Handle.it Magazine

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Handle.it Mag MENSILE [Scuola Comics - Firenze]

Storia del padre della pubblicità italiana

BIOGRAFIA DI ARMANDO TESTA

27

Recensione dei poster trovati sulla rete, da Nip/Tuck a Lost

POSTer SCRIPTUM: la Gallery del mese

€ 4,00 (ITALY ONLY) € 6,00 // £ 8,50 (EU) $ 6,50 (USA) // ¥ 800 (JAPAN)

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{--N* 01--} GENNAIO 2011

68 L’intervista del mese: quando un mestiere si colora di rosa

BE UNCONVENTIONAL

L’era del marketing mordi e fuggi // Guerrilla a Milano

IL DESIGN IN&OUT

Critica sulle pubblicità odierne: bocciate o promosse?

UPDATE: NEWS, EVENTI E CONCORSI

Dove, quando, come e perché: una sezione per aggiornarsi

81

20 40

FRANCESCA LEONESCHI

52

Geri Weitzman





OBIETTIVI DEL MILLENNIO La civiltà globalizzata del terzo millennio possiede la ricchezza, la conoscenza e i mezzi per coronare il sogno di un'umanità affrancata dalla miseria e dalla mancanza dei bisogni di base. Questa è la filosofia che spinse i Capi di Stato e di governo di tutti gli Stati membri dell'ONU, riuniti dal 6 all'8 settembre 2000 a New York nel "Vertice del Millennio", la più ampia riunione di leader della storia, a porre la propria firma in calce alla "Dichiarazione del Millennio" (United Nations Millennium Declaration). In quell'occasione i leader mondiali affermarono la loro responsabilità non soltanto nei confronti dei rispettivi popoli, ma verso l'intera specie umana, definendo una serie di ambiziosi propositi da conseguire entro il 2015 (articoli 19 e 20 della Dichiarazione). Per il miliardo di esseri umani che vivono al di sotto della soglia di povertà, senza accesso all'acqua potabile o ai servizi sanitari, e per i bambini che di questa schiera costituiscono la fragile maggioranza, l'unica speranza per un futuro migliore risiede nella capacità dei leader mondiali di essere fedeli alla promessa fatta nel 2000.

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handle.it

INPUT {--L'editoriale--}

•••••• Handle.it: il nuovo mensile italiano dedicato alla comunicazione e all'arte digitale ••••••

Handle.it significa Gestiscilo: il nostro invito è chiarissimo Il progetto nasce dalla mancanza sul territorio nazionale di una rivista che tratti di comunicazione e arte digitale. Handle in italiano significa "Gestire" ed it "esso". It è, inoltre, l'abbreviazione di Italia, ed ecco il nascere della nostra missione: dare voce al visual design italiano e al suo panorama. "Gestiscilo" è il nostro invito. Un invito che si concretizza nell'approfondire, nel cercare, nel curiosare, nel sapere e nel conoscere; ma anche

nell'esaminare, nel paragonare e nel recensire. Lo faremo insieme, pagina dopo pagina. Handle.it si propone come un incubatore di idee, un raccoglitore di informazioni e di spunti utili, una fonte di ispirazione per professionisti della comunicazione, studenti o semplici appassionati. Abbiamo l'ambizione di diventare una musa visiva fatta di carta. GESTISCILO! Esattamente: gestisci la tua ispirazione e la tua informazione.

“Gestiscilo è il nostro invito che si concretizza nell'approfondire, nel cercare, nel curiosare, nel sapere e nel conoscere”

/// a cura di Stefania Pizzichi /// illustrazione digitale di Radoma /// icone di ipapun.deviantart ///

“Handle.it è un incubatore di idee, un raccoglitore di informazioni e di spunti utili, una fonte di ispirazione”

[n* 01] 7


Input

Focus / Insight / Display / Update Sezioni attreverso cui esprimiamo e condividiamo Nella sezione FOCUS tratteremo di attualità proponendo:  interviste di  professionisti o personalità emergenti, biografie di personaggi celebri del settore e case history di brand di fama mondiale. All'interno di INSIGHT (in italiano intuizione, idea) avremo modo di conoscere: interessanti casi di Guerrilla Marketing, campagne pubblicitarie plagiate attraverso il curioso lavoro di Joe La Pompe e la nostra recen-

sione mensile In&Out. DISPLAY (in italiano espositore) è una vetrina dove poter: imparare tramite i nostri Tutorial; esplorare la grafica di un mezzo comunicativo a tema all'interno di Gallery; aggiungere dei preferiti, informarsi su nuovi termini/inglesismi e trovare delle risposte utili attraverso i nostri Bookmarks. UPDATE (aggiornamento) è uno spazio dedicato all'informazione relativa alle ultime News inerenti: nuove tecno-

logie, associazioni&C., tecniche di stampa e cartotecnica, manuali del mestiere, ultimi libri usciti ed Eventi e concorsi appena banditi. Dopo questa panoramica sui contenuti della rivista, nella speranza che risulti di interesse comune, auguriamo una buona lettura. Caro lettore, grazie per il suo contributo e ...

B E N V E N U TO I N ••• HANDLE.IT •••

NOI CREDIAMO… nella comunicazione visiva, nei nuovi mezzi artistici digitali, nelle nuove tecniche di comunicazione integrata, nella creatività, nella pubblicità, nell'editoria cartacea e online, nell'informazione, nelle associazioni artistiche, nella rete e nella condivisione del sapere e delle soluzioni.

8 [Gen. 2011]





n* 01 Gen. 2011

Armando Testa Il suo pensiero Un tributo al grande Armando Testa. “Sarei contro la pubblicità bieca della falsa motivazione, della falsa informazione; del "lava più bianco". Contro tutto quello che sfrutta la stupidità del pubblico.” Armando Testa

US C O F

T IGH NS

B

D

DIS P L A Y

C

INDEX

A

I

CoverInfo Geri Weitzman Storia del padre della pubblicità italiana

BIOGRAFIA DI ARMANDO TESTA

Recensione dei poster trovati sulla rete, da Nip/Tuck a Lost

POSTer SCRIPTUM: la Gallery del mese

€ 4,00 (ITALY ONLY) € 6,00 // £ 8,50 (EU) $ 6,50 (USA) // ¥ 800 (JAPAN)

è una psicologa americana che usa metodi creativi per risolvere i problemi dei suoi clienti.

UPDATE

{--N* 01--} GENNAIO 2011 Handle.it Mag MENSILE [Suola Comics - Firenze]

Copertina a cura di:

L’era del marketing mordi e fuggi // Guerrilla a Milano

52

20 40

L’intervista del mese: quando un mestiere si colora di rosa

BE UNCONVETIONAL

IL DESIGN IN&OUT

UPDATE: NEWS, EVENTI E CONCORSI

94

Geri Weitzman

FRANCESCA LEONESCHI

Critica sulle pubblicità odierne: bocciate o promosse?

Dove, quando, come e perchè: una sezione per aggiornasi

Margherita di Stefano // Stefania Pizzichi

MISCELLANEA MAG Input

05

Editoriale d'entrata: la nascita del mag.

InBox

16

OUTPUT

Commenti e proposte dai lettori

{--Pensieri d'uscita--}

di »»»

David MacKenzie Ogilvy (1911 – 1999) pubblicitario inglese

“A questo punto non mi resta che offrire al lettore le mie ricette per cucinare una pubblicità in grado di far suonare in continuazione il campanellino del registratore di cassa. Sono undici comandamenti, cui si deve obbedire, se si vuol lavorare nella mia agenzia.” [da Confessioni di un pubblicitario]

Colophon // Info{team}

11

Curiosità, pregi e difetti sul team del mag.

Handle.it{info} Dove, come, quando e perchè /// a cura di Stefania Pizzichi ///

Prossimo numero

95

Scopri i contenuti del secondo numero!

14

Output

•••••• Nel periodo in cui Bill Bernbach dava il via alla cosiddetta Seconda rivoluzione creativa, Ogilvy ridiede visibilità e vigore alla corrente scientifica della pubblicità moderna. Formulò il concetto di Brand image. ••••••

96

L'editoriale d'uscita: pensieri di…

96

01. Quel che si dice è molto più importante di come lo si dice. 02. Se una campagna pubblicitaria non viene costruita intorno a una grande idea è destinata a fallire. 03. Fate parlare i fatti. 04. Non si convince la gente a comprare «annoiandola». 05. Educazione sì, pagliacciate no. 06. La pubblicità deve essere aggiornata. 07. I comitati possono anche criticare una

pubblicità ma non sono in grado di crearla. 08. Se avete la fortuna di scrivere un buon annuncio, continuate a utilizzarlo fino al giorno in cui non funzionerà più. 09. Non scrivete mai un annuncio che vi vergognereste di mostrare alla vostra famiglia. 10. Creare l'Immagine di marca. 11. Vietato copiare.

/// a cura di Stefania Pizzichi /// illustrazione digitale di Radoma /// icone di ipapun.deviantart ///


A

[FOCUS] L'intervista 20

27

34

20

Francesca Leoneschi: quando un mestiere si colora di rosa.

Biografia

27

Breve storia dell'emozionante contributo di Armando Testa alla pubblicità italiana.

Brand-history

34

La Barilla: uno dei brand più importanti degli ultimi cinquant'anni.

B

[INSIGHT] Guerrilla marketing 40

40

Quando l’arte della guerra si applica alla pubblicità: molti esempi dalla moda.

45

La rubrica di Joe la Pompe

45

Scovare i plagi pubblicitari diventa un mestiere: presentazione del primo Copycat Hunter!

52

C

In&Out

52

La recensione delle gioe e dei dolori visivi: dal paradiso all'inferno mostrando i nostri pollici!

[DISPLAY] Tutorial

68

75

60

Photoshop: come ricreare un'ambientazione notturna fotorealistica con l'uso delle ombre.

Gallery

68

POSTer SCRIPUTM: recensione di poster trovati nel web sul cinema e serie tv.

Bookmarks

75

Preferiti da aggiungere, nuovi termini da imparare e i consigli dell'esperto per il vostro portolio.

D

[UPDATE] Ultime news

82

92

82

Dalla cartotecnica alle finiture di stampa, dagli hardware ai software: le novità dal settore.

Eventi&Concorsi Eventi e concorsi a cui partecipare.

92


Colophon // Info.team

{colophon}

n* 01 Gen. 2011

Direttore creativo Giuditta Valentina Gentile Redazione&Ufficio grafico Bastiana Deledda, Margherita Di Stefano, Mirko Fusi, Renata Nagy, Stefania Pizzichi, Enrico Tarateta Supervisore testi / Supervisore grafico Margherita di Stefano / Stefania Pizzichi

‹‹ LE FONTI ›› 1. SEZIONE FOCUS › Biografia digilander.libero.it/sitographics www.aiap.it www.armandotesta.it › Brand History Testi: www.lastoriasiamonoi.rai.it Immagini: “Archivio storico Barilla” www.archiviostoricobarilla.it

www.spotanatomy.it (Europa stampa) www.cinemaeviaggi.it

2. SEZIONE INSIGHT › Guerrilla Marketing Subvertising - Magazine di pubblicità e marketing non convenzionale › La rubrica di Joe la Pompe Wikipedia [Definizione di plagio] › In&Out www.ministerodellagrafica.org www.myluxury.it (Lifestyle) www.cocacolaitalia.it www.logpro.it

3. SEZIONE DISPLAY › Tutorial Psd magazine n°9 (psdmag.org) › Gallery www.boggstandard.com www.smithmag.com www.designshift.com › Bookmarks [Per Devoto Handle.it] "Capire la grafica" di Ryan Hembree 4. SEZIONE UPDATE › Graphic news www.aiap.it "Giochi per il mio computer" Mag Cartotecnica Cambianese › Eventi&Concorsi Edizioni Zero s.r.l. (Dicembre)

Contributi Francesca Leoneschi, Joe la Pompe e Veerle Duoh Ringraziamenti Barbara Bargigli, Sergio Aglietti Stampa&Rilegatura Lory Print - Firenze

‹‹ PUBBLICITÀ ›› Scuola Comics S.p.A. System // Direttore generale: Sara Sasi Segreteria e Amministrazione: Tania, Samantha, Valentina Promo: Chiara Via del Corso 1, 50120 - Firenze (FI) - ITALIA Tel. 055/218950 // firenze@scuolacomics.it

‹‹ COPYRIGHT ›› Questa rivista è pubblicata sotto licenza Handle.it Mag [Scuola Comics di Firenze]. Tutti i diritti del materiale concesso in licenza, incluso il nome, appartengono a Handle.it Mag e non può essere riprodotto, in tutto o in parte, senza il precedente consenso scritto di Handle.it Mag. --- Handle.it Mag © 2011 [Scuola Comics di Firenze] --CREDITI FOTOGRAFICI e ILLUSTRAZIONI Per le immagni fotografiche e illustrazioni senza crediti l'editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti senza riuscire a reperirli. È ovviamente a piena disposizione per l'assolvimento di quanto occorre nei loro confronti.

‹‹ CARATTERISTICHE TECNICHE ›› // Formato 20,5X25 cm // Tipo di carta Patinata Opaca 120 gr // Carta copertina Patinata opaca 250 g // Rilegatura Incollata // Foliazione 90 pagine // Gabbia 9 colonne // Intercolonna 4 mm // Margine superiore 20 mm // Margine inferiore 15 mm // Margine interno 18 mm // Margine esterno 15 mm // Cromie RGB per stampa digitale // Softwares Adobe InDesign CS5 · Adobe Illustrator CS5 · Adobe Photoshop CS5 // Font Testata Helvetica Neue LT Std Roman // Font Testata Pay-off Quicksand Book // Font Titoli Redring 1969, 65 pt // Sottotitoli Quicksand Book, 14 pt // Titoletti Quicksand Bold, 10 pt // Testo Helvetica Neue LT Std Thin, 9 pt // Didascalie Helvetica Neue LT Std Thin Condensed, 8 pt // Citazioni Quicksand Light, 9,5 pt // Titoli Box di testo Quicksand bold, 12 pt // Testo Box di testo Helvetica Neue LT Std Thin Condensed, 8 pt

14 [Gen. 2011]

/// a cura di Stefania Pizzichi ///


handle.it

{info·team}

Nome Bastiana

Nome Margherita

Nome Mirko

Cognome Deledda

Cognome Di Stefano

Cognome Fusi

Nome Giuditta Valentina Cognome Gentile

Passioni Cinema, Musica,

Passioni Lettura, Pallavolo,

Passioni Street Art, Disegno,

Passioni Typo&Calligraphy,

Fotografia, Cucina, Mare

Disegno, Computer grafica

Manga&Anime, Call of Duty

Mangiare Local&Slow

Hobby Ballare

Hobby Cucina, Pianoforte

Hobby Writing&Skater

Hobby Leggere&Viaggiare

Pregio Sono sincera

Pregio Sono precisa

Pregio Sono spensierato

Pregio Nessuno

Difetto Sono ostinata

Difetto Sono riservata

Difetto Sono incostante

Difetto Sono testarda

Scrittore Grazia Deledda

Scrittore J. D. Salinger

Scrittore Stephen King

Scrittore Georges Simenon

Cantante Linkin Park

Cantante The Beatles

Cantante Jim Morrison

Cantante Demetrio Stratos

bastiana@handle.it

margherita@handle.it

mirko@handle.it

giuditta@handle.it

? Nome Renata

Nome Stefania

Nome Enrico

Cognome Nagy

Cognome Pizzichi

Cognome Tarateta

Passioni Leggere, Musica

Passioni Manga&Anime,

Passioni Cucina,

Linguistica, Cinema

Fotografia, Oggettistica

Fumetto, Cinema

Hobby Flauto traverso

Hobby Sport outdoor

Hobby Videogiochi Pregio Sono riflessivo

Pregio Sono curiosa

Pregio Mi impegno

Difetto Sono scettica

Difetto Sono permalosa

Difetto Sono timido

Scrittore Jane Austen

Scrittore Charles Bukowski

Scrittore Glenn Cooper

Cantante Roxette

Cantante Ligabue

Cantante James Hetfield

renata@handle.it

stefania@handle.it

enrico@handle.it

LAVORA CON NOI! Chi sarà il prossimo ad aggiungersi al nostro team? Se sei un grafico, uno scrittore o un illustratore non esitare a contattarci e richiedi un appuntamento! Tel. 055/2334549 cv@handle.it [n* 01] 15


Handle.it {Info}

{info} COME TROVARCI

ABBONAMENTI

REDAZIONE » Via del Corso 1 - 50142 Firenze » tel. 055/218950 » informazioni: info@handle.it » redazione: redazione@handle.it PUBBLICITÀ » tel. 055/218950

Ti vuoi abbonare? Sei abbonato ma la tua copia non ti è arrivata? Hai cambiato indirizzo? Per queste e altre domande il Servizio Clienti è a disposizione:

* Il costo della chiamata: da telefono fisso (Italia) 11,88 centesimi di euro al minuto + IVA senza scatto alla risposta; dal cellulare il costo è legato all'operatore utilizzato.

» tel. 199.133.201* » fax 199.133.202 » mail: abbonamenti@handle.it » sito internet: abbonatiqui.it/handleit

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‹‹ EVENTI ››

‹‹ NEL MONDO WEB ››

Handle.it partecipa al primo festival

www.handle.it

in Italia che parla di design degli spazi pubblici: è una ricerca continua che porta a Milano i più interessanti progettisti selezionati in tutto il mondo, per ideare e sviluppare

IL SITO, COME LA RIVISTA, COMPIE IL PRIMO MESE DI VITA. CHE ASPETTI A REGISTRARTI? PARTECIPA SUBITO CON COMMENTI, IDEE E PROPOSTE: DIVENTIAMO UNA COMUNITÀ!

CINQUE SITI IN UNO:

FOCUS

soluzioni e interventi site specific.

L'APPUNTAMENTO È DAL 12 AL 17 APRILE 2011. Da Lambrate a Cadorna, passando per Porta Romana e Garibaldi, il Public Design Festival invaderà strade, piazze, sottoponti, cavalcavia, parchi, aiuole, parcheggi, marciapiedi, muri ciechi, pensiline. Preparatevi per un'edizione 2011 ancora più ricca di contenuti! Tra i primi ospiti confermati OSA (office for subversive architecture) e Raumlabor Berlin.

Visita il sito www.publicdesignfestival.org

FOCUS // INSIGHT DISPLAY // UPDATE In questi quattro siti è possibile reperire approfondimenti, materiale interattivo e pdf scaricabili sugli argomenti trattati nelle sezioni della rivista, articolo dopo articolo. È inoltre possbile commentare e inviare materiale per contribuire alla crescita collettiva della community.

Interviste, Biografie e Brand History

INSIGHT

Guerrilla Markting, Joe La Pompe, In&Out

HANDLE.IT MAG Il giornale che hai tra le mani vive anche online con archivi, approfondimenti dei servizi e copie digitali riservate agli abbonati.

DISPLAY

Tutorial, Gallery, Bookmarks

UPDATE News, Eventi, Concorsi

MAG

SEGUICI ATTRAVERSO I SOCIAL NETWORK:

16 [Gen. 2011]

Facebook/handleit

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Flickr/handleit

Youtube/handleit

LinkedIn/handleit



Inbox

inbox Uno spazio dedicato ai nostri lettori. I vostri commenti, dalle critiche ai consigli, da piccoli quesiti alle vostre risposte e soprattutto tante curiosità che accrescono la nostra community!

Scarabocchi diventano siti

Immagini tratte dall’archivio 365PSD

365PSD FREE Scaricate un file .psd FREE al giorno Scommetto che non lo sapevate! 365PSD è un servizio online che vi permette di scaricare un file PSD diverso ogni giorno dell'anno. Naturalmente PSD è l'estensione dei file nativi di Photoshop. Il sito insolitamente non richiede la registrazione e la pagina, semplice e intuitiva, permette di visualizzare un'anteprima della creatività che desideriamo scaricare. Per lo più si tratta di grafiche relative al mondo del webdesign: barre dei menu, pulsanti, forme, icone. Devo dire che ho provato a scaricare alcuni di questi file, li ho analizzati minuziosamente e ho già appreso tecniche che non avevo mai utilizzato finora. Lorena Bentivoglio, mail

Pensate un po’ di avere in testa un’idea, scarabocchiarla su un foglio e vederla realizzata in “bella copia” sul computer. È quello che promette di fare il nuovo software inventato da Beryl Plimmer dell’università di Auckland, Nuova Zelanda. InkKit, così si chiama il programma, è stato sviluppato per disegnare siti web. Basta pensare agli elementi che comporanno la nostra pagina e disegnarli, con una penna speciale, su una tavoletta collegata al computer. Il software, in base alla quantità di inchiostro usata, distinguerà le scritte dai disegni, per poi riprodurle in versione definitiva sulla pagina web, creando degli elementi interattivi. È in fase di progettazione una versione capace di convertire i diagrammi in vero e proprio codice di programmazione web. Luca Neri, mail

TEST. E QUESTI SARESTE VOI? Incontro al buio con i nostri lettori secondo i target demoscopici.

Ci state leggendo se avete dai 15 ai 60 anni Il 90% di voi sta più di 10 ore al computer Il 12% è spensierato • Il 54% è indaffarato Il 62% è iperattivo • Il 34% è fuori dalle righe Il 35% va una volta alla settimana al cinema Il 67% segue gli e-seminar dell'Adobe L'89% conosce almeno 10 blog italiani di art&design Il 25% ha un blog personale con gallery Il 37% ha una tavoletta grafica Il 60% lavora nei settori specifici trattati dal mag Il 35% studia le tematiche della rivista Se vi rispecchiate positivamente a 8/13 definizioni... questa è la rivista che fa per voi! Dalla Redazione 18 [Gen. 2011]

Cos'è la creatività? Perché è così tanto richiesta? Mira Zenga, mail La creatività è un termine che generalmente indica la capacità di creare ed inventare, e si presta a numerose interpretazioni e significati. A mio avviso la creatività è radicata nell'uomo tanto quanto la componente "istintiva", di certo chiunque almeno una volta nella vita ha pensato alla "creatura uomo" come un particolarissimo equilibrio tra conscio e subconscio, logica e illogica, ma soprattutto, istinto e razionalità. Quella componente che ci permette di ampliare le possibili soluzioni dettate dalla logica, che seppur corrette sono limitate. La creatività è quindi una componente dell'uomo, una caratteristica tutt'al più soggetta ad una normale predisposizione ma comunque latente in ogni persona, l'importante è conoscerla e praticarla per iniziare o migliorare l'utilizzo. La creatività, in quanto metodo di pensiero, trova molteplici applicazioni in vari settori, dalla scienza alla musica, ed essendo al giorno d'oggi (nella nostra civiltà), più rara del pensiero logico, è richiesta sul mercato per trovare nuove soluzioni ed emergere quindi dalla competizione. Risponde Laura Devidda

/// a cura di Bastiana Deledda ///


handle.it

Possederò i Diritti d'Autore sul progetto grafico realizzato per me da voi? Cara Tina, mi è piaciuto tanto il tuo articolo sul mondo del web, ma volevo farti una domanda, pensi che il "mouse sia il sostituto della matita"? Marco Tuveri, mail

I COLORI DI STAMPA? Caro Mirco, osservando un po' tutto del magazine, che mi piace tanto in tutti gli aspetti, mi sono soffermato con la mente a pensare sulla tecnica di stampa che viene utilizzata per realizzarlo. Si vedono sempre miliardi di colori, e forse stupidamente mi sono chiesto se ad ogni colore corrisponde una lastra o un retino preciso. Mi potresti dare delle delucidazioni o una spiegazione vera e propria a tal riguardo? Alessio Laurelli, mail

MI SERVE IN TEMPI RAPIDI! Rapido vuol dire frettoloso, e frettoloso erroneo, ed erroneo dannoso, e dannoso in un’azienda significa rimetterci denaro. Lei vuole rimetterci del denaro?

Caro Marco, per quanto la multimedialità coinvolga suono e movimento, sono le componenti visive e testuali a dominare la comunicazione della rete. Le regole e concetti usati dal web designer sono gli stessi sviluppati per la carta stampata, quindi viva la matita. Risponde Tina Osmar

Caro Alessio, Al di là delle possibili differenze cromatiche, le pagine delle riviste sono stampate usando solo quattro colori. Per i prodotti editoriali la stampa in quadricromia è la più diffusa al mondo. Il procedimento sul quale si basa impiega inchiostri dei tre colori fondamentali: ciano, magenta e giallo (dai cui nomi inglesi deriva la sigla CMY). A questi si aggiunge il nero la cui lettera K completa la sigla appena nominata in CMYK, indicativo appunto della stampa a quattro colori. Per identificare il nero è stata scelta la lettera K, poiché una B avrebbe potuto essere erroneamente interpretata come l'iniziale di "blue". A partire dai quattro colori di stampa è possibile ottenere tutti gli altri, l'espediente tecnico è dato dai retini. Risponde Mirco Penito

Ho già trovato l’idea per la prossima campagna! -Magnifico: venga a lavorare da noi come stagista creativo, gratis ovviamente!

Siete disponibili a realizzare lavori urgenti?

[n* 01] 19



Welcome to >

Focus 27 Brand History

20

/// illustrazione di Brad Sharp ///

Biografia

Intervista

34


Focus > Intervista

L' intervista del mese su

22 [Gen. 2011]

/// a cura di Renata Nagy e Stefania Pizzichi ///


handle.it

Quando un MESTIERE si colora di

ROSA

[n* 01] 23


Focus > Intervista

Francesca Leoneschi fondatrice dello studio “the World of DOT” e sostenitrice dell'acdi, si racconta e ci racconta la sua carriera…

La

visione e il racconto di una donna che ha saputo affermarsi in questa professione sono sicuramente aspetti interessanti da conoscere. Un excursus per scoprire i suoi punti di vista: dalle prime esperienze all'apertura del suo studio, dai suoi riferimenti stilistici alla sua passione. •••••••••

Carta d'identità

•••••••••

CHI

COSA

DOVE

Francesca Leoneschi, fondatrice di

DOT è uno studio grafico di Milano specializzato in grafica editoriale, illustrazione e tipografia.

theWORLDofDOT via Sacchini, 4 - Milano 20131 (Italy) www.theworldofdot.com

svolge il ruolo di direttore creativo.

La sua biografia in date: ci racconti i momenti più significativi. Nel 1967, la mia nascita in una città di provincia, La Spezia, città nella quale nel 1983 ho incontrato Iacopo Bruno, città che insieme a lui ho lasciato nel 1989 trasferendomi a Roma. Ed ancora il 1997 con il trasferimento a Milano e l’entrata in Mondadori l’anno successivo. La mia esperienza in Mondadori si conclude dieci anni dopo, quando decido di rimettermi in discussione accettando un lavoro a New York nel 2007 presso Muccadesign. Una volta tornata a Milano, l’apertura dello studio the World of DOT. Qual è stato il suo primo contatto con il mondo del graphic design? Alla facoltà di architettura la Sapienza di Roma ho capito che la presentazione dei progetti, la scelta dei caratteri tipografici per le legende mi interessavano di più del progetto stesso, mi è sembrato un segnale importante e l’ho sviluppato. Franco Scaglia Art Director: Francesca Leoneschi Title: Luce degli occhi miei Publisher: Piemme Publishing Date: 2010 Claudio Angelini Art Director: Francesca Leoneschi Designer: Andrea Cavallini Illustrator: Andrea Cavallini Author: Claudio Angelini Publisher: Rizzoli Publishing Date: 2010

24 [Gen. 2011]

Ha avuto una formazione scolastica nel settore? Se sì, come è stata preparata per il mondo lavorativo e quanto le è stato di aiuto nella realizzazione professionale? Nel mio caso, occupandomi prevalentemente di grafica editoriale, è fondamentale una buona conoscenza dell’arte classica e contemporanea, della fotografia, ed altrettanto della tipografia. Io sono partita dallo studio dell’architettura che mi ha dato la possibilità di conoscere materie differenti tra loro, dalla storia dell’arte alla

“È un campo dove non è facile inserirsi, ma la perseveranza e la tenacia danno prima o poi i loro risultati, sempre.”

comunicazione visiva. Ma la curiosità è ciò che più di tutto mi ha aiutata e mi aiuta. Per chi ne ha la possibilità consiglio di fare la specialistica all’estero; tra le migliori scuole la MSA di New York nella quale ci sono insegnanti di grande livello come Louise Fili, Steven Heller, Milton Glaser. La sua prima esperienza nel settore, ho notato, si è svolta in una grande azienda quale la Mondadori. Come è stata questa prima esperienza durata dieci anni, in un ambiente lavorativo di così grandi dimensioni? In Mondadori ho avuto un’opportunità per la quale mi sono ritenuta molto fortunata, nonostante le difficoltà iniziali dovute all’essere catapultata in una realtà così complessa. Il 90% di quello che so lo devo a questa esperienza, che mi ha formata non solo sul piano professionale, ma anche su quello delle relazioni con gli altri, e che mi ha fatto conoscere il mondo dell’editoria, dalla scelta dei libri alla stampa. Cosa significa emotivamente il passaggio da Designer a Art-Director? Emotivamente questo passaggio ha indubbiamente rappresentato una soddisfazione personale. Inoltre, dovendo l’Art Director a differenza del Designer razionalizzare un concetto creativo (non si tratta più di lavorare unicamente sul piano pratico, ma di cercare di capire e trasmettere un’idea ad altri grafici), è stato un importante momento di analisi. »


handle.it

I classici del pensiero libero Art Director: Francesca Leoneschi Publisher: Corriere della Sera Publishing Date: Ottobre 2010 Genere: Saggistica www.corriere.it/cultura

Corriere della Sera offre ai suoi lettori i grandi libri attraverso cui si sono affermati i valori fondamentali del mondo moderno: tolleranza, democrazia, libertà, uguaglianza, diritti umani, spirito imprenditoriale, spiritualità. Uno strumento prezioso per conoscere le radici del pensiero che ha orientato le scelte decisive dell’Occidente.

« Tanti esperti del settore preferiscono lavorare all'estero. Ha avuto esperienze simili? Lavorando a Muccadesign, ha provato la vita newyorkese per un anno: come cambiano il design e l'approccio lavorativo nel paese più all'avanguardia del settore?

Nella mia esperienza a New York ho avuto occasione di lavorare con giovani designer con una formazione specifica, che a 23 anni, pur non avendo molta esperienza spesso hanno già una forte personalità, che arricchisce il confronto. Inoltre New York è una città che non dorme mai, si lavora tantissimo e la città

fornisce stimoli visivi incredibili. Consiglio a tutti l’esperienza all’estero con le opportunità che può offrire. Può accadere dopo una splendida lezione all’AIGA (American Institute of Graphic Arts) di bere qualcosa con Chip Kidd, o per i più fortunati, come nel mio caso, avere l’onore di frequentare Louise Fili. » [n* 01] 25


Focus > Intervista

Clio Make-up Art Director: Francesca Leoneschi Designer: Laura Dal Maso Illustrator: Iacopo Bruno, Andrea Cavallini

«  Qual è stato l'evento che l'ha portata a scegliere di fondare la sua azienda e come cambia la vita professionale, passando da dipendente a fondatore? Durante l’anno a New York capitò che molto spesso mi resi conto che gli studi Newyorkesi, quelli che mi interessavano di più e si avvicinavano maggiormente al mio stile, attingessero dalla cultura europea. Sempre tornando a parlare di Louise Fili, che è stata determinante nella mia scelta, ho visto che colleziona vecchie etichette, scatole, e in generale packaging

di Clio Makeup, realizzato da noi, fosse stato progettato da uno studio americano o inglese. Di lì ho capito che eravamo riusciti nel nostro intento: uno studio grafico italiano che recupera ed applica i vecchi stili italiani alla grafica contemporanea. Come fondatore ho l’obiettivo di fare tantissima ricerca e se possibile alzare sempre il livello qualitativo del nostro lavoro, quindi sostanzialmente tra fondatore e dipendente non cambia nulla, l’impegno è il medesimo, ma si sente un maggiore senso di responsabilità.

“Durante l’anno a New York capitò che molto spesso mi resi conto che gli studi Newyorkesi, [...] attingessero dalla cultura europea. Sempre tornando a parlare di Louise Fili, che è stata determinante nella mia scelta, ho visto che colleziona vecchie etichette, scatole, e in generale packaging italiano dei primi del ‘900.”

italiano dei primi del ‘900. Da lì ho capito che c’e un meccanismo per cui gli americani si ispirano alla cultura europea. Noi ci ispiriamo agli americani, quindi in un certo senso ‘copiamo noi stessi’ senza rendercene conto. Ho pensato quindi di saltare un passaggio, di recuperare direttamente la nostra grafica storica. Ho iniziato a fare ricerca di vecchi caratteri tipografici, vecchie insegne, perché pensavo potessero essere serenamente applicate anche alla grafica editoriale, e così è stato. Spesso infatti le nostre copertine non utilizzano type digitalizzati ma li disegnamo noi. Riporto un esempio, il mercato italiano ha chiesto alla Rizzoli se il lavoro per il libro 26 [Gen. 2011]

Quali obiettivi si è posta per il proseguimento della sua attività? Come obiettivi abbiamo sicuramente quelli di diversificare il nostro lavoro ed aprirci sempre più a livello internazionale. L'evento o i riconoscimenti più significativi della sua carriera. I riconoscimenti più significativi per me non sono tanto quelli ‘ufficiali’ quanto l’apprezzamento da parte di autori che mi mandano libri con dediche, o giovani designer che mi scrivono delle e-mail per complimentarsi del nostro lavoro, o ancora incontrare giovani studenti che ci seguono, visitano il nostro sito e cono-

scono perfettamente il nostro lavoro. Molti del settore hanno dei miti da "seguire" come Armando Testa, Bob Noorda, Milton Glaser o Bruno Munari solo per citarne alcuni. Si è ispirata, o si ispira, a qualcuno in particolare? Pur rischiando di ripetermi, Louise Fili è un grande riferimento. Negli anni ‘90 il gruppo Emigre che iniziò a pubblicare la sua rivista mi aveva folgorato; allo stesso modo i manifesti di Fronzoni. Ci sono giovani grafici di straordinaria bravura come Jessica Hische che sono di grande stimolo... potrei andare avanti per ore. Una donna in carriera… professione e famiglia! Sono una donna appassionata del proprio lavoro, non è una carriera, ma il perseguimento di un sogno condiviso con mio marito Iacopo Bruno, socio fondatore dello studio. Complimentandomi per la sua carriera, quale consiglio darebbe ai giovani del settore, che si stanno affacciando a questo ambiente lavorativo? Il mio consiglio è di viaggiare tanto, avere una dedizione smisurata, essere sempre curiosi. Andare a visitare gli studi dei "maestri", partecipare a Workshop, non voler accorciare troppo i tempi, avere pazienza. Consiglio poi di frequentare corsi di specializzazione anche dopo la laurea, partecipare a concorsi anche a livello internazionale (spesso ce ne sono alcuni aperti anche agli studenti). È un campo dove non è facile inserirsi, ma la perseveranza e la tenacia danno prima o poi i loro risultati. ¶


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Paolo Di Stefano Art Director: Francesca Leoneschi Title: Potresti anche dirmi grazie Publisher: Rizzoli Publishing Date: 2010

Kathy Reichs Art Director: Francesca Leoneschi Illustrator: Iacopo Bruno Title: Duecentosei Ossa Original Title: 206 Bones Publisher: Rizzoli Publishing Date: Giugno 2009 Genere: Thriller

Silvia Avallone Art Director: Francesca Leoneschi Photographer: Mark Yankus Publisher: Rizzoli

Gianrico Carofiglio Art Director: Francesca Leoneschi Title: La manomissione delle Parole Publisher: Rizzoli Publishing Date: Settembre 2010

Michele Giuttari Art Director: Francesca Leoneschi Designer: Andrea Cavallini Title: Le rose nere di Firenze Publisher: Rizzoli Publishing Date: Ottobre 2010

Walter Siti Art Director: Francesca Leoneschi Designer: Elena Giavaldi Title: Il Canto del Diavolo

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La pubblicità di Armando Testa è passata alla storia, in periodi in cui non si disponeva delle attuali potenti tecnologie, la sua era ed è una pubblicità semplice che si diverte e che fa divertire, che colpisce senza bisogno di denudare corpi e mostrare violenza, una pubblicità che prosegue tutt'ora da chi ha raccolto il testimone, il figlio Marco, direttore dell’Agenzia Armando Testa. Agenzia che vuole essere anche una scuola di formazione della poliedrica creatività dello “stile Testa”, che nell’affrontare le sfide creative, stava dalla parte di chi guarda. Lo stile di Armando Testa ha le sue costanti ben riconoscibili: il colore pieno (amava usare spesso il nero e il rosso), particolari anatomici come occhi e dita, molte lettere e forme sferiche ed ellittiche. I suoi personaggi sono figure semplici, sempre simpatiche e positive: citava spesso l’assioma dell'architetto Mies van der Rohe: “Less is more”.

