Incomplete city 2_Protezione

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NEPROGETTAZIO-ATELIERURBANA CITY(2)INCOMPLETE PolitecnicoTORINOPOLITECNICOURBANISTICADIdiTorino|LaureaTriennaleinArchitettura|AtelierProgettazioneUrbana|ContributodiUrbanistica|A.A.

AbateStudenti:Simona Caterina Anebarou Ayoub Ballone DiDiDiDeDeDeCosmaCibonfaChiapussoChessaCastrignanoCastoleroCaranzanoBurgioBraggionBongiBocaccioBelliBausoBastaBarsantiAngelicaCarlaFeliceRebeccaCamillaGregorioEdoardoPaoloGiorgioMariaCristinaBeatriceAriannaIlariaPaolaMattiaMarcoMichelaCarloChiaraFrancoIlariaMatteoSimoneBartolomeoVladimirLucenteGiustinaTeresaSantoGiuseppe Dino Francesco El Khadali Mohamed Reda Eramo HamedGrassoGiudiceGarrutiGandagliaFiloniFatigaFacherisLucaAnnaGiuseppeFrancescoLisaMartinaSaraAntoninoMohamed Radwa Gamal El Said Macrì MorettiMoranaMazzaliGiuliaDavideYvonneMaurizio Gianfranco Murolo Alice Paolillo Giulia Piga Cecilia Pili VenturaVenanziTerraccianoTassoneSerinoRolandoRagonesiQuartaronePugnoMartinaAlessiaGiordanoAndreaSilviaGiuliaGianpaoloVittoriaLiviaStefano

Incomplete City Incomplete City è un esercizio didattico che esplora un territo rio domestico, molto presente nell’immaginario comune. Una città costituita da sequenze parallele fatte di acqua, spiagge urbane, litorali, infrastrutture, residenze e attrezzature, campi agricoli, piastre industriali, spazi aperti. Segnata da fragilità ambientali, insediative, oltre che sociali. Una città entro una grande struttura territoriale “a pettine”, in cui le penetranti vallive sono generatementare. Pier Vittorio Tondelli negli anni ‘80 parlava di un bordo di strass. Negli anni ‘90 era la città felice di Olivo Barbieri e Pip poUnaCiorra.città incompleta: i due termini vanno bene intesi. Il primo ha una valenza estensiva: città indica uno stile di vita urbano, segnato da densità di pratiche e alta mobilità. Riguarda dunque conurbazione, territorio, litorale abitati entro modalità assimilabili a quelle urbane: non è la densità dei manufatti o degli individui, Il secondo termine è più complicato. Perché incompleta? In completa in relazione a qualche idea normativa di cosa debba essere città? Ovvero in riferimento ad un modello? Non è questo che intendiamo. Al contrario, la città incompleta è la condizione della città reale nelle sue dinamiche che solo un’idea riduttiva di piano o di progetto o di mercato tende a ricondurre ad una La città è sempre incompleta nei suoi equilibri ricercati, nelle interruzioni, nelle aggiunte, nelle popolazioni e nelle loro diverse economie, nelle pratiche plurali che la abitano in modo stanziale o temporaneo. E ancora: negli spazi liminali, interstiziali, temporanei che non sono frammenti lasciati indietro dallo sviluppo, ma spazi che hanno analoga valenza rispetto ad altri. Fino a far rite

Pescara Pescara è una città media nel medio arco adriatico. 123 mila abitanti, 34 kmq di territorio e un progetto di ricongiungimento con altri comuni in una nuova entità amministrativa. Pescara ha, in forma un po’ occultata una lunga storia che intreccia tempi diversi e si rappresenta diversamente nello spazio. Troppo veloce e troppo lento, il tempo della città sembra sempre legato ad uno scarto. Pescara è stata immobile sulle carte e nello spazio tra il XVI e il XIX secolo; tra Otto e Novecento cresce con un ritmo vorticoso; durante la seconda guerra mondiale è quasi totalmente distrutta, di nuovo ricostruita in tempi rapidissimi e poi continua una Real Piazza, un agglomerato di case racchiuse in una for e Castellamare Adriatico che crescono rincorrendosi. Nel 1927 diviene una sola città con il volto ridisegnato dai provvedimenti amministrativi. Diventa capoluogo di Provincia, contende all’Aquila il primato della Regione (di cui ospita importanti sedi amministrative) e ora è interessata da un ridisegno territoriale-am-

Da sempre la mobilità è il tratto caratteristico nel rapporto tra questa terra e chi vi abita. Le relazioni che si stabiliscono tra gli del suolo sono segnati da una lunga instabilità. Mobili sono gli da una certa distanza quello di Pescara non appare un percorso lineare, né tantomeno la progressione di un destino che si perfeziona o muta coerentemente al passato: le posizioni raggiunte e conquistate non lo sono una volta per tutte. Un racconto che Segno di questa irrequietezza è anche la capacità di attrarre molte attenzioni nel campo dell’arte, dell’architettura e dell’urbanistica. Passaggi importanti, in un succedersi vorticoso di presenze e abbandoni cui i piani e i progetti territoriali non hanno mai saputo costruire una cornice. Questo esercizio progettuale avviene in un contesto di questo

2. Il percorso “incomplete” si applica ad un territorio (Pescara) e ad alcuni temi di progetto (i 6 indicati di seguito). Indicati che si applica a questo territorio. Ciò che è rilevante è il modo in termini, al centro sono i modi con i quali sono interpretati i temi, non una loro presunta originalità. Per fare un esempio: il tema del suolo è un tema classico negli studi urbani. La decisione di lavorare entro questo tema impone di rivedere il suolo entro del suolo come disegno dello spazio tra le cose”, tanto meno al moralismo della “limitazione del consumo di suolo”, ma punti a preparare i suoli per usi futuri, cosa per la quale, come sanno bene i migliori paesaggisti serve una certa semplicità. Il suolo sfugge a retoriche facili o indicazioni di politiche di marketing e il suo trattamento diventa indicatore di un tema sociale.

Incomplete project

Analogamente che per la città, anche il processo di progettazione è incompleto nel senso di sospeso, aperto, disordinato, sperimentale: messa in pratica di idee attraverso esercizi progettuali. Due punti segnano questo carattere sperimentale:

1. Il processo di progetto inteso come pluralità di azioni chequestioni-strategie-materiali-dispositivi spaziali e soluzioni morfologiche. Incompleteness/Sequence costituiscono la coppia di termini in opposizione entro la quale ripensare il processo di progetto. Il primo termine fa discendere il progetto da una messa alla prova di idee e intuizioni (sul territorio). Il secondo fa discendere nata, meglio è. Nel primo percorso molte delle azioni di progetto avvengono assieme e ricorsivamente.

Un’esplorazione progettuale. Sei temi: progetto. La principale ipotesi su cui si regge è che la città incompleta del litorale adriatico (esplorata lo scorso anno con indagini territoriali e progettuali sul territorio di Senigallia) e il territorio di Pescara (oggetto dell’esercizio di questo anno) presentino condizioni rilevanti per testare idee, ipotesi di lavoro e la capacità delle nostre discipline di mettere in atto nuovi progetti. didattici, poiché è utile anche per studenti “poco esperti” e necessariamente poco informati di storie disciplinari pregresse, in serirsi entro percorsi che, con gergo manageriale, si direbbero

1. La rigenerazione del suolo. Il tema è oggi assolutamente centrale come si è già detto. Questa strategia può svilupparsi sia con riferimento alla scala territoriale sull’alto corso del Pescara dove da sempre insistono grandi impianti produttivi inquinanti, sia con riferimento alla città. Questo è un lavoro che si concentra lazione del suolo. Un primo esito è una sorta di Critical Places te, rilievi, alveo, spazi abbandonati con attenzione a quali tipi di inquinamento nell’acqua e nel suolo. Con riferimento alla città si può iniziare ad osservare come questa sia stata associata solitamente alla distruzione del suolo. Il che non è così evidente. Anche in questo caso l’esercizio procederà attraverso la costruzione di archivi topologici; critical observatories, mosaici di suoli

Ciò che si propone agli studenti è una esplorazione progettuale che permetta loro di avanzare ipotesi interpretative attorno a 6 temi territoriali:

4. Spazi vegetali/spazi mineralizzati qui il lavoro è teso a rendere visibile la struttura vegetale della città attraverso una priattraverso la realizzazione di una tavola della struttura vegetale dello spazio coltivato, coerente ad una città da sempre connotata da un senso di spiccato individualismo. Quindi la distinzione tra vegetazione per sé e vegetazione comune (fuori dalla retorica degli orti). Altri approfondimenti riguarderanno le provenienze delle specie (una storia del passato?), o il mutuo sostegno di infrastrutture (energetiche, di mobilità, ecc.) e infrastrutture degli spazi vegetali... anche in questo caso, come per il suolo, il triplice carattere che connota un ragionamento sulla struttura vegetale è riconducibile a: l’evolvere nel tempo; le funzioni vitali (che ovviamente includono la morte), la necessità di legami con altre entità viventi.

6. Gli spazi della protezione. In una fase come quella che stiamo vivendo, qualsiasi idea di futuro (qualsiasi piano, politica, azione, progetto, speranza, immagine o proiezione del futuro) non può che avere al centro la protezione della vita. E poiché la che la protezione si occupa. Non un corpo astratto, liscio, levi gato, un corpo incorporeo. Ma un corpo individuato, sessuato, segnato da età, sgrammaticature, capacità, incapacità, frainten dimenti, cicatrici, innesti, manipolazioni tecniche, complicità con regimi tecnologici. Come in passato, la protezione si realizza nelcisamente plurale. Il lavoro ruota attorno alla domanda: Caduta

progettoche: dove si allagano le strade in caso di eventi importanti)? L’esercizio procederà attraverso la realizzazione di plastici e tavole, indagini sulle condizioni dell’acqua (inquinamenti, avanzamenti, arretramenti). Da questi saranno tratte alcune indicazioni di pro-

5. Aggiunte e transizioni: come cambia la città? Il tema dei “grandi interventi” che si sono aggiunti alla città negli ultimi 20 anni. Come cambia “la città di palazzine”? Non è solo questione di scala ovviamente, ma di consistenza, di diversi immaginacaso una prospettiva temporale può essere utile. I nuovi “pezzi” ostacolano la transizione ecologica di cui oggi si parla insistentemente? Il tema sarà esplorato attraverso diagrammi e tavole che riportino nel territorio pescarese elementi di un dibattito oggi

3. New Babylon: un lungomare dentro il mare. Una strategia che recupera lo studio sulla “pianura liquida” (a.a. 2020-2021). I suoi “bordi” così diversi nei diversi tratti. Ma anche tutto il discorso sul turismo domestico. Il gesto progettuale è già implici to nell’immagine della città nomade di New Babylon a pochi km dalla costa. Spazio smontabile e rimontabile. La strategia gioca su permanente/provvisorio (nei materiali, nelle pratiche, ecc.): pensa a manufatti che si spingono nel mare e ai loro usi. L’eser cizio partirà da un esame critico dei tanti progetti di estensione dici nel XIX secolo entro una declinazione dello spazio pubblico urbano borghese). Anche in questo caso un Osservatorio critico permetterà di selezionare mosse di progetto.

“ e Atlantic and the Paci c are seas of distance, the Mediterranean a sea of propinquity, the Adriatic a sea of intimacy”. Predrag Matvejevic, Mediterranean: A Cultural Landscape 01 La rigenerazione del suolo 0302 New Babylon. Un lungomare dentro il mare 04 Spazi vegetali/Spazi mineralizzati 05 Aggiunte e transizioni: come cambia la città? 06 Gli spazi della protezione

06 Gli

Studenti: Beatrice Caranzano, De Matteo Simone, Giuseppe Di Santo, Giuseppe Fatiga, Francesco Filoni, Radwa Hamed, Giulia Macrì, Gianpaolo Tassone. spazi della protezione

L’ISTRUZIONE 1.1_L’istruzione nella città 1.2_I flussi dell’istruzione 1.3_Le forme dell’istruzione LA SALUTE 2.1_La sanità nella città 2.2_La salute oggi: la diffusione del virus 2.3_I luoghi temporanei della salute 2.4_Le forme della sanità nell’emergenza L’ASSOCIAZIONISMO 3.1_La rete associativa nella città 3.2_Gli spazi delle associazioni I LUOGHI DI CULTO AREE VERDI AD USO PUBBLICO 5.1_Aree verdi ad uso pubblico nella città 5.2_Aree verdi ad uso pubblico - Inquadramento dll’alto MOBILITA’ E ACCESSIBILITA’ 6.1_Trasporto pubblico locale 6.2_Mobilità privata BORGO MARINO SUD 7.1_Borgo Marino Sud 7.2_Borgo Marino Sud - L’uso degli spazi 7.3_Borgo Marino Sud - Inquadramento dall’alto 7.4_Borgo Marino Sud - Strategia 1: porosità IL QUARTIERE FONTANELLE 9.2_Fontanelle9.1_Fontanelle - Insediamenti dell’abitare 9.3_Fontanelle - Abaco del modello insediativo 9.4_Fontanelle - Strategia 3 - frammentazione 00

0 I CHI ABITA PESCARA? II GLI SPAZI DELLA RETE DELLA PROTEZIONE 060504030201 0 III GLI SPAZI DELLA VULNERABILITA’ DENSITA’ E INTENSITA’090807IV

4 5 LA CITTA’ MEDIO-ADRIATICA 0.1_La città 0.5_Popolazioni0.4_Il0.3_Struttura0.2_Territoriomedio-adriaticaepopolazionedellapopolazionelavorostraniere

IL QUARTIERE RANCITELLI 8.2_Rancitelli8.1_Rancitelli - i luoghi sospesi 8.3_Rancitelli - abaco dei luoghi sospesi 8.4_Rancitelli - Strategia 2: modello insediativo 8.5_Rancitelli - Strategia 2: opacità

6 7 Parte I. Chi abita Pescara?

PARTE I. CHI ABITA PESCARA?

Perincompletaprovare a capire continuità e differenze all'interno della conurbazione si è confrontato Pescara con due città di dimensioni e popolazione simili come quelle di Brindisi, a sud, e Pesaro, a nord (anche nel caso di Pesaro si parla di città medio adriatica) Come si è già anticipato, la conurbazione adriatica è caratterizzata da una forte densità abitativa e indice di affollamento nelle zone portuali, superiori alla media italiana. Pescara, ad esempio, si posiziona all’undicesimo posto tra i comuni italiani con più di 60 000 abitanti, con una densità abitativa pari a 3459,2 ab/kmq.

Si vuole introdurre una prima riflessione rivolta alla città di Pescara all’interno della conurbazione adriatica e più specificamente alla città medio adriatica. La continuità della città adriatica non è una continuità prettamente morfologica. Vi sono caratteri legati alla popolazione, alle attività produttive e al fenomeno dell’immigrazione che tengono unita questa conurbazione Primo fra tutti è la straordinaria densità di popolazioni, di spazi e servizi sulla fascia costiera Spazi che si sovrappongono, spazi che si ripetono, spazi abitati e quartieri usati solo d’estate ad uso turistico. La presenza di pratiche di sovrascrittura negli edifici dei centri cittadini, adattati a luoghi di commercio o residenza per popolazioni di immigrati, comporta una mixité di modi di abitare il luogo e di stili di vita Il mescolarsi di comportamenti diversi, di diverse economie, di individualismo e indifferenza, di miseria e ricchezza, di spazi e frammenti rende la città adriatica una città complessa, una città

Considerando la percentuale degli immigrati, che è difatti triplicata negli ultimi vent’anni, si dimostra quanto l’emigrazione influisca sulla crescita L’analisidemografica.della struttura economica dimostra l’importante densità di imprese attive nel territorio pescarese, che nonostante abbia una superficie territoriale inferiore rispetto alle città di Pesaro e Brindisi, conta un numero di addetti quattro volte più grande (37 714) Il settore economico maggiormente attivo nelle tre città è quello del commercio, dei trasporti e servizi legati al turismo Il reddito medio e il tasso di occupazione sono conformi al reddito e al tasso occupazionale nazionale. Delineati i caratteri comuni e più generali della città adriatica, quali relazioni sociali intercorrono tra gli abitanti di uno spazio discontinuo? Come vive la popolazione pescarese? Com’è Lastrutturata?cittàdiPescara presenta una percentuale pari al 26,4% di abitanti di età maggiore ai 65 anni, con un indice di vecchiaia pari a 196 anziani ogni cento giovani; una popolazione il cui numero di anziani è quasi il doppio di quello di giovani lavoratori di età compresa tra i 20 34 anni e che corrisponde alla porzione di popolazione maggiormente attiva socialmente

8 900 LA CITTA’ MEDIO-ADRIATICA Lungomare Papa Giovanni XXIII, Pescara. Fonte: Foto autografa 00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara?

10 11 00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara? 0.1_La città medio-adriatica Brindisi 0 450 525 600km Pescara Pesaro 375150 225 30075

00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara? 3.7-1641.4 9372.2-59380.11641.4-3635.2 <3635.2-5617.81000abitanti5617.8-9372.2 87.436 122.470 131.330 122.236 116.286 117.166 118.776 91.086 94.237 95.950 Comune di Brindisi 70.657 118.766 34,33Comune di Pescara 3.459,2 Comune di Pesaro 95.950 152,81 627,90 Popolazione KmqArea Comune di Brindisi ab/kmqDensità 83.690 333,01 251,31 Comune di Pescara 87.436 122.470 131.330 122.236 116.286 117.166 118.776 Comune di Pesaro1961 1971 1981 1991 2001 2011 2021 65.973 84.893 90.412 88.713 91.086 94.237 95.950 Comune di Brindisi 83.690 88.81289.081 95.38389.786 81.893 70.657 2,5 7,5 0 10km52,5 7,5 0 10km52,5 7,5 0.2_Territorio e popolazione

14 00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara? 21.0-103.3 212.5-379.6103.3-141.0 <141.0-177.01000abitanti177.0-212.5 1.44-2.13 2.68-3.592.13-2-31 <2.31-2-491000abitanti2.49-2.68 0.3_Struttura della popolazione

16 00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara? 1.8-7.1 20.1-51.07.1-9.0 <9.0-12.71000abitanti12.7-20.1 6.5-25.9 43.0-70.525.9-30.8 <30.8-35.91000abitanti35.9-43.0 0.4_Il lavoro

00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara? 1.7-18.4 106.9-425.618.4-43.9 < 1000 abitanti71.5-106.9 43.9-71.5 0.5_Popolazioni straniere

20 21 Lungomare Papa Giovanni XXIII, Pescara. Fonte: Foto autografa 00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara?

22 23 Lungomare Papa Giovanni XXIII, Pescara. Fonte: Foto autografa 00 La città medio-adriatica Parte I. Chi abita Pescara?

24 25 Parte Chi abita Pescara? Brindisi Pescara Pesaro 1_Dati generali 2021. Fonte: Istat. 2_Popolazione residente dal 1961 al 2021. Fonte: Istat. 118.766 34,33Comune di Pescara 3.459,2 Comune di Pesaro 95.950 152,81 627,90 Popolazione KmqArea Comune di Brindisi ab/kmqDensità 83.690 333,01 251,31 Comune di Pescara87.436 122.470 131.330 122.236 116.286 117.166 118.776 Comune di Pesaro1961 1971 1981 1991 2001 2011 2021 65.973 84.893 90.412 88.713 91.086 94.237 95.950 Comune di Brindisi 83.690 88.81289.081 95.38389.786 81.893 70.657 118.766 34,33Comune di Pescara 3.459,2 Comune di Pesaro 95.950 152,81 627,90 Popolazione KmqArea Comune di Brindisi ab/kmqDensità 83.690 333,01 251,31 Comune di Pescara87.436 122.470 131.330 122.236 116.286 117.166 118.776 Comune di Pesaro1961 1971 1981 1991 2001 2011 2021 65.973 84.893 generali 2021. Fonte: Istat. generali Fonte: Istat. attive e numero addetti per settore nel 2021. Fonte: Istat. di provenienza degli stranieri nel 2021 (%). Fonte: Istat. Fonte: Istat. degli stranieri sulla popolazione totale dal 2003 al 2021. Fonte: Istat.

2021.

5_Dati

90.412 88.713 91.086 94.237 95.950 Comune di Brindisi 83.690 88.81289.081 95.38389.786 81.893 70.657 3_Dati

6_Stuttura economica. Imprese

0 450 525 600km375150 225 30075 8_Percentuale

7_Continente

Chi abita Pescara? La città medio-adriatica

Che cos’è la protezione? Quali sono gli spazi della protezione? La protezione si realizza nello spazio, ad esempio quelli del welfare e delle attrezzature Il concetto di protezione ha al suo centro, quello di protezione della vita, del corpo Spazi costruiti da progetti individuali ripetuti che si discostano dal concetto di società; spazi derivati dalla paura di non godere abbastanza dei propri beni; spazi derivati dal desiderio di vivere meglio. La conquista del benessere individuale spesso causa però il peggioramento del luogo nel quale si vive Comprendere cosa sia e come si realizzi il benessere in quel territorio significa analizzarne la complessità Tra la cura e protezione degli spazi, incuria e indifferenza, intercorrono relazioni che definiscono punti di forza e fragilità della città. Per indagare come si danno le diverse forme di protezione della vita e dell'abitare a Pescara si è osservato in primo luogo gli spazi del welfare La distribuzione dei servizi non è gerarchizzata e non vi sono servizi di maggiore o minore qualità Risulta difficile leggere in modo univoco il territorio. Non vi sono eccezionali luoghi di concentrazione, se non quelli lungo la costa Pescara è il comune abruzzese con il maggior numero di studenti iscritti pertanto emergono criticità legate all’insufficienza di servizi e al sistema di infrastrutture. Nel quadro dell’assistenza sanitaria italiana il medico di base occupa un posto di rilievo; rappresenta la figura centrale per la prevenzione e la cura della malattia. Il servizio è più che sufficiente e ben distribuito sul territorio L'associazionismocomunale sociale e il volontariato sono espressione delle attività di partecipazione e solidarietà Sono importanti nella nostra società in quanto con finalità sociale, civile e culturale ispirate ai principi della partecipazione democratica promuovono e valorizzano il contributo ideale e operativo di ogni aderente Il paese ha dimostrato come un diffuso sistema di protezione legato al welfare tradizionale, fa fatica ad affrontare temi e situazioni di crisi nuove che sono sempre più frequenti, come la presenza di popolazioni fragili e popolazioni nuove legate all’immigrazione. Tuttavia, le attività legate al terzo settore non sono particolarmente vivaci e le associazioni non riescono a colmare i problemi generali Segue successivamente il rilevamento dei luoghi di culto e delle aree verdi ad uso pubblico, distribuiti omogeneamente nella città; spazi di aggregazione, socializzazione e forma di contrasto al disagio giovanile e all’esclusione sociale L’analisi si conclude con il confronto del trasporto pubblico locale e servizi annessi e l’utilizzo del mezzo privato. Nelle aree dove l’incidenza dell’utilizzo del mezzo privato è maggiore si nota un minore utilizzo e conseguente attraversamento dei mezzi di traporto pubblico.

26 27 Parte II. Gli spazi della rete della protezione PARTE II. GLI SPAZI DELLA RETE DELLA PROTEZIONE

28 2901 L’ISTRUZIONE

30 31 1.1_L’istruzione nella città 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5

32 33 1.2_I flussi dell’istruzione 0 100 200 300 400 500 600 700 800km

34 35

36 3702 LA SALUTE Ospedale civile Santo Spirito, Pescara. Fonte: https://www.ilmessaggero.it 02 La salute Parte II. Gli spazi della rete della protezione

38 39 02 La salute Parte II. Gli spazi della rete della protezione 2.1_La sanità nella città 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 OspedalebasediMediciPoliambulatorimediciReteferroviaria

40 41 02 La salute Parte II. Gli spazi della rete della protezione Abruzzo 0 100 200 300 400 500 600 700 800km 397.727 Puglia 1.114.972Molise 64.292 Campania 1.672.602 Basilicata 137.351 Calabria 338.217Sardegna 316.500 Sicilia 1.188.360 Lazio 1.597.980 Umbria 289.844 Marche 442.706Toscana 1.179.672 Emilia Romagna 1.463.043 Veneto 1.729.338 Lombardia 2.857.027 Friuli-Venezia Giulia 338.094Trentino Alto Adige 166.803 Piemonte 1.196.107 Liguria 444.215 Valle Aosta 36.618 Monitoraggio e indicazioni di rischio. Report ragionale. Fonte: Ministero della salute. Data inizio sintomi (103.308 casi) Data prelievo / diagnosi (397.675 casi) 2.2_La salute oggi: la diffusione del virus

42 43 02 La salute Parte II. Gli spazi della rete della protezione 2.3_I luoghi temporanei della salute 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 vaccinaliHubReteferroviariaLuoghidellasalutetemporanei

44 45 02 La salute Parte II. Gli spazi della rete della protezione

46 4703 L’ASSOCIAZIONISMO ARCI Pescara. Fonte: http://www.arcipescara.org

48 49 3.1_La rete associativa nella città 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5

50 51

52 5304 I LUOGHI DI CULTO Chiesa dei Santi Angeli Custodi, Rancitelli, Pescara. Fonte: Foto autografa 04 I luoghi di culto Parte II. Gli spazi della rete della protezione

54 55 04 I luoghi di culto Parte II. Gli spazi della rete della protezione 4.1_I luoghi di culto nella città 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 oratoriosenzaChieseoratorioconChieseReteferroviariaMoschee

56 57 04 I luoghi di culto Parte II. Gli spazi della rete della protezione 1_Chiesa del Buon Pastore 2_Chiesa Cristo Re 3_Chiesa Immacolato di Maria 4_Chiesa Madonna dei Sette dolori 5_Chiesa Madonna del Fuoco 6_Chiesa del Sacro Cuore 7_Chiesa San Catteo 8_Parrocchia Luigi Gonzaga 9_Chiesa San Marco Evangelista 10_Chiesa San Nunzio Sulprizio 11_Chiesa San Pietro Martire 12_Chiesa San Silvestro Papa Padova 15_Chiesa Santa Lucia 16_Chiesa Spirito Santo 17_Chiesa Stella Maris 18_Chiesa VIsitazione Maria

58 5905 AREE VERDI AD USO PUBBLICO Riserva naturale Pineta Dannunziana, Pescara. Fonte: https://www.rete8.it 05 Aree verdi ad uso pubblico Parte II. Gli spazi della rete della protezione

60 61 05 Aree verdi ad uso pubblico Parte II. Gli spazi della rete della protezione 5.1_Aree verdi ad uso pubbico nella città 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 ferroviariaRetepubblicousoadverdiAree

62 63 05 Aree verdi ad uso pubblico Parte II. Gli spazi della rete della protezione 5.2_Aree verdi ad uso pubblico nella città Inquadramento dall’alto 1_Parco Angelo Vassallo 2_Parco Antonio Corneli 3_Parco Caserma di Cocco 4_Parco Collodi 6_Parco della Serenità 7_Parco della Speranza 8_Parco delle Meraviglie 9_Parco Falcone Borsellino 10_Parco lineare San Donato 11_Parco Lorena Mucci 12_Parco Maria Montes 13_Parco Nicola Calipari 14_Parco Pietro Pacca 15_Parco Rita Levi Montalcini 16_Parco Robert Powdell 17_Parco Villa de Riesis 18_Parco Villa Sabucchi 0 4010 20 30 50m0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m 0 4010 20 30 50m

64 6506 MOBILITA’ E ACCESSIBILITA’ Terminal Bus, Pescara Centrale. Fonte: https://abruzzo.cityrumors.it 06 Mobilità e accessibilità Parte II. Gli spazi della rete della protezione

66 67 06 Mobilità e accessibilità Parte II. Gli spazi della rete della protezione 6.1_Trasporto pubblico locale 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 ferroviariaReteautobusTrattaautobusFermate

68 69 06 Mobilità e accessibilità Parte II. Gli spazi della rete della protezione 3.5-49.q 74.5-93.249.1-60.1 <60.1-67.51000abitanti67.5-74.5

70 71 Parte II Gli spazi della rete della protezione 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 ferroviariaRetecultodiLuoghiSanitàIstruzioneAssociazioniAreeverdiadusopubblicoTrattaautobus Gli spazi della rete della protezione

72 73 PARTE III. GLI SPAZI DELLA VULNERABILITA’ Parte III. Gli spazi della vulnerabilità

Gli

vulnerabilità0.3-1.1 5.3-21.51.1-1.5

abitantiIncidenza2.7-5.3

potenziale

74 75 Parte III spazi della <1.5-2.71000 delle famiglie con disagio Marino Sud Fontanelle

economico 10km052,57,5 Borgo

Rancitelli

GLI SPAZI DELLA VULNERABILITA’ Gli spazi della vulnerabilità rappresentano l’opposto degli spazi della protezione; l’incompletezza è segno di degrado e porta alla vulnerabilità degli spazi È il caso dei tre quartieri analizzati successivamente al sopralluogo effettuato nella città di Pescara: Borgo Marino Sud, il quartiere di Rancitelli e il quartiere di LaFontanellepeculiarità principale delle aree è il forte stato di degrado e di abbandono, che viene in parte ignorato dall’opinione pubblica, dalla cittadinanza e dall’amministrazione che risulta essere indifferente rispetto a ciò che accade all’interno dei quartieri Da diversi anni vengono rimandate diverse azioni di riqualificazione più volte richieste dai Ilcittadini.fortedegrado delle aree però, non è solo fisico, ma anche economico, sociale e ambientale. Nelle carte prodotte si è evidenziato l’incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico, i metri quadrati per occupante nelle abitazioni occupate e l’incidenza delle abitazioni in proprietà. Le aree risultano essere difatti quelle più fragili e vulnerabili e presentano caratteri diversi tra loro Borgo Marino Sud è un’isola situata in un’area relativamente povera di Pescara nonostante sia molto ambita per la presenza del porto e di nuove costruzioni Borgo Marino Sud risulta essere uno dei quartieri più antichi di Pescara, popolato originariamente dalle famiglie dei marinai (oggi appare come una città moderna il cui edificato è il risultato di forti trasformazioni avvenute negli anni ’50) Con il tempo l’età media della zona si è alzata notevolmente, rendendo il borgo molto tranquillo ma poco attrattivo per giovani. Il borgo è stato privatizzato e frammentato negli anni anche se rimangono tracce di una certa porosità Il tempo e i materiali scadenti sono i principali fattori di degrado nel quale questa area della città si presenta, rendendo la zona complicata. Nonostante questo, è forte la presenza di valori architettonici e urbani interessanti Il quartiere Rancitelli è collocato a sud ovest di Pescara e nasce come sobborgo popolare atto ad ospitare popolazioni di operai e popolazioni di immigrati con potenziale disagio socioeconomico Una situazione rilevante è quella del “ferro di cavallo”; edificio nel quale sono presenti 140 alloggi popolari di cui 95 sono oggi occupati in maniera del tutto abusiva da coloro che lavorano nel mercato illegale (lo spaccio) Da diversi anni l’amministrazione ritiene necessario l’abbattimento dell’edificio; l’operazione richiederebbe però la costruzione di nuovi edificati e il successivo spostamento degli effettivi residenti Il quartiere Fontanelle dista circa tre chilometri dal centro del comune di Pescara Il quartiere è un progetto urbano di abitazione moderna ortodosso Nell’area c’è la quasi totale mancanza di servizi diffusi risultando difatti distaccata dal comune di cui fa parte Le stecche sono appoggiate su un tappeto verde Questo ampio spazio continuo del tutto aperto e a chiunque accessibile è stato modificato nel tempo con la frammentazione dello spazio Il verde risulta frammentato alla base dei pilotis con siepi e aree recintate.

76 Parte III Gli spazi della vulnerabilità 22.1-34.9 44.5-67.434.9-38.6 <38.6-41.11000abitanti41.1-44.5 6.7-63.1 77-89.263.1-68.6 <68.6-72.91000abitanti72.9-77 1_Metri quadrati per occupante nelle abitazioni occupate 2_Incidenza delle abitazioni in proprietà 10km052,57,5 10km052,57,5Borgo Marino Sud Fontanelle Rancitelli Borgo Marino Sud Fontanelle Rancitelli

78 79 Parte IV. Densità e intensità PARTE IV. DENSITA’ E INTENSITA’

La strategia di progetto mira al potenziamento della densità e intensità di corpi e relazioni come dispositivo di protezione in ecologie danneggiate, vulnerabili dal punto di vista sociale, economico, ambientale e politico

La strategia si declina in tre dispositivi progettuali diversi, che variano a seconda di ogni quartiere: potenziamento della porosità; opacità e rifugio che creano spazi intimi; potenziamento della Perframmentazionelaprimastrategia di progetto si vuole porre una domanda: come può la porosità produrre spazio? La caratteristica che più suscita interesse è la particolare dislocazione delle strade e dei relativi passaggi. Sulla base di questa particolarità si è deciso di ampliare la fitta rete di percorsi aprendo e creando spazi pubblici, passaggi e luoghi a metà tra il pubblico e il privato con la conseguente rottura della “bolla” del privato, rendendo difatti il quartiere poroso di spazi e percorsi e maggiormente permeabile Per la seconda strategia l’opacità produce un grande bosco dove vengono inseriti gli edifici. I nuovi spazi si sostituiscono ai “luoghi sospesi” individuati I grandi boschi ottenuti sono rifugi che possono facilitare le relazioni intime. Il potenziamento delle relazioni non produce attraversamenti ma le relazioni avvengono all’interno; sono vicine, incarnate e corporee La terza strategia prevede il potenziamento della frammentazione Si è deciso precedentemente di eliminare quegli apparati (siepi o recinti), simbolo di una privatizzazione abusiva degli spazi avvenuta nel tempo. Di conseguenza si è deciso di inserire dei volumi a ridosso del piano terra delle stecche (riducendo la continuità dello spazio, frammentandolo) e stanze a cielo aperto nelle aree verdi che possano essere colonizzati da associazioni di diverso interesse

80 8107 BORGO MARINO SUD Borgo Marino Sud, Pescara 07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità

82 83 07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità 0 500m Medici di base Chiese con oratorio Parco Montessori Parrocchia Santa Caterina da Siena 7.1_Borgo Marino Sud 250

84 85 Borgo Marino Sud, Pescara. Fonte: Foto autografa 07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità

07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità 500m Spazi accessibili Isolati con spazi non accessibili Percorsi pedonali e/o stradali Asse principale 7.2_Borgo Marino Sud L’uso degli spazi 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 LungomarePapaGiovanniXIII VialeV.Pepe ViaAmerigoVespucciViaAlfonsodiVesteaViaAndreaDoria

88 89 07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità 7.3_Borgo Marino Sud Inquadramento dall’alto 0 30m5

90 07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità 7.4_Borgo Marino Sud Strategia 1: porosità VialeV.Pepe 800m7006005003002001000

07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità 500m Spazi accessibili Isolati con spazi non accessibili Percorsi pedonali e/o stradali Asse principale 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 LungomarePapaGiovanniXIII VialeV.Pepe ViaAmerigoVespucciViaAlfonsodiVesteaViaAndreaDoria

94 95 07 Borgo Marino Sud Parte IV. Densità e intensità

96 9708 IL QUARTIERE RANCITELLI 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità Rancitelli, Pescara.

98 99 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità 0 300 600m Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II gardo Medici di base Poliambulatori medici Chiese con oratorio Aree verdi ad uso pubblico Luoghi sospesi Ferro di Cavallo Istituto Aterno-ManthonèScuolaMaterna Andersen Scuola Elementare G. Rodari Parco Andersen Chiesa dei Santi Angeli Custodi 8.1_Rancitelli 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 171618LRS Moda&Menagement

100 101 Rancitelli, Pescara. Fonte: Foto autografa 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità

102 103 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità 0 Spazi sospesi Assi principali 8.2_Rancitelli I luoghi sospesi 600m200503001 2 3 4 5 7 8 9 10 11 12 1413 15 16 17 18 6 550250150100400500450350 ViaTiburtinaValeria ViaAterno ViaRaiale ViaTavo ViaSacco ViaSalaraVecchia StradaComunalePiana

104 105 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità 8.3_Rancitelli Abaco dei luoghi sospesi 0 90m30 1. Parco Andersen. 11.172mq2013 2. Parco della Speranza. 5.217mq 3. 6.087mq4. 5.986mq11.992mq 600 90m30 60 0 90m30 60 5. Parco Via Lago di Borgiano. 6.484mq 6. 11.046mq0 90m30 600 90m30 60 0 90m30 60 7. 12.660mq- 8. Ferro di cavallo. 259569mqalloggi popolari 9. 11.578mq0 90m30 600 90m30 60 0 90m30 60 11. 13.965mq- 12. 5.208mq13. 10.718mq- 14. 14.924mq- 15. 5.896mq16. 8.811mq- 17. 6.948mq- 18. 8.422mq0 90m30 600 90m30 60 0 90m30 60 0 90m30 600 90m30 60 0 90m30 60 0 90m30 600 90m30 60 0 90m30 60

106 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità 8.4_Rancitelli Straegia 2: modello insediativo 800m70060050040030020010001 8 2 3 4 5 6 7 9 10 11 121415 16 17 18 1_Distribuzione dei nuovi insediamenti a Rancitelli, Pescara. 13 ViaTiburtinaValeria ViaLagodiCapestrano 16. 8.811mqParco. 17. Area boschiva 6.948mq 18. Area boschiva 8.422mq

108 109 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità Nuovi insediamenti Assi principali 8.5_Rancitelli Strategia 2: opacità 1 2 3 4 5 7 8 9 10 11 12 13 1415 16 17 18 6 550m020050300100150250400500450350 ViaAterno ViaRaiale ViaTavo ViaTiburtinaValeria ViaSacco ViaSalaraVecchia StradaComunalePiana ViaLagodiCampotosto PonteVillaFabio

110 111 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità

112 113 08 Il quartiere Rancitelli Parte IV. Densità e intensità

114 11509 IL QUARTIERE FONTANELLE 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità Fontanelle, Pescara.

116 117 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità 0 425 850m Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II gardo Medici di base Poliambulatori medici Chiese con oratorio Aree verdi ad uso pubblico Luoghi sospesi Parco della Serenità Chiesa di San Pietro Martire Scuola Elementare Iqbal Masih 9.1_Fontanelle 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 11

118 119 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità

120 121 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità 0 9.2_Fontanelle Insediamenti dell’abitare IsolatoGiardino privato 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ViaCadutiperServizio ViaG.Verdi ViaFontanelle Via Tirino 45040035030025020015010050500550m

123 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità 9.3_Fontanelle Abaco del modello insediativo 1 2 3 45 6 7 8 9 10 11 12 Via Caduti per Servizio ViaTirino 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.

124 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità

126 127 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e intensità 0 9.4_Fontanelle Stategia 3: frammentazione 1 2 3 45 6 7 8 9 10 11 12 ViaCadutiperServizio ViaFontanelle Via Tirino 14 15 13 500400300200100600700m

128 129 09 Il quartiere Fontanelle Parte IV. Densità e 1_Nuoviintensità Insediamenti nel quartiere Fontanelle, Pescara. 13 14 15 14. 15. 15

131 Parte IV Densità e intensità 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 ferroviariaRete Densità e intensità

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