MT - Aprile 2011 - CdS Milano

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PRIMO PIANO Dopo 20 anni, Roger Waters torna al Forum di Assago con lo spettacolo dedicato a The Wall, parole e musica nate 30 anni fa che segnarono un’epoca

p.2 ARTE Dal 7 aprile al 17 luglio alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, la personale di Olga Schigal con un’installazione in cui è ricostruita una taiga

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FLASH 03 u IL RITORNO DI MORETTI 15 u I SAPORI DELLA PASQUA 18 u EQUILIBRISTI PER SPORT 20 u SUONI DELLA TRADIZIONE

Sono Ferretti, René Ferretti INTERVISTA A FRANCESCO PANNOFINO, PROTAGONISTA DI BORIS-IL FILM TRATTO DALLA CELEBRE SIT-COM TELEVISIVA

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erie culto della televisione satellitare Sky, sbarcata sul digitale terrestre con Cielo e rilanciata da decine di migliaia di video riprodotti con YouTube attraverso i principali social network. Il successo di Boris coinvolge diversi media: tv, internet e oggi cinema. Se prima l'obiettivo principale era la televisione cattiva maestra e la fiction becera, nella pellicola Boris-Il Film, in sala da ve-

nerdì 1° aprile, è il grande schermo a entrare nel mirino di Vendruscolo, Torre e Ciarrapico, il trio di sceneggiatori che ha inventato il microcosmo di una troupe impegnata nella produzione di una fiction di pessima qualità, Gli Occhi del cuore. Il loro leader è René Ferretti, il regista, al secolo Francesco Pannofino. A pagina 5


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PRIMO PIANO

Mezzo secolo di SUCCESSI Compie 50 anni il Salone del Mobile, in programma dal 12 al 17 aprile

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orreva l’anno 1961, era il mese di settembre, quando un gruppo di imprenditori diede vita al primo Salone del Mobile. Sono cinquant’anni intensi, con una crescita esponenziale di visitatori (da 12.100 ai quasi 300 mila del 2010), di espositori (da 328 su 11 mila metri quadrati a oltre 2.500 su più di 200 mila metri quadri). Con l’edizione 2011 gli organizzatori non hanno certo intenzione di autocelebrare mezzo secolo di successi, ma hanno voglia di guardare al futuro attraverso un progetto articolato da affiancare alle consuete manifestazioni fieristiche (Salone

Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Euroluce e SaloneUfficio e il SaloneSatellite) e che coinvolgerà la città di Milano per offrire uno spazio di riflessione sul design, sul mondo dell’industria, sulla creatività e la cultura. Il fulcro della manifestazione sarà l’arredo domestico con il meglio offerto dalle aziende del settore per prodotti, tipologie e stile. Le stesse aziende espositrici potranno beneficiare di una nuova ridistribuzione degli spazi assegnati con un’estensione del settore dedicato al design. Appuntamento da martedì 12 aprile a domenica 17 aprile al quartiere fieristico di Rho per ammirare i prodotti esposti e in città per altre iniziative: Piazza Duomo, ad esempio, sarà sede di “Principia – Stanze e sostanze delle arti prossime”, una mostra immaginifica sul futuro che si protrarrà fino al 1° maggio.

GENIO senza limiti Roger Waters live nelle uniche date italiane del tour di “The Wall”: l’1, 2, 4 e 5 aprile al Forum di Assago

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n altro mattoncino nel muro della fama. Un capolavoro che ha marcato l’inizio di un’epoca, che è diventato il paradigma del concept album. “The wall” è uno di quei lavori che definiscono la carriera di una band, che riscrivono lo stile, che portano il genio quanto più possibile vicino alla perfezione. Un lavoro talmente complesso e avanzato sul piano delle scelte musicali che ra-

ramente è stato portato in scena live. Prima di questo tour era stato eseguito solo 31 volte: nel tour del 1980-81 e da Roger Waters nel 1990 nel concerto speciale per segnare la caduta del Muro di Berlino. «Quando scrissi The Wall», nel 1979, ha raccontato Waters, «ero un uomo impaurito. Nel corso degli anni ho cominciato a pensare che forse la storia della mia paura e delle mie perdite, con l’inevitabile residuo di ri-

dicolo, vergogna e punizione che l’accompagna, offre un’allegoria di più ampio respiro». Il concerto diventa così un inno all’innocenza degli anni perduti, la risposta a chi cinicamente crede che gli uomini non possano collaborare per creare un mondo migliore. Ma per lanciare un messaggio così denso la musica non basta. E il genio, come scriveva Hugo Von Hofmannstahl, “dobbiamo acquistarlo con


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PRIMO PIANO

Il Papa di MORETTI Avvolto nel mistero, il 15 aprile arriva nelle sale Habemus Papam

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osa c’è di più mistico e misterioso di un film di Nanni Moretti? Il rifugiarsi dietro un alone fatto di piccoli tormentoni personali come il perfezionismo ossessivo, l’irritazione per i luoghi comuni, l’essere sempre riconoscibile tanto che, come recita in un suo film, “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Però è uno dei uno dei pochi registi italiani che mobilita otto milioni di euro per produrre un film intitolato Habemus Papam, soldi spesi in parte per riprodurre la Cappella Sistina a Cinecittà. Un po’ come la regista e il produttore del suo prece-

l’immaginazione”. Sul palco il potere della fantasia è equamente diviso tra la chitarra di Waters e le visioni di Gerald Scarfe, che aveva curato gli effetti del film “Pink Floyd The Wall”, ideale colonna visiva dell’album. Tra aeroplani che si schiantano e suoni quadrifonici, pupazzi gonfiabili, animazioni e video mapping, le canzoni sono accompagnate da una fantasmagoria ipnotica che scorre su uno schermo

gigante da 743 metri. L’esibizione è scandita in due tempi. Per tutta la prima parte sullo sfondo si assiste alla costruzione, in progress, del muro, che farà da scenografia completata della seconda. «Sento che la mia responsabilità di artista», chiosa Waters, «è di esprimere il mio, seppur moderato, ottimismo e incoraggiare gli altri a fare lo stesso». Magari è un sognatore, ma di certo non è il solo.

dente lavoro, Il caimano, che hanno voluto ricreare in un teatro di posa il Parlamento, così Moretti è entrato nel sancta sanctorum della Curia romana, lì dove si decidono i destini della cattolicità. Lo fa, per quel che è consentito capire nella solita cortina fumogena che avvolge il film al momento di andare in stampa, con lo strumento che gli è usuale: l’ironia acida e corrosiva che punta dritto al punto debole “dell’avversario”. Habemus Papam racconta la crisi psicologica di un cardinale atterrito dalla responsabilità papale. Il Vaticano chiama un noto psicologo. Moretti ne veste i panni, così come fece dieci anni fa ne La stanza del figlio. Il neoeletto sceglie il nome di Celestino VI. Il riferimento, non casuale, è al predecessore, Celestino V, che abdicò, unico caso nella storia, deluso dalla Chiesa dell’epoca. Ma il regista ne ha per tutti: trascorre il tempo a organizzare tornei di pallavolo tra i prelati (“Non mi scardinate questa griglia che c’ho lavorato tutta la notte”), a colpire il cinema stesso, uno dei suoi bersagli preferiti (“Ma lei ha visto Angeli e Demoni? È una cazzata micidiale!”). Ma i suoi obiettivi sono l’Uomo e la fede (“Senta, ha problemi con la fede?” chiede lo psicologo al Papa dolente) come lo fu nel 1985 con La messa è finita dove il suo Don Giulio abbandona la parrocchia di Roma per andare “In un posto dove c’è un vento che fa diventare pazzi”, ai confini del mondo, dove c’è bisogno del suo amore in Dio. Roma ormai è perduta. A Roma non può aiutare nessuno. Chissà cosa direbbe Don Giulio di Habemus Papam.



Boris, la serie Sitcom corale ambientata dietro le quinte della lavorazione di una fiction, Gli Occhi del cuore. Ironia grottesca che prende di mira ipocrisie, contraddizioni e la scarsa professionalità del mondo della televisione. Tante le partecipazioni eccellenti: Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Laura Morante, Paolo Sorrentino, Filippo Timi, Giorgio Tirabassi.

