Bleed by Sprint24.com - Numero 5/2017

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T R I M E S T R A L E

N. 1/4 – 2017 – GENNAIO · FEBBRAIO · MARZO

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I N F O R M A Z I O N E

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S P R I N T 2 4

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r e a d NOTIZIE, FOCUS E APPROFONDIMENTI SUL MONDO DELLA TIPOGRAFIA E DELLA COMUNICAZIONE VISIVA. LEGGERE PER PENSARE.

INFORMAZIONI, PRODOTTI E NEWS SULL’AEREO DI CARTA PIÙ TIPO-GRAFICO DEL WEB: SPRINT24! STAMPARE PER... CREDERE!

Solite idee? Dacci un taglio

PAGINE

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p r i n t

Considerata spesso troppo costosa, la fustellatura è un valido alleato per creare prodotti tipografici originali.

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PAGINE

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t h i n k RUBRICHE, ARTICOLI E TRAFILETTI DI ARTE GRAFICA, CULTURA CONTEMPORANEA E STORIA TIPOGRAFICA. ISPIRARSI PER CREARE.

Carta vs forbici PAGINE

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Dalle ispirazioni delle “sculture” di carta dell’artista svedese Sundqvist fino alla nuova rubrica di Roba da grafici, passando per la nuova puntata di TypoHistory.

How to design a Diecut

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Per essere originali e differenziarsi la fustellatura è la migliore soluzione. Ma qual’è il percorso da seguire per creare un buon tracciato?


Editoriale Anno 2017. Siamo finalmente pronti a vivere i prossimi dodici mesi ed è appena l’inizio di questo nuovo scorrere del tempo. Bleed è cresciuto, ha festeggiato il suo primo compleanno ed ha ricevuto nuovo inchiostro su carta come dono. Il nostro magazine è entusiasta di essere ristampato e noi orgogliosi di dargli vita e di distribuire ancora più copie: nel 2016 sono state stampate più di 15.000 esemplari del nostro magazine tipografico preferito!

Che ne dite, un bel traguardo vero? Squadra che vince, non si cambia. Quest’anno Bleed manterrà quindi la struttura editoriale a tre sezioni, Read Think e Print, con i focus su tipografia, arte grafica, news, consigli pratici, case histories e storia della tipografia. Per questo primo numero si è scelto un argomento molto delicato, trasversale, grafico e tipografico allo stesso tempo: la fustellatura. Una tecnica di trasformazione della carta a metà tra la creazione grafica e la realizzazione tipografica, la fustellatura nasconde in realtà segreti e trucchi particolari utili da approfondire e conoscere per una buona stampa. Poiché

l’unione fa la forza, e vista la scrupolosità di Bleed per l’argomento, abbiamo scelto di confrontarci con la community di grafici più importante d’Italia, Roba da Grafici. I ragazzi di Roba da Grafici sono fantastici, disponibili e professionali... da qui il passo per una collaborazione con un articolo è stato breve, sottolineando quanto sia importante la comunicazione tra questi due mondi. Beh, ora diamo un taglio alle parole e dedichiamoci alla lettura... la fustellutura ci aspetta! Giovanni Di Virgilio


r e a d NOTIZIE, FOCUS E APPROFONDIMENTI SUL MONDO DELLA TIPOGRAFIA E DELLA COMUNICAZIONE VISIVA. LEGGERE PER PENSARE.

Considerata spesso troppo costosa, la fustellatura è un valido alleato per creare prodotti tipografici originali. Usata per la costruzione di packaging e per creare dei particolari effetti visivi, dall’alba della tipografia ad oggi non hai mai smesso di trasmettere valore. 4

ILLUSTRAZIONE:

© EIKO OJALA


Tac, zac, swiss... suoni che rendono bene l’idea di una tecnica utilizzata costantemente

dalle

origini

dell’arte

tipografica: il taglio, ossia la fustellatura. Ogni tipografo che si rispetti conosce molto bene la natura di una fustella, perché è uno strumento utilizzato quotidianamente in differenti modi e con diverse forme. Ma quanto si conosce questo oggetto al di fuori delle mura di una tipografia, ossia nel campo dell’arte visiva, della

grafica, del

design, della fotografia? La fustellatura è uno strumento potentissimo per alterare la forma della carta, nobilitarla, creare un prodotto cartaceo nuovo ed innovativo. Cos’è però esattamente la fustellatura?

