UNICUSANO FOCUS Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL
I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK martedì 27 dicembre 2016 www.corrieredellosport.it
Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano
Special Olympics L’esempio di Luciano
Lega Pro Come “punge” la Vespa Izzillo
Disabilità In marcia verso l’integrazione
> A PAGINA III
> A PAGINA V
IL PUNTO
deborah iurato
Festa di Natale alla Cusano
In poco tempo la cantante ha conquistato talent, prime serate e palchi prestigiosi: «Ogni sogno può diventare realtà»
C
ari lettori,
il 25 dicembre 2016 se n’è andato e ci stiamo proiettando verso l’anno nuovo. Anche questo Natale all’Università Niccolò Cusano è stato particolarmente sentito, come testimonia l’atmosfera realizzata attraverso luminarie bellissime, addobbi molto curati, musiche natalizie diffuse nei viali dell’Ateneo, neve presente ovunque e sparata ogni giorno e tanti altri accorgimenti che hanno reso l’Ateneo particolarmente accattivante per chiunque lo abbia visitato o, semplicemente, sia passato nelle vicinanze. Il Natale è sicuramente una festa religiosa ma, al di là della sua origine, rappresenta tradizionalmente un momento di gioia, allegria e serenità, soprattutto per i bambini che aspettano con ansia i regali di Babbo Natale.
una favola da artista > A PAGINA II
LA VIGNETTA
parla charlie gnocchi
Il futuro della radio tra premi e talent > A PAGINA IV Prodotto da “L’ Arte nel Cuore”, Testi di Andrea Giovalè, Disegni di Vincenzo Lomanto. www.fourenergyheroes.it
> A pagina VII
Proprio da questa considerazione, ha avuto origine la Festa di Natale del 23 dicembre dedicata - per idea e scelta di Stefano Bandecchi, Presidente della Società delle Scienze umane Fondatrice dell’Ateneo - ai bambini meno fortunati; eravamo venuti a conoscenza, infatti, della situazione di molte famiglie che non avevano la possibilità di fare regali ai loro bambini. L’evento si è svolto con la partecipazione di tante persone che hanno accolto con entusiasmo l’invito pubblicizzato attraverso la collaborazione di parrocchie, associazioni, case famiglia che ben conoscono le difficoltà di tanti nuclei familiari. Nelle settimane precedenti, numerosi bambini hanno scritto letterine a Babbo Natale e il nostro Ateneo, dopo averle raccolte, ha acquistato i regali richiesti, esaudendo i desideri che, in molti casi, sarebbero rimasti sulla carta. Per rendere la manifestazione ancora più gioiosa, prima della consegna dei regali, si è pensato di coinvolgere la Compagnia Teatrale «Un teatro da favola» che ha organizzato lo spettacolo «Racconto di Natale» molto gradito dal pubblico; poi Babbo Natale ha effettuato la consegna dei doni, in un’atmosfera permeata da grande gioia e allegria di tutti i presenti, grandi e piccini. Un vero successo, frutto dell’attenzione dell’Università alla terza missione: non soltanto attività di ricerca e didattica ma tante altre azioni rivolte al sociale, alla collettività e al territorio! Fabio Fortuna Magnifico Rettore Università Niccolò Cusano
II UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
martedì 27 dicembre 2016
cultura e ricerca
in tv
sul palco
La “nostra” Beyoncé a Tale e Quale
Trionfi pop da Amici a Sanremo
Ha convinto giuria e pubblico di “Tale e Quale show” grazie a una straordinaria interpretazione di Beyoncé. Sulle note struggenti di “Listen”, l’artista si è calata nei panni della celebre star internazionale.
Nel 2014 partecipa ad “Amici”, vincendo. Nello stesso anno il suo Ep d’esordio ottiene il disco d’oro. Esce poi l’album di inediti dal titolo “Libere” e nel 2016 arriva terza a Sanremo in coppia con Giovanni Caccamo.
deborah iurato credetemi, i sogni si avverano In pochi anni ha raggiunto grandi successi professionali La cantante si racconta: nel lavoro la determinazione è tutto «Vivo giorno per giorno. Godo delle piccole e grandi gioie. Le difficoltà? In questo mondo sono tante ma bisogna essere testardi!». La cantante Deborah Iurato è nata a Ragusa, il 21 novembre 1991. È giovanissima ma ha già collezionato importanti vittorie, da “Amici” a “Tale e Quale Show” passando per
tanto importante quanto divertente. Lì c’è un clima familiare che aiuta a sentirti a tuo agio. Dietro c’è tanto lavoro, ore e ore di trucco e prove, ma tutto si fa con il sorriso». Hai convinto giuria e pubblico a casa, che in massa ti ha scelto al televoto. La tua vittoria ha suggellato un percorso ec-
I complimenti di Anastacia e Pausini dopo le esibizioni in prima serata
cezionale che ti ha vista interpretare sul palco del Teatro 9 degli Studios a Roma cantanti italiane e internazionali dal grande talento come Aretha Franklin, Antonella Ruggiero, Whitney Houston, Adele, Laura Pausini e Anastacia. Qual è l’imitazione che più ti rimarrà nel cuore?
«I talent sono un trampolino ma dopo tutto è più difficile» spiega l’artista «Laura Pausini. È un mito per me, è stata l’esibizione più emozionante. Ho iniziato a seguirla quando ero una bambina e non ho mai smesso. Ho tutti i suoi dischi e non ho perso un concerto. Un idolo».
Sanremo. Ha conquistato tutti con la sua vocalità limpida e potente, la tecnica sicura e il sorriso contagioso. Oggi vive a Milano: in pochi anni le è cambiata la vita ma sa che tanta strada c’è ancora da fare. L’importante è «crederci, impegnarsi ed essere costanti e tenaci». Perché i sogni, e lei può confermarlo, si avverano.
È vero che ti ha ringraziata pubblicamente su Twitter? «E anche Anastacia! Una gioia immensa, ero felicissima perché con lei ho anche duettato ad “Amici” due anni fa: mi ha fatto piacere, si è ricordata di me!»
Sei stata la regina della finalissima di “Tale e Quale Show”, a te è andata la corona di “Campionissimo 2016”. Che momento ha rappresentato? «È stata un’esperienza unica,
Hai ricevuto un premio di 25 mila euro che sarà devoluto alla Protezione
Civile per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. «Non dobbiamo dimenticare cosa hanno vissuto. Quando si può, bisogna regalare un sorriso. Anche magari attraverso la musica». Non solo “Tale e Quale Show”. Sei stata la vincitrice della 13esima edizione del talent show “Amici” di Maria De Filippi. Stai seguendo il programma quest’anno? «Non tanto quanto vorrei, a causa degli impegni lavorativi. Certo, rivedere “Amici” fa sempre uno strano effetto. Penso che anche io sono passata da lì. Ho vissuto anche io quelle esperienze e quelle emozioni. A quel programma e a Maria devo tanto». Per anni si è detto che i talent regalavano illusioni invece sembrano essere l’unica strada per entrare nel mondo della musica. Basta vedere i big in gara quest’anno a Sanremo. «I talent sono un ottimo trampolino di lancio però quando si esce da lì si scopre un modo diverso. Lì ci si sente protetti, ovattati, come in una bolla. Fuori è un po’ più complicato. Però se hai un sogno, devi provare a re-
«Il segreto? Lottare, impegnarsi ed essere costanti e tenaci» alizzarlo, ci devi credere. Io ho cercato in tutti i modi di realizzare il mio. Se ci sono riuscita è grazie a un talent. Sono felice del percorso che ho fatto finora e sono felice di quello che sto facendo oggi». Insomma bisogna crederci sempre. «Sì, devi credere fortemente in quello che fai. Bisogna essere determinati. Ma questo vale per qualsiasi lavoro: anche se ci vorrà del tempo i risultati arriveranno. E poi non c’è soddisfazione più grande del riuscire a fare le cose contando sulle proprie forze». Da “Amici” a “Tale e Quale”. Maria e Carlo Conti: due incontri fortunati.
«Sì. Sono stata benedetta!»
un po’ di meritato riposo»
Non dimentichiamoci che a febbraio hai esordito al Festival di Sanremo insieme a Giovanni Caccamo nella categoria “Campioni” con “Via da qui”. Siete arrivati terzi. Per chi farai il tifo quest’anno? «Fiorella Mannoia: a lei faccio il mio più grande in bocca al lupo. Ma sono tanti gli artisti in gara che mi piacciono. Sono sicura che anche quest’anno sarà un bellissimo Festival».
A casa: relax e buon cibo? «In questo periodo non rinuncio ai dolci. A casa mia sarebbe impossibile. Ma regolarmente vado in palestra e faccio sport: fa bene al fisico e alla mente perché distrae. A Milano ho un personal trainer che mi segue».
Prossimi impegni? «Mi aspetta il concerto di Capodanno a Mestre. Piano piano inizierò a lavorare su pezzi nuovi ma dopo
alimentazione
Dolci natalizi, senza emulsionanti la tradizione è più salutare L’annosa questione se sia meglio il panettone o il pandoro quest’anno si sposta su un piano diverso: quello della sicurezza per la nostra salute. I prodotti farciti infatti, siano essi panettoni o pandori, spesso presentano nella crema, che li rende tanto gustosi, emulsionanti come l’E476 e altre sostanze dannose per la salute. Lo ha spiegato la dottoressa Sabina Rubini, biologa dello studio Abr esperta in Igiene e Sicurezza degli alimenti, intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso della diretta del programma “Genetica Oggi”. Dottoressa Rubini, i prodotti farciti sono dunque a rischio? «Diciamo subito che i panettoni e i pandori sono prodotti della nostra tradizione. Pro-
prio per questo nel 2005 sono stati normati con decreto ministeriale che ha definito gli ingredienti fra i quali uova fresche di categoria A, un lievito madre e altri prodotti d’eccellenza che devono tutelare la tradizione e quindi il consumatore. Nel caso delle farciture, o le ricoperture, che per necessità di conservazione possiedono molti conservanti appunto e additivi, così come coloranti. Questo purtroppo
crea delle criticità in più». Che tipo di criticità? «Le sostanze elencate possono portare ad esempio a iperattività nei bambini, per questo magari sarebbe sconsigliabile farli consumare ai più piccoli. Gli emulsionanti del tipo E476 e altre sostanze risultano dannose per la salute ma in etichetta si trova tutto perché è obbligatorio inserirli nella lista degli in-
genetica oggi, in onda su radio cusano campus La trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da Andrea Lupoli, va in onda dal lunedì al venerdì su Radio Cusano Campus (89.1 in Fm a Roma e nel Lazio, in streaming su www.radiocusanocampus.it) dalle ore 12 alle 13.
