UNICUSANO FOCUS Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK martedì 3 gennaio 2017 www.corrieredellosport.it
Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano
Disabilità Stati Uniti Il ruolo dello sport Riscoprire Reagan per l’inclusione nell’era di Trump > A PAGINA IV
Storia e cultura Libri, alle origini delle leggi razziali > A PAGINA VI
paola ferrari
il fascino della domenica
La conduttrice di 90° minuto: «Il calcio per me è una passione e una professione, ma quando si parla in tv non bisogna mai dimenticare l’ironia»
> A PAGINA II
LA VIGNETTA
basketartisti unicusano
Il 7 gennaio la solidarietà sul parquet di Camaiore > A PAGINA V Prodotto da “L’ Arte nel Cuore”, Testi di Andrea Giovalè, Disegni di Vincenzo Lomanto. www.fourenergyheroes.it
> A pagina V
IL PUNTO
L’anno passato e quello che verrà
N
el 2016, purtroppo, le cose non sono andate come ci si aspettava. L’economia a livello globale ha continuato a risentire della grande incertezza che si è generata nelle economie più avanzate in seguito alla crisi economico-finanziaria in atto dal 2008; quest’ultima, ancora non completamente superata, ha prodotto rilevanti mutamenti di scenario. Dopo decenni di espansione, il fenomeno della globalizzazione appare indebolito sia dalla minore intensità della crescita nei Paesi emergenti, sia dalla prospettiva di un’ondata protezionistica tra le economie più avanzate. Il FMI – dopo continue revisioni al ribasso maturate nel corso degli ultimi mesi – ha indicato nel World Economic Outlook di ottobre 2016 che la crescita del PIL mondiale dovrebbe essere del 3,1% nel 2016 e del 3,4% nel 2017 (+3,2% nel 2015); l’OCSE ha ipotizzato incrementi del 2,9% nel 2016 e del 3,3% nel 2017. Al minor tasso di variazione positiva del PIL rispetto alle aspettative, si associa la riduzione del tasso di crescita del volume delle transazioni mondiali. Il FMI, nel medesimo documento, osserva che i fattori che hanno attenuato la crescita nel 2016 e che manifesteranno la loro influenza anche nel 2017 sono molteplici. La ben nota e inaspettata Brexit, l’inattesa vittoria di Trump nelle elezioni statunitensi, il riequilibrio dell’economia cinese a favore della domanda interna, l’incertezza geopolitica legata ad alcune importanti aree e i potenziali mutamenti di strategia di alcuni grandi Paesi sono tra i più importanti fattori che hanno contribuito ad instaurare – e potrebbero ulteriormente alimentare in futuro – condizioni sfavorevoli per la crescita economica mondiale; soprattutto per i primi due, è ancora difficile fare previsioni attendibili nel medio-lungo termine, anche se le ipotesi catastrofistiche di alcuni studiosi e commentatori fortunatamente ad oggi non si sono realizzate. Ci troviamo, comunque, in un circolo vizioso generato da preoccupanti aspettative che condizionano gli investimenti, la produttività, i salari e il commercio. In generale, la combinazione di bassi tassi di crescita, accentuata disuguaglianza e redditi stagnanti rende difficile l’attuazione di politiche di stimolo in grado di sostenere una crescita inclusiva. Fabio Fortuna Magnifico Rettore Università Niccolò Cusano