MT marzo 2011

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CINEMA La boxe emoziona ancora sul grande schermo con The Fighter, la storia vera di chi ha sconfitto le avversità con lo sport fino al titolo mondiale

p.6 MUSICA Due appuntamenti all’Auditorium Conciliazione con Elisa, tra un coro di voci bianche e un maxischermo per emozionare il pubblico

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FLASH 10 u ALBERTAZZI CERCA PICASSO 16 u BURLESQUE DI CARNEVALE 18 u SCOPRIRE IL KRAV MAGA 20 u ARGENTERO FA L’INGLESE

Orlando-Virzì strana coppia UNO DEI MIGLIORI ATTORI ITALIANI E IL REGISTA DE LA PRIMA COSA BELLA INSIEME ALL’ELISEO on ce l’ha fatta a entrare nella short list dei cinque nominati all’Oscar come miglior film in lingua straniera, il suo “La prima cosa bella”. Ma Paolo Virzì, smaltita la delusione, ha di fronte un nuovo debutto, per certi versi ancora più stimolante: il teatro. Il 6 marzo, infatti, al Teatro Eliseo si alzerà il sipario sulla sua prima opera firmata per il palcoscenico, “Se non ci sono altre domande”, con un protagonista d’eccezione, Silvio Orlando. L’attore interpreta Michele Cozzoli-

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no, un uomo qualunque, non celebre, non famoso, un ordinario funzionario di una compagnia assicurativa che si ritrova, malgré lui, in una situazione a dir poco kafkiana. Quella che doveva essere una giornata come le altre, il giorno grigio di un individuo grigio, si trasforma in un happening pubblico, una conferenza stampa in cui tutti sembrano conoscere i dettagli della sua vita. A pagina 5


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PRIMO PIANO

>Il logo dell'anniversario è composto da tre bandiere che rappresentano i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni

La festa D’ITALIA Roma celebra i 150 anni dell’Unità con un grandioso programma di eventi per la Notte tricolore tra il 16 e il 17 marzo FOTOLIA

lle 7 del mattino del 17 marzo sarà l’Alba d’Italia, quando in tutto il paese si isseranno i tricolori per celebrare i primi 150 anni della Nazione. Sarà il culmine di una notte bellissima in cui i festeggiamenti si susseguiranno. Roma non farà eccezione, anzi, darà il buonissimo esempio con un cartellone importante. Sarà soprattutto il centro città –

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da via del Corso fino a Porta Pia, da via Veneto al via XX Settembre, fino al Quirinale e il Vittoriano – a tenere sveglia l’Italia in concerti, spettacoli teatrali, animazione di strada, letture, aperture straordinarie, illuminazioni e proiezioni sulle principali facciate, lectio magistralis, mentre una grande bandiera tricolore sarà srotolata sulla facciata della Stazione Termini.

Alle ore 24,00 della Notte Tricolore uno spettacolo pirotecnico appositamente ideato per i festeggiamenti saluterà il 17 marzo, data dell’Unità d’Italia. L’inizio dello spettacolo pirotecnico coinciderà con la conclusione del Concerto della Banda Interforze al Vittoriano realizzato in collaborazione con il Ministero della Difesa, che terminerà con l’esecu-

zione dell’Inno di Mameli. Tanti i musei che apriranno: Museo Storico dei Bersaglieri, Scuderie del Quirinale, Mercati di Traiano, Palazzo delle Esposizioni, Scavi sotto Palazzo Valentini, Museo del Risorgimento, Museo di Palazzo Braschi, Museo Napoleonico, Museo di Castel S.Angelo e il Museo dell’Ara Pacis. Tra gli appuntamenti

segnaliamo il concerto a cura del Teatro dell’Opera alla Chiesa di S. Andrea al Quirinale; a Piazza Venezia la Banda Militare Interforze (inizio ore 23,30 con termine alle 24,00 che coinciderà con l’esecuzione dell’Inno di Mameli e con la partenza dei Fuochi d’artificio dal Parco del Celio); lo spettacolo di Gigi Proietti al Campidoglio; ai Fori imperiali spettacolo del-

l’Accademia Nazionale di Danza; tra Corso Vittorio Emanuele e Castel S. Angelo si terranno le lectio magistralis di Giordano Bruno Guerri e di Marcello Veneziani sul tema Arcitaliani e Antitaliani (Archivio di Stato a S. Ivo alla Sapienza) e di Gabriele Lavia con letture da testi risorgimentali (Archivio Capitolino a Piazza della Chiesa Nuova).


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PRIMO PIANO

Melodie britanniche James Blunt, una delle punte di diamante del nuovo panorama musicale internazionale, dal vivo sul palco del Palalottomatica il 13 marzo agli studi di ingegneria alla prima linea dell’esercito britannico fino ai palchi di tutto il mondo con la chitarra in mano. Tre persone diverse? No, le tre vite di James Blunt, artista poliedrico dal faccino pulito salito alla ribalta mondiale nel 2006 con il brano “You are beautiful” contenuto nel disco di debutto “Back to Bedlan” che gli è valso una serie di importanti riconoscimenti tra cui la nomination a 5 Grammy awards, due Brit awards, due Mtv awards e il titolo di primo artista inglese, dopo Elton John, ad aver raggiunto la vetta della classifica americana in quasi 10 anni. Dopo cinque anni di successi e milioni di album venduti, l’istrionico folker inglese torna dal vivo per presentare il suo terzo lavoro in studio “Some Kind of Trouble”,

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>Dal 10 al 13 marzo c’è Motodays

Festa su due RUOTE Appassionati delle due ruote, riunitevi! Nei padiglioni della Fiera di Roma si rinnova l’appuntamento con Motodays, salone interamente dedicato al mondo delle due ruote, giunto ormai alla terza edizione. Tra le attrattive principali ci saranno le novità del mercato, si potrà partecipare ai corsi “aftermarket” (per i patiti della tecnica). Non mancheranno delle aree dedicate al turismo, alle moto d’epoca, ai custom e persino all’usato. Saranno presenti anche i piloti più famosi. Nella vasta area esterna sarà possibile provare moto e scooter, e seguire gare ed esibizioni spettacolari.

una mescolanza di rock melodico, pop e folk che segnano una svolta nella carriera dell’artista che sembra aver scelto di percorrere una strada più commerciale fitta di svolte pop immerse in un’atmosfera più frizzante e divertente, con l’obiettivo dichiarato di portare gioia a chi lo ascolta. Forte del suo apprezzamento a livello internazionale, Blunt salirà il 13 marzo sul palco del Palalottomatica per proporre il suo repertorio a cui seguiranno delle versioni acustiche il tutto accompagnato dalla sua particolare vocalità. Un continuum armonico in cui tutto si fonde, in cui non si riesce quasi a cogliere e a distinguere i contrasti della sua timbrica vocale, sempre in grado di infiammare il pubblico con una dolcezza, una passionalità e un romanticismo estremo ma mai stucchevole e melenso.

>Ecco Roma Comics and Games

FUMETTI e dintorni Un evento tutto nuovo, una manifestazione che riunisce comics, animazione, videogiochi, giochi tradizionali e narrativa di settore. Roma Comics and Games aprirà i battenti la mattina del 18 marzo al Palalottomatica per poi concludersi nella serata del 20, a mezzanotte. Non sono solo i ragazzi i destinatari di una fiera del fumetto che gli organizzatori amano definire “non la solita”. Saranno presenti aziende e associazioni con le loro proposte e attività. Nell’area entertainment, i visitatori potranno dilettarsi con delle lezioni di scherma antica. E non mancheranno, ovviamente, le sfilate dei Cosplayers.



Paolo Virzì: successi e premi L’opera prima, “La bella vita” (1994) è Ciak d’Oro, Nastro d’Argento e David di Donatello, premio bissato dal successivo Ferie d’agosto. Molti i riconoscimenti per “Tutta la vita davanti” (2008): il Nastro d’Argento e il Globo d’oro come miglior film, il Ciak d’Oro come miglior film e miglior regia. Per “La prima cosa bella” (2009) ha vinto il David come miglior sceneggiatura.