Taglio, cut, sagoma, cordonatura. Fustella.

Con il termine fustella viene identificato uno strumento che permette di eseguire un taglio preciso di un prodotto in foglio di materiale tenero e malleabile come carta, cartone, cuoio, tessuti, gomme, plastiche, ecc. Esistono tre tipi di fustella: • fustella piana (base in legno piano); • fustella rotativa (legno curvato a cilindro); • fustella forgiata. La fustella piana, o fustella americana, è la più comune ed è quella maggiormente utilizzata in ambito tipografico. E’ un dispositivo costituito da una base di legno solido ed un nastro in acciaio con un profilo superiore tagliente che riproduce una determinata sagoma. Viene utilizzata in tipografia, in cartotecnica e in industrie affini perché permette tagli solidi, precisi e continui riproducendo anche forme astratte complesse. La fustellatura include differenti lavorazioni, come ad esempio la cordonatura, ossia lo schiacciamento e/o

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R E A D

lo snervamento del cartone permettendo

che provvederà poi ad inviarla alla

la fustella non è nient’altro che

la successiva piega in quel dato punto.

tipografia per il suo utilizzo finale. Questo

l’elaborazione della forma che verrà

Una volta prodotta, la fustella deve essere

passaggio

naturalmente

poi prodotta nel concreto. Ad esempio,

inserita in un macchinario che, aprendosi

un costo, sebbene il risultato finale sia

le linee che in grafica sono utilizzate per

e

di tale valore e particolarità da ripagare

delineare la forma di una cartellina da

abbondantemente l’impegno iniziale.

archivio semplice, con tasca o con alette

chiudendosi

alternativamente

con

l’inserimento del foglio da fustellare, permette di eseguire un taglio completo. Nel momento in cui si sceglie di utilizzare una fustella si è subito colpiti da un

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rappresenta

ad esempio, identificano i contorni di

Habemus fustellam

una vera e propria fustella, ossia di un

La fustella è quindi un vero e proprio

oggetto che taglierà la carta per plasmare

cambiamento sostanziale nei costi di

strumento fisico e reale, che agisce

in modo definitivo quel determinato

produzione dello stampato, che viene

direttamente sulla carta e altri materiali,

modello. Generalmente, il tracciato della

difficilmente compreso e percepito dai

modificandone la forma e l’aspetto in

fustella è un disegno tecnico creato

“profani” del settore. Perché questo

maniera netta e definitiva. Nel paragrafo

con un programma di editing grafico

costo così incidente sulla produzione?

precedente si è descritta la fustella

specifico (es: Autocad o Illustrator) che

Per tutto ciò che abbiamo descritto

analizzandola con occhio tipografico,

definisce in modo preciso la struttura di

fin’ora, ossia perché per conferire una

facciamo però un passo indietro ed

uno stampato, le sue misure e fornisce

sagoma irregolare, nuova, creativa, allo

analizziamone

precedente,

una guida per le fasi di campionatura,

stampato c’è bisogno della realizzazione

ossia il momento di ideazione grafica e

vestizione grafica e infine creazione della

di un prodotto fisico vero e proprio. Nella

progettazione.

fustella che verrà usata in produzione.

maggior parte dei casi, infatti, la fustella

Come si “disegna” una fustella? Come

La creazione di un tracciato nasce

non viene creata in seno alla tipografia,

si crea il tracciato che delinea la sua

innanzitutto

ma affidata alle cure del fustellificio,

produzione

la

fisica?

fase

Graficamente,

dalle

informazioni

che

fornisce il cliente o chi è incaricato dello


Perché fustellare? Queste informazioni sono

fondamentali, oltre alla forma grafica, per poter procedere correttamente al processo di fustellatura. Naturalmente, il campo di applicazione di questa lavorazione è vario ed differenziato. Vediamo quindi quali sono i prodotti per i quali la fustellatura è un passaggio obbligatorio o altamente consigliato:

Cartelline della forma desiderata,

con tasche, alette, occhielli, semplici. La cartellina è il classico esempio di prodotto sempre fustellato.

