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I Cantù, città di arrampicatori
CANTÙ, CITTÀ DI ARRAMPICATORI
Una consistente community di climber popola la zona della provincia di Como. Dalla volontà di Andrea Marzorati e Davide Tagliabue nasce Vertical Block, un punto di incontro per gli appassionati e una “scuola” per giovani e neofiti
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di Karen Pozzi

“Il lavoro della tappezzeria arranca e io mi reinvento, seguendo il mio sogno”, così Andrea Marzorati, proprietario con la sorella Anna dell’azienda tessile Misa, spiega il motivo che l’ha spinto ad aprire Vertical Block. Da 20 anni, Andrea e i suoi amici si ritrovano il mercoledì sera nel garage della sua casa per allenarsi. Tra loro c’è Davide Tagliabue, carpentiere del ferro, diventato suo socio nella realizzazione di questa nuova realtà. La prima palestra in città è nell’arco di 30 km, le più vicine sono a Lecco e Milano, che convogliano tutti gli appassionati di quest’area e coloro che vogliono imparare ad arrampicare. Andrea e Davide hanno infatti conseguito la qualifica di istruttori regionali di alpinismo del Cai e hanno una consolidata esperienza nell’ arrampicata come nell’alta montagna. Inaugurata il 4 dicembre, la nuova palestra è stata allestita in un capannone in via Bisbino 7, fino a questo momento occupato completamente dalla tappezzeria di famiglia di Andrea. Quest’ultimo ha scelto di rivedere gli spazi. L’immobile è infatti su due piani a cui si aggiunge un seminterrato: l’azienda occupa ora il secondo livello, il piano terra e il seminterrato sono destinati alla palestra, ai 600 metri di pareti arrampicabili, a un piccolo bar, agli spogliatoi e a due studi di fisioterapia, più una sala corsi destinata ad altre attività come lo yoga e il pilates. Le pareti sono suddivise in una zona boulder alta tre metri e mezzo con materassi, l’altra parte è invece alta circa otto metri con pannelli inclinati e prese artificiali per le quali è previsto l’uso delle corde.
condivido da sempre la passione per questo sport e che ora mi supportano in questa idea folle, soprattutto per il momento storico in cui viviamo. L’obiettivo è quello di diventare un punto di aggregazione e di diffondere la nostra passione soprattutto alle nuove generazioni. A chi è destinata? Chi è il frequentatore tipo? Non vogliamo essere il luogo destinato ai professionisti, seppur la struttura potrebbe prestarsi ai loro allenamenti, ma un luogo per tutti, con un’atmosfera familiare, dove imparare e divertirsi con persone che hanno deciso di seguire lo stesso percorso. Il nostro focus è soprattutto sui più giovani, ragazzi e bambini che vogliamo accompagnare in un percorso Da sinistra, Davide Tagliabue e Andrea Marzorati di consapevolezza per apprendere una fantastica disciplina. Da cosa nascono il nome Vertical Block e il suo logo? Il nome Vertical Block nasce dal confronto con i miei “soci” diventati oggi parte della squadra, nonostante i proprietari rimaniamo io e Davide. Vertical, come verticali sono le linee che seguiamo e dove punta ogni volta il nostro sguardo. Block sta per sasso o masso di boulder ed evoca i luoghi in natura in cui mettiamo in pratica quanto imparato. Il logo è stato disegnato da Franco Novati che purtroppo ha perso la vita quest’anno in montagna, ma che ha sempre fatto parte della squadra e ha lasciato un segno indelebile in Vertical Block.

Intervista ad Andrea Marzorati, uno dei fondatori di Vertical Block.
Come nasce l’idea di aprire una palestra? Da molti anni, il garage di casa è il punto d'incontro per un allenamento di arrampicata in compagnia. Trent'anni fa eravamo solo quattro amici, poi il gruppo è cresciuto. Ogni mercoledì venivano da me più o meno una quindicina di persone. Con loro, giorno dopo giorno, è maturata l’idea di aprire la palestra e qualcuno ora fa anche parte dello staff. Massimo Pozzoli, Rossano Corbetta, Antonio Gomba, Plinio Galvan, Giovanni Colombo, Corrado Trezzi, Luigino Tomasella, Federico Tomasella e Mariagrazia Filpa sono persone con cui
Parliamo del territorio in cui avete scelto di aprire. Perché Cantù? Vedete una buona opportunità per la presenza di una forte community di appassionati? Cantù perché è la nostra città, c’è un alto numero di appassionati di climbing e non ci sono palestre di arrampicata nelle vicinanze. Per questo speriamo in una buona affluenza, e devo ammettere che abbiamo già avuto un buon riscontro.
Avete dei brand sponsor o dei partner? Al momento non ne abbiamo, anche se alcuni brand ci hanno concesso prezzi di favore per l’attrezzatura. Stiamo lavorando al meglio per averli.