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ARGIVIT, SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA

Il legame tra Argivit e racchetta affonda le sue radici nel tennis. Anche se l’integratore è apprezzato in ambito medico, il crescente utilizzo sportivo ha definito una comunicazione mirata e di successo. Parla Lorenzo Lazzarini, direttore vendite di Aesculapius

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di Cristina Turini

La svolta digital di Aesculapius è iniziata in pieno periodo pandemico, con il posizionamento del suo prodotto di punta, Argivit, nel mondo degli sport endurance. La comunicazione social del prodotto è stata poi incentrata sul padel, assecondando il trend positivo del mercato. Una naturale evoluzione di quello che è stato lo sport da cui tutto è iniziato: il tennis. Ma Argivit nasce dall’ambito medico e qui (anche) rimane, avendo caratteristiche che possono soddisfare una più ampia tipologia di consumatore. Lorenzo Lazzarini, direttore vendite dell' azienda bresciana, ci spiega perché l’integratore viene apprezzato sia nel settore sanitario che in quello sportivo.

L'intervista LORENZO LAZZARINI,

DIRETTORE VENDITE DI AESCULAPIUS

Sostegno fisico e mentale certificato doping-free

Perché avete deciso di investire nel segmento padel?

Argivit si è affacciato al mondo del digital in piena pandemia; nonostante il periodo storico in cui non si poteva praticare sport, era comunque un prodotto molto ricercato. Abbiamo iniziato a fare una campagna social ad hoc per posizionarci negli sport di endurance. L’azienda in passato aveva già un pregresso sportivo con il tennis. Dal 2020 sui social abbiamo associato il prodotto al running, al ciclismo, al triathlon e al CrossFit e ci siamo anche avvalsi del supporto di un nutrizionista che declinasse le caratteristiche di Argivit in base alla disciplina di cui si parlava. Poi siamo arrivati a padel. Perché, se è vero che abbiamo avuto buoni risultati canalizzandoci sull’endurance, Argivit è ideale anche per quegli atleti che praticano sport più esplosivi e hanno bisogno di energia pronta. Il padel è uno sport in forte espansione anche a livello mediatico e ha delle caratteristiche affini con il tennis. Da qui la nascita del progetto #Padeltips, con il coach Andrea Fierro, per realizzare contenuti brandizzati che siano utili e a disposizione delle persone che, seguendo le nostre pagine social, possano ricevere consigli sull’utilizzo del prodotto, da associare all’attività sportiva.

Come si lega la filosofia del prodotto a questo sport?

Una delle motivazioni per cui abbiamo inizialmente associato Argivit al tennis (e vale anche per il padel), risiede in quello che il prodotto vuole comunicare nel suo claim principale: “combatte l’affaticamento fisico e mentale”. In questi sport da racchetta sostenere anche la concentrazione è determinante per raggiungere la performance. Il prodotto si cala totalmente in questa tipologia di sport, dove non sono importanti solo lo sforzo fisico, l’esplosività e la prestazione muscolare, ma anche la componente “testa”. Inoltre Argivit è certificato doping free, un fattore da tenere in considerazione soprattutto per chi affronta tornei agonistici.

Visto il target sportivo di chi utilizza il prodotto, state pensando a una distribuzione diversificata (o la state già attuando)?

Al momento no, per una motivazione che riguarda il fatturato del prodotto. Argivit nell’ultimo anno ha subìto un’accelerazione impressionante. Sappiamo per certo che i due canali per mezzo dei quali è sempre stato venduto sono differenziati. Da un lato c’è il segmento sportivo, dove la comunicazione social che stiamo facendo da oltre due anni ha portato ottimi risultati. Dall’altro c’è il canale medico ed essendo noi un’azienda farmaceutica, vogliamo dare un messaggio di prodotto utilizzabile anche in questo ambito. I medici hanno sempre consigliato Argivit per le sue caratteristiche energetiche. Lo hanno fatto ancora di più con l’avvento della pandemia e il conseguente aumento di casi di Sarcopenia (perdita della massa e della forza muscolare) a causa dell’immobilità, che nei soggetti fragili come gli anziani, può diventare un problema serio. Continueremo quindi a venderlo nelle farmacie per esaltare la doppia valenza di questo prodotto.

La comunicazione mirata che state facendo sui social (Padeltips) sta portando a buoni risultati?

Da quando abbiamo iniziato a metà luglio con i Padeltips, i contatti su Facebook sono cresciuti di oltre il 50% mentre su Instagram abbiamo avuto una crescita del 116%. Sicuramente questi numeri hanno dato una spinta ulteriore alla campagna che si sta prolungando, siamo nel terzo anno. L’altro aspetto che ci ha spinto a investire sui social sono stati i feedback delle persone che lo hanno provato, veicoli importanti affinché altri lo provino. Sono quindi aumentati i follower, ma soprattutto la copertura dei nostri post, con numeri che parlano di un aumento di oltre il 500% da quando abbiamo puntato sul padel. La scelta del video è vincente, perché anche se ha breve durata è un contenuto utile e immediato con visualizzazioni notevoli.

Vi state affiancando a qualche competizione padel come sponsor o intendete farlo?

Al momento rimaniamo sulla comunicazione digital per quanto riguarda la declinazione sportiva del prodotto. I manager locali a volte decidono di investire in loro iniziative agonistiche. Capita di inserire dei sample di Argivit nei pacchi gara di alcune maratone per esempio, o di sponsorizzare con piccole cifre alcuni eventi sportivi di vario tipo. Abbiamo più volte partecipato alla sponsorizzazione di eventi internazionali di tennis. Si potrebbe valutare in futuro di sponsorizzare una competizione di padel. Dipende dal livello di investimento richiesto e al possibile ritorno.

Quanto incide lo “sportivo” sul vostro fatturato?

Potrei sbilanciarmi col dire che il fatturato deriva per il 50% dal comparto sportivo e il 50% da quello medico. Non tendiamo a stringerci in un solo unico settore e nello stesso tempo non intendiamo associarci a un unico sport, proprio perché le caratteristiche del prodotto sono molto varie. C’è chi lo utilizza per avere un maggiore apporto energetico prima di affrontare l’attività, c’è chi lo utilizza per avere un miglior recupero post attività. Il prodotto è ottimo per migliorare la prestazione, ma anche la concentrazione.

Per il 2023 su quali progetti/mercati avete deciso di investire?

Questa strategia sta portando bene e andremo avanti, valutando se cambiare qualcosa in base ai nuovi obiettivi. Non vogliamo che Argivit venga settorializzato, ma non possiamo dimenticare i numeri che stiamo avendo: negli ultimi mesi abbiamo fatturato il +100% e i dati di mercato ci dicono che in parte è dovuto anche allo sport. Presumo che proprio il padel ci abbia fatto arrivare a questo risultato. A noi interessa diversificare il consumatore, poiché l’integratore aiuta sia dal punto di vista mentale che fisico. Vorremmo aumentare i post legati al padel, che funzionano benissimo in organico. E sviluppare un piano editoriale che parli a tutti, agli sportivi e non, con spin off dedicati. Vorremmo inoltre collaborare con gli influencer legati a questa disciplina che parlino anche di prodotto, tenendo il budget di investimento uguale a quello del 2022.

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