UNICUSANO FOCUS Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK martedì 26 APRILE 2016 www.corrieredellosport.it
Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano
Istruzione Che cosa significa fare l’insegnante
Medicina Traumi concussivi i numeri dello sport
> A PAGINA IV
Militari paralimpici Il valore universale del gioco di squadra
> A PAGINA III
> A PAGINA V
Renzo arbore
special olympics
L’autonomia come sfida quotidiana
> Il suo successo come ambasciatore della musica italiana nel mondo è inarrestabile: «Per rimanere giovane tengo sempre allenato il cervello»
> A PAGINA VI
calcio, serie d
avanti
tutta
Mastroianni senso del gol e sacrificio
photoroom
> A PAGINA II
IL PUNTO
> A PAGINA VII
> A PAGINA II
L’Unione europea: vicini a una revisione del Patto di Stabilità? Come ben sappiamo, l’UE è ancora molto lontana dal processo d’integrazione che era nella mente di coloro che l’hanno costituita; in quel momento, infatti, nessuno avrebbe potuto pensare che nel 2016 ci saremmo trovati in una situazione di parziale e incompleta realizzazione degli obiettivi preposti. Molti eventi che si sono verificati nel corso del tempo hanno evidenziato la preoccupante mancanza di coesione e di convinta determinazione nel ricercarla; in generale, è necessaria una forte spinta a livello politico che consenta di valorizzare l’unione dei 28 Paesi e di renderla competitiva, in virtù dell’uni-
tà d’intenti, nel contesto globale e globalizzato. Gli ultimi anni poi hanno amplificato le difficoltà esistenti, soprattutto a causa della crisi economica che dal 2007 ha reso ancora più evidenti le carenze aggregative, alimentate in alcuni casi – come quello della Germania – da un atteggiamento che privilegia i singoli interessi rispetto a quelli generali. Nel contesto sinteticamente descritto, quindi, lo sforzo comune deve tendere a risolvere le problematiche accennate attraverso una visione politica che deve essere il frutto della condivisione, nel bene e nel male, di tutto ciò che ri-
guarda la vita degli Stati membri dell’UE. In campo economico, il discorso è sostanzialmente analogo e l’inefficace coesione costituisce un ostacolo alla necessaria competitività dell’UE nel contesto globale. Il 23 aprile i Ministri europei di Economia e Finanze, in una riunione di due giorni dell’Ecofin, hanno cominciato a discutere sull’opportunità di rivedere il ben noto Patto di Stabilità in relazione ai vincoli ai conti pubblici per renderlo più efficace, trasparente e in linea con i tempi; ciò fa seguito ad una sollecitazione italiana maturata in tal senso nelle scorse settimane e condivisa da
vari partner. In particolare, ad Amsterdam, dove si è svolto l’incontro, Jeroen Dijsselboem, Presidente dell’Eurogruppo e nel primo semestre 2016 anche dell’Ecofin, ha posto l’accento sulla forte intesa dei Ministri in merito alla necessità di sottoporre a revisione il Trattato e di snellirne il contenuto. Due i temi fondamentali proposti dal Presidente. Il primo si riferisce al parametro da utilizzare per la valutazione dell’andamento dei conti pubblici. Il Deficit strutturale non ha più – soprattutto per la sua volatilità – un elevato tasso di significatività, mentre la spesa pub-
blica – e la relativa evoluzione – appare un indicatore più adeguato. Il secondo aspetto riguarda la prospettiva temporale, nel senso che i Ministri sembrano d’accordo per analizzare i conti pubblici non solo nel breve ma anche nel medio periodo. È stata anche discussa la possibilità, evidenziata dalla richiesta italiana e di altri sette Paesi, di portare da due a quattro anni il riferimento temporale delle stime UE dell’output gay (differenza tra PIL effettivo e potenziale); questo indicatore sintetizza le condizioni cicliche dell’economia e viene calcolato sulla base di elementi che presentano un elevato gra-
do di discrezionalità. In sostanza, sembra che finalmente si stia prendendo coscienza della sopravvenuta inadeguatezza di alcuni aspetti del Patto di Stabilità e che si comincino a delineare interventi atti al miglioramento dei relativi contenuti e previsioni. Speriamo vivamente che questi primi segnali tangibili si rafforzino e che, in tempi accettabili, si possa intervenire per migliorare ed attualizzare alcuni parametri oggi esistenti. Fabio Fortuna Magnifico Rettore Università Niccolò Cusano