Giugno 2014 - Anno 3 - n.3 - Bimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma 1, NE/PD
GUEST
Joseph Go Slim Boogie Cico
Festival
The Week 2014
MEETING
Apriamo il Cerchio
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Photo cover by: Denis Guerrini
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GUEST Joseph Go: Africa the heart of dance
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GUEST Slim Boogie: The Freshest
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GUEST CICO: 30 years and still in the game
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Meeting Apriamo il cerchio
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Festival The Week 2014
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Experience Smile & Fly
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DRESS UP Crazy Summer
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Top SONGS Dj Smoka
Street Dance Magazine e streetdancemagazine.it si sono posti l’obiettivo di colmare un gap cronico nella scena street dance italiana. In un momento in cui l’informazione è frammentaria e confusionale, abbiam voluto aprire un’ampia finestra sulla streetdance italiana e mondiale, valorizzando il punto di vista e le esperienze dei più grandi artisti internazionali, dei professionisti e degli eventi più meritevoli di considerazione. Attraverso le loro parole, siamo sicuri si possa fare una buona comunicazione, ricevendo stimoli e ampliando la nostra conoscenza e consapevolezza. Senza informazione non c’è cultura. Street Dance Magazine and streetdancemagazine.it set themselves the target to plug a chronic gap in the Italian Street Dance scene. In a period where information is fragmentary and confuse we wanted to open a wide window about street dance, in Italy and around the world, increasing the point of view and the experience of the biggest interational artists, of pro and of the events which deserve more consideration. Through their words, we’re sure it will be a good comunication, reciving incentives and wideing our knowledge and consciousness. Without information there is no culture! SDM Team - info@streetdancemagazine.it
Joseph Go Africa, the heart of dance
Photo by: Little Shao
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Joseph 2.0. Le motivazioni della tua evoluzione in One Connection. La danza è un viaggio in continua evoluzione; la mia la definirei una riacquisizione. Sono originario della Costa d’Avorio e come recita una linea d’abbigliamento: l’ “Africa è il Futuro”, sebbene sia la terra madre. Un giorno sicuramente tornerò a viverci, restituendo quello che è stato dato a me. È incredibile! Sono nato a Parigi, ma la prima volta che misi piede in Africa ebbi la sensazione di aver sempre vissuto là. Comincia con l’hype nei primi anni 90 (che prende ispirazione dalle danza africane), poi dal 1999 al 2011 ho approfondito l’hip-hop e l’house, ovviamente insieme a tutta la scena francese del periodo ed alla mia crew O’Trip House. Nel 2011 la mia ragazza mi risvegliò artisticamente, facendomi capire l’importanza delle mie origini, da cui non avevo ancora attinto a piene mani. La danza è un viaggio, però prima di cambiare genere è basilare comprendere a fondo il genere che stai studiando. Solo in questo modo la tua apertura sarà equivalente ad evoluzione e maturazione artistica. Mettetevela via, servono anni su anni di studio per comprendere i risvolti di ogni stile e non si finisce mai di imparare.
Joseph 2.0. The motivations of your evolution in One Connection. Dancing is a travel, which has been always evolving. I would define mine as a reacquisition. I originally come from the Ivory Coast and as a clothing line says: “Africa is the Future”, although it’s the mother land. Surely one day I will come back to live there, to give back what has been given to me. It’s incredible! I was born in Paris, but the first time I have been to Africa I had the sensation that I have always been living there. At the beginning of 1990s I started with Hype (which takes inspiration from African dance), then from 1999 to 2011 I deeply examined hip-hop and house, obviously together with all the French scene of that period and along with my O’Trip House crew. In 2011 my girlfriend inspired me - artistically speaking - to make me understand the importance of my origins, something that I did not completely realize in the past. Dance is a travel, but before switching from one dancing style to another it’s important to deeply understand the kind of dance you are practicing. Only doing so your openness will be equivalent to your evolution and artistic maturation. It’s like that, you need years of experience to understand the small dance details. You’re never gonna stop learning.
Afro house, uno stile molto seguito in questo momento, che ne dici? Più che seguito direi di quasi di moda (lol) e secondo me l’appellativo viene usato a volte in maniera impropria. C’è da fare qualche differenza tecnica: l’house prende spunto da tanti diversi stili (salsa, lofting, tap, afro, etc.) come una sorta di influenza, mentre afro dance, quello che facciamo con One Connection, utilizza la danza africana: Kuduro Angola, Coupè Decalè dalla Costa d’Avorio, Azonto dal Ghana, su brani afro beat nati negli anni settanta in Nigeria, l’afro house angolana, Kwaito, Sudafrica (la musica della danza Pantsula).
