Gennaio 2015 - Anno 3 - n.6 - Bimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma 1, NE/PD
GUEST
LANDO WILKINS NIKI
SPECIAL
DANZA IN FIERA
FOCUS
MAINSTREAM & STREET DANCE
Photo cover by: Mei-li Wu
La rivista Ufficiale della Street Dance in Italia cambia veste Arriva il nuovo Street Dance Magazine
+ News + Interviste Esclusive + Anteprime Un anno di SDM a solo â‚Ź 15
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NON VORRAI RESTARNE FUORI!?
www.streetdancemagazine.it
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GUEST LANDO WILKINS - Make Lasagne
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SPECIAL DIF - 10 anni col botto
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GUEST NIKI - Black Princess
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BRANDNEW The WeeKidz the future is now
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FOCUS Mainstream & Street Dance - Lino Speranza
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TOP SONGS Dj UraGun
Street Dance Magazine e streetdancemagazine.it si sono posti l’obiettivo di colmare un gap cronico nella scena street dance italiana. In un momento in cui l’informazione è frammentaria e confusionale, abbiam voluto aprire un’ampia finestra sulla streetdance italiana e mondiale, valorizzando il punto di vista e le esperienze dei più grandi artisti internazionali, dei professionisti e degli eventi più meritevoli di considerazione. Attraverso le loro parole, siamo sicuri si possa fare una buona comunicazione, ricevendo stimoli e ampliando la nostra conoscenza e consapevolezza. Senza informazione non c’è cultura. Street Dance Magazine and streetdancemagazine.it set themselves the target to plug a chronic gap in the Italian Street Dance scene. In a period where information is fragmentary and confuse we wanted to open a wide window about street dance, in Italy and around the world, increasing the point of view and the experience of the biggest interational artists, of pro and of the events which deserve more consideration. Through their words, we’re sure it will be a good comunication, reciving incentives and wideing our knowledge and consciousness. Without information there is no culture! SDM Team - info@streetdancemagazine.it
LANDO
Photo by: Little Shao
WILKINS MAKE LASAGNE
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Come hai iniziato a ballare? Se devo decidere un momento preciso in cui ricordo me stesso ballare, penso a quando avevo sette anni. A quell’età ero già cosciente di ciò che volevo fare e del perché ballavo nel cortile della scuola e per strada. Ovviamente tutti dicono che ballano sin da quando avevano tre o cinque anni, ma come fa un bambino di quell’età a sapere veramente perché e cosa sta facendo?
How did you start dancing? If I have to choose a specific moment when I can remember myself dancing, it refers to when I was 7 years old. I mean, at that time I was aware of what I wanted to do and why I was dancing on the school grounds and streets. Of course, everybody says they dance since they were three or even five, but what does a kid at that age really know about what (s)he’s doing and why?
Quando sei diventato uno dei più richiesti coreografi al mondo? Se ti riferisci a quando ho iniziato a viaggiare grazie alla danza, potrei dire verso la fine del 1999, lì ho iniziato a muovermi per insegnare coreografia. Ma la cosa ha preso piede realmente nel 2004, quando non necessitavo più di mantenermi con un altro lavoro e potevo vivere solo con gli introiti della danza. Ho smesso di lavorare alla Apple per fare esperienza nel mondo ed imbattermi in molte influenze e persone grandiose.
When did you become one of the most requested choreographers in the world? If you mean when I started traveling for dance, I could say at the end of 1999. That year I began my travels to teach choreographed dance. It really took off in 2004, as I did not need to maintain a job and could just live off the income from dance itself. I quit working for Apple to experience the world and meet many great people and influences.
Quando crei una coreografia o giudichi altre coreografie, qual è il dettaglio più importante che vuoi vedere? Per me i dettagli equivalgono al sapere se sono rilassato o meno. Semplice. Non pianifico i passi, vado direttamente attraverso il freestyle e sento il movimento. Impersonificare la canzone è il must. Qualcosa che esterni quella potenza ed energia dal profondo. È difficile spiegare come trasformo il mio freestyle in una coreografia che poi ricordo. Replico il feeling, dopodiché definisco i movimenti, non giudico le coreografie di altre persone. In generale non presto molta attenzione agli altri in questo modo. Chi sono io per giudicare ciò che loro creano? Posso solo dire come mi fa sentire. Se quello che stanno facendo è reale, allora grandioso. Se non è così, che lo portino altrove. Direttamente. Il dettaglio che più ricerco è la sincerità dell’essenza di chiunque stia ballando di fronte a me od in un video. Se appare come un sentimento o come un lavoro.
When you choreograph a piece or you judge other people choreos, which is the most important detail you wanna see? Details to me are all about knowing if I am relaxed or not. It’s as simple as that. I do not plan moves, I strictly go to freestyle and feeling of the movement. Character in the song is a must, something to bring out that power and energy from deep inside. It’s hard to explain how I mold my freestyle into memorized choreography. I replicate the feeling and then I can finely tune the movement later. I do not judge other people’s choreography. I do not really pay attention to other people that way. Who am I to judge what they created? I can just say how it makes me feel. If what they are doing is real, then it’s awesome; if not, take it somewhere else. Straight up. The detail I look mostly is if whoever is dancing in front of me - or in a movie - their essence in the moment is sincere or not. Does it look like a feeling or does it look like a job.
Arrivi dal mondo della coreografia, ma fai anche freestyle. Ti senti una sorta di outsider? Questa è una sensazione che a volte ho. In realtà accade il contrario. Il mio background è
You come from the choreography world, but you also do freestyle. Do you feel like an outsider? This is the kind of views I get sometimes. This is actually backwards. I come from a freestyle/dance (street) background before
il freestyle, da prima arrivassi alla coreografia. La coreografia deriva dalle radici degli stili di danza, semplicemente viene memorizzata e ripetuta. Mi sono trasferito a L.A. per avere più opportunità di lavoro. Sentirsi un outsider significherebbe non sapere come esprimere se stessi attraverso la danza ed io non ho questo tipo di problema. Negli States ed in Asia sono conosciuto più per il freestyle mescolato alla coreografia. Credo di avere questo tipo di impatto solo sull’Europa, ma dopo che sono stato ad un evento hanno capito e visto di cosa si tratta e chi sono nella danza. Partecipi ai battle, come quest’estate al Give It Up, per lasciare un messaggio riguardo l’avere un background più ampio? Si. Partecipo anche alle jam. Più in Asia e negli States, oltre che in Europa, quando ho tempo e soldi extra. Purtroppo negli States non ci sono molte jam, cosa che mi rende triste, ma in alcuni posti invece ci sono spesso jam e session. Di certo, quando ho partecipato al Give It Up, so che non stavo cercando di lasciare un messaggio. Shay mi ha semplicemente scritto che sarebbe stato lì e mi ha chiesto se volessi farlo con lui; ho risposto: “sicuro” e così lo abbiamo fatto (lol). Semplice, non ho dovuto pensarci. Fare battle e fare freestyle sono cose che verranno sempre al primo posto, se dovessi fare una scelta. Amo lo scambio. Se qualcuno dovesse pensare che stessi lasciando un messaggio, per favore ditemi cosa cercavo di dire! Qual è l’esperienza più eccitante nella tua carriera sino ad oggi? Credo che la maggior parte delle persone sceglierebbe quale artista hanno incontrato o con cui hanno ballato, ma per me… credo sia la prima volta che ho viaggiato e sono stato a Taiwan. È stato un vero shock culturale. Non avevo idea del mondo esterno fino a che non ho potuto metterci piede. Mi hanno trattato come uno di famiglia ed era un’esperienza necessaria perché aprissi la mia mente ed accettassi più cose, giudicare meno ed apprezzare di più ciò che ho e ciò che faccio. Ho ancora degli amici da quel primo viaggio. Non li dimenticherò mai.
choreography came about. Choreography stems from raw form dance styles, it’s just memorized and replicated. I moved to L.A. for more job opportunities. To feel like an outsider would mean I did not know how to express myself in dance. I have no issues with that. In the USA and in Asia I am more known for freestyle and blend choreography. I suppose I only really get this response from Europe, but after I leave an event they understand and see it what it is and who I am in dance. Do you take part in freestyle battles - like this summer at Give It Up - to leave a message about having a more open background? Yes. I do take part in freestyle jams. More in Asia/USA and a few in Europe, when I have time and extra money. Unfortunately, there are not so many jams in the USA, which makes me sad, but there are always jams and sessions in certain places. I know for sure I was not trying to leave a message when I battled at Give It Up. Shay just messaged me he was going to be there and asked if I wanted to do it with him. I just said: “Sure” and then we battled (lol). Easy, I don’t have to think about it. Battles and freestyle will always come first if or when I need to make a choice. I love the exchange. If anyone thought I left a message, please tell me what I was trying to say! Which is the most exciting experience you’ve had in your career till today? I would think most people would choose what artist they met or danced with but for me. For me it would probably have to be the very first time I ever traveled, which was going to Taiwan. Such a culture shock. I had no idea about the world until I was able to step out. They treated me like I was part of the family and it was a needed experience to help me open up my mind and accept more things, be less judgmental and more appreciative to what I have and what I do. I still have my friends from that first trip and will never forget them. Do you have any new project for the future? I’m always working on something. Can’t share the really big stuff yet, but one for
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Hai qualche progetto futuro? Sto sempre lavorando a qualcosa. Non posso ancora condividere le cose “grosse”, ma una cosa di cui sono felice è che sto iniziando il mio youtube show “What’s Your M.O (Modus Operandi)?”. È uno show hiphop intellettuale che comprende molte cose della danza/vita, per aiutare le nuove e vecchie generazioni a pensare. È una cosa molto “mentale”. Si potrebbe definire un tutorial mentale. Vi sono informazioni che faranno da scintilla per un dibattito, per trovare risposte o dare consigli su come entrare nella musica in modi diversi. Come si impara dai passi di danza, si impara dalla mente a capire meglio chi sei, anziché essere come la maggior parte dei ballerini/ coreografi robot che abbiamo ad oggi. Lo faccio con la speranza che qualcosa possa crescere per le nuove generazioni, come è stato per la mia.
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Hai qualche consiglio o messaggio da dare alle odierne generazioni di ballerini? Il mio consiglio per le nuove generazioni è sempre quello: impara a fare le lasagne dall’inizio. Tutti possono preparare del cibo istantaneo al microonde, ma riceverai molto più rispetto e proverai più gusto quando crei e lo cambi per te stesso. Se potete rapportare questo alla danza, allora penso capirete. Cercate di non imparare solo cose che apprendete velocemente, mentre invece non sapete nemmeno cos’è il groove o un two step. Abbiamo sviluppato questi stili e personalità attraverso tempo ed esperienza. Questa generazione è più fortunata poiché ha insegnanti come noi. Usateci e crescete.
