16 agosto - Motosprint 33

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moto2 magia vincente. Iannone è tornato

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17/22 AGOSTO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1733

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motoGP compra SBK

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motoGP rePuBBlIca ceca Pedrosa cade lorenzo sbaglia gomma Stoner senza avversari Dovi e Sic sul podio rIvoluzIone In vISta Dorna acquisisce anche il mondiale Superbike

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le noStre Prove moto Guzzi norge 1200 Gt 8v Kymco myroad 700


Sommario

numero 33/2011

SMETTILA DI GIOCARE .

PLa POSta Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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PIN PISta

MotoGP GP Repubblica Ceca. Tutto sulla undicesima prova del Mondiale a Brno Moto2 GP Repubblica Ceca 125 GP Repubblica Ceca Superbike Yamaha lascia. L’amara sorpresa di Marco Melandri

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Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Akira Nishimura donne e motori di Laura Cattaneo Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo

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Direttore responsabile StEFaNO SaRaGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it Redazione daRIO BaLLaRdINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.it ENRICO BORGhI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.it GIaNCaRLO GIaNNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.it MaRISa IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.it RICCaRdO PIERGENtILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.it LUCIa VOLtaN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it Grafici grafici_ms@motosprint.it LUCa LaZaZZERa 051.6227.251 CRIStIaN tROMBa 051.6227.393 IGLIS BaCChI 051.6227.293 LUIGI RaIMONdI 051.6227.252 VaNNI ROMaGNOLI 051.6227.420 Segreteria di redazione CINZIa StaFFa 051.6227.204 motosprint@motosprint.it Archivio CLaUdIO GIROttI 051.6227.341 GIUSEPPE RIMONdI Max MattIOLI

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

educati, sì, ma pretendiamo rispetto Caro Direttore, questa lettera ti suonerà un po’ strana visto che arriva da uno dei tuoi tester che ha più di un’occasione per parlarti... Ma oggi ti parlo e scrivo da cittadino e motociclista, per raccontarti di uno sport che sta prendendo sempre più piede: la caccia alle due ruote. Ultimamente, lungo le strade battute dai motociclisti, in particolare la Futa, i controlli si sono intensificati: mega posti di blocco dove vengono controllate minuziosamente tutte le moto con particolare riguardo per chi indossa la tuta (sa più di “cattivo”) e cavalca una supersportiva. Non controlli ma vere “verifiche tecniche” alle volte anche cavillose. “Male non fare, paura non avere”, certo, ma solo fino a

quando c’è una situazione… equilibrata. Ma se in partenza vieni catalogato come fracassone e indisciplinato, e vessato di conseguenza, per spingerti a non passare più per queste strade... il discorso è diverso. È emerso chiaramente ad una recente riunione promossa dal Comune di Loiano, situato proprio a metà della SS 65 della Futa, come molte amministrazioni della zona e molti cittadini ci considerano una spina nel fianco e un problema da risolvere con le buone o con le cattive. Per loro non siamo normali utenti della strada come automobilisti, ciclisti, camionisti, ma problemi da risolvere. Se a dirlo è un sindaco bisogna preoccuparsi, perché fare di ogni erba un fascio è ingiusto e

com’è bello andare in giro per le strade di montagna, ma anche di collina, insomma con un bel po’ di curve. ma spesso dobbiamo fare i conti con l’ostilità di chi ha dei preconcetti verso chi guida una moto.

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discriminante. Con onestà, però, tocca guardare anche dalla nostra parte, perché è innegabile che nel mucchio ci sia anche chi compie sorpassi azzardati, rompe le scatole con scarichi liberi, attraversa i paesi a velocità elevata e senza rispetto per i pedoni e gli altri utenti della strada. Credo sia giunto il momento di darci dei limiti seri e sensati, e forse dare anche un senso al nostro modo di andare in moto: chi ha fretta, vada in pista, l’unico posto dove mettere alla prova la propria velocità. Sulla strada è solo rischio stupido. E allora proprio attraverso le pagine di questo giornale vorrei chiedere aiuto a tutti i motociclisti. Per noi, per la nostra sicurezza e anche per la nostra libertà di andare in giro sulle strade, prima che la situazione precipiti e si vada al muro contro muro con le amministrazioni locali – cioè comuni e vigili – e il tutto si trasformi in una guerra senza quartiere. Ostilità verso i motociclisti ce n’è già in abbondanza. Alla riunione cui ho partecipato, c’è chi ha avuto il coraggio di sostenere che le protezioni antitaglio sui guard rail incentivano ad andare ancora più forte. Però nella stessa riunione abbiamo trovato anche alcuni interlocutori collaborativi e aperti al dialogo, in particolare il Comandante dei vigili e il Comandante della stazione dei Carabinieri di Loiano, il Sindaco di Monzuno e un rappresentante del movimento a Cinque Stelle; gente con cui varrebbe la pena fare qualcosa assieme. Però il primo passo deve partire da noi, la strada è un diritto di tutti: non

Chi mi aiuta a organizzare il viaggio al tt? Ho 32 anni e vi leggo da quando ne ho 13. Per me siete la bibbia motociclistica e se una notizia di moto non viene data da voi io faccio fatica a crederci. Nel 2012 volevo andare a vedere il Tourist Trophy e volevo chiedervi se potevate scrivere sulla rivista i miei contatti perché cerco persone che ci sono già state e hanno voglia di aiutarmi nell’organizzazione del viaggio. Mail gianca698@libero.it Tel. 338 2407082 giancarlo Bollini SorpaSSi “grandioSi”. due peSi e due miSure Anch’io voglio dire la mia: leggo il commento al GP USA, tutti lì a elogiare il sorpasso di Stoner su Lorenzo, all’esterno a 280 km/h... e il pilota che dice «Un sorpasso grandioso, sapevo cosa stavo facendo». Allora mi domando: perché quando li fa Simoncelli è un criminale? Ma per favore... roberto lugano Come faCCio a diventare CuoCa della motogp? Vorrei sapere come si fa a diventare chef della MotoGP o comunque lavorare come cuoca/o per i team. alba

Più o meno allo stesso modo in cui si diventa chef in un ristorante... Con l’aggravante di dover lavorare in una cucina... un po’ più angusta. Se c’è una squadra interessata, ci contatti per avere la mail di Alba!

IN BREVE

diritti e doveri sulla strada

CheCa Come rainey. duCati... mago merlino Tolsero gli air restrictor, abbassarono il limite del peso e trovarno una gomma Pirelli che sulla loro moto non finiva neanche dopo due gare. Fu così che in Ducati trasformarono Carlos Checa in Wayne Rainey. Neanche Mago Merlino avrebbe saputo fare tanto! marco tintinelli Sauze d’oulx (to)

solo dei motociclisti, non solo di chi i motociclisti non li ama. Sono necessari rispetto e buon senso da entrambe le parti. Davide Calzolari

troppe! E non diamo la colpa al caldo: sono due settimane che la temperatura è scesa di una decina di gradi! andrea Terenziani

DaviDe pone all’attenzione di tutti un tema particolarmente sentito da quelli che, come lui, vivono su strade particolarmente care ai motociclisti, ma anche da quanti le percorrono solo di tanto in tanto, per gustarsi le loro curve e il paesaggio che le circonda. Spesso siamo attesi al varco come delinquenti e trattati come tali, e finiamo per pagare per la stupidità e l’arroganza di chi fa della strada la sua (pericolosissima) pista personale, mettendo a repentaglio anche la vita altrui. Fanatici che seminano il panico e negli anni sono riusciti a demonizzare l’immagine del motociclista. Fare di tutta l’erba un fascio è stupido e superficiale ma è consuetudine diffusa... Ben venga qualsiasi “operazione simpatia e rispetto” per difendere le nostre ragioni e la nostra dignità. Sapendo che i nostri peggiori nemici, interni ed esterni, hanno la testa molto dura.

CreDo anch’io che sia stato il caldo a far straparlare Giorgio Felici di Sassuolo (MO) e mi stupisco che la sua lettera sia stata pubblicata, perché ci piace leggere, sì, ma non i vaneggiamneti di chi non sa distinguere un campione. Catia Buoncompagni

quando è troppo... felici di replicare è uno sCherzo vero? il caldo non puo bastare per giustificare dei vaneggiamenti così. Altro che allucinazioni, Valentino che copia? Valentino incapace di mettere a punto una moto e sfrutta il lavoro degli altri? Va bene essere invidiosi ma un minimo di contatto con la realtà non guasterebbe. Un accanimento cosi delirante non ha giustificazioni mail firmata PerChé avete pubblicato la pila di castronerie che ha scritto Giorgio Felici sul n. 30? Lo so, siamo in democrazia e ognuno può dire la sua, ma le falsità sono

FrequenTo il motociclismo da oltre quarant’anni, io stesso ho calcato le piste e ho un figlio che ha corso in tante categorie dalle minimoto fino ad una gara di Mondiale Supersport e debbo dire che mi sento profondamente indignato quando qualcuno è pronto a sputare il rancore, spesso ingiustificato, che ha dentro, contro chi tanto ha dato allo sport e al motociclismo. Conosco Valentino Rossi da quando, ancora bambino, dimostrava già di essere un grande e alla guida di una minimoto faceva la differenza tra tanti mini campioncini, molti dei quali oggi famosi anche loro. Sulle moto vere poi è stata un’altra storia: nove titoli mondiali non si conquistano per caso, ne “scopiazzando” nel box accanto per mettere a punto la moto. Chi in passato ha fatto meglio di lui, Agostini, Nieto, Hailwood, lo ha fatto in un momento in cui un pilota poteva scendere in pista in più classi, e certi paragoni sono a mio giudizio improponibili: i campioni sono tali nel corso della loro stagione agonistica e non possiamo fare confronti a distanza di tempo e di luoghi. Caro Felici, se è vero che la MotoGP ha perso parte del suo interesse non è per colpa di Valentino, ma per gli eccessivi costi che hanno completamente tagliato fuori i “privati”, per quelle regole che troppo spesso tengono conto solo del volere di costruttori ed organizzatori. Queste sono le cau-

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altro che eroi dei nostri tempi

Cari amici vi scrivo, cosi mi distraggo un po’. Vi voglio raccontare la storia di Riccardo e Gianluca, piloti amatoriali “nell’altra vita”, come usiamo chiamare noi aquilani la vita precedente il sisma del 2009. Entrambi erano centauri del “Melosuki Racing” compagine “nippogoliardica” che calcava le piste nostrane, entrambi con le fide R6 uso pista. Riccardo, in quella bastarda notte del 6 aprile non ce l’ha fatta, è entrato nel triste elenco degli oltre 300 concittadini che non si sono più svegliati; a Gianluca forse è andata peggio, dalle macerie della sua casa ha tirato fuori se stesso e la R6 ma non la sua famiglia. Solo a distanza di molti mesi ha ripreso ad aggrapparsi fuori carena cercando, anche grazie alla moto, di recuperare un barlume di vita e normalità. Oggi ho letto che l’ARPA Emilia Romagna, dopo attente verifiche sul posto, ha stabilito che a Motegi esiste solo un “trascurabile rischio” di radioattività. Ed ora, cari “Centauri, eroi dei nostri tempi”, sommi piloti della massima serie, come la mettiamo? La solidarietà al popolo giapponese continuiamo a manifestarla con bandierine e stiker sulle carene? E cosa racconterete ai vostri Sponsor (Honda, Yamaha, Suzuki, ecc.) che hanno contribuito a gonfiarvi il conto in banca? Noi piloti amatoriali del “Melosuki Racing” de L’Aquila ci proponiamo di sostituirvi nella prova di Motegi, sicuri di offrire uno spettacolo più decoroso di quello che voi, piloti della massima serie, state offrendo. Continuerò a seguire con vero slancio il Motomondiale, soprattutto le categorie cosiddette “minori”, ma abbasserò il volume e lo sguardo quando l’enfatico Dottor Costa magnificherà i moderni “Centauri, eroi dei nostri tempi”. Francesco De Matteis - L’aquila

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lettere

Sono tifoso della Ducati e grandissimo ammiratore di Stoner, dopo che ha regalato un titolo mondiale alla Rossa, ma allo stesso modo posso dire di ammirare Rossi, stiamo sempre parlando di un pluri campione del mondo e in pochi hanno fatto ciò che ha fatto lui. Per cui dobbiamo portargli rispetto, Felici compreso, per ciò che ha saputo dare al motociclismo, soprattutto in un momento delicato della sua carriera. Francesco Saisi vorrei fare alcune valutazioni sulle ‘’considerazioni” del Sig. Felici, di nome e di fatto visto che ora può sputare sul numero uno di tutti i tempi. Di piloti come Rossi ne nasce uno ogni trent’anni e noi dovremmo essere orgogliosi (sportivamente) di avere un testimonial di questo livello, con un carisma non indifferente. alessandro Polenghi Caro Direttore, apprezzo molto la sua disponibilità a dare spazio a tutti i lettori. Sono solidale con lei, che essendo un uomo equilibrato che ama lo sport ed il motociclismo, riesce a leggere certe lettere e addirittura a pubblicarle. Io, francamente, alcune non riesco nemmeno a finirle; dopo tre o quattro stupidaggini di fila, non vado oltre. Queste lettere sono nella quasi totalità contro Valentino Rossi, e riescono in poche righe a mettere insieme una enorme quantità di stupidaggini (sarebbe piu esatto dire cazzate...) dimostrando che è

più facile essere contro Rossi che capire qualche cosa di motociclismo. Nello sport il tifo ci sta, che sia di parte anche, ma per arrivare a dire certe cose di Rossi come si sono lette negli ultimi numeri... qualche problema lo si deve avere. Lo sport non c’entra. Spero che pubblicarle abbia un effetto terapeutico: gli autori rileggendosi, hanno la possibilita’ di accorgersi delle cazz... che hanno scritto, cosi magari la la prossima volta... Ma chi non ha capito il fenomeno Rossi non lo capirà nemmeno se dovessimo spiegarglielo per anni. Peggio per loro. enrico Gambetta Felegara (Pr)

scelte sbagliate quando la moto non fa per te Con i campionati SBK e MotoGP al giro di boa, mi sono reso conto che quest’anno ci sono piloti che si sono ritrovati su moto non proprio confacenti al loro stile di guida, come Haslam in Superbike con la BMW (si vede lontano un miglio che ci litiga), che vedrei meglio sulla Honda Ten Kate. Le fatiche di Melandri per cucirsi addosso la Yamaha R1 è un’altra dimostrazione del vuoto lasciato da Spies; il ravennate sembra sia sulla buona strada, lasciando intendere che di messa a punto ne capisca, checché ne pensino quelli della Ducati. Sykes, “crocifisso” quando era compagno di Spies, alla Kawasaki sembra rinato; Haga invece dice che con l’Aprilia non riesce a guidare come vuole… ma è sempre dietro a Camier! Almeno Biaggi nel suo “peregrinare” qua e là si è sempre adattato a qualsiasi moto, due o quattro cilindri che fossero, Fabrizio invece ha faticato per metà stagione per riabituarsi al 4 cilindri, dopo aver giocato di fioretto con la Ducati per qualche anno e dispiace che debba correre con i ricambi dello scorso anno.

In MotoGP il caso ecclatante è Rossi con la Ducati. Ormai è acquisito che solo Stoner riusciva a guidare la Desmosedici, ed è altrettanto vero che l’australiano con la Honda non riesce a fare la differenza allo stesso modo, e con il suo stile mette in crisi le gomme. Magari l’anno prossimo tutti questi problemi spariranno, ma è lampante che ci sono piloti che pur di avere una sella sotto il sedere fanno scelte sbagliate. Bastian Contrario

dai gp alla sbk un consiglio per la ducati vorrei dare un mio consiglio da far recapitare alla Ducati quanto prima: sono tifoso di Valentino Rossi, e visti i deludenti risultati ottenuti finora e il danno di immagine che la casa di Borgo Panigale sta subendo, nonché la delusione nei volti e nell’animo dei tifosi Ducati e di quelli del nove volte iridato, non sarebbe più opportuno dirottare il blocco Valentino-Ducati in Superbike, in modo da aiutare il povero Checa che solo soletto sta seriamente rischiando di vedersi strappare un titolo che sembrava ormai già conquistato? Non sarebbe più utile a tutti un Valentino che torna a lottare per le posizioni che gli competono, una Ducati che conquista un titolo mondiale e dei poveri tifosi che tornano ad esultare dopo tanti bocconi amari? Un Valentino che tolga preziosi punti a Biaggi e a Melandri, favorendo il trionfo di Checa, mi sembra l’unico modo per salvare il salvabile. adriano

CheCa non sembra avere bisogno d’aiuto, può farcela da solo a portare a casa il titolo SBK... E la Ducati ha assoluto bisogno di Rossi per risollevarsi in MotoGP. Il 2011 è perduto, ma c’è un 2012 da costruire.

correre part time licenza “usa e getta” l’anno prossimo smetterò di correre, visti i costi eccessivi ormai raggiunti per poter gareggiare in pista. Detto questo vorrei lanciare un appello alla FMI che credo condiviso da molti. Perché non fare una licenza velocità “ridotta” per chi vuole fare solo qualche gara? Diciamo un massimo di due gare l’anno? Un amatore per poter fare una sola gara deve spendere 360 euro per una licenza esattamente come chi di gare ne corre dieci. Non dico che chi corre di più deve spendere di più ma se come amatore volessi nei prossimi anni partecipare a qualche corsa di tanto in tanto per non allontanarmi definitivamente dalla pista... avere una licenza più economica sarebbe d’aiuto. Spero che prendiate in considerazione la mia proposta, e mi piacerebbe molto leggere la risposta della FMI. Mirco

Certo che la FMI non farà mancare la sua risposta, rimango un po’ perplesso dalla tua proposta. È vero che correndo una sola gara l’anno il costo della licenza si fa pesante... ma è altrettanto vero che chi ha in mente di gareggiare, normalmente non pensa ad una sola uscita in pista in un’intera stagione, ma ad un programma agonistico più o meno intenso, comunque un po’ più ricco di una semplice uscita o due. Indipendendentemente dal fatto che la tua proposta venga accolta o meno, non credo che ci sia una grande richiesta di licenze “usa e getta”.

io la penso così

se di una griglia che oggi ci propone solo 17 partenti e sono pronto a scommettere che se non ci fosse Valentino il numero degli spettatori sarebbe molto più ridotto. Se sei veramente un appassionato di Motociclismo con la “M” maiuscola, ripensa a quello che hai detto e nel futuro porta rispetto per i veri campioni e per quanti scendono in pista per il loro e il nostro divertimento. alessandro anello

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di Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it

storia del cambio della RC212V

e l’ipotesi di un telelever in motoGP! È LA PRIMA volta che leggo la sua rubrica, che trovo molto interessante. Premesso questo, volevo porle alcune domande. Vorrei comprendere come funziona il nuovo cambio della Honda RC212V, che sembra renda ancora più veloce il passaggio da un rapporto all’altro. E poi, come mai in MotoGP non si usa un sistema telelever (tipo quella della BMW)? In frenata non modifica così tanto l’avancorsa perché, a differenza delle forcelle tradizionali, contiene il trasferimento di carico, quindi dovrebbe garantire indubbi vantaggi. Forse una forcella tradizionale è migliore perché, comprimendosi, facilita l’ingresso in curva? Gianfranco Grisoni Como

IL PRINCIPIO alla base del funzionamento del nuovo cambio impiegato sulla Honda MotoGP è relativamente semplice, anche se largamente innovativo. Quelli che non si conoscono sono i dettagli. Anzi, per dirla tutta, non si sa bene come sia fatto, benché appunto sia noto il principio di funzionamento. Quello che è certo è che la Honda ha ottenuto un brevetto relativo a un cambio di questo tipo, che si basa come schema su quelli ad espansione di sfere, molto compatti ma noti in passato per non essere adatti alla trasmissione di coppie elevate. In questi cambi sull’albero secondario, forato assialmente, sono montati gli ingranaggi folli, che vengono resi solidali con esso facendo uscire dai loro alloggiamenti delle sfere. Queste ultime vengono spinte verso motosprint

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l’esterno da un risalto (in realtà si tratta di una corta sezione a diametro maggiorato, opportunamente raccordata) dell’asta di comando, scorrevole in senso assiale e con posizioni di arresto prefissate, inserita all’interno dell’albero. Quando sono spinte all’esterno, le sfere penetrano in appositi incavi praticati nell’ingranaggio folle e fungono da vere e proprie chiavette di trascinamento. Per ogni ingranaggio folle vi è, ovviamente, una serie di sfere, piazzata in una determinata posizione, lungo l’albero. Nei cambi di tipo convenzionale, gli ingranaggi folli vengono resi solidali a turno con l’albero sul quale sono montati grazie ai denti di innesto frontali degli ingranaggi scorrevoli, che entrano in presa con essi quando vengono spostati dalle forcelle, a loro volta comandate dal tamburo selettore. Gli ingranaggi scorrevoli sono vincolati a ruotare con l’albero, essendo montati su di esso mediante accoppiamento scanalato. In certi casi non ci sono ingranaggi di questo tipo, ma si impiegano dei manicotti scorrevoli, dotati di denti frontali. Un altro tipo di cambio che consente di annullare i tempi di passaggio da una marcia alla successiva e che certamente la Honda ben conosce è lo “Zeroshift”, nel quale gli innesti sono di tipo convenzionale, ovvero vengono ottenuti grazie a denti di innesto frontali ed elementi di trascinamento mobili (si tratta di veri e propri nottolini), che quando si innesta la marcia vincolano l’ingranaggio folle al manicotto, obbligato a ruotare con

NOTTOLINO

TO uN eLemeN A rIgOre è pIONIsmO. Ar uN dI mObILe vIeNe IL TermINe AdOTTATO cOmuNque ANI pIccOLI Org ANche per , TO meN dI TrAscINA eNTI ALOgA e Av dI fOrmA AN fuNzIONe, LA sTessA I meccANIsm ImpIegATI IN dIffereNTI

IL cAmbIO deLLA hONdA mOTOgp hA uN prINcIpIO dI fuNzIONAmeNTO sImILe AL sIsTemA zerOshIfT. eNTrAmbI pOssONO essere cONsIderATI deLLe evOLuzIONI deI vecchI cAmbI Ad espANsIONe dI sfere.

l’albero. In questo caso, però, tra due ingranaggi adiacenti vi sono due anelli di trascinamento, che prendono il posto di un singolo manicotto. Per ogni anello vi è una forcella, che lo sposta assialmente. Allorché viene innestata una marcia più alta, automaticamente, mentre inizia a trasmettere il moto, l’ingranaggio ad essa corrispondente “tira fuori” la marcia precedente (determinandone il disinnesto automatico). La cosa si ottiene grazie alla differenza di velocità, alla particolare forma dei nottolini e dei denti di innesto ed al fatto che le forcelle sono vincolate elasticamente e non rigidamente agli anelli (o al tamburo selettore). Tutti gli ingranaggi folli posti sull’albero secondario ruotano, dato che sono in presa con quel-

li dell’albero primario, ma lo fanno con velocità diverse. Una sola coppia di ingranaggi alla volta trasmette il moto. Quando si sale di una marcia, il nuovo ingranaggio che viene vincolato al secondario lo obbliga a girare più forte, e questi determina il contemporaneo “sganciamento” dei nottolini che erano in presa con l’ingranaggio corrispondente alla marcia precedente. La forma dei nottolini e dei denti frontali è asimmetrica; un lato è a spigoli vivi e l’altro, al contrario, è smussato in senso inverso, ovvero conformato come una vera e propria “rampa di disinnesto”. Quando un ingranaggio folle è in presa con l’albero secondario, lo trascina in rotazione grazie agli innesti a coda di rondine, che determinano un autentico “aggancio” con

l’estremità a spigoli vivi del NOTTOLINO. Se però ad un certo punto l’albero inizia a girare più forte, in quanto è entrato in presa l’ingranaggio della marcia successiva, avviene lo sgancio, in maniera completamente automatica, grazie alla azione dell’estremità dei nottolini conformata a rampa. Come ovvio, questo è possibile in quanto le forcelle spostano gli anelli di innesto, spingendoli o tirandoli, ma lo fanno elasticamente, cioè grazie a delle molle. Tornando al brevetto Honda, i disegni ad esso allegati sono solo indicativi. Quel che sembra certo è che vi sono due elementi scorrevoli, montati coassialmente, all’interno dell’albero secondario, uno dei quali aziona gli elementi di trascinamento (ovvero i nottolini radiali, che qui prendono il posto delle sfere) delle marce pari mentre l’altro fa lo stesso per le marce dispari. Pure qui i nottolini devono avere una conformazione che determina un forte “aggancio” in un senso e un disinnesto spontaneo se l’albero viene fatto girare con una velocità superiore a quella dell’ingranaggio sul quale essi agiscono. E, naturalmente, devono esserci degli elementi elastici. Insomma, il principio di funzionamento è esattamente il medesimo. Per poter trasmettere le coppie in gioco in una MotoGP è necessario che

l’albero secondario abbia un diametro molto cospicuo. Non sarebbe la prima volta che la Honda realizza un dispositivo in maniera difforme da quanto ha brevettato in tale campo. Anzi, la maggior parte dei brevetti ottenuti non li utilizza proprio. Dunque come è fatto esattamente il cambio Honda non è dato saperlo. Del resto, non ci dicono neanche alesaggio e corsa… Della sospensione anteriore Telelever si è già parlato proprio di recente in queste pagine. È versatile ed ha ottime caratteristiche. Richiede, però, un motore con una certa architettura, altrimenti il fulcro del braccio oscillante anteriore dove si mette? Si può realizzare anche un telaio conformato ad hoc, ma se si osserva con attenzione una moderna moto da competizione, si può constatare immediatamente che lo spazio disponibile per il braccio e per l’ammortizzatore non c’è. Occorrerebbe quindi cambiare profondamente la struttura della moto completa. Che probabilmente diventerebbe anche assai meno compatta. Questo tipo di sospensione rimane comunque molto interessante, anche in ottica sportiva. Per quanto riguarda il suo terzo quesito, non ho lo spazio questa settimana, ma ne parleremo senz’altro a breve.

AspirAzione in un 2T non è sempre stata a lamelle HO SMONTATO la testate ed il cilindro di una vecchia moto di un mio parente, per darle un’occhiata prima di rimetterla in funzione. Ho notato con stupore che non ci sono delle LAMELLE, come negli scooter dei miei amici e nelle moto 125 a 2T. Eppure il vecchio proprietario mi ha detto che andava sempre benissimo e che erano fatte così anche diverse moto da corsa, fino all’inizio degli anni Ottanta. Se i fatti stanno realmente in questi termini, potete spiegarmi per quale ragione la maggior parte dei costruttori hanno in seguito montato le lamelle? Marco Riva Milano

PRIMA dell’avvento delle valvole a lamelle, salvo rarissime eccezioni (nelle quali si impiegava una valvola rotante), nei motori a 2T l’aspirazione veniva regolata dal movimento del pistone, che apriva la relativa LUCE mentre saliva verso il punto morto superiore, consentendo alla miscela aria-carburante di fare il suo ingresso nel carterpompa (ovvero, nella camera di manovella) e la richiudeva a un certo punto della sua discesa verso il punto morto inferiore.

La luce era praticata nella parete del cilindro e talvolta era divisa in due parti da un traversino centrale. Logicamente, la fasatura di aspirazione era simmetrica, con l’anticipo di apertura eguale al ritardo di chiusura, e questo comportava dei problemi. Intendiamoci, i motori andavano forte, ma la situazione era lontana dall’essere ottimale. La fasatura infatti risultava lontana dall’essere corretta, salvo che ad un determinato regime. Se il motore girava più forte, era troppo tranquilla, con la chiusura della luce che aveva luogo quando ancora i gas freschi stavano continuando ad entrare (il ritardo di chiusura era insufficiente). Alle velocità di rotazione inferiori a quella ottimale, invece, la fasatura di aspirazione risultava troppo spinta; quando la luce veniva richiusa dal pistone, una parte dei gas freschi già aspirati in precedenza era stata respinta indietro nel condotto

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luce con questo termine si indica una apertura nella parete del cilindro. nei 2t oltre a quella di aspirazione (che talvolta è praticata in una parete del carter) vi sono quelle di travaso e di scarico

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Officina

(ritardo di chiusura eccessivo, con conseguente “rifiuto”). Nonostante queste limitazioni, l’aspirazione controllata dal pistone (ovvero “in terza luce”) è stata impiegata largamente negli anni Settanta per moto eccellenti anche sotto l’aspetto prestazionale, come le Kawasaki tricilindriche di 350, 400, 500 e 750 cm3, le Suzuki 380, 550 e 750, esse pure a tre cilindri, più svariate moto da cross e da enduro. Per quanto riguarda quelle da competizione, basta ricordare che le Yamaha TZ bicilindriche hanno continuato ad impiegare l’aspirazione in terza luce anche negli anni Ottanta, dopo che la 500 quadricilindrica, con lo stesso tipo di ammissione, aveva vinto il mondiale nel 1978, 79 e 80 con Kenny Roberts. Le valvole a lamelle sono unidirezionali ed a funzionamento automatico. Consentono cioè il flusso in una sola direzione e non in quella inversa e si aprono e chiudono in base alla differenze di pressione tra i due lati (cioè, a monte e a valle). Forniscono dunque una fasatura di aspirazione variabile, che si adegua automaticamente alle diverse esigenze del motore,

LAMELLE

EtALi” Sono dEi “p unA Ad i At chE, fiSS o Si SoLLEvAn à, it EM tr ES ESSionE pr LA o nd quA E LAto A Mont dEi gAS dAL LLA uE q A rE o è SupEri , ’ALtro LAto AgEntE SuLL iL fLuSSo o conSEntEnd ESSi dEi gAS St

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Moto Guzzi consiglia

ovvero ai differenti regimi di rotazione. L’apertura e la chiusura avvengono sempre nei momenti ottimali, il che non è davvero poco! Inoltre, le valvole a lamelle possono essere collocate anche in condotti di aspirazione praticati nel basamento e collegati direttamente con la camera di manovella, e questo costituisce un altro vantaggio ragguardevole, in molti casi.

tecnica della moto i manuali dOve studiarla HO 19 ANNI e da poco mi sono avvicinato al mondo delle moto. Ho “ereditato” questa passione da mio padre che si è sempre interessato di corse e motori. Tuttavia le mie curiosità sono leggermente diverse dalle sue: io sono affascinato dall’aspetto fisico-meccanico dei motori delle moto. Ho scoperto da poco che su motosprint, che mio padre acquista ormai da anni, c’è la rubrica officina. Leggendola con attenzione, mi sono reso conto di avere delle grosse mancanze in termini di conoscenza del motori: tanto sulla loro costruzione quanto sul loro funzionamento. Spesso, infatti, gli argomenti da lei trattati richiedono delle conoscenze pregresse per essere compresi a pieno. La mia richiesta è la seguente: le sarebbe possibile indicarmi qualche manuale che spieghi in modo completo la moto?

Ovviamente capisco bene che un manuale non può contenere tutte le informazioni possibili. Mi sarebbe sufficiente un libro che dia una visuale completa anche se superficiale, in maniera tale da avere una infarinatura generale che mi permetta di comprendere meglio i suoi articoli. Mi rendo conto che la richiesta possa sembrare troppo generica. Le aggiungo anche che studio ingegneria delle telecomunicazioni (secondo anno) per cui possiedo sufficienti conoscenze di fisica che mi permetteranno di comprendere anche formule e fenomeni fisici. Mi interessano in particolare i seguenti argomenti: architettura generale di una moto, fisica base del motore (scoppio, espansione, eccetera), relazioni base delle prestazioni di un motore (relazioni fra potenza, coppia e velocità) e relativi parametri di interesse (ad esempio l’alesaggio). Sono anche disposto ad acquistare più libri che trattano separatamente questi argomenti. Giuseppe Marra

ANDIAMO con ordine. In italiano c’è il “Manuale della Moto” edito da Mondadori (il che dovrebbe renderlo reperibile piuttosto agevolmente nelle migliori librerie). Non è particolarmente approfondito, visto che è destinato ad un’ampia diffusione, ma offre, sia pure in maniera sintetica, un panorama chiaro e completo della tecnica motociclistica. Per inciso, l’ho scritto io. Che sia valido è dimostrato dal fatto che ne è stata fatta una versione in lingua inglese, avendo acquistato i diritti l’americana Motorbooks International. Si chiama Modern Motorcycle Technology e purtroppo la traduzione è pessima… Sarebbe anche interessante sapere se lei conosce l’inglese. In caso affermativo, posso consigliarle Sportbike Performance Handbook di Kevin Cameron, di

livello però più avanzato. Può richiederlo alla Libreria dell’Automobile di Milano di Corso Venezia, (telefono: 02.76006624). Se poi sapesse il tedesco, mi scriva nuovamente perché sarebbe davvero il massimo… Se vuole approfondire i diversi argomenti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ci vuole però un po’ di pazienza ed occorre lavorare con un minimo di razionalità. Se ha modo di venire a Milano (magari in occasione dell’EICMA, o per il mercatino di Novero), faccia un salto anche alla Libreria Hoepli, oltre che a quella dell’Automobile. Troverà senza dubbio molti volumi di notevole interesse. Per il momento, dato che va all’università, cominci a dare un’occhiata alla sua biblioteca. Le voci chiave? Beh, motori, metallurgia, disegno di macchine… Dato che ha a che fare con la fisica, studi con una particolare attenzione la termodinamica. Comunque, in prima battuta, possono essere più che sufficienti i testi destinati agli istituti professionali. Tecnica dell’Automobile, della Editrice San Marco, traduzione italiana di un valido testo tedesco, non è specifico per le moto, ma dà un ottimo quadro d’assieme, e spazia anche a livello di materiali, lavorazioni e via dicendo. Per una comprensione ed una conoscenza più complete, non basta qualche libro. Occorre documentarsi un po’ qua e un po’ là (molto validi sono i manuali tecnici dei produttori di componenti, che purtroppo in Italia non fa quasi nessuno). E ci vogliono anni ed anni. A questo proposito devo dire che se non avessi i miei 71 quadernoni di appunti e di sintesi, suddivisi nei diversi argomenti, ed i miei 120 cassetti di fotocopie e fascicoli vari, per me sarebbe abbastanza dura, nonostante numerose centinaia di libri… Non è comunque il suo caso, direi. Ad ogni modo, non esiti a contattarmi nuovamente, se lo riterrà opportuno.

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Paddock A cura di Lucia Voltan

ma sono tante le defezioni

GIAPPONE si, Giappone no. Il mondo del trial è diviso. A tenere banco sono i rischi derivanti dalla catastrofe nucleare del post terremoto. Il GP, che da 10 anni si disputa nel circuito di Motegi, circa 150 km dalla centrale incriminata di Fukusima, rispetto al problema sollevato dai piloti della MotoGP ha un’aggravante. Si svolge sì all’interno dell’autodromo, ma quasi interamente su zone naturali di terreno che, in caso di contaminazione, potrebbe rivelarsi insidioso. La FIM ha assicurato che non ci sono pericoli: così da giugno il GP è solo stato spostato a al 20-21 agosto. Non tutti però si sono convinti. Fra quelli che resteranno a casa, ci sono la Sherco con Cabestany (nella foto), terzo in campionato, e la Beta con Dabill. Anche il Team Italia non affronterà la trasferta.

IN BREVE

il mondiale trial va in giappone

summEr whEEls. vIA lIbErA AllA sEcONdA PrOvA Annullata per problemi organizzativi la prima prova della Summer Wheels, in programma il 30 e 31 luglio, a Prato Nevoso-Frabosa Soprana, è stato confermato il regolare svolgimento della seconda, a Sauze d’Oulx (TO) il 3 e 4 settembre. lONG GrAss trAck uEm. APPlEtON IN sEmIfINAlE Nel sud della Francia, a La Reole, si è disputata la semifinale 1 del campionato UEM di Long e Grass Track che ha visto salire sul gradino più alto del podio il britannico Phil Appleton. La manche di finale a sei piloti ha premiato anche il boemo Ales Dryml ed il padrone di casa Stephane Tresarrieu. Hanno staccato il biglietto per la finale anche gli inglesi Hall e Hove e l’australiano Mc Donald.

L’Endurance si accorcia si accorcia il mondiale endurance, per via dell’annullamento di quella che doveva essere la quarta prova, la 8 ore di donington park, in programma il 21 agosto. non sarà recuperata, portando così da 6 a 5 (4 per la superstock) le prove del calendario.

lavori a imola

lAvOrI di riasfaltatura parziale dell’Autodromo di Imola. Gli interventi riguarderanno circa il settanta per cento della pista, in vista del Mondiale Superbike, in programma alla fine di settembre. Le parti interessate ai lavori di riasfaltatura riguardano il tratto poco dopo la partenza fino alla prima parte della salita delle Acque Minerali, e infine dall’uscita della Variante Alta fino alla prima curva della Rivazza compresa. motosprint

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Paddock identikit enduro francese

meo campione in anticipo ANTOINE Meo ha conquistato il titolo di campione francese enduro E2 con una prova di anticipo. Il pilota della Husqvarna ha preceduto in classifica Sebastién Bozzo (Kawasaki) a Antoine Basset (Yamaha). Sebastién Guillaume (Husqvarna 300 2T) ha consolidato la seconda posizione nella classifica E3 alle spalle del (già campione francese) Cristophe Nambotin (Gas Gas 300 2T).

maurino campione DANIELE Maurino (Beta) è campione italiano Trial Marathon. Vincendo la quarta e ultima prova disputata in Val Pellice si è aggiudicato quel titolo tricolore che inseguiva da tempo. Due giornate di gara, circa 40 km, 25 zone: Maurino, vincitore di entrambe le giornate, ha posato un solo piede nel secondo giorno. Un secondo e un terzo posto a testa per Andrea Vaccaretti (Beta) e Ismael Catalin (Gas Gas). Vincitori delle altre categorie: Andrea Soulier (Super), Daniele Proietti (Entry), Fabrizio Barre (Entry Over) e Rocco D’Amelio (Sport). Gli altri campioni sono: Federico Corti nella Super, Daniele Proietti nella Entry e Mauro Girello nella Entry Over.

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rookies cuP 2012

baja aragon

vinci un posto in moto3

quad. masante secondo

UN POSTO in un Team di Moto3 per il 2013: è questo il premio in palio per il vincitore della Rookies Cup della prossima stagione. Sono aperte le iscrizioni al trofeo promozionale, che si svolge a contorno della MotoGP. Requisito principale è l’età: sono ammessi i nati tra il 1 gennaio 1995 e il 31 marzo 1999. Tra le domande, un comitato di esperti individuerà circa 100 ragazzi per partecipare alla selezione. Ne saranno poi scelti 10-15 per la Rookies Cup 2012 (insieme a quelli che proseguiranno dalla stagione precedente). Ulteriori informazioni al sito: www.redbullrookiescup.com

È GERARD Farres (KTM) il vincitore della Baja Aragon che si è svolta in Spagna. Per quanto riguarda il nostro Paese, una soddisfazione arriva dalla prova dei Quad, con il secondo posto di Massimiliano Masante, alle spalle dello spagnolo Oscar Romero. de angelis, blitz sfortunato nel rally alex de angelis ha ParteciPato al rally “bianco azzurro” con corrado costa come co-driver, ma i due sono stati costretti al ritiro quasi subito Per una rottura meccanica della renault clio r3.

andrea antonelli 1 Prima gara della stagione al CIV al Mugello e subito una vittoria, in una classe combattuta come la Stock 1000. A proposito, come mai hai cominciato la stagione italiana solo ora? Semplice: ci sono pochi soldi, un problema ormai cronico delle corse in moto. E per fortuna che ho trovato una buona squadra, il Team Lorini, che mi ha confermato alla fine dell’anno scorso. Abbiamo trovato budget per la Coppa del Mondo, obiettivo numero uno della stagione. Poi è arrivato qualcosa in più e ho cominciato anche con il CIV.

