Unicusano Focus 22 novembre

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UNICUSANO FOCUS Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma

ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DEL

I.P. A CURA DELL’UNIVERSITà NICCOLò CUSANO e di SpoRTNETWORK martedì 22 novembre 2016 www.corrieredellosport.it

Settimanale di Scienza, Industria e Sport a cura della Cusano

Politica Trump e la Nato Cosa succederà?

Start Cup Lazio Due premi per l’Unicusano

> A PAGINA III

Costituzione Per capire la riforma > A PAGINA IV

Giovedì 24 novembre l’Università Niccolò Cusano ospiterà, presso il Campus di via Don Carlo Gnocchi a Roma, un incontro dedicato alla riforma costituzionale e al voto del 4 dicembre. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta su Radio Cusano Campus (89.1 FM a Roma e nel Lazio) e in streaming audio/video sulla pagina Facebook dell’Ateneo romano.

il punto

LAURA FREDDI

Lo spread torna di moda

L

ricomincio da me sport e solidarietà

BasketArtisti e la Cusano insieme sul parquet > A PAGINA VII Prodotto da “L’ Arte nel Cuore”, Testi di Andrea Giovalè, Disegni di Vincenzo Lomanto. www.fourenergyheroes.it

FOTO PATRIZIA ABBADI

Dopo la partecipazione al Grande Fratello Vip la showgirl è pronta a rimettersi in gioco: «Di nuovo in tv? Sì, ma con eleganza»

LA VIGNETTA

> A pagina V

> A PAGINA II

o spread in Italia, inteso come differenza del tasso di rendimento tra Btp decennale italiano e Bund tedesco, è tornato di moda. Negli ultimi giorni, infatti, per motivi di varia natura, il divario si è nuovamente accentuato ed esiste la possibilità che possa ulteriormente allargarsi. All’inizio dell’anno, il 4 gennaio, lo spread era addirittura sceso al di sotto dei 100 punti (99) ed era inferiore di 20 punti a quello spagnolo (119); ora ha superato i 180 - livello che non si vedeva da marzo 2014 - ed è superiore di circa 50 punti rispetto a quello spagnolo. Il confronto con quest’ultimo è particolarmente significativo se si considera che la Spagna per molti aspetti è considerata puntuale riferimento per misurare la nostra competitività. Perché questa impennata? Esistono motivazioni macroeconomiche globali, tra cui spicca la propensione al rialzo dei tassi negli Stati Uniti che alcuni commentatori vedevano di più difficile verificazione dopo la vittoria di Trump. Il mattino successivo, a caldo dai microfoni di Radio Cusano Campus, avevo affermato che si manteneva intatta la possibilità della relativa decisione nella prossima riunione della Fed del 14 e 15 dicembre, vista la soddisfacente situazione economica - crescita del Pil nel 3 trimestre (2,9%) superiore alle attese e tasso di disoccupazione sempre intorno al 5% - consolidatasi negli ultimi mesi. Segnali evidenti poi sono venuti nei giorni successivi: rafforzamento del dollaro nei confronti delle principali valute internazionali (il maggiore negli ultimi tredici anni), incremento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi e ulteriori dichiarazioni della Yellen di qualche giorno fa. Questi sono alcuni fattori importanti che però valgono per tutti i Paesi, non solo per l’Italia. Ovviamente, l’aumento dello spread ha determinato un innalzamento del tasso di rendimento dei Btp decennali italiani che ha raggiunto il 2,1 per cento. Tale incremento costituisce un vantaggio per gli investitori che possono contare su una maggiore remunerazione dei capitali investiti ma, nel contempo, fa aumentare in modo considerevole l’ammontare degli interessi che lo Stato deve pagare ai sottoscrittori, e quindi il debito pubblico. Il vantaggio immediato ha come contropartita un appesantimento dei conti pubblici che non giova allo Stato nel suo complesso e ai singoli cittadini. Un po’ come un cane che si morde la coda. Fabio Fortuna Magnifico Rettore Università Niccolò Cusano SEGUE A PAGINA II


II UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

martedì 22 novembre 2016

CULTURa

SUL PALCO

solidarietà

Tornano le “Ricette d’amore”

Il sostegno alle attività della ANT

Nel 2017 Laura Freddi tornerà a teatro con la commedia “Ricette d’amore”, ironico spaccato sul mondo femminile, scritto da Cinzia Berni e diretto da Diego Ruiz: dal 16 al 26 febbraio a Roma e poi in tournée in Italia.

Rinnovando un impegno con la Fondazione ANT che dura ormai da tre anni, da settembre Laura Freddi presta la sua immagine per la campagna nazionale sulla prevenzione oncologica della onlus.

laura freddi una showgirl senza filtri Dall’indimenticabile “Non è la Rai“ al Grande Fratello Vip: «Oggi mi piacerebbe fare una tv elegante e garbata» «Qualche giorno fa delle ragazze, che non avranno avuto neppure venti anni, mi hanno fermata per strada per chiedermi un selfie. Ero tanto stupita quanto entusiasta: “Non è la Rai” non l’hanno mai visto». Eppure hanno voluto una foto con Laura Freddi, che oggi sta vivendo una nuova popolarità grazie alla partecipazione alla prima edizione del “Grande Fratello Vip”. Il rea-

«Il reality è stato un’esperienza positiva che ha fatto emergere il mio equilibrio» lity di Canale5, che ha chiuso i battenti solo qualche settimana fa, l’ha vista protagonista fino all’ultimo: la showgirl – una delle più famose degli anni ’90 – conduttrice e attrice romana, ha vissuto 49 giorni sotto i riflettori della casa più spiata d’Italia. Al pubblico si è mostrata per quello che è: garbata, gentile, educata. Poco importa se qualcuno ha parlato di scarsa personalità, ha detto che si è esposta poco o che non ha giocato. «Io sono stata sincera», ama sottolineare Laura Freddi che è stata

lontana da liti e discussioni, «quelle che però in tv fanno alzare tanto lo share». E poco importa, pure, se il pubblico ha conosciuto le sue fragilità: «Non è da tutti mostrarle». Ora è pronta per rimettersi in gioco e sperimentare: «Tornare in tv? Perché no». Quinta classificata al “Gf Vip”. Un bilancio dell’esperienza? «Positivo, è stata una scelta giusta. Pazienza se non sono piaciuta a tutti: non è una mia pretesa. Ho vissuto per la prima volta dei momenti di ansia molto forti ma ne sono uscita bene. È stata un’esperienza che mi segnerà: è sì un gioco ma chi ha una sensibilità particolare vive questo programma anche come un percorso interiore». In una tv sempre più urlata ci hai mostrato come è possibile partecipare a un reality senza alzare i toni. «Nella casa ognuno di noi aveva un modo di fare diverso e comunque lì dentro è facile perdere un po’ la bussola. Io però sono felice del fatto che sia uscita la mia indole, quello che sono nella vita quotidiana. Tendevo semplicemente a bilanciare le cose e a guardarle con un certo distacco. Ho scoper-

to così di avere una gran forza interiore, un buon equilibrio. Sono stata educata e rispettosa. Devo ammettere, però, che nessuno mi ha mai mancato di rispetto. Ho cercato, in sostanza, di vivere un gioco di squadra cercando di mediare le discussioni e di rendere l’atmosfera più serena. È il mio modo di essere. Non è vero che non ho giocato, semmai da molti non sono stata capita. Per me

«Da qualche anno ho scoperto il beach volley: mette alla prova testa e fisico» giocare significa essere sinceri: mostrarsi al pubblico per quello che si è. Io sono felice e fiera di aver fatto il percorso che ho fatto. Forse per qualcuno essere sinceri significa essere scontati ma io ne vado fiera». Abbiamo conosciuto anche qualche tuo momento di fragilità. «Mi sono messa a nudo in tutti i sensi: non ci vedevo nulla di male. In fondo desiderare di avere un figlio e raccontarlo non è un reato. Ero la Laura di sempre e

chi mi conosce lo ha notato. re d’accordo con il proprio Sono contenta di aver vissuto compagno, è uno sport che questo gioco a modo mio». mentalmente ti mette alla prova. Devi avere un equiliLa porta della casa del brio. Certo è faticoso e richieGrande Fratello si è chiu- de sacrificio. Sulla sabbia poi sa. Cosa ti aspetta ora? non è affatto semplice» «Ritorno a due delle mie grandi passioni: il beach vol- Hai un fisico invidiabile ley e il teatro. Sto studiando il grazie allo sport e una cormio nuovo personaggio: tor- retta dieta? no in scena con lo spettacolo «Non faccio grandi sacrifici. “Ricette d’amore”. Uno spac- Semplicemente non mangio cato ironico sul mondo fem- tanto. E non amo i dolci: facminile dove quattro donne si cio le crostate per gli altri». contendono lo stesso uomo. Il palcoscenico dà emozioni Che ricordo hai di “Non è la diverse rispetto a quelle che Rai”? E che tipo di televisioregala la tv. Si ha un rappor- ne ti piacerebbe fare oggi? to col pubblico più diretto. «“Non è la Rai” è rimasto un La commedia comica bril- programma che si ricorda lante fa parte delle mie cor- come pochi. È stata una ride. Recitare dà la possibilità voluzione televisiva. L’anti redi essere diversi da se stessi, ality per certi aspetti. Oggi mi piacerebbe tornare a un inper questo mi piace». trattenimento garbato ed eleSei una grande sportiva, da gante ma nello stesso tempo circa otto anni ti alleni con più moderno. Una rivisitala Beach Volley Academy zione dell’intrattenimento e giochi in diversi tornei. di un tempo: un bel mix tra vecchio e nuovo». Consigli questo sport? «Io ho iniziato tardi, partendo da zero: sono una pazza Hai conquistato una nuova (ride, ndr). Però sono in- popolarità: che effetto fa? namorata di questo sport e «Mi fa piacere. Ho ampliato il quando ero al Grande Fra- mio pubblico grazie a un retello mi è mancato moltissi- ality. Ora devo darmi da fare mo. È uno sport in cui c’è bi- sui social: un mondo che orsogno di resistenza fisica ma mai è impossibile ignorare. non solo: anche di una buo- Cercherò di essere più prena testa, di una forza menta- sente: promesso!». le. Bisogna cercare di anda© Copyright Università Niccolò Cusano

FOTO PATRIZIA ABBADI

«Il teatro è la mia passione perché si ha un rapporto diretto con il pubblico»

l’analisi

Spread e dintorni: aumenta la distanza tra Bund e Btp SEGUE DA PAGINA I

È evidente che in Italia purtroppo esiste un forte rischio Paese - alimentato dall’incertezza sull’esito del referendum e da fattori preesistenti, prima tra tutti la necessità di ristrutturazione del sistema bancario, che ci caratterizza e alimenta attenzioni negative e intenti speculativi nei nostri confronti nell’ambito dei mercati finanziari internazionali. In effetti, all’estero la consultazione referendaria è percepita come un vero e proprio test per il Governo ai fini della sua tenuta. Ciò, del resto, è dovuto a qualche errore di impostazione e comunicazione avvenuto in passato e ora, nonostante gli sforzi, difficilmente recuperabile. I mercati, come è ben noto, prediligono si-

tuazioni di stabilità e un’eventuale vittoria del no potrebbe essere foriera, almeno sulla carta, di instabilità con ripercussioni negative sugli andamenti economico-finanziari del nostro Paese. È però doveroso sottolineare che le facili previsioni in questo senso non è certo che corrispondano a quanto avverrà. Ce lo insegnano Brexit e vittoria di Trump a cui erano legate ipotesi negative – francamente eccessive - e non verificatesi. Risulta d’obbligo, allora, l’utilizzo del condizionale. Non si deve far prevalere la tendenza alla preoccupazione esasperata o, addirittura, al catastrofismo. Ciò va ricordato per onestà intellettuale, anche se non si può disconoscere che la stabilità offre teoricamente maggiori garan-

sultazione referendaria da cui potrebbe derivare, nella prima settimana di dicembre, forte volatilità nel mercato dei capitali. Non c’era bisogno, forse, di porre l’accento su fatti ben noti, richiamando l’attenzione su aspetti conosciuti da tutti, generando timori comunque legittimi ma che speriamo rimangano tali.

zie di buon andamento economico-finanziario. La Banca d’Italia, nel Rap-

porto sulla stabilità finanziaria pubblicato venerdì scorso, ha sottolineato, forse in modo troppo targato tem-

poralmente e suscettibile di varie interpretazioni, la possibilità del manifestarsi di rischi legati all’esito della con-

In realtà, lo spread in Italia - dopo un 2015 in cui il peggioramento era stato minore rispetto a Spagna e Portogallo - nel 2016 ha cominciato a peggiorare come in Portogallo, in misura maggiore rispetto alla Spagna e, addirittura, alla Grecia. Questo deve preoccuparci perché esprime la tendenza che stiamo andando peggio non soltanto dei Paesi più forti ma an-

che di altri più deboli di noi, indipendentemente dall’esito del referendum che potrebbe essere condizionante o poco influente. In definitiva, lo spread un po’ ci preoccupa ma è molto più importante guardare ad altri obiettivi: crescita economica più intensa, maggiori investimenti pubblici e privati, ricerca e innovazione più sviluppate, dati sull’occupazione più incoraggianti, riduzione del deficit e del debito pubblico. E speriamo che nei prossimi anni, migliorando finalmente in modo deciso, si possa guardare allo spread senza apprensione. Fabio Fortuna, Magnifico Rettore Università degli Studi Niccolò Cusano

Per segnalazioni, commenti, informazioni, domande alla redazione dei contenuti del settimanale Unicusano Focus – Sport & Ricerca, potete scrivere all’indirizzo: gianluca.fabi@ unicusano.it


martedì 22 novembre 2016

Unicusano FOCUS III CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

Cultura e ricerca

la nato e trump nebbie sul futuro

L’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti ha generato un dibattito sui nuovi scenari politici. L’analisi del professor Caroli La Nato si interroga sul suo futuro dopo l’elezione di Trump. L’insofferenza di questi nei confronti di un’organizzazione che lega “troppo” gli Stati Uniti ai Paesi europei è stata più che evidente durante la campagna elettorale. Se è ancora presto per sapere cosa accadrà, di certo è improbabile un’uscita degli Usa dall’alleanza e dalla sua organizzazione militare, tuttora componente essenziale della loro sicurezza e dei loro interessi strategici.

Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti

già dimostrato che, se vogliono, in ordine sparso ci vanno (vedi Libia). Ma se Trump renderà tiepida la presenza Usa, la loro posizione si farà difficile, soprattutto a causa delle loro scarse risorse e i Paesi esteuropei già sono in fibrillazione.

TRASFORMAZIONE. Dopo la fine della guerra fredda, la Nato si è gradualmente trasformata in un’organizzazione internazionale di sicurezza. Inglobato quasi tutto l’Est europeo, un tempo avversario, ha operato dai Bal-

L’uscita degli Usa dall’Alleanza è improbabile: la sicurezza resta la priorità

La Nato, proprio grazie alla Russia, sembra in questi ultimi anni aver ritrovato la giovinezza perduta: si è tornati a parlare di guerra fredda, se non di minaccia di vera e propria guerra calda. Si sono schierati tra l’altro oltre 4 mila uomini a ridosso dei confini russi, riprendendo in pieno la vecchia funzione di dissuasione. Tutto ciò all’insegna dei valori e dei principi di sempre: unione di democrazie ai fini della tutela della sicurezza deGIOVINEZZA PERDUTA.

L’Assemblea della Nato. Sotto, il segretario generale della Nato, il generale Jens Stoltenberg

cani all’Afghanistan. Non si tratta solo di forze armate, mezzi corazzati, missili, ma di un approccio globale alla sicurezza, come è stato definito, dalla lotta al terrorismo internazionale agli attacchi cibernetici e alle altre meraviglie della “guerra ibrida”, senza tralasciare una veloce modernizzazione delle sue capacità di difesa, soprattutto antimissile.

ta della “smart defence” del 2012 per un’attiva cooperazione tra le diverse capacità degli alleati in tutti i settori critici. Nei due vertici Nato di Newport, 2014, e di Varsavia, quest’anno, si sono aggiunti il Piano d’azione di reattività, il progetto di una forza interarma in grado di mobilitarsi in tempi brevi, l’iniziativa di rassicurazione europea, una presenza militare a rotazione nei Paesi alleati orientali, con una vistosa intenzione di garantire a questi ultimi una continua protezione da eventuali attacchi russi. Tutto ciò presuppone però una attiva partecipazione degli Usa, non il loro defilarsi. I soci europei, soprattutto quelli più forti, hanno

I PIANI. Negli ultimi anni nel-

la Nato si sono moltiplicati piani e sigle. Dopo l’adozione del “nuovo concetto strategico” del 2010, con la nuova combinazione di capacità nucleari e convenzionali per una dissuasione e una difesa rafforzate, è stata la vol-

gli Stati membri. La Nato, insomma, cerca di ritrovare se stessa ed è in febbrile attesa di cosa deciderà la nuova amministrazione Usa. Se si attiverà un nuovo dialogo fra Trump e Putin, forse questa nuova tensione interna alla Nato si attenuerà, anche perché la Russia non chiede di meglio che affrontare in primo luogo i suoi gravi problemi politici ed economici interni e di moderare, almeno, il confronto con l’Occidente sui suoi stessi confini. Ma certamente, nei prossimi mesi nuovi interrogativi sul ruolo dell’alleanza occidentale non mancheranno. E il vertice Nato del 2018 è ancora lontano. Giuliano Caroli Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali Università Niccolò Cusano

Vladimir Putin, presidente della Federazione russa

sclerosi multipla

Il rispetto dell’uomo nell’approccio alla malattia L’ambito del benessere ingloba la visione di una costante che pervade sia la sfera fisiologica che quella psicosociale. La domanda che perviene nella considerazione delle malattie croni-

Il professor Peluso Cassese, insieme alla dottoressa Bonfiglio, esamina il delicato tema che, quali la sclerosi multipla, è se questo benessere possa essere raggiunto da coloro che vivono un cambiamento improvviso nella loro vita dettato dalla malattia. Sin dall’attimo in cui insorgono le prime sintoma-

tologie, queste persone vengono segnate da un nuovo viaggio in salita, affaticate dall’adattamento continuo proprio per l’aspetto complesso e composito della patologia. Persone che vedono crollare le loro certezze ma che possono con spirito combattivo affrontare e gestire questo cambiamento attraverso la riorganizzazione delle proprie azioni riformando se stessi come individui nel comportamento verso la malattia e nel rapporto con l’ambiente in cui sono immersi. Sentimenti di rabbia, di panico, di tradimento del proprio corpo. Stress, frustrazione, vulnerabilità, senso di impotenza invadono la sfeSFERA EMOZIONALE.

ra emozionale, portandola magari a una sindrome depressiva maggiore, spesso non riconosciuta in tempo. Questa trova nella terapia cognitivo comportamentale il giusto supporto, in quanto affronta l’interazione tra le componenti biologico, emotive, cognitive e comportamentali dove il terapista, ponendosi nel qui e ora, postulando domande specifiche, istruisce i pazienti nella consapevolezza delle proprie emozioni. multidisciplinarietà. La correlazione tra depressione, stress e isolamento sociale presenti in questo ambito patologico portano alla considerazione che, oltre all’intervento psicologico, possa risultare utile, secon-

do la letteratura attuale, anche l’esercizio fisico, che va così a integrarsi in questa visione di raggiungimento del benessere globale. Esercizio che vede nell’attività aerobica il miglioramento della forza muscolare, dell’equilibrio, diminuzione del dolore cronico, della fatica continuativa, promuovendo di conseguenza la nascita dell’autoefficacia riducendo la possibilità di disturbi umorali quali la depressione. Quindi, anche l’attività fisica acquisita nella nuova modalità di vita, porta alla consapevolezza dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità di raggiungere nuovi obiettivi che pervadano la fiducia in se stessi legata all’indipendenza funzionale.

LO SCOPO. Il fine di questo la-

voro è mettere in rilievo il rispetto della totalità dell’uomo che non dovrebbe essere incluso esclusivamente nel suo funzionamento meccanico da enunciati prescrittivi farmacologici ma bensì incluso in un piano di intervento multidisciplinare dove ognuno con il proprio sapere ne garantisca la completezza. Francesco Peluso Cassese Professore associato Direttore Laboratorio di Ricerca H.E.R.A.C.L.E. Università Niccolò Cusano Luisa Bonfiglio Laureata in Psicologia Laboratorio di Ricerca H.E.R.A.C.L.E. Università Niccolò Cusano


IV UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

martedì 22 novembre 2016

università

Un laboratorio per la didattica Ecco la seconda parte dell’approfondimento del professor Ferri sullo stato attuale della ricerca in Italia e sul suo finanziamento Nel precedente numero di Unicusano Focus, ho cercato di evidenziare come il livello della ricerca in una società, tanto nazionale che transnazionale, rispecchia il suo livello di civiltà e di cultura. La ricerca non è qualcosa che interessa solo gli specialisti, ma dovrebbe riguardare molti ambiti della società, in modo particolare le scuole, di vario ordine e grado. Ciò non toglie che proprio dalle università e dai centri di ricerca, dove si trovano gli studiosi più competenti, che fanno della ricerca la principale occupazione della loro vita professionale, ci si aspettino i contributi più importanti allo sviluppo delle conoscenze, nei vari ambiti del sapere. IMPRESCINDIBILITà. L’univer-

sità è impensabile senza la ricerca e una buona ricerca è la condizione essenziale per avere una buona didattica. Non si insegna bene se non si ha una conoscenza approfondita di ciò che si insegna e

suol dirsi, hanno un ritorno d’immagine.

per insegnare in modo chiaro occorre padroneggiare in modo completo le materie che si insegnano. RISORSE. La

ricerca, come ogni attività, ha bisogno di risorse: libri, materiali, spazi, laboratori, risorse umane e

quant’altro. Risorse sono necessarie anche per gli spostamenti: per andare a studiare presso una sede distante, per partecipare a un convegno o intraprendere una missione archeologica. Investimenti in termini di cultura, di progresso, di civiltà che non sempre

sono adeguati alle esigenze e alle aspettative. Da dove vengono queste risorse? Almeno in teoria, dal privato e dal pubblico. Ma solo in teoria, perché l’impresa privata investe, in genere, solo in settori di suo stretto interesse, oppure per iniziative che, come

cui lavoro consiste nell’individuare risorse e nell’elaborare progetti su richiesta FINANZIAMENTI. Il principa- di committenti che con difle finanziatore della ricerca ficoltà si muovono nei meè lo Stato, enti pubblici come andri burocratici dei banle Regioni o realtà come l’U- di e dei finanziamenti. Ma nione europea. Vengono fi- anche predisporre un pronanziati prevalentemente, se getto bandito nel contesto non esclusivamente, progetti nazionale non è cosa sempresentati da una équipe di plice. Recentemente sono stati resi noti studiosi, almeno quani risultati dei do si tratta di Una delle difficoltà concorsi per consisten- principali riguarda l’assegnati risorse da zione dei finanziamencui attinge- la trasparenza re. Spesso le dei criteri ti dei PRIN risorse ven- di valutazione (Progetti gono assedi rilevangnate attrate interesse verso una gara, alla quale nazionale), che come dice possono partecipare tutti il nome sono considerati di coloro che hanno i requisiti alto valore scientifico, con riindicati nel bando. Presen- cadute che riguardano tutta tare un progetto quasi mai è la nazione. I recenti risultauna cosa semplice: è un vero ti delle valutazioni di questi e proprio lavoro che coinvol- progetti hanno creato non ge tutti gli aspiranti al finan- poche rimostranze, sopratziamento. Particolarmen- tutto nel settore disciplinare te complicati quelli dell’U- a cui appartengo, quello giunione europea, tanto che ci ridico, che ha visto finanziasono esperti, consulenti il ti un numero assolutamen-

te irrisorio di progetti.

mati a svolgere».

