MotoSprint#38

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IL POSTER (doppio) di Max Biaggi e l’Aprilia RSV4

iaggi Max B 4 APRILIA RSV

38 22/28 settembre 2009 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1640

2,50

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PT CONT. 5,00 Euro - F 5,00 Euro

Euro (Italy only)

SUPERBIKE Ducati conferma Haga e Fabrizio MOTOGP Alex De Angelis si racconta

il segreto di Vale PROVA NOVITÀ Honda CRF 250R Carburatore addio Ora è a iniezione

ESCLUSIVO KTM RC8R contro la Superbike per il Mondiale

A TU PER TU CON ROSSI La capacità di trovare lo stile giusto per ogni moto. Così è rimasto al vertice dal ‘97 a oggi


Sommario numero 38/09

1LA POSTA Lettere di Stefano Saragoni Officina di Massimo Clarke

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1PADDOCK

Velocità, cross, enduro, trial, minimoto, speedway, supermoto

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1IN PISTA

MotoGP L’evoluzione di Valentino Rossi Le ultimissime dalla MotoGP Vinci con il Team Fiat Yamaha Superbike A tu per tu con Max Biaggi TotoSBK per Imola e Magny Cours Tutto quello che c’è da sapere su Imola Velocità Coppa Italia a Misano Trofeo Motoestate a Franciacorta e Trofeo del Centauro a Vallelunga

20 26 29 32 35 36 40 42

1FUORISTRADA

Trial Nazioni a Boario Terme Varie Europeo enduro a Castiglion Fiorentino GP Andorra supermoto Italiano speedway a squadre Sportitalia I campionati italiani e regionali

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58 62

1SU STRADA

Prova confronto KTM RC8R Superbike contro KTM RC8R Prova novità Honda CRF 250R Motolandia Epoca, turismo, viaggi Made in Abbigliamento e accessori

1MERCATINO

Compravendita di moto e accessori

72 80 84 86 90

1GP GUIDA

Gare e raduni Gli appuntamenti in pista

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1RUBRICHE

Contromano di Marco Masetti Polvere di stelle di Luigi Rivola Qui Giappone di Laurent Benchana Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo Donne e motori di Laura Cattaneo

18 20 70 85 86

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Lettere

di Stefano Saragoni posta@motosprint.it

È forte, sì, ma troppo sicuro di sè L’ARGOMENTO di cui più si parla in questo periodo è la rivalità, se così vogliamo definirla, venutasi a creare all’interno del Team Yamaha. Sappiamo che ogni squadra deve avere un solo top rider e credo che in Yamaha questo ruolo spetti a Valentino Rossi; perlomeno così è stato fino a qualche tempo fa. Oggi questa certezza non c’è più, visto che il team si è piegato alle richieste di Lorenzo. Analizzando la situazione, posso capire la Yamaha, che in previsione del futuro e probabile abbandono di Rossi ha pensato bene di tutelarsi cercando di tenersi stretto un bravissimo pilota; però capisco lo sconforto di Rossi, che ha visto accettate dalla Yamaha richieste (come il contratto annuale) a lui sempre negate e soprattutto ha visto venir meno la riconoscenza per il suo lavoro. Capisco un po’ meno, invece, le motivazioni di Lorenzo: senza dubbio ha dimostrato talento e determinazione, ed è diventato grande protagoni-

sta della MotoGP, nonché un pretendente al titolo. Ma questo non basta per avanzare pretese minacciando di abbandonare il team. Abbiamo visto Lorenzo guardarsi intorno e proclamarsi il probabile salvatore della Honda, l’unico in grado di riportarla agli antichi splendori (mi ricorda molto Rossi con la Yamaha); oppure il possibile della Ducati, dopo il black out di Stoner. Posso sicuramente sbagliare, ma mi viene da chiedere: cosa dà tutta questa sicurezza a Lorenzo? Ricordiamoci che fino ad ora l’unica MotoGP che ha guidato è la Yamaha, portata al top da Rossi; dunque non ci sono termini di paragone. Chi gli dice di poter vincere con la Ducati? indomabile per tutti tranne Stoner? Chi gli dice che con Honda o Ducati diventerà il top rider? E Stoner e Pedrosa accetterebbero mai la convivenza con l’antico rivale della 250? Angela D’Angelo

In Brasile al momento non ci sono né un circuito né un promoter che diano garanzie alla MotoGP. E pensare che il Mondiale cross a Canelinha è stato un successone... TRADIMENTO! LE MIE PASSIONI NON SONO TRA LE PREFERITE! Mi sono appena registrato al vostro sito (bello e ben fatto, bravi), ed al momento di registrarmi... Sorpresa! Nell’elenco delle moto possedute e sognate ci sono solo moto recenti! Io ho una Vespa Primavera di appena 30 anni (la uso ogni giorno per andare a lavorare) e una Yamaha RD 350 del ‘94 (che per inciso è anche la moto dei miei sogni...). Due mezzi che hanno fatto la storia!

Alla faccia di chi dice che il sito è terreno dei giovanissimi. Vado a tirare un po’ di orecchie... SALVATI A MISANO DAL FAN CLUB DI PASINI Vorremmo ringraziare Massimo e tutto il Fan Club Bulirone 75, supporter di Mattia Pasini. In occasione del GP di Misano siamo stati derubati di soldi e carte di credito nella notte tra venerdì e sabato e loro hanno fatto una colletta consentendoci di rimanere per la gara, senza esser costretti a vendere i biglietti che nostro figlio ci aveva regalato a febbraio per il 25° anno di matrimonio. Flavia e Massimiliano Montefoscoli (PI)

JORGE LORENZO HA BATTUTO MOLTO SULLA GRANCASSA DEL SUO POSSIBILE PASSAGGIO ALLA HONDA O ALLA DUCATI. MA POI HA DECISO DI RESTARE UN ALTRO ANNO AL FIANCO DI ROSSI. motosprint

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IN BREVE

JORGE LORENZO CHE VUOLE COSTUI?

PERCHÉ LA MOTOGP NON CORRE PIÙ IN BRASILE? Vorrei sapere perché la MotoGP non corre più in Brasile. E se prima o poi ci si tornerà. Mi dite anche come si può ottenere una copia di un Motosprint di due mesi fa? Helder

STAN HAILWOOD, PADRE DEL MITICO MIKE “THE BIKE”, SUGGERISCE AL FIGLIO DI METTERSI NELLA SCIA DI BOB MC INTYRE.

TATTICISMI PRENDERE LA SCIA È GIOCO LECITO CARISSIMO Valentino, innanzitutto voglio farti i complimenti per la meravigliosa gara disputata in occasione del GP San Marino. Premesso che anni fa, per l’esattezza in occasione della tua prima gara disputata con la Yamaha, scrissi un articoletto in cui esaltavo le tue doti, che ancora oggi rimangono indiscutibili, permettimi la seguente umile osservazione: leggendo il trafiletto a pag. 46 del n. 36 di Motosprint, in cui parli dei piloti “succhiascie”, citando il nostro Alex De Angelis, sono rimasto un po’ indispettito. Le origini dello “slipstream”, come gli inglesi chiamano il “gioco delle scie”, si perdono nella notte dei tempi, essendo stato sempre utilizzato dai piloti in difficoltà, sia per motivi di guida, sia per carenze tecniche del mezzo meccanico. Ovviamente, il pilota che manifesta una di queste problematiche è costretto a “succhiare la scia” dei piloti di riferimento per non perdere secondi preziosi. Considerando che il riferimento in MotoGP negli ultimi otto anni sei tu, credo che le nuove leve del motociclismo siano quasi obbligate a seguirti passo dopo passo. Di conseguenza... penso non sia necessario inviare alcuna parcella al Team Gresini, poiché questi sono oneri a carico del primo della classe. Massimo Zani San Marino

LA MOTO CAMBIA LO STILE NO

SUPERBIKE ALLA DUCATI SERVE... IL V4 LEGGO che il team manager Ducati Davide Tardozzi auspica che il prossimo anno il regolamento possa dare una mano alla Ducati, vista la superiorità delle quattro cilindri. Me lo auguro, ma forse sarebbe meglio che il fiero capo della squadra Superbike si decidesse ad alzare la voce e chiedesse con forza all’azienda quelle nuove moto con motori Desmosedici 1000 di cui è già stato prodotto e venduto il numero minimo prescritto dalle norme vigenti. D’altronde, va ricordato che l’attuale mondiale delle derivate di serie è un campionato che si basa su regole costruite a tavolino, con il bilancino, per consentire anche ad una Casa motociclistica europea, la Ducati, di partecipare a quello che altrimenti sarebbe stato un “quadrangolare” tra giapponesi. I fatti hanno premiato tale scelta, che pure ha sempre scandalizzato i puristi e suscitato polemiche. Oggi la Superbike è un importante evento motociclistico internazionale, secondo solo alla MotoGP, nonostante il pesante handicap rappresentato dall’essere diffuso da una rete televisiva non all’altezza del compito. Ad accelerare la crisi del bicilindrico Ducati ha contribuito, però, il fatto che in gara quest’anno sono presenti con le loro nuovissime quadricilindriche, e già con buoni risultati, due colossi europei: BMW e Piaggio (leggi Aprilia), Case con grandissima esperienza nel mondo delle competizioni, che possono contare su budget robustissimi. Altri due concorrenti che, aggiunti agli altri, sicuramente si

]

SONO un grande appassionato di moto (più “malato” che appassionato) e seguo le gare da una decina di anni. Una cosa mi è subito sembrata lampante: nel corso di questi anni ho seguito in particolare piloti che hanno cambiato categoria e ne ho analizzato le caratteristiche di guida. Ho osservato come chi si sia formato con le derivate dalla serie si porti appresso una guida ben diversa dai piloti che si sono formati con le GP. James Toseland e Chris Vermeulen, per esempio, hanno lo stesso stile di guida (posizione del corpo sulla moto, staccate a mio avviso troppo ritardate con conseguente lentezza nella percorrenza curva) che usavano sulle SBK e proprio per questo sulle GP, a parte qualche sprazzo, hanno raccolto ben poco. Il discorso... inverso vale per Biaggi e Nakano, che non ottengono i risultati sperati perché a mio avviso hanno un’impostazione sulla moto troppo viziata da anni e anni di GP, che sono più leggere. Credete che la mia tesi abbia un fondamento? Ve lo chiedo anche perché, a parte Bayliss nel 2006 a Valencia e Valentino con la Honda VTR alla 8 Ore di Suzuka, a mio avviso eccezioni che confermano la regola... Nessuno mi ha ancora pienamente smentito. Emanuele Roma

PER COGLIERE le particolarità di cui parli, non basta essere attenti osservatori, bisogna avere la dote di rilevare ad occhio nudo dati che di norma “legge” soltanto il computer di bordo. Dati come momento della frenata, velocità di percorrenza curva e via discorrendo. Per quanto riguarda lo “stile”, inteso come posizionamento sulla moto, la storia ci dice che non esiste una regola ferrea. Abbiamo applaudito campioni dalla guida “pulita” ed altri che ci hanno appassionato con il loro essere scomposti. Piloti col sedere “incollato” alla sella ed altri “avvitati” sotto la carenatura. Insomma... sul fondamento della tua tesi, ho qualche dubbio...


Lettere

COME sottolineato in più occasioni dai vertici dell’azienda, Ducati ha prodotto sì una serie di “replica” stradali della Desmosedici “mille”, ma non ha intenzione di realizzare una replica della replica per correre in Superbike. Verrebbe infatti a cadere il legame con il motore che è simbolo della Casa ed è oggetto del desiderio di tutti i Ducatisti e aspiranti tali. Di conseguenza, la Ducati dovrà impegnarsi nello sviluppo del suo bicilindrico desmodromico, che ottenga o meno qualche “vantaggio” in termini regolamentari.

VOGLIA DI CORRERE IO PAZIENZA NON NE HO. CHE FARE? SONO vostro affezionato lettore da ormai qualche mese. Ho 16 anni, vivo a Perugia, e proprio come voi sono un grande appassionato di motociclismo. Come molti ragazzi della mia età ho una moto e un sogno che proprio non ne vuole sapere di uscire dalla mia testa: correre e fare della mia passione un lavoro. Per fare questo ho anche scelto la scuola che mi sembrava più adatta per cominciare a capire qualcosa di motori, ovvero un istituto professionale. Ma ora nasce un problema che non so proprio come risolvere, al quale spero riuscirete a dare una risposta sincera e professionale. Come molti ragazzi non ho le risorse economiche sufficienti per cominciare a correre, di conseguenza mi posso purtroppo solo permettere di girare per strada e continuare a sognare. Ho le idee molto chiare su ciò che voglio fare ma non le ho altrettanto chiare sul percorso da seguire per realizzarle. Ho letto lettere di ragazzi che come me

VIVERE LA MOTO SPENSIERATEZZA DEI TEMPI ANDATI VI MANDO una foto del mio matrimonio. Osservandola bene si notano la spensieratezza e la felicità mia e di mio marito. Mi rendo conto di come sono stati fortunati i nostri nonni e i nostri genitori a vivere in un’epoca in cui i motociclisti non erano bersagli facili e non erano nemmeno inc... con il resto del mondo. Cos’è che ha fatto cambiare tutto quanto? Moto sempre più potenti? No, perché gli scooteristi risultano i più indisciplinati. Il traffico? Può darsi, ma le strade che percorriamo con le nostre super moto non sono poi così trafficate. Amo fare turismo con il mio compagno, scoprire quanto è bella l’Italia, i suoi borghi, la sua natura così diversa da regione a regione, ma la spensieratezza che abbiamo in quella foto non c’è durante le nostre gite: troppa tensione. Che bei tempi, quando il mondo non era ancora impazzito. Raffaella Pisani

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hanno chiesto a riviste specializzate come la vostra consigli e direzioni da seguire per realizzare questo sogno, ma in modo freddo e disinteressato si sono visti rispondere che “ci vuole pazienza” oppure che “ci vuole fortuna”. E se un ragazzo non è né paziente né fortunato? Cosa deve fare? È giusto che debba reprimere i propri sogni e un giorno dire “se solo ci avessi provato?”. È giusto che possa correre solo chi ha soldi o conoscenze? Perché l’italia non investe più soldi su noi giovani, magari allestendo campionati per la gente comune come me? Che percorso può provare a seguire un ragazzo come me per provare a realizzare il proprio sogno, ovvero diventare pilota a livello agonistico? Simone Ambrosi Perugia

IN REALTÀ, più che pazienza e fortuna servono soldi. Forse la mia risposta può apparirti fredda, ma io preferisco definirla “cruda”. Cruda, onesta, realistica. Inutile girarci intorno. Le occasioni per correre in moto (se ho ben capito è la pista che sogni) spendendo poco sono rare, ed ancora più rare per chi pur essendo ancora molto giovane come te, ha già superato l’età delle minimoto. Non è un caso che il progetto Junior GP, il trofeo voluto da Aprilia e FMI in collaborazione con questa rivista, sia stato un successo a livello di partecipazione ed abbia creato un bacino di giovani piloti che oggi militano nei vari campionati nazionali. L’iscrizione (per i fortunati che hanno passato le selezioni) costava solo 6.000 euro comprensivi di moto e abbigliamento da gara. Un “prezzaccio” che però non può dirsi alla portata di tutti. Quindi anche per partecipare al più economico dei campionati, da giovani, è decisivo il sostegno della famiglia. Senza questo è molto difficile poter fare il primo passo.

FIDUCIOSO IO ASPETTO STONER HO LETTO con stupore la lettera che apre la posta del n. 36. Lettera in cui Nino suggerisce alla Ducati di “giapponesizzare” la propria Desmosedici MotoGP. Tutti noi Ducatisti la prendiamo come una battuta, perché di giapponese su quella moto bastano le gomme. Ducati è espressione del Made in Italy e non credo che nessuno voglia rendere quella moto più “giapponese” neppure considerando che il fine ultimo di questa trasformazione è il renderla fruibile ad altri piloti che non siano Casey Stoner. La Dirigenza (con la D maiuscola) Ducati non ha bisogno di consigli su come indirizzare lo sviluppo di un mezzo dimostratosi in grado di battere i colossi giapponesi, che dispongono di ben altri mezzi economici. La storia del meccanico che fabbrica la propria moto nel garage sotto casa la conosci vero, caro Nino? Beh, io ne sono orgoglioso e spero che la Desmosedici sia sempre così tanto diversa dalle altre da poter essere una moto per pochi. Ricordo inoltre che la storia delle corse è fatta di dipendenza dal proprio pilota; è proprio per questo motivo che nel motociclismo il pilota conta ancora tanto. L’unica cosa che condivido con la lettera è quanto scritto sulla grande professionalità di Nicky Hayden. Che è stato giustamente confermato. Dimenticavo... Se per vedere la Ducati di nuovo campione del mondo devo aspettare il riposo del guerriero Casey Stoner, allora aspetto volentieri. Mirko Lasorsa

IO LA PENSO COSÌ

opporranno a qualsiasi ritocco regolamentare a favore dei bicilindrici. Poiché da Borgo Panigale sinora non è filtrata notizia di nuovi progetti e su strada non s’è vista ombra di prototipo, fatalmente (e colpevolmente) il prossimo anno si insisterà con il glorioso V twin e allora ci toccherà di sopportare di vederlo viaggiare in posizioni di rincalzo sia sulle piste che nelle vendite. Rolando De Cesaris Ascoli Piceno

Per ottenere le performance migliori occorre scegliere le tecnologie migliori. Per questo Polini dedica ai possessori di scooter 50 cc un concentrato di vera sportività, a cominciare dal nome. Parliamo di , un kit completo di variatore, rulli, molla di contrasto ed EVO-SLIDER, capace di rendere più grintoso e reattivo il temperamento del tuo scooter di serie, mantenendo al tempo stesso sicurezza e affidabilità. Per il tuo desiderio di prestazioni è davvero competitivo, anche nel prezzo.


Officina

di Massimo Clarke vittoriomassimo.clarke@fastwebnet.it

LO STAMPAGGIO SEMISOLIDO

È interessante anche per le moto PER UNA SERIE di circostanze tecniche, mi sono imbattuto nella tecnologia dello stampaggio semisolido, il cosidetto TIXO, ma non ho trovato molta documentazione aggiornata, le sarei molto grato se potessi avere uno “stato dell’arte” attuale, soprattutto nell’uso del magnesio e delle sue applicazioni, in particolare nel settore automotive. Sabino Tito Manlio

RISPONDO alla domanda in quanto di non trascurabile interesse anche per il settore moto. Tanto per cominciare le sostanze tissotropiche (o thixotropiche che dir si voglia) sono dei fluidi non – newtoniani, la cui VISCOSITÀ diminuisce al crescere della velocità “di taglio”, ovvero di movimento in senso parallelo alle superfici tra le quali scorre il fluido stesso. Ciò significa che, in stato di quiete, la sostanza in questione ha la viscosità massima, ma che sotto l’azione di una forza che la fa scorrere diventa via via più “fluida”. Un comportamento di

questo genere ad esempio è tipico di certi grassi e di certi composti di tenuta. La tecnologia alla quale fa riferimento può essere ritenuta una via di mezzo tra la forgiatura (nella quale il metallo, reso duttile dall’elevata temperatura, muta la sua forma, assumendo quella dello stampo, grazie all’azione di una pressa o di un maglio) e la colata allo stato liquido. Già da anni si impiega per le leghe di magnesio ma la sua utilizzazione potrebbe in certi casi estendersi anche a quelle di alluminio. Si tratta delle cosiddette trasformazioni allo stato semisolido, che finora erano costituite dal “rheocasting” e dal “thixocasting”, assai più usato in quanto superiore a livello di risultati. Queste trasformazioni possono effettivamente essere considerate intermedie, al punto che alcuni parlano di colata in semisolido e altri di thixoformatura. Possono essere effettuate in quanto le leghe in oggetto non hanno una tempe-

ratura di fusione ben definita ma piuttosto presentano un intervallo nel quale mentre una parte del materiale è già fusa, l’altra è ancora solida. All’interno del campo delimitato dalle due temperature in questione il materiale è “semisolido”. Ed è tissotropico. Le trasformazioni delle quali stiamo parlando si effettuano appunto internamente a tale campo. I migliori risul-

VISCOSITÀ È L’ATTRITO INTERNO DI UN FLUIDO, OVVERO LA SUA RESISTENZA ALLO SCORRIMENTO (E DUNQUE ANCHE AD ESSERE “SOLCATO”)

tati si hanno eliminando le dendriti (strutture ramificate che si formano all’inizio della solidificazione, in condizioni di quiete) mediante agitazione meccanica; al loro posto si formano allora delle strutture globulari assai più vantaggiose ai fini delle caratteristiche meccaniche che il

materiale raggiunge una volta solidificato. Tipicamente il thixocasting prevede una fusione seguita da una agitazione del metallo e da una sua solidificazione. I pani così ottenuti vengono poi portati a temperatura di parziale rifusione (ovvero allo stato semisolido) per potere effettuare l’iniezione nello stampo. Una tecnologia emersa di recente è il Thixomolding, che prevede l’effettuazione dell’intero ciclo in un unico “passaggio”, all’interno di una singola macchina direttamente collegata allo stampo, il che semplifica grandemente le cose. In questo caso si parte da materiale granulare, ed è anche possibile farsi direttamente la lega che si vuole, aggiungendo gli elementi desiderati nelle quantità prescelte. La macchina è dotata di una vite che trasporta il materiale, mentre esso viene portato in temperatura; inoltre frantuma le dendriti mano a mano che si formano. L’iniezione avviene con flusso laminare. Il risultato sono componenti con una porosità pressoché assente, e quindi non solo dotati di ottime caratteristiche, ma anche saldabili e trattabili termicamente. Non vi è un forno fusorio esterno e il consumo energetico è ridotto. Altri vantaggi sono l’elevata accuratezza geometrica e dimensionale, la possibilità di re-

alizzare agevolmente pareti sottili e l’ottima finitura superficiale. Tra i componenti che si prestano ad essere ottenuti con questa tecnologia, già utilizzata in campo auto (ad “importarla” in Italia è la Sinergitec) vi sono i coperchi laterali e della testa e varie parti di sospensioni. La corsa verso una sempre più spinta leggerezza rende di notevole interesse per il nostro settore questo procedimento produttivo, che potrebbe “rilanciare” ottimamente il magnesio.

VORREI sapere come mai i PISTONI DELLE PINZE dei freni tornano indietro una volta che cessa l’azionamento della leva di comando. Non mi risulta che ci siano delle molle, diversamente da quanto accade, se non sbaglio, all’interno della pompa. Inoltre, mi pare che in certi casi si usino dei pistoni in titanio, materiale più pesante dell’alluminio e quindi svantaggioso. Se è vero, potete dirmi per quale ragione? Giovanni Pozzi

I PISTONI vengono richiamati dalla azione degli elementi di tenuta, che si defor-

ORGANO DI SEMPLICE GEOMETRIA CHE VIENE SPINTO VERSO IL DISCO DAL LIQUIDO IDRAULICO DEL CIRCUITO DI COMANDO. NELLE PINZE FISSE CI SONO UNA O PIÙ COPPIE DI PISTONI OPPOSTI. IN QUELLE FLOTTANTI I PISTONI (TALVOLTA CE N’È UNO SOLO) SONO DA UN SOLO LATO

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VORREI SAPERE per quale ragione nei motori auto con il blocco in alluminio in genere si impiegano le canne in ghisa mentre in quelli per moto si usa praticamente sempre il nikasil. È una questione di costi o ci sono altri motivi? Gli attuali motori di alte prestazioni per auto e per moto mi sembrano molto simili. Claudio Severini Roma

PER I PISTONI DELLE PINZE DEI FRENI MEGLIO USARE LEGHE DI TITANIO

PISTONE DELLA PINZA

motosprint

MOLTI I VANTAGGI PERCHÉ SI USA IL NIKASIL

mano quando essi vengono spinti fuori dai loro alloggiamenti, cioè verso il disco, e che poi, grazie alla loro elasticità, tornano alle condizioni originali, effettuando l’azione di richiamo (i tecnici parlano in questo caso di “roll-back”). Tenga presente che si tratta di movimenti assai limitati, ma che comunque risultano adeguati alle esigenze. Il dimensionamento e la conformazione degli elementi di tenuta in elastomero vengono appunto studiati anche in quest’ottica. Per quanto riguarda l’altro quesito, è vero che le leghe di alluminio hanno una densità notevolmente inferiore rispetto alle leghe di titanio, e quindi consentono la realizzazione di parti più leggere, a parità di dimensionamento, ma nel nostro caso ci sono alcuni punti da tenere presenti. Il primo (si tratta del vantaggio principale) è che la conduttività termica del titanio è notevolmente inferiore. Di conseguenza è assai minore la quantità di calore che dalle pastiglie viene trasmessa alla PINZA (e quindi al liquido idraulico). La situazione viene ulte-

A LIVELLO di disegno i motori sono in effetti assai simili, e le soluzioni impiegate sono sostanzialmente le stesse. Nei motori automobilistici con basamento in lega di alluminio nella maggior parte dei casi oggi si fa ricorso a canne in ghisa incorporate all’atto della fusione. Si tratta di una soluzione conveniente dal punto di vista costruttivo e del contenimento dei costi. Inoltre, consente di effettuare interventi riparativi in quanto le canne sono di norma rialesabili alme-

PINZA FRENO QUANDO SI AZIONA LA LEVA O IL PEDALE DI COMANDO, QUESTO COMPONENTE “SERRA” CON FORZA IL DISCO, OSTACOLANDONE LA ROTAZIONE, GRAZIE ALL’AZIONE DI PASTIGLIE MUNITE DI MATERIALE D’ATTRITO

no una volta (fino a pochi anni fa erano previste sempre quattro maggiorazioni, per i pistoni!). Per le moto la situazione è un poco diversa in quanto i componenti (cilindri, bancate complete) sono più piccoli, il che agevola le cose quando si tratta di depositare lo strato di nichel con particelle dure diffuse uniformemente e aventi granulometria omogenea, e in quanto le esigenze sono differenti. I regimi di rotazione e le potenze specifiche sono superiori, e un più agevole flusso termico dalla canna al fluido di raffreddamento è senz’altro vantaggioso. Pure per quanto riguarda il contenimento del peso al minimo assoluto e l’ottenimento della massima compattezza, le canne con riporto al nichelCARBURO DI SILICIO sono convenienti. Di importanza non trascurabile è poi la rapidità di assestamento dei segmenti consentita dal riporto in questione.

CARBURO DI SILICIO MATERIALE DURISSIMO (2400 – 2800 PUNTI VICKERS!) CHE SI IMPIEGA SOTTO FORMA DI GRANULI NELLE MOLE E NELLE PIETRE ABRASIVE, MA ANCHE IN RIPORTI APPLICATI SULLE PARETI INTERNE DEI CILINDRI

riormente migliorata (punto secondo) dalla presenza di alcuni fori radiali praticati nei pistoni in titanio, che al tempo stesso alleggeriscono tali componenti e migliorano l’asportazione di calore da parte dell’aria. Il terzo punto è che la differenza di peso è comunque modesta anche per via del minore spessore di parete impiegabile (le caratteristiche meccaniche del titanio infatti sono notevolmente superiori a quelle dell’alluminio).

Queste osservazioni tra non molto potrebbero essere superate in quanto il nichel, come è già successo anche per il piombo nell’ambito della Comunità Europea, potrebbe venire abolito per motivi ecologici. Non credo però che nei motori per moto le canne in ghisa torneranno ad essere impiegate molto diffusamente, almeno per quanto riguarda i modelli di prestazioni elevate. Già altre soluzioni di costo accettabile e adottabili su larga scala sono pronte, a quanto pare… motosprint

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B R YA N D ’ O N O F R I O E D I L T E A M B O B M C I N T Y R E C A M P I O N I 2 0 0 9 .

Si è conclusa ad Aprilia (LT) presso il Circuito Internazionale “Aprilia Race Kart” la stagione 2009 per HIRP, NSF100 Junior Trophy e Trofeo NSF100 Extreme. L’ultima giornata per gli allievi dell’Honda Italia Racing Project ha visto prevalere Gianluca Tranchina (team Freddie Spencer) nella la finale B; alle sue spalle sono giunti rispettivamente secondo e terzo Manuel Perseghin ed Axel Bassani (Freddie Spencer). L’emozionante finale A è stata conquistata da Alessandro Del Bianco, seguito dal “pole boy” Matteo Ferrari e da Gianluca Zimbone (Freddie Spencer). Enea Bastianini del team Jim Redman si è laureato campione indivi-

n HIRP. Vittoria finale del team Mc Intyre di cui fa parte il vincitore della finale A Alessandro Delbianco.

duale 2009, mentre il team più forte della stagione è risultato il Bob Mc Intyre composto da Del Bianco, Ferrari, Perseghin e Manzi; secondo il Team Jim Redman, terzo il Freddie Spencer. Nello Junior Trophy Bryan D’Onofrio, pilota del San Carlo Junior Team si è aggiudicato la vittoria in classifica generale finale, vincendo l’ultima entusiasmante gara proprio di fronte al varesino Alessandro Costantino, l’altro pilota in lizza per il titolo, che in pista ha concesso ben poco al giovane romagnolo. Alle spalle dei due è giunto Alessandro Bezzi, che si è guadagnato l’ultimo gradino del podio a scapito dell’altro pilota del San Carlo Junior Team, Alessandro Mazzotti. La classifica generale finale vede Mazzotti terzo, quarto Lucchesi e quinto Bezzi. Nel Trofeo NSF100 Extreme, nonostante il titolo fosse già stato assegnato con una gara di anticipo ad Andrea Locatelli, si è assistito ad una sfida in cui i piloti hanno espresso tutta la loro competitività. Un ottimo Fausto Mincione ha chiuso la bella e caparbia

n NSF 100 JUNIOR TROPHY. Bryan D’Onofrio: nelle sue vene scorrono benzina e adrenalina.

rimonta in gara, conquistandone la testa a metà del penultimo giro e tagliando il traguardo davanti al pilota del San Carlo Junior Team, nonché leader di classifica finale, Andrea Locatelli; ottimo terzo il suo compagno di squadra Michael Coletti, che ha preceduto Kevin Arginò, quarto e Federico Caricasulo, quinto. In classifica finale dietro Locatelli, si piazzano rispettivamente secondo e terzo, Luca Marini e Michael Coletti.

SONO APERTE LE PRE-ISCRIZIONI ALL'EDIZIONE 2010 PER NSF100 JUNIOR TROPHY E TROFEO NSF100 EXTREME. I PILOTI DI QUESTI DUE TROFEI PER LA STAGIONE 2010 SARANNO SEGUITI IN AULA ED IN PISTA DA ISTRUTTORI FMI. FINO AL 30 SETTEMBRE 2009 SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLE SELEZIONI PER L'HIRP 2010. Per informazioni: YUPPEE RIDERS Via Mario de Fiori, 96 – 00187 Roma (RM) Tel +39 347 46 13 166 - +39 347 93 33 750 Fax +39 06 233 243 417 e-mail info@yuppeeriders.net GRESINI RACING Tel +39 0546 46730 – int. 4

TEAM

PILOTA

Bob Mc INTYRE

Manuel PERSEGHIN Matteo FERRARI Stefano MANZI Alessandro DELBIANCO

Jim REDMAN

Freddie SPENCER

Mick DOOHAN

Punti

TOT.

2b 2a 7b 1a

2 20 0 25

26 96 28 66

Enea BASTIANINI Christian FISCETTA Alessandro ZACCONE Mario BORTOLOZZO

4a 10a 12a 8b

13 6 4 0

96 14 53 0

Gianluca ZIMBONE Gianluca TRANCHINA Riccardo CARUSO Axel BASSANI

3a 1b 4b 3b

16 3 0 1

47 53 5 11

Thomas CICCO Samuele CAVALIERI Alfonso COPPOLA Lorenzo DALLA PORTA

Pos.

1b 8a 7a 5a

0 8 9 11

216

163

116

98

CLASSIFICA NSF100 JUNIOR TROPHY

CLASSIFICA NSF100 EXTREME

1. Bryan D'ONOFRIO

punti 91

1. Andrea LOCATELLI

2. Alessandro COSTANTINO

punti 90

2. Luca MARINI

punti 69

3. Alessandro MAZZOTTI

punti 65

3. Michael COLETTI

punti 67

4. Salvatore LUCCHESI

punti 52

4. Fausto MINCIONE

punti 64

5. Alessandro BEZZI

punti 47

5. Federico CARICASULO

punti 48

6. Mattia MEDOS

punti 44

6. Romano FENATI

punti 46

7. Nicodemo MATTURRO

punti 38

7. Kevin ARGINÒ

punti 39

punti 95

8. Nicola Gerardo DEL VECCHIO punti 35

8. Emanuele MASTRELLA

punti 34

9. Salvatore COCO

punti 32

9. Marco ANDREOTTI

punti 28

9. Simone RINALDI

punti 32

10. Riccardo ROSSI

punti 23

11. Alessandro BENELLI

punti 26

11. Agostino SANTORO

punti 22

11. Salvatore CANTARELLA

punti 20

12. Luciano LEOTTA

punti 20

13. Cecilla MASONI

punti 20

13. Jacopo NEGRI

punti 11

n NSF100 EXTREME. Fausto Mincione mette tutti in piega. n Podio HIRP. Team: Bob Mc Intyre, Jim Redman, Freddie Spencer.

Si ringrazia:

0 33 38 27

TOT Team

n Podio NSF 100 Junior Trophy. Bryan D'Onofrio, Alessandro Costantino e Alessandro Bezzi.

n Podio NSF 100 Extreme. Fausto Mincione, Andrea Locatelli, e Michael Coletti .


Paddock A cura di Lucia Voltan

Mondiale alla Yamaha Austria L’EQUIPAGGIO della Suzuki SERT si è aggiudicato la vittoria del Bol d’Or, penultima tappa del mondiale endurance e appuntamento molto sentito dal pubblico francese, che anche quest’anno ha affollato il circuito di Magny-Cours. Oliver Four, Vincent Philippe e Freddy Foray (da sinistra sul podio con il team manager) hanno preceduto al traguardo, con tre giri di vantaggio, la Honda Mi-

ENDURO 2010

FORTUNATO IN HUSABERG DOPO essersi assicurata per due anni lo spagnolo neo campione del mondo della EJ di enduro, Oriol Mena, la Husaberg ha messo a segno un altro colpo. Ha ingaggiato il francese Benoit Fortunato, tra i protagonisti del mondiale junior con una Yamaha 250 2T privata. BAUER E TEUCHERT NELLA SBK TEDESCA MARTIN BAUER (HONDA) E JÖRG TEUCHERT (YAMAHA) HANNO VINTO UNA MANCHE A TESTA DELL’ULTIMA PROVA DEL CAMPIONATO TEDESCO SUPERBIKE. IL TITOLO SE LO ERA GIÀ ASSICURATO TEUCHERT IN ANTICIPO. motosprint

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chelin Power Research, nella quale militavano William Costes, Matthieu Lagrive e Joseph Monge. I tre sono saliti sul podio, ma i festeggiamenti sono stati di breve durata: penalizzati di 40 giri per irregolarità del serbatoio (0,86 litri oltre la norma) e dunque retrocessi in decima posizione. Così il secondo posto è stato assegnato all’equipaggio originariamente terzo, ovvero il Team GSR Kawasaki (Kenny Foray, Keny Noyes e Javier Fores), e il terzo al Team 18 dei pompieri francesi sulla Suzuki (Stephane Molinier, David Briere e Jerome Tangre). La Yamaha Austria, trentacinquesimo posto al traguardo dopo un’infinità di problemi tecnici, si consola con il titolo conquistato in anticipo. Il primo equipaggio italiano al traguardo è Suzuki No Limits (Gianfranco Guareschi, Emiliano Bellucci e Victor Casas), undicesimi. Quindicesima la squadra italiana RT Racing Team (che schiera tre francesi: Morillon, Jond e Devoyon). Il Team Amedeus X-One di Ayrton Badovini, Paolo Tessari e Dos Santos) si è ritirato dopo circa tre ore.

PER AGGRESSIONE

LAWRENCE IN PRIGIONE

JASON Lawrence (sotto) è stato condannato a un anno di prigione, per aver ferito a un orecchio un amico. Campione Supercross Lites costa ovest 2008, il ventiduenne pilota Yamaha ha guadagnato gli onori delle cronache finora più per le sue ripetute squalifiche che per i risultati sportivi.

ENDURO IN LUTTO

BIANCHI MORTO PER INFARTO LUTTO nell’enduro italiano. Enzo Bianchi, 57 anni, è stato stroncato da un infarto durante la prima giornata di campionato italiano Major, che si stava disputando a Bussi sul Tirino (PE). Era stato l’ultimo a partire e alle 12,30 di sabato era all’ingresso del fettucciato: dopo poco si è accasciato. Inutile il massaggio cardiaco. Enzo Bianchi abitava a Sovere, in provincia di Bergamo, era dentista e correva in moto fin da giovane, attività che aveva sospeso e poi ripreso negli ultimi anni. Questa era la sua prima gara di campionato di quest’anno, poiché usciva da un infortunio alla spalla che lo aveva bloccato per la prima parte della stagione.

AUBERT MARATONETA: 50 CHILOMETRI A GP Malgrado l’infortunio alla mano sinistra Johnny Aubert non si è limitato a vincere il mondiale di enduro classe E2: suo è anche il record di chi visiona più volte a piedi le speciali. Da vero maratoneta, Aubert a ogni GP percorre prima della gara sempre quattro volte la speciale di cross e quella in linea, mentre esamina la prova estrema cinque o sei volte. In due giorni cammina per circa cinquanta chilometri. Tutti gli altri piloti del mondiale visionano invece le speciali non più di due, massimo tre volte (Aro sempre una sola volta). BLAZUSIAK BATTE L’ASSO AMERICANO Lo specialista di gare estreme, il polacco Taddy Blazusiak (KTM) ha battuto il dieci volte campione americano Geoff Aaron nella tappa di Endurocross del South Carolina. CROSS EMX-2 JUNIOR, CAMPIONE È L’ESTONE RATSEP Doppia vittoria di manche per il belga Jens Getteman, nell’ultima prova della stagione, a Sevlievo, in Bulgaria, mentre a conquistare il titolo di campione europeo di cross EMX-2 è stato l’estone Priit Ratsep. DREAMS ROAD TORNA OGNI SABATO SU RAIUNO Dal 26 settembre, ogni sabato alle 16,15 su RaiUno, torna Dreams Road, 10 nuove puntate dei viaggi documentaristici in moto di Emerson Gattafoni e Valeria Cagnoni. CHARLIER CAMPIONE EUROPEO EMX2 Con un primo e un secondo posto nell’ultima prova della stagione, il francese Christophe Charlier si è aggiudicato il titolo di cross europeo EMX2.

IN BREVE

BOL D’OR ALLA SUZUKI SERT

I VINCITORI DEL CROSS E DEL TRIAL IN GIAPPONE Masuda (Honda) nella A1 e Katsuya (Kawasaki) nella A2 sono i vincitori dell’ottavo round del campionato giapponese di cross. Di scena anche il Trial, con il successo di Kuroyama (Yamaha) nell’ottava prova in calendario.

GP A TERENZANO IL MONDIALE speedway farà tappa anche per questa stagione in Italia, nella pista di Terenzano, il 25 e 26 settembre, per la decima e penultima prova. In vetta al campionato c’è Jason Crump, con 26 punti di vantaggio sul giovanissimo russo Emil Sayfutdinov. Vent’anni a ottobre, dopo aver vinto due titoli mondiali under 21, al suo primo anno nei gran premi Sayfutdinov ha collezionato tre vittorie, diventando, di fatto, l’unico antagonista dell’australiano. In questo GP sono inseriti anche tre piloti italiani; come wild card gareggerà Guglielmo Franchetti, mentre come riserve di pista ci saranno il campione nazionale Mattia Carpanese e l’espertissimo pluritricolore Andrea Maida. Le prove ufficiali si disputeranno venerdì alle ore 15,00, mentre sabato, giorno di gara, il rinnovato stadio friulano aprirà alle ore 16,30. Biglietti: quelli di tribuna centrale numerati sono già esauriti, le tribune non numerate costano 35 euro. Per i minori di 14 anni il biglietto costa 10 euro.

Dal Farra fuori pericolo DURANTE LE RIPRESE DI UN VIDEO, IL 12 SETTEMBRE, ALVARO DAL FARRA È CADUTO, RIPORTANDO LA FRATTURA DELL’OMERO DESTRO, LA ROTTURA DEL BACINO IN TRE PUNTI, 5 COSTOLE SPEZZATE, UNA SCHEGGIA DI COSTOLA NELLA MILZA E UNA LESIONE AL POLMONE DESTRO. DOPO QUALCHE GIORNO IN COMA FARMACOLOGICO, IL FREESTYLER È SVEGLIO, MA RESTA IN RIANIMAZIONE. AL MOMENTO IN CUI QUESTO GIORNALE VA IN STAMPA, ALVARO È IN ATTESA DI INTERVENTO AL BACINO.

CEV AD ALBACETE

MORETTI FA TAPPA IN SPAGNA RICCARDO Moretti correrà la prossima prova del campionato spagnolo di velocità, in programma il 27 settembre ad Albacete. Il neo campione italiano della 125, reduce da un discreto piazzamento al GP San Marino, avrà così modo di prendere confidenza con il circuito che ospiterà l’europeo velocità, che si assegna in prova unica il 1 novembre. Lo scorso anno Moretti si era piazzato quarto nel campionato continentale.

LONG GRASS TRACK

RISS SEMPRE IMPRENDIBILE

LA PISTA tedesca di Vecta ha ospitato il quinto e ultimo gran premio della stagione 2009 di long e grass track, vinto dal tedesco Gerd Riss. Conquistato il suo ottavo titolo iridato della specialità, recordman assoluto, nella penultima prova di Morizes, Riss non ha deluso, portando così a tre le vittorie nei GP. In seconda posizione si è classificato il giovane francese Mathieu Tresarrieu e in terza il finlandese Kylmacorpi. Dodicesimo Milanese.

AD ASHLEY FIOLEK IL TITOLO AMA ANCORA UN TITOLO PER ASHLEY FIOLEK. DICIOTTO ANNI, SORDA DALLA NASCITA, FIOLEK HA CONQUISTATO IL NATIONAL AMERICANO DI CROSS FEMMINILE. MORI È CAMPIONE ITALIANO ENDURO 125 CADETTI DIAMO A MORI QUEL CHE È DI MORI, OVVERO IL TITOLO ITALIANO ENDURO CATEGORIA CADETTI 125. NEL NUMERO SCORSO AVEVAMO ERRONEAMENTE ATTRIBUITO LA VITTORIA DEL TRICOLORE DI CATEGORIA A GUIDO CONFORTI: IN REALTÀ IL CAMPIONE È NICOLÒ MORI (NELLA FOTO).

NEL MOTOESTATE

BONETTI, BACINO FRATTURATO UN brutto incidente per Stefano Bonetti. Domenica 13 settembre, mentre era impegno nel Trofeo Motoestate, sul circuito di Franciacorta, Stefano è caduto e si è fratturato il bacino. Curiosamente, la sorte ha accomunato Bonetti a un altro pilota che in passato ha disputato il Tourist Trophy: Angelo Conti. A giugno era capitato a Conti essere scaraventato a terra dalla sua Benelli durante la gara della Roadster Cup. Stesso punto di caduta per entrambi, il “Tornantino”. E poi dicono della gara all’Isola di Man...

LEON CAMIER IPOTECA IL TITOLO DELLA SBK INGLESE CON UN SESTO POSTO NELLA PRIMA MANCHE (VINTA DAL PILOTA HONDA STUART EASTON) LEON CAMIER SI AVVICINA SEMPRE PIÙ AL TITOLO DELLA SUPERBIKE INGLESE. A DUE GARE DAL TERMINE, IL PILOTA DELLA YAMAHA HA 434,5 PUNTI, MENTRE IL SECONDO, IL SUO COMPAGNO DI SQUADRA JAMES ELLISON, NE HA 335.

MONDIALE ENDURO

FINALE IN CRESCENDO PER BMW

NUOVO passo avanti per la BMW nel mondiale enduro categoria E2. Juha Salminen (a destra) ha vinto lottando alla pari con la Kawasaki di Knight e la Yamaha di Guerrero. Dopo aver iniziato il mondiale 2009 con un gap di quasi due minuti a giornata rispetto alla KTM di Aubert, in BMW hanno visto i tempi di Salminen ridursi di quasi due minuti (nella somma dei tempi delle speciali). Risultati ottenuti con l’introduzione di nuove soluzioni per dare maggiore trazione al posteriore. motosprint

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Paddock IDENTIKIT

MASSIMO BIANCONCINI 1

L’incidente, gravissimo, di Alvaro dal Farra, tuo grande amico, col quale condividi il Team, il Da Boot, induce al alcune riflessioni sul freestyle. Troppo pericoloso anche nell’ottica di uno sport motoristico? Difficile rispondere. Direi sì e no. Ovviamente eseguire delle figure mentre stai sospeso per aria presuppone un fattore di rischio molto alto. D’altra parte, io mi sono fatto molto più male negli anni precedenti al freestyle, quando facevo ancora motocross e supercross. Diciamo che nel freestyle l’incidente è più raro, ma quando succede ti fai più male.

2 NATO A

BOLOGNA ETÀ

29 ANNI ESORDI

A SEI ANNI NEL CROSS QUEST’ANNO

È SESTO NEL MONDIALE FREESTYLE

BERNARDINI E RAVERA

VICECAMPIONI EUROPEI

CON una vittoria e un sesto posto nell’ultima prova della stagione, a Sevlievo, in Bulgaria, Samuele Bernardini è vicecampione europeo di cross MX85. Il campione è lo sloveno Tim Gajser, vincitore di gara 2. Un italiano numero due anche nella EMX65: quinto e terzo, Lorenzo Ravera ha concluso la stagione alle spalle del neocampione, il bulgaro Petrov. I PROSSIMI IMPEGNI DEL CROSSODROMO DI FAENZA Ecco i prossimi impegni del crossodromo Monte Coralli di Faenza: 19-20 settembre, Trofeo enduro Husqvarna, 26 e 27 Trofeo Italia Motocross, 10 e 11 ottobre, Trofeo delle Regioni Minicross.

Però l’impressione è che gli incidenti gravi nel freestyle si stiano intensificando. Ed è vero. Questo succede perché ci vengono richieste figure sempre più esasperate e spettacolari. Mi spiego meglio. Fino a quattro anni fa il giro della morte era considerato possibile solo per pochi americani. Oggi alle gare ti invitano solo se sei in grado di eseguire svariate varianti del back flip. Banalizzando, tutto quello che prima si faceva a testa in su, oggi si esegue a testa in giù.

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Però Dal Farra si è fatto male durante le riprese di un video, con una figura che aveva già provato e riprovato molte volte. Lo so, e lo sapeva bene anche lui che il rischio c’è comunque sempre. Alvaro è un mio carissimo amico, insieme abbiamo fondato il Da Boot, più di una semplice squadra. Noi abbiamo una scuola di freestyle, cresciamo i ragazzini. E cerchiamo di farlo nel migliore dei modi. Anche insegnando loro a evitare rischi inutili. Per esempio ci sono organizzatori che ti vogliono far saltare anche in condizioni meteo non ottimali. Io mi rifiuto e lo dovrebbero fare tutti. In America sta nascendo un comitato per la sicurezza. Molto di più non si può obiettivamente fare.

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Solo incrociare le dita e sperare che a te non succeda? Sì, è così. Qualche mese fa è morto Jeremy Lusk, un caro amico. Quando andavo in America mi allenavo con lui. Quando mi hanno detto di Alvaro ero quasi sulla rampa. Anche se stavo malissimo ho trovato la concentrazione per saltare. Perché? Per passione e perché ho fatto la mia scelta. Sono sicuro che Alvaro appena starà un po’ meglio chiederà prima di tutto quando potrà tornare in gara. Non è un lavoro che puoi fare per sempre, ma finché dura lo voglio fare al meglio.

PROVE LIBERE A MISANO IN RICORDO DI UN AMICO UNA GIORNATA INSIEME AL CIRCUITO DI MISANO, DOMENICA 13 SETTEMBRE, PER RICORDARE UN AMICO, MASSIMO BARBIRATO, MORTO UN ANNO FA SUL CIRCUITO DI RIJEKA. PROVE LIBERE PRECEDUTE DA UN BRIEFING SULL’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA IN PISTA, E UNA FOTO DI GRUPPO (SOTTO). UNA BELLA INIZIATIVA.

WCR BIKE SERVICE

TAMBURINI CONFERMATO IL TEAM WCR Bike Service ha confermato Roberto Tamburini per il prossimo anno. Tamburini tornerà ancora al campionato italiano Stock 600, nel quale è attualmente terzo, e all’europeo di categoria (farà la wild card al prossimo round, Imola). La squadra gli affiancherà altri due piloti.

«SO CHE SI PARLA DI SPIES SULLA MIA MOTO. SE BEN ARRIVERÀ IN MOTOGP VORRÀ DIRE CHE SE LO È MERITATO, MA IO SPERO CHE LA YAMAHA VEDA LE MIE POTENZIALITÀ E MI DIA UN’ALTRA CHANCE». James Toseland (Motor Cycle News) motosprint

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contromano

L’UOMO GIUSTO È QUELLO... CHE COSTA POCO Senza piloti le corse non si fanno. Ma il loro valore economico è in calo. Perché sono più delle moto la tensione sta scemando, l’adrenalina pure. La gente è già a casa, noi cerchiamo una macchina del caffé ancora funzionante... Capisco, dalle parole del summenzionato manager, che in caso di trattative, la parola d’ordine è: calare le braghe, soprattutto alla voce ingaggi. SCENA DUE, esterno giorno. Telefonata da utenza mobile italiana ad altra utenza mobile italiana (diverso operatore). I protagonisti della telefonata sono entrambi in auto… «La Moto2 può essere un buon affare, ma di sicuro non costerà poco. Meno della 250 di oggi fatta al top, ma in ogni caso una bella botta…». Quanto? «Mah, considerando i mezzi, le revisioni, le gomme, i meccanici, i viaggi e tutto il resto, più di due milioni». E i piloti? «Be’, quelli devono essere molto comprensivi…».

di Marco Masetti fagnigol@yahoo.it

IN TEMPO DI CRISI, I PILOTI RISCHIANO DI VENIRE TRATTATI COME BASSA MANOVALANZA: MARCO SIMONCELLI SI È PREPARATO A FRONTEGGIARE OGNI EVENIENZA, MA LUI UN BEL CONTRATTO (PER DUE ANNI) SE LO È ASSICURATO.

motosprint

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QUESTO articolo è basato su fatti veri, su dichiarazioni raccolte in prima persona, ma che i diretti interessati smentiranno con faccia sdegnata. Quindi prendetelo alla leggera, come fosse una fiction, ma tra qualche tempo ritiratelo fuori, così potrete dire: “C’è stato qualcuno che queste cose le ha dette!”. Il tema è il tentativo, per ora riuscitissimo, di risparmiare soldi riducendo il valore dell’elemento più importante delle gare in moto: il pilota. Se poi trovate preoccupanti analogie con la vostra situazione professionale, vuol dire che il fenomeno è diffuso a tutti i livelli, dall’addetto alle pulizie, al campione del mondo. SCENA PRIMA, esterno notte, paddock. Il manager, felice come una pasqua, con il volto trasfigurato dalla messianica intuizione, grida: «Otto piloti e quattro moto! Ecco come sono messi, li abbiamo in pugno, adesso si daranno una bella regolata». Ascolto e rilancio: «Una bella regolata, quanti zeri ha?». Siamo nel paddock, è notte, la gara è finita da un pezzo,

SCENA TRE, esterno notte. Conversazione tra due persone al tavolo di un ristorante. «Mi è arrivata la bozza di contratto ma è una presa per il culo bella e buona. Quasi offensiva. Ci manca che mi chiedano un rene e poi c’è tutto. Per loro, naturalmente, per me ci sono anche le trasferte da pagare». Risponde la seconda persona: «Alternative?». «Mica tante…». Bene, adesso avete le idee più chiare? Quando vedete i titoloni sul mercato piloti, sappiate che per il 2010 c’è ben poca carne al fuoco. Le squadre e le Case si sono date appuntamento tra qualche mese, sperando che la situazione economica mondiale cambi. Ma su tutto aleggia un sospetto. Chi ha perso, negli anni della crisi, è una figura professionale senza la quale le corse non si fanno: il pilota. Ne avrete conferma tra dodici mesi, quando le grandi Case inizieranno a trattare i top rider in scadenza di contratto. Vedrete come scenderanno gli ingaggi rispetto a cinque anni fa. C’è già pronto un cartello comune, regole non scritte, ma ferree. Quindi, a meno di essere uno dei superbig, è meglio avere sottomano qualche sponsor personale da girare alla squadra. Il grande motociclismo, quello che si vede in TV, quello che ha le pagine sui quotidiani, ha deciso che il pilota conta, ma fino ad un certo punto, soprattutto in materia economica. Si continuerà a spendere tra computer e trasferte per seguire un calendario folle, ma sui piloti si risparmierà sempre di più.


polvere di stelle

LO SCOOTER MV AGUSTA E UNA BMV MALRIDOTTA Due curiosità dei lettori su un modello degli anni Cinquanta e una scoperta in un’isola greca “CGT”, Ovunque, Pullman e Superpullman, tutti con motore a due tempi di 125 cm3. Per appoggiarli commercialmente, partecipò ufficialmente alle corse riservate agli scooter, molto seguite dal pubblico. Non lo fece però elaborando i mezzi di serie, ma allestendo autentici prototipi che erano più che altro moto dal telaio ribassato e dotate di ruote di diametro medio/ basso. Le motorizzazioni di questi prototipi erano monocilindriche a quattro tempi derivate da quelle delle moto da competizione in vendita ai piloti privati, con distribuzione monoalbero, ma anche bialbero. La foto che pubblichiamo ritrae uno scooter da corsa con motore monoalbero.

di Luigi Rivola lurivola@tin.it

ECCO UNO SCOOTER MV AGUSTA 125 DA CORSA CON MOTORE MONOALBERO. SI TRATTA DI UN PROTOTIPO CON CUI LA CASA DI SCHIRANNA PARTECIPÒ AD ALCUNE COMPETIZIONI DEGLI ANNI CINQUANTA.

motosprint

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ERANO gli inizi degli Anni Cinquanta, finite le scuole medie, per motivi economici, bisognava imparare un mestiere e così io, tutte le mattine alle 7, prendevo il mio treno e mi recavo a Rimini presso un’officina di riparazioni moto, nella quale il mio capo era il bravissimo meccanico “Armandino”. Ricordo che un anno, sul lungomare di Rimini, venne organizzata una gara per piloti Juniores e fu introdotta anche la categoria scooter. Così tutti i meccanici di Rimini e dintorni si misero ad elaborare ogni tipo di scooter. Il sabato, alle verifiche sportive e tecniche, arrivò la grande sorpresa: un camion della MV con una bella bialbero a ruote piccole e con alla guida “Gildo” Campana che in gara, senza impegnarsi, troppo diede un giro al secondo. Di questo scooter MV non ho saputo più nulla. Che fine ha fatto? Sergio Censi

LA MV AGUSTA produsse con discreto successo di mercato negli Anni ‘Cinquanta gli scooter “B”, “CSL”,

POLVERE di Stelle in questo periodo si è occupata della ricostruzione storica del marchio BMW. In proposito le invio una fotografia, scattata quest’estate durante una vacanza a Karpathos (un’isola greca del Dodecaneso), di una motocicletta di apparente marca BMW che si trovava davanti ad un autonoleggio e che ha destato la mia curiosità. Oltre allo stemma, che ne denuncerebbe la provenienza dalla Casa bavarese, mi sembra segno caratteristico della Casa anche la trasmissione cardanica; mi lascia però perplesso l’architettura del motore, diversa dal tradizionale boxer bicilindrico. Potrebbe trattarsi di un residuato bellico (nella seconda guerra mondiale l’isola venne occupata per breve periodo dai tedeschi). Avrebbe qualche maggiore notizia sul motociclo in questione? Marco Capra

LA BMW ha costruito monocilindriche a fianco delle bicilindriche fino al 1966. La prima fu la R2 di 200 cm3, presentata nel 1930, che vantava 6 CV a 3500 giri; l’ultima la R27, nata nel 1960, con cilindrata di 247 cm3 e potenza di 18 CV a 7400 giri. Come per il boxer, la BMW rimase fedele negli anni allo schema monocilindrico verticale con albero motore longitudinale in linea col cambio e con trasmissione finale ad albero. La moto tanto malridotta, da lei fotografata in Grecia, (che non possiamo pubblicare perché la qualità dell’immagine non ce lo permette) non è certamente un modello militare, ma una R25 III costruita fra il 1953 e il 1956. La si può identificare dal coperchio delle valvole, tipico dei modelli del dopoguerra, dalla forcella e dal freno a tamburo centrale di grosso diametro.


L’intervista Valentino Rossi di Stefano Saragoni - foto Milagro

Uno stile di guida ogni volta differente per adattarsi ad ogni moto. Saper cambiare perché non cambi la musica in cima alla classifica iridata. “The Doctor” spiega come si fa

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il segreto di

Vale

I

L SEGRETO di Valentino Rossi? Semplice: il talento. Un talento straordinario che gli permette di essere “una cosa sola” con la moto. Troppo semplice. Non vorremo certo dimenticare la capacità di interpretare la moto che guida. Di capire cosa c’è da modificare e dare ai tecnici le indicazioni (giuste) per farlo. E come la mettiamo con la “lettura” della gara? Quel saper tirare fuori la mossa vincente per far sua la più combattuta e complicata delle sfide. Poi c’è la voglia, il piacere di correre, di misurarsi, e una fame di vittorie che non si è placata superando quota 100. C’è anche una preparazione accurata, l’allenamento mai sbandierato, forse anche mal digerito, ma fatto. Sempre. Ecco, il quadro è già più completo. Ma è bene aggiungere la capacità di reazione e il non sbagliare due volte di fila. Farlo ha condannato Casey Stoner nella passata stagione e allontanato dall’obiettivo Jorge Lorenzo quest’anno. Dani Pedrosa, impegnato a cercare la strada per batterlo, ha aggiunto una chiave di lettura interessante del fenomeno Rossi. Che solo un pilota può misurare. Questa la sua analisi: «Rossi è l’unico che ha saputo cambiare stile di guida e modo di lavorare, passando dalla fisicità al lavoro al computer che pretende l’elettronica. Per questo dopo tanti anni è ancora il più forte». Valentino Rossi cosa ne pensa? «Ringrazio. Mi piace l’attestato di stima da parte di uno dei miei avversari più forti. E sono d’accordo. Quello di sapermi adattare

alle tante moto che ho guidato è uno dei miei meriti. Uno dei più importanti. Se corri per tanto tempo, come ho fatto io, vai incontro a questa problematica e devi saperla risolvere». Spiegati meglio. «Se guidi la 250 come la 125, vai forte, ma cadi. Questo è il primo problema che ti trovi ad affrontare salendo di categoria. Un problema che si ripropone, amplificato, quando dalla 250 passi alla 500. Vai sempre nella stessa direzione, ma c’è l’aggravante di una potenza brutale. Da paura». Benedetta 500. Una brutta bestia, ma piena di fascino. «È la moto più sbilanciata che ci sia: 210 cavalli per 130 chili di peso. In pratica un “tutto motore”. Un po’ come le Vespa elaborate con il freno a tamburo...». Di quelle un’idea ce la siamo fatta. Chi più chi meno. Delle 500... dicci tu. «Con le 500 non puoi puntare sulla velocità di percorrenza della curva, perché “chiudono davanti” e vai in terra. Non puoi permetterti di piegare come con la 250: a livello di inclinazione sì, ma come tempo in cui rimani piegato al massimo angolo di in-

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L’intervista Rossi

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SE CORRI PER TANTO TEMPO, IL PROBLEMA DI ADATTARTI A MOTO DIVERSE LO INCONTRI PE ER FORZA. E DEVI RISOLVERLO

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cclinazione no. E devi cambiare tutte le traiettorie» t i tt i . Torniamo al presente. Alla MotoGP. GP «Calma. Prima c’è il passaggio alla « “mille”, “mill la “vera” MotoGP, quella con 250 cavalli. cavalli Con quella non cambia poi troppo. Hai ancora più potenza e ancora più peso anc rispetto alla 500 (250 CV per 145 kg) e con il freno m motore del 4 tempi cambia l’entrata in curva. Devi riuscire a controllarla, perché il freno m motore ti dà fastidio. Però dalla tua parte c’è c l’erogazione». Dolce? Dolce e? «Più generosa. Ti permette di aprire il gas quandoo sei ancora piegato, più piegato che con la 5500. E poi la gomma posteriore scivobene, la bene e, in un modo facilmente controllabile, mentree la 500 scivola troppo». La moto m che ti è piaciuta di più?

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POCO PESO E POCH I CAVALLI: CON LA 125 L’IMPORTANTE È TENERE ALTA LA VE LOCITÀ A CENTRO CU RVA, PERCHÉ L’ACCELERA ZIONE NON È TRAVOL GENTE.

APRILIA RSV 250

APRILIA RS 125

«La “mille” del 2003». La hai digerirla... L 800, 800 invece, i h i faticato f ti t a di il «Con l’arrivo dell’elettronica è stato come cambiare categoria un’altra volta. Non si derapa più in entrata di curva, e in accelerazione il traction control fa sì che non voli via in uscita...». Una benedizione, perché ha permesso la quasi totale cancellazione delle cadute “high side”, le più pericolose, quelle in cui il pilota veniva sbalzato in aria. Ora, per esasperare il concetto, si dice che non cadi più neanche se vuoi. «Vero. Il traction control aiuta a non sbagliare. Però non puoi più fare la differenza in accelerazione».

PASSANDO ALLA 250 SI COMINCIA A DISPO RR POTENZA DISCRETA MA LA VELOCITÀ A CE E DI UNA NTRO CURVA RESTA ANCORA IMP ORTANTISSIMA

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SR 500 HONDA N LA MOTO LA 500 È NCIATA A IL B S PIÙ IA, 210 CV CHE CI S : TUTTO KG PER 130 E E, È COM R O T O M UNA GUIDARE ATA ABOR VESPA EL FRENO COL RO. A TAMBU O T N TA SI PIEGA GNA MA BISO ZARE RADDRIZ TO. PRES

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P. A MOTOG È LA VER LA MILLE PIÙ CAVALLI E PIÙ PESO MA PUOI APRIRE 0 0 5 A L L E GATO D CORA PIE IL GAS AN A POSTERIORE M E LA GOM MODO IN SCIVOLA ABILE. LL O R T N O C

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L’intervista Valentino Rossi DINO GIÙ IL PIE ETTE ROSSI M grandi, sono venuti dogr po, nel 2007 e soprattutpo to nel 2008». Avremmo detto più nel A 2007, che nel 2008... 200 «Parliamo di guida, non « di rrisultati. Così dico nel 2008 perché per andare forte con una MotoGP 800 gommata Bridgestone devi gomm tornare torna a guidare come con la 250 250. E non è per niente facile: devi buttare via tutti i tuoi au automatismi!». È un bel salto indietro nel tempo. tempo Per chi ha guidato JERE l’ultima 250 nel 1999... DEI PUNT MY BURGESS, CA I FERMI D POTECNIC «Purtroppo ti rendi conto «Purt E ANNI LAV L SUCCESSO DI V O DI ROSSI, È UN O ORANO IN ALENTIN che con il passare del tempo PRIMA D O: DA D SIEME I ESSERE cambio di moto ti sei “imed il cam COL PES , L’INTESA È PERF IECI CON MIC A ETTA. RESE A HAEL DO bastardito”. Ti sei abituato a bastardi OHAN E F VEVA LAVORATO REDDIE S guidare in un altro modo». PENCER. Cosa tocca fare? to «Tornare a fare dei gran pie«Tornar goni, a tenere giù la m moto molto più a lungo Per niente? goni «Il pilota deve essere bravo ad uscire dal- e ritrovare una gran velocità di percorrenza la curva il più velocemente possibile. Ed es- della curva. È stato difficile e sinceramente sere più veloce nel punto in cui si apre il gas. posso ancora migliorare. Ci sono dei punti in Se quando lo fai sei a 120 all’ora e il tuo av- cui guido ancora troppo come se fossi in versario a 132, quei 12 chilometri all’ora te li sella alla “mille”». porti dietro fino in fondo al rettilineo». I tuoi avversari di oggi questo problema non l’hanno. I traction control non sono tutti uguali. «Il sistema migliore ed un tecnico bravo a «Lorenzo le “mille” non le ha mai provate. settarlo danno un vantaggio». Non si è certo imbastardito. E Stoner e Pedrosa hanno fatto un anno solo con quelle E il pilota? Avrà pure un ruolo... «Il merito di un buon funzionamento è al moto. Poco rispetto a me che ho fatto tutte 50 per cento del tecnico, ma... poiché sulla le stagioni della MotoGP». moto non c’è lui, ma ci sei tu, e non è come nelle auto dove le regolazioni puoi farle anCOSA ha tolto l’elettronica a Rossi? che dai box... il pilota diventa decisivo per «Quello che ha tolto anche agli altri. Ha migliorare il sistema». tolto il feeling con il comando del gas, perché Siamo arrivati all’oggi. All’ultimo stadio i sistemi di controllo aiutano tanto. Prima dell’elettronica in uscita di curva dovevi esdell’evoluzione. «Per me il passaggio alla 800 è stato il sere bravo a non farla derapare, a non farla momento più difficile. E mi sento di dire che impennare, e a non cadere». sono stato molto bravo, da lì in poi». E adesso? Dicci perché. «Adesso ci sono traction control e anti «Fino al 2006 mi sono spostato sempre impennamento. Per fare la differenza ci renel mio percorso di miglioramento, seguen- stano la fase uno, frenata e ingresso curva, do una logica. I problemi veri, quelli più e la fase due, la percorrenza. Abbiamo perso la fase tre, l’accelerazione. Peccato. Guardiamo al lato positivo della vicenda: quando cadi in accelerazione ti fai male...». Adesso si cade in frenata. «Gli errori in frenata ci sono sempre stati. E ci saranno sempre». Sei al vertice da più di un decennio, e non sembri sentirne il peso. È anche per via del fatto che in sella alla moto ci si sta poco?

BURGESS È L’ARMA SEGRETA

SFIDA L’ULTIMA ’ARRIVO «CON L ONICA R T T E L ’E DELL BIARE M A C E M O È STATO C O CATEGORIA» DI NUOV

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Cioè che è difficile “stufarsene”? «Il nostro è uno sport diverso dagli altri. Nel calcio hai il tuo pallone, nel tennis la tua racchetta. E puoi preparare in allenamento i tuoi “colpi” migliori. Nel motociclismo ci sono troppe varianti. Vuoi migliorare la staccata? Fare cinquanta volte la stessa frenata con una supersportiva di serie non serve a niente, perché la MotoGP è un’altra cosa». Ma se potessi farla con la tua moto? «Poter girare a lungo con la tua moto su una determinata pista sarebbe utile. A capire come si comporta su quel tracciato e a metterla a punto. Servirebbe a capire quali mosse fare per migliorare la moto. Ma sarebbe un lavoro specifico per quella sola pista». Quindi la mancanza dell’allenamento in moto non si sente più di tanto. «Volete la verità? Fare tanti test invernali come negli ultimi anni prima della crisi non serviva a niente. Si lavorava soprattutto sulle gomme, diciamo il 60 per cento sulle gomme e il 40 sulla moto. Adesso che le gomme sono le stesse per tutti...». Si può girare il 60 per cento in meno... E far valere la propria esperienza. «Questo sì. Oggi l’esperienza conta più di ieri». Tu ne hai da vendere. E non solo quella. «Sono in una buona condizione psico-fisica. Che viene dall’esperienza e anche dall’essermi fatto... un bel culo. Lavoro con Jeremy Burgess da dieci anni e ci intendiamo alla perfezione e poi continuo ad avere una grande curiosità per tutto quello che ha un motore». Con due e quattro ruote. «Restando sulle due, mi è sempre piaciuto saper guidare di tutto. Così ho la Yamaha 450 da cross, ma anche la 250; ho imparato a guidare la Superbike e rispetto a due anni fa sono migliorato molto anche con il TMax che uso per strada...». È questo, il “talento”? «Negli anni mi sembra di essere riuscito a fare cose che altri non hanno fatto. Il talento è questo. È il feeling naturale che ho con la moto». Toglici una curiosità: tu che hai dato il via a questa “moda”, dicci il vantaggio di “mettere giù” il piede interno in ingresso curva. «Ho iniziato a farlo nel 2005 e oggi non sono più il solo; si fa molto di più. Dalla moto mi sembra di riuscire a frenare di più, ma devo confessare che dalla telemetria non si vede alcuna differenza... Mi viene d’istinto, così quando mi parte il piede... lo faccio. Con

i freni e il grip delle MotoGP ha un suo uo perché, ma con una moto stradale, annche supersportiva, non serve a nienente». Correrai abbastanza a lungo da vedere il prossimo “step” delle MotoGP? GP? «Può essere. E visto che nel futuro turo avremo bisogno di motori che costano tano meno e fanno più chilometri, perchéé non tornare alle “mille”? La soluzione più iù facile per trovare più cavalli è fare deii motori più grossi». Questa 800 proprio non ti va giù. «L’errore più grande della MotoGP P è stato passare dal “mille” all’800. Servono no moto meno sofisticate che costano meno. o. Questo è il futuro. Per avere 24 moto in pista serve un motore più “grezzo”; ma attenziottenzione, non si può pensare di avere 24 partenti e che ci sia mezzo secondo tra il primo e l’ultimo». Tra i 24 ci sarà anche Rossi? «Vedremo. Del mio futuro deciderò a giugno 2010».

DAL 2005 IEDE COME P FUORI IL ANDO SISTA QU UN CROS LA STACCATA A ESASPER ALTRI PILOTI O N IA P N TO E PIA OMINCIA HANNO C I SEMBRA RLO. GL AD IMITA RENARE DI PIÙ, DI F ATI IZIONE D L’ACQUIS A MA LUI M R FE NON CON A SUO AGIO PIÙ SI SENTE ASTA. IN OGNI B IO, E TANTO VANTAGG I CASO IL , LO S ’È C IO G G SE VANTA AVERE SOLO PUÒ RIP ENI E IL G CON I FR OGP. ROSSI T O M A DI UNA HE SU UN TROVA C , ANCHE E L A STRAD ORTIVA, SUPERSP OVRA A UNA M N BBE E ERE SAR DEL GEN TE INUTILE. N ME ASSOLUTA

ROSSI CON LA 800: È STATO IL PASSAGGIO PIÙ DIFFICILE, QUELLO PER IL QUALE IL PESARESE TROVA DI ESSERE STATO... “MOLTO BRAVO”. motosprint mot mo moto m oto o otto tosp spr spri p int pr nt

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L’intervista Alex De Angelis di Stefano Saragoni

De Angelis e demoni Dal secondo posto di Indy al patatrac di Misano. Ora è in cerca di conferme e di una moto

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OCCARE il cielo con un dito e ritrovarsi di lì a poco con il culo per terra. Alex De Angelis sa cosa vuol dire, lo ha vissuto sulla sua pelle. Tutto è cominciato con l’ascesa verso le prime posizioni della MotoGP, culminata nel podio di Indianapolis, uomo del giorno con il secondo posto alle spalle di Jorge Lorenzo. Otto giorni dopo, la doccia fredda di Misano, con la caduta al via del suo GP, quello di San Marino. «Potevo fare una bella gara, le prove erano andate bene, meglio di quanto mi aspettassi. Invece dopo pochi metri ero in terra. E se cadere dispiace, quando butti giù anche qualcun altro il dispiacere è doppio». Altro che profeta in patria.

«Lasciamo stare. E pensare che era cominciato tutto con la sorpresa di essere veloci su una pista poco adatta a noi... È finita con il primo “zero” della stagione». Il casco con le orecchie da asino, all’Estoril lo metti tu? «Mi sa che mi tocca. Ho fatto la prima curva tutta all’esterno e ho preso velocità perché non avevo nessu-

no davanti. Quando sono arrivato a quella successiva non sono riuscito a fermarmi». A San Marino come l’hanno presa? «Io sono sammarinese, mio nonno era

RIVATO VITA DA P PAIO D’ANNI FA «UN VITTORIA 30”» A L O V A MI GIOC A MI DÀ R O , O Z N E CON LOR

sammarinese, il mio legame con questo stato che è un piccolo paese è forte. Ma per i miei “compaesani” non sono certo un personaggio, sono quello che incontri la mattina a far colazione al bar». Torniamo a Indy: quel secondo posto è stato il più bello della tua carriera? «A livello di importanza sì. Ma in quanto a bellezza... credo che il mio primo podio, al Sachsenring, in Germania, nel 2002 con la 125, sia stato davvero speciale. Avevo sedici anni, non ero nessuno, e in quella gara sono arrivato in scia ad Arnaud Vincent, che poi vinse il titolo mondiale». Di secondi posti ne hai collezionati davve-

ro tanti: addirittura 18, mentre di vittorie... una sola, nel 2006 a Valencia, in 250. «Specialmente nella 250 molte gare le ho perse in volata, e quando perdi così si può parlare di tante cose: a volte di fortuna, altre di moto non perfetta, in un paio di occasioni sono stato superato sul traguardo con il gioco delle scie, che mi ha sempre “giocato contro”...». C’è il rischio di farsi venire qualche complesso... «Non esageriamo. Certo ti fai delle domande, ti chiedi dove hai sbagliato e cosa puoi fare per migliorare, ma non sono mai arrivato a farne un dramma». Certo hai avuto fior di avversari, da Lorenzo a Dovizioso, oggi entrambi schiera-

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ALEX DE ANGELIS È ALLA SECONDA STAGIONE IN MOTOGP. UN PO’ PER INESPERIENZA E UN PO’ PER LA MOTO DIVERSA DA QUELLE UFFICIALI, SOLO SALTUARIAMENTE È RIUSCITO AD OTTENERE RISULTATI SODDISFACENTI. motosprint

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TOTO

Vinci con noi !

L’intervista Alex De Angelis

Gioca la schedina: 3 splendidi premi ad ogni GP e se sei fortunato... ti portiamo a Valencia* 1° Giacca Yamaha Classic 2° Camicia Fiat Yamaha Team 3° Kit Fiat Yamaha Team Premio finale Casco Valentino Rossi oR ossi

1° 2° 3°

premio finale

schedina del GP Portogallo

*Tra tutte le schedine giocate prima del GP Australia verrà estratto un week-end per due persone al GP Valencia

Vale

Discriminante: tempo del giro più veloce in gara del FYT

Jorge

____‘____ ‘‘____ Nome _________________________________________

Da spedire a: Motosprint “TotoFYT2009” Via del Lavoro 7, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) entro sabato 3/10/2009 Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Posizione di Rossi e Lorenzo sullo schieramento

Cognome ______________________________________

Piazzamento di Rossi e Lorenzo al traguardo

Città __________________________________________ Cod. Postale __________ Tel. ______________________

Firma ____________________________________________________

Il più veloce dei due in gara

E-mail _________________________________________

Data _____________________________________________________

Via ___________________________________________

ti in MotoGP in squadre ufficiali. «Questo mi dispiace; non poter combattere con loro ad armi pari come facevamo in 250. Mi sono trovato a prendere 30, ma anche 50 secondi da Lorenzo, quando un paio di anni fa ci giocavamo la vittoria. Con questo non voglio dire che a parità di moto me la vedrei con lui, però mi piacerebbe tanto sapere dove potrei arrivare». Quando sono passati in MotoGP lui e Dovizioso, lo hai fatto anche tu. Perché non restare in 250 e... approfittarne? «Perché ho avuto una buona occasione per andare in MotoGP. Mi è sembrato giusto coglierla. Ho corso quattro anni in 125 e quattro in 250. Potevo cambiare anche prima, ma avevo ancora la testa in 250 e non l’ho fatto. Sono rimasto per completare un percorso e ho fatto bene: nel 2007 sono salito dodici volte sul podio ed ho finito al terzo posto in campionato. Questo ha fatto sì che trovassi posto nel Team Gresini». Nell’olimpo della MotoGP. «La 800 non è uno spauracchio. Le “mille”, che avevano più potenza e meno elettronica, erano sicuramente più difficili. Se Aleix Espargaró non si è fatto ridere dietro a Indy, dove è salito sulla Ducati per le prove di venerdì pomeriggio, vuol dire che non sono moto impossibili». Guidarle è un conto, andarci forte un altro. Tu ci stai riuscendo. «Diciamo che ho preso sicurezza. Ho fiducia in me stesso. Sono più bravo nel collaudo e il “pacchetto” ne è uscito rafforzato, più equilibrato. Risultati ne ho fatti sicuramente di più in 250, ma mi piacerebbe ritrovare i miei avversari di allora adesso, a parità di moto». Sembra che tu riesca a dire la tua anche con la moto che hai. «Adesso arrivano due o tre piste in cui posso esprimermi al massimo e anche se la moto non è perfetta, è cresciuta molto. Poi c’è sempre l’incognita pioggia: sul bagnato abbiamo qualche chance in più». Lasciando stare Misano... Oggi fai meno errori di un anno fa. «Per forza. L’anno scorso c’erano un sacco di gomme da provare, facevo un bel lavoro, ero veloce, e poi quando si mettevano le gomme da qualifica, ecco che di botto finivo indietro. In gara volevo recuperare subito le posizioni perdute e ho fatto molti errori. È così che ho finito il campionato più indietro di quella che doveva essere la mia posizione. Però sbagliare è umano; sbaglia Valentino che è un

I OBIETTIV ORI È FU «IL PODIO . MA PRIMI PORTATA SI PUÒ» I” L IA IC F F U DEI “NON

supercampione ed è in testa al mondiale...». Facile passare da eroe ad... asino. «Molto facile. A Indy non ho avuto fretta; ho perso molto tempo con Edwards ma ho aspettato il momento giusto per passarlo, anche se mi sarebbe piaciuto tanto farlo prima, per fare qualche giro insieme ai primi. Là la pazienza mi ha ripagato». Quattro gare per confermare quanto di buono fatto fino a oggi. «Un finale di stagione molto importante, perché dopo essere salito sul podio e avere fatto un brutto errore, devo far vedere di saper essere costante. Nel bene». E trovare un posto per il 2010. Fiducioso? «Certo. Io mi vedo in Moto-

GP: ma anche qui sbagliare è umano...». Serve un altro podio? «Il podio non è alla nostra portata, non se gli ufficiali arrivano al traguardo. Però essere il primo pilota “clienti” vicino agli ufficiali si può». A proposito di vicinanza agli ufficiali. C’è chi si lamenta perché gli stai “vicino vicino” nelle prove. «Io non cerco la scia. Paragono le mie traiettorie con quelle dei migliori. È un modo per capire bene cosa mi manca per essere come loro... Mettiamola così: un decimo di secondo può valere una fila e una fila può valere un buon risultato. Non è che stai due giorni in schiena a qualcuno, fai un giro in scia, punto e basta. In gara sono loro quelli da seguire, no? E poi quando è ora di andare da solo, so fare anche quello».

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MotoGP Aspettando Estoril

Vito Ippolito, Presidente FIM

LE UNICHE SUPERSPORT CON QUALCOSA IN PIÙ.

NEL 2011 22 PILOTI IN MOTOGP

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I AVVICINA l’appuntamento con la MotoGP, che dopo lo stop prolungato dovuto alla cancellazione del GP Ungheria sul mai nato circuito del lago Balaton, sarà di scena all’Estoril in Portogallo il 4 ottobre. Le (poche) notizie che rimbalzano dall’Australia confermano anche il ritorno in pista di Casey Stoner. Il pilota della Ducati, rinfrancato da due mesi di isolamento e totale “disintossicazione” dalle fatiche della vita di pilota ufficiale sembra pronto a rituffarsi nell’arena. Una buona notizia che va ad aggiungersi a quelle fornite dagli esami clinici cui Casey si è sottoposto in patria: il suo affaticamento, i suoi disturbi, non erano sintomi di malattia, ma conseguenza di un’impennata di stress. Lontano dai ritmi e dagli obblighi del Motomondiale, Stoner sembra aver ritro-

vato pace e voglia di correre. E anche la forza per affrontare quello che delle corse meno digerisce. Casey ha in mano i biglietti aerei per volare in Portogallo insieme alla moglie Adriana e non c’è motivo di dubitare che possa avere ripensamenti... Intanto la Ducati si prepara al suo ritorno, anche prendendo le decisioni collaterali del caso. Mika Kallio, dopo avere avuto l’onore e l’onere di vestire i colori ufficiali per tre GP non troppo fortunati, riprenderà il suo posto al Team Pramac al fianco di Niccolò Canepa. Anche qui con un piccolo giallo: il patron della squadra, Paolo Campinoti, si è lasciato sfuggire che avrebbe preferito dare fiducia allo spagnolo Aleix Espargarò, lasciando a casa l’italiano. A quanto pare è stato “convinto” a permettere a Canepa di portare a termine la stagione.

Casey ha in mano i biglietti aerei per tornare in pista nel GP Portogallo. Kallio da Pramac; con Canepa

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VITO Ippolito, presidente della Federazione Motociclistica Internazionale, ha approfittato dell’appuntamento del Trial delle Nazioni a Darfo Boario Terme (BS) per annunciare ufficialmente che si candiderà per un secondo mandato. Lo ha fatto con un certo anticipo sui tempi: il prossimo congresso federale si terrà dal 22 al 26 ottobre prossimi, a Ginevra, ma il mandato di Ippolito scadrà solo l’anno successivo e il congresso elettivo si terrà a Macao dal 17 al 23 ottobre del 2010, cioè tra più di un anno. Non è una scelta bizzarra ma una strategia elettorale legata al fatto che non tutte le Nazioni sono intenzionate a sostenere quello che è stato il primo presidente non europeo della FIM dalla sua fondazione, nel 1904; è comunque l’argomento che al prossimo congresso terrà banco. In questi stessi giorni Ippolito, 57 anni, venezuelano, ha rilasciato un secondo comunicato in cui fa il punto della situazione dei vari mondiali senza aggiungere molto a quanto è già noto, a parte una sfumatura per quanto riguarda la MotoGP. «Speriamo di riuscire ad aumentare il numero dei piloti in MotoGP entro il 2011 - ha detto -, mantenendo il concetto di prototipi che caratterizza il campionato. Dovremmo essere in grado di portare 3 o 4 piloti in più sulla linea di partenza di questo campionato». Tutto questo in conseguenza delle modifiche ai regolamenti sportivi e tecnici già decise in accordo con costruttori e team, volte a contenere i costi. Ippolito non ha specificato se da parte della FIM seguiranno ulteriori azioni per conseguire l’ambizioso obiettivo.

Stoner. L’attesa

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STIMO. O L ? S IE NDARE A A «SP G N E V BIKE LI CON CREDO G ESTERÀ IN SUPER P. SE R FIDA» IN MOTOG ITA A UNA BELLA S V DAREMO

L’intervista Max Biaggi di Paolo Gozzi - foto Zac

In Aprilia ha ritrovato una famiglia. Crede che Lorenzo possa solo crescere. Pensa che sarà un papà molto veloce...

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AX Biaggi non ha mai corso con la Superbike a Imola ma conosce bene il circuito del Santerno. Vi ha disputato quattro gran premi, andando sempre forte: trionfò con la Honda 250 nel ’97 e arrivò terzo nel ’98 con la Honda 500 “satellite”, dietro agli ufficiali Doohan e Criville. Nel ’99 terminò la gara sul gradino più basso del podio, in scia a Criville e Barros. Max fu il primo pilota Yamaha a tagliare il traguardo. La storia, però, era cominciata con un passo falso. Nel ’96, nella classe 250, il Corsaro partì in pole ma cadde alla Piratella. In quel giorno complicato si ruppe definitivamente il rapporto con l’Aprilia: alla fine di quella stagione Biaggi portò a casa il titolo ma fuggì alla Honda, con la quale, l’anno dopo, sconfisse lo squadrone di Noale. Dell’Aprilia di allora è rimasto solo il nome. Tredici anni dopo, invece, Massimiliano Biaggi è tornato da dove era partito. L’Aprilia lo ha richiamato per realizzare il sogno sportivo più ambizioso di sempre, sbancare la Superbike 2010. Con la nuova RSV4 Biaggi sta andando forte. Ha vinto a Brno e firmato cinque podi che, per adesso, valgono il quinto posto nel mondiale. A Imola Max aspira a diventare arbitro della sfida stellare tra Ben Spies e Noriyuki Haga.

A SINISTRA, MAX ABBRACCIA GIAMPIERO SACCHI DOPO LA VITTORIA A BRNO. GRAZIE ANCHE ALLE INDICAZIONI DI BIAGGI LA RSV4 È DIVENTATA VINCENTE.

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SPIES ha 18 punti di vantaggio su Haga. Pensi che il texano abbia già vinto il titolo? «Niente affatto. Ci sono ancora sei gare, il campionato non è deciso. In Superbike la classifica può cambiare in un baleno. Basterebbe uno zero per rimettere tutto in discussione». Haga, che a metà stagione era padrone del mondiale, è costretto a inseguire dopo la caduta del Nürburgring. Che idea ti sei fatto del contatto tra Nori e Rea? «Non mi è sembrato un attacco scorretto. Rea ha toccato Haga in uscita di curva e di solito i contatti duri avvengono in entrata. Quella curva gira in maniera anomala, credo che Rea non abbia colpe. Al contrario, per fare un paragone, mi viene in mente il caso di Fabrizio, che a Brno ha tamponato Spies. Quello è stato un eccesso di foga, un errore di misura. Il contatto tra Haga e Rea, invece, è stato casuale».

Il mondiale ha preso una brutta piega per la Ducati. Aver preferito Haga a Biaggi non sta premiando. «Hanno avuto la possibilità di prendermi, non l’hanno colta. Hanno fatto le loro scelte. Giuste o sbagliate, lo capiremo a fine anno. Io avevo due-tre possibilità e il cuore mi ha detto di scegliere l’Aprilia. Sono tornato con la Casa che mi ha fatto diventare campione del mondo e il pilota italiano più vittorioso di sempre nella 250. È stato un ritorno fantastico, ne sono felice. In questa scelta mi ha aiutato il destino». Sei stato considerato per anni un pilota ingestibile. Con l’Aprilia, invece, va tutto bene. Cos’è cambiato? «È vero, mi hanno sempre etichettato come un pilota ingestibile e lamentoso. Io sono sempre stato diretto e sincero in tutto e con tutti e questo mio modo di esprimermi mi ha condannato. Sono però felice che molti, come ad esempio tutti i miei tifosi, ai quali devo dire grazie, abbiano saputo guardare oltre. Ora ho ritrovato una vera famiglia. Ho fortemente voluto l’Aprilia, sapevo che mi sarei trovato bene. Mi trovo magnificamente, non sento la pressione negativa perché ho energia positiva intorno. Con l’ingegner Dall’Igna ho costruito un bellissimo rapporto di lavoro, lavoriamo a quattro mani, come piace a me. Alcuni tecnici li conosco dai tempi della 250, sapevo che erano una garanzia e ci tenevo ad averli al mio fianco anche in questa nuova sfida. Dietro vittorie e grandi risultati c’è sempre il lavoro di una grande squadra». Sei soddisfatto del tuo bilancio? «Siamo partiti con una moto nuova, mai scesa in pista in una gara vera. La base di partenza è stata da subito molto valida ma ovviamente c’erano parecchie cose da affinare e mettere a punto». Quanto e dove è cresciuta l’Aprilia dall’inizio della stagione? «Abbiamo migliorato moltissimo la gestione del freno motore. Adesso abbiamo un’idea precisa di quello che ci serve e stiamo lavorando per ottenerlo. Anche l’erogazione del motore è migliorata». Cosa manca per fare un altro passo verso la perfezione? «La squadra lavora continuamente. Se

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Seconda giovinezza

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L’intervista Max Biaggi

Solo schedine in originale!

(no fotocopie no fax)

ABILE INARREST UN GP. ATO «MAI SALT ANCHE CON O HO CORS LLE MANI» E I CHIODI N scopriamo qualcosa che può migliorare il pacchetto lo introduciamo, altrimenti lo sviluppo va avanti. Ci stiamo allineando alle performance degli altri anche se siamo partiti più tardi. Puntiamo in alto ma serve tempo». Il forcellone nuovo provato al Nürburgring verrà utilizzato anche a Imola? «È stato realizzato al computer e stiamo cercando di capire se ci può garantire vantaggi. Lo monteremo sicuramente perché, senza test a disposizione, dobbiamo sviluppare la moto durante le gare». Nei test di luglio hai fatto solo il 14° tempo. La RSV4 non si adatta a Imola? «Quel test ci è servito per capire dove eravamo... Abbiamo trovato più difficoltà del solito perché il fondo della pista è molto sconnesso e mette in crisi l’assetto. Inoltre ci sono parecchie curve da prima e seconda marcia. In quei settori soffriamo. Ci sono venute alcune idee per migliorare la moto ma solo venerdì capiremo se abbiamo preso la direzione giusta. Siamo andati bene nelle ultime gare e pensiamo di potercela cavare anche a Imola. Da luglio a oggi abbiamo fatto tanto lavoro e sono curioso di vedere dove siamo arrivati. Io sono carico». Qual è il punto più difficile di Imola? «La discesa della Rivazza è veramente impressionante. Arrivi in quinta piena (260 km/h, ndr) e non vedi bene il cordolo perché sei in discesa. Se sbagli il rischio di arrivare lungo alla prima della Rivazza è molto alto. È un punto veramente difficile». motosprint

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Spies fa bene ad andare subito in MotoGP? «Domanda da molti milioni di dollari! Con Ben ci vediamo solo durante le gare, tra noi c’è grande stima e rispetto. Non ho parlato con lui di questo argomento. Se lui sogna la MotoGP, e non ho dubbi che sia così, e il regolamento lo obbliga a correre per un anno in una squadra satellite, credo che gli convenga andare là quanto prima. A fine 2010 scadranno i contratti di Rossi e Lorenzo e lui può essere il terzo incomodo, con un anno di MotoGP sulle spalle. È un salto anticipato che può far comodo anche alla Yamaha: se Spies andrà forte diventerà un’alternativa, così Rossi e Lorenzo dovranno ridimensionare le loro pretese». E se invece restasse in Superbike, nel 2010? «Se vuole provare a sfondare in MotoGP non può perdere un anno. A me, comunque, farebbe piacere averlo ancora in Superbike; sarebbe un ottimo avversario. Lui conoscerà meglio i circuiti ma io avrò un’Aprilia più a posto rispetto a quella di quest’anno. Sarebbe una bella sfida, per me e per lui». Stoner ha mollato. Tu hai passato tanti momenti difficili quando eri in 500/MotoGP. Hai mai pensato di dire basta, come ha fatto lui? «Casey ha vinto un Mondiale MotoGP, quindi è un grande. Io ho fatto due volte secondo, non sono riuscito a centrare il titolo, ma non mi sono mai fermato, neanche quando avevo ossa rotte e problemi fisici importanti. Sono partito anche con i chiodi nelle mani e le clavicole rotte. Non ho saltato un gran premio da quando corro. Se lui non corre significa che, evidentemente, c’è qualcosa che va oltre il dolore, oltre il problema fisico. Però non credo neppure che sia solo una questione di testa. È una situazione molto confusa».

Rossi ha 30 punti di vantaggio: per il tuo amico Lorenzo è finita? «Il vero vantaggio di Rossi è l’esperienza. Nessuno lo dice ma Lorenzo corre nella classe regina solo da un anno e mezzo. In MotoGP l’esperienza fa una differenza enorme». Jorge ha fatto bene a restare in Yamaha? «Rossi è ancora il più forte ma bisogna vedere dove arriverà Lorenzo quando avrà più esperienza. Valentino è al top ma non sa dove può arrivare l’altro. Sarà un bello scontro». Sei stato a Monza a vedere il gran premio di F.1. Hai provato la Ferrari nel ’99 a Fiorano (99 giri) e la Midland a Silverstone, nel 2006, sotto la pioggia. Ti sta venendo la voglia di auto? «Sono andato a vedere il debutto con la Ferrari del mio amico Fisichella. Solo le prove, per evitare il casino della gara. Ho salutato con piacere tanti amici che ho in Ferrari. Girare con la F.1 mi ha dato emozioni pazzesche ma alle quattro ruote non penso: nel 2010 sarò con l’Aprilia»! A METÀ ottobre diventerai papà. Cambierà qualcosa? «Da quando lo so sono andato molto forte, mi sento sereno e in forma come poche altre volte. Dicono che quando arriva un figlio vai più piano ma andate a chiederlo a Bayliss e Schumacher... Non cambierà nulla neanche per me». Perché non hai voluto sapere se sarà maschio o femmina? «Quando sono in moto i tecnici sanno alla perfezione come percorro una curva. La nostra vita è sempre più invasa dalla tecnologia e non ci sono più segreti. Per una volta, invece, ho voluto lasciare tutto nelle mani della natura».

Italia

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Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _

Discriminanti 1 - Vincitore gara Supersport _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 2 - Tempo gara vincitore Supersport _ _ _ _ _ _

Nome ____________________________________ Cognome _________________________________ Via ______________________________________ Città _____________________________________ Codice postale ____________________________ Telefono ________________________ Età _______ E-mail ____________________________________

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Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto Italia” le cartoline pervenute entro venerdì 25 settembre

Da spedire a: Motosprint “Toto Superbike” Via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Saranno valide per il “Toto Francia” le cartoline pervenute entro venerdì 2 ottobre

Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario e gni g promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni rne momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

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Superbike Aspettando Imola di Paolo Gozzi

TESTA A TESTA TRA NORIYUKI HAGA (41) E BEN SPIES (19)

Ducati conferma Haga e Fabrizio per il 2010. Il giapponese per continuare a sperare nel titolo deve battere Spies

H

AGA è rimasto solo con se stesso. La Ducati non è più la corazzata invincibile di un tempo e là davanti non c’è un pilota normale: Ben Spies è un fenomeno. Incupito dal rimorso per il gigantesco vantaggio di metà campionato (88 punti) dilapidato nel disastroso incidente di Donington, Noriyuki Haga ha davanti la gara senza ritorno: vincere per sperare, o dire addio alla quarta occasione per vincere il titolo. Dura da accettare quando, per un motivo o l’altro, hai già visto tre Mondiali sfumare via all’ultimo tuffo. L’incubo, per l’inseguitore, si chiama Ben Spies. Un colosso apparentemente senza punti deboli. Ha dieci anni di meno ma è abituato a vincere e a mandare in crisi l’autostima del rivale diretto: Mat Mladin, mattatore del campionato americano, era convinto di fare un sol boccone dell’irriverente ragazzino

motosprint

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e invece ha dovuto ingoiare polvere per tre anni di fila. Comunque vada, il giapponese non si troverà comunque a piedi. La Ducati ha infatti confermato sia lui sia Michel Fabrizio per la prossima stagione. Per Haga il 2010 sarà la seconda stagione in rosso, la terza per il romano. «Sono davvero felice che questa grande squadra mi abbia rinnovato la fiducia - ha detto Noriyuki, aggiungendo che - i rapporti con il team e il mio compagno Michel sono ottimi. Non sappiamo ancora come finirà questa stagione, ma quello che è certo è che continuerò a dare il massimo, come faccio ogni week-end». E per quanto riguarda il prossimo, decisivo appuntamento: «Il fatto che la Ducati mi abbia confermato mi dà un ulteriore stimolo: a Imola darò il 200 per cento e, se non basta, raddoppierò gli sforzi a Magny Cours e Portimao».

SPAZIO AI FAN BMW DOPO Monza, BMW ripropone ai propri fan la “BMW SBK Experience”. L’appuntamento di Imola è alla tribuna “I”. Per acquistare i biglietti è sufficiente recarsi presso una delle concessionarie BMW Motorrad. L’elenco è disponibile online sul sito www. bmw-motorrad.it. Oltre al posto riservato in tribuna per la giornata di domenica 27 settembre, il pacchetto comprende: pass per l’area BMW Motorrad, kit abbigliamento (camicia e cappellino BMW Motorrad Motorsport, asciugamano e tappi per le orecchie), parcheggio. Prezzo: 135 euro, per un massimo di 200 posti.

AREA TIFOSI

a t a c o u f n i a d i f S

MOLA I 6 A 0 0 A 2 N A DAL RBIKE TOR ODERSI C N A M V PE RG LA SU GUIDA PE UITO E IN T UNA . IN CIRC O C C E NTO E V E ’ L

TRIBUNA DUCATI

TORNA anche a Imola la “Tribuna Ducati”. I tifosi della Rossa si danno appuntamento alla tribuna coperta M, che si trova proprio alla chicane fronte box. Sarà predisposto un parcheggio per sole moto Ducati, aperto anche a coloro che non hanno acquistato un biglietto Tribuna Ducati, disponibile fino a esaurimento posti e posizionato proprio dietro la tribuna M. Sempre dietro la Tribuna Ducati, inoltre, ci sarà il Ducati Village aperto a tutto il pubblico. I prezzi: 100 euro per tutti e tre i giorni di gara, 80 euro per il biglietto valido sabato e domenica, e 70 euro per la sola giornata di domenica; sono disponibili presso: tutti i Ducati Store e i concessionari, oppure direttamente online sul sito www.bestticket.it

TEXAS TERROR TRIBUNE

Tuttavia Imola non è storicamente favorevole ad Haga, che questa volta parte pure in svantaggio come test. Texas Terror ha fatto tantissimi chilometri a luglio e stavolta non partirà alla cieca. Haga in estate era fermo per infortunio e sarà nella scomoda condizione di dover fare tutto il lavoro in due sole giornate di prove ufficiali. La Ducati non potrà trasferire i dati raccolti da Fabrizio perché assetti, esigenze di guida e anche alcuni componenti sono diversi: Noriyuki ha la forcella Ohlins TR (la stessa utilizzata in MotoGP), Michel la più convenzionale FG800. L’impresa dunque è disperata e ai tifosi ducatisti non resta che sperare nella straordinaria tempra di Haga, un pilota capace di sbagliare l’occasione più facile ma anche di compiere il miracolo che meno ti aspetti. Michel Fabrizio è ormai irrimediabilmente fuori dai giochi (-75 punti di ritardo

con 150 da assegnare) ma parlare di gioco di squadra Ducati in funzione anti-Spies è quasi grottesco: il romano è riuscito solo una volta a battere Spies, in gara 1 a Kyalami (secondo e terzo) quindi – statisticamente – è difficile ipotizzare che a Imola possa intromettersi tra i due sfidanti dando una mano ad Haga. Nei test Michel aveva un gran passo ma bisogna vedere che succederà quando conta davvero: finora il texano ha sempre avuto una marcia in più. La mina vagante, piuttosto, potrebbe essere Jonathan Rea, che ha già battuto Spies nel gran finale del Nürburgring. La Honda è sempre andata forte a Imola e anche se l’attuale CBR-RR è molto diversa da quella del 2006 il nordirlandese è stato il più veloce (con gomma soffice) a luglio. Haga deve battere Rea, augurandosi di non farsi sbattere di nuovo a terra come in Germania, e sperare che il debuttante terribile stappi punti a Spies.

Difficile ma non impossibile. Anche se in Superbike le sorprese sono all’ordine del giorno, tutti gli altri non sembrano in grado di poter mettere becco nel duello stellare che ci attende sui 4.936 metri del fantastico saliscendi sul Santerno. Biaggi è in forma ma non è andato troppo bene nei test, Haslam è un po’ discontinuo, Smrz ultimamente si è perso. Suzuki e Kawasaki sono smarrite nelle nebbie del centroclassifica. La BMW recupera Rubex Xaus e si affida all’esperienza di Troy Corser che a Imola nel 2005 festeggiò il secondo Mondiale a tavolino per la cancellazione di gara 2 causa diluvio. SUPERSPORT Niente Imola per Gianluca Nannelli (sulla Triumph del Team ParkinGO salirà, fino a fine stagione, Chaz Davies) né per Gianluca Vizziello (il Team Stiggy Honda farà correre solo Anthony West).

UN’AREA riservata ai tifosi di Ben Spies, ribattezzata la “Texas Terror Tribune”: è l’iniziativa di un gruppo di tifosi dell’americano. L’appuntamento è alla Tribuna Rivazza. Ecco i prezzi dei biglietti: sabato+ingresso paddock: 80 euro. Domenica: 75; domenica+paddock 100. Abbonamento sabato+domenica+paddock 180. Per informazioni 338-3054152 (Luca), luca8link@gmail.com.

FORZA BAIOCCO

Sempre molto attivo il gruppo di tifosi di Matteo Baiocco, pilota impegnato nel mondiale e nel CIV: domenica 27 settembre il Baiox Fan Club organizza la trasferta in pullman (per tutti, iscritti e non al Fan Club) per Imola. Pullman + biglietto tribuna Rivazza (con maxi schermo) + visita al paddock (a turno): 110,00 euro. Informazioni e prenotazioni: Michele: Tel: 347 8443226 - Lorenzo: 339-8944624 - Fabio: 349-2933225

AUTOGRAFI

Il Paddock Show, una delle caratteristiche più gradite del mondo superbike, torna anche a Imola. Sempre giovedì. L’accesso è libero dalle 12, con la conferenza stampa. Seguono le sessioni di autografi. Alcuni orari: Checa e Rea (15,50), Haga e Fabrizio (16), Biaggi (16,15), Corser e Xaus (17). motosprint

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Superbike Aspettando Imola

VENERDÌ 12.45 Superbike 14.00 Stock 1000 15.00 Supersport 16.15 Superbike 17.30 Stock 600 SABATO 9.00 Stock 1000 9.45 Supersport 10.45 Superbike 11.45 Stock 600 12.25 Pit Walk 13.00 Supersport 14.00 Superbike 15.00 Superbike 16.10 Stock 1000 16.55 Stock 600 DOMENICA 9.00 Stock 1000 9.20 Superbike 9.50 Supersport 10.40 Stock 1000 11.10 Pit Walk 12.00 Superbike 13.25 Supersport 14.30 Stock 600 15.30 Superbike

IL PRONOSTICO

PREZZI

ORARI Prove libere Prove libere Prove libere Qualifiche Prove libere Prove libere Prove libere Qualifiche Prove libere Qualifiche Prove libere Superpole Qualifiche Qualifiche warm-up warm-up warm-up gara gara 1 gara gara gara 2

ABBONAMENTO 3 giorni Prato, Tribune Tosa B e Acque Minerali D-E-F Tribuna partenza M Tribuna Rivazza R e arrivo I Superbiglietto* VENERDì Posto unico SABATO Prato, Tribune Tosa B e Acque Minerali D-E-F Tribuna partenza M Tribuna Rivazza R e arrivo I Supplemento paddock DOMENICA Prato Tribune Tosa B e Acque Minerali D-E-F Tribuna partenza M Tribuna Rivazza R e arrivo I Supplemento paddock

120 145 135 200 25 50 65 55 35 35 80 100 90 50

* Validità 3 giorni, con posto a sedere in Tribuna “A” centrale, coperta+accesso paddock+pit walk (il pit walk è accessibile solo con il superbiglietto. RIDUZIONI 10 per cento di sconto per: forza dell’ordine, soci FMI, Mediaworld, Saturn, ACI, CTS, spettatori gara del CIV del 23 agosto a Misano, minori di 16 anni. INFO E ACQUISTO BIGLIETTI Autodromo Imola: 0542-65511 www.ticketone.it

Tuttii record La pista è stata modificata e dunque non ci sono record validi

Cosìnel 2006

Haga contro Spies. E l’irlandese...

1. Alex Barros (Honda) 1. Troy Bayliss (Ducati) SUPERSPORT 1. Sébastien Charpentier (Honda)

IMOLA è l’ultima spiaggia per la Ducati. In Germania Ben Spies è balzato al comando del Mondiale e Noriyuki Haga, adesso staccato di 18 punti, non può permettersi ulteriori passi falsi. L’obbiettivo è interrompere il digiuno di vittorie, che dura dal 17 maggio (round di Kyalami) e giocarsi tutto nei restanti round di Magny Cours e Portimao. La Superbike ha gareggiato al Dino ed Enzo Ferrari dal 2001 al 2006. La Ducati ha vinto sei gare su undici (nel 2005 gara 2 fu annullata per diluvio), la Honda quattro e l’Aprilia una, con Règis Laconi nel 2001. La Yamaha a Imola non ha mai vinto, Noriyuki Haga neanche: nell’ultima edizione (2006) il giapponese con la R1 fece quarto e sesto, prendendo paga anche dal compagno di squadra Andrew Pitt. Il fattore test stavolta è favorevole a Ben Spies, che nel collaudo di luglio ha fatto il terzo tempo, compiendo 124 giri, oltre 612 chilometri. Haga, che allora era infortunato, a Imola non ha mai girato con la F09. Il terzo incomodo anche stavolta sarà Jonathan Rea (nella foto) reduce dal trionfo del Nürburgring in volata su Spies e primatista nei test davanti al ducatista Michel Fabrizio. A luglio Max Biaggi non ha brillato (quattordicesimo crono) ma i precedenti all’epoca del motomondiale sono molto brillanti: vittoria nel ’97 con la Honda 250 e due terzi posti in 500 nel ’98 e 99. I piloti temono la nuova Variante Bassa che non ha spazi di fuga sufficienti e precede di pochi metri la linea d’arrivo.

SUPERBIKE

Le garein TV SABATO 26 SETTEMBRE 10,45 La7 Prove 14,50 La7-Eurosport* Superpole DOMENICA 27 SETTEMBRE 10,30 Nuvolari STK 1000 11,15 La7-Eurosport* SBK gara 1 14,30 MotoTV* STK 600 15,25 La7 SBK gara 2 17,45 Eurosport SBK gara 2 * satellite-criptato

diretta diretta diretta diretta diretta diretta differita

Superbike due manche Supersport Superstock 1000

21 giri (103,656 km) 19 giri (93,784 km) 12 giri (59,232 km)

Rettilineo Posizione in pole Curve a sinistra Curve a destra

358 metri sinistra 10 6

WILD CARD

CONFORTI E CLEMENTI IN SUPERBIKE

Imola 4.936 m FUORI SQUADRA DOPO BRNO

LANZI TORNA PER UNA GARA IMOLA riabbraccia Lorenzo Lanzi, quarto tempo nei test prima di essere messo fuori squadra dalla Ducati DFX (dopo la gara di Brno) per far posto (per motivi economici) a Fonsi Nieto. Il cesenate, ex ufficiale, torna in squadra per una gara, però non avrà la stessa Ducati dell’altra volta (passata allo spagnolo) ma una meno aggiornata. Dovrà farsela bastare: di questi tempi è dura la vita per i ragazzi senza valigia… motosprint

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IL TERZO INCOMODO? REA

Vincente Superpole SPIES REA FABRIZIO HAGA BIAGGI CHECA HASLAM KIYONARI

1,75 4,50 7,00 7,00 9,00 9,00 15,00 25,00

Vincente Gara1 SPIES HAGA REA CHECA FABRIZIO BIAGGI HASLAM KIYONARI

2,00 3,50 6,00 9,00 9,00 11,00 15,00 30,00

Vincente Gara2 SPIES HAGA REA CHECA FABRIZIO BIAGGI HASLAM KIYONARI

2,10 3,00 5,50 9,00 9,00 15,00 15,00 30,00

SUPERBIKE: Luca Conforti (Ducati), Ivan Clementi (Honda), Lorenzo Lanzi (Ducati). Supersport: Cristiano Migliorati (Kawasaki), Gleen Irwin (Honda), Barry Veneman (Honda), Robert Muresan (Triumph). Superstock 1000: Domenico Colucci (Ducati), Simone Saltarelli (Suzuki), Gabriele Perri (Honda), Ayrton badovini (Aprilia), Luca Morelli, Matteo Guarino (Honda). Superstock 600: Giuliano Gregorini (Yamaha), Juan Felipe Velasco (Honda), Tellez Ocampo (Honda), Marc Moser (Triumph), Marco Ferroni (Kawasaki), Raffaele Vargas (Honda), Ferruccio Lamborghini (Yamaha), Nicola Morrentino (Yamaha), Roberto Farinelli (Yamaha), Roberto Tamburini (Yamaha), Charles-James Wateman (Yamaha). motosprint

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Velocità Coppa Italia di Max Regazzi

Una caduta di gruppo all’ultimo giro favorisce il successo di Oppedisano

M

ISANO - Pur con titolo assegnato nella gara precedente del Mugello, la sesta e ultima prova della Coppa Italia è stata comunque emozionante. La gara è stata vinta da Luca Oppedisano, mentre il neo campione Giovanni Bonati, non ha potuto godersi la passerella vincente a causa di un incidente in prova. Per lui una piccola frattura del malleolo destro. La gara è stata tutta un continuo scambio di posizioni. All’undicesimo giro, Andrea Mantovani ha mollato il gruppo di vertice a causa di un problema tecnico, lasciando di fatto ad Oppedisano, Manuel Tatasciore, Daniele Priulla e Christian Gamarino la corsa alla vittoria. All’ultimo giro, alla curva del Carro, Gamarino ha perso il controllo della moto, coinvolgendo nella caduta Tatasciore e Priulla e lasciando campo libero camp ca mp po li libe bero ro a Oppedisano.

Insieme alla Coppa Italia si sono corsi i monomarca Honda e Ducati, alla quinta e ultima prova. Se Sebastiano “Nuccio” Zerbo ha colto il quinto successo su altrettante gare della Hornet, dimostrando di aver ampiamente meritato il titolo già acquisito al Mugello, nelle altre due classi la matematica regalava ancora attesa. Nella Honda 125, Davide Stirpe ha provato la doppia emozione - gara e titolo dopo un coinvolgente confronto con Marco Faccani, gara che si è risolta solo sul traguardo grazie a una volata. Diego Giugovaz non ha avuto rivali nella CBR 600 RR (titolo ad Alex Sassaro, settimo al traguardo). Per quanto riguarda i trofei Ducati, gara e titolo della Protwins per Alessandro Valia, mentre tra le Superbike convincente prova di Franco Zenatello e titolo a Luigi Tondo, quarto.

LA CADUTA DI GAMARINO (18) COINVOLGE TATASCIORE (73) E PRIULLA (93). OPPEDISANO (19) NE APPROFITTA. SOPRA, ZENATELLO, CASPON, SELLONE SUL PODIO DELLA DUCATI SBK E STIRPE (63) IMPEGNATO NELLA HONDA RS 125 (FOTO GIANNINI-ZAC).

Tante grazie COPPA ITALIA

125 SPORT: 1. Oppedisano 13 giri in 25’37”157 alla media di 128,664 km/h; 2. De Nigro a 6”589; 3. Aloisi a 10”233; 4. Giacomini a 12”369; 5. Benini a 12”901; 6. Pizzo a 13”033; 7. Vignone a 15”262; 8. Priulla a 15”279; 9. Mestdagh a 15”425; 10. Gamarino a 22”808; 11. Toti a 25”377; 12. Tramarin a 25”415; 13. Lo Turco a 25”843; 14. Ramaccioni a 25”946; 15. Calgaro a 27”355; 16. Milioli a 33”001; 17. Manfredi a 36”854; 18. Gatti a 47”444; 19. La Manna a 47”641; 20. Di Girolamo a 47”802; 21. Galletti a 56”032; 22. Mandara a 1’08”524; 23. Ciotti a 1’11”021; 24. De Luca a 1’11”453; 25. Apollonio a 1’11”737; 26. Scalzi a 1’12”018; 27. Perin a 1’12”230; 28. Bertolasio a 1’12”456; 29. Scagnetti a 1’12”634; 30. Ottaviani a 1’12”658; 31. Andreoni a 1’12”997; 32. Robustelli a 1’35”520 (tutti su Aprilia). Giro più veloce: Priulla in 1’56”362 alla media di 130,744 km/h.

TROFEI HONDA 125 GP: 1. Stirpe 12 giri in 21’53”532 alla media di 138,986 km/h; 2. Faccani a 0”065; 3. Monti a 1”842; 4. Bugatti a 2”625; 5. Zenari a 4”347; 6. Mauriello a 8”890; 7. Bacchini a 9”064; 8. Calia a 14”590; 9. Tucci a 23”409; 10. Torlaschi a 23”833; 11. Fossi a 26”778; 12. Giunco a 39”577; 13. Menchetti a 39”661; 14. Comollo a 52”501; 15. Cipiciani a 1’04”408; 16. Bianchi a 1’05”237; 17. Antonucci a 1’39”881; 18. Piccini a 1’41”930; 19. Tiveron L. a 1 giro;

giri. 20. Tiveron A. a 2 giri Giro più veloce: Faccani in 1’48”067 alla media di 140,779 km/h. CBR 600: 1. Giugovaz 12 giri in 20’53”989 alla media di 145,586 km/h; 2. Boccolini a 10”427; 3. Zerbo a 11”655; 4. Magnanelli a 12”246; 5. Nespoli a 19”327; 6. Lusso a 21”365; 7. Sassaro a 21”426; 8. Vargas a 21”594; 9. Zappa a 23”496; 10. Lagiongada a 25”070; 11. Petrini a 25”274; 12. Marchionni a 36”990; 13. Pedrini a 39”993; 14. Giannini a 40”849; 15. Bosco a 43”432; 16. Contaldo a 51”509; 17. Scrocchi a 53”974; 18. Airoldi a 59”215; 19. Valesi a 59”225; 20. Lobina a 1’01”696; 21. Tavella a 1’02”138; 22. Olimpo a 1’02”846; 23. Albertelli a 1’03”760; 24. Peano a 1’04”504; 25. Altomonte a 1’04”760; 26. Gillio a 1’13”696; 27. Pierucci a 1’17”003; 28. Rotolo a 1’18”203; 29. Ritella a 1’20”817; 30. Orsini a 1’35”637; 31. Lobina a 1’40”691; 32. Marini a 1’43”837; 33. Crocicchia a 1 giro; 34. De Laurentis; 35. De Francesco; 36. Pellegrini. Giro più veloce: Giugovaz in 1’43”659 alla media di 146,766 km/h. HORNET: 1. Zerbo 12 giri in 21’50”044 alla media di 139,357 km/h; 2. Proietto a 5”288; 3. Carnevale a 6”332; 4. Di Lalla a 8”057; 5. Cherubini a 8”769; 6. Bentivogli a 10”522; 7. Galimberti a 20”121; 8. Andaloro a 28”432; 9. Bellini a 30”469; 10. Ciccone a 39”285; 11. Covini a 47”411; 12. Gabrielli a 48”025; 13. Papa a 49”206; 14. Di Marco a 1’09”050; 15. Fugardi a 1 giro; 16. Rontani. Giro più veloce: Zerbo in 1’48”035 alla media di 140,821 km/h.

Incredibile l’epilogo per il Ducati Desmo Challenge Superstock. Roberto Rozza guidava la classifica con 19 punti di vantaggio ma al penultimo giro ha dovuto lasciare per un problema tecnico e Matteo Colombo, grazie al secondo posto (dietro Peter Ennemoser), ha conquistato il trofeo. Tra le Hypermotard, che gareggiano assieme alle Protwins, successo in campionato per Luca Guidone. Tra le Grand Prix 250 ha festeggiato la vittoria della gara e del Trofeo FMI, con una gara di anticipo, Alessio Sportoletti. Hanno chiuso la giornata le tre gare della Mototemporada Romagnola (terza prova su quattro). Nella 125 sport si è imposto Manuel Tatasciore (vincitore anche del torneo) dopo la squalifica di Daniele Aloisi: i due erano arrivati in volata, poi alla moto di Aloisi è stato rilevato un sigillo di punzonatura modificato. Gianluigi Busiello si è imposto in una Stock 600 conclusa anzitempo a causa di una bandiera rossa resasi necessaria per mettere in sicurezza un paio di moto e relativi piloti dopo una caduta. Luca Pini ha firmato il successo nella Open.

TROFEI DUCATI

SBK: 1. Zenatello 10 giri in 17’12”630 alla media di 147,329 km/h; 2. Caspon a 6”192; 3. Sellone a 8”588; 4. Tondo a 17”339; 5. Marchetti a 17”486; 6. Venturini a 18”632; 7. Barbieri a 20”378; 8. Bertuzzi a 21”510; 9. Nebel a 29”512; 10. Boccelli a 30”576; 11. Nicaso a 31”069; 12. Maineri a 37”219; 13. Corno a 58”577; 14. Stellini a 58”745; 15. Vetturi a 1’02”258; 16. Sergiovich a 1’02”435; 17. Rizzi a 1’20”974; 18. Doria a 1’24”609; 19. Cavicchi a 1’37”140; 20. Moroni a 1’37”151; 21. Crespi a 1’39”006; 22. Pagliccia a 1’45”854; 23. Cannizzaro a 1’48”939; 24. Carrara a 1 giro; 25. Ceroni; 26. Pepe. Giro più veloce: Zenatello in 1’41”683 alla media di 149,618 km/h. SUPERSTOCK: 1. Ennemoser 10 giri in 17’31”949 alla media di 144,623 km/h; 2. Colombo a 11”774; 3. Carassiti a 11”991; 4. Sala a 29”096; 5. Palleschi a 35”614; 6. Lenoci a 35”664; 7. Gabrielli a 36”021; 8. Leoni a 36”364; 9. Fanni a 36”891; 10. Bovolenta a 44”028; 11. Giuffrida a 44”199; 12. Padovani a 51”959; 13. Pezzuolo a 53”944; 14. Gioachin a 1’14”464; 15. Broggio a 1’20”925; 16. Martini a 1’21”214; 17. Alfonsi a 1’26”787. Giro più veloce: Ennemoser in 1’43”861 alla media di 146,480 km/h. PROTWINS: 1. Valia 10 giri in 17’47”895 alla media di 142,463 km/h; 2. Franco a 3”844; 3. Bentivogli a 6”002; 4. Paiola a 24”229; 5. Villa a 35”664; 6. Castegini a 45”879; 7. Zola a 51”119; 8. Rizzi a 51”593; 9. Tinti a 52”034; 10.

Visani a 56”151; 11. Guidone a 1’35”966; 12. Gentili a 1’41”602; 13. Pierazzi a 1’42”011; 14. Barilati a 1’43”554; 15. Varanese a 1’43”886; 16. Manenti a 1 giro; 17. Zanchi. Giro più veloce: Valia in 1’45”448 alla media di 144,276 km/h.

MOTOTEMPORADA 250 GP: 1. Sportoletti (Aprilia) 10 giri in 18’00”712 alla media di 140,774 km/h; 2. Marchetti (Aprilia) a 9”225; 3. Orlandini (Aprilia) a 14”956; 4. Engerisser (Yamaha) a 16”741; 5. Anghetti (Yamaha) a 34”433; 6. Andreoli (Yamaha) a 46”164; 7. Miselli (Aprilia) a 1’01”706; 8. Michelotto (Honda) a 1’05”938; 9. Senk (Honda) a 1’06”713; 10. Becker (Yamaha) a 1’07”523; 11. Uwe (Aprilia) a 1’12”059; 12. Morselli (Yamaha) a 1’28”498; 13. Federzoni (Yamaha) a 1’48”863; 14. Foli (Honda) a 1’52”531; 15. Nicocia (Yamaha) a 1’54”413; 16. Tribelli (Honda) a 1 giro. Giro più veloce: 1. Lucchetti in 1’45”307 alla media di 144,469 km/h. 125 SPORT: 1. Tatasciore 12 giri in 23’49”717 alla media di 127,692 km/h; 2. Pizzo a 14”153; 3. Tramarin a 19”941; 4. De Gruttola a 33”601; 5. Apollonio a 33”642; 6. Ottaviani a 33”806; 7. Di Girolamo a 34”594; 8. Cintio a 1’02”746; 9. Scagnetti a 1’02”872; 10. Venturini a 1’03”877; 11. Tricomi a 1’08”376; 12. Maccesi a 1’18”070; 13. Rizzo a 1’18”203; 14. Rossi a 1’23”117; 15. Amadori a 1’25”436; 16. Garofoli a 1’34”430; 17. Siri a 1’34”925; 18. Theffo a

1’45”705; 19. Facchetti a 1’46”833; 20. Tarantino a 1’53”967; 21. Tosetto a 1 giro; 22. Ancione; 23. Bertolasio; 24. Tribelli (tutti su Aprilia). Giro più veloce: Tatasciore in 1’57”317 alla media di 129,679 km/h. 600 STOCK: 1. Busiello (Kawasaki) 8 giri in 13’50”240 alla media di 146,595 km/h; 2. Fanelli (Yamaha) a 1”143; 3. Dittadi F. (Yamaha) a 1”175; 4. Russo (Yamaha) a 1”676; 5. Gregorini (Yamaha) a 4”850; 6. Dittadi K. (Yamaha) a 9”300; 7. Terranova (Honda) a 9”710; 8. Bonfanti (Yamaha) a 9”789; 9. Filice (Yamaha) a 10”386; 10. Rosini (Yamaha) a 10”638; 11. Lombardi (Yamaha) a 10”704; 12. Anastasia (Yamaha) a 11”236; 13. Evangelista (Honda) a 14”166; 14. Festi (Yamaha) a 14”447; 15. Spigariol (Kawasaki) a 19”854; 16. Zappon (Honda) a 24”055; 17. Marchionni (Yamaha) a 24”354; 18. Civillini (Yamaha) a 26”344; 19. Federici (Yamaha) a 27”470; 20. Bonati (Yamaha) a 34”679; 21. Sigillino (Yamaha) a 37”195; 22. Piccari (Honda) a 41”064; 23. Grandi (Honda) a 46”899; 24. Cloroformio (Yamaha) a 47”468; 25. Bovelli (Yamaha) a 48”226; 26. Magnani (Kawasaki) a 53”384; 27. Maggioni (Yamaha) a 53”693; 28. Casale (Yamaha) a 54”326; 29. Volpato (Yamaha) a 54”616; 30. Pazzini (Yamaha) a 55”969; 31. Sinistrario (Honda) a 1’07”949; 32. Nori (Yamaha) a 1’09”499; 33. Ambroso (Yamaha) a 1’25”143. Giro più veloce: Marcheluzzo in 1’42”146 alla media di 148,940 km/h. OPEN: 1. Pini (Honda) 13 giri in 22’04”472 alla media di

149,325 km/h; 2. Maggiori (Yamaha) a 0”357; 3. Guarino (Honda) a 1”684; 4. Laviola (Honda) a 7”729; 5. Gugnali (Suzuki) a 31”710; 6. Barbieri (Yamaha) a 38”802; 7. Totti (Yamaha) a 47”550; 8. Cedrini (Kawasaki) a 47”603; 9. Chiapello (Honda) a 57”812; 10. Damiani (Suzuki) a 59”973; 11. Cavallini (Yamaha) a 1’18”868; 12. Villani (Honda) a 1’19”696; 13. Mazzoleri (Honda) a 1’24”096. Giro più veloce: Pini in 1’40”229 alla media di 151,788 km/h.

PINI LUCA

Leclassifiche motosprint

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motosprint

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Sportitalia I campionati regionali

ALESSIA POLITA GIÀ CAMPIONESSA VelocitàA Vallelunga CAMPAGNANO – Dodici le gare in programma a Vallelunga. Iniziamo cavallerescamente dall’Italiano Femminile, dove Alessia Polita ha vinto davanti a Monica Jaworska, conquistando con una prova d’anticipo il secondo tricolore in carriera. Polita ha dedicato gara e titolo a Beatrice Bossini, recentemente scomparsa sulla pista di Rijeka. Alessia ha ben figurato anche nella 600 Stock del Trofeo del Centauro: dopo un duello infuocato con Paola Cazzola ha chiuso terza al traguardo precedendo la rivale. Con la squalifica del vincitore Danilo Paoloni per irregolarità tecniche, la vittoria è andata a Tommaso Lorenzetti. Nella 600 Open Vladimir Ivanov ha vinto nonostante il forcing di Russo. La 1000 Open è vissuta sul duello tra Fabrizio Petrilli e Alessio Nardini, finiti nell’ordine. Nella 125 Sport, il primo al traguardo Paolo Giacomini è stato penalizzato per partenza anticipata lasciando il successo a Daniele Aloisi. Nel round conclusivo della Suzuki Gladius Cup, Lorenzo Segoni, già matematicamente vincitore, ha preceduto Arnoldi. Salito su una Benelli, Lorenzo Segoni ha dominato anche una Roadster senza respiro, respingendo gli attacchi del capoclassifica Franco Zenatello. Dominio di Filippo Benini nella Kawasaki Ninja 250 Junior Cup: fuori classifica perché in sella al prototipo destinato all’omologazione nel 2010, Benini ha preceduto di 31 secondi il leader Benito Tarantino. Più vivace il monomarca 600 della “verdona”, dove Roberto Antonello e Fabrizio Meschini si sono contesi la vittoria fino alla fine, chiudendo nell’ordine. La KTM Super Duke è vissuta sul duello tra Denny Gelli e Cristian Maggiorana, separati al traguardo da 13 millesimi. Simone Bulai e Sandro Giangiacomo se le sono date di santa ragione nella Supertwins e solo all’ultimo giro il romano ha rinunciato ad un arrivo in volata con il capoclassifica Bulai, vittorioso dopo un avvio di gara condizionato da problemi alla frizione. Fiammetta La Guidara - Foto Oliver

13 settembre Coppa FMI, Campionato Italiano Motocicliste, Trofeo del Centauro 125 Sport, 600 Stock, 600 Open, Trofei Suzuki Gladius, Kawasaki, KTM, Supertwins, Roadster - Organizzazione: Gentlemen’s Motor Club - Direttore di gara: Claudio Bellini - Meteo: variabile

Trofeo Centauro 125 SPORT: 1. Aloisi 10 giri in 19’41”272 alla media di 125,254 Km/h; 2. Toti a 9”062; 3. Tatasciore a 9”499; 4. Tramarin a 9”678; 5. Drago a 9”731; 6. Calgaro a 20”852; 7. Bastianelli a 21”488; 8. Mandara a 29”475; 9. Modesti a 29”521; 10. Giacomini a 29”703; 11. Ciotti a 37”424; 12. Corbisiero a 45”805; 13. Simoneschi a 47”091; 14. Ritucci a 49”761; 15. Tricomi a 51”087; 16. Scagnetti a 1’13”306; 17. Palli a 1’15”764; 18. Casella a 1’25”496; 19. De Vincentis a 1’27”853; 20. Tarantino a 1’30”355; 21. Ghinfanti a 2’00”583; 22. Rinaldi a 1 giro (tutti su Aprilia). Giro più veloce: Aloisi in 1’56”390 alla media di 127,124 Km/h. 600 OPEN: 1. Ivanov (Yamaha) 10 giri in 17’20”181 alla media di 142,244 Km/h; 2. Russo (Yamaha) a 0”766; 3. Iannone (Yamaha) a 7”660; 4. Evangelisti (Honda) a 16”269; 5. Pavone (Yamaha) a 19”142; 6. Pischedda motosprint

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(Yamaha) a 20”723; 7. Boccolini (Honda) a 22”153; 8. Cannizzaro (Yamaha) a 24”840; 9. De Noni (Yamaha) a 25”399; 10. Ferri (Yamaha) a 32”206; 11. Blokhin (Yamaha) a 32”725; 12. Renzetti (Yamaha) a 36”487; 13. Battistini (Honda) a 46”750; 14. Bovelli (Yamaha) a 51”727; 15. Russo (Yamaha) a 56”420; 16. Bono (Yamaha) a 56”666; 17. Corvo (Honda) a 59”331; 18. Cristofari (Yamaha) a 1’03”251; 19. Poliziani (Honda) a 1’05”113; 20. Della Corte (Honda) a 1’08”331; 21. Pierguidi (Suzuki) a 1’18”424; 22. Valeri (Yamaha) a 1’21”418; 23. Polito (Honda) a 1’22”448; 24. Cedra (Suzuki) a 1 giro; 25. Ignatov (Yamaha). Giro più veloce: Ivanov in 1’42”835 alla media di 143,880 Km/h. 600 STOCK: 1. Lorenzetti (Yamaha) 10 giri in 17’15”597 alla media di 142,874 Km/h; 2. Polita (Yamaha) a 5”681; 3. Cazzola (Yamaha) a 5”924; 4. Morrentino (Yamaha) a 7”467; 5. Caloroso (Yamaha) a 14”371; 6. Russo (Yamaha) a 15”519; 7. Celestini (Yamaha) a 16”373; 8. Marras (Yamaha) a 22”449; 9. Ermacora (Honda) a 28”135; 10. Federici (Yamaha) a 29”131; 11. Cocco (Yamaha) a 32”048; 12. Scardala (Yamaha) a 56”626; 13. Ferrante (Yamaha) a 1’00”824; 14. Zavagnini (Yamaha) a 1’04”479; 15. Piccari (Honda) a 1’19”603; 16. Costa (Yamaha) a 1’39”331; 17. Fazzone (Yamaha) a 1 giro; 18. Stopponi (Kawasaki).

Giro più veloce: Lorenzetti in 1’42”423 alla media di 144,459 Km/h. 1000 OPEN: 1. Petrilli (Yamaha) 7 giri in 12’15”946 alla media di 140,733 Km/h; 2. Nardini (Yamaha) a 4”938; 3. Buccheri (Yamaha) a 13”954; 4. Rufoloni (Suzuki) a 14”114; 5. Cantagallo (Yamaha) a 14”647; 6. Colella (Yamaha) a 18”434; 7. Diviccaro (Yamaha) a 19”137; 8. Rheburg (Suzuki) a 33”051; 9. Nunzi (Suzuki) a 39”400; 10. Pasquali (Suzuki) a 39”740; 11. Oliva (Suzuki) a 42”776; 12. Zuzolo (Yamaha) a 46”957; 13. Brocco (Honda) a 47”113; 14. Marchetti (Ducati) a 48”030; 15. Ruiu (Suzuki) a 48”040; 16. Ippoliti (Yamaha) a 54”256; 17. Cicone (Suzuki) a 56”365; 18. Fiorucci (Suzuki) a 1’07”534; 19. Piatti (Yamaha) a 1’12”482; 20. Petruio (Suzuki) a 1’13”009; 21. Bordoni (Ducati) a 1’13”688; 22. Roberti (Ducati) a 1 giro. Giro più veloce: Petrilli in 1’42”709 alla media di 144,057 Km/h.

Italiano Motocicliste 1. Polita (Yamaha) 13 giri in 23’06”986 alla media di 138,680 Km/h; 2. Jaworska (Yamaha) a 3”906; 3. Falzoni (Yamaha) a 4”084; 4. Mermet (Triumph) a 14”372; 5. Fede (Yamaha) a 29”385; 6. La Licata (Yamaha) a 43”799; 7. Lyubimova (Yamaha) a 1’20”874; 8. Rampolla (Honda) a 1’50”060; 9. Marolo (Honda) a 1 giro; 10. Teran (Honda) a 1 giro; 11. Gola (Kawasaki) a 1 giro. Giro più veloce: Polita in 1’44”033 alla media di 141,004 Km/h.

Supertwins

CLASSE 600: 1. Antonello 10 giri in 17’23”956 alla media di 141,779 Km/h; 2. Meschini a 1”475; 3. Renaudo a 4”393; 4. Mariotti a 9”997; 5. Di Giannicola a 10”284; 6. Tondini a 10”939; 7. Vallazza a 19”360; 8. Gastaldo a 21”337; 9. Ferroni a 21”481; 10. Castioni a 25”144; 11. Galdes a 26”410; 12. Floris a 30”511; 13. Casoni a 30”550; 14. Trisorio a 30”842; 15. Pietrobon a 31”321; 16. Borla a 39”019; 17. Costantini a 39”111; 18. Graziani a 40”667; 19. Chiurchiù a 41”370; 20. Barbieri a 42”070; 21. Vescovi a 42”821; 22. Morreale a 1 giro. Giro più veloce: Morreale in 1’43”110 alla media di 143,497 Km/h.

Suzuki Gladius Trophy 1. Segoni 10 giri in 18’43”510 alla 131,694 Km/h; 2. Arnoldi a 5”181; 3. Marangon a 6”832; 4. Tavella a 17”794; 5. Donati a 17”958; 6. Scrocchi a 33”002; 7. Padalino a 47”519; 8. Rovelli a 1’18”069; 9. Marziali a 1’31”277. Giro più veloce: Segoni in 1’50”851 alla media di 133,476 Km/h.

Roadster 1. Segoni 10 giri in 17’29”454 Km/h; 2. Zenatello a 3”096; 3. Pedersoli a 8”007; 4. Ascanio a 26”683; 5. Cordara a 40”5138; 6. Toini a 50”955; 7. Del Deo a 1’28”842; 8. Rapuzzii a 1’30”170; 9. Cordioli a 1’1’41”609; 10. Antoniazzi a 2’09”571; 11. Trigila a 1 giro. Giro più veloce: Segoni in 1’50”851 alla media di 133,476 Km/h.

1. Bulai (Ducati) 10 giri in 17’47”883 alla media di 138,554 Km/h; 2. Giangiacomo (Ducati) a 5”835; 3. Paiola (Guzzi) a 11”999; 4. Pigliacelli (Bimota) a 33”125; 5. Ceccaroni (Ducati) a 35”686; 6. Cicchinelli (Ducati) a 36”817; 7. Rizzi (Ducati) a 37”176; 8. Bassetto (Bimota) a 49”250; 9. Ciardelli (Suzuki) a 1’03”725; 10. Dottorini (Bimota) 1’04”817; 11. Marino (Ducati) a 1’04”990; 12. Nesa (Suzuki) a 1’18”649; 13. Bonacquisti (Bimota) a 1’21”427; 14. Trigila (Ducati) a 1 giro; 15. Veracini (Ducati). Giro più veloce: Bulai in 1’45”520 alla media di 140,219 Km/h.

Trofeo KTM 1. Gelli 10 giri in 18’17”902 alla media di 134,766 Km/h; 2. Maggiorana a 0”013; 3. Valentini a 0”162; 4. Selvetti a 0”793; 5. Zazzaro a 13”950; 6. Mangano a 14”062; 7. Trimarco a 14”617; 8. Di Filippo a 28”573; 9. Di Mezza a 35”122; 10. Cordioli a 38”479; 11. Pozzi a 38”757; 12. Bernardinetti a 41”613; 13. Sciabola a 45”562; 14. Bendinelli a 55”215; 15. Algisi a 57”376; 16. Balestri a 1’03”575; 17. Raho a 1’24”509; 18. Vanni a 1’27”109; 19. Gilardenghi a 1’32”385; 20. Righi a 1’33”522; 21. Marchesi a 2’05”093; 22. Vizzini a 1 giro; 23. Cantarini. Giro più veloce: Maggiorana in 1’48”371 alla media di 136,530 Km/h.

Kawasaki Trophy 250 GP: 1. Benini 10 giri in 19’51”217 alla media di 124,217 Km/h; 2. Tarantino a 31”507; 3. Toccacieli a 45”809; 4. De Pretto a 45”927; 5. De Simone a 47”294; 6. Tomassini a 51”361; 7. Favi a 51”363; 8. Cucco a 53”129; 9. Vanzo a 54”286; 10. Cavalli a 1’15”704; 11. Rovelli a 1’15”964; 12. Andolfatto a 1’31”109; 13. Blumetti a 1’32”842; 14. Bassani a 1’32”989; 15. Ferrari a 1’33”436; 16. Fugardi a 1’41”036; 17. Doria a 1’55”681. Giro più veloce: Benini in 1’57”756 alla media di 125,649 Km/h.

DALL’ALTO: ALESSIA POLITA, ROBERTO ANTONELLO, VINCITORE DELLA 600 DEL TROFEO KAWASAKI, E TOMMASO LORENZETTI, PRIMO FRA LE 600 STOCK.

ULTIMA PROVA AL SAPORE DI MIELE MotoestateA Franciacorta CASTREZZATO (BS) - Con la quinta prova, va in archivio anche l’edizione 2009 del Motoestate, uno dei trofeo più importanti in Italia per l’organizzazione del moto club Ducale di Parma. Nella 600 Stock vince Roberto Miele davanti a Michael Mazzina, ma Lorenzo Desci a un giro dalla fine cade quando è al comando con più di 3 secondi. Il terzo posto di Davide Raimondo gli regala il titolo perché il suo antagonista Diego Rinaldi è solo quarto. Nella 600 Aperta spettatore “forzato” Alessandro Traversaro, con il titolo già in tasca. La sua moto vince con alla guida Luca Verdini che battaglia con Simone Castellani, mentre sul podio sale anche Alessandro Bonecchi. Successo di Daniele Addamo nella Open, ma i bresciani Marco Pagani e Alessandro Filippini si fanno onore con il podio. Due categorie raggruppate, la Stock 1000 e la 1000 Dunlop: vince Gabriele Perri davanti a Marco Dall’Aglio, sempre grande nonostante le 48 primavere. Successo nella 1000 Dunlop per Gian Paolo Cristini che conquista gara e trofeo, facendo il ragioniere nel gestire il risultato davanti ai suoi tanti fan presenti. Tra le gare più belle, la Dunlop 600 dove i lecchesi dominano con quattro piloti tra i primi cinque. Vittoria di Giorgio Besana davanti a Willy Marchesi che perde la pedana a due giri dalla fine. Il pilota di Conselice Raffaele Vargas è l’intruso e chiude terzo, precedendo Mauro Carzaniga e Daniele Gilardi. Il titolo va a Flavio Carlini al traguardo sesto. C’è la firma di Matteo Marzotto nella Triumph Truxton Cup che ha la meglio sulla wilde card Giuliano Rovelli per soli 139 centesimi. Vittoria bis nella Michelin 600 di Roberto Miele che precede il catanese Salvatore Torrisi, mentre nella classe 1000 del monogomma Michelin Alex Pasqualato non da scampo agli avversari; Oscar Nasso è comunque buon secondo. Nel campionato Amatori, la classe 600 Pro vede in Roberto Zarbo il vincitore, mentre Torrisi ancora una volta si deve accontentare della piazza d’onore. Successo di Giacinto Capaldo nella 1000 Pro davanti a Federico Esposito, mentre nella classe 1000 Base Simone Fadigati, oltre alla pole, vince anchela gara. A Paolo Tortora va la doppia soddisfazione del giro veloce e del secondo posto. Il comasco Alessandro Clivio domina la classe 600 Base con largo margine su Andrea Gabrielli. Oscar Malugani - Foto Oliver

13 settembre Motoestate, quinta prova, Trofeo papa, Trofeo Motolampeggio, Triumph Thruxton e Michelin Cup - organizzazione. M.C. Ducale - Direttore di gara: Claudio Garzin - Meteo: sereno

Trofeo Motoestate 600 APERTA: 1. Verdini (Honda) 16 giri in 19’40”779 alla media di 122,880 Km/h; 2. Castellani (Honda) a 2”406; 3. Bonecchi (Yamaha) a 7”746; 4. Vino (Yamaha) a 11”413; 5. Conti (Yamaha) a 16”485; 6. Bertoldo (Honda) a 19”084; 7. Ognibene (Yamaha) a 34”689; 8. Gipponi (Suzuki) a 38”380; 9. Falaschi (Suzuki) a 40”754; 10. Camerano (Honda) a 41”095; 11. Gallo (Suzuki) a 45”238; 12. Corradi (Kawasaki) a 45”564; 13. Rizzo (Yamaha) a 1’04”558; 14. Spatari (Yamaha) a 1’04”945; 15. Carusi (Yamaha) a 1’14”098; 16. Albani (Yamaha) a 1’14”546; 17. Noli (Kawasaki) a 1’15”278; 18. Sacchetto (Yamaha) a 1 giro; 19. Fiorentini (Yamaha) a 1 giro; 20. Parigi (Yamaha) a 1 giro; 21. Butti (Yamaha) a 1 giro; 22. Del Greco (Honda) a 1 giro; 23. Taschini (Honda) a 1 giro; 24. Di Simone (Yamaha); 25. Rangeri (Honda) a 2 giri; 26. Lattavo (Yamaha). OPEN: 1. Addamo (Honda) 15 giri in 18’13”371 alla media di 124,409 Km/h; 2. Pagani (Suzuki) a 7”819; 3. Filippini (Suzuki) a 15”357; 4. Accornero (Honda) a 25”709; 5. Perri (Honda) a 26”807; 6. Sciacca (Kawasaki) a 27”204; 7. Pezzani (Suzuki) a 34”109; 8. Clementini (Yamaha) a 38”627; 9. Coltelli (Yamaha) a 44”042; 10. Tomassoni (KTM) a 47”859; 11. De Luca (Suzuki) a 55”830; 12. Pagnoncelli (Honda) a 59”020; 13. Pezzoli (Ducati) a 1’01”023; 14. Rosola (MV) a 1’03”877; 15. Tuinder (Kawasaki) a 1’06”963; 16. Antonioli (Ducati) a 1’11”515; 17. Pelloni (Suzuki) a 1’16”446; 18. Crescenzi (Yamaha) a 1’17”629; 19. Celio (Yamaha) a 1’18”517; 20. Maifredi (Yamaha) a 1’27”033; 21. Caffi (Suzuki) a 1’31”412; 22. Mele (Suzuki) a 1’34”965; 23. Sassi (Yamaha) a 1’36”082; 24. Viganò (Ducati) a 1’36”345; 25. Vezzoli (Ducati) a 1’37”344; 26. Foti (Suzuki)

a 1’38”401; 27. Ligabue (Honda) a 1’43”046; 28. Macchi (Honda) a 1’44”932; 29. Soldo (Yamaha) a 1’45”521; 30. Tarasconi (Yamaha) a 1’49”351; 31. Marinozzi (Suzuki) a 1’54”185. 600 STOCK: 1. Miele (Yamaha) 16 giri in 19’49”478 alla media di 121,981 Km/h; 2. Mazzina (Yamaha) a 1”754; 3. Raimondo (Yamaha) a 4”837; 4. Rinaldi (Honda) a 5”561; 5. Carniglia (Honda) a 10”344; 6. Salvadori (Yamaha) a 20”260; 7. Mantia (Yamaha) a 27”241; 8. Croci (Triumph) a 27”525; 9. Brambilla (Yamaha) a 31”048; 10. Castellano (Yamaha) a 35”094; 11. Miraglia (Kawasaki) a 37”509; 12. Scienza (Yamaha) a 38”525; 13. Temporin (Yamaha) a 39”662; 14. Nocivelli (Honda) a 41”357; 15. Lagiongada (Honda) a 43”438; 16. Bonforte (Suzuki) a 47”899; 17. Zanardi (Yamaha) a 50”705; 18. Binucci (Yamaha) a 57”482; 19. Cecchi (Yamaha) a 58”419; 20. Sabella (Yamaha) a 1’01”427; 21. Maraffi (Honda) a 1’08”475; 22. Daidone (Yamaha) a 1 giro; 23. Mosconi (Yamaha); 24. Caldana (Honda) a 2 giri.

Trofeo Marco Papa OPEN: 1. Clementini (Yamaha) 15 giri in 18’51”998 alla media di 120,164 Km/h; 2. Coltelli (Yamaha) a 9”232; 3. Tomassoni (KTM) a 9”232; 4. Pagnoncelli (Honda) a 20”393; 5. Tuinder (Kawasaki) a 28”336; 6. Crescenzi (Yamaha) a 39”002; 7. Viganò (Ducati) a 57”718; 8. Ligabue (Honda) a 1’04”419; 9. Marinozzi (Suzuki) a 1’15”558. 600 STOCK: 1. Scienza (Yamaha) 16 giri in 20’28”003 alla media di 118,154 Km/h; 2. Temporin (Yamaha) a 1”137; 3. Binucci (Yamaha) a 18”957; 4. Cecchi (Yamaha) a 19”894; 5. Caldana (Honda) a 2 giri.

Trofeo Dunlop 1000 STOCK-1000 DUNLOP: 1. Perri (Honda) 16 giri in 19’52”634 alla media di 121,658 Km/h; 2. Dall’Aglio (Honda) a 0”226; 3. Rozza (Suzuki) a 5”422; 4. Viani (Ducati) a 6”159; 5. Accornero (Honda) a 9”890; 6. Biggi (Suzuki) a 21”645; 7. Cristini (Yamaha) a 29”664; 8. Costa (Suzuki) a 35”045; 9. Gilioli (Suzuki) a 35”183; 10. Baratti (Ducati) a 37”260; 11. Svanera (Honda) a 49”966; 12. Lini (Yamaha) a 56”750; 13. Calderoli (Kawasaki) a 1’00”685; 14. Ferrara (Suzuki) a 1’03”878; 15. Pensa (Kawasaki) a 1’15”634; 16. Arbasetti (Honda) a 1 giro; 17. Gasparini (Kawasaki) a 1 giro; 18. Brescia (Suzuki) a 1 giro. 600 DUNLOP: 1. Besana (Honda) 16 giri in 20’17”026 alla media di 119,220 Km/h; 2. Marchesi (Yamaha) a 3”264; 3. Vargas (Honda) a 3”398; 4. Garzaniga (Suzuki) a 7”538; 5. Gilardi (Yamaha) a 12”491; 6. Carlini (Kawasaki) a 17”768; 7. Cuneo (Yamaha) a 34”031; 8. Moretti (Kawasaki) a 37”597; 9. Rossi (Yamaha) a 38”031; 10. Federico (Honda) a 45”615; 11. Bricchi (Yamaha) a 46”247; 12. Marelli (Yamaha) a 46”544; 13. Radaelli (Honda) a 47”309; 14. Sanguineti

A FRANCIACORTA LUCA VERDINI, SOPRA, HA VINTO LA CLASSE 600 APERTA DEL TROFEO MOTOESTATE, MENTRE DANIELE ADDAMO (112), HA DOMINATO LA CLASSE OPEN AI DANNI DI PAGANI. GABRIELE PERRI (41) HA INVECE VINTO LA 1000 DEL TROFEO DUNLOP. motosprint

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Sportitalia ROBERTO MIELE

(Yamaha) a 54”662; 15. Boccalari (Kawasaki) a 57”169; 16. Riva (Honda) a 58”398; 17. Murru (Yamaha) a 1’14”770; 18. Zamblera (Ducati) a 1’20”168; 19. Marolla (Honda) a 1 giro; 20. Torre (Suzuki) a 1 giro; 21. Casesi (Kawasaki) a 1 giro; 22. Milani (Triumph) a 1 giro.

Trofeo Motolampeggio 1000 BASE: 1. Fadigati (Suzuki) 14 giri in 17’43”718 alla media di 119,352 Km/h; 2. Tortora (Yamaha) a 2”974; 3. Perini (Suzuki) a 17”081; 4. Anastasio (Suzuki) a 18”509; 5. Dieguito (Yamaha) a 20”081; 6. Del Podio (Yamaha) a 20”436; 7. Matteotti (Suzuki) a 27”321; 8. Rossi (Yamaha) a 38”902; 9. Bonzanini (Yamaha) a 39”261; 10. Lazzaroni (Kawasaki) a 39”377; 11. Lattanzi (Suzuki) a 40”106; 12. Perotti (Honda) a 40”106; 13. Liverani (Suzuki) a 41”125; 14. Sozio (Kawasaki) a 42”599; 15. Cirotto (Suzuki) a 44”336; 16. Ferraris (Yamaha) a 48”320; 17. Fiorini (Yamaha) a 48”616; 18. Bezzone (Ducati) a 58”544; 19. Giovanniello (Suzuki) a 58”999; 20. Fornasiero (Ducati) a 59”284; 21. Caruso (Yamaha) a 59”371; 22. Di Somma (Yamaha) a 1’09”745; 23. Figliossi (Honda) a 1’10”228; 24. Verrascina (Suzuki) a 1’10”495; 25. Piano (Suzuki) a 1’12”404; 26. Turina (Honda) a 1 giro; 27. Osti (Honda) a 1 giro; 28. La Tassa (Suzuki) a 1 giro; 29. Schiavone (Kawasaki) a 1 giro; 30. D’Andrea (Yamaha). 1000 PRO: 1. Capaldo (Yamaha) 11 giri in 13’51”552 alla media di 119,959 Km/h; 2.

Esposito (Honda) a 1”546; 3. Mansuino (Yamaha) a 2”839; 4. Pedretti (Kawasaki) a 12”981; 5. Del Vecchio (Yamaha) a 14”571; 6. Zuccarino (Yamaha) a 14”702; 7. Galasso (Suzuki) a 17”406; 8. Giuliani (Kawasaki) a 17”624; 9. Incalza (Ducati) a 18”947; 10. Marmotta (Suzuki) a 19”279; 11. Franchi (Suzuki) a 19”901; 12. Sentina (Suzuki) a 25”923; 13. Adriani (Honda) a 29”103; 14. Carrieri (Yamaha) a 30”025; 15. Pasotti (Suzuki) a 30”188; 16. Ursic (Honda) a 30”371; 17. Corti (Suzuki) a 30”623; 18. Russu (Yamaha) a 30”756; 19. Grasselli (Suzuki) a 31”945; 20. Serri (Yamaha) a 41”739; 21. Gilberti (Suzuki) a 44”772; 22. Caggiano (Suzuki) a 51”569; 23. Focardi (Kawasaki) a 52”433; 24. Barone (Aprilia) a 1’08”497. 600 BASE: 1. Clivio (Yamaha) 14 giri in 17’45”824 alla media di 119,116 Km/h; 2. Tarenzi (Honda) a 3”614; 3. Gabrielli (Yamaha) a 8”574; 4. Zambino (Triumph) a 15”282; 5. Zambelli (Yamaha) a 15”472; 6. Sarno (Honda) a 26”823; 7. Piccoli (Suzuki) a 28”404; 8. Vieri (Kawasaki) a 30”119; 9. Guerriero (Yamaha) a 31”262; 10. Sessa (Yamaha) a 32”234; 11. Carra (Honda) a 32”539; 12. Sangiorgi (Honda) a 38”409; 13. Ivagnes (Honda) a 39”132; 14. Bertozzi (Yamaha) a 40”145; 15. Orsini (Yamaha) a 48”879; 16. Giorgini (Yamaha) a 52”131; 17. Di Ghionno (Yamaha) a 1’01”021; 18. Carissimi (Honda) a 1’07”051; 19. Gabrielli (Yamaha) a 1’08”083; 20. Aiello a 1’08”083; 21. Lunghi a 1’09”219; 22. Biffi (Yamaha) a 1’27”315; 23. Camiletti (Suzuki) a 1’36”505;

24. Benzoni (Yamaha) a 1 giro; 25. Sereni (Yamaha) a 1 giro; 26. Piselli (Honda) a 1 giro; 27. Doro (Yamaha) a 1 giro; 28. Tenca (Kawasaki) a 1 giro; 29. Lopardo (Yamaha) a 1 giro; 30. Carbone (Yamaha) a 2 giri. 600 PRO: 1. Zarbo (Honda) 14 giri in 17’25”865 alla media di 121,390 Km/h; 2. Torrisi (Yamaha) a 9”364; 3. Bracci (Yamaha) a 17”367; 4. Cini (Yamaha) a 20”742; 5. Anastasia (Yamaha) a 21”389; 6. Temporin (Yamaha) a 25”218; 7. Greco (Yamaha) a 26”565; 8. Margotti (Honda) a 29”417; 9. Banfi (Triumph) a 29”790; 10. Abati (Honda) a 37”169; 11. Luzzi (Yamaha) a 39”832; 12. Spagnulo (Yamaha) a 44”333; 13. Ferrante (Honda) a 45”195; 14. Pirrone (Yamaha) a 52”186; 15. Quirico (Yamaha) a 52”417; 16. Fada (Triumph) a 52”624; 17. Malaspina (Yamaha) a 1’04”385; 18. Abbruciati (Yamaha) a 1’05”046; 19. Meschiani (Triumph) a 1’09”975; 20. Ticini (Yamaha) a 1’14”487; 21. Campanile (Honda) a 1’22”267; 22. Malchiodi (Yamaha) a 1 giro.

Triumph Thruxton 1. Marzotto 14 giri in 19’11”831 alla media di 110,222 Km/h; 2. Rovelli a 0”193; 3. Caprara a 1”445; 4. Olivi a 16”493; 5. Di Cesare a 17”232; 6. Pasquini a 24”854; 7. Bombarda a 35”838; 8. Recchi a 42”078; 9. Visconti a 42”406; 10. Bombarda a 46”176; 11. Recchi a 56”530; 12. Montaldo a

1’06”209; 13. Otna a 1’07”008; 14. Tasso a 1’09”675; 15. Briasco a 1’10”228; 16. Venturini a 1’10”371; 17. Romagnoni a 1’25”063; 18. Germano a 1 giro; 19. Simonassi a 1 giro; 20. Guffanti a 2 giri.

PARTENZE ANTICIPATE E CAOS IN PISTA MinimotoSeconda finale

Michelin Cup 600 MICHELIN: 1. Miele (Yamaha) 14 giri in 17’38”975 alla media di 119,887 Km/h; 2. Torrisi (Yamaha) a 3”508; 3. Vitellaro (Honda) a 6”293; 4. Giannini (Honda) a 6”645; 5. Banfi (Triumph) a 10”971; 6. Piano (Yamaha) a 15”186; 7. Galasso (Yamaha) a 23”212; 8. Fasanella (Triumph) a 26”838; 9. Semiglia (Yamaha) a 27”093; 10. Quirico (Yamaha) a 42”425; 11. Cabello (Yamaha) a 44”071; 12. Gallo (Suzuki) a 57”946; 13. Storai (Yamaha) a 1’03”980; 14. Mattioli (Honda) a 1 giro; 15. Tosoni (Yamaha) a 1 giro; 16. Masoni (Triumph) a 1 giro; 17. Barbero (Honda) a 1 giro; 18. Tembo (Yamaha) a 1 giro. 1000 MICHELIN: 1. Pasqualato (Kawasaki) 14 giri in 17’45”638 alla media di 119,137 Km/h; 2. Nasso (Ducati) a 1”916; 3. Pavanini (Ducati) a 2”303; 4. Villa (Honda) a 4”163; 5. Armetti (Honda) a 12”337; 6. Lavizzari (Suzuki) a 14”772; 7. Benato (Yamaha) a 15”093; 8. Conti (Suzuki) a 16”517; 9. Cusmano (Yamaha) a 42”356; 10. La Face (Kawasaki) a 46”105; 11. Bruscella (Yamaha) a 1 giro.

FORLì - Si è disputata sul circuito del “Galliano Park” di Forlì la seconda finale di campionato italiano minimoto, nella quale il caos e le partenze anticipate sono state le protagoniste. La prima gara della giornata, la Open A ha visto la lotta per la vittoria tra Biagiarelli e Chessa, con quest’ultimo che, partito in testa, a metà gara è stato raggiunto e superato dal pilota della GRC, primo sotto la bandiera a scacchi. Ottimo terzo posto per Ciotti su Polini. Con le gare del pomeriggio è iniziato il caos. Nella Junior Esordienti molti dei diciassette piloti in gara sono partiti prima dello spegnersi del semaforo, ma i commissari ne hanno sanzionato solamente tre, falsando così il risultato della gara. Successo di Arbolino che ha preceduto “Valequarantasei”, autore di una bellissima rimonta, e Zannoni. Nella categoria Junior ancora più caos alla partenza: il direttore di gara ha spento il semaforo mentre il commissario con la bandiera rossa era al centro dello schieramento, impiegando poi 4 giri per sospendere la gara e far ripartire. Alla nuova partenza alcuni piloti si sono mossi anticipatamente, ma nessuno se ne è accorto, ha vinto Santi davanti a Di Giannantonio e Sintoni. Anche qui a fine gara quasi tutti i 22 piloti hanno fatto reclamo. Nella Senior successo di Carbonera davanti a Spedale; quest’ultimo è stato protagonista di una rimonta furibonda a causa di una scivolata quando era in testa; terzo posto per Mazzola. L’Open B è ancora appannaggio di Forlani che, come nella gara precedente, era partito a rilento, ma, dopo meno di 5 giri, era già in testa lasciando poi solitario Mancin in seconda posizione. Volata al fotofinish per la terza posizione tra Bortone e Di Bernardino, che hanno chiuso nell’ordine. Fabio Porreca

13 settembre Campionato Italiano minimoto, seconda finale - organizzazione: M.C. Galliano park - Direttore di Gara: Tiziano Tamagnini - Meteo: sereno

Classifiche ESORDIENTI: 1. Arbolino (Zpf); 2. “Valequarantasei” (Polini); 3. Zannoni (Sg); 4. Bastianelli (Zpf); 5. Pasqualotto (Grc); 6. Foggia (Polini); 7. Petti (Stamas); 8. Vandi (Sg); 9. Miletto (Bms); 10. Cretaro (Polini); 11. Basso (Stams); 12. Ruiu (Polini); 13. Zamboni (Bms); 14. Facco (Grc); 15. Sulsenti (Grc). JUNIOR: 1. Santi (Polini); 2. Di Giannantonio (Zpf); 3. Sintoni (Stamas); 4. Speziale (Zpf); 5. Ferrante (Zpf); 6. Spiranelli (Pasini); 7. De Pascali (Pasini); 8. Castellini (Polini); 9. Bolognesi (Pasini); 10. Volpini (Pasini); 11. Scalbi (Zpf); 12. Zanotti (Pasini); 13. Grassia (Zpf); 14. Varagas (Polini); 15. Bulega (Zpf); 16. Litrico (Grc); 17. Arduini (Pasini); 18. Leone (Polini); 19. Cori (Zpf); 20. Morelli (Stamas); 21. Tocca (Polini); 22. Casadei (Pasini). OPEN A: 1. Bigiarelli (Grc); 2. Chessa (Dm); 3. Ciotti (Polini); 4. Volpini (Dm); 5. Mantovani (Dm); 6. Biagetti (Zpf); 7. Merlante (Dm); 8. Fiammenghi (Dm); 9. D’Angelo (Phanton); 10. Innocenti (Dm); 11. DiGiacinto (Zpf); 12. Amati (Grc); 13. Greco motosprint

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ANDREA FORLANI (21) NON HA AVUTO PROBLEMI, NELLA CLASSE OPEN B, A PRECEDERE MANCIN. DAVIDE BIAGIANELLI (46) HA DOMINATO LA OPEN A, AI DANNI DI CHESSA. A CARBONERA (84) È ANDATA LA SENIOR.

(Dm); 14. Ceccucci (Dm); 15. Bugatti (Bms); 16. Micochero (Dm); 17. Varini (Dm); 18. Clemente (Polini); 19. Greco (Dm). OPEN B: 1. Forlani (Dm); 2. Mancin (Dm); 3. Bortone (Grc); 4. Di-Berardino (Phantom); 5. Siena (Dm); 6. Cortesi (Grc); 7. Giberti (Dm); 8. Tocca (Polini); 9. Cintio (Dm); 10. Calisi (Dm); 11. Bruno (Bms); 12. Milanese (Dm); 13. Utzeri (Dm). SENIOR: 1. Carbonera (Dm); 2. Spedale (Dm); 3. Mazzola (Polini); 4. Pisano (Zpf); 5. Domenichelli (Dm); 6. Mencarelli (Dm); 7. Pellegrini (Bms); 8. Fedi (Pasini); 9. Giorgiani (Atm); 10. Paldini (Dm); 11. Nespoli (Grc); 12. Bucciarelli (Dm); 13. Lozza (Phanton); 14. Corsani (Dm); 15. Vietti (Zpf); 16. Petrarca (Dm); 17. Torrieri (Zpf); 18. Costantino (Grc); 19. Fuschini (Grc).

SORRIDE SODDISFATTO TONY ARBOLINO, A DESTRA, VINCITORE DELLA DEBUTTANTI. SOTTO, LA PARTENZA DELLA JUNIOR E SOPRA IL PODIO, CON DANIELE SANTI SUL GRADINO PIÙ ALTO.

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NEXT ROUND: 3-4 OTTOBRE ADRIA (RO)

Mendogho il Gladiatore espugna Binetto e si mette dietro tutti i grandi avversari di questo 2009; Russo è secondo, attento a non strafare, mentre Gabellini chiude terzo in volata

Mendogho (88) conduce la classifica di Trofeo grazie alla brillante vittoria di Binetto nel Nazionale.

il GLADIATORE conquista BINETTO VELOCI E CALCOLATORI Si sveglia quando serve il talento romano Massimo Mendogho, prima guida del team Picca Moto, che rimane nascosto nelle prove e in gara finchè non dà due zampate micidiali che gli valgono prima la pole position in extremis e poi la vittoria all’ultimo giro nella gara secca freddando il gruppo composto da 7 avversari. Tiene il passo del

Santo Russo (5), campione Nazionale Nord, ha chiuso la Finale di Binetto al secondo posto sul filo di lana. In alto: Prende il via la prima delle due Finali italiane del Trofeo ScooterMatic Extreme Nazionale a Binetto.

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suo avversario Santo Russo che conclude secondo mentre azzecca l’assetto del weekend Paolo Gabellini, velocissimo in prova e terzo in gara, dimostrandosi uno dei più agguerriti in autodromo. Il primo incontro tra i piloti dei tre gironi che hanno corso nel 2009: Nord, Sud e Sicilia si fa subito molto spettacolare: Russo, portacolori del nord rimane saldamente in corsa per il titolo, Tondo scivola ancora una volta e purtroppo compromette un possibile assalto al titolo di cui è ancora detentore. Anche Paduano perde terreno ma rimane sempre tra i primi conquistando un quarto posto che non lo taglia ancora fuori dai giochi. E’ rimasto in ombra il leader del Trofeo Sicilia e del campionato 2009, Antonino Raspanti, che tagliando il traguardo in nona posizione deve lasciare ben 13 punti a Mendogho. Il turno di crono del sabato viene onorato dai due campioni di zona con Santo Russo che tiene la pole e Max Mendogho che lo incalza dalla seconda posizione; Tondo cerca di tenere

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il ritmo dei due ma alla fine è Gabellini a girare veloce infilandosi in seconda posizione. Tondo non ci sta e comincia a limare il cordolo scavalcando Russo. Gabellini gioca di scia e trova il giro buono scendendo per primo sotto i 57 secondi davanti a Tondo, Russo e Mendogho. Manca Paduano che gira lento per tutto il turno ma si accende sul finale raggiungendo la sesta posizione. Sono ben 13 piloti a girare sotto i 58 secondi al giro e a fine turno Santo Russo piazza il suo giro veloce a soli 8 millesimi da Gabellini. Domenica mattina si svegliano subito forte Russo e Tondo ma senza migliorare i tempi di sabato che già erano stellari. Sembra tutto tranquillo quando si sveglia all’improvviso Mendogho, che con un 56”767 si piazza davanti a Gabellini, Russo e Paduano. Tondo è in seconda fila con castello, Grilli e Righetti La gara secca decisa dal regolamento nelle due finali, al posto del doppio bottino di punti rende le cose più difficili a chi perde terreno ma nessuno sembra fare particolari calcoli. Gabellini scatta come una fionda mentre la pioggia iniziata pochi minuti prima della partenza aumenta di colpo durando però solo pochi giri, Al primo passaggio esce più forte dalla Bari 2 Castello, partito dalla seconda fila che precede Mendogho, Paduano, Tondo e Gabellini. Russo è attardato ma studia gli avversari mentre Ribul fa un’ottima prima parte di gara. Tondo risale fino al secondo posto ma al secondo giro è la prima vittima della pista bagnata: sfiorando il cordolo perde il controllo scivo-

TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME NAZIONALE 1a Finale Autodromo del Levante - 13 settembre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos Pet Pilota Team Tot 1 88 Mendogho M. Picca 25 2 5 Russo S. Minischetti 22 3 8 Gabellini P. Gabellini Moto 20 4 69 Paduno A. Ni.Ba. Racing 18 5 84 Anastasi Picca 16 6 7 Morgante A. Peppino Morgante 15 7 13 Perazzini A. Martelli Motor’s 14 Fusco 13 8 83 Del Mastro A. 9 170 Raspanti A. TZT Racing 12 10 74 Grilli G. Scooternos 11 11° [29] Bonomo F.,Team Marmitta, p. 10; 12° [33] Catanese O. R., Team Catanese, p.9; 13° [27] Ribul N., Beta Racing,p.8; 14° [2] Bortolato O., Motauto Racing, p. 7; 15° [1] Tondo L., Motauto Racing, p.6; 16° [37] Righetti A., Team Scooternos, p.5; 17° [117] Ringhini M., Team Ringhini Gabellini, p. 4; 18° [31] Castello A.,Team Castello, p.3; 19° [7] Gottardello M., Team Minischetti, p.2; 20° [11] Cipriani M., team. L.G. Moto, p.2; 21° [23] Melone A., Team D. P. S., p.2; 22° [22] Pace V., Vito Racing, p. 2.

CLASSIFICA TROFEO Pos Pet Pilota Team Tot 1 88 Mendogho M. Picca 187 2 5 Russo S. Minischetti 185 3 170 Raspanti A. TZT Racing 178 4 69 Paduno A. Ni.Ba. Racing 170 5 1 Tondo L. Motauto Racing 163 6 8 Gabellini P. Gabellini Moto 155 7 13 Perazzini A. Martelli Motor’s 143 8 29 Bonomo F. Marmitta 142 Catanese 137 9 33 Catanese O.R. 10 31 Castello A. Castello 133 11 [83] Del Mastro A., Team Fusco, p.130; 12 [380] Mottola A. Motosport La Bella, p. 128; 13 [74] Grilli G. , Team Scooternos, p.125; 14 [84] Anastasi N., Team Picca, p. 121; 15 [7] Morgante A., Team Peppino Morgante, p. 112; 16 [19] Sisti A., Nordera Motor's, p.111; 17 [36] Boccardo S., Team Boccardo, p.107; 18 [2] Bortolato O., Motauto Racing, p.101; 19 [85] Alongi S., Team Marmitta, p. 95; 20 [27] Ribul N., Beta Racing, p 88; 21 [57] Pintacoda M., Pintax no limits, p. 80, 22 [47] Musarra S., Musarra, p. 79; 23 [107]Gottardello M., Team Minischetti, p. 78; 24 [37] Righetti A., Team Scooternos, p. 75; 25° [117] Ringhini M., Team Ringhini Gabellini, p. 71; 26° [11] Cipriani M., L.G. Moto, p. 70; 27° [30] Lipari M., Team Boccardo, p. 69; 28° [17] Mendogho M., Marvin Bike, p. 62; 29° [81] Catarinicchia L., Vito Racing, p. 62; 30° [23] Melone A., Team D. P. S., p. 54; 31° [9] Picca D., Team Picca, p. 45; 32° [114] Nizza M., Damy e Veggio, p. 45; 33° [65] Tosi M.M.T. Team , p. 39; 34° [22] Pace V., Vito Racing, p. 28; 35° [64] Rizzo P., p. 27; 36° [41] Rodia E., Team Accardo, p. 26; 37° [61] Ferraguti G.,Team Ferraguti, p. 22; 38° [21] Pedretti G., Ispa MVT, p. 20; 39° [22] Colella F., Team Colella, p. 15; 40° [42] Urrata C., p. 14; 41° [51] Formisano L., Formisano Racing, p. 2.

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lando sul rettilineo del traguardo, mentre il suo Zip prosegue per parecchi metri. La posizione è compromessa ma il pilota di Latina riesce a rimettersi in sella con mezzo giro di ritardo. Paduano passa così secondo davanti a Mendogho, Russo rimane in attesa in sesta posizione , Gabellini difende il suo quarto posto mentre Castello cerca d’incrementare il suo margine. Il gruppo si ricompatta e diventa un serpentone da oltre 80 km/h di media dove Mendogho precede Paduano, Melone, Gabellini e Russo, ma il podio è ancora tutto da decidere. Mendogho assottiglia lo svantaggio da Castello, che al quinto giro era di 1” 3, ma alla fine chi riesce a sorprendere Castello è Melone che passa in testa al sesto passaggio. Russo prende la scia di Melone e si porta anche lui in zona podio passando al comando il giro successivo. La stessa sorte di Tondo la rivive Melone due passaggi dalla bandiera a scacchi: anche lui scivola sul traguardo ma il suo Zip non può ripartire e deve ritirarsi davanti al pubblico di casa. Mendogho fa un finale molto astuto e un sorpasso alla volta riesce a passare in testa su Santo Russo e Paolo Gabellini. Alvise Ulrich

Terza piazza per Paolo Gabellini (8) da sempre più a suo agio sugli autodromi.

Paduano (69) ha concluso in quarta posizione dopo una gara altamente spettacolare.

Anastasi (84) ha chiuso quinto a Binetto. Sul podio Mendogho festeggia la vittoria insieme a Daniele Picca, suo preparatore, davanti a Santo Russo e Paolo Gabellini.

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NEXT ROUND: 3-4 OTTOBRE ADRIA (RO) Ultima tappa del Trofeo ScooterMatic Extreme Sud insieme al Trofeo SuperScooter Sud!

LA LINGUA si gusta la vittoria Vince La Lingua Lingua mentre il titolo va ad un Esposito attento a non commettere errori Vince la gara di Binetto ma rimane secondo in campionato, Riccardo La Lingua (58).

Esposito (46) si laurea campione Sud!

Il podio ScooterMatic Sud con La Lingua insieme al Team DPS precedono Musella e Mastroberti.

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IL ROOKIE DELL’ANNO Un verdetto già annunciato quello dell'ultima prova del Trofeo Scootermatic Sud che si è disputata sull'autodromo del levante di Bari: quote basse dai bookmakers, sia per la vittoria che per il nuovo campione di specialità. Ma non si è trattato assolutamente di una corsa noiosa con un griglia piena e risultato incerto fino alla fine. Il primo turno di prove è solo di riscaldamento ed è il secondo turno quello decisivo per la griglia di partenza. Su tutti c'è Riccardo La Lingua che comincia a segnare tempi buoni, alla prima esperienza in autodromo: “Cannibal” coglierà la pole position con buon margine sugli inseguitori comandati dal Superscooter di Enzo Mastroberti, e dagli Zip di Davide Izzo e Federico Rucci. Poco dietro ci sono il Runner di Baldi, il leader del trofeo Giuseppe Esposito, il veterano Giuseppe Musella e Antonio Riccio. Al via di gara 1 parte fortissimo Riccardo La Lingua che non vuole correre rischi inutili ma gli avversari non gli danno tregua. Si fa vedere Nicolò Baldi con il primo dei Superscooter, ma anche Mastroberti è della partita, insieme a Musella, Esposito e Federico Rucci. Intanto risale fortissimo la wild card Mattia Miniero, attardato da problemi in prova, che prova ad accodarsi ai migliori. La Lingua prende coraggio ed attacca, mettendo un bel po' di metri fra lui e gli avversari e vincendo gara 1 in scioltezza. Dietro è gran volata fra Giuseppe Musella e Nicolò Baldi che finiscono sul podio staccati di soli 2 decimi di secondo. Appena dietro chiudono Esposito Mastroberti e Rucci autori di una splendida volata. Settimo è Miniero, felicissimo della gran rimonta effetuata. Gara 2 e comincia a piovigginare. La Lingua è cauto nelle fasi iniziali, anche se comanda le operazioni. Dietro si alternano in molti ma vengono fuori benissimo Musella, Mastroberti, Izzo e Rucci che non mollano il leader della gara. Dopo 10 giri spettacolari la vittoria, la settima di stagione, va a Riccardo La Lingua: il cassinate che ha cominciato la stagione in ritardo ha mostrato grandissime qualità, proponendosi come uno dei papabili al titolo 2010. Alle sue spalle la volata di gara 2 vede spuntare Enzo Mastroberti che brucia Musella al fotofinish, ma sarà il napoletano a salire sul secondo gradino del podio, proprio davanti al Lucano.

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MASTROBERTI e RIBUL protagonisti in SuperScooter

Quarto posto per Davide Izzo che chiude davanti a Miniero, Rucci Esposito e Baldi. Il Titolo 2009 della Scootermatic Sud va ad Esposito grazie alla costanza di piazzamenti ottenuti nella stagione. Sugli scudi i Superscooter che hanno mostrato tutto il loro potenziale nel weekend pugliese. La vittoria va a Mastroberti, su Piaggio Energy, davanti al Gilera Runner di Nicolò Baldi (entrambi a podio nelle due manche) e a Rocco Telesca, anche lui costantemente nella top ten. Va in archivio la stagione 2009 del Trofeo Malossi Scootermatic Sud: la nuova formula è risultata molto gradita ai piloti e gli equilibri in pista hanno reso incerto e spettacolare fino all'ultima prova questo seguitissimo campionato. Ilio Ascione

TROFEO SCOOTERMATIC EXTREME SUD 16a Edizione - 1a Finale Autodromo del Levante - 13 settembre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 58 27 66 35 46 67 86 78 64 53

Pilota La Lingua R. Musella G. Mastroberti E. Baldi N. Esposito G. Rucci F. Telesca R. Izzo D. Fabbricatore F Adinolfi G.

Team D.P.S. Musella Racing R.C. Motors Ni.Ba Racing Red Racing Rucci R.C.Motors S.Vito Corse R.C. Motors S.Vito Corse

Fin1 25 22 16 20 18 15 13 6 10 10

Fin2 25 20 22 14 15 16 12 18 13 13

Tot 50 42 38 34 33 31 25 24 23 23

11°[ 54] Di Sabato Donato, R. C. Motors: p22 (14+8); 12° [14] Coviello Rocco,Team: R. C. Motors p. 16 (9+7); 13° [38] Allocco Alfonso, Ni. Ba. Racing p: 14 (5+9); 14° (55) Magliulo Nunzio, Team GAS, p. 13 (7+6); 15 [73] Eboli Giancanio, T.M. Motors p12 (11+1); 16 [71] Iacovella Matteo,Team D. P. S. p. 11 (1+10); 17 [80] Riccio Antonio, Musella Racing; p. 9 (8+1); Fuori Classifica 18 18 Miniero Mattia Erreemmeracing

CLASSIFICA TROFEO Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pet 46 58 27 86 78 80 66 35 71 43

Pilota Esposito G. La Lingua R. Musella G. Telesca R. Izzo D. Riccio A. Mastroberti E. Baldi N. Iacovella M. Sciarrino I.

Team Red Racing D.P.S. Musella Racing R.C. Motors S.Vito Corse Musella Racing R.C. Motors Ni.Ba.Racing D.P.S. Accardo

Mastroberti è terzo assoluto tra gli ScooterMatic ma a Telesca va il titolo Sud; vittoria nel Nazionale Nord per Ribul

Tot 202 194 179 125 119 115 101 100 96 96

11°[67] Rucci F., Team Rucci; [53] Adinolfi G., S. Vito Corse; [73] Eboli G., T.M. Motors p. 94; 14° [14] Coviello R., Team R. C. Motors p. 82; 15° [28] Boschetti Y, Team Picca, p. 66; 16° [54] Di Sabato D, Team R. C. Motors, p. 65; 17° [55] Magliulo N., Team GAS, p. 54; 18° [64] Fabbricatore F., Team R. C. Motors, p. 50; 19° [38] Allocco A. Team Ni. Ba. Racing, p. 47; 20° [25] Rea M. Team Accardo, p. 46; 21° [8] Oliva G. F., Pancio Racing Team, p. 45; 22° [95] Santarsiero D. team R. C. Motors, p. 30; 23 [32] Pelle D., Team Nordera Motor's, p.17; 24° [99] Nicolini A. Nordera Motor's, p. 13; 25° [57] Milito Alfonso, S. Vito Corse, p.13; 26° [5] Lavigna L. P., C. M. Motor Sport p.12; 27 [89] Scelzo Gennaro, Max Racing Team 9.

A TUTTO GAS! Primo trofeo assegnato nella categoria sud dove Mastroberti del Team RC Motor vince davanti a Baldi pur totalizzando lo stesso punteggio, in virtù del successo in gara 2, mentre Rocco Telesca, terzo, sorride più degli altri perché è il vincitore del Trofeo Scootermatic Sud 2009. Nella categoria Nazionale Nord manca invece l’appuntamento di Adria per conoscere il campione di questa stagione, e a Binetto Nicola Ribul del Team Beta Racing precede ancora una volta sul filo di lana Bortolato, con Cipriani che chiude terzo. E’ tempo di tirare le somme per il Trofeo Superscooter dopo la prima gara in autodromo e la risposta arriva dal podio assoluto ottenuto nella categoria Scootermatic Sud. Enzo Mastroberti conquista il terzo gradino del podio, lasciando fuori molti Piaggio Zip, considerati a inizio stagione mezzi decisamente più veloci. Enzo ha vinto la sua categoria, ottenendo gli stessi punti di Nicolò Baldi, il pilota e preparatore del team Ni.Ba Racing (le sue iniziali) giunto secondo che ha portato il Gilera Runner spesso a livello dei più veloci Scootermatic durante tutto il campionato 2009. Anche Rocco Telesca, il più costante

TROFEO SUPERSCOOTER NAZIONALE 1a Finale Autodromo del Levante - 13 settembre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4

Pet 27 2 11 7

Pos 1 2 3 4 5

Pet 27 2 11 7 61

Pilota Ribul N. Bortolato O. Cipriani M. Gottardello M.

Team Beta Racing Motauto L.G. Moto Menischetti

Tot 25 22 20 18

Team Beta Racing Motauto Racing Minischetti Minischetti Ferraguti

Tot 169 155 132 122 49

CLASSIFICA TROFEO Pilota Ribul N. Bortolato O. Cipriani M. Gottardello M. Ferraguti G.

TROFEO SUPER SCOOTER SUD CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4 5

Pet 66 35 86 38 14

Pos 1 2 3 4 5

Pet 86 35 66 14 38

Pilota Mastroberti E. Baldi N. Telesca R. Allocco A. Coviello R.

Team R.C. Motors Ni.Ba. Racing R.C. Motors Ni.Ba. Racing R.C. Motors

CLASSIFICA TROFEO Pilota Telesca R. Baldi N. Mastroberti E. Coviello R. Allocco A.

Team R.C. Motors Ni.Ba. Racing R.C. Motors R.C. Motors Ni.Ba. Racing

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Fin1 22 25 20 18 18

Fin2 25 22 20 18 16

Tot 47 47 40 36 34

Tot 171 161 156 152 89

in pista è molto veloce ma ha vinto il Trofeo 2009 anche grazie ai minori problemi meccanici, che hanno invece tormentato Baldi e Mastroberti per tutta la stagione. La scommessa è vinta: ruote piccole come gli Zip e ruote medie come Runner, NRG, Aerox ed SR possono correre insieme e lo hanno dimostrato proprio i piloti del sud che si sono avvicinati molto ai migliori tempi assoluti, mancando però di continuità, fino ad arrivare al podio assoluto con Mastroberti a Binetto, su una pista scorrevole e da medie alte, come spesso avviene nelle piste del sud. Sarà per questo che i “colleghi” del Trofeo Superscooter Nazionale Nord, che hanno corso in piste più lente e tortuose non sono riusciti ad avvicinarsi ai tempi dei piloti del Sud. E’ mancato soprattutto l’assetto, e Ribul, Bortolato, Cipriani & Co. hanno accusato un ritardo di almeno un secondo rispetto ai mezzi di Telesca, Baldi e Mastroberti e una posizione sia in griglia che in gara decisamente più “nascosta” e lontana dal podio assoluto, purtroppo mai raggiunto nel 2009 nella categoria Scootermatic Nazionale Nord. C’è un’attenuante: nel Trofeo Nazionale corrono Tondo, Russo, Perazzini, Gabellini e altri piloti velocissimi e probabilmente se avessero corso nella Scootermatic Nord avrebbero avuto più chance di podio, ma il tempo cronometrico non ha scuse, sul giro secco si vede la mancanza di un assetto efficace perché le qualità di Bortolato, Ribul e Gottardello si possono leggere nell’albo d’oro dei Trofei Malossi, dove tutti e tre hanno messo la firma. Tornando a Binetto, nella categoria Sud Mastroberti è un missile anche nelle crono, schierandosi secondo in griglia ma dietro al “marziano” La Lingua, mentre Baldi è il primo della seconda fila. In gara 1 Baldi si gioca la seconda posizione con Musella che perde per pochi centesimi, mentre Mastroberti rimane nel gruppo in quinta posizione e Telesca in nona. Nella seconda finale Mastroberti taglia secondo assoluto a 1”3 da La Lingua mentre Baldi e Telesca sono più indietro. Diversa la situazione del Nord dove nelle crono Ribul è addirittura diciottesimo e guida il gruppo dei SuperScooter. Va meglio in gara dove il pilota Beta Racing parte come al solito a cannone e vince in volata la sua categoria con 5 centesimi di vantaggio su Bortolato, ma in classifica Scootermatic è tredicesimo. Alvise Ulrich

Campione SuperScooter Sud è Rocco Telesca (86) con il terzo posto di Binetto. In alto: Mastroberti (66) ha vinto la gara della SuperScooter ma il titolo è andato a Telesca. Sempre più in vetta dopo la vittoria di Binetto c’è Ribul (27).

Bortolato (2) ha chiuso al secondo posto la gara di Binetto. Sul podio SuperScooter Sud Mastroberti, insieme al pilota e preparatore Coviello di RC Motors, è primo davanti a Baldi e Telesca, vincitore del Trofeo.

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NEXT ROUND: 3-4 OTTOBRE ADRIA (RO)

E’ Marco Russo a conquistare la vittoria davanti a Delmastro e Marrocco; Fusto scivola ma è quarto

Fusto (57) ha concluso quarto assoluto nonostante la scivolata che lo ha estromesso dalla lotta per la vittoria e che ha complicato la sua situazione in campionato.

Turbino (76) all’esordio ha concluso quinto sul traguardo!

a BARI si parla RUSSO!

Marco Ru Russo (63) con la vittoria di Binetto ha dato una bella zampata al titolo!

IL LIVELLO SI ALZA! Nell’edizione più avvincente del Trofeo maxiscooter 500 Marco Russo si riporta in testa alla classifica generale dopo essere stato sorpassato da Fusto per un solo punto dopo la gara in Franciacorta. Approfittando della caduta del suo avversario, Marco allunga ma non basta in vista della finale di Adria, perché l’errore può essere dietro l’angolo come si è visto qui a Binetto, dove tra false partenze e scivolate i colpi di scena non sono mancati. Dietro al pilota del team Minischetti sono saliti sul podio due “esordi” stagionali: Marco Delmastro, alla sua prima stagione nel Trofeo Maxiscooter 500, veloce già in prova e abile a non farsi coinvolgere nella bagarre per i primi posti, mentre sul terzo gradino è finalmente tornato un vecchio frequentatore dei podi dei Trofei Malossi: Marcello Marrocco alias Ombra 95 che in questa gara ha finalmente potuto mettere alla frusta il suo TMax e ha ritrovato il passo di gara che già aveva nelle scorse stagioni. Sorprende ancora una volta il livello raggiunto da questi missili ormai tutti bicilindrici, non avendo partecipato Boccardo con l’unico Gilera Nexus. Il miglioramento rispetto al primo anno è impressionante e il tempo in gara di Marco Russo sembrava impensabile solo qualche mese fa: con 56”6 sarebbe partito in pole position nel Trofeo Scootermatic Nazionale. Nelle prove i due avversari diretti cominciano a limare decimi, ma i più veloci si dimostrano subito essere Boschetti e Delmastro mentre

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Santo Russo parte in sordina. Il più veloce nella prima parte si dimostra Cesare Fusto, rigenerato dell’ultima vittoria stagionale ma a fine turno subisce un uno-due che lo lasciano terzo: Marco Russo stacca una pole formidabile in 56”6, Boschetti eguaglia al millesimo il tempo di Fusto, ma avendo un miglior secondo tempo passa davanti al ligure. Santo Russo si guadagna la quarta posizione, a pochi decimi da Fusto. Fusto è il più veloce di domenica e con il nuovo tempo scavalca Boschetti ,ma malgrado giri sotto i 57 secondi non riesce a battere il tempo di sabato di Marco Russo, che rimane in pole position. Boschetti è terzo di fianco a Santo Russo mentre i due che finiranno sul podio: Delmastro e Ombra 95 sono appaiati in seconda fila. C’è tensione in partenza e i piloti sono fin troppo reattivi: Boschetti parte troppo presto e Luperini appena dietro si fa coinvolgere scattando con il semaforo ancora acceso. Saranno penalizzati per falsa partenza con l’aggiunta di 30 secondi sul tempo di arrivo, ma intanto il gruppo parte in maniera caotica, dove solo Marco Russo è il più lesto ad approfittare della situazione staccando tutti. Fusto recupera e insieme i due avversari ed ex compagni di team fanno il vuoto nel primo terzo di gara mentre Santo Russo deve ancora una volta vedersela con Boschetti spesso affiancato in staccata. Marco Russo allunga su Fusto ma non può distrarsi perché dietro

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la coppia degli inseguitori guadagna terreno. Fusto forza e passa avanti a 5 giri dalla fine con Russo incollato alla coda, Boschetti e Santo sono sempre attaccati. Marco risponde e si riporta al comando su Fusto . A quattro giri dalla fine Santo Russo arriva lungo alla Bari 1 e s’insabbia. Anche Fusto scivola a poco dalla fine ma riesce a rialzarsi lasciando il 63 Marco Russo al comando davanti a Boschetti. Del Mastro si trova terzo e Marrocco quarto, che vuol dire podio. Marco Russo non molla e Fusto risale in sella dopo la caduta ma rimane

troppo indietro. Vince Marco Russo davanti a Boschetti, Del Mastro e Marrocco, ma la penalità cancella Boschetti dal podio facendo salire Fusto al quarto posto. Il campionato si decide all’ultima gara ad Adria con Marco Russo in vantaggio su Fusto, e si dovrebbe riproporre il duello dello scorso anno dove Marco, alla seconda gara con i Maxi aveva dato filo da torcere al campione 2008, stabilendo ancora una volta il giro più veloce in gara. Alvise Ulrich Salgono sul podio un raggiante Marco Russo assieme al suo preparatore Matteo Minischetti, davanti a Del Mastro e a Marrocco.

Del Mastro (28) ha concluso al secondo posto finale. In alto: La partenza delicatissima dei MaxiScooter 500 Malossi a Binetto. “Ombra” Marrocco (95) ha chiuso sul podio al terzo posto.

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TROFEO MAXISCOOTER

Autodromo del Levante - 13 settembre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4 5 6 7 sq sq

Pet 63 28 95 57 76 7 3 5 12

Pilota Russo M. Delmastro M. Marrocco M. Fusto C. Turbino A. Luperini C. Galeno L. Boschetti M. Russo S.

Team Minischetti DPM Moto Fabio Moto Club Full Bike Team Fabio Moto Club Nuovo Team Full Bike Team Boschetti Minischetti

Tot 25 20 16 13 11 10 9 -

CLASSIFICA TROFEO (dopo 3 gare) Pos Pet Pilota Team 1 63 Russo M. Minischetti 90 2 57 Fusto C. Full Bike Team 79 3 28 Delmastro M. DPM Moto 51 4 12 Russo S. Minischetti 36 5 95 Marrocco M. Fabio Moto Club 30 6 7 Luperini C. Nuovo Team srl 28 7 73 Felici P. Moto Mix 23 8 34 Ceccarelli M. Sertori Moto 22 9 5 Boschetti M. Boschetti 22 10 53 Ferrara F. Full Bike Team 20 11°[36] Boccardo S., Team Boccardo; [33] Mendogho M., Team N. S. Racing, p.13; 13° [76] Turbino A., Full Bike Team, p.11; 14° [3] Galeno L., Full Bike Team; [10] Jentile. S , Full Bike Team, p.9; [26] Gatti L., X MOTOR Di Carlo, p. 9; 17° [55] Giordani N., Team X MOTOR Di Carlo; [30] Maggi C., Fabio Moto Club, p. 7; 19° [62] Pintus F., N. S. Racing; [35] Acquaro G., Full Bike Team, p.4.

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NEXT ROUND: 3-4 OTTOBRE ADRIA (RO) Parte la prima Finale italiana GP80 a Binetto.

TROFEO GP80 NORD 5a Edizione Autodromo del Levante - 13 settembre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Pet 64 17 59 11 18 90 72 77 24 4 49 8 82

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Pet 17 11 18 64 59 49 72 77 24 32 35 8 4 90 40 82 7 36 46

Pilota Crispino M. Pellegrino F. Carlomagno L. Ottaviani L Pellegrino S. Ciampa A. Gammino V. Bianculli G. Volpi M. Chianese A. Villani F. Donato B. Costabile U.

Team Spampy Ni.Ba. Racing Minischetti Gabellini Ni.Ba.Racing Nerone Ni.Ba.Racing BMK Team Volpi Nerone Villani Nerone Nerone

25 15 22 12 18 20 16 14 13 11 1 1 1

20 25 18 22 16 12 14 11 10 9 15 13 1

Tot 45 40 40 34 34 32 30 25 23 20 16 14 2

CLASSIFICA TROFEO

Vince Michele Crispino con il suo tecnico dello Spampy Team, davanti a Francesco Pellegrino e a Loris Carlomagno.

CRISPINO e

si impon

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Il portacolori dello Spampy Team mette a segno la sua prima vittoria stagionale davanti a Francesco Pellegrino e Carlomagno Francesco Pellegrino (17) ha chiuso al secondo posto.

Team Ni.Ba.Racing Ottaviani Ni.Ba.Racing Spampy Minischetti Villani Ni.Ba.Racing BMK Volpi Vecoli Racing Vecoli Racing Nerone Nerone Nerone Nerone Nerone Vecoli Evolution Bike CN.RS Racing Team

Tot 187 184 169 153 148 143 142 140 130 124 112 105 105 105 71 71 34 29 2

Simone Pellegrino (18) è risultato al quinto posto di giornata. Ottaviani (11) ha pagato con il quarto posto il contatto che l’ha portato alla scivolata in gara1.

Terzo posto per Carlomagno (59), (59) molto m in forma a Binetto.

IL PRIMO VERDETTO Atto finale del Trofeo GP80 Malossi che ha visto, sull'autodromo del Levante di Binetto, la prima sfida della stagione fra i migliori piloti Nord e Sud. Griglia decisa in base al punteggio dei piloti nei singoli gironi con la pole position assegnata a Luca Ottaviani che, comunque, è stato il pilota più veloce nel corso delle prove cronometrate. Va bene invece a Francesco e Simone Pellegrino, schierati al suo fianco, che non riescono a trovare il giusto setup per la pista pugliese. A completare la prima fila c'è Francesco Villani, cresciuto moltissimo nell'ultima stagione della GP80. Ma i più veloci dopo Ottaviani sono risultati Michele Crispino e Loris Carlomagno, veramente in palla sull'autodromo pugliese. Al via di gara 1 è subito grande spettacolo, come ci hanno abituato gli alfieri della GP80. Davanti provano ad allungare Ottaviani e Pellegrino, mentre dietro rinviene come una furia Michele Crispino. I colpi di scena si susseguono a ripetizione. Degli errori fanno perdere posizioni a Ottaviani e Pellegrino e ne approfitta Crispino (comunque già in piena rimonta sui due) che tiene sotto controllo con grande freddezza il coriaceo Carlomagno. Alle loro spalle risale anche Antonino Ciampa: il portacolori del Team Nerone sembra rinato sulla pista pugliese e va a cogliere un inaspettato terzo posto davanti a Simone Pellegrino, Valerio Gammino, Francesco Pellegrino, Bianculli, Volpi, Ottaviani e Chianese.

Pilota Pellegrino F. Ottaviani L Pellegrino S. Crispino M. Carlomagno L. Villani F. Gammino V. Bianculli G. Volpi M. Baldaccini L. Di Ciolo L. Donato B. Chianese A. Ciampa A. Barbato G. Costabile Lojacono R. Zitiello A. Rossi S.

Gara 2 e non si lasciano sorprendere Pellegrino e Ottaviani. Il salernitano da il massimo nei primi due giri, mettendo fra se e gli altri metri che si rileveranno importanti nel finale di gara. Crispino, partito male, prova a risalire, segnando il giro più veloce, ma un'imbarcata gli fa capire che è meglio accontentarsi. Nel finale deve comunque guardarsi dal ritorno di Carlomagno ed i due arrivano sul traguardo al fotofinish con un leggerissimo vantaggio per il napoletano. La terza piazza di gara 2 garantisce la vittoria per somma punti al portacolori dello Spampy Team, felicissimo sul gradino più alto del podio.Alle sue spalle va bene la quarta piazza a Loris Carlomagno che lo farà salire sul terzo gradino del podio di giornata, un risultato che fa morale in vista dell'ultimo appuntamento. Davanti però è Francesco Pellegrino a vincere gara 2 reggendo la pressione messagli addosso da Luca Ottaviani e si porta in testa alla classifica nazionale della GP80 quando manca solo l'ultima prova ad Adria. Sugli scudi anche Simone Pellegrino (quinto alla prima esperienza in Autodromo) e Antonino Ciampa mai così competitivo come a Binetto. L'ultimo appuntamento con il Trofeo GP80 Malossi è sull'International Raceway di Adria, nel primo weekend di ottobre Ilio Ascione Crispino (64) raccoglie finalmente una vittoria dopo averla tante volte pregustata durante questo 2009.

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NEXT ROUND: 3-4 OTTOBRE ADRIA (RO) La partenza indiavolata della prima tappa del Malossi Day Cup.

Un grintoso Grilli (74) ha chiuso quarto dopo un weekend difficile.

Catanese (33) è il quinto classificato della prova di Binetto dell’MDC.

LA LINGUA

Rookie d’Assalto

PROSSIMO APPUNTAMENTO: ADRIA Non ci credeva nemmeno lui, Riccardo La Lingua alla sua prima stagione nei Trofei Malossi quando ha vinto una delle gare più difficili del 2009 per la quantità di piloti veloci pronti a giocarsi tutto in due date sole, la Malossi Day Cup, Il cassinate ha schiacciato ancora una volta i suoi avversari anche in autodromo ma questa volta ce l’ha dovuta mettere tutta perché l’arrivo è stato in volata, con soli 3 decimi di vantaggio su Claudio Monaco e 1”5 su paolo Gabellini che ha strappato il podio a un gruppo nutrito di “avvoltoi” composto da Grilli, Castello, Bona e Perazzini. Non ci sono pretattiche né calcoli per

la classifica, questa gara si disputa in due manches, una a Binetto e una ad Adria; chi cade, rimane dietro e fa pochi punti è spacciato, ma nonostante questo tutti danno il massimo, ed è per questo che viene disputata come ultima gara della giornata, dopo che i piloti si sono già giocati il loro Trofeo 2009 e possono dare il massimo. A Binetto hanno partecipato 15 tra i più forti dei trofei di quest’anno anche se sono mancati i due protagonisti principali del Trofeo Nord: Santo Russo e Luigi Tondo, ma nonostante questo prove e gara sono state tutte tiratissime, risolte per molte posizioni sul rettilineo del traguardo. Nelle crono di sabato torna Orazio Rocco

Monaco (70) rientrante sui campi di gara ha chiuso secondo sul traguardo.

Catanese, vincitore della gara di Sarno, che riesce a tenere la testa del gruppo con un tempo appena sotto i 57 secondi, ma alle sue spalle pressa forte Gianluca Grilli, staccato di soli 7 centesimi. Claudio Monaco, al suo rientro nei Trofei Malossi dopo un anno di assenza per varie vicende sembra non aver accusato la sosta e stacca subito il terzo tempo assoluto. Gabellini, venuto in ottima forma continua a testare le cinghie più veloci per le prove e azzecca quella giusta portandosi al quarto tempo davanti a Perazzini. Si nasconde invece Riccardo la Lingua, che è solo nono. Il siciliano Francesco Bona, che sabato girava su tempi da metà classifica, nelle

Alla sua prima stagione Riccardo La Lingua vince il Malossi Day Cup a Binetto davanti a Monaco e Gabellini prove di domenica cambia decisamente marcia, staccando un 56”3 che l’avrebbe fatto partire davanti anche nella Scootermatic Nazionale, rappresentando il record della pista per gli Zip a Binetto. A inizio turno il gruppo è compatto e gira sfruttando le scie, poi è Catanese a prendere la pole nella seconda parte delle crono davanti a Monaco mentre gli altri si accodano. A questo punto entra in gioco Bona, che stacca un tempo inavvicinabile che lima ancora: 56”363 è il suo record che lascia La Lingua, secondo, staccato di ben mezzo secondo, davanti a Melone e Monaco. Catanese è in seconda fila con Grilli, Gabellini, che non è riuscito a migliorare da sabato e Perazzini.

Autodromo del Levante - 13 settembre 2009 CLASSIFICA ASSOLUTA Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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Mendogho assolutamente non in palla parte dalla terza fila. Finale unica, e partenza tutta in fila, dove Catanese scatta forte ma chi ne approfitta già alla prima curva è il solito La Lingua, che per tutti i giri respinge gli attacchi del nutrito gruppo degli inseguitori. Gabellini, autore di una brutta domenica di prove rinviene subito nel gruppo di testa, insieme ai numerosi piloti del sud dove si distinguono Monaco che deve convivere con un problema alla cinghia del suo Zip e stringe i denti e Melone, che nonostante qualche guaio in gara riesce a riprendere posizioni. Dopo numerosi avvicendamenti, dove a farne le spese troviamo tra i più

illustri Mendogho e Paduano, decimo e undicesimo, tutti sono costretti a uscire dalle scie per il podio ma a vincere è La Lingua che allunga quel poco sul traguardo per lasciare dietro Monaco mentre Gabellini, staccato di oltre 1 secondo guida un gruppo di sette. Doppia vittoria di giornata per La Lingua e doppio terzo posto per Gabellini che confermano quanto fatto di buono nel Trofeo Scootermatic; per Monaco una bella occasione per dire la sua nella prossima gara di Adria, dove ci sono altri 25 punti in palio su una gara secca, senza scarti e tattiche, ma solo il titolo 2009 a chi avrà fatto la migliore doppia figura. Alvise Ulrich

Terzo posto per Gabellini (3) che finisce sul podio anche nella MDC.

MALOSSI DAY CUP

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La Lingua (58) primo davanti a Monaco (70) è stata la vera rivelazione del 2009 e ha conquistato la vittoria a Binetto anche nell’MDC.

Pet 58 70 8 74 133 31 128 13 23 88 69 170 84 218 97

Pilota La Lingua R. Monaco C. Gabellini P. Grilli Catanese O.R. Castello A. Bona F. Perazzini A. Melone A. Mendogho M. Paduano A. Raspanti A. Anastasi N. Miniero M. Magrone M.

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Team D.P.S. Monaco Gabellini Scooternos Catanese Castello Pino Racing Martelli Motor's D.P.S. Picca Ni.Ba. Racing TZT Racing Picca Erremmeracing Magrone

Tot 25 22 20 18 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6

Vince Riccardo La Lingua, sul podio con il Team DPS, davanti a Claudio Monaco e a Paolo Gabellini.

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Fuoristrada Trial delle Nazioni di Mario Candellone

L’ITALIA AL TRIAL DELLE NAZIONI: DA SINISTRA IL RESPONSABILE DEL SETTORE TECNICO BUSCHI, IOLITTA, MAURINO, GRATTAROLA, LENZI; IN PRIMA FILA TRENTINI, RIVERA, BALDUCCHI E IL PRESIDENTE DEL SETTORE TRIAL MAURI.

La Spagna è su un altro pianeta, il suo dominio è schiacciante. Gli azzurri si fanno onore, terzi alle spalle della Gran Bretagna

TRIAL DELLE NAZIONI 1. Spagna (Bou/Montesa, Cabestany/Sherco, Fajardo/ Beta, Raga/Gas Gas) penalità 23; 2. Gran Bretagna (Brown/Sherco, Dabill/Gas Gas, Lampkin/Beta, Wigg/ Beta) 90; 3. Italia (Grattarola/Sherco, Iolitta/Scorpa, Lenzi/Montesa, Maurino/Gas Gas) 159; 4. Francia (Bethune/ Beta, Ferrer/Sherco, Gubian/Gas Gas, Laniel/ Gas Gas) 203; 5. Stati Uniti (Ibsen/ Gas Gas , Smage/Sherco, Webb/ Sherco, Wineland/Beta) 330.

INTERNAZIONALI

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1. Germania (Junklewitz/Sherco, Schafer/ Gas Gas , Stranghoner/Montesa) penalità 48; 2. Repubblica Ceca 48; 3. Norvegia 66; 4. Finlandia 69; Svezia 77; 6. Australia 94; Irlanda 110; 8. Belgio 113; 9. Svizzera 145; 10. Polonia 162; 11. Portogallo 252; 12. Austria 277; 13. Canada 318; 14. Lussemburgo 333; 15. Lettonia 399.

GLI SPAGNOLI AVEVANO UNA SQUADRA DA PAURA (A SINISTRA, RAGA) E HANNO SPADRONEGGIATO. LAMPKIN (SOPRA) ERA IL PIÙ FORTE DEGLI INGLESI, SECONDI. DEBUTTO INTERNAZIONALE PER IOLITTA (A DESTRA), CHE NEL MONDIALE ERA MINDER DI STALTARI.

Conquistado ores

ARFO BOARIO TERME (BS) - Spagna sempre imbattibile e pronostici rispettati nel Trial delle Nazioni: con 4 piloti fra i primi 5 della classifica mondiale, il team iberico continua ad essere inattaccabile. Toni Bou, Adam Raga, Jeroni Fajardo ed Albert Cabestany non hanno dovuto faticare molto per conseguire il loro sedicesimo successo nell’annuale competizione a squadre che sancisce la chiusura ufficiale degli eventi mondiali. Grazie all’assenza del Giappone, la cui federazione ha ritenuto di non sostenere la spesa necessaria per portare una squadra, anche il secondo posto era già ipotecato; questo, a favore della compagine inglese. Trascinati dal sette volte campione del mondo Dougie Lampkin, i giovani James Dabill, Michael Brown e Alexz Wigg sono stati più che all’altezza

Spagna senza avversari

Trial delle Nazioni femminile e mondiale femminile

UN PUNTO DÀ LA VITTORIA ALL’INGHILTERRA TERZA ed ultima prova del mondiale femminile il venerdì, ma il titolo era già stato conquistato da Laia Sanz domenica scorsa in Francia. Ha vinto ancora la nove volte campionessa del mondo, davanti all’inglese Rebekah Cook che ha così conservato la seconda piazza finale. Terza, sia in gara sia in campionato, la tedesca Iris Kramer. In gara 35 ragazze, tra cui anche quattro italiane: la migliore è stata Martina Balducchi, ventesima. Il sabato invece si è disputato il Trial delle Nazioni Femminile, vinto dalla compagine

inglese per un solo punto sulle spagnole, che pure schieravano la campionessa del mondo, Laia Sanz. Meglio amalgamato il team britannico, con tutte e tre le componenti che occupano le prime posizioni nel mondiale femminile. Sul podio anche le tedesche che hanno chiuso un gruppo di tre squadre di un livello decisamente superiore a tutte le altre. L’Italia poteva contare su Martina Balducchi, Sara Trentini e Sara Rivera, e si è piazzata sesta, battendo Australia, Stati Uniti e Portogallo.

ed hanno conquistato la piazza d’onore. E poi finalmente gli azzurri! Hanno gareggiato con il massimo impegno, staccando di quasi una cinquantina di punti i tradizionali rivali, i francesi. La squadra composta da Matteo Grattarola, Fabio Lenzi, Daniele Maurino e Francesco Iolitta è salita sul podio, impresa che, curiosamente, le era riuscita l’ultima volta proprio in un’edizione organizzata dallo stesso moto club impegnato oggi, il Lazzate: nel 1998 a Chiesa Valmalenco. È stata una gara dura, condizionata anche dal tempo, un violento temporale che nel pomeriggio ha investito le squadre migliori del primo gruppo. Dura ma non per i fuoriclasse spagnoli: già al primo giro accusavano solo 4 penalità contro le 21 degli inglesi e le 73 degli italiani. Ricordiamo che in questa competizione, nelle 18 zone si tiene conto dei 3 migliori

TRIAL DELLE NAZIONI FEMMINILE 1. Gran Bretagna penalità 9; 2. Spagna 10; 3. Germania 21; 4. Francia 53; 5. Norvegia 66; 6. Italia (Balducchi/ Beta, Rivera/Beta, Trentini/Gas Gas) 115; 7. Australia 123; 8. USA 196; 9. Portogallo 241.

CAMPIONATO DEL MONDO FEMMINILE 1. Sanz punti 40; 2. Cook 34; 3. Kramer 32; 4. Coles 28; 5. Leotta 24; 6. Conde 20; 7. Bristow; 8. Gomez 18; 9. Wilde 15; 10. Juffet 14.

Leclassifiche risultati per squadra, quindi non c’è una classifica individuale, ma solo quella complessiva del team. Dei 4 punti totali, ben 3 gli iberici li hanno persi nella scivolosa zona 7: un saliscendi nel bosco con pietroni e radici con scarsa aderenza. Gli italiani, con un vantaggio di 18 punti sui francesi, sono riusciti ad amministrare bene la seconda parte della gara, incrementando ancora il margine nelle zone finali. Nulla da segnalare per i due team al comando, se non un peggioramento dei punteggi dovuto alla pioggia, ma alla fine le distanze sono state mantenute. Nell’altro gruppo, quello chiamato “Internazionale”, in gara 15 nazioni. Vittoria della Germania per la discriminante degli “zeri” nei confronti della Repubblica Ceca. Terza la Norvegia. Il presidente del settore sportivo del

Trial FMI, Giulio Mauri, ha commentato così il piazzamento della squadra italiana: «Obiettivo raggiunto con la conquista del terzo posto. È stata una gara dura nella parte finale, sul bagnato, ma anche prima, sul terreno asciutto. Ho visto tutti i ragazzi impegnarsi e dare il massimo. Matteo Grattarola era particolarmente motivato ed è stato un punto di riferimento per la squadra anche nei momenti più difficili». Non è solo un modo di dire. Lo ha spiegato il responsabile del settore tecnico, Andrea Buschi: «Non lasciatevi ingannare dal punteggio finale. In realtà i francesi avevano recuperato ed erano molto vicini all’inizio del secondo giro, quando avevamo sbagliato nelle prime tre zone. Per fortuna poi siamo riusciti a ritrovare la concentrazione e nel finale li abbiamo nettamente staccati». motosprint

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Fuoristrada Varie

ITALIA GRANDE E SFORTUNATA Cross. Europeo all’Olanda

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HERNIVTSI (UCRAINA) - Sfortunata prestazione della nazionale azzurra al cross europeo per nazioni. Alex Salvini, Felice Compagnone e Manuel Monni avevano la vittoria a portata di mano, ma due cadute hanno fermato la marcia degli azzurri che hanno concluso a pari punti con l’Olanda. Sono, però, terminati secondi per la discriminante dei migliori piazzamenti. La sfortuna dell’Italia è iniziata fin dalle prove. Manuel Monni si è infortunato al ginocchio sinistro (sospetta la lesione dei crociati anteriore e posteriore). Nonostante

questo Monni ha vinto le qualifiche della MX2 e. unitamente al secondo posto di Salvini in MX1 e al successo di Compagnone nella Open. la nazionale ha chiuso in pole. Vittoria dell’olandese Jeffrey Herlings nella MX2/Open, ma l’ottimo terzo posto di Monni e il quinto di Compagnone hanno permesso ai nostri di essere al comando alla pari con gli olandesi. Il destino era in agguato nella MX1/MX2, Monni è stato coinvolto in una caduta dal francese Leonce mentre entrambi stavano lottando per il terzo posto. Fortunatamente

Monni non ha riportato conseguenze, ma non ha potuto contribuire al risultato dell’Italia che comunque si è consolata con Salvini secondo dietro al francese Christophe Charlier. Nella terza prova, la MX1/Open, Salvini si è insediato al secondo posto, Compagnone ha recuperato dal tredicesimo fino al quinto e il successo sarebbe stato garantito se il ceco Zaremba non lo avesse urtato, facendolo cadere. Compagnone si è rialzato tredicesimo, ha recuperato due posizioni, ma non è bastato per scavalcare l’Olanda. La vittoria in questa gara è stata appannaggio del britannico Steven Clarke.

La classifica 1. Olanda (Herlings-KTM, Brakke-Honda, Kras-KTM) 23; 2. Italia (Salvini-Husqvarna, Compagnone-Honda, MonniYamaha) 23; 3. Ucraina (Onypchenko-Honda, PashchynskyiKTM, Morozov-KTM) 39; 4. Gran Bretagna 52; 5. Repubblica Ceca 60; 6. Germania 61; 7. Francia 65; 8. Polonia 67; 9. Slovenia 67; 10. Bielorussia 72; 11. Croazia 80; 12. Ungheria 84; 13. Belgio 100; 14. Estonia 105; 15. Romania 118; 16. Lussemburgo 142.

SPEEDWAY CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE

LA FAVORITA A SEGNO

Vince il tricolore davanti al Moto Club Olimpia

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ONIGO (VI) - Dopo una pausa di due mesi è ritornato nella pista di Santa Marina, a Lonigo, il tricolore a squadre che ha visto il team capo classifica, ovvero La Favorita di Sarego, vincere la terza prova con quattro punti di vantaggio sui rivali, i piloti della squadra Olimpia di Terenzano. Con questa vittoria il club vicentino ha vinto il titolo italiano, avendo un vantaggio di 24 punti con sola una gara ancora da disputare. Forte di piloti come il polacco Ulamek, CARPANESE, DEL M.C. LA FAVORITA, PRECEDE MAIDA, CHE HA GAREGGIATO PER L’OLIMPIA.

del campione italiano Carpanese e di Mora, La Favorita, balzata subito al comando, ha duellato a lungo, alternandosi in vetta con l’Olimpia, riuscendo poi a staccare definitivamente gli avversari dopo la dodicesima manche. Per l’Olimpia ottime prove le hanno fornito lo sloveno Gregoric, l’inossidabile Maida, mentre il giovane Mattia Tadiello è incappato in un paio di cadute con conseguente perdita di punti. Alla gara hanno partecipato, come prescritto dal regolamento, cinque team.

Il terzo gradino del podio è andato al club dell’Abato di Badia Calavena che ha avuto nel polesano Gregnanin e nel polacco Mikolajczak due ottimi interpreti, mentre non ha gareggiato al meglio il giovane Cavicchioli. Per il quarto posto si è andati allo spareggio: in lizza le due formazioni di Lonigo, Team Titano e M.C. Lonigo. A prevalere è stato il Team Titano, con lo sloveno Kraljc che ha avuto nettamente la meglio sul connazionale Stojs. Foto Tomba

Le classifiche 1. M.C. La Favorita di Sarego punti 36 (Ulamek 17, Carpanese 14, Mora 5); 2. M.C. Olimpia di Terenzano 32 (Gregoric 15, Maida 10, Tadiello M. 7); 3. M.C. Abato di Badia Calavena 20 (Mikolaiczak 10, Gregnanin 8, Cavicchioli 2); 4. Team Titano - M.C. Lonigo 16 (Kraljc 13, Baroni 3); 5. M.C. Lonigo 16 (Milanese 7, Santej 5, Tadiello S. 4). IL CAMPIONATO (dopo la terza prova): 1. M.C. La Favorita di Sarego punti 114; 2. M.C. Olimpia di Terenzano 90, 3. M.C. Lonigo 53; 4. M.C. Abato di Badia Calavena 52; 5. Team Titani, M.C. Lonigo 50.

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DOPO UN BEL DUELLO CON ZANNI, ANDREA BECONI (301) HA CONQUISTATO IL TITOLO EUROPEO E2 SENIOR. ALESSIO DE PAOLI (203), INSIEME A ZANNI E BECONI, HA VINTO IL TROFEO EUROPEO PER NAZIONI.

A BECONI IL TITOLO E2 SENIOR Enduro europeo. Ultima prova

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ASTIGLION FIORENTINO (AR) – Il terzetto dell’Italia in Maglia Azzurra composto da Alessio Paoli, Andrea Beconi, Alex Zanni ha vinto il Trofeo Europeo Enduro per Nazioni. Beconi ha conquistato il titolo continentale della E2 Senior. Tullio Pellegrinelli, Gianni Belloni e Fabio Mauri hanno centrato, anche loro in Maglia Azzurra, il titolo per nazioni della Veteran, mentre la formazione del Daihatsu Terios Team composta da Zanni, Paoli e Facchin ha fatto suo per il secondo anno consecutivo il titolo per squadre. La squadra del Moto Club Treviglio, infine, ha vinto il titolo per Club con Maurizio Facchin, Giuseppe Canova, Fausto Vignola. La Francia si è invece imposta nella classifica del Trofeo Junior per Nazioni con i giovani Romain Dumontier, Yannick Bossi, Adrien Metge ed in quella femminile con Ludivine Puy, Stéphanie Bouisson, Audrey Rossat. Seconda posizione nel Trofeo Junior per il terzetto azzurro composto da Edoardo D’Ambrosio, Guido Conforti, Massimo Mangini. Un secondo posto ottenuto malgrado la netta affermazione di D’Ambrosio nella E2/3 Junior proprio davanti ai francesi Bossi e Metge. Ciò che più è importante è che questa tre giorni magistralmente organizzata nella cit-

tadina dell’indimenticato Fabrizio Meoni, si è conclusa nel migliori dei modi , con un successo che solo un mese fa sembrava davvero difficile da raggiungere per la squadra dell’Italia del Trofeo Senior contro la formidabile compagine francese che aveva dominato le precedenti prove di questo campionato. La novità, introdotta quest’anno dalla UEM, di disputare la quarta e ultima prova su tre giornate di gara con manche finali di cross come avviene alla Sei Giorni, si è rivelata un successo richiamando in Toscana 126 piloti di ben quindici nazioni. Nella classifiche finali di campionato Alessio Paoli ha ottenuto la seconda posizione assoluta alle spalle del polacco Michael Szuster e sempre la seconda posizione nella classe E1 Senior a conferma di una stagione tutta da incorniciare. Andrea Beconi ha invece fatto suo il titolo della E2 Senior grazie alle due vittorie ottenute venerdì e sabato ed alla terza posizione della prova finale di cross. Beconi ha avuto il merito d’essere stato l’unico pilota italiano a vincere un titolo dopo un duello mozzafiato con Zanni e con il portoghese Felicia. Seconda posizione in campionato per Alex Zanni, staccato di soli sette punti da Beconi grazie a due terzi posti ed alla prima posizione della

Zanni staccato di 7 punti E1 JUNIOR: 1. Dumontier (Husqvarna) 204; 2. Reis (KTM) 176; 3. Beier (KTM) 171; 4. Carrier (KTM) 138; 5. Mangini (Husqvarna) 124. E2 - E3 JUNIOR: 1. Metge (Husqvarna) 199; 2. Bossi (TM) 195; 3. Pallut (Husqvarna) 159; 4. Hubner (KTM) 148; 5. Sundin (Husaberg) 105. E1 SENIOR: 1. Szuster (Yamaha) 202; 2. Paoli (Honda) 183; 3. Lebrun (KTM) 175; 4. Evans (KTM) 145; 5. Cadek (KTM) 125. E2 SENIOR: 1. Beconi (Suzuki) 190; 2. Zanni (HM) 183; 3. Felicia (Husqvarna) 176; 4. Kapajcik (KTM) 141; 5. Kantonen (KTM) 141. E3 SENIOR: 1. Svitko (KTM) 184; 2. Wassink (KTM) 170; 3. Kulik (Husaberg) 157; 4. Tellini (Husqvarna) 147; 5. Nikander (KTM) 127. VETERANI: 1. Nikopensius (Yamaha) 148; 2. Ziegler (Honda) 138; 3. Smithson (Yamaha) 125; 4. Müller (KTM) 115; 5. Greenall (KTM) 104. FEMMINILE: 1. Puy (Gas Gas) 133; 2. Petrick (KTM) 122; 3. Rossat (Gas Gas) 115; 4. Dufrene (Huqvarna) 108; 5. Bouisson (Yamaha) 103. ASSOLUTA: 1. Szuster (Yamaha) 176; 2. Paoli (Honda) 133; 3. Svitko (KTM) 125; 4. Lebrun (KTM) 122; 5. Beconi (Suzuki) 114.

Le classifichefinali prova finale di cross. Nella E3 Senior, vinta dallo slovacco Stefan Svitko, da segnalare la quarta posizione di Daniele Tellini, mentre Facchin ha chiuso settimo malgrado non abbia partecipato a due gare per il brutto infortunio patito in Ungheria; in questa prova ha ottenuto un quarto e due terzi posti. Le classi Junior e la femminile sono state dominate dai francesi; Romain Dumontier ha vinto il titolo della E1, Adrien Metge quello della E2/3, Ludivine Puy la Woman. Nella Veteran titolo per l’estone Toivo Nikopensius. Dario Agrati motosprint

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Fuoristrada Supermoto di Stefano Taglioni

Muro contro muro

La Federmoto conferma la linea dura. Sostituiti i tre piloti della squadra italiana al Supermoto delle Nazioni

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OPO neanche tre giorni dalle proteste di Ottobiano la Federmoto ha usato il pugno di ferro: Fabrizio Bartolini, Paolo Gaspardone e Lorenzo Mariani sono i tre piloti che rappresenteranno l’Italia al Supermoto delle Nazioni. Resteranno a casa Davide Gozzini, Ivan Lazzarini e Christian Ravaglia, convocati in un primo tempo. Una decisione dura, quella presa dalla FMI, che ha pochi precedenti. Anche perché, è bene ricordarlo, i tre piloti non si sono macchiati di alcunché. Il casus belli sta tutto nella decisione dei rispettivi team (747 TM Factory, HM Honda e Evolution) di avanzare delle richieste economiche alla FMI, per coprire le spese per la trasferta dell’11 ottobre a Pleven, in Bulgaria. Un precedente che i responsabili della Federazione non hanno voluto neanche trattare evidentemente per non innescare pericolose reazioni a catena, considerando che negli ambienti di enduro e cross molto spesso, quando si entra nel vivo degli appuntamenti a squadre, cominciano i problemi. Eppoi, i problemi del campionato italiano sono gli stessi che attanagliano il mondiale supermoto. Inevitabilmente un confronto così duro rischia di dare un’ulteriore mazzata ad un settore già in sofferenza Intanto a rimetterci sono i tre piloti, l’ama-

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rezza è doppia perché si partiva con le carte in regola per puntare al Trofeo. «Ci troviamo in mezzo ad una lotta in cui noi piloti non c’entriamo niente - è lo sfogo di Ivan Lazzarini -. Ma alla fine finiamo per pagare tutto noi». «Siamo piloti professionisti - continua il pilota Honda - il team ci dà da mangiare non possiamo far altro che rispettare le decisioni che prende. Come nel caso dello sciopero a Ottobiano o delle richieste avanzate alla FMI per la trasferta in Bulgaria. Richieste che non sono così irragionevoli. Soprattutto se si considera che le gomme le devono pagare le squadre, cosa che non succede in altre discipline». Quali sono state le richieste dei tre team? Soprattutto economiche: coprire le spese dei meccanici che seguono i piloti nella trasferta in occasione del Nazioni e il costo delle gomme. Impossibile trovare un accordo? A quanto pare è impossibile. Ecco il pensiero del presidente della FMI Paolo Sesti: «Queste richieste non possono essere accettate perché non sono in linea con quello che si fa nelle al-

tre discipline. Mi dispiace per i piloti, sono molto amareggiato per la loro esclusione ma i loro team non sono degni di rappresentare la Maglia Azzurra». Dopo aver escluso qualsiasi ripensamento, il presidente della Federmoto resta duro nel giudizio anche sullo sciopero in occasione dell’ultima prova degli Internazionali d’Italia: «Le motivazioni erano inaccettabili in quanto l’incontro a Ottobiano era stato programmato da tempo per parlare proprio delle normative per il 2010, che erano e sono tutte ancora da approvare. Lo sciopero è stato un male per tutto l’ambiente oltre ad avere provocato danni economici e d’immagine alla FMI, al promotore del campionato e alla Dunlop. Per valutare cosa fare abbiamo attivato l’ufficio legale della Federazione, posso comunque anticipare che non saranno presi provvedimenti per i piloti». Il confronto sulle normative per il 2010 in ogni modo proseguirà: «Siamo sempre aperti al confronto eppoi - è la considerazione di Paolo Sesti - alcune richieste sono accettabilissime e le stavamo già valutando. Altre invece sono dei salti nel buio che non possiamo fare. Per quanto riguarda le gomme, la Dunlop ha assicurato che nella prossima stagione costeranno meno e avranno una mescola più dura». PROPRIO quello del monogomma continua ad essere l’argomento principale del confronto. La TAS (l’associazione dei team supermoto non ancora riconosciuta dalla FMI) non è contraria alla formula del monogomma ma ce l’ha con i prezzi troppo alti dell’attuale fornitore e con la caratteristica della mescola che è troppo morbida (le coperture si consumano in fretta e hanno snaturato il modo di guidare). Associazione ha presentato una proposta della Golden Tyre (produttore di pneumatici) che fornirebbe un treno di pneumatici a 199 euro, IVA compresa, (un prezzo molto inferiore degli attuali 370 euro) e metterebbe in palio un montepremi ripartire tra i primi dieci classificati di ogni gara. La somma complessiva è di 21.600 euro più altri 5.280 euro per i trofei.

E SESTI T N E ID S BIANO E O T T IL PR O I D E ERO «LO SCIOP NNO ALL’IMMAGIN N DA È STATO U L’AMBIENTE» DI TUTTO

L’UNO DIETRO L’ALTRO SIN DAL VIA DELL’UNICA GARA DISPUTATA. ADRIEN CHAREYRE (SOPRA) E IL FRATELLO THOMAS (A DESTRA). LA SECONDA GARA NON SI È CORSA PER NEBBIA.

Sempre in tema di pneumatici è stato inoltre proposto di ridurre drasticamente il numero delle gomme, anche arrivando a soli tre (due posteriori e una anteriore) da utilizzare in ogni gara con l’introduzione di mescole più dure. Sul piano economico si è chiesto anche di assegnare un montepremi ad ogni gara in sostituzione del premio a fine campionato con la motivazione che la gratificazione immediata creerebbe un maggiore impatto emozionale. Tra le altre richieste avanzate, quella di limitare la cilindrata della futura classe unica S1 a 450 cm3 per i minori costi di gestione perché tutti i costruttori hanno in catalogo questa cilindrata , la creazione di due classe promozionali 50 cm3 e 125 cm3 per avvicinare i più giovani e richiamare l’interesse di altre Case, un maggiore impegno relativamente alla pubblicità delle gare, il coinvolgimento di un rappresentante dei piloti per la verifica della sicurezza in pista dopo gli ultimi drammatici incidenti accaduti. Per quanto riguarda la cilindrata della classe unica il problema è che i piloti avrebbero bisogno di due moto diverse per disputare italiano e mondiale, mentre per l’introduzione delle due classi promozionali sarebbe uno di quei “salti nel buio” citati dal presidente della FMI. Sull’ultimo punto, quello della sicurezza, Sesti ci ha tenuto a precisare che l’intenzione della Federazione è quella di nominare un Race Director unico che verificherà il livello di sicurezza degli impianti, il nome sarà comunicato tra breve. Giancarlo Giannobile

UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA

GP Andorra. Vincono i Chareyre PAS DE LA CASA (ANDORRA) - I fratelli Thomas e Adrien Chareyre sono stati ancora protagonisti di una doppietta in famiglia in occasione della quarta prova del mondiale. Una giornata vissuta a metà dal punto di vista agonistico per le avverse condizioni atmosferiche, prima la pioggia ha messo a dura prova piloti e organizzatori, poi la nebbia non ha consentito la disputa della seconda gara. È Adrien Chareyre, schieratosi con il favore della pole, a scattare al comando seguito dal fratello Thomas, Delepine, Van Den Bosch e Hermunen. Mentre il leader della S2 prende il largo, alle sue spalle la lotta è animata da Hermunen che recupera bene superando prima Van Den Bosch poi Delepine. Il finlandese tenta di attaccare anche Thomas Chareyre ma si deve accontentare del terzo posto. Delepine è quarto, seguito da Van Den Bosch e il duo italiano Lazzarini e Gozzini. Poi nebbia fitta ha costretto a spegnere i motori. Per quanto riguarda le classifiche separate Thomas Chareyre ha conquistato la seconda vittoria consecutiva in S1 precedendo Hermunen e Van Den Bosch che resta in vetta alla classifica. Nella classe S2 vittoria, naturalmente, dell’altro Chareyre, Adrien, che consolida il primato in campionato, alle sue spalle Delepine e Gozzini.

Adrien vince tutto. Thomas la S1 CLASSE S1 GARA 1: Chareyre T. (Husqvarna); 2. Hermunen (Husqvarna); 3. Van den Bosch (TM); 4. Lazzarini (Honda); 5. Bussei (Honda); 6. Seel (Suzuki); 7. Winstanley (Husqvarna); 8. Bolsec (Honda); 9. Matsumoto (Husqvarna); 10. Cucharrera (KTM); 11. Hodgson (Husqvarna); 12. Serafini (TM). GARA 2: annullata per nebbia. IN CAMPIONATO: 1. Van den Bosch punti 158; 2. Hermunen 145; 3. Lazzarini 123; 4. Chareyre T. 117; 6. Seel 111; 6. Bussei 77; 7. Serafini 66; 8. Beltrami 58; 9. Ravaglia 57; 10. Hodgson 55; 11. Winstanley 53; 12. Giraudo 41; 13. Venske 38; 14. Matsumoto; 15. Dondi 35.

CLASSE S2 GARA 1: Chareyre A. (Husqvarna); 2. Delepine (Husqvarna); 3. Gozzini (TM); 4. Iddon (KTM); 5. Mariani (TM); 6. Occhini (TM); 7. Borella (KTM); 8. Bartolini (WRM); 9. Gaspardone (Honda); 10. Deridder (KTM); 11. Blakeman (KTM); 12. Hlad (Aprilia). GARA 2: annullata per nebbia. IN CAMPIONATO: 1. Chareyre A. punti 172; 2. Gozzini 145; 3. Dellepine 130; 4. Gaspardone 103; 6. Borella 102; 6. Mariani 99; 7. Iddon 95; 8. Deridder 76; 9. Bartolini 71; 10. Hlad 64; 11. Minutilli 55; 12. Blakeman 52; 13. Tognaccini 48; 14. Occhini 46; 15. Di Iorio 34.

Leclassifiche motosprint

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Sportitalia I campionati regionali

IN 170 AL VIA DELLA QUARTA PROVA

MATTEO APERIO (777) HA MESSO A SEGNO UNA DOPPIETTA NELLA MX2, CONQUISTANDO IL TRICOLORE. A MARTINO VESTRI (68) È ANDATA GARA 2 DELLA MX1.

CrossTrofeo Italia CASTELLARANO (RE) - Centosettanta piloti si sono dati appuntamento in Emilia per la quarta prova del Trofeo Italia Cross e della Coppa Femminile. Il week-end non era iniziato nel migliore dei modi a causa di un forte nubrifagio che ha costretto a sospendere il programma del sabato e rinviare tutto alla domenica. Nella MX2 Matteo Aperio si è confermato uno dei piloti più in forma della stagione, assicurandosi con una doppietta la classifica generale con una gara di anticipo. Aperio ha così bissato il successo del 2008 ed il titolo italiano senior recentemente conquistato sempre nella medesima classe. Il neo campione ha preceduto nella manche iniziale Ciucci e Debbi, mentre nella seconda ha avuto la meglio su Lorenzon e Ciucci. Nella MX1 ha aperto le danze Alessandro Pagliacci, seguito da Vestri e Righi; nella seconda frazione, è stato Martino Vestri a vincere ed assicurarsi la migliore performance di giornata su Maggiore e Quaglio. A dispetto di chi non credeva nella istituzione della classe 125 due tempi, sono stati ben 39 i partenti. Andrea Tedesco ha firmato la terza doppietta consecutiva in questo campionato, precedendo in gara uno Anichini e Morelli e nella successiva Peverieri e Anichini. Tra le ragazze, Francesca Nocera si è dimostrata una specialista in doppiette, incamerando la quarta su altrettante competizioni. A livello femminile da segnalare come a Chiara Fontanesi non dispiacciano le sfide. La vincitrice di una delle frazioni iridate dell’ultima prova del mondiale femminile a Lierop si è infatti schierata nella MX2 in sella alla sua Yamaha 125 in mezzo a tante 250 4 tempi, ottenendo buoni risultati. Max Regazzi

13 settembre Trofeo Italia Motocross, quarta prova – Organizzatore M.C. Castellarano – Meteo: sabato pioggia, domenica sereno

Classifiche CLASSE 125 GARA 1: 1. Tedesco (Honda); 2. Anichini (KTM); 3. Morelli (Suzuki); 4. Peverieri (Yamaha); 5. Rigoni (Kawasaki); 6. Picco (Suzuki); 7. Winkler (KTM); 8. Gipponi (Suzuki); 9. Tondin (TM); 10. Ruzzi (Kawasaki); 11. Mocellin (Honda); 12. Serri (Honda); 13. Schiavo (Honda); 14. Burana (Honda); 15. Nardin (KTM); 16. Andrini (Suzuki); 17. Ciola (Yamaha); 18. Fontanesi (Yamaha); 19. Marinelli (KTM); 20. Sgarzani (KTM); 21. Martini (Yamaha); 22. Gabrielli (TM); 23. Bisi (KTM); 24. Basenghi (KTM); 25. Aschieri (Yamaha); 26. Malpassi (KTM); 27. Di Marziantonio (Honda); 28. Comastri (Honda); 29. Bergonzani (Suzuki); 30. Riccardi (Yamaha); 31. Zimbile (Suzuki); 32. Bisaccioni (KTM); 33. Verbeni (Honda); 34. Burroni (Honda); 35. Benini (KTM); 36. Mometti (Honda); 37. Gozzoli (TM); 38. De Santis (Honda). GARA 2: 1. Tedesco (Honda); 2. Peverieri (Yamaha); 3. Anichini (KTM); 4. Picco (Suzuki); 5. Gipponi (Suzuki); 6. Morelli (Suzuki); 7. Winkler (KTM); 8. Rigoni (Kawasaki); 9. Tondin (TM); 10. Ruzzi (Kawasaki); 11. Serri (Honda); 12. Mocellin (Honda); 13. Burana (Honda); 14. Andrini (Suzuki); 15. Schiavo (Honda); 16. Nardin (KTM); 17. Ciola (Yamaha); 18. Fontanesi (Yamaha); 19. motosprint

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Bisi (KTM); 20. De Santis (Honda); 21. Bergonzani (Suzuki); 22. Malpassi (KTM); 23. Comastri (Honda); 24. Sgarzani (KTM); 25. Basenghi (KTM); 26. Gabrielli (TM); 27. Martini (Yamaha); 28. Riccardi (Yamaha); 29. Marinelli (KTM); 30. Di Marziantonio (Honda); 31. Aschieri (Yamaha); 32. Verbeni (Honda); 33. Burroni (Honda); 34. Gozzoli (TM); 35. Mometti (Honda); 36. Bisaccioni (KTM); 37. Zimbile (Suzuki). FEMMINILE GARA 1: 1. Nocera (KTM); 2. Parrini (Suzuki); 3. Decarli (Honda); 4. Rivetti (KTM); 5. Giorda (Suzuki); 6. Sbrana (Honda); 7. Dionisi (Yamaha); 8. Zanti (Honda); 9. Lago (Suzuki). GARA 2: 1. Nocera (KTM); 2. Rivetti (KTM); 3. Parrini (Suzuki); 4. Decarli (Honda); 5. Sbrana (Honda); 6. Giorda (Suzuki); 7. Dionisi (Yamaha); 8. Lago (Suzuki); 9. Scaramagli (Honda). MX1 GARA 1: 1. Pagliacci (Honda); 2. Vestri (KTM); 3. Righi (Honda); 4. Quaglio (Yamaha); 5. Togninalli (Honda); 6. Bertugli (Yamaha); 7. Saletti (Honda); 8. Maggiore (Honda); 9. Mocini (Honda); 10. Andressi (Kawasaki); 11. Tincani (Honda); 12. Marzetti (Honda); 13. Gambarotti (Kawasaki); 14. Tiveddu (Honda); 15. Ghidini (Kawasaki); 16. Fossi (Honda); 17. Debbi (Suzuki); 18. Comastri (Honda); 19. Zucchi (Suzuki); 20. Bazzani (Suzuki); 21. Fiaccadori (Suzuki); 22. Zardi (Yamaha); 23. Orsi (Kawasaki); 24. Avanzoni (Aprilia); 25. Vagadore (Kawa-

Franciacorta 13 Settembre 2009

saki); 26. Generali (Honda); 27. Soncini (Honda); 28. Clò (Honda); 29. Rondanini (Suzuki); 30. Tessari (Kawasaki); 31. Bagnarelli (Honda); 32. Rousseau (KTM); 33. Messina (Yamaha); 34. Bencini (Honda); 35. Colonna (Honda); 36. Incerti (KTM); 37. Fiorgentili (Suzuki); 38. Donelli (Honda); 39. Vanti (Honda). GARA 2: 1. Vestri (KTM); 2. Maggiore (Honda); 3. Quaglio (Yamaha); 4. Bertugli (Yamaha); 5. Pagliacci (Honda); 6. Saletti (Honda); 7. Tiveddu (Honda); 8. Debbi (Suzuki); 9. Tincani (Honda); 10. Avanzoni (Aprilia); 11. Fossi (Honda); 12. Ghidini (Kawasaki); 13. Togninalli (Honda); 14. Mocini (Honda); 15. Marzetti (Honda); 16. Bazzani (Suzuki); 17. Andressi (Kawasaki); 18. Vagadore (Kawasaki); 19. Righi (Honda); 20. Comastri (Honda); 21. Zucchi (Suzuki); 22. Gambarotti (Kawasaki); 23. Fiaccadori (Suzuki); 24. Orsi (Kawasaki); 25. Generali (Honda); 26. Bagnarelli (Honda); 27. Zardi (Yamaha); 28. Tessari (Kawasaki); 29. Fiorgentili (Suzuki); 30. Dalla Valle (Suzuki); 31. Rousseau (KTM); 32. Donelli (Honda); 33. Messina (Yamaha); 34. Colonna (Honda); 35. Clò (Honda); 36. Incerti (KTM); 37. Vanti (Honda); 38. Soncini (Honda); 39. Rondanini (Suzuki). MX2 GARA 1: 1. Aperio (Honda); 2. Ciucci (KTM); 3. Debbi (Honda); 4. Lorenzon (Kawasaki); 5. Redondi (Suzuki); 6. Terraneo (KTM); 7. Sommaruga (Honda); 8. Dolce (KTM); 9. Bacci (Honda); 10. Coppellotti (Yamaha); 11. Valente (Suzuki); 12. Derosa (Honda); 13. Ciarlo (Honda); 14. Cociu (Kawasaki); 15. Casa (Kawasaki); 16. Aldini (Honda); 17. Angius (Yamaha); 18. Muratori (Suzuki); 19. Lattanzi (Yamaha); 20. Pascucci (Honda); 21. Faccioli (Suzuki); 22. Valestri (Honda); 23. Della Mora (Honda); 24. Manupiello (KTM); 25. Tomasi (KTM); 26. Leonesi (Honda); 27. Laurenzi (Suzuki); 28. Benedini (Yamaha); 29. Pelloni (Honda); 30. Ferrazzani (Kawasaki); 31. Chiletti (Yamaha); 32. Ercoletti (Honda); 33. Micozzi (Yamaha); 34. Franceschini (Honda); 35. Cavallini (Honda); 36. Risdone (Honda); 37. Decarli (Honda); 38. Zanelli (Yamaha). GARA 2: 1. Aperio (Honda); 2. Lorenzon

Splendida giornata e grande cornice di pubblico per l’ultimo appuntamento del Motoestate ‘09 e della Black Cup Continental, sul circuito di Franciacorta. In questa gara si decidevano le sorti del trofeo e il risultato finale è stato determinato da una rottura meccanica, quella di Daniele Ventura che ha dovuto cedere il passo a Enrico Nocivelli che conquista l’ambito premio finale della Black Cup. Purtroppo lo stop costa a Ventura anche il secondo posto nella Black Cup, che va a Giuseppe Sabella. Quarto in classifica generale Giuseppe Daidone che grazie ad un sofferto terzo posto nell’ultima gara scavalca Treccani di un soffio. Appuntamento per tutti i partecipanti alla premiazione finale e alla prossima stagione agonistica con Continental.

(Kawasaki); 3. Ciucci (KTM); 4. Bacci (Honda); 5. Valente (Suzuki); 6. Debbi (Honda); 7. Derosa (Honda); 8. Terraneo (KTM); 9. Sommaruga (Honda); 10. Cociu (Kawasaki); 11. Ciarlo (Honda); 12. Benedini (Yamaha); 13. Redondi (Suzuki); 14. Angius (Yamaha); 15. Lattanzi (Yamaha); 16. Coppellotti (Yamaha); 17. Franceschini (Honda); 18. Faccioli (Suzuki); 19. Leonesi (Honda); 20. Valestri (Honda); 21. Della Mora (Honda); 22. Casa (Kawasaki); 23. Muratori (Suzuki); 24. Tomasi (KTM); 25. Aldini (Honda); 26. Manupiello (KTM); 27. Laurenzi (Suzuki); 28. Pascucci (Honda); 29. Ercoletti (Honda); 30. Pelloni (Honda); 31. Ferazzani (Kawasaki); 32. Micozzi (Yamaha); 33. Chiletti (Yamaha); 34. Risdone (Honda); 35. Peruzzini (Yamaha); 36. Decarli (Honda); 37. Cavallini (Honda).

Trentino Alto Adige Pietramurata (TN) 13 settembre

Giuseppe Sabella

Campionato Trentino Alto Adige, quarta prova minicross - Organizzazione: M.C. Evergreen - Condizioni meteo: sereno

Classifiche MX1: 1. Kinkelin (Kawasaki); 2. Franzoi (Honda); 3. Ghidinelli (Honda); 4. Pasqua (Yamaha); 5. Nardon (Suzuki) 6. Bertolini (Honda); 7. Broseghini (Yamaha); 8. Della Vecchia (Kawasaki); 9. Andreolli (Honda); 10. Andreolli A. (Yamaha); 11. Rosales (Suzuki); 12. Brusinelli (Yamaha); 13. Perkmann (Honda); 14. Dorfmann (Yamaha); 15. Pedrolli (Honda); 16. Cavagna (Yamaha); 17. Parth (Suzuki); 18. Bacher (Yamaha); 19. Frapporti (Yamaha); 20. Battistel (KTM); 21. Festi (Yamaha); 22. Girardi (Honda); 23. Polidori (Honda); 24. Vigori (Honda); 25. Plattner (Suzuki); 26. Santa (Yamaha); 27. Cornali (Yamaha); 28. Ricci (Honda); 29. Perencin (Honda); 30. Miori (Honda); MX2: 1. Borz (Yamaha); 2. Staschitz (Suzuki); 3. Planchesteiner (Yamaha); 4. Delladio (Yamaha); 5. Lantschner (Kawasaki);

A destra una piega di Enrico Nocivelli, vincitore della Black Cup 2009. A destra Giuseppe Sabella, secondo. Al centro Daniele Ventura, terzo in classifica generale.

Daniele Ventura

Foto: PHOTOHOUSE

Altre foto dei partecipanti su

www.blackcup.it

]

Enrico Nocivelli


Sportitalia

LUCA BORZ È STATO ANCORA UNA VOLTA DOMINATORE IN TRENTINO ALTO ADIGE, VINCENDO LA GARA MX2 A PIETRAMURATA. 6. Roilo (Honda); 7. Dezulian (Honda) 8. Vicenini (Honda); 9. Turrin (Honda); 10. Ghezzi (Honda); 11. Arnoldo (Yamaha); 12. Bagozzi (Honda); 13. Zeni (Honda); 14. Demattè (Honda); 15. Gasser (Honda); 16. Giuliani (Yamaha); 17. Zambanini (Honda); 18. Schiefer (Suzuki); 19. Rossi (Yamaha); 20. Borz D. (Yamaha); 21. Valeri (Honda); 22. Groff (Kawasaki); 23. Tavonatti (KTM); 24. Falser (Yamaha); 25. Kuppelwieser (Honda); 26. Franzoi (Yamaha); 27. Benvenuti (Honda); 28. Curti (Yamaha); 29. Pagliani (KTM); 30. Merz (Yamaha).

Minicross DEBUTTANTI: 1. Busca (KTM); 2. Vertua (KTM); 3. Brusinelli (Polini); 4. Innocenti (KTM); 5. Banali (KTM); 6. Ferrari (Kawasaki); 7. Dal Bosco (KTM). CADETTI: 1. Sighel (KTM); 2. Faccenda (KTM); 3. Ceola (KTM); 4. Clementi (KTM); 5. Borz (Polini). JUNIOR: 1. Grazioli (Honda); 2. Bertuzzi (KTM); 3. Gottardi (KTM); 4. Venturini (Honda); 5. Andreis (Honda); 6. Peer (KTM); 7. Gabrielli (KTM); 8. Franceschi (Suzuki); 9. Pintarelli (Suzuki); 10. Bertoldi (KTM); 11. Girardi (Suzuki); 12. Clementi (Suzuki); 13. Moresco (Honda); 14. Franzinelli (Suzuki); 15. Banali (KTM); 16. Falser (Honda); 17. Zanni (KTM); 18. Pedrolli (KTM); 19. Stocker (Honda); 20. Polato (KTM). SENIOR: 1. Odorizzi (KTM); 2. Rizzardi (KTM); 3. Sartori (Kawasaki); 4. Inama (KTM); 5. Schwarz (KTM); 6. Farina (Kawasaki).

Triveneto Pergine (TN) 5-6 settembre Campionato triveneto - Direttore di gara: Aldo Avi - Organizzazione: M.C. Pergine Condizioni meteo: sereno -

Classifiche MX1 MASTER: 1. Marigo (Honda); 2. Rossi (Kawasaki); 3. Pedrolli (Honda); 4. Broseghini (Yamaha); 5. Targa (Yamaha); 6. Girardi (Honda); 7. Zanrosso (Kawasaki); 8. Comarella (Kawasaki); 9. Cavagna (Yamaha); 10. Feltrin (Kawasaki); 11. Battaglin (Honda); 12. Mattiuz (Honda); 13. Filippi (Honda); 14. Trabucco (Honda); 15. Polidori (Honda); 16. Bortolotti (Kawasaki); 17. Perencin (Honda); 18. Perkmann (Honda); 19. Bogotto (Honda); 20. Da Ros (Yamaha); 21. Benvegnù (Honda); 22. Barison (Kawasaki); 23. Canetti (Kawasaki); 24. Springolo (Yamaha); 25. Zanardo (Kawasaki); 26. Sola (Honda); 27. Tavelli (Suzuki); 28. Brusinelli (Yamaha); 29. Lubian (Yamaha); 30. Acquamotosprint

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saliente (Honda). OVER 21: 1. Kinkelin (Kawasaki); 2. Grigolato (Honda); 3. Sonego (Suzuki); 4. Trivellato (Honda); 5. Franzoi (Honda); 6. Zanderigo (Suzuki); 7. Cracco (Yamaha); 8. Meneguzzo (Honda); 9. Nardon (Suzuki); 10. Fiorenzo (Kawasaki); 11. Saretta Alb. (Kawasaki); 12. Giusto (Kawasaki); 13. Coccato (Kawasaki); 14. Frapporti (Yamaha); 15. Dorfmann (Yamaha); 16. Collavo (Suzuki); 17. Savegnago (KTM); 18. Saretta Ale. (Kawasaki); 19. Dolcetti (Honda); 20. Cescon (Honda); 21. Bogotto (Honda); 22. Villanova (Suzuki); 23. Da Ross (Kawasaki); 24. Gasperini (Yamaha); 25. Turra (Honda); 26. Acco (Yamaha); 27. Gentile (Honda); 28. Parth (Suzuki); 29. Dal Bo (Honda). UNDER 21: 1. Dal Zilio (Honda); 2. Salvalaggio (Kawasaki); 3. Zecchin (Suzuki); 4. Reginato (Honda); 5. Della Vecchia (Kawasaki); 6. Sonego (Honda); 7. Cebula (Honda); 8. Casagrande (Kawasaki); 9. Vanzin (Kawasaki); 10. Pedrolli (Kawasaki). MX2 UNDER 21: 1. Spongia (KTM); 2. Borz L. (Yamaha); 3. Carraro (Suzuki); 4. Decarli (Honda); 5. Dalla Bona (Yamaha); 6. Ciola (Yamaha); 7. Reziere (Honda); 8. Kuppelwieser (Honda); 9. Borz D. (Yamaha); 10. Ceron (Kawasaki); 11. Turitto (Kawasaki); 12. Baratto (Suzuki); 13. Merz (Yamaha); 14. Volpato (KTM); 15. Osler (Honda); 16. Tomasi (Honda); 17. Strickner (Kawasaki); 18. Bertoncello (Suzuki); 19. Piva (Kawasaki); 20. Trentini (Yamaha); 21. Dal Din (Kawasaki); 22. Libera (Yamaha); 23. Vanuzzo (Kawasaki); 24. Celeghin (TM); 25. D’Alicandro (Kawasaki); 26. Callegari (Honda); 27. Tomasi (Honda); 28. Sperandio (Kawasaki); 29. Munaron (Husqvarna); 30. Rosato (Honda). OVER 21: 1. Trentini (Kawasaki); 2. Delladdio (Yamaha); 3. Gugole (Honda); 4. De Tomasi (Honda); 5. Tomasetto (Suzuki); 6. Milani (Honda); 7. Vicentini (Honda); 8. Roilo (Honda); 9. Forin (Kawasaki); 10. Forte (Kawasaki); 11. Zeni (Yamaha); 12. Castellini (Honda); 13. Rossi (Husqvarna); 14. Muner (Honda); 15. Merenda (Yamaha); 16. Stenghel (Honda); 17. Groff (Kawasaki); 18. Pagliani (KTM); 19. Bertotti (KTM); 20. Marcon (Honda); 21. Rizzetto (Yamaha); 22. Andriollo (Yamaha); 23. Sanin (Honda); 24. Falser (Yamaha); 25. Cossar (Kawasaki); 26. Planatscher (Suzuki); 27. Pfattner (Suzuki); 28. Dal Cero (Yamaha); 29. Grazian (Kawasaki); 30. Pintarelli (Honda). MASTER: 1. Lantschner (Kawasaki); 2. Dellantonio (Honda); 3. Turrin (Honda); 4. Dezulian (Honda); 5. Bedeschi (Kawasaki); 6. Frasson (Suzuki); 7. Polga (Kawasaki); 8. Reginato (Honda); 9. Miazzi (Honda); 10. Turchetto (Suzuki); 11. Vason (Honda); 12. Goi (Kawasaki); 13. Scartezzini (Kawasaki); 14. Cudini (Honda); 15. Anderle (Honda); 16. Volpe (Suzuki); 17. Bellini (Honda); 18. Pitton (Suzuki); 19. Frison (Kawasaki); 20. Pistone (Suzuki); 21. Battistel (KTM).

Triveneto Paese (TV) 13 settembre Trofeo triveneto a squadre – Organizzatore: M.C. Paese – Direttore di gara: Claudio Dal Zilio – Meteo: sereno

Classifiche SQUADRE BATTERIA A GARA 1: 1. Dottori; 2. Bertuzzo; 3. Ma-

limpensa; 4. Bracesco; 5. Storti; 6. Pedri; 7. Pegoraro; 8. Sonego; 9. Marigo; 10. Fiamin; 11. Tessari; 12. Dal Zilio; 13. De Bortoli; 14. Carraro; 15. Cogo; 16. Tomizioli; 17. Rubin; 18. Zecchin; 19. Turra; 20. Venturini; 21. Spongia; 22. Vidotto; 23. Dottori; 24. Forin; 25. Santagiuliana; 26. Sarto; 27. Nicoletti; 28. Canestraro. GARA 2: 1. Bracesco; 2. Malimpensa; 3. Bertuzzo; 4. Dottori; 5. Storti; 6. Tessari; 7. Pegoraro; 8. Pedri; 9. Marigo; 10. Zecchin; 11. Venturini; 12. Sonego; 13. Bruttomesso; 14. De Bortoli; 15. Dal Zilio; 16. Fiamin; 17. Turra; 18. Vidotto; 19. Carraro; 20. Canestraro; 21. Spongia; 22. Cogo; 23. Tomizioli; 24. Forin; 25. Salvalaggio; 26. Rubin; 27. Dottori; 28. Sarto; 29. Santagiuliana; 30. Nicoletti. BATTERIA B GARA 1: 1. Slavec; 2. Libera F.; 3. Cescon A.; 4. Cescon M.; 5. Dalla Bona; 6. Merenda; 7. Milani; 8. De Tomasi; 9. Mario; 10. Lunardi; 11. Nasato; 12. Azzolin; 13. Libera R.; 14. Cotti; 15. Quaggiotto; 16. Gechele; 17. Forte; 18. Dal Zilio Mi.; 19. Giusto; 20. Dal Zilio M.; 21. Girardi; 22. Dal Ferro; 23. Volpato; 24. Amabile; 25. Tessari; 26. Muner; 27. Zigiotto; 28. Ceron; 29. Gugole. GARA 2: 1. Slavec; 2. Cescon A.; 3. Libera F.; 4. Casagrande; 5. Cescon M.; 6. De Tomasi; 7. Dalla Bona; 8. Cotti; 9. Libera R.; 10. Gechele; 11. Merenda; 12. Quaggiotto; 13. Azzolin; 14. Muner; 15. Mario; 16. Lunardi; 17. Dal Zilio; 18. Dal Ferro; 19. Gugole; 20. Giusto; 21. Dal Zilio; 22. Nasato; 23. Forte; 24. Tessari; 25. Volpato; 26. Amabile; 27. Ceron; 28. Girardi; 29. Zigiotto. BATTERIA C GARA 1: 1. Faccioli; 2. Piovani; 3. Mattiuz; 4. Dall’Armi; 5. Grigolato; 6. Cerato; 7. Miazzon; 8. Raffaglio; 9. Beggio; 10. Fanna; 11. Slaviero; 12. Dal Cin; 13. Marchini; 14. Volpato; 15. Carollo; 16. Slaviero; 17. Alessi; 18. Baratto; 19. Strickner; 20. Diserò; 21. Raffaglio; 22. De Liberali; 23. Nardon; 24. Callegari; 25. Fattori; 26. Villanova; 27. Battistella; 28. Miazzon; 29. Mistrorigo; 30. Stimamiglio. GARA 2: 1. Strickner; 2. Carollo; 3. Grigolato; 4. Mattiuz; 5. Beggio; 6. Piovani; 7. Cerato; 8. Dal Cin; 9. Faccioli; 10. Miazzon; 11. Raffaglio; 12. Baratto; 13. Dall’Armi; 14. Volpato; 15. Fanna; 16. Nardon; 17. Diserò; 18. Fattori; 19. Marchini; 20. Slaviero S.; 21. Slaviero M.; 22. De Liberali; 23. Miazzon; 24. Villanova; 25. Callegari; 26. Raffaglio; 27. Battistella; 28. Mistrorigo; 29. Alessi; 30. Stimamiglio. BATTERIA E - F GARA 1: 1. Polga; 2. Polo; 3. Castaldo; 4. Piva; 5. Goi; 6. Colorio; 7. Pivato; 8. Coccato; 9. Meneghello; 10. Longo; 11. Bigolin; 12. Pretto; 13. Gubiani; 14. Aldighieri; 15. Bettin; 16. Francescato; 17. Poletto; 18. Padoin; 19. Rossi; 20. Gasparetto; 21. Volpato; 22. Villardi; 23. Sperandio; 24. Favaro; 25. Sonda; 26. Zanovello; 27. Dal Zilio; 28. Frison; 29. Merazzi; 30. Manfreo; 31. Zanchin; 32. D’Arca; 33. Zanvettor; 34. Copetti; 35. Carpi; 36. Perosa. GARA 2: 1. Polga; 2. Coccato; 3. Sonda; 4. Villardi; 5. Castaldo; 6. Perosa; 7. Polo; 8. Colorio; 9. Goi; 10. Longo; 11. Pivato; 12. Zanchin; 13. Bigolin; 14. Pretto; 15. Meneghello; 16. Segato; 17. Aldighieri; 18. Sperandio; 19. Manfreo; 20. Gubiani; 21. Poletto; 22. Piva; 23. Merazzi; 24. Copetti; 25. Volpato; 26. Carpi; 27. Gasparetto; 28. Favaro; 29. Padoin; 30. Rossi; 31. Zanvettor; 32. D’Arca; 33. Frison; 34. Francescato; 35. Dal Zilio; 36. Zanovello; 37. Bettin. BATTERIA D

GARA 1: 1. Passarin; 2. Collavo; 3. Gatto; 4. Bettin; 5. Feltrin; 6. Facchin; 7. Garbuio; 8. Paccagnella; 9. Cossar; 10. Rubini; 11. Bertoncello; 12. Dolcetti; 13. Corradin; 14. Falcone; 15. Alessi; 16. Falda; 17. Zanin; 18. Grando; 19. Gattazzo; 20. Vason; 21. Vanuzzo; 22. Brusegan; 23. Bonifacio; 24. Acco; 25. Damuzzo; 26. Basso; 27. Collavo; 28. Farina. GARA 2: 1. Facchin; 2. Passarin; 3. Feltrin; 4. Collavo; 5. Dolcetti; 6. Paccagnella; 7. Falda; 8. Bertoncello; 9. Basso; 10. Bettin; 11. Cossar; 12. Vason; 13. Reginato; 14. Collavo; 15. Corradin; 16. Bonifacio; 17. Falcone; 18. Zanin; 19. Vanuzzo; 20. Brusegan; 21. Grando; 22. Gattazzo; 23. Farina; 24. Acco; 25. Garbuio; 26. Alessi; 27. Damuzzo; 28. Canel; 29. Gatto; 30. Rubini. TOP MINI FINALE A GARA 1: 1. Cervelin; 2. Paganini; 3. Gemin; 4. Vitaliani; 5. Simeon; 6. Scomparin; 7. Bilato; 8. Salomoni; 9. Desiderà; 10. Zenato; 11. Zamboni; 12. Bubola; 13. Gironi; 14. Pegoraro; 15. Dal Pian; 16. Carlon; 17. Festi; 18. Biliato; 19. Zamberlan; 20. Stella. GARA 2: 1. Cervelin; 2. Vitaliani; 3. Gemin; 4. Salomoni; 5. Biliato; 6. Simeon; 7. Gironi; 8. Bubola; 9. Desiderà; 10. Scomparin; 11. Zamboni; 12. Carlon; 13. Pegoraro; 14. Dal Pian; 15. Festi; 16. Biliato; 17. Zamberlan; 18. Stella; 19. Paganini.

Marche Fermignano (PU) 13 settembre Campionato marchigiano, quinta prova – Organizzatore: M.C. Fernignanese – Direttore di gara: Giuseppe Di Giovanni – Meteo: variabile - pioggia

Classifiche BASIC GARA 1: 1. Monceri (Honda); 2. Cerquetella (Yamaha); 3. Dini (Honda); 4. Scelza (Kawasaki); 5. Tontini (Yamaha); 6. Turchetti (Honda); 7. Mariotti (Yamaha); 8. Palazzi (Honda); 9. Galeazzi (Honda); 10. Gasparelli (Suzuki); 11. Benvenuti (Honda); 12. Ceccoli (Yamaha); 13. Pasquini (Suzuki); 14. Romiti (Suzuki); 15. Principi (Yamaha); 16. Centoscudi (Honda); 17. Barucca (Honda); 18. Biancospino (Kawasaki). GARA 2: 1. Centoscudi (Honda); 2. Cerquetella (Yamaha); 3. Mariotti (Yamaha); 4. Dini (Honda); 5. Ceccoli (Yamaha); 6. Palazzi (Honda); 7. Monceri (Honda); 8. Scelza (Kawasaki); 9. Cenerelli (Honda); 10. Tontini (Yamaha); 11. Gasparelli (Suzuki); 12. Turchetti (Honda); 13. Benvenuti (Honda); 14. Galeazzi (Honda); 15. Romiti (Suzuki); 16. Pasquini (Suzuki); 17. Barucca (Honda); 18. Principi (Yamaha). PROMOZIONALI ELITE GARA 1: 1. Maceratesi (Honda); 2. Neri (Yamaha); 3. Lucarelli (Yamaha); 4. Ombrosi (KTM); 5. D’Attilio (Yamaha); 6. Mariani (TM); 7. Pezzanesi (Honda); 8. Pietrella (Yamaha); 9. Guglielmi (Honda); 10. Mancini (Honda); 11. Agostini (Yamaha); 12. Domenicucci (KTM); 13. Magi (Honda); 14. Marcaccio (Honda); 15. Mosca (Honda); 16. Gerboni (Yamaha); 17. Morgoni (Suzuki); 18. Stortini (Suzuki); 19. Libani (Kawasaki); 20. Aceri (Honda); 21. Pedica (Honda); 22. Dini (Yamaha); 23. Serafini (TM); 24. Balducci (Yamaha). GARA 2: 1. Maceratesi (Honda); 2. Pedica (Honda); 3. Neri (Yamaha); 4. Guglielmi

LA QUINTA PROVA DEL CAMPIONATO MARCHIGIANO DI CROSS HA VISTO GIANFRANCO SPITONI (75) AUTORE DI UNA BELLA GARA NELLA CLASSE AMATORI. SCONTATO IL SUCCESSO DI LUCA MACERATESI (2) NELLA PROMOZIONALE ELITE. IL PILOTA HONDA HA VINTO ENTRAMBE LE GARE.

(Honda); 5. D’Attilio (Yamaha); 6. Lucarelli (Yamaha); 7. Mosca (Honda); 8. Magi (Honda); 9. Mariani (TM); 10. Pietrella (Yamaha); 11. Gerboni (Yamaha); 12. Domenicucci (KTM); 13. Marcaccio (Honda); 14. Pezzanesi (Honda); 15. Morgoni (Suzuki); 16. Mancini (Honda); 17. Balducci (Yamaha); 18. Serafini (TM); 19. Agostini (Yamaha); 20. Stortini (Suzuki); 21. Dini (Yamaha); 22. Libani (Kawasaki); 23. Aceri (Honda); 24. Ombrosi (KTM). AMATORI: 1. Spitoni (Honda); 2. Panebianco (Honda); 3. Fritelloni (Honda); 4. Casettari (Honda); 5. Beleffi (Husqvarna); 6. Di Geronimo (TM); 7. Soverchia (TM); 8. Talozzi (Honda); 9. Del Federico (Honda); 10. Beccacece (Honda); 11. Severini (Honda); 12. Angeletti (Honda); 13. Chiusaroli (Honda); 14. Ascani (Kawasaki); 15. Trebbi (Yamaha); 16. Buselli (Suzuki); 17. Mariani (Yamaha); 18. Spoletini (Honda); 19. Principi Fi. (Yamaha); 20. Fausti (Suzuki); 21. Belli (TM); 22. Lonzi (Honda); 23. Principi Fr. (Yamaha); 24. Giampieri (Honda); 25. De Bellis (Yamaha); 26. Ferretti (KTM); 27. Spurio (Honda); 28. Orielli (Honda); 29. Pretelli (Honda); 30. Gambrioli (Yamaha);

SupermotoDopppietta di Pirri in Sicilia

Trofeo Sud Italia

Triveneto

Piano dell’occhio (PA) 6 settembre

Jesolo (VE) 6 settembre

Trofeo Sud Italia e campionato siciliano– Organizzatore: M.C. Dream Team Direttore di gara: Dario Mangiameli – Meteo: sereno

Campionato triveneto ed emiliano romagnolo, quinta prova – Meteo: sereno

Classifiche S1 GARA 1: 1. Pirri (Yamaha); 2. Violetti (KTM); 3. Puglisi (Honda); 4. Guzzone (Honda); 5. Lettini (Honda); 6. Ciaglia (Yamaha). GARA 2: 1. Pirri (Yamaha); 2. Violetti (KTM); 3. Puglisi (Honda); 4. Lettini (Honda); 5. Ciaglia (Yamaha). S2 GARA 1: 1. Cosenza (TM); 2. Vallone (Honda); 3. Castello (KTM); 4. Ficarotta (Aprilia); 5. Bruno (KTM); 6. Gnerre (Honda); 7. Vallone; 8. Villani (KTM). GARA 2: 1. Gnerre (Honda); 2. Cosenza (TM); 3. Ficarotta (Aprilia); 4. Corvo (Honda); 5. Vallone (Honda); 6. Castello (KTM); 7. Bruno (KTM); 8. Villani (KTM). S4 - S5 GARA 1: 1. Utech (Yamaha); 2. Di Penta (Aprilia); 3. Casamento (Yamaha); 4. Fichera (Honda); 5. Lo Presti (Honda); 6. Bustone (Honda); 7. Tartaglione (Honda); 8. Suriano (Yamaha); 9. Iarriccio (Honda); 10. Maucieri (KTM); 11. D’Angelo (Yamaha); 12. Guida (Honda); 13. Provenzano (Honda); 14. Giammarresi (Honda); 15. Romano (Honda); 16. Cavasino (Yamaha); 17. Gallo (KTM). GARA 2: 1. Utech (Yamaha); 2. Di Penta (Aprilia); 3. Iarriccio (Honda); 4. Casamento (Yamaha); 5. Maucieri (KTM); 6. Lo Presti (Honda); 7. Tartaglione (Honda); 8. Fichera (Honda); 9. D’Angelo (Yamaha); 10. Romano (Honda); 11. Suriano (Yamaha); 12. Gallo (KTM); 13. Giammaresi (Honda); 14. Cavasino (Yamaha); 15. Bustone (Honda); 16. Provenzano (Honda). Tonino Abramo

Classifiche ROOKIES E CHALLENGE CAMPIONATO EMILIANO-ROMAGNOLO GARA 1: 1. Ferranti; 2. Lupini; 3. Toumaniantz; 4. Covezzi; 5. Iotti; 6. Ciuffolini; 7. Righini; 8. Farneti; 9. Bursi; 10. Costa; 11. Capucci; 12. Rivi; 13. Franciosi; 14. Gavelli; 15. Zuppiroli; 16. Errani; 17. Verbeni; 18. Bernabei; 19. Mancuso; 20. Schiavina; 21. Maroni; 22. Soli; 23. Rubini; 24. Ansaloni; 25. Berti. GARA 2: 1. Lupini; 2. Ferranti; 3. Toumaniantz; 4. Covezzi; 5. Iotti; 6. Ciuffolini; 7. Rivi; 8. Bursi; 9. Farneti; 10. Costa; 11. Ansaloni; 12. Zuppiroli; 13. Capucci; 14. Schiavina; 15. Franciosi; 16. Gavelli; 17. Righini; 18. Berti; 19. Maroni; 20. Errani; 21. Mancuso; 22. Bernabei; 23. Verbeni; 24. Soli; 25. Rubini. ELITE EMILIANO E TOP CLASS TRIVENETO GARA 1: 1. Piva; 2. Solimeno; 3. Sammartini; 4. Marchesini; 5. Buda; 6. Camanini; 7. Gattazzo; 8. Caravita; 9. Alessandro; 10. Danieli; 11. Baravelli; 12. Roselli; 13. Marchesini; 14. Franchini. GARA 2: 1. Sammartini; 2. Solimeno; 3. Buda; 4. Camanini; 5. Marchesini; 6. Gattazzo; 7. Caravita; 8. Alessandro; 9. Piva; 10. Baravelli; 11. Danieli; 12. Franchini; 13. Marchesini. TRIVENETO EXPERT GARA 1: 1. Girardi; 2. Medizza; 3. De Valier; 4. Gottardo; 5. Giacomelli; 6. Mariuzzo; 7. Guiotto; 8. Marzaro; 9. Tull; 10. Ceccotto; 11. Marchina; 12. Tricarico; 13. Dal Zotto; 14. Mazzon; 15. Busnardo; 16. Chiarlanti; 17. Zabot; 18. Gottardi; 19.

Sistran; 20. Pinelli; 21. Caraffini; 22. Zabot. GARA 2: 1. Guiotto; 2. Girardi; 3. Mariuzzo; 4. De Valier; 5. Gottardo; 6. Tull; 7. Gottardi; 8. Dal Zotto; 9. Ceccotto; 10. Medizza; 11. Giacomelli; 12. Mazzon; 13. Zabot; 14. Marchina; 15. Caraffini; 16. Pinelli; 17. Zabot; 18. Sitran; 19. Chiarlanti; 20. Marzaro. PROMO GARA 1: 1. Zanon; 2. Rigon; 3. Vazzoler; 4. Mosele; 5. Bisutti; 6. Braidotti; 7. Garbellotto; 8. Minc; 9. Vivaldi; 10. Vazzoler; 11. Sut; 12. Ramina; 13. Calcagni; 14. Binotto; 15. Prandini; 16. Marsetti; 17. D’Adam; 18. Bassetto; 19. Campara; 20. Terlizzi; 21. Gheller. GARA 2: 1. Zanon; 2. Mosele; 3. Rigon; 4. Vazzoler; 5. Garbellotto; 6. Calcagni; 7. Braidotti; 8. Vivaldi; 9. Minc; 10. Vazzoler; 11. Binotto; 12. Prandini; 13. Sut; 14. Ramina; 15. Gheller; 16. Marsetti; 17. D’Adam; 18. Campara; 19. Bassetto; 20. Terlizzi; 21. Bisutti. ROOKIES GARA 1: 1. Zannin; 2. Dal Molin; 3. Froner; 4. Perotto; 5. Bertasi; 6. Vanin; 7. Naglein; 8. Lazzari; 9. Damoli; 10. Liberale; 11. Sant; 12. Melinato; 13. Gardossi; 14. Zossi; 15. Bajo; 16. Vanin; 17. Molina; 18. Giacomelli; 19. Dodich; 20. Dal Maso; 21. Zurzolo. GARA 2: 1. Zannin; 2. Vanin; 3. Dal Molin; 4. Sant; 5. Froner; 6. Perotto; 7. Bertasi; 8. Naglein; 9. Liberale; 10. Dodich; 11. Lazzari; 12. Zossi; 13. Damoli; 14. Gardossi; 15. Melinato; 16. Bajo; 17. Vanin; 18. Molina; 19. Dal Maso. MINIBIKE TRIVENETO - EMILIANO ROMAGNOLO GARA 1: 1. Piccinato; 2. Santoro; 3. Baldè; 4. Zonta; 5. Pacagnella; 6. Vezzù; 7. Castagna; 8. Furlan; 9. Gennara; 10. Zonta; 11. Milan. GARA 2: 1. Piccinato; 2. Baldè; 3. Santoro; 4. Zonta; 5. Milan; 6. Vezzù; 7. Pacagnella; 8. Castagna; 9. Gennara; 10. Furlan; 11. Zonta. Max Regazzi

31. Giannini (Yamaha); 32. Alessandroni (Honda); 33. Balducci (Yamaha); 34. Bartolucci (Suzuki); 35. Nicosanti (Honda); 36. Sanpaoli (KTM); 37. Sterza (Suzuki). GARA 2: 1. Spitoni (Honda); 2. Panebianco (Honda); 3. Fritelloni (Honda); 4. Casettari (Honda); 5. Angeletti (Honda); 6. Del Federico (Honda); 7. Talozzi (Honda); 8. Soverchia (TM); 9. Di Geronimo (TM); 10. Principi Fi. (Yamaha); 11. Ascani (Kawasaki); 12. Principi Fr. (Yamaha); 13. Spoletini (Honda); 14. Giampieri (Honda); 15. Chiusaroli (Honda); 16. De Bellis (Yamaha); 17. Pretelli (Honda); 18. Mariani (Yamaha); 19. Alessandroni (Honda); 20. Trebbi (Yamaha); 21. Belli (TM); 22. Orielli (Honda); 23. Buselli (Suzuki); 24. Severini (Honda); 25. Beleffi (Husqvarna); 26. Fausti (Suzuki); 27. Balducci (Yamaha); 28. Nicosanti (Honda); 29. Spurio (Honda); 30. Ferretti (KTM); 31. Giannini (Yamaha); 32. Sterza (Suzuki); 33. Sanpaoli (KTM); 34. Gambrioli (Yamaha); 35. Beccacece (Honda); 36. Bartolucci (Suzuki); 37. Lonzi (Honda).

Minicross DEBUTTANTI CADETTI GARA 1: 1. Pierantozzi (KTM); 2. Cenerelli (KTM); 3. Giovagnoli (KTM); 4. Pavan (KTM); 5. Trebbi (KTM); 6. Algati (KTM); 7. Zazzeroni (Kawasaki); 8. Rinaldoni M. (Kawasaki); 9. Rinaldoni G. (Kawasaki); 10. Palanca (KTM); 11. Gabbanelli (Kawasaki). GARA 2: 1. Pierantozzi (KTM); 2. Cenerelli (KTM); 3. Pavan (KTM); 4. Algati (KTM); 5. Giovagnoli (KTM); 6. Zazzeroni (Kawasaki); 7. Trebbi (KTM); 8. Rinaldoni M. (Kawasaki); 9. Rinaldoni G. (Kawasaki); 10. Palanca (KTM); 11. Gabbanelli (Kawasaki). JUNIOR SENIOR GARA 1: 1. Amadio (Honda); 2. Papa (KTM); 3. Balducci (KTM); 4. Cofani (Honda); 5. Belli (KTM); 6. Binotti (KTM); 7. Pierantozzi (KTM); 8. Coloccioni (Kawasaki); 9. Jordao (Kawasaki); 10. Vinozzi (Kawasaki); 11. Duchi (Kawasaki); 12. Di Biase (Honda); 13. Alessi (Suzuki). GARA 2: 1. Amadio (Honda); 2. Papa (KTM); 3. Pierantozzi (KTM); 4. Cofani (Honda); 5. Balducci (KTM); 6. Di Biase (Honda); 7. Binotti (KTM); 8. Coloccioni (Kawasaki); 9. Jordao (Kawasaki); 10. Belli (KTM); 11. Duchi (Kawasaki); 12. Alessi (Suzuki); 13. Vinozzi (Kawasaki). Francesco Fiorani

Umbria Gioiella (PG) 13 settembre Campionato umbro e interregionale minicross, quarta prova – Organizzatore: M.C. Trasimeno – Direttore di gara: Valerio Baldi – Meteo: sereno

Classifiche MX1 - MX2: EXPERT GARA 1: 1. Lasagna Ivo (KTM); 2. Mencaroni (Kawasaki); 3. Carizia (Honda); 4. Pettinari (Yamaha); 5. Calevi (Yamaha); 6. Polidori (KTM); 7. Rossi (Yamaha); 8. Fioretti (Yamaha); 9. Ceroni (TM); 10. Lasagna Ivan (Honda); 11. Neri (Honda); 12. Cecchetti (Honda); 13. Fagiolari (KTM); 14. Maffetti (Suzuki). GARA 2: 1. Lasagna Ivo (KTM); 2. Mencaroni (Kawasaki); 3. Carizia (Honda); 4. Calevi (Yamaha); 5. Polidori (KTM); 6. Pettinari (Yamaha); 7. Rossi (Yamaha); 8. Fioretti (Yamaha); 9. Ceroni (TM); 10. Cecchetti (Hon-

] motosprint

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Sportitalia

IN UMBRIA, NICO GIGLI HA PRIMEGGIATO NELLA GARA DI MINICROSS DEBUTTANTI.

