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Materiali: l’importanza di essere green
Materiali L’importanza di essere green di Caterina Pucci Preoccupazioni economiche, minacce tecnologiche e futuro incerto hanno messo in crisi il mondo della stampa. A ciò si aggiunge la rapida evoluzione delle aspettative dei consumatori, che richiedono un impegno concreto da parte delle aziende a ridurre l’impatto ambientale di prodotti e processi. Senza perdersi d’animo, il mondo della stampa si sta dunque reinventando per restare al passo con i tempi. Il momento è propizio per ispirare un cambiamento e diffondere buone pratiche. Non solo attraverso l’adozione di soluzioni di stampa meno impattanti, ma anche attraverso un’attività costante di ricerca e sviluppo volta a creare una scelta sempre più ampia di supporti e consumabili altamente innovativi che mantengono performance paragonabili alle alternative tradizionali, garantendo al contempo una riduzione significativa dei consumi e degli scarti Nelle prossime pagine vi raccontiamo come il concetto di sostenibilità applicato alla stampa abbia assunto, oggi più che mai, forme molteplici. Proprio perché la trasformazione in atto richiede un impegno a 360 gradi, che promuova la sostenibilità a livello non solo ambientale ma anche sociale ed economica.
La nuova gamma di prodotti sostenibili di Avery Dennison e Mactac
Negli anni, l’approccio alla sostenibilità di Avery Dennison si è evoluto, stabilendo obiettivi sempre più audaci non solo sul fronte ambientale ma anche sociale. Un impegno ribadito a Fespa 2022, dove l’azienda ha presentato il nuovo portfolio Sustainable Graphics Solutions per i brand Avery Dennison e Mactac. Tra le novità presentate: il film Avery Dennison Organoid Natural Surfaces, realizzato con materiali rinnovabili, e il film PVC-free per wrapping stampabile con tecnologie digitali lanciato di recente, SP 1504 Easy Apply. Il portfolio Mactac include i film PVC-free Squid Window Textile, oltre a prodotti a base carta compresi nella WallWrap Series, come il WW Linen Paper, in carta certificata FSC.

ImagePerfect lancia EverGreen
EverGreen è una nuova linea di pellicole autoadesive ecologiche va ad aggiungersi alla gamma di prodotti ImagePerfect per il mondo della grafica e della cartellonistica. I nuovi supporti mantengono eccellenti prestazioni adesive e hanno un prezzo paragonabile alle soluzioni convenzionali, grazie al sistema adesivo a base d'acqua, al 100% privo di solventi.

SUPPORTI

Antalis Coala Interior
Antalis è stao uno dei sostenitore premium della nuova Sustainability Spotlight Feature di Fespa. Durante l’ultima edizione della fiera ha presentato la sua collezione Coala per il grande formato, comprese le pellicole per interni Coala Interior, i film e le pellicole decorative Coala Windows Décor. L’intera gamma Coala comprende circa 200 supporti tra carta, film, tessuti e adesivi. Grazie al sistema Green Star, l’azienda classifica i supporti secondo una scala da zero a cinque, misurando la loro sostenibilità in base a diversi fattori come il tipo di materia prima utilizzata e la riciclabilità alla fine del ciclo di vita. L'obiettivo è che entro il 2030 il 75% dei prodotti venduti sia classificato con tre stelle o più.
La carta water resistant di Smurfit Kappa
Parte del nuovo portfolio TechniPaper, AquaStop è una nuova carta di Smurfit Kappa resiste all’acqua, grazie a uno speciale rivestimento aggiunto durante il processo di produzione. Può essere riciclata come un normale imballaggio in carta e si presta al confezionamento di dispositivi elettronici, fiori, detersivi, prodotti ortofrutticoli e può essere impiegata in tutti i settori in cui è richiesta una resistenza, almeno temporanea, all’acqua. AquaStop può essere inoltre utilizzata per il trasporto e la conservazione di prodotti refrigerati in presenza di condensa, perché il packaging rimane asciutto anche in ambiente umido. AquaStop fa parte del catalogo di prodotti Better Planet Packaging di Smurfit Kappa, che comprende il pack per alimenti in carta che assorbe gli olii minerali. 57