gredienti. Cosa diversa dalla tabella nutrizionale dove troviamo il valore dei grassi e dei grassi saturi ma non troviamo gli oli vegetali idrogenati o parzialmente idrogenati che sono più dannosi rispetto agli altri grassi saturi. Non fissiamoci dunque con le tabelle nutrizionali con la paura di quante calorie assumiamo ma prestiamo molta attenzione alla lista degli ingredienti perché è lì che si possono nascondere eventuali rischi per la salute. Il rischio è legato a sostanze tossiche o cancerogene che andando in accumulo possono creare problemi alla salute». Come comportarsi nel caso dei prodotti biologici oppure gluten free? «In questo caso è stata fatta una deroga alla normati-
va che prevede un certo tipo di ingredienti per pandoro e panettone. La farina per esempio non sarà quella di frumento. In questi prodotti senza glutine troveremo più addensanti o emulsionanti ma è normale visto che bisogna sopperire alla mancanza di glutine». La scelta dunque da fare è su ricette tradizionali per pandoro e panettone? «Sì, direi che la tradizionalità ci fa meglio assaporare questi prodotti e ci lascia il gusto del passato, dell’antico. Purtroppo si sa, le mode spingono verso una modernità diversa ma ricordiamo che assaporare dei vecchi ricordi è sempre una cosa gradevole. Dove si può, meglio il tradizionale». © Copyright Università Niccolò Cusano
Cosa ti aspetti dal 2017? «Il 2016 è stato un grande anno. Spero che anche il 2017 sia un anno da non dimenticare. Voglio vivere giorno per giorno quello che la vita mi riserva, accettando gioie e difficoltà. Auguri a tutti!» © Copyright Università Niccolò Cusano
Per segnalazioni, commenti, informazioni, domande alla redazione dei contenuti del settimanale Unicusano Focus – Sport & Ricerca, potete scrivere all’indirizzo: gianluca.fabi@ unicusano.it
martedì 27 DICEMBRE 2016
sport, disabilità e cultura
Unicusano FOCUS III CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
sport veicolo di inclusione
Special Olympics: la storia di Luciano, che parteciperà ai Giochi Mondiali Invernali in Austria a marzo Tante volte per strada Luciano, 30enne di Lucca, si sente dire: «Ti ricordi di me?». Si tratta di ragazzi e ragazze, ma anche adulti, che lo hanno incontrato e non l’hanno più dimenticato, come raccontano i suoi genitori: «Luciano è così, la sua simpatia, la sua disponibilità e il suo gioioso approccio alla vita e alle persone fanno sì che una volta incontrato, anche per una sola volta per caso, non lo si dimentichi, anche dopo molti anni. Recentemente è venuta a casa nostra un’impresa di pulizie e il figlio della titolare, ragazzo sui
A febbraio sarà a Bormio per i giochi Nazionali nella corsa con racchette da neve 25 anni, non appena ha visto Luciano ha ripetuto la fatidica frase: “Luciano, non ti ricordi di me?”. Si erano incontrati quindici anni prima». Luciano ha sempre amato lo sport e noi, fin da piccolino, abbiamo cercato di dargli ogni opportunità per socializzare, sentirsi parte di un gruppo, di una squadra. Maturare quelle certezze che lo hanno poi aiutato ad affrontare le difficoltà e che oggi hanno fatto di lui un vincente nella vita. «Tutto iniziò quando aveva circa 11 anni – ricordano ancora i genitori – con la frequentazione del miniLA PASSIONE.
pagni di squadra, quando aveva 13 anni, dandogli l’opportunità di sperimentare autonomia ed inclusione». Lì Luciano incontrò tanti ragazzi e ragazze che ancora oggi lo salutano e lo ricordano, pronti a porgergli quella “famosa” domanda. Ma le cose poi cambiano sempre, e spesso in meglio. «È grazie all’ingresso nel team Special Olympics, l’Allegra Brigata, che la vita di Luciano, e la nostra di rimando, è cambiata ancora in modo sostanziale».