TRE CONSIDERAZIONI. I recenti

LE PROBLEMATICHE. Sono in-

risultati del PRIN, ha sintetizzato Baldassare Pastore, docente di filosofia del Diritto nell’Università di Ferrara, «pongono tre questioni tra loro connesse: la prima riguarda lo stato di sofferenza del finanziamento della ricerca in Italia. La seconda ha a che fare con il sistema di classificazione dell’European Research Council (ERC), in base al quale sono assegnate le risorse, che classificano il diritto come un sottosettore delle scienze umane e sociali, uno dei macro-settori previsti e sottostimato rispetto agli altri due. Un siffatto sistema porta spesso a una competizione su basi non omogenee, con ricadute negative sul riconoscimento della ricerca giuridica. La terza questione è quella relativa ai meccanismi di valutazione e alle regole di comportamento dei valutatori, per l’attività difficile e delicata che sono chia-

dicate in modo chiaro alcune delle principali problematiche della ricerca in Italia: la scarsità di finanziamenti che rende difficile, a volte quasi impossibile, accedere a finanziamenti adeguati; l’ulteriore difficoltà per settori disciplinari umanistici, tra i quali anche il Diritto, a competere con altri settori ritenuti di maggiore interesse nazionale; la difficoltà, infine, nel trovare e nel far applicare criteri idonei, oggettivi e trasparenti nella valutazione e selezione dei progetti da finanziare. Non solo individuare criteri, ma selezionare valutatori adeguati al loro compito, cosa non sempre facile e non sempre riuscita, come vedremo in una prossima occasione. Prof. Enrico Ferri docente di Filosofia del diritto e Storia dei Paesi islamici Università Niccolò Cusano

innovazione e impresa

L’Università Niccolò Cusano si aggiudica due premi speciali a Start Cup Lazio 2016 Ricerca, innovazione, impresa, competizione, grinta e creatività. Queste le caratteristiche che hanno dominato la finale di Start Cup Lazio, il cui ultimo atto a livello regionale è andato in scena presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Una sfida appassionante che ha visto BTeam, di Tor Vergata, aggiudicarsi la competizione con un nuovo processo efficiente, economico e a basso impatto ambientale per la preparazione del bromotimolo (BT), dalla

spiccata attività antibatterica. I ragazzi del team hanno vinto un premio in denaro di 5 mila euro. SUL PODIO. Il secondo posto

se lo aggiudica il progetto del CNR, Cortexsense, con un Sistema all-in-one di acquisizione per segnali bioelettrici. Terzo posto a Holey, Tor Vergata, una piattaforma hardware e software in grado di realizzare tutori ortopedici stampabili in 3D. Ai secondi e terzi classificati sono andati premi in dena-

ro per rispettivamente 3.500 li: il Premio Speciale Intesa e 2 mila euro. I tre vincitori San Paolo StartUp Initiatisi sono inoltre aggiudicati ve, che permette l’accesso a tre progetl’accesso alla ti finalisti al finale del Premio Na- L’Ateneo si è distinto Boot Camp zionale per con il progetto for Entrepreneurs l’Innovazioopen source “I.P.S. ” ne 2016, che TM; il Premio Speciale si terrà l’1 e 2 e la piattaforma Lazio Innova dicembre a social “Logos” Meet in Italy, Modena. che prevede PREMI SPECIALI. Tra le un- l’ammissione diretta di due dici idee giunte in finale progetti finalisti nell’ambito sono stati selezionati anche delle Scienze della Vita, al i vincitori dei premi specia- Boot Camp; il Premio Spe-

ciale Pekaboo, che permette l’accesso diretto a un progetto finalista al learn startup program. LA CUSANO. Tra

i vincitori di questi, si è distinta l’Università Niccolò Cusano, aggiudicandosi il Premio Speciale Pekaboo grazie al progetto I.P.S., un sistema OpenSource che consente di elaborare dati di qualsiasi tipo, riuscendo a soddisfare sia il fabbisogno di calcolo delle aziende sia quello del singolo consumatore.

Ma non è finita qui perché l’Ateneo romano di via Don Carlo Gnocchi ha visto assegnarsi anche uno dei premi relativi alla categoria menzioni speciali: il miglior progetto per le pari opportunità è andato a Logos, una piattaforma social che aggiunge alle consuete funzionalità specifiche, applicazioni neuroscientifiche, attraverso il dispositivo “speedy” per l’analisi, l’elaborazione e la stimolazione transcranica. © Copyright Università Niccolò Cusano

La locandina del premio Start Cup Lazio 2016


martedì 22 NOVEMBRE 2016

Unicusano FOCUS V CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

cultura e università

tutti i segreti del referendum Il 24 novembre, al Campus della Cusano, si terrà un evento per chiarire la riforma costituzionale e il voto del 4 dicembre Il 24 novembre, al Campus dell’Università Niccolò Cusano di Roma, in via don Carlo Gnocchi 3, si terrà un appuntamento dedicato al referendum costituzionale per arrivare consapevoli e con le idee chiare al voto del 4 dicembre. Durante l’evento – che prenderà il via dalle ore 12 – interverranno diversi docenti dell’Ateneo, tra i quali la preside della facoltà di Scienze politiche della Cusano, la professoressa Anna Pirozzoli,

Le chiedo di anticipare qualcosa di questo evento. Quali sono, secondo lei, i passaggi più ostici che forse gli italiani faticheranno a capire di questo passaggio referendario? «Intanto va chiarito che il passaggio referendario riguarda la Costituzione della Repubblica, il patto fondamentale di strutturazione dell’ordina-

Il professor Girelli ne ha anticipato i contenuti in diretta a Radio Cusano Campus

L’appuntamento sarà trasmesso dall’emittente dall’Ateneo e su Facebook

e il professor Federico Girelli, docente di Diritto costituzionale. Quest’ultimo è intervenuto a Radio Cusano Campus, durante la diretta del programma “Ho scelto Cusano”, per presentare l’appuntamento, che sarà trasmesso anche in diretta radiofonica sull’emittente dell’Ateneo e in streaming audio/video sulla sua pagina Facebook.

mento che ci tiene tutti uniti. Scelte così fondamentali devono essere svincolate da contingenze politiche. Quindi chi si accinge all’urna, dovrebbe esprimere il proprio voto in un modo o nell’altro se condivide o meno i contenuti di questa riforma».

Professore, l’evento del 24 novembre sarà aperto a

tivi della riforma approvata dal Parlamento».

chiunque abbia voglia di partecipare. In particolare, risponde a una chiara esigenza degli studenti della Cusano, che in questo periodo sono bersagliati mediaticamente su questo referendum. «Ai sensi dell’articolo 138, gli elettori saranno chiamati a pronunciarsi sulla riforma

“ho scelto cusano” on air su radio cusano campus “Ho scelto Cusano” è l’approfondimento di Radio Cusano Campus (89.1 in Fm a Roma e nel Lazio, in streaming su www.radiocusanocampus.it) sui fatti politici ed economici. Condotto da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, è in onda dalle 15 alle 17 dal lunedì al venerdì.

costituzionale già approvata dal Parlamento. La Costituzione stabilisce che il voto è personale, uguale, libero e segreto. La giurisprudenza costituzionale ha chiarito che, affinché il voto sia davvero libero, esso debba essere consapevole. Con l’appuntamento del 24 novembre vogliamo dare il nostro contributo

culturale a questo importante momento politico, al quale tutti siamo chiamati come elettori. Chiaramente il mio approccio, e quello dei miei colleghi, è quello di giuristi, di studiosi del diritto costituzionale, e quindi cercheremo di nutrire questa consapevolezza in vista del 4 dicembre, e di chiarire i punti significa-

In questa riforma c’è in ballo molto del rapporto tra Stato e Regioni. «Sì, dopo la riforma del Titolo V della parte seconda del-

la Costituzione, nel 2001, che veramente ha riformato radicalmente i rapporti tra Stato e Regioni, si è aperto un vasto contezioso davanti alla Corte costituzionale per capire come funzionasse il riparto di competenze materiale. Vero è che 15 anni di giurisprudenza costituzionale hanno dato un contributo e aiutato a chiarire. Ora si torna a modificare il riparto delle materie. Se questa riforma entrerà in vigore, bisognerà interpretarlo nuovamente». È vero che modificherà soltanto la seconda parte della Costituzione o secondo lei si toccherà anche la prima parte? Perché su questo c’è un dibattito aperto, anche tra voi costituzionalisti. «Posso rispondere in questi termini: il testo della nostra Costituzione è il testo normativo che meglio si presta all’interpretazione sistematica, cioè il senso di una disposizione costituzionale può essere compreso appieno solo se lo si tiene in correlazione con le altre disposizioni che compongono la carta. Quindi incidere su una parte della Costituzione significa effettivamente intervenire sul sistema». © Copyright Università Niccolò Cusano

borsa di studio per disorientati

Università Niccolò Cusano la tua seconda possibilità Uno dei peccati di gioventù che si compie con maggiore frequenza riguarda la scelta dei percorsi di formazione da intraprendere, che riguardino il nostro futuro alle scuole superiori o che si tratti di scegliere la facoltà universitaria che si addice meglio alle nostre peculiarità. Invertire la tendenza, cambiare la rotta o virare verso direzioni opposte rispetto a quelle che stiamo percorrendo richiede convinzione, determinazione e forza di volontà. La “Borsa di studio per disorientati” è stata pensata proprio per questo, per consegnare un’alternativa credibile a uno studente stanco, fiaccato dalle difficoltà del

Per partecipare al bando si può presentare domanda online fino al 24 gennaio

COME FARE RICHIESTA. La can-

suo percorso di studi e senza più entusiasmo. A volte le passioni possono accendersi in noi per puro caso, magari impegnandoci in un’attività che conoscevamo ben poco e che potremmo riscoprire adatta alle nostre competenze e in linea con le nostre passioni.

didatura di ogni partecipante passa per la realizzazione di un breve video o di un breve testo che deve essere presentato in lingua inglese. Il video o testo devono descrivere al meglio il proprio carattere e far capire da dove deriva il proprio disorientamento o come si vorrebbe essere indirizzati. Il video può essere pubblicato su un qualsiasi portale di video-hosting (Youtube, Vimeo, ecc.) e nel titolo deve contenere la parola “Eurocentres”.

COME FUNZIONA. La “Borsa di

LA SELEZIONE. La domanda

studio per disorientati” comprende un corso di lingua inglese a San Diego, negli Stati Uniti, per un ammontare di 4 mila euro. La scuola di lingue si colloca in posizione centrale e le innumerevoli spiagge del litorale di San Diego descrivono la combinazione ideale per pensare

al riorientamento. Comprende il corso di lingua di quattro settimane (20 ore settimanali), il costo del biglietto aereo (andata e ritorno), il trasporto da e per l’aeroporto, l’assicurazione medica internazionale, vitto e alloggio in famiglia, 500 euro per com-

missioni quotidiane. La borsa ha validità fino al 24 febbraio 2018. Lo studente può pianificare il viaggio in maniera autonoma. Il corso di laurea, la media dei voti o il semestre accademico non verranno presi in considerazione ai fini della partecipazione.

può essere presentata online fino al 24 gennaio 2017. I cinque finalisti saranno selezionati dalla giuria tra il 25 gennaio 2017 e il 6 febbraio 2017. Il vincitore sarà scelto con una votazione pubblica tra il 7 febbraio 2017 e il 21 febbraio 2017. © Copyright Università Niccolò Cusano


VI UNICUSANO FOCUS CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

martedì 22 novembre 2016

sport, disabilità e cultura

la cusano porta a casa un prin

fotografia

Scienze dei materiali, il professor Panciroli partecipa a un progetto di interesse nazionale che si è aggiudicato il finanziamento del Miur so magari in fatto di partecipazione a precedenti bandi per assegnazioni di finanziamenti. La cordata che si è aggiudicata il finanziamento di cui stiamo parlando consta di università esclusivamente italiane e la Cusano è responsabile di una parte fondamentale di questo progetto che sarà portato avanti in sinergia con tutti i nostri partner».

Il 25 novembre Uliano Lucas alla Cusano Il Campus ospiterà l’incontro “Le immagini oltre la parola” Venerdì 25 novembre a Roma, l’Aula Magna dell’Università Niccolò Cusano ospiterà un incontro con il grande fotografo Uliano Lucas dal titolo “Le immagini oltre la parola”. Da 50 anni in giro per l’Italia e il mondo, Lucas è autore di foto pubblicate dai maggiori media nazionali e internazionali. L’appuntamento, ospitato

dal Campus dell’Ateneo, in via Don Carlo Gnocchi 3, inizierà alle ore 10 e terminerà alle 15. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’agenzia di stampa Dire. Tra gli altri, interverranno il direttore dell’agenzia, Nicola Perrone, e il responsabile della comunicazione della Cusano, Gianluca Fabi. © Copyright Università Niccolò Cusano

Ci può fornire qualche dettaglio in più sul progetto che si è aggiudicato il finanziamento e che vede la Cusano in prima linea per la sua realizzazione? «Fornire dettagli in questo momento è difficoltoso. Posso dire che riguarda il settore della Scienza dei materiali e che la difficoltà di spiegarlo sta nel fatto che si tratta di un qualcosa che ancora non esiste. Il progetto tende a integrare una tecnologia conosciuta come è quella dei materiali compositi (fibra di carbonio), con elementi di nanotecnologia. Per saperne di più occorrerà attendere ancora un po’ di tempo». Dopo anni di siccità il MIUR per gli studenti, per i ricertorna a irrigare il terreno catori e per i dottorandi, ladella ricerca scientifica e, vorare per i prossimi tre anni ricominciando a finanzia- a questo piano di lavoro che re i Progetti di Ricerca di In- ci coinvolge da tutti i punti teresse Nazionale (PRIN), di vista e che avrà grandi riinvita gli atenei italiani a svolti, non solo dal punto di pensare, a strutturare idee vista tecnico. Insomma, è un brillanti e a mettersi in si- bel traguardo». nergia per accedere a quei fondi che rappresentano l’u- Veniamo da tre anni di nica possibilità per un’idea vuoto assoluto per quel che di tramutarsi in un proget- riguarda i finanziamenti to innovativo concreto e re- alla ricerca di base. Se doale. Ai microfoni di Radio vessimo procedere ancor Cusano Campus, il profes- più a ritroso, è dal 2008 che sor Riccardo Panciroli, tito- l’università italiana è vittilare della cattedra di Costru- ma di tagli lineari e sconzione di macchine presso siderati. Nel momento in la facoltà di cui i PRIN Ingegneria ricevono di dell’Univernuovo ossità Niccolò «Questo lavoro sigeno sotCusano, rac- partirà il prossimo to forma di conta il perfondi, la Cucorso che è febbraio, i risultati sano partecipa e si agstato com- saranno valutati p i u t o p e r dopo tre anni» giudica il finanziamenpartecipare to. Cosa alla compe«Nella cordata tizione relavuol dire? tiva al ban- vincitrice ci sono «È vero, vedo per quel solo atenei italiani n i a m o d a che concer- Il nostro è un ruolo tanti anni di ne l’area di sottofinanz i a m e nt o, Fisica e In- fondamentale» gegneria, e negli ultimi tre non soprattutto, quali sono stati gli elementi sono stati assegnati fondi contenuti nel progetto del- per i PRIN. Oggi sembra esla Cusano che sono risulta- serci una sorta di inversioti decisivi per aggiudicarsi il ne di tendenza. Il finanziamento che ci siamo aggiudifinanziamento. cati fa capo a un bando del Professor Panciroli, cosa 2015 che tornava a foraggiasignifica vincere un PRIN? re i PRIN con circa 93 milio«Vuol dire mettere in si- ni di euro. Il bando è stato nergia tante componen- improvviso, abbiamo avuti del mondo accademi- to circa un mese per presenco che hanno la possibili- tare il nostro progetto che è tà di lavorare fianco a fian- stato messo in competizione co, al fine ultimo di portare con altri 4 mila. Si considea compimento un proget- ri che ogni singolo progetto to dall’alto valore scientifi- fa capo a una cordata di unico. Proprio per questo sono versità che, dalla loro, tentaparticolarmente contento no di assemblare un team di essere qui, per far capi- che annoveri vere e proprie re quanto sarà importante eccellenze, visto che la vittoper noi docenti ma anche ria finale si gioca anche sul-

la credibilità scientifica degli studiosi che vi partecipano. La competizione è stata molta e l’essersi aggiudicati questo PRIN, alla luce della situazione che abbiamo tratteggiato, è ancor più motivo di orgoglio e soddisfazione per il nostro Ateneo».

Come si vince un PRIN? «Servono una serie di fattori. In primis è necessario avere una proposta che sia in linea con i settori all’interno dei quali stai concorrendo e poi che la tua proposta sia credibile, reale e la cui realizzazione sia sosteni-

bile per i revisori che la valuteranno. Altra porzione della valutazione, come detto, coinvolge gli elementi del team di ricerca, e bisogna essere in grado di strutturare una squadra le cui competenze siano vaste e compatibili tra loro, con un pregres-

Quali sono le tempistiche di sviluppo? «La data di partenza ufficiale è il 5 febbraio 2017 ed entro il 5 febbraio 2020 scopriremo se saremo riusciti a portare a termine questa meravigliosa impresa». © Copyright Università Niccolò Cusano

special olympics con ea7 olimpia milano

Una stoppata a tutti i pregiudizi tà differenti ma che in campo mettono la stessa passione. Il veder giocare insieme, nella stessa squadra, atleti con e senza disabilità intellettiva pone in primo piano lo sport come uno strumento in grado di annullare ogni differenza, così come di abbattere il muro, ancora oggi esistente, costituito da pregiudizi, esclusione e indifferenza. LA PARTITA. Per l’occasione, saranno 12 i cestisti di Special Olympics Italia che, selezionati dal tecnico Marco Petrozzi e provenienti da diverse regioni d’Italia, Bruno Cerella, ala piccola dell’Olimpia, insieme ai ragazzi di Special Olympics arrivano da un lungo percorso di crescita sportivo. Domani 23 novembre, il Me- I loro partner, come previdiolanum Forum di Assago, sto nello sport unificato, sacon fischio d’inizio alle ore ranno gli stessi giocatori della EA7 Olim12.45, ospiterà la parpia Milano tita di ba- Al Forum di Assago che a rotasket unifica- domani la squadra zione, due to che vedrà per squadra, scenscendere in di coach Repesa deranno sul campo due sarà in campo parquet del squadre mi- insieme a 12 Atleti ste compoMediolaste da gionum Forum catori della EA7 Olimpia insieme al coach, Jasmin ReMilano e di Special Olym- pesa, e allo staff tecnico al pics Italia. Atleti con abili- completo. Sarà inoltre pre-

sente il presidente dell’Olimpia Milano, Livio Proli. L’evento, frutto di una partnership ormai consolidata tra EA7 Olimpia Milano e Special Olympics Italia, precede di due giorni l’inizio ufficiale della European Basketball Week 2016. IN CAMPO. Questi i nomi dei

giocatori di Special Olympics Italia che saranno protagonisti della sfida: Andrea Bonanomi, Andrea Stefani, Austin Ndukwe, Emilian Fishta, Gabriele Savà, Giovanni Pozzi, Kristjan Kondi, Luca Pollastri, Marco Lozza, Massimiliano Priolo, Michele Paleari, Stefano Mariani.