Sicilia Noto (SR) 13 settembre Campionato siciliano, quinta prova - Organizzazione: M.C. Lanteri - Direttore di gara: Eugenio Sichera - Meteo: nuvoloso

Classifiche

da); 11. Lasagna Ivan (Honda); 12. Neri (Honda); 13. Fagiolari (KTM); 14. Maffetti (Suzuki). AMATORI UNDER 40 GARA 1: 1. Scorpioni (Kawasaki); 2. Zaccaro (Yamaha); 3. Montanari (Suzuki); 4. Alunno (Yamaha); 5. Ronca (Yamaha); 6. Donatini (Yamaha); 7. Di Domenicantonio (Honda); 8. Fattori (Yamaha); 9. Bergini (KTM); 10. Bianchi (Honda); 11. Cozzari (KTM); 12. Burrini (KTM); 13. Sotgia (Yamaha); 14. Puggioni (Kawasaki); 15. Broccoletti (Yamaha); 16. Bongarzone (KTM); 17. Paolucci (Suzuki); 18. Mazzoni (Honda). GARA 2: 1. Scorpioni (Kawasaki); 2. Montanari (Suzuki); 3. Alunno (Yamaha); 4. Ronca (Yamaha); 5. Donatini (Yamaha); 6. Di Domenicantonio (Honda); 7. Fattori (Yamaha); 8. Bergini (KTM); 9. Zaccaro (Yamaha); 10. Bianchi (Honda); 11. Burrini (KTM); 12. Sotgia (Yamaha); 13. Puggioni (Kawasaki); 14. Broccoletti (Yamaha); 15. Bongarzone (KTM); 16. Paolucci (Suzuki); 17. Cozzari (KTM); 18. Palazzi (Honda). AMATORI OVER 40 GARA 1: 1. Lorenzini (Honda); 2. Pelosi (Yamaha); 3. Paterni (Yamaha); 4. Fiorucci (Suzuki); 5. Giontella (Honda); 6. Massaro (KTM); 7. Pannacci (Honda); 8. Vescovi (Yamaha); 9. Cardoni (KTM); 10. Frustalupi (Honda); 11. Manoni (Honda); 12. Dorillo (Kawasaki). GARA 2: 1. Pelosi (Yamaha); 2. Fiorucci (Suzuki); 3. Paterni (Yamaha); 4. Giontella (Honda); 5. Lorenzini (Honda); 6. Massaro (KTM); 7. Vescovi (Yamaha); 8. Frustalupi (KTM); 9. Manoni (Honda); 10. Dorillo (Kawasaki); 11. Pannacci (Honda); 12. Cardoni (KTM).

Minicross DEBUTTANTI GARA 1: 1. Gigli (KTM); 2. Liviani (KTM); 3. Fantauzzi (KTM); 4. Fiorini (KTM). GARA 2: 1. Gigli (KTM); 2. Fiorini (KTM); 3. Fantauzzi (KTM); 4. Liviani (KTM). CADETTI - JUNIOR - SENIOR GARA 1: 1. Lucaroni (Yamaha); 2. Manili (KTM); 3. Occhini (KTM); 4. Pirilli (Honda); 5. Gubbiotti (KTM); 6. Zaffini (KTM); 7. Spagna (Yamaha); 8. Fiorini (KTM); 9. Tortori (Honda). GARA 2: 1. Lucaroni (Yamaha); 2. Manili (KTM); 3. Occhini (KTM); 4. Pirilli (Honda); 5. Zaffini (KTM); 6. Fiorini (KTM); 7. Gubbiotti (KTM); 8. Spagna (Yamaha); 9. Tortori (Honda). Roberto Dorillo motosprint

66

MASTER MX1 GARA 1: 1. Lombardo; 2. Crea; 3. Di Nisi; 4. Giambra; 5. Leone. GARA 2: 1. Crea; 2. Lombardo; 3. Di Nisi; 4. Giambra; 5. Leone. MX2 GARA 1: 1. Bombaci; 2. Nieli; 3. Parisi; 4. Cicciarella; 5. Cusumano; 6. Serafia; 7. Carrubba; 8. Alaimo; 9. Bonfratello; 10. Curcuruto. GARA 2: 1. Bombaci; 2. Parisi; 3. Nieli; 4. Cicciarella; 5. Cusumano; 6. Serafia; 7. Carrubba; 8. Alaimo; 9. Bonfratello; 10. Curcuruto. MX1 UNDER/OVER GARA 1: 1. Mancuso; 2. Savoca; 3. Cafici; 4.

Prestiandrea; 5. Cusumano; 6. Curcuruto; 7. Corpina. GARA 2: 1. Mancuso; 2. Savoca; 3. Prestiandrea; 4. Cafici; 5. Curcuruto; 6. Cusumano; 7. Corpina. MX2 UNDER 21 GARA 1: 1. Settineri; 2. Mandarà; 3. Toscano; 4. Greco; 5. Ciatto. GARA 2: 1. Mandarà; 2. Settineri; 3. Greco; 4. Toscano; 5. Ciatto. UNDER 18 GARA 1: 1. Cappellano; 2. Conti; 3. Palazzolo; 4. Occhipinti; 5. Sacconi; 6. Anastasi; 7. Greco; 8. Bottino; 9. Meli. GARA 2: 1. Cappellano; 2. Conti; 3. Occhipinti; 4. Runcio; 5. Palazzolo; 6. Sacconi; 7. Greco; 8. Bottino. OVER 21 GARA 1: 1. Buda; 2. Greco; 3. Cafici; 4. Currenti; 5. Bottari; 6. Raeli. GARA 2: 1. Buda; 2. Greco; 3. Cafici; 4. Bottari; 5. Raeli; 6. Currenti.

Minicross DEBUTTANTI GARA 1: 1. Silvani; 2. Santapaolo; 3. Grasso. GARA 2: 1. Silvani; 2. Santapaolo; 3. Grasso. CADETTI GARA 1: 1. Reale; 2. Di Pasquale; 3. Mineo;

4. Giunta; 5. Bonamico; 6. Scribano. GARA 2: 1. Di Pasquale; 2. Reale; 3. Scribano; 4. Mineo; 5. Bonamico; . JUNIOR GARA 1: 1. Caruso; 2. Imperiale; 3. Scala; 4. Di Nardo; 5. Lo Porto; 6. Giordano; 7. Giummo. GARA 2: 1. Caruso; 2. Scala; 3. Di Nardo; 4. Imperiale; 5. Giummo; 6. Lo Porto; 7. Giordano. SENIOR GARA 1: 1. Tomasello; 2. Scribano; 3. D’Angelo; 4. Greco; 5. Valenti; 6. Abramo; 7. Catalano; 8. Mariotti; 9. Gianquinto; 10. Mazza Raciti; 11. Anastasi; 12. Troia; 13. Annibale; 14. Castelli. GARA 1: 1. Tomasello; 2. Scribano; 3. Valenti; 4. Greco; 5. Catalano; 6. D’Angelo; 7. Abramo; 8. Mariotti; 8. Gianquinto; 9. Anastasi; 10. Troia; 11. Mazza Raciti; 12. Castelli; 13. Annibale. VETERAN GARA 1: 1. Abramo; 2. Mainardi; 3. Longhitano; 4. Recupero. GARA 1: 1. Abramo; 2. Mainardi; 3. Recupero; 4. Longhitano. MINIBIKE GARA 1: 1. Figura; 2. Papa; 3. Lupo; 4. Mariotti; 5. Lucci; 6. Gentile. GARA 2: 1. Figura; 2. Lupo; 3. Lucci; 4. Papa; 4. Mariotti; 6. Gentile. Tonino Abramo

TrialMazzola nella Super Master Beta

Trofeo Master Beta Bagolino (BS) 6 settembre Trofeo Master Beta 2009 - Organizzazione: M.C. Collebeato - Condizioni meteo: sereno

Classifiche SUPER: 1. Mazzola penalità 22; 2. Disetti 25; 3. Diemmi 26; 4. Coppi 40; 5. Martini 77. ELITE: 1. Sacco penalità 9; 2. Comensoli 18; 3. Zanelli 27; 4. Sartoretti 28; 5. Zanetti 46; 6. Fabelli 35; 7. Pezzarossi 12. EXPERT: 1. Saleri penalità 29; 2. Zuccali 52; 3. Pradelli 53; 4. Locca 55; 5. Cellati 62; 6. Tosini 64; 7. Julita; 8. Petronio 73; 9. Cellati 76; 10. Corti 78; 11. Cabrini 92; 12. Cobuzzi 93; 13. Colombo 94. MAJOR: 1. Zambarda penalità 15; 2. Rolandi 24; 3. Minetti 26; 4. Cella 30; 5. Morini 33; 6. Reverberi 40; 7. Corsini 54; 8. Bortoli 59; 9. Pellini 78; 10. Perrone 108. AMATORI: 1. Maggi penalità 9; 2. Blardone 21; 3. Danieli 24; 4. Sandrolini 24. VETERANI: 1. Ciancia penalità 19; 2. Aini 57.

Piemonte Villar Perosa (TO) 13 settembre Campionato piemontese , ottava prova – Organizzatore: M.C. Gustavo Boffa Direttore di gara: Franco Bottallo – Meteo: sole

Classifiche SUPER: 1. Natta (Beta) 13; 2. Soulier (Gas Gas) 14; 3. Rochon (Gas Gas) 14; 5. Rolle (Beta) 16; 6.Nucifora (Gas Gas) 25; 7.

Gaudino (Gas Gas) 48. CADETTI: 1. Coppi (Beta) 16; 2. Cottellero (Gas Gas) 17; 3. Mezzano (Sherco) 27; 4. Girardi (Gas Gas) 35; 5. Rovej (Montesa) 38; 6. Regaldo (Gas Gas) 51. MASTER: 1. Piu (Montesa) 17; 2. Beroggio (Gas Gas) 19; 3. Fornara (Beta) 19; 4. Portigliatti (Gas Gas) 20; 5. Colliard (Gas Gas) 22; 6. Priotti (Montesa) 25; 7. Rolle (Beta) 31; 8. Gaudino (Gas Gas) 33; 9. Perassolo (Gas Gas) 49; 10. Regis (Gas Gas) 51; 11. Passarella (Gas Gas) 56; 12. Zaia (Gas Gas) 57; 13. Girardi (Gas Gas) 60. AMATORI CLASSE A: 1. Sacco (Beta) 1; 2. Melli (Gas Gas) 3; 3.Prina (Gas Gas) 4; 4. Arato (Gas Gas) 10; 5. Pianasso (Beta) 10; 6. Pignocco (Beta) 11; 7. Piletta (Beta) 14; 8. Crestani (Montesa) 17; 9. Bouissa (Sherco) 20; 10. Maina (Beta) 21; 11. Galliano (Gas Gas) 21; 12. Allassia (Montesa) 22; 13. Bocca (Beta) 22; 14. Meytre (Gas Gas) 22; 15. Luppi (Beta) 23; 16. Sezian (Montesa) 24; 17. Sivera (Gas Gas) 25; 18. Galliano (Sherco) 27; 19. Alpe (Gas Gas) 32; 20. Amè (Gas Gas) 36; 21. Calcagno (Gas Gas) 36; 22. Calcagno (Gas Gas) 38; 23. Rajmondo (Gas Gas) 42; 24. Rajmondo (Gas Gas) 46; 25. Gaiardelli (Sherco) 48. CLASSE B: 1. Girello (Gas Gas) 1; 2. Adami (Beta) 8; 3. Livera (Beta) 11; 4. Rocco (Gas Gas) 12; 5. Bosc (Beta) 16; 6. Raviglione (Montesa) 28; 7. Balocco (Montesa) 29; 8. Rolando (Montesa) 32; 9. Leria (Sherco) 38; 10. Veglio (Sherco) 44. CLASSE C: 1. Milano (Beta) 8; 2. Maggi (Beta) 10; 3. Moschini (Beta) 11; 4. Titli (Sherco) 13; 5. Poi (Gas Gas) 14; 6. Agostini (Beta) 15; 7. Fanchini (Montesa) 20; 8. Lattanzio (Montesa) 20; 9. Olivero (Beta) 25; 10. Carisio (Gas Gas) 31. VETERANI: 1. Malaspina (Montesa) 23; 2. Bosco (Montesa) 11; 3. Cotellero (Beta) 11; 4. Regaldo (Gas Gas) 14; 5. Monteferrario (Montesa) 18; 6. Actis (Beta) 20; 7. Scotto (Gas Gas) 26; 8. Bosio (Montesa) 27; 9.

Banfo (Beta) 34. FEMMINILE: 1. Fornara (Beta) 28; 2. Mollar (Montesa) 43; 3. Caruana (Gas Gas) 44. BASIC: 1. Arrigucci (Beta) 3; 2. Belletto (Sherco) 4; 3. Tosco (Gas Gas) 5; 4. Terzi (Sherco) 8; 5. Terlizzi (Sherco) 11; 6. De Bernardini (Gas Gas) 11; 7. Tessa (Fantic) 15; 8. Bordese (Gas Gas) 15; 9. Bertana (Gas Gas) 17; 10. Jurdan (Sherco) 27; 11. Rocco (Montesa) 44. Secondino Veglio

Liguria Rocca D’Aveto (GE) 13 settembre Campionato ligure, terza prova – Organizzatore: M.C. della Superba – Direttore di gara: Sergio Parodi – Meteo: sereno

Classifiche TR2: 1. Baghino (Gas Gas). TR3: 1. Ceccati; 2. Rembado; 3. Balbo; 4. Ferrando; 5. Donaggio (Beta); 6. Sciri (tutti gli altri su Gas Gas). CADETTI OLTRE: 1. Valeri (Beta); 2. Battistini (Gas Gas). FEMMINILE: 1. Balducchi (Beta); 2. Rivera (Beta); 3. Porcu (Gas Gas); 4. Marré (Beta). MASTER: 1. Ferrando; 2. Moretti; 3. Donaggio (Beta); 4. Cocco; 5. Di Franco; 6. Martini (tutti gli altri su Gas Gas). AMATORI CLASSE A: 1. Strocchio (Beta); 2. De Luca (Gas Gas); 3. Spiga (Gas Gas); 4. Zino (Sherco); 5. Scarato (Beta); 6. Chiudini (Beta); 7. Toso (Sherco); 8. Arata M. (Beta); 9. Arata P. (Beta). CLASSE B: 1. Molinaro (Beta); 2. Maggi (Beta); 3. Pesce (Beta); 4. Battistini (Gas Gas); 5. Ghiglione (Gas Gas); 6. Ferrari

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(Sherco). JUNIORES 1. Ansaloni (Beta); 2. Ghiglione (Gas Gas). CLASSE A: 1. Ansaloni (Beta); 2. Scicolone (Beta). CLASSE B2: 1. Donaggio (Beta); 2. Ricci (Beta). CLASSE C2: 1. Parodi (Beta); 2. Strocchio (Beta). CLASSE D: 1. Moretto (Gas Gas); 2. Castagnola (Beta). PROMOSPOT BASIC BLU: 1. Biggio Cesare (Gas Gas); 2. Biggio Filippo (Gas Gas). VERDE: 1. Capecchi (Beta); 2. Malatesta (Gas Gas); 3. Guidotti (Beta); 4. Maggio (Gas Gas); 5. Grattarola (Montesa); 6. Lancillo (Montesa). GIALLO: 1. Castellotti (Beta). JUNIORES: 1. Ansaloni (Beta); 2. Ghiglione (Gas Gas). Marco Marcellino

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Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informativo, pubblicitario o promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel.051 6227111 Fax 051 6227309

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SUPER: 1. Di Bacco (Beta); 2. Gasco Filippo (Beta); 3. Rossi (Gas Gas); 4. Gasco Giacomo (Beta); 5. Zaccagnini (Beta); 6. Trobbiani (Beta); 7. Anastasi (Montesa); 8. Turrioni (Beta); 9. De Julis (Beta); 10. Silvestri (Scorpa). MASTER CLASSE A: 1. Fugazza (Gas Gas); 2. Fazi (Gas Gas); 3. Menichelli (Beta); 4. Trippi (Beta); 5. Faggiolini (Scorpa); 6. Dolci (Gas Gas); 7. Caimpolillo (Gas Gas); 8. Giordano (Beta). CLASSE B: 1. Proietti (Beta); 2. Aluffi (Scorpa); 3. Biondi (Scorpa); 4. Venanzangeli (Montesa); 5. Anastasi Nazareno (Gas Gas); 6. Spanpinato (Gas Gas); 7. Marinelli (Beta); 8. Anastasi Daniele (Montesa); 9. Ferrini (Gas Gas); 10. Toccacieli (Scorpa); 11. Giordano (Beta); 12. Cateni (Beta); 13. Bartoli (Gas Gas); 14. Merli (Gas Gas); 15. Pavoni (Gas Gas); 16. Carrai (Beta). CLASSE C: 1. Pelati (Gas Gas); 2. Vagnarelli (Beta); 3. Colalelli (Beta); 4. Donati (Gas Gas); 5. Parlanti (Gas Gas); 6. Casale (Beta); 7. Mancini (Beta); 8. Franceschini (Gas Gas); 9. Dini (Montesa); 10. Manfredelli (Gas Gas); 11. Polverini (Montesa); 12. Menichetti (Gas Gas); 13. Fippetti (Beta); 14. Barberini (Scorpa); 15. Sponticcio (Gas Gas); 16. Fischi (Sherco); 17. Benzi (Gas Gas); 18. Vagnini (Montesa); 19. Franchino (Montesa); 20. Cimaroli (Sherco); 21. Branco (Beta); 22. Lepri (Gas Gas).

FABIO DI BACCO, SOPRA, E GIANCARLO FUGAZZA SONO STATI FRA I DOMINATORI A GUALDO TADINO. CADETTI CLASSE OLTRE: 1. Venanzancelli (Gas Gas); 2. Cifri (Gas Gas); 3. Fortunato (Montesa); 4. D’angelo (Contesa). CLASSE BLU. 1. Ronca (Beta); 2. Logi (Beta); 3. Cantoni (Gas Gas); 4. Notari (Gas Gas); 5. Senatore (Beta); 6. Trinucci (Gas Gas); 7. Giannini (Gas Gas); 8. Leoni (Gas Gas). JUNIORES CLASSE A: 1. Coda (Sherco); 2. Petti (Beta). CLASSE B1: 1. Valenti (Beta); 2. Petrangeli (Beta); 3. Cardelli (Beta). CLASSE D: 1. Marchetti (Gas Gas). CLASSE C2: 1. Bisogno (Beta); 2. Meozzi (Beta); 3. Pisapia (Gas Gas). Roberto Dorillo

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Trofeo Centro Sud Trial, sesta prova – Organizzatore: Moto Gualdo Tadino – Direttore di gara: Danilo Irti – Meteo: sereno

Classifiche

LAJATICO (PI) - Penultimo appuntamento per il tricolore minienduro in Toscana, a Lajatico, nel pisano, dove i moto club Valdera e Pontedera hanno allestito un percorso agevole, senza eccessive difficoltà, equilibrato per gli oltre 80 concorrenti che si sono presentati al via.

Davide Soreca ha vinto ancora la classe Aspiranti festeggiando il titolo tricolore in anticipo di una prova, proprio come accaduto nella classe Esordienti dove il mattatore Lorenzo Macoritto ha ancora dominato e conquistato il casco tricolore. Massimo profitto anche per Michele Marchelli che ha vinto per la terza volta, laureandosi campione 2009 del Trofeo Open. Infine la classe Baby Sprint, l’unica che dovrà aspettare l’ultima prova di Iglesias per conoscere il campione. In Toscana Paolo Lugana si è dimostrato il più preparato, affermandosi con autorità su Lemuel Pozzi, entrambi in vetta a 106 punti. Al M.C. Treviglio la vittoria di club.

13 settembre Campionato italiano minienduro, quinta prova – Organizzatore: M.C. Lajatico e Pontedera – Direttore di gara: Ghino Mozzini – Meteo: sole

Classifiche ASSOLUTA: 1. Marchelli (KTM); 2. Marchesi (KTm); 3. Gardiol (KTM); 4. Castellana (HM); 5. Soreca (HM); 6. Bernardi (KTM); 7. Aresi (KTM); 8. Pampaloni (Beta); 9. Longo (KTM); 10. Bossi (HM); 11. Manarin (HM); 12. Giudici (Suzuki); 13. Rivoltella (HM); 14. Favaretto (KL); 15. Macoritto (KTM); 16. Carbone (KTM); 17. Rocchi (HM); 18. Manzoni (KTM); 19. Cominardi (KTM); 20. Tonelli (Beta); 21. Zanni (KTM); 22. Marchese (Beta); 23. Marengoni (Derby); 24. Croci (KTM); 25. Rovida (KTM); 26. Maspero (Beta); 27. Coniglio (KTM); 28. Peverata (KTM); 29. De Nadi (KTM); 30. Trussardi (HM); 31. Viale (KL); 32. Pasinetti (KTM); 33. Piccina (KTM); 34. Monni (KL); 35. Marchese (KTM); 36. Albano (KTM); 37. Corrù (HM); 38. Magnani (Polini); 39. Giubettini (HM); 40. Procaccini (KTM); 41. Bonaccorsi (KTM); 42. Golutti (KTM); 43. Ferrante (LEM); 44. Frigè (HM); 45. Favari (KTM); 46. Ceccatelli (Beta); 47. Brescianini (KTM); 48. Rizzoli (Yamaha); 49. Cabini (KTM); 50. Bussandri (KL); 51. Lugana (KTM); 52. Collovigh (Beta); 53. Sartori (HM); 54. Trussardi (HM); 55. Pozzi (KTM); 56. Lavelli (KTM); 57. Boccalari (HM); 58. Razza (KTM); 59. Martinelli (KTM); 60. Montini (KTM); 61. Bisio (Beta); 62. Minelli (KTM); 63. Cabini (KTM); 64. Tagliamento (KTM); 65. Gitti (KTM); 66. Fronteddu (Honda); 67. Terranova (KTM); 68. Gardiol (KTM); 69. Rumi (KTM); 70. Minelli (KTM); 71. Staccioli (KTM); 72. Freno (KTM); 73. Milan (KTM); 74. Facchini (KTM); 75. Brignaccolo (LEM); 76. Rancati (HM); 77. Agostani (KL); 78. Vitale (Kawasaki); 79. Cataldo Al. (KTM); 80. Bassi (LEM); 81. Cataldo Ar. (HM).

Triveneto Molina di Fiemme (TN) 13 settembre Campionato Triveneto – Organizzatore: M.C. Egna– Meteo: nuvoloso

Classifiche ELITE: 1. Vaccaretti (Montesa). EXPERT: 1. Bauce (Beta); 2. Craighero (Beta); 3. Parisi (Gas Gas); 4. Pichler (Gas Gas); 5. Bauce (Gas Gas); 6. Andreoli (Montesa); 7. Zampiero (Montesa); 8. Gelai (Beta); 9. Zozzoli (Beta); 10. Concina (Beta); 11. De Paul (Gas Gas); 12. Ebner (Gas Gas). SUPER: 1. Hauser (Gas Gas); 2. Verdari (Scorpa); 3. Tabarelli G. (Beta); 4. Tabarelli R. (Sherco); 5. Feltrinelli (Gas Gas); 6. Bonetti (Gas Gas); 7. Carlini (Beta); 8. Scalzotto (Beta); 9. Foltran (Montesa); 10. De Nardi (Gas Gas). CADETTI CLASSE A: 1. Marcon (Gas Gas); 2. Xompero (Beta); 3. Casagrande (Gas Gas); 4. Mattivi (Gas Gas); 5. Florian (Sherco); 6. Zampieri (Gas Gas); 7. Detomas (Sherco); 8. Vignola (Gas Gas); 9. Soppelsa (Montesa); 10. Ferraro (Gas Gas); 11. Zambarda (Gas Gas). CLASSE B: 1. Trentini (Gas Gas); 2. Cietto (Beta); 3. Zotta (Gas Gas); 4. Bortolini (Gas Gas); 5. Valentini (Scorpa); 6. Simonetto (Montesa); 7. Milan (Beta); 8. Bonatti (Beta); 9. Ebner (Gas Gas); 10. Cigalotti (Xispa); 11. Maurberger (Beta); 12. Sturz (Gas Gas). MASTER CLASSE A: 1. Berger (Sherco); 2. Chistè (Beta); 3. Orlandi (Beta); 4. Cordelli (Scorpa); 5. Pasquali (Beta); 6. Battisti (Gas Gas); 7. Martini (Beta); 8. Boschi (Sherco); 9. Zanetti (Montesa). CLASSE B: 1. Forer (Gas Gas); 2. Piol (Gas Gas); 3. Maurberger (Gas Gas); 4. Casagrande (Scorpa); 5. Zandonà (Montesa); 6. Pallaoro (Beta); 7. Trinca (Sherco); 8. Faller (Gas Gas); 9. Parth (Beta); 10. Casagrande (Gas Gas); 11. Carotta (Xispa); 12. Alberti (Sherco); 13. Geiser (Gas Gas); 14. Faes (Sherco); 15. Bortoli (Scorpa); 16. Schmid (Montesa); 17. Parth (Beta); 18. Pezzei (Gas Gas). CLASSE C: 1. Favalessa (Gas Gas); 2. Bolzan (Sherco); 3. Maragon (Beta); 4. De Toni (Sherco); 5. Righetto (Gas Gas); 6. De Bona (Gas Gas); 7. Poli (Sherco); 8. Moscon (Gas Gas); 9. Marcon (Scorpa); 10. Rossato (Gas Gas); 11. Lazzarin (Sherco); 12. Danieli (Beta); 13. Tomba (Honda); 14. Zampieri (Gas Gas). BASIC: 1. Zambarda (Montesa); 2. Oss Papot (Beta); 3. Andreoli (Beta); 4. Zanetti (Gas Gas); 5. Sicher (Gas Gas). JUNIORES CLASSE A: 1. Tenuti (Beta); 2. Zampieri (Beta); 3. Minot (Beta); 4. Marcon (Gas Gas); 5. Dal Dosso (Beta); 6. Barrale (Beta); 7. Bordin (Gas Gas). CLASSE B: 1. De Pecol (Beta); 2. Scapin (Gas Gas); 3. Berger (Beta). CLASSE C: 1. Galliano (Beta). motosprint

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qui giappone

LA CARICA DELLE RAGAZZE IN MOTO Stanno crescendo di numero, hanno riviste dedicate che spiegano anche come lavare a 30°

di Laurent Benchana Nippon News

LA COPERTINA DI L+B (OVVERO LADY+BIKE) LA RIVISTA DEDICATA ALLE MOTOCICLISTE GIAPPONESI CHE ELARGISCE CONSIGLI A TUTTE LE RAGAZZE CHE HANNO LA PASSIONE PER LA MOTO.

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SE DA UN LATO l’utilizzo della moto nel paese del Sol Levante è in costante calo, dall’altro c’è una categoria che non se la passa male come le altre, anzi, visto che è in progressivo aumento da anni: mi riferisco alla categoria delle… motocicliste. Oggi più che mai le giapponesi che desiderano passare alla moto hanno tutte le possibilità per farlo ed è sufficiente fare un giro al Tokyo Motorcycle Show una volta all’anno per convincersene. In uno stand che non ha nulla da invidiare per dimensioni a quello delle grandi case motociclistiche, le ragazze la fanno da padrone! Moto selezionate per la loro corporatura e dai pesi ridotti, abbigliamento e protezioni da moto studiati per conservare la loro femminilità, consigli dati da affermate praticanti. Su qualche decina di metri quadrati le donne si danno appuntamento con altre appassionate che ne condividono i gusti, le necessità e le preoccupazioni. La rivista L+B (come “Lady + Bike“) è particolarmente coinvolta in questa operazione, al punto che in occasione

del salone viene pubblicato un numero speciale di 30 pagine dedicate all’appuntamento e offerto gratuitamente ai visitatori. All’interno vi si trova un anticipo di ciò che le lettrici possono trovare nell’edizione in edicola ogni due mesi. La rivista si augura innanzitutto di arrivare alle debuttanti ed è per questo che si parte dall’A B C della moto. Vengono spiegate le diverse categorie di moto (offroad, sportive, ecc.) e le altezze di sella che vi sono generalmente associate, un fattore importante quando si sa che l’altezza media delle giapponesi è di circa 1,60m. Vi si trovano inoltre delle prove (Honda CB400, Yamaha Dragstar 250, BMW F650GS, Moto Guzzi V7 Classic…), e una miriade di consigli pratici, dalla posizione di guida a come comportarsi da passeggero, senza dimenticare l’applicazione di tacchi doppi sotto gli stivali o come lavare in lavatrice a 30°. Se L+B si rivela la rivista per eccellenza destinata alle donne, ci sono altre riviste che fanno di tutto per somigliarle. Si pensi in particolare a Tandem per coloro che viaggiano in due, su una o due moto, o a U4 (cioè “Under 400cc“). Le “amazzoni“ non sono mai state così ben informate e il loro numero si prevede continui ad aumentare tanto che un evento di grande portata si prepara a riunirle tutte. Dal 27 aprile al 3 maggio 2010, si terrà per la prima volta in Giappone il WIMA 2010 Japan Rally, altrimenti detto il primo “Women’s International Motorcycle Association“ International Rallye che si svolge nell’Arcipelago. Il WIMA è nato negli USA nel 1950 e incoraggia le donne a viaggiare in moto e a farlo assieme (oggi, a far parte dell’associazione, sarebbero 3.000 motocicliste ripartite in 20 paesi). Nata nel 1996, la sede giapponese del WIMA ha ospitato 27 motocicliste europee nel 1996 ed ha fatto visitare loro il paese, ma l’evento che si prepara dovrebbe essere di ben maggiori proporzioni. Il tour si svolgerà a Shizuoka, a 150 chilometri da Tokyo, regione ben conosciuta per il fatto di ospitare le casemadri di Yamaha e Suzuki. Le iscrizioni sono aperte dal 1 agosto e quindi, se siete donna e leggete queste righe potete andare a visitare http://www.wima2010.info Un proverbio dice che « chi fa da sè fa per tre ». Non so se in giapponese ne esista uno equivalente, ma una cosa sembra essere certa: le motocicliste giapponesi l’applicano alla lettera visti gli sforzi che fanno per far vivere la loro passione!

www.motosprint.it

Dove i motori non si spengono mai.

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Esclusivo KTM contro di Riccardo Piergentili ed Elio Iori

RC8R ASSIMA: M A Z N E T PO .250 GIRI 0 1 A V C 169,8 SECCO A G K 2 8 1 PESO:

RC8R SUPE POTENZA M RBIKE AS 190 CV A 10 SIMA: PESO: 170 K .500 GIRI G A SECCO

Nel 2009 si è piazzata seconda nell’IDM Superbike. Se tutto andrà secondo i piani, la RC8R arriverà al mondiale nel 2011

Obiettivo mondiale mo ondiale

H

OCKENHEIM - Busto incollato al serbatoio, sesta marcia inserita, contagiri ben oltre 10.000 giri. Un rombo assordante, pieno e cupo, rimbomba all’interno del casco, perfettamente protetto dal cupolino. È l’inconfondibile rombo del bicilindrico a V di 75° della

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Esclusivo KTM contro

RC8R Superbike, una moto sorprendentemente divertente, facile ma allo stesso tempo efficace. Nel campionato IDM Superbike si è piazzata al secondo posto, con Stefan Nebel in sella. Un risultato non arrivato per caso, che testimonia la bontà di un progetto giovane, già competitivo, che ha buoni margini di sviluppo. Un progetto nato con un obiettivo, il mondiale superbike, nel quale KTM, se tutto andrà secondo i piani approderà nel 2011. LA POSIZIONE di guida della RC8R Superbike non è estrema: il busto è più inclinato verso l’avantreno rispetto alla moto di serie, ma non si avverte un eccessivo carico sui polsi. La distanza dal piano di seduta ai semimanubri è corretta solo sulla moto corsa; la versione standard è troppo “lunga” adatta a chi è molto alto, che apprezzerà la notevole altezza del serbatoio, senza dubbio caratterizzato da forme atipiche. Sia la sella della moto da gara che quella del modello di serie hanno imbottiture piuttosto rigide, adatte all’uso in circuito, che garantiscono molto spazio a livello longitudinale. In entrambe le moto le pedane sono piuttosto arretrate ma non troppo alte; per questo tutte e due le moto, che ricordiamolo, sono delle sportive estreme risultano comode e sia in staccata che in accelerazione si riesce sempre a trovare una postura corretta, a spostare il peso dove serve. Tutto considerato, la posizione di guida è azzeccata, perché consente di sfruttare più facilmente il potenziale delle moto. Le maxisport KTM hanno un aspetto aggressivo, quasi minaccioso, affascinante perché diverso e perché caratterizzato da linee tese e molto spigolose. Il design della RC8R di serie è penalizzato dal faro anteriore. La linea del frontale della moto da gara, invece, è molto più equilibrata e gradevole. In pista queste due KTM, che hanno un comportamento abbastanza simile,

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OLOSE IG P S E M LE FOR ALLE KTM SO O N A N O D INACCIO M O T T E P UN AS CINANTE S A F F A O E MOLT motosprint

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IL V2 DI 75° DELLA RC8R DI SERIE RAGGIUNGE GLII 11.000 GIRI. PROPRIO COME LA MOTO DA CORSA

IDENTIKIT RC8R (Tra parentesi i dati della RC8R Superbike)

1MOTORE

L’ALTEZZA DEL RETROTRENO SI PUÒ VARIARE TRAMITE UN ECCENTRICO MONTATO SUL LEVERAGGIO DELLA SOSPENSIONE (SOPRA). LE PEDANE DI SERIE (A SINISTRA) SONO REGOLABILI.

ANCHE SULLA RC8R DA SUPERBIKE C’È L’AVVIAMENTO ELETTRICO (SOPRA). LA PIASTRINA SULLA TESTA (A DESTRA) SERVE PER CHIUDERE IL CIRCUITO USATO PER RIDURRE LE EMISSIONI INQUINANTI.

MONTA LA CENTRALINA MARELLI SRT Meno evoluta della Marvel 4 IL REGOLAMENTO del campionato IDM Superbike è piuttosto differente rispetto a quello del mondiale, che consente ai tecnici di effettuare numerose modifiche al motore e alla ciclistica. Nell’IDM, invece, il propulsore non può essere stravolto. Così, sulla RC8R Superbike è stato montato uno scarico completo racing in titanio (fornito dalla Akrapovic), incrementato il rapporto di compressione grazie a una guarnizione di testa meno spessa e modificata la fasatura della distribuzione cambiando le ruote dentate degli alberi a camme, che però non sono stati sostituiti. Gli ingegneri, quindi, hanno potuto “giocare” un

po’ con l’incrocio e anticipare o ritardare l’apertura delle valvole di aspirazione e scarico. Nei corpi farfallati, identici agli originali, vengono rimosse le farfalle secondarie. Da segnalare che il motore da superbike raggiunge gli stessi regimi di rotazione del propulsore di serie (11.000 giri). Un discorso a parte va fatto per l’elettronica. Al posto della centralina di serie c’è la Magneti Marelli SRT (montata all’interno del cupolino), un modello meno evoluto rispetto alla Marvel 4 usata nel mondiale superbike, che ha però consentito ai tecnici KTM di sviluppare più velocemente un software per ge-

stire il controllo di trazione. A tal proposito va detto che la RC8R Superbike ha il sensore che rileva l’inclinazione della moto ma non ha il GPS. Sulla Magneti Marelli SRT è possibile preimpostare due mappature. Sul V2 da corsa, infine, sono stati montati numerosi sensori di controllo, tra cui quello della pressione dell’olio, un radiatore dell’acqua supplementare ed è stato tolto il sistema per abbattere le emissioni inquinanti allo scarico. La moto ha l’avviamento elettrico. NÉ la RC8R di serie, né quella da superbike sono equipaggiate con frizioni antisaltellamento, però gli ingegneri austriaci hanno messo a punto un sistema che è in grado di ridurre drasticamente il saltellamento della ruota posteriore in staccata. In pratica, in frenata o a gas chiuso, l’elettronica gestisce l’apertura delle farfalle. Nulla di innovativo, quindi, però il sistema è davvero efficace. Anche ciclisticamente, nessuno stravolgimento. L’ammortizzatore di serie è stato sostituito con un WP dotato di regolazione re-

mota del precarico molla. La forcella esternamente è uguale a quella originale; internamente, invece, sono stata utilizzate molle e cartucce racing. Telaio e forcellone sono identici a quelli di serie, i pneumatici sono slick da 17”, perché il regolamento vieta l’utilizzo dei 16,5”. Le pompe e le pinze freno e la pompa frizione restano di serie, però vengono sostituite le leve a seconda delle esigenze del pilota. Non ci sono, perché vietati, sistemi di sgancio rapido delle pinze per velocizzare i cambi gomme. I dischi freno, invece, sono liberi: quelli anteriori hanno la stessa forma di quelli originali; quello posteriore, flottante, è a margherita. Interessante segnalare che l80% dei componenti della RC8R Superbike sono presenti nel catalogo KTM PowerParts e possono quindi essere acquistati da qualsiasi cliente. Gli unici componenti racing non presenti a catalogo sono: i semimanubri, le pedane, il disco posteriore flottante a margherita e la centralina Magneti Marelli SRT.

Bicilindrico a V di 75°, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 1.195 cm3. Alesaggio e corsa 105 x 69 mm. Rapporto di compressione 13,5 (14,2):1. Distribuzione DOHC, quattro valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con due corpi farfallati di 52 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter secco. Avviamento elettrico.

1TRASMISSIONE Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei rapporti.

1CICLISTICA Telaio a traliccio in tubi d’acciaio. Sospensioni: anteriore forcella pluriregolabile WP a steli rovesciati di 43 mm Ø, corsa ruota 120 mm; posteriore progressiva con ammortizzatore WP (WP-4618) pluriregolabile (regolazione remota del precarico molla), corsa ruota 120 mm. Freni Brembo: anteriore due dischi di 320 mm Ø e pinze radiali a quattro pistoncini; posteriore un disco (flottante) di 220 mm Ø e pinza a due pistoncini. Pneumatici (slick): anteriore 120/7017”; posteriore 190/55-17”. Canale dei cerchi: anteriore 3,5”; posteriore 6,0”

1DIMENSIONI E PESI Interasse 1.425 (1.424) mm, avancorsa 97 mm, altezza sella 805/825 (n.d.) mm. Capacità del serbatoio carburante 16,5 litri. Peso dichiarato a secco 182 (170) kg.

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Esclusivo KTM contro STRUMENTAZIONI

ci ha addirittura incantati, sfoderando un equilibrio che si è avvicinato molto alla perfezione. Infatti la RC8R ha un avantreno molto preciso, in grado di eseguire alla lettera gli ordini del pilota, molto sensibile ai suoi spostamenti in sella; durante la fase d’inserimento questa KTM raggiunge il punto di corda con una rapidità e una facilità disarmanti. Il fatto ancora più incredibile è che la versione da gara è addirittura migliore senza per questo risultare più impegnativa. Con la RC8R Superbike è davvero difficile trovare il limite perché, anche ritardando molto l’inizio della fase di discesa in piega, si riesce sempre a raggiungere il punto di corda senza avvertire reazioni anomale della ciclistica. Inoltre la moto è strettissima, quindi si ha sempre l’impressione di avere la situazione sotto controllo, avendo quindi un perfetto feeling con l’avantreno. Le sorprese, poi, non finiscono a centro curva. Normalmente, infatti, una moto stabile, dotata di una buona precisione direzionale, non è molto maneggevole, caratteristica che la rende ostica da gestire nei cambi di direzione. La RC8R di serie è agile, però quando si esagera la moto inizia a muoversi un po’, fatto normale per un prodotto di serie. La sorella da superbike, al contrario, si dimostra molto a punto anche quando bisogna cambiare rapidamente traiettoria, motosprint

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ARRIVERÀ UN NUOVO V2

Garantirà una potenza maggiore HOCKENHEIM - In campionato è arrivato secondo, alle spalle di Teuchert, che ha dominato il campionato IDM 2009. Non si tratta però di una sconfitta. Anzi, per KTM il risultato ottenuto da Stefan Nebel vale più di una vittoria, perché dimostra che la RC8R Superbike, un progetto molto giovane, può competere con le migliori della classe. DA Quanto tempo lavori al progetto superbike di KTM? «Sono in KTM dal 2007, ma abbiamo iniziato lo sviluppo della RC8R Superbike solo nel 2008. I risultati ottenuti quest’anno dimostrano che la moto è già competitiva». Cosa pensasti dopo il primo test? «Rimasi impressionato dal pacchetto. Intendo dire che la moto dimostrò di avere un equilibrio eccellente. Prima di salire sulla RC8R Superbike io avevo guidato Suzuki, Yamaha e Kawasaki. La KTM ha caratteristiche molto diverse dalle giapponesi ma è ugualmente efficace». Oggi la moto è migliorata molto? Se sì, dove? «Abbiamo fatto notevoli passi avanti senza stravolgere l’equilibrio del veicolo, il suo punto di forza. Abbiamo incrementato la potenza massima e la maneggevolezza». Da questi punti di vista la moto va

ancora evoluta? «Sì. Un po’ di potenza in più non guasterebbe, anche se siamo già a un buon livello. Un discorso diverso va fatto per la maneggevolezza. La moto è molto agile nelle curve lente, un po’ “pesante” in quelle veloci». Potresti spiegarci quale è il problema? «Dipende dall’elevato peso delle masse in movimento all’interno del motore e dalla sua posizione nel telaio. Attualmente per risolvere il problema bisogna lavorare bene sull’altezza del retrotreno e sul tipo di molla dell’ammortizzatore». In futuro arriverà un motore nuovo? «Sì. Sarà un motore che ci consentirà di raggiungere regimi di rotazioni più elevati, ottenere maggiore potenza e risolvere i piccoli problemi di maneggevolezza che abbiamo ora nelle curve veloci». Hai già provato questo nuovo propulsore? «Alcuni pezzi, su una moto laboratorio. Perché io, oltre a essere un pilota, sono anche un collaudatore di KTM. Pensa che mi occupo anche dei modelli stradali»! Il V2 che state sviluppando arriverà anche in produzione? «Non conosco i piani dell’azienda, ma credo proprio di sì». Sarà il motore della moto che correrà nel mondiale superbike? «L’obiettivo è arrivare preparati al campionato del mondo superbike e il nuovo propulsore ci consentirà di fare un’ulteriore salto di qualità, anche se attualmente la nostra moto è già veloce, vicina al livello prestazionale della BMW. Inoltre dal prossimo anno inizieremo a fare dei test con i pneumatici da 16,5” (nel campionato IDM si usano quelli da 17”, ndr), quelli utilizzati nel mondiale».

FORCELLONI

IREZIONE D I D I B M NEI CA IMENTO R E S N ’I D E IN FASE A LE DUE RC8 IN CURV CISSIME A IC F F E SONO

STEFAN NEBEL Pilota KTM IDM Superbike

IL FORCELLONE IN ALLUMINIO A DOPPIO BRACCIO DELLA RC8R SUPERBIKE (SOPRA) È IDENTICO A QUELLO DELLA MOTO DI SERIE (IN ALTO), CHE PERÒ HA UNA TRASMISSIONE FINALE DIVERSA, CARATTERIZZATA DA CATENA CORONA E PIGNONE PIÙ PESANTI E RESISTENTI.

QUELLA DELLA RC8R DI SERIE È COMPLETAMENTE DIGITALE E HA NUMEROSE FUNZIONI PENSATE PER CHI USA LA MOTO IN PISTA, ATTIVABILI DA UN APPOSITO MENÙ. LA STRUMENTAZIONE DELLA RC8R SUPERBIKE È COMPLETAMENTE DIVERSA: È FORNITA DALLA DIGITEK ED È ACCOPPIATA ALL’IMPIANTO ELETTRICO DELLA MAGNETI MARELLI.

FRENI ANTERIORI IL REGOLAMENTO DEL CAMPIONATO SUPERBIKE TEDESCO (IDM) NON CONSENTE DI SOSTITUIRE LE PINZE FRENO. POCO IMPORTA, PERCHÉ LE BREMBO AD ATTACCO RADIALE A QUATTRO PISTONCINI CONTRAPPOSTI DELLA RC8R DI SERIE (SOTTO A DESTRA), SONO GIÀ OTTIME. SULLA RC8R SUPERBIKE, PERÒ, SONO STATI SOSTITUITI I DISCHI FRENO (SOTTO A SINISTRA).

NEL NOSTRO TEST ABBIAMO PROVATO ANCHE LA KTM DI JEREMY MCWILLIAMS CHE È CARATTERIZZATA DA UNA LIVREA DOVE È BENE IN VISTA IL LOGO AKRAPOVIC.

FRENI POSTERIORI

hanno messo in mostra prestazioni in linea con quelle delle migliori quattro cilindri. Già nella comparativa tra tutte le maxisport, pubblicata sul numero 16 di Motosprint, la RC8R ci aveva favorevolmente impressionato, grazie alle sue doti ciclistiche, nonostante una taratura delle sospensioni poco adatta alle curve del tracciato romagnolo. A Hockenheim la RC8R

LA RC8R SUPERBIKE MONTA UN DISCO FRENO BREMBO POSTERIORE FLOTTANTE CON DISEGNO A MARGHERITA (SOPRA), MENTRE SULLA MOTO DI SERIE C’È UN COMPONENTE DI FORMA CIRCOLARE E NON FLOTTANTE (IN ALTO), SEMPRE FORNITO DALLA BREMBO.