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PRIMO PIANO

Processo a una VITA XXXXXXXXXXXX

Silvio Orlando è Michele Cozzolino, grigio funzionario che si ritrova protagonista di una conferenza stampa sui suoi vizi e segreti, in “Se non ci sono altre domande”, all’Eliseo dal 6 marzo

LE 10 COSE DA NON PERDERE • Motodays alla Fiera di Roma • La notte bianca del 17 marzo per l’Italia • The Fighter con Wahlberg e Bale • Elisa all’Auditorium Conciliazione • Caparezza al Tendastrisce • Giorgio Albertazzi cerca Picasso al Quirino • Paolo Rossi rilegge Dario Fo al Vittoria • Pfm a Frosinone • Lorenzo Lotto alle Scuderie del Quirinale • Festa Burlesque per l’8 marzo

on ce l’ha fatta a entrare nella short list dei cinque nominati all’Oscar come miglior film in lingua straniera, il suo “La prima cosa bella”. Ma Paolo Virzì, smaltita la delusione, ha di fronte un nuovo debutto, per certi versi ancora più stimolante: il teatro. Il 6 marzo, infatti, al Teatro Eliseo si alzerà il sipario sulla sua prima opera firmata per il palcoscenico, “Se non ci sono altre domande”, con un protagonista d’eccezione, Silvio Orlando. L’attore interpreta Michele Cozzolino, un uomo qualunque,

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Lo spettacolo è il primo firmato per il teatro da Paolo Virzì, regista di “La prima cosa bella” non celebre, non famoso, un ordinario funzionario di una compagnia assicurativa che si ritrova, malgré lui, in una situazione a dir poco kafkiana. Quella che doveva essere una giornata come le altre, il giorno grigio di un individuo grigio, si trasforma in un happening pubblico, una conferenza

stampa in cui tutti sembrano conoscere i dettagli della sua vita. C’è chi lo incalza, chi lo biasima, chi lo incita e lo applaude. La sua biografia, per quanto priva di spunti succosi o particolarmente originali, viene messa a nudo in un bilancio esistenziale forzato tanto, troppo simile ai processi che si celebrano nei salotti buoni nella televisione italiana. Aspettative e delusioni, amori e piccole incomprensioni, vizi e virtù, tradimenti e segreti, niente riesce a restare nell’ombra. Il testo, ha spiegato Virzì, è in parte ispirato alle conferenze stampa cui il regi-

sta ha partecipato, ma soprattutto ai talk show del piccolo schermo che sempre più tendono a dare in pasto agli spettatori la vita delle persone comuni, soprattutto nei suoi aspetti emotivi e più privati. Così, fra domande e considerazioni, commenti e richieste, Cozzolino è costretto ad assistere al riaffacciarsi dei fantasmi del proprio passato, a ricordar cose che riteneva di aver sepolto nell’oblio e nell’indifferenza, a fare i conti coi propri errori, ed infine a dover accettare il giudizio di tutti, spettatori indiscreti e ingordi delle altrui debolezze.


>Sul ring cinematografico

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CINEMA

una grande prova d’attori con Mark Wahlberg, Christian Bale e Amy Adams

COMBATTENTE NATO È ancora la boxe lo sport che muove le emozioni sul grande schermo, The Fighter, in arrivo il 4 marzo

a notte degli Oscar del 27 febbraio rivelerà se Christian Bale e Amy Adams ce l’hanno fatta a portarsi a casa l’ambita statuetta. La nomination ai due attori ha evidenziato l’enorme potenziale di The Fighter, pellicola di David O. Russell ispirata alla storia vera del pugile campione

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del mondo Mickey Ward. È merito di Mark Wahlberg se il film ha visto la luce del proiezionista nelle sale del mondo e dal 4 marzo anche in Italia. Da tempo anche illuminato produttore come nel caso della acclamata e premiata serie televisiva Boardwalk Empire che ha prodotto con Martin Scorsese, l’attore ha subito creduto nel soggetto e nella sceneggiatura, acquisendo i diritti dello script fin dal lontano 2005.

La sua intenzione è sempre stata di interpretare il protagonista e per questo motivo fin dal 2008 ogni mattina, in qualsiasi luogo si trovasse, Wahlberg prendeva lezioni di boxe, per essere credibile combattendo sul ring. La forza di The Fighter, però, è nell’interazione tra i personaggi. È la storia di due fratellastri, Dicky Eklund, boxeur fallito che una volta ha atterrato Sugar Ray Leonard ma poi è finito nel tunnel della droga, e Mickey Ward che cerca

la scalata al titolo mondiale dei pesi leggeri e vuole farsi allenare proprio da suo fratello. Per i due combattere è la possibilità di uscire dal sottoproletariato urbano in cui sono incastrati, a Lowell, ai margini delle grandi metropoli degli States, e con famiglie spinte ai margini. Ad aiutarlo nella salita, c’è Charlene, interpretata da una straordinaria Amy Adams, i cui scontri con Dickey/Christian Bale sono i momenti più alti di The Fighter.

Dopo aver lavorato con Scorsese a The Departed, Mark Wahlberg ha sottoposto la sceneggiatura di The Fighter al grande regista italo-americano, il quale ha declinato per la vicinanza del soggetto con il suo capolavoro Toro scatenato. Nel 2007 sembrava fosse Darren Aronofsky a dover dirigere il film ma quest’ultimo preferì puntare su The Wrestler. Alla fine è stato affidato a David O. Russell.

>Uscito il 25 febbraio/1

>Uscito il 25 febbraio/2

IL MANUALE di Bob De Niro

LE 127 ORE di Danny Boyle Il venerdì prima la notte degli Oscar (il 27 febbraio) Danny Boyle torna al cinema, almeno nel nostro paese, con la pellicola che il regista ha voluto fortissimamente girare proprio dopo la sbornia di statuette raccolte di The Millionaire. 127 ore è la storia vera di Aron Ralston, trekker che resta immobilizzato in un canyon per 5 giorni prima di prendere la decisione che gli salverà la vita. Abituato a un cinema estremo, Boyle trova proprio in questa vicenda vera ma altrettanto al limite la cifra del suo stile. Del film hanno parlato tutti bene, sarebbe un peccato perderlo.

CARTELLONE marzo

«The talent is in the choices». Parole di Robert De Niro. Dopo essere stato Travis Bickle, Vito Corleone e Jake La Motta poteva solo scegliere. È stato così fino a qualche tempo fa quando, l’attore ormai assurto a status di mito ha voluto provare a giocare con la commedia, l’horror e anche la produzione. Così, cercando di rivivere i tempi in cui venne in Italia per Novecento di Bertolucci, ha accettato la proposta di De Laurentiis, Veronesi e i suoi amici italiani per interpretare Manuale d’Amore 3. Per vedere una stella tra Scamarcio, Bellucci, Verdone e Placido.

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Easy Girl di Will Gluck Con Emma Stone

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La vita facile di Lucio Pellegrini Con Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Vittoria Puccini

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Il buongiorno del mattino di Roger Michell con Rachel McAdams, Harrison Ford


Il trasformista ITALIANO

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CINEMA

È uno dei migliori attori della sua generazione. Con Il gioiellino torna al cinema Toni Servillo GIANNI FIORITO

lla faccia dei cambi di casacca di deputati e senatori. Il trasformista d’Italia è Toni Servillo, uno degli attori più quotati, talentuosi e intensi di tut-

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to il cinema italiano. Una carriera importante (tre David di Donatello e un Oscar europeo) che si può raccontare con l’evoluzione dei capelli dell’attore napoletano. Infatti il 4 mar-

>Ci prova la CORTELLESI a battere Zalone Commedia, commedia, fortissimamente commedia. È il pubblico che la sceglie, come dimostra il clamoroso successo di pellicole come quelle di Zalone. I 31 milioni di euro raggiunti a tempo di record, battendo Avatar e La vita è bella hanno riproposto il tema del ridere in bianco, rosso e verde. Così la maschera alla Totò di Zalone rilancia soprattutto le produzioni del Belpaese, al di là della qualità vera e propria. A marzo ci prova un’altra protagonista della tv, la cui ultima fatica sul piccolo schermo è proprio lo Zelig da cui proviene Zalone. Paola Cortellesi arriva sul grande schermo il 16 marzo con il film di Massimiliano Bruno su soggetto di Fausto Brizzi (un altro che sta dando molto alla commedia negli ultimi anni). Nessuno mi può giudicare è la storia di Alice, ricca trentacinquenne di Roma nord, superficiale, antipatica e classista, costretta a trasferirsi alla periferia della capitale, nel palazzo del cameriere Aziz, dopo la morte del marito che la lascia sul lastrico. Un altro modo di fare satira, senza imitare la Moratti, la Santanchè e la Prestigiacomo.

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Una cella in due di Nicola Barnaba Con Enzo Salvi, Maurizio Battista

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I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko Con Annette Bening, Julianne Moore

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Tutti al mare di Matteo Cerami Con Marco Giallini, Libero de Rienzo

zo arriva in sala Il Gioiellino in cui l’attore torna a collaborare con Andrea Molaioli dopo il bel thriller La ragazza del lago. Se quella volta i due si infilarono in una storia da cronaca nera di provincia, cogliendo sfumature ed emozioni della nazione più profonda, qui entrano nel cuore della crisi economica internazionale e i bilanci truccati così tanto italiani. La Leda è una delle maggiori aziende agro-alimentari del Paese: ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori. Quello che si dice un gioiellino. Ma il padre padrone dell’azienda, Amanzio Rastelli, affida i posti di comando ai parenti più stretti, impreparati a un compito così duro, soprattutto a causa degli studi inadeguati. Così l’azienda si indebita e si arriva al punto che falsificare i bilanci non basta più. Solitamente calvo e ai limiti del riporto da ragioniere di pro-

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vincia, qui Servillo sfoggia una capigliatura discreta e imprenditoriale, una criniera consumata dal tempo e dalle fatiche ma comunque da padrone. In Una vita tranquilla è imbiancato, con la barba. Anche in Gomorra è discreto e ordinato, occhiali scuri da predatore mentre interpreta un imprenditore che vende false attestazioni ecologiche ad aziende che vogliano sfondare nella green economy. Per Martone e la sua epopea risorgimentale, Noi credevamo, sulla testa di Servillo ricompaiono i capelli, taglio ottocentesco e barba da pensatore della rivoluzione liberale. Interpreta Giuseppe Mazzini, e la somiglianza con l’iconografia mazziniana ufficiale è impressionante. Poi c’è Il Divo: qui la trasformazione in Andreotti è totale all’originale, compreso il taglio di capelli messo a posto ogni mattina dal barbiere personale: per essere credibili bisogna essere fedeli.

Sucker Punch di Zack Snyder Con Emily Browning, Abbie Cornish


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MUSICA

>Elisa torna dal vivo con

un doppio appuntamento all’Auditorium della Conciliazione

LA MAGIA DELLA SEMPLICITÀ L’artista friulana accompagnata persino da un coro di voci bianche e supportata da un maxischermo in cui scorreranno immagini suggestive

lisa torna a dare “luce” sui palchi d’Italia. Sull’onda del successo di “Ivy”, il suo ultimo lavoro in studio, l’artista di Monfalcone torna ad attraversare l’Italia per esibirsi dal vivo sui palcoscenici delle principali città. Come spiega Elisa Ivy «è un album organico, che racconta la magia delle cose semplici e quotidiane. L’ho chiamato Ivy (edera) proprio per questo. L’edera è ben radicata a terra, ma al tempo stesso si spinge verso l’alto e abbraccia tutto ciò che tocca. Allo stesso modo queste canzoni raccontano frammenti di vita reale, ricordi che vivono nella memoria ma la rileggono anche con nuova maturità e prospettiva. Sono semplici, hanno dentro la stessa armonia che trovo nella natura». È da questo presupposto che nasce anche il tour dell’omonimo album, un

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CONCERTI marzo

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21.00

GOGOL BORDELLO Atlantico Live

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21.00

STAG Contestaccio

09 21.00

progetto che si sdoppia nella nuova sorprendente tournée “Ivy I & II” in partenza il 4 e 5 marzo dall’Auditorium della Conciliazione di Roma. Un doppio show, ciascuno con una propria scaletta, per un tour che giocherà su due degli elementi primari della natura: “acqua” e “fuoco”. Due momenti distinti di un unico live-concept dove le atmosfere nordiche e sognanti del primo dei due eventi, lasceranno il posto a quelle calde e terrene dell’evento successivo. Arrangiamenti acustici ed un suggestivo coro di voci bianche guideranno il pubblico in entrambe le situazioni. Anche la scenografia e le luci avranno una funzione fondamentale perché seguiranno i “climi” musicali proposti con elementi della natura, rumori di foglie, vento, scrosciare dell’acqua, grandine, neve, sole, luce, fuoco e terra.

BOCEPHUS KING Big Mama


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MUSICA

Concerto fuori di “Capa” In occasione dell’uscita de “Il sogno eretico” l’artista pugliese torna nella capitale con un live al Tendastrisce

ra atteso da ben tre anni, ed ecco che ritorna. L’irriverenza musicale e la goliardia di uno degli artisti più originali dell’ultimo decennio, torna a far saltare il pubblico dei palazzetti. Come suggerisce il titolo del primo singolo “Goodbye malinconia”, estratto del nuovo album, Il sogno eretico, Caparezza affonda la nostalgia e l’attesa dei suoi fan con un pezzo in linea con la sua genialità e l’artista pugliese esplora un terreno caro a molti nostalgici degli anni ’80: l’elettro-pop. Non a caso il nuovo singolo vede il featuring di Tony Hadley, il cantante degli Spandau Ballet, trascinatori assoluti della new wave e new romantic

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britannica. Il brano fonde il classico stile rapper in tono ironico di Caparezza con le pure sonorità elettroniche il cui risultato è una canzone che in parte si discosta dai vecchi pezzi del cantante di Vieni A Ballare In Puglia e Io Vengo Dalla Luna, ma che in ogni caso rimane sempre legata agli stessi nel significato del testo che vuole essere naturalmente quello della denuncia sociale. Pensatore libero in musica, artista originale e mai banale, viaggiatore attraverso parole semplici e complesse, Caparezza porterà in giro per il nostro Paese la sua visione del sociale e il 18 marzo sgretolerà il suo repertorio al Teatro Tendastrisce. Un repertorio ricco di varia-

Marlene Kuntz all’Alpheus

Appuntamento capitolino per una delle band più fortunate del panorama rock italiano: i Marlene Kuntz. L’11 marzo, sul palco dell’Alpheus, Cristiano Godano e compagni presenteranno dal vivo il nuovo lavoro discografico, l’ottavo della loro carriera, “Ricoveri virtuali e sexy solitudini” uscito il 23 novembre scorso. Un album che è un viaggio nella quotidianità; quotidianità in cui trovare un rifugio inconsapevole: internet, la sua connettività, la sua necessità di velocità e la sua facilità di accesso a ogni informazione. Il live sarà quindi l’occasione per vivere questa “nuova” fase della carriera dei Marlene, più diretta e viscerale in cui si elevano un senso si smarrimento e di solitudine estranei ai più aggressivi e folgoranti brani degli esordi.

21.00

WOODPIGEON Le Mura

13 21.00

FORMER GHOSTS Init

cedenti di “Habemus Capa” e “Le Dimensioni Del Mio Caos”. Cresce per questo l’attesa per il live capitolino, consapevoli che più che un concerto sarà come sempre un piccolo rito collettivo: il rapper pugliese è, infatti, solo la voce perfettamente a fuoco di una serie di sentimenti condivisi da tutti, che non sfocia mai in blanda retorica. Più che un concerto, un coro unanime. Un piccolo show in cui si ride, si salta, si urla ascoltando un musicista e cantante eclettico, grande paroliere dei nostri tempi.

QUESTO MESE A ROMA... Giusy Ferreri • 03 FNAC Statuto • 04 RISING LOVE Federico Zampaglione • 05 BIG MAMA Raphael Gualazzi • 08 AUDITORIUM Il Genio • 10 QUBE Mambassa • 11 DIMMIDISI Gianluca Grignani • 12 AUDITORIUM C. Control V • 18 OPEN BAR Roy Paci • 19 TENDASTRISCE Apres La Classe • 26 QUBE

>ROCK TRICOLORE

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zioni musicali, stili e tematiche mai banali, un concentrato di ilarità e ricerca di suoni travolgenti “fuori dal tunnel” della semplicità che lo hanno portato alla ribalta del grande pubblico. A distanza di anni dal suo debutto, con “Il sogno eretico”, Caparezza dimostra una sempre più tagliente e profonda conoscenza del vivere quotidiano. Disco dopo disco, infatti, l’artista pugliese ha saputo crearsi un rapporto sempre migliore con la propria musica ed i propri testi, eliminando certi difetti giovanili, arrivando a quei due piccoli gioielli pre-

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21.00

DAVE BURREL Auditorium

22 20.30

PETER FRAMPTON Auditorium


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TEATRO

>Attraverso l’integrarsi

di parole e musica rivive l’atmosfera culturale di un’epoca

Cercando PICASSO Giorgio Albertazzi rievoca la figura del genio spagnolo in uno spettacolo poliforme al Quirino dal 15 marzo

utto l’interesse dell’arte è nel principio. Dopo il principio, è già la fine. Parola di Pablo Picasso. L’arte? È il movimento verso qualcosa ma ogni soluzione è la sua morte. Parola di Giorgio Albertazzi. Nella somiglianza di posizioni c’è il senso profondo di un incontro che assume i tratti dell’inevitabilità. Un incontro che ha il suo artefice principale in Antonio Calenda, regista di “Cercando Picasso”, al Quirino dal 15 al 27 marzo. In fondo, solo un attore poliedrico capace di passare da Neruda a Shakespeare può far rivivere parole e visioni del “genio che solo la morte ha saputo dominare”, secondo la definizione che ne ha dato l’amico scrittore André Malraux, come Picasso indagatore della “Condizione umana”. Ed è proprio «il genio del XX secolo» che Albertazzi, come ha dichiarato, vuole raccontare. «Questo spettacolo non vuole essere una biografia di Picasso, il pubblico non mi vedrà con il pennello in mano».

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Una personalità irregolare, quella di Picasso, eclettica e rivoluzionaria, capace come nessuno di assimilare il passato e insieme distruggerlo, capace di restare lucido, terribile e fantasioso sino all’ultimo. “Per me il Picasso più perfetto, assoluto, autentico, il Picasso per eccellenza è l’ultimo” ha scritto il critico José Bergamin in un libro che ne celebrava i novant’anni. “Credo che nessuna mano abbia posseduto un dono più grande della sua capacità di rivelare in una sola, decisiva pennellata il mistero della vita in tutta la sua profondità”. Affrontare un animo complesso vuol dire dare voce a una visionarietà fantasmagorica senza inseguire gli stilemi del naturalismo o le unità aristoteliche del teatro. Raccontarlo richiede la ricerca delle motivazioni interiori, che procede attraverso le sue stesse parole, attraverso i suoi pensieri, i suoi scritti, i suoi versi. L’obiettivo dello spettacolo è infatti ricreare le tensioni di quell’atmosfera culturale attraverso una giornata, quella in

cui idealmente concepì “Il desiderio preso per la coda”, testo teatrale in sei atti onirico e meravigliosamente vitale. Un’opera in cui Queneau vedeva una fantasiosa rappresentazione del caos e dei mali che la guerra causava all’uomo. Una sorta di traduzione in parole del messaggio chiave di Guernica, dipinto quattro anni prima. Nel testo, spiega Albertazzi, «il personaggio di Piedone dice: “lanciamo a tutta forza voli di colombe contro le pallottole. L’anelito alla libertà è il

vero filo rosso di questo spettacolo». L’evocazione procede per sinestesie, con la capacità poliformica di Albertazzi di elevare la parola in un astrattismo poetico che si integra con la danza della Martha Graham Dance Company. Ne nasce un racconto semanticamente denso, che si mantiene in un’atmosfera allusiva fatta di codici e variabili geometrie spaziali che sono gli ingredienti che costituiscono l’eredità più forte del cubismo e di Picasso.


Curiosità >A TEATRO COSE CHE MI SONO CAPITATE A MIA INSAPUTA Parioli 15-20 marzo La realtà contemporanea filtrata dalla comicità ficcante e surreale firmata Gene Gnocchi

IL REGISTRO DEI PECCATI Dei Comici 22 mar-10 apr Recital reading con Moni Ovadia sul mondo che ha determinato l’arte di Marc Chagall

IL MISTERO BUFFO Presentato per la prima volta nel 1969, “Il Mistero Buffo” è un monologo che rilegge in chiave buffonesca i misteri religiosi e si svela nella peculiarità del linguaggio, un mix linguistico fortemente onomatopeico con echi fortemente dialettali, il grammelot.

Rivive il giullare Paolo Rossi porta al Teatro Vittoria la sua umile versione pop del Mistero Buffo di Dario Fo n omaggio a un amico e a un maestro. Paolo Rossi reinterpreta, in quella che lui stesso definisce nel sottotitolo dello spettacolo un’umile versione pop, Il Mistero Buffo di Dario Fo, con cui l’attore milanese debuttò sulla

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scena nel 1978. Dopo il successo della tournée dell’anno scorso, che ha registrato ad esempio 25 repliche al Piccolo Teatro Strehler di Milano, la moderna rivisitazione del teatro popolare sarà al Teatro Vittoria dall’1 al 20 marzo. La narrazione drammaturgica di quella che nasce come una “giullarata” di sapore quasi medievale, si muove su due piani: i racconti di Fo e quelli inediti di Rossi, uniti da una medesima prospettiva, quella degli umili, dei cui malumori verso il potere i buffoni di corte si facevano tradizionalmente interpreti.

È uno spettacolo recitato con il pubblico, che ogni sera trae innovazioni e forza dall’interazione con spettatori ogni volta diversi, un’allegoria che racconta l’oggi e prevede il domani con gli occhi del passato, che confonde realtà e finzione. Un viaggio che scorre grazie alla musica di Emanuele Dell’Aquila e beneficia della presenza scenica di Lucia Vasini, che nel 1988 insieme a Rossi e a Giampiero Solari fondò la compagnia Les Italiens con cui presentò spettacoli di successo come la “Commedia da due lire”.

L’INGANNO Sala Umberto 8-20 marzo Glauco Mari e Roberto Sturno nella rielaborazione di Sleuth, il classico thriller di Shaffer

LEGGERISSIMAMENTE

Ambra Jovinelli 9-24 marzo Simona Marchini è protagonista e coautrice di un’autobiografia autoironica, con regia di Gigi Proietti

VESTIRE GLI IGNUDI Argentina 1-13 marzo Luca De Fusco rilegge un’opera simbolo della drammaturgia pirandelliana come fosse un reality show

Vincenzo Cerami si racconta al teatro dei Comici

>LE PAROLE DI UNA VITA Una vita spesa accanto alle parole. Parole piegate ad usi multiformi, dalla sceneggiatura di “La vita è bella” al teatro e ai fumetti. È la vita di Vincenzo Cerami, da ragazzo mediano di mischia del Frascati, fatta di ironia latente e umorismo diffuso. “Una vita di parole” è anche il titolo del monologo che riporterà in scena dall’8 al 20 marzo al Teatro dei Comici. È il racconto di un narratore che ha sempre cercato le sonorità più espressive per la messa in scena della nostra vita. Cerami va a braccio, e condivide col pubblico la sua scoperta della letteratura, grazie al professor Pasolini, l’amore per il cinema western e per Totò, l’incontro

con scrittori e cineasti che sono diventati i suoi compagni di strada: Moravia, Calvino, Fellini, Amelio, Bellocchio, Benigni.

CERAMI E PASOLINI Pier Paolo Pasolini è stato il professore di lettere di Vincenzo Cerami alle scuole medie. Racconta l’attore: «Non arrivava a 30 anni e giocava con noi a calcio. Fra un goal e l'altro mi insegnava poesia. Mi fece capire che nessuno come Dante era in anticipo sui tempi. Pasolini non insegnava: ti faceva entrare nelle vita dei poeti».

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TEATRO


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ARTE

IN MOSTRA FROM ONE TO MANY 1956-1974 Il MAXXI ospita 100 lavori da collezioni europee e americane di Michelangelo Pistolotto, come i plexiglas che hanno anticipato l’arte concettuale MAXXI 4 marzo-15 agosto

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Il pittore veneto ha cambiato la pittura rinascimentale con uno stile che va oltre la forma

Coscienza e creazione L’arte rivoluzionaria di Lorenzo Lotto in mostra alle Scuderie del Quirinale dal prossimo 2 marzo

ROBERT SAGERMAN Personale dell’artista americano, sempre in bilico tra essere e non essere, fortemente segnato dal misticismo ebraico tradotto nel minimalismo astratto Ermanno Tedeschi Gallery 2 marzo-27 aprile

TRE OPERE 1970-1974 A Gilberto Zorio interessa non solo il valore archetipico e il significato simbolico delle forme, ma soprattutto la forza dei materiali che le compongono Associazione Mara Coccia 4 marzo-2 aprile

GEOMETRIE E ALLEGORIE La mostra raccoglie circa quaranta opere di Maura Zonta (Libe), considerata dalla critica una delle più interessanti e propositive figure dell’arte contemporanea italiana Centrale ristotheatre 5 marzo-13 maggio

PASSENGERS Trionfale ritorno alla figurazione d’autore con le opere di Nicola Rotiroti, giovane artista calabrese classe 1973, dallo stile iconico e di intenso richiamo visivo 11 marzo-30 aprile Rosso20sette arte contemporanea

ivere la creazione come impegno interiore totale, come fenomeno della coscienza. È la forza della poetica pittorica di Lorenzo Lotto, tra i massimi ritrattisti del Cinquecento. Il suo è un tratto aggraziato, tenue, ai toni fusi, velati, manca la densità saporosa di Tiziano. Eppure la sua è un’arte rivoluzionaria. Spezza le logiche del figurativismo rinascimentale, usa la luce come soffio discontinuo, come base per raccontare una nuova bellezza e suggerisce una diversa moralità. Più Rembrandt che Tintoretto, insomma, e come il fiammingo finito come un vinto. Morirà scono-

V

sciuto, malato, oblato alla Casa di Loreto, anche se nessuno sa esattamente quando e del corpo non c’è traccia. Influenzato inizialmente da un eccessivo formalismo di scuola raffaellesca, passa nel Cinquecento a uno sforzo

La mostra è divisa su due piani: al primo le opere devozionali, al secondo allegorie e ritratti quasi impressionistico fino a trovare una sbalorditiva libertà di visione nelle opere tarde.

Trinità

A lui, veneziano che ha trovato consacrazione nella provincia lombarda (a Brescia e Bergamo) e nelle Marche, le Scuderie del Quirinale, dal 2 marzo al 12 giugno, dedicano una monografica che ne ripercorre l’intera produzione. Si potranno ammirare per la prima volta alcune delle sue grandi pale d’altare (al primo piano, dedicato alle opere di

carattere devozionale), come la Pala di San Nicola della Chiesa dei Carmini di Venezia, animata da una profonda tristezza esistenziale racchiusa nel paesaggio tempestoso che la anima e la celebre Elemosina di Sant’Antonio, conservato nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, sempre nel capoluogo veneto. Così la descrive Argan nella sua “Sto-

Danilo Bucchi al MLAC dal 10

>Il trionfo del segno I segni sono l’oggetto principale della ricerca artistica di Danilo Bucchi. E non è affatto un caso se il MLAC, il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza ha deciso di intitolare “Signs. The Black Line” la sua personale, dal 10 al 31 marzo. Bucchi ha una visione sempre a metà tra storia individuale e realtà sociale, traccia nelle sue opere segni che vivono di vita propria, che traggono forza dalla sperimentazione, dall’arte informale, sviluppano autentici campi di forza come in certe opere visionarie di Francis Bacon. Il suo cammino alla ricerca dell’opera perfetta l’ha portato a sviluppare una tecnica che parte dalle fotografie, comunque ritagliate e manipolate alle quali aggiunge il colore con tecniche pollockiane come le colature, i dripping, ottenuti usando anche grandi siringhe. Segni apparentemente senza referenti concreti, significato puro, racconto immediato di un’emozione.


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ARTE THE ROYAL COLLECTION

Le nozze mistiche di Santa Caterina con il donatore Niccolò Bonghi

La Vergine assunta tra i santi Antonio abate e Ludovico da Tolosa

ria dell’arte italiana”: “All’enfasi travolgente delle glorie tizianesche il Lotto, col suo orrore per la retorica, oppone l’immagine ostentatamente borghese di una burocrazia delle grazie: col santo che legge scrupolosamente le suppliche che raccoglie un accolito e, udito il parere degli angeli che gli parlano all’orecchio, dà le opportune

istruzioni all’altro, addetto alla cassa”. Negli spazi del secondo piano, invece, saranno ospitati lavori più profani, come il Trionfo della Castità, simbolo della sua predilezione per allegorie parlanti dai significati quasi enigmistici, dalla Collezione Rospigliosi Pallavicini di Roma. I mostra anche molti ritratti, alcuni esposti

per la prima volta in Italia, come il “Ritratto di Andrea Odoni”, considerato l’opera simbolo dell’umanista nel suo studio. Odoni, collezionista veneziano, è circondato da opere che non possiede realmente, ma che rappresentano altrettanti simboli che compongono un messaggio di identificazione psicologica e morale.

Ritratto di Andrea Odoni

L’ANGOLO DEI CORSI IL GIOIELLO IN VETRO

REPORTAGE

PAPER CLAY

MOSAICO

Una giornata, quella di domenica 6 marzo, interamente dedicata alla bigiotteria in vetro, per imparare come catturare la luce di questo materiale eclettico. Le lezioni sono rivolte a tutti, ed è possibile anche concordare le modalità per coinvolgere anche i propri figli. La durata è di sette ore (11-14, 1519); le iscrizioni scadono il 3 marzo.

A chi ama cogliere in uno scatto le infinite sfumature della vita umana, Art Photo Tour propone di visitare Roma in modo diverso. Il workshop (11-1213 marzo) vuole fornire le basi del linguaggio del reportage sociale e di viaggio. Durante il corso si avrà modo di approfondire la tecnica per fotografare in ogni situazione.

Corso mensile rinnovabile, con lezioni una volta alla settimana o intensive, sulla paper clay, un modo di lavorare un impasto ceramico con aggiunta di carta prima della cottura. La cellulosa inserita nel sistema argilla, migliora la lavorabilità dell'impasto e conferisce al prodotto finale più leggerezza a discapito di una minore robustezza.

Ciclo intensivo di lezioni presso il laboratorio professionale della scuola che si propone di fornire in poco tempo una panoramica completa e approfondita delle fasi di lavorazione del mosaico, dalla progettazione alla posa in opera, in modo che l'allievo a fine corso possa proseguire un suo percorso formativo autonomo.

Le tre ghinee Via del Pellegrino, 90 Tel 06 6872739

Marco Carulli Regione Rivetta 25 (Torino) Tel 349 4345255

Associazione culturale Keramos Via Rubattino 3 Tel 346 1416152

Mosaicari Via di Panico 74/75 Tel 06 6833574


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GUSTO

Interni del Gauchos Pizza & Grill

LA VIA DELL’ haute cuisine Le specialità dei suoi ristoranti fanno di Mattia Battistini un punto di riferimento nella Capitale

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uesto mese il nostro viaggio alla scoperta dei locali più gustosi della Città Eterna fa tappa in via Mattia Battistini. Al 606 si trova uno dei ristoranti più amati della zona: si tratta del “Gauchos Pizza & Grill”. L’ottima qualità delle specialità argentine richiama fan da ogni angolo della Capitale. Semplicemente divino l’asado al asa-

dor, da acquolina in bocca i frutti di mare della Patagonia, da provare assolutamente il dulce de leche e le etichette presenti nella lista dei vini. Una particolarità: la griglia è alimentata a carbone di quebracho blanco, pianta d’origine argentina, che dona un gusto tutto particolare alla carne. In un ambiente soft e accogliente, i tifosi possono anche godersi pizza, bruschette e fritti seguendo le migliori partite di calcio, grazie ai numerosi schermi sparsi per le sale. Info su www.ristoranteargentinoroma.com e allo 0645432303. A proposito di specialità, come non citare i “bombolotti al Capanno” dell’omonimo ristorante, che s’incontra al civico 187. La ricetta è custodita gelosamente dallo chef e tenuta segreta da ben dieci anni. Da sempre, infatti, “Il Capanno” è un punto di riferimento per i cul-

tori della buona cucina: memorabili sono gli spaghetti allo scoglio e le linguine all’astice. Per prenotare chiamate il numero 066144751. La sorpresa è un tratto distintivo anche dei ravioli di “Ricky e Barabba”: il ripieno, infatti, è sempre una novità per gli affezionati del locale di via Boccea 400. E non è tutto, ogni mese i proprietari cambiano menu per offrire ai clienti una scelta sempre eterogenea, lasciando comunque ai nostalgici la possibilità di ordinare i piatti storici, come ad esempio il risotto alla crema di scampi. Fra le delizie della casa, anche i tagliolini al nero di seppia, l’orata ripiena con carciofi e patate e la sbriciolata alla nutella. L’ambiente giovanile è particolarmente indicato per feste ed eventi personalizzati. Info: www.rickyebarabba.com e 06.61283926.

A Boccea, l’eleganza conviene

>L’ANTICA TORRE Da lontano si nota per l’architettura in stile liberty, si ricorda per l’eleganza e la cortesia, è famoso per il cibo raffinato e fantasioso: parliamo del ristorante “L’Antica Torre”. La genuinità è uno dei tratti caratteristici del locale di piazza Pio IX, 15: i piatti, infatti, variano di stagione in stagione sfruttando al meglio la qualità e il sapore dei prodotti. Per venire incontro alle esigenze dei suoi clienti, il ristorante, la cui location è particolarmente adatta anche per banchetti, ricorrenze, spettacoli e serate a tema, questo mese propone, fra le altre, un’offerta unica: prenotando entro il 30 marzo per un minimo di venti persone, un menu di pesce completo, con addirittura due assaggi di primi e bevande analcoliche, costa solo 28 euro. Per tutte le informazione visitate il sito www.ristoranteanticatorre.com o chiamate il numero 0666017702.


INCONTRI

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GUSTO BOMBAY

LOS HIJOS DEL SOL

CEDRO DEL LIBANO

Tutto il sapore della cucina indiana nel centro della capitale. Specialità della casa i piatti tandoori accompagnati con salse o rito Basmati. Sempre aperto.

Il meglio della cucina peruviana con specialità della gastronomia nortena, serrana e della selva, le regioni culinarie del Paese sudamericano. Chiuso il martedì.

Tutto secondo tradizione della cucina del Paese mediorientale. Le specialità: antipasto di felafel di ceci con salse e poi kebab, tabulè, cous cous e carne shaverma.

Via Cerveteri, 25/27 Tel 06 7001945

Via Cincinnato, 7 Tel 06 676988195

Via Aurelio Cotta, 26 Tel 06 97614578

Riservato a sole DONNE Ritorna la festa dedicata al gentil sesso, ecco i locali più “in” dove trascorrere la serata

Sporting Club Parco de’ Medici

’8 marzo 1908 le operaie dell’industria tessile Cotton, che giorni prima avevano scioperato per protestare contro le condizioni disumane di lavoro a cui erano costretti, morirono bruciate nello stabilimento in cui erano state rinchiuse. 129 vittime, un sacrificio importante per la conquista dei diritti arrivata nei decenni successivi con le lotte femministe. In ricordo della tragedia, si decise di festeggiare la giornata internazionale della donna l’8 marzo. Con gli anni, si è un po’ perso il vero significato della festa, che si è trasformata in un’occasione per passare una serata tra sole donne all’insegna del divertimento e, in alcuni casi, della trasgressione. Anche a Roma non mancano locali dove festeggiare in compagnia delle proprie amiche. Allo Sporting Club Parco de Medici (via Cesare Giulio Viola 13, tel. 338 8741623) saranno allestite due sale, una ristorante e una discoteca, con animazione, karaoke e la presenza – immancabile – di prestanti strip man per tutta la notte. Sexy camerieri vestiti a tema per la serata e uno strip man professionista saranno i protagonisti della serata al Vecchio Borgo (Borgo Angelico 11, tel. 06 6879270). Al disco club Ametista (via Libetta 3, tel 329 0370784) la festa della donna e il Carnevale si fondono e danno vita a una festa in maschera con cena e buffet solo per il gentil sesso.

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FOTOLIA

CORSI di ENOGASTRONOMIA LA PIZZA Famosa, gustosa, profumata, la pizza è un piatto davvero unico: due incontri per scoprire tutto su ingredienti, impasto, lievitazione e cottura della pizza fatta in casa in teglia. 1-2 marzo (19 - 22) Città del Gusto Via Enrico Fermi, 161 - Tel 06 55112211

LA CUCINA ITALIANA E MEDITERRANEA Un corso di primo livello per imparare a preparare i migliori piatti della cucina italiana e le specialità che contraddistinguono la dieta mediterranea. Dal 10 marzo (6 lezioni) (17 - 20) TuChef Via B. Bardanzellu 8 - Tel 06 77591305

VIRTUOSISMI SUL CIOCCOLATO Nuove proposte per svelare le caratteristiche del cioccolato, le tecniche di lavorazione, stampaggio e ripieni. Un’idea raffinata ed elegante per realizzare squisiti cioccolatini fatti in casa, facili e veloci da realizzare. 14 marzo (18 – 21.30) Pepe Verde Via Santa Caterina da Siena, 46 - Tel 06 6790528


INCONTRI

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GUSTO LILLI

OSTERIA DELLA FREZZA

AUGUSTO

Un delizioso ristorante in cui tutto segue la tradizione a cominciare dai bucatini all’amatriciana e al petto di pollo alla fornara, il baccalà in umido e lo sformato di patate.

Sobrio ed elegante allo stesso tempo. Aperto tutti i giorni con un menu ricco di delizie tra cui: salumi e formaggi, fettuccine alla carbonara, saltimbocca alla romana, tiramisù.

Un luogo in cui regnano allegria e simpatia e un menu che rispetta rigorosamente il calendario: amatriciana e fagioli con le cotiche il mercoledì, gnocchi giovedì, baccalà il venerdì e la trippa il sabato.

Via Tor di Nona, 23 Tel. 06 6861916

Via della Frezza, 16 Tel. 06 32111482

Piazza de’ Renzi, 15 Tel. 06 5803798

BURLE(SQUE) di Carnevale Il film con Cher e Christina Aguilera dimostra il successo di una moda che arriva alla Domus Talenti per martedì grasso

ra una moda da bassifondi, il burlesque. Il passatempo dei lavoratori nell’Inghilterra vittoriana e negli Usa che si riunivano nelle periferie delle città industriali per assistere a spettacoli con barzellette sporche, danze del ventre e ballerine che restavano nude a fine show. Mandato in soffitta alla fine della Prima guerra mondiale, è tornato di moda grazie a Dita Von Teese, arrivata l’anno scorso anche sul palco di Sanremo. Quest’anno, grazie anche al film con Cher e Christina Aguilera, il fascino burroso del burlesque arriva anche al Carnevale di Venezia. E quale occasione migliore di martedì grasso, che quest’anno coincide con la festa della donna, per una cena all’insegna dell’erotismo e dell’ironia? La Domus Talenti celebra la doppia ricorrenza con una festa che è insieme un gioco e uno spettacolo dall’atmosfera anni Cinquanta arricchita dalla presenza di una calda voce jazz che canta dal vivo: “Burlesque comico – Diva the Show”. Il menu della cena è all’insegna di una ricercatezza non ostentata, che non si traduce in sofisticazione: cocktail rosa per aperitivo; uova in salsa rosa, budino robiola e

E

pere, bruschette ria per antipasti; risotto mimosa e melograno, scaloppine allo zafferano, tutto innaffiato da Vermentino di Gallura e Rosso Piceno. Al centro della serata lo spettacolo interattivo che vedrà tutti protagonisti,

con scene di improvvisazione insieme alle attrici dello show e una gara di “Burlesque della casalinga” tra squadre di aspiranti performer da Corrida che con autoironia per aggiudicarsi il Burlesque Award.