Packaging e scatole in cui

confezionare i prodotti. Questa categoria rappresenta il paradiso della fustellatura. Tutto viene tagliato, sagomato, piegato.

Biglietti da visita e cartoline.

Anche un anatroccolo può diventare un cigno con la fustella adatta

Depliant. Copertine dei libri.

Usare la fustella per impreziosire le copertine dei libri è un’operazione delicata, ma con un effetto finale davvero incredibile. Un libro fustellato è un libro speciale.

Per dare una forma specifica e particolare al supporto comunicativo, i depliant devono essere cordonati, quindi fustellati.

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R E A D

Fustellare, in realtà, è un po’ come giocare con la materia perché la si trasforma, modifica, altera, per dare unicità all’oggetto finale.

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Link Utili:

Confronti ed idee a spasso nel web — www.foldfactory.com

studio preliminare. Le informazioni che

linea di taglio idonea. Un piccolo consiglio

vanno fornite alla tipografia oltre alla

per testare la fattibilità e la qualità della

forma grafica saranno: tipo di prodotto,

progettazione è cercare di immaginare

misure ed il tipo di carta scelto.

graficamente o visivamente il prodotto

Ci sono alcuni accorgimenti da seguire

finale e realizzare successivamente

per non commettere errori di... taglio.

delle vere e proprie copie fisiche con

Elemento determinante per realizzare

carta e forbice, anche se non perfette

una fustella è assicurarsi che le linee

e stampate alla buona. La possibilità di

delle lame non siano troppo vicine

scoprire nuovi orizzonti e di utilizzare

tra loro. Essendo la fustella americana

uno strumento potente come la fustella

riprodotta materialmente ed avendo

non deve quindi far abbassare la guardia,

dei rasoi con uno spessore fisico, non è

l’errore è dietro l’angolo e questo potrebbe

possibile riprodurre piccolissimi dettagli

corrispondere

o arabeschi particolari (se non a laser).

economico. Una lezione importante è

Altro elemento è la curvatura della

comprendere che la grafica e la tipografia

fustella, la quale è permessa attraverso

hanno sempre bisogno di collaborare per

l’uso di linee armoniche ed ondulate:

la creazione di una fustella, seguendo

niente angoli acuti, curvature molto

tre principi fondamentali: conoscenza,

strette o riproduzione di più linee

comunicazione, collaborazione.

sovrapposte. Regolarità ed equilibrio sono

Quando si taglia ci vuole precisione,

le regole principali nella creazione di una

altrimenti che taglio è!

ad

un

grave

danno

Sito specializzato nella realizzazione e nella stampa di depliant piegati e

fustellate. Se pensavate di aver avuto

un’idea geniale probabilmente questi signori l’hanno già realizzata...

— www.thedieline.com

Magazine in cui potrete trovare news, raccolte ed inspirational dal magico mondo del packaging. Organizzano

anche awards e conferenze, perché non partecipare?

— www.templatemaker.nl

Risorsa utilissima per generare

velocemente fustelle semplici (fondo e

coperchio, automontanti, ecc...) inserendo semplicemente le proprie misure.

Aggiornato abbastanza regolarmente con nuove fustelle.

— https://crmrkt.com/VMm1r

Articolo molto esausitivo del blog di

CreativeMarket dove si affrontano varie tematiche legate alla realizzazione di fustelle. Disclaimer: prendetevi una bella pausa per leggerlo, lunghezza impegnativa.


CREA UN PROTOTIPO

5 consigli per realizzarlo 1. Crea la fustella con

programmi vettoriali (Illustrator, CAD, Inkscape). Vedi come realizzarla a pag.14

4. Ritaglia con precisione,

anche un semplice angolo può inficiare il corretto

funzionamento del prodotto.

2. Stampa una copia cartacea, se possibile su una carta con

grammatura simile a quella reale, probabilmente una grammatura sui 200-300gr. Se non hai un formato di stampante abbastanza grande stampa delle porzioni ed incollale. Il prototipo va fatto sempre a dimensione reale.