I pack green ad alta capacità di barriera di V-Shapes
Lunga vita alle fibre artificiali grazie a Novozymes
V-Shapes ha rivoluzionato il mercato del confezionamento monodose, introducendo sul mercato un’importante innovazione: bustine in polipropilene 100% riciclabile con un’alta capacità di barriera. Normalmente, queste applicazioni contengono uno strato di plastica o pellicola che rende l’imballaggio difficile o addirittura impossibile da riciclare. I nuovi supporti, chiamati reNEW oX-100 e reNEW oX-500, sono costituiti da un unico foglio di copolimeri di polipropilene con elevate capacità barriera, che può essere facilmente smaltito. Sono progettati per essere rilevati, smistati e riciclati nel flusso dei rifiuti industriali. L’ente di certificazione Interseroh ha classificato questi due tipi di laminati nella fascia alta della scala di idoneità al riciclaggio meccanico e all’utilizzo come prodotti secondari.

Le fibre cellulosiche artificiali (viscosa, rayon, lyocell e modal) sono le più utilizzate al mondo dopo il poliestere e il cotone. Purtroppo, i capi confezionati con questo tipo di materiale rischiano di usurarsi molto più velocemente dopo ripetuti lavaggi. Per risolvere il problema, l’azienda danese Novozymes ha inventato Fiberlife, un biopolimero che riduce al minimo il fenomeno del pilling e la formazione di lanugine. Fiberlife utilizza enzimi che rimuovono le estremità delle fibre allentate, garantendo compattezza per almeno 60 lavaggi. Grazie a questa innovazione, i produttori tessili potranno così prolungare la longevità dei tessuti realizzati con fibre artificiali, offrendo ai consumatori capi di abbigliamento che durano nel tempo.


Brett Martin lancia Marlon BioPlus
Dalla collaborazione con Covestro, uno dei principali produttori di polimeri al mondo, nasce Marlon BioPlus, la gamma di lastre più sostenibili di Brett Martin, il più grande produttore di lastre di policarbonato del Regno Unito. Il Makrolon RE di Covestro sostituisce il 71% delle materie prime di origine fossile con materiale di origine biocircolare, provenienti ad esempio da oli da cucina usati.

I film sostenibili di Coveme
Il mercato della stampa transfer è in costante crescita e anche per questa tecnologia la ricerca di soluzioni green è all’ordine del giorno. I film KTR Green Product e KTR ECO Product di Coveme sono composti al 70% da poliestere riciclato (rPET). Questo rPET ha le stesse proprietà meccaniche e chimiche, di ritiro e di trasparenza del PET vergine, quindi il prodotto finale garantisce le stesse prestazioni dei prodotti standard.
La nuova carta misto denim di James Cropper

In occasione di Packaging Première, all’interno della collezione Rydal Apparel, James Cropper ha lanciato una carta per imballaggi riciclata e riciclabile al 100% che utilizza jeans prelavorati nella miscela di fibre. Per l’esattezza si tratta di un 20% di fibra denim postconsumo e un 80% di fibra riciclata proveniente da fonti come le tazze da caffè usate nel corso dell’iniziativa CupCycling di Cropper. Il denim macinato viene trattato con la nuova tecnologia proprietaria Fibre Blend Upcycled che miscela i diversi materiali dando vita a una carta bianco ghiaccio, con una tonalità azzurra, creata dalla fibra di denim e visibile nella carta finita. La gamma comprende una carta da imballaggio premium da 220 g/m² e una da 350 g/m² in Denim White e si adatta a diverse applicazioni. Secondo Kate Gilpin, responsabile del progetto packaging di James Cropper, “nessun produttore di carte moderno ha mai utilizzato denim post-consumo per la produzione delle proprie carte, ha sempre scelto scarti di produzione mentre questo prodotto è al 40% post-consumo”.


Etichette per cartone a prova di riciclo
Per garantire che le scatole di cartone, ad esempio quelle per il trasporto, mantengano le loro caratteristiche green, Basf ha sviluppato una linea di etichette di carta rivestite con Acronal RCF 3705 o Acronal RCF 3706 che non interferiscono con il processo di riciclo. Entrambi gli adesivi sono stati certificati da “ Papiertechnische Stiftung ”, istituto di ricerca che supporta le aziende di tutti i settori nello sviluppo di moderne soluzioni basate su fibra. Uwe Düsterwald, project manager, sustainability in adhesives di Basf ha dichiarato: “Con lo sviluppo di questi prodotti, Basf ha dato un contributo decisivo verso un'etichettatura più sostenibile”.
Le etichette vegane di Avery Dennison
Il veganesimo è uno stile che coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana, incluse le abitudini d’acquisto e quindi le confezioni. Per far fronte a queste esigenze dei consumatori, Avery Dennison ha lanciato una nuova linea di etichette vegane, cioè prive di componenti di origine animale, per i settori beauty, vino, liquori e bevande. Attualmente, la gamma di prodotti include sei tipi di etichette in carta, tre adesivi e due liner, che possono essere abbinati in base alle necessità del cliente. Ogni articolo offre prestazioni simili alle alternative non vegane, sia nella lavorazione sia nell’applicabilità. I nuovi articoli sono creati senza condurre test sugli animali ed evitando l’uso di OGM di origine animale, ottenendo l’approvazione di EVE VEGAN, organizzazione che promuove alternative vegane in diversi settori.

Greatview lancia il cartone asettico
INEOS e UPM Biofuels hanno collaborato alla realizzazione del cartone asettico Greatview Planet, realizzati in cartoncino certificato FSC e accoppiati con polimeri che incorporano bionafta a base di tall oil, un residuo sostenibile della lavorazione della pasta di legno. Lo stabilimento di Halle in cui questo nuovo supporto viene prodotto funziona al 100% con elettricità verde e linee di produzione efficienti dal punto di vista delle risorse, certificate secondo le norme ISO 14001 (gestione ambientale)


Epson e Kavalan collaborazione in “green”
Dalla collaborazione tra Michelman, Bobst e UPM nasce oneBARRIER FibreCycle
Durante la scorsa edizione di Fespa, Epson ha stampato live il materiale Kavalan Sunlight Weldable frontlit. Heather Kendle, market development manager Epson Europe LFP Business, ha affermato: "Epson è stata lieta di collaborare con Kavalan stampando su materiali privi di PVC impiegando la stampante SC-R5000L con inchiostro base acqua". Inoltre, nell’ambito dell’iniziativa Sustainability Spotlight il direttore vendite europeo di Kavalan, Rob Karpenko, ha presentato un panel dal titolo, Il futuro è senza PVC in cui ha illustrato cosa significhi realmente assumersi la responsabilità dell'impatto ambientale della propria attività, affrontando la fattibilità dell'infrastruttura di riciclo, il problema del ''greenwashing'' e i preoccupanti effetti a lungo termine del cloruro di polivinile (PVC). Karpenko ha commentato: “In qualità di leader nella lotta per l'eliminazione del PVC e per l'adozione di soluzioni che sappiano coniugare elevate performance ed ecocompatibilità, siamo lieti di collaborare con Epson per dimostrare come un'innovazione ecologica ponderata e significativa lungo tutta la catena del valore del grande formato possa dare risultati incredibili riducendo sostanzialmente l'impatto ambientale”.

Protetti e sostenibili con Bubble Experience

The Bubble Experience ha sviluppato per il mercato della visual communication un’ampia gamma di supporti in polipropilene per la stampa diretta. I supporti rigidi iprinto offrono una struttura durevole a bolle con una superficie eccellente per la stampa di alta qualità su uno o due lati. Il trattamento corona le rende ideali per la stampa diretta su stampanti flatbed, per la serigrafia e per l’applicazione di film adesivi. Grazie al trattamento UV i supporti iprinto sono resistenti alle intemperie, agli agenti chimici e ai graffi superficiali rendendole adatte all’uso interno ed esterno. Su richiesta è possibile avere la versione FR (Flame Retardant). A fine vita i supporti possono essere recuperati e riciclati al 100%, in quanto totalmente privi di PVC e VOC.
Presso il quartier generale di Bobst a Mex, in Svizzera, abbiamo assistito in anteprima alla presentazione di oneBARRIER FibreCycle, soluzione lanciata ufficialmente il 15 giugno, sviluppata in collaborazione con Michelman e UPM Specialty Papers. Questa evoluzione utilizza come base UPM Solide Lucent, una carta kraft riciclabile proveniente da fonti responsabili, ad alta densità. La morbidezza, la porosità e le prestazioni meccaniche la rendono una base eccellente per ottenere proprietà barriera ottimali. Il sistema di rivestimento, sviluppato da Michelman, assicura un’eccellente adesione alla carta, proteggendo da ossigeno, umidità e altre sostanze, mantenendo un’ottima ricettività alla stampa e favorendo il processo di metallizzazione. Questo riduce la necessità di aggiungere ulteriori rivestimenti separati, contribuendo a mantenere un elevato grado di riciclabilità e la conformità agli standard per il contatto con gli alimenti. Michelman ha inoltre sviluppato una gamma di rivestimenti termosaldanti, ottimizzati per adattarsi a diverse temperature di innesco della saldatura (SIT), che implementano ulteriormente le proprietà di barriera all’umidità, tenendo conto dei requisiti del coefficiente di attrito (CoF) per le diverse linee di confezionamento. Questi rivestimenti vengono applicati sopra lo strato di metallizzazione per proteggere il metallo e garantire la tenuta della confezione. Per completare il sistema, sopra la stampa viene applicata una vernice con ulteriori proprietà di barriera, che prolunga i tempi di conservazione.

Un barrierante sostenibile in tutti i sensi

Cellulotech, società canadese attiva nello sviluppo di nuovi materiali, ha annunciato di avere messo a punto un processo che rende i supporti cartacei resistenti ad acqua, grasso, ossigeno e vapore, il tutto senza comprometterne la compatibilità al contatto con gli alimenti, la riciclabilità e la compostabilità. Il CEO dell'azienda, Romain Metivet, descrive così questa innovazione: “Il processo che abbiamo sviluppato è basato sulla cromatogenesi, una reazione chimica eco-compatibile che innesta acidi grassi a catena lunga su diversi supporti come carta, amido, PVOH, minerali ecc. per renderli resistenti all’umidità e preservando le loro proprietà di repulpability e la compostabilità”. “Ciò che è importante specificare è che non si tratta di un rivestimento ma di una reazione chimica – precisa Metivet. Non andiamo ad accoppiare la carta con un materiale diverso, ma generiamo legami permanenti alla superficie del supporto. I prodotti trattati con cromatogenesi sono monomateriale e come tali per le loro caratteristiche non possono essere danneggiati durante le operazioni di finitura come taglio, piega e cordonatura”. Oltre all’elevata resistenza e ai vantaggi ambientali, il processo è estremamente competitivo in termini di costi. Viene infatti impiegata una quantità minima di reagente, 2 mg al mq di superficie trattata. Se pensiamo che il prezzo per un chilo di reagente è inferiore a 10 euro, questa soluzione è estremamente competitiva.

Gli inchiostri tessili digitali di SPGPrints
A ITM Istanbul, SPGPrints ha presentato tre nuovi inchiostri reattivi digitali per la stampa di tessuti insieme a tre nuove stampanti. “Sulla base della nostra esperienza trentennale, le nuove chimiche assicurano accuratezza cromatica e macchinabilità, senza trascurare la questione ambientale. Nella selezione dei componenti teniamo conto degli RSL (elenchi di sostanze soggette a restrizioni, ndr) cui tutti i principali brand devono sottostare, e delle linee guida come REACH, OekoTex e ZDHC” spiega Jos Notermans, product manager digital.
INCHIOSTRI

I progetti di HP Latex per un futuro sostenibile a partire dalle chimiche
HP è l'unica azienda di stampa ad aver conseguito la certificazione UL ECOLOGO per i suoi inchiostri. Gli inchiostri HP Latex sono certificati anche UL GREENGUARD Gold per le emissioni più ridotte, e qualificati per il rivestimento di un intero ambiente con carta da parati. Inoltre, non sono necessari tempi di attesa prima dell'installazione (o prima di stampare applicazioni con laminazione). Le stampe realizzate con gli inchiostri HP Latex possono essere utilizzate anche per stampare su carta da parati HP senza PVC, in conformità ai criteri AgBB sulle emissioni COV in prodotti edili per interni. Queste stampe sono classificate A+ (livello di emissioni molto basso) secondo lo standard Émissions dans l'air intérieur relativo al livello di sostanze volatili nell'aria in ambienti chiusi. La gamma di supporti di grande formato HP include numerosi tipi di carte con certificazione FSC,13, nonché la carta da parati HP senza PVC e la carta da parati HP senza PVC liscia resistente. Gli inchiostri HP Latex stampati sulla carta da parati HP senza PVC liscia resistente sono idonei per i crediti LEED nella categoria relativa alle emissioni ridotte e soddisfano i limiti per il rilascio di formaldeide dello standard EN 15102 per i rivestimenti murali. Gli inchiostri HP Latex sono anche conformi a Zero Discharge of Hazardous Chemicals (ZDHC) Roadmap to Zero Level 1 Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) Version 1.1, un elenco delle sostanze chimiche pericolose il cui uso intenzionale è vietato durante la produzione di tessuti.

Siegwerk lancia i primer di deinchiostrazione per etichette e sleeve termoretraibili
Oltre all'attuale primer di disinchiostrazione a base acqua, approvato dall'Associazione dei Riciclatori di Plastica (APR), Siegwerk ha messo a disposizione un primer di disinchiostrazione a polimerizzazione UV che, secondo quanto riferito, è adatto alle etichette sensibili alla pressione e avvolgenti, nonché alle sleeve termoretraibili realizzate con materiali a base di poliolefine e poliestere. L'azienda afferma che questo sviluppo consente la stampa in linea di materiali disinchiostrabili in una configurazione di stampa flessografica UV al 100%. Secondo Siegwerk, i nuovi primer contribuiscono a migliorare il processo di disinchiostrazione, in particolare per gli imballaggi in plastica rigida, e facilitano il processo di riciclo industriale.

Flint Group CPW lancia la serie di inchiostri Kryoset Heatset
Flint Group ha annunciato il lancio della sua serie di inchiostri Kryoset, che consente di stampare impiegando il processo heatset convenzionale senza la necessità dell’essiccazione. "Stiamo lavorando da tempo a questo prodotto, inizialmente rivolto al mercato del retail, come risposta alla necessità da parte dei clienti di ridurre l'impronta di carbonio nei processi di stampa heatset” ha spiegato Tony Lord, presidente delle divisioni Flint Group Commercial Publication Web e Flint Offset Packaging Solutions. “Nonostante l’impatto dei prezzi del gas sulla produzione siamo riusciti a portare a termine il programma di sviluppo e ora siamo in grado di fornire Kryoset ai clienti”. I risultati dei test hanno confermato che Kryoset è in grado di fornire elevata qualità di stampa sui supporti più utilizzati con un processo di essiccazione significativamente ridotto o completamente eliminato. In questo modo si riducono i costi di produzione dei prodotti stampati. L’efficienza di questa soluzione è basata sull’interazione tra inchiostro e carta, ma date le difficoltà di approvvigionamento della carta, gli inchiostri Kryoset sono concepiti per essere versatili e per garantire prestazioni ottimali anche su diversi tipi di supporto per la stampa.

La filosofia green di Grafco
L’azienda italiana capitanata da Gianpalo Coin non ammette compromessi quando si tratta di sviluppare o commercializzare prodotti green, “ma devono essere realmente tali – spiega il Ceo di Grafco – e ciò che attesta le credenziali di eco-compatibilità di un prodotto è il risultato di rigorose fasi di testing”. Attività che l’azienda compie quotidianamente nelle diverse fasi di ricerca e sviluppo interne per dare risposte concrete ai propri clienti, come per la messa a punto di inchiostri a base di biopolimeri. “Un prodotto ecologico è quello che, a seguito di un’analisi di tutto il ciclo di vita, risulta avere il minor impatto possibile e deve necessariamente essere impiegato in modo consapevole”. Va bene l’inchiostro green, ma quest’ultimo deve essere poi utilizzato in abbinamento a supporti con le stesse credenziali per poter davvero pensare di muovere i primi passi a salvaguardia del Pianeta, ragionando sempre sulla fattibilità rispetto agli obiettivi che si desiderano ottenere.
L’inchiostro plant based di Ricoh