“Mio padre amava stupire l’occhio, sorprendere il cuore, divertire la mente. [...] se da una parte non limitava le fonti e i riferimenti colti verso i quali si ispirava, dall’altra non perdeva mai l’occasione per ricordare a tutti noi l’importanza delle idee semplici come forma di rispetto verso il pubblico finale. Si sentiva al servizio del pubblico e per questo era pronto ogni volta a rimettere in discussione tutto.” Marco Testa

ARMANDO TESTA

/// a cura di Margherita Di Stefano ///

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Focus > Biografia

Biografia

1950

1960

Nasce a Torino nel 1917, Armando Testa frequenta la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia dove Ezio D'Errico, pittore astratto, gli fa conoscere l'arte contemporanea, a cui guarderà sempre con grande interesse.

Nel 1950 Testa si ritrova a fare i conti con una parola fino ad allora sconosciuta: marketing. In campo creativo si ritrova ad affrontare le rivoluzioni in atto: la televisione e le foto a colori. Nel 1956 dall’unione con Lidia e Franco de Barberis nasce lo Studio Testa: un’agenzia di pubblicità a servizio completo, in grado di fornire ai clienti non solo creatività, ma anche strategie di marketing, gestione dei mezzi, ricerche di mercato. Alcune delle aziende che si servono dello Studio Testa diventano ben presto leader di settore: Lavazza, Olio Sasso, Carpano, Simmenthal, Lines. Vince nel 1958 un concorso nazionale per il manifesto ufficiale delle Olimpiadi di Roma del 1960. Rifiutata in un secondo tempo l'immagine proposta da Testa e indetto un secondo concorso nel 1959, vince anche questo.

Si afferma una forma di pubblicità televisiva tipicamente italiana: il Carosello, che diventa un autentico fenomeno sociale. La creatività “Testa” emerge come qualcosa di veramente diverso sul panorama nazionale, tanto da attrarre colossi americani come Procter & Gamble e Johnson Wax. Le campagne da ricordare sono molte: Caballero e Carmencita, Punt e Mes, Pippo, il digestivo Antonetto, la bionda Peroni, Papalla. »

1930 Nel 1937, a vent'anni, vince il suo primo concorso per la realizzazione di un manifesto, un disegno geometrico ideato per la casa di colori tipografici ICI.

1940 Nel 1946 abbandona la sua attività di tipografo per dedicarsi alla grafica. Lavora a Torino prima per clienti piccoli, poi per importanti case come Martini & Rossi, Carpano, Borsalino e Pirelli. Lavora anche come illustratore per l'editoria e crea un piccolo studio di grafica.

30 [Gen. 2011]


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Campagna Lavazza Paulista: Caballero & Carmencita 1980

« Dal 1965 al 1971 è invitato a tenere

la cattedra di Disegno e Composizione della Stampa presso il Politecnico di Torino, è il primo riconoscimento istituzionale del suo lavoro. Nel 1968 riceve la Medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione per il suo contributo all'Arte Visuale.

1970 Il marketing e una pubblicità di tipo più razionale hanno il sopravvento in Italia, muore Carosello e nasce un nuovo tipo di spot, più breve e più denso di messaggi. L'agenzia Testa lascia la campagna Lavazza con Nino Manfredi e acquisisce il primo prestigioso “budget” istituzionale: l’Alitalia. Nel 1975 la Federazione Italiana Pubblicità tributa ad Armando Testa la Medaglia d'oro per benemeranza come riconoscimento per i successi conseguiti all’estero. Nel 1978 lo Studio Testa diventa Armando Testa S.p.A. che negli anni seguenti apre le sedi di Milano e Roma e continua a siglare campagne pubblicitarie di grande successo.

Sono gli anni di grande crescita, della svolta aziendale e di fermento creativo. L'agenzia vince i primi leoni d'oro al festival di Cannes con Lavazza, la campagna per Sole Bianco con Paolo Villaggio e Bistefani. Nel 1985 la gestione dell'agenzia passa nelle mani del figlio Marco Testa. Dalla metà degli anni ottanta Armando Testa, oltre che nella pubblicità vera e propria, si impegna nell'ideazione di manifesti per eventi e istituzioni culturali e di impegno sociale, da Amnesty International alla Croce Rossa, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto al Teatro Regio di Torino; realizza anche i marchi che contrassegnano enti culturali come il Salone del Libro, il Festival Cinema Giovani di Torino e il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. La sua agenzia diventa la più grande fra quelle operanti in Italia in quel settore, con sedi nelle più importanti nazioni europee. Si dedica ad una ricerca grafica e pittorica di libera creatività. La pubblicità viene ormai studiata come forma autonoma di espressione e comunicazione, e diverse istituzioni italiane e straniere dedicano a Testa mostre sulla sua opera, che spesso includono la sua attività pittorica. Nel 1989 diviene "Honor Laureate" presso la Colorado State Universily di Fort Collins.

1990 Muore a Torino nel marzo 1992. L’agenzia porta avanti il lavoro iniziato dal fondatore crescendo e affermandosi sempre più.

“Nella pampa sconfinata dove le pistole dettano legge, va il caballero misterioso in cerca della bellissima donna che ha visto sul giornale…”

Negli anni Sessanta, per il caffè Paulista della Lavazza, partendo da un fregio rosso, giallo e nero, nato osservando scialli e tappeti sudamericani, creammo tutto un mondo di sapore folcloristico, vagamente brasiliano, popolato di personaggi, voci, ambienti. Dal fregio nacque la confezione, furono caratterizzate tazzine e ombrelloni, si diede vita ad un vero e proprio personaggio: il Paulista.

Apparve per la prima volta nel manifesto, ma già concepito per vivere e muoversi nel cinema, col suo cappello, i baffi, l'ampio sorriso e la parlata spagnoleggiante (“amigos che profumo”), completato da un corpo conico rivestito da un poncho decorato sempre dal solito fregio. Il Paulista fece la sua prima apparizione in una serie di filmati a colori realizzati con la tecnica del “passo uno”. In Carosello, durante il minuto di spettacolo, non era permesso alcun riferimento pubblicitario. Paulista, ormai immediatamente riconoscibile come marchio del caffè Lavazza, non poteva quindi essere utilizzato come protagonista delle storie. »

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Focus > Biografia

Il gruppo Testa « Nacque così un altro personaggio, il Caballero Misterioso, un semplice cono di gesso bianco, con un ampio cappello ed un cinturone con la pistola che, solo alla fine, rivelava la sua vera identità trasformandosi in Paulista. Al Caballero venne affiancata una compagna, Carmencita, uguale nelle proporzioni, ma con lunghe trecce nere. Entrambi erano senza braccia e senza gambe, avevano gli occhi fissi ed il sorriso disegnato; il Caballero poteva solo muovere il cappello e la pistola, mentre Carmencita agitava le trecce. Venne preparata una sceneggiatura dettagliatissima che prevedeva ogni minimo gesto dei personaggi: il movimento dei corpi, le posizioni e i rapporti tra le figure, la rivoltella che sparava da sola. Venne realizzata una scenografia con piccoli villaggi, casette e porticati popolate da estrosi abitanti.

L’Armando Testa nasce nel 1956 a Torino, è la più importante agenzia pubblicitaria italiana, possiede tre sedi in Italia (Torino, Milano e Roma) e cinque sedi in Europa (Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid e Parigi). Dopo gli anni di Carosello e dei successi di Testa che fanno sognare e sorridere milioni di italiani, grandi campagne segnano due decenni di comunicazione all’insegna della crescita continua dell’Agenzia. Negli anni ’70 arriva

Il pubblico capì e con la sua fantasia diede a Caballero e Carmencita non solo braccia e gambe, ma un cuore. I due elementari coni di gesso divennero famosi e la frase di chiusura del Carosello: “Carmencita sei già mia, chiudi il gas e vieni via” entrò nel linguaggio di tutti. Paulista è il classico esempio di campagna pubblicitaria che, operando su tutti i media, riesce a soddisfare tutte le esigenze di comunicazione: statica, audio e di movimento.

“Carmencita, sei già mia, chiudi il gas e vieni via.”

Campagna stampa Martini & Rossi

32 [Gen. 2011]

il primo Leone di Cannes per la campagna Sole Bianco, mentre l’inarrestabile verve creativa di Armando continua a ispirare i collaboratori con sempre nuove idee improntate alla sintesi visiva, all’ironia che avvicina il pubblico, alla sorpresa spettacolare. La scuola Testa entra negli anni ’80 sull’onda di un'ulteriore crescita della struttura e dei suoi talenti strategici e creativi: campagne come BMW, ENI, Mulino Bianco ne sono alcuni esempi. »


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« Nasce Media Italia, il primo centro media indipendente nazionale. Si avvia l’internazionale, con l’apertura di New York seguita a breve dalla scelta di concentrarsi esclusivamente sul mercato europeo più vicino ai clienti dell’agenzia. Alla scomparsa di Armando, Marco Testa prende le redini dell’azienda. Con lui arrivano il Leone d’Oro per Telecom Lopez, il successo della saga Tim, le affissioni Esselunga, il Pugno Pirelli, No Martini No Party, Lancia e altre importanti icone pubblicitarie in puro stile Testa. Con l’avvento del web e della telefonia mobile lo slancio imprenditoriale continua. L’agenzia si trasforma, prima fra tutte le altre, in un vero e proprio Gruppo Integrato: il Palazzo della Comunicazione. I nuovi modelli richiesti dal mercato la portano ad inglobare nuove figure professionali e a coordinarle in un unico processo di lavo-

ro, ad avviare una partnership di tecnologia col Gruppo torinese REPLY. Comunicazione classica e digitale, graphic design, produzione audiovisiva, diventano così le nuove frontiere di uno stile e di un pensiero creativo affermato da più di cinquant’anni. Il Gruppo Armando Testa conta oggi circa 400 collaboratori, 3 sedi in Italia, 4 in Europa (Madrid, Londra, Francoforte, Parigi) e ha l’orgoglio di creare campagne per oltre 100 clienti, che spaziano da piccole marche di successo a grandi leader di mercato nazionali e multinazionali. La scuola creativa fondata da Armando continua a guardare avanti con la passione di sempre, con la sintesi e l’ironia delle sue campagne ma anche con una visione evoluta della comunicazione. Lo dimostra il Leone d’Oro vinto nel 2009 nei mixed media, categoria simbolo della modernità al Festival Internazionale di Cannes.

Consociate Bitmama Si rivolge al mercato della marca con un bagaglio di competenze in termini di brand marketing, creatività e tecnologia allineato ai più alti standard internazionali e secondo un approccio coerente e multipiattaforma. È diretta da un team di professionisti che provengono da adv classica, digitale, strategia della relazione e tecnologia applicata per web, telefonia mobile, digital POS. Intesta In Testa, agenzia di corporate identity appartenente al Gruppo Armando Testa, specializzata in graphic design e copywriting dedicato al below the line. Creata nel 1989 come naturale proseguimento della tradizione grafica e del pensiero di Armando Testa, comprende uno staff di oltre 30 persone ed opera nelle tre sedi di Milano, Torino e Roma. Sviluppa progetti di comunicazione integrata per le aziende e i loro prodotti.

Little Bull Little Bull, nata a Torino ma presente anche a Roma, è dal 2003 la casa di produzioni audiovisive dell’Armando Testa. Sotto la guida del presidente Piero Reinerio e di Marco Guidone, si affianca all’Arte Film facendo tesoro dell’esperienza maturata in oltre quarant’anni come laboratorio sperimentale, pronto ad assecondare le ricerche creative di Armando Testa prima, di Marco Testa e dei suoi uomini poi. Media Italia Media Italia, fondata nel 1982, è il primo centro media italiano. Conta oggi 115 addetti e 4 sedi (Torino, Milano, Roma, Bologna). Offre un servizio media completo: dall’analisi strategica al planning, dal buying alla gestione e al controllo dei piani media e dei risultati. È inoltre specializzata nell’affissione, con un’unità operativa interamente dedicata.

Campagna stampa Esselunga 2001-2004

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Focus > Biografia

Armando Testa. Povero ma moderno Dati tecnici Regia: Pappi Corsicato Anno di produzione: 2009 Durata: 49' Produzione: Baires Produzioni, Little Bull, Gruppo Armando Testa con Lucilla Agosti. Prodotto da: Maurizio Tedesco e Manuel Tedesco in collaborazione con Marco Guidone con la collaborazione di: Gemma De Angelis Testa e della Armando Testa spa Realizzato con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund Fondo Regionale per il documentario Responsabile produzione: Little Bull Tere Comandone Montatore e supervisore alla Postproduzione: Augusto Storero Fonico di sala: Giuseppe Perotti per Nova Rolfilm Direttore della fotografia: Timoty Aliprandi Scenografo: Luigi Romano Costumista: Maria Grazia Colombini Teatri di posa: Lumiq

Nel 2009 Pappi Corsicato ha girato un documentario sulla vita di Armando Testa. Il documentario racconta in quarantanove minuti di musica e immagini la vita di Armando Testa, un viaggio nella memoria del nostro paese attraverso lo sguardo del regista che ci accompagna nell'attività di uno dei più noti pubblicitari italiani. Armando Testa era attraversato dalla passione per la pittura, una passione che possiamo ritrovare in molte delle immagini e dei materiali provenienti dalle Teche Rai, dall’archivio della signora Gemma De Angelis Testa e dalla Armando Testa. Molte le interviste ad Armando Testa restaurate, nuove immagini e immancabili gli spot che hanno fatto la storia della pubblicità italiana: da Caballero e Carmencita di Lavazza all’Olio Sasso, dalla Birra Peroni con Solvi Stubing a Papalla, all’ippopotamo Pippo. "Gran parte del lavoro di Armando Testa, è un cardine della mia memoria visiva. Grazie al materiale d'archivio ho potuto riscoprire ed approfondire la produzione di un genio, vero precursore della Pop Art. Il suo stile che fondeva e rielaborava arte, moda, cinema e design, era quello che solo molti anni dopo è stato etichettato come "Postmodern". Ho cercato di raccontare il suo mondo, dialogando con le sue mitiche invenzioni utilizzando la ripresa "passo uno", tecnica che Testa utilizzò per primo in spot

pubblicitari. Armando Testa si definiva "povero ma moderno", coniugando due concetti apparentemente antitetici. Nella sua poetica questi due elementi, povertà e modernità, si fondono grazie a una creatività e uno stile di vita pervasi di ironia e fantasia, proiettati verso il futuro. È nella Torino degli anni Cinquanta e Sessanta, luogo straordinario di boom economico e di conflitti, di esperimenti sociali e di fervore intellettuale, che Armando Testa trova la sua voce: uno stile rigoroso e incisivo, immune da ogni enfasi, non di rado animato da un'inconsueta forza onirica, perfetto per raccontare una città, una nazione, un mondo in rapido mutamento. Ho cercato di raccontare il suo mondo dialogando con le sue mitiche invenzioni, Carmencita, Papalla, Hippo Pippo e altri, utilizzando la tecnica di ripresa ‘passo uno’ che Armando Testa fu il primo a utilizzare per spot pubblicitari. Testa si definiva ‘povero ma moderno’ (quasi un claim!), coniugando due concetti apparentemente slegati, oggi antitetici per i più. Nella sua opera e nella sua estetica, invece, questi due elementi, povertà e modernità, si fondevano grazie a una creatività e uno stile di vita sempre pervasi da ironia e fantasia, proiettati irrimediabilmente verso il futuro." Pappi Corsicato

Handle.it ha scelto di dedicare il primo articolo di questa sezione ad Armando Testa, come ringraziamento al suo ruolo nella storia della pubblicità italiana. ¶

34 [Gen. 2011]



Focus > Brand history

BRAND HISTORY Barilla: un marchio lungo una vita

La Barilla

36 [Gen. 2011]

Ma se c'è la passione perchè non sognare [Pietro Barilla]

nasce nel 1877 a Parma per opera di Pietro Barilla. Alla sua morte i figli decidono di aumentare la produzione e nel 1910 nasce la prima fabbrica. I due fratelli capiscono da subito l’importanza della comunicazione pubblicitaria e nel 1916 scelgono di promuovere attraverso un calendario, che avrebbe garantito visibilità all’azienda per un anno intero. Nel 1947 l’azienda amplia la distribuzione allargandosi su tutta Italia grazie ad un trasporto di camion. Questo mezzo diventa anche uno strumento di comunicazione: l’esterno ha lo stesso punto di blu utilizzato nel packaging e promuove Barilla in tutte le città d’Italia, permettendo al marchio di essere conosciuto dappertutto. Finita la prima guerra mondiale Pietro Barilla dimostra di avere un entusiasmo nel lavoro pari a quello del nonno, fondatore dell’azienda e decide di rilanciarla attraverso il rinnovamento del marchio. Il font non è più squadrato come quello iniziale, diventa tondeggiante e raffinato, il nome dell’azienda viene inserita all’interno di un ellisse che richiama la forma dell’uovo e vengono scelti come colori aziendali il bianco, il rosso e il blu. Il messaggio pubblicitario legato al logo è immediato, esplicito e richiama la tradizione artigianale della pasta all’uovo. Il rinnovo dell’immagine aziendale è affidato al pubblicitario Erberto Carboni che oltre al nuovo logo cura anche: il restyling del packaging, che diventa il fiore all’occhiello dell’azienda; l’immagine degli stand fieristici e dei mezzi di trasporto. Pietro Barilla si innamora della »

Pietro Barilla nipote di Pietro Barilla (attuale dirigente Barilla). Fotografia di Ludovico Morricone.

/// a cura di Bastiana Deledda ///


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pubblicità televisiva. Nel 1952 Erberto Carboni realizza la campagna “Con pasta Barilla è sempre domenica” che viene premiato con la “Palma d’oro della pubblicità”. Nelle campagne pubblicitarie successive gli elementi raffigurati sono sempre legati alla tradizione: la pasta, le posate, la famiglia. Partendo da un cibo povero come la pasta, Carboni riesce a creare un vero e proprio oggetto di culto. Intuisce inoltre che attraverso la comunicazione pubblicitaria la pasta debba accompagnare la storia della società italiana, così quando le famiglie diventano meno numerose la comunicazione si rivolge alle donne: il cuore della famiglia. Nel 1959 Barilla affida la sua comunicazione al mezzo televisivo e diventa una protagonista di primo piano, distinguendosi per le innovazioni stilistiche che ripercorrono i cambiamenti culturali della società italiana. Nel 1975 all’interno di Barilla nasce un nuovo marchio: il Mulino Bianco, che segnerà un altro grande successo conquistando in pochi anni la leadership nel suo settore. Con la scomparsa di Carosello e l’avvento della pubblicità moderna, Mulino Bianco punta la sua comunicazione sulla creazione di un mondo bucolico e contadino, dalle atmosfere rarefatte, dove il profumo del grano è quasi visibile, così come il sapore delle uova fresche e degli ingredienti genuini. »

«

Ritratto di Erberto Carboni, di Giuseppe Navallo.

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Focus > Brand history

« Il gruppo

creativo della Landò e Mambelli, infatti, presenta diverse proposte pubblicitarie tutte centrate sui temi del ritorno in campagna, dove il Mulino costituisce il nuovo focolare domestico di una famiglia. Le prime campagne dei prodotti del Mulino Bianco vedono come protagonisti il piccolo mugnaio e la bella clementina, quelle seguenti mantengono l’ambientazione in un mondo bucolico che si evolve fino a quello ideato nel 1990 da Armando Testa dove una famiglia moderna, composta dalla mamma insegnante, dal papà giornalista, un nonno e due bambini, lascia la città per vivere nel verde, in un antico mulino. Nel nuovo secolo si ha un'ulteriore evoluzione del concept iniziale e ci si sposta più verso un mondo fiabesco, che continua comunque ad appellarsi alla tradizione, con il claim: ”Mangia sano e vivi meglio”. Barilla diventa anche uno sponsor, negli anni ‘80 si fa promotrice della AS Roma che nel 1982/83 vince lo scudetto, riaffermando Barilla come un brand vincente. Negli stessi anni viene anche lanciata una campagna nel mezzogiorno per conquistare una nuova fetta del mercato ancora legata a enti e prodotti locali. Barilla compra la Voiello e apre degli stabilimenti a Foggia e Matera. A fine anni ‘80 viene prodotta la campagna televisiva “Dove c’è Barilla c’è casa”, con una serie di episodi legati ancora una volta al tema della famiglia e dei buoni sentimenti, rafforzati dall’utilizzo del celebre jingle “Hymn” di Vangelis. Chi non ricorda la bambina con la cerata gialla che perde lo scuolabus e »

Fratelli Barilla Guido, Pietro e Emmanuele - Foto Barilla.

Sotto, un manifesto della Barilla del 1879 ideato da Erberto Carboni (foto tratta dall'archivio storico Barilla).

Mina fa da testimonial alla Barilla a partire dagli anni del Carosello e qui sotto è riportato uno degli ultimi manifesti per la pasta integrale.

[Barilla & le tre dimensioni del design] Estetica

Barilla è l’unico marchio di pasta ad utilizzare una confezione rigida in cartone, a differenza della maggior parte dei brand concorrenti che utilizzano invece sacchetti di plastica. Negli ultimi anni è stato rinnovato il packaging, modificando i colori della confezione da un’unica tonalità di blu a un raffinato blu sfumato. Su tutte le confezioni dei prodotti Barilla è riportata la tabella nutrizionale. Si tratta di un’etichetta “speciale” in cui, oltre al valore energetico, è indicata anche la quantità di nutrienti in una data porzione di prodotto.

38 [Gen. 2011]

Funzionale

Barilla ha ultimamente ridotto peso e volumi delle confezioni: le confezioni per la pasta sono realizzate per il 95% in cartoncino riciclabile. Nel 2004, l’Oscar dell’Imballaggio ha premiato l’azienda nella categoria “Packaging a contatto con i prodotti alimentari” per Barilla Restaurant Creations: due vasetti per salse e sughi, mantenendoli distinti sino al momento dell’impiego senza ricorrere ai frazionali cluster o vassoi. Barilla da sempre si distingue per la sua capacità di introdurre continuamente sul mercato prodotti nuovi. Si parte dai sughi pronti e dai surgelati Barilla, fino ad arrivare ai nuovissimi “Piccolini” (pasta in formato mini per i bambini) e “Orizzonti” (pasta con aggiunta di fibre per gli amanti del Benessere).

Comunicativa

A pochi mesi dal primo Carosello, già nel 1958 i prodotti Barilla affidano la loro comunicazione al nuovo mezzo. Da allora Barilla diventa una protagonista di primo piano della comunicazione pubblicitaria televisiva, e si contraddistingue per le coraggiose innovazioni stilistiche che rileggono i cambiamenti culturali della società italiana. La storia della comunicazione Barilla include grandi nomi del cinema e dell’arte, spesso convinti, stregati, stimolati a superarsi dalla sfida di comunicare per Barilla. L’azienda mira dunque nelle sue campagne pubblicitarie alla qualità estetica, all’innovazione (esclusività) e al potenziamento dei valori sociali, in particolare i valori della famiglia.


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tornando a casa a piedi sotto la pioggia trova un gattino per strada? La mamma l’aspetta preoccupata e la pasta, già sul fuoco, continua a cuocere, così quando la bimba arriva a casa viene accolta con un sorriso e la pasta, che non si è scotta, è pronta per essere servita. Nel 1985 Federico Fellini dirige lo spot “Rigatoni Barilla”, da allora in tanti collaborano per la realizzazioni degli spot: Dario Fo, Ennio Morricone, David Lynch, Ridley Scott, Gèrard Depardieu, Giuseppe Tornatore, Mina e Giorgio Albertazzi. Dagli anni '90 Barilla allarga il suo mercato oltre i confini nazionali. Per gli spot francesi convince Gerard Depardieu a prestarsi, per la prima volta nella sua carriera, come testimonial: nel 1992 insieme a Mariagrazia Cucinotta recita nello spot “Terrazza romana”, girato da Ridley Scott; e nel 1993 ripete l’esperienza in “Piazza Navona” diretto da David Lynch. In Germania viene scelta come testimonial la tennista Steffi Graf, per il mercato spagnolo la scelta ricade su Placido Domingo che interpreta un grande chef di un vagone ristorante, mentre in Svezia viene chiamato a collaborare Stefan Edberg che mostra il suo lato umoristico negli annunci stampa. L’Europa è conquistata, ma il mercato si allarga anche oltreoceano e il claim “Dove c’è Barilla c’è casa” si trasforma: negli Stati Uniti diventa “The choice of Italy” (La scelta dell’Italia), mentre in Francia “Les pates preferees des Italiens” (La pasta preferita dagli italiani). Il concetto rimane sempre lo stesso, anche se con sfumature leggermente diverse: le famiglie italiane scelgono Barilla. ¶

«

Alcuni tipi di pasta della Barilla.

La prima immagine a sinistra è un manifesto degli anni '90. La seconda immagine tratta di una manifestazione tenutasi a Milano dedicata ad una delle ultime creazioni di casa Barilla, i cosidetti "Piccolini". L'ultima è un manifesto francese del 1998.

Slogan internazionali “Dove c'è Barilla c'è casa” “The choice of Italy” “Les pates preferees des Italiens”

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Insight

/// illustrazione di Dwight Newton ///

In&Out

Welcome to > Rubrica di Joe La Pompe

Guerrilla Marketing

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Insight > Guerrilla marketing

BE UN CO NV EN TI ON AL

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L'era del marketing mordi e fuggi La guerriglia è una tattica di lotta armata condotta da piccole formazioni irregolari contro un esercito regolare, che si sviluppa con attacchi brevi e improvvisi. Si tratta generalmente di una lotta di popolo e per questa ragione il guerrigliero ha una conoscenza diretta del territorio in cui opera e gode del sostegno della popolazione civile. Che il fine sia la liberazione da un dominio straniero, o che si tratti di un progetto rivoluzionario, il guerrigliero è sempre motivato dal valore assoluto dell'obiettivo finale. Per questa ragione il guerrigliero non ha alcun motivo di accettare quelle regole che convenzionalmente regolano uno scontro militare. Al contrario, l'inferiorità bellica impone attacchi a sorpresa, imboscate, sabotaggi, la sottrazione delle armi del nemico e la trasformazione creativa di qualsiasi materiale in una nuova arma non convenzionale. /// a cura di Renata Nagy ///


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Guerrilla Marketing il marketing non convenzionale

Il sistema reticolare attivante Ripetizione come arma del marketing Il Guerrilla Marketing ha sempre sostenuto che la ripetizione è il migliore strumento di penetrazione della mente del potenziale cliente. È stato condotto uno studio per scoprire quante volte dovete colpire una persona con una proposta di vendita, prima che questa passi dalla completa apatia a una disposizione all'acquisto. Sorprendentemente, i ricercatori hanno trovato la risposta: nove. Quindi, il vostro messaggio di marketing deve insinuarsi nella mente di un potenziale cliente nove volte, prima che questo decida di comprare il vostro prodotto o servizio. Purtroppo, avrete la sua attenzione soltanto una volta su tre.

Le parole come strumento Il marketing efficace sa che l'uso o l'abuso del linguaggio ha effetti diversi sulle persone. Ecco perché nel Guerrilla Marketing usano il linguaggio in modo molto scrupoloso: sappiamo che non sono le parole, ma le loro associazioni a decretare il successo di un messaggio di marketing. Ogni parola, quindi, è internazionale.

Il nostro cervello dispone di una specie di sistema di sicurezza chiamato Sistema Reticolare Attivante (SRA): un gruppo di cellule in grado di filtrare le percezioni esterne. Quando l'informazione arriva alla mente inconscia, il SRA la elabora e decide, in base alle esperienze precedenti e al proprio sistema di credenze, se è necessario passarla alla mente conscia.

Manipolazione È facile far cambiare idea a qualcuno? È manipolazione? Ci potete scommettere. Nel Concise Oxford Dictionary la voce manipolare significa "gestire in modo magistrale". I Guerriglieri gestiscono sempre magistralmente i loro clienti, poteziali o non.

Negoziare con la mente inconscia Il marketing tradizionale riconosce che le persone creano immagini nella propria mente, ma non comprende a fondo come e perché, né tanto meno è in grado di sfruttare questa informazione decisiva. Molte campagne promozionali sono state progettate con lo scopo di indurre le persone a pensare a qualcosa di meraviglioso. In pratica, la pubblicità vi chiede di "immaginare" qualcosa, e questo è possibile solo se nella vostra mente si crea un'immagine.


Insight > Guerrilla marketing

“WHO KILLED Lo

imposto. Ne deriva una visione alternativa spazio dedicato ai giovani è della moda, una visione giocosa, ironica, sempre marginale e così il nuovo allegra che esce al di fuori degli schemi non riesce ad emergere. rigidi e un po’ tristi tipicamente milanesi. Solo a seguito di una scossa destabiLe sorelle Cigliola hanno approfittato lizzante come l’attuale crisi di mercadella Milano Fashion Week per organizto stanno arrivando pallidi segnali di zare un evento presso la loro boutique cambiamento; ci stiamo forse rendene, come logica conseguenza del loro to conto di quanto stiamo perdendo, pensiero, hanno voluto farlo in modo non o quanto abbiamo in realtà già perso, convenzionale dall’inizio alla fine: l’evene stiamo comprendendo che bisogna to “Differente. Unconventional night” ha darsi da fare per uscire dall’immobilità potuto far convivere moda, fotografia, in cui ci troviamo. Speriamo che questi video, musica e comunicazione creativa. segnali diventino più forti e concreti. “Who killed Barbie?” è l’interrogativo È questo il pensiero di Rosita Cigliola, che è servito a creare awareness con esperienza pluridecennale in intorno all’evento. showroom multi e monobrand, e Cristina Si è optato per una strategia che preveCigliola, che ha esperienza decennale deva l'uso di Street marketing e buzz nelle boutique del centro milanese, che online. La campagna si è svolta tra le a fine febbraio 2006 hanno deciso di vie più cool di Milano attraverso l’instalmettere insieme capacità ed energie per lazione di vari box interattivi, che potevadare vita alla loro boutique Suite 123. no essere attivati dai passanti grazie ad La loro formula vincente è mescolare una manovella esterna collegata ad una pezzi di brand noti con quelli di dinamo interna. » designer emergenti: filtrano ciò che gli stilisti propongono creando un mix and match che rappresenta il loro personale punto di vista. Lontane anni luce dalla filosofia dei marchi esibiti come anche dei monobrand outfit, prediligono un gioco libero dove niente deve essere

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BARBIE ?" bambola in una delle vetrine su cui Le apposite fessure hanno quindi era stata posizionata una vetrofania permesso loro di scoprire la scena riportante: “Barbie fashion victim! Make di un delitto: l’omicidio di Barbie! Nel Your Style". box, posizionato accanto alla bambola Suite 123 non è solo una boutique, ma bionda insanguinata, era infatti leggibile un modo di mixare stili e tendenze con il quesito "Who killed Barbie?". Unico gusto e ironia. indizio: una data ed un indirizzo stampato Le Cigliola spiegano la loro scelta: all’esterno del box, riportante data e ”Nella moda così come nella comunicaluogo dell’evento "Differente" durante il zione riteniamo che gli schemi tradizioquale sarebbe stato svelato l’assassino. nali abbiamo perso efficacia; è arrivato il La comunicazione non convenzionale si momento di sperimentare nuovi percorè parallelamente svolta online: nell’intento si, idee alternative, insolite. di creare buzz intorno allo stesso evento La comunicazione non convenzionale sono stati pubblicati post e banner su segue esattamente questo percorso: siti e blog fashion trend setter, oltre alla è un modo di comunixare fuori dai solicreazione di una Pagina Facebook. ti canoni ma certamente più creativo e Il collegamento con l’atelier Suite 123 è più impatto. La campagna Who killed stato reso tramite l’allestimento di una Barbie?, ideata e realizzata dal gruppo scena rappresentante l’assassinio della creativo Guerrilla Mktg con la collaborazione di Valeria Moro, è stata un successo: abbiamo ricevuto moltissimi apprezzamenti ed una partecipazione notevole. Questo evento ha rappresentato per noi un punto di partenza e sicuramente continueremo a percorrere la strada della comunicaxione alternativa anche perché crediamo sia molto valida e vicina al nostro mondo”. ¶

«

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CARTA D'IDENTITÀ

IL SUO LIBRO

NOME

NOME

JOE LA POMPE

Nouveau?

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LAVORO

COPIE VENDUTE

COPYCAT HUNTER

30 mila

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La RUBRICA d i

JOE la POMPE «Un sito dedicato alla caccia di idee simili nella pubblicità di tutto il mondo. Imitazioni o sfortunate coincidenze? Siete voi a decidere»

Con

queste parole si apre il sito di Joe la Pompe. È il primo blog-archivio dedicato alle twin-advertising concepts, ovvero le pubblicità gemelle. JLP lavora in questo ambito indipendentemente, ha collaborato con varie riviste, festival, eventi, emittenti televisive, case editrici e agenzie. Nel 2008 ha pubblicato in Francia il suo primo libro intitolato "Nouveau?", edizioni Télemaque/ CB News. Le riviste con cui lavora più spesso sono: CB (Francia), Pub.be e Media Marketing (Belgio),

ADFormatie (Paesi Bassi), Comin (Svizzera) e ArabAd (Libano). All'interno del suo portfolio JLP lancia un messaggio chiarissimo: «[...] Sarò felice di aiutarvi con la mia approfondita conoscenza del creativo mondo della pubblicità! Quindi, sentitevi liberi di chiedermi qualsiasi cosa. Sono aperto a qualsiasi tipo di proposte. Amo essere contestato». JLP interrompe così il silenzio, e con spalle assai larghe apre il dibattito su uno degli aspetti più discussi di chi fa questo mestiere, il PLAGIO.

/// a cura di Stefania Pizzichi /// motivi grafici ripresi da joelapompe.it ///

» Il PLAGIO « Con il termine plagio, nel diritto d'autore, ci si riferisce all'appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità di un'opera dell'ingegno altrui. In tale accezione, il termine trova riscontro nell'inglese "plagiarism" e nel francese e tedesco "plagiat", e deriva dal latino "plagium" (furto, rapimento). Il primo caso documentato in cui il termine "plagio" è stato usato con il significato di "plagio letterario" risale a Marziale, poeta romano del I secolo, il quale, nel suo famoso epigramma 52, si lamentava di un rivale che avrebbe letto in pubblico i suoi versi spacciandoli fraudolentemente per propri. Anche in materia di diritto d'autore italiano, si usa correntemente il termine plagio per designare l'appropriazione, totale o parziale, di un'opera dell'ingegno altrui nel campo della letteratura, dell'arte, della scienza, o comunque coperta dal diritto d'autore, che si » [n* 01] 47


Insight > La rubrica di Joe la Pompe

» Immagini e info tratti dall'archivio online JLP «

» Il PLAGIO [ 1 ] « voglia far passare per propria. Tale contraffazione può avere, oltre ai risvolti di natura civilistica, anche risvolti di natura penalistica. La Convenzione di Berna, adottata a Berna nel 1886, fu la prima convenzione internazionale a stabilire il riconoscimento reciproco del diritto d'autore tra le nazioni aderenti. Nelle legislazioni internazionali è frequente una tendenza all'equiparazione fra la violazione del diritto d'autore e il reato di furto. Esiste un dibattito non solo sull'entità delle pene che una simile equiparazione comporta, ma anche sulla reale opportunità di accomunare le due tipologie di reato. L'equiparazione al furto comporta infatti un considerevole inasprimento delle pene. In Italia l'ente pubblico economico (a base associativa) preposto alla protezione e all'esercizio di diritti di autore è la SIAE, ovvero Società Italiana degli Autori ed Editori. In particolare la SIAE, come prescritto dagli articoli 180-183 della legge sul diritto d'autore, agisce come ente intermediario tra il pubblico e i detentori dei diritti, occupandosi di: 1) concedere licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di opere, per conto e nell'interesse degli aventi diritto; 2) percepire i proventi derivanti dalle licenze/autorizzazioni e 3) ripartire i proventi tra gli aventi diritto. Può esercitare altri compiti connessi con la protezione delle opere dell'ingegno e può assumere, per conto dello stato, di enti pubblici o privati, servizio di accertamento e di percezione di tasse, contributi e diritti.

«

~ THE ORIGINAL? ~ Titolo: SCREAM AND SCREAM 2

Descrizione: Burger King “Open Late” – 02/2009 Origine: Adsoftheworld Agenzia: Tonic Communications Dubai (UAE)

Titolo: GET CLOSER TO THE ORIGINAL IDEA

» 1000 grazie « JLP ci ha permesso di riprendere i suoi articoli e la sua grafica per creare questo spazio informativo, che mensilmente ci aggiornerà sull'operato del primo copycat hunter del mondo! Un ringraziamento pubblico è d'obbligo!

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Descrizione: Buenos Aires Zoo “Animals very close” – 2005 Origine: Cannes Archive Online, AdForum Agenzia: Agency: Nazca Saatchi & Saatchi (Argentina)


handle.it » Immagini e info tratti dall'archivio online JLP «

THINK ABOUT

{Pensieri e parole dalla mente dei blogger}

~ LESS ORIGINAL ~ Titolo: SCREAM AND SCREAM 2

Descrizione: Mc Donald’s / “Come as you are” – 08/2010 Origine: Outdoor campaign seen in Paris Agenzia: BETC Euro RSCG Paris (France)

Titolo: GET CLOSER TO THE ORIGINAL IDEA

Descrizione: San Diego Zoo “get closer” – 2009 Origine: street photo Agenzia: Sconosciuta (USA)

» Estrogeni « Poche ore fa mi sono imbattuto in un blog davvero interessante, ed è sorta una riflessione sul nostro lavoro. Joe la Pompe [...] si occupa di uno degli aspetti più controversi e affascinanti, nonché duri d’affrontare, del nostro lavoro, parlo del plagio. Tra i suoi post è possibile trovare né più né meno che una collezione di articoli che comparano le “pubblicità gemelle” (twin-advertising concept), nonché quelle pubblicità che in qualche modo si plagiano, sono simili, addirittura identiche, o semplici e pure riproposizioni. Una delle prime cose che mi venne detta arrivato qui ad "Estrogeni", fu proprio che molto spesso mi sarebbe capitato di avere idee che altri avevano già avuto, stanno avendo, avranno. “[...] Spesso ti capiterà di avere un’idea e di vederla realizzata da qualcun altro dopo pochi giorni [...]“, disse Alfredo. In effetti pensando al processo creativo e, al modo in cui viene attivato, credo che non sia poi tanto difficile incappare in un plagio accidentale. Se c’è da ragionare ad esempio su come lanciare il nuovo servizio di cappuccini e cornetti caldi a bordo dei taxi romani, io inizierei a pensare a cosa mi ricorda il taxi. Robert De Niro. Quante altre persone come me avranno visto quel film (che non ho bisogno di citare) e ragioneranno allo stesso modo? Inoltre, mi sembra di non vedere una soluzione a questo processo. O forse le strade percorribili sono due, ma entrambe non cambiano la probabilità di incappare nel plagio. O si conosce tutto, e si è certi di fare qualcosa di nuovo; o si è completamente ignoranti, e allora qualsiasi cosa sarà nuova. Ma entrambe le ipotesi sono » [n* 01] 49


Insight > La rubrica di Joe la Pompe

» Immagini e info tratti dall'archivio online JLP «

» Estrogeni [ 1 ] « « fatalmente

impercorribili. Eppure, una soluzione è stata trovata in questo esercizio. Davvero molto interessante per chiunque voglia diventare un grafico. O semplicemente giocare. Fatevi dire da un vostro amico una parola. Cane. Buttate giù la prima immagine a cui pensate. Altra parola. Automobile. Ora scrivete NON la prima immagine a cui pensate, ma la seconda. Altra parola. Epitaffio. Non la prima, non la seconda, la terza cosa che vi viene in mente. E così via… La prima immagine molto probabilmente sarà simile per tutti, ma arrivati alla sesta? Alla settima?

~ THE ORIGINAL? ~ Titolo: NATURALLY NOT ORIGINAL

Francesco // blog.estrogeni.net

» leFiguredeiLibri « [...] Parodiando Marziale si può affermare che un’opera può girare liberamente per le strade della cultura come un cittadino libero, appartenere al mondo, solo a patto che le venga riconosciuto il suo valore di soggetto libero, che continui cioè ad appartenere a tutti e a nessuno. Implicito in questa libertà, (come una forma di eleganza o buon costume) è che l’opera continui ad avere un rapporto di rispettoso tributo (economico e/o affettivo) verso chi l’ha liberata, il suo autore, e questo rispetto deve essere condiviso dalla collettività. [...] La fama di un autore è infatti il riconoscimento sociale del suo dono, una sorta di “grazie” che i fruitori restituiscono all’autore. Il plagiario si appropria di quelle grazie in modo illecito, ingannando il fruitore e non dando niente di suo. [...] Duemila anni di storia dell’arte permettono a Marcel Duchamp di ribaltare completamente, in modo provocatorio, il concetto di plagio. L’artista è colui che pone una firma, che dichiara: questo oggetto che prima » 50 [Gen. 2011]

Descrizione: Beka International Hairstylist – 2003 Origine: ADC Merit Agenzia: Ogilvy Sao Paulo (Brazil)

Titolo: AN ELEPHANT NEVER FORGETS

Descrizione: Nissan Pick-Up – 2004 Origine: Cannes SHORTLIST (2005), Agenzia: TBWA Paris (France)


handle.it » Immagini e info tratti dall'archivio online JLP «

» leFiguredeiLibri [ 1 ] «

~ LESS ORIGINAL ~ Titolo: NATURALLY NOT ORIGINAL

Descrizione: Pantene “Nature Fusion” – 2010 Origine: Cannes Outdoor SHORTLIST Agenzia: Grey Johannesburg (South Africa)

Titolo: AN ELEPHANT NEVER FORGETS

« apparteneva al patrimonio collettivo ora è mio solo perché l’ho deciso, anzi, qualsiasi oggetto, anche il più brutto, se ha la mia firma, è arte (ready-made). L’artista dunque diventa il plagiario per eccellenza. L’autarchia dell’artista è totale, egli può appropriarsi di qualsiasi cosa e farla sua, tanto che persino la Gioconda, con un piccolo ritocco, smette di essere la Gioconda di Leonardo e diventa la Gioconda di Duchamp. Non credo che verrebbe in mente a nessuno di accusare di plagio Duchamp per la sua Gioconda rubata, perché? Perché non è la qualità o la quantità di oggetto rubato che misura il plagio, ma l’intenzione che sta dietro l’atto. Duchamp non vuole rubare la fama a Leonardo, spacciando per sua la Gioconda, vuole imporre un nuovo sentimento dell’arte, s-borghesizzarla. Esattamente in questa sottile differenza si muove l’idea di “proprietà intellettuale”. Duchamp crea un’idea, e per farlo ruba a Leonardo la Gioconda. Ma la sua idea è di nuovo un oggetto libero. Non l’ha rubata per un interesse personale, l’ha rubata per metterla di nuovo in circolo re-inventata. Invece Duchamp avrebbe potuto essere tranquillamente denunciato di plagio da Eugène Bataille Sapeck, per avergli rubato l’idea della sua Gioconda che fuma la pipa, se il meno fortunato Sapeck non fosse morto in un ospedale psichiatrico ben 28 anni prima della creazione della Giconda coi baffi di Duchamp, solo e presto dimenticato. Ma, ahimè, quasi mai la storia dell’arte è un sentiero pulito.

Anna Castagnoli // lefiguredeilibri.com

» Alla prossima « Descrizione: New Volkswagen Touareg – 2010 Origine: Cannes 2010 Longlist Agenzia: Mudra DDB Mumbai (India)

Siamo giunti all termine del primo appuntamento con JLP. Approfondendo l'evoluzione storica del plagio, siamo arrivati a scoprire l'affascinante mestiere del Copycat Hunter. ¶

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Insight > In&Out

IN & OUT Spot

e pubblicità ovunque: dalla mattina alla sera, in televisione quando siamo in casa, in radio mentre guidiamo, nei manifesti per le strade... al giorno d'oggi la comunicazione visiva acquista un posto primario nella divulgazione di qualsiasi evento e nella promozione di attività commerciali e non; ma le pubblicità riescono davvero a trasmettere il messaggio per il quale sono state ideate? Attirare l'attenzione basta per riuscire nell'intento comunicativo? Dai risultati di alcune ricerche si è trovato che anche se alcune pubblicità colpiscono in maniera negativa il pubblico, grazie alle critiche acquisiscono una maggiore attenzione. Questa rubrica tratterà quindi di pubblicità che hanno segnato, e segnano ancora, il mondo della comunicazione visiva nel bene o nel male.

Pubblicità Coca Cola 2009 The Coca Cola Company 54 [Gen. 2011]

Mr Chuck Pubblicità Chupa Chups 2008 /// a cura di Bastiana Deledda ///


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Le pubblicità qui sopra mostrano scene di bambini in atteggiamenti molto negativi, quali alcolismo e suicidio, anche se alleggerite: il bicchiere del bambino è pieno di latte e la bambina probabilmente non si farebbe alcun male saltando dalla casa delle bambole. La campagna “È la fine del mondo senza te” è stata per cui censurata per via dell'utilizzo di visual troppo crudi ed espliciti.

Chupa chups Il logo Chupa Chups giallo, rosso, inconfondibile, lo ricordiamo così sin dall'infanzia. Il signor Enric Bernat Fontlladosa, di origine spagnola, lo inventò nel 1958 e per il logo si rivolse a Salvador Dalì. Quest'ultimo disegnò il logo su un foglio di carta di giornale mentre cenava con l'inventore. Il marchio si è evoluto negli anni acquisendo un'accezione solare, giocosa e onirica grazie all'utilizzo dello sfondo giallo a forma di nuvoletta; è una connotazione decisamente positiva e corretta considerando il target utilizzatore: i bambini. A partire dagli anni '90 il prodotto è stato promosso in diversi modi ed alcune campagne hanno raggiunto un gran successo. Una di queste vede protagonista Mr Chuck, un simpatico pupazzetto che non si separa mai dal suo lecca lecca. La scelta di Mr Chuck come testimonial si è rivelata vincente perchè rende appetibile il prodotto a un target più ampio, inglobando nel target non più solo i bambini, ma anche gli adolescenti.

Icone su Mr Chuck Chupa Chups Collection [n* 01] 55


Insight > In&Out

La stravaganza premia: jobsintown.de Se amate girovagare per il web, probabilmente avrete già visto questa famosa campagnia pubblicitaria ideata da Eugene di myModernMet per jobsintown.de, un sito tedesco di recruitment del personale, diventata ormai un fenomeno virale. La sua peculiarità è l'applicazione dei manifesti pubblicitari in spazi che prevendono un'interazione diretta con le persone. L'idea creativa è stata così forte da rendere popolare la campagna e farla diventare un argomento di discussione.

WMF La WMF Italia S.p.a. produce prodotti per la tavola e la cucina estremamente funzionali e dal design innovativo. Per promuoversi sceglie una campagna che prevede visual di forte impatto che mostrino l'efficacia dei prodotti. Qui a sinistra è riportato un manifesto in cui il coltello pubblicizzato è inserito di fianco al marchio dell'azienda nell'angolo in basso a destra, mentre in primo piano il tagliere affettato insieme alla carota riesce a sorprendere e divertire catturando l'attenzione e creando curiosità.

56 [Gen. 2011]


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È bellissimo! Uno spot che non lascia indifferenti è quello realizzato per pubblicizzare i libri di Luigi Marra, che come testimonial, per lo spot televisivo, ha scelto Manuela Arcuri e Lele Mora. La critica non nasce a riguardo dell'oggetto pubblicizzato, ma nei confronti dello spot brutto da vedere e girato male. Quello che vede come protagonista Manuela Arcuri comincia con l'attrice che riceve un sms mentre ha lo sguardo fisso nel vuoto e che poi con un volto decisamente inquietante si rivolge senza verve ai telespettatori per spiegare il contenuto del libro: "È bellissimo! Chiedilo in edicola o in libreria." Non c'è dubbio che sia uno spot mal riuscito e mal studiato, ma proprio perchè non è piaciuto ai telespettatori ha attirato parecchia attenzione.

Il troppo stroppia! Gli ultimi spot Tim si sono rivelati un flop. L’azienda rivela che gli spot che vedono come protagonista Belen Rodriguez non solo non hanno fatto incrementare le vendite, ma hanno fatto perdere clienti. L’azienda di telefonia pare abbia già convocato sei agenzie di comunicazione per lanciare una nuova campagna. La più bella del reame si sta rivelando un pessimo investimento, i suoi spot con Christian De Sica non hanno convinto le famiglie a cambiare gestore telefonico e pare che sia proprio il target famiglie quello che ha voltato le spalle alla bellissima modella: forse la troppa avvenenza della ragazza offusca l’offerta, o forse è proprio lei ad indisporre il cliente. L’unica certezza è che a breve non vedremo più la pubblicità e forse un cambiamento gioverebbe sul serio.

CURIOSITÀ Telecom ha detto di volersi affidare, a sei agenzie di comunicazione: Leo Burnett, ideatore dell'attuale format, Lowe Pirella Fronzoni, Armando Testa, Kein Russo, Santo e Publici.

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Insight > In&Out

“Lo stesso piacere dal 1715” Sono molto simpatici i soggetti stampa che la TBWA / MAP ha prodotto per il Cognac Martell XO. Il payoff recita: “Lo stesso piacere dal 1715”. L’anticamera della regina che ogni tanto non disdegna un bicchierino dà un tocco di classe al liquore nato nel 1715 ed è ancora oggi insuperabile; un misto fra arte, cultura e cognac.

Le prime due immagini sono i manifesti di Martell Cognac usciti nel 2010. Le altre due immagini (sulla destra) rappresentano il design del prodotto in più versioni.

CURIOSITÀ Il Cognac Martell è il più venduto in Cina. Sono sempre più le luxury brand che trapiantano le loro boutique in Cina o Giappone e sono proprio gli acquirenti cinesi di cognac ad acquistare ancora bottiglie particolarmente costose: non a caso ultimamente L’Or Martell, che costa circa 3.600 dollari a bottiglia, ha riscosso un gran successo di vendite.

58 [Gen. 2011]


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La pubblicità dello scandalo! Il visual vede come protagoniste un gruppo di ragazze in abiti succinti, che mettono in risalto le curve, fotografate di schiena in procinto di inbarcarsi. L'headline recita: “Abbiamo le poppe più famose d'Italia”. È la pubblicità di una compagnia di navigazione che ha fatto scoppiare una polemica a Napoli. I cartelloni pubblicitari sono stati affissi in molti quartieri della città partenopea, in particolare nella zone di Fuorigrotta e del Vomero. Il presidente della municipalità cittadina (Vomero-Arenella), Mario Coppeto, ne ha richiesto la rimozione. Qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi che tali manifesti possano far distrarre i guidatori generando così eventuali incidenti.

Il responsabile commerciale della compagnia di navigazione Marco Maiorano si giustifica dichiarando che la campagna voleva avere un tono allegro, assolutamente nè volgare né offensivo nei confronti della donna. Il collettivo femminista Sora Rossa ha diffuso un comunicato nel quale si chiede il ritiro della pubblicità perché si tratta di una pubblicità sessista che umilia la figura femminile. È stato creato nolto rumore intorno a questo manifesto, forse un po' troppo provocante, e grazie a ciò la compagnia di Navigazione ha ricevuto maggiore notorietà: c'è da chiedersi se non fosse proprio questo l'obiettivo iniziale.

La Coca Cola non delude mai La Coca Cola Company dal 1891 mantiene lo stesso marchio e la stessa ricetta, per questo la famosa bibita non ha mai deluso ed è diventata un prodotto leader nel mercato. La Coca Cola rappresenta oggi uno dei marchi più importanti, varie personalità all'interno della moda hanno creato una veste per la celebre bottiglietta, ormai anch'essa un'icona del prodotto. Per le campagne pubblicitarie in varie occasioni si è richiesto a vari illustratori di comporre visual d'impatto, le illustrazioni si basano di solito su un'idea dominante: un'esplosione di gusto resa immagine come esplosione di colore. Le varie iniziative promosse per dare nuove vesti o immagini a questo famoso brand accrescono una percezione dello stesso sempre più moderna e all'avanguardia. ¶

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Welcome to >

Display

/// illustrazione di Schizophrenic Brain ///

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Tutorial

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Display > Tutorial

Come creare un'immagine fotorealistica di una scena notturna utilizzando luci e ombre.

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/// a cura di Margherita Di Stefano ///


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Requisiti

Obiettivi

Risorse

Programma: Photoshop CS4 Livello: medio Tempo: 1 h 30 min

· usare i livelli di regolazione; · creare effetti di luce; · creare ombre.

Sfondo: http://phatpuppy.deviantart.com/art/Phatpuppy-Forest-Stairs-Stock-145249785 Modella: http://faestock.deviantart.com/art/Sulph7-102629570 Lanterna: http://pieceofmestock.deviantart.com/art/Glowing-Lantern3-stock-104991466

PHOTOSHOP Per

creare una composizione fotorealistica è necessario curare diversi aspetti: le immagini che si assemblano devono avere tonalità e contrasti simili, è importante non tralasciare effetti dovuti a luci e ombre, infine bisogna lavorare sulla scena ottenuta per conferirle una certa atmosfera. In questo tutorial verranno illustrati, attravero un flusso di lavoro ottimale, i passaggi e le lavorazioni necessarie per creare una fotocomposizione di impatto.

1. Creare l'ambientazione Vogliamo conferire al nostro sfondo un'atmosfera notturna per cui dovremo lavorare per aumentare la sensazione di buio e modificheremo la saturazione per far si che l'immagine sia più suggestiva. Creiamo un livello di regolazione Tonalità e saturazione e portiamo la saturazione a +27. Aggiungiamo un livello di riempimento sfumatura con gradiente da nero a trasparente, regolando la fusione su Luce soffusa e riducendo l’opacità al 40%. Utilizzando lo strumento sfumatura e scegliendo l'opzione radiale dalla barra degli strumenti applichiamo un gradiente da nero a trasparente partendo dal centro dell'immagine verso l'esterno (in modo tale che il nero sia concentrato ai bordi dell'immagine e il centro resti trasparente). Quest'ultimo livello si può anche duplicare per ottenere un'immagine ancora più scura.

Livelli di regolazione I livelli di regolazione si possono richiamare in tre modi diversi: dal menù principale [Livelli> Nuovo livello di regolazione], dal pannello Regolazioni, dal pannello Livelli cliccando sull'icona centrale nella barra in basso (crea nuovo livello di regolazione).

Le regolazioni effettuabili sono le stesse di quelle presenti nel menù Immagine> Regolazioni, ma a differenza di queste permettono di modificare la nostra immagine, o parte di essa, in modo non distruttivo; permettono inoltre un successiva modifica delle regolazioni.

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Display > Tutorial

2. Lavorare sul soggetto Per inserire l'immagine della ragazza nella scena dovremo scontornarla per eliminare lo sfondo dell'immagine di partenza, modificare contrasto e saturazione in modo da avere una corrispondenza di tonalità e di contrasto tra lo sfondo e l'immagine inserita.

Apriamo l'immagine Sylph faestock [1].jpg e ricalchiamo il contorno della modella con lo strumento penna (il più accurato per le selezioni), creiamo una selezione e copiamo la modella su un nuovo livello. La veste è tagliata per cui apriamo anche Sylph faestock [2].jpg e sempre utilizzando lo strumento penna scontorniamo e tagliamo la parte terminale del lenzuolo. Copiamo il livello tagliato sull'immagine della modella precedentemente scontornata, sovrapponiamo i lembi e utilizziamo un pennello sfumato su una maschera di livello per fondere le im-

magini. Uniamo i due livelli, lo inseriamo nel nostro file di lavoro e lo convertiamo in oggetto avanzato [Livelli> oggetti avanzati> converti in oggetto avanzato]. Scaliamo il livello a 35% e cominciamo le regolazioni sulla modella su un livello a cui sarà applicata una maschera di ritaglio [comando da tastiera Cmd (ctrl per utenti windows))+alt+G]. Applichiamo un'ombra interna al livello della modella, per scurirne il bordo, con le seguenti caratteristiche: metodo di fusione moltiplica, angolo 50°, distanza 12 px, scostamento 8 px, dimensione 58px.

Creiamo un nuovo livello di riempimento sfumatura da nero a trasparente per scurire la modella. Per migliorare saturazione e contrasto utilizziamo prima un livello di regolazione Tonalità/Saturazione portando la saturazione a +10, poi creiamo un livello di regolazione livelli portando i valori di ombre a 7, mezzitoni 0,92 e luci a 246. Se ci fosse ancora differenza di tonalità tra la figura in primo piano e la scena di sfondo utilizzate il livello di regolazione Bilianciamento Colore.

Per migliorare ulteriormente il contrasto tra zone di ombra e di luce creiamo un nuovo livello e lo riempiamo con un grigio al 50%, per poterci lavorare portiamo l'opacità al 70-80%. Con lo strumento brucia impostato su Mezzitoni e con esposizione tra 6-9% ripassiamo le parti in ombra. Con le stesse impostazioni useremo lo strumento Schiarisci sulle parti più luminose, in modo da creare un effetto simile a quello nella figura a fianco. Una volta terminata l'operazione riportiamo l'opacità al 100% e cambiamo il metodo di fusione in Luce soffusa.

Oggetti avanzati Quando si lavora su fotocomposizioni si inseriscono in uno stesso file un certo numero di immagini. Spesso capiterà di doverle scalare più volte prima di ottenere l’effetto desiderato o la giusta proporzione. Perciò è opportuno inserire le immagini (o convertirle prima di ogni modifica) come oggetti avanzati.

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Questa forma permetterà all’immagine di preservare la sua qualità originale finchè non verrà rasterizzata. È pertanto preferibile mantenerla come oggetto avanzato finchè non si dovranno eseguire delle lavorazioni non compatibili o non si sarà certi di non dover eseguire ulteriori modifiche.


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3. Aggiungere fonti luminose La lampada dovrà subire lo stesso trattamento riservato all'immagine precedente, inoltre aggiungeremo effetti di luce e disegneremo delle ombre provocate dalla nuova fonte luminosa inserita nella scena. Questi passaggi sono fondamentali se si vuole ottenere un aspetto fotorealistico.

Apriamo l'immagine della lanterna, la scontorniamo con lo strumento penna, la copiamo su un nuovo livello e la portiamo nel nostro file di lavoro convertendola in oggetto avanzato. La scaliamo in modo che sia proporzionata alla modella e la portiamo in primo piano. Con un pennello sfumato grande (200 px) con un colore giallognolo (es. #e6dfb0) su un nuovo layer lasciamo una traccia in corrispondenza del vetro della lanterna. Impostiamo il metodo di fusione su Luce Intensa e riduciamo l'opacità al 50%; otterremo così un bagliore intorno alla nostra lanterna.

Per rendere più realistico il bagliore aggiungiamo un Riflesso lente [Filtri> Rendering> Riflesso lente]. Creiamo un nuovo layer, selezioniamo un'area rettangolare abbastanza grande intorno alla lanterna e la coloriamo di nero. Poi richiamiamo il filtro Riflesso lente e aggiustiamo il riflesso a nostro piacimento. Utilizziamo un livello di regolazione per aggiustare la tonalità del riflesso e fondiamo insieme i due livelli [Cmd (Ctrl)+E] Impostiamo il metodo fusione su Schiarisci per nascondere lo sfondo nero.

Per illuminare la zona circostante alla lanterna utilizziamo nuovamente un pennello sfumato con dimensioni ancora maggiori (600 px) con un colore giallastro (es. #e9d89b) su un nuovo layer posto sotto a quello della lanterna e creiamo due tracce ai lati della lampada. Impostiamo il metodo di fusione su Sovrapponi. Con lo stesso pennello, usando una tonalità differente (es. #9e975a) su un nuovo livello tracciamo un segno in corrispondenza della lanterna e cambiamo il metodo di fusione in Colore brucia con opacità 75%.

Effetti luminosi Con Photoshop si possono creare diversi tipi di effetti luminosi e con strumenti diversi. Esistono metodi avanzati come i filtri di rendering: Riflesso lente e Effetti di luce; e metodi più semplici derivanti dall’uso combinato di pennelli e metodi di fusione.

È bene ricordare che i filtri rendering funzionano solo con immagini RGB e su layer non trasparenti, per cui normalmente si ovvia al problema creando una selezione riempita di nero e impostando successivamente il metodo colore su Schiarisci.

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Display > Tutorial

4. Le ombre La nostra composizione comincia a prendere forma, ma c'è ancora qualcosa che stona: mancano le ombre dovute alla presenza della ragazza e della fonte luminosa nella scena. Le ombre sono fondamentali per conferire profondità e realismo all'immagine pertanto bisogna sempre controllare l'andamento delle ombre generali nella scena e quelle dovute a fonti luminose da noi inserite.

A causa della mancanza di ombre la ragazza e la lanterna sembrano fluttuare. In questo caso possiamo soffermarci soprattutto sulle ombre prodotte dall’inserimento della lanterna nella scena, perchè lo sfondo è scuro dal momento che stiamo usando un’ambientazione notturna. Utilizziamo un pennello sfumato con opacità 20% e su un nuovo livello posizionato al di sotto di quello della ragazza dipingiamo sotto i bordi dei piedi, del lenzuolo, delle gambe e sotto la lanterna.

Aggiungere le ombre In questo tutorial l’operazione è stata piuttosto semplice visto che si tratta di una scena notturna. In caso doveste lavorare su scene diurne osservate bene l’immagine di sfondo per studiare l’andamento delle ombre già presenti. Se si tratta di ombre concentrate alla base dei soggetti potete operare come appena spiegato; se invece le ombre fossero allungate duplicate il livello del

vostro soggetto e con la trasformazione distorci create un’andamento simile a quello delle ombre presenti. Riempite il livello di nero e sfumate leggermente i bordi, poi riducete l’opacità fino al livello che riterrete ottimale. Ai piedi del soggetto ci sarà sempre anche un’ombra concentrata più scura della precedente, che sarà ottenibile con la tecnica riportata in questa pagina.

Punto della situazione A sinistra il risultato di una semplice lavorazione di scontorno, scalatura e sovapposizione delle immagini. A destra il risultato ottenuto con le tutte le lavorazioni spiegate finora. Il risultato è già buono, ma proseguiremo con altri passaggi per aggiungere un'atmosfera diversa.

66 [Gen. 2011]


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5. Postelaborazione Abbiamo terminato i passaggi base, la nostre immagini sono state composte in modo convincente, ma possiamo ancora lavorare per enfatizzare la scena e conferirle una certa atmosfera.

Utilizziamo nuovamente un filtro rendering. ma questa volta invece che applicarlo su un livello colorato di nero creiamo un livello contenente tutti i precedenti col comando da tastiera Cmd (ctrl per gli utenti windows) + Alt + Shift + E. Richiamiamo il filtro rendering Effetti di luce con le impostazioni riportate nella figura a destra. Infine aggiungiamo dei piccoli punti luce utilizzando un nuovo livello con metodo di fusione Schiarisci. Tracciamo dei cerchietti con un pennello sfumato di media dimensione (30-40 px), opacità ridotta (20-30%) e colore giallastro; poi continuiamo all'interno degli stessi con un pennello non sfumato a punta più piccola (6-10 px) e opacità 100%.

Conclusione A seconda del risultato che vogliamo ottenere e dello scopo che ci ha spinto a creare una fotocomposizione potremo applicare ulteriori livelli di regolazione o filtri per conferire un effetto diverso alla nostra immagine finale. ¶ Versione ottenuta utilizzando un livello di regolazione Tonalità e Saturazione spuntando l'opzione Colora.

Versione ottenuta seguendo tutti i passaggi del tutorial.

Versione ottenuta tramite un livello di regolazione Mappa Sfumatura.

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Poster Scriptum Slideshow di poster tipografici e non trovati sul web

Il mondo cambia. La tecnologia si evolve. Facebook, twitter, flickr; e iPhone, iPod, iPad, il digitale terrestre, televisioni al plasma o led. Tutte queste cose che fino a trent'anni fa non avremmo neanche immaginato, oggi sono diventate quasi un bene di prima necessità. Nelle sale cinematografiche infuria il 3D, ho sentito parlare addirittura di cinema in 4D; ma la quarta dimensione non era lo spazio tempo? La computer grafica è arrivata a dei livelli eccezionali, tanto che sarebbe persino possibile girare un film facendo a meno della materia prima: gli attori. Quando si parla di visual design invece, nonostante anche questo settore sia in costante evoluzione, la caratteristica fondamentale che lo contraddistingue rimane sempre la stessa e può essere riassunta in tre parole: less is more. La semplicità. Quando si tratta di dover esprimere un concetto in maniera concisa, il messaggio deve essere chiaro, di rapida comprensione, intuitivo. Non sono ammessi troppi giri di parole, o una quantità troppo elevata di informazioni che, dovendo essere elaborati dal nostro cervello rallenterebbero la lettura e la comprensione di quel messaggio che, invece, deve giungerci immediato con un impatto più, o meno forte. Abbiamo scelto quindi i lavori che, a nostro avviso, sembravano interessanti, chiari, decisi e, ovviamente, belli a vedersi. Compreresti mai una Ferrari con la carrozzeria arrugginita? Ammesso che per quelle cifre una carrozzeria possa arrugginirsi!

70 [Gen. 2011]

/// a cura di Enrico Tarateta ///


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Pensieri creativi

One life. Six words. What's yours?

Procediamo per argomenti. In queste due pagine sono raccolti alcuni poster che sono stati oggetto di un esibizione tenutasi a Londra. Tutte le immagini qui presenti sono state tratte dal libro "Not Quite What I Was Planning: SixWord Memoirs By Famous and Obscure Writers" (Non proprio quello che avevo pianificato: Memorie in sei parole di scrittori famosi), pubblicato dalla redazione di Smith Magazine; una raccolta di pensieri di scrittori tutti accomunati dalla medesima regola: le massime devono essere composte utilizzando solamente sei parole. L'idea nasce da una leggenda letteraria. Non sappiamo quanto di vero ci sia dietro questo ma la leggenda narra che una volta a Ernest Hemingway fu chiesto di scrivere un racconto in sei parole. La sua risposta fu: "In vendita: scarpe da bambino, mai utilizzate" (For sale: baby shoes, never worn), una risposta buona almeno quanto "Il vecchio e il mare". La redazione di Smith ha sfidato scrittori di mestiere a riassumere le loro memorie sottostando alle stesse regole, ottenendo alcuni risultati interessanti che sono stati poi raccolti in questo libro. Âť 72 [Gen. 2011]


handle.it

Anche noi vogliamo nostro pe ns iero pro fondo in s ei parole: DIR E , FA R E , BACIA R E, L E T TE R A O TESTAM E NTO?

lasciare il

Alcuni di loro sono molto divertenti, altri abbastanza toccanti, ma il libro si propone come una raccolta di memorie, non come un biscotto della fortuna o "L'oracolo della sibilla". Il volume ha avuto un discreto successo, tanto che sul sito di Smith Magazine (www.smithmag.net/sixwords) la redazione propone a chiuque di lasciare il proprio pensiero, ovviamente in inglese e rispettando la regola delle sei parole. Inutile dire che il fenomeno è esploso e adesso il sito è colmo di memorie;

«

pagine e pagine di post provenienti da qualsiasi parte del pianeta e che hanno visto la necessità di essere suddivise per argomenti per un più facile reperimento. Ancora una volta qualcosa di "memorabile" e destinato ad andare avanti per molto tempo è nato così, per gioco. L'idea ci piace e potrebbe essere l'occasione adatta per riproporne una versione italiana sulla nostra rivista. FORSE HO ESAGERATO. MEGLIO DI NO. Uno, due, tre, quattro, cinque e sei... e vai!

Per saperne di più: www.boggstandard.com

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Mini I film e le serie tv più conosciute rivisitati con una veste grafica di un essenzialità geniale e in maniera estremamente simpatica. Lo squalo (Jaws in inglese) con delle semplici linee frastagliate e la scelta dei colori adeguati rende chiaramente l'idea, seppure in maniera molto stilizzata, delle possenti fauci dell'animale, e l'uniforme marinara di quel gigante omino della Michelin protagonista del film Ghostbusters e, ancora, come dimenticare il "dai la cera togli la cera" del famosissimo Karate Kid. Torniamo a ripetere: "less is more". »

"E come d isse il m ae stro Miyag q u a n do s i i trovò facc ia a faccia c l'enorme s on qualo bian co:-WHO YA GONNA CALL? "

74 [Gen. 2011]


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mal

essenzialità applicata a film e serie tv di successo

:-Dev i s alv are l a :-Potr Ch e e ebbe rl e es s er e LUP ader. US !

Tutto quello che si vede nel poster House M.D. (il Dottor House per intenderci) è la palla con la quale Hugh Laurie, il cinico dottore, si intrattiene fra una diagnosi e l'altra, lanciandola semplicemente in aria o compiendo prodigiosi giochi di destrezza manuale, sfoggiando così non solo le sue grandi doti di attore. I poster rimanenti parlano da soli, solo Nip and Tuck ci lascia un po' perplessi; la serie racconta le vicende di due stimati chirurghi estetici... cosa rappresenta quell'enorme piatto rosa? (sarcastico) ¶

«

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handle.it

BOOK

Preferiti: ineguagliabili salvatempo odierni!

Quante

MARK s

volte ognuno di noi ha salvato nel proprio browser un sito preferito? Succede molto spesso, in modo tale da non perdere nulla da sotto gli occhi e poter ritrovare le informazioni care in pochi secondi. In questo articolo presentiamo alcuni dei nostri preferiti, che svolgono una funzione primaria per il lavoro quotidiano.

Draft.it

Icon Spedia

Typography

Lovely Package

SERVED

Icone free

Ispirazione tipografica

Esempi di packaging

IconSpedia (italiano) è un'ottima risorsa per trovare icone utilizzabili per la creazione di siti web, o semplicemente per uso e diletto personale. Typography SERVED (inglese) è un eccellente spazio dove trovare font di qualsiasi tipo e applicazioni legate ad essi, come p.e. i poster tipografici.

Lovely Package (inglese) consiste in una rassegna di fotografie relative al packaging (realmente realizzato o prototipo) suddiviso per categoria merceologica. Draft è un portale italiano di grafica e comunicazione; vi si trovano informazioni molto eterogenee, dai concorsi alle novità, dai corsi formativi agli eventi.

DeviantArt è un portale internazionale, dove ogni artista può crearsi una gallery gratuitamente. Per questo motivo spazia dall'arte tradizionale all'arte vettoriale, dalla Text Art alla fotografia, dalla Fan Art al 3D. In un contesto così molteplice, riesce a coinvolegere ogni tipo di espressione artistica.

/// a cura di Margherita Di Stefano e Stefania Pizzichi /// illustrazione digitale di Asadal ///

P R E F E R I T I

Portale sulla grafica e comunicazione

DeviantArt

Portale artistico internazionale

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Il blog del mese Veerle's blog catalizzatore di creatività e ispirazione

Il blog del mese è quello di Veerle Peters, designer belga, che tratta delle sue passioni: Graphic, web e interior design. Dopo il recente restyling, è stata aggiunta una sezione con articoli riguardanti l'approccio belga al

graphic design. All'interno potrete trovare articoli su tip o g raf ia, c o lo re, d esigner; recensioni di libri, manuali o strumenti come tavolette grafiche o schermi; e tutorial molto utili sui programmi Adobe sia di livello elementare che

“Il mio sogno è di essere certa di contribuire in maniera piccola ma sostanziale nel rendere l'interweb un posto migliore”.

avanzato; partendo da come si usa lo strumento penna, all'utilizzo di plugins o comandi avanzati. Grazie alle sue capacità tecniche e creative Veerle è stata spesso intervistata su portali di graphic design. Lavora dal 1992, co78 [Gen. 2011]

mincia la sua carriera con progetti per la stampa: loghi, brochure. Nel 1995 aggiunge ai suoi servizi il web design e lo sviluppo multimediale. Dal 2000 lavora insieme a Geert Leyseele cofondatore di "Duoh!".


handle.it

Il Devoto Handle.it Sigle e termini tecnici per districarsi in un mondo sempre più global

GLOSSARIO DEL SETTORE

TERMINI INGLESI INSOLITI

Gioco combinatorio Secondo Paul Rand (curatore del redesign del logotipo della IBM nel 1962) si parla di gioco combinatorio quando si combinano due idee apparentemente non correlate tra loro in un'immagine o in una metafora.

BAFTA Acronimo di British Academy of Film and Television Arts. I Bafta Awards sono l'equivalente inglese degli Oscar.

Identità cinetica Identità di marca in cui varie versioni di un logo o del carattere vengono usate in modi diversi e non necessariamente appaiono nello stesso punto della pagina. I disegni, i colori e le immagini possono tutti far parte del sistema di identità cinetica. Hinting Termine con cui si identifica il procedimento tramite il quale si correggono e migliorano i caratteri che risultano eccessivamente ridotti. Lettering È la scelta e la progettazione dei caratteri che compongono le parti di un testo, in un annuncio pubblicitario. Serigrafia o stampa serigrafica È una tecnica di stampa artistica di immagini e grafiche su qualsiasi supporto o superficie mediante l'uso di un tessuto (tessuto di stampa), facendo depositare dell'inchiostro su un supporto attraverso le aree libere del tessuto. Il termine "serigrafia" deriva dal latino "seri" (seta) e dal greco "grapho" (scrivere), dato che i primi tessuti che fungevano da stencil erano di seta. Readership Quantità e tipologia di persone che sono effettivamente esposte a un mezzo stampa e al messaggio pubblicitario che contiene. Reporposing È uno dei processi della lavorazione digitale di un'immagine in fase di prestampa; il software di reporposing opera per garantire un'immagine stampata il più possibile simile all'immagine digitale originale tenendo conto delle specifiche ICC. Strati di profondità Secondo Marty Neumeier, esistono sette strati di profondità nella comunicazione visiva: percezione, sensazione, emozione, intelletto, identificazione, riverbero e spiritualità.

BTS Sta per "base transceiver station", stazione radio base. Si tratta di un trasmettitore e ricevitore di un segnale radio dotato di antenna ricetrasmittente. BAU Acronimo. Nell'accezione più popolare sta per "business as usual", che significa "l'attività prosegue regolarmente" e, per estensione, "l'attività va avanti", "la vita va avanti". Bau può anche significare "Behavioural analysis unit", unità di analisi comportementale, che è una sezione dell'FBI. Deadline Nel linguaggio carcerario è la linea oltre la quale non bisogna spingersi se non ci si vuole ritrovare una pallottola nella schiena. Per chi lavora in un ufficio o, come noi, in un giornale, è la scadenza definitiva e irrevocabile per una consegna. Market basket analysis Letteralmente "analisi del paniere", è una tecnica di analisi delle affinità, che esamina le abitudini all'acquisto dei clienti trovando associazioni tra i diversi prodotti comprati. Postdoc Si riferisce a qualunque forma di proseguimento degli studi universitari, o delle ricerche, dopo il conseguimento di un dottorato (Post doctorate, appunto). Il Postdoc può essere sia lo studioso sia la borsa che lo finanzia. Questa forma ridotta è entrata nell'uso negli Stati Uniti, nella seconda metà degli anni '60. Reference design È il modello tecnico di un progetto "aperto" e a disposizione di terze parti che vogliano ampliarne lo sviluppo. Un pacchetto di Reference design permette a chi ha un'idea di saltare i primi step tecnici) per accelerare il processo che può portarlo a lanciarsi sul mercato. // a cura di Roberto Casalini, Wired //

TECNICHE ARTISTICHE Dripping È una tecnica pittorica caratteristica dell'Action Painting americana. Elaborata nella sua forma più tipica alla fine degli anni '40 da Jackson Pollock, il dripping trae spunto dalla "scrittura automatica" surrealista: il colore (smalto opaco o vernici industriali) viene lasciato sgocciolare sulla tela distesa per terra da un contenitore bucherellato o schizzato direttamente con le mani mediante l'uso di bastoni o pennelli.

Sumi-e Con i termini giapponesi sumi-e e suibokuga, oppure con la parola cinese shuimohua, si indica uno stile pittorico monocromatico dell'Estremo Oriente che utilizza solo inchiostro nero, il sumi, in varie concentrazioni. Questa tecnica nacque in Cina durante la dinastia Tang (618-907), consolidandosi con la dinastia Song (960-1279). Fu introdotta in Giappone a metà del XIV secolo da alcuni monaci buddisti Zen.

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L'esperto risponde Portfolio: regole fondamentali per una perfetta riuscita

I L / P O R T F O L I O 80 [Gen. 2011]

5 punti da ricordare Se state terminando gli studi, se dovete aprire un'attività in proprio o semplicemente se state cercando lavoro, un portfolio curato è un elemento indispensabile. Proseguendo troverete cinque punti essenziali che vi aiuteranno a inquadrare il problema. 01. Individuate il target. Il vostro portfolio deve servirvi in qualità di freelance, per accaparrarvi nuovi clienti, o per aiutarvi a trovare lavoro presso un'agenzia? Pensate a chi dovrà prenderne visione, studiate il layout e curate i contenuti da inserire di conseguenza. 02. Progettate il vostro portfolio come se fosse un progetto di lavoro. Utilizzate una griglia: vi permetterà di ottenere una struttura più equilibrata. Chiedetevi quale sia il mezzo migliore su cui presentare il vostro lavoro: se siete webdesigner sicuramente creerete un portfolio digitale online, se vi occupate principalmente di progetti stampati potrebbe essere una buona idea crearlo sia in versione cartacea che in

versione digitale. 03. Rendetelo personale, ma senza esagerare. Che siate a un colloquio di lavoro o che sia consultabile online, il primo contatto col vostro lavoro è il portfolio stesso: aggiungete un tocco personale, presentandolo in maniera chiara, pulita e leggibile. 04. Inserite prima i lavori migliori. La prima impressione è fondamentale, non sperate che chi guarderà il vostro portfolio perderà tempo a sfogliarlo fino in fondo: se non sarà positivamente colpito dalle prime pagine probabilmente non proseguirà oltre. I vostri lavori migliori daranno una dimostrazione delle vostre capacità tecniche e creative e invoglieranno chi guarda a proseguire. 05. Rendete le pagine autoesplicative. Un buon portfolio funziona anche in assenza del suo creatore. Aggiungete qualche nota sui progetti inseriti (come i software utilizzati) e date importanza alle immagini che dovranno essere in evidenza rispetto al resto.

Layout e contenuti Progettare un portfolio è un lavoro importante e non banale. Sarà facile farsi prendere dalla voglia di strafare, inserire contenuti su contenuti, riempire le pagine, perchè quando si tratta di mostrare il proprio lavoro è difficile mettere qualcosa da parte. Scegliere il formato può diventare una scelta creativa, ma è sempre bene tenere in mente le dimensioni minime di ingombro dei contenuti, usare un formato particolare e avere uno spazio limitato per inserire i progetti è un errore. È fondamentale riuscire a mantenere una gerarchia visiva nelle pagine e far si che i contenuti siano i veri protagonisti; quindi siate creativi nell'impaginazione, utilizzate un format di navigazione particolare, giocate con i colori e con i font, ma lasciate che i veri contenuti emergano sul resto. Non importa mostrare il proprio percorso di crescita, è importante scegliere i lavori migliori, quelli che mettono in risalto soluzioni creative o capa-

cità tecniche. È fondamentale che le immagini inserite abbiano una risoluzione adeguata e che siano ben visibili perchè saranno le vere protagoniste. Aggiungere note descrittive aiuta a capire quale sia il problema che vi è stato posto e in che modo l'avete risolto. Un datore di lavoro sarà interessato maggiormente al vostro modus operandi che alla creatività fine a se stessa. Le note tecniche relative ai software daranno invece un'idea sulle vostre competenze esecutive. Organizzare i contenuti in maniera che siano facilmente navigabili è fondamentale; soprattutto quando si crea un portfolio consultabile online o da inviare tramite email. Un datore di lavoro riceve centinaia di portfolio per cui non perde tempo a cercare ciò che gli serve, se non lo trova subito passerà oltre. Per concludere ricordate di ricontrollare il lavoro alla ricerca di possibili errori perchè i dettagli sono importanti. ¶




UpDate

/// illustrazione di Cloning ///

Eventi | Concorsi

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Ultime News

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Associazioni Software/Hardware Book/Manuali Cartotecnica/Stampa


Update > Ultime news

Associazioni

AIAP

Associazione Italiana Progettazione per la Comunicazione Visiva, intende favorire e diffondere la valorizzazione e lo sviluppo della professione e della cultura del progetto grafico. Ad essa possono infatti associarsi, con modalità di adesione differenziate e distinte, tutti coloro la cui attività, professionale di ricerca e di studio, si svolge nel campo della progettazione grafica. Le categorie di adesione all'Aiap riflettono queste due grandi aree di rappresentanza, da una parte l'area propriamente professionale (i soci professionisti, senior e junior), dall'altra l'area di interesse culturale e/o formativo al campo del progetto grafico (i soci studente, associato e sostenitore). Oltre alla Guida agli onorari, Aiap pubblica Progetto Grafico, una rivista che offre informazioni sulle attività dell'associazione, ma soprattutto approfondimenti sulla cultura del progetto grafico. Viene inviata gratuitamente agli associati ed è distribuita all'esterno dell'associazione. Sia la Guida agli onorari che Progetto grafico possono essere acquistati nella libreria AIAP online. Questa attenzione verso l'editoria critica e qualificante il mestiere è sempre stata perseguita dall'Aiap. Ha promosso, infatti, fino al 1992 Grafica, la prima importante rivista di teoria, storia e metodologia pubblicata in Italia; l'Aiap ha sostenuto la rivista Calligrafia, strumento di rinnovamento e di sprovincializzazione del dibattito sulla scrittura e la tipografia. Attualmente, Aiap patrocinia e sostiene Scritture, collana editoriale italiana dedicata alla riflessione teorica e critica della cultura del progetto grafico. Aiap ha inoltre avviato una costante pubblicazione di cataloghi e quaderni di approfondimento attraverso la costituzione di un proprio settore editoriale: Aiap Edizioni, che ha oggi un nutrito catalogo di pubblicazioni uniche ed originali. Infine ma non ultima per importanza la comunicazione online. AIAP dispone del sito ufficiale dell'associazione www.aiap.it e sostiene SocialDesignZine una rassegna quotidiana di testimonianze, segnalazioni, commenti, riflessioni, notizie, typotour sulla grafica e il Progetto Italic con le sue edizioni cartacee (Italic 01, 02) e il sito Progetto Italic.

84 [Gen. 2011]

L'ADI

riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design: progetto, consumo, riciclo, formazione. È protagonista dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale ed economico. Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni piu appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l'intervento presso le istituzioni, la fornitura di servizi. Per l'ADI il design è la progettazione culturalmente consapevole, l'interfaccia tra la domanda individuale e collettiva della società e l'offerta dei produttori. Interviene nella progettazione di prodotti, servizi, comunicazione visiva, imballaggio, architettura d'interni, e nella progettazione ambientale. Il design è un sistema che mette in rapporto la produzione con gli utenti occupandosi di ricerca, di innovazione e di ingegnerizzazione, per dare funzionalità, valore sociale, significato culturale ai beni e ai servizi distribuiti sul mercato.

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Fondata

nel 1980, l’Associazione Illustratori è composta da professionisti e artisti dell’illustrazione, del fumetto e dell’animazione. Da sempre l’associazione opera per il riconoscimento dell’attività professionale dell’illustratore in quanto autore e per la tutela dei soci e dell'intera categoria nei rapporti con il mondo dell’editoria e con la committenza in genere e nelle pubbliche relazioni. A questo scopo l'AI offre una consulenza informativa che comprende indicazioni legali e fiscali su fatturazione e diritto d’autore. Dal 2006 inoltre promuove un modello di contratto per la cessione dei diritti nell’editoria, scaricabile dal sito. L’AI fa parte del Forum Europeo degli Illustratori (EIF), organo di coordinamento che al momento raccoglie 20 associazioni di illustratori di 14 paesi, con la finalità di diffondere il patrimonio dell’illustrazione europea nel mondo.

/// a cura di Mirko Fusi e Enrico Tarateta ///


handle.it

Software/Hardware Manga Studio Debut è un completo programma di disegno grafico, pensato appositamente per autori di fumetti, specialmente manga (fumetti giapponesi). Hai mai pensato di realizzare delle strisce a fumetti? Sei particolarmente attirato dai manga giapponesi? Manga Studio Debut potrebbe essere il software che fa al caso tuo. Devi però tenere presente che non si tratta di un software facile da maneggiare. È una completa e complessa applicazione di disegno, pensata per chi vuole realizzare fumetti di qualità professionale. Manga Studio Debut ti offre un'infinità di strumenti per creare pagine con layout differente, nuvolette, personaggi e molto altro ancora. Puoi usare il programma per disegnare a mano libera con il mouse, ma chiaramente dà il meglio di sé in combinazione con una tavoletta grafica o scansionando pagine disegnate a mano. Manga Studio Debut non è per nulla intuitivo nell'uso. Sul sito ufficiale è disponibile un'ampia documentazione che ti permette di studiarne a fondo le caratteristiche più avanzate. C'è solo un piccolo difetto. La documentazione manca di immagini e fumetti d'esempio, per tanto è un po' difficile farsi un'idea fin da subito delle ottime potenzialità del programma.

Pro * Gran varietà di strumenti di disegno * Supporta tavolette e scanner * Documentazione completa Contro * Difficile all'inizio * Uso poco intuitivo

Hardware, nella pagina seguente» [n* 01] 85


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< processore 1° Intel Core i7 da 240 euro Socket 1156 2,8 GHz-quad core HyperThreading 8 MB cache L3 95 watt

2° Intel Core i5 da 160 euro socket 1156 2,66-quad core 8 mb cache L2 95 Watt

3° Athlon X4 da 90 euro

Socket AM3 2,8 GHz-quad core 2 MB cache L2 95 Watt

L'architettura Nehalem di Intel, nella sua versione Lynnfield, anima le due configurazioni più costose grazie a 4 core di efficenza ineguagliabile. Il sistema più economico vanta il medesimo numero di unità elaborative, ma non la medesima efficenza a parità di clock, riuscendo comunque a eseguire senza incertezze i motori di ultima generazione. Tutti i modelli scelti consumano meno di 100 Watt e offrono discreti margini di overclock.

< scheda video 1° Radeon HD 5970 da 580 euro

725 MHz core 2 GB GDDR5 4 GHZ bus 256 bitx2 3200 steam processor

2° Radeon HD 5850 da 270 euro

725 MHz core 1 GB GDDR5 4 GHZ bus 256 bit 1440 steam processor

3° Radeon HD 5770 da 130 euro

850 MHz core 1 GB GDDR5 4,8 GHZ bus 128 bit 800 steam processor

86 [Gen. 2011]

ATI domina tutti i sistemi grazie alle sue nuove GPU DirectX 11, che assicurano velocità da brividi già a partire dalla fascia media. La 5970 adottata nella configurazione più costosa vanta ben 3200 shader, suddivisi su due GPU capaci di gestire senza incertezze qualsiasi gioco o programma grafico. Mentre nella 5770 nonostante il bus a 128 bit, riesce a sconfiggere i campioni della generazione precedente. Tutti i modelli dedicano 1 GB di GDDR al buffer e alla texture.


handle.it

scheda madre > 1°

1° MSI Big Bang trinergy

da 260 euro

Intel P55 // Socket 1156 4 DDR3 10 SATA // 14 USB

2° Asus P7P55D-E Pro da 150 euro

Intel P55 // socket 1156 4 DDR3 7 SATA // 14 USB

3° Gygabyte GA-770T-USB3

Il chipset P55, per ora unico compagno del Socket 1156, trova posto nelle due configurazioni più costose, che vantano il duplice supporto sia al CrossFire di ATI, sia allo SLI di NVIDIA. La più economica Gygabyte sfrutta, invece, il chipset AMD 770, per assicurare prestazioni apprezzabili, pur vantando un solo slot PCI-E 16x. Le due schede meno costose adottano l'inedito USB 3.0.

da 90 euro

AMD 770 // Socket AM3 4 DDR3 6 SATA // 13 USB

ram > 1°

1° 4 GB Corsair PC3-16000

da 200 euro 2 DIMM 2 GB latenze 8-8-8-24 2000 MHz 1,65 v

2° 4 GB Corsair PC3-12800

da 110 euro 2 DIMM 2 GB latenze 8-8-8-24 1600 MHz 1,65 v

3° 4 GB OCZ PC3-10666 G da 85 euro

2 DIMM 2 GB latenze 9-9-9-20 1333 MHz 1,65 v

Dicendo finalmente addio alle vecchie DDR2, tutti i sistemi sfruttano l'ultima generazione di RAM per soddisfare la fame di dati delle CPU multicore. Nella più costosa sono presenti dei moduli capaci di abbinare una frequenza di 2 GHz a ottimi valori di latenza. Nelle due configurazioni più economiche, il quantitativo complessivo di memoria non è inferiore, ma i moduli si limitano a raggiungere rispettivamente le frequenze di 1660 e 1333 MHz.

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Libri/ Manuali Gavine Ambrose - Paul Harris

Il manuale d e l graphic design Progettazione e produzione L'obiettivo del libro è spiegare l'utilizzo ottimale delle tecniche della produzione per poter controllare il risultato finale dei propri progetti: dalla gestione del colore alla scelta della carta, dalla fustellatura alla stampa a rilievo fino all'elaborazione e al fotoritocco delle immagini. In 200 pagine tutte gli argomenti che in qualche modo contribuiscono al progetto grafico vengono trattate. Ogni argomento è trattato con efficacia didattica riportando le informazioni fondamentali, esempi sempre adeguati e di alto livello progettuale ed espressivo. L'indice è ben strutturato, ordinato nella sequenza e nella divisione degli argomenti. Il linguaggio è semplice le figure sempre di ottima qualità. Gli schemi ben fatti e facilmente comprensibili anche senza leggere i testi. 36.00 €

Mario Piazza (a c. di)

La grafica del Made in Italy Comunicazione e aziende del design 19501980 Un libro che indaga la grande ricchezza del design e delle industrie che in esso hanno creduto fin dagli anni Cinquanta, che racconta come innovazione imprenditoriale e peculiarità stilistica e originalità di grandi progettisti hanno costruito, comunicato e diffuso il Made in Italy in tutto il mondo. A fianco delle aziende e dei designer, grafici come Enrico Ciuti, Bob Noorda, Albe Steiner, Mimmo Castellano, e molti altri sono stati capaci di rappresentare il volto di questo sistema, disegnando marchi, logotipi, cataloghi, inviti, annunci e pagine pubblicitarie. Opere straordinarie che hanno lasciato il segno nella storia della grafica e della comunicazione. Un libro che mette in rassegna per la prima volta le pagine migliori di questa esperienza progettuale, raccontando con le immagini gli stili e le invenzioni grafiche, ma ripercorrendo in parallelo la vita di oggetti e prodotti della grande stagione del design italiano. 16.00 €

Ellen Lupton

Caratteri, testo, gabbia Guida critica alla progettazione grafica edizione italiana a cura di Marco Brazzali e Remigio Decarli L'organizzazione delle lettere su un foglio bianco, sullo schermo, è la più basica delle sfide per chiunque intenda fare pratica di design. Che tipo di carattere usare? In che dimensione? Come devono essere allineate, spaziate, ordinate o comunque manipolate lettere, parole, paragrafi? La docente e storica Ellen Lupton fornisce in questo agile libro una guida chiara e concisa per chiunque voglia imparare o migliorare le proprie abilità nell'uso della tipografia. Il libro è diviso in tre sezioni: lettere, testo e gabbia. Ogni sezione inizia con una breve trattazione sugli aspetti storici, tecnologici e teorici per proseguire con alcuni esercizi pratici. Le sezioni si chiudono poi con esempi di lavori di alcuni noti professionisti che dimostrano le possibilità creative (come anche alcuni classici errori da evitare). 30.00 €

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Rosewell Angier

Educare lo sguardo Introduzione pratica e teorica al ritratto fotografico Con il suo sguardo da fotografo e insegnante, Roswell Angier realizza un libro innovativo, che offre a studenti e lettori una panoramica esaustiva sul ritratto fotografico. Il volume combina in modo inedito gli aspetti teorici dell’argomento con quelli pratici e tecnici, corredando i testi con una selezione di ritratti significativi, sia canonici sia contemporanei. Ogni capi-


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Emilio Gil

Roger Fawcett-Tang

Pioneers of Spanish Graphic Design

Mapping Graphic Navigational Systems

Spagna: un paese che da solo richiama alla memoria tanti artisti famosi come Picasso, Dalì, Goya, Mirò, per citarne solo quattro. Questo volume analizza il lavoro di 15 rivoluzionari designer nel periodo tra il 1939 e il 1975. Un periodo storico di isolamento economico e politico per la Spagna in cui questi designer hanno elevato la fatica quotidiana del lavoro di progettazione grafica al livello di vera ispirazione, influenzando la cultura visiva locale nel dopoguerra. Le opere che costituiscono i capitoli di questa pubblicazione - manifesti, copertine di libri, copertine di album, loghi e packaging - sono arricchiti da brevi saggi di designer contemporanei spagnoli e scrittori. Curato da Emilio Gil, il quale ha contattato i progettisti e le loro famiglie e messo ordine in montagne di archivi, Pioneers colma una lacuna storica che la dice lunga su come questi designer abbiano influenzato le culture visive spagnola e internazionale.

Mappe e cartine sono strumenti necessari sia ai campi della produzione, del business e del commercio che alla società più in generale al fine di rendere informazioni e dati comprensibili. Si tratta di una pratica progettuale tradizionalmente centrale per la professione del grafico. Nonostante questo esiste una letteratura molto esigua sull'argomento e pochi sono i libri disponibili. Mapping Graphic Navigational Systems offre uno studio completo su tutte le aree della cartografia dalle mappe nautiche ai sistemi di metropolitana, dai siti web ai calendari. Questa guida spiega il linguaggio visivo utile a rappresentare quelle relazioni – spaziali e strutturali, di localizzazione e direzione – centrali per la disciplina dell'information design. 26.00 €

46.00 €

Phil Baines, Catherine Dixon

Bruno Munari

Segnali

Un fiore con amore

Grafica urbana e territoriale Concepito come una raccolta di riflessioni e di immagini, questo libro documenta oltre dieci anni di viaggi e di scoperte sul lettering nei luoghi pubblici. È un libro sul vedere. Vedere le lettere nell’ ambiente che ci circonda, vedere ciò che troppo spesso passa inosservato: gli indicatori di direzione e i segnali stradali, le iscrizioni o i nomi sugli edifici noti, perfino i caratteri su oggetti funzionali e quotidiani. La rassegna presentata è vasta e completa, va dai segnali stradali in tutte le loro varianti nazionali alla segnali di identificazione di luoghi e spazi.

“Ogni occasione è buona per regalare un fiore. [...] Quello che conta è l’amore col quale si sceglie una margherita, un rametto di lavanda, un po’ di muschio per farne un omaggio a chi si vuol bene”. (Dal testo). Creare composizioni di fiori significa trasmettere un messaggio attraverso una forma di vita che è espressione del silenzio. Compito di chi dona e riceve un fiore è quello di saper comporre e decifrare questo silenzio vivente, esprimendo vita con un’altra vita. Munari vuole fornire qui molti esempi per iniziare a inventarne sempre di nuovi.

14.95 €

10.00 €

tolo pone uno specifico obiettivo, che consente di esplorare i diversi aspetti del ritratto fotografico con un approccio al tempo stesso sistematico e sperimentale. L’autore si sofferma in particolare sulla presenza dello sguardo del fotografo come parte integrante del soggetto raffigurato: l’azione di colui che guarda si manifesta nell’istante dello scatto,

transitorio quanto un batter di ciglia e insieme infinito come una piccola eternità. La struttura del volume rende facile a lettori e studenti utilizzarlo in maniera flessibile sia come un manuale teorico sia come testo di riferimento per la pratica del ritratto fotografico. 38.50 €

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Update > Ultime news

Cartotecnica/ Stampa Stampa Offset L'offset è una tecnica di stampa basata fondamentalmente sullo stesso principio della litografia. Anziché stampare il foglio a contatto diretto con la pietra o la lastra di alluminio microgranito, la stampa avviene attraverso l'impiego di tre cilindri a contatto tra loro. Si tratta quindi di una stampa indiretta: ciò significa che la stampa non avviene, come negli altri tipi di stampa di tipo diretto, trasferendo direttamete l'inchiostro dalla lastra (matrice) al supporto, ma avviene con l'inchiostro che viene riportato dalla lastra litografica al caucciù, e da questo alla carta.

Svantaggi:

Vantaggi: L'estrema definizione e l'alta risoluzione data dal principio di repulsione acquaolio (es: la gocciolina di olio in acqua è una sfera perfetta). Il cilindro di caucciù permette di mantenere un'elevata qualità di stampa anche su supporti non perfettamente lisci rendendolo un sistema ideale per stampare ogni tipo di carta.

Come funziona? Si tratta di un procedimento indiretto: il cilindro di stampa carica l’inchiostro su un cilindro gommato che a sua volta trasferisce l’inchiostro e l’immagine da stampare sul cartoncino.

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Bassa coprenza degli inchiostri: non è possibile trasferire molto inchiostro che deve essere sempre in equilibrio con la soluzione acquosa, aumentare l'inchiostro significa quindi aumentare anche l'acqua con tutti i problemi che ne possono derivare per toglierla. Stress del materiale: il gruppo stampa offset (cilindri inchiostratori, cilindro per la bagnatura, cilindro della matrice, cilindro di caucciù e di contropressione), a parità di dimensioni è tra i più pesanti fra i gruppi stampa e pertanto esercita una maggiore pressione sul supporto che, soprattutto se delicato, può risentire di questo stress. Materiali più delicati non sono fra i più adatti per la stampa offset. Per i film plastici è più consigliabile una stampa di tipo flexografica.


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Materiali Vernici speciali Gli inchiostri di base sono inchiostri offset e UV per la stampa su plastica o metallizzato; nel settore alimentare si prediligono inchiostri e vernici adeguati, senza additivi. I motivi ci sembrano più che ovvi. Esistono poi numerosi inchiostri particolari: metallizzati o perlescenti che uniti a colori classici creano sfumature speciali; termocromatici che sono visibili o meno a seconda della temperatura a cui sono esposti, hanno particolare diffusione nel settore dei surgelati e dei prodotti da forno.

Colori superficiali Attualmente le possibilità di “impreziosire” il foglio stampato sono notevoli: si va da una semplice vernice all’acqua con la quale abbiamo deciso di verniciare ogni prodotto al fine di evitare brutte sbavature dell’inchiostro, alle più pregiate vernici UV che garantiscono maggiore lucentezza e protezione. Entrambe le tipologie possono essere lucide o opache. Per maggiore chiarezza vi elenchiamo alcuni esempi: Vernice all'acqua lucida Vernice UV lucida Vernice UV Extra-lucida Vernice UV opaca Vernice per blister: vernice all’acqua stesa sul cartoncino, la quale fa poi da collante per il blister in plastica. Vernice profumata: al suo interno sono inserite micro-capsule che al contatto si frantumano ed emanano la profumazione desiderata. ¶

CARTONCINO KRAFT ottenuto da pura pasta chimica, ha un rivestimento patinato sulla superficie stampabile ma sul retro è caratterizzato da una colorazione avana dovuta alla particolare composizione della pasta. Viene utilizzato per imballaggi che richiedono resistenza ed anche nel settore alimentare, vista la possibilità di contatto diretto con i cibi.

CARTONCINO PURA CELLULOSA, Alto Spessore realizzato sovrapponendo strati di pasta meccanica rivestiti da due strati di polpa chimica, con fino a tre strati di rivestimento sulla superficie stampabile e uno sul retro. Settori di maggiore utilizzo: bevande, farmaceutico, cibi refrigerati o surgelati, alimentari in genere.

CARTONCINO BILUCIDO o Rigido Imbianchito: realizzato da pura pasta chimica imbianchita con due o tre strati di rivestimento sulla superficie di stampa uno sul retro. Settori di maggiore utilizzo: cosmetico, grafico, farmaceutico e packaging di lusso.

Esistono poi numerose varianti di cartoncino di pregio, adatte a lavori esclusivi e, in particolare, al packaging di lusso (es. Cosmetica). Parliamo di cartoncini naturali translucidi di diverse colorazioni, goffrati anche con effetti caratteristici (ad es. pelle, acciaio), pergamenati, perlescenti, colorate, vellutate (effetto morbido al tatto).

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Update > Eventi/Concorsi

eventi/concorsi Design, Pubblicità, Fotografia

ARTE CONTEMPORANEA

LIBRI D'ARTISTA

90th Art Directors' Awards

Il Museion cerca un direttore/trice

Concorso Internazionale del Libro d'Artista 2011

ART DIRECTORS'S CLUB

MUSEION (BZ)

AC GALERIE

West 29th Street 106 10001-New York www.adcawards.org

Via Dante, 6 39100-Bolzano www.museion.it

Taltrasse, 3 13189 - Berlino www.ac-galerie.net

Articolato in numerose sezioni, questo concorso premia i migliori lavori di art direction dell'anno, è rivolto per lo più ai professionisti, ma è aperto anche agli studenti. I vincitori di ogni categoria si porteranno a casa l'ambito Cubo d'oro.

La prestigiosa istituzione museale di Bolzano cerca il nuovo direttore. Richieste: vasta rete di contatti, esperienza, perfetta conoscenza della scena internazionale dell'arte contemporanea, capacità direttive, inglese, italiano e tedesco. Difficile ma non impossibile...

Un concorso per incentivare la ricerca nel campo dei libri d'artista. Tra i progetti pervenuti ne verranno selezionati quindici che parteciperanno a due mostre (alla AC Galerie di Berlino e allo Spazio NOPX di Torino), il migliore riceverà un contributo di 500 euro per la realizzazzione.

CINEMA

SCENOGRAFIA

9th Human Rights Film Festival of Donostia/San Sebastian

Il bestiario millenario

DONOSTIA KULTURA

Gli Opposticoncordi, organizzatori del carnemvale (storico festone del carnevale ambrosiano) cercano le scenografie che arrederanno la festa. Sono richieste istallazioni, sculture, fondali e decorazioni. ¶

Reina regente, 8 20003 - Donostia/San Sebastian www.sansebastianhorrorfestival.com

OPPOSTICONCORDI

bandocarnevale@opposticoncordi.it

Questo festival dedicato ai diritti umani, che si terrà nel mese di aprile 2011, indice un concorso per corti da tutto il mondo che siano in tema. Tutti i generi cinematografici sono ben accetti, i film dovranno avere una durata massima di 30 minuti.

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/// a cura di Mirko Fusi ///




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PROSSIMO NUMERO:02

Vi aspettiamo in edicola dal 14 febbraio 2011! Intervista

Biografia

Brand-history

Tutorial

Emergente/Esperto

Bob Noorda

Ferrari

Come Julian Opie

Quando la novitĂ si scontra con l'esperienza: Mark Zuckerberg vs Bill Gates. Ci sarĂ un vincitore?

Uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica italiana, a un anno dalla sua scomparsa.

Storia del cavallino rampante, la casa automobilistica italiana piĂš famosa del mondo, dal 1934.

Le sue simpatiche illustrazioni digitali hanno fatto il giro del mondo: come scoprirle 15 semplici passi!

/// a cura di Renata Nagy /// copertina n* 02 a cura di Stefania Pizzichi

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Output

OUTPUT {--Pensieri d'uscita--}

di »»»

David MacKenzie Ogilvy (1911 – 1999) pubblicitario inglese

“A questo punto non mi resta che offrire al lettore le mie ricette per cucinare una pubblicità in grado di far suonare in continuazione il campanellino del registratore di cassa. Sono undici comandamenti, cui si deve obbedire, se si vuol lavorare nella mia agenzia.” [da Confessioni di un pubblicitario]

•••••• Nel periodo in cui Bill Bernbach dava il via alla cosiddetta Seconda rivoluzione creativa, Ogilvy ridiede visibilità e vigore alla corrente scientifica della pubblicità moderna. Formulò il concetto di Brand image. •••••• 01. Quel che si dice è molto più importante di come lo si dice. 02. Se una campagna pubblicitaria non viene costruita intorno a una grande idea è destinata a fallire. 03. Fate parlare i fatti. 04. Non si convince la gente a comprare «annoiandola». 05. Educazione sì, pagliacciate no. 06. La pubblicità deve essere aggiornata. 07. I comitati possono anche criticare una

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pubblicità ma non sono in grado di crearla. 08. Se avete la fortuna di scrivere un buon annuncio, continuate a utilizzarlo fino al giorno in cui non funzionerà più. 09. Non scrivete mai un annuncio che vi vergognereste di mostrare alla vostra famiglia. 10. Creare l'Immagine di marca. 11. Vietato copiare.

„ /// a cura di Stefania Pizzichi /// illustrazione digitale di Radoma /// icone di ipapun.deviantart ///




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