LA ROMA DI ALESSANDRO SIANI Il 3 marzo al Gran Teatro è già tutto esaurito per lo spettacolo di Alessandro Siani. Il comico napoletano, per la gioia dei fans, replicherà il giorno dopo con “Più di prima… benvenuti a teatro”. «È stato un grande successo, queste sono le ultime repliche, ora porterò lo show a Milano. La scaletta è pressoché la stessa, cercando però di stare più sull’attualità». Una lunga gavetta quella di Alessandro Siani, iniziata nel 1996 al Tunnel di Napoli: «Erano in 25 ad assistere alla mia esibizione. Dieci anni, dopo, al San Paolo erano in 25 mila!». L’artista racconta di avere un buon rapporto con Roma e la cucina romana: «La città mi piace tantissimo e poi è pure molto organizzata: c’è un lavavetri a ogni semaforo (sorride, ndi). Poi la cucina della Capitale mi fa impazzire, soprattutto la focaccia romana, riesco a mangiarne anche trenta in un colpo solo». Tra i suoi locali preferiti c’è Le Cafè: «Anche qui la cucina romana vince, e i piatti di pesce sono buonissimi». Il comico racconta di avere tanti amici a Roma che lo invitano a cena a casa propria ma… «capita che non hanno delle grandi varietà di piatti e mangio dunque ciò che mi viene offerto. E allora ho imparato ad andare prima al ristorante, mangio lì e poi magari dagli amici mangio ancora».



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SPORT

>Krav Maga, un combattimento con contatto di origine mediorientale

Autodifesa ISRAELIANA Un metodo frutto dell’esperienza di Imi Lichtenfeld, ginnasta, pugile e campione di lotta libera

n combattimento con contatto. È questa la traduzione letterale di Krav Maga, un metodo di lotta nato in Israele nella prima metà del XX secolo. La genesi di questa disciplina ha origini governative e venne creato da Imi Lichtenfeld a cui venne affidato il compito di addestrare le neonate forze speciali israeliane impegnate subito in una durissima lotta. Grande ginnasta, pugile e campione di lotta libera, Lichtenfeld, mise in campo tutta la conoscenza teorica di base e la sua grande esperienza di lotta di strada – maturata in gioventù nei vicoli del suo paese natale occupato dai nazisti - per sviluppare una nuova disciplina di autodifesa. Il risultato? Un sistema di combattimento semplice ed efficace allo stesso tempo, studiato per essere appreso nel più breve tempo possibile. Il Krav Maga, nel nostro Paese, è stato diffuso a partire dal 1999 dal Maestro Philippe Kaddouch ex istruttore dell’esercito israeliano che in quell’anno ha formato Marco Buschini e altri pochi maestri. La pratica di autodifesa insegna ad affrontare i reali pericoli della strada, e con un’intelligente ed immediata valutazione della pericolosità dell’aggressione e delle circostanze, anche ambientali in cui ci si trova, si impara a scegliere l’azione più opportuna da utilizzare per salvaguardare la propria incolumità. Rivolto a tutti, uomini, donne e ragazzi, il Krav Maga trova particolare riscontro nel campo di operatori della sicurezza, forze armate e di polizia e nelle sue tecniche non vi è nulla di superfluo o estetico. Efficacia, istintività, condizionamento, velocità di esecuzione delle combinazioni fino all’eli-

U

minazione del problema sono la quintessenza di questa particolare tattica di autodifesa – riconosciuta ormai a livello mondiale – semplice, efficace e rapida da apprendere. Efficacia e rapidità sono, infatti, le linee tracciate dal Krav Maga per “neutralizzare il nemico” con un mix di tecniche che vanno da pugni a leve articolari, a calci e proiezioni. Esso punta prevalentemente a zone vitali del corpo quali: genitali, carotide, occhi etc, (ritenute normalmente intoccabili negli sport di contatto, e pertanto non può essere praticato in forma sportiva come per tutti gli sport da combattimento). Riconosciuto, diffuso e praticato in tutta Italia, sono tante le scuole sparse lungo lo Stivale (per maggiori informazioni consultare il sito www.kravmaga.it) che organizzano corsi specifici durante tutto l’anno mettendo a disposizione docenti e professionisti della disciplina.


OBIETTIVO DEL PROGETTO YO! La manifestazione è pensata come una piattaforma di incontro e interscambio culturale per giovani e giovanissimi che si dedicano alla pratica delle varie forme di danza, offrendo la possibilità di vivere l’esperienza su più livelli: formazione, competizione, spettacolo, intrattenimento.

Salti di danza urbana Dal 18 al 20 marzo Yo! Urban Dance Fest, tre giorni di eventi e workshop di ballo metropolitano ulla scia di film del calibro di Step Up e format televisivi come America’s Best Dance Crew, anche in Italia un grande appuntamento dedicato alla danza hip hop e alla gestualità

S

metropolitana. Dal 18 al 20 marzo, il Palacavicchi di Roma, infatti, accoglierà la seconda edizione di Yo! Urban Dance Fest proponendo competizioni, workshop ed eventi per i giovanissimi amanti della urban dance ed il più ampio pubblico di appassionati della House Dance, il Raggae ed il Jazz-Rock, il Poppin’ ed il Lockin’. In occasione dell’evento capitolino prenderanno parte alla manifestazione, in qualità di giudici, performer e insegnanti, grandi ospiti internazionali come Mr. Wiggles (New York), pioniere del movimento Hip Hop e membro attivo della

Rock Steady Crew e degli Electric Boogaloos (le due più significative realtà artistiche al mondo nell’ambito della breakdance e dei Funk Styles), il pioniere della House Dance Brian Green (New York), i francesi Joseph Go (Parigi), punto di riferimento mondiale per lo sviluppo dela gestualità hip hop/ new style, Junior (Parigi), fondatore della compagnia Boogie Lockers e riferimento europeo per le danze Poppin’ e Lockin’, ed infine Dominique Lesdema (Parigi), pioniere del JazzRock. Rappresentante dell’universo femminile sarà quest’anno Martha Nabwire (Stoccolma), giovanis-

sima e talentuosa ballerina hip hop di origine africana già vincitrice dell’edizione 2010 del Juste Debout Il programma si aprirà Venerdì 18 con la prima sessione del workshop intensivo, proseguirà Sabato 19 con tutte le attività didattiche e la prima giornata di competizione, e si concluderà Domenica 20 con le ultime attività didattiche, il contest di breakdance e la sessione finale della competizione coreografica. Per il programma completo e tutte le informazioni utili è possibile consultare il sito ufficiale della manifestazione: www.yofestival.com .

Il 20 marzo si rinnova l’appuntamento con la corsa capitolina

>È TEMPO DI MARATONA Quarantadue km tra arte e archeologia, storia e architettura. È il percorso che attende i partecipanti della 17a edizione della Maratona di Roma, ormai entrata di diritto nel club delle più prestigiose a livello internazionale, grazie anche alla certificazione “Iaaf Gold Label”, il massimo riconoscimento assegnato dall’associazione internazionale di atletica leggera. Non cambiano partenza e arrivo, fissati al Colosseo: lo start è previsto alle ore 9 di domenica 20 marzo. Già annunciati i primi top runner: torna Siraj Gena, l’etiope vincitore della scorsa edizione che si tolse le scarpe nel finale ricalcando le gesta di Abebe Bikila. Ci sarà anche il keniano Kiptoo, vincitore nel 2008. In

campo femminile, confermata la presenza dell’azzurra Rosalba Console e dell’etiope Dado, che ha vinto già due volte la corsa capitolina.

LA STORIA Per tredici anni è stata costretta su una sedia a rotelle, anni in cui è diventata un atleta di successo nella maratona in handbike. Poi, a novembre 2010, il miracolo: Monique Van der Vorst torna a camminare. Ma non si accontenta, ora vuole anche correre e lo farà per la prima volta a Roma. La ragazza olandese parteciperà alla RomaFun, la prova non competitiva di 4 km.

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SPORT


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IN REGIONE

APPUNTAMENTI LATINA Cori 5 marzo Iniziano la loro carriera artistica nel 1994, poi fanno la trafila nelle tv locali prima del grande salto sulla tv nazionale. Pablo e Pedro sono un duo già affermato, che calca da diverse stagioni il palcoscenico di Zelig. E ora saranno di scena al Palazzetto dello Sport della cittadina pontina. Start alle 21.30.

FROSINONE Aquino

>Tra sfilate, maschere e

coriandoli, è il tempo della festa per cui ogni scherzo vale

ARRIVA il Carnevale Tanti gli appuntamenti nella regione: i più sentiti a Ronciglione, Poggio Mirteto e in provincia di Latina

5-7 marzo Nel piccolo centro della Ciociaria, si svolge la seconda edizione del corteo storico per rendere omaggio a uno dei figli di questa terra: San Tommaso d’Aquino. Il corteo sarà composto da 100 figuranti. La giornata si pone come stimolo per la rivalutazione del patrimonio storico e culturale del paese.

LATINA 11 marzo “Sempre più convinto… convintissimo”. Maurizio Battista condurrà il pubblico del Teatro Gabriele D’Annunzio attraverso una spassosa analisi dei mezzi di informazione, dei programmi televisivi e dei cartelloni pubblicitari. Il comico romano metterà in campo tutta la sua verve per una serata all’insegna dei sorrisi.

LATINA Sezze

già sui blocchi di partenza e pronta a scattare per la gioia di tutti la festa più colorata e burlona dell’anno, celebrata nei modi più disparati anche in diverse località della nostra regione. Il più famoso resta il Carnevale di Ronciglione, che apre i battenti il 27 febbraio con una grande sfilata per le vie del paese. La parata si ripete la domenica successiva, il 6 marzo. La giornata successiva è invece dedicata alla gastronomia,

È

con piatti tipici del luogo. L’evento più atteso restano però le “corse a vuoto” dei cavalli, che gareggiano senza fantino. Ronciglione è l’unico luogo al mondo dove si tengono queste competizioni;

Le corse a vuoto che si tengono durante il Carnevale di Ronciglione sono delle competizioni uniche al mondo

nove le scuderie rappresentanti di altrettante contrade che si sfidano sabato 5 marzo. I migliori accedono poi alla finalissima di martedì 8 marzo. Restando nella Tuscia, è già iniziato il Car-

nevale Civitonico a Civita Castellana: le prossime sfilate dei carri allegorici sono previste il 27 febbraio, il 6 e 8 marzo. A Poggio Mirteto invece si festeggia il 13 marzo con il “Car-

L’attore piemontese nei panni dello scrittore inglese a Sezze

>SHAKESPEARE IN ARGENTERO

13 marzo Marco Marzocca e la sua spalla Max Paiella prendono di mira, in uno spettacolo comico all’Auditorium Mario Costa, in maniera ironica e scanzonata tutti i tic, le manie e le contraddizioni degli italiani servendosi di una galleria di personaggi, di maschere ormai note al grande pubblico.

RIETI Montopoli di Sabina 16 marzo Concerto in piazza per il gruppo reggae romano delle Radici nel Cemento, impegnati da diversi anni in battaglie in difesa dell’ambiente e contro le speculazioni. L’ultimo singolo “L’acqua” è a sostegno della raccolta di firme per i tre referendum in difesa dell’acqua pubblica.

Un vero e proprio viaggio all’interno del mondo shakespeariano, in compagnia di Luca Argentero e la moglie Myriam Catania che portano in scena all’Auditorium Mario Costa di Sezze “Shakespeare in love”. Per l’attore piemontese lanciato dal Grande Fratello, ecco un’ulteriore prova, dopo quella del cinema italiano dove si è affermato con successo, che stavolta lo vede impegnato a teatro a interpretare uno dei più grandi maestri della letteratura mondiale. La storia racconta di uno Shakespeare che si innamora perdutamente durante la lavorazione di Romeo e Giulietta di Lady Viola, una ragazza figlia di ricchi borghesi. Lei, però, è già promessa in sposa a un altro.

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IN REGIONE

nevalone Liberato” la festa dell’autoliberazione della città dallo stato pontificio. È invece una vera e propria festa itinerante per tutta la provincia di Latina il Carnevale

Pontino: i carri sfileranno il 27 febbraio a Borgo Hermada, frazione di Terracina, il 5 marzo a Pontinia, il 6 a Sabaudia, il 7 a Terracina, l’8 chiusura a San Felice Circeo.

La storica band in concerto il 4 marzo a Frosinone

Forse non sapevate che...

>LA PFM CANTA DE ANDRÈ Un omaggio a un amico, a un uomo, a un poeta: Fabrizio De Andrè. La prima parte del concerto della PFM è dedicato all’indimenticato cantautore genovese di cui la band reinterpreta i brani contenuti ne “La buona Novella”, leggendario album di Faber, con i brani interamente riarrangiati. Nella seconda parte del live, Franz Di Cioccio e soci ripropongono i loro più grandi successi di una carriera contraddistinta da una ricerca costante nei suoni, grazie al quale hanno maturato uno stile inconfondibile che li ha portati – uno dei pochi esempi della scena musicale italiana – a essere apprezzati anche fuori dai confini nazionali. Appuntamento il 4 marzo al Palasport di Frosinone.

L’ ESCURSIONISMO NEL LAZIO Ascoltare il proprio passo, apprezzare i suoni e i colori della natura e imparare a conviver con il gruppo. È l’escursionismo, una pratica sempre più diffusa e per la quale nella nostra regione le proposte non mancano. Come quelle organizzate dal Comitato Regionale della Federazione Italiana Escursionismo, che approfitta degli ultimi scampoli d’inverno per una ciaspolata il 5 marzo sul Terminillo. Per domenica 13, tolte le ciaspole ai piedi, ci si sposta sui Monti Cimini, con un percorso di 4 km all’interno della faggeta di Soriano nel Cimino e che si conclude con una visita all’Anfiteatro di Sutri. Ultimo doppio appuntamento il 26 e 27 marzo, con un escursione nell’area protetta di Gianola-Monte di Scauri.


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IN ITALIA

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La satira si candida ancora una volta come protagonista dei carri allegorici

LA MAGIA della festa Il Carnevale è pronto al decollo: da Viareggio a Venezia passando per Cento, ecco le manifestazioni più importanti in giro per l’Italia

ntere città in festa, strade e viali invasi da un turbinio di colori e suoni. Carri allegorici mastodontici che sfilano per le vie, maschere di ogni tipo. Anche quest’anno ritorna il Carnevale. E in Italia sono diverse le città diventate fa-

I

mose grazie alla festa più giocosa e burlona che conosciamo. Come Cento, splendida città d’arte dell’Emilia-Romagna, qui sono presenti ben sei associazioni carnevalesche, già pronte a portare in strada i loro carri ricchi di satira e bellez-

za. “Cento Carnevale d’Europa” è l’unico gemellato con Rio de Janeiro. Ospiti d’eccezione saranno i Buena Vista Social Club il 27 febbraio, 6 e 13 marzo. È già scattato con la prima parata in maschera domenica scorsa il Carnevale di Viareggio: le altre quattro sfilate si terranno il 27 febbraio, e poi il 6, 8 e 13 marzo. Si rinnova, invece, il Carnevale di Venezia, che quest’anno sarà all’insegna degli echi ottocenteschi fondanti l’Unità d’Italia e della celebrazione della festa della donna che cade il martedì grasso.

Giorgio De Chirico a Reggio Emilia dal 5 marzo

UN MAESTOSO SILENZIO Sono l’unico al mondo che ha capito Nietzche, e tutti i miei quadri lo dimostrano. Parola di Giorgio De Chirico, uno dei più grandi geni del Novecento, capace di essere pop ben prima del suo grande amico Andy Warhol. Le sue piazze d’Italia (senza luogo e senza tempo, ispirate almeno alle

origini ai palazzi di Monaco di Baviera, teatro della sua formazione giovanile con il fratello Alberto Savinio), la sua architettura neoclassica che influenzerà il Piacentini del Colosseo Quadrato di Roma sono messaggi universali sulla condizione umana. Spazi in cui gli orologi sono sempre fermi, in

cui le ombre stonano, sono distoniche rispetto al contesto, ed è proprio questo distacco che apre alla metafisica. Un luogo che non è da nessuna parte, ma che per questo è ovunque. Sessanta delle sue opere, tra quadri e disegni, saranno a Reggio Emilia, a Palazzo Magnani dal 5 marzo.

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