PROGETTO SU COMMISSIONE
SCUOla INTERNazIONalE dI COMICS
[
Scuola Internazionale di Comics // a.a. 2011-2012 // Grafica pubblicitaria 3 Progetto su commissione "COSPE - COOPErazIOnE PEr lO SvIluPPO dEI PaESI EmErGEntI" docenti: Emanuela Stanganelli + Enrica Ficai veltroni // Software: adobe CS 5.5
COSPE Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti
05 » 01. Studio del logotipo 14 » 02. CORPORATE IDENTITY 17 » 03. ADVERTISING 45 » 04. cALENDARIO 51 » 05. EVENTO
COSPE Chi sono Cospe nasce il 19 aprile 1983 a Firenze da un gruppo di persone impegnate e animate dallo spirito del dialogo interculturale, della partecipazione come forma di democrazia, dello sviluppo come strumento per la libertà dell’uomo. Fin dai suoi esordi Cospe ha concepito la propria attività di cooperazione internazionale allo sviluppo come mezzo per il raggiungimento della pace fra i popoli ed il cambiamento dell’ordine economico internazionale, muovendo i primi passi negli scenari dell’Africa Australe e Occidentale e del Centro America, collegando a questo obiettivo le attività in Italia nelle scuole e sul territorio.
Negli ultimi anni Cospe ha cercato di rafforzare la propria struttura tecnico-operativa, nella consapevolezza che un’efficiente e trasparente pianificazione e gestione delle risorse umane, materiali e finanziarie sono elementi indispensabili per un efficace perseguimento degli obiettivi associativi, senza arretrare sul terreno della qualità, della professionalità, dei linguaggi. Cospe concentra l’attenzione sulla qualità delle certificazioni (UNI ISO 9001 e IID - Istituto Italiano della Donazione), si dota di un bilancio sociale, della certificazione di bilancio e si accredita come Centro Formativo riconosciuto della Regione Toscana. È di questi anni anche la nascita dell’Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi (UCRF) che sul solco delle esperienze precedenti, lavora alla trasmissione dei temi e dei valori Cospe per una maggiore visibilità, prestigio, posizionamento e per strutturare una più efficace raccolta fondi da privati. Il 2008 è stato inoltre l’anno del 25esimo anniversario, numerose sono le iniziative culturali realizzate per rilanciare i temi prioritari, decisi dall’Assemblea Generale del 2007: sovranità alimentare, diritti delle donne ed equità di genere, diritti di cittadinanza plurale, lavoro e inclusione economica sociale, diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Impegnandosi nella partecipazione e nel lavoro di rete, rafforza l’attività politica e di promozione culturale sul territorio con la “Rete di Vico”, un programma di rete nazionale con decine di realtà associate, avvia la costituzione di una sede in Veneto, formalizzata nel 2009, e la definizione di una policy interna sul ruolo delle sedi all’estero dell’Associazione.
COSPE Attività SOVRANITÀ ALIMENTARE: Cospe sostiene nel sud del mondo l’impegno di produttori agricoli, organizzazioni ed istituzioni per la propria sicurezza alimentare, per la difesa delle produzioni locali e dell’ambiente, per diverse e più eque politiche commerciali e di credito internazionali non condizionate dagli interessi economici e politici di multinazionali e governi. DIRITTI DELLE DONNE ED EQUITÀ DI GENERE: Cospe intende favorire dove opera il rafforzamento dei diritti, delle opportunità e del potere delle donne, sostenendole nei loro percorsi di inserimento e di ricerca di autonomia in tutte le sfere della società, nella famiglia, nel lavoro, nell’istruzione. DIRITTI E CITTADINANZA PLURALE: Cospe intende contribuire in Europa alla costruzione di una società pluralista, evidenziando ed operando per la rimozione di ogni forma di discriminazione, opponendosi alla marginalizzazione ed esclusione sociale cui spesso sono sottoposti i cittadini d’origine straniera. LAVORO E INCLUSIONE ECONOMICA E SOCIALE: Cospe opera nel sud del mondo per la creazione di opportunità di lavoro equamente retribuito e tutelato. Il lavoro non solo è condizione primaria dello sviluppo, della dignità della persona, dell’autodeterminazione e di stima sociale, ma anche chiave di accesso ad altri diritti, come la cura della salute, una sana abitazione, la possibilità di istruire i figli. DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: Cospe opera perché tutti i minori possano usufruire appieno del diritto di accesso ad una istruzione qualificata, perché si crei nelle scuole un tessuto di dialogo e confronto interculturale, si prevenga l’abbandono scolastico e vi possano essere pari opportunità di successo scolastico.
COSPE Il progetto grafico L'associazione COSPE si è rivolta alla Scuola Internazionale di Comics per creare la comunicazione del suo 30° anniversario. I materiali saranno realizzati, quindi, nell'anno 2013.
Il progetto grafico consiste nell’ideazione e realizzazione di:
› Logotipo del 30° anniversario e relativo coordinato › Campagna: multi-formato (annuncio stampa, locandina, manifesto, adv su quotidiani) non convenzionale (guerrilla marketing con invito)
› Calendario (gadget principale relativo all'evento)
› Evento del 30° anniversario: location allestimento e stand (per esterni e interni) laboratori per adulti e bambini esposizioni (fotografihe e audio-visivi) spettacoli (danza contemporanea e musica dal vivo) gadget
LOGOTIPO e corporate identity
01. Studio del logotipo 06 » a. Logo di COSPE 07 » b. Mappa concettuale 08 » c. Proposta 1 - 2 - 3 12 » d. Proposte tipografiche 13 » e. Proposta finalista 02. CORPORATE IDENTITY 14 » a. Carta intestata 15 » b. Biglietto e busta 16 » c. Mock-up
cospe
01 » studio del logotipo » logotipo di COSPE / mappa concettuale
01
Studio del logotipo a. Logo di COSPE
Descrizione Logotipo attuale di Cospe. Il logo è astratto e si basa su una bicromia. Qui sotto le due versioni, la prima con sviluppo verticale e la seconda a sviluppo orizzontale.
Descrizione Per lo studio del logotipo del 30° anniversario ho cercato delle similitudini visive fra le attività di Cospe e degli oggetti chiave, che riassumessero tutti i concetti in modo celebrativo e immediato.
Proposta 1 Personificazione: dare un volto ai trent’anni di COSPE
Proposta 2 Ingranaggio: come mlteplici realtà formano la storia di COSPE
Proposta 3 Albero: simbolo universale della vita, che cresce e produce
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
01
Studio del logotipo b. Mappa concettuale
10 / 11
01
Studio del logotipo c. Proposta 1
cospe
01 » studio del logotipo » proposta 1 / proposta 2
Altre prove
Descrizione Ho scelto di creare una mascotte del Cospe. Il personaggio che lo interpreta è un avventuriero/ esploratore che si spinge nei campi più ostili della contemporaneità, rispecchiando in pieno la filosofia e le attività di Cospe. Il suo stile di raffigurazione è simpatico e giovanile, proprio per rappresentare il clima di festa del suo trentesimo compleanno.
Descrizione In questo logotipo enfatizzo i campi d'azione più importanti di Cospe, inserendoli all’interno di quattro ingranaggi: ciò a dimostrazione di come queste attività fanno parte di un unico ciclo di evoluzione, di cui Cospe è promotore e facilitatore. Sono meccanismi simultanei, che si muovono in simbiosi e che evidenziano le diverse realtà dell’operato dell’associazione.
Altre prove
instruction
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
01
Studio del logotipo c. Proposta 2
12 / 13
cospe
01 » studio del logotipo » proposta 3
01
Studio del logotipo c. Proposta 3
Descrizione In questa proposta rappresento un albero, come simbolo principale della vita e della crescita di Cospe. Ho inserito alla fine delle ramificazioni delle frecce, per richiamare il concetto di molteplicità e di diversità. Un'origine comune, ma divisa in tante strade diverse, proprio come i settori del COSPE.
Descrizione L’albero è universalmente riconosciuto come simbolo della vita e della crescita, cascando ad hoc per la rappresentazione del cammino trentennale dell’associazione. Le frecce fungono da espediente visivo, sono infatti la graficizzazione di grandi strade, la cui fine si concretizza in mete raggiunte.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
01
Studio del logotipo c. Proposta 3
Tramite l’uso della mano (principale ramificazione dell’albero) e del braccio si percepisce maggiormente il concetto di aiuto e di cooperazione, elementi fondamentali della storia e delle attività di Cospe.
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cospe
01 » studio del logotipo » proposte tipografiche / proposta finalista
01
Studio del logotipo d. Proposte tipografiche
Descrizione Per motivi tecnici il comitato di Cospe ha scelto di cambiare direzione di stile, verso un logotipo istituzionale, serio e celebrativo. Per questo abbiamo proposto dei logotipi tipotipografici, nella quale risultasse maggiormente leggibile il numero “trenta”.
Descrizione Questa è la proposta finalista che hanno scelto. Qui sotto nelle versioni: bianco e nero positivo e negativo, a colori. Quest'ultimi sono stati ripresi dal logotipo attuale del COSPE, per assicurarne una familiarità, un continuo. è inoltre presentato in varie dimensioni, a dimostrazione della sua leggibilità.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
01
Studio del logotipo e. Proposta finalista
16 / 17
02
Corporate identity a. Carta intestata
Descrizione Ho mentenuto uno stile semplice, pulito e istituzionale. La cromia si mantiene bicolore, e la fruizione delle info si sviluppa verticalmente, mostrando i dettagli di ogni sede. Linee sottile e tringolini (riprendendo quello del logo dell'anniversario) aiutano l'identificazione del nuovo coordinato.
Spett.le
Logo aziendale
ADUC - Associazione Diritti Utenti e Consumatori Via Cavour, 8 - 50129 Firenze, IT
Logo anniversario
Info destinatario
Firenze, 23 aprile 2012
Oggetto: Risposta motivata al progetto di micro-impresa in Moldavia
Intestazione Egregio sig. Rossi,
Dicitura estesa della onlus
COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DEI PAESI EMERGENTI
nonve, niciis, patque poptiquam simus eremus horissa tam ad clessuntem inverus, quiurnicam henatud emuris, vis, consum ad fure num me coma, disse con Etra L. Mulicem sa noncles caes? Quid ad mendis hoc, clum pultu morte, cumus vit, det graecto vid idiena, cuppl. Ti. Vo, non sessoltus nos ommo esenatum pertuam que iacener oritus, sescibus hos, quod me reviri publinti, tatius, corum it ina, notiam octus inatam modi, Patquam. Ivit; nessentiam percepsed iptemei public rebertiem ocaediciem tem atuitiumus,
www.cospe.org
num pertem patus publiquons bondellem is. Nem elutur, consus, ne re esimum, pro utes vis. Ipio, quem, tendemu rbitrit? Mus, seniquam perfin vis.
cospe
02 Âť corporate identity Âť carta intestata / biglietto e busta
Onvere tesenductat. Mulut vis, et; nosus sperit, quonsis. Ampotab entesti, nocuFirenze via Slataper, 10 CAP 50134
pio es publi, merum se catientre, vivatist factus hus sus, con sesse, nit, nirmihi lnemorum condiensum tua quideo, cus con dicae num in virit. Irti sa viviliciam hi,
t +39 055 473556 f +39 055 472806
sum sum dem tero ute con pos, quam tem conum foruntea mor acre venditam et L.
cospe@cospe-fi.it
alis, confecis, orem o egere hoc tuspiorum porio efecierum signatemus horis se-
Scisse tatissis, quam dem etem tume iusquem escia ocaper hui imussa Scientem
Corpo della lettera
natuscitil hiliur hoc, Catam et vitra menamquo in sint. Bologna Via Lombardia, 36 CAP 40139 t + 39 051 546600 f + 39 051 547188
Sedi italiane
emiliaromagna@ cospe.org Genova Via Lomellini, 15/8 CAP 16124 t + 39 010 8937457 f +39 010 2465768 liguria@cospe.org
Avenat L. comnisse, faciaes ses cae iam dii tebatuam rei ilin voltur ad con ditam iactuam sedite nondam te temununimo conducis, quam utem sesimis bonscri ssingulus; et fors cam intrei sultorb enatur, Palatiam iae ala nem neme const non pul ut qua me nonfensuliam nihili contius me con dientervid rei pervivis, ublis am hordi temoere igit facchum omnes cent, untius ad reis avenati ssentem cus in re ret ad Catus atudelic revirim oltodius hocterussid consuam in virit gratiam conte in turris ve, opopteri sum vivigit abem maximpertem in ductum meribus mum. Ibusaped ut ex et ut laut andem et quam, omnis est, numquas esequis tiatend estion consequas dolo velique vent, suntincipsam se consernatiis inctem fugitempore, int erum cum auda eostrum, ut dolupic te perum qui dolutatem ut lis ma
Verona Via Cavallotti, 10 CAP 37124
porum expliti onsequis mos solutet aut plia simagnam, eatquo ipide perit accus ex ex es maionsequam aut elluptatem consequi consequ.
+39 045 8035075 veneto@cospe.org
Il Presidente Fabio Laurenzi
Firma
Descrizione Riprendendo gli elmenti fondamentali della carta intestata, ho creato i layout della busta e del biglietto da visita, con i dati della sede di Firenze. Linee, triangolini e colori permottono un riconoscimento immediato, pur essendo un coordinato semplice e istituzionale.
COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DEI PAESI EMERGENTI
via Slataper, 10 50134 Firenze ITALIA www.cospe.org
Busta
COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DEI
PAESI EMERGENTI via Slataper, 10 - 50134 Firenze - IT tel +39 055 473556 fax +39 055 472806 e-mail cospe@cospe-fi.it
www.cospe.org
Biglietto da vsita (Fronte)
Biglietto da vsita (Retro)
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
02
corporate identity b. Biglietto e busta
18 / 19
cospe
02 » corporate identity » mock-up
02
Corporate identity c. Mock-up
Descrizione Mock-up completo del corporate. Progettualemente la carta scelta è riciclata e stampato con due pantoni, per risparmiare economicamente tenendo cura dell’ambiente.
ADVERTISING
03. ADV campaign 18 » Brief 19 » Raugh 23 » Proposta "a" 31 » Proposta "b" 39 » Proposte scelte
03
ADVERTISING Brief
Descrizione I punti fondamentali della comunicazione della campagna pubblicitaria. Dal tono di voce al target, dai mezzi a cosa vogliamo dire; qui si trovano tutte le informazioni salienti.
PRODOTTO Comunicazione del 30° anniversario MEZZI E FORMATI Locandina/manifesto - invito - gadget (shopper e t-shirt) COSA DOBBIAMO FAR ACCADERE Aumentare la conoscenza dell’associazione - celebrare e divulgare l’evento dei 30 anni - stimolare nuove donazioni A CHI PARLIAMO Donatori - Soci - possibili nuovi soci/donatori (privati e non: UE, Regioni, Comuni, Ministeri, delegazioni e ambasciate, istituzioni italiane ed estere // individui/aziende) Partner (università, associazioni, cooperative) Uomini/donne, anni 30+, sensibili al sociale, informati e consapevoli COSA DOBBIAMO DIRE Da 30 anni, “diamo gambe” ai processi di sviluppo nei paesi emergenti COME DOBBIAMO DIRLO Leggero, ironico, vivace, coinvolgente, memorabile, sintetico
cospe
03 » advertising » brief / rough
IL PIU’ FORTE ARGOMENTO Partneriato con associazioni/cooperative/istituzioni/università locali REASONS WHY è un’associazione apolitica e laica di professionisti non si occupa di emergenza ma di sviluppo lavora in partneriato con istituzioni/associazioni/professionisti locali lavora a più livelli in Italia e all’estero: formazione, informazione e progetti principalmente si occupa di diritti della donna, acqua, sovranità alimentare promuove l’interculturalità e lotta contro la discriminazione BENEFIT Un aiuto che dura nel tempo
Descrizione Varie idee schizzate approssimatamente su carta: dagli ingranaggi con i quattro temipilastri, alla copertina di un libro di storia; dalle vie culturali proposte dall'associazione, alla ruota di una bici.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
03
ADVERTISING Rough
22 / 23
cospe
03 Âť advertising Âť rough
03
ADVERTISING Rough
Descrizione Varie idee schizzate approssimatamente su carta: dalla materia grigia del cervello, alle star di Hollywood; dall'interno di un articolo di cronoca, alla rappresentazione di una timeline in crescita.
Descrizione La frase del presidente di Cospe Diamo gambe allo sviluppo mi colpì molto, dato che in poche parole regala un’immagine immediata ed esauriente sulla diverse attività di Cospe e la loro finalità. Da questo principio nasce il pay-off “Un movimento per lo sviluppo”.
Baseline
Visual di grafica vettoriale
Headline
Payoff
Loghi
Ho proseguito pensando a quale fosse il meccanismo che permette il movimento in tutti gli esseri umani e ho trovato riposta nella spina dorsale. Quest'ultima sostiene l'organismo, ne mantiene l'equilibrio e ne permette il movimento, proteggendo il midollo spinale. Le funzioni della colonna vertebrale, dunque, sono affini alle attività del Cospe e si trovano molte similitudini. Per questo motivo ho dato molta importanza all'immagine della colonna, mettendo in trasparenza un corpo che corre, come il pilastro centrale dello sviluppo.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
03
ADVERTISING Rough > Proposta "A"
24 / 25
03
ADVERTISING Rough > Proposta "B"
Descrizione In questa proposta ho cercato un elemento che potesse definire le diverse attività del Cospe, la sua crescita e i suoi ideali. Ho trovato risposta visiva nella costruzione di una città, usando una cartina come espediente visivo. Quella che descrivo è una città ideale, che si sviuluppa sui diritti universali.
Baseline
Visual di grafica vettoriale
cospe
03 » advertising » rough
Headline Payoff Loghi
La cittadina che rappresento è in crescita, con molti spazi verdi. Le vie - che formano la scritta "30 anni" - non hanno i nomi di uomini/eventi storici, ma di concetti/ideali fondamentali per uno sviluppo consapevole e ricco di diritti.
ADVERTISING
proposta "a" 24 » a. Ricerca iconografica 25 » b. Finished layout 26 » c. Mock-up 28 » d. Guerrilla marketing 30 » e. Invito
cospe
03 » advertising » PROPOSTA "A" » ricerca iconografica / finished layout
03
ADV Proposta "A" a. Ricerca iconografica
Descrizione Per la realizzazione di questa proposta mi sono ispirata alla grafica minimal dei poster cinematografici. Linee essenziali che formano l'elemento visivo chiave, capace di esprimere il messaggio comunicativo in un attimo. Spesso l'elemento chiave è centrale su sfondi colorati. Largo uso di tinte piatte.
03
ADV Proposta "A" b. Finished layout
Descrizione Il visual si basa sulla colonna vertebrale (elemento chiave). Nello sfondo ho inserito una texture di carta (conferendo un tono più accogliente all'intera composizione) con la sagoma di un corridore (che marca il tema della trasformazione). Le cromie sono le due principali del corporate di Cospe.
www.cospe.org
Sito
Headline
Payoff
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
Visual
DA trent’Anni sosteniAmo il pensiero e DiAmo gAmbe Allo sviluppo.
Un movimento per il futuro.
Logotipi
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cospe
03 » advertising » PROPOSTA "A" » mock-up
03
ADV Proposta "A" c. Mock-up - Ad print
Descrizione Mock-up dell'ad print all'interno di una rivista.
Descrizione Mock-up del manifesto all'interno di un display di vetro.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
03
ADV  Proposta "A" c. Mock-up - Manifesto
30 / 31
cospe
03 » advertising » PROPOSTA "A" » guerrilla marketing
03
ADV Proposta "A" d. Guerrilla marketing
Descrizione Per l'azione di guerrilla mi sono ispirata all'artista pop-art Claes Oldenburg. La sua opera rivolge l'attenzione allo spazio urbano, con progetti di strutture mastodontiche di piccoli oggetti di uso comune - a metà tra architettura e scultura - da inserire negli spazi aperti delle città.
Descrizione Con lo stesso modus operandi propongo una gigantesca riproduzione 3d di una colonna vertebrale (gialla acido e alta almeno 15m) da installare in piazze e giardini di Firenze. Accompagnata da un porta-dĂŠpliant e da un gazebo di Cospe, mi pare un buon modo per attirare l'attenzione dei passanti.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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ADV  Proposta "A" d. Guerrilla marketing
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03
ADV Proposta "A" e. Invito
Un movimento per il futuro.
Descrizione Parallelamente e contemporaneamente all'azione di guerrilla, suggerisco un modo simpatico di diffondere la notizia dell'evento tramite un segnalibro, da distribuire nei gazebi di Cospe nelle piazze in cui sono state installate le colonne vertebrali in 3d.
DA trent’Anni sosteniAmo il pensiero e DiAmo gAmbe Allo sviluppo.
12/20
APRILE Villa Bardini FIRENZE
Fronte
ParteciPa all’evento del nostro 30° anniversario!
03 » advertising » PROPOSTA "A" » invito
Portando questo seGnaliBro riceverai gratis un nostro gaget! l’evento osPita molti laBoratori ed esPosizioni, a cui Potrai ParteciPare da solo o con la tua famiGlia! all’interno del nostro sito www.cospe.org il ProGramma dettaGliato. ti asPettiamo!
Festeggiamo insieme i nostri 30 anni!
COOPERAZIONE
PER LO SVILUPPO DEI
cospe
PAESI EMERGENTI
Retro
ADVERTISING
proposta "b" 32 » a. Ricerca iconografica 33 » b. Finished layout 34 » c. Mock-up 36 » d. Invito 37 » e. Guerrilla marketing
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cospe
03 » advertising » PROPOSTA "B" » ricerca iconografica / finished layout
03
ADV Proposta "b" a. Ricerca iconografica
Descrizione Per realizzare la seconda proposta scelta, ho preso spunto dalla Pixel art e dalle creazioni vettoriali isometriche. Maestri e pionieri di questo settore sono: Kai Vermehr, Steffen Sauerteig and Svend Smital (team "Hello Eboy").
03
Descrizione Il visual è compoto da una cartina, le cui vie costruiscono la scritta "30 anni" e ogni nome di via esprime un tema-pilastro dei principi di Cospe. Il paese descritto nella mappa è da costruire insieme, nel rispetto dei diritti universali. Il mio intento comunicativo è anche quello di esprimere la "città ideale".
ADV Proposta "b" b. Finished layout
VIA DELLA DONNA
VIA DELL’INFORMAZIONE
VIA DELLA COOPERAZIONE
LL AF OR MA ZIO NE
RI
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
DE
’AG LL
VIA DELL’ISTRUZIONE
VIA
DE CO U LT RA
Payoff e sito
VIA
Headline
VIA DELLA BIODIVERSITÀ
VIA DELLO SVILUPPO
VIA DELL’ACQUA
Visual
VIA DELLA MULTICULTURALITÀ
VIA DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE
UN moNdo di diritti deNtro il moNdo. iNcoNtramoci qUi. Sviluppo a mondo aperto. www.cospe.org
Logotipi
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cospe
03 » advertising » PROPOSTA "B" » mock-up
03
ADV Proposta "B" c. Mock-up - Ad print
Descrizione Mock-up dell'ad print all'interno di una rivista.
Descrizione Mock-up del manifesto all'interno di un display di vetro.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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ADV  Proposta "B" c. Mock-up - Manifesto
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Descrizione La campagna non convenzionale si basa sulla distribuzione di cartoline-puzzle che ricreano l'intera cartina del visual dell'adv campaign originale. Queste cartoline fungono anche da invito all'evento, durante la quale si ricomporrà l'intero puzzle, grazie alla partecipazione attiva del target (noto e possibile).
ADV Proposta "b" d. Invito
V IA LT CO RI ’AG LL DE
cospe
03 » advertising » PROPOSTA "B" » invito / guerrilla marketing
A UR
UN MONDO DI DIRITTI
Sopra: Aspetto del fronte della cartoline. Come un vero pezzetto di puzzle non si comprende il vero aspetto della tavola completa. Proprio su questa aspettativa - di vederlo finito - gioca l'azione di guerrilla marketing
DENTRO IL MONDO.
INCONTRAMOCI QUI.
12/20
APRILE Villa Bardini
FIRENZE
PARTECIPA ALL’EVENTO DEL NOSTRO 30° ANNIVERSARIO! PORTANDO QUESTA CARTOLINA POTREMMO COSÌ RISOLVERE I 35 PUZZLE DI CARTOLINE PER RICREARE LA NOSTRA CITTÀ! I PUZZLE DI CARTOLINE SARANNO POI INVIATI A TUTTE LE NOSTRE SEDI NEL MONDO, PER UN TOTALE DI 31 PAESI! TI ASPETTIAMO E GRAZIE PER IL TUO PREZIOSO CONTRIBUTO!
A sinistra: Retro della cartolina da inviare al target noto: su questo lato viene spiegato l'invito e il gioco, a cui l'utente viene chiamato a partecipare. Sig. Alessandro Bianchini Via Giuseppe Garibaldi, 68 50120 - Firenze
COOPERAZIONE
www.cospe.org
PER LO SVILUPPO DEI
PAESI EMERGENTI
UN MONDO DI DIRITTI
DENTRO IL MONDO.
ITALIA
Chiunque partecipi, si sentirà come il "pezzo unico" di un vero puzzle, che senza di esso non può concludersi.
VIA DELLA COOPERAZIONE
VIA DELLA DONNA
VIA DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE
Aspetto del puzzle con qualche cartolina mancante, dimostrazione che qualche passante ho colto e vorrà essere un "pezzo unico" del trentesimo di COSPE.
NUMERI: Le cartoline hanno formato di 10x15 cm e ogni puzzle è composto da 84 cartoline disposte su 7 colonne per 12 righe. La dimensione totale del puzzle intero è di 105x120 cm. Il numero dei puzzle da comporre saranno almeno 35, per un totale di 2940 cartoline.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
VIA DELL’ISTRUZIONE
VIA DELLA BIODIVERSITÀ
VIA DELL’ACQUA
NE ZIO
VIA DELL’ISTRUZIONE
MA OR AF
RA TU OL RIC ’AG LL DE
NE ZIO
V IA
MA OR AF
VIA DELLA BIODIVERSITÀ
LL DE
LL DE
RA TU OL RIC ’AG LL DE
Aspetto del puzzle intero, quando ogni cartolina viene applicata al muro, pronta per essere staccata, da un passante curioso.
VIA DELLO SVILUPPO
V IA
V IA
V IA
VIA DELL’ACQUA
VIA DELLO SVILUPPO
VIA DELLA MULTICULTURALITÀ
VIA DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE
VIA DELLA MULTICULTURALITÀ
VIA DELLA DONNA
VIA DELL’INFORMAZIONE
VIA DELLA COOPERAZIONE
VIA DELL’INFORMAZIONE
03
Descrizione I puzzle completi saranno inviati alle sedi di COSPE, in 31 paesi del mondo. Si hanno due vie di distribuzione: la prima - per il target noto - tramite posta, la seconda - per la massa - tramite dei puzzle completi di cartoline - appiccicati sui muri della città - che si possono prendere, per partecipare all'evento.
ADV Proposta "b" e. Guerrilla marketing
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03
ADV Proposta "A" e. Guerrilla marketing
Descrizione Mock-up della composizione delle cartoline, con le segome di alcuni passanti.
VIA DELLA DONNA
VIA DELL’INFORMAZIONE
VIA DELLA COOPERAZIONE
VIA DELL’ISTRUZIONE
NE ZIO
VIA DELLA BIODIVERSITÀ
MA OR AF
03 » advertising » PROPOSTA "B" » guerrilla marketing
LL DE
RA TU OL RIC ’AG LL DE
cospe
VIA
VIA
VIA DELL’ACQUA
VIA DELLO SVILUPPO
VIA DELLA MULTICULTURALITÀ
VIA DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE
ADVERTISING
PROPOSTE scelte 40 » Proposta "Emergere" → Ad print → Guerrilla marketing 42 » Proposta "Finestre" → Ad print → Guerrilla marketing
03
ADV Proposte scelte Proposta "Emergere"
Descrizione AD PRINT » Il concept di questa campagna - scelta dalla committenza - è di Renata Nagy. Il mio intervento si basa esclusivamente sulla struttura dell'impaginazione.
Il concept di questa campagna trova concretizzazione visiva nell'opera scultorea di Matteo Pugliese (sotto e a destra). A sinistra un tentativo di riproduzione 2d di Renata Nagy.
cospe
03 » advertising » PROPOSTE SCELTE » proposta "Emergere"
ACQUA. UN aiUto coNcreto ai paesi emergeNti.
Questa rispoduzione riguarda il tema dell'acqua. La campagna, progettualmente, è multi-soggetto: un uomo d'acqua per il tema dell'acqua, un uomo di cereali per la sovranità alimentare e una donna visibile/invisibile per il tema dei diritti femminili.
ACQUA. UN aiUto coNcreto ai paesi emergeNti.
Descrizione GUERRILLA MARKETING » Proposta personale: STREET ART 3D Spiegazioni sulla realizzazione e funzione dell'azione di guerrila marketing, con mock-up (in basso).
Si riprende una nuova corrente artistica nota come ”art street 3d”, ricreando per le strade (o sul pavimento o sulle pareti degli edifici) i soggetti della campagna. Riportiamo degli esempi di quest’opere, fatte da uno dei più famosi artisti di questa nuova corrente: Edgar Muller. Accanto all’opera, che potrebbe essere registrata e fotografata per poi mandarla sul web, possiamo metterci accanto un porta-dépliant per fruire alle info dell’evento. LOCAZIONE: Nelle tre più importanti strade di Firenze, come via del Proconsolo, via Ghibellina e via dell’Oriuolo. COSTO: Prestazione dell’artista scelto (considerando che sono tre soggetti) Porta-dépliant: > 30€
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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ADV Proposte scelte Proposta "Emergere"
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cospe
03 » advertising » PROPOSTE SCELTE » proposta "Finestre"
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ADV Proposte scelte Proposta "Finestre"
Descrizione AD PRINT » Il concept di questa campagna - scelta dalla committenza - è di Eleonora Predieri. Il mio intervento si basa esclusivamente sulla struttura dell'impaginazione.
Sovranità alimentare
Quanto lavoro fatto. Quanto ancora da fare.
COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DEI PAESI EMERGENTI Apre i confini allo sviluppo.
Si riprende il “gioco della campana”, composta da trenta caselle, ovvero gli anni di Cospe. Ogni dieci compare come obiettivo i tre temi sviluppati dalla campagna: sovranità alimentare, acqua e diritti delle donne. Alla fine del gioco un’headline simbolico: “Abbiamo fatto 30, possiamo fare 31!” accompagnato dal sito. Nel dettaglio, ogni casella è una finestra socchiusa della campagna, e a ogni decina (numeri con l'asterisco) si svelano i tre temi fondamentali con una finestra aperta. Il concetto della campagna non convenzionale è la partecipazione, perchè può bastare anche poco per fare la differenza. Cooperazione per aprire le possibili altre finestre. Ho pensato che questa guerrilla fosse perfetta per organizzare un torneo rivolto ai bamini, nella quale si vincono gadget di Cospe e/o sconti con le associazioni in partenariato. La guerrilla ha quindi bisogno di una persona che la segua, sia per il torneo dei bamini, sia per dare la cartolina illustrativa con le regole del gioco e i suoi premi.
Descrizione GUERRILLA MARKETING » Proposta personale: IL GIOCO della “campana cospe” Spiegazioni sulla realizzazione e funzione del gioco, come azione di guerrilla.
ABBIAMO FATTO 30, POSSIAMO FARE 31! WWW.COSPE.ORG
30* 28
27
29
26 24
23
25
Diritti delle donne
22 21 20* 18
17
19
16 14
13
15
8
COSTO: Stampa delle caselle del gioco (30) Stampa cartoline illustrative (?) Soci/Volontari che seguono il gioco nelle varie location.
7
9
Acqua
6
12 11 10* 8
7
4
9
6 LOCAZIONE: Nei viali alberati dei parchi, nei giardini, in vie importanti del centro e in zone pedonali.
Mock-up della prima decina, dedicata alla sovranità alimentare
Scritta conclusiva
4
3
5
2
3
Sovranità alimentare
2
1
1 Piantina dell’intero gioco
5
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ADV Proposte scelte Proposta "Finestre"
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ADV Proposte scelte Proposta "Finestre"
Descrizione GUERRILLA MARKETING » PARTECIPAZIONE AL GIOCO della “campana cospe” In questa pagina si trovano le spiegazioni inerenti alle modalità per partecipare al gioco.
Questa azione di guerrilla si basa quindi su un gioco molto semplice e conosciuto da tutti i bambini. L’aspetto dei bambini è fondamentale, dato che molti laboratori/esposizioni dell’evento sono destinati a questo target. Quindi per attirare maggiormente la loro attenzione, ho pensato di organizzare un mini torneo, nella quale si vincono i gadget di Cospe (potrebbero essere diversi in base alla location di dove si tiene la guerrilla) oppure buoni sconto con le associazioni/negozi in partenariato con Cospe.
Per raccontare le regole del gioco ho realizzato una cartolina illustrativa, che funziona come promemoria, e quindi da invito, all'evento stesso. Ogni location di questa guerrilla necessita di un “animatore” che potrebbe essere un socio e/o un volontario dell’associazione per: 1) gestire i bambini, 2) illustrare ai genitori chi e cosa è Cospe, 3) il programma dell’evento.
Il fronte e sotto il retro, della cartolina illustrativa del gioco. Funge anche da invito e reminder alla partecipazione per l’evento Cospe.
QuaNto lavoRo Fatto. quanto ancora da fare.
Partecipa all’Olimpiadi della “Campana Cospe” per sostenerci! Tramite la partecipazione potrai ricevere numerosi premi, tra cui t-shirt, spille e shopper ecosostenibili! Per vincerli tutti vieni a trovarci con la
tua famiglia dal 3 al 10 aprile presso le CasCine, il bosChetto e villa vogel. cospe festeggia 30 anni!
12/20 APRILE
Villa Bardini
cospe
03 » advertising » PROPOSTE SCELTE » proposta "Finestre"
FIRENZE
Materiale di realizzazione: a. Materassini fini / b. Pellicole per la stampa digitale o PVC a.
b.
Esempio di location
Questa cartolina ti consente, inoltre, di partecipare gratuitamente ai laboratori per bambini, che si terranno all’evento del nostro 30° anniversario! Villa Bardini, dal 12 al 20 aprile.
COOPERAZIONE
PER LO SVILUPPO DEI
PAESI EMERGENTI
www.cospe.org
calendario
4. CALENDARIO 2013 - Gadget principale 46 » a. Formato e griglia 47 » b. Font utilizzati 48 » Mese di maggio → c. Proposte → d. Layout definitivo 50 » e. Mock-up
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Descrizione Il calendario, come tipologia, è da parete e il suo formato è 33x27 cm. I mesi si girano e i fogli sono rilegati con una spirale. Per creare il layout dei giorni ho scelto un tipo di impaginazione minimal e semplice, per garantire maggiore importanza visiva alle composizioni tipografiche di ciascun mese.
CALENDARIO a. Formato e griglia
Legenda
Formato pagina Margine interno Abbondanza
Area dedicata alla composizione tipografica
mm
04 » calendario » formato e griglia / font utilizzati
220
6 15 6
cospe
10,5 2,5 Decorazioni
MESE Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Giov
Descrizione I font utilizzati sono la famiglia del DINPro e la famiglia del Yanone Kaffeesatz. La prima famiglia si utilizza per i testi relativi alle informazioni di Cospe, mentre la seconda per i mesi, i giorni e le informazioni sugli autori (quest'ultime sono pagine extra oltre i dodici mesi).
DINPro Light
ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,.
DINPro Medium
ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,.
DINPro Bold
ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,.
Yanone Kaffeesatz Thin
ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,.
Yanone Kaffeesatz Light
ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,.
Yanone Kaffeesatz Regular
Yanone Kaffeesatz Bold
ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,. ABCDEFGHIJKLMNOPQRUSUVWXYZ abcdefghijklmnopqrusuvwxyz 1234567890 !?$%&()”’,.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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CALENDARIO b. Font utilizzati
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CALENDARIO c. Mese di maggio - Proposte
Descrizione Come tema comune del calendario vi sono i caratteri tipografici e lo scopo è rappresentare tramite loro i concetti della frase dedicata al mese. Alcune differenti prove iniziali realizzate principalmente con il carattere Intro Regular. In queste composizioni rappresento il viaggio universale, fisico e mentale.
per un viaggio, non
per un viaggio,
che torna.
è la stessa persona che torna.
La persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna. proverbio cinese
La persona che parte per un viaggio,
NON è la stessa persona che torna.
proverbio cinese
non è la stessa persona
proverbio cinese
cospe
04 » calendario » mese di maggio - proposte / mese di maggio - definitivo
La persona che parte
che parte
La persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna. La persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna.
La persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna. La persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna.
La persona
maggio Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
1
2
3
4
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10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Sab
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Gio
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A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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Descrizione Questa proposta si basa sul ricreare le segome di tre simboli: il diverso e due persone in pose molto differenti. In questo modo mostro concettualmente la diversitĂ fra un prima e un dopo. I caratteri tipografici hanno questa evoluzione (da sinistra a destra): serif - slab serif - sans serif.
CALENDARIO d. Mese di maggio - Definitivo
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cospe
04 » calendario » mock-up
04
CALENDARIO e. Mock-up
Descrizione Aspetto finale del calendario, aperto nel mese di maggio. La parte finale, sotto la fine della pagina del mese, è il cartoncino di sostegno al calendario, la cui altezza è di 3cm più grande rispetto al resto delle pagine. Mi sono occupata della grafica di quest'ultimo e al suo interno vi sono i contatti dell'associazione.
evento
5. ORGANIZZAZIONE DELL'EVENTO 52 » Location 56 » Stand 58 » Laboratori 66 » Esposizioni 73 » Spettacoli 75 » Gadget
cospe
05 » evento » location » Palazzo dei Congressi / Giardino dell'Orticoltura
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evento LOCATION Palazzo dei Congressi
Planimetria piano terra
Descrizione Prima proposta di location: Palazzo dei Congressi, collocato in Piazza Adua a Firenze. Sicuramente un luogo di grande notorietà e facilmente raggiungibile, offre molti tpi di "pacchetti" per la creazione di un evento ad hoc.
Planimetria primo piano
Ospitato nell’ottocentesca Villa Vittoria, il Palazzo dei Congressi vanta un prestigioso auditorium che può ospitare fino a 1000 persone con annessi 920 mq di spazi espositivi, oltre a varie sale da 50 a 200 posti dislocate
Planimetria della Limonaia
all’interno dei 4 piani della villa. Circondato da un giardino secolare Il palazzo dei Congressi e l’attigua Limonaia sono situati di fronte al Palazzo degli Affari.
Descrizione Seconda proposta di location: Giardino dell'Orticoltura, collocato in Via Bolognese a Firenze. Atmosfera ricca e vitale, è una location grande e ben studiata per ospitare eventi all'aperto e all'occorrenza pure al chiuso. Facilmente raggiungibile, è conosciuto e all'interno del giardino ci sono giochi d'acqua.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento LOCATION Giardino dell'Orticoltura
Sede di numerose manifestazioni sia espositive che di altro tipo, il giardino (a tutt’oggi) è composto da due zone, una pianeggiante meridionale ed una collinare a nord. Il giardino consta di tre ingressi, uno da via Vittorio Emanuele decorato con un cancello dominato da due antenne ornate
di stendardi, uno da via Trento che, a forma di terrazza, scende con un’ampia scalinata, verso il giardino sottostante, accompagnando il visitatore lungo la discesa con un grande drago di pietra ed uno meno spettacolare da via Bolognese.
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05 » evento » location » Boschetto / Villa Bardini
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evento LOCATION Boschetto
Descrizione Terza proposta di location: Boschetto, collocato in Via di Soffiano a Firenze. Questa location offre un parco molto grande, ricco di sentieri e viali, costeggiati da piante e alberi di molti tipi. All'interno del parco ci sono due strutture al coperto e di belle fattezze: la Limonaia e Villa Strozzi.
Alla metà del XVI secolo, Giovan Battista di Lorenzo Strozzi per ampliare il bosco detto di Cafaggio acquistò una serie di proprietà confinanti. All’interno di questa vasta proprietà fece costruire la sua residenza con annesso un grande giardino ed il bosco di Cafaggio pur mantenendo le caratteristiche di selvatico, divenne un luogo di delizie con l’introduzione di giochi d’acqua ed elementi decorativi, tipici del gusto manierista. Una seconda importante trasformazione avvenne nella metà dell’800, quando il principe Ferdinando Strozzi commissionò a Giuseppe Poggi il restauro della villa e la riprogettazione del parco. Due sono gli elementi cardine del progetto del Poggi: il viale delle carrozze che sale dalla via di Soffiano e la radura. A tale fine il Poggi trasformò i campi a sud, modellandoli in pendii dolci, attraversati da sentieri per le passeggiate. Sempre sul lato sud si snoda il viale d’ingresso che ha inizio con un’elegante cancellata in ferro battuto posta
fra due colonne e due casotti rivestiti con bugnato rustico. Oltrepassato l’ingresso si sale gradualmente sulla collina dal viale fiancheggiato da tigli, platani e ippocastani che lasciano intravedere prati dove sono raggruppati pini, tassi, e alberi di Giuda che danno luogo ad un bel contrasto cromatico nella stagione primaverile. La ristrutturazione del Poggi interessò anche la parte del parco cinquecentesco, dove furono risistemati i sentieri, le decorazioni architettoniche e fu costruita una scenografica scalinata in pietra serena pavimentata a ciottoli di fiume, su modello delle Rampe del viale dei Colli. Inoltre fra il parco vecchio e quello nuovo fu inserita un’imponente limonaia scandita da tre serliane. Dopo lunghe vicissitudini, tra cui la requisizione prima da parte delle truppe tedesche e poi di quelle alleate nella seconda guerra mondiale, il parco e la villa furono acquistati dal Comune di Firenze, diventando Parco pubblico .
Descrizione Quarta proposta di location: Villa Bardini, ingresso in Via dei Bardi, Firenze. Nel centro della città, nasce questo giardino, agli inizi del Duecento e le sue ristrutturazioni lo hanno portato ad essere un posto ricco di dettagli botanici e gioci d'acqua, molto spettacolare. La Villa ha una sala conferenze.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento LOCATION Villa Bardini
Villa Bardini, completamente ristrutturata e riaperta al pubblico grazie al generoso intervento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è oggi pronta a proporsi come centro culturale di prima grandezza. Sessanta stanze e saloni per un totale di 3800 metri quadri disposti su quattro livelli che ospiteranno, oltre agli uffici della Fondazione
Parchi Monumentali Bardini e Peyron, il Museo Roberto Capucci, il Museo Pietro Annigoni e la Società Toscana di Orticoltura. L’edificio è anche sede di convegni, mostre, ed è dotato di un ampio bar-ristorante al servizio dell’attività culturale della Villa e del Giardino.
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evento STAND Stand esterni
Descrizione A cura di Enrico Tarateta e Mirko Fusi La proposta “base” si concretizza in gazebi personalizzabili, dove è possibile stamparci il logo.
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05 » evento » stand esterni / stand interni
Stand estivo
Stand con coperture laterali
Descrizione A cura di Enrico Tarateta e Mirko Fusi Due proposte ch usano materiali sostenibili: la prima il cartone, la seconda è un ready-made dei pancali.
Proposta 1. CARTONE
Proposta 2. PANCALI
Uso di mobilia creata con cartone riciclato. Il sito “www.kshop.it” si occupa della vendita di sedie, tavoli, installazioni, etc, realizzate in cartone, con possibili personalizzazioni.
Utilizzo di mobilia creata con pancali. Il sito “www.greenpallet.it” si occupa della vendita e della realizzazzione della mobilia.
I prezzi sono contenuti e il risultato è molto gratificante.
N.B. Recuperando dei pancali è possibile produrlo in proprio.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento STAND Stand interni
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evento LABORATORI Sovranità alimentare
Descrizione A cura di Laura Sgherri Gioco per adulti e bambini con lo scopo di far comprendere cos'è la sovranità alimentare.
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05 » evento » laboratori » sovranità alimentare / il grano e l'impasto del pane
Da dove viene? Questo “gioco” prevede l’utilizzo di scatole rappresentanti ognuna un diverso paese e i suoi relativi alimenti. Le scatole verranno posizionate da una parte, ognuna con su scritto il paese rappresentante; gli alimenti invece si troveranno sparsi tutti insieme su un tavolo a fianco degli scatoloni. Il compito del giocatore sarà quello di mettere gli alimenti nello scatolone del paese da cui provengono.
Fare la spesa Il “gioco educativo” consiste nel riempire un cesto con un'ipotetica spesa di alimenti messi a disposizione dallo stand. Alla fine della spesa il giocatore andrà dal rappresentante dello stand per scoprire le varie provenienze della spesa di alimenti che ha effettuato e riceverà consigli su come sostituire i cibi “stranieri” con altri equivalenti nostrani.
Descrizione A cura di Eleonora Predieri Questo laboratorio per bambini ha lo scopo di far crescere la cultura di ciò che mangiamo, con un ritorno educativo alle origini della civiltà.
Da dove viene? Il grano è un alimento, ma è anche: economia, lavoro, tradizione, cultura, folklore, arte, festa, fatica, violenza, sopraffazione; il pane è un'elemento determinante della civiltà, perché la storia del grano s’intreccia con la storia dell’umanità. Il grano o frumento cresce ovunque (tranne che nelle fasce tropicali) e la sua coltivazione risale a circa 5000 anni fa. Il frumento fu tra le prime piante ad essere coltivate. Il centro della sua domesticazione è stato identificato dagli archeologi in località diverse dell’ampia area che dai rilievi iraniani e dalle montagne dell’Anatolia raggiunge la costa della Palestina, comprendendo la valle del Tigri e dell’Eufrate, area che per la sua forma è stata definita la “Mezzaluna fertile”. Archeologi e storici hanno penetrato l’importanza che la coltura del frumento ha svolto per sospingere le prime società umane a forme di organizzazione più
complesse. Mentre gli ortaggi possono essere coltivati, infatti, anche attorno ad un campo di nomadi, il frumento, nelle condizioni climatiche della valle del Tigri Eufrate, spinse i primi coltivatori a realizzare reti di canali per estendere la coltura, le prime città difese da mura per tutelare il raccolto nel corso dell’anno, ad organizzare eserciti per difendere dai nomadi il territorio irrigato dai canali faticosamente realizzate, e per procurare gli schiavi per estendere i canali a nuove superfici. Il frumento ha costretto, in questi termini, l’uomo a organizzare la società civile. Obiettivi del progetto: 1) promuovere la comprensione, la conoscenza e la continuità fra generazioni attraverso il recupero delle memorie collettive; 2) costruire il dialogo interculturale tramite ciò che mangiamo.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento LABORATORI Il grano e l'impasto del pane
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evento LABORATORI Macinare le spezie
Descrizione A cura di Eleonora Predieri Questo laboratorio per bambini ha lo scopo di introdurre nuovi odori/sapori per facilitare la comprensione della multiculturalità, divertendosi e imparando cose nuove e semplici come le spezie.
Le spezie sono generalmente le parti aromatiche-semi, bacche, radici, baccelli e talvolta foglie e frutti- di determinate piante che crescono di norma, ma non esclusivamente, nei paesi caldi. Oggetto di scambi e baratti fin dai tempi dei fenici, hanno un ruolo importante nell’alimentazione per le loro proprietà aromatiche e conservanti. Sono sopratutto i paesi dell’Est quelli più attaccati all’uso delle spezie; mentre nella nostra
tradizione culinaria sono impiegate con più parsimonia. Si preferisce l’impiego delle erbe aromatiche, che hanno aromi meno incisivi e più controllabili. Le spezie, se tenute con cura, si conservano intere per oltre un’anno, macinate per 6 mesi. I contenitori più adatti sono i vasetti di legno, ceramica o vetro,chiusi ermeticamente, ma vanno evitati sacchetti di plastica o i barattoli aperti, perchè le spezie temono caldo e umidità.
Packaging Per far sì che ogni bambino porti a casa ciò che il laboratorio gli consente di produrre abbiamo pensato a dei packaging dove conservare le spezie.
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05 » evento » laboratori » macinare le spezie / fare il burro
Qui sotto le due soluzioni: la prima è una scatola di cartoncino (con della cartavelina all'interno), mentre la seconda è un'etichetta circolare da apllicare ad un barattolo di vetro.
Sopra il packaging della proposta 1, sotto la proposta 2.
Descrizione A cura di Eleonora Predieri Anche questo laboratorio è proposto ai bambini con lo scopo di un ritorno alle origini, dove quello che si mangia non è pronto, ma va prodotto con le proprie mani.
Il processo di burrificazione del latte per conservare nel tempo le sue parti più grasse è antico e diffuso presso vari popoli; fonti greche e latine si riferiscono ai Celti nella descrizione di un burro solido e compatto, proprio come quello tradizionale; anche i reperti archeologici di frollini con rebbi e di zangole ricordano i più tardi attrezzi utilizzati dalla tradizione contadina per la preparazione del burro a uso domestico. Per preparare il burro basta partire dalla crema di latte o meglio ancora da un buon latte intero, fresco, appena munto. Si lascia riposare il latte “crudo” in un recipiente coperto in ambiente fresco per 24 ore, poi si esegue la scrematura, togliendo con un cucchiaio la panna che si sarà formata in superficie. (burro da affioramento). In commercio si può acquistare invece la panna pastorizzata o crema di latte fresca che è ricavata dal latte anche con un diverso processo di lavorazione, ossia la centrifugazione; da non utilizzare la panna a lunga conservazione (o panna da montare UHT) e men che meno la panna da cucina UHT: in entrambe il processo di sterilizzazione ad alta temperatura uccide definitivamente ogni sapore, e poi la prima è più difficile da montare, la seconda non monta proprio non contenendo abbastanza grassi. “La panna” vegetale invece, decandata sulle confezioni per il suo basso contenuto di colesterolo, non è crema di latte ed è a base dei famigerati grassi vegetali idrogenati da evitare! E poi basta zangolare… cioè agitare.
La zangolatura quindi è una violenta azione meccanica che separa il grasso dal latticello (o siero) il verbo prende il nome dalla zangola ossia l’oggetto di legno ideato dai pastori-allevatori per sbattere la panna del latte. Il modello più primitivo è quello a “stantuffo o a pistone”, quello più evoluto a manovella. Il primo è verticale’, di forma troncoconica, con un coperchio forato per permettere il movimento del bastone, con in punta un disco bucato; il secondo è “a botte”– di solito appoggiato su un cavalletto – con all’interno delle palette, azionate a mano mediante una manovella, o anche collegate a una ruota mossa idraulicamente, o a un motorino elettrico. Quando compare il latticello in pratica il burro è pronto, bisogna filtrarlo con un colino, o avvolgerlo in un panno, bagnarlo in acqua fredda, pressarlo bene per far uscire tutta l’acqua. Il latticello ricavato non si butta, si può utilizzare come bevanda fresca, aggiunger nelle minestre o nel risotto, oppure nella preparazione di una torta o del pane; l’ingegno umano ne ricava anche un tipo di formaggio. Ecco che il burro è pronto: si può salare, si possono aggiungere erbette e spezie varie, oppure lo si lascia così, lavorondolo un po’ con le mani per dargli una forma oppure pressandolo bene in uno stampo. Una volta tolto dallo stampo il panetto di burro va avvolto nella carta-forno e conservato in frigo per un rapido consumo.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento LABORATORI Fare il burro
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evento LABORATORI Giochi ludici
Descrizione A cura di Michela Fusco Laboratorio dedicato alla scoperta di giochi di gruppo di culture diverse da quella italiana. Inoltre ogni bambino può costruire gli strumenti per giocare con materie prime o di riciclo.
MANCALA, un gioco africano Il Mancala è un antichissimo gioco africano. Secondo una leggenda diffusa tra i guerrieri
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05 » evento » laboratori » giochi ludici
Masai, viene attribuito all’inventiva del mitico Sindillo, figlio del primo uomo comparso sulla terra, Maitoumbe. Il nome deriva dall’arabo “naqala” e significa, muovere. Durante le ore calde del giorno, gli uomini venivano a sedersi in compagnia, sotto gli alberi ombrosi, a godere l’aria fresca e a scambiare parola, avendo un solo tipo di gioco per divertirsi: si tratta di un pezzo di legno in cui sono scavati grossi buchi, che viene messo in mezzo tra due uomini, con un certo numero di pietre, una trentina, e dopo una conta le spostano da un buco all’altro, finché uno dei due le possiede tutte. In una delle versioni più diffuse il mancala è un tavoliere che ha due file parallele di sei buche, una fila per ciascun giocatore. In ogni buca vengono messe quattro pedine, i semi. Ai lati due recipienti, i mancala, contengono i semi guadagnati. Possono essere fagioli, semi, bacche o chicchi, sassi oppure come abbiamo fatto noi, conchiglie.
In commercio esistono meravigliosi mancala di legno ma un cartone da dodici uova può rivelarsi davvero perfetto (il nostro come potete vedere dalla foto è a dieci). Il tavoliere rappresenta il cielo e la terra e in alcune culture il movimento delle pedine simula gli atti della semina e del raccolto. In alcune regioni africane l’importanza del gioco è tale che l’esito di una partita viene a volte usato per decidere della nomina di un nuovo re o per sancire tra due capi tribù avversari l’esito di un conflitto. Presso alcune popolazioni il dono della prima tavola di Mancala segna il passaggio di un ragazzo all’età adulta. Il gioco è talvolta considerato magico, riservato a re, capi e stregoni. è un gioco assolutamente interessante dal punto di vista antropologico ma quello che ci ha maggiormente colpiti è il fatto che sia per natura un gioco di pace e non uno strumento di sopraffazione dell’avversario. Anche se alla fine c’è un vincitore il senso del gioco è quello di divertirsi, di stare insieme e non necessariamente di vincere.
Descrizione A cura di Michela Fusco Laboratorio dedicato alla scoperta di giochi di gruppo di culture diverse da quella italiana. Inoltre ogni bambino può costruire gli strumenti per giocare con materie prime o di riciclo.
SENET, un gioco egizio Gli egizi amano giocare da tempo immemore. I giochi non erano considerati un mero passatempo ma spesso veri e propri oggetti dai poteri magici e divinatori. Il Senet è stato rinvenuto in diverse tombe di faraoni ed è un gioco di percorso in cui due giocatori muovono a turno cinque (o sei) pedine lungo le caselle del tavoliere con l’intento di portarle fuori prima dell’avversario. Non ci sono dadi ma semplici bastoncini colorati da una sola parte la cui combinazione svela il numero di caselle da percorrere. Prima di cominciare si dispongono le pedine alternativamente sulle prime dieci caselle.
Lo scopo è arrivare a portare fuori tutte le pedine percorrendo le caselle fino alla trentesima. Se un giocatore cade sulla casella di un avversario quest’ultimo retrocede alla casella da cui il primo è partito prima del lancio dei bastoncini. Se però l’avversario ha almeno tre pedine in fila queste non si possono scavalcare. La casella più sfortunata è la ventisettesima che generalmente riportava un geroglifico dell’acqua. Chi ci cade sopra ritorna al principio...
A turno si lanciano i quattro bastoncini e si muove una pedina a seconda del punteggio ottenuto: 1 con geroglifici + 3 senza = 1 punto 2 con geroglifici + 2 senza = 2 punti 3 con geroglifici + 1 senza = 4 punti 4 con geroglifici = 6
ll Senet è anche un gioco divertentissimo da costruire insieme ai propri bambini. Sono sufficienti una scatolina di legno o un foglio bianco per preparare il tabellone, dieci pedine qualsiasi e quattro bastoncini da gelato da decorare. Il Senet era il gioco nazionale dell’Antico Egitto. Ricchi,poveri, adulti e bambini impegnavano il loro tempo libero a sfidarsi a questo gioco talmente popolare da divenire fondamentale persino per il viaggio dell’aldilà.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento LABORATORI Giochi ludici
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evento LABORATORI Giochi ludici
Descrizione A cura di Michela Fusco Laboratorio dedicato alla scoperta di giochi di gruppo di culture diverse da quella italiana. Inoltre ogni bambino può costruire gli strumenti per giocare con materie prime o di riciclo.
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05 » evento » laboratori » giochi ludici / musica
MONSHIMUNH, un gioco dei nativi americani Anche i nativi americani, come molti altri moltissimi popoli, amavano molto giocare insieme. Spesso lo facevano di sera, attorno al fuoco, utilizzando pochi semplici materiali trovati durante il giorno, come sassi e bastoncini. Ed è nato proprio così il Monshimunh un gioco molto divertente che arriva dalle montagne rocciose del Nord America e le pianure dell’Oklahoma.
REGOLE DEL GIOCO Mettete le pietre all’interno della scatola. A turno ogni giocatore tira i sassi in alto e li riprende con la scatola. Se ottiene una delle combinazioni che vedete nella foto in basso guadagna il rispettivo numero di bastoncini. Vince chi per primo ottiene otto o più bastoncini (potete naturalmente stabilire voi il numero).
Materiali - cinque sassolini piatti - cannucce - tempera o pennarelli - una scatola grande da fiammiferi
Gli indiani Cheyenne che lo hanno inventato utilizzavano ossa piatte o noccioli di pesca ma il bello di questo gioco è che come abbiamo imparato si presta ad essere costruito con mille materiali diversi e sopattutto, ovunque. Anche in viaggio. Con le conchiglie raccolte in spiaggia se siete in vacanza al mare, con le rocce in montagna e ancora i gusci di noce, noccioli o bastoncini gelato.
Descrizione A cura di Michela Fusco Il laboratorio è destinato ai bambini e il suo scopo è quello di costruire con elementi semplici e riciclabili degli strumenti musicali, di diverse culture.
STRUMENTI MUSICALI da costruire Gli strumenti costruiti all’interno di un laboratorio di costruzione di strumenti musicali sono, nella gran parte dei casi, strumenti veri e propri, e sono quindi fatti per essere utilizzati realmente nella produzione di musica. In genere è possibile organizzare anche il concerto con gli strumenti che si sono costruiti e possono dare un contributo apprezzabile
alla musica d’insieme con altri strumenti (chitarre, flauti ecc) Quindi, successivamente al laboratorio, si potranno organizzare dei saggi e delle dimostrazioni per avere la possibilità di utilizzare questi stessi strumenti in un’esecuzione collettiva, per valorizzare al massimo il lavoro svolto oltre a mostre e documentazioni fotografiche e tecniche per ogni strumento.
Bastone della pioggia Lo strumento, così chiamato perché il suggestivo suono che produce ricorda il rumore della pioggia, è diffuso ancora oggi soprattutto in Sud America, ed è costruito con tubi di legno e semi, oppure piccole pietre o conchiglie sminuzzate.
Tamburo Lo strumento è di solito costituito da una membrana (normalmente di pelle) sottile ed elastica tesa su un recipiente di legno, metallo o terracotta. Diffuso in tutto il mondo, trova la sua terra d’elezione nel continente africano.
Maracas Anch’esse di origine Sud Americana, appartengono alla famiglia degli idiofoni a scuotimento e sono molto diffuse come strumento didattico.
Claves Sono di origine Sud Americana, ma sono molto diffusi anche come strumento didattico con il nome di legnetti. Hanno un suono molto caratteristico e molto adatto alla musica d’insieme.
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evento LABORATORI Musica
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evento Esposizioni Erbe medicinali
Descrizione A cura di Eleonora Predieri L'esposizione delle erbe medicinali ha lo scopo di far conoscere le proprietà di moltissime specie sparse per il mondo, e anche in questo caso la molteplicità di utilizzi a seconda del paese di origine della pianta.
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05 » evento » esposizioni » erbe medicinali / mettici la faccia
Le piante e le erbe medicinali sono i rimedi che la natura ha partorito ancora prima della venuta dell’uomo. Gli antichi avevano quasi sicuramente un rapporto con la natura molto diretto.Per questo motivo avevano sviluppato quello che ai giorni nostri viene chiamato sesto senso. Sapevano quali piante o erbe utilizzare, anche se per capire il loro comportamento hanno sicuramente osato e rischiato, sperimentandone gli effetti benefici o tossici sulla propria pelle. Le piante e le erbe officinali prendono il loro nome dalla parola latina officina in riferimento agli antichi laboratori farmaceutici dove si procedeva alll’estrazione di droghe tradizionalmente usate nella medicina popolare. L’espressione piante officinali, così come la conosciamo oggi, identifica sia le piante medicinali sia le piante aromatiche.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’espressione piante medicinali comprende ogni vegetale che contiene, in uno organo,o in più organi, delle sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o che sono i precursori di emisintesi chemiofarmaceutiche. Mentre le piante aromatiche da essenze sono quelle piante che per il loro particolari pricipi attivi, vengono usate per rendere più appetibili i cibi, per aromatizzare i liquori ed entrare nella composizione dei prodotti cosmetici. Le piante e le erbe medicinali, o officinali, trovano un vasto utilizzo in erboristeria, omeopatia, fitoterapia, aromaterapia.
Soluzione di espositore semplice ed economico per mostrare le piante e le erbe.
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evento ESPOSIZIONI Mettici la faccia
Descrizione A cura di Laura Sgherri Rendere ogni visitatore "indelebile", tramite attività di foto-reportage o con autroritratto (rispettivamente proposta a e b). Inoltre, "Mettici la faccia" è stato anche pay-off dell'associazione.
a. Fototessere (Liberamente ispirato a “Esposizione in tempo reale” n°4 di Franco Vaccari fatta alla Biennale di Venezia del 1972.)
b. Plexiglass (o altro materiale trasparente) Nel parco scelto saranno installati dei pannelli di plexiglass con a disposizione pennarelli indelebili con i quali disegnare i lineamenti del volto di chi sta dall’altra parte della superficie trasparente. I partecipanti all’evento si potranno divertire a metter la propria faccia dietro i lineamenti di un altra persona o a disegnare i propri e quelli di altri partecipanti. Ognuno potrà metterci la propria faccia, a proprio modo.
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Ogni visitatore avrà la possibilità di contribuire al riempimento di un grande pannello con la propria fototessera scattata sul momento. Il risultato finale sarà un pannello ricoperto dalle facce dei partecipanti all’evento Cospe.
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evento ESPOSIZIONI Shirin Neshat
cHI è SHIRIN NESHAT
FILMOGRAFIA
UNA DONNA TRA DUE MONDI TRA DUE MONDI Con la crescente globalizzazione, il diffondersi delle migrazioni e la sempre maggiore ricettività nei confronti delle culture non occidentali, si è intensificato negli ultimi anni l’interesse del pubblico per artisti provenienti da ambienti culturali diversi e la cui opera è impregnata di influenze multiculturali. Cresciuta in Iran, Shirin Neshat ha compiuto gli studi in California, dove si è trasferita nel 1974. Non è ritornata in patria fino al 1990 quando ha trovato la società completamente trasformata. L’Iran di Reza Pahlevi, infatti, era diventato una repubblica islamica. In seguito allo choc culturale personalmente sperimentato, ha cominciato a rappresentare la condizione della donna in Iran e l’obbligo di velarsi con un chador nero.
Nel 1997 ha cercato un modo per introdurre elementi narrativi nelle sue immagini e ha cominciato a sperimentare il mezzo cinematografico. Lo stesso anno ha prodotto il video in quattro parti “The Shadow under the Web”. Nelle diverse immagini, proiettate contemporaneamente sulle quattro pareti di una sala d’esposizione, una donna in chador (la stessa Neshat) corre accanto alle storiche mura di una città, in una moschea, in un bazaar e in uno stretto vicolo deserto. Sentiamo soltanto il suo respiro pesante e affannoso.
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La sua prima opera, una serie di fotografie intitolata “Women of Allah”, risale al 1933. Si tratta di fotografie in bianco e nero che rappresentano volti, piedi e mani, le uniche parti scoperte del corpo, cui è accostata un’arma o un fiore. Neshat ha scritto su queste parti del corpo lasciate scoperte del velo, delle frasi in persiano moderno, perché senza questa aggiunta considerava quelle immagini “nude”. L’artista ha utilizzato brani di scritti iraniane, metafore del piacere carnale, della sensualità, del peccato e della sessualità, che hanno spinto in primo piano le sue immagini. Certo per il pubblico occidentale i testi sono incomprensibili e appaiono come una calligrafia ornamentale o come un arcano elemento decorativo. In Iran, al contrario, dove potevano essere letti, le fotografie di Neshat non sono mai state esposte. Nonostante questa indecifrabilità, Neshat ha affascinato il pubblico di numerose mostre biennali di fama mondiale nelle quali sono state allestite le sue enigmatiche fotografie, voyeuristiche, ricche di simboli, potenti ed esotiche e ha rapidamente conquistato il mercato.
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Descrizione Proposta di esposizione video e fotografica da parte dell'artista iraniana Shirin Neshat, che fin dalle prime opere si interessa alle diverse realtà della figura femminile nel mondo contemporaneo.
A causa delle difficoltà dovute alla politica del suo paese, Neshat ha girato il suo film a Istanbul, realizzando le riprese insieme ad altri registi iraniani. Era importante per lei avere uno scenario islamico dove i luoghi pubblici fossero maschili e quelli privati femminili. Nel film il chador diventa una forma di protezione per la donna che sembra braccata e che, alla ricerca di se stessa, tenta di sfuggire all’esistenza limitata che è costretta a vivere nella società islamica. Ma correre non è visto di buon occhio, è un atteggiamento inconsueto nei luoghi di riposo o di commercio che ci vengono mostrati. Forse è piuttosto espressione della nostra civiltà occidentale e può essere letto come un simbolo della frenetica società moderna, non ultimo perché gli spettatori stessi sono costretti a muoversi continuamente nella sala per cercare di seguire i quattro film, impresa in realtà impossibile. “The Shadow under the Web”, in cui Neshat inserisce alcuni elementi autobiografici e il cui soggetto è il passaggio tra due mondi profondamente diversi, è caratterizzato, come i video successivi, da una voluta incongruenza che serve a sottolineare le diverse strutture sociali, i modelli di comportamento e di pensiero, i tabù e le contraddizioni della società islamica e di quella occidentale.
Il suo secondo film, “Turbulent” (1998), che ha vinto un premio alla Biennale di Venezia nel 1999, ha riscosso un discreto successo. In due proiezioni, poste l’una di fronte all’altra, un uomo e una donna (entrambi iraniani) cantano rivolti l’uno all’altra. Quando la voce della donna attacca, quella dell’uomo tace, e viceversa. La donna canta una melodia senza parole, isolata in una stanza vuota. L’uomo che si trova proprio di fronte alla telecamera, ha dietro di sé un gruppo di uomini. È un duello tra i due sessi, ricco di valenze emotive, che non potrebbe mai avvenire realmente nell’Islam patriarcale perché le donne sono escluse da qualsiasi forma di performance musicale. In questo film in bianco e nero la leggendaria voce della donna risulta vittoriosa e l’uomo è costretto a restare in silenzio. Rapture Nel video carica di pathos e di elementi simbolici Rapture del 199, che mostra da un lato un gruppo di uomini in una fortezza e dall’altro un gruppo di dinne in una spiaggia deserta, Neshat si serve di nuovo delle doppia proiezione per far nascere una comunicazione fittizia, un’azione e una reazione, tra i due gruppi, ma anche per mostrare la separazione dei sessi nella vita pubblica iraniana. Soliloquy Nel film in due parti Soliloquy, girato in Turchia e negli Stati Uniti e terminato nel 1999, Neshat mette a confronto i mondi di due donne: orientale e occidentale, tradizionale e moderno, collettivo e individuale. Da un lato vediamo la donna velato dell’oriente, dall’altro la donna occidentale, di New York. Come nell’immagine non identica dello specchio, le vediamo passeggiare su e giù nelle loro case, compiendo le loro cerimonie religiose in chiesa o nella moschea. La simmetria dei luoghi sottolinea il contrasto tra i diversi stili di vita e le diverse strutture sociali.
“Vedo la mia opera come un excursus pittorico sul femminismo e sull’Islam contemporaneo, una discussione che analizza alcuni miti e alcune realtà per giungere alla conclusione che si tratta di problemi molto più complessi di quanto molti di noi pensino.”
I film di Shirin Neshat, in cui l’azione è volutamente ridotta e che si basano sulla forza suggestiva delle immagini, sono l’espressione della sua esperienza delle due culture. Per questo seguono sempre un principio dualistico: in una perfetta combinazione di finzione e realtà, descrivono due mondi (uomini e donne, Est e
Ovest, libertà e fondamentalismo, tradizione e modernità) con un rispetto totale. Senza bisogno di parole, i suoi film raggiungono livelli emotivi profondi solo con le immagini e la musica, raccontando la realtà senza essere realistici e rimanendo allo stesso tempo enigmatici.
Descrizione Alcune fotografie e fermo-immagini dei lavori di questa famosa e particolarissima artista contemporanea. Alcune di queste immagini la ritraggano.
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evento  ESPOSIZIONI Shirin Neshat
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evento ESPOSIZIONI Gianluca La Bruna
Descrizione A cura di Laura Sgherri Proposta a favore di Gianluca La Bruna, fotografo di reportage nascente, di origini livornesi.
Gialuca La bruna, fotografo livornese. La sua passione inizia fin da giovane, quando trova una vecchia macchina fotografica di suo padre. Da autodidatta si avvicina alla fotografia di scena e di musica partecipando così a vari festival come Italia Wave, Rototom Sun Spalsh.
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05 » evento » esposizioni » Gianluca La Bruna
Dalla collaborazione con Sottopalco ottiene numerose pubblicazioni su quotidiani e riviste nazionale.Avvicinatosi di recente al reportage ha riscoprendo anche l’uso della pellicola ed interessandosi al lavoro di documentazione ha avuto la possibilità di realizzare servizi per associazioni che operano nel settore sociale come “SiamoInDiversi” Commissione Caritas per l’Handicap e l’associazione FFA, che si occupa di cooperazione internazionale, in Senegal.
Rientrato da Kabul, riordinate un pò d’idee e di foto…e con una foto vorrei ricordare tutte le donne che ho incontrato e quelle che non ho incontrato; tutte le vittime della guerra e le vittime delle violenze. Le donne in cerca di verità, in cerca di un’equa giustizia, che lottano giorno dopo giorno. Vorrei ricordare Malalai Joya (che in nome della Verità rischia quotidianamente la vita) e Orzala (fondatrice di HAWCA) e tutte le donne e gli uomini di HAWCA e le donne e gli uomini di AFCECO… Un pensiero anche a quegli uomini, che contro la cultura dell’orrido, combattono al fianco di queste donne.
Descrizione A cura di Laura Sherri Alcune fotografie dei suoi viaggi. La guerra e la donna sono dei temi ricorrenti nella sua opera fotografica.
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evento  ESPOSIZIONI Gianluca La Bruna
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evento ESPOSIZIONI Film documentari
Descrizione A cura di Renata Nagy Si propone una collaborazione con l'associazione culturale "Middle East Now".
middle east now Film Middle East Now è organizzato da Map of Creation, associazione culturale no profit, di Firenze, e attiva nella produzione film documentari e nella realizzazione di eventi culturali.
ABOUT ELLY di Asghar Farhadi (Iran, 2009, 119’) vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese
Si occupa di documentari e di cinema focalizzato su temi forti del mondo contemporaneo, come strumento potente di conoscenza della realtà e di integrazione culturale nei paesi Afghanistan, Libano, Iran, Egitto, Israele, cercando di coprire tutte le "polveriere" della realtà politica contemporanea mondiale.
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05 » evento » esposizioni / spettacoli » film documentari / danza contemporanea
SKATEISTAN: Four Wheels and a Board in Kabul di Kai Sehr (Germania, Stati Uniti, 2011, 95’) vo. dari, pashto, inglese, sottotitoli: italiano, inglese
SON OF BABYLON di Mohammed Al-Daradji (Iraq, Regno Unito, 2010, 100’) vo. Arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Descrizione A cura di Renata Nagy Proposta di spettacoli di danza contemporanea, per esprimere vari concetti in modo scenico e d'impatto.
Perchè contemporanea? L’improvvisazione permette di realizzare un evento unico e irripetibile, a cui solo il pubblico presente in quel momento può assistere, e ogni volta che una performance di improvvisazione prende vita è la ricerca che respira nello spazio scenico. Il pubblico viene invitato a scoprire quello che accade nel momento stesso in cui accade.
A Firenze ci sono moltissime scuole di danza che offrono corsi di formazione ai danzatori. Queste compagnie si esibiscono molto volentieri agli eventi, che sono anche occasioni per farsi conoscere. Per esempio: "Dance Examinations Board", "Opus Ballet", "Centro Arte Danza Firenze".
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evento SPETTACOLI Danza contemporanea
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evento Spettacoli Musica
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05 » evento » spettacoli / gadget » musica / timbro
BANDÃO Bandão è un'orchestra di percussioni nata nel 1995 dalla passione di un gruppo di persone amanti delle percussioni e della musica brasiliana, all’interno dell'associazione culturale "Timbre" di Poggibonsi, che da anni si occupa del mondo della musica etnica.
Descrizione A cura di Bruna Gori Proposte di gruppi e band musicali toscani, di vario genere: musica corale, etnica e afroamericana.
ANIMAEVOCES Il coro Animae Voces nasce nel Gennaio 2001 ed è diretto dal Maestro Edoardo Materassi. Nelle varie articolazioni delle proprie performances, Animae Voces si avvale della collaborazione di musicisti professionisti ed attori, proponendo una combinazione tra musica corale, recitazione e musica strumentale.
SONALASTRANA Il progetto “Sonalastrana”, nato nel Settembre del 2008, raccoglie un gruppo di musicisti accomunati dalla volontà di esplorare e promuovere la cultura musicale Afroamerica in tutte le sue derive stilistiche. L'orientamento della loro musica è, quindi, verso il jazz, il blues, il funky ed in particolar modo verso l’afrobeat.
quant’altro. I timbri riproducono il logo di COSPE e anche il logo del trentesimo.
quant’altro. I timbri riproducono il logo I timbri riproducono il logo quant’altro. di COSPE e anche il logo del trentesimo. di COSPE e anche il logo del trentesimo.
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evento GADGET Timbro
SPE TIMBRO COSPE seguito vengono riportati Qui sotto di seguito vengono riportati i di timbri, possibili da esempi di timbri, possibili da degli urante l’evento COSPE, per durante l’evento COSPE, per utilizzare oline, carta da lettere e cartoline, carta da lettere e firmare I timbri riproducono il logo I timbri riproducono il logo quant’altro. nche il logo del trentesimo. di COSPE e anche il logo del trentesimo.
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es.2 Descrizione A cura di Michela Fusco Molteplici proposte di timbro (ufficiale e quello del 30°) per firmare: cartoline, lettere e quant'altro.
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RIPRODUCIONE TIMBRI SU SCATOLE RIPRODUCIONE TIMBRI SU SCATOLE
Mock-up dei timbri su scatole
RIPRODUCIONE TIMBRI SU SCATOLE
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
ONE TIMBRI SU SCATOLE RIPRODUCIONE TIMBRI SU SCATOLE
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05 » evento » gadget » sticker / t-shirt
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evento GADGET Sticker
Descrizione A cura di Michela Fusco Varie proposte per possibili sticker (per entrambi i loghi).
Descrizione A cura di Eleonora Predieri Si propone di realizzare la t-shirt in cotone 100% con tinte create da materiali naturali.
A.A. 2011-12 | Docenti: Emanuela Stanganelli - Enrica Ficai Veltroni
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evento  GADGET T-shirt
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evento GADGET Shopper
Descrizione articolo: borsa shopping in cotone con manici lunghi Dimensioni: 37 x 42 cm Materiale: cotone 100% - 110 gr Colore: bianco
FRONTE
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05 » evento » gadget » shopper
RETRO
Descrizione A cura di Eleonora Predieri Proposta di shopper in cotone 100%.