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Lo sport d’oratorio scende in piazza
from Stadium n. 5-8/2014
by Stadium
Il 10 e l’11 maggio in 65 città d’Italia “Csi Day” ha proposto attività sportive e ludico ricreative per tutti, per condividere momenti importanti di cultura, socialità e benessere e festeggiare in modo decentrato i primi 70 anni del Centro Sportivo Italiano.
di Andrea De Pascalis
Il 10 e 11 maggio il Centro Sportivo Italiano ha acceso di colori e di festa, contemporaneamente, 65 piazze di tutta Italia, mettendo in vetrina lo sport d’oratorio. A dettare l’evento, che globalmente ha coinvolto circa 400.000 ragazzi, è stata la manifestazione “Csi Day, lo sport in oratorio scende in piazza”. La scelta della data, caduta un mese prima del grande appuntamento del 7 giugno in piazza San Pietro per la ricorrenza del 70° di fondazione Csi, non è stata casuale. In quanto associazione radicata sul territorio attraverso le sue 141 sedi territoriali, è sembrato giusto dare un’opportunità di fare festa anche in loco, a beneficio di chi a Roma non sarebbe potuto venire. Si è scelto di affidare il messaggio allo sport in oratorio perché, nell’ottica del Csi, esso rappresenta il presente ed il futuro di un modello sportivo costruito in modo da educare ai valori veri della vita, quali la socialità, il volontariato, l’accoglienza e il rispetto del “diverso”. È stato “Csi Day” anche per ricordare alle 65 città i cui Comitati Csi hanno aderito al progetto che uno sport di senso, al servizio della persona umana e della crescita della comunità, è possibile, ed è lo sport che l’associazione promuove dal 1944 con l’immensa passione e sacrificio del suo volontariato. Ma “Csi Day” ha inteso essere qualcosa di più di una serie di attività pre-celebrative del 70° e promozionali. La conferma dal presidente nazionale Massimo Achini: “Con Csi Day abbiamo voluto accendere i riflettori sul Csi. Non per mania di visibilità. Al contrario, per una questione di dignità e di responsabilità. La nostra azione educativa non può passare sotto silenzio, restare nell’ombra o confinata ai margini dei ragionamenti delle istituzioni, del sistema sportivo italiano. Dobbiamo testimoniare quello che facciamo, farlo conoscere per quello che è e che realmente vale. Lo sport in oratorio rappresenta una realtà viva e gioiosa. Dobbiamo farlo vedere e affermarlo”. Nonostante fosse una formula al debutto, Csi Day è stata un successo e non solo di numeri, grazie – va sottolineato – a un “esercito” di 3.500 volontari disposti a montare e smontare campi e strutture sino a tarda ora e disposti a tenere in piedi i villaggi dello sport e manifestazioni bellissime. Ne sono venite fuori iniziative straordinarie, ciascuna con il suo marchio di originalità. Due piazze hanno fatto da capofila: Santa Croce a Firenze, capofila per il centronord, e piazza Plebiscito a Napoli per il centrosud. Una serie di eventi sportivi ha scandito il corso della giornata fiorentina, fra quadrangolari di calcio, tornei di volley, esibizioni di ginnastica artistica e ginnastica ritmica, scuole di danza, danze tribali. Numerosi testimonial dello sport azzurro sono intervenuti, tra i quali Gianni De Magistris, Salvatore Sanzo e Massimiliano Rosolino, capitano dell’Happy Meal Sport Team, squadra di ambasciatori olimpici di McDonald’s, che al Csi Day di Firenze ha giocato con i bambini presenti al villaggio sportivo per poi distribuire loro la merenda. «Il Csi Day – ha detto il nuotatore napoletano – si sposa perfettamente con gli obiettivi dell’Happy Meal Sport Camp, che ha come obiettivo la promozione degli sport di base e dei valori olimpici di fair-play, amicizia, lealtà, solidarietà, rispetto e coraggio». Momento memorabile, quello dedicato ai ragazzi disabili, con il vicesindaco reggente fiorentino Dario Nardella, e il presidente del Csi, Massimo Achini, pronti a sfidare a basket la squadra degli sportivi composta da Massimiliano Rosolino, Fabrizia D’Ottavio e Fiona May . In piazza Plebiscito a Napoli, invece, hanno cantato, ballato, animato per ore, numerosi gruppi giovanili. Tra cavalli e carrozze, gli sport equestri hanno avuto un ruolo di primo piano nella riuscita festa arancioblu. Il tiro con l’arco è stato l’angolo sportivo più affollato nella piazza napoletana: tantissimi giovani hanno provato a centrare il bersaglio, grazie ai tecnici federali presenti nello stand dei paglioni e delle frecce. Spazio anche alle corse, ai percorsi in bici, all’angolo del golf, tornei di subbuteo. Anche i ragazzi del progetto “il Csi per Haiti”, ed il gruppo di “Tremenda voglia di vivere” di don Antonio Mazzi, hanno avuto grande risalto nella due giorni partenopea. Gli altri luoghi della festa: Casa Santa-Erice (Tp), Piazza Don Bosco (Ct), Piazza Cavour (Ag), Piazza Dei Bruzi (Cs), Piazza Sant’Oronzo (Le), Via Gran Bretagna (Br), Villa Comunale “Giardini Peripato” (Ta), Piazza Mario Pagano (Pz), Largo Campo (Sa), Piazza Martiri della Libertà (Te), Parco Pertini (Ar), Piazza Duomo (Po), Rotonda di Ardenza (Li), Piazza Napoleone (Lu), Piazza Mercurio (Ms), Piazza Kennedy (Ra), Via Agosti (Re), Piazza Vittorio Emanuele II (Ro), Quartiere Guizza – Via Gozzano (Pd), Impianti Sportivi (Cr), Via San Sepolcro (Pc), Piazza Duomo (Pv), Via XX Settembre (To), Piazza Garibaldi (Lc), Piazza Borsa (Tv) e nei piccoli centri (Pieve di Cadore, Edolo, Foligno, Galatina, Laurignano, Bernalda, Ferrazzano, Cava, Porto Sant’Elpidio, San Giuliano Terme, Chiavari, Legnago, Martellago, Crema, Aqui Terme e Laveno Mombello).