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ITINERARI PLURIGIONALIERI ALCUNE VIE A TAPPE

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HIKING

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IL “VERO” TREKKING

Un’escursione in montagna che dura più giorni consecutivi in autonomia, questa, secondo alcuni, la definizione corretta del termine. Un tipo di “vacanza” che piace sempre di più. Ecco qualche via italiana

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_ di Karen Pozzi

ALTA VIA DI MERANO

Uno dei percorsi più suggestivi dell’Alto Adige. L’intero tracciato misura circa 100 km con un dislivello totale di 5.000 m, percorribili da giugno a fine ottobre. Identificata dal segnavia 24, questa via si sviluppa attorno al Gruppo di Tessa e all’omonimo parco naturale. Il panorama si estende sulla conca meranese, la Val Passiria, la Val Sarentino e le vette più alte delle Alpi dello Stubai e dell’Oetztal (Breonie occidentali). Il punto più alto è il Passo Gelato a quota 2.898 m, ma gran parte del percorso si sviluppa tra i 1.300 e i 1.800 m di altitudine. Lungo il cammino, malghe, rifugi e trattorie offrono accoglienza e ristoro.

CURONA DE GHERDËINA

Un trekking nelle montagne dolomitiche percorrendo la corona attorno alla Val Gardena. Il percorso di 60 chilometri con un dislivello complessivo di circa 4.000 m suddivisi fra salita e discesa, porta dal Parco Nazionale Puez-Odle a nordest (Patrimonio Unesco) verso sudest sull’altipiano del Sella e al Gruppo del Sassolungo a sud. L’itinerario attraversa i massicci più imponenti e importanti della Val Gardena ed è segnato sulla cartina con una linea blu scura.

SENTIERO ROMA

Una delle principali Alte Vie della Valtellina. Qui si svolge ogni due anni il Trofeo Kima, una delle più importanti gare di skyrunning a livello internazionale grazie ai suoi 52 km di percorso e 8.400 m di dislivello. L’ itinerario è stato creato nel 1928 dal CAI di Milano con l’obiettivo in origine di permettere agli escursionisti della Val Masino di spostarsi da un rifugio all’altro senza dover scendere a valle. Con il passare degli anni, è diventato una delle classiche alte vie italiane catturando ogni estate una moltitudine di frequentatori. Nella sua versione integrale effettua una traversata da Novate Mezzola a Chiesa in Valmalenco in un susseguirsi di passi e valli e si snoda tra i 2.100 e i 2.950 m. Presenta alcuni tratti attrezzati con corde fisse e catene e per questo motivo indicato a escursionisti esperti dotati di adeguata attrezzatura.

GRANDE TRAVERSATA ELBANA

La GTE è l’itinerario escursionistico per eccellenza dell’isola d’Elba, tra mare e montagna. Percorso che spicca e si distingue per le sue caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e culturali, rappresenta la spina dorsale della rete sentieristica dell’isola. Attraverso di essa, è possibile attraversare l’intera isola da un capo all’altro mediamente in quattro o cinque giorni con una lunghezza complessiva variabile dai 50 ai 60 chilometri. La traversata si percorre preferibilmente da est verso ovest: si parte da Cavo, estremità nord-orientale dell’isola, fino a inerpicarsi sul Monte Perone, coprire la dorsale centrale dell’isola e raggiungere il Monte Capanne che, con i suoi 1.019 metri sopra il livello del mare, è il punto più alto di tutto l’arcipelago toscano. Qui, il sentiero si biforca e si può decidere di percorrere il ramo nord-occidentale, lungo la valletta del Rio Gabbiola, per arrivare nei pressi della Punta Polveraia, oppure il ramo sud-occidentale che scende fino a Pomonte. Il tracciato completo del sentiero si può dividere in tre o quattro tappe, con deviazioni verso Porto Azzurro, Procchio e Poggio, dove trascorrere la notte (lungo l’itinerario è vietato il campeggio). Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con la collaborazione del CAI Isola d’Elba, ha attrezzato tutto il percorso con segnali e pannelli indicatori.

GRANDE ANELLO DEI SIBILLINI

Il Grande Anello dei Sibillini è un percorso escursionistico di circa 124 km che abbraccia l’intera catena montuosa. Articolato in nove tappe, è completamente segnalato e permette di conoscere, oltre alla molteplicità di paesaggi e bellezze naturali, parte dell’inestimabile patrimonio storico culturale che questo territorio conserva. Per una migliore fruizione del Grande Anello, il Parco ha provveduto alla ristrutturazione di rifugi escursionistici. Gli eventi sismici del 2016 non hanno compromesso la percorribilità del grande anello dei Sibillini, ad eccezione di alcuni brevi tratti.

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