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Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK

ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL

Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano

Ricerca Special Olympics Il recupero dell’empatia Sport unificato dopo i traumi cerebrali in festa nella Capitale

martedì 10 ottobre 2017 www.corrieredellosport.it

Convegno Iasl Uno sguardo globale per il diritto sportivo

Assoluzioni choc come nel caso del doping in Russia e danni irreversibili fisici e psicologici. Ma i controlli sono davvero efficaci? Per il presidente della Federpesistica Antonio Urso «anche l’antidoping ormai è diventato un business»

Il peso del doping scherma

Tradizione vincente: a Terni nasce il talento PROGETTO DELL’UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO PER LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. DISEGNI E TESTI DI TONINO RISULEO.


sport academy

II UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

martedì 10 ottobre 2017

doping quei controlli che screditano il sistema Il commento del presidente della Federpesistica, Antonio Urso, dopo l’assoluzione della Wada del mese scorso per 95 atleti russi: «Ormai anche l’antidoping sta diventando un affare»

La decisione presa dalla Wada di assolvere 95 casi di atleti russi esaminati all’interno dell’indagine sul doping di Stato ha destato scalpore a livello internazionale. In Italia, una dura presa posizione è arrivata dal presidente della Federazione Italiana Pesistica, Antonio Urso, che ha definito la sentenza del Wada «un fallimento per l’intero sistema». Urso ha commentato diffusamente la sua riflessione, spiegando anche gli effetti terribili del doping, ai microfoni di Sport Academy, la trasmissione di politica sportiva di Radio Cusano Campus.

sport academy on air ogni giorno alle 19 Sport Academy, lo sport come non lo avete mai sentito. Dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus (89.100 in Fm a Roma e nel Lazio e in streaming su radiocusanocampus.it), Daniel Moretti e il direttore di Radio Cusano Campus Gianluca Fabi vi raccontano i retroscena politici, economici, sociali dello sport fuori dalla cronaca agonistica.

no che chi ha usato sostanze dopanti, anche se smette di farlo, avrà comunque una marcia in più. Motivo per cui la squalifica temporanea è del tutto relativa».

Presidente Urso, perché ha parlato di fallimento dopo la decisione dell’assoluzione del Wada? «Qualche tempo fa siamo rimasti scandalizzati dal report McLaren, che aveva parlato chiaramente di do-

Che tipo di sostanze usano gli atleti che si dopano nei pesi? «Sostanzialmente ormoni derivati da testosterone. L’uso di queste sostanze si individua facilmente: molti usano farmaci datati, quindi si tratta di un doping facile da scoprire. Ma il sistema pecca in termini organizzativi».

In Italia i pesisti sono tra i più “puliti” nessuna positività negli ultimi anni, spiega la Federazione ping di Stato in Russia. Anche il secondo report McLaren confermava questa ipotesi. La credibilità di questo sistema è ora a repentaglio, così come lo sono tutti i controlli antidoping. Il messaggio che passa è: ci si può dopare, tanto poi la soluzione si trova». Secondo lei cosa non funziona? «Innanzitutto credo che non si faccia di tutto per combattere il doping. Ho la sensazione che l’antidoping sia diventato un business e come tale lasci dei pezzi per strada, perché i controlli in alcune discipline arrivano in tempi sbagliati. Faccio l’esempio che conosco, quello del sollevamento pesi: fare tanti controlli in competizione non ha nessuna rilevanza perché spesso il doping si fa in periodi antecedenti alle gare, quando invece i controlli sono molto più bassi. Inoltre, esistono studi scientifici che dimostra-

La Cusano è impegnata in prima linea nella ricerca medico scientifica. Viene quindi naturale, in un contesto come questo, chiederle quali siano gli effetti del doping? «Le sostanze dopanti non vanno a influenzare solo la forza fisica ma anche l’aggressività e questo porta a danni irreversibili. Va fatto sicuramente un distinguo tra maschio e femmina; l’ormone nel corpo femminile fa danni gravi: il primo è l’irsutismo ma anche l’acromegalia ad alcu-

95

ATLETI RUSSI

assolti dalla Wada lo scorso 13 settembre

50mila tesserati

0

in Italia per la Federpesistica

italiani

positivi recenti tra i pesisti

ne ossa come quelle mandibolari. E a livello endocrino incide con la perdita del ciclo mestruale. Un aspetto poco citato è poi la trasformazione dell’aspetto psicologico, che cambia completamente. Si diventa aggressivi anche fuori dalla gara». Veniamo infine ai dati sulla pesistica in Italia. «Sono 50 mila tesserati e da 12 anni non riscontriamo casi di positività. Dallo stesso tempo vinciamo più medaglie che in passato: segno che con la scienza dell’allenamento si ottengono risultati migliori. Certo è una strada più costosa per le federazioni, ma è pulita, eticamente corretta e soprattutto sana». Gianluca Fabi Direttore Radio Cusano Campus

Per segnalazioni, commenti, informazioni, domande alla redazione dei contenuti del settimanale Unicusano Focus – Sport & Ricerca, potete scrivere all’indirizzo: gianluca.fabi@ unicusano.it

sollevamento pesi

sorrisi azzurri

Sospensione per sette Paesi

Che orgoglio per la Fipe

Russia, Cina, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Moldavia, Kazakistan, Turchia e Ucraina sono state sospesi per un anno per aver violato le regole antidoping.

