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Tra dati variabili, indirizzari, carte fedeltà e codici alfanumerici scopriremo come la stampa gioca un ruolo chiave per ottenere ottimi risultati dalle strategie di fidelizzazione.
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N. 2/4 – 2017 – APRILE · MAGGIO · GIUGNO
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r e a d NOTIZIE, FOCUS E APPROFONDIMENTI SUL MONDO DELLA TIPOGRAFIA E DELLA COMUNICAZIONE VISIVA. LEGGERE PER PENSARE.
We Print You! PAGINE
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Tra dati variabili, indirizzari, carte fedeltà e codici alfanumerici scopriremo come la stampa può giocare un ruolo fondamentale per ottenere ottimi risultati per strategie di fidelizzazione.
p r i n t INFORMAZIONI, PRODOTTI E NEWS SULL’AEREO DI CARTA PIÙ TIPO-GRAFICO DEL WEB: SPRINT24! STAMPARE PER... CREDERE!
Sprint24 tour!
t h i n k RUBRICHE, ARTICOLI E TRAFILETTI DI ARTE GRAFICA, CULTURA CONTEMPORANEA E STORIA TIPOGRAFICA. ISPIRARSI PER CREARE.
Relationship Gold PAGINE
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Da un incontro casuale, fortuito, possono nascere bellissime storie d’amore....
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Da Napoli a Reggio Calabria, passando per Milano. In questi mesi Sprint24 è stata presente in molti importanti eventi. Scopriteli con noi.
— EDITORIALE
Questo titolo di Bleed porta il tuo nome. We Print You. Noi ti stampiamo. È una dichiarazione d’amicizia e di fedeltà nei tuoi confronti. Essere fedeli è una virtù ma anche un impegno: bisogna guadagnare fiducia ogni giorno con grande carattere. Per questo motivo abbiamo stampato il tuo nome, perché ogni volta che abbiamo scritto e stampato per te è stato un passo in avanti nella nostra collaborazione. Questo numero di Bleed è dedicato al tema della fidelizzazione, alla volontà di ogni impresa di legare saldamente accanto a se i suoi migliori clienti. Ecco perché noi ti stampiamo, perché siamo fedeli all’impegno preso nei tuoi confronti. Abbiamo trattato questo argomento analizzandolo da più punti di vista, con un ingrandimento analitico su quali tecniche di stampa utilizzare per proporre valide strategie di fidelizzazione. L’uso dei dati variabili rappresenta il cuore di questo discorso perché unisce singolarità a un complesso di dati omogenei soprattutto, è possibile stamparli su supporti cartacei permettendo di personalizzare ogni prodotto con singole e mirate informazioni. Il tuo nome in copertina è stato impresso usando proprio questa tecnica: la variabilità dei dati. Ogni nostro cliente, infatti, ha ricevuto questo numero di Bleed con il proprio nome come titolo. Allargando gli orizzonti della nostra famiglia d’arte grafica, Bleed accoglie poi con grande piacere due importanti e nuovi partner: Ninja Marketing e MARKETERs Academy. Collaboreranno con il nostro magazine per approfondimenti e consigli dal mondo del marketing e della comunicazione, per darti sempre maggiori spunti, idee e consigli utili al tuo lavoro. Un Bleed di ampio respiro, quindi, che abbraccia a 360° il tema della stampa e delle arti grafiche con un approccio il più multidisciplinare possibile. Fidelizzare è anche questo: plasmare il miglior servizio possibile per chi lo merita davvero.
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NOTIZIE, FOCUS E APPROFONDIMENTI SUL MONDO DELLA TIPOGRAFIA E DELLA COMUNICAZIONE VISIVA. LEGGERE PER PENSARE.
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WE PRINT YOU Tra dati variabili, indirizzari, carte fedeltà e codici alfanumerici scopriremo come la stampa può giocare un ruolo fondamentale per ottenere ottimi risultati per strategie di fidelizzazione.
La zona di comfort è lo spazio in cui ognuno di noi è a proprio agio. Questa zona esiste in ogni atteggiamento quotidiano, nel lavoro così come nei rapporti sociali. Ci piace infatti tornare nello stesso luogo, essere rassicurati dagli stessi visi, discutere con le stesse persone e dialogare degli stessi argomenti. Ci piace, insomma, sentirci tranquilli come se fossimo in famiglia. Questa regola vale anche nella nostra attività professionale, con i nostri colleghi così come con i clienti. Negli affari (anche quelli quotidiani), conoscere la persona che ci sta offrendo un servizio è sempre un gran vantaggio per entrambi. Un cliente che torna rappresenta un guadagno in termini economici, di immagine e di comunicazione. Inoltre, mantenere un cliente fedele alla propria attività costa molto meno che acquisirne uno nuovo. La fidelizzazione, conquistata attraverso strumenti come carte fedeltà, promozioni, community online, è un’azione obbligatoria nella visione e prospettiva di crescita di qualsiasi attività di settore. Ha bisogno sicuramente di competenze, di capacità e di strumenti. Si parte dal conoscere il cliente (con attività di CRM e database clienti), di scrutarne le sue preferenze e capirne le sue particolarità, per poi coccolarlo. Bisogna conoscerlo come fosse un caro amico verso il quale non sbaglieremmo mai un regalo. In questo
modo, infatti, si potrà creare un’offerta a seconda delle sue preferenze, senza tirare a caso tra un’idea e l’altra. Inoltre, la personalizzazione di ogni proposta, così come la necessità di rendere il cliente il centro del vortice generatore, è il fulcro attorno al quale si basa qualsiasi strategia di fidelizzazione. La stampa quali strumenti ci offre per poter raggiungere i nostri scopi ed aiutarci a migliorare la nostra attività?