EUROPEAN BASKETBALL WEEK.

Come detto, la partita anticiperà l’inizio dell’European Basketball Week, evento internazionale che, giunto alla sua edizione numero 23, impegnerà dal 26 novembre al 4 dicembre 19 mila giocatori provenienti da 35 Paesi europei. In Italia, gli atleti con e senza disabilità intellettiva coinvolti saranno oltre 4 mila. La manifestazione sportiva dedicata alla pallacanestro è patrocinata dalla Federazione Italiana Pallacanestro, dalla Lega Basket, dalla LNP, dalla LegA Basket Femminile, dalla GIBA e dal Comitato Italiano Arbitri. © Copyright Università Niccolò Cusano


martedì 22 novembre 2016

unicusano focus VII CORRIERE DELLO SPORT / STADIO

la cusano E il calcio

la solidarietà va a canestro

Il 5 dicembre BasketArtisti e l’Università Niccolò Cusano saranno insieme per la prima volta sul parquet di Roma L’Università Niccolò Cusano scende in campo con BasketArtisti. L’impegno sportivo dell’Ateneo, già molto attivo con l’UnicusanoFondi in Lega Pro e l’Unicusano Aurelia Nuoto nelle discipline acquatiche, si arricchisce di una nuova sinergia che dedicherà particolare attenzione, come accade con le altre realtà sportive elencate, alle attività solidali e al mondo del sociale. Il team di pallacanestro, infatti, da oltre 15 anni è impegnato in gare a scopo benefico, il cui ricavato è devoluto a onlus e asso-

ciazioni italiane.

Il vivaio dell’UnicusanoFondi

SINERGIA. L’accordo tra l’U-

niversità Niccolò Cusano e l’ASD BasketArtisti è stato presentato domenica 20 novembre al Palazzetto dello Sport di Roma, al termine della partita del campionato di A2 tra la Roma Gas&Power Eurobasket e Viola Reggio Calabria. All’appuntamento hanno partecipato il capitano del team BasketArtisti Unicusano Alice Sabatini, Jonis Basir, Eva Henger, Giorgio Borghetti, Fabio Tamburi-

Ancora una vittoria per la Berretti: la fuga continua

Vento in poppa per la Berretti. In alto, l’Under 15 rossoblù

Eva Henger, Carlo Massarini e Giorgio Borghetti hanno posato con la casacca della BasketArtisti Unicusano domenica scorsa, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa di solidarietà del 5 dicembre

ni, il presidente Luca Gelli e il direttore Simone Barazzotto, un delegato della CRI Roma e il presidente della Roma Gas&Power Eurobasket Armando Buonamici. La rappresentanza dell’Università Niccolò Cusano è stata guidata dalla preside della facoltà di Psicologia, la professoressa Gloria Di Filippo, e dal responsabile della comunicazione dell’Ateneo Gianluca Fabi. IN CAMPO IL 5 DICEMBRE. Il pri-

mo appuntamento ufficiale

L’incasso della gara sarà destinato alla Croce Rossa e al suo progetto Refuge LGBT del team è previsto per lunedì 5 dicembre, alle 20.30 ancora al Palazzetto dello Sport di Roma, nella partita amichevole con la Roma Gas&Power Eurobasket. I fondi raccolti in occasione di questa partita saranno devo-

luti al Refuge LGBT, progetto della Croce Rossa e Gay Center per la fondazione della prima casa di ospitalità temporanea in Italia volta a rispondere alle esigenze di protezione delle persone LGBT che subiscono violenze e discriminazioni. All’interno dell’ambiente protetto Refuge LGBT gli ospiti troveranno supporto psicologico, legale, orientamento scolastico, professionale, mediazioni con i servizi sociali, culturale e familiare. © Copyright Università Niccolò Cusano

Una girandola di successi e soddisfazioni, risultati a raffica, classifiche splendide nella loro concretezza, tanti ragazzi già messi felicemente in mostra: tutto questo è il settore giovanile dell’UnicusanoFondi, che tra vittorie e posizioni di rilievo nei rispettivi campionati sta veramente andando oltre quelle che erano le migliori aspettative. Procede in pompa magna la Berretti, che viaggia con il vento in poppa delle sue sette vittorie su altrettante partite disputate. Un primato scandito dai risultati, che parlano di una squadra fin qui scaltra e grintosa quanto basta, capace di imporre il proprio gioco e di essere ormai, a tre turni dalla fine del

La Primavera degli universitari marcia a punteggio pieno: centrato il settimo successo girone d’andata, una delle più serie pretendenti al passaggio alla fase finale. UNDER E FASCIA B. Non

da meno sono le Under 15 e Under 17, che filano ormai come due treni in corsa. Per entrambe le compagini, la doppia gara giocata con la Racing Roma si è conclusa con una nuova, duplice affermazione. Da cinque domeniche a questa parte, i giovanotti rossoblù sanno

solo vincere, e appare ormai chiaro che le due formazioni sono realtà vere e concrete con le quali, specie nella seconda parte del torneo, bisognerà fare i conti quando ci saranno da conquistare i posti al sole. Miete soddisfazioni anche il settore Fascia B regionale, dove Giovanissimi e Allievi stanno facendo cose egregie. Le partite giocate sabato hanno confermato valori e posizioni delle due compagini (quinta affermazione per entrambe), con i più grandi al secondo posto della loro classifica, e la categoria minore in testa al proprio raggruppamento, con la soddisfazione di non aver ancora subito reti dopo sei partite. © Copyright Università Niccolò Cusano



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