Rapporto del 25 giugno 2013, sui dati dell’aprile 2013
CONGIUNTURA ECONOMICA E INVESTIMENTI PUBBLICITARI 2013 Sintesi del rapporto fondato sui dati dell’aprile 2013 Le pagine iniziali sono destinate al lettore frettoloso poiché riportano in estrema sintesi quanto dettagliatamente esposto nel completo rapporto delle pagine successive.
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L’andamento congiunturale, pur confermandosi a tinte fosche, presenta timide luci disseminate per l’intero scenario alimentando così la speranza d’una prossima confortante alba. Si vuole fare riferimento ad un congruo numero di variazioni sia di segno positivo sia di alleggerito segno negativo, dovute soprattutto ai rapporti con l’estero (specie con i paesi extra UE), come si potrà agevolmente evincere dalle puntualizzazioni che seguono. Nel primo trimestre 2013 il PIL è diminuito del -2,4% rispetto al primo trimestre del 2012. Tuttavia, poiché le accreditate previsioni ufficiali per l’intero anno corrente puntano ad una contrazione del -1,4% sembra lecito attendere per i restanti tre trimestri un consistente miglioramento del PIL tanto più che per il 2014 ne è prevista una moderata crescita del +0,7%. Anche nei paesi dell’area euro, nel primo trimestre 2013, il PIL è diminuito: in termini tendenziali mediamente del -1,1%. In particolare è sceso del - 0,3% in Germania e del -0,4% in Francia mentre è aumentato del +0,6% nel Regno Unito. Negli USA il PIL è aumentato del +1,8% mentre è rimasto invariato in Giappone. La produzione industriale ha subito nello scorso mese di aprile una contrazione tendenziale mensile del -4,6% che ha portato il bilancio del periodo gennaio-aprile al -4,4%, lievemente peggiore del bilancio del primo trimestre. Tutti i comparti industriali navigano sia pure in diversa misura in territorio negativo. Il fatturato dell’industria è anch’esso in contrazione: la variazione tendenziale di aprile risulta complessivamente del -4,1% (-8,5% per il mercato interno e +5,6% per il mercato estero); mentre la variazione quadrimestrale è del -6,3% (-9,1% per il mercato interno e -0,2% per il mercato estero). Gli ordinativi dell’industria in aprile segnano una contrazione tendenziale del -1,6% (-8,7% per il mercato interno e +9,7% per il mercato estero) che porta la variazione del periodo gennaio-aprile al -6,1% (-10,3% per il mercato interno e +8,3% per il mercato estero). Continua la debacle dell’industria delle costruzioni, le cui variazioni tendenziali mensili patiscono una contrazione del -10,2% (era del -20,9% a marzo) che porta la variazione tendenziale di periodo gennaio-aprile al -11,6% (era del -12,1% al primo trimestre). . Il commercio con l’estero presenta un doppio volto: positivo per le esportazioni (+4,4% per aprile e +0,5% per il periodo gennaio-aprile), negativo per le importazioni (-2,6% per il mese d’aprile e -6,3% per il periodo gennaio-aprile). E’ doveroso segnalare come i migliori risultati delle esportazioni siano dovuti ai mercati extra-UE L’andamento dei prezzi dei prodotti industriali in aprile si dimostra complessivamente cedente (-1,0%), mentre per il periodo gennaio-aprile si presenta stazionario (0,0%). Va comunque segnalato che anche a livello quadrimestrale i prezzi sono più cedenti nell’area euro (-0,8%) e meno cedenti nell’area non euro (-0,1%). La situazione delle vendite al dettaglio nel mese di aprile rispetto a quelle di marzo è rimasta sostanzialmente stabile, vuoi sotto il profilo delle variazioni tendenziali mensili che di periodo. Infatti, in aprile la variazione è del -2,9% (-4,5% per i prodotti alimentari e -1,9% per i prodotti non alimentari), mentre nell’arco gennaio-aprile la variazione è del -3,4% (-2,1% per gli alimentari e -4,2% per i non alimentari). In aprile il tasso di disoccupazione generale ha confermato il 12,0% di marzo, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 40,5% dal 38,4% di marzo. L’insistita contrazione della domanda (spiegata dalla mutilata attività produttiva e dalla conseguente disoccupazione nonché dalla pressione fiscale) ha inciso sulla debolezza del tasso d’inflazione a maggio confermatosi al +1,1%, di aprile (era al +1,9% in febbraio e al +1,6% in marzo).
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