5. Monta la tua fustella, incolla se ci sono punti colla, oppure

chiudi l’incastro. Controlla bene la stabilità del prodotto. Se tutto va bene invia la fustella in tipografia, altrimenti fai le dovuti correzioni e torna al punto 2. ;)

3. Lavora pulito, crea un angolo della tua scrivania con tutti gli

strumenti di cui avrai bisogno. Forbici, taglierino, colla stick, ecc…. 9


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Sprint24 parteciperà ad uno degli eventi più attesi dell’anno, il Promotion Expo Gift che si terrà a Milano da 19 al 21 Aprile. Un evento completamente dedicato agli oggetti per la promozione, alla pubblicità, al merchandising, alle nuove tecnologie per digital signage e office decor. L’aereo di carta più tipografico del web non poteva mancare ad un evento in cui innovazione e comunicazione sono i protagonisti indiscussi. Vieni a trovarci al nostro stand per scoprire le novità, i vantaggi e i modi per rendere soddisfatti i tuoi clienti con la carta stampata. Ti aspettiamo a Milano! EXPOMILANO

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STAND A07 NOVITÀ 2017: PROGRAMMA FEDELTÀ Il 2017 apre con una grandissima novità! Privilege – The Printing Club il programma fedeltà di Sprint24 che premia i nostri clienti migliori è stato ufficialmente presentato alla stampa di settore ed ai nostri clienti. Il Programma propone quattro differenti status (bronze, silver, gold e yellow) con vantaggi e servizi per migliorare la tua esperienza di stampa online.

Il Club vuole essere un luogo speciale, studiato appositamente per premiare chi ama la stampa ed ha necessità di stampare sempre alla massima qualità utilizzando il miglior servizio. I vantaggi sono molti e per scoprirli e far parte del Club basta una semplice registrazione.

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P RINT

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VOLANTINI

I volantini, da sempre prodotto utilizzato per street marketing e pubblicità vecchio stile, non passa mai di moda.

i 5 prodotti più venduti

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LIBRI

Quanto sono belli i libri? Quanti ne abbiamo stampati di libri? Tantissimi! Brossura, filo refe, flat°, spirale metallica e chi più ne ha più ne metta! Il Libro è il Libro. ww.sprint24.com/libri/

CARTOLINE EXTRA SPESSE

All’ultimo gradino del podio, le cartoline, con la loro Patinata Opaca da 400 gr, extra spesse ed extra funzionali. ww.sprint24.com/flyer-400/

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nel 2016

BIGLIETTI DA VISITA

Quello che forse si accosta al prodotto tipografico per eccellenza insieme al libro, è il biglietto da visita. Ricordate che la prima impressione conta ed un bel biglietto da visita è fondamentale! ww.sprint24.com/biglietti/

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PANNELLI Il prodotto più venduto del 2016 qui a Sprint24 è... Il pannello! Da 3 mm, 5 mm o 10 mm il forex quest’anno ha sbancato in tipografia, aggiudicandosi la medaglia d’oro! ww.sprint24.com/forex/s

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L’evoluzione nasce dalla continua innovazione e ricerca. I Biglietti Accoppiati rappresentano il più alto gradino nella categoria dei biglietti da visita: autorevoli, corposi, alternativi ed importanti. Questi speciali biglietti da visita sono composti da due biglietti uniti da un sottile strato di una speciale colla vinilica che li lega in un unico corpo netto, senza lasciare traccia. 13


P RINT

Il mondo della stampa e della tipografia è costellato di termini e definizioni di cui non sempre si conosce il significato. Non è raro sentir parlare di quartini - dove il vino non c’entra nulla - o di bandiere - che invece non sventolano affatto. Con #Sprint24explains abbiamo voluto creare un piccolo glossario utile alla comprensione di quelle parole che tipografi e grafici utilizzano con disinvoltura e che quando arrivano alle nostre orecchie provocano un senso di smarrimento e turbamento.

Segui la nostra pagina Facebook facebook.com/Sprint24

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Ogni mercoledì sulla nostra pagina Facebook (facebook.com/Sprint24) pubblicheremo una lettera con relativo vocabolo spiegato in maniera chiara e semplice. Partendo dall’abbondanza, passando per RGB, occhiello, fuori registro, fino ad arrivare allo .zip,

Sprint24 ti accompagnerà in un viaggio affascinante, al termine del quale, siamo sicuri, avrai imparato qualcosa di nuovo! Riapriamo i libri di scuola, dunque, e preparatevi ad un’interrogazione, da oggi si ricomincia a studiare con Sprint24!

