7 minute read

IN POCHE PAROLE

Una raccolta di termini indispensabili per chi si avvicina alla disciplina dell’arrampicata e per gli addetti ai lavori che presenta termini sì tecnici, ma anche slang e neologismi che non esistono nel vocabolario italiano. Il gergo necessario per entrare a pieno nel mondo del climbing contemporaneo di Francesca Cassi

ACCOPPIARE: mettere entrambe le mani su una stessa presa

Advertisement

ADERENZA: tecnica di arrampicata su placche rocciose lisce e più o meno appoggiate, in cui si utilizza tutta la parte anteriore della scarpetta (vedi spalmare)

APPIGLIO: punto di presa della mano durante la progressione

APPOGGIO: punto di appoggio del piede durante la progressione

APRIRE (UNA VIA): creare una nuova linea di salita lungo una parete

ARRAMPICATA ARTIFICALE: stile di arrampicata in cui si progredisce utilizzando attrezzature come staffe, cliff e scale, ma anche friends e nuts

ARRAMPICATA LIBERA (o FREE CLIMBING): stile di arrampicata in cui si progredisce utilizzando corda, imbrago e protezioni come spit e rinvii

ASSICURARE (o FARE SICURA): tenere in sicurezza il compagno di cordata con corde e sistemi di assicurazione

ASSICURATORE: attrezzo utilizzato per fare sicura (secchiello o grigri)

ATTACCO: punto di partenza di un tiro o di una via

BASTONE: tiro molto duro, che mette in difficoltà lo scalatore

BOULDER/BOULDERING (SASSISMO): tecnica di arrampicata su massi di diverse altezze – sia outdoor che indoor, i più alti raggiungono anche i dieci metri e si chiamano highball – senza utilizzo di corde o imbraghi ma con a terra dei materassi (vedi crashpad) per attutire le cadute

BLOCCAGGIO (o TALLONAGGIO, AGGANCIO DI TALLONE): tecnica di arrampicata specifica che prevede l’utilizzo del tallone per superare un determinato passaggio

BLOCCARE (o “BLOCCA!’’): bloccare il compagno di cordata – che lo richiede – in un punto della progressione per evitarne la caduta o permettere di riposare

CAMINO: stretto canale verticale tra due pareti di roccia, nel quale lo scalatore si infila procedendo spesso utilizzando l’intero corpo

CALARE (o “CALA!”): far scorrere le corde per permettere la discesa del compagno di cordata dall’alto

CATENA: punto di arrivo del tiro (vedi sosta)

CHIAVE (IL PASSO): il passaggio più compli- cato del tiro, che spesso ne stabilisce il grado

CHIODO: attrezzo in metallo martellato nella roccia, necessario per la progressione in arrampicata libera in sicurezza. Al chiodo si posiziona il rinvio

CHIUDERE (UN TIRO, UNA VIA): arrivare in catena o in sosta, dalla quale poi ci si cala

CHIUDERE A VISTA: arrivare in catena di un tiro che non si era mai scalato prima al primo tentativo, senza informazioni

CORDATA: due o più persone che arrampicano insieme, legati dalla stessa corda

CRASHPAD: materasso utilizzato generalmente per il bouldering outdoor

DIEDRO: incrocio concavo di due pareti (contrario di spigolo)

DISCENSORE: attrezzo utilizzato per permettere la discesa in corda doppia o la calata

DOPPIA (SCENDERE IN): tecnica di calata lungo pareti verticali che prevede l’utilizzo di due corde (o di una sola corda, doppiata) per garantire un maggior controllo della discesa e permettere di recuperare il materiale al termine della manovra

DULFER: tecnica di arrampicata per lame, diedri e fessure

FESSURA: spaccatura nella roccia che permette il posizionamento di protezioni veloci e la progressione a incastro

FALESIA: parete di roccia con tiri e vie attrezzati generalmente per l’arrampicata sportiva

FLASHARE: chiudere un tiro al primo tentativo, senza resting o pause, dopo aver ricevuto le informazioni da chi l’ha già chiuso

FREE SOLO: arrampicata in solitaria, senza l’utilizzo di alcuna protezione né corda

FRIEND o NUT: protezioni veloci utilizzate in tecnica trad, inserite nella roccia dal primo di cordata e poi estratte dal secondo una volta passato il punto in questione

GHISA/GHISARE (o ACCIAIATO/ACCIA-

IARE): la sensazione di avambraccio rigido o gonfio che si prova dopo un affaticamento tale da indurire la muscolatura

GRADO (DI DIFFICOLTÁ): valutazione della difficoltà di una vita, per indicare la quale ci sono varie scale a seconda che si tratti di arrampicata sportiva, alpinismo, su ghiaccio o misto

GRADARE: dare un grado a una via in apertura

GRIGRI (o GRILLO): assicuratore più utilizzato e conosciuto sul mercato

GRIP: aderenza (della roccia o di un qualsiasi attrezzo)

IMBRAGO: attrezzo costituito da cinture di stoffa collegate tra di loro che, cingendo i fianchi e le cosce di chi lo indossa, ne permette l’assicurazione a una corda

INCASTRO: tecnica di arrampicata che consiste nell’inserire un arto (mano, braccio, gamba) in una fessura per utilizzarlo per la progressione

LAMA: scaglia di roccia molto sottile separata dalla parete utilizzabile per la progressione

LAVORARE (UN TIRO): provare una salita più volte fino a che non la si chiude

LOLOTTE: tecnica che prevede un’intrarotazione dell’anca che permette di avvicinare il baricentro alla parete assumendo così una postura stabile

MAGNESITE: carbonato di magnesio in polvere o liquido utilizzato per asciugare il sudore dalle mani (smagnesare)

METTERE IN TIRO (o “METTI IN TIRO!”): recuperare la corda per fare appendere il compagno di cordata

MONOTIRO: via di arrampicata composta da un unico tiro

MOSCHETTONARE: passare la corda nel rinvio (vedi rinviare)

MULTIPITCH (VIA LUNGA): via di arrampicata composta da più tiri

MUNGERE: aggrapparsi al rinvio per progredire durante la scalata, in caso di difficoltà o fatica

PIOPPARE: cadere (vedi volare)

PLACCA: struttura rocciosa liscia e più o meno appoggiata sulla quale si scala con la tecnica dello spalmo

PROTEGGERE (UN TIRO, UNA VIA): salire posizionando protezioni temporanee – friends e nuts – tipico dell’alpinismo classico

RESTING: fermarsi durante un tiro per riposare, facendosi bloccare dal compagno

RINVIO: attrezzo di sicurezza formato da due moschettoni collegati da una fettuccia, dei quali uno viene fissato allo spit e l’altro viene utilizzato per far passare la corda

RINVIARE: passare la corda dentro al moschettone di un rinvio

RONCHIA (o ZANCA): presa grossa e comoda

SCALA: tiro sul quale la progressione risulta molto facile

SGRADARE: abbassare il grado di difficoltà di una vita

SOSTA: punto di assicurazione fisso, composto da due punti di ancoraggio a volte collegati tra di loro da una catena (generalmente in falesia)

SPIGOLO: incrocio convesso di due pareti (contrario di diedro)

SPIT: tassello a bussola autoperforante al quale viene fissata una piastrina fornita di un anello nel quale si inserisce il rinvio. Si tratta di un ancoraggio fisso, come anche fittoni o resinati

SPALMARE: tecnica utilizzata tendenzialmente su placca che consiste nell’appoggiare sulla roccia la parte anteriore della scarpetta in massima aderenza STAMPARE (UN TIRO): chiudere un tiro a vista, senza resting (sinonimo di flashare)

STRAPIOMBO: tratto di parete che presenta un’inclinazione oltre la verticale

TACCA: presa piccola e netta

TETTO: tratto di parete la cui verticalità è interrotta da un vero e proprio scalino rovesciato e il cui superamento in arrampicata è spesso molto fisico

TIRO: tratto da arrampicare dall’attacco a una sosta. Può essere singolo oppure una concatenazione di tiri, che compongono così una via

TOP ROPE: arrampicare con la corda dall’alto assicurati dal compagno di cordata (detto anche “arrampicare da secondi” o “da due” o ancora “in moulinette”)

TRAD: tecnica di arrampicata che impone l’utilizzo di protezioni veloci come friends o nuts

VOLARE: cadere

VOLO: caduta

Dopo cinque anni di assenza, puntuale nella prima settimana di maggio, il popolo del boulder festeggerà al Melloblocco. Il più grande raduno di arrampicata al mondo è di nuovo realtà. Attese oltre 4mila persone dal 4 al 7 maggio di Tatiana Bertera