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PRIMO PIANO

UNA VOCE, un ATTORE XXXXXXXXXXXX

Francesco Pannofino, doppiatore di stelle come Denzel Washington e George Clooney, vive una stagione importante della sua carriera da interprete. Il nome dietro il suo successo è Boris © ASSUNTA SERVELLO

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erie culto della televisione satellitare Sky, sbarcata sul digitale terrestre con Cielo e rilanciata da decine di migliaia di video riprodotti con YouTube attraverso i principali social network. Il successo di Boris coinvolge diversi media: tv, internet e oggi cinema. Se prima l'obiettivo principale era la televisione cattiva maestra e la fiction becera, nella pellicola Boris-Il Film, in sala da venerdì 1° aprile, è il grande schermo a entrare nel mirino di Vendruscolo, Torre e Ciarrapico, il trio di sceneggiatori che ha inventato il microcosmo di una troupe impegnata nella produzione di una fiction di pessima qualità, Gli Occhi del cuore. Il loro leader è René Ferretti, il regista, al secolo Francesco Pannofino. Bella responsabilità portare al cinema una delle cose migliori viste in televisione negli ultimi anni. Come è nato il film di Boris? «Per il coraggio degli autori, del produttore, delle varie reti che si sono messe insieme per produrre il film. In realtà è un’operazione riuscita fin dall’inizio. Considera che quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura della prima puntata mi sono convinto che fosse un progetto vincente. Non potevo immaginare che potesse diventare questo caso clamoroso. Ora si passa dal piccolo al grande ma il fango su cui facciamo ironia resta sempre quello». Spesso le serie tv portate al cinema hanno il peccato originale di essere dei puntatoni di un'ora e mezza. È accaduto con The Simpsons e Sex and the City.

BORIS-IL FILM di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo con Francesco Pannofino,Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Antonino Bruschetta La troupe de Gli occhi del cuore si ritrova insieme, stavolta, per girare un film. Invece della brutta televisione, è il cattivo cinema a essere al centro delle gag, la volgarità del cinepanettone ma anche l’elitarismo di certe pellicole d'autore. Lo sforzo è di creare un linguaggio comico universale, abbandonando gran parte dei tormentoni, per portare in sala anche chi non ha visto la serie tv. E sebbene i personaggi restino immutabili e inchiodati alla loro dimensione televisiva, anche la trasposizione cinematografica ha una certa efficacia. Soprattutto, Boris Il film è divertente perchè divertente è il mondo messo alla berlina, il classico italiano pigro, lazzarone, qualunquista e un po' cafone.

Francesco Pannofino nei panni di René Ferretti. Sotto, il cast di Boris-Il Film Siete riusciti ad aggirare il problema? «Sì, perchè è una storia adatta a essere raccontata al cinema, bella da vedere sul grande schermo e che si avvale delle stesse dinamiche caratteriali dei personaggi ma il racconto cambia e i fan

La battuta tormentone di Pannofino/Ferretti è “Dai!Dai!Dai!”

di Boris non saranno delusi perchè le situazioni esilaranti sono numerosissime». A chi è ispirato René Ferretti? «Ho iniziato a girarlo senza

ispirarmi a nessuno. Poi, durante la lavorazione della prima serie, in contemporanea giravo un’altra fiction per Raiuno, Un caso di coscienza, ed ero diretto da Luigi Perelli, un uomo assolutamente positivo che io trovo simpaticissimo, dal carattere prorompente sul set. Mi ha ispirato per la dinamica del personaggio. Molti registi sono esibizionisti, René ama essere al centro dell’attenzione, quindi ha bisogno dell’applauso, della risata, di avere sempre ragione. Poi, in un’altra occasione, ho girato uno spot della Telecom con John Travolta e la Hunziker. A dirigere c’era Alessandro D’Alatri che per caratteristiche fisiche - i baffi, l'altezza, la nascita romana – è molto

simile a me. L’ho visto e mi sono commosso. Mi sono detto “Io quello lì lo conosco, l’ho trovato, Alessandro D’Alatri è René Ferretti”. Ma non mi sono ispirato perchè non lo conoscevo prima di iniziare a lavorare alla serie». Qual è il momento della serie a cui sei maggiormente legato? «Tutti. È stato bello lavorare in Boris, un personaggio grandioso che tutti gli attori dovrebbero incontrare, scritto bene. Faticoso però un grande divertimento, si era creata una meravigliosa complicità tra i componenti del cast, siamo tutti abbastanza amici e ci divertiamo molto a fare quello che facciamo, non c’è nessuno che rema contro».

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Eagle Pictures porta in Italia uno dei film più attesi: da un fumetto alternativo un nuovo modo di guardare ai supereroi

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CINEMA

Finalmente KICK-ASS “Da nessun potere non deriva nessuna responsabilità”: ecco come cambiano gli eroi mascherati americani

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più di un anno dall’uscita in USA e Gran Bretagna, arriva finalmente in Italia il 1° aprile Kick-Ass, adattamento della graphic novel di Mark Millar, spinto da un’entusiastica accoglienza ricevuta nel resto del mondo, soprattutto da parte del pubblico di appassionati di fumetti e action movie ispirati ai

supereroi. Ma Kick-Ass non è il solito film su personaggi mascherati. Parte come raccontando le vicende di un Peter Parker qualunque che, dopo la morte della madre e i continui soprusi a scuola, vuole diventare un supereroe. Il mix di rabbia adolescenziale e normalità potrebbe esaurirsi presto ma un evento lo trasforma suo malgrado in un vero eroe: il classico video su YouTube, il classico telefonino che riprende una sua (sfortunata) impresa, lo tramuta nel più classico dei fenomeni mediatici. A questo punto il gioco si fa duro e tra farsa e commedia demenziale entra l’azione. Qui, il regista Matthew Vaughn – che ha fortemente voluto l’operazione Kick-Ass e ha prodotto il film insieme a Brad Pitt e l’autore del fumetto Mark Millar

– mette in piedi una sequenza di scene d’azione da togliere il fiato. Il risultato è un perfetto mix di tutto quello che abbiamo visto negli ultimi anni sui supereroi in una rilettura assolutamente originale e nuova: lo spirito fumettistico, divertente e divertito dei primi tentativi Marvel; la trasformazione in personaggi oscuri e travagliati come i Watchmen di Snyder/Miller; l’ultra-realismo de Il Cavaliere oscuro fino agli scanzonati eroi di Iron man. Non a caso la tagline americana che accompagnava il film era “Da nessun potere non deriva nessuna responsabilità”, richiama e capovolge la celebre frase del primo Spider-man di Raimi (“da un grande potere derivano grandi responsabilità”) affermando subito la cifra stilistica di Kick-Ass che è di cambiare le prospettive

>Dall'8 aprile Lo stravagante mondo di Greenberg

sugli eroi mascherati. Ma soprattutto, Kick-Ass è un bell’insieme di attori, tra giovanissimi e navigati mestieranti delle sale. Stupisce la giovanissima Chloë Moretz, 12 anni all’epoca delle riprese, in un ruolo che ha richiesto molto dal punto di vista fisico e psicologico mentre Nicolas Cage sembra a suo agio nei panni di un padre che di notte mette la maschera per proteggere la città. Senza la necessità di mantenere intatto l’alone da superstar da pellicole a grossissimo budget, il protagonista di Via da Las Vegas ritrova una recitazione sostanziale. Infine, colpiscono Christopher Mintz-Plasse, uno degli attori preferiti del re della nuova commedia americana Judd Apatow (è stato il McLovin di Suxbad), e Mark Strong, gli antagonisti di Kick-Ass.

>Dal 22 aprile World Invasion: Battle Los Angeles

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Piccoli momenti di CULTO

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Può un personaggio essere indimenticabile? Spesso capita. Avviene con Roger Greenberg (interpretato da Ben Stiller), il protagonista dell’ultima fatica di uno dei più interessanti giovani autori e registi americani, quel Noah Baumbach de Il calamaro e la Balena e Il matrimonio di mia sorella. Il suo piccolo universo fatto di idiosincrasie entra tutto nel protagonista de Lo stravagante mondo di Greenberg: le sue lettere di protesta, le reazioni esagitate, gli sfoghi contro tutto e tutti e quella immancabile verbosità del cinema indipendente americano che spesso cela dei piccoli gioielli di celluloide.

CARTELLONE aprile

MARINES vs ALIENI Nel febbraio del 1942, a pochi mesi dall’entrata degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, un falso allarme provocato da dei palloni meteorologici, provocò una risposta della contraerea americana a un presunto attacco giapponese. Alcuni ufologi ritengono che il falso allarme fu provocato da un velivolo alieno. È da questo fatto storico che prende il via il film di Jonathan Liebesman: dei marines devono fronteggiare un’invasione di alieni sulle coste vicino Los Angeles. Tra i protagonisti, il bravo Aaron Eckhart (Harvey Dent/Due Facce ne Il cavaliere oscuro) e Michelle Rodriguez (vista in Avatar).