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Esclusivo KTM contro

KONRAD HEFELE Team manager Team KTM IDM Superbike PERBIKE U S A L N CO .000 GIRI 7 I I T A S S OLTREPA A CAMBIA ! IC S U M A L ECOLLA D O N E R T E L’AVAN situazione nella quale è sufficiente fare una leggera pressione sui semimanubri e sulle pedane per indirizzare la moto nel punto desiderato. Ottimo il comportamento dell’impianto frenante anteriore: di mordente a disposizione ce n’è in abbondanza, caratteristica che non pregiudica la modulabilità. Con entrambe le moto, infatti, è possibile tenere il freno anteriore tirato quasi fino a centro curva

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Non basteranno per il mondiale HOCKENHEIM - Konrad Hefele è il “cervello” del Team KTM IDM Superbike. Il suo lavoro è gestire le risorse umane, però, a differenza di molti altri team manager, è anche in grado di rispondere, con dovizia di particolari, alla maggior parte delle domande tecniche riguardanti la RC8R Superbike. AVETE davvero intenzione di partecipare al mondiale superbike? Se sì, quando? «Ha iniziato dalla domanda meno scomoda... Diciamo che nei nostri piani ci sono due anni di IDM Superbike (uno è stato già fatto, ndr) e poi il mondiale delle derivate di serie. Non le nascondo che molto dipenderà dal budget che avremo a disposizione. Per spiegarmi meglio, fino a ora, per arrivare dove siamo, abbiamo speso circa 7 milioni di euro. Per fare un serio programma nel mondiale superbike serviranno almeno 14 milioni di euro». È per questo motivo che state riducendo il vostro impegno nel mondiale GP? «In parte sì».

Quindi voi non realizzerete un telaio per la Moto2? «Direi proprio di no. Non è nei nostri programmi». Il vostro V2 di 75° può essere competitivo nel mondiale? «Attualmente il nostro motore ha circa 190 cavalli. Sappiamo benissimo che sono pochi per essere competitivi nel mondiale, però stiamo lavorando a un nuovo motore, che avrà più cavalli e la stessa affidabilità». Voi, come Aprilia, avete una squadra che si occupa dello sviluppo? «Sì. È fondamentale se si vuole sviluppare bene e velocemente una moto nuova». Che tipo di gestione elettronica state usando? «La Magneti Marelli SRT. All’inizio utilizzavamo il software di gestione originale, ora ne abbiamo sviluppato uno nostro, più adatto alle nostre esigenze». Come mai non avete iniziato a lavorare con la più evoluta Magneti Marelli Marvel 4, utilizzata da tutti i team del mondiale superbike? «Perché non volevamo complicarci troppo la vita! Noi dovevamo fare esperienza, mettere a punto un software in breve tempo. Con la Marvel 4 si possono variare moltissimi parametri. È un vantaggio, ma solo se si conosce bene il sistema». La vostra Magneti Marelli SRT lavora con il sensore che tiene sotto controllo l’inclinazione della moto e con il GPS? «Niente GPS, però abbiamo il sensore che verifica l’inclinazione del veicolo».

SORPRENDE QUELLA DI SERIE ANALIZZANDO i dati della strumentazione GPS si nota subito che la differenza prestazionale tra la RC8R di serie e quella da superbike c’è ma non è così evidente. La superbike, infatti, è solo 2 secondi e 3 decimi al giro più veloce. Inoltre, gran parte del vantaggio (834 millesimi) viene accumulato nel secondo intertempo, all’interno del quale c’è il rettilineo più lungo del tracciato, dove la maggiore potenza della RC8R Superbike fa la differenza. Questo dimostra che oggi, una sportiva di serie, in un tracciato senza lunghi rettilinei, può avvicinare molto le prestazioni di una moto da gara.

SPLIT3

SPLIT 2 cu rva curva 4 6

a7 rv cu

curva 3

curva10

9 curva

LA RC8R di serie ha un buon motore, caratterizzato da un’erogazione fluida, una risposta al gas pronta ma mai sgarbata. Fino a 5.000 giri spinge senza impressionare, poi, oltrepassato questo regime, la musica inizia a cambiare e a 7.000 giri l’entrata in coppia, molto progressiva, fa volare l’indicatore dei giri motore verso il limitatore, che interviene poco prima degli 11.000 giri. La RC8R Superbike vibra un po’ di più, soprattutto ai medi regimi. La risposta al gas è più pronta ma comunque non brusca. All’inizio l’incredibile rombo proveniente dallo scarico incute un po’ timore, poi, percorsi pochi metri, si capisce che la RC8R da gara è una finta cattiva, merito anche di un controllo di trazione ben tarato, che a moto inclinata aiuta a tenere la situazione sotto controllo. Fino a 6.000 la moto di serie si difende alla grande, poi, superato questo regime, la violenta entrata in coppia del propulsore da superbike fa spiccare il volo all’avantreno. Se tenuto tra 7.000 e 11.000 giri (limite oltre il quale non si può andare a causa dell’intervento del limitatore) questo bicilindrico a V di 75° spinge davvero forte regalando emozioni uniche, alla portata di molti. Peccato che la RC8R Superbike non sia in vendita...

GIÀ SPESI 7 MILIONI DI EURO

curva 5 Rilevamenti effettuati con strumentazione GPS DATA RACING

nheim e k c o H etri m 4 7 5 . 4 LTO TRAVO

DISSE OS È STAT NO IN CUI SI N IO A , H C 02 NEL 20 DDIO AL VEC ACCIATO. A TR O IM S CIS E VELO

ARRIVO SPLIT 4

curva 8

SPLIT S PL 1

curva 2

curva 1

Tutti i datidel GPS RC8R Standard Superbike Tempi sul giro 1’58”876 1’56”520 split 1 26”866 26”411 split 2 29”010 28”176 split 3 26”900 26”600 sp p 4 split 36”100 35”333 Ve Velocità massima (km/h) 249 257 Va Variazioni velocità 100-200 km/h sp p spazio 244,94 215,11 ttempo te 5”533 4”834 F Frenata 200-100 km/h sp p spazio 138,2 132 te tempo 3”467 3”267 Ve Velocità in curva (km/h) cu curva 1 cu curva 2 cu curva 3 cu curva 4 cu curva 5 cu curva 6 cu curva 7 cu curva 8 cu curva 9 cu curva 10

ingresso

punto di corda

ingresso

punto di corda

210 215 249 191 167 114 190 160 129 110

114 64 45 158 67 102 116 76 82 96

214 218 257 197 170 119 195 163 131 112

120 69 42 155 68 103 115 77 88 99 motosprint

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Prova novità Honda CRF 250R di Alessandro Bettini

Rifatta da capo a piedi. Ha una bella spinta e una ciclistica maneggevole

C

REMONA - Mamma Honda lo scorso anno ha incantato il mondo del cross dando alla luce una bellissima CRF 450R profondamente rinnovata rispetto al passato. Quest’anno a incantare è la CRF 250R, tutta nuova sia nell’estetica che nella definizione tecnica. Fatta ad immagine e somiglianza della 450, la piccola CRF conquista immediatamente anche l’occhio più esigente: moderna e slanciata, sembra la 450, dalla quale differisce unicamente per l’aspetto del propulsore. Sovrastrutture plastiche e forme della ciclistica sono le medesime della sorella maggiore, tanto che per distinguerle serve un occhio attento. Come accennato è un progetto totalmente nuovo, che ha il punto focale nell’alimentazione ad iniezione. Ma ad essere nuovo è tutto il motore, con differenti misure di alesaggio e corsa; mantiene però la distribuzione monoalbero, a differenza della concorrenza diretta che è bialbero. Anche la ciclistica è stata profondamente rinnovata nella costruzione e nelle quote, pur conservando l’impostazione generale con telaio in alluminio a schema perimetrale. Le sospensioni restano Showa, a differenza della 450 che lo scorso anno è passata a Kayaba. Per quest’ultima, la CRF 450R, il modelyear 2010 ha portato solo qualche aggiornamento, anche perché già nel 2009 era stata cambiata da cima a fondo. Da sottolineare

DATI DICHIARATI Prezzo 7.790 Euro f.c. Potenza 44 CV (32,4 kW) a 11.000 giri/’ Coppia 3,0 kgm (29,3 Nm) a 8.000 giri/’ Peso in o.d.m. 100,7 kg Colori rosso

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che entrambe le moto hanno le medesime grafiche del modello 2009, una scelta a dir poco inusuale. Comunque l’importatore italiano HM ha deciso di metterci del suo e le moto regolarmente importate saranno consegnate con un esteso paracoppa in materiale plastico, il contaore e adesivi protettivi per il forcellone e i travi laterali del telaio. ABBIAMO provato le CRF 2010 sulla pista di Cremona, un tracciato con fondo sabbioso che presenta una notevole varietà di curve, dalla svolta stretta al curvone veloce, con appoggio e senza appoggio. Mancano salite e discese ma il fondo pesante e le buche che si formano con il passare dei giri sono un bel banco per misurare motore e ciclistica. La piccola 250 ha una posizione di guida azzeccata, le sovrastrutture plastiche e gli ingombri sono i medesimi della 450 con indubbi vantaggi rispetto alle dimensioni essenziali del modello precedente. La sensazione è di avere una moto leggermente più bassa e lunga. Il triangolo pedane, sella e manubrio è ben congegnato e gli elementi della carrozzeria non impacciano i movimenti nella guida. L’avviamento è immediato a freddo, mentre a caldo c’è qualche difficoltà in più, che viene ridotta quando si raggiunge il feeling con il sistema. Il motore sorprende per il bel rumore di scarico profondo e la perfetta carburazione

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LA CRF 250R MONTA SOSPENSIONI SHOWA COMPLETAMENTE REGOLABILI, L’AMMORTIZZATORE È NELLA VERSIONE COL SERBATOIO DI ALTEZZA RIDOTTA. LO SCARICO È PASSATO DAI DUE TERMINALI A QUELLO SINGOLO. IN ITALIA LA MOTO VIENE CONSEGNATA CON IL CONTAORE PER LA MANUTENZIONE.

Nuovo mondo o

ADDIO CARBURATORE, ANCHE QUI È ARRIVATA L’INIEZIONE


Prova novità Honda CRF 250R

LA TECNICA garantita dall’iniezione. Da poco sopra il regime del minimo si può spalancare il gas senza incorrere in alcuna incertezza: il nuovo monoalbero offre un’erogazione molto lineare, un classico dei propulsori ad iniezione. La sensazione è che sia sparita la botta a metà regime del modello 2009. Adesso la CRF 250R dà il meglio agli alti regimi, da tre quarti fino al regime di potenza massima la spinta è notevole; oltre, c’è un allungo nella media. Per quanto riguarda cambio e trasmissione siamo al top, il primo è preciso e ben spaziato, la seconda leggera e resistente all’uso intenso. Molto bene anche i freni: buona potenza, ottima modulabilità. La piccola CRF garantisce un’ottima maneggevolezza e trasmette fin dai primi metri un feeling eccellente. Rispetto al precedente modello è un filo meno reattiva, ma in cambio trasmette una piacevole sensazione di sicurezza nel veloce e a centro curva ha un comportamento lineare, senza fenomeni di sottosterzo o sovrasterzo. Resta da verificare il comportamento in situazioni di forte carico come in discesa, ma l’impressione ricavata nelle staccate con fondo sconnesso è di un ottimo rigore direzionale; parte del merito è sicuramente da attribuire alle sospensioni, toniche nel controllare l’assetto e nel contempo confortevoli per il pilota. LA 450 è cambiata davvero poco: si tratta di una moto incredibilmente maneggevole e leggera. Aggredisce le curve come nessun’altra 450, ma ha un assetto piuttosto particolare per via di una distribuzione dei pesi che carica molto l’anteriore. Il reparto sospensioni firmato Kayaba ha mostrato qualche neo in più rispetto alla sorella minore, almeno su un tracciato sabbioso come quello della prova. Nel dettaglio, la forcella è discretamente sensibile ma non offre un gran sostegno; l’ammortizzatore reagisce bene sulle buche con il motore in trazione, a gas chiuso invece “spinge” mandando in crisi la forcella. Questo con la taratura standard. Si tratta comunque di un comportamento che si può modificare intervenendo per adattare le tarature a seconda del tracciato e del fondo. Del propulsore si apprezza la facilità d’uso, è molto lineare ed eroga la potenza in modo dolce ma garantisce buoni valori di potenza e coppia. Con le modifiche apportate alla centralina e al sistema di decompressione, l’avviamento è più agevole che sul precedente modello. In definitiva la 450 è una moto da personalizzare nell’assetto ma che porta in dote una leggerezza stupefacente, abbinata ad un motore soddisfacente. motosprint

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QUANTO SOMIGLIA ALLA 450! Ma solo nella parte estetica DELLE due CRF 2010 ovviamente è la 250 ad essere cambiata di più: è una moto completamente nuova. Le sovrastrutture plastiche arrivano dalla sorella maggiore, al pari di gran parte della componentistica. Il telaio perimetrale in alluminio somiglia tantissimo a quello utilizzato sulla 450 e viene accoppiato ad un altrettanto inedito forcellone più lungo di 29 mm. Per le sospensioni si è scelto di continuare con le Showa che però sono state completamente riviste. Gli steli della forcella passano da 47 mm a 48 mm Ø, mentre l’ammortizzatore ha un serbatoio con altezza ridotta, sul genere di quello utilizzato per la 450. Logicamente il setting è stato completamente rifatto per adeguarsi alla nuova ciclistica. Per quanto riguarda i freni ci sono i soliti e apprezzati Nissin, mentre le ruote calzano pneumatici Pirelli Scorpion MX Mid-Soft. Tutto nuovo anche il propulsore che ha differenti misure caratteristiche, la corsa è stata allungata fino a 53,8 mm e di conseguenza l’alesaggio ridotto a 76,8 mm. La distribuzione rimane monoalbero a 4 valvole, ma ci sono nuove molle valvole, realizzate con tecnologia di derivazione MotoGP. Cresce anche il rapporto di compressione, da 13,1:1 a 13,2:1, ma la cosa più eclatante è l’alimentazione ad iniezione elettronica, che qui per funzionare non richiede l’impiego di una batteria con evidenti vantaggi in termini di leggerezza. Tutto nuovo anche l’impianto di scarico, tornato alla soluzione con termi-

IN POCHE PAROLE CI PIACE Potenza massima Pulizia dell’erogazione Facilità di guida NON CI PIACE Pedane strette Avviamento a caldo Grafiche già viste

nale singolo dopo che nel 2006 era stata introdotta quella a doppio silenziatore. Confermato il cambio a cinque marce, sia pure con rapportatura rivista, e rimane anche il sistema a lubrificazione separata per cambio e propulsore. Per la 450 le modifiche sono di entità minore: ci sono una nuova mappatura della centralina, migliorie al sistema di decompressione, un differente filtro dell’aria, nuovi paraoli forcella e setting rivisti per ammortizzatore e forcella. Costa 8.420 euro f.c.

IDENTIKIT 1MOTORE Monocilindrico, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 249,4 cm3. Alesaggio e corsa 76,8 mm x 53,8 mm. Rapporto di compressione 13,2:1. Distribuzione monoalbero a quattro valvole. Alimentazione ad iniezione elettronica, corpo farfallato 50 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter separato.

1TRASMISSIONE Primaria ad ingranaggi, finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque rapporti

1CICLISTICA

Le misure sonocambiate LE SOVRASTRUTTURE DELLA CRF 250R SONO COME QUELLE DELLA 450 MA SOTTO C’È UN TELAIO INEDITO, CON MISURE DIVERSE DA QUELLO DELLA 250 2009. INEDITO PURE IL MOTORE: SONO CAMBIATE ANCHE LE MISURE DI ALESAGGIO E CORSA, E L’ALIMENTAZIONE È AD INIEZIONE INVECE CHE A CARBURATORE. LA 450 (A SINISTRA), COME GIÀ NELLA VERSIONE 2009, SORPRENDE PER LA LEGGEREZZA. POCHI I CAMBIAMENTI: MAPPATURA, FILTRO ARIA E TARATURA DELLE SOSPENSIONI.

Telaio perimetrale in lega d’alluminio, forcellone in alluminio. Sospensioni: anteriore forcella a steli rovesciati di 48 mm Ø regolabile in tutte le funzioni, corsa ruota 310 mm; posteriore a leveraggi progressivi con un ammortizzatore regolabile in tutte le funzioni, corsa ruota 320 mm. Freni: anteriore un disco di 240 mm Ø con pinza a due pistoncini; posteriore un disco di 240 mm Ø con pinza a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 80/100-21”, posteriore 100/90-19”.

1DIMENSIONI Interasse 1.493 mm, lunghezza 2.187 mm, inclinazione del cannotto di sterzo 27,9°. Avancorsa 116 mm. Serbatoio carburante 5,7 litri.

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Motolandia Manifestazioni, viaggi e turismo

A IMOLA OLTRE 2.000 ESPOSITORI

MOSTRA SCAMBIO AFFOLLATA

ENTUSIASMO e frenesia d’epoca alla trentatreesima edizione di Imola Mostra Scambio. Celebrato dall’11 al 13 settembre, l’evento ha catalizzato 45.000 appassionati, dei quali una buona percentuale collocabile nella fascia d’età dai venti ai trent’anni. Si è trattato di un popolo cosmopolita, vivace e partecipe, capace di rinnovare la magia dell’appuntamento annuale, smorzando i contorni della crisi economica. Rimosso lo spettro di un possibile calo di interesse, guardando al mercato imolese, si può parlare di tenuta del settore d’epoca se non addirittura di un lieve incremento. Tra i 2.000 espositori presenti, aumentano,

altro dato significativo, gli stranieri provenienti da Francia, Germania e, soprattutto, dall’Olanda. Ad avere meglio incontrato la domanda dei visitatori, supportata da un’abbondante offerta, le due ruote Anni Settanta ed Ottanta. I marchi più rappresentati Ducati, Moto Guzzi, BMW, Honda e Kawasaki, seguiti da Yamaha e Suzuki. Sempre ambitissime le Vespa 50, ricercati i ciclomotori, desiderate pur con minore intensità le Lambretta. Lungo la pista Enzo e Dino Ferrari, nutrita la proposta delle componenti di ricambio in grado di stimolare la consueta ed avvincente “caccia al pezzo mancante”. Foto De Nisi

IL LIBRO SUL CAMPIONE SUPERBIKE

TROY BAYLISS STORY

PATROCINATO da Ducati, il libro “Troy Bayliss” racconta con parole e, soprattutto, con immagini la vita e la carriera del fuoriclasse australiano, vincitore di tre campionati del mondo Superbike in sella a tre differenti generazioni di moto Ducati. La prefazione è a cura di Gabriele del Torchio, l’amministratore delegato della Casa di Borgo Panigale. Per ricevere il volume rivolgersi a: CDA - Bologna - Tel. 051-96.93.12. motosprint

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IN TANTI A RIOVEGGIO Successo di pubblico alla pista di Rioveggio (BO) per l’esposizione di rare moto d’epoca abbinata alla gara di nazionale di kart che si è svolta lo scorso 12 e 13 settembre. Oltre alle moto, sono stati esposti anche auto d’epoca, elicotteri ed aerei. FESTA DELL’UVA A MONTEFELCINO L’instancabile moto club Dragone organizza per domenica 27 settembre una gita in moto a Montefelcino (PU) dove si svolgerà la Festa dell’Uva. previsti itinerari in zona di circa tre ore. È consigliata la prenotazione 0721-829458, 335-295144. IN CAMPANIA RADUNO DEGLI SVALVOLATI Il 27 settembre a San Gennaro Vesuviano (NA), in piazza Margherita, è in programma un raduno organizzato dal moto club “Gli svalvolati”. Tante le iniziative previste. Per info 338-1561900, 331-2946381.

Radunifino al 27 settembre 1Piemonte

Roma, tel. 06-32488213

DOMENICA 27 SETTEMBRE

TGM Day a Roccabianca (PR). Registro storico TGM, tel. 338-5906978

Motoraduno territoriale a San Maurizio d’Opaglio (NO). M.C. Mad Cat ‘73, via Manzoni 21, Gozzano (NO), tel. 0322-97546, 0322-97369, sito Internet www.madcat73. it, e-mail info@madcat73.it Mototour a Casale Monferrato (AL). M.C. Italo Palli, casella postale 78, Casale Monferrato (AL), tel. 348-8580776, fax 0142-454148, sito Internet www.motoclubpalli.it, e-mail motoclubpalli@motoclubpalli.it Campionato provinciale d’epoca a Bellinzago (NO). M.C. Bellinzago, via Libertà 79, Bellinzago (NO), tel. 340-5021532, 321-93536, fax 0321-961469, e-mail motocross.bellinzago@virgilio.it Mostra scambio “Anni Ruggenti” a Mondovì (CN). M.C. Grandabike, Casella Postale 26, Mondovi’ (CN), tel. 333-9763232, 0174-699418, sito Internet www.grandabike.it, e-mail info@grandabike.it Motocavalcata Fuoristrada a Barge (CN). M.C. Bargese tel. 0175-346168

1LiguriaDOMENICA 27 SETTEMBRE Motoritrovo “Due ruote ai funghi” a Finale Ligure (SV). M.C. Ponente, via dell’Edera 1, Finale Ligure (SV), tel. 019-601037, sito Internet www.mcponente.supereva.it, e-mail mcponente@supereva.it

1Lombardia 26 E 27 SETTEMBRE Motoraduno Nazionale Femminile Città di Meda (MI). M.C. Meda, via Milano 3/b, Meda (MI), tel. 388-9488837, 331-2698482, fax 0362-71265, sito www.motoclubmeda. it, e-mail info@motoclubmeda.it

1Friuli Venezia Giulia DOMENICA 27 SETTEMBRE Motoraduno a Roveredo in Piano (PN). M.C. V&V, via F. Cavallotti 20, Roveredo In Piano (PN), tel. 0434-949203, fax 0434960684, e-mail sergiovian@alice.it

1Veneto DOMENICA 27 SETTEMBRE Incontro moto e auto d’epoca a Piove di Sacco (PD). M.C. Piovese, via Conte Del Panico 69, Piove Di Sacco (PD), tel. 0495842485, fax 049-9704133, sito Internet www.geocities.com/mc_piovese, e-mail gtpd@yahoo.com Raduno “Moto de na volta” a Paese (PV). M.C. Paese, via Postumia 127, Paese (TV), tel. 0422-959034, fax 0422-470411, e-mail dalzilioinerti@tin.it Grigliata sul Monte Grappa. Partenza da Spinea (VE). M.C. Spinea, via Bennati 15/7, Spinea (VE), tel. 041-990878, fax 041-5411447, sito Internet www.motoclubspinea-ve.com, e-mail mcspinea@ tin.it

1Emilia-Romagna DAL 25 AL 27 SETTEMBRE Sesto FMI Italian Rally a Milano Marittima (RA). M.C. Italia, Viale Tiziano 20,

DOMENICA 27 SETTEMBRE

1Marche DOMENICA 27 SETTEMBRE Motoincontro a Montefelcino (PU). M.C. Dragone, viale Oriani 68, Calcinelli di Saltara (PU), tel. 0721-820070, 335295144, 0721-894442, fax 0721-829753, sito Internet www.motoclubdragone.it , e-mail info@motoclubdragone.it

1Umbria 26 E 27 SETTEMBRE Meeting in pista Gr. 3, 4 e 5 a Magione (PG). M.C. Autodromo Dell’Umbria, Località Bacanella, Magione (PG), telefono 075-840303, fax 075-841357, sito Internet www.autodromomagione.com, e-mail info@autodromomagione.com

1Lazio DOMENICA 27 SETTEMBRE Motoraduno interregionale ad Aprilia (LT). M.C. Aprilia, Campo Sp. via Bardi 2/C, Aprilia (LT), telefono e fax 06-9399747, 329-4352739 Enzo, 3487651920 Vittorio, sito Internet www. motoclubaprilia.it, e-mail motoclubaprilia@tiscali.it Motoconcentrazione Vespa a Poggio Mirteto (RI). M.C. Valli Sabine, via Giacomo Matteotti 8, Poggio Mirteto (RI), tel. e fax 0765-24247, 380-5084050, 347-2618201, sito Internet www.vallisabine.com, e-mail info@vallisabine. com

1Campania DOMENICA 27 SETTEMBRE Trofeo motoraid e raduno a Vietri sul Mare (SA). M.C. Vietri sul Mare, Via O. Costabile, 4, Vietrri sul Mare (SA), tel. 089-226626, fax 089-253014, sito Internet www.vietrimoto.it, e-mail vietrisulmare@motoclubfmi.it Motoraduno Gli svalvolati a San Gennaro Vesuviano (NA). M.C. Gli svalvolati, , tel. Elio 338-1561900, Piero 3312946381

1Puglia 26 E 27 SETTEMBRE Motoraduno nazionale “Orecchietta Day Città di Bari (VA). M.C. Bari, via Napoli 277, Bari (BA), tel. 349-5862494, fax 080/5027434, sito Internet www.motoclubbari.it, e-mail info@motoclub-bari.it

1Calabria 26 E 27 SETTEMBRE Motoraduno Nazionale Città di Cinquefondi (RC). M.C. Paolo Rossi Cina, piazzale del Macello, Cinquefrondi (RC), telefono 0966-949551, cellulari 335.84.24.862, 340.426.30.70 , 339.43.49.475, fax 0966931581, sito Internet www.mcpaoloros sicina.it, e-mail info@mcpaolorossicina. it

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L’UOMO UNA STRANA BESTIA “BESTIALE” Usain Bolt! L’atleta giamaicano, figlio della generosa terra di Bob Marley, cresciuto con una dieta a base di fagioli neri e pollo ruspante dei Caraibi (e magari chissà cos’altro di tipico della zona, senza per forza voler essere maliziosi), non smette di stupire. Dopo aver sbriciolato i propri stessi record olimpici, “Scarica di fulmine” - com’è stato soprannominato l’uomo più veloce della storia dell’umanità - continua a collezionare fenomeni. I suoi tempi sulla distanza dei 100 e 200 metri lo portano difatti a competere con la velocità massima prevista per i ciclomotori dal Codice della Strada. Se non correttamente omologato, insomma, Bolt potrebbe rischiare sanzioni tipo il sequestro dei propri quadricipiti, con obbligo contestuale di verifica presso un centro autorizzato della motorizzazione. Né possono star tranquilli i gatti, mediamente accreditati di ben 50 km/h, gli struzzi, che viaggiano pedalando a 70, e le antilo-capre, con spunti in accelerazione fino a 90 km/h. Avrebbero pure seri problemi sulla normale viabilità extraurbana i pesce vela (105 km/h) e i gattopardi (110), non fosse altro che non hanno la targa. Per non parlare del falco pellegrino, che in autostrada, con le sue micidiali picchiate a 350 km/h, svernicerebbe perfino una moto GP. Comunque, scherzi a parte, parlando di bestie e di velocità viene automatico pensare ai nostri cari legislatori e alle da noi tutti amatissime norme in tema di limiti consentiti, autovelox, punti patente, multe e roba varia. Una materia fluida come la dissenteria, sempre in via di divenire, qualcosa dove far cassa a prescindere dalla sicurezza e basandosi su astrazioni ipotetiche. Un mondo indifferenziato dove sono tutti cani, o polli, o struzzi, e non c’è distinzione né per i campioni giamaicani né per i falchi pellegrini. Eppure un istituto australiano, il Genetic Technologies, con un semplice tampone faringeo ti dice se hai il patrimonio genetico di un Bolt o quello di un brocco. Sarebbe simpatico poter fare un test simile, se esistesse, anche nel mondo dei motori. Magari obbligatorio, così potremmo organizzare una volta per tutte una bella campagna di salute pubblica, per certificare ai tanti imbecilli che circolano sulla strada, dati scientifici alla mano, che il manico non è un accessorio del veicolo che si guida, qualcosa che si compra cioè dal concessionario e si deve poi obbligatoriamente dimostrare, anche se non lo si possiede, andando a fare cazzate in giro. Ma un dono del talento, probabilmente scritto nel linguaggio dei codici chimici e su cui ben poco si può fare, se non invocando le fantatecnologie. Avete mai visto un somaro cercare di correre come un cavallo di razza? No, vero? Tra gli uomini invece accade spesso, purtroppo, e più si è somari, più si cerca di millantare il contrario. Lo dice anche una recente inchiesta di Cittàitalia, Fondazione Anci, in cui l’80% degli italiani si dichiara convinto di essere Schumacher. Ecco perché nascono i limiti di legge e quella catena di idiozie che li riguardano, spacciate come risolutorie. Siamo davvero bestie strane. Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it

via col vento

DI CRISI: L’AFFLUENZA NON HA RISENTITO DEL PERIODO C’ERA DA DUBITARNE, LA MOSTRA SCAMBIO DI IMOLA NON TE PAR E NUMEROSE. D’ALTRA ESPOSTI. ARI E LE COMPRAVENDITE SONO STAT MPL E LA RARITÀ DI MOLTI DEGLI ESE CONSIDERATE L’IMPORTANZA

MOTOUDIENZA DAL PAPA Per ricordare i biker Scarburato e Pulce, nonché tutti coloro che hanno perso la vita nella tragedia di Viareggio, il gruppo “Tartarughe lente” organizza la “motoudienza” da Papa Benedetto XVI, mercoledì 30 settembre. Il ritrovo è a Viareggio, via Monte Sumbra, angolo via Monte Matanna, all’una di notte, tutti con il pieno. Si raggiungerà Piazza San Pietro in circa cinque ore e mezza, con tre soste. Il ritorno è previsto con partenza da Roma alle ore 14,30. Per chi volesse utilizzare il pullman sono a disposizione i biglietti, al prezzo complessivo di 25 euro. Per la prenotazione, obbligatoria, tel. 333-6975417, sito www.tartarughelente. forumfree.net.

IN BREVE

RIPARTE DREAMS ROAD A partire da sabato 26 settembre, alle ore 16.15, su RAIUno sarà trasmesso il primo dei dieci nuovi episodi della serie tv Dreams Road 2009, il programma di viaggi in moto condotto da Emerson Gattafoni e Valeria Cagnoni.

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Motolandia

donne e motori

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CENTO PER CENTO ADRENALINA PROPRIO mentre stavo scrivendo di tutt’altro, leggo della scomparsa di Patrick Swayze. Per quelli della mia generazione non c’è grande bisogno della spiegazione di chi fosse, ma per tutti gli altri dico in sintesi che era un attore diventato famoso per un paio di film: uno è ovviamente “Dirty Dancing”, dove insegnava ad una giovane fanciulla i segreti di balli proibiti e l’altro è l’assolutamente famoso “Ghost”, quello in cui pur da fantasma creava peccaminosi vasi d’argilla con Demi Moore. Pare fosse considerato un tipo piuttosto sexy, almeno ai miei tempi, se non altro per un fisico niente male scolpito dalla danza. Comunque... è ovvio che la cosa mi dispiaccia, però non sapevo nemmeno fosse malato, insomma non sono mai stata una sua stra-fan. Però una scalfittura nel cuore tardo adolescente me l’ha lasciata, eccome se me l’ha lasciata. Era il 1991 e in quell’anno uscì un film con lui e Keanu Reeves prima che diventasse Matrix. Si chiamava Point Break. Si narra nel film la storia di un gruppo di rapinatori che svuotano le banche indossando maschere degli ex Presidenti degli Stati Uniti e di due agenti dell’FBI che cercano di fermarli. Mentre gli agenti seguono le tracce dei rapinatori, s’imbattono in un gruppo di surfisti fichissimi tra i quali s’infiltra Keanu Reeves per vedere se per caso c’è una relazione tra le due compagnie. Così il giovane agente diventa anche lui parte del gruppo e s’innamora contemporaneamente sia del capo, che poi è Swayze in formissima, un po’ fricchettone, con i capelli lunghi e che professa pace, amore e adrenalina, sia della di lui fidanzata. Tralascio ovviamente il finale per i giovanissimi che non dovessero averlo mai visto, ma le scene più mitiche del film, quelle no. Per esempio quella in cui tutti gli amici surfisti si buttano giù con il paracadute per assaporare l’ebbrezza del volo libero e di un disegno nel cielo. O la notte davanti al fuoco a parlare di quella sottile linea tra la vita e la morte, quella che dà il senso a tutta la loro esistenza. O le cavalcate sulle onde a cercare quella davvero straordinaria, e quei primi minuti dentro la sede dell’FBI in cui ogni stacco della macchina da presa dura solo due o tre secondi appena. Tutto il film è permeato di una voglia di vivere al limite, di provare ogni cosa fino al punto di rottura, di sentire l’esistenza come il luogo in cui sperimentare l’ebbrezza della vita stessa. E noialtri post adolescenti senza onde se non quelle nauseabonde del lago di Varese, come avremmo potuto resistere a quelle scene? Ce ne siamo innamorati e nel nostro piccolo abbiamo fatto nostra la lezione del cento per cento adrenalina. Nessuno è diventato surfista, purtroppo è vero. Nessuno è diventato paracadutista o agente dell’FBI o rapinatore di banche con le maschere degli ex Presidenti della Repubblica Italiana. Però anche solo per un po’ ci abbiamo creduto e lo abbiamo sognato. Con la leggerezza dei paracadutisti, la giusta dose di paura che fa stare in piedi dei surfisti, la sfrontatezza dei rapinatori. Poi siamo tornati alle nostre vite, ed è così che siamo qui, magari un po’ più vivi. Laura Cattaneo

1Sicilia DOMENICA 27 SETTEMBRE Concentrazione “Moto Targa Vincenzo Florio” a palermo (PA). M.C. Le Aquile Palermo, via Albanese, 42, Palermo (PA), tel. e fax 091-7300140, sito Internet www. leaquileguzzi.com, e-mail info@leaquileguzzi.it

1Sardegna SABATO 26 SETTEMBRE Incontro d’epoca a San Teodoro (SS). M.C. San Teodoro, via Barbagia 20, San Teodoro (NU), tel. e fax 0784-851008, 333-6139115, sito Internet www.motoclubsanteodoro.it, e-mail info@motoclubsanteodoro.comfedermoto tur

DOMENICA 27 SETTEMBRE Raduno d’epoca “Memorial A. Carta” a Ghilarza. M.C. AGN Fuoristrada Ghilarza, via Mons. Zucca 80, Ghilarza (OR), tel. 0785-54824, e-mail a.g.n.ghilarza@motoclubfmi.it

estero 1Slovacchia SABATO 26 SETTEMBRE Campionato slovacco Vintage Regularity a Holicsky (Slovacchia) . Slovenska Motocyklova Federacia, Sportovcov 340, 017 01 Povaska Bystrica Slovakia, tel. +42 42 42 60 331, fax +42 142 42 60 332, sito Internet www.smf.sk, e-mail smf@smf.sk, smf@ stonline.sk

1Germania DAL 24 AL 27 SETTEMBRE 7° Gespannfahrerlehrgang. Raduno per sidecar a Scwabische Alb (Germania) SiSito Internet www.prosidecar.de

REVIVAL ALL’ELBA

È nato Ray-Ban Tech Cl - Carbon Lite

Si terrà dal 24 al 27 settembre all’Isola d’Elba un revival della Sei Giorni del 1981 organizzato dalla Fasola School. La tariffa Premium, per i partecipanti che non vogliono rinunciare a tutti i comfort è di 460 euro, mentre per gli accompagnatori si scende a 205 euro tutto compreso per quattro giornate con tre pernottamenti al Villaggio Costa dei Gabbiani di Capoliveri. Per info: 02-5391579.

ay-Ban Tech si arricchisce di una creazione inedita: Ray-Ban Tech CL - Carbon Lite, il nuovo modello simbolo della seconda edizione della collezione Ray-Ban Carbon Fibre, che ridefinisce, pur rispecchiandolo appieno, il DNA tecnologico del marchio. Tecnologia e alte prestazioni sono di fatto la chiave di volta e il tratto distintivo dei Ray-Ban Tech, ma raggiungono nuove vette di eccellenza con il modello Ray-Ban Tech CL - Carbon Lite. Montatura in fibra di carbonio, aste con terminali in gomma iniet-

CLASSIC SIX DAYS

IN ROMAGNA

FMI ITALIAN RALLY

Denominato “Mototour Internazionale Emilia Romagna”, il rally FMI si svolgerà dal 25 al 27 settembre. Per i partecipanti venerdì 25 settembre è previsto un punto di incontro presso l’Hotel Embassy e Boston di Milano Marittima (RA), via Anello del Pino 17. A tutti coloro che si saranno registrati, nella giornata di venerdì 25 settembre (e non oltre) saranno assegnati i “punti bonus” relativi alla manifestazione, secondo le m modalità del regolamento.

Multimedia

TRATTO dall’omonima serie TV del canale satellitare History, “Ice Road Truckers” è un gioco racing per iPhone e iPod Touch in cui misurarsi alla guida di spettacolari camion su strade per lo più ghiacciate o innevate. Sviluppato da Digital Tales e

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qualità; forniscono prestazioni elevatissime con un peso ridotto ma che garantisce una durata cinque volte superiore allo standard. Le frizioni Hilson, usate nei G.P. dai più grandi piloti, sono disponibili per la maggior parte delle moto da fuoristrada, quad e racing velocità. Da Rinolfi sono disponibili anche innovativi kit frizione “anti-saltellamento” per molte 4 tempi SM e velocità. Tutti i pro-

Da Givi il capiente bauletto E 55 Maxia

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axia 3 è l’ultima valigia rigida realizzata da Givi ma si posiziona al primo posto per capienza (ben 55 litri) e per le inedite soluzioni tecniche che presenta. Gli elementi di spicco sono molti, dai due ampi gruppi ottici bicolore, disegnati appositamente per Maxia a 3, alla doppia luce stop (optional) alle operazioni di apertura e sgancio, effettuabili con una sola mano o addirittura l’apertura tramite telecomando (optional), alle cover sostituibili per adattarsi alla tinta del proprio mezzo.

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motosprint

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A cura di Sport Network

NE W S

Kymco e Kawasaki hanno firmato un accordo di collaborazione per la produzione di motori power product fondando l’azienda CK&K con sede in Cina a Changzhou, inaugurata lo scorso 2 agosto. Kymco ritiene ci siano buone prospettive per il grande mercato power product dal quale intende trarre il massimo dei benefici grazie anche alla collaborazione con Kawasaki. Kymco già da tempo collabora con Kawasaki per l’importazione sul mercato taiwanese delle motociclette giapponesi e per la produzione OEM di alcuni Atv di piccola cilindrata. PER

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E IN TV 27 SETTEMBR BIKE IMOLA SUPER 0 E 15,30 LA7 ORE 12,0

MONDIALE - Campionato Superbike e Supersport a Imola (BO) Autodromo Enzo e Dino Ferrari, via F.lli Rosselli 2, Imola (BO), tel. 054234116, fax 0542-34159, sito Internet www.autodromoimola.com, e-mail info@autodromoimola.com Campionato inglese Superbike a Silverstone (Gran Bretagna) Auto-Cycle Union, ACU House - Wood Street, Rugby, Warwickshire Great Britain, tel. +44-1788566400, fax +44-1788-573585, www.acu. org.uk, e-mail admin@acu.org.uk

1Cross 27 SETTEMBRE ITALIANO - Campionato Supermarecross a Cattolica (RN) FX action, C.P. 168, Marina di Pietrasanta (LU), tel. e fax 0584-99370, 338-7830809, 0546-622218, sito Internet www.fxaction.it, e-mail fxaction@tiscali.itI Gara interregionale e campionato lombardo a Fara Novarese (NO) M.C. Cairatese, via Dante 33, Cairate (VA), tel. 0331619171, fax 0331-612626, sito Internet www.mccairatese.it, info@mccairatese.it Campionato triveneto a squadre a Mantova M.C. Città di Mantova, Via A.Da Brescia 3 Frazione Cer, Virgilio (MN), tel. 0376440608via A. Da Brescia 3, Virgilio (MN) (0376-440608, fax 0376-720352) Campionato Trentino Alto Adige ad Arco (TN) M.C. Arco, Casella Postale 20, Arco (TN), tel. e fax 0464-507317, 336-522101, sito Internet www.motoclubarco.net, email info@motoclubarco.net Campionato emiliano-romagnolo a Castelvetro (MO) M.C. La Quercia, via C. Cavedoni 54, Castelvetro (MO), tel. 3478629428, 059-791354, fax 0536-807557

Segnalazione gare Per posta: Motosprint - GP Guida, Casella Postale, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

Per fax: 051-6256191 - 051-6255418

Per e-mail: gpguida@motosprint.it

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Campionato toscano di minicross a Ponte a Egola (PI) M.C. Pellicorse, Casella Postale 48, Ponte a Egola (PI), tel. e fax 0571450512, 338-2786312, www.mcpellicorse. it, e-mail info@mcpellicorse.it Campionato siciliano a Roccavaldina (ME) M.C. Roccavaldina, via Roma 19, Roccavaldina (ME), tel. 090-9977342, fax 090-311398, m.c.roccavaldina@jumpy.it Campionato sardo a Villacidro (CA) M.C. Villacidro, casella postale 153, Villacidro (CA), tel. 070-9316124, e-mail villacidro@ motoclubfmi.it

1Enduro 26 SETTEMBRE ITALIANO - Assoluti d’Italia e Coppa Italia a Città di Castello (PG) (due giorni) M.C. E. Baglioni, viale Zampini, Città di Castello (PG), tel. e fax 075-8511395, sito Internet www.mcbaglioni.it, info@mcbaglioni.it

27 SETTEMBRE Campionato piemontese a Priero (CN) M.C. Ceva, Via Marenco 42, Ceva (CN), tel. 0174-721403, fax 0174-701900, e-mail b.barbero@virgilio.it Campionato lombardo major e senior a Gussola (CR) M.C. A. Bergamonti, piazza Comaschi 1, Gussola (CR), tel. e fax 0375261032, 335-5618054, sito Internet www. popolis.it/motoclubbergamonti, e-mail mariotman@libero.it Campionato hard race triveneto a Galliera Veneta (PD) M.C. Bull Riders , Via Garibaldi 2, S.Martino Di Lupari (PD), tel. 3384241281-049-5952208, fax 049-5952337, e-mail bullriders@motoclubfmi.it Campionato abruzzese, campano e gara interregionale a Colli al Volturno (IS) M.C. Volturno, via Porta S. Giovanni 1, Colli al Volturno (IS), tel. 338-1607110, 3334802033, 340-5513598 Campionato sardo a Le Grotte Domusnovas (CA) M.C. Iglesias, via Siracusa, Iglesias (CA), tel. 0781-32444, fax 0781-40994, sito Internet www.motoclubiglesias.org, e-mail info@motoclubiglesias.org

1Trial 27 SETTEMBRE ITALIANO - Campionato outdoor, sesta prova, e campionato cadetti, terza prova, ad Aprica (SO) G.S.V. Group, via Piavanini 17, Albosaggia (SO), telefono 0342512982, fax 0342-512982, sito Internet www.valtellinatrial.it, e-mail g.s.v.group@ motoclubfmi.it Trofeo Gruppo 5 di regolarità a Possagno (TV) Moto Club Ardosa, via Asolana 13/a, Crespano del Grappa (TV), telefono 0423920712, fax 0423-920781, ardosa@motoclubfmi.it

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CONTI EDITORE s.p.a. Ufficio abbonamenti telefono 051-6227308, fax 051-6227314 abbonamenti@contieditore.it Motosprint: Registrazione n. 4472 del 6.9.76 presso il Tribunale di Bologna Responsabile trattamento dati (D.Lgs 196/2003): Stefano Saragoni Arretrati (disponibili dal 2003 in poi) euro 4,00 telefono 051-6227.282 - 051-6227.308 Abbonamenti Italia: annuale euro 93,00 semestrale euro 48,00 Estero: Europa euro 180,00 Africa/Asia/Americhe euro 260,00 Oceania euro 280,00 Modalità di pagamento: a) vaglia postale b) assegno bancario c) c/c postale 24966400, intestato a: Conti Editore S.p.A. - via del Lavoro 7 40068 - San Lazzaro di Savena (BO)

26 SETTEMBRE

Stampa: Poligrafici il Borgo - via del Litografo, 6 40138 - Bologna telefono 051-603.4001

MONDIALE - GP Italia a Terenzano (UD) Moto Club Olimpia, via Leopardi 2, Terenzano (UD), telefono 360-917649, fax 0432506343, e-mail mcolimpia@hotmail.com

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27 SETTEMBRE MONDIALE - Campionato individuale Long Track Challenge finale a Pfarrkirchen (Germania) DMSB, Hahnstrasse 70, Frankfurt/Main Germany, telefono +4969-6330070, fax +49-69-63300750, sito Internet www.dmsb.de, e-mail dmsb@ dmsb.de

1Supermoto 27 SETTEMBRE Campionato toscano a Le Badesse di Siena Moto Club Siena, via Massetana 48, Siena (SI), telefono 0577-42341-3381501964, fax 0577-41190 , sito Internet www.motoclubsiena.it, e-mail info@motoclubsiena.itinfo@motoclubsiena.it Campionato siciliano a Palermo Moto Club Dream Team, Via Guardione, 57, Palermo (PA), telefono 091-6721887 anche fax, e-mail dreamteam@motoclubfmi.it

1Minimoto 27 SETTEMBRE ITALIANO - Terza finale campionato al minimotodromo Le Sirene di Cavaglià (BL) Moto Club Gustavo Boffa, Località Segheria, Villar Perosa (TO), telefono 0121399952, 338-3755331, fax 0121-399952, sito Internet www.mcboffa.it, e-mail mcboffa@tiscalinet.it

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