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La coppa del mondo è un obiettivo un po’ fuori portata, visto che sei settimo e alla fine manca poco. Sinceramente dire di puntare alla vittoria finale sarebbe spararla un po’ troppo grossa. L’anno scorso ho concluso terzo (a pari merito con Magnoni) ma adesso le cose si sono complicate. Per dirne una, nel 2010 c’era una sola BMW che andava davvero forte, quella di Badovini. Quest’anno ce ne sono almeno altre tre. E anche le Ducati vanno molto più forte. In mezzo ci sono io, che tento di difendermi con la mia Honda. Insomma, diciamo che è realistico sperare in un quinto posto finale.

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Facciamo un passo indietro. Per te, figlio di un allenatore di calcio deve essere stato un po’ difficile scegliere le moto. In effetti papà sperava che mi appassionassi al pallone, ma io, una volta salito un po’ per caso su una minimoto, non ne ho più voluto sapere. Così avevamo raggiunto un compromesso, per i week end: partita alla mattina, pista al pomeriggio. Poi anche lui ha capito che non c’era storia.

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Sulla moto hai un logo particolare, quello dell’AVIS. Non è solo un adesivo, ma un impegno reale. Sono donatore di sangue. Anzi, ne approfitto per invitare gli altri ragazzi a fare altrettanto. Non fa male. Anzi, fa un gran bene...

nato a

castiglion del lago (Pg) età

23 anni nel 2010

fim cuP stock 1000 (terzo) quest’anno

ha vinto la stock 1000 al mugello

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polvere di stelle

passione e creatività la ricetta di minarelli trent’anni fa moriva l’ndustriale bolognese che non aveva paura di sporcarsi le mani

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

Vittorio Minarelli in una foto del 1953. È il terzo in piedi da destra, con la tuta e la Mano appoggiata sul basco.

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IL PRIMO agosto di trent’anni fa venne a mancare nella sua Bologna una delle figure più rappresentative del mondo motociclistico italiano del secondo dopoguerra: Vittorio Minarelli. Michele Verrini, collega e amico di vecchia data, poliedrica figura di motociclista e manager, che col “commendatore” ebbe occasione di lavorare cogliendo grandi soddisfazioni, mi ha chiesto di ricordarlo. Nato nel 1907, Vittorio Minarelli fu costretto a lasciare ben presto la scuola e a cercare un lavoro a causa della prematura morte del padre. La prima esperienza lavorativa fu come apprendista presso lo scultore Mario Sarto, artista di notevole talento, specialista in monumenti funebri e sacri. Pur facendosi apprezzare per abilità e impegno dal suo maestro, Vittorio non riuscì a continuare su quella strada. Appassionato di meccanica e motoristica, colse al volo la prima occasione e, non ancora ventenne, trovò impiego presso una concessionaria di automobili. Autodidatta, apprese in fretta i segreti dei motori automobilistici degli Anni ’20; perfezionò la

conoscenza e accumulò grande esperienza nel ripararli, nel metterli a punto e anche nell’elaborazione di alcuni propulsori destinati alle corse. In breve Vittorio Minarelli venne accolto nel giro dei grandi tecnici bolognesi e ciò gli diede altre opportunità di crescita professionale. Nel secondo dopoguerra a Bologna fu tutto un fiorire di iniziative artigianali e industriali: da un lato una grande miseria, dall’altro uno spazio oggi impensabile per le idee di imprenditori abili e coraggiosi. A Vittorio le idee non mancavano e il coraggio nemmeno. Così nel 1951 si associò a Franco Morini, altro valido tecnico bolognese, e divenne piccolo industriale costruttore di motociclette e soprattutto di motori sciolti di varie tipologie e cilindrate, che subito furono accolti con entusiasmo dalla marea di marche sorte ovunque in Italia. Non c’è spazio qui per raccontare nei dettagli la crescita di un’azienda che, dopo la separazione da Morini, avvenuta nel 1956, si sviluppò ed assunse una dimensione internazionale col solo nome Minarelli. Ma vale la pena di rimarcare l’intelligenza dell’ormai maturo imprenditore che, a differenza della maggior parte dei suoi concorrenti in Italia, introdusse presto il figlio Giorgio, appena laureatosi ingegnere, lasciandogli spazio e cedendogli progressivamente le redini della grande industria di motori che aveva creato. Vittorio comunque non si ritirò a vita privata. La sua passione erano le moto e le corse e tale rimase fino alla fine, dopo che le Minarelli di un piccolo reparto corse da lui diretto avevano colto vittorie su vittorie nel campionato italiano della minima cilindrata, dopo aver conquistato prestigiosi record mondiali e dopo che, nel 1977, la Minarelli si era impegnata anche nel Motomondiale, vincendo titoli nella combattuta 125. «Appena suonava la sirena e gli operai lasciavano le macchine, il commendatore si gettava sulla spalla la cravatta e con la sua camicia bianca si metteva al tornio a lavorare sui motori da corsa» racconta Pierpaolo Bianchi, che fu uno dei piloti preferiti da Vittorio Minarelli e che corse per lui giovanissimo, alle prime armi con i “cinquantini”, per poi tornare da campione acclamato, portando alle prime vittorie iridate la 125 bicilindrica. «Io ho avuto la fortuna di lavorare al suo fianco in quel periodo – completa il quadro Michele Verrini – era un uomo di poche parole ma sempre estremamente concreto in ogni sua azione, un uomo che ha amato lo sport motociclistico come pochi altri».


MotoGP Repubblica Ceca

di Enrico Borghi - foto Milagro, AP La presse, Getty Images

MotoGP ComPRa SBK BRNO - Forse non è molto elegante, affermare che

la MotoGP compra la Superbike, però è così che andrà. Anzi, è così che sta andando. La Bridgepoint, importante società internazionale di “private equity” che è proprietaria della Dorna, sta raggiungendo l’accordo per l’acquisizione della Infront, analoga struttura che è proprietaria di diverse società tra le quali la Infront Motorsport, tenutaria dei diritti del Mondiale SBK. Dunque MotoGP e Superbike verranno gestite dalla medesima proprietà. La Bridgepoint acquisisce tutta la Infront, con le sue attività finanziarie, e dal momento che avrà un ruolo di maggioranza, la Dorna avrà il potere di stabilire un nuovo equilibrio tra i due campionati. Sì, un equilibrio, perché la Dorna non assorbirà la Infront, così come la MotoGP non fagociterà la Superbike: i campionati resteranno due, ben distinti, con finalità diverse e differenti caratteristiche. Quello che cambia è che i due campionati diventeranno complementari, con una distinzione ancora più netta tra prototipi e derivate dalla serie. Di conseguenza siamo di fronte ad una vera rivoluzione, ad un cambiamento epocale: il mondo dei Gran Premi e quello delle derivate dalla serie verranno ridisegnati. Siamo all’inizio di quella “nuova era” che appare ormai vitale per lo sport motociclistico, messo alle strette dalla crisi economica. Appena tutto sarà definito e annunciato, Dorna Sports e Infront Motorsport potranno cominciare a stabilire una nuova intesa – con la benedizione della FIM – che sarà all’insegna del ridimensionamento di entrambi i mondi: la MotoGP deve fare un passo indietro, e lo stesso deve fare la Superbike. La ragione è strettamente economica: i tempi sono cambiati, la crisi si sta inasprendo, né l’uno né l’altro campionato hanno più un flusso di denaro che garantisce la sopravvivenza se non verranno cambiate le cose, cioè i regolamenti, perché entrambi i campionati hanno costi di gestione ormai insostenibili. La trattativa è cominciata all’inizio di quest’anno, ovviamente in grande segretezza. Ora i rispettivi azionariati hanno dato l’assenso affinché avvenga questa fusione: insomma, la Infront ha accettato l’offerta di acquisizione che le è stata presentata della Bridgepoint. In questo periodo si stanno mettendo a punto i dettagli, l’affare è sostanzialmente concluso. Enrico Borghi motosprint

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andrea dovizioso (4) non ha potuto fare altro che guardarlo involarsi. casey stoner (27) ancora una volta aveva una marcia in più. con il sesto successo stagionale ha portato a 32 punti il vantaggio su Jorge lorenzo.

Pedrosa cade Lorenzo sbaglia gomma Casey senza avversari Dovi e Sic sul podio Sesto posto per Rossi

Solo Stoner motosprint

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MotoGP Repubblica Ceca

il commento

nata l podio e gior volti felici su a, nd ho la r di festa pe to un bel tris. che ha piazza e simoncelli so io viz do ta per ile anche in vis ut o at lt un risu ne... io ag st a sim della pros

La stessa valutazione l’ha fatta anche Marco Simoncelli, che ha scavalcato il campione del mondo già a metà gara. QUESTO campionato non offre molto altro, se ci si riferisce alla lotta per il titolo. Ma in fondo non serve tanto di più, perché nella stagione dell’addio alla 800 stiamo assistendo ad un confronto di altissimo livello: Stoner e Lorenzo sono diversi per caratteristiche di guida, stile, mentalità, modo di concepire le corse, eppure sono praticamente allo stesso livello. Guidano due moto altrettanto differenti, come concetti tecnici, ma le differenze non sono enormi. Certo, la Honda è globalmente più competitiva, ma la Yamaha ha punti di forza che Lorenzo sa sfruttare benissimo. Adesso lo spagnolo deve inventare qualcosa per le prossime sette gare (sei, se non si correrà a Motegi). Soprattutto, deve ritrovare il morale perduto: «Devo ammettere che questa gara mi ha colpito, a livello psicologico - si è lasciato andare Lorenzo -: mi sento molto deluso e abbattuto. Adesso è ancora più dura per me. Devo reagire, perché può succedere di tutto, ma di certo devo ricominciare a vincere qualche gara il prima possibile». È la prima volta che Jorge affronta simili difficoltà nella stagione in cui mette in gioco il suo titolo. Nel 2007, quando corse con il numero uno in 250, confermarsi campione fu in fondo facile. Ma all’epoca il suo avversario non era Casey Stoner.

Dovizioso e Simoncelli

conferma in arrivo

Honda vuole tenere entrambi. a nuove condizioni BRNO - Il primo podio di Marco Simoncelli è la notizia più rilevante in una gara che ha visto Andrea Dovizioso correre ancora una volta in modo redditizio e un Valentino Rossi più aggressivo ed efficace del solito. Quella tra Simoncelli e Dovizioso è stata come sempre una gara nella gara, una sfida nella sfida, perché i due non si amano e la loro rivalità è nata ai tempi delle minimoto. Quindi da quando erano bambini... Al di là del fatto che Dovizioso abbia difeso agevolmente la seconda posizione, relegando Marco in terza, va motosprint

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detto che i numeri raccontano una situazione curiosa. Siamo infatti “11 a 0” per Dovizioso in gara, e “11 a 0” per Simoncelli in prova. Sì, Sic è sempre stato più veloce nelle qualifiche, mentre Dovi è stato più efficace in gara. Cioè nel momento che conta di più, e la classifica di campionato parla chiaro: Andrea è terzo con 163 punti, Marco ottavo con 76. «La svolta della gara è avvenuta negli ultimi cinque giri, perché sono riuscito a percorrerli con un gran ritmo. È grazie a questo cambio di velocità che sono

riuscito a conquistare la seconda posizione» ha detto Dovizioso. Che in realtà ha corso una gara quasi perfetta: il quasi, naturalmente, deriva dal fatto che è arrivato “solo” secondo. Ma come ha detto anche lui «Vincere in questo periodo, con i piloti che ci sono, è veramente difficile». Il suo secondo posto, Andrea lo ha conquistato con una gara come sempre molto tattica: «Nel finale, quando ho visto che Marco si avvicinava, ho deciso di spingere ancora un po’: non volevo

arrivare nell’ultimo giro, all’ultima curva, con lui alle costole. E la tattica ha funzionato». Ma è stata una preoccupazione inutile: Marco a un certo punto ha addirittura mollato la presa. «Mi sono detto: stai calmo e porta casa questo terzo posto – ha raccontato – quindi evita di fare altre sciocchezze. Ad un certo punto avevo trovato un buon ritmo e ho anche pensato di attaccare Andrea, solo che ha prevalso la calma. Devo ammetterlo, questa situazione che mi ha visto sempre veloce ma mai efficace mi stava pesando, aveva delle influenze negative nel mio modo di correre. Avevo bisogno di questo podio, che per me è come una liberazione: infatti negli ultimissimi giri non pensavo più nemmeno a Dovizioso, ma solo alla fine della gara».

Per entrambi questo podio arriva nel momento giusto: domenica sera era in programma una riunione importantissima con il vertice della HRC, cioè con Shuhei Nakamoto. Che ha presentato loro la proposta della Honda per la prossima stagione. La Honda vuole tenere entrambi, ma non alle stesse condizioni di adesso: i ragazzi ne hanno preso atto e hanno quasi due settimane per riflettere. A Indianapolis ci sarà un nuovo meeting. I due romagnoli hanno fatto un lavoro impeccabile, per il loro datore di lavoro: hanno tolto due posizioni a Lorenzo e quindi dei punti importanti al rivale di Stoner. Ma se Simoncelli si è accontentato di questa prestazione, Dovizioso alla fine aveva qualcosa di cui rammaricarsi.

«Finalmente ho fatto vedere che sono veloce anche di domenica, non solo di sabato – ha detto Marco –. Tante volte ho gettato via il podio per degli errori, oppure per delle leggerezze, e anche per episodi sfortunati. Ma questa volta non ho sbagliato niente. Volevo questo podio perché infonde sicurezza e toglie la pressione che si è accumulata negli ultimi mesi». «Secondo me potevo stare più vicino a Stoner – ha detto Andrea –. A un certo punto ho perso irrimediabilmente il contatto con Casey perché ho commesso un errore in una staccata. Sono arrivato lungo, in quel giro ho ceduto oltre un secondo e ho perso il ritmo. Ma nel finale giravo con lo stesso passo...». La sfida, soprattutto quella tra i due italiani, proseguirà a Indianapolis. motosprint

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MotoGP Repubblica Ceca

il commento

«Mi assumo io la responsabilità di avere scelto la gomma “soft” anche se l’ho fatto in accordo con il mio capotecnico»

Rossi

non ci si può esaltare

«Ma l’entrata in curva è migliorata. E guido meglio» BRNO - Valentino Rossi ha detto che «il quarto posto nella classifica del campionato va considerato un mezzo miracolo, infatti mi sa che non lo terrò a lungo, perché Pedrosa adesso va più forte». Difficile dargli torto. La sua grandissima regolarità lo sta tenendo tra i primi in campionato, ma in realtà continua a non essere un protagonista. In gara ha concluso ancora una volta in una posizione poco esaltante – sesto – ma il suo svantaggio nei confronti del vincitore si è ridotto molto: ha subito un ritardo di quasi tredici secondi. «Abbiamo fatto una piccola mossa a livello di ciclistica che ha prodotto un buon progresso in generale: adesso posso sfruttare un po’ meglio la gomma, è migliorata l’entrata in curva e io guido

meglio. Però non è che ci si possa esaltare per il sesto posto...». Di problemi, il pesarese ne ha avuti anche a Brno. «Non sono partito bene, e poi devo aver commesso qualche errore nella procedura di riscaldamento della gomma perché all’inizio facevo molta fatica. Avevo poco grip. Alla fine ho mollato un po’, perché la mia posizione era al sicuro e non avevo la possibilità di andare oltre, ma se avessi continuato a tirare avrei portato il ritardo a un decina di secondi. E in fondo Dovizioso non era così distante». Fa piacere notare che Valentino sta ritrovando un po’ di entusiasmo. È su questo che deve puntare il reparto corse, per cominciare a fare progredire la Desmosedici.

Jorge Lorenzo valentino rossi ha avuto il suo daffare con un arrembante bautista, a sinistra, fino a quando lo spagnolo della suzuki è rimasto in gara. ben spies (11) non ha infierito su lorenzo (1), ma dovizioso (4) e simoncelli non hanno avuto altrettanto riguardo...

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MotoGP Repubblica Ceca Le pagelle di Marco Masetti

Finalmente...

l’eFFetto sorpresa BRNO - Era da tempo che l’effetto sorpresa non faceva irruzione in una gara della MotoGP. Cerchiamo di capirci: i gran premi iniziano venerdì mattina con il primo turno di libere e, fin dai primi giri, si può già ipotizzare con buona approssimazione la classifica della gara. La MotoGP è molto scientifica, quindi prevedibile. E invece a Brno le cose sono cambiate. Fino a pochi minuti dal via Stoner era inferocito perché aveva perso il feeling con l’anteriore e non riusciva a essere veloce. Invece Pedrosa sembrava semplicemente inarrivabile, persino esente dalla possibilità di commettere errori, quindi il candidato ideale al gradino più alto del podio. Per non parlare di Lorenzo, titolare di un passo assolutamente devastante… Tutte queste certezze sono state spazzate via in un soffio. Così Stoner dimentica in un amen le paure, corre con la testa e porta a casa una vittoria pesantissima in proiezione mondiale, mentre Pedrosa ruzzola a terra e Lorenzo si incarta in una decisione a dir poco folle come quella di scegliere una gomma “miracolosa” sulla carta, ma assolutamente improduttiva in pista. Possiamo solo aggiungere che una gara così sfaccettata è giusto che l’abbiano vista i 150.000 di Brno, il pubblico forse più caldo e appassionato del Mondiale. In Repubblica Ceca è caduta un’altra leggenda, quella che i piloti che hanno famiglia perdono un secondo a figlio. Era una teoria di Enzo Ferrari che preferiva gente più “randagia”, ma anche un luogo comune di un’epoca in cui era molto facile trovarsi ad un funerale il lunedì mattina dopo la gara. (Adriana) Stoner è in dolce attesa, Dovizioso ha una bella bambina e Simoncelli ha una ragazza alla quale è molto fedele. Niente male anche il fidanzatissimo Rossi. A Brno ha vinto la famiglia.

Casey stoner

Jorge Lorenzo

Nervoso e incerto in prova, quando va in tilt e perde il feeling. Che c’entra col pilota veloce e concretissimo visto in gara? L’australiano la domenica pomeriggio torna ad essere Casey Stoner. Si parla di sdoppiamento di personalità, di schizofrenia, ma è il solito Casey che se si agita è battibile ma quando è tranquillo diventa il solito Canguro Mannaro.

Fantastico avvio di gara, con due esplosivi sorpassi ai danni dei piloti HRC che meritano gli applausi di tutti quelli che amano la moto. Poi deve arrendersi ad una sciagurata scelta di gomma anteriore che lo fa scivolare in classifica e rischiare grosso. Tra i lavori che Jorge non potrà mai fare c’è senza dubbio il gommista!

Le zampe sul Mondiale 9

Cervellotico 5,5

Andrea Dovizioso

Ben spies

Un altro pilota che fatica in prova e che in gara trova notevoli doti di grinta ed efficacia. Negli ultimi cinque giri martella senza pietà giri veloci e conferma di essere in grandissima forma, soprattutto quando si corre su tracciati tecnici e difficili. Fateci caso, Andrea è arrivato secondo al Mugello e a Brno, due piste che non amano l’errore e l’approssimazione.

Gara più che positiva nonostante la limitazione fisica di un dolore al braccio. L’americano guida bene, resiste alla tentazione di ritirarsi e trova il coraggio di arrivare fino in fondo portando a casa un buon risultato. Alla fine non riusciva a credere di aver chiuso quinto.

Stile e velocità 8,5

Marco simoncelli Primo podio della MotoGP dopo una lunga astinenza. Ci voleva per rilanciare le azioni di un pilota che si era proposto come grintoso randellatore e che invece ha un bagaglio tecnico molto più ricco e strutturato. Perde il confronto con Dovizioso, ma il risultato di prestigio è più importante di qualunque derby romagnolo.

Felice 7,5

Incredulo 7

Valentino rossi In avvio fa la voce grossa con Hayden e un buon sorpasso, ma perde secondi importanti e la lotta per il podio nella quale lui si sarebbe visto senza problemi. Forse non è ancora il momento, però la gara di Rossi è stata una delle migliori della stagione. Sta trovando il feeling con la moto, forse gli hanno consegnato il manuale di istruzioni della “rossa”?

Sta arrivando 7

Nicky Hayden In prova fatica moltissimo, poi i suoi tecnici riescono a sistemargli la moto e a consentire una buona prestazione all’americano, che, nonostante i progressi fatti dopo il warm up, lamenta la lentezza nei cambi di direzione e la tendenza ad allargare le curve. Be’, il problema delle Ducati 2011!

Classico 6,5

Colin Edwards Gara non esaltante, ma prestazione positiva, con qualche lampo sul finale, quando aggancia Hayden e tenta di beffare il connazionale, senza riuscirci. Colin non è un lampo ma guida come sempre molto bene, regalando apprezzabili sprazzi di stile.

Il solito elegantone 6,5

nicky hayden (69) davanti ad alvaro bautista (19) e colin edwards. l’americano della ducati ha concluso settimo, ma lontano da rossi.

Hiroshi Aoyama

Toni Elias

Sta meglio fisicamente e la pista ceca gli piace, quindi per il giapponese di Gresini finalmente c’è una gara positiva, finita nella scia di piloti di media classifica, posizione più consona alle doti di Hiroshi.

Buonissima prestazione rispetto agli standard dello spagnolo che da tempo staziona sul fondo della classifica. Parte male, ma poi recupera facendo vedere qualcosa di buono. Toni ama Brno, anni fa da queste parti andò sul podio, nella classe regina.

Era ora! 6

Hector Barbera Fa a botte con la moto e con la pista. Qualche settore interpretato bene, altri al limite del disastro. Non riesce a mettere a posto la moto in configurazione gara e finisce indietro, seppure nella top ten.

Appena sufficiente 6-

Vecchia nobiltà 6-

Randy De Puniet Considerando le sue condizioni, è un miracolo che sia arrivato in fondo. Parte male ma poi recupera: niente da dire, la grinta c’è, ma dopo una frattura al bacino forse sarebbe meglio star fermi.

Irrequieto 6-

hector barbera (8) insidiato da cal crutchlow (35). lo spagnolo ha concluso ottavo, mentre il britannico è caduto un’altra volta. motosprint

28

motosprint

29


MotoGP Repubblica Ceca Le pagelle

È finita male la gara di karel abraham (17) sulla pista di proprietà della sua famiglia. a fianco, battaglia nelle retrovie tra toni elias (24) e l’ancora dolorante randy de puniet (14).

Loris Capirossi

Karel Abraham

Non inizia male, poi il braccio gli fa male e deve remare fino all’arrivo. Altro pilota coraggioso, ma alla sua età bisogna correre solo quando si è in perfette condizioni.

In prova un disastro, in gara peggio: caduto, ripartito, un motore rotto, tanta rabbia, proprio sulla sua pista di casa (e di famiglia). Si vede che non aveva mai girato a Brno con una MotoGP.

Sofferente 6-

Alvaro Bautista Stava facendo una gara bellissima e aveva nel mirino Rossi, che poteva passare. Dimostra di avere doti notevoli e di aver capito come sfruttare al meglio la Suzuki. Cade, ma importa fino a un certo punto, perché dimostra di non avere complessi.

Impavido 7

Nicola Ribul - Team Beta Racing “Ufficialmente il nostro team è iscritto alla Polini Italian Cup come “Team Beta Racing” . La decisione di partecipare a questo campionato è stata presa in accordo con Betamotor per l’alto livello tecnico e mediatico offerto. Come team Beta era scontato correre nel Trofeo più prestigioso; lo Scooter 70 Evolution Open che è un po’ la “moto gp” degli scooter, il livello dei piloti è altissimo così come la preparazione dei mezzi e per noi è un ottimo banco prova di test e sviluppo dell’Ark. Dopo queste prime prove disputate siamo pienamente soddisfatti dalla scelta fatta in quanto il nostro Beta Ark si è dimostrato subito competitivo con i kit Polini da noi utilizzati”.

Cal Crutchlow

Dani Pedrosa

Qualche buona cosa in prova e nulla più, ma soprattutto un’altra caduta che mina certezze e classifica del grintoso britannico. Che ha bisogno di resettare il cervello.

Come buttare nel… bagno una gara già vinta. Fin dal primo turno di prova, superiorità manifesta e passo devastante. In gara, appena passato al comando, non trova di meglio che buttarsi a terra.

Calma! 4,5

Sprecone 4

LE TERMOCOPERTE PENSATE PER TUTTI I DUCATISTI

un successo tutto italiano

30

Paolo Gabellini “Nella Polini Italian Cup non si scherza; il livello è alto e la battaglia per il top della classifica è sempre sul filo del rasoio. Si tratta di un campionato a livello nazionale, in cui potersi esprimere liberamente, senza troppi vincoli. La Scooter 70 Evolution Open dove corro, è un Trofeo molto combattuto: siamo tutti molto vicini in gara e basta una scivolata per perdere punti e finire fuori dai primi cinque. La situazione è ancora molto aperta e rende interessante ogni gara. L’obiettivo è ovviamente di puntare al podio. L’esperienza sull’autodromo di Binetto è stata spettacolare; speriamo che anche l’anno prossimo questa pista verrà tenuta in considerazione, perché ho intenzione di continuare a dare del mio massimo in questa categoria”.

Disastroso 4

con tessuto speciale ignifugo

motosprint

Nel Trofeo Scooter 70 Evolution “Open” occhi puntati su quattro protagonisti. Di Dalila Agrati.

Simone Bartolini - Team GP Motors “Abbiamo deciso di partecipare come Team GP Motors che è poi il nome del centro vendite e officina del nostro preparatore a Morciano di Romagna dove tutto nasce dalla passione per i motori e per dare la possibilità ai giovani di avvicinarsi alle gare in pista. Nel Trofeo Scooter 70 Evolution Open ci troviamo molto bene, anche se non è facile con due piloti ufficiali. Il Team GP Motors è composto da tre piloti e due tecnici; la sera dopo una giornata di lavoro, ci ritroviamo tutti in un garage per sviluppare nuove soluzioni in modo da avere motori sempre competitivi”.

Mattia Gollini “Ho scelto di partecipare alla Polini Italian Cup perché da sempre la mia passione sono le corse in pista con gli scooter e, in questo campo, Polini è la più performante. Prima ho corso con le Pit Bike ed è stata una bella esperienza. Quest’anno ho deciso di passare alla Scooter 70 Evolution Open, avvicinandomi di più alla velocità. Le piste su cui abbiamo corso mi hanno dato soddisfazioni, ma quella che più di tutte mi è piaciuta è stata quella di Castelletto di Branduzzo, perché si tratta di una pista tecnica e un po’ mista, a tratti veloci, a tratti più lenta; insomma c’è da divertirsi e non è monotona!”.


MotoGP Repubblica Ceca

Honda

Repsol Honda Team

a 6"532

2. Andrea Dovizioso

1'57"468

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 7"792

3. Marco Simoncelli

1'57"497

4. Dani Pedrosa

1'57"518

4. Jorge Lorenzo

Yamaha

Yamaha Factory Racing

a 8"513

5. Jorge Lorenzo

1'57"636

5. Ben Spies

Yamaha

Yamaha Factory Racing

a 10"186

6. Ben Spies

1'57"726

6. Valentino Rossi

Ducati

Ducati Team

a 12"632

7. Alvaro Bautista

1'57"821

7. nicky Hayden

Ducati

Ducati Team

a 23"037

8. Valentino Rossi

1'57"844

8. Colin Edwards

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

a 24"189

9. nicky Hayden

1'58"264

9. Hiroshi Aoyama

Honda

San Carlo Honda Gresini

a 25"202

10. Cal Crutchlow

1'58"362

10. Hector Barbera

Ducati

Mapfre Aspar Team

a 36"566

11. Hiroshi Aoyama

1'58"484

11. Toni Elias

Honda

LCR Honda

a 36"679

12. Colin Edwards

1'58"522

12. Randy De Puniet

Ducati

Pramac Racing Team

a 37"109

13. Hector Barbera

1'58"687

13. Loris Capirossi

Ducati

Pramac Racing Team

a 48"911

14. Randy De Puniet

1'58"775

15. Toni Elias

1'58"971

RiTiRATi Alvaro Bautista

Suzuki

Rizla Suzuki

al 17. giro

Karel Abraham

16. Karel Abraham

1'58"978

Ducati

Cardion AB Motoracing

al 13. giro

Cal Crutchlow

Yamaha

Monster Yamaha Tech 3

al 7. giro

17. Loris Capirossi

1'59"139

Dani Pedrosa

Honda

Repsol Honda Team

al 3. giro

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Casey Stoner Jorge Lorenzo Andrea Dovizioso Valentino Rossi Dani Pedrosa Ben Spies nicky Hayden Marco Simoncelli Colin Edwards Hiroshi Aoyama

Honda Yamaha Honda Ducati Honda Yamaha Ducati Honda Yamaha Honda

Australia Spagna Italia Italia Spagna USA USA Italia USA Giappone

25 20 13 9 16 10 7 11 8 6

— 25 4 11 20 — 16 — — 13

16 20 13 11 25 — 7 — 10 9

25 13 20 16 — 10 9 11 3 8

25 20 13 11 — 16 8 10 — —

25 — 20 10 — — 13 — 16 7

20 10 16 13 — 25 11 7 9 8

Pinza GP-4 RX

Tecnologia MotoGP

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

16 25 20 10 8 13 6 11 7 5

16 20 13 7 25 11 8 10 6 1

25 20 11 10 16 13 9 — 8 6

37

25 13 20 10 — 11 9 16 8 7

E

24

io

Campionatopiloti

numero giri

17 22

Factory Pads

301,0 300,4 299,3 298,3 297,9 297,7 296,8 296,3 296,0 295,6 295,1 295,1 294,8 294,5 294,5 293,3 293,1 292,3

To TA L

piloti al via Mescola Z04

libere 2 libere 2 libere 2 warm up libere 2 warm up libere 2 libere 2 libere 2 libere 2 warm up gara libere 2 warm up libere 2 gara gara libere 2

6

Rizla Suzuki

1

repubblica Ceca 14.08.2011 Brno

Jorge Lorenzo (Yamaha) nel 2009, in 1'56"670 alla media di 166,716 km/h

14

Suzuki

Pedrosa Aoyama Stoner Bautista Barbera Dovizioso Elias Lorenzo Rossi Simoncelli Abraham Crutchlow Capirossi Edwards Hopkins De Puniet Spies Hayden

RE ag P. os CE to 28 CA in ag Di os An to 4 APo SA sett LiS e n MA mb 18 Rin re AR se o AG tte on m 2 o A bre Gi tto AP b Po re 16 nE Au ott ST ob RA re 23 LiA MA ott LE ob Si re A

John Hopkins

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.

PRiMATo iMBATTuTo

non PARTiTo

Lecadute

Venerdì: Simoncelli, De Puniet. Sabato: Hopkins, Stoner (libere) Crutchlow, De Puniet, Abraham (qualifiche). Domenica: Pedrosa, Crutchlow, Bautista, Abraham.

1'57"191

alla media di 165,975 km/h

Po ma RT gg oG io 15 ALL o FR m An ag Ci gio A 5 CA giug TA n Lu o 12 nYA GR giu An gn B o 25 RET oL giu AGn A An gn DA o

nei tre giorni 238.000 nel 2010 148.120 (nei tre giorni 238.210)

1. Casey Stoner

in 43'16"796

3. Marco Simoncelli

Dani Pedrosa (Honda) in 1'56"591 alla media di 166,829 km/h Pole 2010: Dani Pedrosa (Honda) in 1'56"508 alla media di 166,948 km/h

155.400

Repsol Honda Team

2. Andrea Dovizioso

Poleposition spettatori

Honda

118,866 km alla media di 164,786 km/h

Velocitàmassime

VA nov LE em nC b iA re

1. Casey Stoner

17

1'56"675 1'57"374 1'57"584 1'57"528 1'57"551 1'58"443 1'57"803 1'58"417 1'58"362 1'58"739 1'58"274 1'59"217 1'58"675 1'57"921 1'58"488 1'58"790 1'59"319 —

GE lug RM li A o 24 niA uS lug A l

1'56"591 1'56"704 1'56"860 1'57"178 1'57"351 1'57"367 1'57"442 1'57"676 1'57"721 1'57"784 1'57"797 1'58"245 1'58"273 1'58"274 1'58"889 1'58"938 1'58"946 —

3

2'07"652 2'07"326 2'07"321 2'08"089 2'07"944 2'07"443 2'07"877 2'08"516 2'07"695 2'07"743 2'07"806 2'08"936 2'10"046 2'08"644 2'08"985 2'08"881 2'08"460 2'13"479

qU A e lif as ster icA fa na zi lto 2 on 30 2° i °c c W AR M -u UP

SA bA To

Ve ne RD ì

1'56"454 1'57"174 1'56"831 1'57"631 1'57"136 1'57"745 1'57"535 1'58"313 1'58"568 1'58"607 1'57"859 1'59"157 1'58"120 1'57"857 1'58"454 1'58"573 1'58"999 1'57"880

iTA lug LiA lio

1'56"328 1'57"587 1'57"294 1'57"903 1'57"408 1'58"819 1'57"776 1'58"497 1'58"975 1'59"289 1'58"390 2'00"201 1'58"973 1'58"345 1'58"927 1'59"706 1'59"334 1'58"321

3

Honda Yamaha Honda Yamaha Honda Ducati Honda Yamaha Ducati Honda Yamaha Honda Ducati Suzuki Ducati Ducati Ducati Suzuki

SP apr AG ile nA

Spagna Spagna Australia USA Italia Italia Italia USA USA Giappone G. Bretagna Spagna Spagna Spagna Francia Italia Rep. Ceca USA

Giriveloci

20

Dani Pedrosa Jorge lorenzo casey Stoner ben Spies Marco Simoncelli Valentino Rossi Andrea Dovizioso colin edwards nicky Hayden Hiroshi Aoyama cal crutchlow Toni elias Hector barbera Alvaro bautista Randy De Puniet loris capirossi Karel Abraham John Hopkins

Altraguardo

QA m TA arz R o

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. —

li be Re

Alvia

li be Re

li be Re

Ve ne RD ì

il tabellone

218 186 163 118 110 109 103 76 75 70

Punti in classifica rispetto al 2010 dopo 11 gare

+99 -65 +37 +4 -73 -1 -6 +13 +18 +48

11. Hector Barbera 62; 12. Karel Abraham 46; 13. Toni Elias 43; 14. Alvaro Bautista 39; 15. Cal Crutchlow 34; 16. Loris Capirossi 29; 17. Randy De Puniet 19; 18. John Hopkins 6; 19. Kousuke Akiyoshi 3.

Topteam 1. 2. 3. 4. 5.

Repsol Honda Team Yamaha Factory Racing Ducati Team San Carlo Honda Gresini Monster Yamaha Tech 3

Campionatomarche 326 295 221 141 109

1. 2. 3. 4.

HonDA YAMAHA DuCATi SuZuKi

25 20 9 —

20 25 16 6

25 20 11 3

25 13 16 4

25 20 11 4

25 16 13 11

20 25 13 5

20 25 10 3

25 20 8 9

25 20 10 —

25 13 10 —

260 217 127 45

+40 -43 -32 -11

Distribuito da:

AC

IR

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33


MotoGP Repubblica Ceca

Dai box

i piloti fanno dietrofront

Giappone. Solo Rossi resta contro BRNO - Uscendo dalla riunione dei piloti, venerdì pomeriggio, Valentino Rossi ha detto: «Tutti i piloti delle Case giapponesi, da Lorenzo a Bautista, hanno ricevuto forti pressioni dai loro team, mi sa che adesso è dura evitare di andare a Motegi». Ufficialmente è finita, in realtà la battaglia è ancora aperta. L’unica cosa certa è che il fronte si è spaccato dopo la clamorosa – ma in fondo prevedibile – calata di braghe dei piloti delle Case giapponesi, che sono stati ridotti all’impotenza e al silenzio dai loro datori di lavoro. Il GP Giappone resta in programma per il 2 ottobre e le residue speranze del paddock – nessuno, dalla MotoGP alla 125, dai piloti ai meccanici, vuole correre questa gara – sono adesso nelle mani della Ducati. Cioè, di Valentino Rossi. Se lui deciderà di non andare in Giappone e se la Ducati lo appoggerà, allora si potrebbero concretizzare conseguenze importanti. Magari la gara si farà lo stesso, perché la Honda (il promoter) non vuole sentire ragioni, ma di certo l’evento verrebbe fortemente penalizzato. In un primo tempo Valentino si è fatto da

chi sicuramente non andrà in giappone è adriana. la signora stoner è incinta al terzo mese e casey ha pensato bene di evitarle i rischi del viaggio a motegi. il baby stoner nascerà nel febbraio 2012. motosprint

36

parte, «Perché in passato sono stato troppo criticato quando ho preso delle posizioni forti», ma poi domenica, dopo la gara, ha cambiato idea ed ha espresso il suo pensiero compiutamente e senza “filtri”. «Fino ad ora sono stato defilato perché speravo che sarebbe stata presa la decisione più logica. Invece... Non replico a ciò che dice la Honda, ribadisco però alcuni concetti: Io ho paura di andare in Giappone in questo periodo, in quella determinata zona del Paese. Non credo sia una buona idea, e non credo nemmeno che una gara di moto sia una buona motivazione per andare là. Penso sia incredibile rischiare così tanto per una gara di moto. Facciamo questo gran premio da una altra parte, al limite anche a Suzuka. Io ho paura dei terremoti. Io ho paura dei reattori nucleari che in questo momento non sono ancora stati messi in sicurezza. Ho paura ad andare a 70 km da una centrale nucleare che non è sotto controllo, in un periodo in cui ci sono scosse continue. Prenderò la mia decisione con calma e in modo del tutto personale. Ovvero a prescindere da ciò che faranno gli altri piloti». Il paddock non vuole andare in Giappone per il comprensibile timore delle conseguenze dell’esposizione alle radiazioni che fuoriescono dalla centrale di Fukushima (che non è stata ancora messa in sicurezza, come ha ammesso la stessa società che la gestisce) situata in linea d’aria a circa 140 chilometri dal circuito di Motegi. Dopo avere gridato, in Germania, il loro “no” senza condizioni, in Repubblica Ceca i piloti hanno fatto dietrofront. La compattezza si è sciolta come neve al sole appena i costruttori giapponesi – in modo particolare la Honda – hanno minacciato sul serio i rispettivi piloti. Stoner, addirittura, non si è nemmeno presentato alla riunione dei piloti di venerdì. E lui era uno dei più duri, sul fronte del no. Ma le defezioni sono state numerose: non si sono fatti vedere nemmeno Spies, De Puniet, Crutchlow, Edwards, Abraham, Aoyama. Quello che è successo tra i GP di Germania e USA è chiaro: il promoter giapponese (la Honda) ha minacciato la Dorna di intrapren-

dere azioni legali per il mancato rispetto del contratto, così la Dorna si è rivalsa sulla IRTA (l’associazione dei team) che a sua volta ha messo pressione sulle squadre. E lo ha fatto attraverso una mail spedita a tutti i team, anche a quelli della 125 e della Moto2. A quel punto le squadre hanno minacciato i piloti di azioni legali, decurtazione dello stipendio, messa in discussione del rinnovo per il 2012 (come nel caso di Simoncelli e Dovizioso). Ognuno tragga le sue conclusioni. Di sicuro i piloti hanno perso un’occasione per dimostrarsi forti anche al di fuori dalla pista. Sono loro, ad uscire male da questa vicenda. Oltre alla Honda, naturalmente.

a santiaGo De esteRo

l’argentina rivuole il gran premio A BRNO Carmelo Ezpeleta ha ricevuto una delegazione argentina interessata a riportare il Mondiale GP in Sudamerica. La delegazione presentatasi nel paddock gestisce un circuito che si trova nella località di Santiago De Estero, una cittadina di medie dimensioni che si trova circa 1000 km a nord ovest di Buenos Aires. Alle porte della città esiste un impianto per auto e moto: gli argentini hanno trascorso il week-end raccogliendo informazioni sugli standard della MotoGP e sul tipo di investimento da affrontare per ospitare una prova iridata.

ducati a confronto Pole Position

rossi mai così avanti BRNO - L’unica novità, nelle qualificazioni del GP Repubblica Ceca, riguarda la seconda fila di Valentino Rossi: il suo miglior risultato in prova da quando guida una Ducati. Per il resto, va rilevata la prima pole stagionale per Dani Pedrosa (nella foto), risultato il migliore di una prima fila che non ha offerto novità: si tratta dei soliti noti, insomma. Al fianco di Dani (che non conquistava la pole dal GP San Marino 2010) si sono inseriti Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Il più veloce degli italiani è stato Marco Simoncelli, nonostante il peggior risultato stagionale in prova, quinto al pari dei GP Spagna e USA. Anche Andrea Dovizioso ha eguagliato la sua peggiore prestazione stagionale: solo in Qatar, nella prova di apertura, aveva fatto segnare il settimo tempo.

