Aprile 2012 - Anno I - n.3- Bimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma 1, NE/PD
GUEST
Storm
WORLD JAM
Juste Debout
PREVIEW
The Week 2012
SPECIAL CREW
Klandeskillz
dilo su a? Richie tu a s a c ratis a .it gazine g a M agazine e c m n e a c D n t a e Stre reetd www.st
Photo cover by: Denis Guerrini
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GUEST Storm - What I am
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PREVIEW The Week
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ITALIAN JAM H2R - Hip Hop Revolution
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WORLD JAM Juste Debout
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EXPERIENCE Red Bull BC One Cypher Italy
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SPECIAL CREW Klandeskillz
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REPORT Danza in Fiera
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REPORT Mc Hip Hop Contest
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SCHOOL DNA - Dance Nation
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FOCUS Auditions
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THEATRE Tap Dogs
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CLUBBIN’ Bari Hip Hop Metro
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DRESS UP Accessories
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KIDS Under 6
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MUSIC Dance to the Music
Street Dance Magazine e streetdancemagazine.it si sono posti l’obiettivo di colmare un gap cronico nella scena street dance italiana. In un momento in cui l’informazione è frammentaria e confusionale, abbiam voluto aprire un’ampia finestra sulla streetdance italiana e mondiale, valorizzando il punto di vista e le esperienze dei più grandi artisti internazionali, dei professionisti e degli eventi più meritevoli di considerazione. Attraverso le loro parole, siamo sicuri si possa fare una buona comunicazione, ricevendo stimoli e ampliando la nostra conoscenza e consapevolezza. Senza informazione non c’è cultura. Street Dance Magazine and streetdancemagazine.it set themselves the target to plug a chronic gap in the Italian Street Dance scene. In a period where information is fragmentary and confuse we wanted to open a wide window about street dance, in Italy and around the world, increasing the point of view and the experience of the biggest interational artists, of pro and of the events which deserve more consideration. Through their words, we’re sure it will be a good comunication, reciving incentives and wideing our knowledge and consciousness. Without information there is no culture! SDM Team - info@streetdancemagazine.it
STORM What I am
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Come hai cominciato? Da che mi ricordo ho sempre ballato. Mia madre mi mostrava alcuni passi di danza, quando avrei dovuto in teoria fare i compiti. Quando avevo 11 anni mia sorella - che ne ha 3 più di me - andava in discoteca e mi portò in un club. C’è da dire che il limite di età per entrare nei club era 16. Lei prestava già attenzione a come ballavo e mi mostrò qualcosa che chiamava ‘re-rock’, che anni dopo scoprii essere il lockin’, anche se lo stile in cui lo ballava non vi si avvicinava nemmeno. Il suo era una sorta di versione ‘slavata’ del lockin’, peggiore di quella di John Travolta. Sono comunque cresciuto in questo contesto, poi ho iniziato a pattinare ed insieme ballavamo sui pattini. Dai roller sono passato allo skateboard. Nel 1983 ho partecipato ad un summercamp con skaters professionisti degli Stati uniti, che si supponeva ci avrebbero insegnato ad andare sullo skate. Purtroppo fu un estate piovosa e non facemmo molto. Ma a quel tempo poppin’ e breakin’ stavano già prendendo piede negli USA per cui ci insegnarono un po’ di breakdance. Così io ed i miei amici iniziammo ad usare back spin o back slide per ‘camuffare’ le cadute dallo skateboard. Poco tempo dopo iniziai a sentir parlare della cultura hip-hop alla radio, per la prima volta ascoltai uno ‘scratch’ e volli saperne di più. Parlavano di robottin’, di monster e di poppin’, così pensai ‘ecco cosa sto facendo, e tutto questo ha un nome ed è uno stile di danza’. Così iniziai ad allenarmi con altri ragazzi, pochi mesi dopo io ed il mio amico Michael fondammo la nostra prima crew, i Magnificent Bodymechanics. Il nostro manager poi ci chiamò The Break Revolution, decisamente più facile da vendere. Era l’inizio del 1984 quando il teen magazine Bravo indisse il primo Campionato Nazionale Tedesco di Breakdance. Il nostro manager faceva parte del team, quindi quando non eravamo nello showcase dovevamo partecipare. Per questo abbiamo viaggiato molto ed abbiamo imparato velocemente, incontrando tanta gente. Quando il tutto terminò ho semplicemente continuato a viaggiare, avendo tenuto alcuni contatti. Ho mantenuto questo comportamento fino ad oggi, perché se la tua passione è vera, devi viaggiare ed incontrare gente. Chiuderti nella tua stanza sicuramente porterà a sviluppare il tuo style, ma non sarai mai granché ispirato. Inoltre c’è un sempre un momento delle tua vita in cui pensi: perchè lo sto facendo?
How did you started? I was dancing all my life. As long as I remember. My mother showed me some dance steps in the kitchen when I supposed to do my homework. Then my sister, 3 years older than me, used to go to the disco and she ‘drag’ me to the club when I was 11 and you had to be 16 to be there. She was already taking care of my dance, and she showed me something that she called re-rock, which years later I found out was actually lockin’, but the way she did it you can’t even compare to lockin’. The thing she was doing was a sort of down-washed version of lockin’, even worst than John Travolta. I kind of grew into that, then I started skating and we were dancing on rollerskates, and through rollerskating I started skateboarding. In 1983 there was a summercamp with pro skateboarders from USA, and they were supposed to teach us how to skate, but it was a rainy summer, so we didn’t do it so much. At that time poppin’ and breakin’ already took place in the USA, so they were teaching us breakin’. Then me and my friends started using back spin or back slide like a sort of ‘camuflage’, to hide the mistakes while skating. A few time later I heard about the hip-hop culture at the radio, for the first time I heard a scratch, so I get interested into it. They were talking about robottin’, monster and poppin’, and I tought: that’s what I’m doing, and it has a name and a dancestyle. So I started practicing with some other guys and three months later me and my friend Michael put together our first crew: The Magnificent Bodymechanics. Then our manager called us The Break Revolution, which was easier to sell. It was the beginning of 1984, there was a teen magazine called Bravo, which still exists, and they held the first National German Breakdance Championship. Our manager was part of the team, so when we weren’t in the showcase we had to partecipate. For this reason we traveled a lot, and we learned so fast cause we were constantly knowing new people. And when this all thing ended I just continued to travel, and I kept contacts with some guys. I kept this behaviour up til now, cause if you really have a passion you have to travel and you have to meet new people. If you just look yourself up in your room it brings you to develop your own style, but you won’t get much inspiration.
In quei momenti il supporto delle persone a cui il cuore batte - e batte nello stesso posto in cui batte a te - ti sarà d’aiuto. Ecco come ho cominciato. Hai un mentore o qualcuno che ti ha ispirato? All’inizio prendevamo ispirazione da tutto ciò che arrivava dagli Stati Uniti, che di certo era molto meglio di ciò che facevamo noi. Poi tra la fine del 1984 e l’inizio del 1985 questa spinta si esaurì e l’ultima cosa che abbiamo ricevuto dagli USA è stato lo show dei New York City Breakers, per il compleanno del presidente Reagan in un simpatico costume. Da quel momento abbiamo iniziato ad essere autonomi, quindi le persone che mi hanno influenzato di più sono quelle del mio vicinato e del circondario. Ci si influenzava a vicenda. Quello è stato probabilmente il momento più importante per noi, per sviluppare le nostre cose. Quindi le persone che nella mia vita mi hanno influenzato maggiormente sono Swift Rock e mio fratello Pete, dopo di loro i ragazzi della mia crew, da Maurizio (NextOne, ndr) ad Emilio e Xavier, Nabil e Gabin di Parigi. Poi nel 1991 andai a New York per la prima volta, allora ballavo in una compagnia chiamata GhettOriginal, formata da persone come Ken Swift e Mr Wiggles e Quickstep. Di quest’ultimo devo dire che tra tutti a New York è stato colui che più mi ha influenzato, poiché vivevamo assieme ed avevamo una mutua relazione, quando si trattava di ballare. Non posso dimenticare quando Mr.Wiggles ed Adesola mi hanno donato il funk feeling, attraverso poppin’ e lockin’. Quando ho iniziato, ballavo sia poppin’ che breakin’, ma non mi piaceva molto il lockin’. Non ero realmente entrato nello stile a quel tempo, ma una volta a New York tutto questo è cambiato. Sono diventato più sicuro. Per il lockin’ devo anche dire che prima degli States sono stato in Svezia, dove ho incontrato Damon Frost ed Anthony, un locker di Londra. Quindi sono tornato in Germania e ho fondato la mia compagnia di danza, poi sono stato in Giappone per la prima volta. Lì ho conosciuto Whild Cherry, Sakuma e quelli che mi hanno realmente insegnato gli stili poppin’ e lockin’. Già a quel tempo il livello del poppin’ dei giapponesi era incredibile. Per il lockin’ invece preferisco gli inglesi. Nel 1998 sono tornato a New York, lì ho incontrato Jesse J degli
There is also a moment in your life when you think: why I’m doing this? Then, if you get the support from the people who’s heart is beating - and it’s beating in the same place as you - it would help. So that’s how I started. Do you have any mentor or somebody who inspired you? At the beginning we were inspired by everything we saw and experienced from the USA, of course it was so much better of what we were doing, no question. Than in late 1984/early 1985 the influence stopped and the last thing we had from USA was a show of N.Y. City Breakers dancing for Reagan’s birthday, in some white funny suites. From that moment we had our own autonomy so the people that most influenced me were the people in my neighborhood and the people in my surroundings. We kinda influenced each other. That was probably the most important moment for us to develop our own kind of thing and style So the people in my life who influenced me the most were definately Swift Rock and my brother Pete, then the people in my crew, from Maurizio (NextOne) to Emilio and also Xavier, Nabil and Gabin form Paris. Then in 1991 I went to New York for the first time, I danced in a dance company called GhettOriginal, we put together this crew with people like Ken Swift and Mr.Wiggles and Quickstep. I have to say he was the guy in New York who influenced me the most, ‘cause we lived together and we had a mutual relationship when it came to dance. I can’t forget hat was also the time when Mr.Wiggles and Adesola give me the funk feeling back with poppin’ and lockin’. When I started I was poppin’ and breakin’ at the same time, I didn’t really like lockin’. I wasn’t really into the style at that time, but when I went to New York it switched. I became much confident. About lockin’ I have to say that before N.Y. I went to Sweden, where I met Damon Forst and Anthony, a locker from London. Then I went back to Germany and I put up my own dance company, then I went to Japan for the first time in my life. There I met Wild Cherry, Sakuma and those are the ones who really schooled me the styles of poppin’ and lockin’. At that time the poppin’ level of japanese dancers was amazing. For lockin’ I like more the british people.
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Electric Boogaloos e lui è diventato il mio mentore per il poppin’ ed il lockin’. Lui ballava negli L.A City Rockers, i quali ballavano nei video di Janet Jackson. A metà anni ottanta quello era l’unico riferimento che avevamo per il lockin’. Ma non bisogna mai dimenticare di nominare Poppin Pete.
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Vuoi lanciare un messaggio per i ballerini giovani? Le mode hanno sempre fatto parte della nostra danza ed i parametri cambiano in continuazione. Questo significa che, quando ho iniziato a fare breakin’, tutto era concesso e non c’erano né forma né giusto o sbagliato. La forma originale è ancora originale. Ma se qualcuno vi dice: ‘dovete fare questo o quello’ sappiate che si sbaglia. Questo perché, se volete veramente esprimere voi stessi, dovete fare ciò che voi pensiate sia giusto e non quello che pensano gli altri. Non potrete mai accontentare tutti. Vale anche per le donne: ad un uomo ne piace un tipo, ad un altro uomo no. È molto soggettivo. Più lavori sul tuo ballo, più saprai come vuoi apparire. Più lavori sul tuo stile, più dovresti capire cos’è più giusto per te. Quello a cui dobbiamo guardare è la storia della danza e quando parlo di storia non mi riferisco ai movimenti, ma alla filosofia. Da dove proviene questo stile e perché lo balliamo in questo modo. La musica viene per prima, poi arriva l’aspetto sociale. Ciò che è rimasto è solo un stile competitivo, che sembra uno sport. Abbiamo perso il tocco artistico. È solo questione di comunicazione, anche in un battle. In un battle da un lato devi comunicare con il tuo avversario e dall’altro con la giuria. Perché se i giudici non capiscono cosa stai facendo, hai perso. Che tu sia in un battle od in un cerchio si tratta sempre di jam e di socializzare. Non si tratta di vincere o perdere, ma di ispirarsi a vicenda e contribuire. È importante mostrare che siamo una comunità, che è la musica a muoverci e che ci stiamo divertendo. La musica ci smuove e ci spingiamo ad un livello non solo di esibizione, ma anche e soprattutto spirituale. E nella nostra comunità questo lato spirituale si sta perdendo, a causa della competizione. Se siete promoter ed organizzate contest siate sempre sicuri di organizzare anche degli afterparties, dove la gente può condividere
That’s when I really got into the original styles. In 1998 I went to New York again and there I met Jesse J from Electric Boogaloos and he became my mentor for poppin’ and lockin’. He was dancing for The L.A. City Rockers, they were dancing in Janet Jackson videos and in the mid eighties that was the only reference we had for lockin’. I can never, never forget to mention Poppin Pete. Do you want to leave a message to young dancers? There’s always been fashions in our dance and parameters are changing constantly. It means that when I started breaking it was allowed to do anything you liked, there was no form, no wrong or right. The original form is still original. If somebody tells you: ‘You have to do thisl you have to do that’, you have to know it’s already wrong. Because if you wanna express yourself really, you have to do what you think it’s right and not what other people think is right.You can never make other people be happy, the same thing’s about women, you like a kind and another man don’t. It’s very subjective. The more you work on your dance, the more you know how you want to look like. The more you work on your dance, the more you should feel what’s right for you. What we have to look at is the history of this dance, and when I talk about history I’m talking about the philosophy and not about the movements. I’m talking about where this dance comes from and why we dance the way we dance. Music comes first, then we need the social aspect. What’s left right now is only a competitive style that looks like sports. We’re losing the ‘touch’ of the art form. It’s only about communication, even in a battle. In a battle, from one side you have to communicate with your challenger and from the other side you have to communicate with the judges. If the judges don’t understand what you’re doing, you’re gonna lose. If you battle, or you get in a circle, everybody is just jamming. And you socialize. It’s not about winning or losing, it’s much more about inspiring each other and contributing. And showing that we are a dance community, the music moves us and we are having fun. The music moves us and we are pushing to a limit where it’s not just only a performative level, but much more a spiritual level.
liberamente in senso artistico. Dovremmo guardare al nostro stile come ad una forma d’arte. E l’arte è soggettiva, non si possono dare limiti. Con le differenti mode che stiamo passando, assicuratevi di sapere che tutto ciò che accade ora potrebbe finire molto presto. Perché potreste essere voi a portare qualcosa di extra nel gioco. Potrebbe accadere. La ragione per cui il nostro stile è così vasto è il contributo. Tutti in questa cultura dovrebbero contribuire. C’è sempre qualcuno che pensa ‘fuori dal coro’ e ci mostra qualcosa di nuovo. Qualsiasi cosa stia succedendo attorno a noi ci influenza: dal più nuovo paio di jeans baggy o skinny - al più nuovo paio di sneakers. Sono cose che potrebbero cambiare il vostro modo di ballare. Quello che non dobbiamo dimenticare è che se chiedete a chiunque abbia dato origine ad uno stile il perché l’abbiano fatto, la risposta è sempre la stessa: ‘Volevo essere diverso dagli altri’.
And this spiritual side in our community is getting more and more lost because of competition. If you are a promoter and you organize a competition, always make sure to organize parties on the side, where people can exchange freely in an artistic way. We should look to our dance as an art form. And art is always very subjective, you cannot give points to art. With the different fades thatwe are going through, make sure that you knowwhatever is happening right now might be over soon. Because you could be the one who brings something extra to the game. It could happen. The reason why our dance is so big right now is because of the contribute. As a community everybody in this culture should contribute. There is always somebody who thinks ‘out of the box’ and shows us something new. Whatever is happening in our environment, our surrounding always influences us: from the newest pair of jeans - baggy or skinny - to the newest pair of sneakers, it might change your dancestyle. What we shouldn’t forget is that if you ask somebody who originate a dancestyle why they did that, the answer is always: ‘Becausa I wanted to be different’. 7
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The Most Exciting Hip Hop experience in Europe Is The Week baby...Is the Week Cesenatico 8-15 july 2012 - Adriatic Sea - Italy Is The Week baby...Is the Week Is the Week Baby...is The Week. Che altro c’è da aggiungere al refrain inventato da Caleaf nell’edizione 2011? The Week, un festival hiphop fatto da gente hip-hop, ormai da un paio di anni è l’evento italiano per eccellenza e tra i più importanti in Europa per credibilità ed atmosfera. Gente da Svizzera, Francia, Austria, Polonia, UK, Olanda, Belgio, Germania, Grecia, Giappone, Russia, Rep Ceca, Usa, etc. arriverà a Cesenatico per passare una settimana insieme all’insegna del vero hip-hop, del sole, del mare e dell’havin’ fun.
Is The Week baby…is The Week. What else ha sto be added to the refrain Caleaf invented during the 2011 edition? The Week, a hip-hop festival made by hip-hop people. Since a couple of years it’s the Italian event ‘par excellance’ and among the most important in Europe for credibility and atmosphere. From Switzerland, France, Austria, Poland, UK, Holland, Belgium, Germany, Greece, Japan, Russia, Ceca Republic... a huge amount of people will get to Cesenatico, to spend a week under the sign of true hip-hop, the sun, the sea and the havin’ fun attitude.
Artisti del calibro di P. Lock nel 2011, Super Dave nel 2010 e Brooklyn Terry nel 2009 hanno affermato che The Week è il miglior evento a cui abbiano mai partecipato. Basta solo dire che artisti presenti nelle scorse line-up saranno presenti anche se non impegnati lavorativamente per condividere l’evento, il mood, l’hip-hop... JustMove.it lo ha definito “l’evento simbolo del made in Italy nel mondo: “(...)” lo splendido The Week, un format che è riuscito ad invertire la nostra tendenza ‘esterofila’ coniugando con grande gusto ed equilibrio la nostra passione preferita con il flavor tutto italiano della riviera”.
Great Artists as P Lock in 2011, Super Dave in 2010 and Brooklyn Terry in 2009 said that The Week is the best event they have ever taken part in. Artists from the past line-ups will be there even if they will not be busy at the workshops - to be part of the event, the mood, the hip-hop. JustMove.it has qualified The Week as “the event symbolizing Made In Italy in the World: the fabulous The Week, a format which succeded in reversing our xeno-tendency, and in tiing up our favourite passion with the exquisitely Italian Flavour of Adriatic Sea with great taste and equilibrium.
The Week è divertimento... l’hip-hop, la danza, sono un presupposto per stare insieme e condividere la stessa passione con centinaia di ragazzi che arrivano da tutta Europa. The Week si svolge nel cuore dell’estate in uno dei fulcri della Riviera Romagnola: Cesenatico, da sempre terra di giovani e movida. The Week è celebre in tutto il mondo per i parties: Beach Party, Pool Party, Yacht Party, Party anni ‘90. The Week è mare al mattino, workshops al pomeriggio e festa alla sera... fino alla notte… fino all’alba, per la colazione rigorosamente al Merendero. The Week è vedere le leggende della Street Dance Mondiale girovagare in bici in piena notte per Cesenatico, godendosi l’evento al di fuori dai panni ufficiali di celebrità. The Week è anche l’ormai mitica sfida di calcio tra Italia (Kris, Swan, Carlos, Ryan, Denis, Tromba, Mattia Busco, Makvel) e Resto del Mondo (Piggo, Gucchon, Byron, P. Lock, Bruce, Joseph Go, Sponky, Bionic Man, etc.).
The Week is fun... hip-hop and dancing are good reasons to share the same passion with hundreds of boys and girls arriving from all Europe. The Week takes place in the heart of the summer, in one of the most vital places in the Adriatic Sea: Cesenatico, which has always been the land of young people and movida. The Week is famous in the whole world for its parties: Beach Party, Pool Party, Yacht Party, 90’s Party. The Week is sea in the morning, workshops in the afternoon and parties at night. Up to the night and to dawn, ending with a breakfast at Merendero’s. The Week is noticing the world street dance legends cycling at night along Cesenatico, enjoying the event outside the formal clothes of celebrity. The Week is also the epic soccer challenge between Italy (Kris, Swan, Carlos, Ryan, Denis, Tromba, Mattia Busco, Makvel) and The Rest of the World (Piggo, Gucchon, Byron, P. Lock, Bruce, Joseph Go, Sponky, Bionic Man, etc.).
The Week è workshop di qualità, grazie a 14 artisti assoluti divisi per 5 discipline, in sale con specchi. Hip Hop: Super Dave (Usa) - Bruce Ykanji (Fra) - Sponky Love (Bel/Ita). House: Tony McGregor (Usa) - Marjory Smarth (Usa) - Byron (Fra-Ita). Poppin’: Bionic Man (Usa) - Gucchon (Usa) Swan (Ita). Lockin’: P.Lock (Fra) - Firelock (Usa) - Kris (Ita) Breakin: Neguin (Bra) - Denis (Ita)
The Week is quality workshops Hip-Hop: Super Dave (Usa) - Bruce Ykanji (Fra) - Sponky Love (Bel/Ita) House: Tony McGregor (Usa) - Marjory Smarth (Usa) - Byron (Fra/Ita) Poppin’: Bionic Man (Usa) - Gucchon (Usa) Swan (Ita) Lockin’: P.Lock (Fra) - Firelock (Usa) - Kris (Ita) Breakin: Neguin (Bra) - Denis (Ita)
The Week è battles Street Fighters European Tour Final, sabato 14 luglio, ore 21.00: gli show ed il battle delle 12 crew più forti del tour europeo più lungo ed affascinante, sopravvissute a 224 crew, 7 mesi e 30 date di selezione in giro per il vecchio continente. Uno spettacolo che ogni anno raduna migliaia di persone in piazza Spose dei Marinai, sul lungomare di Cesenatico. Con la finale di Street Fighters European Tour, il termine ‘show contest’ prende la sua massima dimensione. Give It Up, domenica 15 luglio, ore 16.00 dal 2005, il primo ed il più prestigioso 1vs1 & 2vs2 stand-up battle in Italia. La credibilità di un contest che vanta 3 artisti indiscutibili di ogni disciplina: Hip Hop 2vs2: Super Dave - Bruce Ykanji - Sponky Love House 1vs1: Tony McGregor - Marjory Smarth - Byron
The Week is battles Street Fighters European Tour Finale, on the 14th of July at 9 PM: the shows and the battles of the 12 stongest crews in the longest and most intriguing European Tour. The result of a selection among 224 crew in 7 month and 30 selection stages throughout the old continent. A show that gathers thousands of people every year in Spose dei Marinai Square, on Cesenatico’s sea-front. With the final of Street Fighters European Tour 2012, the word ‘show contest’ acquires the biggest possible dimension and meaning. Give it Up, on Sunday the15th of July, at 4 PM: The first and the most prestigious contest for 1vs1 & 2vs2 stand-up battle in Italy. A contest’s credibility is judged by three undisputed artists for each discipline: Hip Hop 2vs2: Super Dave - Bruce Ykanji - Sponky Love House 1vs1: Tony McGregor - Marjory Smarth - Byron
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Poppin’1vs1: Bionic Man - Gucchon - Swan Lockin’ 2vs2: P.Lock - Firelock - Kris Ammessi ballerini nati prima del 31-121997.
Poppin’ 1vs1: Bionic Man - Gucchon - Swan Lockin’ 2vs2: P.Lock - Firelock - Kris Only dancers born before 31/12/1997 will be admitted.
Grande Novità 2012 Give It Up Junior (Under 14) Per la prima volta la versione under 14 del Give It Up, dedicata ai ballerini nati dopo l’1-1-1998. Il vincitore di ogni categoria avrà il piacere di partecipare di diritto al Give It Up 2012 di domenica 15 luglio. Hip Hop 2vs2 House 1vs1 Poppin’ 1vs1 Lockin 2vs2
Great Novelty for 2012 Give It Up Junior (Under 14) For the first time, the under 14 version dedicated to dancers born after 1/1/1998. Each category winner will be entitled to partecipate to Give It Up 2012 on Sunday the 15th of July. Hip Hop 2vs2 House 1vs1 Poppin’ 1vs1 Lockin 2vs2
The Week è convenienza Rapporto costo/lezione tra i più bassi in Europa. Con i pacchetti Open Card e 12 Classes ogni persona potrà vivere al 100% l’esperienza The Week a costi vantaggiosissimi. Open Card: 20 Classi + Trattamento mezza pensione per 7 giorni, (notte, colazione, pranzo o cena) nella stessa struttura dei workshops, a 50 metri dal mare: € 499
The Week is convenience Balance cost/lesson among the lowest in Europe. With the Open Card and 12 Classes packages, everybody will be able to live a 100% The Week experience with very advantaged fares:
12 Classes: 12 Classi + Trattamento mezza pensione per 7 giorni, (notte, colazione, pranzo o cena) nella stessa struttura degli workshops, a 50 metri dal mare: € 399 Un’opportunità da non perdere, oltre alle classiche e variegate convenzioni alberghiere ed alle altre proposte legate ai workshops. Per l’edizione 2012 verranno sviluppati particolari soluzioni di transfer per i non automuniti. Per ogni informazione: www.theweek.it Ci saremo tutti, dall’8 al 15 luglio a Cesenatico... non vorrai mancare proprio tu?!
Open card: 20 Classes + 7 days half board (night, breakfast, lunch or dinner) in the same building of the workshops, only 50 m. from the sea: € 499. 12 Classes: 12 Classes + 7 days half board (night, breakfast, lunch or dinner) in the same building of the workshops, only 50 m. from the sea: € 399. Don’t miss this opportunity, in addition to all the classical and manifold hotel-conventions and all the other proposal connected to the workshops. For 2012 edition some transfer special solutions will be developed for the car-less ones. For any information: www.theweek.it
Is The Week baby... is The Week! Aaaaiiiighttttttt!!!!
All of us will be there, from the 8th to the 15th of July, at Cesenatico. You will be coming, won’t you?
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Photos by: Denis Guerrini
L’Hip Hop è una forma d’arte che vuole comunicare emozioni e stati d’animo ad un pubblico disposto ad ascoltare ed interagire.
Hip Hop is an artistic form, wishing to communicate emotions and feelings to a ready to listen and interact audience.
Partendo da questa idea, nel 2007 il Presidente dell’associazione a.s.d. StandUp, Emannuel Biasiolo, in collaborazione con Michael Fields e Luka Raimondi, si propose di portare una manifestazione Hip Hop in Teatro. E così nacque l’Hip Hop Revolution (H2R), con l’intento di dare un’opportunità ai giovani talenti di tutte le provenienze e culture, nel nuovo contesto di un teatro (l’AltaForum di Campodarsego, PD). Accolto con molta curiosità, l’Hip Hop Revolution si è dimostrato un successo già alla prima edizione del 10 maggio 2008: ben 1500 le presenze ed il tutto esaurito per lo show di alcune delle maggiori crew italiane: Dangerous Game, Mighty Power, Pnc Project The Mnai’s, con Tromba come host ed ETN come guest star.
From this idea in 2007 Emannuel Biasolo, head of a.s.d. StandUp, in cooperation with Michael Fields and Luka Raimondi, proposed to organize a hip hop event in a theatre. So Hip Hop Revolution (H2R) was born, aiming to give an opportunity to talented young people coming from all different countries and cultures in the new context of a theatre (AltaForum in Campodarsego, PD). Welcomed with great curiosity, Hip Hop Revolution has been a success since its first edition on 10th of May 2008: quite 1500 people filled up the theatre in a sold out atosphere for the show of some of the greatest italian crews as Dangerous Game, Mighty Power, Pnc Project The Mnai’s, with Tromba as the host and ETN as the guest star.
I numeri salgono nelle edizioni successive, raggiungendo le 2500 presenze di pubblico nell’edizione 2011 (nella quale sono intervenuti come giurati personaggi del calibro di Super Dave e Mike Song dall’America, insieme a Swan e LaB. Fujiko dall’Italia).
In the following editions the attendance grew up to the nowadays 2500 people for the 2011 edition (where the jury was formed by artists of the caliber of Super Dave and Mike Song from Usa, together with Swan and LaB. Fujiko from Italy).
Sabato 12 maggio 2012 andrà in scena la quinta edizione, con i contest giovanili al pomeriggio, riservati alle categorie New Generation, Junior e Senior. Quindi il ‘TheBestShow’ serale, che riserverà una duplice sorpresa e novità. Al suo interno si terrà infatti la tappa di semifinale di ‘Street Fighter European Tour’ 2012, zona 2, oltre ad un insolito battle, il ‘The Master and The Pupil’ 2vs2, ovvero un’insegnante che - con un suo allievo Under 15 - sfiderà altre coppie appositamente ‘selezionate’.
In 2012, the fifth edition will take place on Saturday 12th of May, with contests in the afternoon for the New Generation, Junior and Senior categories, then ’The Best Show’ in the evening with a twofold surprise and novelty. Infact, during the show the stage of area 2 semifinal of ‘Street Fighter European Tour 2012’ will take place, then an unusual battle, ‘The Master and The Pupil’ 2vs2. There a Master, together with a young under15 aspirant, will challenge other selected couples.
Ce n’è davvero abbastanza per convenire tutti insieme, sabato 12 maggio 2012, all’AltaForum di Campodarsego (PD) ed assistere alla magia del grande Hip Hop a Padova che per la quinta volta si rinnova!
It’s enough to come all together on Saturday 12th of May 2012 to AltaForum in Campodarsego (PD) and live the magic of great Hip Hop in Padova, which for the fifth time will be renewed!
Info H2R-HIP HOP REVOLUTION 5 Website: www.asd-standup.it/hhr E-mail: h2r.revolution@gmail.com
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Parigi, 11 Marzo 2012
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È uno degli appuntamenti più prestigiosi, importanti e seguiti a livello internazionale, ma per chi ancora non lo conoscesse il Juste Debout è un evento ideato ed organizzato da Bruce Ykanji. Si svolse per la prima volta nella palestra di Champs Sur Merne nel 2002, per arrivare all’odierna undicesima edizione che, ancora una volta, ha visto andare in scena le finali nel palazzetto dello Sport di Parigi-Bercy, di fronte a più di 16 mila spettatori entusiasti. Le motivazioni della nascita del Juste Debout risalgono alla volontà di dare spazio ai ballerini di stand up, poiché undici anni fa i contest erano organizzati prevalentemente per i b-boys. Le categorie di gara si riferiscono dunque ai quattro stili della street dance: poppin’, lockin’, house e hip-hop, tutti svolti in coppia. Da qualche anno sono state inserite anche altre due categorie: experimental e toprock, che invece si disputano individualmente.
It’s one of the most prestigious, important and internationally followed appointment, but for those who are still in the dark, Juste Debout it’s an event created and promoted by Bruce Ykanji. It took place for the first time at the gym on Champs Sur Merne in 2002, up to the today’s edition that once again has seen the finals taking the stage at ParisBercy Palasport, in front of more than 16 thousand enthousiastic people. The reason for the naissance of Juste Debout goes back to the general willingness of giving a place to stand-up dancers too, since eleven years ago contests were mainly for b.boys. Therefore the contest’s categories concern the 4 street dance styles: poppin, lockin house and hip-hop, each done in pairs. A few years ago two other categorie have been introduced: experimental and toprock, which instead are run off individually.
La giuria, sempre ricca di personalità di spicco per il mondo della danza hip-hop, nel 2012 ha visto riuniti P.Lock (FRA), Kei (JAP), Niako (FRA) e Caleaf (USA). Ogni anno i giudici partecipano a tutto il tour di preselezione, che nel 2012 è iniziato il 5 gennaio in Giappone, dando spazio ad oltre 3000 ballerini tra Cina, Singapore, Polonia, Italia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Svezia, Canada, Germania, Irlanda, Olanda e Finlandia. Le ultime selezioni si sono tenute in Francia il 10 marzo e, come sempre, hanno avuto luogo presso il magnifico Hotel de Ville di Parigi. È stato incredibilmente suggestivo entrare in questo palazzo ricco di storia, con grandi lampadari, affreschi alle pareti ed enormi saloni, sempre accompagnati da beat rigorosamente hip-hop. Senza contare che ovunque si trovavano cerchi, ballerini intenti a prepararsi per le selezioni, mentre altri semplicemente condividevano quel magico momento.
The jury is always rich in high-personalities from the hiphop dance world, in 2012 it has made P.Lock (FRA), Kei (JAP), Niako (FRA) e Caleaf (USA)come togheter. Every year the judges took part in the whole preselection tour, which started on the 5th of January 2012, in Japan, welcoming more than 3000 dancers in China, Singapore, Poland,Italy, Switzerland, Spain, UK, Sweden, Canada, Germay, Ireland, Holland and Finland. The last selection took place at the magnificent Hotel de Ville of Paris. For us it has been amazing and suggestive to enter this palace, rich in history, with big chandeliers, frescos and huge halls everything going along with a strong hip hop beat. Not to mention that we were sourrounded by circles, and dancers preparing for the selections while others were just sharing in that magic moment.
Possiamo perciò di sicuro affermare che le ultime selezioni all’Hotel de Ville rendono unico e ancora più entusiasmante il Juste Debout.
For this reason we can say that the last selections at Hotel de Ville are what make Juste Debout unique and even more trilling.
Sponsor ufficiale dell’evento quest’anno è Steez della Pioneer, un boombox isipirato ai vecchi ghetto blaster anni ‘80. Altra novità di quest’anno: Bruce ha lasciato il posto da host dell’evento a John Agesilas (The Voice), organizzatore dell’House Dance Forever di Amsterdam, poiché il nostro fondatore ha partecipato da concorrente all’evento, selezionato in Germania con Gator. Ma presentiamo i dj, che anche quest’anno sono stati l’anima dell’evento: Hip Hop: Yugson e Taj Mahal Poppin’: Fayme e Asphalte House: Rzo e Tijo Lockin’: Bj Piggo e Romento le Jazz Experimental: Kirikoo Top Rock: Cleone, Tyron e Renegade Il pubblico del Juste Debout vive l’evento in modo concitato ed entusiasta, tanto che annualmente a scaldare l’atmosfera va in scena una ‘hola’ di tutto il palazzetto, fomentata poi dai prontissimi hosts sul palco. Con i djs ai piatti, la giuria attenta ed i ballerini in attesa nel backstage, alle ore 14 è dunque ufficialmente iniziata la manifestazione, attraverso la proiezione su maxischermo del video inerente al tour, a cui è seguita la demo della giuria. L’opening show è stato affidato a tre b-boys di fama internazionale: Neguin, Lil Kev e Marcio. Alle 14.30, quando il pubblico già fremeva, ecco la sfilata dei ballerini con le bandiere delle 15 nazioni partecipanti. Si è entrati subito nel vivo delle sfide con gli ottavi di finale, partendo dall’house, per poi passare al lockin’, seguito dall’hip-hop, per finire con il poppin’. Purtroppo abbiamo visto uscire quasi subito le prime blasonate coppie, tra cui proprio nel poppin’ ‘Mr. Juste Debout’ Bruce Ykanji e Gator, i quali dopo un primo pareggio sono stati eliminati da Nelson e Franqey. Onore anche ai nostri ballerini italiani Shorty e Ciro (GangstaBoogaloos), usciti agli ottavi di finale nel poppin’, a Wally e Meth (Klandeskillz) nell’hip-hop (primi italiani a raggiungere gli ottavi di questa categoria). Ai quarti di finale abbiamo poi dovuto purtroppo registrare l’eliminazione nel lockin’ dei nostri Ryan e Tony Flower (Fonzarelli’s). Nonostante le sconfitte e la comprensibile tensione di salire su uno dei palchi più ambiti al mondo, tutti comunque hanno dato il massimo.
The official sponsor for this year is SteezPioneer, a boombox inspired by the old GhettoBlaster form the 80’s. Here’s another novelty of this editon: Since our founder, having gone through the German selection with Gator successfully, was engaged in the poppin battle, Bruce left his host-place at the event to Jhon Agesilas (The Voice), who is the promoter of House Dance Forever in Amsterdam. But let’s present the Dj’s, who have been the soul of the event this year too: Hip Hop: Yugson e Taj Mahal Poppin’: Fayme e Asphalte House: Rzo e Tijo Lockin’: Bj Piggo e Romento le Jazz Experimental: Kirikoo Top Rock: Cleone, Tyron e Renegade The audience of Juste Debout lives the event in such an excited and enthousiasthic way,that a hola starts from the entire Palasport to warm up the atmosphere and it’s quickly fueled by the hosts on the stage. The event started at 2.00pm, with the tour and the jury’s demo videoprojection on the maxiscreen and with the dj’s on the consolle, the careful jury and all the dancers waiting in the backstage. The opening show has been assigned to three international b.boys: Neguin, Lil Kev and Marcio. At 2.30pm, when the crowd was already thrilling,the dancers parade came in waving the flags of the 15 participant nation. We suddendly got to the heart of the competition with the qualifing heats,starting from house, then lockin, hip hop and ending with poppin. Unfortunately we’ve seen the outgoing of the first ‘emblazoned’ couples in no time at all, ‘Mr. Juste Debout’ Bruce Ykanji and Gator, who have been beated by Nelson and Frangey, were right among them. Honour as well to our Italian dancers Shorty and Ciro (Gangstaboogaloos) that went out at poppin’s qualifing heat followed by Wally and Meth (Klandeskillz) for the hip-hop (the first Italians who got this category’s qualifing heats). Then at the quarter-finals we also had to register the eliminatio of our Ryan and Tony Flower (Fonzarelli’s) from lockin.
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A precedere le finali altri due show, il primo offerto dallo sponsor Steez, ovvero l’esibizione di Miles Brown aka Baby Boogaloo, un funambolico bimbo di 10 anni che ha cantato e ballato, lasciando a bocca aperta tutti gli spettatori. In un secondo momento il pubblico ha potuto apprezzare l’esibizione dei Vagabond Crew, una tra storiche crew francesi di breakin’, conosciuta in tutto il mondo per aver vinto in passato lo UK Bboy Championship International ed il Battle of The Year. Vogliamo spendere qualche parola in più per la sfida di house tra Mamson e Babson (FRA) contro Serge e Kapela (FRA), membri delle crews Serial Steppers e Wanted Posse. Un momento davvero emozionante, poiché tale battle si è svolta nello spirito e nel rispetto di quello che è la vera cultura hip-hop: Peace, Love Unity and Havin’ Fun. È stata una sfida vera solo perché i ballerini erano l’uno di fronte all’altro sul palco, ma tutti abbiamo assistito ad un bellissimo momento di condivisione e non di rivalità negativa. Questo sia per noi - le oltre 16 mila persone presenti a Bercy - che per chi seguiva l’evento da casa, in streaming su Canal Street. Tutti hanno recepito il grandissimo esempio di questi quattro ballerini rispetto a come dovrebbe davvero essere l’anima di un battle. Tuttavia, va detto che tutto l’evento si è svolto in piena sportività e correttezza tra dancers. La vittoria è andata a Mamson e Babson, ma sia agli occhi del pubblico, della giuria che dei vincitori la sfida si è risolta sostanzialmente con un pareggio. Nel lockin’ i vincitori sono stati gli svedesi Markus ed Alan A-Train, contro Ducky e Jay. Altra finale che ha destato grande scalpore è stata quella dell’hip-hop, tra Ben e Salas (FRA) e le giovanissime Kyoka e Maïka (JAP). La vittoria di Ben e Salas è stata messa in discussione dal pubblico, con grida di disapprovazione verso il verdetto della giuria. Va detto che le discordanze di opinioni tra giuria e pubblico fanno parte della cultura del contest di street dance, ma che non si dovrebbe comunque mai mancare di rispetto a chi balla come a chi ha giudica. Le due giovanissime giapponesi hanno comunque talmente impressionato la giuria da indurre Niako ad invitarle come ospiti, in rappresentanza del Giappone, alla prossima edizione dell’evento tricolore Solo Contro il Mondo. Veniamo al poppin’: contest di livello davvero altissimo, come testimoniato dalla finale in cui
Despite their defeat and the understandable tension for beeing on one of the most coveted stage in the world, everyone gave his best. Before the finals we had two other shows: the first one, offered by the sponsor Steez, was the performance of Miles Brown aka Baby Boogaloo a many talented kid 10 years old who danced and sang leaving the audience flabbergasted. Later the audience had the chance to appreciate the performance Vagabond Crew, one of the historycal French breakin’ crews known all around the world for being the past winners of Uk Bboy Championship International and of Battle of The year. We’d like to put in a good word for the house final between Mamson and Babson (FRA) and Serge and Kapela (FRA), members of Serial Steppers and Wanted Posse crew. A very emotional moment, because the battle was conducted in full respect of what the real hip hop culture is: Peace, Love Unity and Havin’ Fun. We called it a battle only because the dancers were on the opposite sides of the stage, but what everybody saw was beautiful moment of sharing without any negative attitude. The victory went to Mamson and Babson, but as far as the audience,the jury and the winners were concern, the battle might be said to have ended in a tie. The lockin winners have been the swedish Markus and Alan A-Train against Ducky and Jay. Another final that did create an uproar has been the Hip-Hop one, between Ben and Salas (FRA) vs Kyoka and Maika (JAP). The victory of Ben and Salas has been challenged by the audience with a boo against the judge’s decision. We must say that the disagreement between jury and audience is part of the culture of street dance contest, but people ought not be disrespectful with the dancers and the judges. Anyway the two young japanese girl impressed so much the jury that Niako invide them as guests to represent Japan at the next edition of the italian event ‘Solo Contro il Mondo’. When we come to poppin we must say it was a contest of very high level, as the final proved, where the corean Popping J and Crazy Kyo got the better of MonstaPop and Venom.
i coreani Popping J e Crazy Kyo si sono imposti su MonstaPop e Venom. La categoria experimental ha visto invece la vittoria di Drosha (OLA), ma teniamo a sottolineare l’ottima performance di Giallo (Gianlorenzo De Donno) che ha rappresentato l’Italia in questa categoria e di Bruce Blanchard (BEL). Per la finale di toprock, vinta da B-boy Samo (USA) contro il francese Sango, vi è stato un cambio di giuria, composta questa volta da Just Do It: Thias, Focus e Niek (OLA). Dopo la grande festa finale successiva alla premiazione, tutti sul palco, quindi Parigi-Bercy si svuota lentamente ed i riflettori si spengono. Il Juste Debout sicuramente tornerà a stupirci con qualcosa di nuovo l’anno prossimo. Onore e rispetto a tutti i ballerini che si sono sfidati ed hanno rappresentato le loro nazioni al meglio, un big up per i ballerini italiani che anche quest’anno hanno rappresentato il nostro paese, facendo vedere e capire che anche l’Italia c’è! Notare come partecipanti e pubblico da tutto il mondo sostengano questo evento è stato magnifico, poiché fa capire quanto l’hip-hop ed il ballo possano far comunicare ed appassionare persone di razza, lingua, estrazione sociale o religione del tutto differenti.
The experimental category gave the victory to Drosha (HOL), but we also want to point out the very good performance of Giallo (Gianlorenzo De Donno) who represented Italy, and of Bruce Blanchard (BEL). For the toprock final, won by bboy Samo (USA) vs bboy Sango, there has been a change of jury, composed by Just Do It: Thias, Focus and Niek (HOL). After the final party following the prize-giving with everybody on the stage, Parigi-Bercy slowly emptied and turned off the lights. Juste Debout will be back next year surprizing us with something new. Honor and respect to all the dancers who challenged one another and represented their countries doing their best. A big up for the Italian dancers that this year as well represented Italy, showing that Italy too is in the game! It’s been wonderful to see how much the audience and the dancers from all around the world support this event, because it made us undrestand how Hip-Hop and dance could involve people from different races, languages, social standings or religions making them come into deep contact.
Photos by: Homardpayette
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Z O FR in
a l o v nda Ola
Tutte le battle del Red Bull Bc One Italy Cypher di Firenze saranno disponibili a partire da fine marzo sul sito www.redbull.it
Photos by: Nika Kramer
il inua t n o e e c rasile z n e r B Fi b di diale in u l C e on Spac finale m o l l nfa a erso la o i r t v Froz viaggio suo
Sabato 10 marzo 2012 allo Space Club, locale nel cuore di Firenze, i 16 migliori b-boy italiani si sono sfidati per conquistare un posto nella finale mondiale del Red Bull BC One, il più ambito contest di breakdance One-on-One a livello internazionale. Ne è uscito vincitore b-boy Froz. Battle dopo battle, sotto i riflettori e gli sguardi di centinaia di appassionati di hip hop e street culture, Froz della Bandits Crew ha sbaragliato gli altri b-boy, fino alla sfida finale contro Paco. Tre round carichi di energia per convincere la giuria di meritare la vittoria del primo Red Bull BC One Cypher del 2012. Il suo talento è stato visibile soprattutto per la grande personalità, originalità e forza espresse fino all’ultima move. La giuria del Cypher fiorentino, seppur formata da b-boy stellari con grande esperienza Ronnie (USA) vincitore dell’edizione del Red Bull BC One 2007 in Sudafrica e membro del Red Bull BC One All Star, il parigino Lamine e b-boy Storm da Berlino - è stata messa davvero a dura prova durante la serata. B-boy Marco, vincitore italiano dell’edizione 2011 del Cypher, è uscito dopo la sfida contro Cima e ha così passato lo scettro a Froz, il b-boy d’origine russa, ma milanese d’adozione. Subito dopo la vittoria, il vincitore ha dichiarato: “Senza lotta non c’è vittoria! Ora mi aspettano tanti allenamenti ed una grande preparazione per affrontare il Red Bull Qualifier in Olanda”. A scandire le battle della serata la voce di Tromba (Team Street Fighters) con la selecta di Dj Tommy Toome che ha poi lasciato il posto a Dj Kekko protagonista di un after party indimenticabile. Da un punto di vista tecnico, le chiavi del Cypher 2012 tricolore sono state la determinazione e la tenacia: la capacità di chiudere ogni trick proposto, sebbene molto difficile, ha incoronato Froz. È stata anche un’edizione in cui l’Italia ha messo in luce eccellenze nei vari stili: dai power movers di assoluto livello come Teo, Paco e Kacyo, allo stile ed originalità di Yaio e Cima, per non parlare delle innovative combinazioni di footwork, moves e power freez mostrate da personaggi come Boogie, Anthony e Sick Al, il cui unico neo è stato forse un’attitudine più da cerchio che da battle. L’appuntamento, per Froz e per tutti gli amanti del b-boying, è per il prossimo 22 settembre in Olanda in occasione delle Qualifiche Regionali, in cui il nuovo rappresentante della breakdance italiana cercherà di guadagnare il biglietto finale per accedere alla Finali Mondiali in Brasile.
Saturday the 10th of february 2012 at the Space Club, a nightspot in the heart of Florence, Italy’s top 16 b-boys battled it out for a place in the world final of the Red Bull BC One, the most prestigious title in one-on-one break dancing. The winner was Froz. Under the spotlight and in front of hundreds of hip-hop and street culture fans, b-boy Froz from the Bandits Crew saw off all the other b-boys, battle after battle through to the final against Paco. Three rounds buzzing with energy to convince the jury that he was the one who deserved to win the first Red Bull BC One Cypher 2012 title, showing off his superb talent, great personality, original style, awesome energy and great power moves. The Cypher jury in Florence, despite being made up of top b-boys with great experience (Ronnie from the USA, the winner of the 2007 edition of Red Bull BC One in South Africa, member of the Red Bull BC One All Star; Lamine from Paris and B-boy Storm from Berlin), had no easy task during the evening. B-boy Marco, the Italian winner of the 2011 edition, was beaten by Cima, and thus handed the title over to Froz. Immediately after his victory, the winner said: “There is not victory without struggle! Now I have to heavily train and prepare to face the Red Bull Bc One Qualifier in Holland”. The host for the evening was Tromba (Street Fighters team), while at the deck was Dj Tommy Toome, setting up the rhythm for the battles. Dj Kekko was on the wheels of steel for the exciting after party. From a tecnichal point of view the key to Cypher 2012 has been determination and tenacity: the skill to close any proposed tricks, even the hardest ones, crowned Froz. In this edition Italy showed its excellences in different styles: from power movers of absolute level such as Teo, Paco and Kacyo, to the style and originality of Yaio and Cima, not to talk about the innovative footwork, moves and power freez combinations shown by acts like Boogie, Anthony e Sick Al, whose only mistake has maybe been a more circle than battle attitude. Froz will be back in action on the 22nd of september in Holland, where he’ll attempt to make it through the Regional Qualifiers and book his ticket for the World Final in Brazil.
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Klandeskillz Take it easy...
Caciaroni e vincitori. Tra le poche crew senza beef in Italia. Valerio: Forse perché non soffriamo di ansia da prestazione, non dobbiamo vincere per forza, sappiamo che i problemi nella vita sono altri. Se va bene ok, altrimenti come diciamo noi: ‘sti c***i!!! Wally: Non essendo i protegé di nessuno, non abbiamo fazioni da difendere, siamo liberi. Tra di noi non c’è un capo, le cose si discutono insieme. Se siamo dei cojoni siamo tutti dei cojoni, se abbiamo fatto bene siamo stati tutti bravi. Milena: Dopo 5 anni di Stop Requested in cui gareggiare era la prerogativa, adesso ci fa star bene anche un solo viaggio insieme, come è stato l’estate scorsa. Valerio: per quanto riguarda l’argomento ‘caciaroni’, l’importante è essere sé stessi senza patemi. Lo siamo nella vita, per cui sembriamo cazzoni, ma viviamo solo easy.
Easy, ok, ma nel 2011/2012 avete vinto quasi tutto. Il segreto? Valerio: siamo entrati negli 8 all’SDK, abbiamo vinto Street Fighters 2011, siamo stati al Cergy Original Floor mentre io, Wally e Shorty ci siamo imposti al Juste Debout Italia. La nostra forza è l’unione, stiamo tutti a Roma sud (tranne Cima) e ci viviamo tanto. Annalisa, barattando olive ascolane, aiuta Wally nella lotta con il suo ‘io’ quotidiano, Milena e Shorty si trovano anche in altri luoghi per provare. A dire il vero è anche grazie a strutture come il Centro Sociale Auro&Marco a Spinaceto (venue dello Shut Up & Dance, ndr) ed il QG dei Dsn che abbiamo avuto la possibilità di crescere. Auro&Marco è un po’ come casa nostra, lì ci alleniamo regolarmente, mentre il QG è un laboratorio artistico in cui c’è chi balla, produce, suona o rappa. Insomma: è Underground! Ci trovi i Colors, gli Heroes, gli Urban Force, i De Klan. La scena romana è lì e per noi è una bomba sia culturalmente che mentalmente. A Roma è possibile vivere di hip hop? Wally: Il problema è il potere: ce l’hanno sempre gli stessi e chi potrebbe essere un valore aggiunto
Rowdy and winning… one of the few nobeef-crews in Italy. Valerio: Maybe because we don’t suffer from performance anxiety, we don’t need to win everytime, we perfectly know there are other problems in life. If we get it, good, If we don’t, as we use to say: who f***ing cares!!! Wally: We don’t have factions to defend, we aren’t the ‘protegès’ of anybody, we are free. We don’t have a boss, things are discussed togehter. If we are idiots we are all idiots, and if we did a good job, we are all good. Milena: After 5 years in Stop Requested where competitions were the main thing - even a trip together makes us feel good, as the last summer did. Valerio: Speaking about being ‘rowdy’, the most important thing is being yourself, no worries. We are like this in real life too, so we may look like pricks but we just take it easy. You take it easy, ok, but in 2012 you won almost everything, what’s your secret? Valerio: we entered in the eight at SDK, we won Streetfighters 2011, we’ve been at Cergy Original Floor, me, Wally and Shorty won the Juste Debout Italy. Our strength is our union, we all live in the south of Rome (with the exception of Cima) so we hang out and we live a lot with one another. Annalisa, trading ascolan olives, helps Wally in his fight with his daily self. Milena and Shorty meet up in different places for training. To be honest, we have the chance to grow thanks to such buildings as the community center Auro&Marco in Spinaceto (the venue of Shut Up & Dance) and the QG of Dsn. A&M is like home, there we practice everyday, instead QG it’s an out&out artistic lab where dancers, prods, djs, rappers do their thing. It’s underground! There you can find Colors, Heroes, Urban Force and De Klan. At QG there is the real scene of Rome, for us it’s mentally and culturally the thing! Is it possible to keep yourself with Hip Hop in Rome? Wally: Power is the problem: it always belongs to the same ones so a person who might be an
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Photo by: Denis Guerrini
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non ha la possibilità di emergere. Al nord in troppi lavorano con stipendi più lauti. C’è chi frega intere famiglie, convincendo i bambini di essere dei fenomeni, mentre poi a 20 anni vanno in crisi realizzando di non essere competitivi dopo aver buttato al vento soldi, sogni e tempo. Io preferisco fare altro ed insegnare nel modo più onesto, sapendo che da un punto di vista economico è svantaggioso. Detesto le guerre per gli allievi, è ridicolo togliere il saluto e mettersi contro ragazzi che hanno deciso di studiare con altri. L’hip-hop è libertà, non ostaggio! A Roma succede ed a me fa schifo. Tutti fenomeni e poi chi li vede in giro? C’è anche chi non ti ha mai nemmeno salutato e solo dopo qualche vittoria ai contest inizia a relazionarsi come fossi suo fratello. A: In una città come Roma le realtà sono tantissime, ogni tanto scopriamo palestre con centinaia di allievi, gestite da illustri sconosciuti. A Roma gli stipendi degli insegnanti sono ridicoli rispetto ad altre città. Per un trattamento dignitoso devi sbatterti altrove. In generale il problema è la professionalità: da un lato non ci sono attestati o lauree che abilitino ad insegnare. Forse è meglio così, altrimenti l’arte sarebbe imbrigliata dentro troppi schemi. D’altro canto spesso i ballerini non si comportano da professionisti. L’80% degli eventi è organizzato da chi di hip-hop non capisce nulla. Le location sono asettiche ed impersonali, spesso i djs sono impreparati e si rinuncia agli afterparties, perché si arriva stremati alle 2 di notte dopo 8 categorie di 1vs1. Succede quando l’hip-hop si sporca di business e passa il messaggio sbagliato. Un paradosso italiano per una cultura che come prerogativa ha l’immediata comunicabilità, senza età o ceto sociale che tengano. Valerio: venendo dal breakin’, mi rattrista quando un ballerino eliminato se ne va a casa. Mi dico: a che serve? Potevi stare a casa, così perdi il meglio dell’evento: l’afterparty, la condivisione. Ascoltando Gruff, frequentando Emiliano DSN Coreknowledge, sono riuscito a far mia questa visione. Non è uno sport, c’è molto di più e questo ‘di più’ va conosciuto e vissuto. M.: Se devo ringraziare qualcuno penso a Physs, Kapela e Babson. Shorty: A me hanno aperto la testa Enrythm, Kris & Swan, oltre ovviamente ai Klandeskillz. Meth: Per chiudere: mega props ai DSN. La mia speranza è che l’hip-hop italiano possa trovare un proprio stile. Siamo bravi, abbiamo un nostro background. Quindi cerchiamo di credere in noi stessi e nella nostra creatività.
added value isn’t given the possibility to come out. In the north many people work with bigger salaries. Some take advantage of entire families, giving children the illusion to be gifted. Once they’re 20, so much wasted money, dreams and time, they crumble realizing they can’t compete at all. So, even if I know it’s a financially poor attitude, I prefer to behave differently, teaching +++in the most honest possible way. I hate quarrelling for pupils, it’s ridiculous to cut people out, to ostracize boys who have decided to study with somebody else.Hip-hop is freedom not bondage. That’s what happens in Rome, and it annoys me. They’re all wonders, but where can you see them? Not to talk about those who never said hello to you and once you have succeded in some contest, they start to come over and treat you like a brother. A: Rome is full of dance spots, we often discover schools with hundreds of students directed by unknown teachers. Salaries are risible if compared to other towns. To be treated with dignity you must work elsewhere. It’s a professional issue: on one side there’s no diploma or degree qualifying you to teach and maybe it’s better, otherwise art would end up tied within too many schemes. On the other side, dancers don’t always behave as professionals. The 80% of events is organized by people who don’t understand anything about hip-hop, at least. Locations are cold and impersonal, often the djs are not prepared and you have to give up afterparties because at 2 am you find yourself exhausted after 8 categories of 1vs1. This happens when hip-hop gets dirty with business & gives out a totally wrong message. A unique italian paradox for a communicabilityoriented culture, in spite of age and social standings. Valerio: Coming from breakin’, I get sad when a dancer loses a battle and goes home. I tell myself: what was it for? You could have stayed home, you’ve lost the best: the afterparty, the sharing. Listening to Gruff, staying with Emiliano DSN Coreknowledge I made this vision mine. It’s not a sport, there’s much more and this ‘more’ must be totally known and lived. M: If I have to thank somebody, certainly I think of Physs, Kapela and Babson. Shorty: Enrythm, Kris & Swan as well as Klandeskillz have opened my mind. Meth: Mega props to DSN. My hope is that Italian hip-hop can succeed with its own style. We’re good, we have our own background. Let’s believe in ourselves and in our creativity.
DIF 2012 battles, workshops, After Party...High Level!!!
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Si è concluso domenica 26 febbraio Danza In Fiera 2012, che ha sviluppato nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 febbraio un numero considerevole di battles, workshops e attività di alta qualità per ciò che concerne la street dance. Picco dell’edizione è stato sicuramente un Five Skillz da urlo, che oltre alle 21 crew presenti (numeri da fare invidia a chiunque) ha proposto una finale altamente spettacolare. Qui gli Mnais - solo dopo uno spareggio hanno dovuto cedere il passo ai Fantastic 5. La crew belga ha potuto contare su artisti di spessore internazionale come Junior dei Wanted Posse, sull’esperienza di ADN e la freschezza delle nuove leve di casa Legion X, oltre che sullo ‘straniero’ Enrythm. Il verdetto della giuria - composta da mostri sacri dell’ hip-hop mondiale come Joseph Go, Yugson, Junior Almeida, Sally Sly e l’italianissimo Denis Di Pasqua - non è stato condiviso da tutti, specialmente dalla sponda italica, cosa normale quando la posta è alta. Resta comunque il segnale forte di come il nostro paese non sia più un facile terreno di conquista per le realtà estere. In consolle Master Freez ha dispensato beat potenti su cui i più di 100 ballerini hanno potuto esprimersi. In soli due anni, il 5 Skillz è dunque diventato un punto di riferimento per la scena hip-hop internazionale. Altro momento di grande intensità si è rivelato essere il Back to The Style, organizzato da Emozione Danza con la supervisione artistica di Sponky Love. Dai bambini ai più grandi, altissima energia e partecipazione di artisti e pubblico, in un sabato scandito dalla musica di Riky e Master Freez. A vincere la seconda edizione del Back to The Style sono stati: - House: ADN - Lockin’: Viola Chiarini
Danza in Fiera closed its 2012 edition on the 26th of February. As far as streetdance is concerned, during saturday the 25th and sunday the 26th it gave life to many battles, workshops and high quality activites. An amazing Five Skillz has surely been one the top height of the edition, which in addition to the 21 crews (numbers to be envied to everybody) has put on stage a highly spectacular final. Here, Mnais had to give up to Fantastic 5, only by a deciding game. The Belgium Crew could count on worldwide artists as Junior from Wanted Posse, on the ADN’s experience, the freshness of new entries from Legion X, in addition to ‘the foreigner’ Enrythm. The jury’s verdict - composed by world hiphop legends as Joseph Go, Yugson, Junior Almeida, Sally Sly and the italian Denis Di Pasqua - was not shared by everybody, mostly on the Italian side, considering the high stake. What stands out though is a strong signal about our country not being a land to be easily conquered anymore. On the consolle Master Freeze gave powerful beasts, used by the over 100 the ability to express themselves. In 2 years, 5 Skillz has become a point of reference for the hip-hop international scene. Another moment of great passion has been the Back To The Style, organized by Emozione Danza with the artistic supervision of Sponky Love. Artists and audience, from childern to grown up, took part with great energy in a saturday journey accompanied by Ricky and Master Freeze’s music. The winners of the second editon of Back To the Style have been: - House: ADN - Lockin’: Viola Chiarini - Poppin’: Patrizio Ratto - Hip-Hop: Carlos Kamizele - Mix Style Junior: Anthony Oggero
- Poppin’: Patrizio Ratto - Hip Hop: Carlos Kamizele - Mix Style Junior: Anthony Oggero Da corollario a DIF 2012, oltre ai fortunatissimi workshop con ospiti da tutto il mondo, l’ormai immancabile afterparty allo Space di Firenze, in concomitanza con la tappa di Street Fighters European Tour 2012. Non va inoltre dimenticato 90’ Minutes of Funk, parentesi ‘meltin’ pot’ in cui ogni ballerino di qualsiasi disciplina ha avuto la possibilità mostrare la propria arte, condividendo musica e location. Dal breakin’ al modern, passando per la classica, il latino ed il contemporaneo: un mix di stili ed attitudini, diversi nell’espressione, uguali nella passione e nell’amore per la danza. Anche qui vi sono stati 3 vincitori simbolici: Matteo Bartocci, Leonardo Desiderati, Elisa Pasciuti hanno potuto infatti presenziare come ospiti Red Bull al Red Bull Bc One Cypher Italy 2012, che si è tenuto allo Space di Firenze il 10 marzo. Non prendete impegni per febbraio 2013, DIF sta già preparando per voi una nuova, grande edizione.
As a corollary to DIF 2012, in addition to the very lucky workshop with guests from all over the world, the unfailing afterparty at Space in Florence, together with the Street Fighter European Tour 2012 stage and the 90’ Minutes of Funk, a meltin’ pot break where every dancer of whatever discipline got the possibility to show his art, sharing music and location. From breakin’ to modern, to classical through latin and contemporary: a mix of styles and attitudes, different in expressions but equal in their passion and love for dancing. There too have been three symbolic winners: Matteo Bartocci, Leonardo Desiderati and Elisa Pasciutti, who could be present as Red Bull guests at Red Bull Bc One Cypher Italy 2012, which took place at Space, Florence on the 10th of March. Don’t get yourself busy for February 2013, DIF is already at work for a new great editon.
Photo by: Denis Guerrini
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Da 17 anni è uno dei riferimenti nazionali della cultura e della danza urbana, l’Mc Hip Hop Contest è per sua natura un luogo di studio e di confronto, un laboratorio, una ‘factory’ teatrale che ha ospitato negli anni non solo alcuni tra i migliori coreografi ed insegnanti del panorama nazionale, ma anche e soprattutto i maggiori interpreti delle diverse scuole europee ed americane. L’Mc, pur mantenendo la propria identità, è sempre stato un’officina di idee ed esperienze in continua evoluzione. La prima edizione si è tenuta nel 1995, presso il Palazzo del Turismo di Jesolo (VE), sede dell’evento fino al 2008, per poi trasferirsi nel 2009 al Palacongressi di Riccone fino al 2011. Quindi l’ultimo cambio di location, presso il Palazzo dello Sport di Riccione. La penultima sede era sicuramente la più ‘maestosa’, ma nel contempo forse leggermente dispersiva. Nel 2012 si è dunque tornati all’atmosfera degli inizi di questa manifestazione, ospitando inoltre le selezioni per Hip-Hop Connection 2012, che hanno visto i Bandits avere la meglio sulla crew 0371. I numeri di quest’evento sono sempre importanti. Contest freestyle: 280 + 100 breakers + 45 bambini special one. Totale: 425 partecipanti. Contest coreografici: 644 ballerini. Gli Insegnanti di quest’anno erano numerosissimi ed i primi tre giorni per molti c’è stata la possibilità di studiare con loro attraverso gli Open Stage e l’Exclusive Convention: Alessia Gatta, Swan, Kris, Benny Ninja, Archie Burnett, Ana Sanchez, Aziz Baki, Omid Ighani, Aminata, Byron, Claudia Taloni, Erika Zaffonato, Fritz, Guiu, Hollywood, Javier Ninja, Karmy Lou, Marisa Ragazzo, Marco Cavalloro, Vanessa Cerulli, Laure Courtellemont, Silvia Sue, Serena Stefani, Stefano Pastorelli. La prima giornata è stata dedicata interamente al freestyle, con il contest Special One.
Mc Hip Hop Contest is by its very nature, a place for study and comparison,it was created 17 years ago with the intent of creating a national point of reference for culture and for urban dances,. It is a lab, a theatre factory which along the years, has been the host of some of the best coreographers and teachers in the world scene, but mostly, of the greatest interpreters from different European and American schools too. MC, still holding on to its identity, it’s always been a workshop for ideas and experiences in constant evolution. The first edition took place in 1995 at Palazzetto del Turismo, in Jesolo (VE)which has been the seat of the event until 2008,since it then moved to Palacongressi in Riccione and it has been there 2011. Then in 2012 it changed its location to Palace of Sport in Riccione. The second last seat was certainly the most ‘majestic’,but at the same time a little bit dispersive.In 2012 we go back to the original atmosphere of this event, as well hosting Hip Hop Connection’s selections where the Bandits got the better of 0371. The numbers of this event are always important. Freestyle contest: 280 + 100 breakers + 45 kid’s special one. Total: 425 dancers Coreographic contest: 644 dancers. The presenters of this edition were numerous and for the first three days many people had the chance to study with them on the Open Stage and the Exclusive Convention: Alessia Gatta, Swan, Kris, Benny Ninja, Archie Burnett, Ana Sanchez, Aziz Baki, Omid Ighani, Aminata, Byron, Claudia Taloni, Erika Zaffonato, Fritz, Guiu, Hollywood, Javier Ninja, Karmy Lou, Marisa Ragazzo, Marco Cavalloro, Vanessa Cerulli, Laure Courtellemont, Silvia Sue, Serena Stefani, Stefano Pastorelli. The first day has been entirely dedicated to freestyle with SpecialOne contest.
Nei giorni successivi invece le selezioni. i vincitori:
Next days shave elections Here are the winners:
Poppin’
Lockin’
Waackin
Vogueing
House
Hip-Hop
Dancehall
Sasa
Sugar Rae
Rada
TJ
Dange
Sly
Lady Cun Faya
Nei giorni successivi ecco invece selezioni, semifinali e finali dei contest coreografici. Questi i primi classificati: Hip-Hop A
Hip-Hop B
Speed8 (Torino)
Quiet Storm (Montalto di Castro)
Hip-Hop young
In the following days we had selections, semifinals and finals of coreographic contest. Thess are the first placed: Hip-Hop Kidz
Real Mccoyz Mini Mini (Civitavecchia) (Civitavecchia)
Come ogni anno, sabato sera l’MC Hip Hop contest ha ospitato un concerto (ricordiamo tutti il grande dj set di DJ Kool Herc). Nel 2012 è stato il turno di Frankie Hi NrG.
Videodance
Videodance Young
Icon (Roma)
Big Show (Torino)
As every year, on saturday night Mc HipHop contest has been the host of a concert (everybody remembers the amazing dj set of Dj Kool Herc). In 2012 it has been Frankie Hi Nrg’ turn. See ya at Mc HipHop contest 2013!
PRESSO:
Via Giovanni XXIII, 40/B - Ferrara Cel. 348.3613866 info@dancenation.it www.dancenation.it
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Il centro danza dell’Associazione Dance Nation è uno spazio aperto all’hip-hop ip hop che si dedic dedica esclusivamente a questo mondo dal 1992 1992. La scuola è da sempre ospitata dal Gruppo Teatro Danza - storica scuola di Ferrara - in una sede costruita artigianalmente, che in effetti somiglia ad una baita adibita a scuola, ma che è dotata della cosa più importante: un pavimento in legno douglas massiccio, in linea con l’essenzialità autentica di chi sa dare importanza alle cose più vere. Ne parla il direttore artistico Fabrizio Lolli: Abbiamo vissuto davvero le primissime esperienze italiane di persone ed artisti quali Byron, David ed Eric, Marty Kudelka, Cicely & Olisa, Laure Courtellement. Siamo in sincera amicizia con grandi uomini quali Niels (Storm), Eddie (Morales) e considero Lil’ Phil una persona di famiglia. Persone con le quali la condivisione è stata talmente ampia che - quando si sente la tanto inflazionata ed ostentata parola ‘underground’ - scappa un po’ da sorridere. Questo perché crediamo in una condivisione del tutto aperta, un cammino condiviso fin dagli albori. È un diario di viaggio pieno di belle pagine scritte assieme a persone vere come Kris, Denis, la Loredan, Swan, fino ad arrivare ad oggi, a condividere con talenti quali Neguin e tanti altri amici, sempre dando il massimo per la voglia di fare e stare bene, di migliorarsi assieme. Penso sia davvero ‘underground’ partire da una piccola e provinciale città, vivere una certa realtà da 20 anni senza ‘tirarsela’, oltre ad aver realizzato il primo evento di danza hip-hop in
The Dance Nation Association centre is an place to hip-hop, entirely dedicating itself to this culture since 1992. The school has been always hosted at Gruppo Teatro Danza - an historycal dance school in Ferrara - in a ‘hand-built’ base that looks like a cabin used as school, but provided with the most important thing: a floor made of douglas wood, that fits with the required essentiality for who knows how to give importance to the truest things. The artistic director Fabrizio Lolli speaks about it: We really went through the first italian experiences with people and artists as Byron, David ed Eric, Marty Kudelka, Cicely & Olisa, Laure Courtellement. We built a true friendship with great human beings as Niels (Storm), Eddie (Morales) and I consider Lil’ Phil as a family member. People whose condivision has been so wide that - when you hear about the hackneyed and flauted ‘underground’ word - it makes you kinda smile. This is because we believe in an open sharing attitude, a concept we all shared right from the start. It is a history book made of beautiful pages, written together with true individuals like Kris, Denis, Loredan, Swan, sharing talents as Neguin and many other friends. Always giving our best, for our itch and willing to feel good, to get better together. In my opinion it’s very ‘undergroung’ to start from a small town and live a certain reality without being stuck-up, in addition to have realized the first
Italia con più di 5000 spettatori in una sola data (le 9 edizioni di Funk Fever dal 1998 al 2007). Per non parlare di un gruppo di dancers capaci di ballare in eventi live con più di 50 mila persone ed il 50% di share in diretta TV, una crew (HipHop Groove) che si riconosce dopo vari lustri. Da 20 anni, 6 giorni su 7 (a volte anche 7), su questo pavimento si alternano 12 livelli di classi hip-hop, 8 docenti interni e da qualche tempo anche il valore aggiunto di personalità quali Sesè, Mike ed Elisa (Yessai Squad, ogni venerdì), per le lezioni di pura tecnica. Da anni ci dedichiamo in particolar modo alla didattica ed alla formazione: siamo dell’opinione che se non si cresce la persona a fianco del ballerino, quest’ultimo si perderà presto. Perciò diamo spazio solo a persone che reputiamo grandi e positivi formatori. La fortuna di poter operare, per mentalità nostra, fuori dai consueti parametri puramente ‘cash’, considerandoci profondamente artigiani, ci porta oggi a portare avanti una scuola che consideriamo un caso unico tra i generi: familiare, anticonformista, libera, cooperativa ed umile, dove accogliamo allievi dai 5 anni non compiuti in su. Abbiamo realmente sentito e vissuto sulla nostra pelle tanti, bellissimi anni di hip-hop e tuttora lo pratichiamo e promuoviamo, tanto che ci risulta difficile far comprendere in poche righe ciò che si vive da noi, ma chi ci conosce semplicemente lo sa.
one day hip-hop event in Italy, with more than 5000 people (the 9 editions of Funk Fever, from 1998 to 2007). Not to mention a group of dancers able to perform at live events with more than 50 thousand people and the 50% of share in the broadcasting system, a crew (Hip-Hop Groove) recognized after many years. Since 20 years, 6 days a week (sometimes even 7), on this floor 12 different hip-hop levels take place, there are 8 inner teachers and sometime we also add the surplus value of personality as Sesè, Mike and Elisa (Yessai Squad, on friday) for pure technique classes. In years we dedicated ourselves to teaching and education: we think that if you don’t grow the person next to the dancer, he will lose himself soon. For this reason we open our place only to people we consider great and positive teachers. We have the chance of working, - for our own choice- in a free-cash-mind, considering us as pure artisans. This bring us to carry on a unique school: familiar, non-conformist, free, cooperative and humble, where we welcome dancers from the age of 5..We truly lived deeply a lot of beautiful hip-hop years, we are still practicing and promoting it and we do it so much that it’s difficult for us to make you understand in a few lines what you live at our place.
Photo by: Paolo Bertazza-Memetika
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AUDITIONS
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Facciamo il punto come funziona il mondo dello spettacolo nel nostro paese. Tanto per cominciare: in Italia non esistono agenzie per ballerini - almeno fino ad oggi - fattore penalizzante per tutti quelli che hanno intenzione di lavorare in questo settore, perché da soli sono costretti a mettersi alla ricerca di audizioni. Negli anni si è poi creato qualcosa di simile ad una lobby di coreografi e registi - i cosiddetti ‘intoccabili’ - che occupano stabilmente gli stessi presidi di potere. I registi hanno i propri ballerini e coreografi preferiti, e alla fine si copiano sempre di più mode e stili dei programmi d’oltreoceano, facendone dei brutti cloni. Venendo alle audizioni di danza in Italia, esse per lo più si svolgono nelle città di Roma e Milano. La prima cosa su cui vogliamo focalizzarci è l’annuncio di un’audizione. Quasi mai esso viene pubblicizzato adeguatamente, se non attraverso qualche sito internet del settore; uno dei più famosi è www. ials.org. Ad accedere alle audizioni sono quasi tutti ballerini già conosciuti dal coreografo. Giunto sul posto, il più delle volte il ballerino si trova davanti a coreografi che non sono competenti in materia di hip-hop. La conseguenza solitamente porta a ritrovarsi a mettere in pratica una diagonale, una coreografia di ‘pseudo-moderno’ o di ‘stile televisivo’. Ai più fortunati viene richiesta una coreografia propria, a volte anche un freestyle. Dunque il primo passo è controllare bene cosa realmente è richiesto per il lavoro che si dovrebbe andare a svolgere e conoscere il nome del coreografo presente. Un altro fattore determinante è cosa viene fatto credere al ballerino se selezionato. A questo proposito, portiamo alla luce un fatto accaduto di recente ovvero il casting di Citroën Italia, alla ricerca di ballerini di street dance per il concerto degli LMFAO il 23 di Febbraio a Roma, nell’ambito dell’evento “I Like DS3 Party”. Per l’occasione, con qualche mese di anticipo, era stata indetta un’audizione in cui si cercavano ballerini ‘street dancer’, preceduta da un web casting pubblicizzato tramite facebook.com. Qui i 25 video più votati dal pubblico sarebbero acceduti direttamente all’audizione, mentre altri 25 partecipanti sarebbero stati invece scelti direttamente dalla giuria.
Let’s put the situation into perspective how things work in the entertainment world in our Country. To start: in Italy there are not any agencies for dancers - at least up to date - which is a penalizing factor for those who want to work in this field, because they have to look for auditions by themselves. In the last few years a kind of choreographer and directors’ lobby has been created - the “untouchables” - that have the main roles. Unfailingly the same things happen all the time: the directors have their own favorite dancers. The same happens with choreographers. The outcome is that you see the same things in the shows all the time. Trends and styles are copied more and more from programs across the Atlantic, obviously making bad clones. About dance auditions in Italy, they usually take place in cities such as Rome and Milan. The first thing we want to focus on is audition ads. They are nearly never advertised in a proper way, if not through some web sites of the field; one of the most famous is www.ials.org. People who enter these auditions are usually all dancers that the choreographer already knows. One of the problems is in the contents and the design of the ad. The claim is often: “Street dancers wanted”, or “Different style dancers wanted: modern jazz, classical, contemporary and hiphop”. Once you get to the audition, usually the dancer auditions for choreographers who have no hip hop experience. The result usually is that you have to do a “pseudo-modern” o “television style” choreography. The luckiest ones can perform their own choreography, sometimes even freestyle. The first step when you want to go to an audition is to check what is really asked for the job that you should be going to do and know the name of the choreographer. Another important factor is what the dancer is brought to believe if he/she is chosen at the end of the audition. Concerning this we would like to talk about something that happened recently - more precisely in February of this year - during the Citroen Italia casting while they were looking for street dancers for the LMFAO concert on 23rd February in Rome in the “I Like DS3 Party”. A few months before, an audition was organized
Primo problema: la modalità di pubblicizzazione e divulgazione. Inizialmente al ballerino viene fatto credere che ballerà in concerto con gli LMFAO. Poi, solo qualche giorno prima, gli viene detto che non sarà un concerto, bensì un dj-set, non degli LMFAO ma solo di RedFoo (uno dei due cantanti). Non finisce qui: RedFoo porterà con sé quattro dei ballerini della Quest Crew per la performance. Altro tasto dolente la giuria scelta da Citroën: Marco Garofalo, Rossella Brescia e Garrison Rochelle. Questi artisti, sicuramente molto conosciuti a livello televisivo, ma sono assolutamente incompetenti per ciò che concerne l’hip hop. Puntualmente, il casting è avvenuto con le medesime modalità di una puntata tv. Tutti i ballerini sono stati giudicati non per il proprio livello di danza, ma per altre cose, come il colore od il taglio dei capelli, l’estetica del viso, etc. In base a tali parametri, un ballerino che svolge un’audizione di questo tipo riceve una grandissima mancanza di rispetto. Molti ballerini effettuano audizioni investendo i propri soldi e tempo, per cercare di lavorare in maniera dignitosa - ma soprattutto professionale - nel mondo dello spettacolo del proprio paese. In Italia esistono professionisti con anni di esperienza - e soprattutto competenti in materia di street dance - che non vengono mai chiamati a collaborare per eventi del tipo sopracitato. Per quale motivo? Ultimo aspetto è la retribuzione del lavoro: prevale la smania di apparire, essere riconosciuti. Perciò molti sono disposti a concedersi e sottomettersi a vere e proprie estorsioni. Ma un artista lavora e come tale deve esser retribuito nel giusto modo. Invece, da parte del datore di lavoro di turno, spesso prevalgono situazioni in cui la performance del ballerino fornisce non sia un ma un ‘favore’, un ‘privilegio’. Dal “Devi sentirti onorato perché stai lavorando per…” all’ “Hai l’opportunità e la fortuna di lavorare con…”. Si deve diffidare di queste modalità. Ricordate che il lavoro è lavoro, il piacere è - tutt’al più - andare in vacanza, non certo sottoporsi a sei giorni di prove in un’altra città, per di più se non spesati! è dunque essenziale anche imparare a saper dire di NO. Riassumendo, concludiamo lasciandovi 3 regole fondamentali. - Le audizioni vanno fatte, ma occhio sempre a chi giudica. - Se venite presi ed accettate il lavoro, assicuratevi che esso sia adeguatamente retribuito. - Se vi sentite presi in giro, dite la vostra ed opponetevi, perché oggi a voi..domani ad altri! Claudio Campanelli
for the event looking for street dancers, ahead of which a web casting had been advertised through facebook.com. Here the 25 most voted videos by the public could access directly to the audition, while the other 25 participants would be chosen directly by the judges. The first problem: the way the event was advertised and broadcast. At the beginning the dancers thought they were going to perform in concert with LMFAO. Then, only a few days before, they were told it would not be a concert but a dj-set, not even with LMFAO but with just RedFoo (one of the singers). And that is not all: RedFoo would be bringing four dancers from the Quest Crew for the performance. But Another hitting note was the jury chosen by Citroen for this event were Marco Garofalo, Rossella Brescia and Garrison Rochelle. These artists, who are definitely very famous in our Country through TV programs, have no hip hop experience. Unfailingly, the selection of the cast was done in the same way as a television program. All of the dancers were evaluated not for their dance level, but for other things, such as the color or style of their hair, their faces, and so on. Based on these parameters, a dancer who has this type of audition receives a great lack of respect. Many dancers audition investing time and money to try and work in a dignified and professional way in the entertainment world of their own Country. In Italy there are professionals with years of experience and who are experts on street dance who never get called to collaborate in events like the one we talked about above. Why does this happen? Another question: if the judges had been experts on street dance, would the participants to the audition that we talked about above have been the same? The last aspect but not the least is the salary: wanting to show off and wanting to be recognized are the most important things. Many people are willing to give themselves away and to subdue to extortions. But an artist works and as such needs to be paid in the right way. Usually the employer considers the work that the dancer does not a proper job but rather a “favor” or a “privilege”. From : “You have feel honored because you are working for…” to “You have the opportunity and the luck to work with…”. Never trust these approaches. Remember that work is work, pleasure is - mostly - going on holiday, not going to six day rehearsals in another city without being paid. It is really essential to learn to say NO.To sum up, we would like to finish off with three main rules. - Participate in auditions, but check who the judge is - If you are chosen and you accept the job, be sure to be paid enough.
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SDM ha chiesto un parere ad alcuni professionisti del settore: ETN (Chiambretti Night, Wannadance, Tour Mondiali) Io AMO ballare, ma non amo il mondo della DANZA. AMO il palco, ma non amo la mentalità dei ballerini. A 38 ANNI sento di poter dire che tutto è soggettivo ed ognuno deve seguire il proprio percorso, non dando troppo peso ai consigli perché IO STESSO non ho ascoltato NESSUNO. Ho ben capito che la cosa PER ME migliore è ballare senza parlare troppo. È un mondo artistico molto FALSO, perciò onde salvaguardarmi preferisco ballare e ed espormi sempre meno. È una scelta! A 38 anni, io mi sento ANCORA fortunato a poter ballare con ragazzi di 16/17. L’importante è mettersi in discussione su larga scala e lavorare con la massima umiltà.
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Kris (Amici, Italia’s Got Talent) Il coreografo scelto tende a chiamare i ballerini con i quali ha già lavorato perché sa quale risultato avrà da loro. Il motivo per cui gli artisti street dancers non vengono chiamati come coreografi è dovuto al fatto che spesso le produzioni non conoscono queste persone. Se vuoi avere una certa importanza all’interno di questo contesto ti devi fare vedere, devi vivere questo contesto. Non è detto che un personaggio noto nell’ambiente hip-hop sia in grado di gestire un concerto di Madonna od un film. Io personalmente non ne sarei capace, un conto è fare dei passi di danza, un conto è gestire il tutto. Che poi ci siano coreografi che si professano di conoscere anche il mondo hiphop in televisione, questa è storia ormai antica. Susan (Spotlight Agency) La mia è principalmente un’esperienza americana di management. Là il tutto avviene molto spesso attraverso agenzie, per cui l’artista è tutelato. Negli USA le modalità sono 2: la produzione contatta le tre più importanti agenzie (MSA, BLOC e CLEAR) per ingaggiare i top dancers destinati ai ruoli di maggior rilievo. Le tre agenzie contatteranno il management dei vari ballerini richiesti dai coreografi. Per i ruoli minori verranno aperte audizioni pubbliche o private ma ugualmente organizzate da agenzie. Tutti i rapporti sono contrattualizzati e le agenzie si occupano della parte burocratica, informando sul tipo di ruolo, compenso, etc. In questo modo i ballerini, anche se sconosciuti, sono tutelati.
- If you feel as if you are being taken for a ride, say it and object, because today it is you, tomorrow it is another and so on.... Claudio Campanelli SDM asked some professionals of the field what they thought: ETN (Chiambretti Night, Wannadance, Tour Mondial) I LOVE dancing, but I do not love the dance world. I LOVE the stage but I do not love dancer’s mentality. At 38 I think I can say that it is all up to yourself and everybody has to follow their own pathway. Do not follow any advise because I did not listen to ANYBODY. I understood that the best thing FOR ME is to dance without talking too much. It is a very FALSE artistic world, so to save myself I prefer to dance and to expose myself less. It is simply a choice. I STILL feel lucky to be dancing with 16-17 year olds at 38. The important thing is to put yourself out there and work humbly. Kris (Amici, Italia’s Got Talent) The chosen choreographer tends to call dancers they have already worked with and knows what result he/she will have from them. The reason why some street dance artists are not called as choreographers is because the productions do not know these people. If you want to have a certain importance in this field you have to show your true colors, you have to live this context. A hip hop expert may not be able to run a Madonna concert or a film. I would not be able to, it is one thing to be able to do some steps, another to be able to handle everything. Unfortunately choreographers that pretend to know the hip hop world in TV is an ancient story by now. Susan (Spotlight Agency) I have an American management experience mainly. The difference is that everything happens through agencies, so the artist is protected. There are two ways in the States: the production contacts the three biggest agencies MSA, BLOC, CLEAR to hire the top dancers for the biggest roles. The three agencies will call each dancer’s management requested by the choreographers. For the smaller parts public or private auditions will be organized but handled by the agency. All the relations have a contract and the agencies deal with the bureaucratic part and inform about the part, the wage and so on. In this way even unknown dancers are protected.
THEATRE
Photo by: Ralf Brinkhoff
TAP DOGS F,F,F. Tre effe possono ricordare il grandioso spettacolo del 9 febbraio 2012 presso l’Europauditorium di Bologna, da parte della famosa compagnia australiana conosciuta come TAP DOGS: effe come FORZA, FERRO e FLESSIBILE. Lo show, ideato da Dein Perry e diretto dal regista Niger Triffitt per festeggiare il 15° anniversario della compagnia, ha saputo alternare la tecnica ed il virtuosismo della tap dance con l’energia e la forza di ballerini, in veste di operai in un cantiere che presto si è trasformato in un vero palcoscenico, ricco di pannelli mobili, smerigliatrici scintillanti e percussioni rimbombanti. Vincitrice di 11 premi internazionali, dopo l’uscita di Bootmen (film del 200 consigliato a tutti gli amanti della street dance) la compagnia che ha aperto la cerimonia dei giochi olimpici di Sidney nel 2000 ha coinvolto gli spettatori in un’atmosfera calda e ricca di effetti speciali, grazie all’interazione degli stessi ballerini con il pubblico. Oltre all’originalità ed alla complessità delle proprie performances. Step and hill al ritmo di basket ball giocate dagli stessi tapdancers, assoli in pedane mobili ed a testa in giù, coreografie d’insieme su piattaforme musicali, battiti di tap su pedane piene d’acqua. Senza contare la presenza di due giovani bionde australiane - che il pubblico maschile avrà sicuramente apprezzato - le quali a colpi di tamburi scandivano un beat dalle loro alte impalcature metalliche. Interessante è stato inoltre notare la freschezza e l’ingenuità del più giovane, come la serietà e l’esperienza del più anziano, la muscolarità e l’esibizionismo del ‘play boy’ del gruppo o la simpatia e la distrazione del più sbadato e buffo della combriccola, quasi a voler renderci partecipi della loro reale vita australiana. Uno spettacolo di 80 minuti in cui Anthony Russo, Matt Papa, James Doubfire, Sheldon Perry, Richie Miller e Nathaniel Hancock hanno regalato tutta la loro energia, passione e vitalità. Ultima, ma non meno importante, l’amata musicalità dei loro boots… i tap dogs, the real showbootmen!
F,F,F. Three F’s could remaind the great show of the australian company known as TAP DOGS on the 9th of February 2012 at Europauditorium in Bologna: Strenght, Iron and Flexible (these are three words which in Italian starts wiht F, ndr). The show, created by Dein Perry and directed by Niger Triffitt to celebrate the 15th company’s anniversary, has swapped tap dance tecnique and virtuosity with the energy and strenght of dancers dressed like worker in a construction site, which soon turned out in a real stage of moving pannels, shining grinders and booming percussions. Winner of 11 internationals prices, after the outcome of Bootmen (a movie that came out in 2000, which is advised to all streetdance lovers), the company that opened the Sydney Olympics cerimony in 2000, has involved the audience in a warm and special effects-ful atmosphere, thanks to dancers interacting with the audience and the originality and complexity of their performances. Steps and hills at the rate of basketballs, played by the same tap-dancers, solos on mobile and upside down platforms, ensemble choreographies on musical platforms, tap beats on full of water platforms. The mascoline audience will have surely appreciate the two young blond australian dancers beating on drums from their high iron stuctures... Moreover it has been intereting to notice the freshness and the naivety of the youngest guy as the experience and the seriousness of the oldest man, the muscles and the exibithionism of the ‘play boy’ or the simpathy and the distraction of the goofiest of the gang as well. It seemed they would share with us their australian real life. An 80 minutes show where Anthony Russo, Matt Papa, James Doubfire, Sheldon Perry, Richie Miller and Nathaniel Hankcock gave us all their energy, passion, vitality and - last but not least - the beloved musicality of their boots… tap dogs, the real showbootmen!! Serena Ballarin
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CLUBBIN’
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Bari Hip Hop Metro viene fondata il 23 ottobre del 2009. Nasce per dare un punto di riferimento a tutti gli appassionati di musica hip-hop nella città di Bari e dintorni. Il marchio ed il nome dell’organizzazione sono frutto della creatività di Vincenzo Antenori, che cerca immediatamente alleanze tra le persone attive nel settore in quegli anni per formare una squadra e dar vita ad un movimento che avrebbe avuto l’obiettivo di allargare gli orizzonti dell’hip-hop in città. Così negli anni, sino ad oggi, dal gruppo di persone coinvolte si è formata una vera e propria organizzazione formata da tre soci: Bartolo Spinelli, Fedja Zonic e Vincenzo Antenori. Quindi tre deejay ufficiali: Big Fab, Mista Panzeeny e Don Danny. Poi un voice, host ufficiale di tutti gli eventi BHHM: Shogun. La crescita dell’organizzazione è sicuramente dovuta anche alla fiducia che il Demodè Club di Modugno (BA) ha riposto nel progetto. In questo modo, sin dagli albori, Bari Hip Hop Metro ha potuto contare su una location importante anche a livello Italiano, oltre che nel panorama regionale. Bari Hip Hop Metro è presente sul web con il sito ufficiale www.bhhm.it, dove è possibile conoscere tutti gli eventi organizzati. Siamo inoltre presenti su twitter (@barihiphopmetro)¸ su facebook con la fan page BARI HIP HOP METRO - ove è possibile vedere le foto degli eventi - e su youtube con il canale ufficiale barihhmetro, in cui si trovano interviste, video delle serate e tanto altro. Grazie a questo mix, in tre anni di attività Bari Hip Hop Metro ha organizzato oltre 50 eventi tra
Bari Hip Hop Metro was founded on the 23rd of October 2009, to be a point of reference for all the hip-hop music lovers in Bari town and whereabouts. The label and the name of the organization are the result of Vincenzo Antenori’s creativity, he tried and succeeded in allying himself with people who were active in that area in those years, so as to form a team and to start a movement aiming at widening hip-hop horizons in town. Since then, up to today a true organization has been created out of the people involved, which is now formed by Bartolo Spinelli, Fedja Zonic and Vincenzo Antenori. Then three official djs: Big Fab, Mista Panzeeny and Don Danny. Finally Shogun as voice and official host of all the BHHM events. The growth of the organization is certainly due to the trust that Demodè Club in Modugno (Bari) gave the project since its beginning and so Bari Hip Hop Metro could count on a locally and nationally known location as well. Bari Hip Hop Metro can be reached on the internet through the official website www. bhhm.it, where it’s possible to geto to know all the events we organize. We are on twitter as well (@barihiphopmetro), on facebook with the fan page BARI HIP HOP METRO for the events photos and on youtube with the official ‘barihhmetro’ canne, where interviews, videos and much more can be seen. Thanks to this mix, in over three years’ activity Bari Hip Hop Metro has organized
concerti, contest e party con artisti nazionali e dj da tutta Italia. Da quest’anno ci siamo affacciati oltre oceano, con ospiti statunitensi come Tony Touch e M.O.P., che saranno in concerto il prossimo 6 aprile 2012 a Bari. Tra gli artisti ospitati annoveriamo Fabri Fibra, Marracash, Club Dogo, Guè Pequeno, Dj Shablo e Don Joe, Nesli, Noyz Narcos, Bassi Maestro, Dargen D’amico, Vacca, Co’Sang mentre nei party abbiamo ospitato deejay come Mr. Phil (Roma), Madkid (Bologna), Dj Shocca (Treviso), K-Blast (Napoli). In merito ai contest, in questa stagione giungeremo alla terza edizione del contest di free style ‘30’ of freestyle’, dedicato agli Mc ed alla seconda edizione di BARI HIP HOP JAM, un format in cui breakers, writers, artisti rap e deejay si ritroveranno per dar sfogo alla propria creatività. Infine, ma non per importanza, teniamo a ricordare che la buona riuscita dei nostri eventi è merito del pubblico che ci segue con affetto da tre anni a questa parte. A loro dedichiamo la passione nell’organizzazione degli eventi che produciamo.
more than 50 events with concerts, contests and parties with national artists and djs from Italy. In 2012 we also widened our borders the with guests from the US as Tony Touch and M.O.P., who will be live in concert in Bari on the 6th of April. We hosted artists as Fabri Fibra, Marracash, Club Dogo, Guè Pequeno, Dj Shablo e Don Joe, Nesli, Noyz Narcos, Bassi Maestro, Dargen D’amico, Vacca, Co’Sang, as well as djs such as Mr. Phil (Roma), Madkid (Bologna), Dj Shocca (Venezia), K-Blast (Napoli). As for the contests, during this season we’ll get to the 3rd edition of our contest Free Style ’30, dedicated to Mc and the 2nd editon of BARI HIP HOP JAM, dedicated to breakers, writers, rappers and djs willing to expand their creativity. Last but not least, the success of our events is due to the audience, which has being following us with love for three years. We dedicate to them the passion we put in the events we produce. 3 7
DRESS UP ACCESSORIES
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È con la cura dei minimi particolari che si raggiunge la perfezione. Ebbene, la cosa vale anche per l’abbigliamento, perciò vi invito a riflettere sull’importanza che, da qualche anno a questa parte, sta ricoprendo il ruolo dell’accessoristica. Mi riferisco a cappelli, cinture, orologi, collane, pendenti ed occhiali. Sembra stupido, ma ‘colorarsi’ dà nell’occhio e nulla più di un semplicissimo New Era Cap NY Yankees di colore Cyber Yellow nuova colorazione lanciata dal brand - aiuta ad essere ben riconoscibili nella folla della normalità. Tuttavia, se parlare di New Era Cap può risultare monotono, vorrei incuriosirvi con qualcos’altro. La medesima ditta, nota per il monopolio mondiale nella produzione di cappelli, rende disponibile da anni (rinnovandola stagionalmente) una serie di cinture in corda - canvas belt - di colori abbinabili ai cappelli di cui sopra. Sono cinture ‘one size fits all’, perciò prive di misure, utilizzabili da tutti, con logo brand sulla fibbia di metallo. Credetemi: nella sua semplicità, una cosa così minima e piccola aumenta terribilmente il vostro ‘dress flow’. Andiamo avanti. 2011 e 2012 hanno visto l’esplosione del fenomeno ‘Wood Pendant’: collane totalmente in legno con pendenti molto particolari, che indossate da personaggi di fama mondiale (Kanye West ne è il promotore principale) hanno visto il boom immediato di richieste sul mercato. Come sopra: semplici, ma di grande effetto. Il legno viene poi di sovente colorato (giallo, lime, magenta) appositamente per dare più visibilità al prodotto. Sottolineo, tra le altre cose, l’imminente uscita sul mercato di bracciali della stessa linea Wood: corpo in legno e modelli molto semplici, ma esclusivi e mai visti prima. Diverse le dimensioni: più grandi sono più ‘catturano-sguardi’. Termino con accessori come gli occhiali. che indossati di un colore in abbinamento a
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Giving attention to details is the right way to perfection. Speaking in general so it is. And so it’s with clothing too. For this reason I invite you to think about the importance that the role of accessorize has been having in the last few years. Caps, belts, watches, necklaces, charms and glasses: that’s what I’m talking about. It seems stupid but ‘colouring’ oneself stands out a mile and nothing helps you more than a simple New Era Cap NY Yankees of Cyber yellow, a new color from this brand, so as to be recognizable in a crowd of normality. Otherwise if to talk about New Era Cap becomes boring and trite, I‘d like to arouse your couriosity with something else: the same brand, famous for having the world monopoly of caps production, has been producing for many years, renewing it seasonally, a belt series - canvas belt made of chord with colors matchable with the caps. They are one size fits all belts,available for everybody, with the logo brand on the iron buckle. Trust me, in its simplicity, such a small and half note thing makes your ‘dress flow’ incredibly bigger. Let’s go on. 2011 and 2012 have seen the fad of ‘Wood Pendant’: necklaces with very special graphics charms, made of wood, which being worne by famous people (Kanye West is the principal promoter), have witnessed a sudden market boom. As staded above: simple but greatly impressive, the wood is expressively often coloured (yellow, lime, magenta) to give glamour to the product. Among other things, I’d like to announce the forthcoming arrival on the market of bracelets from the same line - Wood: wooden body, very simple models, but also exclusive and unseen before. Different sizes: the bigger the more they ‘catch the eye’. I’d like to end with glasses, that if worne in colours matched with sneakers or
sneakers o t-shirt vanno ad essere ormai un must per tutti. Per non parlare dell’orologio da polso, divenuto un importante addendum all’abbigliamento, specie se il più particolareggiato possibile. Casse e quadranti enormi la fanno ormai da padrone. Credo basti davvero poco per risultare esteticamente ‘al top’, per questa ragione tengo molto a ripetere la frase d’apertura: è nella cura dei minimi particolari che si raggiunge la perfezione. Tenetevi ‘particolareggiati’.
t-shirt they are going to become un must for everybody. Not to talk about the watch, which has become and important addendum to clothing, especially if it’s as detailed as possible. Huge cases and dials boss the show. I think you don’t need much to be at the top from and estethic point of view, for this reason I truly make a point of repeating my starting sentence: it’s by taking care of details that you reach perfection. Let’s keep yourself ‘detailed’.
KIDS UNDER 6
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È abbastanza sperimentale dedicare classi di avviamento all’Hip Hop per bimbi dai 5 anni non compiuti ai 6, ma può portare a risultati insperati e se fatto da persone preparate, esperte e portate, permette alla scuola diversi vantaggi: come competere in una ‘fetta di mercato’ (odio doverla chiamare così) che è sempre più vasta e trovarsi tra un paio d’anni con allievi di 6-7 anni che hanno già delle basi. Va da sé che ciò che si riesce a realizzare tecnicamente all’interno di queste classi è assolutamente ‘propedeutico’, teso all’avviamento, la vera formazione potrà avvenire solo successivamente. Se siete abbastanza coraggiosi (e incoscienti) da volerci provare, preparatevi a dosi massicce di pazienza, pedagogia, buon senso, preparazione (ma capacità di improvvisazione) e date fondo a tutta la vostra fantasia. Personalmente penso che tutto, in questa fase, debba essere svolto in maniera quanto più ludica (anche se è da questa prima formazione che occorre sia offrire valori ed esempi che saper porre regole). Considero l’aspetto divertimento fondamentale, per me che ho 43 anni, per un bambino quanto dovrebbe essere? Entrando nello specifico, ho notato che a 4-5 anni sono solito giocarci assieme in questo modo: partire da un tema (es: Dinosauri, Pirati, Supereroi, Nemo..) e su questo costruire una filastrocca in rima ogni 4 o 8 tempi, per un totale di circa 3-4 otto per 60’ di lezione totale. Non occorre essere Jay-Z, basta che passi il senso del ritmo. Ripetere ogni ottava varie volte, prima ‘rappando’ la filastrocca, poi con una base (meglio instumental) lenta e scandita, poi più veloce (sempre rappando), poi con una base ma senza narrare la storia, ma dando riferimenti
Fabrizio Lolli (CEO Dance Nation)
Dedicating HipHop introduction classes to kids between 4 and 6 is quite experimental, but could bring unexpected results. If it’s done by experts it will bring two advantages to the school: competing in an even bigger (I hate to call it like this) ‘market share’ and having, in a couple of years, 6 or 7 year old students who have already got a good grounding. What you manage to achieve in these classes is only a foundation class and is intended as an introduction. The real training will take place afterwards. If you are brave (and senseless) enough to try, arm yourself with lots of patience, good sense, preparation and improvisation skills. Overall you have to stretch your imagination. In my opinion, everything at this stage of life, should be done in the most playful manner as possible, even if it’s necessary from the beginning to give values, set examples and make the rules. If I think that the fun side is fundamental, and I’m 43 years old, how important could it be for a child? Specifically, with 4-5 year old kids I play this way: I start with a theme (dinosaurs, pirates, superheroes, cartoons and so on) and on this I create a nursery rhyme with 4 or 8 counts each, with a total of 3-4 verses (eighths) for a 60 minutes class. You don’t need to be Jay-Z, as long as you give a sense of rhythm. You repeat each verse various times, first by ‘rapping’ the nursery rhyme, then by adding a slow and time beat musical background (instrumental is best), then by rapping with a faster beat, and finally with a musical background but without telling the story and just giving some references now and again, still inside the story which our kids will have as a principal target.
occasionali ogni tanto, sempre all’interno della nostra ‘Storia’, che i nostri kids avranno credetemi, come target principale. Ripetere varie volte contando, senza musica, poi con la musica che volete. Di solito la loro attenzione è limitata a pochi preziosi minuti, circa 10-15, poi hanno bisogno di una pausa, quindi è preferibile alternare ogni ottava appresa con giochi propedeutici diversi, di cui parleremo prossimamente. Quindi: ottava/gioco per 3-4 volte, poi consiglio di dividere la classe in 2 crew che ballano a turno 1 o più volte (con voi di fronte, speculare) per decretare il vincitore su giudizio dell’insegnante. Altri consigli? Classi piccole, movimenti semplici, zero tempi morti, occhi aperti sempre. Al termine della lezione è bene lasciare uno spazio al cerchio o comunque a giochi che prevedano forti dosi di freestyle: se ad un bimbo viene fatto capire (prima che la società lo inibisca) che quella sua voglia di ballare è la cosa più naturale del mondo, avremo un vero ballerino in più!
You have to repeat everything many times, counting without music and then with the music you want. Usually the kids’ attention is limited to few precious minutes, about 10-15, after that they need a break, so it’s best to alternate each verse that they have learned with some different training play, which we’ll talk about soon. So: verse/play for 3-4 times, than I suggest you divide the class into two crews that dance in turns one or more times (standing in front of them) and decide the winner. More advice? Small classes, easy steps, no idle times and eyes always open. At the end of the class it’s good to have time to form a circle or to play with freestyle: if you make a child understand that his urge to dance is the most natural thing in the world (before society suppresses him in this way) we will have an extra real dancer!
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MUSIC
DANCE TO THE MUSIC
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La musica ha molte forme, stili, differenti energie e suoni. Ci sono migliaia di strumenti diversi, toni su toni di suoni, analogici o digitali. La musica è fatta da persone che mettono la propria energia, che esprimono il loro stile, la loro anima o pensiero attraverso essa. Chi fa musica con il cuore è una bella persona ed a mio parere va definito artista. Ecco perché voglio condividere con voi il mio punto di vista riguardo la musica. Quand’ero più giovane - ho iniziato a suonare nel 2004 - ascoltavo differenti generi musicali, ma non ne avevo la conoscenza che ho adesso. Ho esteso di molto il mio range musicale. Non c’è musica, né genere o suono che non mi piaccia quando si accorda con il concetto di una canzone. Mi piacciono le canzoni lente, ritmate, con bei testi. Le strumentali che parlano da sole, a cappella ed il flow di rapper o cantanti che risulta forte anche se non hanno un background musicale. Canzoni dark, felici o tristi… Tutti questi tipi di musica presenti sulla terra sono magnifici, e NOI BALLERINI la amiamo poiché ci fanno ballare, ci fanno esprimere i nostri sentimenti attraverso la danza. Senza musica non ci sarebbe ballo. La musica viene sempre per prima. La musica è la scintilla che attraverso la danza si trasforma in fuoco. La cosa più bella avviene quando puoi unire la musica, quando ballando mostri la musica, e tutti possono sentire l’energia della canzoni, le vibrazioni del basso o dei suoni. Noi djs siamo l’alfa e l’omega dei battle. Diamo potere al ballerini, incitiamo la folla con nuove canzoni e spingiamo per ore ed ore perché amiamo fare tutto ciò. Siamo una parte fondamentale degli eventi. Quando sto suonando ad un battle o ad un party, improvviso sempre. Non ho una selezione di canzoni che si susseguono, non faccio playlist.
BJ PIGGO
Bratislava SVK Streetdance Kemp Street Dance Academy www.bjpiggo.com www.facebook.com/BjPiggoOfficial
Music has lots of forms, lots of styles, lots of different energy and lots of sounds. There are thousands of different instruments, tons and tons of sounds, analog or digital. Music is made by people putting their Energy into it, they are expressing their styles, soul or thoughts by music. Everybody who make music from heart is a beautiful person and for me is an artist. That’s why i want to share with all of you my point of view about music. When i was younger - i started to spin around in 2004 - i was listening to different kinds of music, but i didn’t have that much knowledge about it like i have now. I extended my music range a lot, there is no music i don’t like, no genre or even sound that i don’t like when it fits to the concept of a song. I love slow songs, hyped songs, songs with great lyrics. Instrumentals that tell stories themselves, acapelas and rappers or singers flow that are strong even without music background. Dark songs, happy songs, sad songs etc. All this kind of music that is on the earth is beautiful and WE DANCERS love it ‘cause it makes us dance to it, it makes us express our feeling thru dance, there would not be dancing without music. Music is always first. Music is the sparkle that becomes fire with dance. The best is when you can merge with music, when your dancing displays music, when everybody can feel the energy of the song, vibrations of basses or sounds of strings or synths from you dancing. We djs are the alfa & omega of the battles. We give the power to a dancer, we hype the crowd with new songs we are diggin’ hours and hours because we love it. We are the main part of the events. When I’m spinning at battles or parties, i always freestyle. I don’t have a selection of songs that goes one by one, i don’t make playlists. Always freestyle.
Improvvisare, sempre. Questo è ciò che mi piace fare, anche nel ballo e nella vita. E per questa ragione suono sempre in modo diverso, perché in quel momento reagisco ai ballerini, alla folla, al vibe dell’edificio, all’energia che mi circonda e suono anche secondo il sentimento che provo in quel momento. Suono le canzoni che penso possano piacere ai ballerini secondo il loro stile od apparenza. È così che faccio. Ho trovato il mio stile nel suonare, per cui se mi inviti devi rispettarlo, in più non dirmi mai cosa devo suonare. Perché invitarmi quando non ti piace cosa suono? Ma questa è un’altra storia, torniamo alla musica. Ci sono molte persone, ballerini, che cercano beat su cui poter ballare. La maggior parte delle volte cercano un beat forte, stimolante, veloce, con molti suoni ottimi per i trick e principalmente con un BEAT. Un beat forte, battute e bassi che possano dare un tempo alla loro performance.
That’s what i love about it and that’s what i love about dancing or living. Because of this I always play different, I’m reacting to the dancers, to the crowd, to the vibe in the building, to the energy around and i even play according to my feeling i have at the time. I play songs for dancers that i think they might like, according to their style or lookalike. This is how i do it. I found my style of playing so if you invite me you have to respect it, plus never tell me what to play. Why do you invite me when u don’t like what I am playin’? This is whole other story, let’s get back to music. There is a lot of people, dancers, who are looking for the beats they can dance to. And most of the time they are looking for a beat that is strong, hyped, fast, with many sounds, good for tricks and mostly with a BEAT, a strong beat, kick and basses that can give the right tempo to their performance. Honestly, i love it too, BUT, there is no rule about what music should looks like or sound likes. There is no pattern.
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Onestamente mi piace, MA non c’è una regola su come la musica dovrebbe apparire o suonare. Non c’è una linea. La musica è fatta di suoni, e questo è tutto. Molte persone sono abituate a ballare sul beat perché è facile, puoi sentire il tempo e forse può darti energia o quello che vuoi, ma non è tutto. Un’altra cosa è che io suono canzoni che PUOI BALLARE. Non suono canzoni che intendono essere qualcosa. Lasciatemi spiegare: c’è un battle di hip-hop, poppin’ o house, so che gli stili provengono dalla musica che ha dato il nome a quello stile, o ai passi e così via. Ma oggigiorno c’è una musica che non è fatta per essere hip-hop o poppin’. Molti artisti fanno semplicemente la musica che amano, fanno musica per il loro cuore senza genere. Se io sento che questa musica può essere suonata ad un battle hip-hop o di poppin’ - anche se non è strettamente lo stesso genere - la suono. Suonerò musica su cui potrai ballare, non quella che tu ti aspetti io suoni in un battle hip-hop, solo perché è un battle hip-hop (o poppin’/lockin’/house, etc.). Mi piace sfidare il ballerino con nuove cose, nuove esperienze. La nuova musica apre nuove strade. USCITE DALLA SCATOLA. Ecco un’altra cosa che mi è capitata un sacco di volte: quando suono la canzone per il battle e la canzone contiene parti senza beat, ecco che la gente inizia a guardarmi con l’aria di “Che diavolo stai suonando? Rimetti il beat!” PERCHÈ? Senza beat non è musica? Non siete capaci di ballare sui synths o su altri suoni differenti quando non c’è beat? Quando sei in un battle devi mostrare il tuo meglio. Se vuoi vincere devi seguire la musica e mostrare ai giudici la musica attraverso il ballo. Questo è un battle. Devi MOSTRARE IL TUO MEGLIO, nel caso in cui tu voglia vincere. Mi fa veramente arrabbiare quando vedo tutto questo. Magari semplicemente la gente non capisce. Se volessi esagerare suonerei i Beatles ad un battle hip-hop e tu devi ballarci sopra, potrei suonare drum&bass ad un battle di lockin’ e tu devi ballarla. Potrei suonare la colonna sonora di Harry Potter e se vuoi vincere il battle DOVRESTI BALLARLA!!! QUESTA È LA MUSICA COME IO LA VEDO!!!
Music is made of sounds, and that’s it. Many people are used to dance to beats ‘cause it’s easy, you can hear the tempo, maybe it can give u energy or whatever, but it’s not everything. Other thing is: I play songs you CAN DANCE TO. I don’t play songs that are maent to be something. Let me explain. There’s a hip-hop battle or poppin’ or house, whatever, i know that the dance styles came out of music that gave the style name or gave steps and so on. But nowadays there is some music that is not made to be a hip-hop song or a poppin’ song. Many artists just make music they love, they make music from their hearts with no genres and if i feel i can play this music and this track for a hip-hop or a poppin’ battle, even if its not strictly the same genre i will do that, i will play music u can dance to, not music u expect me to play in a hip-hop battle, just because it’s a hip-hop battle (or poppin’/ lockin’/house’, etc.). I like to challenge dancers with new stuff, new experiences. New music opens new ways. STEP OUT OF THE BOX. Another thing happens to me a lot of times. When I play a song for a battle and the song hasa part with no beat, people start looking at me like: “What the fuck are u playing, bring the beat back”. WHY? Is it not music without beat? Aren’t you able to dance to synths or any kind of different sound when there is no beat? When your are in a battle, you have to show your best if u want to win, you have to follow the music and show judges the music thru your dance. That’s what a battle is about. You’ve got to SHOW YOUR BEST!!! in case you want to win. It really pisses me off when I see this, maybe you just don’t understand. If I had to exaggerate, I could play motherf***ing Beatles on a hip-hop battle and you have to dance to it, I can play drum&bass on a lockin’ battle and you have to lock to it. I could play a theme from the Harry Potter ost and u HAVE TO DANCE if you want to win!!! THIS IS THE MUSIC AS I SEE IT!!!
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- Direttore responsabile: Marco Terrestri - Redazione: info@streetdancemagazine.it Alessia Grinfan, Claudio Campanelli, Alberto Gambato, Giovanni Tambarelli - Grafica: graphic@streetdancemagazine.it Denis Guerrini - Stampa: Universal Grafiche - Mestrino (Padova) - PubblicitĂ : commercial@streetdancemagazine.it Hanno collaborato: Kino, Bj Piggo, Fabrizio Lolli, Serena Ballarin Claudio Campanelli. Editore: Street Fighters a.s.d. via Camisano n.94 - Cesena 47521 info@streetdancemagazine.it Roc n. 21721
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