successo nel tempo? La personalizzazione ed il riconoscimento. La migliore attenzione al cliente avviene, infatti, quando ci si rivolge a lui direttamente. La fidelity porta il nome del cliente e la sua storia registrata sul barcode, nient’altro. Questa è la strada per poter legare ogni cliente o associato. Come possiamo personalizzare i nostri stampati a misura per ogni cliente?
— Fidelizzare: come, cosa e perché?
La risposta alla domanda è legata ad una lavorazione dei supporti stampati: l’applicazione dei dati variabili. I dati variabili possono declinarsi, infatti, in diversi modi e con diversi obiettivi, soprattutto il loro uso nella fidelizzazione può variare per ottenere differenti risultati. È una vera e propria costellazione con applicazioni e modi di utilizzo che variano l’uno dall’altro. Il loro uso, infatti, dipende sempre dal risultato che si vuole ottenere. Per semplificare la comprensione dei dati variabili finalizzati alla fidelizzazione del cliente è opportuno suddividere questa lavorazione in tre grandi macro-categorie: gli indirizzari, i barcode/numerazione con codice QR code e gli alfanumerici. Ognuna di queste tre categorie ha un’applicazione che porterà a un risultato specifico e differente. La fidelizzazione del cliente, come abbiamo detto, passa attraverso la sua conoscenza (ottenibile attraverso la pratica del CRM) e attraverso la capacità di farlo sentire unico, speciale e soprattutto riconosciuto. Analizziamo quindi come poter applicare questa strategia con i dati variabili, scoprendo le categorie alla luce di esempi e case histories da prendere come spunto per riconoscerli.
La fidelizzazione è una serie di azioni di marketing che mira al mantenimento della clientela già esistente e si realizza attraverso una serie di strategie per aumentare il suo grado di soddisfazione. In questa sede non tratteremo dei molti modi per mettere in pratica delle azioni di fidelizzazione, lasciando questi argomenti agli esperti del settore (Ninja Marketers e The Marketers vi sentite tirati in causa? n.d.r.). In questo articolo di Bleed parleremo di praticità, di lavorazioni, ossia di cosa effettivamente serve per creare uno stampato efficace per la fidelizzazione. Spesso il mezzo più utilizzato è la fidelity card, uno strumento utile per l’identificazione del cliente e che è il simbolo di riconoscimento e di appartenenza. Alla categoria di fidelity card appartengono varie card regalo, buono sconto, voucher e molti altri prodotti. Cosa rende particolare la fidelity, e perché ha avuto tanto
— Clienti diversi, dati variabili
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DATI VARIABILI FOR DUMMIES Questo diagramma è stato studiato per chi ha poca dimestichezza con i dati variabili. A seconda dell’attività da pianificare corrisponde una specifica tecnica di dati variabili ed un relativo prodotto. Abbiamo scelto i casi che ricorrono più spesso, per fornirvi una pratica guida how to. LEGENDA LAVORAZIONI
DATABASE CLIENTI
BARCODE
QRCODE
NUMERAZIONE
INDIRIZZARI
ALFANUMERICO
TIPO DI ATTIVITÀ
PROMOZIONE PRODOTTO/SERVIZIO
GRATTA E VINCI
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BLOCCHI NUMERATI
GIOCO A PREMI
TESSERE CON DATI VARIABILI
FIDELIZZAZIONE
BLOCCHI CARNET, COUPON
BIGLIETTI NUMERATI
VENDITA
LETTERA MAILING
EVENTI
SCRATCH ETICHETTE QRCODE CARD O BARCODE ALFANUMERICHE VARIABILI
Via Nazionale, 54 00184 Roma
— CASE STUDY
INDIRIZZARI
Gli indirizzari sono un potente strumento di personalizzazione per arrivare direttamente al cliente, anche in senso fisico. È il toc toc alla porta per farsi riconoscere, sorridere al proprietario di casa, presentarsi ed essere accolti. Naturalmente il resto del lavoro viene fatto dalla comunicazione. Gli indirizzari permettono di personalizzare lo stampato con il nome, il cognome e altre informazioni a scelta che appartengono al target: non soltanto lettere di corrispondenza, quindi, ma qualsiasi altro tipo di supporto comunicativo. Supponiamo di avere una gelateria. Nel nostro database sappiamo che Mario Rossi ama il gelato al cioccolato e conosciamo anche il suo domicilio... perché non inviargli un buono sconto per tentarlo? Il buono potrebbe ad esempio dire: “Mario Rossi, questo è uno sconto di 2€ è per il tuo gelato al cioccolato, il tuo gelato preferito!”. Un esempio di strumento personalizzato sul cliente è la celebre card in PVC con il nome. Queste card, le fidelity appunto, coniugano caratterizzazione del cliente e dati variabili e sono importantissime per stringere la presa sul nostro obiettivo, perché al nome possono essere legati codici sconto, promozioni o vantaggi dedicati.
Usiamo un esempio a noi molto caro: circa 2 mesi fa lo staff di Sprint24 ha progettato un buono sconto legato al tema del viaggio, creando un boarding pass con sconto per una esplorazione del mondo della stampa. È stata un’operazione commerciale mirata all’acquisizione di nuovi clienti e al rafforzamento di quelli storici. Il boarding pass inviato conteneva la stampa del nome e cognome di ogni cliente. Un altro esempio è il Bleed che stai leggendo: in I di copertina c’è il tuo nome, ed è stato pensato espressamente per catturare la tua attenzione, per farti capire che Bleed è stato stampato per te. La fidelizzazione è una cosa seria.
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BARCODE / QRCODE I barcode e i qrcode sono delle tecniche estremamente efficaci per identificare immediatamente un prodotto, un oggetto o un cliente. Cosa sono precisamente? Dei sistemi grafici con codici di identificazione che restituiscono informazioni. Queste tecnologie vengono utilizzate spesso per l’immediata identificazione perché permettono all’azienda di conoscervi (al fine di di proporvi promozioni o informazioni secondo i vostri gusti d’acquisto), o di tracciare l’oggetto senza difficoltà. In questo modo, qualsiasi informazione legata a quel codice sarà, se opportunamente registrata, un dato fondamentale da analizzare. Il QRCODE è simile al barcode, è sempre quindi un segnale grafico, ma non ha variabili e riporta ad un solo risultato. Il QRCODE infatti viene scannerizzato con un’apposita applicazione mobile che ti trasporta sulla pagina web di riferimento. Ed è facilmente generabile con programmi free sul web. Utile per permettere una navigazione diretta ad una pagina informativa o per facilitare la navigazione e rimandare alla landing page selezionata. Il QRCODE è un valido strumento per la fidelizzazione da sfruttare per il tracking dei clienti o per indirizzarli verso una pagina pubblicitaria, una newsletter o una mailing list.
Una nuova casa di produzione di Mountain Bike, TrekKing, decide di produrre una serie limitata di 100 biciclette d’alta gamma. Ha bisogno però che i suoi prodotti siano immediatamente tracciati e riconducibili al cliente che li ha acquistati, per ragioni commerciali. Per fare questo crea 100 barcode differenti, stampando delle etichette che sono applicate ad ogni bicicletta. Ogni volta che un cliente differente acquista una scatola, il negozio crea un profilo utente e lega il barcode per tracciare immediatamente l’ordine. Successivamente, il cliente viene sollecitato ad inserire il codice nel sito della Trek-King per poter ricevere assistenza dedicata ed un premio speciale. Una nuova startup di sharing mobility italiana, Go!Street, vuole sponsorizzare il suo servizio ai clienti di un quartiere della sua città. Decide quindi di stampare dei volantini con QRCODE che riconducono ad una pagina internet con un codice Buono Sconto per primo utilizzo del servizio e con le informazioni principali dell’attività: Sulla pagina internet c’è anche un campo dove registrarsi per far parte della nuova community.
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NUMERAZIONE La numerazione è una lavorazione utile per poter tener sotto controllo il flusso dei propri propri clienti o dei prodotti che si desidera distribuire. La card d’appartenenza a una fondazione o ad un’associazione ha infatti spesso una numerazione progressiva. Perché? Perché in questo modo si può conoscere il numero esatto dei partecipanti o degli affiliati alla propria attività. La numerazione è anche utile durante eventi o party. Se c’è un evento di lancio prodotto, e il numero di consumazioni è limitato, si può pensare di stampare dei blocchi madre/figlia con numerazione, in modo da tener sotto controllo il consumo durante l’evento.
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ALFANUMERICO I codici alfanumerici sono utilizzati molto spesso per concorsi a premi, ricariche, sconti o anche elaborazioni di password differenti. La loro importanza risiede nel fornire sempre un codice differente per ogni cliente o premio, sono infatti perfetti per fornire un tracciamento singolo di ogni codice e quindi necessari nell’elaborazione dati per una campagna di fidelizzazione. Sembrerebbero simili ai barcode, e in effetti è vero. La differenza risiede nell’assenza grafica, poiché questi si compongono semplicemente di numeri e lettere.
L’azienda di giochi da tavolo e di ruolo Fantasy Unicorn vuole offrire degli sconti specifici a tre categorie di clienti: vuole infatti premiare i clienti storici, chi ha effettuato solo un ordine e chi si è iscritto alla newsletter senza mai ordinare. Per realizzare questa distinzione utilizza Microsoft Excel: divide in tre gruppi i suoi clienti, crea dei codici alfanumerici singoli per ogni singolo cliente e associa lo sconto a ogni categoria di clienti e quindi a ogni codice alfanumerico. Invia poi la lista di codici alla tipografia con le specifiche del prodotto da stampare.
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Ninja Marketing è il blog di riferimento sul Marketing e la Comunicazione online, con Ninja Academy ha formato oltre 40.000 professionisti.
www.ninjamarketing.it
quella di far sentire il cliente come a casa propria: non semplici sedie, ma poltrone e divani; il nome scritto sul bicchiere alla cassa per entrare subito in confidenza; il mitico wi-fi libero e gratuito per i clienti, invitati a restare tutto il tempo che vogliono. Molteplici le novità che puntano a portare il colosso mondiale del caffè d’asporto tra i brand di riferimento anche nel 2017. Tra queste la partnership con WeChat Cina che consentirà agli utenti di pagare attraverso l’estensione WeChat Pay e ricevere premi fedeltà e social gift se si è membri del clan Starbucks. Eccola la strategia del brand, che più di qualsiasi altro ha saputo accostarsi anche tramite la tecnologia alla sua clientela, entrando nei gesti quotidiani in modo naturale. Starbucks Rewards è considerato uno dei migliori programmi di fidelizzazione nel mondo del retail ed è diventato uno dei driver principali per l’aumento delle entrate, secondo i dirigenti: i clienti non sono fedeli solo al brand, ma anche allo stesso programma a premi. Quali sono i segreti di questo successo? Per cominciare una Mobile Experience eccezionale. Quando un cliente interagisce con un
Il Loyalty Program di Starbucks:
caso di studio di una fidelizzazione tra online e offline Starbucks ha rivoluzionato l’industria del caffè. Anche se tanti italiani saranno pronti a storcere il naso su questa affermazione, si tratta di un fatto innegabile. L’azienda statunitense è riuscita a prendere un prodotto che veniva confezionato e servito in modo tradizionale da secoli e modificarlo attraverso l’aggiunta di un’esperienza: quella di entrare in uno Starbucks store. E così, tutti almeno una volta siamo entrati in uno dei ristoranti della catena. Ti sei mai chiesto perché? Perché Starbucks è stato in grado di portare l’esperienza del cliente alla sua massima espressione, compiendo un’impresa che tanti brand oggi vorrebbero eguagliare: la perfetta sintesi tra strategia offline e online. La filosofia di Starbucks è sempre stata 8
programma di fidelizzazione spesso finisce con il lasciarlo. L’app di Starbucks, invece, ha reso interattivo questo rapporto, aumentando l’efficacia del Loyalty Program. Dall’app è possibile controllare il proprio punteggio, effettuare pagamenti o trovare lo Starbucks più vicino. L’applicazione genera circa 6 milioni di vendite al mese, il 22% di tutte le vendite negli Stati Uniti per il franchise. Includendo un’app mobile, oltre alla classica carta del programma fedeltà, My Starbucks Rewards ha fornito un valore in più ai clienti, che la utilizzano e la consultano perché utile e comoda. Aggiungiamo, poi, la possibilità di
acquisire punti per gli acquisti ovunque. Starbucks ha ampliato la portata del suo programma fedeltà con l’introduzione di punti per gli acquisti anche fuori dai punti vendita. Tazze, caffè in grani, tè, qualsiasi acquisto effettuato in qualsiasi forma dei prodotti a marchio dà diritto a punti e ogni acquisto trova così una motivazione aggiuntiva. Infine, una Gold Card Exclusive. Quando un membro del programma di Starbucks ottiene 30 stelle in un periodo di 12 mesi raggiunge il livello “Oro”, che gli permette di accedere ad alcuni vantaggi, tra cui bevande in omaggio e due per uno su alcuni prodotti. Ma soprattutto viene premiato con una carta oro personalizzata. La Gold Card diventa di per sé un motivo per continuare a consumare da Starbucks: per i possessori è sinonimo di esclusività e prestigio, mentre il brand continua a costruire una relazione duratura nel tempo. I clienti Starbucks amano mostrare agli altri cosa bevono, quasi uno status symbol, e condividono foto sui social in modo spontaneo e orgoglioso. Per questo motivo la Gold Card è uno degli strumenti più efficace nel Loyalty Program del brand. — Fabio Casciabanca, Business editor
Fonti: — http://www.ninjamarketing.it/2016/12/16/starbucks-luxury-store-cibo-di-qualita-drink-ricercati/ — https://www.sweettoothrewards.com/blog/loyalty-case-study-starbucks-rewards/ — http://www.pymnts.com/news/mobile-payments/2016/starbucks-transactions-now-21-percent-on-mobile/
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This MARKETERs Life è un magazine di marketers, per appassionati di marketing e non solo. Per chi ama raccontare storie di brand e per chi vuole viverle. Be Curious. www.thismarketerslife.it
Eventi di formazione e PR: come raccontare una storia attraverso i gadget promozionali Avete progettato ogni singolo dettaglio minuziosamente. Finalmente è arrivato il grande giorno, quello dell’evento che avete organizzato. Sistemate l’angolazione delle stampe sui desk del check-in. Sapete che quel materiale, che avete progettato nel design, revisionato mille volte e poi passato alla stampa sperando che non ci fossero refusi, entrerà nel cuore dei vostri ospiti, che verranno stupiti. Verranno coinvolti. E puntate a rimanere nella loro mente, perché state raccontando una storia dove i protagonisti sono loro. Ora e ancora.
Come creare utenti fidelizzati attraverso la fornitura di gadget promozionali e materiale stampato? Un evento è come una storia che viene raccontata nel tempo, a episodi. L’organizzatore dell’evento è lo “storyteller”, mentre i partecipanti sono i protagonisti della storia: ognuno può contribuire a raccontarla, plasmandone i passaggi, per poi arrivare all’auspicato lieto fine, quello per cui la standing ovation del pubblico pare interminabile in mezzo ai sorrisi di soddisfazione e orgoglio. 10
Ma cosa c’è nel mezzo? Tantissimi punti di contatto tra il brand che organizza l’evento e i suoi partecipanti. Tra questi, fondamentale è l’esperienza degli ospiti con il materiale stampato nel corso di tutto l’evento (e oltre): •
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La prima vista. La prima volta che i partecipanti vedono il materiale, dai badge alle cartelline: la prima impressione e sensazione suscitata dal design contano. L’utilizzo. Il momento in cui i partecipanti scoprono tutto il materiale e cominciano ad utilizzarlo davvero: funzionalità e qualità diventano i protagonisti. Il ricordo. Quando i partecipanti pensano a quando andranno a casa, aggiungeranno il badge con il vostro logo alla loro collezione e dovranno aspettare l’evento successivo per vedere come riuscirete a stupirlo. Di nuovo.
Se create un’atmosfera unica, memorabile e speciale durante un evento, i vostri ospiti potranno trasformarsi più facilmente in clienti. E se lascerete loro i giusti gadget promozionali, allora avranno in mano la chiave per poter rimanere a contatto con il vostro brand.
Il caso degli eventi MARKETERs Academy MARKETERs Academy organizza eventi di formazione e aggiornamento, e i nostri stampati sono un elemento fondamentale della strategia di comunicazione. Da un monitoraggio degli hashtag degli eventi sui social, notiamo che le immagini più fotografate su Instagram sono i badge di partecipazione all’evento, il blocco note con il brand dell’evento e altri gadget promozionali. Questo per noi concorre al raggiungimento di due diversi obiettivi: •
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attrarre nuovi utenti: creando “rumore” sui social network, riusciamo a raggiungere tantissime nuove persone che prima non ci conoscevano. Attraverso la cura dei particolari e una comunicazione di impatto, mostriamo già sui social l’immagine che vogliamo trasmettere negli eventi offline.
I giusti gadget promozionali creano quindi utenti soddisfatti e infine fidelizzati. La carta stampata è un forte veicolo per poter creare qualcosa di unico, di indimenticabile. Con le giuste idee, il giusto supporto e la giusta strategia, il gadget entrerà nel cuore della persona che lo possiede e sarà il passepartout per poterla fidelizzare in modo creativo e smart. Chi vuole continuare a leggere una bella storia? Tutti. Perché una storia che è iniziata bene non può che continuare ad essere raccontata.
aumentare il senso di partecipazione e di appartenenza verso l’evento e verso l’ente che lo organizza, per aumentare la probabilità che le stesse persone partecipino agli eventi successivi;
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NINJA
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Se siete nel mondo del marketing e della comunicazione o anche semplicemente appassionati, non potete non conoscere i ragazzi di Ninja Marketing! Il 24-25-26 marzo si è tenuto il raduno nazionale della community ninja con speech, lezioni e incontri con professionisti, in quel posto meraviglioso che è Scilla, in Calabria... Potevamo forse mancare? Ovviamente no! Ci siamo occupati della stampa di brochure, roll up, locandine, pannelli e non solo... All’interno della goodie bag, infatti, i partecipanti trovavano in regalo la nostra arma speciale per stampare online: un bellissimo sconto a forma di Shuriken da utilizzare sul nostro sito www.sprint24.com Per dominare i mostri del futuro
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WORKSHOP STAMPA
LA E LE NOBILITAZIONI DELLA CARTA Siamo davvero felici di esser stati invitati dalla Scuola Internazionale di Comics di Napoli per spiegare e approfondire ai loro studenti, il tema delle nobilitazioni di stampa, analizzandone le differenti tecniche, approcci e utilizzi. Essere dall’altro lato della cattedra, lo ammettiamo, ci ha terrorizzato un po’ all’inizio, ma grazie all’interesse e alla curiosità dei ragazzi la paura si è trasformata subito in entusiasmo e siamo riusciti a contenere il panico ;) Un grazie speciale va ovviamente alla Scuola che si conferma essere un punto di riferimento per ogni amante delle arti grafiche e dei fumetti, agli studenti e a quella cosa meravigliosa e fantastica che a Napoli non può mai mancare: la pizza!
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Per applicazioni da interni ed esterni a breve durata per cartellonistica, pubblicità, personalizzazione.
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Aderenza iniziale bassa e removibile senza residui. Riutilizzabile diverse volte, ed adatto alla generalità delle superfici piane
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Per il primo anno. Sprint24 ha partecipato al Promotion&Shop Expo che si è tenuto al The Mall di Milano dal 19 al 21 aprile. Tra i grattacieli del capoluogo lombardo, muniti di uno stand molto giallo, cataloghi di campioni e lavorazioni particolari, abbiamo incontrato tante persone interessate al nostro lavoro e molte altre che sono già nostri clienti! E tu sei passato a trovarci?
116 ESPOSITORI 15 CONVEGNI +500
CONTATTI
Grazie a tutti coloro che si sono fermati anche solo per scambiare quattro chiacchiere con noi e per quelli che ci hanno lasciato i loro recapiti... Il team di Sprint24.com
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L’IMPORTANZA DELL’UNICITÀ
BLOCCHI CARNET, COUPON
Per offrire differenti sconti e riduzioni speciali i Blocchi Carnet Coupon fanno al caso tuo perché ogni pagina è personalizzabile con offerte diverse l’una dall’altra.
La stampa a dati variabili è una particolare tecnica che permette di personalizzare ogni stampa attingendo a dati presenti su file esterni o su database. Utile per generare risultati nel Direct Marketing, per creare singole personalizzazioni e per dare unicità al risultato. Sprint24 offre una vasta gamma di prodotti su cui applicare i dati variabili, in questa pagina ne potete visionare alcuni.
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UNO VALE UNO Creare in modo rapido e automatizzato prodotti con dati variabili è facilissimo su Sprint24.com. Basta allegare a uno dei prodotti che prevedono
l’opzione “Dato Variabile”, oltre alla grafica, anche un file “csv” o “xls” con le variabili da inserire. È obbligatorio allegare un file di esempio con la posizione grafica del dato variabile.
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I Biglietti Numerati sono singoli biglietti al quale è possibile associare codici alfanumerici. Utili, immediati ed economici, adatti a ogni occasione.
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Personalizza ogni gioco, riffa o iniziativa promozionale con risposta alfanumerica o con codice a barre. Moderna, trendy e molto utile a premi associati a singoli codici. sprint24.com/risposta-alfanumerica
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relation Da un incontro casuale, fortuito, possono nascere bellissime storie d’amore. Ci si conosce, si manda avanti una relazione, ci si fideliz... fidanza e si decide di coronare il sogno con un’unione più profonda... Non siamo impazziti, parliamo del rapporto che può e dovrebbe nascere tra aziende e clienti e di come questo possa esser molto più di semplice marketing.
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ship goals Il primo incontro È il primo approccio, il primo momento. Il cliente ha sentito parlare di voi, vi vuole conoscere e timidamente si fa avanti. Entra nel vostro sito, vi telefona, inizia a cercarvi sempre più spesso e alla fine si fa avanti... Vi commissiona un lavoro!
La fidelizzazione Vi coccola, vi vizia con regali e buoni sconto, programmi fedeltà e tante attenzioni solo ed esclusivamente per voi... Siete speciali e vuole ricordarvelo.
Il passaparola Gli piacete e molto... Non si limita a lavorare con voi, ma parla di voi: parla di voi con gli amici, con i colleghi con la famiglia. Si trova bene e vuole condividere l’esperienza con gli altri.
Gli appuntamenti Prima più radi, poi più frequenti... Non è più un segreto: state insieme. Non passa giorno che non visiti il vostro sito per fare un ordine o rimanere aggiornato sulle novità. Gli piace tutti di voi, l’interfaccia curata, l’assistenza, i tutorial e la qualità del vostro servizio. Lo avete conquistato! 19
EMOZIONI
VARIABILI
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Kaoiro (“espressione” in giapponese) è il timbro che vi permettere di scegliere fra oltre 2.000 emoticon. Dimenticate le simpatiche faccine di Facebook, WhatsApp e Messenger, qui parliamo di vintage: parentesi, lettere, trattini ecc. per rallegrare i vostri documenti cartacei. Ovviamente made in Japan. 20
SPECIALE
LO STORYTELLING PER FIDELIZZARE A CURA DI MARTINA DELPOPOLO CARCIOPOLO GRAFICA E AR : MARCO LOMBARDO
Storytelling, termine ormai ampiamente diffuso nel settore della comunicazione, indica uno strumento innovativo per veicolare valori aziendali attraverso la magia della narrazione. Wikipedia lo definisce come “l’atto del narrare” attraverso “i principi della retorica e della narratologia”, per noi è più semplicemente “l’arte di raccontare una storia”.
fatti un legame di fidelizzazione veloce e spontaneo, in cui il consumatore coinvolto in prima persona nella narrazione, mediante l’illusione di un’esperienza di vita vissuta ma in realtà solo percepita, è pronto a comunicare e a veicolare il messaggio aziendale acquisito, innescando un circuito virale altrimenti difficile da ricreare in qualsiasi altro modo.
Negli ultimi decenni lo storytelling si è affermato come scienza e come strumento indispensabile nel mondo della comunicazione, perché è proprio mediante l’empatia suscitata da un racconto che in una società “liquida”, come direbbe Bauman, l’azienda riesce a ristabilire quel senso di contatto, di fiducia, di immedesimazione con il pubblico.
Scavando nella storia della comunicazione, le fondamenta dello storytelling possono già rintracciarsi negli spot pubblicitari mandati in onda durante il Carosello dei lontani anni ’60; in particolare merita attenzione la storia di un pulcino piccolo e nero, infelice a causa della sua condizione di diverso, che grazie all’aiuto della lavandaia e di un tuffo nel bucato,
È infatti attraverso un racconto ben costruito che si riesce a creare quel legame tra consumatore e brand che si fonda sull’atto stesso del coinvolgimento emotivo e dell’immedesimazione. Il consumatore crea così un legame empatico con il protagonista della storia narrata, identificandosi in prima persona e vivendo le stesse emozioni raccontate. Un effetto placebo che induce il consumatore a rimanere legato al prodotto e al brand e a comunicarlo a sua volta. Attraverso la tecnica dello storytelling si genera in-
Sporcizia e tristezza venivano lavate via (o almeno momentaneamente) fino al prossimo Carosello. La forza di Calimero stava dunque nella storia narrata e nella sua immagine immediatamente riconoscibile: un’identità grafica che fu equiparata ad un “carattere tipografico”. Così, se Calimero si presenta come perfetto case study negli esordi dello storytelling italiano, è giusto soffermarsi anche su altri esempi che nel corso degli anni hanno ben sviluppato la tecnica del racconto nel settore della comunicazione. Di seguito abbiamo dunque deciso di analizzare tre aziende italiane che nel corso degli anni sono riuscite a ricreare un percorso narrativo che oggi ritroviamo sviluppato non solo negli spot ma anche nei packaging e nelle diverse piattaforme social.
La favola del Mulino Bianco
Le campagne della Mulino Bianco fondano la loro magia nella ricostruzione di un mondo immaginario, che sembra essere ripreso dalle pagine di un libro di favole e all’interno del quale è possibile ritrovare elementi evocativi che rimandano alla tradizione, alla natura, alla genuinità e che, allo stesso tempo, portano alla memoria profumi e fragranze di momenti felici che vengono sapientemente mitizzati.
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Temi e racconti di una Brand Identity ben ricostruita e che oggi viene incarnata dal volto di Antonio Banderas: l’Uomo del Mulino, un uomo semplice ma dai valori puri che lavora giorno e notte, impasta, sforna e crea i suoi prodotti con passione, con attenzione costante per la bontà e la qualità, sempre affiancato dalla sua fedele compagna: la gallina Rosita. Tòpoi narrativi che ritroviamo non solo negli spot ma anche nella realizzazione delle confezioni ispirate alle buste di carta dei fornai o nella pagina Instagram, strumento essenziale per la costruzione di un visual storytelling efficace.
Dove c’è Barilla c’è Casa
Barilla è riuscita nel corso del tempo a mantenere una coerenza tra identità e
immagine e tra storia e comunicazione, in modo sempre innovativo adattandosi di volta in volta a un contesto in continuo divenire; ne abbiamo avuto già un primo assaggio con Mulino Bianco, linea di prodotti della stessa azienda. Settorializzando i diversi brand, l’azienda è stata in grado di ricreare storie semplici e quotidiane in cui il consumatore è riuscito sempre ad immedesimarsi. Pensiamo ad esempio con quanta abilità sia riuscita ad elaborare l’equazione “pasta-casa-Barilla”: un’idea di familiarità in cui tutti ci riconosciamo. È infatti il tema del “rientro a casa”, raccontato con storie diverse, ad essere il vero protagonista delle campagne pubblicitarie Barilla, un momento di convivialità e di domesticità che si apprezza attraverso un primo piatto cucinato con cura. Temi rielaborati e utilizzati anche nella pagina Pinterest aziendale, dove le diverse gallerie non rimandano solo a ricette di cucina, ma a un’atmosfera domestica contemporanea attenta ad arredamenti e tavole imbandite con ricercatezza.
Müller: un viaggio al centro del sapore
Műller azienda tedesca entrata nel mercato italiano nel 1995, cambia la percezione di un prodotto alimentare fino a
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quel momento associato all’idea di benessere e salute, puntando sull’idea di gusto e cremosità. Lo yogurt viene dunque presentato non più come prodotto dietetico, ma inebriante come un dolce. È così che la Műller invita il consumatore a percorrere “un viaggio al centro del sapore”, dove i diversi sensi vengono coinvolti in un’esperienza unica e profonda. Una profondità dettata anche dall’immagine visiva del packaging utilizzato, dove il colore blu, in contrasto con il bianco, rimanda ad una profondità sensoriale percepita attraverso la vista ed il sapore. Oggi la pagina Pinterest aziendale presenta un visual storytelling che si concentra soprattutto su una percezione plurisensoriale che richiama l’attenzione sui diversi sensi: l’olfatto, il tatto, l’udito, il sesto senso. Una sezione del sito invita invece il consumatore a raccontare il proprio viaggio nella scoperta del sapore.
La tipografia settecentesca
La tipografia settecentesca
Nel ‘700 la tipografia rappresenta ancora un lavoro artigianale di grande prestigio, come abbiamo visto nel nostro viaggio attraverso i secoli. Il secolo XVIII, soprattutto la seconda metà, è un periodo importantissimo nella storia europea: è il secolo dei lumi, del potere della mente umana. Nel corso del XVIII secolo la stampa si afferma saldamente in Europa e si diffonde anche in nuove regioni, come la Russia e l’America, dove nel 1772 sorge la prima fonderia di caratteri del nuovo continente. Il numero delle pubblicazioni aumenta, come testimoniano i cataloghi della Fiera di Lipsia, nuovo centro del commercio librario. A questo aumento della produzione corrisponde un allargamento del pubblico dei lettori: grazie a una più ampia scolarizzazione e alla diffusione delle biblioteche circolanti la lettura conquista nuove fasce di pubblico, in buona parte femminile.
Il XVIII secolo è uno dei secoli più importanti per la storia umana. Scoppia la miccia della prima rivoluzione industriale portando con sé le grandi innovazioni tecnologiche; sul piano politico Marianne guida la Francia alla Rivoluzione che genererà l’Impero di Napoleone Bonaparte; culturalmente si accende la lampadina del secolo dei lumi con la nascita e la diffusione della cultura illuminista. Anche la stampa, durante questo periodo, vive un periodo di luce particolare, come a diffondere la sua onda di inchiostro in nuovi luoghi e in nuovi paesi. Vediamo come...
Risale al 1709 la prima legge che riconosce all’autore una proprietà intellettuale sulla propria opera: il Copyright Act, emanato in Inghilterra durante il regno della regina Anna, accorda all’autore - e non più allo stampatore un’esclusiva di 21 anni. L’esempio inglese rimane a lungo isolato: nel 1777 in Francia viene emanato un decreto in cui si riconosce all’autore un privilegio decennale ma è solo con le leggi rivoluzionarie del 1791 e del 1793 che si giunge a un pieno riconoscimento della proprietà intellettuale. In Italia un primo
decreto viene emanato dal governo rivoluzionario piemontese nel 1799, seguito da una legge della Repubblica Cisalpina nel 1801.
I differenti lavori della stampa
Per tutto il Settecento l’Inghilterra costituisce dunque un’eccezione in campo tipografico, e lo abbiamo già analizzato nel precedente numero di Typohistory. Nel corso del Settecento si assiste anche a una graduale separazione 23
fra stampatore, editore e libraio; accanto a tipografi puri e a librai autentici sopravvivono però figure ibride che ricercano una maggiore solidità economica attraverso la combinazione di più mestieri. Oltre agli autori che si fanno editori, sono infatti frequenti i casi di tipografi che stampano a proprie spese e, con maggior fortuna, di librai che diventano editori. Diverse realtà coesistono nel panorama editoriale del tempo: accanto ai Remondini di Bassano, che impiegano oltre 500 uomini, 20 torchi da stampa e 36 per le incisioni, sopravvivono piccole tipografie che annoverano un solo torchio. Ma la Società Tipografica di Neuchâtel, in Svizzera, produce cinquecento edizioni in venti anni servendosi di solo quattro macchine tipografiche, e tra queste edizioni figura anche una ristampa dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, senza dubbio la più importante impresa editoriale del secolo.
Giambattista Bodoni
Accanto alle imprese private operano poi le stamperie reali, ducali o granducali, organiche al potere e avulse dalle leggi del mercato, ma non per questo trascurabili. È nella stamperia ducale di Parma, ad esempio, che lavora Giambattista Bodoni, la figura più illustre della tipografia italiana del Settecento. Con Bodoni le linee sobrie e armoniose del neoclassicismo approdano al libro a stampa: vengono introdotti nuovi caratteri, ispirati a rigorose proporzioni geometriche, e i frontespizi si alleggeriscono della ridondanza che aveva caratterizzato il secolo precedente. Infatti, nel Settecento, il tipografo era certamente tenuto in considerazione, ma più per il suo spirito artistico nella composizione dei fregi o delle illustrazioni che componevano un libro che per il suo ruolo di divulgatore di cultura. Bodoni cambiò questa prospettiva, insieme a Baskerville e alla famiglia Didot. Con l’avvento di caratteri
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(font) particolari, una pagina stampata acquisiva una propria identità senza bisogno di abbellimento esterni o artifizi. Questa riforma permise a Bodoni di essere celebre in tutta Europa già da vivo. Nacque da una famiglia piemontese, stampatori anch’essi. Lavora dapprima a Roma per riordinare il patrimonio tipografico della stamperia vaticana; nel 1766 viene chiamato a Parma da Ferdinando di Borbone, per cui impianta la stamperia di corte. Sceglie di utilizzare i caratteri di Fournier. Il suo tempo libero è stato sempre dedicato alla creazione di caratteri e alla stesura del suo Manuale Tipografico, ossia un enorme compendio di caratteri, di corpi, di stili e di pesi diversi. Muore nel 1813, dopo una vita ricca di onorificenze. Il carattere Bodoniano venne utilizzato moltissimo in tipografia, in Europa così come in America. Nel Nuovo Mondo vennero plasmate nuove varianti sullo stile bodoniano, come l’Ultra Bodoni, il Poster Bodoni, il Bodoni Book. Il carattere venne utilizzato per giornali, quotidiani, riviste, fino a raggiungere copertine di dischi, di film e di spettacoli teatrali. Ancora oggi, il carattere e lo stile bodoniano sono inconfondibili, carichi di fascino ed armonia. La sua creazione non è morta, ma vive quotidianamente sotto i nostri occhi. Per molto tempo ancora.
Nel prossimo numero conosceremo un altro importante riformatore della tipografia. Un francese, anzi, un’intera famiglia d’oltralpe. Ma questa è tutta un’altra storia...
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