18 minute read
Il calendario Grafical 2023 è “Magick”
LA MAGIA SARÀ LO SPIRITO GUIDA DEL 2023
CON IL NUOVO CALENDARIO GRAFICAL
Nuovo anno, nuovo calendario firmato Grafical. Una tradizione che si rinnova e conquista nuove fette di printlovers, perché quello che succede nell’azienda di stampa di Marano di Valpolicella riesce ad avere sempre dell’incredibile. Si potrebbe parlare di magia, se non sapessimo perfettamente che è tutto frutto della commistione esplosiva tra la creatività di Advision e la competenza tecnica di Grafical, che mescola insieme materiali scelti con cura e lavorazioni di stampa e nobilitazione innovative e sorprendenti. E allora la magia la lasciamo tutta al concept che caratterizza, pagina dopo pagina, i 12 mesi che ci aspettano.
IT’S A KIND OF MAGICK
(sì, scritto proprio così, come il libro dell’occultista Aleister Crowley). La scelta di dedicare il calendario 2023 alla Magia si pone in continuità col progetto presentato da Grafical a Packaging Première 2022, quando l’intero stand è stato dedicato a un’esperienza personalizzata nel mondo dei Tarocchi. È proprio Il Sole, il diciannovesimo arcano maggiore, ad aprire le danze diventando protagonista del mese di gennaio, per definizione sempre lungo e gelido. Niente di meglio del caldo abbraccio del nostro astro vitale, allora, per cominciare l’anno, scacciando la notte e il buio e riscaldando le nostre piccole esistenze. Ma cos’è, veramente, la magia? Al di là dei sistemi simbolici – come i Tarocchi – di cui ancora le diverse civiltà si circondano per interpretare il reale, la magia risponde a un bisogno antropologico. “L’uomo è un animale cerimoniale”, replicava Wittgenstein a Frazer, commentando il Ramo d’oro, studio sulla magia e la religione. Non c’è una risposta univoca a ciò che si può definire magia: l’idea si frammenta e declina in idee diversissime tra loro, che nel tempo e nello spazio rispondono al desiderio di dominare, con la sola forza di volontà, il reale. E negli 11 mesi che seguono gennaio si scoprirà che la magia può essere ovunque. Nell’arte, per esempio, che ci sottrae alle regole della realtà per inventare nuovi mondi. Una matita, nelle mani di chi sa dare spazio alla fantasia, può diventare la più potente delle bacchette magiche. Nello sguardo, che può tutto: stregare, pietrificare, ferire, far innamorare… e nelle cose che improvvisamente e inspiegabilmente a questo sguardo si sottraggono, come nei più raffinati trucchi illusionistici. È nelle danze rituali come la taranta salentina, che esorcizza e guarisce i dolori dell’anima. Nel potere evocativo dei nomi e delle parole giuste che definiscono l’essenza di ogni cosa animata e inanimata, nei misteri dell’antico Egitto, nei rituali che spingono alla ricerca della conoscenza nel confronto col concetto di sacro e divino. Nella trama
di un incantesimo, che può anche essere semplicemente una storia magnificamente raccontata, nel culto dei morti che assottiglia il confine con l’aldilà e l’ignoto diventando esso stesso un inno alla vita… ma, in fondo, tutto questo altro non è che una celebrazione della fantasia, la magia più grande di tutte, quella in grado di aprire tutte le porte. Ogni pagina del calendario 2023, con le sue diverse tavole illustrate e soluzioni di stampa e supporti, è un inno alle diverse sfumature della magia, che riconducono a ciò che più di ogni altra cosa definisce l’essere umano: il linguaggio. La capacità di far sì che ogni gesto sia in grado di comunicare qualcosa. Proprio come la stampa, in fondo. Il calendario è stato prodotto in soli 1.400 esemplari ed è disponibile per la prenotazione e l’acquisto qui:
Packaging Design Awards
di MICHELA PIBIRI
Un successo di filiera raccontato dalle aziende di stampa
Di solito, sul palco a ritirare i premi di packaging design, ci salgono prevalentemente creative director e designer, talvolta brand owner. Professioniste e professionisti capaci di inventare l’inimmaginabile e sviluppare idee comunicative potenti, in grado di spiccare e diventare memorabili, anche a giudizio di giurie nazionali e internazionali iperqualificate. Ma tutto esisterebbe solo nella forma di esecutivi in PDF se a supportare la creatività non ci fosse chi, materialmente, realizza i progetti, spesso intervenendo fin dalle prime fasi della progettazione per indirizzare e consigliare sulle migliori soluzioni. Da chi crea i supporti con cui sono fatti, a chi li trasforma in prodotto finito grazie alla propria competenza e alle tecnologie nell’ambito della stampa, finishing e cartotecnica. E in un 2022 ricco di eventi, non si contano gli appuntamenti – finalmente di nuovo in presenza – che hanno conferito riconoscimenti di alto valore a progetti di etichette, packaging ed editoria realizzati da realtà importanti, da Nord a Sud, dell’industria grafica italiana. Ne abbiamo selezionato una parte – ma nei prossimi numeri ce ne saranno altri – e abbiamo chiesto agli stampatori di raccontarceli dal loro punto di vista.
Auroflex conquista, con Genesi, il premio più ambito alla Vinitaly International Design Competition
È siciliana l’etichetta dell’anno del concorso di design legato alla storica fiera veronese. È quella del Marsala Doc Superiore Riserva Genesi 2014 della Cantina Carlo Pellegrino, con design di Gianclaudia Marino e stampa e nobilitazione di Auroflex, azienda specializzata nella produzione di etichette autoadesive in bobina di Alcamo, in provincia di Trapani. Un’etichetta dal formato importante – al limite delle potenzialità dell’etichettatrice – il cui design essenziale riesce a raccontare un’intera storia familiare. L’idea è della Cantina Pellegrino, che fin da subito ha coinvolto Auroflex per capire come svilupparla. Sara Cruciata, Sales & Project Director di Auroflex, racconta: «L’etichetta doveva rappresentare le diverse personalità della famiglia Pellegrino. Diverse generazioni che attraversano il tempo tra tradizione e innovazione. Ed è proprio da questo binomio che è nata la nostra proposta di combinare stampa digitale e nobilitazioni tradizionali su un supporto classico, una carta Cotton di Avery Dennison. Due colonne di nomi sono stampate in digitale HP con caratteri eccezionalmente fini e precisi. Al centro, una linea verticale stampata a caldo con oro rosa Luxoro termina con una goccia di oro colato, richiamando il legame di sangue ma anche il colore del Marsala. Il nome del vino, Genesi, è stampato con serigrafia nera a rilievo. La scelta della stampa digitale – prosegue Cruciata – si deve al fatto che l’etichetta è destinata a cambiare nel tempo, quando si aggiungeranno i nuovi nati della famiglia Pellegrino. Mentre l’oro colato conferisce a ogni singola goccia un certo margine di discontinuità che rende ogni etichetta, di fatto, unica, proprio come il carattere di ogni componente della famiglia». Dietro l’apparente semplicità grafica, insomma, c’è un’estrema attenzione ai dettagli e un certo livello di artigianalità, perché quando si utilizza l’oro colato, spiega sempre Cruciata, sono necessari ritocchi in fase di avviamento e produzione, e così pure quando si sceglie la stampa digitale su un supporto così materico è necessaria un’attenta calibrazione. «Quello ottenuto al Vinitaly – dice Claudia Fuschi, Marketing Manager di Auroflex – è un riconoscimento importantissimo. La qualità del nostro lavoro è già riconosciuta dai clienti, mentre lo scenario di una competizione internazionale ci offre una platea molto ampia, e può aiutarci a comunicare non solo cosa siamo in grado di fare, ma il nostro approccio consulenziale. I nostri lavori di maggior successo sono quelli che abbiamo sviluppato fin dalla fase embrionale, mettendo insieme tutta la filiera. Questo fa davvero la differenza in un mercato come quello del vino, in cui l’offerta è ampia e la concorrenza spietatissima».
Varvaglione, è realizzata da Eurostampa l’etichetta premiata ai RedDot Awards
Jessica Liffredo, responsabile sviluppo grafico di Eurostampa, azienda specializzata in etichette che ha il suo quartier generale a Bene Vagienna nel cuneese, parla della realizzazione del progetto per l’olio extra vergine di oliva Varvaglione 1921, che si è aggiudicato un Best Award nella categoria Packaging & Communication Design ai RedDot 2022. L’etichetta, progettata dallo studio Idem Design, è un raffinato gioco di stampa a caldo che abbina il blind embossing all’applicazione della particolarissima foglia Spatial FX di Luxoro per riprodurre l’effetto luminoso e tridimensionale di gocce d’olio che si posano sulla carta dell’etichetta, una Tintoretto Gesso di Fedrigoni Self-Ahesives. «Eurostampa è stata coinvolta a design già definito – dice Liffredo – e dopo uno studio di fattibilità abbiamo avanzato alcune proposte migliorative con l’apporto del nostro Innovation LABels. In particolare abbiamo suggerito il tipo di materiale da utilizzare come texture per migliorare la resa dello Spatial FX. Abbiamo anche suggerito di aggiungere un retino di grigio per dare maggior risalto al bassorilievo». Un’esecuzione che ha richiesto il know how che contraddistingue l’azienda: non tutti infatti hanno la tecnologia abilitante per stampare lo Spatial FX e la competenza per gestire progetti con questo livello di complessità. «Lo Spatial – prosegue Liffredo – richiede attenzione massima al registro di stampa, e così il bassorilievo e i rilievi. La stampa, per quanto ci riguarda, è ancora un processo che richiede un alto livello di artigianalità e formazione da parte degli operatori». E sul conferimento del premio aggiunge: «Si tratta di un riconoscimento molto importante che dà un valore ulteriore al grande lavoro che è stato fatto nel realizzare un progetto così difficile».
Tre riconoscimenti internazionali per GustOsa, progetto per e-commerce di eccellenze alimentari realizzato da ICO e Grafical
Due argenti, uno ai Pentawards e uno agli European Design Awards, e un Award of Excellence ai Communication Arts 2022. Il progetto GustOsa, ideato dall’agenzia Lateral Creative Hub nell’ambito di Brand Revolution Lab 2021 si è avvalso di due partner per stampa e cartotecnica: ICO, azienda abruzzese specializzata nella produzione e lavorazione del cartone ondulato, e Grafical, etichettificio di Marano di Valpolicella (Verona). Se per quanto riguarda le etichette possiamo definire una consuetudine la partecipazione ai concorsi e l’ottenimento di riconoscimenti importanti – e Grafical ne ha ricevuto parecchi nel corso degli anni – a sparigliare veramente le carte è il successo ottenuto dal packaging in cartone ondulato. Merito dell’ingegnerizzazione cartotecnica e delle possibilità della stampa digitale HP, con una qualità che fino a pochi anni fa era impossibile immaginare su questo tipo di supporto. Riccardo Colalongo, tecnico commerciale di ICO che ha seguito il progetto insieme a Giorgia Lancia, Digital Printing Business Developer, Matteo Di Pillo, Product Designer, e Giorgio Labbate, addetto alla prestampa digitale, racconta: «Quando abbiamo ricevuto il modello di scatola abbiamo contribuito alla scelta della miglior composizione del cartone (doppia onda EB), in funzione delle sollecitazioni alle quali avrebbe dovuto essere sottoposta la scatola, e della copertina esterna per una miglior resa di stampa (KW patinato). Abbiamo anche suggerito la scelta della tipologia di fondo a coda di rondine, con l’inserimento delle falde interne e ottimizzazione della chiusura. Abbiamo scelto la stampa digitale per ottimizzare la resa grafica, simulando il fondo avana in quadricromia, e permettere la realizzazione di diverse varianti di colori, grafiche e messaggi, cuore del progetto comunicativo dell’agenzia». Un lavoro particolarmente impegnativo, spiega ancora Colalongo, che ha richiesto particolare attenzione anche in prestampa, perché i colori scelti inizialmente erano fuori gamut della
HP PageWide C500, ma che una volta messo a punto è diventato completamente industrializzabile. «Indubbiamente siamo in una fase in cui alle caratteristiche funzionali degli imballaggi devono essere spesso associate caratteristiche estetiche e formali che aiutino i brand a trasmettere messaggi qualitativi oltre che quantitativi» dice Rita Lancia, Marketing Manager di ICO. «I riconoscimenti, importantissimi per le agenzie di comunicazione, sono rilevanti, oltre a essere motivo di orgoglio, anche per i trasformatori/stampatori che hanno così l’opportunità di mostrare le capacità e competenze tecniche, oltre all’attitudine a risolvere esigenze di confezionamento in modo creativo».
So.ve.mec, il rebranding di Terra Viva vale oro al Fedrigoni Top Award
A Parigi sono Antonella e Mario Coppola, Marketing Manager e CEO di So.ve. mec, etichettificio di Nola (Napoli), a ritirare il prestigioso oro della categoria “Label” al contest internazionale Fedrigoni Top Award 2022. L’etichetta è Terra Viva delle Cantine Villa Dora, con design di nju:comunicazione. «Un caso vincente, e non solo in senso metaforico, di rebranding», racconta Antonella Coppola. «La cantina è ubicata alle pendici del Vesuvio, e si è voluto dare importanza all’unicità delle sue vigne che crescono su un suolo vulcanico. La nuova etichetta riprende l’immagine del Vesuvio in stile pop-art: lo studio grafico non ha voluto riproporre la solita immagine da cartolina ma lo ha ridisegnato in chiave quasi fumettistica riprendendo il gioco di luci e di ombre dei raggi solari che illuminano le rocce del vulcano». «La proprietà – dice Stefano Marra, designer di nju:comunicazione – ha sentito l’esigenza di un rinnovamento dell’immagine aziendale dovuto a un ricambio generazionale nell’organico dell’azienda stessa. Con gli anni si è fatta sempre più forte la necessità di avvalersi di un identità di prodotto e di brand che esprimesse i valori dell’azienda in maniera più marcata. L’azienda stessa riteneva la propria comunicazione e il proprio packaging non adeguato ai propri valori. Abbiamo perciò lavorato a una brand identity e a un packaging più coerente con i concetti che l’azienda voleva esprimere. Vincere il primo premio rappresenta un grande risultato per un’azienda già consolidata negli anni per la qualità dei suoi prodotti. Cambiare la propria identità visiva rappresentava comunque un rischio, e il fatto di aver vinto è segno che la strada intrapresa è quella giusta. Credo che i punti di forza del progetto delle nuove etichette siano il forte impatto visivo, i rimandi storico-artistici che legano il progetto al territorio (e quindi alla cantina) e la qualità della stampa delle etichette, espressa soprattutto nei dettagli delle illustrazioni».
