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La passerella pedo-ciclabile a basso impatto visivo
ponti&viadotti Giulio Cecchelin(1)
LA PASSERELLA PEDO-CICLABILE
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A BASSO IMPATTO VISIVO
A SEGUITO DELLA REALIZZAZIONE DEL NUOVO TRACCIATO DELLA CIRCONVALLAZIONE DI PINETA E LAIVES CHE HA SPOSTATO LA S.S. 12 “DELL’ABETONE E DEL BRENNERO” DALL’INTERNO DI PINETA VERSO EST, SI È RESO NECESSARIO CREARE UN COLLEGAMENTO TRA L’ABITATO DI PINETA CON QUELLO DI LAIVES BY-PASSANDO LA S.S. 12
IL SITO DELL’OPERA
L’appalto integrato pubblicato da parte dell’Ufficio Tecnico Strade Centro-Sud della Provincia Autonoma di Bolzano è stato aggiudicato all’ATI di Imprese Goller Boegl Srl e Stahlbau Pichler Srl a seguito della presentazione del progetto definitivo, e successivamente esecutivo, redatto dallo Studio MC Engineering di Bolzano a firma dello Scrivente Ing. Giulio Cecchelin. Il percorso della nuova pista ciclabile si sviluppa per una lunghezza di 235 m e presenta un andamento sinuoso composto da quattro curve aventi raggio di 10, 30, 10 e 25 m in modo da raggiungere l’altezza sufficiente per poter scavalcare la S.S. 12. La pendenza longitudinale media è del 6% con il picco in corrispondenza dello scavalco della Statale in cui presenta pendenza massima dell’8%. Il tracciato si sviluppa in parte su rilevato e in parte (zona dello scavalco della Statale) con un impalcato metallico.
LE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E STRUTTURALI DELLA PASSERELLA
La tipologia strutturale della passerella si configura come un ponte strallato con l’impalcato con schema statico in continuità su tre campate il cui tracciato planimetrico forma un arco di 90° di raggio in asse di 30 m e con due tratti di raccordo lineari. Questo tipo di soluzione strutturale ha permesso di ottenere un impalcato sottile, dello spessore inferiore a 1 m, che consente di lasciare il franco di 5,60 m sopra la S.S. 12. Inoltre, riduce il dislivello da superare con le rampe e minimizza l’impatto visivo della struttura dandole un gradevole aspetto estetico. Strutturalmente lo schema tipologico dell’impalcato è stato concepito come ponte “integrale” che migliora la risposta strutturale aumentando l’iperstaticità della struttura con un conseguente miglior sfruttamento dei materiali
1. La planimetria dell’intervento
PASSERELLE
2. La sezione trasversale tipo dell’impalcato
e abbattimento dei costi di manutenzione. Ciò ha comportato un calcolo strutturale raffinato con implementazione nel modello dell’intera struttura in modo da determinare le sollecitazioni e reazioni per effetto della loro mutua interazione (impalcato-elevazioni) derivante dai carichi statici, termici, vento e sismici su tutti gli elementi della struttura fino in fondazione. Oltre alla verifica statica è stata condotta un’analisi dinamica dell’impalcato al fine di verificare che le frequenze proprie fossero differenti da quelle prodotte dal passaggio delle persone; la comparazione è stata effettuata secondo le Linee Guida (Hivoss -> Human induced Vibrations of Steel Structures RFS2-CT-2007-00033). La lunghezza complessiva dell’impalcato (tra asse pulvini) è di 65,00 m con tre campate aventi luce di 15,20 m (campata lato Pineta), 15,70 m (campata centrale) e 34,10 m (campata lato Laives che scavalca la S.S. 12). La sezione trasversale della passerella ha larghezza complessiva di 4,50 m per una larghezza utile della pista ciclopedonale di 3,50 m. L’impalcato è costituito da un cassone metallico composto da 17 conci in acciaio S355 tipo Cor-Ten (J2W) con sezione trapezoidale e con sbalzo rastremato verso l’esterno curva, realizzato con lamiere da 10 mm. La piastra superiore è irrigidita all’interno del cassone con nervature a T costituite da lamiere da 10 mm in modo da evitarne l’instabilità locale, analogamente per la lamiera inferiore nelle zone degli appoggi. Il cassone è irrigidito da diaframmi posti a interasse di 3,80 m dai quali proseguono verso l’esterno delle lame che costituiscono le mensole di sostegno della piastra ortotropa superiore dell’impalcato e del cordolo laterale a sostegno del parapetto. La struttura è interamente saldata.
Sopra la lamiera dell’impalcato è presente un’impermeabilizzazione in resina poliuretanica bicomponente e la pavimentazione in resina epossidica poliuretanica irruvidita con polvere di quarzo a basso spessore (0,4-0,6 mm) antiscivolo. L’antenna reggi-stralli è collocata sulla spalla 2, raggiunge un’altezza complessiva di 16,50 m e 9,50 m dalla quota del piano viabile e presenta un’inclinazione di 15° dalla verti-
3. La sezione trasversale sopra lo scavalco della S.S. 12 5. Vista della campata sopra la S.S. 12 e dell’antenna
4. Vista dell’intradosso dell’impalcato 6. Vista di dettaglio della sommità dell’antenna
ponti& viadotti
7A e 7B. Vista generale della passerella da Sud (7A) e da Nord (7B) 8. Vista laterale e delle pile
cale; la sezione è rettangolare rastremata, pari a 56x56 cm in sommità e di 130x120 cm all’incastro ed è stata interamente realizzata in officina in un elemento unico varato e fissato alla fondazione della spalla mediante tirafondi. La campata di maggior luce è sospesa per mezzo di otto stralli costituiti da barre di diametro di 56 mm che collegano ogni 3,80 m (in corrispondenza dei diaframmi) l’impalcato all’antenna posta sulla spalla 2. L’antenna è stabilizzata con due controstralli in barre di diametro di 85 mm, una in direzione longitudinale e l’altra in direzione trasversale. Tutti gli stralli e i controstralli sono in acciaio al carbonio Macalloy S460N; La qualità e la durabilità delle strutture metalliche viene garantita utilizzando acciaio tipo Corten (J2W) sul quale è stato applicato un ciclo di verniciatura a tre mani (spessore totale 210 micron) che garantisce un grado di durabilità ALTA (maggiore di 15 anni) così come previsto dalla ISO EN 129441, che classifica l’ambiente in cui viene posto l’impalcato come gra-
do C3. Gli appoggi dell’impalcato su pile e spalle sono costituiti da tubolari in acciaio di lunghezza in funzione della rigidezza calcolata; in particolare per le pile e la spalla 2 avranno altezza di circa 40 cm mentre sulla spalla 1 avranno altezza 2,20 m in modo da consentire gli spostamenti longitudinali e trasversali derivanti dalle dilatazioni termiche (+-30°). I diaframmi di testa dell’impalcato saranno collegati con le spalle; in particolare sulla spalla 2 sarà collegato con il paraghiaia per scaricare le forze orizzontali derivanti dalla componente orizzontale degli stralli. Sulla spalla 1 il diaframma di testa verrà collegato con la soletta di transizione che potrà muoversi sopra il paraghiaia e dove all’estremità è presente un giunto di sottopavimentazione in modo da accogliere gli spostamenti trasversali. Su entrambi i lati della passerella sono presenti parapetti la cui altezza dei corrimani è pari a 1,25 m dal piano ciclabile. A protezione della S.S. 12 è presente una rete costituita da una lamiera stirata-spianata di altezza 3,00 m che funge anche da 9. L’illuminazione delle pile e delle mensole dello sbalzo riempimento del parapetto stesso.
10A e 10B. L’illuminazione notturna (10A) e con dettaglio delle pile (10B)
Nel corrimano dei parapetti del ponte è integrato il sistema di illuminazione costituito da una unità di luce con lente led e un supporto semicircolare che si integra con la sezione del corrimano. A seguito della stratigrafia del sottosuolo nella quale è presente uno strato di torbe dello spessore di circa 8,00 m che è in consolidazione naturale e data l’altezza delle spalle e dei rilevati (altezza massima di 6,00 m), al fine di limitare i cedimenti e le tensioni sul terreno, tutte le opere di sostegno del ponte saranno fondate su pali trivellati. Le spalle verranno realizzate con dei “cameroni” interni in modo tale che la costruzione di un volume vuoto venga a ricostituire all’incirca il peso originale sul terreno. La spalla 2, dove alloggia l’antenna, ha dimensioni in pianta da 7,50x14,20 m e sarà eretta su una platea fondata su 14 pali trivellati di diametro di 750 mm e lunghezza 30 m in modo tale da oltrepassare lo strato di torba e innestarsi sufficientemente negli strati sottostanti. La spalla 1 ha dimensioni in pianta da 4,30x8,00 m e sarà eretta su una platea fondata su quattro pali trivellati di diametro di 750 mm e lunghezza 28 m. Le pile sono due e presentano sagoma a L rovesciata che riprende quella dell’antenna, ma ruotata di 180°, hanno un’altezza variabile tra 5,20 e 6,90 m di spessore 60 cm e appoggiano su una platea fondata su quattro pali trivellati di diametro di 750 mm e lunghezza 26 m. Tutti calcestruzzi nonostante la classe di resistenza elevata e la durabilità sono protetti con un ciclo di verniciatura a base di pittura epossidica che garantisce resistenza contro le sollecitazioni chimico-fisiche e l’abrasione.
IL MONTAGGIO
I sei conci di trasporto costituenti l’impalcato sono stati portati a piè d’opera in apposita area di cantiere dove sono stati assiemati, saldati e verniciati (mano finale). Il varo è stato eseguito secondo le seguenti fasi: • varo della campata 1 (lato Pineta); • varo della campata centrale (previa posa di una pila provvisoria in acciaio); • varo della campata sopra la S.S. 12; • varo dell’antenna e montaggio e tesatura degli stralli. I vari delle campate 1 e centrale sono stati eseguiti di giorno,
PASSERELLE
11. La realizzazione dei pali trivellati 12. Il montaggio delle campate al di fuori della S.S. 12
ponti& viadotti
mentre il varo della campata sulla S.S. 12, il varo dell’antenna e la tesatura degli stralli sono stati eseguiti a strada chiusa e in tre notti (22.00-6.00). n (1) Ingegnere, Progettista del progetto definitivo ed esecutivo e Direttore Tecnico della Società MC Engineering Srl
13. Vista del varo notturno della campata sulla S.S. 12
DATI TECNICI
Stazione Appaltante: Ufficio Tecnico Strade Centro-Sud della Provincia Autonoma di Bolzano Progetto preliminare: Ing. Umberto Simone della Provincia Autonoma di Bolzano Progetto definitivo ed esecutivo: Ing. Giulio Cecchelin della MC Engineering Srl di Bolzano Geologo: Dott. Michele Nobile dello Studio Associato Geologia e Ambiente Collaudo: Ing. Primo De Biasi di Bolzano RUP: Ing. Davide Maniezzo e Ing. Gabriella Zanetti della Provincia Autonoma di Bolzano Direzione dei Lavori: Ing. Simona Sedlak della Provincia Autonoma di Bolzano Coordinatore della sicurezza in fase progettuale: Ing. Giulio Cecchelin della MC Engineering Srl Coordinatore della sicurezza in fase esecutiva: Ing. Davide Cristofolini Direzione di Cantiere: Ing. Josef Gschwendtner della Goller Bögl Srl Esecutori dei Lavori: ATI composta da Goller Bögl Srl e Stahlbau Pichler Srl Importo dei lavori: 1.423.015,56 Euro Durata dei lavori: 365 giorni Data di consegna: Giugno 2018 Data di ultimazione: Giugno 2019