L’Atleta Special Olympics Luciano Ragghianti
basket, grazie all’abnegazione, lungimiranza e amorevole disponibilità di due allenatori, fu inserito in un corso per ragazzi normodotati. Fu un’inclusione a tutto campo che proseguì negli anni fino a portare Luciano a partecipare con regolarità ai campionati provinciali e infine, quasi diciottenne ai campionati regionali, e a ricoprire, quando l’impegno agonistico diventò troppo pesante, l’incarico, anche se figurativo, di vice allenatore. L’inserimento nel mondo del basket – proseguono – portò nostro figlio a partecipare ai campi estivi a Pievepelago con i suoi com-
RELAZIONI. Luciano con Spe-
cial Olympics ha conosciuto il sentimento puro di amicizia, i rapporti, da sporadici e casuali, seppur degni di memoria, sono diventati continuativi, stabili e duraturi. Allenarsi, fare sport insieme in palestra due, tre volte a settimana, ha portato i ragazzi a uno scambio continuo, all’opportunità di dimostrare le proprie abilità, migliorandole e condividendo emozioni, gioie per le vit-
torie così come le delusioni per le sconfitte. La condivisione del momento sportivo, dell’evento, è talmente potente che poi accade che, un giorno come un altro, si decide di andare oltre, di uscire dalla palestra insieme per andare a mangiare una pizza o per un cinema, ci si inizia a telefonare, ci si tiene in contatto su facebook quasi quotidianamente ormai, così come accade con ogni compagno di squadra che è diventato anche un buon amico. Tutto questo grazie a Special Olympics che utilizza lo sport come strumento per abbattere ogni genere di pregiudizio, a partire dal campo sportivo per abbracciare poi la vita quotidiana, in ogni sua piccola e grande sfaccettatura. IL LAVORO. Grazie a una borsa lavoro, Luciano è impegnato in un bar, al banco; fa il caffè, serve i clienti e chiacchiera tanto con loro del più e del meno, ma soprattutto di calcio e anche qui ha l’oppor-
tunità di mettere le persone a proprio agio con la sua simpatia e personalità. Passa così le sue giornate, dividendosi tra il lavoro, lo sport e le amicizie. Il pensiero però corre spesso in avanti, verso un altro suo sogno, ancora una volta sportivo, che è già diventato una realtà, pronta per essere vissuta. Il sogno di rappresentare l’Italia ad un evento mondiale. GIOCHI MONDIALI. Luciano è
uno dei 34 atleti della Delegazione Italiana di Special Olympics che, dal 14 al 25 marzo prossimo, sarà impegnata in Austria in occasione dei Giochi Mondiali Invernali. Nel mese di febbraio sarà a Bormio per allenarsi e gareggiare nell’evento apripista della neve: I Giochi Nazionali Invernali di Special Olympics Italia. La sua specialità è la corsa con le racchette da neve, e a ben guardare la sua corsa verso il grande sogno è già cominciata. © Copyright Università Niccolò Cusano
dall’istruzione alla sanità
Il nostro tenore di vita garantito dall’immigrazione L’immigrazione è uno dei temi fondamentali delle conversazioni quotidiane degli italiani, come lo erano stati precedentemente i valori immobiliari e la Borsa. Di questo si è occupata recentemente “Racconti di Economia”, la trasmissione che Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, con la partecipazione di chi scrive, conducono su Radio Cusano Campus tutti i giovedì dalle 16 alle 17. Da un certo punto di vista alcune delle convinzioni sull’immigrazione non rispondono alla realtà come quelle che i prezzi delle case e delle azioni della new economy sarebbero sempre stati al rialzo. La prima convinzione da sfatare è che l’immigrazione sia stata negli ultimi anni in continua crescita. I dati OCSE dimostrano che se nel 2007 l’Italia registrava circa 572.000 immigrati permanenti nel 2014 erano 204.000, meno della metà. Ovviamente i flussi sono diminuiti, ma il loro accumularMITI DA SFATARE.
si ha avuto effetto in quanto, sempre nello stesso periodo, i nati all’estero sul totale della popolazione passano da circa il 4% a circa l’8% della popolazione italiana. Da un certo punto di vista per fortuna. Secondo Corrado Bonifazi, direttore dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e Politiche Sociali del CNR, i dati delle Nazioni Unite riportano che nel caso in cui l’immigrazione si fermasse sui livelli attuali, il calo di popolazione in età lavorativa al 2050 sarebbe di 7,3 milioni; nel caso di saldo pari a 0 fra immigrazione ed emigrazione, il calo di popolazione in età lavorativa sarebbe addirittura di circa 12 milioni. La seconda convinzione sbagliata è che l’Italia sia un paese di immigrazione. In realtà l’Italia è un paese di emigrazione. Nel 2014 sono emigrati verso i Paesi OCSE 156.000 Italiani, un quarto dei cinesi e circa la metà dei romeni, ma quasi quanto i filippini, 158.000 e più dei messicani 155.000. A noi sembra un dato lontano, ma nel re-
racconti di economia ogni giovedì alle 16 Ogni giovedì, dalle 16 alle 17, Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (89.1 in Fm a Roma e nel Lazio, in streaming su www. radiocusanocampus.it), trasmette “Racconti di economia”, un programma condotto da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia con la partecipazione di Philip Moschetti.
cente dibattito sulla Brexit i fautori del rimanere citavano la presenza di un consistente numero di medici italiani nel servizio sanitario nazionale inglese come un effetto positivo della Ue. La terza convinzione è che l’immigrazione abbia conseguenze economiche nefaste sul mercato in particolare sul mercato lavoro, sul mercato immobiliare e
sull’offerta di servizi. L’analisi scientifica non trova su scala nazionale conferma a questi tre argomenti in quanto le variazioni dei salari, dei prezzi delle abitazioni e dell’offerta dei servizi non hanno correlazione con l’immigrazione. I dati non sembrano quindi supportare il verbo comune. PROBLEMi locali. Tuttavia, un
problema esiste: è probabile quindi che le conseguenze non siano su scala nazionale, ma su una scala su cui i ricercatori non riescono ad avere dati: la scala locale. Le analisi su scala locale tuttavia solo parzialmente si distaccano da quelle su base nazionale. Le analisi sul mercato del lavoro provano, infatti, che gli impatti sui salari sono negativi sui salari più bassi ma con valori sempre inferiori all’1%; a fronte di questi si registra però un’influenza positiva dell’immigrazione sui salari più alti anche qui intorno all’1%. Le analisi sul mercato immobiliare evidenziano una realtà ancora più difforme rispetto alle aspettative. L’immigrazione non influenza i prezzi degli immobili sia in affitto che in vendita: quando questi effetti si verificano le serie storiche mostrano una casualità inversa. I prezzi non scendono perché arrivano gli immigrati, ma arrivano gli immigrati, tendenzialmente più poveri dei residenti, perché i prezzi scendono.