Quattordici inchiostri della gamma Uvijet UV hanno ottenuto la certificazione UL GREENGUARD. I criteri per ottenere questo riconoscimento sono molto severi, fatti per soddisfare i rigorosi standard di emissioni chimiche di terze parti, creando ambienti interni più sani. Gli inchiostri Fujifilm Uvijet UV per stampanti a getto d'inchiostro di grande formato sono inchiostri a basso odore e a basse emissioni che producono immagini vivaci e di alta qualità. «La domanda di prodotti e ambienti di lavoro più salubri è in aumento in molti settori e le normative stanno cambiando di conseguenza – spiega Mike Battersby, Marketing Manager di Fujifilm Global Graphic Systems. Il nostro stabilimento britannico, con sede a Broadstairs, genera internamente la propria energia elettrica attraverso 800 pannelli solari montati a terra che alimentano anche le nostre apparecchiature di produzione ad alta efficienza. Gestire l’attività in questo modo ci permette di conservare e riutilizzare l'energia termica, contribuendo a ridurre la nostra impronta di carbonio interna e a trasferire gli stessi benefici ai clienti». Derivato dall’inchiostro a base olio creato per il settore della stampa decorativa nell’ambito della collaborazione con il produttore tedesco Olbrich, l’inchiostro a base vegetale di Ricoh nasce per aiutare gli stampatori a ridurre il proprio impatto ambientale. La sua formulazione garantisce un'eccellente resistenza allo sfregamento e prestazioni di set-off per i pannelli ondulati bianchi e marroni, oltre che per il cartone. Altra caratteristica è l’asciugatura rapida, dal momento che non è necessario alcun calore per fissare o asciugare l’inchiostro. L’olio penetra nei substrati porosi lasciando il pigmento in prossimità della superficie. Ciò riduce il consumo energetico ed elimina la necessità di un intero sistema di essiccazione. L’assenza di odore lo rende maggiormente compatibile con il settore alimentare. Non si tratta di un inchiostro a base acqua, per cui non sono necessari biocidi per renderlo utilizzabile. È biodegradabile e favorisce il processo di deinchiostrazione. Le teste di stampa sono più facili da pulire e meno soggette a intasamenti, poiché il "tempo di apertura" è molto più lungo. Ciò contribuisce a migliorare l'affidabilità del jetting, le prestazioni e la durata delle testine di stampa. Anche il consumo di inchiostro è ridotto, poiché è possibile ottenere la stessa densità ottica utilizzando il 50% di inchiostro in meno.

Nuove chimiche DuPont per la stampa DTG
A Fespa, DuPont ha presentato la serie di inchiostri DuPont Artistri Brite P5500, progettati per la stampa direct-to-garment. La nuova formulazione garantisce maggiore resistenza ai lavaggi e tempi di asciugatura più rapidi. L'inchiostro bianco Artistri P5590 assicura opacità e elasticità. «Siamo lieti di offrire una soluzione completa che consente di ottenere prestazioni di stampa all'avanguardia in tutte le aree che contribuiscono al successo dei nostri clienti: colori brillanti e duraturi con una minore quantità di inchiostro, tempi di polimerizzazione ridotti e, allo stesso tempo, affidabilità di stampa e riduzione dei costi operativi e di manutenzione» ha dichiarato Bernd Daiber, Global Sales Leader Commercial Inks, DuPont Artistri Digital Inks.

SOLUZIONI

SolidTune ottimizza l'utilizzo dell'inchiostro nella stampa di imballaggi
Agfa ha annunciato SolidTune, una soluzione software di prestampa dedicata alla stampa offset di imballaggi di alta qualità in grado di ridurre il consumo di inchiostro consentendo tempi di consegna più rapidi per una maggiore efficienza di produzione, una migliore qualità dell'immagine e meno sprechi. SolidTune è stato sviluppato pensando alle sfide specifiche della produzione di imballaggi, basandosi sul successo degli elementi cruciali di InkTune e PressTune, che fanno parte del conosolidato programma Agfa ECO3 per l'innovazione sostenibile. Come ultimo passaggio del processo di rendering, SolidTune applica un esclusivo algoritmo per il risparmio dell’inchiostro ai pixel a 1 bit dei fondi pieni prima della stampa finale. A differenza delle altre soluzioni, il software è stato sviluppato con un’opzione di protezione esclusiva dei bordi, il che significa che l’algoritmo garantisce la protezione dei bordi dei fondi pieni, per mantenere la stampa netta e pulita. Questo processo riduce la quantità di inchiostro necessaria per la stampa in media del 3%. SolidTune è disponibile su licenza nei flussi di lavoro di prestampa Apogee e Amfortis e può essere utilizzato con qualsiasi tecnologia di retinatura, inclusa Agfa SPIR@L.

La soluzione di Lundberg per la gestione dei rifiuti
La produzione, le macchine per l'imballaggio e l'area del magazzino generano rifiuti. Può trattarsi di plastica e carta, tessuto e non tessuto, cartone ondulato e gomma. Per far fronte al problema, da oltre quarant'anni Lundberg Tech progetta e produce granulatori, che sono una parte essenziale della gestione degli scarti. Oggi l’azienda dispone di uno stabilimento di produzione con tutte le macchine CNC e gli impianti di collaudo per garantire una qualità e un collaudo elevati e costanti, nonché una logistica con tempi di consegna brevi. Lundberg Tech supporta la produzione sostenibile di qualsiasi azienda sia a livello locale che generale.