Tutti i mercoledì una nuova lettera sulla nostra pagina Facebook! 15


PRINT

How to design a

DIECUT

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Per essere originali e differenziarsi la fustellatura è la migliore soluzione. Ma qual’è il percorso da seguire per creare un buon tracciato? MISURA CON PRECISIONE

Sembra banale, ma la prima cosa da fare è prendere le dimensioni corrette di cui abbiamo bisogno. Non sottovalutate questo passaggio! Anche solo 1 mm e la vostra scatola non si chiuderà, le ante della vostra cartellina non si sovrapporranno e così via...

*

DIECUT, ovvero la fustella, è la sagoma che avrà il prodotto,

SCEGLI IL SOFTWARE ADEGUATO

L’ideale è Adobe Illustrator, che ti permette di gestire al meglio i livelli e i vari tracciati, In alternativa utilizzate Adobe Indesign o Inkscape (quest’ultimo è fruibile gratuitamente). Attenzione! Sconsigliato Adobe Photoshop.

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1 2


UTILIZZA LIVELLI DIVERSI

Crea la grafica su un livello (es. Layout) disegna il tracciato di taglio (ec. Cut) su un altro livello e se nel tuo prodotto ci sono delle cordonature, utilizza nuovamente un diverso livello. Questo ti faciiterà in eventuali modifiche e aiuterà anche noi per la stampa.

MOCKUP

5 HABEMUS FUSTELLAM Se hai eseguito bene tutti i passaggi, il tuo prodotto steso avrà un aspetto del genere. Altrimenti, torna al punto 5 ;)

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Molto utile per avere un’idea più completa di quello che sarà il tuo prodotto, si tratta di una riproduzione realistica dell’oggetto, online se e trovano tantissimi! In questo passaggio utilizzate Adobe Photoshop

PROVA CARTACEA

Per essere sicuro che tutto funzioni, stampa una bozza cartacea. Taglia, piega, incastra, incolla. Funziona?

5.1

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Stampa!

Correggi!

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t h i n k RUBRICHE, ARTICOLI E TRAFILETTI DI ARTE GRAFICA, CULTURA CONTEMPORANEA E STORIA TIPOGRAFICA. ISPIRARSI PER CREARE.

“L’abito non fa il monaco”, “Non giudicare un libro dalla copertina”, “L’apparenza inganna” ecc. Sono tanti i luoghi comuni che tendono a screditare l’esteticità in generale, ma diciamoci la verità, la bellezza cattura. Se è quella la prima cosa che notiamo, allora deve essere anche vero che è importante... Immaginate questa scena: siete in libreria a gironzolare tra i vari scaffali... Vi colpisce più un libro con un bel gioco di colori e forme, oppure una copertina dai colori tristi e magari rilegata in maniera scadente? Certo poi entra in gioco la soggettività, ma quello è un altro discorso. I designer hanno capito bene il valore estetico degli oggetti e dei prodotti e negli ultimi anni, il packaging sta assumendo un ruolo sempre più rilevante per i brand. Questo perchè oramai è diventato uno strumento di marketing che va ben oltre il semplice confezionamento o involucro. La qualità fondamentale di un buon packaging è quella di differenziarsi dagli altri. Ogni giorno siamo bombardati da pubblicità, da nuovi articoli, da scaffali ricolmi di prodotti e bisogna catturare l’attenzione del cliente, incuriosirlo, fargli capire che dietro a quel packaging, c’è un lavoro curato nel minimo dettaglio. Non più semplici confezioni, ma vestiti su misura. Questo è il packaging!

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street pastacut ging Il Direct Marketing che non ti aspetti è fatto di fustella! Vi ricordate che nel terzo numero di Bleed abbiamo confrontato questo tipo di pubblicità con il Marketing? Ebbene BMW, grazie all‘agenzia canadese Cundari, ci dà un chiaro esempio di quanto può essere efficiente e di appeal ricevere un supporto cartaceo . L’oggetto della pubblicità erano i pneumatici da neve: solidi e sicuri aiutano a guidare senza problemi attraverso l’inverno. Letteralmente attraverso dato che per aprire la brochure bisognava strapparne un pezzo, ricreando la strada percorsa senza problemi dall’automobile. Safe trip!

