Unicusano focus 15 marzo

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UNICUSANO FOCUS Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma

ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL

I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK MARTEDì 15 marzo 2016 www.corrieredellosport.it

Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano

Neurologia Quanto è importante il fattore tempo

Calcio Bomber Tranchitella se il gol è umiltà

Aziende Un contest a tutta energia

> A PAGINA III

> A PAGINA V

> A PAGINA VII

paralimpiadi

> Ballo, atletica e un’inesauribile tenacia:

Il sogno-Rio del sitting volley azzurro

Nicole Orlando

identikit di una stella

> A PAGINA IV

premiazioni

Irene mondiale il campione è “special”

> A PAGINA VI

fantastica

nicole

> A PAGINA II

IL PUNTO

Ancora una volta, la Bce e Mario Draghi si sono dimostrati assoluti protagonisti dello scenario economico e hanno rassicurato i mercati. Il Presidente ha annunciato una serie di misure di stimolo monetario senza precedenti per fronteggiare il netto peggioramento del quadro macroeconomico dell’eurozona e ha difeso le azioni della Bce dalle critiche tedesche, affermando che se si fossero seguite le indicazioni della Germania - che ha sempre negato la positività degli interventi – si sarebbe già piombati in una disastrosa deflazione. Innanzitutto, si è stabilita la diminuzione del tasso di riferimento dallo 0,05% allo 0%. Le altre decisioni maturate nell’ultima riunione della Bce dello scorso 10 marzo hanno confermato e superato le attese stabilendo: l’ulteriore incremento del tasso già negativo sui depositi delle altre banche, dal -0,30% al -0,40%; l’affinamento quantitativo e qualitativo del Quantitative easing; la possibilità di at-

Avanti tutta con Super Mario e Bce tuare una nuova serie di operazioni di rifinanziamento a lungo termine delle banche (TLTRO II), che partirà da giugno 2016 e avrà la durata di quattro anni. La riduzione del tasso di interesse applicabile sui fondi depositati presso la Banca centrale da altre banche ha l’evidente finalità di rendere ancora più onerosa tale tipologia di operazioni con la speranza che si producano effetti significativi, in termini di maggiori risorse che, non essendo depositate presso la Bce, rimarranno a disposizione delle banche per erogare – potenzialmente – nuovo credito a imprese e famiglie. L’affinamento quantitativo del Quantitative easing consiste nell’aumento da 60 a 80 miliardi di euro al mese della liquidità da destinare agli

acquisti di titoli con relativa immissione di liquidità sui mercati; ciò consentirà, ci si augura, di combattere adeguatamente i nuovi focolai deflattivi e, più in generale, di contribuire al necessario potenziamento delle capacità di crescita e sviluppo dei sistemi economici europei. Quello qualitativo scaturisce dall’assoluta novità costituita dalla possibilità di diversificare gli acquisti che, pur concentrandosi ancora sui titoli pubblici, per la prima volta potranno riguardare obbligazioni non bancarie; quest’ultimo elemento è di fondamentale importanza, in quanto origina una rivitalizzazione del mercato delle obbligazioni e consente il finanziamento diretto delle imprese che potranno far ricorso al mercato dei capitali con

maggiori prospettive di vedere sottoscritti i titoli emessi. Le operazioni di rifinanziamento a lungo termine destinate alla concessione di prestiti a imprese e famiglie (TLTRO II) hanno destato sorpresa e compiacimento per la loro portata: 1700 miliardi di euro - di cui circa il 20% per il sistema bancario italiano - contro i 400 miliardi della precedente manovra; le banche, inoltre, sono incentivate a erogare credito perché all’aumentare dello stesso – nell’ambito di regole ancora da definire (benchmark di riferimento) – i finanziamenti potranno avere un tasso negativo fino al -0,40%. Nel complesso, quindi, l’insieme delle decisioni della Bce dovrebbe contribuire ad aumentare la concessione di cre-

dito e a favorire il superamento della deflazione che, negli ultimi tre mesi, ha cominciato a riaffiorare nell’Unione europea e in Italia. Le mosse dell’Eurotower hanno comportato inizialmente una reazione molto positiva da parte dei mercati finanziari, soprattutto di quello italiano; poi però, nel corso della seduta, per effetto di altri fattori come la solita e manifesta contrarietà della Germania e la discesa del prezzo del petrolio, hanno perso terreno per chiudere con segno negativo: il giorno dopo, invece, la positività ha avuto il sopravvento con rialzi generalizzati, tra cui è spiccato quello del FTSE MIB con +4,80%. Al di là di ogni considerazione e a prescindere dagli effetti che si produrranno, è ne-

cessario ricordare e ribadire che qualunque manovra di politica monetaria può costituire un rimedio solo temporaneo alla situazione di difficoltà originata dalla debolezza della crescita e dello sviluppo, sia in Italia che nell’Unione Europea; è necessario accelerare in modo netto e rapido il processo di integrazione europea, attuando nei singoli Stati membri riforme sostanziali e di grande respiro, indirizzate al miglioramento della situazione interna e proiettate verso gli obiettivi comuni. Già dai prossimi giorni, in particolare oggi e domani, quando si riunirà la Fed, potremo avere un’idea delle possibilità di successo dei provvedimenti della Bce che indubbiamente è legata ai comportamenti delle altre banche centrali, in primo luogo di quella statunitense. Fabio Fortuna Magnifico Rettore Università Niccolò Cusano


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