Boulderisti di tutto il mondo unitevi, Melloblocco è tornato. E con lui il suo carico di festa, arrampicata e allegria. Da poco il sito ufficiale, che a ottobre ne aveva annunciata la ripartenza, si è arricchito con il programma dell’evento e la lista dei principali partner. Tra questi C.A.M.P., Grivel, La Sportiva, Petzl e Rupe Clothing. I pre-iscritti hanno superato quota 2.700 ma, considerato che non tutti acconsento alla pubblicazione del proprio nome per ragioni di Privacy, nella realtà sono sui 3mila. Chi l’ha vissuto si è pre-registrato al volo, ma tantissimi arriveranno senza preavviso. E allora, anche quest’anno come nelle 14 edizioni precedenti, la Val Masino e la Val di Mello saranno “invase” da scalatori provenienti da tutto il mondo. Tanti italiani, come sempre, ma anche molti stranieri, perché il richiamo di Melloblocco e il suo mito sono fortissimi.

UNA STORIA CHE DURA DAL 2004

Facciamo, per chi non ha avuto (ancora) la fortuna di viverlo, un po’ di storia. Il Melloblocco nasce nel 2004 ed è diventato, nell’arco di pochissimi anni, un evento di portata internazionale. Le ragioni di questo successo sono racchiuse, probabilmente, in un mix di elementi: erano gli anni giusti, la Val di Mello era diventata un luogo culto per gli allora sassisti, la disciplina era in forte crescita. E poi c’era il format, la possibilità per chiunque di mettersi a confronto sugli stessi blocchi (in una lotta chiaramente impari, ma era bello così!) con i più forti al mondo, la bellezza del luogo, il clima di festa. L’happening dell’arrampicata, insomma. Fiore all’occhiello di Val di Mello e Val Masino per 14 edizioni filate, a causa della pandemia e di diverse polemiche che avevano coinvolto varie istituzioni della provincia di Sondrio, l’evento aveva subito un brusco stop. Quest’anno la decisione, assolutamente inaspettata ma accolta con grandissimo entusiasmo dagli appassionati, di ripartire con una sorta di edizione zero. Dietro alle quinte, come sempre, il trio Michele Comi, detentore del marchio, Nicola Noè e Stefano Scetti, al quale si è aggiunta Laura Volpi dell’Ufficio Turistico di San Martino. Accanto a loro gli operatori del settore ricettivo e le amministrazioni locali.

NOVITÀ E RICONFERME DELL’EDIZIONE 2023

Innanzitutto il centro nevralgico, che passa dal Centro della Montagna di Filorera (chiuso da anni) all’abitato di San Martino. Qui saranno poste delle tensostrutture per i vari servizi, come distribuzione delle borse Melloblocco e village. Poi, in ottica green e di valorizzazione di ciò che già esiste, il nuovo Melloblocco non si focalizza sulla tracciatura di nuovi blocchi o sull’individuazione di nuove aree arrampicabili, ma si scalerà su quelli già esistenti, situati in Val Masino, nei pratoni e nei boschi sulla sinistra orografica del fiume dove corre anche la ciclopedonale e fino ai primi pratoni della Val di Mello. A rimanere quella di sempre sarà la formula del raduno, con arrampicata sui blocchi di tutta la valle, oltre alla proposta di alcuni blocchi-premio. Non mancheranno neppure gli eventi collaterali, come le serate a tema. E ci sarà la maglietta, come sempre. Il colore? Ovviamente top secret!

ATTIVITÀ COLLATERALI ED EVENTI

Tante le attività in programma, messe a calendario anche dagli sponsor. Come Petzl, che ha invitato i partecipanti a iscriversi a un form per tentare la fortuna e vincere la possibilità di scalare con uno dei loro big, a scelta tra Camilla Moroni, Giorgia Tesio, Giovanni Placci e Dave Graham. Oppure Grivel con Luca Schiera, che nella serata di venerdì ha presentato il suo video sulla Patagonia “Hielo Norte”. O Rupe Clothing con il filmato intitolato “Rupe against fast fashion”. Tra i partners anche Yoga4climbers, presente con stand e sessioni yoga pre e post climbing; Versante Sud con la presentazione di “Bouldering. Il manuale completo del sassista: tecnica, sicurezza, etica e esplorazione”; e il dott. Kelios Bonetti, medico chirurgo, specialista in ortopedia e traumatologia, con un seminario sulla patologia arrampicatoria.

This article is from: