Lo spostamento dei confini, ovvero tutto si muove

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ATELIER PROGETTAZIONE URBANA MATERIAL STORIES MOVING BORDERS URBANISTICA LAUREA IN ARCHITETTURA

Atelier Progettazione Urbana | Material Stories | Politecnico di Torino | Laurea Triennale in Architettura | Prof. Cristina Bia nchetti | Prof. Nicola Russi | Collaboratori: Luis Martin, Zoe Marraffa, Camilla Rondot, Paolo Bianco, Mattia de Angelis, Erica Intellini, Alessandro Corbino, Francesco Costantin | Studenti: Balsamo Alessandra, Barbi Cinti Edin, Barone Giulia, Bernardi Betremariam, Cardino Laura Maria, Carlone Alessia, Carrero Carvajal Clarissa, Poggio Marco

Guardare all’ambiente montano come uno spazio fisso ed etereo è forse sempre stato congenito a noi esseri umani. Un regno inarrivabile e impermeabile, estraneo e mitizzato. Uno spazio verticale che traccia i limiti di uno spazio orizzontale, il nostro, che ci dimentichiamo essere quello più statico tra i due.

Bruno Taut osserva nella montagna un’architettura e, come una qualsiasi architettura, la montagna è il teatro dei fenomeni e degli avvenimenti. Si presta come supporto al tracciamento di un confine politico e ne accoglie le dispute, garantisce movimenti di corpi e lascia le tracce della sua morfologia mutevole. Quest’ultima nello specifico decreta il costante movimento dei limiti e delle aree che definiscono il nostro spazio. Moving Borders è la scoperta che succede la riflessione, è il risultato dell’evidenziazione di come un luogo tanto rilevante come il Massiccio del Monte Bianco e gli ambienti circostanti siano contesti malleabili e delicati, che influenzano e al contempo sono influenzati, che sanciscono in quanto confini dinamici l’irrimediabile mutevolezza di uno spazio.

2 3 MOVIMENTI DEI GHIACCIAI 01.1_Ghiacciai nel passato 01.2_Massi erratici 01.3_Ritiro dei ghiacciai: scenari futuri
termico
01.4_Zero
01 02 03 04 MOVIMENTI TRA STATI E ATTRAVERSAMENTI 02.1_Contesa 02.2_Confini geopolitici 02.3_Soglie 02.4_Flussi migratori 02.5_Uso del suolo e flussi CONFINI DELLA TUTELA E DEL RISCHIO 03.1_Aree tutelate 03.2_Valanghe e frane 03.3_Incendi ed inondazioni ABITARE I RESIDUI 04.1_Aree residue 04.2_Erosione delle aree residue 04.3_New Babylon in alta quota

Massiccio del Monte Bianco

BIANCO 4809
GIGANTE 4013
PEUTEREY 4112
MONTE
m DENTE DEL
m MONTE MAUDIT 4465 m AIGUILLE BLANCHE DE
m

Area tutelata del Monte Bianco

MONTE BIANCO
CHAMONIX
COURMAYEUR
Area di tutela 5 km

Movimenti dei ghiacciai

8 9 01

Ghiacciai nel passato

Alpine glaciers erosion potential over the last 120000 years https://vimeo.com/503162771

Evoluzione del ghiacciaio Argentière, nella valle di Chamonix: tra il 1890 e il 2015 https://www.espace-mont+blanc.com/asset/rapportclimat_ita.pdf

10 11 100000 anni fa 50000 anni fa 10000 anni fa
01.1
LAGO LEMANO
BERNA
AOSTA LAGO MAGGIORE LAGO DI COMO MILANO GINEVRA
01.2 Massi erratici 50 km
MONTE BIANCO Massi erratici Area di influenza del ghiacciaio

01.2.1 Iconografia

14 15
Atlante dei massi erratici del 1851 André Weisrock, Un précurseur de la géomorphologie: Henri Hogard (1808-1880) et la glaciation des Vosges, Revue Géographique de l’Est, vol. 39/1, 1999 1_Pietra Pendula, Montepiatto (CO) 3_Masso Gastaldi, Pianezza (TO) 2_Pietra Alta, Caselette (TO) 4_Sasso di Guidino, Besana di Brianza (MB)
16
PIETRA DI SALOMONE PERA MAJANA MASSO DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO PERA GROSSA RIVOLI MONTE MUSINÈ PIETRA ALTA
01.2.2 Massi erratici nel torinese
MASSO GASTALDI Massi erratici Network Area di influenza del ghiacciaio Jimmie Durham, Stone Top, 2003 Photo by: Oskar Andersen
3750 m s.l.m. 3465 m s.l.m. 3293 m s.l.m. 3234 m s.l.m. 01.3 Ritiro dei ghiacciai 10 km RCP. 4.5 RCP. RCP. 8.5

01.3.1 Scenari futuri

Con l’aumento delle temperature, i ghiacciai hanno perso dal 30 al 40% della loro superficie e metà del loro volume dal 1850. Si prevedono differenti scenari di emissione per la rappresentazione del futuro sviluppo delle concentrazioni dei gas a effetto serra e degli aerosol:

Mediana annuale della quota dell’isoterma di zero gradi nel periodo 1959–2019, ricavata dalle radiosonde lanciate giornalmente a Payerne. La linea tratteggiata mostra la mediana del periodo 1961–1990 (2357 m), la linea rossa la tendenza lineare, l’area grigio-chiara l’incertezza delle misure.

Mediana annuale della quota dell’isoterma di zero gradi nel periodo 1959–2019, ricavata dalle radiosonde lanciate giornalmente a Payerne. La linea tratteggiata mostra la mediana del periodo 1961–1990 (2357 m), la linea rossa la tendenza lineare, l’area grigio-chiara l’incertezza delle misure.

Mediana annuale della quota dell’isoterma di zero gradi nel periodo 1959–2019, ricavata dalle radiosonde lanciate giornalmente a Payerne. La linea tratteggiata mostra la mediana del periodo 1961–1990 (2357 m), la linea rossa la tendenza lineare, l’area grigio-chiara l’incertezza delle misure.

- Scenario RCP 8.5: suppone che l’umanità continui come finora, emettendo sempre più gas a effetto serra.

Trend [1959–2019] = 75 m/10 anni, p-valore < 0,05 Norma [1961–1990] = 2357 m

Decremento volume dei ghacciai secondo i tre scenari futuri

Trend [1959–2019] = 75 m/10 anni, p-valore < 0,05 Norma [1961–1990] = 2357 m

Trend [1959–2019] = 75 m/10 anni, p-valore < 0,05 Norma [1961–1990] = 2357 m

20202040206020802100

Decremento dell’area dei ghiacciai entro il 2100

Decremento volume dei ghacciai secondo i tre scenari futuri

Decremento area dei ghiacciai secondo i tre scenari futuri

Decremento area dei ghiacciai secondo i tre scenari futuri

Decremento area dei ghiacciai secondo i tre scenari futuri

- Scenario RCP 4.5: suppone che l’emissione di gas a effetto serra venga arginata, ma le loro concentrazioni nell’atmosfera aumentino ulteriormente nei prossimi 50 anni.

- Scenario RCP 2.6: parte dal presupposto che la comunità internazionale si accordi alla riduzione drastica dei gas a effetto serra, per cui si suppone che vengano presi provvedimenti in favore della protezione del clima.

FONTE: https://www.meteosvizzera.admin.ch/dam/jcr:70d45a6d-e685-4a52-9fe9-422ca4ccb371/klimareport_2019_it.pdf

Decremento del volume dei ghiacciai entro il 2100

FONTE: https://www.meteosvizzera.admin.ch/dam/jcr:70d45a6d-e685-4a52-9fe9-422ca4ccb371/klimareport_2019_it.pdf

Fonte: https://tc.copernicus.otg/articles/15/2593/2021/tc-15-2593-2021-f02-high-res.pdf

20202040 2060

20202040206020802100

Decremento volume dei ghacciai secondo i tre scenari futuri

Decremento volume dei ghacciai secondo i tre scenari futuri

Decremento volume dei ghacciai secondo i tre scenari futuri

Previsione dell’estensione del ghiacciaio Mer de Glace

Fonte della previsione: AdaPT Mont-Blanc - Rapport Climat, novembre 2019 https://www.espace-mont-blanc.com/asset/rapportclimat_ita.pdf

Fonte immagine: https://nomadict.org/doytcheva-doytcheva-visual-artist-based-in-france/

1960197019801990200020102020

Mediana annuale della quota dell’isoterma di zero gradi nel periodo 1959–2019, ricavata dalle radiosonde lanciate giornalmente a Payerne. La linea tratteggiata mostra la mediana del periodo 1961–1990 (2357 m), la linea rossa la tendenza lineare, l’area grigio-chiara l’incertezza delle misure.

Trend [1959–2019] = 75 m/10 anni, p-valore < 0,05 Norma [1961–1990] = 2357 m

Trend [1959–2019] = 75 m/10 anni, p-valore < 0,05 Norma [1961–1990] = 2357 m

20202040 2060 20802100

20202040

Mediana annuale della quota dell’isoterma di zero gradi nel periodo 1959–2019, ricavata dalle radiosonde lanciate giornalmente a Payerne. La linea tratteggiata mostra la mediana del periodo 1961–1990 (2357 m), la linea rossa la tendenza lineare, l’area grigio-chiara l’incertezza delle misure.

Fonte: https://www.meteosvizzera.admin.ch/dam/jcr:70d45a6d-e685-4a52-9fe9-422ca4ccb371/klimareport_2019_it.pdf

20 21
20802100
Area Ghiacciai in m 2 Volume Ghiacciai in km 3 % rispetto alla linea di riferimento del 2020 % rispetto alla linea di riferimento del 2020 +1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C (globale) +1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C (globale) 1000 500 0 50 -50 0 50 -50 150 100 50 2500 2000 1500 20202040206020802100
20202040 2060 20802100
Area Ghiacciai Volume Ghiacciai in km 3 % rispetto alla linea di riferimento del % rispetto alla linea di riferimento del 2020 +1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C (globale) +1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C (globale) 1000 500 0 50 -50 0 50 -50 100 50 2500 2000 1500 20202040206020802100
20202040 2060 20802100
Area Ghiacciai in m 2 Volume Ghiacciai in km 3 % rispetto alla linea di riferimento del 2020 % rispetto alla linea di riferimento del 2020
+1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C
+1.0
+1.5 °C
+2.0 °C (globale) 1000 500 0 50 -50 0 50 -50 2400 2200 2000 1800 1960197019801990200020102020
(globale)
°C (globale)
(globale)
150 100 50 2500 2000 1500
2060 20802100
Area Ghiacciai in m 2 Volume Ghiacciai in km 3 % rispetto alla linea di riferimento del 2020 % rispetto alla linea di riferimento del 2020
+1.0
+1.5
+1.5
1000 500 0 50 -50 0 50 -50 2400 2200 2000 1800 1960197019801990200020102020
°C (globale)
°C (globale) +2.0 °C (globale) +1.0 °C (globale)
°C (globale) +2.0 °C (globale)
150 100 50 2500 2000 1500
20202040206020802100
Area Ghiacciai m 2 Volume Ghiacciai in km 3 % rispetto alla linea di riferimento del 2020 % rispetto alla linea di riferimento del 2020
+1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C (globale) +1.0 °C (globale) +1.5 °C (globale) +2.0 °C (globale) 1000 500 0 50 -50 0 50 -50 2200 2000 1800 1960197019801990200020102020
150 100 50 2500 2000 1500
3000 2800 2600 2400 2200 2000 1800
Quota in m
3000 2800 2600 2400 2200 2000 1800 1960197019801990200020102020
Quota in m

01.3.2 Scenari futuri

22
01.4 Zero termico 10 km 1969 2009 1979 2019 1989 1959 1999

Criosfera e litosfera delineano il territorio e offrono il supporto per il tracciamento dei limiti. Ne conseguono compromessi, alleanze e contese, attraverso quegli ancoraggi mobili propri di un confine che dividono irrimediabilmente uno spazio e ne segue le mutazioni.

Il confine si manifesta nel suo essenziale dualismo in quanto è sia strumento di supporto per visualizzare il passaggio tra soglie che spazio di impedimento e d’ostacolo. Al confine corrispondono biunivocamente vettori e spazi, flussi e uso di suolo.

26 27

Movimenti tra stati e attraversamenti

28 29 02
FR IT MONTE BIANCO COURMAYEUR 02.1 Contesa Spazi pubblici Contesa 5 km
IT FR CH 1947 1790-1860 1816 1816 1816 1790-1860 LAGO LEMANO MONTE BIANCO AOSTA 02.2 Confini geopolitici 50 km Confine 1790-1860 Confine 1947 Confine attuale Confine 1816
IT FR CH TRAFORO DEL FREJUS
TRAFORO DEL MONTE BIANCO TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO
02.3 Soglie 50 km
TRAFORO DEL SEMPIONE Valichi sentieristici Valichi stradali

Numero dei migranti per anno Rapporto sulla situazione umanitaria dei migranti in transito lungo la frontiera nord-ovest tra Italia e Francia, MEDU

Refuge Solidaire, Briançon

36 37 BRIANÇON TORINO BARDONECCHIA Traforo del Frejus Colle della Scala 1762 m
Traforo del Monte Bianco Traforo del Gran San Bernardo Traforo del Sempione
SAVONA
Traforo del Colle di Tenda NIZZA
GRENOBLE IT FR VENTIMIGLIA CH 02.4 Flussi migratori Numero migranti per anno: 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000 18000 per Ventimiglia per Bardonecchia-Briançon 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Refuge Solidaire, L’Alta Valle di Susa si pone storicamente come corridoio di passaggio verso la Francia. In particolare, Oulx è snodo nell’Alta Valle di due cammini transfrontalieri: in direzione di Bardonecchia (Frejus e Colle della Scala) e verso Claviere, Monginevro e Briançon. A partire dal 2017 l’Alta Valle di Susa, e nello specifico Bardonecchia, ha iniziato ad essere attraversata da un flusso consistente di migranti di provenienza sub sahariana, uomini molto giovani che cercavano un valico alternativo a Ventimiglia, principale punto di accesso alla Francia per le tratte migratorie, in seguito all’inasprimento di controlli e azioni della polizia di frontiera. A partire dal 2018 i flussi hanno continuato a crescere e progressivamente e si sono spostati verso il valico del Monginevro.
Dal 2017 ad agosto del 2020
è probabile che circa 10.000 persone abbiano attraversato le Alpi passando dalla Valle di Susa. Nel 2019 gli sbarchi dalla rotta del Mediterraneo centrale hanno cominciato a diminuire sensibilmente; nel 2020, il periodo di lockdown ha di fatto determinato un assottigliarsi dei flussi, ma non li ha interrotti. In seguito, però, a partire dalla fine della quarantena, si è di nuovo assistito ad un incremento massiccio. Solo nei mesi di luglio e agosto 2020, circa 570 persone hanno transitato da Oulx e sono arrivate al “Refuge Solidaire” di Briançon, che da anni fornisce assistenza e riparo ai migranti che intraprendono queste tratte.
02.5 Uso
Turismo estivo Turismo invernale Produzione agricola 10 km
del suolo e flussi

Il confine permette la lettura delle molteplici caratteristiche di questo spazio, suddivisibile nella sostanziale categorizzazione di spazi di tutela e spazi di rischio. Le aree tutelate, insieme a quelle interessate da fenomeni di valanghe, frane o soggette al rischio di incendi e inondazioni, compongono le variabili manifestazioni di un territorio evidentemente mutevole.

40 41

Confini della tutela e del rischio

42 43 03
03.1 Aree tutelate Aree protette 10 km
03.2
10 km
Valanghe e frane
Valanghe Frane
03.3 Incendi ed inondazioni 10 km Incendi Aree inondabili

Sottraendo quegli spazi categorizzati in precedenza, si ottengono le aree residue. Sono contesti apparentemente invisibili, ma cruciali nella comprensione di quelli che sono gli scenari futuri possibili per questo territorio. Le zone a rischio, espandendosi consequenzialmente agli effetti del cambiamento climatico, erodono quelle aree non soggette né a tutela né a protezione e ne costringono lo spostamento in quota. Un ristringimento orizzontale accompagna un’espansione verticale. Ne derivano nuovi spazi abitativi, nuove soluzioni di sopravvivenza.

50 51

Abitare i residui

52 53 04
54 55 04.1.1
Aree a rischio
56 57 04.1.2 Aree tutelate
58 59 04.1.3 Aree
residue: non protette e non tutelate

delle aree residue

04.1.4 Abaco

delle aree residue

04.2
Erosione
64 04.3 New Babylon in alta quota
66 67
68

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