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The false illusion
naturalmente, stampa!
The false illusion
47%
riduzione della pioggia caduta in Italia nell’anno in corso
Il battito del cuore del nostro Pianeta rallenta, la sua temperatura sale a dismisura, il suo respiro è affannoso per via delle emissioni da gas serra e la sua pelle è riarsa a causa della siccità... Non possiamo più ignorare un grido di aiuto che si manifesta sotto forma di sintomi sempre più evidenti. Una richiesta di soccorso che arriva proprio a noi che siamo la causa della sua malattia. Perché solo noi, abitanti della Terra, possiamo fare qualcosa di concreto per rallentare un decorso altrimenti letale. “The False Illusion”, lo scatto del fotografo portoghese Andre Boto, vincitore del Creative Photo Awards 2022, sintetizza perfettamente questo scenario. La coperta è ormai troppo corta e non c’è green washing che possa nascondere la polvere sotto al tappeto. A livello globale nel 2021 l’inquinamento da gas serra ha immesso nell’atmosfera il 49% di calore in più rispetto al 1990. Se questo numero può non mostrare particolari evidenze nella nostra vita quotidiana, non si può dire lo stesso della recente emergenza siccità. In Italia nell’anno in corso è caduta il 47% di pioggia in meno, che equivale a circa 20 miliardi di metri cubi di acqua in meno rispetto alla norma. Una situazione che sta impattando visibilmente sui nostri paesaggi e sulla disponibilità di risorse di prima necessità. Esaminare i numeri così come si legge la 20 milioni cartella clinica di un paziente grave, è il primo passo per affrontare la realtà di una
prognosi sempre più complessa. È indispensabile assumere un approccio che, per il principio dei vasi comunicanti, lasci tracimare le buone abitudini della vita quotidiana al nostro impegno in azienda in un continuum virtuoso. Una visione olistica che ci renda agili nel passare dal mettere a fuoco il minuscolo dettaglio ad assimilare lucidamente una visione d’insieme, dove ogni piccola scelta diventi parte di un flusso coerente Il prodotto “green” di per sé non esiste. O meglio, esiste solo se è il risultato di una catena di approvvigionamento realmente eco-sostenibile, in cui l’intero processo di Alexia Rizzi risponde ai parametri concretamente orientati alla decarbonizzazione e alla circolarità. Ce lo insegnano i fornitori di tecnologia e materiali che investono in R&D e in collaborazione con un numero sempre più ampio di partner, per mettere a punto soluzioni efficenti ed efficci da un punto di vista dei requisiti ambientali. Ma anche i clienti che chiedono dati sempre più specifici relativi a ogni fase della realizzazione del prodotto stampato: dalle origini della materia prima al finevita. Quantificareesattamente l’impatto dei processi produttivi è il primo passo per adottare un mindset che consideri la riduzione e la compensazione dell’impatto ambientale come l’unica strada da percorrere nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Con la consapevolezza che agendo in questo modo non risolveremo il problema del climate change. Ma è nostra precisa responsabilità farlo, adesso.