PRove in vista Del 2012

EvoluzionE pEr lorEnzo

honda e yamaha 1000 anche a misano

la yamaha lavora ancora sulla 800

NellA giornata di prove prevista il lunedì seguente il GP San Marino di inizio settembre, sia la Honda che la Yamaha riporteranno in pista le rispettive “mille”. La Ducati invece non sarà della partita, continuerà a lavorare sulla GP12 al Mugello. La giornata di test di Misano sarà l’ultima possibilità, per le Case giapponesi, di fare provare le “mille” ai piloti ufficiali, è infatti l’ultima delle giornate concesse per provare la moto nuova durante il campionato. Dopo ci saranno i test post GP Valencia, e i giapponesi vorrebbero arrivarci con un mezzo già parzialmente sviluppato.

la Yamaha ha portato in Europa il primo prototipo della M1 2012, cioè la “mille”, per i test in programma il lunedì successivo al GP, eppure non è a questa moto che il reparto corse sta dedicando il maggiore impegno. Ad Iwata si è lavorato tanto per la ciclistica e il motore della M1 2011 (cioè la 800) infatti nella pianificazione del lavoro di lunedì è stato dato ampio spazio alla verifica delle novità per Jorge Lorenzo. La Yamaha sperava che tornare al telaio 2010 (che sfrutta meglio il potenziale delle Bridgestone) fosse sufficiente per tenere testa alla Honda, invece si è accorta che la HRC non smette di lavorare. E di fare crescere la sua RCV.

Il RepaRtO corse Ducati non ha portato a Brno materiale particolarmente innovativo, per la giornata di prove del lunedì, però ha pianificato un lavoro che si spera possa portare dei frutti rilevanti: la comparazione tra i due modelli attuali, cioè la GP11 (che continua ad usare Nicky Hayden) e la GP11.1 (che è nella mani di Valentino Rossi). «Non abbiamo mai potuto fare un lavoro di comparazione precisa tra queste due moto che sono diverse eppure spesso hanno prestazioni simili – ha spiegato Vittoriano Guareschi, il team manager –. Da questo tipo di lavoro nascerà la moto del 2012».

calEndario

stesse gare anche nel 2012 la DORNa non apporterà alcuna modifica di rilievo al calendario 2012, che dovrebbe essere diramato in occasione del GP San Marino ad inizio settembre: le 18 piste sono esattamente quelle di quest’anno, quindi si correranno quattro gare in Spagna, due in Italia e due negli Stati Uniti. Si partirà ad inizio aprile dal Qatar e tutto si concluderà nella prima metà di novembre a Valencia.

brachialgia

spies ha problemi ad un braccio BeN Spies ha trascorso diverso tempo in Clinica Mobile, durante il week-end di gara. Il texano soffre di brachialgia, causata molto probabilmente da una compressione di alcune vertebre cervicali. Spies accusa un dolore al braccio sinistro e un indolenzimento del muscolo dell’avambraccio, fino alla zona del polso.

duE dita infortunatE

hopkins deve rinunciare colpa dEl chattEring

il progetto suter avanza lentamente la SuteR ha portato la sua CRT a Brno per partecipare ai test del lunedì, eppure il progetto adesso è in discussione. Le prove svolte fino ad ora si sono dimostrate una più deludente dell’altra, il tempo passa e pare che sia molto difficile risolvere il problema principale: il forte chattering. Questo al di là delle prestazioni del motore BMW, che non ha ancora una gestione elettronica e una potenza adeguate.

l’avveNtuRa di John Hopkins nel GP Repubblica Ceca è durata il tempo delle prove libere: l’americano non ha potuto prendere parte alla gara perché si è procurato la lussazione del secondo dito e la frattura del terzo della mano sinistra. Hopkins, che venerdì aveva ben impressionato sull’asfalto asciutto, è scivolato quando la pista era bagnata dalla pioggia caduta di notte e nelle prime ore della mattina.

la pista nuova nEll’87

42 gran premi corsi a brno Il gRaN premio di Brno ha festeggiato quest’anno il compleanno numero 42: la prima gara iridata si corse nel 1965 sul circuito stradale di oltre 13 km. Si corre sull’impianto attuale dal 1987, con l’unica eccezione nel ‘92. L’unica pista che ha ospitato più gare iridate di Brno è Assen. motosprint

37


MotoGP Repubblica Ceca

Dai box

ftr-aprilia l’alternativa

non c’è più solo la Suter-BMW BRNO - La FTR, costruttrice di molte delle ciclistiche della Moto2, ha presentato a Brno un programma per le squadre CRT della MotoGP. Si tratta di un progetto basato su due tipi di “pacchetto”, che comprendono entrambi il motore Aprilia: una squadra potrà acquistare una moto completa, oppure solo la parte ciclistica, accordandosi separatamente con l’Aprilia per il motore, la gestione elettronica e i ricambi. In entrambi i casi si tratta di un progetto molto raffinato che si presenta come un serio rivale per l’accoppiata Suter-BMW. A Brno la FTR ha presentato il piano alle squadre che hanno già un posto per la prossima stagione, ed è attesa una risposta durante il week-end di Misano. La Casa di Noale non è direttamente coinvolta in questo progetto, nell’ambito del quale si presenta nella veste di fornitore del motore: si tratta del quattro cilindri a V attualmente schierato nella Superbike, con una potenza di 230 CV e una gestione elettronica molto evoluta. Nel pacchetto c’è anche l’evoluzione tecnica, che verrà eseguita durante la stagione. Il costo del materiale, per un pilota, è di circa un milione e 200.000 euro.

feDeli al DottoR Costa

la clinica mobile resta per altri 5 anni La CLiNiCa Mobile ha raggiunto l’accordo con Dorna e IRTA per altri cinque anni. «La cosa che mi fa più piacere – ha detto Claudio Costa, fondatore di questa importantissima struttura – è che tutti hanno espresso la volontà di vedermi ancora impegnato in questo progetto, sottolineando l’importanza della nostra attività». Il dottor Costa sarà anche l’unico medico che potrà seguire i piloti nel Medical Center del circuito e se non sarà presente sarà comunque lui a designare il suo sostituto temporaneo. Sul fronte della Medical Direction, a fine stagione avverrà il passaggio di consegne tra Claudio Macchiagodena e il figlio Michele.

teCh3 CeRCa alteRnative

colin edwards rischia il posto COLiN Edwards (a fianco) potrebbe chiudere la sua carriera nei GP a fine stagione, perché il suo posto nel Team Tech3 è a rischio. La squadra satellite della Yamaha non ha fatto mistero riguardo alle trattative che sta intrecciando con ben tre piloti: Bradley Smith, Eugene Laverty e Alvaro Bautista. Invece il posto di Cal Crutchlow è al sicuro: lo scorso anno ha firmato un contratto biennale.

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il dottor claudio costa (sopra con simoncelli) è cuore e anima della clinica mobile. la prima la “schierò” nel 1977 a salisburgo.

suzuki ha deciso resta in motogp Forse con la mille già nel 2012 BRNO - La Suzuki resterà nella MotoGP anche nel 2012, e forse correrà con la“mille” sin dall’inizio del nuovo campionato. Lo ha detto Shinichi Sahara, responsabile del progetto MotoGP della Suzuki, che si è ripresentato in un paddock dopo lunga assenza. Lo ha fatto perché la Suzuki ha portato alcune modifiche alla ciclistica della GSV-R, e perché ha schierato due moto. Fatto insolito, negli ultimi tempi. Sahara ha detto cose che mettono a tacere le tante voci secondo cui la Suzuki stava pensando al ritiro. «La decisione è stata presa: si continua nella MotoGP anche nel 2012. A meno che non accadano cose al momento non preventivabili, noi ci saremo». Con che moto? «Non abbiamo ancora deciso. Ci siamo presi ancora un po’ di tempo, prima di fare una scelta. Stiamo cercando di preparare la “mille” in tempo per il nuovo campionato, ma per ora non riesco a dire se ce la faremo. Ecco perché abbiamo deciso di tenerci la possibilità di usare la moto attuale». Quando si dovrà prendere la fatidica decisione? «Diciamo che possiamo attendere fino alla fine del campionato». Qual è l’elemento determinante per la scelta?

«La mille deve raggiungere almeno il livello di competitività della 800. Viceversa, non ha molto senso usarla subito in gara: potremmo prenderci il 2012 per svilupparla». Ma la mille è già scesa in pista? «Sì, i test sono iniziati da poco. In Giappone. Avremmo anche potuto portarla qui, per i test del lunedì, ma dobbiamo ancora provare delle cose fondamentali e quindi non avrebbe avuto molto senso. Meglio lavorare a casa, con calma. E questa è la sola ragione per cui nessuno ha ancora visto la nostra nuova moto». A che punto è lo sviluppo? «Siamo ancora un po’ indietro nella guidabilità e nella prestazione assoluta. È cambiata molto, rispetto alla 800? «No, il concetto tecnico è simile: più o meno si tratta di una evoluzione di questo progetto. La ciclistica è molto simile, infatti dall’esterno la moto nuova non è troppo diversa da quella attuale. In questo periodo stiamo sviluppando una gestione elettronica completamente nuova, e lo stiamo facendo già sulla 800: si tratta di materiale che poi monteremo sulla 1000. I risultati sono incoraggianti, infatti i progressi fatti dalla GSV-R non sono dovuti tanto al telaio, quanto essenzialmente alla gestione elettronica». La squadra del 2012 avrà un pilota solo? «Penso di sì. Sarebbe bello averne due, anche perché sarebbe utile per poter svilup-

pare meglio la moto, ma il problema sono i soldi: se non troveremo uno sponsor, non credo sarà possibile avere due piloti». Avete già scelto il pilota per il 2012? «Non ancora. Abbiamo tempo fino a settembre per decidere». Perché il progetto MotoGP è stato messo in discussione? «Perché sono tempi duri, e mantenere un programma di questo livello è molto oneroso per il reparto corse. Il budget che abbiamo per le corse deve fare i conti anche con quello previsto per la produzione. Il problema è che per costruire le moto di serie del futuro bisogna sviluppare tecnologia nelle corse, quindi si continua soprattutto per questo. Tenendo però conto che in questo periodo le moto supersportive non hanno più il gradimento di una volta: sembra che la gente voglia guidare moto più facili, meno esigenti, più rilassanti. Ma le corse servono a fare, comunque, delle moto stradali migliori». Tutte le Case soffrono, sul mercato. «Per noi la situazione sta migliorando: siamo fortunati perché possiamo contare sui proventi del settore auto, che, per la Suzuki sta andando bene. La Suzuki costruisce auto poco costose, che stanno avendo molto successo soprattutto sul mercato asiatico. E per noi delle moto, che siamo una piccola parte dell’azienda, si tratta di un colpo di fortuna».

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Moto2 Repubblica Ceca di Enrico Borghi

andrea iannone, marc marquez e stefan bradl. al traguardo della repubblica ceca sono arrivati in questo ordine. per l’italiano è la seconda vittoria della stagione, dopo il successo di jerez.

Sono ancora qua... Iannone rompe un lungo digiuno e torna al successo, battendo Marquez e Bradl. De Angelis a un passo dal podio

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RNO - Non è un caso, se Andrea Iannone è emerso nel giorno in cui per vincere era necessario gettarsi a capofitto dentro ogni curva, e lasciarsi andare in ogni discesa, restando sempre al limite della caduta. Quando il coraggio – e un pizzico di incoscienza – diventa discriminante, il ragazzo di Vasto emerge puntuale. Ha corso e vinto col cuore, motivato da una moto diventata finalmente più costante nel rendi-

mento e nel consumo della gomma posteriore. I tre piloti più in forma del momento – Bradl, Marquez e De Angelis – sulle colline della Moravia hanno incontrato un Andrea Iannone scatenato e anche se non gli hanno regalato niente, alla fine hanno dovuto cedere. Al di là delle parole di Vasco Rossi che Andrea ha voluto utilizzare per il suo giro d’onore, attraverso una bandiera che gli è stata allungata da una mano amica, Iannone

è così tornato alla vittoria dopo un lungo digiuno: l’ultima affermazione era stata quella della seconda gara della stagione. Ed è stata una vittoria molto difficile perché conquistata in una gara durissima, spietata, a tratti persino violenta. «Sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua», recita l’ultimo successo di Vasco, e queste parole ben si adattano alla situazione di Iannone che sembrava essersi

perduto. Troppi problemi, troppe difficoltà di adattamento alla Suter. E anche troppe distrazioni: ad un certo punto Andrea si è messo a pensare alla MotoGP, è arrivato vicino a un accordo con il Team Ducati Pramac per la prossima stagione. Invece farebbe meglio a cercare di vincere il titolo della Moto2, il prossimo anno, e solo dopo pensare alla classe regina: perché ha il potenziale per diventare il numero uno della Moto2 e quindi non dovrebbe gettare al vento questa opportunità. Sta vivendo la sua seconda stagione nella “middle class”, in marzo era il candidato numero uno alla vittoria del titolo ma le cose non sono andate come dovevano. Colpa di tanti fattori, ma un po’ anche sua. Andrea ha perso fiducia e lucidità a causa di una moto che non gli permetteva di curvare e di aprire

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Moto2 Repubblica Ceca

L’intervista Andrea Iannone

RIPARTo da qui

il gas come lui sa fare, e che deteriorava la gomma posteriore con troppo anticipo. Ma bisogna parlare al passato: dopo avere fatto chiarezza dentro di sé e poi all’interno della sua squadra, Andrea ha risolto i problemi della sua moto e ha quindi ripreso a guidare come ai bei tempi. Questa vittoria a Brno è stata una grandissima impresa: perché la battaglia è stata incerta fino all’ultima curva, e poi perché a giocarsi il primo posto sono stati ben quattro piloti, tra cui i due grandi contendenti nella corsa al titolo. Andrea ha cercato di andare in fuga, poi ha accettato il confronto fino all’ultima staccata. Negli ultimi giri ha preso l’iniziativa con autorità e non ha sbagliato niente. Stefan Bradl è stato onesto: «Ho cercato di darmi alla fuga, ma mi hanno ripreso subito. Ho cercato di vincere, ma oggi era davvero dura». Marc Marquez ha mantenuto lo stesso atteggiamento: «non si può vincere sempre, e io ho dovuto arrendermi di fronte al fatto che nelle prove ho sprecato troppo tempo nel cercare un assetto che mi permettesse di essere forte in frenata. E non l’ho mai trovato». Bradl guida il gruppo con 183 punti, lo spagnolo insegue a 140. Ma i ragazzi alla

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alex de angelis (15) davanti a andrea iannone (29) e thomas luthi (12). il pilota di san marino è terzo in campionato. sotto, iannone incalza marquez. nella pagina accanto, il vincitore sventola una bandiera con le parole («sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua») di un successo di vasco rossi (eh già). parole che evidentemente andrea sente molto sue...

Pole Position TRE PER MARQUEZ. BENE BRADL Terza pole consecutiva per Marquez in Moto2. Per Bradl una seconda piazza su un circuito importante per lui e per il padre. A Brno, Stefan vinse la sua prima gara nel 2008 in 125, mentre Bradl Senior, Helmut vinse in 250 nel 1991.

moriwAki Al lAvoro

NovITà IN ARRIvo PER ARAgoN DOPO il Mondiale dello scorso anno con Elias, per la Moriwaki c’è un momento difficile dal punto di vista dei risultati. Il team Gresini aveva provato prima di Brno a Misano ricavando buone impressioni, non confermate però in Repubblica Ceca. Quindi i tecnici giapponesi si sono messi al lavoro e hanno promesso che a Aragon arriverà nuovo materiale per Takahashi e Pirro.

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TesT cOrrObOranTe Per De angelis De Angelis si è lamentato perché in questa stagione ha provato poco. Ma la MotoBi e il suo team hanno deciso di cambiare rotta e sono arrivati a Brno dopo due giorni di prove a Misano. I risultati sono arrivati e il pilota commentato: «Non pensavo di essere tanto veloce!».

brnO - Guardandolo sul gradino più alto del podio è stato come affrontare un salto nel passato. «È stata una gara molto bella ma anche molto difficile. Erano tutti molto veloci, io alla fine ho provato a fare la gara in testa e ce l’ho fatta. È merito del lavoro fatto col team, e con la Suter». la moto è cambiata? «È sempre la stessa, infatti la novità non è tecnica. Durante la pausa abbiamo passato un’intera settimana a rivedere tutti i dati, tutte le regolazioni, tutti i commenti, di ogni gara corsa fino ad ora. Dovevamo capire dove stavamo sbagliando». e che idea avete trovato? «Abbiamo deciso di tornare indietro e quindi siamo tornati alle regolazioni standard, cioè quelle indicate dalla Suter. E ha funzionato. Infatti per tutto il week-end non abbiamo toccato niente». era questo, il problema? «C’è sempre stata troppa confusione, che non mi è mai piaciuta. Quando tocchi la moto devi avere le idee chiare e devi essere sicuro di quello che fai almeno al 90 per cento. Devi essere sicuro che stai facendo le scelte giuste. Se no devi stare fermo. Invece noi, più andavamo male e più eravamo in confusione». Quindi la svolta è avvenuta ritrovando la calma nel box. «Ora si riesce a lavorare bene. Qui siamo ripartiti dall’assetto originario, quello che avevo nella prima fase della stagione. La moto è andata subito meglio, quindi si può dire che abbiamo risolto il problema. E adesso aspetto le prossime gare per avere qualche certezza. Io spero di finire la stagione a questo livello». che effetto fa, tornare a vincere? «È molto bello, ma in questo caso la sod-

disfazione è doppia perché non è facile ritornare al vertice dopo un periodo così difficile come quello che ho vissuto io». guardandoti indietro, c’è rammarico? «Sì, il rammarico è molto grande, ma almeno in questo periodo non ho perso la fiducia in me stesso. È già qualcosa». Ora i tuoi orizzonti per il 2012 cambiano? «Ho deciso di guardare a breve termine, cioè alla fase finale di questa stagione. Fino a ieri il mio presente era molto brutto, e adesso voglio cambiare la situazione: voglio essere competitivo nella parte finale del campionato. Poi vedremo cosa mi riserva il destino».

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Combattente 9

Stefan Bradl

Era quello che aveva più da perdere, eppure ha accettato il rischio di cadere pur di provare a vincere. Il tedesco non è solo solido: ha anche coraggio.

Temerario 7

Marc Marquez

Ha faticato nelle prove, in gara non aveva l’assetto per forzare. Ma lui ci ha provato lo stesso. Il ragazzino ha gli attributi.

Concreto 7

Alex De Angelis

Si è battuto fino alla fine con il consueto agonismo. Marquez ha ancora qualche segno addosso, ma Alex non aveva scelta: la sua moto è più lenta di quelle dei rivali e l’agonismo è l’unica strada praticabile.

Muscoloso 7

Bradley Smith

Un altro errore grave in un momento delicato della stagione: l’inglese fatica a perdere certi vizi.

Bocciato 5

iannone sul podio tra marquez e bradl. attualmente sono lo spagnolo e il tedesco i favoriti per il titolo, con bradl che ha 43 punti di vantaggio.

fine hanno pensato soprattutto alle emozioni: «Io mi sono divertito, e spero che ce ne siano altre di gare così» ha detto Bradl. «Sono contento e divertito da una simile battaglia» ha spiegato Marc. E anche Andrea ha indicato proprio nel divertimento la chiave del suo successo: «appena arrivato qui la moto ha cominciato a funzionare bene e io ho ricominciato a divertirmi nel guidarla». Anche Alex De Angelis è stato in lotta per il podio, che gli è sfuggito per un soffio. È stato quarto, e la sua analisi finale è perfetta per capire la situazione: «La MotoBi mi permette di staccare forte e di essere efficace nei tratti guidati, e ha una buona gestione delle gomme. Ma in rettilineo e in accelerazione non riesco ad essere veloce come i migliori; è questo che non mi permette di lottare per la vittoria. Se manca il motore io non posso inventarmi niente, posso solo sperare che il team continui a lavorare per trovare nuovi pezzi e soluzioni che ci permettano di essere competitivi e fare l’ultimo passo che ci serve per vincere». Però il sammarinese può consolarsi con la terza

posizione nella classifica di campionato. Simone Corsi è stato nono, dopo molti problemi sin dalle prove: «Non riuscivo a sentire bene la moto e questo ha penalizzato la mia gara. In più all’inizio qualche caduta davanti mi ha rallentato e mi ha fatto perdere contatto con i piloti in testa». Mattia Pasini ha avuto un buon avvio ma piano piano ha perso il ritmo ed è stato anche rallentato dalla caduta di Krummenacher, che per poco non lo ha coinvolto. Alla fine è stato undicesimo. Claudio Corti è riuscito a chiudere nella zona punti, con la quattordicesima posizione, ma era partito in zona top ten. Invece Michele Pirro è stato solo diciottesimo dopo essere partito oltre metà gruppo. Tommaso Lorenzetti è caduto nel finale mentre Alex Baldolini ha preso la via dei box anzitempo: «Dopo alcuni giri è cambiato il feeling con la moto, in diversi punti mi si chiudeva lo sterzo e rischiavo sempre più spesso di ritrovarmi a terra. Alla fine non riuscivo a seguire il gruppo che avevo davanti così e ho deciso che era meglio rientrare al box».

Spagna Germania R. S. Marino Svizzera Italia Spagna Italia Italia Italia Svizzera Francia Svizzera Turchia Spagna Germania G. Bretagna Giappone Spagna Francia G. Bretagna Thailandia Italia Spagna Francia Venezuela Spagna Spagna Spagna Colombia Finlandia Italia USA Belgio Australia Sudafrica Colombia Qatar Italia Spagna

2’03”923 2’03”166 2’03”351 2’04”269 2’03”324 2’03”802 2’04”217 2’04”163 2’04”418 2’04”842 2’04”976 2’04”241 2’04”790 2’04”851 2’04”207 2’04”492 2’04”617 2’03”999 2’05”650 2’04”066 2’04”656 2’04”306 2’05”586 2’04”505 2’06”139 2’04”597 2’05”398 2’05”810 2’04”537 2’05”047 2’05”363 2’05”370 2’05”093 2’05”190 2’07”360 2’06”220 2’06”620 2’06”604 2’03”853

2’02”493 2’02”704 2’02”725 2’02”848 2’02”943 2’03”461 2’03”497 2’03”523 2’03”545 2’03”606 2’03”627 2’03”662 2’03”702 2’03”715 2’03”749 2’03”844 2’03”849 2’03”898 2’04”005 2’04”025 2’04”082 2’04”153 2’04”178 2’04”320 2’04”351 2’04”488 2’04”574 2’04”586 2’04”623 2’04”823 2’04”915 2’04”957 2’05”220 2’05”713 2’05”991 2’06”349 2’07”505 2’08”257 —

1. andrea iannone Suter in 41’13”255 108,060 km alla media di 157,289 km/h 2. Marc Marquez Suter a 0”161 3. Stefan Bradl Kalex a 0”407 4. alex De angelis Motobi a 0”870 5. Thomas luthi Suter a 4”225 6. aleix espargarò Pons Kalex a 13”636 7. esteve Rabat FTR a 13”647 8. Dominique aegerter Suter a 14”365 9. Simone corsi FTR a 14”617 10. Kenan Sofuoglu Suter a 21”383 11. Mattia Pasini FTR a 26”235 12. Yuki Takahashi Moriwaki a 29”726 13. Mika Kallio Suter a 30”046 14. claudio corti Suter a 30”380 15. Mike Di Meglio Tech 3 a 30”459 16. Pol espargarò FTR a 31”691 17. Ratthapark Wilairot FTR a 31”752 18. Michele Pirro Moriwaki a 35”548 19. Jordi Torres Suter a 40”270 20. Kenny Noyes FTR a 40”722 21. Valentin Debise FTR a 40”803 22. Ricard cardus Moriwaki a 42”247 23. Xavier Simeon Tech 3 a 42”285 24. axel Pons Pons Kalex a 42”348 25. Robertino Pietri Suter a 53”036 26. Scott Redding Suter a 53”044 27. Santiago hernandez FTR a 1’06”674 28. Steven Odendaal Suter a 1’07”935 29. anthony West MZ-RE Honda a 1’30”360 30. Mashel al Naimi Moriwaki a 1’30”499 RiTiRaTi FTR al 20. giro Tommaso lorenzetti Suter al 12. giro alex Baldolini Suter al 12. giro Jules cluzel MZ-RE Honda all’8. giro Max Neukirchner Suter al 4. giro carmelo Morales Tech 3 al 2. giro Bradley Smith FTR al 2. giro Yonny hernandez NON ha fiNiTO il PRiMO giRO Kalex Randy Krummenacher NON PaRTiTO Suter Julian Simon

Poleposition Marc Marquez (Suter) in 2’02”493 alla media di 158,791 km/h Pole 2010: Shoya Tomizawa (Suter) in 2’03”452 a 157,557 km/h

piloti al via

numero giri

temperatura temperatura esterna (°c) asfalto (°c)

25 20 10 1 13

25 — — — 6

— 25 11 4 2

20 25 13 11 9

20 25 16 2 8

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re 2 gi otto aP b PO re N 16 e au ot ST tob Ra re 23 lia Ma ot le tob Si re a

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1

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Stefan Bradl Marc Marquez alex De angelis andrea iannone Simone corsi

20

1. 2. 3. 4. 5.

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38 20 Campionatopiloti

1. andrea iannone 2’02”640 alla media di 158,600 km/h 2. Marc Marquez 2’02”835 3. Stefan Bradl 2’02”873 4. alex De angelis 2’02”988 5. Thomas luthi 2’03”087 6. aleix espargarò 2’03”366 7. Simone corsi 2’03”415 8. esteve Rabat 2’03”445 9. Kenan Sofuoglu 2’03”618 10. Mike Di Meglio 2’03”638 11. Dominique aegerter 2’03”762 12. Mattia Pasini 2’03”789 13. Yuki Takahashi 2’04”045 14. Pol espargarò 2’04”141 15. Mika Kallio 2’04”227 16. Michele Pirro 2’04”244 17. Ratthapark Wilairot 2’04”246 18. claudio corti 2’04”263 19. Jordi Torres 2’04”431 20. axel Pons 2’04”444 21. Kenny Noyes 2’04”638 22. Robertino Pietri 2’04”664 23. Valentin Debise 2’04”715 24. Max Neukirchner 2’04”728 25. Scott Redding 2’04”773 26. Xavier Simeon 2’04”788 27. alex Baldolini 2’04”831 28. Ricard cardus 2’04”854 29. carmelo Morales 2’05”054 30. anthony West 2’05”535 31. Jules cluzel 2’05”711 32. Steven Odendaal 2’05”774 33. Santiago hernandez 2’05”793 34. Tommaso lorenzetti 2’06”432 35. Mashel al Naimi 2’06”479 36. Bradley Smith 2’10”962 37. Yonny hernandez 2’14”342 PRiMaTO PReceDeNTe Toni elias (Moriwaki) nel 2010, in 2’04”315 alla media di 156,463 km/h

e

Ancora una volta a farlo emergere è stato il suo cuore selvaggio. Se diventasse anche costante...

Marc Marquez Stefan Bradl alex De angelis Thomas luthi andrea iannone aleix espargarò Simone corsi Mattia Pasini claudio corti Randy Krummenacher Jules cluzel Dominique aegerter Kenan Sofuoglu Pol espargarò Max Neukirchner Bradley Smith Yuki Takahashi esteve Rabat Valentin Debise Scott Redding Ratthapark Wilairot Michele Pirro Jordi Torres Mike Di Meglio Robertino Pietri Ricard cardus axel Pons carmelo Morales Yonny hernandez Mika Kallio alex Baldolini Kenny Noyes Xavier Simeon anthony West Steven Odendaal Santiago hernandez Mashel al Naimi Tommaso lorenzetti Julian Simon

TO Ta l

Andrea Iannone

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.

Giriveloci

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Moto2 Repubblica Ceca

183 140 95 91 91

16 20 13 25 7

6. Thomas luthi 88; 7. Bradley Smith 79; 8. Yuki Takahashi 62; 9. Randy Krummenacher 52; 10. Julian Simon 49; 11. aleix espargaro 48; 12. esteve Rabat 46; 13. Kenan Sofuoglu 45; 14. Michele Pirro 43; 15. Dominique aegerter 41; 16. Jules cluzel 35; 17. Yonny hernandez 33; 18. Max Neukirchner 32; 19. Scott Redding 25; 20. anthony West 18; 21. Mattia Pasini 18; 22. alex Baldolini 18; 23. Pol espargaro 16; 24. Mika Kallio 11; 25. Kev coghlan 11; 26. claudio corti 9; 27. Mike Di Meglio 8; 28. Xavier Simeon 6; 29. Ratthapark Wilairot 4; 30. Ricard cardus 2; 31. axel Pons 1. Distribuito da:

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CATENE

CORONE

PIGNONI

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125 Repubblica Ceca di Marco Masetti

Passator Cortese L’italo-tedesco sorprende Zarco. Terol fuori gara per un guasto ma rimane leader. Grotzkyj ottavo

B

RNO - Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Vecchio proverbio, sempre valido anche nel Motomondiale di oggi, soprattutto considerando quello che sta succedendo. Decide la gara un particolare meccanico, la coppia conica che muove il disco rotante dell’Aprilia 125. Capitava spesso ai tempi del debutto agonistico della RSA, soprattutto a Mattia Pasini, che in pratica perse un Mondiale. In Repubblica Ceca succede al leader del campionato, Nico Terol, che si ritrova con la moto ammutolita a seguire con lo sguardo le evoluzioni dei rivali. E, a fine gara, lo spagnolo ha controllato con apprensione la classifica del campionato,

che lo vede sempre leader con 166 punti, ma con il francese Zarco che insegue a 154. Oramai l’aggancio è prossimo e a Terol resta solo una consolazione: Zarco non ha vinto nemmeno questa volta, battuto in volata da uno splendido Sandro Cortese, che al tentativo numero 109 in carriera conquista la prima vittoria. Cortese non si discute: è veloce ed esperto, anche se tende a rendimenti non sempre costanti. Zarco, invece, è di una regolarità devastante, nel senso che nelle ultime tre gare ha portato a casa altrettante seconde piazze. Incredibile ma vero, la Spagna fatica parecchio e porta sul podio per la prima volta un altro giovane talento,

Alberto Moncayo, ex campione di Spagna arrivato a buonissimi standard di rendimento proprio a Brno. Il tema delle nazionalità permette di parlare finalmente dell’Italia, ma senza tirare in ballo le origini nostrane di Cortese e Zarco. Simone Grotzkyj Giorgi conquista un buonissimo ottavo posto, miglior prestazione italiana in stagione, confermando di essere pilota di buon livello. Ma questa non è una novità. Lo è invece l’undicesimo posto di Luigi Morciano, che regala al Team Italia i primi punti di una sofferta stagione. Il pilota ha discrete doti e notevoli margini di miglioramento e può iniziare una buona seconda parte di sta-

gione. Finalmente un po’ di gioia anche per il tecnico federale Roberto Locatelli. L’ex campione del mondo ha sempre predicato impegno e sacrificio e non si esalta per un piazzamento, ma sa che può essere il segnale della svolta: «Dopo la pausa estiva siamo tornati con una marcia in più. Ci siamo confrontati e abbiamo studiato un nuovo assetto con cui affrontare ogni gara. E i risultati sono arrivati. Tutto il team e i piloti hanno fatto un buon lavoro e insieme, oggi, abbiamo portato a casa quello che è il nostro miglior risultato della stagione, oltre che i primi punti». Nella giornata positiva dei nostri, non è male la gara delle Mahindra (indiane ma progettate e costruite a Bologna) che vanno a punti con Webb e Schroetter. La Germania esulta, l’Italia tira su la testa, la Francia è oramai una potenza della 125, mentre la Spagna scopre di non essere imbattibile, proprio nel giorno in cui il gatto Terol vede i topi ballare a Brno.

Il vincitore Sandro Cortese

«Vincere è una cosa meravigliosa, ci ho messo un po’, ma adesso sono davvero felice. Venivo da un momento molto difficile, fatto di brutte gare come quelle del Mugello e del Sachsenring. Dovevo cambiare atteggiamento e ora mi presento nella parte finale di stagione con un’altra testa e con la voglia di fare ancora gare come questa. Per definire la mia prestazione ho un solo aggettivo: perfetta!».

DaVanti a tutti è partito terol Quinta pole di Nico Terol e decima piazza per Simone Grotzkyj Giorgi, miglior qualifica di un italiano in questa stagione. iDea moto3, una tenDa per tutti C’è una proposta interessante per dare un trattamento identico a tutti i team della Moto3 nel prossimo Mondiale: una struttura tecnica comune attrezzata dove le squadre potranno lavorare comodamente. Ovviamente ci sarebbero anche i box, ma spesso buona parte dei team 125 sono costretti a lavorare sotto le tende perché non ci sono abbastanza box. La tenda comune potrebbe essere la scelta giusta. sandro cortese (11) ha impiegato 109 gare per centrare il primo successo. forse per questo johann zarco (5) l’ha un po’ sottovalutato... sopra, terol (18) davanti a cortese e zarco prima di uscire di scena. finalmente i primi punti per luigi morciano (3).

moto3 ma non Solo

il team italia Continua nonoStante l’annata difficile del team federale nel Mondiale 125 con Tonucci e Morciano (che in questa gara però si è un po’ rifatto...) l’esperienza del Team Italia continuerà anche nel 2012. Due piloti in Moto3, altrettanti nel CIV e nel CEV e altri due in Superstock 600. Da definire piloti e moto, confermati i tecnici federali: Locatelli nel Mondiale, Gianola nel CIV e CEV e Migliorati nella Stock. motosprint

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125 Repubblica Ceca es qua as ter lif fa na ic lto 2 he 27 1°c °c

li Be Re

Alvia

Spagna 2’08”456 Nicolas Terol Francia 2’08”800 Johann Zarco Germania 2’08”762 Sandro cortese Spagna 2’09”538 hector faubel Spagna 2’10”100 luis Salom Spagna 2’09”551 efren Vazquez G. Bretagna 2’09”394 Danny Kent Spagna 2’09”416 alberto Moncayo Spagna 2’09”813 Maverick Viñales Italia 2’11”307 Simone Grotzkyj Spagna 2’09”376 Sergio Gadea Francia 2’11”335 alexis Masbou Spagna 2’10”286 adrian Martin Finlandia 2’11”319 Niklas ajo 2’11”675 Zulfahmi Khairuddin Malesia Olanda 2’10”520 Jasper iwema Portogallo 2’09”295 Miguel Oliveira Italia 2’10”461 luigi Morciano Francia 2’11”172 louis Rossi Rep. Ceca 2’11”231 Jakub Kornfeil Norvegia 2’10”636 Sturla fagerhaug G. Bretagna 2’11”054 Danny Webb Germania 2’09”892 Marcel Schrotter 2’11”959 francesco Mauriello Italia Italia 2’13”309 alessandro Tonucci Germania 2’11”040 luca Gruenwald Rep. Ceca 2’12”985 Miroslav Popov Spagna 2’13”571 Joan Perello Svizzera 2’12”350 Giulian Pedone G. Bretagna 2’13”192 Taylor Mackenzie G. Bretagna 2’12”588 harry Stafford Italia 2’13”151 Manuel Tatasciore Rep. Ceca 2’13”826 ladislav chmelik Ungheria 2’16”469 Peter Sebestyen NON qualificaTO Slovacchia 2’19”178 Jacub Jantulik

Altraguardo

2’08”118 2’08”503 2’08”638 2’08”689 2’09”125 2’09”189 2’09”211 2’09”421 2’09”458 2’09”590 2’09”865 2’10”197 2’10”200 2’10”270 2’10”372 2’10”450 2’10”483 2’10”771 2’10”828 2’10”985 2’11”189 2’11”253 2’11”255 2’11”628 2’11”740 2’11”890 2’12”084 2’12”419 2’12”602 2’12”621 2’12”637 2’13”226 2’13”387 2’16”447

1. Sandro cortese Aprilia in 40’59”229 102,657 km alla media di 150,276 km/h 2. Johann Zarco Derbi a 0”397 3. alberto Moncayo Aprilia a 10”773 4. hector faubel Aprilia a 10”794 5. Sergio Gadea Aprilia a 11”144 6. Maverick Viñales Aprilia a 11”473 7. Jakub Kornfeil Aprilia a 24”720 8. Simone Grotzkyj Aprilia a 39”982 9. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 42”887 10. Jasper iwema Aprilia a 43”023 11. luigi Morciano Aprilia a 43”183 12. Danny Webb Mahindra a 43”675 13. harry Stafford Aprilia a 43”764 14. Marcel Schrotter Mahindra a 44”076 15. louis Rossi Aprilia a 50”240 16. Sturla fagerhaug Aprilia a 50”297 17. Miroslav Popov Aprilia a 1’06”807 18. luca Gruenwald KTM a 1’06”870 19. alessandro Tonucci Aprilia a 1’07”004 20. francesco Mauriello Aprilia a 1’07”132 21. Taylor Mackenzie Aprilia a 1’15”543 22. Joan Perello Aprilia a 1’19”523 23. Miguel Oliveira Aprilia a 1’19”885 24. Giulian Pedone Aprilia a 1’33”814 25. ladislav chmelik Aprilia a 1’45”564 26. Peter Sebestyen KTM a 2’03”770 RiTiRaTi Aprilia al 17. giro Manuel Tatasciore Derbi al 14. giro efren Vazquez Aprilia al 9. giro Nicolas Terol Aprilia al 3. giro alexis Masbou Aprilia al 2. giro Danny Kent Aprilia al 2. giro adrian Martin NON ha fiNiTO il PRiMO GiRO Aprilia Niklas ajo NON PaRTiTO Aprilia luis Salom

2’18”622

piloti al via

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25 10 20 13 16

8 20 — 9 25

— 11 25 13 8

13 20 16 8 9

6

25 20 16 4 —

166 154 132 131 110

— 20 10 25 —

La settimana degli eventi ufficiali del: CASA MOTOGP

dal 31 agosto al 4 settembre – Piazza della Libertà, San Marino Una location d’eccezione, nel centro storico di San Marino, che ospiterà l’esposizione delle showbike più rappresentative della MotoGP. Inaugurazione giovedì 1 settembre in coda al Media Event.

DRUDI PERFORMANCE MOTOGP TEAMS' GALLERY

dal 31 agosto al 4 settembre – Viale Ceccarini, Riccione A Riccione moto, tute e caschi in esposizione nel centralissimo Viale Ceccarini, con le livree realizzate dallo studio grafico più famoso del Motomondiale.

MISS MOTOSPRINT

31 agosto – ore 18:00 - Altamarea Beach Village, Cattolica Un aperitivo insolito, in riva al mare, in compagnia di bellissime ragazze che si contendono il titolo di “Miss Motosprint”.

KART MOTOGP PARADE – Media Event

1 settembre – ore 11:00 - Centro Storico, San Marino Un’occasione unica, per appassionati e curiosi, di ammirare da vicino i protagonisti del Motomondiale che sfilano, per le vie del centro, nelle inedite vesti di piloti di kart. Al termine della sfilata i riders inaugurano, insieme alle Istituzioni, Casa MotoGP. 1 settembre – ore 21:00 – Piazzale Colombo, Porto Verde, Misano Adriatico Talk show con i piloti del Campionato del Mondo MotoGP. Serata in onore di Dajiro Kato, tra sport, charity e spettacolo condotta da Franco Bobbiese con la presenza dei Fichi d'India.

CAVALIERI NEL VENTO

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17

20 11 25 9 10

36

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Nicolas Terol Johann Zarco Maverick Viñales Sandro cortese Jonas folger

1. Sandro cortese 2’08”365 alla media di 151,527 km/h 2. Nicolas Terol 2’08”374 3. Johann Zarco 2’08”553 4. Maverick Viñales 2’08”626 5. Miguel Oliveira 2’08”626 6. efren Vazquez 2’08”635 7. Sergio Gadea 2’08”681 8. alberto Moncayo 2’08”871 9. hector faubel 2’08”910 10. Jakub Kornfeil 2’09”055 11. Simone Grotzkyj 2’09”689 12. Jasper iwema 2’10”237 13. Zulfahmi Khairuddin 2’10”417 14. luigi Morciano 2’10”609 15. harry Stafford 2’10”613 16. Marcel Schrotter 2’10”719 17. Danny Webb 2’10”733 18. louis Rossi 2’10”756 19. Miroslav Popov 2’10”909 20. Sturla fagerhaug 2’11”007 21. francesco Mauriello 2’11”469 22. alessandro Tonucci 2’11”486 23. luca Gruenwald 2’11”728 24. Taylor Mackenzie 2’12”136 25. Joan Perello 2’12”225 26. Giulian Pedone 2’12”614 27. Manuel Tatasciore 2’12”871 28. ladislav chmelik 2’13”651 29. Peter Sebestyen 2’13”967 30. Danny Kent 2’18”151 31. adrian Martin 2’20”006 32. alexis Masbou 3’02”102 PRiMaTO iMBaTTuTO lucio cecchinello (Aprilia) nel 2003, in 2’07”836 alla media di 152,154 km/h

Campionatomarche

Nicolas Terol (Aprilia) in 2’08”118 alla media di 151,819 km/h Pole 2010: Bradley Smith (Aprilia) in 2’07”146 alla media di 152,980 km/h.

1. 2. 3. 4. 5.

Giriveloci

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Poleposition

PO ma RT gg OG io 15 allO fR m aN ag ci gio a

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34.

Repubblica di San Marino

2 settembre – ore 19:00 – Lungomare della Libertà, Riccione Una mostra fotografica che ripercorre i nove anni del “Gran Premio Motociclistico Circuito città di Riccione”, svoltosi dal 1962 al 1971, sul circuito cittadino che attraversava il lungomare della “Perla Verde”.

MISANO 500

Nelle giornate del 2 e 3 settembre – Area Spettacoli, via Romagna, Misano Adriatico Gare di Speedway e Short Track nell'ovale in terra battuta, realizzato nel centro di Misano, con i più importanti nomi del settore a livello nazionale e ospiti a sorpresa. OFFICIAL SPONSOR

SPONSOR TECNICO

MEDIA PARTNER

Mescola SC

Mescola SA

Strada

Pista

Mescola RC

Pista/Strada

6. hector faubel 103; 7. efren Vazquez 90; 8. Sergio Gadea 82; 9. luis Salom 76; 10. Danny Kent 46; 11. alberto Moncayo 44; 12. Jakub Kornfeil 43; 13. adrian Martin 30; 13. Miguel Oliveira 30; 15. Simone Grotzkyj 27; 16. Zulfahmi Khairuddin 20; 17. Marcel Schrotter 17; 18. Taylor Mackenzie 15; 19. Danny Webb 14; 20. louis Rossi 14; 21. Jasper iwema 13; 22. Niklas ajo 11; 23. alexis Masbou 10; 24. hiroki Ono 8; 25. luigi Morciano 5; 26. Toni finsterbusch 4; 27. harry Stafford 3; 28. John McPhee 1; 29. Josep Rodriguez 1. Distribuito da:

motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com

Una settimana di sport ed emozioni con MotoGweek e il Gran Premio Aperol di San Marino e della Riviera di Rimini. www.motogweek.it


Superbike Yamaha lascia

«Sono distrutto. Provo sconcerto e amarezza. Ma troverò un’altra moto, andrò avanti e rialzerò la testa come ho sempre fatto» squadra si stavano creando legami forti. Stavamo facendo un grandissimo lavoro e accumulando l’esperienza fondamentale per giocarci il Mondiale nella prossima stagione. Ero felice perché, dopo quattro stagioni di continui cambiamenti, avevo l’opportunità di correre per due anni di seguito con la stessa moto, la stessa squadra e nello stesso campionato. Purtroppo dovrò cercarmi un’alternativa. Sono distrutto. È stato come esser lasciato dalla ragazza». Non avevi alcun il sospetto che Yamaha Europa fosse sul punto di mollare tutto? «Proprio a Silverstone avevamo concordato coi giapponesi i dettagli del test in programma a Misano il 13 e 14 settembre. Lì avremmo dovuto provare parecchie novità, in particolare evoluzioni elettroniche al freno motore sulle quali stiamo lavorando da un paio di mesi. Sempre a Misano la Pirelli avrebbe portato gomme di nuova generazione per tentare di risolvere i problemi di aderenza che abbiamo lamentato in alcune circostanze. Non potevo immaginare che poche ore dopo avrebbero mandato tutto in fumo». Cosa stai provando? «Sconcerto e amarezza. Ma troverò un’altra moto, andrò avanti e rialzerò la testa come ho sempre fatto. Penso piuttosto agli ingegneri, ai meccanici, ai motoristi che non vedete mai sulle piste perché sono impegnati nel reparto corse a Gerno di Lesmo. È un momento difficimotosprint

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le, non troveranno facilmente un’alternativa dello stesso livello. È un disastro». Melandri sul mercato farà drizzare le orecchie agli altri team. «Qualcuno ha già chiamato il mio manager. La BMW mi voleva l’anno scorso e può darsi che torni alla carica, ma con loro dovrei ripartire da zero, senza le certezze tecniche che avrei avuto in Ya-

maha». La Ducati metterà in pista la nuova 1200 e Checa non ha ancora firmato... «Tornare alla Ducati? Non ci siamo lasciati benissimo a fine 2008, dopo la triste stagione in MotoGP. Ma nelle corse abbiamo tutti la memoria corta e se fosse interesse comune ritrovarci, perché no?».

Fuga mondiale La Yamaha lascia la Superbike. L’annuncio ha colto tutti di sorpresa

L

a Yamaha lascia il Mondiale Superbike. Lo ha annunciato all’indomani del round di Silverstone, mentre il paddock smobilitava e i piloti erano sulla rotta della vacanze. Marco Melandri stava facendo le valige per volare in Sardegna, Eugene Laverty era in viaggio verso la Toscana. Alle 17,21 del primo agosto la coppia che occupa il terzo e quarto posto della classifica di campionato si è trovata ufficialmente a piedi. Non è la prima volta che la Yamaha esce di scena. Lo aveva già fatto a fine 2000 dopo aver sfiorato il titolo iridato con Noriyuki Haga. La marca di Iwata è poi rientrata nel 2005, più forte di prima. La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno, ma nel paddock qualcuno da tempo si chiedeva come facesse la Ya-

maha Europa a sostenere da sola, cioè senza l’appoggio della casa madre e senza sponsor, un impegno così oneroso: circa 4 milioni di euro per la gestione della struttura e l’ingaggio dei piloti. Nell’inverno scorso la Yamaha ha perso la sponsorizzazione della Sterilgarda e anche quella di finanziatori minori. Le R1 di Melandri e Laverty corrono coi colori ufficiali, esattamente come le M1 di Lorenzo e Spies. Perché la Yamaha Racing non abbia lo straccio di uno sponsor, né in Superbike né in MotoGP, è un mistero che sono i valenti manager incaricati della gestione sportiva a dover spiegare. Quello che è sotto gli occhi di tutti è che il mercato delle moto sportive langue. E soffre soprattutto il segmento delle 1000. “Vinci marco melandri ed eugene laverty (58) sono terzo e quarto nel mondiale alla prima stagione in superbike. entrambi hanno le carte in regola per puntare al titolo 2012 ma dovranno trovarsi una nuova squadra.

la domenica, vendi il lunedi” si diceva una volta. Adesso, anche se vinci, le moto restano in concessionaria perché la crisi morde i consumi e le previsioni non sono rosee. Più che le motivazioni citate nell’annuncio, comprensibili, stupiscono tempistica e modalità della decisione. Nel week-end di Silverstone il responsabile delle attività sportive di Yamaha Europe, Lawrence Koerkamp, aveva preso parte alla riunione del Top Ten Club per la definizione delle novità regolamentari 2012, la più importante delle quali sarà l’abolizione del muletto. Lo stesso Koerkamp aveva fatto pressioni sulla Race Direction perché venissero accuratamente controllati l’albero motore e i pistoni della Ducati di Carlos Checa (e non delle altre 1198R in pista...). Richiesta esaudita, con esito negativo dei controlli. «Yamaha Europa ci aveva informato alcune settimane fa di avere qualche problema per la copertura del budget 2012, ma non potevamo immaginare che sarebbero arrivati a una decisione così drastica» ha rivelato Paolo Ciabatti, responsabile sportivo di Infront, promotore del Mondiale SBK. «Quando ce l’hanno detto siamo rimasti attoniti - ha raccontato Andrea Dosoli, che proprio quest’anno era entrato in squadra come direttore sportivo -. Sappiamo che il mercato non si sta riprendendo ma i risultati in pista erano così brillanti che eravamo convinti che l’orientamento della dirigenza fosse diverso. Chi lavora nelle corse sa che l’orizzonte va di anno in anno ma stavolta il colpo è stato duro perchè inaspettato. Nel progetto Superbike sono coinvolte 23 persone, più altre part time: ingegneri, meccanici, motoristi, elettronici, amministrativi, personale di supporto logistico. Sarà dura ritrovare una sistemazione per tutti». La domanda che c’è da porsi adesso è: chi sarà il prossimo? Ci sarà un effetto domino? Il rischio c’è e la Honda è la prima indiziata. L’attuale CBR-RR non va, Rea si è fatto male e i risultati del Team Ten Kate sono disastrosi. La Ca-

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Superbike Yamaha lascia

«Nel progetto SBK sono impegnate 23 persone. Sarà dura trovare un posto per tutti» strol, rientrata come main sponsor dopo nove anni, ha un solo anno di contratto e non è noto se intende continuare a finanziare la squadra. La Honda produrrà una nuova versione della maxi 1000 ma la struttura olandese, finanziata da Honda Europe, non sa ancora quando riceverà le moto dal Giappone. Intanto la Infront ha deciso di modifi-

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ultime gare di questa stagione» aveva precisato Paolo Flammini a Silverstone. È incerto anche il destino della Suzuki, che già quest’anno ha lasciato il team Alstare senza sviluppo e ricambi. Se le cose si mettono male, le famose “sette sorelle” potrebbero diventare quattro. Un disimpegno che Infront cercherà assolutamente di evitare, magari caldeggiando un tipo di impegno simile Andrea Dosoli (team manager Yamaha) a quello scelto dalla Ducati a fine 2010, melandri e laverty in versione cuoco. senza team interno, che in questo difficile momento ha costi insostenibili, ma a silversone si sono cimentati per gioco ai fornelli. su idea yamaha... con moto sviluppate dal reparto corse e affidate a strutture satellite. care il regolamento tecnico, permettenLa Superbike dovrà fare un passo indo alla Honda di dotarsi del ride by wire, dietro, possibilmente senza perdere inelemento fondamentale per la gestione teresse e partecipazione, perché se i motore, anche se questo componente costi si abbassano più squadre sono innon sarà montato di serie sulla nuova teressate a partecipare. L’ultima scelta CBR-RR. regolamentare, quella di abolire il mu«La regola andrà sicuramente in vigo- letto, va in questa direzione. re nel 2012 ma stiamo valutando se è La Superbike è uscita da momenti ben opportuno anticipare il nulla osta alle peggiori. Supererà anche questo.

Le R1 ufficiali aL Team Parkin Go? Yamaha Europa esce dalla Superbike ma le R1 ufficiali potrebbero restare in pista con una squadra satellite, e continuare a vincere, come sta accadendo alla Ducati con il team Althea, capoclassifica del Mondiale con Carlos Checa. Ritirando il team interno, la marca italiana ha risparmiato 4 milioni di euro ma i risultati sono addirittura migliorati, il campionato non ha sofferto defezioni e la 1198R corre (e vince) ancora. A gestire le YZF-R1 nella prossima stagione potrebbe essere il team ParkinGo, la struttura italiana di Giuliano Rovelli che sta comandando il Mondiale Supersport con la R6 ufficiale (ex Crutchlow). Il progetto è caldeggiato anche da giuliano rovelli Infront, che in questo modo mantercon chaz davies. il prossimo anno rebbe la Casa di Iwata nel novero dei gestirà lui le r1? sette costruttori impegnati in forma

più o meno diretta. Dettaglio importante: Rovelli e ParkinGo sono sponsor anche del campionato. «È un progetto sul quale sto lavorando da aprile scorso - ha confermato Giuliano Rovelli -. Mesi fa ho avuto un incontro con Lawrence Koerkamp che però era stato un po’ tiepido nei confronti della nostra idea. Adesso che non hanno i soldi per andare avanti il quadro cambia e mi aspetto di trovare maggiore disponibilità». Rovelli è l’uomo che ha riportato in pista la Yamaha nel Mondiale Supersport e quindi si ripeterebbe un film già visto. Nel 2009 la Yamaha dominò il Mondiale con Cal Crutchlow ma a fine stagione la filiale europea non riuscì a trovare i soldi per continuare l’attività. Chiuse la squadra, che aveva sede in Germania, promosse Cal in Superbike e lasciò le supercompetitive YZF-R6 in cantina e là sarebbero rimaste se Rovelli, nel dicembre scorso, non avesse litigato con Triumph restando senza moto. Due settimane dopo Luca Scassa e Chaz Davies erano in pista con le R6 ex Crutchlow. Il resto della storia è noto: il team ParkinGo ha vinto sei gare su otto e con Davies ha già ipotecato il Mondiale. Senza che Yamaha Europa abbia scucito un euro...

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WORLD TITLES

NATIONAL & INTERNATIONAL TITLES

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Cross MX1 GP Repubblica Ceca

Goncalves è a portata del siciliano, ma ormai la gara è finita e il portoghese tiene il terzo posto. Cairoli, quarto e secondo sul podio, si difende, resiste. Resiste più che bene, e ha sempre un gran bel margine nel cassetto: quarantotto punti invidiatissimi. Matterley Basin, prossimo impegno, gli piace, nel 2006 al Nazioni ha dato spettacolo: primo a vincere una manche del Nazioni con la 250 quattro tempi. Molto meno gli piacciono Gaildorf e Fermo, due tracciati piuttosto tradizionali e dal fondo duro, anche se a Gaildorf ha vinto nel 2005 (c’era un gran fango). Cairoli resiste, deve resistere. Senza troppi calcoli, duro o fango che sia, Tony deve puntare al podio nei tre GP che restano, se sarà necessario tornando anche lui a tirar fuori le unghie, con un occhio a controllare Desalle. Frossard, quinto in gara 1, nella seconda è coinvolto nell’incidente con Cairoli al primo giro e riparte ultimissimo. Tony non ha colpe, il salto dopo la pit-lane è praticamente cieco e Steven non saltando ed incrociando la traiettoria con il siculo gli finisce proprio sotto le ruote e riesce appena ad evitare di prenderselo sulla schiena. Frossard rimonta fino al dodicesimo posto ma in classifica generale perde terreno e difficilmente potrà continuare a pensare al titolo. Perde punti anche Bobryshev. Quarto in gara 1, il russo scivola alla prima curva di gara 2 ed al primo passaggio è quindicesimo. Poi cade ancora, riparte ma la moto è danneggiata e si ferma, dopo aver però segnato il miglior tempo asso-

Durante un allenamento in germania

un DOLOROSO STOp peR DAVID PHILIPPAERTS Doppia frattura ad entrambi gli avambracci Una grande prova qUella di leok (6) con la tm in gara 2: secondo dopo essere stato a lUngo al comando. in gara 1 si è rivisto Un bUon gUarneri (39): nono.

luto al quinto giro. Stavolta è il suo compagno di squadra Goncalves a salire sul suo primo podio in MX1, terzo. Rui, che già a Lommel avrebbe meritato, è in gran spolvero e con ottime partenze fa due terzi posti ed in classifica generale recupera su Nagl, non brillantissimo nel giorno del suo compleanno: settimo e sesto. Fa più punti di lui anche Tanel Leok che

al dodicesimo posto di gara 1 affianca uno splendido secondo posto in gara 2, in testa a tutti per metà tempo. In gara 1 si rivede nei primi dieci Guarneri, nono e con buon ritmo, mentre in gara 2 è sfortunato ed alla prima curva si trova Bobryshev a terra davanti alla sua ruota. Fa sedicesimo. È rientrato Manuel Monni ed è subito a punti, tre per manche.

Le pagelle

Hanno detto

Clement Desalle

Clement Desalle

velocità e grinta da spettacolo: tira fuori gli incisivi e nei sorpassi non fa sconti a nessuno. Resta il solo antagonista di tony.

«Su queSta pista non è stato facile e neanche divertente. Non c’erano traiettorie alternative e per sorpassare si era costretti a manovre aggressive. È importante che la condizione della spalla sia decisamente migliorata: ora posso guidare meglio. Mancano tre gare e tutto può succedere».

Spietato 9

Antonio Cairoli Decimo podio su dodici gare, Cairoli se fa il suo mestiere non conosce avversari. Come in gara 1, irraggiungibile.

Implacabile 8

Rui Goncalves Sfortunato a Lommel, rimanda il podio solo di una settimana ed entra di diritto tra i migliori di una combattutissima MX1.

Caparbio 8

Christophe Pourcel Finite scuse e querelle, non può più permettersi brutte figure e conclude due gare positive. Il suo stile c’è ancora tutto.

Bentornato 6 motosprint

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Antonio Cairoli «Devo dire che è andata bene. La prima manche è stata perfetta e nella seconda al primo giro sono atterrato su Frossard e nessuno dei due si è fatto male… Quindi è andata più che bene! Non era facile superare e mi sono ritrovato a lungo con Chris Pourcel, come qualche anno fa. Poi ho superato lui e Nagl ma per Goncalves ci voleva almeno un altro giro. Faccio i migliori auguri a David (Philippaerts), spero di rivederlo presto a posto, e questo è quello che conta. Certo per il Nazioni non ci voleva proprio, David a St Jean d’Angely va sempre molto forte».

PER David Philippaerts la stagione iridata 2011, non particolarmente fortunata, si è conclusa con un brutto infortunio in allenamento, il 3 agosto sulla pista di Oss in Germania. David è atterrato corto da un salto doppio e nell’impatto a terra si è procurato fratture ad entrambi gli avambracci. Frattura di ulna e radio al braccio sinistro, e ancora ulna e radio, ma scomposta, al destro. David è stato sottoposto a due interventi separati con utilizzo di mezzi di sintesi, il primo al braccio sinistro il giorno stesso, il secondo al destro il 10 agosto, ed è ora atteso ad un periodo di recupero che viene indicato in circa sei settimane. «È stato un infortunio grave e molto doloroso - è il racconto di David alla vigilia di Ferragosto -, subito dopo la caduta il dolore era insopportabile e non ricordo molto, ma dovrei aver rotto il polso destro per un colpo al manubrio e il sinistro a terra. La sera stessa mi hanno operato al braccio sinistro, e mi hanno messo il destro in trazione, per operarlo una settimana dopo». Philippaerts è così rimasto in Germania per alcuni giorni. «Tutto è andato bene e martedì 16 (il giorno in cui questo numero di Motosprint andrà in stampa ndr) mi faranno un’artroscopia al sinistro per ripulire meglio l’osso da eventuali microframmenti. Fortunatamente l’Ospedale Fichtelgebirge di Marktredwitz è una struttura all’avanguardia e il Dr. Andreas Klenner che mi ha operato è specializzato nella chirurgia delle mani: non potevo capitare meglio. A fine settimana dovrei rientrare in Italia e continuare ovviamente con la riabilitazione, seguito come sempre dal Dottor Scalabrino. Qui sono molto gentili e ci tengo a ringraziare innanzitutto il dr. Klenner, Alice ovviamente che mi segue giorno e notte (da solo non posso far niente, neanche

mangiare), Yamaha e il mio team e tutti quanti mi sono vicini. È incredibile quante visite, messaggi e chiamate ho ricevuto e sto ricevendo, che mi danno la spinta per superare il dolore e affrontare la riabilitazione, e pensare già alla prossima stagione con una motivazione e una forza nuova. Ovviamente mi dispiace molto per aver perso questo finale di stagione e soprattutto il Nazioni in Francia, sulla mia pista preferita… ma adesso devo guardare avanti». Philippaerts, campione del mondo MX1 nel 2008, dodici GP vinti finora (quest’anno il GP del Brasile), non saltava un GP dal 2004. Dal GP di Matterley Basin, il Team Yamaha Monster sostituirà David con Carlos Campano, mentre al Nazioni sarà Davide Guarneri a prendere il suo posto (categoria Open) nella squadra azzurra.

aspettiamo philippaerts Di nuovo in sella al più presto. sotto, il team manager raspanti (a sinistra) e il tecnico lavetti a loket con un cartello D’incoraggiamento.

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Cross MX1 - MX2 Paddock

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4. Evgeny Bobryshev

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5. Maximilian Nagl

Germania

KTM

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18/15 14/11 18/14 18/11 16/22 14/15

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20/6

6. Rui Goncalves 349; 7. David Philippaerts 308; 8. Ken de Dycker 268; 9. Xavier Boog 262; 10. Jonathan Barragan 254; 11. Tanel Leok 229; 12. Steve Ramon 229; 13. Kevin Strijbos 204; 14. Shaun Simpson 170; 15. Anthony Boissiere 154; 16. Davide Guarneri 139; 17. Gregory Aranda 66; 18. Carlos Campano Jimenez 62; 19. Marc de Reuver 55; 20. Marcus Schiffer 55; 21. Matthias Walkner 40; 22. Günter Schmidinger 36; 23. Jason Dougan 26; 24. Manuel Monni 25; 25. Christophe Pourcel 24; 26. Christian Craig 21; 27. Marvin Van Daele 17; 28. Herjan Brakke 16; 29. Benjamin Townley 15; 30. Loic Leonce 15; 31. Brad Anderson 12; 32. Gert Krestinov 11; 33. Ivo Steinbergs 11; 34. Martin Barr 8; 35. Kevin Wouts 8; 36. Luis Correia 7; 37. Tom Church 7; 38. Antonio Jorge Balbi 6; 39. Roberto Castro Miranda 5; 40. Remi Nyegaard 3; 41. Hugo Basaula 3; 42. Weston Peick 3; 43. Santtu Tiainen 3; 44. Jeremy Delince 2; 45. Yentel Martens 2; 46. Joao Paulino da Silva 2; 47. Milko Potisek 2; 48. Kim Lindström 2; 49. Stuwey Reijnders 1; 50. Luis Correa 1; 51. Alvaro Lozano Rico 1; 52. Cedric Lieber 1; 53. Cedric Soubeyras 1.

MX2 Sesta doppietta di Ken Roczen 1. Roczen (KTM) 20 giri in 39’40”474; 2. Herlings (KTM) a 10”443; 3. Aubin (KTM) a 38”509; 4. Anstie (Kawasaki) a 41”139; 5. Nicholls (KTM) a 41”996; 6. Searle (Kawasaki) a 42”381; 7. Roelants (KTM) a 44”094; 8. Teillet (Suzuki) a 48”268; 9. Tonus (Yamaha) a 51”496; 10. Tixier (KTM) a 1’31”482; 11. Butron Oliva (KTM) a 1’33”932; 12. Charlier (Yamaha) a 1’34”544; 13. Kullas (Yamaha) a 1’35”531; 14. Rauchenecker (KTM) a 2’07”675; 15. Van Horebeek (KTM) a 1 giro; 16. Petrov (Yamaha); 17. Adam (Yamaha); 18. Rätsep (Honda); 19. Kras (Suzuki); 20. Heibye (KTM); 21. Bengtsson (KTM); 22. Monticelli (Honda); 23. Svoboda (KTM); 24. Del Segato (KTM); 25. Pezzuto (KTM); 26. Booker (KTM); 27. Cociu (Honda) a 2 giri; 28. Söderberg (Kawasaki); 29. Golovkin (Kawasaki); 30. Mitchell (KTM) a 4 giri; 31. Karro (Honda) a 5 giri; 32. Paulin (Yamaha) a 6 giri; 33. Smitka (TM) a 7 giri; 34. Lieber (KTM) a 9 giri; 35. Larrieu (KTM) a 10 giri; 36. Justs (Honda) a 13 giri; 37. Lupino (Husqvarna) a 16 giri; 38. Ivanovs (Kawasaki).

1. Roczen (KTM) 21 giri in 39’59”853; 2. Herlings (KTM) a 1”214; 3. Searle (Kawasaki) a 35”854; 4. Tonus (Yamaha) a 42”832; 5. Paulin (Yamaha) a 44”510; 6. Anstie (Kawasaki) a 46”109; 7. Teillet (Suzuki) a 1’04”302; 8. Van Horebeek (KTM) a 1’10”583; 9. Roelants (KTM) a 1’25”199; 10. Kullas (Yamaha) a 1’33”794; 11. Nicholls (KTM) a 1’55”882; 12. Petrov (Yamaha) a 1 giro; 13. Tixier (KTM); 14. Karro (Honda); 15. Bengtsson (KTM); 16. Adam (Yamaha); 17. Rätsep (Honda); 18. Svoboda (KTM); 19. Monticelli (Honda); 20. Ivanovs (Kawasaki); 21. Heibye (KTM); 22. Del Segato (KTM); 23. Söderberg (Kawasaki); 24. Booker (KTM); 25. Pezzuto (KTM) a 2 giri; 26. Cociu (Honda) a 3 giri; 27. Lieber (KTM) a 10 giri; 28. Butron Oliva (KTM) a 11 giri; 29. Kras (Suzuki) a 12 giri; 30. Rauchenecker (KTM); 31. Golovkin (Kawasaki) a 18 giri; 32. Aubin (KTM) a 20 giri.

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Mondialepiloti

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Primamanche

22 B

C’è fErMENTO NEI TEAM PEr IL 2012. TUTTE LE VOCI dAL MErCATO. Tanel Leok, che ha già sul tavolo l’offerta di rinnovo da parte di TM, è stato contattato anche da Geobers. Mentre si attende a breve l’ufficialità di Paulin in Kawasaki KRT, in MX1 salirà Roelants con la squadra di Martens, Aubin tornerà alla 450 in un team che verrà allestito da Dave Thorpe, e Guarneri potrebbe cambiare casacca, non avendo ancora il team BUD definito i programmi 2012. Per la MX2 sarà Jordi Tixier il terzo pilota del team ufficiale KTM, mentre Christophe Charlier è stato confermato da Yamaha ma potrebbe passare da Rinaldi.

3. Steven Frossard

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UN PAPà dA COrSA. IN CASA dI MANUEL MONNI è ArrIVATA MArTINA Festa in casa Monni: mercoledì 10 agosto è arrivata Martina, primogenita per Manuel e Silvia. Auguri!

definitiva per il Motocross delle Nazioni in programma proprio in Francia (Saint Jean d’Angely) il 18 Settembre. Steven Frossard, in MX1, Marvin Musquin in MX2, e Gautier Paulin nella Open (sotto, da sinistra). Selezione non facile vista l’abbondanza di ottimi piloti transalpini, resta a casa addirittura Chris Pourcel. Per Olivier Robert, selezionatore francese, è più affidabile Paulin. Annunciati anche i team USA e olandese: gli statunitensi schierano Black Bagget in MX2, Ryan Villopoto (MX1) e Ryan Dungey (Open); gli orange Donny Bastemeijer in MX2 e DeReuver (che è caduto nel warm up e non ha corso per dolori alla spalla) in MX1, la sorpresa è Jeffrey Herlings nella Open con il KTM 350.

509 461

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PrESENTATA la squadra francese

14/11 25/22 22/10 25/22 22/20 22/22 22/25 16/22 22/22 25/25 25/25 25/18 22/25 16/15 25/25 18/18 10/25 25/25 16/20 13/14 16/20 13/13 22/18 22/25

A

STEVE Ramon, infortunato a Lommel, è stato trasferito in Ospedale a Eeklo, più vicino a casa sua, e per il recupero si prevede un periodo di tre, quattro mesi. La sua squadra ha deciso di sostituirlo con Strijbos a partire da Loket. Kevin potrebbe restare in forze del team di Geboers per il 2012, anche se ci sono altri contatti.

KTM Suzuki

15

presentati i team francia, usa e olanda

Italia Belgio

US

è Herlings davanti a Teillet e Aubin. Roczen è solo tredicesimo. Ma al via della qualifica è proprio Roczen in testa al gruppo in fondo al rettilineo di partenza. Ma alla sua destra c’è proprio il “nemico” Herlings e Ken pensa bene di allungare la curva il più possibile per lasciarlo esterno. Così è, Herlings gli resta dietro, ma all’interno si infilano Tonus, Paulin Teillet e Searle e se ne vanno. Lo svizzero Tonus non si fa sfuggire l’occasione e vince la sua prima qualifica in carriera. Teillet riesce a conquistare la seconda posizione resistendo agli attacchi nel finale di Paulin, terzo. Roczen fa quarto e Searle quinto davanti a Herlings e Charlier. Pezzuto è venticinquesimo, e tra gli ultimi per cadute Monticelli, Del Segato e Lupino.

al suo posto kevin strijbos

1. Antonio Cairoli 2. Clement Desalle

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NELLE prequalifiche il più veloce

le selezioni Per il nazioni

Mondialepiloti

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prima pole per lo svizzero tonus

raMon inizia la riabilitazione

1. Desalle (Suzuki) 21 giri 40’06”261; 2. Leok (TM) a 3”847; 3. Goncalves (Honda) a 5”500; 4. Cairoli (KTM) a 7”409; 5. Pourcel (Kawasaki) a 8”391; 6. Nagl (KTM) a 10”341; 7. Boog (Kawasaki) a 19”581; 8. Strijbos (Suzuki) a 21”471; 9. De Dycker (Honda) a 48”590; 10. Barragan (Kawasaki) a 54”398; 11. Simpson (Honda) a 58”636; 12. Frossard (Yamaha) a 59”802; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’26”652; 14. Schmidinger (Honda) a 1’27”368; 15. Walkner (KTM) a 1’27”772; 16. Guarneri (Kawasaki) a 1’35”929; 17. Campano Jimenez (Yamaha) a 1’38”175; 18. Monni (Honda) a 1 giro; 19. Church (KTM); 20. Steinbergs (Kawasaki); 21. Brakke (Yamaha); 22. Tiainen (Kawasaki); 23. Liska (Husaberg) a 2 giri; 24. Aranda (Kawasaki) a 9 giri; 25. Leonce (Aprilia) a 13 giri; 26. Bobryshev (Honda) a 14 giri; 27. Eriksson (Kawasaki) a 18 giri; 28. Smith (Aprilia) a 21 giri.

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MX2

in testa a due gare dal termine del campionato (Matterley Basin e Fermo). È Samuele Bernardini (a sinsitra) ad aver superato in classifica, con un vantaggio di undici punti, Simone Zecchina, con una doppietta. Samuele (Maglia Azzurra FMI), che solo sette giorni prima di Loket ha esordito nel mondiale MX2, a Lommel, ha tratto beneficio dai duri allenamenti sul terreno belga ed è stato protagonista di due gare impeccabili. In gara 1, al sabato, è stato in testa sin dalla partenza, ed in gara 2, la domenica mattina, al via è scattato alle spalle di Zecchina, poi lo ha superato nel quinto giro e nel finale, nonostante una scivolata, ha controllato lo sloveno Gajser, secondo. Positiva la prova di Zecchina, reduce da un infortunio al braccio per una caduta in allenamento: in gara 1 rimonta dalla ventesima alla sesta posizione; in gara 2 parte in testa ma subisce Bernardini e Gaiser. Finisce terzo, anche sul podio. Quarto Luca Moroni, quinto e quarto di manche. A punti anche Furlotti, Bonini, Della Mora e Marchelli.

1. Cairoli (KTM) 21 giri 40’31”836; 2. Desalle (Suzuki) a 5”511; 3. Goncalves (Honda) a 6”284; 4. Bobryshev (Honda) a 7”123; 5. Frossard (Yamaha) a 8”074; 6. Strijbos (Suzuki) a 11”846; 7. Nagl (KTM) a 13”644; 8. Boog (Kawasaki) a 30”549; 9. Guarneri (Kawasaki) a 35”082; 10. Simpson (Honda) a 56”985; 11. Barragan (Kawasaki) a 58”420; 12. Leok (TM) a 59”060; 13. Pourcel (Kawasaki) a 1’09”224; 14. Schmidinger (Honda) a 1’09”899; 15. De Dycker (Honda) a 1’11”695; 16. Aranda (Kawasaki) a 1’12”952; 17. Campano Jimenez (Yamaha) a 2’09”408; 18. Monni (Honda) a 1 giro; 19. Walkner (KTM); 20. Church (KTM); 21. Leonce (Aprilia); 22. Steinbergs (Kawasaki); 23. Tiainen (Kawasaki); 24. Liska (Husaberg); 25. Smith (Aprilia) a 3 giri; 26. Boissiere (Yamaha) a 5 giri; 27. Brakke (Yamaha) a 6 giri; 28. Eriksson (Kawasaki) a 13 giri.

OL

Nagl intanto il regalo se lo fa al sabato, andando a vincere la sua seconda qualifica stagionale, grazie ad una partenza davanti a tutti. Partenza fondamentale, visto che le posizioni dei primi otto restano immutate per più di metà manche: Nagl, Goncalves, Frossard, Desalle, Strijbos, Boog, Pourcel, Guarneri. Cairoli parte ventesimo, rimonta subito fino alla decima posizione, poi viene rallentato al terzo giro da Bobryshev che gli cade davanti. Dal settimo giro Frossard ha problemi con un sasso nel freno posteriore e finisce quinto, e Desalle all’ultimo giro supera Goncalves e fa secondo. Guarneri ottavo, Cairoli nono. Bobryshev tredicesimo, Monni ventesimo. A Loket la posizione in qualifica non è fondamentale perché la posizione della partenza rispetto alla prima curva permette di poter scattare bene da ogni punto del cancelletto.

CAMBIO al vertice dell’Europeo 125, ma sempre un italiano

Secondamanche

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IL SUO compleanno è per domenica, ma

Primamanche

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nagl si fa il regalo di compleanno

Europeo. Bernardini nuovo leader

MX1 Desalle recupera 4 punti a Cairoli. Frossard sempre più lontano

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MX1

CAMBIO In vetta

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Le prove

1. Ken Roczen

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2. Jeffrey Herlings

Olanda

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3. Tommy Searle

Gran Bretagna Kawasaki 22/22 20/20 16/20 18/18 18/25

4. Gautier Paulin

Francia

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5. Arnaud Tonus

Svizzera

Yamaha

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6. Max Anstie 318; 7. Zachary Osborne 295; 8. Harri Kullas 268; 9. Nicolas Aubin 227; 10. Joel Roelants 206; 11. Christophe Charlier 179; 12. Jake Nicholls 165; 13. Jordi Tixier 150; 14. Alessandro Lupino 124; 15. Jeremy van Horebeek 118; 16. Antonio Jose Butron Oliva 118; 17. Petar Petrov 116; 18. Valentin Teillet 109; 19. Glenn Coldenhoff 90; 20. Pascal Rauchenecker 82; 21. Nick Triest 80; 22. Matiss Karro 71; 23. Mike Kras 59; 24. Nikolaj Larsen 34; 25. Ludvig Söderberg 31; 26. Michael Leib 23; 27. Valentin Guillod 20; 28. Marvin Musquin 17; 29. Elliott Banks-Browne 17; 30. Travis Baker 16; 31. Steven Lenoir 16; 32. Loic Larrieu 15; 33. Hector Assuncao de Freitas 14; 34. Julien Lieber 13; 35. Filip Bengtsson 12; 36. Lars Oldekamp 12; 37. Scott Champion 9; 38. Even Heibye 9; 39. David Adam 9; 40. Jean Ramos 8; 41. Priit Rätsep 7; 42. Petr Smitka 7; 43. Roberts Justs 6; 44. Bence Svoboda 5; 45. Jordan Booker 4; 46. Simone Zecchina 4; 47. Ivo Monticelli 4; 48. Thales Villardi 3; 49. Giacomo Del Segato 3; 50. Eduardo Ferreira de Lima 3; 51. Andrea Cervellin 2; 52. Davis Ivanovs 1; 53. Dakota Tedder 1; 54. Tevin Tapia 1; 55. Dennis Baudrexl 1. motosprint motosprint

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Cross MX2 GP Repubblica Ceca di Stefano Taglioni

Partenze fulminee e gare condotte dal primo all’ultimo giro per il tedesco. Sul podio anche Herlings e Searle

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OKET - Roczen è sempre più pilota da Supercross. Partenza fulminante e primi giri “a cannone”. È la ricetta per vincere nelle brevi ed intense manche indoor, ed è la ricetta che ha riportato al mondiale il giovane tedesco dalla recente esperienza nel Supercross USA. Mordi e fuggi. Quando poi la pista è poco selettiva co-

con Petrov, reo di non avergli lasciato via libera in fase di doppiaggio. Ken in gara due non ha fatto altro che ripetere il suo ormai famoso monologo: holeshot e fuga. Ma la sua vittoria di manche numero sedici su ventiquattro non è poi stata così monotona, perché da metà gara Herlings si è ravvicinato giro dopo giro e nel finale gli è arrivato a portata di sorpasso. Sotto la bandiera a scacchi i due sono rimasti separati solo da un secondo, lasciando il terzo, Searle, a più di trentacinque secondi. Si è poi capito che Ken è partito in gara 2 dimenticando di mettere sotto il casco la fascetta parasudore e dopo metà gara le gocce di sudore hanno cominciato ad entrargli negli occhiali disturbandogli la visione e rallentandolo un po’. I sei punti guadagnati su Herlings lo portano a più trentasette, ed il calendario gli si fa amico, se mai ce ne fosse bisogno, con le restanti tre gare su terreno duro, di cui una nella sua Germania. Niente di nuovo anche sul terzo gradino del podio, con Tommy Searle al quinto terzo posto stagionale, che rafforza la sua terza posizione in classifica provvisoria. In gara uno l’inglese, solo sesto, le ha però ancora una volta prese dal compagno di

Flash Roczen me a Loket, la tattica è perfetta. Nella prima manche Ken al primo giro ha segnato un impressionante 1’53” 0, più di tre secondi e mezzo affibbiati al suo inseguitore Herlings, ed ha continuato a macinare giri intorno all’1’55” fino a quando ha capito che il suo margine di vantaggio era di tutta sicurezza e anche dai box gli hanno segnalato di darsi una calmata. La pista difatti, dopo scrosci di pioggia, era piuttosto viscida ed insidiosa. Herlings ha fatto il possibile per resistere, ed anche qualche numero a rischio, ma ha ben presto capito che per far meglio di secondo l’unica possibilità sarebbe stata quella di un ennesimo regalo dal leader. Regalo che stavolta non s’è visto. Roczen ha dominato finendo a più di dieci secondi dall’olandese, distacco che forse neanche gli è bastato, visto che appena passata la bandiera scacchi è andato a prendersela

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ROCZEN (94) quaNdO è iN giORNata è impRENdibilE. l’uNiCO ChE può aNCORa mEttERlO iN appRENsiONE è il suO COmpagNO di squadRa hERliNgs (84). di NuOvO tERZO sEaRlE (100).

squadra e connazionale più giovane Max Anstie, ottimo quarto, e anche da un altro inglese, Jake Nicholls, quinto. Poi in gara due ha capito che si rischiava la figuraccia ed è risalito rabbiosamente dalla decima alla terza posizione guadagnandosi il podio per due punti su Anstie (sesto in gara due), e cinque su Tonus. Gara 1 ha rilanciato Nico Aubin (che a Loket vinse il GP MX2 nel 2007 davanti a Cairoli), terzo, ma sfortunato in gara 2, ritirato dopo una botta alla spalla. Giornata a metà anche per Paulin, ritirato in gara 1 per problemi al motore mentre era terzo, e quinto in gara 2 dopo una consistente rimonta. Per gli italiani bisogna contentarsi dei due punti guadagnati da Monticelli in gara uno. A secco Del Segato, l’esordiente Pezzuto, e anche Lupino, falcidiato da problemi tecnici.

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Enduro Sei giorni di Dario Agrati

Azzurro sbiadito

L’Italia delude sia nel Trofeo Mondiale, sia nel Trofeo Junior. Il team finlandese domina, alla Francia il Vaso d’Argento

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OTKA-HAMINA (FINLANDIA) - La notte di San Lorenzo cadeva proprio a metà della Sei Giorni, il 10 agosto, ma le stelle cadenti che hanno solcato il cielo della Finlandia hanno esaudito solo il desiderio della squadra dei padroni di casa, vincitrice per l’ottava volta del Trofeo Mondiale con Eero Remes, Juha Salminen, Matti Seistola, Jari Mattila, Valtteri Salonen e Marko Tarkkala. Buio pesto invece per l’Italia che nel Trofeo Mondiale e nel Trofeo Junior ha ottenuto i due peggiori piazzamenti degli ultimi anni. I finlandesi si sono riconfermati campio-

ni del mondo a squadre cinque anni dopo il Trofeo Mondiale conquistato nel 2006 in Nuova Zelanda, dando prova di una superiorità imbarazzante. Ogni giorno una vittoria nella classifica del Trofeo Mondiale, dopo cinque tappe il vantaggio era di oltre 27 minuti sulla Spagna e di quasi 52 minuti sugli USA. Al termine la Finlandia ha chiuso la partita con oltre mezz’ora di vantaggio sulla Spagna e oltre 54 minuti sugli USA. Remes e Salminen hanno dominato costantemente la classifica assoluta con il pilota della KTM vincitore di cinque giornate e Salminen di una. Seistola fino a

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EEro rEmEs (30) è stato il lEadEr dEi finlandEsi, primo anchE nEll’assoluta. soltanto vEnticinquEsimo il migliorE dEi nostri, dEny philippaErts (23). motosprint

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Enduro Sei giorni

giovedì è sempre stato terzo dietro a Remes e Salminen nella E1; poi il venerdì ha visto sfumare la possibilità di salire sul podio di classe per i 4 minuti persi nella riparazione della sua Husqvarna, danneggiata da un pilota australiano atterratole sopra in un salto dopo una caduta di Matti. Passato in sesta posizione nella classifica generale, Seistola vincendo la sua manche finale di cross è potuto risalire in quinta posizione. Nella E2 il grande protagonista è stato l’americano Kurt Caselli; Mattila è passato dall’inziale ottava posizione, alla settima, fino a terminare sesto negli ultimi quattro giorni. Tarkkala è apparso rinato, ritornando ai livelli di tre anni fa, quando sfiorò il mondiale della E3; ha vinto la sua classe per cinque giorni, si è imposto in tutte le speciali disputate ed ha chiuso in terza posizione la prova finale di cross dietro a Ivan Cervantes e al compagno di squadra Valtteri Salonen. Quest’ultimo con la TM 300 2T è passato dall’iniziale quinta posizione alla quarta, poi con la seconda posizione della prova di cross ha ottenuto il terzo posto finale. Nulla da fare per la Spagna e gli USA. Gli iberici si sono comunque difesi bene con le belle prove di Santolino e Roman in E1, Guerrero in E2 e Cervantes in E3. Gli USA hanno invece avuto in Caselli un grande trascinatore, vincitore della E2. Nel Trofeo Junior è invece stata la Francia a fare suo il Vaso d’Argento per la terza volta; l’ultima vittoria risaliva all’ormai lontano 2002. Alexandre Queyreyre, Benoit Fortunato, Mathias Bellino e Romain Dumontier sono stati in seconda posizione per i primi due giorni, dietro la Svezia, poi mercoledì sono passati al comando incrementando sempre più il proprio vantaggio. E l’Italia in Maglia Azzurra? Undicesima nel Trofeo Mondiale, settima nel Trofeo Junior. Si è raccolto il frutto di una semina difficile sperando in qualche clamoroso colpo di fortuna che non si è verificato. Una prova deludente dovuta a diversi motivi: squadre forzatamente raffazzonate a seguito di rinunce e defezioni; piloti che si sono impegnati e altri che hanno affrontato l’impegno in Finlandia con lo spirito di una vacanza; alcune strategie andate male. Nel Trofeo Mondiale, una grave distrazione lunedì di Micheluz che ha superato di trenta chilometri il limite di velocità dei 50 km/h: la polizia gli ha ritirato la patente motosprint

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SeiStola (31) e Salminen (32) Sono Stati tra i più forti della Squadra vincitrice. Secondo poSto per la Spagna, traScinata da cervanteS (194).

I secondi staccati di mezz’ora TROFEO MONDIALE

di guida impedendogli di fatto di ripartire martedì. E poi tanta sfortuna per Salvini e D’ambrosio nella E2: “Salvo” martedì è stato costretto al ritiro per problemi elettrici quando era in terza posizione, D’Ambrosio giovedì è rimasto penalizzato di 29 minuti per problemi ai freni e al pignone quando era in dodicesima posizione. Beconi nella E1 e Botturi nella E3 hanno fatto il proprio dovere fino all’ultimo chiudendo con due buoni piazzamenti. ll migliore in assoluto della pattuglia tricolore, alla fine, è risultato il “debuttante” Deny Philippaerts, venticinquesimo assoluto e dodicesimo della E2.

Botturi (25) nella e3 e Beconi (20) nella e1 si sono difesi onorevolmente ma per il team italiano è stata una gara difficilissima.

Nel Trofeo Junior, Oldrati si è ritirato dopo poche ore per gli stessi problemi di tensione dovuta a stress che lo hanno costretto a quasi due mesi di riposo forzato. La decisione di far correre Oldrati alla Sei Giorni era stata caldeggiata anche da Fabio Farioli, team manager KTM, che aveva chiesto di schierarlo con la KTM 300 2T e non con la 250 4T nella convinzione che l’ambiente della Maglia Azzurra avrebbe ulteriormente contribuito a migliorare le sue già buone condizioni fisiche. «La terapia legata al percorso che Thomas sta seguendo ha già dato dei buoni riscontri, ma probabilmente ci vorrà anco-

ra del tempo – ha tratto le conclusioni Farioli –. Quando Thomas ritornerà a divertirsi in sella a una moto da enduro, ritorneranno anche i risultati». Sempre lunedì, a Manzi è scesa la catena in una profonda buca di fango ed è riuscito a ripartire solo dopo mezz’ora. La bella prova di Redondi e Martini nella E2 nonè bastata a salvare la situazione dell’Italia del Trofeo Junior. Questo, invece, il medagliere dei piloti italiani all’arrivo. E1: oro, Beconi; E2: oro, Philippaerts e Redondi, argento, Martini, D’Ambrosio, Manzi; E3: oro, Botturi; C1: oro, Gerini, argento Bassi, Bruschi, Ar-

manni, Crippa, Valsecchi, bronzo, Mauri, Contenti, Ingrassi; C2: oro, Mori, argento Mayr. Purtroppo usciamo a testa bassa da questa Sei Giorni contro nazionali non certo all’altezza della tradizione dell’enduro della Maglia Azzurra. Il presidente della FMI, Paolo Sesti, in Finlandia ha avuto parole severe e ha parlato delle novità che attendono il futuro dell’enduro azzurro. Ci vorrà tempo, ma ci si deve rialzare da questo tonfo. Per chi ha sempre lavorato seriamente e per le migliaia di appassionati che anche quest’anno dall’Italia hanno seguito la gara.

Ha detto Paolo Sesti SONO DELUSO. ORA SI VOLTA PAGINA «NON mi aspettavo grossi risultati da questa Sei Giorni - ha commentato il presidente della FMI Sesti -. I nostri piloti devono capire che non basta vincere in Italia per pensare di potersi affermare a livello mondiale. In particolare sono deluso da alcuni giovani ai quali evidentemente sfuggono gli sforzi che la FMI e i team stanno facendo per loro. Ora si volterà pagina. Il progetto coinvolgerà non solo i giovani, ma anche i loro genitori, oltre ai tecnici federali e ai team. Un primo punto prevede che i giovani dell’enduro selezionati lavoreranno nei mesi invernali insieme ai piloti del cross. La preparazione invernale è fondamentale per affrontare al meglio una stagione agonistica».

1. Finlandia (Remes/KTM, Seistola/Husqvarna, Salminen/Husqvarna, Mattila/KTM, Salonen/TM, Tarkkala/ Husaberg) in 17h11’11”66; 2. Spagna (Guerrero V./Yamaha, Roman/KTM, Santolino/KTM, Guerrero C./KTM, Cervantes/Gas Gas, Mena/Husaberg) a 30’42”77; 3. USA (Udall/Honda, Abbott/Kawasaki, Bobbitt/KTM, Jarrett/Honda, Caselli/KTM, Kanney/KTM) a 54’23”20; 4. Svezia (Edlund/KTM, Larsson/Husaberg, Persson/ Husaberg, Ljunggren/Husaberg, Morhed/Husaberg, Karlsson/KTM) a 1h09’22”57; 5. Olanda (Hubers/KTM, Lamertink/Husaberg, Plekkenpol/KTM, Vogels/Husaberg, Advokaat/Husaberg, Wassink/KTM) a 1h22’17”62; 6. Germania (Haustein/KTM, Jud/Husaberg, Schroeter/ Husqvarna, Freund/KTM, Scheidhauer/Beta, Pfefferkorn/KTM) a 2h23’32”74; 7. Cile (Urrutia/Yamaha, Soto/ Honda, Israel V./Honda, Smith/Honda, Israel B./Honda, Garcia/TM) a 3h08’11”66; 8. Portogallo (Oliveira/Yamaha, Ventura/Suzuki, Correia/Yamaha, Felicia/Yamaha, Reis/Honda, Rodrigues/Yamaha) a 5h19’57”93; 9. Polonia (Kedzierski/Yamaha, Bembenik/KTM, Frycz/KTM, Szymkowski/Husaberg, Szuster/KTM, Krywult/Husaberg) a 6h34’19”87; 10. Gran Bretagna (Edmondson/ KTM, Wakely/Husaberg, Sagar/KTM, Wood/KTM, Evans/KTM, Rose/Husqvarna) a 7h16’33”72; 11. Italia (Beconi/Kawasaki, Salvini/Husqvarna, D’Ambrosio/ Honda, Philippaerts/Beta, Micheluz/Fantic, Botturi/Gas Gas) a 8h44’01”34; 12. Norvegia a 15h27’40”76; 13. Australia a 9h47’52”97; 14. Estonia a 10h27’19”40; 15. Svizzera a 11h20’05”24; 16. Islanda a 17h14’40”58; 17. Belgio a 17h45’46”78.

TROFEO JUNIOR

1. Francia (Queyreyre/Yamaha, Fortunato/Yamaha, Bellino/Husaberg, Dumontier/Yamaha) in 10h47’34”11; 2. Svezia (Sundin/Husaberg, Sjoo/Honda, Carlsson/ Beta, Svensson/Husaberg) a 13’13”20; 3. Gran Bretagna (Rowland/Husqvarna, Rockwell/Husaberg, Walker/ KTM, McCanney/Gas Gas) a 17’42”39; 4. USA (Blythe/ Honda, Buttrick/KTM, Delong/KTM, Schafer/Kawasaki) a 46’32”76; 5. Australia (Keegan/Husqvarna, Ballard/ Yamaha, Harper/KTM, Bowen/KTM) a 53’54”30; 6. Spagna (Botella/KTM, Pares/Suzuki, Salsench/KTM, Sola/ KTM) a 59’47”50; 7. Italia (Manzi/KTM, Redondi/Husqvarna, Martini/Beta, Oldrati/KTM) a 1h00’03”13; 8. Repubblica Ceca a 1h11’55”13; 9. Cile a 1h19’57”69; 10. Germania a 1h34’22”76; 11. Olanda a 1h36’19”56; 12. Finlandia a 8h46’29”93; 13. Svizzera a 11h59’54”56; 14. Norvegia a 14h22’03”74.

FEMMINILE

1. Francia (Puy/Gas Gas, Dufrene/Gas Gas, Berez/ TM) in 10h57’22”32; 2. Finlandia (Nyqvist/Yamaha, Mertsalmi/Yamaha, Ljunglin/Yamaha) a 1h12’25”96; 3. Australia (Gardiner/Yamaha, Parker/Yamaha, Wilson/ Yamaha) a 6h04’16”09; 4. Svezia (Jonsson/Gas Gas, Malcolmsson/Husaberg) a 6h09’27”17; 5. USA (Bradford/KTM, Mastin/Husqvarna, Swartz/KTM) a 13h02’37”68.

Leclassifiche motosprint

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Enduro Sei giorni

SEI GIORNI 2013 IN SARDEGNA Presentato il progetto I presIdentI della FMI, Paolo Sesti, e della FIM, Vito Ippolito (nella foto), hanno presentato venerdì scorso la Sei Giorni 2013 che si svolgerà dal 30 settembre al 5 ottobre ad Olbia, in Sardegna. Sesti ha inoltre illustrato il progetto organizzativo mostrando anche il logo e il sito internet della manifestazione. Il marchio “Sardegna 2013” è stato promosso come main sponsor sulla maglia da gara degli azzurri. Presente anche una delegazione del Moto Club Gallura Off & Road. La FIM ha presentato anche la Sei Giorni 2012, in programma in Germania dal 24 al 29 settembre al Sachsenring. Il percorso sarà articolato su due differenti anelli da ripetersi sempre due volte nelle prime due tappe, e nelle restanti tre giornate con prova finale di cross a Oelsnitz/Erzgebirge. Dallo scorso anno la FIM cura direttamente l’organizzazione della Sei Giorni.

48 pERSONE

È COSTATA 171.000 EURO LA SEI GIORNI AZZURRA La spedIzIone italiana a questa Sei Giorni ha visto coinvolte complessivamente 48 persone di cui 13 piloti, 13 meccanici, 8 cronometristi per i controlli orari e le speciali, una dozzina di addetti ai vari servizi (logistica, Casa Azzurra, stampa, produzione video, marketing) e un medico. Il costo complessivo della spedizione azzurra è stato di 171.000 euro. L’impegno della FMI per la Sei Giorni fa parte del progetto “Maglia Azzurra” che comprende le altre nazionali italiane cross, trial, motard, quad e velocità.

è il QUARTO CONSECUTiVO

ALLA FRANCIA IL TITOLO FEMMINILE La FrancIa con Juliette Berez (TM), Ludivine Puy (Gas Gas) e Blandine Dufrene (Gas Gas), da sinistra a destra, ha conquistato il titolo iridato femminile a squadre per la quarta volta consecutiva, dopo le vittorie alle Sei Giorni di Grecia, Portogallo e Messico. L’equipe transalpina è stata l’unica a terminare la gara al completo, con la Puy all’arrivo malgrado alcune fratture alle dita del piede sinistro. Queste le altre quattro squadre. Svezia: Jonsson (Gas Gas), Malcolmsson (Husaberg). Stati Uniti: Swartz (KTM), Bradford (KTM), Mastin (Husqvarna). Finlandia: Nyqvist, Mertsalmi, Ljunglin (Yamaha). Australia: Gardiner, Parker, Wilson (Yamaha). motosprint

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MA È TUTTO REGOLARE 30 ANNi DOpO

TORNA UNA FANTIC CON L’ITALIA aFFIdata a Micheluz (sopra), una Fantic è ritornata dopo trent’anni a far parte della squadra italiana in gara nel Trofeo Mondiale. L’ultima volta fu nel 1981 alla Sei Giorni dell’Isola d’Elba con Gualtiero Brissoni, vincitrice della 125 per soli tre secondi sulla Zundapp di Andrea Marinoni, mentre l’Italia conquistò Trofeo Mondiale, Trofeo Junior, classifica di Club e Squadre, quest’ultima proprio ad opera del team Fantic con Brissoni, Signorelli, Gagni.

i FRANCESi SORpRENDONO

QUANTI ASSENTI DI SPICCO! davvero lunga quest’anno la lista degli assenti. La defezione più clamorosa è stata quella della squadra del Trofeo francese vincitrice degli ultimi tre titoli iridati, per problemi di premi legati alla vittoria del 2010 in Messico. L’impegno degli ultimi due GP del mondiale ancora da disputare o altri problemi hanno tenuto lontano Meo, Nambotin, Guillaume, Thain, Aubert, Ahola, Albergoni, Knight, Belometti.

FUORi pURE il GiAppONE

LA CRISI MONDIALE TAGLIA LE SQUADRE tante le nazionali assenti quest’anno: Argentina, Messico, Venezuela, Canada, Grecia, ma soprattutto il Giappone la cui federazione è stata costretta a tagliare ogni supporto ai propri piloti per i problemi legati al post terremoto e tsunami.

NAZiONAlE iTAliANA

LA POLIZIA FERMA REDONDI gioveDì prima della gara, Giacomo Redondi ha fatto attendere oltre un’ora tutti gli altri piloti delle squadre in Maglia Azzurra pronti per le foto organizzate dalla FMI. La polizia dopo averlo fermato per un controllo, lo aveva trasferito in caserma per accertamenti sui documenti della sua moto, risultati tutti regolari. per la prima volTa aleX BoTTuri capiTano azzurro Alla sua quindicesima Sei Giorni, Alex Botturi è stato nominato capitano della squadra azzurra grazie alle sue capacità di motivare e tenere unito il gruppo dei piloti della nazionale. un Fiume Di Benzina per i riFornimenTi Quasi 9000 i litri di benzina utilizzati ogni giorno dai piloti in gara. Una moto 4T ha consumato giornalmente in media 25 litri, mentre una 2T 30 litri. Le moto in gara hanno utilizzato complessivamente per tutta la Sei Giorni circa 50.000 litri di benzina.

MAURO BALZARINI

NEOZELANDESI IN GARA GRAZIE A UN ITALIANO l’imprenDiTore italiano Mauro Balzarini ha supportato per la quinta volta con il proprio team Wellard la squadra di club dei giovani della Nuova Zelanda. Medaglia d’oro alla Sei Giorni del 1981 all’Isola d’Elba, Balzarini vive da anni per lavoro tra l’Australia e la Nuova Zelanda, e continua ad essere un grande appassionato di enduro. ci vogliono 3400 gomme per una Sei giorni Alla Sei Giorni sono stati usati 3400 pneumatici e 1200 mousse. Questa la diffusione delle marche: Metzeler-Pirelli 61%, Michelin 22%, Bridgestone 6%, Mitas 6%, Dunlop 2,5%, altre marche (Goldentyres, Sava, Kenda, Matis) 2,5%. In gara i piloti ufficiali hanno impiegato 6 gomme e 5 mousse davanti e altrettante dietro. I privati hanno utilizzato in media 5 gomme e 3 mousse anteriori e altrettante al posteriore. cHe FaTica iSpezionare le prove Speciali! I piloti hanno percorso nei giorni prima della gara oltre 70 km a piedi per visionare almeno tre volte le sette speciali e quella della finale di cross. Percorrerle in moto prima della gara è vietato.

LIMITI DI VELOCITÀ

MULTE A TAPPETO E PATENTI RITIRATE in FinlanDia i limiti di velocità sono molto severi, perdipiù la polizia ha voluto fare “cassetta”. Ne hanno fatto le spese moltissimi piloti ed addetti ai lavori sia nei giorni precedenti la Sei Giorni, sia durante la gara. Al team australiano (nella foto) che cercava una speciale per poi visionarla a piedi, sono stati affibbiati due lunghi verbali costati circa mille euro di sanzione. Fino a venerdì sono stati multati almeno un centinaio di piloti e ritirate dodici patenti di guida tra cui quelle dei nostri Micheluz e Gamba. Il colmo martedì, quando la polizia ha fermato e sottoposto al controllo dell’alcool test la francese Berez che per la stanchezza zigzagava nella guida a un’andatura troppo lenta.

Sala e rinalDi alla Sei giorni SeTTe anni Dopo Giovanni Sala e Mario Rinaldi (nella foto), rispettivamente con cinque e quattro titoli mondiali enduro vinti tra il 1990 e il 2000, si sono ritrovati a una Sei Giorni dopo sette anni con compiti diversi. Sala come responsabile dei percorsi e della sicurezza della Sei Giorni per conto della FIM, Rinaldi nelle vesti di manager della squadra italiana del Trofeo Junior. meTÀ Delle moTo al via Sono KTm La KTM ha nuovamente vinto la sfida con le altre marche schierando al via ben 168 moto su 356 partenti. Queste le altre marche al via: Yamaha 40, Husaberg 38, Honda 28, Husqvarna 27, Gas Gas 22, TM 10, Suzuki 7, Kawasaki 6, Fantic 4, Beta e Sherco 3. il piÙ veccHio e il piÙ giovane Queste le età del più anziano e più giovane partecipante: 60 anni per il finlandese Seppo Suominen in gara nella classifica di Club, 17 anni l’americano Yan Blythe del Trofeo Junior. Degli italiani: Franco Contenti 49 anni, Riccardo Crippa 16 anni appena compiuti. TuTTe le lungHezze Del percorSo 1600 circa i chilometri complessivi del percorso; 318,4 lunedì e martedì, 239,2 mercoledì, 339,6 giovedì e venerdì, 330,1 sabato. 141 i chilometri delle speciali articolate su 34 prove. Questa la lunghezza a giornata delle speciali: lunedì e martedì 29,5 km, mercoledì 22 km, giovedì e venerdì 29,8 km, prova finale cross 14 km. una collana Di perle per FeSTeggiare i 30 anni Il cinquantatreenne americano Jeff Fredette ha festeggiato la partecipazione alla sua trentunesima Sei Giorni gareggiando con una collana di perle al collo come vuole una tradizione negli USA, quando si passano i trent’anni di matrimonio.

TASSE E MULTE IN SOLIDARIETÀ 1000 euro dei 4000 raccolti dai contributi dei piloti della nazionale italiana o multati per violazioni delle regole della Maglia Azzurra, saranno utilizzati per solidarietà. In passato sono stati sostenuti piloti infortunati, come il crossista Luca Pellegrini. motosprint

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Varie Fuoristrada

un gran ritorno per hampel

bill e laier i primi campioni

Speedway. Settimo gp in Svezia

mondiali mX3 e Femminile

LACAPELLE (Francia) - Con i titoli conquistati dallo svizzero Julien Bill (a destra) nella MX e dalla tedesca Stephanie Laier (a sinistra), che si conferma campionessa tra le donne vanno in archivio i primi due Mondiali della stagione. Due discorsi chiusi con due gare d’anticipo dopo l’annullamento dei GP di Svizzera e Spagna. Se nella MX3 quello di Bill è stato un gran finale con una doppietta, con le residue speranze del francese Potisek che si sono infrante con un secondo posto, dopo una caduta quando era al comando, e un ritiro in gara 2, sempre per una caduta nelle fasi iniziali, ben altro epilogo ha caratterizzato il Mondiale femminile. Chiara Fontanesi ha infatti piegato

Fontanesi con una doppietta mette paura alla laier MX3

GARA 1: 1. Bill (Honda) 19 giri in 34’25”282; 2. Potisek (Honda) a 3”302; 3. Michek (KTM) a 28”443; 4. Pyrhonen (Honda) a 30”978; 5. Staufer (KTM) a 56”691; 6. Jacquelin (Kawasaki) a 59”942; 7. Maddii (KTM) a 1’02”190; 8. Wicht (Honda) a 1’10”452; 9. Bonnemoy (Yamaha) a 1’13”539; 10. Charron (Kawasaki) a 1’33”278; 11. Michalec (Honda) a 1’43”383; 12. Ribet (Yamaha) a 1’57”630; 13. Schäfer (Honda) a 1 giro; 14. Kovalainen (Yamaha); 15. Kumanov (Yamaha); 16. Roncin (Kawasaki); 17. Valente (KTM); 18. Urbas (Kawasaki); 19. Jacquiot (Yamaha); 20. Arana (Yamaha); 21. Fontanesi (Yamaha). GARA 2: 1. Bill (Honda) 19 giri in 35’27”429; 2. Michek (KTM) a 4”828; 3. Pyrhonen (Honda) a 34”728; 4. Wicht (Honda) a 38”050; 5. Bonnemoy (Yamaha) a 41”187; 6. Staufer (KTM) a 51”590; 7. Jacquelin (Kawasaki) a 55”827; 8. Schäfer (Honda) a 56”936; 9. Maddii (KTM) a 1’02”972; 10. Ribet (Yamaha) a 1’14”198; 11. Kovalainen (Yamaha) a 1’31”403; 12. Michalec (Honda) a 1’37”570; 13. Kumanov (Yamaha) a 1’49”311; 14. Urbas (Kawasaki) a 1 giro; 15. Jacquiot (Yamaha); 16. Roncin (Kawasaki); 17. Charron (Kawasaki); 18. Valente (KTM); 19. Doeksen (KTM); 20. Arana (Yamaha). IN CAMPIONATO: 1. Bill punti 359; 2. Potisek 297; 3. Michek 287; 4. Pyrhonen 255; 5. Zerava 202; 6. Maddii 183; 7. Staufer 177; 8. Michalec 122; 9. Kragelj 106; 10. Kovalainen 82; 11. Kumanov 81; 12. Roncin 57; 13. Parshin 54; 14. Rouhiainen 53; 15. Wicht 42; 16. Kohut 38; 17. Pashchynskyi 38; 18. Sipek 37; 19. Laansoo 36; 20. Lehtla 36; 21. Gago 34; 22. Doeksen 30; 23. Jacquelin 29; 24. Bonnemoy 28; 25. Freibergs 28; 26. Urbas 27; 27. Valente 26; 28. Pashchynskyi 24; 29. Bartos 24; 30. Morozov 22; 35. Fontanesi 19; 36. Pagliacci 19; 38. Bricca 18; 65. Buso 6; 78. Ombrosi 2.

Leclassifiche motosprint

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FEMMINILE

GARA 1: 1. Fontanesi (Yamaha) 13 giri in 25’58”916; 2. Laier (KTM) a 11”473; 3. Papenmeier (KTM) a 27”016; 4. Kane (KTM) a 40”904; 5. Charroux (Yamaha) a 1’49”967; 6. Van der Wekken (Honda) a 2’04”201; 7. Van Wordragen (Yamaha) a 2’05”243; 8. Miller (KTM) a 2’06”378; 9. Borchers (Suzuki) a 1 giro; 10. Parrini (KTM); 11. Braam (Kawasaki); 12. Pettersson (KTM); 13. Jenzer (Honda); 14. Verkade (KTM); 15. De Barquin (Honda); 16. Davis (Suzuki); 17. Joineau (Yamaha); 18. Adgie (Yamaha); 19. Schittenhelm (KTM) a 2 giri; 20. Seisdedos (Kawasaki). GARA 2: 1. Fontanesi (Yamaha) 13 giri in 24’23”903; 2. Laier (KTM) a 7”737; 3. Kane (KTM) a 1’21”864; 4. Charroux (Yamaha) a 1’43”931; 5. Papenmeier (KTM) a 1’46”948; 6. Borchers (Suzuki) a 2’03”466; 7. Miller (KTM) a 2’15”406; 8. Van der Wekken (Honda) a 1 giro; 9. Jenzer (Honda); 10. Parrini (KTM); 11. Pettersson (KTM); 12. De Mol (TM); 13. Verkade (KTM); 14. Braam (Kawasaki); 15. Lorca (KTM); 16. De Barquin (Honda); 17. Davis (Suzuki); 18. Joineau (Yamaha); 19. Schittenhelm (KTM); 20. Pillet (KTM). IN CAMPIONATO: 1. Laier punti 307; 2. Fontanesi 298; 3. Papenmeier 248; 4. Van der Wekken 199; 5. Pettersson 175; 6. De Mol 158; 7. Borchers 158; 8. Miller 129; 9. Nocera 124; 10. Germond 115; 11. Verkade 109; 12. Parrini 107; 13. Charroux 106; 14. De Barquin 80; 15. Braam 58; 16. Veenstra 55; 17. Lorca 44; 18. Guryeva 39; 19. Kane 38; 20. Lankova 25; 21. De Winter 24; 22. Lancelot 22; 23. Einarsdottir 21; 24. Jenzer 20; 25. Rye-Holmboe 17; 26. Pillet 17; 27. Simonova 16; 28. Antosova 16; 29. Jonasson 15; 30. Van Wordragen 14; 33. Decarli 10; 40. Lago 5; 42. Giorda 5; 45. Padrini 3.

in entrambe le manche Stephanie Laier che ha sì vinto il titolo ma con un vantaggio di soli 9 punti sull’italiana. La Laier è partita sempre in testa ma la Fontanesi l’ha ben presto raggiunta e superata in entrambe le occasioni. Purtroppo, per le speranze iridate di Chiara, nessuna delle altre concorrenti è stata in grado di inserirsi tra le due contendenti. Con lo stato di forma dimostrato dalla Fontanesi se ci fossero state altre quattro manche da disputare...

MALILLA - Il settimo Gran Premio disputato nella tecnica e veloce pista svedese ha riservato a tutti molto spettacolo ed incertezza ed il detto della pista ovale “mai dire mai” in questa gara si è materializzato. Infatti il grandissimo dominatore delle venti manche di qualificazione, il tre volte campione del mondo Jason Crump, dopo aver vinto tutte e cinque le manche di qualificazione, si è visto negare l’accesso alla finale per una cattiva partenza in semifinale classificandosi alla fine in quinta posizione. Da quando esiste questa formula di gara ci si chiede perché il vincitore delle manche di qualicazione non venga premiato con l’accesso diretto alla finale, a cosa serve totaliz-

zare il miglior punteggio per poi avere le stesse possibilità di quello che si è classificato ottavo? Batterie di qualificazione molto veloci e combattute con alcune cadute senza conseguenze fisiche e decisioni arbitrali contestabili come nella caduta fra lo svedese wild card Jonasson ed il russo Sayfutdinov. Come detto dominio della “ volpe rossa” Crump in queste manche che ha preceduto di due punti il vincitore di Terenzano, Jonsson, e poi Bjerre, Harris, Sayfutdinov, Hampel, Jonasson ed il capo classifica Hancock, ammesso alle semifinali per la discriminante del punteggio nei confronti dello Lindgren; molto negativa è stata la serata per il campione del

Mondiali Junior a Cingoli

italiani di bronzo CINGOLI - Il Campionato del Mondo Motocross Junior a prova unica riservato alle classi 65, 85 e 125 under 17, ha fatto tappa in Italia ed è stato il “Tittoni” di Cingoli (MC) ad ospitare i 200 iscritti provenienti da 32 nazioni. La gara ha assegnato i titoli iridati per ogni categoria, oltre a quello riservato alle nazioni. Nella 65 doppietta e titolo per lo spagnolo Prado Garcia Jorge. Alle sue spalle il brasiliano Enzo Lopes e il nostro Riccardo Lauretti. Nella 85, titolo per il lettone Pauls Jonass che ha relegato al secondo posto lo statunitense Chase Bell. Al terzo posto assoluto ha chiuso il francese Thomas Do. È stata la 125, a chiudere la giornata di gare con la seconda manche che poteva completamente sconvolgere la classifica a squadre. Anche il titolo individuale è stato in bilico fino allo sventolare della bandiera a scacchi che ha visto prevalere lo svizzero Jeremy Seewer sugli americani Savatgy e Alldredge che con un sapiente gioco di

squadra hanno tenuto a distanza l’inglese James Dunn. La prima manche è stata vinta dalla sloveno Tim Gajser. Joseph Savatgy con due secondi posti ha conquistato il titolo della 125 con Seewer al secondo posto e Alldredge terzo. Per il titolo a squadre, Stati Uniti sul gradino più alto del podio seguiti da Inghilterra e Italia. Sono stati Luca Moroni (125), Michele Baraiolo (85) e Riccardo Lauretti (65) che, con i loro risultati assoluti, hanno conquistato la medaglia di bronzo. Italia che ha dovuto rinunciare a due pedine fondamentali per infortunio. Il sabato durante le prove, Samuele Bernardini è caduto rimediando la frattura di radio e ulna del braccio destro mentre la domenica mattina, nel warm up, è stato Gianluca Facchetti a cadere per poi rinunciare alla gara. Enzo Tempestini

Le classifiche

CLASSE 65 GARA 1: 1. Garcia (ESP, KTM) 2. Talviku (EST, KTM); 3. Lauretti (ITA, KTM); 4. Lopes (BRA, KTM); 5. Reece (AUS, KTM); 6. Van De Moosdijk (NED, KTM; 7. Teresak (CZE, KTM) ; 8. Hunter (AUS, KTM) ; 9. Jairala (USA, KTM); 10. Vialle (FRA, KTM). GARA 2: 1. Garcia (ESP, KTM); 2. Lopes (BRA, KTM) ; 3. Hunter (AUS, KTM); 4. Lauretti (ITA, KTM); 5. Teresak (CZE, KTM); 6. Oteri (ITA, KTM); 7. Brown (GBR, KTM); 8. Karlsson (SWE, KTM); 9. Talviku (EST, KTM); 10. Mahr (AUT, KTM). IN CAMPIONATO: 1. Garcia punti 50; 2. Lopes 40; 3. Lauretti 38; 4. Talviku 34; 5. Hunter 33; 6. Teresak 30; 7. Brown 22; 8. Mahr 20; 9. Zanotti 18; 10. Jairala 17. CLASSE 85 GARA 1: 1. Jonass (LAT, KTM); 2. Do (FRA, KTM) ; 3. Bell (USA, Kawasaki); 4. Walker-Tinkler (CAN, KTM); 5. Sileika (LAT, KTM); 6. Perolari (FRA, KTM; 7. Worth (USA, Kawasaki); 8. Watson (GBR, KTM); 9. Mosiman (USA, Suzuki); 10. Baraiolo (ITA, KTM). GARA 2: 1. Bell (USA, Kawasaki); 2. Jonass (LAT, KTM); 3. Do (FRA, KTM); 4. Watson (GBR, KTM); 5. Tarasov (UKR, KTM); 6. Perolari (FRA, KTM); 7. Herbreteau (FRA, KTM); 8. Hsu (TPE, Suzuki); 9. Mosiman (USA, Suzuki); 10. Renkens (BEL, MB). IN CAMPIONATO: 1. Jonass p. 47; 2. Bell 45; 3. Do 42; 4. Watson 31; 5. Perolari 30; 6. Walker-Tinkler 28; 7. Tarasov 26; 8. Mosiman 24; 9. Renkens 18; 10. Hsu 17. CLASSE 125 GARA 1: 1. Gajser (SLO, KTM); 2. Savatgy (USA, Suzuki) ; 3. Dunn (GBR, KTM); 4. Seewer (SUI, Suzuki); 5. Moroni (ITA, KTM); 6. Alldredge (USA, Yamaha); 7. Graulus (BEL, KTM); 8. Paturel (FRA, Yamaha) 9. Rodriguez (VEN, Yamaha) ; 10. Della Mora (ITA, KTM). GARA 2: 1. Seewer (SUI, Suzuki; 2. Savatgy (USA, Suzuki) ; 3. Alldredge (USA, Yamaha); 4. Graulus (BEL, KTM); 5. Paturel (FRA, Yamaha); 6. Dunn (GBR, KTM); 7. Vlaanderen (RSA, KTM); 8. Rodriguez (VEN, Yamaha); 9. Bonini (ITA, Husqvarna); 10. Stauder (FRA, Yamaha). IN CAMPIONATO: 1. Savatgy p. 44; 2. Seewer 43; 3. Alldredge 35; 4. Dunn 35; 5. Graulus 32; 6. Gajser 32; 7. Paturel 29; 8. Moroni 26; 9. Rodriguez 25.

In prIMo pIano HaMpel In lotta Con BJerre. alla fIne saranno prIMo e terzo nel settIMo Gp della staGIone Corso In svezIa.

mondo Gollob ed il giovane Holder. Nella semifinale uno, grande vittoria del giovane russo Sayfutdinov su Hampel e grande sorpresa per l’eliminazione di Crump e Jonasson. Nella due, vittoria di Bjerre e secondo posto per Jonsson dopo un bel duello con Hancock, che viene eliminato assieme all’inglese Harris. Nella finale grande lotta con alcuni sorpassi fra Jonsson ed Hampel: alla fine è il polacco, vice campione del mondo, ad avere la meglio, ritornando sul gradino più alto del podio dopo circa un anno e con questa grande prova si ritrova in seconda posizione nella graduatoria iridata. Jonsson, in grande forma, si classifica al posto d’onore, precedendo Bjerre e Sayfutdinov. Per il capo classifica Hancock, pur piazzandosi in ottava posizione, ancora una gara positiva, avendo un vantaggio di 22 punti su Hampel e 28 su Gollob: a quattro GP dalla fine incomincia ad intravedere i colori dell’iride come nel 1997. Foto Tomba

Hancock solo ottavo In Svezia: 1.Hampel p. 17, 2.Jonsson 19, 3.Bjerre 16, 4. Sayfutdinov 13, 5.Crump 16, 6.Harris 10, 7.Jonasson 9, 8.Hancock 9, 9.Lindgren 8, 10. Holder 7, 11.Lindback 7, 12.Holta 4, 13.Pedersen 3, 14.Gollob 3, 15.Laguta 1, 16.Kolodziej 1. In Campionato: 1.Hancock p. 104, 2.Hampel 82, 3.Gollob 76, 4. Crump 72, 5.Jonsson 72, 6.Sayfutdinov 72, 7.Holder 70, 8.Bjerre 66, 9.N. Pedersen 59, 10.Lindgren 55, 11.Lindback 48, 12.Harris 43, 13. Kolodziej 39, 14.Holta 33, 15.Laguta 11.

Leclassifiche motosprint

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Sportitalia I campionati regionali

scusate il ritardo... Tante garepoco spazio NEMMENO la crisi economica ferma la passione: le gare sono tante, lo spazio molto meno. Ebbene sì, come avrete notato, anche quest’anno siamo in ritardo nella pubblicazione dei risultati delle gare dei campionati regionali. Un ritardo notevole: ad agosto, pubblichiamo i risultati di giugno e luglio. Tuttavia ce la faremo a rimetterci in pari. Complice il rallentamento dell’attività agonistica, non solo quella regionale, di questo mese, arriveremo presto a... un ritardo accettabile. Continuate a seguirci, perché non vi deluderemo!

