Lunghi giorni e interminabili notti a parlare con i muri.
Lunghi giorni e interminabili notti a parlare con i muri. Stefano Maria Palombi Edizione 2014
Camminavo.
E ovunque il mio sguardo inciampasse, c’era sempre una parola, un messaggio, una scritta, uno stencil, una fotocopia, un graffito, un poster a rubare la mia attenzione.
Tutti avevano qualcosa da dire
e sembrava che la volessero dire proprio a me.
A volte era un semplice buongiorno,
spesso un incazzato
vaffanculo.
Spietati,
mi ricordavano l’amore che cercavo di dimenticare.
Oppure, improvvisamente generosi,
mi spingevano ad aprire occhi e cuore verso le altre infinite lei.
Ogni giorno, mi provocavano,
spingendomi alla lotta o alla resa
e di notte
mi invitavano a feste segrete per confessarmi l’inconfessabile.
Alcuni, come guru prepotenti e visionari,
volevano trasformare me in un discepolo ubbidiente.
Altri, al contrario, erano lĂŹ
frementi in attesa del mio giudizio universale.
Spesso illuminati, a volte neri come un buco nero,
gridavano, sussurravano, ridevano, imploravano.
All’inizio mi sono limitato ad ascoltare.
Poi, non ce l’ho fatta più
e ho iniziato a rispondere.
Concept: SMP+ Texts: Stefano Maria Palombi Photo: Stefano Maria Palombi New York, anzi Brooklyn, anzi Williamsburg. Le foto che ho scattato vengono quasi tutte da lĂŹ. www.stefanopalombi.com
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