Ecoleaf riduce del 50% la carbonfoot print, rispetto ai processi di nobilitazione tradizionali
Durante la scorsa edizione di Graphispag, che si è svolta lo scorso maggio a Barcellona, Actega era presente con Ecoleaf, soluzione per la nobilitazione digitale. Eliminando completamente la necessità di pellicole e, di conseguenza riducendo significativamente gli sprechi rispetto ai processi tradizionali, Ecoleaf impiega un quantitativo ridotto di materie prime per la nobilitazione degli stampati. Il processo prevede l’applicazione e polimerizzazione di quantità precise di pigmento metallico per creare raffinate nobilitazioni a effetto metallizzato. Questo processo non solo fornisce un modello di produzione più sostenibile ai fornitori di servizi di stampa di etichette e imballaggi, ma offre anche vantaggi dal punto di sui costi e sui tempi di produzione senza compromettere la qualità.
"Secondo i calcoli di LCA di Actega, Ecoleaf è in grado di ridurre di circa il 50% dell'impronta di carbonio rispetto ai tradizionali processi di nobilitazione con cold e hot foil", sostiene Paolo Grasso, direttore vendite, Actega Metal Print. “Inserendo questi dati in in un contesto più ampio, i vantaggi diventano ancora più chiari. Un chilo di fiocchi Ecoleaf sostituisce efficacemente 3000 kg di pellicola, che a sua volta elimina 20 tonnellate di CO2e: l'equivalente di piantare circa 833 alberi. Una riduzione di CO2e di questa portata ha un impatto sostanziale sulla produzione di stampati nobilitati e supporta l'obiettivo del brand di impiegare una catena di approvvigionamento più sostenibile”.


C’era una volta il liner...
ETICHETTE LINERLESS
SILICONE
ETICHETTE AUTOADESIVE TRADIZIONALI
FRONTALE ETICHETTA

FRONTALE ETICHETTA

….e c’è ancora, tuttavia sembra che tra gli effetti della pandemia ci sia stata anche l’esplosione del trend delle etichette linerless, che già era sulla rotta di una crescita promettente. Si tratta di etichette prive del supporto siliconato la cui funzione termina nel momento in cui l’etichetta stessa viene applicata e ne inizia la reale fruizione.
Come funziona questo tipo di etichetta?
Le etichette linerless presso sensibili o termo sensibili presentano un rivestimento speciale per il rilascio dell’etichetta che consente di avvolgerle su se stesse senza che l’adesivo si attacchi permanentemente all’etichetta sottostante. Inoltre, la tecnologia Linerless consente la stampa su entrambi i lati, in quanto il rivestimento di rilascio e l’adesivo vengono applicati dopo la stampa dell’etichetta stessa. Il rivestimento di rilascio agisce come protezione per i raggi UV, l’umidità e gli agenti chimici, aumentando la longevità stessa dell’etichetta.
Vantaggi? Il più evidente è il risparmio di materia prima. Eliminata la necessita del liner, si impiega meno carta per produrre un dato quantitativo di etichette – le statistiche riportano che in media un rotolo/bobina di materiale adesivo linerless può contenere il 30-40% di etichette in più rispetto alla versione tradizionale. Linerless è sinonimo di risparmi anche sotto il profilo dell’intero processo: dalla manodopera alla logistica fino allo stoccaggio, contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio e offrendo una valida alternativa eco-sostenibile. Eliminando il supporto, infatti, aumenta anche la superficie stampabile ed è possibile ottenere più etichette da una singola bobina, riducendo i tempi di inattività dati dalla sostituzione di quest'ultima. In questo modo migliora anche la produttività.
Svantaggi? Le linerless label non possono essere fustellate, quindi la loro forma sarà sempre rettangolare o quadrata. Inoltre sono richieste macchine specifiche per la stampa di queste etichette. Nonostante questi limiti è un mercato destinato a crescere!