Marche - Umbria San Severino Marche (MC) 12 giugno

Campionato regionale motocross Marche - Umbria – Organizzatore: M.C. Settempedano – Direttore di gara: Emanuele Grechi – Meteo: variabile - pioggia forte

Classifiche

TOP RIDER MX1 GARA 1: 1. Pedica; 2. Vestri; 3. Maceratesi; 4. Carizia; 5. Meoni; 6. Procaccini; 7. Ferazzani; 8. Soccolini; 9. Giampieri; 10. Gerboni; 11. Mosca; 12. Fritelloni; 13. Ronca; 14. Santori; 15. Balducci; 16. Cecchini; 17. Gioacchini; 18. Magi. GARA 2: 1. Maceratesi; 2. Pedica; 3. Carizia; 4. Vestri; 5. Meoni; 6. Ferazzani; 7. Procaccini; 8. Mosca; 9. Giampieri; 10. Ronca; 11. Magi; 12. Gerboni; 13. Fritelloni; 14. Cecchini; 15. Santori; 16. Gioacchini; 17. Soccolini; 18. Balducci. MX2 GARA 1: 1. Della Mora; 2. Marincioni; 3. Dolce; 4. Amadio; 5. Piunti; 6. Matteucci; 7. Pascucci; 8. Lamponi; 9. Zanelli; 10. Del Federico; 11. Ruzzi; 12. Zaccaro; 13. Pierantozzi; 14. Peruzzini; 15. Ceroni; 16. Aliberti; 17. Marcaccio; 18. Famiani; 19. Guglielmi; 20. Cristalli. AMATORI MX1 GARA 1: 1. Giaché; 2. Vagni; 3. Mosconi; 4. Iacopini; 5. Mariani; 6. Cantoni; 7. Del Mastro; 8. Panebianco; 9. Spitoni; 10. Minelli; 11. Scelza; 12. Principi; 13. Soverchia; 14. Sposetti; 15. Chiusaroli; 16. Amabili; 17. Lusa; 18. Neri; 19. Bittarelli; 20. Giorgi; 21. Ascani; 22. Rinaldoni; 23. Filippini; 24. Marcozzi; 25. Nizzi; 26. Ruggiero; 27. Zannoni; 28. Turchetti; 29. Bergini; 30. Sablone; 31. Bazzucchi; 32. Turrini. MX2 GRUPPO A GARA 1: 1. Spagna; 2. Turrini; 3. Celesti; 4. Orielli; 5. Vittori; 6. Soverchia; 7. Spoletini; 8. Martorelli; 9. Mariotti; 10. Denti; 11. Ascenzi; 12. Sotgia; 13. Bertuccioli; 14. Andreatini; 15. Massei; 16. Calise; 17. Felici; 18. Mandolesi; 19. Faleri; 20. Gatti; 21. Quartucci; 22. Beccacece; 23. Aliberti; 24. Acero; 25. Cognini; 26. Lucini; 27. Antognoli; 28. Ruffini; 29. Petruccioli; 30. Luciani; 31. Gonfia; 32. Fausti; 33. Bertuccioli; 34. motosprint

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Contardi; 35. Cerquetella; 36. Pantalei; 37. Stortini; 38. Cofani. GRUPPO B OVER 40 GARA 1: 1. Pelosi; 2. Paterni; 3. De Biagi; 4. Astolfi; 5. Pinciaroli; 6. Ciarrocchi; 7. Carosi; 8. Del Federico; 9. Rosoni; 10. Lisi; 11. Muzi; 12. Gasparri; 13. Germano; 14. Sassaroli; 15. Broccoletti; 16. Giontella; 17. Principi; 18. Inegito; 19. Giacomini; 20. Benedetti; 21. Spagna; 22. Scocco; 23. Papa; 24. Moriconi; 25. Manoni; 26. Giannini; 27. Cardoni; 28. Vescovi; 29. Fontinovo. SPORT GARA 1: 1. Pavoni; 2. Cardellini; 3. Arduini; 4. Marinsaldi; 5. Veronese; 6. Ciccarelli; 7. Betti; 8. Fiorucci; 9. Urbani;10. Castellucci; 11. Dini; 12. Gasparelli; 13. Pecci; 14. Menconi; 15. Gasparri; 16. Inegito; 17. Moschiatti; 18. Duchi; 19. Spilli; 20. Inegito; 21. Tartabini; 22. Rossi; 23. Cofani; 24. Galeazzi; 25. Carletti; 26. Duchi; 27. Bennati; 28. Marchi; 29. Barontini; 30. Dominici.

Piemonte Paroldo (CN) 12 giugno

Campionato piemontese motocross MX1 under 17 - Trofeo 2T - minicross – Organizzatore: M.C. Pro Sport Racing – Meteo: sereno variabile

Classifiche

MINICROSS DEBUTTANTI: 1. Giuzio (KTM); 2. Barcella (KTM); 3. D’Aniello (KTM); 4. Bazzarello (KTM); 5. Desantis (KYM); 6. Ciceri (KTM); 7. Palladino (KTM); 8. Sarasso (KTM); 9. Cappello (KTM); 10. Paparella (KTM); 11. Brancati (Kawasaki). CADETTI: 1. Ulivi (KTM); 2. Cantele (KTM); 3. Veiluva (KTM); 4. Biolcati (KTM); 5. Capriolo (KTM). JUNIOR: 1. Callegaro (KTM); 2. Secco (KTM); 3. Bianchi (Suzuki); 4. Rossi (KTM); 5. Berruto (KTM); 6. Grande (KTM); 7. Chiola (Suzuki). SENIOR: 1. Vergnano (KTM); 2. Frisoni (Suzuki); 3. Valsangiacomo (Suzuki); 4. Porro (KTM). MX1 OVER 40: 1. Traversa (KTM); 2. Gatti (Honda); 3. Lusso (Suzuki); 4. Parodi (Honda); 5. Pampuri (Suzuki); 6. Rampado

(KTM); 7. Migheli (Honda); 8. Ferrari (Kawasaki); 9. Astesano (Honda); 10. Imarisio (Honda); 11. Arnoul (Suzuki); 12. Miletto (Yamaha); 13. Cardone R. (Honda); 14. Adamini (Suzuki); 15. Cardone S. (Honda); 16. Massante (Yamaha); 17. Callegari (Honda); 18. Amerio (Honda); 19. Di Giorgio (Suzuki); 20. Marchisio (KTM); 21. De Lorenzo (Honda). OVER 21: 1. Lorenzon (Kawasaki); 2. Lauro N. (Honda); 3. Ciriale (Honda); 4. Paire (Yamaha); 5. Daziano (Honda); 6. Arimatea (Yamaha); 7. Zucca (Yamaha); 8.Pioppo (Honda); 9. Lauro L. (Honda); 10. Roasio (Yamaha); 11. Franceschi (Kawasaki); 12. Novarino (Suzuki); 13. Franza (Yamaha); 14. Diato (Honda); 15. Marchese (Honda); 16. Fissolo (Honda); 17. Baima Besquet (Suzuki); 18. Manfredi (Honda); 19. Carati (Honda); 20. Gerbaldo (Yamaha); 21. Cavenaghi (Honda); 22. Daniele (Suzuki); 23. Aime (Honda); 24. Bordese (Honda); 25. Flesia (Honda); 26. Quazzo (Honda); 27. Rosso (Suzuki); 28. Campello (Yamaha). ELITE: 1. Scabrosi (Suzuki); 2. Lombrici (Suzuki). UNDER 21: 1. Lodi (Honda); 2. Alice (KTM); 3. Berutti (Yamaha); 4. Magni M. (Honda); 5. Magni D. (Suzuki); 6. Gazzola (Yamaha); 7. Montorro (Honda); 8. Ferrazzano (Honda). TROFEO 2T: 1. Callegaro (KTM); 2. Peira (Honda); 3. Giusti (Yamaha); 4.Gazzola (KTM); 5. Borghi (Suzuki); 6. Arbini (Suzuki); 7. Sanfilippo (KTM); 8. Ballesio (Suzuki); 9. Ardiuno (Suzuki); 10. Bongiovanni (Kawasaki); 11. Massara (KTM); 12. Giordano (Yamaha); 13. Traversa (KTM); 14. Cotellucci (Yamaha); 15. Cimberio (Suzuki); 16. Sordo (Yamaha); 17. Colangeli (Yamaha); 18. Barroero (Honda). UNDER 17: 1. Tabone (KTM); 2. Cavallo (Yamaha); 3. Gobbi (Yamaha); 4. Contessi (Yamaha); 5. Arbini (Suzuki); 6. Gazzola (KTM); 7. Zocchi (Yamaha); 8. Grimaldi (KTM); 9. Scaglione (Suzuki).

Toscana

Montevarchi (AR) 12 giugno

Campionato toscano minicross e 125 2T, seconda prova – Organizzatore M.C. Brilli Peri – Direttore di gara: Guido Barbesi – Meteo: variabile

Classifiche

125: 1. Cucini (KTM); 2. Tozzi (Husqvarna); 3. Bandini (KTM); 4. Galluzzi L. (Husqvarna); 5. Galluzzi M. (Husqvarna); 6. Fondelli (KTM); 7. Alamanni (Honda); 8. Gennari (Suzuki); 9. Lazzeri (Yamaha); 10. Vandelli (Yamaha); 11. Frosali (Husqvarna); 12. Savini (Yamaha); 13. Coturri (KTM); 14. Lucci (KTM); 15. Anichini (KTM); 16. Marchelli (KTM); 17. Mattolini (Yamaha); 18. Ontelli (Yamaha); 19. Zazzeri (Suzuki); 20. Andreini (Suzuki); 21. Rossetti (Yamaha); 22. Occhini (KTM); 23. Tacconi (KTM); 24. Angelini (Yamaha); 25. Pini (KTM); 26. Ricciarini (KTM); 27. Maltry (Suzuki); 28. Amadei (KTM); 29. Serafini (Yamaha); 30. Arnetoli (Yamaha); 31. Russo (Husqvarna). CADETTI: 1. Oteri; 2. Puccinelli; 3. Salvatori; 4. Menchelli; 5. Cenerelli; 6. Galardi (Kawasaki); 7. Pieri; 8. Vivoli; 9. Shigeta (Kawasaki); 10. Dolce; 11. Tagliareni; 12. Calonaci (tutti gli altri su KTM). DEBUTTANTI: 1. Talluri; 2. Palanca; 3. Rossi; 4. Bassi; 5. Tenti; 6. Folli; 7. Puccinelli; 8. Vanzi; 9. Talluri; 10. Mancini; 11. Fantechi; 12. Ciabatti; 13. Daliana (tutti su KTM).

JUNIOR: 1. Lapucci; 2. Iacopi; 3. Pierantozzi (Honda); 4. Armellino; 5. Peruzzi; 6. Villani (Yamaha); 7. Frollani; 8. Fissi (Yamaha); 9. Patrussi; 10. Fantechi; 11. Paradisi; 12. Bennati; 13. Savitteri; 14. Nozzi; 15. Iannuzzi (tutti gli altri su KTM). SENIOR: 1. Gaiffi (Honda); 2. Beati (KTM); 3. Prisinzano (KTM); 4. Isdraele (KTM); 5. Del Vita (Suzuki); 6. Binotti (KTM); 7. Razzauti (Yamaha); 8. Belli (Honda); 9. Moscatelli (Honda); 10. Intotero (Kawasaki); 11. Butini (KTM); 12. Toci (Kawasaki); 13. Trambusti (KTM). OPEN: 1. Laurenzi (Honda); 2. Paolanti (Suzuki); 3. Franceschi (Honda); 4. Baldini (Suzuki); 5. Bazzucchi (Honda); 6. Paolini (Suzuki); 7. Bennati (Honda); 8. Petri (Suzuki); 9. Poccianti (Honda); 10. Paoloni (Suzuki); 11. Bindi (Honda); 12. Pepe (Suzuki); 13. Acquafresca (Honda); 14. Bartalini (Honda); 15. Ferrarini (Yamaha); 16. Casaglia (Honda); 17. Guidi (Honda); 18. Ricci (Yamaha); 19. Viliani (Honda); 20. Falli (Suzuki); 21. Peri (Honda); 22. Cavuoti (Yamaha); 23. Vagnoni (Honda); 24. Mannini (Yamaha); 25. Mastropasqua (Yamaha); 26. Monnecchi (KTM); 27. Barzagli (Honda); 28. Cappellini (Suzuki); 29. Semplici (Suzuki); 30. Gazzarri (Honda); 31. Alberini (Yamaha); 32. Sani (Honda); 33. Margheri (Honda).

Liguria

Trofarello (TO) 19 giugno

Campionato ligure motocross, quarta prova – Organizzatore: M.C. Sciarborasca

Classifiche

MINI 65: 1. Tommasi; 2. Ferraris; 3. Messina; 4. Spataro; 5. Barbagallo; 6. Desantis; 7. Biolcati; 8. Gandolfi; 9. Borsese; 10. Morabito; 11. Colli; 12. Campanella. MINI 85: 1. Ierace; 2. Secco; 3. Armellino; 4. Serventi; 5. Berruto; 6. La Scala; 7. Vezzetti; 8. Tamai; 9. Chierico; 10. Palma; 11. Molinelli; 12. Giambruno; 13. Oliveri; 14. Pileio; 15. Germano. MX1: 1. Caltabiano; 2. Sartore; 3. Campanella; 4. Smerlado; 5. Robotti; 6. Fallabrino; 7. Garzoglio; 8. Pianura; 9. Caringella; 10. Burlando; 11. Terrile; 12. Zunino; 13. Timossi; 14. Molinari; 15. Oliveri; 16. Bisso; 17. Giacomini; 18. Meierana; 19. Stilo; 20. Gaiotti; 21. Venitti; 22. Sturla; 23. Accinelli; 24. Campanella; 25. Casalino; 26. Rogai. MX2: 1. Managlia; 2. Pollara; 3. Oddone; 4. Andolfi; 5. Bertagna; 6. Moretti; 7. Folchi; 8. Di Franco; 9. Introvigne; 10. Di Mario; 11. Bargabagallo; 12. Faraone; 13. De Ferrari; 14. DeLuca; 15. Borghi; 16. Lagomarsino; 17. Viglino; 18. Rebora; 19. Drago; 20. Rollero; 21. Folco; 22. Mantero; 23. Genta; 24. Bazurro; 25. Ferretti; 26. Porcile; 27. Testone; 28. Magnani; 29. Sturla; 30. Parodi; 31. Timossi; 32. Trucchi; 33. Soreca; 34. Faggio; 35. Mori; 36. Oliva. SPORT: 1. Callegari; 2. Bruno; 3. Campanella; 4. Odella; 5. Cambrea; 6. Boggia; 7. Biino; 8. Cerutti; 9. Bogetti; 10. Gariglio; 11. Rossato; 12. Carraro; 13. Maccarini; 14. Ravarino; 15. Vacale; 16. Maiolo; 17. Valorzi; 18. Salluzzo; 19. Degli’innocenti; 20. Bracco; 21. Loverre; 22. Cambria; 23. Baudino; 24. Barberio; 25. Raviola; 26. Chiavia; 27. Chiavia; 28. Rossi; 29. Sampò; 30. Rabita; 31. Toso.

Piemonte Bellinzago (NO) 26 giugno

dario marrazzo (19) e ivo orlandi (13), protagonisti del motocross piemontese.

Piemonte

Casale Monferrato (AL) 19 giugno

Campionato piemontese motocross categoria mx2 – Organizzatore: Italo Palli – Direttore di gara: Albino Mulatero – Meteo: sereno

Classifiche

ELITE: 1. Pezzuto (KTM); 2. Lombrici (Suzuki). UNDER 21: 1. Marrazzo (Honda); 2. Cimberio (Suzuki); 3. Lagaren (Suzuki); 4. Bianchetti (Yamaha); 5. Grammatico (Honda); 6. Gobbi (Yamaha); 7. Marino (Honda); 8. De Faveri (Kawasaki); 9. Garelli (Suzuki); 10. Cavallo (Yamaha); 11. Zocchi (Yamaha); 12. Alice (KTM); 13. Arbini (Suzuki); 14. Gazzola (KTM); 15. Callegaro (KTM); 16. Mucchi (Honda); 17. Bandi (Kawasaki); 18. Piredda E (Kawasaki); 19. Ballesio (Suzuki); 20. Di Piazza (Suzuki); 21. Caprio (Honda); 22. Piredda D. (Honda); 23. Perfumo (Kawasaki); 24. Canapa (Honda); 25. Tabone (KTM); 26. Uda (Suzuki); 27. Muraca (Honda); 28. Rivetti (KTM); 29. Buchicchio (Honda); 30. Perosino (Honda); 31. Tesconi (Honda); 32. Rabossi (KTM). OVER 21: 1. Orlandi (Yamaha); 2. Marra (Yamaha); 3. Ciriale (Honda); 4. Selva (Honda); 5. Tacchini (Yamaha); 6. Verona (Yamaha); 7. Nosetti (Suzuki); 8. Camaschella (Suzuki); 9. Ferrario (Honda); 10. Quarti (Suzuki); 11. Reale (Honda); 12. De Marchi (Suzuki); 13. Bertola (Honda); 14. Camerra (Suzuki); 15. Angiolini (Honda); 16. Carniato (Honda); 17. Amadei (Kawasaki); 18. Marangon (Yamaha); 19. Varetto (Suzuki); 20. Campari (Suzuki); 21. Zavattaro (Honda); 22. Ghia (Honda). OVER 40: 1. Manna (Suzuki); 2. Tescaro (KTM); 3. Migheli (Honda); 4. Lusardi (Suzuki); 5. Lombardi (Kawasaki); 6. Bassani (Suzuki); 7. Pignataro (KTM); 8. Taricco (Suzuki); 9. Pelizzari (Honda); 10. Frati (Suzuki); 11. Proverbio (Kawasaki); 12.Smeraldi (Honda); 13. Enrico (Yamaha); 14. Bisconti (Suzuki); 15. Vignolo (KTM). MX1 INTERREGIONALI: 1. Ciarlo (Suzuki); 2. Daziano (Honda); 3. Franceschi (Kawasaki); 4. Lauro (Honda); 5. Zucca (Yamaha); 6. Pampuri (Honda); 7. Caprio (Honda); 8. D’Addato (Husqvarna); 9. Buffa (Suzuki); 10. Carati (Honda); 11. Diato (Honda); 12. Imarisio (Honda); 13. Cavenaghi Faoro (Honda); 14. Gerbaldo (Yamaha); 15. Iacazzi (Suzuki); 16. Bordese (Honda); 17. Adamini (Suzuki); 18. Rosso (Suzuki); 19. Gazzola (Yamaha); 20. Arimatea (Yamaha); 21. Montorro (Honda).

Campionato piemontese motocross, moto d’epoca, quad, over 50, Mx open – Organizzatore: M.C. Bellinzago – Meteo: sereno

Classifiche

QUAD QUAD QX1: 1. Pinoli (KTM); 2. Minuzzo (Suzuki); 3. Aira (Yamaha); 4. Bordiga (Suzuki); 5. Mosconi (Suzuki); 6. Mafia (Suzuki). QUAD QX2: 1. Ciceri (Yamaha); 2. Rosa (Polaris); 3. Della Matera (KTM); 4. Schifo (Kawasaki); 5. Cazzola (Suzuki); 6. Torraco (Honda); 7. Tognela (Can Am); 8. Sciolfi (Honda); 9. Mariani (Can Am); 10. Guarino (Yamaha); 11. Rossi (Honda). QUAD QX3: 1. Volpi (Yamaha); 2. Varaldo (Yamaha); 3. Angeli (Yamaha); 4. Castelli (Yamaha). QUAD QX4: 1. Bianchi (Honda); 2. David (Suzuki); 3. Donati (Honda); 4. Arcangeli (KTM); 5. Schermini (Triton); 6. Aira (KTM); 7. Giammetta (Kawasaki). EPOCA CLASSE A: 1. Barbiero G. (Maico); 2. Rippa (CZ); 3. Colombari (Moto Guzzi); 4. Gatti (CZ); 5. Vigano (AJS); 6. Icardi (KTM). CLASSE B: 1. Tomasinelli (Villa); 2. Valandro (Kawasaki); 3. Torta (Maico); 4. Mancuso (Villa); 5. Damiani (CZ); 6. Contaldo G. (Maico). CLASSE C: 1. Ferrari (Suzuki); 2. Amerio (Honda); 3. Bercia (Honda); 4. Trombetta (Maico); 5. Gonella (Maico); 6. Tagliasacchi (Maico); 7. Modenesi (Maico). CLASSE D2: 1. Vigni (Honda); 2. Latini (Suzuki); 3. Lucini (Maico); 4. Bassi (Honda); 5. Palladino R. (Yamaha); 6. Prati (Suzuki); 7. Palladino M. (Yamaha); 8. Ballerini (Husqvarna); 9. Facciotti (Yamaha). CLASSE E: 1. Ferrero (Honda); 2. Vigo (Suzuki); 3. Brazzelli (Yamaha); 4. Boasi (Yamaha); 5. Patrito (Honda); 6. Contaldo B. (Honda). CLASSE G: 1. Barbiero C. (Barbiero); 2. Evangelisti (Maico); 3. Siddi (Maico); 4. Gatti (CZ). MX OVER 50: 1. Amerio (Honda); 2. Traversa (KTM); 3. Callegari (Honda); 4. Oliva (Honda); 5. Taricco (Suzuki); 6. De Agostino (KTM); 7. Cardone O. (Honda); 8. Quaglino (Suzuki); 9. Catalani (KTM); 10. Serafini (Honda). SPORT: 1. Ciocca (Suzuki); 2. Giri (Honda); 3. Liparota (Kawasaki); 4. Lauro L. (Honda); 5. Pirone A. (Kawasaki); 6. Lovera (Yamaha); 7. Farolfi (Honda); 8. Ciocci (Honda); 9. Cora (Honda); 10. Bellin (KTM); 11. Rizzo (Honda); 12. Cerutti (Honda); 13. Cordoba (KTM); 14. Pirone D. (Suzuki); 15. Trevian (KTM); 16. Segat (Honda); 17. Dalto (Suzuki); 18. Trevisan (Suzuki); 19. Colognesi (Honda). OPEN A: 1. Ciriale (Honda); 2. Daziano (Honda); 3. Lauro N. (Honda); 4. Orlandi (Yamaha); 5. Zucca (Yamaha); 6. Marra (Yamaha); 7. Roasio (Yamaha); 8. De Faveri (Kawasaki); 9. Vagadore (Honda); 10. Ferrario (Honda); 11. Uda (Suzuki); 12. Fumagalli (Suzuki); 13. Buffa (Suzuki); 14. Simontacchi (Yamaha); 15. Cavenaghi Faoro (Honda); 16. Angilini (Honda); 17. Bombelli (KTM); 18. Bassani (Suzuki); 19. Ternullo (KTM); 20. Camerra (Suzuki); 21. Crevero (Suzuki); 22.

Buchicchio (Honda); 23. Campari (Suzuki); 24. Montanari (Suzuki); 25. Lauro L. (Honda); 26. Pozzi (Kawasaki); 27. Verona (Yamaha); 28. Mucchi (Honda); 29. Martinelli (Kawasaki); 30. Ferrari (Suzuki). OPEN B: 1. Fissolo (Honda); 2. Astesano (Honda); 3. Viale (Honda); 4. Iacazzi (Suzuki); 5. Oda (Yamaha); 6. Bagnaschi (Honda); 7. Luè (Yamaha); 8. Rummolo (KTM); 9. Scorti (Honda); 10. Adamini (Suzuki); 11. Paolini (Suzuki); 12. Birtolo (KTM); 13. Mazzon (Honda); 14. Perucchini (KTM); 15. Mora (Yamaha); 16. Rosso (Suzuki); 17. Traversa (KTM); 18. Fois (Suzuki); 19. Quattrocchi (Honda); 20. Polimeno (Suzuki); 21. Truccane (KTM); 22. Bolognino (KTM).

Trentino Storno (TN) 19 giugno

Campionato regionale cross, terza prova – Organizzatore: M.C. Storo – Direttore di gara: Aldo Avi – Meteo: sereno

Classifiche

MX1 1. Miori (KTM); 2. Kinkelin (Honda); 3. Trentini; 4. Rizzardi (Yamaha); 5. Ghezzi (Yamaha); 6. Andreolli (Honda); 7. Franzoi (Yamaha); 8. Zeni (Yamaha); 9. Kuppelwieser (Honda); 10. Ghidinelli (Honda); 11. Festi (Suzuki); 12. Mattiuzzo (Honda); 13. Pfattner (Suzuki); 14. Merz (Yamaha); 15. Parth (Suzuki); 16. Dezulian (Honda); 17. Battistel (KTM); 18. Vigori (KTM); 19. Frapporti (Honda); 20. Clauser (Honda); 21. Sandri (Suzuki); 22. Brusinelli (Yamaha); 23. Perkmann (Honda); 24. Bortolotti (Suzuki); 25. Francesconi (KTM); 26. Girardi (Honda); 27. Polidori (Honda); 28. Marchi (Yamaha); 29. Ploner (Honda); 30. Cavagna (Yamaha); 31. Putzer (Kawasaki); 32. Vanin (KTM); 33. Tononi (Honda); 34. Andriollo (Yamaha); 35. Plattner (Suzuki); 36. Da Ros (Yamaha); 37. Andreatta (Yamaha); 38. Pistone (Husqvarna); 39. Ghezzi (Honda); 40. Egger (Suzuki); 41. Falser (Honda); 42. Mazzotti (Honda); 43. Andriollo W. (Yamaha); 44. Pedrolli (Yamaha); 45. Kammerer (Honda); 46. Pedrolli V. 47. Lubian (Yamaha); 48. Santa (Yamaha). MX2 1. Borz (Yamaha); 2. Decarli (Honda); 3. Reichegger (Yamaha); 4. Giuliani (Yamaha); 5. Delladdio (Yamaha); 6. Ramoser (Yamaha); 7. Lantschner (Yamaha); 8. Gottardi (KTM); 9. Zambanini (Honda); 10. Thurner (Yamaha); 11. Borz V. (Yamaha); 12. Osler (Honda); 13. Stenghel (KTM); 14. Gasser (Honda); 15. Clementi (Yamaha); 16. Tavonatti 17. Romano (Yamaha); 18. Borz D. (Husqvarna); 19. Rossi (Husqvarna); 20. Festi (Honda); 21. Bagozzi (Honda); 22. Giovannini (Honda); 23. Castellini (Honda); 24. Righi (Honda); 25. Pichler (KTM); 26. Malfertheiner (Husqvarna); 27. Festi (Suzuki); 28. Andreis (KTM); 29. Braun (Suzuki); 30. Groff (Kawasaki); 31. Thaler (Yamaha); 32. Maffei ( Ya m a h a ) ; 33. Emer ( H u s q va r n a ) ; 34.Niederstatter (Suzuki); 35. Moresco (Suzuki); 36. Sartori (Honda); 37. Niedermair (Honda); 38. Thaler M. (Honda); 39. Federer (Honda); 40. Graziola (Yamaha); 41. Stocker (Honda); 42. Bertoldi (Yamaha). MINICROSS DEBUTTANTI: 1. Ratschiller (KTM); 2. Dal Bosco (KTM); 3. Stolzlechner (KTM); 4. Arnoldo (KTM); 5. Moresco (Kawasaki); 6. Saija

(KTM); 7. Franzinelli (KTM); 8. Gorni (Kawasaki); 9. Busca (KTM); 10. Niedermair (KTM); 11. Faccenda (KTM). CADETTI: 1. Busca (KTM); 2. Ceola (KTM); 3. Maier (KTM); 4. Innnocenti (KTM); 5. Brusinelli (Polini); 6. Ferrari (KTM); 7. Banali (KTM); 8. Ainhauser (KTM); 9. Maier K. (Kawasaki); 10. Carbonari (KTM); 11. Schwarz (KTM). JUNIOR: 1. Bertuzzi (KTM); 2. Vaja (KTM); 3. Sighel (Suzuki); 4. Borz (Yamaha); 5. Stolzlechner (KTM); 6. Faccenda (KTM); 7. Corradini (Suzuki); 8. Zambanini (Honda); 9. Stuppner (KTM); 10. Degasperi (Suzuki); 11. Rocchetti (Suzuki); 12. Ebner (Yamaha); 13. Campostrini (KTM). SENIOR: 1. Franceschi (KTM); 2. Peer (KTM); 3. Clementi (Suzuki); 4. Pichler (Yamaha); 5. Pichler (Yamaha); 6. Saiani (Yamaha); 7. Daz (Kawasaki).

Liguria

Sassello (SV) 3 luglio

Campionato regionale motocross liguria, quarta prova – Organizzatore: M.C. Sassello – Direttore di gara: Antonio Barattero – Meteo: sereno

Classifiche

MINI 85: 1. Vezzetti (KTM); 2. Giambruno (Honda); 3. Buetto (KTM); 4. Oliveri (Suzuki); 5. Pileio (KTM). MX1: 1. Sartore (Honda); 2. Caltabiano (Suzuki); 3. Fallabrino (Yamaha); 4. Garzoglio (Honda); 5. Campanella (Honda); 6. Smeraldo (Honda); 7. Burlando (Suzuki); 8. Caringella (Yamaha); 9. Bisso (Suzuki); 10. Molinari (Honda); 11. Pianura (Honda); 12. Meirana (Honda); 13. Depetrini (Honda); 14. Accinelli (Honda); 15. Casalino (Yamaha); 16. Oliveri (Yamaha); 17. Bassi (Kawasaki); 18. Sturla (Kawasaki); 19. Freccero (Yamaha); 20. Campanella (Yamaha); 21. Zunino (Honda); 22. Terrile (Honda); 23. Timossi (Yamaha). INTERREGIONALI: 1. Marino (Honda); 2. Marra (Yamaha); 3. Parodi; 4. Gobbi; 5. Garelli (Suzuki); 6. Robotti (Honda); 7. Montanari; 8. Grimaldi. MINI 65: 1. Spataro; 2. Barbagallo; 3. Ferraris; 4. Morabito; 5. Gandolfi; 6. Borsese; 7. Colli; 8. Galeotti; 9. Di Bella; 10. Nannotti; 11. Campodonico (tutti su KTM); 12. Campanella (Kawasaki). MX2: 1. Pollara (Honda); 2. Andolfi (Honda); 3. Managlia (KTM); 4. Bertagna (Suzuki); 5. Folchi (Honda); 6. Di Mario (Honda); 7. Folco (Honda); 8. Barbagallo (Suzuki); 9. Rebora (Honda); 10. Di Franco (Honda); 11. Genta (Honda); 12. Carlini (Kawasaki); 13. Oliva (Suzuki); 14. Parodi (Suzuki); 15. Borghi (Suzuki); 16. Oddone (Suzuki); 17. Rollero (Suzuki); 18. Mantero (Suzuki); 19. Ferretti (Yamaha); 20. Viglino (Kawasaki); 21. De Ferrari (Honda); 22. Mori (Suzuki); 23. Magnani (Suzuki); 24. Introvigne (Suzuki); 25. Porcile (KTM); 26. Lucchini (Honda); 27. Drago (Suzuki); 28. Bazzurro (Honda); 29. Testone (Honda); 30. Parodi (Suzuki); 31. Faraone (Suzuki); 32. Brescia (Honda); 33. Vinotto (KTM); 34. Isetta (KTM); 35. Viglino (Suzuki); 36. Cecere (Suzuki); 37. Fusco (Kawasaki); 38. Trucchi (KTM); 39. Burchelli (Suzuki); 40. Andreoli (Honda); 41. Medini (Suzuki); 42. Biribicchi (Kawasaki); 43. Lora (Yamaha); 44. Franco (Kawasaki); 45. Balestra (KTM); 46. Bellanova (KTM). TESSERA SPORT: 1. Campanella; 2. Boggia; 3. Calcagno; 4. Simoncelli; 5. La Provitera; 6. Barberio; 7. Carraro; 8. Signoriello; 9. Cambria; 10. Crocco; 11. Damiano; 12. Bracco; 13. Scaiola; 14. Raviola; 15. Garagli; 16. Bo; 17. Freccero. motosprint

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Sportitalia

Enduroregionale

Lazio

Orvinio (RM) 12 giugno

Campionato laziale enduro – Organizzatore: M.C. Milani – Direttore di gara: Alberico Pennella – Meteo: buone

Classifiche

CLASSE 125 2T: 1. Palocci (KTM); 2. Lo Sasso (KTM); 3. Fantozzi (Suzuki); 4. Ceci (TM); 5. Meloni (KTM); 6. Paoliani (KTM); 7. De Stefano (KTM); 8. Marchi (KTM); 9. Caciotosto (KTM); 10. Scrocca (KTM). CLASSE OLTRE 125 2T: 1. Pasqualetti (TM); 2. Ricci (TM); 3. D’Ippolito (Honda); 4. Patulli (Husaberg); 5. Gioia (KTM); 6. Meloni (KTM); 7. Corazza (KTM); 8. Palozzo (KTM); 9. Abbate (KTM). CLASSE 250 4T: 1. Incaini D. (TM); 2. Boezi (KTM); 3. Cimei (KTM); 4. Mammuccari (Honda); 5. Tognon (Kawasaki); 6. Meschini (KTM); 7. Palumbo (KTM). CLASSE 450 4T: 1. Mastropietro (Husaberg); 2. Oliveri (KTM); 3. Milani (KTM); 4. Fantauzzi (Beta); 5. Luzi (Husqvarna); 6. Foti (Honda); 7. Incaini M. (KTM); 8. Adiutori (Beta); 9. Montellanico (Suzuki); 10. Marini (Suzuki). CLASSE OLTRE 450 4T: 1. Mastropietro (KTM); 2. Romaniello (KTM); 3. Mastrantonio (Beta); 4. Cimaomo (Beta); 5. Pelacci (Beta); 6. Luongo (Beta). VETERAN: 1. Diligenti (KTM); 2. Caravello (KTM). LADY: 1. Marrocco (Husqvarna). SQUADRE: 1. Ceci Corse; 2. Caerevetus; 3. Colleferro; 4. Milani.

Liguria Nava (IM) 19 giugno

Campionato ligure enduro, sesta prova – Organizzatore: M.C. Imperia – Direttore di gara: Marco Ventarelli – Meteo: sereno

Classifiche

MOTO CLUB: 1. Alassio. 125 2T: 1. Martini (KTM); 2. Dellai (KTM); 3. Rossi (KTM); 4. Ziino (KTM); 5. Grasso L. (KTM); 6. Raggio (Husqvarna); 7. Dellai (KTM); 8. Grasso S. (KTM); 9. Garlet (KTM); 10. Mezzacasa (KTM); 11. Balestra (KTM); 12. Bonifazio (KTM); 13. Casella (KTM); 14. Berretta (KTM); 15. Gramegna (KTM); 16. Pascale (KTM). ASSOLUTI: 1. Gallino (KTM); 2. Dall’Ava (KTM); 3. Marmi (HM); 4. Gandolfo (Husqvarna); 5. Sibelli (KTM); 6. Rovelli (KTM); 7. Boeri (KTM); 8. Volpato (Gas Gas). 250 2T: 1. Minazzo (KTM); 2. Rossi (Yamaha); 3. Molinari (HM); 4. Lagorio (KTM); 5. Marconi (KTM); 6. Ludi (Gas Gas); 7. Ferratusco (KTM); 8. Ferrando (KTM); 9. Maggioli (KTM); 10. Vio (KTM); 11. Enrico (KTM); 12. Bottani (KTM); 13. Rovere (Gas Gas); 14. Santucci (Fantic); 15. Bestagno (KTM); 16. Data (KTM); 17. Bottazzi (HM); 18. Parodi (TM); 19. Trivella (Husaberg); 20. Saettone (KTM); 21. Castagnola (KTM); 22. Favalli (KTM). 250 4T: 1. Rossi (Suzuki); 2. Sanguinetti (HM); 3. Panarelli (KTM); 4. Russi (Husqvarna); 5. Scali (Suzuki); 6. Orbani (Husqvar-

motosprint

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na); 7. Perotti (HM); 8. Tassano (HM); 9. Fata (HM); 10. Lo Nardo (HM); 11. Perotti (HM); 12. Cuneo (Honda); 13. Verbicara (Yamaha); 14. Messaggi (KTM); 15. Forte (KTM); 16. Contrera (HM); 17. Cademartori (Husqvarna); 18. Sita (KTM); 19. Ameglio (KTM); 20. Cappi (KTM). ELITE: 1. Gerini (Husqvarna); 2. Mangini (Seta). 450 4T: 1. Oliva (Suzuki); 2. Simonetti (Beta); 3. Gandolfo (Husqvarna); 4. Sanguinetti (HM); 5. Criscione (Suzuki); 6. Barberis (KTM); 7. Mescia (HM); 8. Raggiunti (Beta); 9. Foschini (Husqvarna); 10. Raso (Beta); 11. Spallarossa (HM); 12. Peracini (KTM); 13. Rota (KTM); 14. Bandini (KTM); 15. Iannelli (Yamaha); 16. Traversaro (TM); 17. Giancone (HM); 18. Bottino (KTM); 19. Amoretti (Honda); 20. Mondino (HM); 21. Ottoboni (KTM). 500 4T: 1. Porcella (Husaberg); 2. Lagorio (Husqvarna); 3. Presutti (KTM); 4. Berro (KTM); 5. Biancheri (KTM); 6. Volpe (Husaberg); 7. Realini (Beta). TROFEO 80: 1. Volpi (TM); 2. Muraglia (Yamaha); 3. Rachelli (TM); 4. Vescia (TM); 5. Montoli (TM); 6. Cottali (KTM). SPORT: 1. Cha (KTM); 2. DeMarchi (Yamaha); 3. Gatti (KTM); 4. Bona (KTM); 5. Savona (HM); 6. Traverso (HM); 7. Bacigalupo (KTM); 8. Olcese (Husqvarna); 9. Di Marco (KTM); 10. Isaia (KTM); 11. Mauro (KTM); 12. Sanguinetti (KTM); 13. Viano (KTM); 14. Stumpo (KTM); 15. Olcese (Husqvarna); 16. Foddai (Husqvarna); 17. Tabasso (Suzuki); 18. Noris (KTM); 19. De Lucis (KTM); 20. Lo Bello (KTM); 21. Negro (Gas Gas). VETERANI: 1. Grasso (KTM); 2. Buccheri (Suzuki); 3. Pavone (TM); 4. Berardu (KTM); 5. Delia (KTM); 6. Tirloni (KTM); 7. Pelle (KTM); 8. Martini (KTM); 9. Elena (KTM); 10. Megiovanni (KTM); 11. Proto (KTM); 12. Mezzacasa (KTM); 13. Biancheri (KTM); 14. Casella (TM). FUORI REGIONE: 1. Burdizzo (Husqvarna); 2. Vallino (Fantic); 3. Sala (Honda); 4. Sanno (HM); 5. Cappello (HM); 6. Signetti (KTM); 7. Tirone (Beta); 8. Ravotto (KTM); 9. Abrigo (KTM); 10. Bernardi (KTM); 11. Sereno (Honda); 12. Taramazzo (KTM); 13. Boscarolo (Beta); 14. De Valle (KTM); 15. Guasco (HM). 50 CODICE: 1. Scapellato (HM); 2. Vescia (Zundapp); 3. Vinai (Beta). TEAM INDIPENDENTI: 1. Mototecnica; 2. Promotor Over; 3. La Muffa.

Calabria Scigliano (CS) 26 giugno

Campionato regionale enduro calabria, terza prova – Organizzatore: M.C. Calabria enduro

Classifiche

ASSOLUTA: 1. Scarpelli; 2. Eufemia; 3. Mercurio; 4. Surace; 5. Dattilo (Honda); 6. Calippo; 7. Tomasello; 8. Gidorino; 9. Pedone; 10. Laurino; 11. Lococo; 12. Tomasello; 13. Tassone; 14. Pizzino; 15. Mastroianni (tutti gli altri su KTM). CLASSE E1: 1. Pedone (Honda); 2. Lacoco (KTM); 3. Rizzuti (Yamaha). CLASSE E2: 1. Scarpelli (KTM); 2. Eufemia (KTM); 3. Dattilo (Honda). CLASSE E3: 1. Mercurio (KTM); 2. Surace (KTM); 3. Cuiuli (KTM). VETERAN: 1. Tomasello (Honda); 2. Pizzino (Suzuki); 3. Silvestro. SPORT: 1. Mercuri R. (Gas Gas); 2. Mercuri A. (KTM); 3. Mercuri P. (KTM); 4. Torcasio (KTM); 5. Skorut (Gas Gas). UNDER 23: 1. Tomasello (KTM); 2. Laurino (KTM); 3. Mastroianni (KTM).

Trofeo KTM Pecorara (PC) 19 giugno

Trofeo KTM enduro, quinta prova – Organizzatore: Racing Club Desio con co collaborazione Motoclub Valtidone

Classifiche

GENT: 1. Prazzoli; 2. Stefanoni; 3. Zanetti; 4. Terruzzi; 5. Citterio; 6. Ghezzi; 7. Adofaci; 8. Bruno; 9. Paleari; 10. Carminati; 11. Locatelli; 12. Ciani; 13. Barzaghi; 14. Zinutti; 15. Bizoli; 16. Pizzelli; 17. Zanotti; 18. Biagini; 19. Buzzini; 20. Montorsi; 21. Gatti; 21. Cambianbica; 22. Fedeli; 23. Roncarati; 25. Berrini; 26. Guerra; 27. Molinari; 28. Coppo; 29. Gragnani; 30. Tinti. SPORT: 1. Canavese; 2. Tricella; 3. Rivoli; 4. Ravanelli; 5. Balzaretti; 6. Daolio; 7. Merusi; 8. Raimondi; 9. Fortina; 10. Caiani. CLASSE 125: 1. Lazzarini; 2. Giammona; 3. Talamo; 4. Lelli; 5. Rizzini; 6. Pietranera; 7. Pasta; 8. Medici; 9. Ghilardi; 10. Gironi;

Piemonte - Liguria Ponticello d’Alba (CN) 26 giugno

Campionato piemontese, ligure minienduro, prima prova – Organizzatore: M.C. 100 Torri Alba – Direttore di gara: Antonio Barattero – Meteo: sereno

Classifiche

50: 1. Gardiol J. (Suzuki Valenti); 2. Aresi (Honda); 3. Bernardi (Honda); 4. De Nadai (Beta); 5. Destefanis (Beta); 6. Nozza (Honda); 7. Carbone (Honda). ASPIRANTI 85: 1. Frisoni (Suzuki); 2.Porro M. (KTM); 3. Brunengo (KTM); 4. Chiola (Suzuki); 5. Bisio C. (Honda); 6. Milan (Suzuki); 7. Rossi (Suzuki); 8. Valcavi A. (Honda). ASPIRANTI 50: 1. Romaniello (Beta); 2. Barbero (Honda). ESORDIENTI: 1. Freno (KTM); 2. Porro F. (Kawasaki); 3. Gardiol E. (KTM); 4. Biolcati Rinaldi (KTM); 5. Oberto (Kawasaki); 6. Boretti M. (KTM); 7. Borra (KTM); 8. Careglio (Gas Gas); 9. Valcavi L. (KTM); 10. Boretti L. (Kawasaki); 11. Bisio E. (Kawasaki). BABY MONO: 1. Peracini (KTM); 2. Givonetti (LEM). TESSERA SPORT: 1. Capriolo Dan (KTM); 2. Capriolo Dav. (Kawasaki); 3. Cavarero (Suzuki). SQUADRE: 1. 100 Torri Alba.

11. Vernagallo; 12. Campodouni; 13. Martinelli; 14. Paris; 15. Pini; 16. Aspetti; 17. Oliana; 18. Zucca; 19. Occhio; 20. Bonacina; 21. Amati; 22. Moretti; 23. Ghezzi; 24. Poletti; 25. Bellio; 26. Pregaglia; 27. Grillini; 28. Ghezzi; 29. Bariani. CLASSE E1: 1. Tigli; 2. Paghini; 3. Perletti; 4. Corradin; 5. Ghislandi; 6. Campoduni; 7. Boarolo (KTM); 8. Ripamonti; 9. Polito (KTM); 10. Martinelli (KTM); 11. Asci (KTM); 12. Troielli; 13. Gabrielli; 14. Allegra; 15. Bianchi; 16. Pellegrinelli; 17. Franceschini; 18. Cristofori; 19. Ferrari; 20. Gamberi; 21. Ghioni; 22. Magagnoli; 23. Mazzanti; 24. Fasani; 25. Corti; 26. Crippa; 27. Bozzetti; 28. Zanar; 29. Troiani; 30. Marcocchi; 31. Carue; 32. Persiani; 33. Crippa. CLASSE E2: 1. Giannotti; 2. Ferrari; 3. Bonato; 4. Pietranera; 5. Ghislandi; 6. Galeazzi; 7. Giraldi; 8. Candeo; 9. Zanichelli; 10. Petrogalli; 11. Fronte; 12. Rimini; 13. Stefanini; 14. Consolini; 15. Fedriga; 16. Tomasselli; 17. Scandella; 18. Zanrè; 19. Falappi; 20. Tagliani; 21. Magoni; 22. Valentini; 23. Pisani; 24. Rastrelli; 25. Gasperini; 26. Marzi; 27. Zorzi; 28. Chiari; 29. Viglio; 30. Paglianti; 31. Durante; 32. Lersa; 33. Pestoni; 34. Perrone; 35. Lagostena; 36. Calcagno; 37. Sala; 38. Selvetti; 39. Rosi; 40. Zanenga; 41. Perfetti; 42. Chiabotto; 43. Lumini; 44. Monti; 45. Filippini; 46. Bellio; 47. Milesi; 48. Fiori; 49. Merlani; 50. Coviello; 51. Baldi; 52. Ratti; 53. Ferrari; 54. Donadoni; 55. Bizzioli; 56. Landi; 57. Armanino; 58. Agrati; 59. Mazzucchi; 60. Sangervasio; 61. Corsari; 62. Tornaghi; 63. Micco; 64. Radice; 65. Riboli; 66. Menzani; 67. Gilardi; 68. Citterio; 69. Gabanelli; 70. Villafane; 71. Napoli. CLASSE E3: 1. Loss; 2. Milani; 3. Locatelli; 4. Alì Federico; 5. Piacenza; 6. Occhialini; 7. Alì Stefano; 8. Frustagli; 9. Bonacina; 10. Cesari; 11. Lorenzini; 12. Costa; 13. Fanticini; 14. Benedetti; 15. Poloni; 16. Bertorelli; 17. Aldrovandi; 18. Invernizzi; 19. Valentini; 20. Fiorentini; 21. D’Adda; 22. Felci; 23. Molteni; 24. Boerio; 25. Di Marcello; 26. Sanbartolomeo; 27. Sturla; 28. Della Vedova; 29. Rizzato; 30. Previsiani; 31. Bossi; 32. Pario; 33. Minnucci; 34. Gardella; 35. Ravazzoli; 36. Girotti; 37. Martenghi; 38. Bonato; 39. Ferri; 40. Bentivogli; 41. Maggi; 42. Melchiori. LADY: 1. Riverditi; 2. Ghione. OSPITE: 1. Pietribiasi; 2. Rossi; 3. Leoni. MOTOCLUB: 1. AMX Cellular Line; 2. Chieve; 3. KTM Farioli

jordi gardiol ha conquistato il successo nella classe 50 a ponticello d’alba.

Marche-Umbria Abruzzo

in friuli, renzo de bortoli si è aggiudicato la vittoria dell’enduro-country.

Borgo Pace (PU) 19 giugno

Centro Sud

Campionato regionale enduro Marche Umbria Abruzzo, sesta prova – Organizzatore: M.C. Benelli di S. Angelo in Vado – Direttore di gara: Maria Giulia Padovan – Meteo: caldo

Trialregionale

Emilia Romagna

Classifiche

SPORT: 1. Ciacci; 2. Curzietti; 3. Biondi; 4. Podeschi; 5. Schippa; 6. Lombardelli; 7. Renzi. 50 CODICE: 1. Baldini; 2. Marcaccini. MINIENDURO BABY: 1. Diamanti. ESORDIENTI: 1. Brignoccolo; 2. Federici; 3. Petrolati. ASPIRANTI: 1. Pierantozzi; 2. Coloccioni; 3. Traini; 4. Renzi; 5. Florez. OLD TIME: 1. Travaglini; 2. PIeristé; 3. Mariotti.

Friuli

Racchiuso (UD) 2 luglio

Friuli Venezia Giulia enduro Country, Race Rabbit, seconda prova – Organizzatore: M.C. Manzano – Direttore di gara: Lucio Urbano – Meteo: variabile

Classifiche

ASSOLUTA: 1. De Bortoli - Paganini (Yamaha - Suzuki); 2. Panzani - Panzani (Suzuki); 3. Collovigh - Martinis (KTM - TM); 4. Facchin - Della Pietra (KTM); 5. Cecchetto - Filipuzzi (Suzuki - Honda); 6. Barbieri Bucovaz (Yamaha - Honda); 7. Cocitto - Liva (Yamaha - KTM); 8. Roveré - Dal Sasso (Yamaha - Beta); 9. Melandri - Zoppas (Honda - KTM); 10. Di Sopra - Schneider (Suzuki Honda); 11. Pederiva - Beggio (Fantic - TM); 12. Battaino - Oliana (KTM); 13. Nimis Agosto (KTM - Honda); 14. Leonarduzzi Brezzaro (Honda - Yamaha); 15. Feruglio Mingotti (Kawasaki - KTM); 16. Paschini Brumat (Suzuki); 17. Panizzutti - Novello (Honda - Gas Gas); 18. Cuciz - Spollero (KTM - Suzuki); 19. Temporin -Bernava (KTM - Honda); 20. Clemente - Cosani (Honda); 21. De Monte - Zorzitto (Gas Gas - Suzuki); 22. Rossetto - Rossetto (Honda); 23. Pivetta - Dal Bo (Honda); 24. Crivellari - Tiziani (KTM); 25. Lizzi - Leonarduzzi (Yamaha - Honda); 26. Zampa - Todone (Kawasaki - TM); 27. Baradel - Baradel (KTM); 28. Zaccheo - Zoccolan (KTM); 29. Acco - Brunzin (Yamaha - Suzuki); 30. Brumat - Brumat (KTM); 31. Sturm - Zamboni (Honda - Suzuki); 32. Dario - Petri (KTM - Yamaha); 33. Iacuzzi - Petris (KTM - Yamaha); 34. Boscato - Zordan (KTM - Kawasaki); 35. Anastasia - Pramparo (Suzuki); 36. Scarbolo - Zorzettig (TM - KTM); 37. Cristofoletto - Piva (Honda - KTM); 38. Bergamasco - Sverzut (Husqvarna); 39. Cucchiaro - Cimenti (KTM - Suzuki); 40. Fabro - Rossi (TM - KTM); 41. Gasparotto - Lessio (Honda); 42. Polo - Facca (Honda - Yamaha); 43. Vecchiutti - Cantarutti (KTM - TM); 44. Mussi - Michelin (KTM - TM); 45. Cominotto (Husaberg); 46. Marconato (KTM); 47. Cescon (KTM); 48. Schiochet (KTM); 49. Segnacasi (KTM); 50. Gianesi (Honda); 51. Plesnicar - Laurencich (Husqvarna); 52. Di Bernardo (KTM); 53. Albanese (Yamaha); 54. Titton (KTM); 55.

Supermoto

Berceto (PR) 19 giugno

Campionato regionale trial Emilia Romagna, seconda prova – Organizzatore: M.C. Taro Trial

Classifiche

Quintarelli (KTM); 56. Dalle Mule (Honda); 57. Tullio (KTM); 58. Zanchetta (Yamaha); 59. Lucchini (Honda); 60. Lenisa - Luvisetto (KTM - Fantic); 61. Moro (KTM); 62. Danieli (Suzuki); 63. Del Fabbro (KTM); 64. Gramola (Beta); 65. Mauro (Honda); 66. Zinutti (KTM); 67. Quaiattini (Honda); 68. Fabbroni - Clemente (Honda - Honda); 69. Simioni (KTM); 70. Gatti (KTM); 71. Virginio (Honda); 72. Stabile (KTM); 73. Tomasella (KTM); 74. Tarallo (KTM); 75. Zoia (Husqvarna); 76. Nascimbeni (Honda); 77. Farina (Husqvarna); 78. Mezzavilla (Honda); 79. Zanelli (KTM); 80. Fantin (Honda).

Liguria

Moano di Pieve di Teco (IM) 3 luglio

Gara sperimentale enduro– Organizzatore: M.C. Riviera – Direttore di gara: Gianni Culazzo – Meteo: sereno

Classifiche

125 2T: 1. Martini (KTM); 2. Dellai (KTM); 3. Volpi (TM); 4. Bonetto (KTM); 5. Vescia (KTM); 6. Bonifazio (KTM); 7. Dellai (KTM); 8. Berretta (KTM); 9. Scosceria (Suzuki); 10. Maia (KTM). ASSOLUTI: 1. Boffa (SBR); 2. Rovelli (KTM); 3. Vignola (Husqvarna); 4. Boeri (KTM). 250 2T: 1. Minazzo (KTM); 2. Berardi (KTM); 3. Panarelli (KTM); 4. Lagorio (KTM); 5. Rovere (Gas Gas); 6. D’Elia (KTM); 7. Bottani (KTM); 8. Vio (KTM); 9. Bottazzi (HM); 10. Parodi (TM); 11. Enrico (KTM); 12. Data (KTM); 13. Elena (KTM); 14. Caprarella (KTM). 250 4T: 1. Cappello (HM); 2. Fata (HM); 3. Scali (Suzuki); 4. Rossi (HM); 5. Martini (KTM); 6. Megiovanni (KTM); 7. Cappi (KTM); 8. Travaglio (KTM). 450 4T: 1. Oliva (Suzuki); 2. Buccheri (Suzuki); 3. Lagorio (KTM); 4. Porcella (Husaberg); 5. Berro (KTM); 6. Bandini (KTM); 7. Castellana (Yamaha); 8. Giancone (HM); 9. Amoretti (HM); 10. Zanega (KTM); 11. Cantini (Husaberg); 12. Volpe (Husaberg); 13. Andreis (Husaberg). CLASSE S: 1. Fenoggio (HM); 2. Savona (Gas Gas); 3. Cha (KTM); 4. Illiano (KTM); 5. Raimondo (KTM); 6. Gatti (KTM); 7. Righetto (Husqvarna); 8. Viano; 9. Bona (KTM); 10. Trincheri (KTM); 11. Sanguinetti (KTM); 12. Delucis (KTM); 13. Gugulierame (HM); 14. Negro (Gas Gas); 15. Frione (HM). CLASSE Z: 1. Soreca (Beta); 2. Vinai (Beta).

JUNIORES C2: 1. Lelli (Beta). TR3: 1. Fiorini (Beta). TR6: 1. Reverberi; 2. Bertarini; 3. Tonnini (Beta); 4. Bononcini. TR2: 1. Pradelli (Beta); 2. Conforti (Beta). TR3 OVER: 1. Del Monte (Beta); 2. Diemmi (Beta); 3. Taddei; 4. Conti (Beta); 5. Tonnini; 6. Saloni; 7. Vignaroli; 8. Rossini (Beta); 9. Ottoni (Gas Gas); 10. Minorini. TR4 OVER 40: 1. Semeraro; 2. Cella; 3. Maselli; 4. Reverberi (Beta); 5. Perla; 6. Fontana; 7. Ghini; 8. Mondini (Montesa); 9. Aini; 10. Castellari; 11. Rozzi; 12. Rossetti. TR5 OVER 40: 1. Mondini (Montesa); 2. Balestrieri (Beta); 3. Reverberi (Gas Gas); 4. Sandrolini; 5. Giacobazzi; 6. Camisani; 7. Leonelli; 8. Savani (Beta); 9. Lega; 10. Bulgarelli; 11. Andreotti; 12. Incerti.

Liguria

S. Martino di Paravanico (GE) 19 giugno

Campionato ligure trial, terza prova – Organizzatore: M.C. della Supeerba – Direttore di gara: Sergio Parodi – Meteo: sereno

Classifiche

BLU: 1. Rembado; 2. Baghino; 3. Ferrando (tutti su Gas Gas). VERDE: 1. Raffaele (Gas Gas); 2. Lazzaroni (Beta); 3. Ferrando (Gas Gas); 4. Ansaloni (Beta); 5. Sciri (Gas Gas); 6. Scicolone (Beta); 7. Battistini (Gas Gas); 8. Balducchi (Beta); 9. Restieri (Gas Gas); 10. Perotto (Beta); 11. De Luca (Gas Gas); 12. Martini (Gas Gas). GIALLO: 1. Pesce (Beta); 2. Levrini (Sherco); 3. Molinaro (Beta); 4. Cominotto (Gas Gas); 5. Rivera (Beta); 6. Maggi (Beta); 7. Arata (Beta); 8. Battistini (Beta); 9. Castellotti (Beta); 10. Porcu (Gas Gas). BIANCO: 1. Brutto (Scorpa). NERO: 1. Balbo; 2. Repetto; 3. Castagnola (tutti su Beta). JUNIORES: 1. Ricci; 2. DeLucchi; 3. Parodi; 4. Ghiglione; 5. Castagnola; 6. Ansaloni; 7. Grattarola (Gas Gas); 8. Moretto (Gas Gas); 9. Bottini; 10. Botta (Gas Gas) (tutti gli altri su Beta). TESSERE SPORT: 1. Donaggio (Gas Gas); 2. Lancillo (Montesa); 3. Malatesta (Beta); 4. Maggio (Gas Gas); 5. Guidotti (Beta); 6. Piccardo (Gas Gas); 7. Regoli (Beta); 8. Giannotti (Gas Gas); 9. Ventura (Gas Gas); 10. Passano (Beta); 11. Bo (Beta); 12. Filetti (Beta); 13. Marrè (Beta).

Sarno (SA) 3 luglio

Trofeo Centro Sud, quarta prova – Organizzatore: M.C. Ufo Frascati – Direttore di gara: Federico Capogna – Meteo: sole

Classifiche

S1 GARA 1: 1. Vladimiro; 2. Di Cicco; 3. Ciaglia; 4. Salmaso; 5. Cardinale; 6. Cafiero; 7. Gorini. GARA 2: 1. Vladimiro; 2. Di Cicco; 3. Ciaglia; 4. Cardinale; 5. Gorini; 6. Cafiero. S3 GARA 1: 1. Gizzi; 2. Rienzi; 3. Casamassima; 4. Di Fuccia; 5. Pizziconi; 6. Aliberti; 7. De Luca; 8. Scaramella; 9. Altobelli; 10. Parronchi. GARA 2: 1. Gente; 2. Rienzi; 3. Di Fuccia; 4. Gizzi; 5. Pizziconi; 6. Casamassima; 7. De Luca; 8. Scaramella; 9. Aliberti; 10. Parronchi; 11. Altobelli. S4 GARA 1: 1. Fulgini; 2. Suriano; 3. Matarazzo; 4. Clair; 5. Panetta; 6. Marseglia; 7. Bertini; 8. Bacaloni; 9. Vavini; 10. Pacchiarotti; 11. Bastianini; 12. Mattei; 13. Denegri. GARA 2: 1. Fulgini; 2. Suriano; 3. Matarazzo; 4. Clair; 5. Marseglia; 6. Denegri; 7. Panetta; 8. Bertini; 9. Vavini; 10. Bacaloni; 11. Pacchiarotti; 12. Bastianini; 13. Mattei. S5 GARA 1: 1. Ciavatta D. ; 2. Ciavatta M.; 3. Attardo; 4. Maccariello; 5. Troyli; 6. Scafoni; 7. Lancia; 8. Festuccia; 9. Fasolilli; 10. Taverna; 11. Tamantini; 12. Di Mattia; 13. Festuccia. GARA 2: 1. Ciavatta D.; 2. Attardo; 3. Ciavatta M.; 4. Maccariello; 5. Scafoni; 6. Lancia; 7. Troyli; 8. Tamantini; 9. Fasolilli; 10. Festuccia; 11. Taverna; 12. Festuccia; 13. Di Mattia. S6 GARA 1: 1. Esposito; 2. Bastari; 3. Giovannone; 4. Fabrizi; 5. Saleme. GARA 2: 1. Esposito; 2. Bastari; 3. Giovannone; 4. Fabrizi; 5. Salemme.

Sicilia

Triscina (TP) 3 luglio

Campionato siciliano supermotard, terza e quarta prova – Organizzatore: M.C. Dream Team – Direttore di gara: Dario Mangiameli – Meteo: sereno

Classifiche

S1 GARA 1: 1. Pirri; 2. Vallone; 3. Casamento; 4. Lo Presti; 5. Amico; 6. Giammarres; 7. Calandra. GARA 2: 1. Pirri; 2. Vallone; 3. Casamento; 4. Lo Presti; 5. Calandra; 6. Giammarres. GARA 3: 1. Pirri; 2. Vallone; 3. Lo Presti; 4. Casamento; 5. Giammarres. FINALE: 1. Pirri; 2. Vallone; 3. Lo Presti; 4. Casamento; 5. Giammaresi; 6. Calandra; 7. Amico. motosprint

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Prova novità Moto Guzzi Norge 1200 GT 8V

Il motore non è molto potente ma ha un’erogazione fluida. Ama le curve ad ampio raggio

S

eSto Fiorentino (Fi) - Sembra identica al modello che è appena andato in pensione ma non lo è. La Norge, infatti, è cambiata, per tenere il passo delle concorrenza: il design, gradevole perché proporzionato, non è stato stravolto, mentre ben diverso è il discorso sul piano tecnico: gli ingegneri italiani, infatti, hanno lavorato su tutti i fronti, con lo scopo di migliorare la guidabilità ed il divertimento. Anche per questi motivi, è stato adottato il nuovo motore con quattro valvole per cilindro, decisamente più brillante della vecchia unità con due valvole per cilindro. La Norge non è certo una moto piccola ma una volta saliti in sella si rimane un po’ disorientati dalla strana posizione di guida, fin troppo compatta: a causa della seduta bassa e quindi abbastanza vicina alle pedane, ci si trova leggermente infossati, tanto che i più alti faticheranno ad infilare le ginocchia nelle svasature del serbatoio ed alla lunga accuseranno qualche indolenzimento. Il vantaggio di questa sistemazione è che i normo dotati non avranno problemi a poggiare entrambi i piedi a terra, anche se non potranno caricare più di tanto l’avantreno. Infatti, un po’ per il motore ingombrante, un po’ per il voluminoso serbatoio, la possibilità di avanzare sulla sella è limitata. Nelle manovre da fermo il peso si fa sentire; D’altronde stiamo parlando di una moto da ben 257 kg a secco. In movimento, però, la situazione migliora notevolmente, perché la Norge mette in mostra un invidiabile equilibrio ciclistico e trasmette un ottimo feeling. In città, non certo l’ambiente naturale di questa gran turismo, si soffre un po’: i chili di troppo, la posizione di guida e le dimensioni extra large non sono certo quello che serve per muoversi agevolmente nel traffico o nelle strette vie dei centri storici. I percorsi medio veloci sono sicuramente più adatti alla Norge: grazie ad un avantreno solido e sincero, la manovra d’inserimento in curva avviene in maniera naturale; le sospensioni hanno una taratura tendenzialmente morbida e lavorano bene, perché riescono a filtrare qualsiasi tipo di asperità. La Norge, quindi, si guida bene, a patto di motosprint

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Granturismo

di Davide Calzolari

accettare i suoi tempi di reazione: Tradotto, vuol dire che questa Moto Guzzi non esegue velocemente gli ordini, anche se, una volta iniziata la manovra, questa viene portata brillantemente a termine. Solo nelle curve strette e lente lo sterzo tende a puntare troppo verso la corda della curva, costringendo il pilota a mantenere il motore sempre in tiro per risolvere il problema. Nei tratti veloci, anche se capita di esagerare, la sincerità della ciclistica permette di recuperare facilmente la traiettoria ideale. Nei cambi di direzione affrontati in maniera sportiva bisogna agire con decisione sui comandi per ottenere l’effetto desiderato ed alla lunga il “gioco” si rivela stancante. Inoltre le pedane basse strusciano abbastanza presto sull’asfalto e le tarature della forcella e dell’ammortizzatore, pensate per un utilizzo turistico, innescano fastidiosi ondeggiamenti. Un vero peccato, perché la ciclistica potrebbe sopportare ben altro. Va anche detto che una moto del genere non è stata di certo pensata per aggredire curvoni e tornanti, dove comunque, come detto, non se la cava male, adeguandosi ai suoi tempi. La situazione, in ogni caso, può essere migliorata aumentando il precarico molla dell’ammortizzatore: così facendo si incrementa molto la stabilità del retrotreno, guadagnando luce a terra.

Vaassecondata La Norge 1200 gT 8V ha uN oTTimo equiLibrio cicLisTico, aNche se, per NoN peNaLizzare iL comforT, Le sospeNsioNi haNNo TaraTure Troppo morbide. per quesTo moTiVo NoN coNVieNe effeTTuare Le maNoVre coN forza. per diVerTirsi, è megLio “disegNare” TraieTTorie roToNde.

aTi daTi dichiar

20 euro f. c. Prezzo 15.2 CV (75 kW) Potenza 1072000 giri/’ a Nm) ,6 kgm (10’ 4 Coppia 105 i/ ir a 500 g o 257 kg Peso a secc o, grigio, nero Colori bianc

iL MoDo migliore per guidare la Norge è farla scorrere dolcemente in curva; disegnando traiettorie rotonde; così facendo ci si ritrova trasportati a destinazione senza nemmeno rendersene conto. Il comfort è elevato, si viaggia sempre ben protetti dall’aria a qualsiasi velocità e la possibilità di variare l’altezza del cupolino consente anche ai più alti di trovarsi adeguatamente protetti. Da segnalare, inoltre, l’ottima sistemazione per il passeggero, che ha a disposizione una generosa porzione di sella e due ampie maniglie per aggrapparsi. Tra i pregi, va senza dubbio menzionato il motore. Rispetto al vecchio bicilindrico due valvole, la potenza è aumentata, l’erogazione è più fluida e corposa e la risposta al gas particolarmente pronta ma mai sgarbata. A

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motosprint

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Prova novità Moto Guzzi Norge 1200 GT 8V identikit 3000 giri/’ la spinta è già sostanziosa e non cala fino a 7500 giri/’. Le vibrazioni sono sempre presenti ma non fastidiose. In accelerazione, farsi aiutare dal generosissimo tiro del motore è un vero piacere. Grazie alla buone doti di coppia ai medi regimi, infatti, in qualsiasi condizione e con qualsiasi marcia, basta aprire leggermente l’acceleratore per aumentare la velocità. Il cambio ci è piaciuto molto, perché caratterizzato da innesti morbidi e precisi e da una spaziatura azzeccata tra i vari rapporti: le prime quattro marce sono sufficientemente ravvicinate, mentre la quinta e la sesta sono un po’ più lunghe per consentire di viaggiare mantenendo il motore a regimi medio-bassi, riducendo vibrazioni e consumi. Promossa anche la frizione, morbida da azionare e caratterizzata da una buona costanza di rendimento. L’impianto frenante garantisce tanta modulabilità ed una potenza adeguata a fermare la moto nelle frenate di emergenza, durante le quali bisogna ricordarsi di agire con decisione sui comandi, lasciando all’ABS il compito di fare il resto. Il sistema anti bloccaggio dei pneumatici della Norge ha una taratura turistica, pertanto entra in funzione con una certa frequenza, quando il fondo è scivoloso e/o sconnesso.

LA TECNICA

PMotore

un’altra musica col motore 4V

La struttura abbraccia il motore, che svolge una importante funzione di irrigidimento: è collegato al telaio tramite supporti semi-rigidi, progettati per assorbire una larga parte delle vibrazioni. La forcella, di tipo tradizionale, ha steli da 45 millimetri di diametro ed è regolabile nel precarico molla e nell’idraulica. Al posteriore c’è un forcellone monobraccio in alluminio collegato ad un ammortizzatore completamente regolabile tramite leveraggi. L’impianto frenante anteriore è composto da due dischi in acciaio da 320 millimetri di diametro, due pinze a quattro pistoncini contrapposti azionate da una pompa freno assiale. Al retrotreno c’è un disco da 282 millimetri di diametro, abbinato ad una pinza flottante a due pistoncini paralleli. L’ABS è di serie. La componentistica non ha nulla da invidiare a quelle delle migliori gran turismo. I blocchetti elettrici sono funzionali e ben fatti e si può regolare la distanza delle leve dalle manopole. Purtroppo il filo dell’impianto di riscaldamento delle manopole è posizionato bene in vista. Non è certo un bel vedere.

crescono potenza e guidabilità LA NORGE 1200 GT 8V, come dice il nome stesso, monta il nuovo propulsore con quattro valvole per cilindro, opportunamente modificato per incrementare la regolarità e la silenziosità di funzionamento e migliorare il raffreddamento. Rispetto al vecchio bicilindrico con due valvole per cilindro, le modifiche sono numerose. Ora un’inedita centralina lavora con due sonde lambda, per ottimizzare la combustione, monitorando le emissioni inquinanti. Gli iniettori sono montati sui collettori, molto vicini ai condotti di aspirazione. La mappatura della centralina è stata modificata, cercando di ampliare l’arco di utilizzo del motore. Le bielle sono più leggere, i pistoni hanno un man-

tello più corto e le fasce elastiche sono state accuratamente alleggerite. Interventi anche all’impianto di lubrificazione: il radiatore dell’olio è posizionato nel puntale ed abbinato ad una elettroventola. La nuova pompa dell’olio garantisce una maggiore portata ed anche i passaggi del lubrificante sono stati modificati. La trasmissione finale è a cardano e sfrutta il sistema denominato CA.R.C. (cardano reattivo compatto), soluzione che garantisce un rendimento paragonabile alle trasmissioni convenzionali a catena, che però hanno bisogno di una maggiore manutenzione. Il cambio è a sei marce, la frizione monodisco. IL TELAIO è a traliccio in tubi d’acciaio.

ANChE pEr mErITo dEL pLExIgLAss dEL CupoLINo rEgoLAbILE ELETTrICAmENTE, LA proTEzIoNE AErodINAmICA è buoNA. LA posIzIoNE dI guIdA NoN è AdATTA AI pIù ALTI, pErChé IL pIANo dI sEduTA è moLTo vICINo ALLE pEdANE.

Bicilindrico a V di 90°, 4T, raffreddato ad aria ed olio. Alesaggio e corsa: 95 x 81,2 mm. Cilindrata: 1151 cm3. Rapporto di compressione: 11:1. Distribuzione monoalbero a camma rialzata, 4 valvole per cilindro. Alimentazione ad iniezione elettronica. Accensione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.

PtrasMissione

Primaria ad ingranaggi, finale a cardano. Frizione monodisco. Cambio a 6 marce.

Pciclistica

Telaio in tubi d’acciaio. Sospensioni: anteriore forcella pluriregolabile a steli rovesciati da 45 mm Ø, corsa ruota 170 mm; posteriore progressiva con un ammortizzatore pluriregolabile, corsa ruota 155 mm. Freni con ABS: anteriore 2 dischi da 320 mm Ø, pinze a 4 pistoncini contrapposti; posteriore a disco da 282 mm Ø, pinza flottante a 2 pistoncini. Pneumatici: anteriore 120/70 - ZR17”; posteriore 180/55 - ZR 17”.

PdiMensioni

Interasse: n.d.; lunghezza: 2195 mm; larghezza: 870 mm; altezza: 1125 mm. Altezza sella: 810 mm. Capacità del serbatoio carburante: 23 litri (riserva: 4 litri).

ole in pocHe par

CI PIACE Design del motore Erogazione listico Equilibrio cic E NON CI PIAC e ss a b e n a Ped Finiture rbide ni troppo mo o si n e Sosp

sopra: il nuovo radiatore dell’olio, la trasMissione finale a cardano (ca.r.c.) e l’iMpianto frenante anteriore con aBs. a destra: la struMentazione old style, coMposta da Ben tre eleMenti analogici ed un display digitale, la particolare conforMazione del silenziatore di scarico ed i due grossi Maniglioni per il passeggero. motosprint

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Prova novità Kymco MyRoad 700 di Dario Ballardini - foto Digital Photo Studio

il gigante Un’astronave a 2 ruote: grande, grosso, pesante e potentissimo. Bisogna prendere confidenza ma su un percorso guidato riserva belle sorprese

I ATI DATI DICHIAR

euro f.c. Prezzo 7999 ) CV (43,3 kW ’ Potenza 5a8,8 i/ ir g 0 725 Nm) 9 kgm (62,7 Coppia 6,3 ’ i/ ir g a 6000 o 281 kg Peso a secc argento cite, bianco, a tr n a ri lo o C motosprint

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purIstI storcono il naso di fronte ai minotauri, metà scooter e metà moto, ma le mezze misure piacciono a un pubblico che ama alternare diporto e giretti a lungo raggio, e poi l’avvento di maxi scooter di cilindrata elevata e moto con la trasmissione automatica (Honda DN-01, Aprilia Mana) ha sfumato i confini delle categorie. È così che nasce il MyRoad 700, espressione estrema di una mediazione: il più grosso, il più pesante e uno dei più veloci, quasi 170 all’ora effettivi e 298 chili col pieno. Ma pur sempre scooter. La Kymco lo ha sviluppato per tre anni prima di lanciarlo: arriverà a settembre, con un prezzo estremamente competitivo e tre anni di garanzia. È un veicolo dalle caratteristiche particolari ma molto appagante una volta che lo si è capito. Se lo si vuole guidare bisogna dimenticare di essere su uno scooter perché non dà confidenza, non permette di sbilanciarsi né invita a soluzioni di forza. È solido e inaspettatamente a suo agio nelle inver-

sioni di inclinazione, quello sì, ma è anche lungo e pesante; in città e nello stretto non è una passeggiata. Eppure come sorprende al primo contatto, il MyRoad sorprende per quanto la situazione si ribalta quando la confidenza si è acquisita. Non diventerà mai una bicicletta anche se è costruito dallo stesso produttore dell’Agility, però si impara a sfruttarne le doti, che sono parecchie, e a tenerlo in pugno giocando col suo equilibrio, che è notevole. In sella la sensazione è di una solidità di livello superiore, di un incedere solenne. Però il MyRoad si apprezza molto di più quando si scopre come sfruttarlo tra le curve, godendo di una stabilità in traiettoria che ha ben pochi eguali, e nessuno nel mondo dello scooter. Il Kymco 700 ha il peso basso e sorprende per la rapidità e lo sforzo relativamente modesto con cui si lascia inserire in curva; nel bel mezzo della piega è rassicurante per via dell’avantreno solido e preciso. È

lungo, per cui bisogna restare piegati parecchio tempo per finire le curve, e va portato con decisione perché il peso lo rende abbastanza fisico, ma è appagante. Meglio, comunque, sui percorsi scorrevoli, magari anche tortuosi ma dove sia possibile lasciarlo correre. Aumentando man mano il ritmo si arriva al momento di indurire le sospensioni, perché oltre un certo limite cominciano a muoversi, e allora fa comodo il sistema a pulsante che agisce sia sugli ammortizzatori, sia su uno dei due steli della forcella. Anche nella posizione più morbida però le sospensioni sono solo relativamente confortevoli: discrete ma dure sulle asperità più marcate. D’altronde questo fa comodo a bassa velocità o in città, nei tira e molla, perché contiene moltissimo la tendenza a beccheggiare che con il peso elevato si tradurrebbe in qualche difficoltà. Da notare che la stabilità è buona tra le curve e anche sul dritto fino ad una certa

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Prova novità Kymco MyRoad 700 OLE IN POCHE PAR

andatura; sopra i 150 km/h lo scooter comincia a muoversi. Resta assolutamente controllabile e non ci sono problemi, però la sensazione non è più di quella solidità che prima, a bassa velocità, aveva stupito. Siamo comunque ad andature molto superiori a quelle consentite dal Codice. E se si resta nei limiti, con il MyRoad è un bel viaggiare: abitabilità tanta, posizione di guida confortevole, leggermente seduta e con le braccia semiflesse, forse un filo troppo; tunnel largo e alto, sella imperiale per conducente e passeggero, buona protezione nonostante il parabrezza non sia larghissimo. Anche con il passeggero si guida bene e la conduzione non cambia in maniera significativa. Nello scooter delle sorprese sorprendono anche i freni. Il feeling non è granché perché la risposta al comando è legnosa e le leve stesse hanno una sagomatura poco ergonomica, l’impressione non è di una decelerazione eccezionale, invece la prova di frenata dimostra il contrario: meno di 13,5

CI PIACE Motore Comfort misto Stabilità nel E NON CI PIAC to va Peso ele scarsa ggevolezza e n a M ida u g Posizione di

metri per fermarsi da 60 km/h e meno di 38 dai 100 sono spazi d’arresto eccellenti, da considerare addirittura fenomenali per una massa del genere. Le leve vanno tirate senza complimenti, tanto più che l’ABS – efficace – mette al riparo da errori, ma i risultati sono ottimi. Anche il motore sorprende ma forse molto merito è del variatore. È capace di spingere il MyRoad a quasi 170 all’ora e le prestazioni in accelerazione sono a livelli di vertice, tra gli scooter solo il Gilera GP – che è un 839 cm3 – fa di più, ma non ci si sente mai strappati via, incollati alla sella. L’impressione è che volendo si potrebbe ottenere ancora di più. Ma il variatore lavora per

SOttO LA SELLA LO SPAzIO PER duE CASCHI INtEgRALI, SuL bLOCCHEttO COmANdI dI dEStRA IL PuLSANtE PER REgOLARE ELEttRONICAmENtE LA tARAtuRA dELLE SOSPENSIONI, E NEL CRuSCOttO uN PO’ AffOLLAtO, INfORmAzIONI IN AbbONdANzA: IL myROAd 700 è uNO SCOOtER CHE NON SI fA mANCARE NIENtE.

rendere buono il gigante e se si rovescia il gas tiene il motore a 5000 giri quando la linea rossa è a 8000, al massimo si arriva a 5500 se si riapre il gas di spinta. La salita è regolarissima e costante fino all’apertura completa del variatore, attorno ai 100 km/h, dove a quel punto viene fuori il resto della spinta, bello vigoroso. Insomma la salita è costante e senza sbalzi, pulita, accompagnata da un rombo basso e non troppo entusiasmante. Bene anche in basso dove si mantengono le stesse caratteristiche; è solo ad andature pedonali che viene fuori l’attacco poco pulito della frizione: strappa, e con questi pesi e il passo lungo del motore a bassa velocità, complica un po’ la vita, soprattutto nelle manovre: può essere utile aiutarsi tenendo il motore in tiro e usando il freno. Del resto le manovre non sono il punto forte del MyRoad, tanto più che è larghino: si arriva a terra giusti coi piedi ma sono faticose, se ci fosse la marcia indietro non sarebbe spiacevole. Ma mica è fatto per le gimkane...

la tecnica

Un po’ scooter e Un po’ moto

8 valvole, 2 contralberi e variatore Quando uno scooter si avvicina a una moto ci sono alcune scelte tecniche imprescindibili e una di queste è il motore fisso nel telaio, che garantisce pesi più centrati e maggior rigidità. Qui il propulsore è costruito dalla Kymco stessa, e si tratta di un bicilindrico orizzontale a otto valvole, con distribuzione bialbero, due contralberi di equilibratura e l’alimentazione a iniezione, il raffreddamento a liquido e la lubrificazione a carter umido con radiatore dell’olio. Nulla di mai visto, tranne il fatto che la cilindrata è una del-

le più alte: 699,5 cm3, solo il Gilera GP 800 va oltre. Alla fine però quello che stupisce di più è la trasmissione, per il fatto che più convenzionale non potrebbe essere, nononostante le potenze in gioco: lo schema è lo stesso dei cinquantini, variatore a 8 rulli sull’albero motore, cinghia dentata – piuttosto corta – e frizione centrifuga sull’asse posteriore, con riduzione a ingranaggi. Tutto è giocato sulla qualità dei materiali, che nelle prove di affidabilità hanno dato risultati sorprendenti. La sospensione posteriore è a due ammortizzatori e la forcella a steli convenzionali, ma un sistema elettronico permette di regolare il precarico davanti e dietro su tre posizioni tramite un pulsante al manubrio. L’impianto frenante è costituito da tre dischi, con pinze Kymco e dispositivo ABS della Bosch. Pneumatici, manco a dirlo, larghissimi: 120/70 R15 anteriore e 160/60 R14 posteriore. Come costume Kymco l’equipaggiamento è abbondantissimo, spiccano le leve regolabili e le pedane passeggero che si aprono senza bisogno di abbassarsi, con un comando a leva nel controscudo. E poi triplo faro anteriore con potenti lampade H4, freno di parcheggio e cassetti in abbondanza: uno nel controscudo, uno davanti alla sella e il vano principale che può contenere due caschi integrali.

identikit PMotore

Bicilindrico orizzontale, 4T, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 76,9 x 75,3 mm. Cilindrata 699,5 cm3. Compressione 10,5:1. Distribuzione DOHC, 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Accensione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.

PtrasMissione

Primaria a cinghia con variatore, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga.

Pciclistica

Telaio a doppia culla sovrapposta in tubi d’acciaio e piastre stampate. Sospensioni con regolazione elettronica del precarico: anteriore forcella teleidraulica con steli 41 mm Ø, corsa 108 mm; posteriore con gruppo trasmissione e braccio ausiliario oscillanti, due ammortizzatori, corsa ruota 96 mm. Freni: anteriore 2 dischi 280 mm Ø con pinze a due pistoncini; posteriore a disco 240 mm Ø, pinza a due pistoncini. Pneumatici: anteriore 120/70 R15”; posteriore 160/60 R14”.

PdiMensioni

Interasse 1623 mm; lunghezza 2309 mm; larghezza 824 mm; altezza 1487 mm. Serbatoio carburante 15,2 litri.

silhouette Maestosa per il Maxi kyMco, che all’anteriore sfoggia addirittura un triplo faro, con potenti laMpade h4. sono a filo sia il gruppo ottico anteriore che il posteriore. l’iMpianto frenante Monta pinze kyMco e aBs Bosch.

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la pista di suzuka è stata teatro di epici duelli. Ora che è stata rinnovata, ritroverà la motoGp?

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INMOTO SETTEMBRE 2011 Euro 4,00 (ITALY ONLY)

POKER DI NAKED Honda Hornet Kawasaki Z750 Suzuki GSR 750 Yamaha FZ8 PROVE Ducati Monster Evo KTM 990 Dakar

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2012 Le nuove Enduro

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SONO già passati nove anni da quando il circuito di Suzuka non ospita più la MotoGP. La ragione, non c’è bisogno di dirlo, è l’incidente fatale occorso a Daijiro Kato. Tutti ricordano ciò che è successo quel pomeriggio. Tutta la famiglia della MotoGP ha assistito all’incidente, tutti abbiamo sofferto per quella tragedia. Ma nel fine settimana si era verificato anche un altro incidente: durante le prove libere di venerdì Marco Melandri era caduto e si era fratturato la gamba destra. Anche Alex Barros era caduto. A lui era toccato durante il warm-up la mattina della gara e si era lesionato il legamento del ginocchio sinistro. Il luogo in cui è accaduto l’incidente di Daijiro era l’uscita della curva 130R che porta alla chicane chiamata Casio Triangle. La caduta di Marco si era verificata alla curva 200R subito dopo il tornante, comunemente conosciuta in giapponese come Macchan, tristemente famosa per la sua pericolosità. Nonostante la Macchan sia una curva da affrontare a gas aperto, non vi era sufficiente area di fuga di sicurezza e non si poteva

Il bello comincia adesso.

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di Akira Nishimura

Dopo la morte Di Kato il monDiale si è trasferito a motegi. la formula 1 è invece rimasta e molto è cambiato. pista e strutture sono state moDificate e potrebbero tonare aD ospitare la motogp.

nemmeno cambiarne la configurazione a causa dello stretto layout della pista. Per quanto riguarda l’incidente di Daijiro, in effetti non ebbe nulla a che fare con il layout del tracciato perché perse il controllo del suo mezzo all’uscita della 130R e virò verso la zona di fuga, poi colpì con violenza con il corpo il muro coperto da pile di pneumatici. Se il muro fosse stato rivestito di air fence Kato avrebbe forse potuto procurarsi solo delle fratture e sfuggire a quella fatale tragedia. Tuttavia, dopo quella serie di incidenti i piloti sono diventati riluttanti a correre su questa pista e di conseguenza il Gran Premio del Giappone è stato spostato, dal 2004, al Twin Ring Motegi. A causa di questi incidenti il tracciato di Suzuka è stato rinnovato, ma di questo in Europa non si sa molto. Dopo l’incidente di Daijiro Kato, la chicane Casio Triangle è stata modificata; è stata, poi, aggiunta una nuova variante all’uscita del tornante per ridurre la velocità di entrata alla curva Macchan. Ora il circuito di Suzuka ospita solo una gara motociclistica internazionale, la famosa 8 Ore di Suzuka, oltre, naturalmente, alle gare del campionato nazionale giapponese che si svolgono qui due volte l’anno. Per quanto riguarda invece le quattro ruote, il circuito di Suzuka ospita, ogni anno, il Gran Premio del Giappone di Fomula 1. In seguito alle richieste della FIA, l’edificio che ospita i box è stato ricostruito, il paddock allargato, ed è stata rimessa a nuovo anche la zona riservata agli spettatori. Tutti questi interventi hanno reso, di conseguenza, l’intera struttura di Suzuka molto più sicura e comoda di quanto non fosse in passato. Con le carte in regola per candidarsi a ospitare una gara di MotoGP. Forse è arrivato il momento di pensarci seriamente. Il circuito di Suzuka è stato testimone di molte gare leggendarie nella sua storia. Molti appassionati le ricordano bene. Kevin Schwantz e Wayne Rainey vi si sono confrontati in una battaglia feroce nel 1989. Doohan, Rainey, Schwantz, Kocinski hanno lottato per tutta la gara nel 1991 nello spazio di 30 secondi. Ed era il 1993 quando Norick Abe ha combattuto l’impressionante battaglia con Doohan e Schwantz. Tutto questo si svolgeva in aprile, quando come testimoni di queste entusiasmanti battaglie c’erano anche i ciliegi in fiore. Lo spettacolo della dura competizione fra i piloti nello scenario della fioritura dei ciliegi è un’esperienza da sogno. Una fiaba. E questa è la suprema bellezza di cui possiamo andare fieri.

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qui giappone

la suprema bellezza di un ricordo

PROVE, TECNICA, SPORT, TURISMO. IN MOTO. La rivista per chi vive la moto, fatta da chi ama la moto allo stesso modo di chi la legge. Vivi la tua passione insieme a noi.

È IN EDICOLA IL NUMERO DI SETTEMBRE

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SCOOTER MANIA


Attualità a cura di Dario Ballardini

telaio in alluminio, il motore è laverda proSegue l’avventura della Breganze SF 750, la moto presentata da un gruppetto di imprenditori-appassionati al Salone di Milano, prototipo di una piccola serie destinata ai nostalgici della Laverda: non a caso le forme richiamano fortemente la SFC, quella che fu la più sportiva delle moto vicentine. Il marchio è di proprietà del Gruppo Piaggio, per cui è stato usato il nome della città in cui la fabbrica aveva sede; Laverda, comunque, sono i motori, sviluppati a partire dagli ultimi bicilindrici prodotti dell’azienda, acquistati da Giuliano Cogo dopo il fallimento. C’è materiale per assemblarne 300, una cinquantina sono già pronti. Rispetto all’EICMA la SF 750 è molto cambiata: la nuova versione (nella foto) è stata presentata a Pove del Grappa in occasione del Motoraduno Internazionale Laverda e a parte il motore e l’impostazione generale, non è rimasto granché del primo modello. Il telaio a traliccio in acciaio al cromo-molibdeno ha lasciato il posto a uno in tubi di alluminio di maggior diametro (si è passati da 28 a 30 mm), differente soprattutto nella zona sotto la parte posteriore del serbatoio; è nuovo anche il forcellone i cui bracci sono passati da 42 a 46 mm Ø, per questioni più motosprint

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estetiche che funzionali. E poi è arrivata una forcella Öhlins pluriregolabile con i piedini ricavati dal pieno, i due ammortizzatori sono rimasti Öhlins ma si è passati al modello pluriregolabile e l’impianto frenante è diventato tutto Brembo. La carrozzeria non è più in vetroresina ma in Kevlar, sono stati rivisti i compo-

nenti fresati, come le pedane, ed è nuovo pure lo scarico. Per fine settembre è attesa l’omologazione, all’EICMA la presentazione della SF 750 definitiva. Per commercializzarla è stata costituita una società, la Orange Factory. Il prezzo è ancora da definire ma dovrebbe essere dell’ordine di 30.000 euro.

PerIcolo moto Secondo un’analisi dell’Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica, basata su dati della Commissione Europea Sicurezza dei Trasporti, a partire dal 2001 l’Italia fa registrare una riduzione del numero di morti sulle strade in linea con la media europea, pari al 44,4%. Rispetto alla media europea di 62 morti per milione di abitanti però il dato italiano è negativo, con 66 morti per milione. Le regioni più pericolose risultano essere Emilia Romagna (96,6 morti per milione) e Friuli Venezia Giulia (94,9 morti per milione). Resta allarmante il dato relativo alla sicurezza dei motociclisti in Italia: la percentuale di incidenti che li riguardano (26,6%) è la più alta in Europa.

FatevI regalare un teSt In pISta con la ecrp La eCRP, la moto elettrica vincitrice del titolo europeo e vice campione del mondo 2010 della specialità, è entrata a far parte del cofanetto regalo “Motori Accesi” di Smartbox. Acquistando il cofanetto sarà possibile prenotare un test in pista con la moto modenese. Ciascun cofanetto tematico contiene una guida con una selezione fino a 435 attività di ogni tipo, dalle sfide avventurose alle escursioni, ai soggiorni in dimore eleganti; chi lo riceve in regalo può scegliere l’attività o il soggiorno e prenotare direttamente presso la struttura, presentando poi all’arrivo l’assegno regalo in dotazione nella Smartbox. I Super ScontI pIaggIo, aprIlIa e Scarabeo Promozione straordinaria fino al 31 agosto per le gamme scooter Piaggio, Vespa e Scarabeo. Questi gli sconti: Piaggio Liberty 50 2T: 280 euro (prezzo finale 1790 euro f.c.); Liberty 125: 440 euro+due caschi D-Jet (prezzo finale 2090 euro); Beverly 300: 320 euro (prezzo finale 3990 euro); Vespa LX 125: 410 euro (prezzo finale 2990 euro); Scarabeo 50 Street: 320 euro (prezzo finale 1890 euro); Scarabeo 300 S: 350 euro (prezzo finale 3990 euro).

IN BREVE

Il nuovo volto della Breganze

Stephen IggenS nuovo preSIdente dI S&S motorI Dall’8 agosto Stephen K. Iggens è il nuovo presidente della S&S Cycle inc., azienda produttrice di trasformazioni e di grossi bicilindrici destinati soprattutto alle custom. In precedenza il ruolo era stato ricoperto da George B. Smith, che rimane come amministratore delegato e presidente del consiglio di direzione.

Due livree nuove per le BMW F/GS nera la 800, gialla la 650 Dal 1. settembre anche la BMW F 800 GS sarà disponibile nella stessa livrea “Triple Black” già proposta per le R 1200 GS e R 1200 GS Adventure. L’allestimento costa 170 euro e prevede: carrozzeria nera, telaio grigio granito opaco, forcellone argento opaco, forcella nera e sella nero/grigio (altezza da terra 880 mm). Sempre dal 1. settembre sarà disponibile anche la versione Sun Yellow della F 650 GS, che si distingue per la livrea giallo/nera, il telaio grigio granito opaco, il forcellone argento opaco, la forcella nera, il parafango anteriore maggiorato e il parabrezza touring. L’allestimento Sun Yellow costa 270 euro. È anche stato modificato il pacchetto Touring per la F 800 ST che dal 1. agosto comprende l’ABS e costa 970 euro: rispetto all’acquisto separato dell’ABS c’è un risparmio di 330 euro.

Ecco i duE nuovi allEstimEnti pEr lE BmW f/gs: sopra, la f 800 gs triplE Black; a fianco, la f 650 gs sun YElloW.

com’è granDe la vespa! È l’ultima geniale follia di Costantino Frontalini, direttore del Museo del Sidecar di Cingoli (MC), che i più attenti ricorderanno per la rassegna delle moto usate nel cinema. Questa è una riproduzione della Vespa gigante (in scala 2:1 ) costruita dalla Piaggio nel 1951 per promuovere quello che era destinato a diventare lo scooter più famoso del mondo. L’originale scomparve l’anno successivo, Frontalini l’ha fedelmente riprodotto; alla presentazione della sua maxi Vespa ha partecipato l’attrice Claudia Cardinale (nella foto, con Frontalini). Il “gigante” è disponibile per eventi di qualsiasi tipo.

nuovo stabilimento

Suzuki nelle Filippine Nelle Filippine il mercato moto e scooter è in continua espansione (+19,9%) e Suzuki Motor Corporation ha deciso di costruirvi un nuovo impianto di produzione, a Canlubang (45 km a sud di Manila), che entrerà in funzione a giugno 2012. Osamu Suzuki, presidente e amministratore delegato del Gruppo giapponese, ha inaugurato il cantiere insieme al ministro del’industria Gregory Domingo e al governatore della regione, Jeorge Ejercito Estregan. Nella fabbrica verranno costruiti motocicli da 110 a 150 cm3; la capacità di produzione sarà di 200.000 veicoli all’anno.

direttore

FaBio GervaSo alla Suzuki l’iNgegNer Fabio Enrico Gervaso ha assunto la carica di direttore commerciale Divisione Motocicli di Suzuki Italia; risponderà al vice presidente, Nobuo Fuji. Entrato a far parte della struttura dell’importatore italiano dal 18 luglio, Gervaso si è laureato in ingegneria civile alla Loyola Marymount University di Los Angeles. In passato è stato brand manager di Cagiva e Husqvarna e direttore di BMW Motorrad Italia.

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Motolandia donne e motori

Manifestazioni, viaggi e turismo

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coMe evadere dall’ingorgo QUALCOSA dev’essere successo per forza, là davanti, non è mica normale andare a passo d’uomo su questa strada e a quest’ora. Eppure è così che andiamo, e qui nella macchina ci si annoia a morte. Nelle retrovie, poi, c’è uno strano silenzio. Il piccolo evidentemente dorme, visto che non si sta producendo nella sua solita composizione di pernacchie, mentre la sorella maggiore guarda fuori con aria assorta e incredibilmente tace. E così anche io mi perdo nei miei pensieri, e in realtà più che perdermi mi areno su un’unica domanda ovvero: ma perché diavolo stiamo andando così piano, a quest’ora, su questa strada? “Mamma, facciamo un gioco?”. Finalmente Cecilia mi strappa al monopensiero e mi riporta al suo personalissimo livello, cosa che certe volte può rivelarsi un complicatissimo percorso senza uscita nella fantasia più sfrenata. Ma certo amore che gioco vuoi fare? Cantiamo? Contiamo? Giochiamo alle parole amiche? Gara di pernacchie? “No, non mi va. Facciamo invece che siamo su un camper. E che stiamo andando da qualche parte, magari a cercare un bel posticino dove fermarci”. Un camper? Ma da dove ti è venuta questa cosa del camper? “Non lo so, mi piacciono i camper”. E certo che ti piacciono i camper, se non ti piacciono a 5 anni quand’è che ti devono piacere? Sono delle piccole case con dentro tutto, puoi mangiare la pastasciutta mentre il papà guida, se durante il viaggio ti vien sonno puoi dormire a letto invece che sul seggiolino, beh, come si fa a non adorare i camper? “Mamma, che ne dici di fermarci in questa bella spiaggetta? Potremmo tirare fuori i tavolini e mangiarci un Krabby Patty (la comprensione di cosa sia un Krabby Patty è riservata ai possessori di figli sotto i 7 anni, pardòn) ascoltando Caparezza”. Ok, siamo in ballo, e allora balliamo. Va bene, tesoro, io direi che potremmo fermarci qui con il nostro camper, tu intanto accendi Caparezza che io prendo la salsa di meduse nella dispensa. Va bene allora se ci fermiamo qui? “No mamma, sei matta? Non vedi che ci sono i dinosauri che ci inseguono?” Chi? “I dinosauri! Vogliono mangiarsi il camper! Presto mamma, accendi il razzo e parti!” Occaspita, i dinosauri no! E dove andiamo? “Di là, mamma, di là! Schiaccia il bottone rosso che così si gonfiano le ruote e poi buttati nel fiume!” Nel fiume? Ma i dinosauri nel fiume non ci sono? Credi che sia sicuro? “Sì, sì, vai di là! Apri la porta dietro che facciamo salire l’orso rosa, lui sa una strada sicura!” O porca miseria, l’orso rosa non l’avevo previsto. E da dove sale? “Ma da dietro mamma, tu però non ti fermare. Anzi accelera, accelera! E stai attenta ai formiconi rossi che ci mangiano, corri, suona, ma stai anche attenta al burrone!” Acci, pure il burrone… Ma questo camper è sicuro? “Certo mamma, è il nostro. Attenta!” Cosa? “Siamo arrivati al ristorante dei Krabby Patty, tu quanti ne vuoi?” Io due. Ma anche una camomilla, che quest’avventura mi ha spossato. E chi osa dire che i camperisti sono dei mollaccioni, gli scateno contro l’orso rosa e tutta la sua ciurma, OK? “Ok, adesso però facciamo che siamo nella torre di Raperonzolo? ‘Sto camper mi ha già rotto.” Laura Cattaneo

aspettando la motogp

DA RiMini, A RiCCionE, DA CATToLiCA A SAn MARino SARà UnA LUnGA FESTA in ATTESA DEL MonDiALE.

rECorD pEr L’EDiZionE nUmEro 25 LA RIEVOCAZIONE della Milano-Taranto un record lo ha battuto già prima del via: quest’anno sono stati 280 i partecipanti che dall’Idroscalo di Milano si sono dati battaglia lungo il percorso di 1600 km, con sei tappe concluse a Zola Predosa, Torgiano, Ferentino, Caserta, Bari e Taranto. Metà dei concorrenti che hanno partecipato alla rievocazione organizzata dal MC Veteran di San Martino in Colle (PG) con il numero 1 massimo nocent con il guzzino 65. a destra, il gruppo dei “laverdisti” all’arrivo di taranto.

erano stranieri, con larga partecipazione di olandesi, seguiti da tedeschi, svizzeri, belgi, austriaci, monegaschi, inglesi, neozelandesi, svedesi, norvegesi, australiani. C’era anche un giapponese, Hideaki Nakahara alla guida di un’inedita, per l’Italia, Honda Dream 250 del 1957. Massimo Nocent con un Guzzino 65 ha vinto la categoria Gloriose riservata alle moto che hanno parteciato alla gran fondo. Gli

domenica 21 agosto

moto... scollinando per le strade dell’alto monferrato a Predosa (aL) M.C. Madonnina dei Centauri sez. Gimmy, tel. 3401271077, 347-7072913, email v.carlevaro@ virgilio.it

sabato 20 - domenica 21 agosto

scalata 4 Valichi alpini, motoraid storico gruppo 2 a edolo (bs) M.C. 4 Valichi Alpini, tel. 0364-71592, 338-2027646, fax 036475087, www.motoclub-4va.it, email maurotamagni@alice.it

Altamarea Beach Village di Cattaolica con le ragazze che concorreranno al titolo dio Miss Motosprint, in serata invece il piazzale Colombo di Portoverde ospiterà il talk show Dedikato con ospiti i Fichi d’India. L’1 settembre alle 11.00 nel centro storico di sammarinese è in programma la Kart Parade con la presenza di alcuni piloti del Motomondiale. La Drudi Performance Gallery sarà la novità di quest’anno con la mostra delle creazioni del designer Aldo Drudi esposte in viale Ceccarini di Riccione. Info: www.motogweek.it

MIlano-taranto

PPiemonte

PLombardia

torna la MotoGWeek IL GP San Marino Riviera di Rimini si avvicina e con l’appuntamento clou del motomondiale torna “in pista” anche MotoGWeek, la kermesse di eventi e spettacoli in programma dal 31 agosto a 4 settembre tra la riviera e il Titano. Fulcro della manifestazione sarà la “Casa MotoGP” allestita nella Piazza della Libertà di San Marino, che ospiterà l’esposizione delle moto da Gran Premio e sarà punto di ritrovo per piloti, team manger, tecnici e appassionati. Tra le tante manifestazioni in programma, il 31 agosto alle 18 c’è l’appuntamento all’

Radunifino al 21 agosto

PTrentino Alto Adige

martedì 16 - domenica 21 agosto

40º motoraduno internazionale “città di rovereto” (tn) d’Eccellenza. M.C. Pippo Zanini, tel. 0464-423695, fax 0464-433835, www.mc-pippozanini.it, email motoclub. pippozanini@virgilio.it

PFriuli Venezia Giulia domenica 21 agosto

12º motoraduno interregionale a Prodolone di san Vito al tagliamento (Pn) M.C. Richinvelda, tel. 0434-85280, 0434-82805, 333-4750994, email richinvelda@infinito.it

PVeneto

domenica 21 agosto

5º motoincontro d’epoca e turismo a casale sul sile (tV) M.C. Amatori Auto Moto, tel. e fax 0422-702506, 348-6903461, email clubamatoriautomoto@motoclubfmi.it

altri vincitori sopno stati: Roberto Bortolon con Isoscooter 125 (scooter), Attilio Lucchi Slughi, Parilla (100), Giacomo Nocent, Kawasaki Z 650 (oltre 500 Sport), Alberto Nocent, Lodola (250 Storica), Volker Hofmann, Maico (250 Sport), Francesco Balosetti, Guzzi Falcone (500 Storica), Jonathan Bussoleni, Gilera (350), Rudolf Schuler, MV Agusta (350 Sport), PetriHeinz (Sidecar Storica), i coniugi Flückinger (Sidecar Sport).

PEmilia Romagna

gioVedì 18 - domenica 21 agosto

14º motoduck bikers meeting a campotto di argenta (Fe), aperto a tutti i tipi di moto. M.C. Street Diamonds Ferrara 1998,

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PUmbria

sabato 20 - domenica 21 agosto

domenica 21 agosto

motoincontro e autoraduno “motori a montesanto” (Fe) M.C. Estense, tel. 3384565409 mercoledì e venerdì ore 21:0022:30, email estense@motoclubfmi.it mostra scambio a rimini presso il Museo Nazionale del Motociclo, tel. 0541-731096, 3471844267, www.museomotociclo.it

PToscana domenica 21 agosto

7º raduno nazionale Vespa “sotto il segno dell’ariosto” a castelnuovo di garfagnana (LU) Vespa Club Garfagnana, tel. 338-5976955, 338-8781494, www. vespaclubgarfagnana. gialor2003@yahoo.it

PLazio

domenica 21 agosto

4º motoraduno memorial gino Fantauzzi a campoli appen- n i n o (Fr) M.C. Gino Fantauzzi, (F tel. 346-7828880, email ginofantauzzi@motoclubfmi.it

PMolise

sabato 20 agosto

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PMarche

domenica 21 agosto

motoraduno nazionale della Papera a recanati (mc) M.C. Franco Uncini, tel. e fax 0717574930, 347-3060089, w w w. m o t o c l u b f r a n councini.it, motoclubfrancouncini@libero.it motobenedizione al beato sante - mombaroccio partenza da Calcinelli di Saltara (PU). M.C. Dragone, tel. e fax 0721829458, 334-9935674, www.motoclubdragone. it, email info@motoclubdragone.it

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domenica 21 agosto

3º motoraduno nazionale a roccaravindola (is) valido come prova CRT. M.C. Roccaravindola, tel. 349-0669286, 349-4011463, 3453271975 - www.fmimolise.it

PBasilicata

sabato 20 - domenica 21 agosto

9º motoraduno nazionale città di senise (PZ) M.C. Vincenzo Elefante, tel. 3292220046, fax 0973-585584, email antonella. roseti@libero.it

Multimedia QUaLi sono le operazioni fondamentali per mantenere in perfetta efficienza una moto da cross o da enduro? Ce lo spiega con grande amore di praticità questo DVD firmato Mondocorse, realizzato in collaborazione con Valenti Racing. Un’ora di filmato adatto a tutti i “bricoleur”, per allungare la vita della propria moto e guidare sempre in piena sicurezza. Si va dal sostituire le pasticche freni ai dischi della frizione, dal terminale di scarico ai pneumatici, e poi catena, filtro aria, candele, olio. Anche

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sabato 20 - domenica 21 agosto

5º motoraduno “offtrack” a cinquefrondi (rc) evento nazionale di aggregazione d’Eccellenza. M.C. Offtrack, tel. e fax 0966931342, 329-3456142, www.offtrack.it, email info@offtrack.it

PSicilia

Venerdì 19 - domenica 21 agosto

26º motoraduno dei monti iblei a marina di ragusa manifestazione internazionale d’Eccellenza, e raduno nazionale Vespa Day. M.C. Ragusa Touring, tel. 339-3607719, fax 0932252694, www.motoclubragusatouring.com, email motoiblei@virgilio.it

domenica 21 agosto

2º moto tour regionale a Palagonia (ct) M.C. Palagonia, tel. 328-6035973, 320-4211218, 389-4359409, fax 095-7952471, email trinacria6565@hotmai motosprint

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l’eterna lotta tra centauri e pedoni con il gran caldo aumenta la conflittualità tra i due generi divisi da ataviche diffidenze

di Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

nel periodo di ferragosto l’incontro-scontro tra motociclistici e pedoni assume aspetti statistici inquietanti... non sempre un’inchiodata risolve il confronto senza danni reciproci.

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CARI fratelli di moto spero tanto che la settimana di ferragosto vi sia stata benigna e non abbiate dovuto lottare a sangue contro la piovra gigante o l’orso assassino, puntualmente segnalati dai tiggì di stagione. O contro i prezzi a strozzo dei concessionari di arenili pubblici o le pretese da forca dei titolari delle più sperdute baite di montagna, i quali evidentemente devono essersi montati la testa dopo aver sognato, con qualche bicchierino di grappa di troppo in corpo, che il loro alpeggio di schiacciate di vacca, disseminate in modo uniforme per tutta la proprietà, s’era trasformato grazie alla consulenza del locale consorzio di promozione turistica nella rendita vitalizia dell’impero alberghiero di Paris Hilton. Dati i tempi di stupidario universale che viviamo, purtroppo non si può mai dire cosa vi sia capitato. Anche se mi pare che questi tempi stupidi durino già da un pezzo, almeno da quando sulla bilancia pesavo anch’io quanto il mio volpino di Pomerania - poco meno di un pacco frizione completo dell’Harley Davidson - e avevo

ancora addosso i pannolini per la pupù, dove esprimevo il meglio della filosofia esistenziale senza bisogno di tanti giri di parole. Ma non è di questo che voglio recriminare, né parlarvi. Ho notato piuttosto che in agosto i pedoni diventano più idioti del solito. Anche se la cosa ha dell’incredibile, visti i già ottimi livelli di prestazione che riescono a raggiungere durante il resto dell’anno. Chissà, forse per il troppo caldo, forse per l’eccessivo affollamento dei posti vacanzieri o viceversa per lo spopolamento di quelli soliti che sono il teatro quotidiano della nostra insignificanza, o magari per lo zampino stesso di Belzebù che sale fin dagli inferi, con la scusa di star più fresco, e uscito dalle grate dei tombini li ghermisce seduta stante, a loro insaputa, proprio mentre quelli stanno attraversando la strada. Una campagna acquisti in piena regola. Fatto sta che ‘sti ciondoloni dall’incedere di zombie (i pedoni ferragostani), posseduti come nel rito Vudù dalle più maligne creature cornute dell’al di là (ma che arrivano a rompere le balle fin nell’al di qua), gira che rigira finiscono puntualmente in traiettoria al vostro mono, bi, tri o quadricilindrico, proprio dove meno te li aspetti. E seppure te li aspetti, sono loro a farti lo scherzo di apparire da un’altra parte ancora più assurda, per guadagnarsi nel più veloce tempo possibile la porta principale dell’inferno. Luogo dove comunque, è chiaro, ce li mandi lo stesso di cuore, qualunque sia l’esito del fattaccio. Che può andare dalla semplice inchiodata condita da moccoli, al mesto inventario dei cocci per strada, comprensivo di frammenti di plastiche, vetroresine, fanalerie e ossa doloranti lunghe e corte in vario assortimento. Non so se sia capitato anche a voi, ma per quanto mi riguarda resto sorpreso dal constatare con quale frequenza, specie nel periodo di ferragosto, l’incontroscontro tra pedoni e centauri assuma aspetti statistici inquietanti. Il meno che possa capitare è infatti un fesso che ti piomba a testa bassa davanti alla ruota concentrato sul display del telefonino. Ma ce ne sono di quelli che si impegnano e arrivano perfino a indovinare da quale curva cieca sbucherete prima di cominciare a giocare alla rana Froggy proprio in mezzo alla strada. La prossima volta vi racconterò qualche caso divertente. Un coraggioso atto di esorcismo bisogna pur farlo.

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a 10Hz, Stealth GPS-3 è dotato inoltre di funzionalità uniche come la SAFD (Starlane Automatic Finish line Detection). Attivando tale funzione sarà possibile entrare in circuiti sui quali non si è mai impostata la linea del traguardo e Stealth GPS-3 la inserirà automaticamente dopo il completamento del primo giro di pista senza la necessità di premere alcun tasto durante la guida. Stealth rileva tempi, intertempi, velocità GPS e, anche se trovate traffico in pista, calcola il tempo ideale che avreste realizzato sommando i migliori intertempi. STEALTH GPS-3 consente lo scarico dati direttamente sulla vostra chiavetta USB, tale soluzione ne rende possibile l’utilizzo senza la necessità di portare il computer in pista. Il software Digirace-MMX, scaricabile gratuitamente dal sito, che consente il confronto delle traiettorie di pista, riconoscerà automaticamente la vostra chiavetta USB e le sessioni scaricate. Stealth GPS-3 è ampliabile con il modulo di espansione CAN-BUS opzionale che consente l’acquisizione da sensori esterni (es. acceleratore, marcia, RPM, ecc.), trasformando così il vostro cronometro in un vero e proprio sistema di acquisizione dati. Il ricevitore e l’antenna GPS sono integrati nel corpo strumento, non ha quindi ricevitori esterni da posizionare sulla moto. Stealth ha anche Led “Best Lap” a doppia funzione anche per gli intertempi, Display grafico retroilluminato, Memoria 999 giri e 99 sessioni. Garanzia 2 anni. Tutte le informazioni sui prodotti GPS sono disponibili su www.starlane.com. Starlane: Tel. 035-4521007 anche per contatti commerciali come rivenditori.

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Gp Guida Appuntamenti fino al 28 agosto

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Due campionati del mondo agli antipodi PVelocitĂ 21 agosto

Italiano - Campionato in salita Castione-Bazzano (PR) M.C. Bazzano, tel. 347-0406420, fax 0521-847126, www.43020bazzano.it, email mcbazzano@ libero.it - www.velocitainsalita.it Campionato alpe adria Epoca a Vransko (slovenia) AMZS (Avto-Moto Zveza Slovenije), tel. +386-1-5305230, +386-1-5305200, fax +386-1-5305410, www.amzs-sport.com, email sport@amzs.si

28 agosto

Mondiale - gP Indianapolis MotogP, Moto2 e 125, a Indianapolis, 12.a prova Indianapolis Motor Speedway, www.motogp.com Italiano - Campionato MinigP classi 50 e 70 a Viterbo Circuito Internazionale di Viterbo, tel. 0761-352691, www.circuitointernazionaleviterbo.it, Campionato alpe adria a Rijeka (Croazia) Automotodrom Grobnik Rijeka, tel. +385 51 502 301, www.grobnik.hr, pista@grobnik.hr Coppa FMI al Mugello - 5° prova Premier National Cup 2011 - trofeo Motoestate - trofeo supertwins - trofeo Roadster Motorex Cup - Black Cup Autodromo Internazionale del Mugello, tel. 055-8499111, fax 055-8499251, www.mugellocircuit.it

PCross 21 agosto

Mondiale - gP gran Bretagna MX1/MX2, Europeo 125 e Coppa FIM Veteran a Matterley Basin Matterley Basin, +44 1489 890902/1, www.britmxgrandprix.com Mondiale - Campionato sidecarcross a Kramensk-Uralskij (Russia) MFR (Motorcycle Federation of Russia), tel. +7 495 989 7078, www.mfr.ru, email info@mfr.ru Europeo - Campionato open a Mladina (Croazia) HMS (Hrvatski Motociklisticki Savez), tel. +385-1-3012321, mail zlatko. palcic@motocross-jaska.hr Campionato lombardo cross e minicross a Dorno (PV) M.C. Berbenno, tel. 3358229569, 348-4030939, fax 035-261418. trofeo a squadre triveneto ad arco (tN) M.C. Arco, tel. e fax 0464-507317, www.motoclubarco.net, info@motoclubarco.net

28 agosto

Italiano - Quinta prova a Montevarchi (aR) M.C. Brilli Peri, tel. 055-9707222 martedĂŹ dopo le 21.00, www.mcbrilliperi.it Italiano - Campionato over 40 e finale campionato Minicross a Faenza (Ra) M.C. Monte Coralli Faenza, tel. e fax 0546-47220, 349-1157823, www.montecorallifaenza.it, Campionato triveneto a Crespano del grappa (tV) M.C. Ardosa, tel. 0423-920712, antonella.cunial@cottopossagno.com

PSupermotard 28 agosto

Mondiale - gran Premio d’Italia a triscina di Castelvetrano (tP) Circuito internaziomotosprint

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nale Triscina, tel. 0924-534489, www.circuitotriscina.com, info@circuitotriscina.com

PEnduro 20 agosto

Enduro Indoor sotto le stelle a Pietramontecorvino (Fg) M.C. Le Aquile di Pietramontecorvino, tel. 333-1361916, 340-4772518, 334-6859213, email mantnic@tiscali.it

21 agosto

Campionato provinciale Piacenza, gara sprint a Pecorara (PC) M.C. Bobbio, tel. e fax 0523-936905, email mcbobbio@libero.it

25 - 27 agosto

8Âş Enduro alpini gorle (Bg) - trofeo stefano ghislandi M.C. Chieve, tel. 338-6656349, fax 0373-648537, www.mcchieve.com

27 agosto

gara Country interregionale 1Âş Enduro Extreme Indoor CittĂ di Comunanza (aP) M.C. Comunanza, tel. 392-8038915, 3335069472, motoclubcomunanza@gmail.com

28 agosto

28 agosto

Campionato Centro sud CtCs a Chiauci (Is) M.C. Isernia, tel. e fax 0865-460354, email marco.castiello@tin.it Campionato emiliano-romagnolo a Piandelagotti (Mo) M.C. Crostolo, tel. 0522323155, fax 0522-323155, www.crostolo.it

PSpeedway 19 agosto

Europeo - Campionato individuale grass track, semifinale 2 a staphorst (olanda) KNMV (Koninklijke Nederlandse Motorrijders Vereniging), tel. +31-26-3528510, fax +31-26-3528522, www.knmv.n Europeo - Campionato individuale grass track, semifinale 3 a Hertingen (germania) DMSB (Deutscher Motor Sport Bund e.V.), tel. +49-69-6330070, fwww.dmsb.de

Mondiale - Campionato Long track a squadre, prova unica a scheessel (germania) MSC Eichenring e.V. im DMV, tel. +49 4263 982856, fax +49 4263 982856,

20 - 21 agosto

Mondiale - gran Premio del giappone a Motegi Twin Ring Motegi, Mobilityland Corp., tel. +81-2285 64 0200 www.mobilityland.co.jp/english - www.trialonline.org

20 - 21 agosto

Mondiale - gP germania Femminile (domenica) ed europeo Femminile e giovani (sabato) a grossheubach MSC Grossheubach, tel. +49 9371 66404, www.mscgrossheubach.de, www.trialonline.org

26 - 28 agosto

12ÂŞ tre giorni della Valtellina a Bormio (so) M.C. GSV Group, tel. 0342-512982, 3939793374, 0342-214498, fax 0342-512982, www.valtellinatrial.it, info@valtellinatrial.it

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Mondiale - gP Repubblica Ceca Femminile e campionato europeo (domenica), a tanvald Trialsport Tanvald, +420 606 644 878, www.trialtanvald.cz, info@trialtanvald.cz

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Arretrati (disponibili dal 2005 in poi) euro 4,00 telefono 051-6227.282 - 051-6227.308

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Europeo - Hungarian Baja a gyor (Ungheria) Tel. +36 30 6960386, www.hungarianbaja.com info@hungarianbaja.com

Ufficio abbonamenti telefono 051-6227308, fax 051-6227314 abbonamenti@contieditore.it

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Mondiale - Qualificazioni campionato individuale - Challenge a Vetlanda (svezia) Vetlanda MS, tel. +46 383 761 271, f www. elitvetlanda.se, info@elitvetlanda.se Europeo - Campionato Junior a squadre, finale a Lendava (slovenia) AMZS (AvtoMoto Zveza Slovenije), tel. +386-1-5305230, www.amzs-sport.com, sport@amzs.si

21 agosto

27 agosto

Mondiale Individuale, gP Polonia a torun Klub Sportowy Torun Unibax SA, +48 56 651 8066, 7491, www.speedway.torun.pl Europeo - Campionato a coppie, semifinale 1 a Miskolc (Ungheria) Miskolc Speedway SE, tel. +36-309-451515, fax +36-46533351, email rso@rso.hu Europeo - Campionato a coppie, semifinale 2 a Berghaupten (germania) MSC Berghaupten e.v. im DMV, tel. +49-78031557, sport@msc-berghaupten.de

28 agosto

Mondiale - Campionato Junior under 21, finale 2 a Holsted (Danimarca) Holsted Speedway Club, tel. e fax +45-75-391003, email fjord@mail.tele.dk Europeo - Campionato grass track, finale a skegness (gran Bretagna) ACU (AutoCycle Union), +44-1788-566400, www.acu. org.uk, admin@acu.org.uk

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INTERVISTE ESCLUSIVE JORGE LORENZO ADAM CIANCIARULO ANDY BELL

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SETTEMBRE 2011 N.9

In conformitĂ alle disposizioni contenute nell’allegato A.1 del D.lgs 196/2003, nell’art. 2, comma 2, del “Codice Deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attivitĂ giornalistica ai sensi dell’art. 139 del D.Lgs 196/2003, del 30/06/2003â€?, la Conti Editore s.p.a. rende noto che presso la sede esistono banche dati di uso redazionale. Ai fini dell’esercizio dei diritti di cui all’art.7, s.s. del D.Lgs. 196/2003, le persone interessate potranno rivolgersi a: Conti Editore s.p.a. - via del Lavoro 7 - 40068 san Lazzaro di savena (Bo). telefono 051-6227101, fax 051-6227314

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