suPerbike Polemica gomme. Pirelli: “nessun favoritismo”
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19/25 LUGLIO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1730
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Euro (Italy only)
cross cairoli vince due volte e se ne va
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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - CH CT 8,00 Chf - NL 6,00 Euro
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stoner... stordito Pedrosa lo batte e Lorenzo gli strappa il secondo posto all’ultima curva
MotogP gerMania
Vale di lacrime
idee confuse. Progressi zero. rossi è in caduta libera. La desmosedici non è per lui. La ducati è tutta da rifare
Sommario
numero 29/2011
Leggici anche su iPad
PLa POSta Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke
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www.motosprint.it
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PPaddOCk
Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto
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PIN PISta
MotoGP GP Germania. Tutto sulla nona prova del Mondiale al Sachsenring Moto2 GP Germania 125 GP Germania Superbike Polemica gomme. Interviene Giorgio Barbier, responsabile Pirelli
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PFUORIStRada
Cross GP Lettonia MX1 e MX2 a Zelta Zirgs Enduro Assoluti d’Italia a Casazza (BG) Cross Round Slovenia MX3 e Femminile Supermoto Campionato Italiano a Pomposa (FE) Sportitalia Gare nazionali e campionati regionali
60 68 71 72 74
PSU StRada
Prova novità Aprilia RSV4 R attualità Test delle nuove Pirelli Diablo Rosso II Motolandia Turismo, viaggi, epoca Made in Abbigliamento e accessori
PMERCatINO
Compravendita di moto e accessori
78 84 86 90 91
PGP GUIda
Gare e raduni Gli appuntamenti in pista
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PRUBRIChE
Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Akira Nishimura donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo
14 16 82 86 89
Direttore responsabile StEFaNO SaRaGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione daRIO BaLLaRdINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGhI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIaNCaRLO GIaNNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MaRISa IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCaRdO PIERGENtILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIa VOLtaN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCa LaZaZZERa 051.6227.251 CRIStIaN tROMBa 051.6227.393 IGLIS BaCChI 051.6227.293 LUIGI RaIMONdI 051.6227.252 VaNNI ROMaGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione CINZIa StaFFa 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio CLaUdIO GIROttI 051.6227.341 GIUSEPPE RIMONdI Max MattIOLI
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motosprint
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Lettere
di Stefano Saragoni posta@motosprint.it
Ma rossi non può far sempre miracoli
problEmi (E soluzioni) di motosprint su ipad Motosprint per iPad è stata un’ottima innovazione, ma il fatto che l’applicazione non consenta di ingrandire le pagine come avviene nelle applicazioni per leggere i quotidiani è un limite. Avete in programma di risolvere questo problema? salvatore mammana
Sarà risolto già dal prossimo numero, il 30. La lettura sarà più immediata grazie alla possibilità di ingrandire tutti i contenuti delle varie pagine. Inoltre lo scorrimento dei servizi multipagina sarà orizzontale e non più verticale. Troverete tutte le istruzioni sul numero scaricato.
rossi, burgess, la squadra e il reparto corse ducati cercano la strada per la vittoria.
EssErE il campione delle magie, a volte può costare caro. Uno sguardo veloce alla carriera fa capire molte cose. Valentino è diventato quello che è non solo per il numero di vittorie e mondiali fino ad oggi conquistati, ma per “come” ha raggiunto questi obiettivi. Le clamorose rimonte, i sorpassi leggendari, il cambiare squadra e riuscire a vincere subito con una moto fino a quel momento inferiore. Ecco cosa si aspetta la gente da lui. Si aspetta di vedere le cose che è difficile vedere, quelle che esaltano, che creano le leggende. Oggi, purtroppo, Valentino ha tutta la pressione sulle spalle perché la gente vuole un’altra magia. Molti non capiscono che non sempre i miracoli riescono, e che anche per un grande campione le cose possono diventare complicate e bisogna sapere aspettare. So cosa significa guidare una moto da corsa e quanto sia difficile farlo ai massimi livelli. Per motosprint
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questo mi fanno arrabbiare quelli che al bar, leggendo il giornale con superiorità, sentenziano che Valentino è bollito. Io credo ancora in Valentino e credo che riuscirà a vincere anche con la Ducati: ci vuole tempo, lasciamolo lavorare. Con questo non voglio dire che Rossi sia imbattibile e so bene che prima o poi anche lui, come tutti i grandi campioni, dovrà lasciare spazio, ma per il momento credo sia ancora un pilota vincente. Se ci riuscirà, bene; in caso contrario va comunque apprezzato il tentativo. Se la strada che ha scelto lo porterà al traguardo di un nuovo e forse ultimo titolo mondiale, gli garantirà una fama irripetibile. Di solito, come diceva il grande Enzo Ferrari: “Il pilota migliore ha la macchina migliore”. Valentino, invece, ha scelto anche di correre con mezzi inferiori, ha accettato la sfida. Emilio rossanigo Vigevano
proposta indEcEntE: uno scambio in motogp Proposta indecente, suggerisco uno scambio in MotoGP: De Puniet sulla Honda LCR, Elias sulla Ducati Pramac. Visto come stanno andando le cose, è difficile peggiorare la situazione... luciano nencioni Fiesole (Fi) coraggio ValEntino, sono sicura chE cE la Farai Carissimo Valentino, voglio solo dirti: coraggio che anche sta volta mangerai in testa a tutti! Non perché i buoni vincono sempre, ma perché soffri, lotti, ti scervelli per capire questa moto. Continua a sussurarle parole dolci, e magari ogni tanto strilla ma alla fine vedrai che le parole giuste le troverai! Noi continueremo ad essere con te, anche quando parti dalla quarta fila. Valeria
IN BREVE
la gente si aspetta un’altra magia
attenti a lorenzo e se non fosse tutto scontato? il GP italia al Mugello ci ha proposto momenti di sport motociclistico di altissimo livello, grazie ai protagonisti dell’evento, veri campioni, uno su tutti: Jorge Lorenzo, che ha alzato la testa portandosi un gradino sopra gli altri. Già, gli altri. Ma chi sono gli altri? Stoner, Dovizioso, Spies, Simoncelli, ecc. Lorenzo ha dimostrato che lui c’è. Che è sempre lo stesso, capace di rimonte e di impartire ritmo e costanza. Non si è fatto demoralizzare da Stoner, scappato via a razzo, ha mantenuto calma e sangue freddo. Lui, che negli ultimi anni ha saputo dimostrare di essere quello messo meglio sul fronte “tattico”. La gara italiana di Jorge è stata di quelle da incorniciare, per far capire anche ai suoi detrattori (ma ce ne sono ancora?), che tutto ciò che ha avuto se lo è guadagnato sul campo. Senza nessun favore o presunto tale. Io, tifoso di Stoner, devo ammettere che questo Lorenzo fa bene al campionato e a Stoner stesso. Pungolandolo, tenendogli la scia. E magari anche superandolo come ha fatto al Mugello. Poche storie, Jorge ne aveva di più. Era carico il “martilljo”.Pronto a scaricare sull’asfalto tutta la sua carica di agonismo. E tutta la sua rabbia.
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8 gradi valgono ben 398 euro vi scrivo perché, manco a farlo apposta, sul n. 27 avete pubblicato un articolo intitolato “Quanta nostalgia per i vigili di una volta” e mi avete “colpito”. Mi spiego meglio raccontando quanto mi è accaduto il giorno prima di leggerlo: di ritorno dal lavoro sul mio Ducati Monster 620 mi imbatto in una pattuglia di vigili del comune di Binasco (MI) che nonostante la ridottissima velocità e nessuna manovra sbagliata, mi fermano facendo subito capire bene dove vogliano arrivare... Mi chiedono libretto e patente ed iniziano a girare intorno alla moto con tipico fare di chi intuisce che si tratta di motociclo… Uno dei due mi dice “secondo lei la targa è leggibile?”. Risposta sincera: “certo, perché?”. Il vigile contesta molto sgarbatamente l’inclinazione della targa ed estrae un aggeggio con cui misura a detta sua l’inclinazione a 38° invece dei 30° di massima previsti dal codice. A nulla valgono i miei reclami sulle modalità di misurazione, sul fatto che 8 gradi non sono percepibili dall’occhio umano, e tantomeno sull’esagerazione della sanzione: articolo 78 c. 3 e 4, 398 euro di multa, libretto ritirato, revisione da fare presso la motorizzazione del comune di Milano (anche se sono di Pavia). Teoricamente avrei pure dovuto ringraziarli per non avermi bloccato il mezzo con fermo amministrativo di tre mesi… Questa mia mail nulla può e nulla vuole se non evidenziare come quotidianamente rischiamo di incontrare
sempre più personaggi così, e sempre meno con il buon senso di interpretare un codice della strada composto da articoli vaghi che hanno come mira soltanto il rimpinguare le casse dei comuni. Queste cose fanno male; al portafogli ma anche al cuore. Fanno ripensare a quante volte da ragazzini ci siamo beccati la “ramanzina” del vigile per la marmitta rumorosa o altre “marachelle”, ma tutto si è risolto senza rovinare nessuno. Oggi non è più così e ci si può far ben poco. La mia Ducati è in vendita ed io ritorno alla pista da cui son venuto, dove con 398 euro mi diverto senza far male a nessuno. Ma se basta inclinare la targa di 8 gradi per passare per delinquente… qualcosa non va. christian Pavia
motosprint
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lettere
alla luce della seconda vittoria consecutiva conquistata dalla Yamaha al Mugello (la terza della stagione), grazie al ritorno alla ciclistica 2010, mi sorgono due domande: innanzitutto, non è che durante l’inverno e nelle prime gare si sia parlato troppo bene della Honda, come fosse un “mostro” imbattibile e addirittura inavvicinabile? E non è che anche Lorenzo abbia esagerato ad inizio campionato a sottolineare la potenza della Honda e dire che era costretto a limitare i danni? Assen e il Mugello ci hanno detto che alla Yamaha bastava
tifosi “contro” tutta colpa di valentino Caro Valentino, senza il cavallo giusto è meglio andare a piedi. Hai capito adesso che “belle” moto hai potuto guidare fino a ieri? Hai capito quanta fortuna hai avuto nei mondiali che hai vinto? Poi un giorno hai cercato di nuovo il colpo di fortuna, e invece il risultato è un disastro; se fossi rimasto in Yamaha avresti perso, con la Ducati è una figuraccia tutte le volte che ci sali sopra... Danilo Viterbo il binomio Rossi-Ducati si sta rivelando il fiasco più grosso della storia recente della MotoGP! E con tutti i soldi che ha speso la Ducati, da parte del pilota ci anmotosprint
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tornare alla ciclistica 2010 per rimettere le ali e battere l’armata Honda. Lorenzo ha riconosciuto di avere una moto molto efficace in percorrenza e uscita di curva. E qui il merito va anche a Valentino Rossi: infatti la ciclistica che usa il campione in carica è la stessa dell’anno scorso, quando in Yamaha c’era proprio il nove volte iridato a fornire le indicazioni per lo sviluppo. A questo punto penso che i pronostici iniziali, con Stoner favorito, potranno venire sovvertiti. luisa novello Schio (Vi)
multe spropositate un assalto alle nostre tasche È inammiSSibilE che le Forze dell’ordine e, negli ultimi tempi anche Forestale, si mettano per volere di comuni e questori a trattare i motociclisti peggio di delinquenti e criminali di ogni specie solo perché guidano una moto personalizzata o meno nel rispetto del Codice! Sì, perché montare drebbe molto più impegno. Sarà una mia impressione ma vedendolo lottare con Barbera al Mugello per il sesto posto ho notato come frenasse prima dello spagnolo e fosse quasi “goffo” alla guida della moto! La Ducati sarà difficile da guidare al limite ma il suo impegno sembra venir meno, Rossi sembra accontentarsi di fare gare anonime. E poi, un esperto pilota e collaudatore come lui non riesce a trovare soluzioni per migliorare la moto e sentirla più sua? Stoner lo scorso anno ha vinto con la Ducati! Claudio Pastè ivrea (To) Sono un tifoso di Nicky Hayden molto deluso da questa stagione. A fine 2010 pensavo: vuoi vedere che il prossimo anno
un terminale aftermarket omologato è possibile per legge, montare specchietti omologati pure, come lo è montare un portatarga diverso dall’originale purché ne rispetti l’inclinazione (max 30° mi raccomando, perché il goniometro in dotazione è infallibile...). E invece no, si appone sul verbale un adesivo prestampato (preparati a decine in anticipo) con l’articolo che cita “...perché sono state alterate le caratteristiche costruttive del motociclo...” con relativa contravvenzione di quasi 400 euro e ritiro del libretto! Ma vi rendete conto, ditemi voi se questo non è abuso di potere. È ora di piantarla con queste azioni persecutorie messe in atto per fare cassa, così come con quei piccoli totem arancioni (speed check) spuntati come funghi per riempire le casse dei comuni. Possibile che coloro che lavorano nel settore moto e la Federazione Motociclistica non intervengano duramente una volta per tutte nel rispetto delle regole, quelle vere, e non quelle inventate per ripulirci il portafoglio? Emanuel con Rossi a sviluppare la Ducati rivediamo l’americano sul gradino più alto del podio? Invece ogni settimana che passa le mie speranze si affievoliscono. Purtroppo l’Hayden di quest’anno non ha niente a vedere con quello del 2010, che addirittura si permetteva il lusso di battere parecchie volte Stoner. Doveva migliorare e invece è peggiorato, ma non per colpa sua, per colpa di un pilota che sta cercando di snaturare una moto. Emilano Scuderi Catania
lE imPrECiSioni non mancano, ma sarebbe superfluo perdersi in dettagli. L’importante è che nei momenti difficili ci sia sempre qualcuno disposto a tenderti una mano...
sicurezza cari ragazzi voglio dirvi... Sono un “vecchio” motociclista e rivolgo un appello ai giovani scooteristi. In questi giorni, per motivi di lavoro, ho stazionato spesso in una via dove sono presenti tre scuole medie secondarie e dove la maggior parte dei ragazzi sono arrivati a fare gli esami di stato con i propri mezzi a due ruote. Buona parte di questi usa calzare il casco jet appena appoggiato sulla nuca. Sembra addirittura che più il casco sia mal indossato e più si sentano “prestigiosi”. Vorrei dire loro che usare il casco in modo sbagliato, in certe situazioni, può essere più pericoloso del non averlo. Sono infatti già successi casi in cui una banale scivolata si è trasformata in tragedia, perché indossando male il casco mettiamo in pericolo le prime vertebre cervicali. Esorto pertanto i ragazzi ad un uso corretto delle protezioni, per evitare che anziché fare a dovere il loro lavoro, non finiscano per diventare pericolose. Mi scuso se vi sono sembrato noioso, ma vi prego di riflettere bene su quanto ho detto. Un saluto a tutti gli amanti delle due ruote ed un grazie a Motosprint, che da sempre si prodiga per la sicurezza dei motociclisti. marco montini
maCChé noioso. Parlare di sicurezza è doveroso, anche se purtroppo farsi ascoltare dai giovani è dura. Mi è cara una frase sacrosanta di Francesco Guccini: “A vent’anni si è stupidi davvero” (dal brano Eskimo). Il dramma è che qualcuno non ci arriva nemmeno, e per una stupidaggine.
io la penso così
Lui ha detto di aver corso con il cuore, senza troppi ragionamenti. Ed è proprio questo il Lorenzo che vogliamo. Il pilota che ha costretto Rossi ad abbandonare la Yamaha per cercare altri lidi felici. Lo vogliamo sempre così feroce, incattivito quel che ci vuole per non arrendersi davanti agli eventi che si frappongono fra lui e la vittoria. Ne beneficeranno tutti. angelo Simionato Castelfranco Veneto (TV)
Officina
di Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it
CROMO
Segmenti: Semplici ma tecnologici lavorano in condizioni proibitive i sEgMEnti, nOnOstantE un aspEttO “ingEnuO”, sOnO COMpOnEnti MOltO sOfistiCati, pERChé dEvOnO lavORaRE in COndiziOni pROibitivE. in paRtiCOlaRE il pRiMO sEgMEntO, OvvERO quEllO più viCinO al CiElO dEl pistOnE, ha a ChE faRE COn tEMpERatuRE E pREssiOni MOltO ElEvatE.
VORREI avere informazioni sui segmenti, organi meccanici semplici, che però svolgono una funzione molto importante. Quali caratteristiche devono possedere? È vero che nei motori da corsa ce ne sono soltanto due per ogni pistone? Ricordo di avere visto diversi anni fa il pistone di una 125 sportiva di un mio amico, che ne aveva soltanto uno. Forse questo era possibile perché si trattava di un motore a due tempi? Franco Galvani
I COMPONENTI dei quali parla sono frutto di una tecnologia molto evoluta, anche se la loro apparenza assolutamente “ingenua” e quasi banale potrebbe far pensare diversamente. Devono lavorare in condizioni che possono essere addirittura proibitive, e devono essere in grado di farlo in maniera impeccabile per percorrenze elevatissime. La situazione è particolarmente critica per il primo segmento (cioè quello montato nella cava del pistone più vicina al cielo), che ha a che fare con temperature e pressioni molto elevate e può godere di una lubrificazione motosprint
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assolutamente marginale. Non si deve poi dimenticare che nei motori moderni i segmenti sono interessati da un flusso termico molto elevato e, dati i regimi di rotazione in gioco, devono sopportare accelerazioni molto alte (e quindi carichi inerziali imponenti). I segmenti sono degli anelli di ghisa (oggi impiegata quasi esclusivamente nei motori di prestazioni non elevate) o di acciaio che hanno la funzione di assicurare la tenuta nei confronti dei gas e dell’olio, che altrimenti passerebbero in quantità considerevole tra il pistone e la canna del cilindro (organi tra i quali esiste un certo gioco, indispensabile per consentire il movimento reciproco e la formazione di un sottile strato di lubrificante sulle pareti metalliche). I risultati che attualmente si ottengono sono eccellenti, anche se per forza di cose la tenuta non può essere proprio perfetta. Principalmente a causa della presenza dell’intaglio, indispensabile per consentire il montaggio dei segmenti nelle cave e per ottenere la necessaria elasticità, una piccola quantità di gas passa comunque
dalla parte superiore del cilindro a quella inferiore, e quindi nel basamento, principalmente verso la fine della corsa di compressione e nella fase di espansione. Durante l’aspirazione ha luogo un passaggio in senso inverso, ma si tratta di ben poca cosa, data la modesta differenza tra le pressioni sopra e sotto il pistone. Il trafilamento che ha luogo viene detto “blowby”. Se esso aumenta, inevitabilmente le prestazioni peggiorano. Compito fondamentale della segmentatura è limitarlo al minimo. Questa funzione viene svolta dai segmenti di tenuta. Nei motori a quattro tempi ad essi si aggiunge un segmento raschiaolio, che ha il compito di asportare dalle pareti del cilindro l’olio, lasciandone solo una quantità minima, necessaria per assicurare la lubrificazione dei due segmenti di tenuta, collocati nelle cave sopra di esso. Nei motori a due tempi il raschiaolio non viene impiegato; fondamentalmente non è necessario in quanto di lubrificante sulle pareti del cilindro se ne deposita una quantità davvero modesta, e in quanto dell’olio finisce comunque nella parte superiore del cilindro, trasportato attraverso i travasi assieme alla carica fresca. In un motore a quattro tempi in buone condizioni meccaniche il blowby è dell’ordine dello 0,3 – 0,4 % (con riferimento al totale dell’aria aspirata). Perché i segmenti possano svolgere il loro compito nel migliore dei modi è necessario che i movimenti secondari del pistone siano ridotti al minimo. Diversi motori monocilindrici da cross hanno pistoni ultraribassati e dotati di due soli segmenti, cosa possibile in quanto essi sono de-
ElEMEntO MEtalliCO CaRattERizzatO da una ElEvata duREzza E da un RidOttO COEffiCiEntE d’attRitO. viEnE laRgaMEntE iMpiEgatO in CaMpO MECCaniCO pER REalizzaRE RipORti supERfiCiali E COME lEgantE dEgli aCCiai ad alta REsistEnza E inOx
stinati a un impiego prevalentemente agonistico. Per queste realizzazioni “estreme” i costruttori prescrivono di sostituire il pistone molto frequentemente (ogni 20 o 30 ore, in genere). Se non lo si fa, in genere non è che avvengano delle rotture; semplicemente il movimento secondario (basculamento, spostamento trasversale) del pistone all’interno del cilindro diventa eccessivo, a causa dell’aumentato gioco (per via del cedimento plastico e/o dall’usura del mantello), e di conseguenza i segmenti non possono più funzionare a dovere. Il consumo d’olio e il blowby diventano pertanto troppo elevati. Una adeguata elasticità è necessaria in quanto i segmenti devono “copiare” perfettamente le pareti dei cilindri, e farlo anche in presenza degli inevitabili errori geometrici (che fortunatamente sono di entità modesta, almeno nella maggior parte dei casi). Per aderire contro la canna, onde fare tenuta (e asportare lubrificante, nel caso del raschiaolio), i segmenti devono esercitare un certo carico radiale, che viene fornito dalla elasticità del materiale e dalla azione dei gas che penetrano dietro di essi e li spingono verso l’esterno. Come ovvio questa seconda azione è piuttosto sensibile nel caso del primo segmento e pressoché trascurabile per il raschiaolio. I segmenti sono organi di elevata precisione, che vengono lavorati con tolleranze dimensionali e geometriche estremamente ridotte. Anche se spesso all’esame visivo appaiono di forma semplice, in genere la loro superficie di lavoro (cioè quella che contatta la canna) ha una geometria partico-
lare; può essere inclinata, magari in misura molto contenuta, essere leggermente a botte, e via dicendo. Nei motori a quattro tempi di prestazioni molto elevate da alcuni anni a questa parte si impiegano in genere segmenti in acciaio, spesso nitrurati. L’altezza, ovvero lo spessore assiale, è molto contenuta, sia per limitare l’attrito che per ridurre la massa; il primo segmento di un quadricilindrico sportivo di 600 o di 1000 cm 3 può essere alto anche solo 0,8 mm. Sulla superficie di lavoro viene in genere applicato un sottile riporto, in grado di assicurare una elevatissima resistenza all’usura, anche in condizioni di lubrificazione assai critiche. Si impiegano spesso riporti di CROMO duro, reso poroso in modo da trattenere l’olio, e di cromo con particelle ceramiche, applicati galvanicamente. Di recente sono apparsi anche dei riporti applicati con sistemi PVD. Il pistone con un solo segmento del 125 a due tempi del quale parla era evidentemente di tipo “corsaiolo”, come quelli che si usavano su certi motori destinati alle gare delle sport production e quelli di alcuni kit di potenziamento. Dato che premono contro le pareti dei cilindri, i segmenti sono fonte di perdite per attrito. Per ridurle si adottano carichi radiali relativamente modesti, per quan-
to possibile, e si diminuisce l’altezza dei segmenti stessi. Un ulteriore miglioramento si può avere riducendo il loro numero. Questo significa, nel caso dei motori a quattro tempi, passare a pistoni con due soli segmenti (uno di tenuta e un raschiaolio), invece degli usuali tre. La soluzione consente di ridurre sensibilmente le perdite per attrito dovute a questi componenti, ma ciò è accompagnato da una minore durata (cosa che non ha importanza, per i motori da corsa) e da un aumento del blowby. Dunque, si deve fare una scelta di compromesso. Se nei motori da competizione si adottano due soli segmenti, evidentemente è perché, nel loro caso, quanto si guadagna in termini di prestazioni riducendo l’attrito è più di quanto si perde a causa dell’incremento del blowby.
Freni a tamburo impianti a cavo non idraulici HO NOTATO che mentre i freni a disco sono sempre abbinati ad un impianto idraulico, quelli a tamburo, ancora usati, anche se solo sulla ruota posteriore, vengono comandati per mezzo di un cavo o di un’asta. Potete dirmi per quale motivo? È solo per diminuire i costi? Marco Petrucci Roma
NO, non è solo per motivi economici, c’è anche (anzi, principalmente) una ragione tecnica. Nei freni a tamburo una delle due ganasce si “apre” in senso favorevole, rispetto al senso in cui gira la ruota. Quando essa contatta la banda frenante, si verifica una vera e propria servoassistenza in quanto la stessa rotazione tende a trascinarla in posizione di apertura ancora maggiore, aumentando la pressione esercitata dal materiale d’attrito. L’effetto è sensibile e consente di ottenere elevate forze frenanti anche con un semplice comando meccanico (che moltiplica in misura limitata la forza esercitata dal pilota, diversamente da quanto fa un sistema di comando a leva più circuito idraulico). Per l’altra ganascia avviene come ovvio il contrario. Dunque, nella sua esecuzione più semplice, con una sola camma che agisce su entrambe le ganasce, una di queste ultime è “autoavvolgente”. In passato, prima dell’avvento dei dischi, sulle moto sportive e su quelle da competizione si impiegavano dei freni a tamburo nei quali vi erano due camme e entrambe le ganasce erano autoavvolgenti. In certi casi addirittura si è arrivati ad utilizzare quattro ganasce, tutte di tale tipo. Nei freni a disco questo tipo di “assistenza automatica” non
avviene. Le due pastiglie devono serrare il disco con una forza molto elevata e questo rende inadeguati i comandi a cavo o a leva. Si utilizza un primo stadio meccanico di incremento della forza, cioè quello costituito dalla leva, seguito da un sistema idraulico, che sfrutta il PRINCIPIO DI PASCAL (lo stesso sul quale si basa il funzionamento dei ponti sollevatori e delle presse, per intenderci) per ottenere un aumento della forza di gran lunga maggiore. In passato sono stati realizzati dei freni a disco a comando meccanico, ma erano decisamente scarsi. Sono state effettuate anche delle prove su moto da corsa, nella seconda metà degli anni Sessanta, con risultati insoddisfacenti (come era logico attendersi).
PrinciPio di Pascal afferma che in un circuito idraulico la Pressione è eguale in tutti i Punti. dunque, se nel circuito vi è un elemento mobile avente una suPerficie maggiore, risPetto a quella del Pistone che genera la Pressione, la forza da esso esercitata sarà suPeriore a quella aPPlicata al Pistone stesso
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Paddock A cura di Lucia Voltan
due gare, sabato 23 e domenica 24
NiENtE SEi giOrNi ENDurO pEr LA SquADrA bEtA Fabrizio Dini, team manager Beta, ha confermato che la squadra toscana non parteciperà alla Sei Giorni in Finlandia malgrado l’iniziale convocazione di Oscar Balletti e Fabio Mossini.
LA SECONDA doppia tappa del campionato italiano velocità si svolgerà al Mugello, sabato 23 e domenica 24 luglio. Nella 125 il leader Romano Fenati dovrà vedersela (soprattutto) con Calia, Popov, Antonelli. Ventidue i punti di vantaggio di Dino Lombardi nei confronti del russo Leonov nella Stock 600. Grande incertezza nella Stock 1000, con in testa a pari punti Danilo Petrucci e Michele Magnoni. L’unico che avrà la possibilità di conquistare il titolo con due gare d’anticipo sarà Ilario Dionisi, in Supersport, che ha 31 lunghezze di vantaggio su Velini e poche di più su Giansanti. La Superbike (sopra, una partenza) sembra essere una questione tutta di “casa Barni”, con Matteo Baiocco e Alessandro Polita rispettivamente primo e
secondo della classifica con 80 e 68 punti. Protagonista di uno degli eventi collaterali del CIV del Mugello sarà Virginio Ferrari: l’ex pilota e team manager entrerà nella Hall of Fame. La diretta TV delle gare inizierà alle 10,40 su Nuvolari (canale 144 Sky e digitale terrestre) per la Stock 600 e la Stock 1000. Su Sportitalia 2 (canale 226 Sky e dt) dalle 13,50 circa andranno in onda, sempre live SBK, 125 e 600 SS/ Moto2. Diretta in streaming sul sito web Sportube.tv Biglietti: sabato, prato 10 euro (ridotto a 5 euro per under 18, donne e tesserati FMI) o tribuna a 15 euro. Domenica il solo ingresso al prato costerà 10 euro (ridotto 5), prato più paddock 25 euro e tribuna più paddock a 30 euro. Under 14 (accompagnati) e residenti a Scarperia entreranno gratis.
stage per piloti, minorenni compresi, al mugello uno stage per piloti con licenza agonistica fmi si svolgerà al mugello, venerdì 29 luglio. turni riservati a moto delle categorie: 125 sport, metrakit pregp, rmu p-gp 125, kawasaki 250 4t, moriwaki 250 4t. ammessi anche i minorenni. per informazioni e prenotazioni: 055-480553, www.promoracing.it, info@promoracing.it.
Bagnaia secondo al CEV se gli spagnoli fanno da padroni nel mondiale 125, i nostri si fanno valere in spagna. nella tappa del cev ad albacete, francesco bagnaia si è piazzato secondo, alle spalle di alex marquez, fratello del campione in carica della ottavo di litro. entrambi militano nella stessa squadra, il forte team catalunya caixa repsol, capace di monopolizzare il podio, visto che al terzo posto si è piazzato alex rins. romano fenati, leader del civ, è quarto.
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BAjA EsPAñA ARAgoN
mancini varca il confine DOpO la conquista del titolo assoluto Raid TT, Andrea Mancini è pronto al debutto all’estero. Il pilota del Team Husqvarna CF Racing non ha mai corso fuori dai confini nazionali e il suo “battesimo” sarà alla Baja España Aragon dal 22 al 24 luglio. Molte le modifiche apportate alla sua TE 449 per adattarla ai terreni duri tipici della baja spagnola e per garantire la necessaria autonomia, dato che si percorrono mediamente due speciali da 150 km al giorno.
SpEEDwAy. DANESi DOMiNANO iN pOLONiA Podio tutto danese nel FIM Youth Gold Trophy 80 di Speedway, disputato nella pista polacca di Rybnik. Vittoria di Josefem con 11 punti, a conferma dell’incertezza della gara (il massimo era 15 punti). Spareggio a tre per le altre due posizioni sul podio, con Hansen che ha prevalso su Jakobsen. Solo quarto il pilota “di casa” Woryna. Nessun italiano in gara. uN tErzO pOStO pEr FACChEtti iN OLANDA Non è stata memorabile per i nostri piloti la trasferta ad Halle, in Olanda, dell’europeo cross dei piccoli. Nel quarto round della EMX65, i migliori risultati sono stati un terzo posto di Gianluca Facchetti e un quarto di Riccardo Lauretti (gare vinte dallo spagnolo Prado Garcia e dall’estone Jacobson). Nessun italiano nella top ten della EMX85 (primi l’olandese Pootjes e lo spagnolo Zaragoza). riMANDAtO iL MiNiENDurO piEMONtESE-LigurE Nell’intento di allestire al meglio la manifestazione e di non intensificare ulteriormente la quantità di gare sul territorio nel mese di luglio, il Moto Club Madonnina dei Centauri ha deciso di posticipare al 16 ottobre la manifestazione valida per il campionato piemontese-ligure di Minienduro in programma per il 31 luglio a Bergamasco (AL). Informazioni: 338-4605138.
IN BREVE
CIV. partIta doppIa al mugello
huSqvArNA COrrE CON iL LuttO Il team Husqvarna ha corso il GP Romania enduro con il lutto sulle moto del team ufficiale per ricordare Christophe Chatras, quarantacinquenne responsabile del settore fuoristrada della Michelin scomparso la scorsa settimana, dopo una breve malattia.
2 giorni val pellice
bonetti in salita 141 iscritti alla terza prova del campionato italiano Velocità in Salita, la Vellano-Macchino. La vittoria assoluta (oltre a quella della 600 Open) è andata a Stefano Bonetti che nella seconda manche ha fatto registrare un tempo incredibile, salendo a Macchino in 1’30’’71. Vittorie per: Marco Formenti (125), Cristian Olcese (250), Francesco Curinga (600 Stock), Stefano Manici (Naked), Giuliano Covezzi (Supermotard), Ozimo - Zanarini (sidecar) e nella categoria scooter (non titolata) Piero Gandolfo.
operato all’anca
knight torna a settembre IL CAMPIONE di enduro David Knight ha iniziato la riabilitazione dopo un secondo intervento cui si è sottoposto il 21 giugno, all’anca destra, necessario per stabilizzare la lussazione dell’arto operato a maggio. Dovrebbe rientrare a settembre, per il GP Andorra.
marathon e non solo SI SVOLGERÀ sabato 23 e domenica 24 luglio la quarta edizione della classica “Due giorni della Val Pellice”, valida come quarta e ultima prova del Trofeo Marathon di Trial. Sono previste 25 zone sia al sabato che alla domenica. In ogni zona, 4 differenti livelli, per soddisfare tutti i concorrenti (contraddistinte dai colori: blu e bianco, passando per il verde e il giallo). Si può partecipare anche solo con la tessera di un moto club FMI. Sul sito www.phototrial.it è possibile consultare il regolamento e scaricare il modulo d’iscrizione.
dario costa campione delle acrobazie in volo blitz nel mondo dei motori... in volo. dario costa (nella foto) a 31 anni è il più giovane istruttore di volo acrobatico professionista d’italia. dal 2010 dario gareggia nel campionato nazionale di acrobazia con tre argenti nella sua prima gara. quest’anno é stato scelto come direttore di gara dei mondiali di acrobazia fai.
castagna e del torre
italiani in semifinale IN SVEZIA, nella pista di Norrkoping, si è disputata la due giorni del FIM Gold Trophy 250, con le qualificazioni disputate al sabato e la finale alla domenica. I nostri due piloti, Paco Castagna (nella foto) e Dario Del Torre, sono riusciti a superare le semifinali ma nella finale pur gareggiando bene non sono riusciti a centrare la top ten. Castagna ha chiuso in tredicesima posizione e Del Torre in quindicesima. Gara vinta, per il secondo anno consecutivo, dal pilota della Repubblica Ceca, Krcmar, che nello spareggio per il titolo ha battuto il padrone di casa Palovaara.
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Paddock identikit lotta a cinque per vincere una husqvarna È grande lotta tra Meo, guerrero, ahola, salMinen e cervantes per portarsi a casa l’husqvarna te 449 in preMio per il Migliore pilota nella soMMa delle speciali estreMe degli otto gp del Mondiale enduro. ha preso un leggero vantaggio Meo con 225 punti. guerrero con 198 ha superato ahola 193, salMinen 182, cervantes 173.
dino lombardi 1
Dopo tre anni all’europeo 600, finalmente è arrivata la prima vittoria. Un caso, oppure l’inizio di un nuovo ciclo? Io dico la seconda, e non si tratta di presunzione. Il fatto è che da quando ho vinto la gara del CIV a Misano, ho acquisito fiducia in me stesso e nelle mie capacità. In fondo non succede la stessa cosa anche ai calciatori? Il bomber segna e... non smette più.
enduro junior 2
UNA vittoria ciascuno per i francesi Mathias Bellino e Romain Dumontier nel Mondiale EJ in Romania. In lotta per il titolo, lo spagnolo Mario Roman ha ottenuto una quarta e seconda posizione, Joly un secondo e terzo. Migliore degli italiani Giacomo Redondi due volte ottavo.Jonathan Manzi è finito decimo e quattrodicesimo. A punti Deny Philippaerts e Rudy Moroni.
«L’immagine di Rossi buono e simpatico, e Biaggi cattivo e antipatico è falsa. Chi mi è stato vicino solo a una cena sa che non è così» Max Biaggi (Corriere della Sera)
dakar e faraoni
picco “tutor” ai grandi rally FRANCO PICCO a 56 anni è più in forma che mai, tanto è vero che quest’anno non solo prenderà parte sia al Rally dei Faraoni (1-9 ottobre) che alla Dakar (1-15 gennaio) ma lo farà in doppia veste. Oltre che pilota, sarà tutor. Il Franco Picco Racing Team offrirà ai clienti Yamaha un kit per adattare le WR450F alle corse desertiche, e seguirà i direttamente i piloti. Tutte le informazioni al sito: www.francopicco.com
euro-maurino DANIELE Maurino (nella foto) protagonista della tappa dell’europeo Trial a Montecrestese (VB). Ha preceduto Matteo Grattarola, che ha fatto un buon passo in avanti, approfittando della giornata negativa di Jack Challoner. Il britannico ha rimediato due 5 nelle prime due sezioni, e ha proseguito con una tale quantità di errori da non andare oltre l’ottavo posto. Challoner resta leader, ma il suo distacco da Grattarola è ora ridotto a 6 punti. Vincono Giacomo Saleri (junior) e Andrea Buschi, che è già campione, nella over 40. motosprint
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A rete ci sei andato anche con la complicità involontaria del capolista Lanusse, che non solo è caduto, ma si è pure rotto lo scafoide. Anche se riuscisse a tornare per Silverstone, non sarebbe in gran forma. Veramente alla prima curva ero già in testa e non ho più mollato la posizione, senza sapere chi ci fosse dietro. La pista di Brno mi è sempre piaciuta, anche lo scorso anno sono salito sul podio.
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Dopo questa vittoria gli obiettivi di stagione sono cambiati? Un po’ sì. Nel senso che a inizio anno puntavo a vincere il tricolore, mentre ora faccio un pensierino anche all’europeo. Diciamo che mi piacerebbe fare una sorta di grande slam.
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Bello prendersi qualche rivincita dopo una stagione, quella 2006, da giovane promessa... non proprio realizzata al Mondiale 125? È stata un’esperienza da dimenticare. Avere una squadra che ti chiede di fare il Mondiale è molto lusinghiero, salvo poi scoprire di non avere i mezzi per combattere alla pari con gli altri.
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Dunque, ti piacerebbe tornare in quel paddock? No, mi sta bene questo. È un ambiente più sereno. Diciamo che mi piacerebbe restare qui, ma in un’altra categoria. Vorrei meritarmi una piccola promozione.
nato a
benevento età
21 anni nel 2010
terzo nel civ e europeo 600 quest’anno
ha vinto la gara di brno della stock 600
contromano
come fare una grigliata partendo dalla harley compri una moto e ti viene consegnato un volume di accessori a dir poco variegato Proposte per l’estate 2011
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oggettistica per il barbecue di gusto molto americano, a marchio harley davidson. nel catalogo di accessori della casa di milwaukee (wisconsin) non si trovano solo parti speciali, c’è veramente di tutto, anche il “necessario” per farsi una grigliata nel nome delle due ruote.
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di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it
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BAR & SHIELD LOGO DRINK DISPENSER
ACCENDO il computer e controllo la posta in arrivo. Cosa ci sarà di nuovo? Ringrazio la mia tecnologia protettiva che cestina senza pietà catene di Sant’Antonio, offerte di amore, (naturalmente disinteressato) da parte di splendide top model provenienti da tutto il mondo, clamorose occasioni per investire 5000 euro e ritrovarsi milionari in poche settimane, e vado al dunque. Di solito ci sono comunicati di team e piloti che mi informano sulle loro attività, lettori che mi fanno i complimenti o che in alternativa mi danno dell’idiota, organizzatori di splendide gare d’epoca che fanno il possibile per far coincidere le loro manifestazioni con le date della MotoGP. Lo so che mi odiano e mettono in scena la terza edizione di “Tortello e tassello” mentre sono in trasferta mondiale. E poi ci sono le aziende che informano, un mondo a parte, alle volte molto interessante. Adesso lo confesso: da anni i miei colleghi ed io, raccogliamo e ci passiamo i comunicati più clamorosi,
scritti in puro marketinghese (lingua usata nelle agenzie di comunicazione), con qualche involontario strafalcione, spesso scritti con uno stile talmente magniloquente che avrebbero scandalizzato persino gli autori dei testi dei cinegiornali del Ventennio. Tutto è al top, tutto al massimo, tutto vincente, tutto fantastico: per salvarsi basta applicare la regola del pescatore e passa la paura. In pratica si prende una dichiarazione dal comunicato e la si taglia del 50%. Esattamente come faremmo con un pescatore fantasioso che dichiara di aver pescato una “bestia” di un metro, anche se, in realtà, il povero cavedano sfiorava al massimo la spanna. Oggi vi propongo questo set “barbecue” per gli amanti dell’Harley. Ovviamente, essendo il marchio americano per eccellenza, tutto il mondo Harley-Davidson si riferisce a stili di vita molto Yankee, come il barbecue, ad esempio. Ho il sospetto che la grigliata non sia un’invenzione americana, come non lo è la pizza (in USA sono in parecchi a pensarlo) e nemmeno l’hambuger che, come dice il nome, viene da Amburgo, Germania. Del resto la birra americana per eccellenza è la Budweiser, fatta a Saint Louis su ricetta di un emigrante tedesco dell’800, Adolphus Bush. Nel kit del barbecue c’è tutto per una grigliata con gli amici, possibilmente tatuati e pieni di borchie, ma c’è anche una filosofia, quella del catalogo. Questa è davvero un’invenzione americana che ha attecchito anche da noi. Ti compri una moto e ti viene consegnato un bel volume pieno di accessori, cilindri big bore, scarichi più o meno aperti, centraline, sospensioni, manopole, leve, selle, serbatoi. Ma non basta: ecco giacche, pantaloni, antiacqua, guanti, borracce, coltelli multiuso. Impossibile non comprare qualcosa, a meno di non essere sedati. Non è un caso che esistano moto che sono costate una cifra minore rispetto agli accessori e alle parti speciali montate. La vera special è fatta di materiali pregiati, tecnologia, stile e un perenne segno meno davanti al saldo del conto corrente. A questo punto cosa volete che sia comprare il grembiule da mago della grigliata o il set di attrezzi per girare la carne? Un dettaglio, tra i tanti, che conferma una grande verità: qualche volta siamo un po’ stupidi, ma ci piace così.
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polvere di stelle
la lungimiranza pionieristica di ollearo il capolavoro dell’industriale torinese fu un motore 4 tempi assolutamente originale negli anni 30
di Luigi Rivola lurivola@tin.it
il libro “Neftali ollearo” coNseNte di ripercorrere la storia di questo geNiale iNdustriale che iNiziò l’attività a toriNo Nel 1920. dopo la sua morte, Nel 1962, furoNo gli eredi a maNteNere alto il Nome di famiglia. iN particolare il secoNdogeNito roberto, diveNuto uN pilota di taleNto.
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NELLA mia biblioteca non si pratica il controllo delle nascite. L’arrivo di un nuovo libro mi dà dunque lo spunto per parlarvi di un nome che ha scritto il suo paragrafo di storia del motociclismo italiano e che ha avuto peso anche nella mia personale: Ollearo. Il merito della riscoperta di questo nome, che fu un marchio motociclistico, nonché il cognome di un pioniere dell’industria italiana, di un vulcano di iniziative volte a promuovere la passione per la moto a Torino, infine di un padre di famiglia che seppe infondere il suo genio e il suo slancio anche ai figli, va all’ASI, l’Automotoclub Storico Italiano e a Nunzia Manicardi, autrice ormai ben nota a tutti coloro che si occupano della storia del nostro mondo. Il libro, edito appunto da ASI Service srl , è acquistabile al prezzo di 23 euro sul sito www.asifed.it. Si intitola “Neftali Ollearo – Torino”; sottotitolo: “La prima delle moto di domani”. Neftali, nome biblico assegnatogli dai genitori, contadini di religione valdese, nacque a Piverone, in provincia di Torino, l’8 luglio 1896; a soli 12 anni entrò
come operaio alla Olivetti di Ivrea, poi lavorò alla Fiat, quindi, nel 1920, si mise in proprio aprendo una piccola officina e coltivando il progetto di divenire costruttore di motociclette. In quel periodo infatti fu messo in moto per la prima volta un motore Ollearo: un 132 cm3 a due tempi che nel 1922 fu applicato ad un telaio anche questo di sua esclusiva concezione e costruzione. La motoleggera Ollearo – ma allora si chiamavano “biciclette a motore” – ebbe un buon successo e la piccola fabbrica dovette trasferirsi e ingrandirsi. Alla 132 fecero seguito una versione di 150, poi, nel 1930, una 175 per la prima volta con motore a 4 tempi. La storia della marca torinese è ben documentata e illustrata nel libro di Nunzia Manicardi, e qui non avrei spazio per raccontarla in modo altrettanto dettagliato e coinvolgente. Aggiungerò solo che il capolavoro motociclistico dell’industriale Neftali Ollearo fu questo motore a 4 tempi, assolutamente originale, con albero motore longitudinale e trasmissione a cardano, prodotto nelle cilindrate 175, 250, 350 e 500. Marcati Ollearo furono pure robusti e pratici motocarri, infine una “Motovetturetta” a tre ruote con la quale il lungimirante costruttore tentò senza successo (per colpa della Fiat Topolino) la strada della microvettura utilitaria. Neftali Ollearo scomparve nel 1962, a dieci anni dalla fine della sua avventura industriale, ma in via Mezzenile 13, a Torino, i suoi figli mantennero alto il cognome. In particolare il secondogenito, Roberto, corridore di talento e vincitore di diverse corse nel secondo dopoguerra. Roberto era anche un tecnico di notevole capacità e non se lo fece sfuggire l’importatore italiano della Suzuki, che nei primissimi Anni ’70 mandò in pista le Titan 500 bicilindriche ufficiali, da lui elaborate, con le quali ottenne molte clamorose vittorie l’esordiente Gianfranco Bonera, futuro antagonista di Agostini sulle MV 350 e 500. Fu in questo periodo, correndo anch’io con la Suzuki 500 nel campionato Juniores, che ebbi modo di conoscere Roberto Ollearo, una delle persone più piacevoli, disponibili e competenti che abbia conosciuto nel nostro ambiente. Fu anche mio meccanico in un paio d’occasioni e non solo preparava le moto in modo mirabile, ma sapeva anche infondere nel pilota la massima fiducia e serenità. Roberto Ollearo corse anche nei sidecar, con un mezzo autocostruito, e vinse il titolo della categoria nel 1973 e 1974, a 50 anni suonati. È venuto a mancare nel 2007 all’età di 86 anni.
MotoGP Germania di Enrico Borghi - foto Milagro
Stordito Per Stoner un pesante uno/due: Pedrosa lo batte. Lorenzo gli strappa il secondo posto all’ultima curva e si rifà sotto in campionato
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ACHSENRING - Si scorgono le lezioni di Valentino Rossi del 2008 e 2009, in certe mosse che Lorenzo sta facendo in questo periodo. Il sorpasso con cui Jorge ha aggredito Stoner, strappandogli un secondo posto che vale come una vittoria, con una manovra aggressiva e disperata ma allo stesso tempo perfettamente eseguita nei modi e nei tempi, è una di queste. Li ha subìti da Valentino, questi sorpassi, in passato. Ma adesso è lui che li prepara e li porta a compimento. Nel momento giusto, cioè quando la sfida per il titolo diventa non solo una questione di destrezza, ma anche di nervi saldi. Vista in ottica campionato, questa piccola impresa è infatti una grande mossa: un duello così, vinto all’ultima curva, è
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uno di quelli che lasciano il segno nella mente dell’avversario. E Lorenzo lo sa, perché un tempo c’era lui da quella parte. Entrando fortissimo nella penultima curva, lo spagnolo è uscito ad altissima velocità e a quel punto ha sfruttato l’accelerazione per aggredire Stoner nella frenata successiva. L’ultima staccata. In questo modo ha strappato altri quattro punti al suo diretto avversario nella corsa al titolo, ma ciò che conta è che gli ha dimostrato quello che Valentino ha sottolineato poco dopo la fine della corsa: «Lorenzo non mollerà mai, fino alla fine». E Valentino è un esperto di questa materia, perché i fondamentali glieli ha insegnati lui, in tre anni di convivenza, in tre stagioni di battaglie che a volte si sono trasformate in risse.
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recuperata la miglior condizione fisica, dani pedrosa è tornato ad esprimersi ai massimi livelli. jorge lorenzo ha recuperato 4 punti importanti a stoner, ed ora il suo ritardo dal leader della classifica è di 15 lunghezze. motosprint
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il commento
L’uomo del giorno
Lorenzo doveva battere Stoner, perché è lui che insegue e quindi deve incrinare le certezze dell’uomo in fuga. Stoner adesso è a 15 lunghezze, e domenica prossima si corre a Laguna Seca, dove l’australiano deve reagire. Siamo nella fase cruciale della stagione: è adesso che il campionato assume la sua fisionomia definitiva. Stoner è apparso molto tranquillo, a fine gara, il che contrasta con l’idea che ci si fa di un pilota che sente sul collo il fiato dell’avversario. Lui lo ha spiegato così, il motivo della sua calma: «La mia posizione in campionato, considerando la situazione, è ancora buona. Abbiamo dei problemi di grip, quindi stiamo limitando i danni in attesa di risolverli». È tutto vero, gli ingegneri della Bridgestone confermano: le Honda portano le gomme ad una temperatura di esercizio più alta, rispetto a quanto non facciano le Yamaha, quindi le gomme si consumano prima. Questo è il motivo per cui Stoner ha corso con meno baldanza del solito ed è la spiegazione del crollo di Marco Simoncelli nel finale. «Ho corso con la paura di fare la fine che ho fatto al Mugello, quando nel finale ho dovuto cedere di colpo non
pensavo dI non reggere Invece il fisico ha tenuto bene Dani Pedrosa «Temo che a Laguna Seca pagherò lo sforzo fatto oggi»
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«Abbiamo problemi di grip, quindi stiamo limitando i danni in attesa di risolverli» motosprint
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Casey Stoner
lorenzo ha strappato il secondo posto a stoner con un attacco molto deciso. una manovra forzata e perfetta. sul podio, jorge ha “confessato” a casey di essere decisamente “impiccato”.
per dani pedrosa secondo successo 2011, dopo quello in portogallo.
SACHSENRING - Lo guardi guidare e ti chiedi perché il destino lo abbia obbligato a gareggiare tra i pesi massimi con un fisico da peso piuma. Dani Pedrosa non regge quasi mai ai colpi delle cadute, ma quando è in forma guida in modo splendido. E non c’è nulla di cui stupirsi, se in Germania ha messo in riga persino le due star del momento: Stoner e Lorenzo. «Bisogna credermi, però, se dico che io non me lo aspettavo». Ma se questa è una delle tue piste preferite! «Non pensavo di essere a questo livello di forma, in questo periodo. Ho passato dei brutti momenti, non credevo di reggere fisicamente. Invece il mio fisico ha retto, e il primo ad esserne stupito sono io». La spalla non è ancora guarita? «Avevo paura di avere un calo di forza, soprattutto nel braccio destro. E in ogni caso, arrivare in fondo è stata dura. Recentemente mi alzavo stanco, la mattina, ho fatto delle analisi e ho scoperto di essere anemico. Ho dovuto curarmi, recuperare anche in questo caso». In gara come è andata? «Alla fine ero distrutto. Già a metà mi chiedevo come facessi a reggere così bene, ma visto che non avevo dei cali ad un certo punto ho smesso di domandarmelo. Ho iniziato a guidare in modo sciolto e piano piano ho alzato il ritmo. Avevo un grande feeling con la mia moto, quindi ho provato ad andare in testa. Subito dopo ho spinto ancora e ho visto che gli altri non reagivano nella maniera che mi aspettavo. Ho continuato a spingere, e alla fine tutto ha funzionato alla perfezione». Il titolo è ancora possibile, secondo te? «Quello è ormai perduto. Quando sono arrivato qui mi sono detto che la cosa migliore da fare era godermi la guida, la gara. Poiché è andata bene, vorrei fare lo stesso anche a Laguna. Voglio godermi il piacere di correre. Chissà, magari funzionerà di nuovo». Vai in California per vincere, naturalmente. «Secondo me pagherò caro lo sforzo di oggi, quindi temo che domenica prossima sarò in difficoltà. Ma anche se dovessi impiegare del tempo a recuperare questo sforzo, di sicuro ne sarà valsa la pena». motosprint
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MotoGP Germania
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avendo più grip – ha raccontato Stoner –. Per questo ho cercato di guidare in modo fluido: volevo salvare le gomme per il finale. Quando sono andato davanti, c’è voluto poco per capire che non sarei riuscito a scappare. E quando ho passato Lorenzo, e mi sono messo ad inseguire Dani, ho cominciato subito a sbagliare. Infatti Jorge si è riavvicinato. Negli ultimi giri non avevo più grip sulla gomma posteriore: cercavo di non frenare in modo violento, né di aprire il gas con troppa foga. Nell’ultima curva dell’ultimo giro non avevo più grip nella parte sinistra e appena ho raddrizzato la moto ho visto Jorge infilarsi: non potevo più reagire». Ma a Laguna Seca, il prossimo fine settimana, Stoner dovrà reagire perché ha perso gli ultimi due duelli. Ora deve interrompere il momento positivo di Lorenzo, che ha trovato dentro di sè nuova energia nel momento più difficile della stagione; «Dopo la gara di Silverstone mi sono reso conto che ero entrato in confusione. Mi sono imposto di reagire. Mi sono detto: se vuoi provare a vincere questo titolo devi cambiare approccio alle gare». L’approccio, in realtà, glielo ha fatto cambiare il suo compagno di squadra: Lorenzo è tornato aggressivo da quando Ben Spies ha vinto ad Assen. Prima, il campione del mondo subiva Stoner. Dopo non più. Vedere il suo compagno di squadra vincere in Olanda è stato come rice-
vere un ceffone. Jorge si è svegliato. «Questa non è una delle piste in cui il mio stile di guida si adatta meglio – ha spiegato Jorge –. Nelle curve a sinistra avevo sempre dei problemi e nel finale mi sono anche stancato un po’. I problemi però li ho avuti dopo metà gara, quando ero davanti. Mi rendevo conto di non riuscire ad aumentare il ritmo e la mia velocità. Quando mi ha passato Dani, e poco dopo anche Casey, c’è stato un momento in cui mi sono chiesto se non convenisse accontentarsi del terzo posto. Poi, nell’ultimo giro, mi sono ricordato dei tempi della 125 e allora le ultime curve le ho affrontate a gas spalancato. Mi è andata bene, e questa mossa diventa molto importante per il campionato». Giunti a metà campionato abbiamo un dato su cui riflettere: strada facendo si sta ampliando il divario tra la prima e la seconda linea. Non appena Pedrosa è tornato in una forma fisica decente, ha ripreso ad andare forte come Stoner e Lorenzo, se non di più. I tre ragazzi sul podio in Germania erano realmente un gradino al di sopra del gruppetto composto da Dovizioso, Simoncelli, Spies. E la sensazione è che adesso i tre di testa possano prendere il largo. Il prossimo fine settimana, sulle seducenti colline della contea di Monterey, in California, capiremo se è effettivamente così.
«se fossi riuscito ad arrivare almeno quarto, la mia gara avrebbe avuto tutto un altro sapore
Dovizioso e Simoncelli
pensiamo poSitivo positivo
Analisi (buonista) di un Gp con più ombre che luci SACHSEnRinG - Chi, tra Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli, ha mantenuto meno le aspettative? Andrea Dovizioso, quarto, si difende attaccando: «Ammetto che è un po’ deludente, non riuscire a combattere con i primi, ma non bisogna perdere la fiducia, Per me è stata una gara molto difficile, e me lo aspettavo. Lo sapevo che qui avrei avuto diversi problemi, io nelle curve a sinistra non sono proprio irresistibile e questo ha fatto la differenza. In negativo». Marco Simoncelli, sesto dopo aver ceduto motosprint
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Marco simoncelli
negli ultimi giri sia a Dovizioso che a Spies, afferma di avere avuto «Problemi di elettronica, la moto non funzionava bene in uscita di curva. Già a metà gara la gomma posteriore si è consumata in modo anomalo e alla fine si sono addirittura staccati dei pezzi!». I due italiani migliori del momento hanno conosciuto una giornata negativa. Anzi, deludente. Dovizioso, dopo aver esaltato il pubblico del Mugello, in Germania è stato molto meno incisivo. Nei primi giri ha attaccato, ha cercato anche di andare in testa, poi a partire dal quinto giro ha dovuto calare il ritmo e alla fine è stato quarto. Ha vinto il confronto con Simoncelli, il che non sarebbe molto confortante, visto che ha comunque perso il podio. Ma va considerato un risultato accettabile. Il fatto è che tutti e due hanno subito la
pista ma soprattutto il problema della RCV, che scalda troppo la gomma e quindi rende difficile il controllo della moto. «La mia scivolava moltissimo – ha spiegato Simoncelli – e il problema è emerso in modo particolare in gara. In prova faccio tanti giri con la gomma usata, e vado forte. Ma in gara, da metà in poi, ho questo problema. Bisogna risolverlo, perché è solo una questione tecnica». Dovizioso sostiene che ci sono dei lati positivi, in questa sua gara, e bisogna concentrarsi su quelli. «Innanzitutto sono andato molto più forte dell’anno scorso, e sono stato anche più costante: questo significa che stiamo migliorando. Abbiamo lavorato bene e portiamo a casa un quarto posto sulla pista che per me è la peggiore dell’anno. Quindi
adesso dobbiamo pensare alla gara di Laguna Seca con molta positività: là possiamo giocarci il podio, o anche la vittoria; insomma, possiamo fare la gara del Mugello. Quindi dobbiamo provarci». Anche Simoncelli cerca di restare positivo: «Se fossi riuscito ad arrivare almeno quarto, la mia gara avrebbe tutto un altro sapore. Devo anche dire che ho fatto degli errori: ad esempio, verso metà gara ero più veloce di Dovizioso e forse ho impiegato troppo tempo a passarlo, perdendo quindi il contatto con i primi. Poi ci siamo ripassati a vicenda, ma negli ultimi dieci giri sul lato sinistro facevo davvero fatica a controllare la moto. Il mio lato positivo è che siamo comunque vicinissimi ai primi e se riusciremo a limare ancora due-tre decimi saremo pronti a lottare con i migliori». motosprint
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ultima fila dello schieramento per valentino rossi, che in prova ha toccato il fondo. in gara è riuscito a risalire un po’ la china, ma non è andato oltre il nono posto, perdendo la volata per la settima posizione con hayden (69) e bautista (19). a laguna seca avrà a disposizione sia la desmosedici 2011 che il prototipo di quella 2012. gli esperimenti continuano...
Vale di lacrime Idee confuse. Progressi zero. Rossi è in caduta libera. La Desmosedici non è per lui. La Ducati è tutta da rifare
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ACHSENRING - Quattro ore dopo la fine di una gara che è stata disastrosa – dopo il sedicesimo (e penultimo) tempo in prova Valentino è stato nono in gara – il gran consiglio riunitosi in stato di emergenza nel box Ducati ha stabilito che si andrà a Laguna Seca con due moto: cioè la GP11 (la 800 di quest’anno) e la GP11.1 (la moto ibrida, con ciclistica 2012). La comparazione tra le due moto non è una mossa per cercare di vincere il GP USA, ma un modo per proseguire il lavoro che è stato appena iniziato: capire cosa tenere e cosa buttare del progetto 2012, perché se ormai è stato compromesso il presente non ci si può giocare anche il futuro. «Il problema è che la GP11.1 non funziona bene con il motore della 800 – ha spiegato Valentino –. Con il motore 1000 la moto va meglio perché si possono fare delle traietto-
rie diverse, visto che il motore è più potente e quindi si può guidare in modo differente. Non devi cercare la velocità di percorrenza della curva in modo ossessivo, come fai con la 800. Il problema è che anche con la GP11.1 restano i problemi dell’avantreno e di fatto il risultato non cambia. Anzi, spesso peggiora perché noi questa moto non la conosciamo e quindi facciamo molta fatica a trovare la regolazione durante il week-end di gara». Dunque è stato un errore, gettare alle ortiche la moto 2011 per mettere in pista l’ibrido? La risposta è no. «Perché siamo nella situazione in cui dobbiamo rischiare, pur di provare di tutto per trovare una soluzione. Anche a costo di fare degli errori» ha detto Valentino. Quindi non è stato un errore, provare la nuova ciclistica, perché questo ha permesso
di verificare subito che il progetto non è efficace. Insomma, ora Filippo Preziosi sa che anche la versione 2012 della Desmosedici non è all’altezza della concorrenza. Quindi bisogna fare qualcos’altro. Il tempo per ripensare il progetto, e per cambiarlo, c’è. Siamo solo in luglio. Fare delle brutte figure in mondo visione, in fondo, serve a rimettere i piedi per terra. E ad affrontare la realtà. Che è questa: se Valentino non trova il feeling con l’anteriore è perché questa moto non ha un telaio su cui intervenire. Ci si lavora da otto mesi, si è fatto di tutto, ma la situazione sta peggioran-
do anziché migliorare. Serve un telaio tradizionale, come hanno tutte le moto che vincono. E a questo punto bisogna fare luce, una volta per tutte, sul “mito Stoner”. Non è vero che Casey ha accettato questa moto così com’è. Anche l’australiano criticava l’anteriore della Desmosedici. Anche lui, che pure si adattava, sollevava i problemi e i limiti che solleva oggi Valentino. Ma non si è ascoltato Casey, così come non si sono ascoltati gli altri piloti che
hanno guidato questa moto insieme a lui. Dopo la gara, Valentino è tornato su questo punto fornendo un’analisi che diventa anche una spiegazione: «Stoner è cresciuto con questa moto, e questa moto è cresciuta con lui. Se si esclude il primo anno con la Honda, Stoner ha sviluppato la sua guida in base alle caratteristiche della Ducati. Ed è più facile, quando è così. Io invece ho un’età diversa dalla sua, e poi vengo da un tipo di guida molto differente: adattarmi a questa guida, per me è molto più difficile». Ma Valentino ha detto anche altre cose importanti. Cose su cui ragionare bene. «Lo scorso anno, qui, sono stato quarto nonostante fossi appena rientrato dopo essermi rotto una gamba e nonostante avessi dei problemi alla spalla». E poi: «Questa moto non è la mia. La GP11.1 Preziosi l’ha pensata prima che io arrivassi». Infine: «Io sono un pilota, non un ingegnere». La traduzione è questa: io posso dare le indicazioni su come cambiare la moto, ma poi gli ingegneri lo devono fare. Perché da qualsiasi parte la si rivolti, questa moto non funziona. Cioè, non funziona con Valentino Rossi. Non funziona contro le nuove Honda e contro la solita, superequilibrata, Yamaha. Adesso è il momento, per la Ducati, di dare prova di umiltà ed elasticità: bisogna avere il coraggio di tagliare i ponti col passato e progettare una moto più tradizionale. E più facile, sia nella guida che nella messa a punto. Perché questi sono due problemi gravi. Per giunta amplificati dalle nuove norme anti-crisi. Ormai non si prova più durante l’inverno. E i nuovi tempi hanno imposto anche la riduzione delle prove del Gran Premio. Quindi serve una moto che risponda velocemente alle modifiche, la Desmosedici è invece complicata. Filippo Preziosi ha sempre detto che «In Ducati non ci sono preconcetti nei confronti di nessun tipo di soluzione tecnica», e ha anche detto che tutti gli sforzi fatti per conquistare i servigi di Valentino sono finalizzati alla realizzazione di una moto migliore. «Lui ci permetterà di fare una moto più competitiva» è una frase che Preziosi ha pronunciato anche in primavera, all’Estoril. Ma se hai Valentino e poi non gli dai quello che gli serve per esprimere le sue doti di guida, allora cosa l’hai preso a fare? Quindi: perché non si permette a Valentino di tracciare una strada nuova? La Honda, e soprattutto la Yamaha, hanno creduto nelle sue indicazioni. E sappiamo tutti quali sono stati i risultati.
MotoGP Germania Le pagelle di Marco Masetti
Suzuki in economia
Poveri ma Belli SACHSENRING - Sfreccia l’azzurra Suzuki di Alvaro Bautista sul traguardo del GP di Germania. Il pilota spagnolo esulta e ha ragione di farlo: ha appena battuto in volata le Ducati ufficiali di Hayden e Rossi. A pensare una cosa del genere anche solo pochi mesi fa si sarebbe rischiato l’internamento in una clinica per la cura delle malattie mentali. E invece lo sport è bello anche per questo, perché riesce ancora a sorprendere con storie come quella di Alvaro. Gran fenomeno in 125, campione del mondo nel 2006, poi 28 podi e 8 vittorie in 250, ma anche tante gare buttate al vento: Alvaro, soprannominato il Brad Pitt di Talavera de la Reina per l’occhio azzurro e il sorriso spavaldo, sembrava uno dei tanti. È arrivato alla Suzuki lo scorso anno: si capiva che qualcosa non funzionava bene perché c’era sempre qualche problema tecnico. Ai test molto materiale per lui e il maestro Capirossi, a fine 2010 la mazzata: tagli al programma agonistico. Pare che la Suzuki volesse chiudere l’avventura in MotoGP, di sicuro la voglia c’era, eccome. Ma la Dorna è riuscita a tenere in griglia almeno una Suzuki, evitando il ritiro, come capitò con la Kawasaki. Però il direttore tecnico della squadra, l’ingegner Sahara, limitò al massimo l’impegno. Budget ristretto, ma decoroso, poche novità e pedalare. E Bautista iniziò a pedalare, senza troppe illusioni sul futuro, visto che la Suzuki 1000 è uno dei miti contemporanei. Qualcuno dice che c’è, nessuno l’ha vista. Eppure questa moto senza sviluppo, quel pilota che non compare mai nei sogni di mercato di Case e team, hanno fatto la grande impresa della formichina, battendo le Ducati. Proprio strano il mondo: la Suzuki, in teoria, è una grande Casa giapponese e la Ducati una piccola europea, ma nel paddock della MotoGP i rapporti di forza sono molto diversi; anzi, completamente invertiti. E poi la Suzuki, anche quando ha vinto con Schwantz e Kenny Roberts Junior, lo ha fatto senza impegnarsi più di tanto, senza tanti clamori. Sicuramente facendo meglio di quanto fatto in annate più ricche e impegnate. Qualche volta si vince anche così, volando un po’ basso. motosprint
30
Hayden (69) e bautista (19) sono rimasti insieme fin sul traguardo. dietro di loro, Colin edwards (5).
Nicky Hayden Miglior pilota Ducati in prova e in gara, dimostra impegno e precisione. Rispetto alle ultime uscite è molto migliorato, merito di una pista che ha sempre amato e della vicinanza con la sua gara preferita, Laguna Seca. In classifica mondiale in fondo è alla pari con Ben Spies.
Dani Pedrosa Sente la magica aria della Sassonia, che per lui è la miglior medicina per guarire da ossa rotte, articolazioni infiammate e muscoli doloranti; e diventa semplicemente superlativo. Quando decide di andarsene, lo fa, piantando i rivali a distanza di sicurezza. Il sospetto è che senza l’incidente di Le Mans, a lottare per il mondiale Dani ci sarebbe, eccome.
In crescita 6,5
Valentino Rossi In prova è inguardabile e non contribuisce certo a far chiarezza in una squadra che sembra allo sbando, almeno sotto il profilo decisionale. In gara si riprende e va persino più forte rispetto alle qualifiche, ma fa tristezza vederlo alle prese con la Suzuki e subirne la zampata finale.
Irresistibile 10
Jorge lorenzo Dalla sua parte ci sono cose molto interessanti, ad esempio un passo devastante e il ricordo di quando era un ragazzo che correva in 125 e che spesso fulminava qualche rivale in volata. Con queste due armi è rimasto in scia a Pedrosa e ha battuto Stoner, mangiandogli un po’ di vantaggio. Non molla mai, un autentico mastino, ma con una classe superiore.
El Grinta 9
Casey Stoner Alterna cose splendide ad altre meno esaltanti, momenti di luce ed altri di buio. La caduta del venerdì mattina gli toglie fiducia, stesso discorso per la tendenza a scivolare della sua moto. Come spesso gli accade, si innervosisce quando ci sono situazioni stressanti. In bagarre con Lorenzo subisce. Insomma, non un week – end da primo della classe.
Maneggiare con cura 7
Sei proprio tu? 5 ]
Ben Spies Inizia le prove fulminato dal raffreddore, poi migliora fino ad una gara tonica e in rimonta. Fa secco Simoncelli in volata, ma dovrebbe essere più vicino al suo spietato compagno di squadra: Jorge è ancora il re in casa Yamaha e Ben esce ridimensionato,
Ben... ino 6,5
Marco Simoncelli Gara a due facce con un avvio di gran carriera e una seconda parte nella quale la moto non lo aiuta: Marco è naturalmente veloce e in un attimo è davanti nelle prove. Poi gli altri continuano a progredire e Supersic resta un po’ indietro.
Sindrome domenicale 6,5
Andrea Dovizioso
Alvaro Bautista
Controlla bene la situazione e doma i rivali nel derby delle seconde linee con Spies e Simoncelli, ma c’è l’impressione che si sia lasciato sfuggire tra le dita i primi tre. Forse i ragazzi del podio ne hanno di più, ma ci aspettavamo un po’ più di grinta dopo un tonico GP d’Italia. Non incanta e forse capisce che poteva osare di più.
Bravissimo con una Suzuki quasi d’epoca, con la quale fa vedere buonissime cose e una stoccata vincente ai danni del team Ducati. Fa un po’ il bulletto nel paddock, ma si sta dimostrando un buon pilota, degno di correre da protagonista nella top class. Ha doti di combattente che mette in mostra nella bagarre finale.
Troppo buono 6,5
12
67
WORLD TITLES
NATIONAL & INTERNATIONAL TITLES
Fate largo! 7,5 motosprint
31
MotoGP Germania Le pagelle
Cal Crutchlow Opinione singolare e bizzarra: all’inglese non piacciono i circuiti fatti di saliscendi come il Mugello e il Sachsenring. In queste due piste non ha fatto una gran bella figura.
Questione di feeling 5
Hiroshi Aoyama Bagarre nelle retrovie: toni elias (24) precede de puniet (14) e aoyama (7). Finiranno rispettivamente sedicesimo, tredicesimo e quindicesimo.
Colin Edwards
Karel Abraham
Tutto bene, poi qualche problema salta fuori. Vibrazioni, la moto che cambia carattere di colpo, qualcosa che non va. Tra Colin e questa pista, però, non c’è mai stato un grande feeling: nel 2003 rischiò di bruciare assieme alla sua Aprilia RS Cube e si salvò buttandosi dalla moto a 200 orari!
Si segnala in prova per una serie impressionante di cadute che testimoniano della tendenza che ha il ragazzo ceco, quando non è concentrato al massimo, nel trovare traiettorie strane che, inevitabilmente, si concludono nella ghiaia. Forse abbiamo capito perché usa sempre la carena con gli alettoni: servono a farsi strada tra i sassi?
Brutti ricordi 5,5
Hector Barbera Meno a suo agio in Sassonia rispetto alla bella gara del Mugello, lo spagnolo si riscatta in gara dopo prove nervose, nonostante una manovra d’emergenza che gli fa perdere tempo e posizioni. Batte gli altri satelliti Ducati, ma non è che sia grande cosa, magra soddisfazione. Ma almeno il pilota è contento della rimonta.
A mezza strada 5,5
Stuntman 5
Randy De Puniet Buona prestazione in prova, ma avvio di gara complicato che fa perdere posizioni importanti. Randy è pilota combattivo che sogna sempre la bagarre; ovviamente questa stagione nelle retrovie non gli sta facendo bene.
È il fantasma del pilota aggressivo e pimpante visto ad inizio stagione. In Gemania non stava bene, però non è riuscito a far vedere nemmeno uno sprazzo interessante.
Convalescente 5
Toni Elias Sempre più in caduta libera, in gara come nei rapporti con la squadra. È da tempo in confusione e non si vedono vie d’uscita. Incassa un distacco pesantissimo all’arrivo, e salva il posto solo perché non ci sono degni pretendenti all’orizzonte.
Buio pesto 5
Sylvain Guintoli Non fa miracoli in SBK, figuriamoci se può essere un top in MotoGP. Si adegua al ruolo di riserva e si comporta molto correttamente, magari si diverte pure, ma resta una riserva.
Intristito 5,5
Panchinaro 5,5
con tessuto speciale ignifugo
LE TERMOCOPERTE PENSATE PER TUTTI I DUCATISTI
un successo tutto italiano
motosprint
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il 2 agosto
In regalo
il portachiavi
dell’estate
MotoGP Germania
Australia
Honda
1'23"004
1'22"542
1'22"386
1'21"681
1'22"132
Spagna
Honda
1'23"604
1'22"432
1'22"153
1'21"933
1'22"412
1. Dani Pedrosa
Giriveloci
Honda
Repsol Honda Team
1. Dani Pedrosa
41'12"482
110,130 km alla media di 160,352 km/h
Velocitàmassime
1'21"846
alla media di 161,469 km/h
3. Jorge Lorenzo
Spagna
Yamaha
1'23"046
1'22"320
1'22"112
1'21"944
1'22"309
2. Jorge Lorenzo
Yamaha
Yamaha Factory Racing
a 1"477
2. Jorge Lorenzo
1'22"024
4. Marco Simoncelli
Italia
Honda
1'22"823
1'22"225
1'22"159
1'21"954
1'22"587
3. Casey Stoner
Honda
Repsol Honda Team
a 1"568
3. Casey Stoner
1'22"070
4. Andrea Dovizioso
Honda
Repsol Honda Team
a 10"513
5. ben Spies
USA
Yamaha
1'23"558
1'22"894
1'22"772
1'22"056
1'22"603
6. Andrea Dovizioso
Italia
Honda
1'23"355
1'22"654
1'22"441
1'22"157
1'22"765
4. Marco Simoncelli
1'22"125
5. Andrea Dovizioso
1'22"218
7. Colin edwards
USA
Yamaha
1'23"594
1'23"431
1'23"118
1'22"368
1'22"967
5. Ben Spies
Yamaha
Yamaha Factory Racing
a 10"719
6. Ben Spies
1'22"406
8. nicky Hayden
USA
Ducati
1'23"205
1'22"882
1'22"500
1'22"388
1'22"965
6. Marco Simoncelli
Honda
San Carlo Honda Gresini
a 10"923
7. Hector Barbera
1'22"588
9. Randy De Puniet
Francia
Ducati
1'23"534
1'23"037
1'22"841
1'22"503
1'23"163
7. Alvaro Bautista
Suzuki
Rizla Suzuki
a 27"451
8. Alvaro Bautista
1'22"780
10. Alvaro bautista
Spagna
Suzuki
1'23"989
1'23"261
1'22"594
1'22"604
1'22"555
8. nicky Hayden
Ducati
Ducati Team
a 27"510
9. nicky Hayden
1'22"787
11. Hector barbera
Spagna
Ducati
1'23"433
1'23"625
1'23"393
1'22"676
1'23"418
Ducati
Ducati Team
a 27"576
10. Valentino Rossi
1'22"802
12. Cal Crutchlow
G. Bretagna Yamaha
1'24"162
1'23"760
1'23"296
1'22"676
1'23"358
10. Colin Edwards
Yamaha
Monster Yamaha Tech 3
a 33"491
11. Karel Abraham
1'22"897
13. Karel Abraham
Rep. Ceca
Ducati
1'23"416
1'23"352
1'23"268
1'23"164
1'24"158
11. Hector Barbera
Ducati
Mapfre Aspar Team
a 38"944
12. Colin Edwards
1'22"923
14. Toni elias
Spagna
Honda
1'26"060
1'24"304
1'24"246
1'23"201
1'23"838
12. Karel Abraham
Ducati
Cardion AB Motoracing
a 39"148
13. Cal Crutchlow
1'22"984
15. Hiroshi Aoyama
Giappone
Honda
1'24"620
1'23"906
1'23"362
1'23"248
1'23"355
16. Valentino Rossi
Pramac Racing Team
a 39"415
14. Randy De Puniet
1'23"065
1'24"512
1'23"533
1'23"279
1'23"320
Ducati
Italia
Ducati
13. Randy De Puniet
1'23"260
17. Sylvain Guintoli
Francia
Ducati
—
1'25"964
1'25"975
1'24"707
1'25"739
14. Cal Crutchlow
Yamaha
Monster Yamaha Tech 3
a 39"477
15. Hiroshi Aoyama
1'23"398
15. Hiroshi Aoyama
Honda
Repsol Honda Team
a 54"516
16. Toni Elias
1'23"797
16. Toni Elias
Honda
LCR Honda
17. Sylvain Guintoli
1'24"683
17. Sylvain Guintoli
Ducati
Pramac Racing Team
a 1'12"335 a 1 giro
Dani Pedrosa (Honda) nel 2010, in 1'21"882 alla media di 161,398 km/h
Casey Stoner (Honda) in 1'21"681 alla media di 161,795 km/h Pole 2010: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'21"817 alla media di 161,526 km/h
Honda Yamaha Honda Ducati Honda Yamaha Ducati Honda Yamaha Honda
Australia Spagna Italia Italia Spagna USA USA Italia USA Giappone
25 13 20 16 — 10 9 11 3 8
25 20 13 11 — 16 8 10 — —
25 — 20 10 — — 13 — 16 7
20 10 16 13 — 25 11 7 9 8
6
16 20 13 7 25 11 8 10 6 1
VA nov LE em nC b iA re
io
16 25 20 10 8 13 6 11 7 5
14
16 20 13 11 25 — 7 — 10 9
29
RE ag P. os CE to 28 CA in ag Di os An to 4 APo SA sett LiS e n MA mb 18 Rin re AR se o AG tte on m 2 o A bre Gi tto AP b Po re 16 nE Au ott ST ob RA re 23 LiA MA ott LE ob Si re A
— 25 4 11 20 — 16 — — 13
GE lug RM li A o 24 niA uS lug A l
Po ma RT gg oG io 15 ALL o FR m An ag Ci gio A 5 CA giug TA n Lu o 12 nYA GR giu An gn B o 25 RET oL giu AGn A An gn DA o
25 20 13 9 16 10 7 11 8 6
21
17
Casey Stoner Jorge Lorenzo Andrea Dovizioso Valentino Rossi Dani Pedrosa Ben Spies nicky Hayden Marco Simoncelli Colin Edwards Hiroshi Aoyama
1
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
3
Campionatopiloti
284,4 283,9 283,1 281,5 281,0 280,7 280,2 279,9 279,4 279,2 278,3 278,2 278,2 276,9 276,6 275,9 274,9 273,8
temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)
17 30
T
SP apr AG ile nA
168 153 132 98 94 85 85 60 59 57
Punti in classifica rispetto al 2010 dopo 9 gare
+65 -57 +17 +8 -44 +8 -4 +11 +11 +39
11. Hector Barbera 49; 12. Karel Abraham 41; 13. Alvaro Bautista 39; 14. Toni Elias 35; 15. Cal Crutchlow 34; 16. Loris Capirossi 22; 17. Randy De Puniet 15; 18. John Hopkins 6; 19. Kousuke Akiyoshi 3.
1. 2. 3. 4. 5.
Repsol Honda Team Yamaha Factory Racing Ducati Team San Carlo Honda Gresini Monster Yamaha Tech 3
Campionatomarche 265 238 183 112 93
1. 2. 3. 4.
HonDA YAMAHA DuCATi SuZuKi
25 20 9 —
20 25 16 6
25 20 11 3
25 13 16 4
25 20 11 4
Mescola RC
25 16 13 11
20 25 13 5
20 25 10 3
210 184 107 45
25 20 8 9
Mescola SC
Mescola SA
Strada
Topteam
Pista/Strada
Germania 17.07.2011 sachsenring
N
ZIO
A UB
libere 1 libere 3 qualifiche libere 3 warm up libere 3 qualifiche warm up libere 3 libere 3 gara warm up libere 1 libere 2 gara warm up libere 1 qualifiche
KIT PASSO 520
numero giri
iTA lug LiA lio
Venerdì: Rossi, Pedrosa, Stoner, Elias (2 volte), Crutchlow, Barbera. Sabato: Edwards, Simoncelli, Abraham (3 volte), Crutchlow. Domenica: Bautista (warm up).
20
nei tre giorni 230.133 nel 2010 98.477 (nei tre giorni 224.668)
piloti al via
G
IN AC IR
QA m TA arz R o
101.309
Lecadute
Pista
spettatori
Stoner Pedrosa Dovizioso Aoyama Bautista Lorenzo Elias Barbera Simoncelli Rossi Spies Edwards Hayden Crutchlow Abraham De Puniet Capirossi Guintoli
PRiMATo PRECEDEnTE
3
Poleposition
9. Valentino Rossi
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.
E
1. Casey Stoner 2. Dani Pedrosa
Altraguardo
To TA L
qU A e Lif as ster iCA fa na zi lto 2 on 42 5° i °C C W AR M -u UP
SA bA To
Ve ne RD ì
Li be Re
Alvia
Li be Re
Li be Re
Ve ne RD ì
il tabellone
+35 -31 -26 -3
Distribuito da:
motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com motosprint
35
MotoGP Germania
Dai box
Giappone NO. i pilOti sONO UNiti Ma la Dorna storce il naso SACHSENRING – I piloti hanno fatto la loro scelta – non andranno in Giappone, quindi non prenderanno parte al Gran Premio in programma a Motegi il 2 ottobre – e adesso la Dorna deve prendere una decisione molto difficile. E forse anche molto costosa. In Germania la riunione della Commissione Sicurezza, che si svolge di venerdì, è stata affollata: l’unico che non è si presentato è stato Karel Abraham, per il resto c’erano tutti. E tutti (naturalmente con l’eccezione di Aoyama) si sono detti decisi a non gareggiare a Motegi. I piloti hanno fatto le cose con cura: si sono presentati alla riunione dopo aver già raggiunto un accordo, quindi Carmelo Ezpeleta ha solo potuto prendere atto della loro decisione: «Noi, in Giappone, non ci andiamo», hanno detto 16 piloti. Cioè praticamente tutta la griglia di partenza. E hanno assicurato che la loro posizione non cambierà. Dopo la riunione Ezpeleta si è solo limitato a dire: «I piloti pretendono che io non rispetti il mio contratto con Motegi, perché loro non vogliono assumersi la responsabilità di non rispettare il loro contratto con le loro squadre». La Dorna sta attendendo il rapporto scientifico commissionato nell’area di Motegi: i primi risultati verranno forniti questo fine settimana in California, e la relazione definitiva arriverà entro il primo di agosto. A quel punto la Dorna prenderà una decisione.
In ogni caso i piloti hanno già preso la loro. «Io non ci andrò, ho fatto la mia scelta da tempo e non cambio idea» ha detto Stoner. Lorenzo gli ha fatto eco: «Anche io ho deciso da tempo: non ci vado». Randy De Puniet è stato irremovibile: «Siamo tutti d’accordo, noi in Giappone, in ottobre, non ci andiamo. Non ci interessa nemmeno il risultato della relazione: in ogni modo, noi staremo a casa. Se vogliono fare il Gran Premio, correranno in due: Aoyama e Abraham». Loris Capirossi ha confermato le parole del compagno di squadra: «Noi non cambiamo idea, la salute ha un valore superiore agli interessi economici o di qualunque altro tipo». «Non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie, e nessuno può darcele: stare a casa è la cosa più sensata» ha aggiunto Marco Simoncelli. Vale la pena ricordare che il circuito di Motegi sorge a 170 km di autostrada dall’area di Fukushima (sede del disastro nucleare del marzo scorso, e la centrale non è ancora stata messa in sicurezza) e che in linea d’aria la distanza si riduce a 120 km. COSA succederà, adesso? Simoncelli lo ha detto senza attendere la domanda: «Dobbiamo restare uniti, perché ci saranno delle squadre che potrebbero fare pressione sui piloti». È facile capire di cosa sta parlando Marco: se
l’organizzatore giapponese (cioè la Honda) si rifarà sulla Dorna chiedendo un risarcimento danni, la Dorna a sua volta potrebbe rivalersi sulle squadre. E queste ultime, sui piloti. Ma che cosa potrebbero subire, i piloti? Potrebbero vedersi decurtato lo stipendio di un diciottesimo del totale, cioè della cifra corrispondente ad una gara non disputata. Oppure potrebbero essere multati. «Immagino che ognuno di noi abbia contratti diversi – ha detto Stoner – ma non penso che ci saranno multe o qualche altro tipo di rivalsa. Ma se anche dovesse arrivare una cosa simile, sarò pronto a pagare di tasca mia». Simoncelli ha aggiunto: «Noi piloti abbiamo deciso di devolvere una cifra per qualche iniziativa in favore del Giappone. Per dimostrare ai giapponesi che non ce l’abbiamo con loro e che noi amiamo il Giappone. Solo che adesso non ci sentiamo di andarci perché riteniamo che non ci siano le condizioni di sicurezza necessarie». Anche Stoner ha fatto chiarezza su questo punto: «Non c’è contraddizione tra il voler sostenere il Giappone e non andare a gareggiare là quest’anno. Io sono pronto a tornare a Motegi in futuro, ma non adesso: voglio capire bene la situazione e nessuno ci dà delle informazioni convincenti». Lorenzo si è allineato: «Che andiamo o no in Giappone quest’anno, non cambia il rapporto con questo Paese. Io voglio dare il mio supporto, ma non voglio andarci quest’anno». Adesso bisogna attendere la relazione scientifica, e subito dopo la decisione della Dorna. Carmelo Ezpeleta ha detto: «Se la relazione ci dirà che ci sono le condizioni di sicurezza, noi andremo a correre in Giappone». Ma un Gran Premio con due piloti sulla griglia di partenza della MotoGP sarà duro da organizzare.
2012: suzukI con La 800 Pole Position
IL tonfo dI RossI La pista corta aiuta a tenere i piloti più vicini. Nelle prove di qualificazione del GP Germania i primi 12 piloti classificati sono rimasti racchiusi in un solo secondo, rispetto alla pole di Casey Stoner (sopra, con pedrosa). L’australiano ha ottenuto la migliore prestazione assoluta per la sesta volta, quest’anno. In prima fila ha ritrovato il compagno di squadra Dani Pedrosa (secondo), e Jorge Lorenzo che nel finale ha scavalcato Simoncelli: il romagnolo è rimasto quindi fuori dalla prima fila per la prima volta dal GP Spagna. Andrea Dovizioso si è inserito in seconda fila, con il sesto tempo: si tratta della sua prestazione peggiore, in prova, dal GP Portogallo. Ma c’è chi sta peggio. Valentino Rossi è stato solo sedicesimo, quindi penultimo. Bisogna tornare al GP Olanda 2006 (quando si fratturò una mano) e al GP Qatar 2004 (quando venne penalizzato) per ritrovarlo così in fondo allo schieramento di partenza. La cosa triste, questa volta, è che non ci sono stati condizionamenti esterni: è solo andato piano. Molto piano.
se anche saranno due, le Suzuki GSV-R che correranno nel 2012, saranno comunque moto vecchie: le attuali 800. Ecco perché Alvaro Bautista ha cominciato a guardarsi intorno. Questo però significa che la Casa giapponese potrebbe restare in MotoGP. Il condizionale resta d’obbligo perché il titolare del progetto Suzuki MotoGP, Paul Denning, continua a ripetere: «Non ho ancora ricevuto alcuna informazione dal Giappone, ma se correremo ancora, mi sa che lo faremo con la 800». È una brutta notizia. Un costruttore grande, e con un passato importante come la Suzuki, è in difficoltà tali da non essere in grado di sviluppare la nuova “mille” in tempi utili, entro questa stagione. Eppure è questo che si apprende dal Giappone: la GSV-R “mille” non è ancora stata messa in pista e non è ancora stato avviato un minimo di piano di sviluppo. Ecco perché è stato deciso di aspettare il 2013, stagione in cui la Suzuki dovrebbe schierare due “mille”. Nel 2012, a parte la squadra di Paul Denning, l’attuale Team Suzuki Rizla, una seconda GSV-R 800 potrebbe essere gestita dal Team Interwetten, che si è rivolto alla Suzuki proponendo Thomas Lüthi come pilota.
a laguna seca
il team lcr schiera anche bostrom iL team Lcr farà correre anche Ben Bostrom a Laguna Seca, domenica prossima, per dare visibilità a diversi dei suoi sponsor che hanno interessi sul mercato americano. Al momento in cui Motosprint va in stampa, domenica notte, manca ancora l’OK definitivo, ma non dovrebbero esserci problemi. Ben, che corre nel campionato AMA Superbike con una Suzuki del team di Michael Jordan, userà la seconda moto di Elias. Lucio Cecchinello, titolare della squadra, ha tenuto a precisare che la cosa non prefigura una eventuale futura sostituzione dello spagnolo con Bostrom.
dolorante
capirossi rinuncia alla gara Loris Capirossi ha provato a guidare la sua Ducati, ma è tornato sui suoi passi dopo pochi giri del primo turno di prove libere, venerdì: più che le costole, lo faceva soffrire la spalla lussata nella caduta di Assen. Una TAC all’ospedale di Chemnitz ha escluso un peggioramento della situazione della spalla, quindi Loris ci riproverà questo fine settimana, a Laguna Seca. Nel frattempo al Sachsenring è stato sostituito da Sylvain Guintoli (a destra nella foto, con Capirossi), con Capirossi, che era stato pre-allertato.
Incontro con Yoda
de puniet tentato dalla superbike anche Randy De Puniet si sta facendo tentare dalla Superbike, in particolare dal Team Kawasaki. Il francese ha già incontrato Ichiro Yoda, responsabile del programma sportivo della Kawasaki. Si è trattato solo di un colloquio, non esiste una proposta scritta. Ma vista l’aria che tira in MotoGP, è bene tenere aperte tutte le porte.
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MotoGP Germania
Dai box
HRC TAGLIA. dovI e sIc A rIschIo si riducono le honda ufficiali
SACHSENRING – La Honda ridurrà gli investimenti in vista della prossima stagione, la prima della “mille” di nuova generazione. E se non cambierà nulla le RCV nel 2012 saranno solo quattro: le due del Team HRC Repsol (che oggi ha tre piloti) e due per i piloti satellite. Shuhei Nakamoto (nella foto con un collega della HRC) è stato lapidario: «Sono tempi brutti, la crisi economica è ben lontana dall’essere finita. In più il Giappone ha dei grossi problemi per via delle sciagure capitate in primavera. Tutta la nostra industria ha dovuto rallentare la produzione fino al 30%, la Honda non ne è rimasta immune. Anche noi, quindi, dobbiamo tagliare i costi». Il capo della HRC ha aggiunto: «Se dovessi fare degli annunci oggi, riguardo i piloti del
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2012, potrei parlare solo del team ufficiale perché Stoner e Pedrosa sono gli unici che hanno già un contratto per la prossima stagione. Quindi dovrei salutare sia Simoncelli che Dovizioso. Ho chiesto a tutti e due di aspettare e avere pazienza: stiamo cercando di risolvere la situazione, che è fondamentalmente legata a problemi di soldi. Il budget verrà ridotto, ma non so ancora di quanto. Entro metà agosto tutto dovrebbe essere più chiaro». Le parole di Nakamoto spiegano perché la trattativa con Simoncelli ha subito un forte rallentamento. E perché Dovizioso non sa ancora con che moto correrà. Marco non ha ancora tra le mani un’offerta della Honda, che dovrebbe comunicargli una proposta già il prossimo fine settimana a Laguna Seca. Il Team Gresini, che non si aspettava di trovare così tante difficoltà per continuare a gestire Marco, dovrebbe quindi avere solo una RCV. Per il secondo pilota, dovrà valutare l’ipotesi di schierare una “CRT”. Andrea Dovizioso non riuscirà a salvare il posto nel Team Repsol, quindi si sta lavorando per collocarlo nel Team LCR. Sempre se si troverà il budget per sostenere l’operazione. Quanto alle new entry, anche i tedeschi che stanno cercando di creare un programma per portare Bradl in MotoGP si sono arresi di fronte agli enormi costi di gestione della Honda RCV.
GP UsA IN Tv sabato 23 LUGLIo 22,50 Prove MotoGP
Italia 1
22,45 MotoGP gara 23,50 Fuori Giri
Italia 1 Italia 1
DoMenIca 24 LUGLIo
diretta diretta rubrica
sarà a LaGUna seca
LA GP11.1 Per hAyden restA neL cAmion NEl week-end in cui Rossi ha rimesso in discussione l’utilizzo della Desmosedici GP11.1 Nicky Hayden è stato tentato di usarla per la prima volta. Le sue due nuove moto sono state sistemate nel camion del Team Ducati, ma non erano disponibili per questa gara. Erano in attesa di essere spedite in California, per il GP USA di questo fine settimana.
cI Pensa IL teaM
eLiAs non Può decidere reGoLAzioni A PARtIRE dal GP Germania, e fino a quello di Brno, il Team LCR porterà avanti un esperimento: il pilota (Toni Elias) non potrà imporre le regolazioni, ma solo dare le sue sensazioni. Al resto penserà il team. Si è arrivati a tanto perché le regolazioni imposte da Toni si sono rivelate, fino ad ora, troppo fantasiose e soprattutto poco efficaci. I rapporti con il capotecnico, Christophe Borguignon, sono ormai deteriorati e bisognava trovare una soluzione per convivere almeno fino alla fine di questa stagione.
Dito meDio
BarBera multato per... maleducazione HECtoR Barbera (sopra alla guida di un hovercraft) ha perso il controllo dei nervi quando, verso la fine del turno di qualificazione, ha aspettato Nicky Hayden in mezzo alla pista inveendo contro di lui, mostrando anche il classico dito medio. L’americano aveva compiuto, involontariamente, una manovra pericolosa ostruendo la traiettoria dello spagnolo mentre procedeva a bassa velocità. La FIM ha comminato a Barbera una multa di 1000 euro per “gesti contrari all’interesse dello sport”. quI SI CoRRE dAl 1961 mA lA pIStA è dEl 1998 Il circuito del Sachsenring sta accordandosi con la Dorna per mantenere il GP Germania fino al 2016. È una pista che ha una tradizione importante, per le moto: vi si corse per la prima volta nel 1961, su un circuito stradale di 8,73 km. Dal 1998 il gran premio si disputa nel nuovo circuito, che ha mantenuto la stessa denominazione, Sachsenring. RoSSI A quotA 250 GRAN pREmI Valentino Rossi ha raggiunto, in Germania, la vetta dei 250 gran premi. È solo il sesto pilota, nella storia del Mondiale velocità, a raggiungere questo traguardo: gli altri sono Capirossi (321), Barros (276), Findlay (275), Kneubühler (263), Nieto (263). CAmpIoNI ANCHE NEl pAddoCk A spasso per il paddock si sono “visti” 11 titoli mondiali: i 6 di Jim Redman e i 5 di Anton Mang. Il primo, rhodesiano di nascita, li ha conquistati con la Honda. Il tedesco invece è stato soprattutto una bandiera della Kawasaki.
L’intermedia arriva a BrNO Troppe cadute strane SACHSENRING – I piloti continuano a tenere sotto pressione la Bridgestone: vogliono che nella fornitura di gomme per il week-end di gara compaia anche una terza scelta – cioè una posteriore “intermedia” – e hanno chiesto che si cominci da Brno, cioè da metà agosto. Il gommista giapponese, che aveva tenuto duro fino ad ora, sembra aver ceduto: pare che tra due gare all’interno della fornitura per il week-end di gara ci saranno anche una nuova gomma anteriore (più morbida), una intermedia (tanto desiderata da tutti) e una “rain” (sempre intermedia). La situazione è precipitata venerdì pomeriggio, dopo le cadute di Stoner, Rossi, Pedrosa ed Elias, volati a terra nelle prime fasi del primo turno. Cioè quello che è diventato il momento più delicato di tutto il fine settimana. «Si cade nei primi cinque minuti, sempre per lo stesso motivo, e adesso è ora di finirla» ha detto Valentino. E Capirossi ha aggiunto: «La Bridgestone adesso ha proprio toccato il fondo, a Brno deve arrivare qualcosa di nuovo. E se c’è da pagare, qualcuno lo farà». In certi Paesi il primo turno della mattina si affronta quando l’asfalto è particolarmente freddo e questo amplia quello che è già noto come il maggiore dei problemi delle gomme giapponesi, così dure da non riuscire ad andare in temperatura se non dopo un utilizzo prolungato.
I piloti vogliono una gomma intermedia, cioè che si inserisca tra la “soft” e la “hard”. Secondo Rossi «questo è l’unico modo per evitare situazioni pericolose come quelle che stiamo affrontando adesso». Valentino (sopra) si è fatto male di venerdì (ha riportato una ferita al gomito, ha subito un colpo alla spalla già infortunata, il labbro inferiore gli si è gonfiato come se avesse ricevuto un pugno), gli altri sono rimasti illesi. Guidare in queste condizioni è molto difficile, e anche brutto. La Bridgestone ha pianificato questo tipo di fornitura pensando al risparmio, ma adesso i piloti sono stanchi. Il risparmio sul budget non può influire sull’incolumità del pilota.
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NEXT ROUND: ITALIA 1a FINALE VALLELUNGA (RM) 17/7
Paduano tiene stretti i denti, vince in volata su uno strepitoso Morelli e riprende il numero 1 dell’Italia Sud; terzo posto per Melone
Vittoria per Paduano (69) che totalizza gli stessi punti di Morelli (119). In gara2 avrebbe potuto amministrare, e invece è andato a strappare il gradino alto del podio con una vittoria perentoria! scooter di traverso, passa, ma non trova la corda e Morelli, incrociando la traiettoria, si riporta in testa e va a vincere con 8 decimi su Paduano. Più staccati terminano Melone e Del Mastro, davanti a Mendogho. Gara 2 e si ripete il copione: Morelli, fresco del primo successo nella ScooterMatic Extreme, parte a palla con Paduano in scia. Dietro è bagarre fra Melone, Del Mastro e Mendogho, ma anche questa volta il romano deve arrendersi a 3 giri dalla fine quando era incollato agli avversari. Morelli fa sfilare ancora Paduano a metà gara, che gli restituisce il favore: tutto secondo il copione di gara 1! L’epilogo è differente: all’ultimo giro il salernitano finta l’attacco all’interno del tornantino (c’era la traiettoria sporca) e si porta largo, Morelli si difende andando a frenare all’interno e Paduano incrocia la traiettoria e passa in testa vincendo la gara per 2 decimi di secondo su Nico Morelli. Dietro c’è ancora Melone che controlla Del Mastro, mentre Mendogho chiude ancora in quinta posizione.
NON MOLLARE MAI! REDUCE da una stagione costellata di incidenti. Cominciare la nuova ma non crederci, al termine della prima gara. Vedere gli altri che vanno via e sentire di rischiare troppo per stare a ruota, senza nemmeno riuscirci. Anche un campione puro ha di che demoralizzarsi. Eppure Antonio Paduano ha stretto i denti ed ha dimostrato che il titolo conquistato 3 anni fa non era un caso. La sua, è stata una stagione di quelle da incorniciare: 3 vittorie su quattro gare, 4 primi posti su 8 manche, pole position, giri veloci inanellati con un ritmo impressionate. E’ lui la testa di serie del Sud della ScooterMatic Extreme Italia che a Vallelunga vedrà la prima Finale con tutti i protagonisti del Nord, del Sud e della Sicilia. A Sarno, quarta prova del Trofeo Malossi Sud, Paduano si è presentato con un piccolo margine su Melone, Mendogho e Del Mastro. Vietato sbagliare! Ed il salernitano del Team Macera non ha sbagliato nulla. Nelle libere del sabato aveva già provveduto a mettersi avanti con il lavoro, con il solo livornese Morelli ad avvicinarlo nei tempi secchi. Melone ha avuto qualche difficoltà a trovare il ritmo (ma lui è un animale da gara) e Mendogho si danna con piccole noie alla ricerca della quadratura del cerchio.
secondo che gli servivano per portarsi in pole position, davanti a Paduano, Mendogho e Melone, racchiusi in niente. Del Mastro è a 3 decimi dalla prima fila. LE GARE Parte gara 1 e c’è subito gran bagarre. Morelli parte forte tirandosi dietro gli altri, tranne Mendogho che rimane fermo sulla griglia, muovendosi poi con grande ritardo per un problema tecnico: per il romano un’altra gara da dimenticare in questa stagione sfortunata. Davanti Morelli tira e Paduano è alla ruota: i due prendono un leggero margine su Melone e Del Mastro e poi cominciano la battaglia. Morelli si rende conto che Paduano lo sta studiando e a metà gara lo lascia sfilare. Ma il salernitano si rimette dietro dopo un paio di giri. Il ritmo è altissimo (mezzo secondo meno della pole per Morelli e Paduano) e nell’ultimo passaggio il pilota di Macera prova l’attacco al tornantino: Paduano arriva con lo
Terza posizione per Melone (21), velocissimo tutto il weekend senza tuttavia poter ribattere ai due fulmini. Sinistra: quarta piazza per Del Mastro (83) che ha conteso il gradino basso del podio a Melone. Destra: giornata no e qualche problema tecnico di troppo per Mendogho (88), un po’ troppo in ombra.
Trofeo Scootermatic Extreme Italia Sud 4 a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011
Classifica Gara Pos. 1 2 3 4 5
69 119 21 83 88
Pilota Paduano Antonio Morelli Nico Melone Alessandro Del Mastro Antonio Mendogho Massimo
Team Macera C.M. Motor Sport D.P.S. Accardo Racing D&D Moto
1m 22 25 20 18 16
2m Punti 25 47 22 47 20 40 18 36 16 32
LE INTERVISTE Per somma punti la vittoria va ancora ad Antonio Paduano (con la discriminante del successo in gara 2) ed il salernitano si incorano campione Sud della ScooterMatic Extreme Italia: “Una stagione incredibile, bella ed intensa – afferma Paduano – dopo le sfortune dello scorso anno ho incassato tutto con
Ed ora c’è Vallelunga, prima delle due finali per l’assegnazione del titolo ScooterMatic Extreme Italia. In lizza un bel numero di piloti: pochi giorni e sapremo chi si candiderà come nuovo re dei Trofei Malossi. Ilio Ascione Sul podio Paduano festeggia la vittoria e il titolo Italia Sud; con lui Morelli, Melone, Del Mastro e Mendogho
Classifica Trofeo Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9
LE QUALIFICHE Primo turno di qualifica e spara un 1’09” netto mettendosi alle spalle Max Mendogho, Morelli, Melone e Del Mastro di quei decimi che bastano per essere in testa. Secondo turno e Paduano migliora ancora, insieme ad un ritrovato Mendogho, ma a metà turno spunta Morelli e tira giù quei 7 centesimi di
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Nico Morelli (119: terza gara e arriva la prima vittoria di manche! Secondo assoluto per un vero mastino.
gli interessi e sono contentissimo per me e per il Team Macera che mi ha appoggiato dalla seconda gara della stagione. Il titolo lo dedico a Nicolò Baldi: so che con lui in gara per me sarebbe stato molto difficile quest’anno”. Nico Morelli cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno ma non gli riesce: “Non mi perdono l’errore all’ultimo giro – dice il livornese, che ha esordito con lo scooter a Binetto – Avevo visto che li c’era sporco e ci son finito con le ruote dentro. Gara comunque bellissima e con grandi avversari. Marco Cozza mi ha regalato una grande opportunità ed io sto cercando di sfruttarla al meglio. Adesso c’è Vallelunga: sarà interessante incontrare anche i piloti degli altri gironi che mi dicono forti come questi del Sud”. Alessandro Melone, terzo sul podio, si conferma vice-campione del girone Sud: “forse è mancato un pizzico di fortuna, come a Bari, in cui contavo di vincere entrambe le manche, però credo che sia stata una bella stagione – dice il tarantino del Team DPS – Ora ci sono due autodromi dove ho già vinto: io punto a ripetermi, poi le somme le tiriamo dopo l’ultima gara”.
69 21 83 88 119 21 32 55 19
Pilota Paduano Antonio Melone Alessandro Del Mastro Antonio Mendogho Massimo Morelli Nico Baldi Nicolò Olivieri Costantino Sambucci Simone Maggio Donato
Team Macera D.P.S. Accardo Racing D&D Moto C.M.Motor Sport Ni.Ba.Racing Olivieri Sambucci Moto M&M
Tot 176 155 143 141 126 90 86 65 30
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NEXT ROUND: 5° SUD VALLELUNGA (RM) 17/7 - 5° SIC TRISCINA (TP) 24/7 - 5° NORD ADRIA (RO) 2/10
D’Urso combatte con le unghie e con i denti e si accaparra un primo posto calcolato davanti a Musella, a pari punti, e Reale
Musella (27) agguanta il secondo gradino del podio, tornando in pianta stabile nelle posizioni che contano e dove ci ha abituato a farsi vedere. Dopo due gare incredibili D’Urso festeggia la vittoria davanti a Musella, Reale, Coviello e Scelzo.
PITTBULL D’URSO
STAGIONE di rara intensità quella del Trofeo Malossi ScooterMatic delle Regioni girone Sud che a Sarno ha vissuto la penultima prova stagionale che ha ulteriormente ingarbugliato le carte in tavola. Grandissimo equilibrio dei piloti in campo e griglie corte (pochi decimi di distacco nelle prime 3 file) rendono i pronostici quanto mai difficili. A Sarno però viene fuori Antonio D’Urso che, dopo due gare regolarissime finisce sul gradino più alto del podio e conquista la leadership del Trofeo inseguita da inizio stagione.
LE CRONO Nelle prove sembra affare privato per Giuliano Gargiulo e il suo scooter preparato dal Team Macera: il giovanissimo napoletano ha un passo che potrebbe impensierire i “Big” dell’Italia e nessuno tiene la scia del suo Zip. Nel secondo turno però cominciano a farsi vedere i “veterani”: prima Formisano, poi Musella, abbassano il tempo di Gargiulo che è costretto a scendere in pista per rimettersi in pole position: ci riuscirà per 133 millesimi di secondo. A completare la prima fila c’è Rocco Coviello, in formissima ed in debito con la fortuna. Alle loro spalle ci sono D’Urso e Reale, intervallati da Gennaro Scelzo e Federico Rucci, qui finalmente ai livelli del loro talento. Terza fila per Telesca (per la prima volta con lo Zip), Barbato, Adinolfi e Riccio, pronti a dar fastidio ai più veloci. LE GARE Al via di gara 1 Gargiulo non perde tempo a mettersi in testa, inseguito da un gruppone con Musella, Formisano, Scelzo, Coviello e D’Urso che si affrontano ad ogni
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staccata. Gargiulo ha qualche metro di vantaggio ed è attentissimo a non farsi risucchiare nella bagarre che dietro ravviva la corsa. Lotta aperta anche per la settima posizione con Rucci che si tira in scia, Reale, Barbato ed Adinolfi, cercando di andare a prendere l’altro trenino. Al settimo giro il colpo di scena: Formisano attacca Coviello per il secondo posto ma scivola portandosi anche il lucano nell’erba. Musella è costretto a frenare e D’Urso, fino all’ora quinto, passa in seconda posizione davanti a Musella. Sul traguardo Giuliano Gargiulo vince amministrando su Musella che passa negli ultimi metri D’Urso, segnando anche il giro veloce. Quarto posto per Francesco Reale che, partito malissimo, rimonta da gran campione fino a ridosso del podio, superando l’ottimo Rucci proprio sul finale. Scelzo e Barbato sono subito dietro e nella top ten entrano anche Adinolfi e Sciarrino. Gara 2 e Gargiulo riparte a razzo ma Coviello è scatenato: il lucano lo pressa fino a portarsi in testa al secondo giro e comincia il suo show personale. Il gruppo di testa rimane abbastanza compatto ma d’Urso, Musella, Gargiulo e Scelzo non si risparmiano nel dare fastidio a Coviello. Lo zip di Gargiulo però non è al meglio e a metà gara accusa un calo di prestazioni. Il giovane non ci sta a vedere gli avversari andare via e guida sopra le righe per tenere la scia. Ma, invece di amministrare un quarto o quinto posto in visione campionato, rischia troppo ed al nono giro finisce a terra vanificando la leadership in campionato. A quel punto D’Urso sente odore di grande impresa e prova ad andare a riprendere anche Coviello che però gli risponde a giri
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In alto: Incredibilmente agguerriti i piloti della ScooterMatic delle Regioni Sud sulla pista di Sarno: tutto ancora da decidere per il titolo a solo due manche dalla fine del Trofeo!
Raccoglie meno di quanto meriti dopo la vittoria in gara2: Coviello (14) scivola in gara1 e sarà solo quarto finale. Quinta posizione per un grande Scelzo (89) che ha chiuso gara1 senza la sella dopo una scivolata a due curve dal termine!
Lotta come un guerriero tutto il weekend D’Urso (20): alcuni errori altrui lo aiutano a conquistare una vittoria voluta con tutto il cuore! veloci andando a vincere la corsa con mezzo secondo di vantaggio su D’Urso e Musella. Gennaro Scelzo arriva quarto tenendo dietro Reale, Formisano e Federico Rucci, tornato decisamente ai livelli di due anni fa. LE INTERVISTE Con un terzo ed un secondo posto, grazie ad una condotta molto attenta, vince per somma punti Antonio D’Urso, che si porta anche in testa al Trofeo Malossi ScooterMatic delle Regioni Sud: “Felicissimo è dire poco – racconta il portacolori del Team LLCP DPS – sto riscuotendo il credito con la sfortuna patita nelle prime due gare. Oggi è stata difficilissima, più del solito. Mi dispiace per Gargiulo ma le corse sono così. A Vallelunga mi presento da Leader sul mio compagno di squadra Francesco Reale e su Giuliano Gargiulo: siamo in pochi punti e sarà una sfida spettacolare”. Musella torna sul podio dopo una stagio-
ne interlocutoria: “finire a pari punti con il primo è già un ottimo risultato – confessa il veterano – Se ho il mezzo a posto posso ancora dire la mia ed oggi l’ho dimostrato. A Vallelunga proverò anche a vincere, anche se non mi serve a nulla perché la matematica mi tiene lontano da possibili colpi di scena. Ora però lasciatemi gustare in pieno questo podio”. Sul terzo gradino del podio c’è Francesco Reale: “la classifica è cortissima e può succedere di tutto – dice il salernitano della DPS – Oggi sono stato costretto ad inseguire, soprattutto in gara 2, e alla fine il risultato è abbastanza buono. Andiamo a Vallelunga a giocarci il titolo in tre: siamo raccolti in pochi punti ed è tutto da vedere!”. Ultimo appuntamento con il Trofeo Malossi ScooterMatic Regioni girone Sud è a Vallelunga il weekend del 16 e 17 luglio. Ilio Ascione
Sotto: Reale (93) limita i danni di un weekend difficile con un’ottima terza posizione che lo mantiene in lizza per il titolo finale.
Trofeo Scootermatic Extreme Sud 4 a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011
Classifica Gara Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
20 27 93 14 89 58 67 40 80 77
Pilota D’Urso Antonio Musella Giuseppe Reale Francesco Coviello Rocco Scelzo Gennaro Gargiulo Giuliano Rucci Federico Barbato Gennaro Riccio Antonio Adinolfi G.
Team LL.CP. & DPS Musella Racing D.P.S. R.C.Motors Macera Macera Rucci Nerone Racing Musella Racing A.G.R.
Punti 20 22 18 8 14 25 16 13 15 12
22 20 16 25 18 7 14 13 9 11
42 42 34 33 32 32 30 26 24 23
11. 86 Telesca R. (R.C.Motors) 10-12-22; 12. 21 Sciarrino I. (Accardo) 11-10-21; 13. 17 Milito A. (A.G.R.) 9-8-17; 14. 16 Formisano L. (Forecing) 1-15-16; 15. 13 Magliulo N. (Accardo) 7-6-13.
Classifica Trofeo Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
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20 93 58 14 77 86 27 40 43 4
Pilota D’Urso Antonio Reale Francesco Gargiulo Giuliano Coviello Rocco Adinolfi Gennaro Telesca Rocco Musella Giuseppe Barbato Gennaro Sciarrino Ivan Formisano Luciano
Team LL.CP. & DPS D.P.S. Macera R.C. Motors A.G.R. Adinolfi R.C. Motors Musella Racing Nerone Racing Accardo Forecing
Tot 163 159 158 112 101 100 91 89 80 78
11. 80 Riccio A. (Musella Racing) 75; 12. 67 Rucci F. (Rucci) 74; 13. 11 Milito A. (A.G.R. Adinolfi) 63; 14. 69 Quartarone M. (LL.CP. & DPS) 46; 15. 31 Luciani D. (Sambucci) 39; 16. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter) 35; 17. 12 Lotito L. (Lotito Moto) 32; 18 Magliulo N. (Accardo Team) 31; 19. 15 Di Michele A. (Di.Ma. Racing) 30; 20. 110 Schena A. (Lotito Moto) 27; 21. 22. 71 Iacovella M. (D.P.S.) 17; 22. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 16; 23. Esposito M. (Lotito Moto) 13; 24. 48 Mennone R. (Sambucci Moto) 7.
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Simone Pellegrino fa un altro sport a Sarno: doppietta per lui nuovamente davanti a Barbato e Mastrosimone
Quinta piazza per Greco (63) che lotterà in entrambe le gare con Buono.
UNBREAKABLE
E’ IL NUOVO re del Sud, dopo esserlo stato nel Nord e nell’Italiano: Simone Pellegrino mette a segno un 1-2 a Sarno è conquista il titolo della Stock Bike rendendo vana la rincorsa degli avversari. Sul Circuito Internazionale Napoli è andata in scena la quarta prova del Trofeo Malossi con le moto a marce ed il salernitano non ha lasciato nulla al caso: la sua è stata una gara perfetta, dalle prove libere all’ultima bandiera a scacchi, dimostrando che il numero 1 è lui. Ci ha provato il veterano Barbato a mettergli pressione; ci ha provato il giovanissimo Mastrosimone a rendergli la vita difficile, ma Simone Pellegrino ha amministrato tutto con grande freddezza: del resto il campione è lui. LE CRONO Le prove di qualifica lo vedono in testa sin dalle prime battute: Simone fa il tempo, gli altri si dannano per avvicinarsi e, quando lo fanno, lui scappa ancora un po’ più in là. Al termine di due sessioni tirate la pole è sua con buon margine su Nikolas Mastrosimone, Donato Buono e Gennaro Barbato. Alle loro spalle ci sono Greco, Carlo Pellegrino e Francesco Malandrino. LE GARE Alla partenza di gara 1 Mastrosimone schizza via come un fulmine beffando Pellegrino, ma la “fuga” dura la lunghezza di una curva ed un rettilineo: alla prima staccata importante Simone si porta avanti e va in fuga. Mastrosimone segue con un buon passo che gli serve per levarsi dalla lotta per il podio. Dietro infatti è battaglia fra Barbato,
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Greco e Buono che si aprono a ventaglio ad ogni staccata. I 3 riescono anche ad avvicinarsi a Mastrosimone, ma la bagarre intrapresa li fa allontanare dal secondo posto. Lotta anche per la sesta piazza con Malandrino ed il più giovane dei Pellegrino che si scambiano le posizioni ad ogni curva, accrescendo lo spettacolo in pista. L’ordine d’arrivo sarà questo con Pellegrino che mette un altro sigillo alla sua carriera. Gara 2 e si ripete il copione: Mastrosimone parte a razzo e si porta in testa con Pellegrino costretto ad accodarsi. Il lucano dello Spampy Team resiste in testa qualche metro in più poi Simone arriva alla staccata del tornantino, lo infila e se ne va. Non ha bisogno nemmeno di strafare, perché lascia Mastrosimone in lotta con Barbato: il veterano punta il giovane avversario ad ogni curva rendendogli la vita difficile: al quarto giro trova il varco e lo passa prendendo un leggero margine. Mastrosimone prova a stare in coda ma capisce che in gara 2 non potrà andare oltre il terzo posto. Barbato prova anche il colpaccio, fa il giro veloce e si avvicina a Simone Pellegrino: il salernitano però si accorge della rimonta, cambia passo e va a vincere con buon margine su “Nerone” e Mastrosimone. Lontani dal podio chiudono Donato Buono ed Antonio Greco, con quest’ultimo che, dopo una partenza da dimenticare, rimonta bene su Carlo Pellegrino e Francesco Malandrino. LE INTERVISTE Vittoria a punteggio pieno per Simone Pellegrino che quest’anno ha vinto 6 delle 8
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Pellegrino (18) ha fatto un altro sport lo scorso weekend: inavvicinabile ha strappato due vittorie nettissime.
Mastrosimone ci ha provato ad ogni curva, ma Barbato (44) ha grande esperienza e ha chiuso tutte le porte, conquistando il secondo posto.
In alto: lo start della StockBike 80 di Sarno! Quarta piazza per Buono (8), coriaceo e combattivo come sempre.
Mastrosimone (95) sale sul terzo gradino del podio, dopo due ottime partenze.
Sul podio Simone Pellegrino festeggia le vittorie con il fratello Francesco, ex pilota e preparatore; con loro alzano le coppe Barbato, Mastrosimone, Buono e Greco. FOTOSPORT www.fotosport.biz
Trofeo Stock Bike 80 4 a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011 Classifica Gara
Sotto: quarta piazza per Buono (8), coriaceo e combattivo come sempre.
manche disputate: “Bella stagione: ho ribadito il titolo Nord 2010 con quello Sud di quest’anno – racconta il campione in carica – a Vallelunga però ci sarà anche mio fratello Francesco nella Malossi Day Cup che sarà l’obiettivo più importante di questa stagione”. Contentissimo del secondo posto in gara ed in campionato, Genny Barbato non finisce mai di risultato finale sia giustissimo – dice il leader del team “Nerone” – Simone ha un altro passo rispetto a me e agli altri, ma dietro abbiamo dato spettacolo. L’esperienza però ha contato moltissimo su tutto l’arco del campionato ed il mio secondo posto me lo tengo stretto”. Chiude terzo, a pari punti con Barbato, Nikolas Mastrosimone: “Sono felicissimo del risultato e lo dedico a mio padre ed a Fabio che mi ha curato la moto – racconta il lucano dello Spampy Team - dopo la vittoria di
Bari speravo e pensavo di fare qualcosa in più ma ho pagato l’errore di Latina. L’esperienza è importantissima per questo poi non mi posso lamentare del risultato. Ora ci sono le due finali a Vallelunga ed Adria: so che posso fare ancora bene”. Non sta nella pelle Donato Buono: “bella stagione con alti e bassi, ma nella sostanza ci siamo divertiti moltissimo – afferma il secondo pilota del team Nerone – Il secondo posto di Binetto è stato un bellissimo risultato ma ho dimostrato di poter stare in mezzo agli altri nella lotta per il podio… di vincere, però, se ne parla magari l’anno prossimo”. Adesso c’è Vallelunga, giusto il tempo di riguardare le moto per la sfida finale: in ballo il titolo italiano della StockBike, e la Malossi Day Cup, con la sfida internazionale dei motociclisti targati Race Service Malossi. Ilio Ascione
trofei.malossi.com
Pos. 1 2 3 4 5 6 7
18 44 95 8 63 19 30
Pilota Pellegrino Simone Barbato Gennaro Mastrosimone Nikolas Buono Donato Greco Antonio Pellegrino Carlo Malandrino Francesco
Team Pellegrino Racing Nerone Racing Spampy T.Racing Nerone Racing Giemme Pellegrino Racing Pellegrino Racing
25 20 22 16 18 15 14
25 22 20 18 16 15 14
Punti 50 42 42 34 34 30 28
Classifica Trofeo Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
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18 44 95 8 63 30 40 25 82 77
Pilota Pellegrino Simone Barbato Gennaro Mastrosimone Nikolas Buono Donato Greco Antonio Malandrino Francesco Chianese Angelo Ritella Nicola Costabile Umberto Bianculli G.
Team Pellegrino Racing Nerone Racing Spampy T.Racing Nerone Racing Giemme Pellegrino Racing Nerone Racing Ritella Nerone Racing BMK
Punti 187 166 150 138 107 73 35 34 31 0
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE race@raceservice.com
Moto2 Germania
di Marco Masetti - foto Getty Images
S
ACHSENRING - Non poteva avere una faccia diversa, la gara che chiude la prima parte della stagione della Moto2. Una sfida senza pietà tra i due più interessanti talenti della stagione, due ragazzi, Stefan Bradl e Marc Marquez, che faranno carriera anche nella top class. In Germania lo spagnolo ha vinto la terza gara consecutiva, bilancio che, per un debuttante, è a dir poco esaltante. Marc vince a raffica e continua a maledire lo scellerato inizio di stagione, caratterizzato da tre zeri consecutivi, che lo hanno fatto partire in salita. Bradl, in compenso, è molto onesto quando dice che la pressione si fa sentire e limita le prestazioni. Il tedesco è in testa al mondiale dalla prima gara, ha il tifo di una nazione alle spalle ed un futuro in MotoGP, ma non si monta la testa. «La Germania è tornata nel motomondiale», ha dichiarato Bradl a fine gara, e vuole andare lontano, aggiungiamo. Ma lo vuol fare sempre con i piedi ben piantati a terra, senza farsi prendere la mano dalle avventure e guardando con molta attenzione al conto in banca. Seguendo questa filosofia è partito un bel “no grazie” alla Honda (che chiedeva troppo per la MotoGP) da parte della squadra tedesca, che vuol fare il grande salto, ma non al buio. Per Marquez forse è ancora presto per parlare di MotoGP, ma quando verrà il momento, si continuerà con lo stesso passo. Ovvero: programmi a lunga scadenza, sponsor certi, copertura economica del progetto. Per crescere bene, oggi si fa così. ALEX De Angelis che sta vivendo un buon momento, nonostante la sua moto non abbia nelle prestazioni in suo punto di forza, come dimostrato dai sorpassi subiti nel corto rettilineo del Sachsenring. In compenso la sua MotoBi si è difesa molto bene in staccata e in percorrenza di curva. Con Alex (pur sempre nato a Rimini) terzo, Corsi e Pirro nella top ten, l’Italia fa gruppo, ma la Moto2 scopre nazioni emergenti, come testimonia il derby elvetico per il quarto posto tra Randy Krummenacher e Thomas Luthi. Il primo, debilitato da una intossicazione alimentare alla vigilia della gara, ha fatto i miracoli, battendo il più titolato connazionale. Fa scalpore la Colombia, che piazza il mago dei traversi Yonny Hernandez in sesta piazza e con l’onore del giro veloce, giusto davanti ad un’altra manetta pesante come quella di Scott Redding. Strana la Moto2, con piloti forse eccessivi e debordanti, anche se spettacolarissimi, motosprint
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]
sugli spettacolari saliscendi del sachsenring molti aspettavano una vittoria di bradl, ma il pilota di casa è stato beffato ancora una volta da marquez.
Hanno detto Alex De Angelis «Siamo un po’ in ritardo con lo sviluppo e con i risultati. Questo podio sarebbe dovuto arrivare prima. All’inizio la moto nuova non mi piaceva, abbiamo dovuto lavorare tanto e finalmente abbiamo trovato la strada che ci ha fatto crescere. Purtroppo, come si è visto, ancora in rettilineo non siamo competitivi. Credo che la velocità sul dritto sia il nostro unico difetto, ma ancora non abbiamo capito se dobbiamo lavorare sull’aerodinamica o sull’airbox. C’è anche da dire che Marquez è molto più leggero di me. È vero che le moto hanno tutte lo stesso peso, ma è anche vero che i piloti non hanno tutti lo stesso fisico... Comunque ora sono quarto in classifica ed è chiaro che lotterò per entrare nei tre».
Marc Marquez
Terza vittoria di fila per Marquez. Bradl è battuto ma è ancora lontano in campionato. De Angelis terzo, in scia ai primi due
Scatenato
«È Stata una vittoria molto importante soprattutto perché ho combattuto e vinto a casa di Bradl, il leader del mondiale. Stiamo lentamente prendendo più fiducia nei nostri mezzi e più passa il tempo, più io e la mia squadra riusciamo a capire in fretta cosa bisogna fare per andare forte. Su questa pista bisognava gestire bene le gomme e ce l’abbiamo fatta. Esattamente come in 125, dopo un periodo di apprendistato, sto iniziando a correre come so fare. Anche questa volta è andata bene, ma non mi illudo, perché Stefan Bradl è un osso duro».
] motosprint
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Moto2 Germania
Eccessivo 4
1. 2. 3. 4. 5.
Stefan Bradl Marc Marquez Simone corsi alex De angelis Bradley Smith
Germania Spagna Italia Rep. S.Marino Gran Bretagna
Kalex Suter fTR Motobi Tech 3
25 — 10 13 7
11 — 16 9 13
25 — 11 4 —
23
16 25 9 6 7
25 20 13 10 —
25 — 6 — 20
— 25 2 11 16
20 25 9 13 16
20 25 8 16 —
30
e
Campionatopiloti
temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)
37 29
Factory Pads
Mescola Z04
numero giri
TO Ta l
piloti al via
Factory Brakes
6
MARC Marquez conquista la terza pole stagionale, mentre Bradl scatta dalla prima fila per l’ottava volta quest’anno. Michele Pirro conquista la seconda fila e per lui è il miglior risultato da quando è arrivato in Moto2. In 125 Maverick Viñales è il migliore in qualifica, per la terza volta. Nico Terol, invece, “cicca” la prima fila per la seconda volta consecutiva.
Dischi T-Drive
Va nov le em Nc b ia re
È bravo, ha il supporto dell’organizzazione che aveva puntato su di lui come inglese emergente, ma in Germania esplora tutte le vie di fuga. Sbaglia spesso e volentieri, cade, va dritto nella ghiaia.
marquez e Viñales, buona la terza
1. Yonny hernandez 1’25”255 alla media di 155,012 km/h 2. alex De angelis 1’25”314 3. Simone corsi 1’25”512 4. Stefan Bradl 1’25”528 5. Marc Marquez 1’25”564 6. Thomas luthi 1’25”566 7. Bradley Smith 1’25”595 8. Scott Redding 1’25”653 9. Yuki Takahashi 1’25”663 10. R. Krummenacher 1’25”680 11. Michele Pirro 1’25”753 12. Kenan Sofuoglu 1’25”764 13. Pol espargarò 1’25”829 14. andrea iannone 1’25”861 15. Max Neukirchner 1’25”882 16. esteve Rabat 1’25”893 17. Jules cluzel 1’25”910 18. aleix espargarò 1’25”937 19. claudio corti 1’25”996 20. Mike Di Meglio 1’26”006 21. alex Baldolini 1’26”070 22. Dominique aegerter 1’26”112 23. Jordi Torres 1’26”228 24. Xavier Simeon 1’26”286 25. Kenny Noyes 1’26”303 26. axel Pons 1’26”352 27. Mattia Pasini 1’26”504 28. anthony West 1’26”706 29. Ratthapark Wilairot 1’26”892 30. Ricard cardus 1’26”900 31. Robertino Pietri 1’26”960 32. Santiago hernandez 1’26”980 33. Valentin Debise 1’27”248 34. Steven Odendaal 1’27”475 35. Mashel al Naimi 1’28”264 36. Tommaso lorenzetti 1’28”970 PRiMaTO PReceDeNTe andrea iannone (Speed Up) nel 2010, in 1’25”629 alla media di 154,335 km/h
re 2 gi otto aP b PO re N 16 e au ot ST tob Ra re 23 lia Ma ot le tob Si re a
Bradley smith
Marc Marquez (Suter) in 1’24”733 alla media di 155,967 km/h Pole 2010: andrea iannone (Speed Up) in 1’24”982 a 155,510 km/h
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Combattente 8
Pole Position
Poleposition
Giriveloci
ge lu RM gli aN o 14 ia Re ag P. os ce to c 28 a iN ag Di o aN st aP o 4 Ol iS Sa set N tem Ma Ri bre NO 18 aR se ag tte ON m a b
È vero, prende paga da Marquez, ma resiste, non crolla davanti al suo pubblico e fa capire che la sfida avrà altri momenti a lui favorevoli. È un ragazzo robusto, grande incassatore, capace di lottare e di allungare. Non ci giriamo attorno, un pilota completo che sa già gestire la lotta per il mondiale.
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Alex De angelis
tavo; forse è in un momento migliore Michele Pirro. Tra quelli che non ricorderanno con piacere questa trasferta c’è di sicuro Aleix Espargaró, che si è ritrovato in ospedale, per fortuna senza gravi danni, dopo una brutta caduta. Anche Pasini non chiude con il sorriso e sente sempre vacillare il suo posto in squadra. Vacilla anche la MZ, che qui è di casa, che non ha sponsor e conquista un solo punticino con Max Neukirchner.
3
Convincente 8
come Sofuoglu e Iannone e gente molto più misurata come Corsi, che arriva davanti ad entrambi. Forse è il segno che non esiste ancora una ricetta vincente per primeggiare in questa categoria. Iannone fa un’altra gara che non convince e che si conclude con una posizione (quattordicesima) che è a dir poco castrante per un talento come il suo. Andrea non incide più nel mondiale: parte indietro perché fatica troppo in prova, si trova invischiato in gruppi nei quali si rischia troppo. Lo diciamo da un po’: il miglior talento italiano deve ripartire, possibilmente da una base stabile, per crescere, perché è bello girare con la Ducati nei test al Mugello, ma prima di diventare un personaggio della classe regina, bisogna vincere, possibilmente il mondiale, nelle categorie inferiori. Passiamo alla lotta tra i costruttori: la Suter comanda, a quota 198 punti, con la Kalex che arriva a quota 174 punti. Più indietro FTR e Tech3. La MotoBi, usata dal solo De Angelis, aggancia la Moriwaki campione del mondo in carica, che soffre il momento difficile del pilota di punta del team Gresini. Yuki Takahashi si ritira ed in classifica è ot-
SP apr ag ile Na
È vero, prende paga da Marquez, ma resiste, non crolla davanti al suo pubblico e fa capire che la sfida avrà altri momenti a lui favorevoli. È un ragazzo robusto, grande incassatore, capace di lottare e di allungare. Non ci giriamo attorno, un pilota completo che sa già gestire la lotta per il mondiale.
1. Marc Marquez Suter in 41’37”457 106,459 km alla media di 153,457 km/h 2. Stefan Bradl Kalex a 0”896 3. alex De angelis Motobi a 1”387 4. Randy Krummenacher Kalex a 3”413 5. Thomas luthi Suter a 4”185 6. Yonny hernandez FTR a 7”691 7. Scott Redding Suter a 10”606 8. Simone corsi FTR a 10”667 9. Jules cluzel Suter a 12”079 10. Michele Pirro Moriwaki a 12”337 11. Kenan Sofuoglu Suter a 13”197 12. Dominique aegerter Suter a 21”516 13. Pol espargarò FTR a 21”652 14. andrea iannone Suter a 21”827 15. claudio corti Suter a 22”238 16. Mike Di Meglio Tech 3 a 22”359 17. alex Baldolini Suter a 26”498 18. Xavier Simeon Tech 3 a 30”137 19. Mattia Pasini FTR a 34”023 20. Kenny Noyes FTR a 34”188 21. Jordi Torres Suter a 34”300 22. axel Pons Pons Kalex a 34”949 23. anthony West MZ-RE Honda a 49”149 24. Santiago hernandez FTR a 49”902 25. Ratthapark Wilairot FTR a 53”180 26. Robertino Pietri Suter a 57”673 27. Steven Odendaal Suter a 1’12”318 28. Ricard cardus Moriwaki a 1’12”943 29. Tommaso lorenzetti FTR a 1 giro 30. Mashel al Naimi Moriwaki a 1 giro RiTiRaTi Moriwaki al 24. giro Yuki Takahashi FTR al 20. giro esteve Rabat Tech 3 al 16. giro Bradley Smith Pons Kalex al 6. giro aleix espargarò MZ-RE Honda al 6. giro Max Neukirchner FTR al 3. giro Valentin Debise NON ha fiNiTO il PRiMO giRO Suter Julian Simon NON PaRTiTO Suter Mika Kallio
5
Stefan bradl
1’24”733 1’24”862 1’24”900 1’25”085 1’25”189 1’25”223 1’25”235 1’25”271 1’25”304 1’25”310 1’25”379 1’25”434 1’25”443 1’25”453 1’25”456 1’25”465 1’25”495 1’25”510 1’25”515 1’25”579 1’25”613 1’25”616 1’25”637 1’25”723 1’25”788 1’25”806 1’25”851 1’25”870 1’25”872 1’25”900 1’26”130 1’26”211 1’26”340 1’26”482 1’27”166 1’27”591 1’27”816 1’28”412
1’25”609 1’25”249 1’25”460 1’25”814 1’25”408 1’25”542 1’25”874 1’25”760 1’25”479 1’25”773 1’25”889 1’25”458 1’25”142 1’25”653 1’25”633 1’25”722 1’25”686 1’25”668 1’26”262 1’25”838 1’25”627 1’26”210 1’25”529 1’25”836 1’25”993 1’26”751 1’25”793 1’26”285 1’26”415 1’26”212 1’26”326 1’26”346 1’26”335 1’26”595 1’28”088 1’28”740 1’28”201 1’28”891
ca giu Ta gn lu o N 12 Ya gR gi aN ug BR no 25 eTa gN Ol gi a aN ug Da no
Fa paura 10
Spagna Germania Spagna Italia Spagna R. S. Marino Belgio Finlandia G. Bretagna Colombia Germania Svizzera Giappone Spagna Svizzera Spagna Francia Spagna Spagna Turchia Italia Francia G. Bretagna Spagna Italia USA Italia Svizzera Italia Francia Australia Thailandia Italia Venezuela Colombia Sudafrica Italia Qatar
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C’è solo un commento per il fenomeno spagnolo: fa paura. Veloce ed aggressivo, attacca senza pietà dall’inizio alla fine. Il futuro della Spagna ha anche la sua faccia. Ma attenzione, non si tratta di un miracolo o di un caso: dietro il talento di Marc c’è un lavoro di alto livello tra programmazione, investimento e strategia. Chi semina raccoglie.
Marc Marquez Stefan Bradl aleix espargarò Michele Pirro Julian Simon alex De angelis Xavier Simeon Mika Kallio Bradley Smith Yonny hernandez Max Neukirchner Thomas luthi Yuki Takahashi Pol espargarò Randy Krummenacher Jordi Torres Jules cluzel esteve Rabat axel Pons Kenan Sofuoglu Simone corsi Mike Di Meglio Scott Redding Ricard cardus andrea iannone Kenny Noyes claudio corti Dominique aegerter alex Baldolini Valentin Debise anthony West Ratthapark Wilairot Mattia Pasini Robertino Pietri Santiago hernandez Steven Odendaal Tommaso lorenzetti Mashel al Naimi
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Marc marquez
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.
PO ma RT gg Og io 15 allO fR m aN ag ci gio a
A sinistrA, lA spettAcolAre cAdutA di debise, che erA in lottA con pAsini. juliAn simon (60), Al rientro dopo l’infortunio Al gp cAtAlunyA, hA terminAto lA suA gArA dopo pochi metri.
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Le pagelle
Altraguardo
3
Alvia
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Moto2 Germania
167 120 84 82 79
6. Thomas luthi 77; 7. andrea iannone 66; 8. Yuki Takahashi 58; 9. Randy Krummenacher 52; 10. Julian Simon 49; 11. Michele Pirro 43; 12. Kenan Sofuoglu 39; 13. aleix espargaro 38; 14. esteve Rabat 37; 15. Jules cluzel 35; 16. Dominique aegerter 33; 17. Yonny hernandez 33; 18. Max Neukirchner 32; 19. Scott Redding 25; 20. anthony West 18; 21. alex Baldolini 18; 22. Pol espargaro 16; 23. Mattia Pasini 13; 24. Kev coghlan 11; 25. Mika Kallio 8; 26. Mike Di Meglio 7; 27. claudio corti 7; 28. Xavier Simeon 6; 29. Ratthapark Wilairot 4; 30. Ricard cardus 2; 31. axel Pons 1.
M4
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GP-4 RX
motosprint
19RCS
Distribuito da:
motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com
125 Germania di Enrico Borghi
Il vincitore Hector Faubel
«IL LIvELLo della gara è stato altissimo,
24.000 EuRo PER LA hoNdA Nsf250R Costerà 24.000 euro (IVA compresa) la Honda NSF250R, la Moto3 della Casa giapponese per la quale la scorsa settimana abbiamo erroneamente indicato un prezzo molto più basso. Prenotazioni e vendite in Italia saranno gestite dalla Gresini Racing.
Povero Zarco Di nuovo beffato: primo alla pari con Faubel, ma vittoria allo spagnolo per il giro più veloce
motosprint
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S
ACHSENRING – Visto che il cam-
pionato del mondo concede una pausa – la 125, come la Moto2, in California non ci sarà, questo fine settimana – sarebbe bene che i ragazzi italiani impegnati in questo campionato utilizzassero le vacanze per guardare un po’ di filmati. Cioè le gare che hanno corso loro, fino ad ora, e quelle degli altri. In particolare gli spagnoli e il francese Zarco. Magari da quelle immagini possono imparare qualcosa, perché se il
talento di Viñales non si può comprare, si possono comunque fare progressi cercando di capire cosa non sta funzionando nel gruppo italiano. Si può cercare di capire come guidano i migliori, ma soprattutto come gareggiano. Perché dalle nostre parti non c’è grinta, mordente, determinazione. Siamo a metà stagione, è il momento di farsi delle domande. Ad esempio: perché i due piloti del Team Italia FMI non hanno ancora un solo, misero, pun-
ed ero entusiasta dopo il traguardo perché pensavo di avere vinto io. Quando sullo schermo ho visto che Zarco mi aveva battuto, non riuscivo a crederci. Al di là della maniera in cui me l’hanno poi assegnata, questa vittoria mi serve per il morale. Avevo bisogno di un risultato simile e di una gara corsa con questa aggressività. Tra l’altro, grazie anche alla mia squadra che mi ha dato una grossa mano nel mettere a punto la ciclistica, ho vinto proprio su una delle piste che mi piacciono meno. È un segnale incoraggiante».
La voLata per La vittoria: suL traguardo FaubeL (55) e Zarco (5) sono aFFiancati. a destra, iL podio, con anche viÑaLes. in aLto, La voLata tra grotZkyJ (15) e schrötter (77).
to nella classifica di campionato? Sarebbe già incoraggiante trovare una risposta anche solo a questo quesito. Sarebbe bello, però, sapere anche perché non c’è un italiano nemmeno nella zona punti del GP Germania. Il migliore dei nostri è stato Simone Grotzkyj: diciassettesimo, a oltre 43 secondi dal vincitore. Luigi Morciano è stato diciannovesimo (dopo essere partito trentaduesimo), a oltre un minuto di distacco dal vertice. Francesco Mauriello è stato
ventiduesimo, a 1’24”. Alessandro Tonucci ha chiuso in venticinquesima posizione, subendo un distacco di 1’27”505. E pensare che Toni Finsterbusch è stato dodicesimo con una vecchia KTM messa insieme come si può... IL GP GERMANIA entrerà nella storia. Non solo per il bellissimo confronto tra sei piloti, ma soprattutto perché la vittoria è stata assegnata in base ad un giro veloce. Non all’ordine di arrivo. Hector
Faubel e Johann Zarco sul traguardo sono arrivati primi insieme, e le fotocellule avevano assegnato la vittoria a Zarco, per un solo millesimo di differenza. Però poi il video utilizzato dalla Race Direction ha “detto” che i due sono arrivati sulla linea del traguardo esattamente nello stesso istante. Non si può assegnare la vittoria a due piloti, così è stato necessario ricorrere alla discriminante del giro veloce, fatto segnare da Faubel – 1’27”867 – al termine dell’undicesimo passaggio. Ci si chiede cosa debba fare Zarco per vincere. A Barcellona era stato declassato in seconda posizione, dopo avere vinto, penalizzato per un sorpasso troppo aggressivo su Terol. Adesso la vittoria gli è stata scippata da un video. «Ho passato Faubel, lui ha resistito ma non ho mollato – ha spiegato Zarco, dopo la gara –. Pensavo di avere vinto, ho visto sul pannello elettronico che il mio nome era al vertice. Al rientro nel parco chiuso ho messo la mia moto nello spazio della prima posizione, poi mi sono venuti a dire che non avevo vinto io... Sono molto deluso dal modo in cui è stata decisa la classifica. Anche perché, pensando al titolo, una mia vittoria oggi avrebbe fatto la differenza. Quei 5 punti in più mi avrebbero fatto comodo». Zarco sta dando la caccia a Terol, quindi anche un solo punto potrebbe risultare, alla fine, decisivo. Lo spagnolo si è battuto fino a metà gara, ed è stato anche in testa, poi nel finale non è riuscito a mantenere il ritmo imposto da Faubel, Zarco, Viñales. Così alla fine è stato quarto. E adesso in classifica generale il suo vantaggio è di 32 punti. La gara si è decisa nell’ultimo giro, quando Faubel ha sferrato l’attacco. Né Zarco né Viñales si sono lasciati sorprendere, ma il sedicenne Viñales ha ceduto, anche se solo per un attimo, nel momento dello strappo finale e quindi ha perso il contatto sulla salita che porta alla bandiera a scacchi. E ha chiuso in terza posizione. Ora i ragazzi hanno circa un mese di pausa. La battaglia per il titolo proseguirà a Brno, il 14 agosto. In Repubblica Ceca riprenderà anche il cammino dei nostri: non si chiede una vittoria, da Brno a Valencia, ma almeno dei piazzamenti da top ten. Coraggio, si può fare!
1. hector faubel Aprilia in 39’57”979 99,117 km alla media di 148,800 km/h 2. Johann Zarco Derbi a 0”000 3. Maverick Viñales Aprilia a 0”272 4. Nicolas Terol Aprilia a 1”723 5. luis Salom Aprilia a 2”785 6. Sergio Gadea Aprilia a 6”786 7. Jonas folger Aprilia a 13”116 8. Sandro cortese Aprilia a 13”414 9. Danny Kent Aprilia a 13”710 10. Niklas ajo Aprilia a 29”090 11. alberto Moncayo Aprilia a 29”341 12. Toni finsterbusch KTM a 33”483 13. Jakub Kornfeil Aprilia a 34”357 14. Danny Webb Mahindra a 34”405 15. Jasper iwema Aprilia a 36”878 16. Marcel Schrotter Mahindra a 43”087 17. Simone Grotzkyj Aprilia a 43”123 18. louis Rossi Aprilia a 52”487 19. luigi Morciano Aprilia a 1’01”936 20. Giulian Pedone Aprilia a 1’04”494 21. Sturla fagerhaug Aprilia a 1’05”804 22. francesco Mauriello Aprilia a 1’05”900 23. Joan Perello Aprilia a 1’24”205 24. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 1’27”327 25. alessandro Tonucci Aprilia a 1’27”505 26. alexis Masbou Aprilia a 1 giro 27. felix forstenhaeusler Honda a 1 giro RiTiRaTi Aprilia al 27. giro adrian Martin Aprilia al 27. giro harry Stafford KTM al 24. giro luca Gruenwald Derbi al 21. giro efren Vazquez KTM al 20. giro Peter Sebestyen Honda al 9. giro Marvin fritz Aprilia al 4. giro Jack Miller Aprilia al 3. giro Miguel Oliveira Aprilia al 3. giro Taylor Mackenzie
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Campionatopiloti Nicolas Terol Johann Zarco Maverick Viñales Jonas folger Sandro cortese
numero giri
36 27
CATENE CORONE PIGNONI
1. 2. 3. 4. 5.
225 143 22 21
25 20 2 4
33
25 20 16 — 4
13 20 16 9 8
6
1. aPRilia 2. DeRBi 3. MahiNDRa 4. KTM
Maverick Viñales (Aprilia) in 1’27”477 alla media di 151,075 km/h Pole 2010: Marc Marquez (Derbi) in 1’26”053 alla media di 153,575 km/h.
NG
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Va nov le em Nc b ia re
Poleposition
1. hector faubel 1’27”867 alla media di 150,404 km/h 2. Sergio Gadea 1’28”085 3. luis Salom 1’28”114 4. Johann Zarco 1’28”136 5. Danny Kent 1’28”181 6. Maverick Viñales 1’28”184 7. Nicolas Terol 1’28”205 8. efren Vazquez 1’28”287 9. Sandro cortese 1’28”301 10. Jonas folger 1’28”378 11. adrian Martin 1’28”562 12. alberto Moncayo 1’28”802 13. Jasper iwema 1’28”987 14. Toni finsterbusch 1’28”992 15. harry Stafford 1’29”006 16. Jakub Kornfeil 1’29”043 17. Niklas ajo 1’29”120 18. Danny Webb 1’29”217 19. Marcel Schrotter 1’29”278 20. louis Rossi 1’29”310 21. Miguel Oliveira 1’29”506 22. luca Gruenwald 1’29”610 23. luigi Morciano 1’29”634 24. Simone Grotzkyj 1’29”716 25. Giulian Pedone 1’29”832 26. alexis Masbou 1’29”946 27. francesco Mauriello 1’30”129 28. Joan Perello 1’30”148 29. Taylor Mackenzie 1’30”244 30. Sturla fagerhaug 1’30”260 31. Zulfahmi Khairuddin 1’30”297 32. Peter Sebestyen 1’30”527 33. alessandro Tonucci 1’30”993 34. Marvin fritz 1’31”050 35. f. forstenhaeusler 1’31”112 36. Jack Miller 1’31”901 PRiMaTO iMBaTTuTO Gabor Talmacsi (Aprilia) nel 2007, in 1’26”909 alla media di 152,062 km/h
e
1’27”477 1’27”808 1’27”865 1’27”992 1’28”067 1’28”178 1’28”316 1’28”344 1’28”390 1’28”626 1’28”651 1’28”704 1’28”721 1’28”752 1’28”778 1’28”822 1’28”929 1’29”062 1’29”171 1’29”226 1’29”307 1’29”446 1’29”450 1’29”523 1’29”628 1’29”680 1’29”725 1’29”739 1’29”825 1’29”905 1’30”227 1’30”602 1’30”606 1’31”273 1’31”431 1’31”655
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1’28”323 1’28”215 1’28”614 1’28”049 1’28”118 1’28”339 1’28”412 1’28”480 1’28”464 1’29”300 1’28”935 1’28”871 1’28”852 1’29”184 1’28”443 1’29”249 1’29”915 1’29”208 1’29”366 1’29”125 1’29”280 1’29”896 1’29”239 1’29”766 1’29”292 1’30”047 1’29”494 1’29”710 1’29”203 1’29”275 1’30”169 1’30”829 1’29”797 1’31”082 1’31”501 1’31”261
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Spagna Spagna Spagna Spagna Spagna Francia Spagna Spagna Germania G. Bretagna Portogallo Spagna Germania Finlandia Germania G. Bretagna Malesia Italia Italia G. Bretagna G. Bretagna Francia Francia Olanda Germania Austria Norvegia Germania Svizzera Rep. Ceca Italia Ungheria Spagna Italia Germania Germania
Giriveloci
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Alvia
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125 Germania
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6. hector faubel 90; 7. efren Vazquez 90; 8. luis Salom 76; 9. Sergio Gadea 71; 10. Danny Kent 46; 11. Jakub Kornfeil 34; 12. adrian Martin 30; 13. Miguel Oliveira 30; 14. alberto Moncayo 28; 15. Simone Grotzkyj 19; 16. Taylor Mackenzie 15; 17. Marcel Schrotter 15; 18. Zulfahmi Khairuddin 13; 19. louis Rossi 13; 20. Niklas ajo 11; 21. Danny Webb 10; 22. alexis Masbou 10; 23. hiroki Ono 8; 24. Jasper iwema 7; 25. Toni finsterbusch 4; 26. John McPhee 1; 27. Josep Rodriguez 1.
Superbike Polemica gomme, la parola alla Pirelli di Paolo Gozzi - foto Zac, Getty Images, Alex Photo
Giorgio Barbier: «Biaggi dice che le gomme non vanno bene sull’Aprilia ma fanno volare la Ducati? Non è vero. Possiamo dimostrarlo»
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ARLOS Checa è al comando del Mondiale Perché il fornitore unico Pirelli finora ha portato gomme più adatte alla Ducati che alle quattro cilindri? L’interrogativo è sorto quando lo spagnolo dominava la scena (otto vittorie e due terzi posti nelle prime dodici gare) e non si è sopito dopo i quattro trionfi consecutivi centrati dalle quattro cilindri ad Aragon e Brno (due Biaggi, altrettanti Melandri). Fermo a quota due successi in sedici corse, contro i dieci in totale della trionfale stagione scorsa, Biaggi non le ha mandate a dire: «Nel 2010 c’era una gomma perfetta per la RSV4 ma la Pirelli l’ha ritirata. Quelle attuali non vanno bene sull’Aprilia, mentre fanno volare la Ducati». Il direttore tecnico Luigi Dall’Igna ha ribadito il concetto pochi attimi prima del via di Brno: «Abbiamo atteso oltre mezza stagione prima di dire la nostra, perché volevamo analizzare con calma i dati e capire perché non stavamo offrendo le stesse prestazioni. Adesso abbiamo un’idea molto precisa di
quello che non va: avremmo bisogno di gomme più morbide, come la 561 che non viene più prodotta. Ci chiediamo perché». La fornitura unica di gomme doveva essere la panacea di tutti i mali ma in realtà neanche con una sola marca ci sarà mai l’equilibrio perfetto. Tanto che, sia in Superbike che in MotoGP, il monogomma è al centro delle discussioni. C’è da sottolineare che l’impostazione dei due monogomma è molto diversa: l’obbiettivo principale della Pirelli è sviluppare soluzioni che, per la maggior parte, possano essere trasferite nella produzione dalla serie. Le coperture Superbike vengono prodotte con lo stesso procedimento industriale utilizzato per quelle stradali e hanno un costo di circa 300 euro, un decimo rispetto alle gomme “prototipo” che la Bridgestone porta in MotoGP. Qui la fornitura è gratuita mentre in Superbike ogni team paga una somma forfettaria di 55.000 a pilota, test invernali inclusi. In vista del prossimo round di Silverstone (31 luglio) e della volata Mondiale tra Checa,
Biaggi e Melandri racchiusi in appena 53 punti (su 250 da assegnare) le gomme resteranno un argomento strategico. Il paddock è pieno di tensioni e l’interrogativo che ricorre con frequenza sempre maggiore è il seguente: è vero che Biaggi e l’Aprilia non hanno la gomma giusta e che la Pirelli, magari involontariamente, sta favorendo la Ducati? LO ABBIAMO chiesto a Giorgio Barbier, responsabile sviluppo della marca italiana per il settore moto. L’ingegnere milanese lavora in Superbike dal 1989, quando la Pirelli centrò il titolo iridato con Fred Merkel e la Honda, sorprendendo Michelin e Dunlop che allora erano impegnate in forma ufficiale. Dal 2004 Pirelli è fornitore unico. Perché non portate più la 561 che piaceva così tanto a Biaggi? «Biaggi ha vinto lo scorso campionato andando sempre a podio e per farlo ha utilizzato in gara fino a sei diverse soluzioni anteriori e sei posteriori. Ha vinto le sue dieci gare
Nessun favoritismo
utilizzando cinque posteriori diverse. La 561 fu una di quelle e venne introdotta a Misano, dove Biaggi vinse entrambe le manche. La portammo anche a Brno, dove Max vinse una gara. Se Aprilia sembrava avesse un vantaggio costante nell’utilizzarla, altri team ebbero alterne fortune. Crutchlow con la Yamaha e Rea con la Honda con la 561 hanno vinto alcune gare ma in altre ebbero problemi importanti di messa a punto e durata. Questo è il motivo per cui decidemmo di seguire un’altra linea di sviluppo. Le gare sono il momento più veritiero di verifica e non possiamo permetterci di avere del materiale che non soddisfa la maggior parte dei team». A Brno, dopo gara 1, Biaggi in TV ha detto: «Non siamo a posto con le gomme, lo capisci guardando il tempo sulla distanza molto più lento del 2010». È vero: il risultato non è cambiato ma stavolta Max ha impiegato quasi 10 secondi in più a coprire i 20 giri. Perché? «Il grip della pista di Brno è degradato notevolmente dopo la riasfaltatura di due
anni fa, me lo avevano detto i piloti locali sia moto che auto. Sapevamo che c’erano ondulazioni nelle frenate, parti molto consumate nelle accelerazioni ma ho preferito attendere i dati. In più, le notti di venerdì e sabato dei violenti temporali hanno lavato ogni traccia di gommatura accumulata, diminuendo l’aderenza. Non è stato un problema tecnico specifico della Superbike: tutte le classi, indistintamente, hanno perso circa mezzo secondo al giro rispetto lo scorso anno. E la Superpole, sebbene più competitiva di quella dello scorso anno, non ha battuto il record di Crutchlow con la Yamaha». Anche a Misano si è girato più piano dell’anno scorso. Però ad Assen Checa sul giro in gara è stato addirittura più veloce di Valentino Rossi con la Ducati MotoGP. Perché risultati così diversi? «Per Misano, come a Brno, ha avuto una forte influenza la pioggia pre-gara. Assen era stata più sfortunata lo scorso anno. La nostra fornitura deve garantire lo spettacolo in gara e la competitività. Il nostro prodot-
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carlos checa dietro max biaggi e marco melandri. sono rispettivamente primo, secondo e terzo in campionato, racchiusi in 53 punti.
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Superbike Polemica gomme, la parola alla Pirelli
to deve permettere ai piloti di trovare interpretazioni diverse della gara, con sorpassi e rendimenti dipendenti dalla singola strategia e dal duro lavoro di tecnici e ingegneri. È il nostro principale obbiettivo». Gli appassionati sentono parlare di “monogomma” e pensano che la scelta sia obbligata. In realtà nel 2011 avete sfornato tantissime novità. Quante? «Negli otto round disputati abbiamo portato complessivamente ventitré soluzioni, di cui tredici inedite». In ogni round ciascun pilota dispone di una scelta che varia da tre a cinque soluzioni per il posteriore. Visto che ne avete avute 23 a disposizione, come vi siete orientati nella scelta? «In base a quattro linee decisionali: 1) temperature che possiamo trovare nel Paese per selezionare la gamma da mettere a disposizione. A Donigton avevamo 5 gradi sull’asfalto, a Brno 55, è chiaro che sono necessarie soluzioni molto diverse. 2) esperienza dell’anno precedente che ci permette di centrare la selezione. 3) evoluzione del medesimo prodotto per la gamma futura. 4) stato dell’arte dello sviluppo odierno e necessità di verifica in diverse gare sullo stesso materiale. Esempio: la soluzione soft di Misano aveva grip ma non percorreva che metà gara ma a Brno è stata usata da tutti con i risultati che avete visto». Nelle ultime due stagioni, Ducati ha avuto spesso problemi con le gomme. Nel 2010 Checa a Brno ebbe problemi di tenuta, arrivando solo sesto e nono, lontanissimo dai primi. Perché quest’anno ha fatto terzo, attaccato a Biaggi e Melandri, e nelle altre gare ha fatto la differenza utilizzando coperture più soffici degli altri? «L’utilizzo della soluzione più soffice e la capacità di portarla a fine gara è il principale obiettivo di lavoro che pilota, ingegneri del chi vuole pensare male... troverà sospetti i complimenti di barbier a checa dopo una delle sue vittorie.
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team, delle sospensioni, freni e pneumatici svolgono nei due giorni di prova e, spesso, anche tra gara 1 e 2. Per esempio Michel Fabrizio, che con la Suzuki del team Alstare sta facendo una stagione notevole, ha utilizzato più spesso di Checa soluzioni cosidette morbide». La Superbike è il campionato delle derivate dalla serie ma voi fate sviluppo molto spinto introducendo un gran numero di evoluzioni. Non sarebbe meglio puntare su un numero più ridotto di soluzioni? «Pirelli ha un modello di fornitura unico ed è una delle ragioni della sua longevità. L’implementazione continua ci permette di mantenere l’obbiettivo sulle esigenze dei costruttori e piloti. Se non evolvessimo gli pneumatici molti sforzi di piloti, Case e team verrebbero vanificati in un’uniformità plafonata dalla resa degli stessi. Portando gomme sempre più performanti permettiamo loro di esprimere il potenziale e così cresciamo insieme. L’altro nostro obiettivo è il continuo miglioramento della gamma di vendita in ambito racing e stradale sportivo; di tutto questo materiale, solo quello che dimostra costanza di prestazione e adattamento a diverse situazioni di temperatura ed asfalti entra nella gamma dell’anno seguente». Questo inverno c’è stato un solo test di gruppo, per altro non a ranghi completi e avversato dal maltempo, a Portimao. Siete partiti con meno dati rispetto al passato, questo ha complicato i vostri processi di sviluppo e selezione? «Per regolamento lo sviluppo viene affidato a sette team delegati dalla Casa che rappresentano (Althea Ducati, Aprilia, BMW Motorrad, Kawasaki PBM, Yamaha, Honda Ten Kate, Suzuki Alstare, ndr) e queste squadre vengono seguite spesso anche nel corso delle loro prove private. Cosi possiamo testare del materiale nuovo o, semplicemente,
«Non giochiamo al risparmio sulla pelle dei piloti o dello spettacolo»
aumentare la mole di dati a nostra disposizione. Nel corso del Mondiale non facciamo cambiamenti fondamentali (carcasse, profili, dimensioni) che potrebbero evidenziare differenze di reazioni su ciclistiche, elettroniche o stili di guida, ma solo adeguamenti di mescole battistrada». Rispondendo agli interrogativi posti da Biaggi e dall’Aprilia avete fatto capire che un solo test non basta e che occorre ritornare al passato, con più test di gruppo. La BMW, per esempio, ha girato sempre da sola e adesso si lamenta anche lei di non avere la gomma “giusta”. Avremo novità già dal prossimo inverno? «In passato facevamo diversi test di gruppo ma da un paio d’anni questo spirito si è perso. Le squadre preferiscono provare in privato, spendendo più risorse ma evitando confronti. Posso capirlo per chi è un po’ indietro rispetto gli altri o vuole sviluppare una moto prima di confrontarsi con gli altri. Ma questa dispersione non è un bene per la Superbike e non rende agevole il nostro lavoro. Per questo auspichiamo il ritorno ai test condivisi che ci permettano di preparare le gare su una base maggiore d’informazioni». Perché la Bridgestone in MotoGP porta due sole gomme, molto dure, e la Pirelli invece offre una scelta molto più vasta con tendenza al soffice? «Non siamo in Superbike solo per promuovere il nostro marchio o promuovere prodotti di vendita diversi da quelli con cui corriamo, ma per creare insieme a piloti, squadre e case i prodotti che tutti possono poi acquistare. Le gomme con cui Biaggi, Melandri, Checa corrono e vincono sono già sugli espositori dei nostri rivenditori o lo saranno l’anno prossimo al fine delle verifiche che svolgiamo durante il Campionato. Per questa ragione non giochiamo al risparmio sulla pelle dei piloti o dello spettacolo». In MotoGP si lamentano perché manca lo spettacolo e vorrebbero che la Bridgestone portasse gomme meno critiche per livellare i valori. In Superbike ci divertiamo perché Pirelli ha l’obbiettivo di far vincere tutti? «Vi racconto un episodio. Due anni fa a un test a Monza portammo diversi anteriori da provare e Haga, allora in Ducati, ne trovò uno che gli garantì quasi sette decimi di vantaggio al giro. Il resto dei team di sviluppo trovarono la stessa soluzione ininfluente, poco adatta o persino pericolosa. Dovemmo discutere con Ducati ma togliemmo quella soluzione dalla lista senza esitare. Non è
«Non abbiamo interesse a sviluppare gomme che diano un grande vantaggio a una sola Casa; meglio un prodotto che porti un piccolo beneficio a tutti» nostro interesse sviluppare pneumatici che diano un grande vantaggio a una sola Casa ma creare prodotti che portino un piccolo miglioramento per tutti: in questo modo siamo certi di portare sul mercato prodotti che incontreranno facilmente consenso verso tutti gli utenti dei diversi Marchi motociclistici. E ogni anno facciamo un piccolo passo in avanti». Per regolamento la FIM può cambiare le gomme ai 4 piloti della prima fila con altre dello stesso tipo depositate da Pirelli prima dell’inizio del week-end. In questa stagione non è mai stato fatto il cambio d’ufficio. Perché? «È una scelta della FIM, di Infront o di qualunque team che lo richieda espressamente». Checa, Biaggi e Melandri si giocano il Mondiale in volata: introdurrete altre soluzioni mai provate da nessuno negli ultimi cinque round? «I piani per le produzioni della seconda parte della stagione prevedono l’introduzione di alcune nuove soluzioni, a seconda di come procederanno le prossime gare. Dobbiamo definire la gamma di prodotti da introdurre sul mercato nel 2012 e ci mancano ancora alcuni tasselli». Il regolamento impone un limite nel numero di pneumatici utilizzabili in prove e gara, attualmente fissato in undici anteriori (una in più per chi fa la Superpole) e quindici posteriori. Sono in vista novità 2012? «No. Il sistema è collaudato, va bene e non prevediamo cambiamenti». Pirelli ha un accordo con Infront per la fornitura unica che scade a fine 2012. Lo avete già esteso? «Ci stiamo lavorando perché il nostro obbiettivo è continuare ad essere partner di questo bellissimo campionato». motosprint
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Cross MX1 GP Lettonia di Enzo Tempestini
Supersonico
Cairoli domina, due vittorie. Desalle crolla, due volte ottavo. Tony vola in campionato
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EGUMS - Antonio Cairoli autografa la sua prestazione in Lettonia con la “firma” che da sempre contraddistingue le sue vittorie più belle, il “nac nac”. Ottavo podio su dieci gare, settimo consecutivo, terza vittoria assoluta ma la prima doppietta di questa stagione. Cairoli c’è, quello vero! Kegums lo aveva visto vincitore nel 2009 quando, al suo primo campionato in MX1, diede il colpo di grazia il mondiale portandosi a oltre 50 punti di vantaggio in classifica generale. Dopo questa gara, i punti di vantaggio sono quarantadue, ma non è tanto il fattore matematico a preoccupare i suoi avversari,
quanto quello prestazionale. Cairoli è tornato prepotentemente a guidare la sua tre e mezzo in maniera impeccabile. Dal sabato della Germania le prime avvisaglie per i suoi avversari si erano manifestate sotto forma della vittoria in qualifica, nella terra dell’est c’è stata la sua zampata vincente, secca e impeccabile, da KO per tutti. Una stoccata uscita dal manubrio del siciliano che suona come uno sfrontato attacco al titolo. Al primo via è scattato motosprint
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Cairoli gradisCe partiColarmente la pista lettone. il luogo ideale per Centrare la prima doppietta della stagione. Ha preCeduto in entrambe le gare Frossard e bobrysHev. il vantaggio di tony su desalle, anCora FuoriForma, è salito a 42 punti. motosprint
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Cross MX1 GP Lettonia A provAre A contrAstAre cAiroli (senzA successo) ci hAnno provAto FrossArd (183) e BoBryshev (777). non hA grAdito molto lA pistA philippAerts (19), due volte quinto. Ancor peggio hA FAtto desAlle (25). due volte ottAvo.
Le pagelle Antonio Cairoli sfruttando al massimo la posizione alla corda ma soprattutto sfruttando tutto il suo potenziale in fase di partenza. Solo Nagl ha provato a contrastarlo ma gli è bastato meno di mezzo giro per portarsi al comando. Da quel momento non c’è stata storia. Alle sue spalle hanno tentato di riprenderlo, primo fra tutti il russo Bobryshev. Dopo la doppia vittoria di settimana scorsa tutti si attendevano l’attacco al campione ma con un Cairoli come quello visto a Kegums c’è stato ben poco da fare. Per “Bobby”, da attaccante ad attaccato il passo è stato breve e, infatti, a due giri dal termine, ha dovuto cedere la seconda posizione all’arrembante Frossard che ha eseguito un finale di gara da consumato campione. Attacco conclusivo che l’ha portato dritto a mordere il parafango posteriore della KTM di Cairoli che, proprio nell’ultimo giro, ha trovato sulla sua strada qualche doppiato che ha rischiato di rovinare il successo del siciliano. Frossard è arrivato in volo, attaccato al vincitore anche se è parso chiaro che negli ultimi giri, Tony ha amministrato. Terzo Bobryshev che ha retto bene agli attacchi di Nagl, voglioso di tornare nei piani alti delle classifiche. Quinto ha chiuso David Philippaerts, distanziato di venticinque secondi dal vincitore. Sesto al primo passaggio è rimasto attaccato ai migliori per metà del tempo motosprint
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ma poi ha perso lentamente contatto con il gruppo che si giocava le posizioni del podio. David ha recuperato soltanto su Desalle, caduto in un contatto con Frossard. Il belga, ancora alle prese con problemi alla spalla destra, ha dovuto cedere il passo anche a De Dycker che ha retto bene fino alla fine. Buon recupero di Davide Guarneri che proprio non riesce a scattare bene con la sua Kawasaki ma che lentamente si sta riprendendo dopo un periodo non fortunato. Diciassettesimo al primo giro ha terminato all’undicesimo posto. AL VIA della seconda frazione, scatto felino di Cairoli che si è trovato quasi a contatto con Frossard ma entrambi si sono allontanati di quel poco per passare indenni la seconda curva e proiettarsi al primo salto guardandosi negli occhi. Uno sguardo che è durato una frazione di secondo ma con il quale si sono detti tutto. Primo giro al cardiopalmo con doppio scambio di posizione tra i due che sono arrivati a fine della prima tornata, quasi appaiati. Ma l’asso nella manica di Cairoli a Kegums è proprio l’ultimo tratto del percorso, quelle che oramai potrebbero essere etichettate come le Tony’s waves. Una serie di gobbe che spezzano il ritmo e le braccia. Il siciliano vola su quelle dune di sabbia, gli altri stentano. È bastato quel tratto per far si che Anto-
Si amalgama con la sua KTM come nei giorni migliori e come solo lui è in grado di fare. Strabilia il pubblico con una guida fluida e redditizia.
Strabiliante 9
Steven Frossard Il debuttante di lusso nella MX1 continua a sorprendere. Si avvicina al secondo posto di Desalle e se troverà continuità diventerà scomodo per molti.
Minaccioso 8
Rui Goncalves Prima manche nella norma ma prova di forza nella seconda. Insidia il terzo posto di Bobryshev con una grande rimonta che vale molto.
Convincente 8
Shaun Simpson È l’ombra del pilota coriaceo che ci ricordiamo in sella alla KTM 250 4T. In questo campionato non è mai riuscito ad entrare in gioco.
Disperso 4
nio si presentasse alla fine del primo giro di nuovo in testa al gruppo anche se di pochi metri. Frossard non ha mollato la presa per metà manche ma il ritmo imposto da Tony l’ha consigliato ad amministrare il secondo posto. Alle loro spalle ancora Bobryshev che ha approfittato di un errore di Desalle nei primi giri per portarsi in scia dei battistra-
da. Il russo, nel finale, si è dovuto impegnare per non lasciare strada al compagno di squadra Goncalves. Quinto, David Philippaerts in rimonta da metà gruppo dopo un avvio non ottimale. Settimo Tanel Leok con la TM. Caduto in partenza Nagl, che ha recuperato fino al decimo posto. Guarneri, nono allo start è calato alla distanza terminando al dodicesimo posto.
Hanno detto Antonio Cairoli «È da qualche gara che ho iniziato a lavorare mentalmente per cercare di trovare una maggiore concentrazione nei primi giri, per non perdere tempo prezioso e oggi tutto è riuscito alla perfezione. Nonostante la doppia vittoria non penso ancora al campionato. Mancano tante manche al termine, e non faccio mai i conti. La prossima gara sarà a Lommel, in Belgio, la mia seconda patria, vado lì per vincere».
Steven Frossard «Nella prima manche sono partito male e ho accusato un indurimento alle braccia. Ho preso un buon ritmo soltanto dopo venti minuti ma non è stato sufficiente per battere Cairoli. Nella seconda manche, dopo che con Cairoli ci siamo scambiati le posizioni, ho iniziato a sentire dei rumori che provenivano dal forcellone e mi sono preoccupato di mantenere il secondo posto. Non avevo capito che era la slitta della catena che era andata fuori posto». motosprint
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Cross MX1 - MX2 Paddock
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1. Antonio Cairoli
Italia
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2. Clement Desalle
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3. Steven Frossard
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4. Evgeny Bobryshev
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11/14 15/20 13/10 15/16 18/18 13/14 22/18 25/25 20/20
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5. Maximilian Nagl
Germania
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20/15 20/25 20/22 16/15 14/12
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20/16 25/22 20/14 25/12 25/25 13/0
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18/15 14/11 18/14 18/11
6. David Philippaerts 282; 7. Rui Goncalves 281; 8. Steve Ramon 229; 9. Ken de Dycker 228; 10. Xavier Boog 215; 11. Jonathan Barragan 214; 12. Tanel Leok 169; 13. Kevin Strijbos 165; 14. Anthony Boissiere 135; 15. Shaun Simpson 125; 16. Davide Guarneri 122; 17. Gregory Aranda 61; 18. Marcus Schiffer 55; 19. Carlos Campano Jimenez 52; 20. Marc de Reuver 44; 21. Matthias Walkner 27; 22. Jason Dougan 26; 23. Günter Schmidinger 22; 24. Christian Craig 21; 25. Manuel Monni 19; 26. Benjamin Townley 15; 27. Loic Leonce 15; 28. Brad Anderson 12; 29. Gert Krestinov 11; 30. Ivo Steinbergs 10; 31. Martin Barr 8; 32. Luis Correia 7; 33. Antonio Jorge Balbi 6; 34. Herjan Brakke 6; 35. Kevin Wouts 5; 36. Roberto Castro Miranda 5; 37. Remi Nyegaard 3; 38. Hugo Basaula 3; 39. Weston Peick 3; 40. Jeremy Delince 2; 41. Yentel Martens 2; 42. Joao Paulino da Silva 2; 43. Kim Lindström 2; 44. Santtu Tiainen 2; 45. Luis Correa 1; 46. Alvaro Lozano Rico 1; 47. Cedric Lieber 1; 48. Cedric Soubeyras 1.
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MX2 La lotta tra Herlings e Searle aiuta Roczen
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Mondialepiloti
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1. Roczen (KTM) 20 giri in 40’24”762; 2. Herlings (KTM) a 13”947; 3. Searle (Kawasaki) a 18”712; 4. Anstie (Kawasaki) a 19”082; 5. Osborne (Yamaha) a 37”594; 6. Kullas (Yamaha) a 52”396; 7. Teillet (Suzuki) a 1’00”394; 8. Nicholls (KTM) a 1’14”291; 9. Karro (Honda) a 1’16”269; 10. Paulin (Yamaha) a 1’17”747; 11. Lupino (Husqvarna) a 1’18”528; 12. Petrov (Yamaha) a 1’47”133; 13. Tixier (KTM) a 1’53”756; 14. Söderberg (Kawasaki) a 2’01”621; 15. Heibye (KTM) a 1 giro; 16. Kras (Suzuki); 17. Smitka (TM); 18. Booker (KTM); 19. Lieber (KTM); 20. R. Justs (Honda); 21. Rauchenecker (KTM); 22. Aubin (KTM); 23. Monticelli (Honda) a 2 giri; 24. Cociu (Honda); 25. Rukstela (Suzuki); 26. Golovkin (Kawasaki); 27. Zanoni (Honda) a 4 giri; 28. Tonus (Yamaha) a 6 giri; 29. Triest (KTM) a 11 giri; 30. Leib (Husqvarna) a 13 giri; 31. Butron Oliva (KTM) a 17 giri; 32. Ivanovs (Kawasaki).
22 B
SONO tornati in pista anche i Veteran per il terzo dei sei GP di questa stagione e lo svedese Mats Nilsson, campione del mondo in carica, ha fatto segnare la sua seconda doppietta di stagione. Nella prima gara ha guidato il gruppo dal primo all’ultimo passaggio, nella frazione finale, dopo essere partito in testa, è scivolato ed è stato costretto a rimontare dall’ottava posizione. Nulla hanno potuto il finlandese Ismo Vehkonen (cugino di Pekka Vehkonen iridato nel 1985 con la Cagiva 125), secondo assoluto con due secondi posti e l’inglese Philip Mercer, terzo dopo due terzi posti di manche. Migliore degli italiani, Rodolfo Pessina, diciassettesimo nell’assoluta.
1. Roczen (KTM) 20 giri in 39’00”838; 2. Searle (Kawasaki) a 10”995; 3. Herlings (KTM) a 16”150; 4. Tonus (Yamaha) a 20”418; 5. Anstie (Kawasaki) a 26”496; 6. Aubin (KTM) a 37”072; 7. Osborne (Yamaha) a 39”118; 8. Paulin (Yamaha) a 40”202; 9. Kullas (Yamaha) a 41”608; 10. Teillet (Suzuki) a 1’02”232; 11. Butron Oliva (KTM) a 1’15”764; 12. Nicholls (KTM) a 1’19”552; 13. Tixier (KTM) a 1’31”698; 14. Petrov (Yamaha) a 1’36”192; 15. Karro (Honda) a 1’38”372; 16. Lupino (Husqvarna) a 1’41”557; 17. Leib (Husqvarna) a 1’42”000; 18. Triest (KTM) a 2’08”300; 19. Kras (Suzuki) a 1 giro; 20. Söderberg (Kawasaki); 21. Zanoni (Honda); 22. Booker (KTM); 23. Rauchenecker (KTM); 24. Smitka (TM); 25. Lieber (KTM); 26. R. Justs (Honda); 27. Golovkin (Kawasaki); 28. Monticelli (Honda); 29. Cociu (Honda) a 3 giri; 30. Ivanovs (Kawasaki) a 6 giri; 31. Charlier (Yamaha) a 19 giri; 32. Rukstela (Suzuki); 33. Heibye (KTM) a 20 giri.
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una caduta non feRma nILsson
Secondamanche
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Mondiale veterans
Primamanche
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ASSISTENZA qUALIFICATA RObERTO PEGORARO TECNICO ÖHLINS L’ingegner Roberto Pegoraro è il nuovo uomo delle sospensioni del Racing Service Andreani. È presente in tutti i GP e si occupa dell’assistenza dei piloti che usano in gara le sospensioni Öhlins. Roberto è conosciuto nell’ambiente non solo per la sua competenza tecnica, nel 2008 ha vinto il titolo italiano della MX1.
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ROMPERSI una spalla nell’effettuare la prova fonometrica non è cosa che capita tutti i giorni. È quanto successo al tecnico britannico della FIM. Andy Sammers che, mentre era intento ad effettuare il rilevamento dei decibel emessi dalla moto di Gautier Paulin, è rimasto vittima di un insolito incidente. Nel momento di massima apertura del gas la Yamaha è schizzata in aria come impazzita ed il tecnico nel tentativo di trattenerla, si è fratturato la spalla destra. Il cambio della YZF 250 è passato improvvisamente dal folle alla prima marcia, per evitare che la cosa si ripeta, dalla prossima gara verrà reso obbligatorio l’azionamento della frizione durante il controllo fonometrico...
Mondialepiloti
AN pri DA le
ROCZEN è soltanto sesto nelle prequalifiche, Paulin segna il miglior tempo. Nella qualifica il tedesco si lancia verso la prima curva come al suo solito, guadagnando la testa della corsa. Alle sue spalle tentano di impensierirlo Paulin, secondo fino a un giro dal termine e Herlings che ha la meglio proprio del francese e conquista il secondo posto. Per Roczen è stata la nona vittoria in qualifica su dieci. Quindicesimo Lupino, ventisettesimo Monticelli, mentre non ha preso il via Del Segato, a causa dei postumi dell’incidente stradale della settimana precedente.
fonoMetriCa PeriColosa
1. Cairoli (KTM) 20 giri in 40’14”909; 2. Frossard (Yamaha) a 5”972; 3. Bobryshev (Honda) a 17”125; 4. Goncalves (Honda) a 20”181; 5. Philippaerts (Yamaha) a 24”390; 6. Ramon (Suzuki) a 25”439; 7. Leok (TM) a 27”268; 8. Desalle (Suzuki) a 39”859; 9. De Dycker (Honda) a 43”339; 10. Nagl (KTM) a 46”707; 11. Barragan (Kawasaki) a 52”144; 12. Guarneri (Kawasaki) a 1’02”042; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’13”115; 14. Campano Jimenez (Yamaha) a 1’33”748; 15. Simpson (Honda) a 1’38”945; 16. Schiffer (Suzuki) a 1’51”815; 17. Walkner (KTM) a 1’52”415; 18. De Reuver (Yamaha) a 1 giro; 19. Krestinov (Kawasaki); 20. Steinbergs (Kawasaki); 21. Freibergs (Honda); 22. Eriksson (Kawasaki); 23. Kaurit (KTM); 24. Apfelbaums (Honda) a 2 giri; 25. Boog (Kawasaki) a 13 giri; 26. Gelazninkas (Kawasaki); 27. Strijbos (Suzuki) a 14 giri; 28. Aranda (Kawasaki); 29. Bucas (Honda) a 16 giri; 30. Tyletski (KTM) a 17 giri.
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nono centRo peR Roczen
HA SFRUTTATO al meglio il fattore campo l’estone Ratsep Priit (sopra) che si è aggiudicato entrambe le gare riservate alla EMX2. Dopo un inizio di stagione travagliato a causa di qualche infortunio, ha approfittato della perfetta conoscenza del tracciato, per regolare i suoi avversari con due nette vittorie. Nella due gare ha preceduto il danese Stefan Olsen e il francese Romain Febvre. Giornata no per il leader della classifica generale Charles Lefrancois che a causa di due partenze da dimenticare non è riuscito ad andare oltre il dodicesimo posto in gara uno e ha chiuso gara due in nona posizione perdendo la leadership in favore di Febvre che ora guida il campionato con dodici punti di vantaggio proprio sul connazionale. Unico italiano in gara, Pierfilippo Bertuzzo, ventunesimo in gara uno, dopo una caduta al primo giro, e decimo nella due.
1. Cairoli (KTM) 20 giri in 39’16”295; 2. Frossard (Yamaha) a 0”347; 3. Bobryshev (Honda) a 3”150; 4. Nagl (KTM) a 4”608; 5. Philippaerts (Yamaha) a 25”846; 6. De Dycker (Honda) a 30”979; 7. Goncalves (Honda) a 32”517; 8. Desalle (Suzuki) a 42”908; 9. Boog (Kawasaki) a 51”153; 10. Ramon (Suzuki) a 51”555; 11. Guarneri (Kawasaki) a 55”524; 12. Leok (TM) a 56”070; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’20”952; 14. Aranda (Kawasaki) a 1’31”420; 15. Simpson (Honda) a 1’33”677; 16. Schiffer (Suzuki) a 1’35”269; 17. Strijbos (Suzuki) a 1’42”657; 18. Krestinov (Kawasaki) a 1’47”152; 19. Steinbergs (Kawasaki) a 1’58”467; 20. Schmidinger (Honda) a 2’05”936; 21. Freibergs (Honda) a 1 giro; 22. Bucas (Honda); 23. Tyletski (KTM); 24. Eriksson (Kawasaki); 25. Apfelbaums (Honda); 26. Gelazninkas (Kawasaki); 27. Walkner (KTM) a 3 giri; 28. Barragan (Kawasaki) a 5 giri; 29. Kaurit (KTM) a 12 giri; 30. Campano Jimenez (Yamaha) a 14 giri; 31. De Reuver (Yamaha) a 20 giri.
OL
MX2
eMX2. Doppietta dell’estone Priit
Secondamanche
10
MIGLIOR tempo nelle pre-qualifiche per Cairoli che si è allineato per primo arrivando in testa alla prima curva. Il ritardato sgancio, del sistema di blocco della forcella, lo ha costretto a rallentare e a perdere posizioni. Quarto al primo giro si è accodato a Goncalves, Frossard e Desalle mentre Philippaerts e Leok sono ripartiti ultimi dopo essersi agganciati alla prima curva con la gamba destra di Leok finita tra la ruota e il forcellone della Yamaha numero 19 (sotto). Dopo aver avuto la meglio su Goncalves, Cairoli ha impiegato quattro giri per passare Frossard e altri tre per scalzare Desalle dal vertice, andando a vincere la sua quarta qualifica consecutiva. Desalle, Frossard e Goncalves lo hanno seguito al traguardo con Philippaerts che ha recuperato fino al dodicesimo posto.
Primamanche
BU a LG pri AR le IA
caIRoLI: quaRta poLe consecutIva
fattore campo
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MX1
MX1 È la prima doppietta della stagione per Tony Cairoli
BU a LG pri AR le IA
Le prove
1. Ken Roczen
Germania
KTM
25/25 22/22 25/25 25/22 25/10
25/25 25/25 25/20 25/25
446
2. Jeffrey Herlings
Olanda
KTM
16/20 25/25 22/22 22/25 14/22 22/22 20/18 20/22 22/18 20/22
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3. Tommy Searle
Gran Bretagna Kawasaki 22/22 20/20 16/20 18/18 18/25
4. Gautier Paulin
Francia
Yamaha
20/14 16/15
5. Zachary Osborne
USA
Yamaha
14/18 15/13 12/18 16/16 20/20 20/16
15/0
25/0 0/25
22/22
0/18
20/22 22/20
20/20 22/18 16/20 18/20 22/20 18/25 13/11 0/15
10/11 16/15 14/16
370 343 295
6. Arnaud Tonus 274; 7. Max Anstie 249; 8. Harri Kullas 224; 9. Nicolas Aubin 207; 10. Christophe Charlier 170; 11. Joel Roelants 166; 12. Alessandro Lupino 121; 13. Jordi Tixier 115; 14. Jake Nicholls 114; 15. Antonio Jose Butron Oliva 94; 16. Glenn Coldenhoff 90; 17. Petar Petrov 86; 18. Nick Triest 80; 19. Valentin Teillet 70; 20. Pascal Rauchenecker 63; 21. Jeremy van Horebeek 59; 22. Matiss Karro 44; 23. Mike Kras 40; 24. Nikolaj Larsen 34; 25. Ludvig Söderberg 24; 26. Michael Leib 23; 27. Valentin Guillod 20; 28. Marvin Musquin 17; 29. Elliott Banks-Browne 17; 30. Travis Baker 16; 31. Steven Lenoir 16; 32. Loic Larrieu 15; 33. Hector Assuncao de Freitas 14; 34. Lars Oldekamp 12; 35. Julien Lieber 12; 36. Scott Champion 9; 37. Even Heibye 8; 38. Jean Ramos 8; 39. Petr Smitka 5; 40. Jordan Booker 4; 41. Simone Zecchina 4; 42. Thales Villardi 3; 43. Giacomo Del Segato 3; 44. Roberts Justs 3; 45. Eduardo Ferreira de Lima 3; 46. Ivo Monticelli 2; 47. Bence Svoboda 2; 48. Andrea Cervellin 2; 49. Filip Bengtsson 2; 50. Dakota Tedder 1; 51. Tevin Tapia 1; 52. Dennis Baudrexl 1. motosprint
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Enduro Assoluti d’Italia di Dario Agrati
Poi avverrà il suo rientro mondiale, ma per quello ci sarà tempo. Per ora l’importante è che Oldrati ha dimostrato di aver ritrovato fiducia nei suoi mezzi: sabato ha nettamente vinto dieci delle undici speciali disputate (ne ha persa solo una, per sei millesimi, da Bazzurri), mentre domenica non ha lasciato scampo a nessuno dei suoi avversari, imponendosi in otto delle nove prove disputate (una è stata vinta da Rotacon, con un secondo di vantaggio su Oldrati). Oldrati, quindi, è tornato protagonista ed alla fine della gara ha voluto ringraziare tutti quelli che lo hanno aiutato in questo difficile momento: «Nello sport sono i risultati che contano, ma con le parole voglio ringraziare la KTM, tutta la squadra Farioli, Arnaldo e Fabio Farioli, la mia famiglia e la mia ragazza Giulia».
Oldrati show Dopo un mese e mezzo di assenza, torna, vince e dà spettacolo. Ahola primo nell’assoluta ed in campionato motosprint
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C
ASAZZA - Chiamatela rivincita; chiamatelo ritorno in grande stile. Chiamatela come preferite, ma di fatto la doppia vittoria di Thomas Oldrati nella 250 4T, insieme ad una seconda ed una terza posizione nella classifica assoluta di questa quarta prova degli Assoluti d’Italia, verrà ricordata come un’impresa che gli appassionati di enduro non dimenticheranno. Mika Ahola ha stravinto la classifica assoluta; Jonathan Manzi la 125 2T; Alessandro Botturi è salito sul gradino più alto del podio della 250/300 2T; Simone Albergoni si è imposto due volte nella 450 4T, dimostrando di essere sempre fra i migliori piloti dell’enduro azzurro; Alessandro Belometti ed Alex Salvini hanno dominato una giornata a testa nella 500 4T. Insomma i protagonisti non sono mancati, ma alla fi-
ne il vero uomo del giorno, l’eroe di Casazza, è stato Thomas Oldrati. Il pilota della KTM, che rientrava alle gare dopo un mese e mezzo di assenza forzata dovuta a problemi di stress, ha corso una gara perfetta. Oldrati ha vinto due volte. È salito sul gradino più alto del podio della 250 4T, confermando di essere il migliore italiano della classifica assoluta, ma soprattutto ha dimostrato che può lasciarsi alle spalle tutte le paure che gli stavano facendo perdere la sua passione per l’enduro. I problemi di stress di Oldrati, comunque, non si risolvono con la bacchetta magica. È vero, Thomas è ritornato a vincere dopo un mese e mezzo di stop, ma questo è solo l’inizio. Ora avrà tempo per ritrovare nuovi stimoli, correndo la Sei Giorni, dove debutterà sulla KTM 300 2T.
Il momento no dI oldratI (a sInIstra) sembra un lontano rIcordo. Il pIlota Ktm è tornato In forma. ahola (sopra) allunga su aubert In campIonato. albergonI (sotto) ImprendIbIle nella 450 4t.
IN QUESTA gara, nella 450 4T, è ritornato grande Albergoni; sabato è stato anche protagonista di un finale emozionante, perché un problema elettrico al cappuccio della candela lo ha costretto a disputare le ultime due speciali col cuore in gola. Restando alla 450 4T, il giovane Edoardo D’Ambrosio ha finalmente dimostrato di potere puntare in alto, finendo due volte in seconda posizione. Sabato si è lasciato alle spalle il veloce ex crossista Gianluca Martini, giunto quinto domenica. Sabato, Balletti è stato costretto al ritiro per problemi tecnici dopo soli quattro chilometri dal via; domenica ha chiuso in terza posizione, precedendo Deny Philippaerts. Nella 500 4T c’è stata una bella lotta tra Belometti e Salvini, che sabato è stato battuto per quasi cinquanta secondi dal rivale. Domenica, invece, è stato il pilota della Husqvarna ad avere ragione di Belometti, che ha perso secondi preziosi a causa di una scivolata nelle ultime due speciali. Nulla da fare per Mossini, che non è riuscito a spingere al massimo a causa della mano sinistra malconcia. È andata peggio a Facchin: a seguito di una caduta, ha subìto contusioni al piede sinistro ed alla mano destra e si è dovuto ritirare. La sfida nella 125 2T tra Manzi e Redondi ha visto un nuovo doppio successo di Manzi, con ampi margini di vantaggio. Una terza ed una ottava posizione per il giovanissimo Nicolas Pellegrinelli, mentre Guido Conforti, domenica ha chiuso terzo dopo il ritiro di sabato per problemi tecnici. Incandescente il duello tra Botturi e Micheluz per il primato della 250/300 2T. Sabato si è imposto Botturi con oltre ventuno
] motosprint
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Enduro Assoluti d’Italia
secondi di vantaggio. Domenica la lotta tra i due è stata a dir poco incredibile: Botturi, infatti, è riuscito solo all’ultima speciale ad avere ragione di Micheluz per neppure un secondo. Botturi è stato comunque bravissimo a recuperare diversi secondi dopo una partenza al rallentatore ed il tempo perso proprio all’ultima speciale, durante la quale ha fatto spegnare il motore in un tratto tecnico. Andrea Belotti è stato sfortunato; sabato avrebbe potuto vincere ma è stato squalificato per essere stato aiutato dai suoi tifosi a spostare la moto dopo che in partenza si era bruciata la candela, mentre domenica è caduto e si parla di una sospetta frattura del piede sinistro. Ritirato anche Melotte (infortunatosi ai legamenti del ginocchio destro), mentre Bazzurri, domenica mattina è finito a terra durante il riscaldamento, ed ha subìto un brutto colpo alla schiena. Parlando dei protagonisti della classifica assoluta, va detto che Mika Ahola ha guidato come un alieno, migliorando ogni volta i propri tempi, speciale dopo speciale. Alla fine Ahola ha letteralmente dominato le due giornate di gara. Risultati giusti, in quanto il pilota del team Honda-Zanardo ha vinto complessivamente otto delle venti speciali disputate, terminando le restanti sempre tra i primi tre. Ora Ahola contenderà il titolo assoluto ad Aubert, che dovrebbe prendere parte alle ultime due prove degli Assoluti. Nella 125 2T, aNcora uNa volTa si è messo iN evideNza JoNaThaN maNzi, che ha viNTo sia la gara del sabaTo, sia quella della domeNica.
Cross Mondiali MX3 e Femminile
Salvini e Belometti dominano la 500 4T PRIMA GIORNATA
ASSOLUTA: 1. Ahola (Honda) in 42’05”09; 2. Oldrati (KTM) a 29”55; 3. Thain (Honda) a 34”94; 4. Ljunggren (Husaberg) a 52”71; 5. Albergoni (Husqvarna) a 57”92; 6. Belometti (KTM) a 1’17”30; 7. Manzi (KTM) a 1’31”88; 8. Botturi (Gas Gas) a 1’41”62; 9. D’Ambrosio (Honda) a 1’49”29; 10. Gerini (Husqvarna) a 1’51”71; 11. Micheluz (Fantic) a 2’02”92; 12. Paoli (Honda) a 2’05”16; 13. Salvini (Husqvarna) a 2’05”66; 14. Martini (Beta) a 2’27”05; 15. Redondi (Husqvarna) a 2’33”56; 16. Philippaerts (Beta) a 2’34”01; 17. Beconi (Kawasaki) a 2’41”30; 18. Mori (TM) a 2’43”11; 19. Cerutti (Honda) a 2’45”88; 20. Bazzurri (Husqvarna) a 2’56”98; 21. Gritti (TM) a 3’01”86; 22. Pellegrinelli (Honda) a 3’14”14; 23. Herrera (KTM) a 3’21”21; 24. Vecchi (Gas Gas) a 3’22”90; 25. Tellini (Honda) a 3’31”61; 26. Facchin (Honda) a 3’35”35; 27. Rota (KTM) a 3’37”97; 28. Dini (Beta) a 3’39”96; 29. Piccinini (KTM) a 3’41”31; 30. Mangini (Beta) a 3’44”69. CLASSE 125: 1. Manzi (KTM) in 43’36”97; 2. Redondi (Husqvarna) a 1’01”68; 3. Pellegrinelli (KTM) a 2’35”55; 4. Rovelli (KTM) a 3’14”71; 5. Bruschi (Honda) a 3’36”73; 6. Montanari (KTM) a 4’39”74; 7. Trainini (KTM) a 5’10”36; 8. Mozzoni (KTM) a 6’13”46; 9. Morandi (Husqvarna) a 6’25”10; 10. Castellana (Honda) a 7’13”09. CLASSE 250: 1. Botturi (Gas Gas) in 43’46”71; 2. Micheluz (Fantic) a 21’29; 3. Gritti (TM) a 1’20”23; 4. Moroni (KTM) a 2’05”75; 5. Serra (Gas Gas) a 3’34”25; 6. Polidori (TM) a 3’41”22; 7. Casadei (TM) a 3’50”39; 8. Zecchin (Fantic) a 4’55”35; 9. Fossati (Fantic) a 5’17”29; 10. Rolli (KTM) a 6’25”30; 11. Vignola (Husqvarna) a 7’56”60. CLASSE 250 4T: 1. Oldrati (KTM) in 42’34”64; 2. Gerini (Husqvarna) a 1’22”16; 3. Paoli (Honda) a 1’35”61; 4. Beconi (Kawasaki) a 2’11”75; 5. Cerutti (Honda) a 2’16”33; 6. Bazzurri (Husqvarna) a 2’27”43; 7. Tellini (Honda) a 3’02”06; 8. Rota (KTM) a 3’08”42; 9. Falgari (Yamaha) a 4’45”99; 10. Boezi (KTM) a 5’56”32; 11. Zaffaroni (Honda) a 8’51”42. CLASSE 450 4T: 1. Albergoni (Husqvarna) in 43’03”01; 2. D’Ambrosio (Honda) a 51”37; 3. Martini (Beta) a 1’29”13; 4. Philippaerts (Beta) a 1’36”09; 5. Mori (TM) a 1’45”19; 6. Dini (Beta) a 2’42”04; 7. Piccinini (KTM) a 2’43”39; 8. Mangini (Beta) a 2’46”77; 9. Cominotto (Husaberg) a 2’47”93; 10. Boffa (SBR) a 4’40”49; 11. Maule (KTM) a 6’03”51; 12. Armanni (Suzuki) a 6’09”43. CLASSE 500 4T: 1. Belometti (KTM) in 43’22”39; 2. Salvini (Husqvarna) a 48”36; 3. Pellegrinelli (Honda) a 1’56”84; 4. Facchin (Honda) a 2’18”05; 5. Mossini (Beta) a 2’38”39; 6. Traversi (Honda) a 3’40”66; 7. Gianotti (Sherco) a 6’59”69.
SECONDA GIORNATA
ASSOLUTA: 1. Ahola (Honda) in 40’05”75; 2. Thain (Honda) a 18”43; 3. Oldrati (KTM) a 19”08; 4. Salvini (Husqvarna) a 34”74; 5. Ljunggren (Husaberg) a 36”07; 6. Belometti (KTM) a 49”75; 7. Albergoni (Husqvarna) a 54”07; 8. Manzi (KTM) a 1’15”54; 9. D’Ambrosio (Honda) a 1’26”56; 10. Gerini (Husqvarna) a 1’26”96; 11. Balletti (Beta) a 1’46”17; 12. Philippaerts (Beta) a 1’51”52; 13. Micheluz (Fantic) a 1’54”64; 14. Leok (TM) a 1’54”98; 15. Botturi (Gas Gas) a 1’57”64; 16. Rota (KTM) a 2’10”38; 17. Dini (Beta) a 2’13”31; 18. Seistola (Husqvarna) a 2’15”80; 19. Gritti (Suzuki) a 2’16”56; 20. Martini (Beta) a 2’17”87; 21. Paoli (Honda) a 2’38”34; 22. Mori (TM) a 2’42”81; 23. Herrera (KTM) a 2’51”01; 24. Beconi (Kawasaki) a 2’51”16; 25. Redondi (Husqvarna) a 2’55”56; 26. Traversi (Honda) a 3’07”39; 27. Cerutti (Honda) a 3’16”81; 28. Mangini (Beta) a 3’18”16; 29. Conforti (Yamaha) a 3’20”62; 30. Piccinini (KTM) a 3’27”49. CLASSE 125: 1. Manzi (KTM) in 34’15”52; 2. Redondi (Husqvarna) a 1’27”52; 3. Conforti (Yamaha) a 1’43”14; 4. Bruschi (Honda) a 2’07”52; 5. Montanari (KTM) a 2’28”60; 6. Rovelli (KTM) a 2’59”48; 7. Mozzoni (KTM) a 3’05”26; 8. Pellegrinelli (KTM) a 3’26”35; 9. Trainini (KTM) a 4’45”48; 10. Morandi (Husqvarna) a 4’49”80; 11. Castellana (Honda) a 5’11”77. CLASSE 250: 1. Botturi (Gas Gas) in 35’03”14; 2. Micheluz (Fantic) a 0”57; 3. Gritti (TM) a 1’24”99; 4. Casadei (TM) a 2’22”57; 5. Serra (Gas Gas) 2’26”47; 6. Zecchini (Fantic) a 2’34”93; 7. Polidori (TM) a 2’46”08; 8. Fossati (Fantic) a 4’08”76; 9. Rolli (KTM) a 4’10”52; 10. Vignola (Husqvarna) a 6’14”77. CLASSE 250 4T: 1. Oldrati (KTM) in 33’35”24; 2. Gerini (Husqvarna) a 58”85; 3. Rota (KTM) a 1’21”40; 4. Paoli (Honda) a 1’51”00; 5. Beconi (Kawasaki) a 2’07”67; 6. Cerutti (Kawasaki) a 2’24”88; 7. Tellini (Honda) a 2’45”47; 8. Ferrari (Suzuki) a 2’54”22; 9. Falgari (Yamaha) a 3’19”74; 10. Boezi (KTM) a 6’33”61; 11. Zaffaroni (Honda) a 7’05”09. CLASSE 450 4T: 1. Albergoni (Husqvarna) in 34’00”59; 2. D’Ambrosio (Honda) a 25”56; 3. Balletti (Beta) a 40”34; 4. Philippaerts (Beta) a 47”71; 5. Martini (Beta) a 57”12; 6. Dini (Beta) a 1’05”43; 7. Gritti (Suzuki) a 1’12”76; 8. Mori (TM) a 1’23”56; 9. Mangini (Beta) a 1’57”55; 10. Piccinini (KTM) a 2’00”41; 11. Cominotto (Husaberg) a 2’19”75; 12. Armanni (Suzuki) a 3’42”60; 13. Maule (KTM) a 3’42”86; 14. Boffa (SBR) a 3’45”71. CLASSE 500 4T: 1. Salvini (Husqvarna) in 33’41”01; 2. Belometti (KTM) a 12”43; 3. Traversi (Honda) a 1’53”89; 4. Mossini (Beta) a 2’38”54; 5. Pellegrinelli (Honda) a 2’45”29; 6. Gianotti (Sherco) a 7’22”26.
COSì IN CAMPIONATO
ASSOLUTA: 1. Ahola punti 91; 2. Aubert, Oldrati, Thain 75; 5. Ljunggren 58. CLASSE 125 2T: 1. Manzi punti 150; 2. Redondi 120; 3. Conforti 78. CLASSE 250/300 2T: 1. Botturi punti 140; 2. Micheluz 126; 3. Zecchin 68. CLASSE 250 4T: 1. Oldrati punti 145; 2. Beconi, Gerini 91; 4. Paoli 83. CLASSE 450 4T: Albergoni punti 145; 2. D’Ambrosio 93; 3. Dini 81. CLASSE 500 4T: 1. Belometti punti 145; 2. Salvini 101; 3. Mossini 96.
Super Bill Doppiette dello svizzero e della Laier. Fontanesi vicinissima al successo
O
REHOVA VAS - In Slovenia la settima prova del mondiale ha portato bene allo svizzero Bill che con una doppietta può concretamente pensare al titolo: 34 i punti di vantaggio e tre round ancora da disputare. Nella prima gara allo scatto dell’austriaco Staufer hanno ben presto risposto Bill e Potisek che dal quarto giro hanno battagliato per il primato. A tre giri dal termine Potisek ha dovuto desistere per problemi tecnici riuscendo comunque ad arginare il ritorno di Pyrhonen. Nella seconda gara Potisek ha fatto capire che distacco o no lui al titolo ci punta ancora. Il francese è scattato al comando e ha cercato di staccare Bill che non si è fatto però sorprendere, passando in testa nel secondo giro. I due hanno riproposto il confronto della prima gara. Questa volta è salito con loro sul podio il ceco Michek. Il migliore degli italiani è sempre Marco Maddii, due volte nono e sesto in campionato. HA INVECE sfiorato la vittoria Chiara Fontanesi, sempre più protagonista nel mondiale Femminile. Nella prima gara è
stata la Laier la più veloce al via, Fontanesi l’ha tallonata a lungo, ha segnato il giro più veloce, è riuscita anche a stare in testa per un paio di giri ma alla fine a prevalere è stata la tedesca. Tutt’altra storia nella seconda gara, è stata l’italiana a partire al comando e a tenere dietro l’avversaria per dodici giri. Laier l’ha attaccata all’ultima curva ed è riuscita a prevalere al foto-finish per un’inezia: 88 millesimi di secondo.
Leclassifiche
Julien Bill (in alto) ha guadagnato sei punti sul rivale potisek. Così Come la laier (1) nel femminile nei Confronti di una sempre più temiBile fontanesi (8). motosprint
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Fontanesi battuta per 88 millessimi MX3
GARA 1: 1. Bill (Honda) 19 giri in 33’56”248; 2. Potisek (Honda) a 39”118; 3. Pyrhonen (Honda) a 41”683; 4. Staufer (KTM) a 49”737; 5. Kragelj (Yamaha) a 1’04”135; 6. Sipek (Yamaha) a 1’11”640; 7. Zerava (Honda) a 1’14”283; 8. Michek (KTM) a 1’14”914; 9. Maddii (KTM) a 1’28”582; 10. Wicht (Honda) a 1’36”468; 11. Valente (Suzuki) a 1’45”363; 12. Schmidinger (Honda) a 1’48”928; 13. Klein Kromhof (Honda) a 1 giro; 14. Stloukal (Yamaha); 15. Roncin (Kawasaki); 16. Urbas (Kawasaki); 17. Mulec (Suzuki); 18. Usaj (Suzuki); 19. Michalec (Honda); 20. Kumanov (Yamaha); 21. Blom (KTM); 22. Slavec (KTM); 23. Fontanesi (Yamaha); 24. Stransky (KTM); 25. Brabec (Kawasaki) a 2 giri; 26. Doeksen (KTM); 27. Balac (Suzuki); 28. Kraus (KTM); 29. Zver (Kawasaki) a 4 giri; 30. Valente (KTM). GARA 2: 1. Bill (Honda) 19 giri in 34’27”982; 2. Potisek (Honda) a 4”690; 3. Michek (KTM) a 27”614; 4. Zerava (Honda) a 1’01”330; 5. Kragelj (Yamaha) a 1’05”065; 6. Staufer (KTM) a 1’06”221; 7. Pyrhonen (Honda) a 1’06”254; 8. Michalec (Honda) a 1’24”601; 9. Maddii (KTM) a 1’32”390; 10. Reisinger (Suzuki) a 1’34”224; 11. Sipek (Yamaha) a 1 giro; 12. Klein Kromhof (Honda); 13. Kumanov (Yamaha); 14. Urbas (Kawasaki); 15. Kovalainen (Yamaha); 16. Roncin (Kawasaki); 17. Mulec (Suzuki); 18. Schmidinger (Honda); 19. Blom (KTM); 20. Balac (Suzuki); 21. Stloukal (Yamaha); 22. Valente (KTM); 23. Fontanesi (Yamaha); 24. Bozic (KTM); 25. Zver (Kawasaki); 26. Doeksen (KTM); 27. Wimmer (Kawasaki) a 2 giri; 28. Arana (Yamaha). IN CAMPIONATO: 1. Bill punti 309; 2. Potisek 275; 3. Michek 245; 4. Pyrhonen 217; 5. Zerava 202; 6. Maddii 157; 7. Staufer 146; 8. Kragelj 106; 9. Michalec 103; 10. Kumanov 67; 11. Kovalainen 65; 12. Parshin 54; 13. Rouhiainen 53; 14. Roncin 47; 15. Kohut 38; 16. Pashchynskyi 38; 17. Sipek 37; 18. Laansoo 36; 19. Lehtla 36; 20. Gago 34; 21. Freibergs 28; 22. Doeksen 28; 23. Valente 26; 24. Pashchynskyi 24; 25. Bartos 24; 26. Morozov 22; 27. Söderström 22; 28. Fontanesi 19; 29. Pagliacci 19; 30. Kulhavy 19.
FEMMINILE
GARA 1: 1. Laier (KTM) 13 giri in 25’09”070; 2. Fontanesi (Yamaha) a 13”475; 3. Papenmeier (KTM) a 15”709; 4. Borchers (Suzuki) a 1’14”242; 5. De Mol (TM) a 1’31”055; 6. Miller (KTM) a 1’32”417; 7. Pettersson (KTM) a 1’33”067; 8. Charroux (Yamaha) a 1’41”397; 9. Van der Wekken (Honda) a 2’01”693; 10. Verkade (KTM) a 2’06”109; 11. Braam (Kawasaki) a 1 giro; 12. Parrini (KTM); 13. Germond (Suzuki); 14. Lankova (Kawasaki); 15. Guryeva (KTM); 16. De Barquin (Honda); 17. Geyerhofer (KTM); 18. Fürbacherova (Kawasaki); 19. Schittenhelm (KTM); 20. Weinmann (KTM); 21. Padrini (Kawasaki); 22. Amtmann (KTM); 23. Mlynkova (Husqvarna); 24. Mo. Bankovic (KTM) a 2 giri; 25. Ma. Bankovic (Kawasaki); 26. Dalecka (KTM) a 6. GARA 2: 1. Laier (KTM) 13 giri in 25’11”254; 2. Fontanesi (Yamaha) a 0”088; 3. Papenmeier (KTM) a 1’36”453; 4. Van der Wekken (Honda) a 1’52”581; 5. Pettersson (KTM) a 2’01”170; 6. Germond (Suzuki) a 2’03”411; 7. Miller (KTM) a 1 giro; 8. Borchers (Suzuki); 9. Charroux (Yamaha); 10. Lorca (KTM); 11. Parrini (KTM); 12. Braam (Kawasaki); 13. De Mol (TM); 14. Lankova (Kawasaki); 15. Verkade (KTM); 16. De Barquin (Honda); 17. Fürbacherova (Kawasaki); 18. Schittenhelm (KTM); 19. Geyerhofer (KTM); 20. Guryeva (KTM) a 2 giri; 21. Padrini (Kawasaki); 22. Amtmann (KTM); 23. Lago (Suzuki); 24. Mo. Bankovic (KTM). IN CAMPIONATO: 1. Laier punti 263; 2. Fontanesi 248; 3. Papenmeier 212; 4. Van der Wekken 171; 5. Pettersson 156; 6. De Mol 149; 7. Borchers 131; 8. Nocera 124; 9. Germond 115; 10. Miller 102; 11. Verkade 94; 12. Parrini 85; 13. Charroux 72; 14. De Barquin 69; 15. Veenstra 55; 16. Braam 41; 17. Guryeva.
Leclassifiche motosprint
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Supermoto Internazionali d’Italia
Speedway Mondiale a squadre
Doppietta di Chareyre. Balducci il migliore degli italiani. Lazzarini a un passo dal tricolore
Sir Thomas P OMPOSA - Seconda doppietta in questa edizione degli Internazionali per il francese Thomas Chareyre che in una lotta tutta in famiglia ha battuto, per due volte, il fratello Adrien. La quinta e penultima prova del campionato, si è corsa sui 1.380 metri (di cui 180 di sky section) della pista di Pomposa. Per le terze posizioni nelle due gare si è invece parlato italiano con Ivan Lazzarini nella prima e Fabio Balducci, nella seconda. Una cattiva partenza e un difficile recupero concluso solo in ottava posizione ha impedito al pilota della Honda di festeggiare con una gara d’anticipo la vittoria del titolo tricolore. Balducci, con la sesta posizione nella prima gara, è risultato il migliore dei piloti italiani. In terza posizione assoluta si è invece classificato Uros Nastran, due volte quarto. Lo sloveno sabato è stato il più veloce nelle qualifiche. In Gara 1 è scattato al comando Adrien Chareyre, dopo pochi giri il fratello Thomas lo supera mentre Balducci, partito in
terza posizione, retrocede per una scivolata. La manche si conclude con un giro d’anticipo a causa di una perdita d’olio della moto di Teo Monticelli che ha causato, prima dello stop, le cadute di Max Verderosa e Edgardo Borella.
ANCORA un holeshot di Adrien Chareyre al secondo via, alle sue spalle ancora il fratello Thomas, quindi Balducci, Nastran, Monticelli. La lotta per il primato diventa ben presto un affare di famiglia. Il confronto tra i due fratelli in sella ad Aprilia e TM si risolve solo al settimo giro con il sorpasso decisivo di Thomas che guadagna subito il margine che gli consente di centrare il secondo successo di giornata e il settimo di questa edizione degli Internazionali d’Italia che lo vedono nettamente al comando: sono 46 i punti che lo separano da Lazzarini. L’italiano, nonostante la scivolata che lo ha relegato in ottava posizione, si può consolare con il solido primato nel campionato italiano: 48 i punti di vantaggio su Beltrami, settimo e quinto. Thomas Chareyre (4) ha porTaTo la Tm due volTe sul gradino più alTo del podio. nella seConda gara sul podio anChe BalduCCi (38), Terzo. nella prima gara si è ClassifiCaTo sesTo.
motosprint
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Fratelli da combattimento GARA 1: 1. T. Chareyre (TM) 13 giri in 15’39”955; 2. A. Chareyre (Aprilia) a 4”732; 3. Lazzarini (Honda) a 8”955; 4. Nastran (Honda) a 9”597; 5. Sammartin (Suzuki) a 22”296; 6. Balducci (KTM) a 22”549; 7. Beltrami (Honda) a 22”740; 8. Ravaglia (Suzuki) a 23”270; 9. Monticelli (Honda) a 27”762; 10. Bartolini (Yamaha) a 28”027; 11. Marie Luce (KTM) a 28”778; 12. Verderosa (Honda) a 30”707; 13. Borella (Suzuki) a 32”188; 14. Gaspardone (Honda) a 32”371; 15. Martella (KTM) a 48”575; 16. D’Addato (Honda) a 51”626; 17. Winstanley (Honda) a 52”285; 18. Comellini (Rieju) a 55”522; 19. Salstola (Honda) a 55”711; 20. Piccinato (Aprilia) a 56”779; 21. Mariani (KTM) a 57”489; 22. Malachi (Honda) a 1 giro. GARA 2: 1. T. Chareyre (TM) 15 giri in 18’03”021; 2. A. Chareyre (Aprilia) a 5”348; 3. Balducci (KTM) a 13”250; 4. Nastran (Honda) a 13”606; 5. Beltrami (Honda) a 13”975; 6. Ravaglia (Suzuki) a 14”509; 7. Occhini (Suzuki) a 19”532; 8. Lazzarini (Honda) a 22”188; 9. Marie Luce (KTM) a 23”997; 10. Sammartin (Suzuki) a 24”577; 11. Bartolini (Yamaha) a 27”044; 12. Winstanley (Honda) a 42”099; 13. Monticelli (Honda) a 44”125; 14. D’Addato (Honda) a 45”074; 15. Verderosa (Honda) a 45”795; 16. Gaspardone (Honda) a 48”444; 17. Mariani (KTM) a 57”728; 18. Martella (KTM) a 58”511; 19. Piccinato (Aprilia) a 1 giro; 20. Salstola (Honda); 21. Malachi (Honda). IL CAMPIONATO INTERNAZIONALE: 1. T. Chareyre punti 226; 2. Lazzarini 180; 3. A. Chareyre 179; 4. Beltrami 132; 5. Ravaglia 113; 6. Winstanley 113; 7. Nastran 112; 8. Bartolini 104; 9. Monticelli 103; 10. Sammartin 98; 11. Balducci 97; 12. Gaspardone 91; 13. Van den Bosch 89; 14. Occhini 78; 15. Gozzini 75; 16. Marie Luce 67; 17. Borella 65; 18. Martella 64; 19. Bussei 47; 20. Verderosa 38; 21. Salstola 37; 22. D’Addato 34; 23. Hlad 16; 24. Bolsec 13; 25. Comellini 12; 26. Malachi 10; 27. Morelli 8; 28. Mariani 4; 29. Piccinato 3; 30. Eriksson 2. IL CAMPIONATO ITALIANO: 1. Lazzarini p. 180; 2. Beltrami 132; 3. Ravaglia 113; 4. Bartolini 104; 5. Monticelli 103; 6. Sammartin 98; 7. Balducci 97; 8. Gaspardone 91; 9. Occhini 78; 10. Gozzini 75; 11. Borella 65; 12. Martella 64; 13. Bussei 47; 14. Verderosa 38; 15. D’Addato 34; 16. Comellini 12; 17. Morelli 8; 18. Mariani 4; 19. Piccinato 3.
Il valore del Jocker La Polonia in svantaggio gioca la carta Gollob, recupera e vince
G
ORZOW - Per il terzo anno consecutivo la Polonia ha vinto il mondiale a squadre, il quinto da quando esiste la Ove Fundin Cup. Ma la gara di finale ha riservato delle grandissime difficoltà per i padroni di casa che solo da metà gara in poi sono riusciti a sbrogliare una ingarbugliata matassa. Una premessa: nelle gare mondiali a squadre quando un “equipaggio” si ritrova con sei o più punti di svantaggio dalla capo classifica può giocare il Jocker, cioè può inserire in una batteria il suo miglior pilota che guadagna in questa manche il doppio dei punti, 6 invece di 3 in caso di vittoria, 4 invece di 2 se si classifica secondo e così via. Ebbene la Polonia ha avuto un avvio disastroso e dopo il primo turno di 5 manche si trovava all’ultimo posto con 4
punti di svantaggio nei confronti dell’Australia, aumentati a 7 dopo la nona manche. Così, nella decima manche, il capo team polacco Marek Cieslak ha giocato il Jocker, schierando il campionissimo Gollob al posto di Protasiewicz: disputando una manche magistrale, con un sorpasso incredibile Gollob è riuscito a vincere questa batteria, guadagnando 6 punti e portandosi ad 1 solo punto di distacco dall’Australia e sopravanzando la Danimarca di 1 punto e la Svezia di 5 punti. Da questo momento i piloti polacchi si sono trasformati ed hanno ribattuto colpo su colpo ai successi degli scatenati piloti australiani, capitanati dal tre volte campione le mondo Crump. Perfetta parità fra i due team dopo il terzo turno. La Polonia balza al comando alla batteria 19, chiudendo il quarto turno di manche con 3 punti di vantaggio sull’Australia. Nell’ultimo turno di batterie la Polonia aumenta il vantaggio sino a 6 punti sui “canguri” nella batteria 23 con l’Australia che gioca il Jocker nella batteria successiva. Holder riesce a conquistare solo il secondo posto, 4 punti, che regala matematicamente il terzo titolo alla Polonia. Per il terzo posto la Svezia ha avuto ragione per un punto della Danimarca.
soprA iversen e gollob, “l’eroe” che hA dAto il viA AllA riscossA dei polAcchi, in serie difficoltà All’inizio dellA gArA.
Per arrivare alla gara di finale erano state disputati due eventi di qualificazione, Di quello di Vojens abbiamo scritto nel numero scorso. Il secondo si è tenuto il 9 luglio nella pista di King Linn’s in Inghilterra dove la Polonia aveva battuto i padroni di casa e della Russia, che hanno passato il turno per il “Run Off” (lo spareggio). Per un solo punto è stata eliminata la Repubblica Ceca. A Gorzow, in finale, insieme alla Polonia ed alla Danimarca, sono andate l’Australia e la Svezia. Eliminate la Russia e la Gran Bretagna, che ha terminato questo mondiale in sesta posizione. foto Tomba
Polonia alla terza vittoria di fila 1.Polonia punti 51 (Kasprzak 8, Hampel 11, Gollob 17, Protasiewicz 8, Kolodzjei 7) 2. Australia 45 (Crump 13, Ward 4, Batchelor 10, Watt 3, Holder 15); 3. Svezia 30 (Jonsson 2, Lindgren 10, Lindback 7, Davidsson 4, Jonasson 7); 4. Danimarca 29 (Korneliussen 3, B.Pedersen 3, Iversen 8, N.Pedersen 5, Bjerre 10).
Laclassifica A fiAnco lA squAdrA polAccA ed unA spettAcolAre entrAtA in curvA di lindgren, seguito dA crump e pedersen.
Leclassifiche motosprint
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Sportitalia I campionati regionali
quanti trofei per il Presidente Velocitàa Vallelunga CAMPAGNANO - Il caldo africano è stato l’avversario principale dei piloti schierati a Vallelunga: temperature fino a 37°C (e oltre i 60°C sull’asfalto) per la terza edizione del Trofeo del Presidente, organizzato dal Gentlemen’s Motor Club. Dodici le gare in programma per ricordare la figura del fondatore Ennio Giacobetti e i successivi leader del sodalizio romano. Nel Trofeo del Centauro, al terzo dei cinque appuntamenti stagionali, in 125 Sport conferma del giovanissimo Andrea Locatelli, scattato dalla pole e vincitore dell’assoluta e della classifica Moriwaki-Metrakit-PreGP, dove Manuel Pagliani e Paolo Arioni completano il podio precedendo Luca Fabrizio, fratello di Michel. Terzo al traguardo, ma primo delle 125 Sport, Guido Lamberti, su Kawasaki 4 tempi. Nella 600 Stock vittoria per Emiliano Ambrogioni, con oltre sette secondi su Manieri, entrambi su Yamaha. Terzo Ciro Pizzo, autore di una rimonta da manuale: al via, infatti, la sua Honda si era ammutolita e il pilota partenopeo, autore del quarto tempo in prova, ha preso il via quando il gruppo di testa era già al “Curvone” innescando subito una furiosa rimonta. Peccato per la scivolata di Daniele Aloisi alla “Roma”, mentre era terzo. Suo, comunque, il giro veloce in gara. Duello ravvicinato tra due Yamaha per il gradino più alto nella 600 Open: verso la metà gara Sergio Russo tenta di andare in testa, ma deve arrendersi alla risposta perentoria di Roberto Farinelli, che si riprende il comando. Volata per il podio tra Narduzzi e Agnelli dopo l’uscita di scena di Marco Ferroni, autore del giro veloce in prova e in gara. Nella Open una caduta subito dopo il via toglie di scena Sebastiano Zerbo, già vincitore della Bridgestone 1000. Al secondo start, confronto d’alto livello tra il poleman Federico Clementini su Yamaha, Cosimo Diviccaro su BMW e Andrea Di Giannicola su Honda. Clementini va al comando dopo una rimonta dalla terza piazza, mentre all’ultimo Diviccaro, il più veloce in gara, sorprende Di Giannicola, leader nelle prime fasi. Il Trofeo del Centauro tornerà a Vallelunga il 2 ottobre e il 5 dicembre. Fiammetta La Guidara
10 luglio
Terzo Trofeo del Presidente - Organizzazione Gentlemen’s Motor Club di Roma Trofeo del Centauro classi 125 Sport, Moriwaki, 600 Stock, 600 Open e Open, Trofeo Bridgestone 600 e Open, Michelin Power Cup 600 e 1000, Trofeo Italiano Amatori Base e Avanzato 600 e 1000 - Meteo: sereno - Direttore di gara: Maurizio Ceccarelli
Classifiche
TROFEO DEL CENTAURO 125: 1. Locatelli (Moriwaki) 7 giri in 13’22”702; 2. Pagliani (RMU) a 2”608; 3. Lamberti (Kawasaki) a 4”051; 4. Arioni (Honda) a 18”025; 5. Fabrizio (Moriwaki) a 20”110; 6. Lovino (Kawasaki) a 22”132; 7. Veronesi (Aprilia) a 37”571; 8. Modesti (Aprilia) a 40”685; 9. Girotti (Aprilia) a 45”155; 10. Pelliccia (Aprilia) a 1’03”725; 11. De Vincentis (Aprilia) a 1’14”236; 12. D’Andrea (Aprilia) a 1’14”239; 13. Corbisiero (Aprilia) a 1’42”502; 14. Palli (Aprilia) a 1’51”497; 15. Mangani (Kawasaki) a motosprint
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1’51”853; 16. Venturi (Aprilia) a 2’04”438; 17. Chiarinelli (Aprilia) a 2’09”166; 18. Rotondi (Aprilia) a 1 giro; 19. Consorte (Aprilia) a 1 giro. OPEN: 1. Clementini (Yamaha) 10 giri in 17’06”652; 2. Diviccaro (BMW) a 2”931; 3. Di Giannicola (Honda) a 3”909; 4. Cucci (BMW) a 6”555; 5. Conti (Honda) a 6”738; 6. Coltelli (BMW) a 12”861; 7. Marchetti (Suzuki) a 27”156; 8. Colella (Yamaha) a 32”095; 9. Petrilli (Yamaha) a 39”253; 10. Ippoliti (Yamaha) a 39”526; 11. Anghetti (Honda) a 39”662; 12. Gentile (Suzuki) a 46”257; 13. Iannuzzo (Yamaha) a 56”530; 14. Sergiovich (BMW) a 57”844; 15. Giordano (Suzuki) a 59”892; 16. Petrunio (Suzuki) a 1’22”540; 17. Sorrentino (Suzuki) a 1’34”081; 18. Sordelli (Yamaha) a 1’47”595. 600 STOCK: 1. Ambrogioni (Yamaha) 10 giri in 17’28”104; 2. Manieri (Yamaha) a 7”669; 3. Pizzo (Honda) a 14”298; 4. Cloroformio (Yamaha) a 16”679; 5. Celestini (Yamaha) a 17”749; 6. Gambatesa (Yamaha) a 21”579; 7. Scardala (Yamaha) a 43”676; 8. Acquarelli (Yamaha) a 57”179; 9. Gori (Y) a 58”397; 10. Battocchio (H) a 1’34”630.600
OPEN: 1. Farinelli (Yamaha) 10 giri in 17’24”591; 2. Russo (Yamaha) a 2”627; 3. Narduzzi (Honda) a 2”657; 4. Agnelli (Yamaha) a 2”897; 5. Lo Turco (Honda) a 7”037; 6. Ferri (Yamaha) a 10”598; 7. Alfano (Yamaha) a 11”345; 8. Toti (Yamaha) a 11”459; 9. Troiani (Kawasaki) a 25”082; 10. Tartaglia (Kawasaki) a 25”612; 11. Passarelli (Yamaha) a 30”654; 12. Roncoroni (Yamaha) a 31”060; 13. Tedesco (Yamaha) a 33”029; 14. Cozzolino (Yamaha) 33”171; 15. Tutore (Yamaha); 16. Bono (Yamaha) a 46”782; 17. Ruggiero (Yamaha) a 50”461; 18. Pricipato (Honda) a 56”292; 19. Manzo (Suzuki) a 1’00”332; 20. Ribaudo (Honda) a 1’14”630; 21. Stopponi (Kawasaki) a 1 giro; 22. D’Angeli (Kawasaki) a 1 giro. TROFEO BRIDGESTONE 600: 1. Garofoli (Yamaha) 10 giri in 17’56”643; 2. Contaldo (Honda) a 3”741; 3. Del Grosso (Suzuki)a 5”231; 4. Toffanin (Yamaha) a 5”417; 5. Cassani (Yamaha) a 10”618; 6. Ferro (Yamaha) a 25”627; 7. Boccalari (Kawasaki) a 28”551; 8. Giovannini (Honda) a 28”637; 9. Desiderioscioli (Yamaha) a 34”848; 10. Vincenzini (Kawasaki) a 36”057; 11. Cecchi (Yamaha) a 36”928; 12. Bressan (Yamaha) a 42”508; 13. Micochero (Yamaha) a 43”214; 14. De Lucia (Honda) a 44”086; 15. Dal Canto (Yamaha) a 52”344; 16. Abbruciati (Yamaha) a 58”095; 17. Sparvoli (Yamaha); 18. Colafranceschi (Kawasaki) a 1’09”319; 19. Benedetti (Honda) a 1’11”289; 20. Tavaroli (Yamaha) a 1’12”753; 21. Facchini (Suzuki) a 1’13”414; 22. Mancin (Yamaha) a 1’15”017; 23. Toson (Yamaha) a 1’16”665; 24. Lagonigro (Suzuki) a 1’18”664; 25. Pelabasto (Honda) a 1’28”634; 26. Scampoli (Yamaha) a 1’24”873; 27. Antonelli (Yamaha) a 1’26”249; 28. Ferri (Yamaha) a 1’29”456; 29. Mauri (Triumph) a 1’29”530; 30. Ranieri (Yamaha) a 1’31”397; 31. Ursino (Honda) a 133”326; 32. Colaiocco (Yamaha) a 1’40”134; 33. Scaramella (Honda) a 1’46”382; 34. Malagoli (Suzuki) a 1’46”587; 35. Piras (Kawasaki) a 1’45”295; 36. Maurizio (Honda) a 1’50”016; 37. Sacripante (Yamaha) a 1 giro; 38. Piazzalunga (Yamaha) a 1 giro. 1000: 1. Zerbo (Yamaha) 10 giri in 17’21”237; 2. Di Donato (BMW) a 4”370; 3. Tomassoni (BMW) a 4”603; 4. Poggi (Honda) a 5”195; 5. Conti (Yamaha) a 11”725; 6. Albanese (Aprilia) a 31”629; 7. Tortora (Yamaha) a 39”047; 8. Pastorino (Kawasaki) a 44”700; 9. Oliva (Suzuki) a 44”909; 10. D’Angelo (Mv Agusta) a 50”854; 11. Zanotto (Ducati) a 52”920; 12. Baglioni (Yamaha) a 1’02”361; 13. Savini (Suzuki) a 1’03”175; 14. Guarracino (Aprilia) a 1’17”345; 15. Rosadi (Yamaha) a 1’20”322; 16. Bronzetti (Honda) 1’20”908; 17. Bruscella (Aprilia) a 1’23”857; 18. Pitorri (Suzuki) a 1’34”765; 19. Cilli (BMW) a 1’51”764; 20. Danti (Suzuki) a 1’51”905; 21. Cicia (Kawasaki) a 1 giro; 22. Rubini (Suzuki) a 1 giro. TROFEO AMATORI 1000 BASE: 1. Garattini (Yamaha) 10 giri in 18’16”733; 2. Falco (Suzuki) a 1’715; 3. Ronchetti (Yamaha) a 2”057; 4. Caccianini (Honda) a 3”510; 5. Levada (Ducati) a 8”731; 6. Andriulli (Yamaha) a 9”328; 7. Loggetto (Suzuki) a 19”027; 8. Caserta (Honda) a 20”862; 9. Mancastroppa (Honda) a 22”672; 10. Masucci (Aprilia) a 23”590; 11. Gentile (Kawasaki) a 24”263; 12. Amidei (Yamaha) a 24”97; 13. Brambilla (Ducati) a 30”585; 14. Dolfi (Honda) a 31”987; 15. Pittori (Suzuki) a 32”487; 16. Migliori (Yamaha) a 33”429; 17. Manservisi (Suzuki) a 33”836; 18. Morganti (Kawasaki) a 34”158; 19. Cecconi (Suzuki) a
protagonisti in azione a vallelunga per il trofeo del presidente: sepiacci (996), garattini (203), vacondio (80). sotto, bottani (42) precede buttafarro (4).
42”784; 22. Iannello (Yamaha) a 44”427; 23. Martinelli (Ducati) a 44”497; 24. Orlando (Suzuki) a 47”576; 25. Scopetani (Aprilia) a 47”688; 26. Fragapane (Honda) a 52”416; 27. Caprioli (Kawasaki) a 54”102; 28. Fusco (Suzuki) a 54”231; 29. Pizzichini (Yamaha) a 1’05”123; 30. Russo (Kawasaki) a 1’13”713. 600 AVANZATA: 1. Vacondio (Yamaha) 10 giri in 17’57”065; 2. Bongi (Kawasaki) a 4”268; 3. Gilardi (Yamaha) a 4”268; 4. Falconi (Yamaha) a 13”854; 5. Corvo (Honda) a 15”794; 6. Saporito (Yamaha) a 16”787; 7. Baraccani (Honda) a 17”440; 8. Rinaldi (Yamaha) a 17”533; 9. Ticini (Yamaha) a 26”356; 10. Lumini (Yamaha) a 26”664; 11. Albini (Yamaha) a 29”166; 12. Martini (Yamaha) a 29”230; 13. Massoli (Yamaha) a 29”580; 14. Marini (Honda) a 32”441; 15. Beghi (Honda) a 32”529; 16. Russo (Yamaha) a 33”632; 17. Impagliazzo (Honda) a 39”059; 18. Orsini (Yamaha) a 39”404; 19. Rudelli (Yamaha) a 49”000; 20. Collato (Honda) a 52”333; 22. Campanile (Honda) a 53”627; 23. Brancher (Yamaha) a 54”527; 24. La Tassa (Yamaha) a 57”258; 25. Bianchini (Yamaha) a 58”221; 26. Cedra (Suzuki) a 1’01”668; 27. Giordano (Yamaha) a 1’01”849; 28. Di Ghionno (Yamaha) a 1’04”293; 29. Bronzini (Yamaha) a 1’06”252; 30. Stopponi (Kawasaki) a 1’23”620. MICHELIN POWER CUP 1000: 1. Villa (BMW) 10 giri in 17’41”962; 2. Tartari (BMW) a 0”704; 3. Pavanini (Aprilia) a 0”904; 4. Catani (Honda); 5. Rossi (Honda) a 2”572; 6. Cocchi (Ducati) a 4”272; 7. Pasqualato (Kawasaki) a 4”406; 8. Armetti (Honda) a 4”545; 9. Cusumano
(BMW) 4”898; 10. Mereu (Yamaha) a 10”382; 11. Fasanella (Aprilia) a 16”669; 12. Fornasiero (Kawasaki) a 17”037; 13. Corti (Suzuki) a 17”457; 14. Bartoli (Suzuki) a 31”854; 15. Liverani (Ducati) a 41”324; 16. Vincenzi (BMW) a 46”107; 17. Gilberti (Suzuki) a 48”655; 18. Verrascina (Suzuki) a 48”971; 19. Cascapera (Ducati) a 1’04”559; 20. Tosoni (Suzuki) a 1’10”517; 21. Cassani (Ducati) a 1’15”673; 22. Villani (Suzuki) a 1’17”222; 23. Lattavo (Yamaha) a 1’21”506; 24. Aprea (Suzuki) a 1’25”447; 25. Sorrentino (Ducati) a 1’25”760; 26. Zani (Ducati) a 1’27”615; 27. De Caterini (Honda) a 1’29”631. 600: 1. Antoni (Yamaha) 3 giri in 5’23”006; 2. Zappa (Honda) 0”211; 3. Altomonte (Honda) a 0”410; 4. Sartori (Kawasaki) a 2”519; 5. Cipiciani (Yamaha) a 6”527; 6. Di Simone (Yamaha) a 7”374; 7. Abati (Honda) a 7”929; 8. Troiani (Yamaha) a 8”264; 9. Mazza (Yamaha) a 8”439; 10. Tedesco (Yamaha) a 9”524; 11. Da Silva (Honda) a 9”986; 12. Dagnino (Yamaha) a 10”301; 13. Airoldi (Honda) a 10”907; 14. Del Grosso (Suzuki) a 13”022; 15. Gentile (Yamaha) a 13”979; 16. Taschini (Yamaha) a 14”824; 17. Camilletti (Yamaha) a 16”629; 18. D’Amore (Yamaha) a 17”536; 19. Casamatta (Yamaha) a 18”578; 20. Tartarini (Yamaha) a 19”265; 21. Mailli (Suzuki) a 20”750; 22. Colombo (Yamaha) a 20”911; 23. Picardo (Triumph) a 21”871; 24. Salati (Triumph) a 23”062; 25. De Simone (Yamaha); 26. Cenciotti (Yamaha) a 29”461; 27. Pusceddu (Yamaha) a 49”154; 28. Magro (Yamaha).
41”424; 20. Mirolo (Suzuki) a 48”029; 21. Bellingeri (Aprilia) a 53”176; 22. Schiavone (Aprilia) a 56”456; 23. Baldelli (Ducati) a 1’22”456; 24. Zanirato (Kawasaki) a 1’26”603; 25. Prandini (Yamaha) a 1’36”065; 26. Mostardi (Cagiva) a 1 giro. 600 BASE: 1. Bottani (Yamaha) 10 giri in 18’11”691; 2. Buttafarro (Honda) a 0”124; 3. Vernetti (Kawasaki) a 4”190; 4. Ceccherini (Honda) a 19”460; 5. Adani (Yamaha) a 21”177; 6. Cogliati (Yamaha) a 21”435; 7. Tondinelli (Honda) a 24”210; 8. Modugno (Honda) a 31”378; 9. Verduci (Yamaha) a 33”134; 10. Giubilei (Honda) a 37”771; 11. Serafini (Yamaha) a 38”180; 12. Rossi (Yamaha) a 40”050; 13. Zani (Yamaha) a 40”263; 14. Boselli (Honda) a 41”467; 15. Franceschini (Yamaha) a 48”497; 16. Falgiano (Yamaha) a 50”766; 17. Cavadini (Yamaha) a 52”570; 18. Manieri (Kawasaki) a 52”775; 19. Fassio (Yamaha) a 53”924; 20. Di Loreto (Suzuki) a 56”328; 21. Verzeni (Yamaha) a 56”534; 22. Spinosa (Yamaha) a 1’03”731; 23. Benzoni (Yamaha) a 1’06”259; 24. Pisacane (Honda) a 1’06”369; 25. Vannoni (Triumph) a 1’13”993; 26. Bianchi (Kawasaki) a 1’25”399; 27. Ligabue (Yamaha) a 1’37”177; 28. Negro (Yamaha) a 1 giro. 1000 AVANZATA: 1. Sepiacci (MV Agusta) 10 giri in 17’53”482; 2. Storai (Honda) a 0”050; 3. D’Andrea (BMW) a 11”433; 4. Biasion (BMW) a 13”061; 5. Illuminato (Suzuki) a 14”477; 6. Menossi (BMW) a 15”416; 7. Di Salvo (Kawasaki) a 16”880; 8. Andriulli (Yamaha) a 17”659; 9. Morini (Honda) a 19”397; 10. Pignotti (BMW) a 22”007; 11. Bertoli (Aprilia) a 26”829; 12. Caggiano (Suzuki) a 27”719; 13. Baldazzi (Yamaha) a 28”400; 14. Baracco (Ducati) a 28”663; 15. Chiodi (Honda) a 30”092; 16. Turina (Honda) a 32”309; 17. Domenghini (BMW) a 33”601; 18. Lunardini (Ducati) a 35”920; 19. Natali (Honda) a 38”164; 20. Segata (Suzuki) a 38”392; 21. Coccia (Suzuki) a motosprint
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nessuno riesce a fermare russo DucatiDesmo Challenge MONZA - Prosegue in crescendo la settima stagione del Ducati Desmo Challenge, giunto alla sua quarta tappa. Allo spegnersi del semaforo della 848 Stock/Protwins, il più veloce a prendere il via è stato Roberto Festa, seguito da Claudio Brambilla e Mattia Sala, mentre Luca Pini è finito largo alla prima variante a causa di un contatto ed è stato costretto a una lunga rimonta. Una volta raggiunta la terza posizione, però, Pini non è riuscito più a ricongiungersi ai fuggitivi Festa e Brambilla, con quest’ultimo che nel frattempo si era fatto minaccioso alle spalle del battistrada, dando vita a una battaglia protrattasi fino sotto la bandiera a scacchi, con Festa vincitore per pochissimo davanti a Brambilla e Pini, terzo. Primo della Protwins, Duilio Damiani, mentre Fulvio Rizzi si è aggiudicato la classifica riservata ai Gentleman. Nella Superbike /Superstock, il più veloce in partenza è stato Alex Valia, ma dopo un solo giro la sua 1198 lo ha tradito a causa di un problema all’impianto di scarico, costringendolo al ritiro e spianando di fatto la strada alla fuga di Emanuele Russo, che ha vinto pressoché indisturbato, precedendo Grandi e Maggiori. Roberto Luigi Rozza, quarto, si è aggiudicato la categoria Superstock.
10 luglio
Ducati Desmo challenge, quarta prova - Organizzazione: sciacca Group - Meteo: sereno. stOCK 848/PROtWINs: 1. Festa 10 giri in 19’07”635 alla media di 181,719 kmh; 2. Brambilla C. a 0”202; 3. Pini a 12”344; 4. ennemoser a 12”488; 5. sala a 12”808; 6. Palleschi a 12”809; 7. Padovani a 16”505; 8. Pietrobon a 24”859; 9. Rovati a 34”438; 10. Vieider a 34”486; 11. Brambilla G. a 34”522; 12. Pietrobon a 56”944; 13. Giuffrida a motosprint
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1’03”645; 14. Rizzi a 1’13”591; 15. tinti a 1’20”587; 16. Damiani a 1’40”038; 17. Zanchi a 1 giro. suPeRBIKe-1198 suPeRstOCK: 1. Russo 10 giri in 18’24”430 alla media di 188,828 kmh; 2. Grandi a 11”798; 3. Maggiori a 13”032; 4. Rozza a 17”859; 5. Venturini a 23”151; 6. Ariosto a 23”269; 7. Caspon a 24”506; 8. Valtulini a 50”117; 9. Giuliani a 54”014; 10. Vitiello a 54”464; 11. Carassiti a 54”577; 12. Di somma a 57”147; 13. Corno a 1’05”155; 14. Cavicchi a 1’27”464; 15. Maroni a 1’45”120; 16. Della Volpe a 1’45”445.
grattarola sempre più forte TrialCampionato italiano indoor CAstellANZA (VA) - La terza prova del campionato italiano Trial indoor ha incoronato Matteo Grattarola (Gas Gas) che a livello nazionale sta conquistando la fama di vero mattatore. Sono stati 16 i piloti che si sono presentati al via di questa gara, pronti ad affrontare una fase di qualifica che, anche per il sole battente, ha veramente infuocato il percorso. Questo primo momento ha vissuto soprattutto sulla lotta tra i piloti in corsa per accedere alla finale; i big invece, in quanto ammessi di ufficio, hanno fatto pretattica, come ad esempio Grattarola, che ha preferito fare due cinque, scegliendo dunque di partire tra i primi. A sorpresa tra gli esclusi c’è stato Luca Cotone (Gas Gas), vittima di un piccolo problema meccanico che gli ha tolto concentrazione; la mannaia dell’esclusione è caduta anche su Poli (Ossa), Zuccali (Beta) e Cabrini (Beta). Alla gara partecipavano anche due stranieri, Jack Challoner (Beta) e Jack Whitaker (Beta). E quando il discorso si è fatto serio, Grattarola ha messo in chiaro la sua posizione, risultando l’unico capace di girare a zero penalità. Dietro di lui Challoner, Lenzi (Montesa) e Iolitta (Beta). Fuori di un soffio dalla finale invece Orizio (Gas Gas), e Maurino (Beta), sofferente per una botta ad un polso. Un po’ più lontani tutti gli altri, compresi tanti giovani comunque meritevoli, come Saleri (Beta), Garnero (Beta), Locca (Beta) e Tournour (Gas Gas). Finale a quattro con uno stratosferico Grattarola che è si concesso un piematteo grattarola
emanuele russo (a fianco) primo al traguardo e in classifica nella superbike. sotto, la partenza delle 848 a monza.
de in una zona dove era già passato alla grande nel punto più difficile. Lontani Challoner e ancora di più un Lenzi penalizzato, come Iolitta, dal partire con un più sei punti, dopo aver perso tutte le prove di velocità.
6 luglio
Campionato italiano indoor, terza prova - Organizzazione: MC Lazzate Meteo: sereno.
Classifiche
1. Grattarola (Gas Gas); 2. Challoner (Beta); 3. lenzi (Montesa); 4. Iolitta (Beta); 5. Orizio (Gas Gas); 6. Maurino (Beta); 7. Vaccaretti (Beta); 8. Whitaker (Beta); 9. saleri (Beta); 10. Garnero (Beta); 11. locca (Beta); 12. tournour (Gas Gas); 13. Cotone (Gas Gas); 14. Poli (Ossa); 15. Poli (Ossa); 16. Zuccali (Beta); 17. Cabrini (Beta).
toscana
Isola d’Arbia (sI) 22 maggio
Campionato toscano supermotard, prima prova – Organizzatore: M.C. Siena – Direttore di gara: Maurizio Tavaroli – Meteo: sereno
Classifiche
s1 AssOlutA: 1. Rispoli; 2. lapini; 3. lorenzini; 4. Gazzarri; 5. Catallo; 6. Falai; 7. lauria; 8. Vezzani; 9. Faralli; 10. Governatori; 11. Valentini; 12. Andrei; 13. Vitelli. GARA 1: 1. lapini; 2. Rispoli; 3. Governatori; 4. lorenzini; 5. Catallo; 6. Valentini; 7. Falai; 8. Gazzarri; 9. lauria; 10. Andrei; 11. Faralli; 12. Vezzani; 13. Vitelli. GARA 2: 1. Rispoli; 2. lorenzini; 3. Gazzarri; 4. lapini; 5. Catallo; 6. Falai; 7. lauria; 8. Vezzani; 9. Faralli; 10. Governatori; 11. Andrei; 12. Valentini; 13. Vitelli. s2 AssOlutA: 1. Brami; 2. Masi R.; 3. lapini; 4. Masi F.; 5. sani; 6. Frizzi; 7. Nannetti; 8. Marsili; 9. Magini; 10. Ciompi. GARA 1: 1. Brami; 2. Nannetti; 3. Masi R.; 4. lapini; 5. Marsili; 6. sani; 7. Ciompi; 8. Masi F.; 9. Frizzi; 10. Magini. GARA 2: 1. Masi; 2. Brami; 3. lapini; 4. Masi F.; 5. Frizzi; 6. Magini; 7. sani; 8. Ciompi; 9. Marsili; 10. Nannetti. s3 AssOlutA: 1. semplici; 2. Draghi; 3. Vigni; 4. Buratti; 5. terzuoli; 6. Da Frassini; 7. Cangiulli. GARA 1: 1. Draghi; 2. semplici; 3. Vigni; 4. Buratti; 5. terzuoli; 6. Cangiulli; 7. Da Frassini. GARA 2: 1. semplici; 2. Draghi; 3. Vigni; 4. Buratti; 5. Da Frassini; 6. terzuoli; 7. Cangiulli.
Enduroregionale
Umbria
Gualdo Tadino (PG) 29 maggio
Campionato interregionale enduro – Organizzatore: M.C. Gualdo Tadino – Direttore di gara: Flavio Carnevali – Meteo: sereno
Classifiche
CLASSE ELITE: 1. Fiorgentili (Husky). CLASSE 125 UNDER: 1. Mantini (KTM); 2. Moriconi (KTM); 3. Sampaoli (KTM); 4. Manenti (KTM); 5. Milli (KTM); 6. Lametti (Husky); 7. Marinozzi (KTM); 8. Riccioni (KTM). CLASSE E1: 1. Vecchi (Husky); 2. Giulietti (KTM); 3. Ulissi (KTM); 4. Paganelli (KTM); 5. Arronenzi (KTM); 6. Conti (Honda); 7. Forini (Husky); 8. Stolfi (Honda); 9. Di Pierro (Honda); 10. Cardinali (Yamaha). CLASSE E2: 1. Uccellini (Honda); 2. Rughi (Honda); 3. Antonella (Kawasaki); 4. Cantenne (Beta); 5. Muccioli (Honda); 6. Barigelli (Honda); 7. Morbidoni (Beta); 8. Castagnoli (Husky); 9. Mancinelli (Husky); 10. Coppari (Yamaha); 11. Sordi (KTM); 12. Acqualagna (KTM); 13. Grimani (Husky); 14. Lillini (Honda); 15. Ercolani (Husky); 16. Marinozzi (KTM). CLASSE E3: 1. Pagnoni (TM); 2. Flamini (Husaberg); 3. Spigarelli (Husky); 4. Marcellini (KTM); 5. Monaldi (Beta); 6. Bordoni (Husky); 7. Scattolini (Honda). CLASSE T1: 1. Radicchi (Honda); 2. Orsi (KTM); 3. Schippa (KTM); 4. Luchetti (TM); 5. Franceschini (Honda); 6. Rosoni (Kawasaki); 7. Rastelletti (KTM); 8. Tamburini (Husky); 9. Aringolo (KTM); 10. Caramanti (KTM); 11. Grimani (Husky); 12. Pesaresi (Honda); 13. Catanossi (KTM); 14. Saraceni (Honda); 15. Bizzarri (Husky); 16. Casali (Suzuki); 17. Cucchi (KTM); 18. Ortenzi (Suzuki); 19. Venturi (Honda); 20. Di Mattia (Honda); 21. Sori (Husky); 22. Stacchiotti (Suzuki); 23. Tofani (Honda); 24. Accattoli (Husky); 25. Valentini (Honda). CLASSE T2: 1. Corradetti (Honda); 2. Traini (Beta); 3. Cortesi (KTM); 4. Lanci (Honda); 5. Domicoli (Husky); 6. Bedeschi (KTM); 7. Corsalini (Honda); 8. Bartoccetti (TM); 9. Chialli (Honda); 10. Frittellini (Honda); 11. Allegrucci (Beta); 12. Francucci (Beta); 13. Orsini Federici (Husky); 14. Gentili (Gas Gas); 15. Montanucci (Husky); 16. Remoli (TM); 17. Petri (KTM); 18. Re (Honda); 19. Barigelli (Honda). CLASSE T3: 1. Pileri (TM); 2. Tesei (Husky); 3. Latini (Fantic); 4. Bertocci (KTM); 5. Resparambia L. (KTM); 6. Rastelli (TM); 7. Milani (Gas Gas); 8. Tisi (Husky); 9. Resparambia A. (KTM); 10. Ercolani (KTM); 11. Coppari (KTM); 12. Resparambia C. (KTM); 13. Luzietti (KTM). CLASSE VETERAN: 1. Chiavini (KTM); 2. Carpisassi (Husky); 3. Ugulini (Honda); 4. Ragni (Honda); 5. Cervigni (KTM); 6. Biscontini (KTM); 7. Giovannini (Husky); 8. Onesini (KTM); 9. Montanucci (Honda); 10. Santarelli (Husaberg). CLASSE SPORT: 1. Gobbetti (Honda); 2. Gatti (Honda); 3. Schippa (KTM); 4. Gagliardi (KTM); 5. Renzini (KTM); 6. Pettinari (Honda); 7. Negroni (Husky); 8. Panunti (Gas Gas); 9. Fusi (Husky); 10. Grelloni (KTM); 11. Podeschi (KTM). MINIENDURO ASPIRANTI: 1. Coloccioni (Kawasaki); 2. Traini (Honda); 3. Renzi (KTM); 4. Florez (KTM); 5. Lombardi (Kawasaki); 6. Gabbanelli (KTM). MINIENDURO BABY: 1. Diamanti (KTM); 2. Petrolati (KTM). MINIENDURO ESORDIENTI: 1.Brignoccolo (KTM); 2. Federici (KTM). CODICE: 1. Baldini (HM).
Lazio
Contigliano (RI) 29 maggio
Campionato laziale di enduro – Organizzatore M.C. Fontecerro – Direttore di gara: Alberico Pennella – Meteo: buone
Classifiche
CLASSE 50 2T: 1. Giubettini (Honda). CLASSE 125 2T: 1. Palocci (Ktm); 2. Fantozzi (Suzuki); 3. Ceci (Tm); 4. Lo Sasso (Tm); 5. Meloni (Ktm); 6. De Stefano (Ktm); 7. Scrocca (Ktm); 8. Sbardella (Ktm); 9. Marchi (Ktm); 10. Caciotosto (Ktm). CLASSE OLTRE 125 2t: 1. Pasqualetti (Tm); 2. Patulli (Husaberg); 3. Ali’ F. (Ktm); 4. D’Ippolito (Honda); 5. Ricci (Tm); 6. Ali’ S. (Ktm); 7. Teofili (Ktm); 8. Gioia (Ktm); 9. Abbate (Ktm); 10. Pieri (Ktm). CLASSE 250 4t: 1. Boezi (Ktm); 2. Incaini D. (Tm); 3. Tigli (Ktm); 4. Tognon (Kawasaki); 5. Mammuccari (Honda); 6. Meschini (Ktm); 7. Pizziconi (Ktm); 8. Pagano (Ktm); 9. Colasanti (Honda). CLASSE 450 4t: 1. Mastropietro (Husaberg); 2. Maggi (Beta); 3. Foti (Honda); 4. Incaini M. (Ktm); 5. Olivieri (Ktm); 6. Rossi (Husky); 7. Crialesi (Ktm); 8. Marini (Suzuki); 9. Paccoia (Beta); 10. Sansoni (Honda). CLASSE OLTRE 450 4t: 1. Mastrantonio (Beta); 2. Mastropietro (Ktm). CLASSE Veteran: 1. Bufacchi (Husky); 2. Diligenti (Ktm). CLASSE LADY: 1. Marrocco (Husky). SQUADRE: 1. Moto Club Caerevetus; 2. Moto Club Ceci Corse; 3. Moto Club Colleferro; 4. Moto Club Fontecerro.
Crossregionale
Piemonte Salmour (CN) 29 maggio
Campionato piemontese cross MX2, prima prova – Organizzatore M.C. Fossano – Meteo: sereno
Classifiche
UNDER 21 A: 1. Marrazzo (Honda); 2. Cimberio (Suzuki); 3. Tesconi (Honda); 4. Marino (Honda); 5. Bianchetti (Yamaha); 6. Lagaren (Suzuki); 7. Rabossi (KTM); 8. Gobbi (Yamaha); 9. Alice (KTM); 10. Muraca (Honda); 11. De Faveri (Kawasaki); 12. Arbini (Suzuki); 13. Garelli (Suzuki); 14. Zocchi (Yamaha); 15. Callegaro (KTM); 16. Canepa (Honda); 17. Perosino (Honda); 18. Gazzola (KTM); 19. Rivetti (KTM); 20. Mucchi (Honda); 21. Piantanida (Honda); 22. Piredda E. (Kawasaki); 23. Ballesio (Suzuki); 24. Grimaldi (KTM); 25. Buchicchio (Honda); 26. Piredda D. (Honda); 27. Montanaro (Honda); 28. Bandi (Kawasaki); 29. Viale (Honda); 30. Sordo (Yamaha). UNDER 21 B: 1. Perucchini (KTM); 2. Caprio (Honda); 3. Di Piazza (Suzuki); 4. Ros (KTM). OVER 21 A: 1. Marra (Yamaha); 2. Orlandi (Yamaha); 3. Ballario (Honda); 4. Ciriale (Honda); 5. Selva (Honda); 6. Tacchini (Yamaha); 7. Ferrario (Honda); 8. Magliano (Honda); 9. Guidotti (Yamaha); 10. Camaschella (Suzuki); 11. Polimeno (Suzuki); 12. Corani (Honda); 13. Quarti (Suzuki); 14. Segale (Honda); 15. Milani (KTM); 16. De Marchi (Suzuki); 17. Bertola (Honda); 18. Bom-
belli (KTM); 19. Campari (Suzuki); 20. Italiano (Suzuki); 21. Amadei (Kawasaki); 22. Rivetti (KTM); 23. Angiolini (Honda); 24. Marango (Kawasaki); 25. Rummolo (KTM); 26. Reale (Honda); 27. Carniato (Honda); 28. Pennino (Honda); 29. Quattrocchi (Honda); 30. Martinelli (KTM). OVER 21 B: 1. Fois (Suzuki); 2. Colombo (KTM). ELITE: 1. Lombrici (Suzuki); 2. Pezzuto (KTM). OVER 40: 1. Manna (Honda); 2. Lusardi (Suzuki); 3. Tescaro (KTM); 4. Bassani (Suzuki); 5. Bessone (Kawasaki); 6. Pignataro (KTM); 7. Frati (Suzuki); 8. Taricco (Suzuki); 9. Sergiotti (Yamaha); 10. Enrico (Yamaha); 11. Smeraldi (Honda).
Umbria
Gioiella (PG) 29 maggio
Campionato umbro-marchigiano, quarta prova – Organizzatore: M.C. Trasimeno – Direttore di gara: Giandomenico Baldi – Meteo: sereno
Classifiche
TOP RIDER MX1 GARA 1: 1. Mocini; 2. Vestri; 3. Meoni; 4. Pedica; 5. D’Attilio; 6. Carizia; 7. Massini; 8. Leonesi; 9. Paolanti; 10. Ferazzani; 11. Mosca; 12. Magi; 13. Ronca; 14. Donatini; 15. Fritteloni; 16. Balducci; 17. Cecchini; 18. Gerboni; 19. Soccolini; 20. Gioacchini; 21. Santoni; 22. Bilotti. GARA 2: 1. Mocini; 2. Vestri; 3. Carizia; 4. Pedica; 5. Paolanti; 6. Meoni; 7. Leonesi; 8. Massini; 9. Ferazzani; 10. Mosca; 11. Soccolini; 12. Gerboni; 13. D’Attilio; 14. Frittelloni; 15. Cecchini; 16. Balducci; 17. Ronca; 18. Magi; 19. Gioacchini; 20. Donatini. TOP RIDER MX2 GARA 1: 1. Neri; 2. Della Mora; 3. Dolce; 4. Marincioni; 5. Amadio; 6. Ruzzi; 7. Piunti; 8. Matteucci; 9. Pascucci; 10. Sensi; 11. Pettinari; 12. Zanelli; 13. Lucci; 14. Zaccaro; 15. Savini; 16. Micozzi; 17. Gennari; 18. Polidori; 19. Pierantozzi; 20. Bazzucchi; 21. Del Federico; 22. Fattori; 23. Ceroni; 24. Gabrielli; 25. Pepe; 26. Arnetoli; 27. Aliberti; 28. Gonnelli; 29. Falli; 30. Rinaldi; 31. Bonchio; 32. Peruzzini. GARA 2: 1. Della Mora; 2. Neri; 3. Dolce; 4. Marincioni; 5. Amadio; 6. Piunti; 7. Pascucci; 8. Matteucci; 9. Ruzzi; 10. Sensi; 11. Gennari; 12. Lucci; 13. Del Federico; 14. Zaccaro; 15. Bazzucchi; 16. Micozzi; 17. Polidori; 18. Pierantozzi; 19. Ceroni; 20. Pettinari; 21. Savini; 22. Fattori; 23. Pepe; 24. Aliberti; 25. Gabrielli; 26. Falli; 27. Gonnelli; 28. Arnetoli; 29. Bonchio. AMATORI UNDER MX1 GARA 1: 1. Lupacchini; 2. Giacchè; 3. Vagni; 4. Cantoni; 5. Iacopini; 6. Scelza; 7. Neri; 8. Soverchia; 9. Spitoni; 10. Turrini; 11. Bazzucchi; 12. Mosconi; 13. Minelli; 14. Mariani; 15. Lasagna; 16. Chiusaroli; 17. Bergini; 18. Lusa; 19. Amabili; 20. Del Mastro; 21. Marcozzi; 22. Bittarelli; 23. Filippini; 24. Gorgoroni; 25. Proietti; 26. Ascani; 27. Sablone; 28. Venturini; 29. Nizzi; 30. Giorgi. GARA 2: 1. Giacchè; 2. Spitoni; 3. Cantoni; 4. Bazzucchi; 5. Lupacchini; 6. Soverchia; 7. Iacopini; 8. Neri; 9. Mosconi; 10. Lasagna; 11. Bittarelli; 12. Del Mastro; 13. Mariani; 14. Chiusaroli; 15. Marcozzi; 16. Lusa; 17. Turrini; 18. Amabili; 19. Filippini; 20. Proietti; 21. Nizzi; 22. Giorgi; 23. Scelza; 24. Ascani; 25. Venturini; 26. Vagni; 27.
riccardo mocini
Sportitalia
Sablone; 28. Bergini; 29. Minelli; 30. Rabuffo. AMATORI UNDER MX2 GRUPPO A GARA 1: 1. Spagna; 2. Celesti; 3. Vittori; 4. Cerquetella; 5. Serena; 6. Antognoli; 7. Orielli; 8. Turrini; 9. Beccacece; 10. Sotgia; 11. Bertuccioli; 12. Faleri; 13. Soverchia; 14. Mariotti; 15. Felici; 16. Fagiolari; 17. Milletti; 18. Mandolesi; 19. Fausti; 20. Sarti; 21. Gonfia; 22. Denti; 23. Cognigni; 24. Quartucci; 25. Bistocchi; 26. Amodio; 27. Aliberti; 28. Ascenzi; 29. Ciarrocchi; 30. Bertuccioli; 31. Calise; 32. Ruffini; 33. Finistauri; 34. Bacianini; 35. Petruccioli; 36. Grassini; 37. Luciani; 38. Broccoletti; 39. Spoletini. GARA 2: 1. Antognoli; 2. Serena; 3. Celesti; 4. Turrini; 5. Sotgia; 6. Denti; 7. Cognigni; 8. Felici; 9. Sarti; 10. Soverchia; 11. Orielli; 12. Cerquetella; 13. Fagiolari; 14. Vittori; 15. Aliberti; 16. Bertuccioli; 17. Faleri; 18. Ascenzi; 19. Amodio; 20. Mariotti; 21. Fausti; 22. Quartucci; 23. Bistocchi; 24. Bacianini; 25. Spoletini; 26. Luciani; 27. Calise; 28. Ciarrocchi; 29. Milletti; 30. Gonfia; 31. Bertuccioli; 32. Ruffini; 33. Broccoletti; 34. Spagna; 35. Finistauri; 36. Mandolesi; 37. Beccacece; 39. Petruccioli. AMATORI OVER + UNDER MX2 GRUPPO B GARA 1: 1. Bennati; 2. Paterni; 3. Pelosi; 4. Astolfi; 5. Lorenzini; 6. De Biagio; 7. Carosi; 8. Cappellini; 9. Tamagnini; 10. Del Federico; 11. Gattobigio; 12. Giontella; 13. Lonzi; 14. Lisi; 15. Pinciaroli; 16. Puggioni; 17. Sassaroli; 18. Casola; 19. Santinelli; 20. Bisaccioni; 21. Pesci; 22. Reali; 23. Germano; 24. Ciuffetti; 25. Spagna; 26. Cardaccia; 27. Baccarelli; 28. Papa; 29. Giannini; 30. Giacomini; 31. Sbaffi; 32. Inegito; 33. Frustalupi; 34. Manoni; 35. Cimarra; 36. Impeciati; 37. Innocenzi. GARA 2: 1. Paterni; 2. Astolfi; 3. De Biagio; 4. Bennati; 5. Giontella; 6. Lorenzini; 7. Pelosi; 8. Tamagnini; 9. Del Federico; 10. Pinciaroli; 11. Gattobigio; 12. Pantalei; 13. Casola; 14. Sassaroli; 15. Lonzi; 16. Carosi; 17. Lisi; 18. Germano; 19. Bisaccioni; 20. Pesci; 21. Puggioni; 22. Giacomini; 23. Spagna; 24. Ciuffetti; 25. Papa; 26. Inegito; 27. Baccarelli; 28. Cimarra; 29. Giannini; 30. Vescovi; 31. Manoni; 32. Frustalupi; 33. Impeciati; 34. Innocenzi; 35. Sbaffi; 36. Cappellini. TESSERA SPORT MX1 MX2 GARA 1: 1. Veronese; 2. Sartori; 3. Gasparelli; 4. Menchelli; 5. Cozzari; 6. Fiorucci; 7. Gasparri; 8. Palazzi; 9. Bianchini; 10. Castellucci; 11. Duchi; 12. Dini; 13. Inegito; 14. Pasquini; 15. Fabi Partizio; 16. Mini; 17. Fabi Jessica. GARA 2: 1. Fiorucci; 2. Sartori; 3. Castellucci; 4. Veronese; 5. Cozzari; 6. Palazzi; 7. Bianchini; 8. Gasparelli; 9. Inegito; 10. Gasparri; 11. Duchi; 12. Pasquini; 13. Fabi Patrizio; 14. Fabi Jessica. motosprint
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Prova novità Aprilia RSV4 R APRC di Alessio Aldrovandi - foto Digital Photo Studio
La versione meno sofisticata della supersportiva Aprilia “eredita” diversi elementi della Factory. E diventa ancora più efficace
IntuItIva e con un avantreno molto precIso: la guIdabIlItà è un punto forte della rsv4 r.
RATI DATI DICHIA .m.
c.i .000 euro Prezzo 18 (180 CV) 32,4 kW 0 1 a z n iri/’ te o P a 12.50 g 5 Nm) ,7 kgm (11 Coppia 1110.000 giri/’ a cco 184 kg Peso a se co, nero Colori bian motosprint
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Base
spaziale
A
driA (rO) - La gamma delle Aprilia RSV4 si è semplificata e dell’ampio ventaglio sono rimaste solo le versioni R e Factory, entrambe con il sistema APRC: quelle che potremmo definire “base” ed “evoluzione”. Ma nell’edizione 2011 la R è cambiata parecchio e non risulta troppo dissimile dal modello più pretenzioso, dal quale ha ereditato il motore più affidabile. Ne condivide il sistema APRC, che significa un livello di eccellenza in tutto quello che è elettronica, controllo di trazione, anti impennamento e sistema sportivo di partenza; ne condivide pure il telaio, così che le differenze maggiori sono nelle sospensioni – là Öhlins, qui Sachs dietro e ora anche davanti, visto che la forcella tedesca ha preso il posto della Marzocchi – e nelle ruote. Ed è questo, assieme all’eliminazione di alcuni particolari in carbonio e ai cornetti dei corpi farfallati fissi, a determinare la differenza di prezzo: 18.000 euro la R di questa prova, 22.000 la Factory. È evidente quindi, visto il genere delle modifiche, che la RSV4 R ha mantenuto le bellissime caratteristiche di guida delle altre versioni, e bastano i primi chilometri per rendersene conto: il feeling è immediato e ottimale, e forzare il ritmo in sella alla quattro cilindri di Noale è divertimento puro. La RSV4 è intuitiva, capace di stupire per la piacevolezza della guida e la sincerità della ciclistica, gli inserimenti in traiettoria sono ineccepibili e sia che si tratti di curve da percorrere a bassa velocità – come la maggior parte delle curve del circuito di Adria, terreno della nostra prova, assimilabile a un misto guidato – sia che si tratti di curvoni molto veloci, la precisione è quella di una moto da corsa. Tra i maggiori pregi di questa moto la sincerità e il feeling che viene dall’avantreno; la R è equipaggiata con sospensioni Sachs e a volte si incappa in ondeggiamenti dovuti alle tarature tendenzialmente libere, ma è il prezzo del compromesso tra uso stradale e pista. Per il circuito sarebbero più adatte le sospensioni della Factory che in effetti fanno una certa differenza, assieme alla palpabile leggerezza dei cerchi che nei cambi di direzione si fa sentire. L’eccessiva morbidezza delle sospensioni della R si avverte anche in staccata, perché con la complicità della notevole potenza dell’impianto frenante, la forcella affonda bruscamente scomponendo leg-
] motosprint
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Prova novità Aprilia RSV4 R APRC OLE IN POCHE PAR
la tecnica
CI PIACE RC Sistema AP a is c re p a Guid ere c n si i n o zi a Re
Il progresso elettronIco
E NON CI PIAC eare lin o c o p e n o zi Eroga o regolabile nteriore poc Leva freno a nza massima Pote
e la forcella adesso è Sachs
germente il retrotreno. La frenata della RSV4 è rimasta invariata e resta un riferimento per potenza e progressività, ma in un’ottica stradale a volte risulta piuttosto aggressiva. Qualche differenza anche nel motore: è identico a quello della Factory ma non ha i cornetti ad altezza variabile per cui è diversa l’erogazione, meno lineare. La distribuzione della potenza resta più che apprezzabile, risulta però più marcato uno “scalino” subito prima del momento di coppia. Sul propulsore della R versione 2011 sono state riportate tutte le migliorie a suo tempo presentate sulla versione più evoluta e il comportamento in pista è più che soddisfacente; buona la spinta fin dai bassi regimi, che cresce con vigore ma senza entusiasmare. Attenzione però perché la 1000 Aprilia sembra docile ma sotto di essa l’asfalto scorre a velocità disarmante. A voler cercare il pelo nell’uovo, qualche cavallo in più agli alti regimi non starebbe male, ma la sostanza nella prima parte dell’erogazione passa sopra anche a questa piccola mancanza. L’evoluzione più importante che caratterizza l’ultima versione della R è l’avvento dell’APRC. Il sistema Aprilia per la gestione elettronica è a un livello elevatissimo e in sella alla RSV4 calcare la mano è facile e sicuro grazie allo splendido lavoro svolto dal traction control e dall’anti impennata: gli interventi sono delicati, cioè per niente bruschi, e mantengono il giusto compromesso tra prestazione e sicurezza. Per chi ogni tanto si vuole togliere uno sfizio, c’è anche il launch control che permette di scattare in partenza come fosse una MotoGP. Per i semafori basta molto meno, per le strade normali è eccessivo, ma se capita di trovarsi in pista... Il controllo di trazione è tarabile su diversi livelli di intervento, selezionabili per mezzo di due pulsanti sul semimanubrio sinistro. Le indicazioni delle regolazioni elettroniche sono riportate nel cruscotto. motosprint
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È l’elettronica il cambiamento più significativo della RSV4 R: l’APRC si era già visto sulle RSV4 più esclusive, ma per la prima volta è stato applicato anche a questa versione relativamente economica e la guida ne ha tratto grossi benefici. Il sistema gestisce il controllo di trazione, il launch control e l’antiimpennata, ed è incentrato su di una piattaforma inerziale composta da 2 girometri e 2 accelerometri, oltre a 2 sensori di velocità posti uno per ruota; l’insieme dei dati raccolti permette alla centralina di interagire a seconda delle situazioni. Fa parte del sistema anche il comando del gas ride-by-wire che già era sta-
tRA LE NOvItà dELLA Rsv4 R 2011 LA fORCELLA sACHs, REgOLAbILE IN tuttE LE fuNzIONI, E IL tERmINALE dI sCARICO. suL CRusCOttO vENgONO RIPORtAtE LE REgOLAzIONI ELEttRONICHE ImPOstAtE.
to adottato sul precedente modello. La ciclistica invece è invariata, è stato mantenuto il telaio a doppio trave in alluminio con elementi fusi e stampati, così come è invariato il forcellone anch’esso scatolato in alluminio, con biellismi progressivi. È stato mantenuto pure l’ammortizzatore Sachs, e ora è Sachs anche la forcella, a steli rovesciati di 43 mm Ø, adottata in luogo della precedente unità Marzocchi; entrambi sono completamente regolabili nel freno idraulico e nel precarico della molla, l’ammortizzatore ha una nuova taratura. Livello elevatissimo per i freni: davanti due
dischi di 320 mm Ø con pinze Brembo monoblocco a fissaggio radiale, quattro pistoncini, pastiglie sinterizzate, pompa radiale e tubi in treccia metallica; dietro, un disco di 220 mm Ø con pinza a due pistoncini, pastiglie sinterizzare e tubo in treccia metallica. Il motore è lo stesso della Factory, piuttosto diverso da quello della precedente R, modificato più per migliorarne il funzionamento generale che alla ricerca delle prestazioni. Il circuito di lubrificazione è stato rivisto, in modo da ridurre la quantità di olio sulle teste, e ora il contralbero non è più su bronzine ma su cuscinetti; rivisti anche i passaggi del liquido di raffreddamento verso le teste, modifica che ha permesso di ridurre le temperature di esercizio. Nuovo anche il terminale di scarico dalla forma più rotonda e affusolata, che ha permesso un risparmio di ben 2 chili rispetto al precedente. Il peso complessivo della moto però rimane pressoché invariato, perché i risparmi fatti qua e là vengono riequilibrati dal maggior aggravio del sistema APRC.
identikit PMotore
Quattro cilindri a V di 65°, 4T, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 78 x 52,3 mm. Cilindrata 999,6 cm3. Compressione 13.1. Distribuzione DOHC, 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l’accensione, corpi farfallati 48 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.
PtrasMissione
Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio con anti saltellamento. Cambio a 6 marce.
Pciclistica
IL LIvELLO dI INtERvENtO dEL tRACtION CONtROL sI sELEzIONA dA duE PuLsANtI AL mANubRIO (sOPRA). sOttO, IL dIsPOsItIvO PER LA CAmbIAtA AssIstItA.
Telaio a doppio trave in alluminio. Forcellone a doppia capriata in alluminio. Sospensioni: anteriore forcella a steli rovesciati di 43 mm Ø pluri-regolabile, corsa 120 mm; posteriore progressiva APS, un ammortizzatore pluri-regolabile, corsa ruota 130 mm. Freni: anteriore 2 dischi di 320 mm Ø, pinze a 4 pistoncini; posteriore disco di 220 mm Ø, pinza a 2 pistoncini. Pneumatici: anteriore 120/70 ZR 17”; posteriore 190/55 ZR 17” (in alternativa 190/50 ZR 17”).
PdiMensioni
Interasse 1420 mm. Lunghezza 2040 mm. Larghezza 735 mm. Altezza 1120 mm. Sella 845 mm. Serbatoio 17 litri (4 riserva). motosprint
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qui giappone
la rabbia (in musica) di una generazione negli anni Ottanta e novanta il protagonista di una canzone di successo era un ladro di moto
di Akira Nishimura
uto i che hanno av anche canzon testi parlavano ci sono state i cu i , strepitoso l gruppo un successo me quelle de tociclisti, co inile “puffy”. mm fe o du d’amore tra mo l de come true” e pop “dreams
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NEL 1983 sulla scena della musica pop giapponese si impone un giovanotto che canta così: “sfrecciare nella notte con una moto rubata”. Inizialmente la maggior parte delle TV e delle stazioni radio ignorano la canzone che, invece, diventa poco a poco famosa con il passaparola tra i giovani ascoltatori. Dopo poco questo cantante, Yutaka Ozaki, sostenuto con entusiasmo dalle giovani generazioni, diventa l’icona degli anni Ottanta e Novanta. Nella sua canzone “Una notte a 15 anni”, descrive il furto di una moto e le corsa spericolate come simbolo della rabbia e della frustrazione di quella generazione. È per questo che il cantante ottiene il supporto delle giovani generazioni ma, allo stesso tempo, suscita anche sentimenti contrastanti tra i motociclisti, perché Ozaki giustifica ed esalta il furto di moto. Lasciando da parte questo argomento, va ricordato che questi sono i giorni in cui la moto è il punto focale degli argomenti della cultura giovanile. Cinque anni più tardi il gruppo pop chiamato “Dreams Come True” nelle sue
canzoni canta coppie di innamorati in sella alle moto. In una di queste, una ragazza che occupa il posto del passeggero, colpisce per cinque volte col suo casco quello del pilota, un messaggio segreto per dirgli che lo ama. In giapponese, l’espressione “a, i, shi, te, ru” significa “ti amo”, quindi, invece di pronunciare le parole, lei gli manda il messaggio con il casco. Questa canzone ottiene un successo strepitoso e molte coppie di innamorati, al tempo, fanno la stessa cosa quando sono in moto. Verso la fine degli anni Novanta il duo di ragazze chiamato Puffy porta in cima alla top ten la canzone “The circuit girl” (La ragazza del circuito). Poco dopo essere approdate negli Stati Uniti le Puffy diventano le protagoniste di una serie di cartoni per la TV chiamata “Hi Hi Puffy Ami Yumi”, che viene trasmessa su un “cartoon network”. Il titolo della canzone “The circuit girl” è la parodia del famoso capolavoro manga “The circuit wolf”. Il manga originale descrive 4 auto da corsa, mentre la canzone delle Puffy parla di una umbrella girl in circuito, della preoccupazione della ragazza per il suo amore, pilota di moto. Lei teme per lui, che la moto si fermi, che lui cada e si rompa le ossa. Parole divertenti e musica orecchiabile hanno attirato l’attenzione dell’ascoltatore facendone un grande successo di quell’anno. Oggi, nel terzo millennio, è molto raro che le moto siano soggetto di canzoni pop come, invece, accadeva negli anni Ottanta e Novanta, ma ci sono sempre delle eccezioni. Nel 2006 il gruppo rock Pornograffiti ha composto una canzone “Hane-Uma Rider” (Rodeo Rider). In questo video musicale compaiono Triumph Sprint ST, Speed Triple e Daytona 675 guidate da tre ragazze, una cosa molto divertente. Nonostante si dica che le nuove generazioni hanno perso interesse nelle moto, in particolare in questi ultimi dieci anni, queste canzoni dimostrano che comunque la moto viene ancora riconosciuta come simbolo di cose come libertà, opposizione e moda. È vero che i dati di vendita delle due ruote calano anno dopo anno. Gli economisti spiegano che questo è dovuto sia a una perdita di interesse per le moto sia al mercato un po’ vacillante. È anche vero, però, che nella società giapponese il gap di reddito tra le generazioni si accentua sempre più. Se le giovani generazioni avessero abbastanza denaro da spendere comprerebbero moto e le canzoni pop che di queste parlano potrebbero tornare in auge, forse…
Il bello comincia adesso. INMOTO AGOSTO 2011
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Attualità a cura di Dario Ballardini
pirelli diablo Rosso ii
la scolpitura delle diablo rosso ii garantisce una superficie di contatto superiore del 2% rispetto alla precedente versione.
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Passo della futa - La saga delle coperture Pirelli Diablo si è arricchita della versione Rosso II, che introduce un innovativo disegno del battistrada con una superficie di contatto maggiore del 2% rispetto al precedente Diablo Rosso. Per la copertura posteriore è stata utilizzata la tecnologia a doppia mescola: alta densità per la parte centrale, che occupa il 75% del battistrada e assicura chilometraggio, oltre a grip sul bagnato, ma anche stabilità su asciutto grazie all’elevato livello di silice. La rimanente parte, quella delle spalle (25%), ha un disegno di estensione limitata che porta a una maggiore compattezza e dunque a maggiore regolarità di usura; nella mescola, una maggior quantità di nerofumo con resine specifiche per ottenere grip su asciutto e costanza delle prestazioni. L’aderenza è stata notevolmente migliorata anche lavorando sul profilo, adottandone uno che esalta la tenuta e si accorda all’erogazione vigorosa delle moto moderne, e impiegando una carcassa estremamente adattabile che dà risultati eccellenti in termini di stabilità, prestazioni sul bagnato e sicurezza in curva. Il disegno del battistrada è studiato per ottenere regolarità dell’usura e incrementare ulteriormente la superficie di contatto con un rapporto “pieni/vuoti” maggiorato del 2%, con un aumento dell’agilità di guida e della trasmissione di potenza a terra.
Benelli e Petronas accordo Per gli oli La Petronas Lubricants International, divisione lubrificanti del Gruppo malese, ha stabilito un accordo con la Benelli QJ. A seguito di questo, sulle moto del marchio pesarese vengono impiegati i lubrificanti della linea Petronas Selenia Moto Rider, che comprende numerosi tipi di olio per motori a 2 e a 4 tempi.
IN BREVE
in compagnia del Diablo
il test - “Adattabilità” è la parola che meglio descrive questo pneumatico, effettivamente adeguato a quasi tutte le tipologie di moto, dalle leggere naked alle potenti streetfighter fino alle supersportive: si adatta alle caratteristiche generali di ogni ciclistica senza snaturarne la vocazione. È velocissimo a entrare in temperatura e già dopo poche curve ci si può esibire in pieghe senza ritegno. La carcassa non particolarmente rigida, soprattutto quella dell’anteriore, copia alla perfezione il manto stradale in ogni condizione e la sensazione dell’aderenza disponibile viene trasmessa con precisione. Non è una gomma velocissima nella discesa in piega ma è molto progressiva per cui non prende mai in contropiede e infonde sempre una sensazione di fiducia: sia lasciando correre in maniera fluida la moto, sia accompagnando la frenata fin dentro la curva, la gomma non molla mai anche alle massime inclinazioni e avvisa con anticipo dell’avvicinarsi del limite. Il posteriore lavora in perfetta sintonia con l’anteriore e offre un grip elevatissimo a tutti gli angoli di inclinazione, la carcassa assorbe bene le malformazioni dell’asfalto senza risposte brusche; bisogna spingersi molto avanti, e con moto molto potenti, per arrivare a fargli perdere aderenza, cosa che comunque avviene in maniera progressiva. La durata è in funzione dello stile di guida e dei percorsi ma non dovrebbe essere difficile arrivare a 4000 o 5000 chilometri con qualsiasi moto. Attualmente il Diablo Rosso II è disponibile nelle misure 110/70, 120/60 e 120/70 all’anteriore. Per il posteriore, la scelta è più vasta: 150/60 e 160/60 per le piccole cilindrate (la 170/60 arriverà ad inizio 2012), e poi le “canoniche” 180/55, 190/50 e 190/55, oltre alla 240/45, tutte per cerchi da 17”. davide calzolari
Gold WinG 2012 anche per l’europa Modifiche all’estetica e alla dotazione
il Primo Yamaha ec-03 a lifegate La Yamaha ha consegnato il primo esemplare del suo EC-03, lo scooter elettrico presentato questa primavera. A riceverlo è stato Marco Roveda, fondatore e presidente di Lifegate, primo network per lo sviluppo sostenibile. honda a 90 euro al mese fino al 31 luglio La Honda ha prolungato fino al 31 luglio la promozione studiata in collaborazione con Agos Ducato: finanziamento senza interessi per acquistare SH 125/150 o Hornet a rate di 90,28 euro mensili. Importo finanziabile da 3250 a 5000 euro. Per il resto della gamma dilazioni fino a 24 mesi, importo finanziabile da 1500 a 5000 euro. Bridgestone aumenta i Prezzi delle gomme La Bridgestone ha applicato un aumento dei prezzi a tutta la sua produzione di pneumatici, diversificato a seconda delle categorie di prodotto. Per i pneumatici da moto è dell’ordine del 5%. «Il costo delle materie prime e in particolare della gomma naturale e dei prodotti derivati si mantiene su livelli particolarmente elevati» si è giustificato Makio Ohashi, CEO e presidente di Bridgestone Europe. il cluB sYm attivo sul sito internet Nel sito www.sym-italia.it è ora attiva la sezione SYM Club, cui si accede previa registrazione, con una password. Anticipazioni sulle novità, archivio delle prove pubblicate sulle riviste del settore, promemoria personalizzato delle scadenze di bollo, assicurazione e tagliando con avviso via e-mail e consigli di manutenzione.
la Gold WinG che arriverà all’inizio del 2012 è più protettiva, più stabile ed ancora più accessoriata. è anche l’unica moto dotata di air baG: venne montato per la prima volta nel 2006.
Mana in cina trenta Aprilia Mana 850 sono state consegnate alla polizia di Chongqing, la più grande Municipalità cinese con status di provincia, oltre 32 milioni di abitanti. Il Gruppo Piaggio si è aggiudicato la fornitura attraverso la joint venture Piaggio Zongshen Foshan. La prima uscita della flotta Aprilia è stata per una missione importante: le Mana della polizia hanno accompagnato la visita dell’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger.
La HonDa ha presentato con generoso anticipo la versione 2012 della sua ammiraglia turistica, la GL 1800 Gold Wing. Sul mercato statunitense addirittura è già in vendita, in Europa arriverà all’inizio del prossimo anno ma ancor prima verrà esposta al Salone di Milano. Le novità riguardano soprattutto la carrozzeria: lunghe sessioni in galleria del vento hanno portato a una carenatura di diverso disegno che garantisce una protezione ancora maggiore, modificata anche nella zona posteriore per ridurre l’area di pressione negativa e aumentare la stabilità alle velocità elevate. Sono state aggiornate le sospensioni ed è stato modificato l’assetto della moto, e sono aumentate le dimensioni delle valigie laterali: la capacità di carico totale ora è di 150 litri. Tra le novità l’impianto audio con suono surround e connettività iPod e un sistema di navigazione ancora più evoluto. Restano naturalmente tutti gli altri gadget, dalla retromarcia al riscaldamento per sella, manubrio e anche piedi, e ancora il controllo della velocità, il parabrezza regolabile in un arco di 100 mm, e l’airbag integrato introdotto per la prima volta nel 2006. È una moto unica nel suo genere, particolarissima anche nel motore: sei cilindri contrapposti, 1832 cm3, cambio a cinque rapporti (più retromarcia elettrica) e trasmissione a cardano. Il motore ha anche una funzione strutturale, integra cioè il telaio a doppio trave in alluminio. La sospensione posteriore è monobraccio, con sistema Pro-Link, la forcella ha steli di 45 mm Ø.
Distribuita in 65 paesi
ducati diavel a quota 5000 La Ducati Diavel ha stupito al suo arrivo e sta continuando a stupire adesso, per il successo di vendita superiore alle più rosee aspettative: in soli cinque mesi ha superato i 5000 esemplari venduti. Distribuita in 65 Paesi, la Diavel in Italia costa 16.990 euro chiavi in mano, e 19.990 euro in versione Carbon.
X-MaX liMiteD eDition
MoMo YaMaha solo in spaGna MoMoDesign e Yamaha insieme per realizzare questa versione dello scooter X-Max dedicata esclusivamente al mercato spagnolo. È disponibile in nero, bianco o rosso, nelle cilindrate 125 e 250. Sostanzialmente non c’è nessuna differenza rispetto ai modelli “base”: l’unica variazione è la presenza dei marchi sulla parte bassa della carrozzeria, sul frontale e sul parafango anteriore.
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Motolandia donne e motori
Manifestazioni, viaggi e turismo
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vacanze... intelligenti LEGGEnDO un giornale modaiolo fregato a sua sorella scoprì di non essere messo così male come pensava. A dire il vero, per sapere di essere davvero messo male come pensava gli bastava buttare un occhio al suo conto in banca, in rosso da così tanto tempo da meritarsi un premio fedeltà, ma siccome nella vita è tutta una questione di prospettiva, quell’articolo gli servì per capire che doveva cambiarla. Improvvisamente, si rese conto che non era più il solo a non potersi permettere le vacanze, ma uno di quei quattro su cinque che quest’anno non le avrebbero fatte. Ecco già essere in compagnia lo fece sentire meglio. Poi, siccome quello che stava leggendo era un giornale modaiolo e non il gazzettino dello sfigato, l’articolo era messo esattamente così: oh com’è di moda non fare le vacanze quest’anno e starsene in città chiusi in casa. Ecco lo vedi, si disse, è proprio tutta questione di prospettiva, lo diceva anche il giornale. Quante cose avrebbe potuto fare standosene a casa? Migliaia, milioni, miliardi! Per esempio? Beh, per esempio avrebbe potuto mettere a posto il garage. Infatti, che bell’idea! Avrebbe potuto finalmente fare un sacco di spazio, eliminare, liberare, alleggerirsi, già. In fondo gli sarebbe bastata una bella ventola per farsi aria, un catino pieno d’acqua per rinfrescarsi i piedi ogni tanto e una bibita per sentirsi in spiaggia. E intanto, tra una pucciata di piedi e l’altra, avrebbe potuto creare l’ordine massimo del garage, che fortuna. E poi, una volta messo a posto il mettibile, cos’altro avrebbe potuto fare? Il giornale era davvero pieno di idee. Per esempio, avrebbe potuto riprendere a leggere uno di quei libri abbandonati sul comodino perché troppo impegnativi nelle sere d’inverno. Così si alzò da dove stava e andò in camera, per scoprire che sul suo comodino non c’era nessun libro, ma un paio di riviste di moto ormai consumate e il foglietto delle istruzioni dell’aspirina. Beh, avrebbe sempre potuto imparare a memoria le controindicazioni dell’aspirina, perché no. O invece di riprendere un vecchio libro avrebbe potuto prenderne uno nuovo e iniziarlo. Ma altre fantastiche idee lo attendevano nell’articolo del giornale modaiolo fregato alla sorella. Una tra tutte: durante le vacanze casalinghe avrebbe potuto allevare un cucciolo o una pianta grassa. Ma dai! si disse, stai a vedere che guardare un pesce rosso o un cactus mi fa arrivare sano e salvo a fine agosto. Sì ma poi come faccio quando arriva settembre con un cactus e un pesce rosso sul gobbo, e pure un libro nuovo mai aperto e un garage vuoto? Su questo punto il giornale modaiolo era piuttosto vago. Va bene cambiare la prospettiva e iniziare a vedere tutto con occhi nuovi, ma l’ennesima estate a casa è l’ennesima estate di cacca, si disse. Così cambiò davvero prospettiva e decise per una volta di essere quell’uno su cinque invece che uno di quattro. Buttò il giornale modaiolo rubato alla sorella, fece passare il suo conto da rosso a bordeaux, tirò fuori la moto dal garage che era un casino e partì fischiettando per ritornare chissà quando. Laura Cattaneo
pistaioli in raduno
ducati Speed Week È una delle più importanti manifestazioni motociclistiche amatoriali in Europa. Si svolge dal 1990 ed è un grande raduno con l’opportunità per i partecipanti di scendere in pista in sella a qualsiasi tipo di moto: infatti, anche se molte classi sono dedicate solo a Ducati, ci sono anche categorie dove possono partecipare moto di altre marca. Unica condizione quella di non essere piloti professionisti. In contem-
poranea, si svolgerà la Classic Speed Week riservata alle moto d’epoca. Anche quest’anno l’appuntamento e nel circuito di Pannoniaring, in Ungheria, dal 28 al 31 luglio. La località è relativamente vicina all’Italia (circa 700 km da Bologna), nei suoi dintorni c’è la famosa cittadina termale di Sarvar con le rinomate piscine: una soluzione ideale, quindi, per una vacanza. Info: www.ducatispeedweek.org.
dalla sicilia alla norvegia
l’europa in moto una nuOVa guida Mondadori dedicata ai motociclisti. Ne Il Meglio dell’Europa in moto ci sono quaranta itinerari, dalla Sicilia alla Norvegia, dalla Spagna alla Romania. In ogni itinerario ci sono le informazioni tecniche del percorso, una dettagliata descrizione, suggerimenti su cosa visitare e le cartine. Formato 16,5 x 23,5 cm, con foto e cartine a colori, 194 pagine, 24 euro.
PPiemonte
venerdì 22 - domenica 24 luglio
5º motoraduno nazionale Stura riders a vinadio (cn) M.C. Stura Riders, tel. 3337461051, www.sturariders.it, email info@ sturariders.it 18º ritrovo internazionale moto guzzi a Beura-domodossola (vB) Guzzi Friends Beura, tel. 347-0644810, email guzzipalla@ libero.it, franco-nino@libero.it
SaBato 23 - domenica 24 luglio
5ª rievocazione storica vespa “gran circuito del Sestriere” a Pinerolo V.C. Pinerolo “il vesPino”, tel. 347-4243957, 338-7752671, www.ilvespino.it, email info@ilvespino.it motoadvent 2011 a Pragelato (to) per info www.motoadvent.it, email alessandro@motoadvent.it
domenica 24 luglio
11º raduno d’epoca trofeo città di Biella per moto costruite sino al 1990. M.C. Paolo Perazzone - F. Cavallini 1972, tel. 33543596, 347-3271316, 320-9291718, 015543226, www.mcperazzone.it, email cavallinimario@ libero.it 2º raduno nazionale vespa città di ( Fossano (cn) Vespa Club Fossano, tel. 333-3745302, 348-2801091, 3395996512, www. vespaclubfossano. com, email fossano@vespaclubditalia.it
PLiguria
SaBato 23 luglio
16º Birthday Party on the beach a ospedaletti (im) Harley-Davidson Italian Club Liguria, tel. 328-4050070, 335-331265, www.h-dic.com
domenica 24 luglio
21º raduno nazionale “vespezia 2011” a la Spezia Vespa Club La Spezia, tel. 3476648115, 349-0601718, www.vespaclublaspezia.it, email vespaclublaspezia@vespaclublaspezia.it
Multimedia PIù tappe rally vere e meno sportellate, che pure abbondano. Come dire: maggiore equilibrio tra simulazione e arcade. “Dirt 3” di Codemaster e Namco, è un videogame di corse rally che offre oltre cinquanta vetture in licenza di tutte le epoche e le specialità. C’è anche la Ford Escort Mk anni ’70 del grande e compianto McRae. La grafica è sorprendente, con danni realistici e condizioni atmosferiche e della pista variabili, dalla polvere,
Radunifino al 24 luglio
all’acquazzone, alla neve. Inoltre i “numeri” più spettacolari al volante possono essere inviati direttamente a YouTube. Un po’ di sano esibizionismo non guasta. Per PS3, X360 e PC.
PLombardia
giovedì 21 - domenica 24 luglio
mototour d’eccellenza per gruppi “alpi italia-Svizzera” a Bormio e San gottardo M.C. Curve&Tornanti Gsss, tel. 0558409004, www.gsss.it, email curvetornantigsss@motoclubfmi.it
SaBato 23 - domenica 24 luglio
ghiacciai del gran Paradiso, sui tornanti della val d’aosta e del Biellese, per moto ante 1980. CMAE - Club Milanese Auto Moto d’Epoca, tel. 337-281629, 3382147400, 347-2295856, 338-8183055, www. cmae.it, email cmae@cmae.it
domenica 24 luglio
4º motoraduno territoriale del mottarone (Stresa verbano-cusio-ossola) M.C. Europa, tel. e fax 0331-801685, 339-5473519, www.motoclubeuropa.org, email mceuropa@hotmail.com motoraduno storico gruppo 1 a Busto arsizio (va) M.C. Bustese, tel. 0331-381273, 0331-600026, fax 0331-521417, email ric-
cardo.crespi@tin.it 14º raduno storico dello Spluga a chiavenna (So) M.C. Valchiavenna, tel. 3803901065, 327-2270647, 338-4277210, www. motoclubvalchiavenna.it
spa Club Mugello, tel. 347-3327669, fax 0558417946, www.vespaclubmugello.it, email presidente@vespaclubmugello.it
PFriuli Venezia Giulia
PMarche
8º motoraduno Scarburas a San vito di Fagagna (ud) e festival rock. M.C. Scarburas, tel. 340-6109538, 340-1496392, email scarburas@yahoo.it
11º motomaiale a urbisaglia (mc) M.C. Dell’Urbe, tel. 347-0461765, 335-5416028, 339-7829609, 347-5333435,
venerdì 22 - domenica 24 luglio
venerdì 22 - domenica 24 luglio
SaBato 23 - domenica 24 luglio
motogiro gastronomico a Faedis (ud) M.C. Chei e Vonde!, tel. 339-4603851, fax 0432730544, www.cheievonde.it, email motoclubcheievonde@libero.it
1º raduno nazionale vespa città di Fabriano (an) Vespa Club Ancona, tel. 3483248970, 347-6301516, 329-7358042, 3387512341, www.vespaclubancona.net, email ancona@vespaclubditalia.it
PVeneto
PUmbria
incontro internazionale laverda a Breganze (vi) M.C. Laverda Breganze, tel. 331-8016349, www.laverdaclub.com, www. motoclublaverdabreganze.it, email info@ motoclublaverdabreganze.it
46º motoraduno nazionale città di nocera umbra (Pg) M.C. Nocera Umbra, tel. 339-5053090, 338-8150928, 338-7391580, 339-8603792, 347-8242691, www.mcnoceraumbra.it, email info@mcnoceraumbra.it 3º motoraduno internazionale circuito di Perugia e del trasimeno all’autodromo di magione (Pg) per moto d’epoca ASI. CAMEP - Club Auto Moto d’Epoca Perugino, tel. e fax 075-36000, 3339998777, www.camep. com, email camep@supereva.it, info@camep.it
domenica 24 luglio
venerdì 22 - domenica 24 luglio
domenica 24 luglio
5º raduno interregionale vespa città di oderzo (tv) Vespa Club Andros Oderzo, tel. 347-0476306, fax 0422-710800, www. vespacluboderzo.it, email info@vespacluboderzo.it
PEmilia Romagna
venerdì 22 - SaBato 23 luglio
motoscasso - le origini - a Bazzano (Bo) aperto a tutte le moto. M.C. Roberto Pionava, tel. 348-3288000, www.pionava.it, email motoclub@pionava.it
SaBato 23 - domenica 24 luglio
motoraduno nazionale Fiera di San leo “voghenza fra storia e natura” M.C. Estense, tel. 338-4565409, 346-0811256, email estense@motoclubfmi.it
domenica 24 luglio
2º lambretta raduno a Bellaria - igea marina (rn) M.C. Moto Time, tel. 340-3154890, fax 0547-52672, email vspillo@yahoo.it 3ª mostra scambio auto e moto d’epoca a Savignano sul rubicone (Fc) presso centro commerciale il Sole, con giro turistico in riviera Adriatica. Club Amici del Rubicone, tel. 338-7034640.
PToscana
venerdì 22 - domenica 24 luglio
16º Pig Party a terontola di cortona (ar) bikers e rockers reunion. Pig Group Cortona, tel. 393-8616706, 348-3316423, www. pigpartycortona.com, email info@pigpartycortona.com chianti majala tour 2011 a Firenze e itinerante. Guzzi Club Fiorenza & Free Bikers Club, tel. 328-8991465, fax 178-2219651, www.guzziclubfiorenza.it, email info@guzziclubfiorenza.it
SaBato 23 - domenica 24 luglio
2º motoraduno alta lunigiana a Selva di Filattiera (mS) per tutti i tipi di moto. M.C. Alta Lunigiana, tel. 338-8299755, prolocofilattiera@live.it
domenica 24 luglio
6º motoincontro da vinci a San Baronto (Fi) M.C. Vinci, tel. 339-2322490, 338-6107119 348-2638807, email vinci@motoclubfmi.it 3º raduno interregionale “vespamugello 2011” a Barberino del mugello Ve-
SaBato 23 - domenica 24 luglio
PLazio
venerdì 22 - SaBato 23 luglio
7º raduno cerberi a ronciglione (vt) presso Il Borgo degli Abeti. Cerberi, tel. 338-2989484, 3392988213, 338-7529421, www.cerberi. net, email info@cerberi.net
SaBato 23 - domenica 24 luglio
22º raduno nazionale città di Paliano (Fr) M.C. Franco Attura, tel. 333-4714851, 3394646244, www.motoclubpaliano.it, email info@motoclubpaliano.it
domenica 24 luglio
motoraid del terminillo (ri) - trofeo nazionale motoraid d’epoca M.C. ‘97 S. Rufina, tel. 347-3829417, 338-9074981, www.motoclub97.net, email motoclub97@libero.it
PAbruzzo
venerdì 22 - domenica 24 luglio
2º motoraduno motogiro cerchiara del gran Sasso (te) M.C. Cerchiara del Gran Sasso, tel. 329-4114377, 0861-978419, www.motoclubcerchiaradelgransasso.it, email paletta.romeo@gmail.com
domenica 24 luglio
1º motoincontro a torino di Sangro (cH) M.C. Il Falco, tel. 328-2187624, 0873915184, email silviomaddestra@yahoo.it 4º national moto meeting a torrevecchia teatina (cH) per tutti i tipi di moto. Christian Motorcyclists Association Italy, tel. 328-9771456, email mattyo@email.it
PMolise
SaBato 23 luglio
7ª Festa del motociclista a larino (cB) piazza del Popolo - 3º Memorial E. D’Er-
mes. M.C. Pig Rider’s, tel. 3473800885, fax 0874-823348, www. pigridersmotoclub.it, email pigridersmotoclub@virgilio.it
domenica 24 luglio
11º motoraduno del grano - sulle strade del Fortore - a Jelsi (cB) M.C. Bikers Jelsi, tel. 338-8390929, fax 0874-710370, www.bikersjelsi.it, email info@bikersjelsi.it
PCampania SaBato 23 luglio
motoraduno Bar las vegas a lauro (av) aperto a tutti i tipi di moto, per info tel. 3298123797.
SaBato 23 - domenica 24 luglio
1º motoraduno nazionale di eccellenza della Pace e Fratellanza a Polla (Sa) 4º memorial coppola M.C. Massimo Coppola, tel. 340-3902164, www.motoclubmassimocoppola.com, email m.c.massimocoppola@ tiscali.it
PPuglia
venerdì 22 - SaBato 23 luglio
2º devil South a talsano (ta) zona Salina Grande, manifestazione aperta a tutti. Black Devils MC Taranto, tel. 347-1311248, 333-3560858, www.blackdevilsmc.it
SaBato 23 luglio
2º nitro Biker Fest a melissano (le) per tutti i tipi di moto. M.C. Nitro, tel. 347-9164436, 347-6448702, fax 0833-552284, email cosimarco@ tiscali.it
PBasilicata
domenica 24 luglio
motoraduno otoraduno interregionale a Picerno (PZ) M.C. Picerno Fuorigiri, tel. 0971995883, email s.iasparra@alice.it
PCalabria
SaBato 23 - domenica 24 luglio
2º raduno tra mari monti e Storia a rocca imperiale (cS) M.C. I Feudali, tel. 3473108569, email davide.truncellito@alice.it
domenica 24 luglio
1ª Festa bikers cobra a San Pietro a maida (cZ) M.C. Cobra, tel. 338-4923278, email cobra@motoclubfmi.it
PSicilia
domenica 24 luglio
7º motoraduno a randazzo (ct) M.C. Randazzo Racing, tel. 328-5613806, www.motoclubrandazzoracing.it 4º motoraduno a cerda (Pa) M.C. Limite 90, tel. 347-2642013, 389-6942233, www. limite90.it, email info@limite90.it
PSardegna
domenica 24 luglio
4º motoraduno della musica a Samatzai (ca) M.C. Is Aramigus Samatzai, tel. 3477722401, 348-8408271, fax 070-910089, email damiano.pibiri@alice.it
Pall’estero
domenica 24 - domenica 31 luglio motovacanza itinerante internazionale d’eccellenza” n montenegro” M.C. Messapico, tel. 328-3653783, 320-0239532, 3453753341, email beppe021946@libero.it
motosprint
87
127.834 23.696
4-bis) Per crediti tributari - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
0 94.760 15.811.470
13.856.521
9.516.425
94.760
11.382.793
892.951 3.509 896.460
0 31.763 31.763
1.284.275 5.205 1.289.480
4.292.737 7.021.646
01 Vendita di copie 02 Pubblicità 03 _____Diretta 04 _____Tramite concessionaria 05 Ricavi da editoria online
14.096.898 6.998.373 1.164.337 5.834.036 113.650
06 _____Abbonamenti 07 _____Pubblicità 08 Ricavi da vendita e di informazioni 09 Ricavi da altra attività editoriale 10 Totale voci 01+02+05+08+09
0 113.650 0 571.520 21.780.441
Totale valore della produzione
A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e �niti 5) Altri ricavi e proventi: - vari - contributi in conto esercizio
Conto economico
Totale conti d’ordine
Conti d’ordine 2) Impegni assunti dall’impresa 3) Beni di terzi presso l’impresa altro
Totale passivo
117.366 5.455.795 5.573.161 8.498.070
151.530
Totale debiti E) Ratei e risconti - aggio sui prestiti - vari
1.064.097 1.064.097
134.778 43.802
95.285
0 280.514
1.284.973
344.081
1.274.153 1.274.153 14) Altri debiti - entro 12 mesi
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - entro 12 mesi
461.091 461.091
217.535
12) Debiti tributari - entro 12 mesi
0
1.346.657 248.586 1.595.243
107.190 18.378 125.568
818.968
223.277
1.535.134
1.420.015 178.304 1.598.319
10) Debiti verso imprese collegate - entro 12 mesi 19.072
4.396.914
4.245.336
5.866.459
23.903.286
178.580 21.888.740
3.507
(70.281)
568.313 39.555 607.868
23.291.911
31/12/2009
4.979.598 4.979.598
21.780.441
31/12/2010
95.285 5.074.883
0
31/12/2009 4.979.598
13.856.521 31/12/2010 4.979.598
15.811.470
280.514
8.323.646
7.732.120
0 287.545 287.545
1.519.095 1.519.095
430.311 430.311
265.702 265.702
1.536 1.536
8.226 8.226
6.098.776 6.098.776
1.284.973
344.081
217.535
19.072
0
5.866.459
2.872.808
2.167.923
C) Trattamento �ne rapporto di lavoro subordinato D) Debiti 7) Debiti verso fornitori - entro 12 mesi
1.125.075
1.021.848
Totale fondi per rischi e oneri
(3) (3) (126.642) (1.343.456) 3.202.396
(2) (2) 0 (548.281) 2.654.116 1.125.075
1.550.000 2.946.365 86.729 89.403
1.550.000 1.565.670 86.729 0
1.021.848
31/12/2009
31/12/2010
B) Fondi per rischi e oneri 3) Altri
VIII. Utili (perdite) portati a nuovo IX. Perdita d’esercizio Totale patrimonio netto
Stato patrimoniale passivo A) Patrimonio netto I. Capitale III. Riserva di rivalutazione IV. Riserva legale V. Riserve statutarie VII. Altre riserve Differenza da arrotondamento all’unità di Euro
11) Debiti verso controllanti - entro 12 mesi
80.822 80.822 80.822
70.418 70.418
151
3.882.397 11.856 5.712 327.642 4.227.607
3.764.794 61.031 26.594 224.499 4.076.918 151 151
3.846 37.309 47.179 88.334
31/12/2009 0
28.849 33.616 35.384 97.849
31/12/2010 0
PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE VOCI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2010 Pubblicato ai sensi dell’art. 1, comma 33 del decreto legge 23/10/1996 n. 545, convertito con Legge 23/12/1996 n. 650
Totale attivo
D) Ratei e risconti - disaggio su prestiti - vari
Totale attivo circolante
IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Denaro e valori in cassa
4.268.342 24.395
818.968
4) Verso controllanti - entro 12 mesi
5) Verso altri - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
223.277
3) Verso imprese collegate - entro 12 mesi
II. Crediti 1) Verso clienti - entro 12 mesi
C) Attivo circolante I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 4) Prodotti �niti e merci
1.535.134
70.418
2) Crediti d) verso altri - oltre 12 mesi
Totale immobilizzazioni
151
III. Finanziarie 1) Partecipazioni in: d) altre imprese
II. Materiali 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinario 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni
B) Immobilizzazioni I. Immateriali 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 7) Altre
Stato patrimoniale attivo A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (di cui già richiamati)
Bilancio al 31/12/2010
48.350
66.104 3.627
d) proventi diversi dai precedenti: - altri 17) Interessi e altri oneri �nanziari: - altri
16.779
21) Oneri: - sopravvenienze passive
23) Utile (Perdita) dell’esercizio
Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate a) Imposte correnti 159.256 d) Proventi da adesione a consolidato �scale (143.082)
Totale delle partite straordinarie
133.691
E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi: - sopravvenienze attive
Totale retti�che di valore di attività �nanziarie
D) Retti�che di valore di attività �nanziarie 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni
Totale proventi e oneri �nanziari
17-bis) Utili e Perdite su cambi
2.008
C) Proventi e oneri �nanziari 15) Proventi da partecipazioni: 16) Altri proventi �nanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni - altri
0
0
297.318 0
Differenza tra valore e costi di produzione (A-B)
Totale costi della produzione
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamento per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione
10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide
B) Costi della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale a) Salari e stipendi 3.520.096 b) Oneri sociali 980.314 c) Trattamento di �ne rapporto 423.526 d) Trattamento di quiescenza e simili 0 e) Altri costi 0
- Sede in VIA DEL LAVORO N. 7 - 40068 SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) - Capitale sociale Euro 1.550.000,00 i.v. Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00301290375 - Soggetta alla direzione e coordinamento di Corriere dello Sport S.r.l.
CONTI EDITORE S.p.A.
Le sigarette sono nocive, la velocità è pericolosa. ma il tabacco si vende e con le multe si fa cassa FUMARE? Dannosissimo. Lo ha stabilito una volta per tutte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In ogni sigaretta - che secondo me, per inciso, è la manifestazione più industrialmente disgustosa del fumare, nel lungo e rispettabile campionario che va dal calumet della pace al cubano, passando per i migliori trinciati olandesi da pipa e forse anche per le canne autoprodotte di marijuana - ci stanno dentro le seguenti schifezze: cadmio, benzolo, formaldeide, ammoniaca, monossido di carbonio, acido cianidrico, catrame, benzopirene, oltre naturalmente alla nicotina. Tutta robetta causa di cancri, ma anche di una serie acclarata di patologie che costano alla collettività quanto una manovra finanziaria. Bene. Sapete che c’è? Che potete comprarle normalmente in qualunque tabaccaio, pagandoci sopra l’obolo al Monopolio dello Stato. Cambiamo genere. La velocità? Come la porta dell’inferno. A sentire la Santa Inquisizione, infatti, parrebbe che affrontare una strada extraurbana a più di 90 all’ora sia per la collettività un affronto tale da essere punibile con repressione e castighi. Non roghi, ovviamente, che non rendono (anzi costano), ma quattrini estorti. A prescindere che la strada sia dritta, curva, trafficata, deserta, che si possiedano i riflessi di un felino o quelli di un bradipo, che si viaggi allenatissimi su un’astronave ultrafiga, capace di inchiodare in un fazzoletto, oppure morti di sonno su un macinino da caffè con le pasticche sostituite l’ultima volta durante la glaciazione di Wurm. Bene. Sapete che c’è? Che tutti i veicoli a motore oggi in commercio sono in grado d’infrangere qualche limite di velocità stabilito dai nostri signori e padroni della sapienza stradale. Soprattutto potete acquistarli in qualsiasi rivenditore, pagando allo Stato la sua brava tangente di valore aggiunto, più balzelli vari. Addirittura, se i soldi vi crescono, potete portarvi a casa la replica racing di un jet supersonico anche se non riuscite a controllare col guinzaglio nemmeno il vostro chihuahua. Ora, mi domando: è più pericoloso affrontare una strada, con buona coscienza, alla libera velocità che si sa di poter controllare, oppure procedere distrattamente col cervello scollegato ed il braccetto fuori dal finestrino, il telefonino in mano, gesticolando, parlando coi passeggeri, smaneggiando il GPS, ascoltando lo stereo a palla,
di Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it
ingozzando snack e bevendo bibite? Può far più danno un guidatore esperto e perfettamente concentrato sulle varie situazioni che incontra, senza che queste ce le debba imporre un cartello con sopra scritte cifre la cui genesi è misteriosa almeno quanto le tavole di Mosè, o un patentato incapace che nutre per gli altri lo stesso rispetto mediamente accordato alle pulci che passeggiano sul culo del proprio cane? Chissà, forse è tutta una questione di facilità a produrre verbali. Con una macchinetta ti leggo a quanto vai e amen, il resto è un po’ più complicato. Sorge insomma il lecito dubbio che – come per la faccenda del fumo – ai grandi “capitani del vapore” urga più incassare denari che altro. In conclusione, della sicurezza non frega una cippa a nessuno. Salvo rare eccezioni. Credete a questo punto che l’argomento velocità sia finito? State freschi! L’estate è ancora lunga, e col caldo che fa mi ringrazierete…
4.421.157 1.234.776 375.780 0 0 6.031.713 4.923.936
180.364 100.000 400.000 209.381 25.609.642 1.706.356)
(73.358) 330.000 0 210.395 22.601.046 (712.306)
144.694 146.453 3.123 3.123 1.090 144.420 0 0 0
47.902 47.902 11.523 11.523 36.379 (1.525.557) 147.138 (329.239) (182.101) (1.343.456)
68.112 3.627 (1.198) 63.287 0 0 0
133.691 16.779 116.912 (532.107)
16.174 (548.281)
1.759
0
13.593 375.272 345.668
305.220 0
56.459
6.297.344 11.914.629 100.939
5.959.077 10.792.198 113.130
via col vento
quando fumare non sempre fa male
Un caso limite di stUpidità del tUtto gratUita. l’immagine si presta bene a docUmentare fotograficamente l’argomento trattato. fUmo e velocità sono dannosi ma c’è chi ci lUcra.
motosprint
89
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Mercatino Compravendita
Abbigliamento e accessori
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PELLE pienofiore e pannelli elasticizzati in fibre aramidiche aumentano vestibilità e flessibilità. La tuta Carver nasce dalle piste ma offre il comfort indispensabile per l’uso stradale. Di derivazione racing anche la gobba a doppia densità con sistema d’aerazione, le protezioni a densità variabile e regolabili, la fodera estraibile. www.alpinestars.com
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Appuntamenti fino al 24 luglio
il fascino della california a laguna seca solo la MotoGP PVelocità 23 - 24 luglio
italiano - CiV - quinta e sesta prova al Mugello, classi 125 gran Prix, Stock 600, Stock 1000, 600 Supersport, Superbike e Yamaha Cup Autodromo Internazionale tel. 055-8499111, fax 055-8499251, www.mugellocircuit.it, email info@mugellocircuit. it - www.civ.tv
24 luglio
Mondiale - gran Premio degli Stati uniti MotogP a laguna Seca, decima prova, e Campionato FiM e-Power Mazda Raceway Laguna Seca, tel. +1 831-242-8201, www. laguna-seca.com, email race@laguna-seca.com - www.motogp.com
italiano - Campionato in salita Spoleto - Forca di Cerro M.C. Spoleto, tel. 0743222175, 335-8481046, fax 0743-202049, www.motoclubspoleto.it, email info@motoclubspoleto.it - www.velocitainsalita.it Campionato Alpe Adria a Most (Repubblica Ceca) Automotodrom Most, tel. +420 476 449 970, +420 737 237 424, fax +420 476 449 973, www.autodrom-most.cz, email sekretariat@autodrom-most.cz Trofeo Dream Mini gP Cup a Viterbo Circuito Internazionale di Viterbo, tel./fax 0761352691, 339-7437087, 340-1168649, www. circuitointernazionaleviterbo.it, email info@ circuitointernazionaleviterbo.it - www.dreambikes.it Trofeo Honda MinigP, quarta prova a Sarno (SA) FX Action, tel./fax 0584-267095, 338-7830809, www.fxaction.it - Circuito Sarno, tel. 081-968229, fax 081-967101, www.circuitointernazionalenapoli.com, email info@circuitointernazionalenapoli. com
PCross 23 luglio
Campionati internazionali d’italia Supercross SX1-SX2-SXJ più freestyle a Carpi (in notturna) M.C. Sport Uisp Carpi, tel. e fax 059-653093, www.smcuispcarpi.it, email info@smcuispcarpi.it - www.offroadproracing.it motosprint
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24 luglio
Mondiale - Campionato sidecarcross a Strassbessenbach (germania) MSC Strassbessenbach 1967 e.V. im DMV, tel. +49 6021 69780, fax +49 6021 66500, www. msc-strassbessenbach.de, email mscseubert@t-online.de Trofeo della Pineta nazionale a Paroldo (CN) M.C. Cairo Montenotte, tel. e fax 019502098, 335-6226552, 335-6651411, motoclubcairo@libero.it, endurocairo@libero.it Campionato lombardo minicross tutte e under 21 a Verolanuova (BS) M.C. Verolese, tel. e fax 030-9361802, 030-9360661, www.mcverolese.it, email mcverolese@ mcverolese.it Campionato Triveneto Minicross e gara interregionale open Sport a Storo (TN) M.C. Evergreen, tel. 335-5256435, fax 0471250478. Campionato marchigiano minicross e gara APT a San Severino Marche (MC) M.C. Settempedano, tel. 0733-645637, 0733-633054 pista, 333-9315742, 339-7144060, fax 0733645637, www.motoclubsettempedano.it, email info@motoclubsettempedano.it gara APT a Tovo S. Agata (So) M.C. Alta Valtellina Racing, tel. 0342-861098, 0266505283, fax 02-66505283, email gav69@ mobilemail.vodafone.it Trofeo MDS a Madonna della Salute (TV) M.C. Tre Pini, tel. 0422-776490, fax 0422882580, www.motoclubtrepini.it, email donatoffo@libero.it gara APT a leonessa (Ri) M.C. Leonessa, tel. 349-6001161, 348-2853862, 3289782182, fax 0746-923312, www.motoclubleonessa.com, email m.c.leonessa@ gmail.com
PSupermotard 23 luglio
Trofeo italia uiSP Supermotard Country a Travagliato (BS) presso centro sportivo Dirt Heaven, tel. 338-5843544, 3280279394, www.dirtheaven.org
24 luglio
italiano - Campionato Minibike Motard e campionato toscano Supermotard a Viterbo FX Action, tel./fax 0584-267095, 3387830809, www.fxaction.it - Circuito Internazionale di Viterbo, tel./fax 0761-352691, 339-7437087, 340-1168649, fax www.circuitointernazionaleviterbo.it, email info@ circuitointernazionaleviterbo.it Trofei Husqvarna e Dunlop a Borgo Ticino (No) M.C. PMT Racing, tel./fax 0577849242, email pmtracing@motoclubfmi.it - Pista Azzurra tel. e fax 0321-90675, www. pistazzurra.it
349-1157823, fax 0546-47220, www.montecorallifaenza.it, email info@montecorallifaenza.it, segreteria@montecorallifaenza.it Campionato piemontese e gara APT a Morbello (Al) M.C. Acqui Terme, tel. 3492111279, fax 0144-324860, email motoclubacqui@libero.it Campionato lombardo Major a Rota d’imagna (Bg) M.C. Bergamo, tel. 035-4592744, fax 035-0662050, www.motoclub.bergamo. it, email info@motoclub.bergamo.it Campionato triveneto a Mansuè (TV) M.C. Pradegai, tel. 347-9030525, fax 0422801185, motoclubpradegai@hotmail.it Campionato provinciale Piacenza a groppovisdomo M.C. Piacenza Celeste Cavaciuti, tel. 392-7791478, 338-9293287, fax 0523499542, www.motoclubpiacenza.it, email mcp-cavaciuti@fastwebmail.it
PTrial
23 - 24 luglio
Due giorni della Val Pellice, Trofeo italia Marathon a luserna San giovanni (To) M.C. Alpi Ovest, tel. 0121-953020, 3386004110, www.mc-alpiovest.com, email mario.c@phototrial.it
24 luglio
Campionato ligure e gara APT a Tavarone di Maissana (SP) M.C. Della Superba, tel. 340-7378194, fax 010-784088, www.motoclubdellasuperba.it, email info@motoclubdellasuperba.it
PSpeedway 23 luglio
Mondiale - Campionato long Track, finale 5 ad Aduard (olanda) Stichting Motorsport Aduard, fax +31 505 211 929, email lrgorter@online.nl. KNMV, www.knmv.nl italiano - Campionato individuale e Trofeo FMi Flat Track a lonigo (Vi) M.C. Lonigo, tel. 0444-831894, fax 0444-835144, www. motoclublonigo.com, email info@motoclublonigo.com
24 luglio
Mondiale - Campionato Junior under 21, finale 1 a Poole (gran Bretagna) Poole Speedway Stadium, tel. +44 1202 681 145, fax +44 1202 683 555.
PMinimoto 24 luglio
italiano - Sesta prova a San Mauro Mare (FC) Pista Minimoto San Mauro Mare, tel. 0541-345952, 348-4037770, fax 0541345952, www.minimotoitalia.com, email info@minimotoitalia.com - www.civ.tv
PEnduro
PScooter
italiano - Campionato Minienduro a Mendatica (iM) M.C. Imperia, tel. 347-2744767, 335-5630117, 335-6089107, www.motoclubimperia.it, email info@motoclubimperia.it Husqvarna Cup a Faenza (RA) M.C. Monte Coralli Faenza, tel. 0546-47220,
Trofei Malossi a Triscina di Castelvetrano (TP) Circuito internazionale Triscina, tel. 0924-534489, 339-8134333 - 339-4009640, fax 0924-84550, www.circuitotriscina.com, email info@circuitotriscina.com - http:// trofei.malossi.com
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