SERVIZI. Gli effetti sull’offer-
ta dei servizi sono in realtà tangibili, ma la ricerca dimostra che lo sono per una ragione positiva: gli immigrati tendono a richiedere di più i servizi che, data la composizione media della popolazione italiana, sono offerti in misura minore. Tendenzialmente giovani e con famiglie più numerose, gli immigrati richiedono più scuole, asili e pediatri rispetto a una popolazione italiana che richiede, e si vede offerte, residenze sanitarie assistite, centri anziani e geriatri. In sostanza quindi, sebbene vi siano innegabili, ma temporanei, problemi a livello locale se vogliamo mantenere il nostro tenore di vita dobbiamo sperare che l’immigrazione continui, non che smetta. Se le centrali terroristiche hanno capito questo, è probabile che questo sia l’obiettivo di lungo periodo dei recenti attentati. Prof. Philip Moschetti Università Niccolò Cusano
IV UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
cultura e università
martedì 27 dicembre 2016
charlie gnocchi ora pensa a un talent per le radio L’ideatore del premio “Cuffie d’oro”: «Mi piacerebbe trasformarlo in un programma» Radio Cusano Campus? «Divulgativa, ironica, rivoluzionaria: una grande sorpresa» Un amore per la radio che dura da vent’anni, una passione così autentica da ideare insieme a Fabio Carini i “Cuffie d’Oro Radio Awards”, che da sei edizioni in Italia celebrano il mondo della radio. Charlie Gnocchi, una delle voci più note della radiofonia italiana, racconta come è nata l’idea dell’unico oscar della radio italiana. Charlie conduce su Rtl 102.5, in coppia con Alessandro Greco, il programma “No Problem, W l’Italia” ogni venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 13. «Il linguaggio della radio è immediato, devi saper cosa dire – spiega Charlie - e devi essere amico degli ascoltatori». Perché un premio per la radio? «Da circa 20 anni sono appassionato di radio e trovavo giusto che ci fosse un riconoscimento, così ho ideato questo premio insieme a Fabio Carini. È l’unico riconoscimento per la radio in Italia, ma dal prossimo anno potrebbe uscire fuori dai confini nazionali. Quest’anno infatti sono venuti a Trieste alcuni rappresentanti di Austria, Germania e Francia per far confluire le “Cuffie d’Oro” in un premio europeo. Spero in questo riconoscimento, il nostro lavoro è faticoso ma qualche frutto arriva». Tra i premiati di quest’anno c’è qualche realtà che ti ha colpito particolarmente? «Tra le new entry di quest’anno c’è una grande sorpresa che è Radio Cusano Campus. È una radio che tenevo d’occhio già da qualche anno perché è molto diversa dalle altre: è divulgativa, ironica ed esprime un concetto nuovo, abbastanza rivoluzionario, che ho apprezzato molto anche per la velocità degli speaker». Quali sono i progetti in cantiere per la prossima edizione delle Cuffie d’Oro? «Vorrei che l’iniziativa diventasse un programma, un talent, e vorrei si trasformasse in un’occasione di accrescimen-
www.unicusano.it
Online il sito che valorizza gli studenti
Charlie Gnocchi, qui ai tempi di inviato di “Striscia la Notizia”. Sotto, gli speaker di Radio Cusano Campus, l’emittente è stata premiata con le “Cuffie d’oro”
«Alla tv bastano le immagini, noi invece dobbiamo diventare amici per gli ascoltatori» to per tutti con due giorni di diretta su tutte le radio nazionali. E poi puntare sugli stage, e non dimenticare l’importanza delle radio locali: quest’anno abbiamo premiato Radio Amatrice, attraverso la quale il sindaco della città ha voluto tenere informati i cittadini. Questo testimonia quanto è importante il linguaggio della radio». Qual è la differenza tra radio e tv? «La radio è più immediata e più forte della tv, dove basta che azzecchi l’immagine giusta. In radio devi saper cosa dire e il tuo pensiero si divulga nel tempo, la gente deve fidarsi di te, lo speaker radiofonico deve essere amico degli ascoltatori».