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The Ward

Di John Carpenter Con Amber Heard

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Ju Tarramutu

Di Paolo Pisanelli Documentario

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Offside

Di Jafar Panahi Con Sima Mobarak Shahi

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CINEMA

Arriva Thor dio del tuono Dopo Hulk e Iron Man ecco un altro pezzo importante della saga degli Avengers targata Marvel

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n attore e regista (Kenneth Branagh) più a suo agio con i versi di Shakespeare che con le nuvolette di Stan Lee e uno sceneggiatore (Mark Protosevich, qui soggettista) che ha adattato un classico della fantascienza per una pellicola di Will Smith, si sono inoltrati in un percorso impervio: mettere su celluloide le avventure di Thor (in sala il 27 aprile). Non solo. Il regista Branagh ha scelto uno dei protagonisti – il fratello crudele di Thor, Loki – fra le sue frequentazioni di quando mise in scena Cechov nei teatri di Londra. Aggiungete Sir Anthony Hopkins nei panni del dio Odino, il premio

FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO Dall’8 al 14 aprile al Cinema Farnese Persol, quarta edizione del festival dedicato ai migliori film iberici della stagione. Tra gli altri, in programma:

Il taglio di Rodriguez È un’altra delle pellicole più attese dell’ultimo anno. Presentato all’ultima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia lo scorso 1° settembre e uscito in patria due giorni dopo, arriva in Italia l’11 aprile 2011 Machete, l’ultima fatica di uno dei personaggi più controversi dell’industria cinematografica nordamericana, Robert Rodriguez. Il cineasta di San Antonio, sotto il cappellone nero da cattivo del far west, nasconde un cervello in continua ebollizione. Arrivato al successo con El Mariachi, prodotto con appena settemila dollari, è uno degli esponenti del cinema pulp ma, a differenza di Tarantino, manca di costanza. Così è saltato dalle vicende di criminali messicani alle avventure degli Spy Kids, fino al revival anni Settanta di Planet terror. Machete è il film sviluppato proprio partendo dal finto trailer che apriva quel film. Con alcune stelle d’eccezione – De Niro, Alba, Seagal – e tanti mestieranti del cinema come lui. Per Rodriguez Machete potrebbe essere quello che Pulp fiction è stato per Tarantino... con le dovute proporzioni.

The next three days

Di Paul Haggis Con Russel Crowe

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Limitless

Di Neil Burger Con Robert De Niro

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Oscar Natalie Portman in quelli di una scienziata, il volto sofferto di Stellan Skarsgard ed ecco che il film sfugge ai contorni di una semplice tappa di avvicinamento al grande progetto Marvel chiamato Avengers, in cui alcuni dei più grandi supereroi della tradizione fumettistica a stelle strisce si incontreranno per salvare il mondo da alcuni supercattivi. Prossimo appuntamento, 27 luglio 2011, Capitan America – Il primo vendicatore.

CINEMASPAGNA

>Dal 22 aprile

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Sullo schermo un cast degno dell’Olimpo del cinema

9 aprile ore 20.00

Todas las canciones hablan de mí di Jonàs Trueba

11 aprile ore 21.00

Aballay, el hombre sin miedo di Fernando Spiner Aballay

12 aprile ore 18.30

Bicicleta, cuchara, manzana di Carles Bosch

13 aprile ore 21.00

Pa negre (Pane nero) di Agustí Villarong

14 aprile ore 21.00

Elisa K di Judith Collel

Cappuccetto rosso sangue

Di Catherine Hardwicke Con Amanda Seyfried

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Faccio un salto all’Avana

Di Dario Baldi Con Enrico Brignano e Francesco Pannofino


>I Subsonica tornano il 12 e 13

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aprile al Mediolanum Forum per presentare il nuovo lavoro, Eden

MUSICA

Ritorno al SOLE La band torinese esce dal buio del passato e cerca la strada della maturità nel paradiso dell’elettropop orchestrale

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a glaciazione è finita. Sul cielo di Torino rispunta silenzioso il sole, preludio ad un Eden fatto di sperimentazioni e buoni pretesti che scalza il grigiore dei testi e le atmosfere cupi dell’Eclissi precedente. La band più rappresentativa del panorama musicale della città della mole si ripresenta con una luce diversa, una luce che arriva dritta da una terra lontana: il Giappone. E i riferi-

menti al Paese del Sol Levante nel sesto lavoro discografico della band sono infiniti così come sottolineato dal “vecchio” del gruppo, il chitarrista

I nuovi brani sono un fluido di esperienze artistiche ritmicamente avvolgenti e stilisticamente ambiziose

Max: «abbiamo cercato dei riferimenti estetici per Eden, indagando tra tutto ciò che fosse solare, luminoso, positivo, e molti stimoli ci sono arrivati dal Giappone». Una nuova pelle, quindi, quella indossata da Samuel e soci, l’ennesima trasformazione, o meglio evoluzione, artistica; un viaggio partito in una casa di campagna, fuori Torino immersi nella natura, dove i 5 si sono rifugiati per trovare quell’Eden fatto di

>Gianna Nannini triplica al Mediolanum Forum

>Concerto con Brahms e Schumann

Musica e AMORE

©MUSACCHIO & IANNIELLO

La leonessa della musica italiana torna a ruggire. Un ruggito meno istintivo e più maturo dal momento che da pochi mesi Gianna Nannini è diventata mamma. Un’esperienza, quella della maternità, che attraversa tutto il nuovo lavoro discografico “Io e Te” e che racconta, dice l’artista, «un grande amore che si trasforma in un sentimento che forse è ancora più forte dell’amore, che non riesci nemmeno a contenere».Un amore che la cantante senese porterà in giro per l’Italia nei principali palazzetti e arene del nostro Paese e che la vedrà per ben tre giorni (29-30 aprile e 1 maggio) al Mediolanum Forum.

CONCERTI aprile

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21.00

Lunedì 11 aprile l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sono al Teatro alla Scala con Requiem Tedesco di Brahms e la Sinfonia n. 4 di Schumann, diretti da Pappano. Composto nel 1867, il Requiem Tedesco occupa una posizione centrale nell’intera storia della Musica Sacra nella seconda metà dell’Ottocento. Lontanissimo dalla spettacolarità dei Requiem latini e dal melodrammatico connubio fra Dante e Michelangelo della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, il Requiem Tedesco fu composto in seguito alla morte dell’amico e mentore Robert Schumann.

Twilight Singer Circolo Magnolia

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20.30

Hurts Bloom Mezzago

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21.00

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MUSICA

tranquillità e armonia. Ed è proprio questo il viaggio della nuova produzione artistica dei Subsonica, una biografia a tappe dell’uomo/donna che cerca di sfuggire dalle inquietudini e dalle nevrosi metropolitane. Musicalmente Eden si

discosta dal precedente (L’Eclissi), che riusciva a coniugare rock e dance, ed è impregnato da tutte le maturità artistiche dei componenti del gruppo e delle varie piccole rivoluzioni arrangiative dei 14 anni passati insieme oscillan-

do tra la vocalità melodiosa di Boosta, il quattro dritto di Samuel, il dubstep di Ninja e Max e l’indie di Vicio. Ma la forza dei Subsonica, si sa, è la loro travolgente forza live che li ha consacrati al grande pubblico con tour sempre sold

out in tutta Italia. L’uscita del nuovo lavoro è l’occasione giusta per rivederli sul palco, il 12 e 13 al Mediolanum Forum, per un tour travolgente che trascinerà tutti nel vortice Subsonica tra brani del passato e hits estratte da Eden.

>Sono sempre BELLE&SEBASTIAN Il fiore all’occhiello della produzione indie-pop-folk mondiale alla conquista del Belpaese. Dopo la data estiva dello scorso 25 luglio ad Arezzo, infatti, i Belle & Sebastian tornano in Italia per presentare Write About Love, ottavo lavoro di studio uscito lo scorso ottobre e subito entrato in top ten della classifica inglese. Il nuovo lavoro di Stuart Murdoch & Co arriva a quasi cinque anni di distanza da The Life Pursuit e attinge dalla forza cantautorale della band, ma questa volta con ospiti d’eccezione, tra cui Norah Jones, che presta la sua voce da solista in tre pezzi, e l’attrice Carey Mulligan. Il raffinato collettivo scozzese sarà sul palco dell’Alcatraz il 14 aprile, per l’unica data italiana in programma nel loro tour, un’occasione pregiata quindi per assaporare il loro folk-pop dolce e delicato. Un’occasione imperdibile per una band che dagli anni ’90 ha regalato agli appassionati di musica alcuni dei più bei capitoli della musica indipendente attraverso dischi che sono diventati davvero di culto assoluto per chi ama le sonorità sognanti ed acustiche.

10 20.30

Andy Just Amigdala Theatre

11 21.00

America Teatro Smeraldo

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21.00

Gem Boy Land f Live

MUSICA E ARTE I Subsonica per sviluppare la comunicazione visuale di Eden si sono affidati ai ragazzi di Truly Design, una crew di writers che ha usato la tecnica dell’anamorfismo per realizzare un disegno su una moltitudine di pareti che può essere visto da un unico punto di vista scelto per raffigurare la cover del sesto album.

QUESTO MESE A MILANO... Africa Unite Nek Giovanni Allevi Nesli Patty Pravo Giuliano Palma Giusy Ferreri Ministri Elisa Quintorigo

17 21.00

02 04 07 14 08 16 20 23 26 28

Alcatraz Teatro Arcimboldi Teatro Smeraldo Teatro Smeraldo Lido di Ostia Alcatraz Teatro Nuovo Alcatraz Teatro Arcimboldi La Salumeria della Musica

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TEATRO

>In scaletta “Filosoficamente”, “Pericolosamente”, “Il dono di Natale” e “La voce del padrone”

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Rocco Papaleo e Giovanni Esposito dal 26 aprile al 15 maggio riportano in scena quattro suoi atti unici

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spirazioni divergenti e irresistibili invenzioni. La coppia Rocco Papaleo e Giovanni Esposito, discordante e per questo perfettamente assortita, fa rivivere al Teatro Manzoni quattro atti unici di Eduardo de Filippo, che facevano parte della “Cantata dei giorni pari”, in “Eduardo: più unico che raro”. Sono stati composti nell’arco di un decennio, a partire dal 1928 quando decide di mettersi in proprio e fare Compagnia con i fratelli Peppino e Titina e riassume così in sé le funzioni di autore, attore e direttore artistico. Una delle prime opere brevi che compone è “Filosoficamente”, che però non metterà mai in scena nonostante l’autorizzazione gli venga concessa il 16 settembre 1932. È la storia di Gaetano Piscopo, impiegato modesto, vedovo, con due figlie da sposare e due spasimanti, uno cieco e l’altro fortemente miope. Una riflessione sui piccoli drammi quotidiani, sulla ricerca dei modi per salvare decoro e apparenze, con un lieto fine. Ad aprire la scaletta dello spettacolo, però, è “Il dono di Natale”, basato sulla novella “The gift of the Magi” di O.Henry (pseudonimo di William Sydney Porter). Inscenata per la prima volta al Teatro Sannazzaro di Napoli il 4 febbraio 1934, è la storia di due sposini, Attilio ed Emilia, che si amano alla follia nonostante l’estrema po-

vertà. Fa da contraltare il rapporto dei loro padroni di casa, Domenico e Sofia, ricchi e litigiosi. Emilia, che respinge le avance del barone Cerenza (estraneo alla novella originale) a Natale decide di tagliarsi i capelli per regalare al marito una catena per la cipolla, che però Attilio ha venduto per comprare dei pettinini a Emilia. In scaletta anche “Pericolosamente”, la cui prima risale al 20 novembre 1938 all’Eliseo di Roma. Nel 1947 lo stesso Eduardo deciderà di modificare il titolo in San Carlino. Al centro della storia Dorotea, donna sciocca e capricciosa, dal carattere impossibile, moglie di Arturo che ha trovato un unico modo per placarla: le spara. Lei crede che la rivoltella sia carica e che il marito voglia ucciderla, ma in realtà si tratta solo di una scacciacani caricata a salve e per questo sua moglie non viene mai ferita. In “La voce del padrone”, più corale, si racconta invece della travagliata incisione della canzone “Adduormete cu’ mme”. La dinamica perfetta tra comico e spalla, che costituiva la forza della coppia EduardoPeppino ed era alla base di uno dei loro cavalli di battaglia sul palcoscenico, “Sik Sik”, si ricrea in un sovraccarico di comicità con Papaleo e Esposito. Quella dell’attore partenopeo è una comicità gestuale, che si arricchisce in uno sguardo, in un movimento del-

la testa o della spalla. È proprio Esposito a dare il maggiore contributo comico nella famosa scena in cui il presunto mago istruisce il suo novizio sui risibili trucchi del suo re-

pertorio. Qualcosa si perde, dell’originale, qualcosa si trasforma, grazie al nutrito cast di attori, ma la memoria del grande Eduardo, per fortuna, non si distrugge.

Gianluca Guidi e Marisa Laurito in un musical leggendario agli Arcimboldi

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Altruismo, ribellione contro il potere e desiderio di sentirsi tutti fratelli. Sono gli ingredienti di una commedia cult, che ha debuttato al Sistina nel 1974, “Aggiungi un posto a tavola”. Quella che sarà al Teatro degli Arcimboldi dal 1° aprile è una versione più fedele possibile all’originale, è una sorta di ideale ritorno indietro. Protagonista sarà Gianluca Guidi, figlio di Johnny Dorelli, il primo Don Silvestro, parroco del paese scelto da Dio per costruirsi una nuova arca e salvarsi dal secondo diluvio universale. Enzo Garinei, fratello di Pietro che da autore ha iniziato con questa commedia musi-

cale il suo sodalizio artistico con Giovannini. Marisa Laurito sarà Consolazione, ruolo che fu di Bice Valori e che l’attrice campana aveva in un primo tempo rifiutato, negli anni Ottanta, perché non se la sentiva di rimpiazzare la protagonista originaria, morta da poco. Con le musiche di Armando Trovajoli e le coreografie di Gino Landi, questa favola dalla forte connotazione morale, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, è diventata un classico del nostro teatro, rappresentato in oltre 50 Paesi. E come tutti i classici, continua a far divertire, emozionare e riflettere.


Curiosità >A TEATRO

UN NAPOLETANO COME ME Ecco alcuni dei dialoghi esilaranti raccolti nel libro da Alessandro Siani. “Questo assegno m’è tornato indietro!”. “E si vede che s’è affezionato”. “Dotto’, l’operazione all’appendicite è pericolosa?”. “No, solo a uno su mille succede qualcosa.” “E a che numero stiamo?”

IL MIO NOME È BOHUMIL Teatro Arsenale

NAPOLI da ridere

26 apr-8 mag L’incredibile vita di Bohumil, cameriere di statura bassa che teneva la testa alta sperando che il collo gli si allungasse.

Alessandro Siani il 19 aprile arriva al Manzoni con “Più di prima... Benvenuti a teatro”

PROCESSO A CAVOUR Teatro Ciak 4 aprile Corrado Augias è autore di questa personalissima indagine su uno dei protagonisti centrali del Risorgimento.

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primi amori non si scordano mai. Quelli di Alessandro Siani sono Napoli e le assi del palcoscenico. Due punti fermi che l’attore partenopeo omaggia in “Più di prima...Benvenuti a teatro” con cui sbarca a Milano, cit-

tà cui simpaticamente dice di invidiare solo la Champions League, il 19 aprile al teatro Smeraldo nell’unica data del Nord Italia. Forte del successo di “Benvenuti al Sud”, Siani porta in scena la sua comicità enfatica e spesso paradossale e racconta nei monologhi spesso irriverenti, la vita quotidiana di una città dal caos naturale, che vive in costante mutamento e adattamento. Lo spettacolo passa dalle opere d’autore a momenti comici più estemporanei e dissacranti, gli stessi che ha celebrato nel suo libro “Un napoletano

come me” (edito da Rizzoli) con esempi di intensa vis comica, come questo scambio di battute: “Amore, non mi porti mai da nessuna parte”. “Ma che dici? Tre anni fa t’ho portata a Cuba…”. “Appunto: quando mi vieni a riprendere?”. Una città con una filosofia tutta sua, fatta di sole e caffè, di pizza e cazzimma, che Siani racconta, nella nobile tradizione che affonda le sue radici in Totò e Massimo Troisi, con una nuova maturità. E una minore ritrosia a svelare anche i suoi lati poetici e malinconici.

LA DODICESIMA NOTTE Teatro Nuovo 5-17 aprile Francesco Paolantoni protagonista della divertente commedia degli equivoci shakespeariana.

LA LOCANDIERA Teatro Menotti 12-30 aprile Corrado D’Elia firma la regia del classico senza tempo del teatro goldoniano, precursore della modernità.

L’opera di Jon Fosse al Piccolo dal 1° al 10 aprile, regia di Patrice Chéreau

>SOGNO D’AUTUNNO Tra amore e morte. “Sogno d’autunno”, una delle opere più ipnotiche del norvegese Jon Fosse, si apre su una sala rossa con quadri alle pareti: è insieme un museo e un cimitero, dove si riuniscono vivi e morti. Qui un uomo e una donna, avvicinati dal destino, si incontrano e si raccontano, in quel posto davanti al mare, tra passato e futuro, speranze disilluse, amori infranti, passione logorata da tendenze suicide. Lo spettacolo, rappresentato per la prima volta in una sala del Louvre, sarà recitato in francese con sopratitoli in italiano da un cast di attori già ammirato al cinema, capeggiato da Valeria Bruni Tedeschi (“La regina Margot”, “La

seconda volta”, “Baciami ancora”) e Pascal Greggory (“Gabrielle”). Alla regia Patrice Chéreau, che affronta così i temi che più lo caratterizzano.

CHIAVI DI LETTURA “Sogno d’autunno” è un’opera sulla forza cieca e indistruttibile dell’amore e insieme una meditazione sulla transitorietà della vita. È nutrita di una poetica di attesa e di oblio e fa emergere l’incapacità dell’uomo di rapportarsi all’ineluttabilità della morte, che lo porta a restare bloccato in una situazione straniante.

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TEATRO


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ARTE

IN MOSTRA... JUST ANOTHER BRICK IN THE WALL Esposizione dei lavori di grandi fotografi del rock, come Jill Furmanovsky e Storm Thorgerson, che ha disegnato le copertine di molti dei loro album più celebri, dedicati ai Pink Floyd. Photographia 7-20 aprile

PREMIO ROTHSCHILD Arriva in Italia la quinta edizione del Premio per l’arte contemporanea messo della Fondazione Ariane de Rothschild. Al vincitore una borsa di studio per un anno al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra. Palazzo Reale 8 aprile-1 maggio

UNA MOSTRA TRE LUOGHI Seconda parte del progetto “In parallelo” che presenta 19 artisti internazionali in tre spazi espositivi. Dopo il prologo al Miart e l’esposizione in galleria, dal 27 aprile al 1° maggio la mostra si sposterà ad Art Brussels. A Arte Studio Invernizzi 10 aprile-3 maggio

JAZZ FOR THE EYE Giovanni Marinelli espone i suoi scatti, rigorosamente in bianco e nero, rivelandosi narratore e interprete del mondo affascinante dei jazz club, catturando un’emozione e dando luce al suono. Associazione culturale Renzo Cortina 12-30 aprile

NINO MIGLIORI Un maestro della fotografia, dalla grande poliedricità artistica: curioso osservatore e grande sperimentatore, è uno dei pochi artisti in grado di spostare il baricentro delle nostre percezioni abituali. Camera16 Contemporary Art 14 aprile-28 maggio

>Dal 6 aprile la mostra “Viaggi,

persone, cose” raccoglie documenti, articoli e fotografie

Un mondo di PAROLE La Galleria Gruppo Credito Valtellinese – Refettorio delle Stelline omaggia Fernanda Pivano

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ernanda Pivano è una festa mobile, diceva lo scrittore Arnold Weinstein. Potevi trovarla intorno a un tavolo con Allen Ginsberg, con tutti i poeti e scrittori americani della Beat Generation, da William Burroughs a Jack Kerouac. Sulle sue e sulle loro strade Fernanda Pivano ha costruito il suo imprescindibile e pionieristico ruolo di ponte culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti. “Vorrei aver scritto tre righe che la gente si ricordi” ha detto in un’intervista del 2001. Ne ha scritte molte di più, da giornalista e traduttrice, di righe lei che ha fatto scoprire a generazioni di ita-

liani un pezzo di cultura che ancora riverbera sui giovani di oggi. È stata la prima a tradurre, per Einaudi, l’Antologia di Spoon River, da cui nascerà uno degli album più intensi del suo amico Fabrizio De André, che aggiunge poesia a poesia e firma “Non al denaro, non all’amore né al cielo”. Finisce in carcere per aver portato in italiano il romanzo proibito di un altro dei suoi mille amici americani, Addio alle armi. Insieme a Hemingway, fa scoprire Sherwood Anderson, Francis Scott Fitzgerald, William Faulkner e Gertrude Stein. Rende dei classici Henry Miller e Charles Bukowsky, Erica Jong, Jay McInerney e Breat Easton Ellis. Incontra Bob Dylan e Patti Smith. Di tutto questo dà conto la grande mostra alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese – Refettorio delle Stelline attraverso documenti originali (in parte inediti), immagini fotografiche (poetiche quelle di Guido Harari), dattiloscritti e testi autografi di grandi scrittori.


SETTIMANA DELLA CULTURA

Note biografiche Olga Schigal nasce a Ischimbaj nel 1980, cresce a Njagan (in Siberia) e nel 1997 si trasferisce in Germania dove studia arte plastica all’Accademia d’arte di Münster. Nel 2009 arriva all’accademia Brera a Milano dove decide di trasferirsi per concludere gli studi e lavorare.

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ARTE

DANTE Lorenzo Crespi cura un’esposizione che raccoglie due serie grafiche di artisti molto lontani fra loro per stile e per ispirazione, Salvador Dalì e Robert Rauschenberg, con un tema comune: l’Inferno di Dante. Dal 6 aprile alla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

GROANE Dal 9 al 17 aprile saranno aperti 50 beni culturali, tra cui i cinque edifici del Sistema Ville Nord Milano, il Museo Storico Alfa Romeo, Villa La Valera ad Arese, Villa Burba a Rho. All’interno numerosi spettacoli, concerti, mostre e laboratori per bambini.

TEATRO ROMANO Una settimana, dal 9 al 16 aprile, per scoprire il Teatro Romano di Milano, nascosto nei sotterranei della Camera di Commercio. Un’ occasione per conoscere la storia di un monumento ancora poco noto sepolto nel cuore della Milano degli affari e della finanza.

ARTE E SCIENZA Dall’11 al 15 aprile si potrà visitare il Museo di Arte e Scienza che offre tre percorsi originali: Leonardo da Vinci milanese e insegnante di pittura; Oggetti d’antiquariato sotto la lente d’ingrandimento; L'arte buddhista dell’Asia orientale.

Ecco dov’era CASA MIA Olga Schigal dal 7 aprile alla Fondazione Pomodoro

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osa definisce un uomo? Cosa gli appartiene veramente? Sono gli interrogativi che muovono Olga Schigal, artista russa protagonista di una mostra-installazione, “Oltre le terre fredde”, dal 7 aprile alla Fondazione Pomodoro. Un’artista che fa vivere la sua terra nella distanza spaziale e temporale, nei ricordi irraggiungibili di un tempo che fu. E lo fa attraverso la ricostruzione di una taiga, il tipico ecosistema delle regioni siberiane, con un intento realistico attraverso l’inserimento di veri tronchi di betulla alti fino a quattro metri. In uno spazio in cui realtà e immaginazione sono chiamati a convivere, si incontrano un binario verde (Green rails), un palloncino di cemento (Cement Balloon) e una piccola casa (Home with Nostalgic Video). Tre opere che rappresentano la ferrovia transiberiana, metafora del viaggio attraverso l’Asia; l’infanzia perduta e ritrovata in un giocattolo riscoperto dopo una lunga assenza; la palazzina in calcestruzzo in cui Olga viveva da bambina.

Dal 7 aprile Aaron Young allo Studio Visconti

>L’ETERNO RAGAZZO D’AMERICA In quel cognome ci sta talmente bene da portarlo tatuato sul braccio. E a quel braccio è talmente affezionato da averlo riprodotto in dimensioni michelangiolesche. Giovane artista, bello e maledetto, Aaron Young è l’idolo americano dell’arte contemporanea. Le sue opere campeggiano nelle gallerie più prestigiose, su tutte Gagosian e

Bortolami. Ogni sua performance diventa un happening. E in fondo la moda è anche il suo mondo: è fidanzato infatti con Laurie Heriard Dubreuil, la proprietaria del Webster, il concept store più in di Miami. Da ragazzino vive a Carmel, la città che ha avuto Clint Eastwood come sindaco, dove il potere di un uomo si misurava dalla gran-

dezza della sua macchina. Young gira poco in auto o moto, le usa per destrutturarne il mito. Diventano quasi altrettanti pennelli per le tele del ragazzo fortunato made in Usa, infarcite di cerchi e linee curve, un po’ Boccioni un po’ Pollock, che strizzano l’occhio a Basquiat e alla cultura urban degli skateboarders.


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GUSTO

RISTORANTE SPORTING CLUB

"LA PINETINA"

Ristorante la Pobbia 1850 meta prediletta dalle celebrità dello spettacolo e della moda

CERTOSA, tradizione DOC “Innocenti Evasioni” e “La Pobbia 1850”: dove creatività e storia sono valori aggiunti

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alla Fiera a Certosa il passo è breve: ed è proprio qui che fa tappa, questo mese, il nostro viaggio all’insegna del Gusto. A destra e sinistra di viale Certosa, si trovano due dei migliori locali della città, uno all’altezza di piazzale Francesco Accursio, l’altro su via Gallarate. Due marchi diversi, ma entrambi sinonimo di qualità ed eleganza. Comincia-

mo da “Innocenti Evasioni”. Un’oasi di pace, dove la frenesia della quotidianità è un ricordo, dove cucinare non è solo un’arte, ma anche un momento di condivisione: questo, in due parole il ristorante di via della Bindellina. Un’ampia vetrata si affaccia sul meraviglioso giardino Zen da dove, con la bella stagione, si possono assaggiare le sperimentazioni gastronomiche degli chef: uno sguardo alla migliore tradizione, rivisitata attraverso abbinamenti inaspettati ed evoluzioni culinarie. Come ad esempio i piccoli tortelli farciti con pane al timo, carciofi e prosciutto iberico o la lombatina di cervo rosolata con pera glassata al ristretto di vin brulè, patate mantecate con pancetta affumicata e riduzioni al tartufo nero pregiato. Per info: www.innocentievasioni.com o 0233001882. Al numero 92 di

via Gallarate si apre, invece, uno dei più antichi ristoranti del capoluogo lombardo: “La Pobbia 1850”. Da sempre meta prediletta dalle celebrità dello spettacolo e della moda, il locale è gestito dalla famiglia Anzaghi. Ogni angolo, qui, profuma di storia: originariamente, infatti, “La Pobbia” è stata un’osteria con alloggio e perfino una biglietteria della tramvia a vapore. Oggi le macchine hanno preso il posto delle carrozze, ma la grande tradizione che contraddistingue il ristorante da più di un secolo e mezzo non è mai cambiata, anzi, ha lasciato in eredità alle nuove generazioni una ricercatezza e uno stile senza eguali. Fra le specialità della casa, insuperabile il risotto alla milanese. Per info: www.lapobbia.com o 0238006641.

Quando la cucina è un capolavoro

Ristorante

La Pinetina aperto

Menu lunch e alla carta

Via Ordenada Appiano Gentile (CO) Tel./ Fax 031.933880 www.ristorantelapinetina.it

>BISTROT BONVISA L’arte, la cultura e la ristorazione trovano il loro apogeo nel “Bistrot Bonvisa”, inserito all’interno della Triennale omonima, di cui prolunga idealmente gli spazi espositivi. All’architettura minimal s’accompagna uno stile sobrio, raffinato e, allo stesso tempo, creativo. Aperto dalle 10 di mattina fino a sera tardi, il Bistrot è diretto da Umberto Vitali che, a MT, ha svelato tre prelibatezze presenti nel nuovo menu. Fra le new entry, l’insalata con punte d’asparagi, sogliola al vapore e uova di quaglia, condita con vinaigrette, e la tartare di tonno con avocado e crema di finocchi. Non poteva mancare la specialità del maître: il gelato al limone con vino di visciole e pepe di Cubeba. Non resta che provare! Il “Bistrot Bonvisa” si trova in via Lambruschini 31, presso la Triennale Bonvisa. Per informazioni visitate il sito www.bovisa.triennale.org o chiamate il centralino allo 0236577801.


INCONTRI

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GUSTO COR’A CORE La vera pizza napoletana preparata secondo la ricetta originale e cotta con forno a legna da gustare nel cuore di Milano. Disponibile anche una vasta scelta di specialità partenopee di carne e pesce. Via A. Sforza, 29 Tel 02 39811202

PIZZERIA DI PORTA GARIBALDI

PIZZERIA SPONTINI

Oltre mezzo secolo di storia ha reso questo locale un’istituzione. Sono utilizzati solo ingredienti naturali nel pieno rispetto della tradizione toscana. Dal 2007 è aperto anche un take away.

Un locale che ha fatto la storia della pizza al taglio a Milano: soffice, croccante, cotta rigorosamente in forno a legna. Aperta nel lontano 1953, ancora oggi i proprietari utilizzano l’antica ricetta.

Corso Como, 6 Tel 02 6551926

Corso Buenos Aires, 60 Tel 02 2047333

LA FESTA al ristorante

L’artigiano del senza glutine

Manna e dintorni DAL

2 APRILE

Il giardino all’aperto del ristorante Acquacheta

Ecco le scelte di alcuni locali milanesi per il pranzo di Pasqua

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iente paura per chi ha deciso di trascorrere le festività pasquali in città e non vuole rinunciare al pranzo fuori casa. Molti i ristoranti a Milano che resteranno aperti e delizieranno i clienti con menu ad hoc. Si respira una genuina aria toscana ad Acquacheta

(via Erodoto, 2 - Tel 02 25713980), dove, al solito menu stagionale, anzi mensile, che cambia in base ai prodotti freschi disponibili in un dato periodo dell'anno si aggiunge una tipica pietanza pasquale: l'agnello, cotto al forno. Il locale gode anche di un ampio giardino all'aperto, nel quale si potrà pranzare condizioni meteorologiche permettendo. Altrimenti ci si può accontentare nella veranda o della calda atmosfera delle sale interne. Aperto anche a Pasqua Carne e Dintorni (via Sirtori, 10 - Tel 02 29534215) che proporrà il solito menu con del-

l'ottima carne argentina alla quale si aggiungerà una variante, anzi due, tipiche della festa: cosce di agnello alla brace e costini di agnello in salsa alla menta. Non mancherà, infine, il dolce pasquale per antonomasia: la colomba. Dopo Toscana e Argentina, un pò di sana cucina milanese con l'Antica Osteria del Ronchettino (via Lelio Basso, 9 - Tel 02 8262762) che propone un ricco menu con antipasto, primo, secondo - dove spicca il capretto al forno con patatine e l'Insalatina Pasqualina - senza dimenticare il dessert: colomba con crema al mascarpone.

FOTOLIA

Nuova apertura a Lecco

CORSI di CUCINA LABORATORIO DI PASTICCERIA Per i golosi instancabili che amano preparare i dolci in casa Congusto realizza questo corso di due lezioni con ricette irresistibili. Dolci squisiti per allietare ogni giornata. 2 e 9 aprile (14 - 18) ConGusto Via Enrico Tazzoli, 11 - Tel 02 63471982

Produzione propria di alimenti senza glutine dolci e salati

TORTE E CROSTATE Due lezioni pratiche dedicate alla preparazione di una vasta gamma di torte da forno e di crostate di ogni tipo per tutte le grandi occasioni e non solo. Dal 18 aprile (19-22) Altopalato Via Ausonio, 13 - Tel 02 58111000

UOVA DI CIOCCOLATO Un corso dove ognuno avrà la possibilità di preparare con le proprie mani un uovo di cioccolato da portare a casa. È anche possibile inserire una sorpresa personalizzata. 19 aprile (19-21) LaboratorioCingoli Via Tucidide, 56 - Tel 02 70003837

VIA SAN ROCCO, 5 LOCALITÀ MAGGIANICO Martedì - Giovedì Sabato pomeriggio Per informazioni tel. 392.2858010


INCONTRI

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GUSTO RANGOLI

SHIVA

TARA

Un’esperienza di 23 anni nel settore, unita ad un’intensa passione per le tradizioni indiane e il desiderio di trasmetterle. Da segnalare i pickle ed il mango chutney, samosa e aloo gobhi.

A due passi dal Naviglio Pavese un luogo che permette di raggiungere il nirvana dei sensi del palato, in virtù della sua cucina tipica fatta di ricette tradizionali dell’India del Nord.

La tradizione etnica dell’India in una tranquilla via alle spalle dell’Arco della Pace. Piatti Curry e Tandoori preparati secondo tradizione ma alleggeriti per soddisfare il palato occidentale.

Via Solferino, 36 Tel. 02 29005333

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I principi dell’alimentazione ebraica affondano nella Bibbia: è il Pentateuco a indicare i cibi permessi e le regole da rispettare

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ella casa ebraica, il tavolo è un altare, la cucina un tabernacolo. Mangiare è un modo di unire il quotidiano con il sacro. Le leggi dell’alimentazione ebraica affondano nella Bibbia: i principi fondamentali, che costituiscono la kahrùt, sono illustrati nel Pentateuco. Qui i bambini imparano quali sono i cibi kosher, permessi, e quelli vietati e rispettano i principi perché, come spiegano i rabbini, mangiare cibo non kosher ostacola la comunicazione con la propria anima. Ci sono tre grandi categorie di cibi kosher: carne, latte, parve (verdure e pesce). Sono permessi, ad esempio, tutti i ruminanti e alcuni volatili (la Torah indica solo quelli vietati: struzzo, gufo, avvoltoio). Il latte e i formaggi possono essere consumati solo se derivano da animali kosher, ma mai insieme alla carne. Il pesce, per essere kosher, deve avere pinne e squame facili da rimuovere (per questo lo storione, e il caviale, non sono permessi). Non sono kosher, ad esempio, anguilla e pesce spada, ma si può consumare salmone, trota, cernia, nasello o sogliola. Non si possono mangiare insieme, nello stesso piatto, carne e pesce. A Milano, cucina kosher

La sala interna del ristorante Carmel di tradizione mediorientale fa rima con Re Salomone (Via Sardegna 45 – Tel. 02 4694643), ristorante che dal 2000 apre le porte della cucina di tradizione ebraica: falafel, kubbe, assortimenti di pesce fresco. Anche Mifgash (via Montecuccoli 35 – Tel. 02 4156199) propone solo alimenti kasher, attentamente scelti e sorvegliati per piat-

ti prevalentemente israeliani, anche se in occasioni speciali il menù si colora di persiano. Più vasta l’ispirazione di Carmel (viale San Gimignano 10 – Tel. 02 416368) che presenta anche piatti di tradizione più marcatamente mediorientale, come tabboule o i calsones alla libanese.

La settimana del GUSTO Dopo il felice esperimento di Roma da quest’anno, Restaurant Week, la settimana dedicata alla buona cucina e a tutti i cultori del buon palato, fa il suo esordio anche a Milano. La prima edizione della manifestazione in Italia si è svolta nel novembre scorso nella capitale e ha avuto un gran successo con più di 6.000 persone che hanno cenato nei 52 ristoranti che hanno aderito. Un’occasione da non perdere, quindi, per provare le tante novità culinarie di alta cucina e le proposte di affermati chef, senza spendere cifre da capogiro. Ed è proprio questa l’offerta vincente della Restaurant Week, una settimana all’inssegna del gusto in cui il topo dell’arte culinaria sarà un lusso alla portata di tutti. L’evento gastronomico, in programma dal 4 al 10 aprile, organizzato da DiningCity Italy in collaborazione con American Express, propone una vasta scelta di ristoranti selezionati seguendo le guide Michelin, Gambero Rosso, l’Espresso e Slow Food. La condizione è una sola: non perdere tempo a prenotare su www.restaurantweek.it poiché i posti sono limitati.



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SPORT

>Slacklining, un nuovo sport che

permette di vivere la natura camminando a piedi nudi su un filo

SOSPESI nell’aria Rinforzare il proprio equilibrio psico-fisico su una fune nel vuoto tra le rocce

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onfucio diceva: “La nostra maggior gloria non consiste nel non cadere, ma nel rialzarsi ogni volta che cadiamo”. Ed è questo il motto di quanti decidono di cimentarsi nello Slacklining, uno sport che sconfina tra gioco e sfida e che riporta all’acrobata sulla corda del circo. E proprio la corda è lo “strumento” utilizzato da chi decide di camminare sospeso tra cielo e terra. Ma a differenza del funambolismo classico in cui si utilizza una fune di acciaio, la fettuccia dello Slacklining è mol-

le – come lo stesso nome, slack, suggerisce - e ha le caratteristiche dinamiche che causano movimenti oscillanti e richiede equilibrio, concentrazione, coordinamento, tensione fisica, creatività e coraggio. Coraggio da vendere se si pensa che la slackline viene tesa su gole o guglie rocciose da attraversare sospesi nel vuoto ad un’altezza che può raggiungere i metri. Nonostante i praticanti siano assicurati con un’imbracatura di sicurezza, sulla highline lo sforzo mentale e psicologico è enorme e lo Slacklining nello specifico si pone proprio come esercizio propedeutico e affine a diverse attività sportive e riabilitative, impegnando il fisico in un lavoro isometrico pro/recettivo all’intero apparato locomotorio. Questa specialità innovativa, quindi, offre l’opportunità a chiunque di ricercare e rinforzare il proprio equilibrio psico-fisico, cimentandosi in palestre e centri sportivi, ancor meglio nel suo ambiente peculiare…fra terra e cielo.

>Il 15 aprile appuntamento mattutino con la Run 5.30

Correre all’ALBA Un insolito ma sano risveglio è quello che da alcuni anni favorisce l’Associazione Sportiva Dilettantistica Vaniglia, che il 15 aprile porta a Milano la sua idea: la Run 5.30. Si tratta di una corsa o camminata (a seconda dell’allenamento) non competitiva di 5-6 km che scatta alle 5.30 del mattino di un giorno feriale nel cuore della città, ancora silenziosa e intorpidita. L’appuntamento è in via Dante e si attraversa la Milano più conosciuta: il quadrilatero della moda, la Scala, Galleria Vittorio Emanuele, Piazza Duomo, Palazzo Reale. Alle 6.45 è già finito tutto. La città può svegliarsi.

>Milan Climbing all’Arena Civica dal 14 al 17 aprile

Arrampicate MONDIALI La Coppa del mondo di climbing rifà capolino a Milano. Dopo la fortunata edizione del 1998, tenuta nella piazza della Stazione Centrale, il campionato mondiale dell’arrampicata sportiva torna nella città meneghina, all’Arena Civica, dal 14 al 17 aprile. La disciplina, nata in tempi relativamente recenti (la prima competizione internazionale si è svolta a Bardonecchia nel 1985) sta riscuotendo sempre più successo in Lombardia, che è la regione con il più alto numero in Italia di associazioni dilettantistiche dedicate, oltre a numerose palestre nell’hinterland milanese dotate di tutte le attrezzature necessarie per allenarsi indoor. A Milan Climbing gareggeranno i più grandi campioni della specialità: il loro obiettivo è il superamento di percorsi su roccia con difficoltà sempre maggiore senza l'ausilio di alcun mezzo artificiale per la progressione. Oltre ad assistere alle gare, ci sarà anche la possibilità per il pubblico di cimentarsi con la disciplina grazie a strutture dedicate e sotto l’occhio vigile di personale qualificato. Sarà anche allestita una mostra fotografica che raccoglierà i migliori scatti realizzati ai campioni e alle loro performance.


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SPORT

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Quarta edizione per Sportpatch, nove discipline in un solo evento

>UNA MARATONA POLISPORTIVA Dalle Alpi all'Idroscalo, tredici tappe in due giorni attraverso l'intera Lombardia e praticando sport tra i più disparati. È la quarta edizione di Sportpatch, che si pone anche quest’anno l'obiettivo di valorizzare le discipline minori. Si parte sabato 16 aprile, di buon mattino, con una ciaspolata dal Tonale alla Capanna Presena, un percorso semplice, suggestivo e sicuro. Una volta saliti su, bisogna poi

ridiscendere, ma non con le ciaspole ai piedi, bensì con uno snowboard. Tornati al Tonale, la discesa prosegue fino a Ponte di Legno con una downhill, variante delle mountain bike. Da qui si inforca la bici da corsa per giungere a Tresenda: 48 km con passaggio sull'Aprica dove trionfò Marco Pantani. Per la quinta tappa ci si imbarca su un gommone da rafting per navigare le indomi-

te acque del fiume Adda. La prima intensa giornata si chiude con mountain bike, equitazione e kayak nel lago di Lecco. Domenica 17, sveglia di buon’ora e subito nell'ordine bici da corsa, kayak e mountain bike. Nel pomeriggio il rush finale: da Cassano d'Adda a Vidromone con i pattini a rotelle e poi da qui, con il solo ausilio delle proprie gambe, fino all'Idroscalo. Fine corsa.

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IN REGIONE

APPUNTAMENTI VARESE 1° aprile Al Teatro Che Banca! arriva Giorgio Panariello che porta in scena alcuni tra i suoi vecchi personaggi come il Pr, la Signora Italia, Merigo e tanti altri ancora. “Panariello non esiste” è uno spettacolo inedito sul quale il comico toscano ha lavorato per un anno. Il 2 si replica al Creberg di Bergamo.

>Appuntamento per i fan a

Varese (il 15 e 16), Cremona e Como (il 28 e 29)

Il cantore DEL LAGO Davide Van De Sfroos fa tappa nei luoghi che l’hanno visto crescere umanamente e artisticamente

BRESCIA 2 aprile Alla Galleria Minini inaugura una mostra che vede confrontarsi Gabriele Basilico, il fotografo italiano per eccellenza delle città, architetture, corpi di fabbrica e Dan Graham, artista concettuale che ha fotografo le periferie degli Usa. I due confrontano sulla città di Brescia, ognuno secondo la propria visione.

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lavoro discografico: Pica! Il cantautore nato a Monza e cresciuto sulle sponde del lago di Como farà tappa in diversi teatri della Lombardia: 15 e 16 aprile doppio appuntamento al Che Banca! di Varese, mercoledì 20 è una data da appuntare sull’agenda per i fan di Cremona (Teatro Pon-

“Nella terra dei pinguini” è il titolo dell’ultimo album di una delle regine della musica italiana, tornata da poco sui palcoscenici. Patty Pravo si esibisce al Teatro Grande dove canterà, oltre ai suoi più grandi successi, anche i brani dell’ultimo lavoro discografico tra cui il sanremese “Il vento e le rose”.

opo il grande successo al Festival di Sanremo con “Yanez” che celebra il corsaro portoghese Yanez De Gomera, compagno di Sandokan, Davide Bernasconi, alias Van de Sfroos (che in dialetto comasco vuol dire “vanno di frodo”) ha inaugurato alcuni giorni fa il tour che lo porterà a due passi da casa propria. Un tour in cui il protagonista sarà ancora Yanez, che è anche il nome del sesto album da solista, lanciato il 15 marzo scorso, tre anni dopo l’ultimo

BERGAMO

Il duo comico in scena al Palabam di Mantova e al Teatro Sociale di Como

19 aprile

>L’ARIA PRECARIA DI ALE E FRANZ

BRESCIA 15 aprile

Dai pezzi storici dei Timoria ai successi da solita, da “Orchestra e Voce” all’ultimo album di inediti “Un giorno bellissimo” Francesco Renga ripercorre, al Teatro Creberg, le tappe della sua carriera in un concerto di un’ora e mezza accompagnato da una band e da un’orchestra con la sua splendida voce a dirigerle.

CREMONA Soncino 25 aprile Nella splendida cornice della Rocca si tiene il Soncino Fantasy, evento dedicato non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti. Tanti gli spettacoli in programma e per i bambini sarà anche possibile partecipare alla manifestazione con trucchi e abiti a tema ed essere così catapultati nel Medioevo.

Van de Sfroos nel dialetto tremezzino o laghèe significa “vanno di frodo”

chielli) e infine il 28 e 29 al Teatro Sociale di Como. E proprio al lago omonimo sono dedicate le sue canzoni, al suo spirito profondo, ai suoi lati spor-

Due uomini si incontrano nei luoghi più disparati, luoghi sospesi tra il serio e il faceto, luoghi in cui l’aria che si è respira è sempre diversa: a volte dolce, altre salata, spesso precaria. I due protagonisti, nei loro incontri-scontri al limite del paradosso, mettono a nudo le loro fragilità, contraddizioni, ostinazioni in cui lo spettatore può facilmente riconoscersi. La spontaneità, l’innata comicità di Alessandro Besentini e Francesco Villa, in arte Ale e Franz (autori anche dello spettacolo), fanno il resto. Aria Precaria sarà in scena il 2 aprile al Palabam di Mantova e il 5 aprile al Teatro Sociale di Como.

chi e a quelli puliti, alle luci e alle ombre, attraversando tutti i paesi che si affacciano sul bacino lacustre. Non a caso, la maggior parte dei suoi testi è

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IN REGIONE

scritta e cantata in dialetto tremezzino o laghèe. Ad accompagnarlo sul palco ci saranno Davide Brambilla (fisarmonica, tastiere e trom-

ba), Angapiemage Galiano Persico (violino), Maurizio Glielmo (chitarre), Paolo Legramandi (basso) e Marcello Schena (batteria).

Storie e volti in mostra alla Galleria Civica

Forse non sapete che...

>MONZA RACCONTA IL RISORGIMENTO

UNA SETTIMANA FRA LE GROANE

Un periodo e un luogo che hanno giocato un ruolo fondamentale nell’unire la nostra Italia. Alla Galleria Civica di Monza si ripercorrono gli anni, che vanno dal 1848 al 1861, vissuti dal capoluogo brianzolo attraverso opere dei Musei Civici, documenti dell’Archivio Storico e libri antichi della Biblioteca Civica. Il percorso espositivo è suddiviso in sette sezioni, all’interno del quale sono affiancati a grandi personaggi della storia come Garibaldi, Vittorio Emanuele II e il maresciallo Radetzky, “piccoli” personaggi monzesi che hanno contribuito all’unità d’Italia. La mostra, che ha aperto i battenti il 30 marzo, proseguirà fino al 15 maggio.

Ville, chiese, cappelle, palazzi e musei: oltre 60 luoghi d'interesse visitabili gratuitamente accompagnati da oltre 350 guide turistiche. È l’offerta della quarta edizione di “Una settimana fra le Groane”, da sabato 9 a domenica 17 aprile. Per l'occasione, i comuni di Arese, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Lainate, Novate Milanese, Senago, Solaro, Rho, Cornaredo, Settimo Milanese, Vanzago e il Consorzio Parco delle Groane aprono le porte dei loro più importanti luoghi storici e artistici per far conoscere così al pubblico le bellezze di una zona ricca di storia e cultura. E per la prima volta, la provincia di Monza e Brianza proporrà "Aspettando Ville Aperte", un’anteprima dello storico appuntamento che si tiene a settembre.

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GIUSEPPE SCHIAVINOTTO

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IN ITALIA

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La vita della moglie di Umberto I illustrata attraverso un interessante percorso espositivo

La prima REGINA Michele Gordigiani, Regina Margherita

Al Palazzo Reale di Napoli dal 1° aprile una mostra dedicata a Margherita di Savoia, prima sovrana del nostro Paese

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argherita di Savoia e Napoli, una donna e una città unite da un forte legame. Eventi che hanno segnato la vita della prima regina d'Italia sono avvenuti nel capoluogo campano, che, 120 anni dopo la “Pizza Margherita” le

rende nuovamente omaggio con una mostra a Palazzo Reale: un altro luogo chiave di questa storia, è qui che è nato il futuro Re d'Italia Vittorio Emanuele III e sempre a Napoli, il Re Umberto I subì il primo attentato nel 1878. Quadri, oggetti, abiti, docu-

menti e gioielli, tracce personali e private della vita di Margherita di Savoia saranno esposte ai visitatori e fanno parte di un periodo che va dalla sua nascita (1851) passando per l'adolescenza torinese e il matrimonio fino al regicidio del consorte avvenuto a Monza nel 1900 per mano dell'anarchico Gaetano Bresci. Installazioni multimediali, fotografie e filmati d'epoca offriranno inoltre una lettura più completa di un periodo storico fondamentale per il nostro Paese. La mostra sarà aperta al pubblico dal 1° aprile al 17 luglio.

Raffaello Gambogi, Gli emigranti

La band inglese sbarca in Italia

IL RITORNO DEI JAMIROQUAI Ieri 30 marzo ha fatto la sua prima comparsa al Mediolanum Forum di Assago. Oggi si è spostato di pochi km per fare tappa al Palabam di Mantova. Jamiroquai completerà il suo breve ma intenso tour italiano al Palaolimpico di Torino il 2 aprile e al Nelson Mandela Forum di Firenze

il 3 aprile. Protagonista delle esibizioni sarà l'ultimo album “Rock Dust Light Star”, pubblicato lo scorso 2 novembre, dopo cinque anni di silenzio e definito una sorta di ritorno alle origini, con la voglia matta di riappropriarsi di un sound più live e molto poco patinato.

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LA CARRIERA Diciotto anni di musica, 25 milioni di album venduti, più di 20 hit single sono i numeri di una carriera strepitosa per Jason Kay e soci.


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