Afro house, a very popular style at the moment. What can you say about it? I’d not talk about a “popular style”, I’d talk about a “fashionable” one (lol). The name to me is sometimes not properly used. We have to point out some technique differences: house dance takes the cue from a lot of difference styles (salsa, lofting, tap, afro, etc.) as a sort of influence while afro dance, which is the one that we do with One Connection, uses the African dance: Kuduro Angola, from the Ivory Coast we draw from Coupè Decalè and from Azonto of Ghana, on afro beat tracks born in the 70s in Nigeria, the Angolana Afro House, Kwaito, South Africa (the music of Pantsula’s dance).
L’Africa è ancora una risposta pure allo showbiz in cui la street dance è coinvolta in questo momento! La danza in Africa è sentimento, cultura, comunicazione senza filtro: l’Africa è il cuore della danza perché continua
Africa is still an answer even against showbiz, where the street dance is involved right now! Dance in Africa is a feeling, a culture, communication without a filter: Africa is the
ad ispirare, con le sue innumerevoli declinazioni; pensa che solo in Costa d’Avorio ci sono quarantacinque stili diversi di danza autoctona. Nel 2011 mi recai in Africa per approfondire lo studio della danza ed in Senegal la compagnia del villaggio Ki-Yi ballò 40 minuti filati, non per soldi ma per mostrarmi ed insegnarmi la loro arte. Il loro senso del “dare” è un aspetto da cui dobbiamo imparare molto: io voglio tornare per dare loro qualcosa che ancora non hanno, ma che inconsapevolmente mi hanno donato. Insieme ad Ange, Animal e Tony Maskot, ivoriani come me, sto producendo un documentario su questo perché la gente deve sapere e riconoscere. L’Africa sarà la nuova America, anche se in realtà è sempre stata il cuore della danza!
heart of dance because it’s still inspiring, with its uncountable declination. Just think that in the Ivory Coast there are 45 different styles of aboriginal dance. In the 2011 I went to Africa to enrich my study of dance and in Senegal the ki-yi company of the village danced for 40 minutes, not for the money but just to show me their art. Their sense of “giving” is an aspect that we should learn a lot from. I want to come back to give them something which they still don’t have, but that unconsciously they gave to me. Together with Ange, Animal and Tony Maskot, who are Ivorian like me, I am producing a documentary regarding this, because people must know and recognize. Africa will be the new America, even if - to be honest - it has always been the heart of the dance.
Photo by: Little Shao
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slim boogie The Freshest
Photo by: Davide Cocchi
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La scena poppin’ europea sembra essere più sviluppata rispetto alla California ed è strano, poiché essa è la patria degli stili funk. Come mai? Credo sia perchè a Los Angeles vi sono molti creativi ed innovatori, pochi praticano solo il poppin’. Vi sono più persone che reinventano con nuovi stili, come il jerkin’ o il flexin’ e anche se questi stili sono strettamente connessi al poppin’, poiché ne usano la tecnica, le linee ed i movimenti, queste persone non vogliono essere considerati poppers. Forse perché per diventare un popper bisogna passare attraverso molte tappe per acquisire le basi, probabilmente per questo la gente preferisce fare le proprie cose. In altri continenti, come Asia o Europa, le persone sono maggiormente attaccate alla cultura rispetto agli States e questo è un po’ triste. In ogni caso io continuo a fare poppin’...
The european poppin’ scene is more widespread than in California and this is weird since California is the funk styles country. Why? I think that’s because in LA there are a lot of creative innovators and there are very few still doing the poppin’ style. There’s more people innovating the new styles, so there are many different stiles like jerkin’ and flexin’. Even if these styles are connected to poppin’, using the technique, the lines, the movements, these people still don’t want to be categorized as poppers. Maybe because you have so many things to go through to be a popper for the basics, so they probably prefer to do their own thing. In other continents, like Asia or Europe, people hold on more to the culture than we do in the States. It’s kinda sad, but I still do poppin’, so…
Come hai deciso di iniziare a ballare, e perché il popping? Ho iniziato a ballare quando avevo 18 anni come house dancer. Amavo il ballo già da prima, ma non avevo ancora provato quella passione per nessuna cosa facessi al tempo. Andavo sullo skateboard, giocavo a basket, cantavo… Poi, appena compiuti 18 anni, andai in un club e vedendo tutte quelle persone ballare sentii “La Chiamata”. Improvvisamente mi fu chiaro cosa avrei dovuto fare nella vita, così pregai Dio e gli chiesi di aiutarmi in questo. Da lì molta gente mi ha aiutato a portare avanti il mio percorso. Iniziai con l’house, e poi incontrai un ballerino di poppin’, Johnny Five, che mi disse: “Ehi, dovresti fare poppin’, viste le tue lunghe braccia”. E fu così che per il mio 21esimo compleanno venne a casa mia e mi insegnò il poppin’. Fu li che capii che questo sarebbe stato il mio stile.
