5 minute read

I Un bagno nel passato: viaggiare

UN BAGNO NEL PASSATO

Viaggiare lento, tanto outdoor e cure termali. Queste solo alcune delle ricchezze di uno dei territori più incredibili del Centro Italia. Ci siamo stati per un clinic e ve lo raccontiamo

Advertisement

_ di Sara Canali

Meno di 7.000 abitanti e un'estensione territoriale di 230 km quadrati: siamo a Bagno di Romagna, nella valle del Savio, a un’altitudine compresa tra i 339 e 1.500 metri, a circa 50 km da Cesena. Dopo Bologna, quello bagnese è il territorio comunale più grande dell'Emilia Romagna, borgo millenario cui il Touring Club Italiano ha assegnato la bandiera arancione come garanzia di qualità turistica-ambientale. Un luogo dove riscoprire il turismo lento e dove l'outdoor è grande protagonista visto che il borgo si trova inserito nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e nella sua rete di borghi e sentieri. Noi ci siamo stati in occasione di un clinic e abbiamo potuto scoprire, prima con la bicicletta a pedalata assistita e poi con un trekking immersivo nella foresta, la sua grande potenzialità. La fortuna di Bagno, però, lo si deve alle sue acque termali e ai servizi di cure che qui vengono erogati: la Legge di Riforma Sanitaria stabilisce che tutti i cittadini hanno il diritto di sottoporsi annualmente a un ciclo di cure termali della durata di 12 giorni, nella località e stabilimento che preferiscono, con oneri a carico del Servizio Sanitario Nazionale visto che i tre stabilimenti di Bagno di Romagna sono a esso convenzionati. Un luogo perfetto dunque per prendersi cura di mente e corpo, un toccasana che vuole uscire dal pregiudizio di essere una cura solo per l'età, ma ampliarsi a un pubblico più vasto, riconoscendo le importanti proprietà che una pratica antichissima come quella dell'acqua sulfurea può apportare anche ai più giovani e agli sportivi.

LE ORIGINI - Quelle di Balneum sono origini antichissime. Furono infatti i romani a immergersi per primi nelle benefiche fonti che sgorgavano dalle rocce già nel 266 ac. Questo territorio infatti si trova dove un tempo passava la via Romea e, proprio mentre questa vena fondamentale per i commerci e gli spostamenti veniva costruita, si entrò in contatto con le acque a 45 gradi presente sul territorio. Qui i romani edificarono subito un porticato trasformandolo in un luogo di riposo per i viaggiatori. In epoca medievale le terme conobbero una nuova popolarità nel Rinascimento e furono meta di grandi personaggi come Lorenzo il Magnifico. Altra curiosità: fino al XIX secolo, il territorio attorno al Monte Fumaiolo, tra cui Bagno, faceva parte della Toscana. Nel 1927 Mussolini fece modificare i confini tra la provincia di Forlì e quella di Arezzo per includere la sorgente del Tevere in Emilia Romagna. Ciò avvenne per chiari motivi di propaganda, l’idea era far nascere il "fiume sacro ai destini di Roma" nella provincia di nascita del Duce.

IL TERRITORIO - Bagno dista poche decine di km dalla riviera romagnola a nord e dalle città d'arte toscane, Arezzo e Firenze, a sud. Il suo aspetto di Bagno non è dissimile da quello medievale o rinascimentale. Un luogo fermo nel tempo che in autunno, quando l'abbiamo visitato noi, sfoggia un foliage davvero sorprendente e magnetico, capace di trasformare gli appennini in una tavolozza di infinite sfumature. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è uno dei complessi forestali più importanti d'Europa, che il comune di Bagno di Romagna concorre a formare con una parte consistente e pregiata di territorio (5.503 ettari). Non solo, sempre all'interno dell'area territoriale si trovano anche la Foresta della Lama e la riserva incontaminata di Sasso Frattino, patrimonio dell'Unesco. Inoltre, nell’estrema parte meridionale dell’Appennino Tosco-Romagnolo, nel bacino del Fiume Savio, sul versante orientale della catena nasce la prima Area Wilderness designata in Italia e in Europa. “Area Wilderness” è il mantenimento di uno stato morfologico e paesaggistico di zone rimaste ancora selvagge nonostante i millenni di civilizzazione e sviluppo che hanno caratterizzato il nostro pianeta. Un luogo anche per famiglie e bambini visto che qui è nata la leggenda degli gnomi, piccoli custodi del bosco di cui esistono case e testimonianze lungo il Sentiero degli Gnomi nel bosco dell'Armina.

LE TERME

E infine loro, le terme. Sono tre i centri presenti: Hotel Termae Santa Agnese e Ròseo Euroterme Wellness Resort, aperti al pubblico, mentre il Grand Hotel è momentaneamente chiuso. Strutture alberghiere a quattro stelle dove è possibile usufruire di diverse tipi di trattamento, da quelli curativi a quelli più tonificanti ed estetici delle moderne spa. Il cuore antico pulsa però nella struttura dell'Hotel Termae Santa Agnese, che sorge proprio al posto del porticato romano di cui restano ancora alcune testimonianze. Insieme a Ivan Garzia, da molti anni direttore sanitario di Terme Santa Agnese, siamo andati alla scoperta della fonte scoprendo così un bacino inesauribile che fa sgorgare acqua a 45 gradi per tutto il giorno tutti i giorni e che, tramite un sistema di pompe, viene inviata alle vasche ma anche ai caloriferi delle stanze visto che tutto il complesso viene riscaldato in modo davvero naturale. Inoltre abbiamo potuto osservare la fangaia, dove cioè l'argilla viene mixata con ciò che sgorga dalla fonte. “Al termine di una escursione sono molti i benefici che si possono trovare qui alle terme, in primis per rilassare la muscolatura; bagni in acqua termale o accessi alle grotte naturali calde con, a seguire, massaggi rilassanti e decontratturanti”, dice. “Ma ancora più stupefacente è che qui è possibile eseguire la cura idropinica, sorseggiando le acque termali dall’esclusiva fonte autorizzata per l’uso terapeutico. Se ne possono fare due tipi: quella con acqua bicarbonato alcalina solfurea termale ph 9,1, naturalmente calda a 39°C., ricca di bicarbonato di sodio, di zolfo e con una bilanciata quantità di potassio, manganese e gas rari che ha la particolare proprietà di neutralizzare tutti i radicali acidi dovuti a un regime alimentare e a uno stile di vita scorretti; e un'acqua solfurea oligominerale a 20 gradi, ricca di zolfo che ha la particolare capacità di rallentare i processi degenerativi della cartilagine articolare (artrosi), di bloccare gli effetti tossici degli inquinanti ambientali e di stimolare le difese immunitarie”.

This article is from: