculture e dipinti, sono oggi molto quotate.


CASTELLETTO Piccoli piloti dal grande cuore.

>

Agonismo e fair play fra i piloti Honda Junior.

Sono state le strette di mano appena dopo il traguardo, le pacche sulle spalle fra i piloti, i gesti di scusa per un sorpasso al limite del contatto, e allo stesso tempo la grande competitività dei partecipanti a caratterizzare la tappa appena chiusa a Castelletto di Branduzzo (PV). E chi frequenta i campi di gara degli appuntamenti della Honda Italia in cui sono raccolti, oltre al progetto HIRP, i trofei Junior Trophy ed Extreme, sa che tali comportamenti sono effetto del lavoro del team dei professionisti della Honda Italia che con passione da quattro anni portano avanti con la FMI, il Team Gresini e la San Carlo, questo progetto innovativo rivolto ai giovani. Tutte le gare hanno rivelato il vincitore solo sulla linea del traguardo, grazie all’effettivo equilibrio delle moto garantito dalla serietà con cui i tecnici effettuano il loro lavoro. La speciale classifica elaborata per squadre ha posto sul gradino più alto del podio HIRP il Team Jim Redman, che comprende anche Fabio Spiranelli giunto terzo in gara, mentre al secondo posto ha chiuso il Team Mike Hailwood, capitanato per l’occasione dal vincitore di gara e pole boy Lorenzo Gabellini; terzi i componenti del Team Joey Dunlop, fra i quali milita il quarto di gara Manuel Doria. Merita di certo una citazione anche il secondo pilota giunto sul traguardo: il romano Fabio Di Giannantonio che è stato fra i protagonisti fin sul traguardo.

> Fair play fra i pulcini dell'HIRP.

> Bagarre fra i giovani piloti Junior.

Nella gara dello Junior Trophy, dopo un’accesa bagarre ha vinto Axel Bassani, pilota che si è formato esclusivamente nell’HIRP, secondo è giunto Ruggero Samuel Ricco precedendo Alessandro Zaccone. Un altro degli abituali protagonisti di questa categoria, Enea Bastianini, è stato danneggiato stavolta dalla confusione nata in un doppiaggio, ed ha chiuso in quarta posizione, mentre buon quinto è stato Manuel Perseghin. Anche nella classe Extreme, un’altra gara combattuta e divertentissima, che ha appassionato anche tutti gli spettatori del pubblico! È stata dura per tutti e tante sono state le emozioni che hanno accompagnato gli avvicendamenti in testa: ha vinto ancora, ma per un soffio, il pilota del San Carlo Junior Team Matteo Ferrari, compagno di squadra dello sfortunato Bryan D’Onofrio, scivolato a pochi giri dalla fine mentre combatteva nel gruppo di testa. Un determinatissimo Fausto Mincione si è classificato secondo, mentre un giudizioso Alessandro Costantino ha conquistato il terzo gradino del podio;quarto è giunto Nicodemo Matturro, quinto Vittorio Sorrentino.

> Alessandro Zaccone (n° 4) esulta per il 3° posto conquistato all'ultima curva.

Honda Italia conferma anche per la stagione 2011 il progetto HIRP e i due Trofei Junior ed Extreme. > TROFEO HIRP: Lorenzo Gabellini (n°10) ha vinto anche a Castelletto.

> JUNIOR TROPHY: Axel Bassani (n° 13) primo dopo una accesa bagarre.

> NSF100 EXTREME: Matteo Ferrari (n°111) tre vittorie in tre gare!

Il prossimo appuntamento è per i giorni 23, 24 e 25 luglio a Sarno (SA) presso il Circuito Internazionale di Napoli. > Brian D'onofrio (n° 2) all'inseguimento di Ferrari (n°111) cade purtroppo a due giri dalla fine.

SPORT RIDERS LAB Srl Via Germanico, 99 - 00192 Roma Tel +39 347.46.13.166 - 347.93.33.750 - Fax +39 06.233.243.417 e-mail info@sportriderslab.com

Si ringrazia:


Classifiche

TEAM Jim REDMAN

PILOTA

Pos.

Punti TOT.

TOT Team

Fabio ESPOSTO Gianluca MAZZOLA Fabio SPIRANELLI

6 8 3

10 8 16

25 19 56

100

Mike Lorenzo GABELLINI HAILWOOD Thomas DE MARINI Mattia AIELLO

1 14 17

25 2 0

75 10 4

89

Mick DOOHAN

Alessio SETARO Paolo GRASSIA Walter SULIS

13 4 10

3 13 6

22 39 25

86

Joey DUNLOP

Manuel DORIA Lorenzo VILLAMAGNA Matteo CIPRIETTI

4 12 9

13 4 7

24 13 23

60

Freddie SPENCER

Fabio DI GIANNANTONIO 2 Alberto NICOLETTI 16 Leo CERNO 18

20 0 0

36 8 3

47

CLASSIFICA NSF100 JUNIOR TROPHY 1. Bassani Axel 1. Loi Livio 3. Bastianini Enea 4. Ricco Ruggiero Samuel 5. Zaccone Alessandro 6. Perseghin Manuel 7. Zanotti Andrea 8. Di Rago Nicola 9. Santoni Nicolas 10. Piscitello Dario 11. Promutico Lorenzo 11. Medos Mattia 13. Magliocchetti Alex 14. Saccio Salvatore Ruben 15. Papapavlou Panagiotis 16. Bortoli Leonardo 17. Balboni Giovanni

punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti

CLASSIFICA NSF100 EXTREME 45 45 44 43 41 37 25 24 22 20 18 18 14 10 8 4 1

1. Ferrari Matteo 2. Sorrentino Vittorio 3. Costantino Alessandro 4. Matturro Nicodemo 4. Coppola Alfonso 6. D'Onofrio Bryan 7. Arginò Kevin 7. Mastrella Emanuele 9. Mincione Fausto 10. Cicco Thomas 11. Masini Giordano 12. Fuligni Federico 13. Burlini Paolo 14. Del Vecchio Nicola Gerardo

punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti punti

75 47 42 33 33 30 21 21 20 16 13 10 9 8

> Burlini (n° 115) e Sorrentino (n°90) all'inseguimento di Cicco (n°34).

> I piloti Junior al riposo dopo un turno in pista.

> Grassia, Volpini e Mazzola sfrecciano in curva.

> Alberto Vitaloni (Presidente della società San Carlo,main sponsor) insieme ad alcuni piloti ed allo staff Honda.

> Podio HIRP: Il team Jim Redman si impone anche a Castelletto.

> Podio NSF 100 JUNIOR TROPHY: Bassani, Ricco e Zaccone.

> Podio NSF 100 EXTREME: Ferrari, Mincione e Costantino.

> Briefing prima delle gare.

> Le matricole HIRP pronte al via!

> Antonio Vitillo (Resp. Progetto HIRP) e Enrico Zampognini (Tecnico FMI).

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Si ringrazia:


MotoGP Germania di Enrico Borghi - foto Milagro

Pedrosa si ribella a Lorenzo. Rossi torna da protagonista. Stoner ritrova la grinta dei giorni migliori

STACCATA A RUOTA POSTERIORE ALZATA PER PEDROSA (26) E LORENZO. SUL PODIO, DANI (TRA LORENZO E STONER) HA FESTEGGIATO INSIEME ALLA SUA VITTORIA ANCHE QUELLA DELLA SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO DI CALCIO.

S

ACHSENRING – Prima della gara Dani Pedrosa ha detto che «la paura ti permette di sentire meglio il tuo corpo, e ti fa reagire come un animale selvaggio». Dopo aver vinto di prepotenza il GP Germania, lo spagnolo ha svelato che «sin dal venerdì ho capito che avevamo trovato la messa a punto giusta, quindi mi ero preparato per correre così. Per attaccare. Non so se ce la farò mai, a diventare campione del mondo della MotoGP, ma di sicuro ci proverò fino a quando potrò». A ben vedere, le due frasi si assomigliano, e in ogni caso portano allo stesso concetto: giunto al punto in cui stava correndo il rischio di buttare via l’ennesima stagione, e ritrovatosi di fronte alla paura di dover di nuovo commentare un campionato vissuto nel ruolo di chi subisce, Dani Pedrosa ha cercato dentro di sé l’orgoglio per reagire. E

motosprint

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]

La voglia matta

«Non so se ce la farò mai a diventare campione in MotoGP ma ci proverò fin quando potrò»

Dani Pedrosa motosprint

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MotoGP Germania

I PERCHÉ DEL RITORNO

LA SCELTA DI VALENTINO GLI ERRORI DELLA YAMAHA Rossi ha un conto in sospeso. Con Lorenzo...

«Dani ha guidato nel modo in cui bisogna guidare su questa pista, con dolcezza, ma con ritmo costante e veloce. Cosa che a me non è riuscita» Andrea Dovizioso motosprint

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l’ha trovato. Ha combattuto, ha aggredito, ha guidato in modo splendido. E dopo aver vinto, ha ricevuto frasi di grande ammirazione. «Dani aveva un ritmo inarrivabile, io all’inizio ci ho provato, a reggere, ma poi ho dovuto mollare» ha ammesso Jorge Lorenzo. «Dani ha fatto una gara mostruosa» ha commentato Valentino Rossi. «Dani ha guidato nel modo in cui bisogna guidare qui: con dolcezza, ma con un ritmo costante e veloce. Una cosa che a me non è riuscita» ha ammesso Andrea Dovizioso. Al di là dello spettacolare rientro di Valentino Rossi, quarto dopo un duello all’ultima staccata con Casey Stoner, ha entusiasmato la verve di Dani Pedrosa. Lo spagnolo della Honda non poteva fare altro che attaccare, aggredire, vincere: è il solo rimasto in lizza per il titolo, è l’unico rivale che Jorge Lorenzo considera pericoloso, non poteva permettersi altro risultato se non questo, dopo aver detto: «devo darmi una mossa, non possono continuare a fare dei campionati in cui vinco solo un paio di volte».

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SULLA GAMBA SINISTRA, VALENTINO PORTA ANCORA MOLTO EVIDENTI I SEGNI DELL’INFORTUNIO DEL MUGELLO. MA LO SPIRITO BATTAGLIERO È INTATTO.

SACHSENRING – Valentino Rossi è sceso dal podio solo nell’ultima curva, dopo aver lottato gomito a gomito con Casey Stoner. Non c’è niente di cui stupirsi, visto che stiamo parlando di Valentino Rossi. Davvero c’è chi pensa che sia un’impresa clamorosa? Non per lui. Ha sbagliato, chi ha pensato che il campione si presentasse in Germania solo per fare numero. Per non dare fastidio. Tutt’altro: Valentino voleva combattere, lottare, dare fastidio. In particolare a Jorge Lorenzo, con il quale i rapporti sono ormai ridotti al silenzio assoluto. Non si guardano più nemmeno in faccia; ovviamente evitano anche solo di dirsi ciao. Ma non è di questo che bisogna parlare, se si vuole analizzare il perché delle prestazioni – eccellenti – di Valentino Rossi. Bisogna partire dalla frase che il campione ha pronunciato appena arrivato in Germania: «104 punti da recuperare in 11 gare? È difficile, ma non è impossibile». Ecco, al di là del fatto che intanto i punti sono diventati 111, va rilevato che questa frase racchiude l’essenza di Valentino Rossi. In queste parole c’è tutto ciò che serve per capire chi è, come ragiona, come interpreta lo sport, il personaggio più importante del mondo delle due ruote. E in questa frase c’è anche la risposta alla domanda che tutti si sono posti: ma perché è tornato adesso? Così in anticipo rispetto al previsto? VALENTINO Rossi non molla, non si ar-

rende mai, non si fa mettere da parte nemmeno da un infortunio. Vive fissandosi degli obiettivi, e non importa se sono realistici oppure inarrivabili: ne ha bisogno per esprimersi e per dare tutto se stesso. Ha ragione, quindi, nel pensare che la matematica non lo ha ancora condannato. E fa bene ad usare questo sogno, se gli permetterà di ritrovare ciò che per adesso conta di più: la guida, gli automatismi, le sensazioni. Valentino ha bisogno di vivere nell’azione, in trincea, in combattimento. Ha bisogno di guerre e di nemici. È sempre stato così, non cambierà mai. Ora vuole dimostrare a Jorge Lorenzo che gli è andata bene, quest’anno. Vuole far capire ad una certa parte della Yamaha che cosa sta per perdere. E nessuno potrà fermarlo. Ovviamente non ha nulla da dimostrare, perché nessuno dubita sul suo recupero e sul fatto che non sarà certo una frattura ad una gamba ad indebolirlo. Ma lui è fatto così: deve sempre dimostrare, deve conquistare, deve ribadire. È da quindici anni che va avanti così, non si fermerà mai. Dopo una sfida, ce ne sarà un’altra. E poi un’altra ancora. Fino a quando le forze lo terranno in piedi, lui sarà nel ring. Pronto a combattere. Dopo le moto, ci saranno le auto. Dopo la Ducati, lui spera possa esserci la Ferrari. La terza macchina, prima o poi, arriverà. E di fatto c’è già una sorta di accordo non scritto: quella macchina sarà per lui. Ma adesso parliamo di moto. Valentino vuole andare forte: adesso gli basta il podio, ma tra poco cercherà di vincere il maggior numero di gare possibile nella seconda parte della stagione. Perché vuole che a Jorge Lorenzo torni la memoria: vuole cioè che lo spagnolo ricominci a vivere in modo meno tranquillo di come ha vissuto le ultime quattro gare. Vuole minare le sue certezze. E se non basterà per

questa stagione (realisticamente, non basterà...) potrà servire per la prossima. NON È VERO quello che la Yamaha si sforza di nascondere da tre anni: in squadra non c’è un bel clima, non c’è serenità. Soffiano venti di guerra, e ogni gara è sempre peggio. La conferma è arrivata appena Rossi ha rimesso piede nel paddock. In Germania Valentino è arrivato con le stampelle, ma si è presentato con la motivazione, gli atteggiamenti e gli obiettivi dei momenti di guerra. Del resto lui adora divorare gli avversari. E il più avversario di tutti si chiama Jorge Lorenzo, che sta avviandosi a vincere il titolo con la moto creata e sviluppata da Valentino Rossi. E dopo essersi insediato nel suo mondo, dopo aver appreso da lui trucchi e segreti, informazioni fondamentali sulla messa a punto della M1. Nel modo in cui Valentino ha guidato al Sachsenring, e nel modo in cui guiderà d’ora in poi, ci sono anche tutti questi sentimenti. E se si vuole cercare dei perché sul rientro anticipato – al di là del fatto che Valentino ama le moto e ama gareggiare – bisogna soffermarsi anche sulla sua volontà di non lasciare troppo spazio al rivale. In tutto il week-end non si sono mai salutati, parlati, confrontati. Prima della gara c’è stata una sfilata. I piloti, divisi per team, hanno fatto un giro della pista su un’auto scoperta: Jorge e Vale, vicini tanto da sfiorare i gomiti, non si sono neppure degnati di uno sguardo. Perché Lorenzo e Valentino sono tutt’altro che buoni compagni di squadra. La Yamaha ha veramente sbagliato, e di grosso, pensando di poter gestire la situazione. È stata una mossa di grandissima presunzione, che si prepara a pagare un prezzo altissimo. Enrico Borghi motosprint

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MotoGP Germania

«Ho mollato quando mi sono accorto che stavo prendendo troppi rischi. Io corro per il titolo, a certe cose devo pur pensare» Jorge Lorenzo

motosprint

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Non è detto che questa vittoria serva, visto che Lorenzo ha raggiunto una costanza di rendimento micidiale, però bisogna provarci. Pedrosa è partito in testa; quando è stato superato da Lorenzo, nel primo giro, si è messo alle spalle del rivale, lo ha studiato, ha cercato i suoi punti deboli, e quando ha attaccato non gli ha lasciato neppure il tempo per reagire. Il suo ritmo è stato devastante. Nel decimo passaggio, quando è andato al comando, è sceso sotto il muro dell’1’22” – una barriera che nessun altro è riuscito ad abbattere – poi si è mantenuto sull’1’21” alto per altri due passaggi. Anche quando è tornato sull’1’22” ha gestito il suo ritmo a piacimento rendendosi inavvicinabile. PER LA PRIMA volta quest’anno, Lorenzo LOTTA GOMITO A GOMITO FINO ALL’ULTIMA CURVA PER STONER (27) E ROSSI. IL SORPASSO DECISIVO, L’HA FATTO IL PILOTA DUCATI.

è stato a guardare. È andato forte, ovviamente, non ha sbagliato nulla, eppure era come se non ci fosse. «Ma non l’ho pianificata, questa gara – ha detto lui, quasi scusandosi per essersi fatto da parte –. Io volevo vincere e ci ho provato: ho mollato solo quando mi sono reso conto che stavo prendendo troppi rischi. Io corro per il titolo, a certe cose devo pur pensare». Jorge ha ragione. In Germania ha fatto quello che aveva detto a Barcellona: ha pensato alla sua gara, al suo campionato, e ai suoi avversari «che sono in primo luogo Pedrosa, poi Dovizioso e Stoner», come ha sottolineato. Del resto Lorenzo non è nelle condizioni di chi deve preoccuparsi. Date un’occhiata alla classifica, e capirete: ha corso otto gare, vincendone sei e chiudendo le altre due in se-

L’intervista

SUL PODIO A LAGUNA E a Brno potrò puntare a qualcosa di più... ]

SACHSENRING – Valentino Rossi è felice, a fine gara. Sorride sempre, ha preso benissimo persino la sconfitta nel duello con Stoner. «Non posso dire che un quarto posto è come un podio, infatti sarei stato molto più contento col terzo posto, però in fondo conta poco». Cosa conta, adesso? «La gara che ho fatto, il modo in cui ho corso e guidato. E anche come mi sono comportato nella battaglia con Stoner. Sono arrivato quarto, ma solo all’ultima curva: avevo il ritmo per il podio». Anche la velocità per andare oltre, se è per questo. «Ho fatto segnare il secondo giro più veloce della gara, e se si guardano i tempi ho corso al ritmo di Lorenzo. Posso ritenermi soddisfatto, per adesso». Già, peccato avere perso il contatto all’inizio. «Dovizioso nei primi due giri mi ha fatto perdere almeno un paio di secondi. Comunque va bene lo stesso, non ero venuto qui per questo». Difficile crederlo. «Dopo le prove, che erano andate molto bene, mi ero prefissato un piazzamento nelle prime cinque posizioni. Sapevo che il quarto posto era alla mia portata, però. Il podio no, quello è roba per chi è allenato. E io non lo sono». Stoner ha salvato l’onore? «Diciamo di sì, in ogni caso ci siamo divertiti tutti e due: non c’è stato rancore o astio. Anzi, devo dire che alla fine sono io che ho sbagliato. Mi sono fatto sorprendere. Lui è stato più forte di me». Come è possibile che uno come te si faccia sorprendere nell’ultima curva, pur considerando che non sei in grande forma? «Non mi aspettavo che lui sarebbe entrato in quel momento: ormai credevo che fosse fatta. Mi sono fatto sorprendere». Hai dimostrato che sai combattere anche se sei a mezzo servizio. Per il resto, che sensazioni hai avuto? «Ho perso il feeling per certe cose, e lo si vede anche dall’esterno. Lo capisci anche guardando la mia posizione

Valentino Rossi «Ho perso il feeling nei primi giri, quando le gomme sono nuove»

in moto, oppure il mio modo di guidare. Ho perso il feeling nei primi giri, quando le gomme sono ancora nuove. Ma questo arriverà col tempo. L’importante è essere rientrato in battaglia». A proposito, nessun rammarico per questo rientro anticipato? «No, anzi. Ho fatto bene a rientrare adesso, in questo week-end. Ogni volta che vado in pista è sempre utile, va sempre meglio, traggo comunque un vantaggio. È stato così anche durante la rieducazione: all’inizio non mi sono fissato delle date per il rientro. Ho vissuto alla giornata, nel senso che ogni due o tre giorni verificavo la mia condizione. Ma le cose sono andate più veloci del previsto, ecco perché ho pensato che questo fosse il momento giusto per tornare in gara». A livello fisico come è andata? «La gamba mi fa un po’ male, ma non è un problema. È ancora gonfia ma piano piano andrà tutto a posto. La spalla è andata persino meglio del previsto. Diciamo che dopo questa gara sono piuttosto sollevato». È vero che all’inizio si era bloccata? «Sì. Sono bastate due settimane di inattività, subito dopo l’operazione alla gamba, e avevo già perso la mobilità. Mi ha fatto molto bene la piscina, cioè il nuoto. Ho lavorato molto con il mio preparatore, Carlo: lui si è dedicato a me due o tre ore al giorno. Sto cercando di evitare l’operazione, almeno per adesso». Ti sei organizzato come un vero team, anche a casa. «In generale, sono seguito davvero bene: se sono già in questa condizione, il merito è anche del dottor Buzzi, che mi ha operato, del dottor Lucidi, che mi sta seguendo per la gamba, del dottor Porcellini, che invece si occupa della spalla; e del dottor Costa. Infine, qui abbiamo anche messo a punto la moto in modo da farmi fare un po’ meno fatica». Dai l’idea di esserti divertito davvero. «Sì, perché il non essere più in lotta per il titolo mi permette di gareggiare pensando solo a divertirmi. Non ho la pressione, insomma». Davvero a Laguna Seca punti al podio? «Sì, perché anche quella pista ha molte curve a sinistra, il che mi aiuta. Ora il mio piano procede così: a Laguna voglio continuare a lavorare per ritrovare il mio feeling in pista, poi ci sarà un po’ di riposo e a Brno spero di essere in grado di puntare anche a qualcosa in più. Ho sempre pensato che solo a Misano potrò ritenermi completamente a posto, ma forse accadrà anche prima». motosprint

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MotoGP Germania

QUANDO DANI PEDROSA (26) HA SUPERATO LORENZO, AVEVA UN RITMO TROPPO VELOCE PERCHÉ IL LEADER DEL MONDIALE POTESSE TENERGLI LA SCIA. ED HA SUBITO PERSO CONTATTO.

Andrea Dovizioso

TROPPI ERRORI

Non ho fatto bene il mio lavoro SACHSENRING - È tornato Valentino, ma non è questo il motivo per cui Andrea Dovizioso questa volta ha subito gli avversari. «Abbiamo avuto dei problemi, ma io non ho fatto bene il mio lavoro» ha detto con molta onestà, commentando il quinto posto ottenuto davanti a Marco Simoncelli, ormai pronto a mettere il naso negli affari dei protagonisti del campionato. Dopo la gara Andrea non era felice, ma nemmeno abbattuto. Era però pensieroso, perché non è mai stato in grado di andare all’attacco: «C’è poco da fare, non ho mai avuto il ritmo per giocarmi il podio. Non siamo mai riusciti a risolvere i problemi e così Pedrosa e Lorenzo avevano un altro passo. Anche tra le due partenze (la gara è stata interrotta per la caduta di tre piloti nel nono giro, ndr) abbiamo cercato di fare delle modifiche, ma non c’è stato niente da fare». L’elettronica lo ha fatto un po’ penare, questa volta, «ma anche io potevo fare meglio. Questa è una pista particolare: più guidi di forza, e più vai piano. All’inizio ho provato a spingere, non volevo arrendermi, ma non guidavo bene e quindi giro dopo giro è andata sempre peggio. Sbagliavo sempre di più, e questa è una pista in cui anche pochi decimi vogliono dire tanto. Ad un certo punto ho mollato, ho cercato di salvare il salvabile». Andrea aveva ammesso, alla vigilia della gara, che un obiettivo realistico, quest’anno, è rappresentato dal titolo di vice campione; ma le cose si complicano, visto che Pedrosa sembra aver fatto un altro passo in avanti. «Ma non bisogna abbattersi: arriva Laguna Seca, una pista che a me piace e sulla quale penso che si possa fare qualcosa di buono. Bisogna guardare avanti».

conda posizione. In classifica generale Pedrosa dista 47 punti, Dovizioso 83, Stoner 102. Perché prendere rischi? È vero, a fine gara Jorge era un po’ mogio, perché si è reso conto che lui, di fatto, è come se non avesse fatto parte dello spettacolo. Ma non ne ha fatto un dramma. Ha detto che «non si può essere sempre al centro dell’attenzione, ci sono anche i giorni in cui bisogna sapersi accontentare» e questo dimostra che è furbo, saggio, e soprattutto molto tranquillo. Del resto era dura mettersi in luce con un Pedrosa irresistibile, un Rossi indemoniato e un Casey Stoner che si è svegliato dal torpore. Già, Stoner ha sentito finalmente la sveglia. Se ne stava andando a spasso, come ha fatto nelle ultime gare, quando nel dodicesimo giro si è ritrovato Rossi alle spalle. Che lo ha attaccato e poco dopo superato. A quel punto l’australiano si è ricordato di un sacco di cose – tipo lo stipendio che gli versa la Ducati, l’orgoglio che dovrebbe avere un ex iridato, l’onore che sta andando a farsi friggere – e ha riaperto il gas. La disamina di motosprint

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Valentino è perfetta: «io devo essere un grosso stimolo per gli altri: Stoner girava in 1’22”8, quando gli sono arrivato dietro, poi ha cominciato a girare in 1’22”1!». A quel punto è iniziato lo spettacolo, fatto di sorpassi, attacchi, risposte, sgomitate. Tutto entro i confini del fair play. Stoner ha prevalso nell’ultima curva, ad un passo dalla bandiera a scacchi, entrando in modo aggressivo e costringendo Rossi ad allargare: «Non è stata la vendetta per i fatti di Laguna Seca, ma che pensate! – ha detto Stoner, ridendo –. È stata una bella battaglia, e mi sono anche divertito». Beh, anche gli altri. Alla fine persino Valentino ha accettato il verdetto con serenità: «Ho sbagliato io, gli ho lasciato spazio e lui è stato bravo ad approfittarne. Mi sono fatto fregare, insomma. Ma va bene lo stesso. Per questa volta». La MotoGP ha caricato tonnellate di materiale nei cargo e sta raggiungendo la California. Domenica si replica a Laguna Seca. «Il quarto posto, qui, mi è andato bene. Ma a Laguna voglio il podio», ha detto Valentino. E chi lo ferma più, adesso?

«Non bisogna abbattersi. Adesso arriva Laguna Seca, una pista che mi piace e dove penso si possa far bene. Guardo avanti» Andrea Dovizioso


MotoGP Germania Le pagelle di Marco Masetti

Una favola in MotoGP

MA NIENTE LIETO FINE SACHSENRING - Il mondo ha bisogno di favole, di belle storie, possibilmente non costruite a tavolino. Storie vere, inconsuete, come quella del pilota e della coniglietta, che ha illuminato un pomeriggio tedesco. C’era una volta una coniglietta che saltellava davanti ad un box in Sassonia. Veniva dall’Australia ed era (e per fortuna lo è anche nella realtà) bella come il sole. Il pilota, invece, è francese e stava correndo veloce come da un po’ di tempo gli capita. Ma la strega cattiva, sotto forma di un motore che esplode, semina davanti alla traiettoria di Randy un bel po’ d’olio. Una storia che somiglia ad un titolo di un film: l’olio di Lorenzo… Il francese cade e per poco non si fa male sul serio. Lo portano di corsa alla Clinica e qui la favola diventa realtà. La coniglietta, vestita (poco) come richiede il mondo dell’immagine, corre al capezzale dell’amato che soffre. Una scena bella, romantica, che ci ripaga di mesi di lunghe disquisizioni sulla contrattualistica del pilota X e di quello Y. Di motori contingentati, di sospensioni che non sospendono, di elettroniche sempre più intelligenti. Di manager che disegnano strategie sempre più contorte e che sempre più raramente si concretizzano. Forse non è più il momento dei sogni, sembra di capire, e non vorremmo che venisse il momento degli incubi. Brutti sogni, nei quali i promoter dei due campionati si sfidano tra avvocati, ricorsi e carta bollata. Deliranti messaggi nei quali si parla di prototipi e derivate di serie e non di moto da corsa, di piloti, di belle conigliette che stanno in pena per un francese scivolato sull’olio di Lorenzo. Ma a nessuno viene il sospetto che al pubblico piacciano di più queste cose, quelle semplici. Che so, una gara entusiasmante, personaggi spontanei, nel bene e nel male, con pregi e difetti. Perché è bello vedere un outsider che vince (cosa che non capita più da una vita) e una coniglietta innamorata. Purtroppo la storia non ha un lieto fine e il pilota francese, il giorno dopo, si è fatto male. È proprio vero che in questo mondo non c’è rimasto spazio per le belle favole. motosprint

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Dani Pedrosa

Casey Stoner

Marco Melandri

«Ho visto che Lorenzo non andava via e sono andato all’attacco, l’ho passato e ho visto che non reagiva…»

«Ho fatto la mia mossa in fondo al discesone, dove Rossi ha cercato di chiudere la linea, ma oramai ero dentro. Ci siamo toccati ma è stato un duello pulito»

«Una gara negativa: all’inizio faticavo a guidare e non c’era il minimo feeling, poi è andato in crisi il braccio»

Il mite Dani vive una delle sue giornate epiche, nel corso della quali diventa un gigante e non lascia spazio a nessuno dei suoi avversari. Attenzione: in questa stagione sta facendo vedere anche insospettate doti di lottatore. La guida chirurgica resta, però ora si vedono anche i muscoli.

Strano ma vero, Casey era quello che sentiva maggiormente la mancanza di Rossi: in gara appena lo sente arrivare diventa subito più veloce, poi ingaggia un corpo a corpo e lo vince. Diciamo che la rivincita di Laguna Seca 2008 è nell’aria, resta un pilota che non ha più la grinta di qualche tempo fa, ma che forse la sta ritrovando.

Perfetto 10

«Sono felice perché questa pista non mi è mai piaciuta molto e invece ho fatto due secondi posti per due anni di fila» Chi si accontenta gode, dice il vecchio proverbio e a Jorge è andata benissimo: altri 20 punti e una gara all’annunciato trionfo. Capisce al volo che tenere il passo di Pedrosa era cosa impossibile e molto rischiosa, quindi si accontenta. Ma non c’è solo ragioneria, la guida resta di altissimo livello, in prova come in gara.

Ragionatore 8

Gli serve morale 5

Hector Barbera

Vendicativo 7

Valentino Rossi

Marco Simoncelli Nicky Hayden

«Pensavo andasse peggio… Sono fuori dalla lotta per il mondiale…»

«Il sesto posto è molto importante, ma quello che mi ha dato gusto è che la battaglia è durata tutta la gara»

«Ho sulla tuta delle strisciate che mi hanno lasciato le gomme di Dovizioso e Simoncelli. Normale, quando sei in battaglia»

Pilota da guerra, riccioli corazzati, manona destra implacabile sul gas. Qualche brivido, qualche traiettoria larga, ma una grinta della quale la MotoGP ha bisogno, come dell’acqua nel deserto. Un rookie che non ha paura di nulla, nemmeno di piloti che hanno trofei mondiali.

In prova sfiora il disastro, in gara si rifà un po’ senza riuscire a replicare ai rivali. Si diverte nella lotta, ma perde i duelli. Un Nicky che non incide perché quando perde la bussola non conosce mezze misure. Si consola pensando che tra pochi giorni sarà sulla sua pista, Laguna Seca, dove sicuramente lo vedremo più autorevole.

In due pensieri c’è un week-end dai contorni epici, almeno per la stampa che perde un po’ la misura nell’adulazione. Andando all’essenza, resta un ritorno coraggioso, una condotta di gara autorevole e un carisma che gli riconoscono pure i sassi. È in forma precaria, ma riesce a stimolare tutta la griglia di partenza, anche in una stagione nella quale perderà lo scettro.

Jorge Lorenzo

Speriamo che la combinazione Laguna Seca e vacanze estive ci facciano ritrovare un pilota che è sprofondato in classifica, ma che ha grandi potenzialità. Ha bisogno di ottimismo, di recupero dopo gli infortuni e di una bella gara per ritrovare morale.

Lucido e carismatico 9

Andrea Dovizioso «Ho dato tutto ma non posso essere contento della quinta posizione» Sufficienza molto risicata perché perde il confronto interno con Pedrosa e rischia di prenderle anche da Simoncelli, che ha una moto molto simile alla sua. Non incanta e non entusiasma perché si arrende abbastanza in fretta. Di positivo c’è che sceglie il momento giusto per farlo: un attimo prima di cadere.

Non entusiasma 6-

Leone, fuori e dentro 8 SPIES (11), CHE HA ORIGINI GERMANICHE, CONSIDERAVA IL SACHSENRING COME SUO GP DI CASA... CONTINUA IL MOMENTO NO DI MELANDRI (33). MARCO HA TALENTO MA IL MORALE È BASSO.

Bersaglio umano? 6-

«Mi stavo divertendo molto, talmente tanto che non mi sono accorto di essere all’ultimo giro della gara...» L’uomo convoglio, quello che fa il tempo seguendo sempre qualcuno, in gara si lancia e transita addirittura terzo in avvio. Il ragazzo ha staccate da paura, momenti di grande velocità, ma anche il solito repertorio di errori e un po’ di agitazione di troppo. Questa volta si è divertito e la regola dice: pilota che si diverte va forte.

Confuso e felice 7

Ben Spies «L’ottavo posto non mi va, ero almeno da quinto. Le prove mi hanno rovinato» Rovina il suo primo “GP di casa” con una qualifica in tono minore che lo relegano in mezzo al gruppo, fuori dalle posizioni che contano. E pensare che aveva dedicato al pubblico tedesco (lui ha origini germaniche) la sua lavagna con scritto in gotico “Speez”, in pratica il suo cognome originale pronunciato da un texano. Qualche sprazzo, ma gara da dimenticare. Ci mette troppo ad andare in temperatura.

Diesel 5,5 motosprint

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MotoGP Germania Le pagelle

Loris Capirossi «Sembrava di essere sul ghiaccio. Grip zero» Colpa sua e del team. Sbagliano la gestione delle gomme di una moto che non va. E il morale è sotto i tacchi. Forse il peggior momento della carriera di un grande campione.

Bisogna voltare pagina 5

Alex De Angelis

A Laguna Seca con la sua Honda correrà Roger Lee Hayden

«Abbiamo imparato molte cose che serviranno in futuro» Buon rientro in scena di Alex, che però dimostra che non si può restare troppo tempo senza guidare i mostri della top class. La Moto2 non è un grande stimolo per chi ha giocato in serie A e Alex vuole restare in “paradiso”, non solo per ammirare le splendide ombrelline del suo team

Bentornato 6

Aleix Espargaró. «Mi è stata riscontrata una frattura alla vertebra C7. Invieremo le lastre in Spagna, al mio dottore, che vedrà se è una nuova o una vecchia frattura» Resta una caduta pericolosissima e scorci di un GP che poteva essere positivo. Adesso bisogna recuperare in fretta per Laguna Seca.

È andata bene... ng

motosprint

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IL GIOVANE ED IL VETERANO. DE ANGELIS È APPENA RITORNATO IN MOTOGP E VUOLE RIMANERCI; CAPIROSSI NON RIESCE A RISOLVERE I PROBLEMI DI TRAZIONE DELLA SUA SUZUKI.

Mika Kallio «Cosi non va proprio bene! I pneumatici freddi mi hanno tradito a pochi metri dalla seconda partenza. Appena ho impostato la curva, ho perso il posteriore e la mia moto è scivolata via, spegnendosi» Tutto questo va bene, ma nemmeno una parola per De Puniet al quale, seppur involontariamente, Mika ha rotto la gamba… Mah, i problemi in famiglia e con il management lasciano brutti segni.

Frastornato 4

PER RANDY DE PUNIET TIBIA E PERONE FRATTURATI Alvaro Bautista. «Dopo 9 giri c’è stato l’incidente di Randy: davanti c’erano altri piloti e non riuscivo a vedere dove fosse la sua moto in pista, ma poi me la sono trovata davanti e non sono riuscito ad evitarla. Non ho potuto raggiungere i box con la moto...» … E quindi non è stato ammesso in griglia, come da regolamento, che prevede che dall’esposizione della bandiera rossa si debba tornare ai box entro cinque minuti. Il team ha tentato di farlo ripartire. A questo punto ci sono due possibilità: o chi comanda la squadra non conosce il regolamento, oppure ci “hanno provato”.

SACHSENRING - Il GP Germania non è durato 30 giri come previsto: è stato interrotto al nono passaggio a causa della rovinosa caduta di Randy De Puniet, su cui sono piombati Aleix Espargaró ed Alvaro Bautista, che non sono riusciti ad evitare la moto, e Mika Kallio è passato sulla gamba sinistra del francese. La gara è stata fermata con bandiera rossa, come da regolamento la classifica è stata azzerata ed è stato dato un nuovo via, con distanza ridotta ridotta a 21 giri. Espargaró e Bautista non sono stati ammessi alla nuova partenza, anche se sarebbero stati in grado di farlo, perché non avevano tagliato il traguardo entro 5’ con le loro moto, distrutte. Tanto meno

avrebbe potuto farlo Randy De Puniet che nell’incidente ha riportato ferite serie ed è stato sottoposto ad un intervento chirurgico: la frattura di tibia e perone della gamba sinistra è stata ridotta con l’inserimento di un chiodo. Nell’occasione sono anche state tolte le viti alla caviglia sinistra inserite per una vecchia frattura. A Laguna Seca il pilota del Team LCR verrà sostituito da Roger Lee Hayden, uno dei fratelli di Nicky. Aleix Espargaró sarà al via del GP USA: dopo la caduta, una lastra aveva messo in rilievo una frattura alla settima vertebra cervicale, ma ulteriori esami hanno evidenziato che si trattava di una lesione precedente.

WEEK-END SFORTUNATO PER DE PUNIET (14), CADUTO SABATO E DOMENICA. IN ENTRAMBE LE OCCASIONI È STATO TRAVOLTO DAGLI EVENTI...

Randy De Puniet «All’improvviso sono volato in aria e la moto di qualcuno ha urtato la mia gamba sinistra. Ho pensato subito che il danno fosse grosso e dopo la radiografia abbiamo avuto la brutta notizia» Forse il week-end peggiore per lo sfortunatissimo francese che il sabato cade rovinosamente sull’olio perso da Lorenzo e la domenica viene travolto da Kallio dopo un high side. Peccato, perché stava vivendo un gran momento: la Germania non gli ha portato bene.

Buona guarigione 10

“Flop team” ng

motosprint

35


MotoGP Germania il tabellone

esterna 24°C asfalto 31°C

Alvia

RE BE LI

Ì RD NE E V

RE BE LI

TO BA SA

NI IO AZ IC F I AL QU

P -U M AR W

Altraguardo

Giriveloci

1. Jorge Lorenzo

Spagna

Yamaha

1'23"224

1'22"253

1'21"817

1'32"041

2. Casey Stoner

Australia

Ducati

1'22"795

1'22"393

1'21"841

1'31"888

3. Dani Pedrosa

Spagna

Honda

1'22"521

1'22"753

1'21"948

1'32"403

2. Jorge Lorenzo

Yamaha

Fiat Yamaha Team

a 3"355

2. Valentino Rossi

1'22"035

4. Andrea Dovizioso

Italia

Honda

1'23"400

1'22"988

1'22"263

1'31"638

3. Casey Stoner

Ducati

Ducati Team

a 5"257

3. Jorge Lorenzo

1'22"099

5. Valentino Rossi

Italia

Yamaha

1'23"244

1'22"686

1'22"395

1'33"441

4. Casey Stoner

1'22"135

6. Hector Barbera

Spagna

Ducati

1'23"599

1'23"262

1'22"454

1'33"129

7. Randy De Puniet

Francia

Honda

1'23"260

1'22"859

1'22"610

1'32"986

8. Marco Simoncelli

Italia

Honda

1'23"204

1'23"392

1'22"624

1'33"563

9. Aleix Espargaró

Spagna

Ducati

1'23"430

1'23"709

1'22"910

1'34"906

10. Marco Melandri

Italia

Honda

1'23"290

1'23"751

1'22"917

1'32"631

11. Mika Kallio

Finlandia

Ducati

1'23"422

1'23"674

1'22"961

1'33"496

12. Colin Edwards

USA

Yamaha

1'23"440

1'23"395

1'23"026

1'34"004

1. Dani Pedrosa

Honda

Repsol Honda Team

in 28'50"476

4. Valentino Rossi

Yamaha

Fiat Yamaha Team

a 5"623

5. Andrea Dovizioso

1'22"592

5. Andrea Dovizioso

Honda

Repsol Honda Team

a 17"158

6. Nicky Hayden

1'22"604

6. Marco Simoncelli

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 17"757

7. Marco Simoncelli

1'22"644

7. Nicky Hayden

Ducati

Ducati Team

a 17"935

8. Ben Spies

1'22"652

8. Ben Spies

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

a 20"957

9. Hector Barbera

1'22"983

9. Hector Barbera

Ducati

Paginas Amarillas Aspar

a 22"000

10. Marco Melandri

1'23"091

10. Marco Melandri

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 35"217

11. Alex De Angelis

1'23"865

12. Loris Capirossi

1'23"965

USA

Yamaha

1'23"189

1'23"062

1'23"028

1'37"791

14. Loris Capirossi

Italia

Suzuki

1'23"589

1'23"844

1'23"040

1'33"633

11. Loris Capirossi

Suzuki

Rizla Suzuki MotoGP

a 45"042

15. Nicky Hayden

USA

Ducati

1'22"983

1'23"202

1'23"090

1'32"561

12. Alex De Angelis

Honda

Interwetten Honda MotoGP

a 45"204

16. Alvaro Bautista

Spagna

Suzuki

1'24"020

1'23"703

1'23"193

1'33"668

Honda

1'24"101

1'23"839

1'23"515

1'34"098

Pedrosa Barbera Stoner Melandri Dovizioso Lorenzo Bautista Hayden Kallio De Angelis Capirossi De Puniet Spies Simoncelli Rossi Edwards Espargarò

gara p. 2 gara p. 2 gara p. 2 qualifiche qualifiche libere n. 2 qualifiche gara p. 2 libere n. 2 qualifiche libere n. 1 qualifiche gara p. 2 qualifiche gara p. 2 gara p. 1 qualifiche

284,4 281,4 281,4 281,4 280,7 279,9 279,1 278,9 278,9 278,1 277,6 277,4 277,0 267,7 276,6 275,9 274,2

Suzuki

Rizla Suzuki MotoGP

Colin Edwards

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

KIT PASSO 520

Lecadute

Yamaha Honda Honda Ducati Ducati Yamaha Honda Yamaha Honda Honda

25 11 16 — 13 20 9 — 6 10

20 25 16 13 — — 10 9 7 11

25 8 20 11 13 — 10 16 9 —

25 20 11 16 9 — 10 13 7 —

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

21

4

25 20 10 11 13 16 7 — 5 8

20

20 9 16 — 13 25 10 11 5 3

NUMERO GIRI

GR giu AN gn B o 26 RETA G OL giu AN gn NA DA o

ITA giug LIA no

6

Spagna Spagna Italia Australia USA Italia Francia USA Italia Italia

23

1. Jorge Lorenzo 2. Dani Pedrosa 3. Andrea Dovizioso 4. Casey Stoner 5. Nicky Hayden 6. Valentino Rossi 7. Randy De Puniet 8. Ben Spies 9. Marco Simoncelli 10. Marco Melandri

FR ma AN g CI gio A

Campionatopiloti

2

Germania 18.07.2010 Sachsenring

13

Interasse Variabile

Pompa 19RCS

SP ma AG gg NA io

Venerdì: nessuno. Sabato: Simoncelli, De Angelis, De Puniet, Spies. Domenica: Edwards, Bautista, De Puniet, Espargaró, Kallio.

PILOTI AL 2º VIA

21

25 20 2 16 8 — 13 10 — 7

20 25 11 16 9 13 — 8 10 6

31

E

Alvaro Bautista

TO TA L

Pramac Racing Team

io

LCR Honda MotoGP

Ducati

15

Honda

Aleix Espargaró

RE ag P. os CE to 29 CA IN ag DI os AN to AP 5 OL IS SA sett e N MA mb 19 RINO re AR se AG tte ON m b 3 o A re GI tto AP b r PO e 10 NE MA ott LE ob SI re 17 A AU ott ST ob RA re 31 LIA PO ott RT ob OG re AL 7 LO VA nov LE em NC b IA re

Randy De Puniet

11

nei tre giorni 224.668 nel 2009 98.159 (nei tre giorni 214.711)

Dani Pedrosa (Honda) nel 2009 in 1'22"126 alla media di 160,918 km/h.

Pramac Racing Team

CA lug TA lio LU 18 NYA GE lug RM li AN o 25 IA US lug A l

Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'21"817 alla media di 161,526 km/h. Pole 2009: Valentino Rossi (Yamaha) in 1'32"520 alla media di 142,840 km/h.

98.477

Ducati

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.

NON RIPARTITI AL 2º VIA

Poleposition SPETTATORI

PRIMATO PRECEDENTE

NON HA FINITO IL PRIMO GIRO Mika Kallio

QA ap TA ril R e

R.S. Marino

1'21"882

alla media di 161,398 km/h

13. Ben Spies

17. Alex De Angelis

1. Dani Pedrosa

77,091 km alla media di 160,376 km/h

Velocitàmassime

185 138 102 83 78 74 69 67 49 45

Punti in classifica rispetto al 2009 dopo 8 gare

+43 +46 +33 -52 +40 -77 +11 deb deb -16

11. Hector Barbera 41; 12. Colin Edwards 39; 13. Loris Capirossi 30; 14. Aleix Espargaro 28; 15. Alvaro Bautista 25; 16. Mika Kallio 24; 17. Hiroshi Aoyama 18; 18. Alex De Angelis 4; 19. Kousuke Akiyoshi 4; 20. Wataru Yoshikawa 1.

Topteam 1. 2. 3. 4. 5.

Fiat Yamaha Team Repsol Honda Team Ducati Team Monster Yamaha Tech 3 San Carlo Honda Gresini

Campionatomarche 260 240 161 106 94

1. 2. 3. 4.

YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI

25 16 13 7

25 20 13 6

25 16 13 —

20 25 13 6

25 20 13 4

25 20 16 3

25 20 16 11

20 25 16 5

190 162 113 42

+5 +39 -22 -37

Distribuito da:

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MotoGP Germania Pit walk

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motosprint


MotoGP Germania Dai box

Con Lorenzo come testimonial SACHSENRING - La Telefonica a fine stagione lascerà la Formula 1 e poiché in ballo c’è una cifra importante, la Yamaha sta cercando di conquistarla per un progetto 2011 che vedrebbe Jorge Lorenzo come testimonial. Nei giorni precedenti il GP Germania Lin Jarvis, figura di riferimento della Yamaha in questo campo, ha trascorso un paio di giorni in Spagna dove ha incontrato rappresentanti di alcune aziende; ma quello con la Telefonica è stato il meeting più importante. Il colosso iberico della telefonia ha investito in F.1, negli ultimi anni, supportando i due gran premi di casa – Barcellona e Valencia – e spendendo 3 milioni di euro per ogni gara (più altro denaro per la comunicazione e iniziative varie). Questo è il budget che la Yamaha spera di conquistare, facendo forza sulla presenza di Jorge Lorenzo. Questa mossa permetterebbe alla Telefonica di saldare un conto ancora aperto con Pedrosa e la Repsol (Dani arrivò al successo grazie alla Telefonica, poi le voltò le spalle per entrare nel mondo Repsol, una volta approdato alla MotoGP) visto che Jorge Lorenzo può davvero diventare un testimonial di grande impatto. La Yamaha, già dalla fine dello scorso anno, ha intensificato il suo legame con la Petronas (visto che a fine stagione chiuderà la collaborazione con la Fiat) ma a questo punto la Telefonica potrebbe conquistare la scena.

ALETTONI

LA DUCATI CAMBIA AERODINAMICA LA DUCATI ha portato in gara, sulla moto di Casey Stoner, una nuova carena che presenta due alette laterali, cioè due appendici aerodinamiche. La modifica punta a mantenere la moto un po’ più bassa, e più bilanciata, in frenata, garantendo maggiore grip. I vantaggi sono anche nella maggiore stabilità nelle curve veloci.

I DUE ALETTONI AI LATI DELLA CARENA DANNO PIÙ CARICO IN VELOCITÀ ALLA DESMOSEDICI. motosprint

40

SACHSENRING – Jorge Lorenzo (nella foto) ha fatto segnare la quarta pole stagionale e ha quindi eguagliato Max Biaggi, l’unico pilota (prima dello spagnolo) ad aver realizzato un’impresa simile dal 2001 ad oggi. Lorenzo ha ottenuto la pole con la seconda moto, dopo che la prima è stata riportata ai box con il motore abbrustolito: a metà del turno di qualificazione, sabato, Lorenzo era transitato sul rettilineo di arrivo, in piena velocità, con il motore in fiamme; giusto prima della frenata della prima curva, mentre portava la moto a bordo pista, l’olio aveva cominciato ad uscire copiosamente e Lorenzo aveva incolpevolmente lasciato una striscia scivolosa sulla quale sono volati, poco dopo, prima Ben Spies e poi Randy De Puniet. Il

ABU DHABI SLITTA DI UN ANNO?

IL TRACCIATO PIÙ CORTO DELL’ANNO La pista del Sachsenring – letteralmente “Circuito di Sassonia – è lunga 3.671 metri, ed è quindi la più corta tra quelle della stagione in corso. Nel 1961, quando da queste parti venne disputata una prova del Mondiale, si correva su un circuito stradale della lunghezza di oltre 8 chilometri che ha fatto parte del Campionato del Mondo fino al 1972. Il circuito permanente del Sachsenring è stato costruito nel 1998.

TUTA E STIVALE ROSSI SPECIAL

LORENZO COME BIAGGI

MODIFICHE PER LA SICUREZZA

L’ARRIVO del Gran Premio di Abu Dhabi potrebbe slittare al 2012. Gli organizzatori degli Emirati Arabi sono sempre intenzionati ad entrare nel mondiale delle due ruote, ma ci sono problemi logistici da risolvere e forse non si farà in tempo per l’anno prossimo. La Dorna, dopo il sopralluogo della Commissione Sicurezza, ha chiesto che vengano effettuate alcune modifiche al tracciato (bisogna spostare dei muri e allungare alcuni spazi di fuga) ma non si potrà fare nulla prima dello svolgimento del gran premio di Formula 1, in programma in novembre. Quindi ogni tipo di lavoro dovrà essere effettuato in inverno e visto che la gara dovrebbe venire inserita in calendario ad inizio stagione, forse non si farà in tempo.

PIÙ LARGHI E PROTETTIVI

SOFTWARE

LA HRC AIUTA IL TEAM LCR LA HRC ha consegnato al Team LCR un’ulteriore evoluzione tecnica: dopo il telaio e il forcellone portati a Barcellona, in Germania è arrivato un nuovo software per la gestione elettronica del motore. I vantaggi non si vedono sul giro singolo, quanto nell’arco della gara: la moto ondeggia meno in accelerazione, e il pilota deve usare meno energie per gestirla. Inoltre c’è un minore consumo della gomma. Il sistema più evoluto garantisce anche maggiori possibilità di regolazione. Il “pacchetto” comprende un ingegnere giapponese a disposizione della squadra. Il guaio è che ora è fuori uso il pilota titolare, Randy De Puniet (nella foto), infortunato. A Laguna Seca degli aggiornamenti beneficerà Roger Lee Hayden.

In televisione

YAMAHA TENTA TELEFONICA

Pole Position

PER IL rientro in gara di Valentino Rossi i tecnici della Dainese non hanno modificato solo lo stivale destro, ma anche la tuta. Le modifiche riguardano la parte del gambale: il classico paratibia in polipropilene è stato sostituito da uno in kevlar-carbonio e ne è stato inserito un secondo, a protezione del perone. Valentino ha chiesto questa speciale protezione anche nel lato sinistro. La circonferenza del gambale è stata allargata per alloggiare le nuove protezioni e per consentire un più facile inserimento del nuovo stivale, a sua volta leggermente allargato per garantire un maggiore comfort alla gamba; è stata pure aggiunta un’ulteriore apertura laterale per facilitarne la calzata.

GP USA SU CANALE 5 SABATO 24

0,30 Prove libere

francese ha centrato in pieno la Yamaha dell’americano, in terra, rischiando moltissimo. Ma gli è andata bene. Le prove sono state sospese, per permettere ai commissari di percorso di stendere il filler. La prima fila è stata completata (per la sesta volta, quest’anno) da Casey Stoner e da Dani Pedrosa. Il migliore degli italiani è stato Andrea Dovizioso, quarto, che ha preceduto Valentino Rossi, autore della quinta miglior prestazione e quindi a sua volta in seconda fila. Da segnalare il sesto posto, quindi la seconda fila, di Hector Barbera: è la sua miglior prestazione in prova, da quando corre nella MotoGP.

SABATO 24

22,55 Prove ufficiali

DOMENICA 25 23,00 MotoGP gara 23,50 Fuorigiri

Italia 1

differita

Italia 1

diretta

Canale 5 diretta Canale 5 rubrica

Seca, Fate attenzione: il GP USA a Laguna 1 Italia su onda in à andr non , enica dom no resta 5; le Cana su ma , come al solito rdì su Italia 1 invece la sintesi del vene sta e le prove ufficiali del sabato. Mediaset questo te anen perm ere rend se o icand verif verrà spostamento. Intanto questa formula a Ceca, replicata anche per i GP Repubblic Indianapolis e San Marino. prese Il GP è visibile tutto in diretta, com della -up warm il e rdì vene le prove del stre, domenica mattina sul digitale terre a pagamento, su Mediaset Premium.

CLIENTI SCONTENTI SACHSENRING – La Yamaha sta facendo fronte alla crisi come meglio può, cioè stabilendo delle priorità. Spende come nessun’altra Casa, per i piloti (ma taglierà il budget, per il 2011), però ha deciso di ridurre gli investimenti sulle moto “clienti”. Le M1 del Team Tech3 non sono come quelle della squadra interna, e questo era nei programmi per l’inizio di stagione; ma sono passate otto gare, la situazione non è cambiata e il divario non è di poco conto, considerando che il telaio è quello dello scorso anno. Invece il telaio delle M1 ufficiali è cambiato radicalmente (lo si può notare guardando la zona del fulcro del forcellone e i montanti superiori) sia nelle rigidezze che nella distribuzione dei pesi. A livello di motore, le M1 “clienti” sono più arretrate nel campo della gestione elettronica. Il problema è stato sollevato dai due piloti nelle gare recenti, di fronte al silenzio del reparto corse. Se Spies è più calmo, anche perché per lui questo è l’anno dell’apprendimento e dal prossimo sarà un pilota ufficiale a tutti gli effetti, Edwards sembra più nervoso: questa per lui si sta rivelando una stagione disastrosa, e il suo futuro è incerto. Il problema della Yamaha viene amplificato dalla crescita delle moto “clienti” della Honda: la HRC ha lavorato moltissimo, e le ha migliorate portandole ad un livello superiore rispetto alle concorrenti. I due texani del Team Tech3 sperano di ricevere qualcosa entro pochi giorni, per la loro gara di casa: il prossimo fine settimana si disputa infatti il GP USA a Laguna Seca, su di una pista dove puntano entrambi a correre da protagonisti.

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MotoGP Germania Dai box

DE ANGELIS RICOMINCIA Bello ma faticoso il ritorno alla MotoGP SACHSENRING – Lo capisci dallo sguardo, che Alex De Angelis è felice di essere tornato in MotoGP, e lui conferma in modo esplicito: «Sì, è bellissimo: il primo giro è stato anche emozionante. È bello ritrovare questa potenza, questo modo di guidare. La MotoGP ha 100 CV in più della Moto2, con lo stesso peso; ed è proprio un’altra cosa». Come ti sei trovato, un anno dopo? «Ho perso il feeling, è inutile negarlo. Ma va anche detto che questa moto ha solo il nome di quella del 2009, per il resto è un’altra cosa. Sono cambiati il telaio, il forcellone, le sospensioni, la gestione elettronica; è cambiata anche la posizione di guida». È stato come ripartire da capo. «Da meno di zero! Infatti sono dietro anche ai rookie. Io non ho fatto i test invernali, e tra l’inverno e la prima parte di stagione ho dovuto adattarmi alla Moto2, quindi ho cambiato di nuovo stile e modo di guidare. Ma ora devo cambiare un’altra volta». La schiena, infortunata in Olanda, come va? «Non mi ha dato problemi, ho potuto concentrarmi sulla guida e sulla moto. Però sono ancora poco sciolto, non sono certo come dodici mesi fa, quando qui arrivai quinto. Mi sento un po’ come se fossi al primo anno di MotoGP». Qual è stata la difficoltà maggiore? «Mi ha messo un po’ in difficoltà la distribuzione dei pesi, che rispetto alla versione 2009 è cambiata molto. Ma le gomme lavorano bene, vuole dire che hanno preso la direzione giusta.

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PNEUMATICI

DOPPIA MESCOLA ORMAI INDISPENSABILI L’AMPIA varietà di curve lunghe a sinistra che caratterizza la pista del Sachsenring genera un’elevata temperatura sulla spalla sinistra del pneumatico e questo ha indotto i tecnici della Bridgestone a portare di nuovo la gomma posteriore a doppia mescola. «La mescola sul lato sinistro è più dura, perché deve sopportare uno stress superiore; quella sul lato destro è morbida per garantire un buon riscaldamento nelle sole quattro curve a destra – ha detto il responsabile tecnico, Tohru Ubukata –. Questa volta abbiamo portato la gomma “hard” ed “extra hard” anche per la ruota davanti, visto che questa pista è molto insidiosa anche per l’anteriore».

MOTOGP 2011

UNA SESTA DUCATI CON ABRAHAM Sono io che devo adattarmi». Hai dato l’idea di volerla prendere con calma. «Certo, perché se questa moto la prendi di petto, perdi tu. È inutile usare cattiveria, qui bisogna crescere con calma, cercando di capire come va messa a punto, e come va sfruttata. Devo imparare anche a sfruttare le gomme, che mi sembrano molto particolari: sono dure come il marmo, fino a quando non entrano in temperatura». In più, qui vanno forte tutti. «Prima di entrare in pista mi aspettavo di

prendere tre secondi, invece ne ho presi uno e mezzo. Già quello mi ha messo di buon umore. La cosa che conta è che sono andato sempre un po’ meglio, in ogni turno». Che aspettative hai? «Devo stare calmo, migliorare e crescere piano piano. So che questa è un’esperienza a termine, ma tra qualche gara spero di poter dire la mia. In ogni caso il mio obiettivo è restare in MotoGP: ora che ci sono tornato, voglio restare. Sto lavorando per il futuro: se si aprono delle possibilità, devo essere pronto a sfruttarle».

KAREL Abraham vuole passare in MotoGP nel 2011, e ha ormai raggiunto l’accordo con la Ducati. La Casa bolognese metterà quindi in pista sei moto. Il pilota della Repubblica Ceca passerà nella classe regina con la propria squadra, finanziata da suo padre (uno degli uomini più ricchi del Paese). Abraham ha già effettuato una giornata di prove al Mugello, prima del GP Germania, facendo segnare un incoraggiante 1’50”1, che non è niente male per un pilota della Moto2 mai salito prima su una MotoGP. La Ducati aveva già pianificato le forniture del 2011, a livello di moto e materiali, ma si è detta disponibile ad aggiungere una moto in più. Anche la Dorna ringrazia.

LA HONDA VUOLE BURGESS Al fianco di Casey Stoner SACHSENRING – Jeremy Burgess (nella foto) potrebbe seguire Valentino Rossi in Ducati. Potrebbe anche restare in Yamaha. Ma qualcuno sta cercando di convincerlo a tornare da dove è venuto, alla Honda. La lista di Shuhei Nakamoto, capo della HRC, non si è infatti esaurita con l’acquisizione di alcuni ingegneri della Yamaha (avvenuta a fine 2009) e con l’ingaggio di Casey Stoner. Ci sono ancora alcune mosse da fare e una riguarda appunto Jeremy Burgess. Nakamoto vuole riportarlo in Honda, per un duplice motivo: diventerebbe un prezioso consigliere per Stoner (australiano come lui) sia per le strategie di gara che per la messa a punto della moto, e aiutare il solo pilota australiano in grado di diventare campione del mondo può rappresentare per Burgess una sfida affascinante. Inoltre, Jeremy potrebbe aiutare gli ingegneri della Honda a sviluppare la RCV del futuro, cioè la nuova “mille” che debutterà nel 2012. Nakamoto fa parte di quei manager della Honda che ritengono sia stato un grave errore lasciare andare via Burgess a fine 2003: ora che anche Jeremy si trova di fronte ad una svolta della propria carriera, Nakamoto vuole giocare le sue carte. È difficile immaginare Jeremy Burgess senza Valentino Rossi, ed è forse ancora più dura immaginare Burgess che torna alla Honda per

aiutare Stoner a battere Valentino. Ma la Honda ha deciso di provarci. Tuttavia Burgess non è sufficiente a completare il piano di Nakamoto, che non ha ancora mollato la presa su Jorge Lorenzo. È una sfida difficile, ma fino a quando un pilota non firma, è virtualmente sul mercato. La Repsol è già stata informata di questo estremo tentativo della Honda, e ha deciso di stare a guardare: lo sponsor è forte del fatto che comunque ci sarà uno spagnolo vincente in squadra. In realtà la Repsol ha designato Pedrosa come pilota per il 2011, ma non c’è fretta. Il contratto con la Honda lo firmerà, ma solo dopo che la Casa avrà presentato i suoi programmi (definitivi) per il futuro. Shuhei Nakamoto è stato incaricato di riportare la Honda nel ruolo che occupava fino a qualche anno fa – quello di leader – e negli anni trascorsi in Formula 1, a capo del progetto Honda, l’ingegnere giapponese ha imparato a muoversi in modo molto aggressivo.

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43


NEXT ROUND: NORD- SUD - SICILIA 24-25/7 VALLELUNGA (RM)

L’entusiasmante partenza della ScooterMatic Extreme Italia Nord per l’ultimo appuntamento in kartodromo a Busca.

Max Mendogho (1) ha chiuso la quarta tappa con una bella vittoria!

Quarta posizione per un Paduano (69) molto incisivo. Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA Sud Circuito Int. Napoli - 11/07/2010

Classifica Gara Pos.

Alessandro Melone (21) chiude al secondo posto con grande grinta. Alle sue spalle Antonio Paduano (69).

il GIORNO di LA LINGUA

La Lingua centra il titolo Italia Sud all’esordio con il terzo posto di Sarno; vittoria per Mendogho davanti a Melone

Sambucci (55) e Del Mastro (83) chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto dopo un weekend irto di difficoltà per entrambi.

All’ultimo punto In cinque per un titolo: così sono arrivati a Sarno i protagonisti del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia, quarta e ultima prova del girone sud. A giocarsi le chance di vittoria c’erano Riccardo La Lingua, Alessandro Melone, Antonio Paduano, Max Mendogho e Simone Sambucci. Tutti velocissimi, tutti molto vicini anche nei punti. Ma per la vittoria sono da tenere d’occhio anche Del Mastro, Baldi con il SuperScooter, Olivieri e Picca, che non sono venuti certo a Sarno per assistere alla gara. Primo turno di prove e Mendogho va subito in pole position lasciando gli altri a giocarsi la seconda posizione. Al termine del turno si avvicina Paduano, tallonato da La Lingua e Melone. Subito dietro c’è Sambucci con Baldi vicinissimo al laziale. Secondo Crono e i tempi scendono: comincia Del Mastro finalmente a posto con la meccanica poi Melone, Paduano poi La Lingua e ancora Paduano che si mette avanti e chiude la lotta per la pole position. Ma le prime due file sono raccolte in soli 8 decimi. Gara 1 e la Lingua si smarca subito degli avversari lasciandoli in piena bagarre fra loro. Mendogho prova a tenere il passo ma deve arrendersi subito lasciando il passo a Melone e Paduano. Poco dietro ci sono Picca Del Mastro e Sambucci che si aprono a ventaglio ad ogni curva. Alle spalle dell’imprendibile La Lingua Paduano e Melone si scambiano di continuo le posizioni ma sarà il salernitano ad avere la meglio nella corsa al secondo gradino del podio per 8 decimi sul tarantino. Mendo-

www.

gho invece è risucchiato dal trenino formato da Picca, Del Mastro e Sambucci e solo con l’orgoglio del campione riesce a concludere quarto davanti a Sambucci Del Mastro e Picca, giunti in volata alle spalle del romano. Gara 2 ancora più animata. La Lingua anticipa la partenza e viene penalizzato di 30 secondi. Il cassinate della DPS prova a compiere il miracolo di Sarno dello scorso anno dove recuperò ben 28 secondi. Questa volta però gli avversari sono nettamente superiori e dovrà accontentarsi di chiudere ottavo a ventisei secondi dal vincitore. Alle sue spalle intanto il gruppo resta compatto e lo spettacolo ne guadagna. Si porta avanti Del Mastro, poi Paduano, ma viene passato da Melone, e poi ancora da Picca, mentre Mendogho fa il sornione alle spalle di tutti. A metà gara il romano attacca con decisione e si porta in testa, mentre scivola Del Mastro che chiuderà poi staccato alle spalle di La Lingua. Paduano prova a rispondere ma viene preso fra due fuochi: quello di Mendogho all’interno e quello di Melone all’esterno e finisce lungo chiudendo poi in sesta posizione. Mendogho va a vincere gara 2 con l’esiguo vantaggio di 6 decimi su Melone e 8 su Picca, mentre quarto molto vicino chiude Nicolò Baldi. Volata per il quinto posto che vede spuntare ancora Sambucci su Paduano e Olivieri. Per somma punti la vittoria va a Max Mendogho che però non riesce a conservare la corona di campione Italia Sud: “il titolo l’ho perso a Latina per la scivolata in gara 1 – dice

.com

Riccardo La Lingua (58) è salito sul terzo gradino del podio nonostante l’errore per partenza anticipata in gara2 che gli è costato una penalità; si laurea al primo tentativo campione Italia Sud!

il pilota della D&D – qui dovevo vincere e sperare che cadessero gli altri. Riccardo ha sbagliato in gara 2 ma ormai era già sicuro del titolo ed è stato bravissimo. Gli faccio i miei complimenti. Alla fine sono contento del risultato ottenuto”. Sul secondo gradino del podio di Sarno c’è Alessandro Melone che chiude anche in seconda posizione il trofeo a sei punti dal vincitore: “Stagione bellissima e confesso che per un po’ ho sognato – dice il tarantino della DPS – Ho avuto dei problemi al freno posteriore altrimenti qualcosa in più riuscivo a fare. Però il titolo se lo è meritato il mio compagno di squadra. Sono contento del risultato, mi sta bene così”. La Lingua sale sul terzo gradino del podio e si fregia della corona di campione Italia Sud 2010: “E’ stata una stagione bella e difficile – dice il cassinate – gli avversari sono tutti fortissimi come dimostrano le classifiche del Trofeo ScooterMatic Malossi. L’importante è che il primo titolo Malossi sia arrivato. Ora ci sono le due finali nazionali e spero di far bene”. “Speravo in qualcosa in più a Sarno – dice Paduano, portacolori della Ni:Ba. Racing – In gara 2 speravo di andare a vincere ma mi son trovato in mezzo all’attacco di Mendogho e Melone e sono arrivato lungo, perdendo delle posizioni importanti. Mi aspetto qualcosa in più nelle finali” Picca è tornato una tantum alla guida di uno scooter e chiude in quinta posizione: “Ho corso qui per allenamento e dare una mano a Massimo – confessa il team Manager della D&D – a Vallelunga ci sarò anche io, ci tengo troppo, e non farò sconti a nessuno dei miei piloti: Max e Anastasi sono avvertiti!” Sambucci è il ritratto della felicità: “sono tornato a tempo pieno nel Trofeo Malossi ed ho visto che sono ancora competitivo – dice il pilota di Velletri – Oggi avevo un fastidioso mal di schiena che mi ha un po’ rallentato. Per me è stata una stagione fantastica e mi sono levato anche belle soddisfazioni”. “Ad un certo punto ho sperato nel colpaccio – dichiara il “pompiere volante” Antonio Del Mastro - In gara 2 invece mi sono fatto prendere la mano e sono scivolato perdendo quasi un giro. Però sono contento perché ho dimostrato che quando lo scooter è a posto posso stare li davanti”. Baldi è costretto a fermarsi in gara 1 per rottura della trasmissione del suo Gilera Runner,

ma in gara 2 ha dato il meglio di se chiudendo in quarta posizione: “Quest’anno l’obiettivo è il titolo del Trofeo Nazionale SuperScooter Velocità e non vedo l’ora di essere a Vallelunga – confessa il pilota-preparatore di Battipaglia – Qui ho dimostrato che su queste piste il Runner può stare vicino agli Zip. Peccato per la rottura della cinghia in gara 1. Però meglio qui che nei prossimi weekend”. Palma della sfortuna per Costantino Olivieri. Al tarantino non ne va una dritta: “Vorrei scendere in pista una sola volta senza sorprese – dice il pugliese – ed invece quest’anno non ne va una dritta. Anche a Sarno ho penato moltissimo, spero che a Vallelunga le cose vadano meglio”. E adesso partono i due scontri finali per i big della ScooterMatic. A Vallelunga ed Adria gara secca che assegnerà il titolo fra i protagonisti dei tre gironi Italia, Nord Sud e Sicilia, ed i pronostici diventano ancora più difficili. Ilio Ascione L’imperatore romano Max Mendogho festeggia la vittoria sul podio davanti a Melone e al neocampione Italia-Sud La Lingua

1 2 3 4 5 6 7 8 9

1 20 58 69 55 9 83 32 35

Pilota

Team

G1

G2

Mendogho M. Melone A. La Lingua R. Paduano A. Sambucci S. Picca D. Del Mastro A. Olivieri C. Baldi N.

D&D Moto DPS DPS Ni.Ba.Racing Sambucci Moto D&D Moto Fusco Racing Olivieri Ni.Ba.Racing

18 20 25 22 16 14 15 13 1

25 22 13 15 16 20 12 14 18

43 42 38 37 32 34 27 27 19

Classifica Trofeo Pos.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

58 21 69 1 55 83 32 9 59 35 84 7

Pilota

Team

La Lingua R. Melone A. Paduano A. Mendogho M. Sambucci S. Del Mastro A. Olivieri C. Picca D. Monaco C. Baldi N. Anastasi N. Gottardello M.

DPS DPS Ni.Ba.Racing D&D Moto Sambucci Moto Fusco Racing Olivieri D&D Moto Monaco Racing Ni.Ba. Racing D&D Moto Minischetti

163 157 146 143 135 100 96 68 66 65 34

Classifica Trofeo Italia (con scarto) Pos.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

66 58 69 36 21 1 29 8 20 12 87 55 2 28 30

Sic Sud Sud Nord Sud Sud Sic Nord Nord Nord Sic Sud Sic Sic Nord

Pilota

Team

PTcs

Pos

Sca

Mannino N. La Lingua R. Paduano A. Boccardo S. Melone A. Mendogho M. Bonomo F. Gabellini P. Sartori R. Scattolini D. Scianna I. Sambuci S. Milone D. Bona F.P. Lipari M.

Mannino R. DPS Ni.Ba.Racing Boccardo DPS D&D Moto Marmitta Gabellini Motauto R. Perinelli E. TZT Racing Sambucci M. Pino Racing Pino Racing Boccardo

175 150 145 143 143 142 140 136 133 132 126 122 120 118 103

13 8 np nc 7 nc 12 nc nc 5 rt 8 11 nc nc

8 13 1 1 14 1 9 1 1 16 1 13 10 1 1

16. 83 Sud Del Mastro A. (Fusco Racing) 99 rt 1; 17. 36 Sic Pintacoda B. (Marmitta) 93; 18. 49 Nord Franco M. (Fey Race) 91 9 12; 19. 57 Sic Pintacoda M. (Birilli Racing) 86; 20. 32 Sud Olivieri C. (Olivieri) 80 nc 1; 21. 5w Nord Russo S. (Minischetti) 73; 22. 71 Nord Spadoni O. (Fey Race) 71; 23. 7 Sic Morgante A. (Peppino Morgante) 71; 24. 69 Sic Seminerio F. 70; 25. 9 Sic Morreale E. (Baiamonte) 70; 26. 91 Nord Bressan S. (ASD Peschiera Scooter) 69; 27. 9 Sud Picca D. (D&D Moto) 68; 28. 59 Sud Monaco C. (Monaco Racing) 66; 29. 35 Sud Baldi N. (Ni. Ba. Racing) 65; 30. 12 Sic Trovato P. (Trovato) 59; 31. 174 Nord Parodi L. (Borgna Scooter) 59; 32. 5 Sic Mancuso G. 58; 33. 46 Sic Calabrò L. (Lillo Calabrò) 57; 34. 57 Nord Fusto C. (Borgna Scooter) 47; 35. 64 Sic Mannone G. (DEV Corse) 40; 36. 27 Nord Ribul N. Beta Racing) 34; 37. 84 Sud Anastasi N. (D&D Moto) 34; 38. 26 Nord Andreazzoli M. (Ninja Scooter) 30; 39. 97 Nord Magrone M. (A.M. Crotti) 29; 40. 59 Sic Marino F. (Marino) 26; 41. 45 Nord Marconato L. (Motauto Racing) 24; 42. 164 Sic Rizzo Pietro (M.R.T.) 21; 43. 85 Sic Alongi S. (Marmitta) 19; 44. 43 Nord Bruzzone D. (Borgna Scooter) 18; 45. 6 Sic Cusenza N. 16

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE

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NEXT ROUND: NORD-SUD-SICILIA 24-25 LUGLIO, VALLELUNGA (RM) Scattano i GP80 dalla griglia di partenza di Sarno.

il RUGGITO del VETERANO

A Sarno strappa una grande vittoria Luciano Formisano che sale sul podio davanti a Mastroberti e Musella Il giorno del “Vecchio Leone”

Quarta prova del Trofeo ScooterMatic Extreme Sud Malossi e quarto vincitore stagionale. E che vincitore! Luciano Formisano, 48 anni da Torre del Greco fa vedere di che pasta è fatta la vecchia guardia e mette in piedi a Sarno, sul Circuito Internazionale Napoli, una prestazione superba che lascia annichiliti gli avversari e rilancia il “Vecchio Leone” ai vertici della classifica. Sarno ha riservato belle sorprese per gli amanti dei trofei targati Race Service, ed alcune conferme che sanciscono la spettacolarità di queste gare: nulla di scontato. Formisano lo aveva annunciato di sentirsi in perfetta forma e puntare al gradino più alto del podio e c’è riuscito. In prova gira fortissimo nel primo turno, un po’ meno nel secondo. Nel secondo turno va in pole il più giovane degli scooteristi Malossi, Giuliano Gargiulo, che riesce nel finale a beffare Mastroberti, Telesca e Formisano, racchiusi in un solo decimo di secondo. E questa è un’altra sorpresa. Due generazioni a confronto che non si tirano indietro a dar spettacolo sulla pista di Sarno.Alle loro spalle ci sono Di Sabato, D’Urso, Sciarrino e Musella. Il tutto in sette decimi. Ma le altre 3 file non sono poi lontanissime. Gara 1 ed è show Formisano; il torrese mette subito metri fra sè e gli inseguitori e prova anche ad allungare. Mastroberti tiene botta duellando con Gargiulo, Sciarrino e Telesca (con l’NRG SuperScooter), mentre Musella rimane imbottigliato alle loro spalle con un altro gruppo agguerrito. Se ne libera e prova la rincorsa al podio. Ma il di-

www.

stacco è incolmabile. Intanto Formisano amministra il vantaggio, attento a non commettere errori, mentre dietro è spettacolo ad ogni staccata. Ne fa le spese Gargiulo (velocissimo ma ancora troppo inesperto) che scivola e conclude settimo. Finisce a terra anche Telesca, generosissimo nel cercare di star davanti agli Zip. Formisano vince gara 1 con 1”2 su Mastroberti e 1”6 su Sciarrino. Musella si accontenta del quarto posto davanti a D’Urso e Di Sabato. Gara 2 e Formisano non da spazio a repliche avversarie. Si infila primo alla prima curva e va via. Alle sue spalle regge il ritmo indiavolato solo Gargiulo ma il pilota del Team Macera è penalizzato per partenza anticipata. I due comunque sono da applausi e mettono un buon margine sul gruppo di inseguitori formato ancora da Mastroberti, Telesca, Musella, D’Urso e Sciarrino. Telesca scivola di nuovo e chiuderà dodicesimo, mentre Mastroberti ha il suo da fare a tener dietro Musella. Nel finale Gargiulo passa Formisano e transita primo sotto la bandiera a scacchi, ma in classifica è retrocesso in 15esima posizione. La vittoria va a Formisano che si aggiudica anche round 4 del Trofeo ScooterMatic Sud Malossi: “Sapevo di poter vincere oggi e l’ho fatto – afferma il veterano di Torre del Greco – Complimenti a Gargiulo che è stato l’unico a tenermi testa. Il ragazzo è veloce e questa è tutta esperienza che sta facendo. Nel finale ho rallentato perché avevo visto la penalità assegnata a Giuliano e poi perché il motore era un po’ calato: non valeva la pena di rischiare tutto per star davanti ad ogni costo”. Sul secondo gradino del podio sale Mastroberti che regola in gara 2 Giuseppe Musella per 2 decimi: “Nulla da fare oggi contro Formisano – dice Mastroberti, sempre più leader del Trofeo – Bisogna sapersi accontentare ed io l’ho fatto in ottica classifica” “Ho avuto problemi in prova – lamenta Musella – poi in gara 1 sono partito male ed ho penato a venir fuori dal gruppo. Sarà difficile recuperare su Mastroberti a Vallelunga ma sono contento del mio risultato fin qui”. D’Urso e Sciarrino terminano più staccati, in quarta e quinta posizione dopo una gara in cui meritano comunque la lode. Due settimane di pausa e poi il gran finale del Trofeo ScooterMatic Sud Malossi che vedrà i protagonisti impegnati sull’autodromo di Vallelunga il 24 e 25 luglio. Ilio Ascione

Trofeo Scootermatic Sud Circuito Int. Napoli - 11/7/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti Cla 1 2 3 4 5

51 66 27 43 20

Pilota Formisano L. Mastroberti E. Musella G. Sciarrino I. D’Urso A.

Team Formisano Rac. RC Motors Musella Rac. Accardo DPS Moto

G1 25 22 18 20 16

G2 25 22 20 16 18

Tot 50 44 38 36 34

6. 54 Di Sabato D. (R. C. Motors) 30-15-15; 7. 14 Coviello R. (R. C. Motors) 27-13-14; 8. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 24-12-12; 9. 77 Adinolfi G. (A.G.R. Adinolfi) 21-11-10; 10. 58 Gargiulo G. (Team Macera) 20-14-6; 11. 88 Lorini E. (Urbano Racing) 17-10-7; 12. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 17-9-8; 13. 93 Reale F. (Fusco Racing) 14-1-13; 14. 41 Giocondo La Guardia M. (Sambucci Moto) 13-8-5; 15. 89 Scelzo G. (Andrea’s) 12-111; 16. 24 Siciliani L. (LL. GP. Scooter) 11-7-4; 17. 86 Telesca R. (Andrea’s) 10-1-9; 18. 11 Milito A. (Fusco Racing) 9-6-3

Classifica Trofeo Cla 1 2 3 4 5

66 51 27 20 14

Pilota Mastroberti E. Formisano L. Musella G. D’Urso A. Coviello R.

Tot 178 153 150 140 112

Team RC Motors Formisano Rac. Musella Rac. DPS Moto RC Motors

6. 58 Gargiulo G. (Team Macera) 87; 7. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 80; 8. 89 Scelzo G. (Andrea’s Team) 75; 9. 54 Di Sabato D. (R. C. Motors) 73: 10. 77 Adinolfi G. (A.G.R. Adinolfi) 67; 11. 19 Tognarelli F. (D&D Moto) 65; 12. 43 Sciarrino I. (Accardo) 61; 13. 46 Esposito G. (Red Racing) 61; 14. 86 Telesca R. (Andrea’s) 59; 15. 93 Reale F. (Fusco Racing) 58; 16. 88 Lorini E. (Urbano Racing) 45; 17. 71 Iacovella M. (D. P. S.) 40; 18. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 36; 19. 80 Riccio A. (Musella Racing) 36; 20. 11 Milito A. (Fusco Racing) 35; 21. 99 Zaccaria V. (Gallo Moto) 34; 22. 24 Siciliani L. (LL. GP. Scooter) 24; 23. 48 Mennone R. (Nennillo) 18; 24. 29 Lofiego D.(Cotek8) 4; 25. 7 Frongillo L. (Frongillo Moto) 2

Classifica Trofeo Italia (con scarto) Pos.

1 2 3 4 5

66 27 51 20 14

Pilota

Team

PTcs

PTss

Mastroberti Musella G. Formisano L. D’Urso A. Coviello R.

RC Motors Musella R. Formisano R DPS RC Motors

163 149 139 125 101

178 6 150 np 153 7 140 6 112 10

Pos

Val

6. 58 Gargiulo G. (Macera) 87-87; 7. 89 Scelzo G. (Andrea’s) 74-75-NC -1; 8. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 72-80-13-8; 9. 54 Di Sabato D. (R. C. Motors) 72-73-NC-1; 10. 19 Tognarelli F. (D&D Moto) 65-65; 11. 77 Adinolfi G. (A.G.R. Adinolfi) 63-67-17-4; 12. 46 Esposito G. (Red Racing) 61-61; 13. 43 Sciarrino I. (Accardo) 60-61-NC-1;14. 86 Telesca R. (Andrea’s Team) 58-59-NC-1; 15. 93 Reale F. (Fusco Racing) 57-58-NC-1; 16. 88 Lorini E. (Urbano Racing) 45-45; 17. 71 Iacovella M. (D. P. S.) 40-40; 18. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 36-36; 19. 80 Riccio A. (Musella Racing) 36-36; 20. 11 Milito A. (Fusco Racing) 35-35; 21. 99 Zaccaria V. (Gallo Moto) 34-34; 22. 24 Siciliani L. (LL. GP. Scooter) 24-24; 23. 48 Mennone R. (Nennillo) 18-18; 24. 29 Lofiego D. (Cotek8) 4-4; 25. 7 Frongillo L. (Frongillo Moto) 2-2

In alto: la partenza della penultima tappa del Trofeo ScooterMatic Sud a Sarno! A sinistra: sopra, doppietta per il veterano Luciano Formisano (51) che domina la gara di casa; sotto, Mastroberti (66) chiude al secondo posto davanti a Musella (27), terzo.

.com

15 1 14 15 11

COLPI di SCENA!

Francesco Pellegrino fa doppietta a Sarno davanti ad un fortissimo Barbato e a Costabile; Chianese cade in gara2 ma arriverà a Vallelunga come titolare del Sud Sul filo del rasoio

Sempre più combattuto, sempre più incerto il risultato, anche se poi alla fine è Francesco Pellegrino ad andare a cogliere il punteggio pieno sul Circuito Internazionale Napoli di Sarno, teatro della quarta e decisiva prova del Trofeo Malossi GP80, girone Sud. Sul miniautodromo Campano però ci sono stati segnali forti: Pellegrino non può dormire sonni tranquilli per le due prossime finali, la griglia è sempre più raccolta, gli outsider sono tanti. Ed il campione Sud 2009 lo sa e cerca di mettere subito in chiaro le cose, alla rincorsa di un titolo che quest’anno si è allontanato sin dalla prima gara. La griglia, dopo le qualiifiche dice: pole per Pelllegrino, con Barbato, Chianese e Bianculli in prima fila. Dietro c’è Ciampa, non distante dalla prima fila, che precede Costabile, non al meglio, e i giovanissimi Sansanelli, Mastrosimone e Greco, sempre più vicini ai vertici. Le premesse sono di una gara spettacolare e combattuta. Round 1 con Francesco Pellegrino superbo: il salernitano parte a razzo, si porta in testa lasciando gli avversari in bagarre e mette subito un buon margine con gli inseguitori. Chianese prova a tenere il passo ma deve arrendersi subito. Sale in cattedra Barbato, tallonato da Bianculli. Il veterano si mette a tirare il trenino sperando di riagganciare Pellegrino ma sarà inutile. Riesce però nel compito di portare al secondo posto Chianese che si assicura matematicamente il titolo 2010 della GP 80 con una manche d’anticipo, nonostante grossi problemi al motore, ma solo per quanto riguarda il punteggio comprensivo di scarti in vista delle finali. Bianculli è quarto alle spalle di Barbato mentre Costabile ha il suo da fare per tener dietro i determinati Mastrosimone e Greco. Gara 2 e Pellegrino parte a palla. Il portacolori della Ni.Ba. Racing sembra in grado di ripetere la performance che più gli piace ed infatti allunga nei primi passaggi. Ma è Barbato il protagonista di round 2. Nel secondo giro scivola Chianese tirandosi dietro anche l’incolpevole Bianculli. Per i due gara finita, mentre si apre la speranza di Barbato: il portacolori della Nerone Racing attacca a tutto spiano, rispondendo ad

ogni passaggio ai giri veloci di Pellegrino. Il salernitano è in affanno con Barbato che gira costantemente sul “2” basso, polverizzando il record della pista. A due giri dal termine Barbato è su Pellegrino e prova ad attaccare ma un paio di sbandate gli fanno capire che è meglio accontentarsi di un ottimo secondo posto ad un’incollatura da Pellegrino. Punteggio pieno per il rider della Ni.Ba. Ma questo non basta a fargli agguantare il titolo che finisce nelle mani di Chianese: “Grande stagione la mia – afferma il napoletano – ma devo dire che era più giusto un secondo posto”. Secondo posto per Barbato che precede sul podio l’altro pilota “Nerone” Umberto Costabile. Giù dal podio c’è Mastrosimone, seguito da Greco, Ciampa, Chianese, Bianculli e Sansanelli. Il circus GP 80 Malossi da ora appuntamento a Vallelunga con la prima finale secca che vedrà contrapposti i piloti nord a quelli sud: è la guerra sarà “fraticida” con Simone Pellegrino vincitore nel settentrione a punteggio pieno che si misurerà contro il fratello Francesco e il campione Sud Angelo Chianese. Ilio Ascione

Trofeo GP80 Sud Circuito Int. Napoli - 11/7/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti Cla 1 2 3 4 5 6 7 8 9

17 44 82 95 63 90 40 77 21

Pilota Pellegrino F. Barbato G. Costabile U. Mastrosimone N. Greco A. Ciampa A. Chianese A. Bianculli G. Sansanelli N.

G2 25 22 20 18 15 14 1 1 16

Tot 50 42 36 33 29 27 23 19 17

Classifica Trofeo Cla Pilota 1 17 Pellegrino F. 2 40 Chianese A. 3 82 Costabile U. 4 95 Mastrosimone N. 5 21 Sansanelli N. 6 44 Barbato G. 7 63 Greco A. 8 90 Ciampa A. 9 77 Bianculli G. 10 18w Pellegrino S. 11 72w Gammino V. w = Wild Card

Tot 169 157 145 122 107 106 100 99 97

Team Ni.Ba Racing Nerone Racing Nerone Racing MA-SA MA-SA Nerone Giemme Ciampa BMK Pellegrino Racing Pellegrino Racing

Classifica Trofeo Italia (con scarto) Pos.

Francesco Pellegrino (17) si riporta in testa al Trofeo GP80 Sud proprio prima delle Finali con la doppietta di Sarno!

G1 25 20 16 15 14 13 22 18 1

Team Ni.Ba Racing Nerone Racing Nerone Racing MA-SA Giemme Ciampa Nerone Racing BMK MA-SA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

40 18 17 72 82 44 24 90 77 95 49 21 63 63 30

Sud Nord Sud Nord Sud Sud Nord Sud Sud Sud Nord Sud Sud Nord Nord

Pilota

Team

PTcs

PTcs P1

Chianese A. Pellegrino S. Pellegrino F. Gammino V. Costabile U. Barbato G. Volpi M. Ciampa A. Bianculli G. Mastrosimone Villani F. Sansanelli N. Greco A. Russo M. Malandrino F.

Nerone Pellegrino Ni.Ba. Pellegrino Nerone Nerone Volpi Ciampa BMK MA-SA Villani MA-SA Giemme Minischetti Pellegrino

136 135 125 116 116 106 106 99 97 96 93 92 86 42 32

19 42 44 34 29

nc 3 2 5 8

P2 Psen s

3 2 2 4 5

32 5 5

26 8 8 15 nc 7 14 nc 8

157 177 169 150 145 106 138 99 97 122 93 107 100 42 32

A destra: è podio per Francesco Pellegrino davanti a Genny Barbato e a Umberto Costabile. Sotto: secondo posto subito alle spalle di Pellegrino per il superveterano Genny Barbato (40), oggi veramente strepitoso!

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE

Sul podio Formisano sale insieme a Mastroberti e Musella.

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Moto2 Germania

di Marco Masetti - foto Milagro

«Dobbiamo finire l’anno competitivi e costanti come è successo nelle ultime gare»

S

ACHSENRING – Come ogni classe del Mondiale, anche la Moto2 è saldamente nelle mani di un pilota spagnolo, destino comune allo sport in questo 2010 e non solo nel calcio. Dopo un periodo non molto brillante, Toni Elias ha ripreso le redini e va in vacanza (la Moto2 non corre a Laguna Seca, segno che negli USA le classi minori non interessano minimamente) con un robusto vantaggio in classifica, 42 punti sul più vicino inseguitore, Thomas Luthi, che dalla Germania porta come souvenir solo una caduta e tanta rabbia. Ma quello che ha cambiato completamente lo scenario è qualcosa che è scattato nella testa del pilota del team Gresini. Un dettaglio che fa la differenza più di un telaio nuovo o di uno scarico: la voglia di divertirsi. Toni, che è uno molto onesto, non ha fatto giri di parole: «Sono tornato a vincere divertendomi e senza soffrire». Eppure la gara per lui era iniziata molto indietro, dalle parti del decimo posto dal quale è scattato in una rimonta travolgente che lo ha portato alle spalle di Andrea Iannone, poleman e indubbiamente il pilota più in palla del Mondiale. Poteva essere una battaglia stellare e invece l’abruzzese del team SpeedUp ha dovuto arrendersi in pratica senza poter combattere ad armi pari. Colpa di una gomma difettosa che fin dai primi giri lo ha rallentato, impedendogli di poter lottare per la vittoria. «Sono partito bene e ho mantenuto il comando per gran parte della gara, ma non sono riuscito a vincere. Elias è stato molto veloce, complimenti a lui e alla sua squadra. Toni ha raggiunto Gabor e me ed è fuggito con un passo al quale non ho potuto replicare, non avevo lo stesso feeling con la moto che c’era in prova. Ora analizzeremo la gara per capire cosa sia successo e preparare la moto al meglio per la fine di stagione. Dobbiamo riuscire a essere competitivi e costanti, come è successo nelle ultime gare» ha raccontato l’abruzzese.

Andrea Iannone

motosprint

48

Toni...co

È PARTITO BENE ANDREA IANNONE (29) ED È RIMASTO A LUNGO IN TESTA. POI PERÒ HA DOVUTO CEDERE A TONI ELIAS (24). ALLA TERZA VITTORIA STAGIONALE, LO SPAGNOLO È AMPIAMENTE PRIMO IN CLASSIFICA.

]

Un problema alla gomma rallenta Iannone, Elias ne approfitta per tornare al successo. Dopo lunga assenza, Rolfo (terzo) sale sul podio motosprint

49


Moto2 Germania

LO “SPONSORIZZA” LORENZO

Andrea non è molto fortunato, lo sappiamo, e anche al Sachsenring ha confermato questa teoria. Il responsabile dell’attività sportiva, Jeremy Fergusson, conferma che la gomma della moto di Andrea ha avuto qualche problema e questo non fa che aumentare la rabbia per un risultato che poteva andare oltre il secondo posto. Certo, Elias aveva un passo devastante, ma Iannone ha fatto capire il potenziale che aveva nel polso destro durante il terzo giro, facendo segnare il record in gara. A metà stagione possiamo dire che stanno vincendo i team più organizzati: quello di Elias, capitanato da Fabrizio Cecchini, è una struttura reduce da anni in MotoGP e non certo nel ruolo di comparsa. Iannone e Talmacsi dispongono di una moto molto interessante (la FTR) e di una squadra di alto livello. Stesso discorso per Simon, punta di diamante, ma molto deludente in questa gara, del team Aspar e di Tomizawa che, come lo spagnolo, guida una Suter. E il costruttore svizzero ha portato in Germania un nuovo telaio che ha permesso a Roberto Rolfo di tornare sul podio dopo una lunghissima astinenza. Ma le sorprese, anche tecniche, non si fermano qui. Si sono rivisti vecchi piloti da tempo in ombra come Fonsi Nieto, ritornato il gagliardo combattente della 250 o la sorpresa Damian Cudlin, settimo con la Pons Kalex, sulla quale è salito per sostituire Axel Pons. L’australiano è un vero oggetto misterioso: viene dall’endurance, è in Europa alla ricerca di un ingaggio interessante e non si è fatto pregare, incrociando belle traiettorie con un notevole tasso di combattività. La parte bassa della zona punti presenta sempre qualcosa di nuovo e anche in Ger-

CARDUS, PROFESSIONE SOSTITUTO RICARD Cardus è un pilota spagnolo che ha una caratteristica quasi unica: di mestiere fa il sostituto. Ha corso al GP Catalunya al posto di Bradl la sua prima gara in Moto2, dopo aver debuttato in 125 nel 2007 (in questa categoria ha corso 3 gran premi). Insomma, una carriera non proprio esaltante, quella di Cardus, ma l’amicizia e la “raccomandazione” di un personaggio del calibro di Jorge Lorenzo lo ha fatto salire sulla Bimota del team Stop&Go al posto di Bernat Martinez, in rotta con la squadra. Certo che con Pasini a spasso, si poteva anche ignorare i consigli di Lorenzo...

SUTER AGGIORNA

TELAIO NUOVO PER ROLFO IN GERMANIA sono arrivati quattro nuovi telai Suter destinati ai piloti di punta: Rolfo, Cluzel, Tomizawa e Simon. Si tratta di un’unità identica a quella precedente nel lay out ma con maggior rigidezza. Debutta la MZ con il nuovo telaio (e forcellone) tubolare con struttura a traliccio visto in azione nei test di Aragon. Aerodinamica rivista per le Promo Harris del team Banderas.

CAUSE COL TEAM E IL MANAGER

PASINI CORRE SOLO IN TRIBUNALE

NON è un bel momento per Mattia Pasini che oltre ad essere in causa con il team JiR, che lo ha appiedato, adesso sta passando alla risoluzione del suo rapporto con l’ex manager personale Roger Marcaccini, accusato di non aver seguito al massimo il proprio assistito. Anche in questo caso ci sono di mezzo gli avvocati. Un Pasini molto impegnato sul fronte legale, quindi, ma lontano dalle piste: il team Forward, che voleva schierare una terza moto per lui, si è arreso al fatto che non c’è un’iscrizione libera per il pilota romagnolo. motosprint

50

Pole Position TRE DI FILA PER IANNONE IMPORTANTI qualifiche al Sachsenring e non solo dal punto di vista statistico. Notevole l’impresa di Andrea Iannone, che infila la terza pole consecutiva in Moto2. In questa classe è da registrare la storica impresa di Arne Tode, tedesco, 25 anni, ex stella del campionato nazionale Superbike, che è partito in prima fila. Un’impresa che non era ancora riuscita a nessun pilota tedesco al Sachsenring dal 1998. In 125 Marc Marquez si conferma il pilota più veloce del gruppo staccando la quarta pole consecutiva, impresa che non riusciva a nessuno dal lontano 2007 quando fu Mattia Pasini a fare Poker. Ma non c’è solo questo nella pole dello spagnolo: con il suo tempo Marc sarebbe partito decimo in Moto2! Anche Pol Espargaró conferma il suo stato di forma andando in prima fila, come in tutte le gare del 2010.

Roberto Rolfo

L’ESPERIENZA INSEGNA PER il torinese è una grande giornata: ritrova il podio dopo una lunga astinenza che durava dal 2004. Il pilota ritrova il risultato, ma come mai tanto tempo senza una gioia? «Certo, di tempo ne è passato tanto, ma non è sempre stata colpa mia. Sono stato in Superbike e in MotoGP, diciamo che nell’anno con la Ducati D’Antin non c’era materiale da podio. A tutti piacerebbe cambiare qualcosa nel proprio passato, ma posso dire che le esperienze fatte, anche se non del tutto positive, mi hanno insegnato molto». Una gara molto tirata con un bel duello con Fonsi Nieto, cosa è successo? «Nessun segreto, ho trovato un buon ritmo e fin dalle prove mi sentivo forte, ma non è la prima volta. In questa gara ho concretizzato, sono partito molto concentrato, ho avuto la fortuna di non avere intoppi alla prima curva e poi mi sono attaccato ad un gruppetto che andava molto veloce. Una gara nella quale le cose sono andate nel verso giusto». Ti ha aiutato avere un nuovo telaio Suter? «Beh, non ha aiutato solo me, visto che lo avevano tutti i piloti di punta della Suter». A proposito come vanno i collaudi della Moto1 che sta allestendo Suter e che dovremmo vedere a Brno? «Non sono il pilota che segue questo progetto…».

]

CORSI (3) AVEVA LO STESSO PASSO DI ELIAS (24) MA UNA VOLTA PASSATO TALMACSI (2) IL ROMANO È CADUTO. DOMENICA MEMORABLE PER ROLFO (44), SOPRA DAVANTI A BRADL E SUL PODIO.

Le pagelle Toni Elias

Andrea Iannone

Thomas Luthi

Simone Corsi

Non brilla in prova e sembra confermare la teoria che stia vivendo un momento no. In gara parte indietro, ma rimonta con grinta. Poi trionfa: il padrone è tornato.

Pole, grande sicurezza, l’impressione di essere il più veloce del mazzo. Purtroppo una gomma così così lo blocca sul più bello. In ogni caso 20 punti pesanti.

Molti punti in classifica buttati via con una caduta che un pilota del suo livello non può fare. La tamponata in curva a un pilota che lo precede è da ritiro di patente.

Peccato per la caduta, che è un errore, ma stava girando esattamente come Elias. Quindi fortissimo: in pratica si giocava la vittoria. Sfortunato, ma molto veloce.

Impressionante 9

Ammonito 5

Ritenta 6

Rinvigorito 9

motosprint

51


Moto2 Germania es QUA as ter LIF fa na IC lto 2 HE 33 5°C °C

motosprint

52

Moriwaki Moriwaki Speed Up Suter Suter

13 9 — — 25

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

6 20 4 16 10

20 16 25 10 11

11 20 3 16 —

17

3

E

TO TA L

re

27

GI otto AP b PO re 10 NE MA ot LE tob SI re A

4

11 13 25 7 10

19

CA lug TA lio LU N 18 YA GE lu RM gli AN o 15 IA RE ag P. os CE to C 29 A IN ag DI o AN st AP o OL 5 IS SA set N tem MA RI bre 19 N AR se O AG tte ON m A b

25 — 13 20 —

20

25 16 — 8 20

GR gi AN ug BR no 26 ETA GN OL gi A AN ug DA no

ITA giu LI gn A o

FR m AN ag CI gio A

6

Spagna Svizzera Italia Spagna Giappone

23

Toni Elias Thomas Luthi Andrea Iannone Julian Simon Shoya Tomizawa

25 — 20 — —

136 94 90 77 76

PANIZZA

SuperSport

tipolitografia

T-Drive

sicura.it

www.mcguida

1. 2. 3. 4. 5.

1. Andrea Iannone 1’25”629 alla media di 154,335 km/h 2. Gabor Talmacsi 1’25”881 3. Toni Elias 1’25”934 4. Fonsi Nieto 1’25”998 5. Julian Simon 1’26”178 6. Damian Cudlin 1’26”224 7. Karel Abraham 1’26”229 8. Simone Corsi 1’26”251 9. Roberto Rolfo 1’26”315 10. Mike Di Meglio 1’26”352 11. D. Aegerter 1’26”438 12. Alex Baldolini 1’26”448 13. Yonny Hernandez 1’26”488 14. Raffaele De Rosa 1’26”540 15. Alex Debon 1’26”541 16. Scott Redding 1’26”600 17. Stefan Bradl 1’26”654 18. Jules Cluzel 1’26”663 19. Anthony West 1’26”665 20. Shoya Tomizawa 1’26”735 21. Ratthapark Wilairot 1’26”771 22. Xavier Simeon 1’26”781 23. Vladimir Ivanov 1’26”824 24. Valentin Debise 1’26”949 25. Thomas Luthi 1’27”137 26. Hector Faubel 1’27”175 27. Arne Tode 1’27”259 28. Kenny Noyes 1’27”263 29. Niccolò Canepa 1’27”306 30. Claudio Corti 1’27”444 31. Yusuke Teshima 1’27”515 32. Mashel Al Naimi 1’27”634 33. Sascha Hommel 1’27”708 1’27”804 34. Vladimir Leonov 35. Robertino Pietri 1’27”869 36. Yannick Guerra 1’28”150 37. Sergio Gadea 1’28”805 38. Yuki Takahashi 1’32”854

6. Corsi 65; 7. Cluzel 61; 8. Takahashi 52; 9. Talmacsi 52; 10. Gadea 47; 11. Nieto 38; 12. Debon 37; 13. Rolfo 37; 14. Abraham 33; 15. Wilairot 25; 16. Redding 23; 17. Aegerter 23; 18. Hernandez 21; 19. Noyes 18; 20. Bradl 18; 21. Di Meglio 17; 22. Baldolini 14; 23. Pasini 12; 24. West 11; 25. De Angelis 11; 26. Cudlin 9; 27. Simeon 9; 28. Faubel 4; 29. Pesek 4; 30. Ivanov 2; 31. Tode 2; 32. Teshima 1; 33. Corti 1.

VENERDÌ 23 LUGLIO SERALE 17 ALLE 20 NUMERO CHIUSO 50 MOTO CORSI DI GUIDA - NOLEGGIO MOTO - TRASPORTO MOTO TUTTO SU PRENOTAZIONE ANCORA POSTI DISPONIBILI 3356069993 DANIELE PROSSIMA DATA MISANO 7 SETTEMBRE (SERALE)

Campionatopiloti

NUMERO GIRI

41 29

Tecnologia Monobocco

2

MISANO PROVE LIBERE IN PISTA

PILOTI AL VIA Pinza M4

Giriveloci

1. Toni Elias Moriwaki in 41’57”745 106,459 km alla media di 152,220 km/h 2. Andrea Iannone Speed Up a 3”297 3. Roberto Rolfo Suter a 6”574 4. Fonsi Nieto Moriwaki a 6”781 FTR a 7”396 5. Karel Abraham 6. Gabor Talmacsi Speed Up a 9”555 7. Damian Cudlin Pons Kalex a 9”697 8. Dominique Aegerter Suter a 11”373 9. Stefan Bradl Suter a 13”152 10. Yonny Hernandez BQR-Moto2 a 13”726 11. Alex Baldolini I.C.P. a 15”802 12. Jules Cluzel Suter a 17”666 13. Anthony West MZ-RE Honda a 25”927 14. Vladimir Ivanov Moriwaki a 26”476 15. Xavier Simeon Moriwaki a 26”626 16. Valentin Debise ADV a 27”465 17. Ratthapark Wilairot Bimota a 29”007 18. Shoya Tomizawa Suter a 42”961 19. Yusuke Teshima Motobi a 43”141 20. Niccolò Canepa Force GP210 a 43”277 21. Kenny Noyes Promoharris a 43”580 22. Claudio Corti Suter a 44”171 23. Sascha Hommel Kalex a 52”382 24. Vladimir Leonov Suter a 1’04”234 25. Hector Faubel Suter a 1’19”211 26. Yannick Guerra Moriwaki a 1’23”078 27. Arne Tode Suter a 1’28”151 RITIRATI Suter al 29. giro Mike Di Meglio Tech 3 al 26. giro Raffaele De Rosa Suter al 25. giro Robertino Pietri Motobi al 20. giro Simone Corsi BQR-Moto2 al 18. giro Mashel Al Naimi Suter all’11. giro Scott Redding FTR all’11. giro Alex Debon Moriwaki al 10. giro Thomas Luthi Pons Kalex all’8. giro Sergio Gadea Suter al 4. giro Julian Simon Tech 3 al 2. giro Yuki Takahashi NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO Bimota Ricard Cardus Promoharris Joan Olive Moriwaki Lukas Pesek

1’24”982 1’25”655 1’25”664 1’25”758 1’25”772 1’25”830 1’25”918 1’25”967 1’26”028 1’26”104 1’26”110 1’26”114 1’26”120 1’26”156 1’26”246 1’26”274 1’26”319 1’26”320 1’26”320 1’26”462 1’26”492 1’26”522 1’26”533 1’26”600 1’26”600 1’26”670 1’26”736 1’26”755 1’26”761 1’26”824 1’26”831 1’26”981 1’27”051 1’27”080 1’27”144 1’27”171 1’27”180 1’27”682 1’27”801 1’28”146 1’28”790

SP ma AG gg NA io

tolto di scena il romano, mentre De Rosa è caduto, imitando il compagno di squadra Takahashi. Fuori dalla zona punti due protagonisti di casa nostra: Corti che ha avuto un week-end rovinato dalla febbre e da una brutta infiammazione alla gola e Canepa, che ha fatto vedere una buona rimonta con l’unica Scot Force in gara. La Moto2 va in vacanza, si ripresenterà a Brno per Ferragosto, ma, come ha fatto capire più di un pilota, alla ripresa ci saranno novità tecniche perché in questa categoria chi si ferma è perduto. L’obiettivo è uno solo: togliere lo scettro a Toni Elias e controllare se lo stato di forma di Iannone resterà sempre a questo elevatissimo livello. Andrea, non dimentichiamolo, nelle ultime tre gare ha fatto sempre la pole e ha raccolto una vittoria, un secondo posto e l’arrabbiatura di Barcellona con la penalizzazione. Potevano essere tre vittorie...

1’25”853 1’26”642 1’26”747 1’25”950 1’26”524 1’26”022 1’26”659 1’26”686 1’27”036 1’26”580 1’25”959 1’26”604 1’26”848 1’26”639 1’27”097 1’26”549 1’27”106 1’27”437 1’26”958 1’26”823 1’27”056 1’26”524 1’27”063 1’26”300 1’27”184 1’26”811 1’27”411 1’26”980 1’27”419 1’27”881 1’27”295 1’26”774 1’27”262 1’27”662 1’27”990 1’27”707 1’27”814 1’28”300 1’27”577 1’27”614 1’29”255

11

mania la Moto2 ha fatto vedere qualcosa di interessante. Come il tredicesimo posto di Anthony West con la nuova MZ (costruita a pochi chilometri dal Sachsenring) con telaio a traliccio e forcellone tubolare o il decimo del colombiano Hernandez, pilota di buon livello e non solo elemento di folklore sudamericano. Da ricordare anche i primi punti iridati del compagno di squadra di Elias, l’ucraino Vladimir Ivanov. I primi punti di un pilota dell’ex repubblica sovietica nel Motomondiale: un po’ di storia non guasta mai. Con due piloti sul podio e Baldolini a punti con la ICP Caretta, l’Italia della Moto2 non si può lamentare, ma brucia la scivolata che ha tolto di mezzo Simone Corsi che stava girando in fotocopia rispetto a Elias. Il romano aveva agganciato il vincitore e lo aveva seguito con millimetrica precisione, sfruttando al meglio il titolato traino. Un’apertura di gas su un avallamento ha

Italia Germania Spagna Spagna Ungheria Italia Germania Giappone Svizzera Spagna Rep. Ceca Italia Giappone Colombia G. Bretagna Italia Spagna Thailandia Australia Francia Svizzera Australia Italia Italia Belgio Spagna Spagna Ucraina Germania Giappone Francia Spagna Rep. Ceca Spagna USA Francia Russia Venezuela Italia Qatar Spagna

Z04

La Moto2 va in vacanza. Si tornerà in pista a Ferragosto. Più di un pilota ha fatto capire che ci saranno parecchie novità

Altraguardo

QA ap TA ri R le

ANCORA UNA CADUTA DI GRUPPO AL VIA. COINVOLTI PESEK, OLIVE, CARDUS, DE ROSA E FAUBEL. GLI ULTIMI DUE SONO RIPARTITI (E DE ROSA È RICADUTO).

Andrea Iannone Arne Tode Toni Elias Julian Simon Gabor Talmacsi Simone Corsi Stefan Bradl Shoya Tomizawa Dominique Aegerter Alex Debon Karel Abraham Roberto Rolfo Yuki Takahashi Yonny Hernandez Scott Redding Alex Baldolini Fonsi Nieto Ratthapark Wilairot Anthony West Mike Di Meglio Thomas Luthi Damian Cudlin Claudio Corti Raffaele De Rosa Xavier Simeon Ricard Cardus Hector Faubel Vladimir Ivanov Sascha Hommel Yusuke Teshima Jules Cluzel Sergio Gadea Lukas Pesek Joan Olive Kenny Noyes Valentin Debise Vladimir Leonov Robertino Pietri Niccolò Canepa Mashel Al Naimi Yannick Guerra

Interasse Variabile

AU ot ST tob RA re 31 LIA PO ot RT tob OG re 7 n ALLO VA ov LE em NC b IA re

LI BE RE

Alvia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41.

POMPA 19RCS

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125 Germania di Enrico Borghi

Il vincitore

ORA MI MERITO UNA VACANZA

Espagarò cade a tre giri dal termine quando è al comando. Via libera per Marquez, che conquista la quinta vittoria consecutiva

Exit Pol S

ACHSENRING – I 17 secondi di vantaggio con cui Marc Marquez ha attraversato il traguardo del GP Germania (erano 23, ma nell’ultimo giro lo spagnolo ha saggiamente calato il ritmo) riflettono perfettamente la situazione del campionato: che è virtualmente nelle mani del diciassettenne talento catalano il quale, in gara, ha corso con aggressività ma anche con intelligenza, dopo che in prova aveva girato con tempi che gli avrebbero permesso di entrare nella top tem della Moto2. Marc Marquez ha conquistato la sua quinta vittoria consecutiva e ha portato alla Derbi la vittoria numero 100 nel Mondiale. Inoltre permette alla Spagna

motosprint

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di allungare l’incredibile fila di vittorie consecutive di un pilota iberico in questa classe: siamo arrivati infatti a 18. Questa volta non era lampante che avrebbe vinto lui. Pol Espargarò stava tenendogli testa ed era passato al comando, a tre giri dalla fine, quando è caduto. Marquez pareva avere la situazione sotto controllo. Ha fatto bene a stare calmo, soprattutto quando Espargarò si è fatto aggressivo. Marquez aveva deciso di restare alle sue spalle, ma Espargarò, ad un certo punto, è uscito troppo largo da una curva veloce, non è riuscito ad evitare di mettere la ruota posteriore sull’erba bagnata dalla pioggia della mattina e la sua Derbi lo ha disarcionato all’improvvi-

so. Lì è finita la lotta per la vittoria, e probabilmente anche quella per il titolo. Infatti adesso Marc Marquez vanta 157 punti, in campionato. Espargarò lo segue a 131 ed è il suo avversario più coriaceo. Nico Terol, che in Germania non ha corso per la frattura di due vertebre rimediata a Barcellona, ora è a 118 punti. Considerando come guida e il modo in cui ragiona in gara, sarà dura portare via il titolo a Marc. ALL’INIZIO i piloti di casa erano apparsi aggressivi, visto che per cinque giri Jonas Folger è stato al comando, seguito da Marcel Schrotter. Ma è stata una fuga che è terminata in fretta, perché i due

SOPRA, ESPARGARÓ PRECEDE MARQUEZ, PRIMA DELLA CADUTA CHE LO HA ESTROMESSO DALLA GARA, A SINISTRA. CON MARQUEZ, A DESTRA SUL PODIO INSIEME A KOYAMA (SECONDO) E CORTESE, PER LA DERBI È ARRIVATO IL CENTESIMO SUCCESSO NEL MOTOMONDIALE.

non sono stati in grado di reggere il ritmo. La gara l’hanno fatta gli spagnoli, come sempre. Marquez ed Espargarò hanno preso in mano le sorti della gara dopo sei giri e hanno rimesso le cose a posto. I due hanno inflitto distacchi abissali agli avversari, che sono stati letteralmente umiliati: a tre giri dalla fine, quando Espargarò è caduto, avevano un vantaggio di 22 secondi su, Koyama, che li seguiva. Però almeno un tedesco è riuscito a salire sul podio: è stato Sandro Cortese, terzo, che è riuscito a concretizzare una buona rimonta da centro gruppo. Ma a fine gara Tomoyoshi Koyama, secondo, è apparso il più felice: «Era da tanto che

non salivo sul podio, è una sensazione bellissima. Ho rischiato, perché la pista era molto insidiosa: è stato difficile tenere la concentrazione, avevo una grande paura di cadere». Che questa gara sia stata piena di insidie lo ha confermato anche il vincitore. «L’asfalto era umido in molti punti, la pista a volte pericolosa» ha detto infatti Marquez. Dei quattro azzurri in gara, ne è arrivato al traguardo solo uno: Lorenzo Savadori, che è stato dodicesimo dopo essersi ritrovato in ventisettesima posizione nel primo giro. Invece Simone Grotzkyj Giorgi, Luca Marconi e Marco Ravaioli sono caduti.

«QUANDO Espargarò si è incollato, ho pensato subito alla gara di Silverstone, al duello che abbiamo ingaggiato senza risparmiarci. Qui in Germania, però, le condizioni erano alquanto diverse, la pista era molto insidiosa, andare per terra era più facile che stare in piedi. Quando Espargarò è caduto, la mia gara è diventata molto più tranquilla. Ora vado in vacanza con una certa tranquillità, anche se il campionato non è certo finito qui». .

TROPPO DOLORE

TEROL ABBANDONA RITORNERÀ A BRNO NEMMENO un tentativo di girare: il GP di Germania di Nico Terol non è mai iniziato e il pilota di Alicante ha ripreso la via di casa. Le lesioni a due vertebre e un’ernia ad un disco intervertebrale hanno tolto di mezzo Terol dalla lotta per il mondiale. Il pilota spagnolo tornerà a Brno e intanto incassa la solidarietà del suo team manager Aspar Martinez. «È successo anche a me di farmi male mentre lottavo per il titolo. Accadde nel 1989: vedere gli altri che lottano per il mondiale e dover stare a casa è una situazione terribile». motosprint

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LI BE RE

es QUA as ter LIF fa na IC lto 2 HE 33 3°C °C

125 Germania

Alvia 1’27”435 1’28”268 1’29”119 1’28”718 1’29”131 1’28”625 1’28”930 1’30”102 1’29”065 1’29”333 1’28”672 1’29”985 1’30”481 1’30”006 1’29”561 1’30”876 1’29”424 1’29”794 1’30”782 1’30”171 1’29”534 1’30”194 1’30”858 1’31”140 1’31”526 1’30”913 1’31”159 1’33”530 1’30”921 1’34”031 1’33”387 —

1. Marc Marquez Derbi 99,117 km alla media di 143,401 km/h 2. Tomoyoshi Koyama Aprilia 3. Sandro Cortese Derbi 4. Esteve Rabat Aprilia 5. Bradley Smith Aprilia 6. Johann Zarco Aprilia 7. Danny Webb Aprilia 8. Efren Vazquez Derbi 9. Sturla Fagerhaug Aprilia 10. Daniel Kartheininger KTM 11. Randy Krummenacher Aprilia 12. Lorenzo Savadori Aprilia 13. Alexis Masbou Aprilia 14. Marcel Schrotter Honda 15. Zulfahmi Khairuddin Aprilia 16. Jonas Folger Aprilia 17. Jakub Kornfeil Aprilia 18. Kevin Hanus Honda RITIRATI Derbi Pol Espargaró Lambretta Michael van den Mark Aprilia Jasper Iwema Aprilia Simone Grotzkyj KTM Toni Finsterbusch Aprilia Adrian Martin Aprilia Luca Marconi Aprilia Louis Rossi Honda Marvin Fritz Aprilia Eric Hubsch Lambretta Marco Ravaioli Aprilia Alberto Moncayo NON HA FINITO IL PRIMO GIRO Aprilia Luis Salom NON PARTITO Aprilia Nicolas Terol

1’26”053 1’26”596 1’27”378 1’27”387 1’27”480 1’27”647 1’27”824 1’28”069 1’28”075 1’28”324 1’28”499 1’28”720 1’28”826 1’28”854 1’28”975 1’29”054 1’29”091 1’29”225 1’29”397 1’29”506 1’29”577 1’29”819 1’29”868 1’30”123 1’30”138 1’30”476 1’30”634 1’30”656 1’31”502 1’31”519 1’31”703 —

25 20 2 6 —

Gabor Talmacsi (Aprilia) nel 2007, in 1’26”909 alla media di 152,062 km/h

— 25 20 13 11

16 25 20 11 8

25 16 20 13 8

25 20 13 16 11

25 16 20 13 2

Factory Pads

TEMPERATURA TEMPERATURA ESTERNA (°C) ASFALTO (°C)

25 16 — 20 10

E

22

re

17

TO TA L

16 13 25 8 7

Mescola Z04

3

20

GR gi AN ug BR no 26 ETA GN OL gi A AN ug DA no

6

ITA giu LI gn A o

23

FR m AN ag CI gio A

SP ma AG gg NA io

2

Derbi Derbi Aprilia Aprilia Aprilia

NUMERO GIRI

11

QA ap TA ri R le

Campionatopiloti

195 161 11 6 1

31 27

Factory Brakes

Spagna Spagna Spagna G. Bretagna Giappone

al 25. giro al 24. giro al 17. giro al 16. giro al 16. giro al 15. giro all’11. giro al 9. giro all’8. giro al 7. giro al 5. giro al 3. giro

17

PILOTI AL VIA

Marc Marquez Pol Espargaró Nicolas Terol Bradley Smith Tomoyoshi Koyama

a 17”578 a 18”263 a 19”098 a 19”713 a 44”976 a 53”243 a 53”302 a 53”589 a 1’05”078 a 1’13”484 a 1’13”719 a 1’21”679 a 1 giro a 1 giro a 1 giro a 1 giro a 4 giri

AU ot ST tob RA re 31 LIA PO ot RT tob OG re 7 n ALLO VA ov LE em NC b IA re

1. DERBI 2. APRILIA 3. HONDA 4. KTM 5. LAMBRETTA

Marc Marquez (Derbi) in 1’26”053 alla media di 153,575 km/h Pole 2009: Julian Simon (Aprilia) in 1’38”671 alla media di 133,936 km/h.

1. 2. 3. 4. 5.

MOTOSPRINT E VALENTINO ROSSI HANNO UN REGALO PER TE

1. Marc Marquez 1’28”702 alla media di 148,988 km/h 2. Pol Espargaró 1’28”877 3. Sandro Cortese 1’29”131 4. Tomoyoshi Koyama 1’29”174 5. Esteve Rabat 1’29”331 6. Bradley Smith 1’29”496 7. R. Krummenacher 1’29”662 8. Danny Webb 1’29”932 9. Johann Zarco 1’30”207 10. Sturla Fagerhaug 1’30”270 11. Efren Vazquez 1’30”302 12. D. Kartheininger 1’30”646 13. Lorenzo Savadori 1’31”127 14. Jasper Iwema 1’31”693 15. Alexis Masbou 1’31”710 16. Adrian Martin 1’31”839 17. Toni Finsterbusch 1’31”941 18. Simone Grotzkyj 1’32”731 19. Kevin Hanus 1’34”545 20. Z. Khairuddin 1’35”450 21. Marvin Fritz 1’35”525 22. Jonas Folger 1’35”762 23. Marcel Schrotter 1’36”244 24. Michael v.d. Mark 1’36”362 25. Jakub Kornfeil 1’36”758 26. Eric Hubsch 1’38”128 27. Louis Rossi 1’39”225 28. Luca Marconi 1’40”035 29. Marco Ravaioli 1’40”284 30. Alberto Moncayo 1’44”263 PRIMATO IMBATTUTO

Campionatomarche

Poleposition

Dischi T-Drive

in 41’28”274

GI otto AP b PO re N 10 E MA ot LE tob SI re A

Spagna Spagna G. Bretagna Germania Svizzera Spagna Giappone Francia Spagna G. Bretagna Germania Olanda Spagna Francia Germania Rep. Ceca Italia Germania Spagna Malesia Spagna Norvegia Olanda Francia Italia Germania Italia Germania Germania Germania Italia Spagna

4

Marc Marquez Pol Espargaró Bradley Smith Sandro Cortese Randy Krummenacher Efren Vazquez Tomoyoshi Koyama Johann Zarco Esteve Rabat Danny Webb Jonas Folger Jasper Iwema Alberto Moncayo Alexis Masbou Marcel Schrotter Jakub Kornfeil Simone Grotzkyj Toni Finsterbusch Adrian Martin Zulfahmi Khairuddin Luis Salom Sturla Fagerhaug Michael van der Mark Louis Rossi Lorenzo Savadori Daniel Kartheininger Luca Marconi Eric Hubsch Marvin Fritz Kevin Hanus Marco Ravaioli Nicolas Terol

Giriveloci

CA lug TA lio LU N 18 YA GE lu RM gli AN o 15 IA RE ag P. os CE to C 29 A IN ag DI o AN st AP o OL 5 IS SA set N tem MA b R 19 INO re AR se AG tte ON m A b

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31.

Altraguardo

25 — — 11 20

157 131 118 105 77

6. Cortese 76; 7. Vazquez 68; 8. Rabat 63; 9. Krummenacher 63; 10. Zarco 55; 11. Webb 48; 12. Moncayo 25; 13. Folger 23; 14. Masbou 20; 15. Iwema 20; 16. Salom 15; 17. Grotzkyj 14; 18. Schrotter 11; 19. Martin 9; 20. Fagerhaug 7; 21. Kartheininger 6; 22. Savadori 4; 23. Kornfeil 3; 24. Khairuddin 1.

M4

GP-4 RX

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Superbike Valentino a Brno sulla R1 foto Zac

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A BATTUTA Valentino Rossi l’ha fatta. Perché la Yamaha R1 Superbike gli è proprio piaciuta, già al primo assaggio a Misano, e ancora di più a Brno, dove ha avuto modo di conoscerla in modo più approfondito, girando molto più a lungo. Così Vale l’ha buttata lì. «La R1 mi è piaciuta. Perché non andiamo a farci una gara?». Magari... deve aver pensato la squadra Yamaha Superbike, condannata ad accontentarsi dei piazzamenti, quando vengono, di Toseland e Crutchlow. Ma non possono essersi fatti troppe illusioni, perché di fatto, la Yamaha non è stata neppure avvisata della “possibilità” e nel caso lo fosse stata... probabilmente avrebbe risposto come ai tempi della agognata sfida con Troy Bayliss, saltata anche perché la Casa dei tre diapason non volle saperne di investire su un’operazione tecnicamente ed economicamente impegnativa. In ogni caso la battuta di Rossi conferma che tra Valentino e la Superbike c’è feeling, e chissà che prima o poi non riusciamo davvero a vederlo in sella a una derivata di serie. Magari per rivivere la sfida con Max Biaggi che ha infiammato 500 e MotoGP.

NUOVE SFIDE

Rossi SBK c’è feeling

A Brno per l’ultima verifica prima del Sachsenring, il Dottore ha curato i mali della Yamaha R1. Ma non solo...

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VALENTINO ROSSI A BRNO IN SELLA ALLA YAMAHA YZF-R1 E NEI BOX CON I TECNICI DELLA SQUADRA SBK, CUI NON PAREVA VERO POTER DISPORRE DI UN TESTER DI TALE LIVELLO.

ROSSI ha dichiarato che gli serviranno due o tre gare per tornare in piena forma (anche se il Valentino visto al Sachsenring non era poi male...). Ed ecco che il round Superbike di Silverstone, che arriverà la settimana dopo Laguna Seca (dove si correrà domenica prossima) gli consentirebbe di avere un week-end in pista aggiuntivo per presentarsi a Brno a ferragosto più allenato, ma anche più stanco... Il pensiero alla Superbike, dicevamo, è arrivato dopo il test di Brno sulla Yamaha YZF-R1, servito a Rossi come ultima verifica del suo recupero fisico prima del rientro al Sachsering. Si è trattato in un collaudo vero. Il Dottore si è messo al capezzale della grande malata di questo Mondiale SBK, la moto che nel 2009 con Ben Spies volava (14 vittorie in 28 gare) e adesso non vince più. Rossi ha capito in fretta cosa c’è che non va e ha cominciato a pestare forte, molto forte. Il confronto, empirico, del cronologico vincente di Biaggi coi tempi del test, dice che Rossi sarebbe stato già stato in grado di impegnare il dominatore di gara 2...

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Superbike Valentino a Brno sulla R1

Il test di Rossi ha fatto capire che la Yamaha ha un potenziale che i piloti non riescono a struttare UN TEST VERO A MISANO, appena 32 giorni dopo il drammatico volo del Mugello, Rossi si era limitato a provare se stesso. Voleva verificare il recupero della frattura a tibia e perone della gamba destra, null’altro. Era salito sulla YZF-R1 di James Toseland senza modificare neanche i comandi, adattandosi a quelli del britannico, che è alto più o meno come lui. Vale, sotto contratto Bridgestone in quanto pilota MotoGP, aveva girato con gomme Pirelli SC1, una soluzione che nel Mondiale è stata ritirata quasi due anni fa e che adesso chiunque può comprare a 270 euro per girare in pista. A Brno, cinque giorni dopo, Valentino Rossi è tornato a fare il pilota. E, nello specifico, il pilota della Superbike. In un caldo asfissiante ha compiuto una prima uscita di undici giri, sufficiente per verificare la tenuta della frattura e riprendere l’occhio alla pista, più veloce ed impegnativa di Misano. I medici personali che lo avevano accompagnato in aereo privato hanno fatto un rapido controllo della gamba, poi sono andati a vedersi le prove in piste: lì non c’era più bisogno di loro. Il nove volte campione del mondo si sarebbe accontentato della moto di Toseland, come a Misano. Ma dopo la gara il britannico ha negato il suo permesso e per non creare malumori interni la squadra italiana ha allestito una quinta R1 coi ricambi disponibili. C’è voluta un’intera notte di lavoro, ma per Vale questo e altro. Stavolta manubri, pedane e posizione di guida erano quelli più adatti a lui. La Pirelli ha lasciato a Brno il materiale migliore e anche se per il test non è rimasto motosprint

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Tempi contro alcun tecnico, per motivi d’opportunità, Rossi ha avuto le informazioni necessarie: già prima di cominciare a girare era a conoscenza delle caratteristiche e dei tempi registrati nel week-end con ciascuna delle tre soluzioni disponibili.

VALENTINO HA PRESO MOLTO SUL SERIO IL SUO TEST DI BRNO. SOTTO, BIAGGI (3), LEADER DEL MONDIALE SBK, SUL PODIO E DAVANTI A TOSELAND (52). DOPO AVER ACCONSENTITO PER MISANO, L’INGLESE NON HA VOLUTO PRESTARE LA SUA MOTO A ROSSI PER IL SECONDO TEST.

PROBLEMI RISOLTI NELLE prime uscite Rossi si è concentrato soprattutto sull’elettronica, chiedendo di ammorbidire il controllo di trazione, giudicato troppo invasivo. In effetti da bordo pista si avverte chiaramente che quando la guida Toseland, la Yamaha taglia potenza a tutto spiano in accelerazione; nella stessa fase, invece, il traction control dell’Aprilia di Biaggi quasi non si avverte. Nelle ultime uscite Rossi ha chiesto anche di alzare leggermente il posteriore. Rientrando dopo l’ultimo run abbiamo carpito una frase di questo genere: «Non so come facciano a guidare la R1 tenendola così bassa, è chiaro che l’assetto è troppo sbilanciato, la gomma tiene fino ad un certo angolo di piega ma poi, nell’ultima fase, tende a scappare». Ecco perché Toseland e Crutchlow soffrono. Il primo non fa molto testo, perché manca la prestazione anche sul giro secco. Invece Cal ha stampato tempi fantastici, firmando quattro pole e tre giri veloci in gara. Il ventiquattrenne iridato Supersport è un talento, lo conferma anche il confronto coi tempi di Valentino: con le gomme da gara Cal è stato comunque mezzo secondo più veloce, e con la soffice da qualifica ha girato addirittura un secondo meglio. Certo, Rossi non aveva mai usato quella copertura e ci ha fatto appena due giri. Però la differenza balza comunque all’occhio. Cal però non riesce ad essere veloce fino in fondo, perché l’aderenza cala troppo bruscamente e l’arrivo della Pirelli 561, più morbida della 625, ha acuito il problema. Rossi potrebbe aver indicato la strada da seguire. Anche perché, preso dall’entusiasmo, nello stesso briefing tecnico ha aggiunto: «Con l’assetto ideale potrei andare un secondo più forte».

PROTAGONISTA RITROVATO IL TEST di Valentino ha dunque fatto capire che la R1 ha un potenziale che i piloti della squadra non riescono a sfruttare. Del resto non si capiva perché la Yamaha domi-

natrice del 2009 con Spies fosse caduta così in disgrazia. Eppure il motore ha guadagnano potenza salendo a 228 CV (8 in più di quelli che aveva Ben…) e anche la ciclistica è migliorata: Cal e James hanno la forcella Throug Road, l’ultima evoluzione Öhlins montata anche sulla M1 in MotoGP, e un forcellone che garantisce maggiore stabilità. Conclusione: sono mancati i piloti... Crutchlow è un debuttante, quindi è giusti-

ficato. Toseland, invece, è bocciato su tutta la linea e si comprende perché non avesse piacere che Valentino girasse con la sua moto… Il test di Rossi è stato strategico anche per la squadra, che, oltre ad avere preziosissime indicazioni per lo sviluppo, è tornata sotto i riflettori p proprio p mentre sta entrando nel vivo la trattativa ttativa per il rinnovo con Sterilgarda. Lo sponsor onsor adesso sa che la moto c’è.

ROSSI VS BIAGGI

Sfida virtuale in Superbike MAX Biaggi vince in Superbike senza avversari? Gliene abbiamo trovato uno noi, bello tosto: Valentino Rossi! Nella tabella abbiamo messo a confronto il cronologico del corsaro con i migliori tempi realizzati da Rossi nel test di Brno effettuato sulla Yamaha YZF-R1 appena 24 ore dopo la gara. Il Dottore ha girato dalle 15.05 alle 18.15 in condizioni ambientali praticamente identiche a quelle dei piloti del Mondiale Superbike: domenica, la gara, partita alle 15.32, si è svolta con 31°C ambiente e 57°C sull’asfalto, mentre il nove campione del mondo ha girato con 33° ambiente e 54°C d’asfalto. Abbiamo ovviamente omesso il primo giro della gara di Biaggi, con partenza da fermo. Per quanto riguarda Valentino, abbiamo

elencato i tempi dei migliori 19 passaggi effettuati nelle oltre tre ore di test per 46 giri totali. Si tratta naturalmente di una forzatura... tantopiù cheil cronologico di Biaggi è stato ottenuto con una sola gomma Pirelli, la nuova 561, al momento la soluzione da gara più soffice. I tempi di Valentino sono stati realizzati in quattro sessioni con tre gomme diverse: la 625 (media), la 561 e la Superpole (ultimi due giri, i più veloci). Particolarmente interessante è stata la quinta uscita (su sette complessive) di Vale, effettuata con la stessa 561 con la quale Biaggi ha vinto la gara. Rossi ha percorso nove giri, scendendo tre volte sotto il muro dei due minuti, che Biaggi nei venti giri ha abbattuto sei volte.

L’IPOTETICO CONFRONTO A BRNO Max Valentino Biaggi Rossi Aprilia RSV4 Yamaha R1 Gara 2 11/07 Test 12/07

Giro 2 Giro 3 Giro 4 Giro 5 Giro 6 Giro 7 Giro 8 Giro 9 Giro 10 Giro 11 Giro 12 Giro 13 Giro 14 Giro 15 Giro 16 Giro 17 Giro 18 Giro 19 Giro 20

1’59”9 1’59”9 2’00”1 2’00”4 2’00”1 1’59”7 1’59”8 1’59”9 1’59”9 2’00”2 2’00”3 2’00”1 2’00”3 2’00”5 2’00”4 2’00”3 2’00”7 2’00”8 2’02”3

2’00”4 2’00”6 2’00”1 2’01”1 2’00”9 2’00”6 2’01”1 2’00”8 2’00”0 1’59”6 2’01”2 2’00”0 1’59”8 1’59”8 2’00”5 2’01”9 2’00”5 1’59”8 1’59”1

Biaggi +0”5 Biaggi +1”2 Biaggi +1”2 Biaggi +1”9 Biaggi +2”7 Biaggi +3”6 Biaggi +4”9 Biaggi +5”8 Biaggi +5”9 Biaggi +5”3 Biaggi +6”2 Biaggi +6”1 Biaggi +5”6 Biaggi +4”9 Biaggi +5”0 Biaggi +6”6 Biaggi +6”4 Biaggi +5”4 Biaggi +2”2

Record di Brno Record sul giro SBK: Cal Crutchlow (Yamaha) 1’59”291 Record Superpole SBK: Cal Crutchlow (Yamaha) 1’58”018 motosprint

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Superbike Dietro le quinte

Kawasaki

VERMEULEN SI FERMA

Sarà operato al ginocchio È FINITA in anticipo la stagione di Chris Vermeulen. La caduta di Brno ha riacutizzato i problemi al ginocchio destro seriamente ferito nel drammatico volo di Phillip Island e così il pilota Kawasaki ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico necessario per riportare l’arto in piena efficienza. A Silverstone l’australiano verrà rimpiazzato da Akira Yanagawa, vecchia conoscenza del Mondiale Superbike diventato nelle ultime stagioni tester di riferimento dell’azienda. Yanagawa è ormai un ex anche se ha 39 anni, la stessa età di Biaggi e Corser… Il Mondiale di Chris non è praticamente mai iniziato perché dopo l’incidente nella gara d’apertura non è più stato in grado di padroneggiare la ZX-10R, passando da una seduta di fisioterapia all’altra senza riuscire a risolvere il suo problema. La decisione è maturata anche per motivi d’opportunità: Vermeulen è sotto contratto Kawasaki anche per il 2012, quindi non ha alcun motivo di rischiare su una moto che ha mostrato ampi limiti e che tra quattro round andrà in pensione (per nulla rimpianta…) lasciando spazio alla nuova versione già scesa in pista coi collaudatori. Vermeulen avrebbe dovuto cominciare lo sviluppo in agosto ad Autopolis, tracciato prova della marca di Akashi. Ma a questo punto è facile immaginare che lascerà l’incombenza a Juan Lascorz, il CHRIS VERMEULEN È TORNATO ventiquattrenne catalano che si è QUEST’ANNO IN SBK DOPO 5 ANNI IN MOTOGP. guadagnato il posto con le belle prestazioni offerte sulla Kawasaki Supersport ufficiale: è secondo nel Mondiale in piena lotta con gli hondisti Sofuoglu e Laverty. Nel 2012 la Kawasaki continuerà ad appoggiarsi alla struttura del milionario britannico Paul Bird, che nel week-end di Brno si è molto risentito con Francesco Batta: avrebbe dato ad Akashi la disponibilità a subentrare nella gestione. Il proprietario dell’Alstare però non ha nessuna voglia e nessun motivo per lasciare la Suzuki, sta solo muovendo le pedine per mettere pressione sui responsabili di Hamamatsu in vista dell’incontro per il rinnovo della collaborazione che dovrebbe avvenire entro luglio. Tra l’altro, a Brno Batta ha parlato fitto fitto anche con Leo Mercanti, responsabile Racing Aprilia: ma è improbabile pensare che Alstare possa candidarsi a diventare la seconda squadra di Noale. motosprint

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Cross Chiara Fontanesi

BAMBINA PRODIGIO A 2 ANNI CHIARA GIÀ USAVA LA MOTO DA MINICROSS DEL FRATELLO LUCA

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Alba Chiara

di Stefano Taglioni

SORDIENTE l’anno scorso nel mondiale femminile, a quindici anni, Chiara Fontanesi ha subito fatto capire che le doti e la determinazione per vincere ci sono tutte nel suo DNA, con prestazioni importanti e con il podio (seconda) e una vittoria di manche nell’ultima prova stagionale, sulla pista più terribile, Lierop. La piccola, che a due anni e mezzo già usava la moto da minicross del fratello Luca, a tredici anni è esplosa alla ribalta mondiale, vincendo negli USA al prestigioso Loretta Lynn’s, il campionato nazionale amatori girls. Ora la Fontanesi sta crescendo nell’altra metà del motocross, quella femminile. Liceo scientifico ad indirizzo sportivo, ancora tre anni di studi. È dura studiare e fare sport a questo livello, ma Chiara resiste, vuole arrivare al diploma. In questa stagione ci sono stati diversi cambiamenti ambientali: il suo team, ora “familiare”, ma con sostegno tecnico di prim’ordine; il passaggio sulla 250 4 tempi (l’anno scorso Chiara usava la 125 2 tempi); una preparazione fisica più professionale, una maggiore esperienza ed anche più autostima. Chiara ha già raccolto tre secondi posti e due stupende vittorie di manche in cinque gare disputate. Ora è di diritto tra le top rider del Women’s Motocross World Championship. La prima nella classifica provvisoria di campionato, la tedesca Laier, detentrice del titolo, sembra avviata al bis con 40 punti di vantaggio (è a 230) sulla seconda, a due prove dal termine. La lotta per il secondo posto si prevede invece combattuta, con la francese Livia Lancelot (vincitrice del titolo nel 2008 davanti proprio alla Laier) seconda a quota 190, Larissa Papenmeier terza a 184 e la nostra Chiara attualmente quarta con 178 punti. E c’è ancora la Franke, quinta a 177, mentre la sesta (Kane) è più staccata: 158 punti. Insomma, Chiara è ancora in lizza per la seconda posizione finale, ma c’è da notare che è lei la più giovane in questo gruppo di protagoniste. Ha l’età dalla sua parte ed ha certamente sensibili margini di miglioramento rispetto alle altre, come esperienza, tecnica di guida, ma anche tattica e gestione della gara. Chiara può arrivare molto in alto e punta in alto. Già all’inizio di questa stagione ha digerito senza problemi il passaggio, che a volte può essere ostico, dal 125 2 tempi al 250 4 tempi.

«ALL’INIZIO non è stato facile adattarsi alla 250 4T. Sono salita sul modello 2010 a motosprint

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Ha debuttato nel mondiale 2009, a soli 15 anni. Quest’anno è già in lotta per il podio del campionato

novembre e certamente il 4T dà una sensazione di maggiore pesantezza e necessita di una guida molto diversa da quella della125 2T. Però la Yamaha 250 è maneggevole ed alla fine il vantaggio prestazionale si sente e fa la differenza anche in termini di tempi sul giro rispetto alla 125». Perché hai cambiato? «L’anno scorso con la 125 ero svantaggiata nelle partenze e correre dovendo sempre rimontare è molto difficile. Poi ero alla mia prima esperienza nel mondiale e non conoscevo le piste. Tra dicembre e gennaio sono stata in Sardegna, per girare soprattutto su piste sabbiose, e la mia guida con la 250 è sicuramente migliorata». Come vi siete organizzati, tu ed il team? «Il mio è un team a gestione familiare e mi sento a mio agio. Abbiamo diversi sponsor e il sostegno tecnico di Yamaha Europa tramite Michele Rinaldi: la sua organizzazione si occupa della preparazione e manutenzione dei miei motori. Ilario Ricci gestisce altri aspetti tecnici sulla mia moto. Della logistica del team si occupa Robert Baraccani. Inoltre quest’anno sono seguita da un preparatore, Mauro Riccò, il tecnico della nazionale di ginnastica artistica». I risultati sono venuti subito. A Sevlievo sei già salita sul secondo gradino del podio. «La stagione è iniziata come meglio non si poteva, con il secondo posto in Bulgaria (seconda e terza di manche, ndr), la conferma che in inverno abbiamo lavorato bene e che a Lierop ero stata brava oltre che fortunata». Poi, però, alcune battute d’arresto. «Già. Purtroppo in Portogallo Portog ho fatto una brutta caduta nelle prove libere. In gara ho l cercato di raccogliere quanto quan possibile e ho fatto due volte sesta. In Spagna è andata peggio, ho sofferto la pista, che non mi piace». Sei comunque riuscita a reagire. «Ero un po’ de demoralizzata, ma per fortuna è arrivata arriv la Francia: lì ho molti amici ed ho ritrovato la carica giusta per otte ottenere un gran bel risultato. Nella Nel prima manche sono partita malissimo, ma sono arrivata arriva settima. Nella seconda manche avevo un m tale vant vantaggio sulla seconda, ch che ho vinto nonostante una scivos lata nell’ultimo l giro. g In Germania

sono riuscita a ripetermi: quinta nella prima manche, ho vinto la seconda». Ora mancano due gare alla fine del mondiale. «Ho visto che la pista della Repubblica Ceca ha un fondo duro. Non è il terreno che mi piace, preferisco la sabbia. A Fermo ho invece corso nella domenica precedente Teutschenthal. Devo puntare alla vittoria su qualsiasi pista, se voglio provare a concludere seconda in campionato. Purtroppo quest’anno hanno tolto Lierop…». Come vedi le tue avversarie? «La Laier è molto forte ed è anche una super ufficiale, ma in alcune gare si è capito che ha dei punti deboli: se parte in testa e riesce ad andarsene è imbattibile, ma se viene attaccata va in crisi. La Lancelot, come velocità è appena sotto la Laier. Quest’anno da lei mi aspettavo qualcosa in più. La Papenmeier è molto costante ed è sempre con le prime. Ha la possibilità di vincere ma… deve farci l’abitudine. La Franke per me è un gradino sotto le altre. Sono migliorate tanto la De Winter e Francesca Nocera». IL MONDIALE femminile sta diventando sempre più importante? «Mi sembra che, anno dopo anno, sia sempre più interesse. È molto importante gareggiare negli stessi week-end di gara della MX1 e della MX2, sia per l’immagine ma anche per noi, che abbiamo la possibilità di osservare da vicino i piloti più forti del mondo. Io parlo con Tony Cairoli della pista e questo mi aiuta». Che rapporti hai con le tue rivali? «Ho un buon rapporto con le altre ragazze, in particolare con la Lancelot, la Papenmeier e la De Winter. Purtroppo non parlo molto con Francesca Nocera, forse perché c’è più rivalità. Mi dispiace, ma ho notato che noi italiani abbiamo questo difetto, ovvero avere come primi avversari i nostri connazionali. È sbagliato, anche perché le francesi e le tedesche si aiutano tra loro!». Perché come numero di gara hai scelto l’8? «Perché mio fratello Luca ha sempre corso con il numero otto sulle tabelle. L’anno scorso non era libero ed ho usato l’88, ma quest’anno ho avuto la possibilità di scegliere ed ho preso l’8». Perché sulla maglia hai fatto scrivere il nome Kiara col la K? «Chiara non mi piace, così scrivo sempre Kiara, sulla maglia, ovunque… Se ne avrò la possibilità, farò cambiare il nome anche all’anagrafe!». motosprint

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Fuoristrada Varie

COVATTI TRAINA LA FAVORITA

UN MEGA BOU IPOTECA IL TITOLO Trial mondiale. GP San Marino SAN MARINO - Toni Bou ha primeggiato anche nella Repubblica di San Marino ed ora è vicinissimo al suo quarto titolo mondiale outdoor. Nel crossodromo della Baldasserona, il circus mondiale di trial aveva fatto tappa l’ultima volta nel 1997, ma le zone 2010 sono state tracciate su altri terreni. Il percorso di gara è stato intelligentemente pensato per il pubblico, che ha potuto seguire molto agevolmente i propri beniamini dalla zona numero 1 alla 12, vista la giusta collocazione (tutte vicine e nel letto di un torrente asciutto). All’interno del crossodromo, invece, le tre zone finali. Dopo quanto visto in Francia, l’input è stato quello di tracciare un percorso più fattibile anche per non rischiare di allontanare dal mondiale i piloti che arrancavano nelle zone della prova francese per portare a casa dei “lunghissimi” tre. Sta di fatto che gli organizzatori sanmarinesi hanno seguito il consiglio. Nessun problema, comunque, per Bou, che ha messo una seria ipoteca sul suo quarto alloro mondiale. Pur con l’handicap di “aprire” le zone, il primo giro Toni lo ha concluso con soli tre errori. Attento nell’osservarlo, e quindi pronto a cambiare la propria traiettoria in zona qualora quella scelta da Bou fosse risultata troppo azzardata, Jeroni Fajardo è riuscito a tenere testa al leader, appoggiando solo due piedi nel primo giro. Tutti gli altri hanno accusato almeno un “fiasco” e quindi seguivano abbastanza staccati. Raga, con 10 punti, ha preceduto Cabestany (14) e Fujinami (15). Nel secondo giro, ben presto Fajardo ha perso la leadership, mentre il rivale, procedendo concentratissimo, ha accumulato zeri su zeri. Per Raga e Cabestany un’ottima tabella di marcia. Nessuna sorpresa per Bou: un solo errore e vittoria ineccepibile. Colpo di scena, invece, per il secondo posto. Fajardo, con due cinque nelle ultime 4 zone, è scivolato al quarto posto, lasciando il podio a Raga e Cabestany. Fujinami non è motosprint

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riuscito a schiodarsi dal quinto posto. Ottima la performance di Maurino che ha concluso in ottava posizione. Grattarola, undicesimo, non è sembrato in gran forma. Nella Youth ancora un azzurro sul podio, Ismael Catalin davanti alla solita valanga di giovani. Saleri, Zuccali e Garnero hanno occupato le posizioni dal quinto al settimo posto. Nella Junior, bene Luca Cotone in sesta posizione. La prossima settimana appuntamento a Foppolo, in provincia di Bergamo. Sabato, il campionato europeo e domenica la penultima manche del mondiale, con la probabile assegnazione del titolo, visti i 30 punti di vantaggio del leader Toni Bou. Mario Candellone

Mondiale Under 21

Speedway. Italiano a squadre Catalin terzo nella Youth WORLD PRO 1. Bou (Montesa) p. 4; 2. Raga (Gas Gas) 14; 3. Cabestany (Sherco) 17; 4. Fajardo (Beta) 17; 5. Fujinami (Montesa) 25; 6. Lampkin (Beta) 43; 7. Dabill (Gas Gas) 54; 8. Maurino (Gas Gas) 60; 9. Gubian (Gas Gas) 72; 10. Brown (Sherco) 93; 11. Grattarola (Sherco) 95; 12. Wigg (Beta) 96. IN CAMPIONATO: 1. Bou p. 165; 2. Fujinami 135; 3. Raga 135; 4. Cabestany 120; 5. Fajardo 113; 6. Dabill 88; 7. Lampkin 78; 8. Brown 54; 9. Gubian 53; 10. Grattarola 43; 11. Maurino 41; 12. Wigg 37; 13. Oliveras 27; 14. Kuroyama 20; 15. Ogawa To. 15; 16. Ogawa Ts. 11; 17. Bethune 6; 18. Shibata 6; 19. Shibuya 5; 20. Nozaki 5; 21. Arnaud 1.

JUNIOR 1. Challoner (Beta) p. 6; 2. Moret (Honda) 19; 3. Gomez (Montesa) 25; 4. Gyllenhammar (Gas Gas) 25; 5. Ferrer (Sherco) 26; 6. Cotone (Gas Gas) 29; 7. Laniel (Gas Gas) 33; 8. Dagnicourt (Beta) 35; 9. Borrellas (Gas Gas) 35; 10. Mottin (Gas Gas) 35; 11. Morton (Beta) 37; 12. Cominoli (Beta) 47; 13. Richardson (Sherco) 50; 14. Poli (Beta) 57; 15. Junklewitz (Sherco) 58; 16. Sanz (Montesa) 59; 17. Pedersen (Sherco) 69; 18. Andersen (Gas Gas) 69; 19. Peters (Beta) 70; 20. Johansson (Beta) 86; 21. Lerda (Gas Gas) 101; 22. Marcinow (Gas Gas) 111; 23. Harvey (Gas Gas) 133. IN CAMPIONATO: 1. Gomez p. 145; 2. Challoner 140; 3. Ferrer 130; 4. Moret 114; 5. Dagnicourt 90; 6. Borrellas 82; 7. Laniel 79; 8. Cotone 53; 9. Smage 47; 10. Richardson 45; 11. Gyllenhammar 41; 12. Mottin 36; 13. Warenghien 28; 14. Morton 26; 15. Poli 23; 16. Peters 19; 17. Peydro 16; 18. Nomoto 15; 19. Cominoli 12; 20. Andersen 8; 21. Pedersen 7; 22. Junklewitz 6; 23. Sanz 5; 24. Robinson 5; 25. Takiguchi 4; 26. Fujiwara 3.

TERENZANO (UD) - La pista friulana ha ospitato, in una torrida serata estiva, la seconda prova del campionato italiano a squadre che ha visto la netta vittoria del club La Favorita di Sarego. Il successo dei campioni tricolore in carica è targato Felipe Covatti, ventiquattrenne pilota argentino rimasto in Italia dopo la qualificazione mondiale ed ingaggiato a tempo determinato dal club vicentino. Covatti ha totalizzato ben cinque vittorie ed un secondo posto sulle sei uscite, dimostrando ottime doti tecniche ed una notevolissima grinta. Grande spalla di Covatti nel trionfo del club vicentino è stato il tre volte campione italiano Carpanese che ha terminato in doppia cifra, pur penalizzato in una manche perché non arrivato in tempo utile alla partenza. Buona per il Club di Sarego anche la prova di Seren. Staccata di undici punti dai vincitori, in seconda posizione si è piazzata la squadra dell’Hellas Verona, che aveva vinto nettamente la prima prova disputata a Giavera del Montello. Orfana di Gregnanin, infortunato, l’Hellas è riuscita a contenere lo svantaggio grazie alle buone prove di Zambon e del polacco Strozyk.

Terzo posto per il club di Lonigo, sostenuto da un ottimo Franchetti e solo in parte aiutato dallo sloveno Stojs e dal promettente Paco Castagna. Sfortunata l’Olimpia di Terenzano che ha visto Maida fermato per ben tre volte, due per scivolate ed una per una rottura in partenza, ed altri due stop per lo sloveno Kraljc. Buona la prestazione del terzo pilota, Cavicchioli. In quinta posizione ha chiuso il team Cialtroni del Nord Est che ha dovuto rinunciare, per infortunio, a Novello e Baroni, sostituiti da Stevanini e Scagnetti. Dopo questa seconda prova ed in virtù del grande risultato conseguito, la classifica generale vede il team La Favorita balzare in prima posizione con un punto di vantaggio sull’Hellas Verona. Foto Tomba

Leclassifiche

COSÌ A TERENZANO: 1. M.C. La Favorita (Covatti 17, Carpanese 12, Seren 6) punti 35; 2. M.C. Hellas (Zambon 11, Strozyk 13) 24; 3. M.C. Lonigo (Franchetti 14, Castagna 3, Stojs 5) 22; 4. M.C. Olimpia (Maida 6, Cavicchioli 6, Kraljc 8) 20; 5. M.C. Cialtroni del Nord Est (Stevavini 4, Scagnetti 3, Conda 11) 18. CLASSIFICA DOPO 2 PROVE: 1. M.C. La Favorita punti 56; 2. M.C.Hellas 55; 3. M.C. Olimpia 43; 4. M.C. Lonigo 42; 5. M.C. Cialtroni del Nord Est 39.

PADRONA LA PIOGGIA DANZICA - I migliori sedici piloti under 21 del mondo si sono ritrovati sulla pista nel nord della Polonia per il primo dei tre GP in programma al termine dei quali verrà assegnato il titolo iridato. Mentre nel resto d’Europa era il caldo soffocante a farla da padrone, in questa manifestazione è stata invece la pioggia caduta per tutta la gara. Per le pessime condizioni atmosferiche c’è stato uno spostamento di inizio gara di due ore: ciò nonostante la pista era al limite della praticabilità, con i piloti in evidente difficoltà. Durante la prova, la pioggia è stata incessante e così la giura internazionale, guidata da Castagna, ha deciso il termine del GP dopo la dodicesima manche, quando tutti i piloti avevano partecipato a tre batterie. Sul gradino più alto del podio è salito Maksims Bogdanov che ha chiuso a punteggio pieno. Il lettone ha preceduto di un punto il danese Patrick Hougaard e di tre il croato Jurica Pavlic.

Laclassifica 1. Bogdanov punti 9; 2. Hougaard 8; 3. Pavlic 6; 4. Tarasenko 6; 5. Janowski 6; 6. Laguta 6; 7 .Ward 5; 8. Vakulic 5; 9. Dudek 4; 10. Bach 4; 11. Wolbert 3; 12. Kus 3; 13. Andersson 2; 14. Facher 2; 15. Mroczka 2; 16. Sperz 1.

YOUTH 1. Tarres (Gas Gas) p. 1; 2. Traviesa (Gas Gas) 11; 3. Catalin (Gas Gas) 15; 4. Sheppard (Beta) 18; 5. Saleri (Beta) 22; 6. Zuccali (Beta) 22; 7. Garnero (Beta) 33; 8. Rigaud (Gas Gas) 38; 9. Tempier (Sherco) 39; 10. Martin (Gas Gas) 39; 11. Leirvaag (Sherco) 44; 12. Locca (Beta) 45; 13. Castells (Gas Gas) 48; 14. Ferrari (Beta) 64; 15. Julita (Beta) 79; 16. Corti (Beta) 80; 17. Latorre (Beta) 87; 18. Anker (Gas Gas) 103. IN CAMPIONATO: 1. Tarres p. 164; 2. Sheppard 150; 3. Traviesa 138; 4. Saleri 104; 5. Catalin 94; 6. Rigaud 84; 7. Tempier 71; 8. Martin 71; 9. Castells 55; 10. Leirvaag 37; 11. Zuccali 20; 12. Sadler 18; 13. Locca 18; 14. Yamamoto 15; 15. Garnero 12; 16. Short 12; 17. Kira 11; 18. Asakura 10; 19. Vieira 10; 20. Chantegret 9; 21. Matsuoka 9; 22. Nogueira 8; 23. Battensby 7; 24. Julita 6; 25. Ferrari 4; 26. Coles 4; 27. Wagner 4; 28. Latorre 1.

ANCORA UNA PIAZZA D’ONORE PER RAGA, SOPRA, CHE NON È RIUSCITO A SCALZARE BOU, IN ALTO, DAL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO SAMMARINESE.

Leclassifiche

SOPRA, DUELLO FRA MAIDA (TEAM OLIMPIA), COVATTI (LA FAVORITA) E CONDA (CIALTRONI DEL NORD EST). A SINISTRA, CARPANESE (LA FAVORITA) PRECEDE ZAMBON (HELLAS), CONDA E CASTAGNA (LONIGO). motosprint

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Sportitalia I campionati regionali

LUCA PINI: VITTORIA E SQUALIFICA VelocitàTrofeo ACI Vallelunga CAMPAGNANO - Sole e caldo torrido hanno accompagnato l’ultima giornata di gare organizzate dal Gentlemen’s Motor Club prima della pausa estiva. Nonostante la calura, il programma ha previsto ben nove partenze e griglie affollate. Nel Trofeo del Centauro, classe 125 SP, Marco Baldassarre è riuscito a vincere pur essendo partito con il 12° tempo. il trofeo Moriwaki è stato dominato da Lorenzo Segoni, che ha staccata di oltre 15 secondi Marco Guetti. Nella 600 Open, Russo ha battuto Lunadei, mentre nella Stock Tocca non ha avuto rivali. Nella 1000 Open, il vincitore Luca Pini è stato squalificato per non essersi fermato dopo l’esposizione della bandiera nera con disco giallo, che indica un guasto meccanico. Diego Tocca ha ereditato così la vittoria. Nella Dunlop Cup 600, ottima prestazione del quindicenne Francesco Cocco, che ha vinto per distacco. Fiammetta La Guidara

Campagnano di Roma (RM) 11 luglio 1° Trofeo ACI Vallelunga - Coppa FMI - Organizzatore:Gentlemen’s Motor Club di Roma - Direttore di gara: Maurizio Orsola - Meteo: sereno

Classifiche

motosprint

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Crossregionale

Liguria Valmanera (AT) 6 giugno Campionato ligure cross, quarta prova – Organizzatore: Commissione Regionale Motocross FMI Liguria – Direttori di gara: Marco Bazzano e Josh Macciò – Meteo: sereno

Classifiche 2T: 1. Pasta; 2. Bolognesi; 3. Alassio; 4. Argiolas; 5. Oliva; 6. Delfino; 7. Venturini; 8. Pologruto. T SPORT: 1. Contessi; 2. Pastorino; 3. Magnano; 4. Barberio; 5. Lancerotto; 6. Damiano; 7. Cavagnaro. MX1: 1. Roasio; 2. Barbierato; 3. Maradini; 4. Fissolo; 5. Cardone; 6. Astesano; 7. Cardone; 8. Amati. MX2: 1. Selva; 2. Capellino; 3. Maradini P. ; 4. Davin; 5. Maradini S.; 6. Calcagno; 7. Nave; 8. Cosenza; 9. Taricco; 10. Ratti; 11. Alessi; 12. Ratti; 13. Gino. CADETTI MINI 65: 1. Ragadini; 2. Lesiardo; 3. Alberio; 4. Bianchi; 5. Armellino; 6. Tamai; 7. Pileio; 8. Gentoso; 9. Palma; 10. Germano; 11. Oliveri; 12. Parisella; 13. Genta; 14. Pileio. DEBUTTANTI MINI 65: 1. Spataro; 2. Tommasi; 3. Ferraris; 4. Messina; 5. Barbagallo; 6. Biolcati; 7. Panfili. JUNIOR MX1: 1. Criscione; 2. Sartore; 3. Smeraldo; 4. Caltabiano; 5. DePetrini; 6. Burlando; 7. Mescia; 8. Bosio; 9. Stilo; 10. Accinelli; 11. Carlini. CADETTI: 1. De Luca; 2. Magnani; 3. Oliveri; 4. Testone; 5. Mori; 6. Porcile; 7. Ferretti; 8. Favaretto; 9. Ruello; 10. Oliva; 11. Barbieri; 12. Andrei; 13. Raiteri; 14. Mulè; 15. Bossi; 16. Franco. SENIOR MX2: 1. Fallabrino; 2. Di Mario; 3. Andrei; 4. Brescia; 5. Genta; 6. Bisso; 7. Portoghese; 8. Carlini; 9. Pisani; 10. Filippi; 11. Della Casa; 12. Casalino; 13. Bassi; 14. Medini; 15. Zunino; 16. Valdisserra.

MX1: 1. Terrile; 2. Paganini; 3. Parisella; 4. Meirana; 5. Giacomini; 6. Paparella; 7. Savoca; 8. Calcopietro; 9. Iorno; 10. Ceccarelli; 11. Perlongo; 12. Rogai. JUNIOR MX2: 1. Ciarlo; 2. La Valle; 3. Pollara; 4. Marino; 5. De Faveri; 6. Managlia; 7. Tesconi; 8. Robotti; 9. Bertagna; 10. Faggio; 11. Rollero; 12. Piccardo; 13. Parodi; 14. De Ferrari; 15. Introvigne; 16. Moretti; 17. Fiorato; 18. Oda; 19. Andolfi; 20. Sturla; 21. Bazzurro; 22. Ferraris; 23. Carbonini; 24. Parodi; 25. Galli; 26. Iorno; 27. Caltabiano; 28. Rebora; 29. Garbino; 30. Carlini; 31. Faraone. MINI 85: 1. Tropepe; 2. Arbini; 3. Secco; 4. Grillo; 5. Chierico; 6. La Scala; 7. Vezzetti. SENIOR 85: 1. Raso; 2. Deghi; 3. Canella; 4. Borghi; 5. Contessi; 6. Mantero; 7. Viglino; 8. Serventi.

Lazio Borgo Santa Maria (LT) 7 giugno Campionato laziale di motocross – Organizzatore: M.C. Lazio Racing LT – Direttore di gara: Mirko Paris – Meteo: buone

Classifiche UNDER 17 OPEN 2T: 1. De Santis (Honda); 2. Nardin (KTM); 3. Zecchin (Suzuki); 4. Calisti (KTM); 5. Tuccillo (Suzuki); 6. Torelli (KTM); 7. Di Marzianto (Honda); 8. Mancinelli (Honda); 9. Galardi (Honda); 10. Bove (KTM); 11. Carradori (Honda); 12. Villadei (Suzuki). 4T: 1. Girotti (Kawasaki); 2. Corsetti (KTM). SPORT: 1. Trasoloni (Honda); 2. Ciccotti (KTM); 3. Lata (Honda); 4. De Filippis (KTM); 5. Parisella (TM); 6. Galardi (Suzuki); 7. Sadek (Suzuki); 8. Del Prete (TM); 9. De Vita (Suzuki); 10. Glorio (Yamaha). UNDER 21 OPEN: 1. Foglia (KTM); 2. Arnò (Yamaha); 3. Panetta (KTM); 4. Tondo (Suzuki); 5. Zufferli (Suzuki); 6. Mattarelli (Suzuki). MX1 VETERAN: 1. Sorrentino (KTM); 2. Annibaldi (KTM); 3. Befera (Honda); 4. Barrini (Honda); 5. Di Trocchio (Yamaha); 6. Ayroldi (Kawasaki);

Trialregionale

Emilia-Romagna

Liguria

Fanano (MO) 13 giugno

S. Stefano d’Aveto (GE) 18 giugno

Campionato regionale trial, prima prova – Organizzatore: M.C. Taro trial – Meteo: sereno

Classifiche TR2: 1. Pradelli (Beta); 2. Conforti (Beta); 3. Monateri (Scorpa); 4. Giovacchini (Beta). TR3: 1. Del Monte (Beta); 2. Minorini (Beta); 3. Vignaroli (Beta); 4. Ottoni (Gas Gas). TR3 OVER: 1. Diemmi (Beta); 2. Conti (Beta); 3. Gibellini (Gas Gas); 4. Rossini (Beta); 5. Saloni (Gas Gas). TR4: 1. Fontana (Beta); 2. Mondini (Montesa); 3. Rozzi (Beta). TR4 OVER: 1. Maselli (Beta); 2. Ciancia (Beta); 3. Semeraro (Gas Gas); 4. Tonnini (Sherco); 5. Perla (Beta); 6. Ghini (Beta); 7. Giacobazzi (Montesa); 8. Rossetti (Gas Gas). TR5: 1. Bertarini (Beta); 2. Verucchi (Gas Gas). TR5 OVER: 1. Mondini (Montesa); 2. Calzi (Montesa); 3. Guermandi (Beta); 4. Sandrolini (Beta); 5. Iubini (Gas Gas); 6. Bulgarelli (Beta); 7. Savani (Scorpa); 8. Incerti (Beta). TR6: 1. Leonelli (Gas Gas); 2. Bertarini (Beta). JUNIORES D: 1. Leonelli (Beta); 2. Lelli (Beta).

Campionato italiano trial indoor

Classifiche QUALIFICAZIONI: 1. Cotone (Gas Gas); 2. Staltari (Sherco); 3. Poli (Beta); 4. Julitta (Beta); 5. Saleri (Beta); 6. Zuccali (Beta); 7. Tournour (Gas Gas); 8. Cominoli (Beta); 9. Locca (Beta). MANCHE 1: 1. Grattarola (Sherco); 2. Maurino (Gas Gas); 3. Lenzi (Montesa); 4. Vaccaretti (Beta); 5. Orizio (Gas Gas); 6. Iolitta (Beta); 7. Poli (Beta); 8. Staltari (Sherco); 9. Cotone (Gas Gas); 10. Julitta (Beta). FINALE: 1. Grattarola (Sherco); 2. Lenzi (Montesa); 3. Maurino (Gas Gas).

7. Girotti (Kawasaki); 8. Francucci (Honda). MX2 VETERAN: 1. Fiorentino (Honda). MX1 OVER 21: 1. Baseotto (Honda); 2. Cannavacciuolo (Yamaha); 3. Morreale (Honda); 4. Conti (Suzuki). TOP DRIVERS: 1. Zucchi (Suzuki); 2. Solazzo (KTM); 3. Prelli (Suzuki). MX2 OVER 21: 1. Tuzi (Suzuki); 2. Pepe (Suzuki); 3. Cioccolini (Suzuki); 4. Balzi (Yamaha); 5. Bucci (Suzuki); 6. Cardinale (Honda); 7. Angelini (Honda); 8. Imperoli (Suzuki); 9. Marchiori (Kawasaki); 10. Arena (KTM). MX2 TOP DRIVERS: 1. Gizzi (Suzuki); 2. Sensi (KTM). CADETTI: 1. Arcangeli (KTM); 2. Anselmi (Suzuki); 3. Ascenzi (KTM); 4. Bozza (KTM); 5. Campoli (Suzuki). JUNIOR SPORT: 1. Iazzetta (KTM). MINICROSS JUNIOR: 1. Turoli (Suzuki). SPORT: 1. Marconi (Yamaha). SENIOR: 1. Savioli (Suzuki); 2. Di Pietro (Suzuki).

Abruzzo Ortona (CH) 20 giugno Trofeo Centro Sud Italia - supermoto

Classifiche OPEN GARA 1: 1. Gozzini (TM); 2. Porfiri (Honda); 3. Monticelli (Honda); 4. Occhini (Suzuki); 5. Pignotti (Aprilia); 6. Martella (KTM); 7. Leone (Aprilia); 8. Carassai (Aprilia); 9. Animento (Honda); 10. Monticelli (Honda); 11. Salmaso (KTM); 12. Lapini (Honda); 13. Serafini (TM); 14. Verderosa (Honda); 15. Pirri (Yamaha); 16. Catallo (TM); 17. Iale (Aprilia); 18. Liciarelli (Suzuki); 19. Di Feo (TM); 20. Bartolini (Husqvarna); 21. Zallocco (Aprilia); 22. Vari (Aprilia); 23. Zufferli (KTM); 24. Falai (Honda); 25. Lupacchini (Honda). GARA 2: 1. Gozzini (TM); 2. Monticelli (Honda); 3. Porfiri (Honda); 4. Occhini (Suzuki); 5. Pignotti (Aprilia); 6. Bartolini (Husqvarna); 7. Martella (KTM); 8. Leone (Aprilia); 9. Animento (Honda); 10. Verderosa (Honda); 11. Monticelli (Honda); 12. Serafini (TM); 13. Carassai (Aprilia); 14. Lapini (Honda); 15. Salmaso (KTM); 16. Catallo (TM); 17. Pirri (Yamaha); 18. Di Feo (TM); 19. Falai (Honda); 20. Zallocco (Aprilia); 21. Vari (Aprilia); 22. Zufferli (KTM); 23. Lupacchini (Honda); 24. Iale (Aprilia); 25. Liciarelli (Suzuki). S3 + S7 GARA 1: 1. Rienzi (Honda); 2. Draghi (Honda); 3. Pizziconi (Honda); 4. Squarcia (Honda); 5. Cortigiani (Suzuki); 6. Butini (Honda); 7. Andrei (Honda); 8. Altobelli (Yamaha); 9. Gizzi (KTM); 10. Di Fuccia (Yamaha); 11. Tummolo R. (Honda); 12. Tummolo M. (Honda). GARA 2: 1. Di Fuccia (Yamaha); 2. Rienzi (Honda); 3. Draghi (Honda); 4. Pizziconi (Honda); 5. Cortigiani (Suzuki); 6. Andrei (Honda); 7. Tummolo R. (Honda); 8. Squarcia (Honda); 9. Butini (Honda); 10. Gizzi (KTM); 11. Altobelli (Yamaha); 12. Tummolo M. (Honda). S4 GARA 1: 1. Di Cicco (Honda); 2. Bozzelli (Honda); 3. Ciaglia (Yamaha); 4. Pasquini (Honda); 5. Graziano (Honda); 6. Clair (Honda); 7. Maccariello (Aprilia); 8. Lapini (Apri-

lia); 9. Panetta (Honda); 10. Suriano (Yamaha); 11. Pompilio (Aprilia); 12. Perfetto (Kawasaki); 13. Iacovella (Aprilia); 14. De Negri (Honda); 15. De Martinis (Honda); 16. Bacaloni (KTM); 17. Fraccaro (TM); 18. Mancini (KTM); 19. Avola (KTM); 20. Mattei (Honda); 21. Argenio (KTM); 22. Vavini (KTM); 23. Fraccaro (TM). GARA 2: 1. Bozzelli (Honda); 2. Perfetto (Kawasaki); 3. Maccariello (Aprilia); 4. Ciaglia (Yamaha); 5. Fraccaro (TM); 6. Di Cicco (Honda); 7. Pasquini (Honda); 8. Fraccaro (TM); 9. Graziano (Honda); 10. Panetta (Honda); 11. Clair (Honda); 12. Iacovella (Aprilia); 13. Suriano (Yamaha); 14. De Negri (Honda); 15. Mancini (KTM); 16. Avola (KTM); 17. Lapini (Aprilia); 18. Mattei (Honda); 19. Argenio (KTM); 20. De Martinis (Honda); 21. Vavini (KTM); 22. Bacaloni (KTM); 23. Pompilio (Aprilia). S6 GARA 1: 1. Pallotta (Bucci); 2. Bastianini (B2); 3. Bastari (WT Motor); 4. Guerrieri (WT Motor); 5. Testa (Bucci); 6. Marinelli (Roxon); 7. Palumbo (Dream); 8. Mallia (Dream); 9. Bisicarri (Dream); 10. De Luca (Dream). GARA 2: 1. Pallotta (Bucci); 2. Bastianini (B2); 3. Testa (Bucci); 4. Bastari (WT Motor); 5. Guerrieri (WT Motor); 6. Marinelli (Roxon); 7. Palumbo (Dream); 8. Mallia (Dream); 9. Bisicarri (Dream); 10. De Luca (Dream).

Piemonte Armeno (NO) 20 giugno Campionato piemontese motocross, quarta prova – Organizzatore: M.C. Armeniese – Meteo: variabile

Classifiche UNDER 17: 1. Bianchetti (Yamaha); 2. Montanari (Suzuki); 3. Cavallo (Yamaha); 4. Gobbi (Yamaha); 5. Lagaren (Suzuki); 6. De Faveri (Kawasaki); 7. Nicola (Kawasaki); 8. Giusti (Yamaha); 9. Rainoldi (KTM); 10. Chioda (Kawasaki); 11. Scaglione (Suzuki); 12. Inversini (Honda); 13. Alice (Honda). TERRITORIALI: 1. Paire (Kawasaki); 2. Ratti (Kawasaki); 3. Tortora (Suzuki); 4. Peira (Honda); 5. Montorro (Kawasaki); 6. Cavenaghi (Honda); 7. Amadio (Suzuki); 8. Marangotto (Honda); 9. Daniele (Suzuki); 10. Fenoglio (Yamaha); 11. Fissolo (Honda); 12. Paschero (Honda); 13. Flesia (Honda); 14. Patritti (Honda); 15. Bongiovanni (Kawasaki); 16. Bordese (Honda); 17. Amadio (Suzuki); 18. Masoni (KTM); 19. Rosso (Suzuki); 20. Grassi (Suzuki); 21. Castelli (Yamaha). NAZIONALI: 1. Vindrola (Honda); 2. Saletti (Honda); 3. Scabrosi (Suzuki); 4. Lorenzon (Kawasaki); 5. Roman (KTM); 6. Tacchini (Honda); 7. Franceschi (Kawasaki); 8. Roasio (Yamaha); 9. Riccio (Yamaha); 10. Daziano (Honda); 11. Zucca (Yamaha); 12. Vagadore (Honda); 13. Lamperti (Kawasaki); 14. Barale (Honda); 15. Pampuri (Suzuki); 16. Bonicatto (Kawasaki). MAJOR: 1. Gatti (Honda); 2. Parodi (Honda); 3. Lusso (Kawasaki); 4. Traversa (Honda); 5. Bessone (Kawasaki); 6. Di Giorgio (Kawasaki); 7. Adamini (Suzuki); 8. Cremonini (Yamaha); 9. Marchisio (KTM); 10. Imarisio (Honda); 11. Pomella (Honda). MINICROSS DEBUTTANTI: 1. Ulivi (KTM); 2. Ossola (KTM); 3. Veiluva (KTM); 4. Desantis (LEM). CADETTI. 1. Cantele (KTM); 2. Bianchi (Suzuki); 3. Rossi (KTM); 4. Cardellini (Kawasaki); 5. Capriolo (Suzuki).

JUNIOR. 1. Arbini (KTM); 2. Tropepe (KTM); 3. Diotallevi (KTM); 4. Accornero (KTM); 5. Vergnano (KTM); 6. Valsangiacomo (Suzuki); 7. Fornara (Kawasaki); 8. Frisoni (Suzuki). SENIOR. 1. Callegaro (KTM); 2. Contessi (Honda); 3. Porro (KTM); 4. Inversini (Honda).

Piemonte Cravanzana (CN) 13 giugno Trofeo Skube Verdeonline, seconda prova – Organizzatore: M.C. Montà – Direttore di gara: Elio Viazzi – Meteo: sereno-variabile

Classifiche MINI MONOMARCIA: 1. Maioli (KTM); 2. Freno (KTM); 3. Cogno V. (KTM). MINI 65: 1. Freno P. (KTM); 2. Lavelli (KTM); 3. Maioli (KTM); 4. Cogno E. (KTM); 5. Oberto (Kawasaki). MINI OPEN: 1. Farinella (KTM); 2. Rossi E. (Suzuki); 3. Massa (Kawasaki); 4. Cogno E. (KTM). 50 CODICE. 1. Vescia G. (Zundapp); 2. Destefani (Beta); 3. Prato Al. (Fantic). CLASSE 80. 1. Vescia E. (TM); 2. Luciani (TM); 3. Romanisio (TM). CLASSE 125: 1. Galliano (Husqvarna); 2. Garzoglio (KTM); 3. Raso A. (HM); 4. Fogliacco G. (Gas Gas); 5. Albano (KTM); 6. Girini (KTM). OLTRE 125: 1. Dotta (HM); 2. Fenocchio (HM); 3. Bottello (HM); 4. Caffa (KTM); 5. Luciani (Gas Gas). 240 4T: 1. Bossi (Honda); 2. Capello (HM); 3. Meytre (HM); 4. Lucotti (Suzuki); 5. Pregliasco (HM); 6. Travaglio (HM). OLTRE 250 4T: 1. Raso M. (Beta); 2. Molinari (HM); 3. Garzoglio (Husaberg); 4. Bossi (HM); 5. Carmiani (KTM); 6. Frione (HM). FEMMINILE. 1. Girardo (Suzuki); 2. Rossi S. (Honda). TESSERA SPORT. 1. Barroero (HM); 2. Fenoglio (HM); 3. Paschetto (Suzuki); 4. Ricchebuono (KTM); 5. Orsini (TM); 6. Ferrino (Kawasaki); 7. Roveta (KTM); 8. Prato An. (HM); 9. Fogliacco R. (KTM); 10. Canonica (HM); 11. Chiola (HM); 12. Ghione (KTM); 13. Giachino (Gas Gas).

ANDREA DOTTA CARLO MAIOLI

125 S.P.: 1. Baldassarre 10 giri in 19’37”387 alla media di 125,668 Km/h; 2. Benini a 1”053; 3. Spedale a 1”168; 4. Toti a 1”284; 5. Drago a 14”790; 6. Ritucci a 21”459; 7. Betti a 21”933; 8. Zonca a 21”996; 9. Theffo a 42”120; 10. Rinaldi a 50”363; 11. Casella a 50”610; 12. Corbisiero a 50”839; 13. Ghinfanti a 1’15”643; 14. De Vincentis a 1’23”383; 15. Mascolo a 1 giro (tutti su Aprilia). MORIWAKI: 1. Segoni 10 giri in 19’21”803 alla media di 127,353 Km/h; 2. Guetti a 15”416; 3. Del Piano a 15”733; 4. Arioni a 16”168; 5. Bottani a 25”928. DUNLOP 600 NEO: 1. Cocco 10 giri in 17’31”240 alla media di 140,748 Km/h; 2. Togni a 5”178; 3. Cimica a 20”211; 4. Coresi a 44”706 (tutti su Yamaha). OVER: 1. Galli (Yamaha) 10 giri in 18’21”831 alla media di 134,285 Km/h. WILD: 1. Fabrizio (Honda) 10 giri in 17’50”359 alla media di 138,233 Km/h; 2. Golia (Suzuki) a 19”363; 3. Galasso (Yamaha) a 21”459; 4. Russo (Yamaha) a 47”394; 5. Caponera (Yamaha) a 48”085; 6. Massoli (Yamaha) a 59”566; 7. Bono (Yamaha) a 1’02”689; 8. Boccouni (Kawasaki) a 1’15”758; 9. Pandolfo (Yamaha) a 1’29”100; 10. Pavone (Yamaha) a 1 giro. DUNLOP OPEN 1000 NEO: 1. Valgiusti (Suzuki) 12 giri in 22’15”323 alla media di 132,965 Km/h; 2. Laquale (BMW) a 35”604. OVER: 1. Pilia 12 giri in 21’09”775 alla media di 139,829 Km/h; 2. Angilella a 47”863; 3. Brocco a 1’54”626; 4. Meloni a 1 giro; 5. Loggetto a 1 giro (tutti su Suzuki). WILD: 1. Zuzolo (Yamaha) 12 giri in 21’24”594 alla media di 138,216 Km/h; 2. Giuliani (Kawasaki) a 5”906; 3. Barone (Suzuki) a 25”840; 4. Carrieri (BMW) a 29”078; 5. Bar-

bieri (Yamaha) a 50”358; 6. D’Andrea (Ducati) a 1’00”705; 7. Puliti (Suzuki) a 1’08”961; 8. Castaldo (Honda) a 1 giro. BRIDGESTONE 600 OVER 35: 1. Colafranceschi 10 giri in 18’45”608 alla media di 131,448 Km/h; 2. Richeldi (Yamaha) a 0”572; 3. Renzi (Honda) a 8”693; 4. Mazza (Yamaha) a 36”530; 5. Ferri (Yamaha) a 43”544; 6. Antonelli (Yamaha) a 53”130; 7. Maurizio (Honda) a 1’00”624; 8. Teran (Honda) a 2 giri; 9. Piras (Kawasaki) a 1 giro; 10. Malagoli a 1 giro. NEW RACE: 1. Lagonigro (Suzuki) 10 giri in 18’36”805 alla media di 132,485; 2. Troiani (Yamaha) a 8”243; 3. Del Grosso (Honda) a 8”635; 4. Chiurchiu (Kawasaki) a 19”592; 5. Novaldi (Yamaha) a 31”852; 6. Bove (Yamaha) a 40”980; 7. Ferri (Yamaha) a 52”347; 8. Antonelli (Yamaha) a 1’01”933; 9. Pelabasto (Honda) a 1’09”215; 10. Maurizio (Honda) a 1’09”427; 11. Tartaglia (Kawasaki) a 1 giro; 12. Teran (Honda) a 2 giri; 13. Piras (Kawasaki) a 1 giro. WILDCARD: 1. Catallo (Yamaha) 10 giri in 18’29”228 alla media di 133,390 Km/h; 2. Iacobelli (Honda) a 0”729; 3. Sparvoli (Yamaha) a 48”400; 4. Ferrari (Kawasaki) a 1 giro; 5. Covacco (Honda) a 1 giro. LADY: 1. Speranza (Honda) 10 giri in 19’28”547 alla media di 126,618 Km/h; 2. Ferrari (Kawasaki) a 1 giro; 3. Marongiu (Yamaha) a 1 giro; 4. Teran (Honda) a 2 giri; 5. Chima (Yamaha) a 1 giro. ROADSTER: 1. Zerbo (Honda) 12 giri in 21’45”391 alla media di 136,014 Km/h; 2. Ruggiero (Aprilia) a 0”044; 3. Scopetani (Aprilia) a 21”316; 4. Toini (Mv Agusta) a 55”364; 5. Zazzaro (Bimota) a 1’04”030; 6. Poggi (Harley Davidson) a 1’04”404; 7. Karapapas (KTM) a 1’35”013; 8. Rapuzzi (Mv Agusta) a 1’44”443; 9. Nosenzo (Harley Davidson) a 1 giro; 10. Gambardella (Honda) a 1 giro; 11. Zanini (Buell) a 1 giro. BRIDGESTONE 1000 OPEN OPEN: 1. Zerbo (Yamaha) 12 giri in 21’24”868 alla media di 138,186 Km/h; 2. Clementini (Yamaha) a 26”860. SUPER STOCK: 1. Tomassoni (KTM) 12 giri in 21’29”616 alla media di 137,678 Km/h; 2. Albanese (Yamaha) a 4”526; 3. Barbieri (Ya-

maha) a 19”247; 4. Mulattieri (Honda) a 23”221; 5. Di Donato (Honda) a 24”714; 6. Oliva (Suzuki) a 24”735; 7. Celli (Suzuki) a 39”157; 8. De Lucia (Yamaha) a 47”044; 9. Pezzuolo (Ducati) a 49”207; 10. Liverani (Suzuki) a 58”423; 11. Brandoni (Yamaha) a 1’02”012; 12. Bronzetti (Honda) a 1’03”792; 13. Billi (Kawasaki) a 1’24”660; 14. Fiorini (Yamaha) a 1’34”448; 15. Sirveni (Yamaha) a 1’34”756; 16. Danti (Suzuki) a 1’46”156. OVER 35: 1. Tomassoni (KTM) 12 giri in 21’29”678 alla media di 137,678 Km/h; 2. Barbieri (Yamaha) a 19”247; 3. Mulattieri (Honda) a 23”221; 4. Oliva (Suzuki) a 24”735; 5. Celli (Suzuki) a 39”157; 6. Liverani (Suzuki) a 58”423; 7. Billi (Kawasaki) a 1’24”660; 8. Fiorini (Yamaha) a 1’34”448; 9. Sirveni (Yamaha) a 1’34”756; 10. Danti (Suzuki) a 1’46”156. N.R.: 1. Mulattieri (Honda) 12 giri in 21’52”837 alla media di 135,242 Km/h; 2. Di Donato (Honda) a 1”493; 3. De Lucia (Yamaha) a 23”823; 4. Pezzuolo (Ducati) a 25”986; 5. Liverani (Suzuki) a 35”202; 6. Bronzetti (Honda) a 40”571; 7. Fiorini (Yamaha) a 1’11”227; 8. Danti (Suzuki) a 1’22”935. 600 OPEN CENTAURO: 1. Russo (Yamaha) 10 giri in 17’20”784 alla media di 142,162 Km/h; 2. Lunadei (Yamaha) a 2”551; 3. Alvisi (Yamaha) a 16”694; 4. Di Simeone (Yamaha) a 17”656; 5. Pischedda (Yamaha) a 21”645; 6. Falaschi (Suzuki) a 22”417; 7. Tedesco (Yamaha) a 45”864; 8. Passarelli (Yamaha) a 46”725; 9. Antonioli (Yamaha) a 48”026; 10. Taglialatela (Yamaha) a 55”054; 11. Gatti (Yamaha) a 1’17”028; 12. Russo (Yamaha) a 1’18”103; 13. Caponera (Yamaha) a 1’18”266; 14. Bono (Yamaha) a 1’26”657; 15. Faccenda (Yamaha) a 1’37”456; 16. Pellegrini (Kawasaki) a 1 giro. 600 STOCK CENTAURO: 1. Tocca (Yamaha) 10 giri in 17’33”488 alla media di 140,447 Km/h; 2. Romano (Yamaha) a 5”372; 3. Ermacora (Yamaha) a 9”464; 4. Lo Turco (Honda) a 34”859; 5. La Farciola (Yamaha) a 35”652. 1000 OPEN CENTAURO: 1. Tocca (Yamaha) 12 giri in 20’55”585 alla media di 141,409 Km/h; 2. Piccoli (Suzuki) a 8”558; 3. Rehburg (Suzuki) a 14”719; 4. Zuzolo (Yamaha) a 23”834; 5. Principato (Ducati) a 31”106; 6. Fabri (Yamaha) a 33”681; 7. Brocco (Honda) a 34”080; 8. Gentile (Suzuki) a 56”224; 9. Della Corte (Yamaha) a 1’11”470; 10. Rossi (Yamaha) a 1’11”615; 11. Anghetti (Honda) a 1’21”880; 12. Giordano (Suzuki) a 1’27”798; 13. Papacci (Suzuki) a 1’32”174.

motosprint

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Sportitalia

DA SINISTRA: RICCARDO PEZZETTA (55), DAVIDE BATTAINO (11) E ARTURO DE MONTE (19).

Friuli Venezia Giulia Gradisca d’Isonzo (GO) 13 giugno Campionato enduro Friuli Venezia Giulia, seconda prova – Organizzatore: M.C. Isontino – Direttore di gara: Franco Zotti – Meteo: sereno

Classifiche EXPERT: 1. Matteo Zoppas (KTM). CADETTI 50: 1. Davide Battaino (Fantic); 2. Oliana (Fantic); 3. Collovigh (Beta); 4. Bregant (HM); 5. Carlet (KTM); 6. Tomasini J. (Beta). CADETTI 125: 1. Riccardo Pezzetta (Husqvarna); 2. Buiatti F. (TM); 3. Folledore (Husqvarna); 4. Buiatti Riccardo (TM); 5. Vendrametto (KTM); 6. Tondolo (KTM). JS1: 1. Marco Luvisetto (KTM); 2. Fachin M. (TM); 3. Valentinuzzi (Suzuki); 4. Di Sopra (Kawasaki); 5. Fabbro D. (KTM); 6. Salvi (Honda); 7. Pramparo C. (KTM); 8. Di Giusto (Husqvarna); 9. Orioli (KTM); 10. Prisco (KTM); 11. Nimis (KTM); 12. Novello S. (Honda); 13. Copetti (Husqvarna); 14. Ziber (Yamaha); 15. Ramani (Husqvarna). JS2: 1. Emanuele Lupato (KTM); 2. Della Pietra (KTM); 3. Martinis (TM); 4. Taviano (Suzuki); 5. Bonato D. (KTM); 6. Sant D. (Suzuki); 7. Casasola (Suzuki); 8. Mingotti (KTM); 9. Clemente (Honda); 10. Rossetto P. (Husqvarna); 11. Rossetto L. (Honda); 12. Monai (KTM); 13. Agosto (Honda); 14. Rizzi (KTM); 15. Faini (Beta). JS3: 1. Andrea Cescon (Husqvarna); 2. Brunetta (KTM); 3. Temporin (KTM); 4. Rinaldi M. (Beta); 5. Cattarossi (KTM); 6. Marassi L. (KTM); 7. Bensi (KTM); 8. Osso (TM). M1: 1. Gabriele Varutti (Honda); 2. Centis A. (Honda); 3. Zorzettig M. (Honda); 4. Pastorutti (KTM); 5. Ladovan (KTM); 6. Barbieri M. (KTM); 7. Marconi (Yamaha); 8. Carli (Yamaha); 9. Toniut (Honda); 10. Dapit (Husqvarna); 11. Piasentin (Yamaha); 12. Tassan (Suzuki); 13. Virginio (Suzuki); 14. Battel (KTM); 15. Cantarutti (Honda); 16. Forte (TM); 17. Castaldo (Husqvarna); 18. Minervini (Suzuki); 19. Peressini (KTM); 20. Molinaro S. (Husqvarna). M2: 1. Marco Bucovaz (Honda); 2. Boscarol (KTM); 3. Danelon (Yamaha); 4. Zamparutti (Yamaha); 5. Mellina (Yamaha); 6. Dal Bello F. (KTM); 7. Crivellari (Honda); 8. Radovcich (KTM); 9. De Anna (KTM); 10. Plozzer (TM); 11. Colladon (Honda); 12. Zamboni (Suzuki); 13. Novello A. (KTM); 14. Urli (KTM); 15. Dal Bello D. (KTM); 16. Rugora (Husqvarna); 17. Lenisa (KTM); 18. Perla (KTM); 19. Urbano (Suzuki); 20. Allegranzi (KTM); 21. Tiziani (KTM); 22. Paravano (Honda). M3: 1. Arturo De Monte (TM); 2. Grion (Husqvarna); 3. Masat (KTM); 4. Zamarian (KTM); 5. Zaccheo (KTM); 6. Leonardi (KTM); 7. Rinaldi G. (Gas Gas); 8. Dario (Gas Gas); 9. Brumat F. (KTM); 10. Brumat M. (KTM); 11. Busatta (KTM); 12. Lavagnoli (KTM); 13. Stabile (KTM); 14. Manfè (KTM). VETERAN: 1. Mario Massarotti (Honda); 2. Cuzzit (Gas Gas); 3. Driussi A. (KTM); 4. Gramola (Beta); 5. Bonato R. (KTM); 6. Purinan (KTM); 7. Ortis (Yamaha); 8. Dal Pos (Fantic); 9. Zanardo (Honda); 10. Francescut (KTM); 11. Klaniscek P. (Honda); 12. Macorig (KTM); 13. Gelassi (Yamaha); 14. Grusovin (Gas Gas); 15. Dapelo (KTM); 16. Carlon (Yamaha). SUPER VETERAN: 1. Roberto Marassi (KTM); 2. Plesnicar (Yamaha); 3. Morelli (Honda); 4. Di Bernardo (KTM); 5. Gennaro (KTM); 6. Pasian (KTM); 7. Cattaruzza (Yamaha); 8. Busolini (KTM); 9. Lunder (Husqvarna); 10. Valent (KTM); 11. Zanetti Z. (KTM). motosprint

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11. Clementi (Suzuki); 12. Polato (KTM); 13. Caproni (Honda); 14. Vadalà (Honda); 15. Pichler (Honda); 16. Bernardi (KTM); 17. Stimpfl. SENIOR: 1. Clementi (Suzuki); 2. Gottardi (KTM); 3. Festi (KTM); 4. Tononi (Honda); 5. Ferrari (Kawasaki); 6. Banali (KTM); 7. Pintarelli (Suzuki); 8. Bertoldi (KTM); 9. Moresco (Suzuki); 10. Pichler (Yamaha); 11. Farina (Kawasaki); 12. Falser (Suzuki); 13. Vaja (Honda); 14. Tavernini (Honda); 15. Stuppner (Kawasaki).

Sicilia Trapani (TP) 20 giugno Campionato regionale cross, quinta prova – Organizzatore: Core Sicilia – Direttore di gara: Sergio Butera – Meteo: sereno

Classifiche

Trentino Alto Adige Storo (TN) 6 giugno Campionato cross, quarta prova – Organizzatore: M.C. Storo – Meteo: sereno

Piemonte Monticello d’Alba (CN) 20 giugno Campionato italiano minienduro, terza prova – Organizzatore: M.C. 100 Torri D’Alba – Direttore di gara: Giampiero Giacchero– Meteo: variabile

Classifiche ASPIRANTI 85: 1. Romaniello (KTM); 2. Gardiol J. (Suzuki); 3. Facchetti (KTM); 4. Costa (KTM); 5. Coniglio (KTM); 6. Giudici (Suzuki); 7. Signorelli (KTM); 8. Nicli (KTM); 9. Longo (KTM); 10. Apollonio (KTM); 11. Zanni (KTM); 12. Rovida (KTM); 13. Barbero (KTM); 14. Fusi (KTM); 15. Bussandri (Kawasaki); 16. Cabini (KTM); 17. Bisio C. (HM); 18. Gitti (KTM). ASPIRANTI 50: 1. Aresi (HM); 2. Bernardi (HM); 3. Manarin (Fantic); 4. Maspero (Beta); 5. Carbone (HM); 6. Spandre (HM); 7. Zanni (KTM); 8. Ceresoli (KTM); 9. Brioschi (Sherco); 10. Ceccatelli (Fantic); 11. Pasinetti (KTM); 12. Frigè (HM); 13. Maioli (KTM); 14. Croci (Beta); 15. Lombardi (LEM); 16. Tonelli (Beta); 17. Brescianini (KTM). ESORDIENTI: 1. Peverata (KTM); 2. Piccina (KTM); 3. Pavoni (Kawasaki); 4. Montini (KTM); 5. Cabini (KTM); 6. Spanu (KTM); 7. Pozzi L. (KTM); 8. Bonazzi (KTM); 9. Favari (KTM); 10. Lavelli (KTM); 11. Zanardi (KTM); 12. Tagliamento (KTM); 13. Minelli (KTM); 14. Milan (KTM); 15. Vitale (KTM); 16. Freno (KTM); 17. Razza (KTM); 18. Agostani (Kawasaki); 19. Pozzi A. (Kawasaki); 20. Cogno E. (KTM); 21. Facchini (KTM); 22. Porro (Honda); 23. Cogno V. (KTM). BABY SPRINT: 1. Pedersoli (KTM); 2. Minelli (KTM); 3. Gardiol E. (KTM); 4. Morettini (KTM); 5. Oberto (Kawasaki); 6. Pozzi I. (KTM). BABY MONO: 1. Corti (KTM); 2. Servalli (HM); 3. Fava (KTM); 4. Bisio E. (CH Racing).

Classifiche MX1: 1. Franzoi (Yamaha); 2. Kinkelin (Kawasaki); 3. Miori (Honda); 4. Libera (Suzuki); 5. Ruoso (Yamaha); 6. Cipriani (Honda); 7. Corradi (Yamaha); 8. Caccagni (Honda); 9. Ghezzi (Yamaha); 10. Andreolli (Yamaha); 11. Brusinelli (Yamaha); 12. Pedrolli (Yamaha); 13. Rosales (Suzuki); 14. Cavagna (Yamaha); 15. Perkmann (Honda); 16. Mattiuzzo (Honda); 17. Belleri (Tm); 18. Bacher (Yamaha); 19. Francesconi (Yamaha); 20. Dorfmann (Kawasaki); 21. Merz (Yamaha); 22. Girardi (Honda); 23. Bortolotti (Suzuki); 24. Asinari (Suzuki); 25. Platter (Kawasaki); 26. Pfattner (Kawasaki); 27. Vigori (Honda); 28. Pichler (Suzuki); 29. Chini (Suzuki); 30. Delueg (Honda). MX2: 1. Borz (Yamaha); 2. Odorizzi (Husqvarna); 3. Ciola (Yamaha); 4. Reichegger (Yamaha); 5. Roilo (Yamaha); 6. Decarli (Honda); 7. Gasser (Honda); 8. Arnoldo (Yamaha); 9. Winding (Honda); 10. Zambanini (Honda); 11. Bacher (Yamaha); 12. Delladio (Yamaha); 13. Zeni (Yamaha); 14. Borz V. (Yamaha); 15. Ramoser (Yamaha); 16. Stenghel (Honda); 17. Girardi (Yamaha); 18. Curti (Yamaha); 20. Corraini (Honda); 21. Schiefer (Suzuki); 22. Osler (Honda); 23. Lantschner (Kawasaki); 24. Valeri (Honda); 25. Emer (Honda); 26. Giuliani (Yamaha); 27. Sanin (Honda); 28. Zeni (Yamaha); 29. Maffei (Honda); 30. Chemolli (Yamaha). MINICROSS DEBUTTANTI: 1. Brusinelli (Polini); 2. Mair (Kawasaki); 3. Ferrari (Kawasaki); 4. Dal Bosco (KTM); 5. Stolzlechner (KTM); 6. Faccenda (KTM); 7. Banali (KTM); 8. Ratsciller (KTM); 9. Carbonari (Kawasaki); 10. Palla (Met); 11. Filippi (Kawasaki). CADETTI: 1. Ceola (KTM); 2. Busca (KTM); 3. Stolzlechner (KTM); 4. Innocenti (KTM); 5. Maier (Kawasaki). JUNIOR: 1. Gabrielli (KTM); 2. Franceschi (KTM); 3. Girardi (Suzuki); 4. Peer (KTM); 5. Borz (Yamaha); 6. Bertotti (KTM); 7. Bergamo (Honda); 8. Faccenda (KTM); 9. Franzinelli (Suzuki); 10. Campostrini (KTM);

MX2 UNDER 21 GARA 1: 1. Cappellano; 2. Mandarà; 3. Sirone; 4. Bilardi; 5. Di Capo. GARA 2: 1. Cappellano; 2. Mandarà; 3. Sirone; 4. Renda; 5. Di Capo; 6. Bilardi. UNDER 17 GARA 1: 1. D’Angelo; 2. Scribano; 3. Giustolisi; 4. Sacconi; 5. Mariotti; 6. Fuschi; 7. Valenti; 8. Mariotti. GARA 2: 1. D’Angelo; 2. Uras; 3. Giustolisi; 4. Scribano; 5. Sacconi; 6. Mariotti; 7. Valenti; 8. Fuschi; 9. Vinciguerra; 10. Mariotti. MX1 UNDER OVER 21 GARA 1: 1. Greco; 2. Berenati. GARA 2: 1. Greco; 2. Berenati. MX2 OVER 21 GARA 1: 1. Ventura; 2. Tummineri; 3. Arculeo; 4. Vallone. GARA 2: 1. Ventura; 2. Tummineri; 3. Arculeo; 4. Vallone. MASTER MX1 GARA 1: 1. Crea; 2. Nieli; 3. Giambra; 4. Di Nisi; 5. Vernagallo; 6. Bianco. GARA 2: 1. Crea; 2. Nieli; 3. Di Nisi; 4. Giambra; 5. Bianco; 6. Vernagallo. MX2 GARA 1: 1. Cusumano; 2. Bombaci; 3. Bonifacio; 4. Alessandro; 5. Carrubba; 6. Renna Croce. GARA 2: 1. Cusumano; 2. Bombaci; 3. Bonifacio; 4. Alessandro; 5. Carrubba; 6. Renna Croce. JUNIOR GARA 1: 1. Di Pasquale; 2. Andronico; 3. Grippi; 4. Vinciguerra; 5. Reale; 6. Lembo; 7. Bianco; 8. Maiorani. GARA 2: 1. Reale; 2. Grippi; 3. Di Pasquale; 4. Andronico; 5. Lembo; 6. Maiorani; 7. Bianco; 8. Vinciguerra. SENIOR GARA 1: 1. Di Nardo; 2. Giummo; 3. Calabrese; 4. Scala; 5. Lo Porto. GARA 2: 1. Di Nardo; 2. Scala; 3. Giummo; 4. Porto; 5. Calabrese. CADETTI GARA 1: 1. Oteri; 2. Matranga; 3. Mafodda. GARA 2: 1. Oteri; 2. Matranga; 3. Mafodda. DEBUTTANTI GARA 1: 1. Giarrizzo; 2. Martello; 3. Bottaro; 4. Febbo; 5. Crea. GARA 2: 1. Giarrizzo; 2. Faso; 3. Martello; 4. Bottaro; 5. Febbo.


Anteprima Ducati maxi cruiser di Riccardo Piergentili

La culturista Una “muscle bike” che monta un V2 derivato da quello della 1198. Sarà presentata al Salone di Milano

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INO a pochi mesi fa Ducati giocava sulla difensiva, evolvendo i suoi prodotti supersportivi per difendersi dagli attacchi sferrati dalla concorrenza europea e giapponese. Ultimamente, però, la strategia dell’azienda bolognese è cambiata. La miglior difesa sembra diventata l’attacco e così quest’anno è arrivata la Multistrada 1200/S, che vuole essere un’alternativa sportiva, più che una competitor diretta, della BMW R 1200 GS ed il prossimo anno vedremo addirittura una maxi cruiser che farà concorrenza alla Yamaha VMAX! Insomma, il progetto espansionistico di Borgo Panigale prosegue. La vera domanda però è: perché fare certe scelte in un momento così difficile del mercato? La risposta è più semplice di quanto si possa immaginare. Il settore delle supersportive, quello su cui Ducati ha sempre puntato, si sta fortemente ridimensionando, e se il trend dei prossimi anni continuerà ad essere negativo, bisognerà avere anche altri modelli di successo

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QUASI CI SIAMO OTIPO IL PROT DUCATI A V O U N DELLA STADIO O T A Z N A V È IN A PO. DI SVILUP TE, AMEN MECCANIC O È PRONTA LA MOT


Anteprima Ducati maxi cruiser

per evitare il collasso. Ducati, quindi, continuerà a sviluppare le moto supersportive, però, allo stesso tempo, inizierà ad esplorare settori fino ad ora a lei sconosciuti. Il vero miracolo è che, sia la Multistrada 1200/S, che la nuova maxi cruiser, sono modelli inediti, ma sviluppati utilizzando i componenti ed il know how disponibili in azienda. Niente investimenti folli, dunque, in questo momento vietati anche ai colossi giapponesi. Lavorare senza avere budget faraonici, però, non significa fare un cattivo lavoro. Ducati lo ha già dimostrato con la Multistrada 1200/S (una moto ben fatta, dall’indole sportiva, divertente da guidare ed adatta anche al turismo a corto e medio raggio). La nuova maxi cruiser sembra un’altra, positiva, sorpresa. Per ora la moto in versione definitiva non c’è (molto probabilmente verrà svelata al prossimo Salone di Milano), però siamo in grado di mostrarvi numerose foto del prototipo, caratterizzato da un design imponente, ma allo stesso tempo equilibrato. Una vera muscle bike, esagerata in tutto e per tutto, esclusa la cilindrata, elevata, ma inferiore rispetto a quelle delle sue competitor, ovvero la Yamaha VMAX e la Triumph Rocket III. La nuova maxi cruiser Ducati sarà infatti equipaggiata con l’immortale bicilindrico a L di derivazione sportiva, ovvero il propulsore della 1198. Il motore in questione dovrebbe essere il testastretta 11° (opportunamente modificato per essere montato su una moto così particolare), già utilizzato sulla Multistrada 1200/S e caratterizzata da un incrocio meno estremo, scelta che ha causato una riduzione del picco di potenza massima, incrementando però il tiro ai regimi medio-bassi e rendendo l’erogazione più fluida. L’impianto di scarico è stato completamente riprogettato. Sul lato destro della moto sono ben visibili i giganteschi collettori, che convergono in un corto monosilenziatore a doppia uscita, che lascia in vista l’inedito cerchio posteriore, nel quale è montato un pneumatico Pirelli di oltre 200 millimetri di larghezza, appositamente sviluppato per questa moto. Naturalmente non mancheranno le numerose diavolerie elettroniche che Ducati ha fatto recentemente debuttare sulla Multistrada 1200/S. È quindi lecito aspettarsi l’acceleratore ride by wire, il controllo di trazione e l’ABS (abbinato ad un impianto di derivazione racing e caratterizzamotosprint

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UN GROSSO FARO ANTERIORE MONSTER STYLE, DUE GRUPPI OTTICI POSTERIORI E UN “GOMMONE” DA MOTOGP. PER INIZIARE... to da pinze e pompe freno radiali), sistemi in questo caso sviluppati non per migliorare i tempi sul giro in pista, ma per aumentare la sicurezza su strada. LA CICLISTICA della maxi cruiser di Borgo Panigale è stata interamente riprogettata. Certo, lo schema non è inedito, però, considerando che questo tipo di moto non nascono per ottenere tempi record in circuito e devono essere più stabili che maneggevoli, l’ingombro longitudinale del bicilindrico a L non ha rappresentato un limite (come su una sportiva, dove per contenere l’interasse bisogna per forza ridurre la lunghezza del forcellone). Non conosciamo la misura esatta dell’interasse, però a giudicare dalle foto sembra tutt’altro che contenuto, perché il bellissimo forcellone monobraccio è davvero lunghissimo! Da notare che la ruota anteriore è montata in posizione piuttosto

arretrata, molto vicina alla testata del cilindro inferiore. Dato che lo spazio era davvero poco, al posto del classico radiatore dell’acqua frontale, ce ne sono due, uno su ogni lato. Le ventole di raffreddamento ci sono, ma non si vedono: si trovano, infatti, all’interno sopra il motore. Il telaio è una struttura mista, composta da un traliccio in tubi d’acciaio collegato a piastre in alluminio, che sembra fungano anche da telaietto reggisella. La sospensione posteriore non è montata in vista, mentre la forcella ha steli di generose dimensioni (almeno 50 mm Ø). Il codino è molto corto, ha un aspetto minimalista ed ospita due gruppi ottici, che probabilmente sono a LED. Attualmente il porta targa è collegato al forcellone monobraccio (e non al codino) tramite una lunga staffa. Non si sa, però, se questa sarà la soluzione utilizzata sul modello di produzione.

L’IMPIANTO DI SCARICO DEL BICILINDRICO DUCATI (SOPRA A SINISTRA) È BEN VISIBILE SUL LATO DESTRO DEL VEICOLO: I COLLETTORI HANNO UN NOTEVOLE DIAMETRO ED IL SILENZIATORE SDOPPIATO MOLTO CORTO LASCIA IN VISTA IL CERCHIO POSTERIORE, DAL DISEGNO INEDITO. IL PORTA TARGA È COLLEGATO AL LUNGO FORCELLONE MONOBRACCIO (A SINISTRA). CI SONO DUE RADIATORI DELL’ACQUA, MONTATI LATERALMENTE: LE VENTOLE DI RAFFREDDAMENTO SONO ALL’INTERNO DEL TELAIO. motosprint

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Prova novità Piaggio Beverly 300ie di Dario Ballardini

M

ILANO - Beverly Hills è una località da oltre 35.000 abitanti ma è pressoché impossibile raggiungerla con i mezzi pubblici: gli autobus non si fermano e la metropolitana non c’è, la zona è elegante ma molto esclusiva. L’altro Beverly, quello con le ruote, è quasi il contrario: elegante anch’esso ma democratico, alla portata di tutti. E se ha quel nome è perché sa di sole, di strade larghe e vetrine luccicanti. Un biglietto da visita che vale dieci anni di successi attraverso tre versioni differenti. L’ultima, quella appena arrivata, riprende in maniera spiccata le forme del modello precedente quasi a suggerire che si tratti di un restyling. Neanche per sogno: è tutto nuovo, si vede e si sente. Più aggraziato e più moderno nella linea, più guidabile e più comodo, con un motore dalle spalle larghe. È tutto “più”, è rimasta l’impronta del modello che varie volte è stato in vetta alle classifiche di vendita ma l’asticella si è alzata di un gradino, per qualche aspetto anche di due. Lo si percepisce un po’ dalle finiture che sono leggermente più curate di prima, parecchio dalla dotazione più ricca, molto dalla sostanza. Perché è proprio un bel lavoro quello che è stato fatto partendo dall’impronta del glorioso Beverly: quello nuovo mantiene un avantreno piuttosto caricato e per questo non ha un comportamento da schizzetto nello stretto, ma è molto più equlibrato. Anche nel traffico serrato si muove in maniera armoniosa, l’incedere è sicuro, dà tranquillità; e la maneggevolezza resta comunque soddisfacente, con il favore di un manubrio largo e una diversa posizione di guida che porta ad essere seduti leggermente più in alto e per questo permette di spingere meglio con i piedi sulla pedana. È vero che nelle soste si arriva a terra di misura ma il vantaggio in termini di

CRUSCOTTO DAL DISEGNO MODERNO E PIACEVOLE, VANO CON IL POSTO PER DUE CASCHI NONOSTANTE LE RUOTE ALTE, GRUPPI OTTICI A FILO CON LA CARROZZERIA: NEL PROGETTARE IL NUOVO BEVERLY È STATA POSTA MOLTA CURA NEI DETTAGLI.

guida e di agilità vale il sacrificio; anche perché il mezzo è davvero equilibrato e non c’è un gran bisogno di sgambettare nelle manovre. La sella è una poltrona, un gradino sopra la media: larga nella zona di appoggio e stretta nella confluenza delle gambe, la consistenza dell’imbottitura è perfetta. Roba da chilometri, tanto più che il nuovo assetto del triangolo manubrio/sella/pedana è molto confortevole. Anche la protezione non è male, soprattutto con il parabrezza che è un optional ma di quelli irrinunciabili, soprattutto se si vuole fare della strada. UNO SCOOTER però si sceglie soprattutto pensando alla città e qui di vantaggi il Beverly ne offre parecchi: sotto la sella ad apertura elettrica ci stanno due caschi full jet perché la ruota anteriore è di 16” ma la posteriore è di 14” e lascia spazio sufficiente per un vano profondo, gli attrezzi hanno uno scomparto dedicato e non volano qua e là, ci sono la luce di cortesia e il coprisella estraibile per la pioggia; il telaio a doppia culla sovrapposta è rigido ma non troppo alto per cui non disturba granché la salita e permette di caricare una borsa, da appendere al gancio a scomparsa; in più nel controscudo c’è un cassetto di buona capienza che si apre premendo la serratura di contatto e dà accesso alla presa 12 V, ci sono pedane del passeggero estraibili e due cavalletti, quello centrale leggero da azionare, e poi faro alogeno a doppia parabola e luci di posizione ai lati, a led. La nuova ciclistica ha un interasse maggiore rispetto alla versione precedente, 1.535 mm contro 1.470, e spicca per il comportamento pulito, lineare: bisogna spingere un pochino sul manubrio ma il Beverly ricambia con una appagante sensazione di solidità, è stabile anche quando le condizio-

Dieci anni di successi, 270.000 esemplari venduti in 33 Paesi diversi. Ora arriva la terza versione, tutta nuova. E alza l’asticella

Best seller ]

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Prova novità Piaggio Beverly 300ie OLE IN POCHE PAR

CI PIACE i Sospension ta a n re F roso Motore vigo E NON CI PIAC a lt a lla e S Tunnel rie a non è di se Il parabrezz

ni della strada non sono convincenti. Non nasce per le pieghe ma se ci scappano non si tira indietro. Il resto lo fanno le sospensioni, uno dei punti sui quali il progresso è più evidente. Bene la forcella e pure la coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico che assorbono bene anche il pavé, decisamente meglio delle unità precedenti: non ondeggiano e non beccheggiano tra le curve, ma non sono rigide. Anche sui freni è stato fatto un progresso della medesima portata. Il disco anteriore è il più grosso della sua categoria, 300 mm Ø semi-flottante con pinza a doppio pistoncino, ed il cambiamento è valso la pena perché è ai massimi livelli - da scooter - per potenza e modulabilità. Va molto bene anche il posteriore, 240 mm Ø e pinza a doppio pistoncino: se non colpisce altrettanto... è solo perché il paragone è molto impegnativo.

IN UNO scooter rifatto da cima a fondo è ovvio che sia stato ridisegnato anche il cruscotto: tre quadranti circolari e un disegno piacevole, al centro uno schermo LCD e attorno una cornice argento che gli dà importanza. Ben leggibile e con un paio di funzioni in più rispetto a prima, ma semplici da selezionare con il pulsante al manubrio. Ultimo il motore, ma solo perché non è una novità assoluta: si tratta del monocilindrico 300 (in realtà 278 cm3) che equipaggia numerosi modelli del Gruppo Piaggio, e non solo. Quattro valvole, raffreddamento a liquido e iniezione elettronica, garantisce prestazioni brillanti e un bel tiro che va di pari passo con un’erogazione molto pulita, senza strappi anche quando si riapre il gas a bassa velocità. Ha 22,5 cavalli, solo mezzo in più del vecchio 250, ma ce n’è più che a sufficienza per un temperamento brillante in città e fuori, anche in autostrada, con il van-

taggio di un carattere ancora più trattabile e di un minore stress meccanico perché le prestazioni vengono erogato a un regime più basso di 500 giri. C’è anche la versione di 125 cm3, per la quale vengono dichiarati 15 CV. È l’ultima edizione del quattro valvole da un ottavo di litro, quella con l’iniezione elettronica e la pompa di raffreddamento che non è più mossa direttamente dal motore ma è elettrica, per non sottrarre cavalli e contenere i consumi, ridotti del 20%. Il che non è mai spiacevole. Costano 4.290 euro f.c. e 4.100 euro f.c. i due Beverly 300 e 125, sono rispettivamente 150 e 160 euro in più delle precedenti versioni Tourer. Non è un grosso aumento. E il gioco vale abbondantemente la candela. IL BEVERLY È DISPONIBILE IN CINQUE COLORAZIONI: OLTRE A QUESTA, BRONZO, CI SONO BIANCO PERLA, BLU, NERO E ROSSO.

IDENTIKIT 1MOTORE Monocilindrico orizzontale, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 278,3 cm3. Alesaggio e corsa 75 x 63 mm. Distribuzione monoalbero a camme in testa a quattro valvole. Alimentazione a iniezione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido con pompa trocoidale. Avviamento elettrico a ruota libera in bagno d’olio.

1TRASMISSIONE

Primaria a cinghia trapezoidale con variatore continuo automatico a pulegge mobili, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga automatica.

1CICLISTICA

Telaio a doppia culla sovrapposta in tubi di acciaio. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli 35 mm Ø, corsa 90 mm, posteriore gruppo motore/trasmissione oscillante con braccio ausiliario e due ammortizzatori idraulici a doppio effetto regolabili nel precarico, corsa ruota 81 mm. Freni: anteriore un disco semi flottante 300 mm Ø con pinza a 2 pistoncini; posteriore un disco 240 mm Ø con pinza a due pistoncini. Pneumatici: anteriore 110/70-16”, posteriore 140/70-14”.

1DIMENSIONI

Interasse 1.535 mm, lunghezza 2.150 mm, larghezza 780 mm, altezza sella 790 mm. Capacità serbatoio carburante 12,5 litri. Peso a secco 165 kg.

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ENDURO EXTREME ERZBERG 2010 AGOSTO 2010 N. 8 Euro 3,00 Poste Italiane Sped. in A. P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, c. 1A, DCB Bologna CH chf 10,0 E ` 6,50

INTERVISTE MIKE ALESSI CLEMENT DESALLE JORDI TIXIER

Ogni mese, MX ti porta sui circuiti, le dune e i salti più entusiasmanti. Chi ama il motocross, il freestyle, l’enduro, e le altre specialità off-road, troverà pane per i suoi denti e fango per la sua moto. E ancora le ultime novità, approfondimenti, inchieste esclusive, immagini spettacolari e le prove dei nuovi modelli, messi sotto torchio dalla nostra redazione di superappassionati.

Dalla passione di Motosprint, nasce una nuova emozione: MX Motosprint.

DAL 10 LUGLIO IN EDICOLA MX DI AGOSTO

UNO DI NOI MARCO SIMONCELLI TEST KAWASAKI KX 250F

B:D

ALLA RISCOSSA ENDURO MONDIALE DA “CROSSISTA FINITO” A FAVORITO PER IL TITOLO IRIDATO DELLA E1


qui giappone

UNA BELLA NOTIZIA E UNA BRUTTA Due ruote ecologiche, Yamaha fa progressi nel diporto. Ma non studia quelle “da divertimento” Questo aumento nelle emissioni di CO2 e altri problemi ambientali portano i governi ad adottare nuove misure come l’inasprimento delle normative e favorire i veicoli più ecologici, mentre alcuni esperti ripensano i centri urbani, più compatti o, al contrario, più decentralizzati. Yamaha è convinta che nel futuro che va delineandosi i veicoli elettrici avranno un ruolo determinante grazie all’adattamento delle infrastrutture che permettono la ricarica delle batterie. E Hiroyuki Yanagi afferma: se da un lato le auto continueranno a mantenere il loro vantaggio negli impieghi sulle lunghe distanze, le due ruote elettriche sono la soluzione per le piccole percorrenze grazie alle loro qualità: basso consumo di energia, prezzi più abbordabili e risparmio di spazio, doti che consentiranno loro di guadagnarsi, in futuro, un ruolo più importante nel trasporto.

di Laurent Benchana Nippon News

HIROYUKI YANAGI, PRESIDENTE E CEO DI YAMAHA MOTOR COMPANY, HA PRESENTATO LO SCOOTER ELETTRICO EC-03 E I PIANI DELLA CASA DI IWATA NEL SETTORE DELLA MOTORIZZAZIONE ECOLOGICA.

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OGG , mercoledì mattina 14 luglio, a Tokyo, tutta la stampa è riunita per scoprire il nuovo EC-03 a motorizzazione elettrica, ma soprattutto per ascoltare il presidente e CEO Hiroyuki Yanagi annunciare la strategia a medio termine di Yamaha Motor Company, Ltd. Il costruttore giapponese presenta i propri passi per assicurarsi il raggiungimento degli obiettivi stabiliti da qui al 2020: l’investimento di 6,2 miliardi di yen (quasi 55 milioni di euro) nel settore R&D tra il 2010 e il 2012 allo scopo di proporre moto con prezzo accessibile per i Paesi emergenti, moto per i Paesi della zona cosiddetta ASEAN (Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore e Thailandia), una nuova generazione di “environmentally friendly engines“ (cioè motori a bassissime emissioni inquinanti) e sviluppare lo “smart power“, prevedere la produzione di un maggiore numero di modelli, più intelligenti, per un più vasto numero di utilizzi. Secondo Yamaha, nel 2030 la domanda di energia sarà 1,5 volte maggiore rispetto a quanto è stata nel 2006.

SECONDO uno studio della JAMA (Japan Motorcycle Association), nel 2009 l’80% dei proprietari di scooter inferiori a 50 cm3 ha percorso meno di 300 chilometri al mese, con una media giornaliera compresa tra 5 e 15 chilometri. Secondo il costruttore, i modelli elettrici che permettono di coprire distanze analoghe a quelle dei 50 cm3 a benzina «piano piano li sostituiranno». L’EC-03, che da oggi è possibile prenotare presso i concessionari giapponesi con consegna prevista per il prossimo autunno, ha proprio questo obiettivo, così come pure quello di attirare persone che vogliono un mezzo a due ruote, ma non vogliono recarsi in una stazione di servizio. Yamaha, che si è già costruita una grande esperienza nel campo dei veicoli elettrici a partire dal 1991 (il prototipo Frog venne presentato in quell’anno), conta proprio su questo per assicurarsi un posto al sole nonostante la valanga di nuovi marchi e l’entrata nel mercato del suo più grande rivale, la Honda con la EVnéo. L’EC-03, con i suoi 43 chilometri di autonomia, è venduto a 252.000 yen (2.230 euro) tasse incluse ed ha l’obiettivo di convincere almeno 1.000 clienti giapponesi al mese. La sua carriera proseguirà poi in direzione Taiwan e quindi verso l’Europa nel 2011. E per quanto riguarda i motociclisti che aspettano un motore ecologico più potente, equivalente alle “vere” moto a benzina di oggi? È proprio questa la nuova cattiva notizia del giorno: da qui al 2020 niente sembra debba muoversi a Iwata.

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Attualità A cura di Dario Ballardini

Brutale T1 Stealth TAMBURINI Corse è un nome che riporta immediatamente al geniale papà della MV F4, della MV Brutale e di numerosi altri progetti di successo; dietro però non c’è lui, Massimo, vincolato da un accordo firmato quando lasciò la MV, che prevedeva tre anni di inattività. Il riferimento è il figlio Andrea, il quale ha avviato una azienda che produce parti speciali di qualità elevatissima. Questo è il kit T1 Stealth, una trasformazione estetica per tutte le MV Brutale fino al modello 2009, con parti realizzate in fibra di carbonio ed aerografate a mano: È composto da codino monoposto completo di tampone posteriore, fianchetti sottosella e serbatoio, fianchetti airbox, puntale anteriore, sella in alcantara traforata e pelle; è prevista inoltre anche l’estensione della grafica sul serbatoio benzina e sul parafango anteriore.

Tutti i particolari sono intercambiabili con gli originali, per cui è possibile anche montarne solo alcuni, a piacimento. La Tamburini Corse srl ha sede a San Marino, via Guardia Di Rocca, 13 - Galazzano 47899 Serravalle-RSM, tel. +378-0549-960303, fax +3780549-960093.

“GUIDO CON PRUDENZA” CONTROLLI A TAPPETO Ha preso il via la settima edizione di “Guido con prudenza”, progetto promosso dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e dalla Polizia Stradale per contrastare le stragi del sabato sera: si basa su sensibilizzazione e incremento dei controlli, che nel 2009, nei 6 week end di “Guido con prudenza”, ha portato al ritiro di 526 patenti per alcool e droghe. L’iniziativa avrà luogo nei week end dal 16 luglio al 14 agosto, presso la riviera romagnola, il litorale romano, la Versilia e il litorale barese. L’incidentalità è la prima causa di morte tra i giovani e il 30% è dovuto ad alcool e droghe.

QUELLA CON IL KIT TAMBURINI CORSE È UNA VERSIONE ESCLUSIVA DELLA MV BRUTALE: TUTTI I PEZZI SI POSSONO MONTARE SENZA MODIFICHE.

RIDING EXPERIENCE

PROVATE LA SUPER TÉNÉRÉ SUPER Ténéré Experience è l’iniziativa di Yamaha Italia che permetterà a numerosi appassionati di provare in prima persona la nuovissima endurona giapponese: la potranno guidare per un test tutti i motociclisti che si presenteranno agli appuntamenti. Questo il calendaio degli eventi (due località per ogni data): 24-25/7 Lago Misurina Falzarego (BL) 31/7 Passo dello Stelvio (SO) Passo del Tonale (BS) 1/8 Passo dello Stelvio (SO) Passo del Tonale (BS) 28-29/8 Montezemolo (CN) Moncenisio (TO) 4-5/9 Passo Giau (BL) San Pellegrino (BL) 11-12/9 Lago di Como (CO) Arona (NO) 18-19/9 Passo del Muraglione Passo della Colla di Casaglia (FI) 25-26/9 Passo della Cisa (PR) Passo del Bracco (GE) motosprint

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UNA MULTISTRADA IN PALIO CON LE GENERALI Una Ducati Multistrada 1200T, 10 caschi integrali autografati da Casey Stoner, 3 ingressi VIP e 27 biglietti di tribuna per il GP San marino del 5 settembre: sono i premi del concorso online “Mettici la testa”, lanciato da Assicurazioni Generali, Banca Generali e Genertel. Per partecipare bisogna collegarsi a www.metticilatesta. com , inserire i propri dati e rispondere ad alcune domande sulla sicurezza stradale. I vincitori in tre estrazioni: 20 agosto, 20 novembre e 20 gennaio 2011. APRILIA E MOTO GUZZI CON GLI INCENTIVI Super promozioni per Aprilia e Moto Guzzi, per tutto il mese di luglio: 1.000 euro e finanziamento per una Dorsoduro o una Shiver nelle varie versioni, scarico e finanziamento per una Dorsoduro Factory, kit accessori da 4.000 euro per una RSV4 On Track, 350 per le moto di 50 cm3. Prezzi promozionali per Guzzi Griso 1200 8V (9.990 euro) e SE (10.590 euro), sconto di 750 euro e finanziamento per V7 Classic e Nevada Anniversario, kit passeggero per la V7 Café e valige laterali per la Nevada.

IN BREVE

SOTTO IL SEGNO DI TAMBURINI

LE DERBI IN LUGLIO COSTANO MENO Promozioni Derbi per il mese di luglio: sconto di 360 euro su tutta la gamma moto, cioè le GPR, le Senda enduro e motard, le Mulhacén e le Terra, nelle cilindrate 50 e 125.

LML STAR 4T IL GLAMOUR RETRÓ I colori dell’estate

RETRÓ la linea ma non i colori: la LML ha realizzato due versioni della sua Star 4 tempi con livree glamour che sicuramente non passano inosservate. Questa è la versione lillà, uno dei colori che vanno per la maggiore questa estate, l’altro è l’azzurro St. Tropez. Resta invariata la parte tecnica: scocca in acciaio con funzione di carrozzeria, irrigidita da una struttura in tubi, motore quattro tempi due valvole che funge anche da braccio oscillante, cambio a quattro marce con comando a manopola, ruote piccole, di 10”, e freno anteriore a disco. Due le cilindrate: 125 e 150 cm3, che costano rispettivamente 2.700 e 2.900 euro.

LE DUE RUOTE VANNO GIÙ GIUGNO conferma l’andamento negativo delle vendite di motocicli: un po’ per il maltempo e molto per la fine degli incentivi il bilancio del mese segna -33,4% rispetto a giugno 2009, con 39.236 unità vendute. Giù in particolare gli scooter (27.503 pezzi, -34,6%) i cui dati di vendita si confrontano con quelli fortemente influenzati dal robusto incentivo di 500 euro dello scorso anno. Vanno un po’ meglio – ma si può dire meno peggio – le moto, 11.733 unità vendute, -16,7% sul mese, mentre i cinquantini con 13.610 registrazioni sono a -14%. C’è poco da stare allegri: il primo semestre del 2010 si chiude con 194.689 immatricolazioni, oltre 45.000 in meno dello scorso anno, che significa -19%. I guai maggiori per gli scooter che con 32.172 pezzi venduti sono a -22%, le moto sono a -11,9% con 62.517 vendite. Continuano a riscuotere successe le maxi oltre 1.000 cm3 (16.913 immatricolazioni, +11,8%), cannibalizzando però le altre: 600 a -37,7%, 750 a -27,5%. Continuano a tenere enduro stradali (+4,4%), supermotard (+5,4%) e custom (+5,1%), vanno forte le moto da turismo (+25,1%), giù naked (-26,5%) e sportive (-24,5%).

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Immatricolazioni 2010 Honda 33.707 Piaggio 31.726 Yamaha 26.870 Kymco 21.563 BMW 9.824 Aprilia 9.286 Suzuki 8.761 Kawasaki 7.214 SYM 7.157 Ducati 5.997 altre 32.584 Totale 194.689

I modelli più venduti del 2010 Ciclomotori 2010 Honda SH 300 8.976 1. Piaggio 14.164 Piaggio Beverly 300 Tourer 8.551 2. Aprilia 7.059 Yamaha X-Max 250 7.143 3. Kymco 5.199 Honda SH 150 6.553 4. Yamaha 4.297 Yamaha TMax 500 6.141 5. Malaguti 3.864 Honda SH 125 5.743 6. SYM 1.711 Piaggio Liberty 125 RST 4.810 7. Garelli 1.642 Piaggio Vespa GTS 300 Super 4.480 8. Peugeot 1.574 Kymco Agility 125 R16 4.253 9. Honda 903 Kymco Downtown 300 3.620 10. Gilera 859 altri Il più venduto di maggio 5.249 Honda SH 300 Totale 2.131 46.521

VIAGGI E ALBERGHI

OFFERTE INTERMOT

NUOVE agevolazioni per chi vuole visitare Intermot 2010, il Salone di Colonia che si svolgerà dal 6 al 10 ottobre, in Germania. Sul sito del salone, www.intermot-cologne.com , è possibile acquistare i biglietti online che permettono anche di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, e attraverso il link “Travel service” accedere ai voli low cost. L’aeroporto di Köln/Bonn è a 15 minuti di metropolitana. Attraverso lo stesso link è possibile prenotare l’albergo – oltre 120 quelli convenzionati – e accedere a pacchetti viaggio/pernottamento (volo/auto a nolo/albergo) a prezzi più convenienti di quelli che si avrebbero prenotando singolarmente.

FESTA AL MEETING

SIDI COMPIE CINQUANT’ANNI SIDI compie 50 anni tondi tondi e li ha festeggiati nel corso del tradizionale meeting con i distributori di tutto il mondo, compresi quelli più lontani, provenienti da Australia, Canada e Stati Uniti. Alla festa del marchio di calzature sportive fondato da Dino Signori, che tutt’ora è a capo dell’azienda (nella foto, assieme ai figli Daniele e Rosella), hanno partecipato anche tre ospiti d’eccezione come Loris Capirossi, Alvaro Bautista e Stefan Everts.

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Motolandia

In edicola dal 10 luglio

Manifestazioni, viaggi e turismo

AGOSTO 2010

TUTTI IN FESTA PER LA GS

SFIDA DUAL KTM 690 Enduro R Husqvarna TE 630

LE MOTO IN DIVISA A PESARO IL REGISTRO Storico Benelli e il Moto Club Clu Pesaro hanno allestito la mostra “M “Moto in Divisa” con protagoniste oltre 50 moto in allestimento militare dalla P Prima Guerra Mondiale ad oggi. L’ L’esposizione, organizzata in c collaborazione con “The Green Liners”, o offre cinque ambientazioni ed è c completata con divise militari delle v varie epoche, fotografie e copertine d riviste militari. Moto in Divisa è di ospitata nelle Officine Benelli, in via Mameli 22, a Pesaro. Resterà aperta ad oggi” rra Mondiale sino al 24 settembre e può essere i dalla 1ª Gue di Moto Militar ne izio pos “Es visitata dal lunedì al venerdì E EMBR dalle SETT 23 dalle 174alle 23, il sabato da 17 alle 20. L’ingresso è gratuito. Informazioni: tel. 0721-31508, www.officinebenelli.it, e-mail: officinebenelli@hotmail.it © A. DE ROBERTIS

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SFIDA ROADSTER Yamaha VMAX Triumph Rocket III

dato a BMW Motorrad una nuova spinta alla crescita, ma anche e soprattutto un futuro - ha tenuto a sottolineare Hendrik von Kuenheim, direttore generale di Motorrad- Le GS sono diventate un simbolo della libertà su due ruote e oggi rappresentano una parte consistente della nostra gamma». Tra tour guidati, demo ride, scuole guida, spettacoli, esibizioni di stuntman e piloti c’è stato anche il tempo di seguire i mondiali di calcio sui maxischermi. Per quanto riguarda i tre concorsi il premio per la GS più vecchia e meglio conservata è andato a Johann Fillebock, proprietario della 431° BMW R80 GS prodotta; quello per la più bella special a Ulrich Beppler; a Heidi Lupko è andato il riconoscimento per la maggior percorrenza: la signora in 13 anni con la sua R 80 ha percorso 525.177 km sulle strade d’Europa e del Sud America.

IN MOSTRA SINO AL 24 SETTEMBRE

LE PIÙ BELLE SPECIAL VISTE AL WDW

INMOTO

BMW Motorrad Days LA DECIMA edizione del BMW Motorrad Days, organizzata nel primo week end di luglio, ha avuto nei festeggiamenti dei trenta anni della serie GS il motivo di maggiore interesse con la mostra rievocativa con tutti i modelli della serie prodotti e moto speciali, come le protagoniste alle prime edizioni della Parigi-Dakar, ad altri raid africani e a viaggi-avventura un po’ in tutto il mondo. Nella località montana di Garmisch-Partenkirchen è stato possibile incontrare i tecnici e progettisti che hanno accompagnato le GS dalla nascita sino ai giorni d’oggi, piloti degli anni gloriosi delle gare-avventura (come il francese Hubert Auriol e la tedesca Jutta Kleinschmidt), dirigenti di BMW Motorrad, tutti a rendere onore a una moto che ha segnato un capitolo importante della storia del motociclismo e della Casa tedesca. «In un momento difficile i modelli GS hanno

Euro 4,00 (ITALY ONLY)

LA BMW K 1600 6 CILINDRI È IN ARRIVO

IN ALTO, LE CINQUE FINALISTE DEL CONCORSO SPECIAL. SOPRA, HEIDI LUPKO, CHE CON LA SUA R80 GS IN 13 ANNI HA PERCORSO BEN 525.177 KM.

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Tutto sulla cruiser che arriva in autunno

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LA RICERCA DELLA FELICITÀ C’ERA un libro e adesso c’è un sito. Uno si chiamava Il primo sorso di birra e altri piccoli piaceri della vita, l’altro si chiama www.1000awesomethings.com (1.000 cose meravigliose). L’autore non è lo stesso, ma che importa: quando si è alla ricerca della felicità, chi vuol davvero sapere di chi è stata l’idea? E comunque, in entrambi i casi l’idea è questa: forse la felicità è semplicemente l’insieme di tanti piccoli momenti felici, che sono più facili da trovare della Felicità con la effe maiuscola, basta accorgersene. In entrambi i casi, tanto più il momento è piccolo, unico ma allo stesso tempo condivisibile con milioni di altre persone, tanto più la felicità è vera e profonda. Il primo sorso di birra, come dice il libro: chi può negare che sia quanto di più vicino al nirvana? O la prima ditata di Nutella direttamente dal barattolo: lo so che ci vuole un amatore, ma anche chi non l’ha mai fatto deve solo provare per credere. Sul sito, visitato ogni giorno da migliaia di ricercatori di felicità, compare un bellissimo elenco – e prendersi il tempo di leggerlo tutto è davvero una cosa meravigliosa – in cui si va dal concedersi il venerdì di ferie all’accendere il tagliaerba al primo colpo, dallo scoprire che la persona con cui hai appuntamento è più in ritardo di te al farsi leccare il naso da un cucciolo di cane. Ma siccome la bellezza sta in chi guarda, la vera cosa bella è guardare e pensare, e accorgersi di quanti straordinari microscopici momenti di pura magia possano attraversare in punta di piedi le nostre giornate. Come il riuscire a racimolare ancora un cucchiaio dentro il barattolo di cioccolata che si credeva finito. Oppure sentire alla radio e per caso proprio quella canzone che è la canzone della tua vita. O mettersi un profumo per la prima volta e sentirselo addosso buonissimo per tutto il giorno. O il profumo di legno nuovo che resta attaccato a certi mobili dell’Ikea. O andare all’Ikea quando ancora non c’è nessuno e sdraiarsi su tutti i divani ancora pettinati e trovarli tutti comodissimi. O togliere la plastica da un cd appena comprato senza fare troppa fatica. Mettere a posto il portafogli eliminando tutte le carte inutili. Entrare nei jeans dell’anno scorso. Guardare La carica dei 101 con la Ceci sul divano. La Ceci che sta ferma sul divano per almeno 30 secondi mentre si guarda La carica dei 101. La Vespa rossa che si accende al primo colpo senza distruggere il tendine. Ritrovare nell’armadio il cappotto comprato in saldo e pensare – ancora! – di aver fatto un affare. Tirare fuori i piedi dalle scarpe al cinema quando è tutto buio. Trovare parcheggio davanti alla gelateria. Ritrovare un amico su Facebook e passarci una serata come non ci si divertiva dai tempi del liceo senza mai dire una volta ti ricordi? Ascoltare Eddie Vedder che canta qualunque cosa e guardarsi la pelle d’oca sul braccio. Scrivere tutte queste cose e pensare che per almeno una c’è una persona che in questo momento pensa cavolo, è vero! E sentire la sua felicità dall’altro capo del mondo, così come fosse una canzone. Laura Cattaneo

Radunifino all’1 agosto 1Piemonte SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO 12º Motoraduno nazionale “Gran Paradiso” a Ceresole Reale (TO) M.C. Ciriè, tel. 0123-346656, 349-6765737, 366-4678294, email motoclubcirie@libero.it Motoadvent a Pragelato (TO), adunata motociclistica per tutti i tipi di moto. Info su www.motoadvent.it

1Liguria SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO 2º raduno nazionale Vespa Città di Sarzana (SP) Vespa Club La Fortezza, tel. 339-3665958, fax 0187-626529, email vespaclublafortezza@yahoo.it 1º Vespa raduno delle Valli in Valgraveglia Vespa Club Valgraveglia, tel. 3289380563, fax 0185-322120, email valgraveglia@vespaclubditalia.it

DOMENICA 25 LUGLIO Motoparty Paveto a Mignanego (GE) M.C. Vecchio Stampo, tel. 010-9761153, fax 010-9769435, www.mcvecchiostampo. org, email vecchiostampo@motoclubfmi. it, info@vecchiostampo.org

1Lombardia VENERDÌ 23 LUGLIO 7º Giro notturno della Bassa Bresciana M.C. Amici di Trenzano, tel. 030-9977147, email mcamiciditrenzano@libero.it

VENERDÌ 23 - DOMENICA 25 LUGLIO 4º Motoraduno territoriale al Passo Crocedomini Loc. Bazena (BS) aperto a tutti i tipi di moto. Associazione Passo Crocedomini, per info tel. 338-4253507, www. motoradunocrocedomini.it, e-mail info@ motoradunocrocedomini.it

VENERDÌ 30 LUGLIO - DOMENICA 1 AGOSTO 26° Motoraduno Internazionale “Extradoganale” a Livigno (SO) M.C. Trela Pass, tel. e fax 0342-997277, 347-6077094, www.livignosport.com/motoclub, email g.livoti@tiscali.it

1Friuli Venezia Giulia DOMENICA 25 LUGLIO 8º raduno nazionale Vespa Città di Codroipo (UD) Vespa Club Insetti Scoppiettanti, tel. 338-9801745, fax 0432-860256, www.insettiscoppiettanti.it, email insettiscoppiettanti@libero.it

1Veneto VENERDÌ 23 - DOMENICA 25 LUGLIO 16º Motoraduno Struck Helmets a Montorso (VI) Villa da Porto. M.C. Struck Helmets, tel. 339-3608002, 335-6181161, fax 0444-438497, www.struckhelmets.org, email struckhelmets@alice.it

SABATO 24 LUGLIO Moto Italiane in Festa 25º Anniversario Moto Club Pompone a Pedavena (BL) presso Birreria Pedavena. Pompone Team Italia, tel. e fax 0423-538933,, www.pompone. com, email club@ pompone.com

4º raduno interregionale Vespa Città di Oderzo (TV) Vespa Club Andros Oderzo, tel. 333-1158733, fax 0422-710800, www. vespacluboderzo.it, email info@vespacluboderzo.it

SABATO 31 LUGLIO DOMENICA 1 AGOSTO

1Basilicata

4° Motoraduno nazionale a Tavoleto (PU) M.C. Tavoleto, tel. 0722-629328, 3473204176, fax 0722-629304, email motoclubtavoleto@libero.it

DOMENICA 25 LUGLIO

1Emilia Romagna magna

1Umbria

VENERDÌ 23 SABATO 24 LUGLIO

1Calabria

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO

SABATO 24 LUGLIO

DOMENICA 25 LUGLIO

2º Motoromagnola a Maiano Monti di Fusignano (RA) presso centro sportivo, aperto a tutti i tipi di moto.

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO Motoraduno nazionale “Fiera di San Leo” “Alla ricerca degli Estensi” a Voghenza (FE) Moto Club Estense, tel. 338-4565409, 3460811256, email estense@motoclubfmi.it

DOMENICA 25 LUGLIO 1º Motoraduno Memorial Damiano Molinari ad Albareto (PR) per info tel. 3493796840, 349-5734897.

1Toscana VENERDÌ 23 - DOMENICA 25 LUGLIO 34º Motoraduno internazionale “Il Palio” a Siena giardini pubblici della Lizza (lato Stadio). M.C. La Balzana Città del Palio, tel. e fax 0577-46729, www.motoclublabalzana.com, email motoclublabalzana@ alice.it a Pig Party Città di Cortona (AR) Bikers & Rock Reu-nion, presso Pineta Sporting Club - Terontola. Pig Group Cortona, tel. 393-8616706, 340-0061064, www.pigpartycortona.com, email info@ pigpartycortona.com

SABATO 24 DOMENICA 25 LUGLIO Motoincontro 2º Triumph Sprint in alta quota a Monteserra (PI) Club Triumph Sprint Italia, tel. 329-3634454, 340-5536547, www.sprintitalia.net, email info@sprint-italia.net

DOMENICA 25 LUGLIO 3º Motogiro “Le Capre di Micciano” a Volterra (PI), ritrovo ore 10:00 sul viale dei Ponti. M.C. Evandro Viti Volterra, tel. 0588-85257, www.motoclubvolterra.com, email info@motoclubvolterra.com, enricorumori@yahoo.it 2º raduno nazionale “VespaMugello 2010” Barberino del Mugello (FI) Vespa Club Mugello, tel. 347-3327669, fax 0558417946, www.vespaclubmugello.it, email presidente@vespaclubmugello.it

1Marche VENERDÌ 23 - SABATO 24 LUGLIO 10º Motomaiale a Urbisaglia (MC) presso il parco giochi loc. Maestà, aperto a tutti i tipi di moto. M.C. Dell’Urbe, tel. 3470461765, email soleluna2006@alice.it

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO S 2 Motoraduno Porky’s Day a Filottrano 2º (A (AN) aperto a tutti i tipi di moto, presso ccampo sportivo. Per info tel. 071-7222284, e email porkys_on_the_road@email.it

45º Motoraduno nazionale Città di Nocera Umbra (PG) M.C. Nocera Umbra, tel. e fax 0742-818298, 339-5053090, 338-7391580, 340-7634361, www.mcnoceraumbra.it, email info@mcnoceraumbra.it

1Lazio SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO Motoraduno nazionale “ Memorial Gilberto Gianniti” a Castelliri (FR) M.C. Castelliri, tel. 340-0742689, fax 0776-800387, email castelliri@motoclubfmi.it

DOMENICA 25 LUGLIO 4º Motoparty Motogrigliata a Stimigliano (RI) Associzione Andrea Sansoni Onlus, tel. 3396786432 - 3356119981, email pelino81@alice.it

1Abruzzo SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO 27º Motoraduno nazionale “Moto Magnalonga” a Francavilla al Mare (CH) M.C. Ferentum, tel. 329-4857586, 347-0133262, 085-4914014, www.motoclubfrancavilla.it, email info@motoclubfrancavilla.it

1Campania SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO 3º motoraduno territoriale Città di Montella (AV) a Piano di Verteglia, e raduno quad con Moto OK. M.C. 164, tel. 3287582373, 347-2607756, www.motoclub164. org, e-mail info@motoclub164.org Motoraduno territoriale a Striano (NA) M.C. Evolution Bikers, tel. 393-9264500, 081-8276418, fax 081-8276418, email evolutionbikers@motoclubfmi.it

DOMENICA 25 LUGLIO 1° Motoraduno a Cusano Mutri (BN) M.C. Mutria Motor Sport, tel. 348-3650156 320-7131213, 380-4609264, mutriamotorsport@motoclubfmi.it

SABATO 31 LUGLIO DOMENICA 1 AGOSTO

Raduno interrgionale a Rivello (PZ) M.C. Bikers Rivello, tel. 333-4704579, fax 097340111.

12º motoraduno d’epoca a Sant’Elia di Pentone (CZ) M.C. d’Epoca tel. 3335449495, www.motoclubdepocacz.com, motoclubdepoca@inwind.it 9º raduno nazionale “Vespe sotto le stelle” a Castrovillari (CS) Vespa Club Castrum Villarum,, tel. 329-7292605, fax 0981-21703, www.vespaclubcastrovillari. it, email vespaclubcastrovillari@alice.it

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO Motoraduno nazionale Citta di Cinquefrondi (RC) M.C. Paolo Rossi Cina, tel. 339-3339814, 335-8424862, fax 0966931581, www.mcpaolorossicina.it, email info@mcpaolorossicina.it

SABATO 31 LUGLIO - DOMENICA 1 AGOSTO 14º Motoraduno nazionale “In Calabria” a Lamezia Terme (CZ) M.C. Nicastro, tel. e fax 0968-442798, fax 0968-442798, email nicastro@motoclubfmi.it

1Sicilia DOMENICA 25 5 LUGLIO 1° Mototour regionale a Palermo Vespa Club Panormus, tel. e fax 0916118794, 3355979708,www. vespaclubpanormus.it, @ email info@ it vespaclubpanormus.it

GIOVEDÌ 29 LUGLIO - DOMENICA 1 AGOSTO 34º Motoraduno internazionale “dell’Etna” a Belpasso (CT) M.C. Belpasso, tel. e fax 095-913131, 339-3253863, www. motoradunoetna.it, email staff@motoradunoetna.it

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Motoraduno regionale a Samatzai (CA) M.C. Is Aramigus Samatzai, tel. 3477722401, fax 070-910089, email damiano. pibiri@alice.it

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6° Roadhouseblues Moto Party a Bitritto (BA) presso il Ranch. Free Bikers Monopoli, tel. 368-73230635, 338-3381133, email freebikersmonopoli@libero.it

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IL MOSTRO NERO DELL’AMAZZONIA LUCA76 non è d’accordo con me. Luca76 mi ha scritto una mail per comunicarmi che non è maledettissimamente d’accordo con me. Luca76, in totale contrasto con la mia idea pellegrina sulla “legge dell’ascensore” (MS n.27), afferma che ciò che io vedo nero per lui è invece rosa e che – in sostanza – se a me va di rimpiangere il motociclismo nostalgico e un po’ talebano di quando uno scrambler 350 era quasi il massimo della vita, per fortuna il mondo va sempre avanti e per fortuna le moto crescono, mettono su centimetri cubici, s’arricchiscono di contenuti tecnici e diventano sempre più godibili e performanti. E bravo Luca76, è bello sapere che qualcuno accetta le mie provocazioni, soprattutto che senta il bisogno di comunicarmi la propria diversità di pensiero. Per chi fosse rimasto indietro, la questione nasce dal “Via col Vento” di un paio di settimane fa, dove, sull’onda emotiva delle notizie circa la nuova 6 cilindri 1600 GT di casa BMW, dichiaravo stupido inseguire moto da viaggio con cubature sempre più esagerate, ben oltre ogni ragionevole necessità. Però, a parte il dettaglio tecnico, molto dubbio, che io possa rimpiangere in qualche modo le deficienze del passato, essendo già così tanto occupato con quelle del presente, Luca76 in fondo ha ragione. Le moto di oggi, rispetto ad appena ieri, sono dei veri bijou. Anche se montassero il 12 cilindri a V dell’Hawker Hurricane, il motore stellare USAF Wasp Major a 28 pistoni e magari una turbina d’aviogetto negli scarichi con la cilindrata del dragamine Agave. A proposito di strani connubi con cubature esagerate, certifico che certi mostri non sono solo un fenomeno odierno e inoltre proliferano dappertutto. Uno, per esempio, me l’hanno voluto far provare per forza in Brasile. Andò così. Provenivo da Fortaleza alla volta di Recife, con la mia scarna motina, e m’ero fermato in un garage del Pernambuco per una banale manutenzione on the road. Lui, il mostro, era lì nel piazzale, tozzo e nero come il Minotauro. Un raro esemplare della Amazonas Motocicletas Especiales, motorizzato Volkswagen 1600, 4 carburatori, 65 cavalli, 380 chili, raffreddamento ad aria, cambio a bilanciere 4 marce. Brutto come la fame. Appena lo degnai di uno sguardo schifato me l’accesero con orgoglio senza voler sentire storie. Un reduce dell’Amazzonia come me non poteva non provarlo. Allora montai timidamente in sella e misi dentro una prima poco convinto. La massa del mitico boxer Maggiolino trasmetteva la sensazione di cavalcare un prosciutto obeso su due ruote. Poi m’animai a staccare la frizione, morbida come un pilone di calcestruzzo. Il mostro s’avviò con la grazia di un pachiderma malato. Non so come, ma riuscii a fare l’inversione sullo sterrato del piazzale, premendo giù duro sul manubrio a mo’ di corrida. Raggiunta la strada passai in seconda e credetti di cavalcare una biscia d’acqua figliata da un toro meccanico. Misi anche la terza e feci il vibromassaggio alle budella. Misi la quarta e pregai São João. Velocità massima 140 all’ora. Che non raggiunsi mai. Ci tengo io alla vita. Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

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Gp Guida Appuntamenti fino al 31 luglio

MONDIALE TRIAL IN PISTA A FOPPOLO

In Italia la settima prova di campionato 1Velocità

1Cross

1Rally

24 LUGLIO

25 LUGLIO

25 - 31 LUGLIO

Campionato FIM e-Power (moto elettriche), terza prova a Laguna Seca Laguna Seca Raceway, 1021 Monterey-Salinas Highway, Salinas, CA 93908, USA, tel. (001) 831.242.8201, www.mazdaraceway.com, email tickets@mazdaraceway.com

Italiano - Campionato Minicross, terza finale a Castiglione del Lago (PG) M.C. Trasimeno G. Capecchi, C.P. 102, Castiglione del Lago (PG), tel. 075-9655651 (pista cross 075-956706), fax 075-9653202, www. mctrasimeno.com, email mail@mctrasimeno.com - www.offroadproracing.it Trofeo KTM a Castiglione del Lago (PG) KTM Sportmotorcycle, via Pascoli 6, Gorle (BG) tel. 035-303100, fax 035-299849, www.ktm.it, www.ktmsportitalia.it, email press.ktm@virgilio.it Campionato triveneto TopRider a Pietramurata (TN) M.C. Arco, Casella Postale 20, Arco (TN), tel. e fax 0464-507317, 3483967942, www.motoclubarco.net, email info@motoclubarco.net Gara interregionale Memorial Ghidinelli (MX2) - Rota (MX1) e Francesco Manera (Squadre) a Gazzane di Preseglie (BS) M.C. G.S. Galaello, via Galaello 23, Gazzane di Preseglie (BS), tel. 0365-860354, 0374-85272, 0365-860337, fax 037484197, www.galaello.com, email myky13@ libero.it

Trans Carpatic Rally, UEM Raid Tout Terrain Trophy a Satu Mare (Romania) Clubul Trans Carpatic, Brasov, 500265 str. Zorilor nr. 5, bl. D5, sc. B, ap. 37, tel. +40 730 219 013, www.clubultranscarpatic.ro, email as_ctc@yahoo.com

1Supermotard

24 LUGLIO

25 LUGLIO Mondiale - Gran Premio degli Stati Uniti MotoGP a Laguna Seca Laguna Seca Raceway, 1021 Monterey-Salinas Highway, Salinas, CA 93908, USA, tel. (001) 831.242.8201, www.mazdaraceway.com, email tickets@mazdaraceway.com - www. motogp.com Mondiale - Campionato endurance, 8 Ore di Suzuka (Giappone) MFJ (Motorcycle Federation of Japan), tel. +81 3 5565 0935, fax +81 3 5565 0907, email mfj@mfj.or.jp, goto@mfj.or.jp Europeo - Campionato in salita a St. Thomè (Francia) FFM (Fédération Française de Motocyclisme), tel. +33-149237700, fax +33-1-47000837, www.ffmoto.org, email ffm@ffmoto.com Campionato Alpe Adria classi 125 SP, 125GP, SSP, STSP, 600/1000, SBK a Most (Rep. Ceca) Automotodrom Most, Tvrzova 5, 434 01 Most Czech Republic, tel. +420 476 449 970, +420 737 237 424, fax +420 476 449 973, www.autodrom-most.cz, email sekretariat@autodrom-most.cz Coppa FMI nazionale all’autodromo di Franciacorta (BS): Premier, Michelin Power Cup, Trofeo velocità Amatori, Trofeo Italia moto elettriche, National Trophy Marco Papa Autodromo Franciacorta “Daniel Bonara”, località Bargnana, Castrezzato (BS), tel. 030-7040677, www.autodromodifranciacorta.it, email circuito@ autodromodifranciacorta.it Trofeo Honda HIRP, NSF 100 Junior Trophy e NSF 100 Extreme a Sarno (SA) Circuito Internazionale Napoli, via SarnoPalma, Sarno (SA), tel. 081-968229, fax 081-967101, www.circuitointernazionalenapoli.com, email info@circuitointernazionalenapoli.com - www.hondaitalia.com Trofeo Nazionale Scooter Velocità, Trofei SuperScooter Nazionale, ScoterMatic Extreme Italia, SuperScooter Italia, ScooterMatic Extreme Sud, SuperScooter Sud, Trofeo GP80, Yamaha R125 Cup Open - Rookie, Malossi Yamaha Tmax Cup a Vallelunga Race Service, tel. 051727098, 335-6281121, www.raceservice. com, email race@raceservice.com Polini Italian Cup, quinta prova a Viterbo (anche Trofeo Naz. Maxi Scooter) M.C. Bergamo, tel. 035-4592744, fax 035-4592744, www.motoclub.bergamo. it, email info@motoclub.bergamo.it - Circuito di Viterbo, Strada Cassia Nord Km. 90+300, Viterbo, tel. 0761-352691, 3397437087, 340-1168649, www.circuitointernazionaleviterbo.it, email info@circuitointernazionaleviterbo.it motosprint

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25 LUGLIO Italiano - Campionato Minibike Motard a e Challenge Mobster a Bruino (TO) FX Action, Via Tremaiola 136, Marina di Pietrasanta (LU) tel. 0584-267095, cell. 3387830809, fax 0584-267095, www.fxaction. it, email info@fxaction.it - www.mobsterpitbike.com Campionato laziale - Trofeo Città di Latina interregionale al Circuito Internazionale “il Sagittario” di Latina M.C. Cianfrocca, S.S. 155 Arillette 452, Alatri (FR), tel. 0775-409722, fax 06-91712651, www. cianfroccamoto.it, email iscrizioni@chronomas.it - Circuito Il Sagittario via Pontina km 81,300, Latina, tel. 0773-258183, 0773239699, 380-6809836, fax www.pistegokart.it info@pistegokart.it Coppa Italia AICS a Varano Tecno Team Supermotard, tel./fax 0141-721111, 3294705978, www.tecnoteamsupermotard. com, email info@tecnoteamsupermotard. com - www.varano.it

1Enduro 25 LUGLIO Italiano - Campionato Major a Mansuè (TV) M.C. Pradegai, via Roma 16, Mansuè (TV), tel. 347-9030525, fax 0422-801185, email motoclubpradegai@hotmail.it Campionato marchigiano UISP a Pollenza (MC) A.M. Treia Motosport, via Moie 23/c, Pollenza (MC), tel. 335-6048496, 335-5370187, fax 0733-843478, www. pistadellemarche.com, email novellimarco@faswebnet.it

1Trial 24 LUGLIO Europeo - Quinta prova di campionato a Foppolo (BG) M.C. Bergamo, via Carnovali 84, Bergamo, tel. 035-4592744, fax 035-4592744, www.motoclub.bergamo.it, email info@motoclub.bergamo.it

25 LUGLIO Mondiale - GP Italia, settima prova a Foppolo (BG) M.C. Bergamo, via Carnovali 84, Bergamo, tel. 035-4592744, fax 035-4592744, www.motoclub.bergamo.it, email info@motoclub.bergamo.it - www. trialonline.org

1Speedway Coppa del mondo, Event 1 (semifinale) a Gorzow (Polonia) Stal Gorzow Wielkopolski S.A., 66-400 Gorzow Wlkp., i.zmora@ stalgorzow.pl, www.stalgorzow.pl, tel. +48 95 735 62 45, fax +48 95 7356 245. Trofeo FIM Long Track classe 250 a Tallington (Gran Bretagna) ACU (Auto-Cycle Union), ACU House - Wood Street, Rugby, Warwickshire Great Britain, tel. +44-1788566400, fax +44-1788-573585, www.acu. org.uk, email admin@acu.org.uk Trofeo FIM Grass Track Youth classe 125 a Tallington (Gran Bretagna) ACU (AutoCycle Union), tel. +44-1788-566400, fax +44-1788-573585, www.acu.org.uk Europeo - Campionato Junior individuale, finale a Gorican (Croazia) HMS (Hrvatski Motociklisticki Savez), Trg Kresimira Cosica 11, Zagreb Croatia, tel. +385-1-3012321, fax +385-1-3012320, www.hms-moto.hr, email hrv.moto.savez@zg.t-com.hr Italiano - Campionato a squadre - internazionali d’Italia a Lonigo (VI) M.C. Lonigo, via S.Marina 25 - Casella Postale 65, Lonigo (VI), tel. 0444-831894, fax 0444835144, www.motoclublonigo.com, email info@motoclublonigo.com

26 LUGLIO Coppa del mondo, Event 2 (semifinale) a Kings Lynn (Gran Bretagna) ACU (AutoCycle Union), tel. +44-1788-566400, fax +44-1788-573585, www.acu.org.uk

29 LUGLIO Coppa del mondo, Race-off a Vojens (Danimarca) Vojens Speed Sport, 6560 Sommersted, oo@speedsport.dk, www. speedway.dk, tel. +45 74 504 441, fax +45 74 504 345.

CONTI EDITORE s.p.a. Ufficio abbonamenti telefono 051-6227308, fax 051-6227314 abbonamenti@contieditore.it Motosprint: Registrazione n. 4472 del 6.9.76 presso il Tribunale di Bologna Responsabile trattamento dati (D.Lgs 196/2003): Stefano Saragoni Arretrati (disponibili dal 2004 in poi) euro 4,00 telefono 051-6227.282 - 051-6227.308 Abbonamenti Italia: annuale euro 93,00 semestrale euro 48,00 Estero: Europa euro 180,00 Africa/Asia/Americhe euro 260,00 Oceania euro 280,00 Modalità di pagamento: a) vaglia postale b) assegno bancario c) c/c postale 24966400, intestato a: Conti Editore S.p.A. - via del Lavoro 7 40068 - San Lazzaro di Savena (BO) Stampa: Poligrafici il Borgo - via del Litografo, 6 40138 - Bologna telefono 051-603.4001 Diffusione esclusiva per l’edicola in Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A via Cazzaniga 2 - 20132 Milano telefono 02-25821, fax 02-25825302

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2004 2004

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