TEMPOREALE
iscrizione al tribunale di gorizia n°409 del 06/06/2009.
letters and colors from street’s young art
I Like INTERVISTA A SARA GIURISSA
anno 07 • n° 10 dicembre 2015
TEMPOREALE PEOPLE EDITORE Banda_Larga Associazione di Promozione Sociale partner di progetto Banda Larga Jung – Aggregazione Giovanile
stam p carta ato su ricic lata
Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato. J.R.R. TOLKIEN
Direttore responsabile Cristina Visintini Redazione Claudia Fabaz, Daniela Proietti, Pietro Sessolo, Walter Comunello, Luana Momesso, Michel Medeot, Piero Modena, Mery Zanolla. Collaboratori Giulia Altran, Giulia Sandrin, Mattia Nolli RINGRAZIAMENTI Sara Giurissa Sabina de’ Favero de “I Fiori Semplici” Grafica e Impaginazione AndreaAntoni.it Copertina @KidVikk [ look around ] Realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (Lt. 12/2007)
Rete di relazioni Centro Studi Podresca, Prepotto Accademia del Fumetto, Trieste ARCI Trieste ass. La Viarte, Santa Maria La Longa (UD) ass. Benkadì, Staranzano, (GO) Corso Educatori Live (CEL), Bassa Friulana Forum Giovani della Provincia di Gorizia MGS Movimento Giovanile Salesiano ass. cult. Periferia Nordest, Monfalcone (GO) ExisT - Volontari Europei CVCS, Gorizia ass. Scimmie Bisiache Monfalcone (GO) Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Gorizia United World College of the Adriatic Duino (TS) Tenda per la pace e i diritti Il Cerchio Magico - Villesse (Go) Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Udine ISIT Commerciale “L. Einaudi”, Staranzano ISIT Industriale “G. Marconi”, Staranzano CEFAP, Codroipo MO.VI FVG ITT Malignani di San Giorgio di Nogaro
TEMPOREALE LA RETE
IN QUESTO NUMERO... 02 05 06 07
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Intervista
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Like - Agenda
Infospot Diamo... G.A.S. all’economia locale Nonostante tutto T-Riciclo Un progetto audace
12 I like SPORT! 14 Numbers 15 Nella semplicità...
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fiorisce il volontariato de “I fiori semplici” Sono ufficialmente un clown di corsia Il piacere che... I like!
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Sospeso e... felice: i like! SOS di legambiente: 12 milioni di abitanti senza depurazione Il nuovo hipser... we like Un giardino di talenti
A proposito di boschi alberi e natura... scuole: warning! 28 L’artista di copertina 31 Associazione Banda Larga 32 Videoteca 34 The Net 35 Sullo scaffale 36 Dove 37 Nel prossimo numero
É tempo di “non aver paura della gioia” come dice qualcuno di non poco conto. “Come stai ? Come va?” al primo incontro Dire “Bene!” , “son felice!” non può essere una vergogna! Un giorno la spensieratezza la si sogna un giorno invece il sorriso torna, inaspettato, sperato, maturato o regalato. Stringi pure i denti mentre sull’altalena della vita fischiare il vento intorno a te senti. In fondo...ci piace... questo andirivieni di aria, sole e speranze, con tutte le sue mancanze. Insieme, aspettiamo il meglio coltivando il tempo di
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INTERVISTA a SARA GIURISSA Questione di Fringe Quando si pensa che tutto ormai è già stato sperimentato, arrivano racconti di vive esperienze, come quella di Sara, che ha vissuto per anni tra il Friuli ed il Piemonte, regione che le ha dato tanto e le ha permesso di dare vita alle sue passioni ed ai suoi sogni. Tra arte e suggestione, fonda nel 2012, insieme ad altri quattro professionisti, il Torino Fringe Festival, vera e propria risposta attiva alla crisi economica.
TEMPOREALE “Il ToFringe è una nuova opportunità per il teatro, un festival dove finalmente può partecipare chiunque e saranno le effettive capacità della compagnia teatrale o dell’artista a decretarne il successo. Non ci sono raccomandazioni, ne preferenze o preconcetti. È tutto molto pulito e giusto.” dice Sara “ Si propone come una rete, una fitta trama di associazioni, compagnie e singoli professionisti che mettono a disposizione dell’interesse comune, le proprie competenze e il proprio tempo per creare situazioni nuove e fresche, dare vita a qualcosa al di fuori del comune modo di vivere l’arte del palcoscenico”. Il progetto è coinvolgente, divertente ed intelligente. Finalmente parliamo con uno di quei giovani che solitamente nelle notizie di cronaca, lascia il paese. Lei è rimasta, lei ci crede, come molti di noi. “ La rete vuole sviluppare il mercato dell’arte, dove da una parte abbiamo l’attrazione degli operatori culturali ed il pubblico, dall’altra la possibilità di offrire agli artisti ospiti, l’occasione di ottenere visibilità e l’opportunità di circuitare, ovvero muoversi, sul territorio nazionale” Ed io mi chiedo “come”? Come un idea cosi azzardata ed originale può prendere piede in un paese che tende a razionalizzare e monetizzare ogni forma di intraprendenza? Lei risponde con molta semplicità, in modo da farmi comprendere come tutto sia stato possibile “Il Festival ha coinvolto la città portando il teatro nei luoghi più insoliti, strade, locali notturni e circoli ricreativi, oltre alle location solitamente deputate, ma ciò che ci ha permesso di tenere bassi i costi, è stata la disponibilità di più di 100 volontari, tutti al di sotto dei 35 anni, che hanno ospitato nelle loro abitazioni gli artisti, accogliendo il pubblico in sala, distribuendo il materiale informativo e tanto altro, insomma, dandosi da fare al meglio delle loro possibilità. Tutti volontari contattati tramite Giovani per Torino, una sorta di associazione no profit per i giovani della città” Si... i bassi costi, perché in effetti il vero problema è stata la mancanza di fondi, la totale mancanza di un adeguato interessamento da parte di Enti pubblici, che avrebbero dovuto valorizzare questa risorsa. Risorsa che è riuscita a portare a Torino e dintorni una nuova forma di turismo, un nuovo circuito culturale ed un plus valore all’economia della città. Un associazione giovanile degna di nota che ha in effetti dimostrato come la cultura sia veramente una risorsa economica sulla quale vale la pena investire. Sara continua “L’ampliamento e la formazione del pubblico sono state perseguite anche attraverso un altra strada, ovvero l’utilizzo massiccio dei mezzi di comunicazione virtuali. Un sito internet sempre aggiornato, i social network e l’avvio del web-magazine torinofringe review hanno consentito, a costo zero, di informare il pubblico sugli eventi e le tematiche di questi, fornendo occasioni di scambi culturali e di incontro,
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momenti di formazione ed opportunità lavorative” E gli artisti? Che ci guadagnano loro? “Una parte degli incassi dei biglietti del loro spettacolo. Qui infatti subentra la capacità dell’attore. Più bravo è un artista, più questo avrà seguito e un maggior pubblico” Si parla di vera e propria meritocrazia...parola purtroppo in disuso in questo paese. Per una generazione schiacciata dalla disoccupazione, questa, credo sia stata un opportunità importantissima. Un esempio da seguire, in cui credere, non solo per poter lavorare nel campo d’interesse ma sopratutto per ridare speranza a quei giovani che vivono di sogni e che sperano in uno sbocco lavorativo dopo un percorso di studi, a volte lungo e travagliato.