Nessun caso di positività negli ultimi 12 anni. E molte più medaglie: è davvero un vanto per la Federpesistica azzurra, guidata dal presidente Antonio Urso.


sport academy

martedì 10 ottobre 2017

UNICUSANO FOCUS III CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

i dati in italia Sottoposti a controlli antidoping nel 2016:

Atleti

Eventi

• FIDAL – CSI – UISP – ACSI - Atletica leggera 172 32 • FCI – CSAIN – UDACE – UISP – US ACLI 140 29 ACSI – CNS LIBERTAS - Ciclismo • FIGC – Calcio 122 31 • FIP - Pallacanestro 64 16 • FIN - Nuoto 47 10 • FIPAV - Pallavolo 36 9 • FIR – Rugby 32 8 • FITRI - Triathlon 24 5 • FIJLKAM - Judo Lotta Karate 23 4 • FISI- Sport Invernali 22 3 • FIT – Tennis 20 5 • FISG - Sport Ghiaccio 16 4 • FIGH – Handball 12 3 • FIPM - Pentathlon Moderno 8 1 • FIHP - Hockey e Pattinaggio 8 2 • FIDS – Danza Sportiva 8 1 • FIPSAS - Pesca Sportiva 8 1 • FIC – Canottaggio 8 1 • FIGMMA - Grappling Jiujitsu Martial Arts 7 1 • FICK - Canoa Kayak 6 1 • FITA – Taekwondo 4 1 • FICSF – Canottaggio Sedile Fisso 4 1 • FIGS - Giuoco Squash 4 1 • FIBS - Baseball e Softball 4 1 • FASI- Arrampicata Sportiva 4 1 • WABBA - World Amateur Body Building Association 3 1 TOTALE

Sport

Atleti controllati

• FIDAL – Atletica leggera • FCI – Ciclismo • FIGC – Calcio • FIP - Pallacanestro • FIN - Nuoto • FIR – Rugby • FIJLKAM - Judo Lotta Karate • FIPSAS – Pesca Sportiva • FIDS – Danza Sportiva • WABBA - World Amateur Body Building Association

172 140 122 6 47 32 23 8 8 3

Dati della sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Ministero della Salute - lug 2017

806

173

Atleti positivi

%

4 9 2 4 1 1 1 1 1 1

2,3 6,4 1,6 1 1,6% 2,1 3,1 4,3 12,5 12,5 33,3

il mondo dello sport deve promuovere lo stile no doping Nel 2016 in Italia operati controlli in 173 manifestazioni sportive e su 806 atleti La cultura del No Doping è uno degli obiettivi primari per il mondo dello sport: educare allo sport pulito, intraprendere un percorso di legalità e di correttezza che diventi la missione principale di società sportive e atleti. Per lavorare su questo aspetto, è stata istituita la certificazione “Play Sure Doping Free”, il cui disciplinare prevede seri controlli di processo affidati ad enti di certificazione internazionali. A rilasciarla è l’associazione no profit “No Doping Life”, di cui è presidente e membro dell’Advisory Board Scientifico, il professor Pino Capua, Presidente della Commissione Antidoping del Ministero della Salute. Il “bollino” doping Free si rivolge alle aziende che producono nutraceutici, associazioni e organizzazioni sportive. I CONTROLLI IN ITALIA. Nel

corso del 2016, si legge su maschi (72,3%) e 223 femun report di luglio, in Italia mine (27,7%). L’età media la sezione per la vigilanza della popolazione sottoe il controllo sul doping posta a controllo antidoping è di e per la tutela della salu29,2 anni, te nelle atti- Istituita anche specificavità sportive la certificazione tamente quella del Ministe- Doping Free ro della Sadegli atleti per società sportive lute ha pro29,7 anni g r a m m a - e associazioni e quella to controlli delle atleantidoping su 191 ma- te 28,2 anni. Degli 806 atnifestazioni sportive: nel leti controllati, 22 sono ri90,6% di queste (173 ma- sultati positivi ai test annifestazioni) i controlli si tidoping (2,7%), con una sono svolti regolarmen- sostanziale differenza di te, mentre in 18 manife- genere (3 femmine e 19 stazioni non sono stati maschi). La differenza di portati a termine (9,4%). genere emerge (anche se I controlli hanno riguar- non statisticamente signidato sia le manifestazioni ficativa) anche per quanto delle Federazioni Sporti- riguarda l’età media degli ve Nazionali (FSN) e del- atleti risultati positivi: 35,3 le Discipline Sportive As- anni per gli uomini e 44,4 sociate (DSA), che quelle per le donne. degli Enti di Promozione Sportiva (EPS). Nel corso LE FASCE DI ETA’. Tra gli atdel 2016 sono stati sotto- leti – spiega il Ministero posti a controllo antido- della Salute nel report ping 806 atleti, di cui 583 sottoposti a controllo an-

tidoping, 316 (il 39,4%) sono giovani fino a 24 anni di età, 325 (il 40,5%) sono atleti di età compresa tra i 24 ed i 38 anni, mentre 162 (il 20,2%) sono atleti di oltre 39 anni di età. Prendendo in esame tuttavia la distribuzione delle positività ai controlli in funzione della classe di età si osserva che il 45,5% degli atleti positivi ha un’età superiore ai 39 anni, il 40,8% età compresa tra i 24 ed i 38 anni, mentre solo il 13,6% sono atleti fino a 24 anni di età. Inoltre le percentuali più elevate di positività in rapporto al numero di atleti controllati stratificati per fasce di età, sono state registrate in atleti con età superiore ai 44 anni (6,3%) e in quelli con età compresa tra i 39 e i 44 anni (6%), mentre la percentuale più bassa e stata registrata tra gli atleti con età inferiore ai 19 anni (0,7%). © Copyright Università Niccolò Cusano