Che caratteristiche deve avere uno speaker radiofonico? «Tutti possono fare radio, tutti possono avere una voce radiofonica a patto di avere qualcosa da dire. Se hai qualcosa da esprimere, la radio te la tira fuori. Mi piacciono molto le web radio, che permettono di fare radio anche a chi non può pa-
gare il costo delle frequenze, a volte troppo alto». Quali sono i protagonisti della radio che ti piacciono di più? «Sicuramente Fiorello e la radio di Renzo Arbore. Radio Radicale mi ha divertito. Poi ci sono gli approfondimenti di Radio Anch’io e la radio della Falcetti, Cru-
ciani con “La Zanzara”. Anche le radio sportive locali mi fanno ridere. Ma anche io mi piaccio qualche volta…». Come è cambiato il rapporto con gli ascoltatori? Quanto pesano il web e i social network? «Il web è diventato una componente molto for-
te per chi fa radio, bisogna avere più cura degli ascoltatori che vogliono partecipare con i social. L’importante è non lasciarsi condizionare del tutto, ma mantenere la propria solidità altrimenti il mondo dei social ti può schiacciare. Sono due linguaggi differenti, la radio ha bisogno del web e viceversa». © Copyright Università Niccolò Cusano
Una nuova veste grafica e tanto spazio in più per gli studenti. È stato appena rinnovato il sito dell’Università Niccolò Cusano. Le informazioni sono state posizionate nelle stesse aree in cui lo erano in precedenza, fatta eccezione per la “Bacheca” dello studente che si trova sia sulla barra del menù sotto la voce “Studenti” che sulla home in un box dedicato. NOVITÀ. Tra le novità presenti
sul sito si segnala la “Cusano Summer School 2017” che ha un sito dedicato (www. summerschool.unicusano. com) e alla quale si può accedere anche dal sito Unicu-
sano (barra del menù, sotto la voce “Didattica”). La Cusano Summer School 2017 è una scuola estiva internazionale in “Business School and Financial Academy”, istituita con carattere permanente dall’Università, si rivolge a professionisti e giovani neolaureati a livello europeo e internazionale, in ambito giuridico ed economico. Sul nuovo sito nasce anche la pagina “Made in Cusano” contenente le interviste fatte agli studenti laureati e che si trova sia sulla barra del menù alla voce “Studenti” sia sulla home in un box dedicato. © Copyright Università Niccolò Cusano
martedì 27 DICEMBRE 2016
disabilità e ricerca
Unicusano FOCUS V CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
l’integrazione resta su carta Il professor Girelli sul sostegno agli alunni disabili: «In Italia norme all’avanguardia, mancano i fatti» ne per includere i ragazzi disabili? «A livello normativo siamo leader nel mondo per quel che riguarda l’inclusione e il sostegno della disabilità. È altrettanto vero che dobbiamo prendere atto di tanti problemi che si frappongono tra la volontà di includere e la capacità reale di farlo. In alcuni casi i problemi sono da rintracciare nelle strutture non adeguate, in altri nella mancanza di figure professionali all’altezza della situazione. Il fatto incontestabile è che si tratta di un lavoro duro e, prendendo ad esempio l’Istituto Caetani, a cui ho fatto visita, viene svolto con serietà e massima attenzione ad uso e consumo esclusivo del ragazzo disabile. Pensate che alcuni di loro vengono seguiti nel periodo post diploma per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro».
Il professor Federico Girelli, docente di Diritto Costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Niccolò Cusano, è stato ospite della trasmissione “Open Day” di Radio Cusano Campus, dove ha parlato di due incontri avvenuti nei giorni scorsi presso l’Istituto Magistrale Gelasio Caetani
Sui Click Days della Cusano: «Lo studio deve essere garantito a tutti i livelli» dove ha presentato due relazioni: la prima riguardante l’inclusione dei ragazzi disabili nei progetti didattici nelle scuole, la seconda avente come oggetto le peculiarità della Costituzione della Repubblica Italiana. Professor Girelli, l’Italia è uno dei paesi guida a livello mondiale per ciò che concerne l’inclusione e l’integrazione della disabilità a scuola: esiste una corrispondenza reale tra le intenzioni e le azioni messe in campo quotidianamente nelle scuole italia-
Open Day è on air dalle 18 alle 20 Di università e ricerca si parla a “Open Day”, il programma di Radio Cusano Campus condotto da Misa Urbano e Alessio Moriggi, in diretta dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 18-20 sull’emittente dell’Ateneo (89.1 Fm a Roma e nel Lazio, in streaming su www.radiocusanocampus.it). Open Day tratta le tematiche principali dell’istituzione universitaria: l’offerta formativa, i servizi, le convenzioni, l’orientamento e gli eventi, accademici e non, organizzati dall’ateneo di via Don Carlo Gnocchi.
per spiegarne caratteristiche e peculiarità. Mi è già capitato di raccontare la Costituzione ma l’ho fatto per bambini più piccoli, nel tentativo di coinvolgerli con tanti aneddoti e metafore legate anche alla simbologia presente nelle immagini che richiamano la nostra Costituzione. Devo dire con piacere di essere stato ascoltato con interesse e coinvolgimento tanto dai più piccoli quanto dai
ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori, in alcuni casi molti di loro erano stati chiamati a esprimere il loro voto sul referendum costituzionale e questo ha favorito curiosità e domande». Passiamo al mondo universitario, una delle piaghe del sistema è la fragilità del diritto allo studio. L’Università Niccolò Cusano rinnova, per il quarto anno con-
Dall’incontro sulla disabilità all’intervento sulla Costituzione Italiana rivolto ai ragazzi delle classi finali. Dov’è il nesso? «Il nesso è evidente e indissolubile. La Costituzione Italiana recita senza possibilità di fraintendimenti che la scuola è e deve essere aperta a tutti. Da qui siamo partiti
secutivo, l’iniziativa Click Days al fine di consentire a 70 neodiplomati del Comune di Roma e dei comuni limitrofi di studiare gratuitamente per cinque anni all’interno di uno dei Campus più all’avanguardia del panorama accademico nazionale. Che ne pensa? «Il diritto allo studio è sempre meno tutelato e negli ultimi anni abbiamo dovuto apprendere dell’esistenza di figure che in altri Paesi europei non hanno corrispettivi: il vincitore idoneo ma senza borsa, semplicemente per mancanza di fondi. L’Università Niccolò Cusano, un ateneo non statale che non beneficia di sovvenzionamento pubblico, decide ogni anno di strutturare questa iniziativa che rappresenta un’opportunità irripetibile per tanti giovani che altrimenti non potrebbero permettersi una retta universitaria. Io incontro ogni giorno i ragazzi vincitori delle precedenti edizioni e faccio lezione con loro: vi garantisco che emerge chiaramente il loro entusiasmo e la consapevolezza che hanno di aver intrapreso un percorso d’eccellenza attraverso il quale stanno costruendo il loro futuro». © Copyright Università Niccolò Cusano
per non vedenti e ipovedenti
La voce di Villaggio: anche Fantozzi diventa audiobook
Anche Fantozzi diventa un audiolibro: qui sopra, Paolo Villaggio
Gli audiobook sono da anni un valore aggiunto delle biblioteche pubbliche. Dal 2007, infatti, non vedenti e ipovedenti muniti di certificato medico o di tesserino dell’Unione Italiana Ciechi possono farsi scaricare, su smartphone o lettore mp3, il proprio audiolibro preferito nelle biblioteche; anche nelle classifiche di vendita, gli audiobook hanno riscontrato un successo sempre più ampio, come dimostra la varietà dei cataloghi. LA VOCE. Tra gli audiolibri di
recente uscita, spicca quello di Fantozzi, dal libro capolavoro di Paolo Villaggio del 1971, per la prima volta letto e interpretato magistralmente dallo stesso autore. Uno dei più grandi
best seller italiani di sempre, che ha dato origine alla saga della maschera comica più popolare del cinema italiano, sarà dunque in versione audiolibro ag-
Le disavventure del ragioniere lette dall’attore stesso scaricabili in formato digitale giornata e con alcuni capitoli inediti. L’uscita è la testimonianza artistica di un autore che ha creato il personaggio comico più popolare d’Italia, che ha condizionato il linguaggio e l’immaginario di un intero Paese così come Charlot, Totò,
Stanlio e Ollio. «Grazie agli audiolibri - ha commentato con l’inconfondibile sarcasmo Paolo Villaggio - sarà possibile diffondere libri incisi che si possono ascoltare lavorando, sull’autobus, per strada, schivando le buche di Roma, mentre si fa
la spesa, mentre si svaligia una banca». L’audiolibro Fantozzi, prodotto da Volume Audiobooks, è in vendita su iTunes esattamente come un prodotto discografico e disponibile anche su audible.it. © Copyright Università Niccolò Cusanow
VI Unicusano FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
FUMETTI
la storia
Tutto quello che è successo nelle puntate precedenti Milko, completamente sordo dalla nascita, ora può sentire richieste di aiuto a chilometri di distanza e modificare il suono della propria voce a piacimento. Teresina, che si sentiva prigioniera del proprio corpo pesante e impacciato, ha acquisito una forza straordinaria. Pietro, costretto a vivere sulla sedia a rotelle, può sfrecciare su di essa a velocità folli. Marietta, che aveva paura di comunicare con gli altri, adesso è capace di leggere pensieri e emozioni di ognuno, manipolandoli con la mente. Sono i Four Energy Heroes: quattro amici, coraggiosi e uniti, dotati di un grande potere e destinati a cambiare il mondo. Già, ma come? Dopo il primo incontro con il criminale Amilcare, i nostri eroi sono riusciti a farlo arrestare per violenza domestica. Tuttavia, rilasciato per un vizio di forma, il losco affarista mostra di aver messo la testa a posto. Ora, godendo di sempre maggiore popolarità, dichiara di approvare l’operato dei quattro supereroi e, anzi, dedica loro persino il suo ipermercato nuovo di zecca: il Four Energy Supermarket. Ci sarà da fidarsi? Cosa resta da fare quando un vecchio nemico sembra schierarsi dalla tua stessa parte? © Copyright Università Niccolò Cusano
il progetto
