Wall Art Decor Il nostro aeroplanino atterra nelle case con la stampa di fotografie e immagini in altissima risoluzione. La stampa che decora.
Colori in stampa, come gestirli? Dai “nuovi” profili Fogra51 in poi, tutti i trick utili per non avere sorprese alla consegna dei tuoi stampati
The importance of being colorful Graphic design, dischi, marchi: può il colore determinare la riuscita di un progetto?
SEMESTRALE DI INFORMAZIONE DI SPRINT24.COM
Color Matters I colori contano... Ma se vi dicessimo che non esistono? Curiosità, visioni e storia di un mondo pieno di sfumature.
№ 08
R E A D —— P R I N T —— T H I N K
INDICE R E A D ——
№ 08 / 2018 Magazine semestrale di informazione sulla tipografia e sulla comunicazione visiva, Bleed di Sprint24 è più che una rivista da sfogliare nel tempo libero. È soprattutto uno strumento di evasione e ispirazione che vi sarà d’aiuto per riaccendere la creatività e realizzare qualche colpo di genio!
LORENZO MIGLIETTA grafigata.com
P R I N T ——
HANNO PARTECIPATO
MAURO LUSSIGNOLI
artigrafiche.maurolussignoli.it
ALE GIORGINI alegiorgini.com
MAURO GATTI maurogatti.com
MARTINA DELPOPOLO, MARCO LOMBARDO, CHIARA BONACINI robadagrafici.net
ninjamarketing.it
VALERIA CANNIZZARO mgvision.com
COME RICEVERE BLEED? Bleed è un magazine facile da avere, soprattutto gratuito. Viene inviato a tutti coloro che hanno effettuato ordini su Sprint24 negli ultimi due anni.
NON VUOI PIÙ RICEVERE BLEED? Accedi all’area personale del tuo account di Sprint24 e aggiorna le impostazioni di notifica, oppure inviaci una richiesta a info@sprint24.com con oggetto “Non voglio più ricevere Bleed”
T H I N K ——
FABIO CASCIABANCA
03 08 14 24 28 30 33 48 52 58
Color Matters Da dove nasce il colore? Perché sceglierne uno piuttosto che un altro?
Arte e Colore Il colore nell’arte non è importante, è fondamentale. Un breve viaggio al suo interno.
È la stampa, bellezza! I colori sono l’aspetto fondamentale della stampa e una buona resa comporta il successo o il fallimento di un progetto. — ROBA DA GRAFICI
Domina i colori attraverso la Gamification — NINJA MARKETING
Perché il colore di Google è multicolore? — MG VISION
The Best Place to Hide a Dead Body is Page Two of Google The Importance of Being Colorful Può il colore determinare la riuscita di un progetto?
Speciale Calendari 2019 Anche quest’anno ti proponiamo i nostri calendari per i tuoi amici e clienti.
Sprint24 News Informazioni, prodotti e news sull’aereo di carta più tipo-grafico del web!
TypoHistory La storia della tipografia tra Occidente e Oriente
EDITORIALE
GIOVANNI DI VIRGILIO Chief Executive Officer
Niente male questo nuovo Bleed, vero? Nuovo formato, sezioni differenti e tante novità da scoprire pagina dopo pagina. In questo numero abbiamo deciso di trattare uno degli argomenti più complicati della stampa fin dalla notte dei tempi: il colore. Partendo da Newton, vi accompagneremo nel tortuoso e affascinante percorso dei colori con curiosità, spunti di riflessione, scienza, chimica e tipografia. Non vi sembra abbastanza? Con noi, Mauro Gatti illustratore e designer di fama internazionale (Nike, Redbull, Vans giusto per citarne qualcuno) e Ale Giorgini che tra i propri clienti vanta Puma, Mondadori, Warner Bros e tanti altri, entrambi a capo dell’Associazione ILLUSTRI. Dire che ne vedrete di tutti i colori sembrerà banale ma... è proprio così, ve lo assicuro. Buona lettura!
Che bel colore, quel colore non ti sta bene, guarda che bel colore. Ma è davvero tutto oggettivo? Da dove nasce il colore? PerchÊ sceglierne uno piuttosto che un altro?
COLOR
pag
—2
MATTERS Un’arancia blu Già dal nome stesso dell’oggetto, lo immaginiamo arancione appunto e invece, blu. Straniante vero? Abbiamo aperto così il nuovo numero di Bleed per darvi prova di quanto il colore sia importante, non solo nelle arti, nella scienza, ma anche nella semplice quotidianità; e anzi, sia un discriminante: mangereste un’arancia blu? Questo pregiudizio ci viene confermato da rilevazioni elettroencefalografiche che hanno mostrato come il nostro cervello risponda in maniera positiva al nostro colore preferito, ancora prima che venga riconosciuto l’oggetto di quella tonalità. Esperimento: aprite un sito di e-commerce, di abbigliamento per esempio; scorrete e diteci se non vi soffermate per prima cosa sugli oggetti del vostro colore preferito… I colori ovviamente, non sono tutti uguali e ognuno ci comuniR E A D —— P R I N T —— T H I N K
ca cose differenti, a seconda anche della parte del mondo dove siamo… ma questo lo vedremo più avanti.
Il Blu C’è un aneddoto divertente sul blu, datato 1999: siamo a Glasgow e alcune zone della città scozzese vengono decorate con luci blu, per semplice ornamento. Ebbene, nei quartieri così decorati, riduzione della criminalità! Che i malintenzionati siano stati scoraggiati dall’associazione con le luci lampeggianti della polizia, o dalla stranezza di trovarsi sotto una luce così particolare non ci è dato saperlo, ma lo stesso esperimento è stato fatto in Giappone e anche qui… criminalità diminuita! Il blu infatti, ci dicono gli esperti, evoca sicurezza, affidabilità, serenità. Non fateci troppo affidamento però, continuate a mettere l’antifurto alla macchina!
pag
—3
Il Rosso È il colore che cattura maggiormente la nostra attenzione. Non è un caso che i segnali di pericolo, i semafori, siano rossi. Ci fa aumentare pressione e battito cardiaco e fisiologicamente, anche l’appetito, spingendoci a mangiare più velocemente: ecco spiegato perché molti fast food scelgono il rosso come colore per il proprio arredamento e packaging… un colore appetitoso! Vale solo per il cibo? Assolutamente no: è statisticamente provato (e non solo, chi vi scrive è una ragazza che l’ha testato in prima persona) che se indossate un vestito rosso, verrete notate maggiormente: stesso vestito, nero o rosso e vi assicuro che i commenti saranno del tutto diversi! E i maschietti? A quanto pare alle Olimpiadi del 2004, in alcune discipline, la tuta rossa ha vinto il 55% dei match, perché comunicherebbe abbondanza di testosterone… che basti questo per vincere una gara? Chissà…
Il Verde Bio, eco, natura, vegan: è il verde che caratterizza tutte queste qualità, ma non solo. Il verde rimanda anche alla calma, alla freschezza, alla salute, non è un caso che sia il colore caratteristico degli interni degli ospedali o di confezioni di prodotti come dentifrici, collutori e simili. Poi c’è il verde speranza, i verdoni, il verde acido…
Il Giallo Felicità, entusiasmo, vivacità: il giallo è tutto questo e molto di più! Spesso utilizzato per richiamare l’attenzione offline, viene usato anche per call to action poiché indica ottimismo e chiapag
—4
rezza ed è più facilmente riconoscibile. Sapete che è proprio per questo motivo che a New York Harry N. Allen dipinse il suo taxi di giallo? Lo stesso vale per gli scuolabus. E poi… è il colore di Sprint24!
Il Nero Eleganza e valore, non a caso è molto utilizzato tra i brand di lusso: D&G, Gucci, Versace. Allo stesso tempo, se pensiamo al lutto, pensiamo al nero, colore prediletto nei funerali e scartato quasi a priori dai matrimoni. Peccato perché il nero, si sa, sta bene con tutto.
E nel resto del mondo? Come abbiamo detto, è importante contestualizzare anche il luogo di cui stiamo parlando quando trattiamo i colori. Qualche esempio? In Cina le spose sono in rosso, in Africa è il colore del lutto, in India, della purezza. Il verde speranza in Occidente, diventa simbolo di adulterio della moglie o esorcismo in Medio Oriente. Il bianco poi, colore per eccellenza dei matrimoni, degli angeli, colore di pace in Occidente, diventa simbolo di infelicità in India fino ad arrivare a lutto e morte in Cina a Giappone. Questo quindi ci spiega come l’esperienza del colore sia soggettiva e possa rimandare alla
propria cultura la quale ci suggerisce, ci indica, la strada della percezione da avere su quello specifico colore. L’antropologo Brent Berlin e il linguista Paul Kay nel loro Basic Color Terms: Their Universality and Evolution (1969) affermano che i nomi pensati per i colori partono da un minimo di due (chiaro e scuro) fino a un massimo di undici dimostrando inoltre che, più si vuole allungare il lessico dedicato al colore, più lo sviluppo è omogeneo nelle varie culture; cioè, dopo il chiaro e lo scuro, il primo colore che viene indicato è il rosso, successivamente il verde, il giallo fino all’arancione che è il nome di colore meno “diffuso”. Gli antichi Greci non utilizzavano dei nomi fissi per i diversi tipi di colore, ma li distinguevano invece basandosi su limpidezza o oscurità così che di fatto, esistevano soltanto il bianco e nero. Con “xanthos” per esempio, potevano indicare sia il giallo lucente che il rosso vivo del fuoco, come pure le tinte purpuree e anche il blu. Alcuni colori poi, non avrebbero nome, se non in associazione a colore di un elemento naturale (“verde” che diviene “foglia”) allo stesso modo di come noi diciamo cipria di un rosa, o un rosso come ruggine.
Il colore nelle culture del mondo
12
13
14
16
15
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
11
31
10
32
9
33
8
34
7
35
6
36
5
37
4
38
3
39
2
40
1
41
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
I
J
H
G
E
F
D
A
B
C
80
45
81
44
82
43
83
84
42
© David McCandless & AlwaysWithHonor.com
47
79
46
78
48
77
49
75
76
50 52
74
51
53 56
57
58
59
60
61
62
22 Erotismo 23 Eternità 24 Cattiveria 25 Eccitazione 26 Famiglia 27 Femminilità 28 Fertilità 29 Fiammeggiante 30 Libertà 31 Amicizia 32 Divertimento 33 Dio 34 Dei 35 Fortuna 36 Gratitudine 37 Crescita 38 Felicità 39 Guarigione 40 Salute 41 Caldo 42 Paradiso
55
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
R E A D —— P R I N T —— T H I N K
1 Rabbia 2 Arte / Creatività 3 Autorità 4 Sfortuna 5 Equilibrio 6 Bellezza 7 Calma 8 Festa 9 Bambini 10 Freddo 11 Compassione 12 Coraggio 13 Viltà 14 Crudeltà 15 Pericolo 16 Morte 17 Decadenza 18 Inganno 19 Desiderio 20 Terroso 21 Energia
54
A Occidentali / Americani B Giapponesi C Indù D Nativi Americani E Cinesi F Asiatici G Europei Orientali H Musulmani I Africani J Sud Africani
43 Santità 44 Malattia 45 Conoscenza 46 Intelligenza 47 Intuizione 48 Religione 49 Gelosia 50 Gioia 51 Imparare 52 Vita 53 Amore 54 Lealtà 55 Lusso 56 Matrimonio 57 Modestia 58 Soldi 59 Mattino 60 Mistero 61 Natura 62 Passione 63 Pace
64 Confessarsi 65 Potere 66 Potere Personale 67 Purezza 68 Radicalismo 69 Razionalità 70 Affidabilità 71 Respingere il Male 72 Rispetto 73 Reali 74 Personalità 75 Forza 76 Stile 77 Successo 78 Problemi 79 Tregua 80 Fiducia 81 Infelicità 82 Virtù 83 Calore 84 Saggezza pag
—5
I francobolli furono tra i primi stampati a colori con cui il mondo entrò in contatto. Partendo dalle monocromie o bicromie, fino alla classica quadricromia pag
—6
Colori e Simboli “Alzo bandiera bianca”
Il muscoloso supereroe della Marvel fece il suo debutto nel fumetto nel 1962. Per questa prima storia, Stan Lee aveva scelto originariamente di colorare la pelle di Hulk di un particolare tipo di grigio per evitare associazioni con una specifica etnia. Una volta uscito il numero però ci si accorse che la stampa di quel grigio era venuta decisamente male: a volte la pelle era argento, altre volte nero carbone, alcune volte addirittura… verde! Fu così che per le storie successive Lee decise che l’incredibile Hulk sarebbe stato verde, un colore che non era stato usato prima da nessun altro supereroe!
Ma perché proprio bianca? La spiegazione di questo può risalire alla dinastia Han orientale, in Cina (25-220 d.C.), o alla Guerra civile romana del 68-69 d.C. dove si alzarono rami d’ulivo e bende bianche in segno di sconfitta; bianchi perché erano più facilmente reperibili (costando meno) e inoltre non c’era rischio si confondessero con i vessilli, pacchianamente colorati, delle varie casate.
Il tavolo da biliardo La scelta del fondale verde non è casuale ma è da far risalire agli albori del gioco, nel 14esimo secolo, quando veniva praticato all’aperto direttamente sull’erba; furono i nobili francesi e inglesi, ovvero gli unici a praticare quel gioco, a decidere di spostarsi al chiuso, a causa del brutto tempo e delle sommosse popolari. Si tratta quindi di una scelta puramente dettata dalla nostalgia.
Palle, palline e palloni Arancione per la pallacanestro, gialle per il tennis: la scelta del colore delle palle da gioco è stata dettata in entrambi i casi dalla maggiore visibilità.
Colori da ospedale I medici vestivano inizialmente camici bianchi per distinguersi dai “civili”, un tratto distintivo, dunque, che divenne molto presto simbolo di autorevolezza e pulizia. Fu verso la metà del 20esimo secolo che chirurghi e infermieri lo abbandonarono in
R E A D —— P R I N T —— T H I N K
favore di quello verde, più facile da pulire da inevitabili macchie.
Bianco e nero Nasce nel 1921 la divisa a strisce bianche e nere dei direttori di gara di sport americani. L’idea venne a Lloyd Olds al quale l’anno precedente, mentre digeriva una partita di football, passarono la palla scambiandolo per un giocatore. La precedente divisa era composta da una semplice maglietta bianca, un cappellino e un papillon che, nell’enfasi del gioco, era facile non notare. Si presentò dunque con la nuova divisa che i un primo momento venne fischiata, ma successivamente apprezzata e utilizzata. Ora rimane in uso quasi esclusivamente nei negozi di un noto franchising di articoli sportivi.
pag
—7
Arte e Colore Il colore nell’arte non è importante, è fondamentale. Anche quando crediamo non esserci stato e invece è solo colpa dello scorrere del tempo, il colore cattura la nostra attenzione, cambia del tutto l’aspetto di un’opera d’arte e la nostra relativa percezione. Da sempre e per sempre.
STATUE GRECHE E ROMANE DIPINTE DALL’ARCHEOLOGO VINZENZ BRINKMANN
400 a.c.
«Terribile è la mia vita e il mio destino, per colpa della mia bellezza. Oh potessi imbruttire di colpo, come una statua da cui vengano cancellati i colori, e una parvenza brutta invece della bella assumere!» esclama la moglie di Menelao (Re di Sparta) nell’Elena di Euripide. Le opere d’arte e di architettura degli antichi greci e romani sono per noi sinonimo di marmo bianco. Convincimento dovuto ai primi reperti trovati, già durante il Rinascimento, che non portavano tracce di colore. I grandi artisti del 16° secolo, come Michelangelo, volendo emulare la perfezione dell’estetica classica, lasciarono le loro statue del colore naturale del marmo, paradigma dell’arte greca. Mentre in realtà tutta la scultura greca fu policroma.
TIZIANO VECELLIO, AMOR SACRO E AMOR PROFANO Ancora oggi si parla di “rosso Tiziano” per indicare la tinta più usata dal pittore cinquecentesco, quel rosso arancio molto caldo e dorato che andava spesso a caratterizzare le capigliature delle sue figure femminili dipinte. Il rosso che porta il suo nome evoca un’atmosfera calda, luminosa, che permette di giocare con l’effetto della luce, unendo la luminosità della tendenza al biondo con la passionalità delle sfumature più rossastre.
pag
—8
1515
CARAVAGGIO, GIUDITTA E OLOFERNE Il primo artista che viene in mente quando parliamo di colore nero è sicuramente Caravaggio celebre per i dipinti in cui dal nero profondo dello sfondo emergono i personaggi e si sviluppano le vicende. Il nero è un colore funzionale a creare un fortissimo contrasto, a far emergere il carattere teatrale della composizione, sembra quasi che un sipario si sia aperto lentamente davanti ai nostri occhi, rivelando personaggi e trame.
1597
GUSTAV KLIMT, “IL BACIO”
MAN RAY, “PAIN PEINT [BLUE BREAD: FAVOURITE FOOD FOR BLUEBIRDS]”
1958 “Man Ray nel 1960 dipinse un pane di blu, uno di quei pani lunghi un metro che si usano a Parigi, lo dipinse di blu cobalto. Il pane era sempre fatto di pane ma il colore blu lo rendeva immangiabile. Pare che non ci sia niente in natura di colore blu cobalto che si possa mangiare. Sono stati fatti esperimenti di vario tipo per studiare la relazione tra colore e mangiabilità: un risotto blu non è riuscito a mangiarlo nessuno, anche se buonissimo.” — D A “ F A N T A S I A” D I B R U N O M U N A R I ( 1 9 7 7 )
R E A D —— P R I N T —— T H I N K
1907 Affascinato dall’oro dei mosaici bizantini visti per la prima volta nella Basilica di San Marco a Venezia, Gustav Klimt lo ripropone come sfondo in molte opere per renderle ancora più evanescenti e lontane dal mondo reale. Figlio di un orafo incisore originario della Boemia, la memoria dell’artigianato paterno eserciterà una suggestione ben percepibile sul futuro sviluppo della sua arte, proprio in relazione al periodo della sua attività che interessa il presente lavoro, cioè il periodo d’oro.
pag
—9
pag
— 10
Strega comanda color Ora però è tempo di farvi una rivelazione: ricordate il gioco che facevate da bambini dove la strega nominava un colore e tutti a correre alla ricerca di un oggetto di quel colore? Bene, abbiamo sempre perso tutti: i colori non esistono. Colpo di scena? Non proprio, ma andiamo con ordine e, iniziamo, citando testualmente, “il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.” È grazie a Newton che oggi sappiamo che non sono gli oggetti a essere colorati, bensì attraverso la rifrazione della luce, essi trattengono determinate lunghezze d’onda, “restituendone” altre, che definiscono il colore a noi visibile. Precedentemente si pensava che la luce fosse bianca, senza distinzioni, e la “creazione” dei colori nascesse da un processo di contaminazione dalla cose terrestri; solo il sole, la purezza divina, poteva emanare luce bianca. Newton è stato il primo a condurre degli studi scientifici sullo spettro visibile e relativi esperimenti: prendendo un prisma di cristallo e puntando su di esso un raggio di luce bianco, questo disperdeva la luce, scomponendola in vari colori; “raccogliendo” poi questi raggi colorati e facendoli ripassare in un seconda prisma, questi si “riunificano” in un raggio bianco. Se invece si faceva colpire il prisma da un solo fascio di luce colorato, questo rimaneva invariato nel passaggio nel cristallo; da qui lo scienziato dedusse che la luca bianca era formata R E A D —— P R I N T —— T H I N K
da tutti gli altri colori uniti. Ciascun colore corrisponde quindi a un diverso indice di rifrazione e la luce bianca del Sole può essere scomposta, mediante i suoi prismi, nei sette colori dello spettro che la compongono (i 7 colori dell’arcobaleno!). La formazione delle percezione del colore da parte dell’occhio, si delinea in tre differenti fasi: 1) Un gruppo di fotoni arriva fisicamente all’occhio e attraversa cornea, pupilla arrivando fino ai fotorecettori della retina dai quali viene assorbito: inizia qui il processo di trasduzione, ovvero i fotorecettori trasformano la luce che arriva sul fondo dell’occhio in una informazione (prima chimica, poi elettrica) da trasmettere al cervello mediante il nervo ottico (l’energia luminosa viene convertita in segnali elettrici). 2) La seconda fase avviene ancora a livello retinico e consiste nella elaborazione e compressione dei segnali nervosi terminando con la creazione dei segnali opponenti, segnali elettrici in modulazione di frequenza, e la loro trasmissione al cervello lungo il nervo ottico. 3) La terza fase consiste nell’interpretazione dei segnali opponenti da parte del cervello e nella percezione del colore.
Gli Animali I vostri amici a 4 zampe, cani e gatti che siano, non riconoscerebbero Babbo Natale. Ebbene sì, i nostri quadrupedi preferiti non vedono il rosso o per lo meno non come lo intendiamo noi; le api percepiscono invece i raggi ultravioletti. I pappagalli sono in grado di percepire le gradazioni nel campo dell’ultravioletto, tanto che in alcune specie il piumaggio cambia colore in base al sesso in maniera non percettibile da noi umani! La visione del mondo da parte dei pesci è differente da specie a specie, alcuni percepiscono colori e raggi UV, altri ancora pare vedano in scala di grigio; i serpenti invece sono in grado di “vedere” il calore, ecco come riescono a distinguere le sue prede anche al buio!
Come vede l’Uomo
Come vede il Cane
Cerchio Cromatico di Goethe (1809)
Johann Wolfgang von Goethe si contrappone alla teoria di Newton, sostenendo che non è la luce a scaturire dai colori, bensì il contrario; i colori non sono «primari», ma consistono in un offuscamento della luce, o nell’interazione di questa con l’oscurità.
pag
— 11
— L A LE Z I O N E S U L C O LO R E D E L PA D R E D E LL A BAU H AU S
Johannes Itten e il “misticismo” del colore Johannes Itten è tra le più forti personalità presenti al Bauhaus fin dalle sue origini. Itten è uno dei più convinti sostenitori che l’arte nasca dall’anima dell’artista e che quindi non può essere insegnata, soltanto le tecniche e i metodi di utilizzo dei vari materiali possono essere oggetto di studi e di approfondimenti. Nell’ottobre del 1920 Gropius affida ad Itten l’incarico di organizzare il Vorkurs, il tirocinio obbligatorio per tutti gli studenti che vogliono entrare nel Bauhaus. L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti le basi tecniche e il pieno controllo delle caratteristiche dei materiali e dei colori. Ed è da qui che comincia il percorso che portò Itten a pubblicare (postumo nel 1961) l’“Arte del Colore”. Una “summa” delle intuizioni e delle esperienze di un
pittore e insegnante di educazione artistica nel suo rapporto con le cromie. Riprendendo gli studi di Goethe, Punge, Bezold e Chevreul, Itten ha elaborato una propria teoria avvertendo la necessità di raccogliere in un unico libro le sue riflessioni. L’edizione originale è voluminosa e costosa me ne esiste anche una versione snella e più accessibile che è comunque esaustiva per apprendere i segreti “magici” dei colori e poter diventare seri e consapevoli professionisti. Itten condivide lo studio di tutta la sua vita, o buona parte, sui colori in tutti i loro aspetti: ottico-sensibile (impressivo), psichico (espressivo) e intellettuale-simbolico (strutturale) studiando approfonditamente come, dai vari artisti e nelle varie culture, siano stati usati e interpretati.
“La luce, il primo fenomeno del mondo, ci rivela lo spirito e l’anima vivente del mondo attraverso i colori.” – Johannes Itten
Alla scoperta dei contrasti cromatici Questi tipi di contrasto sono definiti da Itten in modo tanto particolareggiato nel loro carattere e nel loro valore formale, nel loro effetto ottico, espressivo e strutturale da convincerci che è proprio nei contrasti che affiorano le essenziali qualità stilistiche del colore. Si parla di contrasto quando si avvertono differenze o intervalli evidenti tra due effetti cromatici posti a confronto. Se queste differenze sono assolute, si parla di contrasto di opposti o di contrasto di polarità. Grande-piccolo, bianco-nero, freddo-caldo al loro massimo grado di opposizione sono contrasti di polarità. I nopag
— 12
stri sensi valutano sempre e solo mediante confronti. Riconosciamo che una linea è lunga soltanto quando essa e messa a confronto con una più corta. La stessa linea ci pare corta quando la paragoniamo ad un più lunga. Allo stesso modo, gli effetti cromatici posso-
no venire potenziati o indeboliti dai colori che li contrastano. Studiando i caratteri e gli effetti cromatici più caratteristici Itten ha stabilito 7 distinti tipi di contrasto, con leggi tanto diverse, da dover venire esaminate separatamente. CONTRASTO DI COLORI PURI CONTRASTO DI CHIARO E SCURO CONTRASTO DI FREDDO E CALDO CONTRASTO DEI COMPLEMENTARI CONTRASTO DI SIMULTANEITÀ CONTRASTO DI QUALITÀ CONTRASTO DI QUANTITÀ
L’inganno del colore Ok il colore è giusto, anzi no...
ILLUSIONE DI MUNKER Sembrano proprio diversi i Blu qui sopra vero? E invece no, la percentuale di colore è esattamente la stessa. Si chiama “Illusione di Munker” o “Munker-White” ed è un’illusione ottica che dimostra il fatto che lo stesso “colore” può suscitare diverse percezioni di luminosità (e quindi di tinta) in diversi contesti.
Siamo nel 1959: un giorno simile a tanti altri alla Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora. David Hubel e Torsten Wiesel, giovani e brillanti neurobiologi, stanno conducendo una ricerca sulla visione; hanno preso un gatto gli hanno impiantanto un elettrodo nel cervello per capire cosa accade quando si guarda qualcosa. Il cervello dei felini, come quello umano, è composto di neuroni in comunicazione gli uni con gli altri tramite prolungamenti - i “nervi” - che scaricano un segnale elettrico quando incontrano una condizione che gli si confà. La domanda che si pongono Hubel e Wiesel è appunto cosa nella scena visiva ecciti un determinato neurone e, per provare a rispondere, sottopongono al gatto, immobile e anestetizzato, la proiezione di immagini elementari disegnate su dei vetrini. Il comportamento della cellula si rivela però oscuro. Il neurone tace. Sembra proprio che il pallino non gli interessi. Poi, senza ragioni apparenti, ogni tanto “scarica”, cioè rilascia la sua risposta elettrica. Hubel e Wiesel allora cambiano diversi vetrini finché capiscono che il neurone non è eccitato dal disegno sul vetrino, ma dal vetrino stesso: il bordo di questo getta sullo schermo una leggera ombra verticale, ed è questa linea in movimento che piace alla cellula del gatto. La conseguenza della scoperta è enorme: Hubel e Wiesel
hanno appena trovato un neurone sensibile alle righe verticali che si spostano verso destra. Hubel e Wiesel dimostrano che le cellule della corteccia sono specializzate: ci sono quelle a cui piacciono le righe poste in verticale; altre che preferiscono quelle in diagonale. È un fatto incredibile: una massa gelatinosa di cellule genera il pensiero, le azioni, i movimenti, la percezione. Una sostanza materiale produce qualcosa di immateriale. Ma come accada è ancora un mistero. Le più recenti teorie cromatiche sono state infatti formulate non dalla fisica o dall’arte ma dalla neurobiologia, grazie proprio alla loro scoperta. In questo senso la percezione umana è sempre una costruzione: perché non ci limitiamo a misurare le radiazioni ma vediamo, o meglio elaboriamo, le loro relazioni costanti. L’aspetto affascinante è però che questa alterazione è una necessità squisitamente umana. Con una paradosso potremmo dire che il mondo neppure sospetta che noi lo guardiamo così. Basta fare una ricerca su Google con la chiave di ricerca “illusioni ottiche sui colori” che verremmo invasi da decine di esempi pratici (vedi l’Illusione di Munker qui accanto). Possiamo quindi dire, con certezza scientifica, che un colore assume la sua vera “tinta” solo nella sua condizione d’essere, con buona pace delle tanto amate scale Pantone.
Tratto da “Cromorama” di Riccardo Falcinelli - Einaudi Editore - 2017 R E A D —— P R I N T —— T H I N K
pag
— 13
—
C O M E G E S T I R E I C O L O R I I N S TA M PA
È LA STAMPA,
“È la stampa, bellezza. La Stampa! E tu non puoi farci niente!”
Così tuonava Humphrey Bogart nel finale de “L’Ultima Minaccia” del 1952. No, non si riferiva ad un problema di profili colore, ma bensì all’inesorabile avvio della rotativa che avrebbe decretato la fine del boss malavitoso “Rodzich” incastrato dall’inchiesta giornalistica di Ed Hutcheson. Certo è che la laconica conclusione “E tu non puoi farci niente” può suonare familiare a tutti coloro che hanno avuto a che fare con problemi di stampa legati al colore. La buona notizia è che una soluzione c’è. Grazie a Lorenzo Miglietta di Grafigata! (grafigata.com) che ci ha permesso di pubblicare un prezioso articolo presente nel loro sito, redatto dell’esperto Mauro Lussignoli (artigrafiche.maurolussignoli.it), la gestione colore dei vostri stampati non avrà più segreti. Buona lettura!
— Come gestire i colori nella stampa
Questo articolo vuole essere una guida per designer alla gestione dei colori per la stampa. I colori sono infatti l’aspetto fondamentale della stampa (e della grafica in generale) e una buona resa degli stessi può comportare il successo o il fallimento dell’intero progetto! Quindi, se vuoi che quello che vedi a monitor “assomigli” il più possibile a quello che otterrai sullo stampato, meglio se tieni bene presente quello di cui ti andrò a parlare in questo articolo! Prima di tutto però è meglio fare un po’ di chiarezza su alcuni termini, pag
— 14
che ne dici? Prima di tutto: chiariamo un po’ di terminologie!
— Il sistema CIELAB
Tutto inizia dal capire come si possa definire un colore, ossia qualcosa legato alla nostra percezione umana, utilizzando un sistema matematico di riferimento. Se io dico Rosso, a che rosso mi sto riferendo? Mi sto riferendo a quello che vedo sul monitor? Mi sto riferendo a quello che vedrò sul campione del prodotto? Oppure a quello che otterrò durante la tiratura della stampa? Per poter definire in maniera univoca ed inequivocabile una tin-
I colori sono l’aspetto fondamentale della stampa (e della grafica in generale) e una buona resa degli stessi può comportare il successo o il fallimento dell’intero progetto!
BELLEZZA!
di Lorenzo Miglietta e Mauro Lussignoli
E TU NON PUOI FARCI NIENTE! R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 15
ta, è necessario usare uno sistema di riferimento colorimetrico indipendente dal dispositivo usato per riprodurre quella tinta ed omni-comprensivo di tutte le tinte possibili. Tradotto: un sistema che identifichi quel rosso, proprio quello, su ogni dispositivo. Il sistema CIELAB (nato negli anni ’70) è stato inventato per rappresentare su di un grafico tridimensionale tutti i colori visibili dall’occhio umano. Questo grafico tridimensionale ha per coordinate L*, a* e b*, dove L* è la Chiarezza CIE 1976 (L*), una scala di valori della luminosità che serve ad identificare meglio un colore. Una rappresentazione grafica del sistema CIELAB è la seguente:
L’asse b* ha valori da -128 (Ciano) a +127 (Giallo) Se non ci credi prova tu stesso dichiarando un colore L*a*b* in Photoshop.
— Le modalità di colore
Stabilito come possiamo definire qualsiasi tinta in uno spazio L*a*b*, ossia a livello colorimetrico teorico, dobbiamo ora definire le modalità di colore utilizzabili nei dispositivi fisici. RGB, HSB, CMYK, CIELAB sono esempi di modalità di colore. Una modalità di colore descrive astrattamente il modo in cui i colori possono essere rappresentati con terne (o quaterne nel caso di CMYK) di numeri. Questi numeri da soli non sono indicativi di un colore vero e proprio, ma ci dicono solo che valori servono per ottenere una certa tinta su un certo dispositivo. Ad esempio per “accendere” una tinta rossa su un dispositivo RGB basterà dichiarare R=255, G=0, B=0. Avrò così dichiarato una tinta Rossa, ma non saprò colorimetricamente parlando di quale rosso si tratta. La modalità di colore è un sistema più o meno arbitrario, sostanzialmente inutile quando sia richiesta una specifica precisa del colore, ma fondamentale per gestire il colore nei dispositivi fisici.
— Spazio colore
Questo spazio colore è indipendente da qualsiasi dispositivo di cattura delle immagini, visualizzazione o di stampa. Per definire un colore basta dichiarare le tre coordinate L*a*b* tracciarle sui tre assi ed ottenere il punto relativo a quella terna di coordinate colorimetriche. L’asse L* verticale ha valori che vanno da 0 (Nero) a 100 (Bianco) L’asse a* ha valori da -128 (Verde) a +127 (Magenta)
Uno spazio colore (per esempio AdobeRGB, sRGB, Fogra39) si basa su una modalità di colore ma è qualcosa di più. Lo spazio colore, oltre a contenere i valori dei colori (ad esempio le terne RGB) specificata una funzione di conversione o una tabella di conversione (da numeri della modalità a coordinate colorimetriche), grazie ad essa i numeri di quella modalità acquistano un significato preciso e la modalità di colore diventa uno spazio di colore, di cui si può determinare, tra le altre cose, il Gamut (vedi tra poco cos’è). Per esempio, RGB è una modalità di colore, mentre sRGB e AdobeRGB sono due spazi di colore, entrambi basati sulla modalità di colore RGB. Lo spazio colore definisce tutte le tinte gestibili/riproducibili in uno specifico dispositivo fisico. Dispositivo RGB È un qualsiasi dispositivo hardware che definisce le sue rappresentazioni cromatiche con terne di valori RGB. Dispositivi di questo tipo sono ad esempio le fotocamere digitali, i monitor, gli scanner, etc.
pag
— 16
Dispositivo CMYK È un qualsiasi dispositivo hardware che definisce le sue rappresentazioni cromatiche con quaterne di valori CMYK. Dispositivi di questo tipo sono ad esempio le stampanti InkJet, le macchine da stampa Offset, le macchine da stampa flessografiche etc. (o meglio i CTP che producono le lastre ed i polimeri per queste macchine da stampa). Gamut Il Gamut è l’insieme dei colori, indicato in coordinate colorimetriche e considerato come oggetto geometrico, che la periferica (il monitor o la stampante+carta) può produrre. Fotocamere e scanner non hanno un gamut perché non producono colori (li leggono soltanto).
— Sfrutta lo spazio colore!
Dopo aver faticosamente appreso chili e chili di teoria, siamo finalmente arrivati al primo aspetto pratico … ossia: “Una volta scelti i profili colore per il mio progetto grafico… dove accidenti li metto?” Per spazio di lavoro si intende uno spazio cromatico intermedio utilizzato per definire e modificare il colore nei software di progettazione grafica. A ogni metodo colore è associato un profilo dello spazio di lavoro. Ad esempio in Photoshop, puoi scegliere i profili degli spazi di lavoro nella finestra di dialogo “Impostazioni colore” (dal menu Modifica oppure schiacciando Maiusc+Ctrl+K).
Profilo colore ICC È il file (con estensione .ICC) utilizzato per definire uno spazio colore in un sistema informatico. Grazie ai profili colore possiamo anche capire quanto è grande il Gamut di un certo dispositivo. Qui sotto riporto ad esempio il profilo colore AdobeRGB (a sinistra) ed il profilo Fogra51 (a destra):
Attenzione! Leimpostazioni di default di questa finestra non sono per forza la soluzione migliore per i tuoi lavori.
AdobeRGB è un profilo colore basato sulla modalità di colore RGB. Quindi definisce un colore che può essere osservato a monitor. Fogra51 è un profilo colore basato sulla modalità di colore CMYK. Quindi definisce un colore che verrà stampato su una macchina da stampa Offset. Dal confronto tra le due immagini si può vedere che Fogra51 è fisicamente più piccolo di AdobeRGB. Ecco, questo è importante. Se definisci un colore usando lo spazio colore AdobeRGB (ad esempio un Blu intenso R=0, G=0 e B=255) che è al di fuori del Gamut ottenibile con il profilo colore Fogra51, secondo te quando lo vorrai stampare cosa otterrai? Beh semplicemente non sarà possibile stamparlo, se non convertendolo in qualcosa d’altro, magari molto simile, ma mai uguale a quanto dichiarato a monitor.
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
Gli spazi di lavoro vanno sempre configurati in base alle tue esigenze produttive. Provare per credere. La frase “Ma io non ho toccato niente!” non ti giustifica agli occhi del cliente dopo un risultato di stampa deludente! Le applicazioni che non richiedono una precisa rappresentazione del colore (come Microsoft Word, Microsoft Excel, FileMaker e tante altre) non fanno uso di spazi di colore ma solo di modalità di colore. Queste applicazioni non saranno in grado di garantire una corretta trasformazione dei colori da uno spazio colore ad un altro. Al contrario, le applicazioni che richiedono una rappresentazione precisa del colore (come Adobe Photoshop, CorelDraw, QuarkXpress e altre) fanno uso di spazi di colore, oltre che di modalità. Queste applicazioni saranno in grado di garantire un’accurata trasformazione dei colori da uno spazio colore ad un altro. Chiariti questi punti possiamo addentrarci nella configurazione colore del nostro progetto grafico. pag
— 17
— Come scegliere il profilo colore giusto per la stampa
Visto che il tuo progetto dovrà essere stampato (in CMYK, presumibilmente), e chiarito che non tutti i colori RGB possono essere stampati correttamente così come sono, è bene preparare il tuo progetto già nello spazio colore più adatto al suo utilizzo finale fin dall’inizio. Quindi affrontiamo il primo e forse più importante scoglio nella gestione colore del proprio progetto grafico. Prima ancora di iniziare qualsiasi progetto grafico, devi essere in grado di sapere con precisione con che tecnologia e su quale supporto verrà stampato! Si, vabbè, e perché mai dovrei saperlo? Per non incorrere in banalissimi incidenti cromatici. E per non dover rifare tutto quanto quando, alla fine del progetto, ti sarai accorto di aver sbagliato nella scelta dei profili colore iniziali. Partiamo dal concetto che le immagini che stai usando per il tuo progetto grafico arrivano sicuramente da un Dispositivo RGB (scanner, fotocamere digitali). Queste immagini così come sono non possono essere stampate, in quanto i dispositivi di stampa sono tutti Dispositivi CMYK. Dovrai quindi convertire le immagini da RGB a CMYK. Se la conversione non lo fai tu, dovrà farla qualcun altro al tuo posto il che potrebbe rivelarsi un disastro perché non potrai controllare il risultato.
Ma a me non interessa! Io do i file allo stampatore e ci pensa lui a stampare il lavoro come lo voglio io! Ehm, risposta errata! Lo stampatore non è responsabile delle conversioni colore del tuo lavoro. Il lavoro è tuo, e tu ne sei responsabile. Punto. Se qualcosa va storto con chi credete che se la prenderà il cliente? Convertire un’immagine da RGB a CMYK usando un profilo colore a caso è la cosa più sbagliata che si possa fare, in quanto sicuramente, nella conversione, alcuni colori verranno stravolti oppure andranno persi. Oppure, molto più semplicemente, otterrai un risultato scadente quando invece avresti potuto ottenere un ottimo lavoro semplicemente utilizzando i profili colore corretti. Quindi dovrai scegliere fin da subito il giusto profilo ICC da assegnare alle tue immagini ed alle tue pag
— 18
composizioni vettoriali. E, visto che i profili ICC dipendono dal dispositivo e dal supporto di stampa, diventa importantissimo conoscere con che tecnologia e su che supporto verrà stampato il progetto. Quando avrai scoperto con che tecnologie e su che supporto verrà stampato il lavoro, le strade per scegliere il giusto profilo ICC sono le seguenti:
• O ti crei un profilo ICC tuo usando i dati di ca-
•
ratterizzazione di una precisa condizione di stampa (ma questo non lo puoi fare senza l’aiuto dello stampatore) Oppure usi un profilo ICC standard che qualcuno ha già preparato (si, per fortuna qualcuno ha già fatto questo sporco lavoro)
— Il profilo FOGRA
È arrivato il momento di presentarti un paio di signori. Il primo signore si chiama ECI e il secondo si chiama Fogra. L’ECI, o European Color Initiative (www.eci.org), è un gruppo di esperti che lavorano dal 1996 alla creazione di linee guida riguardanti i colori indipendentemente dai device utilizzati. Assieme all’istituto di ricerca sulle arti grafiche Fogra, si sono posti il problema di come standardizzare e normare le condizioni di stampa nel mondo della stampa Offset. Questo perché le possibili combinazioni di tecnologia di stampa, retino e lineatura di stampa e supporto di stampa sono parecchie e tutte portano a dei risultati cromatici diversi. ECI e Fogra hanno deciso di effettuare svariate misurazioni in condizioni di stampa controllate, e ,dai dati ottenuti, creare dei profili colore ICC utilizzabili liberamente da tutti. Questi profili colore, denominati da Fogra9 a Fogra52, sono descritti dettagliatamente sul loro sito e sono liberamente scaricabili.
— Scegliere i profili ICC per la stampa
Arrivato a questo punto ormai avrai capito che la scelta del profilo ICC giusto dipende dal tipo di stampa (formato e tipologia della carta, stampa offset, ecc) che andrai a fare. Se il tuo lavoro dovrà essere stampato in Offset su una macchina da stampa a foglio, con, ad esempio, una lineatura di 60lcm e su una carta patinata lucida. Allora il tuo profilo Fogra di riferimento potrà essere il Fogra39 oppure il Fogra51, in base alle condizioni della macchina da stampa del tuo stampatore. Nel dubbio chiedi allo stampatore.
Infatti, laddove prima Fogra39 era il profilo più comunemente utilizzato, ora, assieme al Fogra47, sono stati superati come standard dal Fogra51 e dal Fogra52. Ma attenzione! La decisione di scegliere, per esempio, Fogra51 al posto del “vecchio” Fogra39 non può essere presa da te unilateralmente, è una decisione che va sempre presa di comune accordo con lo stampatore.
— Caricare i profili ICC nello Spazio di lavoro
Se osservi nelle Impostazioni colore dei software Adobe, noterai che molti profili Fogra sono già presenti ed utilizzabili. Nel caso in cui non trovassi i profili Fogra che stai cercando, basterà scaricarli dal sito ECI oppure ancora più facilmente dalla guida sul sito di Sprint24 a questo link:
CHECKLIST FINALE Ok, ti ho dato un bel po’ di informazioni ma, prima di concludere facciamo una checklist di quello che devi fare quando gestisci il colore di un progetto che deve essere stampato.
• Pensare il progetto per lo spazio colore • • •
in cui verrà usato (CMYK) e lavorare solo con immagini ed oggetti CMYK Scegliere ed impostare i giusti profili ICC (Fogra) Se possibile chiedere la prova colore del lavoro allo stampatore che stamperà il lavoro Se tutto va bene, stampare!
sprint24.com/profili-colore-preset-esportazione-pdf/
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 19
— I N T E R V I S TA A
Ale Giorgini Ale Giorgini (classe 1976) ha iniziato a disegnare da bambino e non ha più smesso. Dopo un percorso da autodidatta oggi lavora come illustratore e ha collaborato con brand come Armani, Jeep, Puma, Martini, Disney, Warner Bros, Opinel, Lavazza, Mr Porter, Kinder Ferrero, Foot Locker, Emirates, MTV e ha pubblicato le sue illustrazioni su The Hollywood Reporter, Boston Globe, Chicago Magazine, L’Espresso, Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera. Ciao Ale, nei tuoi lavori si nota una notevole cura nella scelta dei colori. Quanto tempo dedichi a sperimentare e trovare le giuste combinazioni in rapporto al lavoro di realizzazione del layout? Posso dire che quello della scelta e definizione della palette colori è, a tutti gli effetti, un lavoro a sé stante. Sono abituato a lavorare alle mie illustrazioni in due fasi: durante la prima mi concentro solo sulla costruzione geometrica. Una volta ottenuta un’illustrazione che “funziona” in bianco e nero, passo al colore e mi concentro solo su quello. Naturalmente quando inizio un nuovo progetto ho già delle suggestioni cromatiche che intendo seguire, ma non riesco quasi mai a lavorare su linee e colori contemporaneamente: nella mia testa sono due mondi separati che si incontrano solo alla fine. Usi qualche strumento esterno o interno ai software di disegno per gestire palette, contrasti e associazioni cromatiche? In realtà no, è tutto gestito “artigianalmente”, se così si può dire. Nel corso degli anni mi sono
pag
— 20
costruito una collezione cromatica: una serie di palette con abbinamenti che utilizzo a seconda dell’effetto finale che voglio ottenere. Una specie di atlante cromatico che mi serve per “dirigere” l’illustrazione verso l’obiettivo estetico che voglio raggiungere. Mi sono poi creato delle azioni su Photoshop: degli automatismi che con curve e livelli di correzione interagiscono con alcune delle palette della mia collezione aggiungendo dei leggeri effetti di contrasto o che virano le tinte scaldandole o raffreddandole. Nella tua carriera hai riprodotto le tue illustrazioni su qualsiasi supporto. Dalla carta fino al muro passando per l’oggettistica. Come ti rapporti con le problematiche di riproduzione del colore che ogni tipo di stampa porta con sè? Hai qualche consiglio da dare a chi ha meno esperienza di questo tipo? Ho il pregio - o forse dovrei dire il difetto - di essere davvero molto curioso. A volte troppo. Quando ho la possibilità di lavorare su una nuova superficie, un nuovo media o con un nuovo metodo di stampa, lo faccio con estremo entusiasmo perché sono da sempre affascinato dal “funzionamento delle cose”. Mi piace capire come un mio disegno può o deve essere riprodotto su una superficie particolare. Inoltre, essendo un maniaco del controllo, voglio che ogni mia illustrazione venga riprodotta nel migliore modo possibile. Il consiglio che posso dare è quello di seguire sempre il percorso delle proprie illustrazioni anche fuori dal tavolo da disegno, andando a vedere e seguire le fasi di stampa del proprio lavoro. Si impara di più passando un giorno in tipografia a seguire un avviamento che con qualsiasi tutorial on line. Padroneggiare anche questo aspetto del lavoro permette di gestire ogni commessa nel migliore dei modi e di acquisire sicurezza nella gestione di ogni tipo di progetto.
Ale Giorgini è anche presidente dell’Associazione Illustri ( www.illustrifestival.org ) Sprint24 sarà partner tecnico proprio del Premio Illustri che si terrà il prossimo 10 settembre alle Gallerie d’Italia in Piazza Scala a Milano
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 21
— I N T E R V I S TA A
Mauro Gatti Mauro Gatti è un creativo a tutto tondo. Il suo lavoro è pieno di umorismo e il suo stile è iconico e semplice, ispirato all’illustrazione degli anni ’60 e ’70. Mauro è sempre in compagnia del suo inseparabile bullmastiff Cyrus e il suo motto è “Un sorriso è il modo più economico per essere felice”. Vive e lavora a Los Angeles, in California. Ciao Mauro, il mondo dei colori per un illustratore come te non ha segreti probabilmente. Come inserisci nel processo creativo la scelta della palette? Tendi a sceglierla già in fase di progettazione o preferisci sperimentare nella fase realizzata? Ho una palette colori che ho creato negli anni, raccoglie tutte le cromie di base che solitamente uso ed è utile per creare velocemente un abbinamento cromatico di partenza.
pag
— 22
Usi qualche strumento esterno o interno ai software di disegno per gestire palette, contrasti e associazioni cromatiche? La mia palette colori è caricata nello strumento standard palette di photoshop. Uno dei siti che uso per creare degli abbinamenti di colori è Coolors https://coolors.co Nella tua storia lavorativa sei stato anche Art Director di un’affermata agenzia creativa italiana: Mutado. In questo ruolo ti sarà capitato di dover gestire anche il rapporto con le tipografie, che consiglio ti senti di dare ai nostri lettori per questo aspetto? Onestamente il mio approccio è sempre stato quello di affidarmi alla competenza di chi fa un lavoro di cui io conosco solo le basi. Per cui il mio consiglio è sempre quello di fidarsi delle opinioni e suggerimenti delle tipografie perché nella maggior parte dei casi hanno molta più esperienza nel settore di qualsiasi creativo. Hai avuto committenti da diversi paesi nel mondo: hai notato un’attenzione diversa sulle scelte cromatiche e se sì, di che tipo? Non proprio. Spesso lavorare all’interno di una palette colori limitata dipende più dalla style guide di un brand che dalla nazione di residenza del cliente.
www.mgvision.com
VOLA IN PRIMA PAGINA CON MGVISION
USA SUBITO IL COUPON DEL VALORE DI €349 PER AZZERARE I COSTI DI SETUP DEL TUO PIANO!
PREMIO GOOGLE EMEA
MIGLIORE WEB AGENCY per pubblicità sui cellulari
QQ EXCELLENCE COMPETITION TOP PERFORMANCE AGENCY on Google Campaign Optimization
COUPON DEL VALORE DI €349 CHIAMA SUBITO IL NUMERO
06 45441037 CODICE SCONTO:
MG-BLEED18
OPPURE
FOTOGRAFA* IL QR CODE * FUNZIONA CON IPHONE O TRAMITE APP ANDROID
+++++ QQ YYY GROWTH on GOOGLE CAMPAIGNS
La libreria del colore Se questo numero di Bleed ti sta incuriosendo ma non ti basta, c’è una buona notizia per te. Esistono tantissime pubblicazioni su questo tema, noi ne abbiamo scelte 5 imprescindibili. Buona lettura!
pag
— 24
Digital printing Start Up Guide di Harald Johnson, davvero una bomba! Completo, utile e professionale. Unica pecca: è solo in inglese!
L’arte del colore. Guida pratica all’uso dei colori di Betty Edwards. È uno dei libri più letti e più apprezzati del settore e approfondisce numerosi temi con un approccio professionale ma chiaro e diretto.
I colori. Come mescolarli per ottenere le tinte desiderate, di Ian Sidaway. Un ottimo libro dedicato, però, più al mondo dell’arte e della pittura.
Arte del colore di Johannes Itten, un libro fondamentale nella storia della grafica.
Cromorama di Riccardo Falcinelli, Perché le matite gialle vendono di più delle altre? Perché Flaubert veste di blu Emma Bovary? Perché nei dipinti di Mondrian il verde non c’è mai? E perché invece Hitchcock lo usa in abbondanza?
Dominare i colori attraverso la gamification? Un gioco da ragazzi! “La condizione umana è uno schifo per la maggior parte del tempo. I videogiochi sono l’unica cosa che rende la vita sopportabile”. — Ready Player One, Ernest Cline
La fuga nel virtuale raccontata da Spielberg in Ready Player One, film tratto dall’omonimo romanzo di Cline, è un affresco vasto e onnicomprensivo dell’attuale condizione postmediale. L’immersione nel mondo di Oasis compiuta dal protagonista, e trasversalmente anche dallo spettatore, è quanto mai un esempio calzante della nostra relazione con i media digitali. Spielberg costruisce, infatti, una perfetta analisi dei media contemporanei, e spiega che il gioco o l’avventura altro non sono che uno schema di comprensione
A CURA DI: robadagrafici.net nasce su Facebook dalla volontà di alcuni appassionati del mondo della grafica, con esperienze professionali di primo piano in ambito grafico e creativo, per cercare di dare finalmente una risposta a quei dubbi che ci assillano ogni giorno sul nostro lavoro.
www.robadagrafici.net
Martina Delpopolo Carciopolo, Marco Lombardo, Chiara Bonacini R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
del mondo, un mezzo per conoscere noi stessi, i limiti delle nostre identità e le regole sociali. Il concetto di gamification che sta alla base del racconto è una vera e propria metafora del nostro tempo che, come definisce il sociologo dei media Peppino Ortoleva, può essere considerato “il secolo del gioco”. Non deve dunque sorprenderci come il concetto di gamification, introdotto per la prima volta nel linguaggio contemporaneo dal game-designer americano Jesse Schell nel 2010, continui a proliferare non solo nel mondo videoludico ma anche e più propriamente nelle nostre pratiche quotidiane. Ma cos’è veramente la gamification? È solo una parola d’ordine o c’è una vera prova scientifica dietro? E soprattutto, come può essere sfruttata? Sotto il concetto di gamification sono infatti riassumibili tutti quei meccanismi, comportamenti e atteggiamenti propri del mondo del gioco e in modo specifico del videogioco che vengopag
— 25
no spostati in contesti e situazioni non di gioco. Un processo volto a incrementare la partecipazione, il coinvolgimento e la fedeltà del consumatore mediante meccaniche e tecniche di gioco che aggiungono valore all’attività svolta. Dunque la gamification deve essere considerata come una scelta strategica e non come strumento. L’obiettivo è infatti quello di condurre l’utente a provare nelle pratiche quotidiane quella sensazione di piacevole estraniamento spazio-temporale.
Hue Test
Gamification per designers
Esiste un mondo di APP, programmi e siti internet dedicati all’apprendere le basi e la conoscenza dei concetti della progettazione grafica proprio grazie ai meccanismi innescati dalla gamification. Ve ne sono soprattutto una moltuidudine dedicati ai colori, ed è assolutamente assodato che giocare a questi giochi aumenta la capacità reattiva a come usiamo i colori a come li accostiamo e ariconoscerne al
www.xrite.com/hue-test
La famosa azienda X- Rite mette a disposizione un simpatico giochino in grado di testare le abilità (e quelle dello schermo) nel riconoscere i colori per creare delle sfumature perfette. Il gioco consiste infatti nel disporre i riquadri in modo tale da creare una scala cromatica perfetta, con l’obiettivo di fare un punteggio il più vicino possibile allo “0”.
KOLOR
kolor.moro.es
KOLOR sembra un gioco molto semplice , abbiamo una barra centrale di un colore e sotto varie palette di colori, lo scopo fare clik sul colore corrispondente prima che cambi, man mano che si avanza però la difficoltà aumenta con il conseguente aumento di colori. uno strumento che allena in maniera pazzesca la nostra percezione del colore nelle sue minime sfumature! pag
— 26
Blendoku
volo la sturazione e tonalità. Inoltre, molte sono letteralmente un allenamento importante per la memorizzazione di palette funzionali mentre alcuni giochi sviluppano e amplificano la nostra memoria muscolare oltre ad una coordinazione occhio-mano. Noi di robadagrafici.net abbiamo quindi deciso di selezionare per voi alcune di quelle che ci hanno più divertito e fatto nascere sfide pazzesche all’interno del nostro ufficio. Buon divertimento!
www.blendoku.com
Blendoku, ispirato alla lontana al gioco del sudoku, è un puzzle game che mette alla prova la capacità di distinguere e organizzare i colori, basandosi sui principi del colore e sugli esercizi insegnati nelle scuole d’arte di tutto il mondo. l’utente è chiamato a disporre correttamente i tasselli presenti sullo schermo in base alla scala cromatica generando palette sempre diverse e di dimensioni sempre più grandi. Molto semplice ed elementare nei primi livelli, Blendoku cresce gradualmente di complessità (arrivando fino alla modalità Negativa) permettendo di allenarsi nei colori fino a oltre 500 livelli!
Color Run
colorrun.pl
Bisogna semplicemente cliccare il colore più chiaro tra le due metà nel minor tempo possibile! vi sembra una cosa semplice? per raggiungere punteggi alti vi alzerete con un tunnel carpale perché il gioco come quelli precedenti vince perché ha un funzionamento semplice che ci stimola a fare sempre meglio e magari anche meglio dei nostri amici!
Color Method
color.method.ac
Quanto ne sapete di colori, e quanto sapete utilizzarli? Si tratta di un gioco a tempo, con diversi livelli di difficoltà, il cui scopo è quello di selezionare, spostando il cursore lungo il cerchio cromatico, i colori corrispondenti a quelli che compaiono nel centro, passando per tutte le caratteristiche dello spettro: tonalità; saturazione; colori complementari; colori analogici, dove tre colori sullo spettro cromatico compaiono equidistanti e accordati tra loro; triade e tetrade, dove tre o quattro colori sono diametralmente opposti. Scopo del gioco è accordare ogni colore a quello indicato al centro, prima che il tempo scada. Al finire di questo un giudizio verrà data alla singola performance, e alla fine per ogni sezione, viene dato un punteggio. E se non foste soddisfatti, riprovare perché, come sosteneva J. Albers, l’occhio per il colore si sviluppa attraverso l’esperienza e gli errori.
What the Hex? yizzle.com/whatthehex Come suggerisce il nome, questo è un gioco a colori esadecimale in cui devi indovinare il codice esadecimale per il colore sullo schermo. È un gioco creato per i designer che amano il colore in tutte le sue sfumature. È un ottimo modo per memorizzare il sistema di colori in codici esadecimali e apprendere le sottigliezze dei valori direttamente in azione.Seleziona quanti colori totali vuoi sullo schermo, da 2 a 48. Viene visualizzato un codice esadecimale e fai clic sul colore che pensi che rappresenti quel codice. Indovinare probabilmente all’inizio sarà più una questione di fortuna, ma col tempo diventerai sorprendentemente esperto nella capire la corrispondenza dei colori nei codici esadecimali.
Odd one out
game.ioxapp.com/eye-test/game.html
Anche questo un gioco sul riconoscere il colore ma invece di esserci tanti colori sono tutti uguali, tranne uno e voi dovete scovare quel colore fuori dal gruppo, se all’inizio sembra facile man mano che i quadrati aumentano di numero e i colori si fanno sempre meno riconoscibile il timer che ci sprona a essere più veloci. piu volte mentre giocavamo ci si sono letteralmente intrecciati gli occhi! nella sua semplicità e alienante e diventa una bella sfida tra amici a raggiungere il livello più alto
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
Hex Invaders
www.hexinvaders.com
Ispirato al buon vecchio arcade SPACE INVADERS, hex invaders è un gioco in cui in alto appare un codice hex e al disotto tre piccoli alieni che scendono a tempo di musica 8 bit molto lentamente. Noi siamo al controllo del cannone e dovremo colpire l’alieno del colore del codice che ci viene mostrato in alto. all’inizio i colori saranno pochi ma man mano che procediamo nei vari livelli i colori aumentano con la conseguente aumento della difficoltà.
pag
— 27
A CURA DI: Ninja Marketing è il blog di riferimento sul Marketing e la Comunicazione online, con Ninja Academy ha formato oltre 40.000 professionisti.
www.ninjamarketing.it
Perché il logo di Google è multicolore? È necessario fermarsi un attimo e pensarci per farci davvero caso, ma anche senza vederlo potresti facilmente ricordare che il logo di Google è multicolore. Dopo il rebranding di qualche tempo fa, che ha visto un aggiornamento di font e loghi dei diversi servizi, Big G ha mantenuto i suoi colori, attribuendogli un ulteriore significato. Ma andiamo con ordine per scoprire perché il logo di Google è uno dei pochi ad aver mantenuto il suo carattere variopinto in un mondo che si orienta sempre più verso il flat e il monocolore. Probabilmente non riusciremo mai a ricordare il colore esatto di ogni lettera della scritta più famosa del web, anche se ci si ripresenta davanti ogni volta che abbiamo necessità di effettuare una ricerca su Internet, comunque i colori di Google hanno un significato. Alla base della scritta colorata c’è il percorso, non proprio lineare, seguito dai disegnatori che hanno creato il logo: si tratta, per cominciare, di tutti colori primari, ad eccezione del verde. L’idea di fondo, infatti, era di ideare un’immagine semplice ma efficace che rimanesse impressa ai visitatori che utilizzano il motore di ricerca. Furono ben otto i tentativi che il designer Ruth Kedar sperimentò prima di arrivare alla versione definitiva. Due le condizioni di base pag
— 28
che l’icona di Google doveva soddisfare: leggibilità e giocosità. Era il 1998 quando marchio e logo furono registrati e da allora le modifiche non sono certo mancate: pur mantenendo gli stessi princìpi, col tempo sono state aggiunte varianti per rendere più moderna la scritta. Quella degli esordi, ad esempio, aveva ancora un punto esclamativo finale (che richiamava il logo del competitor Yahoo!); fino al 2010, inoltre, presentava un’ombreggiatura per dare maggiore tridimensionalità al logo. Oggi il logo è piatto e utilizza un nuovo font, ma i colori sono rimasti, a rendere tangibile anche la diversità di prodotti e servizi di cui si occupa oggi la compagnia madre di Google, Alphabet. La caratteristica principale del nuovo logo sta però nel fatto di essere pensato non più soltanto per il monitor di un computer, ma anche per gli schermi di smartphone e tablet: la scritta intera può anche essere ridotta a una semplice lettera G, ovviamente ancora multicolore. E il formato segue i principi del material design, il nuovo linguaggio di design che Google ha introdotto per rendere più piacevole e semplice la User Experience: “Abbiamo preso il logo e il brand di Google – originariamente pensati per una pagina visualizzata da computer – e li
abbiamo ripensati per un mondo sempre connesso attraverso un numero crescente di dispositivi e di modalità di input diversi tra loro (vocale, digitazione e touch)”. Per ogni brand usare i colori giusti è fondamentale. Anche sul web, così come nella vita di tutti i giorni, i colori parlano e vanno utilizzati con consapevolezza. Ancora più importante del colore in sé sono le percezioni che tutti ne traiamo: le associazioni tra diverse tonalità, il loro utilizzo in diversi contesti, ci comunicano messaggi differenti. Il colore è in grado di trasmetterci qualcosa di più di un’informazione oggettiva relativa a un prodotto, ma ha una potentissima influenza sul nostro cervello. Ogni colore, infatti, può chiamare in gioco emozioni diverse ed è a questo che i brand devono sempre rivolgere la loro attenzione nella progettazione di un logo. Le emozioni, infatti, possono essere “solleticate” ad arte per veicolare messaggi potenti e duraturi e in tutto questo un ruolo fondamentale è ricoperto dal colore, dal suo utilizzo e dalle emozioni che riesce a veicolare. Nei loghi come nella User Interface bisogna sempre sapere come utilizzare al meglio i colori per trasmettere le emozioni che desideriamo emergano dal nostro website.
L’importanza dei colori nella progettazione del web design — DAL BIANCO AL VIOLA, COME L’UTILIZZO DEI COLORI DIVENTA VEICOLO DI EMOZIONI
Abbiamo spesso rivolto la nostra attenzione ad archetipi, a messaggi subliminali, al ruolo dell’istinto e del subconscio nel neuromarketing, per sondare come le emozioni possano essere “solleticate” ad arte per veicolare messaggi potenti e duraturi. In tutto questo un ruolo fondamentale è ricoperto dal colore, il suo utilizzo e le emozioni che riesce a veicolare. La teoria del colore è un argomento lungo e complesso che da anni riempie interi testi; in questo articolo ci concentriamo sull’aspetto inerente alla progettazione della User Interface e come utilizzare al meglio i principali colori per trasmettere le emozioni che desideriamo emergano dal nostro website.
Bianco: minimalismo virtuoso
Almeno in quelle che sono le culture occidentali, da sempre il bianco è il colore della purezza, della virtù e dell’innocenza. Il bianco è la somma di tutti i colori, o meglio, è il colore che riflette tutte le tonalità. È un colore neutro, ideale per uno stile minimalista ma soprattutto uno straordinario background per spostare l’attenzione sui particolari, come nel caso di Vision Of Beauty. I siti web con prevalenza di bianco sono inoltre piacevoli alla vista, grazie al loro senso di ordine e pulizia.
L’importanza dei colori: il nero. Sofisticato, elegante, senza tempo. Da usare con moderazione
Il nero è il più forte dei colori neutri: nella teoria del colore classica corrisponde alla totale assenza di luce, che assorbe senza riflettere nessuno dei raggi che la compone. Viene utilizzato per conferire un’aura di potere ed eleganza che viene amplificata se associato ad un layout minimalista e un testo bianco, come fa ad esempio Apple per il suo iPhone 7. Il nero è però anche un colore particolare: nella stragrande maggioranza delle culture occidentali è legato al lutto o a temi occulti. Rimane però il colore preferito nella tipografia grazie alla sua neutralità e, se usato ad arte e con i giusti accostamenti cromatici, mantiene il suo fascino ricercato e senza tempo.
Grigio: tradizionale e professionale
Blu: dal social pop al trust
Se chiedi a 10 persone quale sia il loro colore preferito, almeno 7 ti risponderanno: il blu! Come accade per il giallo, il suo significato muta notevolmente in base alla tonalità che si sceglie di utilizzare. Tutte le tonalità di blu sono universalmente considerate rilassanti e sicuri ma le sue declinazioni più chiare risultano più “friendly”. Pensa al colore corporate dei più grandi Social Network come Facebook, Twitter e LinkedIn. Le sue nuances più intense, scure, sono invece indice di affidabilità e business.
Rosso: l’onnipotenza della gioventù
Nella scala cromatica il rosso è non solo un colore primario ma il colore più stimolante ed energizzante di tutti. Associato alla vitalità della gioventù, il rosso stimola la circolazione sanguigna e la traspirazione producendo effetti fisici prima ancora che psicologici. Il rosso è un colore complicato, da usare con cura: può infatti stimolare eccessivamente diventando controproducente, incitando rabbia e nervosismo. Una soluzione ottimale è quello di usarne una tonalità chiara e sfumata come fa Virgin o inserirla come elemento divergente come fa Coca-Cola.
Dimentica il senso di noia e tristezza al quale questo colore è generalmente associato: nel design il grigio è un colore conservativo e neutrale, adatto ad essere impiegato come sfondo perché non interferisce con i colori che invece vogliamo mettere in rilievo. Non solo: nelle sue nuances metalliche il riferimento all’hi-tech è immediato. L’ARTICOLO COMPLETO SU
http://www.ninjamarketing.it/2016/12/06/importanza-dei-colori-progettazione-web-design/
A CURA DI: MGvision è un’agenzia italiana di web marketing specializzata nella pubblicità online, nei servizi di mobile marketing e nel posizionamento sui motori di ricerca certificata Premier Google Partner
www.mgvision.com
Perché la seconda pagina di Google è il posto migliore dove nascondere un cadavere... ... E PERCHÉ GUADAGNI SOLO SE SEI IN PRIMA PAGINA
L’era della digitalizzazione è ampiamente arrivata per tutti e qualsiasi attività o professione ha ormai un suo alter ego digitale: un sito internet; e che ci abbiate speso migliaia di euro per farlo costruire dalla migliore web agency in circolazione o che abbiate dato 200€ al figlio del vicino di casa per un sito meno professionale, la questione è sempre quella di come farlo arrivare in prima pagina su Google. Se il vostro sito non compare sui motori di ricerca o se compare dopo la seconda-terza pagina, infatti, è come se non esistesse: nell’immaginario collettivo, la seconda pagina di Google è quel buco nero dove tutto è possibile, anche nascondere un cadavere e non essere mai scoperti (la gente consulta raramente i siti dalla seconda pagina in poi!). Quando gli utenti navigano in rete alla ricerca di informazioni o contenuti, solitamente si limitano alla consultazione dei primi pag
— 30
siti che Google ritiene pertinenti e che mostra tra le prime posizioni della sua prima pagina. Il concetto quindi è abbastanza semplice: avere un sito che appare tra le prime posizioni in prima pagina su Google per ricerche pertinenti al settore, significa avere un sito che è più visibile rispetto agli altri, che viene raggiunto dalla maggioranza degli utenti e guadagna più degli altri.
LE STATISTICHE DICONO CHE BEN IL 70% DEI CLICK DEGLI UTENTI AVVENGONO SUI SITI IN PRIMA PAGINA
CIRCA IL 50% DEGLI UTENTI PREFERISCE CLICCARE SUI “LINK NATURALI” PIUTTOSTO CHE SUGLI ANNUNCI A PAGAMENTO
Cos’è la SEO e come può farti guadagnare La SEO è quell’attività che permette ad un sito di raggiungere le prime pagine dei motori di ricerca sotto gli annunci a pagamento nei cosiddetti “link naturali”, quindi sotto ai siti internet che hanno la dicitura “Ann.” a fianco. Questo è quello che fanno i professionisti della SEO, la cosiddetta Search Engine Optimization, ovvero l’ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca: lavorare in maniera dettagliata sulla struttura e i contenuti del sito affinché siano in linea con le ricerche degli utenti e con i parametri imposti da Google e dai suoi algoritmi in continuo aggiornamento. Decidere di fare l’ottimizzazione SEO del proprio sito significa quindi aiutarlo a scalare le posizioni della SERP (Search engine result Page) di Google per essere trovato più facilmente dagli utenti, per aumentare il traffico qualificato e quindi vendere più prodotti e servizi ogni mese.
A cosa serve la SEO
Gli obiettivi di una campagna SEO sono principalmente questi:
1. Posizionare il sito in prima pagina su Google, permettendogli di avere visibilità e aumentare le possibilità di click da parte degli utenti 2. Migliorare la pertinenza del sito in relazione alle ricerche effettuate dagli utenti, in modo tale che il sito risponda in maniera sempre più coerente alle ricerche degli utenti. 3. Incrementare il traffico organico sul sito attirando le persone a cliccarci naturalmente, senza cioè sfruttare le campagne a pagamento di Google (avete presenti gli annunci pubblicitari sopra e sotto i risultati di ricerca delle pagine? Ecco quelli.) 4. Fidelizzare i clienti migliorando l’esperienza degli utenti sul sito e inducendoli a tornare più volte sul sito così da farlo diventare un punto di riferimento per loro. 5. Aumentare il fatturato del proprio sito grazie al maggior numero di visite mensili Come funziona la SEO Affinché una campagna di ottimizzazione SEO su un sito possa dirsi ben riuscita, è necessario che si lavori su più fronti, ovvero sul sito (on site) e fuori dal sito (off site): - Con lavori SEO on site intendiamo tutti quegli interventi mirati a modificare dati, metadati e contenuti interni del sito: si parte da uno studio di parole chiave del settore e si ottimizza il sito per quelle più strategiche. - Con gli interventi off site, invece, facciamo riferimento a tutte quelle azioni esterne al sito internet che servono ad aumentarne la popolarità e a renderlo più appetibile agli occhi degli algoritmi di Google. La combinazione delle attività on site e off site aiuterà il sito internet a scalare le prime posizioni dei motori di ricerca.
Le caratteristiche della SEO I fattori di ranking, ovvero ciò che influisce sul posizionamento di un sito nella SERP di Google, sono moltissimi e la SEO lavora proprio per ottimizzare alcuni di questi, solo per citarne alcuni: 1. Contenuti del sito (categorie, testi del sito, testi dei prodotti, semantica dei contenuti, immagini, etc.) 2. Struttura interna del sito (sitemap, url, breadcrumb, metadati, contenuti, crosslink interno, etc.) 3. B acklink (link ricevuti da altri siti) 4. Ottimizzazione su mobile (ovvero come il sito appare su dispositivi mobili, etc.) Questi fattori cambiano nel corso del tempo in base agli aggiornamenti dell’algoritmo di Google che, come abbiamo già detto, sarà ciò che valuterà se un sito è pertinente o meno ai suoi parametri e se quindi, avrà tutte le carte in regola per stare in prima pagina.
R E A D —— P R I N T —— T H I N K
pag
— 31
— BREVE GUIDA ALL’SMS MARKETING
Perché gli SMS sono ancora il mezzo di comunicazione preferito dalle aziende Sdoganati dalla diffusione capillare dei cellulari, gli SMS sono stati il fiore all’occhiello delle comunicazioni individuali per molti anni: oggi, la messagistica istantanea introdotta da applicazioni come WhatsApp, Snapchat, Telegram, Viber e così via, ha sostituito di fatto l’invio degli SMS nelle comunicazioni personali ma ha permesso agli SMS di conquistare a pieno titolo il settore commerciale. Se oggi parliamo di SMS marketing infatti, è perché negli anni gli SMS hanno acquisito una forza commerciale enorme che ha permesso a molte aziende di puntare su strategie pubblicitarie basate sul semplice invio di questi messaggi brevi. Come si spiega questo successo? Provate a pensare un attimo ad una vostra giornata tipo: le notifiche di WhatsApp infiammano il vostro smartphone dalla mattina alla sera, seguite da quelle di Instagram che vi avvertono di quanti like ha ricevuto il vostro ultimo selfie. Per non parlare di Facebook. Insomma, veniamo costantemente bombardati da centinaia di input provenienti dalle app che utilizziamo durante il giorno, che spesso siamo talmente abituati a sentire il loro beep o la vibrazione dello smartphone a questi associati, che non ci facciamo più caso, perdendoci spesso informazioni o conversazioni importanti. Se all’improvviso però riceviamo un SMS è sicuro che ce ne accorgiamo subito e che lo leggiamo in tempi record perché, nella maggior parte dei casi, ci insospettiamo e ci chiediamo chi possa averpag
— 32
LE STATISTICHE DICONO CHE GLI SMS HANNO UN TASSO DI APERTURA DEL 99% ci mandato, nel 2018, un SMS. Per questo motivo gli SMS diventano uno strumento pubblicitario perfetto per tutte quelle aziende e quelle realtà che vogliano raggiungere utenti su larga scala, in tempi veloci e a costi ridotti, con la sicurezza che il messaggio venga letto dalla maggior parte del target selezionato.
Perché gli SMS pubblicitari funzionano
Gli SMS hanno delle caratteristiche che oggi li rendono perfetti strumenti di marketing utilizzati dalle più grandi aziende italiane, perché: - Sono immediati e arrivano direttamente in tasca al destinatario - Sono uno strumento di marketing che richiede pochissimo tempo per essere programmato e attivato - Costano poco e hanno un altissimo ritorno sull’investimento - Si possono monitorare in fase
di invio, di ricezione e di lettura - Sono rivolti a clienti già acquisiti e fidelizzati
Come utilizzare gli sms in maniera efficace
Esistono 3 modi per sfruttare al meglio questo strumento: 1) Inviare gli SMS ai propri contatti/clienti Questo è sicuramente il modo più comune ed efficace di utilizzare gli sms perché permette di raggiungere clienti che già vi conoscono e che sono più predisposti ad accettare una comunicazione da parte vostra. 2) Inviare degli SMS “interattivi” ad un database esterno È possibile affittare i contatti di database esterni selezionando il target per età, sesso e Cap di residenza. In questo modo potrete inviare un messaggio per cercare nuovi clienti ed interagire con loro chiedendogli di rispondere all’SMS con un messaggio tipo “Rispondi OK per info”. Così facendo riceverete tutti i numeri di telefono di chi risponde OK e sarà possibile richiamarli. 3) Inviare degli SMS che rimandano ad una “Landing Page” È possibile anche affittare i contatti di database esterni per inviargli degli SMS che rimandano ad una pagina internet dedicata ad un’offerta o ai propri servizi. In questo modo combinerete l’immediatezza degli sms con l’efficacia e la bellezza di una pagina internet.
THE IMPORTANCE OF BEING COLORFUL
34 36 38 40 42 44 46
La scelta della giusta palette di colori è fondamentale; un colore stesso può diventare un marchio! Qualche idea? Seguiteci in queste pagine!
Visual Playground 2017 Global Fund for Children The National Coca Cola Norme e Tributi Maria Svarbova Pigalle
pag
— 33
Il Visual Playground Festival è una due giorni di workshop, conferenze e murales, che si svolge nella città di Bucharest. L’anno scorso la veste grafica era composta da una palette di 4 colori che hanno caratterizzato oggetti trovati in mercatini delle pulci e negozi di antiquariato. Dopo una sessione di pittura e fotografia durata tre giorni, ecco il risultato!
pag
— 34
who
Art Direction: Paula Rusu & Evelin Bundur Graphic Design & Layout: Paula Rusu Photography: Cătălin Georgescu
when 2017
why
Visual Playground 2017
where Romania
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 35
Il Global Fund for Children promuove i diritti dei bambini e dei giovani che affrontano povertà e ingiustizia e li aiuta a raggiungere il loro pieno potenziale. Lo fanno collaborando con organizzazioni innovative e guidate localmente, aiutandole ad approfondire il loro impatto e sviluppare la loro capacità di cambiamento sociale. È stato Belu a creare il loro nuovo marchio, un marchio che rispettasse la loro mission e riflettesse i loro valori; il Global Fund for Children agisce in diverse aree: istruzione, equità di genere, crescita individuale e libertà dalla violenza e dallo sfruttamento. Ciò ha portato alla creazione di elementi grafici che rappresentassero queste aree. La tavolozza dei colori, brillante e colorata, aiuta a ritrarre il lavoro positivo che fanno.
pag
— 36
who
Art Direction: Belu —
when 2018
why
Global Fund for Children
where
Hobart, Australia
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 37
I National, tra le piĂš famose band indie americane, hanno scelto Pentagram come curatrice grafica del loro ultimo album; una grafica che non fosse fine a se stessa, ma creata come fosse una vera e propria corporate branding, con un font ad hoc, logotipo, palette ben definita (con predominanza assoluta del blu) e stile inconfondibile. Attraverso il classico materiale discografico (disco, booklet, locandine di concerti e tanto altro), sono riusciti a dare vita ad un vero e proprio marchio di fabbrica, ben fatto.
pag
— 38
who
Art Direction: Pentagram
when 2017
why
The National - Sleep Well Beast
where
New York, USA
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 39
Quando un colore diventa marchio... è questo il caso della Coca Cola, talmente inconfondibile che siamo certi che se avessimo censurato il logo dalle varie pubblicità, l’avreste rinconosciuta al 100%! Leggenda vuole che sia stata proprio la Coca Cola a “vestire” di rosso il Babbo Natale che tutti noi oggi conosciamo e, sebbene non sia andata esattamente così, ha sicuramente contribuito a definirlo nel nostro immaginario come l’omaccione panciuto dalla barba bianca e di rosso vestito. Grazie Coca Cola, ora abbiamo tutti nostalgia del Natale...
pag
— 40
who
Mercado-McCann, Santo, Sra. Rushmore, Ogilvy & Mather ecc.
when 2016-2018
why
Coca Cola Company
where
Atlanta, Georgia
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 41
Rendere appetibile ed esteticamente gradevole “il mensile di approfondimento e dottrina del Gruppo 24 ORE su fisco, contabilità, diritto societario e crisi d’impresa”? Non un gioco da ragazzi di certo, ma Ray Oranges (non fatevi ingannare dal nome: calabrese di nascita, fiorentino di adozione) c’è riuscito, eccome! Anche i meno interessati alla finanza non possono fare a meno di notare l’equilibrio di colori e forme che caratterizzano le copertine e che quasi ti invogliano a lasciare tutto e isciversi a Economia.
pag
— 42
who
Creative Project: Bunker Art Director: Francesco Ceccarelli Illustrazioni: Ray Oranges
when 2015-2016
why
Norme&Tributi Mese
where Italia
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 43
maria svarbova Fotografie che sembrano frame di film dai colori pastello, piscine comunali trasformate in location surreali e asettiche, abitate da figure femminili che sembrano quasi manichini alla mercè della fotografa. Immagini che trasudano una tensione calma, quasi stesse per succedere qualcosa di inapsetttao a rompere quella tranquillità. Dettagli saturi (rosso, giallo, verde) spezzano la quiete che l’azzurro trasmette.
pag
— 44
who
Maria Svarbova
when from 2014
why
Personal Project
where Slovakia
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 45
pag
— 46
who
Pigalle, Ill-Studio,
when 2017
why Nike
where Paris, France
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 47
CALENDARI POSTER sprint24.com/poster
CALENDARI DA MURO sprint24.com/da-muro
CALENDARI DA TAVOLO sprint24.com/da-tavolo
sprint24.com/calendari
LA SEZIONE CALENDARI E AGENDE GIÀ PRONTA E OPERATIVA PER IL NUOVO ANNO
2019? Pronti, via! AGENDE 2019 sprint24.com/agende
Vuoi portarti avanti nel tempo e ordinare già i calendari e le agende personalizzati per il 2019? Sul nostro sito sono già disponibili gli impaginati del nuovo anno!
I Calendari Personalizzati e le Agende Personalizzate sono incredibili strumenti di comunicazione: estremamente utili, sono sotto lo sguardo dei clienti tutto l’anno e sono consultabili in ogni momento della giornata. C’è di più, però. I Calendari Stampabili e le Agende sono anche l’omaggio e il dono preferito dai clienti, che apprezzeranno il pensiero e ricambieranno il gesto con azioni commerciali e fidelizzazione alla tua impresa. Per questo motivo, i Calendari e le Agende sono da sempre un potente mezzo di promozione per la vostra attività a prezzi relativamente contenuti e vengono pag
— 48
costantemente sfruttati dalle grandi imprese di successo. Su Sprint24 potrete effettuare con semplicità la stampa dei vostri calendari personalizzati online e delle vostre agende scegliendo tra un prodotto completamente personalizzato oppure affidandoti ai nostri impaginati già pronti. La stampa di calendari è facile e veloce, non dovrete far altro che selezionare, in pochi e semplici click, il prodotto che meglio si adatta alle vostre esigenze ed inviarci il file del progetto grafico (oppure seguire un impaginato già pronto preparato dal nostro reparto Grafica&Prestampa). Quest’anno poi c’è una novità! L’agenda con interno pre-stam-
pato, un prodotto economico che non rinuncia alla qualità! Volete avere a portata di mano ogni giorno dell’anno? È semplice, basta realizzare il calendario da tavolo personalizzato! È un’ idea originale per omaggiare i vostri clienti: loro ne apprezzeranno l’utilità e voi potrete promuovere il vostro nome, la vostra azienda, ogni giorno dell’anno con un piccolo investimento! Se invece le scadenze vi mettono al muro beh... scegliete un calendario da appenderci; annotate sul vostro calendario da muro appuntamenti e quant’altro! Inizia il nuovo anno con Sprint...
RAGIONI E 1/2 PER REGALARE UN CALENDARIO Anche quest’anno ti proponiamo i nostri calendari per i tuoi amici e clienti. Dal piccolo Calendario Tascabile al Calendario Poster, abbiamo ampliato la nostra gamma con diversi modelli tutti personalizzabili secondo le tue esigenze.
Quale altra opportunità hai di scrivere il nome della tua azienda sul muro dei tuoi clienti? Puoi mostrare i tuoi punti di forza: prodotti, personale, servizi.
Ogni volta che lo usano si ricorderanno di te, e non dei tuoi concorrenti. Dimostra l’attenzione ed il tempo che impieghi nella cura dei tuoi clienti. Il calendario piace a tutti. Una bottiglia di vino, forse no. :-)
AGENDE - PERSONALIZZATE
AGENDE PRESTAMPATE
CALENDARI DA MURO
sprint24.com/agende
sprint24.com/agende-prestampate
sprint24.com/da-muro
CALENDARI DA TAVOLO
CALENDARI POSTER
CALENDARI RIVISTA
sprint24.com/da-tavolo
sprint24.com/poster
sprint24.com/a-punto-metallico
CALENDARI TASCABILI
CALENDARIO DA TAVOLO CON BASETTA
PLANNING DA TAVOLO
sprint24.com/tascabile
sprint24.com/planning
sprint24.com/da-tavolo-con-basetta
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 49
G
R
1 A.M.
Agende Interno Pre-Stampato
Chilometri 1 km 0.001 km
1.60934 km 0.0009144 km 0.0003048 km
AGENDA PERSONALIZZATA FILOREFE
Centimetri 100000 cm 100 cm 1 cm 0.1 cm 160934 cm 91.44 cm 30.48 cm 2.54 cm 185200 cm
Millimetri
Miglia Yard 0.621371 Mi 1093.61 Yd 0.000621371 Mi 1.09361 Yd 0.0109361 Mi 0.0109361 Yd 0.00109361 Yd 1 Mi 1760 Yd 0.000568182 Mi 1 Yd 0.000189394 Mi 0.333333 Yd 0.0277778 Yd 1.15078 Mi 2025.37 Yd
1000 mm 10 mm 1 mm 914.4 mm 304.8 mm 25.4 mm
Foot 3280.84 Ft 3.28084 Ft 0.0328084 Ft 0.00328084 Ft 5280 Ft 3 Ft 1 Ft 0.0833333 Ft 6076.12 Ft
Pollici 39370.1 In 39.3701 In 0.393701 In 0.0393701 In 63360 In 36 In 12 In 1 In 72913.4 In
oggetto bello, funzionale ed economico che ti accompagni tutto l’anno. Cerchi, invece, un’agenda completamente personalizzabile con, per esempio, l’inserimento di immagini all’interno, scelta dei colori e qualsiasi altra creatività? Allora dovrai scegliere l’agenda personalizzata Filo Refe dove potrai dare sfogo completo alla tua fantasia!
AGENDA INTERNO PRE-STAMPATO CON COPERTINA MORBIDA
50 COPIE
50 COPIE
FORMATO A5
FORMATO A5
28 PAGINE 1 PERSONALIZZATE
128 PAGINE PRE-STAMPATE
USOMANO 90gr
USOMANO 90gr
EGNALIBRO S RILEGATO
SEGNALIBRO RILEGATO
COPERTINA PERSONALIZZATA
COPERTINA PERSONALIZZATA
9,50€ cad.
6,64€
— 50
2 A.M.
3 A.M.
4 A.M.
5 A.M.
6 A.M.
7 A.M.
8 A.M.
9 A.M.
10 A.M.
11 A.M.
NOON
1 P.M.
E
2 P.M.
3 P.M.
4 P.M.
5 P.M.
6 P.M.
fusi orari
N
7 P.M.
8 P.M.
O V
9 P.M.
Miglia Nautiche 0.539957 NM
0.868976 NM 0.000493737 NM 0.000164579 NM
10 P.M.
11 P.M.
MIDNIGHT 1A.M.
Metric ton 1t 0.001 t
1 Kilogrammi 1000 kg 1 kg 0.001 kg
1.01605 t 0.907185 t 0.00635029 t 0.000453592 t
1016.05 kg 907.185 kg 6.35029 kg 0.453592 kg 0.0283495 kg
Metri/secondi 0.277778 m/sec 0.3048 m/sec 1 m/sec 0.277778 m/sec 0.514444 m/sec
Grammi
Milligrammi
1000 g 1 Grammi 0.001 g
1000 mg 1 mg
907185 g 6350.29 g 453.592 g 28.3495 g
453592 mg 28349.5 mg
Chilometri/ore 3.6 km/h 1.09728 km/h 3.6 km/h 1 km/h 1.852 km/h
Long ton 0.984207 0.000984207
Short ton 1.10231 0.00110231
Pietra Libbra 157.473 st 157.473 lb 0.157473 st 2.20462 lb 0.000157473 st 0.00220462 lb
Once 35274 oz 35.274 oz 0.035274 oz
1 0.892857 0.00625 0.000446429
1.12 1 0.007 0.0005
160 st 142.857 st 1 st 0.0714286 st 0.00446429 st
35840 oz 32000 oz 224 oz 16 oz 1 oz
2240 lb 2000 lb 14 lb 1 lb 0.0625 lb
cad.
US Gallon 1 gal 0.25 gal 0.125 gal 0.264172 gal 0.000264172 gal 1.20095 gal 0.300238 gal 0.150119 gal
Celcius 1 °C -17.2222 °C -272.15 °C
US Quart 4 qt 1 qt 0.5 qt 1.05669 qt 0.00105669 qt 4.8038 qt 1.20095 qt 0.600475 qt
US Pinta 8 pt 2 pt 1 pt 2.11338 pt 0.00211338 pt 9.6076 pt 2.4019 pt 1.20095 pt
28
IT À
1 NM
Nodi 1.94384 0.592484 1.94384 0.539957 1
Sunday
Piede/secondi 0.911344 Ft/sec 1 Ft/sec 3.28084 Ft/sec 0.911344 Ft/sec 1.68781 Ft/sec
11
Monday
Miglia/ore 1 Mi/sec 0.681818 Mi/sec 2.23694 Mi/sec 0.621371 Mi/sec 1.15078 Mi/sec
RISPARMIO DEL 30%
pag
D
Monday
1.852 km
Metri 1000 m 1m 0.01 m 0.001 m 1609.34 m 0.9144 m 0.3048 m 0.0254 m 1852 m
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
11
calendario lunare 2019 settimana
Gennaio / Febbraio
Scegliere un’agenda con interno pre-stampato ti permette di avere un prodotto di alta gamma, con un netto risparmio. Tutte le festività sono segnalate all’interno del nostro impaginato pronto, tu dovrai occuparti soltanto della personalizzazione della copertina; sì perché per questa ti lasciamo… Carta bianca! Inserisci logo, grafica, fotografie o quello che preferisci sia in copertina, per avere un
N
info utili
Sunday
PERSONALIZZA LA COPERTINA: RISPARMIO GARANTITO
A
GENNAIO
5
GIOVEDÌ
Litri 3.78541 l 0.946353 l 0.473176 l 1l
Millilitri 3785.41 ml 946.353 ml 473.176 ml 1000 ml 1 ml 4546.09 ml 1136.52 ml 568.261 ml
GENNAIO 0.001 l 4.54609 l LUNEDÌ 1.13652 l 0.568261 l
Fahrenheit 33.8 °F 1 °F -457.87 °F
Imperial Gallon 0.832674 gal 0.208168 gal 0.104084 gal 0.219969 gal 0.000219969 gal 1 gal 0.25 gal 0.125 gal
Imperial Quart 3.3307 qt 0.832674 qt 0.416337 qt 0.879877 qt 0.000879877 qt 4 qt 1 qt 0.5 qt
Imperial Pinta 6.66139 pt 1.665350.03527 pt 0.832674 pt 1.75975 pt 0.00175975 pt 8 pt 2 pt 1 pt
Luna Nuova 6 Gennaio 4 Febbraio 6 Marzo 5 Aprile 5 Maggio 3 Giugno 2 Luglio 1 Agosto 30 Agosto 28 Settembre 28 Ottobre 26 Novembre 26 Dicembre
Kelvin 274.15 °K 255.928 °K 1 °K
Primo Quarto
Luna Piena
Ultimo Quarto
14 Gennaio 12 Febbraio 14 Marzo 12 Aprile 12 Maggio 10 Giugno 9 Luglio 7 Agosto 6 Settembre 5 Ottobre 4 Novembre 4 Dicembre
21 Gennaio 19 Febbraio 21 Marzo 19 Aprile 18 Maggio 17 Giugno 16 Luglio 15 Agosto 14 Settembre 13 Ottobre 12 Novembre 12 Dicembre
27 Gennaio 26 Febbraio 28 Marzo 27 Aprile 26 Maggio 25 Giugno 25 Luglio 23 Agosto 22 Settembre 21 Ottobre 19 Novembre 19 Dicembre
FEBBRAIO VENERDÌ
29
1
GENNAIO MARTEDÌ
FEBBRAIO SABATO
30
31
GENNAIO MERCOLEDÌ
2
Luna Piena
FEBBRAIO DOMENICA
SCARICA L’IMPAGINATO NELLA PAGINA PRODOTTO
E PERSONALIZZA LA COPERTINA
sprint24.com/agende-prestampate
3
20 18
TEMPLATE CALENDARI 2019
Con Sprint24 puoi scaricare gratuitamente i template per la creazione del tuo calendario personalizzato 2019! Rendi unico il tuo calendario con logo, dati e colori della tua azienda o brand oppure inserisci fotografie e disegni per un fantastico calendario fotografico. È sufficiente scegliere il modello di calendario che più ti piace, scaricarlo gratis e personalizzarlo completamente: colori, layout, immagini, font, tutto a tua disposizione per disegnare facilmente e gratuitamente il tuo calendario.
Mar
1
Mer
2
Gio
3
Ven
4
Sab
Febbraio
FEBBRAIO
SettiMana 06
Dom Lun Mar
5 6
YOUR LOGO 7
8
www.yourlogo.com
07 GioVedì
MARZO 08
GENNAIO
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
4
5
6
7
1
2
3
8
9
10
11
12
13
18
19
20
14
15
16
17
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
Venerdì
Mer
9
Gio
10
Ven
11
Sab
12
Dom
13
Lun
14
Mar
15
Mer
16
2 0 1
Domenica
09
YOUR LOGO
Via G. Garibaldi, 12 00144 Roma Tel. 06.010203 Fax 06.010203 info@yourlogo.com www.yourlogo.com
Sabato
L
S D SCARICA E PERSONALIZZA 2 3 sprint24.com/impaginati-calendari-2019-gratis 5 6 7 8 9 10 M
M
G
V
1
4
10 doMenica
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
2 0 1 9 FEBBRAIO
GENNAIO
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
L
7
M
M
1
2
8
9
G
3
S
5
L
M
M
G
4
5
6
7
V
1 8
S
D
2
3
9
10
L
4
M
5
12
13
14
15
16
17
18
19
20
11
12
13
14
15
16
17
11
12
22
23
24
25
26
27
18
19
20
21
22
23
24
18
19
28
29
30
31
25
26
27
28
25
26
L
6
13
M
7
14
11
D
6
21
pag
10
V
4
— 51 MAGGIO M
1
8
15
G
V
2
3
9
10
16
S
4
11
D
L
M
18
19
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
3 10
4 11
M
M
4
G
5
V
6
S
7
D
1 8
5
G
6
V
7 14
S
1 8 15
D
2 9
12
13
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
SETTEMBRE L
M
5
12
17
20
2
GIUGNO
16
L
1 8 15 22 29
M
2 9 16 23 30
NO
OTTOBRE L
M
1
M
G
9
10
2
3
V
4
1
S
5
D
6
L
M
2
3
12
13
9
10
11
12
13
14
15
14
15
16
17
18
19
20
11
12
1
16
17
18
19
20
21
22
21
22
23
24
25
26
27
18
19
2
7
8
11
4
5
Informazioni, prodotti e news sull’aereo di carta più tipo-grafico del web: Sprint24! Stampare per... credere! NUOVE STRUTTURE, NUOVI STILI.
sprint24.com/rollup-expobanner-totem
Rollup, l’espositore si rinnova Centri commerciali, concessionari, distributori, negozi, grandi magazzini, etc.: il rollup si fa più bello.
State organizzando un evento o l’apertura di un nuovo negozio? Parteciperete a una fiera e volete allestire il vostro stand? Avete bisogno di un prodotto adatto anche all’esterno? Ecco a voi i nuovi Rollup!
Exclusive
UNICO COME NESSUN ALTRO Gli espositori monofacciali Exclusive sono il massimo che si può richiedere da un roll-up: cassetto elegante con base larga e stabile, asta che non sporge per garantire l’effetto estetico della creatività, costruzione in alluminio anodizzato e borsa in tela con rinforzo interno per massima sicurezza.
Con questo prodotto riuscirete nell’intento di stupire, colpire e attrarre visitatori e clienti! I rollup di Sprint24, infatti, hanno nuove strutture, nuove finiture mantentendo lo stesso prezzo e la stessa qualità di stampa in alta definizione. Exclusive, Premium e Standard (anche nella versione XL) sono gli espositori che faranno la differenza nel vostro stand o nel vostro negozio. Grazie al telo in polipropilene ultraresistente facilmente riavvolgibile, potrete allestire il vostro stand, decorare con informazioni il vostro negozio o perché no, utilizzarlo per inaugurazioni e eventi speciali. Non vi resta che scegliere il Rollup più adatto al vostro utilizzo non dimenticando che, se avete bisogno di un rollup più grande o semplicemente volete catturare maggiormente l’attenzione il rollup standard XL fa al caso vostro: 150x200 cm da personalizzare con la grafica che preferite. Noi siamo pronti a entrare nel vostro stand o nel vostro negozio... Che ne dite?
pag
— 52
sprint24.com/roll-up-exclusive
Premium
VISIBILITÀ D’ALTA CLASSE Vuoi stupire i tuoi clienti con una comunicazione elegante? Cosa aspetti? Stampa e acquista i nostri Rollup Premium. Gli espositori monofacciali premium hanno un rinforzo strutturale in alluminio rigido oltre a piedi stabilizzanti e profilo superiore a molla; grafica con uscita centrale e borsa in tela con apertura laterale per un maggiore comfort. sprint24.com/roll-up-premium
Standard
GRANDE VISIBILITÀ, MASSIMA CONVENIENZA Vuoi promuovere la tua azienda con un piccolo investimento? Allora acquista e stampa rollup standard: i nostri espositori monofacciali standard e strong con piedi stabilizzanti e profilo superiore a scatto; grafica con uscita centrale e borsa in tela inclusa a pochissimi Euro per una grande visibilità. sprint24.com/rollup
Standard XL
BIG BEAUTIFUL ROLLUP Big is better! Varca la soglia della maestosità promuovendo la tua immagine con i nostri Rollup Standard XL: espositori monofacciali 150x200cm resistenti con piedi stabilizzanti e profilo superiore a scatto; grafica con uscita centrale e borsa in tela inclusa. sprint24.com/roll-up-standard-xl
IL MASSIMO DELLA QUALITÀ E DEL RISPARMIO PER I TUOI LIBRI IN NERO
Black is back
sprint24.com/tascabile-bn
Il libro tascabile in bianco e nero è il prodotto che non sapevate di volere: formati standard, stampa in bianco e nero e plastificazioni. Piccolo e nero... sarà forse Calimero? No, stiamo parlando del nostro libro tascabile in bianco e nero! Spesso ci richiedete la stampa di libri di formati standard in bianco e nero e quindi, perché non creare un prodotto predefinito ad hoc che soddisfi questa necessità senza dover configurare nulla, se non il formato, la carta e poco più? Il libro tascabile in bianco e nero è il prodotto perfetto se dovete stampare un testo che non abbia immagini o con fotografie in scala di grigio. R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 53
Informazioni, prodotti e news sull’aereo di carta più tipo-grafico del web: Sprint24! Stampare per... credere! FINALMENTE ONLINE LE NUOVE SHOPPER BY SPRINT24
I love shopper
Tanti formati e tanti cordini colorati da abbinare accompagnano la stampa in alta qualità delle tue buste. La shopper è sicuramente un ottimo mezzo per veicolare il nome del proprio negozio, della propria attività commerciale e non solo. Ci pensate a quante buste vengono consegnate ai nostri clienti? Perché non brandizzarle e fare in modo che siano loro stessi a portare a spasso il vostro nome e marchio? Ora su Sprint24 potete ordinare le shopper personalizzate! Stampa di alta qualità, plastificazioni e tanti formati per ogni esigenza: shopper per bottiglie di vino, piccole o più grandi, Sprint24 saprà soddisfarvi. Non solo, potrete anche scegliere il colore del cordino, in modo da renderlo perfettamente abbinato alla grafica! Volete plastificare la vostra busta per renderla più resistente? Scegliete la finitura lucida, opaca, soft touch o opaca anti graffio. Se poi volete rendere la vostra busta davvero cool e assicurarvi che i vostri clienti non la buttino una volta utilizzata, ma continui a girare per le strade, scegliete la stampa a caldo in argento o oro laminati per una shopper preziosa come il suo contenuto!
sprint24.com/shopper
Scarica i template pronti da utilizzare per personalizzare la tua Shopper Impaginato (EPS)
39
39
39
39
39
39
39 39
30 1010 12
10
10
12
10
12
10
12
10
12 10 10 12 12
30 4 10 122
30430 2 10
24 10
10
30 24
30
30
30
2410 10
24 24
24
33
2424 16 8
24 24 8 16
33
16
16 8 8
24
24 24 10 8 8
8
24
Impaginato (PSD)
33
33
33
33 33
16 10
16 8 24 10
16 16 10
24 10
33
24 10 10
10
24
24 10
24
24 24
Scegli il colore del cordoncino 39
39
39
39 35
35
35
35 45
45
45
39
39
39 39
35
35
35 35
45
45
45 45
12
12 36
12 36
12
36 12
1236 12
12 12 36 12 3636
1236 42 1242
1242 42 12 12
12 42
45
42
12
12 36
12 36
12
36 12
1236 12
4242
Hai bisogno di una misura personalizzata? Invia una mail di richiesta a info@sprint24.com
pag
— 54
45
45
45
45
3612
13
3636
13
45
45
4545 36
54 13 54
13
54 13
13
541313 54
5454
54
SPRINT24 AL PRINT4ALL 2018
Print4all: buona la prima! É nato l’evento fieristico dedicato alle esigenze a 360° della stampa commerciale, editoriale e industriale e noi c’eravamo. Dal 29 maggio al 1 giugno, abbiamo partecipato alla prima edizione del PRINT4ALL, il nuovo evento dedicato al mondo della stampa che si è svolto a Milano e ha contato oltre 30.000 presenze provenienti da più di 80 paesi. Noi abbiamo deciso di esserci fin da subito, riponendo fiducia in un evento che sapevamo sarebbe stato un successo, grazie alla presenza di aziende e operatori del settore di grande livello, italiani e non solo. In tanti siete venuti a trovarci: clienti già fidelizzati ma anche new entry o semplici curiosi attratti dal nostro stand giallissimo! Questa del PRINT4ALL è stata anche l’occasione per presentavi le nostro ultime novità: il nuovo sito Wallartdecor (vedi pag. 48) per la stampa delle vostre fotografie in altissima qualità, il nuovo catalogo prodotti e qualche piccola anticipazione del Print Kit che stiamo preparando (rimanete sintonizzati sul nostro sito per scoprirne di più!). Grazie ancora a tutti e ci vediamo molto presto! ;)
R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 55
Printed on the Xerox® Iridesse™ P roduction Press on Xerox® Bold™ Coated Gloss Digital Printing Paper 350 gsm. ©2018 X erox Corporation. XEROX®, XEROX and Design® and Iridesse are tr ademarks of Xerox Corporation in the United States and/or other countries. 03/18
Come la stampa digitale si sta muovendo oltre la quadricromia CMYK con nuovi brillanti colori
In un clima economico difficile in cui molte industrie sono alle prese con la trasformazione digitale, il settore della stampa ha un asso nella manica. Si presenta sotto forma di stampa digitale, aiutando le aziende di stampa a rinvigorirsi offrendo ai loro clienti più funzionalità, una migliore qualità e una maggiore flessibilità a costi inferiori. L’automazione e i flussi di lavoro semplificati stanno anche guidando l’efficienza dei costi e dei processi nella creazione, nella gestione delle campagne e nel processo di produzione. In questo articolo, diamo un’occhiata a tre modi in cui il settore della stampa si sta spostando oltre CMYK. La stampa può avere una storia radicata in CMYK, ma il passaggio alla stampa digitale e ai miglioramenti digitali ha inaugurato la possibilità di stampare una nuova gamma di colori, in particolare metallizzati e bianchi, aumentando allo stesso tempo la qualità, la flessibilità e la velocità. Si tratta di una tecnologia che i clienti hanno chiesto a gran voce, e un mercato da $ 813 milioni che si prevede cresca a un impressionante 27% fino al 2020. Le ultime stazioni speciali di inchiostri secchi aprono nuove opportunità per nobilitazioni accattivanti, con una vivacità senza pari e una finitura con una lucentezza più uniforme, aggiungendo profondità e un aspetto più coerente.
Introduzione di inchiostri speciali a secco
Gli inchiostri speciali a secco offrono una maggiore gamma di colori e l’efficienza è destinata a migliorare, con stampanti in grado di stampare fino a 120 pagine al minuto. La risoluzione di stampa di 2400 dpi significa anche che le aziende non dovranno sacrificare
la qualità nella ricerca della velocità. Ciò può aiutare le aziende di stampa a fornire tirature brevi, tempi di risposta rapidi e maggiore personalizzazione; Se combinati con automazione avanzata e flussi di lavoro semplificati che riducono il numero di tocchi umani necessari per ricevere, pianificare, eseguire e consegnare lavori di stampa, tutto ciò fa una grande differenza per costi di gestione, produttività e supply chain aziendali.
Il bianco è il nuovo nero
La ricerca di mercato di Keypoint Intelligence ha indicato che oltre l’80% degli intervistati europei considera il bianco il colore speciale di cui ha più bisogno. È un colore che Xerox ha già introdotto, con il nuovissimo White Dry Ink per la stazione di stampa Xerox iGen 5 Press che consente di stampare bianchi incredibilmente brillanti su supporti colorati. L’inchiostro a secco bianco offre una soluzione unica, raddoppiando la luminosità e l’opacità rispetto agli inchiostri concorrenti per le macchine da stampa digitali e stabilisce un nuovo punto di riferimento del settore. Meglio ancora, questa qualità viene raggiunta dopo solo uno o due passaggi, superando i quattro o più passaggi tradizionalmente richiesti dalle macchine da stampa digitali della concorrenza, risparmiando tempo, risorse e denaro.
Creare eccitazione con argento e oro
Le lezioni apprese durante la creazione dell’ inchiostro secco bianco sono state utilizzate anche per altri colori speciali , in particolare argento metallizzato e oro - due dei colori più richiesti - utilizzando toner EA con particelle più piccole per una qualità eccezionale, colori iridescenti ed effetti metallizzati. Il digital foil stamping ha in precedenza fornito un’alternativa alle aziende di stampa che desidera-
vano colori metallici e alta qualità, ma gli inchiostri secchi speciali metallici offrono una migliore miscela di qualità e convenienza, incorporando particelle di metallo per offrire una qualità dell’immagine eccezionale con un aspetto metallizzato . Come con l’inchiostro secco bianco, gli inchiostri speciali metallizzati Xerox sono in grado di fornire risultati sorprendenti in un unico passaggio, risparmiando denaro e risorse e aiutando le aziende di stampa a intraprendere piccole tirature di lavori digitali senza compromettere la qualità.
È ora di andare oltre il CMYK
Con vantaggi come questi, il motivo per cui di andare oltre la quadricromia CMYK è molto chiaro. Queste sono caratteristiche che gli acquirenti sono più che disposti a pagare, con le aziende di stampa che indicano la volontà di pagare un premio compreso tra il 24 e l’89% rispetto a CMYK. Uno studio InfoTrends del 2016 indica i potenziali margini di profitto sulla nobilitazione della stampa digitale fino al 400%, , lo stesso report prevede che il mercato della stampa digitale crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 27% fino al 2020. Solo una piccola parte del mercato si è già convertita in metodi digitali, con appena la metà dell’1% delle pagine a colori di oggi prodotte su una macchina da stampa digitale o utilizzando un processo digitale. È già un’industria fiorente, tuttavia, prevede una crescita e un forte potenziale per le aziende di stampa. Xerox ha semplicemente reso più facile per i fornitori di stampa fare loro un pezzo di questo mercato così in espansione.
LA TIPOGRAFIA TRA OCCIDENTE E ORIENTE
L’evoluzione della tipografia ha interessato diverse aree geografiche in ogni parte del globo. Nel vecchio mondo, in particolare, paesi come la Germania, la Francia, l’Inghilterra e l’Italia hanno rappresentato il motore di innovazione e progresso dello sviluppo di questa tecnologia. Cosa è successo però ai limiti del nostro continente e nelle lontane terre d’Oriente?
pag
— 58
LE ORIGINI ROMANE DELLA TIPOGRAFIA ORIENTALE Tra la stampa della Bibbia di Gutenberg nel 1455 e quella del primo libro tipografico arabo, le Kitab Salat as Sawa’i, da parte del veneziano Gregorius de Gregoriis, passa circa mezzo secolo. Mentre la tipografia europea nel XVI secolo faceva dei rapidi progressi, il vicino Oriente restava ancora allo stadio dei monaci copisti. In Occidente i primi caratteri arabi compaiono alla fine del XV secolo attraverso la pubblicazione di un rapporto di viaggio e il primo capolavoro arabo vede la luce attraverso la stampa di Paolo Giustiniani, un monaco domenicano che tradusse un salterio in cinque lingue: arabo, caldeo, greco, latino ed ebraico. Ci fu però un paese che aprì le porte all’Occidente e permise la diffusione della stampa: il Libano. Sotto il
regno dell’emiro Fahr ed Din, infatti, il Libano si era aperto al Rinascimento italiano, ritrovando un nuovo fervore culturale attraverso la pacificazione tra la Chiesa di Roma e la chiesa orientale Maronita. Quest’ultima svolse un ruolo centrale nella storia della tipografia orientale, ricucendo un profondo strappo con Roma, tanto che Papa Gregorio XIII inviterà dei giovani chierici della comunità maronita a frequentare i collegi romani: questi fonderanno nel 1585, sotto l’egida papale e il supporto della famiglia Medici, una stamperia per copiare i testi siriani e arabi di cui la chiesa Maronita aveva bisogno. Da questo momento i testi orientali e la loro tipografia cominciano a diffondersi anche in Occidente. Quando i discepoli della chiesa Maronita, rientrati in Libano, portano con loro le macchine da stampa a caratteri siriani per installarla nel loro convento sul monte Libano, la diffusione della stampa è cominciata anche nel Medio Oriente. Questa stamperia, infatti, è considerata la prima
Una rara edizione della prima Bibbia stampata in arabo
in Oriente benché non avesse ancora caratteri arabi, ma siriaci. La prima ufficiale tipografia araba vedrà la luce nel 1733, fondata da Abdallah Zakher, e nel 1751 ne nascerà una seconda. Le prime stampe arabe restano religiose, confermando il contesto culturale dell’epoca dove la scienza era profondamente legata alla religione, e bisognerà quindi attendere l’inizio del XIX secolo perché i soggetti stampati saranno differenti e non legati al sacro. Di conseguenza, fino al XX secolo la tipografia araba resterà sempre confinata ad un ruolo marginale, per nulla comparabile al fantastico sviluppo del suo omologo europeo. Più vicino all’Europa, in Turchia, come per il Portogallo, la prima stampa fu introdotta da ebrei. Il Toderini nella sua Letteratura turchesca (Venezia 1787) afferma che un Lessico ebraico fu stampato a Costantinopoli nel 1488, ma è un libro mai visto; mentre date sicure dell’attività degli ebrei tipografi in quella città ci offrono opere impresse quasi senza interruzione dal 1503 R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
al 1598. I primi furono David Nachmias col figlio Samuele, e Rabbi Gerson, figlio di Rabbi Mosè, di Soncino, il quale aveva già stampato in Italia nel paesello di Barco presso Brescia. Il più antico libro stampato con caratteri turchi sembra essere il Türkisch-Arabic Lexicon, Costantinopoli 1726.
LA TIPOGRAFIA TRA I GHIACCI In Russia, l’arte tipografica fu introdotta a Mosca da Ivan Feodorov e Petr Timofeevic Mstislavec con la stampa del volume Epistole ed Evangeli in lingua slava del 1564; un Horologion è del 1565. Dopo il grande incendio del 1571 l'arte rivisse dal 1584 per opera di Andronico Timofeev e Triod Postnaja. Progredì lentamente nel sec. XVII, e nel Settecento Teodoro Polikarnov (17011731) adoperò caratteri latini e greci. In Islanda, un tipografo svedese di nome Matthiasson ("figlio di Mattia") si stabilì nel 1530 a Holar, sede vescovile posta a nord dell'isola, e vi stampò nel 1531 un Breviarium Nidarosiense: l’unico esemplare noto perì nell’incendio che distrusse gran parte della città di Copenaghen nel 1728. Poi la stamperia fu trasferita a Breidabolstad e a Nupufeel e quindi di nuovo a Holar, dove nel 1584 fu impressa da Jons Syne la famosa Biblia Islandica. Dopo la fondazione dell’università ad Åbo (Turku), nel 1640, in Finlandia la stampa fu introdotta in questa città nel 1642 e il primo libro ivi apparso fu un Discursus politicus de prudentia di M. O. Wexionius. Negli anni seguenti vi si stamparono opere in lingua svedese e finnica. Nel 1689 un’altra tipografia fu stabilita a Viborg. In Groenlandia si conosce un unico esemplare di alcuni salmi impressi nella
lingua del paese a New Herrnhut nel 1793 (R. Biblioteca di Copenaghen). Ma il più antico libro composto e pubblicato in quella lingua è un abecedario edito a cura del prete missionario Hans Egede, pubblicato a Copenaghen nell’anno 1739. La Norvegia, unita politicamente alla Danimarca fino al 1814, era servita per la stampa da Copenaghen. Nel 1643 Tyge Nielsen stampa per primo a Cristiania (Oslo) la voluminosa opera di Christen Bang, Postilla catechetica, e tre libretti scolastici; nel 1644 un almanacco. Poi vi giunse da Copenaghen Melchior Martzan (1647) e Michele Thomesen (1665); i íratelli Giorgio e Guglielmo Wedemann vi fondarono nel 1688 una tipografia che durò fino al 1809. A Bergen l’arte della stampa cominciò nel 1719; a Trondhjem nel 1739; a Christianssund nel 1779.
LA STAMPA DAGLI OCCHI A MANDORLA La stampa con caratteri mobili fu tentata in Cina assai prima che altrove. Già nell’anno 1050 un tale Pi Sheng si serviva di lettere fatte di terra cotta tenute insieme da una cornice di ferro. Nel sec. XIV si fusero segni grafici di stagno; altri in legno furono adoperati da Wang Cheng, un geografo che inventò un tavolo girevole sul quale si potevano disporre i caratteri: fu stampata in tal modo nel 1314 un’opera di soggetto agricolo ed è in essa che si trova la storia dei caratteri mobili i quali prima venivano incisi su un blocco di legno e poi segati. La stampa con tipi metallici si adoperò nella Corea su vasta scala; per ordine del re si fusero nell’anno 1403 centomila caratteri in rame, i quali furono adoperati fino al 1544. Se ne conservano pag
— 59
The Chinese Diamond Sutra (868), il più vecchio libro stampato al mondo.
ancora nell’American Museum of Natural History a Boston. Nel sec. XVII un imperatore del Giappone, spinto dai missionari gesuiti, fece fondere 250.000 caratteri adoperati per la stampa di una grande enciclopedia, costituita da 6000 volumi e finita nel 1726. Poi, per una carestia di denaro, con quel metallo furono coniate monete, cosicché per la stampa del catalogo della Biblioteca Imperiale fu di nuovo adoperato il legno ed il solo blocco inciso. Agli inizi del sec. XIX la nozione dei tipi mobili era già perduta e rivisse solo più tardi come cosa nuova di pretta importazione europea. I gesuiti stamparono nel Giappone, forse già nel 1591, libri in latino e giapponese o nelle due lingue insieme libretti di carattere religioso o grammatichette, e pag
— 60
anche le Favole di Esopo. Con la soppressione del cristianesimo, la stampa europea sparì, ma libri relativi a quelle contrade ed ai martirii che vi avvenivano, furono subito stampati a Manila, capitale delle Isole Filippine. Qui un cinese convertito, Juan de Vera, stampò nel 1593 libri in lingua cinese e spagnola. Il primo libro stampato in India apparve a Goa nel 1561: The Spiritual Compendium of the Christian Life di Gaspar de Leâo Pereira, arcivescovo di Goa. È poi nota, del 1563, l’opera di Garcia da Horta, Dialogues on Indian Simples and Drugs, che contiene la più antica relazione sul colera asiatico. Altri 13 volumi sono conosciuti stampati a Goa fino al 1655, fra cui il Tratado contra os judeus, pubblicato da Joâo de Emden nel 1565.
Una cassa tipografica girevole con singoli caratteri mobili organizzati a schema metrico, da Wang Zhen’s Nong Shu, 1313.
Wallart Decor, nuova vita alle fotografie!
Print | Life | Moments Wallart Decor è il nuovo servizio di Sprint24 dedicato alla stampa delle tue fotografie. Sì perché quanto è bello ammirare un’immagine stampata in alta definizione e alla massima qualità? Decorare le proprie pareti con i ricordi più belli, allestire una mostra con le miglior stampe possibili? È da qui che nasce Wallart Decor, dal voler dare alle immagini il valore che meritano. Da più di 10 anni noi di Sprint24 ci occupiamo di stampa tipografica e ora, grazie all’esperienza e la voglia di essere sempre più vicini ai nostri clienti, siamo qui per dare forma e… supporto alle tue fotografie! Solo i migliori materiali tra cui scegliere, come il Vetro Acrilico, Alluminio, Legno, Carta Fotografica o Tela Canvas. Sarà sempre nostra cura fornirti la qualità di stampa più alta possibile in maniera semplice, veloce e comoda: solo pochi click ti separano dal ricevere direttamente a casa tua la stampa della tua fotografia, proprio come la immaginavi. R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
wallartdecor.online pag
— 61
LEGNO
TELA CANVAS
VETRO ACRILICO
I nostri prodotti pag
— 62
ALLUMINIO DIBOND
CARTA FOTOGRAFICA
wallartdecor.online R E A D ——
P R I N T —— T H I N K
pag
— 63
Bello!
Ma come faccio a ordinare una stampa? Vai su wallartdecor.online e in soli 4 passaggi riceverai il tuo quadro pronto da appendere e ammirare!
Scegli tra i migliori materiali, quello che preferisci: Alluminio, Legno, Vetro Acrilico, Carta Fotografica e Tela.
2
Scegli la dimensione della tua stampa.
CARICA L’IMMAGINE CHE VUOI STAMPARE. Hai paura non sia della giusta qualità? O magari della giusta proporzione? Non preoccuparti, avrai a disposizione la nostra guida per ottenere la migliore stampa possibile!
Fatto! Non ti resta che aspettare la consegna della tua stampa fotografica, direttamente a casa tua.
pag
— 64
1 3 4
Pronto all’affissione
Safe packaging
Troverete già applicato al vostro pannello un sistema di affissione che garantisce allo stesso tempo una facile applicazione (grazie alla dima cartacea compresa nell’imballo) e distanzierà dal muro di alcuni centimetri la vostra stampa per un effetto profondità di sicuro effetto.
Wallart Decor cura la tua spedizione dall’imballo al trasporto. Ogni pannello è protetto da uno strato di pluriball tagliato su misura che ne assicura l’integrità. Tutti i pannelli sono oltretutto inseriti in uno speciale involucro in cartone alveolare tagliato anch’esso su misura, per assicurare allo stesso tempo leggerezza e massima protezione nel trasporto.
Sconto esclusivo per i lettori di Bleed
15€ accedi a Sprint24.com e usa nel carrello il coupon
“COLORMATTERS” subito per te 15€ di sconto su tutto il listino
valido su un carrello minimo di 150€. Scade il 31/12/2018
Per me i colori sono degli esseri viventi, degli individui molto evoluti che si integrano con noi e con tutto il mondo. I colori sono i veri abitanti dello spazio. — YVES KLEIN
W W W. S P R I N T 2 4 .C O M