IV UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

sport academy

martedì 10 ottobre 2017

frequenze della passione Gabriele Nobile ripercorre in un libro la storia delle emittenti capitoline dedicate al calcio Si chiama “Ambiente Romano” ed è un libro da poco uscito che ripercorre la storia delle emittenti e delle stazioni radiofoniche capitoline che parlano di calcio, analizzando dati e numeri e raccogliendo testimonianze e aneddoti dalla viva voce dei protagonisti. In una città che più di ogni altra vive il calcio anche tramite le parole che - quotidianamente - vengono dette via etere da giornalisti e commentatori, l’autore del libro, Gabriele Nobile, ha presentato il suo lavoro alla trasmissione di politica sportiva Sport Academy, dalle frequenze di Radio Cusano Campus. Che cos’è l’ambiente romano? «Partirei dai dati di ascolto delle radio che analizzo nel libro, fino a dicembre 2016. Su tre milioni di ascoltatori, circa 700 mila sono collegati praticamente h24 sulle frequenze di radio che parlano di calcio, soprattutto della Roma, che poi è il focus del libro. Si è creato dunque un autentico format “romano”, che è arrivato a diventare un modello nazionale di trasmissione». Come hai raccolto le testimonianze? «Ho cercato di far parlare i pro-

tagonisti tra giornalisti e opinion leader. Ma ho parlato anche con quattro presidenti, da Pallotta a Rosella Sensi fino a Ettore Viola, erede di Dino, e l’ex patron della Lazio Sergio Cragnotti, tramite il figlio Massimo. Ognuno ha una sua teoria, ma la maggior parte degli intervistati ritiene che il successo di queste radio che parlano di calcio sia dovuto al... traffi-

co. Per fare da Roma Sud a Roma Nord ci vuole oltre un’ora e tutti concordano sul fatto che l’ascolto di una talk radio in macchina sia un modo piacevole di trascorrere il tempo». Come è nata questa scuola romana? «A fine anni 70 con la liberalizzazione delle licenze. Gli orari di

endorsement nei confronti della squadra e così fanno a Barcellona. A Roma, invece, c’è molto spirito critico. In Italia è un fenomeno che non è mai decollato in nessuna città, sia a Milano che altrove al Nord. Lì sono più forti le televisioni locali. Napoli è un fenomeno particolare perché è una delle poche grandi città italiane con una squadra sola: il fatto che tifino tutti la stessa squadra fa mancare quel confronto spesso duro che però porta a fare più comunicazione. Perché spesso i tifosi ascoltano anche le radio che parlano male della propria squadra, esaltando i poco amati “cugini”».

punta, sempre tornando al traffico, si sono rivelati alla mattina e al rientro dal lavoro. Alcuni speaker, come racconto nel libro, nei primi anni 90 facevano dei veri e proprio esperimenti sociali per capire quanti erano gli ascoltatori e i risultati erano sorprendenti. Le talk radio sul calcio funzionano perché gli ascoltatori si affezionano».

Come si sta sviluppando il dibattito sui social? «Sono la nuova frontiera, anche perché le radio, rispetto ai primi tempi, stanno dando molto meno spazio alla voce dei tifosi. I social sono un’agorà dove spesso si trovano molti giocatori, con profili fake, che vivono questo mondo e al quale sono estremamente attenti. Qualcuno entra per cercare di capire perché il tifoso ce l’ha con lui o perché lo adora. Una parte di dibattito del mondo delle radio si è spostata sul web».

Perché si tratta di un fenomeno prettamente capitolino che non si sviluppa altrove? «Abbiamo provato a fare quest’analisi nel libro, prendendo l’esempio della Spagna. Là le radio di Madrid fanno un continuo

© Copyright Università Niccolò Cusano

il corso di us acli

Anche per gli arbitri esiste l’approccio etico Da ormai trenta anni l’Unione Sportiva ACLI di Roma organizza un corso per aspiranti arbitri di calcio a 11, calcio a 8 e calcio a 5 da inserire nei propri quadri arbitrali. Il corso, aperto a tutti (ragazzi e ragazze) dai 18 ai 48 anni, si svolge tramite due lezioni a settimana (di norma il lunedì e il giovedì) per circa due mesi: al termine i partecipanti tengono una prova pratica e sono inseriti nel quadro arbitrale dell’Us Acli, che prevede una notevole possibilità di arbitrare, vista la moltitudine di tornei che organizza. Del corso di quest’anno, che rivolge una attenzione particolare alle quote rosa, ha parlato il presidente Luca Serangeli, rispondendo ai microfoni di Radio Cusano Campus durante la trasmissione Sport Academy. Quali sono le caratteristiche del corso? «I ragazzi vengono formati e poi non sono mandati allo sbaraglio, perché diamo loro la possibilità di arbitrare. In particolare alle donne: le chance sono parecchie dal calcio a 5 a quello a 11. I campionati di calcio femminile ormai sono molti e penso che le ragazze possano dedi-

carsi a questa attività». Cosa accade quindi una volta finito il corso? «Il settore Acli arbitrale parte dal lontano 1984, quindi è una garanzia di efficienza. Una volta sostenuta la prova pratica ci sarà come detto l’esame con i colleghi più anziani. Quindi i futuri arbitri verranno inseriti in una turnazione, che darà modo di fare pratica. Inoltre verranno formati sui valori dello sport, come è giusto che sia per l’Acli». Su quale tasto si deve insistere a livello giovanile per riportare il calcio nella giusta etica? «Comincerei dai genitori, per-

ché spesso le tensioni maggiori arrivano purtroppo da loro. Quasi mai ho sentito un padre o una madre chiedere al proprio figlio, una volta tornato dal campo, se si è divertito. La prima domanda è sempre: hai vinto? Ecco, questo è sbagliato, perché fa dimenticare l’obiettivo principale dello sport, che non è di certo la vittoria. Oggi c’è troppa smania di prevalere sul prossimo o, nel caso dei genitori, si pensa troppo che il proprio figlio possa diventare famoso e rappresentare una svolta nella vita sua e dei suoi famigliari. Questo approccio è pesantemente sbagliato». © Copyright Università Niccolò Cusano


martedì 10 ottobre 2017

ricerca e università

UNICUSANO FOCUS V CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

empatia, ricostruirla dopo un danno cerebrale Due professori della Cusano, Umberto Bivona e Alberto Costa, sono gli autori di un volume dedicato al recupero dell’empatia nei pazienti che hanno subito dei traumi neurologici Il professor Umberto Bivona, Psicoterapeuta e professore a contratto all’Università Niccolò Cusano con attività clinica presso la Fondazione S.Lucia di Roma, e il prof. Alberto Costa, Psicologo clinico e professore associato presso l’Università Niccolò Cusano, sono i curatori di “Empatia, danno cerebrale, ricostruzione del sé”, disponibile da qualche giorno in libreria per Armando Editore. Un volume che raccoglie i contributi di ricercatori e clinici con l’obiettivo di mettere a sistema le basi neurobiologiche e com-

«Per empatia intendiamo tante cose, ma nel nostro ambito è quell’insieme di processi cognitivo-affettivi che ci consentono di percepire, di rappresentarci la presenza dell’altro in termini sia di emozioni e quindi in termini affettivi ma anche in termini di desideri, credenze, pensieri diversi dai nostri e interagire con l’altro in modo funzionale». portamentali dei processi empatici e affrontare nella sua complessità gli aspetti neuroriabilitativi del trattamento del paziente con

trauma cerebrale. Ne hanno parlato i due docenti intervenendo in diretta ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso del program-

ma Genetica Oggi, condotto da Andrea Lupoli. Professor Costa cos’è l’empatia?

Come nasce l’idea di questo libro? «Con il prof. Bivona ci stiamo occupando da un po’ di anni dello studio dei processi di empatia

nell’ambito delle sindromi neurologiche. L’idea del libro, che ci ha visto molto impegnati per diverso tempo, nasce dall’osservazione che in Italia non era presente un contributo unitario che raccogliesse al suo interno gli aspetti teorici e clinici dell’empatia, coinvolgendo persone che hanno una formazione sia scientifico teorica sia pratica sul campo. L’idea era promuovere un progetto che consentisse poi al lettore, che a nostro avviso può essere sia il professore universitario che lo studente dei corsi di psicologia, medicina a discipline affini, di farsi un’idea compiuta di ciò che intendiamo per empatia e di ciò che intendiamo per intervento nelle persone che hanno disturbi nella condizione sociale in seguito al sopraggiungere di sindromi neurologiche». Professor Bivona, l’empatia si può perdere, al pari di alcune funzioni del nostro organismo? «In seguito a danni cerebrali in riabilitazione viene rivolta una grossa at-

tenzione nei confronti dei disturbi della sfera cognitiva, per esempio difficoltà di memoria, mentre un’attenzione minore è dedicata proprio alle difficoltà che ha una persona che ha subito un danno cerebrale nel mettersi nei panni dell’altro. Questo significa ripercussioni non solo sulla capacità del paziente di relazionarsi agli altri ma difficoltà anche da parte del familiare o dell’amico nel riconoscere la persona come quella che ha sempre conosciuto». Aiutare il paziente nel recupero dell’empatia permette anche un recupero di altre funzioni come quella motoria o del linguaggio? «Stiamo conducendo uno studio con il professor Costa per capire quanto le funzioni di empatia o di teoria della mente siano legate a funzioni cognitive. Oppure quanto la capacità di relazionarsi all’altro abbia una ricaduta positiva proprio su quelle stesse funzioni compromesse dal danno cerebrale». © Copyright Università Niccolò Cusano

genetica oggi, in onda su radio cusano campus La trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da Andrea Lupoli, va in onda dal lunedì al venerdì su Radio Cusano Campus (89.1 in Fm a Roma e nel Lazio, in streaming su www.radiocusanocampus.it) dalle ore 12 alle 13.

la didattica della cusano: il master

Giornalismo 3.0, come evolve la professione del reporter Università e giornalismo possono dar vita ad un connubio vincente: per questo l’Università Niccolò Cusano ha dato vita al Master in Giornalismo 3.0, un corso innovativo per formare laureati e neolaureati che vogliono intraprendere la professione giornalistica con un occhio al futuro. Il Master, della durata di 1.500 ore, viene erogato al 100% online, sfruttando la nostra piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24. Tra le materie oggetto di studio nel master: Cam-

biamento del profilo del lettore: studio dei modelli di comunicazione e dell’evoluzione del lettore-tipo; rudimenti di marketing inbound; analisi e selezione delle notizie; tecniche di scrittura SEO; strumenti di lavoro 3.0; fake news; giornalismo e televisione; comunicazione integrata. OBIETTIVI. L’obiettivo del Master è fornire il knowhow necessario per selezionare le notizie con maggiori potenzialità di traffico, scriverle e pubblicarle con Wordpress nel

modo corretto e poi comunicarle sui canali social con efficacia. Tutte le conoscenze, sia teoriche che pratiche, ai laureati e neolaureati, che intendano intraprendere la professione di giornalista o ad operatori del settore che intendano aggiornare e riqualificare la proprie competenze. Il percorso formativo consentirà di di conoscere le regole principali della professione, i mezzi di informazione, come si recuperano le informazioni e come si scrivono. © Copyright Università Niccolò Cusano

Il valore della marcia francescana Si è conclusa sabato scorso la ventesima edizione della Marcia notturna francescana organizzata dal Centro di Pastorale Giovanile e Vocazionale dei frati Minori della Provincia Salernitano-Lucana in collaborazione con la Pastorale Giovanile di Pompei e con il contributo di fra Luigi Loricchio, coordinatore nazionale degli animatori. L’evento ha visto la straordinaria partecipazione di centinaia di giovani che hanno raggiunto a piedi il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, invadendolo per una serata intera. Per questa ventesima edizione, i giovani hanno vissuto intensamente tre momenti spirituali che sono culminati nel concerto-testimonianza del gruppo calabrese “Kantiere Kairòs” che da tempo anima gli eventi francescani. La marcia ha rappresentato una importante occasione in cui i giovani hanno avuto la possibilità di fermarsi a riflettere sui propri limiti, le proprie debolezze e gli ostacoli, per affrontare la realtà e trovare le risposte giuste alla propria esistenza. La Marcia francescana ha soprattutto un valore educativo di senso civico oltre che spirituale: durante la manifestazione i giovani hanno sperimentato come ci si possa divertire in semplicità con i propri coetanei senza far uso di sostanze stupefacenti o alcool. Come è stato ribadito dall’animatore dei marciatori del gruppo Salerno-Basilicata, Fra Pasquale Parisi, la “marcia francescana non si conclude mai, anzi continua come marcia della vita”. In questo contesto l’Università ha una grande responsabilità: formare studenti che in futuro affronteranno le sfide del mondo del lavoro oltre che quelle della vita quotidiana.


VI UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

industria

martedì 10 ottobre 2017

martedì 10 ottobre 2017

università

UNICUSANO FOCUS VII CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

punti di vista globali sul diritto sportivo

Con il convegno tenuto alla Cusano, la IASL continua a lavorare per diffondere una corretta informazione sul tema. L’analisi della prof Maria Francesca Serra L’International Association of Sports Law (IASL) è un’associazione scientifica internazionale fondata nel 1992 ad Atene: ogni anno organizza in un Pa-

«Nel settore c’è ancora poca conoscenza di leggi e regole» spiega la docente dell’Ateneo di via Don Gnocchi

comfort al lavoro uguale: benessere

Evospace è entata a far parte della grande rete di imprese Amici Unicusano L’a.d. Balla: «La produttività dipende da come sono concepiti gli uffici» Nuove adesioni per il progetto Amici Unicusano, la rete di imprese istituita dall’Ateneo a sostegno della ricerca scientifica. In questo numero di Unicusano Focus scopriamo le attività di Evospace, per voce dell’amministratore delegato Marco Balla. L’azienda nasce 10 anni fa, specializzandosi nella realizzazione di uffici e spazi di lavoro particolarmente innovativi e funzionali. «Crediamo che vivere felicemente l’ufficio, con le persone al centro di tutto, sia una missione per rendere la vita più confortevole e produttiva», spiega lo stesso Balla. Da dove partite “filosoficamente” nella vostra attività?

«Il concept è un’analisi che viene fatta annualmente, perché il modo di lavorare in ufficio cambia radicalmente ogni anno. Cambiano infatti le tecnologie e questo influisce sul nostro lavoro. Facciamo quindi una analisi del luogo in cui trascorriamo la giornata al lavoro, per fare in modo che incida positivamente sulle nostre capacità, creando spazi differenziati ben distribuiti con comfort acustico, ergonomia e tecnologia efficiente. Tutto questo nasce dall’idea che le persone in ufficio sono l’elemento più importante, la parte creativa dell’azienda. Ed è sul loro benessere che si punta per aumentare la produttività».

Lavorate molto sul comfort acustico? «Sì, si sta diffondendo una notevole sensibilità sul suono, anche da parte degli studi di progettazione, che sono i nostri maggiori partner. Il comfort acustico all’interno del lavoro è fondamentale: essendo aumentati gli spazi open space si rischia “l’effetto pizzeria”, quando non riusciamo a parlare uno con l’altro a un metro di distanza». Perché siete rimasti attratti dall’iniziativa Amici Unicusano? «Riteniamo che i luoghi dove si fanno forma-

zione e cultura siano importanti e fondamentali per la crescita della nostra nuova classe dirigente. E se vogliamo investire sul futuro del paese, dobbiamo farlo partendo dalle università». © Copyright Università Niccolò Cusano

ese diverso un congresso nel quale si comparano i diversi ordinamenti di diritto sportivo nel mondo. Per il 2017 lo Iasl ha scelto Roma e l’Università degli Studi Niccolò Cusano che ha ospitato, dal 4 al

6 ottobre, le relazioni dei maggiori esperti sul tema “Responsibility in Sports Activities: Law, Jurisdiction and Ethics”. Una scelta di certo legata alla vocazione sportiva dell’ateneo: alla Cusano si studia Diritto sportivo, senza dimenticare la recente acquisizione dell’Unicusano Ternana e le tante attività legate la mondo dello sport. Maria Francesca Serra, docente di diritto sportivo alla Cusano, ha spiegato l’importanza del convegno della IASL che ha innanzitutto l’obiettivo di «sensibilizzare e informare gli sportivi, perché nel settore c’è tantissima disinformazione sulle regole del sistema

sportivo e sulla responsabilità, che può esser affrontata su una serie di aspetti: quello dell’atleta, del medico sportivo, dei profili legali oppure etici fino agli statuti delle federazioni». OBIETTIVI. Diffondere una informazione corretta sul diritto sportivo, dunque, e sulle sue implicazioni reali, anche da un punto di vista internazionale. «La IASL – spiega ancora Serra – è un’organizzazione internazionale di giuristi di diritto sportivo e si occupa delle tematiche del diritto sportivo a 360 gradi in tutto il mondo. Ha soci in ogni parte del mondo e il convegno è un momento

di incontro cruciale». La Cusano d’altronde ha sempre dimostrato una grande ricettività nell’andare al di là della didattica e della ricerca per creare appuntamenti culturali da divulgare all’esterno. La tre giorni ha rappresentato proprio questo e ha permesso «la comparazione tra le diverse soluzioni su

molti argomenti» spiega ancora Serra, aggiungendo che si è toccata una «dimensione internazionale del diritto e quindi diverse esperienze». «La dimensione sportiva è molto

particolare: se per alcuni versi mutua istituti dal diritto statale, per altri li deve adattare. Per cui ogni tipo di norma che conosciamo nel diritto statale deve essere “lavorata”. Ciò che si auspica è una disciplina unitaria a livello mondiale: questi convegni aiutano a raggiungerla». © Copyright Università Niccolò Cusano



sport e disabilità

martedì 10 ottobre 2017

UNICUSANO FOCUS IX CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

“change the game” inclusione e agonismo

Dal 13 al 15 ottobre si svolge a Roma l’evento di sport unificato creato da Special Olympics: in campo Atleti da nove Paesi di tutto il mondo, che incontreranno anche Papa Francesco “Change the Game”: alla presenza del presidente mondiale di Special Olympics Timothy Shriver, si svolge a Roma dal 13 al 15 ottobre l’evento che racchiude nello sport unificato tutto il valore dell’inclusione sociale. La conferenza stampa di presentazione, alla presenza di Giovanni Malagò e dello stesso Shriver, figlio della fondatrice Eunice Kennedy Shriver, si terrà il 12 ottobre. Momenti diversi, sportivi e non, costituiscono un unico grande evento che pone in evidenza il valore dello Sport Unificato, strumento in grado di unire le persone, con e senza disabilità intellettive, e di “cambiare la partita” favorendo l’inclusione sociale. PREMIO. In occasione della conferenza, presentata da Enrico Varriale, il presidente Timothy Shriver riceverà il premio Mecenate dello Sport - “Varaldo di Pietro”, con la seguente motivazione: «Per l’eccezionale contributo fornito, a livello mondiale, alla diffusione della cultura sportiva intesa come momento di aggregazione e di sviluppo della personalità umana e della crescita sociale di ogni comunità e dei suoi singoli appartenenti. Sono di particolare merito i valori trasmessi dall’impegno sportivo di Timothy Shriver e dalla sua famiglia, valori capaci di fare dello sport un eccezionale strumento per abbattere barriere e superare pregiudizi a favore della integrazione sociale e culturale». Il premio lo scorso anno è stato assegnato a Claudio Ranieri. TORNEO. Si tratta di un torneo di Calcio a 5 Unificato che, in programma dal 13 al 15 ottobre, grazie al supporto dei Knights of Columbus presso il Pio XI Sport Center, in via Santa Maria Me-

Tim Shriver, presidente SO

diatrice 22 a Roma, che vedrà la partecipazione di Team Special Olympics provenienti da 9 paesi europei: Francia, Lituania, Polonia, Ungheria, Spagna, Portogallo, Belgio e Romania. L’Italia sarà rappresentata da quattro team, provenienti dalle regioni del Lazio, Piemonte, Sardegna e Lom-

bardia; gli atleti Special Olympics in totale saranno 120, ogni squadra sarà composta da nove giocatori, cinque Atleti e quattro partner, atleti senza disabilità intellettiva, per un’età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Il calcio d’inizio dell’intero evento si terrà venerdì 13 ottobre, alle ore 16.30. Sarà idealmente assegnato ad un’Unified Match d’eccezione: si sfidano, in un’amichevole di calcio unificato, due squadre capitanate rispettivamente dal Presidente del CONI Giovanni Malagò e dal Ministro dello Sport, Luca Lotti. A seguire la cerimonia di apertura, che si svolgerà alle 17.30 seguendo il protocollo olimpico, con l’accensione del tripode, la sfilata di tutti i partecipanti, la lettura del giuramento e la proclamazione dell’apertura ufficiale dei Giochi effettuata dalle auto-

rità presenti. Le finali, per il terzo e quarto posto ed il primo e secondo, sono programmate per domenica 15 ottobre a partire dalle ore 10.00. DAL PAPA. Parallelamente al Torneo, presso il Teatro del Campo Pio XI, in via Santa Maria

Mediatrice 22, il giorno 14 Ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.30, si svolge il Forum “We #ChangeTheGame with PlayUnified” che, condotto interamente dagli atleti Special Olympics, pone in primo piano, attraverso numerose testimonianze, le azioni che han-

no determinato, fino ad oggi, processi inclusivi in Italia e nel mondo. Infine, in previsione del Torneo di calcio a 5 unificato, il Santo Padre accoglierà nuovamente gli atleti Special Olympics in un’udienza privata che si terrà il 13 ottobre alle ore 12.00. © Copyright Università Niccolò Cusano

l’appuntamento

Ostia e triathlon olimpico una giornata da “supereroi” Il litorale di Ostia ha ospitato anche quest’anno il TOO, gara che ormai da un quinquennio rinverdisce i natali del triathlon italiano. Dall’arenile antistante lo stabilimento balneare Sporting Beach è stato Stefano “Bibi” Battistelli (ex nuotatore italiano e primo uomo a vincere una medaglia olimpica) lo starter d’eccezione del TOO 2017 – Trofeo HEAD. Gara maschile dai ritmi altissimi: al termine della prima frazione di gara disputata “all’australiana”, che regala sempre grande emozione per l’uscita al termine del primo giro con lo spettacolare passaggio degli atleti sulla spiaggia, lasciava la T1 (racchiuso in una manciata di secondi) un terzetto di atleti composto da Alberto Trillo Barca (Forhans Team), Andrea De Stales (A3) e Giovanni Fiore (Unicusano Posillipo). Una spettacolare frazione ciclistica multilap compattava un gruppo che “girava” alla media di 43 Km/h portando in T2, a contendersi il podio, una decina di atleti “stretti” in poco più di un minuto. Non mollava il terzetto di testa che, dopo un diecimila agguerritissimo tirato a 3’50”/Km, si presentava sul nastro di arrivo nel-

lo stesso ordine di uscita dall’acqua con Trillo Barca sul gradino più alto del podio. Quarta posizione per Giovanbattista Pisano (Acquachiarajaked). DONNE. Non meno emozionante la gara femminile con Lina Manzo (Chimera Triathlon) che faceva il vuoto nella frazione di nuoto regolando a tre minuti Manuela Ascoli (A.S. Minerva Roma) e a ben sei minuti Sara Kaczko

(Green Hill). Una stratosferica frazione di bici (primo tempo femminile) consentiva il rientro di Laura Casasanta (portacolori della A.S.D. 3.4 Fun) che metteva il sigillo sulla gara, con un altrettanto superba frazione di corsa (ancora miglior tempo), regolando nell’ordine Manuela Ascoli seguita da Lina Manzo. Ai piedi del podio l’inossidabile Ewa Wojcieszek (Forhans Team). © Copyright Università Niccolò Cusano


X UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

la cusano e lo sport

martedì 10 ottobre 2017

dal 1500 ai nostri giorni a terni la scherma è doc

Un’antica tradizione che ha sfornato leggende e campioni: il presidente del Circolo Scherma Alberto Tiberi racconta il fascino di questo sport, che “fa innamorare” anche i bambini La scherma è di casa a Terni. L’ulti- manda fu controfirmata da ben 4000 mo esempio è quello di Alessio Foco- cittadini, nel lontano 1886. La prima ni, tiratore azzurro oro ai mondiali di sala d’armi ha sede, fin dal 1921, in via Lipsia, cresciuto agoniGoldoni presso i locasticamente nel Circolo li della palestra GinnaScherma Terni, che da «Alcune mamme stica Giuseppe Garibalsempre sforna campio- ci chiedono di dare di e, dopo diversi ni in questa disciplina. ai figli disciplina cambi duranLe origini della scherte e subie impostazione: ma – si legge sul sito del to dopo la circolo - vanno sicura- l’obiettivo è possibile» guerra, il mente ricercate molto 21 giuindietro nel tempo, presumendo di gno 1969 viene inaupoter catalogare quale antesignano, gurato il Palazzetto capostipite, un glorioso figlio di Ter- della scherma di via ni , vissuto oltre 500 anni fa , lo “spa- delle Mura costruito daccini” Ludovico Aminale, uno dei dal CONI su terreno tredici italiani della famosa disfida di offerto dalla ammiBarletta del febbraio 1503. Dopo che i mille deposero le armi ci fu un garibaldino ternano Augusto Mezzetti, nominato dall’allora ministro della Guerra, generale Ricotti, Maestro di scherma. Nel 1886 Mezzetti presentò al sindaco di Terni una proposta per l’impianto di una scuola di scherma, tale do-

Alessio Foconi, oro ai Mondiali di Lipsia nel fioretto a squadre

nistrazione comunale. «Uno dei pochi in Italia a essere dedicato alla scherma in quei tempi» dice con onore il presidente del Circolo della Scherma, Alberto Tiberi. PERCORSO. La passione comincia da

piccoli, spiega Tiberi, perché «i primi corsi che organizziamo per i bambini dai 4 ai 6 anni prendono il nome di “ludoscherma”: fanno giocare i bambini, dando però un’impostazione tecnica di avviamento alla disciplina». D’altronde la storia parla da sé: «A Terni e a Narni la scherma è sempre stata una tradizione – prosegue Tiberi ai microfoni di Sport Academy, la trasmissione di politica sportiva di Radio Cusano Campus - Abbiamo sempre avuto personaggi di spessore, anche quando la scherma è passata da arma ad arma bianca». Quella per i più piccoli è un’attenzione che il circolo ternano ha molto a cuore: «Sono legato a questo sport da 42 anni, quindi su di me ha sempre avuto un fascino particolare. Quando, a inizio stagione, facciamo delle iniziative per le nuove leve schermistiche con corsi iniziali gratuiti, noto che molti bambini rimangono affascinati dalle armi, dalla divisa, dalla maschera e dall’approccio verso l’assalto di scherma. Facciamo in modo che usino dei fiorettini di plastica, giocando e impa-

TRA CAUSE NOBILI E DIVERTIMENTO Oggi, martedì 10 ottobre, ore 19.30 a Santa Margherita Ligure, atleti e star di BasketArtisti Unicusano in campo con un doppio nobile scopo: dire no alla violenza sulle donne e sostenere AiutiamoLi per le persone colpite dall’alluvione del 10 settembre scorso a Livorno.

rando lo sport e sono molto contenti. È come se fossero in un sogno nel quale rimangono coinvolti». Ed è così spesso anche per i genitori, in particolare le mamme, che valutano elegante e formativo questo sport: «Molte ci raccontano del carattere esuberante dei loro figli e si aspettano che

la scherma dia loro una disciplina. Il 90 per cento delle volte, dopo un anno di attività, le mamme sono molto contente, perché il bambino torna ad avere una certa impostazione che la scherma gli dà in modo sano e sportivo», conclude Tiberi. © Copyright Università Niccolò Cusano

calcio a 5 femminile

Le Ferelle calano un poker d’assi Un dominio rossoverde: questa la sintesi della sfida della terza giornata con l’Unicusano Ternana di calcio a 5 femminile che ha battuto il Salinis per 4-1. Con un Di Vittorio gremito di tifosi a seguire con interesse il match, era presente il nuovo trio brasiliano Jessika, Valeria e Talita. IL MATCH. Partita che entra subito nel vivo, le rosso-

verdi ci sono: corrono, producono azioni rimanendo sempre davanti alla porta del Salinis e dopo 9 minuti segnano un gran gol con capitan Neka. L’Unicusano Ternana Femminile dà spettacolo, con un capitano che si conferma sempre all’altezza. Partita nelle mani delle Ferelle che una manciata di minuti dopo segnano il 2-0 con un gran gol di Renata. Passano i minuti ma il Salinis non si vede e incassa il terzo gol da una ottima Presto, che beffa Tardelli con un tiro che passa sotto le sue gambe. Si va riposo sul 3-0. Inizia la seconda frazione di gioco con tanto morale: la squadra rossoverde è grintosa, consapevole delle sue qualità e potenzialità. La seconda frazione ha lo stesso copione del primo tempo: Ferelle che dominano con ritmo meno incalzante ma con molte occasioni da rete. A 10 minuti del

Luca Pagliaricci

secondo tempo segna il gol della bandiera il Salinis ma le accademiche ripristinano l’ordine con un’altra magia di Renata ed è 4-1 per le rossoverdi. A tre minuti dalla fine il portiere di movimento per il Salinis non sortisce effetto e il punteggio non cambia. Una grande prestazione di tutta la squadra, ottimamente condotta da mister Shindler e Arpinelli. E la società ringrazia anche i tantissimi tifosi rossoverdi, anima pulsante e - come sempre - sesto uomo in campo. © Copyright Università Niccolò Cusano


la cusano e il calcio

martedì 10 ottobre 2017

UNICUSANO FOCUS XI CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

impegno e risultati: volano le nuove leve

Pioggia di vittorie (e di divertimento) per i ragazzi della Scuola Calcio dell’Unicusano Ternana guidata dall’ex bandiera Francesco Fabris: «Un ambiente splendido dove giocare e crescere» La Scuola Calcio dell’Unicusano Ternana è nel pieno della sua attività sportiva. Sono davvero numerose le famiglie che hanno deciso di iscrivere i propri figli a questa vera e propria palestra di sport e

Vittorie, finali e tanto divertimento per la Scuola Calcio dell’Unicusano Ternana

«Si è creato un clima meraviglioso tra tecnici e allievi Cerchiamo di farli diventare uomini» di vita. Il responsabile della Scuola Calcio rossoverde, Fabrizio Fabris, è entusiasta del momento che la scuola sta vivendo: «Siamo protagonisti di una bella avventura – afferma l’ex calciatore e bandiera delle Fere - l’attività procede spedita. Vedere il sorriso e l’entusiasmo di questi bambini quando scendono in campo, è una cosa meravigliosa». Fabrizio, iniziamo dai risultati: le giovanili dell’Unicusano Ternana stanno andando forte.. «I lusinghieri risultati non sono altro che il frutto dell’impegno dei ragazzi: quelli nati nel 2005 e nel 2006 sono infatti risultati vincitori, nelle rispettive categorie, del Torneo Schiarea-Campitello di Terni. Una bella soddisfazione arriva anche dai 2006, allenati da Mora, che si sono aggiudicati il settimo “Memorial Pannaccio” a Massa Martana, battendo in finale ai rigori la Bosico». Ci sembra comunque che le buone notizie non finiscano qui... «è verissimo. Infatti anche i 2008, sia Verdi che Rossi, disputeranno in questi giorni le semifinali al Memorial Paolo Doto di Terni. Infine, i 2008 Rossi hanno ottenuto un ottimo piazzamento al Torneo Primi Calci di Terni. Non ci sono dubbi: la Scuola Calcio dell’Unicusano Ternana è sempre più una realtà». Fabrizio, qual è l’aspetto più significativo da dover sottolineare riguardo all’attività della Scuola Calcio Unicusano Ternana? «Al di là dei lusinghieri risultati sportivi che questi ragazzi stanno conseguendo nei vari tornei nei quali sono impegnati, sia-

a quella tattica per sviluppare da subito una manovra articolata in campo, fino all’insegnamento della correttezza e della lealtà sportiva, che per noi è fondamentale. I ragazzi crescono imparando ad assimilare valori importantissimi per chi vuole giocare a calcio” Qual è il rapporto che si è venuto a creare tra i bambini e i loro istruttori? «Guardi, devo dire che spesso mi capita di andare in giro per i campi nei quali i nostri ragazzi si allenano, rimanendo davvero stupito: il clima che si respira è meraviglioso, i nostri tecnici stanno facendo un lavoro egregio, coinvolgono i bambini in un modo molto po-

mo molto soddisfatti soprattutto per il modo in cui prosegue il lavoro dei nostri tecnici e dell’ambiente che si è venuto a creare attorno ai ragazzi». Nota già una crescita, nei vostri giovani atleti? “ Certo. Tutti i nostri iscritti sono stati coinvolti nelle partite e nell’attività sportiva, tutti si stanno migliorando seguendo le direttive dei nostri istruttori professionisti. E ciò viene svolto senza andare all’inseguimento del risultato a tutti i costi. Questo aspetto, a noi, interessa poco: noi vogliamo far crescere questi ragazzi anche sul piano umano e dei valori condivisi” A tal proposito, cosa insegnate a questi ragazzi nella Scuola Calcio? “Cerchiamo di fornire loro un bagaglio di insegnamento completo. Si va dall’attività fisico-atletica,

sitivo, diretto. Il nostro intento è quello di tirar fuori da questi ragazzi tutte le loro potenzialità. Ma una cosa deve rimanere centrale». Che cosa, ci dica. «La possibilità di far divertire questi ragazzi. Vedere i bambini che giocano felici è la mia soddisfazione più grande». Fabrizio, può dirci come prosegue il “Progetto di Efficienza ed Economia nel gesto Sportivo-Motorio”, promosso dalla Scuola Calcio della Ternana Unicusano? «Il progetto sta per partire ufficialmente, tutto procede per il meglio. Ci troviamo ora nella fase di elaborazione: stiamo approntando sia l’organizzazione

Fabrizio Fabris in azione con la maglia rossoverde

delle attività di ginnastica correttiva sul campo, sia la parte relativa all’utilizzo di nostre strutture sanitarie che saranno a disposizione di tutti quei bambini

che ne dovessero avere bisogno. I genitori sono entusiasti di questo progetto. Non vediamo l’ora di partire». © Copyright Università Niccolò Cusano



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