Photo by: Little Shao
sure that I am happy about is to start my Youtube show, called “What’s Your M.O.? (Modus Operandi)”. It’s an intellectual hiphop show, covering many things in dance/ life to help this next generation and previous generations in thought. It’s more mental. You could think about it as a Mental Tutorial. Informations to spark debate and find answers or to give advice on how to break down music in many ways. How you would learn from dance moves you will learn from the mind, to know who you are in dance instead of being like the many robot dancer/ choreographers we have right now. I hope that something will grow up for the next generation of dancers like it was for my generation. Do you have any advice or message for the nowadays dancers generation? My advice it’s till this: learn how to make lasagne from scratch. Anybody can instantly make microwave food, but you will have more respect and flavors when you make it and change it for yourself. If you can relate that to dance, then I think you will understand. Try not to just learn things you can get fast, when you cannot even groove or two step. We develop these styles and personalities through time and experience. This generation is just fortunate that they have more teachers like us now as before. Use us and grow.
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www.streetdancemagazine.it
DANZA IN FIERA 2015 - 10 ANNI COL BOTTO
26 Febbraio - 1 Marzo 2015, Fortezza Da Basso - Firenze
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Danza In Fiera, l’Expo dedicato alla danza più importante in Italia, compie 10 anni e ha deciso di festeggiarli non facendosi mancare nulla, con l’area streetdance assoluta protagonista. L’edizione 2015 (26 Febbraio - 1 Marzo) presso la Fortezza da Basso a Firenze, avrà una line-up formata da icone mondiali della danza urbana: dagli Usa Caleaf Sellers (house) e Skeeter Rabbit (lockin’); dalla Francia Bruce Ykanji (poppin’) e Fabrice (hip-hop). Questi 4 artisti impreziosiranno DIF 2015 con workshops distribuiti nel corso del weekend e già prenotabili sul sito www.danzainfiera.it. Sarà un programma ricco ed intenso: oltre ai workshops, i 4 guest saranno giudici insieme a Denis Di Pasqua del classico 5 Skillz, 5vs5 di mixed style che - se già da anni è l’atto conclusivo del festival fiorentino - nel 2015 sarà anticipato al sabato per lasciar spazio alla grande novità della 10^ edizione: Street Star. Street Star è uno tra gli eventi al mondo più rinomati e sicuramente il festival di spicco per ciò che concerne waackin’ e voguin’: avrà luogo nel 2015 in Svezia, a Stoccolma, tra il 9 e il 12 aprile. A Danza in Fiera verranno realizzate le preselection di waackin’ 2vs2, hip-hop 1vs1 e l’interessantissimo All That Funk 3vs3 (1 locker, 1 bboy, 1 popper). Si tratta quasi di un esclusività per la scena europea perché, oltre alla Russia, l’Italia è l’unica nazione in cui verranno realizzati i preliminari. Chi farà sua la qualificazione di Street Star a DIF avrà il viaggio pagato per Stoccolma e l’ingresso di diritto nella Top 8 di waackin’ e funk e nella Top 16 di hip-hop. Si tratta di una grande possibilità, per la scena italiana ed europea, di ottenere credito e credibilità in un battle così prestigioso. A completare il novero dei giudici per lo Street Star vi saranno anche La B ed Annalisa Marcelli. Altro grande evento targato DIF 2015 sarà il Red Bull BC One Florence Cypher, sempre domenica 1 marzo, che darà l’opportunità ad un bboy tricolore di accedere direttamente alla National Final, prevista a Roma in Maggio. Il 2015 legherà a doppia mandata l’Italia ed il Red Bull BC One. Il nostro Paese nel mese di novembre ospiterà infatti per la prima volta la World Final a Roma, per cui la chance di giocarsi un mondiale in casa rappresenta un sogno ed un’occasione ghiottissima. Insieme al Cypher, DIF ospiterà anche un workshop con Neguin, membro del Red Bull BC One All Stars!
Danza in Fiera, the Italian most important Expo dedicated to dance, is approaching its 10th anniversary deciding to celebrate it in full swing: the street dance area will be an absolute protagonist. The 2015 edition (26 February-1 March) at Fortezza da Basso in Florence will feature a world icons line-up: Caleaf Sellers (USA - house), Skeeter Rabbit (USA - lockin’), Bruce Ykanji (FRA - poppin’), Fabrice (FRA hip-hop). These artists will fire up DIF 2015 with workshops during the weekend which are already bookable at www.danzainfiera.it. The schedule is packed and intense: together with Denis di Pasqua, the four guests will also judge 5 Skillz, the classic 5vs5 mixed style contest - which is the usual final act for the Florence’s festival. This year it will be held on Saturday, to make room for the big innovation of this edition: Street Star. It’s one of the most renowned and surely the most important festival concerning waackin’ and voguin’: this year it will be held in Stockholm, Sweden, between the 9th and the 12th of April. In Danza in Fiera the preselections of the waackin’ 2vs2 contest, the hip-hop 1vs1 and the very interesting All That Funk 3vs3 (1 locker,1 bboy, 1 popper) will be held. It’s an almost exclusivity for the European scene because, with Russia, Italy will be the only country to feature a preliminary round. The qualified dancers at DIF are going to have a free ticket to travel and feature in the top 8 of waackin’ and funk and in the top 16 of hip-hop in Stockholm. It’s a big chance for the Italian and European scene to get a deserved credit and trust in a so prestigious battle. Completing the judging line-up for the Street Star there will be La B and Annalisa Marcelli. Another big event branded DIF 2015 will be the Red Bull BC One Florence Cypher, on Sunday the 1st of March. It’s the opportunity for an italian bboy to directly access the National Final, which will be held in Rome next May. This edition will bond our country and Red Bull BC One for sure, ‘cause Italy is gonna host in Roma the World Final, therefore the chance to feature in a global event on home soil surely is a defining moment. In addition to City Cypher, DIF will even host a workshop with Neguin from Red Bull BC One All Stars!
Radio UďŹƒciale
26 feb- 1 mar firenze - fortezza da basso
Da
anni la piĂš grande fiera internazionale della danza
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EXPO - Spettacoli - special guest - lezioni e stage - gare e concorsi - esibizioni audizioni e casting - incontri e convegni - mostre e video - eventi speciali |
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Photo by: Guy Viner
NIKI Black Princess
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Come hai iniziato a ballare? Ho sempre amato la musica, già da piccola sentivo il bisogno di esprimere questo amore. Semplicemente ballavo molto già poco dopo aver iniziato a camminare. Ricordo che avevo 10 anni e mia madre aveva dato una festa di compleanno. Io ballavo, tutti ballavamo, ma lì ho capito che mi piaceva ballare più degli altri, perché tutti ballavano qualche canzone, si sedevano o facevano altro. Ma la musica continuava ad andare, era bella ed io non mi fermavo. Lì ho compreso che mi piaceva ballare più che alla media delle persone.
How did you start dancing? I’ve always liked music since I was really young and I had just this need to express this love. So I just danced a lot since I could walk. I remember I was 10, my mom gave a birthday party and I was dancing, everybody was dancing but I understood I liked to dance more than other people, because everybody danced few songs and then sit down or did something else. But the music was on and it was good, so I didn’t stop. I understood I liked dance more than most people.
Quando è diventata una professione? Ho iniziato ad insegnare quando avevo 15 anni, ma non direi che all’epoca ero già una professionista, anche se un po’ già lavoravo. Credo fosse parte del mio allenamento, per condividere il ballo. Nel 2006 ho smesso di fare qualsiasi altro lavoro. Prima lavoravo con la danza, ma anche nei ristoranti e con i bambini. Dal 2006 mi è stato impossibile continuare a fare qualsiasi lavoro “normale”.
And when did it turn into professional? I started teaching when I was 15, but I wouldn’t say it was already professional, even if I worked with it a little bit. That was also part of my training, I think, to share the dance. In 2006 I stopped working with other stuff completely. Before I was working with dance and I had other kind of jobs with children or restaurants, but by 2006 it was impossible to keep any normal job.
Credi ci sia un’età corretta per iniziare ad insegnare e ad avere le proprie classi? Credo sia difficile stabilire un’età. Dipende dalle persone e dal posto, perché in alcuni posti non vi è nessuno che balla, quindi anche se c’è qualcuno di giovane o con poca esperienza è una cosa buona che faccia qualcosa e comunichi questa cultura nel miglior modo possibile. Si possono aiutare molte persone che vogliono ballare, seguire lezioni ed anche questi insegnanti possono imparare, facendo riferimento ad altre persone con maggiore esperienza. Quindi non credo ci sia un limite di età, è una cosa che ha a che fare piuttosto con l’intenzione e l’esperienza. L’intenzione è molto importante: se vuoi farlo per i soldi o perché ti piace sentirti “al di sopra” di altri o come tu voglia chiamarlo, qualcosa che ti faccia sentire speciale perché tutti ti guardano e vogliono imparare da te, se è questa la ragione principale… allora ho qualche problema con questo. Per me si deve voler comunicare la propria passione, la propria danza ed i movimenti in qualche modo. Ami quello che fai e vuoi condividere questo amore: credo sia solo questo. Non bisogna essere dei grandiosi ballerini per essere insegnanti, ma penso che l’esperienza e l’intenzione parlino più forte di tutto.
Do you think there is a right age to start teaching? To have your own classes? I think it’s difficult to say a number. I think it depends on the people and the place as well, because in some places there is nobody dancing, so then it is still good that youngsters or beginners are doing something and communicating this culture in the best possible way. And they can also help a lot of people interested in dance to take class and these teacher can learn too, they can refer to other people with more experience. And then I don’t think there is an age limit, it has to do with the intention and the experience, more than the age. The intention is very important: if you wanna do it to make money, or because you like the “ego” status, or whatever you wanna call it that makes you feel special because everybody is looking at you and they want to learn from you, if that is the main thing then I can have a problem with it. For me it has to be like you want to communicate your passion, you wanna communicate dance and movements in some way. It has to be that you have the love for what you do and you want to share that. I think that’s it. You don’t have to be an amazing dancer to be a
Tu e Martha eravate molto giovani quando avete vinto il Juste Debout; come ci si sente? Intendo, eravate focalizzate su quel momento, vi eravate allenate con quell’obiettivo? Non ci siamo mai chieste se fossimo pronte, perché la risposta sarebbe sempre stata “NO”, ahah! Non abbiamo mai pensato di poter vincere, volevamo semplicemente provare, per cui non eravamo concentrate sul quel momento. Ero appena tornata dalla Jamaica, io e Martha eravamo felicissime di vederci e di ballare insieme. Prima abbiamo vinto in Svezia, era solo questione di molta energia in circolo, si trattava di lasciarsi andare e divertirci assieme. Non ci aspettavamo di vincere, poi prima di Parigi ci siamo allenate. Come hai conosciuto Joseph Go? È sempre stato la mia ispirazione dal 2005 circa. L’ho visto su youtube, era grandioso, ho amato subito il suo modo di ballare e l’energia. Poi un anno dopo è venuto in Svezia ed abbiamo ballato tutta la notte ad
teacher, but I think that the experience and the intention speaks loudly. You and Martha had a very young age when you won Juste Debout, how does it feel like? I mean, you were focused on that moment, you trained to reach that goal or… We never asked ourselves if we were ready, because the answer would always be “No”, ahah. We’d never think that we would win, we just wanted to try and we didn’t really focus on that moment. We won first in Sweden, I came home the day before from Jamaica and me and Martha were just very happy to see each other: “Yeee, I missed you… I missed you too”. We had so much of that energy going on, it was only about letting it go and releasing and having fun together. We didn’t expect to win. Then before Paris we trained. How did you meet Joseph go? He’s always been my inspiration since 2005. I saw him on youtube and he was so cool,
una jam; ero così felice che l’ho scritto nel mio diario. Da allora siamo rimasti in contatto, poi è venuto in Svezia per fare un tour con Meech ed altre persone. Così ci siamo avvicinati, perché in questi tour si balla assieme, si dorme nello stesso hotel, si mangia assieme. È stata una grande opportunità per conoscerci. È tutt’ora la mia ispirazione e ci alleniamo ancora assieme. Tu e Martha ballate ancora insieme? Abbiamo fatto molto, per molti anni. Poi abbiamo iniziato naturalmente a fare più cose separate. Dopo tanti anni insieme, una volta tornate in Svezia, abbiamo capito di avere obiettivi diversi. Il modo in cui viviamo è molto diverso, per cui ci siamo tuffate nei nostri percorsi ed obiettivi individuali. Abbiamo una crew, le Soul Sweat. Prima del Juste Debout abbiamo fatto molte cose per la scena qui in Svezia, poi ciascuna di noi ha provato a fare le proprie cose. Siamo comunque una crew, usciamo assieme, ma balliamo un po’ meno, non più tutti i giorni come prima. 1 6
Come vivi il battle quando partecipi? Quando partecipo ad un battle mi auguro e spero che il dj sarà magico e che suonerà della bellissima musica, che mi farà volare dalla finestra. E spero anche di divertirmi, di riuscire a sentirmi libera. Questo è ciò che spero quando vado ad un battle. Al giorno d’oggi vi sono molte donne che raggiungono livelli alti, ma sono comunque poche. Come mai secondo te? Perché viviamo in un mondo di uomini. Per me. Mi spiace dirlo, ma è un po’ triste. È come se noi fossimo delle visitatrici in questo mondo, delle ospiti. La scena della danza è decisamente dominata dagli uomini, che occupano posizioni di potere come organizzatori, giudici, presentatori e dj. Sono uomini e gli uomini guardano altri uomini. Perciò sia la loro che la nostra visione sono un po’… sai… non penso sia a causa della danza, ma della società. Ci sono gli uomini e le donne, è difficile raggiungere un equilibrio. In ogni luogo, la parola uguaglianza cambia significato. E credo che la nostra scena sia stata infettata da questo modo di vedere le cose e le
I loved his dance, the energy. Then a year later he came to Sweden and we jammed, we danced all night and I was so happy I wrote about it in my diary. Since then, we just stayed in touch and he came in Sweden to do a tour, with Meech and other dancers. we just got closer, because during these tours we dance together, we eat together, we sleep in the same hotel... that was a great chance for us to connect. He’s still my inspiration and we still train together. You and Martha: do you still dance together? Well, we did a lot for a lot of years. Then we started to naturally do more things separately. After many years together, once we were back here in Sweden we had different type of goals. The way we live is very different. So we just kind of dove into our personal kind of goals and path. We have a crew together, called Soul Sweat. Before Juste Debout we did a lot of things for the scene here in Sweden and then everybody just tried their own things. But we are still a crew, we hang out together but dance less, we still do it but not every day like before. How do you live the battle as a participant? When I go to a battle for participation I wish and hope that the dj’s gonna be magical and play so nice music that is gonna just make me fly out of the window. I also wish and hope for myself to have a good time, to be able to free up myself. This is what I’m hoping for, when I go battling. There are a lot of women today, reaching the high levels but you are still few. Why? Because we live in a man’s world. That’s my opinion. I don’t like to say that, it’s a little bit sad, because it’s like we are visiting this world as guests. The dance scene is very male dominated, men are sitting in power position like organizing, judging, hosting, djing… it’s men and men watching other men. I don’t think it’s because of dance, it’s because of society, you have men and then you have women, and it’s difficult to do some kind of equal things. And it’s different in every place what does it means equality. And I think that our dance scene has been affected by this way of looking at life, at people.
persone. Intendo dire che ci sono un sacco di cose incasinate riguardo questo argomento. La società vuole le donne spaventosamente insicure, terrorizzate e focalizzate solo sul look. Questo è ciò che ci è stato propinato ogni giorno, questo ci rende instabili e ci fa sentire insicure, che ne siamo consapevoli o meno. Quando balli, quando fai le tue cose, quando si tratta di te, noi siamo super insicure riguardo noi stesse. Come possiamo fare il nostro? Nel modo migliore, sentirci meglio di chiunque altro, in modo naturale. Ma non è così chiaro, sai? Credo sia per questo che le cose siano come sembrano. Ad oggi abbiamo tutte regole maschili, soprattutto nei battle, c’è una sorta di format di ciò che si deve e non deve fare. E tutto ciò è più in linea con qualità maschili: essere diretti, esplosivi, andare dritti senza essere recettivi, oppure pensare ad altre cose. Questa è una caratteristica maschile. Tutti hanno caratteristiche maschili e femminili e quando queste sono bilanciate, credo che sia il momento in cui funzioniamo meglio.
I mean, there is so much stuff that’s messed up about that. Society wants us women to be freaky insecure and scared and just focused on our looks. This is what is being promoted to us every day, so it makes us unstable and feel insecure, whatever we know it or not. When you’re gonna dance, when you’re just gonna do your things, that’s just you, we are super insecure about ourselves. How we’re gonna do our thing? Super nice, I’m better than everybody else and super clear, because it’s not super clear, you know? I think that’s why it looks like it does. Today we have a masculine norm, especially in the battles. There is a format of what you do and you don’t do. And all of this stuff is more in line with masculine qualities: being direct, being explosive, being forward without being receptive, or maybe think about other things: this is a masculine quality. Everybody have masculine and feminine qualities and when they are balanced I think we function the best, but when it’s more one side or the other it’s unbalanced. So if our dance scene has masculine, masculine and
Ma quando uno prevale sull’altro non c’è equilibrio. Ci può’ essere equilibrio solamente nel momento in cui l energia femminile trova libertà di espressione e va a condizionare lo strapotere maschile attuale. Vuoi lasciare un messaggio a questa scena, ad oggi confusa su cosa siamo e cosa facciamo? Credo che tutti potremmo sentirci meglio se osassimo essere noi stessi e svilippure noi stessi come persone: io come Niki, tu come tu. Credo che creerebbe molta più pace tra noi, in ciò che facciamo. Porterebbe la nostra danza ad un altro livello, la nostra intera comunità ad un altro livello e credo vi sarebbe solo del buono in questo. Penso che potrebbero derivarne solo cose positive. Ora vedo persone nascondersi dietro a maschere, sia quando ballano che nella società. È perché sentono il bisogno di indossarle e purtroppo per loro funziona. Credo che se indossi sempre una maschera prima o poi ti si ritorcerà contro, non ti sentirai bene con te stesso, non potrà durare a lungo. Questo è il mio augurio per la nostra scena: osate nell’essere voi stessi e siate i migliori voi stessi che potete essere.
masculine energy but it’s full of female as well and full of feminine energy that is not being unexpressed, than it will come some balance. If you wanna leave a message to this scene, there is a lot of confusion about what we are and what we do… I think we’d all feel better if we would dare to be ourselves and then also dare to develop ourselves as people: me as Niki, you as you, I think it would create so much peacefulness within us and also in what we do. It would take our dance to another level, and all our community to higher level and I think it would only be a good thing. I think that only positives can come from that. Now I see people hiding behind masks, when they dance and in society as well. But because they feel the need they have to and unfortunately it works for a lot of them. I think that if you always wear a mask, sooner or later it will backfire to you, you’re not gonna feel good about yourself, it’s not gonna be something long lasting. That’s my wish for our dance scene: dare to be yourself and be the best self you can ever be.
VINCITORE
RED BULL BC ONE WESTERN EUROPE FINALS 2013
STAGE
Bboy Froz
GIURIA
CORSI
SHOW
froz@banditscrew.com
PERFORMANCE
CAMP HIP-HOP PER UNDER 13 con i migliori artisti da tutto il mondo HIP-HOP CAMP FOR THE UNDER13 with the best artists from all over the world 12-19 luglio 2015
CESENATICO
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Se l’Hip Hop è il presente ed il futuro per molti ballerini in Italia, i giovani sono l’avvenire e da oggi possono vivere un esperienza unica: una settimana intera con i migliori artisti al mondo! Troppe volte si è fatta retorica sulla formazione dei giovani ballerini, utilizzando in maniera erronea termini e valori senza poi mantenere o esprimere quella qualità necessaria a un giovane per la propria crescita artistica. In pieno stile The Week prenderà forma un evento a se stante, indipendente, totalmente dedicato agli under 13, dedicato unicamente ai ragazzi nati dopo l’1.1.2002. Una settimana di vacanza studio caratterizzata dall’ altissima qualità del percorso didattico all’insegna della totale assistenza e tutela nei confronti dei ragazzi. Questo è il “Plus” che fa la differenza. In quale altro evento dei ragazzi U13 possono aver la possibilità di studiare con Fabrice (Francia), Boogaloo Kin (Corea), Slim Boogie (Usa), Kapela (Francia), Kris (Italia), Nelson (Francia), Byron (Francia), Niky (Svezia),
If hip-hop is the present and future for a lot of Italian dancers, the youngsters are the future and from now on they can live a unique experience: a whole week with the best artists in the world. We can constantly hear so many words about the formation of the young dancers. Terms and values are often used in a bad way without maintaining or expressing the quality that youngsters require for their artistic growth. During The Week, an independent and under13 dedicated event will specifically develop people born after 1-1-2002. It’s gonna be a vacation-study based week, while the the didactic journey and the careful assistance to boys and girls will be the “plus” making the difference. The WeeKidz is the first event where the under 13 have the chance to study with artists like Fabrice (France), Boogaloo Kin (South Korea), Slim Boogie (USA), Kapela
The e r u t Fius ow N
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Denis (Italia), Carlos (Italia), Sesé (Italy), Cresh (Italy) assistere con posto a sedere esclusivo alla World Final di Street Fighters e al Give it Up 2015!? Se il mattino è dunque il momento della formazione artistica il pomeriggio e la sera aspetti come mare, spiaggia e divertimento saranno sempre protagonisti grazie ad una struttura come Eurocamp di Cesenatico che da anni è il punto di riferimento in Romagna per ciò che riguarda Camp Estivi, tutoraggio, assistenza e animazione. EuroCamp è una struttura con spiaggia privata, con stanze e ristorante all’interno, 7000 mq di area beach, 1000 mq di divertimento presso l’acquaparco Atlantica, 4 sale danza, 2 campi da calcio, 4 sale multifunzionali, 12 campi beach volley, 9 campi da Basket. Patner di questa iniziativa l’Associazione Culturale DanzaSì da anni al fianco di Eurocamp per l’organizzazione dello stage etivo “Humus” Lavorando da anni sulla qualità, da sempre il nostro focus, ci siamo resi conto però che ciò che rende veramente speciale The WeeKids è il prezzo, che nonostante il livello dell’ offerta è incredibilmente vantaggioso: solo 499,00 euro tutto compreso!!! Che fate... vi perdete quest’occasione?
(France), Kris (Italy), Nelson (France), Byron (France), Niky (Sweden), Denis (Italy), Carlos (Italy), Sesé (Italy), Cresh (Italy) and to witness the Street Fighters World Final and the Give It Up 2015 with a reserved seat. The morning will be the artistic formation moment, while the afternoon and the evening will only be full joy on the beach, thanks to Eurocamp in Cesenatico, a renowned resort in Romagna for summer camps, tutoring, assistance and animation. Eurocamp is a resort with a private beach, rooms and a restaurant: 7000 mq of beach area,1000 mq of fun inside the Atlantica waterpark, 4 dancing rooms, 2 football fields, 4 multifunctional rooms, 12 beach volley fields and 9 basketball fields. Caring about quality is always our main focus and we figured out that what makes The WeeKidz so special is the price, although the level of the offer is very profitable: only 499 euro, all inclusive. An opportunity that can’t be missed!
Perchè vivere l’ “Experience The WeeKidz” • 12 Workshop con i migliori artisti da tutto il mondo • Assistenza 24 h • Nuovi Amici Stessa Passione • In Esclusiva Street Fighters World Final e Give It Up 2015 • Conviene! 7 gg di Pensione Completa + Animazione + Spiaggia + Acquaparco + Varie Attività Sportive A SOLI € 499
www.theweek.it/kidz Why living The WeekKidz Experience? • 12 Workshops with the best artists from all around the world • 24 hours assistance • New Friends Same Passion • The Chance to see Street Fighters World Final and Give It Up 2015 • It’s convenient! 7 days Full Board + Entertainment + Beach + Water Park + Play ONLY 499 €
The Most Exciting Hip Hop Festival in The World
Fabrice Boogaloo Kin The Week P. L ock 12-19 luglio - cesenatico Kapela ? Niki Slim Boogie Byron Tatsuo Nelson Marjory Sugar Rae Carlos Archie Burnett and more...
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STREET DANCE & MAINSTREAM OGGI IN ITALIA
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“Mi fa piacere vedere in tv ballerini che hanno un “vero” background in fatto di street dance. È già avvenuto in passato, ma adesso è sempre più frequente, vuoi per moda, vuoi per necessità: anche il modo di fare spettacolo, in certi ambienti, cambia nel tempo. Ragazzi che si mettono in gioco sia nella parte più originale del movimento sia nel mainstream. Una rivalutazione notevole, se si pensa che fino a qualche anno fa lo street dancer non era considerato tale da poter sostenere ed essere “utilizzato” (passatemi il termine) per coreografie prettamente televisive, musical, jingles molto lontani dal tipo di background formativo che loro stessi hanno avuto. Ciò vuol dire che, piano piano, la nostra figura viene vista diversamente (come avviene invece ormai da anni all’estero) ottenendo in piccola parte una forma di rispetto, parità di considerazione e versatilità nelle varie forme di spettacolo: TV, concerti, teatro, etc. Bene, ora non facciamoci usare”. Questo fu il post di qualche mese fa, scritto di getto dopo aver visto una trasmissione televisiva italiana. Tra lo stupore, ma soprattutto la felicità, nel vedere qualcuno che arriva da un certo tipo di background e che finalmente, dopo molti sacrifici, inizia ad avere una posizione diversa dal “riempi buchi” nel mondo della televisione nostrana. Una cosa bella, ma che comunque segna una nuova prova, ovvero quella di imparare a comportarsi da veri professionisti, sia nei “diritti” che nei “doveri”. Molti anni fa Mr. Wiggles divulgò una serie di consigli utili per lo street dancer in fase di ingaggio con contratti televisivi o di etichette discografiche. Naturalmente tutto era basato su standard del mondo dello spettacolo americano, impensabile applicarli in Italia. Questo però faceva capire già allora quanto la nostra figura artistica negli States avesse già un certo tipo di considerazione. Bisognava solo attendere che questo si verificasse anche nel nostro Paese e così è stato. Le case discografiche ed alcuni format televisivi da qualche anno contattano crew o singoli componenti per collaborazioni. Figo! Un modo sicuramente utile per aumentare l’esperienza in fatto di spettacolo e creare a sua volta una sorta di promozione del nostro settore. Ahimè, ogni tanto s’incappa in ingaggi senza budget, giocati sul discorso visibilità e sull’ego dell’artista. A quel punto dovrebbe uscire la nostra professionalità e l’attenta valutazione. Se ci sono i budget - anche esigui - per cameramen, costumisti, autori, truccatori, etc. ci devono essere anche per i ballerini. Dunque evitiamo di farci sfruttare. È una bellissima occasione, ma è anche il momento per costruire un’identità, ricordando che l’Italia è il paese delle mode e - di solito - del riflesso delle stesse. Questa cosa potrà continuare migliorando, come potrà sparire da un momento all’altro. Sta di fatto che l’importante è non dimenticare da dove si è arrivati, rimanere umili, mantenere il contatto con l’ambiente che ci ha dato modo di formarci artisticamente e - soprattutto vivere e sostenere sempre la scena più originale. Questo è il minimo che possiamo fare per rendere omaggio alla nostra passione, che ci ha dato quest’opportunità di stile di vita.
STREET DANCE & MAINSTREAM, TODAY IN ITALY “I am glad to witness some dancers on TV with a “real” background regarding the street dance. It’s already happened in the past, but right now it’s more and more frequent, by trend or need. It’s also the way to make shows change with time in certain environments. There’s people willing to play a part in the movement or even in the mainstream channel. A significant revaluation, if you think that some years ago the street dancer was not considered good enough to be “used” for TV choreography musicals, or jingles that were very far from that kind of educating background they got. I mean that slowly our job is seen differently (abroad it happens from long ago), thus getting some respect, dignity in consideration and versatility through various types of shows: tv, concerts, theaters etc. Good, right now let’s not be used”. I posted this some month ago; I wrote it down quickly after the end of an Italian TV show I was watching. I was surprised and especially happy to see someone coming from some kind of background and beginning to build a different job status after a lot of hard work, not being a sort of filler on TV. It was a good thing, however putting up a new challenge: to behave like real professionals, both in the “rights” and the “duties”. A lot of years ago, Mr. Wiggles gave a bunch of useful advices for the street dancers getting some TV or record contracts. Naturally, everything was based on the standard of the American world, it was and it is unthinkable to apply them in Italy. But this made everybody understand how our artistic figure had been put under the right consideration in the US even back then. For this to happen in our country was just a matter of time. Infact it happened here too. It’s about some years that record companies and TV formats are contacting crews and individuals for collaborations. Cool! A good way to gather experience in the showbiz, thus spreading the word about our world. Sadly, sometimes someone engages artists with no budget, trying to exploit the visibility factor and the artist’s ego. At that point, our personality and a careful valuation should come out. If even low budgets are up for cameramen, costumers, creators, make-up artist etc., so should be for dancers too. So we shouldn’t let the other people exploit us. It’s a very nice chance, but it’s also the moment to build an identity, remembering that Italy is the country of trends and it’s usually a reflection of them. This thing can continue to improve or it can disappear immediately. The thing is that we must not forget where we come from, we must stay humble, we must keep the contact with the surrounding environment, which has given us the way to improve artistically and especially to live and always support the more original scene. That’s the minimum we can do to pay tribute to our passion, which has given us this lifestyle chance. Lino Speranza
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Italians do it Better è un progetto di Street Dance Magazine che mira diffondere in maniera sempre piu’ capillare la street dance in Italia. Saranno proposti workshop delle diverse discipline in un rinnovato equilibrio tra qualità di insegnamento, costi e promozione, garantendo così notevoli vantaggi ad artisti, scuole e ballerini. La scelta artistica è ricaduta su alcuni tra gli elementi di maggior spicco nella scena italiana, una generazione di trentenni con un invidiabile background tecnico e didattico! Gli stili proposti vanno dall’hip-hop al breakin’, dal poppin’ al lockin’, dall’house al waackin’, dalla dancehall al voguin’. Per maggiori info: italians@streetdancemagazine.it
NEXT WORKSHOPS SABATO 7 FEBBRAIO
SESÉ: Hip Hop Ore 15.30
FAENZ’a Danza - Via S. Maria dell’Angelo 25 a Faenza (RA) Contatti: +39 347 6960382 • faenzadanza@tiscali.it
DOMENICA 22 FEBBRAIO RADA: Waacking
BE ON STAGE - Via A.Meucci 2 - Caselle di Selvazzano (PD) Contatti: +39 347 3772624 • academybstreet@gmail.com 2 3 7 3
SABATO 7 MARZO
WALLY Hip Hop
O’Cipher - Borgo Santa Caterina 62 Bergamo Contatti: +39 349 56 39 035 info@ocipher.it
P RE NOTA L A T UA
AUD IZIO NE ! S C O PRI I L N U OVO S I TO W E B W W W. MO D U LO FAC TOR Y.I T
CLASSIFICA Dj UraGun
1) Funkdoobiest - Oye Papi! 2) Afu-Ra - Defeat 3) Delinquent Habits - Here Come The Horns 4) PRhyme (DJ Premier & Royce Da 5’9) - U Looz 5) Onyx - The Realest 6) Propo’88 & BlabberMouf - FlabberGasted 7) House Of Pain - Back From The Dead 8) Ntan & BlabberMouf & Res One - Hardcore 9) Het VerZet - Make It Bang 10) Silvah Bullet - Chemissinyadiss
- Direttore responsabile: Marco Terrestri - Redazione: info@streetdancemagazine.it Alessia Grinfan, Alberto Gambato, Giovanni Tambarelli, Lino Speranza, Gianluca Nave. - Grafica: graphic@streetdancemagazine.it Denis Guerrini. - Foto: Mei-li Wu, Guy Viner, Little Shao, Denis Guerrini. - Stampa: Universal Grafiche - Mestrino (PD) - Pubblicità: commercial@streetdancemagazine.it Editore: Street Fighters a.s.d. via Camisano n.94 - Cesena 47521 info@streetdancemagazine.it Roc n. 21721
PS il logo SF mettilo ma secondario rispetto agli altri dobbiamo pompare il fatto che è un coreografico, meeti anche SDM e The Week