“Parlando di numeri, ci rendiamo conto del lavoro massiccio realizzato solo nella prima edizione del Festival, con 11.000 spettatori, 6123 biglietti venduti. Per non parlare delle compagnie ospitate, ben 63. Un vero e proprio successo, oltre ogni nostra più rosea aspettativa”. Le sue parole, quest’entusiasmo che traspare, sono cose che dovrei vedere in ogni giovane che incontro, in ogni coetaneo con cui parlo. L’Italia è il paese della cultura, dell’arte e della voglia di fare. L’intraprendenza ed il saper arrangiarsi fanno parte di noi, del nostro retaggio. Non dobbiamo dimenticarci delle nostre passioni, del nostro amore per le cose che facciamo, cose che ci possono portare lontano, fino ai nostri sogni e Sara ne è un piccolo esempio. A cura di Daniela Proietti.
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LIKE-AGENDA ... post L’Expo 2015 di Milano è stata preceduta dalla mostra del fotografo brasiliano Sebastião Salgado. 245 foto black&white che propongono un itinerario per immagini intenzionato a far ammirare l’incanto dei tesori naturali del nostro pianeta. Con un’allerta: godiamo di un patrimonio unico e prezioso, non distruggiamolo! Creatura di Salgado è anche l’Instituto Terra che, nello stato di Minas Gerais in Brasile, ha riconvertito alla foresta equatoriale - che era a rischio di sparizione - una larga area in cui sono stati piantati decine di migliaia di nuovi alberi e in cui la vita della natura è tornata a fluire, dove -come cita il sito ufficiale- gli animali “were the first to know”. http://www.institutoterra.org/
LIKE-AGENDA ... ante Appuntamento da non perdere nei giorni 18-19-20 marzo 2016 in Fieramilanocity, con Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo Eventi e da Insieme nelle Terre di mezzo onlus. Aree tematiche al completo per gli amanti del futuro a misura di uomo e natura solidali: abitare green, cibo, alimentazione e area street food, commercio equo e solidale, cosmesi naturale e biologica, critical fashion, eco wedding, economia carceraria, editoria e prodotti culturali, mobilità sostenibile, il pianeta dei piccoli, servizi per la sostenibilita’, turismo consapevole, pace e partecipazione, spazio vegano.
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INFOSPOT Dal “mi piace” al selfie boom il passo è breve... a cura di Claudia Fabaz Il comunicare in un short message ciò che apprezziamo in quell’istante preciso, quel qualcosa che in quel preciso momento dà un senso positivo o negativo al nostro minuto/vita. Un’immagine, un’esperienza, un’ icona ironica o uno spaccato amaro di vita vissuta. Il termine “selfie” è stato inserito nell’Oxford dictionary nel 2013, con la definizione: “A photograph that one has taken of oneself, typically one taken with a smartphone or webcam and shared via social media”. Si rimbalza tra Facebook, What’s upp, Twitter, Instagram, Snapchat, Pinterest, in una lotta ingaggiata contro la fugacità degli eventi in contesti multipli e trasversali, possibilmente con noi al centro. Molti gli studi sulla matrice del comportamento di perenne connessione che si diffonde nelle generazioni più e meno giovani. Obiettivi lavorativi, professionali,di socialità e infine ludici. Ma quando andiamo “oltre”? Gli studiosi rilevano che si è in bilico tra l’ostentare la propria autostima e il self - obsession. Secondo una ricerca condotto dall’Università del North Carolina, ogni volta che riceviamo un ‘Mi Piace’, il nostro organismo rilascia una piccola scarica di dopamina, il neurotrasmettitore che viene coinvolto nei fenomeni di dipendenza. L’Internet Addiction Disorder (I.A.D.) è riconosciuto infatti come una moderna forma di dipendenza. Non a caso dal 2009 è operativo al Policlinico Gemelli di Roma un ambulatorio dedicato all’ascolto e alla cura delle vittime della dipendenza da internet. Ma nasce prima il bisogno di comunicare o il mezzo che lo rende possibile? Di fatto, già al momento il numero degli oggetti comunicanti è superiore alla popolazione terrestre, ma le stime prevedono che, entro il 2022, i dispositivi connessi tra loro saranno più di 50 miliardi. Parliamo di una media di più di 6 apparecchi a persona. Ed ecco, sociologicamente parlando, la mobile class: la società che vive connessa h 24. Una sottopopolazione formata da 3 miliardi di individui connessi ogni giorno tra di loro, che bramano strumenti sempre più intelligenti e sempre più “mobili” per comunicare. Spingendosi ai confini della sovraesposizione, quando la foto dell’ultimo cupcake ha lo stesso impatto visivo del naufragio di centinaia di migranti o dell’ultimo attentato in Medio Oriente. (C.F.)
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DIAMO... G.A.S. ALL’ECONOMIA LOCALE di Giulia Sandrin Il GAS Bisiac nasce nell’estate del 2009 da una “costola” del già esistente Go GAS Tartaruga di Staranzano. Come suggerisce il nome stesso, l’acronimo GAS sta a significare Gruppo di Acquisto Solidale. Che cosa differenzia quindi un GAS da un semplice gruppo di acquisto? L’aspetto solidale. I GAS sono gruppi di famiglie che si riuniscono periodicamente per discutere e pianificare l’acquisto congiunto di determinati prodotti, scelti in base a diversi fattori, tra cui – importantissimo - quello ecologico e solidale. I fornitori vengono quindi individuati e valutati in base alle caratteristiche qualitative dei prodotti (km zero, biologico, biodegradabile, …) e organizzative (cooperative che impiegano persone con disagio di vario tipo, commercio equo e solidale, …). Il GAS Bisiac è attualmente composto da una ventina di famiglie, dislocate nel territorio della Bisiacaria, ovvero un triangolo di terra compreso tra il fiume Isonzo e il Timavo, ed è proprio per questo che è stato scelto questo nome: un modo per indicare il luogo in cui abitano le nostre famiglie, comprendendo in un’unica parola tutti i numerosi comuni in cui viviamo. C’è infatti chi abita a Monfalcone, chi a Ronchi dei Legionari, Turriaco, S. Canzian d’Isonzo, Fogliano-Redipuglia. Il nostro è un gruppo autocostituito e per così dire informale, nel senso che non è stata fondata ufficialmente alcuna associazione. Ma è proprio questo aspetto informale e quasi famigliare a contraddistinguere il nostro GAS. Ci incontriamo infatti a turno nelle case dei gasisti che hanno piacere (e spazio!) di ospitare tutto il gruppo con cadenza mensile e durante tali incontri si discute di tutta l’attività del GAS: la scelta dei fornitori, l’organizzazione degli ordini, la suddivisione dei compiti... sì, perché in un GAS sono fondamentali la partecipazione e l’impegno
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di ciascuno. Non lo si deve infatti confondere con un servizio di spesa a domicilio. Ogni gasista deve partecipare in prima persona all’attività del GAS, naturalmente secondo le proprie capacità e disponibilità: abbiamo il contabile che si occupa di redigere i bilanci, chi gira spesso per lavoro e va quindi a trovare fornitori in giro per la regione, chi ha un grande garage e ospita gli ordini di grandi dimensioni, chi è sempre a casa coi bimbi e può quindi aspettare il corriere, chi è esperto di informatica e gestisce i file degli ordini online e il forum. Gli ordini vengono quindi organizzati con una certa frequenza. Ci sono ordini fissi settimanali, come quello delle verdure e dei formaggi, ordini semestrali come quelli della pasta, ordini stagionali come quello delle mele o delle arance e ordini “occasionali”, come quello dei detersivi, del caffè, dell’abbigliamento e molto altro ancora. Con il GAS si acquista un po’ di tutto: dal pesce alle scarpe. Importante è sottolineare che non c’è un quantitativo fisso da ordinare e che ogni famiglia può decidere liberamente a quali ordini partecipare e a quali no, in base alle proprie esigenze in termini di prodotti e – in tempi di crisi – anche a seconda del proprio budget. Il GAS Bisiac è quindi un gruppo aperto, pronto ad accogliere tutte le persone che condividono i nostri principi e che hanno voglia di apportare il loro personale contributo all’attività organizzativa. I GAS, migliaia in tutta Italia, non sono delle isole: troviamo nel nostro territorio regionale a titolo di esempio due grandi “ferrovie” che collegano le iniziative per l’acquisto responsabile e sostenibile: il “Forum del Friuli Venezia Giulia per i Beni comuni e per l’ Economia solidale” e la Rete italiana per l’Economia Solidale RES piattaforma dedicata a Gas, imprese, intergas, reti e distretti di economia solidale (DES). Obiettivi del Forum sono la promozione sul piano economico, civile, sociale e politico di una cultura ispirata ai principi dell’Economia solidale e di Comunità, attraverso nuovi modelli di sperimentazione di buone prassi e la valorizzazione del territorio. Fiore all’occhiello del momento è sicuramente il primo patto di filiera produttiva solidale in FVG, promosso dal Forum con il sostegno Gruppo di acquisto solidale “Il Ponte”, Bottega EquoMondo (Gorizia), La Botteghina, Associazione Equà (Cormòns), Benkadì, Gas “Tartaruga” (Staranzano), Gas “Bisiàc”. Stiamo parlando del “Patto per la farina”. “Il patto nasce come un progetto di solidarietà sociale, tra chi produce e chi acquista e consuma, gestito in modo partecipativo a salvaguardia della dignità del lavoro, della vita sociale della comunità e dell’ambiente. I produttori aderenti al patto si impegna no ad utilizzare tecniche naturali, a garantire la trasparenza completa, nella produzione e trasformazione della farina e ad accettare il sistema partecipativo dei cittadini al progetto, che lo sostengono con forme di finanziamento diretto coprendo le spese iniziali di produzione”,il tutto promuovendo quindi una filiera a km 0 che protegge un frumento di varietà antiche -prima produzione su larga scala nella nostra regione-. Per eventuali approfondimenti e-mail info@molinotuzzi.it
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NONOSTANTE TUTTO T-RICICLO UN PROGETTO AUDACE di Daniela Proietti Lei è Francesca Merighi, giovane donna che dopo aver perso il lavoro non è rimasta con le mani in mano ed un lavoro se l’è inventato, creando un progetto audace ed originale, nato dalla passione per il riciclo e per l’arte. Ce ne parla in questo numero. “L’idea nasce circa due anni fa quando sono rimasta senza lavoro. Ho mandato curriculum al mondo ma nulla. Ho cercato anche di aprire un attività in franchising ma il tipo di contratto non mi entusiasmava. Un giorno, rovistando in uno dei miei cassetti ho estratto una pila di bigliettini da visita di artisti e creativi che negli anni, da appassionata di lavoro manuale e creatività, ho accumulato. Ho avuto l’idea di poter realizzare qualcosa di più concreto, anche unendo il mio impegno alla vita economica e sociale cittadina, che è sempre stato molto vivo. Ma come? Le mie esperienze precedenti mi avevano portata a fare parte del comitato per la salvaguardia ambientale di Pordenone ed è da qui che sono partita, dal mio interesse nei confronti dello sfruttamento delle nostre risorse, dell’inquinamento, e di temi sensibili, come il riciclo. Tra i biglietti da visita raccolti ne ho selezionato alcuni, ovvero, quelli di artisti che usavano materiali di recupero nella realizzazione dei loro prodotti. Dopo essermi consultata con Sara Florian, architetto della mia città nonché amica che condivide lo stesso interesse per l’ambiente, ho dato vita al primo store in città dedicato interamente alla vendita di creazioni realizzate in materiali eco-sostenibili. Ho quindi contattato una decine di possibili fornitori chiedendo se volessero lanciarsi in questa sfida e, con una certa sorpresa, hanno risposto tutti positivamente.
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oggetti d’arte che nulla hanno da invidiare alla gioielleria più preziosa.
Pordenone, fortunatamente è una città in continuo fermento, ricca di risorse e piena di giovani con la smania di mettersi in gioco ed i clienti hanno cominciato a frequentare il negozio proprio perché ricco di originalità, ma sopratutto perché l’idea dell’uso di materiali di riciclo, li entusiasmava. Si crea in questo modo una nuova forma di rispetto verso l’ambiente. Non pensate? Tengo a precisare che alcuni bijoux sono stati realizzati da vecchi tasti del computer, le cinture sono vecchie camere d’aria o copertoni, gli orecchini sono ricavati da sgualciti quaderni o quotidiani e così via... Quasi tutti gli acquirenti mi chiedono di mettere nel pacchetto regalo il biglietto che specifica la provenienza dell’oggetto ed il materiale utilizzato perché lo trovano un valore aggiunto ed io credo abbiano ragione. Si è sparsa la voce e grazie a questo in pochissimo tempo sono arrivati creativi da tutta la città , ma anche da zone limitrofe, a chiedere se ero interessata ai loro oggetti, tutti rigorosamente fatti con materiali di scarto. I manufatti sono tutti meravigliosi e sono stati realizzati con i composti più disparati, che mai avrei creduto si potessero utilizzare in questo modo. Sono veri e proprio
Ovviamente il negozio non può tenere più di un certo numero di prodotti e quindi sono costretta a fare un turnover. Rendo il non venduto, con un dispiacere immenso e propongo altro. La lista che ho a disposizione è lunghissima... Ho partecipato anche ad un progetto creato in una scuola superiore di Pordenone e ho avuto l’opportunità d parlare agli studenti di questa iniziativa. Nel mio punto vendita ho ospitato parecchie scolaresche, anche studenti delle elementari che hanno partecipato con entusiasmo imparando che riciclare può diventare un’arte vera e propria. Un altro progetto al quale Francesca ha voluto aderire è stato Bookcrossing, ovvero un iniziativa di distribuzione gratuita di libri, che numerati, sono seguiti durante tutto il tragitto. L’anno scorso in occasione di PordenoneLegge Francesca ha allestito alcune postazioni, in prossimità del punto vendita, con divanetti, pallet, tavolini e delle sacche studiate appositamente per contenere i libri. Le persone che passavano, si fermavano a leggere qualcosa, bevendo una bibita oppure prendevano i libri. Quest’anno, a grande richiesta, hanno ripetuto l’iniziativa, che sarebbe interessante prendesse piede anche nella bassa friulana. Inoltre il negozio ospita a rotazione artisti della zona che espongono gratuitamente le loro opere, come quadri, oggetti realizzati a mano o addirittura intere collezioni ...
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Da quando Francesca ha avviato la sua attività, nel giugno 2014, ha ospitato molti creativi, che hanno dato modo di far conoscere l’arte sotto punti di vista differenti. Tra i giovani che si sono cimentati c’è stato un ragazzo disoccupato che ha portato le sue lampade costruite con legno di scarto, una ragazza che dipinge usando l’incarto delle uova di pasqua...insomma, gli esempi sono davvero tanti. Oggi il suo sogno è quello di poter ospitare, all’interno del suo punto vendita laboratori creativi dedicati non solo ai bambini ma anche agli adulti. Non potete immaginare l’entusiasmo che si è creato in redazione quando l’articolo ha cominciato a prendere vita... TEMPOREALE è una rivista che fa particolare attenzione all’impatto sull’ambiente, dall’uso di carta riciclata per le nostre pubblicazioni alla ricerca di notizie che riguardano la salvaguardia del nostro pianeta. ;)
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SPORT
I LIKE SPORT!! di Pietro Sessolo
Il fenomeno del “Mi piace” sui vari social network è ormai dilagante e molti personaggi lo usano ormai come indicatore (rating nel linguaggio tecnico del marketing) della loro popolarità. Anche i personaggi dello sport usano i social per aumentare il loro gradimento e la loro popolarità. Spesso però, questi strumenti si rivelano dei boomerang, nel senso che essendo totalmente incensurabili, i VIP dello sport (e non solo) si lasciano spesso andare a commenti inopportuni; sono ormai noti i tweet del calciatore Mario Balotelli, che non perde tempo a tweettare contro tutto e contro tutti i suoi (almeno crede lui) detrattori, e ovviamente non perde tempo a prendere in giro i suoi avversari (ne sa qualcosa il Manchester United, bertucciato dal buon Mario, che ,ricordiamo, gioca nel Liverpool). C’è stato anche un caso contrario negli Stati Uniti, in cui un giocatore della NFL (la lega professionistica di football americano) aveva pubblicato un tweet che criticava l’entusiasmo dei suoi connazionali, dovuto alla morte del terrorista Osama Bin
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Laden. Ovviamente sono piovute molto critiche su di lui, ma addirittura i suoi sponsor hanno deciso di rescindere i contratti milionari che avevano con lui. E parlando di sponsor, le grandi aziende sfruttano ovviamente i social network (e gli “I Like”) per aumentare i proventi usando l’immagine degli atleti. Prima però dell’avvento dei social network, le aziende sponsor, non erano certamente sprovvedute nello sfruttare l’immagine delle Star dello sport. Fino agli anni’70 gli sportivi (soprattutto tennisti, quindi atleti individuali) erano legati ad aziende cosiddette “tecniche”, ovverosia di forniture sportive (soprattutto scarpe). Con gli anni’80 le cose cambiarono totalmente, cioè ormai gli atleti cominciarono a legarsi anche ad aziende che con lo sport avevano poco
a che fare. L’atleta che ha dato il via a questo trend è stato sicuramente Michael Jordan, da tutti considerato il più grande giocatore di basket di tutti i tempi. Le campagne pubblicitarie messe in piedi sulla sua immagine hanno contribuito a moltiplicare per mille la sua popolarità (oltre ai numeri che faceva in campo). Il buon Michael, oltre a guadagnare una vagonata di dollari con queste campagne, ha contribuito ad elevare il concetto di Immagine personale, perché dopo di lui la bontà o meno di un prodotto era determinato anche e soprattutto dal volto a cui era associato. E non è un caso che la Nike, ha creato un marchio di prodotti sportivi legato al nome di Jordan, appunto la Air Jordan. Inutile dire il successo e i profitti che questo marchio ha portato alla Nike.
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S R E MB
NU
7,2 miliardi
la popolazione mondiale nel 2015
2 miliardi
gli account attivi sui social networks ovvero il 29% della popolazione mondiale ha un profilo social
22 milioni di italiani
è presente sui social ovvero il 46% della popolazione a Singapore il 66% in Germania il trend più basso : 35% la piattaforma più usata è Facebook con 1,36 miliardi di utenti Instagram più di 300 milioni i trend sono in continua crescita
6,7 in media
le ore trascorse da un italiano su internet, 2.5 del quali sui social
4 internauti su 10 a rischio di IAD (Internet Addiction Disorder).
1997
anno in cui In Italia si è invece iniziato a parlare di dipendenza da internet (o Retomania)
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NELLA SEMPLICITA’... FIORISCE IL VOLONTARIATO DE “I Fiori Semplici” Pollice alzato anche per il progetto Prove Tecniche di Volontariato del Mo.Vi regionale, conclusosi nell’edizione 2015 con dati più che soddisfacenti: nelle scuole superiori dell’isontino si sono avvicendati volontari appartenenti a venticinque associazioni di volontariato che in seguito hanno ospitato gruppi di ragazzi - nel complesso più di un centinaio - presso le associazioni stesse, coinvolgendoli nelle specifiche attività. Una delle arene in cui si sono cimentati i ragazzi? L’associazione di volontariato “I Fiori Semplici” onlus, ente autorizzato per le adozioni internazionali che ha sede a Monfalcone, attiva dal 2003. Di “semplice” non c’è l’impegno, neppure la preparazione , neanche la burocrazia e i delicati rapporti diplomatici internazionali, nè le laboriose pratiche preadottive e post adottive. “Semplice” fa pensare al motore di tutta la complicatissima macchina: la centralità del ragazzo, che livella qualsiasi altro problema vero o presunto. L’accoglienza del minore in stato di abbandono come accoglienza in senso pieno, universale. Accoglienza degli uni verso gli altri. E non parliamo “solo” di adozioni. Se quasi un centinaio sono i bambini adottati nel 2015, molti di più sono i minori che in Mongolia trovano a rotazione protezione e sostegno attraverso il progetto “I fiori di Mongolia”. Ragazzi di strada che , in collaborazione con l’OSAM (Organizzazione del Servizio Assistenza Minori), vengono, ove possibile, ricongiunti ai familiari dopo un breve periodo di accoglienza e assistenza anche a carattere iginico-sanitario. Un soffio di ossigeno per i migliaia di bambini che vivono in stato di abbandono nella capitale Ulaan Baatar, che sgattaiolano tra fame e malattie, rifugiandosi nelle fognature sotterranee e tra le tubazioni del riscaldamento per trovare refrigerio dal freddo.
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SONO UFFICIALMENTE UN CLOWN DI CORSIA :0) di Giulia Altran Un anno fa ho avuto occasione di conoscere un’ associazione di clown terapia (“Un due tre claun”) ad un corso animatori della diocesi di Gorizia; dopo una settimana ho iniziato ad informarmi su quali attività si basasse quel tipo di volontariato e ne sono rimasta colpita..... l’ idea di strappare un sorriso in un bambino o in un anziano mi affascinava moltissimo. Dopo lunghe ricerche sono riuscita a trovare un contatto e a fare un colloquio per vedere se potevo o no fare il corso per diventare clown di corsia. Il 24/25/26 ottobre 2014 ho fatto il corso..... ho vissuto un esperienza unica.. ho pianto tantissimo per l’ emozione!!!! Finalmente avevo anche io il mio nome clown, SPINER, e il mio naso rosso!!! Che dire penso di aver passato un week end stravolgente... un nuovo inizio... un inizio da Clown di corsia. Ho conosciuto persone stupende e provato emozioni assurde!!!! Tutto lo spazio liberato dalle lacrime di gioia si è riempito con un esperienza che non può non avermi sconvolto la vita!! -Spiner- :0)
IL PIACERE CHE... I LIKE! di Walter Comunello Le pubblicità che viaggiano sui mezzi di informazione ci ripetono che siamo “liberi di scegliere ciò che ci piace”. Così siamo felici di andare a comprarci l’ultimo modello di tablet; siamo liberi di scegliere tra una macchina o un’altra; possiamo tranquillamente dire di no e andare in un’altra concessionaria o in un altro negozio di abbigliamento dove hanno “le cose che veramente mi piacciono, e pure in offerta”, il che aumenta il loro valore ai nostri occhi, sorvolando su alcune sottili tecniche persuasive che i commercianti a volte mettono in pratica. Io sono convinto che questa “libera scelta” in realtà sia una specie di “paradiso forzato”, quasi ingenuamente imposto dalla realtà sociale nella quale ci troviamo immersi, che trova la sua diretta opposizione in una visione critica, volontaria e “non-consumistica”; mi pare una sorta di rappresentazione di libertà confezionata dagli stessi che poi se ne servono per prosperare. In sintesi, chi ci offre qualcosa ci fa prima credere che noi ne abbiamo bisogno. Dov’è la preferenza, allora? Dov’è l’acquisto che ci piace veramente, che ci serve o ci è di aiuto? Dov’è il desiderio “vero”, genuino, profondo verso qualcosa? In verità penso che nessun gruppo, sostanzialmente, sia in vera malafede per quanto riguarda il proprio influsso sulle inclinazioni sociali. Come avviene per molte altre cose, semplicemente si tende a “cavalcare l’onda” che è già bella e pronta, senza una reale volontà di cambiare. Ciò vale sia per chi distribuisce (e vende) sia per chi acquisisce (e compra) beni, servizi, ma anche pensieri, idee, opinioni, modi di vivere, di governare, di essere governati. Ciononostante, l’atteggiamento passivo della domanda e dell’offerta fin qua accennato dovrebbe far riflettere sul Foto di Leila Di Pasquale
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Foto di Leila Di Pasquale reale significato di “libertà di scelta” di cui molto spesso si sente parlare, e non è giustificabile in alcun modo. Noi non abbiamo la libertà di scegliere: in qualità di esseri umani abbiamo il dovere di scegliere, poiché ne abbiamo la potenzialità, che viene troppo spesso trascurata adducendo le scuse più disparate e inverosimili. Ci sono momenti in cui dobbiamo scegliere di non scegliere e di tenere a freno i nostri impulsi di acquisizione, che contribuiscono a disperdere ed assopire la nostra attenzione, la nostra volontà, il nostro innato e istintivo potere sul mondo reale. Prima ancora che ci venga offerto qualcosa ci viene mostrata l’utilità che per noi può avere; prima di vendere un oggetto bisogna vendere l’idea che per noi sia indispensabile. Il punto più problematico è che le illusioni sono gratis: sono frammenti di gioia regalatici a piene mani, accettati con entusiasmo con la segreta convinzione che, ottenendo la proprietà corrispondente, renderanno la realtà più tollerabile ai nostri occhi; in verità sono subdoli contratti con entità che, indisturbate, dominano da dietro le quinte le nostre passioni, i nostri pensieri, il nostro futuro. Entità che sono da sempre dentro di noi e che il persuasore abile è in grado di risvegliare e manipolare a suo piacimento. Se apprenderemo come gestirci allora forse, un giorno, riusciremo a diffondere una rappresentazione di libertà che sia creata da noi stessi e non più da coloro dai quali ci lasciamo governare. Per dire, finalmente, “mi piace!” attingendo direttamente dalla nostra più intima verità personale. http://dialoghiconilse.blogspot.it
TEMPOREALE
SOSPESO E... FELICE: I LIKE! Nell’era delle cose determinate certe finite finalizzate, qualcosa resta incompiuto volutamente, in attesa di destinazione, foriero di promesse. Nelle città viaggiano “oggetti sospesi”, quasi come in uno scenario di Wim Wenders. Una pratica che affonda le radici nell’antica pratica napoletana del “caffè sospeso”. “Si usava nei bar di Napoli, quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare oppure perché aveva iniziato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo. Era un caffè offerto... all’umanità. Di tanto in tanto qualcuno si affacciava alla porta e chiedeva se c’era “un caffè sospeso”... e spesso riceveva in cambio anche un sorriso” (www.retecaffesospeso.com) Una filosofia di vita che parte dal non nascondere la serenità del momento e approda nel piacere di condividerla. Senza pudori. Su questo filone dilaga anche l’entusiasmo
del “libro sospeso”,approdato anche in una libreria di Salerno dove il progetto è nato per far felici essenzialmente i ragazzi dai 10 ai 18 anni: chi partecipa acquista due libri, uno per sé e l’altro per un ragazzo “sconosciuto”, che si ritroverà con un dono alla cassa. (www.facebook.com/UNLIBROSospeso) Un modello decisamente replicabile, una buona prassi semplice, realizzabile con mezzi modesti. E dopo il caffè, la pizza, il gelato,... la “spesa sospesa”. Ad esempio a Busto Arsizio in provincia di Varese e a Milano, organizzata ad opera di Coldiretti e Banco Alimentare, che valutano l’estensione dell’iniziativa in Lombardia in tutte le botteghe agricole di Campagna Amica e nei 150 farmers’ market attivi sul territorio regionale. Ma anche a Trieste, questa volta con il supporto di Coop Consumatori Nordest e grazie al finanziamento e alla regia del CSV FVG parte la “spesa sospesa” a favore delle famiglie in difficoltà. L’iniziativa prevede la donazione di un euro o più alla cassa per favorire la spesa dei nuclei bisognosi del territorio.
#19
TEMPOREALE
SOS DI LEGAMBIENTE: 12 MILIONI DI ABITANTI SENZA DEPURAZIONE Il bilancio di Goletta Verde 2014 sullo stato di salute del mare italiano di Mattia Nolli Su 264 campioni di acqua analizzati dal laboratorio mobile di Goletta Verde, il 55% è risultato fuori legge per i parametri microbiologici previsti dalla normativa. Si tratta di un punto inquinato ogni 51 km di costa. Il killer del mare è ancora una volta la mancata depurazione che riguarda un italiano su tre. Sono questi in sintesi i dati del bilancio finale di Goletta Verde 2014, la storica campagna di Legambiente. Nei due mesi di navigazione, l’imbarcazione ambientalista ha fatto trentadue tappe lungo le coste d’Italia per denunciare, informare, coinvolgere i cittadini e promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilità ambientale. Lo scopo della Goletta Verde infatti è proprio quello di promuovere la tutela e salvaguardia del mare e delle coste, coinvolgendo nel suo percorso istituzioni, gruppi locali, associazioni, cittadini e volontari da tutta Italia. Come accaduto durante la tappa friulana, il passaggio della Goletta è anche un’occasione di confronto su tematiche fondamentali come quelle delle trivellazioni petrolifere che rischiano di mettere in serio pericolo lo stato di salute dei nostri mari. Nel suo viaggio la Goletta Verde ha coinvolto tantissimi ragazzi e ragazze di tutte le età, che attraverso i circoli locali di legambiente o attraverso un campo di volontariato hanno dato il loro contributo alla campagna. Per chi ha voglia di mettersi in gioco e di impegnarsi attivamente con legambiente è possibile partecipare ad uno dei tanti progetti di volontariato ambientale promossi sul sito dell’associazione, oppure contattare il gruppo locale più vicino. Attraverso il sito di Legambiente è possibile inoltre denunciare casi di scarichi sospetti ed inquinamento delle acque, unisciti a noi nella difesa dei nostri mari!
#21
MODA
IL NUOVO HIPSTER... WE LIKE di Daniela Proietti In diverse collezioni si sono visti uomini impomatati in tagli di capelli asimmetrici con risvoltino al pantalone e mocassino ai piedi, ma la vera novità è il ritorno della barba, lunga ma mai incolta, che incornicia e rende virili anche i visi più giovani... forse troppo... Sono i nuovi Hipster, neologismo nato negli anni Quaranta negli Stati Uniti per descrivere gli appassionati di Jazz, ma oggi, chi sono? Individui consapevoli di... e interessati al... nuovo e non convenzionale. A tutto ciò che gli rende unici e riconoscibili. Ispirati dal decadentismo e al dadaismo portano baffi semplici o arricciati, capelli rasati ai lati mentre la lunghezza è raccolta in chignon elaborati. Barbe da pioniere ottocentesco americano, stile fatto proprio anche da Charles Bukowski. È un modello anticonformista, tatuato con piercing dalle influenze punk rock ed un po’ grunge. Grazie a questa nuova tendenza sono nati corsi per parrucchieri e barbieri dove prendersi cura del viso di “lui” diventa un vero e proprio rito, che ci riporta ai racconti dei nonni, quando andare a fare la barba era una vera è propria esperienza.
TEMPOREALE
Il panno caldo sul viso poi insaponato con un pennello creato con i materiali più ricercati, il rasoio, quello di un tempo... quello che vediamo in quei film che ci fanno sognare il vintage: da copiare. Ma esistono vari stili, da quello napoletano, folto e spettinato, a quello americano ben lisciato e ordinato. Quale scegliere? Non importa, entrambi i modi di portare la barba sono moderni e affascinanti. Un nuovo damerino, che quando passa per strada non puoi non pensare che
è il tipo che porteresti volentieri ad un concerto o ad una mostra d’arte. Si, perché ci vuole arte anche per portare un nuovo look. Lui che indossa la camicia elegante ed i pantaloni “acqua alta a Venezia” ci piace....certo che ci piace! È divertente e la moda deve esserlo, ma a tutte quelle che odiano vedere il proprio uomo passare delle ore davanti allo specchio a massaggiare la barba e cercare di renderla lucida ed irresistibile, tranquille: come tutte le mode anche questa passerà, quindi portate pazienza...arriverà un altro tormentone, ma intanto godiamoci questi nuovi dandy.
#23
UN... GIARDINO DI TALENTI Immaginate un campus che accoglie appassionati di web, ma mira anche a valorizzare le eccellenze dei territori, attraverso incontri ed iniziative. Moltipilcatelo per dodici e metteteli in connessione, attraverso una grande rete ideale di cervelli non in fuga. Parliamo di Talent Garden, il coworking fondato dal giovanissimo Davide Dattoli e premiato lo scorso novembre a Lisbona alla conferenza mondiale sul tema. I... giardini sono fioriti a Brescia, Milano, Bergamo, Cosenza, Padova, Genova, Pisa, Torino e Pordenone. (http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Talent-Garden-coworking-creatividigitali-Davide-Dattoli) Si… coltivano talenti locali anche a Veglio (BI) in Piemonte, dove il Comune stesso ha promosso un progetto di coworking che favorisce la la permanenza dei giovani all’interno del Comune di Veglio, avendo la possibilità di lavorare con l’ausilio delle nuove tecnologie e di confrontarsi con lavoratori di differente esperienza professionale, pur non rinunciando alla cornice della natura prealpina. Il progetto “VEGLIO CO-WORKING PROJECT” ha vinto il 1° premio al concorso internazionale indetto nei mesi scorsi dal segretariato permanente della Convenzione delle Alpi;”segnale contro la desertificazione dei posti di lavoro nei piccoli paesi di montagna e vuole altresì essere da stimolo per tutti i giovani residenti a Veglio, ma anche per chi a Veglio ci può venire a lavorare, anche se magari non più giovanissimo, ma lo vuole fare tramite l’ uso delle nuove tecnologie.” (http://www.vegliocoworking.it/)
TEMPOREALE
Soffio di vento. Mi basta tanto poco per un sorriso. di Walter Comunello
Illustrazione di Meri Zanolla
#25
Immagine di @KidVikk
TEMPOREALE
A PROPOSITO DI BOSCHI ALBERI E NATURA... SCUOLE: WARNING! Il 21 novembre è la Giornata Nazionale degli Alberi. In base alla legge n.10/2013, le scuole di ogni ordine e grado sono invitate a organizzare iniziative per promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo , la tutela della biodiversità e il rispetto delle specie arboree, anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale e della promozione di comportamenti quotidiani ecosostenibili. Se intendete partecipare, raccontatecelo: lo documenteremo nelle nostre pagine! Info: www.minambiente.it/pagina/giornata-nazionale-degli-alberi
#27
L’artista di copertina
@KidVikk L’artista di copertina di questo numero è una instagrammer che, grazie al suo stile sognante e distintivo, è riuscita ad arrivare ad avere oltre trentamila follower su Instagram. Insomma: una persona che riceve molti “mi piace”. :) Mi chiamo Vittoria, per tutti Viki, e sono nata a Cremona nel 1975. Mi sono diplomata al liceo artistico e laureata in pittura all’accademia di Belle Arti di Brera. Insegno fotografia e grafica in un istituto tecnico per la grafica e comunicazione di Cremona. Da sempre amo l’arte in tutte le sue forme e da diverso tempo mi dedico all’editing fotografico, ho partecipato a diverse mostre e ho collaborato alla creazione e produzione di una pubblicazione d’arte.
Mi sono avvicinata ad Instagram solo un paio d’anni fa ma, ma solo dopo essere stata seleziona per il Weekend Hashtag Project mi ci sono davvero appassionata. In un primo momento pubblicavo solo foto istantanee, mentre dal mese di settembre 2015 ho deciso di editare una delle mie immagini rielaborate. La foto è piaciuta, da allora, quasi ogni giorno ne posto una che elaboro appositamente (decido il tema in base a dove mi trovo, come mi sento o se voglio esprime qualcosa che mi gira per la tesa). Questa produzione di immagini a volte diventa un tantino impegnativa, ma mi appaga molto e soprattutto mi diverte. Un’altra cosa bella del social è la sinergia che nasce tra le persone, per esempio mi piace molto collaborare con altri utenti nella produzione di immagini. Nel mio profilo Instagram alterno mobile photography pura a rielaborazioni tramite Photoshop di foto scattate con smartphone. Le mie fonti di ispirazione arrivano sempre da elementi che si interfacciano in opposizione. Ad esempio gli elementi ARIA/TERRA/ACQUA/FUOCO, il loro incontro e il manifestarsi della loro opposizione: terra e fuoco, aria e acqua, pesantezza e leggerezza.
#29
L’idea che sta alla base delle mie composizioni è quella di fare TABULA RASA attorno al soggetto che, di volta in volta, scelgo come principale, andando a sgretolare il contesto che lo circonda, ricreandone da zero uno nuovo che darà vita ad un’ambientazione immaginaria. Un edificio storico imponente e pesante si ritrova come per magia in uno spazio svuotato e ripulito, in un ovunque fatto di leggerezza, dove l’aria - quale elemento sospeso o volante - e l’acqua - elementi quali nuvole e nebbia - lo facciano quasi levitare, con l’intento di regalare quasi un sospiro di sollievo. Focalizzo l’attenzione solo su ciò che mi interessa, in modo tale che questo elemento così isolato risulti sempre “a fuoco”, un po’ come succede durante un sogno in fase onirica o durante il processo che può fare un “pensiero” nel momento in cui prende la sua forma. Quando pensi ad un soggetto, non lo vedi come se fosse sempre in primo piano, mentre il resto si perde come se fosse sfocato, immerso nella nebbia o tra le nuvole? Ecco, a me capita così, ed è proprio questo che voglio rappresentare! Un’elaborazione può essere composta da almeno 3 scatti e l’utilizzo di Photoshop si limita a scontorni, aggiustamenti cromatici e aggiunta di qualche sfumatura, quindi niente di trascendentale!
TEMPOREALE
Associazione Banda Larga APS
L’OratorioDiffuso è sempre più grande e... diffuso! Quest’anno siamo presenti in cinque oratori con attività per bambini e ragazzi. Il nostro gruppo Giovani sfonda il numero di 60! Friend Time! Inizia un’altra attività targata BL, in coprogettazione con il Servizio Sociale di Ambito Basso Isontino. Rivolto a ragazzi delle medie, si inaugura il Friend Time! per crescere insieme in buona compagnia. E se, nel frattempo, devi fare i compiti... portali: troverai un amico che ti aiuta:)
#31
VIDEOTECA di Piero Modena
Mustang Regia di Deniz Gamze Ergüven (2015) Tutto comincia con un ultimo giorno di scuola, in un villaggio turco contemporaneo. Le cinque sorelle protagoniste sono allegre ed eccitate e si sfogano in un gioco innocente di tuffi e battaglie in mare, accompagnate da diversi studenti maschi. La notizia giunge alla famiglia come uno scandalo. Per le ragazze è l’inizio di un dramma, che vede un crescendo di atti di ribellione da una parte, di repressione e reclusione dall’altra. Lo zio e la Nonna (i genitori sono morti) incastrano le sorelle in una serie di matrimoni combinati, ovvero contratti tra famiglie: i sentimenti e i desideri non contano, il matrimonio è valido solo se l’imene è intatto. Lale, la più piccola, vede nelle sorelle e in ciò che debbono subire il suo futuro in anticipo e decide di non volervi sottostare. Il film è stato scelto per rappresentare la Francia ai premi oscar 2016.
Il sale della terra di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado Brasile, Italia, Francia 2014. documentario che ripercorre l’itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano.
TEMPOREALE Taxi Teheran Regia di Jafar Panahi (2014) Donne, uomini, ricchi e poveri, delinquenti e gentiluomini scendono e salgono dal Taxi guidato dell’inesperto autista Panahi (regista del film), raccontando tra risate e emozioni, l’Iran di oggi. Un film coraggioso, dove il rischio non è il parere negativo della critica o l’insuccesso al botteghino, ma il carcere, quello a cui il regista Jafar Panahi è stato già condannato. La pena è stata sospesa, ma gli è stato proibito di dirigere, scrivere e produrre film, viaggiare e rilasciare interviste sia all’estero che all’interno dell’Iran per 20 anni. L’amore di Panahi per il cinema trionfa nel suo coraggio.
THE Martian Regia di Ridley Scott (2015) L’equipaggio della missione Ares 3 sul suolo di Marte si trova nel bel mezzo di una violenta tempesta. Il botanico Mark Watney viene colpito da un detrito: credendolo morto, il comandante Lewis ordina alla squadra di abortire la missione e tornare sulla Terra. Ma lui è vivo, e cercherà di sopravvivere il più possibile sul Pianeta Rosso, mentre la Nasa ricorrerà a ogni stratagemma pur di salvarlo. Sceneggiatura e regia spingono al minimo sulle note del patriottismo, con un’inattesa svolta narrativa che ridimensiona l’infallibilità a stelle e strisce. Il diario di sopravvivenza di un naufrago stellare che segna il ritorno del regista Ridley Scott. Il futuro non è mai stato più verosimile di così.
#33
THE NET •
http://www.spaziogiovani.net
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https://www.cleantechchallengeitaly.com/
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http://www.educazionesostenibile.it/portale/
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www.greenme.it
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https://www.facebook.com/unavitadasocial
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http://www.forumbenicomunifvg.org Forum del Friuli Venezia Giulia per i Beni comuni e per l’ Economia solidale
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http://resfvg.blogspot.it/p/chi-siamo.html Rete di Economia Solidale del Friuli Venezia Giulia
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www.economiasolidale.net
TEMPOREALE
SULLO SCAFFALE Un libro dedicato ad un primato italiano: il patrimonio straordinario di biodiversità arborea in proporzione alla grandezza del territorio. Un tesoro fatto di boschi, foreste e alberi monumentali che ha trovato in Tiziano Fratus il suo cantore. L’Italia è un bosco (Laterza), suo territorio, ci sono circa 5mila specie diverse, una grandissima ricchezza botanica seconda solo a quella della sterminata Russia. www.Homoradix.com
Foto di Leila Di Pasquale
#35
i punti di distribuzione di TempoReale Gorizia
Parrocchia San Rocco Bottega Equomondo Commercio equo CVCS
Prepotto
Monfalcone
San Daniele del Friuli
Centro Studi Podresca
Kinemax Teatro Comunale Biblioteca Libreria Ubik - La Rinascita Broken Bones
Casa del Volontariato
Staranzano
Centro di Aggregazione Giovanile
Benkadì ISIT Commerciale “l. Einaudi” Industriale “G. Marconi” Comune
San Canzian d’Isonzo
Oratorio Centro di Aggregazione Giovanile
Udine
Circolo Arci Cas’aupa
Santa Maria La Longa La Viarte
Tarcento
Torviscosa
Centro di Aggregazione Giovanile
Trieste
Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Storia e Storia dell’arte Dipartimento di Lingue e Filosofia Arci
Duino Aurisina
Carlino
Oratorio della Ricca
Mikey Mouse bar Bowling United World College of the Adriatic
Cividale
Mestre
Gonars
Jesolo
Biblioteca
Centro Giovani “Al Cavallino”
Latisana
Treviso
Pizzeria Capricciò
Oratori, Punto Giovani
Università SISF Mestre (VE)
Centro Giovani di Paese (TV)
TEMPOREALE NEL PROSSIMO NUMERO Puoi parlarci di…
CHANGE per esempio: cambiamento generazionale, metamorfosi delle eta’, lavori innovativi, precariato autogenerativo, fantasia di innovazione, nuove energie, transizioni creative,cosa sta cambiando nella nostra realtà, come siamo cambiati noi e i nostri obiettivi, cambiare nella moda e rimettersi in gioco per un futuro migliore, cambiamento come punto d’inizio per rinnovarsi o ritrovarsi, nuovi punti di vista....
La TUA idea sarà la benvenuta. Se hai tra i 14 e i 29 anni puoi contribuire anche TU con: articoli, dubbi e domande, poesie, vignette, foto, studi grafici, produzioni artistiche, suggestioni, segnalazioni e recensioni di brani musicali e films famosi e non, sms, proverbi, barzellette, fumetti, disegni … Puoi farlo da solo, con la tua classe, il tuo gruppo di amici, la tua squadra, ma non esitare: invia le tue produzioni e saremo lieti di pubblicarti!
Invia tutto a:
press@tempo-reale.net
Per informazioni: tel 349 4996793 Claudia
#37
TEMPOREALE Progetto realizzato dall’Aggregazione Giovanile Banda Larga Young in collaborazione con Associazione Banda Larga APS. Realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Stampato da Poligrafiche San Marco su carta riciclata. Design: andreaantoni.it www.tempo-reale.net