L’inclusione come primo obiettivo Milko, Pietro, Teresina e Marietta sono i Four Energy Heroes, protagonisti del primo fumetto italiano interpretato da ragazzi disabili. L’iniziativa editoriale, prodotta dalla Onlus “L’Arte nel Cuore”, ha come obiettivo rappresentare la disabilità come valore aggiunto e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’integrazione. Il fumetto viene da un’idea della presidente della Onlus, Daniela Alleruzzo, e una sua striscia è pubblicata ogni settimana sulla prima pagina di “Unicusano Focus – Sport & Ricerca”, prova della volontà dell’Università Niccolò Cusano di dare voce a tutte le iniziative che sensibilizzino sul tema della disabilità. L’autore dei testi del fumetto è Andrea Giovalè. La sinergia tra l’Università Niccolò Cusano e i Four Energy Heroes si rafforza ancora di più, con una serie di tavole intere (a fianco la seconda) ospitate sulle pagine del settimanale della Cusano in allegato con il Corriere dello Sport-Stadio. Prodotto da L’Arte nel Cuore – Da un’idea di Daniela AlleruzzoTesti di Andrea Giovalè – Disegni e Colori di Vincenzo Lomanto [Le precedenti avventure dei Four Energy Heroes sono disponibili gratuitamente all’indirizzo www.fourenergyheroes.it ]
martedì 27 dicembre 2016
martedì 27 dicembre 2016
unicusano focus VII CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
LA CUSANO E il calcio
lega pro vespe, la punta fa davvero male L’attaccante della Juve Stabia Nicolas Izzillo ha firmato una doppietta al Catania: «Ma ho ancora tanta fame» Due gol da cineteca a coronamento di una prima parte di stagione assolutamente da incorniciare. La Juve Stabia si sta giocando il campionato insieme alle altre grandi del girone C di Lega Pro, Matera, Foggia e Lecce. Nicolas Izzillo, attaccan-
UnicusanoFondi
Il 2016 va in archivio con il segno positivo per i vivai rossoblù
«Giocare al Sud è uno spettacolo: la gente ama la propria terra e vive di passioni» te classe 1994, si sta mettendo in mostra con i campani. Contro il Catania, gara vinto dalle “vespe” 4-0, Izzillo ha realizzato due bellissime reti, spianando la strada al roboante successo dei suoi. «Ho iniziato a tirare i primi calci nella squadra del mio paese in Sardegna, l’Ilvamaddalena – racconta Izzillo – poi sono stato preso dalla Spal all’età di 14 anni e diciamo che sono stati loro a crescermi». Qual è stato il punto di svolta della tua carriera, quando hai capito che quello del “calciatore” poteva diventare il tuo lavoro? «Non c’è mai stato un punto di svolta. In particolare, ho sempre avuto questo sogno e obiettivo fin da piccolo. Da quando sono andato alla Spal ho capito che avrei potuto giocare anche per ripagare i tanti sacrifici che stavo facendo, su tutti stare lontano dalla famiglia». Da qualche anno militi con formazioni del Sud: che ambiente hai trovato? «Mi trovo bene al Sud perché c’è gente passionale, sincera. Gente che ama la propria terra e la propria
squadra. Le tifoserie sono molto calde: insomma spettacolo!». Come sei arrivato alla Juve Stabia? Sapevi che si stava allestendo una squadra per puntare alla serie B? «Sono arrivato nel mercato di gennaio dell’anno scorso. Ricordo ancora l’incontro con il presidente. Sapevo che stavano costruendo una squadra importante e volevo mettermi in gioco. Mi sono allenato tanto questa estate, sia fisicamente che mentalmente, e penso di essere arrivato carico per questa stagione». Doppietta contro il Catania con gol bellissimi: ci racconti le due marcature? «Due gol molto simili, entrambi da fuori area. Il primo però forse è un po’ più bello». Soddisfatto del campionato vissuto finora? «Soddisfatto sì ma non appagato. Ho ancora tanta fame come del resto anche la mia squadra. C’è un girone di ritorno che ci aspetta e non vogliamo deludere nessuno».
Hai qualche rimpianto? «Nessun rimpianto, non si vive di ricordi. Penso sempre al presente e a quello che dovrà venire. Il passato è passato e ormai anche i due gol con il Catania sono dimenticati». Cosa ti aspetti dal futuro? «Spero di fare un campionato importante con la mia squadra questa stagione, poi si vedrà. Ho un sogno nel cassetto ma è ancora presto per parlarne». © Copyright Università Niccolò Cusano
Nicolas Izzillo, attaccante della Juve Stabia classe 1994
Tre squadre di scena nei campionati nazionali e tre primi posti, altre due compagini di scena in campo regionale che viaggiano nella parte alta della classifica dimostrando di sapere il fatto loro, due formazioni impegnate nei tornei provinciali che stanno facendo del divertimento e dell’ aspetto sportivo-sociale il loro credo stagionale: il 2016 che sta per chiudersi è stato davvero importante per il settore giovanile dell’UnicusanoFondi, e al tempo stesso funge da trampolino di lancio sicuramente importante per la seconda parte della stagione che si annuncia davvero tutta da vivere.
CAMPIONI D’INVERNO. La Ber-
retti e le squadre Under 15 e Under 17 hanno chiuso la loro prima parte con il titolo d’inverno in tasca. Simbolico quanto si vuole, ma senza dubbio una cartina di tornasole più che rilevante per comprendere quanto di buono è stato fatto sinora, in campo e fuori. Il tutto - vale la pena rimarcarlo con tre formazioni che sono state costruite con pazienza e applicazione, il cui primario obiettivo era quello di mettere in piedi degli organici che sapessero fornire risultati in prospettiva e a gioco lungo. Invece la folta schiera dei giovanotti rossoblù ha saputo bruciare le tappe, con-
sapevole del fatto che, a partire dal mese di gennaio, sarà considerata come la favorita principale per il successo nei rispettivi gironi. ALLIEVI E GIOVANISSIMI. In ter-
ra laziale, le formazioni Allievi e Giovanissimi partecipanti ai campionati Fascia B viaggiano su livelli importanti, facendo splendida figura pur nel contesto di gironi non facili. Mentre i più grandi fanno la barba alla vetta della graduatoria, i baby si segnalano per un dato statistico non certo irrilevante: miglior difesa del girone, seconda dell’intera categoria, menzione decisamente da applausi. © Copyright Università Niccolò Cusano