Why did you decide to start dancing and why poppin’? I started dancing when I was 18 years old, I started off as an house dancer, I’ve always loved dancing before but I couldn’t find that passion for anything I was doing at that time. I did skate, basketball, singing… When I turned 18 I went to a club and I saw all these people dancing and it was my “wake up call”. Suddenly, this is where I was supposed to be in my life and I prayed God and asked God to help me and I ended up meeting many people that helped me to keep this path. I went through house first, then I’ve met Johnny Five. He’s a popper and he told me: “Hey, you should do poppin’, you’ve got long arms”. So at my 21st birthday he came to my house and teached me poppin’ and there I understood that was the style for me.
Perché, secondo te, USA e Giappone sono più connessi rispetto ad USA ed Europa per quanto riguarda la scena del poppin’? Credo ci sia un collegamento tra Europa e USA, forse il problema è che nel mondo non ci si conosce tutti e molti non conoscono parte dei poppers americani. Credo che il problema sia la mancanza di visibilità.
Why in our opinion USA and Japan are more connected than USA and Europe for the poppin’ scene? I think there’s a link between Europe and the US in the poppin’ culture, maybe the issue is that all over the world many people don’t know many US dancers. I think the problem is the lack of exposure.
Cosiccome è strano che sia la tua prima volta in Italia… Si, ma nemmeno io sapevo che ci fosse una scena poppin’ così sviluppata in Italia.
Like it’s weird that this will be your first time in Italy… Yeah, but I didn’t even know that there was
Poche persone ne parlano, ho incontrato solamente Shorty e credo che sia fantastico. Perciò sì, secondo me il problema è la mancanza di visibilità.
such a huge poppin’ scene in Italy, very few people talk about that, I’ve just met Shorty and this guy is really dope. But yes, I think it’s just lack of exposure.
Visto che sei spesso in Giappone, hai qualche consiglio per i giovani poppers che vogliono andare lì per allenarsi e studiare? Credo che ovunque si vada, Giappone o no, si debba tenere la mente aperta, perché ogni luogo ha qualcosa di speciale da dare, sta tutto nel come lo si prende. Questa è la cosa più importante: acquisire informazioni che sembrano inutili e trasformarle in qualcosa di grande. Molti possono pensare che qualcosa sia orribile, ma qualcun altro nel Mondo può vedere la stessa cosa come bellissima. Dovete vedere la danza nello stesso modo: alcune persone non amano il poppin’, preferiscono fare coreografie. Bisogna prendere ciò che si può dalle diverse nazioni ed usarlo per la propria danza, anche se penso non sia facile. Serve essere mentalmente aperti se si vuole crescere in questa cultura.
Since you’re often in Japan, do you have any advice for all the young poppers willing to go there to train and study? I think that anywhere you go, Japan or not, you have to keep your mind open, because every place has something special to give and it’s all in the way you take it. That’s what is most important: taking informations that seem useless and turn them into something great. Somebody may think that something is really ugly, but someone else in the World could think that’s a beautiful thing. You have to think about dance in the same way: some people don’t like poppin’, they like choreography more. You have to take what you can from the different countries and use it for your dance, but I think that’s a hard thing for people. You have to be open minded if you wanna grow up in the culture.
Ritornando alla prima domanda, credi che ci sia un modo per diffondere maggiormente la cultura a Los Angeles? Dobbiamo unirci e farlo succedere. Credo che molte persone siano tanto impegnate a costruire sè stesse per cui non vi si sono focalizzate. Intendo dire, sono pochi quelli che tentano di costruire la scena, ma è lo stesso problema di Europa e Asia, c’è mancanza di esposizione. Ogni sera mi alleno con la mia ragazza ed alcuni amici in un parcheggio e la gente viene a vederci, si siede e ci guarda. A loro piace molto e vorrebbero vedere queste cose, ma non hanno idea di dove trovarle. Il governo americano non aiuta molto a finanziare eventi od a costruire la cultura per questa danza. Loro vogliono qualcosa che sia già avviato, come il coreografico e cose del genere. Perché investire del denaro in qualcosa nato negli anni 70 od 80, quando hanno qualcos’altro di più innovativo che funziona benissimo? Credo che al fine di migliorare la scena ci sia bisogno di più persone che si uniscano e si spera che finalmente potremo far accadere qualcosa di buono.
Going back to the first question, do you think that there would be a way to spread the culture a little bit more in LA? We just need to all come together and make it happen. I think that so many people are busy to build themselves they have not really focused on it. I mean there are a few trying to build the scene, but it’s the same problem of Europe or Asia, there is lack of exposure. Every night I practice in a parking with my girlfriend and some friends and a lot of people come to watch us, they just seat and watch. For them it’s amazing, they want to see it but they have no idea where to go to see it. The government doesn’t really help too much the events in the States with funding procedures. The building of a dance culture is not helped. They want something that’s already developed, like choreography and stuff like that. So why invest money in something that comes from the 70s or the 80s when they have something else that works like innovation? I think that in order to make the scene better we need more people to come together, hopefully we can make something good happen.
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Photo by: Mark Teo/Red Bull Content Pool
CICO 30 years and still in the game
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Essere un bboy a 30 anni, rispetto a quando eri un bboy di 20. Quali sono le differenze? A 20 anni non ero presente né consapevole, ma avevo l’ambizione che mi portava oltre. Significa che avevo solo un obiettivo: scrivere la storia e lasciare il segno. Ero in costante pressione ed in costante allenamento, indipendentemente dal paese in cui mi trovavo o dalla stanchezza. Ora, a 30 anni, mi chiedo come sono riuscito a superare certe situazioni di pressione o di distanza dai miei amici e dalla famiglia. Sono cosciente, so chi sono, so cos’è importante per me, so cosa mi rende felice. Questo è l’ABC.
Being a 30 years old bboy and a 20 years old bboy. What is the difference? When I was 20 I was not so sharp and conscious, but I had the ambition bringing me beyond. I only had one goal: to make history and make my mark. I was constantly under pressure and training, disrespectful of the country I was in and its tiredness. Actually, at 30 years old I am thinking how I have gone through some pressure situations and the distance from my family and my friends. I understand, I know who I am, what is important for me and what makes me happy. That’s my way.
Il momento migliore ed il momento peggiore. Il momento migliore, se vuoi essere un “alieno”, non credo tu riesca davvero a gustarlo, perché appena lo raggiungi sai che a breve dovrai affrontarne un altro. L’arte di riuscire a vivere il presente la vivi nel momento di pura consapevolezza, quel momento lo raggiungi in due modi: se sei in una situazione dove ti senti a tuo agio, oppure se acquisisci una grande sicurezza in te stesso ed accetti il fatto di esprimere semplicemente chi sei, senza pensare al dopo. Personalmente i miei momenti migliori li ho vissuti allenandomi. Amavo ed amo allenarmi per ore ed ore, sentendo quella sensazione di costante miglioramento ed invincibilità, ma anche riuscire a vedere i miei amici e le persone a me care. Il momento peggiore è stata sicuramente la sensazione di perdere tutto a casa, la base dove vivo, essendo dall’altra parte del mondo, con il pensiero “the show must go on…” in testa.
The best moment and the worst one. The best moment - if you want to be an “alien” - I don’t think you can really taste it, because once you have reached the goal, you already know that you have another one to reach. You can live the art of live-the-present-in-a-moment-of-purealiveness, you can feel this moment in two ways: when you are in your comfort zone or when you gather a lot of self confidence and accept to express the person that you are, without thinking about what is going to happen later. Personally, I have been experiencing my best moments when I was training. I loved and I still love to train for hours and hours and to feel that sensation of a constant improvement and invincibility, but also to see my friends and people I love. The worst moment was when I was thinking to lose everything in my country, the place where I live, because I was on the other side of the world, firstly thinking “the show must go on”.
La maturità porta più a dare che ricevere o ad essere più al centro dell’attenzione? Personalmente ti dico che dipende tutto dalla persona. C’è chi a 30 anni rincorre ancora un trofeo che non ha ottenuto, c’è anche chi invece è talmente abituato a stare al centro dell’attenzione che quando arriva ai 30 non ne può più fare a meno. Ma c’è anche chi è in pace con se stesso e sa quando è il momento per farsi da parte.
To have more experience brings you to give more than what you get or to be more on the spotlight? Personally it depends on the person. There are 30 years old people still trying to reach a goal and there is also somebody who is used to be on the spotlight and when he is 30 years old he cannot live without it. But there is also somebody who’s in peace with himself and knows when it’s time to make room for others.
In 20 anni di carriera hai girato il mondo. Quanti paesi hai visitato e soprattutto quali sono quelli che ti porterai sempre dentro? Ho visto gran parte del mondo, ma il paese dove ho potuto immaginare di vivere sono stati gli
In your 20 years old career your travelled around the world. How many countries did you visit and which are the countries that you will not forget? I have seen almost the entire world but the country where I could imagine to live in is the USA.
USA. Parlo di Los Angeles, New York, Chicago, Philadelphia… avevo la costante sensazione di essere in un paese dove tutto è possibile. A cosa stai lavorando attualmente e quali sono i tuoi prossimi passi? Sto lavorando su vari progetti, tra questi: lo spettacolo A.B.C., unione tra la danza moderna e la breakdance, dove le due discipline trovano un equilibrio perfetto ed armonico al tempo stesso. Si potrebbe battezzare Modernbreaking, una bella e rara combinazione che fa sicuramente riflettere. L’altro progetto è legato alla street art: Opificium BreakDance incontra “Bmx Flatland”. È uno spettacolo di due discipline nate sulla strada, che hanno molte cose in comune. Una di queste è la pura essenza di esprimere i propri tricks dinamici a tempo di musica ed all’acclamazione della folla. Uno show che fa sicuramente entusiasmare il pubblico. Che consigli daresti alle nuove generazioni? Non avere paura e non adeguarsi alle circostanze. Bisogna esternarsi per riuscire a diventare o essere. Forse questa è una cosa che può motivare. Ricordo quando ho visto per la prima volta un concerto dal vivo: 2003, in Italia. In quel momento sognavo di essere sul palco ad emozionare un pubblico di 40 mila persone. Ci sono riuscito 6 anni dopo: Stadio Olimpico, Roma. Ricordo anche quando giocavo alla playstation e sognavo di essere parte di un gioco, un personaggio speciale. Nel 2004 ho dovuto creare tutte le powermove per il gioco Bboy Playstation, ma non ero ancora un personaggio di un gioco e mi hanno tenuto solo come stunt-man. Questa cosa davvero non mi andava giù, cosiccome nemmeno il fatto che bboy Phisix ne facesse parte ed io no. Beh, mi sono trovato di fronte a Phisix nella finale dello Chelles Battle Pro 2008 ed ho goduto ad essermi preso una personale rivincita. Successivamente, dopo un paio di anni, con Red Bull BC One Championship, una applicazione che puoi scaricare sul tuo smartphone, me ne sono presa anche un’altra. Niente arriva facilmente, nessuna sfida si vince facilmente. Cosa dire ora? Potrei raccontare mille viaggi, fatti di vittorie e sconfitte, ma per questa intervista le pagine non bastano. Posso solo dire che ora sono consapevole ma ancora sognatore. I sogni sono la base di tutto, ma niente accade senza una grande dedizione e passione.
I am talking about Los Angeles, New York, Chicago, Philadelphia… I had the constant feeling to live in a place where everything is possible. What have you been working on recently and which are your next steps? I am working on various projects, such as: the A.B.C. show, which is a union between modern dance and breakin’, where these two disciplines get a perfect and harmonic balance. We can call it modernbreakin’, a rare and nice combination which surely makes you think. The other project is related to street art, Opificium breakdance meets “Bmx Flatland”. It’s a show of two disciplines which are born in the streets and have a lot of things in common. One of those is the pure essence to express your own dynamic tricks on the music along with the acclamation of the crowd. It’s a show which surely kickstarts the public. What are your tips for the young generations? Don’t be scared and do not adapt yourself to the circumstances. You have to express yourself to become or to be. Maybe this is a thing which can motivate. I remember when I saw a live concert for the first time: it was 2003, in Italy. In that moment I was dreaming to be on stage and to excite a 40.000 people crowd. I achieved this goal six years later: the Olympic Stadium in Rome. I also remember when I was playing with the playstation and dreaming to be part of a game as a special character inside the game. In 2004 I had to create all the powermoves for the Bboy Playstation game but I still not was a character of the game and they just wanted me as a stunt-man. I hated this so much, I also hated that bboy Phisix was part of the game and I was only giving a contribution. Well, I found Phisix in the final of the Chelles Battle Pro 2008 and at the end I was so happy because I got my own revenge. Later, after a couple of years, with the Red Bull BC One Championship, an application which you can download for your smartphone, I got another revenge. Nothing comes easily, you can’t win battles without efforts. What to say now? I can tell you about a lot of travels, of victory and defeats, but you don’t have enough pages for this. I can only say that now I am conscious, but still a dreamer. Dreams are the basement for everything, but nothing happens without strong dedication and passion.
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BOLOGNA - SEttembre 2014
APRIAMO IL CERCHIO Open Up The Cypher Convocazione Stati generali della Street Dance Italiana, Il nostro futuro nelle nostre mani! Wake Up Italy
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C’è un tempo per nascere, uno per crescere prima di far spazio agli altri. Prima bisogna maturare, imparare soprattutto dai propri errori e fare in modo che questi non si ripetano. In questo momento storico crediamo si debba tentare di prendere consapevolezza di ciò che siamo e che rappresentiamo. Prendere più coraggio, parlare e comunicare tra di noi, cercando linee comuni da perseguire insieme. Se ai più potrebbe suonare come pura utopia, Street Dance Magazine sente che questo è il momento giusto per aprire un tavolo attraverso cui discutere, capire e capirci. Quante volte ci sentiamo sfruttati da entità più potenti di noi? Quante volte non ci sentiamo tutelati? In quante occasioni ci sentiamo solo piccoli granelli inermi di fronte a chi decide le nostre sorti? Andando avanti così non ci sarà futuro, sarà una battaglia persa in partenza. Se l’unione fa la forza, dobbiamo appianare contrasti che nel 90% dei casi sono dovuti a problemi di comunicazione. Dobbiamo ragionare da “settore”, quello della street dance, che vede migliaia di persone coinvolte in tutta Italia che non cooperano, chiuse nel proprio feudo, slegate tra loro. In questo modo risultiamo più attaccabili e vulnerabili. è prioritario sensibilizzare i giovani a studiare, anziché abbandonare la scuola per intraprendere la carriera di insegnanti hip-hop. Quindi tutela e copertura per gli insegnanti: quale strada
There is a time to be born, one to grow up and one to leave. Before leaving you have to mature, learn from your mistakes and make sure that they will not repeat again. In this historical moment we believe it’s necessary to increase our awareness about who we are and what we represent. Take more courage, talk more and communicate, looking out for common paths to follow together. If most of you may think that it’s pure utopia, Street Dance Magazine believes that this is the right moment to open a round table where we all can discuss and understand each other. How many times did we feel used by more powerful entities? How many times did we feel unprotected? How many times did we feel like small defenseless grains in front of who decides our fate? If we go on like this there will be no future, it will be a lost battle even before it begins. If united we stand, we have to smooth the contrasts that 90% of the times are caused by communication problems. We have to think about our “field”, the street dance, which sees thousands of people involved in Italy that do not cooperate, that are closed in their own domain and separated. In this way we are more vulnerable and easy to be attacked. It is primarily necessary to make the young people aware that they have to study instead of leaving school to start teaching hip-hop. Therefore, there must be protection and social security coverage for teachers: which way is the
migliore per la gestione delle ASD, vittime di una caccia alle streghe più per incompetenza di commercialisti che per malafede o negligenza? Per non parlare della pianificazione degli eventi o di mille altri problemi, che senza un confronto risulteranno irrisolti. Sono svariati gli aspetti da mettere sul piatto, ognuno avrà i propri punti di vista, le proprie questioni, i propri spunti. Si tratta di dare maggiore forma e soprattutto un futuro a quello che ognuno di noi sta facendo nel proprio piccolo, ma che non può più di tanto contare a livello generale. È giunto il tempo di fare sistema, delineare e prenderci ciò che è nostro. Ci piace pensare al concept del brand FUBU, acronimo di “For Us By Us”. Non sappiamo quanti incontri basteranno o se riusciremo mai a raggiungere l’obiettivo, ma è nostra responsabilità aprire questo cerchio. Responsabilità è la parola chiave, la stessa che ci ha spinto a creare Street Dance Magazine un paio di anni fa. Ovviamente certe volte siamo soddisfatti, altre volte meno, ma il senso di responsabilità è quello che ci spinge a migliorarci sempre, numero dopo numero. La nostra è una scena ricca di risorse, che si perde in futili disquisizioni poiché di fronte ad una cantina da assaporare, esplorare e condividere ci perdiamo a discutere se il bicchiere sia più pieno o più vuoto.
best one to manage the Sports Associations, which are now victims of a witch hunt caused more by the incompetence of the accountants than bad faith or negligence? Not to mention the events organization or millions of other problems that will not be solved without a confrontation. There are lots of different aspects to analyze, everyone will have his own point of view, points and ideas. The point is to give a future and a better shape to what everybody is doing in his small way, but this does not count so much on a general basis. It’s time to build and outline a system, and to get what is ours. We like to think about the concept of the FUBU brand, which stands for “For Us By Us”. We do not know how many meetings will be needed nor if we will ever reach the target, but it is our responsibility to open this circle. Responsibility is the key word, the same one that pushed us to create Street Dance Magazine a couple of years ago. Obviously, sometimes we are more satisfied of what we do, other times less, but the sense of responsibility is what is driving us to always improve, issue after issue. Our scene is full of resources but it gets lost among useless topics, as if in front of a wine cellar ready to be explored, tasted and shared, we’d lose time in arguing if the glass is more or less empty. SDM Team
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sunday
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ima Milano Maritt Viale Milano 11 Ricky Ore 20.30 - Dj le sty d ixe m s1 1v
Party 14
monday
Spiaggia Levante Cesenati 64/65 co Ore 21.0 0 - Dj Ric ky
tuesday
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Piazza Spose dei Marinai Cesenatico Ore 21.00 - Dj Nersone
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wednesday
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nte 62 Spiaggia Leva Ore 21.00 o tic na se Ce Dj Smoka Dj Barbara &
Ore 20.30
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thursday
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@ Lido Di Savio Viale Romagna, 199 Ore 22.00
DRESS CODE: wh ite Dj Yugson
18 friday
V.le C. Colombo 20 Cesenatico Ore 9.00
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31 9 3 Spiaggia Levante 59/60 Cesenatico Dj John Ghetto & Dj Ice C
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saturday
Piazza Spose dei Marinai Cesenatico Ore 23.30 - Dj Yugson
july
Info and registrations www.theweek.it
rews C t s li a in F r orld Tou - Cesenatico W s r e t h ig F Week Street e h T @ 4 1 0 19th July 2
00 Lire 0 1 : 1 Z y l Ita
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Italy Z2: The Mn ai’s
Dance Crew e ib Tr lia g u P : 3 Z ly a It
Italy Z4: Migh ty
Sicily
Junior: Lil’ Buck
Greece: 7Souls
Balkans: Soff (Croatia)
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: North Europe Wave City (Holland)
East Europe: Benderyvcty (Ukraine)
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Cercle e m e 3 1 : e c n a Fr
Japan: Reckless
www.streetfightersonline.it
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Poppin'1vs1 POPIN PETE BRUCE BOOGALOO KIN
House 1vs1 MARJORY BABSON TATSUO
Dj's ICE C - YUGSON - RICKY
Photo by: Little Shao
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Lockin'2vs2 P.LOCK STORM YOSHIE
Host TROMBA
Photo by: Little Shao
Hip Hop 2vs2 LOOSE JOINT FABRICE BYRON
Smile & Fly A volte serve un po’ di tempo per riflettere e capire - o perlomeno tentare di capire - gli accadimenti, le emozioni e ciò che un’esperienza è stata in grado di lasciare. A distanza di giorni continuiamo a chiederci perché, quanto sia ingiusto o che senso abbia una vicenda di questa gravità. Ognuno ha una propria risposta all’ultraterreno, ma sarebbe poco interessante addentrarci qui in certe disquisizioni. Risulta impressionante - ed ahimè troppe volte poco considerato - il peso degli insegnanti di danza nei confronti dei propri allievi, che in molti casi diventano confidenti se non fratelli o sorelle maggiori. In un clima in cui la famiglia talvolta non protegge quanto dovrebbe, è immenso il filo che lega la crescita di un bambino a ragazzo fino a uomo, attraverso il rapporto con il proprio “maestro”. Principi, regole, valori che danno un imprinting indelebile nello sviluppo di un adolescente. Di pari passo, quanto entusiasmo, voglia di vivere, leggerezza riesce a trasmettere un allievo? Inimmaginabile. In un momento in cui le responsabilità iniziano a prendere il sopravvento sulla gioia e la spensieratezza, ecco che arrivano loro, anime pure e ricche di ogni positività, che chiedono in cambio solo un codice, per urlare al mondo la propria presenza e voglia di vita. Poi ci sono i compagni, la crew, gli amici, che attraverso quel codice manifestano il proprio sostegno, la propria vicinanza, la voglia di stare insieme senza troppe parole. Quel codice è un comune mezzo di comunicazione, è il vero punto d’incontro e di scambio in cui non ci sono compromessi ed in cui tutto è vero, real, pane al pane, vino al vino. Cosa dovremmo imparare, quindi? Dovremmo imparare a vivere con maggiore positività tutto ciò che facciamo perché è un dono, un regalo. Dovremmo sorridere di più ed ogni giorno dovremmo fare una cosa migliore del giorno precedente, perché tutto è rapido, veloce, fulmineo e perché tutto finisce in fretta al di fuori dei legami costruiti con lealtà, trasparenza ed affetto.
Sometimes you need some space to think and understand - or at least try to understand - the events, the emotions and the trace that an experience is capable to leave. After some days we keep asking ourselves why, how unfair it is or what is the meaning of this serious incident. Everybody has his own answer to the afterlife but it’s not interesting to explore these questions in this contest. It’s impressive - and too many times not enough considered - the importance of the dance teachers for their students. In many cases, they become confidant or even older brothers or sisters. When family does not always protect its children as much as it should, the wire tying the growing up of a child into a man through the relationship with his teacher is huge. Principles, rules and values that give an unforgettable imprinting to the growing up of an adolescent. At the same time, how much enthusiasm, desire to live and freshness can a student give? It’s unimaginable. When the responsibilities start to gain the upper hand on joy and carefreeness here they come: pure souls, full of every positivity, just asking for a code in return to scream the world their presence and desire to live. Then there are the mates, the crew, the friends, showing their support through that code. Their bonding, the desire to be together without too many words. That code is a common communication item, the true meeting and exchange point where there are no compromises and everything is real, a spade a spade. Therefore, what should we learn? We should learn to live and experience with more positivity everything we do, because it’s a gift, a present. We should smile more and every day we should do one thing better than the day before, because everything is fast and sudden, and because everything ends so quickly, except for the bonds built with loyalty, transparency and affection.
Grazie Alessio, Stefano, Viera, Fausto e Lasagna Style. Lo faremo anche noi, promesso.
Thank you Alessio, Stefano, Viera, Fausto and Lasagna Style. We will do it, promise.
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DRESS UP Crazy Summer
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Arriva l’estate, ne siete davvero pronti? Vi aiuto nella risposta. Ogni anno con essa arrivano nuove prove, nuove mode, nuovi ritorni. Partiamo dalle prime due. Ho già affrontato l’argomento, scrivendo cosa sarà tanto in voga in questo 2014: l’all-over. Ma non sarà questo l’unico tema a farla da padrone. Con il ritorno del clima estivo, gli ormai soliti colori fluo ed accesi (neon pink e magenta, limegreen e neon yellow) tornano ad appropriarsi di ogni capo. Esempio lampante: New Era Cap 9/50 Snapback. Incredibile, con scritta in corsivo “Sorry I’m Fresh” sul fronte corpo e “...and you are not!” sul retro, con visiera e parole magenta, restante parte light blue: da vedere assolutamente! T-shirt e short Fly53 con colori vivi ed una sorta di camo-non-comune (non il solito short pant olive/brown/black, ma per questa stagione presentato su tessuto denim in orange/magenta/grey). Capi anche questi da visionare. Sul jeans/pantalone, invece, più difficile trovare colori particolari che lo farebbero sembrare uno strano pigiama da notte. Si fanno notare comunque modelli molto ricercati, come il Chino Pinstripe Pant di Globe, un brand rigenerato nelle ultime stagioni. Scarpe Supra ed Osiris da segnalare tra le più vistose, come abbinamenti cromatici. Per affrontare invece il terzo punto, vi chiederei di notare come sia ri-esploso il boom delle tank. Escludendo quelle di Adidas per la lega NBA, per l’estate in arrivo marchi come Neff e Cayler & Sons, Fly53 e New Era, Mister Tee e Heaven45, Classic e 5tate of Mind vi stupiranno con tank di ogni tipo, tessuto, fantasia e grafica. Il risultato è palese: tutti le cercano, tutti le vogliono. Sto parlando di entrambi i sessi. Ora infatti anche le ragazze amano un capo parso da sempre maschile, indossandolo con leggins e cintura che lo stringe in vita. Nuove prove, nuove mode, nuovi ritorni. Arriva l’estate, ora ne siete davvero pronti.
KINO
Street Fighters Store
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Summer is coming, are you ready? I’m gonna be your guidance. Every summer brings new trials, new fashions, new comebacks. Let’s start from the first two. I’ve already faced this topic, saying what’s gonna be in style for this summer: the all-over, but this won’t be the only one. With the summer mood, the good old fluo colors (neon pink, magenta, lime green and neon yellow) come back. For example: the amazing light New Era Cap 9/50 Snapback, with the magenta front “Sorry I’m fresh” and “you are not” writings on the back side: a must see! Fly53 T-shirts and shorts with deep colors and a sort of unusual camo (which for this season is not the usual pant olive/brown/black, but a denim orange/magenta/grey). It’s harder to find deep colors on denim trousers, which would seem a weird pajamas instead. The Chino Pinstripe pant by Globe is very sought-after and interesting, it has been renewed in the previous seasons. Supra and Osiris shoes must be noticed as the most flashy for their colors. Facing the third point, I want you to notice how the tank boom is back on stage. Not mentioning the NBA Adidas tanks, for the upcoming summer Neff, Cayler & Sons, Fly53, New Era, Mister Tee, Heaven 45 and Classic 5tate of Mind are gonna surprise you with every kind of tissue and graphic. The final result is obvious: everybody wants them, everyone is looking for them, and I’m talking about both genders. In fact, now girls love tanks as much as boys, wearing it with leggings and a belt. New trials, new fashions, new comebacks. Summer is coming, now you’re ready!
Classifica Dj SMOKA Mobb Deep - Taking You Off Here Step Brothers - Step Masters Talib Kweli Feat. Raekwon - Violations Edo G - Fight Has-Lo - Reincanate Ugly Heroes - Heart And Soul SchoolBoy Q Feat. Kendrick Lamar - Collard Greens Oddisee - Tangible Dream Stat Quo Feat. Scarface - The Way It Bishop Nehru - You Stressin’
- Direttore responsabile: Marco Terrestri - Redazione: info@streetdancemagazine.it Alessia Grinfan, Alberto Gambato, Giovanni Tambarelli, Kino, Gianluca Nave, Enrica Campana. - Grafica: graphic@streetdancemagazine.it Denis Guerrini - Foto: Denis Guerrini, Little Shao, Davide Cocchi, Mark Teo - Stampa: Universal Grafiche - Mestrino (PD) - PubblicitĂ : commercial@streetdancemagazine.it Editore: Street Fighters a.s.d. via Camisano n.94 - Cesena 47521 info@streetdancemagazine.it Roc n. 21721