ADESIVO ADESIVO
LINER
SILICONE
Un mercato in forte crescita


Secondo uno studio reso noto dall’agenzia americana FMI, il mercato globale delle etichette linerless raggiungerà il valore di 2,5 miliardi di dollari entro il 2029 a un CAGR del 4,9% tra il 2022 e il 2029, nel 2018 era stato valutato a 1,40 miliardi di dollari. Si stima che le etichette linerless rimovibili occuperanno una posizione di leadership nel mercato globale delle etichette linerless generando un'opportunità di crescita di 240 milioni di dollari dal 2022 al 2024. Lo studio entra nel dettaglio delle proiezioni di crescita del mercato delle etichette linerless in base al tipo di prodotto (imaging variabile e termico diretto), alla tecnologia di stampa (stampa digitale, flessografica, offset, rotocalco, serigrafia e altri), al tipo di adesivo (permanente, rimovibile e riposizionabile) e al settore di applicazione (retail, food&beverage logistica, prodotti farmaceutici e altri). Quello che è certo è che i trend di crescita di questo mercato sono fortemente legati alle doti di ecosostenibilità di queste etichette. www.futuremarketinsights.com
LINERLESS LABEL



Una nuova linea di applicatori Linerfree
Collamat ha lanciato una nuova generazione di applicatori di etichette linerless della linea Linerfree, disponibili nella versione a nastro e a tampone. Dotati di tecnologia di stampa termica diretta raggiungono un velocità fino a 12 pollici al secondo con luce di stampa fino a 4 pollici, per una risoluzione massima di 300 dpi. Il controller Linerfree è equipaggiato con un pannello touch con funzionalità che includono dati OEE, controllo delle ricette, panoramica e diagnostica degli allarmi e connettività ai sistemi ERP. Gli applicatori offrono una gamma di software per la progettazione di etichette e opzioni di stampa utilizzando software come NiceLabel, Codesoft e BarTender.
Certificazione CarbonNeutral per le etichette Linerless di UPM Raflatac
UPM Raflatac ha esteso la sua gamma di prodotti CarbonNeutral® ottenendo da Natural Capital Partners la certificazione CarbonNeutral per l'intera serie Linerless. DT Linerless è un materiale composto da adesivo sul retro e silicone sulla parte superiore per la stampa termica diretta che consente di ridurre fino al 40% il consumo del materiale rispetto alle tradizionali tecnologie mantenendo le stesse proprietà di scansione e tracciabilità delle etichette con supporto. La gamma, efficiente e sostenibilità, negli ultimi anni ha registrato tassi di crescita nell’ordine del 15%. La sfida per UPM Raflatac è guidare l'industria delle etichette verso un futuro a zero emissioni nette di carbonio, un obiettivo che l’azienda si è posta di raggiungere entro il 2040.
OMET e Ritrama, collaborazione nel segno delle linerless label
La ricerca e sviluppo sul fronte delle etichette linerless ha attivato anche collaborazioni tra attori della filiera come quella iniziata nel 2019 tra OMET e Ritrama. Quest'ultima, azienda del gruppo Fedrigoni, produce Core Linerless Solutions®, un film autoadesivo che tramite un apposito processo di converting si trasforma in un laminato senza liner, pronto per essere applicato con un’etichettatrice linerless. Uun’innovazione che consente notevoli impatti positivi sia sull’efficienza sia sulla sostenibilità ambientale del processo di stampa. OMET sta sviluppando n gruppo in grado di separare il supporto inferiore del film e tramite un processo di laminazione a caldo applicherà il liner PET siliconato sul frontale precedentemente stampato, incapsulando l’etichetta che risulterà quindi protetta senza necessità di sovraverniciare o sovralaminare. Il supporto manterrà una rigidità adeguata per essere lavorato ad alte velocità ma avrà uno spessore inferiore alle etichette tradizionali, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di logistica e applicazione finale.

Una nuova soluzione targata Avery Dennison

Avery Dennison ha acquisito la tecnologia per l'etichettatura linerless sviluppata da Catchpoint, società britannica con sede nello Yorkshire. L'accordo include i brevetti, il marchio, e il know-how di Catchpoint, oltre al servizio di supporto tecnico da parte del team specializzato dell'azienda britannica. Per Avery Dennison questa operazione rappresenta un ulteiore passo verso il raggiungimento di due dei principali obiettivi che si è posta in termini di sostenibilità entro il 2030: fornire innovazioni che permettano un avanzamento dell'economia circolare e ridurre l'impatto ambientale.