È diventato un vero e proprio caso questo restying! Il russo Nikita Konkin ha creato un packaging semplice e di sicuro impatto, per dare valore al prodotto, con simpatia e senza tanti ornamenti superflui. Giocando con le trasparenze e le diverse tipologie di pasta infatti, ha riprodotto la sagoma di capelli mossi e vaporosi con le fettuccine, ricci e fitti con i cavatappi, liscissimi con gli spaghetti. Nello scaffale del supermercato una confezione del genere si nota sicuramente, ma resta da capire quanto si presterebbe qui in Italia dove i tipi di pasta sono innumerevoli. Come le spiegheremmo delle farfalle in testa?

cundari.com cundari konkinikita nikitos

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TH I N K Agnes Cecilia Fideli Siri Charlotte Sundqvist ha trent’anni, è nata in Svezia e grazie alla sua abilità nel modificare la carta che taglia, piega, rende tridimensionale, ottiene risultati incredibili come quelli che vedete in questa pagina. Il suo talento non è rimasto nascosto. Nel 2011 inizia a lavorare con l’agenzia Molly&Co. e grazie a questa collaborazione, tutt’ora all’attivo, nel 2013 Louis Vuitton la vuole per l’opening di un nuovo negozio a Gangnam, a Seoul. Non solo carta però... Fideli infatti utilizza per i suoi lavori con oggetti veri e propri, vasi, bottiglie, bicchieri, creando un inganno ottico talmente avanzato che porta a chiederci: perchè questo fiore non profuma? fidelisundqvist.com

fideli sundqvist 20


h3l™ Un catalogo di una società di costruzioni non sembra esattamente un terreno dove dare sfogo al proprio estro, giusto? Sbagliato! Basta vedere il lavoro che lo studio argentino Hachetresele (h3l™) ha portato avanti per Concresur, azienda specializzata in costruzioni modulari di cui ha curato tutta la corporate identity. La brochure si presenta in maniera “classica”, con spiegazione e presentazione dell’azienda. Ma la vera sorpresa si trova sfogliandone l’interno: una pagina pre-fustellata da staccare e assemblare per costruire un prefabbricato in miniatura. L’inserto stimolerà il lettore a compiere un gesto semplice e divertente, che permetterà al marchio di rimanere impresso nel cliente, almeno per un po’. Questo dello studio argentino h3l™, ci sembra il perfetto esempio di come la fustellatura dia un tocco innovativo, originale e divertente ad un prodotto tradizionale come una brochure aziendale. h3lweb.com h3l hachetresele

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TOP 5 BY ROBADAGRAFICI: I PACKAGING PIÙ INNOVATIVI

A CURA DI MARCO LOMBARDO & MARTINA DELPOPOLO CARCIOPOLO

SPECIALE

Quante volte ci siamo fermati ad osservare packaging, scatole e pacchetti originali oppure cartoline e biglietti da visita con intagli particolari? Ma qual è il processo di creazione che sta alla base di questi progetti? È infatti importante sottolineare come nello sviluppo di progettazione packaging, la fase di fustellatura, pur essendo una delle ultime tappe, è assolutamente fondamentale e da tenere in considerazione già nei primi passi di sviluppo del concept. Non ci soffermeremo però sui tecnicismi legati alla fustellatura, né sulle tipologie di macchinari utilizzabili, lasciando ampio spazio sull’argomento ai ragazzi della redazione di Bleed.

Al contrario, da graphic designers adetti ai lavori, abbiamo deciso di analizzare per voi alcuni dei packaging più innovativi che abbiamo avuto modo di individuare nel corso degli anni e che, secondo noi, mettono in luce come attraverso una sapiente progettazione preventiva (che denota quella che noi chiamiamo una mentalità a 4 dimensioni) sia possibile sfruttare al meglio le potenzialità di questa tecnica tipografica creando delle fustellature intelligenti (sempre tenendo conto a priori del materiale da utilizzare). Ma non dilunghiamoci oltre e passiamo alla nostra classifica sui packaging più innovativi, che noi di “ROBADAGRAFICI.NET” abbiamo stilato appositamente per voi.

5. Bouquet La bellezza della natura è impreziosita da imballaggi originali: una scatola, strutturata in scomparti, che funge da unico bouquet nell’insieme, ma a sua volta può essere divisa in mazzi di fiori più piccoli, belli da vedere nella loro totalità ma anche separatamente. È infatti necessario non tralasciare il concept di fondo che sta alla base del progetto: ovvero la condivisione (fig. 1).

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4. Vintage Bakery Quando la confezione rimanda ai prodotti contenuti al suo interno. È questo il caso di un’originale scatola per biscotti, realizzata per un forno a pronta consegna, mediante la scelta del design retrò e del font in stile vintage che rimanda immediatamente agli anni ’50. La struttura permette inoltre di tenere in caldo i biscotti e, grazie alla scelta della grafica raffigurante un classico forno da cucina, consente al consumatore di avere l’impressione di mangiare dei biscotti appena sfornati e fatti in casa (fig. 2). GNAM! GNAM!

3. Trasportabilità È necessario, quando si pensa al confezionamento, tenere sempre in considerazione la praticità, la trasportabilità e sopratutto la logistica di stoccaggio del prodotto finale. Qui di seguito vi proponiamo alcuni esempi del tutto singolari ma maneggevoli. Come ad esempio la scatola per il trasporto di bottiglie di vino che si trasforma in una pratica cantina una volta giunti a casa (fig. 4); altrettanto riuscita la scatola in cartone per il trasporto di bottiglie di olio che lascia un’apertura sul piano superiore a forma di goccia che permette di versare e assaggiare l’olio senza uscire quest’ultimo dall’involucro (fig. 5)

4

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2. Scatole intagliate Una buona fustella con uno studio grafico di base permette con poche mosse di trasformare una semplice scatola in qualcosa di assolutamente diverso dal tradizionale imballaggio. Infatti, attraverso la giusta scelta grafica e l’abbinamento con una fustella intelligente, è possibili creare delle scatole simpatiche e uniche nel loro genere. Hani Douaji ha elaborato delle scatole per gomme da masticare con sorrisi smaglianti che, attraverso una piccola finestra, lasciano intravedere al loro interno delle chewing-gum al posto dei denti (fig. 5). Secondo lo stesso principio si basa anche il concept packaging realizzato da Cecilia Uhr: divertenti confezioni di ossicini masticabili per cani lasciano intravedere il prodotto dalla fustella ritagliata nel muso delle diverse razze canine (fig. 6)

6

T H I N K

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1. Non è quello che sembra Tra i progetti più interessanti che abbiamo avuto modo di analizzare nell’ultimo periodo è indubbiamente necessario annoverare questo progetto di confezionamento pensato per essere trasformato una volta utilizzato, cambiando la sua funzionalità: si tratta di una confezione da esposizione e scatola da trasporto che, si trasforma in una gruccia, ma è reversibile: in questo caso infatti, la scatola mostra una funzione di supporto per la piega della camicia che diventa protagonista del packaging stesso. Sicuramente il concept vincente della serie!


TH I N K

La tipografia inglese del ‘700 Hi everyone, welcome to this new appointment with Typohistory... welcome to the rainy land of England! Dalla Francia, su una barchetta di legno che ha sfidato le fredde acque della Manica siamo dunque giunti sulle coste dell’Inghilterra. Abbiamo posato i nostri piedi sull’isola più suggestiva ed importante della vecchia Europa, potente nazione marittima e industriale, che ha rivestito un ruolo chiave anche nella storia tipografica europea e mondiale. Sediamoci dunque ad un tavolo immaginario con l’antica terra d’Albione, beviamo un bel thé e facciamoci raccontare la storia tipografica di questo paese. 24


The beginning L’inizio della storia tipografica inglese si fa risalire a William Caxton che, reduce da Bruges, esercitò per primo la tipografia in Inghilterra stabilendosi a Westminster dove dal 1477 al 1490 pubblicò circa 90 opere tutte in lingua inglese, per la maggior parte traduzioni di autori latini ed italiani. A Londra la stampa apparve nel 1480 per opera di John Lettou: John Kendale, Litterae indulgentiarum. Ma il prototipografo londinese più noto è Richard Pynson; esordì verso il 1492 con la grammatica latina di Donato e le poesie di Chaucer. Nel 1494 pubblicò la traduzione inglese arricchita di xilografie di Boccaccio, di Terenzio, di Guido da Monte Rochen, Esopo e altri libri e libretti di liturgia, tutti privi di data e tutti della più grande rarità, alcuni noti soltanto per frammenti di poche carte.

The renaissance period Nel Cinquecento W. de Worde adoperò, oltre al gotico, caratteri tondi e arabi (1528) e un corsivo copiato da quello di Aldo Manuzio, più minuto; Richard Pynson impiegò caratteri romani e greci (1524); John Siberch un bel tondo di tipo fiorentino (1521). Nel Seicento, se si toglie qualche interessante frontespizio, decorato con fregi tipografici (sistema

anche più tardi assai abilmente sfruttato), l’arte fu poverissima, cosicché monumenti letterari come quelli di Shakespeare ci furono tramandati in edizioni oltremodo modeste. Solo a Oxford ebbero una certa rinomanza la “Typographia Sheldoniana” (1669-1713), continuata dalla “Clarendon Press” (1713-1830) fondata da Edward Hyde. Riprese invece nel sec. XVIII. con il volume delle opere di Pope, stampato a Londra da W. Bowyer neì 1717. Nel 1797 apparve il bellissimo The Seasons di James Thomson per gareggiare con le edizioni di Didot e di Bodoni, celebri tipografi di cui parleremo nei successivi numeri.

John Baskerville John Baskerville è uno dei tipografi-editori inglesi del ‘700 più importanti per l’editoria moderna. Sperimentò rilegature, inchiostri, carte e tecniche di stampa innovative e disegnò un set di caratteri che è ancora oggi uno dei più eleganti e leggibili mai realizzati. Egli fu infatti un grande rinnovatore nell’arte tipografica e rappresentò il primo esempio di editore nel senso moderno del termine. John Baskerville nasce il 28 gennaio 1706 a Wolverley, vicino a Kidderminster, nel Worcestershire, ed è stato tipografo a Birmingham, Inghilterra. Membro della Royal Society of Art, dopo aver insegnato calligrafia, si occupò come tipografo ed editore di composizione della pagina, di carta e di inchiostri. Sperimentò tecniche diverse di legatura dei volumi e di stampa al torchio tipografico e applicò al disegno e alla fusione del carattere da stampa il suo genio formale guidando il lavoro del suo incisore John Handy della preparazione dei punzoni del carattere che ha il suo nome: il Baskerville. Nel 1758 fu nominato, per la sua attività, tipografo ufficiale dell’università di Cambridge 25


e, nel 1763, pur essendo ateo dichiarato, pubblicò una splendida Bibbia in folio ma la sua eccentrica natura lo portò a concentrare i suoi interessi nell’attività di editore, attività che non lo ricompensava delle energie spese.

utilizzati durante la Rivoluzione Francese (“Le moniteur universe”) ma non rimane traccia dei ripetuti passaggi di tipografi che subirono. I suoi caratteri furono anche molto ammirati da Benjamin Franklin

che li introdusse negli Stati Uniti e che furono adottati da molte pubblicazioni istituzionali che ne sancirono il successo nel nuovo mondo.

Tentò infine di vendere i suoi caratteri alle Stamperie Reali, all’Accademia delle scienze di Parigi, alla corte di Russia e di Danimarca, con scarso successo. Morì in circostanze misteriose e mai del tutto chiarite (forse a Londra nel 1775). Ancor oggi si sa poco della sua fine e deve essere ancora scritta la sua biografia completa. I suoi caratteri, dopo la sua morte, vennero ripetutamente venduti e se ne persero le tracce. Vennero

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Baskerville non è solo il grande riformatore della stampa inglese del suo tempo. Esercitò infatti una duratura influenza sia nel disegno del carattere che nella attività editoriale dei secoli successivi. Nel XVIII secolo però, due altri grandi tipografi contemporanei influenzarono la storia tipografica... ma questa è tutta un’altra storia.



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