Viertel Bier, le etichette stampate da Litografia Castello in cima al podio di Best Label Solobirra 2022
Viertel Bier (ted: “Viertel” quartiere, “Bier” birra) è un prodotto del birrificio Sudhaus GmbH/Srl, nato in tempi di “social distance” con l’intento di restituire alle persone il senso di una comunità vicina e protettiva, legata alla dimensione di quartiere. Il progetto grafico dello studio Frei und Zeit è stato condiviso fin dall’inizio con Litografia Castello, etichettificio emiliano specializzato nella stampa personalizzata di etichette in bobina molto presente in Alto Adige, che ha individuato le tecniche di stampa e i supporti più idonei a comunicare il prodotto e il suo messaggio. «Si tratta di un’etichetta bella ed efficace, che segue un principio di ecosostenibilità in linea coi valori del prodotto, anche grazie alla carta 100% fibra naturale di cotone Fedrigoni Self-Adhesives» racconta Aldo De Vincenzo, Amministratore Unico di Litografia Castello. La sostenibilità di cui il prodotto si fa portavoce può essere pensata sia in termini di uso delle risorse, sia come soddisfazione delle persone nella società, in una qualità di vita più consistente, in un ambiente stabile e naturale. Le etichette di questo birrificio artigianale, molto legato al territorio e presente in canali distributivi selezionati, si declinano in sei varianti per esprimere in forma illustrata altrettanti concetti. «Per realizzare il versioning delle etichette e allo stesso tempo garantire la profondità dei colori, abbiamo utilizzato la stampa digitale con tecnologie combinate Epson e Gallus, che offrono una copertura dei Pantone del 97%» prosegue De Vincenzo. «Cinque etichette sono stampate esclusivamente in digitale, mentre su una variante sono state inserite delle nobilitazioni a caldo». Un altro esempio di come la collaborazione in fase progettuale tra studio di design e azienda di stampa abbia restituito risultati d’eccellenza: «La vittoria di questo premio – conclude De Vincenzo – è indubbiamente una soddisfazione personale per chi, come me, ha aperto la propria fabbrica appena 15 anni fa. Quello della stampa è un settore in cui si lavora sempre dietro le quinte, e ci si espone direttamente solo con i clienti. Se alle agenzie i riconoscimenti così portano sicuramente dei frutti, per gli imprenditori delle arti grafiche sono uno stimolo a cogliere nuove opportunità».
Xamorfos, il Gin con etichetta stampata da Grafica Nappa ottiene una menzione speciale al Fedrigoni Top Award
Best Label Solobirra 2022: Grafical per Lume Beer Limited edition by Benaco 70
È Marco Pecoraro, Sales Manager di Grafica Nappa, storica azienda di stampa di Aversa (CE), a raccontare le peculiarità del packaging del gin italiano artigianale Xamorfos, prodotto dalla salernitana Distill Hub: «Ogni progetto curato dall’agenzia Lettera7, cui frequentemente diamo supporto tecnico-produttivo, ha come costante il confronto, lo scambio di competenze, di obiettivi, di esigenze, al fine di poter esprimere al meglio l’idea di base. Molto spesso la creatività raggiunge la migliore espressione proprio durante queste ore di laboratorio e sperimentazione». Un progetto nato dunque dalla collaborazione stretta tra designer e stampatore, che diventa anche pretesto per una sperimentazione: «Per Xamorfos – prosegue Pecoraro – è stata concepita un’etichetta bifacciale, in un mondo di etichette stampate solo da un lato. L’illustrazione stampata internamente, quindi, doveva essere visibile con l’etichetta applicata e offrire giochi di visualizzazione, grazie all’effetto di rifrazione dovuto al vetro e al liquido contenuto. La carta scelta è una Old Mill White di Fedrigoni, stampata fronte retro con tecnologia digitale, e con applicazione dell’etichetta grazie a un biadesivo e un elastico che avvolge la bottiglia». La realizzazione è del tutto macchinabile, ma presenta un aspetto di artigianalità nell’applicazione manuale degli elementi di fissaggio, che fa il paio con la lavorazione artigianale del gin stesso. Quanto al riconoscimento al Fedrigoni Top Award, Pecoraro conclude: «Per noi si tratta della terza affermazione consecutiva. Inutile dire che ci inorgoglisce profondamente perché frutto di un impegno continuo di questi anni. La nostra è un’azienda ultra centenaria che ha visto il cambiamento sempre come opportunità. L’innovazione è per noi un obiettivo costante, e dobbiamo ammettere che il mercato ce lo riconosce: i nostri clienti ci scelgono anche per quello. E probabilmente lo hanno riconosciuto anche i giurati del premio. Sappiamo anche che la responsabilità aumenta, ma non ne siamo preoccupati. Guardiamo al futuro con ottimismo ed energia».
Il secondo posto al contest Best Label del settore brassicolo Solobirra se lo è aggiudicato Grafical con il progetto Lume Beer by Benaco 70, birrificio artigianale sul Lago di Garda che ha instaurato una collaborazione con l’agenzia Advision per una limited edition studiata su due birre artigianali, una Honey e una Porter. «Il concept studiato da Advision – dice Anna Lonardi, Marketing Manager di Grafical – ci ha permesso di perfezionare insieme a loro una soluzione tecnica in grado di creare un livello di interazione d’impatto. L’agenzia aveva le idee ben chiare: è venuta da noi con un mockup fisico, e il contributo del nostro team di tecnici è stato determinante per individuare la modalità di esecuzione e realizzazione ideale». In campo sono scese due tecnologie che contraddistinguono l’azienda, come spiega ancora Lonardi: «La prima è la stampa serigrafica in bobina, che ci ha permesso di stampare i due colori della texture, un azzurro e un blu notte, entrambi opachi, su materiali UPM Raflatac. La seconda è l’accoppiatura in linea che ci ha permesso di de-adesivizzare una parte della carta, per rendere possibile lo scorrimento dell’inserto interattivo, all’interno dell’etichetta principale». Un progetto di non semplice realizzazione, che ha comportato delle sfide «ma i nostri tecnici – prosegue Lonardi – hanno lavorato in sinergia con i creativi per trovare in poco tempo la soluzione per rendere concreto e riproducibile il progetto. È stata necessaria anche una certa manualità, almeno per quanto riguarda l’integrazione tra le due etichette. Trattandosi di una limited edition questo non ha rappresentato un problema; ci sono però alcuni accorgimenti tecnici che consentirebbero di rendere macchinabile questo tipo di etichetta interattiva». E per quanto riguarda il premio, Anna Lonardi conclude: «Una grande soddisfazione per l’agenzia che ha sviluppato il progetto, ma anche per noi di Grafical. È sempre un piacere e un onore vedere progetti come Lume Beer avere un seguito dopo la loro realizzazione. Una piccola parte di questi successi è merito di quello che siamo in grado di offrire ai nostri clienti: esperienza, persone di talento e tecnologie d’avanguardia messe al servizio delle idee di chi sceglie e sceglierà Grafical come partner ideale per i propri progetti».
WHAT'S NEXT?
I progetti che hanno ottenuto riconoscimenti nel 2022 sono ancora tanti. Nel prossimo numero parleremo di:
OasyHotel, progetto di The 6th realizzato con Lazzati Industria Grafica, Grafical e myCordenons nell’ambito di Brand Revolution LAB 2021, che nel 2022 si è aggiudicato tre ori: Pentawards, Communication Arts e Epica Awards;
Luz Gin, progetto di O,Nice! Design stampato da La Commerciale Borgogno con supporti Luxoro e Fedrigoni Self-Adhesives che si è aggiudicato un RedDot Award;
Organic Texture Box – Magazzino 77,
packaging realizzato da Polistampa Firenze e premiato al Fedrigoni Top Award nella categoria “Corporate Communication”;
Agricola Romaniello, progetto di Lettera7 realizzato da Arte Grafiche Lapelosa su carta Fedrigoni, premiato con il secondo posto nella categoria “Packaging” al Fedrigoni Top Award 2022;
Vesuvius, progetto di Basile ADV stampato da La Commerciale su supporto Avery Dennison che ha vinto il primo premio nella categoria Label a OneMorePack 2022;
Design and the Wondrous: on the Nature
of Ornament, catalogo dell’omonima mostra ideata da Elise Gray e Kevin Donnot stampato da Musumeci, che ha avuto una menzione speciale nella categoria “Publishing” al Fedrigoni Top Award.
Sei un’azienda di stampa e vuoi raccontarci un progetto vincitore di un concorso di packaging design dal punto di vista della sua realizzazione tecnica? Scrivici a: